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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258) A bbiamo concluso il periodo iniziale dell’anno litur- gico cristiano, comprendente le settimane di pre- parazione, l’Avvento e le festività del Natale del Signo- re compreso il capodanno civile. Siamo da poco entrati nel tempo “ordinario” dell’anno, poi inizieremo la quaresima che ci preparerà alla Pa- squa. Sia il tempo ordinario che quello speciale o “forte” vanno riscoperti come dono. Tanti testi biblici ci aiutano a superare l’idea che il tempo sia come una grande ruota che gira attorno a se stessa: il tempo, la vita umana sono la grande strada, il grande pellegrinaggio. C’è un cammino da percorrere, impe- gnativo, ma reso affascinante dalla meta. Ogni anno nuovo ci ripropone la ri- flessione sul tempo: non è possibile farne un oggetto di scambio, ed è gra- tuito. I soggetti umani devono viverlo con le proprie capacità, risorse e qua- lità. Il nostro tempo e la nostra vita, al momento attuale sono un tutt’uno. Una vita che nasce, un anno nuovo, un nuovo inizio sembrano esigere che qualcuno alzi la voce per esprimere un auspicio di bene, perché tutto partecipi alla nuova realtà. Anche Colui che trascende i nostri orizzonti è chiama- to in causa, perché anche dall’alto si facciano auspici di bene, come protezione e sostegno. Nel primo giorno dell’anno civile, festa di Maria, Ma- dre di Dio, abbiamo ascoltato la voce che dall’alto si rivolge a Mosè e a ogni figlio del suo popolo: “Ti bene- dica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia ri- splendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signo- re rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Così por- ranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò”. Ogni dopo, ogni capacità, sono ricondotte dalla bontà di Colui da cui prende origine ogni cosa. Il Vangelo di Gesù ne ha rivelato l’universale paterni- tà. Purtroppo, come all’inizio, anche oggi appare la ribellione e la fuga da quel nome e da quel volto. L’umanità è tentata a fuggire e a spo- gliarsi di quel manto con il quale lo sguardo di Dio lo rivestiva e la rende- va bella come il giglio del campo e gli uccelli del cielo. Nella propria cecità essa percorre i cammini delle illusioni e della perver- sione, fino alle presuntuose e alienanti conclusioni: niente ha senso, neppure la vita. Il tempo nuovo che è iniziato chiama a ricominciare e a lasciarci illuminare dalla luce del volto di Dio e dal suo amore benedicente. E’ Lui che illumina e riveste di colori questa creazione; dal suo volto viene ogni bene: la nostra nudità viene rive- stita con l’abito della festa. Il Signore continuerà a illuminarci con la luce del suo volto lungo il cammino spesso arduo e a volte impossibile. Alla sua luce si aprono però stra- de nuove, una vera nuova creazione. Alle famiglie della parrocchia, con Don Luca ed i Dia- coni, auguro benedizioni abbondanti dall’Alto. Un sa- luto particolare ai malati, anziani e bambini. Don Riccardo

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Incontriamoci Gennaio 2011

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BOLLETTINO DELLA PARROCCHIA DI REGINA PACIS (V. GORIZIA 19 42124 RE T. 0522/304258)

A bbiamo concluso il periodo iniziale dell’anno litur-gico cristiano, comprendente le settimane di pre-

parazione, l’Avvento e le festività del Natale del Signo-re compreso il capodanno civile.

Siamo da poco entrati nel tempo “ordinario” dell’anno, poi inizieremo la quaresima che ci preparerà alla Pa-squa. Sia il tempo ordinario che quello speciale o “forte” vanno riscoperti come dono. Tanti testi biblici ci aiutano a superare l’idea che il tempo sia come una grande ruota che gira attorno a se stessa: il tempo, la vita umana sono la grande strada, il grande pellegrinaggio.

C’è un cammino da percorrere, impe-gnativo, ma reso affascinante dalla meta.

Ogni anno nuovo ci ripropone la ri-flessione sul tempo: non è possibile farne un oggetto di scambio, ed è gra-tuito. I soggetti umani devono viverlo con le proprie capacità, risorse e qua-lità.

Il nostro tempo e la nostra vita, al momento attuale sono un tutt’uno.

