La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno IV num 19 - 3 dicembre 2011 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO PAGINA 16 CASTELVERDE SE PO' DÌ … NUN SE PO' DÌ PAGINA 32 FINOCCHIO ARRIVA IL SINDACO IN VISITA. DURANTE LINCONTRO I CITTADINI DE- NUNCIANO LA MANCANZA DI SICUREZ- ZA, DI URBANIZZAZIONE E LA CAREN- ZA DI SERVIZI. PAGINA 24 TOR BELLA MONACA VIA SANTA RITA DA CASCIA. DUE PROIET- TILI SONO STATI FATTI ESPLODERE SUL- LA SERRANDA DI UN PREGIUDICATO. LEPISODIO AVVIENE A DISTANZA DI UN MESE DALLULTIMA SPARATORIA. IN VIII MUNICIPIO IL PD È SPACCATO IN DUE. DA UNA PARTE IL PARTITO UFFICIALE CHE FA CAPO AL SEGRETARIO SGRULLETTI. DALLALTRO IL COSIDDETTO PARTITO PARALLELO CHE FA CAPO A SCIPIONI. DOPO ASPRI SCONTRI VERBALI, OGGI SI È ARRIVATI ALLA RESA DEI CONTI. IL SEGRETARIO ROMANO MICCOLI CHIEDE PUBBLICAMENTE UNITA’. IN VIII MUNICIPIO IL PD È SPACCATO IN DUE. DA UNA PARTE IL PARTITO UFFICIALE CHE FA CAPO AL SEGRETARIO SGRULLETTI. DALLALTRO IL COSIDDETTO PARTITO PARALLELO CHE FA CAPO A SCIPIONI. DOPO ASPRI SCONTRI VERBALI, OGGI SI È ARRIVATI ALLA RESA DEI CONTI. IL SEGRETARIO ROMANO MICCOLI CHIEDE PUBBLICAMENTE UNITA’. PARTITO DEMOCRATICO VS PARTITO PARALLELO. LA SFIDA FINALE E’ curioso, ma da un po' di tempo la nostra redazione è presa sot- to mira dai cosiddetti democrati- ci. Sono finiti i tempi in cui i consiglieri del Pd invocavano in aula l'Articolo 21 della Costituzione Italiana per difendere il la- voro dei nostri cronisti. Oggi, il Pd al com- pleto, eccetto i componenti del cosiddet- to "Partito parallelo" (Alveti, Scipioni, Pa- pini) e di qualche indeciso (Grasso) so- no tutti uniti contro di noi. Sono contro di noi perché dopo tre anni, abituati a tan- te carezze e pochi schiaffi, ci permettia- mo di criticarne l'operato. Torniamo però all'inizio. Il primo a "di- chiararci guerra" è stato il Segretario mu- nicipale Andrea Sgrulletti, che poco ave- va apprezzato il fatto che noi avessimo dato voce a Scipioni, colui che fece ricor- so per il risultato ottenuto dall'attuale se- gretario, a suo parere in modo dubbio, nel corso delle elezioni per la segreteria municipale. Cominciarono piccole accuse velate per poi arrivare all'attacco fronta- le. Tutto è degenerato con la questione discarica Corcolle. I consiglieri Pd, ad eccezione Grasso e Alveti, hanno fatto quadrato intorno al cir- colo del versante prenestino e al suo se- gretario Pulcinelli. Ci eravamo permessi di criticare la gestione del tema della di- scarica del Partito, ma questo non ci è sta- to perdonato, soprattutto perché punta- vamo il dito contro qualcuno che detiene all'interno del Partito un potere forte, trop- po forte: Bruno Pulcinelli, Delegato all'Ur- banistica per Il Pd VIII (ricordiamo che ha uno studio tecnico a Castelverde) e suo figlio Riccardo. Tant'è che il consigliere Cremonesi, con- tattato telefonicamente per una breve in- tervista sull'argomento, in seguito negò di aver dichiarato le parole riportate sul nostro giornale, arrivando a dire che "non sapeva fosse una pseudo intervista". Poi ci siamo permessi di riportare gli attacchi di Scipioni e Alveti contro la gestione del- la discarica e contro l'inadeguatezza, a lo- ro dire, del Segretario Sgrulletti. DA PAG. 4 A PAG. 5 IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UR- BANISTICA COMUNE DI ROMA MARCO DI COSIMO ANNUNCIA LARRIVO DI UN PRE- SIDIO DELLE FORZE DELLORDINE ENTRO DICEMBRE. PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 - PROSSIMA USCITA 17 DICEMBRE LA RESA DEI CONTI SEGUE A PAG. 3

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Il periodico dll'VIII municipio di roma

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno IV num 19 - 3 dicembre 2011 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

PAGINA 16

CASTELVERDE

SE PO' DÌ … NUN SE PO' DÌ

PAGINA 32

FINOCCHIO

ARRIVA IL SINDACO IN VISITA. DURANTE L’INCONTRO I CITTADINI DE-NUNCIANO LA MANCANZA DI SICUREZ-ZA, DI URBANIZZAZIONE E LA CAREN-ZA DI SERVIZI.

PAGINA 24

TOR BELLA MONACA

VIA SANTA RITA DA CASCIA. DUE PROIET-TILI SONO STATI FATTI ESPLODERE SUL-LA SERRANDA DI UN PREGIUDICATO. L’EPISODIO AVVIENE A DISTANZA DI UN

MESE DALL’ULTIMA SPARATORIA.

IN VIII MUNICIPIO IL PD È SPACCATO IN DUE. DA UNA PARTE IL PARTITO UFFICIALE CHE FA CAPO

AL SEGRETARIO SGRULLETTI. DALL’ALTRO IL COSIDDETTO PARTITO PARALLELO CHE FA CAPO A SCIPIONI. DOPO ASPRI SCONTRI VERBALI, OGGI SI È ARRIVATI ALLA RESA DEI CONTI. IL SEGRETARIO ROMANO

MICCOLI CHIEDE PUBBLICAMENTE UNITA’.

IN VIII MUNICIPIO IL PD È SPACCATO IN DUE. DA UNA PARTE IL PARTITO UFFICIALE CHE FA CAPO

AL SEGRETARIO SGRULLETTI. DALL’ALTRO IL COSIDDETTO PARTITO PARALLELO CHE FA CAPO A SCIPIONI. DOPO ASPRI SCONTRI VERBALI, OGGI SI È ARRIVATI ALLA RESA DEI CONTI. IL SEGRETARIO ROMANO

MICCOLI CHIEDE PUBBLICAMENTE UNITA’.

PARTITO DEMOCRATICO VS PARTITO PARALLELO. LA SFIDA FINALE

E’curioso, ma da un po' di tempo

la nostra redazione è presa sot-

to mira dai cosiddetti democrati-

ci. Sono finiti i tempi in cui i consiglieri del

Pd invocavano in aula l'Articolo 21 della

Costituzione Italiana per difendere il la-

voro dei nostri cronisti. Oggi, il Pd al com-

pleto, eccetto i componenti del cosiddet-

to "Partito parallelo" (Alveti, Scipioni, Pa-

pini) e di qualche indeciso (Grasso) so-

no tutti uniti contro di noi. Sono contro di

noi perché dopo tre anni, abituati a tan-

te carezze e pochi schiaffi, ci permettia-

mo di criticarne l'operato.

Torniamo però all'inizio. Il primo a "di-

chiararci guerra" è stato il Segretario mu-

nicipale Andrea Sgrulletti, che poco ave-

va apprezzato il fatto che noi avessimo

dato voce a Scipioni, colui che fece ricor-

so per il risultato ottenuto dall'attuale se-

gretario, a suo parere in modo dubbio,

nel corso delle elezioni per la segreteria

municipale. Cominciarono piccole accuse

velate per poi arrivare all'attacco fronta-

le. Tutto è degenerato con la questione

discarica Corcolle.

I consiglieri Pd, ad eccezione Grasso e

Alveti, hanno fatto quadrato intorno al cir-

colo del versante prenestino e al suo se-

gretario Pulcinelli. Ci eravamo permessi

di criticare la gestione del tema della di-

scarica del Partito, ma questo non ci è sta-

to perdonato, soprattutto perché punta-

vamo il dito contro qualcuno che detiene

all'interno del Partito un potere forte, trop-

po forte: Bruno Pulcinelli, Delegato all'Ur-

banistica per Il Pd VIII (ricordiamo che ha

uno studio tecnico a Castelverde) e suo

figlio Riccardo.

Tant'è che il consigliere Cremonesi, con-

tattato telefonicamente per una breve in-

tervista sull'argomento, in seguito negò

di aver dichiarato le parole riportate sul

nostro giornale, arrivando a dire che "non

sapeva fosse una pseudo intervista". Poi

ci siamo permessi di riportare gli attacchi

di Scipioni e Alveti contro la gestione del-

la discarica e contro l'inadeguatezza, a lo-

ro dire, del Segretario Sgrulletti.

DA PAG. 4 A PAG. 5

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UR-BANISTICA COMUNE DI ROMA MARCO DI

COSIMO ANNUNCIA L’ARRIVO DI UN PRE-SIDIO DELLE FORZE DELL’ORDINE ENTRO

DICEMBRE.

PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 - PROSSIMA USCITA 17 DICEMBRE

LA RESA DEI CONTI

SEGUE A PAG. 3

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MUNICIPIONUMERO 19 ANNO IV2

Se ne parla da tanto e da tanto i cit-

tadini aspettavano un confronto con

le istituzioni sul tema. I 36 Piani di

Zona che interessano la città di Roma so-

no tornati attuali in seguito alla delibera

comunale che, attraverso varianti conse-

guenti al Piano Regionale Casa, prevede

l'aumento edificatorio attraverso l'utiliz-

zo delle aree extra-standard di proprietà

pubblica, cioè aree destinate a servizi che

si sono rivelate più vaste degli standard

richiesti dalla normativa vigente.

Mercoledì 23 novembre, presso l'aula

consiliare, finalmente si è svolto l'incon-

tro pubblico, già rimandato, dove una rap-

presentanza comunale ha illustrato tec-

nicamente i progetti ad una platea vuo-

ta. Progetto che attraverso una ricogni-

zione dello stato attuativo dei Piani di Zo-

na ne individua 20 per l'edificazione di ul-

teriori aree.

Il deserto civile ha accolto i delegati:

la disillusione dei cittadini e la poca riso-

nanza che ha annunciato l'incontro han-

no tenuto vuota l'aula. Pochi esponenti di

Colle degli Abeti, singole unità di Rocca

Fiorita e alcuni giornalisti presenti all'il-

lustrazione dell'Assessore all'Urbanistica

Marco Corsini e dell'Arch. Maurizio Geu-

sa. Presenti il Presidente Lorenzotti, i con-

siglieri Alveti, Fonti e Grasso, unico ad in-

tervenire durante l'incontro e che ha de-

nunciato uno "zoppicante" inizio dovuto

all'arbitrio dell'amministrazione che ha

fatto passare la proposta in consiglio sen-

za che i cittadini fossero invitati a parte-

cipare.

Oggetto dell'incontro i cinque nuovi Pia-

ni di Zona dell'ottavo municipio: Ponte di

Nona 20, Castelverde B4, Lunghezza C2,

Borghesiana - Pantano C 25, Rocca Fio-

rita B5; cinque nuovi piani che dovreb-

bero ambiziosamente rimediare agli im-

mani danni che il vecchio assetto urba-

nistico ha reso inguaribili. E l'ottavo por-

ta le piaghe evidenti di un'urbanizzazio-

ne mancata, mutilata.

La densificazione di tali aree extra stan-

dard dovrebbe apportare l'afflusso eco-

nomico utile al completamento dell'urba-

nizzazione di questi piani di zona esisten-

ti e mai terminati. E il fatto che si tratti

di aree "già acquisite, già pubbliche", che

non comportano ulteriori costi pubblici,

"servirà a mantenere bassi i costi di co-

struzione e di vendita dei nuovi immobi-

li" secondo le stesse parole dell'Assesso-

re.

In poche parole, sono protagoniste

quelle aree ormai note alla cronaca del-

la nostra testata: l'estrema periferia del-

la periferia cittadina, quote di territorio

non illuminate dalla civiltà, dalla dignità,

neanche dalla luce elettrica. Quelle par-

ti di città che un eufemismo dell'architet-

to definisce "non completamente urba-

nizzate ma ABBONDANTEMENTE urba-

nizzate" e che "dal punto di vista degli

oneri non consumano risorse enormi ma

apportano risorse ulteriori al completa-

mento dell'urbanizzazione che le interes-

sa". A sentire i cittadini interessati però,

e stando alle continue segnalazioni, de-

nunce e sollecitazioni, le cose non sta-

rebbero affatto così.

In tutti e cinque i Piani di Zona man-

cano i servizi: asilo nido e centro civico

a Ponte di Nona 20, così come a Lunghez-

za C2, priva ancora di scuola materna e

verde attrezzato, e di buona parte della

rete fognaria, di strade e parcheggi; a

Castelverde B4 con l'asilo e il verde at-

trezzato mancano ancora la scuola ele-

mentare e la materna, a Rocca Fiorita an-

che il mercato. Il Piano Borghesiana Pan-

tano C25 non è messo affatto meglio.

Quello dei cittadini interessati è un ve-

ro e proprio incubo, vissuto nel più tota-

le abbandono da parte delle istituzioni

che sembra continuino a svendere il ter-

ritorio a costruttori affamati di spazio. Un

abbandono che negli anni si è concretiz-

zato con l'assenza di infrastrutture, di

servizi, di risorse, e con il mancato per-

seguimento da parte del Comune dei co-

struttori che si sono sottratti all'obbligo

di realizzarli. Il vuoto pubblico sarebbe

alla base della condizione di abbandono

strutturale di queste aree, e non solo la

bassa densità abitativa che non avrebbe

permesso il completamento dell'urbaniz-

zazione primaria e secondaria, come so-

stenuto dal tecnico comunale. E quale sa-

rebbe la soluzione proposta? L'ulteriore

densificazione dei Piani di Zona, che "do-

vrebbe rafforzare il peso insediativo al-

l'interno di questi piani" e apportare "ri-

sorse aggiuntive per completare il qua-

dro delle urbanizzazioni". Sembrerebbe

una barzelletta: laddove non si è riusciti

a realizzare servizi utili per un numero

contenuto di cittadini, si riuscirà a realiz-

zarne per un numero maggiore!

Così i Piani di Lunghezza C2, Borghe-

siana-Pantano C25, Castelverde B4, Roc-

ca Fiorita B5 e Ponte di Nona 20 vedran-

no un aumento complessivo della popo-

lazione definito "modesto" rispetto al ter-

ritorio investito.

Si tratterebbe invece, a parere dei cit-

tadini, di disperati che si andrebbero ad

aggiungere ad altri disperati, mentre l'am-

ministrazione rassicura sull'apporto di "ri-

sorse aggiuntive utili ad individuare le

priorità di completamento dell'urbanizza-

zione".

INDIVIDUARE le PRIORITA'??? Ma co-

me, non le si conoscono ormai da decen-

ni? Non si sa che dalla progettazione ini-

ziale ad oggi molte aree dei Piani di Zo-

na non hanno strade? Che sono isolate?

Non si è potuto individuare l'assenza di

servizi primari di urbanizzazione? Quale

tipo di analisi occorre per individuare che

la necessità di una rete fognaria è una

priorità? Come lo è quella dell'acqua po-

tabile?

Come qualcuno dei pochi cittadini pre-

senti ha più volte ripetuto, sembrerebbe

proprio che i Piani di Zona siano un en-

nesimo regalo ai costruttori da parte del-

l'amministrazione compiacente ai loro in-

teressi. LUCIA BRAICO

ANCORA CASE, ANCORA ABITANTI, ANCORA COSTRUZIONI. A MANCARE SONO SOLO E SEM-PRE I SERVIZI. PARADOSSALI NUOVE CONCESSIONI EDILIZIE PER RECUPERARE VECCHI ONE-RI DI URBANIZZAZIONE MAI VERSATI. INVECE DI PUNIRE I COSTRUTTORI REGIONE E COMU-NE LEGIFERANO A LORO FAVORE. E IN QUELLA CHE OGGI E' LA ROMA CAPITALE CI SONO AN-CORA CITTADINI PRIVI DI FOGNE E ACQUA POTABILE.

Cinque Piani di Zona per l' VIII municipioL’UOMO COL MEGAFONO

Gnente. Me ce stò a abbioccà,gira che t'ariggira, conta c'ariconta,er cetriolo 'n culo all'ortolano a da tornà.Chi ce se mette la monta e l'arismonta."Fate er dovere vostro pe la nazione",Studieno e parleno da preti li signori.Parleno de doveri che danno commozione,tanto che tra loro se piegheno a li favori."Er popolo, fio de sta patria e de la storia...Sia pronto ar sacrificio, alla lotta.Noi ve guideremo a la vittoria"."Perche qua ce guardeno dall'arto,si famo parte de sta comunità,nun se potemo presentà co conti da 'nfarto.".Ma dico io ma perche me c'addanno,ma che ce vojo capì io che n'ho studiato.Hanno da dà na svorta pe fine anno,e chi aggiusta li conti? Er deputato.Ma mo dico, ar monno fatta la crisi,trovato l'inganno, a chi chiedeno "sacrifici",a l'industria? No! Su questo, mai divisi.C'è da pagà ar prete?! Ma che dici? P'arisorve tutto è pronta la patrimognale.Dici "e che vor dì?". Presto detto.Hai da pagà pe quello che c'hai e quantovale.Me spiego mejo hai un mannarino?Paghi no spicchio. T'arimane?Un frutto piccolo,piccolo, un lupino.Sei ricco tanto che c'hai n'anguria?Hai da pagà pe 'n quarto, sor becero.Capito si che idea i signori della curia?!Ai signori rimangheno tre quarti de coco-mero.Pe pareggià ce vonno contà pure li denti.Fanno la parte in comunella tutti quanti. Tutti inturcinati viscidi come serpenti.In televisione sereni come santi.Ar deputato nun se tocchino li privileggi,pe tutelasse l'affari riuniti li tecnici,fatto er governo trovate le leggi.Er popolo "risparmiato dar cannone",diceva er poeta pe eccellenza,ancora na vorta trattato da cojone.

EMILIANO GIOIA

La patrimognale

FABBISOGNO OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA

FABBISOGNO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA

ABITANTI INCREM. INCREMENTO DENSITÀ ABITANTI ALLOGGI AB/HA

20 PONTE NONA 6651 250 81 103,61B5 ROCCAFIORITA 2500 150 48 102,28C2 LUNGHEZZA 7134 180 58 91,43B4 CASTEL VERDE 4000 1200 387 95,38C25 BORGH/PANTANO 2000 580 187 140,76

FINANZIATO DA FINANZIARE NUOVE RISORSE DA DENSIF.

20 PONTE DI NONA 0 0 0B5 ROCCA FIORITA 10.000.000,00 0C2 LUNGHEZZA 24.233.223,35 7.399.054,57B4 CASTEL VERDE 18.344.093,42 0C25 BORGHESIANA/PANTANO 10.348.199,43 0

FINANZIATO DA FINANZIARE NUOVE RISORSE DA DENSIF.

20 PONTE DI NONA 7.764.385,00 2.100.000,00 749.140,00B5 ROCCA FIORITA 0 3.800.000,00 288.150,00C2 LUNGHEZZA 1.582.520,00 3.930.225,00 547.485,00B4 CASTEL VERDE 0 9.642.755,00 5.186.700,00C25 BORGHESIANA/PANTANO 4.139.734,19 1.107.170,00 1.383.120,00

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MUNICIPIO NUMERO 19 ANNO IV 3

Ea stuzzicarci fu anche il capogruppo

Scorzoni che elogiava gli "attenti gior-

nalisti" di altre testate che avevano ri-

portato la notizia di una sua interrogazione

sulle panchine rubate a Grotte Celoni, noti-

zia risultata poi falsa.

Poi ci fu Miccoli, Segretario romano Pd,

che, nel corso di un'assemblea pubblica , par-

lava di "giornaletti di quartiere che si scaglia-

no contro le nostre divisioni". E rincarava la

dose nel corso dell'iniziativa 'La periferia pri-

ma di tutto' in cui ha dichiarato: "Un grande

partito di massa è normale che ha divisioni

interne, ma si governano. E permettetemi di

dire, non si raccontano ai giornali. Si risolvo-

no negli organismi dirigenti, a porte chiuse.

E quindi anche se un giornalista di un gior-

nale locale viene a chiedere delle cose, fate

come me che dico: 'non ti rispondo sulle que-

stioni che riguardano il Pd, fammi le doman-

de su Alemanno, fammi le domande sul cen-

trodestra, fammi le domande sulle proposte

del Pd e non mi riportare quella polemica che

ha avuto con me quel tale deputato o quel

tale senatore, perchè non ti rispondo. Voglio

parlare d'altro'. Se facciamo questo, anche

la stampa capisce che ci deve lasciare per-

dere". E tutti i consiglieri, ad eccezione di Al-

veti, si sono detti in linea con le parole del

Segretario Miccoli. I nostri democratici quin-

di parleranno con la nostra testata solo del

bello, perché, secondo loro, cari lettori, non

è importante informare la cittadinanza sul

fatto che il Pd VIII sia spaccato in due.

E noi, ovviamente, a questo rispondiamo

con un sonoro "parlate da soli". Perché non

ci stiamo a svolgere il nostro lavoro su com-

missione, non ci stiamo a fare le domande

che fanno piacere ai consiglieri democratici,

non ci stiamo a fare loro la campagna elet-

torale (per questo hanno già i loro giornali).

Non ci stiamo a partecipare al teatrino del

"va tutto bene". La politica è fatta anche di

polemiche, di contrasti e di divisioni e ogni

politico che si rispetti avrebbe il dovere di di-

scuterne. Almeno dovrebbe evitare di dire

pubblicamente "di questo non parliamo", ma

decidere una linea comune da intraprende-

re. Non ci stiamo ad inviare a semplici con-

siglieri municipali "domande scritte", come

richiestoci dal consigliere Cremonesi. Politici

con un ruolo di responsabilità maggiore ac-

cettano le nostre interviste, senza dover ri-

correre ad un' inutile formalità, che tra l'al-

tro mina la veridicità dell'intervista stessa.

