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Uno Strano Incontro

??

Ciao, ti ricordi di me?Ma certo, come dimenticarmi? Sono il Professor TerraTerra, Giovannino per gli amici! Ti ho raccontato di come, tantissimi anni fa, trovai per caso uno strano uccellino giocattolo fatto di metallo, e di come scoprii che in realtà era nientepopòdimenoche un esploratore intergalattico che cercava... proprio me!!Pettibot (così lo chiamai, perché era molto simile ad un pettirosso robot) viaggiava nello spazio e cercava persone «particolari» a cui insegnare come amare la natura, preservarne le risorse evitando gli sprechi e risolvendo i guai creati dai suoi simili. Grazie ai suoi insegnamenti risolsi quasi tutti i problemi che mettevano in pericolo la nostra amata Terra ed i suoi abitanti. Oggi sono conosciuto come il massimo esperto vivente di scienza della Terra, ecologia, energie e sostenibilità. Ma, bando alle ciance, sono qui per raccontarti di quando conobbi P ix ie , un esser ino davvero interessante!C i incontrammo in una situazione piuttosto....delicata, anzi, per dirla tutta gli devo la vita. È solo grazie a lui (e al suo fucile a impulsi elettromagnetici) che

riuscii a fuggire dalle grinfie di una super intelligenza artificiale che teneva in schiavitù gli abitanti di quel pianeta, e grazie al suo aiuto riuscii a disattivarla e a ridare a tutti la libertà (per saperne di più leggi il volume «Le avventure del Professor TerraTerra»).Durante questa avventura mi disse che era stato anche sulla nostra Terra, in missione, ma non ebbe il tempo di raccontarmi cosa era successo a causa di alcuni ...ragni che ci inseguivano!Così, prima di tornare a casa, mi feci lasciare un «transponder», un oggetto che permette di comunicare anche attraverso gli universi, e mi tenni in contatto con Pixie. La sua avventura sulla Terra è davvero fantastica, per questo motivo gli ho chiesto di raccontarla anche a te.

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Sommario~

~

pag. 4 Presentazione LGH

pag. 5 Presentazione Linea Com

pag. 6 La missione di Pixie

pag. 7 Capitolo 1: - “Balle Spaziali”

Le Bugie In Rete

pag. 10 Capitolo 2: - “Bulli & Pupe”

Il Cyber Bullismo

pag. 13 Capitolo 3: - “La Cava del Mulo”

I Diritti D'autore

pag. 16 Capitolo 4: - “World of Pixie Craft”

I Giochi In Rete

pag. 25 Capitolo 5: - “Attenti al lupo”

I Social Network

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Coordinamento Relazioni Esterne e Comunicazione Linea Group Holding

Testi a cura di: Rita Morini - Racconti e illustrazioni di: Max Schiavetta - Ideazione grafica: www.pierrepi.it

Pubblicato: dicembre 2013 - Stampa a cura di: tipografia Fantigrafica: via Industrie, 38 – 26100 Cremona

Stampato su: carta ecologica “revive natural Offset” - www.profterraterra.lgh.it

Linea Group Holding - Via dei Comizi Agrari, 10 - 26100 Cremona - www.lgh.it

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Il Gruppo LGH è una multi utility nata dalla volontà di Aem Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi, Cogeme Rovato e SCS Crema di dare vita a un grande Gruppo, in grado di offrire ai cittadini delle provincie di Cremo-na, Lodi, Brescia e Pavia alti livelli di qualità nei settori di acqua, gas, energia elettrica, ambiente e telecomunicazioni.Il Gruppo LGH, in virtù della propria responsabilità sociale e di impresa, ha deciso di intraprendere il cammino verso la sostenibilità ambientale confrontandosi con la comunità e il territorio, investendo nel capitale umano, nella salva-guardia dell'ambiente e rispettando le aspettative dei propri azionisti.LGH crede da sempre nel la sostenibilità e il comportamento sostenibile del Gruppo è confer-mato da diverse attività quali i continui miglioramenti tecnologici dei propri servizi e dei propri impianti, dalle certificazioni di qualità ottenute da tutte le società de l Gruppo, da l le az ioni d i solidarietà rivolte alle realtà territoriali che si occupano di interventi in campo sociale, dalle numerose attività e iniziative a sos tegno de l la sa lvaguard ia dell'ambiente.

Nell'ambito di queste attività finalizzate a promuovere la cultura della sostenibilità e a radicare ulteriormente la vicinanza delle società del Gruppo con le realtà territoriali di riferimento, LGH ha scelto di dialogare con il mondo della scuola promuovendo un progetto didattico su tutti i territori delle provincie di Cremona, Lodi, Brescia e Pavia finalizzato a sensi-bilizzare i ragazzi, cittadini di domani, sulle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile.

In particolare il progetto - illustrato sul sito www.profterraterra.lgh.it si prefigge di:- promuovere l'educazione am-

bientale nelle scuole; - fornire strumenti di conoscenza

relativi ai temi dell'energia, dei rifiuti, del ciclo idrico e delle telecomunicazioni;

- permettere ai ragazzi di cono-scere e raccontare il loro terri-torio;

- fornire gli strumenti per cono-scere il Gruppo, i suoi impianti e i suoi servizi.

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Linea Com (nata dall'unione di Linea Com e Aemcom) è la realtà del Gruppo LGH specializzata nel settore dell'ICT e delle telecomuni-cazioni. Al servizio di oltre 300 Comuni della Lombardia sud orientale, rappresenta un vero e proprio polo tecnologico che in questi anni, per esempio, ha portato alla realizzazione di una rete wireless che collega oltre 200 Comuni delle provincie di Cremona, Lodi, Brescia, Piacenza, Mantova e Parma per la fruizione di servizi evoluti e integrati legati a Voce, Dati e Internet.Linea Com è inoltre dotata di importanti infrastrutture ICT (Data center e Cloud) in grado di garantire

servizi informativi avanzati per i Comuni e per le imprese.Linea Com vuole essere un partner tecnologico del territorio e in quest'ottica ha tra i suoi compiti prioritari anche quello dell'alfabe-tizzazione telematica di tutti colori che vogliono familiarizzare con le nuove tecnologie. Di qui la nascita di questa pubblicazione e di un progetto didattico finalizzato ad accompagnare alunni, insegnanti e genitori alla scoperta della Rete per navigare e usare Internet conoscen-done potenzialità e rischi.

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voce dati internet larga banda

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Ciao a tutti, mi chiamo Pixie e sono un giovane ed intraprendente pilota galattico proveniente dal pianeta

Hompaige. Rispetto a voi sono mooolto piccolo: sono

alto più o meno un Angstrom...

- 7 ( 1 x 10 mm)1 ANGRSTROM =

Che ci faccio qui sulla Terra?

semplice :semplice :

MOXIEDIXIE

PIXIEtailp g o ae ld ao tr tp i cli o( )

-7

1 x

10

mm

pe

cerco forme di vita intelligente nello spazio per farle entrare a far parte della

Si, insomma, pensavo fosse semplice prima di incontrare questo strano e meraviglioso pianeta che chiamate “Terra”. Infatti, non appena il computer di bordo della

mia astronave, la , identificò UpLoadla vostra rete informatica di comunicazione, mi ci fiondai dentro alla velocità di un gigaparsec (1025678x 3,14 Km/sec), e subito mi ritrovai a navigare in una vastissima rete di autostrade digitali piene zeppe di informazioni sulla razza umana, quello che voi chiamate :

….e pensate che sono il più alto dei miei fratelli!!!

Grande Comunità Galattica delle Intelligenze Superiori

INTERNET

Pensavo sarebbe stato un gioco da ragazzi trovare tracce di intelligenza, ….ma mi sbagliavo, la mia disavventura era appena iniziata!

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a b c d e f g h i l mn o p q r s t u v w x y j k z a

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efg h i l mno pq rstuvwxy j kz

l’alfabeto di Pixie

Per navigare nel web spesso è necessario conoscere altre lingue, per cominciare potresti imparare la lingua di Pixie!

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Balle Balle Spazialicapitolo 1

Semplice, basta osservare come si comporta! Ad ogni angolo di cyber-strada vi erano strani congegni di nome che davano informazioni ai passanti. Così mi fermai e digitai sulla tastiera:

Intelligenza umana

Mi uscì una lunghissima serie di immagini, ma la prima era davvero significativa: la radiografia di un uomo con una testa enorme ed un cervello piccolissimo!

Dopo alcune ricerche scoprii che la radiografia in questione era di un tale chiamato Homer Simpson….allora mi recai in un'enorme sala cinematografica di nome

e qui cercai un video che mi mostrasse il suo habitat naturale e il suo stile di vita (digitando: “homersimpson stile di vita” ), tra tanti mi colpì uno in particolare, si

intitolava: A questo punto ero “ciucciati il calzino”.pronto ad andarmene da questo pianeta di uomini con la pelle gialla e il cervello microscopico. Sarebbero passati millenni prima di far entrare i terrestri nella

Intelligenza umana

?

Come si capisce se una forma di vita è intelligente?

Grande Comunità Galattica delle Intelligenze Superiori

Per fortuna San Emoticon (il mio santo protettore) guardava giù e mi fece venire un dubbio: e se mi stavo ingannando?

Possibile che una rete di informazioni vasta ed estesa come Internet

dica le bugie? ?

Ebbene si, la mia prima sconvolgente scoperta sugli esseri umani fu che la loro rete di informazioni dava indistin-tamente informazioni vere e false, e che le notizie dovevano sempre essere prese … con le pinze!!!!

eSan Emoticon

Nonostante questa scoperta prestai del denaro a un povero per curare la sua bambina malata, ma dopo poco lo ritrovai all'interno di un cyber-edificio, il Casinò Millionnaire …che perdeva tutti i miei soldi a poker. Entrai in una grossa Banca che mi prometteva un sacco di denaro se avessi aperto un conto corrente on-line: io lo feci ovviamente, ma dopo pochi millisecondi al posto del grosso cyber-edificio c'era solo un cartello che diceva

Insomma, il mio primo contatto con il genere umano e la sua Rete di informazioni non mi permise di capire se gli umani sono intelligenti, ma una cosa era chiara:

a volte sanno essere molto imbroglioni!!!

… e addio ai miei risparmi.

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o Realtà?

Sulla terra ci sono gatti con le ali?

miao

Stando alla foto che ho trovato su Google non ci sono dubbi. Esistono e vivono nella provincia cinese dello Sichuan.

