GIOCHI RITMICI - DEMO

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Christian Tappa

Giochi ritmici ed attività creative

per la riabilitazione sensoriale e

cognitiva dell’Handicap

basati su tecniche di educazione

musicale e musicoterapia

Edizioni Circolo Virtuoso

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Tutti i diritti riservati

ISBN: 978-88-97521-34-1

Prezzo: € 10,90

Pagine:140

Ed. Circolo Virtuoso

Data pubblicazione: 9 Ottobre 2012

www.circolovirtuoso.net

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SOMMARIO

Prefazione 7

Introduzione 8

PARTE PRIMA

Le patologie 15

Tetraparesi Spastica 15

Tetraparesi spastica distonica 16

Deicit sensoriali 19

- Sordità 19

- Minorazione visiva 20

Nevrosi, psicosi e sindrome borderline 21

Morbo di Alzheimer 26

Morbo di Parkinson 28

Neurotraumatologia 31

Lesioni più importanti e più gravi che

si manifestano all’interno del cranio in

seguito ad un trauma cranico 40

- Edema cerebrale diffuso 40

- Ematomi intracranici 41

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Sindrome da compressione midollare 46

PARTE SECONDA

Musicoterapia e movimento corporeo 51

Musicoterapia e Antroposoia 53

- Gli inizi 53

- Il Movimento Camphill 54

- La fondazione di una vera comunità 55

- La musica nei villaggi e centri di

Pedagogia curativa e Socioterapia 56

- Le sedute individuali 60

- La Terapia dello “Spazio d’Ascolto” 65

- Alcuni aspetti fondamentali del modello

antropologico indicato da Rudolf Steiner

alla base delle applicazioni descritte 67

- La musica nella visione antroposoica 71

Giochi ritmici: cenni teorici 74

Giochi ritmici: attività pratiche 105

Bibliograia 139

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PREFAZIONE

Il manuale Giochi ritmici per la riabilitazione

sensoriale e cognitiva dell’handicap è articolato

in due parti ben distinte tra loro: la prima di ca-

rattere teorico e clinico, la seconda applicativo ed

esperienziale. Insieme, pur nella loro eterogenei-

tà, si propongono di offrire una visione globale sui

diversi handicap, le cause che li determinano, sul

piano organico e funzionale, e le possibilità d’in-

tervento oggi rappresentate dalla Musicoterapia.

Il linguaggio semplice e lineare con cui è scritto

ne rende accessibile la lettura e la comprensione

anche da parte di un pubblico di non addetti ai la-

vori. Ciò specialmente in riferimento alla sezione

scientiica che apre l’opera, curata da medici ma destinata a tutti.

Il fulcro del lavoro, inine, sono gli argomenti trat-tati nella seconda parte, quella che dà il titolo al

manuale: al suo interno, l’autore, compositore,

musicista e musicoterapista, propone un approccio

pratico per la riabilitazione sensoriale dell’handi-

cap, frutto della sua formazione e della pluriennale

esperienza a contatto con le disabilità.

Roberta Marini

Edizioni Circolo Virtuoso

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INTRODUZIONE

Sono lontani gli anni in cui i nostri antenati cura-

vano le malattie con strumenti di fortuna ma spes-

so eficaci: basti pensare agli antichi greci, i quali usavano il sale marino e il salgemma per favorire le

funzioni basilari del corpo, digestione ed escrezio-

ne, per avere, a loro volta, un buon funzionamento

del sistema umorale. A quel tempo si credeva, con

ragionevole saggezza, che controllassero lo stato di

malattia o di benessere del corpo stesso. Solo suc-

cessivamente Claude Bernard parlò di costance du

milieu interieur, quale conditio sine qua non per un

buono stato generale di salute.

Tuttavia, oggi, la scienza moderna e le tecniche

ad essa collegate hanno permesso la formulazione

di terapie innovative orientate alla cura delle disa-

bilità isiche e dei disturbi psicologici senza l’in-

tervento di strumenti invasivi, idonei senz’altro a

risolvere i problemi rilevati senza però sradicare

del tutto la matrice della disabilità o del disturbo

psichico medesimo. La farmacopea tradizionale,

dunque, è sul punto di costituirsi un alleato (o, per

alcuni, un into doppione) in grado di contrastare malattie motorie e mentali. Si pensi, ad esempio,

alla cosiddetta terapia delle idee con la quale il ilo-

sofo e psicoanalista Umberto Galimberti interviene

su sofferenze psichiche e disagi esistenziali: la ilo-

soia come rimedio ai mali psichici, dunque.

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Alla stessa corrente è possibile associare le atti-

vità (giochi ed esercizi ritmici) di Christine Bau-

mann, studiosa all’Istituto di Pedagogia Curativa

“S.Cristoforo” a La Branche (Savigny, in Svizze-

ra), il cui riferimento metodologico è il modello del pedagogista ed esoterista austriaco Rudolf Steiner,

il fondatore dell’antroposoia (Antropologia Ge-

nerale, ndr). Camminare, parlare e pensare: le tre funzioni principali che l’essere umano sviluppa nei

primi tre anni di vita sono alla base di questi studi.

Qualora il bambino non riesca a maturare tali auto-

nomie in questo arco cronologico, evidenti si ma-

nifestano le ripercussioni a livello fonatorio, con

la diretta compromissione dell’espressione verba-

le. Per contro, attraverso l’esecuzione di particola-

ri esercizi ritmici e di speciici giochi, l’operatore specializzato in musicoterapia, socioterapia e in

pedagogia curativa può “risvegliare” quei “sensi

dormienti”, la cui inattività impedisce la regolare

esecuzione delle tre funzioni fondamentali. Le at-

tività ludiche continuative e i “laboratori d’insie-

me”, oggi largamente diffusi, hanno permesso di

registrare notevoli progressi su di un campione di

utenti anche eterogenei tra di loro sul piano delle

esigenze terapeutiche: essenziale risulta la costan-

za che deve caratterizzare gli esercizi, anche quan-

do i risultati non siano immediati o duraturi.

