Gennaio 2017 - Anno 19 (n° 218) Mensile della Comunità...

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Mentre il silenzio fasciava la terra e la notte era a metà del suo corso, tu sei disceso, o Verbo di Dio, in solitudine e più alto silenzio. La creazione ti grida in silenzio, la profezia da sempre ti annuncia, ma il mistero ha ora una voce, al tuo vagito il silenzio è più fondo. E pure noi facciamo silenzio, più che parole il silenzio lo canti, il cuore ascolti quest'unico Verbo che ora parla con voce di uomo. A te, Gesù, meraviglia del mondo, Dio che vivi nel cuore dell'uomo, Dio nascosto in carne mortale, a te l'amore che canta in silenzio. David M. Turoldo Gennaio 2017 - Anno 19 (n° 218) Mensile della Comunità Parrocchiale di Torri del Benaco

Transcript of Gennaio 2017 - Anno 19 (n° 218) Mensile della Comunità...

Mentre il silenzio fasciava la terra e la notte era a metà del suo corso, tu sei disceso, o Verbo di Dio, in solitudine e più alto silenzio. La creazione ti grida in silenzio, la profezia da sempre ti annuncia, ma il mistero ha ora una voce, al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio, più che parole

il silenzio lo canti, il cuore ascolti

quest'unico Verbo che ora parla

con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,

Dio che vivi nel cuore dell'uomo,

Dio nascosto in carne mortale,

a te l'amore che canta in silenzio.

David M. Turoldo

Gennaio 2017 - Anno 19 (n° 218)

Mensile della Comunità Parrocchiale di Torri del Benaco

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Con l’Augurio di Buon Anno, che rivolgo a tutti i Torresani e i Paiaroli, giungano in ogni famiglia come biglietto augurale per il 2017 queste belle testimonianze inviatemi a seguito della Missione Parrocchiale Francescana “mi fido di Te” tenuta in Novembre come conclusione dell’ Anno Santo della Misericordia. Buona lettura. Pace e bene a tutti!

Don Giuseppe.

MISSIONE MISSIONE MISSIONE MISSIONE

PARROCCHIALE PARROCCHIALE PARROCCHIALE PARROCCHIALE

“MI FIDO DI TE”“MI FIDO DI TE”“MI FIDO DI TE”“MI FIDO DI TE”

Entusiasmante! Questa è la parola che meglio descrive il periodo di Grazia appena trascorso. Dalla prima Messa, sabato sera, all’ultimo appuntamento con i bambini neonati domenica pomeriggio grande gioia, grande meraviglia e stupore. Don Giuseppe insisteva da un anno, eppure eravamo liberi di non ascoltare. Infatti appuntamenti ed impegni della settimana si sono accavallati come sempre ma … quasi uno scherzo dello Spirito Santo. Era un dispiacere rinunciare. I bambini invece, per la grande e precisa organizzazione di preti, suore, frati, don Giuseppe e suor Adriana sono stati accompagnati per una settimana in un percorso che sapeva di ritiro spirituale, di vacanza, di grest, di catechismo e di tanta gioia. Nessuna fatica svegliarli perché c’era il Buongiorno Gesù, nessuna insistenza al pomeriggio perché c’era il gruppo delle medie. Don Bruno Fasani sottolinea dalla prima omelia, con grande efficacia, la differenza tra tempo cronologico e tempo di Grazia: misurabile il primo, incalcolabile il secondo. Durante tutta la settimana abbiamo fatto esperienza di questo. Un’occasione di gioia, di vita

insieme con il sorriso sulle labbra, uno stare insieme senza vergogna, con grande rispetto reciproco. Nessuna predica, non era necessaria. C’era l’omelia durante la S. Messa delle ore 9.30 e qualche avviso. Il resto era tutto vissuto insieme. Noi siamo qui, vieni? Veniamo a trovarti a casa, posso? Caffè in compagnia, vieni? Momento culminante l’incontro con Simona Atzori, grande testimonianza, che si è rivelata al meglio nel dopo incontro, donna di grande sensibilità verso tutti. Nessun particolare della nostra quotidianità è stato trascurato: il risveglio, il lavoro, lo studio, il tempo libero, lo sport, l’assistenza agli ammalati, il dolore nelle famiglie e, non ultimo, il rifiuto. I frati hanno ringraziato anche per il rifiuto perché: “… nel rifiuto si impara la gratuità ed anche noi frati dobbiamo ricordarci che facciamo le cose per gratuità”. Un momento di grande aggregazione e, oserei dire, di grande evangelizzazione, è stato il

