Giornalino Maggio

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Spirito e parola Mensile della parrocchia dello Spirito Santo - N°27 - 2 Maggio 2010 Testimoni digitali Da giovedì 22 a sabato 24 aprile si è svolto a Roma il convegno nazionale “Testimoni digitali” organizzato dall’Ucio per le comunicazioni sociali della curia romana. La Chiesa promuove un’ulteriore occasione di approfondimento per capire le nuove tecnologie nei modelli di comunicazione, per non rimanere meri consumatori, ma testimoni della vivacità della fede cristiana anche in questa nuova cultura. Papa Benedetto XVI, nella giornata di sabato, ha tenuto un’udienza davanti a tutti i partecipanti del convegno. “Il tempo che viviamo conosce un enorme allargamento delle frontiere della comunicazione – spiega papa Benedetto –, realizza un’inedita convergenza tra i diversi media e rende possibile l’interattività. La rete manifesta, dunque, una vocazione aperta, tendenzialmente egualitaria e pluralista, ma nel contempo segna un nuovo fossato: si parla, infatti, di digital divide. Esso separa gli inclusi dagli esclusi e va ad aggiungersi agli altri divari, che già allontanano le nazioni tra loro e anche al loro interno. Aumentano pure i pericoli di omologazione e di controllo, di relativismo intellettuale e morale, già ben riconoscibili nella essione dello spirito critico, nella verità ridotta al gioco delle opinioni, nelle molteplici forme di degrado e di umiliazione dell’intimità della persona. Si assiste allora a un inquinamento dello spirito, quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in facci. Questo Convegno, invece, punta proprio a riconoscere i volti, quindi a superare quelle dinamiche collettive che possono farci smarrire la percezione della profondità delle persone e appiattirci sulla loro supercie: quando ciò accade, esse restano corpi senz’anima, oggetti di scambio e di consumo’. (Gv 13,31-33a. 34-35) Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato gloricato, e Dio è stato gloricato in lui. Se Dio è stato gloricato in lui, anche Dio lo gloricherà da parte sua e lo gloricherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Alla base dell’unico comandamento della comunità cristiana, non c’è un dottrina rivelata, ma c’è un gesto d’amore. Sentiamo il Vangelo di Giovanni. “Quando fu uscito”, è uscito Giuda. Giuda non accetta l’oerta incondizionata d’amore che Gesù gli sta riproponendo continuamente nella cena, ed esce. E dice l’evangelista “Ed era notte”. Giuda, immagine delle tenebre, è sprofondato, è stato inghiottito dalle tenebre. Ebbene, “Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora»”, questa ‘ora’ annunziata in tutto il Vangelo adesso si realizza, “«il Figlio dell’uomo è stato gloricato e Dio è stato gloricato in lui»”. Qual è il signicato di questa espressione? Gesù ha oerto amore incondizionato anche al discepolo traditore; al suo odio Gesù ha riproposto continuamente l’amore no a donargli quel boccone che rappresentava se stesso. Ebbene Giuda lo ha riutato. Quando l’amore si manifesta in maniera incondizionata, lì si manifesta la gloria di Dio. E Gesù dice che “il glio dell’uomo e gloricato”, qual è il signicato de Il Figlio dell’uomo? Gesù è Figlio di Dio e Figlio dell’Uomo; Figlio di Dio, cioè Dio che manifesta la sua condizione pienamente umana, Figlio dell’Uomo, cioè Gesù che manifesta l’uomo nella condizione divina: quando l’uomo è capace di arrivare ad amare in maniera incondizionata, in lui si manifesta la condizione divina. E continua Gesù: “«Se Dio è stato gloricato in lui anche Dio lo gloricherà da parte sua e lo gloricherà subito»”. Segue a pagina 7(...) Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri Commento al Vangelo. V Domenica di Pasqua Dio fa bene i suoi piani

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Spirito e parolaM e n s i l e d e l l a p a r r o c c h i a d e l l o S p i r i t o S a n t o - N ° 2 7 - 2 M a g g i o 2 0 1 0

