Heos 522demo giu 13
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo
CCCORRENTEORRENTEORRENTE DIDIDI A A AGULHASGULHASGULHAS, , , LALALA MADREMADREMADRE DIDIDI TUTTITUTTITUTTI
III CAMBIAMENTICAMBIAMENTICAMBIAMENTI CLIMATICICLIMATICICLIMATICI
LLLAAA BICICLETTABICICLETTABICICLETTA UNISCEUNISCEUNISCE LLL’E’E’EUROPAUROPAUROPA CONCONCON N N NAVIKIAVIKIAVIKI
IIINDAGATINDAGATINDAGATI 10.000 10.000 10.000 VELENIVELENIVELENI
PERPERPER COSTRUIRECOSTRUIRECOSTRUIRE FARMACIFARMACIFARMACI SALVAVITASALVAVITASALVAVITA
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Anno XII n. 522 Venerdì 28 Giugno 2013 Settimanale in pdf www.heos.it
In copertina. Capo Agulhas: il cippo posto sulla linea di divisione ufficiale tra oceano Atlantico e oceano Indiano
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.215 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 522 | Venerdì 28 Giugno 2013 www.heos.it
Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009
Heos Editrice 2010
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Sommario
PRIMO PIANO
3 TESTATO UN NUOVO VACCINO CONTRO IL DIABETE
ATTUALITÀ
4 5
LA BICICLETTA UNISCE L’EUROPA CON NAVIKI NUOVE CONOSCENZE SULLA CECITÀ EREDITARIA
AMBIENTE
6 7
AL VIA IL PROGETTO PER ENTI LOCALI A CRESCITA “GREEN” IAGOS-ERI INGAGGIA LE COMPAGNIE AEREE PER RICERCHE SUL CLIMA
TECNOLOGIA
8 10 11
LAB “ESTI”, NUOVE INSTALLAZIONI DI RICERCA PER TESTARE TECNOLOGIE FV L’ARCHIVIAZIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI TRA COMPRESSIONE E “SCADENZE” MATERIALI LUMINESCENTI, PROSSIMA GENERAZIONE AD ALTA TECNOLOGIA
SCIENZE
12 13
CORRENTE DI AGULHAS, LA MADRE DI TUTTI I CAMBIAMENTI CLIMATICI INDAGATI 10.000 VELENI PER COSTRUIRE FARMACI SALVAVITA
SPAZIO
14 C'È VITA SU MARTE CHE PRODUCE METANO? LO SVELERÀ EXOMARS NEL 2016
SALUTE
15 16
L’ACIDO RETINOICO DISTRUGGE LE CELLULE TUMORALI ETICA E BIOLOGIA SINTETICA NANOBIODISPOSITIVI PER CURARE I DISTURBI INFIAMMATORI
CULTURA
17 OPERAZIONE IFIGENIA, RECUPERATE 23 URNE E OLTRE 3.000 REPERTI ARCHEOLOGICI
FOCUS
18 OSSERVANDO IL CIELO NOTTURNO D’ESTATE
WEEKEND
20 CARINZIA, DOVE OSA “PYRAMIDENKOGEL”LA TORRE PANORAMICA IN LEGNO PIÙ ALTA DEL MONDO
PRIMO PIANO
P er la prima volta è stato messo a punto un vaccino che fun‐ziona all' “incontrario” contro il diabete giovanile. La notizia arriva da Science Translational Medicine, dove si dà conto della creazione di un “vaccino inverso” che spegne anziché
accendere la risposta immunitaria. Al termine dei test i vaccinati han‐no prodotto più insulina riducendo le cellule immunitarie “cattive” che attaccano il pancreas e nel contempo si è registrato nel sangue pazienti una riduzione delle cellule immunitarie cattive. Il vaccino è stato creato alla Stanford University School of Medicine (Usa), ed è stato testato su 80 pazienti. IL DIABETE GIOVANILE È UNA MALATTIA in cui il sistema immunitario del paziente attacca e uccide le cellule pancreatiche che producono in‐sulina. Il paziente, per regolare la propria glicemia, ha bisogno di i‐niettarsi direttamente insulina. I vaccini normalmente servono per stimolare il sistema immunitario ad attaccare il nemico. Ma in questo caso il vaccino “al contrario” funziona uccidendo le cellule immunita‐rie impazzite che attaccano il pancreas. Il vaccino è stato sperimentato su pazienti cui era stata fatta la dia‐gnosi di diabete 1‐3 anni prima. Adesso i soggetti vaccinati produco‐no più insulina. Inoltre nel sangue dei pazienti si sono ridotte le cellu‐le immunitarie cattive. Adesso si sta lavorando sugli altri malati di diabete. (Red)
ALLA STANFORD UNIVERSITY SCHOOL OF MEDICINE (USA)
TESTATO UN NUOVO VACCINO CONTRO IL DIABETE
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La sposa vergine Nusja e virgjer di Sonia Topazio Editore Botimet Dudaj pp 180 Lek 500 (€ 3,54)
“È l’alba e Mico il giardiniere è già tra gli alberi a potare il limoneto e a innaffiare ogni specie di rari e profumatissimi fiori. Ogni tanto si asciuga la fronte e guarda la vallata scoscesa, dove si apre agli occhi un burrone così impressionante da creare suggestioni drammatiche e panico, emozioni che però si smorzano posando lo sguardo sulla fontana dei delfini ...”.
