Giornalino Scolastico n. 9 Maggio 2015

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Anno X N. 9 Dirigente Scolastico Bartolomeo Perna Docente Referente Anna d’Alò Maggio 2015 Festa della Liberazione Il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione, giorno in cui si ricorda quando, nel 1945, i partigiani, che erano per- sone con varie idee politiche antifasciste, con l ’aiuto degli alleati ame- ricani e inglesi , hanno rischiato la vita per liberare l ’Italia dal nazi- fascismo. Da questa lotta chiamata Resistenza sono nate la Repubblica e la Costituzione italiana, cioè le leggi dello Stato che ci permettono di vivere in maniera dignitosa, rispettandoci a vicenda. Se- condo me la libertà è un valore che dobbiamo difendere sempre, perché tante persone si sono sacrificate e sono morte per ottenerla. Ancora oggi, in altri Paesi ci sono guerre, sempre perché c’è chi vuole pre- valere sull ’altro conquistando il potere. Tutto ciò porta solo sofferenza per le persone innocenti, so- prattutto i bambini, che muoiono o ri- mangono orfani. Io vorrei che non ci fossero più guerre, che vivessimo tutti in pace. Ecco perché penso che la Festa della Liberazione sia importantissima: ci fa riflettere su ciò che possediamo e che non dobbiamo assolutamente perde- re. La libertà è meravigliosa. W la libertà! Antonia Magri 3a C Clara Sez. A Collodi Davide Sez. A Collodi Festa della Mamma Alessia Del Gaudio 3a C Alessio Sez. A Cantico

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Mensile scolastico

Transcript of Giornalino Scolastico n. 9 Maggio 2015

  • Ann

    o X

    N.

    9

    Dirigente Scolastico Bartolomeo Perna

    Docente Referente Anna dAl

    Maggio 2015

    Festa

    della

    Liberazione

    Il 25 aprile ricorre la

    Festa della Liberazione,

    giorno in cui si ricorda quando, nel 1945, i partigiani, che erano per-

    sone con varie idee politiche antifasciste, con l aiuto degli alleati ame-

    ricani e inglesi , hanno rischiato la vita per liberare l Italia dal nazi-

    fascismo. Da questa lotta chiamata Resistenza sono nate la Repubblica e la Costituzione italiana,

    cio le leggi dello Stato che ci permettono di vivere in maniera dignitosa, rispettandoci a vicenda. Se-

    condo me la libert un valore che dobbiamo difendere sempre, perch tante persone si sono sacrificate

    e sono morte per ottenerla. Ancora oggi, in altri Paesi ci sono guerre, sempre perch c chi vuole pre-

    valere sull altro conquistando il potere. Tutto ci porta solo sofferenza per le persone innocenti, so-

    prattutto i bambini, che muoiono o ri-

    mangono orfani. Io vorrei che non ci fossero pi guerre, che vivessimo tutti in

    pace. Ecco perch penso che la Festa

    della Liberazione sia importantissima:

    ci fa riflettere su ci che possediamo e

    che non dobbiamo assolutamente perde-

    re. La libert meravigliosa.

    W la libert! Antonia Magri 3a C

    Clara

    Sez. A Collodi Davide

    Sez. A Collodi

    Fe s t a d e l l a Mamm a

    Alessia Del Gaudio 3a C

    Alessio Sez. A Cantico

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    U n a b e l l a g i o r n a t a Con la mia scuola sono andato ad Avella, in provincia di

    Avellino. Abbiamo visitato i siti archeologici: i mausolei, il

    museo e lanfiteatro. Cera una guida di nome Nicola che ci

    ha raccontato tante cose. Nel primo posto che abbiamo visi-

    tato, il signor Nicola ci ha spiegato che cerano dei mausolei

    e delle fornaci che servivano a cremare i corpi delle persone

    morte. Dopo cremate venivano messe in contenitori e depo-

    sti nei mausolei. Siamo andati anche al museo e ci hanno

    fatto vedere anfore e vasi di bucchero. Dopo siamo andati

    allAnfiteatro romano e Nicola ci ha spiegato che prima di ogni combattimento i gla-

    diatori pregavano Hercules. I gladiatori combattevano con uomini o animali. Prima

    di andare al ristorante ci siamo rotolati sullerba perch lanfiteatro sorge in una

    vasta pianura verde. Poi siamo andati al ristorante dove abbiamo mangiato maccheroni al sugo, cotoletta con

    patate e per dolce il panettone. Subito dopo mangiato siamo andati sulle giostre: altalena, dondolo, ping pong e

    bigliardino. Per me stata una bella gita e ci siamo divertiti tanto. Antonio Chioccarelli 5a A

    Durante il mese di aprile sono andata con la mia scuola ad Avella, che si trova in provincia di Avellino, a visitare

    lAnfiteatro. Il pullman arrivato alle nove. Arrivati sul posto cera un signore che ci ha fatto da guida che si

    chiama Nicola; ci ha raccontato storie antiche su Avella: ci ha detto che ad Avella cera un fiume chiamato Clanio

    perch era lacqua delle trib e per loro era vita. Si dice che chi buttasse le cose in quel fiume diventasse di pietra.

