Notiziario del 23 Novembre 2012

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1 Stampato e diffuso In proprio NOTIZIARIO N. 26 21 novembre 2012 Ugl Polizia di Stato L’8 novembre si è svolto il terzo incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed una delegazione del Dipartimento della P.S. presieduta dal Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della P.S. pref. Tomao, dal direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali dott. De Rosa, il direttore del Servizio Personale Tecnico Scientifico e Professionale dr. Ianniccari e altri. L’Amministrazione ha presentato alle organiz- zazioni sindacali la nuova bozza di legge delega contenente i principi ed i criteri generali per un’ipotesi di riordino dei ruoli della Polizia di Stato. Una bozza che, lo abbiamo detto fin da subito ai rappresentanti dell’Amministrazione, pre- senta numerosissimi punti deboli e tantissimi lati oscuri. Una bozza che non appare ispirata alla necessità di ridisegnare una polizia nuova, più moderna e meglio funzionale, facendo tesoro delle tante cose che oggi non funziona- no. Una bozza, il cui testo attuale non coglie l’occasione per rilanciare una nuova cultura della sicurezza, riconoscendo finalmente le ele- vate e quasi uniche responsabilità che abbiamo rispetto all’intero panorama del mondo del la- voro. Nella nuova peggiorativa bozza di legge delega sono elencate quelle che dovranno esse- re le linee guida del riordino delle carriere. Ebbene - pur non condividendo affatto la filo- sofia di tale proposta che ci pare del tutto si- mulata e tesa solamente a “riordinare” il ruolo dei direttivi e dirigenti a scapito di tutto il re- stante personale - tra queste linee guida: al punto 3, si prevede la “riduzione delle procedure concorsuali e di progressione di carriera” ! Abbiamo subito chiesto spiegazioni NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE SINDACALE A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE SPECIALE RIORDINO DELLE CARRIERE L’AMMINISTRAZIONE SCOPRE LE CARTE : UN RIORDINO PER POCHI, MOLTO POCHI! IL RIORDINO DEL GAMBERO IL RIORDINO DEL GAMBERO

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Stampato e diffuso In proprio

NOTIZIARIO N. 26 21 novembre 2012

Ugl Polizia di Stato

Stampato e diffuso In proprio

NOTIZIARIO N. 26 21 novembre 2012

Ugl Polizia di Stato

L’8 novembre si è svolto il terzo incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed una delegazione del Dipartimento della P.S. presieduta dal Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della P.S. pref. Tomao, dal direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali dott. De Rosa, il direttore del Servizio Personale Tecnico Scientifico e Professionale dr. Ianniccari e altri. L’Amministrazione ha presentato alle organiz-zazioni sindacali la nuova bozza di legge delega contenente i principi ed i criteri generali per un’ipotesi di riordino dei ruoli della Polizia di Stato. Una bozza che, lo abbiamo detto fin da subito ai rappresentanti dell’Amministrazione, pre-senta numerosissimi punti deboli e tantissimi lati oscuri. Una bozza che non appare ispirata alla necessità di ridisegnare una polizia nuova, più moderna e meglio funzionale, facendo

tesoro delle tante cose che oggi non funziona-no. Una bozza, il cui testo attuale non coglie l’occasione per rilanciare una nuova cultura della sicurezza, riconoscendo finalmente le ele-vate e quasi uniche responsabilità che abbiamo rispetto all’intero panorama del mondo del la-voro. Nella nuova peggiorativa bozza di legge delega sono elencate quelle che dovranno esse-re le linee guida del riordino delle carriere. Ebbene - pur non condividendo affatto la filo-sofia di tale proposta che ci pare del tutto si-mulata e tesa solamente a “riordinare” il ruolo dei direttivi e dirigenti a scapito di tutto il re-stante personale - tra queste linee guida: al punto 3, si prevede la “riduzione delle procedure concorsuali e di progressione di carriera” ! Abbiamo subito chiesto spiegazioni

Nome società NOTIZIARIO D’INFORMAZIONE SINDACALE A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

SPECIALE RIORDINO DELLE CARRIERE L’AMMINISTRAZIONE SCOPRE LE CARTE : UN RIORDINO PER POCHI, MOLTO POCHI!