È il caso di dire “nemo propheta in pa‐tria” se si pensa al nuovo libro di Sonia Topazio, “Nusja e virgjer” in italiano “La sposa vergine” esce tradotto in
lingua albanese, proposto dallo stesso editore ‐ Botimet Dudaj ‐ che nel Paese delle aquile pubblica i libri di Dan Brown. La storia d'amo‐re di Barina che si dipana tra una Romania in subbuglio e una Calabria perduta nella sua eterna e malata immobilità è una storia che se è vero che porta indietro nel tempo, alla fine di un'epoca, il regime dittatoriale di Ceause‐scu, è altrettanto vero che parla al nostro pre‐sente incerto, razzista, violento. NEL NUOVO LIBRO di Sonia Topazio (180 pagi‐
ne, costo 500 Lek, la moneta albanese, equi‐valenti oggi a 3,54 euro), i fatti narrati si con‐sumano sotto il regime dittatoriale degli anni Ottanta, Novanta del secolo scorso. In questo periodo storico i romeni subiscono le dure leggi della nomenclatura. Al popolo era proibi‐to viaggiare oltre i confini del Paese, ma in questo libro il divieto non esiste. Quella che è una licenza letteraria, è servita all'autrice per descrivere una storia d'amore. E in amore tutto è permesso, anche l'impossibile. “La sposa vergine” è molto efficace nella sua cru‐da e poetica durezza. Anche i rapporti perso‐nali, che fanno da sfondo alla grande Storia, celano trappole, misteri, ambiguità, così come la realtà si intreccia a una dimensione onirica che la sottende, la confonde, la interpreta. Alla fine, una storia felicemente complessa e ambivalente di indubbio interesse. Ma per ora lo possono sapere solo gli albanesi… L’autrice. Sonia Topazio è capo ufficio stam‐
pa dell'Ingv, collaboratrice, di numerose testa‐te giornalistiche tra cui Heos.it. In precedenza ha pubblicato Il taglio dell'anima, Aliberti editore, 2005; Non voglio storie, Aliberti edi‐tore, 2008.
Marte. Il margine occidentale del cratere Endeavour Questo cratere - con un diametro di circa 22 km - è 25 volte maggiore rispetto a qualsiasi altro cratere avvicinato da Opportunity durante i 90 mesi di lavoro su Marte. I colori sono falsati per sottolineare le differenze tra i materiali delle rocce e dei suoli. (Credit photo Jpl/Nasa)
Il libro Segnalato
A rriva Naviki, il navigatore amico pensato per i ciclisti, attento a portafo‐glio e ambiente. Non solo. Calcola quanto si risparmia non usando la macchina e le mancate emissioni di CO2. Percorrere l’Europa in bici‐cletta è già possibile, ma adesso con Naviki è ancora più facile.
