La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno IV num 12 - 9 luglio 2011 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO (1905. PARIGI. UN MANIFESTO RITRAEVA LA FOTO DELLARRESTO DI UN ANARCOSINDACALISTA DURANTE UNO SCIOPERO. DICEVA: ‘SARÀ UNA RISATA CHE VI SEPPELLIRÀ. LO SGHIGNAZZO DELLA CLASSE OPERAIA’) IN SEGUITO AL DIVIETO DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DI FARCI FARE FOTOGRAFIE DURANTE I CONSIGLI MUNICIPALI, LA REDAZIONE DE LA FIERA DELL'EST ORGANIZZA UN'IRONICA PROTESTA CON I CITTADINI. TUTTI IN AULA CON MACCHINA FOTOGRAFICA E SI INIZIA A SCATTARE SENZA TREGUA. IN SEGUITO AL DIVIETO DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DI FARCI FARE FOTOGRAFIE DURANTE I CONSIGLI MUNICIPALI, LA REDAZIONE DE LA FIERA DELL'EST ORGANIZZA UN'IRONICA PROTESTA CON I CITTADINI. TUTTI IN AULA CON MACCHINA FOTOGRAFICA E SI INIZIA A SCATTARE SENZA TREGUA. A PAG. 2 PROSSIMA USCITA 30 LUGLIO CLICK DAY... UNA RISATA VI SEPPELLIRÀ PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 A PAGINA 3 MUNICIPIO VENDETTI SUL SOCIAL NETWORK FACE- BOOK RIFERENDOSI AD UNA TENTATA AGGRESSIONE AD UN RAGAZZO GAY SCRI- VE "NON L'HANNO PRESO? PECCATO". SI SCATENANO LE POLEMICHE SULLA RE- TE E IN MUNICIPIO. A PAGINA 16 GROTTE CELONI NELL'AMBITO DELL'OPERAZIONE'VER- DE AFRICA', I VIGILI DELL' VIII GRUP- PO, DIRETTI DAL COMANDANTE DI MAG- GIO, HANNO CHIUSO UNA FRUTTERIA IN VIA DEL FUOCO SACRO, DA TEMPO DI- VENTATA UN INCUBO PER I CITTADINI, A CAUSA DEI CATTIVI ODORI. A PAGINA 21 FINOCCHIO BIBLIOTECA, BELVEDERE ED IMPIANTI ECOSOSTENIBILI PER UN CENTRO CUL- TURALE POLIVALENTE IMMERSO NEL PAR- CO. E' IL PROGETTO PER LA RIQUALIFI- CAZIONE DEI CASALI DELLA COLLINA DELLA PACE. A PAGINA 8 SALONE PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEI CAMPI ROM D' EUROPA SI VA AL VO- TO. ELETTI CINQUE RAPPRESENTATI. LE VOTAZIONI PERÒ FINISCONO TRA LE PO- LEMICHE DELL' ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO E I RESIDENTI MONTENEGRINI DEL CAM- PO CHE RESTANO SENZA ELETTO.

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Il periodico dell'VIII municipio

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno IV num 12 - 9 luglio 2011 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

(1905. PARIGI. UN MANIFESTO RITRAEVA LA FOTO DELL’ARRESTO DI UN ANARCOSINDACALISTA DURANTEUNO SCIOPERO. DICEVA: ‘SARÀ UNA RISATA CHE VI SEPPELLIRÀ. LO SGHIGNAZZO DELLA CLASSE OPERAIA’)

IN SEGUITO AL DIVIETO DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DI FARCI FARE FOTOGRAFIEDURANTE I CONSIGLI MUNICIPALI, LA REDAZIONE DE LA FIERA DELL'EST ORGANIZZAUN'IRONICA PROTESTA CON I CITTADINI. TUTTI IN AULA CON MACCHINA FOTOGRAFICA E SI INIZIA A SCATTARE SENZA TREGUA.

IN SEGUITO AL DIVIETO DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DI FARCI FARE FOTOGRAFIEDURANTE I CONSIGLI MUNICIPALI, LA REDAZIONE DE LA FIERA DELL'EST ORGANIZZAUN'IRONICA PROTESTA CON I CITTADINI. TUTTI IN AULA CON MACCHINA FOTOGRAFICA E SI INIZIA A SCATTARE SENZA TREGUA.

A PAG. 2

PROSSIMA USCITA 30 LUGLIO

CLICK DAY...UNA RISATA

VI SEPPELLIRÀ PER LA TUA

PUBBLICITÀ

0622460838

3357243472

A PAGINA 3

MUNICIPIO

VENDETTI SUL SOCIAL NETWORK FACE-BOOK RIFERENDOSI AD UNA TENTATAAGGRESSIONE AD UN RAGAZZO GAY SCRI-VE "NON L'HANNO PRESO? PECCATO".SI SCATENANO LE POLEMICHE SULLA RE-TE E IN MUNICIPIO.

A PAGINA 16

GROTTE CELONI

NELL'AMBITO DELL'OPERAZIONE'VER-DE AFRICA', I VIGILI DELL' VIII GRUP-PO, DIRETTI DAL COMANDANTE DI MAG-GIO, HANNO CHIUSO UNA FRUTTERIA INVIA DEL FUOCO SACRO, DA TEMPO DI-VENTATA UN INCUBO PER I CITTADINI,A CAUSA DEI CATTIVI ODORI.

A PAGINA 21

FINOCCHIO

BIBLIOTECA, BELVEDERE ED IMPIANTIECOSOSTENIBILI PER UN CENTRO CUL-TURALE POLIVALENTE IMMERSO NEL PAR-CO. E' IL PROGETTO PER LA RIQUALIFI-CAZIONE DEI CASALI DELLA COLLINADELLA PACE.

A PAGINA 8

SALONE

PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEICAMPI ROM D' EUROPA SI VA AL VO-TO. ELETTI CINQUE RAPPRESENTATI. LEVOTAZIONI PERÒ FINISCONO TRA LE PO-LEMICHE DELL'ASSOCIAZIONE 21 LUGLIOE I RESIDENTI MONTENEGRINI DEL CAM-PO CHE RESTANO SENZA ELETTO.

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MUNICIPIONUMERO 12 ANNO IV2

La maggioranza consegna al presidente del

consiglio, Marco Dari, una richiesta per vie-

tarci di fare fotografie durante il consiglio mu-

nicipale. Si risponde così ad un giornale che negli

ultimi mesi ha tirato fuori non pochi scandali riguar-

danti i consiglieri di centrodestra.

Dal canto suo La Fiera consegna al presidente

del consiglio una richiesta di autorizzazione per fa-

re fotografie, anche se nessun regolamento o legge prevedono ta-

le richiesta. Così però ci chiedono e così facciamo. Non riceviamo

risposta a quella richiesta e in aula siamo continuamente ripresi ap-

pena tiriamo fuori la macchina fotografica. Spesso sono i consiglie-

ri Raco e D'Angelo a protestare. E così, stanchi di questo scanda-

loso comportamento, decidiamo di organizzare il Click Day.

Armati di macchina fotografica e adesivo sul petto del nostro gior-

nale (spesso Dari ci riprende perché non siamo riconducibili al gior-

nale), con qualche cittadino, ci rechiamo al consiglio del 4 luglio e

cominciamo tutti a scattare foto senza tregua. Dari non è felice, la

Raco invece si diverte e Battistini si fa scuro. Ci lasciano fare però

non potrebbero fare altro. Alla fine saranno in molti ad abbando-

narsi a grasse risate. Per fortuna diciamo noi! Resta il fatto che vie-

tarci di fare foto e avvallare tale richiesta resta soprattutto per un

amministratore una grave onta. Il regolamento del municipio non

prevede l'autorizzazione per i giornali cartacei, ma solo per le emit-

tenti radio - televisive (Art. 35 comma 4). Lo

stesso Codice Europeo di comportamento per

gli eletti locali e regionali prevede all'artico-

lo 23 (Titolo VII Rapporti con i mass media)

che "l'eletto risponde in maniera diligente ,

sincera e completa a qualsiasi richiesta d'in-

formazione da parte dei mass media per quan-

to riguarda l'esercizio delle sue funzioni" e

segue "incoraggia e sviluppa ogni misura che vada a favore della

diffusione presso i mass media di informazioni sulle sue competen-

ze, sull'esercizio delle sue funzioni e sul funzionamento dei servizi

che si trovano sotto la sua responsabilità". Le leggi che regolano la

nostra professione di giornalisti sanciscono invece il diritto di cro-

naca. L'articolo 21 della Costituzione italiana proclama "Tutti han-

no diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la pa-

rola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può

essere soggetta ad autorizzazioni o censure". Insomma parliamo

di un divieto che non può e non deve esistere. Ci sconvolge dover-

lo sottolineare proprio agli amministratori municipali, primo fra tut-

ti il presidente del consiglio, che invece di infuocarsi per una foto

scattata di spalle (il classico ago nel pagliaio) dovrebbe invece di-

fendere un diritto sacrosanto come la libertà e non sfiorare il ridi-

colo per tenere compatta una maggioranza che fa acqua da tutte

le parti. Arrivederci al prossimo Click Day! FEDERICA GRAZIANI

Click Day … La Fiera dice No!"DATO CHE IL PATETICO NON PUÒ ESSERE ESPULSO DALLA VITA UMANA, PER RENDERLO SOPPORTABILE MI PARE CHE SIA SEMPRE

UTILE ACCOMPAGNARLO CON UN PO' D'IRONIA". SCRIVEVA COSÌ IGNAZIO SILONE NEL 1936 IN PANE E VINO. FRASE QUANTO

MAI AZZECCATA PER IL NOSTRO MUNICIPIO. E PROPRIO PER DIFENDERE UN NOSTRO DIRITTO CHE CI È STATO NEGATO ABBIAMO

DECISO DI RISPONDERE CON IRONIA.

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE COMMERCIO,IN QUOTA PDL, DA SEMPRE VICINA AL PRESIDEN-TE LORENZOTTI E DA QUALCHE TEMPO ALLA COL-LEGA RACO, COMMETTE UNA GAFFE. CONTATTATA

TELEFONICAMENTE IN MERITO AL MERCATO DI TOR-RE SPACCATA PARLA A NOME DELLA MAGGIORAN-ZA: "SIAMO TUTTI IN SILENZIO STAMPA CON VOI".

BRECCIA CAPOGRUPPO

DELLA MAGGIORANZA?

UP&DOWN

Si erano ricompattati, avevano voluto dare un segnale di unione diintenti. Lo avevano dimostrato più che mai in sede di bilancio con i

loro continui no agli emendamenti del PD. Un gruppo solido anche du-rante i consigli municipali: uniti contro l'opposizione, presenti in aula.Era stata questa la risposta della maggioranza alla serie di scandali chesi erano abbattuti su molti consiglieri di centrodestra. Purtroppo peròl'amore, se non è vero, finisce presto. E allora quello che chiamavamo

amore si trasforma in semplice infatuazione. E infatti sono bastate po-che settimane per tornare alle vecchie e malsane abitudini: in aula nonc'è mai il numero di consiglieri di centrodestra sufficiente per renderela seduta o la votazione valida. Si va continuamente in seconda convo-cazione, con il conseguente spreco di soldi pubblici. "Certi amori nonfiniscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", cantava AntonelloVenditti, noto cantautore romano. La speranza è l'ultima a morire …

SI ERANO PROMESSI ETERNO AMORE I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA. E INVECE SIAMO ALLE SOLITE!

Che in questa amministrazione si fosse co-minciato a straparlare ce ne eravamo ac-

corti da tempo. Ma ormai la situazione sem-bra davvero irrecuperabile: non solo si stra-parla ma lo fanno tutti, anche coloro che nel-le cronache politiche municipali non appaio-no mai. Vuoi per inutilità, vuoi per incapacitào vuoi per scarso spessore. Da poco è torna-to ad essere capogruppo Pdl Sandro Battisti-ni e già si deve scontrare con non poco gra-ne. Non bastavano le dichiarazioni di Vendet-ti contro gli omosessuali, le numerose e ripe-tute gaffes di Fonti, i rimborsati e i fuorisede,gli ex condannati .

Stavolta ci si mette pure Annamaria Brec-cia, presidente della commissione commer-cio, che non parla mai, ma quando parla fa-rebbe meglio a tornare alle sue buone abitu-dini. L'avevamo contattata per saperne di piùin merito alle sorti del mercato di Torre Spac-cata e lei risponde: "Tutta la maggioranza hadeciso di entrare in silenzio stampa con la vo-stra testata". Ad un passo dalla felicità (sa-pete che significherebbe per un giornale co-me il nostro riuscire a far entrare in silenziostampa un intero gruppo?) contattiamo perverificare la notizia il presidente del consiglioDari che dichiara: "Ame non hanno detto nul-la, non so niente di questa storia".

E poi il capogruppo Battistini che risponde:"Avrete capito male, la maggioranza non è insilenzio stampa con voi". E allora ci viene dapensare una cosa: ma esiste la maggioran-za o trattasi di falsi equilibri pronti ad andarea pezzi al primo alito di vento? FE. GRA.

LA MAGGIORANZA COMPATTA SI SCOMPATTA

DARIDari va giù duro contro Vendetti

LA FIERAIronia alle stelle

VENDETTI“Sono un uomo di destra

FONTIFermatelo!

DA QUALCHE SETTIMANA LA MAGGIORANZAHA DECISO DI CONVOCARE UN SOLO CONSI-GLIO (IL LUNEDÌ) ANZICHÉ CONVOCARNE DUE,COME SI FA DA SEMPRE.

Annullata la possibilità di accaparrarsi piùrimborsi possibili a causa del cambiamen-

to della norma che tra l' altro sancisce ancheun tetto massimo per i gettoni presenza, lamaggioranza risponde allo scandalo dei rim-borsi, che ha coinvolto in primis la consiglie-

ra Raco, rincarando la dose: niente rimborsi,dimezzate le sedute.

Una dimostrazione di grande dedizione po-litica quella dei consiglieri di maggioranza! In-vece di voltare pagina, dopo lo scandalo rim-borsi, il governo municipale dimostra con tut-ta la sua faccia tosta che quei rimborsi era-no un buon motivo per passare così tante orein municipio.

Prima di questa decisione, il consiglio si riu-niva due volte (lunedì e giovedì) e tutte le orepassate a discutere, si fa per dire, dei proble-mi dei cittadini, ad amministrare, si fa per di-re, la cosa pubblica, erano rimborsate. Og-

gi invece, che a rimetterci sono le loro tasche,se la danno a gambe levate. Cosa si fa perun rimborso? Ci si finge missionari della po-litica! Cosa si fa senza rimborso? Si palesa iltotale disinteresse per le sorti del municipio.Questo chiaramente non vale per tutti, masolo per alcuni. Ci sono ancora, tra quei ban-chi, amministratori che svolgono la loro fun-zione con passione e dedizione. E poi ce nesono altri ai quali va un attestato di stima perla coerenza dimostrata: il presidente Loren-zotti e il consigliere Amici, che non c'eranoprima e non ci sono oggi. Alla faccia dei rim-borsi! FEDERICA GRAZIANI

UNO È MEGLIO DI DUE … ADESSO PERÒ!

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MUNICIPIO NUMERO 12 ANNO IV 3

“Il 28 giugno al Gay Village un ragazzo

è scampato ad un'aggressione omo-

foba da parte di due uomini armati di

bastone. Carmen Vogani, giornalista di Pae-

se Sera, pubblica la notizia sulla bacheca del

popolare social network Facebook e a com-

mentare è il presidente della commissione si-

curezza VIII municipio, Fernando Vendetti,

che scrive: "Non l'hanno preso? Peccato!" (ri-

ferito al ragazzo scampato all'aggressione).

E continua "sono un uomo di destra".

Vendetti giustifica la sua affermazione le-

gandola alla sua mentalità politica "Sono un

uomo di destra" e in più istiga alla violenza

contro gli omosessuali "Non l'hanno preso?

Peccato!". Parliamo del presidente della com-

missione sicurezza dell' VIII municipio.

Siamo stati contattati da Vendetti in me-

rito a questa triste vicenda che dichiara: "E'

un errore di battitura volevo scrivere non li

hanno presi (riferito ai due armati di basto-

ne). Su Facebook si scrivono tante stupidag-

gini. Sono pentito chiedo scusa, ma non so-

no un omofobo".

Riteniamo questa giustificazione insuffi-

ciente. Chiediamo quindi le dimissioni imme-

diate di Vendetti, qualora venisse conferma-

ta la sua posizione nei confronti degli omo-

sessuali, e la dissociazione ufficiale della giun-

ta municipale e dei consiglieri di maggioran-

za tutti. Lo chiediamo come cittadini e come

giornale, perchè riteniamo che una persona

con simili idee e simili esternazioni sia inade-

guata ad amministrare un territorio come il

nostro, già colpito da tanta violenza e insicu-

rezza. Crediamo che la sicurezza non debba

passare dalla violenza, dalla caccia all'uomo,

dalla discriminazione e dalla paura del cosid-

detto diverso. Per inviare le vostre dissocia-

zioni potete scrivere a [email protected]".

Non abbiamo ricevuto alcuna mail di disso-

ciazione, come era prevedibile, ma abbiamo

ottenuto che in aula Dari, il presidente del

consiglio, e Battistini, capogruppo Pdl, pren-

dessero una posizione ed esprimessero un

giudizio. Ora aspettiamo di vedere da loro, a

fronte delle parole dette, cosa significhi "es-

sere un uomo di destra". FEDERICA GRAZIANI

CHE TEMPO CHE FALa Fiera dell'Est chiede le dimissioni di Vendetti

Le relazioni fra maggioranza e opposi-

zione municipale, sono ai minimi stori-

ci; a parte qualcuno che riesce ancora a

pranzare insieme, per il resto musi lunghi

e sguardi cagneschi. Molto è stato deter-

minato dalla decisione della maggioranza

di fare un Consiglio a settimana, così l'op-

posizione al primo Consiglio utile ha pre-

sentato 35 emendamenti. Una pioggerella

alla quale la maggioranza ha risposto nel

modo che sa: al primo emendamento ca-

de il numero legale!

Il giorno successivo il capogruppo del

PDL sostiene che l'opposizione ha un me-

todo "parassitario " riferendosi ai gettoni di

presenza; ma questo ragionamento in ve-

rità fa acqua da qualche parte: è stato usa-

to dall'opposizione per descrivere l'atteg-

giamento di una maggioranza così priva di

idee sul Municipio da dover raccattare le

proposte dell'opposizione; se l'opposizione

fa cadere il numero legale è per dimostra-

re che non c'è una maggioranza in grado

di avere i numeri per governare, sta alla

maggioranza attrezzarsi affinchè ciò non

avvenga.

Poi la perla: il consigliere Vendetti, par-

lando di parassiti, cita come primi fra tutti

le "zecche" e rimanendo ancorato alle sue

care e vecchie categorie anni 70, alcuni

giorni dopo sul social network facebook si

rammarica che un gay è sfuggito ad un pe-

staggio, poiché lui è pursempre "uomo di

destra". Si scatena il finimondo, tutti i grup-

pi di opposizione chiedono chiarimenti, di-

missioni, e Grasso, per non saper né leg-

gere né scrivere, si dimette intanto lui dal-

la vicepresidenza, in aperta polemica con

Vendetti, e neanche la sua maggioranza lo

difende, poiché se Battistini lo sculaccia,

Marco Dari mena fendenti come se si fos-

se in un'arena.

Non siamo in grado di prevedere se si di-

metterà il presidente della Commissione Si-

curezza(?), qui si fanno solo previsioni del

tempo: i parassiti si scacciano col sole e

l'aria fresca, mentre per quanto riguarda il

tempo, nonostante la stagione, si avvicina-

no nuvoloni e alcuni sono fin troppo neri.

