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  • 8/18/2019 giornalino Pubblicazione510fapr16

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    La festa di Sant’Efisio èla processione religiosapiù importante di Ca-gliari.

    Si svolge ogni anno ilprimo Maggio, ininter-rottamente dal 1657, edoltre ad essere tra le piùantiche è anche la piùlunga processione reli-giosa italiana con circa65 km percorsi a piedi inquattro giorni arrivan-do alla chiesa di Nora.

    Si narra che nel 1656 iCagliaritani pregaronoSant’Efisio affinchèsconfiggesse la terribile

    ondata di peste, propaga-tasi nell’isola dal 1652.Propriol’Amministrazione Co-munale nel 1656 fece unvoto al Santo : che se fos-se riuscito a sconfiggerela peste , ogni anno si sa-rebbero svolti una pro-

    cessione e dei festeggia-menti in suo onore. ASettembre le abbondantipiogge fecero scomparirela peste e dall’anno suc-cessivo fino ad ora, ilprimo Maggio, si rispettail voto. La processione èaperta dalle traccas, carriaddobbati a festa e trai-nati dai buoi.

    Gentilissimi lettori,

    Le prossime settimanesaranno molto significa-tive per la storia dellanostra isola e non so-lo,ricorrono infatti treimportanti celebrazionistoriche : a livello nazio-nale ,il 25 Aprile ,la Fe-sta della Liberazione,

    mentre a livello isolano il28 Aprile e il 1° Maggiocelebreremo Sa die de saSardigna e la festa diSant’Efisio.

    Sono presenti in questonumero gli articoli rela-tivi ,perciò vorrei ricor-dare una figura partico-lare : l’Alter Nos.

    L’Alter Nos è il rappre-sentante della municipa-lità che viene scelto ognianno , per la 360° festadel 2016 è stato nomina-to l’assessore alle Politi-che sociali Luigi Miner-ba.E’ già stato convocatodall’Arciconfraternitadel Gonfalone e dal sartoche gli confezioneràl’abito su misura.Tra le

    sue responsabilità anchestare in sella al cavallocol quale sfilerà.Fa partedel Gruppo di Giorgino ,una delle tappe dellaprocessione in viaggioda Cagliari verso Nora.La festa di Sant’Efisio èmolto attesa e seguita ,come sempre ripagherà ipartecipanti con tanteemozioni.

    (M.Migali)

    28 Aprile:Sa die de sa Sardigna. La sommossa dei vespri sardi avvenuta il 28 Aprile 1794costrinse alla fuga da Cagliari il vicerè Vincenzo Babbianoe i funzionari sabaudi, in seguito al rifiuto di soddisfare lerichieste dell’allora Regno di Sardegna ,per riservare aisardi le cariche pubbliche , un consiglio di stato a Cagliarivicino alla sede del vicerè e l’istituzione a Torino di un

    ministero per gli affari dell’isola. Rientrata la rivolta alcu-ne richieste furono accolte nel 1796. Restano aperti gli uf-fici pubblici dell’isola mentre chiudono le scuole.(Mattia)

    La festa di Sant’Efisio

    1° Maggio! Alter Nos ,rappresentante della municipalità della 360°

    G a ia n e w s

    Girasole 10 Aprile 2016Numero 6

    Segnalia-mo...

    A pag. 4 conti-nua la serie diarticoli sullaStoria della Sar-

    degna, si parladi bronzetti estatue.

    Seguono poi i gruppi fol-kloristici , provenienti datutta

    l’isola , i cavalieri , sfilanopoi i membri della guar-dania el’Arciconfraternita.L’arrivo del Santo è precedutodal suono delle launed-das .

    Quando il cocchio transi-ta in via Roma viene salu-tato dalle sirene delle naviattraccate al porto e cam-mina su un tappeto dipetali di rose( s’arramatura).(Samuele)

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    L’economia sarda è basatasulla pastorizia, infatti laSardegna è la regione cheproduce più latte e carne diovini e caprini, dai quali siricava anche l’ottimo formag-gio pecorino.

    L’agricoltura si è specializza-ta in prodotti ortofrutticoli ,

    viti e ulivi. Tra le colturecaratteristica è quella dellequerce da sughero.

    L’industria conta pochi im-pianti chimici e petrolchimici,aziende alimentari , cementi-fici e cartiere.

    La Sardegna è ricca di risorseminerarie , ma l’attività e-strattiva è in declino perché ètroppo costosa. L’artigianatoè fiorente con la produzione

    di tappeti ,cesti e gioielli inoro.

