Gs aprile 2014

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LA STORIA E I PUZZLE DI ROMEO BARIZZA 7 12 2 Bilancio del Comune 2013 ai raggi X FESTA a CALTANA del MINI VOLLEY GENTE SALESE N° 04 - ANNO XXXI - APRILE 2014 GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE n. 4 APRILE 2014 Grazie, mamma!

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LA STORIA E I PUZZLEDI ROMEO BARIZZA

7 122 Bilancio del Comune 2013 ai raggi X

FESTA a CALTANAdel MINI VOLLEY

GENTESALESE

N° 04 - ANNO XXXI - APRILE 2014GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

n. 4APRILE2014

Grazie, mamma!

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intro.2

Nel Consiglio Comunale del 27 marzo scorso è stato presentato ed approva-to con i soli voti della maggioranza il rendiconto della gestione economi-co-finanziaria 2013 del comune.Il bilancio consuntivo è stato veloce-mente presentato dall’assessore Arpi che ha lamentato i tagli dei contributi statali giustificando così l’aumento della imposizione comunale ed ha evidenziato come si siano ottenuti risparmi di spesa per quasi 295.000 euro.Altro punto evidenziato dall’asses-sore sono stati i 1.606.153 euro di avanzo di amministrazione di cui 1.061.270 euro dai residui degli eser-cizi precedenti rastrellati dai vari capitoli a seguito di un lavoro di ri-cognizione per l’avvio del nuovo si-stema di contabilità.(Fra i residui ricordiamo 334 mila euro già accantonati prevalentemen-te per i lavori a S.Angelo e Veternigo) Il capogruppo di “Cittadini Insieme” Giuseppe Rodighiero ha detto che non può esprimere un giudizio po-sitivo sul Rendiconto 2013, perché visto il corposo avanzo d’ammini-strazione, almeno 150.000 euro di questo potevano essere impegna-ti per non aumentare l’addiziona-le comunale Irpef. Rodighiero ha proposto che nel prossimo Bilancio

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Sono finiti i margini per ulteriori prelievi

come pure la pazienza dei cittadini

di Previsione si attuino cospicui in-vestimenti nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnova-bili. Investimenti che non sono stati programmati negli anni passati. Uno stanziamento di fondi, secondo il capogruppo, dovrà essere previsto anche per le consulte cultura, pari opportunità e politiche giovanili. Contributi, tramite appositi bandi potrebbero essere infine promossi - secondo Rodighiero - per l’imprendi-toria e l’occupazione femminile.Il consigliere Vanzetto di Lista Salese è stato, nella sua analisi, il più severo nei confronti della amministrazione accusata di avere inopportunamente aumentato l’imposizione fiscale sen-za alcun effettivo bisogno. Di questo intervento riportiamo ampi stralci:

“Gli aggregati del consuntivo 2013 confermano la struttura di bilancio equilibrata costruita dalla Ammini-strazione Bertoldo con una paziente politica di risanamento avviata nel 2007 e parendo da una situazione 2006-2007 molto critica.Cinque anni di impegno hanno, poi, progressivamente portato al riequili-brio finanziario fino al riconoscimen-to di Comune Virtuoso nel 2012 sulla base del bilancio 2011 (con i benefici che ne sono conseguiti)..Se promuoviamo la struttura tecni-ca del bilancio non significa, però, che ne condividiamo la sostanza e le scelte “politiche” soprattutto fiscali e di gestione che l’hanno determinata.”Nelle pagine seguenti vengono spie-gate dettagliattamente le entrate e le

uscite e, in conclusione, dobbiamo ri-badire ancora una volta che il bilancio consuntivo è nella sua sostanza con-dizionato dalle scelte “politiche” di intervenire sempre e pesantemente sul fronte delle entrate con l’aumento della imposizione fiscale deliberato nel 2013. Aumento né opportuno, né necessario come dimostra l’esame che viene fatto nelle pagine seguenti. In particolar modo ricordiamo le manovre di assestamento, tutte con-fermanti questa tesi. Ricordiamo gli 846.652 euro di entrate correnti de-stinati alla spesa in conto capitale ed in fine il “tesoretto” costituito dagli avanzi di amministrazione. Ora dobbiamo preoccuparci del 2014. Preghiamo che almeno questa volta venga usato il buon senso e l’o-culatezza del buon padre di famiglia. Che non si ceda alla tentazione di usare il bancomat fiscale indiscrimi-natamente magari anche a copertura dei minori introiti in conto capitale quali gli oneri di urbanizzazione.I margini per ulteriori prelievi sono finiti come pure la pazienza dei citta-dini. È ora che si metta finalmente un li-mite alla spesa limitandosi esclusiva-mente agli interventi indispensabili e non prorogabili rinviando il super-fluo a tempi migliori”.

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RIEPILOGO ENTRATE(Accertamenti competenza) 2009 2010 2011 2012 2013

1 - TRIBUTARIE 5.078.618,17 6.526.35 7,10 8.571.158,78 8.208.03 2,79 8.101.711,35

2 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI 2.832.535,77 2.790.569,25 476.73 2,08 1.056.79 4,81 864.139,40

3 - EXTRATRIBUTARIE 1. 668.926,76 1.601.166,64 1.674.86 0,74 1.651.0 22,42 1.448.890,89

4 - TRASFERIMENTI DI CAPITALE E RISCOSSIONE CREDITI 998.630,77 686.488,63 1.139.28 1,37 675.968,22 452.954,65

5 - ACCENSIONE DI PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

6 - SERVIZI PER CONTO DI TERZI 800.627,46 734.601,43 678.33 9,68 618.033,63 706.722,94

TOTALE 11.379.338,93 12.339.183,05 12.540.37 2,55 12.210.852,57 11.574.419,23

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Entrate Tributarie e Trasferi-menti (titolo I°e II°)Esaminando la somma delle En-trate Tributarie e dei Trasferimen-ti si vede come esse siano state:nel 2011 9.047.000 euro nel 2012 9.266.000 euro (comprensive del premio per estinzione di mutui per la virtuosità del bilancio 2011 di 650.000 euro c.a). Nel 2013 8.965.000 euro - quindi fonda-mentalmente in linea con le en-trate del 2011”Le entrate del 2013 comprendono 6-700 mila euro derivanti dagli aggravi fiscali deliberati nel 2013. Aumenti fiscali imposti ai cittadi-ni dalla amministrazione Frago-

meni-Zamengo non necessari ed ingiustificati.Entrate Extratributarie (titolo III)Esaminando le entrate extratributa-rie vediamo come a fine 2013 siano state di 1.448.890 euro.Quindi nel 2013 ben 225.970 euro di entrate in meno rispetto ai 1.674.860 euro del 2011.Questo dato bisogna leggerlo bene perché le minori entrate si sono registrate a fronte di un ta-glio dei servizi offerti. Infatti, se andiamo a scorporare il dato aggregato (vediamo la tabel-la a destra) notiamo che i Proventi da Servizi (sostanzialmente quelli

Analizziamo il conto consuntivo del Comune di S. Maria di Sala

PROVENTI 2011 2012 2013

Proventi da Servizi (sostanzialmen-te quelli a domanda individuale) 724.987 739.573 564.765

Proventi dai beni dell’Ente 295.518 251.886 271.254Proventi diversi 648.479 656.274 612.258

a domanda individuale) sono ca-lati di quasi 200.000 euro. Si vede, quindi, che dei 225.970 euro in-cassati in meno nel 2013 rispet-to al 2011 ben 160.222 euro si riferiscono a minori proventi da servizi (in particolar modo sono stati ridotti i trasporti e la mensa

scolastica e quindi anche i relativi introiti). Minori proventi che han-no corrispondenza con le minori uscite (per i minori servizi resi) e quindi sono ininfluenti rispetto alla capacità di spesa dell’Ente e non giustificano il preteso au-mento della fiscalità comunale.

Altra posta dell’attivo che è venuta drasticamente a ridursi sono i proven-ti derivanti dagli Oneri di Urbanizza-zione (titolo V) Vedi tabella a destra). Anche queste entrate sono ininfluenti ai fini del finanziamento del bilancio corrente. Dal 2011, infatti, non ven-gono più utilizzati oneri di urbanizza-zione per finanziare la spesa corrente, diversamente che nel passato quando questa pratica era stata ampiamente usata. Nel 2007 ben 599.422 euro su un totale di 1.039.888 euro di oneri erano stati utilizzati in parte corrente. Ora, invece, 846.652 euro di entrate correnti (ben più di quanto ottenuto con la manovra fiscale) sono state de-stinate alla spesa in conto capitale.Quindi anche la riduzione degli oneri

L’effetto domino della crisi anche sul bilancio comunaledi urbanizzazione non giustifica l’au-mento delle tasse comunali. “Nei momenti di crisi - ha osservato Vanzetto- si dovrebbe selezionare at-tentamente la spesa, anche quella in conto capitale, rinviandola il più pos-sibile a tempi migliori. Cosa che mi pare qui non si voglia fare. Basti pen-sare alle spese telefoniche per i cellu-lari degli amministratori e dirigenti, ai trasferimenti ininterrotti alla LABS, alle spese di personale per due ruoli professionali già coperti, al “capric-cio” del punto internet, alle spese per feste e concerti, ad alcuni interventi non indispensabili sul verde pubblico, all’asfaltatura di strade che tuttora non sappiamo che classificazione abbiano ecc...”