Da quello che ho capito navigando in internet non tutti. Solo gli umani che vivono in Thailandia. Lì sono soliti mangiare bambini e i feti che acquistano nei supermercati a 50 dollari (ho visto le foto, orribili).

Per il momento è successo a un solo uomo sulla terra. Ho visto su Youtube l'intervista a questo tizio che è un ricercatore del Cybernetic Intelligence Research Group (Università di Reading- Gran Bretagna).

Le presunte ali dei gatti sono in realtà ciuffi di pelo impastato o, in alcuni casi, difetti genetici della pelle. Non si tratta, insomma, di ali come quelle degli uccelli.

I presunti atti di cannibalismo sono una semplice messinscena artistica di cattivo gusto. Le etichette dei vasetti con la scritta “patè di cervello” sono state appositamente realizzate per suscitare scalpore. Quello raffigurato non è affatto un prodotto normalmente in vendita.

In realtà è stata ingigantita la notizia di un semplice trapianto di un microchip sottocutaneo (parente dei dispositivi antitaccheggio dei supermercati) che non infetta affatto l'essere umano.

Gli umani sono cannibali?

Gli umani possono infettarsi coi virus del computer?

Fantasia

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Per non perdere la Rotta

Il Disinformatico

Ti fideresti delle informazioni riportate su un libro senza copertina abbandonato in soffitta? Non vorresti forse sapere chi l'ha scritto e quando? Lo stesso vale per i siti Internet. Anzi, qui è tutto ancor più complicato visto che chiunque può creare una pagina web e scriverci ciò che vuole (scrivere e stampare un libro è un po' più complesso, che ne dici? ).Fa una bella differenza se una news la trovo scritta sul sito gestito da uno dei tanti fan del tuo cantante preferito o se viene riportata sulla sua pagina ufficiale! È sempre bene verificare chi è l'autore di un

È il blog del giornalista Paolo Attivissimo che smaschera le bufale online, cioè le notizie false che girano in rete. Il suo servizio antibufala ne riporta oltre 300 suddivise in varie categorie. Se ti capita di leggere una news strampalata e di ricevere delle e-mail in cui ti si chiede di fare delle donazioni di denaro per una persona malata, o in cui ti si chiede di inoltrare l'e-mail per diffondere un appello o ancora ti si annuncia la vincita di un premio, vai

sito cercando nell'apposita sezione (ad es.“chi siamo”). Se un sito è anonimo meglio non fidarsi!Inoltre occhio alla data dell'ultimo aggiornamento: la trovi generalmente riportata o in alto o in fondo alla pagina. Dai

siti poco aggiornati è meglio stare alla larga: potrebbero contenere informazioni non più

valide. Se la pagina web non ti convince, meglio fare una ricerca su Google per capire se l'autore è affidabile e se altri siti hanno dei link di rimando alla pagina che stiamo consultando.

subito sul sito di Paolo Attivissimo e verifica nell'archivio se si tratta di una notizia falsa.

Il Servizio Antibufala è gratuito: chiunque lo può consultare all'indirizzo:

http://attivissimo.blogspot.com

Consulta anche il sito della Polizia di Stato e la sezione

“Sicurezza Telematica” del Commissariato di PS online:

www.commissariatodips.it

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Bulli PupeBulli Pupecapitolo 2

Vagando per le immense autostrade della Rete, alla ricerca di prove dell'intelligenza umana, mi imbattei in un personaggio davvero affascinante!!

&A prima vista sembrava un normale uccellino azzurro, per cui mi avvicinai e dissi: “ciao, io sono Pixie, tu c o m e t i c h i a m i ? ” Twitter mi rispose, e iniziò a cinguettare.Allora io chiesi: “Senti, sto cercando un'informazione, mi puoi aiutare?”.“ ”, rispose lui, Fai� un� tweet!!continuando a cinguettare.“Ehm, …cosa significa? Cosa è un tweet?” dissi io, ma lui continuò imperterrito a cinguettare.Allora fermai un passante, una signora panciuta di nome WikiPedia e le chiesi cosa volesse dire “tweet”.“ S e m p l i c e , s i g n i f i c a cinguettare, ignorantello!” e se ne andò.Cinguettare?? Ma io non sono capace di cinguettare!L'uccellino però continuava a dire: “Fai�un�tweet!�Fai�un�tweet” e così decisi di provare: tirai un bel respiro e cominciai:

…a quel punto l'uccellino mi guardò con aria disgustata e volò

via senza dire una parola. , mi sentivo proprio Che vergognaun idiota li in mezzo alla strada a cinguettare come una poiana ubriaca, “Speriamo non mi abbia visto nessuno” pensai, e me ne andai di soppiatto.Pensavo di averla fatta franca e mi ero già quasi dimenticato di quello strano incontro quando, navigando su you tube alla ricerca della famigerata intelligenza umana, incappai in un video intitolato: “Idiota che cinguetta”, che coincidenza!! “ Ma allora non sono il solo che ha fatto la figuraccia con l'uccellino azzurro!! “ – pensai – “Fammi vedere questo qui che faccia ha”, e cliccai sul video ...

Beh, la faccia lo sapete già di chi era: ERA LA MIA!!!! Qualcuno aveva ripreso tutta la scena col telefonino e

l'aveva subito pubblicata in rete. Su FaceBook c 'erano già 1300 visualizzazioni, e il numero continuava

a salire vertiginosamente. Ben presto una signorina della Posta Elettronica mi

raggiunse e mi consegnò uno scatolone di lettere che dicevano tutte più o meno la

stessa cosa: “Sei un tonto, Twitter è un

social Network, e “fare un tweet ”

significa scrivere un messaggio su

Twitter, non cinguettare !!! uah uah

uah”.Mi sentivo morire dalla vergogna. Pensai di scappare nella mia astronave e di non uscire più

per almeno 500 anni! Mentre rimuginavo pensieri neri, seduto su un gradino, mi si avvicinò un poliziotto della Polizia Postale, mi chiese perché ero così triste

e io, piagnucolando, gli raccontai la mia disavventura. Lui mi assicurò che chi aveva fatto questa “cyber bullata” l'avrebbe pagata cara, perché filmare le persone senza il loro permesso e pubblicarne le immagini sulla Rete era considerato un reato dalla legge umana.

Dovevo stare più attento, mi dissi, nella Rete erano nascosti molti pericoli, e a volte anche un semplice uccellino azzurro

poteva rivelarsi fonte di guai! Una cosa è certa: da quella volta non ho mai più provato a cinguettare !!

eddai, fai un tweet!!

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cyberbulloSe qualche tuo compagno inizia, per gioco, a fare qualche scherzo dicendo che poi metterà il video su Internet fagli vedere lo spot della Polizia Postale e delle Comunicazioni dal titolo “il cyberbullismo è un reato”. Lo trovi entrando in You Tube e digitando “cyberbullismo”. Anche l'altro video che ti comparirà“Stop al cyberbullismo” merita di essere guardato e diffuso. Chi pensa che inviare un semplice sms con qualche frase un po' forte sia solo uno scherzo, scoprirà che in realtà sta commettendo un reato.

Spot a prova di

con la testaÈ un canale di You Tube

con una serie di simpatici video-clip che fanno riflettere sulle brutte avventure che possono capitare comunicando online: dall'incontro

coi cyberbulli alla perdita di controllo sulle informazioni inserite nel proprio profilo.

http://www.youtube.com/user/postaconlatesta

xu

wASD

Identikit del cyberbullo:

se lo conosci lo evitiIl bullo della rete ci può infastidire in vari modi: ad esempio inviandoci messaggi violenti, volgari, minacciosi in chat, via e-mail, via sms, oppure escludendoci da gruppi di discussione online o ancora parlando male di noi, finendo per rovinare le nostre amicizie.

Può addirittura assumere la nostra identità, agendo nel web a nostro nome e mettendoci in cattiva luce. Ancor peggio è il cyberbullo che

dapprima si finge nostro amico e che poi, una volta ottenute le nostre confidenze, le pubblica online.

Posta

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Il fatto Le conseguenzeNel 2006 in un Istituto Superiore di Torino un ragazzo disabile è stato insultato e picchiato da alcuni compagni che hanno ripreso tutto col cellulare e poi hanno messo il breve filmato su Google Video.Viene considerato il primo caso di cyber bullismo in Italia.

I cyberbulli (tre ragazzi e una ragazza) sono stati indagati dalla Procura per i minorenni di Torino con l'accusa di violenza privata. Inoltre tre dirigenti di Google sono stati condannati per non avere impedito la pubblicazione del video sul motore di ricerca.

Una ragazza di Novara,14 anni, si suicida buttandosi dal balcone di casa. Un gruppo di compagni di scuola aveva pubblicato in rete due video che riprendevano la ragazza mentre la insultavano rivolgendole frasi oscene.

Otto minorenni, tra i 15 e i 17 anni, risultano indagati nell'ambito dell'inchiesta sul suicidio della giovane. Sono accusati di istigazione al suicidio e detenzione di materiale pedopornografico.

In Inghilterra una diciottenne ha pubblicato su Facebook minacce di morte contro una sua ex compagna di scuola che già da 4 anni umiliava e tiranneggiava.

La ragazza è stata condannata a tre mesi di carcere minorile. Si tratta della prima persona a finire in prigione per bullismo via web.

Chissà quante volte ti sarai sentito ripetere: “stai alla larga dai compagni prepotenti che minacciano e deridono’’. Ebbene lo stesso consiglio vale anche nel mondo del web perché purtroppo anche online c'è chi si diverte a prendere in giro gli altri. Anzi il cyberbullo è ancor più subdolo perché online può “colpire” in ogni momento del giorno e della notte e può farlo in maniera anonima, cioè adottando nomi falsi. Per evitare che un cyberbullo diffonda a tua insaputa informazioni riservate su di te è bene non mettere online dati perso-nali,foto, confidenze.Una volta online, infatti, non hai più il controllo di quello che hai

scritto o delle foto che hai pubblicato.Ai bulli che si presentano online mentre si chatta o che inviano e-mail offensive non bisogna rispondere. Meglio invece salvare i messaggi, prendendo nota del giorno e

dell'ora in cui ci sono arrivati: costituiranno una prova che potrà

essere usata contro il cyberbullo. In chat, per evitare che il

cyberbullo ci ricontatti, è opportuno cambiare nick-name, mentre per quanto

riguarda le e-mail offensive è possibile bloccare i messaggi provenienti da alcuni

indirizzi di posta elettronica.

fermatiii !!!