Testimoni digitali

Da giovedì 22 a sabato 24 aprile si è svolto a Roma il convegno nazionale “Testimoni digitali” organizzato dall’U!cio per le comunicazioni sociali della curia romana. La Chiesa promuove un’ulteriore occasione di approfondimento per capire le nuove tecnologie nei modelli di comunicazione, per non rimanere meri consumatori, ma testimoni della vivacità della fede cristiana anche in questa nuova cultura. Papa Benedetto XVI, nella giornata di sabato, ha tenuto un’udienza davanti a tutti i partecipanti del convegno.“Il tempo che viviamo conosce un enorme allargamento delle frontiere della comunicazione – spiega papa Benedetto –, realizza un’inedita convergenza tra i diversi media e rende possibile l’interattività. La rete manifesta, dunque, una vocazione aperta, tendenzialmente egualitaria e pluralista, ma nel contempo segna un nuovo fossato: si parla, infatti, di digital divide. Esso separa gli inclusi dagli esclusi e va ad aggiungersi agli altri divari, che già allontanano le nazioni tra loro e anche al loro interno. Aumentano pure i pericoli di omologazione e di controllo, di relativismo intellettuale e morale, già ben riconoscibili nella "essione dello spirito critico, nella verità ridotta al gioco delle opinioni, nelle molteplici forme di degrado e di umiliazione dell’intimità della persona. Si assiste allora a un inquinamento dello spirito, quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in facci. Questo Convegno, invece, punta proprio a riconoscere i volti, quindi a superare quelle dinamiche collettive che possono farci smarrire la percezione della profondità delle persone e appiattirci sulla loro super#cie: quando ciò accade, esse restano corpi senz’anima, oggetti di scambio e di consumo’.

(Gv 13,31-33a. 34-35) Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glori!cato, e Dio è stato glori!cato in lui. Se Dio è stato glori!cato in lui, anche Dio lo glori!cherà da parte sua e lo glori!cherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». Alla base dell’unico comandamento della comunità cristiana, non c’è un dottrina rivelata, ma c’è un gesto d’amore. Sentiamo il Vangelo di Giovanni.“Quando fu uscito”, è uscito Giuda. Giuda non accetta l’o!erta incondizionata d’amore che Gesù gli sta riproponendo continuamente nella cena, ed esce. E dice l’evangelista “Ed era notte”. Giuda, immagine delle tenebre, è sprofondato, è stato inghiottito dalle tenebre. Ebbene, “Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora»”, questa ‘ora’

annunziata in tutto il Vangelo adesso si realizza, “«il Figlio dell’uomo è stato glori"cato e Dio è stato glori"cato in lui»”. Qual è il signi"cato di questa espressione? Gesù ha o!erto amore incondizionato anche al discepolo traditore; al suo odio Gesù ha riproposto continuamente l’amore "no a donargli quel boccone che rappresentava se stesso. Ebbene Giuda lo ha ri"utato. Quando l’amore si manifesta in maniera incondizionata, lì si manifesta la gloria di Dio. E Gesù dice che “il "glio dell’uomo e glori"cato”, qual è il signi"cato de Il Figlio dell’uomo? Gesù è Figlio di Dio e Figlio dell’Uomo; Figlio di Dio, cioè Dio che manifesta la sua condizione pienamente umana, Figlio dell’Uomo, cioè Gesù che manifesta l’uomo nella condizione divina: quando l’uomo è capace di arrivare ad amare in maniera incondizionata, in lui si manifesta la condizione divina. E continua Gesù: “«Se Dio è stato glori"cato in lui anche Dio lo glori"cherà da parte sua e lo glori"cherà subito»”.

Segue a pagina 7(...)