TRASFERIMENTI DI CAPITALI(Titolo V) 2011 2012 2013

Oneri di urbanizzazione 589.442 556.518 394.954

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SPESE CORRENTI(Impegni competenza) 2009 2010 2011 2012 2013

1 - Amministrazione, gestione e controllo 2.947.080,58 2.651.960,71 2.494.066,53 2.370.04 7,72 2.287.695,18

2 -Giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

3 - Polizia 305.851,23 300.859,19 325.953,32 303.369,75 293.491,80

4 - Istruzione pubblica 1.019.582,69 1.089.093,13 1.143.697,73 1.099.047,27 1.026.627,45

5 - Cultura e benei culturali 246.915,61 207.021,04 182.795,85 190.230,19 195.744,65

6 - Sport e ricreazione 226.201,48 235.075,16 251.781,13 221.152,37 205.794,14

7 -Turismo 0,00 1.000,00 500,00 281,02 813.900,55

8 - Viabilità e trasporti 942.728,95 891.454,73 887.851,85 848.103,06 730,88

9 - Gestione del territorio e dell’ambiente 1.180.350,64 2.279.539,89 2.353.736,74 2.615.969,08 2.729.315,72

10 - Settore sociale 1.557.820,40 1.575.867,17 1.564.728,89 1.494.387,34 1.287.750,43

11 - Sviluppo economico 33.675,99 37.150,00 36.350,00 36.484,00 43.673,11

12 - Servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 8.460.207,57 9.269.021,02 9.241.462,04 6.809.024,08 8.884.723,91

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Analizzando la spesa corrente vedia-mo che passa 9.241.462 euro del 2011 a 8.884.721 euro del 2013, con una di-minuzione di 294.350 euro.Ma se esaminiamo il dettaglio vedia-mo che 90.947 di quei 294.350 euro

sono dati da risparmi sugli interessi pagati nel 2013 rispetto a quelli pa-gati nel 2011. Poi altro bel risparmio è stato ottenu-to dal taglio del trasporto scolastico per 122.742 euro e dalla mensa scola-

stica per 19.043 euro.Quindi i tanto sbandierati tagli delle spese si riducono a ben poca cosa.

Diminuisce la spesa corrente per minori interessi e riduzione dei servizi, specie, quelli sociali

RIEPILOGO USCITE(Impegni competenza) 2009 2010 2011 2012 2013

1 - CORRENTI 8.460.207,57 9.287.021,02 9.241.462,04 9.179.071,80 8.884.721,91

2 - IN CONTO CAPITALE 1.182.564,69 1.289.466,81 1.970.261,55 1.454.192,42 1.680.607,39

3 - RIMBORSO DI PRESTITI 1. 357.571,62 1.404.506,84 1.004.128,15 1.279.895,48 536.974,01

4 - SERVIZI PER CONTO DI TERZI 800.627,46 734.601,43 678.339,58 618.033,63 706.722,94

TOTALE 11.800.971,34 12.339.183,05 12.894.191,32 12.531.193,33 11.809.026,25

TABELLA SPESE CORRENTI la tabella ci indica come è stata ripar-tita nel tempo la spesa corrente. Da osservare come nonostante la crisi e i tanti proclami, la spesa sociale sia sce-sa dal 2011 di 277.000 euro

La tabella ci indica come è stata ripartita nel tempo la spesa corrente. Da osservare come nonostante la crisi e i tanti proclami la spesa sociale sia scesa dal 2011 di 277.000 euro.

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Dal 2011 si è ottenuto un risparmio di 95.905 euro a fronte di 4 dipendenti in meno.Ma che risparmio si sarebbe ottenuto se non si fosse assunto un nuovo diri-gente per un ruolo già adeguatamen-te coperto e di una segretaria perso-nale del sindaco a tempo pieno? Altri 80-90 mila euro? Fatti che non dovrebbero succedere in tempi di ristrettezze di bilancio.

I tagli incidono anche sulla pianta organica ma si sperpera su un dirigente per un ruolo già coperto

FORZA LAVORO (numero) 2009 2010 2011 2012 2013Personale previsto in pianta organica 74 74 74 74 74Dipendenti in servizio di ruolo 66 62 62 61 58Dipendenti in servizio non di ruolo 1 1 1 1 1 Totale 67 63 63 62 59

SPESA PER IL PERSONALE (in €) 2009 2010 2011 2012 2013Spesa per il personale complessiva (Tit.1/ int. 1) 2.541.305,13 2.452.941,22 2.313.582,57 2.218.676,08 2.217.677,58

Caro direttore, poiché vengo accusato, e con me Gente Salese, di fare cattiva informa-zione La prego di voler pubblicare i documenti rilasciati dalla ammini-strazione comunale relativi ai famige-rati 10.000 euro di spese telefoniche degli amministratori che, a detta de-gli stessi, comprenderebbero anche

le spese per telefonia fissa, internet e cellulari di tutta l’amministrazione comunale oltre a 6 plessi scolastici elementari e la scuola media. Le mie fonti di informazione sono esclusivamente i documenti ufficiali dell’Amministrazione Comunale che La prego di pubblicare a beneficio di tutti (vedi a destra).O io non capisco l’italiano o l’ammi-nistrazione ha scritto una cosa ed ora ne sostiene un’altra.Altra contestazione dello stesso ge-nere l’ho avuta sulla consistenza delle spese telefoniche di dirigenti ed am-ministratori da me denunciata nel Consiglio Comunale del 27 marzo scorso.Anche in questo caso la mia fonte è un documento ufficiale della stessa amministrazione ed allegato al bilan-cio consuntivo approvato il 27 marzo.La pagina riprodotta è una parte dell’ALLEGATO H, documento inte-grante del bilancio consuntivo 2013.Il sindaco contesta questi numeri ma questo documento è stato approvato dalla sua giunta e dal Consiglio Co-munale.L’amministrazione scrive che le spese dell’anno 2013 per la telefonia mo-bile sono state complessivamente 23.996,29 euro di cui 1.290,00 euro per ricarica telefonini.

La tabella ci dice che le utenze in ab-bonamento sono 18 di cui 12 sindaco giunta e consiglieri di maggioranza e le utenze ricaricabili sono 38 fra cui scuole. Cosa significa? Che se i 38 telefoni hanno speso per ricariche

RIEPILGO TELEFONI CELLULARI - Situazione al 31-12-2013

AMMINISTRATORI Nu-mero

Ab-bo-na-

men-to

Ri-ca-

rica-bili

Classe abilita-zione

Sindaco 1 1 Libera

Giunta 6 6 Libera

Consiglio 5 5 Libera

COLLABORATORI ESTERNI 2 2 Limitata

DIPENDENTI

Dirigenti 3 3 Parz. libera

Posiz. Organizzative 4 2 2 Limitata

Reperibilità 2 2 Limitata

Servizi Demografici 1 1 1 Limitata

Comandante P.O. 1 Libera

Agenti di vigilanza 4 4 Limitata

Lavori Pubblici 8 8 Limitata

Assistenza Sociale 2 2 Limitata

Segreteria 1 1 Limitata

Centralino 1 1 Libera

Altri (scuole, ecc.) 15 15 Limitata

TOTALE 56 18 38

1.290 euro, gli altri, per differenza ne hanno spesi in bollette 22.706,29.A questo punto: o l’amministrazione approva e pubblica documenti inesat-ti, o io non capisco l’italiano o chi fa disinformazione, magari per fare un polverone e nascondere o giustificare una spesa poco opportuna, è qualche altro, non certo io.I cittadini giudicheranno!Grazie per l’ospitalità.

Giovanni Vanzetto

Spese telefoniche: la cattiva informazione la fa il Sindaco

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Il 25 Aprile ricordiamo gli eroi morti per la patriama dimentichiamo i nostri eroi conterranei

Ho appreso da un articolo di cronaca locale apparso sul “Gazzettino” del 17 aprile che l’amministrazione comunale intitolerà il 25 aprile la sala teatro di villa Farsetti a Sandro Pertini. Scelta non con-divisa da molti cittadini.Anch’io la ritengo una decisione del tutto inopportuna essendo stato Sandro Perti-ni un personaggio storico sicuramente importante per l’italia, ma che poco ha a che vedere con le radici storiche di Santa Maria di Sala. Non sarebbe stato più opportuno intitolare la sala taeatro della villa Farsetti, che è l’emblema del nostro paese, ad un personaggio che vera-mente ha rappresentato la resistenza a Santa Ma-ria di Sala: Bruno Ballan (nella foto).Bruno Eugenio Ballan era nato a Santa Maria di Sala il 4 maggio 1922 e, tra le fila delle Brigate Garibaldi fondò la compagnia “bis” contro i nazi-fascisti e combattè eroicamente tanto da meritarsi la medaglia d’argento al valor militare: oppure non è considerato degno nemmeno da coloro che tanto spendono il suo nome in occasione del 25 aprile?In un momento di crisi di valori, in un momento in cui è estremamente impor-tante, specialmente per i giovani, ritrova-re le proprie radici e la propria identità, i nostri amministratori decidono di inti-tolare una parte del compendio di Villa Farsetti, anziche’ ad un personaggio estremamente rappresentativo del no-stro territorio, ad uno, ripeto, che gode sicuramente di maggior fama, ma che nei ricordi dei cittadini salesi non ha legami col nostro territorio.Oppure il “barba” (così era soprannomi-nato Bruno Ballan) non è così ben visto dalla cittadinanza che si è dovuto ripiega-re su un altro nominativo’?Oppure non c’è un vero motivo ma si tratta di una semplice occasione per “piazzare”un mezzo busto che qualcuno non sapeva dove mettere? Non può certamente essere così perché, se così fosse, verrebbe svuotata di signi-ficato una ricorrenza importantissima della storia della nostra nazione ed una

