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Organo d’informazione interna dell’Unione Pensionati Gruppo UniCredit
Sicilia Orientale e Calabria
Sede: Corso Sicilia, 8 – 95131 – Catania – telef.0959521977 Redattori: Ninì Renzo Pappa, Pasquale Alessandro, Antonino Magrì, Michele Pitrone
Periodico redatto stampato e distribuito in proprio, gratuitamente ed esclusivamente, al personale in quiescenza
Anno III°
Num. 6
Giugno 2015
Cari amici,
nei giorni 7 e 8 maggio si è tenuto a Napoli il Consiglio Nazionale dell' Unione Pensionati appuntamento
annuale per prendere in esame le principali attività del nostro sodalizio con al centro l'andamento del nostro
Fondo visto nel contesto di un mercato che per il 2014 ha presentato ancora delle forti criticità.
Come è stato riportato dalla relazione al bilancio pervenutaci e dal nostro invito ad approvarlo, pur se in
presenza di difficoltà imputabili alla gestione degli immobili (scarsa redditività), nel complesso si è chiuso
un esercizio che ci consente di mantenere le pensioni con una leggera diminuzione (tra lo 0,64% e lo 0,81%)
a partire dall'inizio del 2015.
Vi comunico che la riduzione ed il relativo conguaglio dei primi cinque mesi dell'anno, avverrà con rata di
pensione di giugno.
Si sono poi presi in esame i servizi e l'attività di Uni.C.A. che sta gradualmente migliorando gli interventi e
l'assistenza forniti ai titolari della “polizza salute” attraverso il nuovo partner RBM/Previmedical del quale si
apprezza il maggior numero di strutture/professionisti convenzionati.
Si sono valutate le attività della Segreteria Nazionale, che ha applicato le direttive deliberate lo scorso anno
fornendo agli iscritti le notizie attraverso il periodico "La Quercia Nuova" di cui vi invito a leggere il
prossimo numero che conterrà in dettaglio il compendio dei lavori del Consiglio Nazionale anzidetto.
Da sottolineare l'impegno nel restyling avvenuto lo scorso anno del sito web www.unipens.org con una
migliore veste grafica e l'inserimento delle "news" per una immediata informativa.
Il tutto sotto l'attenta, pressante e saggia azione del Presidente Pennarola impegnato a migliorare i rapporti
con tutte le altre organizzazioni di Pensionati del Gruppo UniCredit.
Il Consiglio Nazionale si è concluso, dopo le relazioni dei Presidenti dei Gruppi Regionali, con
l'approvazione del documento finale.
Con l'obiettivo di poter raggiungere rapidamente tutti i soci, Vi invitiamo a fornirci od aggiornarci i vostri
indirizzi mail ed in mancanza fornirci un numero di cellulare a cui poter inviare degli SMS per brevi
comunicati.
Ho il piacere di comunicare che come Gruppo Sicilia Orientale e Calabria abbiamo appena sottoscritto una
convenzione con l'agenzia di viaggi Jamada Travel per la fornitura di servizi turistici sia di gruppo che per
partecipazione singola che spero ci permetterà di ritrovarci in spensierate giornate di svago.
Giunto a questo punto rimanendo a disposizione per ogni vostra esigenza, a cui auspico di poter sempre dare
una risposta esauriente, non mi resta che augurarvi una serena estate.
IL PRESIDENTE
EDITORIALE
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Anno III°
Num. 6
Giugno 2015
Come di consueto nei mesi di luglio ed agosto il giornale non uscirà per la pausa estiva.
Il Presidente, il Consiglio di Gruppo e la Redazione augurano a tutti i soci Buone Vacanze.
Ci rivediamo a settembreCi rivediamo a settembreCi rivediamo a settembreCi rivediamo a settembre
SOMMARIO
Pag 1 Editoriale Pag 7 Cosa sarà mai ?
Pag 2 Buone Vacanze Pag 8 Noterelle eno-gastronomiche di n.r. pappa
Pag 3 I popoli del no di n.magrì Pag 9 Rosa Donato di p.alessandro
Pag 4 L’angolo del buon umore e relax Pag 10 Peppino Mazzullo di n.r.pappa
Pag 5 Compleanni Pag 11 Diversamente banca di a. teresi
Pag 6 Incontriamoci di n.r. pappa Pag 11 L’angolo del tempo che fu e………..
