E' uscito Heos.it n. 600 venerdì 20 Marzo 2015
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LELELE EMOZIONIEMOZIONIEMOZIONI
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Anno XIV n. 600 Venerdì 20 Marzo 2015 Settimanale in pdf www.heos.it
CCCOSTRUITOOSTRUITOOSTRUITO
ILILIL POLPASTRELLOPOLPASTRELLOPOLPASTRELLO BIONICOBIONICOBIONICO
HHHEOS.it EOS.it EOS.it Newsletter settimanale di scienze politica cultura
Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Redazione Heos.it Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 345 9295137 E-mail [email protected] www.heos.it
2 - n. 600 | Venerdì 20 Marzo 2015 www.heos.it
Sommario
PRIMO PIANO
3 DOPO TRE ANNI PESATO IL BOSONE DI HIGGS
ATTUALITÀ
4 5
MATERIALI AUTOREGOLANTI RISCALDERANNO LE NOSTRE CASE
CRESCITA ECONOMICA? DIPENDE DALL’EXPORT “COMPLESSO”
AMBIENTE
6 7
TECNOLOGIA DI RILEVAMENTO SPAZIALE PER MIGLIORARE LA RISICOLTURA L’ACQUA ITALIANA “PROMOSSA” PER QUALITÀ
TECNOLOGIA
8
9
10
LE VERNICI LUMINESCENTI SI ACCENDONO CON L’OSSIGENO E I ROBOT STIRERANNO PER NOI (MA NON SUBITO ...) COSTRUITO IL PRIMO POLPASTRELLO BIONICO DAL CANADA NUOVE SCARPE ANTISCIVOLO
SCIENZE
11 12
SCHIUMA SPAZIO-TEMPORALE, PRIME INFORMAZIONI SPERIMENTALI “BIOTEC-INDUSTRIALE”, OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER LE AZIENDE D’EUROPA
SALUTE
13 14
HIV E AIDS, VERSO NUOVE CURE MORTALITÀ MATERNA: NASCE LA PRIMA RETE DI SORVEGLIANZA ATTIVA
SPAZIO
15 16
ECLISSI DI SOLE: NELL’ARTICO OSCURAMENTO TOTALE SORGENTI TERMALI SU ENCELADO
FOCUS
17 FEDERPRIVACY LANCIA L’ALLARME SU SMARTWATCH CHE LEGGONO LE EMOZIONI
CULTURA
18 BOLDINI, LO SPETTACOLO DELLA MODERNITÀ
3 - n. 600 | Venerdì 20 Marzo 2015 www.heos.it
Regaliamoci un libro
È il gennaio del 1940, il mondo attende una «primavera sanguinosa», e Mr Gra-ham, ingegnere inglese specializzato in artiglieria navale, si appresta a lasciare
Istanbul dopo aver assicurato alla propria azienda l'appalto per il riequipaggiamento della flotta militare turca. Graham è un tipo tranquillo, simpatico, con una mente matema-tica e la cordialità senza smancerie di «un den-tista di lusso che cerca di distrarti», e ora non desidererebbe altro che trovarsi a casa in com-pagnia dell'affettuosa moglie e delle sue noio-se amiche. Ma quella ferita di striscio alla ma-no destra, che si contempla nascosto sul piro-scafo Sestri Levante in partenza per Genova, gli ricorda l'inaccettabile verità che gli si è sve-lata nelle ultime ventiquattr'ore: qualcuno lo vuole morto. O meglio: i nazisti lo vogliono morto – e faranno di tutto per impedire che rientri a Londra. Graham dovrà imparare sul campo il me-
stiere dell'agente segreto e difendersi dalle insidie che si celano dietro l’apparenza inno-cua degli altri passeggeri: Josette, la bella bal-lerina bionda bisognosa di protezione; il turco Kuvetli, commerciante di tabacco; Fritz Haller, archeologo tedesco di ritorno dalla Persia; il greco che odora di essenza di rose e si fa chia-mare Mavrodopoulos; l'affabile Mathis, fran-cese con dichiarate simpatie comuniste. Da par suo, Ambler non si limita a offrirci una tra-scinante spy story, dominata da un'atmosfera di cupa attesa: le affida la denuncia delle oc-culte ragioni della guerra – ragioni che occulte devono rimanere, altrimenti «i soldati inglesi e francesi ... non combatterebbero». L’autore. Eric Clifford Ambler (Londra, 28 giugno
1909 – Londra, 22 ottobre 1998) è stato uno scritto-re e sceneggiatore britannico, autore di alcune fra le più famose spy story della letteratura gialla. I suoi personaggi sono persone ordinarie, per la maggior parte dei casi divenute spie senza volerlo, antieroi sballottati da forze più grandi di loro. Spesso Ambler utilizza la sua esperienza d'affari e la sua formazione come ingegnere per rendere credibili i racconti, aiutato da un umorismo tutto britannico e da una scrittura inap-puntabile. “È il maestro di Ian Fleming, con i suoi perso-naggi errabondi ed efficienti ha precorso James Bond" (tratto dal risvolto di copertina di "l'eredità Schirmer", Garzanti, 1965)
