Giornalino scolastico

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1 Istituto Comprensivo “Fratelli Trillini” Osimo – Anno 9° - n°1- Dicembre 2010 - Distribuzione interna Responsabili: Catena Lorena - Sorbellini Anna Rita Classe 4^ A sc. primaria “Marta Russo” Nel mondo di oggi i libri restano una grandissima ricchezza, anche se ci sono internet, la televisione e i giornali. Per noi bambini il libro è un mezzo importante per avere sempre nuove conoscenze che ti permettono di acquisire sicurezza in te stesso e ti fanno affrontare meglio le difficoltà. La lettura fa aumentare la capacità di ragionamento perché hai più parole per esprimere i tuoi pensieri: “poche parole, pochi pensieri, tante parole, tanti pensieri”. In questo modo il cervello diventa più agile, più veloce, più attivo, più attento nel cogliere la ricchezza del mondo. Grazie al libro puoi sviluppare la tua fantasia perché puoi immaginare personaggi, ambienti, situazioni come meglio preferisci, invece la televisione ti “obbliga” ad accettare il prodotto che trasmette. Tramite la lettura puoi rilassarti e superare lo stress della vita quotidiana, ti puoi divertire, puoi rispondere alle tue curiosità. Sicuramente una mente allenata è pronta a fare nuove scoperte, a far nascere “tante buone idee” che potranno migliorare il mondo intorno a noi. La pagina che stai leggendo ti abitua alla “pazienza”: ti dà la possibilità di fermarti, di tornare indietro, di rileggere; si adegua ai tuoi ritmi personali. Possiamo ben dire che il libro ha vero rispetto per il lettore. Per noi un no ai libri non esiste perché altrimenti saremmo troppo poveri. Per comprendere meglio il vantaggio della lettura, infatti, siamo andati con le insegnanti a visitare la biblioteca comunale “Francesco Cini” di Osimo. Qui abbiamo scoperto che il libro ha origini molto remote, si usava già al tempo delle prime civiltà. Siamo rimasti a bocca aperta ad osservare tutte quelle pareti tappezzate di volumi antichi e moderni: ci hanno permesso di riflettere che solo grazie ai libri è stato possibile tramandare e quindi arricchire la cultura, la conoscenza, il progresso degli uomini. Valorizziamo quindi e diffondiamo l’amore per la lettura, perché solo così potremo migliorare ed essere ricchi di pensieri, di iniziative, di idee e di sentimenti.

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Giornalino scolastico 2010

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Istituto Comprensivo “Fratelli Trillini” Osimo – Anno 9° - n°1- Dicembre 2010 - Distribuzione interna

Responsabili: Catena Lorena - Sorbellini Anna Rita

Classe 4^ A sc. primaria “Marta Russo”

Nel mondo di oggi i libri restano una

grandissima ricchezza, anche se ci sono

internet, la televisione e i giornali.

Per noi bambini il libro è un mezzo

importante per avere sempre nuove

conoscenze che ti permettono di acquisire

sicurezza in te stesso e ti fanno affrontare

meglio le difficoltà.

La lettura fa aumentare la capacità di

ragionamento perché hai più parole per

esprimere i tuoi pensieri: “poche parole,

pochi pensieri, tante parole, tanti

pensieri”.

In questo modo il cervello diventa più

agile, più veloce, più attivo, più attento

nel cogliere la ricchezza del mondo.

Grazie al libro puoi sviluppare la tua

fantasia perché puoi immaginare

personaggi, ambienti, situazioni come

meglio preferisci, invece la televisione ti

“obbliga” ad accettare il prodotto che

trasmette.

Tramite la lettura puoi rilassarti e

superare lo stress della vita quotidiana, ti

puoi divertire, puoi rispondere alle tue

curiosità.

Sicuramente una mente allenata è pronta a

fare nuove scoperte, a far nascere “tante

buone idee” che potranno migliorare il

mondo intorno a noi.

La pagina che stai leggendo ti abitua alla

“pazienza”: ti dà la possibilità di fermarti,

di tornare indietro, di rileggere; si adegua

ai tuoi ritmi personali.

Possiamo ben dire che il libro ha vero

rispetto per il lettore.

Per noi un no ai libri non esiste perché

altrimenti saremmo troppo poveri.

Per comprendere meglio il vantaggio

della lettura, infatti, siamo andati con le

insegnanti a visitare la biblioteca

comunale “Francesco Cini” di Osimo.

Qui abbiamo scoperto che il libro ha

origini molto remote, si usava già al

tempo delle prime civiltà.

Siamo rimasti a bocca aperta ad osservare

tutte quelle pareti tappezzate di volumi

antichi e moderni: ci hanno permesso di

riflettere che solo grazie ai libri è stato

possibile tramandare e quindi arricchire la

cultura, la conoscenza, il progresso degli

uomini.

Valorizziamo quindi e diffondiamo

l’amore per la lettura, perché solo così

potremo migliorare ed essere ricchi di

pensieri, di iniziative, di idee e di

sentimenti.