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namento scientifico di Luca Persia, è partner di questo progetto co‐finanziato dalla Commissione Europea, che favorisce la comunicazione e la pianificazione
ATTUALITÀ
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degli spostamenti in bicicletta. Il siste‐ma fornisce informazioni sui servizi disponibili nei percorsi, consente di localizzare le postazioni di bike sharing e segnala la rete di piste ciclabili che collegano le principali città europee: tutto questo utilizzando la stessa piat‐taforma tecnologica da Roma a Berlino, da Vienna a Madrid. Dopo la Germania, dove la piattaforma di base del proget‐to è stata elaborata negli anni scorsi dall’Università di Munster, adesso an‐che altri Paesi europei tra cui Italia, Austria, Francia e Spagna dispongono di Naviki. Il navigatore europeo consente anche di salvare le statistiche dei propri spostamenti in bicicletta come i chilo‐metri percorsi, le emissioni di CO2 evi‐tate utilizzando la bicicletta, oppure il risparmio ottenuto utilizzando la bici‐cletta anziché la macchina per i propri spostamenti. Grazie a queste caratteri‐stiche Naviki è un importate strumento che le amministrazioni locali e le asso‐ciazioni di categoria hanno a disposizio‐ne da un lato per comunicare e pro‐muovere le attività svolte in materia di ciclabilità, dall’altro per rilevare le esi‐genze e i flussi dei cicloamatori per ag‐giornare e adeguare la propria offerta sul territorio. OGNI ENTE PUÒ AVERE UNA PROPRIA pagi‐
na Naviki dove inserire informazioni sulla rete ciclabile locale ideata per le escursioni di “tutti i giorni” o specifica per i percorsi di interesse turistico: tut‐te le news e i servizi di interesse per gli appassionati delle due ruote vengono poi caricati sulla piattaforma comune con il supporto del Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica della Sapienza e dell’Università tedesca di Munster. La bicicletta è economica, salutare e a
impatto ambientale zero e in Italia sta diventando un mezzo di trasporto diffu‐so tanto che nel 2011 e nel 2012 ha registrato vendite maggiori rispetto al comparto automobilistico. info www.uniroma1.it
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vedere se sono in grado di influenzare un processo biologico. I veleni identifi‐cati come “interessanti” in questa fase, sono poi scomposti nei loro compo‐nenti. Ogni componente viene quindi testato di nuovo per determinarne le conseguenze prima di essere ulterior‐mente scomposto. Infine, la singola molecola responsabile della bioattività viene identificata e purificata, e ne viene determinata la struttura. Anche se è efficiente, questo flusso di lavoro è lento e non può essere usato per uno studio dei veleni su larga scala. I ricercatori di VENOMICS sono partiti
dal sequenziamento del DNA per crea‐re una banca di 10.000 mini‐proteine che possono poi essere riprodotte u‐sando batteri. LE MOLECOLE SARANNO POI PURIFICATE e
la loro attività sarà studiata in vitro. Sarà così possibile vedere in quali con‐dizioni una molecola diventa attiva. Il team lavorerà su una moltitudine di mini‐proteine contemporaneamente, invece di una alla volta, rendendo il processo più veloce. Anche se è la prima volta che questo
settore viene studiato in profondità, sappiamo già che è possibile trasfor‐
D avanti a uno scorpione, un serpente velenoso, una medusa o una tarantola, non c’è da stare molto alle‐
gri. Per un team di scienziati che stu‐diano il potenziale terapeutico del loro veleno, queste sono invece creature preziose. Il progetto VENOMICS (“High‐throughput peptidomics and transcriptomics of animal venoms for discovery of novel therapeutic peptides and innovative drug development”) estrae il veleno, esamina i suoi ingre‐dienti e analizza come ogni singola molecola potrebbe essere usata dai medici. Ci sono oltre 100.000 specie di animali velenosi e ogni tipo di veleno è un cocktail complesso di fino a 1.000 molecole tossiche, la maggior parte delle quali sono mini‐proteine chiama‐te peptidi. Finora, sono state identifi‐cate 2.000 proteine del veleno e il pro‐getto VENOMICS ne studierà altre die‐cimila. I VELENI SPESSO CONTENGONO neurotos‐
sine che attaccano il sistema nervoso della preda. Le cardiotossine colpisco‐no la funzione cardiaca, mentre le e‐motossine agiscono sulle cellule del sangue e sul sistema circolatorio. Ma benché possano essere fatali, se prese singolarmente e in dosi più modeste queste tossine potrebbero aiutare a curare le malattie cardiache, il dolore, il cancro, il diabete e altre malattie ‐ sostiene il team di VENOMIC ‐ e magari salvare vite. Ciò che rende questo progetto parti‐
colarmente innovativo è la capacità di gestire grandi quantità di mini‐proteine. Il metodo tradizionale consi‐ste nell'analizzare estratti di veleno per
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mare una tossina di veleno in un far‐maco. La “Captopril”, una molecola derivata dal veleno di una vipera brasi‐liana, è usata per curare l'ipertensione e genera vendite annuali di almeno 1 miliardo di dollari americani. Altri due farmaci creati dal veleno di serpente sono usati per curare gli infarti, mentre il veleno del “Conus” (mollusco mari‐no) può essere usato come analgesico. Uno dei più recenti farmaci a base di veleno ad arrivare sul mercato, prodot‐to con la saliva della lucertola mostro di Gila, è usato attualmente per curare il diabete di tipo II. IL PROGETTO È COORDINATO da Venome‐
Tech, una piccola azienda con sede in Francia, specializzata nella scoperta di farmaci a base di veleno. Vi partecipa‐no altre piccole e medie imprese (PMI) e università in Francia, Belgio, Dani‐marca, Spagna e Portogallo. I partner del progetto hanno ricevuto finanzia‐menti per circa 6 milioni di euro nell'ambito del tema “Salute” del Setti‐mo programma quadro (7° PQ) dell'UE. (Red) Info http://www.venomics.eu/ http://cord is .europa.eu/pro jects/
rcn/101790_it.html http://cordis.europa.eu
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