PRIMO PIANO
A TLAS e CMS hanno prodotto per la prima volta una combina-zione dei loro risultati sulla misura della massa del bosone di Higgs. Il suo valore (mH = 125,09 ± 0.24 GeV 0,21 errore statistico ± 0,11 errore sistematico) rappresenta al momen-
to la misura più precisa della massa del bosone di Higgs ed è tra le misure più precise realizzate finora a LHC. L’analisi è stata presentata il 17 marzo ai Rencontres de Moriond a La Thuile. «Conoscere la massa del bosone di Higgs con la precisione del 2 per mille a soli tre anni dal-la scoperta è un risultato straordinario, reso possibile dalla performan-ce senza precedenti dei rivelatori di LHC», commenta Roberto Tenchi-ni, responsabile INFN dell'esperimento CMS. E l'Italia si è distinta in questa ricerca, come sottolinea Anna Di Ciaccio, responsabile dell'e-sperimento ATLAS: «I ricercatori italiani hanno dato un contributo fondamentale: hanno infatti svolto un ruolo di primo piano nella co-struzione e calibrazione dei sofisticati rivelatori di particelle, ATLAS e CMS, che hanno permesso di ottenere questi risultati importanti».
Il bosone di Higgs è uno dei tasselli fondamentali del Modello Stan-
dard e l’ultimo ad essere aggiunto, nel 2012 quando ATLAS e CMS ne hanno annunciato la scoperta. Il Modello Standard è attualmente la teoria che descrive nel modo migliore ciò che conosciamo del nostro universo, le particelle elementari e le interazioni tra loro. Ma il Model-lo Standard non dà previsioni sul valore della massa del bosone di Higgs, da qui il grande impegno dei due esperimenti di LHC per misu-rarla sperimentalmente con la massima precisione. (Red)
Vedi http://lhcitalia.infn.it/
IL CONFINE TRA LE NUVOLE
I l Passo del Rombo è il punto di confine transitabile più alto tra Austria e Italia. Sul versante della Val Passiria la strada attraversa zone più ripide
e scoscese che sul versante della Ötztal. Qui, valanghe e cadute di massi ostacolano la viabilità più che in territorio austriaco.
LA “SOSTENIBILE” LEGGEREZZA DELL’ESSERE
DOPO TRE ANNI PESATO IL BOSONE DI HIGGS
VIAGGIO NELLA PAURA di Eric Ambler Traduzione di Mariagrazia Gini Fabula Adelphi 2015 pp. 226 € 17,00
CRONACHE
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RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
POSSONO AIUTARE A REGOLARE LA TEMPERATURA NELLE STANZE SENZA CARBURANTI NÉ ELETTRICITÀ
MATERIALI AUTOREGOLANTI RISCALDERANNO LE NOSTRE CASE
L ’utilizzo di materiali a cambia-mento di fase microincapsulati (mPCM) nel settore globale dell’edilizia e delle costruzioni
sta accelerando grazie all’applicazione di normative riguardanti l’efficienza energetica.
Gli mPCM possono aiutare a regolare la temperatura nelle stanze senza usa-re carburante né elettricità. Questo è uno dei motivi principali per cui tale tecnologia sta guadagnando rapida-
mente popolarità. Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Microencapsulated Phase Change Materials (mPCM) Market in Building and Construction—Outlook and Trends”, rileva che il mercato ha pro-dotto entrate per 56,0 milioni di dol-lari nel 2013 e stima che questa cifra raggiungerà quota 111,4 milioni di dollari nel 2018.
«I materiali a cambiamento di fase microincapsulati possono fornire una
Corriere.it 20 Marzo Corriere.it 19 Marzo Italiaoggi.it 20 Marzo ilfattoquotidiano.it 20 Marzo
massa termica negli edifici caratteriz-zati da una massa materiale e un peso ridotti, regolando la temperatura, ren-dendoli adatti agli edifici compatti e leggeri, - afferma Raghu Tantry, anali-sta di Frost & Sullivan. - L’attenzione agli edifici green ha anche aumentato i prodotti utilizzati nell’ambito delle costruzioni che incorporano gli mPCM». La crescita del mercato dipen-derà primariamente da quanto le nuo-ve tecnologie mPCM saranno adatte alla commercializzazione. Gli investi-menti nella ricerca e sviluppo (R&D) nei prossimi anni saranno cruciali per i tempi di commercializzazione.