Una vita che nasce, un anno nuovo, un nuovo inizio sembrano esigere che qualcuno alzi la voce per esprimere un auspicio di bene, perché tutto partecipi alla nuova realtà.

Anche Colui che trascende i nostri orizzonti è chiama-to in causa, perché anche dall’alto si facciano auspici di bene, come protezione e sostegno.

Nel primo giorno dell’anno civile, festa di Maria, Ma-dre di Dio, abbiamo ascoltato la voce che dall’alto si rivolge a Mosè e a ogni figlio del suo popolo: “Ti bene-dica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia ri-

splendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signo-re rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Così por-ranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò”.

Ogni dopo, ogni capacità, sono ricondotte dalla bontà di Colui da cui prende origine ogni cosa.

Il Vangelo di Gesù ne ha rivelato l’universale paterni-tà.

Purtroppo, come all’inizio, anche oggi appare la ribellione e la fuga da quel nome e da quel volto.

L’umanità è tentata a fuggire e a spo-gliarsi di quel manto con il quale lo sguardo di Dio lo rivestiva e la rende-va bella come il giglio del campo e gli uccelli del cielo.

Nella propria cecità essa percorre i cammini delle illusioni e della perver-sione, fino alle presuntuose e alienanti conclusioni: niente ha senso, neppure la vita. Il tempo nuovo che è iniziato chiama a ricominciare e a lasciarci illuminare dalla luce del volto di Dio e dal suo amore benedicente.

E’ Lui che illumina e riveste di colori questa creazione; dal suo volto viene ogni bene: la nostra nudità viene rive-stita con l’abito della festa.

Il Signore continuerà a illuminarci con la luce del suo volto lungo il cammino spesso arduo e a volte impossibile. Alla sua luce si aprono però stra-de nuove, una vera nuova creazione.

Alle famiglie della parrocchia, con Don Luca ed i Dia-coni, auguro benedizioni abbondanti dall’Alto. Un sa-luto particolare ai malati, anziani e bambini.

Don Riccardo

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Quando, il 28 di dicembre, viene da levarsi la maglia e restare in mezze maniche per il sole splendente e l’aria calda, sentiamo di essere finiti in un altrove, nel luogo di una alterità. Siamo sul lago di Tiberiade, in quella vallata aperta e verde dove Gesù e i discepoli si spostavano ed incontravano persone. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Qui queste antiche parole trovano un posto credibile, una casa. E qui non tro-vano una risoluzione: rimangono, accentuate, nella loro carica interrogativa eppure necessaria, profetica. Beati i miti perché erediteranno la terra. Vediamo che ora non è così. Incrociamo più volte il muro di cemento che si snoda in modo tortuoso e interrompe la Terra Santa, la fa a brandelli – strumento più di possesso che di difesa, di pa-ura più che di sicurezza. Vediamo la presenza, come ai tempi di Gesù, di oppressori e di oppressi. Ma abbiamo anche la grande fortuna di potere incontrare e ascoltare la presenza dei miti, di coloro che non fanno notizia eppure seguono nel mondo una via simile a quella di Gesù. In

questo pelle-grinaggio gui-dato da don Dossetti sa-ranno alla fine tre le p a r r o c c h i e cristiane ad a c c o g l i e r c i (Zarqa, Beit Sahur, Na-blus) e molte

altre le persone significative incontrate (i monaci di Ma’in e Ain Arik, mons. Marcuzzo, il seminario di Betlemme, una signora israeliana, per non dimentica-re l’armeno Tony e il musulmano Mon-ter, le nostre guide del posto). Ed è bello, tra le tante cose, ascoltare da molti di loro come la convivenza tra cristiani e musul-mani del posto sia spesso buona e solidale. La mite e piccola buona noti-zia di migliaia di persone semplici che non può e non deve essere sopraf-fatta.

ulivo millenario nel getsemani

parrocchia in giordania don luca mangia con le mani secondo l'usan-za locale

Tre parrocchiane sul mar morto col fango in faccia

ERRATA CORRIGE

Nel numero dell'Incontriamoci dello scorso dicem-bre, è stata erroneamente inserita una fotografia di don Edoardo Cabassi in corrispondenza dell'arti-colo relativo alla giornata nazionale delle offerte per i sacerdoti.