Per non perdere la Rotta

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capitolo 3

La

del

Stavo passeggiando per una zona un po' malfamata della Rete quando sentii una musica ad alto volume che usciva da un locale molto caratteristico: “La Cava del Mulo”, come recitava la sua variopinta insegna. Faceva molto caldo per cui entrai alla ricerca di frescura e un po' incuriosito dal nome. L'interno del locale era molto buio, i tavolacci e il pavimento di legno facevano da cornice a un bancone enorme a forma di veliero, mentre una bandiera nera grande come una vela con un teschio bianco campeggiava sulla parete di fondo. Gli avventori erano un ammasso di loschi figuri, alcuni con dei cappellacci neri, altri con lunghi orecchini e altri ancora con un uncino al posto della mano. Un tipaccio mi si avvicinò e disse: “Ehilà, come ti chiami figliolo?” “P – Pixie” , dissi io. “Corpo di mille Balene sfiatate, che strano nome!!”, fece lui, e continuò “Senti un po': cerchi della musica? O magari un bel film? È tutto gratis sai, basta scaricarlo e il gioco è fatto!! Ecco qui: l'ultimissimo successo di Kety Perdy! E qui invece l'ultimo album di Laura Panini! Prendi, è tutto per te!!!“ … e così dicendo mi scaricò nell' I-Pix un sacco di musica. Lo ringraziai un po' confuso, ma prima di andarmene il tipaccio mi regalò anche un uncino come il suo dicendo: “Adesso sei dei nostri fratello!! Ma mi raccomando, non dirlo a nessuno!!” .

Mi incamminai, rimirando il mio nuovo uncino, ma dopo un paio di isolati sentii di nuovo della musica: questa volta era un poveraccio solo soletto all'angolo di una strada che suonava una chitarra elettrica. Mi avvicinai, la musica era bellissima, ma il musicista era coperto di stracci, con la barba incolta e le scarpe bucate. “Sei bravissimo!” dissi, “Perché allora non mi dai qualche soldo, così metto qualcosa sotto i denti” rispose lui. “Mi dispiace, non ho denaro con me, ma perché, vista la tua bravura, non fai un disco? Sono sicuro che diventeresti subito famoso e soprattutto ricco!!” “Ho già fatto molti dischi”, disse “ io sono Bulldog, il famoso rapper, ma purtroppo, come vedi, sono senza il becco di un quattrino!” “Perché, ma come è possibile??” dissi io. “Semplice, quei maledetti pirati informatici della Cava del Mulo rubano la mia musica e la regalano a tutti i passanti, così nessuno compra più i miei dischi”. Eh sì, senza saperlo anch'io ero diventato

un pirata e avevo contribuito alla rovina del povero artista. Appena girato l'angolo gettai il mio uncino nella spazzatura e assieme a esso anche tutta la musica che avevo “rubato”. Giunsi anche a una conclusione: gli umani sono decisamente intelligenti, ma usano troppo spesso la loro intelligenza per fare del male e imbrogliare il prossimo.

La Grande Comunità Galattica delle Intelligenze Superiori

avrebbe atteso ancora qualche centinaio d'anni il loro arrivo!

povero musicista

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Tre persone hanno diffuso in modo illecito il brano e il video “Domani 21/04/09”, realizzato per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo.

La proposta di abbassare la multa non viene accettata, il processo continua, nel frattempo scoprono che Joel ha scaricato altri brani musicali e viene condannato a pagare 675.000 dollari. Sentenza confermata dal giudice del Massachusetts.

Nel 2007 Joel Tenenbaum,16 anni, viene condannato a pagare una multa di 5.250 dollari per aver fatto il download e la distribuzione di 7 brani musicali. Il suo avvocato d'ufficio propose di chiudere la faccenda offrendo 500 dollari, i risparmi del ragazzo.

I siti sono stati messi sotto sequestro dalle Forze di Polizia e il giovane che li gestiva è stato denunciato per violazione della norma sul diritto d'autore.

Il fatto Le conseguenze

Un giovane veneto, tramite una rete server p2p nota come “Soniknap5", ha messo a disposizione brani musicali illecitamente riprodotti.

È stato condannato a 3.660 euro di multa, dei quali 2.660 euro in sostituzione di due mesi e 10 giorni di reclusione, per violazione della legge sul diritto d'autore.

È una legge (la n° 633 del 1941 più successive modifiche) che protegge chi realizza un'opera d'ingegno, come ad esempio opere letterarie, teatrali, film, brani musicali e opere artistiche in genere. Gli autori ricevono dei soldi (diritti economici) per ogni copia venduta o per ogni rappresentazione eseguita.La legge tutela gli autori fino a 76 anni e 8 mesi dopo la loro morte. Prendiamo il caso di un brano musicale. Sono ben tre le figure interessate ai diritti: l'autore del brano, l'artista che lo esegue e la casa discografica che lo produce. Il copyright viene segnalato da un'apposita sigla ( c ) e dalla scritta “Tutti i diritti sono riservati”.

Cos'è Il Diritto D'autore?

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Per non perdere la RottaLo saprai senz'altro: copiare un cd del cantante di cui siamo fan o il dvd del nostro film preferito e distribuirlo in varie copie ai nostri amici è vietato, anche se glielo diamo gratis. Finiamo per trasgredire il copyright, cioè la normativa sul diritto d'autore. Lo stesso vale per la musica digitale, ma anche per i film online: è vietato dalla Legge, sia scaricare materiale coperto da copyright, sia condividerlo con altri tramite un sistema di P2P con un programma di file sharing. Quindi se sei solito scambiare file online ricorda che, per non violare il diritto d'autore, puoi condividere solo materiale non protetto dal copyright, come musica o video autoprodotti. Tieni ben presente, poi, che avere una cartella di condivisione sul tuo computer, a cui tutti gli utenti del sistema P2P possono accedere, ti rende vulnerabile: può compromettere la tua privacy (potresti inavvertitamente inserirvi file con informazioni private) e la sicurezza del tuo computer (potresti finire per

Ok alla copia privataLa Legge prevede la possibilità che si faccia una copia di un proprio cd o dvd regolarmente acquistato per un uso esclusivamente privato. Si può quindi copiare sul proprio computer un cd, ma la copia non si può né dare a un amico né condividere su Internet.

Download legale: un'utile listaOnline ci sono siti autorizzati dove acquistare legalmente musica, film e serie tv: si paga a seconda del numero di tracce che si scaricano. Ci sono anche siti che propongono un abbonamento mensile grazie al quale vedere o ascoltare in streaming materiale legale quando si vuole. Una lista completa è disponibile sul sito www.pro-music.org o www.pro-music.it per i siti italiani.

scaricare i temuti spyware, programmi malware che carpiscono informazioni dal tuo computer e le

comunicano ad altri). Potresti anche ritrovarti nella cartella materiale illegale o non adatto alla tua età

perché persone dalle cattive intenzioni danno spesso nomi simpatici ai loro file (ad

esempio i nomi dei cartoni animati) e tu, senza saperlo, finisci per

scaricarli sul tuo computer.Anche se non usi un programma di file sharing, presta ugualmente molta attenzione quando da Internet fai il download di un file (non solo di

musica o video, ma anche di testo) o di un programma. Potresti violare il diritto d'autore

e anche infettare il tuo computer con virus o altri malware. È bene quindi chiedere sempre il permesso ai

genitori. prima di scaricare qualsiasi cosa sul computer, per non incorrere in brutte sorprese.

Quando la musica è liberaNon tutta la musica che circola su Internet è coperta dal copyright. Ci sono gruppi emergenti, artisti indipendenti che mettono a disposizione i loro brani in modo gratuito: si parla a questo proposito di musica copyleft. Esistono siti da cui è possibile scaricare legalmente musica libera da diritti d'autore: il più conosciuto è Jamendo (www.jamendo.com). Un altro genere libero da diritti è la musica classica prodotta nei secoli scorsi, perché gli autori sono morti da tempo e sono scaduti i termini di legge. Infine, esistono programmi legali che si possono scaricare gratuitamente senza violare alcuna legge. Ne esistono di tre tipi: programmi freeware, programmi shareware e software libero.

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capitolo 4

Un paesaggio fantastico si stendeva intorno a me: prati fioriti, boschetti e radure ombrose, un fiumiciattolo spumeggiante che serpeggiava verso la vallata e centinaia di farfalle colorate che svolazzavano qua e là. No, non era un sogno e non ero tornato sul mio pianeta natale, ero ancora nella Rete, all'interno di quell'immenso spazio digitale che gli umani chiamano Web. Continuando la ricerca della famigerata prova dell'intelligenza umana, mi ero addentrato in un

Gioco di Ruolo Online. Mi avvicinai a un villaggio, popolato di strani personaggi vestiti di pelli ma, giunto all'ingresso, fui fermato da due guardie minacciose. “Non puoi entrare vestito in quel modo: tieni, metti questi”, così dicendo mi passarono una tunica tutta strappata e un paio di brache di un colore indefinito a cui era fissato un sacchettino di pelle con alcune monete. Ringraziai e mi addentrai tra le viuzze chiedendomi che fare delle monete. La riposta mi fu presto chiara: tutti portavano spade o lance ed erano protetti da armature più o meno vistose. Era chiaro che non sarebbe stato saggio girare in questi luoghi con dei semplici vestiti di stoffa strappata, così entrai in un negozio la cui insegna recitava; Il Guerriero imbat-tibile - armi e armature per genti dure! - Già mi vedevo vestito di una corazza di pias-tre d'argento con uno spadone, no anzi, due

spadoni con l'elsa a forma di drago: scelsi quindi con cura la mia attrezzatura e, una volta deciso, diedi tutto il sacchetto di monete al negoziante.Questi, un omone peloso con le braccia grandi come tronchi di quercia mi guardò dall'alto in basso e molto seriamente mi

chiese: “E tu vorresti comprare tutta questa roba con queste tre monete?” “Sì – risposi io con

un bel sorriso – e se ci sta' vorrei anche un pennacchio verde sull'elmo!” Tutti gli

avventori si girarono verso di me e cominciarono a ridere, mentre io, un po' imbarazzato, mi sentii arrossire tutto: avevo detto qualcosa di sbagliato? Per farla breve uscii dal negozio con una “spada di ferro

arrugginito” e uno “scudo di legno” tra le battutacce dei clienti e del negoziante.