BERNACCA

NEL CORSO DEL CONSIGLIO MUNICIPALE DEL 4 LUGLIO, LA FIERA DELL'EST CON-SEGNA UNA LETTERA A TUTTI I CONSIGLIERI PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI VEN-DETTI DA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SICUREZZA. ECCO DI SEGUITO IL TESTO:

PARASSITI, ZECCHE E BACAROZZI

1. "Sì (sono Presidente della Commissione sicu-rezza, ndr) ma sono sempre di destra" (29 giugno,ore 18.42)2. "Su Facebook sono solo Nando, infatti non par-lo della Commissione, per avere uno spazio mio"(29 giugno, ore 18.45)3. "Una frase infelice di cui riconosco lo sbaglio echiedo pubblicamente scusa scritta in un momen-to di lassismo" (venerdì 1 luglio, ore 23.15)4. "Posso aver sbagliato" (sabato 2 luglio, ore 00.45)5. "Una ca..ata commessa e confessa" (sabato 2luglio, ore 0.52)6. "Volevo scrivere 'non li hanno presi, peccato', ri-ferendomi agli aggressori (invece che "non lo han-no preso???? peccato" - riferibile al giovane aggre-dito ndr). E' stato un errore di battitura" (dichiara-zione riportata da "La Fiera dell'Est" lunedì 4 luglio)

SCORZONI, CAPOGRUPPO PD: "Il delirio della commissione sicu-rezza oggi ha raggiunto il picco massimo. Auspichiamo che la richie-sta di dimissioni sia approvata e chiediamo la soppressione della stes-sa. Vendetti ha perso l'ennesima possibilità di stare zitto".MASTRANGELI, CONSIGLIERE API: "Farebbe bene a dimettersi,stavolta ha esagerato"ROSSI, CONSIGLIERE ITALIA DEI VALORI: "Propongo di portarein aula la cosa e vedere quali sono le spiegazioni e soprattutto le inten-zioni del presidente della commissione sicurezza".BATTISTINI, CAPOGRUPPO PDL: "Andrà aperto un confronto conVendetti per capire cosa è successo. Si parla di un orientamento checredo non appartenga al presidente della commissione sicurezza e so-prattutto non appartiene alla maggioranza".DARI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: "Le affermazioni di Vendetti

sono di una gravità inaudita. Mi ritengo una persona di destra ma nonfarei mai simili affermazioni. Aspettiamo comunque di sentire la suaversione". PAPARELLI, CONSIGLIERE PDL: "Non sono un omofobe e ripudioquesta forma di pensiero"SGRULLETTI, SEGRETARIO MUNICIPALE PD: "Ho chiesto al Sin-daco Alemanno di prendere provvedimenti perché Vendetti sia rimos-so dalla carica di Presidente della Commissione Sicurezza del Munici-pio VIII. Non è degno, dal punto di vista etico e morale, di guidare lacommissione Sicurezza del municipio VIII. Se ciò non accadrà, sare-mo autorizzati a pensare che le belle parole sentite sul rifiuto dell'omo-fobia non hanno alcun fondamento nel comportamento di questa am-ministrazione e della destra di Roma e del municipio VIII".DANIELE LOPOLITO, FORZA NUOVA: "Mi interesso di politica nondella vita virtuale degli altri" FEDERICA GRAZIANI

GRASSO SI DIMETTE DALLA VICEPRESIDENZA

LE VERSIONI DI VENDETTI

LE REAZIONI

Si è dimesso ufficialmente tramite Facebook, non è riuscito ad aspettare e a seguire ilnormale iter all'interno di un partito. Daniele Grasso, consigliere Pd, usa parole dure

contro il consigliere Vendetti. Parole di sdegno che chiedono le dimissioni di tutti i mem-bri della commissione, primo fra tutti il presidente. E in aula poi dichiara: "Annuncio lemie dimissioni, sono scandalizzato dalle parole del consigliere Vendetti. Parole preoccu-panti dalle quali mi dissocio. Non voglio collaborare all'interno di una commissione conuna persona con queste idee". Con le dimissioni di Grasso, il Pd non ha più consiglieri di-sponibili per la commissione sicurezza. Una commissione che da sempre l'opposizione hadefinito inutile. FEDERICA GRAZIANI

LA PROTESTADurante il consiglio del 4 luglio, alcuni cittadini si attaccano al petto un triangolo rosa,il simbolo che utilizzavano i nazisti per distinguere gli omosessuali nei campi di concen-tramento.

LA COMMISSIONE SICUREZZA GLI STAVA GIÀ STRETTA. AVEVA ACCETTATO DI INVESTIRE LA CARICA

DI VICEPRESIDENTE PER ORDINE DI PARTITO, MA AVREBBE VOLUTO QUELLA DEL MASTERPLAN. DO-PO LE ESTERNAZIONI DI VENDETTI PERÒ SI DIMETTE.

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MUNICIPIONUMERO 12 ANNO IV4

Tutti in pompa magna, gli amministra-

tori dell' VIII Municipio, lo scorso gio-

vedì 30 giugno, per accogliere il Sinda-

co Gianni Alemanno, invitato ad assistere al-

lo spettacolo Mai fare il pazzo… più lungo del-

la gamba di Antonio Giuliani, andato in sce-

na al Teatro di Tor Bella Monaca.

Un impegno all'ultimo momento, pare l'ab-

bia trattenuto, e così anche questa volta il

Sindaco si è trovato costretto a delegare un

assessore a presenziare all'evento. Mentre

il corpo dei Carabinieri chiamato a guardar-

gli le spalle dopo un'attesa di un'ora ha do-

vuto battere la ritirata. Lo spettacolo, secon-

do indiscrezioni tra gli addetti ai lavori, era

stato organizzato eccezionalmente per il Sin-

daco. Per mostrargli i risultati di un lavoro

che prima di concretizzarsi ha atteso quattro

anni. Ma facciamo un passo indietro. Ad an-

dare in scena sono stati gli allievi del labora-

torio condotto dallo stesso Antonio Giuliani,

negli spazi del Teatro di Tor Bella Monaca. Il

percorso formativo, nato dal desiderio del re-

gista di lavorare con i giovani artisti del suo

quartiere di origine, Tor Bella Monaca per l'ap-

punto, era in cantiere già dal 2007.

Il sostegno dell'amministrazione comuna-

le e municipale arriva fattivamente nel me-

se di maggio scorso. Quando per 30 ragazzi

dell' VIII Municipio si profila la possibilità di

seguire un percorso teatrale, da cui è poi na-

to lo stesso spettacolo. La dimostrazione del

lavoro, così definita nel gergo teatrale, si è

svolta il 28 maggio. La data del 30, invece,

era stata fissata affinché Alemanno potesse

vedere i frutti di quel processo creativo da lui

stesso voluto. Ma secondo le stesse indiscre-

zioni, quella della visita del Sindaco non è sta-

ta altro che una trovata "pubblicitaria". Per

far avere ai cittadini del Municipio delle Torri

"la percezione di avere il Sindaco nella peri-

feria". Se siano calunnie non è dato saperlo.

Solo Alemanno sa se siano stati gli impe-

gni istituzionali a trattenerlo o se mai ci sia

stata la reale intenzione di parteciparvi. Era-

no presenti per il municipio: Mario Brunetti,

Antonio Villino, Ezio D'Angelo e il Presidente

del Municipio Massimiliano Lorenzotti.

Era a conoscenza della storia dicorruzione di Madama? E cosaprova ad essere sostituito da una

persona con tali precedenti?Sì, lo sapevo da tempo. Devo essere sin-

cero: a me sgomenta

un po' che si possa

prendersela con una

persona perchè 18 an-

ni fa è stata condan-

nata. Io non conosco

Madama, l'ho incon-

trato tre volte. Ma cre-

do vada data a tutti la

possibilità di riscattar-

si. Mi sembra una bat-

taglia retrograda: men-

tre ci si dovrebbe con-

centrare più su que-

stioni di opportunità e su cosa sta facen-

do.

Noi parlavamo appunto di inoppor-tunità nel nominare assessore un uo-mo che ha venduto la sua carica poli-tica ...

Certo, sulla questione di inopportunità

non c'è dubbio. E quello che ha fatto è si-

curamente una cosa riprovevole. E' ora che

i mercanti escano dal tempio. Chi appro-

fitta del proprio privilegio, della propria ca-

rica pubblica, commette un reato a mio

giudizio molto più grave di chi commette

un reato comune. E' anche giusto che lo si

dica, perchè la gente ne deve essere a co-

noscenza. Detto cio', la maggiore inoppor-

tunità politica in quella vicenda non è sta-

ta la nomina in quanto tale, ma il gioco che

c'è stato dietro di essa. E il mercantilismo

alle sue spalle.

Lorenzotti, dunque...E' un incapace, come ha ammesso egli

stesso più di una volta. E come tale deve

per forza di cose circondarsi di

gente incapace, che non lo met-

ta in ombra. Con questo si spie-

gano molte cose. Quando ven-

ne designato alla presidenza

del municipio (perchè legato al

gruppo che allora comandava

in Forza Italia a Roma) tutti i

consiglieri municipali di FI e AN

si rivolsero ai rispettivi partiti

per dire: "Ma state scherzan-

do?". Lorenzotti aveva iniziato

a lavorare come consigliere due

anni prima. Presentò un solo

emendamento, sulla biblioteca di Borghe-

siana, e se lo fece scrivere da me (è anche

normale, era appena entrato, materialmen-

te non sapeva farlo). E ha parlato una so-

la volta in Consiglio, facendo la difesa di

un condannato (forse Previti? Chissà) e

procurando a tutti noi notevole imbarazzo.

Parlò di interessi nascosti che por-tarono alla sua revoca. Quali?

Non posso darle una risposta definita.

Ma certamente sono quelli di chi mira a fa-

re della politica non uno specchio chiaro,

ma torbido. Mentre io chiedevo coinvolgi-

mento e partecipazione dei cittadini c'era

chi aveva tutto l'interesse affinchè cio' non

avvenisse. Sono gli interessi di chi vuole

che la politica rimanga riservata a pochi,

in silenzio: perchè in silenzio mi firmo la

proroga della durata della Commissione

così ho un permesso più lungo, magari mi

faccio assumere e prendo i rimborsi. Sono

gli interessi di chi vuole rimanere così, nel-

l'emergenza, perchè nell'emergenza chi ha

interessi nascosti ci vive bene. Noi voleva-

mo gettare le basi per un futuro, pianifica-

re e mettere in moto programmi per farci

uscire dall'emergenza.

Ha querelato Lorenzotti?No, non l'ho più querelato, c'è un pro-

cedimento civile per risarcimento danni che

sta per avere approdo.

L'assessore Madama invece, comesta assolvendo alle sue deleghe?

Non so bene cosa faccia Madama, ma

da cittadino devo dire che i beni ambien-

tali e archeologici non sono particolarmen-

te tutelati. Il rapporto con gli amici delPdl?

Con molti è finito, non certo per colpa

mia. Il passo indietro non l'ho fatto io. Non

faccio nomi perchè non voglio stilare una

classifica, ma dico che questo lato della vi-

cenda è quello che umanamente più mi ha

amareggiato.

Continua a fare politica? Sempre nelPdl?

Certo che continuo, è una passione. Di

certo io resterò un liberale. E' più probabi-

le che vada via Lorenzotti: lui, non essen-

do liberale, non appena questa patina non

gli servirà più ne vestirà un'altra. Lo ha già

fatto una volta, lo farà di nuovo. Io gli au-

guro tanta fortuna, anche perchè gli sto

per fare la richiesta di risarcimento danni...(ri-

de) DAVIDE LOMBARDI

TORNA A PARLARE L'EX ASSESSORE CACCIATO PER FAR POSTO A MADAMA. E NE HA PER TUTTI. PER NOI, CHE NON DOVREM-MO PRENDERCELA CON UNA PERSONA CONDANNATA 18 ANNI FA (MA ALLA FINE CI DÀ RAGIONE RICONOSCENDO L'INOPPOR-TUNITÀ POLITICA DELLA NOMINA E LA GRAVITÀ DEL REATO). PER MADAMA, PER LORENZOTTI, "UN INCAPACE CHE SI CIRCON-DA DI INCAPACI". E PER GLI ORMAI EX AMICI DEL PARTITO, "È IL LATO DELLA VICENDA CHE PIÙ MI HA AMAREGGIATO".

LA NUOVA ‘BUCA’ DI ALEMANNO

AMATO TORNA A PARLARE ...

Page 5: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

MUNICIPIO NUMERO 12 ANNO IV 5

Il Presidente Fonti in Consiglio munici-

pale dà un assaggio della sua scienza,

affermando testualmente che: "è com-

plicato riqualificare i marciapiedi di via della

Tenuta di Torrenova, poiché andrebbero ta-

gliati i pioppi che hanno rialzato il marcia-

piede". Cala il gelo in aula: l'opposizione ri-

mane per un attimo a bocca aperta, la mag-

gioranza sta così in imbarazzo che alla fine

voterà, cosa che si era ripromessa di non

fare, a favore dell'ordine del giorno del PD.

Nel frattempo il Presidente della commis-

sione se ne va, ha un importante impegno a

Colle Prenestino con i comitati del versante

omonimo. Al tavolo, oltre a lui, il consiglie-

re Alveti e i consiglieri di opposizione Cre-

monesi, Grasso, ai quali si aggiungono più

tardi Scorzoni e Mastrangeli. Spicca l'assen-

za della maggioranza e, se qualcuno non se

ne fosse accorto, ci pensa il consigliere Fon-

ti a farla risaltare: "Sono qui da solo, contro

l'opposizione, di questa cosa ne dovete par-

lare con il Presidente e l'assessore, non è di

mia competenza". Comincia a scaldarsi pre-

tendendo per par condicio (?) lo stesso tem-

po dei colleghi di opposizione (forse gli ap-

pare Bruno Vespa, ma a noi profani non è

dato sapere), tentando invano di ribattere i

colpi, prima dell'opposizione e poi dei citta-

dini i quali si lamentano anche col Presiden-

te del Comitato dell'assenza della maggio-

ranza. Quest'ultimo specifica che aveva man-

dato mail a Fonti con preghiera di girare ai

colleghi l'invito. E lui "se ne è dimenticato".

Per ben due volte fa il gesto di alzarsi e an-

darsene. Prende la giacca in mano, ma poi-

ché nessuno gli chiede di rimanere riprende

il suo posto.

Scoppia il putiferio: ormai anche i cittadi-

ni, capendo che Il Presidente della Commis-

sione ha tentato un comizio in solitaria, lo

attaccano chiedendo ulteriori spiegazioni e

lui si alza in piedi, petto in fuori, si vorreb-

be difendere come un gladiatore, mentre il

sole va tramontando, e come un gladiatore

cerca di respingere i fendenti che ormai so-

lo i cittadini gli danno, pretendendo spiega-

zioni che si fanno sempre più confuse. Un

consigliere del PD grida che si sentono ru-

mori di unghie sugli specchi, lui sostiene che

è strumentale, parola abusata, ormai, dal

soggetto.

Molti se ne vanno ridendo per la scena

farsesca, altri decisamente sconsolati per le

parole di chi è al governo e dice "sono ar-

rivato solo tre anni fa".

L'ASSESSORE MADAMA ORGANIZZA UNA CENA. PER

L'OCCASIONE INVITA I CONSIGLIERI DI MAGGIO-RANZA E ALCUNI DIRIGENTI E IMPIEGATI DEL MU-NICIPIO. A SORPRESA PARTECIPANO ANCHE ROS-SI (IDV), MATTEI (LISTA CIVICA), MASTRAN-GELI (API) E PENSATE UN PO' ALVETI (PD).

Non ci sarebbe nulla di male se il Pd non

si fosse sempre fatto paladino di bat-

taglie morali e di grandi lotte all'interno del

municipio. Contro l'elezione di Madama, al-

l'epoca, il Pd organizzò una manifestazione

in pompa magna e lo stesso segretario mu-

nicipale Sgrulletti nello scorso numero ave-

va espresso parole dure contro l'elezione del-

l'assessore condannato nel 1993 per aver

venduto al presidente della circoscrizione An-

nunzio Zeppilli (anch'egli finito in manette,

poi assolto perché non ancora eletto) il suo

voto favorevole per l'elezione. Madama do-

po tre mesi di carcere confessò tutto e pat-

teggiò la pena a un anno e 10 mesi. Bene fi-

no a qui. Poi accade quello che non ti aspet-

ti. Alveti, consigliere Pd, partecipa ad una ce-

na organizzata proprio da Madama. Assenti

tutti gli altri consiglieri Pd, che non devono

aver digerito bene la questione. Insomma a

quanto pare nel Pd si predica bene e si raz-

zola male! Le lezioni di moralità vanno bene,

basta che non si perda la coerenza delle pro-

prie idee e del proprio partito. FEDERICA GRAZIANI

SE SI POTESSE FARE LA PARODIA DE 'IL GLADIATORE', AVREMMO UN PROTAGONISTA AS-SOLUTO NEL NOSTRO MUNICIPIO: MASSIMO FONTI, CONSIGLIERE DEL PDL, PRESI-DENTE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI, GRUPPO RAMPELLI.

Fabio Massimo Fontidio

IN SEGUITO ALLA RICHIESTA DEL COMITATODELLE MAMME DI VERIFICARE L'ESCLUSIONEDI ALCUNI BAMBINI DALLE GRADUATORIE PERGLI ASILI NIDO, DURANTINI ESPONE IL RI-SULTATO.

"Non bisogna mai perdere di vista lastruttura o l'architrave morale che

sorregge una società nel suo insieme". Com-menta così Francesco Durantini, presidentedella Commissione Controllo Garanzia, in me-rito alla questione dei bambini esclusi dagliasili nido. "Nel mese di luglio - continua - gliUffici preposti per l'accoglienza degli alunnifrequentanti gli asili nido sia comunali cheprivati convenzionati, hanno pubblicato inbacheca un elenco di nomi che, pur essen-do fra i primi in graduatoria, avevano persoil posto. Questo fatto ha provocato una se-rie di proteste dei tutori dei bambini esclusiverso i responsabili degli uffici".

In seguito alla richiesta di indagine perve-nuta alla Commissione di Controllo e Garan-zia relativa all'esclusione di alcuni bambinidagli Asili nido comunali o privati conven-zionati a firma di un "Comitato delle mam-me", Durantini spiega l'esito: "La Commis-sione di Controllo ritiene che prima della can-cellazione degli esclusi, forse gli operatoriavrebbero potuto anche verificare con unasemplice telefonata la veridicità della rinun-cia. E inoltre alcune famiglie che hanno vistocancellare il loro bambino dalle liste degli asi-li nido sono state vittime di iniquità in quan-to costrette ad una fra due scelte: o tenereil bambino a casa e quindi rinunciare al la-voro, oppure andare a lavorare, iscrivere ilbambino ad un asilo privato e pagare 350€al mese. Alla luce di quanto sopra la Com-missione ritiene inopportuna la notizia divul-gata dal Comune di Roma che ha affermatolo scorrimento delle graduatorie degli asili ni-do verso lo zero". FEDERICA GRAZIANI

ASILI NIDO? IL PARERE

DELLA COMMISSIONE

CONTROLLO

GIU’ LE MANI DALLE PANCHINE!

INDOVINA CHI VIENE

A CENA ...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

C’ERA UNA VOLTA L’ VIII MUNICIPIO

BOTTA E RISPOSTA TRA PD E API

Un simpatico cartello giallo con un disegno: la bandabassotti impegnata a rubare le panchine e una vignet-

ta che dice "è degli anziani ma chi se ne frega!". Ha scel-to l'ironia Mastrangeli, consigliere Api, per denunciare ilvergognoso episodio che ha visto via Acquaroni, GrotteCeloni, colpita stavolta dalla criminalità con un gesto chesembra quasi una provocazione.

In pieno giorno sono state rubate le panchine che era-no un punto importante per gli anziani del quartiere. Allaluce del sole si sono incollati le panchine e se le sono portate via, completa-mente indisturbati. "Qualche giorno fa - spiega Mastrangeli - si sono portati

via le panchine che svolgevano un'importante funzione so-ciale per gli anziani. La cosa che trovo preoccupante, e chetutti i cittadini trovano preoccupante, è che siamo arrivati arubare anche le panchine, tra l'altro in pieno giorno. La sicu-rezza è proprio inesistente.

La notte di solito è amica dei criminali, qui invece non ser-ve nemmeno più la notte: questo episodio da il senso del-l'abbandono. Mi impegnerò personalmente a far rimettere lepanchine. Una volta si chiamavano ladri di galline, oggi in-

vece ci sono ladri di panchine! Credo che anche chi fa questo per mestiere(il ladro ndr) se ne vergognerebbe!" FEDERICA GRAZIANI

"Diamo a Cesa-re quel che è

di Cesare…. Apropo-sito dei fondi stanziatiper i marciapiedi nelnostro quartiere si so-no "presi" il merito, esono stati pubblica-mente ringraziati sologli onorevoli Panecal-do, Ferrari e Nanni.

Si sono "stranamen-te dimenticati" di me,che ho contribuito incollaborazione conl'onorevole Mei conuna pari quota di ben200mila euro al rag-giungimento della ci-fra stanziata di 800mi-la euro. Ma soprattut-to si sono "dimentica-ti " di "ringraziare voi"che con la famosa pro-testa delle cartoline sie-te stati determinanti alla "sollevazione e soluzione"dell'antico problema. Un grazie a tutti ConsigliereValter Mastrangeli". E' la risposta di Mastrangeli aimanifesti apparsi per il quartiere di Grotte Celoni afirma Pd: "Mantenuti gli impegni presi il 18 febbra-io dai consiglieri comunali Pd Ferrari, Nanni, Pane-caldo. Approvato definitivamente il finanziamentoper via Acquaroni e via del Fuoco Sacro".

E' la guerra dei manifesti che da tempo si com-batte per le strade di Grotte Celoni in merito allapaternità dell'approvazione del finanziamento perla realizzazione dei marciapiedi. Una bella coccar-da da mostrare ai cittadini nel corso delle prossimeelezioni. FEDERICA GRAZIANI

C'era una volta un enorme campo divertimenti, in unterritorio delle città più importante della contea. C'erauna gara tra burattini e clown, a chi facesse rideredi più la povera gente che accorreva. E a votazioneogni 5 anni, venivano votati a governare il campogiochi. In gioco c'era una sfida, ognuno tirava acquasul suo mulino. Un giorno i clown rinfacciano alcuniburattini, di aver corrotto le carte, e aversi fatto da-re dei rimborsi esorbitanti dal giostraio . Succedonovari parapiglia, i burattini non sanno più che pesciprendere e come spiegare la vicenda alla gente, iclown si pavoneggiano tra le piazze, affermando diessere loro i migliori, sentendosi sicuri di aver fattoil passo giusto per vincere le prossime elezioni. Ungiorno, pensando di essere vicini alla vittoria e allagloria, invitano un loro capo-clown, uno famoso...un pezzo grossissimo. Governò burattini e clownnella capitale del loro paese. Veniva a presentare ilsuo nuovo libro, e a presentare il suo conto da ca-po clown, che a soli 51 anni contava di ben 9000monete a vita di pensione solo per aver partecipatoall'assemblee dei pezzi grossi delle due fazioni, eben 5500 monete di pensione a vita per aver gover-nato la capitale."Perdincibacco! " esclamò la genteesterrefatta, "come fate a denunciare i burattini di ru-bare soldi a noi povera gente, quando anche voi ave-te un capo e tutti i suoi collaboratori sporchi marci!Farete ridere con modi diversi, ma fate ridere ugual-mente " Ovviamente parliamo di finzione, di una sto-ria inventa, anche se abbiamo ancora difficoltà a ca-pire se il mini-parlamento dell' VIII municipio sia unospettacolo teatrale alla Truman Show (Complimen-ti ai politici-attori, recitate benissimo), o sia un parcodivertimenti (complimenti, ci fate divertire tantissi-mo). Intanto, mentre c'è chi si diverte alle nostre spal-le, la realtà imbarazzante ci propone l'ennesima buf-fonata. Il municipio con soldi pubblici della regione,ha fatto installare delle telecamere di sicurezza al-l'esterno dell'edificio, per paura di possibili "attenta-ti" e di attacchi fisici ai consiglieri. Condizione di pau-ra che vivono migliaia di famiglie nel nostro territo-rio da anni, ma che non hanno la fortuna di esseredentro al parco divertimenti più bello della contea.Altro giro.. altro gioco. Avviso ai naviganti: Non sipossono scattare foto nel campo divertimenti. Moti-vo??? Dopo altri burattini e clown potrebbero rico-piare le facce dei nostri comici...C'è il copyright!