IL RIORDINO DEL GAMBEROIL RIORDINO DEL GAMBERO

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ma nessuno ci ha saputo fornire risposte con-vincenti. L’Amministrazione, quindi, di-chiara apertamente che vuole ridurre la “progressione di carriera” del personale; Al punto 1 si continua ad insistere con le mo-dalità di accesso ai nuovi ruoli con “ruolo chiuso”. Questo principio ispira in negativo tutto il progetto di riordino. Per intenderci, “ruolo chiuso” vuol dire che pochi, molto pochi passeranno alla qualifica superiore mentre gli altri, i tanti altri, la stragrande maggioranza che sono gli altri, staranno al palo per anni…per l’intera carriera, con buona pace del ruolo unico. Al punto 8 si prevede bizzarramente l’eventuale (!) promozione alla qualifica supe-riore il giorno successivo alla cessazione del servizio. Ma a che cosa serve averla il giorno successivo? Il giorno successivo ha un senso per i militari che hanno l’istituto dell’ausiliaria, ma non per i poliziotti. Perché invece non prevederla per il giorno prece-dente? Almeno avrebbe l’effetto di una pacca sulle spalle dopo aver dedicato una vita professionale allo Stato. Per quanto riguarda la necessaria unificazione del ruolo degli agenti ed assistenti con quello dei sovrintendenti emergono numero-se criticità che vanno assolutamente sanate. Si continua ad insistere con la previsione di scru-tini per merito comparativo A RUOLO CHIUSO. Siccome oggi gli assistenti capo so-no circa 44 mila e si sa che solo pochi di essi avranno l’opportunità di progressione in car-riera, ci domandiamo: e gli altri? Per non par-lare della fase transitoria. Qui emergono nume-rose criticità. Innanzitutto si parla di “procedure semplificate” riservate agli assi-stenti capo nelle qualifiche che prevedono l’attribuzione di ufficiale di polizia giudiziaria con copertura “dei posti disponibili”. Quanti sono??? Non si sa. Si prevede l’istituzione di un ruolo a esaurimento con organico non superiore a 10.000 unità. Anche

in questo caso il dubbio si ripete: e gli altri??? Non solo. I diecimila “fortunati o sfigati” en-treranno in questo ruolo “senza oneri ag-giuntivi”; e per fare cosa? Per andare a fare, dopo tanti anni di servizio, il turno in quinta H24 a prendere le denunce… dovranno svol-gere le delicate incombenze di ufficiale di P.G., ritornare a fare i turni h24 e, per di più, senza nemmeno alcun guadagno. Inol-tre si prevede per loro “un’unica qualifica” e quindi moriranno vicesovrintendenti. Ricapito-lando: i più “fortunati o i più sfigati” tra gli at-tuali assistenti capo dovranno superare un con-corso per diventare vicesovrintendenti addetti alla stesura degli atti di p.g., torneranno a svol-gere i turni in quinta magari già svolti da una vita, non avranno nessuna progressione e quindi resteranno “immobili” in quella qualifi-ca per altri 20 anni, e soprattutto faranno tutto ciò gratis, senza oneri aggiuntivi (ci ricorda molto la figura degli ex assistenti capo ufficiali di p.g. …alla faccia dell’innovazione e moder-nità). Quelli meno fortunati resteranno nel lim-bo. Per quanto riguarda il ruolo degli ispetto-ri non si capisce quante saranno le qualifiche del nuovo ruolo. Si dice semplicemente che saranno non inferiori a quattro; quindi teo-ricamente potrebbero essere anche sette o dieci. Non si sa. Altra lacuna: si prevede una riserva di posti non inferiore al 20% per la qualifica apicale. Solo il 20%. Ciò significa che si da per scontato che ci saranno nu-merosi scavalcamenti. Anche qui si prevede la previsione di almeno due procedure di scru-tinio per merito comparativo a ruolo chiuso. Ciò comporterà una stagnazione nella qualifica iniziale con compressione delle aspettative di carriera del personale. Peggio ancora per la fase transitoria!!! Si prevedono, infatti, proce-dure semplificate per gli attuali sovrintendenti per la copertura solo “DEI POSTI DISPO-NIBILI” nel ruolo degli ispettori (Sic!). E quanti saranno? Non si sa. Inoltre, ciò si-gnifica che la stragrande maggioranza de-gli attuali sovrintendenti, dopo aver vinto un