“Beh, meglio di niente – pensai – almeno adesso ho una spada e uno scudo!”. Non feci in tempo a formulare questo pensiero che sentii un gran trambusto all'entrata del villaggio: “sta arrivando un Drago, fate largo” gridava una donna

correndo. Tutti i guerrieri si misero a correre e anche io feci lo stesso. La porta del villaggio era

sbarrata e un folto gruppo di energumeni in armatura pesante vi si era schierato

davanti ma, all'improvviso, qualcuno disse: “È solo un cucciolo di Viverna!” e altri risposero “Ma certo. è solo un draghetto di livello 1, roba da Niubbi* , andiamocene” … e così rimasi tutto solo con quel “draghetto” grosso come una mucca che mi guardava in modo poco amichevole.

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“Ehm.. s-salve” dissi io; in tutta risposta “l'innocuo animaletto” iniziò a ringhiare e a emettere fumo dalle narici. “Sei un guerriero adesso – pensai – fatti valere!”. Alzai lo scudo davanti a me e puntai la mia spada, ma quello aprì le fauci ed emise uno sbuffo di fuoco che in un nanosecondo ridusse il mio scudo a un mucchietto di cenere e rese la spada talmente arroventata che dovetti lasciarla cadere per non bruciarmi. Mi diedi a una fuga rovinosa! Eh si, cominciavo a capire che anche qui, in

questo bucolico mondo di avventurieri, l'unica cosa

che conta è il denaro. Niente denaro, niente armi e armature. Me ne stavo seduto sconsolato ai piedi di un albero di mele quando fui avvicinato da uno strano personaggio vestito con una tunica sgargiante e un alto cappello decorato con carte da gioco.

“Buongiorno Niubbo*!- mi disse con voce squillante – perché non vai anche tu in cerca di

Fama&Gloria?” Alzai lo sguardo e risposi: “Perché non ho il denaro n e c e s s a r i o p e r c o m p r a r m i un'attrezzatura da guerriero, ecco perché”.“Oh ma per questo c'è

una soluzione: basta andare fuori dal villaggio a sconfiggere qualche mostro e rivenderne pelli e corna!!”

“Si ma come faccio a sconfiggerlo? A parolacce?”, risposi io. “Beh, in effetti non hai proprio la stoffa dell'eroe….

Però ci sarebbe un'altra possibilità: potresti andare al casinò del villaggio!!” “Al CASI cosa?” chiesi, “Al Casinò,

un luogo dove si scommette e si vince moltissimo denaro!!” rispose con un sorrisetto. Ne avevo sentito parlare, un posto dove “spennano i polli” con false promesse di vincite stratosferiche, ma dissi: “Non posso scommettere niente visto che non ho il becco di un quattrino!” A queste parole il signor “Tuttofacile” mise una mano in tasca, ne trasse un foglietto e una cospicua manciata di soldini dicendo: “Caro amico, si

dà il caso che io conosca un metodo INFALLIBILE per vincere un sacco di

soldi, guarda qui: questo è un metodo scientifico, messo a

punto da illustri matematici per vincere al Casinò, se lo utilizzerai per me ti pre-sterò queste monete e me le restituirai solo quando sarai ricco sfondato!”. Quel signore mi sembrò un po'

troppo facilone ma, in fondo, perché avrebbe dovuto prestarmi

dei soldi se non fosse stato sicuro di riaverli? Così li accettai e mi diressi al

Casinò pieno di fiducia. Il metodo era semplice, bastava puntare il denaro sui numeri o sui colori indicati dal foglietto e, incredibilmente, cominciai a vincere!! Dapprima puntavo poche monete, ma dopo un po' cominciai ad alzare le mie puntate. Mi resi conto però che i numeri del bigliettino

stavano per finire, così cominciai a chiedermi cosa avrei fatto dopo…. Presi una decisione:

avrei puntato tutta la mia vincita sull'ultimo numero del foglietto! Purtroppo non fu una

grande idea: proprio quel numero era sbagliato e persi tutto! “ Accidenti! L'unico errore del

foglietto mi ha fregato –pensai - … ma forse si deve ricominciare da capo”. L'idea non mi sembrò così folle, ma avevo un unico problema: non avevo più denaro!

Allora tornai da “Tuttofacile” , gli spiegai la s i tuaz ione e g l i ch ies i a l t r i so ld i , promettendo che non avrei giocato l'ultimo numero. “Ahi Ahi figliolo – disse lui – hai

già perso tutto il mio denaro e non mi fido a dartene altro, però potremmo fare un accordo: ti darò altre monete e

se vinci mi restituirai tutto ma, se perdi, dovrai lavorare per me

gratis per un anno! Che ne dici?” Sentii un brivido di pericolo ma

poi pensai a tutti quei soldi che avrei sicu-

r a m e n t e vinto e accettai

con entusiasmo! Avrete già capito come andò a finire: il “magico sistema matematico” non funzionò più e io persi tutto. Da sei mesi lavo i piatti al Casinò, si, proprio lì, perché il suo proprietario si rivelò essere…il signor Tuttofacile!! Ero stato beffato come un gonzo: mi aveva aiutato a giocare sapendo perfettamente che poi non sarei più stato capace di fermarmi e in questo modo si era assicurato uno sguattero gratis per un anno. Ogni tanto valorosi guerrieri in armatura scintillante vengono a cercar fortuna nel locale raccontando le loro gesta eroiche a caccia di Draghi e Orchi: io li ascolto e sogno di diventare come loro. Per adesso lavo i piatti e penso che la prossima volta che giocherò ai Giochi di Ruolo Online non mi farò più abbindolare dalla facile promessa di ricchezze ma mi accontenterò di una spada di ferro arrugginito, uno scudo di legno e tanta voglia di avventure!

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Dall’inglese Newbie (letteralmente neofita) indica una persona inesperta di un certo contesto che mostra l'intenzione a migliorarsi. Il termine (che viene sfruttato anche in una grandissima quantità di varianti quali niubbo, newb, noob, n00b, nabbo, ecc.) è particolarmente usato nelle comunità virtuali in rete e nei giochi di ruolo online.

Niubbo:

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dCome nascono i videogiochi? A chi

è venuta la prima idea? Sarà stato

un papà rimasto un po' bambino? Tutto ebbe inizio attorno agli anni '50 durante il periodo della guerra fredda tra Usa e Urss, allora la gente era terrorizzata che il Presidente di una delle due nazioni potesse schiacciare quel fatidico bottone che avrebbe fatto scatenare una guerra nucleare. Oggi schiacci i bottoni della tua console senza paura, perché sai che stai combattendo una guerra virtuale. Alla fine della seconda guerra

mondiale, l'esercito iniziò a

creare programmi di simulazione

per l'addestramento delle truppe. I primi videogiochi furono creati anche per simulare lo sbarco sulla luna o una possibile guerra spaziale, oltre che per addestrare i piloti alla guida di aerei. Col tempo i progettisti impararono a creare ambienti tridimensionali e storie con eroi capaci di trasferire emozioni. Gli sparatutto erano considerati una forma di ribellione, come lo fu il rock and roll per la musica, un gioco fu censurato dalla Germania perché

Dagli anni '90 in poi l'industria dei videogiochi si è sviluppata moltissimo, tanto che nel 2007 ha superato

il volume d'affari dell'industria musicale, in pratica si producono e si vendono più videogiochi che CD. In pochi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante riuscendo a creare ambienti, situazioni ed emozioni strabilianti sia per il loro realismo, sia per le possibilità di gioco proposte. Internet ha dato un'accelerazione consentendo di giocare online anche con altri giocatori, rendendo il gioco ancora più avvincente e competitivo, ma oggi pure chi gioca offline entra in rete per scambiare

utilizzava la svastica e nel '93, negli Stati Uniti, si discusse a lungo dei rischi che potevano provocare nei ragazzi giochi troppo violenti. In quel periodo alcuni fatti di cronaca nera

furono condizionati dall'emulazione di Doom, un gioco particolarmente crudo, e si sparse il panico

nelle famiglie. Dopo l'11 settembre 2001, con l'attentato alle torri gemelle di New York,

s ' incrementò la produzione degli sparatutto, la gente pensò di poter e s o r c i z z a r e u n s i m i l e e v e n t o scaricando la propria rabbia nel gioco. Oggi il videogioco e le simulazioni restano un metodo di addestramento molto utilizzato dall'esercito, perché le guerre del futuro saranno sempre più simili a quelle dei videogiochi.

L'eccesso di realismo, però, potrebbe indurre i giovani a confondere la finzione

con la realtà. Ecco perché non

bisogna dimenticare che il

gioco non ha nulla a che vedere

con la vita reale.

informazioni sui “trucchi”, vedere la classifica dei più forti e magari chiedere aiuto, fare azioni di disturbo, scambiare oggetti, ecc. La produzione di videogiochi moderni richiede investimenti per decine di milioni di euroe può determinare incassi per centinaia di milioni di euro. Il mercato si è potuto sviluppare così velocemente perché sono stati creati vari generi di giochi per coinvolgere e appassionare il maggior numero possibile di persone di ogni età.

Di Cosa Stiamo Parlando?

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i principali generi sono

Si suddividono in due grandi gruppi, quelli che consentono a molti giocatori, anche migliaia, di giocare insieme in rete

(MMORPG) e quelli che si giocano in offline su pc o console. In un gioco di ruolo si interpreta un personaggio fantastico al quale far

compiere azioni e missioni sempre più difficili che, man mano, lo rendono più potente e in grado di affrontare nemici sempre più forti. Molto comune è l'ambientazione fantasy, con un mondo popolato da elfi, orchi, nani, umani, ecc., dove l'eterna lotta tra il bene e il male è rappresentata principalmente dai giocatori contro i mostri. World of Warcraft è il più famoso della categoria MMORPG, mentre per i singoli giocatori sono famosi Fable e Final Fantasy. I giochi di ruolo offrono anche la possibilità di giocare, per esempio, nel ruolo del cattivo, la trama del gioco non cambia, ma si ha la possibilità di vederlo sotto una luce diversa. E' difficile resistere alla tentazione di vedere cosa accade “nel mondo del male”, ma alla fine si capisce che è meglio stare dalla parte dei buoni. Se giochi con i MMORPG lo saprai sicuramente, ma è comunque bene precisare che la maggior parte sono a pagamento (e non sono proprio economici), si trovano anche gratuiti ma spesso sono pieni di Bug (difetti) che impediscono di procedere nel gioco.