FORZA NUOVA VIII MUNICIPIO

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MUNICIPIONUMERO 12 ANNO IV6

Èuno studio condotto dall'Università diRoma Tre ad indicare la condizionedrammatica dell' VIII Mu-

nicipio. Da un'indagine stilata se-condo i risultati di specifici indi-catori, come dimensione econo-mica, istruzione, sicurezza, mo-bilità, pari opportunità, salute erelazioni sociali, il Municipio del-le Torri, tra tutti i municipi del comune di Ro-ma, vanta gli ultimi posti della classifica, cheindicherebbe il benessere e la qualità dellavita nella capitale.

All'ultimo posto nell'economia, tra i peg-giori per la salute, con gravi ritardi nell'istru-zione e nelle relazioni sociali l' VIII Municipioè salvo solo per la qualità del trasporto pub-blico per il quale, pur rimanendo fuori dal po-dio, conquista un bel quarto posto. È l'an-tropologo Piero Vereni, docente di Antropo-

logia Culturale, presso l'Università di Tor Ver-gata, a spiegarci le ragioni di un simile di-sastro. "L'intero quadrante orientale, di cuifa parte l' VIII Municipio, si è sviluppato suldisagio sociale. Ad abitare la periferia ini-zialmente sono state le classi subalterne, gli

operai, gli sfrattati che dovevano lasciare ilcentro per fare spazio alla borghesia. La pe-riferia diventa il luogo dove si può fare di tut-to, dove si lascia spazio alla speculazione edi-lizia. Cosicché si crea una condizione tale danon essere l'amministrazione ad autorizzareil privato a costruire secondo le necessità del-la città ma il privato a costruire indipenden-temente dai bisogni della stessa. Mentre l'am-ministrazione si adatta, sono i palazzinari adeterminarne lo sviluppo. L' VIII Municipio

essendo il più grande, quello più lontano econ i prezzi più bassi è stato il centro in cui,rapidamente, si sono concentrate le personein condizioni più disagiate. E dove i costrut-tori hanno trovato la loro fortuna. Se al con-tempo tutti i finanziamenti per i servizi ven-gono tagliati, la sorte va da sé.

A determinare la sregolatezza sono anchei print, i progetti integrati secondo i quali iprivati sono autorizzati a costruire garanten-do però i servizi. Perfetto! Ma significa che lastessa zona sarà aggravata da un aumentodi cubature, di popolazione e quindi di insuf-ficienza di servizi. Non è aumentando la cu-batura o gli abitanti del quartiere che miglio-ri una zona. In questa prospettiva è facile ca-pire i risultati del rapporto".

Una maggioranza che, nonostante qualche as-senza, è compatta nel dire no. Mentre nell'op-

posizione gli unici presenti sono Grasso, Scorzo-ni, Cremonesi e Rossi. In aula si sprecano gli at-tacchi a Fonti: lavori solo nelle zone che piaccionoa lui, quartieri dimenticati, incapacità e scarsa co-noscenza del proprio territorio. Rossi ne chiede ledimissioni per manifesta incapacità, Cremonesi glidà l'epiteto di "nulla cosmico". E lui deve essere unbuon incassatore: perchè neanche ci prova a ribat-tere, a dire che il territorio che amministra lui lo co-nosce.

Inutile dire che i 30 emendamenti vengono boc-ciati tutti, tranne quello presentato da Rossi, cheprevede la messa in sicurezza di via Eboli, in zonaColle Prenestino, e che viene votato quasi all'una-nimità. Bocciati anche i parapedonali in via S. Elpi-dio a Mare, a Corcolle. Una via molto pericolosaper i pedoni. Sappiamo come i cittadini di quel quar-tiere siano sul piede di guerra; sappiamo che at-tendono ancora le opere da finanziare con i fondiTav che, nel frattempo, si assottigliano di giorno ingiorno. Ed è questo no del Pdl che fa sbottare Gras-so. "La bocciatura di quest'emendamento è l'enne-sima dimostrazione che a questa maggioranza diCorcolle non frega niente", afferma il consiglierePd. Dopo gli emendamenti si discute una delibe-ra con cui il municipio dà il suo appoggio all'intro-duzione della nuova linea di autobus, il 457, chepartirà da Rebibbia per arrivare a Colle degli Abe-ti. Maggioranza compatta per il sì, l'opposizione hadei dubbi. Il tragitto del bus è troppo lungo e que-sta linea prosciugherà metà del budget per le nuo-ve linee che il Comune deve mettere su tutta Ro-ma. Tuttavia anche i consiglieri d'opposizione, tran-ne Cremonesi, votano sì, perchè i cittadini hannobisogno del servizio. "Dopo via Mejo de gnente orai cittadini di Colle degli Abeti si ritroveranno un au-tobus mejo de gnente", ironizza Scorzoni.

Sul finale la maggioranza regala le perle di gior-nata. Prima sfiora il ridicolo Battistini, quando ac-cusa l'opposizione di aver presentato gli emenda-menti per andare in seconda seduta e prendere igettoni. Bisognerebbe ricordare al capogruppo Pdlche miss 7mila euro al mese è proprio la VandaRaco del Pdl; e che il consiglio è andato in secon-da seduta perchè lunedì la maggioranza era as-sente. Poi oltrepassa il ridicolo Vendetti, che la scor-sa settimana era parecchio elettrizzato, a quantopare. Si disquisisce sul termine parassita, utilizza-to in aula il giorno precedente dai consiglieri del-l'opposizione. Vendetti chiede di parlare per la pri-ma volta nel corso della giornata. "Ho la fortuna diavere un telefonino di ultima generazione, e digi-tando su Google la parola parassita sapete cosami esce? Zecca". E alza lo sguardo verso il consi-gliere Grasso. Vendetti... Alla sua età?

DAVIDE LOMBARDI

RAPPORTO DEL LABORATORIO DI SVILUPPO LOCALE ED ECONOMICO SOCIALE

DELL'UNIVERSITÀ ROMA TRE.

IL VENTO CAMBIA, E IL PD PROVA A CAVALCARLO. E' PERIODO DI FESTE DEMOCRATICHE, IN TUTTA ROMA E ANCHE NEL NOSTRO MUNICIPIO. IL 24 GIU-GNO È TOCCATO A LARGO SAN GAUDENZIO, A TORRENOVA. OLTRE AI SOLITI NOTI, C'ERA ANCHE L'EUROPARLAMENTARE DEBORA SERRACCHIANI.

Sicurezza e sociale sono i maggiori grat-tacapi per le periferie, e nel nostro mu-nicipio in particolare. Come risolverli?

Intanto non separando le due cose, che van-no di pari passo, e lasciando perdere la sicurez-za della Lega e delle ronde. Al mio comune han-no speso 1 milione 200mila euro per istituire l'al-bo di formazione delle ronde, perchè prima di istituire una rondadevi formarti. Sapete quanti se ne sono iscritti al corso? Quattro.Ecco, questa è la loro sicurezza.

Quella vera invece?Sicurezza significa trasformare un posto che faceva schifo in una

piazza ben tenuta, dove la gente si aggrega. Sicurezza è fare piùilluminazione nelle nostre strade. Guardi è semplice: è la teoriadel vetro rotto. Se io vivo in un posto dove tutti i vetri sono rotti,stanno le cartacce a terra, automaticamente butto anch'io la car-ta a terra, rompo il vetro e vivo in uno stato di ansia e di paura,perchè la situazione mi mette ansia. Se sto in un posto tenuto be-ne, sempre pulito, tendo anche io a comportarmi meglio, sto me-glio e mi sento più sicuro. E poi, investire nel sociale, sulle fami-glie, creare le condizioni perchè ci sia coesione sociale e ci sianoluoghi di aggregazione. La gente deve tornare a incontrarsi.

Tutti i sindaci per giustificare mancati investimenti si ri-chiamano al patto di stabilità europeo. E' proprio vero chetaglia le gambe ai Comuni?

Solo a quelli virtuosi, che spendono bene, potrebbero spende-

re di più ma non possono toccare i soldi. Il patto di stabilità an-drebbe rivisto, ad esempio escludendo le spese che vanno ad in-cidere sul sociale. Quelle è bene che siano gestibili dai Comuni.

Si trova nel quartiere con la più alta percentuale di tos-sicodipendenti in Europa. Che messaggio si sente di dare aigiovani?

Spesso è la mancanza di socialità e aggregazione a portare a di-pendenze di qualsiasi tipo. Investendo in alcuni valori di socialitàimportanti si possono coinvolgere i giovani, non dico tutti, ma buo-na parte. Il che significa portare qua teatri, voglia di partecipare edessere presenti nelle scelte che fanno i quartieri. DAVIDE LOMBARDI

PIÙ SOCIALE MENO RONDE: LA PERIFERIA SECONDO LA SERRACCHIANI

UNO SU MILLE... CE LA FA? MALATTIE RARE? IL CE.S.P.P. NE DISCUTERÀ IL 19 LUGLIO

Esiste una realtà poco conosciuta, un disagio di cui si parla molto poco, e che pureinteressa tante persone: le malattie rare. Una malattia è considerata rara quando

ha una prevalenza nella popolazione inferiore ad una data percentuale, vale a direquando ne sono colpite poche persone. Ciò non toglie però che il disagio per i porta-tori della malattia e per coloro che se ne occupano sia notevole. A volte, alcune di que-ste malattie non hanno neanche un nome; per alcune di esse non esiste cura, e pur-troppo alcune Case farmaceutiche non eseguono sperimentazioni in quanto conside-rano le malattie rare "poco interessanti", in quanto i farmaci sarebbero acquistati dauna minima parte della popolazione, e di conseguenza i ricavi sarebbero minimi. Laquasi totalità delle malattie rare sono croniche ed invalidanti, e coloro che ne sono af-fetti debbono conviverci per tutta la vita, con i disagi che possiamo immaginare. IlCE.S.P.P. organizzerà il 19 luglio un incontro dibattito con la popolazione, per sensi-bilizzarla e promuovere la conoscenza del problema.Durante l'incontro, sarà data let-tura pubblica di una breve parte del libro "Controvento", un'opera scritta da chi vive lamalattia, e chi convive con l'ammalato. L'incontro si terrà a partire dalle 19 e 30, nei lo-cali dell'Associazione CE.

S.P.P. in Viale Duilio Cambellotti 155/a. Invitiamo la popolazione a partecipare atti-vamente, portando se possibile la propria testimonianza.

Per informazioni il numero e': 380.2413754

Il Municipio delle Torri agli ultimi posti in classificaDOPO LA FUMATA NERA DI LUNEDÌ 27 SI VA IN

SECONDA SEDUTA PER VOTARE I CIRCA 30 EMEN-DAMENTI PRESENTATI DALLE OPPOSIZIONI ALLA

RISOLUZIONE SUI PARAPEDONALI DELLA COMMIS-SIONE LAVORI PUBBLICI - MOBILITÀ PRESIEDU-TA DA FONTI. TUTTI BOCCIATI TRANNE UNO.

IL CONSIGLIO DEI PARAPEDONALI

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 12 ANNO IV8

Tra le sei aree indicate dalla Re-gione come siti idonei per le di-scariche temporanee rientra an-

che il quartiere di Corcolle. Si tratta di un' area privata, proba-

bilmente una delle proprietà dell' or-mai noto Cerroni. "Sono solo dei sitiche sono stati valutati idonei - ribadi-sce con forza Francesca Davello, ad-detto stampa di Renata Polverini - nonè detto che le discariche nascano sututti i siti considerati adatti. E' anco-ra tutto da decidere". La Regione La-zio ha indicato sei siti idonei ad ospi-tare i rifiuti nell' attesa che venga chiu-sa la discarica di Malagrotta e aperta

a Pizzo del Prete.I sei siti (Corcolle,Procoio Vecchio, Monti dell' Ortaccio,

Castel Romano, Fiumicino e Riano)fungerebbero da ammortizzatore, dadiscariche ad interim. Così non ci si ri-troverebbe in un periodo senza disca-rica (né Malagrotta,che deve chiuderetra sei mesi, né la nuova discarica, aPizzo del Prete).

Nonostante i siti indicati ,secondoquanto assicurano dalla Regione, sa-ranno "temporanei", i cittadini sonogià pronti sul piede di guerra, nessu-no vuole ritrovarsi sotto casa una "Ma-

lagrotta 2" e la paura è che le minidi-scariche temporanee possano trasfor-marsi in discariche permanenti. Ed èquesta la paura degli abitanti di Cor-colle, che promettono battaglia.

Il loro è già un quartiere abbando-nato a se stesso e depravato delle ope-re di urbanizzazione che la Tav avreb-be dovuto costruire.

Un quartiere in cui le strade non sirifanno e gli alberi cadono come fosse-ro fogli di carta al vento. L' annunciodella governatrice sembra loro l'enne-simo smacco e l'ennesima ammissioneda parte delle istituzioni: "siete citta-dini di serie B". ELENA BRUNI

Corcolle ci mancava solo la discarica …

Dei 366 aventi diritto al voto han-no votato in 204, tutti muniti diDast (documento di autorizzazio-

ne allo stanziamento temporaneo). Il cam-po di via di Salone contapiù di 650 abitanti, esclu-dendo gli ultimi arrivi dalcampo de La Martora, didiverse etnie: serbi, bo-sniaci, romeni e montene-grini.

Jovanovic Miroslav, ser-bo, Luca Marian, romeno,Stevic Slavojub, serbo, Hu-sovic Hakija e Halilovic To-ma, bosniaci, sono i cinque rappresentan-ti eletti che dovranno scegliere tra loro unpresidente che si andrà poi a confrontarecon l'amministrazione capitolina.

"Il comitato collaborerà con i presidi per

la sicurezza e l'integrazione - spiega l' as-sessore Sveva Belviso (nella foto) -. Duevolte all'anno, ci sarà la sessione plenariacon l'amministrazione capitolina, ma in

qualsiasi mo-mento si po-

trà chiedereun incontro per segnalare problemi e esi-genze del campo". Molto entusiasmo si èvisto nei volti della comunità, anche se nonè mancato chi di fronte a queste elezionisi è dichiarato scettico. Alcune donne so-

prattutto temono che i problemi che si por-teranno all' attenzione del Comune saran-no solo quelli che interessano un ristrettogruppo di persone. "Vivo qui da più di unanno - racconta il neoeletto Husovic Ha-kija - vengo dal Casilino 900. A Salonestiamo meglio, ma i problemi sono tanti.Qui siamo lontani da tutto e tutti, ma so-prattutto vanno aiutati i giovani che han-no bisogno dei documenti e di un lavoroper potersi integrare". Sono solo alcuni deiproblemi di questo campo che è già datempo sovraffollato e che versa in condi-zioni non ottimali, nonostante il continuolavoro sul posto di associazioni e della Cro-ce Rossa (al cui interno operano anche dueoperatori romeni). Molti bambini non so-no scolarizzati, anche se l' Assessore Bel-

viso ci assicura che "solo i bambini che sisono appena trasferiti nel campo non van-no a scuola. Ma da settembre anche perloro ci sarà l'obbligo di frequenza" e l'in-tegrazione risulta difficile perché qui, viadi Salone, è immersa nel nulla. "Questo èil primo passo verso l'autodeterminazionedei Rom - spiega ai nostri microfoni l'as-sessore alle politiche sociali Sveva Belvi-so - L'obiettivo è di non far più esistere icampi rom e fare in modo che queste per-sone possano vivere come tutti gli altri.Un primo passo per l'autodeterminazioneche passa attraverso i principi cardine del-la democrazia, ossia l' elezioni dei proprirappresentanti. Le elezioni verranno indet-te anche negli altri campi autorizzati cosìda facilitare anche il dialogo tra campi eComune". Un primo passo, storico, è sta-to compiuto, ma la strada da percorrere èancora tanta… ELENA BRUNI

L'UFFICIO STAMPA DELLA GOVERNATRICE DEL LAZIO, RENATA POLVERINI, RISPONDE: "NON È DETTO CHE VENGA REALIZZATA".

Non sono mancate le polemiche sul-le elezioni anche nel campo. Da tem-

po infatti si registrava un clima di ten-sione tra le diverse etnie che popolanoil campo. Una tensione che si è palesa-ta dopo la proclamazione dei vincitori.

Soprattutto da parte della comunitàdel Montenegro che, tra gli eletti, nonvanta nemmeno un rappresentante. Inmolti sono convinti che bisognasse ga-rantire ad ogni comunità una sua rap-presentanza, proprio in risposta ai vec-chi rancori. E invece tra gli eletti figura-no due bosniaci, due serbi e un rome-no. Nessuno invece a rappresentare i re-sidenti montenegrini del campo.

IL TROPPO STROPPIAVIA ACQUA VERGINE. MEZZO

MUNICIPIO È AL BUIO MENTRE

QUI I LAMPIONI SONO ACCESI

ANCHE DI GIORNO.A CHI TROPPO, A CHI NIENTE

LE POLEMICHE

L'associazione 21 luglio ha inviato una let-tera al sindaco per denunciare violazioni

del Regolamento Comunale nelle elezioni. Inparticolare punta il dito contro il mancato ri-spetto dell''articolo 2 comma 4. Secondo il sud-detto articolo, la lista dei candidati doveva es-sere affissa in tutti i luoghi comuni e visibili delcampo 10 giorni prima delle elezioni.

Secondo l'associazione la lista sarebbe sta-ta invece esposta solo il giorno delle votazio-ni. Quindi per i membri di 21 luglio le elezionisi dovrebbero annullare. Altra irregolarità sa-rebbe, secondo l'associazione, di carattere co-stituzionale. Nel Regolamento, all'articolo 6comma 1, si legge che il titolo di rappresen-tante si perde laddove siano "intervenute con-danne in sede penale in primo grado (o gradisuccessivi)". L'associazione 21 luglio si sca-glia anche contro questa normativa perché, aloro avviso, sarebbe da considerarsi anticosti-tuzionale in quanto l'articolo 27 della Costitu-zione Italiana sancisce la presunzione di inno-cenza. Una norma quindi da considerarsi di-scriminatoria. Per questo l'associazione ha se-gnalato il caso all'Antenna Territoriale Anti - Di-scriminazione.

E' LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEI CAMPI ROM D' EUROPA CHE SI VA AL VOTO. VENERDÌ PRIMO LUGLIO LA COMUNITÀ ROM DEL CAMPO DI SALONE È ANDATA ALLE URNE ED HA ELETTO I PROPRI RAP-PRESENTATI. SU OTTO CANDIDATI, TUTTI RIGOROSAMENTE CON LA FEDINA PENALE PULITA, NE SONO STATI ELETTI CINQUE.

ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO CHIEDE

L'ANNULLAMENTO DELLE ELEZIONI

GIORNATA STORICA AL CAMPO DI SALONE

Il 20 e 21 giugno, Gaetano Di Gangi ha partecipa-to ad un incontro organizzato dalla Z.One Concept,

in cui erano presenti tutti gli stilisti della nota azienda. Il gruppo ZTS (Z.One Techinical Stylist) ha lavora-

to per gettare le basi della nuova collezione moda ca-pelli per l'autunno/inverno. I designer dei capelli han-no collaborato insieme, alla ricerca di nuove idee e diattuali must. Presso gli studios Z. One, a Malnate Va-rese, la due giorni ha sicuramente raggiunto lo scopoprefisso: una fusione di idee, di stili e di creatività chefaranno del prossimo autunno/invernoun periodo ricco di stravaganza e stile. Ancora misteri sulla nuova collezionemoda capelli. Ma si sa, le grandi rivolu-zioni vanno svelate solo al momento op-portuno. E gli stilisti della Z.One, primofra tutti Gaetano Di Gangi, avranno si-curamente tanti must da im-porre nel settore della moda,che troveranno uno spazio diprimo rilievo.Non ci resta che aspettare,sicuri che, come sempre, Sa-garo Parrucchieri sarà sul-la cresta dell'onda anche ilprossimo anno!

URBAN TRIBE CON SAGARO!

FOTONOTIZIA

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PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 12 ANNO IV 9

Calcio, e non solo. È su queste pre-messe che Gino Chiapparelli, presi-dente dell'associazione Ponte di No-

na che ha in custodia i campi sportivi travia Aldo Capitini e via Caterina Usai, stafacendo ripartire le attività del centro spor-tivo, reduce da una gestione che aveva pro-dotto 10 mila euro di debiti.

"Avevamo tre bollette della luce arretra-ta. Ora abbiamo estinto tutti idebiti e il comune ci ha datouna mano con l'Acea per nonfarci staccare subito l'energiaelettrica - dice Chiapparelli -Abbiamo fatto ripulire anchela zona dietro i campi, poi met-teremo le panchine e da set-tembre speriamo di vederel'area riqualificata. La nuova polisportiva èfatta da persone per bene. Poi vedremo,se son rose fioriranno".