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pomeriggio dedicato alla festa dello sport. Abbiamo dedicato tutto il pomeriggio al calcetto, in realtà, ma il divertimento è stato assicurato. Non sono mancati momenti di fiato sospeso, con gli infortuni di Martino e Clarissa. La seconda non ha voluto mancare alla “Sfilata dei Santi”, con le sue stampelle in fila ordinata. Tutti i gesti erano accompagnati dal canto, preciso e curato. Con l’accompagnamento della chitarra tutto noi abbiamo imparato la ricchezza del canto. Le parole, sempre importanti, l’intonazione, la cura nel ritornello, il momento in cui “esplodere” con la voce. Bello, bello, bello. Niente altro da aggiungere.

Carmen

LA MISSIONE CHE LA MISSIONE CHE LA MISSIONE CHE LA MISSIONE CHE

PORTO NEL CUOREPORTO NEL CUOREPORTO NEL CUOREPORTO NEL CUORE

Sono Suor Rita e mi scuso per il ritardo con cui mi faccio viva nel mandarvi alcuni pensieri e impressioni mie sulla missione. Quando sono tornata a casa ho trovato la mia Comunità di 80 suore

le quali, dopo avermi fatto raccontare quello che avevo vissuto lì e averne goduto tantissimo, con tutta l’attività della casa mi hanno fatto ben presto dimenticare il mio impegno- promessa…che avevo preso con il vostro Parroco, perdonatemi. Ed ora eccomi qua, adesso però vi chiedo di perdonarmi se dico cose inutili. Grazie del perdono e… andiamo avanti. Il ricordo che mi è rimasto più impresso della missione è stata la processione dei Santi. Ancora me la porto nel cuore come se avessi fatto un bellissimo sogno e come se, sognando e pregando, questo sogno si avverasse, magari fra cento anni …quando questi bimbi saranno, proprio loro, i nostri Santi protettori. E’ stato un momento di poesia, di alta spiritualità e di bellezza, quella vera che rimane nel cuore. Senz’ altro rimarrà nel cuore di questi bimbi, anche quando saranno diventati adulti. Altro ricordo forte è il silenzio e il raccoglimento della vostra Chiesa e delle celebrazioni, la vostra partecipazione e…posso veramente dirlo, la vostra fede! La sua espressione è forse frenata da un

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certo riserbo culturale ma rimane sempre fede e fede evidente. Grazie per la vostra accoglienza e per l’unione che c’è tra voi soprattutto tra le famiglie giovani: c’è molto bisogno oggi di vivere e praticare la nostra fede cristiana uniti! Grazie per il centro di ascolto così accogliente, vivace e ricco di idee! Sono tornata a casa, non dico convertita, perché questo è un processo lungo quanto una vita e di più, ma più ricca dentro con dei ricordi bellissimi a cui attingo spesso durante la preghiera, nel mio vivere quotidiano, e con delle immagini (a cominciare dal lago ma non solo) che hanno fatto crescere la mia gioia e la riconoscenza al Signore per quanto Lui, di bello, continua a creare dentro e fuori di noi. Grazie a tutta la Comunità, alle suore (brave e con una dedizione che non conosce soste) e a Don Giuseppe, vostro Parroco. Guardate che quando farete la prossima missione farò di tutto per tornare. Un abbraccio

Suor Rita

P:S: Un cordialissimo augurio a ciascuno di Buon Natale e di un Santo e sereno anno nuovo!!!!