    Poi ha detto che, quando moriva il capofamiglia, se era patrizio veniva messo nel suo mausoleo; se invece era un

    plebeo veniva messo insieme agli altri capifamiglia. Nicola ci ha fatto visitare anche le fornaci, cio dei forni in cui

    venivano cremate le persone. Le ceneri venivano messe in unurna, una brocchetta. Ci ha raccontato anche che

    cerano le piangenti, cio delle donne che venivano pagate in base alla quantit di lacrime che versavano ad un

    funerale. Abbiamo visitato un museo in cui cerano delle brocche che usavano gli antichi Romani: cerano delle

    brocche con dei disegni che rappresentavano le gare sportive o le attivit quotidiane; queste brocche erano nere

    con fondo rosso e linverso e cerano dei vasi fatti di bucchero. Infine siamo

    andati allAnfiteatro e il signor Nicola ci ha raccontato come venivano svol-

    te le lotte tra i gladiatori: potevano combattere uomini contro uomini op-

    pure uomini contro belve. Gli schiavi venivano legati ad un palo al centro e

    poi venivano mangiati dai leoni, ma se volevano essere liberati, il lanista,

    cio quello che comandava, diceva allo schiavo: Se vuoi essere liberato suo-

    na la lira e se lo spettacolo piaceva agli spettatori veniva liberato. Poi sia-

    mo andati a mangiare al ristorante, molto carino, anzi era di pi: un agritu-

    rismo che aveva le giostre. Abbiamo mangiato i maccheroni al sugo, le coto-

    lette con le patatine e infine il panettone e poi abbiamo bevuto lacqua. Que-

    sta gita stata molto bella e anche molto interessante perch ci siamo rotolati anche nellerba. E stata una gior-

    nata al cento per cento PERFETTA!

    Francisca Dolores Bottone 5a A

    Ad aprile siamo andati in gita ad Avella e la nostra guida, il signor Nicola, ci ha fatto vedere i mausolei. Dopo

    aver visto i mausolei siamo andati al museo e abbiamo visto dei vasi

    dargilla. Dopo siamo andati allAnfiteatro e ci hanno detto che si legava-

    no gli schiavi a un palo e se non volevano essere mangiati dai leoni dove-

    vano suonare la lira. Poi siamo andati al ristorante e abbiamo mangiato

    le penne con la salsa e io e Antonio abbiamo fatto il bis; per secondo ci

    arrivata la cotoletta con le patatine e abbiamo fatto quattro bis e poi ab-

    biamo fatto il bis anche del panettone e dopo siamo andati sulle giostre.

    Nel pomeriggio siamo partiti per casa e abbiamo fatto gli scherzi con i

    telefonini. Mi sono divertito tanto. Antimo Capuano 5a A

    Salvatore Sez. B Collodi

    2a D Ciari

    Angelo

    Sez. G

    Luigi Cipolletti 1a A

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    CU O QU?

    Conosci la trib

    degli indiani Cu Cu?

    C lindiano

    CUORE

    che raccoglie le more,

    C lindiano CUOCO

    che accende il fuoco.

    C

    CUOIO,

    un indianone

    Che fa lo stregone.

    C SCUOLA, lindiana

    Che fila e tesse la

    lana.

    Conosci la trib

    Degli indiani Cu Cu?

    Se li scrivi con la Q

    Ride tutta la trib.

    Disegni di Francesca Pia Piccirillo 1a B

    Cinque anni insieme

    Tutto cominciato dalla mia entrata nella scuola elementare.

    Ho imparato a scrivere, leggere ed altre cose e ho imparato

    anche a rispettare le regole, ad amare di pi tutti. Ma la cosa

    pi importante la mia maestra, che si chiama MARIAGRA-

    ZIA. E un nome importante, con undici lettere. Lei la pi

    brava, meravigliosa. E poi i miei compagni... dai maschi che

    facevano impazzire la maestra! E noi femmine che non le da-

    vamo nessun fastidio. Mi ricordo quelle recite che facevamo,

    erano bellissime. Ne ricordo alcune, quelle sui Vatussi, Il

    gigante egoista ed altre che non ricordo tanto bene. In que-

    ste poche righe voglio dire che in questi cinque anni mi sono

    divertita molto, anche nei momenti pi difficili io, i miei ami-

    ci e la mia maestra ce labbiamo sempre fatta! Mi dispiace che

    ora dobbiamo andare alle medie. Penso che verr sempre a

    trovare la maestra, quando potr.

