GreenPod Notiziario 21 Novembre 2015

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Cassette miste da 5 e da 3 kg: Broccoletti (rapette) Puntarelle Bieta Radicchio lungo Porro Cavolfiore Rucola Green Pod — Via Migliara 49 sx, 1124 Pontinia (LT) Una piccola impresa agricola sita nel territorio di Pontinia in Via Migliara 49 sx 1124. Il lavoro agricolo nasce dall’esigenza di nu- trirsi con cura lasciandosi trainare dal ritmo delle stagioni. Il fondo coltivato a disposizione, è di tre ettari. La coltivazione di ortaggi di stagione a campo aperto copre un sesto della superficie (5 mila mq), le tecniche usate sono del bio- logico, eliminando l’uso di concimi chimici. La nostra è un’agricol- tura al naturale, con piccole influenze di orto sinergico e biodina- mico. Il Green Pod si rivolge a tutti coloro abbiano desiderio di avvici- narsi ai prodotti naturali senza far ricorso ad intermediari. Il sistema di acquisto è molto semplice, basta inviare la richiesta d’iscrizione a : [email protected] per essere inseriti nella nostra mailing-list così da ricevere ogni inizio settimana un aggiornamento sui prodotti di stagione disponibili di volta in volta. Rispondendo alla mail o contattandoci al 347.8619224 potrete prenotare i nostri prodotti. Notiziario del Green Pod 21 Novembre 2015 Il compleanno - Chagall -

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Notiziario promo agricola Green Pod

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Cassette miste da 5 e

da 3 kg:

Broccoletti (rapette)

Puntarelle

Bieta

Radicchio lungo

Porro

Cavolfiore

Rucola

Green Pod — Via Migliara 49 sx, 1124 Pontinia (LT)

Una piccola impresa agricola sita nel territorio di Pontinia in Via

Migliara 49 sx 1124. Il lavoro agricolo nasce dall’esigenza di nu-

trirsi con cura lasciandosi trainare dal ritmo delle stagioni. Il fondo

coltivato a disposizione, è di tre ettari.

La coltivazione di ortaggi di stagione a campo aperto copre un

sesto della superficie (5 mila mq), le tecniche usate sono del bio-

logico, eliminando l’uso di concimi chimici. La nostra è un’agricol-

tura al naturale, con piccole influenze di orto sinergico e biodina-

mico.

Il Green Pod si rivolge a tutti coloro abbiano desiderio di avvici-

narsi ai prodotti naturali senza far ricorso ad intermediari.

Il sistema di acquisto è molto semplice, basta inviare la richiesta

d’iscrizione a : [email protected] per essere inseriti

nella nostra mailing-list così da ricevere ogni inizio settimana un

aggiornamento sui prodotti di stagione disponibili di volta in volta.

Rispondendo alla mail o contattandoci al 347.8619224 potrete

prenotare i nostri prodotti.

Notiziario del Green Pod 21 Novembre 2015

Il compleanno - Chagall -

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LE PUNTARELLE

Sono un tipo di catalogna di cui si consumano i

germogli croccanti, nascosti all’interno del ce-

spo, quasi coperti dalle foglie esterne.

Le vitamine e i sali minerali presenti in questa

verdura sono: fosforo, sodio, potassio, calcio e

vitamina A.

Il sapore amaro, decisamente meno intenso nei

germogli delle puntarelle rispetto alla catalogna

dai cespi lunghi e affusolati che consumiamo

cotta, dipende da una sostanza salutare che

stimola le funzioni digestive e che ci aiuta a

eliminare i liquidi in eccesso attraverso la diure-

si. Il decotto della pianta intera risulta efficace in

caso di inappetenza e costipazione, oltre a svol-

gere un'azione protettiva nei confronti del fega-

to, mentre le foglie da sole sono depurative,

disintossicanti e leggermente lassative. Le radici,

usate sempre per preparare decotti e infusi,

sono invece ottime per chi soffre di diabete, in

quanto sono in grado di ridurre la glicemia.

Cenni storici e curiosità

La catalogna appartiene alla vastissima famiglia

della cicoria, che include numerose specie,

come il radicchio e l’insalata belga, ma che si

riferisce in primo luogo alla cicoria selvatica dei

campi. Forse proprio per questo le prime men-

zioni della cicoria sono molto antiche, e risalgo-

no a oltre 4000 anni fa. L'uso dell'infuso della

radice tostata, utilizzato durante la seconda

guerra mondiale come surrogato del caffè, ha

origini più recenti: si deve infatti a Prospero

Alpini (medico, botanico e scienziato italiano,

1553-1617), noto per aver favorito la diffusione

del consumo di caffè in Italia.