COME HO VISSUTO COME HO VISSUTO COME HO VISSUTO COME HO VISSUTO

LA MISSIONELA MISSIONELA MISSIONELA MISSIONE

Caro don Giuseppe ecco le piccole righe che ho scritto per relazionarti per quello che ho fatto e ho vissuto durante la missione. Troverete tanti errori. Abbia pazienza di me. 1. PASTORALE DEI MALATI. Per i malati ho travato in loro grande fede e una grande apertura al dialogo. Le contenti della presenza mensile del parroco che li porta ogni mese la santa comunione e li confessa. 2. CONFESSIONI IN CHIESA La confessione in chiesa è stata regolare. Ho confessati tanti generi di persone: • Quelle che vogliono intraprendere

di nuovo il cammino vuoto per tanti anni.

• Quelli che vivano situazione difficile in famiglia.

• Le persone separate e divorziate che vogliono sentire il conforto e le parole di consolatrice da parte del sacerdote.

• N.B. Come fare allora dopo la missione? Organizzare alcuni

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incontri mirati per incontrare queste persone con separazione, divorzio, ferite? Magari ce ne sono già in corso in parrocchia.

3 VISITE AI CASI PARTICOLARI. Durante la missione, ho avuto anche la grazia di visitare alcune persone che hanno dei casi particolare in famiglia. Abbiamo parlato di tanti punti che riguardano la fede e la vita in generale… 4. CHE DIRE DOPO MISSIONE? Per me è stata una missione bellissima. Mi è dispiaciuto che i missionari non sono stati ospiti nelle famiglie. Essere ospitato nella famiglie dice tanto per la missione. Ci sarà la ragione che rispetto. Mi è dispiaciuto che non abbiamo tutti salutato i cristiani. Grazie ai Cristiani che ci hanno aperto le porte delle case e le porte dei loro cuori. Grazie ai volontari che hanno vegliato sul nostro nutrimento corporale. Dal convento di Cernente vi mando un caro saluto e buon proseguimento di avvento. Vieni Signore Gesù.

Fra Cinamula Olivier Ofm

MOMENTI CHE HANNO MOMENTI CHE HANNO MOMENTI CHE HANNO MOMENTI CHE HANNO

LASCIATO IL SEGNOLASCIATO IL SEGNOLASCIATO IL SEGNOLASCIATO IL SEGNO

Sono stati due i momenti che hanno lasciato il segno della settimana della Missione Parrocchiale “Mi Fido di Te”. Il primo durante la serata del Centro di ascolto: alla domanda che Gesù ha rivolto ai suoi “e voi chi dite che io sia” e che fra Lorenzo ha girato a noi, è iniziata una riflessione personale che ha toccato nell’intimo tutti i partecipanti. Il secondo momento è stato la celebrazione Eucaristica nella chiesetta di san Faustino. Quando sono arrivata la chiesa era già strapiena di gente, era addobbata a festa con fiori e luci ed emanava una accoglienza familiare. Chiara in quel momento aveva già fatto gli onori di padrona di casa e all’inizio della S. Messa un silenzio ed un raccoglimento, animata soprattutto dal celebrante fra Albert, era sceso su tutta

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l’assemblea. Al termine, Chiara e le sue nipoti, hanno congedato tutti con un ricco e gustoso rinfresco, salutando tutti con grande calore. Grazie al Missionario e a Chiara.

Valeria

UNA MISSIONE UNA MISSIONE UNA MISSIONE UNA MISSIONE

PPPPARTICOLAREARTICOLAREARTICOLAREARTICOLARE

Carissimo Don Giuseppe, Pace e Bene. Finalmente riesco a scrivere qualcosa su quanto abbiamo vissuto durante la Missione Parrocchiale nella sua Parrocchia. È stata per me una missione molto particolare. Abbiamo vissuto in fraternità dei momenti molti belli. Un paese, quello di Torri, molto particolare, e non parlo del bel paesaggio quanto del suo vivere la vita parrocchiale particolarmente in quei mesi dell’anno in cui si ritrova “senza turisti”, peraltro fonte di lavoro per gli abitanti. Ho incontrato persone molto disponibili all’accoglienza non tanto dei Missionari, ma di quella “Parola” che siamo invitati a portare, a testimoniare.