La società, costituita da ex calciatori edex arbitri tutti appassionati di calcio cheabitano nei quartieri limitrofi, è stata regi-

strata da un paio di settimane con il nomePolisportiva Ponte di Nona. Il gruppo haraccolto la sfida con entusiasmo e impe-gno, ed entro l'inizio delle attività a set-

tembre darà un altro volto a que-sta struttura. "Qui c'è da metter-ci mano a 360° - fanno sapere dal-la Polisportiva Ponte di Nona - Do-ve ti giri trovi cemento,come si èsoliti fare per le case popolari. An-che in questo vorremmo cercaredi rifinire e addolcire un po', ag-giungendo del di verde e un po' di

legno".La prima fase di interventi coinvolge la

maggior parte delle aree della struttura. Icampi di calcio a 11 e di calciotto verran-no messi in sicurezza con le imbottiture re-golamentari, verrà ristrutturata e coperta

la tribuna del campo a 11 e realizzata unaper l'altro campetto. "Qui sui campi ci so-no avvallamenti e, appena fa un'ora di piog-gia, si forma una piscina e non si gioca più- spiega la Polisportiva - I lavori includonoanche un'area verde con giochi per bam-bini, con aiuole e alberi al posto di questetravi di ferro, e sarà tutta a titolo gratuito.Nella zona coperta verrà inoltre allestitauna area bar e tv per i genitori e, dove orac'è il baretto, quella zona diventerà la se-greteria".

Un piano di lavori, già partito con la ve-rifica di tutti i preventivi, e che ha ottenu-to l'affiliazione al Coni e il riconoscimentodella Lega Nazionale Dilettanti. A questoprogetto accurato manca solo l'ufficialitàdell'assegnazione del terreno da parte del-l'Assessore comunale allo Sport. "Da par-

te del comune c'è l'assegnazione a lungotermine del terreno, il resto è tutto di ta-sca nostra. Queste opere le stiamo realiz-zando noi, e l'altra area verde che non pos-siamo completare verrà comunque pulitae sorvegliata da un guardiano - dicono dal-la Polisportiva - Qui la scommessa non èvinta, il rischio di mettere tanti soldi e per-derli c'è sempre. Ma ci stiamo cautelandoprendendo persone qualificate, facendo unapubblicità importante e soprattutto cercan-do di conquistare la fiducia della gente edei bambini. La vera pubblicità la fanno lo-ro con il passaparola".

Un impegno nella riqualifica di una strut-tura, che offrirà un importante servizio alquartiere e alle zone vicine, che il gruppoha sintetizzato in tre parole "Sport, Edu-cazione, Fair-Play". Un motto di civiltà spor-tiva che, con l'impegno di tutti, potrà ri-qualificare il quartiere e come annunciatoda Gino Chiapparelli fare in modo che qualcampo "non sia solo per il calcio, ma an-che un punto di incontro". ANNA GIUFFRIDA

'Polisportiva Ponte di Nona', palla al centro a settembre

“Vivo qui da un anno, dopo es-sere stata sfrattata da un ca-sa privata in via San Basilio per

morosità. L'Ater mi ha mandato l'invitoad uscire e ora vivo in un incubo". Parlacon un filo di voce la signora Maria Cac-cavale, mentre mostra le carte dello sfrat-to di un anno fa dalla casa in via San Ba-silio dove pagava un affitto di 900 euro.

Dopo essersi trovata improvvisamen-te in mezzo aduna strada, contre figli mino-renni e uno cheda poco hacompiuto lamaggiore età,ha deciso di oc-cupare una del-le case delle pa-lazzine colora-te dell'Ater aPonte di Nona.L'appartamento, assegnato l'anno primaad una famiglia, non è mai stato abitatoed è sempre stato privo di utenze regi-strate. "In due anni io non l'ho mai vi-sto, nessuno ha visto l'assegnatario - pre-cisa una delle vicine di case che seguo-no la vicenda della signora Caccavale -E' entrato il giorno dell'assegnazione e si

è preso le chiavi. Lui adesso sta ad Ostia,e qui non si sono mai visti né la mogliené i figli".

Una casa vuota, seppure assegnata,che la signora Caccavale ha cercato di ot-tenere in modo ufficiale facendo un ricor-so per sbloccare questa situazione.

Un processo nei cui interrogatori è emer-so che l'Ater era stata avvertita dall'as-segnatario della sua assenza, dovuta ad

un ricovero per moti-vi di salute. Una cir-costanza che ha pro-babilmente influito sul-l'esito della sentenza,che si è di recente con-clusa a sfavore dellasignora Maria.

"Io da maggio del-l'anno scorso qui hointestato le bollette eho fatto la residenza",dice la signora Maria.

"Prima che lei entrasse c'era la porta spac-cata - aggiunge un'altra vicina di casa -Qui le porte di ingresso che hanno pre-visto sono come quelle interne, e se vuoievitare che qualcuno entri perché ci an-drai a vivere devi cambiarle. E poi se luinon poteva starci, poteva in due anni far-si vedere la sua famiglia".

In attesa di conoscere le motivazionidella sentenza, la signora Caccavale re-sta appesa ad un filo di speranza. Quel-lo ufficiale che le garantirebbe il 'vip',con il raggiungimento di 10 punti nellagraduatoria per una casa, e quello chesenza garanzie e in "via riservata" arri-va da chi le ha detto che "se lascia l'ap-partamento senza storie, avrebbe la pos-sibilità di chiedere un residence o un al-loggio".

Una rete di interessi, economici e pocopuliti, che ruota attorno alle case assegna-te su cui neanche i controlli, che l'Ater ditanto in tanto pratica sulle abitazioni, so-no riuscite a smantellare. Né, in questo ca-so, la decisione di un giudice.

Resta la richiesta di aiuto di una ma-dre, l'ennesima, di avere un'abitazioneper se e i suoi figli. Loro che vivono inuna casa, che qualcun altro non ha maivoluto. ANNA GIUFFRIDA

LA SIGNORA CACCAVALE DOPO UNO SFRATTO PER MOROSITÀ HA OCCUPATO DA UN ANNO UNA DELLE CASE ATER. L'ABITAZIONE ASSEGNATA DUE ANNI FA AD UNA FAMIGLIA È SEM-PRE RIMASTA DISABITATA. PER AVERE ANCORA UN TETTO LA SIGNORA HA FATTO RICORSO, MA ANCHE LA GIUSTIZIA DÀ TORTO AD UN OCCUPANTE.

OCCUPANTE VS ASSEGNATARIO, ANCHE IL GIUDICE DICE NO

DOPO L'ULTIMA DISASTROSA GESTIONE DEI CAMPI SPORTIVI DI PONTE DI NONA, IL CO-MUNE E L'ASSOCIAZIONE PONTE DI NONA SI SONO RIMBOCCATE LE MANICHE E HANNO

INDIVIDUATO UNA NUOVA SOCIETÀ. LA POLISPORTIVA È GIÀ AL LAVORO PER REALIZZA-RE LA MAGGIOR PARTE DELLE OPERE PRIMA DI SETTEMBRE.

ilippo Rizzocon la moglie

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 12 ANNO IV10

075, Colle degli Abeti - Rebibbia. È sta-to ufficializzato negli scorsi giorni il nu-mero della nuova linea che colleghe-

rà l'area prenestina al capolinea della me-tro B. Dall'assessorato alla mobilità del co-mune di Roma, nel giro di pochi mesi, èstato messo il sigillo su un altro importan-te intervento che potrà fare uscire dall'iso-lamento questo quartiere ancora area dicantiere.

La terza opera di trasporto pubblico, por-tata a termine dalla consegna delle casepopolari poco più di un anno fa, ad esserefrutto di una collaborazione tra cittadini eassessorato. "Alla consegna delle case ciera stato promesso un quartiere a misurad'uomo, ma il primo problema in cui ci sia-mo imbattuti è stato l'autobus visto che quimolti non possono permettersi una mac-china - ricorda Mohammed Amr, presiden-te del comitato case popolari di Colle degliAbeti - L'allora presidente della commissio-ne mobilità Aurigemma si fece vedere mol-to interessato e disponibile ai problemi delquartiere, e grazie a lui abbiamo ottenutoil prolungamento dello 051 e con il presi-dente della commissione scuola Gazzello-ne in via straordinaria lo scuolabus. Da gen-naio ad ora, è stata approvata anche que-sta linea che darà prestigio al quartiere,semplicemente facendoci conoscere graziealla scritta 'Colle degli Abeti' sull'insegna".

Un progetto studiato e voluto dalla vi-cepresidente del comitato Barbara Nadol-ska, che per prima ha creduto nella fatti-bilità di una linea che il vicino quartiere diPonte di Nona Nuova aspettava da dueanni. "In questo percorso si è cercato dirisolvere tutte le esigenze dei cittadini del-la zona - spiega Barbara - La linea copri-rà tutte le scuole, ovviando in caso all'as-senza del pulmino. Arriverà a tutti i cen-tri commerciali e a tutti negozi più gran-di dove si va a fare la spesa e collegheràai principali servizi come la posta e i par-chi dei quartieri vicini, dove i ragazzi po-

tranno andare se come da noi nonne hanno. Copre le esigenze tan-to del bambino che dell'anziano,e incrociando altre linee collega lazona Prenestina ad altre parti diRoma".

Se il cittadino ha portato le sueistanze e motivazioni, all'assesso-rato si è studiato anche come ri-sparmiare su un intervento cosìimportante. Alcune deviazioni del-lo 075 sono state realizzate a chi-lometro zero, "recuperando dalla

chiusura di molti cantieri della metro C ilchilometraggio degli autobus che torna-vano alla loro sede originaria".

"Siamo riusciti a scavalcare la burocra-zia e l'ottavo municipio - commenta Amr- Non presentando le domande all'ottavo,ci siamo trovati molto avvantaggiati. Do-po l'autobus, ci muoveremo su altre coseancora in sospeso, anche perché abbia-mo visto che per passetti e chiedendo cirispondono". Un'esperienza da trasmet-tere, e un antidoto contro la mala ammi-nistrazione. ANNA GIUFFIDA

075, un nuovo varco verso la CapitaleÈ STATO APPROVATO NELLE SCORSE SETTIMANE IL PROGETTO, PRESENTATO IN COMUNE DALLA VICEPRESIDENTE DEL COMITA-TO CASE POPOLARI DI COLLE DEGLI ABETI, CHE COLLEGHERÀ I QUARTIERI DEL VERSANTE PRENESTINO AL CAPOLINEA DELLA

METRO B REBIBBIA. UN TRAGUARDO FRUTTO ANCHE DELL'IMPEGNO DI PARTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Un'iniziativa nata da un cittadino delquartiere Rolando Tetecher, un ex po-

litico che progetta un 'partito dei cittadini',e che sta andando a caccia di adesioni conin mano lo statuto della sua Unione Resi-denti di Colle degli Abeti. Autogestione,politica o sindacato dei cittadini? Abbiamochiesto al signor Tetecher il senso di que-sto progetto.

L'Unione Residenti è un'associazio-ne onlus apolitica fondata da un ex po-litico. Come si conciliano queste con-dizioni?

"Io ce l'ho con la pubblica amministra-zione, con lo Stato e con i partiti. Ancheperché essendo un ex deputato tanti truc-chetti li conosco. L'associazione è nata dalconstatare alcune realtà che meritano piùdignità. Sto provando a lanciare quest'unio-

ne in questo quartiere, poi se l'esempiofunzionerà lo riporterò in tutti i comunid'Italia. Qui intanto ci abito, ed è un pri-mo nato di una grossa famiglia spero".

Come va inteso, in termini di para-sindacato dei cittadini o di partito po-litico?

"No, il partito politico che nasce-rà si affiancherà in seguito. Quelloche vorrei è dimostrare alle istitu-zioni come si possa con poco go-vernare dei quartieri, anche cer-cando la collaborazione degli stes-si cittadini. Da quello che vivo e ve-do, se lo Stato è più presente il cittadinolo è pure. Vorrei farmi fare una delega daicittadini per interagire con la Romeo e ilcomune, perché da solo non ho voce in ca-pitolo nei confronti dei cittadini. Al momen-to, con entrambi abbiamo deciso di farvenire almeno un ingegnere per una pe-rizia".

Nell'associazione sono previsti so-ci sostenitori e a titolo gratuito. Qualè la differenza?

"Il socio a titolo gratuito non ha pote-re decisivo nelle assemblee. Può parteci-pare, discutere, ma quando ci sono le ele-zioni del direttivo dei vari coordinatori nonpotrà eleggerli e non potrà essere letto".

Quindi è prevista una quota di ade-sione … Non è anomalo domandaredei soldi per ottenere dei diritti, a chiabita in una casa popolare?

"Il fatto è che più si contribuisce, piùriusciamo a fare qualcosa. Se c'è da pian-tare un albero, mettere dei giochi o pa-gare un giardiniere sono dei costi. C'è da

far capire allo Stato che il cittadino contae può , se vuole, dimostrando che è capa-ce di fare quello che dovrebbe fare la po-litica. Bisogna insegnare ad autogestirsi:vuoi partecipare? Con un euro ciascuno,se siamo 5mila sistemiamo qualcosa".

Rispetto ai comitati già esi-stenti come si pone?

"Avevo già intenzione di chia-mare Federico Verdicchio, a cuiavevo offerto la mia collaborazio-ne prima di questa associazione.Ho offerto collaborazione ancheal comitato case popolari, ma pur-

troppo non sono stato capito o forse pen-sano che sia più interessato alla politica.Ma ho solo comunicato che volevo fonda-re anche un partito. Io cerco comunque dicollaborare con tutti".

Qual è la prima richiesta che fareteper il quartiere?

"C'è da fare un parco per i residenti, mail comune non ha i soldi. Con altri di quiabbiamo deciso che se ci danno la conces-sione lo faremo diventare un parco priva-to a tesseramento. Cioè devi essere sociodel parco per accedervi. È una cosa brut-ta che non mi piace, ma purtroppo per ilmantenimento serve. C'è il giardiniere, eporterà nuova occupazione".

E quando nascerà il partito?"Io diventerei presidente onorario ga-

rantendo un appoggio politico, il mio. Loscopo di questa associazione è dare unoschiaffo alla politica. Anche perché se michiedesse cosa sceglierei tra tornare riccoe oggi, direi oggi perché forse qui c'è piùonestà e amicizia". ANNA GIUFFIDA

DUBBI, INCERTEZZE E UNA CERTA CONFUSIONE SERPEGGIANO DA UN PAIO DI SETTIMANE TRA I CITTADINI DI COLLE DEGLI ABETI. AI DUE

COMITATI DI QUARTIERE COSTITUITISI A DISTANZA DI POCO TEMPO, STA PER AFFIANCARSI UN'ASSOCIAZIONE CHE PROMETTE DI FARE DA

PONTE TRA I CITTADINI L'AMMINISTRAZIONE E LA ROMEO, CHE GESTISCE LA MANUTENZIONE DELLE CASE POPOLARI.

COLLE DEGLI ABETI, UN'UNIONE DI RESIDENTI (A)POLITICA?

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 12 ANNO IV12

Settemila ettari di terreno trasformatiper 30 anni in discarica, a pochi pas-si da alcune abitazioni di Castelver-

de. È questa la battaglia che dal 2005 il co-mitato discarica di Castelverde sta portan-do avanti rivolgendosi anche alla Corte Eu-ropea.

Dopo aver ottenuto una pri-ma bonifica dell'area, con losmaltimento dei rifiuti tossico-nocivi all'estero, adesso il grup-po è impegnato affinché tuttal'area venga restituita al quar-tiere. E per farlo serve anche l'adesione deicittadini. "Tramite il nostro avvocato abbia-mo fatto ricorso alla Corte Europea - diceDaniela Ferdinandi, presidente del comita-to discarica - La Corte ci ha chiesto i codi-ci fiscali degli aderenti, in previsione delladiscussione che ci sarà a settembre. I tem-pi dell'udienza sono anche slittati, perché

nel frattempo la Tav che gestiva la cava nonesiste più e il gestore responsabile adessoè RFI, la rete ferroviaria italiana". Il ricor-so sarà corredato dalla documentazione rac-colta dai vari enti, Regione l'Arpa Pegaso edallo stesso comitato, che hanno parteci-

pato alla conferenza dei servizi. Un'analisi dettagliata che ha

messo in luce il pesante impat-to sulla zona e sui cittadini di cir-ca 50mila tonnellate di rifiuti ac-cumulati sotto la gestione Tav,e che ha portato alla pianifica-

zione di un progetto di bonifica dell'area."Tra le indagini fatte, l'Arpa ha documen-tato che nella cava c'erano dei pneumaticiche con l'erba prendevano fuoco, e nell'ul-tima conferenza dei servizi abbiamo chie-sto che ci fossero delle analisi sulla quanti-tà di diossina presente nel sito - spiega Da-niela Ferdinandi - Quello che noi auspichia-

mo è che la Corte Europea metta in moral'Italia, che poi si rivarrà su RFI, dicendoche la bonifica va conclusa e che ci sonopersone che hanno subìto un impatto e van-no indennizzate". "Il bello è che con que-sta seconda bonifica finirà tutto quanto -aggiunge Fabio Giustini, segretario del co-mitato - Quando ripianeranno questi rifiutiinerti verrà messa sopra, a 7 - 8 metri diprofondità, una terra sana e visionata. Edopo periodici monitoraggi, su quel terre-no ci si potrà tornare a camminare. Verran-no fatte anche delle analisi sulle falde ac-quifere, per vedere se sono inquinate, con-frontando i risultati prima e dopo".

Un intervento capillare e programmatoin ogni passaggio, che prevede durante labonifica la realizzazione di tre recinzioni.Una che delimiterà l'intera cava, un'altra incui si concentreranno le attività di lavoroper la bonifica e una terza per la vasca di

stoccaggio, dove verranno rimessi i rifiutiinertizzati, quelli verdi e non nocivi. "Un so-gno e un obiettivo" per il comitato che po-trebbe diventare realtà, e su cui il gruppovigila scrupolosamente tenendo d'occhio ifondi delle opere di compensazione Tav de-stinate all'area. "Una parte della cava rien-tra nel comparto 99, del comune, l'altra èdella Tav. Mano a mano che verrà fatta labonifica, l'area verrà ceduta al comune diRoma, e qui subentriamo di nuovo noi conil nostro progetto e obiettivo - chiarisce Da-niela - Quella discarica vorremmo diventiun parco. Lì ci sono dei basamenti di ce-mento larghi circa 3mila metri quadri, cheservivano da base per i capannoni, e vor-remmo che non fossero eliminati perchépotrebbero servire per altre attività nel par-co. Dei fondi Tav intanto ci sono rimasti so-lo 400mila euro e da mesi gli stiamo cor-rendo dietro, e non si sa dove sono. Nonvorremmo che succedesse quello che è ca-pitato a Corcolle. Vigileremo perché questisoldi vengano destinati proprio lì".

Per aderire con il codice fiscale e per in-formazioni questi i contatti: [email protected] - http://comitatoambien-tecastelverde.blog.tiscali.it/

ANNA GIUFFRIDA

Castelverde, un'adesione per dire no alla discaricaIL COMITATO DISCARICA DI CASTELVERDE, IN PREVISIONE DELLA DISCUSSIONE DI FRONTE ALLA CORTE EUROPEA DI SETTEMBRE

SULLA BONIFICA DELLA CAVA, STA RACCOGLIENDO I CODICI FISCALI DEI CITTADINI. UN IMPEGNO CHE DOPO ANNI POTREBBE FINAL-MENTE ESSERE ARRIVATO ALLA MERITATA CONCLUSIONE: QUELLA DI UN INDENNIZZO ALLA CITTADINANZA E DELLA REALIZZAZIONE

DI UN PARCO ATTREZZATO, DOVE FINORA È ESISTITA LA DISCARICA.

Il parco con giochi di via Fosso Scilicino aVillaggio Prenestino, realizzato e comple-

tato meno di un anno fa dal consorzio delquartiere con le opere a scom-puto, non ha mai aperto i can-celli ai visitatori e bambiniperché "ancora non è collau-dato". "Quel parco è inseritoall'interno di un'opera unicapiù ampia - spiega LucianoBucheri, presidente dei con-sorzi di Roma - L'opera pre-vede strada, parcheggi, illu-minazione e il parco. Tuttol'intervento vale 20 volte piùdel solo parco, ma bisognaaspettare il collaudo di tuttal'opera appena terminati i la-vori. Noi abbiamo avviato laprocedura di collaudo, maper il parco i tempi sono di-

versi dal resto".Una cautela dettata da

motivi di sicurezza e da unaresponsabilità penale che,al momento in assenza dicollaudo, ricadrebbe sulconsorzio. Una procedurache "di solito può richiede-re anche tre anni" e a cuisi sta cercando di ovviarecon un'autorizzazione delcomune. "Chiederemo alcomune se ci autorizzal'apertura prima del collau-do di tutta l'opera - fa sa-pere Bucheri - Il collaudoè la fase per poter conse-

gnare l'opera pubblica al comune. Di regola,se il collaudo è positivo, l'opera è fatta a re-gola d'arte e le responsabilità del comune so-no normali. Se non c'è il collaudo e si verifi-ca un incidente la responsabilità penale laassume o il comune o l'impresa che ha ese-guito l'opera o l'appaltatore che è il consor-zio". "Il problema è anche che il parco rischiadi deteriorarsi, ed è un peccato - prosegueLuciano Bucheri - Visto che il parco non èenorme e probabilmente lo prende in gestio-ne l'associazione, abbiamo comunque fattoquesta richiesta al comune". Si vedrà se il co-mune sarà disposto, per accorciare i tempiburocratici, ad "accettare questo rischio". In-tanto i cittadini continueranno a servirsi di al-tri parchi, in altri quartieri. ANNA GIUFFRIDA

IL PARCO PIÙ RECENTE REALIZZATO DAL CONSORZIO VILLAGGIO PRENESTINO NON HA MAI APER-TO I BATTENTI. COMPLETATO DA DIVERSI MESI, CON GIOCHI E ILLUMINAZIONE, È ANCORA PRIVO

DI COLLAUDO. E SENZA UN'AUTORIZZAZIONE DEL COMUNE, POTREBBERO TRASCORRERE ANCORA AN-NI PRIMA CHE ARRIVI L'ATTESO COLLAUDO.