Strano poi che oggi si chiedano domande

scritte, quando in passato i democratici sul

nostro giornale straparlavano. E criticavano

i consiglieri di centrodestra dell'atteggiamen-

to di chiusura verso il nostro periodico. E i

consiglieri del Pdl di stangate da noi ne han-

no prese tante. E di un calibro superiore a

quelle che oggi riceve il Pd. Nel Partito De-

mocratico oggi esiste il gioco del 'se po' dì,

nun se po' dì'. Si può parlare dei progetti del

Pd, delle loro iniziative, del loro lavoro in Mu-

nicipio. Dei meriti dei consiglieri. Non si può

parlare della figura del Segretario municipa-

le, che di fatto ha il 50% dei consensi in Mu-

nicipio. Non si può parlare delle divisioni in-

tere al Partito. Mai nominare i nomi di Sci-

pioni o riportare le dichiarazioni del consiglie-

re Alveti contro la gestione del Partito. Non

bisogna criticare l'operato degli "intoccabili"

(i Pulcinelli). Non criticare l'atteggiamento di

alcuni tesserati del Pd, che vanno in giro ad

offendere e insultare chiunque per le strade

del Municipio. Evitare di dire che la loro ad-

detta stampa minaccia i giornali locali di de-

nuncia. E tanto altro … Ci vorrebbero alleati

nella loro crociata per nascondere la realtà

del loro Partito. Vorrebbero che facessimo

'non vedo, non sento e non parlo'. Quindici-

mila voti persi alle municipali e alle regiona-

li il Pd VIII ha ottenuto uno dei più bassi ri-

sultato elettorale di Roma. Di consiglieri ne

hanno già persi quattro. Continuando così ne

perderanno forse altri. E se non li perderan-

no sarà un chiaro messaggio: è finita la po-

litica e arriva il gregge. Con tanto di pastore

al comando. FEDERICA GRAZIANI

Siamo ormai al terzo mese e la tratta-

tiva sui nidi comunali non partorisce

nulla. Restano le manovre realizzate

dalla Regione Lazio in assestamento di bi-

lancio lo scorso agosto. Il solito piano di di-

mensionamento che significa meno spazi

per i bambini e più alunni per insegnante.

I bambini erano sei per insegnante, ora so-

no 7 in media e arrivano ad essere anche

10 in alcuni momenti della giornata. La ri-

duzione dello spazio pro capite è invece del

40%., si passa da 10 a 6 metri quadrati.

Roberto Betti, dell'USB Comune di Ro-

ma, ha messo l'accento anche sulle "centi-

naia di lavoratrici precarie che vedranno

precludersi ogni possibilità di lavoro". So-

no stati giorni di roventi polemiche, e lo

scorso 14 novembre è partita, sotto al Cam-

pidoglio, la raccolta firme dell'Usb per una

petizione popolare alle Camere, in cui si

chiede di "riconoscere il nido d'infanzia nel-

l'ambito dell'istruzione pubblica". Petizione,

ha spiegato la sindacalista Caterina Fida,

che mira a "garantire ai bambini il diritto al-

l'educazione e alle donne il diritto al lavo-

ro". Nella polemica è entrato anche il con-

sigliere regionale del Pdci/Fds Fabio Nobi-

le, che ha chiesto al Comune di Roma di

"bloccare l'applicazione di queste norme

peggiorative" che portano solo ad "asili sem-

pre più affollati e ridotti a luoghi assisten-

ziali, nessuna possibilità di privilegiare la

formazione e l'educazione del bambino e

nessuna risposta alle infinite liste d'attesa".

Già, le liste d'attesa: 8mila bambini a Ro-

ma quest'anno.

E come se non bastasse, la protesta esplo-

de anche fra le educatrici che lavorano nel

privato. A Roma i nidi privati convenziona-

ti sono 230, più di quelli a gestione pubbli-

ca diretta, che sono 197. Lo scorso 26 no-

vembre le lavoratrici dei nidi convenziona-

ti si sono riunite in assemblea presso la se-

de USB di via dell'Aeroporto per discutere i

problemi che riguardano il settore. "Già pe-

nalizzate da contratti privati che provoca-

no mediamente una perdita del 40% sui

salari, - recita la nota - le lavoratrici chie-

dono il rispetto dei tempi di pagamento da

parte del Comune ai gestori". Ritardo che

a cascata provoca anche il ritardo dei loro

già miseri stipendi. La nota continua. "Ope-

rano spesso con un numero non controlla-

to di bambini o con turni che sforano deci-

samente le regole stabilite nelle delibere co-

munali. E denunciano in molti casi il man-

cato rispetto degli stessi contratti di riferi-

mento, punto spesso disatteso dai datori di

lavoro che arrivano in alcuni casi a propor-

re lavoro a progetto o lavoro nero". Insom-

ma, da qualunque parte la si guardi, si ve-

de nero. Per i bambini, sempre più affolla-

ti nelle aule e con liste d'attesa sempre più

lunghe. Per le mamme che non possono

andare a lavorare perchè hanno il figlio in

lista d'attesa. Per le educatrici dei nidi pub-

blici. E per quelle dei privati, la cui preca-

rietà spesso è anche imputabile alla preca-

rietà del posto in cui lavorano. Ossia tutti

quei nidi che hanno la convenzione da rin-

novare di anno in anno, lasciando inevita-

bilmente tutti sospesi sul filo della preca-

rietà. Insegnanti, bambini, genitori.

DAVIDE LOMBARDI

E'bastata una sentenza, ed è calata la man-naia su tre anni di propaganda. Su una

presunta emergenza rom che dura da tre an-ni e che emergenza non è. Con una senten-za dello scorso 7 novembre il Consiglio di Sta-to ha cancellato il piano nomadi di Roma Ca-pitale. Partiamo dal principio. Nel 2008 il go-verno Berlusconi, appena insediatosi, decre-ta lo stato di emergenza in relazione agli inse-diamenti di comunità nomadi per Lazio, Lom-bardia e Campania, e nomina come commis-sari straordinari i prefetti di Roma, Milano e Na-poli. L'emergenza viene poi prorogata più vol-te, fino al dicembre 2011, e si aggiungono an-che le regioni Piemonte e Veneto. ARoma, nel2009 il commissario Pecoraro presenta insie-me ad Alemanno il piano nomadi. Progetto cheprevede 6mila persone (non di più) da siste-mare in campi attrezzati, come da regolamen-to firmato dallo stesso Pecoraro due mesi pri-ma. E con non più di 600 persone per campo.L'operazione va ancora a rilento, ma qualco-sa si è fatto: il campo di Salone è stato raddop-piato, e il Casilino '900 chiuso.

La sentenza numero 6050 del Consiglio diStato dà un colpo di bianchetto a tre lunghi an-ni di perenne emergenza. Conferma la prece-dente sentenza del Tar, che, esprimendosi suun ricorso dell' ERRC (European Roma RightsCentre) e di una famiglia di nomadi, aveva di-chiarato incostituzionali alcuni regolamenti deiprefetti. E si spinge oltre, dicendo che è illegit-tima la decretazione dello stato d'emergenzadel governo Berlusconi. Non c'è alcun nesso"tra la presenza sul territorio di insediamentirom e la eccezionale turbativa dell'ordine e del-la pubblica sicurezza". Se è illegittimo quel de-creto, lo sono a catena anche le nomine deicommissari e tutti i provvedimenti da loro pre-si. Il Piano Nomadi è tutto da rifare. Tuttavia lasituazione può essere sanata, spiega il Con-siglio di Stato, ferma restando la retroattivitàdella sentenza. "Il sindaco può adottare nuo-vamente provvedimenti per mantenere l'ordi-ne pubblico, salvaguardare l' incolumità dei no-madi e dei cittadini, garantire pubblica decen-za e igiene. Ma lo deve fare utilizzando poteriordinari". Quindi il sindaco potrà intervenire,ma dopo la sicurezza e il decoro, cala il sipa-rio anche su un altro dei grandi slogan di Ale-

manno. In attesa che cali anche sul Master-plan.

Nel frattempo la ERRC esprime soddisfa-zione per la sentenza del consiglio di Stato,ma ammonisce. "Le autorità in particolare aRoma e Milano, continuano a puntare le co-munità rom con quasi giornalieri sgomberi chesi ripercuotono su migliaia di persone, con con-seguente segregazione, mancanza di una ca-

sa, separazione dalla famiglia ed esclusionedall'accesso all'educazione e alla sanità". Infi-ne, chiude il comunicato della ERRC, "le regi-strazioni di dati personali, incluse impronte di-gitali e foto, con azioni di censimento motiva-te etnicamente, vanno distrutte.

E nessun'altra attività di censimento indiriz-zata a un gruppo etnico deve essere portataavanti". DAVIDE LOMBARDI

L'USB È SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO IL PIANO DI DIMENSIONAMENTO DELLA REGIONE

LAZIO CHE AUMENTA IL NUMERO DI ALUNNI PER EDUCATRICE E RIDUCE GLI SPAZI A DISPO-SIZIONE DEI BAMBINI. LE EDUCATRICI DEI NIDI PRIVATI CONVENZIONATI CHIEDONO INVE-CE CHE IL COMUNE RISPETTI I TERMINI DI PAGAMENTI AI GESTORI.

UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO DICHIARA ILLEGITTIMA LO STATO D'EMERGENZA DECRETATO DAL GOVERNO BERLUSCONI NEL 2008.E A CATENA CANCELLA ANCHE LE NOMINE DEI COMMISSARI STRAORDINARI E TUTTI I LORO ATTI. ANCHE IL PIANO NOMADI PRESENTATO NEL

2009 DAL PREFETTO PECORARO E DAL SINDACO ALEMANNO.

IL PIANO NOMADI È TUTTO DA RIFARE

Nidi, i sindacati denunciano lo sfascioSEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Page 4: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

MUNICIPIONUMERO 19 ANNO IV4

Il Pd ha dato il via all'iniziativa "La peri-

feria prima di tutto", e nell'incontro del-

lo scorso 23 novembre a Tor Bella Mo-

naca, alla sala cinema del municipio, c'è tut-

to il Pd che conta. A livello municipale e co-

munale. C'è il segretario municipale Sgrul-

letti, il capogruppo Scorzoni, la Presidente

Mastropietro, c'è il segretario ro-

mano Miccoli appunto, e ci sono

anche i consiglieri comunali Da-

rio Nanni e Umberto Marroni. Lo

stesso Marroni che neanche un

mese prima era all'iniziativa or-

ganizzata da Scipioni a lanciare

strali contro la classe dirigente

del partito in VIII.

Questa volta dobbiamo partire dalla fi-

ne, dagli ultimi secondi del discorso del se-

gretario romano Marco Miccoli. "Un grande

partito di massa è normale che ha divisio-

ni interne, ma si governano. E permettete-

mi di dire, non si raccontano ai giornali. Si

risolvono negli organismi dirigenti, a porte

chiuse. E quindi anche se un giornalista di

un giornale locale viene a chiedere delle co-

se, fate come me che dico: 'non ti rispon-

do sulle questioni che riguardano il Pd, fam-

mi le domande su Alemanno, fammi le do-

mande sul centrodestra, fammi le doman-

de sulle proposte del Pd e non mi riporta-

re quella polemica che ha avuto con me

quel tale deputato o quel tale senatore, per-

chè non ti rispondo. Voglio parlare d'altro'.

Se facciamo questo, anche la stampa capi-

sce che ci deve lasciare perdere".

Strano metodo, quello di scegliersi le do-

mande. Per questo già c'era Berlusconi, con

la stampa di regime che il Pd combatteva,

e poi ci sono altri mezzi. I giornali e le tv di

partito, i blog e i siti personali e di partito,

i comunicati stampa. I giornali fanno un al-

tro mestiere, le domande le fanno loro. E

non devono lasciar perdere, perchè non si

tratta di gossip politico Le dinamiche di quel-

lo che forse è il primo partito di Roma inte-

ressano ai cittadini. Un Pd non

unito non riesce a portare avan-

ti un'azione coesa sul territorio,

non riesce a presentare un pro-

gramma condiviso, e non rie-

sce a mantenere le promesse e

a governare bene la città se chia-

mato a farlo dai cittadini.

E poi è davvero brutta l'idea di un parti-

to che risolve i suoi problemi "fra gli orga-

nismi dirigenti, a porte chiuse". E' un par-

tito di massa o una loggia massonica? Se

le divisioni sono sui contenuti è bene che

vengano risolte in maniera trasparente e

aperta, anche perché riguardano problemi

della gente. Se invece riguardano giochi di

corrente, future poltrone, posti di respon-

sabilità e guerre fra potentati locali, allora

ha ragione Miccoli.

Se la vedano pure tra di loro, "a porte

chiuse". Ma a questo punto inutile dirlo pub-

blicamente.Un discorso di unità, di ritorno

alle periferie quello del segretario, un pec-

cato che si sia concluso così. C'è anche au-

tocritica. "Abbiamo sofferto nel parlare al-

la periferia, non abbiamo compreso bene i

cambiamenti di Roma". Miccoli attacca Ale-

manno su più temi, e lancia l'allarme. "Mol-

ti omicidi sono avvenuti in periferia, e non

è un caso. Si pensi alle trasformazioni pre-

viste. Masterplan a Tor Bella Monaca, Wa-

terfront a Ostia, a San Basilio il prolunga-

mento della metro. Questo va abbinato al

fatto del disagio sociale, dell'abbandono

scolastico e del tema del reddito dei giova-

ni che proprio nelle periferie di Roma crea

manovalanza. Per questo i Casalesi, i Ca-

samonica, le 36 ndrine, si insediano nelle

periferie delle città. E anche qui il sindaco

non ha capito qual è il tema della perife-

ria". Nel discorso c'è la discarica, c'è un par-

tito che deve stare vicino alle periferie, de-

ve fare iniziative con la gente, "e se c'è da

chiamare il capogruppo al Comune si chia-

ma, e il capogruppo deve venire". Parla di

"solidarietà all'interno del partito", Miccoli.

Dice: "Dimentichiamoci di quanto siamo

stati divisi in passato, mettiamoci a dispo-

sizione, almeno per un po', fino al prossi-

mo congresso. In questa fase non ci si può

dividere, ce lo chiede il Paese, ce lo chie-

dono quelli che stanno peggio e invocano il

nostro intervento". L'incontro era partito

con Nanni, che annunciava la prossima ini-

ziativa del Pd. "Partirà una campagna: mil-

le posti da cambiare, chiederemo ai citta-

dini cosa vogliono cambiare. E sono con-

vinto che 990 saranno interventi nelle pe-

riferie". Poi Sgrulletti, a ricordare che "è la

prima assemblea del Pd su questo territo-

rio senza Berlusconi a Palazzo Chigi". E Scor-

zoni, che attacca Lorenzotti e Alemanno pri-

ma di dire che "il Pd, dopo rottamatori e ri-

costruttori, ha bisogno di un gruppo di pon-

tieri, mettendo avanti merito, impegno e

capacità". Poi Marroni, prima del lungo in-

tervento del segretario Miccoli.

DAVIDE LOMBARDI

NELL'INCONTRO A TOR BELLA MONACA IL SEGRETARIO ROMANO MARCO MICCOLI HA

DETTATO LA LINEA AL PD DELLA CAPITALE. SILENZIO STAMPA SUI PROBLEMI DEL PAR-TITO, CHE SI RISOLVONO "A PORTE CHIUSE". UNA SOLUZIONE CHE DOVREBBE METTE-RE SOTTO IL TAPPETO I PROBLEMI DI UN PARTITO DILANIATO DALLE DIVISIONI INTER-NE. A LIVELLO NAZIONALE, COMUNALE E MUNICIPALE.

FEDELI ALLA LINEA . . .

ABBIAMO CHIESTO AI CONSIGLIERI E AL SE-GRETARIO MUNICIPALE DEL PD SE SEGUIRAN-NO LA LINEA DETTATA DAL SEGRETARIO RO-MANO MICCOLI CHE HA DETTO DI NON PAR-LARE ALLA STAMPA DEI PROBLEMI INTERNI

AL PARTITO. IL CONSENSO È, AHINOI, UNANIME.

Daniele Grasso: Fedele ma non trop-po. "Quello che ha detto il segretario per

me è un fatto scontato. Dopodichè è an-

che fisiologico che dinamiche interne del

partito diventino pubbliche sopra tutto se

riguardano la vita quotidiana dei cittadini.

Ho chiesto chiarimenti al segretario, e il

suo non voleva essere un attacco alla stam-

pa ma un suggerimento agli iscritti. Ho

sempre pensato che sia più utile discute-

re sui temi politici del Pd, e non sulle po-

lemiche sterili interne al partito".

Fabrizio Scorzoni: Fedele il capogrup-po. "Sì, seguirò la linea, continueremo ad

avere ottimi rapporti con la stampa, non

su questioni interne al partito".

Arnaldo Contartese: Ligio. "Quello che

dice il segretario per me vale".

Andrea Sgrulletti: Il segretario comin-cia con noi. "Non ho niente da dichiarare

su questo". Perchè? "Non ho niente da di-

chiarare su questo".

Fabrizio Cremonesi: Ha chiesto già do-mande scritte. "Sì, mi attengo a quello

che ha detto il segretario. Se c'è un pro-

blema nel partito prima va discusso all'in-

terno".

Dario Nanni: Con il consigliere comunale

volevamo realizzare un'intervista, niente

da fare. Anche lui segue la linea. "Non

è il momento di creare ulteriori polemiche".

DAVIDE LOMBARDI

SILENZIO ASSENSO

Con la presente mi trovo costretto a fare un opera-zione verità sulla lettera da voi pubblicata del 05/11/2011a firma di Andrea Sgrulletti, nella quale dava respon-sabilità all'ex segretario romano del PD Riccardo Mi-lana su eventuali irregolarità dovute al tesseramentonell' VIII Municipio.

Come tutti sanno non ho mai scritto nessuna notacontro i disastri causati dalla gestione del Partito De-mocratico da parte di Sgrulletti ai media, ma ho fattosolamente battaglie politiche per il rinnovamento di unpartito in ambito dello stesso.

In molti, inoltre, si chiedono se non sarebbe il casoche si occupasse della perdita di più di 15.000 voti ,della fuoriuscita di un altro consigliere municipale dalgruppo del PD (e siamo giunti a quota 4), e dopo averperso la tornata elettorale delle politiche , del munici-pio, della provincia, delle europee, della regione, edessendo sempre l' VIII Municipio fanalino di coda tra iMunicipi di Roma nei referendum abrogativi, spendes-se le sue risorse mentali e di tempo per una nuova fa-se e per il rilancio di una nuova vita del partito guar-dando avanti, visto che oggi il PD locale è fermo edavvinghiato su se stesso e intento a salvaguardare so-lamente la propria rendita politica. La prova provata èche da quando è stata presentata la mia candidaturaa segretario da amici e compagni, è iniziata un'azionedenigratoria ad personam per tutti coloro che si stan-no spendendo senza nulla chiedere per il rinnovamen-to del Partito Democratico nell' VIII Municipio.

Si assiste ad un attacco feroce a tutte le personeche per passione politica sono tra la gente per un' al-ternativa al governo nazionale, capitolino e territoria-le.

Considerato che anche sulla discarica di Corcollec'è stato un ennesimo vuoto politico, da parte di colo-ro che in seguito alla tormentata e inquietante tornatacongressuale sono stati decretati gruppo dirigente, in-vece di assumersi le responsabilità, accusano coloroche si sono prodigati in sintonia con la linea del parti-to comunale e regionale per dire e informare i cittadi-ni con un manifesto "NO ALLADISCARICAIN VIII MU-NICIPIO" con il contributo diretto del Capogruppo alComune di Roma, Umberto Marroni. Il quale nel con-vegno svolto in data 28/10 davanti la presenza di cen-tinaia di persone si è detto preoccupato della situazio-ne in essere e ha chiesto un rinnovamento politico nelnostro territorio tramite lo strumento delle primarie, tral'altro utilizzato anche per eleggere il nuovo segretarioregionale del PD del Lazio.

Invece di fare un' autocritica, come hanno fatto iconsiglieri municipali del PD, Alveti e Grasso, Sgrullet-ti ha fatto richiesta al partito romano di chi paga i ma-nifesti e di tante altre sciocchezze di stampo persona-le piuttosto di tentare di risolvere i problemi della gen-

te che vive in un territorio difficile privo di sicurezza, dilavoro, di mobilità e di servizi sanitari.

Per onore di verità ricordo che nella gestione Mila-na (allora segretario del PD di Roma) , Sgrulletti fu can-didato unico a segretario territoriale, e quindi unico be-neficiario di eventuali anomalie dovute al tesseramen-to così come denunciato dallo stesso Sgrulletti.

Inoltre nell'ultimo congresso Milana non ha parte-cipato alla competizione con la sua componente per-ché fuoriuscito dal PD e confluito nell'API. Lo dimostrail fatto che il circolo di Ponte di Nona, che vedeva nu-merosi aderenti legati a Milana,dopo la sua fuoriusci-ta è passato da 230 iscritti a 32 aderenti al Partito De-mocratico, ai quali tra l'altro non è stato consentito divotare per il Coordinatore di Municipio in modo del tut-to illegittimo e non democratico, non contemplato nel-lo statuto del partito e falsando di fatto il responso con-gressuale.

Ricordo inoltre che l'attuale segreteria del PD dell'VIII Municipio è priva del contributo di tutti coloro chevolevano un cambio di gestione alla guida del partito.Lo stesso Sgrulletti, chiamato all'incontro richiesto dalSegretario Romano Marco Miccoli e dal sottoscrittoper redimere le controversie in atto, non si è presen-tato, dimostrando irresponsabilità, mancanza di unitàe tenendo fuori il 50% del PD locale. Mentre tutti gli ita-liani sono fortemente preoccupati per il loro futuro e "lacasa brucia" alcuni dirigenti del PD locale si occupa-no di demonizzare la dialettica interna, pubblicizzan-do (come se le risorse pubbliche fossero di loro pro-prietà) la riqualificazione di una via solo per accordielettorali personali e non rimarcando l'abbandono del-la periferia e la conduzione fallimentare della gestionedel sindaco Alemanno. Passando dalle chiacchiere al-la politica del fare ho scritto di nuovo personalmenteal Segretario Romano in questi giorni per richiedereun tavolo per la ricomposizione e per l'unità del parti-to fondata sul lavoro e reciproco rispetto. Questa esi-genza nasce dalla richiesta di numerosi cittadini dell'VIII Municipio che stanno lavorando per l'unità del Par-tito Democratico per un progetto politico insieme a tut-te le forze alternative alla destra per dare speranza adun territorio senza guida politica, sempre più in manoad una Casta ristretta, innamorata di se stessa, dei lo-ro interessi e dei loro sciocchi personalismi lontano daibisogni della gente.