manifestazione che conferma il vuoto culturale che ci circonda.Mi piacerebbe pertanto che l’assessore alla P.I. desse una esaustiva spiegazione: siamo disposti ad ascoltarlo anche qua-lora decidesse di fornircela con parole sue.Mi stupisce, devo dire, che si sia equi-parata questa diatriba ad una “battaglia ideologica”.Non si contesta l’importante momento

che ricorda, comunque, la liberazione (anche se tutti sappiamo, in cuor nostro, che molte e di-verse sono le storie che abbiamo sentito raccon-tare dai nostri genitori e dai nostri nonni …): ma non è, forse, giunto il momento di pensare alla generazione dei nostri giovani che, purtroppo,

non sanno più essere partigiani, nel sen-so letterale del termine?Credo infatti che l’essere “partigiano” riferito ai giovani d’oggi, che di certo non hanno partecipato alla resistenza, abbia un significato solo se inserito in un contesto come quello a cui fa riferimen-to Antonio Gramsci che, in un famoso scritto del febbraio 1917 tratto da “La cit-tà futura”diceva: “L’indifferenza è il peso morto della storia. È la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splen-denti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perchè inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli as-salitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica”. E conclude con “Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indiffrenti”.Basta, dunque, vi prego, con le battaglie ideologiche: che il 25 aprile non ci faccia mai dimenticare quello che è stato, ma rappresenti anche un augurio a noi e, so-prattutto, ai nostri giovani, di non cadere nell’indifferenza ma di lottare sempre per ciò in cui crediamo e per il nostro paese.Cerchiamo di essere tutti partigiani, per non lasciarci rubare la nostra identità.

Francesca Scatto

Il 25 aprile, alle 7.00 del mattino navi-go in internet e mi immergo nella Fe-sta della Liberazione. Mi colpisce una foto di una gigantesca statua di bron-zo, di un uomo morente che si sta ab-bandonando al suolo, abbattuto (Mila-no). È sotto ad un articolo che porta il titolo “Bisogna combattere ogni giorno” e che scrive che il Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris ha partecipato alla tradizionale deposizione di corone organizzata dall’Anpi e che ha scoper-to una targa in memoria del “patriota e banchiere” Alfredo Pizzoni. -Quanto sangue versato.-Quando nacque mio figlio, 9 anni fa, trovai il primario nell’ascensore e dopo avermi fatto i complimenti, lesse a voce alta, sul mio braccialetto, il mio cognome “Ballan”, aggiungendo: “È parente di Bruno Eugenio Ballan?”. Con un sorriso d’approvazione risposi che mio nonno Valentino Silvio Ballan era suo zio e che entrambi erano stati partigiani. Riprese dicendomi che era molto amico di Bruno.Ricordo qualche racconto di mio nonno ma anche di Bruno. Le scene reali ai loro occhi mentre ai miei ap-parivano come quelle di un film e la paura delle bombe piovute dal cielo o ancora quella dell’ombra del nemi-co che solo a decidere di voltarsi, si può essere perduti. Nei disparati na-scondigli dove hanno trovato rifugio è sempre emersa la tenacia di lottare per un obiettivo comune. Alla fine dei loro racconti, nel silenzio, il volto si ac-cendeva di un sorriso di “liberazione” che quasi comunicava “abbiamo vin-to, concluso, “acqua passada”. Oggi noi, in quanto figli, nipoti e pronipoti di quei tantissimi partigiani, possiamo ritenerci fortunati perchè non cono-sciamo la paura di quell’ombra e se il cielo è grigio, sappiamo che può esse-re soltanto il temporale.LIBERTA’...che bella parola! In 7 lette-re si sente e si respira tanta leggerez-za. Che sia nel decidere, nello sceglie-

re, nella volontà di agire, certo con le regole del buon costume, non va mai sacrificata.Il passato è testimone che sempre c’è la possibilità del cambiamento.Il mio pensiero oggi è una rima ba-ciata, tra la statua di bronzo e i fiumi di scarpe rosse che dal 2009 dopo la prima installazione “Zapatos Rojos” (Messico) colorano le piazze; forse perchè la festa dell’8 marzo è passata da poco, o ancora perchè entrambe le feste racchiudono il senso di libertà e il sangue versato di uomini e don-ne, o ancora perchè ho da poco finito di leggere “Con la scusa dell’amore” dell’Avvocato Giulia Bongiorno e di Michelle Hunziker che hanno dato vita all’associazione Doppia Difesa. Un libro profondo, ricco di valore e riferimenti alle leggi vigenti e contro le discriminazioni e la violenza.La giornata della Libertà è per me, un ponte tra il passato e la speranza del futuro per tutte quelle persone alle quali, la libertà viene loro negata; a chi vive nella sofferenza e nella pau-ra dell’ombra del nemico, qualunque esso sia.Libertà e felicità sono due parole che viaggiano a pari passo; riusciremo a trovarle solo quando le differenze di razza, sesso, religione, cultura e lingua non interferiranno nei nostri dialoghi.Onorare la storia e il passato significa rimboccarsi le maniche e continuare a lottare ogni giorno per i diritti uma-ni e per la parità dei diritti. La libertà va scelta e cercata anche nelle picco-le cose e già nelle nostre case. Saper riconoscere il problema è il punto di partenza che apre la possibilità di tro-vare mezzi e fini per risolverlo. Il silenzio e l’indifferenza alimentano la violenza noi invece abbiamo biso-gno di lavorare sodo per combatterla.A tutti Voi l’augurio che la LIBERTA’ possa far parte ogni giorno della Vo-stra vita.

Mara Ballan

Oggi, quanti ricordi, pensandoalla Festa della Liberazione

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Romeo Barizza è un novantenne di Caselle. Lo incontro a casa sua, su invito di sua figlia Norma che mi aveva inviato gli auguri di comple-anno del papà da pubblicare su Gen-te Salese. Mi entusiasmava l’idea di intervistare un nonno di novant’anni che aveva vissuto la guerra. Entro in casa e l’accoglienza è delle migliori: la figlia Norma mi presenta Romeo, un uomo ancora in gamba che si racconta con molta lucidità mentale tale che, se non conoscessi la fami-glia, metterei in dubbio i suoi 90 anni compiuti. Nessun segno di ruggine nella me-moria di Romeo. I suoi racconti sem-brano appunti registrati su un CD: lo infili nel riproduttore e ti fa andare indietro nel tempo ricordando, suo malgrado, la vita durante la seconda guerra mondiale.Si racconta per la prima volta tanto che la figlia Norma, nell’ascoltarlo, asserisce di non aver mai sentito dire queste cose dalla sua bocca ma di averle sentite raccontare da sua madre.Romeo Barizza è un signore distinto e riservato e non vorrebbe tanto cla-more intorno alla sua storia, d’altra parte io ero andato a trovarlo per-ché da tredici anni ha una passione speciale per il puzzle. Ma nel sentire sciorinare la sua storia mi sono fatto prendere dalla sua loquacità. Il racconto parte dal maggio del 1943, un giorno che molti sperava-no segnasse la fine della guerra per

l’Italia, ma che al contrario fu l’ini-zio della fase più dura e difficile per il nostro Paese che da alleato della Germania nazista diventò nemico, traditore e territorio occupato.“Io sono partito in maggio del 1943 per raggiungere Lecce dove mi han-no assegnato il compito di presi-diare gli incroci. Da agosto non ho più avuto notizie dei miei famigliari. Di servizio a Lecce mi ricordo che quando è arrivata una squadriglia di tedeschi li abbiamo fatti passare, su ordine del nostro comandante (che era fascista). Dopo ci siamo accorti dei danni che hanno fatto.Da Lecce con vari mezzi e peripezie sono riuscito a scappare assieme a un comilitone di Livorno e siamo

arrivati a S. Severo dove abbiamo trovato un contadino che andava a lavorare la terra e ci ha detto di non andare oltre perché c’era una pattu-glia. Ci ha portato nella sua casa di campagna dove ci ha ospitato fino a quando, alla sera al termine del lavoro, ci ha riportato nella casa di suo padre che viveva con altri due figli e una figlia. Siamo stati per due anni con loro: uscivamo presto al mattino e rientravamo alla sera tardi per andare a lavorare nei campi. Per i primi tre mesi (da ottobre a dicem-bre) abbiamo dormito in chiesa e poi abbiamo trovato dimora presso un fienile.A S. Severo ho saputo subito che a Treponti hanno fatto scoppiare i ca-mion pieni di dinamite.Quando nel maggio 1945 i veneziani che erano a S. Severo sono ritornati a casa con i mezzi degli americani, mi sono fatto fare un permesso spe-ciale e sono tornato con loro. Arri-vati a Ponte di Brenta io sono sceso e, attraversato un campo, ho rag-giunto la strada noalese. Alla prima macchina degli americani che ho incontrato ho chiesto il passaggio e mi hanno portato fino a Caselle. A piedi ho percorso la strada di casa e ho visto i miei famigliari che sta-vano lavorando i campi. In quel periodo il sistema di conduzione e tipo di contratto agrario era a mezzadria: per cui il proprie-tario di un fondo e il capo di una famiglia colonica, si associano per la coltivazione di un podere. I prodotti e gli utili derivanti dal podere stesso venivano