PARCO FOSSO SCILICINO, CHIUSO PERCHÉ SENZA COLLAUDO

In merito all'articolo pubblicato sul nu-mero 11 del 25 giugno a pag. 9 dal tito-lo "Via Donegani danni e disservizi dellaburocrazia" dobbiamo segnalare un er-rore di impaginazione in quanto il titoloesatto dell'articolo era invece "Il postinonon suona (quasi) più nella zona Prene-stina". L'articolo si riferiva alla denunciadi Osvaldo Polverani sul ritardo nella con-segna della posta. Errato anche il som-mario dell'articolo. Di seguito quello esat-to: "Da mesi il recapito della postanell'area prenestina è diventato unoptional. La posta viene ammucchia-ta e, dopo una settimana e oltre, con-segnata ai destinatari. Bollette sca-dute e inviti arrivati in ritardo sonoun disservizio di cui al centro smi-stamento di via Casilina si dichiara-no ignari". Ci scusiamo per lo spia-cevole inconveniente.

RETTIFICA

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PRENESTINONUMERO 12 ANNO IV14

Icomitati di quartiere del versanteprenestino si sono riuniti per far sen-tire più forte la loro voce sulle pro-

blematiche comuni. Sono circa una doz-zina, "ma se ne aggiungeranno altri",assicura Franco Boccia, presidente delCdq di Colle Monfortani I singoli cdqnaturalmente non scom-paiono. "Se bisogna far-si rifare un marciapiedeinterviene quello singo-lo, - spiega - ma sui te-mi che riguardano tuttoil versante prenestinoparliamo con una vocesola".

Nell'assemblea del 5luglio (loro volevano unconsiglio straordinario, ma glielo han-no negato) si è parlato di viabilità. Edella rotatoria all'incrocio della Prene-stina con via di Torrenova e via dell'Ac-qua Vergine. Una rotatoria che i citta-dini aspettano da anni e che dovrebbesnellire il traffico, che a quel maledet-to semaforo negli orari di punta si bloc-ca. Presenti il Presidente della Com-missione Lavori Pubblici - Mobilità Fon-ti e il suo vice Alveti. Ma anche Scorzo-ni, Grasso, Cremonesi e Mastrangeli.Più tardi arriva anche il consigliere co-munale Dario Nanni.

La questione della rotatoria è anno-sa: si parlava di una sopraelevata, poisi è progettato di fare delle corsie di ac-cumulo, per le quali sono già stati stan-ziati 850mila euro. Ma non avrebberosnellito il traffico a sufficienza, quindila rotatoria. Che è poi la volontà dei cit-tadini. E Fonti mostra l'atto della suaCommissione, bipartisan, che sarà ap-provato al più presto e che dovrebbe sol-lecitare il sindaco Alemanno (che è an-che commissario straordinario per lamobilità e il traffico di Roma) a far par-

tire i lavori. Pec-cato che gli 850mi-la euro stanziatiper le corsie di ac-cumulo non basti-no, e ce ne voglia-no almeno il dop-pio per fare la ro-tatoria. Peccato chenon è pronto ne-

anche un progetto, quindi è difficile chie-dere al sindaco di finanziare un proget-to che non c'è. Così è Cremonesi, bru-talmente, a svelare l'inganno. Attiran-

dosi anche le ire di alcuni cittadini."Quell'atto non serve a niente, - spiegail consigliere Pd - l'unica cosa che pote-te fare è andare in Campidoglio". E icittadini a chiedersi cosa esistano a fa-re i municipi, cosa sia la rappresentan-za. Forse in VIII avremmo bisogno dipolitici che vadano ai piani alti non conil cappello in mano, ma con i voti ap-puntati al petto. A rappresentare i cit-tadini che li hanno eletti: stiamo par-lando del municipio più popolato di Ro-ma, e più dimenticato dalle istituzioni.

DAVIDE LOMBARDI

Seicento cittadini senza acquapotabile, fogne e illuminazio-ne pubblica a causa di uno

scarica barile che dura da 40 anni. È la condizione che continua a

perpetrarsi a Valle Castiglione, do-ve ogni centimetro di terra è coper-to da vincolo architettonico. Il quar-tiere, che sorge a pochi chilometridal parco archeologico di Gabii, è tuttora con-siderato abusivo e per questo privo dei servi-zi fondamentali. "Qui nessuno vuole prender-si questa patata bollente - spiega Andrea Lan-di del comitato di quartiere - Il comune la sca-rica alle Belle Arti, le Belle Arti alla Regione, laRegione alla Provincia. Non si capisce niente.

E se la Sovrintendenza non ci dà il nul-la osta i servizi non arriveranno mai".

Dai rubinetti delle abitazioni non èmai arrivata acqua. Le case sono ser-vite da pozzi artesiani che portano ac-qua non potabile e fosse biologiche, alposto delle fogne. Le uniche da cuisgorga acqua da bere e per cucinaresono le fontanelle. "Quelle ci sono. Ma

l'acqua che si spreca in mezzo alla strada po-trebbero mettercela dentro casa", commentacon rabbia il signor Andrea.

Una vicenda che negli anni ha vissuto tan-ti miraggi risolutivi. Come le richieste di con-dono per ottenere le licenze in sanatoria, chenon sono mai state concesse e ad alcuni, chele avevano ottenute, sono state in tutta frettaritirate. Una vicenda che ha costretto questicittadini a fare ricorso al Tar, trovandosi anchea distanza di trent'anni con il rigetto della ri-chiesta. "Qui le ultime case sono state costrui-te nel '70, e a distanza di tempo tutte le casesono state sottoposte al vincolo - dice il signorLandi - Nel '91 hanno rigettato i condoni, e cisiamo rivolti al Tar. Qui c'è gente che è mortasenza sapere che fine faceva. Anni fa poi l'am-ministrazione di centrosinistra aveva creatouna ottantina di toponimi, tra cui c'eravamo an-che noi,ma lo hanno fatto senza rendersi con-to che noi eravamo comunque in una zona vin-colata. E ora qui non si può piantare neancheun chiodo".

Un quartiere che non esiste nelle mappedell'Acea e che non può vantare nessun tipodi diritto in termini di servizi. Le strade, da sem-pre senza illuminazione, sono "private ma aper-te al pubblico passaggio" da quando sono sta-te costruite dal consorzio locale. E in questacronica anomalia, che per comodità nessunente si è preoccupato di risolvere, i cittadinicontinuano a pagare normalmente le tasse."Da una parte ti prendi le tasse, dall'altra noinon esistiamo - prosegue il signor Landi - Quinon si può fare niente. In tutto il quartiere l'uni-ca attività è la mia, e per ottenere l'autorizza-zione qui dentro ho dovuto fare i salti mortali.

Adesso aspettiamo di incontrarci con l'as-sessore comunale e il presidente della com-missione urbanistica al comune. Ma siamomolto arrabbiati e in questi casi non sai più co-sa fare: se dover bloccare la Prenestina perfarti sentire". E dopo 40 anni, di fronte a que-ste richieste, nessuna amministrazione puòpiù sentirsi sollevata da responsabilità.

ANNA GIUFFRIDA

Le 128 famiglie che abitano in via Ga-latea a La Rustica, dove nell'agosto

dell'anno scorso si sono aperte alcunevoragini che squarciano la strada di fron-te a diverse case, resteranno ancora esclu-se dal resto del quartiere e della città. Larichiesta, presentata dal comitato di quar-tiere, di far arrivare un minibus in que-sto lembo di ottavo municipio è ancoraal vaglio degli uffici dell'assessorato allamobilità.

"Abbiamo incontrato il responsabiledell'azienda dei servizi del comune di Ro-ma Ancora e abbiamo discusso del mini-bus - dice Marco Rinaudo, portavoce delcomitato di quartiere - Al momento ci so-no delle difficoltà, perché la parte sopravia Galatea dal lato di via Bisegna è delcomune dall'altra parte è del consorzio.Lì non ci potremo mai arrivare, a menoche la strada non sia resa percorribile conl'adesione e le firme di tutti gli abitanti".

Il minibus, nel progetto presentato alcomune, prevede di collegare questo trat-to di via Galatea alle zone principali delmunicipio passando da via Acqua Vergi-ne per arrivare alla sede dell'ottavo mu-nicipio in via Donegani, fino all'ospedaledi Tor Vergata e all'Asl percorrendo viaRaimondi. Un percorso mirato e studia-to, che potrebbe avere come unico osta-colo le esigenze di alcuni cittadini che abi-tano lungo il tragitto. "Il responsabile An-cora ci ha detto che se passa l'autobussono costretti a non far sostare più lemacchine. E in questo potremmo averel'opposizione da parte dei cittadini cheparcheggiano la macchina fuori dai can-celli - spiega il signor Rinaudo - La cosaper il momento è rimasta in standby, esiamo rimasti che avremmo verificato traqualche giorno insieme la possibilità difar passare questo minibus".

Un servizio che per molti cittadini esi-liati in questa strada rappresenta l'unicavia di collegamento con il resto della cit-tà. Per molti di loro, anziani e anche di-sabili, la distanza che li separa dalla ci-viltà è di circa un chilometro e mezzo.Questo è il percorso, popolato anche datir, che i cittadini devono fare per rag-giungere la prima fermata di autobus."Non si può abbandonare la gente in que-sto modo. È una pazzia - prosegue il por-tavoce del comitato - Se venisse riget-tata questa cosa, come abbiamo annun-ciato, possiamo sempre bloccare il rac-cordo anulare". Tutto può servire, pernon lasciare ancora nel dimenticatoioquesto tratto di municipio.

ANNA GIUFFRIDA

VALLE CASTIGLIONE, 40 ANNI A SECCO DI SERVIZIPER UN VINCOLO ARCHITETTONICO, MAI RISOLTO E CONDONATO, I CITTADINI DI VALLE CASTIGLIO-NE SONO RIMASTI FERMI AI SERVIZI DI 40 ANNI FA. UNA CONVIVENZA, CON IL VICINO PARCO AR-CHEOLOGICO DI GABII, CHE HA CONGELATO LE PRATICHE DI RICORSO DI SANATORIA PER DECENNI. E ANCORA MANCANO ACQUA E LUCE NELLE STRADE.

Uniti... si perde lo stessoIL 5 LUGLIO ALLA CHIESA DI S. PATRIZIO PRIMA ASSEMBLEA PUBBLICA DEI CO-MITATI RIUNITI DI ROMA EST. CON I CONSIGLIERI SI PARLA DI VIABILITÀ. MA

SULLA ROTATORIA IN VIA PRENESTINA ALTEZZA VIA DI TORRENOVA, TEMA DEL

GIORNO, NULLA DI FATTO.

VIA GALATEA, IN ATTESA DELMINIBUS DELLA CIVILTÀ

IL PROGETTO PRESENTATO DAL COMITATO

DI QUARTIERE DE LA RUSTICA, CHE PREVEDE

IL PASSAGGIO DI UN MINIBUS CHE COLLEGHI

VIA GALATEA ALL'OTTAVO MUNICIPIO

E ALL'OSPEDALE TOR VERGATA, È ANCORA

AL VAGLIO DEGLI UFFICI PER LA MOBILITÀ

DEL COMUNE DI ROMA. IN ATTESA CHE LE AREE DI COMPETENZA

DEL CONSORZIO DIANO IL LORO NULLA OSTA.

Page 15: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

TORRI NUMERO 12 ANNO IV 15

Amezzogiorno circa di martedì 5 lu-glio, l'incrocio di via Casilina con viadell'Aquila Reale, a Torre Maura, è

stato protagonista inaspet-tato di un momento di ve-ro spavento.

Durante i quotidiani la-vori nel cantiere della futu-ra Metro C, qualcosa è an-dato storto e, rumorosa, siè annunciata una consisten-te fuga di gas. La manovramaldestra di un mezzo dilavoro ha danneggiato uncondotto della rete che ser-ve via dell'Aquila Reale. Un attimo di pani-co ha invaso la zona che in pochi minuti èstata chiusa al traffico. Davvero un dram-

ma per un punto della Casilina in cui la car-reggiata è già stata estremamente ridot-ta, proprio a causa dei lavori. In un minu-

to, quella che era semplicemente una gior-nata afosa, si è trasformata per qualcunoin un vero inferno. All'aria torrida e al traf-fico si è sommata la paura e la confusioneche questa è in grado di generare.

Più un inquietante e pervasivo odore digas. La cui fornitura è stata sospesa alleabitazioni circostanti per il lasso di tempo

necessario all'intervento di riparazione deldanno da parte dei tecnici di Italgas. Chemai come questa volta, a detta dei citta-dini, sono stati più tempestivi. Di questoparere sono Mario Fazioli, che ha un'offici-na meccanica in zona, e Giuseppe Darret-ta, che però si meravigliano dell'assenzasul posto dei Vigili del Fuoco. "Certo, lo spa-vento è stato grande, ma una volta tran-quillizzati ciò che ha creato disagio è sta-to il traffico impazzito, che ha costretto lagente a muoversi a piedi sotto questo cal-do", dice Tarquinio Capitini. L'importante,secondo Shahin del "Bar Maura" è che nonci sia stato il botto, e che nessuno si siafatto male.

Ripristinato il tubo danneggiato e sbloc-cato il traffico, a Torre Maura è restato il ri-cordo di un mezzogiorno di fuoco e gas che,passata la paura, è sembrato quasi dissol-versi nell'afa pomeridiana. LUCIA BRAICO

Mezzogiorno di fuoco a Torre MauraUNA FUGA DI GAS AL CANTIERE METRO C GETTA IN ALLARME LA CITTADINANZA. CHIU-SE AL TRAFFICO DIVERSE STRADE, DEVIATE O INTERROTTE LINEE DEI MEZZI PUBBLICI:MOBILITÀ IN TILT, DISAGI E UN PO' DI SPAVENTO LE SOLE CONSEGUENZE.

Un furto acrobatico finito male. Cosìsi è spenta nella notte del 4 luglio

scorso la vita di Gianluca Guglielmi, 36anni. Abitava al sesto piano delle casepopolari di via Brandizzi, in uno di queipalazzoni grigi da 14 piani. Alle 4 del mat-tino il ragazzo si è calato dal suo balco-ne a quello dell'inquilino del piano infe-riore. Ha rubato una borsa e ha provatoa risalire, arrampicandosi alle tubaturedel gas, ma ha perso la presa e spiccatoil volo. Lo hanno trovato a terra nel cor-tile, vicino a lui la borsa.

Fin qui la versione ufficiale. Poi c'è quel-la ufficiosa, dei cittadini del posto. Quel-la del dico non dico, del vorrei ma nonposso. "Era un bravo ragazzo, poi si èmesso nel giro sbagliato. Qui è facilemettersi in brutti giri". Viveva con la ma-dre perchè quando ci nasci in quelle ca-se popolari poi è difficile lasciarle, per-chè il luogo, l'ambiente, ti offrono dav-vero poche opportunità. E bisogna ave-re coraggio e tanta forza di volontà persottrarsi a una vita che sembra segnatasin dall'inizio.

Gianluca, a quanto pare, era davveroun bravo ragazzo, a quella vita segnatavoleva sottrarsi davvero. Ma è caduto neltunnel, o ci è stato spinto dentro, comedice una signora. "C'era un ragazzo del-la zona che lo picchiava molto spesso, econ violenza. Anche col casco. Da allorala sua vita è cambiata, dicono." Fino aportarlo su quel cortile, davanti a quelpalazzone grigio di 14 piani che è statola sua tomba. DAVIDE LOMBARDI

TOR BELLA MONACA, TENTA IL

FURTO E CADE DAL SESTO PIANO

Un pomeriggio all'insegna del perico-lo per i carabinieri della stazione di

Tor Bella Monaca. Secondo quanto riferi-to dai militari, il pomeriggio del primo lu-glio durante il normale servizio di raccol-ta denuncie, gli uomini che erano di tur-no hanno visto entrare all'interno dellacaserma di via Domenico Parasacchi unagiovane donna di circa 20 anni in lacrimee molto agitata. Una volta aperto il can-cello la giovane si è letteralmente lancia-ta verso l'entrata dell'edificio.

Dopo pochi secondi però dietro di lei è

arrivato correndo un uomo armato di uncoltello a serramanico che le urlava con-tro. L'uomo era talmente invaso dalla col-lera da non accorgersi nemmeno dovefosse entrato. Solo dopo pochi secondi ealla vista di cinque Carabinieri il giovaneromeno di 32 anni si è accorto di trovar-si all'interno di una caserma.

Quando si è visto circondato, dapprimaha tentato la fuga cercando di aggredirli,ma in pochi secondi è stato disarmato ebloccato a terra. Subito dopo la giovanedonna ed un carabiniere sono stati condot-ti al pronto soccorso dell'ospedale di TorVergata e dopo essere stati medicati sonostati dimessi con una prognosi rispettiva-mente di 5 e 9 giorni. Per il 32 enne rome-no invece si sono spalancate le porte delcarcere di Regina Coeli. ANDREA CAVADA

ARRESTATO UN CITTADINO ROMENO DI 32 ANNI

CHE, IN SEGUITO AD UNA LITE DEGENERATA CON

LA MOGLIE. LA INSEGUE CON UN COLTELLO E NON

SI ACCORGE DI FINIRE ALL'INTERNO DELLA STA-ZIONE DEI CARABINIERI DI VIA PARASACCHI.

TOR BELLA MONACA. ENTRA IN CASERMA ARMATO DI UN COLTELLO

Giuseppe Darretta,Mario Fazioli,Sergio Doria,Shahin e TarquinioCapitini

E' SUCCESSO IL 4 LUGLIO, A NOTTE FONDA,ALLE CASE POPOLARI DI VIA BRANDIZZI.

Ègiallo sulla donna ritrovata morta il 27giugno all'interno della sua abitazione in

via dell'Archeologia nel quartiere di Tor BellaMonaca. La donna di 47 anni, tossicodipen-dente, è stata trovata senza vita dal suo com-pagno che in seguito ha chiamato gli agentidel Commissariato Casilino i quali, diretti dalDott. Antonio Roberti, sono intervenuti sul po-sto e hanno potuto constatare che sul corpoormai senza vita non vi erano segni evidentidi violenza . Secondo alcune dichiarazioni for-nite dal compagno alla polizia, la donna tos-sicodipendente sarebbe morta già da alcunigiorni. Ad oggi comunque le cause del deces-so rimangono ancora ignote. Mentre si aspet-ta che il corpo venga sottoposto all'autopsiadel medico legale , la polizia indaga per farechiarezza sull'accaduto. ANDREA CAVADA

In via di TorVergata, qua-

si in corrispon-denza dell'incro-cio con la via Ca-silina, servono lestrisce pedona-li. La Fermatadell'autobus, co-perta dai ramidegli alberi, el'inaspettata uscita di un ipermercato met-terebbero in allerta pedoni e automobilisti.Seppur in prossimità delle lanterne semafo-riche, l'attraversamento pedonale risulta es-sere davvero pericoloso. Il paradosso è chele strisce siano state posizionate ad una ven-tina di metri di distanza, dove senza ombradi dubbio, servono meno.

TOR BELLA MONACA, TROVATA MORTA IN CASA

FOTO NOTIZIA TOR VERGATA

UNA DONNA DI 47 ANNI È STATA RITROVATA MOR-TA DAL SUO COMPAGNO ALL'INTERNO DEL SUO AP-PARTAMENTO. SULLA VICENDA INDAGANO GLI AGEN-TI DEL COMMISSARIATO CASILINO. ANCORA IGNO-TE LE CAUSE DEL DECESSO.

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TORRINUMERO 12 ANNO IV16

Venerdì 28 giugno gli agenti della se-zione amministrativa della Polizia diRoma Capitale dell' VIII gruppo, di-

retti dal comandante Antonio DiMaggio (nella foto), hanno dato ini-zio all'operazione "Verde Africa".L'intervento ha visto impegnati cir-ca cinquanta uomini tra ufficiali edagenti.

L'azione degli agenti ha avutocome scopo quello di soffocare lefrodi alimentari sui prodotti ortofrutticolinell' VIII municipio, in particolare le attivi-tà situate tra via P.F.Quaglia, via del FuocoSacro, via Prenestina, Via Torricella Sicura.Da molto tempo gli uomini diretti da Di Mag-gio stavano monitorando lo sviluppo ed ilproliferare di questo tipo di attività com-

merciali, in particolare quelle gestite da per-sone provenienti da Egitto, Tunisia e Ma-rocco.

In queste "frutterie" la mancanzadi autorizzazioni commerciali, di ri-spetto degli orari di apertura e chiu-sura, la carenza nell'osservare gli ob-blighi igienico-sanitari previsti dallalegge e soprattutto l'ambigua pro-venienza dei prodotti, permetteva-no ai gestori di vendere la merce a

prezzi decisamente più bassi, che di fattosbaragliavano la concorrenza delle altre at-tività che operavano nel rispetto della le-galità. "Naturalmente - spiega il Coman-dante Di Maggio - nel corso dell'operazio-ne verranno controllate anche le attività ge-stite da cittadini italiane, e se si riscontre-

ranno mancanze o illegalità, saranno san-zionate nell'esercizio del commercio con ilrelativo sequestro e confisca della merce".