Faccio un appello a tutti coloro che hanno a cuorele aspettative e le sorti dei cittadini del Municipio VIIIaffinché cessi la polemica sterile che non interessa anessuno, per ritrovarci in un partito coeso e preziosoper i cittadini di Roma e per l' VIII Municipio, dove an-che la dialettica più aspra trovi cittadinanza nei luoghie nelle sedi deputate. E si parli soltanto di politica conla "P" maiuscola. MARCO SCIPIONI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA SCIPIONI

Page 5: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

MUNICIPIO NUMERO 19 ANNO IV 5

Marroni: “Nel Pd c'è un problema a livello municipale"

Miccoli parlerà dopo di lui, e i due si

lanciano attestati di stima recipro-

ci ("un grande patto per

la città, su questo stiamo lavoran-

do con Marco Miccoli", dice il capo-

gruppo comunale) , ma il Marroni

che era all'Hotel Capital Inn il 28

ottobre con Scipioni e Alveti è lo

stesso Marroni presente a Tor Bel-

la Monaca il 23 novembre con Sgrul-

letti, Scorzoni, Miccoli e Nanni. Le sue idee

non sono cambiate e le esprime in manie-

ra diretta, seppur meno brusca ed esplici-

ta, vista anche la platea.

Il tutto in un incontro pubblico, al quale

si presume che la stampa sia presente. Una

militante del partito gli chiede conto delle

sue dichiarazioni citando 'La Fiera dell'Est'.

E il capogruppo consiliare, dopo aver elen-

cato tutte le promesse non mantenute da

Alemanno e aver parlato di un Pd che "de-

ve ripartire dalle periferie, la parte più dif-

ficile della città, quella in cui abbiamo per-

so più consenso", arriva al nostro munici-

pio. "Non neghiamo, qui c'è un problema a

livello municipale e va risolto, discutendo e

mettendo in campo una strategia co-

me abbiamo fatto a livello di gruppo

consiliare. Riconfermo quello che ho

detto. L' VIII anche alle ultime regio-

nali perse, elezioni in cui comunque

a Roma abbiamo avuto un bel risul-

tato, è stato l'unico municipio che ha

avuto una flessione. Dobbiamo capire per-

chè in VIII ancora tanti cittadini non sono

disponibili a dare la fiducia al centrosinistra.

Questo è un grande sforzo politico su cui ci

dobbiamo concentrare: va ricostruito un

patto di fiducia fra classe dirigente e citta-

dini, vinceremo a Roma se recupereremo il

voto nelle periferie".

Affermazioni, quelle del capogruppo del

Pd nel consiglio comunale capitolino, che

fanno il paio con quelle fatte meno di un

mese prima al convegno con Scipioni e Al-

veti. "Dobbiamo ricostruire una classe diri-

gente rappresentativa al Comune e nei mu-

nicipi; - diceva Marroni, per poi tuonare al-

zando il volume della voce - in particolare

in questo municipio, perché bisogna smet-

terla con una classe dirigente che pensa so-

lo a discutere al suo interno". Questa volta

non parla di ricostruire la classe dirigente,

ma il rapporto di fiducia con gli elettori. Nel-

la sostanza cambia poco.

E Marroni sembra quasi giustificarsi, quan-

do spiega la sua presenza all'iniziativa. "Dob-

biamo dire che il Pd è al servizio dei citta-

dini, che c'è una classe dirigente a loro di-

sposizione. Segretario e capogruppo, se rap-

presentano tutto il partito, devono andare

a tutte le iniziative. Non vengo a un'inizia-

tiva perchè sono amico di D'Alema o di Vel-

troni o Franceschini".

Insomma: qualcuno dice di mettere tut-

ta la polvere sotto il tappeto almeno per il

momento, qualcun altro poco prima di lui

conferma che c'è un problema Pd in VIII e

che va risolto. Nel frattempo le elezioni si

avvicinano e il nostro municipio diventa sem-

pre più un centro nevralgico del Pd capito-

lino. DAVIDE LOMBARDI

Il segretario romano Miccoli ha det-tato la linea nel Pd. Non parlare al-

la stampa dei problemi interni al par-tito. Cosa ne pensa?Se il partito usa la stampa per mandare

messaggi, per essere propositivo nelle te-

matiche della vita interna del partito, pen-

so che non ci sia nessun problema. Noi

non abbiamo usato mai la stampa per fa-

re attacchi, e io più che della stampa mi

preoccuperei di quei social network dove

si scrive con molta facilità e poca atten-

zione al rispetto delle persone e dei ruo-

li.

Pensa che sia antidemocratico quel-lo che ha detto Miccoli?Non penso, non so a cosa si riferiva, non

c'ero. Penso volesse dire cerchiamo di fa-

re un attimo di riflessione.

Perché lei riconosce come punto di ri-ferimento in VIII Scipioni e non il se-gretario Sgrulletti?Scipioni all'ultimo congresso ha preso il

94% in questo circolo, quindi era ed è una

persona su cui puntiamo. Questo è nor-

male. Sulle tematiche interne al partito c'è

un problema congressuale che ci portia-

mo avanti. Noi chiediamo il rispetto della

Costituzione, dell'articolo 48 che dà piena

libertà di voto. Chi ha la tessera del Pd vo-

ta, non si media sui diritti. Questa cosa

andrebbe risolta in sede politica, e non si

riesce a fare. Non c'è stato per ora nes-

sun passaggio di ricomposizione politica.

Sgrulletti sostiene di averle provatetutte … Se i risultati sono questi… Penso che a vol-

te sia più onorevole fare un passo indie-

tro che un passo avanti.

Questo può essere un

passaggio che facilita mol-

te cose.

Cosa dovrebbe fare?Dovrebbe fare il segretario, semplice. Lui

è il segretario e lui deve trovare i passag-

gi di un'eventuale ricomposizione politica.

Disli è il quarto consigliere che abban-dona il Pd, lei già lo riteneva inade-guato all'epoca?Intanto va fatta una profonda analisi per

ricomporre queste fratture. Sono eletti del

Pd, gente che ha fatto con noi un percor-

so politico. Secondo me bisogna vedere

se c'è lo spazio per recuperarli. A parte Di-

sli il suo ingresso non l'ho mai visto come

una scelta politica, e non ho mai visto lui

come un referente politico.

Come si è mosso il Pd dell' VIII sulladiscarica?Penso che i partiti devono essere ben ri-

conoscibili quando si muovono. I cittadini

con le associazioni si devono muovere con

la loro autonomia, con la loro capacità. Ma

i partiti devono essere distinti per essere

riconosciuti e per dire chiaramente cosa

vogliono. Poi si lavora accanto o insieme

ai comitati. DAVIDE LOMBARDI

IL CAPOGRUPPO PD IN CONSIGLIO COMUNALE CONFERMA, DAVANTI AI VERTICI DEL PAR-TITO MUNICIPALE, LE SUE CRITICHE AL PD DELL' VIII. SEPPURE IN MANIERA PIÙ TIEPI-DA RISPETTO ALL'INCONTRO CON SCIPIONI E ALVETI.

PARLA IL SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD DI TORRE SPACCATA FULVIO PAPINI, CHE ALL'UL-TIMO CONGRESSO HA APPOGGIATO LA CANDIDATURA DI SCIPIONI.

PAPINI: "SGRULLETTI FACCIA UN PASSO INDIETRO"

IL PARTITO PARALLELO:

VITTORIO ALVETI

IL PD MUNICIPALE SEGUE LA LINEA DEL SE-GRETARIO ROMANO MICCOLI: DEI PROBLEMI

DEL PARTITO NON SI PARLA. E NOI NE AN-DIAMO A PARLARE CON IL PARTITO PARALLE-LO. PER IL CONSIGLIERE ALVETI I PROBLE-MI POLITICI NON SI POSSONO NASCONDERE.

Il segretario romano Miccoli ha detta-to la linea nel Pd. Non parlare alla stam-

pa dei problemi interni al partito. Cosane pensa? Seguirà la linea?

Credo che abbia voluto dire che ci sono del-

le incomprensioni ed è meglio parlarne all'in-

terno. Ma dipende: quali sono le questioni in-

terne? Se dico che va cambiata la classe di-

rigente, credo che questo si possa dire. An-

che perchè faccio un discorso generale, che

si rivolge al centrosinistra così come al cen-

trodestra.

Crede che sia democratico risponderesolo a ciò che fa comodo e non alle do-mande sui problemi del partito?

Se parliamo di questioni personali, di fra-

si sul social network Facebook, si può anche

capire la presa di posizione del segretario. Se

si tratta di offendere, di dire questi sono in-

competenti, la cosa proprio non mi appartie-

ne, nessuno ha mai detto questo. Ma se, ad

esempio, nel versante prenestino del partito

ci sono incompatibilità di ruoli, non possiamo

stare zitti e allo stesso tempo attaccare Ber-

lusconi per il conflitto d'interesse. Questa è

dialettica politica. Si tratta di incompatibilità

etico - morali: se uno è Presidente di Consor-

zio non può avere incarichi che riguardano la

politica urbanistica.

Disli è il quarto consigliere municipa-le che lascia il Pd. Lei lo riteneva inade-guato, cosa ne pensa?

Disli stesso, andandosene, ha dimostrato

di essere inadeguato. Io non l'ho mai ritenu-

to adeguato, già a suo tempo avevo delle re-

more. Per passare dal Pdl al Pd ci vuole co-

raggio, ma poi bisogna dimostrare di essere

legati ai valori del partito. Se entri nel Pd de-

vi riconoscerti in quei valori, e lui non è mai

stato molto presente. DAVIDE LOMBARDI

Page 6: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

MUNICIPIONUMERO 19 ANNO IV6

Zingaretti: “Mi candido alle primarie per il Sindaco”

Al Centro Congressi Monumentale di

Santo Spirito, nel corso di un pub-

blico incontro del Pd, Nicola Zinga-

retti ha annunciato la sua candidatura al-

le primarie per eleggere il candidato sin-

daco di centrosinistra della capitale. "Mi

candido alle primarie per sindaco di Roma,

- scandisce Zingaretti - si fanno tante sto-

rie, tante leggende, e allora io a scanso di

equivoci lo voglio dire a questo appunta-

mento importante che se sono le primarie

a scegliere il Sindaco, allora io ci sarò e fa-

rò la mia parte".

Pochi giorni prima era stato lo stesso Zin-

garetti a lanciare l'ipotesi primarie per la

scelta del candidato Sindaco di Roma. "Le

primarie dovranno essere lo strumento prin-

cipale anche per la scelta del

candidato sindaco per il Cam-

pidoglio, coinvolgendo oltre

ai partiti, le associazioni, i mo-

vimenti e soprattutto tante,

tante persone", aveva detto.

Un altro possibile candidato,

secondo 'La Repubblica', è Da-

vid Sassoli. Mentre per l'IdV

Stefano Pedica sì è già lan-

ciato prima della proposta di

Zingaretti.

Dall'altra parte dovrebbe esserci Aleman-

no, a meno che il Sindaco non decida di

autoescludersi per ambizioni più alte, o per

evitare una probabile figuraccia

elettorale. A quel punto potreb-

be arrivare il momento della Me-

loni.

Sono fissate al 12 febbraio in-

vece le primarie del Pd per l'ele-

zione del segretario regionale del

Lazio, dopo il periodo di commis-

sariamento del partito.

Unico candidato ufficiale per

ora è Giovanni Bachelet, ma ap-

pare scontata la candidatura di Enrico Ga-

sbarra, che ha già ricevuto l'endorsement

di buona parte del Pd dell' VIII municipio.

DAVIDE LOMBARDI

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PRIMA LANCIA LA PROPOSTA DELLE PRIMARIE

AL PD, POI ANNUNCIA LA SUA CANDIDATURA.

Sono rivelazioni - shock

quelle della De Grego-

rio, rivelazioni che po-

trebbero provocare un ter-

remoto nel Pd. La giornali-

sta, ex direttrice de "L'Uni-

tà", in un incontro a Pisa or-

ganizzato da una rete di mo-

vimenti e associazioni chia-

mata Tilt, ha svelato dei re-

troscena su comportamen-

ti del Pd che dovrebbero far indignare gli

elettori. E non solo. Ecco gli aneddoti ri-

portati dalla giornalista.

Elezioni regionali nel Lazio. "Il Pd

non sembrava voler sostenere la candida-

tura Bonino e alcuni militanti mi dicevano

di aver ricevuto l'ordine di non fare volan-

tinaggio, così un giorno sono andata da

un altissimo dirigente del Pd e gli ho chie-

sto spiegazioni. L'altissimo dirigente mi ri-

spose: 'A noi questa lotta nel Lazio ci con-

viene perderla. Renata Polverini è una can-

didata di Fini, l'unica in questa campagna.

La vittoria della Polverini rafforza Fini al-

l'interno del centrodestra e quindi lo può

convincere a sganciarsi da Berlusconi. Co-

sa che a noi converrebbe perchè così si

creerebbe il Terzo Po-

lo con Casini, e noi

avremmo le mani li-

bere per allearci con

Fini e Casini e anda-

re finalmente al Go-

verno". Quindi i cit-

tadini di Corcolle sa-

pranno chi ringrazia-

re, oltre alla Polveri-

ni, se un giorno si do-

vessero trovare una discarica sotto casa:

il Pd.

Manifestazione del Popolo Viola. "Ar-

rivavano molte lettere di militanti che chie-

devano perchè il Pd non sostenesse la ma-

nifestazione dedicata ai temi della giusti-

zia. Io telefonai a un dirigente Pd e lo chie-

si. Ci rispose: 'Perchè non l'abbiamo in-

detta noi'. Poi mi ha chiesto che lettere

fossero. Io gli ho detto che erano mail, e

lui mi ha risposto: 'Quelli che mandano le

mail non vanno a votare'".

Manifestazione degli studenti. "C'era

grande agitazione, c'era la paura che gli

studenti avrebbero distrutto la città. Io di-

cevo sosteniamola, andiamoci. E loro: 'No,

è una protesta stagionale. Molti di loro so-

no minorenni e non vanno a votare, e i

maggiorenni sono strumentalizzati dai

Black Bloc'."

Referendum. " 'I referendum si per-

dono sicuro', mi disse un alto dirigente Pd

". Poi il partito è andato a festeggiare la

vittoria su tutte le Tv rivendicando i suoi

meriti.

Compravendita dei parlamentari."L'ultima è stata quella contro la corruzio-

ne, per la trasparenza. C'era Verdini che

girava coi soldi che gli uscivano dalle ta-

sche. Quindi un giorno abbiamo fatto un

titolo in prima 'Basta con la corruzione,

cambiamo la legge elettorale'. E' arrivata

una lettera firmata da 100 parlamentari

al giornale, dicendo che gettavamo discre-

dito sulle istituzioni. La raccolta firme non

l'ha fatta Verdini, l'ha fatta il centrosini-

stra. Dicendo che si trattava di demago-

gia, populismo e antipolitica, a discredito

delle istituzioni".

Dubitiamo che la De Gregorio sia im-

provvisamente impazzita e abbia iniziato

a dire stupidaggini una dietro l'altra. An-

che perché se fossero stupidaggini sareb-

bero passibili di querela. Quindi pare che

ci sia un Pd ufficiale, che appoggia la Bo-

nino, fa la lotta alla corruzione, appoggia

il movimento delle donne e il sì al referen-

dum. E un Pd nascosto, oscuro, che si riu-

nisce nelle segrete stanze e boicotta la Bo-

nino, dice che il futuro è l'alleanza con la

destra di Fini. Che dice: "Quelli che man-

dano le mail non votano" (geniale que-

sta). Che è ostile alle iniziative della libe-

ra stampa, anche quando queste non van-

no a colpire in prima persona esponenti

del Pd. Che non appoggia gli studenti per-

chè "sono minorenni e non votano", men-

tre "quelli maggiorenni sono strumenta-

lizzati dai Black Bloc" (altra genialata).

Tutte cose che dovrebbero scatenare un

terremoto nel partito. Invece, fino ad og-

gi, il silenzio più assoluto. Dal monolite Pd

nessuna presa di posizione, se non qual-

che smentita sprezzante e di circostanza,

come quella di Nico Stumpo: "Quelle af-

fermazioni non hanno alcun fondamento"

Il radicale Mario Staderini invece ci crede,

eccome. E indica l'alto dirigente con cui

avrebbe parlato la De Gregorio in occasio-

ne delle Regionali del Lazio in Giuseppe

Fioroni. Che smentisce, bollando come "fan-

tasiose ricostruzioni" quelle della giornali-

sta. "Non ho mai parlato con Concita De

Gregorio di ipotetici scenari futuribili dalle

elezioni del Lazio e ho sostenuto la Boni-

no come presidente". DAVIDE LOMBARDI

Lo scorso numero, nell'articolo a pag.7 dal titolo 'L'Italia dei Valori, ricomin-cia da tre", abbiamo scritto erronea-mente che l'Onorevole De Luca, refe-rente del consigliere Villino, è passatodal Pdl all'Italia dei Valori. Ci scusiamo per il grave errore, ma lacorretta informazione che volevamo ri-portare è che secondo il Corriere dellaSera, l'Onorevole sarebbe in procintodi passare nelle fila dell' IdV. Si parla di ipotesi, nulla è confermatoe niente è certo. Porgiamo le nostrescuse all' Onorevole De Luca e al con-sigliere Villino per l'errore, certi dellaloro comprensione.

REGIONALI: IL PD LAVORAVA PER LA POLVERINI?

CONCITA DE GREGORIO, EX DIRETTRICE DE 'L'UNITÀ', MOSTRA, RACCONTANDO DEGLI ANEDDOTI, LA DOPPIA FACCIA DI UN PARTITOCHE PUBBLICAMENTE PRENDE DELLE POSIZIONI E, NEL SEGRETO DELLE 'PORTE CHIUSE', FA L'ESATTO CONTRARIO.

DE LUCA NON È PASSATO ALL' ITALIA DEI VALORI

RETTIFICA

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MUNICIPIONUMERO 19 ANNO IV8

Si al ricorso TAR contro la discarica MASTRANGELI SI SFOGA

Afirmare la mozione presentata da Gras-

so e dai consiglieri del Pd erano sta-

ti anche Dari e Mancuso. Una richie-

sta che fin da subito sembra raccogliere un

consenso unanime. Si chiede che il Munici-

pio faccia un ricorso al TAR per opporsi alla

decisione di realizzare una discarica a Cor-

colle. L'aula, stranamente, vista l'importan-

za della mozione, è semivuota. Ci sono so-

lo pochi cittadini di Corcolle e alcuni tesse-

rati del PD.

"Il sito individuato - spiega Grasso - si tro-

va in uno dei paesaggi storico/ambientali più

belli di Roma. L'area in oggetto sta sul ter-

ritorio dell'agroromano. Il vero problema è

che fino ad oggi è mancata la politica. Par-

liamo di discarica, ma il vero problema è ca-

pire cosa vogliamo fare dei rifiuti". Il consi-

gliere, in aula, si dice favorevole all'alterna-

tiva dei Rifiuti Zero.

Una presa di posizione politica non da po-

co, visto che il Presidente della Provincia Zin-

garetti ha dichiarato di essere favorevole ai

gassificatori o ai termovalorizzatori.

Molto critico l'intervento del consigliere Bi-

feri: "Non c'è stato nessun referente che ab-

bia fatto un sopralluogo sul sito". Si rivolge

ai cittadini: "Voi potete cacciare noi, ma noi

non riusciremo a cacciare qualche deputa-

to". Rossi, capogruppo IdV, fa un interven-

to polemico contro l'amministrazione: "A li-

vello nazionale, regionale, comunale e mu-

nicipale c'è il governo di centrodestra. Ave-

te fatto solo danni! Assumetevi le vostre re-

sponsabilità. Se l'opposizione non avesse

presentato questo atto, voi non avreste fat-

to nulla!".

Scorzoni, capogruppo Pd, fa un richiamo

alla responsabilità: "Lorenzotti si sarebbe

dovuto dimettere dopo l'annuncio del Pre-

fetto. Qualcuno dovrà ricordarsi che c'è la

politica, quali azioni avete fatto?". E poi si

dice in linea con il collega di partito Grasso.

Che, pochi minuti prima, ha detto di essere

favorevole ai Rifiuti Zero.

Zingaretti si è detto invece favorevole ai

gassificatori? Che succede? Un po’ di confu-

sione sul tema. Forse ...

Dari, Presidente del Consiglio, interviene

ricordando come la politica sia entrata in ma-

niera subdola nella questione discarica. "Qual-

cuno ha provato a mettere il cappello sul te-

ma della discarica. Se veramente si vuole ri-

solvere il problema , si presenta una mozio-

ne, ma poi si evita di entrare nei meriti. Zin-

garetti parla di gassificatori e termovaloriz-

zatori, ma bisogna che sia chiaro. Mi sem-

bra che anche voi siate un po' indecisi sul

tema. Questa maggioranza è sempre stata

chiara ed ha espresso una netta opposizio-

ne. Il Sindaco ha ricevuto la gente, anche

se qualcuno ha cercato di selezionare le per-

sone all'entrata. Qualcuno ha cercato di fa-

re politica alle spalle dei cittadini. Qualcuno

ha pensato di poter strumentalizzare la que-

stione, ma non gli è stato permesso. Noi non

lo abbiamo fatto. Sarebbe utile dare una li-

nea invece di scaricare le responsabilità. La-

sciamo fuori la politica". E alle parole di Da-

ri, il Pd sa di non poter rispondere. Ci prova

Cremonesi ma realizza un altro autogol: "Non

sono d'accordo con Dari la politica deve sta-

re dentro la questione".

E allora perché il segretario romano Pd

Miccoli e il segretario municipale PD Sgrul-

letti hanno condiviso insieme la linea di te-

nere fuori le bandiere, ma stare dentro co-

me cittadini? Aggiunge imbarazzo al Pd an-

che l'intervento di Alveti: "Menomale che il

Pd è uscito con un manifesto, io ne avevo

fatto uno prima". Prende la parola anche

Mancuso: "Purtroppo una discarica attual-

mente si deve fare per forza. Si potrebbe

frazionarla e farne tante piccole fuori Roma

e non a Corcolle". Alla fine la mozione pas-

sa con il voto di tutti. Questa è stata l'occa-

sione per tutti di togliersi qualche sassolino

dalle scarpe. Anche se alcuni quei sassolini

sono costretti a tenerli ancora tra i piedi. E'

il Partito che lo chiede. FEDERICA GRAZIANI

IN UN'AULA SEMIVUOTA, LA MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE GRASSO PASSA ALL'UNANIMITÀ. IL MUNICIPIO SI IMPEGNA COSÌ A FARE RICORSO PER BLOCCARE LA REALIZZAZIONE DELLA DISCARICA.

DOPO I CONTINUI ATTACCHI PERSONALI SU-BITI DA ALCUNI RAPPRESENTANTI DEL PD, MA-STRANGELI PRENDE SPUNTO DA UNA MOZIONE

E SI SFOGA.

Il ricorso al Tar è un giudizio che riguar-

da esclusivamente la legittimità degli

atti amministrativi, ovvero degli atti com-

piuti dalla pubblica amministrazione (Go-

verno, Regione, Provincia , Comuni). Com-

petente a giudicare è il Tar del luogo dove

ha sede l'Autorità che ha emesso il prov-

vedimento impugnato.