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R. Badioli, classe 3^ D,

sc. se. di I grado Borgo

Alla nostra età pochi amano leggere i giornali,

perché spesso il linguaggio è di difficile

comprensione e perché gli argomenti sono

complicati per noi. Ci sono però degli articoli che attirano di più la nostra attenzione: sono quelli di cronaca,

di sport, delle novità tecnologiche che possono facilitare sempre di più i contatti tra noi, ecc Per abituarci a superare questa diffidenza nei confronti della carta stampata, tre volte a settimana ci viene

distribuita una copia gratis di un giornale locale, così, alcuni giorni fa, mentre sfogliavamo le pagine, siamo

rimasti abbastanza impressionati dalla foto gigante di un boss della malavita che è stato catturato dalla

polizia. Costui sorrideva e, accanto a lui, sorridevano anche i poliziotti che lo avevano preso.

Ovviamente si capisce bene il sorriso di soddisfazione dei poliziotti, che avranno dovuto indagare chissà per

quanto per trovare il latitante, ma ci siamo chiesti perché sorrideva anche il delinquente: in classe abbiamo

discusso e ragionato sul fatto che il suo sorriso era un sorriso di sfida nei confronti della gente per bene, della

legge; abbiamo concluso che i redattori che hanno messo ben in evidenza la sua faccia non hanno fatto una

buona scelta, visto che quello non era un esempio da seguire.

Sfogliando le pagine, poi, abbiamo voluto vedere quante notizie positive, di cronaca bianca, si potevano

trovare nello stesso giornale: non ne abbiamo raccolte molte, purtroppo, perché le notizie negative attirano

di più i lettori e così si vendono molte copie.

Da parte nostra, però, vogliamo segnalarvi ugualmente qualche informazione diversa dalla solita cronaca di

malavita.

L’articolo che ho scelto, tratto dal quotidiano il Resto

del Carlino, è intitolato “Alessio superstudente dorico

tra i 25 migliori d’Italia”.

Questo articolo è per me la prova che grazie alla forza

di volontà e all’impegno, si può ottenere

ciò che si vuole. Infatti il giornalista ci

racconta dei traguardi raggiunti

dallo studente anconetano Alessio

Mancini che si è diplomato al liceo

scientifico G. Galilei con il

massimo dei voti e la lode,

ricevendo sincere congratulazioni da

tutti i docenti.

Simili risultati si ottengono con impegno e fatica,

ma questo non significa che si debbano tralasciare altri

interessi per eccellere nello studio; anzi sarebbe bene

coltivare ogni passione e portarla avanti nel migliore

dei modi.

E’ proprio questo il caso del venticinquenne che

sembra non abbia accumulato soltanto soddisfazioni

nel campo scolastico, ma ne abbia ricevute altrettante

nel tempo libero: dal 2006 fa parte di un gruppo

musicale, il quale ha affrontato il giudizio del pubblico

in più di trenta esibizioni dal vivo, suonando

“progressive rock”. Alessio inoltre ottiene ottimi

risultati anche dal calcio, lo sport che pratica a livello

dilettantistico.

Secondo me è importante dare spazio anche

ad altre attività oltre alla scuola, sia di tipo

musicale, sia sportivo, come nel caso di

Alessio. É necessario però organizzarsi,

saper incrociare ogni impegno. Al fine di

portarlo a termine in modo soddisfacente

si deve anche credere in se stessi e nelle

proprie possibilità stabilendo degli obiettivi da

raggiungere, purtroppo non tutti, me compresa, ne sono

in grado, ma è una cosa ottima provarci, comunque in

ogni caso.

Penso che questo sia lo spirito giusto per affrontare la

scuola superiore, presso cui noi ragazzi di terza stiamo

per iscriverci.

B. Cavezzi, cl. 3^ D, sc. sec. di I grado Borgo

L’articolo che io propongo riguarda l’attacco di un

branco di lupi ad un allevamento di

pecore sulle colline pesaresi: il

proprietario degli animali è

preoccupato perché il caso è capitato

poco lontano dalla sua abitazione.

Egli infatti si

chiede come sia

possibile tenere

sotto controllo una situazione del

genere e come ci si debba comportare

in caso di attacco diretto, dal

momento che i lupi sono una specie

protetta.

Ho scelto questo articolo non solo perché l’evento è

accaduto vicino a noi e ci coinvolge maggiormente, ma

perché qui si parla di una natura che dimostra ancora

una volta all’uomo la sua potenza e superiorità.

Mi chiedo soprattutto se ci debba essere per forza una

lotta tra l’uomo, che naturalmente cerca di migliorare

le sue condizioni di vita, e l’ambiente naturale che

segue il ritmo delle stagioni e cerca i suoi spazi,

necessari per gli animali e per le piante.

Io che amo molto vivere in mezzo al verde, dico che

bisogna trovare il modo per conciliare le esigenze di

ognuno. Parchi naturali più ampi e … recinti più

robusti!

Più concretamente spero che nel futuro io possa dare

un contributo di studio o di lavoro per trovare soluzioni

valide per ogni tipo di problema che coinvolga tanto

l’uomo, tanto la meravigliosa natura che permette ad

esso la sopravvivenza.

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Camminando camminando

ho trovato una bottiglia

tutta sola, infreddolita

la sua vita era finita.

Poi insieme ai miei amici

abbiam fatto una pensata:

trasformar con fantasia

la bottiglia riciclata.

La grotta della natività

è diventata

per dire forte al mondo

“Facciam tutti la raccolta

differenziata !”

.

Nella nostra scuola, da alcuni anni, noi bambini di 5 anni

impariamo tante cose nuove al computer…

A SCRIVERE

A DISEGNARE

A GIOCARE

… .

Lui ci fa capire quando sbagliamo e, siccome siamo in tanti con un solo computer, ci aiuta a rispettare le

regole e i turni per usarlo bene.