    Adelaide Barone 5a C

    Rif le ss ioni sul la fede

    Ges molto importante nella mia vita, ho

    bi sogno del la sua presenza perch mi a iuta

    a v ivere megl io. Senza di lui non so cosa

    farei . Prego Ges per scusarmi di tutti i

    p eccat i che ho commesso. I l mio futuro

    nel le sue mani. Ormai fa parte di me, lui

    che mi guida su come far andare le mie

    giornate. Ges non ha intenzione di ab-

    bandonarmi, nei momenti in cui sono in

    di f ficol t o in cui s to male, sono arrabbia-

    ta con gli a lt ri o con me st es sa, mi sta vic i-

    no. E i l mio eroe, i l mio salvatore ! Ges mi

    ha chiamata per vi vere con lui nel la sere-

    nit e nel l amore, i l mio angelo custode

    che mi p rotegge sempre. Aggett iv i per de-

    sc river lo? Semplice, sp lendido, amorevole,

    p er fet to, divino. Io e lui s iamo una cosa so-

    la! Michela Vi tale 5a C

    Luca Sez. A Cantico

    Michele Fabozzi 5a E

    Alfredo Palmiero 1a C Mariachiara Carofilo 1a C

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    Miti e leggende dalla nostra fantasia

    Il drago a quattro teste

    Molto tempo fa cera un drago a quattro teste che disturbava sempre il popolo del re Zeus.

    Questo popolo non conosceva il fuoco. Il re si era stancato del drago, quindi mand il suo

    amico Ulisse ad ucciderlo. Il re disse: Ulisse, vai al castello del re Bellerofonte e ruba la

    spada dorata, cos possiamo uccidere il drago a quattro teste. Ulisse and e disse: Adesso

    come la prendo questa spada? Decise di gettare acqua su tutto il pavimento del castello

    del re Bellerofonte, si fece vedere dai guardiani e cos i guardiani scivolarono sullacqua.

    La caverna del drago a quattro teste era a fianco al castello del re Bellerofonte. Il drago

    sent il caos nel castello, si svegli e attacc il castello a colpi di coda. Il castello cadde e

    Ulisse disse: Che cosa succede? I guardiani risposero: E il drago che ci sta attac-

    cando. Scappiamo! disse Ulisse. Quel drago fece crollare tutto il castello, il re Bel-

    lerofonte mor e la spada dorata rimase incastrata nella sua testa. Ulisse prese la

    spada dalla testa del re e se ne and al suo castello. Una volta arrivati, Ulisse disse al

    re Zeus: Il re Bellerofonte morto, lha ucciso il drago, per ti ho portato la spada

    dorata. Zeus rispose: Grazie, Ulisse, cos possiamo uccidere il drago! Il re Zeus

    and a uccidere il drago. Il drago colp il re con la sua coda. Zeus si rialz e gli tagli

    tre teste in un colpo. Il drago era quasi morto, allora us lultima mossa che il re non

    conosceva: sput fuoco su Zeus, ma Zeus schiv il suo colpo e lo uccise. Alla fine,

    dopo aver ucciso il drago, raccont al suo popolo come aveva scoperto il fuoco.

    Mario Bottone 4a A Negri

    Un dio, Ade, difendeva il suo popolo. Poco distante viveva un drago a quattro teste e tutti

    sapevano dove si trovava la sua caverna. Ade, saputo di questo drago, si allen per ucciderlo;

    si allen duramente e si fece dare una mano dal popolo. Ade, per, aveva unarma segreta, le

    lame di Zen e aveva trovato anche le fruste di un altro guerriero, morto mentre cercava di

    uccidere il drago. Cos pens: Ora posso distruggere il drago. Cos and dal drago, gli tagli

    le teste e torn dal suo popolo, che lo festeggi per un giorno e una notte.

    Emanuele Di Martino 4a B Negri

    Giulio Sbordone 4a D

    Ilaria Sez. G Cantico

    Alessia Acatullo 4a D

    Alessio Sez. A Cantico

    Giovanni

    Sez. C Cantico Nancy Sez. G Cantico

    Maria

    Carmen Falco 1a B

    Roba da scolari