Compito principale e fondamentale del

Tribunale Regionale nel momento in cui

esamina il ricorso è di verificare:

1 - Che nell'atto amministrativo non sia-

no ravvisabili cosiddetti "Eccessi di pote-

re", ovvero che l'Autorità emanante non

abbia uitilizzato poteri che non è legittima-

ta ad esercitare o che li abbia utilizzati ol-

tre il limite di legge.

2 - Vizi di illegitimità.Si riscontra tale vi-

zio quando il provvedimento non corrispon-

de alla legilsazione che disciplina quella

particolare materia

3 - Vizi procedurali. Siccome l'atto am-

ministrativo in genere vede il susseguirsi

di una serie di Autorità amministrative che

esprimono il loro parere in relazione al prov-

vedimento finale, si potrebbe verificare che

qualche Autorità non abbia pronunciato il

proprio parere o che il parere pronuncia-

to sia contraddittorio e che non sia utiliz-

zabile ai fini del procedimento amministra-

tivo finalizzato all'adozione dell'atto finale

(nel caso di specie l'individuazione dell'area

di Corcolle come area di discarica)

E' sufficente l'esistenza di uno solo dei

tre vizi ,ecceso di potere, vizi procedurali

e vizi di legittimità, perchè l'atto ammini-

strativo sia annullato dal Tribunale ammi-

nistrativo regionale.

Una cosa fondamentale da sottolineare

nell'ambito dei procedimenti amministra-

tivi è che si dividono in due fasi:

Una prima fase cosìdetta cautelare o so-

spensiva e una succesiva fase cosìddetta

di merito. Per quanto riguarda la cosiddet-

ta fase sospensiva se il Tar ravvede nel ri-

corso ,ad un primo esame la fondatezza

dello stesso e che il protrarsi dell'efficacia

dell'atto impugnato potrebbe comportare

danni ai ricorrenti ,dispone la cosidetta so-

spensiva del provvedimento, che non può

pertanto essere attuato dall'amministra-

zione emanante. Qualora invece il Tar non

ravveda l'esistenza di questi requisiti, ri-

getta l'istanza di sospensiva e rinvia il ri-

corso alla cosiddetta fase di merito ovve-

ro quella fase in cui deciderà in via defini-

tiva del ricorso.

Da ultimo va ricordato che il prov-vedimento da impugnare può essereimpugnato entro 60 giorni dall'ema-nazione.

Avv. Giuseppe SansonnaEuropean Consumers06-260884 - 335-7078263

Il Pd presenta una mozione di solidarie-tà verso i militanti del IV municipio ag-

grediti da una decine di persone mentreaffiggevano dei manifesti. Cinque le vitti-me dell'aggressione, tra cui il capogrup-po del Pd del Municipio IV, Paolo Marchion-ne. Il fatto è avvenuto in via Prati Fiscalie sembrerebbe che dietro questo ci sia Ca-sa Pound. I consiglieri Pd VIII Municipio,quindi, si stringono in un abbraccio frater-no in aula e chiedono la solidarietà anchedei colleghi di maggioranza.

Inaspettatamente, prende la parola Ma-strangeli che si dichiara solidale, ma si di-ce anche perplesso per la mozione pre-sentata. "Le aggressioni non sono solofisiche, ma anche verbali. E io da un po'di tempo sono vittima di continue aggres-sioni verbali e non ho mai ricevuto la vo-stra solidarietà. Perché non siete mai in-tervenuti? Perché avete questa doppiamorale?".

Il consigliere Mastrangeli si riferisce alsegretario municipale Pd, Andrea Sgrul-letti, che lo ha pesantemente offeso e adaltri militanti del Pd che lo hanno attacca-to profondamente. Tentiamo di risponde-re alla domanda di Mastrangeli sul perchénon intervengano a sua difesa: semplice,perché Mastrangeli non è in linea!

FEDERICA GRAZIANI

CHE COS’È IL RICORSO AL TAR

Page 9: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

MUNICIPIO NUMERO 19 ANNO IV 9

“In assenza di prove". Se fossimo in

un Tribunale la vicenda si chiude-

rebbe per questo.

La Commissione Controllo e Garanzia ha

dato seguito alla petizione del capogruppo

Pd Scorzoni che aveva denunciato la pre-

senza di manifesti elettorali del Presidente

Lorenzotti all'interno del centro an-

ziani di Borghesiana.

Il caso era esploso nel corso del

consiglio straordinario, quando Scor-

zoni tornò dal bagno con un mani-

festo in mano e denunciò pubbli-

camente la presenza di altri centi-

naia. E così, ricevuta la petizione,

la Commissione Controllo e Garan-

zia si è messa a lavoro. Forse un

po' in ritardo, ma la burocrazia, si

sa, è il male del nostro Paese. Durantini,

Presidente della Commissione Controllo e

Garanzia spiega: "Ci siamo recati il 16 set-

tembre, senza preavviso, al centro anzia-

ni di Borghesiana, altrimenti avremmo va-

nificato l'intervento stesso".

La Commissione non è stata

accolta bene dai responsabili

del centro, infastiditi dalla pre-

senza dei rappresentanti delle

istituzioni presso la struttura.

"La nostra presenza, e mi di-

spiace, ha infastidito il Presiden-

te del centro, il sig. Fiore, e un

consigliere che si chiama Fru-

ci. Hanno perfino detto "quando si va a ca-

sa degli altri si deve avvisare". Questa è una

cosa dannosa - continua Durantini - per

l'idea che uno ha della cosa pubblica. Loro

pensano di stare a casa loro e quindi noi, in

maniera garbata, abbiamo spiegato loro che

il centro anziani è cosa pubblica, dell' VIII

municipio e del Comune". A distanza di pa-

recchi mesi, i manifesti sono stati rimossi e

la Commissione nulla ha potuto contro il

centro anziani di Borghesiana.

"Non abbiamo assolutamente trovato

manifesti, l'11 aprile comunque c'erano,

durante il consiglio straordinario. Il firma-

tario della petizione non sbagliava. L'unica

giustificazione è stata che li usavano come

tovaglie per fare le feste. Non abbiamo né

voluto né potuto avvalerci dell'articolo 7 del

regolamento dei centri anziani, né abbia-

mo combinato alcuna sanzione perché il

fatto non sussiste al momento della verifi-

ca amministrativa". Durantini esclude qua-

lunque responsabilità in merito alla que-

stione da parte del Presidente Lorenzotti:

"Se fossi sicuro che fosse così, lo attacche-

rei subito in aula, ma non posso dirlo per-

ché non ho le prove e sarebbe un pregiu-

dizio".

Durantini conclude lanciando un piccolo

segnale d'allarme: " Il fenomeno della po-

litica all'interno delle strutture pubbliche e

delle realtà sociali è ampiamente diffuso e

molto pericoloso. Io non mi sono mai av-

valso di centri anziani o altra sorta di cen-

tri, la gente è 15 anni che mi da il voto,

quindi ha riconosciuto in me competenza

e serietà. E io sono sempre stato all'oppo-

sizione. Sono pochi quelli che riescono a

fare cose stando all'opposizione".

FEDERICA GRAZIANI

“Possiamo ufficializzare l'inizio dell'era forzanovista a Castelverde.

Un gruppo di 10 ragazzi ha deciso di lasciare al vento le chiacchie-

re e rimboccarsi le maniche". Sono le parole di Daniele Lopolito, respon-

sabile di Forza Nuova in VIII municipio. Non disdegnano attacchi alle tra-

dizionali forze politiche del quartiere. Anzi, lo fanno senza mezzi termini.

"Finora non abbiamo avuto problemi, anche perchè il

vento lo si può rallentare ma non lo si può fermare,

però diciamo che qualche persona si è già mossa im-

paurita per informarsi su di noi e sulle intenzioni che

abbiamo.

A Castelverde esistono delle persone che hanno

grosso potere su negozianti e detengono associazio-

ni o circoli che egemonizzano quasi totalmente qual-

siasi cosa accada in questo quartiere". Nei progetti di Forza Nuova c'è la

volontà di espandersi nel versante prenestino. "Nel prenestino piano pia-

no ci stiamo espandendo. Abbiamo militanti di Colle Monfortani, Ponte di

Nona, Lunghezza. Nella nostra idea ci sarebbe avere la forza economica

di fare una sezione in questo versante. Certo, è una scelta difficile perchè

non abbiamo finanziamenti come tutti gli altri partiti, quindi dobbiamo

puntare solamente sull'autofinanziamento, però non è così impossibile".

A Castelverde già sono iniziate alcune iniziative. "Iniziative sociali, ri-

qualificazione e valorizzazione della periferia e informare la gente sul gran-

de inganno che sta mortificando le nostre vite, ovvero quello delle gran-

di potenze bancarie e massoniche. La gente ha bisogno di qualcuno che

interpreti la politica come missione di vita, e non come scorciatoia per

avere potere e privilegi". FEDERICA GRAZIANI

All'inizio l'idea di una

Consulta fu criticata,

ma alla fine il lavoro svol-

to premia la passione del

Presidente della Commis-

sione Cultura Antonio Vil-

lino. L'11 dicembre 2009

venne approvata il 'Nuo-

vo Regolamento della Con-

sulta della Cultura', in se-

guito al quale fu poi stilato l'elenco delle asso-

ciazioni che componevano la Consulta.

Per dare la possibilità alle associazioni che

non hanno fatto in tempo a presentare la do-

manda, la Commissione Cultura chiede l'aper-

tura dei termini per la presentazione . La Con-

sulta è aperta non solo ad associazioni cultu-

rali ma anche ai cittadini che si sono distinti

per titoli, opere e attività culturali in VIII. "Rin-

grazio le associazioni che hanno partecipato

alla Consulta e contestualmente chiedo anche

di aprire l'Albo delle associazioni. Spero che si

iscriveranno tante nuove associazioni in modo

da arricchire la nostra scelta culturale", com-

menta Villino. FEDERICA GRAZIANI

La commissione Scuola - Sport e Politiche gio-

vanili ha presentato in aula il programma del-

le attività sportive. Tre i progetti proposti: ippote-

rapia (17mila euro), il Memorial Paparelli - De Fal-

chi - Bini (6mila euro) e il Torneo di pallavolo e

pallacanestro (7mila euro). "Credo di meritare un

piccolo plauso perché sono arrivato a fare scacco

matto alla regina. Avevo solo 30mila euro a di-

sposizione, quindi credo sia il caso di festeggiare questa delibera".

Sono le parole del Presidente Paparelli durante il consiglio munici-

pale in cui è stato approvato il nuovo piano per le attività sportive.

L'ippoterapia si svolgerà attraverso due corsi per i ragazzi diversa-

mente abili in età scolare e sarà rivolta a circa 36 ragazzi con un au-

mento di n. 6 unità rispetto agli anni precedenti. Grande entusiasmo

per il ritorno del Memorial Paparelli - De Falchi - Bini che avrà l'in-

tento di rinnovare il ricordo di queste vittime venute a mancare per

la loro passione sportiva. Il Memorial punterà l'attenzione sulle pro-

blematiche relative alla sicurezza degli impianti sportivi in relazione

all'incidente che ha visto protagonista Alessandro Bini su un campo

del Municipio X. L'associazione vincitrice dovrà avere come attività

prevalente la scuola calcio e lavorare sul territorio dell' VIII munici-

pio. Il torneo di pallacanestro e pallavolo vuole rispondere alle esi-

genze dell' VIII municipio. Questi due sport sono le attività maggior-

mente praticate in VIII. I tornei si svolgeranno nella primavera del

2012. Solo trentamila euro quindi per i giovani. E poteva andare an-

che peggio. Lo sport dovrebbe essere uno strumento per migliora-

re la vita sociale dei ragazzi del nostro territorio, ma in periferia si

sa bisogna accontentarsi … FEDERICA GRAZIANI

Centro anziani di Borghesiana, assolto per assenza di prove IN SEGUITO ALLA PETIZIONE DEL CAPOGRUPPO PD SCORZONI CHE AVEVA TROVATO,DURANTE IL CONSIGLIO STRAORDINARIO PRESSO IL CENTRO ANZIANI DI VIA LEN-TINI, I MANIFESTI ELETTORALI DEL PRESIDENTE LORENZOTTI, LA COMMISSIONE

CONTROLLO E GARANZIA, PRESIEDUTA DAL CONSIGLIERE DURANTINI, FA UN SO-PRALLUOGO PER VERIFICARE.

APPROVATO LO SCHEMA DI DELIBERAZIONE DELLE ATTIVITÀ SPOR-TIVE DEL MUNICIPIO VIII CON I FONDI DEL BILANCIO 2011.

TRENTAMILA EURO PER LO SPORT

LO AVEVANO ANTICIPATO TEMPO FA E ALLA FINE LO HANNO FATTO

DAVVERO. A CASTELVERDE, QUARTIERE DA SEMPRE 'ROSSO', È NA-TA UNA SEZIONE DI FORZA NUOVA. NON HANNO UNA SEDE, MA CI

SONO.

NASCE UNA SEZIONE DI FORZA NUOVA A CASTELVERDE

APPROVATA LA RISOLUZIONE PER LA RIA-PERTURA DEI TERMINI DI ISCRIZIONE AL-LA CONSULTA DELLA CULTURA.

PARTONO LE ISCRIZIONE

ALLA CONSULTA DELLA CULTURA

Page 10: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

MUNICIPIONUMERO 19 ANNO IV10

Centro anziani Giardinetti, passa il campo da bocce IL PD ‘CI PROVA’ ...

SENSIBILITÀ A CONFRONTO

SSi possono passare tre ore e mezza a

discutere di un campo da bocce? In

VIII municipio accade anche questo.

Con tutti i problemi che dilaniano il territo-

rio, in consiglio si discute della realizzazio-

ne di un campo da bocce nel centro anzia-

ni di Giardinetti.

E a presentare questa mozione è il Pd,

con primo firmatario Daniele Grasso. Si di-

scute tre ore di un campo da bocce, dimen-

ticandosi che molti quartieri dell' VIII mu-

nicipio neanche ce l'hanno un centro anzia-

ni. Ma si sa, il centro di Giardinetti è da tem-

po mira di molti consiglieri municipali. Sem-

bra strano soprattutto che il Pd faccia in au-

la questa richiesta quando settimane fa, i

consiglieri Pd, ad eccezione di Alveti e Gras-

so, non si presentarono alla discussione in

aula per l'apertura del centro anziani di Grot-

te Celoni. Oggi la presentano loro e va be-

ne? Forse. "Tempo fa c'è stata un'assem-

blea al centro anziani di Giardinetti - esor-

disce Grasso - e ci è stata fatta la richiesta

di un campo da bocce. Era presente anche

l'Assessore D'Angelo e il consigliere Pdl Sbar-

della. Quindi oggi ci troviamo a dover deci-

dere rispetto ad un impegno condiviso che

abbiamo preso di fronte ai cittadini". Visi-

bilmente infastidito è Fonti, Presidente del-

la Commissione Lavori Pubblici: "Invece di

fare richiesta alla Commissione, questi cit-

tadini vanno dai consiglieri. Ci eravamo già

prefissati di recarci presso tutti i centri an-

ziani per verificare dove manca il campo di

bocce per fare una pianificazione delle spe-

se. Invito Grasso a ritirare la mozione".

Oggi che viene presentata la mozione,

Fonti dice di averci già pensato. Grasso non

ci sta a farsi prendere per il naso: "Proprio

adesso che presentiamo una mozione, tra

l'altro senza simbolo del Pd, si dice che si

sta lavorando su questo?". Interviene Sbar-

della, presente all'assemblea citata da Gras-

so: "Confermo l'impegno preso davanti ai

cittadini, la maggioranza non ha nulla in

contrario, ma si deve verificare la possibili-

tà di finanziamenti". Interviene Mancuso:

"Prima di decidere cerchiamo di capire qua-

li sono le priorità". Rossi, capogruppo IdV,

si scaglia contro Fonti: "E' incoerente abbia-

mo già votato per altri due centri anziani,

quindi significa che ci si impegna senza fon-

di?". La frecciatina per il Pd arriva dal con-

sigliere Mastrangeli: "Ci sono quartieri che

non hanno un centro anziani e bisognereb-

be dare a chi non ha nulla. Qui stanno par-

lando le stesse persone che poche settima-

ne fa erano assenti durante la discussione

per il centro anziani di Grotte Celoni. E lì

l'aula era piena, oggi è vuota". A richiama-

re l'aula al tema politico ci pensa Alveti:

"Non parlate di risorse, se volete potete

portarle grazie ai vostri referenti comuna-

li. Ma volete?". Il delirio di Fonti continua,

tanto che accuserà il consigliere Grasso di

"marchettismo" e implicitamente anche noi

dicendo "che i giornali asseconderebbero

le strumentalizzazioni del consigliere".

Alla fine il consiglio vota e la mozione

passa grazie ai voti dell'opposizione. La mag-

gioranza si astiene. Per assenza di risorse.

FEDERICA GRAZIANI

IL CONSIGLIERE GRASSO PRESENTA UNA MOZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CAMPO DA BOCCE NEL CENTRO ANZIANI GIARDINET-TI. LA MOZIONE PASSA GRAZIE AL VOTO DELL'OPPOSIZIONE. LA MAGGIORANZA SI ASTIENE.

IL CONSIGLIERE PD CONTARTESE, IN SEGUI-TO AD UNA RACCOLTA FIRME, PRESENTA UNA

MOZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL PAR-CHEGGIO DI VIA DELLE DUE TORRI. LA MAG-GIORANZA VOTA CONTRO.

Utilizzare il tema della disabilità per di-

re "io sono meglio di voi" è sempre

una brutta caduta di stile.

Soprattutto perché essere sen-

sibili e impegnarsi sul tema dei

disabili per un amministratore,

in particolar modo, dovrebbe es-

sere un dovere. Pessima la per-

formance del consigliere Pd Cre-

monesi, prima, e del consiglie-

re Pdl Fonti poi, che durante il

consiglio di lunedì 28 novembre offrono

un brutto spettacolo.

Cremonesi prende la parola durante la

discussione del campo di bocce di Giardi-

netti: "Mentre voi eravate a discutere del-

la realizzazione di un centro anziani (si ri-

ferisce a qualche settimana fa, quando è

stata approvata la realizzazione del cen-

tro anziani a Grotte Celoni ndr) io stavo

con un disabile. Che volete farci, abbia-

mo un diverso gra-

do di sensibilità".

A tuonare, contro

il consigliere Cre-

monesi ,è il Presi-

dente del Consi-

glio Marco Dari,

che risponde al-

l'attacco di bassa

lega del consigliere del Partito Democra-

tico, uscendo dall'aula furioso. Rientrerà

solo per votare.

Sul tema della sensibilità offrirà anche

un'ottima performance Massimo Fonti,

Presidente della Commissione Lavori Pub-

blici, che interverrà per sottolineare di

"aver fatto ripristinare in due scuole, a

Torre Angela e a Corcolle, il bagno dei di-

sabili". Perderà addirittura la testa, vol-

tandosi verso di noi e urlando "scrivile

queste cose, perché le ho fatto io". Tem-

po fa, era giunta all'indirizzo mail della

nostra redazione una lettera di un'asso-

ciazione di Corcolle, vicina al consigliere

Fonti, che chiedeva di rettificare le paro-

le della signora Lucidi, mamma di Cristi-

na, una splendida bambina disabile, che

aveva ringraziato la scuole per la realiz-

zazione del bagno e non il consigliere.

Non ce la siamo sentita di pubblicarla,

perché chiedere la paternità, caro consi-

gliere Fonti, di opere di questo tipo, è dav-

vero di basso profilo. Consiglieri Cremo-

nesi, Fonti, fateci un piacere: se per voi

essere sensibili significa questo, non lo

siate! FEDERICA GRAZIANI

In aula viene discussa la mozione pre-

sentata dal Partito Democratico, di cui

primo firmatario è Arnal-

do Contartese. Si chiede

di finanziare la realizza-

zione di un parcheggio in

via delle Due Torri. Per

questo il Pd, assieme ge-

nitori, mamme e cittadini, si è reso prota-

gonista di una raccolta firme.

La mozione viene respinta dalla mag-

gioranza, che forse stavolta ci ha visto be-

ne. Sembrerebbe, infatti, che il Consorzio

di Autorecupero Urbano abbia già finan-

ziato e approvato il progetto e che sia in

fase di indizione di gara. Strano che i con-

siglieri del Pd non ne sappiano nulla.

O forse lo sanno, ma avrebbero voluto

mettere il cappello su un progetto che in

realtà è già stato approvato, e metterci la

loro firma. Come si dice in questi casi? Ri-

tenta, sarai più fortunato! FEDERICA GRAZIANI

DURANTE LA DISCUSSIONE IN AULA SUL CAMPO DI BOCCE DEL CENTRO ANZIANI GIARDINETTI, IL CONSIGLIERE PD CREMONESI RENDE

PUBBLICA LA SUA SENSIBILITÀ RISPETTO AL TEMA DEI DISABILI, COSÌ COME IL COLLEGA DI CENTRODESTRA FONTI.

SGRULLETTI“Non ho niente da dichiarare”

GRASSODentro o fuori

FONTI E CREMONESISensibili oltremodo!

CREMONESIVorrebbe domande scritte

UP&DOWNLA REDAZIONESolo domande a voce

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO IV12

Venerdì 25 novembre aveva rapinato

una pasticceria in via del Fosso Scili-

cino, nella zona di Riserva Nuova. Fatta

partire la segnalazione, i carabinieri della

stazione di Settecamini hanno preso im-

mediatamente visione del filmato del si-

stema di telecamere a circuito chiuso, che

la vittima gli ha fornito. In quella registra-

zione i militari hanno riconosciuto subito

un giovane, noto pregiudicato, residente

nel quartiere di Ponte di Nona.

Gli uomini dell'arma hanno immediata-

mente dato inizio alle ricerche, che nella

serata di lunedì 28 novembre hanno por-

tato al rintraccio e poi al fermo di polizia

giudiziaria, da parte dei militari di A.S., un

giovane 26enne romano, già noto alle for-

ze dell'ordine. Durante la perquisizione al-

l'interno dell'appartamento del pregiudi-

cato, i militari hanno rinvenuto gli indu-

menti che il 26enne indossava durante la

rapina, oltre a 40 grammi di hashish in-

sieme a tutto l'occorrente per il taglio ed

il confezionamento della sostanza stupe-

facente, mentre, purtroppo, non è stato

ritrovato il bottino.

Per il giovane pregiudicato si sono spa-

lancate le porte del carcere di Rebibbia,

dove è stato messo a disposizione del'au-

torità giudiziaria, davanti alla quale, do-

vrà rispondere dei reati di rapina e deten-

zione illecita di stupefacenti. ANDREA CAVADA

VIA FOSSO SCILICINO.