divisi in parti uguali. Le spese e il lavoro venivano fatte dalla famiglia colonica.Dopo la Liberazione sono andato a lavorare nel Drizzagno e lì sono ve-nuti i carabinieri perché dovevo fare il servizio militare in quanto ero sta-to dichiarato disertore. Ho chiesto ai carabinieri di lasciarmi a casa fino a Natale perché erano diversi anni che non passavo Natale con i miei. Così è stato e dopo Natale sono andato dai carabinieri e mi hanno dato la car-tolina per Bari dove ho svolto il mio servizio per tutto il 1946.Nel 1947 ho lavorato 7 mesi in Belgio nella miniera di Marcinelle poi nel 1948 in Francia a raccogliere barba-bietole e infine nel 1951 sono andato a lavorare a Venezia come muratore.Mi sono sposato nel 1957 e ho avuto tre figli: uno nato morto, Luigino e Norma”.Periodi difficili? “Non ne conosco o meglio sono sempre stati difficili: ho sempre lavorato tanto perché anche quando tornavo dal lavoro dovevo accudire anche ai campi.Da 12-13 anni mi è venuta la pas-sione per il puzzle. Da allora ne ho costruiti tanti: da poche a 5000 tes-sere”. A casa sua non c’è più spazio per attaccare quadri, ne ha oltre 40.

Ha persino fatto un mappa-mondo (vedi a sinistra)

con il pazzle. Un bel record e un bel pas-satempo che serve a combattere la demenza senile. Le immagini rac-contano i suoi la-

vori.Auguri Romeo, an-

cora tanti di questi ... puzzle.

Graziano Busatto

I puzzle di Romeo Barizza:la guerra, il lavoro, l’hobby

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Il consigliere Zavan ha lanciato un sondaggio sul gradimento della cit-tadinanza sull’eventuale passaggio al sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta”.Premesso che sentire i cittadini su un argomento così importante è sempre una cosa giusta ci corre però il dovere di segnalare come il quesito, nella sua presentazione e formulazione, sia stato costruito per indirizzare i cittadini al SI.A parte l’elenco dei punti di forza, veri o presunti, del sistema caldeggiato, omettendo interamente i lati negativi di questo tipo di raccolta, la domanda è fuorviante. Si dice infatti: “Nell’ottica di rendere più comodo per i cittadi-ni il conferimento.......... mantenen-do inalterati i costi in bolletta..” Già queste due affermazioni sono az-zardate perché mediamente la raccol-ta porta a porta si è dimostra econo-micamente più onerosa del sistema a cassonetti, semprechè non si voglia scaricare su altri soggetti (leggi utenze imprese) i maggiori costi del “porta a porta”.Poi, che la raccolta porta a porta con ritiri a giorni prefissati per le varie ti-pologie di rifiuto sia più comoda per i cittadini è tutto da dimostrare. Infine se ci sono molti comuni che sto-ricamente hanno scelto questo tipo di raccolta non vuol dire che non ve ne siano anche tanti altri che si sono orientati verso altri sistemi come il no-stro che ha dimostrato di dare ottimi risultati. La stessa VERITAS scorag-gia il sistema di raccolta porta a porta sia per gli elevati costi economici del-la raccolta (fra l’altro indicizzati) sia e soprattutto per i costi sociali derivanti dall’usura fisica che il lavoro di raccol-ta comporta per gli operatori.Prima di andare a cambiare sistema quando con l’introduzione dei casso-netti a calotta si sono raggiunti già lu-singhieri risultati ed in pieno ammor-tamento dei nuovi impianti invitiamo i nostri cittadini a ponderare bene la questione ed invitiamo tutti ad espri-mere la propria opinione anche quanti sono contrari al cambiamento barran-do il NO.

Il sondaggio per il servizio rifiuti“Porta a porta”

La Lista Salese, facendosi interprete della volontà dei cittadini ha avviato una petizione con raccolta di firme su due problematiche: la riapertura della farmacia di Caltana e l’ampliamento del Centro Prelievi.Le firme raccolte non hanno valore legale o di referendum ma costitui-scono la volontà dei Cittadini all’azio-ne di sprone per la soluzione dei due problemi indicati.L’adesione ha riscosso un successo si-gnificativo e le petizioni verranno de-positate in Comune: si parla di circa 1500 firme.

FARMACIA DI CALTANA

La Farmacia di Caltana, come si ricor-derà, ha avuto una storia lunga e tri-bolata. Diverse sono state le iniziative attuate, nel tempo, per ottenerne l’a-pertura, fino all’azione intensa e deci-siva della precedente Amministrazio-ne Comunale di Bertoldo Paolo che, coinvolgendo tutti i soggetti interes-sati, Regione, ASL, Farmacisti locali, è riuscita a farla aprire. Da subito la nuova Farmacia si è dimostrata utilis-sima, soprattutto per la terza età che, come si sa, può avere necessità, conti-nuativamente, di molti farmaci.Anche se circolava da tempo, la noti-zia che la Farmacia di Caltana avreb-be chiuso, agli inizi di Novembre 2013, ha gettato nell’ansia, in modo particolare, tutti coloro che, impos-sibilitati a muoversi con autonomia, usufruivano del servizio. Tanti sono stati i commenti dei Cittadini regi-strati durante la raccolta: la sfiducia e rabbia verso le Istituzioni in generale, compresa quella locale. Non si accet-ta, infatti, fra l’altro, che un servizio vitale e indispensabile, come quello farmaceutico, possa essere interrotto senza prima aver provveduto al cam-bio del gestore.

AMPLIAMENTO DEL CENTRO PRELIEVI

La precedente Amministrazione Co-munale Bertoldo, nel 2007, si è trova-ta una lettera nella quale l’ASL comu-nicava la volontà di chiudere l’attività del Centro Prelievi. Anche in questo

caso, grazie ad un’azione intensa e specifica, si è ottenuto il risultato, non solo di mantenere l’apertura del Centro Prelievi ma di ampliarlo con la presenza di 5 Medici, per realizzare la Medicina di Gruppo.Il Servizio Prelievi in loco si è rileva-to di una così grande utilità tanto da provocarne la saturazione in breve tempo. Sempre la precedente Am-ministrazione Comunale, attenta e sensibile alle esigenze dei Cittadini, aveva, dopo un intenso e collaborati-vo impegno, concordato con i com-petenti Uffici dell’ASL, il necessario ampliamento in modo da raddop-piare lo spazio dell’attesa e separare l’attività di prelievo da quella dei Me-dici. La realizzazione pratica dell’am-pliamento non è stato possibile prima delle elezioni del maggio 2012, ma il progetto esecutivo è, da allora, dispo-nibile. Anche se le Minoranze di Lista Salese hanno, da circa un anno, fatto un’interrogazione in Consiglio Co-munale, per attuare l’indispensabile ampliamento. La risposta è rimasta priva di attenzione e di conseguenze e il problema del sovraffollamento, specialmente al martedì e al venerdì, è sotto gli occhi di tutti. Quasi sempre i Cittadini in attesa sono costretti ad attendere all’esterno il loro turno.

INVIO DELLE FIRME

Ora le petizioni con le firme dei cit-tadini verranno inviate alle specifiche destinazioni: i competenti Uffici Re-gionali per la Farmacia di Caltana; l’ASL 13 e il sindaco per il Centro Prelievi.

Sono, quindi, a disposizione dell’Am-ministrazione Comunale per even-tuali ulteriori azioni di sollecitazione presso la Regione, per quanto riguar-da la Farmacia. La richiesta potrebbe essere seguita anche tramite una visi-ta personale presso gli Uffici Regio-nali interessati, visita che risulterebbe molto più utile e onorevole di altre ef-fettuate, per altri motivi, presso uffici di Enti Superiori.Per quanto riguarda l’ampliamento del Centro Prelievi la competenza e la decisione di attuarla sono tutte nelle mani del sindaco.Su questo punto sembra che debbano pesare le scarse risorse economiche a disposizione dei Comuni che ad ogni occasione vengono portate a giusti-ficazione per non attuare quanto di utile ai Cittadini.C’è da dire che i Cittadini solo in parte credono a questa giustifica-zione vedendo come vengono utiliz-zate le risorse pubbliche. Il pensiero va subito a quelle iniziative attuate dall’amministrazione comunale che non sembrano così necessarie. Una di queste è il carnevale realizzato nel capoluogo. Ai Cittadini non è sfug-gito che per questa festa sono stati stanziati ben 4500 Euro (vedi delibe-ra di giunta n. 10 del 14-02-2014) e si chiedono se era proprio necessaria considerato che il carnevale viene celebrato in ogni frazione, a costo zero, visto che viene realizzato dai volontari delle Parrocchie? Certo, per soddisfare la pancia elettorale ci sono dei costi ma le essenziali esigenze dei Cittadini, come quelle per le quali si sono raccolte le firme, dovrebbero essere in cima alla lista delle priorità. D’altra parte, Santa Maria di Sala è, forse, l’unico Comune dove il com-pito di seguire la Sanità non è stato affidato ad alcuno, assessore o de-legato che sia. Sappiamo, per espe-rienza, che la Sanità, come il Sociale, sono settori, per seguire bene i quali ci deve essere una persona dedicata, che abbia predisposizione, passione e tempo per farlo.