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Anno III°
Num. 6
Giugno 2015
In principio ci furono quelli della NO Tav, poi quelli del NO Ponte, a seguire quelli del NO alla
Tessera del Tifoso, poi ancora quelli del No Muos ed infine (ma certamente non gli ultimi!!) quelli
del No Expo.
Sembra che nel nostro Belpaese non si possa fare niente senza che qualcuno non si svegli un
mattino e decida che quell’opera e/o quell’evento non s’ha da fare. Volendo ora analizzare la
questione nel merito, penso che NON essere d’accordo su qualche cosa ci può anche stare anzi, ad
essere precisi, è sacrosanto che non si può essere TUTTI d’accordo.
Ma non essere d’accordo non vuol dire che l’opera e/o l’evento non si debba fare: significa, invero,
che si debbano apportare tutte quelle migliorie che potranno rendere i predetti accettabili sotto tutti i
punti di vista. Quindi, con il solo ed unico scopo del bene dei cittadini e, perché no, del tenere alto il
prestigio della nostra nazione si dovrebbero portare nei luoghi deputati alla discussione tutte quelle
idee, che al netto della demagogia e del personale tornaconto, possano ulteriormente migliorare
l’idea originale senza ovviamente colpevolizzare la parte politica che ha partorito l’idea stessa.
Nello specifico quindi io penso che la Tav vada realizzata ma con il chiaro accorgimento di non
stravolgere la natura stessa dei luoghi. Tra l’altro pare che i lavori dalla parte dei francesi sia andata
quasi a buon fine senza alzare troppi polveroni e non mi pare che i nostri cugini d’oltrealpi siano
mai stati troppo teneri nei confronti dei loro Governi quando si parla di ecologia; che il Ponte di
Messina andrebbe fatto perché la nostra Sicilia non può restare a guardare il futuro senza
collegamenti con il resto del mondo; che la Tessera del Tifoso andava realizzata perché quattro
delinquenti da strapazzo non possono rovinare il gioco più bello del mondo (al limite si possono
sempre apportare, in un secondo momento, migliorie alla legge); che il Muos andrebbe realizzato
perché sugli effetti delle onde elettromagnetiche, nonostante il gran parlare, nessuno ha le idee
chiare. Forse a questo punto non si dovrebbero usare più i cellulari perché se le antenne del Muos
provocano danni alle persone forse anche i cellulari, tenuti attaccati alle nostre orecchie, provocano
altrettanti danni; che l’Expo andava fatta perché è inconcepibile che un evento che dovrebbe dare
una risposta al nutrimento della popolazione mondiale evitando sprechi alimentari venisse poi, in
qualche modo, boicottata da questi rappresentanti della generazione 2.0 che della lotta alle
multinazionali dello spreco hanno fatto una bandiera.
Ma allora non sarebbe lecito pensare che questi movimenti giovanili (c.d. black bloc) forse hanno
molte idee ma molto confuse e che, in ultima analisi, le manifestazioni che si svolgono nelle varie
parti del mondo per loro non rappresentano altro che occasioni in cui sfogare tutti i loro istinti più
belluini e quindi, senza troppi giri di parole, li dovremmo etichettare per quello che veramente
sono!!!!.
A questo punto, per analogia, mi viene da pensare che questi popoli del No sono un’invenzione dei
nostri tempi poiché altrimenti oggi non avremmo potuto ammirare le Piramidi, il Colosseo, la Tour
Eiffel e l’Empire State Building; oppure vi è da pensare che c’erano anche a quei tempi ma mentre
tutte le opere costruite dall’ingegno dell’Uomo non passano mai, questi popoli del NO passano in
fretta e di loro non resta traccia alcuna.
I POPOLI DEL NO di Nino Magrì
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Anno III°
Num. 6
Giugno 2015
L’ANGOLO DEL RELAX E DEL BUON UMORE
COSI’, TANTO PER RIDERE
Tra amiche. -Come sta andando il tuo matrimonio ?
-Facendo le corna sta andando abbastanza
bene.
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Tra amici ( …..pensionati ) -Sai la differenza tra un prete e te ?