    Grazie alle bellissime località

    balneari e ai siti archeologicidell’interno, il turismo è increscente sviluppo.

    Negli ultimi anni c’è stato undiscreto sviluppo del terzia-rio : Cagliari ,per esempio ,èsede di importanti società in-formatiche.

    Molto resta da fare perl’occupazione dei giovani ,masi lavora per incrementarla.

    La nostra scuola raccoglie i tappi diplastica e siete invitati a collabora-re, perché col ricavato si andranno arealizzare pozzi d’acqua in Tanzania.Molti paesi partecipano alla raccoltae Girasole non poteva mancare:rac-

    coglieteli e depositateli nei sacchipredisposti all’ingresso dellascuola Primaria!!!Grazie!!!

    “L’ economia sarda”di Antonio

    “Tappi in plastica perla Tanzania ”di Melissa

    così quest’anno lo riproponiamo.Oltre al pony , ci saranno ..altrianimali ,ma ,per non rovinare lasorpresa,vi invitiamo a scoprirli il

    17 aprile a Girasole.

    Come avrete capito dai miei arti-coli precedenti io adoro gli anima-li , ho avuto un camaleonte e oraho un cagnolino ,più piccolo diquello di mia nonna,con entrambimi diverto tanto...

    In occasione della Primavera inOgliastra, di cui Girasole rappre-senta la prima tappa , la mia fami-glia organizza la Fattoria deglianimali .

    Già lo scorso anno il pony di miozio ha attirato l’attenzione deibambini che volevano cavalcarlo,

    “La fattoria degli animali ”di Daniele

    Pagina 2 Gaia news

    “ il pony di mio zio ha attiratol’attenzione dei bambini ”

    La festa della Liberazione. L’ anniversario della liberazione d’Italia è una festa nazionale della Re-pubblica che ricorre il 25 Aprile.La festa è il simbolo della vittoriosa Resi-stenza militare e politica ,attuate dalle forze partigiane durante la Secon-da guerra mondiale., a partire dall’ otto settembre 1943, contro il governofascista e l’occupazione nazista. La liberazione mise così fine a venti an-ni di dittatura e cinque anni di guerra. Simbolicamente il 25 aprile rappre-senta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di ungoverno dei suoi rappresentanti che porterà al Referendum del 2 Giugno1946 e alla scelta della Repubblica. Mussolini sarebbe stato fucilato tregiorni dopo.(Francesca – Sofia)

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    Il cinema è una sala con unoschermo in cui viene proiettatoun film. Il 28 dicembre del 1895i fratelli Lumière invitarono ungruppo di persone in un caffèparigino : dopo un pò videro untreno venirgli incontro e scap-parono via, ma questa data se-gna la nascita del cinema.

    Le prime riprese erano in realtàdei brevi documentari muti e inbianco e nero. La musica era

    data dal vivo da un pianista e leconversazioni erano riportatecome didascalie.

    Nel 1927 invece si ebbe unagrossa rivoluzione: arrivaronola colonna sonora e la voce e piùavanti anche il colore.

    Oggi ,con l’aiuto del computer,sono possibili fantastici effettispeciali e come contenuti si può

    spaziare tra tanti generi: comi-co, poliziesco, storico, animazio-

    ne, horror o avventura,…

    Per ottenere un buon film occor-re il lavoro di tanti operatoricon compiti diversi: sceneggia-tori, costumisti,scenografi, atto-ri e registi,..Ogni fase richiederipetute prove : prima di arriva-re in sala bisogna girare le sce-ne, montarle e accompagnarlecon la giusta colonna sonora.L’effetto finale però ricompensadalle fatiche.

    Fogu, Villagrande,... per trovarespiegazioni nel dna dei familia-ri.Pierino Vargiu ha voluto racco-gliere in un libro le foto dei nostricentenari per farli conoscere me-glio e probabilmente il 30 aprile delcorrente anno presenterà a Ester-zili il suo lavoro. Il paese non è

    Da tempo la Sardegna è oggettodi studio per quanto riguarda lastraordinaria longevità degli abi-tanti, infatti si contano numerosicentenari che vengono intervistatinel tentativo di scoprire i segretidella lunga vita. Intere famiglievengono analizzate a Perdas de

    stato scelto a caso, infatti negli ulti-mi tempi sui giornali si parla spessodell’ultracentenario Adolfo Pud-du ,che vi abita,che tutti i giorni sireca al pascolo con le sue pecorel-le e gioiosamente lascia intuire chela sua attività lo aiuti a vivere me-glio. Bravo zio Adolfino!(M.Milena)