Le carenze degli standard impiega-
ti e delle misure di controllo rappre-senteranno un’ulteriore sfida. L’inte-grazione dei materiali a cambiamento di fase (PCM) nei prodotti per l’edilizia e le costruzioni ha fatto sorgere l’esi-genza di nuovi standard e nuove misu-re di controllo sempre più sofisticate e precise. Attualmente gli mPCM organi-ci costano molto di più dei PCM inor-ganici, fatto che intimorisce gli utenti dall’incorporare i materiali a cambia-mento di fase microincapsulati nei propri prodotti. Altri fattori che in-fluenzano l’adozione sono le preoccu-pazioni relative alla sicurezza in caso di incendio, per l’uso di paraffina come PCM, e gli stringenti controlli normativi e ambientali sui materiali per l’edilizia. Formare alleanze con fornitori di tec-nologia e architetti potrebbe aiutare a sviluppare rapidamente un portfolio di mPCM per i progetti. (Red)
vedi www.frost.com
A lato, materiale in mPCM (anche detti nanoPCM) . Sono costituiti da materiali a cambiamento di fase (PCM) con aggiunta di nanoparticelle al fine di incrementarne la capacità di accumulo e la diffusività termica.
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Secondo i fisici dell’Istituto dei si-stemi complessi del Cnr, conviene scommettere sulle nazioni che hanno saputo diversificare il loro paniere con prodotti sofisticati o high tech, ma ancora non hanno incassato i proventi generati. Secondo le previsioni della ricerca uscita sulla rivista Plos One, Cina e India continueranno a crescere raggiungendo i 26 trilioni di dollari nel 2022, Senegal, Kenya, Madagascar, Uganda e Tanzania stanno uscendo dalla paralisi economica, Nigeria e Repubblica Democratica del Congo ci potrebbero finire presto.
C he cosa trasforma una nazio-ne povera in una nazione ricca? Secondo i fisici dell’I-stituto dei sistemi complessi
del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) di Roma, le nazioni sul cui futuro economico conviene scom-mettere sono quelle che nell’ultima ventina d’anni hanno saputo arricchire il paniere del loro export con prodotti complessi, cioè sofisticati o high tech, ma ancora non hanno incassato tutti i
proventi generati da tale diversifica-zione delle merci. Questo nuovo me-todo potrebbe consentire di prevede-re la crescita del Prodotto interno lordo (Pil) di ogni nazione del mondo. Lo studio, condotto assieme all’Uni-versità di Roma La Sapienza, si intito-la Previsioni in economia: la dinamica eterogenea di economic complexity ed è uscito sulla rivista Plos One.
«I paesi che continueranno a
crescere per almeno un altro decen-nio sono quelli che hanno accumula-to un bonus di competitività sul mer-cato globale che ancora non si è tra-dotto in un proporzionale aumento di Pil», sostiene Luciano Pietronero dell’Isc-Cnr che ha coordinato i ricer-catori. Aggiunge: «Il metodo mostra come alcuni paesi, che secondo visio-ni economiche più tradizionali si ritie-ne siano finiti nella paralisi economi-ca, potrebbero invece esserne già fuori e vantare un’economia in cresci-ta. Secondo le nostre previsioni, Cina e India continueranno a crescere sta-bilmente per almeno altri 10 anni, raggiungendo un Pil totale di 26 trilio-ni di dollari nel 2022. Nel continente
africano, Senegal, Kenya, Madagascar, Uganda e Tanzania potrebbero riper-correre le orme delle “Tigri Asiatiche”, mentre il Sudafrica rischia di essere invischiata nella middle-income trap e Nigeria e Repubblica Democratica del Congo potrebbero finire nella poverty trap».
Il metodo selective predictability scheme, in controtendenza rispetto alle previsioni economiche standard, si basa sul confronto tra il valore mone-tario di una nazione (Pil pro capite) e la capacità del proprio sistema produtti-vo di innovare e diversificarsi a partire dalle esportazioni globali (Fitness). «L’evoluzione e la competitività tra il 1995 e il 2010, misurate in tal modo, ci permettono di prevedere che le nazio-ni che cresceranno di più nel prossimo decennio sono quelle che hanno au-mentato la loro Fitness prima che il Pil, accedendo così a mercati sempre più esclusivi e remunerativi», spiegano Matthieu Cristelli e Andrea Tacchella dell’Isc-Cnr, coautori dello studio. «Il loro Pil, prima basso se paragonato alla Fitness, ha così iniziato a crescere e che continuerà a farlo per altri dieci anni».