La fotografia di don Edo voleva, al contrario, ricor-dare il 25° di ordinazione di don Edo, celebrato il 18 ottobre scorso in Cattedrale. Don Edo, infatti, che è stato curato a Regina Pacis, anche se per pochi anni, ha seminato molto nella nostra parroc-chia e molti parrocchiani lo ricordano ancora con particolare affetto.

Grazie Signore per il dono speciale di don Edo, continua a custodirlo nel tuo Amore e a ricolmarlo dei tuoi doni. Grazie per averlo messo sulla strada della nostra Comunità e della nostra conversione.

Battesimo   n°  31  

Cresime   n°        70     ragazzi e 6 giovani 

Prima  

Comunione  

n°        46  

Matrimoni   n°        15      

(di cui 4 celebrati a Regina Pacis e 11 altrove) 

Morti   n°        37  

CELEBRAZIONE SOLENNE DEI SACRAMENTI E

SACRAMENTALI NEL 2010

Don Luca e altri 10 parrocchiani in cammino nella Terra di Gesù

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GRAZIE PER IL PRESEPIO! I giorni del Presepio sono purtroppo finiti per questo anno della fede e già cor-rono altri eventi, incontri, servizi delle comunità, sempre sollecitate e incorag-giate dal mistero e presenza di Cristo. La parrocchia non vuole perdere l’opportunità per ringraziare e trasmettere i messaggi di ringraziamento e inco-raggiamento udite da tanti davanti alla culla di Betlemme.

Grazie perché a quanti dunque hanno offerto ore e ore di lavoro fatto con amore e fede davanti a quella grotta; lavoro paziente nei luoghi più diversi: nelle case, nei luoghi pubblici, nelle scuole e nelle chiese. Il Presepio è come il Crocefis-so, accoglie tutti e non offende nessuno. E’ lo specchio del volto mite, semplice e maltrattato; richiama il prepotente e chi tradisce l’amore. Richiama me, solle-cita te all’accoglienza e alla riconciliazione. Lungo i secoli Presepi crocefisso hanno seminato nel sangue della gente serenità e speranza. Corrono ancora nel sangue delle vene di tutti.

Grazie anche a chi ha costruito i due Presepi nella chiesa parrocchiale. E grazie per i mille servizi fatti da tanti qui in mezzo alla confusione di questi spazi che sono un po’ comuni a tutti. Grazie per il bene fatto per amore degli altri e del Signore.

Si ritorna a Fanano…. dopo quasi 25 an-ni si è tornati a festeggiare insieme a-dulti e famiglie il capodanno presso le

Suore francescane del Convento di Fanano. Stes-so posto e stesso convento, solo alcune suore so-no cambiate…ma non Suor Maria Teresa che si ricordava ancora di noi e ci accolti con la stessa affettuosità di 25 anni fa! Il grande entusiasmo di vivere un esperienza co-munitaria, di potersi donare agli altri e di vivere la gioia di Gesù insieme, ha fatto registrare il “tutto esaurito”. Proprio così 80 persone di cui circa 25 bambini e ragazzi hanno sperimentato quanto è bello accogliersi l’un l’altro e con l’aiuto di Don Riccardo valorizzare ogni giorno il dono della fede ricevuto. Le giornate sono trascorse in modo “intenso”: a momenti “seri” di formazione o preghiera si al-ternavano vere e pro-prie espe-

rienze giocose e divertenti. La Santa Messa quotidiana e gli incontri di formazione per gli adulti, parallelamente a quelli di gioco o attività arti-stico-espressive per bambini e ragazzi, sono stati occasioni per un incon-tro più intimo col Signore e per un confronto aperto tra età ed espe-rienze di vita diverse. La gita in montagna al passo della Croce Arcana, così come i festeggiamenti di Capodanno o la serata in cui gli uomini si sono cimentati in una gara “culinaria” senza precedenti hanno reso in-dimenticabili momenti già in sé unici. La proiezione delle diapositive dei campeggi di circa 25 fa sempre a Fanano o le pattinate sul ghiaccio nel maestoso Palaghiaccio hanno poi contribuito a rendere piacevole un campeggio che ha saputo coinvolgere e integrare età diverse e fami-glie nuove con altre già veterane! A tutto ciò si deve aggiungere il prezioso contributo di chi ha sfamato tante bocche…la cuoca Paola con il prezioso aiuto di Theresa, Michel e il piccolo Christ. Insomma, per quest’anno,il bilancio del campeggio invernale delle famiglie può considerarsi assolutamente positivo!