V i d o u n c o m a n d a m e n t o n u o vo, c h e v i a m i a t e g l i u n i g l i a l t r iCommento al Vangelo. V Domenica di Pasqua

Dio fa bene i

suoi piani

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N°27, Maggio 2010 Spirito e parola 2 L’a r c h e o l o g i a b i b l i c a e i p r i m i c r i s t i a n i A Gerusalemme il Museo dello Studium Biblicum Franciscanum racconta il Gesù della storia

Ci sono luoghi, a Gerusalemme, dove cielo e terra sembrano toccarsi.Uno di questi è una struttura museale nel Convento della Flagellazione, dove fanno una prima tappa i pellegrini che seguono il percorso della Via Crucis lungo la via Dolorosa.Nel porticato all’interno della struttura religiosa ecco l’ingresso del Museo dello Studium Biblicum Franciscanum, in cui ci attende nuovamente il direttore, padre Eugenio Alliata. Stavolta il tema della conversazione è l’archeologia correlata alla Terra Santa, pronta a svelare i segreti delle prime comunità cristiane attraverso preziosi reperti.Padre Eugenio, ci racconti questo interessante museo…La struttura museale non ha come scopo primario l’annuncio del messaggio di fede, ma è una documentazione di cose materiali. Questo però non esclude che attraverso queste cose materiali una persona possa essere condotta verso il messaggio spirituale. Anzi, ce lo auguriamo.E’ comunque innegabile che camminando in questo museo, qui a Gerusalemme, il visitatore sensibile immagini Gesù e il suo tempo…Vogliamo infatti presentare qualcosa su Gesù, sull’ambiente materiale, in modo che il suo messaggio sia collocato nel contesto più autentico e vero, non come in una favola lontana, ma in un ambiente di una certa epoca. Per fare questo ci si serve di particolari materiali e utensili. Dobbiamo infatti tenere presente che sono state lasciate tracce speci#che.Quando è iniziata l’attività archeologica dei Francescani?Risale al 1902. Poi l’attività è continuata in una sede diversa quando fu fondato lo Studium Biblicum Franciscanum presso il Convento della Flagellazione. Questo ha dato una vita più speciale al museo, in particolare lo ha arricchito

dei risultati degli scavi archeologici condotti dagli archeologi dello Studio soprattutto nei santuari di Terra Santa.

Il pezzo più importante nel vostro Museo?Dipende dai diversi orientamenti, dalle diversi parti del Museo. C’è ad esempio la storia dei santuari: ecco allora le iscrizione lasciate dagli antichi cristiani, come sui muri di Cafarnao, sugli ossuari trovati al Dominus Flevit. La presenza di

testimonianze scritte e dirette manifesta la fede

degli antichi cristiani.E cosa raccontano gli ossuari e le scritte?Gli oggetti ci raccontano qualcosa su Gesù, l’elemento normale, come i nomi delle persone che erano del suo tempo, che lo circondavano: Giovanni, Giacomo, Maria, Simone, Lazzaro. Ricostruiscono l’ambiente nel quale Gesù viveva, danno concretezza al testo evangelico.Grazie a essi possiamo pensare di essere insieme al Gesù della storia…Direi quasi che possiamo toccare con mano l’aspetto concreto, visuale, di Gesù: intendo quello dell’insegnamento, di cui ci parlano Giuseppe Flavio e Tacito.Torniamo allora agli oggetti del Museo e al contesto storico di Gesù…C’è una stanza dedicata agli oggetti che comunemente si trovavano al tempo di Gesù in un’abitazione, come quelli di ceramica. Mostrano diversi tipi di vasi: per cucinare, per tenere i viveri come olio, vino, grano, legumi nel magazzino. Ci sono vasi destinati all’acqua. E poi vasi di diversi tipi che servivano per la cucina: aperti, chiusi, bollitori, tegami. Ci sono i vasi per i profumi: oltre che di ceramica, sono anche di materiali più preziosi, ad esempio il vetro o alabastro, come quello che è ricordato nel Vangelo, nell’episodio della donna che rompe