E’ PROPRIO UN VERO AMICO !

.

Scuola dell’infanzia

S. Paterniano

Disegnare e colorate i

personaggi del presepe.

Far praticare da un adulto

un’apertura rettangolare

nella parte inferiore della

bottiglia

Ritagliare, incollare e posizionare i

personaggi nella bottiglia. Completare il presepe applicando la

stella cometa e le stelline.

Scuola dell’infanzia

Girotondo sez. A

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Notizie e … commenti sulla tecnica del Puntinismo e del Liberty

Intorno al 1884 ha inizio in Francia un movimento pittorico nuovo, il quale

veniva chiamato Neoimpressionismo o Puntinismo. …………………………….

I maggiori esponenti di questa corrente artistica, sono gli Artisti Paul Signac

(1863-1935) e Georges Seurat (1859-1891), i quali cercano di applicare nelle loro

opere le teorie scientifiche elaborate dagli studiosi di fisica, chimica ed ottica.

Infatti gli artisti del movimento puntinista, esaltano le leggi sulle interazioni tra i

colori adiacenti. Tutti questi studi, portano i pittori puntinismi, ad elaborare una

tecnica nuova, in cui i colori vengono accostati su di una tela o di un altro

supporto, attraverso piccoli punti (da qui il nome di Puntinismo) I puntinisti,

trattano nelle loro opere, soprattutto paesaggi e scene di vita cittadina, cioè

soggetti tipicamente "impressionisti", ma alla spontaneità delle sensazioni e alla

fugacità delle impressioni, preferiscono lo studio e il calcolo rigoroso.

E' il 1886, l'opera di Seurat dal titolo: "Una domenica pomeriggio all'isola della

Grande Jatte", di grandi dimensioni, traduce in modo esemplare la tecnica del

Pointillisme, (Puntinismo), nato in Francia tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del

1900.

Questa tecnica, che nel suo diffondersi si tradusse in movimento artistico, venne

chiamato neoimpressionismo dal critico F. Fenéon,- perché alcuni autori aderenti

alla corrente proseguirono le ricerche precedentemente condotte dagli

impressionisti sugli effetti dì luce-colore. Ma qui non c'è improvvisazione. C'è al

contrario una lenta preparazione.

Scuola sec. di I grado,

cl. 3^A-3^B Passatempo

Dalla TEORIA

alla PRATICA

Ecco i nostri capolavori!!!

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: dalla PRATICA ALLA TEORIA

Sc. sec. di I grado

classi 3^ A e 3^B

Passatempo

In

In Italia l'Art Nouveau viene comunemente

indicata con il termine stile floreale o Liberty,

facendo riferimento al nome dell'inglese Arthur

Liberty, il quale aveva fondato nel 1875 a Londra una

ditta che commerciava oggetti di arredamento di alto

livello qualitativo, ma destinato ad un largo numero

di acquirenti. Il Liberty è una tendenza artistica che a

partire dall'ultimo ventennio del 1800 arriva fino

all'inizio della prima guerra mondiale. Durante questi

anni si crea un nuovo linguaggio espressivo, un

nuovo gusto che frequentemente impronta di sé tutte

le arti, che rivaluta le linee curve, cui spesso ci si

riferisce con l'espressione coup de fouet ("colpo di

frusta") ispirate alle forme sinuose del mondo

vegetale e combinate a elementi di fantasia. Il Liberty

accomuna quegli artisti che si propongono di

diffondere l'arte e la bellezza in tutti gli oggetti di

consumo, fin nelle forme della produzione

industriale. Si tratta di uno stile decorativo, che trovò

espressione in un'ampia gamma di forme artistiche. I

disegni che abbiamo prodotto a sua imitazione sono

farfalle, pesci, uccelli o motivi floreali con uno

sfondo non più bianco, ma bensì colorato come i

dipinti delle vetrate.…………………………………..

Beh!!! Noi studenti abbiamo preferito l’ Art Nouveau

al Puntinismo perché per

colorare i nostri “capolavori”,

con la tecnica del puntinismo,

abbiamo impiegato giornate intere.

Nei nostri disegni, con i pastelli acquerellabili o con i

pennarelli, abbiamo accostato tanti punti colorati e

con un sottofondo cantato dai nostri miti musicali,

tanta voglia e soprattutto tanta pazienza possiamo

dire che ci siamo divertiti e allo stesso tempo

abbiamo lavorato. Abbiamo percepito che le due

correnti sono abbastanza diverse: gli artisti del

puntinismo, studiando le leggi ottiche e i fenomeni

fisici e percettivi della luce, dispongono i colori puri

sulla tela, senza mescolarli, sotto forma di punti, e

soprattutto, non esistono linee di contorno. Gli artisti

dell’Art Nouveau, invece, usano una linea che è

sinuosa e fluida, inoltre il colore vivace esprime

l’inclinazione dell’artista verso la fantasia.

Noi ragazzi, che non sempre prendiamo sul serio le

cose, invece ci siamo impegnati ottenendo stupendi

“falsi d’ autore”! Ora sta a voi provare a dipingere:

seguite le indicazioni, anche se poche, aggiungeteci

un pizzico di creatività, una dose di voglia e due di

pazienza e vedrete che il risultato sarà.. no buono,

ma ottimo!

Page 6: Giornalino scolastico

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Venerdì 19 novembre noi della 4^

C abbiamo partecipato alla

Giornata Mondiale dell’Infanzia e

dell’Adolescenza, organizzata ad

Osimo.