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e perso la sede per molti anni prima di ri-entrare, resteranno nel ruolo unico con a-genti e assistenti venendo di fatto retroces-si nel nuovo ruolo di base a meri “assistenti capo u.p.g.”. Anche per quanto riguarda il nuovo ruolo di-rettivo speciale emergono delle cose da cam-biare. Si prevede una riserva dei posti per la qualifica apicale del 20%. E’ chiaramente una soglia troppo bassa che è il presuppo-sto per degli scavalcamenti; ciò significa che tantissimi colleghi che già furono penalizzati con il riordino del 1995 subiranno una nuova ingiustizia. Anche per questo ruolo, inoltre, si ripete l’errore dell’attuazione di almeno due procedure di scrutinio per merito compa-rativo a ruolo chiuso che determinerebbe, ovviamente, un blocco totale nelle progressio-ni del ruolo. Per quanto riguarda il futuro ruolo unico diri-genziale si prevede che le qualifiche saranno in numero non inferiore a quattro. Quindi significa, anche in questo caso, che non si sa quante saranno le nuove qualifiche (5, 6, 7 o 8). C’è un altro punto della bozza che lascia molti dubbi e sul quale nel corso della riunione non si è fatta chiarezza: si prevede la contrattualiz-zazione della dirigenza attraverso l’istituzione di una autonoma area di contrattazione. Non si sa quali saranno i criteri che regoleran-no quest’attività e quali saranno i protagonisti di queste trattative. Il dubbio tuttavia che così facendo ci saranno due trattative contrattuali: una per il personale e l’altra per i dirigenti. Anche per il ruolo tecnico la bozza dell’Amministrazione presenta degli aspetti i-naccettabili. In particolare va assolutamente cassata la possibilità di una soppressione, an-che se eventuale, dei profili del personale ap-partenente al nuovo ruolo tecnico che rappre-senterebbe un grosso passo indietro. C iò che serve per i ruoli tecnici, invece, è un pia-no di valorizzazione, riqualificazione e, per al-

cuni settori come quello sanitario, adeguamen-to alla normativa nazionale di settore. Sono dunque così tanti i punti che, secondo l’Ugl Polizia, devono essere modificati in que-sta bozza di legge delega che essa diventa diffi-cilmente emendabile. C’è invece bisogno di una diversa e più radicale formulazione della legge-delega in discussione che abbia il coraggio di ridisegnare una visione completamente nuova e più funzionale dei ruoli del personale della Polizia di Stato; te-nendo, però, anche fermamente presente sia tutti i disallineamenti oggi esistenti con il restante personale delle altre Forze di po-lizia, sia tutte le riqualificazioni che in questi anni hanno visto coinvolto il perso-nale civile dell’interno e il personale della carriera prefettizia. L’Ugl Polizia proseguirà in tutte le sedi la pro-pria battaglia affinchè il riordino non sia un’occasione persa ma diventi il punto di par-tenza per un nuovo modello di polizia.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Sul nostro sito potete trovare la nostra proposta e le n o s t r e o s s e r v a z i o n i e l a p r o p o s t a dell’Amministrazione .

Nella foto il segretario generale Ugl Polizia di Stato Valter Mazzetti.