Ricettepercucinare.com

Oggi vi proponiamo di cucinare le PUNTARELLE ALLA ROMANA.

Contraddistinte dalla loro freschezza e dalla loro semplicità, le puntarelle ven-

gono proposte in modo particolare nella cucina tradizionale laziale o campa-

na: si preparano in modo semplice, a crudo, e proprio per questo motivo sono

ideali per dare un tocco di leggerezza a pranzi o cene con piatti forti. Con

questo contorno, avrete inoltre la possibilità di far rivivere in tavola i sapori di

una preparazione che affonda le sue radici nel patrimonio gastronomico stori-

co del paese, aggiungendo al gusto amaro delle puntarelle un tocco in più

dato dall'aglio e dall'acciuga, così come vi proponiamo.

PREPARAZIONE

Mondate la cicoria togliendo tutte le coste esterne (quelle più lunghe), ma

non buttatele! Sarebbe un grosso spreco: sono buonissime da fare saltate in

padella con un po' d'aglio e peperoncino.

Ma questa è un'altra storia, torniamo a noi: adesso dovreste avere in mano il

cuore della pianta che è composto dalle puntarelle. Staccatele una ad una

dalla base e sciacquatele sotto l'acqua corrente. Bisogna ora tagliarle a stri-

scioline verticali, eliminando la parte più dura alla base. Riempite il lavello di

acqua bella fredda e lasciatele a bagno per dieci minuti, in modo che l'acqua

fredda le faccia rassodare per bene.

Adesso preparate la citronette non salata, mescolando olio, succo di limone e

tritate grossolanamente l'aglio e l'acciuga. Togliete dall'acqua le puntarelle e

centrifugatele per asciugarle. Condite le puntarelle con il trito di acciuga e

aglio, la citronette e sale a vostro piacimento.

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Foto: Annalisa Medici

Da una manciata di semi donataci dagli amici di Bracciano dell’Associazione Civiltà Contadina, già da due estati siamo riu-

sciti a riprodurre un buon quantitativo di seme antico di Girasole.

Non è il classico girasole, ma è una pianta più solida, con l’inflorescenza grande e compatta, i frutti sono sodi e più grandi

del normale. Le qualità nutritive sono differenti rispetto ai semi ibridi che hanno come unico obiettivo, quello della resa oleo-

sa. Il nostro progetto “Girasole del Green Pod” è quello di arrivare ad un quantitativo base per iniziare a fare una coltivazio-

ne non più sperimentale di riproduzione, ma per avere un seme buono da poter decorticare e usare nell’alimentazione quoti-

diana e da inserire nelle favolose pagnotte che Lorenzo Arcangeli crea per noi ogni settimana.

Cosa abbiamo fatto?

Abbiamo seminato in filari i semi uno per uno e abbiamo irrigato nella prima parte della primavera. Da maggio

sono iniziati i viaggi esplorativi di insetti impollinatori, e non sono mancate le nostre amiche api! Successiva-

mente, abbiamo individuato le piante più belle, mettendoci un segno di riconoscimento.

A fine estate, quando la pianta si è seccata e i frutti sono arrivati a maturazione, è iniziato il raccolto manuale,

con la battitura delle teste del girasole abbiamo portato via i semi dalla pianta e lasciati ad asciugare per qual-

che giorno al sole in un luogo asciutto. Infine ci piaceva inserire la pianta di girasole nel nostro ambiente perché

ricco di simbolismo, longevità, felicità, l’intelligenza, fortuna e vitalità sono solo alcune delle caratteristiche che

lo contraddistinguono.

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Miglio verde con coste d’argento

INGREDIENTI: gr. 200 miglio, gr. 300 bietoli-

na, gr. 400 costa d’argento, 2 cipolle, gr. 300 ricotta, 3 cucchiai olio e.v.oliva, sale, 10 man-dorle, 1 scalogno piccolo (o una fetta di cipolla) pepe o peperoncino a piacere.

PROCEDIMENTO: Lavare il miglio e metter-lo a cuocere a fuoco medio con gr. 500 di ac-qua fredda e sale. Dopo circa 20 minuti il mi-glio avrà assorbito tutta l’acqua e sarà pronto.