I Componenti di Lista Salese

Priorità assoluta per l’apertura della farmacia a Caltana el’ampliamento del Centro Prelievi a Santa Maria di Sala

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Grazie mammaperché mi hai datola tenerezza delle tue carezze,il bacio della buona notte,il tuo sorriso premuroso,la dolce tua mano che mi dà sicurezza.

Hai asciugato in segreto le mie lacrime,hai incoraggiato i miei passi,hai corretto i miei errori,hai protetto il mio cammino,hai educato il mio spirito,con saggezza e con amoremi hai introdotto alla vita.

E mentre vegliavi con cura su di metrovavi il tempoper i mille lavori di casa.

Tu non hai mai pensatodi chiedere un grazie.Grazie mamma.

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La Loggia Civica di Lesina prota-gonista al Convegno nel Salone dell’Arte del Restauro di Ferrara.Il 28 Marzo, presso la sala Ariostea, Salone dell’Arte del Restauro e del-la Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara, organizza-to dalla collaborazione tra Sercotec (servizi Controlli Tecnici, Trieste, Italia) e Ministero della Cultura Croato, Spalato, si è tenuto un inte-ressante convegno dove è stato illu-strato il recente Restauro effettuato alla Loggia Civica di Hvar, eseguito in collaborazione dell’Associazione Lesina di S. Maria di Sala.Il restiling dello storico edificio ha richiesto un gruppo interdisciplina-re di professionisti che hanno dap-prima avviato la ricerca con fonti d’archivio riguardante l’uso della Loggia nei tempi passati e recenti (nei primi anni del ‘900 era diven-tata un prestigioso albergo), seguita ad un’accurata diagnostica che ha sviscerato tutti i dettagli architet-tonici e sondato la consistenza del materiale con cui è stata costruita.Alessandra Tudor, responsabile della comunità italiana a Lesina, ha presentato le due relatrici: l’ar-chitetta Serena Franceschi, che ha esposto la relazione sui tipi di pietra con cui e stata costruita la storica Loggia e la restauratrice Barbara D’ Incau, che ha esaminato i diversi tipi di attrezzi usati dai maestri arti-giani, per abbellirla. Sono stati riconosciuti, analizzati e classificati sia i segni lasciati dai semplici scalpelli, sia quelli dovuti alla scalfittura prodotta dagli even-ti atmosferici o dalle sabbie fino a quelli più profondi prodotti dalle bocciarde.È stata valutata la consistenza della bianca pietra d’Istria e del tuffo dal colore più giallognolo, per poi pro-cedere con il consolidamento delle parti non coese. Considerando la presenza di licheni e croste nere più o meno spesse è stata eseguita una pulizia selettiva usando le tecniche più innovative che l’industria del re-

stauro oggi offre, intervenendo con sabbiature o addirittura con il laser. Infine molto curata è stata la fase della protezione.Oggi la ridente Loggia dopo avere

sostenuto i lavori di Restauro ci at-tende per ammirarla, mentre si sta già pensando al progetto per l’adia-cente Torre dell’orologio.

Bertilla Ceccato

Tony Zamengo, noto con lo speudonimo TaNek, è stato di recente premiato, durante la XXV edizione del Premio Na-zionale Giuseppe Gioacchino Belli, dalla rinomata Accade-mia D’Arte, Cultura e Tradi-zione Romanesca, con la Me-daglia d’oro, per l’edizione del libro: “Ho ucciso mia madre - Go copà me mare”. In questo testo l’autore, nostro conter-

raneo (è nato infatti a Caselle e qui, vi ritorna appena può) non rinnega le sue origini contadine, anzi con orgoglio e fierezza rie-sce a esaltarne tutti i valori per-chè le nuove generazioni pos-sano farne buon uso. Il tema è quello dell’Eutanasia, affrontato dettagliatamente, ma con delica-tezza, spingendo il lettore a un profondo esame di coscienza.

Bertilla Ceccato

La restaurata loggia civica di Lesinastar al Salone dell’arte di Ferrara

Medaglia d’oro a TaNekal premio nazionale “Belli”

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Quasi al termine dell’anno scolasti-co, l’Amministrazione comunale ha consegnato in fretta e furia alcu-ni locali alla scuola media ricavati dall’ampliamento del vecchio plesso scolastico. Ampliamento ritenuto in-dispensabile ed urgente dal sindaco, tanto che i lavori dovevano essere completati nel Settembre 2012 ma ad oggi non ancora terminati.Ma allora dove stava tutta questa urgenza? E come mai ci sono vo-luti quasi due anni per un semplice ampliamento? Lavori che come è noto sono costati fino ad ora ai cit-tadini contribuenti circa un milione e mezzo di euro. Intervento che evi-dentemente non risolverà i problemi dell’edilizia scolastica del capoluogo che necessita non tanto di nuove aule ma di una nuova scuola elemen-tare e media più funzionale alle esi-genze della nuova didattica.Allora non era più logico dare avvio alla realizzazione del nuovo centro scolastico con il progetto già ap-provato dalla precedente ammini-strazione e soprattutto a costo quasi zero per i cittadini Salesi? Progetto di circa 9 milioni di euro approvato dalla amministrazione Bertoldo e che l’attuale Sindaco, come da lui stesso dichiarato, si è

trovato “all’insaputa nel cassetto”. Il Sindaco evidentemente ha la me-moria corta perché si è dimenticato che si era astenuto nella votazione di approvazione del progetto stesso e che due dei suoi attuali assessori: Alessandro Arpi ed Enrico Merlo avevano, invece, votato a favore del progetto ora rinnegato. Quel progetto, tanto osteggiato, co-stituirebbe, invece, una grande op-portunità per il nostro comune, per-ché soddisfarebbe definitivamente il fabbisogno edilizio scolastico del capoluogo e consentirebbe, con la riqualificazione del vecchio fabbri-cato scolastico, il ripensamento di un nuovo e più qualificante assetto urbanistico e paesaggistico degni di un Capoluogo Comunale.Inoltre, in un momento di grave cri-si economica, la realizzazione del nuovo centro scolastico e degli altri lavori di urbanizzazione connessi darebbero una boccata d’ossigeno alle nostre imprese artigiane locali chiamate a realizzarli.A questo punto ci si chiede: che fine farà tutto questo lavoro di prepara-zione ed approvazione del progetto del nuovo centro scolastico a costo quasi zero per le casse comunali perché realizzato da imprenditori

privati che in cambio di perequa-zione urbanistica si accollerebbero lavori per circa 4 milioni? E cosa faranno i privati che si sono impegnati alla realizzazione di parte del nuovo centro scolastico produ-cendo tutta una serie di impegnati-ve e cauzioni bancarie e contrattuali a garanzia dell’impegno assunto? Rinunceranno all’investimento pre-sentanto il conto per i danni subiti a causa delle lungaggini burocratiche messe in atto dall’attuale Ammini-strazione Comunale? Ed il finanzia-mento di circa un milione di euro a fondo perduto assegnato dalla Re-gione per la realizzazione del nuovo centro scolastico è ancora disponibi-le oppure è stato ritirato visto il tem-po trascorso ed i lavori non ancora iniziati? Per quanto riguarda i privati, la so-cietà “I Cardini” che ha sottoscritto gli accordi per la realizzazione del centro scolastico, ha presentato lo scorso mese di marzo un ricorso al TAR (tribunale Regionale del Ve-neto) per chiedere la condanna del comune di Santa Maria di Sala per comportamento omissivo relativo agli accordi sottoscritti ed il risarci-mento di danni subiti per il ritardo dei procedimenti amministrativi per

circa 11 milioni di euro. Parimenti, un’altra società “Obbiettivo uno” che a fronte di perequazione urbanistica in un area di sviluppo preferenziale prevista a Caltana di cui circa 17.000 mq da adibire a verde pubblico o im-pianti sportivi e altri da destinare a uso abitativo ed alla realizzazione di un piccolo supermercato alimentare ha chiesto al TAR la condanna del Comune sempre per comportamen-to omissivo ed il risarcimento danni per altri circa 3 milioni e mezzo di euro.Il contributo Regionale di circa un milione di euro che doveva essere utilizzato entro una certa scadenza, in considerazione del tempo trascor-so, probabilmente non sarà più recu-perabile.In conclusione, ci si augura che l’Amministrazione Comunale prima di arrivare al giudizio del tribunale col rischio concreto di una condanna per comportamento omissivo a pa-gare i danni causati (chiesti circa 14 milioni di euro) che andrebbero pe-santemente a cadere sulle spalle dei Salesi, trovi un accordo con i privati stessi per il completamento dell’iter burocratico avviato come previsto dagli accordi di programma pubbli-co/privati già sottoscritti.