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In collaborazione con la Parrocchia é nata l’”Associazione Regina Pacis Onlus”.

E’ un’associazione di volontariato che si impegna ad assistere persone e famiglie in difficoltà, a for-mare ed educare bambini, giovani, adulti e a svol-gere attività caritative e ricreative. 

Per sostenerla, nella tua dichiarazione dei red-diti, dona il 5 x MILLE: é un gesto che non co-sta nulla! 

NEL RIQUADRO “SOSTEGNO DEL VOLONTA-RIATO” FIRMA E INSERISCI IL CODICE FISCA-

LE 91148950354

Cos’è? Poco meno di un anno fa è stata riconosciuta come O.N.L.U.S. l’Associazione Regina Pacis. E’ un’associazione non lucrativa di volontaria-to che si impegna ad assistere persone e famiglie in difficoltà, a formare ed educare bambini, giovani, adulti e a svolgere attività caritative e ricreative. Ufficialmente si tratta di un ente giuridico autonomo e quindi diverso dalla Parrocchia, ma che di fatto collabora attivamente e in via continuativa con la nostra comunità nello svolgimento delle attività di cui sopra che da de-cenni, come tutti sappiamo, già la Parrocchia compie.

Perché?  L’idea di costituire una O.N.L.U.S. “parallela” alla Parrocchia è nata due anni fa (idea sostenuta da Don Fernando e ora da Don Riccardo, Presidente dell’Associazione) con lo scopo di “formalizzare” e ulteriormen-te promuovere, ampliare e integrare quelle attività svolte da Regina.Pacis di carattere non solo religioso, ma anche socio-educativo, ricercando inol-tre una più stretta collaborazione con gli Enti Locali (in particolare con il Comune di Reggio Emilia). 

Tanti obblighi e vincoli legali, ma anche parecchi benefici… 

La qualifica di O.N.L.U.S. consente di poter beneficiare di agevolazioni fiscali e contributi che la Legge Finanziaria ormai da alcuni anni riconosce alle Organiz-zazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (e non per esempio alle Parrocchie); tra queste: 

∗ il 5 x mille: tutti noi, privati e aziende, quando facciamo la dichiarazione dei redditi possiamo firmare il riquadro “sostegno al volontariato” scrivendo il codice fiscale dell’Associazione Regina Pacis O.n.l.u.s.: 91148950354. Donare il 5 x mille non costa nulla: non è un’alternativa al 8 x mille, ma semplicemente ciascun contribu-ente decide di destinare una parte delle imposte (che comunque paga) ad una O.N.L.U.S.; è un modo gratuito per tutti per sostenere le attività dell’Associazione Regina Pacis, attività che fino a ieri erano appunto svolte dalla Parrocchia. 

∗ erogazioni liberali: chiunque può, tramite bonifico bancario, sostenere l’Associazione effettuando delle donazioni alla O.N.L.U.S. ed ottenere una rice-vuta che consentirà, nei limiti di legge, la detrazione fiscale delle offerte (Bonifico bancario a: Banca Reggiana Ag.2 – IBAN: IT62A0705812802000000048591 intestato a “Associazione Regina Pacis O.n.l.u.s.”). 

Vuoi essere dei nostri?    L’Associazione non ha bisogno solo di aiuti economici… ma anche di volontari disposti a donare un po’ del proprio prezioso tempo agli altri! 

Sono tante le attività che Regina Pacis ha avviato e che solo sinteticamente si sono potute descrivere in questa pagina; se vuoi saperne di più e collaborare con l’Associazione, rivolgiti in Parrocchia! 

 

Il Vescovo Adriano ha indetto il Giubilo della Cattedrale, ora tutta bella a restau-

ro concluso.

