Gazzettatc Num 9-2012

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Sono stati presentati venerdì 14 settem- bre a Collegno i due alloggi di viale Par- tigiani 50 che l’amministrazione comu- nale ha deciso di mettere a disposizione dell’emergenza abitativa. Ristrutturati e ben arredati, questi due appartamenti serviranno a dare ospitalità temporanea alle famiglie che attraversa- no un momento di difficoltà e sono in cer- ca di una nuova sistemazione. A causa di un aumento degli sfratti, infatti, all’inizio dell’anno a Collegno erano venti i casi di famiglie rimaste senza casa o in condizioni di particolare disagio. La Cpd, Consulta per le Perso- ne in Difficoltà onlus, è un polo integrato sulla disabilità volto a diffondere la cultura dell’inte- grazione, ma anche ad identifi- care e realizzare strumenti per migliorare la qualità della vita delle persone che affrontano un quotidiano faticoso. Cpd è un coordinamento di associa- zioni: tra gli iscritti ci sono gran parte degli organismi del territorio torinese e piemontese che si occupano di sostegno alle persone con disabilità e di ausilio alle ca- tegorie sociali più deboli in generale. Nell’ambito delle proprie attività, Cpd ha stretto una proficua collaborazione con Atc grazie a cui si è creata una buona rete anche con i servizi e le organizzazioni territoriali che operano per la “presa in carico” di tutte le situazioni disagiate: servizi sociali di Asl e comuni, servizi di psichiatria, organizzazioni che si occupano di minori e anziani, altre associazioni e cooperative. Un esempio virtuoso è stato sicuramente il progetto “In- tegrazione sociale in quartieri periferici” realizzato tra il 2009 e il 2010 e finanziato da Vodafone Italia, che ha visto il partenariato e l’attiva partecipazione di Atc. Grazie al determinante e costante impegno dei volontari abbiamo realizzato attività in supporto dei residenti di alcuni complessi condominiali gestiti da Atc in quartieri di periferia. Le finalità erano quelle di prevenire situazio- ni di solitudine ed emarginazione e stimolare la nascita di forme aggregative e solidali tra i residenti. SOMMARIO Manutenzione a rischio, mancano le risorse. Atc lancia l’allarme pag. 2 Come fare per... la disdetta pag. 3 Inaugurato il giardino delle Case Ex Ceat pag. 4 COLLEGNO, NUOVI ALLOGGI PER EMERGENZA ABITATIVA n. 9 - 19 settembre 2012 continua a pag 2 CPD E ATC INSIEME PER LA SOLIDARIETA’

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Manutenzione a rischio nelle case popolari, mancano le risorse. Atc lancia l’allarme – Risparmiare energia si può, il decalogo con i consigli utili - Inaugurato il giardino ex - Ceat a Barriera di Milano

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Sono stati presentati venerdì 14 settem-bre a Collegno i due alloggi di viale Par-tigiani 50 che l’amministrazione comu-nale ha deciso di mettere a disposizione dell’emergenza abitativa. Ristrutturati e ben arredati, questi due appartamenti serviranno a dare ospitalità temporanea alle famiglie che attraversa-no un momento di difficoltà e sono in cer-ca di una nuova sistemazione. A causa di un aumento degli sfratti, infatti, all’inizio dell’anno a Collegno erano venti i casi di famiglie rimaste senza casa o in condizioni di particolare disagio.

La Cpd, Consulta per le Perso-ne in Difficoltà onlus, è un polo integrato sulla disabilità voltoa diffondere la cultura dell’inte-grazione, ma anche ad identifi-care e realizzare strumenti permigliorare la qualità della vita delle persone che affrontano un quotidiano faticoso. Cpd è un coordinamento di associa-

zioni: tra gli iscritti ci sono gran parte degli organismi del territorio torinese e piemontese che si occupano di sostegno alle persone con disabilità e di ausilio alle ca-tegorie sociali più deboli in generale.Nell’ambito delle proprie attività, Cpd ha stretto una proficua collaborazione con Atc grazie a cui si è creata una buona rete anche con i servizi e le organizzazioni territoriali che operano per la “presa in carico” di tutte le situazioni disagiate: servizi sociali di Asl e comuni, servizi di psichiatria, organizzazioni che si occupano di minori e anziani, altre associazioni e cooperative.Un esempio virtuoso è stato sicuramente il progetto “In-tegrazione sociale in quartieri periferici” realizzato tra il 2009 e il 2010 e finanziato da Vodafone Italia, che ha visto il partenariato e l’attiva partecipazione di Atc. Grazie al determinante e costante impegno dei volontari abbiamo realizzato attività in supporto dei residenti di alcuni complessi condominiali gestiti da Atc in quartieri di periferia. Le finalità erano quelle di prevenire situazio-ni di solitudine ed emarginazione e stimolare la nascita di forme aggregative e solidali tra i residenti.