In merito a questo problema si è espres-so anche Augusto Santori, consigliere delPdl del municipio XV il quale in una nota haaffermato che: L'operazione condotta oggidalla polizia di Roma Capitale nel controllodelle frutterie suk del municipio VIII ci fanben sperare[...]". " Le persone che opera-no nell'illegalità - conclude Di Maggio - de-vono imparare a seguire le regole o saran-no soggette a tutte le conseguenze che lalegge prevede. Quest'operazione sarà al-largata su tutto il territorio municipale, an-zi colgo l'occasione per invitare i cittadini asegnalare questo tipo di attività illecite al-le autorità competenti". ANDREA CAVADA

Era aprile quando i com-mercianti di Grotte Celo-

ni, soprattutto quelli di viaAcquaroni, hanno abbassatole saracinesche delle loro at-tività in segno di protesta,esasperati dal massiccio li-vello di insicurezza che era-no costretti a subire.

Frequenti rapine, anche amano armata, aggressioni,paura. Ad aprile, coordinatida Mastrangeli, avevano de-ciso di dire basta e lo hannofatto in modo simbolico. Giùle serrande per lamentare ilsenso di abbandono da par-te di un'amministrazione cheha promesso sicurezza a granvoce e che in effetti è incom-petente nel garantirla.

Da allora qualcosa sembra essere cam-biato. Non si tratta di presidi delle forze del-l'ordine, e neanche di pattugliamenti più fre-quenti, né della presenza di persone in di-visa a piantonare i punti nevralgici. Saràstata l'esasperazione, o il ritrovato senso diunione, che, molto probabilmente, è statopercepito come deterrente da parte dei cri-minali e dei ladruncoli. Potrebbe anche trat-tarsi di una percezione avventata e momen-tanea: fatto sta che, in effetti, da aprile,Grotte Celoni non ha assistito a nessun'al-tra rapina. Certo, i furti non sono stati estir-pati del tutto, ma una rapina è cosa ben di-versa da un furto che avviene in assenzadella vittima. Così, le testimonianze dei com-mercianti dipingono una situazione che, senon completamente risolta, appare alme-

no migliorata. Certo, non si tratta di

un senso compiuto di sod-disfazione, ma di momen-tanea rilassatezza: ad ognimodo, comunque, pursempre un traguardo, se

paragonato alla pre-occupante escala-tion di violenza e ab-bandono in cui Grot-te Celoni sembravaprecipitare.

Qualcuno sostie-ne che la condizio-

ne è la stessa di mesi fa, conmeno rapine ma con la stes-sa paura di continuare a su-birne. È di questo parere lasignora Lia, titolare di unaprofumeria su via Acquaroni,

così come Rosa Forestieri, che nella sua gio-ielleria ha subito ben due rapine. Fonda-mentalmente dello stesso parere, ma piùottimisti anche se da aprile hanno subitouna rapina durante le ore di chiusura, Pur-kayartha Ashish e sua moglie Babi, che ge-stiscono un bar. "Abbiamo comunque instal-lato un sistema di collegamento diretto conla polizia, che fa scattare l'allarme anche aloro", ammettono. Fabio, della pescheria "Igioielli del mare", seppure con la percezio-ne di minori rapine, sembra disilluso senzaun intervento serio di controllo. Antonio Tin-tisona, proprietario di un negozio di tessu-ti, si ritiene fortunato per non aver mai su-bito una rapina. Resta comunque preoccu-pato per una situazione sociale di crescen-te e visibile insicurezza.

Un'insicurezza che, secondo Franco Bot-tinelli, edicolante, cresce col mutare dellegenerazioni: i ladri di oggi, secondo il suoparere, non sarebbero come quelli di unavolta, più "responsabili", in un certo senso,nei confronti delle vittime. Oggi si tratta diragazzini e tossici, che spesso non sono ingrado di soppesare i costi e i benefici delleloro azioni. La mancanza di sicurezza è vis-suta oggi dagli abitanti di Grotte Celoni co-me un problema culturale, di educazione.Causa prima, naturalmente, la disattenzio-ne verso il disagio sociale. LUCIA BRAICO

“Aprescindere dall'aspetto umano del-la questione, voglio complimentar-

mi con il Comandante Di Maggio per la tem-pestività e il rigore con cui è stata condot-ta l'operazione". Così il consigliere munici-pale Api Valter Mastrangeli, in seguito al-l'operazione "Verde d'Africa" del 28 giugno.

Si complimenta perché èstata falciata dal provvedi-mento della polizia munici-pale proprio la frutteria divia del Fuoco Sacro, da tem-po al centro di accese pole-miche all'interno del vicina-to. "Non hanno mai accet-tato le regole del vivere ci-vile e del buon vicinato",spiega Gino Toscano, abitante di GrotteCeloni. Il problema principale per la stra-da era dato dall'ostruzione della viabilità inquel punto di raccordo tra Grotte Celoni eviale Tor Bella Monaca, così come testimo-niato da Claudio Ciofi, che viene raggiun-to dalla "piacevole" notizia direttamente inUngheria, dove si trova al momento. Dice:"Ben vengano questi negozietti, perché so-no presenti in tutto il territorio e sono eco-nomici. Ma non devono essere motivo ditensione tra gli abitanti". L'attività di carico/sca-rico merci, oltre ad avvenire al di fuori deipiù basilari sistemi di sicurezza, costituiva-no un grande intralcio per il traffico, per-ché non tenevano in considerazione orari,spazi, movimenti. Degli ingorghi e delle so-ste obbligatorie sembrano tuttavia avernegiovato gli agenti di TecnoRete, agenzia im-mobiliare che ha sede proprio di fronte alnegozio "incriminato" e che ha visto miglio-rare i propri affari proprio grazie alla pre-senza dei numerosi clienti del negozio, adetta degli stessi impiegati.

Purtroppo per i cittadini del circondario,il problema non era solo di traffico: peren-ni cumuli di rifiuti organici occupavano co-stantemente i pochi cassonetti disponibili,generando quel classico odore di marcio ti-pico della frutta fermentata, o decompo-sta. Davvero un odore poco gradevole che,se aggiunto alla presenza di insetti, allemacchie indelebili sull'asfalto, all'incedereimpietoso del caldo e al cassonetto brucia-to dai cittadini in segno di protesta, sareb-

be presto diventato lascintilla che avrebbe ac-ceso una miccia socia-le. Il malumore era sta-to annunciato da tem-po. "Naturalmente il pro-blema dell'inciviltà ri-guarda tutti - spiega

Franca, che vive in via Necci - tutti potrem-mo contribuire a mantenere pulito e gra-zioso il posto in cui viviamo. Ma quando ol-tre al fastidio c'è anche la maleducazionee il menefreghismo, come nel caso dellafrutteria, la pacifica convivenza può trova-re un limite".

Le stesse parole usa Franco Mizzoni. Edè stata la maleducazione e l'indifferenza aidisagi provocati dai commercianti in que-stione la causa dello scontento: nonostan-te i continui solleciti ad attenersi alle rego-le di vicinato e di igiene, le richieste sonosempre state rispedite al mittente. E i cit-tadini di via del Fuoco Sacro non hanno gra-dito questa indifferenza. Così l'interventodella Polizia Municipale sembra essere sta-to provvidenziale e dal tempismo chirurgi-co.

Il limite della sopportazione è stato rag-giunto dai cittadini di Grotte Celoni, e og-gi i disordini sociali possono essere forag-giati o innescati da ben poco. Bisogna sta-re attenti. Nell'antichità sarebbe bastatauna sola mela ad accendere una guerra de-cennale e epica. Chissà cosa potrebbe sca-tenare un'intera frutteria! LUCIA BRAICO

SERRATA EFFETTO PLACEBO

LA SERRATA DEI COMMERCIANTI IN VIA ACQUARONI VOLUTA DAL CONSIGLIERE MASTRANGELI

(API) IN SEGNO DI PROTESTA PER LA MANCATA SICUREZZA, PARE ABBIA AVUTO QUALCHE EFFET-TO. GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE NON SONO AUMENTATI, EPPURE LE RAPINE SONO CESSATE.

Parte l'operazione “Verde Africa”GLI UOMINI DELLA SEZIONE AMMINISTRATIVA DELLA POLIZIA DI ROMA CAPITALE DELL' VIII GRUPPO, DOPO UN LUNGO MONITORAG-GIO E ALCUNE SEGNALAZIONI FATTE DAI CITTADINI, HANNO DATO IL VIA AI CONTROLLI DI SEI "FRUTTERIE" DEL TERRITORIO CHE,OPERANDO NELL'ILLEGALITÀ, SBARAGLIAVANO LA CONCORRENZA DEI COMMERCIANTI ONESTI.

VIA DEL FUOCO SACRO: CHIUSA LA FRUTTERIA

DELLA DISCORDIADI FATTO PER LOREDANA

DA TEMPO ERA CAUSA DI MALCONTENTO GENERALE: CATTIVI ODORI, DISORDINE, INSICU-REZZA, IGIENE COMPROMESSA. L'OPERAZIONE VERDE AFRICA GETTA ACQUA SU UNA SITUA-ZIONE CHE STAVA DIVENTANO DAVVERO CALDA.

DA LUNEDÌ 4 LUGLIO A DOMENICA 10 LU-GLIO (martedì escluso) tutte le sere corsi di bal-lo di gruppo con l'insegnante Federica Sgrigna,balli di coppia e di gruppo e cocomeraia. L'even-to si svolgerà in via Acquaroni, a Grotte Celo-ni, presso la parrocchia di Santa Rita. Un evento voluto dal consigliere Api Valter Ma-strangeli. Interverranno sabato 9 luglio i consi-glieri Vigna (Roma Capitale), Caprari (provin-cia di Roma), Mei (Regione Lazio) e il senatoreMilana . La serata sarà caratterizzata da vino,porchetta, spaghettata, serata danzante e mu-sica dal vivo. La manifestazione sarà ricordataper i grandi numero 150 persone più o menohanno animato le notti di Grotte Celoni. Un ri-scatto per il consigliere Mastrangeli.

SERATE DANZANTI IN ALLEGRIA A GROTTE CELONI

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL scarl - Impaginazione Alessio Carta

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

Page 17: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

TORRI NUMERO 12 ANNO IV 17

L’asilo nido di via Carlo Saraceni,nel quartiere di Torre Angela,chiuderà i battenti a fine luglio.

A confermarcelo è Daniele Fabrizi,unodei fondatori di questa piccola oasi nelquartiere. Insieme al suo compagno diavventura, Klaus Palleschi, si sono ri-volti a noi de La Fiera dell'Est per rac-contarci la triste e ingiusta storia chesta portando il loro sogno alla deriva.

QQuuaannddoo aavveettee iinnaauugguurraattoo ll''AAssiilloo NNii--ddoo ""LLee PPiiccccoollee AAppii""??

Abbiamo iniziato circa due anni fa.Abbiamo allestito la struttura di sanapianta seguendo le regole imposte percostruzioni di questo tipo. Pareti e in-fissi ad alto isolamento termico. Infat-ti anche senza condizionatori l'ambien-te rimane fresco. La mobilia è tutta anal-lergica e a norma. Ci siamo indebitatinon poco per portare avanti il progetto.

CCoossaa èè aaccccaadduuttoo ppooii ccoonn ll''aaccccrreeddiittaa--mmeennttoo??

Abbiamo fatto domanda con il bandodel 2010. Ci avevano garantito che nonavremo avuto problemi visto che tuttoè stato fatto a regola d'arte. E vista lagrande richiesta di posti per asili nidocomunali che c'è nel Municipio. Solo che

per proble-mi burocra-tici- la Aslha tardatoa consegna-re il modu-lo dell'ido-neità e diconseguen-za abbiamo avuto ritardi anche per al-tra documentazione- e per carenza difondi, non c'è stato concesso. Così do-vremo restare una struttura privata.

CCoossaa ccoommppoorrtteerràà qquueessttoo ccaammbbiiaammeenn--ttoo ddii rroottttaa??

Saremo costretti a chiudere i batten-ti il 30 luglio. Abbiamo solo 10 iscritti.Pochi nel quartiere possono permetter-si l'asilo privato. La retta è di € 365mensili. Non molto. Ma con una affluen-za così bassa a mala pena copriamo lespese. Non riusciamo a comprendereperché non ci abbiano concesso l'accre-ditamento nonostante l'alto livello del-la struttura. Molti asili nido comunalinon possiedono le nostre caratteristi-che. Abbiamo la cucina industriale in-terna. Ogni stanza possiede un bagnoe una vetrata che permette di control-lare ciò che accade all'interno. Inoltresul terrazzo abbiamo posizionato dellepiccole piscine per il centro estivo. Vo-levamo far istallare pannelli foto-vol-taici per renderci totalmente autosuffi-cienti ma vista la situazione abbiamobloccato i lavori.

QQuuiinnddii nnoonn cc''èè ssoolluuzziioonnee??In effetti avevamo proposto altro: tra-

sformarci in una sorta di casa famigliacon i bimbi la mattina, il doposcuola ilpomeriggio e un consultorio famigliarela sera. Per metà sovvenzionato e permetà privato. Non ci hanno nemmenorisposto. E non sono in programma nuo-vi bandi per quest'anno. Siamo ad unvicolo cieco. Prima di chiudere stiamotentando la strada della stampa. Spe-riamo che in qualche modo possiate aiu-tarci. Non sappiamo più cosa fare.

JESSICA SANTINI

Chiude l'asilo "Le Piccole api"SEMBRA SIA ARRIVATA LA FINE PER IL NIDO. NONOSTANTE L'ELEVATO LIVELLODELLA STRUTTURA, NON È STATO CONCESSO L'ACCREDITAMENTO.

Smantellare il sistema universita-rio non è impresa tanto semplice,eppure ce la stanno mettendo tut-

ta. Parte della riforma Gelmini - Leg-ge 240/2010 estranea, secondo i detrat-tori, ai meccanismi che regolano un'isti-tuzione tanto complessa, pare avere ununico obiettivo: precipitare il sistemaformativo italiano in un baratro senzafondo.

Già, perché quando sembra che il peg-gio abbia trovato il suo naturale limi-te, sbucano storie che hanno dell'inve-rosimile. Come quella dei contratti sim-bolici di un euro al mese riservati ai do-centi universitari non titolari di unacattedra, come avvenu-to nella Facoltà di Let-tere e Filosofia di TorVergata; o della condi-zione di miseria in cuiversano i ricercatori deivari atenei italiani; odei concorsi vinti e del-le assunzioni bloccate.

"L'offerta universita-ria è variegata: com-prende la docenza, laricerca, le collaborazio-ni a contratto - spiegala Dott.ssa Cristina Pa-ce, ricercatrice in Filo-logia classica presso la Facoltà di Let-tere, Tor Vergata - Gli stipendi simbo-lici ne sono un esempio, così come lacondizione dei ricercatori, o quella deicontrattisti. Negli ultimi anni si è assi-stito ad una degenerazione dell'uso dicontratti con personale esterno all'uni-versità. Una sorta di abuso messo in at-to per dare la possibilità di creare areedi insegnamento a fronte di totale man-canza di nuovi concorsi. Per arginaretale situazione e rientrare nel bilancio,il decreto Gelmini, tra le altre cose, sta-bilisce un tetto massimo di presenze dicontratti di questo genere, che non de-vono superare il cinque per cento del-l'intera offerta didattica".

Facile da dirsi: in realtà l'istituzioneuniversitaria, come la Dott.ssa Pace af-ferma, ha l'esigenza di diversificarequanto più possibile l'offerta. A frontedi risorse sempre più scarse, è eviden-te che questo obiettivo diventa sempremeno raggiungibile, o lo si raggiunge ascapito della qualità.

A farne le spese, con i docenti e i ri-cercatori, naturalmente ci sono anchegli studenti. Giovanna D'Ignazio (nel-la foto), iscritta a Lettere e Filosofia,proprio a Tor Vergata, ha vissuto sul-la sua pelle le conseguenze dei conti-nui tagli all'istruzione. "Purtroppo - di-ce - mi sono trovata a sostenere esaminon in base ad un mio piano di studiideale, ma in base alla disponibilità de-gli insegnamenti". Le discipline che piùle interessavano stanno vivendo unafase di stallo: tra mancati rinnovi deicontratti e docenti che, in segno di pro-testa, hanno interrotto la didattica onon disposto appelli d'esame.

Tra i docenti in protesta c'è il Dott.Fabrizio Natalini (nella foto), ricerca-tore del settore scientifico "Cinema,Fotografia, Televisione", e tutti i ricer-catori universitari raccolti nella 'Re-te 29 aprile'. "Negli ultimi due anniho visto zero euro per la mia ricerca.Lavoro da 28 anni, sono stato assun-to per fare ricerca e paradossalmentenon mi vengono forniti gli strumenti- dice Natalini. - È un dramma per latutta la ricerca universitaria che, ingenerale, implica costi molto elevati.Se non viene sostenuta si incorre indue alternative: o si arresta, o ne escecompromessa".

Il risultato, secondo il ricercatore, èl'enorme gap tra l'Italia e l'Europa, "ac-centuato anche dalla frustrazione dinoi ricercatori, certamente non sanaper la stessa ricerca. Secondo Natalinila riforma spinge l'offerta universita-ria sempre più verso enti privati. E ilproblema sarebbe sempre e solo squi-sitamente politico. LUCIA BRAICO

CONTRATTI A UN EURO,

ASSUNZIONI BLOCCATE,

ZERO FONDI ALLA RICERCA.

A TOR VERGATA STUDENTI

E RICERCATORI/DOCENTI

NELLO SCONFORTO.

SE POTESSI AVERE … SOLO UN EURO AL MESE

L'IMPEGNO di Gabriele Paparelli

Abbiamo contattato il Presidente della Com-missione Politiche giovanili e scuola, Ga-briele Paparelli, e gli abbiamo spiegato laquestione. Dopo aver ascoltato quanto èaccaduto, si è impegnato a combinare unincontro tra i responsabili dell'asilo nido"Le Piccole Api", Daniele Fabrizi e KlausPalleschi, e l'assessore. E magari ad aiu-tarli nel risolvere la questione. Noi della"Fiera dell'Est" raccogliamo la promessa evi terremo informati.

Page 18: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

TORRINUMERO 12 ANNO IV18

Iresidenti di Torre Maura lamentano

le condizioni delle strade. Strade con

l'asfalto che si stacca a pezzi. Dove

i pedoni rischiano grosso a camminare.

Dove una innocua pioggia può causare

una inondazione. Dove andare in giro

con un ciclomotore può essere troppo

pericoloso.

Girando in lungo e in largo per il quar-

tiere ci si imbatte in crateri: via delle Al-

lodole, via dell'Assiolo, via delle Cincia-

relle. E poi via del Passero Solitario. Mol-

te strade sono nelle stesse tristi condi-

zioni. Con asfalto talmente tanto logoro

da spezzarsi e finire lungo la via. E dove

le buche sono così profonde che i cen-

tauri devono stare più che attenti. O ri-

schiano di cadere.

Dove le buche durante le piogge si

riempiono d'acqua e i malcapitati pedo-

ni vengono bagnati delle auto che pas-

sano. Dove anche nel ben mezzo di un

incrocio, come tra via dell'Usignolo e via

dei Piveri, ci sono crateri da aggirare co-

me fossero rotatorie. Altro problema i

parcheggi: molte strade del quartiere so-

no così strette da essere a senso unico

di circolazione. Talmente strette che gli

abitanti sono costretti a posteggiare sul

marciapiedi.

Come a via del Picchio dove l'unico po-

sto possibile è quello. Creando molti pro-

blemi a tutte quelle persone che vivono il

quartiere da pedoni. Obbligate a zigzaga-

re tra le auto in sosta. O in mezzo alla

strada. Correndo non pochi rischi. O co-

me via dei Colombi dove è normale vede-

re auto in doppia fila. Perché per potersi

fermare e visitare al volo un negozio quel-

la può sembrare l'unica soluzione.

Per questo si innalza un grido di aiuto

dal quartiere. Un quartiere che chiede

più attenzione da parte delle Istituzioni

alle problematiche . Più presenza di po-

lizia municipale per rilevare le infrazioni.

Interventi decisi per migliorare la quali-

tà della vita degli abitanti.

JESSICA SANTINI

Una nuova discarica abusiva compare

nell'VIII Municipio: il quartiere di Fon-

tana Candida da qualche tempo è trattato

come fosse un immondezzaio. E nonostan-

te la visibilità e le segnalazioni nulla è sta-

to fatto per ripulire l'area ed evitare che il

degrado si ripeta.

Il piazzale a ridosso di Largo Monet, la

rotatoria che collega via Degas, via delle

Due Torri e via di Castelvetrano, ospita cal-

cinacci e sporcizia in genere. Un punto di

snodo fra tre quartieri del Municipio dove

nessuno è intervenuto. Il posto è utilizzato

da lungo tempo dalle coppiette in cerca di

intimità, vista la scarsa illuminazione. Già

si incontravano, quindi, cartacce in genere

e profilattici usati, bottiglie di vetro e faz-

zoletti. E qualche tempo fa era già stato uti-

lizzato come discarica per materiali di scar-

to edile. In particolare cumuli di eternit ave-

vano occupato la piazzola. Solo le lamen-

tele della cittadinanza tutta sono riuscite a

far portare via il pattume abusivo. Ora so-

no comparsi altri resti di materiali di costru-

zioni lasciati lì da cittadini poco civili.

Il tutto a ridosso di un' area verde che il

comprensorio in qualche modo tenta di man-

tenere, a proprie spese, più decorosa pos-

sibile: stanno provvedendo alla potatura

degli alberi ad alto fusto; si stanno adope-

rando nel taglio dell'erba. Ma le istituzioni

non sono intervenute a rimuovere quel ma-

teriale pericoloso e denigrante abbandona-

to in un area pubblica. Già qualche tempo

fa era accaduta una situazione analoga: cu-

muli di eternit avevano invaso l'area. Solo

le ripetute proteste della cittadinanza han-

no destato dal letargo le istituzioni per far

pulire l'orrore. Che altrimenti sarebbe rima-

sto lì. Eppure è un peccato visto quanto i

cittadini di Fontana Candida tengono all'im-

magine del quartiere, provvedendo di ta-

sca loro a tutti gli interventi per renderlo un

posto piacevole per i residenti e non. L'uni-

ca area che non è di loro competenza è sta-

ta violata. Dove non possono e non devo-

no intervenire. Possono solo aspettare.