-No, qual è ?
-Se un prete scopa è peccato. Se lo fai tu
è un…….miracolo.
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Coppie moderne.
-Facciamo l’amore ?
-Ho paura.
-Di cosa ?
-Di rimanere incint….
-Questo non accadrà.
-Promettimelo Carlo.
-Te lo prometto….Luca.
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Il Vaticano non riconosce le coppie gay.
Ma dai, è così facile. Sono le coppie dello
stesso sesso che si baciano.
HANNO DETTO
La mente umana è come un paracadute :
funziona soltanto se si apre.
( A. Einstein )
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Se uno sogna da solo è solo un sogno. Se molti
sognano insieme è l’inizio di una nuova realtà.
(Friedrich Hundertwasser- bio architetto
austriaco ).
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere
mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho
percorso io, vivi il mio dolore, i miei dubbi, le
mie risate.
Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove
sono caduto io e rialzati come ho fatto io.
(L. Pirandello )
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Devi sapere COSA VUOI altrimenti devi
prendere COSA VIENE.
(proverbio cinese )
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Num. 6
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buonbuon compleanno
buon
Per il mese di giugno gli auguri vanno a :
Cardone Giovanni (14) Caruso Rocco (20) Cilea Giuseppina (15) Coco Lucia (5) Di Stefano
Carmelo (6) Floridia Matteo (13 ) Geremia Giovanni (29) Guercio Gianfranco (20) Mazza
Giovanni (13) Monaco Salvatore (26) Morana Iolanda (16) Padulazzi Carla (5) Perna
Gianfranco (23 )
Per il mese di luglio gli auguri vanno a :
Barrile Cristoforo (29) Battiato Carmelo (16) Bellecci Giacomo (2)Bertuccelli Giovanni (10)
Bonomo Rosina (20) Bruno Epifanio (26) Cannavò Salvatore (5) D’Arrigo Nunzio (13) De
Fino Mario (4) D’Este Maurizio (16) Dorata Giuseppe (25) Florio Agostino (18) Garozzo
Angela (4) Grasso Santina (13) Iannuzzo Francesca (18) La Barbera Gloria Carmen (5)
Leonardi Lidia (12) Lombardo Giovanni (31) Pitrone Michele (24) Ramella Salvatore (21)
Ricciardi Benigno (27) Villari Francesco (13)
Per il mese di agosto gli auguri vanno a :
Anastasi Guglielmo (16) Bellizzi Gennaro (19) Conti Laura (12) Crispino Giuseppe
Riccardo (18) Cucinotta Benito (10) De Pasquale Giovanni (16) Lipari Alfio (29) Magrì
Antonino (18) Manera Carmela (1) Marmoni Fernando (5) Mascali Angelo (22) Ortu
Venerando (1) Pace Leonardo (11) Pappa Ninì Renzo (15) Raciti Giuseppe (16) Raciti
Giuseppe (29) Ramella Pietro (23) Russo Francesco (22) Simonotti Raffaella (18) Trovato
Roberto (12) Vallone Domenica (15)
Buon Compleanno Buon Compleanno Buon Compleanno Buon Compleanno Buon Compleanno
Buon Compleanno Buon Compleanno Buon Compleanno Buon Compleanno Buon Compleanno
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Num. 6
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QUI MESSINA
Carissimi, mi riferisco alle comunicazioni di pre-avviso ( e-mail o telefoniche ) . Come ampiamente
illustrato dagli organi di stampa è stata data notizia , in una conferenza svoltasi all’interno del
Comando Supporto Logistico Marina Militare - presenti il comandante Marittimo Sicilia e il
Sindaco - di un servizio navetta che collega Piazza Cavallotti e Forte San Salvatore.
L’iniziativa oltre che ad agevolare i lavoratori dell’area tende a favorire le visite dei turisti e si
svolge con mezzi dell’ATM che prevedono sette corse giornaliere al mattino (normale prezzo
biglietto del bus. Ingresso al Forte gratuito)
La possibilità di visitare uno dei luoghi simbolo della nostra città ( peraltro da molti sconosciuto
e sino a questo momento non visitabile tranne in rare occasioni in quanto ricadente in zona
militare ) e cioè il Forte San Salvatore e la stele della Madonnina del Porto mi ha dato lo spunto
per organizzare un incontro/visita e successiva riunione conviviale che, in base anche alle prime
risposte positive dei soci, mi hanno spinto ad accelerare i tempi organizzativi. Ci potremmo
incontrare sabato 20 giugno 2015 .