SOMMARIO Manutenzione a rischio, mancano le risorse. Atc lancia l’allarme

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Come fare per... la disdetta pag. 3

Inaugurato il giardino delle Case Ex Ceat

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COLLEGNO, NUOVI ALLOGGI PER EMERGENZA ABITATIVA

n. 9 - 19 settembre 2012

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CPD E ATC INSIEME PER LA SOLIDARIETA’

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Con il pagamento dell’Imu, che sottrarrà in tutto tra gli 8 e i 9 milioni di euro dalle casse dell’Atc, è a rischio la manuten-zione delle case popolari. A lanciare nuovamente l’allarme è il presidente Elvi Rossi, invitato a presenziare giovedì 6 set-tembre ad una seduta di commissione del Comune di Torino dedicata all’emergenza abitativa. Per l’assessore alle Politiche Abitative Elide Tisi l’incontro è stata l’occasione per aggiornare i consiglieri sull’iter dell’as-segnazione degli alloggi popolari a seguito dell’ultimo ban-do. Dopo la recente pubblicazione della graduatoria prov-visoria, ad ottobre ci sarà quella definitiva mentre il bando riaprirà per permettere alle famiglie in difficoltà di presentare nuove domande o di aggiornare la propria posizione.Tra i temi toccati, la necessità di interventi negli alloggi che per vetustà o incuria del precedente inquilino richiederebbe-

ro anche più di un semplice ritocco prima di accogliere una nuova famiglia. Ed ecco il problema: i fondi dell’Atc sono ri-dotti all’osso dal momento che tra Imu, Ires e Irap, l’Agenzia quest’anno si ritrova a fare i conti con oltre 10 milioni di euro di meno. «Siamo costretti a razionalizzare le risorse – ha spiegato il presidente – e ad intervenire soltanto laddove è a rischio la sicurezza dei residenti». Che fare allora? «Par-tecipiamo a quanti più bandi e progetti che ci permettano di aver accesso a fondi dell’Unione Europea per attivare inter-venti di manutenzione straordinaria sul nostro patrimonio. È il caso dei Por, i programmi operativi regionali, che in questo

momento ci permettono di riqualificheranno oltre 2 mila ap-partamenti tra Torino, Chieri e Collegno. Risanamento dei tetti, rifacimento delle facciate, nuovi infissi e impianti di ri-scaldamento garantiranno a queste famiglie un’abitazione migliorata e con un maggiore isolamento termico».Ma le case popolari sono tante, più di 30mila alloggi sparsi tra Città e provincia, e in futuro i soldi potrebbero non ba-stare più. Sul tema è intervenuto tra gli altri il consigliere comunale del Pdl Maurizio Marrone, presente alla seduta della commissione. «Se l’Atc non ha più risorse sufficienti per la manutenzione – ha scritto in un comunicato stampa congiunto con la consigliera regionale Augusta Montaruli - Regione e Comune devono attivarsi per garantire almeno quegli interventi fondamentali per l’abitabilità delle case po-polari».

MANUTENZIONE A RISCHIO, MANCANO LE RISORSE ATC LANCIA L’ALLARME

Nel 2011 Atc ha investito nelle opere di manu-tenzione ordinaria dei suoi immobili tra Torino e provincia circa 7 milioni e mezzo di euro.

Per manutenzione ordinaria si intendono ad esempio la riparazione di una perdita d’acqua o di un ascensore guasto, la sostituzione di pia-strelle rotte in un pavimento, l’intervento su un guasto elettrico.

Nel 2012 la previsione di spesa per gli stessi in-terventi ammonta a circa 8 milioni. Al momento sono stati già spesi circa 5 milioni e mezzo.