Lavare le coste d’argento (bieta costa), separare la foglia verde dalla costa bianca, lavare la bie-tolina. Affettare una cipolla e metterla ad appassire in tegame con un cucchiaio di olio, aggiunger-vi le foglie di costa e la bietolina tagliate fini, aggiustare di sale e cuocere per 20 minuti. Affettare l’altra cipolla, appassirla con un cucchiaio di olio, tagliare a tocchi i gambi di costa , aggiungerli alla cipolla con 1/2 bicchiere di acqua, sale e, volendo, pepe o peperoncino. Cottura 20 min. Pre-parare le crocchette: unire il miglio alla bietolina , mescolare molto bene, con l’aiuto di un cuc-chiaio formare le crocchette. Collocarle in un piatto unto d’olio e infornare 10 minuti a 160 gradi. Servire le crocchette calde con contorno di gambi di costa; accompagnare con la salsa di ricotta: nel frullatore mettere la ricotta, le mandorle, lo scalogno affettato (o poca cipolla) un cucchiaio di olio sale, pepe o peperoncino a piacere. Frullare fino ad ottenere una crema liscia senza grumi.

www.eltamiso.it

Proprietà e benefici della bieta

La bieta contiene Acido folico, potassio e ferro, la cui assimilazione nell’orga-nismo è facilitata dalla presenza di vitamina C; Poi ci sono i Carotenoidi, so-stanze vegetali tra cui la luteina e il betacarotene (elemento trasformato dall’organismo in vitamina A), che svolgono un’azione antiossidante; La clo-rofilla ha la funzione protettiva contro malattie tumorali; Le saponine, sostan-ze vegetali che facilitano l’eliminazione dei grassi; Gli Indoli sono invece so-stanze contenenti azoto la cui assunzione abituale sembra preservare dai tumori del seno e dell’utero. La bieta facilita l’eliminazione delle sostanze tossiche e dei grassi in eccesso presenti nell’organismo, stimola inoltre la produzione dei succhi gastrici e della bile, aiutando la digestione.

Conosciute le proprietà antianemiche: per la presenza di acido folico e ferro.

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Proprietà e benefici del radicchio

Il radicchio rosso contiene soprattutto potassio, ma anche magnesio, fosfo-ro, calcio, zinco, sodio, ferro rame e manganese; contiene, inoltre, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, vitamina K.

Il radicchio è depurativo; può essere inoltre un valido aiuto per chi soffre di stitichezza e difficoltà digestive. Ha un bassissimo potere energetico ed è quindi utile nelle diete ipocaloriche. Le fibre contenute nel radicchio sono in grado di trattenere gli zuccheri presenti nel sangue; per questo motivo è un alimento consigliato a chi soffre di diabete di tipo 2. Quest'ortaggio è utile anche a chi soffre di psoriasi.

Il radicchio rosso, come tutti i vegetali di questo colore, è ricco di antiossi-danti. Contiene antociani e triptofano, i primi aiutano a prevenire i fattori di rischio cardiovascolare, mentre il triptofano aiuta a combattere l'insonnia.

Radicchio al forno

Ingredienti

4 cespi di radicchio rosso tardivo

1 pizzico di sale

1 spicchio di aglio

olio extra vergine di oliva qb

pepe qb - 150 ml di brodo vegetale, qualche

noce (facoltativa)

Preparazione

Lavare accuratamente il radicchio quindi dividere ogni cespo in due parti tagliandolo per il lungo e

posizionarlo all'interno di una teglia da forno, unta di olio. Adesso cospargerlo con dell'aglio tritato,

del sale ed a piacere, delle noci tritate grossolanamente, quindi irrorare con un filo di olio. Bagnare

con il brodo vegetale e trasferire la teglia in forno caldo. Cuocere per una ventina di minuti a 200°

C. www.gustoblog.it

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Zafferano di Cori

Lo zafferano (crocus sativus) è coltivato, nel contesto dell'Agro Pontino, in località

Tirinzanola (Cori – LT) a 690 metri sul livello del mare in un terreno che da oltre 90

anni è utilizzato solamente per il pascolo di bovini ed equini. I cormi di primo im-

pianto provengono dalla Cooperativa Altopiano di Navelli.

In questo territorio, che possiamo definire incontaminato, viene coltivato lo Zaffe-

rano di Cori in modo completamente naturale e manuale escludendo qualunque

uso di prodotti chimici nelle fasi di coltivazione, essiccazione e conservazione.

Il nostro zafferano è essiccato a 45°C lo stesso giorno della raccolta affinchè

rimangano intatte tutte le sue proprietà. Non è contaminato da resine e/o affumica-

ture; ideale per l'alta gastronomia.

Per garantire la loro purezza e per conservare tutte le proprietà, gli stimmi di zaffe-

rano vengono confezionati interi in vasetti di vetro sigillato.