Una Parrocchia, quella cui è chiamato a guidare, ricca di iniziative in ogni ambito, rivolte a tutti: bambini, ammalati, giovani, famiglie in modo particolare giovani coppie, rivolte verso un futuro di speranza e fiducia. “Mi fido di te” il tema della missione che mi è sembrato molto ben preannunciato e percepito da tutti. Ho visto una buona partecipazione ai momenti liturgici e alle catechesi, nei centri di ascolto ho notato un vero interesse per la conoscenza, l’approfondimento, l’accoglienza della “Parola”. Anche gli adolescenti che ho incontrato, insieme a Fra Lorenzo, mi son sembrati motivati nel cammino di fede… Che dire ancora, le auguro di camminare in mezzo al popolo e con il suo popolo, con gioia e fiducia nella via che il Signore ha tracciato per ognuno di voi. Le auguro un Santo Natale e un nuovo anno ricco di grazia. Il Dio Bambino che torna visitarci si incarni profondamente in noi. In comunione.

Sr Concetta

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RIFLESSIONE A RIFLESSIONE A RIFLESSIONE A RIFLESSIONE A

MARGINEMARGINEMARGINEMARGINE

"Mi fido di Te" è stato il tema, il messaggio, lo stimolo trasmesso dalla Missione Parrocchiale, che si è svolta dal 19 al 27 novembre scorso. Ben 16 religiosi hanno invaso le nostre contrade; hanno bussato alle nostre porte; hanno organizzato incontri per tutte le età, con lo scopo di dare una scossa alla nostra fede, che sembra a disagio di fronte alle numerose sfide dei nostri giorni. L'iniziativa è una proposta di Papa Francesco come sigillo dell'anno Giubilare della Misericordia. Numerose sono state le persone, che hanno aderito all'iniziativa. La partecipazione è stata sincera e significativa ed anche collaborativa. Perlomeno "lo zoccolo duro" della Comunità, come ha detto Don Giuseppe, ha fatto la sua parte con convinzione. Anche a Torri del Benaco, ovviamente, non mancano le persone, che non frequentano la Chiesa. Non deve sorprendere se nemmeno una Missione riesce a modificare questa tendenza. Però provarci è sempre un tentativo

della sollecitudine cristiana, nel rispetto della libertà di ciascuno. Quel "mi fido di Te" comporta un impegno serio e può mettere a disagio chi teme, con questa scelta forte, di andare contro corrente. E anch'io mi chiedo spesso: quante volte nella mia vita ho testimoniato male quel Gesù di cui mi fido? Ma la misericordia di Dio, malgrado tutto, dona sostegno alla nostra speranza. Le sorprese non possono mancare. I tempi di Dio non sono i nostri tempi.

William

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Premesso che ho vissuto la “Missione” in maniera non continuativa per problemi lavorativi / logistici, ho ritenuto giusto scrivere

queste due righe, per ringraziare dal profondo del cuore, il “ricevuto”, da frati e suore e missionari, che con tanta semplicità, comprensione e amore per il prossimo, si sono voluti avvicinare a tutta la Comunità. Mi hanno arricchito con le loro parole, sapendo che è il nostro Gesù che parla con loro e per loro! Un ringraziamento anche a don Giuseppe e a chi ha lavorato con lui per la buona riuscita del progetto.

Miriam

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LA TESTIMONIANZA DI LA TESTIMONIANZA DI LA TESTIMONIANZA DI LA TESTIMONIANZA DI