Nella categoria dei giochi d'azione gli Sparatutto sono tra i preferiti, il tema è sempre la guerra, sia che si svolga nello spazio,

negli oceani o sulla terra ferma. Si affrontano scontri a fuoco pazzeschi dove bisogna cercare di uccidere il maggior numero possibile

di nemici, usando tutte le armi che si hanno a disposizione e, naturalmente, cercando di evitare d'essere colpiti. Nei giochi offline ognuno sceglie il grado di difficoltà che pensa di poter affrontare, mentre nella maggior parte di quelli online c'è un sistema che classifica le capacità del giocatore e il livello di difficoltà che può affrontare per sfidare un avversario alla sua portata.

I giochi di ruolo insegnano ad aver pazienza, perché è sbagliato volere tutto e subito, solo imparando a conquistare nuove armi e poteri si può diventare più potenti. E' proprio come accade nella vita reale, per crescere bisogna affrontare ogni fase della vita e saper cogliere i giusti insegnamenti dalle difficoltà che si presentano. Chi ha fretta di crescere e

vuole bruciare le tappe…non cresce.

Dagli Sparatutto si può imparare a riconoscere i propri limiti, a migliorare la propria concentrazione e a prendere le decisioni giuste più rapidamente. L'eccessivo realismo degli ambienti e dei personaggi di questi giochi, però, li rendono molto simili alla vita reale anche perché, non bisogna dimenticare che nascono proprio per addestrare i militari. Volendo scegliere è molto meglio sparare ai mostri che a una persona uguale a te che indossa una divisa diversa, non credi? Nelle fiabe i mostri sono stati creati apposta per rappresentare le paure e i disagi dei bambini, quindi imbottirli di piombo non può che fare bene.

Giochi di Ruolo

Giochi d’Azione

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i principali generi sono

Un videogioco di simulazione riprodu-ce con grande realismo un certo tipo

d'esperienza come, per esempio, la guida di un aeroplano, di una macchina da corsa o di

una moto in una gara di velocità. Durante il gioco si ha la sensazione di vivere veramente quell'esperienza perché la cura dei dettagli, i suoni, gli effetti e la richiesta di una sempre maggiore abilità la rendono assolutamente vera. Anche i giochi per la simulazione di guida di veicoli sono stati creati per addestrare veri piloti allo scopo di migliorare la loro abilità e strategia di guida, stessa cosa vale per i giochi di guerra e di combattimento. Di tutt'altro genere sono invece i “Simulatori di vita” dove è possibile controllare l'intera vita dei personaggi (anche animali) e far loro vivere esistenze normali o fuori dal comune. È una vera e propria vita secondaria dove tutto è possibile. Esiste anche il God Game nel quale il giocatore assume il ruolo di un “Dio” dai poteri soprannaturali che può modificare e plasmare l'intero universo favorendo la nascita di nuove civiltà o la loro rovina. In questo caso non si vince e non si perde, il giocatore deve usare i mezzi che preferisce (anche i miracoli) per mantenere il bene o il male nel mondo.

Questi giochi si distinguono dagli altri perché si giocano all'interno di un social network, in pratica sono delle applicazioni

di Facebook, Twitter, ecc. Quindi si gioca solo con persone a cui è stata data l'amicizia, con le quali c'è un continuo scambio di richieste per

recuperare oggetti e materiali o per lanciarsi sfide che coinvolgono un numero sempre maggiore di giocatori. Le ragazze amano molto Mall World, un gioco dedicato alla moda femminile il cui scopo è quello di gestire un piccolo atelier, ma tra i social game più famosi c'è FarmVille (i giocatori sono ben 150 milioni!), una fattoria virtuale nella quale tu sei l'agricoltore che deve accudire gli animali, coltivare la terra, seminare ortaggi e attendere che crescano. Per esempio, ogni seme ha un suo tempo di crescita, un costo e un guadagno, ma se non curi la fattoria gli ortaggi marciscono e si perdono i soldi investiti. Però se hai tanti amici di buon cuore puoi sempre sperare che ti regalino qualcosa. Oppure, come ultima spiaggia, per avanzare di livello puoi pagare con soldi veri.

Anche in questo caso i giochi sono molto simili alla realtà. E' normale desiderare di diventare un grande pilota di Formula 1, ma non bisogna dimenticare che una guida pericolosa nel gioco ha come unica conseguenza la fine del gioco, mentre nella vita reale le conseguenze sono molto più gravi. Simulare vuol dire “far finta, mentire”,

questo tipo di giochi può illuderti che tutto sia possibile, ma è una bugia.

E' divertente giocare in rete con gli amici, ma per non correre rischi bisogna dare l'amicizia solo a chi si conosce davvero. È anche importante non togliere tempo allo studio per dedicarsi a un social game e… nemmeno bruciarsi la paghetta per saltare un livello, ogni piccola conquista deve essere fatta con le proprie forze, se il social game è troppo impegnativo meglio cambiare gioco.

Giochi diSimulazione

Social Games

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È un genere che va oltre il gioco, propone esperienze di grande creatività, capaci di appassionare e coinvolgere intere famiglie o

gruppi di amici in modo davvero intelligente. Non c'è nulla di prestabilito, tutto si può esplorare e creare, l'unico limite è

l'immaginazione. Due tra gli esempi di maggiore successo sono Little Big Planet e MineCraft. Nel primo si entra nei panni di un pupazzetto chiamato Sackboy (o Sackgirl) e si parte per un'avventura fantastica: quella di creare un nuovo mondo. Dopo aver visitato Little Big Planet, costituito da 8 capitoli di storia (La Savana, la Metropoli, i Templi, ecc.) e raccolto le “bolle premio”, si cominciano a creare scenari, territori, oggetti, personaggi bizzarri, vestiti, costumi, musiche, trabocchetti, per costruire un livello di gioco totalmente nuovo. E poi… puoi condividere il tuo capolavoro online per far divertire tanti altri giocatori. Pensa che in rete ci sono centinaia di migliaia di livelli giocabili realizzati da altri autori. MineCraft è un altro divertentissimo gioco creativo, anche in questo caso lo scopo è inventare un nuovo mondo ma la struttura è completamente diversa. Si parte da uno scenario casuale molto primitivo e si inizia cercando materiali (legno, ferro, pietra, ecc.) per costruire utensili e armi di difesa, produrre provviste, costruirsi una casa e sopravvivere, anche con l'aiuto di lupi che imparerai ad ammaestrare, fino addirittura ad esplorare anche l'Inferno.

La creatività è un'abilità straordinaria, un valore impagabile che offre grandi vantaggi in ogni aspetto della vita, aiuta ad essere più intuitivi, a produrre buone idee e a facilitare qualsiasi tipo di attività, non solo artistica. E' molto stimolante affrontare questi giochi insieme a un amico o col papà, ci si diverte di più e, confrontandosi, si sviluppa meglio la creatività.

Giochi Creativi

i principali generi sono

Se ti piace lo sport puoi divertirti provando tanti giochi sportivi che magari dal vivo non hai avuto la possibilità o il coraggio di

provare. Ce n'è per tutti i gusti: basket, tennis, sci, skateboard, automobilismo, vela, freccette, golf… e naturalmente il mitico calcio.

Sono previsti sia livelli per principianti, sia per giocatori già esperti che vogliono migliorare le proprie tecniche di gioco. Tra l'altro la possibilità di giocare online permette di scalare le classifiche e raggiungere le primissime posizioni mondiali, sfidando i giocatori più forti. Un esempio per tutti riguarda il calcio e si chiama “Pro Evolution Soccer” con il quale puoi, oltre che allenarti, anche giocare nella tua squadra preferita e sfidare gli amici.

Molti appassionati di sport possono migliorare le proprie reali prestazioni con questo tipo di giochi. Anche i più esperti trovano pane per i loro denti e riescono ad aumentare le capacità di coordinazione e… anche a utilizzare i muscoli visto che con le nuove tecniche di Motion Sensor si eseguono veri e propri movimenti di… “ginnastica video ludica”.

Giochi Sportivi

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Utili o giocose, le App (abbreviazione di «application», inventata da Apple) hanno il compito di semplificare la vita delle persone, renderla più divertente,

comoda o pratica. Si scaricano dal web, si installano direttamente sullo smart phone (o sul tablet) e possono essere gratuite o a pagamento (in questo caso serve il

consenso dei genitori). Le più scaricate, sono Facebook (per collegarsi al social network più famoso del mondo), Google maps (in pratica un navigatore gratuito), Skype (per parlare gratis con gli amici), Shazam (che riconosce una canzone ascoltandone le note), HatsApp (per inviare sms gratis) e una serie di giochi. Ecco, appunto, i giochi: avrai sicuramente sentito parlare di Angry Birds, la App-rivelazione con un miliardo di download in un solo anno, magari ci stai giocando proprio in questo momento. Con una fionda, lanci i tuoi uccellini arrabbiati contro i maiali verdi, posizionati all'interno di varie strutture, e li distruggi per vendicarti del fatto che hanno rubato tutte le tue uova! C'è poi il mitico “Plants VS Zombies”, in cui devi fermare l'invasione dei mostri facendo crescere un esercito di piantine «da guerra» e il recente «My singing Monsters» con dei simpaticissimi mostriciattoli canterini che compongono melodie davvero accattivanti. Ogni giorno ne escono di nuove, ...ma attenzione a non diventarne schiavi!

Le App ti permettono di giocare direttamente dal tuo smartphone, quindi ovunque tu sia, sull'autobus, all'oratorio, in automobile, mentre vai in gita coi genitori ... a scuola. Tutto questo è bello, sì, ma se invece di isolarti dal mondo ti guardassi intorno potresti scoprire che proprio accanto a te, sull'autobus, c'è la biondina di terza C che ti piace tanto; che i tuoi amici dell'oratorio stanno giocando a pallone; che il panorama fuori dal finestrino è fantastico e che stare attenti a scuola porta sempre a prendere buoni voti. Insomma: va bene video-giocare, ma non esagerare, è molto più divertente giocare.... e basta!

Le App

i principali generi sono

Slot machine, poker, scommesse sportive, roulette, gratta e vinci e molti altri, fanno parte della categoria “Giochi d'Azzardo”.

Sono tutti giochi accessibili in rete, ma assolutamente vietati ai minorenni perché richiedono l'impiego di soldi veri; giocare d'azzardo

infatti significa scommettere denaro su un determinato risultato. Eppure sempre più ragazzi dai 10 ai 19 anni riescono ad aggirare i divieti e, secondo una recente indagine, giocano più volte la settimana sviluppando una dipendenza molto preoccupante.