Naturalmente maggiori dettagli ve li faremo conoscere appena possibile con i mezzi a disposizione.
Qualche breve notizia sul sito. Forte San Salvatore è situato sull’estrema punta della falce in una zona frequentata probabilmente
sin dalla fondazione della città. Il suo nome deriva dal Monastero omonimo fondato dal Gran
Conte Ruggero (1068) sul luogo ove trovò uccisi i suoi partigiani da parte dei musulmani. Fu
centro importantissimo di cultura greco-bizantina che ci ha lasciato preziosissimi reperti (codici
musicali) custoditi in atto al Museo Regionale. Vi fu ospite Papa Urbano VI . Pare esistesse anche
una Chiesa decorata con ricchissimi mosaici tra i primi in Sicilia.
Il Monastero fu abbattuto su disposizioni di Carlo V ( i monaci si trasferirono nel luogo dove oggi
si trova il Museo) e al suo posto fu costruito nel 1546 appunto il Forte su progetto dell’ingegnere
militare Ferramolino di Bergamo ( a cui si devono anche altri forti costruiti in un ampio contesto di
apparato difensivo della città).
E’ stato il primo passo per il completamento del sistema difensivo conclusosi con l’edificazione
della Real Cittadella.
Nel 1934 sull’estrema punta venne posta la statua della Madonna della Lettera, diventata il simbolo
della città.
ninì renzo pappa
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Num. 6
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SAPORI ALLA “ MENTA “ : DUE SECONDI TIPICAMENTE ESTIVI
PESCESPADA ALLA MENTA. (da una vecchia ricetta messinese )
( dose per 2 persone )
Utilizzare due fette di pescespada (spesse un dito), ungerle da tutte e due le parti
con l’olio e passarle nel pan grattato. Salare e pepare (pepe nero) q.b.
Predisporre in una teglia uno strato di menta, adagiare le fette di pescespada e
mettere sopra un altro strato di menta avendo cura di coprire la teglia stessa con della carta
d’alluminio (per evitare che la menta si bruci) .
Porre nel forno, precedentemente riscaldato a 180°, e far cuocere per quindici/venti minuti.
(vino consigliato: Mamertino bianco doc)
INSALATA DI CARNE
Lessare la carne e una volta ultimata la cottura tagliarla a cubetti . Preparare a parte
un pinzimonio con: olio, aceto, capperi, mentuccia e peperoni tagliati a listarelle.
Amalgamare il tutto lasciando in frigo q.b.
(vino consigliato: Mamertino rosso doc)
AFORISMI SUL CIBO -Non c’è amore più sincero di quello per il cibo ( G.B. Shaw )
-Ascoltata tra due …poveri pensionati : E tu cosa fai per arrotondare ? Mangio ! -E ricordati sempre che non si ingrassa tra Natale e Capodanno ma tra Capodanno e Natale ( anonimo )
NOTERELLE ENO- GASTRONOMICHE di n.r.pappa (con la partecipazione straordinaria ………..della moglie )
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Molte donne parteciparono al grande movimento di risveglio e di rinascita della coscienza nazionale quale fu
il Risorgimento. Tra le donne che parteciparono attivamente, prendendo le armi, scendendo nelle strade,
combattendo al fianco degli uomini, ricordiamo una figura semplice e umile di popolana, Rosa Donato, nata
Rosso. Purtroppo pochi conoscono il suo nome, ma le sue imprese durante un anno di guerriglia, la
consacrarono ad eroina della città di Messina per tutti gli anni della sua vita.
Nata a Messina nel 1808, Rosa Rosso andò sposa giovanissima ad uno stalliere. Ha circa dodici anni quando
si manifestano i primi moti risorgimentali e quando nel 1820 scoppia la prima rivoluzione dell’ottocento
siciliano, Rosa Donato assiste a quegli eventi e alla repressione; infatti nel 1822, ben nove persone a Messina
vengono condannate a morte, a conclusione di quei moti. Il 29 gennaio del 1848, nel quadro della “primavera
dei popoli”, i patrioti messinesi insorsero ed organizzarono barricate nelle maggiori strade del centro
cittadino.
