Heos.it n. 577 venerdì 12 Settembre 2014

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Abbonamento annuale 17,00 ISSN 1720 - 366X STONEHENGE TONEHENGE TONEHENGE CIRCONDATO CIRCONDATO CIRCONDATO DA DA DA MISTERIOSI MISTERIOSI MISTERIOSI MONUMENTI MONUMENTI MONUMENTI SEPOLTI SEPOLTI SEPOLTI NUOVE UOVE UOVE POSSIBILITÀ POSSIBILITÀ POSSIBILITÀ DI DI DI SFAMARE SFAMARE SFAMARE IL IL IL MONDO MONDO MONDOLO SQUALANO SQUALANO SQUALANO DIVENTA DIVENTA DIVENTA ECO ECO ECO- SOSTENIBILE SOSTENIBILE SOSTENIBILE E LOW LOW LOW COST COST COST HEOS EOS EOS.it .it .it Anno XIII n. 577 Venerdì 12 Settembre 2014 Settimanale in pdf www.heos.it Scopri le nostre offerte vai a pag. 3

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E' uscito Heos.it n. 577 venerdì 12 Settembre 2014 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 6 di 22 pagine Si riceve in abbonamento € 17,00 all'anno http://www.heos.it/index.php/abbonamento

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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X

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In copertina, il sito di Stonehenge (Regno Unito) al tramonto (foto google.com)

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Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate bancarie. iban. IT26 C 05034 59630 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.101 copie spedite via e-mail www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

4 EBOLA, BILANCIO SEMPRE PIÙ GRAVE

ATTUALITÀ

5 6

UNA CAMPAGNA PER MISURARE LA PLASTICA IN MARE

LA “CLASSI POLLAIO”?È UN PROBLEMA “LOGNORMALE”

AMBIENTE

7 8

NUOVE POSSIBILITÀ DI “SFAMARE IL MONDO” SI CERCANO NUOVI MODI PER MISURARE LE SOSTANZE INQUINANTI DEI RITARDANTI DI FIAMMA

TECNOLOGIA

9 10 11

ONDE MILLIMETRICHE PER RIDURRE GLI INGORGHI SULLA RETE DATI EBOLLIZIONE CONTROLLATA DA CAMPO ELETTRICO LA SICUREZZA INFORMATICA A PORTATA DI PMI DAL MATRIMONIO DI DIAMANTI E FULLARENISTRADA APERTA ALLA NANOELETTORNICA

SCIENZE

12 13

RIPRODOTTI AL COMPUTER I “MATTONI DELLA VITA”

SCARTI DI SILICIO PER STRUMENTI DI ALTA QUALITÀ

SALUTE

14 15

LO SQUALANO DIVENTA ECO-SOSTENIBILE E LOW COST

FARE I VERSETTI AL BEBÈ PUÒ ACCELERARE IL SUO SVILUPPO LINGUISTICO

SPAZIO

16 17

PREVISIONI COSMICHE: LA CORTINA DI NUBI PLUMBEE CEDERÀ IL PASSO ALLA LUCE SOLARE LA SUPER LUNA ... ANCHE PER L’AGRICOLTURA

FOCUS

18 19

STONEHENGE CIRCONDATO DA MISTERIOSI MONUMENTI SEPOLTI NON SOLO ORECCHIO: I MUSICISTI PROFESSIONISTI HANNO NEURONI SPECCHIO UPER-SPECIALIZZATI

WEEKEND

20 BATTAGLIA TERME, TRA LAGHETTI TERMALI, CULTURA E GRANDI CASTELLI

CULTURA

22 IL CASTRUM ARTENIA NEL DUCATO LONGOBARDO DI FORUM IULII

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Regaliamoci un libro

I n un mondo in trasformazione accelerata, un cambio di scala colpisce e riconfigura le nostre esistenze individuali e collettive. In questo nuovo ambiente, l’antropologia

ha d’ora in avanti l’immenso compito di critica-re l’insieme ancora proteiforme che chiamia-mo il mondo globale. Augé indaga soprattutto il concetto di

morte del tempo associato al concetto, ampia-mente analizzato in passato dall'antropologo francese, di non luogo, ponendosi domande in riferimento ai legami fra senso comune e indi-viduo dei nostri tempi. Ciò di cui c'è primaria-mente bisogno, spiega l'antropologo, è un impegno costante allo scopo di raggiungere la consapevolezza su noi stessi, per operare una trasformazione, già sintetizzata a suo tempo da Mauss, della civiltà da globale a totale, fa-cendo valere, più di ogni altro interesse, la solidarietà, l'ambizione, la lucidità e l'intelli-genza. Secondo Augé oggi le trasformazioni che stanno interessando i sistemi di trasporto e di passaggio delle informazioni stanno con-ducendo l'uomo verso un limbo di consapevo-lezza che deve essere sfruttato anziché gene-rare paura. La possibilità di avere ogni centimetro del