La legge vieta i giochi d'azzardo ai minorenni, per proteggerli dai gravi rischi a cui possono andare incontro, come, per esempio, scommettere più di quanto ci si possa permettere. Il gioco d'azzardo produce una forma di eccitazione che porta alla dipendenza, proprio come accade con la droga o con l'alcol. Dammi retta, non hai bisogno del gioco d'azzardo, per divertirti ci sono tanti altri giochi e sport in grado di darti soddisfazione per le tue capacità e non per la fortuna o sfortuna del momento.

Giochi d’azzardo

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Non Esagerare !

Lo Sapevi Che

Ti è mai capitato di farti coinvolgere da un videogioco e rinunciare a uscire con gli amici, saltare gli allenamenti del tuo sport preferito, dimenticarti di fare merenda, svegliarti durante la notte perché ti è venuto in mente come raggiungere un livello di gioco, essere distratto a scuola? Speriamo di no, ma se ti dovesse succedere devi sapere che questi sono tra i principali sintomi di una vera dipendenza da videogiochi. Nel 2009, al Policlinico “Il Gemelli” di Roma, è stato aperto il primo ambulatorio ospedaliero specializzato nella dipendenza da Internet (fenomeno chiamato IAD: Internet Addiction Disorder), dove sono stati trattati centinaia di casi, la maggior parte giovanissimi tra gli 11 e i 23 anni. È un problema che desta non poca preoccupazione perché si traduce in cattivi risultati a scuola, sovrappeso causato dalla sedentarietà, scarsa concentrazione,

Il gioco d'azzardo online è vietato ai minorenni2 adolescenti su 5 sono convinti che puntare qualche euro per una partitina a poker sul web sia un passatempo del tutto legale. Invece se non hai almeno 18 anni non puoi giocare “a soldi” su Internet.

Se hai uno smartphone la tua privacy è a rischioÈ comodo navigare in Internet con il tuo cellulare, ma gli smartphone mettono seriamente a rischio la tua privacy a causa dei servizi di geolocalizzazione. Può succedere che li scarichi senza volerlo perché non fai caso all'opzione che è spesso inclusa nel gioco che stai utilizzando. Sappi che rendono sempre nota la tua posizione perché aggiungono le tue coordinate geografiche a tutto ciò che pubblichi in Internet. I malintenzionati, con un semplice navigatore satellitare, tengono d'occhio i ragazzi che vogliono infastidire e sono in grado di stabilirne, in qualsiasi momento, l'esatta posizione (con errori di pochi metri). Se usi applicazioni con sistemi di posizionamento, ricorda di utilizzare le opzioni di privacy ed escludere chiunque non conosci dai tuoi contatti.

tendenza all'isolamento, conflitti con i genitori e frequenti crisi d'ansia. Siamo certi che per te i videogiochi siano solo uno svago e niente più, ma se ti capitasse di esagerare tieni presente che è

buona abitudine fare pause ogni 15 minuti e lasciare spazio anche ad altre attività “reali” come lo sport e

gli incontri con gli amici. Quando sei con gli amici non isolarti per dedicarti al gioco che hai

scaricato sul cellulare, non saltare i pasti e non andare a dormire tardi perché non vuoi smettere di giocare. Sono regole molto

semplici e di buon senso che puoi concordare con i tuoi genitori. L'obiettivo è quello di evitare un abuso, non di vietarti di giocare con i

videogiochi che hanno il pregio di migliorare abilità manuali e mentali come l'immaginazione e la

capacità di distinguere tra finzione e realtà.

Il logo Pegi Online ti dice se il gioco è sicuroQuando entri in un sito per partecipare a un gioco online, controlla che ci sia il logo PEGI Online, lo trovi in home page. Questo logo protegge i minori e garantisce che quel sito non tratta temi violenti, scene di nudo, linguaggio volgare, gioco d'azzardo e non promuove droghe, alcool o tabacco. Va bene anche il logo PEGI OK, è un'etichetta creata per i piccoli giochi online.

I giochi online non costano pocoCosa spendi per giocare online? A volte ci si fa ingannare da un prezzo che sembra basso e si accetta di pagare 5, 10 euro o anche più. Per esempio, conosci Urban Rivals? È un gioco affascinante, ma l'unico modo per avere i crediti è comprarli. Non ti sembrano troppi 3 euro per acquistare 9 carte virtuali (20 crediti)? Per diventare più forte hai bisogno di sempre più crediti e quindi continui ad acquistarli. Se poi li comperi tramite il telefono costano ancora di più. Questo non significa che devi smettere di giocare, ma non è neanche giusto usare tutta la paghetta e forse di più, non credi? Meglio scegliere un gioco che abbia solo un piccolo costo iniziale e che non ti chieda altro denaro per acquistare oggetti, bonus, ecc.

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Per non perdere la RottaA volte i tuoi genitori si preoccupano troppo perché non sanno cosa stai facendo, se per esempio quel gioco che tanto ti piace è adatto alla tua età, se sei collegato in rete con altri giocatori che potrebbero essere adulti camuffati da adolescenti, se il contenuto è troppo violento, ecc. Per evitare rimproveri e giocare in santa pace chiedi a mamma e papà di sedersi vicino a te e spiega loro come funziona il gioco, magari si appassio-nano a tal punto che iniziate una sfida familiare epocale.

Uno dei tuoi compagni di gioco online si comporta male, inganna, usa un linguaggio volgare? Puoi segnalarlo al fornitore del gioco o bloccarlo e non permettergli più di giocare su quel sito. In ogni caso parlane sempre con i tuoi genitori.

In rete non devi mai pubblicare informazioni personali come l'indirizzo di casa e il tuo numero di telefono, fai attenzione anche quando chatti perché potresti dare, involontariamente, il nome della scuola o altre indicazioni importanti per essere rintracciato. Evita anche di pubblicare le tue foto.

Non giocare o scaricare i giochi “piratati”, senza licenza, è contro la legge che difende il diritto d'autore.

Usa un nick name di fantasia per creare il tuo nome online.

Proteggi il tuo gioco con una password difficile, usa almeno 8 caratteri composti con lettere, numeri e simboli, mescola lettere minuscole e maiuscole. Non inserire mai il tuo nome e, soprattutto, non svelare la tua password a nessuno, devi conoscerla solo tu e i tuoi genitori.

Se vuoi incontrare un amico conosciuto online parlane con i tuoi genitori, loro sanno cosa fare per evitare che tu faccia brutti incontri.

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Attenti Attenti al al LupoLupocapitolo 5

Vagando per le immense autostrade della Rete, alla ricerca di prove dell'intelligenza umana, mi imbattei in uno strano edificio a forma di libro, con una bella insegna luminosa che

diceva: “Facebook, per trovare i

tuoi amici!”. Geniale, perché non farsi un po' di amici umani e fare un bel sondaggio? Così entrai, ma le difficoltà iniziarono presto: una signorina mi disse che per accedere dovevo lasciare nome, cognome, data di nascita, abitazione, telefono, fotografia ecc….. ebbi qualche problema a far capire alla signorina che su Hompeig non abbiamo il cognome, così lei mi suggerì di mettere “Rossi” e in breve mi ritrovai iscritto e con una Bacheca Personale nuova di zecca.

Nello spazio “a cosa stai pensando” digitai: “ l'uomo

è intelligente?” In brevissimo cominciarono a fioccare le risposte di cui vi leggo le prime:Schiantal: il mio fidanzato NO!Piripicchio95: io si! LoL!

Misterlove: ciao Pixie, che bel nome hai, vuoi sapere se siamo

intelligenti? Perché non mi chiami? Dai che ci facciamo una chiacchierata e ti racconto tutto. Questo ultimo messaggio mi sembrò il più interessante: finalmente qualcuno voleva spiegarmi per bene come stavano le cose!! Così contattai Misterlove, un signore molto gentile e simpatico. Mi diede l'indirizzo della sua Chat privata (un posto dove si può

parlare senza che gli altri ti sentano) e dopo avergli raccontato tutta la mia storia e i miei

problemi mi chiese di recarmi al cinema You Tube, dove ci saremmo incontrati personalmente

e mi avrebbe offerto un gelato. Era già sera nella Rete, e pensai che col buio forse non fosse il caso di andare in giro solo, ma Misterlove fu talmente gentile e premuroso da convincermi che non c'era alcun pericolo. La strada era buia, e il vicolo dell'incontro ancora di più, inoltre iniziava a piovere. Io chiusi il mio casco per non bagnarmi ma in breve era tutto appannato per l'umidità, udii dei passi ma non feci in tempo a vedere chi arrivava: sentii solo una botta fortissima e poi tutto si fece buio. Mi svegliai dopo poco con un enorme bernoccolo sulla testa e scoprii che mi era stato rubato tutto, anche lo stuzzicadenti fotonico!! Eh si, il signor Misterlove non era altro che un farabutto che aveva approfittato della mia ingenuità per attirarmi nella sua trappola. Da quel giorno non diedi più confidenza a nessuno, mi limitaii a parlare su Facebook solo

con le persone che conoscevo, altro che Misterlove!!!!

aiutooooo !!

help desk

MisterLove, in uno dei miei peggiori incubi...

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Ebbene sì, qualcuno si diverte a creare profili falsi (fake) per ottenere visibilità, amicizie o, e questo è molto più grave, per ingannare. È accaduto su Facebook e su Twitter dove sono stati presi di mira personaggi famosi che utilizzano i social network per rimanere in contatto con i loro fan; oppure non li utilizzano affatto e scoprono per caso di avere uno o più account aperti da “chissachi” che parla a loro nome. E' capitato a Carlo Verdone, a Bruno Vespa, a Barack Obama, Angelina Jolì, Michelle Hunziker, Fidel Castro, la lista è lunghissima, di Monica Bellucci sono stati aperti ben 68 account a suo nome.

Metteresti in giro per le piazze d'Italia manifesti che ti ritraggono con tanto di dati personali dal nome e cognome, all'indirizzo di casa, al numero di cellulare? Qualche malintenzionato potrebbe usarli per intromettersi nella tua vita! Perché farlo allora su Internet che è una vera e propria piazza online a cui tutti, da ogni parte del mondo, possono accedere con un semplice click del mouse? È importante compilare con attenzione il proprio profilo sui social network, facendo in modo che sia visibile solo agli “amici” e non inserendo mai dati personali (indirizzo di casa o della scuola che si frequenta, numero di telefono fisso e del cellulare) che consentirebbero a chicchessia di rintracciarti. Inoltre, prima di mettere qualcosa online, sia su un social network sia su un blog, ricorda che le informazioni che dai su di te o le foto e i video che ti ritraggono e che pubblichi potrebbero essere usati contro la tua volontà. Una volta messi sul web non hai più il controllo della loro diffusione e dell'uso che altri ne potrebbero fare. Cancellarli potrebbe non bastare, qualcuno magari li ha già salvati e messi in circolazione senza la tua autorizzazione. In chat è bene non appartarsi mai in uno spazio privato,

- Quando usi un nome di fantasia (nickname)

- Se associ il tuo nome vero a un' immagine gener ica (panorama, animale, ecc.)