Nella palestra di Stigliano si è ritro-vato il team ASD Salese Cycling per l’inizio della nuova stagione spor-tiva. Ha ben ragione, il vulcanico presidente Gabriele Tomaello, di brindare ai primi tre anni di questo sodalizio: oltre un centinaio i tesse-rati portacolori bianco-azzurro af-filiati all’ ente CSN Libertas. Ha rac-colto ampi consensi sia da parte dei neofiti sia chi, come una buona per-centuale, ha già le idee chiare sul da farsi. Le due ruote regalano emo-zioni a tutti che trovano nelle due ruote stimoli sempre maggiori. Per i più esperti il calendario, davvero

La Salese Cycling festeggia le prime

tre primavere

ricco di appuntamenti, spazia dalle GranFondo su strada con la ALE’ Challlenge alle GF SPORTFUL di Feltre tra le più impegnative d’Eu-ropa; Maratona Dles Dolomites a

Corvara, alle GF Dolomiti Classic di Arabba e la GF Prosecco Classic di Valdobbiadene. Si ritenterà di portare a casa l’ambito Scudetto del Prestigio ai Campionato interna-

zionale Granfondo, con Walter Ge-rardin e il Salese Massimiliano Bo-naldi. Per non dimenticare qualche bella gara Cicloturistica per quanto riguarda la sezione strada.

Il Centro scolastico fa ancora discutere perchèi privati che dovevano realizzarlo chiedono i danni

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Ben 24 squadre hanno parteci-pato domenica 23 marzo al “1° quadrangolare di Minivolley” or-ganizzato nella palestra di Caltana dal G.S. Volley Salese. È stato un magnifico pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.00, dedicato allo sport per le più giovani che ha coinvolto bambine di età compresa tra i 7 e i 10 anni. Nell’occasione gli or-ganizzatori, con la collaborazione della Federazione Italiana Pallavo-lo, hanno dato vita ad un infinità di gare nel segno dell’entusiasmo e del divertimento, sotto la guida

La Festa del MiniVolley Salese a Caltanaha attiratto un centinaio di mini atleti

competente ed attenta degli istrut-tori del Volley Salese. Il parquet dell’impianto di Caltana è stato diviso in cinque campi da gioco di cui 3 dedicati alla Palla Rilanciata per le atlete più giovani, dai sette e otto anni, e due destinati alle par-tite di minivolley primo livello per le più grandi.Oltre alle sette squadre costitui-te dalle ragazze del Volley Salese hanno partecipato le rappresenta-tive delle società, Campodarsego Volley, Vigonza Volley, Massan-zago Volley, Fratte Volley, Centro

Giovanile Volley (S. Martino di Lupari).Fondamentale contributo alla ri-uscita del quadrangolare è stato offerto dalla responsabile provin-ciale della FIPAV di Padova signo-ra Francesca Debiasi che con la sua esperienza ha coordinato le attività sportive, preziosa inoltre la disponibilità dell’Amministra-zione Comunale che ha messo a disposizione l’impianto sportivo. È intervenuto all’apertura l’asses-sore alla Pubblica Istruzione Enri-co Merlo.

Il successo della manifestazio-ne sia in termini di presenze che di riscontro a livello provinciale ha costretto i dirigenti del Volley Salese, presenti in forze all’avve-nimento, ad impegnarsi affinchè il quadrangolare abbia assicurata la continuità futura. Le società e le bambine che hanno partecipato si sono già date appuntamento al prossimo anno sportivo. Ringraziamo tutti gli sponsor che ci permettono di sostenere tutto il settore giovanile. Seguiteci su www.volleysalese.it.

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Orchidee svelate: tutto in un corso

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a cura della dott.ssa Sonia Giacometti

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a cura del dott. Luigi Cazzaro

RubRIChELE bACChE DI GOJII DISTuRbI DEL SONNO

In Italia più di 10 milioni di perso-ne soffrono di disturbi del sonno. La mancanza di un adeguato ri-poso può creare diversi problemi alla nostra salute fisica e mentale. La vita frenetica che viviamo, con tutti i problemi connessi, sicura-mente non ci aiutano a riposare in modo adeguato. Molte perso-ne faticano ad addormentarsi o si risvegliano durante la notte, mentre altri non riescono a dor-mire un numero sufficiente di ore perché si coricano tardi la sera e si svegliano presto al mattino. Un tempo si riteneva che la carenza di sonno provocasse soltanto una diminuzione delle prestazioni fisi-che e intellettuali con un aumento del peso dovuto ad una alimenta-zione scorretta, ricca soprattutto di zuccheri. Nell’ultimo periodo, però, si è dimostrato che dormire poco può aumentare il rischio di ipertensione arteriosa, il rischio di infarto e può provocare danni al cervello con diminuzione delle prestazioni cognitive e delle fun-zioni motorie. Inoltre, nelle per-sone che dormono poco viene modificata la sensibilità al gluco-sio predisponendole all’obesità e al diabete. Quando il recetto-re della melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia, non è più in grado di funzionare corretta-mente, il rischio di sviluppare il diabete aumenta del 20%. Sicu-ramente l’attività fisica favorisce uno stato di benessere con un miglioramento della qualità e del-la quantità del sonno, ma anche tecniche di rilassamento come il training autogeno, l’ipnosi, l’a-gopuntura possono tornare uti-li. Non dimentichiamoci poi che l’omeopatia e la fitoterapia, oltre alle terapie farmacologiche, pos-sono risultare utili nel migliorare il nostro sonno.L’adozione di alcuni comporta-menti può tornare sicuramente utile al nostro riposo:coricarsi e alzarsi alla stessa ora

coricarsi soltanto se si ha sonnose non si riesce a dormire è me-glio alzarsi e fare qualcosa di ri-lassante non concedersi sonnelli-ni al pomeriggio per recuperare il sonno perso nella notte evitare le attività fisiche e mentali impegna-tive nelle ore precedenti al sonnoevitare di bere caffè, thè, ciocco-lata, coca cola prima di coricarsi e evitare di fumare molto evitare i pasti troppo abbondanti alla seraUn appunto particolare va fatto, invece, ad una cattiva abitudine che negli ultimi anni ha preso il sopravvento: usare il cellulare come sveglia. Risulta, infatti, che molte persone tengono acceso il cellulare tutta la notte sul como-dino per usarlo come sveglia. Il problema principale è legato alla luce degli schermi che si “pro-ietta” durante la notte. Pochi se-condi di luce emessa stimolano la retina che trasmette segnali visivi al nostro cervello facendo-gli credere che è ora di svegliarsi. Dimentichiamoci quindi del cellu-lare almeno la notte e preferiamo una sveglia, magari con una dol-ce suoneria.

Il Lycium Barbarum, meglio cono-sciuto come Goji, appartiene alla famiglia delle solanacee ed è un ar-busto deciduo perenne; è di cresci-ta rapida e arriva ad un’altezza tra i 2 e i 4 metri. Il suo habitat naturale si trova nelle zone della Mongolia interna ad una altitudine tra i 1500 e i 2000 metri. A queste quote le piante producono grandi quantità di antiossidanti per difendersi dai danni causati dai raggi UV del sole.I frutti giunti a maturazione sono rossi e all’interno sono contenuti dai 20 ai 50 minuscoli semi.Le bacche si raccolgono da luglio a ottobre e sono molto delicate, non devono mai essere toccate con le mani altrimenti si ossidano e assumono un colore nerastro. Il sapore è molto particolare, un mix tra ciliegia, mirtillo e uva passa. Le bacche, una volta raccolte, vengo-no adagiate su stuoie di legno ed essiccate naturalmente al sole dai 5 ai 7 giorni al massimo, con un rapporto sole/ombra controllato che garantisce un grado di umidità più elevato rispetto all’essiccazio-ne nei forni. Inoltre l’essiccazione naturale al sole completa il ciclo vitale delle bacche stesse. Quindi per proteggerle dall’ossidazione fotochimica di solito vengono con-fezionate in penombra in sacchetti a triplice strato richiudibili ermeti-camente.Il Goji è un frutto con biodisponibi-lità organica immediata in quanto facilmente riconosciuto dal nostro organismo che riesce così a scom-porlo in modo semplice e rapido. Con l’uso di queste bacche si ot-tiene una doppia linea di difesa an-tiossidante:DIRETTA: parte delle molecole antiossidanti in esso contenute contrastano i radicali liberi dell’or-ganismo combattendo in modo di-retto i radicali.INDIRETTA: altre molecole conte-nute nel Goji, come i polisaccaridi, contrastano i radicali liberi dell’or-ganismo in modo indiretto, attra-

verso un’attivazione delle difese antiossidanti cellulari endogene.Nella sua composizione troviamo:PROTEINE: 18 aminoacidi tra cui tutti gli essenziali,GRASSI: di cui circa la metà sono acidi grassi polinsaturi OMEGA 3, OMEGA 6 nel rapporto 1:3,CARBOIDRATI: 4 polisaccaridi ad elevata stimolazione immunitaria,VITAMINA C: potente antiossi-dante,GERMANIO: forte antiossidante, presente in un rapporto con Sele-nio e Acido Ellagico che protegge l’organismo in caso di radiazioni e funziona come coadiuvante per ar-trite reumatoide, allergie, disturbi degenerativi, ipertensione e immu-nodeficienze,ZEAXANTINA: conferisce alla frutta e alla verdura la tipica colo-razione rossa, arancione e gialla e svolge funzioni antiossidanti.BETACAROTENE: sostanza mol-to attiva contro i radicali liberi, nella crescita e nella riparazione dei tessuti, nella protezione delle mucose e dagli agenti inquinanti, infine è fondamentale per una buo-na vista.