vetro di alabastro per versare sul capo di Gesù un unguento profumo prezioso, Maria, la sorella di Lazzaro.Poi?Ci sono lucerne, bellissime, per illuminare la case, e che compaiono nelle parabole: e se compare in una parola, allora vuol dire che l’oggetto attirava l’attenzione degli ascoltatori. Le più famose parabole dove ci si riferisce alle lucerne sono quelle delle dieci vergini, oppure quella della lucerna che deve essere messa sul candelabro per illuminare la casa.Ma come facciamo a dire che erano oggetti coevi a Gesù?La datazione si ricava dalla scienza archeologica, che ha suoi metodi di ricerca e di datazione. E’ infatti la scienza archeologica a indicarci la datazione, con metodi già sperimentati in tanti casi e in molti luoghi; metodi che vanno perfezionandosi via via che la scienza progredisce, aumentano così gli strumenti per lo studio a nostra disposizione.Dalla vita quotidiana all’aspetto della fede: l’archeologico può sottolineare fa fede delle prime comunità cristiane?E’ un altro aspetto per noi molto interessante: l’archeologia può farci risalire alla fede in Gesù e può testimoniare la presenza dei credenti in Gesù. Insomma, testimonia la fede per via indiretta. Come nel caso di Cafarnao, dove si vede la trasformazione di una casa semplice e umile in un luogo di preghiera.Altri oggetti importanti?Dal punto di vista della presenza dei Francescani in Terra Santa è particolarmente importante la farmacia del convento di S. Salvatore, in uso fra il Seicento e l’Ottocento: sono in molti ad arrivare per vedere questa farmacia.Perché è importante?E’ conservata in quasi in tutta la sua integrità. E’ composta da 400 vasi, con scritto sopra il nome della medicina. La farmacia implica la presenza nel convento francescano di persone che conoscessero la medicina e anche la

Testi ritrovati nelle grotte di Qumran

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N°27, Maggio 2010 Spirito e parola 3 L’a r c h e o l o g i a b i b l i c a e i p r i m i c r i s t i a n i

a cura di Sara Fiorini

Franciscanum racconta il Gesù della storia

Maggio... che mese! Si prospettano infatti molte attività ed appuntamenti nella nostra parrocchia, che mettono ancora una volta in luce come la collaborazione, la voglia di fare insieme e la passione, possono permetterci di vivere un sacco di esperienze di fede e di festa insieme!

Comunioni, cresime, il rosario quotidiano, e la sagra parrocchiale: per questa occasione, che si terrà il 23, infatti da tempo fervono i preparativi, che hanno visto un intreccio di collaborazioni di diverse generazioni della nostra comunità, per poter vivere al meglio una giornata di festa

dopo la mattinata che vedrà al centro delle nostre preghiere i ragazzi che riceveranno la cresima. In attesa di vivere nuove emozioni ed esperienze insieme, buon mese mariano a tutti quanti!!

farmacopea naturale, fatta di medicine non prodotte chimicamente, ma con l’aiuto di erbe. E i farmaci servivano non solo per mantenere in salute i monaci ma anche la popolazione, che ricorreva a loro. C’è la curiosità di un farmaco famoso: il balsamo di Gerusalemme, invenzione di frate francescano, persino menzionato dalle cronache dell’epoca. Questa medicina era composta da elementi che facevano bene quasi per tutto: una panacea.Ci sono cose che potremmo de!nire tesori?I gioielli di un corredo funebre di una giovane sposa romana risalenti al I secolo dopo Cristo e due frammenti provenienti dalla grotta numero quattro, quella in cui sono stati

ritrovati i manoscritti più famosi.Frammenti dei manoscritti di Qumran, provenienti dalla comunità degli esseni, i Figli della Luce?Certo. Si tratta di piccoli frammenti, perfettamente restaurati e inferiori ai dieci centimetri.Di cosa parlano?Riportano testi religiosi, non biblici. Si tratta di un’opera chiamata “I Salmi di Giousè” e di un testo sapienziale sulla creazione.Come sono arrivati nel Museo dello Studium Biblicum?Furono donati da una signora inglese, che ne era venuta in possesso attraverso vie che rimangono sconosciute. Forse li aveva ottenuti dagli stessi beduini che hanno trovato gli altri.Noi li abbiamo avuti negli anni ’50. Già a quel tempo si era scoperto la loro importanza e frammenti simili valevano già molto.Attualmente ci sono scavi in corso a vostra cura?Sì, sono condotti da due giovani archeologi. Si stanno facendo ricerche sul Monte Nebo, in Giordania, dov’è impegnato padre Carmelo Pappalardo. Un altro sito oggetto di scavi è a Magdala, sul Lago di Galilea, dov’è occupato padre Stefano De Luca.Ma anche i vecchi archeologici sono in