- Nel caso in cui apri un account con il nome di una persona famosa e ti sostituisce a lei parlando a suo nome. Oppure se usi il tuo nome ma lo associ alla foto di un'altra persona reale, famosa o sconosciuta.

- Ogni qualvolta ti sostituisci a una persona che esiste davvero; per esempio utilizzando il nome o il soprannome del compagno di banco.

False Identità

Si No

Fino a qualche tempo fa i diretti interessati denunciavano questo abuso alla Polizia Postale e delle Comunicazioni che provvedeva a chiudere i falsi account e tutto finiva lì. Oggi invece creare una falsa identità sul web è diventato un reato e si rischia fino a un anno di carcere, perché si danneggia la fiducia del pubblico che crede di parlare con una persona diversa e, soprattutto, perché chi usa un nome falso può, volontariamen-te o no, creare problemi dicendo cose non vere o addirittura imbrogliando chi gli ha dato l'amicizia.

È O RED AN TOA ?UQ

soprattutto con chi conosci di persona ed è sempre meglio adottare un nickname per non

rivelare il tuo nome e cognome. Bisogna prestare molta attenzione agli sconosciuti coi quali

dialoghi online: non fornire loro mai informazioni su di te o sulla tua famiglia, non inviare mai delle tue foto e non accettare mai la loro proposta d'incontro offline. Come sai, infatti, è facile camuffare la propria identità alterando i propri dati o addirittura fingendosi un altro. Anche se ti ha inviato una foto o si è mostrato con la webcam è bene non fidarsi: le immagini si possono contraffare! Dietro a un simpatico coetaneo può nascondersi un adulto con cattive intenzioni.

Per non perdere la Rotta

Mentre eri in chat o su un social network qualcuno ti ha messo a disagio suggerendoti un argomento di discussione imbarazzante? O t i ha chiesto informazioni dettagliate su di te? O ti ha pregato di inviargli una tua foto? O ti ha proposto di incontrarlo offline? In tutti questi casi parlane subito coi tuoi genitori o coi tuoi insegnanti che ti spiegheranno come comportarti.

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i social network più famosi

È stato inventato nel 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca studente diciannovenne presso l'università di Harvard. Si chiama Facebook, il libro delle facce, perché inizialmente era stato pensato per sostituire gli annuari con le foto di ogni singolo studente, quelli pubblicati dai college statunitensi e distribuiti ai nuovi studenti per facilitarne la reciproca conoscenza. Tra i social network è il più conosciuto, i registrati in tutto il mondo sono oltre un miliardo e hanno in comune il desiderio di “socializzare virtualmente”, ossia di condividere in rete pensieri, idee, appuntamenti, foto, video, brani musicali e giochi.

Caratteristiche Facebook ti consente di fare molte attività, dalle semplici condivisioni di immagini, video e piccoli blog, alla possibilità di iscriverti a un gruppo che riunisce persone con interessi comuni, ce ne sono di tutti i tipi e, se vuoi, puoi fondarne uno anche tu. Puoi divertirti a creare test (ad esempio: Cos'eri nella vita precedente ? oppure “Che personaggio dei Simpson sei“?), partecipare a giochi interattivi (puzzle bubble, guerra di gang...) e nel "Trova amici", puoi cercare chiunque, inserendo nome e cognome, oppure solo il nome e la città dove vive. Ma anche tenerti in contatto con parenti che abitano lontano o rintracciare conoscenti, tipo la ragazza che hai incontrato al mare l'anno scorso ma di cui hai perso il numero. Con i tuoi amici, puoi scambiare mail private, chattare (tasto in basso a destra dello schermo) e scrivere commenti pubblici sula "bacheca".

SuggerimentiSe i tuoi genitori ti autorizzano a compilare il profilo personale utilizzando foto, nome e cognome veri (invece del nickname o di un'abbreviazione del nome, per esempio “MaRo” al posto di Mario Rossi), è meglio scegliere un livello di privacy che possa rendere visibili i tuoi dati solo agli amici reali, quelli che conosci personalmente. Mentre puoi decidere che gli amici degli amici degli amici potranno vedere e ricevere solo determinate informazioni, in questo caso userai un altro livello di privacy. Quando scrivi sulla bacheca di un tuo amico il messaggio sarà letto da tutti, evita quindi di lasciare numeri di telefono, informazioni riservate o pettegolezzi. Per fare questo, puoi usare la chat o la posta interna.

Il primo Tweet andò online nel 2006, da allora, 140 milioni di tweet vengono inviati ogni giorno e gli iscritti sono ora più di 500 milioni. Twitter nasce dall'idea di Jack Dorsey, un giovane americano che immaginò quanto potesse essere più comodo trasferire gli SMS su Internet per poter parlare in tempo reale con tutti gli amici. Ecco perché ha mantenuto la caratteristica del “messaggio veloce”, infatti ogni Tweet non può superare i 140 caratteri.

Caratteristiche Su Twitter non esistono le amicizie come su Facebook ma solo follower e following. I follower sono le persone che ti seguono, mentre i following sono le persone che segui tu e non è obbligatorio corrispondere “amicizia”. Ognuno è libero di seguire chi vuole senza che l'altro debba per forza contraccambiare. Se hai il dono della sintesi e qualcosa di importante da dire, sei nel posto giusto, non c'è strumento migliore per comunicare e avere informazioni. Per esempio è stato grazie a Twitter che il mondo ha saputo, in tempo reale, cosa stava accadendo in Egitto durante gli scontri tra manifestanti e polizia. Non sei obbligato a scrivere, potresti anche decidere di non “cinguettare” e limitarti ad “ascoltare”. Su giornali e siti di informazione online trovi notizie interessanti, ma su Twitter accedi direttamente alle fonti leggendo i racconti di chi sta vivendo, in quel momento, un determinato avvenimento (come nel caso dell'Egitto). Oppure puoi seguire i personaggi famosi che preferisci: su questo social scrivono tantissimi VIP.

SuggerimentiPer scrivere su Twitter bisogna utilizzare due simboli: la @ e il #. La chiocciola (@), serve a mandare un tweet alla persona con la quale vuoi parlare: per esempio “@lupoalberto come stai?” Oppure la usi per citare quella persona: “oggi ho visto @lupoalberto”, in ogni caso lupoalberto riceverà entrambe le informazioni. Il cancelletto (#), mette in evidenza una parola chiave del tuo messaggio (è il famoso hashtag), per esempio #egitto e quando qualcuno cercherà informazioni su “Egitto” gli compariranno tutti i tweet che la contengono, compreso il tuo. Serve a coinvolgere più persone possibile nella discussione su un preciso argomento. Puoi inserire le tue foto, ma qui hanno un ruolo secondario, differente dagli altri social, in ogni caso ricordati di non attivare mai la funzione di geolocalizzazione per non fart i r intracciare dai malintenzionati. Infine non dimenticare di proteggere il tuo profilo, fai click nella casella “Privacy dei Tweet”, così ciò che scrivi sarà visto solo dai tuoi followers.

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Questo social network è dedicato esclusivamente al mondo del lavoro, è difficile trovare qualcuno che si intrattenga facendo le classiche quattro chiacchiere o che lo usi solo per svago. Nato nel 2002, conta ormai 175 milioni di utenti in tutto il mondo, rappresenta il luogo d'incontro virtuale tra manager, professionisti e imprenditori che vogliano ampliare il loro giro di conoscenze e affari. L'obiettivo comune è quello di sviluppare la propria attività, per esempio trovando nuovi canali di vendita per i propri prodotti o creando collaborazioni di lavoro fra più aziende o, ancora, cercando un professionista al quale affidare un determinato compito. Le possibilità sono infinite e comprendono anche la semplice ricerca di un posto di lavoro. I giovani appena diplomati o laureati seguono con molta attenzione questo social, alla ricerca di un'occupazione adatta agli studi che hanno fatto. Magari anche tu tra qualche anno pubblicherai il tuo profilo su LinkedIn e troverai “il lavoro dei tuoi sogni”. In bocca al lupo!

Pinterest è stato definito il fenomeno del momento, creato nel 2011 da Ben Silbermann, un giovane dipendente di Google (diventato milionario a soli 29 anni); in pochissimo tempo ha raccolto più di 11 milioni di iscritti, grazie anche al passaparola su Facebook e Twitter. E' un social network che non ha tutte le funzioni degli altri, ma opera in modo molto semplice e con pochi comandi, usalo principalmente per condividere video e immagini con altre persone che hanno i tuoi stessi gusti o interessi.

CaratteristicheUtilizza, come strumento principale, le bacheche (chiamate boards); d'altra parte non è un caso, visto che il nome deriva dall'unione di Pingboard ossia bacheca e Interest ossia interesse, ecco Pinterest è traducibile come “Bacheca degli interessi”, delle passioni e delle preferenze. Puoi creare tutte le bacheche che vuoi e ognuna rappresenta un argomento, un personaggio, quello che preferisci. Caricando il materiale nelle bacheche è come se tu ti “raccontassi” agli altri e saranno proprio questi contenuti che faciliteranno il contatto con altri ragazzi che hanno interessi simili ai tuoi. Puoi integrare Pinterest con Facebook e Twitter installando sulla barra degli strumenti del browser i “pin-it-button”, ossia i pulsanti che consentono di condividere le immagini più interessanti trovate nella rete, direttamente sulle proprie bacheche a tema.

SuggerimentiSe vuoi iscriverti devi sapere che…non è possibile farlo direttamente, almeno per il momento. Devi farti invitare. Se hai amici che già usano Pinterest chiedi loro di mandarti una mail di invito, a quel punto dovrai solo seguire le classiche istruzioni per registrarti.Non dimenticare che Pinterest è un raccoglitore pubblico di immagini, quindi il tuo materiale è visibile da tutti, occhio a cosa carichi.

i social network più famosi

+Si legge Google plus, è uno degli ultimi nati (2011) ed è stato progettato per fare concorrenza a Facebook; in Italia non ha ancora conquistato il grande pubblico, sembra invece che, nella classifica mondiale dei social network, sia già al secondo posto. A voler ben vedere Google+ è una via di mezzo tra Facebook e Twitter perché permette sia di creare la classica rete sociale, sia di seguire perfetti sconosciuti; senza contare che comprende una serie di altri numerosi servizi come, per esempio, “Hangout” che permette di fare video chiamate di gruppo. Chissà, magari collegandoti con i compagni di scuola (massimo 10) potresti approfittare del contributo di tutti e fare i compiti in un battibaleno. Oppure condividere con loro un video di youtube. O, ancora, parlare dal vivo con chi ti pare, anche col tuo cantante preferito. Senza pagare nulla.