Ci siamo ritrovati tutti in piazza Boccolino, accolti da un clima di

entusiasmo, colori e tanta gioiosa confusione!!!

Quest’anno il filo conduttore dei giochi era “Alice nel paese delle

meraviglie”. Con lei ci siamo divertiti un mondo ed abbiamo capito

meglio che cosa vuol dire stare insieme, condividere esperienze,

trovarci momentaneamente “rivali” in un gioco e subito dopo “amici” in un ballo. Abbiamo realizzato

insieme un libricino, … anzi, un libricino speciale poiché si tratta di una breve raccolta dei Diritti

dell’Infanzia: il diritto al nome, a una famiglia, al cibo e all’acqua potabile, al gioco, al pensare e decidere, a

vivere in un mondo di pace, all’istruzione, alle cure mediche,

all’essere protetti da ogni forma di violenza.

Sembrano diritti inutili da ribadire poiché ci appare impossibile che

alcuni bambini purtroppo non possano valersene … invece la realtà

ci dimostra che questi ultimi sono una grande maggioranza.

Attraverso i giochi abbiamo sperimentato forme di collaborazione,

rispetto, tolleranza … necessari per essere in un futuro delle persone

aperte agli altri.

CROQUET FERMA IL TEMPO DIRITTI IN TEST I MERAVIGLIOSI

DIRITTI

E’ stato un modo spassoso e interessante per conoscere meglio i nostri diritti e

far capire a tutti che devono essere rispettati!!! Classe V Scuola Primaria

Passatempo

Venerdì 19 novembre ci siamo recati

in Piazza Boccolino, alla festa

organizzata dal Centro Aquilone, per

giocare e divertirci con Alice… nel

Paese dei Diritti.

Classe IV C sc. primaria M. Russo

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I pini e i cipressi

sono simili a soldati

sull’attenti

Il melograno spoglio

con pochi frutti simile a

palle di Natale

Querce secolari con

la chioma simili a

grossi ombrelli

I funghi simili a chiodi

che un falegname

distratto ha sparso nel

prato

Sequoie dritte come

torri

Foglie ai piedi degli

alberi simili a macchie

di colore che pittori

sbadati hanno lasciato

Una giornata soleggiata

siamo andati a “Villa Spada” ;

un luogo magico per noi bambini

con tanti alberi e uccellini,

prati enormi per correre su e giù

e cespugli di canne di bambù.

C'era un cedro col tronco esagerato:

tre nostri amici, insieme, l'hanno

abbracciato;

una quercia di anni centoquattro

e una sequoia che ci guardava dall'alto.

La quercia “ fasciata”

da un fulmine era stata colpita

e la fiamma

l'aveva rigata.

Tanti funghi, un bruco peloso,

il muschio verde e odoroso,

le pigne, le ghiande e le farfalle

le melagrane rosse e gialle:

che giornata meravigliosa

in questa villa sontuosa!

Classe 2^ C sc. primaria “Marta Russo”

Classe 2^ A sc. primaria “Marta Russo”

Saliamo in fretta

il pulmino ci aspetta.

Tra risate e allegri Bla bla

pronti, partenza, si va.

Classe 2^ D sc. primaria “M. Russo”

Durante il tragitto terra arata

marrone come la cioccolata;

alberi gialli, rossi, e un po’ spogli

ci rincorrono come variopinti fogli una fila di pioppi e querce

per sentinelle,

sorvegliano il fiume

con le sue cascatelle.

Ecco … il bosco,

enorme, colorato e misterioso

ci aspetta, silenzioso e serioso.

Finalmente, dopo un violone tutto in salita

scopriamo la meraviglia della nostra gita:

alberi enormi, ci accolgono con un abbraccio

verde, giallo, arancione,

mentre il prato si agita sotto il nostro plotone.

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ella calda savana c'era una iena in cerca di

amici. Purtroppo nessuno la voleva come

amica perché troppo brutta e troppo

pericolosa per gli altri animali.

La iena andò prima dal piccolo ippopotamo, ma lui

scappò più veloce di una lepre.

Poi ci provò con il piccolo bue, ma ricevette una

cornata dalla madre del piccolo.

Presa dalla disperazione, la iena,

andò sotto un albero a riposare.

Intanto, dalle sponde del fiume,

una fenicottera vanitosa si mise

in viaggio per trovare un riparo.

Dopo un riposino, la iena, si alzò

per andare a cercare del cibo e si

trovò davanti ad un bellissimo

fenicottero rosa:

- Quanto sei buona...... oh scusa...

..volevo dire quanto sei bella!

- Grazie, ma stavo cercando un

riparo per riposarmi dal caldo

sole.

- Ah sì, vieni qui dentro che ti pappo... ..ah no scusa,

volevo dire che ti riposi!

- Ah quanto sei gentile!

Mentre la iena e il fenicottero parlavano, una bellissima

aquila stava volando sopra di loro; per capire cosa

stavano dicendo, scese e disse loro:

- Cosa state dicendo?

I l fenicottero le rispose:

- Niente di importante !

L'aquila pensò un attimo cosa fare: volare via o

restare con loro?

Decise di rimanere con loro.

Quando il fenicottero si

svegliò dal suo riposo

insieme decisero di

andare a caccia.

I tre ci provarono

all'inizio con una

piccola lepre, ma era

troppo veloce per

loro.