attività, producendo magari materiale di studio. Anche l’aspetto dello studio è infatti è molto importante, oltre a quello sul campo.Quale sarà il futuro del museo?Stiamo conducendo un inventario sistematico di tutto le cose esistenti mediante gli strumenti della tecnologia moderna. Poi si sta pensando a una ristrutturazione con criteri didattici e dispositivi più al passo coi tempi, in modo che sia un servizio sempre più e!cace rispetto ai visitatori.Usciamo dal museo. E’ già buio. Padre Eugenio mi accompagna al massiccio portone che si a$accia sulla via Dolorosa, ormai deserta. Ci stringiamo la mano. Nella notte, infatti, a Tel Aviv mi attende il volo di ritorno. Ho la certezza che l’esperienza vissuta a Gerusalemme a contatto con il lavoro svolto del Museo dello Studium Biblicum Franciscanum è stata di grande intesità. Porterò come me una testimonianza da raccontare. Fatta d’impressioni di viaggio e di cultura. E, soprattutto, di fede.

Testo e foto di Massimo TassiStudioso e giornalista

(Gerusalemme, ottobre 2009 - Reggio Emilia, aprile 2010)

Un’immagine della città di Gerusalemme

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N°27, Maggio 2010 Spirito e parola 4

Domenica 18 aprile, nella parrocchia dello Spirito Santo, si sono uniti in matrimonio Elena Volpe e Paolo Pioli. Poi la festa è proseguita presso il ristorante ‘Il cortile’ di Correggio. Felicitazioni ai freschi sposini!!!!

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N°27, Maggio 2010 Spirito e parola 6

C a s a “ M a s c a g n i ” i n S i e r r a L e o n eGrazie ai 4.500 euro ricavati dalla festa di qualche anno fa, organizzata nella via del nostro quartiere a favore di Padre Berton, è stato possibile costruire una casa in Sierra Leone per una ragazza poliomielitica (foto a sinistra), che porta appunto il nome di via Mascagni. Nella foto a destra, invece, il container spedito dall’Italia contenente generi alimentari, attrezzature varie e mezzi di trasporto, a cui anche la nostra parrocchia ha contribuito.

Sagra

Allo Spirito SantoDomenica 23 Maggio

Inserto del giornalino: volantino con il programma della giornata

U n a d o m e n i c a s p o r t i v a i n s i e m eDomenica 11 aprile, grande successo per la classica partita della nostra comunità, tra scapoli e ammogliati. Si replicherà domenica 16 maggio.

Cresimadei ragazzi dello Spirito Santo

Domenica 23 Maggio Ore 10:45

Comunionedei ragazzi dello Spirito Santo

Domenica 9 Maggio Ore 10:45

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N°27, Maggio 2010 Spirito e parola 7

PER CHI VOLESSE RICEVERE IL GIORNALINO IN FORMATO ELETTRONICO, CON LA POSSIBILITÀ DI VEDERE LE FOTO A COLORI, O VOLESSE SCRIVERE ALLA REDAZIONE INVIARE UNA E-MAIL ALL’INDIRIZZO: [email protected]