Giovane rapinatore incastrato

dalle telecamere

Può succedere che 36 persone stiano

senza casa perchè non si riesce a por-

tare a termine un esproprio; può suc-

cedere che i nomadi occupino un boschet-

to lasciandolo nel totale degrado e pieno di

immondizia; succede che di tanto in tanto

partono dei roghi per bruciare vari materia-

li nocivi per la salute. E può succedere an-

che che qualche esaltato decida di farsi giu-

stizia da sé.

Era la sera di giovedì 24 novembre, alle

ore 21.45. La signora che ci ha mandato

questa segnalazione si trovava a passare

con la macchina (era col marito e i figli) su

via Piero Corti, all'incrocio con via Don Oli-

boni. Proprio davanti alle case rosa che so-

no state assegnate all'esercito.

"Un gruppo di uomini, un decina circa,

sostava in mezzo alla strada. Da lontano pa-

reva ci fosse una rissa in corso, poi siamo

stati costretti a rallentare".

La signora ha visto un ragazzo "coi carat-

teri da est Europa", forse un nomade, ac-

cerchiato da questi uomini. "Non avevano

nessuna divisa, - puntualizza la signora -

ma non sembravano avere la faccia da tep-

pisti". Ed è qui che la rivelazione si fa ag-

ghiacciante. Uno degli uomini teneva la pi-

stola puntata sul volto del nomade. "Era ben

in vista", specifica la signora. Nel frattem-

po un altro rom, anche lui inizialmente fer-

mato dai "rondisti" improvvisati, cercava di

scappare per le sterpaglie che costeggiano

via Corti.

E questo è tutto. Una cosa inquietante, ci

sarebbero, stando alla testimonianza, esal-

tati che si propongono di catechizzare i rom

puntando loro le pistole al volto. Il Presi-

dente del Comitato di Quartiere Federico

Verdicchio ha inviato una mail per segnala-

re l'accaduto alle autorità. DAVIDE LOMBARDI

Colle degli Abeti ... Rondisti fai da te

Dalle 08.30 della mattina di mercoledì 30 novembre gli agentidell' VIII della Polizia di Roma Capitale, diretti dal comandan-

te Antonio di Maggio, sono stati impegnati in un'operazione che haportato al sequestro di un negozio di ortofrutta nel quartiere di Vil-laggio Prenestino.

Al momento del blitz, avvenuto nei pressi di via Torricella Sicu-ra, proprio accanto al supermercato "Eurospin", gli agenti hannosequestrato tutti i generi alimentari, che i gestori avevano espostoal di fuori del negozio, così da ampliare irregolarmente ed in ma-niera completamente abusiva la superficie d'esposizione della mer-ce che gli era stata assegnata.

Sempre durante il controllo, gli uomini di Di Maggio hanno fer-mato due addetti alla vendita che non erano in regola con i docu-menti di soggiorno e li hanno trasportati in questura. Non sono sta-

te riscontrate invece carenze igienico sanitarie, ma gli agenti han-no dovuto comunque procedere con il sequestro del locale perchéil proprietario si avvaleva di manodopera clandestina. L'operazionecondotta dagli agenti dell' VIII gruppo rientra nei controlli volti acontrastare le irregolarità delle attività commerciali di ortofrutta intutto il territorio.

Non è la prima volta che le forze dell'ordine intervengono, seque-strando quest'attività. Già il 24 ottobre dello scorso anno i carabi-nieri dell'aliquota radiomobile della Compagnia di Tivoli diretti dalcapitano Emanuela Rocca, a seguito di una serie di appostamenti,avevano fatto scattare il blitz traendo in arresto due egiziani per ilreato di favoreggiamento di permanenza di stranieri sul territorioitaliano e per aver assunto alle loro dipendenze manodopera clan-destina. ANDREA CAVADA

Tutto è accaduto il 17 novembre intorno al-le 03.00 del mattino. I residenti della zo-

na, spaventati dall'enorme frastuono, imme-diatamente hanno avvertito le forze dell'ordi-ne. Sul posto, poco dopo, sono intervenutigli agenti della questura di Tivoli assieme aquelli del Nuovo Casilino.

Gli agenti, appena arrivati, hanno dato ini-zio ai primi sopraluoghi, dove hanno rinvenu-to alcune banconote bruciate e della micciache era servita a far detonare l'esplosivo. Su-bito dopo, gli agenti hanno cominciato a rac-cogliere le testimonianze di alcune persone

che dopo l'esplosione ave-vano visto due individui sali-re a bordo di un'autovetturagrigia e allontanarsi a tuttavelocità. Con queste pocheinformazioni, gli agenti di po-lizia si sono rimessi alla guida delle volanti perrintracciare l'auto. Dopo aver percorso pochis-simi chilometri, gli agenti dei due commissa-riati hanno individuato una station wagon dicolore grigio, con a bordo due persone cheviaggiava a folle velocità. Arrivati all'altezza divia di Rocca Cencia, gli agenti sono riusciti a

bloccare la folle fuga dei due malviventi. Allavista della divisa, il conducente ha cercato diliberarsi della refurtiva , cercando di lanciarla

sotto la sua auto senza però riu-scirci. I due cittadini italiani, rispet-tivamente di 28 e 32 anni, unoromano, l'altro pugliese, una vol-ta bloccati sono stati perquisitidagli agenti,che hanno rinvenu-to diverse banconote di vari ta-

gli, per una cifra di circa 800 euro, che i dueavevano nascosto nei loro indumenti. Finitodi perquisire i due, gli agenti hanno perlustra-to l'auto, dove hanno trovato, nascoste sottoi tappetini, altre banconote strappate e bru-ciate per un valore di 2300 euro.

ANDREA CAVADA

SEGNALAZIONI AGGHIACCIANTI DA COLLE DEGLI ABETI. SI SA, QUANDO IN UN TERRITORIO LO STATO È ASSENTE PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO. VIA DEL FOSSO SCILICINO. VENERDÌ 25 NO-

VEMBRE RAPINATA UNA PASTICCERIA. ARRE-STATO GIOVANE PREGIUDICATO GRAZIE AL-LE TELECAMERE.

DOPO UN ANNO DAL PRIMO SEQUESTRO ESEGUITO DAI CARABINIERI DI TIVOLI , ANCHE GLI AGENTI DELLA POLIZIA DI ROMA CAPITALE DELL'VIII RISCONTRANO IRREGOLARITÀ NELLA FRUTTERIA DI TORRICELLA SICURA E APPONGONO I SIGILLI.

VIA TORRICELLA SICURA: ANCORA UN SEQUESTRO PER LA FRUTTERIA

Castelverde, rapina esplosiva al CONADHANNO FATTO SALTARE IN ARIA LA CASSA CONTINUA DEL SUPERMERCATO CONAD, IN VIA MAS-SA SAN GIULIANO, NEL QUARTIERE DI CASTELVERDE.

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO IV14

“Sulla scelta di questo sito ci sono

una marea di incongruenze. Noi

le stiamo verificando tutte e poi

le segnaleremo". Spiega così Alessandro

Bratti, consigliere della commissione par-

lamentare sulle Ecomafie, la ragione che li

ha spinti lo scorso 22 novembre a fare un

blitz sui siti di Riano e Corcolle destinati a

diventare discarica dopo la chiusura di Ma-

lagrotta.

La commissione, guidata dal presidente

Gaetano Pecorella, ha visitato l'area tra Cor-

colle e San Vittorino e si è confrontata con

i cittadini, informandosi se siano state fat-

te indagini tecniche e archeologiche docu-

mentate. Sopralluoghi che non risultano

neanche ai consiglieri municipali presenti

al sopralluogo della commissione Daniele

Grasso e Fabrizio Scorzoni, che ha com-

mentato "a noi è sembrata assurda anche

solo l'idea".

Una cava di inerti che dai documenti ri-

sulta "abbandonata", e che la commissio-

ne ha constatato di persona

che è attiva. Un'area dove

sono ben visibili presenze sto-

riche, come il castello di Cor-

colle e i corsi d'acqua che ali-

mentano le falde acquifere

che arrivano a Roma. Condi-

zioni incompatibili con una discarica e che

rafforzano il lavoro della commissione sul-

le Ecomafie.

Una documentazione che comunque "non

interferisce con le decisioni della Regione e

del Prefetto" come chiarisce Bratti. "Noi stia-

mo verificando se in tutte le procedure di

carattere tecnico-amministrativo ci sono in-

congruenze o irregolarità - prosegue l'ono-

revole Bratti - Se c'è un illecito noi possia-

mo intervenire e farlo presente. E noi stia-

mo verificando proprio questo: se le pro-

cedure sono state fatte come la legge pre-

scrive, se le dichiara-

zioni contenute negli

atti sono vere. Qui in-

tanto c'è un'ordinan-

za del commissario

straordinario per i ri-

fiuti che va avanti, a

meno che un organi-

smo giudiziario non la

impugni o la fermi".

Un'opera che avanza infatti sotto gli oc-

chi di chi in quest'area ci vive e lavora. "Al-

cuni giorni fa di notte ho visto persone che

lavoravano alla cava - racconta Alessia

D'Alessandri che gestisce un ristorante e

un lago per la pesca a pochi metri dalla ca-

va - Stavano mettendo dei pali con la re-

te e hanno già chiuso tutta l'area dove sor-

gerà la discarica. E stanno ancora conti-

nuando".

Un processo che potrebbe non essere del

tutto irreversibile, stando alle dichiarazioni

della presidente della Regione Renata Pol-

verini seguite al blitz della commissione par-

lamentare. Queste incongruenze blocche-

ranno la realizzazione degli impianti alter-

nativi, come non nega la Polverini che in

un incontro con il capo dello Stato Napoli-

tano ha discusso delle conseguenze che se-

guirebbero alla chiusura di Malagrotta.

Intanto la raccolta di documentazione

continua e la commissione, rivolgendosi an-

che ai cittadini presenti, ha chiesto di man-

darle tutti i documenti in modo formale.

Perché il risultato di questa inchiesta può

già essere un potente strumento nelle ma-

ni dei cittadini per difendere questo terri-

torio, da presenze inquinanti e infiltrazioni

illecite. ANNA GIUFFRIDA

GRANDE PARTECIPAZIONE PER LA PASSEGGIA-TA E IL GIRO IN MOUNTAIN BIKE

PER DIRE NO ALLA DISCARICA.

Quando le idee sono buone, il risultato

è immediato. E l'idea di Carmine Rosone è

stata subito accolta dalla cittadinanza. Il

progetto della passeggiata e del giro in bi-

cicletta era partito in collaborazione con la

Polisportiva, ma fa sapere Carmine "poi ci

hanno ripensato".

Una dovuta correzione all'articolo pub-

blicato nello scorso numero. Tornando al-

le manifestazioni che si sono svolte saba-

to 19 e domenica 20 novembre, tanti han-

no deciso di aderire a questa iniziativa che

aveva come unico scopo la sensibilizzazio-

ne sul problema della discarica. I cittadini

hanno potuto toccare con mano la bellez-

za dei luoghi in cui le istituzioni vorrebbe-

ro realizzare una discari-

ca. Tra lo splendido ver-

de della campagna, il grup-

po di manifestanti è arri-

vato fin dentro la Storia.

Centinaia di persone

hanno potuto ammirare

lo splendore di Ponte Lu-

po e il torrente, ora pro-

sciugato, in cui spuntava

sovrano un altro splendido ponticello. Una

camminata in cui hanno potuto partecipa-

re tutti: bambini, anziani, famiglie e gio-

vani. Un'iniziativa che ha sottolineato l'im-

portanza del bene comune e della comu-

nità.

A partecipare alla passeggiata i rappre-

sentanti del Comitato rifiuti Zero Corcolle

e un unico amministratore municipale, Val-

ter Mastrangeli. Il secondo giorno l'inizia-

tiva è proseguita con il giro in mountain

bike lungo i sentieri che costeggiano la di-

scarica. Hanno aderito

molte associazioni spor-

tive, ma anche semplici

amatori, che hanno po-

tuto godere di una splen-

dida pedalata all'aria aper-

ta. "Lo scopo era quello

di portare la gente sul luo-

go, soprattutto le fami-

glie con i bambini per sensibilizzare rispet-

to al problema. Mi sembra che il risultato

sia stato raggiunto". La gita in mountain

bike ha portato gli sportivi alla scoperta dei

ponti degli acquedotti romani, toccando le

realtà economiche-commerciali e civili pre-

senti nei dintorni del sito previsto per la di-

scarica.

Un'iniziativa positiva per un fatto nega-

tivo: questa la chiave di Carmine Rosone

per protestare e dire un secco e sonoro no.

ELENA BRUNI

La Commissione parlamentare visita il sito della futura discarica

“Irifiuti non sono solo materiali da deposito - ha esordito Musmeci - ma beni da riutilizzare, riciclare,recuperare. L' attuale "emergenza" nasce dall' idea che il rifiuto va trattato solo come un ingombro

da abbandonare e posizionare cosi come è in qualche luogo urbano, dimenticando di gestirlo come unbene comune a tutela dell'interesse generale. I modelli di impianti di compostaggio sono sistemi di trat-tamento dei rifiuti alternativi alle discariche e agli inceneritori, essi evitano trattamenti che sprigionanosostanze tossiche per la salute, tritano i rifiuti, non puzzano e costano 10 volte meno dei termovaloriz-zatori, la raccolta differenziata crea mediamente 1 occupato ogni mille abitanti, mentre i gassificatori,occupano 1 addetto ogni 5mila abitanti. Il compostaggio produce concimi e gas metano, mentre le di-scariche non producono nulla, se non inquinamento e i sistemi di termo combustione producono dannialla salute".

Dal seminario, al quale hanno partecipato circa 70 persone, è emerso che l'alternativa alle discari-che e agli inceneritori c'è, costa di meno, crea più occupazione e tutela la salute pubblica. Il fatto che unsistema politico economico impersonato dalla Polverini e Alemanno scelga il bipolarismo degli affari edei rifiuti e la nostra barriera da abbattere. Oltre 15 persone sono intervenute per porre domande e re-lative loro considerazioni. Infine ci siamo lasciati con alcuni impegni: una lettera invito al Presidente del-la Provincia Zingaretti a partecipare ad un dibattito in piazza nel quartiere sulla nostra battaglia; la distri-buzione di un modulo per la richiesta di restituzione all'AMA degli ultimi aumenti (ILLEGGITTIMI ) delletariffe dei rifiuti, che verranno riconsegnati lunedì 5 dicembre ore 18, presso il centro anziani di Corcol-le, per consegna collettiva al Sindaco e all'Ama. LA BATTAGLIA contro le discariche e gli inceneritori siarricchisce di altre vertenze, a Roma non si fa la differenziata, in quanto Alemanno aumenta le bollet-te e distribuisce utili e profitti ai soci privati dell'AMA. Per lor signori e le loro tasche L'EMERGENZA RI-FIUTI non esiste! IL COORDINAMENTO MUNICIPALE RIFIUTI ZERO

La Giunta Polverini ha deciso di finir-la con la commissione Ambiente e diportare direttamente in Aula il pianodi gestione dei rifiuti. La discussionesi terrà il 6, 7, 12 e 13 dicembre. La manifestazione cade al momentogiusto. Sabato 3 dicembre tutti in piaz-za SS. Apostoli, ore 10, per protesta-re. Parteciperà il Prof. Paul Connett eDelegazioni dei Comitati Rifiuti Zerodella Toscana, Campania, Piemonte,Umbria, Sicilia.

L'INIZIATIVA DI CARMINE ROSONE … UN SUCCESSO!

SEMINARIO SUI RIFIUTI CON IL COORDINAMENTO MUNICIPALE RIFIUTI ZERO

IL 21 NOVEMBRE SCORSO, PRESSO IL CENTRO ANZIANI DI CORCOLLE, L'EX DIRETTORE DEL-L'OSSERVATORIO DELLA PROVINCIA, ATTUALE DIRIGENTE ENEA, DOTT. MUSMECI, HA CON-DOTTO UN'INTERESSANTE LEZIONE SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI.

TUTTI IN PIAZZA SS. APOSTOLI

IL 3 DICEMBRE ORE 10.00

LO SCORSO 22 NOVEMBRE LA COMMISSIONE PARLAMENTARE SUI RIFIUTI E LE ECOMAFIE HA FATO UN SOPRALLUOGO SULL'AREA DEL SITO DESTINATO A DISCARICA

A CORCOLLE. LA DOCUMENTAZIONE RACCOLTA SARÀ POSSIBILE IMPUGNARLA, OPPONENDO EVENTUALI ILLECITI E INCONGRUENZE.

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PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 19 ANNO IV 15

ACQUA BENE COMUNE: CORCOLLE C'ERA!

Ci sono un paio di centinaia di ma-

nifestanti la mattina del 21 no-

vembre di fronte a Villa Adriana.

Vengono da Tivoli e zone limitrofe, mol-

ti anche dal versante prenestino della

capitale.

C'è il movimento "No discariche", e c'è

il movimento "Rifiuti Zero Corcolle", che

ha fatto anche le sue canotte, di colore

blu. C'è un finto Adriano con i suoi finti

legionari. E pare che il clima di coesio-

ne nazionale creatosi attorno al nuovo

Governo e più volte auspicato dal Presi-

dente Napolitano abbia influenzato an-

che quelli del movimento "No discari-

che". Franco Boccia infatti aiuta i citta-

dini del "Comitato Rifiuti Zero" ad ap-

pendere il loro manifesto. "Era uno di

quelli che più ci ha attaccato durante la

manifestazione in Campidoglio", spiega

Simonetta Quintiliani, moglie di France-

sco Saltini.

Arriva 'Striscia': l'inviato è Vittorio Bru-

motti, il famoso acrobata della biciclet-

ta. Qualche 'numero' sulle pensi-

line delle biglietterie, poi la con-

statazione. "Qui vogliono costrui-

re una discarica, ma questo non

è un problema mio".

La telecamera punta giù e c'è il

popolo che urla: "E' un problema

nostro". Poi l'inviato entra a Villa

Adriana, assieme al cameraman, al prin-

cipe Barberini e a pochi altri. Per quasi

tutti è vietato l'ingresso, a meno che non

si voglia pagare il biglietto. Nel pome-

riggio c'è la seconda parte del servizio

di 'Striscia', e il clima si fa decisamente

più incandescente, perchè arriva anche

Gallotti, sindaco Pdl di Tivoli, che si tro-

va a fronteggiare la protesta dei suoi

concittadini. "Siete arrivati tardi come

sempre, il sindaco si deve mettere alla

testa dei cittadini durante la protesta.

Il 5 novembre è venuto a Piazza SS.

Apostoli perchè tirato per

la giacca e quasi costret-

to da noi cittadini che ab-

biamo mandato una let-

tera aperta. Noi ci siamo

autotassati per fare ma-

nifesti e volantini: a Ti-

voli molte persone non

sanno niente di questa

storia della discarica".

Gallotti riesce a restare

impassibile e risponde dicendo che lui

non si occupa delle manifestazioni e del-

le parole, ma fa i fatti. Un ricorso al Tar?

Magari, i 'fatti' del sindaco sono due sem-

plici lettere scritte ad Alemanno e alla

Polverini.

Arriva Sgarbi e sale subito a Villa Adria-

na per girare la seconda parte del ser-

vizio: cittadini e comitati non possono

entrare. Neanche la stampa. Qualcuno

paga il biglietto di tasca sua per parte-

cipare, qualcun altro se la prende con le

forze dell'ordine, che possono fare ben

poco. "Ordini dall'alto".

Quindi tutti giù, ad aspettare il ritor-

no di Sgarbi, che si ferma per pochi mi-

nuti con i cittadini, rilascia autografi e

dice la sua. "Tivoli è un simbolo dell'Ita-

lia come Pompei: Pompei già l'hanno

sputtanata, dobbiamo impedire che fac-

ciano lo stesso con Tivoli. Alcuni amici

della zona, fra cui il principe, mi hanno

segnalato questa cosa e io ho subito chia-

mato 'Striscia la Notizia'. Tivoli va dife-

sa, non si sfregiano queste meraviglie

con una discarica. E' una cosa stupida e

profondamente sbagliata, ho fatto un ap-

pello al Ministro dei Beni Culturali". Ga-

lan non c'è più e auguriamoci che il neo-

ministro Ornaghi possa fermare questo

scempio. DAVIDE LOMBARDI

Il Pd si interroga sulla di-scarica, e si promuove a

pieni voti. L'iniziativa è al ri-storante "Il Maniero", a duepassi da Villa Adriana. E' or-ganizzato dal circolo di VillaAdriana, dal Presidente Ge-sualdo Ursitti. E sono presenti alcuni con-siglieri di Tivoli, l'assessore provinciale aiLavori Pubblici Vincenzi, il segretario delcircolo del versante prenestino RiccardoPulcinelli, il consigliere comunale di RomaDario Nanni, e Franco Vettori, rappresen-tante del comitato S. Vittorino.

Il partito si promuove a partire dal chia-ro e secco no alla discarica, ma non riescea far emergere una proposta alternativaconcreta sul tema smaltimento rifiuti a Ro-ma. E utilizza un metodo molto in voga frai pasdaran berlusconiani per screditare ivari comitati 'Rifiuti Zero'. Lo fa con Fran-co Vettori: "Un'associazione chiamata 'Ri-fiuti Zero' come se qualcun altro facesse'Rifiuti Mille', questa è un'altra stupidaggi-ne". Con Dario Nanni: " 'Rifiuti Zero' nonesiste, a meno che ognuno non decide dimangiarsi tutto quello che consuma, com-prese confezioni e buste, noi dobbiamo fa-re proposte serie, non slogan buttati là".

Nanni parla anche di ter-movalorizzatori, "non sipuò dire no a tutto". Poi sitoglie qualche sassolinodalle scarpe quando parladei professionisti dei comi-tati. "Sono stanco di vede-

re questi che scompaiono e riappaiono unavolta coi rifiuti, una volta in quell'altro co-mitato, una volta in quel partito". E, dopoun breve colloquio con Laura Licciardellodel movimento "Rifiuti Zero Corcolle", pre-cisa. "Non mi riferivo ai comitati che na-scono spontaneamente sul territorio, cri-tico i professionisti dei comitati, che ognivolta sono una cosa diversa".

Dopo alcuni consiglieri Pd di Tivoli, è Pul-cinelli a difendere la posizione del partito.E lo fa con orgoglio. "Forse sono un po'campanilista, ma io credo che il Pd abbiadetto no alla discarica in maniera decisa eforte. Ci sono tanti modi per stare in mez-zo alla gente. Possiamo fare la manifesta-zione con le bandiere, occupare la disca-rica come partito. Se in qualche occasio-ne c'è da fare un passo indietro, toglierele bandiere e mettere gli uomini e le pro-poste, noi dobbiamo farlo".