SIMONA ATZORISIMONA ATZORISIMONA ATZORISIMONA ATZORI

All’incontro con Simona Atzori di mercoledì 23 novembre è apparso immediatamente chiaro il perché del titolo “Farfalla senza ali”. Molti di noi erano preparati, sapevano che sarebbe stata una conversazione con una ballerina priva di braccia. Una donna diversa quindi, fisicamente ma, evidentemente, anche una personalità unica. Ha presentato un video, affascinante, musiche accattivanti, storia meravigliosa, un astro, una meteora. Qualcosa però mi sfuggiva, sembrava tutto meraviglioso, facile. Lei ha chiarito ad un certo punto: è stato tutto molto difficile. La paura della diversità metteva in difficoltà le persone che incontrava: il vigile, la superiora a scuola, forse anche i compagni. La mamma, il papà, la

sorella le hanno lasciato in eredità una grande fiducia nei confronti delle persone e del mondo. Era possibile farcela anche con un limite fisico così grande e così evidente. Come? Con un grande sorriso, sempre. Sorridere fiduciosi perché solo così, letteralmente, la vita ti sorride. Un momento però mi è particolarmente caro. In quella mezz’ora è “caduto il palco”. A fine serata Simona ha avuto una parola per tutti quelli che l’hanno voluta salutare, proprio per tutti. In quel momento mi è apparsa in tutta la sua umanità: aveva il viso stanco, ma sorrideva sempre. Una piccola parola per tutti, un incitamento. Era chiaro che volesse andare a riposare, anche chi l’accompagnava era impaziente. Ma niente: ha firmato autografi, si è fatta fotografare più volte, ha accarezzato anche il cane di Lolly. Ecco: tutto l’incontro si è “incarnato” in quei momenti. Molto bello. Grazie Simona!

Benedetta

HANNO RICEVUTO

IL BATTESIMO

ILARY

SARA

CRISTINA

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SIGNORE, DI TE MI FISIGNORE, DI TE MI FISIGNORE, DI TE MI FISIGNORE, DI TE MI FIDO, DO, DO, DO,

A TE MI AFFIDO!A TE MI AFFIDO!A TE MI AFFIDO!A TE MI AFFIDO!

Finita la ‘Missione popolare’ mi sono chiesta che cosa significa per me FIDARMI, dal sorgere del sole al suo tramonto … Ogni giorno, dal suo inizio fino alla fine, ho bisogno di fidarmi di QUALCUNO affinché il mio cuore e la mia mente sappiano accogliere e vivere in pienezza ciò che il quotidiano mi regalerà Ogni mattino? Sì, ogni ora, ogni giorno perché la nostra vita è un perenne PRESENTE: appartiene a Dio e per Lui tutto è OGGI – QUI – ORA. Durante il “tempo” della Missione Popolare i ‘messaggeri’ che Dio ci ha inviato (religiosi e religiose – laici che hanno offerto la loro testimonianza) hanno cercato di aiutarci a comprendere, attraverso l’annuncio della Parola, la loro vita e testimonianza, che la nostra casa sarà saldamente costruita sulla roccia solo se, ogni giorno, in ogni circostanza sapremo FIDARCI di Colui che è il nostro fedele compagno di viaggio. È difficile FIDARSI di qualcuno che non conosciamo: la possibilità migliore per conoscere l’altro/a è quella dello stare insieme: le amicizie non coltivate, infatti finiscono per spegnersi, per morire. Così succede nei riguardi di Colui che mi conosce prima ancora che io fossi generato/a nel seno materno (Salmo 138), ma che io non

conoscerò mai abbastanza se non decido di dedicargli un poco di più del mio pensiero, del mio cuore, del mio tempo. Non devo avere paura: il Signore non mi ruba nulla, anzi! Mi arricchisce, mi rende capace di allargare il mio orizzonte, di ampliare lo spazio del mio cuore rendendolo capace di accogliere e ospitare un maggior numero di fratelli/sorelle. L’evangelista Giovanni ci rivela ciò che più sta a cuore a Gesù: “In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: che tutti siano uno; come tu, Padre, in me e io in te, anch’essi siano una cosa sola in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato”.(Gv 17,20) Ripercorrendo le giornate della Missione Popolare vedo e rivivo molti episodi, iniziative, luoghi dove ci siamo riuniti per conoscere, condividere la Parola, la vita, la gioia dello stare insieme. Momenti in cui siamo stati visitati personalmente, nelle nostre case: ci siamo sentiti più di sempre ‘comunità parrocchiale in cammino’. Ora, che tutto è passato, ma non finito, mi chiedo: che cosa devo fare? Mi sono di aiuto le parole di Papa Francesco. Nella sua Esortazione Apostolica ‘Evangelii Gaudium’ (capitolo terzo), chiama tutto il popolo di Dio, quindi anche me, a costituirsi “in uno stato permanente di missione” perché “Io sono una missione su questa terra”, e per questo mi trovo in questo mondo. Tutti siamo, dobbiamo essere discepoli missionari, dal primo all’ultimo, qualunque sia la nostra funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della nostra fede. C’è un posto e un compito per tutti: bimbi, adolescenti, giovani, sposi, anziani, ammalati. Che cosa dunque fare concretamente per poter affermare