    “ Breve storia del cinema.”di Davide

    “Centenari in Sardegna ”un libro di Pierino Vargiu

    eroi e intercessioni degli dei. Co-sì , narra la leggenda, Enea diTroia arrivato in Lazio fondò Al-

    balonga e dal suo discendente A-scanio nacquero Amulio e Numi-tore. Amulio però voleva essere ilre ,quindi eliminò il fratello e fecediventare vestale sua figlia ReaSilvia per impedire la nascita dieredi. Il dio Marte invece ebbe dalei due gemelli ,Romolo e Re-mo ,che furono abbandonati su

    una cesta nelle acque del Teve-re.Una lupa li allattò e poi il pa-store Faustolo li crebbe insiemealla moglie. Divenuti adulti vendi-carono il padre e fondarono la cit-tà ,ma Remo ne oltrepassò il con-fine tracciato da Romolo che do-vette ucciderlo. Romolo divenneil primo dei sette re di Roma : erail 21 aprile del 753 a.C..Quandomorì i Romani lo venerarono tragli dei col nome di Quirino .

    Roma nacque sul colle Palatinonel VIII sec. A.C. ,in effetti era un

    piccolo villaggio di capanne di pastori , ma trovandosi traL’Etruria e la Magna Grecia sitrovò presto coinvolta nei grandicommerci di allora. Quando di-venne grande e potente una cosìumile origine sembrava inoppor-tuna ,perciò si diffusero tante leg-gende riguardo alla sua storia cheveniva presentata come opera di

    “ La fondazione di Roma ”di Sofia “ Romolo divenne il primo dei sette re di Roma : era il 21 aprile del 753 a.C..”.

    Numero 6 Pagina 3

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    Scuola Primariatel. 0782 669232

    scavi ne sono stati ritrovati u-na decina circa, raffigurantiarcieri, cacciatori offerenti edanimali , colomba e toro. Ecco-li in uno scatto di Serge Loi.

    Oltre ai meravigliosi bronzetti

    i Sardi nuragici crearono an-che statue in pietra , I “Gigantidi Monte Prama”,nome deriva

    I bronzetti nuragici sonochiamati così perché son fattidi bronzo. Poiché sono statiritrovati in luoghi di culto,

    gli studiosi hanno pensatoche avessero una funzione re-ligiosa e che venissero offerti

    alle divinità nei templi, inquanto oggetti preziosi.

    I bronzetti raffiguravano sar-di nuragici come soldati , ar-cieri, lottatori , donne e capotribù, ma anche animali , og-

    getti , navi o modellini di nu-raghi. A Urzulei venne ritro-vato “la madre dell’ ucci-

    so” ,mentre sul Monte Arcosu(Uta) è stato ritrovato “I lotta-tori”. A Esterzili nei recenti

    Girasole - C. BattistiVia IV Novembre

    08040 Girasole OGIstituto Comprensivo 2 di Tortolì

    Seguici sul nostro blog“Piccola scuola gaia” http://piccolascuolagaia.blogspot.it/

    “Storia della Sardegna 4 -

    I bronzetti e le statue in pietra” di Elena

    G a ia N e w s

    GRAZIE ANCHE A :

    Snack Bar FACANAPA di Andrea C.Bar Pizzeria PYPER di Efisia C.

    FREDERIC ToddeMIRKO Pisu

    PATRIZIA MuggianuGIOVANNI Migali

    ARMERIA LADU TortolìMONICA Angioi

    GIULIANA Burrai-PalmasDINA Deiana

    to dal luogo di ritrovamentonei pressi di Oristano e dalladimensione di circa due me-tri.

    Come i bronzetti ,raffigurano guerrieri, arcieri, pugili, che gli studiosi ritengono faces-

    sero la guardia alle tombedegli antenati. Queste impo-nenti opere furono scolpitenel periodo più tardo a dimo-strazione della raffinatezza edella ricchezza raggiunta dainuragici. Particolari sono iloro occhi di forma circolarein volti affascinanti. Nello

    stesso stile vennero riprodottianche modelli di nuraghi.

    http://www.tuttitalia.it/sardegna/46-girasole/21-scuole/http://www.tuttitalia.it/sardegna/46-girasole/21-scuole/http://www.tuttitalia.it/sardegna/46-girasole/21-scuole/