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RubRIChE 13

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Questo mese vorrei spiegarvi quali alberi scegliere per piccoli girdini.Dalla pittura alle trame dei tappe-ti persiani, l’albero rappresenta un’immagine universale ed è il vero protagonista del giardino. Sfortunatamente, le dimensio-ni sempre più ridotte dei nostri spazi sembrano insufficienti per poter godere della sua presenza. In realtà, basta seguire alcune re-gole e progettare secondo natura e buon senso. I fattori più impor-tanti da prendere in cosiderazio-ne sono l’altezza e le dimensioni della chioma, la stagione di inte-resse e la scelta tra albero deci-duo o sempreverde.Altezza e dimensioni sono i fatto-ri più importanti: anche i più pic-coli alberi ornamentali possono raggiungere i 6-7 metri di altezza in età matura. La dimensione del-la chioma non è generalmente un problema, a meno che non si trat-ti di un vero e proprio fazzoletto di terra: in questo caso, optate per un albero a portamento co-lonnare come il carpino. Pensate poi a quale momento dell’anno volete prediligere da un punto di vista decorativo, considerando non solo il colore delle foglie ma anche l’eventuale periodo di fio-ritura, la produzione di frutti e la corteccia. Se potete scegliere un solo albero, allora optate per uno con caratteristiche interessanti in più momenti dell’anno (fioritura primaverile e fogliame autunna-le, ad esempio). Infine, scegliete tra alberi decidui o semprever-

di. Questi ultimi mantengono le foglie in inverno ma i loro colori rimangono uguali tutto l’anno mentre gli alberi a foglia caduca garantiscono un interesse mag-giore determinato dalle variazioni stagionali. Piccoli alberi perfetti per qualsiasi giardino sono i Pru-nus da fiore come il P. Kanzan, il P. subhirtella “Autumnalis”, il P. serrulata; i meli da fiore tra cui spiccano il M. “Evereste” o il M. “Comtesse de Paris”; le bellissime Magnolia loebneri e i Crataegus.

ALbERI PER GIARDINIa cura dell’Architetto Paesaggista Elena Gardin

Le condizioni per una conviven-za civile nell’ambiente stradale si basano sul buon uso delle cose comuni e sulla correttezza del comportamento di guida.Oltre ai veicoli, sulla strada si tro-vano a circolare anche le persone; per questo il Codice della strada contiene una serie di prescrizioni che riguardano il rispetto degli altri utenti della strada, soprat-tutto coloro che richiedono una tutela particolare nei confronti dei pericoli derivanti dalla circo-lazione sulle strade: pedoni (con particolare attenzione a bambi-ni, donne in stato di gravidanza, persone anziane o diversamente abili) ciclisti.Tali utenti sono definiti dal Codi-ce della strada utenti deboli.Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i condu-centi devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraver-samenti pedonali. Devono altresì dare la precedenza rallentando e nell’occorrenza fermandosi, ai pedoni che si accingono ad attra-versare sui medesimi attraversa-menti pedonali.Sulle strade sprovviste di attra-versamenti pedonali i conducenti devono consentire al pedone, che abbia iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata, di raggiungere il lato opposto, in condizione di sicurezza.I conducenti devono fermarsi quando una persona invalida con ridotte capacità motoria o su car-

rozzella, o non vedente munita di bastone bianco, o accompagnata da cane guida, o sordo-cieca mu-nita di bastone bianco-rosso.Il conducente di un veicolo a mo-tore è fortemente responsabiliz-zato dal Codice della strada, affin-ché sia prudente con le persone che utilizzano gli spazi all’aperto per le esigenze della propria vita di relazione che si esplicano in at-tività che si svolgono anche sulla strada, come passeggiare o anda-re in bicicletta.In particolare, quando la carreg-giata è occupata da pedoni o da ciclisti, il conducente deve usa-re molta prudenza, soprattutto quando intende sorpassarli. In tal caso, è prudente mantenere un’adeguata distanza di sicurezza laterale.Durante la guida, per limitare i rischi e pericoli, bisogna con-trollare frequentemente nello specchietto retrovisore se so-praggiunge un ciclista o un mo-tociclista, tenendo presente che i montanti interni degli autoveicoli riducono la possibilità di vedere dall’interno dell’abitacolo i veicoli a due ruote.Dopo aver posteggiato il veicolo al lato della carreggiata, prima di aprire lo sportello bisogna inoltre controllare che non sopraggiun-gono ciclisti o motociclisti.Tra gli utenti deboli della strada deve essere dedicata maggio-re prudenza nei confronti delle persone diversamente abili e dei conducenti dei veicoli adattati per loro.Utenti deboli della strada verso i quali il conducente deve il massi-mo rispetto sono le persone an-ziane, esposte a maggiori perico-li, perché le loro capacità visive e uditive non sono più eccellenti.Comportamenti non rispetto-si dei doveri nei confronti degli utenti deboli della strada sono pesantemente puniti dal Codice della strada.

a cura di Mario Garippo

DOVERI PER LE PERSONE

Prunus

Comtesse de Paris

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RubRIChE14

Hong Kong, ore 4:55 del mattino, trentaduesimo piano. Guardo fuori nell’oscurità, attraverso la parete di cristallo della mia stanza. Da giorni piove ininterrottamente e mi chiedo se prima del mio ritorno a casa riu-scirò a vedere il sole. Millecinquecento chilometri più a nord il paesaggio non è lo stesso di quello che ho davanti a me. I palazzi, i centri commerciali, i neon lasciano il posto a due immensi laghi inneva-ti. La Cina si è ricoperta di neve già da settimane e tutto appare come una grandissima distesa bianca.Mentre guardo fuori dalla finestra qualcuno, al nord appunto, in una baracca di legno, è già sveglio. Si è infilato gli abiti pesanti, il cappotto e gli stivali di gomma. Ora strofina le mani nervosamente per scaldarsi dal freddo. Dalla sua bocca esce del fumo, ma non è quello della sigaret-ta: è il suo respiro affannoso.Si muove, assonnato ma pieno di speranza. Cammina lungo la spon-da del lago i suoi passi nel buio sono pesanti. All’improvviso si ferma, accende una lampada a olio e scen-de verso la riva. Affonda una mano nell’acqua, afferra una fune e tira verso di sé una cesta. Una delle cin-quantamila che ha calato in acqua sei anni prima… Recita una preghie-ra silenziosa mentre con un coltello

da macellaio apre due ostriche che erano all’interno del canestro. Af-fonda le dita nella polpa del mollu-sco. Passano pochi secondi prima che il palmo della sua mano si riem-pia di perle. Venticinque, ventisei al massimo. Punta la lanterna sul suo raccolto e sorride. È bellissimo quel che vede. Le perle sono praticamen-te sferiche, bianche, e grandi. Lumi-nose soprattutto. I suoi occhi brilla-no. Richiude il cesto e lo ributta in acqua. Si sfrega le mani, ma stavolta non è per il freddo: sta già contando i soldi che ne ricaverà. Potrà final-mente mandare i nipoti a studiare in Europa. Loro, non dovranno vivere al gelo e all’umido come ha fatto lui. Studieranno, prenderanno un diplo-ma e troveranno un lavoro impor-tante, loro. Ne è sicuro. Dalla mia finestra io non posso ve-dere fin laggiù, è ovvio. Ma cono-sco il Signor Lam da qualche anno. Nove per la precisione. E so che lui adesso lì, proprio mentre io guardo il cielo plumbeo dalla mia finestra. Con il volto illuminato dalla luna, mi chiamerà e mi dirà che quest’anno la qualità delle perle è stupenda. Mi chiederà quanto potrò pagare per averle. Io gli dico che non lo so, che devo vederle con i miei occhi e gli chiederò di incontrarlo. Poi prende-rò un aereo e volerò fino a Zuhji, a nord, in Cina.Il signor Lam, conosce un segre-to che non svelerà mai a nessuno. Infatti la perfezione delle sue perle non è stato un caso. Ha effettuato l’operazione con cura, sei anni fa, quando ha inserito in ogni ostrica circa venticinque pezzettini di epi-telio, un lembo di pelle che si trova all’interno del mollusco. Carbonato di calcio, conchiolina (per chi non lo sapesse: si tratta di una sostanza organica capace di tenere aggregati l’acqua e i cristalli del carbonato di calcio) e acqua si sono fusi insieme e

hanno dato vita a una sostanza che si chiama nacre, cioè la perla.Ha controllato le ceste quasi ogni giorno, per settimane, mesi, addirit-tura anni. Sei… Poi ha aspettato l’in-verno, il settimo, e ha pregato affin-ché fosse rigido, perché sapeva che in quel momento, quando la tempe-ratura fosse scesa sotto lo zero, le perle sarebbe diventate più lucenti. Il Signor Lam è l’ultimo dei maestri di questo mestiere. I giovani non vogliono più lavorare in fabbrica. Dopo le Olimpiadi del 2008 chi ha fatto i soldi preferisce investire in un’economia virtuale, dove i dolla-ri si moltiplicano e si dividono alla

a cura di Luca Novello

velocità della luce. Ma lui, il vec-chio Signor Lam, no. Ha pazienza e aspetta. Aspetta… E sono sicuro che aspetterà me, che amo queste gemme meravigliose da anni. Nove per l’appunto, proprio da quando ho iniziato a viaggiare. E so anche che quando mi vedrà mi racconterà per la nona volta la storia dell’imperato-re cinese che per primo aveva voluto che, al momento della morte, ai reali fosse messa una perla in bocca, af-finché lasciassero questo mondo in pace, e portassero l’anima nell’aldilà a riposare per l’eternità. Perché fin dall’antichità le perle sono state se-gno di purezza e di amore, soprattut-to in Cina (per più curiosi rimando al mio libro, “Il mercante di perle”, 0111 Edizioni, 2013).E’ una storia che conosco a memo-ria, ma io la ascolterò, con pazienza. Perché c’è una cosa questo mestiere e il Signor Lam mi hanno insegnato: ad aspettare il momento. E il mio è arrivato, e chi mi conosce sa a cosa mi riferisco... Guardo l’ora. 6:25 del mattino. Il mio telefono squilla. So già chi è. Sor-rido. Rispondo e guardo fuori. Ha smesso di piovere. E forse questo è il mio ultimo viaggio…