Tra questi ardimentosi, Rosa Donato assieme ad Antonio Lanzetta, descritto da La Farina come “uomo per
ardire, modestia e amor di patria, degno dell’antica Roma”, riuscì ad impadronirsi di un piccolo cannone,
sottratto ai soldati borbonici e con questo e con offensive rischiose ma vincenti, i patrioti riuscirono a mettere
in seria difficoltà le truppe borboniche che si asserragliarono nella cittadella, che poi fu l’ultima roccaforte a
cadere in mano savoiarda nel 1860. Rosa Donato, compresa l’importanza di quel pezzo d’artiglieria, si erse
a guardia del corpo del Lanzetta, unico a saper far funzionare il cannone. Quando durante una scaramuccia
con i Borboni, Lanzetta rimase ferito e impossibilitato a continuare la lotta, Rosa Donato ne prese il posto e
grazie alla sua risolutezza, gli insorti poterono contare sulla forza dell’artiglieria.
Essendosi dimostrata degna del valore di un uomo, nell’estate del 1848 fu insignita del grado di caporale e
posta al comando della batteria “Pizzillari” situata vicino al torrente Portalegni, con il compito di difendere le
mura a nord-ovest della città. Quando non poté più mantenere la posizione per l’impeto del nemico, diede
fuoco al cassone delle munizioni, uccidendo molti soldati borbonici. Fintasi morta, riuscì a fuggire a
Palermo, dove il comitato di liberazione siciliana, composto da Giuseppe La Masa, Rosolino Pilo e Giacinto
Carini le affidò due pezzi di artiglieria.
La sconfitta di Novara dell’esercito piemontese ebbe gravi conseguenze anche per la Sicilia. Il re
Ferdinando II inviò l’esercito al comando del generale Filangeri e dopo una dura repressione, riconquistò
l’isola. Rosa Donato tornò così a Messina dove, riconosciuta, venne subito catturata, imprigionata e torturata
per farle rivelare i nomi dei capi della rivolta.
Rimase in carcere per 15 mesi. Una volta uscita visse dei miseri soccorsi che le passavano i messinesi,
riconoscendole il valore e l’importanza che si era guadagnato in battaglia. Morì in umili condizioni nel 1867.
Rosa Donato incarna l’anima più autentica della tradizione liberale di Messina.
Per ricordarne le gesta lo scultore Vincenzo Gugliandolo scolpì nel 1893 un suo busto in marmo, ( vedi foto
sotto by n.r.pappa ) oggi collocato nell’atrio della filiale Unicredit di via Garibaldi, la ex sede del Banco di
Sicilia.
ROSA DONATO EROINA DEL RISORGIMENTOROSA DONATO EROINA DEL RISORGIMENTOROSA DONATO EROINA DEL RISORGIMENTOROSA DONATO EROINA DEL RISORGIMENTO di Pasquale Alessandro
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Peppino Mazzullo. Forse a molti questo nome dice
poco o niente ma dagli anni 1959 al 2006 la sua voce
è entrata nelle case di quasi tutti gli italiani
ininterrottamente .
Era il periodo dello “Zecchino d’oro“ presentato dal
mago Zurlì e la RAI/TV (allora l’unica emittente
televisiva) offriva spettacoli veramente di qualità ed
eleganza. In questo contesto entrò prepotentemente
uno dei personaggi più simpatici che la televisione
abbia mai prodotto (creato da Maria Perego):
TOPO GIGIO.
Si, perché TOPO GIGIO è stato indubbiamente il pupazzo televisivo che più di tutti è riuscito a catturare
l’attenzione e la simpatia degli italiani: piccini e …..meno piccini.
Ma la creatura della Perego non avrebbe avuto il successo che ha avuto (anche all’estero) senza la voce
“straordinariamente accattivante“ che gli veniva data.