DAVIDE LOMBARDI

“Movimento No Discariche per la salvaguardia dei nostri territori e la salute dei nostri fi-gli, no ad ogni discarica, si alla raccolta differenziata e ad un'alternativa sostenibile! I

cittadini firmatari si oppongono all'apertura di ogni discarica, in particolar modo a quella nel si-to individuato di Corcolle - San Vittorino, e in generale ad ogni impianto che aumenti il degra-do ambientale e sociale dei nostri territori. Nella convinzione che il problema dei rifiuti vadaaffrontato in modo più organico e con una capacità di visione più ampia, i cittadini propongo-no quindi il ricordo ad alternative sostenibili, tra le quali la raccolta differenziata, laddove pos-sibile anche secondo il metodo "porta a porta", e l'attivazione di pratiche di riciclo e termova-lorizzazione dei rifiuti". Questo era il testo scritto sopra il modulo della raccolta firme organiz-zata dal movimento. Grazie ad Albero Ilaria, iscritto al Movimento Cinque Stelle, che ci ha se-gnalato il misfatto, alla nostra denuncia e all'impegno e alla collaborazione di Francesco Sal-tini, tutti i moduli di firme sono stati stracciati. Quindi i cittadini 'fuorviati' possono stare tran-quilli: quelle firme non esistono più. FEDERICA GRAZIANI

“Per il rispetto dell'esito referendario , per un'uscita alternati-va alla crisi". Recitava così lo slogan che ha visto il 26 no-

vembre tanti comitati scendere in piazza a Roma. A difendere l'ac-qua come bene comune è sceso in campo anche il comitato rifiu-ti zero Corcolle, con una decina di persone. Accanto a loro anchealtri comitati della rete Waste Lazio tra cui Riano e Fiumicino.

Su uno striscione infatti si leggeva: "Riano, Corcolle e Fiumicino … stessa lotta, stesso destino".Francesco Saltini, presidente del comitato rifiuti zero Corcolle commenta così: "Partiamo dal pre-supposto che l'acqua è un bene comune, come l'aria, la terra, la natura. Il dire no a questo sistemadi gestione dei rifiuti è un modo per proteggere il bene comune a tutti: il mondo". Ancora una volta,l'impegno della rete Rifiuti Zero è stato fondamentale per la riuscita della manifestazione. Una rete,in cui protagonista c'è Corcolle, che vuole difendere i nostri territorio non solo da discariche, ma siprefigge di lottare in difesa dell'ambiente e dei diritti dei cittadini. FEDERICA GRAZIANI

STRACCIATE LE FIRME RACCOLTE DAL ‘MOVIMENTO’

IN UN INCONTRO PUBBLICO A DUE PASSI DALLA STORICA DIMORA DELL'IMPERATORE, IL CIR-COLO LOCALE HA ORGANIZZATO UN INCONTRO A CUI HANNO PARTECIPATO ANCHE IL CONSI-GLIERE COMUNALE DI ROMA DARIO NANNI E IL SEGRETARIO DEL CIRCOLO VERSANTE PRE-NESTINO, RICCARDO PULCINELLI.

NELLA PRIMA MANIFESTAZIONE CONTRO LA DISCARICA DI CORCOLLE, IL 'MOVIMENTO NO DISCA-RICHE' AVEVA RACCOLTO MIGLIAIA DI FIRME. FIRME DI PERSONE CHE CREDEVANO DI DIRE NO AL-LA DISCARICA E CHE INVECE DICEVANO ANCHE IL LORO SI ALLA REALIZZAZIONE DI UN TERMOVA-LORIZZATORE. FRANCESCO SALTINI, PRESIDENTE COMITATO DI QUARTIERE DI CORCOLLE, FA SA-PERE: "SONO STATE STRACCIATE!".

VILLA ADRIANA, IL PD SI INTERROGA SULLA DISCARICA

Anche Striscia la Notizia contro la discaricaUNA DISCARICA A MENO DI UN CHILOMETRO DA VILLA ADRIANA NON SI PUÒ FARE. ANCHE LA POPOLARE TRASMISSIONE TE-LEVISIVA DI CANALE 5 E IL CRITICO D'ARTE ED EX SOTTOSEGRETARIO AI BENI CULTURALI VITTORIO SGARBI DENUNCIANO

LO SCEMPIO CHE SI STA COMPIENDO A CORCOLLE - SAN VITTORINO.

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO IV16

Dalla carta ai cantieri, tra il centro

sportivo a Castelverde e un centro

polifunzionale a Villaggio Prenesti-

no. I due quartieri nel giro di alcuni mesi

potrebbero vedere, il prossimo anno, sor-

gere opere che offrirebbero importanti ser-

vizi ai cittadini.

Confermata intanto la consegna entro

pochi mesi di una parte del centro sporti-

vo, che sorgerà a Castelverde tra via Mi-

glianico e via Corvara. I lavori del campo di

calcio procedono e Di Cosimo spiega che "i

lavori stanno andando avanti senza difficol-

tà e l'impresa mi ha confermato pochi gior-

ni fa che per fine anno dovrebbe essere tut-

to finito".

Un'opera che interessa anche la palestra

che dovrà sorgere a fianco al campo spor-

tivo e l'avanzamento di un'importante ar-

teria stradale che, in parallelo a via Massa

San Giuliano, servirà il quartiere. "Dovreb-

be partire a breve anche il discorso della

parallela di via Massa San Giuliano. Le ope-

re che si stanno realizzando qui intorno d'al-

tronde sono molte e incastrarle tutte è com-

plicato - dice il presidente Di Cosimo - In-

tanto, massimo i primi di gennaio il campo

sarà pronto, mentre la progettazione del-

l'impianto della palestra è praticamente de-

finita, e abbiamo chiuso anche la conferen-

za dei servizi. Nei primi tre mesi dell'anno

vedremo anche i cantieri aperti".

E i cantieri si potrebbero aprire anche per

il centro polifunzionale di Villaggio Prene-

stino, una delle grandi opere promesse al

quartiere e ancora rimaste su carta. Un'ope-

ra che, come dichiara Di Cosimo, "è in fa-

se avanzata di progettazione e credo ci sia-

no anche i fondi in parte regionali e in par-

te del consorzio. Nei primi 6 mesi del 2012

noi avremo qui intorno molte opere, di tut-

te quelle di cui si è discusso tempo fa a Ca-

stelverde - conclude Marco Di Cosimo - E

tra queste c'è anche la Collatina. Tutte ope-

re per le quali si vedranno già i cantieri con

le ruspe in azione". ANNA GIUFFRIDA

Area Prenestina, “In 6 mesi aperti almeno due cantieri”CAMPO SPORTIVO E PALESTRA A CASTELVERDE E UN CENTRO POLIFUNZIONALE A VILLAGGIO PRENESTINO. OPERE CANTIERIZZATE E

ALTRE DA METTERE IN ATTO, CHE NEI PRIMI MESI DELL'ANNO NUOVO POTREBBERO IN PARTE PRENDERE FORMA. A CONFERMARCELO

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA ROMA CAPITALE MARCO DI COSIMO.

“Sulla denominazione di Largo Fonda-

tori non è stata ancora discussa la

mozione, perché ci sono altre delibere da

votare. Ma riporteremo al più presto in con-

siglio comunale questa mozio-

ne".

A garantirlo sono il Presiden-

te della Commissione Urbani-

stica Marco di Cosimo e il Vice-

presidente della Commissione

Lavori Pubblici Dario Nanni, fir-

matari di una mozione datata

17 ottobre 2011 che chiede al

consiglio comunale di "avviare quanto pri-

ma l'iter per la denominazione della nuova

piazza di Villaggio Prenestino" e "di tenere

in considerazione che i cittadini del quar-

tiere hanno deciso, in assemblea pubblica,

di denominare la nuova piazza 'Largo dei

Fondatori di Villaggio Prenestino'".

Una decisione popolare,

per alzata di mano, che il 18

dicembre dell'anno scorso ha

messo a confronto proposte

e idee sul nome da dare al

luogo destinato a diventare

cuore del quartiere. Una piaz-

za che manca ancora di una

denominazione, nonostante la possibilità

data e raccolta dai cittadini di scegliere a

chi intitolare questo luogo. All'incontro era-

no presenti sia il Presidente del Consiglio

municipale Marco Dari che rappresentanti

del Comune, tra cui gli stessi Dario Nanni

e Marco Di Cosimo. Una decisione dei cit-

tadini che nei mesi successivi è stata riman-

data ai mittenti, perché incompatibile con

i criteri della commissione tecnica in comu-

ne. E che ora torna in consiglio comunale,

ridando voce alle indicazioni dei cittadini

presenti all'assemblea di un anno fa.

"Su questo fronte c'è una commissione

che non è politica ma tecnica, che ha giu-

dicato non valido quel nome - spiega il Pre-

sidente Di Cosimo - Adesso noi faremo un

atto di consiglio, in cui la commissione tec-

nica dovrà accettare la decisione. Anche

perché il consiglio comunale è sovrano".

Tanto quanto la volontà dei cittadini.

ANNA GIUFFRIDA

Lo scorso martedì 29 novembre, lo staff

della Polisportiva Castelverde ha salu-

tato definitivamente il locale di proprietà del

Vicariato che li ha ospitati fino ad ora.

Il Vicariato, in attesa dell'ultimazione dei

nuovi locali della Polisportiva in via Manop-

pello, che sabato 3 dicembre verranno inau-

gurati, ha concesso una proroga che per-

mette al centro sportivo di usufruire del vec-

chio edificio fino al 12 dicembre. Ma il per-

sonale della palestra che prenderà il nome

di "Centro sportivo Claudio Rosone", in ono-

re dello storico presidente venuto a man-

care a febbraio, ha deciso di anticipare i

tempi e di aprire la nuova sede il 3 dicem-

bre. "Si tratta di un momento storico - com-

menta Christina Cilia, il nuovo presidente

della Polisportiva Castelverde - per la pri-

ma volta dalla sua nascita, la Polisportiva si

stacca dai terreni del Vicariato per trasfe-

rirsi in una struttura privata, più indipen-

dente".

Da settembre infatti lo staff della Poli-

sportiva, aiutato da volontari, amici e geni-

tori dei ragazzi che frequentano il centro

sportivo, è all'opera per adibire a palestra

l'edificio conosciuto come "La Casa del Po-

polo", sede delle feste dell'Unità del quar-

tiere. In due mesi di costante lavoro, sono

riusciti a sistemare la struttura, che ora ri-

dipinta con i tradizionali colori che contrad-

distinguono la Polisportiva Castelverde (bian-

co e verde), sta per essere inaugurata. "In

molti ci hanno aiutato, alcuni economica-

mente, ma soprattutto molti con il proprio

tempo e mettendo a disposizione le proprie

abilità. Chi fa l'idraulico si è offerto di siste-

mare le tubature e i bagni, chi fa il fabbro

ci ha aiutato con le recinzioni ... Insomma

ognuno ha collaborato come poteva".

CRISTINA CORI

VILLAGGIO PRENESTINO, UNA MOZIONE PER 'LARGO DEI FONDATORI'

DOPO DUE MESI DI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE, LA NUOVA SEDE DELLA POLISPORTIVA È

PRONTA E IL 3 DICEMBRE SARÀ INAUGURATA CON IL NOME DI CLAUDIO ROSONE.

DOPO UNA DECISIONE PER ALZATA DI MANO DEI CITTADINI E ALTERNE VICENDE IN COMUNE,CHE HANNO BLOCCATO LA DENOMINAZIONE DELLA PIAZZA DI VILLAGGIO PRENESTINO IN LAR-GO DEI FONDATORI DI VILLAGGIO PRENESTINO, LA SCELTA POPOLARE TORNA IN CONSIGLIO

CON UNA MOZIONE TRASVERSALE FIRMATA DA DARIO NANNI(PD) E MARCO DI COSIMO (PDL).

LA POLISPORTIVA CASTELVERDE VOLTA PAGINA

Una postazione delle forze dell'ordine en-tro l'anno per Castelverde. Dopo una lun-

ga attesa e migliaia di richieste per avere unacaserma di polizia o carabinieri nella zonaPrenestina, e dopo l'annuncio fatto in prima-vera nel corso di un incontro pubblico al ca-stello di Lunghezza in cui si prevedeva la rea-lizzazione di un posto di polizia, è arrivata laconferma dell'opera. Il Presidente della Commissione UrbanisticaRoma Capitale, Marco di Cosimo, ha confer-mato che "entro poche settimane, un mesee mezzo circa, potremmo avere buone noti-zie in tal senso". I tanti quartieri dell'area Prenestina, che almomento devono appoggiarsi alla stazionedei carabinieri di Tivoli, Frascati e Settecami-ni o alle stazioni presenti in zona Casilina, po-trebbero così avere finalmente un presidiocostante direttamente sul territorio. "Stiamo portando avanti la realizzazione diun posto di forze dell'ordine, e nel frattem-po stiamo programmando un presidio di po-lizia municipale per la zona - fa sapere Di Co-simo - A Castelverde è prevista una posta-zione dei carabinieri, ma l'importante, qua-lunque siano le forze dell'ordine presenti, èche ci sia un presidio di sicurezza". Un regalo che tutta la cittadinanza, a seccodi controlli e presidi, aspetterà di ricevere daRoma Capitale come dono natalizio dovuto aquesta parte di periferia. ANNA GIUFFRIDA

CASTELVERDE, ENTRO DICEMBRE UNPRESIDIO DELLE FORZE DELL'ORDINE

PROMESSA MANTENUTA, SI SPERA. IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANI-STICA ROMA CAPITALE, MARCO DI COSIMO,CONFERMA CHE ENTRO L'ANNO CASTELVERDE

AVRÀ UNA POSTAZIONE FISSA DELLE FORZE DEL-L'ORDINE A PRESIDIO DEL TERRITORIO E DEI

QUARTIERI LIMITROFI.

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO IV18

C’era sia il Comune che il Municipio

all'incontro organizzato lo scorso

23 novembre con una quindicina

di famiglie di Lunghezza, coinvolte dall'avan-

zare dei lavori per le complanari della A24.

Oltrepassata la linea rossa che, ad ap-

pena pochi centimetri dalle case traccia la

zona di competenza dell'Autostrada dei Par-

chi su cui si è iniziato a scavare, i cittadini

con il Presidente della Commissione Urba-

nistica Marco Di Cosimo e il Presidente del

Consiglio municipale Marco Dari hanno di-

scusso sulla sorte delle loro abitazioni. Ma

nessuna novità è arrivata dal Campidoglio.

"Abbiamo fatto finora quattro incontri con

Autostrada dei Parchi ed eravamo rimasti

che ci risentivamo per ragionare insieme se

c'erano problemi. Alla fine, da giugno sono

scomparsi - comunica ai cittadini il Presi-

dente Di Cosimo - Abbiamo riaperto il ta-

volo e stiamo cercando di farli ragionare.

Noi chiediamo che chi sta realizzando l'ope-

ra si fermi un attimo e si metta seduto nor-

malmente con l'amministrazione per trova-

re una soluzione".

E la strada da percorrere, su cui si orien-

ta l'amministrazione comunale, è anche in

termini di valutazione economica dell'ope-

ra e dei rischi che questa può causare, avan-

zando a pochi metri da case di 50 anni fa.

"Se fanno una galleria sotto le case lì in al-

to sono da premio Nobel", commenta uno

degli abitanti di via Casoni. "Queste com-

planari costano 256milioni di euro, di cui

parte del Comune e parte della Regione -

chiarisce Di Cosimo - Non credo che quin-

di il problema sia un milione e mezzo ( il

costo della galleria, ndr ). Il nostro ragio-

namento è propositivo: 'quanto ti costa co-

struire la galleria? quanto ti costa acquisi-

re le case?'". Ma in questo momento la pa-

rola d'ordine resta 'mantenere la calma',

consapevoli di "partire con un grande han-

dicap, perché loro hanno pezzi di carta tim-

brati", ricorda Di Cosimo. Con il sottofon-

do dei mezzi in corsa sull'autostrada e la

preoccupazione di alcuni cittadini su "come

faranno a passare e lavorare qui le grandi

ruspe che ho visto altrove", questi impegni

devono più che mai trovare una soluzione.

Ad incoraggiare queste famiglie c'è in

compenso la determinazione del Presiden-

te Di Cosimo che conclude: "Penso che ab-

biamo qualche chance. La guerra però non

conviene a nessuno, né a noi né a loro".

In seguito al sopralluogo Di Cosimo e

Giovanni Quarzo Presidente Commissione

Lavori Pubblici Roma Capitale diramano un

comunicato: "La situazione che stanno vi-

vendo alcuni residenti di Lunghezza, nei

pressi dei cantieri per la realizzazione del-

le complanari dell'A24, era già nota sulla

carta a questa amministrazione. Tuttavia,

nel sopralluogo condotto oggi in loco, ab-

biamo avuto modo di renderci conto della

criticità che vivono i cittadini, con scavi a

poche decine di centimetri dalle abitazioni

e che, nei prossimi giorni arriveranno qua-

si a ridosso degli spigoli dei manufatti. Ro-

ma Capitale si è già ampiamente interes-

sata a questa vicenda, convocando più vol-

te anche in commissione Lavori Pubblici il

concessionario, al fine di cercare una solu-

zione alla cantierizzazione dell'opera che

effettivamente viene realizzata in adiacen-

za delle abitazioni di alcuni residenti.

Proprio alla luce della visita di oggi sol-

leciteremo nuovamente il concessionario

affinché venga individuata una soluzione

capace sia di consentire la realizzazione di

questa importante opera, sia la permanen-

za, la tranquillità e la sicurezza dei residen-

ti, ritenendo improponibile la possibilità di

realizzare un'opera così impattante a po-

che decine di centimetri dalle abitazioni.

Proprio a questo fine nei prossimi gior-

ni, presenteremo una mozione in Aula Giu-

lio Cesare allo scopo di discutere in Assem-

blea capitolina ogni soluzione possibile al

fine di tutelare i cittadini coinvolti in questa

realizzazione, che sembra non voler tene-

re conto delle loro esigenze".

ANNA GIUFFRIDA

Complanari, sopralluogo politico in via Casoni

La città di Gabii è un tesoro che qualsiasi altra città del

mondo avrebbe cercato di sfruttare alla grande, sotto

un profilo storico - archeologico, culturale e turistico. Ci so-

no tanti reperti, un tempio, un anfiteatro. Prima il tempio

era usato per fare rappresentazioni teatrali, ora è inutiliz-

zato e non curato come tutta l'antica città, che ricade nel

municipio VIII e nel Comune di Montecompatri.

A farsi portavoce della bellezza della città di Gabii è la

"Compagnia Teatrale Il Gruppo", diretta da Edoardo Torri-

cella, che dopo aver lavorato con artisti del calibro di Ros-

sellini, De Filippo, Carmelo Bene, ha deciso di decentrare

la sua associazione e portare la cultura nelle periferie, e nel-

lo specifico in VIII municipio. Proprio la Compagnia ha fat-

to rivivere, saltuariamente, quella città dimenticata, con 14

edizioni dell' "Ottobrata" a Gabii. Visite guidate con eventi

e spettacoli teatrali realizzati nel mezzo della città fanta-

sma. La "Compagnia Teatrale Il Gruppo" conta 15 attori, la

maggior parte viene dall' VIII, e nel 2008 ha ricevuto la tar-

ga d'argento dal Presidente della Repubblica Napolitano.

Il prossimo obiettivo della Compagnia è dissotterrare

quel teatro romano che si trova a Gabii, c'è anche poco da

scavare. Ma passa un collettore Acea, che rende tutto più

complicato e aumenta le spese. "Da anni cerchiamo di sen-

sibilizzare le amministrazioni sul tema", dice Rosa Maria

Scognamiglio. All'incontro non c'è Torricella (per motivi di

salute ndr), ci sono il consigliere comunale Dario Nanni e

l'assessore alla cultura del Comune di Monte Compatri Mau-

ro Ansovini. Viene proiettato un video con l'intervista di Ro-

sa Maria Scognamiglio all'archeologo Lorenzo Quilici, uno

dei primi, negli anni '60, a fare indagini sul teatro romano

a Gabii. Nanni prima sottolinea l'importanza del progetto,

tanto più in un municipio complesso come l'VIII. "Gabii de-

ve essere un sito archeologico, invece lì vicino han pensa-

to di mettere una discarica". Poi spiega quello che per lui

è il metodo migliore. "Potrei anche fare una mozione, un'in-

terrogazione, ma resterebbe lì in consiglio. Va fatta una pe-

tizione popolare, una vera e propria proposta di delibera

da portare in aula. Una delibera che chieda la riqualifica-

zione e il riutilizzo del teatro romano. Non una semplice

raccolta firme da portare all'assessore alla Cultura, ma qual-

cosa di più forte. Poi si incalza l'amministrazione".

L'assessore del comune di Monte Compatri dice che "il

problema di Gabii è Roma; ha troppi reperti da curare. Ga-

bii, messa accanto a Roma, assume meno importanza.

Quindi io porterei l'attenzione anche sul punto di vista am-

bientale, visto che stiamo parlando dell'unico polmone ver-

de di Roma Sud". Ci si lascia, in pochi, ma carichi di spe-

ranze. "In fondo a sud ovest il teatro di Ostia Antica l'han-

no fatto, perchè non farlo anche a sud est?", dice Rosa Ma-

ria Scognamiglio. DAVIDE LOMBARDI

LO SCORSO 23 NOVEMBRE MARCO DI COSIMO PER IL COMUNE E MARCO DARI PER IL

MUNICIPIO HANNO INCONTRATO LE FAMIGLIE CHE DA ANNI ASPETTANO DI SAPERE CHE

FINE FARANNO LE LORO CASE, A POCHI METRI DAI LAVORI PER LE COMPLANARI DI LUN-

GHEZZA. ASPETTANDO RISPOSTE DAL TAVOLO CON AUTOSTRADA DEI PARCHI.

LA "COMPAGNIA TEATRALE IL GRUPPO", DIRETTA DAL GRAN

MAESTRO EDOARDO TORRICELLA, ORGANIZZA UN INCONTRO

DIBATTITO SUL TEATRO ROMANO A GABII. UN GIOIELLO CHE

SI TROVA POCHI METRI SOTTO TERRA E CHE NON VIENE DIS-

SOTTERRATO A CAUSA DI UNA TUBATURA DELL'ACEA.

"TIRATE FUORI IL TEATRO DI GABII"

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PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 19 ANNO IV 19

C’è chi li paragona

ad una giungla e

chi li descrive co-

me carri bestiame o vago-

ni di deportati. Sta di fatto

che i treni della linea FR2,

che da Avezzano e Tivoli

trasporta ogni mattina i pen-

dolari della versante prene-

stino e collatino, sono spesso a mezzo ser-

vizio. "Magari su cinque carrozze ne funzio-

nano due e le altre sono chiuse dall'inter-

no - riferisce Stella Porziani, studentessa

universitaria e pendolare abituale - I treni

arrivano troppo pieni, e ogni mattina è uno

stress. Negli ultimi nove anni la linea è sta-

ta intensificata, ma la zona è 10 volte quel-

la che era anni fa ed è insufficiente".