Segue da pagina 1 (...)Gesù sta anticipando quello che accadrà poi nel momento della passione, dove, man mano che le tenebre s’addenseranno su Gesù, brillerà più che mai, "no a diventare insostenibile, la luce del suo amore. Quindi Gesù sarà la luce che splende nelle tenebre.Poi, in questo momento drammatico, Gesù si rivolge con una tenerezza in"nita – è l’unica volta che appare questo termine nel Vangelo di Giovanni – ai discepoli chiamandoli “Figliolini”, letteralmente ‘bambini’. “«Figliolini, ancora per poco sarò con voi»”, tra poco Gesù sarà arrestato, “«Voi mi cercherete, ma come ho detto ai giudei ora lo dico anche a voi, dove vado io voi non potete venire»”. Perché i discepoli non possono andare dove Gesù va? Gesù va verso la morte. Perché i discepoli non hanno ancora lo Spirito, che Gesù e!onderà su di loro al momento della croce e al momento della prima apparizione da risorto. I discepoli sono disposti a dare la vita per Gesù, a morire per Gesù, ma non a morire con lui e, soprattutto, come lui.Ebbene, in questo momento delicato, Gesù lascia l’unico comandamento della sua comunità. “«Vi do un comandamento nuovo»”. L’evangelista non dice che Gesù lascia un nuovo comandamento, cioè ci

sono già quelli della legge di Mosè e Gesù aggiunge il suo, Gesù non lascia un nuovo comandamento, ma un comandamento che è nuovo. Il termine greco indica, potremmo tradurre ‘una qualità migliore’, un comandamento migliore, che sostituisce tutto il resto. E’ quello che l’evangelista aveva già anticipato nel Prologo, quando aveva detto “la legge fu data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù”. Allora Gesù dà un comandamento e, se lo chiama comandamento, perché non è un comandamento, è per contrapporlo a quelli di Mosè, perché Gesù comanda l’unica cosa che non può essere comandata ad un uomo. Cosa non si può comandare a un uomo? Puoi comandare di obbedire, di servire, ma non di amare. Ed ecco il comandamento: “«Che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi»”, Gesù non dice “come io amerò voi”, non intende il dono totale e supremo che poi manifesterà tra poco sulla croce, ma dice “come io vi ho amato”. E come ha amato Gesù? Qui il contesto dell’ultima cena, quando Gesù, portando al massimo la sua capacità d’amore, si è fatto dono per i suoi e si è messo a lavare loro i piedi. Quindi è un amore che si esprime nel servizio; quindi non “come io vi

amerò”, ma “come io vi ho amato”, cioè un amore che diventa visibile attraverso il servizio. “«Così anche voi amatevi gli uni gli altri»” L’unico comandamento della comunità cristiana è un amore che si manifesta visibilmente nel servizio. Questo è l’unico distintivo dei credenti in Gesù, “«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli»”; essere discepoli di Gesù non si vede da distintivi, da abiti, da ornamenti, o da chissà che, l’unico distintivo che indica che si è discepoli di Gesù è l’amore che si trasforma in servizio per gli altri. Infatti, dice Gesù, “«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri»”.In questo comandamento Dio, che si manifesta in Gesù, non assorbe le energie dei suoi, ma comunica le sue a loro, dice “come io vi ho amato”, è Gesù che comunica questo amore. Il Dio di Gesù non assorbe gli uomini, ma chiede di essere accolto per fondersi con loro e donare loro la sua stessa capacità d’amore, dilatando al massimo la loro generosità, il loro dono, il loro servizio e il loro altruismo.

Commento di P. Alberto Maggi

PER VEDERE LA VIDEO-OMELIA VAI SU: http://www.studibiblici.it/videoomelie.html#vid-9

V i d o u n c o m a n d a m e n t o n u o vo, c h e v i a m i a t e g l i u n i g l i a l t r i

“G e n t e d i G e r u s a l e m m e “, m o s t r a d i M a s s i m o Ta s s iIl viaggio è sempre motivo di stupore, soprattutto se vissuto in luoghi lontani e a contatto con popoli dalle diverse consuetudini.