Ma chi era la voce di Topo Gigio ? Di un messinese puro sangue (nato nel 1926 a Santo Stefano Briga per
l’esattezza, uno dei 48 villaggi di Messina ). Il suo nome ? PEPPINO MAZZULLO. E nel suo villaggio iniziò giovanissimo la sua carriera (Teatro-Auditorium S.Gaetano). Frequentò
successivamente l’Accademia d’arte cinematografica di Roma e quella d’arte drammatica di Milano.
Dopo tanto teatro arrivò finalmente il piccolo schermo. Dapprima agli spettacoli
dello Zecchino d’oro con il personaggio di Richetto - lo scolaro eternamente bocciato
- e successivamente appunto con Topo Gigio (pare che per tale voce si sia ispirato a
quella, reale, di un suo amico d’infanzia).
Famose sono rimaste alcune frasi: “cosa mi dici mai ?“ - “e dopo Carosello (i
bimbi ) tutti a nanna“.
Al termine della carriera Peppino Mazzullo è tornato a vivere nel suo villaggio dove in un antico palazzo
nobiliare ha fondato il Piccolissimo Teatro di Messina dirigendo la Scuola di teatro comico e drammatico.
Premi conseguiti :
- Leggio d’oro voce cartoon nel 2008;
- Premio alla voce dei ricordi nel 2011.
(nella foto in basso a destra Peppino Mazzullo nel ruolo di Richetto )
PEPPINO MAZZULLO : VI DICE NIENTE QUESTO NOME ? di n.r. pappa
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Num. 6
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Wikipedia, motore di ricerca avanzatissimo, così definisce il termine banca:
“Una banca è un'impresa privata che distribuisce beni e servizi e fornisce alla
clientela mezzi di pagamento e di intermediazione finanziaria tra offerta e domanda
di capitali, i primi provenienti per lo più dalle famiglie o privati (clienti correntisti) sotto forma di depositi ovvero
crediti (es. risparmi) i secondi richiesti soprattutto dal settore impresario sotto forma di prestiti per far fronte ai propri
investimenti e in parte anche dalle famiglie o privati stessi (es. mutui)”
Tale duplice funzione di deposito e creditizia ha origini antichissime.
Molti altri tipi di “banca” hanno fatto seguito più recentemente a quella sopra definita. E ognuna con una sua specifica
peculiarità di carattere sociale.
BANCA DEL SANGUE
Viene così detta quell'area di un ospedale dove vengono custoditi sangue ed emocomponenti derivati dalla
raccolta coordinata dalle varie associazioni dalla donazione spontanea di donatori abituali o occasionali. Sollievo di
malattie genetiche invalidanti.
BANCA DEI SEMI
Che cosa accadrebbe se una violenta guerra nucleare si abbattesse sul pianeta, o se gli effetti catastrofici del
cambiamento climatico distruggessero, un giorno, tutte le specie vegetali della Terra? La soluzione, scrive
amusingplanet.com, sarebbe una arca di Noè, per i semi. Da dove ricominciare il lungo cammino verso una nuova
civiltà.
Il presidente della Commissione europea non esitò a definirlo “un giardino dell’Eden ibernato, dove la vita può
essere mantenuta in eterno, qualsiasi cosa succeda al mondo”. Si tratta del Svalbard Global SeedVault (in italiano
“Deposito sotterraneo globale dei semi di Svalbard”), un’area che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro
la perdita botanica accidentale del “patrimonio genetico tradizionale” delle sementi.
La Convenzione sulla diversità biologica ( Rio de Janeiro 1992), ratificata da 175 paesi, ha sancito la
possibilità di conservare semi in apposite “Banche” volte alla conservazione di materiale biologico in base a criteri di
endemicità, rarità e vulnerabilità.
Attualmente, al mondo esistono alcune centinaia di banche dei semi, di cui un'ottantina nel Nord Europa, una
settantina nell'Europa mediterranea con una concentrazione particolare in Italia, Francia Grecia e Spagna. In Italia,
come nel resto del mondo, le banche dei semi sono di recente istituzione.
La più attrezzatae ricca è localizzata vicino alla cittadina di Longyarbyen, nell’isola norvegese di Spitsbergen,
nel remoto arcipelago articolo delle isole Svalbard, a circa 1200 chilometri dal Polo Nord ed è sotterranea. Il centro si
compone di tre sale di 27 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza. Le chiusure hanno porte di acciaio di
notevole spessore e la struttura è costruita in calcestruzzo in modo da resistere ad una eventuale guerra nucleare o a un
incidente aereo.