MANUTENZIONE, FACCIAMO I CONTI

Tutti gli obiettivi sono stati ampiamente raggiunti attraverso il lavoro co-stante e attento ai bisogni sia delle singole persone sia della collettività e mediante la realizzazione di un pluralità di servizi e attività tra loro integrate.Purtroppo anche Cpd si trova ora ad affrontare la criticità rappresentata dal-la serie innumerevole di drastici tagli che hanno colpito in modo particolare il settore del welfare e parallelamente il vertiginoso incremento di situazioni personali e familiari di grave disagio socioeconomico arrivate ai suoi spor-telli. Da parte nostra, pur vedendoci costretti a ridimensionare la quantità di iniziative e interventi, rimane la ferma volontà di mantenere in particolare alcuni servizi. Primo tra tutti il servizio Punto Ok, attivo nella nostra sede di via San Marino 10. Offre assistenza telefonica, gratuita e immediata, a tutti i cittadini in difficoltà per ragioni anagrafiche, sociali, reddituali e, in particola-re, legate a una condizione di disabilità (es. domanda di invalidità civile, pro-cedure per l’aggravamento, abbattimento barriere architettoniche…). Lavo-riamo attivamente anche al servizio Punto Pass, che offre trasporti gratuiti

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a persone con disabilità, residenti nel comune di Torino e non in possesso di Buoni Taxi. Nell’ambito della collaborazione con Atc, prosegue il “Spazio Biglieri” realizzato con gli inquilini del complesso Atc dell’omonima via: gli “incontri del mercoledì” sono diventati per ognuno dei partecipanti un im-portante ed atteso appuntamento. I volontari Cpd hanno avuto modo, nel contempo, di rilevare criticità soprattutto in merito a problematiche abitative e necessità di servizi assistenziali per cui si sono cercate risposte concrete. Dal costante confronto della nostra associazione con l’Agenzia Territoriale per la Casa sono anche scaturite collaborazioni che hanno visto impegnati i nostri volontari presso gli sportelli Atc, come l’attività di consulenza e aiuto agli inquilini nella compilazione della modulistica per beneficiare del contri-buto del Fondo Sociale Regionale.Ci auguriamo di poter proseguire ed ampliare i nostri servizi, forti anche dei numerosi riscontri positivi che ci sono pervenuti da diversi inquilini che abbiamo incontrato durante il percorso.

Paolo Osiride FerreroPresidente CPD

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LA DISDETTA Ecco cosa fare se si deve restituire un alloggio ad Atc

Molti utenti ci scrivono per sapere come poter re-stituire le chiavi quando lasciano un appartamen-to. La pratica, che si chiama disdetta (leggi qui), è una vera e propria chiusura di un contratto di locazione.

Sia che l’assegnatario cambi casa, sia nel caso in cui chi viveva in quell’alloggio sia morto e quindi siano gli eredi a dare la disdetta, le regole da seguire per la restituzione delle chiavi sono le stesse.Prima di tutto occorre presentarsi allo Sportello unico di corso Dante 14, aperto dal lunedì al mercoledì dalle 8.30 alle 15, il giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dal-le 8.30 alle 11.30. Ricordatevi di prendere la lettera A. È necessario avere con sé un documento di ricono-scimento e 33 euro e 50, la somma necessaria per le spese per la pratica di chiusura del contratto.Nel caso in cui a dare disdetta sia un’altra persona (parente, amico, ecc.) occorre avere con sé una de-lega firmata dall’assegnatario in cui sia scritta con

chiarezza la volontà dell’assegnatario di dare formale disdetta dell’alloggio. Insieme alla delega ricordarsi di portare il documento di identità dell’assegnatario, va bene anche una fotocopia. Nel caso invece in cui sia dia disdetta perché l’assegnatario è morto, sarà ne-cessario il certificato di morte. Se l’assegnatario ha un tutore legale, quest’ultimo potrà dare disdetta diretta-mente portando con sé copia della Procura del Tribu-nale. Allo sportello vi fisseranno un appuntamento con fun-zionario Atc che farà un sopralluogo insieme con la persona che ha presentato la disdetta. Verrà poi fissa-to un appuntamento successivo per restituire le chiavi. Importante: la disdetta ha valore per il mese succes-sivo a quello di presentazione. Per esempio se ci si presenta allo sportello unico a gennaio si pagherà an-che l’affitto di febbraio e si avrà tempo per riconse-gnare l’alloggio entro fine febbraio. In caso di decesso dell’assegnatario la disdetta presentata entro il giorno 5 del mese è valida per la fine del mese in corso.