L’esperienza diventa meraviglia quando la meta è Gerusalemme, città santa per le religioni monoteistiche, che viene raccontata fra incanto e disincanto, e

comunque al di là della facciata turistica. Volti, aspetti sociali e religiosi, luoghi: tutto questo è “Gente di Gerusalemme. Momenti di vita quotidiana”.La mostra propone inoltre luoghi legati ai misteri della Città Santa: il sepolcro di Cristo, il luogo dell’ultima cena e del Graal, la Tomba del Giardino, le storiche zone Templari e dei Crociati,i manoscritti di Qumran, i libri con fregi eroico-cavallereschi conservati in piccoli musei, ecc.

DOVE: GALLERIA IL VOLTONE, V. DON MINZONI 10/A, REGGIO EMILIA (centro storico) QUANDO: DAL 7 al 27 MAGGIO. Dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 (chiuso giovedì pomeriggio e domenica. Chiusura straordinaria sab. 15/5. AUTORE: MASSIMO TASSI

CURATORI: FARRIDA LONGAGNANI & FAUSTO RONTANI

ORGANIZZAZIONE: GALLERIA IL VOLTONE, IN COLLABORAZIONE CON YORICK INFO: TEL. 0522-434266

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N°27, Maggio 2010 Spirito e parola 8

C a l e n d a r i oD o m e n i c a 2 M a g g i o 2 0 1 0V DOMENICA DI PASQUA

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Liturgia: At 14,21-27; Sal 144; Ap 21,1-5a; Gv 13,31-33a.34-35 - Benedirò il tuo nome per sempre, Signore

D o m e n i c a 9 M a g g i o 2 0 1 0VI DOMENICA DI PASQUA

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 10.45: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo] e Prime Comunioni

Liturgia: At 15,1-2.22-29; Sal 66; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29 - Popoli tutti, lodate il Signore

D o m e n i c a 1 6 M a g g i o 2 0 1 0ASCENSIONE DEL SIGNORE

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo], Seconda comunione solenne e presentazione Cresimandi

Liturgia: At 1,1-11; Sal 46; Eb 9,24-28; 10,19-23; Lc 24,46-53 - Ascende il Signore tra canti di gioia

D o m e n i c a 2 3 M a g g i o 2 0 1 0PENTECOSTE

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 10.45: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo] e Cresime

Liturgia: At 2,1-11; Sal 103; Rm 8,8-17; Gv 14,15-16.23b-26 - Del tuo Spirito, Signore, è piena la terra

D o m e n i c a 3 0 M a g g i o 2 0 1 0Ss. TRINITÀ

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Liturgia: Pr 8,22-31; Sal 8; Rm 5,1-5; Gv 16,12-15 - O Signore nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

M e s s eda Lunedì a Venerdì: Rosario e santa messa ore 20:45 [Chiesa Spirito Santo] - MESE MARIANOVenerdì: la messa si terrà alle ore 16:30 [Casa delle Magnolie]Sabato: Rosario e santa messa prefestiva ore 18:15 [Chiesa Spirito Santo]

A l t r e D a t eCatechismo: Tutti i sabati ore 14.30Oratorio: Tutti i sabati ore 16.00Casa di carità: Domenica 9 e Lunedì 24 MaggioPrime Comunioni: Domenica 9 Maggio alle ore 10.45Apertura della pesca di bene!cenza: Domenica 9 MaggioSeconde Comunioni e presentazione dei Cresimandi: Domenica 16 Maggio alle ore 11.00Sagra parrocchiale: Domenica 23 Maggio dalle 10.45Cresime: Domenica 23 Maggio alle ore 10.45Processione Mariana con Regina Pacis: Lunedì 31 Maggio alle ore 20.45

B u o n C o m p l e a n n o a . . .Roberto Ferrari - Lunedì 3 MaggioMariachiara Pederzoli - Giovedì 13 MaggioGiorgia Beltrami - Martedì 18 MaggioDavide Ghizzoni - Mercoledì 19 MaggioRosy Brugnano - Sabato 22 MaggioElena Volpe - Sabato 29 MaggioMilena Virgili - Domenica 30 MaggioCristina Storchi - Sabato 5 Giugno

A u g u r i a . . .4° Anniversario della morte di Ida Benedetti - Mercoledì 12 Maggio