Dopo vari tentativi

ci provarono con

un bue: l'aquila lo

attaccava dall'alto, il

fenicottero lo distraeva

e intanto la iena lo

azzannava al collo.

Così la iena ebbe degli amici e gli altri ebbero del cibo

con il lavoro di squadra.

Un giorno un pinguino ballerino stava girando per il Polo Nord.

Ad un certo punto cadde in un buco profondo dieci metri e non

riusciva più ad uscirne, ma per non farsi prendere dal panico, si mise

a cantare e a ballare.

- Sono intrappolato in un buco assai limitato, sono stressato perché

nessuno mi ha salvato! Aiuto! Aiuto, se no schiatto, anche se non

voglio finisco mal conciato!

Cantava sempre.

Ad un certo punto passò un orso sovrappeso che ascoltò il pinguino

e tentò di sollevarlo.

Dopo un po' capì che nel buco non ci entrava allora con il ghiaccio

fece una catena e gliela calò per estrarlo dal buco angusto.

II pinguino salvato l’ha ringraziato e disse che il debito avrebbe ripagato.

Due anni dopo I' orso si ammalò e dal dottore velocemente andò.

Chiamò il pinguino che lo fece salire sulla schiena e sulla pancia scivolò

Quando arrivò, il dottore lo visitò e subito lo curò.

Il pinguino e l'orso da quel momento sempre amici rimasero e fino alla morte non si separarono.

Se si aiuta il prossimo presto si verrà ripagati.

N

Nicolò, Gabriele, Veronica, Cristian, Giacomo,

classe 1^ A, sc. sec. di I grado Passatempo.

Sarra, Alessio, Thomas, Matteo B. , Matteo C.,

classe 1^ A, sc. sec. di I grado Passatempo.

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ello zoo di Sakami, vivevano tanti bellissimi

animali.

C'erano giraffe dal collo lunghissimo, ghepardi

dal manto maculato, elefanti con lunghe

proboscidi e zanne enormi, serpenti lunghissimi che si

attorcigliavano sugli alberi, scimpanzé buffissimi e

simpaticissimi.

Gli animali non erano rinchiusi nelle

gabbie, ma vivevano liberi in spazi

aperti molto grandi, delimitati da una

rete che li separava dai visitatori.

Nella parte più a sud del parco vivevano

gli animali caratteristici della savana.

Lo spazio più interessante e più visitato

dai turisti era la zona dei leoni: ce

n'erano sette ed erano uno più maestoso

dell'altro.

Passavano la loro giornata a dormire sul

suolo e a rinfrescarsi nelle acque

dell'oasi artificiale.

Tra i sette leoni ce n'era uno che si

contraddistingueva dagli altri: aveva una

criniera oramai di un colore rosso bruciato, aveva degli

occhi grandissimi e dolcissimi che lo rendevano tenero

come un neonato. Infatti questo leone era molto buono.

Quando lo staff dello zoo dava loro da mangiare, tutti i leoni

si precipitavano a gran velocità sul cibo, divorandolo in

pochi secondi mentre lui mangiava gli scarti dei compagni.

A fianco ai leoni si trovavano le scimmie, che passavano

tutto il giorno a giocherellare tra di loro, ridacchiare e

prendere in giro il povero leone dall'aspetto buono.

Le scimmie dicevano: "Quanto sei stupido, sei brutto e

vecchio, non sei coraggioso, sei un vigliacco, dovevi nascere

pecora".

Tutti i giorni le scimmie prendevano in giro il povero leone.

Un giorno uno splendido tucano variopinto si posò sull'albero

dove giocavano sempre le scimmie per riposarsi un po'.

Le scimmie, che in quel momento stavano giocando a terra,

lo notarono, smisero di rumoreggiare e cautamente si

avvicinarono all'albero. Una di loro, con

un veloce sobbalzo, raggiunse il ramo

dove si era posato il tucano e lo

catturò: divenne loro prigioniero,

veniva deriso ogni giorno e usato

come bersaglio nel lancio delle bucce

delle banane.

Il povero leone, che assisteva

quotidianamente alla sventura

dell'uccello, s'impietosì. Voleva

aiutare il tucano a liberarsi dalle

scimmie.

Voleva riprendere il coraggio perduto

oramai da tempo. Decise così di

scavalcare la rete e di andare nello

spazio delle scimmie.

Le scimmie lo assalirono, ma lui cacciò un ruggito

enorme e le spaventò tanto da farle rifugiare sull’ albero.

IL leone con un balzo felino le inseguì: non voleva scacciarle,

ma solo salvare il tucano.

Il tucano venne liberato. L'uccello con il suo becco colorato,

per dimostrare la sua riconoscenza, gli diede un bacio

affettuoso sulla criniera che divenne di un arancio proprio

come il becco del tucano.

Non è importante l'aspetto fisico, ma ciò che conta è

l'aspetto interiore. Spesso le persone brutte hanno una

bellezza interiore che non è sempre visibile, ma che vale

decisamente di più di quella esteriore.

In una foresta un macaco e un pappagallo tra una battuta

e l'altra iniziarono a litigare per chi fosse il più bello.

- Il mio colore è più acceso del tuo! - Disse il

pappagallo.

- Si! il mio è più bello del tuo-. Ribatté il macaco.

- Allora domani troviamoci qui con altri animali che ci

giudicheranno! Ok?