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con S. Paolo: “Per grazia di Dio io sono quello che sono, e la sua grazia in me non e stata vana?” (1 Cor. 15, 10-11) � Lasciarmi evangelizzare � Trovare il modo di comunicare e

testimoniare Gesù nella situazione in cui mi trovo.

� Partecipare attivamente alle iniziative della mia parrocchia.

� Offrire, proporre, iniziative, modalità che aiutino la mia parrocchia a costituirsi sempre più come comunità viva che condivide, celebra, si fa prossimo dei vicini e dei lontani.

Lo Spirito che è la perenne creatività di Dio ci aiuti a vincere dubbi e paure e a diventare sempre più ‘soggetti attivi’ e propositivi nella Chiesa, nella parrocchia, in famiglia, un popolo di Dio in cammino, in USCITA, con l’aiuto di Maria, Stella della nuova evangelizzazione.

Stella della nuova evangelizzazione,

aiutaci a risplendere nella

testimonianza della comunione,

del servizio, della fede ardente e

generosa,

della giustizia e dell’amore verso i

poveri,

perché la gioia del Vangelo

giunga sino ai confini della terra

e nessuna periferia sia priva della sua

luce.

Madre del Vangelo vivente,

sorgente di gioia per i piccoli,

prega per noi.

Amen. Alleluia.

(Evangelii Gaudium)

Sr.Giovanna P.

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VERBALE DEL CONSIGLIO VERBALE DEL CONSIGLIO VERBALE DEL CONSIGLIO VERBALE DEL CONSIGLIO

PASTORALEPASTORALEPASTORALEPASTORALE

DEL 12 DICEMDEL 12 DICEMDEL 12 DICEMDEL 12 DICEMBREBREBREBRE 2016201620162016

Il Consiglio Pastorale si riunisce presso il Centro Giovanile alle ore 20,30 del 12 Dicembre 2016. Nel mese di Novembre per un intera settimana la Comunità ha partecipato alla Missione Francescana e pertanto una riflessione su quanto avvenuto e’ naturale. Don Giuseppe invita i presenti ad esprimere le proprie impressioni ripercorrendo in ordine cronologico l’evento. Quindi iniziando dall’apertura si possono cogliere i seguenti aspetti. Prima di tutto il ruolo dei “religiosi” è stato all’altezza, sia nel prologo di Don Bruno Fasani sul quale non dubitavamo, sia nelle predicazione dei frati, come pure nelle messe, nei centri d’ascolto, nelle confessioni e nelle visite ad ammalati, anziani e famiglie. Tra le varie proposte della missione alcune hanno avuto un ottimo riscontro tra le quali ricordiamo il Buongiorno Gesù con il coinvolgimento di genitori e nonni accanto ai bambini, la serata con la testimonianza di Simona Atzori in un teatro esaurito, il Torneo di Calcetto che ha visto bambini e adulti per un intero pomeriggio per la prima volta nel nuovo centro sportivo comunale ed infine nella sfilata dei santi con magnifici vestiti. Altri momenti della missione sono uno stimolo nel continuare il proprio impegno: in particolare i centri di ascolto seppur ravvivati dalla Messa hanno coinvolto poche persone “nuove” rispetto ai frequentatori abituali e le due sere destinate alle coppie sono state