mondo sotto mano in qualsiasi mondo, senza che nulla di esso possa ancora essere scono-sciuto, amplia e al tempo stesso limita i nostri orizzonti mentali. Esiste sempre più una presa di coscienza della limitatezza delle nostre vite, limitatezza che ora cogliamo anche nel nostro mondo, che ci è enormemente familiare e che non rappresenta più alcuna sorpresa. La sensa-zione comune, di questa società globale, se-condo quanto sostenuto da Augé, è quella di una impossibilità di fare qualcosa oltre noi, che non sia il mero vivere. L'autore. Marc Augé è directeur d’études presso

l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Africanista di formazione, da anni si occupa di antropologia delle società complesse. Attraverso testi come Un etnologo nel metrò o Il metrò rivisita-to, Marc Augé ha sviluppato un’antropologia del quotidiano in grado di esplorare il nostro stesso ambiente.

PRIMO PIANO

I l direttore generale dell'Oms Mar-garet Chan durante una conferenza stampa che si è tenuta a Ginevra ha diffuso i dati sull’epidemia di Ebola.

Eccoli. Nei tre paesi più colpiti, Guinea, Sierra Leone e Liberia, si è arrivati a 4.784 casi con più di 2.400 morti. Attual-mente l'Oms sta impiegando circa 500 persone nei paesi colpiti ma la scala dell'epidemia è enorme, per cui secondo il direttore Margaret Chan ci sarebbe bisogno di almeno altri 1.000 operatori sanitari per combattere l'epidemia in modo più efficace nei centri di trattamento presenti e futuri. Ogni 70-80 letti per il trattamento dei casi servono - ha detto - almeno 200 operato-ri sanitari tra medici, infermieri e pulitori professionali. L’Oms inoltre ha fatto sapere che nei tre paesi principali interes-

sati dall'epidemia il numero di nuovi casi cresce più velocemente della possibilità di affrontarli. Come esempio è stata citata la Liberia dove in un ospedale installato dall'Oms e dal locale ministero della Salute per 30 pazienti al momento dell'apertura ne aveva già 70, e non c'è più un letto libero in ospedale in tutto il paese. C’è bisogno di tutto fa sapere il direttore Chan: attrezzature, dispositivi di sicu-rezza, e soprattutto nuovo personale medico, ben addestrato e ca-pace di sostenere i pazienti e di confortarli. (Red) Vedi http://www.who.int/

RICOSTRUITA LA FREGATA DI LAFAYETTE Una ricostruzione della fregata utilizzata dal generale francese Gilbert du Mo-tier - il marchese de Lafayette - per portare rinforzi rivoluzionari americani nel 1780 naviga al largo della costa occidentale della Francia. La nave salperà per gli Stati Uniti nell’Aprile 2015 (foto http://www.bbc.com/)

L’OMS: “NEI TRE PAESI PIÙ COLPITI 2.400 MORTI E QUASI 5MILA CASI”

EBOLA, BILANCIO SEMPRE PIÙ GRAVE

L'ANTROPOLOGO E IL MONDO GLOBALE di Augé Marc

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CRONACHE

5 - n. 577 | Venerdì 12 Settembre 2014 www.heos.it

RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

OPERATIVA LA MISSIONE PLASTIC PELAGOS

UNA CAMPAGNA PER MISURARE LA PLASTICA IN MARE

I niziata la missione “Plastic Pela-gos” per lo studio dell'inquina-mento da plastiche nel Mar Me-diterraneo, organizzata da ISPRA

e dall'Università di Siena nell'ambito del progetto Plastic Busters, e a cui parteciperà anche il consorzio LaMMA formato da Cnr e Regione Toscana.

La nave oceanografica Astrea, di pro-prietà dell'Ispra, è salpata dal porto di Livorno con a bordo diversi gruppi di ricerca italiani e francesi impegnati nello studio dell'impatto delle materie plastiche sull'ambiente marino.

Il gruppo di ricercatori che parte-

cipano alla missione appartiene a vari istituti, quali l'Università di Siena, ISPRA, IFREMER e il Gruppo di studio sulle Tartarughe Marine del Museum National d'Histoire Naturelle di Parigi, l'Università di Ferrara, oltre al Consor-zio LaMMA. La missione attraverserà le aree più sensibili del Santuario Pela-gos, toccando La Spezia, Genova, San Remo, facendo tappa nei porti della

Corsica, l'Asinara, Elba e Capraia, per poi tornare a Livorno il 18 settembre.

La missione “Plastic Pelagos” darà l'opportunità di raccogliere dati sulla presenza delle plastiche e sugli effetti da queste determinati negli organismi marini.