CaratteristicheSu Google+ la condivisione può essere fatta o con singole persone o con tutti (pubblico) o con le “cerchie”, cioè gruppi di persone che metti insieme tu come vuoi, li raggruppi per interessi comuni o per grado di amicizia o altro. In pratica a ogni cerchia dai una specie di etichetta: compagni di scuola, famiglia, amici di videogiochi, ecc. In questo modo sarà molto più facile condividere gli argomenti comuni ed evitare di inviare alla mamma il trucco di World of Warcraft che hai appena scoperto. Ogni volta che scrivi un post, vai su "A:" e scegli la persona o la cerchia con cui vuoi condividerlo.

Un'altra differenza importante, rispetto Facebook, è l'assenza dei “gruppi”, puoi invece creare pagine di ogni genere o entrare nella community: uno spazio d'incontro utile per confrontarti su qualsiasi argomento con più persone.

SuggerimentiGoogle+ consente agli amici di curiosare nelle “nostre” cerchie. Se vuoi nascondere a delle persone una delle tue cerchie devi cliccare su Modifica profilo e selezionare nella colonna di sinistra la sezione che visualizza le persone nelle tue cerchie. Si aprirà un pannello che ti consentirà di modificare la visibilità e decidere se mostrare o meno le persone che ti hanno aggiunto alle loro cerchie. Ricorda di scegliere bene le impostazioni sulla “privacy”, pubblica o privata, perché una volta decise non potrai più modificarle.

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i social network più famosi

Ti piace leggere? Allora questo social network fa proprio al caso tuo perché è dedicato interamente ai libri e permette di condividere questa bellissima passione con tanti altri ragazzi. Non è molto conosciuto, esiste dal 2005, ma se vuoi fare un'esperienza interessante in questo campo puoi divertirti a esplorare tante librerie virtuali, leggere i commenti ai libri, scrivere le tue opinioni, scoprire nuovi autori. Una vera miniera di notizie, informazioni e curiosità su oltre 25 milioni di libri. A proposito di curiosità, sai cosa significa il nome Anobii? È una variante della prima parola con cui è indicato in zoologia un tarlo del legno, che si annida anche nei libri: l'Anobium punctatum. La doppia "i" finale, invece, non ha alcun significato, è semplicemente un espediente trovato dalla società che l'ha registrato perché il dominio "anobi.com" era stato già assegnato.

CaratteristicheLa prima cosa da fare, dopo la registrazione, è quella di pubblicare la tua libreria utilizzando i codici ISBN, quella sequenza di 13 numeri che trovi sul retro della copertina sopra il codice a barre. Sono codici utilizzati in tutto il mondo per classificare, e quindi riconoscere, le singole edizioni dei libri. Dopo questa operazione puoi iniziare a condividere recensioni, commenti, votazioni, partecipare a gruppi di discussione e curiosare nelle librerie virtuali pubblicate in rete. Nel frattempo Anobii avrà eseguito, in automatico, un calcolo di compatibilità tra la tua e le altre librerie, in pratica ti segnala quelle che comprendono generi (fantasy, horror, poliziesco, fumetti, ecc.) affini ai tuoi gusti, in modo che tu possa dialogare con i rispettivi proprietari e scoprire nuovi titoli e nuovi autori.

Foursquare, nato nel 2009, è una via di mezzo tra un social network, una guida turistica e un gioco. È basato sulla geolocalizzazione e vince chi crea e segnala il maggior numero di cose interessanti che vede in giro. Scopo del gioco è proprio quello di competere con i propri amici facendo “check-in” (cioè segnalando la tua presenza da qualche parte) nei posti in cui ci si trova, diventando sindaci dei luoghi più frequentati e vincendo i Badge (medagliette virtuali o anche gadget delle aziende sponsor).

Quando effettui un “check-in” il sistema assegna un punteggio che consente poi di ottenere i Badge, più Badge accumuli e più lunga sarà la tua collezione da esibire. I luoghi compresi negli elenchi di Foursquare sono costantemente aggiornati dagli stessi iscritti, che possono segnalarne di nuovi inserendo anche suggerimenti sulle cose che si possono fare in quel determinato luogo. Se segnali, per esempio, una pizzeria puoi suggerire ai tuoi contatti la pizza più strana o strepitosa che hai mangiato. Come accade negli altri social network, anche Foursquare ti consente di rimanere in contatto con i tuoi amici per scambiarvi pareri su luogo in cui ti trovi o, addirittura, per decidere di incontrarvi se sono nelle vicinanze.

SuggerimentiOrmai avrai capito che quando si parla di geolocalizzazione bisogna stare molto, molto attenti. Hai il tuo fedele smartphone a portata di mano, fotografi a mitraglia e poi posti le immagini migliori senza pensare alle conseguenze. Anche Pixie ha vissuto un'avventura simile, tutt'altro che piacevole e, proprio per questo, ti suggerisce di chiedere ai tuoi genitori il permesso di utilizzare la funzione di geolocalizzazione, oppure di avere un po' di pazienza e utilizzare Fousquare quando avrai compiuto almeno 15 anni.

Instagram è un'applicazione gratuita con la quale puoi scattare foto, applicare filtri e condividerle sui social network che normalmente utilizzi. Quindi è al stesso tempo macchina fotografica e social network, perché come Twitter permette di seguire ed essere seguiti dagli altri iscritti, di commentare gli scatti e di indicare la preferenza di certe foto cliccando il classico “mi piace”. Quando apri l'applicazione ti trovi davanti tutte le foto delle persone che segui e se un'immagine colleziona tanti “mi piace” finisce nella classifica speciale delle foto più popolari. Instagram è molto utilizzato e divertente perché permette ai principianti di creare immagini da “fotografi esperti”.

SuggerimentiAnche con questa applicazione bisogna fare i conti con la geolocalizzazione: Instagram assegna automaticamente il luogo dove hai scattato la foto, naturalmente se è attiva la funzione. Fai sempre attenzione a quello che pubblichi (scommetto che non ne puoi più di sentirlo ripetere!).

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i social network più famosi

MySpace è una comunità virtuale utilizzata soprattutto da musicisti e da appassionati di musica. Inizialmente ebbe un successo mondiale enorme, dato dalla novità di seguire direttamente gli artisti e dalla possibilità di caricare file mp3. Fu proprio grazie a questo social che alcune band batterono tutti i record per numero di fan e ascolti, ma quando arrivarono Facebook e Twitter che, tra l'altro, erano molto più facili da utilizzare, MySpace perse terreno e sempre meno utenti lo utilizzarono. Recentemente è stata lanciata una nuova piattaforma, è sicuramente migliore per grafica e funzioni ma poco seguita, forse perché per accedere agli altri social bisogna creare un singolo profilo per Facebook, uno per Twitter, ecc, quindi il dialogo diventa molto difficile e complicato. Qualche buona notizia, però c'è. Su MySpace Italia, a tutt'oggi, sono iscritti 70.000 gruppi musicali (non male eh!) e c'è la possibilità di ascoltare lo stream delle preferenze musicali di tutte le proprie connessioni. Come puoi bene immaginare questo consente di ascoltare musica no-stop di ogni genere, fino a farne indigestione, come se fosse una radio.

Di questo social network se ne parla ancora poco, ma sta' crescendo e va per la maggiore tra i giovani al di sotto dei 18 anni. È basato su domande e risposte che vengono postate per iscritto o tramite video sul profilo; non ci sono livelli di privacy, tutto è pubblico e visibile da tutti. Le domande possono essere fatte dal sistema stesso e da chiunque voglia scrivere qualcosa, lo si può fare anche senza registrarsi e la comunità partecipa cliccando “mi piace” alle risposte ritenute migliori. Il giochino consiste nel raccogliere il più alto numero possibile di “mi piace” per diventare sempre più popolari. Fin qui tutto bene o almeno così sembra. Sì, perché ascoltando un po' in giro si scoprono episodi di gravi offese, molto pesanti, che sono state oggetto di denuncia alla Polizia Postale e delle Comunicazioni. Il problema riguarda la facilità con cui chiunque può scrivere qualsiasi schifezza in forma anonima, creando non pochi “effetti” di cyber bullismo, con le conseguenze che si leggono troppo spesso sui giornali. Tra l'altro l'anonimo che scrive non può neanche essere bannato (vietato l'accesso).

1 3Lo Sapevi?

L 'età minima

per iscriversi ai

Social Network

è di 13 anni!

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Rispettabili membri del Consiglio intergalattico:di cose ne ho scoperte davvero tante navigando nella rete dei terrestri, belle e brutte, interessanti e.... sciocche. Gli umani sono molto intelligenti, ma tra loro c'è anche chi usa le proprie capacità per rubare, imbrogliare, scherzare, offendere e fare mille nefandezze, nascondendosi nella rete informatica. Ecco perché avevo deciso di mettere il timbro

risolvere i problemi più gravi della Terra.Questo ragazzino amava davvero la natura e voleva salvarla ad ogni costo. Così lo tenni sotto osservazione per un po’, fino a che scoprii che poteva viaggiare nel tempo e nello spazio. In una occasione gli salvai la pelle, ma per il resto Giovannino se la cavava benissimo da sé.Quando infine scoprii che era addirittura stato scelto da un Cercatore, quello che lui credeva essere un giocattolo e che chiamava Pettibot..... beh, non ebbi più dubbi. Per questo ho deciso, rispettabili membri del Consiglio Intergalattico, di annettere il pianeta Terra alla

sulla cartelletta che conteneva tutti i documenti per far entrare la Terra nella Grande Comunità Galattica eccetera eccetera.Ma poi trovai, all'interno di Google, alcune ricerche fatte da un giovane studente di nome Giovannino TerraTerra, erano molto interessanti, denotavano grande intelligenza, curiosità e un sincero desiderio di

Grande Comunità Galattica delle Intelligenze Superiori

RESPINTO

In fede

Pixie

Lettera indirizzata ai rispettabili membri del Consiglio intergalattico:

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