frequentate da poche famiglie giovani come del resto gli appuntamenti per gli adolescenti e ragazzi. Il Consiglio Pastorale, completata l’analisi della Missione, si sofferma sulle iniziative che la Missione suggerisce per il prossimo futuro. Dopo un breve confronto il Consiglio Pastorale propone innanzitutto di continuare con il Buongiorno Gesù almeno una volta al mese per i bambini delle elementari e le loro famiglie. Per gli adulti verranno invece proposti in primavera due incontri relativi alla vita della coppia cristiana. Infine Suor Adriana verificherà la possibilità di ospitare una rappresentazione teatrale di ispirazione religiosa. Venerdì 16 Dicembre inizierà la Novena di Natale ispirata all’Evangelii Gaudium.

Giampaolo

DOMENICA 22 GENNAIO 2017

FESTA DEL BEATO

GIUSEPPE NASCIMBENI

ORE 18.00 S. MESSA SOLENNE

E PROCESSIONE

A P P U N T A M E N T IA P P U N T A M E N T IA P P U N T A M E N T IA P P U N T A M E N T I G E N N A I OG E N N A I OG E N N A I OG E N N A I O 2 0 1 72 0 1 72 0 1 72 0 1 7

OGNI DOMENICA ore 10.00: S. MESSA DELLE FAMIGLIE. ore 17.00: ADORAZIONE EUCARISTICA E CANTO DEL VESPE RO.

OGNI LUNEDÌ ore 9.00 - 11.00: CONFESSIONI.

ore 11.00 – 12.00: ADORAZIONE EUCARISTICA.

OGNI MARTEDÌ ore 16.30: CATECHESI I e II MEDIA.

OGNI GIOVEDÌ ore 15.00: CATECHISMO SCUOLA ELEMENTARE. ore 17.00: ADORAZIONE EUCARISTICA.

OGNI VENERDÌ POMERIGGIO e SERA: INCONTRO III MEDIA - GRUPPO ADOLESCENTI / GIOVANI.

OGNI SABATO ore 15.00 - 18.00: TEMPO PER LE CONFESSIONI.

DOMENICA 1

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO SANTE MESSE ORE 8.30–10.00–11.15-18.00

ORE 11.15 S. MESSA E CANTO DEL VENI CREATOR

VENERDÌ 6 EEPPIIFFAANNIIAA DDEELL SSIIGGNNOORREE

SANTE MESSE ORE 8.30–10.00–11.15-18.00

DOMENICA 8 BATTESIMO DI GESÙ

ANNIVERSARI DI BATTESIMO

MERCOLEDÌ 11 ore 20.00 INCONTRO DI PREGHIERA IN ONORE DI S. ANTONIO.

DAL 18 AL 25 GENNAIO SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI - Il tema:

“L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione” (cfr. 2 Corinzi 5, 14-20)

VENERDÌ 20 MEMORIA LITURGICA DEL BEATO GIUSEPPE NASCIMBENI

DOMENICA 22 FESTA DEL BEATO GIUSEPPE NASCIMBENI

ORE 18.00 S. MESSA E PROCESSIONE

CELEBRAZIONE DELLA LITURGIACELEBRAZIONE DELLA LITURGIACELEBRAZIONE DELLA LITURGIACELEBRAZIONE DELLA LITURGIA

PARROCCHIA DI TORRI

ORARIO FESTIVO

Sabato ore 18.00 S. Messa

Domenica ore 8.30 S. Messa

ore 10.00 S. Messa

ore 11.15 S. Messa

ore 17.00 Vespero

ore 18.00 S. Messa

ORARIO FERIALE

ore 17.00 Vespero ore 18.00 S. Messa

PARROCCHIA DI PAI

ORARIO FESTIVO

Sabato ore 19.30

Domenica ore 10.00

Bollettino di informazione Parrocchiale stampato in proprio La Redazione: Don Giuseppe Cacciatori – Daniela Pippa – Anna Menapace - Nuccia Renda – Rosanna Zanolli - William Baghini.

Collaborazione fotografica: Mario Girardi /Impaginato e stampato da: Daniela Pippa