Tutte le comunità cristiane della diocesi sono coinvolte nei numerosissimi momenti cele-brativi. Tutti gli eventi diocesani o vicariali si concluderanno quest’anno in Cattedrale. I vicariati avranno un momento particolare nel pellegrinaggio: il Duomo è infatti la chiesa madre comune. Il nostro vicariato darà inizio agli otto pellegrinaggi vicariali domenica 6 febbraio pomeriggio. Nella preparazione saranno curati alcuni temi: la parrocchia, la chiesa diocesana, la Cattedrale, il Vescovo, i Santi martiri Crisanto e Daria patroni della città.

Il pellegrinaggio ci aiuterà a conoscere me-glio la Chiesa, popolo incammino insieme ai propri pastori, convocato nella Chiesa Madre. Sentiremo che siamo nati alla fede non per nostra iniziativa, ma perché generati attra-verso la fede delle nostre famiglie. Dalle no-stre comunità, abbiamo ricevuto la Parola di Dio e i Sacramenti. Con loro formiamo il Cor-po di Cristo, cioè la stessa Chiesa.

Cristo ci ha lasciato come pastori i nostri Vescovi, successori degli Apostoli.

Dal nostro Vescovo Adriano è giunto dunque l’invito, non solo a festeggiare la Cattedrale e i Patroni, ma a mettersi in cammino imitando i secolari pellegrini mossi dal desiderio di una profonda conversione personale e comunita-ria per tornare all’abbraccio del Padre.

Ogni parrocchia accompagnerà il proprio gruppo di Cresimandi, offrendo loro la testi-monianza della fede nel Signore e della co-munione con le altre parrocchie del territorio e di tutta la Chiesa diocesana.

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San Giovanni Bosco

Nato nella frazione rurale di Castelnuovo d'asti nel 1815, fu allevato in una famiglia di contadini della madre vedova, Margheri-ta; fin da ragazzo si sentì portato a lavora-re con i coetanei e giovani. Dopo l'ordina-zione sacerdotale nel 1841, si stabilì nel sobborgo di Torino, a Valdocco; il suo ora-torio e le sue lezioni serali furono presto frequentate da centinaia di ragazzi. Aprì laboratori nei quali i ragazzi apprendevano

i mestieri di calzolaio, sarto ed altri. La madre, fin dall'epoca del Se-minario, gli aveva detto: in povertà sono nata, in povertà sono vissu-ta, voglio morire in povertà. Visse sempre con lui e i ragazzi da lui raccolti sotto la famosa tettoia Pinardi. Per quei ragazzi, Don Bosco chiese a tutti, per tutta la vita, denaro e lavoro: li aveva raccolti per le strade di Torino; li aveva sfamati, educati e istruiti in un mestiere.

Don Bosco aveva capito, quando stava nascendo il nuovo mondo industriale, che la gioventù doveva essere preparata alla vita non solo moralmente, ma anche professionalmente. Egli volle che con i suoi ragazzi e nelle sue scuole fosse applicato il sistema preventivo, che consisteva nel prevenire gli errori e non quello "repressivo" che ancora vigeva nel mondo educativo. Don Bosco aveva una grande ammirazione per lo spirito di san Francesco di Sales: i suoi amici aiu-tanti li chiamò "salesiani". La tettoia Pinardi si dilatò in modo smisu-rato: alla sua morte nel 1888 le opere salesiane si erano estese non solo in Italia, ma in Francia, Spagna, Belgio, Austria, Inghilterra, Ar-gentina, Uruguay, Brasile, Cile e Ecuador, con 64 case e più di mille religiosi. Gli stessi Oratori delle nostre parrocchie sono un prezioso frutto della sua sensibilità, intuizione e generosità alla chiamata di Dio, nel mondo dei ragazzi e dei giovani.