Mercoledì 12 settembre il presidente di Atc Elvi Rossi è stato ospite della festa organizzata dal Pd a Torino, in occasione del convegno “Strade verso casa. Appunti del Pd piemontese per la Conferenza Nazionale sulla Casa“. Al dibattito hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche Abitative della Città Elide Tisi, il presidente di Legacoop abitanti Pasquale Cifani e il responsabile delle politiche abitative per il Pd Roberto Tricarico. Sul tavolo i problemi del pianeta casa a Torino, una città con oltre 50 mila alloggi sfitti e con più di 8 mila famiglie in difficoltà che chiedono una casa popolare. Il presidente Rossi ha sottolineato come Atc metta a disposizione ogni anno circa 300 nuovi alloggi popolari e investa tra 7 e 8 milioni di euro nella manutenzione degli immobili. Una somma che rischia ora di venire decurtata a fronte del pagamento dell’Imu. «Le assegnazioni riguardano sempre più persone fragili» ha spiegato infine Rossi «ed è per questo ch e la casa, da sola, non basta». Per questo allo studio ci sono iniziative di portierato e accompagnamento sociale insieme ad altri enti ed associazioni, per creare una rete di supporto a coloro che vivono nelle case popolari e contribuire a creare un mix sociale.

Il presidente Rossi alla Festa Democratica

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Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

Gli sprechi di energia sono inutili, costosi e danneggiano l’ambiente. Ecco perché è sempre bene tenere a mente alcuni consigli pratici per evitarli.

EVITIAMO INSIEME GLI SPRECHIConsumare meno energia fa bene all’ambiente. E ci fa risparmiare sulla bolletta

Per prima cosa, sostituite le vecchie lampadine con quelle a basso consumo energetico. Illuminano lo stesso ma consumano meno. Ricordatevi sempre di spegnere le luci prima di uscire da una stanza. Pulite regolarmente gli apparecchi di illuminazione: polvere e fumo si depositano riducendo anche fino al 20% la quantità di luce normalmente emessa (ricordate però di staccare l’interruttore quando lo fate, potrebbe essere pericoloso!). Se possibile, utilizzate elettrodomestici a basso consumo. Se dovete acquistare un nuovo elettrodomestico, magari perché quello vecchio si è guastato, sceglietelo tra quelli di classe A. Costano un po’ di più ma in genere consentono risparmi consistenti di energia e quindi un buon risparmio nei consumi. Consideratelo un investimento.

Non lasciate gli apparecchi elettrici in stand-by, ovvero con la lucina rossa accesa: così consumano energia come se fossero accesi! Spenti non consumano nulla e sono anche più sicuri, perché vi mettono al riparo da eventuali cortocircuiti.

Sbrinate frequentemente il frigorifero e il congelatore. Uno strato di brina superiore a 5 millimetri all’interno fa da isolan-te e quindi ne fa aumentare il consumo energetico. Posizionate il frigorifero in luoghi areati, distante da fonti di calore, e in posizione un po’ distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria.

Utilizzate la lavatrice sempre a pieno carico oppure, se il modello lo prevede, con la funzione mezzo carico quando non avete troppi panni da lavare. Accendetela preferibilmente nelle ore notturne, quando l’energia costa di meno. Se potete, preferite il lavaggio a basse temperature ed evitate la centrifuga.

Dove possibile mettete ai rubinetti il rompigetto areato: miscela l’acqua con aria. Il getto non cambia molto e si riducono i consumi permettendovi, con una piccola spesa, di consumare meno acqua. Se il rubinetto perde, riparatelo o fatelo riparare al più presto: basta una semplice goccia d’acqua, che scorre costante-mente dal rubinetto guasto, a farvi spendere fino a 30 euro in più in un anno.

Prima che inizi la stagione fredda, ricordatevi di chiamare un tecnico specializzato per il controllo della caldaia o dello scalda-acqua a gas e di far spurgare i termosifoni: una volta accesi scalderanno meglio e avrete ottimizzato i consumi.

È stato inaugurato ufficialmente lunedì 10 settembre dal sindaco di Torino Piero Fassino il giardino dell’area ex Ceat, nel quartiere Barriera di Milano. Realizzato sull’area dove sorgevano gli stabilimenti produttivi Ceat, tra le vie Pacini, Leoncavallo e Ternengo, il giardino si estende per 16 mila metri quadrati. Un grande spazio verde in mezzo alla città, corredato di panchine per il relax, di giochi per bambini e addirittura un percorso fitness per la terza età. A beneficiarne saranno anche gli abitanti delle case Atc. Proprio in via Pacini, infatti, si trova un insedia-mento di case popolari, dove vivono circa 160 famiglie. L’intervento, avviato dal 2007 e più volte rallentato per la necessità di compiere approfonditi lavori di bonifica ambientale, è stato completato nell’ambi-to del Programma Urban Barriera di Milano e si configura come primo tassello della riqualificazione che interesserà gli spazi verdi della zona.

Torino, inaugurato il giardino delle Case Ex Ceat

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