- Ok! - Dissero gli animali. Il macaco che non voleva

perdere, chiese al gufo un consiglio.

- Prendi i frutti più colorati, fai un miscuglio e dipingiti

la peluria.- consigliò il gufo.

II macaco dopo aver detto grazie, cercò i frutti con cui la

mattina dopo si dipinse.

Il pomeriggio si ritrovarono per la gara e dopo accese

discussioni gli animali decisero che il più bello era il

macaco.

Il pappagallo offeso se ne tornò a casa sua, ma purtroppo

iniziò a piovere e il colore del macaco svanì. Si nascose,

ma alcuni animali presenti

alla gara riferirono tutto

ciò che avevano visto al

pappagallo.

Richiamati i due

animali per una

seconda gara, i

giudici decisero che

il più bello era il

pappagallo, da

quel momento il

pappagallo

incominciò a credere di essere

un vero e proprio re, vantandosi e

atteggiandosi a superiore.

Gli animali diventarono tutti amici del macaco perché il

pappagallo era diventato antipatico. Il macaco andò dal

gufo triste, ed il gufo gli disse:

- NON SERVE ESSERE BELLI ESTERIORMENTE, BASTA ESSERE GRANDI DENTRO!

N

Lorenzo, Jasmine, Ilenia, Omar, Sofia 1^ A

sc. sec. di I grado Passatempo

Matteo S., Silvia, Elia, Greta 1^ A

sc. sec. di I grado Passatempo

Page 10: Giornalino scolastico

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Classe V Scuola Primaria Passatempo

La biografia è il racconto della vita di una persona

scritto da un narratore.

Noi stiamo affrontando l’argomento in questo periodo

perciò abbiamo deciso di diventare biografi per un

giorno presentandovi una persona davvero speciale: la

nostra bidella Giacoma.

BIOGRAFIA di Giacoma Corinaldesi

Giacoma Corinaldesi è nata il 14 ottobre 1955 a Jesi.

Abitava in un condominio al centro della città con i

genitori Costantino e Argentina e con suo fratello

Natale più grande di sette anni.

Essendo la secondogenita era vivace e viziata

soprattutto dal padre che vedeva solo nei fine settimana

perché lavorava a Roma.

Una volta che il papà era mancato da casa due mesi, al

ritorno le portò una bambola grande e bella: per lei

questo è uno dei ricordi più belli dell’infanzia!!

Ci doveva giocare di nascosto perché per la mamma

era un oggetto di abbellimento da tenere solo sul letto.

A cinque anni la piccola si trasferì a Staffolo perché

suo nonno, che aveva un’osteria, era morto e la nonna

non poteva riuscire a mantenerla, così chiamò il figlio

con tutta la sua famiglia ad abitare nella sua casa.

In campagna Giacoma giocava all’aperto con le

pentoline facendo le palline di fango e sabbia e amava

molto sporcarsi con la terra.

Lei fece le scuole dell’obbligo a Staffolo; in seguito

frequentò per tre anni un istituto professionale nella

città di origine fino a diplomarsi segretaria

stenodattilografa.

Nel frattempo, a 16 anni, mentre andava in corriera,

conobbe il suo compagno Emidio che dopo un po’

divenne il suo fidanzato.

Lui a 18 anni andò a Roma per fare il poliziotto mentre

lei, a 17 trovò il suo primo impiego in un’autoscuola.

Durante la giovinezza Giacoma amava passeggiare,

ascoltare musica, guardare la TV, andare al cinema e

stare in compagnia degli amici.

A 18 anni prese la patente e a 19 ebbe il primo figlio:

Gianluca.

Quindi si sposò facendo solo la cerimonia religiosa

perché la legge non consentiva ai poliziotti il

matrimonio prima di 28 anni.

Lei andò a vivere in un appartamento vicino ai suoceri

ma accudiva da sola il bambino finché, dopo due anni,

Emidio tornò a lavorare vicino alla famiglia, ad

Ancona: allora si risposarono in Comune e fecero il

viaggio di nozze in Francia, girando dalla Costa

Azzurra al Belgio in auto.

Nel 1978 nacque la seconda figlia di nome Mara.

Quando la bambina aveva 9 mesi Giacoma ha trovato

lavoro in una fabbrica di confezioni dove rimase 8

anni.

In seguito fece la baby-sitter e la commessa in un

supermercato per 4 anni a Jesi.

Successivamente prestò assistenza ai malati e servizio

nella mensa nella casa di cura privata “Villa Serena”

dove rimase per dieci anni.

Giacoma a 41 anni divenne nonna di 2 gemelline :

Chiara e Martina. Sono la sua felicità!

Dal 1999 è impegnata come collaboratrice scolastica

lavorando nelle scuole di Osimo, Jesi, Fabriano e

Senigallia.

Adesso lavora nella nostra scuola: è simpatica, brava,

paziente e gentile. Per questo tutti l’adorano.

Siamo fieri di avere una bidella come lei !!!

W Giacoma !!!

Per Giacoma

Se un po’ presto noi arriviamo

già nell’ atrio la troviamo.

Lei ci accoglie con un sorriso

che le illumina tutto il viso.

È pulita ogni cosa

perché con noi mai si riposa.

Tutto brilla, tutto profuma

lei pulisce con la schiuma.

Come un angelo che vola

ci controlla e ci consola.

È veloce ad arrivare

sempre pronta ad aiutare.

Tanto bene le vogliamo

e gli auguri le facciamo.