L’esperienza di Christian Tappa nel campo dell’a-

bilitazione e della ri-abilitazione di ragazzi e adulti

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portatori di handicap dimostra come l’esercizio rit-

mico, inteso come alfabetizzazione e pratica conti-

nua, ino all’acquisizione di una relativa familiarità da parte dell’utente con i giochi ad esso connessi,

determini dei risultati soddisfacenti, resi ancora più

signiicativi e profondi dalle loro stesse varianti applicative. E per spiegare come ciò sia possibile,

l’autore porta a conoscenza del lettore la propria

esperienza, in maniera chiara, luida e comprensi-bile anche per chi non abbia conoscenze pregresse

in campo medico e artistico.

Christian parla in modo semplice ma dotto dell’im-

portanza della musica negli interventi sui deicit sensoriali. E noi sappiamo che sin dall’antica civil-

tà greca i rapporti fra i diversi parametri musicali

(pensiamo alle tonalità e agli intervalli) venivano associati ed apparivano riconducibili ad altrettanto

precisi concetti o stati d’animo. Ma egli va oltre e,

tra tutti, sceglie di insistere sul ritmo. La funzione

del ritmo, infatti, oltre che universalmente ricono-

sciuta come aggregante, regressiva e beneica per l’individuo dallo sciamanesimo in avanti, è prova-

ta anche dall’esperienza diretta dell’autore, il qua-

le, durante il tirocinio formativo, ha avuto modo

di sperimentare la “poliritmia” come alternativa ai

consueti strumenti della terapia tradizionale.

Con queste premesse offre ai lettori la descrizione

di una serie di attività pratiche, inalizzate all’ac-

quisizione, da parte della persona con handicap, di

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una maggiore consapevolezza corporea e luidità nei movimenti attraverso una migliore percezio-

ne del tempo. Il ritmo, infatti, esprime l’equilibrio

stesso e spinge il singolo verso un’ottimale realiz-

zazione del sé, espressione manifesta dell’armonia

che il Grande Architetto, creatore del mondo, ha

profuso nell’Universo.

L’elevazione a sistema di questi concetti, oppor-

tunamente coniugati con le premesse scientiiche curate dai Calamo Specchia, padre e iglio, fa di questo lavoro un’opera unica nel suo genere, la cui

metodologia applicativa, ino a questo momento, è stata tramandata di docente in allievo in manie-

ra informale e, soprattutto, prevalentemente orale.

Per questo motivo, agli illustri professionisti che

hanno permesso la nascita di questo manuale, da

anni impegnati attivamente nell’Istituto che dà il

nome alla Collana in cui è inserito, vanno le più

sincere congratulazioni, con l’augurio che i medici,

gli educatori, gli insegnanti e tutti gli altri operatori

della relazione d’aiuto a cui è rivolto trovino nella

sua semplicità e spendibilità nuove linfa ed ispira-

zione nel prosieguo ciascuno della propria missio-

ne.

Stefano Centonze

Curatore della Collana “I Manuali dell’Istituto di

Arti Terapie e Scienze Creative”

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BIBLIOGRAFIA

Baumann C., Giochi ed esercizi ritmici, Istituto

“S.Cristoforo” La Branche, Savigny.

Ende M., Momo, Longanesi, Milano 1984.

Flatischler R., The forgotten power of rhythm, Li-

feRhythm, Mendocino CA 1992.

Gregorat C., L’esperienza spirituale della musica,

Terra Bodinamica editrice, Milano 1990.

Husemann A.J., La costruzione del corpo umano.

Principi musicali in Fisiologia Umana, Aedel edi-

zioni, Torino 2001.

Jacques-Dalcroze E., Il ritmo, la musica e l’educa-

zione, ERI Edizioni Rai,Torino1986.

Kabat-Zinn J., Riprendere i sensi, Corbaccio, Mi-

lano 2006.

Schneider M., Il signiicato della musica, Rusconi,

Milano 1970.

Schneider M., Pietre che cantano, Guanda editore,

Parma 1980.

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Steiner R., L’essenza della musica, Editrice Antro-

posoica, Milano 1987.

Steiner R., Teosoia, Editrice Antroposoica, Mila-

no 1974.

Tancredi L., Musicoterapia, L’Archetipo-www.ar-

chetipo.co.uk

HYPERLINK www.llobet.it Homo et Musica-Ar-

ticoli

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Della stessa Collana:

Manuale di Arti Terapie

Premesse, deinizioni, applicazio-

ni e casi clinici

A.A. V. V.

a cura di Stefano Centonze

70 Giochi di creatività per la

conduzione dei gruppi

Basati su tecniche di espressione

corporea e arti terapie per la con-

duzione dei gruppi in ambito pe-

dagogico, clinico e formativo

di Fausto Cino, Stefano Centonze

Musicoterapia e Alzheimer

Strumenti per il miglioramento

della qualità della vita del pazien-

te con demenza

di Stefano Centonze

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Pedagogia musicale e Musicotera-pia nel metodo di Émile Jaques-Dalcroze

di Rosa Alba Gambino

La tecnica della iabazione

Laboratori di narrazione e per la costruzione di iabe e storie per la formazione e la crescita professio-nale

di Stefano Centonze

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Giochi ritmici ed attività crea-tive per la riabilitazione senso-riale e cognitiva dell’Handicap

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musicale e musicoterapia

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