JESSICA SANTINI

L'articolo 11 del piano di attuazione ur-

banistica prevede che qualsiasi inter-

vento di riqualificazione edilizia sia prece-

duto dalla realizzazione di servizi per la po-

polazione. Conclamata la realtà che acca-

de solitamente il contrario, ovvero prima si

costruisce e poi si realizzano i servizi, è da-

to certo che per il quartiere di Torre Ange-

la l'applicazione della norma sta per con-

cretizzarsi.

Prima, fra tutte le opere in progetto, la

costruzione di un ponte che da via Laerte

bypassi via dei Ruderi di Torrenova fino a

giungere al Grande Raccordo Anulare. Un

collegamento che una volta realizzato po-

trà smaltire quel traffico che oggi paralizza

via di Torrenova e l'intera zona, garanten-

do una viabilità drasticamente compromes-

sa. La costruzione del ponte rientra in un

print, ovvero un progetto in-

tegrato, del quale fanno par-

te la messa in opera di un

parco campagna, quindi non

attrezzato, di 40 ettari che

parta dalla stazione di Tor-

renova e arrivi nel quartie-

re di Giardinetti, una "Villa

Borghese della periferia",

commenta il consigliere Vittorio Alveti; una

zona commerciale da via Laerte alla Prene-

stina; una zona artigianale ai Ruderi di Tor-

renova; un impianto sportivo e un parco at-

trezzato che si prolunghi fino alla Casilina.

A rendercelo noto erano stati i cittadini

del quartiere di Torre Angela, solo in parte

al corrente dell'intera realizzazione, scalpi-

tanti all'idea di vedere una via di fuga dal

traffico infernale di via di Torrenova, ma in-

consapevoli che una

volta realizzate le co-

struzioni dovranno

patire di contro l'au-

mento delle cubatu-

re edilizie. Ma non so-

lo. Una volta costrui-

to il ponte, che colle-

gherà ufficialmente il

quartiere di Torre Angela a quello di Torre

Maura, "il traffico che andrà a convogliarsi

nel quartiere di Torre Maura, necessiterà di

un ulteriore intervento", continua Alveti. A

quel punto ad essere scontenti saranno i

cittadini di Torre Maura. Insomma come un

cane che si morde la coda, la periferia dell'

VIII Municipio difficilmente riuscirà ad esau-

rire i suoi problemi, piuttosto consumerà

del tutto lo spirito dei suoi cittadini.

DISCARICA ABUSIVA A LARGO MONET

TRA L'ASFALTO ROVINATO, LE BUCHE E LA MANCANZA DI MARCIAPIEDI

PASSEGGIARE PER IL QUARTIERE PUÒ ESSERE PERICOLOSO.

GABRIELE: Una signora mi ha

tagliato la strada e per evitar-

la ho preso una delle tante bu-

che. Sono caduto dal motori-

no. Ora sto con le stampelle

ALESSIO ALTEROZZI: Quando

piove la strada di fronte al no-

stro bar non è percorribile a

piedi. Le auto che passano fan-

no il bagno ai pedoni per quan-

te pozzanghere si formano.

ROBERTA: Via Pietro Beloni è

tutta una buca. E' vicino al-

l'ospedale. C'è il mercato. Ci

passano le ambulanze dirette

al pronto soccorso. Cosa aspet-

tano ad intervenire?

FILIPPO FAZIO: Hanno appena

sistemato le strade ma non è

cambiato nulla. Le auto sono

sempre posteggiate in doppia

fila. Per non parlare delle bu-

che poi: mai che riescano a

rattopparle come si deve.

TIZIANA SCOCCONI: Non spes-

so ma ci sono interventi di ma-

nutenzione stradale. Solo che

però poco dopo si riformano

crateri come quelli preceden-

ti. E torna il disastro..

FRANCESCA: MANCANO i parcheg-

gi, molte strade sono senza

marciapiedi e in molte altre li

usano come posteggi. Le bu-

che, poi: le strade sono orren-

de. Alcune poi al centro della

strada. JESSICA SANTINI

VIVAVOCE

SOS strade: Torre Maura chiede aiutoUN'AREA DI FONTANA CANDIDA È DIVENTA-TA SITO DI ABBANDONO DI RIFIUTI. E LE ISTI-TUZIONI TARDANO A RIMEDIARE AI DANNI

UNA STRADA PER SMALTIRE IL TRAFFICO. SARÀ COSÌ?

UN PONTE TRA TORRE ANGELA E TORRE MAURA

Page 19: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

TORRI NUMERO 12 ANNO IV 19

Sabato 2 luglio: fanno festa gli anzia-

ni del centro sociale di via delle Ca-

napiglie, a Torre Maura, seppure, a

ben guardare, c'è davvero poco da festeg-

giare.

Vivono una situazione particolare infat-

ti gli anziani di Torre Maura, in cui la per-

cezione dominante è quella di continue de-

curtazioni che sembrano non avere moti-

vazioni credibili. Come quella di gennaio

scorso, quando un sopralluogo della polizia

municipale decretava la chiusura di un'ala

dei locali del centro, per "incolumità pub-

blica". I test strutturali, tutti superati, so-

no stati la prova della chiusura dalla moti-

vazione oscura.

"Ora siamo costretti a svolgere tutte le

attività in un unico locale, seguendo una

turnazione che però spesso è limitante e

non accontenta tutti", ci spiega il presiden-

te Maria Domenica Cacciavuoti. Già, per-

ché nonostante l'idoneità, il locale resta

chiuso in attesa della macchina burocrati-

ca, che fa spola tra Municipio e A.T.E.R. Inu-

tile sottolineare l'inadeguatezza (nelle di-

mensioni e per alcune funzioni, come il bal-

lo) dell'unico locale sfruttabile.

Poco prima della privazione della "sala

da ballo", c'era stata quella "palestra" ester-

na, un'area dotata di una pista che gli an-

ziani usavano per le attività motorie. Qual-

che giorno e una ruspa sono stati sufficien-

ti a smantellarla e ora, a distanza di mesi

dall'inizio dei lavori - che si limitano allo

smem-

bramento della pista sostituita da

una grossa buca - la palestra non

ha più nessuna funzione. Un cra-

tere recintato al posto di uno spa-

zio funzionale e un cumulo di detriti mai

smaltiti: ecco cosa resta dell'arto ormai am-

putato dal centro.

Avevano solo questo gli anziani di Torre

Maura, che ancora non si spiegano le mo-

tivazioni di tanto zelo nel privarli degli uni-

ci mezzi di aggregazione e socialità dispo-

nibili.

Tra gli associati del centro circolano vo-

ci diverse e discordanti, che alimentano so-

spetti che si con-

tendono il prima-

to. "Stanno cercan-

do di boicottare il

centro anziani, ri-

tenuto inutile, per-

ché si preme per la

realizzazione di un

asilo nido", dice più

di qualcuno. Solu-

zione che in realtà

non sarebbe una

cattiva idea, che

però diventa pes-

sima se scarica il

suo costo su altre situazioni di

disagio. Qualcun altro sostie-

ne un disegno più preciso: lan-

ciato l'allarme di agibilità, si

è creato dal nulla un proble-

ma la cui soluzione (superflua) fa da rac-

coglitore di consensi elettorali. In questo

caso sarebbe un inutile e meschino spre-

co di risorse per il sociale, già estrema-

mente scarse.

Stringe il cuore la situazione a via delle

Canapiglie, perché gran parte degli anzia-

ni di Torre Maura, come Agata Brandimar-

te, vive il centro come il solo e unico modo

di evadere da una quotidianità che li ha

messi ai margini, privandoli di spazi, mez-

zi, risorse. Assunta Cavezza al centro an-

ziani si sente rinascere: "Sto molto bene

qui, sono felice e mi sento in compagnia".

Perché allora far diventare l'unico momen-

to di "vitalità" degli anziani quasi una con-

cessione? Perché fare del benessere degli

anziani una merce di scambio o un ricatto

elettorali?

Il centro sociale di via delle Canapiglie,

con i suoi limiti, è l'unica risorsa degli an-

ziani di Torre Maura: le zanzariere rotte, i

vetri toppati con i cartoni, la cucina inagi-

bile, sono ostacoli che il Centro ha fiducia

di superare, come dice la stessa Cacciavuo-

ti. Purtroppo però è difficile che la situazio-

ne migliori se, nell'attesa di finestre nuove,

si perdono i locali.

Una signora, che preferisce rimanere ano-

nima, è di un altro parere: "Le cose non

vanno e non andranno fino a quando non

cambieremo la presidenza, che non va. Que-

sta presidenza ha interessi collusi con qual-

cuno, il centro sociale è secondario". Voci,

accuse, interpretazioni poco innocue: ac-

cade proprio quello su cui mette in guardia

il consigliere Pd Daniele Grasso, intervenu-

to alla festa: la strumentalizzazione del

malcontento degli anziani. "Noi passere-

mo, le amministrazioni passeranno, ma gli

anziani che sono la storia del quartiere, ri-

marranno. Non dovete dividervi su questo,

perché questo è l'obiettivo dell'amministra-

zione". LUCIA BRAICO

Via delle Canapiglie: un centro sociale amputatoPRIVATO DI PISTA DA BALLO E 'PALE-STRA', AL CENTRO ANZIANI DI TORRE

MAURA RESTA DAVVERO POCO.

Sarà pur vero che la periferia - soprat-

tutto l'ottavo municipio- offre poco ai

suoi abitanti. Ma non è det-

to che il poco che offre non

sia di qualità. Il pomeriggio

di lunedì 27 giugno Tor Bel-

la Monaca ha festeggiato in

musica. L'occasione è nata

all'interno del progetto "Tor

Bella Music", generato dal-

la cooperazione tra scuola e

territorio. Così, il "Che"ntro

sociale, l'Istituto compren-

sivo di via dell'Archeologia,

la scuola media "Enrico Me-

di" e l' "Ex Fienile" hanno

dato vita ad una vera festa

di strada. Esibizioni dal vi-

vo di tutti i generi: canore,

strumentali, sportive, sempre rigorosamen-

te metropolitane. L'obiettivo del progetto è

la partecipazione popolare ad attività arti-

stiche e culturali che, in sé, hanno la pos-

sibilità di strappare i ragazzi dalla strada e

dall'apatia.

La musica è infatti uno stimolo culturale

universalmente riconosciuto, come ammet-

te il prof. Pasquale Aprile, insegnante di edu-

cazione musicale all'istituto "Archeologia",

originario di Napoli. La sua vita, molto si-

mile nelle condizioni a quella dei ragazzi di

Tor Bella Monaca, ha subito una svolta pro-

prio grazie alla musica. "Per questo ho fi-

ducia in un progetto di riqualificazione so-

ciale e culturale stimolato da attività musi-

cali e artistiche. Se si riesce a portare avan-

ti il progetto, sono certo che molti ragazzi

verrebbero strappati ad un destino altri-

menti infelice e senza validi stimoli. La mu-

sica sarebbe la giusta fuga mentale". Il pro-

getto prevede lezioni musicali a condizioni

popolari. Ciò che gli permetterebbe di de-

collare, naturalmente, sa-

rebbe il sostegno economi-

co: per questo l'estate pas-

serà nell'attesa di risposte

alle richieste di finanziamen-

to. Occorrono, ad esempio,

aule da mettere a disposi-

zione della futura scuola po-

polare, e strumenti. La col-

laborazione con l'Ex Fienile,

ancora in standby, è quin-

di d'obbligo. E la festa del

27 giugno è stata l'occasio-

ne per coinvolgere

il vicinato.

Largo Mengaro-

ni ha visto esibirsi

a tempo di rap le

"Facce Scoperte

Clan", Mik3lino, "Oc-

chi viola". Le loro

rime, che cantano Roma e le condizioni so-

ciali della sua periferia, hanno ritmato l'esi-

bizione dei ragazzi del Parkour, della break

dance e dei writers che, armati di bombo-

lette e fantasia, hanno "aggiornato" la fac-

ciata del "Che"ntro sociale. Mario Cecchet-

ti del "Che" spiega che vede nel progetto

"lo sviluppo di una rete comune di iniziati-

ve e partecipazione dei cittadini, all'insegna

di un progetto più ampio di autogestione

popolare".

Se Tor Bella Music dovesse andare in por-

to, forse grandi cambiamenti interesseran-

no la vita sociale dei giovani del quartiere:

coltivare con bontà il presente porterebbe

a raccolti migliori per le future generazioni

della borgata. LUCIA BRAICO

IL 27 GIUGNO LARGO MENGARONI HA FATTO MUSICA: "CHE", SCUOLE E L'EX FIENI-LE UNITI PER LA RINASCITA CULTURALE DI TOR BELLA MONACA.

TOR BELLA MUSIC, QUANDO LA MUSICA PUÒ RISCATTARE LE PERIFERIE

Ci siamo recati più volte

alle case Isveur di Tor-

re Maura. E ne abbiamo de-

nunciato i vari problemi, i

soliti delle case popolari nel-

l'VIII. Tubature arrugginite,

pioggia che entra nelle ca-

se, muffa nei bagni, improv-

visi scoppi di mattonelle,

manutenzione ordinaria e

non affidata al fai da te a

causa delle inadempienze

della Romeo (o del Comu-

ne di Roma che

non le dà i soldi).

Ricorrere al fai

da te in caso di

mattonelle rotte è

un conto, farlo in

caso di tubature

che perdono o fo-

gnature intasate è un altro

paio di maniche. E sono sem-

pre più frequenti le perdite

d'acqua nelle aree circon-

date dalle case. In via del-

le Cincie c'è un tubo che per-

de acqua e la riversa sulla

strada da più di un anno: il problema fu

segnalato alla Romeo che, dopo 7 mesi di

attesa è intervenuta (si fa per dire) 5 me-

si fa. Subito dopo l'intervento la perdita è

ricominciata. Qui è addirittura da 34 anni

che la Romeo non viene a sturare le fogne.

Nei parcheggi delle case di via Codiros-

soni la perdita ha addirittura causato un

buco nell'asfalto. C'è un tombino da cui fuo-

riesce acqua, e accanto ad esso un buco

che prima non c'era. Prima si è creato, pic-

colo piccolo; ora, dopo quasi un anno si è

allargato fino a diventare

una pozzanghera. Se la Ro-

meo (che ha solo registra-

to il danno) aspetta un al-

tro anno prima di interve-

nire quella piccola buca di-

venuta grande pozzanghe-

ra potrebbe iniziare a fun-

gere da piscina.

A un certo punto, tornan-

do a via delle Cincie, vedia-

mo la signora Giuseppina

Restante. Proprio questa

notte le sono scoppiate le

mattonelle in cucina: si è

svegliata e ne ha trovato un

cumulo, poi sistema-

to alla meglio negli

interstizi. Rassegna-

ta, probabilmente

chiederà al figlio di ri-

sistemarle, anziché

chiamare la Romeo.

Poi il consigliere Pd

Daniele Grasso ci spie-

ga come la Romeo,

quando ci sono le giu-

ste raccomandazio-

ni, o quando si tratta di persone "di un cer-

to livello", sia molto lesta nell'agire e nel

riparare.

E ci racconta un aneddoto, lui che fino a

pochi anni fa viveva proprio a via delle Cin-

cie. "Sopra casa mia c'era uno che perde-

va acqua in bagno, quindi allagando anche

il mio. Un operaio della Romeo mi disse

'Volete che vi facciamo il bagno consigliè?'.

Io rifiutai". Questo per dire che anche nel-

le case popolari ci sono cittadini di serie A

e cittadini di serie B. DAVIDE LOMBARDI

IN VIA DELLE CINCIE E VIA DEI CODIROSSONI TUBATURE CHE PERDONO E FOGNE IN-TASATE CREANO LAGHETTI E POZZANGHERE. MENTRE LA ROMEO, ANCHE NELLA MANU-TENZIONE, DISTINGUE FRA CITTADINI DI SERIE A E CITTADINI DI SERIE B.

TORRE MAURA, CASE ISVEUR A TUTTA PERDITA

Page 20: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

CASILINONUMERO 12 ANNO IV20

Triste storia quella dei Due Leoni.Infelice vedere il parco chiuso concatene e in uno stato di abbando-

no. E desolante essere usati come stru-mento di propaganda. Noi che siamocosì lontani da questi mezzucci da quat-tro soldi.

Il mese scorso abbiamo assistito, sot-to invito del Comitato Due Leoni, allapulizia del parco di via Buscemi, ungiardino a ridosso del cantiere della Me-tro C. Un luogo la cui manutenzioneera stata affidata dal Comune ai Co-mitati dei quartieri limitrofi e che damolto tempo - "circa un anno" - hannodichiarato i Presidenti - non veniva cu-rato ed era, quindi, rimasto chiuso.

Insieme ai rappresentanti dei comi-tati alcuni cittadini volenterosi hannoiniziato a ripulire l'area. Non potevamancare al quadretto il Presidente del-la Commissione urbanistica Ezio D'An-gelo, non molto contentodi vedere che fossimo lì,ma che non ha esitato amettersi in posa per la fo-to di rito. Come sempre,del resto.

"Ci impegneremo a pre-parare un calendario per-ché il parco sia sempreagibile con interventi più frequenti",c'era stato detto dai presidenti del Co-mitato Due Leoni. Peccato che la situa-

zione attuale è ben diversa: il cancelloè chiuso con catene e lucchetto. E la pu-lizia dell'area è rimasta all'istante fo-tografico del nostro arrivo. E poi cos'èaccaduto? Hanno ritirato i ferri del me-stiere e sono andati a casa? Siamo sta-

ti solo una vetrina sul quar-tiere a dimostrazione diquanto sono bravi? Di quan-to i governanti si adoprinoper i cittadini?

Oggi il parco è in uno sta-to di totale abbandono consterpaglie in tutto il lato si-nistro della zona. La rete

piena di erbacce e con un buco per con-sentire l'ingresso a qualche malinten-zionato. Il marciapiede per accedere al-

l'ingresso più grande è pieno di erbac-ce nate tra l'asfalto crepato. Strano siaquesto l'intervento di ripristino che sta-vano portando avanti con tanto zelo.

Pessimo atteggiamento nei nostri con-fronti. E nei confronti della cittadinan-za. Che ignara e impotente affida le pro-prie sorti a concittadini volenterosi chesi offrono di sostenere le problematichecomuni. O le proprie. O di chissà chi …JESSICA SANTINI

CI AVEVANO CONTATTATO

PER MOSTRARCI L’INTENZIONE

DI RIPORTARLO IN VITA. E A UN MESE

DI DISTANZA LA SITUAZIONE È PEGGIO

DI QUANDO L'ABBIAMO LASCIATO.

Irappresentanti del Comitato Due Leoni

hanno deciso di non proferire parola con

"La Fiera dell'Est". Dopo un mese di tele-

fonate e continue e - mail per richiedere un

incontro o quantomeno qualche informa-

zione l'unica risposta è stata il silenzio. Sia-

mo abituati, dopotutto, ad inimicarci le per-

sone. Questa volta però non dipende da

noi. O non siamo noi il problema.

Siamo accusati di essere polemici e di

sparare a zero su tutti? Sembra però che

le occasioni ci vengano servite su un piat-

to d'argento. Difatti l'opera dell'associazio-

ne, che a quanto rilasciato durante il no-

stro primo incontro sembrava fosse "al ser-

vizio dei cittadini", per migliorare la vivibi-

lità del quartiere, per rendere più parteci-

pe la popolazione ai problemi e per affron-

tarli insieme, è andata via via scemando.

Evidente nell'azione incompiuta al parco di

via Buscemi. E nel silenzio nei confronti di

un giornale un tempo che credevamo"ami-

co". Li abbiamo difatti più volte sostenuti

nelle loro battaglie "per la popolazione":

dal parco di via Milena, a quello di via Pet-

tineo , a via Buscemi.

Quando volevamo capire quali fossero i

problemi del quartiere e in che modo aves-

sero voluto affrontare le Istituzioni è cala-

to il silenzio. Così il problema dei marcia-

piedi, dei servizi pubblici, delle strade in

pessime condizioni, della mancanza di un

centro di raccolta per gli abitanti era solo

una fastidiosa richiesta di un giornale. Al-

la quale è meglio non rispondere. Sarà per

la vicinanza a qualche giornale filo-gover-

nativo? O per il sostegno nemmeno trop-

po segreto di/a qualche assessore? Fatto

sta che il silenzio dice più di mille parole. E

coloro che dovrebbero rappresentare e pro-

teggere i cittadini diventano più che altro

promotion di una certa maggioranza. Che

evidentemente ce l'ha con "La Fiera del-

l'Est". JESSICA SANTINI

E'ufficiale, la Croce Rossa Italiana, nel-la sede dislocata di via Casilina (zona

Finocchio), sarà presto trasferita. Lo atte-sta un cartello, scritto con caratteri cubita-li, affiancato al logo della C.R.I. Le serran-de del centro sono state chiuse, a riprovadel fatto che il deposito è al momento inu-tilizzato. Ma dove andrà a finire quella cheoramai da venti anni era una delle pochecertezze operative a disposizione dei citta-dini? A questa domanda non è stata dataancora risposta. Le associazioni che ope-rano sul territorio ("Collina della pace" e"Amici di Adriano") se lo sono chiesto, inol-trando una lettera al commissario genera-le della croce rossa italiana, Francesco Roc-ca. Nella lettera, che vuole essere un sol-lecito a non far sparire del tutto dal quar-tiere il centro di soccorso, appaiono chiareanche le motivazioni per cui tale centro de-ve essere trasferito (rumori molesti dellesirene a tutte le ore del giorno e della not-te eccetera). La richiesta è però quella dinon privare il quartiere di una risorsa cosìpreziosa come quella di un soccorso tem-pestivo ed efficiente, quale è stato nel cor-so di questi venti anni di attività sul terri-torio. CLAUDIA DELLA VERDE

"In questa vicenda sembra emerge-re un fatto gravissimo e inquietan-

te, ovvero che l'amministrazione pubbli-ca, invece di tutelare gli interessi dei cit-tadini, abbia agito a solo vantaggio dipochi speculatori privati: dapprima nel2007 consegnandogli un prezioso cu-scinetto di verde pubblico di 5 ettari, trail deposito AMA e la borgata Pratolun-go, generando un profitto pazzesco perchi ha potuto costruire su un terrenonon edificabile e successivamente nel2010 ricomprando dallo stesso privatoquelle abitazioni a circa 2.600 euro almetro quadro, in una zona dove i prez-zi di mercato oscillano tra i 2000 e i 2400euro/mq, come ci confermano le localiagenzie immobiliari".