Poesia composta dai bambini di IV

dedicata a Giacoma per il suo compleanno

Classe III Primaria

Pr

Page 11: Giornalino scolastico

11

Una nuova esperienza Che bello, giochiamo a scuola!

Noi bambini della 3^ B della scuola primaria “Marta Russo”, da

quest’anno

aderiamo al

progetto di scacchi.

È divertente

imparare a giocare e

grazie alla pazienza

di Palmiro, il nostro

insegnate di scacchi,

ci divertiamo a

muoverci come pedoni, fanti, cavalli, alfieri, torri, donne e

re.

Ė diverso questo campo di battaglia, rispetto a quello con cui

di solito noi giochiamo, la play station, ma è molto

interessante.

Non si muovono solo le dita ma anche il…cervello.

Prova anche tu e vedrai.

Le Cooperative Scolastiche della scuola primaria “Marta

Russo” si sono messe al lavoro. Noi alunni delle classi 4^ A e 4^ B, abbiamo costituito la

cooperativa scolastica “Welcome coccinelle” per continuare il progetto già avviato perché l’esperienza ci è

piaciuta molto: abbiamo imparato che collaborare, aiutarsi e lavorare insieme è bello e porta vantaggi a tutti.

Come l’anno scorso, abbiamo redatto il nostro Statuto, ma questa volta con più facilità perché allora non

sapevamo neanche cosa fosse: ora abbiamo capito quanto esso sia importante, lì sono scritte tutte le regole

che noi soci della cooperativa ci diamo e dobbiamo rispettare.

Abbiamo scelto i nostri rappresentanti, eletti democraticamente, dopo la loro candidatura e il loro

programma: ci sono stati momenti di gioia, ma anche … qualche lacrima da parte di chi aveva sperato tanto

di essere eletto.

Sappiamo però che tutti i soci sono importanti all’interno della

cooperativa: ognuno collabora con il suo contributo di iniziative e di

idee, ma soprattutto con impegno. Anche Stefano Simoncini, sindaco,

della nostra cittadina, che è intervenuto con Giuliano Bianchi, il

direttore della banca del Credito Cooperativo di Filottrano e Paolo

Polenta, nostro dirigente scolastico, lo ha ribadito durante la cerimonia

di presentazione della cooperativa ai genitori.

Abbiamo già fissato il nostro programma di lavoro e, come veri

imprenditori, ci dedicheremo prima a realizzare oggetti che

venderemo nella nostra bancarella di Natale, poi a “reclamizzare” la

lettura per far capire a tutti i bambini della nostra scuola la sua

importanza.

La lettura rende la mente più agile, più attenta, più attiva nel cogliere la ricchezza del mondo.

Noi soci siamo perciò pronti ad incontrare gli alunni delle altre classi per consigliare libri, discuterne

insieme, appassionarli con i nostri racconti in modo che tutti capiscano che leggere è molto più divertente ed

affascinante di qualsiasi videogioco.

Non ci resta allora che augurare a tutti i soci … buon lavoro!

Classe 3^ B sc. primaria “M.Russo”

Classi 4^A e 4^ B sc. primaria “M. Russo”

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ORA BUON APPETITO!! INGREDIENTI

4 bicchieri di farina di frumento integrale

1 bicchiere di zucchero di canna integrale semolato

1 bicchiere di olio extra vergine di oliva

1 bicchiere di mosto

1 bicchiere di zucchero semolato

( per zuccherare una parte della ciambellina)

1 cucchiaino di semi d’anice pestati

sale (un pizzico)

PREPARAZIONE

Mescolare farina, zucchero, olio,

mosto e un pizzico di sale, fino ad

ottenere un composto morbido.

Lasciarlo riposare al fresco per

mezz’ora

Prendere una noce di impasto e

darle la forma di ciambellina

Passarla in un piatto con zucchero

e anice mescolati

Cuocere in forno a 160° per 15

minuti.

OGGI A SCUOLA ABBIAMO PREPARATO LE

CIAMBELLINE COL MOSTO.

CI SIAMO DIVERTITI TANTISSIMO A FARE I

SERPENTELLI.

TUTTI CI HANNO FATTO I COMPLIMENTI.

Sc. primaria Passatempo, classe 1^

Page 13: Giornalino scolastico

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David, un ragazzo inglese, doveva raggiungere i

suoi genitori partiti giorni prima per l’Argentina.

S’imbarcò su una nave con dei

conoscenti.

Durante una sosta in un’isola di

Caraibi, il ragazzo attratto dalla

bellissima natura, perse la cognizione

del tempo e quando tornò sulla

spiaggia, scoprì che la nave era già

salpata.

Il ragazzo si guardò intorno, ma non

vide nessuno.

Com’era possibile che non si fossero

accorti della sua assenza?

David decise di esplorare l’isola pensando di

trovare qualche aiuto.

Dopo due o tre ore di cammino, senza incontrare

anima viva, incominciò a sentire i crampi della

fame e il bisogno di bere.

Poco dopo, per la stanchezza e lo sfinimento

svenne. Una leggera brezza mattutina lo svegliò:

vide una bellissima fanciulla avvicinarsi con un

cesto di frutta fresca e dell’acqua.

Con le ultime forze rimaste

si alzò con estrema fatica

per prendere il cibo e

quindi potersi rifocillare.

Stava per afferrare il cesto,

quando la visione svanì nel

nulla.

David si trascinò verso la

spiaggia, con la speranza

di essere avvistato da

qualche peschereccio.