Una fermata, quella di Lunghezza, che

dalle 6 alle 7 e 30 è affollata da studenti e

lavoratori, già alle prese con la fretta di ar-

rivare a scuola o a lavoro, e che spesso so-

no costretti a saltare una corsa perché i

vagoni sono rotti e quelli attivi, pieni all'in-

verosimile. Un disservizio che nelle scorse

settimane ha portato al culmine l'esaspe-

razione dei pendolari. Dopo l'ingresso dai

finestrini di alcuni ragazzi su vagoni chiusi

dall'interno, la rabbia per l'ennesimo treno

strapieno a metà ha spinto alcuni pendola-

ri ad una protesta spontanea sui binari che

ha fermato per 45 minuti il treno in parten-

za. "Qui la mattina è l'ora di punta, e si viag-

gia in condizioni disastrose" dice una pen-

dolare, e le fa eco un signore "Il primo che

parte alle 5 e 30 è sempre libero, tutti gli

altri sono sempre pieni e non si riesce a

prendere mai un treno comodamente". Una

linea vecchia, nei vagoni e nella program-

mazione delle corse, che i pendolari da tem-

po chiedono che venga riqualificata. "La fre-

quenza dei treni è parecchia, ma le linee

andavano smistate - commenta Marco Bam-

bara, anche lui pendolare a Lunghezza -

Dovrebbero fare qualcosa per migliorare il

servizio. Qui le proteste vanno avanti da

tempo, ma ci vorrebbe una protesta fatta

in gran numero".

Disservizi che creano ritardi, e spesso so-

no causa di disagi sul luogo di lavoro e a

scuola. Per chi raggiunge la stazione Tibur-

tina è possibile farsi rilasciare una dichia-

razione dalle Ferrovie che dimostri il moti-

vo del ritardo, chi invece scende alle fer-

mate precedenti non usufruisce neanche di

questo servizio. "Noi perdiamo tanti giorni

di scuola, in questa situazione, e le assen-

ze non sono giustificate - spiegano Giorgia

Succu e Elisa Formiti, due studentesse pen-

dolari - Per salire poi è un problema: qui

arriva pieno e tutti a spingere, spingere. E

poi sopra si litiga spesso. Undici minuti fi-

no a Tor Sapienza sembrano un'ora". "Il

viaggio non è mai un piacere - aggiunge

Valentina Vertucci, universitaria - Sai che

devi prendere il treno in un determinato

orario, invece poi arriva tre quarti d'ora do-

po. Un'ammazzata che succede spesso, e

non va bene".

La situazione delirante non si rasserena

neanche a pochi metri dalle banchine del-

la stazione. La corsa al parcheggio e la cac-

cia selvaggia ad un posto, dove depositare

in fretta la macchina dalle sei di mattina al-

le sei di sera, crea caos e litigi. Ne sa qual-

cosa il titolare del bar nella piazza della sta-

zione. "Ogni giorno parcheggiano le mac-

chine qui davan-

ti all'ingresso e

non si riesce a passare - spiega il titolare

del locale - Io cortesemente chiedo di to-

gliere la macchina, perché devo lavorare,

e quando tornano e trovano dei graffi en-

trano qui e pensano che sia colpa nostra.

Qui tutti i giorni si litiga".

Disagi che tanti cittadini sono costretti

ad accettare, perché il treno resta nono-

stante tutto l'unico collegamento con alcu-

ni punti della città. Finché questi pendola-

ri, arrabbiati ma non rassegnati, non tor-

neranno a protestare. ANNA GIUFFRIDA

Cento famiglie senza acqua potabile, fo-

gne, luce e gas. Un intero quartiere che

da 40 anni, nonostante abbia ottenuto il

condono delle ca-

se, vive in un lim-

bo burocratico tra

le competenze

del Comune e la

potestà della So-

vrintendenza al-

le Belle Arti. Val-

le Castiglione, che

confina con il Par-

co di Gabii, aspet-

ta da decenni un

nullaosta che gli consenta

di poter piantare anche so-

lo un chiodo in casa libe-

ramente.

"Io abito qui da vent'an-

ni, ma le case che ci sono

esistono da prima - spie-

ga Vincenzo Professo, con-

sigliere del comitato di quar-

tiere Valle Castiglione -

Quando nel 1991 ci è arrivata la notifica

che qui dentro c'erano le Belle Arti, si è det-

to che le case costruite prima dovevano ri-

manere. Noi però ancora aspettiamo il nul-

laosta, ma ogni tre mesi cambia il respon-

sabile delle Belle Arti e non se ne viene a

capo". Una presa di posizione contro la qua-

le, in tutti questi anni, anche il Comune è

uscito sconfitto. Ai tentativi di proporre un

progetto per il quartiere, la Sovrintenden-

za ha continuato ad opporre vincoli archeo-

logici che rendono di fatto impossibile la vi-

ta di questi cittadini.

"L'acqua che esce dai rubinetti non è po-

tabile ed è anche ferrosa, quindi arriva gial-

la. Non possiamo usarla neanche bollita o

per la lavatrice perché resta sporca. Dob-

biamo andare a prenderla alle fontanelle -

dice Vincenzo Professo - Per le fogne usia-

mo i pozzi, e la luce l'abbiamo messa noi

privatamente. Qui anche riparare un sof-

fitto è un problema, perché le case non so-

no veramente nostre. Sono state condona-

te, ma restano vincolate alle Belle Arti".

Nessun servizio per questo quartiere e i

suoi cittadini, che esistono solo per l'ufficio

imposte del comune. Nessuno può com-

prare casa qui, e chi già ne possiede una

non può rivenderla. Una faccenda scomo-

da per i responsabili della Sovrintendenza,

che "vorrebbero avere l'entrata per il par-

co da via Valle di Castiglione all'ingresso

del quartiere".

Ma anche per il Comune, che continua a

tentare di prendere contatto con le Belle

Arti senza arrivare mai ad una soluzione.

"Hanno fatto tante promesse, ma ecco do-

ve sono finite. Sono rimaste promesse, e

fatti zero - prosegue il signor Professo - Mio

figlio è nato qua e per loro non c'è niente.

Mi dice sempre 'vendiamo!'. Se potessi lo

farei subito, ma non posso fare neanche

questo".

Quanto ancora dovranno pagare questi

cittadini, prima di essere liberati dai vinco-

li di un quartiere, governato dalla Sovrin-

tendenza alle Belle Arti di Roma?

ANNA GIUFFRIDA

“Tornerò alla carica, non si può andare avanti in questo modo". Marco Rinaudo,

portavoce del comitato di quartiere de La Rustica, da mesi aspetta che qual-

cosa si muova per l'attivazione di un minibus che colleghi 128 famiglie che vivono

da sempre isolate nel quartiere ai luoghi pubblici principali del municipio. "Aspetta-

vamo sia il consigliere dell'ottavo municipio, che doveva mandar-

mi un riepilogo delle loro decisioni, e anche la segreteria di Auri-

gemma per un riepilogo di quanto era stato deciso, a breve o lun-

ga distanza - dice il signor Rinaudo - Però non si è fatto sentire nes-

suno, ed è vergognoso!".

Tempi che sembrano essere lunghi per il minibus che dovrebbe

portare questi cittadini fino a via Cambellotti in ottavo municipio e

via Raimondi all'Asl. Lo confermano dagli uffici dell'assessorato al-

la Mobilità di Aurigemma che fanno sapere che "i tecnici del Dipar-

timento hanno già effettuato dei sopralluoghi per valutare la fattibilità dell'interven-

to, ma sono emerse alcune criticità che necessitano di ulteriori approfondimenti".

Valutazioni e approfondimenti a cui non si è data ancora una scadenza, nonostante

il reale disagio vissuto da questi cittadini. ANNA GIUFFRIDA

VALLE CASTIGLIONE,

SENZA SERVIZI E SCHIAVI

DELLE BELLE ARTI

UN INTERO QUARTIERE VIVE DA 40 ANNI SEN-ZA SERVIZI PRIMARI IN CASA E NEL QUARTIE-RE. VIVERE A VALLE CASTIGLIONE, SOFFOCA-TO DA VINCOLI ARCHEOLOGICI, NON È PER TUT-TI. IN ATTESA DI UN NULLAOSTA DELLA SO-VRINTENDENZA, QUI NESSUNO PUÒ COSTRUI-RE O VENDERE CASA.

Stazione Lunghezza, i pendolari si sono ‘rotti’CONTINUANO I DISAGI SULLA LINEA FR2, CHE TRANSITA DALLA STAZIONE DI LUN-GHEZZA, PER I TANTI PENDOLARI CHE LA FREQUENTANO OGNI MATTINA. DOPO LE RECENTI PROTESTE, IL SERVIZIO PER CHI VIAGGIA SU QUESTI CONVOGLI

RESTA SCADENTE.

LA RUSTICA, SENZA MINIBUS E SENZA CERTEZZE

Da sinistra ElisaFormiti,Giorgia Succu, Valentina Vertucci.

VincenzoProfesso

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO IV22

Vivere con una condanna di sfrattosulle spalle, rischiando concretamen-te di finire per strada. Da quasi un

mese a questa parte Luciano D'Angelo esua moglie, invalidi civili all'80% e al 70%,vivono con la paura che ar-rivi il 25 gennaio e lo sfrat-to esecutivo lasci senza untetto sia loro che la figlia diotto mesi.

Dopo l'ultimo sfratto, dueanni fa si erano trasferitinella casa in cui vivono aPonte di Nona Nuova e trala pensione del signor D'An-gelo, lo stipendio minimodella moglie e il contributo sull'affitto ga-rantito dalla legge 163 avevano ripreso unavita regolare, allargando la loro famiglia conl'arrivo della loro bambina. Ma nel luglioscorso, con il blocco del sussidio della 163,iniziano a non tornare i conti e non riesco-no più a pagare l'affitto. "Quando siamo ve-nuti qua siamo riusciti per due anni a pa-gare l'affitto, ma da luglio senza la 163 nonci siamo più riusciti - spiega con voce tre-mante il signor Luciano - Io faccio il came-riere ma ho tremore alle mani perché pren-do dei farmaci e, avendo anche 50 anni,nessuno mi prende a lavorare". "Con nem-meno 900 euro al mese, un affitto di 550

più il condominio di 50 eu-ro, non ce la facciamo. An-che perché c'è pure la bam-bina", aggiunge la moglie.

Condizioni riferite e docu-mentate anche in aula al giu-dice lo scorso 11 novembre,nella causa per morosità,che sono finite nel vuoto.Causa persa, anche perché

i signori D'Angelo non potevano sostenerespese legali, e una sentenza che li obbligaa versare 3mila euro di arretrati entro il 24gennaio, o il 25 verranno messi fuori di ca-sa. "Non so più a chi rivolgermi, anche per-ché sicuramente il 25 gennaio i 3mila euronon li avrò - prosegue il signor D'Angelo -Ho mostrato il certificato della bambina, hofatto vedere al giudice i fogli in cui si vedeche lei guadagna un tot al mese e io pure.Ma non li ha nemmeno guardati”.

“Ci hanno spiegato che per l'assistenzaalloggiativa, prima usciamo di casa e poientro sei mesi forse ci danno il residence.E poi con una bambina piccola vado in mez-

zo ad una strada?". La compagna del signor D'Angelo nel

2000 ha presentato anche una domandaper le case popolari, e dopo lo sfratto di dueanni fa e i 10 punti ottenuti con il Vip spe-ravano di ottenere l'assegnazione della tan-to sognata casa. "Fino al 2009 ho continua-to a consegnare fogli e foglioni - spiega lasignora - Abbiamo fatto anche domandaper il residence, ma non ci dicono niente.Non possiamo andare neanche da mia ma-dre, perché c'è già mio fratello con la ra-gazza e il bambino".

Speranze che restano ancora chiuse estrette tra gli scatoloni che riempiono la lo-ro casa e l'incertezza di non sapere doveandare appena sfrattati. "L'altra casa eraqui vicino, e non avendo la macchina mi so-no dovuto portare le cose con un carrellet-to della spesa - racconta emozionato il si-gnor Luciano - Ma ora è diverso".

Anche perché adesso, con l'invalidità ri-conosciuta e una bambina di neanche unanno, la strada come casa fa più paura.

ANNA GIUFFRIDA

Sfrattati e senza diritti

“Lo chiamano incontro partecipativo,in realtà ti presentano un pacchet-

to già confezionato e anche se intervieninon smuovi una virgola". Dopo l'ultimo in-contro tra cittadini e Comune sull'aumen-to delle cubature in alcuni piani di zona, simostra amareggiato e arrabbiato Federi-co Verdicchio, Presidente del Comitato di-

Quartiere Colle degli Abeti. La seconda se-duta partecipativa, che in teoria dovrebbeportare ad un confronto amministrazionee cittadinanza sulla convenienza di realiz-zare nuovi palazzi nei quartieri, si è ridot-ta ad un monologo. Come quello fatto loscorso 23 novembre da Verdicchio che haricordato le condizioni di eterno cantierein cui vivono 4mila persone, in piani di zo-na abbozzati e dove a fatica si sopravviveall'assenza di servizi primari, come acqualuce e gas. "Ho ribadito che è impossibileper noi pensare ad un incremento di 1200persone. Metterebbero in croce altri citta-dini, quando già passano i guai i 4mila pre-visti - si sfoga Federico Verdicchio - A Lun-ghezza C2 qualcosa hanno fatto dal 2008,ma senza mai rendere il quartiere vivibi-le. E a Castelverde B4 nella migliore delleipotesi la gente si vergogna di portare inquesta landa desolata i genitori, o in altricasi non può perché non gli è stata con-segnata la casa. Queste sono solo finteoperazioni di democrazia, che servono afargli parare le spalle su eventuali criticheo ricorsi". Una partecipazione solo a paro-le, anche a causa della scarsa presenza deicittadini dovuta al fatto che "sono cose chenon vengono pubblicizzate e te le devi an-dare a ricavare" chiosa Federico Verdic-chio. Durante le presentazioni multimedia-li dell'architetto Geusa, il comitato di Col-le degli Abeti è stato così informato delladecisione di aumentare del 30% gli abi-tanti del piano di zona Castelverde B4. Co-sì tra terreni che da anni aspettano la de-finizione dell'esproprio con la consegna del-le case a 36 famiglie, tra strade esistentisolo nei disegni dei tecnici e palazzine checome cattedrali nel deserto non possonoessere raggiunte da nessun servizio pri-mario per negligenze di ieri e menefreghi-smo di oggi dell'amministrazione, qui rie-scono anche a erigere nuove case. "Parla-no di emergenza abitativa, ma con tuttol'invenduto che c'è in zona potrebbero vi-vere tutti quelli che sono in emergenza -commenta Verdicchio - Alla fine hanno det-to che probabilmente ci saranno altri in-contri, ma se sono come questi che ci an-diamo a fare?". ANNA GIUFFRIDA

“Sono venuti quattro ingegneri, duedella Romeo e due del Comune.

Hanno fatto le foto e non si è più visto nes-suno". Il signor Nicola Gravano, che abi-ta nel Comparto 3 in via Usai, nel quar-tiere popolare di Ponte di Nona, sintetiz-za con poche parole l'ultimo intervento'd'urgenza' del Comune e della Romeo,dopo che diversi mesi fa le cantine dellapalazzine erano state sommerse dall'ac-qua delle fogne. L'ennesimo sopralluogoche non si è concluso con un interventorisolutivo.

Riparato il tubo, infatti, l'acqua adessoha iniziato a fuoriuscire da un serbatoiofacendo temere per nuovi allagamenti."Sono venuti con un camion e tutta la mat-tina fino a sera hanno tirato l'acqua. Ab-biamo raccolto dei soldi e gli abbiamo da-to una mancia - spiega il signor Nicola -Per le zanzare dovevano venire quelli delMunicipio ma non sono venuti più. È sta-to quello dello spurgo che con una pom-pa le ha uccise tutte. E adesso già c'è l'ac-qua che scola dai pozzetti. Qui dovrebbe-ro cambiare tutta la tubatura, perché sesi spacca un tubo è un macello".

Ed è proprio la cantina a raccogliere lamaggior parte delle magagne lasciate ir-risolte, o accomodate nel peggiore dei mo-di. Come nel caso di alcuni collegamentiTelecom per l'allaccio telefonico delle ca-se: i fili, fissati esternamente solo con deichiodi, partono dalla centralina interna eraggiungono quella dell'allaccio che si tro-va dentro una delle cantine. "I fili del miotelefono si trovano dentro la cantina diun'altra persona - dice la signora ElenaPlacidi - L'ultima volta che ho chiamato laTelecom, hanno aperto la scatola ed è ca-scata giù tutta l'acqua. I fili del telefono,che stanno accanto a quelli della corren-te, erano tutti fradici. Mi hanno messo ilfilo nuovo, ma non fanno altro perché do-vrebbero aprire il muro e non possono far-lo". "Se quello della Telecom deve fare un

intervento, questa cassetta doveva starefuori dalla cantina" commenta poi il signorPasquale Conforti. Madi queste case popola-ri, di proprietà del Co-mune, l'amministrazio-ne è da tempo che sene disinteressa. E cosìdove prima avanzava,in assenza di manuten-zione, l'umidità ora af-fiora direttamente l'ac-qua.

Oltre alle cantine già invase dal-l'acqua e dalla puzza insopporta-bile, che in alcuni casi "esce an-che dalla presa d'aria in casa", ilbagnato ha raggiunto i telefonima anche i citofoni e i contatoriinterni della luce. "Il quadro cheavevo sulla parete si era riempi-to di acqua, perché l'acqua pas-sava attraverso il muro - spiega la signo-ra Elena, sfiorando la parete di casa suamacchiata dall'acqua - E qui fuori le sca-le sono sempre bagnate, come se fosse-

ro state appena lavate.Non si può vivere così".

Una condizione che vaavanti da anni, tra richie-ste d'intervento e manu-tenzione a cui nessuno ri-sponde e le periodiche

spese di pitturazione delle case sempre acarico di questi cittadini. Proprietario è ilComune, ma da tempo ha dimenticato lastrada di casa. ANNA GIUFFRIDA

È STATO UN NUOVO FLOP IL SECONDO INCON-TRO PROGRAMMATO, PER UN PROCESSO PARTE-CIPATIVO, SULL'AUMENTO DI CUBATURE A COL-LE DEGLI ABETI. UN MONOLOGO CHE HA LASCIA-TO INSODDISFATTO IL COMITATO, E CHE NON

APRE PROSPETTIVE A CHI GIÀ VIVE IN UN QUAR-TIERE SENZA SERVIZI.

COLLE DEGLI ABETI,

AUMENTI DI CUBATURE

E PARTECIPAZIONI BEFFAUNA FAMIGLIA CON UNA BAMBINA DI APPENA OTTO MESI VIVE CON LA PAURA DI RE-STARE SENZA UN TETTO. LA DOMANDA DI UNA CASA POPOLARE E DI UN RESIDENCE SO-NO ANCORA SENZA ESITO, E INTANTO LO SFRATTO ESECUTIVO INCALZA.

A DISTANZA DI DIVERSI MESI DALL'ALLAGAMENTO CHE AVEVA INVASO COMPLETAMENTE IL PIANO

INFERIORE DELLE CANTINE, IL COMUNE E LA ROMEO HANNO FATTO UN NUOVO SOPRALLUOGO. MA

I CITTADINI ANCORA ASPETTANO L'INTERVENTO. INTANTO L'ACQUA AVANZA, FIN DENTRO LE CASE.

PONTE DI NONA - COMPARTO 3, SENZA MANUTENZIONE 'SI AFFOGA'

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TORRINUMERO 19 ANNO IV24

Non è stato difficile per i carabinieri

della stazione di Tor Bella Monaca

identificare ed arrestare un giova-

ne, che con aggressività aveva messo a se-

gno un colpo in una farmacia della

zona. Tutto è accaduto giovedì 3 no-

vembre, intorno alle 20.30, in via

Amico Aspertini all'interno della far-

macia "Cuppoletti".

Il giovane, prima di compiere la

violenta irruzione all'interno dell'at-

tività, aveva atteso la chiusura, mo-

mento in cui le due dottoresse si tro-

vavano da sole all'interno del locale.

Il rapinatore ha dovuto faticare prima di riu-

scire ad entrare nel locale. Infatti, nel mo-

mento in cui è arrivato davanti all'entrata,

ha trovato le porte automatiche serrate. A

quel punto, il maldestro rapinatore ha do-

vuto ingaggiare una vera e propria lotta a

suon di calci con la porta automatica fino a

che non è riuscito ad introdursi all'interno

della farmacia. Le due dottoresse, purtrop-

po, non hanno potuto niente sotto le mi-

nacce della pistola e sono state costrette a

lasciare campo libero al rapinatore, che,

preso dalla foga, si è avventato sulla cas-

sa, non accorgendosi della presenza del si-

stema di telecamere a circuito chiuso, che

nel frattempo aveva ripreso tutta la scena.

Dopo aver riempito le tasche col bottino,

il rapinatore si è dato alla fuga a bordo di

uno scooter assieme ad un suo complice

che lo aspettava all'esterno. Non appena

arrivati sul posto, i carabinieri della stazio-

ne di Tor Bella Monaca hanno visionato i fil-

mati forniti dalle dottoresse. Partite le in-

dagini, i carabinieri sono risaliti ad un ra-

gazzo di 27 anni residente nel quartiere e

già conosciuto alle forze dell'ordine. Una

volta rintracciato, presso la sua abitazione,

i militari hanno perquisito l'appartamento

rinvenendo gli indumenti che il giovane ave-

va indossato per effettuare la rapina, co-

me riscontrato dal filmato.

Una volta ammanettato il 27enne è sta-

to sottoposto a "fermo di indiziato di delit-

to". Per il giovane rapinatore si sono aper-

te le porte della casa circondariale di Regi-

na Coeli, dove è stato messo a disposizio-

ne dell'autorità giudiziaria.

Al momento le indagini, ancora in corso,

sono volte all'identificazione ed al rintrac-

cio del complice. ANDREA CAVADA

Tor Bella Monaca, 27 enne rapina farmaciaVIA AMICO ASPERTINI. HA ASPETTATO L'ORARIO DI CHIUSURA, POI HA DEVASTATO LA PORTA A SUON DI CALCI PER ENTRARE AR-

MATO NELLA FARMACI E RAPINARLA. RINTRACCIATO E ARRESTATO GRAZIE AL FILMATO DELLE TELECAMERE A CIRCUITO CHIUSO.