Così Simone Paoletti e Paolo Amaris-se, rispettivamente presidente e vicedel WWF Borghesiana, commentano ilcaso di edilizia popolare speculativa del-la periferia romana. La questione riguar-da il tira e molla di compravendite tracomune e privati, negli immediati pres-si della discarica Ama di Rocca Cencia.Un comprensorio di abitazioni (cinquepalazzine, per un totale di 150 appar-tamenti) che sorgeva su un terreno adi-bito a verde pubblico, fino al 2007, èstato sottratto alla cittadinanza poichèacquisito dalla ditta "Immobil Dream",di Roberto Carlino, consigliere e presi-dente della commissione ambiente del-la provincia di Roma. Un complesso didifficile mercato, vista l'ubicazione del-lo stesso.

Da qui il sospetto, poco contestabile,di un conflitto di interessi tra la "Tamsas", ditta che ha vinto ad aprile il ban-do comunale per l'acquisizione del com-plesso "Le gardenie", lo stesso Rober-to Carlino ed il comune di Roma, che siè reso così tacitamente complice di "unconflitto di interessi grosso 150 case",come afferma lo stesso Simone Paletti.CLAUDIA DELLA VERDE

COMITATO DUE LEONI AL

SERVIZIO DEI CITTADINI?La bufala del parco di via BuscemiSEMBRA CHE L'INTERESSE IN QUESTIONE SIA

UN ALTRO. LO DIMOSTRA IL SILENZIO NEI

CONFRONTI DI UN GIORNALE COME IL NO-STRO CHE FA ECO AI PROBLEMI DELLA GEN-TE. EPPURE FINO A IERI CI INVITAVANO AGLI

EVENTI…

EDILIZIA POPOLARE SPECULATIVA

E CONFLITTO DI INTERESSI

A ROCCA CENCIA

IL WWF BORGHESIANA INDAGA SU ROCCA

CENCIA: 150 LE ABITAZIONI RICOMPRATE

DAL COMUNE A PESO D'ORO DALL' IMMOBIL

DREAM DI ROBERTO CARLINO.

SPOSTATECI LA C.R.I...

MA NON TROPPO!

Page 21: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

CASILINO NUMERO 12 ANNO IV 21

Da anni i cittadini dei quartieri di Finoc-

chio e Borghesiana reclamano uno spazio

pubblico in cui istituire un centro ricreati-

vo e di aggregazione sociale. Ora sono vi-

cini ad averlo. A gennaio infatti, è stato ap-

provato il bando per i lavori di riqualifica-

zione dei casali del parco Collina della Pa-

ce. Il progetto, per il quale il comune ha

stanziato 2.601.582,59 euro, prevede il re-

cupero dei due casali diroccati a fini cultu-

rali e di servizio attraverso la costruzione

di una biblioteca e di un centro culturale ed

associativo.

Il piano prevede la costruzione di quat-

tro nuovi edifici. Al posto della ex vacche-

ria è prevista una struttura in vetro su due

livelli che fungerà da biblioteca, mentre uno

dei due casali sarà restaurato e adibito a

sala conferenze con una capienza di 100

posti, un bar annesso ed un soppalco. Per

gli uffici invece verrà edificato un villino di

385 mq che si svilupperà su tre piani più

un attico con terrazza coperta destinata ad

attività di medioteca, ludoteca e servizio

internet. Sarà sfruttato anche il silos, che

verrà abbattuto e ricostruito interamente

per ospitare un belvedere.

Il complesso si avvarrà di moderne tec-

nologie ecosostenibili: il villino e la biblio-

teca saranno dotati di impianti geotermici

e pannelli fotovoltaici per il risparmio ener-

getico. Verranno infatti installati sistemi di

produzione di calore e riscaldamento del-

l'acqua che si servono di pompe geotermi-

che e un sistema di irradiazione del calore

dal pavimento. Infine, la sala conferenze,

la biblioteca e il villino saranno dotati di 12

servizi igienici complessivi. Previsto anche

un sistema di allarme antintrusione con te-

lecamere a circuito chiuso per scoraggiare

episodi di vandalismo.

I lavori inizieranno a breve, dopo la pre-

sentazione delle singole ditte del DURC, per

valutare i requisiti richiesti per partecipare

alle gare d'appalto per i lavori pubblici. Ap-

pena ottenuta l'approvazione sarà dato il

via ai lavori, il cui inizio è previsto per set-

tembre. CRISTINA CORI

Collina della Pace, approvato il piano di riqualificazioneBIBLIOTECA, BELVEDERE ED IMPIANTI ECOSOSTENIBILI IN PROGETTO PER UN CEN-TRO CULTURALE POLIVALENTE IMMERSO NEL PARCO

I SIMPATIZZANTI

NICOLA LATTANZI. "Penso po-

sitivo sull'operato del presi-

dente". Lo afferma quasi con

una mano sul petto, ma poi

coglie l'occasione per poter

chiedere un piccolo favore: "Visto che non

gli ho mai chiesto nulla...posso chiedere un

parcheggio?"

VINCENZO. Tra i fan più sfega-

tati ci confessa di amare il

presidente. "In questi anni la

sua figura è stata quella del-

l'amato e dell'odiato dai cit-

tadini; io che posso dire.....lo

amo - poi aggiunge - e lo stimo come per-

sona; se non altro è un amico".

GEKA DEDIN: "E' una brava

persona, gli auguro tante bel-

le cose". Quando chiediamo

cosa ne pensa del suo ope-

rato risponde: "E che ne so!"

FABRIZIO. Si schiera con con-

vinzione tra i seguaci, ma poi

ci confessa di essere il suo

barman di fiducia e per pau-

ra di perdere un cliente illu-

stre della prima colazione afferma: "Ma dai,

per la zona si è sempre adoperato!"

GLI ANTIPATIZZANTI

RICCARDO. Commerciante di

via Vermicino, si guadagna il

titolo di primo cittadino te-

merario a voler parlare e far-

si fotografare senza timore

che qualcuno venga ad "arrestarlo". Tutti i

suoi colleghi ed i clienti, appena udito il no-

me del presidente, arricciano il naso, e par-

lottano tra loro. Lui, la pecora nera, si met-

te in posa e afferma: "Cosa ha fatto? Nien-

te, non ha fatto niente!"

ALDO. Titolare di un bar, sem-

pre su via Vermicino, drizza

il petto e afferma: "Si, mi sta

antipatico proprio". Anche il

simpatico signore non ha al-

cun timore e continua: "Fammela una foto...di

che devo aver paura!?"

I NEUTRALI

SIMONE. "Cosa penso dell'ope-

rato di Lorenzotti? La stessa

cosa che penso della scorsa

amministrazione". Così defi-

nisce i tre anni in compagnia di questa giun-

ta, che non è poi così diversa, a parer suo,

da quella precedente.

GABRIEL. L'uomo dalle mas-

sime chiosa con due meta-

fore che vogliono essere cri-

tiche su entrambi i fronti:

"Cambia il piatto, ma c'è sem-

pre la stessa roba da ma-

gnà". E chiude in bellezza aggiungendo:

"E' come riverniciare una macchina vec-

chia, cambia l'apparenza, ma il motore ri-

mane lo stesso".

Auspichiamo che il presidente Lorenzot-

ti faccia tesoro del parere dei propri cit-

tadini e che apprezzi, una volta tanto, un

po' di sano umorismo, che non vuole (e

non deve) essere, come spesso si pensa,

una forma di demagogia a favore della

sinistra municipale. CLAUDIA DELLA VERDE

CHE NE PENSI DEL PRESIDENTE?

ABBIAMO CHIESTO UN GIUDIZIO SULL'OPERATO DEL PRESIDENTE LORENZOTTI, IN QUESTI TRE ANNI DI AMMINISTRAZIONE, A TUTTI I CITTADINI CHE GLI SONO "VICINI"; O SE NON ALTRO, VIVONO NEL

SUO QUARTIERE DI ORIGINE: BORGHESIANA.. LE RISPOSTE PERVENUTE SI DIVIDONO IN SIMPATIZZANTI, "ANTIPATIZZANTI" E NEUTRALI. MA C'È ANCHE CHI NON SE NE CURA AFFATTO. È IL CASO DEL

SIGNOR GUGLIELMO, CHE AFFERMA: "E CHI È LORENZOTTI?".

Inizio lavori Settembre 2010Fine lavoriCosto € 2.601.582,59

(di cui 2.448.185,42 soggetti a ribas-so e 153.397 oneri per la sicurezza)

Progetto: Complesso culturale poliva-lente: 4 edifici

Corpo A Uffici, medioteca, ludoteca, bagni

Corpo B Biblioteca, bagniCorpo C Silos (belvedere)Corpo D Sala conferenze

con bar/caffetteria, bagni

QUALCHE DATO

D

B A

C

Page 22: La Fiera dell'Est num. 12 del 9-07-2011

CASILINONUMERO 12 ANNO IV22

Sono passati più di due mesi da quel-l'incontro con i cittadini, eppure la vo-ce di mettere il senso unico su via

Bolognetta (zona Finocchio) riecheggia co-me una minaccia per tutti coloro che pos-siedono un'attività a ridosso della via.

I lavori di riasfaltamento sono stati ese-guiti, come promesso, anche se dopo la "piog-gia d'asfalto"del mese scorso, nessuno, di-partimento compreso, ha pensato di ricosti-tuire la segnaletica stradale. A preoccuparenon poco i commercianti della via è proprioquesto: la segnaletica. "Arriverà con una so-la freccia rivolta in un'unica direzione?", sichiedono, perplessi sulla scelta, a parer lo-ro inutile, del municipio.

Sulla strada, infatti, insistono attività diogni genere: dalle Poste Italiane, a bar, fer-ramenta, supermercati, parrucchieri, acces-sori per la casa e quant'altro. Attività van-taggiate dal fatto che la propria economia si

fonda sul circuito di persone che, ogni gior-no, transitano sulla via in entrambi i sensinel tentativo di fuggire dal traffico del diciot-tesimo chilometro della Casilina. Abbiamochiesto ai commercianti la loro posizionequalora venisse portata a compimento l'ope-ra. I primi a schierarsi per il "no" al sensounico sono i dipendenti e proprietari di "Lu-pa autoricambi", i quali affermano democra-

ticamente "il senso unico? Sarebbe utile so-lo ai pedoni, noi come attività verremmo dicerto danneggiati; una possibile soluzione,per mettere d'accordo entrambe le parti po-trebbe essere quella di aumentare la vigi-lanza o istituire un senso unico alternato nel-le ore di punta per evitare il delirio di auto".

Dello stesso parere, ma con un no più con-vinto sono Mirko e Claudio, titolari di "Nonsolo pizza": "Assolutamente contrari al sen-so unico nella via, perderemmo un numerodi clienti non abituali che transitano nellastrada". Spostandoci all'altezza dell'incrociocon la Casilina, incontriamo anche AndreaSilvi, titolare di "Faraone", il quale si dice an-

ch'esso contrario: " Tutto dipende dalla disposizione di que-

sto senso unico, ma, uscendo da una visio-ne personale degli affari, so che la cosa dan-neggerebbe molto tutte queste attività del-la via". Tra i pareri riscontrati si denota, dun-que, un forte segnale di disapprovazione ri-spetto alla politica da attuare sulla strada inquestione. Tra tutte i problemi che affliggo-no i quartiere del Casilino, è il caso di parti-re da un' opera che, già in partenza, trovala maggioranza dei cittadini avversi?

CLAUDIA DELLA VERDE

NELL'ULTIMA ASSEMBLEA CITTADINA, CHE AVEVA VISTO PARTECIPARE IL PRESIDENTE

LORENZOTTI E PARTE DELLA SUA GIUNTA ALLA SCUOLA DOMENICO SAVIO, ERA STATO

PROPOSTO IL RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE DI VIA BOLOGNETTA ED IL SENSO

UNICO DEI VEICOLI, PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA. I COMMERCIANTI DELLA

ZONA, ALL'UNANIMITÀ, SI SCHIERANO CONTRO QUESTA SCELTA.

VELTRONI PRESENTA 'L'INIZIO DEL BUIO' ALLA POLISPORTIVA BORGHESIANA

“L’idea di scrivere la storia di Alfredino mi venne unpomeriggio in cui, a casa, stavo seguendo 'La vi-

ta in diretta'. In trasmissione c'era il fratello di Sara Scaz-zi; raccontava al conduttore il dolore della sua famiglia conestrema tranquillità. In quel preciso istante mi son chiesto"Perché questo ragazzo sta in tv invece di dar conforto al-la madre distrutta dal dolore. Perchè questo dolore devestare sotto gli occhi di tutta l'Italia?".

Così Walter Veltroni "giustifica" la sua opera; un'operache vuole essere una denuncia ai mass media nazionaliche, da quel maledetto 10 giugno 1981, hanno rivoluzio-nato il loro approccio alla notizia. Mai nessuna data fu piùsignificativa. Quel 10 giugno sancì definitivamente "l'iniziodel buio"; un buio nella sua doppia accezione: il pozzo,quello in cui cadde Alfredino, e l'informazione, mai cosìorientata verso un'Italia così cupa. Era la prima volta in cui

la RAI ed i suoi cronisti, al tempo onesti edesiderosi di divulgare uno spiraglio di spe-ranza, seguivano la cronaca dell'evento. Ilpopolo italiano, allora disabituato alla tra-gedia, pensava "se lo passa la RaI, si sal-verà di sicuro".

La voce di Alfredino entrò nelle case del-la gente che viveva con apprensione i fat-ti, come se fosse la famiglia stessa del bambino. Mai nes-sun episodio, fino ad allora, riuscì a smuovere così tantecoscienze tutte assieme. "Da qua il boom, la fame di do-lore, la richiesta assurda della gente di essere informatisulla sofferenza altrui - dice Veltroni, il quale crea ancheun parallelismo tra le due vicende narrate nel libro - la coin-cidenza assoluta della sparizione di Roberto e Alfredino,sono giunti ai miei occhi con molti elementi di somiglian-

za: entrambi sottratti al loro contesto, en-trambi precipitano in un buio orrendo, so-no sottoposti all'occhio della telecamera,ed entrambi, infine, cercano di salvarsi enon ci riescono. Tutto succede alla stessaora, lo stesso giorno."

Nel suo lavoro cerca di restituire ancheun po' di onore ad un uomo ucciso bar-

baramente da coloro che per primi avrebbero dovuto lot-tare per il proletariato e che, invece, trafficavano con 'ndran-gheta, P2 e servizi segreti, facendosi utilizzare, nell'eve-nienza, anche dalla camorra. Due storie di innocenti, dueesseri umani che hanno combattuto per la propria vita eche nessun poeta potrà mai raccontare così come i lorovolti, incisi nella memoria comune e ricordati come "l'ini-zio del buio...dell'informazione". CLAUDIA DELLA VERDE

I commercianti di via Bolognetta dicono "NO" al senso unico!

WALTER VELTRONI RIPERCORRE LE TAPPE DELLA TRAGEDIA DI ALFREDINO RAMPI E ROBERTO PECI IN UNO DEI LUOGHI CHE RICHIAMANO IL SENSO DI APPARTENENZA PIÙ PROFONDO DI QUEI

FATTI, LA POLISPORTIVA BORGHESIANA, A DUE PASSI DA QUELLO CHE FU IL CENTRO FOCALE DI QUEL DOLORE CHE TENNE COL FIATO SOSPESO L'ITALIA INTERA...

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CASILINO NUMERO 12 ANNO IV 23

Il quartiere di Pratolungo, che si sten-de tra via Prenestina a e via Rocca Cen-cia, per intenderci, è un continuo can-

tiere: tante villette in costruzione e in viadi ultimazione. E poi tutte abitazioni a dueo tre piani circondate da spazi verdi. Unposto piacevole da vedere. Peccato peròche i cittadini lamentino al-cune mancanze.

All'interno di questa bor-gata in continuo ampliamen-to i servizi per i cittadini la-sciano molto a desiderare:"Sono un paio di anni chela situazione sta miglioran-do - ci dice il Signor Fabri-zio, titolare del Bar Seven- hanno asfaltato le stradee iniziano a costruire i mar-ciapiedi. Ma ancora ci vorrà del tempo". Di-fatti la via principale, via di Pratolungo Ca-silino, è l'unica che possiede un marciapie-de. Per tutte le altre laterali è solo un lon-tano miraggio. "Le strade sono un disa-stro - aggiunge il Signor Matteo - non so-no riusciti a sistemarle come si deve e adogni pioggia peggiorano". Si parla, soprat-tutto e sempre, delle strade secondarie,dove l'asfalto frastagliato si sfalda e si stac-ca dal terreno. Crepe. Buche. Crateri. Unmanto stradale che con difficoltà si riescea definire tale. "La situazione è iniziata amigliorare con le opere a scomputo - ci rac-conta il Presidente del Cdq Paolini - da al-lora siamo riusciti a portare a termine gliallacci in fogna, l'asfalto, qualche marcia-piede … ma ogni richiesta è una battaglia.

Come quella per i mezzi pubblici: siamoriusciti ad ottenere il passaggio della linea501, ma solo in un senso".

Difficile lottare per ottenere servizi, deiquali tutti i cittadini avrebbero diritto,quando molte delle strade del quartieresono considerate ancora private. Per cui

illuminazione, strade e manutenzione so-no completamente a carico dei residenti."Siamo riusciti a far approvare il piano re-golatore - conclude il signor Paolini - e aportare aventi battaglie che hanno ottenu-to risultati importanti. Ma c'è ancora mol-to da fare". JESSICA SANTINI

I CITTADINI E IL PRESIDENTE DEL CO-MITATO INSIEME LAMENTANO L'AS-SENZA DI SERVIZI IMPORTANTI. MA SONO PRONTI A LOTTARE.

Pratolungo : tante mancanze in un quartiere in via di sviluppo

Come si suol dire "occhio non vede...cuo-re non duole". È il caso di via Bianca-

villa, dove la maggior parte delle abitazio-ni (se non tutte) si affacciano sul degra-dante scenario di un tappeto in eternit chericopre i tetti di quelle fabbriche che, daglianni settanta in poi, sono state costituitea ridosso della Casilina (e adesso anchesulla prossima linea metropolitana) per poiessere definitivamente dismesse.

Gli unici spettatori del degrado sono pro-prio gli abitanti della zona, i quali, un po'per abitudine, un po' per paura di caderein polemiche infinite, si sono convinti chequello scenario non risulta poi così sgrade-vole. Sono solo loro a vedere e subire glieffetti del dannoso materiale, definito fuo-ri legge già da qualche anno. Se ne lamen-tano, ma, poiché l'esclusiva paesaggisti-ca sembra essere solo loro, non credonoche la questione interessi a chi di compe-tenza per risolvere il problema. In munici-pio, forse, neanche lo sanno.

Noi solleviamo la questione, non siamointerpreti dei cittadini, ma invitiamo a ri-flettere sul fatto che, se in municipio nonsi è ancora venuto a sapere (strano, mapossibile), non è detto che il problema nonesista affatto!

CLAUDIA DELLA VERDE

La prestazione assistenziale di logope-dia riprenderà regolarmente attività da

settembre. Ce lo conferma la signora No-ris Pivetta (nella foto) parte integrante delcomitato di quartiere di Finocchio.

Nello scorso numero avevamo af-frontato la questione dell'interru-zione del servizio. Il Dirigente Sco-lastico della scuola Kolbe, sita nelquartiere, aveva denunciato la so-spensione degli interventi della logopedi-sta inviata dall'associazione "La Nostra Scuo-la" negli istituti per mancanza di fondi daparte della Asl. Il prossimo anno scolasti-co per accedere alla prestazione sarebbestato necessario recarsi nella sede centra-le sita a Cinecittà.

Grande disagio quindi per i bambini e leloro famiglie: sia per la distanza, sia per-ché avrebbero dovuto perdere ore di lezio-

ne per poter accedere al servizio in que-stione, procurando un danno nel profittoscolastico di studenti già in difficoltà.

"Grazie al rumore sollevato e grazie al-l'eco della "Fiera dell'Est" finalmen-te tutto sembra che, con l'avvio delnuovo anno scolastico, riprenderànella normalità", ci dice in una dichia-razione la signora Pivetta.

I piccoli studenti potranno nuova-mente essere assistiti da personale quali-ficato per affrontare un problema che i so-li insegnanti non sarebbero stati in gradodi trattare. Il tutto completamente all'in-terno dell'istituto. Evitando quindi lo stra-zio del cambio di locazione."I problemi daaffrontare sono ancora molti - conclude lasignora Pivetta - ma almeno questa storiasi conclude con un lieto fine".

JESSICA SANTINI

LIETO FINE PER LA LOGOPEDISTA NELLE SCUOLE

IL SERVIZIO AI BAMBINI CON DIFFICOLTÀ NEL LINGUAGGIO INIZIERÀ A FINOCCHIO CON L'AV-VIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO.

UNA VISTA...TUTTA IN ETERNIT!

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