Il LaMMA è chiamato in causa innan-zitutto per la scelta dei punti di cam-pionamento, grazie alla modellistica delle correnti, che permette di valuta-

re quali sono le aree in cui possono esserci maggiori concentrazioni di mi-croplastiche. Un'indicazione preziosa per i ricercatori che si occupano di valutare l'incidenza di inquinanti, frammenti di plastica e metalli pesanti su pesci e organismi marini. Un'occa-sione per il Consorzio anche per testa-re sul campo le prestazioni delle pro-prie catene modellistiche relative al moto ondoso e all'idrodinamica.

Gli obiettivi della spedizione e la

situazione dell'inquinamento da plasti-che nel Mar Mediterraneo sono sttai illustrati all'Acquario di Genova da Maria Cristina Fossi, dell'Università di Siena, François Galgani, di Ifremer, Teresa Romeo dell'ISPRA e Chiara La-pucci del LaMMA. La missione è anche un'opportunità per sensibilizzare l'opi-nione pubblica e gli operatori commer-ciali, industriali e turistici con cui l'e-quipaggio di Astrea verrà a contatto nei porti. Le plastiche sono infatti tra i principali inquinanti del Mar Mediter-raneo e rappresentano una grave mi-naccia per l'ambiente marino e per gli organismi che lo abitano. La rilevanza di questo problema è attestata anche dalla presenza del “Marine Litter” (rifiuti galleggianti) all'interno degli 11 descrittori di valutazione dello stato di salute del mare stabiliti dalla Marine Strategy dell’Unione Europea. (Red)

Vedi http://www.cnr.it http://ec.europa.eu/environment/

marine/index_en.htm

Corriere.it 12 Settembre Corriere.it 11 Settembre Italiaoggi.it 10 Settembre Italiaoggi.it 12 Settembre

La nave oceanografica Astrea

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razione: caratterizzazione, elabora-zione, selezione. La caratterizzazione avverrà mediante l'utilizzo di diverse tecniche per rilevare e localizzare i difetti. Le informazioni verranno tra-sferite a un'interfaccia di comunica-zione per poi essere confrontate con una banca dati di altri 500 campioni testati per il progetto.

L'impianto automatico determi-

nerà quindi possibili scenari di incisio-ne (la creazione di una tacca per la localizzazione della rottura) e taglio. Gli scienziati hanno sviluppato le spe-

M essa a punto una innova-tiva tecnologia automa-tizzata per rilevare i di-fetti, ripararli e riutilizza-

re il Silicio (Si) per altri prodotti simili permettendo nel contempo notevoli risparmi sui costi alla produzione.

Il silicio come è noto viene ampia-mente utilizzato per produrre celle fotovoltaiche (FV). Il silicio è un mate-riale dispendioso e i wafer di Si cristal-lino sono i componenti più cari asso-ciati alla produzione di pannelli solari. Perciò, i difetti durante la produzione possono causare grossi scarti, compor-tando grandi perdite finanziarie per le numerose piccole e medie imprese (PMI).

Gli scienziati mirano a sviluppare una tecnologia laser innovativa per riparare le celle e i wafer di silicio di-fettosi o rotti grazie al finanziamento UE del progetto REPTILE (“Repairing of photovoltaic wafers and solar cells by laser enabled silicon processing”). Il Si recuperato sarà usato per prodotti FV economici di alta qualità per un setto-re in crescita che richiede celle FV pic-cole, semi-trasparenti o dalla forma personalizzata.

I successi si basano sugli avanza-

menti nell'ispezione delle celle basata sull'immagine e nella classificazione dei difetti e su un controllo a scansione migliorato delle fonti laser a elevata luminosità. La prima fase del progetto ha sviluppato un design del sistema automatizzato.

Un singolo braccio sposterà automa-ticamente la cella nei vari stadi di lavo-

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cifiche tecniche del sistema laser, com-presi la fonte laser ottimale e gli ele-menti guida del raggio, per consentire il migliore compromesso tra produtti-vità, qualità e costo. Sono in fase di sviluppo due possibili procedure laser: un nuovo taglio a più passaggi con spostamento del punto focale, e un metodo ibrido di incisione e spaccatu-ra (detta rottura controllata) di taglio quasi totale. I concetti di progettazione saranno incorporati in una singola macchina prototipo durante la prossi-ma fase del progetto.

Il rilevamento dei difetti nei wafer

di silicio e nelle celle e il riutilizzo del silicio difettoso in altri componenti FV promette notevoli vantaggi economici per le PMI nell'industria fotobvoltica. La tecnologia automatizzata di REPTILE promette di migliorare la posizione competitiva delle PMI e anche di apri-re nuovi mercati per celle FV di forma-to ridotto e su misura. (Red)

http://cordis.europa.eu/ http://www.reptile-project.eu/

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