Barchette di patate allo Zafferano

Ingredienti

(per 4 persone) 50 gr. di parmigiano reggiano 50 gr. di pane grattuggiato 4 patate medie, 1 cipolla piccola

2 zucchine 10-12 stimmi di zafferano olio di oliva, prezzemolo, timo 25 gr. di burro. sale e pepe q.b.

PROCEDIMENTO

Pelate le patate, tagliatele per lungo e scavatele a barchette, conservando la polpa. Scottate-

le in acqua salata per 5 minuti, scolatele e asciugatele. Polverizzate gli stimmi di zafferano e

scioglieteli in poca acqua calda, spennellatevi le barchette, conservando il resto. Imburrate

una pirofila da forno e adagiate le barchette, aggiungendo ad ognuna un fioccho di burro e

infornate a 180° per 20 minuti. Nel frattenpo riducete a rondelle le zucchine, versatele in una

casseruola con la polpa delle patate, l'olio, la cipolla tritata, il prezzemolo, il timo, il parmigia-

no, aggiustate di sale e pepe e continuate la cottura per 10 minuti; qualche minuto prima del

termine di cottura aggiungete lo zafferano rimasto. Sfornate le barchette e riempitele con il

composto ottenuto. Spolverate con il pane grattuggiato e il parmigiano e rimettete nel forno

per altri 15 minuti. Lasciate raffreddare e servite. www.zafferanodicori.it

Monodose da 0,100 g di zafferano in stimmi

Bottiglietta vetro da 0,300 g di zafferano

Confezione vetro da 0,500 g di zafferano

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Tuteliamo le persone che vivono nelle zone agricole da Pesticidi e Diserbanti

Firma qui: www.secure.avaaz.org/it/petition/petition_55b5ef34c8650

E’ ormai chiaro e scientificamente provato che l’esposizione ad alcuni pesticidi è associata a diverse forme di tumore, malat-

tie neuro-generative e malattie neonatali. Numerosi dati suggeriscono inoltre che alcune di queste sostanze potrebbero dan-

neggiare il sistema ormonale, il sistema immunitario e quello nervoso. Il principale mezzo di esposizione è l’alimentazione

ma gli agricoltori, le loro famiglie e le persone che vivono in aree rurali dove si pratica l’agricoltura intensiva, sono i più colpiti

dall’uso di pesticidi. Attualmente dalle normative vigenti, sono esplicitamente vietati solo i trattamenti in prossimità dei pozzi,

mentre vi è un vuoto normativo per quanto riguarda i trattamenti in prossimità di abitazioni e giardini, eccetto sporadici rego-

lamenti comunali che ovviamente valgono solo sul territorio del Comune che li ha emanati. E’ necessario che si introduca

invece urgentemente una specifica normativa in caso di utilizzo di prodotti fitosanitari al fine di tutelare la salute di tutti e

principalmente:

rispetto di distanze di sicurezza non inferiori a m 50 dalle abitazioni e dai campi coltivati a produzione biologica;

obbligo di avvisare i confinanti almeno 72 ore prima di ogni trattamento (per evitare che i prodotti fitosanitari possano

depositarsi sugli abiti stesi, intossicare chi mangia in giardino o addirittura i bambini che giocano all’aperto) ed esposi-

zione di cartelli che avvisino del pericolo in seguito ai trattamenti.

regolamentazione per le strade di accesso ai fondi interclusi di almeno 5 metri di sicurezza (anche per quanto riguarda

la costruzione di serre agricole) per ogni lato di strada interpoderale, ove tale strada fosse l’unica possibilità per accede-

re al fondo.

introduzione di sanzioni severe per fare in modo che queste leggi vengano rispettate (ad esempio il ritiro del patentino e

una pesante multa).

Come si evince anche dall’ultimo rapporto di Greenpeace, “Tossico come un pesticida”, i danni arrecati e arrecabili alla po-

polazione a causa di queste pericolose sostanze chimiche, sono gravissimi. Basterebbe comunque anche solo considerare

il noto Principio di precauzione, vigente nell’ordinamento in forza dell’articolo 174 del Trattato UE, secondo il quale, al fine di

garantire la protezione di beni fondamentali, come la salute o l’ambiente, è necessaria l’adozione o l’imposizione di determi-

nate misure di cautela anche in situazioni di incertezza scientifica, nelle quali è ipotizzabile soltanto una situazione di rischio,

e non è invece dimostrata, allo stato delle attuali conoscenze scientifiche, la sicura o anche solo probabile evoluzione del

rischio in pericolo.

La salute è un nostro diritto, sancito dalla Costituzione italiana…difendiamolo!