Stava per perdere ogni speranza quando gli

sembrò di vedere un uomo che si chinava verso di

lui. Pensò di avere un’altra allucinazione, però

questa volta la salvezza fu reale. Un’imbarcazione

di pescatori lo portò alla sua nave e finalmente

David poté riabbracciare i suoi genitori

Tutti gli anni il primo novembre si festeggiano tutti i santi, il due

novembre si ricordano tutti i morti.

Secondo noi i santi sono persone buone, brave e generose che durante

la loro vita hanno aiutato e salvato altre persone.

I santi sono amici di Gesù, stanno con Dio e fanno miracoli per fare

del bene alle persone bisognose.

Tutti noi dobbiamo prendere i

santi come nostro modello o

esempio di vita.

Nel passato si leggevano libri sulla vita dei santi, oggi si guardano

films per imitare il modo di vivere

dei santi. Infatti tutti noi possiamo

diventare santi e dobbiamo

impegnarci a raggiungere questo

obiettivo; dobbiamo cioè aiutare ed

amare gli altri.

Il 2 novembre ognuno ricorda, prega e porta un fiore sulla tomba dei

propri cari che sono morti.

Mislimi, Nushai, Farah, Lakrakche Abdel, Lakrakche

Fatima

Scuola sec. di I grado Borgo S. Giacomo classe 2^ C

Anche quest’anno la nostra scuola parteciperà all’iniziativa

“Le arance della salute” in favore della ricerca sul cancro. Vi aspettiamo numerosi.

Classe 3^A sc. primaria “M. Russo”

Page 14: Giornalino scolastico

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The Beautiful day

It was very soon

and I saw the moon,

but I had got

very hot

and I stayed

all the day

to see

the beautiful tree

Lorenzo Virgini 3^ E

The waves beside them danced; but they

Out-did the sparkling waves in glee:

A poet could not but be gay,

In such a jocund company:

I gazed—and gazed—but little thought

What wealth the show to me had brought:

For oft, when on my couch I lie

In vacant or in pensive mood,

They flash upon that inward eye

Which is the bliss of solitude;

And then my heart with pleasure fills,

And dances with the daffodils.

Dopo aver letto la poesia

“Daffodils” di William

Wordsworth, abbiamo scritto

alcune poesie improvvisandoci

“poeti”, utilizzando parole in

rima.

Got

Few

Soon

Play

Air

Sky

Noise

Three

See

Shy

Tree

Boys

Me

View

Day

Moon

There

Hot A NORMAL DAY

The day is hot

What a view I’ve got!?

I see a few boys

They’re making noise

They’re three

Playing under a tree

Pasquini

Giovanni

3^ E

TODAY

Today

I play

And I see

A tree

In the tree

There are

Apples three

Pesaresi Nicola

3^ E

Morelli

Federica

3^ E

In the nature

There is peace in me

and in all I see

The moon

Is coming soon

and the blue sky

make me shy

I wandered lonely as a cloud

That floats on high o'er vales and hills,

When all at once I saw a crowd,

A host, of golden daffodils;

Beside the lake, beneath the trees,

Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars that shine

And twinkle on the Milky Way,

They stretched in never-ending line

Along the margin of a bay:

Ten thousand saw I at a glance,

Tossing their heads in sprightly dance.

Page 15: Giornalino scolastico

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Qualche giorno fa il postino è arrivato

e una lettera ha consegnato:

É DEL BRUCO COLORATO !!!

Ora la nostra carta d'identità

prepariamo

e poi cari lettori le nostre

avventure vi raccontiamo.

Sc. infanzia Passatempo

I DREAMT

I dreamt the moon

reflected in me

I get up soon

and the moon I see

It’s a hot day

and I play

looking at the moon

Elena-Ioana Rossini 3^ E

Un bruco colorato

nel nostro prato è arrivato.

La testa lui ha gialla

e gli occhi di farfalla,

azzurro è il cappello

e a spicchi il suo ombrello;

è rosso, giallo e arancione

come i colori di ogni sezione.

Tu hai i colori dei nostri dischi !

Se resti qui non avrai fischi !

Le tue avventure ci racconti

e noi bimbi siamo pronti

per scoprire insieme a te

ciò che di bello nel mondo c'è !

SQUIRRELS…

When I look at the sky

There are two shy

Squirrels playing in a tree

This is that I see

Debora Pavoni 3^ E

Page 16: Giornalino scolastico

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Alunni 4° e 5° di Montetorto

PITTORI E POETI

………….le vetrate delle nostre finestre

…i nostri Haiku Gli HAIKU sono brevi testi poetici di origine giapponese, senza titolo e

composti da soli tre versi

Sta immobile,

luminosa nel cielo

la bianca luna.

Enrico Fanesi

Perla trasparente

posata su una foglia:

una goccia di pioggia !!

Rebecca Amantini

Nel cielo umido

una scia di mille colori :

l’arcobaleno.

Matilde Coppari

Il sole cala

rubando i colori

al paesaggio.

Matteo Ricciotti

Ali celesti

volano nel cielo :

una farfalla.

Irene Ristè

La stella cometa

attraversa il cielo

come un sorriso di un bambino.

Mattia Fanesi

Una nuvoletta

copre una stellina

nel grande cielo.

Giovanni Paolinelli

Due luci si accendono

inquietanti e silenziose :

un gatto nella notte !!

Anita Bartolini