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Ruolo Tecnico

Proposta dell’Amministrazione Determinazione UGL Polizia

1) Soppressione dei settori e dei profili per il nuovo ruolo degli operatori e collaboratori e revisori, con eventuale ride-terminazione degli organici

Tale affermazione evoca i contenuti della tristemente famosa cd. bozza Izzo che, lungi dal definire un riassetto ordinamentale del ruolo tecnico, andava sostanzialmente ad equiparare gli operatori e collaboratori agli agenti al fine di poterli usare come autisti e nei corpi di guardia senza considerare la professionalità ed i sape-ri specifici degli appartenenti a tale ruolo. Ancora una volta assistiamo alla redazione di una bozza da parte di chi non ha assolutamente contezza dei contenuti del ruolo tecnico.

La cd. bozza Izzo è stata fortemente osteggiata da questa Orga-nizzazione Sindacale anche nell’ambito del cartello sindacale e oggi esortiamo i tecnici non iscritti UGL Polizia a monito-rare l’operato delle sigle sindacali cui appartengono al fine di prendere atto delle blande posizioni che sono state assunte soprattutto rispetto a quella netta e decisa assunta dalla scrivente segreteria.

2) Rideterminazione dei profili del ruolo dei periti, con eventuale revisione degli organici.

Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico! Ecco quindi la diabolica Amministrazione che continua, come nella cd. bozza Izzo, che la professionalità esiste solo nel ruolo dei periti che quindi è l’unico ruolo che merita di una adeguata rideterminazio-ne dei profili!

Questa Segreteria Nazionale ritiene che i profili professionali debbano essere rideterminati per tutti i ruoli considerando che, al momento, ci si richiama al D.M. 18.7.1985. Al riguardo, si richia-ma il documento redatto dal Comitato Nazionale Tecnici relati-vamente al riassetto ordinamentale del ruolo tecnico (consultabile sul sito www.uglpoliziadistato.it).

2) Rideterminazione dei profili del ruolo dei periti, con eventuale revisione degli organici.

Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico! Ecco quindi la diabolica Amministrazione che continua, come nella cd. bozza Izzo, che la professionalità esiste solo nel ruolo dei periti che quindi è l’unico ruolo che merita di una adeguata rideterminazio-ne dei profili!

Questa Segreteria Nazionale ritiene che i profili professionali debbano essere rideterminati per tutti i ruoli considerando che, al momento, ci si richiama al D.M. 18.7.1985. Al riguardo, si richia-ma il documento redatto dal Comitato Nazionale Tecnici relati-vamente al riassetto ordinamentale del ruolo tecnico (consultabile sul sito www.uglpoliziadistato.it).

3) Rideterminazione dei profili del ruolo dei direttori tecnici e del nuovo ruolo tecnico dirigenziale, con eventuale revi-sione degli organici.

Come dimenticare il fatto che in passato l’Amministrazione ha paventato l’intento anche per gli “scomodi” dirigenti tecnici di demansionarli a meri consulenti affidando invece le decisioni ai dirigenti del cd. ruolo ordinario? È proprio così; i direttori tecnici sono “scomodi” perché, alla luce delle loro specifiche conoscen-ze di settore, possono fornire orientamenti che impediscono di adottare decisioni lontane da quelle vantaggiose solo alle persone e non all’Amministrazione! Il Comitato Nazionale Tecnici da sempre sostiene che i direttori tecnici devono essere posti alla reggenza di tutti quegli Uffici che si occupano di questioni squisi-tamente tecniche e non devono essere, invece, qualificati come dei meri consulenti e scavalcati dai pari qualifica del ruolo ordi-nario.

4)Previsione di criteri analoghi a quelli previsti per il personale che espleta funzioni di polizia per la valorizzazione degli apparte-nenti già in possesso di laurea triennale.

Siffatta affermazione assume, a nostro avviso una certa impor-tanza, ma crediamo fortemente che una così stringata qualifica-zione impedisca di trarne i veri contenuti quindi, temendo astute e oscure manovre dell’Amministrazione, riteniamo sia opportu-no avere maggiori indicazioni.

Corre l’obbligo di affermare al riguardo che se in ambito sanita-

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