Il metodo è particolarmente utile
agli investitori per capire che tipo di evoluzione economica subiranno i pae-si emergenti e per scovare quelli che diventeranno tali nei prossimi anni. «Guardando alla competitività come a una variabile non uni-dimensionale ma a due dimensioni, quella monetaria e quella misurata dalla fitness, si otten-gono previsioni e informazioni ina-spettate», concludono i ricercatori.
Due macro aree. «Emergono dalle
previsioni due macro-aree: una zona non caotica detta laminare, dove la Fitness determina la crescita, e una zona con i paesi le cui evoluzioni, a parità di Pil, risultano caotiche e deter-minate da fattori esogeni incommen-surabili come mancanza di politica industriale, guerre civili, disastri natu-rali o eccessiva dipendenza dall’export di materie prime. L’evoluzione delle economie si evidenzia quindi come un sistema estremamente eterogeneo, anche quando le condizioni iniziali in termini di Pil risultino identiche». (Red)
vedi www.cnr.it
LA TEORIA ELABORATA DAI FISICI DELL’ ISTITUTO SISTEMI COMPLESSI DEL CNR
CRESCITA ECONOMICA? DIPENDE DALL’EXPORT “COMPLESSO”
parti del mondo sia rispetto ai pro-dotti derivati dal petrolio, i prodotti della Biotecnologia Industriale dell’UE sono ancora troppo costosi. Ciò è dovuto soprattutto alle condizioni del mercato, a problemi di erogazione dei raccolti/prezzi e ai raccolti inferio-ri di prodotti di Biotecnologia Indu-striale. Per superare gli ostacoli e per favorire la raccolta di dati e discussio-ni, attraverso il progetto BIO-TIC sono stati sviluppati un piano d’azione pre-
L ’uso della biotecnologia nei processi industriali è uno dei modi più promettenti di ridur-re l’inquinamento, la perdita
di risorse e i costi spianando la strada a nuovi mercati di prodotti. L’UE si sta muovendo in modo dinamico con il progetto BIO-TIC per identificare e superare le barriere che rallentano l’accettazione da parte del mercato della Biotecnologia Industriale.
Gli scienziati si stanno concentrando sui cinque gruppi di prodotti con il più grande potenziale per l’Europa e si sta offrendo consigli per il superamento degli ostacoli che rallentano l’innova-zione che sta alla base della Biotecno-logia Industriale. I gruppi di prodotti sono stati scelti in base a tre significati-vi criteri: il potenziale di innovazione; i vantaggi socioeconomici; l’impatto ambientale.
Quattro delle cinque aree di pro-
dotti (bio-tensioattivi, biocombustibili per il trasporto, bioplastiche e precur-sori chimici di altri prodotti) sfruttano la biomassa. Il quinto gruppo di pro-dotti trasforma il biossido di carbonio prodotto dalla combustione di combu-stibile fossile come quello nei gas di scarico nelle centrali elettriche, in pro-dotti innovativi.
Una revisione approfondita delle barriere tecnologiche che riguardano i cinque settori ha dimostrato che c’è una grande sovrapposizione tra i biso-gni di ricerca e sviluppo delle cinque aree studiate. Purtroppo, sia rispetto a prodotti simili di altri fornitori in altre
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liminare o serie di consigli e un quadro di definizioni, unità e standard. Inoltre, i ricercatori hanno preparato un tool-box di raccolta dati per valutare l’im-patto socioeconomico e ambientale della Biotecnologia Industriale. Infine, una piattaforma partner disponibile sul sito web aiuta a collegare le parti interessate, a promuovere le opportu-nità di finanziamento, a creare incontri e ad effettuare ricerche di lavoro.
In sintesi, i responsabili del pro-
getto BIO-TIC stanno promuovendo un ambiente positivo per diffondere in tutta Europa le opportunità di mercato contenute nella Biotecnologia Indu-striale. Una sommatoria di processi in grado, da una parte, di determinare e assicurare una posizione più competiti-va per le aziende europee, attraverso uno rapido sviluppo di nuovi prodotti e, dall’altro, ridurre l’impatto ambien-tale dei processi lavorativi. (Red)
http://www.industrialbiotech-europe.eu/
“BIOTEC-INDUSTRIALE”, OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER LE AZIENDE D’EUROPA