AVVENIRE : quotidiano della Conferenza episcopale italiana

LA LIBERTA': settimanale della Chiesa diocesana di Reggio Emilia-Guastalla

FAMIGLIA CRISTIANA: settimanale nazionale delle Edizioni San Paolo

Il giornalino: Edizioni San San Paolo

Messaggero dei Ragazzi: Edizioni S.Antonio Padova

Mondo Erre: L.D.C. Torino 

Piccolo Missionario: Missioni Comboniane Verona 

Dimensioni nuove: L.D.C. Torino 

per adolescenti e giovani:  

Ben conoscendo le difficoltà che le famiglia incontrano per la loro in-formazione e formazione, la parrocchia comunica un elenco utile di giornali e riviste:

per ragazzi

per educatori:

EVANGELIZZARE: Edizioni Dehoniane Biologna 

ESERVIZIO DELLA PARO-LA: Edizioni Queriniana Ve-rona 

Riviste missionarie: NIGRIZIA: Missioni Comboniane Verona 

MONDO E MISSIONE: Pime Milano 

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Giornata Mondiale della

Gioventù Madrid 2011

"Radicati e fondati in Cri-sto, saldi nella fede" (cfr.

Col 2,7)

Cari lettori, stiamo scaldando i muscoli: la GMG di agosto si sta infatti avvicinando

ed entro aprile noi giovani dovremo dare le adesioni. Il tema guida della giornata, scelto dal papa, è un versetto tratto dalla lettera ai Colossesi: "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (cfr. Col 2,7). Nel commentare il versetto il papa prende spunto da due immagini: quella dell’albero e quella della casa. Di seguito alcuni stralci della lettera che spiegano le due immagini.

Albero: “La prima immagine è quella dell’albero, ferma-mente piantato al suolo tramite le radici, che lo rendono stabile e lo alimentano. Senza radici, sarebbe trascinato via dal vento, e morirebbe. Quali sono le nostre radici? Naturalmente i genitori, la famiglia e la cultura del nostro Paese, che sono una componente molto importante della nostra identità. La Bibbia ne svela un’altra. Il profeta Gere-mia scrive: “Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di pro-durre frutti” (Ger 17,7-8). Stendere le radici, per il profeta, significa riporre la propria fiducia in Dio. Da Lui attingiamo la nostra vita; senza di Lui non potremmo vivere veramen-te. “Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio” (1 Gv 5,11). Gesù stesso si presenta come nostra vita (cfr Gv 14,6). Perciò la fede cristiana non è solo cre-dere a delle verità, ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Cristo, è l’incontro con il Figlio di Dio, che dà a tutta l’esistenza un dinamismo nuovo”.

Casa: “Come le radici dell’albero lo tengono saldamente

piantato nel terreno, così le fondamenta danno alla casa una stabilità duratura. Mediante la fede, noi siamo fondati in Cristo (cfr Col 2,7), come una casa è costruita sulle fon-damenta. Nella storia sacra abbiamo numerosi esempi di santi che hanno edificato la loro vita sulla Parola di Dio. Il primo è Abramo. Il nostro padre nella fede obbedì a Dio che gli chiedeva di lasciare la casa paterna per incammi-narsi verso un Paese sconosciuto. “Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia, ed egli fu chiamato ami-co di Dio” (Gc 2,23). Essere fondati in Cristo significa ri-spondere concretamente alla chiamata di Dio, fidandosi di Lui e mettendo in pratica la sua Parola. Gesù stesso am-monisce i suoi discepoli: “Perché mi invocate: «Signore, Signore!» e non fate quello che dico?” (Lc 6,46). E, ricor-rendo all’immagine della costruzione della casa, aggiunge: “Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica… è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene” (Lc 6,47-48).

Cari amici, costruite la vostra casa sulla roccia, come l’uomo che “ha scavato molto profondo”. Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire la Parola di Cristo. Sentitelo come il vero Amico con cui condividere il cammino della vostra vita. Con Lui accanto sarete capaci di affrontare con coraggio e speranza le difficoltà, i problemi, anche le delu-sioni e le sconfitte. Vi vengono presentate continuamente proposte più facili, ma voi stessi vi accorgete che si rivela-no ingannevoli, non vi danno serenità e gioia. Solo la Paro-la di Dio ci indica la via autentica, solo la fede che ci è sta-ta trasmessa è la luce che illumina il cammino. Accogliete con gratitudine questo dono spirituale che avete ricevuto dalle vostre famiglie e impegnatevi a rispondere con re-sponsabilità alla chiamata di Dio, diventando adulti nella fede. Non credete a coloro che vi dicono che non avete bisogno degli altri per costruire la vostra vita! Appoggiatevi, invece, alla fede dei vostri cari, alla fede della Chiesa, e ringraziate il Signore di averla ricevuta e di averla fatta vostra!”