Sul piano amministrativo, lo Svalbard Global SeedVault è l’equivalente del caveau delle cassette di sicurezza
di una normale banca. La banca è il proprietario dell’edificio e il depositante è il proprietario del contenuto della
cassetta.
BANCA DEL SEME
Inutile definirne le note finalità, volte, in ogni caso alla conservazione della specie umana, al sostegno ed in
soccorso di chi non è aiutato dalla infertilità o da particolari condizioni genetiche alla procreazione naturale.Il seme
umano, crioconservato, viene utilizzato per la fecondazione assistita.
BANCA DEL CORDONE OMBELICALE
La conservazione delle cellule staminaliè un importante strumento biologico di cura che potrebbe rivelarsi
vitale per la salute di tutta la famiglia, a supporto della cura di malattie genetiche.
In Italia è consentito donare il sangue del cordone ombelicale a scopo solidaristico, a disposizione della collettività,
oppure conservarlo ad uso dedicato.
In Italia, le banche di sangue cordonale, istituite esclusivamente all’interno di strutture pubbliche, svolgono la
loro attivitàattraverso la rete nazionale italiana ( ITCBN, Italian Cord Blood Network), istituita con il D.M. 18
Novembre 2009, è attualmente composta da 19 banche, distribuite su tutto il territorio nazionale.
Ognuna di queste banche rappresenta, in buona sostanza,il caveau delle nostre banche. In ogni caso e in ogni
luogo ogni “banca”è, a suo modo diversamente banca, ossia un posto che garantisce la custodia di beni…a rischio e il
sostegno a soggetti con particolari necessità!
DIVERSAMENTE BANCA di Anna Teresi
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L’AngoloL’AngoloL’AngoloL’Angolo del tempo che fu: ……..
VECCHI MESTIERI . Il “carbonaio “ . Forse
l’unica regione in cui questo antichissimo mestiere è ancor
oggi esercitato è la Calabria.
…….e delle perle del nostro territorio
CAPO PELORO: estrema cuspide nord orientale della Sicilia con il “ Pilone “ e i Laghi di “Torre Faro“ e “Ganzirri“. L’area è inserita nella “Riserva Naturale Orientata Laguna di Capo Peloro“ . (foto di Daniele Passaro )
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PUBBLICITA’ “ UNICREDIT “PUBBLICITA’ “ UNICREDIT “PUBBLICITA’ “ UNICREDIT “PUBBLICITA’ “ UNICREDIT “ Si dice da sempre che la “ pubblicità è l’anima del commercio “. E l’Istituto da un po di tempo a
questa parte cerca di entrare in tutte le maniere nelle case di clienti e non. A parte la discutibilità di
alcuni spot, Unicredit lancia sistemi innovativi volti, soprattutto, all’acquisizione di nuovi clienti.
La televisione resta, indubbiamente , il migliore veicolo pubblicitario. Ma parallelamente vengono
proposti al vasto pubblico altri tipi di pubblicità.
Ricordate la struttura mobile di cui abbiamo parlato nel numero di febbraio de “L’UNIONE “?
Adesso abbiamo scoperto che per l’attività propulsiva vengono utilizzati anche veicoli a tre ruote
della Piaggio, come potete notare dalle foto qui presentate.
Qui a sinistra un “APE“ (Piaggio) modificata e
utilizzata da UNICREDIT e RADIO CITY per
una manifestazione sponsorizzata dalla Banca
tenuta presso la “Fabbrica del Vapore“ a Milano
nel marzo scorso.
(chiarimento fornitoci dai colleghi del Gruppo
Lombardia che ringraziamo )
Quest’altra foto mostra sempre un allestimento
particolare di un veicolo a tre ruote con la scritta
UNICREDIT e l’indirizzo di corso Italia di
Trieste.
Di cosa si tratti non siamo riusciti a saperlo:
all’apparenza sembrerebbe un mini-bar ( !?!?).
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Diamo il nostro benvenuto a :
ALESSI ELIO ( Messina )