Il maestro Lam e le perle cinesi

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libera associazione per i rapporti italo - croati

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lauree

years

Il 30 aprile ha compiuto 93 anni Ge-noveffa Scantamburlo ved. Bolzonel-la di Veternigo.Le fanno tanti auguri i figli Silvana, Ostelio e Daniela, i nipoti Loretta, Giorgia, Silvia, Clarita Sabrina e Pa-trizia e i pronipoti Alessandro, Davi-de, Gaia, Tommaso e Giovanni ed i generi Romolo ed Eugenio.

Il giorno 8 Maggio Alessandro Co-stantini compie 11 anni. Tantissimi auguri da papà Luca e dalla mamma Raffaella, dalla nonna Paola, dagli zii Martina e Martino, parenti e amici.

Il 25 giugno spegne la sua 1ª cande-lina Sara Vescovo. Tanti auguri da papà Carlo e mamma Irene. Si asso-ciano i nonni Marino e Vanda e Paolo e Mariagrazia, le bisnonne Miretta e Osanna e lo zio Piero.

Il 29 aprile Adele Zampieri di Casel-le ha compiuto la bellissima età di 80 anni.Tantissimi auguri dal marito Bruno, dai figli Fernando, Tiziano e Daniela, dal genero Daniele, dalla nuora Sil-via e dagli affezionati nipoti Chiara, Mauro, Giada e Annica.

L’11 Aprile, presso l’Università degli Studi di Padova, Gianni Bernardi ha conseguito la laurea in Infermieristi-ca, discutendo la tesi “Triage Infer-mieristico Psichiatrico: proposta e utilizzo di una scheda di valutazione presso il Centro di Salute Mentale di Mirano dell’ULSS 13” con la Prof.ssa Ornella Calzavara.Si complimentano per il traguardo raggiunto il papà Giuseppe, la mam-ma Gianna, la sorella Silvia con Silvio e Erica, i parenti e i numerosi amici.

Il 25 aprile 2014 è mancata all’af-fetto dei suoi cari Maria Cazzin in Bertoldo residente a S. Angelo di Sala, volto storico di via Gaffarel-lo.Credo di averla conosciuta a casa sua, quasi trent’anni fa, avevo solo 5 anni; con i miei genitori si an-dava da Fulvio a riparare le scar-pe. Per me è sempre stata “Maria moglie di Fulvio Bertoldo”; due nomi, due persone che nella mia

mente ho sempre tenuto affian-cate come in uno scatto fotogra-fico. Fino ad un paio di anni fa, quando per un gioco del destino è diventata anche per me “Nonna Maria”. Nel mese di marzo 2014 l’abbiamo vista su Gente Salese per il suo compleanno, in qualità di Bisnonna circondata dai sette pronipoti: Asja, Lorenzo, Greta, Jacopo, Alice, Giacomo e Viola.Una donna semplice, simpatica,

Nonna Maria Cazzin in Bertoldoci ha lasciato

Davide Gavagna il 17 Aprile 2014 ha conseguito la Laurea Magi-strale in Giurisprudenza, presso l’Università di Padova, discuten-do la tesi “Divieto dei patti suc-cessori e partecipazioni sociali” con il relatore il Ch.mo Prof. Avv. Amadio Giuseppe.Si complimentano con il neo Dot-tore la mamma Carla, la nonna Lina, la fidanzata Lucrezia, gli zii, i cugini, i parenti tutti e gli amici.

cordiale, dedica alla famiglia e soprattutto benvoluta. Nono-stante i suoi 97 anni di età, gode-va di buona salute. Proprio per questo siamo rimasti tutti incre-duli nel sentire dell’improvvisa scomparsa.A tutta la sua famiglia vanno le mie più sentite condoglianze, unite a quelle della redazione di Gente Salese.

L’A.R.C.I. - Circolo “F. Piro-la” porta a conoscenza il pro-gramma delle VISITE GUI-DATE INVILLA FARSETTI di Santa Maria di Sala (Ve) - Via Roma, 1.Queste le domeniche delle vi-site con orario alle 16.00 e alle ore 17.00:Domenica 4 maggio 2014Domenica 18 maggio 2014Domenica 1 giugno 2014Domenica 15 giugno 2014Domenica 7 settembre 2014Domenica 21 settembre 2014Domenica 5 ottobre 2014Domenica 19 ottobre 2014Per Informazioni:Circolo ARCI “F. Pirola”Via Cavin Caselle, 193 - martedì e giovedì 16.00 / [email protected] - tel. 041.5732261 - fax: 041.487629347.4156093 (Lorena Santi)www.arcipirola.wordpress.com

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Inizia giovedì 8 maggio, alle ore 20.45, il 34° Corso di Astronomia presso l’Osservatorio Astronomi-co di Santa Maria di Sala - Viale G.Ferraris 1. Questo il programma: - Giovedì 08 MaggioVenere: quando le cose si met-tono male …..(dott. Matteo Massironi – Univer-sità di Padova)- Giovedì 15 MaggioPaura e fiducia: l’astronomo os-serva l’Universo(prof. Cesare Barbieri - Università di Padova)- Giovedì 22 MaggioAstrobiologia: vita conosciuta e vita sconosciuta(prof. Giuseppe Galletta – Univer-sità di Padova)- Giovedì 29 MaggioL’Italia a caccia di nuovi pianeti abitabili(prof. Giampaolo Piotto Universi-tà di Padova)Giovedì 05 GiugnoIl cielo svelato (brevi note di cosmologia da Copernico al Big Bang) (prof. Giulio Peruzzi)

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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:Associazione Culturale Gente SaleseVia dei Tigli 10 - 30036 S. Maria di Sala Ve Tel. 041 486369E-mail. [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGraziano Busatto

PRESIDENTEGiovanni Vanzetto

ART DIRECTORManuel Rigo

TIPOGRAFIAGrafiche QuattroSanta Maria di Sala (VE)

Registraz. Tribunale di Venezian° 770 - 17 gen 1984

BernardiOnoranze Funebri

Via Desman, 139S. Angelo di S. M. di Sala - tel. 041.487341

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SIAMO PRESENTI NEI MERCATI DI:lunedì: Mirano (Ve) - Mogliano (Tv)martedì: Pianiga (Ve) - Marghera (Ve)mercoledì: Maerne (Ve) - Villorba (Tv)giovedì: Noale (Ve) - Istrana (Tv)venerdì: Martellago (Ve) - Silea (Tv)sabato: Fiesso d’Artico (Ve) - Vedelago (Tv)domenica: Camisano Vicentino (Vi)

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“Obbiettivo Croazia” Opportunità di investimento

a portata di mano

Sabato 24 Maggio 2014Castello di Stigliano

via Noalese n. 7 Santa Maria di Sala (Ve)

Registrazione partecipanti

Saluto di benvenuto ed apertura dei lavoriPaolo Bertoldo - Presidente Associazione LesinaEmina El Majzoub - Console Gerente Consolato Generale della Repubblica di Croazia a Trieste

La Legislazione commerciale croata e le opportunità di investimentoAvv. Slobodan Vecerina – Foro di Rijeka/Fiume

Gli incentivi agli investimenti (fiscalità, incentivi a fondo perduto e garanzie al credito) Francesco Pellegrini - Associazione Lesina

Il supporto dell’Associazione Lesina ad alcuni casi di successo Luca Viganò – imprenditore del settore carpenteriaArch. Adelmo Lazzari – restauratore – Associazione Laira

Dibattito e chiusura lavori

Aperitivo

9.30

10.00

10.15

10:45

11.15

11.45

12.00

Coordina i lavori: avv. Cristian Novello Associazione Lesina

PROGRAMMA:

Con l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea, l’Associazione Lesina, in collaborazione con il Consolato Generale della Repubblica di Croazia a Trieste ha il piacere di invitare la S.V. ad un incontro sul tema:

Con il patrocinio:

REGIONE VENETO

La partecipazione è su invito - Gli interessati possono prenotare la partecipazione al conve-gno inviando una mail all’indirizzo [email protected] o telefonando al + 39

339 8192638 entro il 15 maggio 2014, avendo cura di indicare il ramo di attività e la sede.

CONSOLATO GENERALE DELLA REPUBBLICA DI CROAZIA A TRIESTEGeneralni Konsulat Republike Hrvastke Trst