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“Dici quel che pensi, pensi quel che dici. Se questa regola venisse rispettata, ci sarebbero meno problemi” (dal film Interstate 60)

“<Lei era nella mia auto con il suo pacco… perché non l’ha preso?> <Avevi fatto un patto… che razza di persona sarei se ti avessi spinto a violare il patto di sangue? E poi il fatto che per portarmelo tu abbia perso tutti i tuoi soldi, sia finito in pri-gione, abbia lasciato la tua ragazza e buttato in un fosso la tua auto lo rende più prezioso.

Ora ha delle storie che lo accompagnano.>” (dal film Interstate 60)

“<Ho il tempo di inseguire un sogno, palla 8?> <Sei tu l’autista>”

(dal film Interstate 60)

“Prima di essere persone divine è fondamentale imparare ad essere veri uomini. Gesù è stato un uomo vero, per 30 anni è stato un uomo come me.” (dal ritiro)

“La PREGHIERA non è basarsi solo sulle nostre forze, ma avere una mano in più.” (Pantax)

“Mio Dio, se esisti, fa’ che ti conosca” (Charles de Foucauld)

“Non appena credetti che c’era un Dio, compresi di non poter fare altro che vivere solo per lui.” (Charles de Foucauld)

“Charles de Foucauld… il visconte Charles de Foucauld” (Checco Giaroni)

“Padre mio, io mi abbandono a Te, fa’di me ciò che ti piace” (Charles de Foucauld)

“Al Grest i '92 hanno fatto i responsabili, i '95 hanno iniziato a fare gli animatori, e i '94 hanno continuato a fare i bambini.” (dagli auguri di capodanno)

Domenica 6 marzo 2011

FESTA PARROCCHIALE

DELLA FAMIGLIA con la celebrazione degli

Anniversari di Matrimonio

DECIMO VENTICINQUESIMO QUARANTESI-

MO CINQUANTESIMO SESSANTESIMO

S.Messa solenne parrocchiale alle ora 10.30 e consegna di una Pergamena

personalizzata ad ogni coppia.

NB. Ogni coppia interessata contatti subito Don Riccardo

(cell. 347.1492700 oppure tel 0522.304258)

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CURATI o VICEPARROCI ANNI DI SERVIZIO (SERVIZIO ATTUALE)

Giaroli Don Orlando 1948-49 (deceduto)

Cipolli Don Carlo 1949-50 (deceduto)

Salvarani Don Francesco 1950-51 Seminario

Magnani Don Gianfranco 1951-52 (deceduto)

Carnevali Don Romano 1952-56 (deceduto)

Bottazzi Don Giuseppe 1956-57 parroco a Pantano

Barigazzi Don Amos 1957-1961 (deceduto)

Zinani Don Bruno 1961-62 parroco a Cavazzoli

Marzucchi Don Gianni 1962-66 parroco a S.Pietro città

Rossi Don Giulio (Junior) 1966-67 parroco a Viano

Rosselli Don Vasco 1967 parroco a Ciano

Pifferi Don Antonio 1967-68 (deceduto)

Pasotti Don Carlo 1968-84 Curia e Parr. A Mancasale

Dossetti Don Giuseppe 1974-82 parroco a S.Pellegrino e CEIS Baisizza/S.Maria degli Angeli

Fantini Don Carlo 1982-85 Missione reggiana in Albania Baisizza/S.Maria degli Angeli

Cabassi Don Edoardo 1986-88 Madonna della Pietra e Villa Verde

Krankowski Bogumil 1991-97 Parroco a Cella

Adani don Pietro 1997-2005 Un.Pastorale di Ospizio;

S.Maurizio, S.Alberto

Grassi Don Luca 2005- Regina Pacis

PARROCI ANNI DI SERVIZIO

(SERVIZIO ATTUALE)

Fontanesi Don Dino

1947-84 (deceduto)

Filippi Don Giu-seppe

1984-99 (deceduto)

Borciani Don Fernando

1999-2009 Parroco di Correggio

Camellini Don Riccardo

2009 Regina Pacis

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ANAGRAFE PARROCCHIALE del mese Con il Battesimo ha ricevuto la nuova vita:

* Marianna Brioni, di Massimiliano e Maurizia Buzzi

 

Deceduti, in attesa della risurrezione

Bondavalli giacomina   di anni  88   vedova di Wando Ronzoni  

Stacchetti Rosa   di anni  89  vedova di Umberto Genti‐

letti  

Ferretti Franco   di anni  62  sposo di Nadia Camellini  

Violi Camillo   di anni  89  sposo di Pierina Corradini  

Sulla Serafina   di anni  74  sposa di Francesco Migale  

Pozzi Gabriella   di anni  66  sposa di Franco Rollando  

Dangelo Maria   di anni  79  vedova di Giovanni Faragò  

Fabi Elena   di anni  86  vedova di Enrico Terconi  

COLLETTE FATTE IN CHIESA

NEL 2010 NON DESTINATE

ALLA PARROCCHIA

Seminario diocesiano   (17 genn.)  Euro 1.306,00  

Terremotati Haiti   (24 genn.)   Euro 2.816,50  

Giornata missionaria Ragaz‐

zi  

(31 genn.)   Euro 250,00  

Giorn. Missioni diocesane   (14 marzo)   Euro 1.451,50  

Università cattolica   (18 apr.)   Euro 804,00  

Giornata della carità del 

Papa  

(27 giugno)   Euro 737,00  

Giornata Missionaria Mon‐

diale  

(17 ott.)   Euro 1.441,50  

Caritas diocesana   (12 dic.)   Euro 1.445,00  

Poveri di Terrasanta   (25 dic.)   Euro 431,78  

 

10 Gennaio 2011

∗ Compieta e lettura di un paragrafo della lettera pastora-le del Vescovo “vigilate. Ecco sto alla porta e busso”.

∗ Campeggio Invernale delle famiglie: è andato molto bene, con circa 80 partecipanti e 4 nuove famiglie si sono aggiunte. In preparazione: uscita di primavera e campeggio estivo.

∗ Pellegrinaggio della parrocchia alla Cattedrale per il Giubileo, Domenica 6 Febbraio, nel pomeriggio, con ritrovo alle 14.00 nel sagrato della chiesa di Regina Pacis.

∗ GMG: Entro Aprile adesione e quota completa. Vari sono i sussidi che la pastorale giovanile diocesana e nazionale propongono in preparazione. Sarà cura di Don Luca scegliere quello più idoneo per i nostri gio-vani. Proseguono le iniziative per l’autofinanziamento.

∗ Quaresima. Si cercherà di coinvolgere le parrocchie della zona vicariale per organizzare il ritiro. In cantiere varie iniziative per i giovani da realizzarsi in quaresi-ma: ritiri, lodi mattutine, incontri.

∗ Sono stati proposti nuovi ministri della comunione: faranno corso preparatorio.

∗ Don Riccardo propone di attrezzare il salone della par-rocchia con bigliardini, ping-pong, tavolini e giochi vari, per aprire così l’oratorio tutti i giorni della setti-mana dalle 16.00 alle 17.30 con la sorveglianza di un sacerdote o di adulti.

∗ Giornata di adorazione mensile (quarto venerdì): Si predi-sporrà un calendario per coprire tutte le ore senza che vi sia-no vuoti; in chiesa verrà consegnato un foglio dove poter segnalare la propria disponibilità; referente è Ermes Vignali. Prossimo incontro lunedì 21 febbraio ore 20.45

PROSSIME GIORNATE SPECIALI IN PARROCCHIA

Domenica 6 Febbraio

Giornata della Vita e Giornata dell’Infanzia mis‐

sionaria 

Ore 14,00 partenza della nostra Parrocchia dal 

sagrato verso San Pio X e S. Stefano per raggiunge‐

re la Cattedrale in occasione del Giubileo. 

Domenica 26 Febbraio

Festa dell’anziano, con pranzo, tombolata, torneo 

di pinnacolo e ballo liscio, organizzata dai giovani 

Domenica 6 Marzo

Festa Parrocchiale della Famiglia con cele‐brazione degli Anniversari di Matrimonio (vedi annuncio all’interno) 

Mese di Giugno

Uscita parrocchiale di due/tre giorni 

Sabato 10 Settembre

Pellegrinaggio Parrocchiale