Continuano in maniera

molto serrata i control-

li sul territorio da parte de-

gli agenti della polizia di Ro-

ma Capitale dell' VIII grup-

po, volti contrastare le ir-

regolarità delle attività com-

merciali di ortofrutta in tutto il territorio.

Una delle ultime operazione svolte dagli

agenti, guidati dal comandante Antonio di

Maggio, ha portato al rintraccio e all'identi-

ficazione di due responsabili alla vendita tro-

vati senza permesso di soggiorno all'inter-

no dell'attività commerciale. Dopo i control-

li, gli agenti hanno sequestrato oltre 50 quin-

tali di generi alimentati, soprattutto orto-

frutticoli. Il blitz è avvenuto giovedì 17 no-

vembre, all'interno di una frut-

teria situata in via del Torrac-

cio di Torrenova, dove gli agen-

ti della polizia di Roma Capi-

tale, dopo le prime verifiche

ispettive, hanno trovato due

uomini di origine egiziana, ad-

detti alla vendita, privi di per-

messo di soggiorno, per tanto non autoriz-

zati a svolgere quel servizio. Gli agenti han-

no immediatamente posto sotto sequestro

amministrativo l'attività requisendo oltre 50

quintali di ortofrutticoli. Sempre durante i

controlli, gli agenti hanno rinvenuto anche

due materassi, sui quali i due egiziani era-

no soliti dormire durante la notte.

L'intera operazione compiuta dagli uomi-

ni di Di Maggio si inserisce nell'ambito del-

lo sfruttamento della mano d'opera clande-

stina, del non rispetto delle norme igienico

sanitarie previste dalle norme vigenti e so-

prattutto della non curanza delle leggi sullo

smaltimento dei rifiuti e degli orari di aper-

tura e chiusura al pubblico. Dopo il seque-

stro del locale e di tutti i generi alimentari,

i due uomini di origine egiziana sono stati

accompagnati in questura per il riconosci-

mento. Sempre nella stessa giornata, gli

uomini guidati da Di Maggio sono interve-

nuti all'interno di un'altra attività di ortofrut-

ta, in via Casilina, all'altezza del quartiere

di Borghesiana, a cui già in precedenza era-

no stati apposti i sigilli. Nonostante questo,

i gestori dell'attività continuavano a vende-

re i prodotti al pubblico, anzi, avevano pen-

sato bene di allestire un gazebo di oltre 20

mq, proprio davanti al locale sequestrato,

occupando abusivamente il suolo pubblico.

Anche in questo caso, gli agenti dell' VIII

gruppo hanno sequestrato oltre 60 quintali

di frutta e verdura per le ripetute violazioni

delle normative sulla salvaguardia della sa-

lute pubblica. ANDREA CAVADA

Un laboratorio illegale di sartoria, gesti-to da cinesi. Questo hanno scoperto gli

agenti della polizia di Roma capitale dell'VIII gruppo, diretti dal Comandante Anto-

nio Di Maggio, chenella tarda seratadi mercoledì 16novembre, a se-guito di un blitzavvenuto in viaCastri de Lecce, apoche centinaia di

metri dal Policlinico di Tor Vergata, nella zo-na di Villa Verde, hanno sequestrato un se-minterrato di 120 mq all'interno di un'abi-tazione, nel quale hanno sorpreso quattrocittadini di origini cinesi intenti a confezio-nare abiti di note marche d'abbigliamento.

Dopo aver eseguito i dovuti controlli e ap-purato che, nonostante le quattro personefossero in regola con i propri documenti,non avevano alcuna autorizzazione per svol-gere quel tipo di attività. ANDREA CAVADA

Si torna a sparare per le strade del quar-

tiere di Tor Bella Monaca. Tutto è acca-

duto lunedì 28 novembre in via Santa Rita

da Cascia, intorno alle 18,30 di sera. Ad

avvertire i centralini del 113 sono stati al-

cuni residenti della zona, spaventati dal ru-

more degli spari.

Arrivati sul posto, gli agenti del reparto

volanti della Polizia di Stato, hanno rinve-

nuto due ogive (proiettili) deformate, che

erano stati fatti esplodere sulla serranda di

un box, di proprietà di un pregiudicato. Al

momento sono ancora in corso le indagini

per cercare di fare chiarezza sull'accadu-

to, anche se la dinamica di quanto è suc-

cesso, fino ad ora, porterebbe a pensare

che si sia trattato di un atto intimidatorio.

Sembrano non avere una fine gli agguati

a colpi di pistola, che negli ultimi mesi han-

no fatto balzare il quartiere di Tor Bella Mo-

naca sulle pagine della cronaca locale e na-

zionale.

L'ultimo agguato nel quartiere risale a

poco meno di un mese fa, il primo novem-

bre, quando sono stati sparati ben nove

colpi d'arma da fuoco ai danni di Massimi-

liano Cogliano, un giovane di 31 anni, ex

pugile, che quella mattina stava percorren-

do via Amico Aspertini a bordo della sua

auto, insieme alla ragazza. Due killer si so-

no accostati alla sua auto ed hanno aper-

to il fuoco. Fortunatamente tutte e due le

vittime sono uscite vive. Andando a ritro-

so nel tempo, sempre a Tor Bella Monaca,

il 16 settembre scorso, due killer a Largo

Ferruccio Mengaroni hanno fatto esplode-

re alcuni colpi d'arma da fuoco sulla mac-

china di un pregiudicato 41enne, mentre

stava parcheggiando. Anche quella volta

non ci sono state vittime, anche se a rima-

nere lievemente ferita dai vetri dell'auto

andati in frantumi era stata la figlia dieci

anni che era con lui. ANDREA CAVADA

VIA DEL TORRACCIO DI TORRENOVA, VIA CASILINA: SEQUESTRATE DUE FRUTTERIE

A SEGUITO DEI CONTROLLI VOLTI A CONTRASTARE

LA MANODOPERA CLANDESTINA, IL NON RISPETTO

DELLE NORME IGIENICO SANITARIE DETTATE DALLE

LEGGI VIGENTI, GLI AGENTI DELLA POLIZIA DI RO-

MA CAPITALE, IN DUE DIVERSI BLITZ SEQUESTRA-

NO DUE LOCALI E OLTRE 10 TONNELLATE DI GENE-

RI ALIMENTARI.

DOPO LA SPARATORIA A LARGO MENGARONI E L'AG-

GUATO IN VIA ASPERTINI, SI TORNA A SPARARE IN

VIA SANTA RITA DA CASCIA.

TOR BELLA MONACA,

SI SPARA ANCORA

VILLA VERDE. SEQUESTRATO

LABORATORIO DI SARTORIA ILLEGALE

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL scarl - Impaginazione Alessio Carta

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

LA SEQUENZA:Forza le porte ed entra Aggira il bancone Prende i soldi... e scappa!

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TORRINUMERO 19 ANNO IV26

Sono i fratelli Virginia e Salvatore Pil-li, condomini delle case Isveur di piaz-zale delle Paradisee, a Torre Maura,

a denunciare, questa volta, le inadempien-ze della Romeo (la società appaltatrice del-la manutenzione delle case popolari del Co-mune di Roma).

Nonostante i continui solleciti dei condo-mini delle case Isveur, la Società non sem-bra preoccuparsi affatto della questione,come del resto l'intera amministrazione mu-nicipale che non prende provvedimenti dra-stici nei confronti della stessa. A casa Pilli,come in molte altre abitazioni, l'insofferen-za circa lo stato di abbandono in cui versa-no gli appartamenti è diventata oramai in-sopportabile.

Le infiltrazioni d'acqua, perdurano da an-ni, hanno fatto sì che i proprietari dovesse-ro intervenire privatamente, per risolvereil problema. Un intervento costato 3000 eu-ro, per eliminare la muffa createsi in tuttoil soggiorno. Un investimento da parte deiPilli che ha voluto dire enormi sacrifici, dalmomento che, solo Virginia lavora con uncontratto part time e con uno stipendio di500 euro mensili, mentre Salvatore, per in-validità civile, percepisce solo una piccola

pensione. Da tre anni, inoltre, l'affitto è pas-sato da una spesa pari a 150 euro mensi-li, a costare 442 euro, senza che nulla siacambiato nelle abitazioni, cui si aggiungo-no le spese condominiali di 68 euro.

Un aumento triplicato senza alcuna ra-gione. Anzi in concomitanza delle sempremaggiori inadempienze. Oggi Virginia e Sal-vatore, dopo aver perso anche la madre, loscorso settembre, chiedono aiuto perchénon possono sopportare le spese di ristrut-turazione della cucina e del bagno, dove leinfiltrazioni generano muffe sulle pareti.

"Da quando è aumentatol'affitto non abbiamo più po-tuto pagarlo, mio padre è mor-to due anni fa e venendo me-no il suo stipendio è diventa-to difficilissimo per noi potersopportare le spese della ca-sa. Quest'anno, poi, è anda-ta via anche nostra madre,così ora ci ritroviamo peggio

di prima. La casa, nel frattempo, ogni gior-no ci presenta un nuovo conto. Se abbas-sassero nuovamente le tariffe e intervenis-sero quando ce n'è bisogno saremmo lietidi pagare. Così, però, è impossibile", ci di-ce Salvatore. Mentre Virginia: "Da quandola gestione delle case popolari è passata al-la Romeo c'è lo schifo assoluto. L'affitto èaumentato vertiginosamente, le tubaturedel bagno e della cucina sono completa-mente marce e noi non possiamo permet-terci di rimettere a posto tutto da soli. Seloro non intervengono non troviamo la giu-

stificazione a paga-re le tariffe condo-miniali di manuten-zioni che non ven-gono assolutamen-te effettuate. Manon possiamo ne-anche vivere in unacasa dove la muf-fa non fa altro checomparire su ognimuro. I tubi rotti incucina hanno fattosì che si allagassela casa della signo-ra dell'appartamen-to sotto il nostro.Noi non abbiamo

potuto fare niente e la signora ha dovutorisolvere il problema da sola, pagando pri-vatamente un operaio, perché anche in quelcaso la Romeo si è data latitante".

I condomini si chiedono come l'ammini-strazione non sia autorizzata ad interveni-re. Qualcuno può rispondere di questa si-tuazione? STEFANIA PANETTA

Canoni di locazione record per le case IsveurA PIAZZALE DELLE PARADISEE, GLI AFFITTI ARRIVANO A COSTARE 450 EURO. NONOSTANTE CIÒ LA ROMEO CONTINUA A NON INTERVENIRE NELLA MANUTENZIONE. LE FAMIGLIE NON RIESCONO A COPRIRE LE SPESE.

Prosegue la telenovela dei conguagli della Romeo. E seil Comune di Roma continua a dire che vanno pagati,

gli inquilini non ci stanno. E tornano a riunirsi in assem-blea: questa volta a Tor Vergata, in uno scantinato dellecase Isveur di via della Tenuta di Torrenova. Ha organizza-to l'incontro la Presidente del Comitato inquilini Isveur Lua-na Di Benedetto, alla presenza del consigliere municipaleGrasso e del delegato Asia, Pasquale Nappo. L'Asia è l'uni-co sindacato che difende gli inquilini in questa battaglia.

Comincia a parlare Daniele Grasso, che ricostruisce unpo' tutta la faccenda, a partire dalla manifestazione al Cam-pidoglio e dall'incontro con il delegato alla Casa della Giun-ta capitolina Maurizio Berruti. "L'incontro con Berruti è sta-to interessante, anche se non si è risolto quasi nulla - diceGrasso, che poi ricorda a tutti - L'Asia è l'unico sindacatoche ci sta sostenendo in questo momento".

"La storia è un po' lunga; - esordisce Nappo - parte nel2008, con le prime raccomandate inspiegabili. Già alloramanifestammo davanti all'assessorato alla Casa, che era

sul Lungotevere, e fummo ricevuti dal-l'allora assessore Zambrini, che si impe-gnò a rifare i conteggi e a riconvocarci".L'assessore non riconvocò nessuno, e nel 2011 sono arri-vate le alte raccomandate. Ben tre: la prima a gennaio, esi riferiva a tutto: oneri accessori, aumento tariffe dell'af-fitto ed eventuali morosità. Poi la seconda, che parlava so-lo di oneri accessori dal 2000 al 2007, e poi l'ultima, lo scor-so luglio, che si riferiva di nuovo a tutte le voci. "Faccio unesempio con le lettere arrivate a me, che vivo a Ponte DiNona e che ho sempre pagato tutto - dice Nappo - La pri-ma lettera, quella del 2008, parlava di 1300 euro. Poi le trelettere una dietro l'altra: 780, 390, e l'ultima 18 euro".

Tante, troppe le cose che non tornano. A partire dal fat-to che i conguagli non spiegano cosa gli inquilini debbanoeffettivamente pagare. Poi c'è l'entità del conguaglio checambia di lettera in lettera. "Se avessi pagato il primo con-guaglio il Comune mi avrebbe rubato dei soldi. Io oggi de-vo pagare 18 euro, nulla praticamente. Ma da me non avran-

no neanche quelli, fin quan-do non spiegano bene". Eancora: "Ci sono conguagliche partono dal 1985, mapossono partire al massimodal 2000, perchè nel '99 ci

fu una transazione con cui furono chiuse le morosità". Perchiudere, i conguagli dovrebbero arrivare a tutti, spiegaNappo, ma così non è stato, "e questa cosa mi preoccupa".L'Asia ha fatto una lettera di diffida con l'avvocato. "Nonpagate e non abbiate paura dello sfratto; - continua il sin-dacalista - continuate a pagare l'affitto, ma non questi con-guagli, almeno finchè non ci spiegano bene a cosa si rife-riscano". A breve è previsto un incontro con Berruti in cuiil sindacato porterà una documentazione con tutte le in-congruenze di questi conguagli. Insomma, la battaglia vaavanti, e bisogna ringraziare l'Asia, unico sindacato vicinoagli inquilini, ma alla fine Grasso lancia un monito. "Tantagente ha questo problema, ma vedo solo una ventina dipersone presenti. I cittadini, soprattutto quelli direttamen-te interessati, devono partecipare a queste battaglie".

DAVIDE LOMBARDI

L'INCONTRO È ALLE CASE DI VIA DELLA TENUTA DI TORRENOVA, ALLA PRESENZA DEL CONSIGLIERE GRASSO. IL DELEGATO NAPPO RACCONTA LA STORIA DI QUESTI CONGUAGLI E SPIEGA LE PROSSIME TAPPE DELLA VICENDA.

CONGUAGLI: INQUILINI ISVEUR INCONTRANO L' ASIA

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TORRI NUMERO 19 ANNO IV 27

La comunicazione ufficiale dello stan-ziamento, di 3.378,57 euro, per il Cen-tro Sociale Anziani di Torre Spaccata

arriva il 26giugno scorso. Uno stanziamen-to ripartito fra i tredici centri presenti nel ter-ritorio dell' VIII Municipio e comprendenteuna spesa totale di 33mila euro,distribuito rispettivamente secon-do il numero degli iscritti. Un con-tributo economico che garantiscela manutenzione e la gestione del-le attività.

La Presidente Bianca Ma-ria Ruggiero (nella foto), og-gi, non sa cosa rispondereper questo finanziamento,che voci di corridoio, tra gliuffici del Municipio, sussur-rano non essere più dispo-nibile. "Non c'è niente di ufficiale, ovvero,nessuna nota scritta che dichiari che lo stan-ziamento non sarà più elargito ma tutti, inMunicipio, dicono che i soldi non ci sono più,e infatti, non sono arrivati.

Ora, naturalmente, siamo in difficoltà per-

ché quei soldi servono.Con l'ultimo nubifragio unafinestra si è praticamen-te distrutta, siamo staticostretti a chiamare un

tecnico e a cambiare l'intero infisso; ci è co-stato 312 euro e lo abbiamo pagato noi so-ci. Certamente non potevamo aspettarci chelo facesse il Municipio, ma i soldi del finan-ziamento sembravano garantiti. Ora stare-mo a vedere cosa succede".

Come del finanziamento, stessa cosa, di-casi della ristrutturazione dei locali, continuala Presidente: "Sono venuti a fare il sopral-luogo per il rifacimento del bagno dei disa-bili e della pavimentazione all'entrata, han-no promesso e non sono più tornati. È co-me battere su un muro di gomma tutti pro-mettono e nessuno mantiene. Oramai sonoquattro anni e mezzo che sono qui e possodirlo. Siamo contenti, però, che il Sindaco,quando è venuto a trovarci, ci abbia regala-to il televisore nuovo".

Il Centro, amministrato con grande mae-stria dalla Presidente, è una vera risorsa so-ciale. Gli anziani, infatti, sono coinvolti in nu-merose attività: dai corsi di ginnastica dol-ce, di balli di gruppo, di informatica ai corsidi cucito. Grazie a quest'ultimo per esempio,le corsiste hanno potuto confezionare 101bambole di pezza per l'Unicef che sarannovendute sui banchi delle piazze romane du-rante le festività natalizie. STEFANIA PANETTA

DOPO UNA LUNGA ATTESA IL CENTRO ANZIA-NI AVRA' IL SUO SPAZIO ESTERNO. GIÀ INPIEDI IL GAZEBO.

Forse ce l'hanno fatta. O meglio: per ilmomento, ce l'hanno fatta. Finalmen-

te, dopo vari tentativi che avevano ormaipreso il sapore della presa in giro e le atte-se rassegnate e per niente ottimiste dei so-ci, il cantiere della pista esterna del centroanziani di via delle Canapiglie, a Torre Mau-ra, ha riaperto i battenti.

Da quando l'area era stata sottratta al-l'uso che gli anziani del centro ne facevanoed era stata recintata e trasformata in can-tiere, le notizie circa le sue sorti sono sem-pre state molto vaghe. E oltre al silenzio, illungo tempo di attesa è stato caratterizza-to anche dall'immobilità: quello di via del-le Canapiglie è stato un cantiere arenatoper diversi mesi. Di tanto in tanto qualcu-no tornava per risollevare il terreno dal qua-le era stata divelta la pavimentazione i cuiresti, per lungo tempo, sono stati ammas-

sati al bordo dell'area. Da lunedì 21 no-vembre sono di nuovo iniziati i lavori nelcantiere davanti al centro anziani di TorreMaura, e sembra anche che questi proce-dano abbastanza rapidamente. In pochigiorni è stata portata via la massa di detri-ti che riempiva l'area ed è stata tirata su lastruttura scheletrica di quello che sembraessere un grande gazebo, probabilmenteuna pista da ballo estiva provvista di coper-tura. Dopo mesi passati ad aspettare la re-stituzione della pista da ballo interna, pergli anziani di Torre Maura questa è davve-ro una buona notizia. Finalmente potrannouscire dallo "scantinato" nel quale sono co-stretti per poter godere del buon clima du-rante la primavera e l'estate. E non si ca-piscono i motivi per i quali si è dovuto at-tendere tanto per vedere la riapertura delcantiere. Lungaggini burocratiche di asse-gnazione dei lavori forse, per quanto già damesi sulla tabella dei lavori comparisse ilnome della ditta appaltatrice, del costo del-

l'opera e dei responsabili di tutto il proce-dimento. Uno spazio esterno che alla finecosterà alle casse del comune circa 480mi-la euro, secondo il progetto passato in co-mune già nel 2006.

Di tanto in tanto una buona notizia, an-che se allerta l'assenza dal tabellone delladata di fine dei lavori, sconosciuta agli stes-si operai. Noi saremo qui a contare i giornie a vedere quanto ci si metterà a termina-re un progetto iniziato su carta nel 2006 eche solo pochi giorni fa ha visto la luce.

LUCIA BRAICO

Sono attivi da ottobre i laboratori di rin-forzo scolastico, promossi dal Cesc Pro-

ject (Coordinamento Enti Servizi Civili) e fi-nanziati dalla Società Lyreco. Nella sede del-la Botteghe delle Associazioni, in via dei Co-lombi a Torre Maura, gli appuntamenti sonopomeridiani nei giorni di lunedì e martedì eassumono una gestione autonoma.

Infatti, gli operatori, opportunamente se-lezionati dal Cesc, con il contributo di alcunivolontari coordinano le lezioni di Matemati-ca e di Italiano per i ragazzi delle scuole me-die ed elementari. Nell'Istituto Comprenso-rio Ilaria Alpi, in via dell'Archeologia a TorBella Monaca, e nella Scuola Elementare divia Aspertini, invece, il lavoro degli operato-ri è di affiancamento ai docenti per i ragaz-zi Rom e per i "pluriripetenti". Un impegno"pilota" preso con il territorio dell' VIII Mu-nicipio e che ambisce diventare un vero eproprio punto di riferimento per la scolariz-zazione delle fasce più deboli. Gli operatori,infatti, tutti provenienti dal Servizio Civile ef-fettuato nei paesi del sud del mondo, que-sta volta, sono stati invitati prendersi curadelle periferie italiane. Le lezioni di rinforzosono destinate ad un numero massimo didieci alunni, per garantire una maggiore qua-lità del servizio; rispettivamente per le scuo-le elementari e medie.

Non si esclude, però che, con una mag-giore conoscenza e valorizzazione dell'attivi-tà, si riesca a trovare i fondi necessari a sod-disfare il bisogno di più studenti. Oltre al so-stegno scolastico, il Cesc ha pensato anchead un'attività ludica per i ragazzi delle scuo-le medie, ma altamente formativa: un labo-ratorio teatrale che terminerà con la presen-tazione spettacolo del lavoro svolto durantel'anno. Nei progetti del Cesc c'è l'intento dicoinvolgere gli studenti dell'Università di TorVergata per dare ragione di una partecipa-zione dell'intero territorio. STEFANIA PANETTA

Nessun finanziamento per il centro anziani di Torre SpaccataA GIUGNO ARRIVA LA COMUNICAZIONE UFFICIALE DELLO STANZIAMENTO DEI FONDI, OGGI, VOCI DI CORRIDOIO AVVERTONO CHE QUEI SOLDI NON CI SONO PIÙ.

RECUPERO SCOLASTICO PER LE TORRI

RIPETIZIONI GRATUITE DI ITALIANO E DI

MATEMATICA PER I RAGAZZI DELLE SCUO-LE MEDIE E DELLE ELEMENTARI.

CENTRO ANZIANI VIA DELLE CANAPIGLIE, AL VIA I LAVORI PER LA PISTA ESTERNA

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TORRINUMERO 19 ANNO IV28

Èuno studente della facoltà di Inge-gneria Ambientale, residente nel quar-tiere di Torre Spaccata a servirsi de

La Fiera dell'Est per le sue ricer-che bibliografiche sugli eventi ei commenti che hanno caratte-rizzato la presentazione del Ma-ster Plan di Tor Bella Monaca. Latesi ha come titolo Tor Bella Mo-naca una Periferia Scomoda: pro-poste di progetti a confronto.

Da dove è nato l'interesseper il Master Plan?

Da un piano presentato come risolutivoper il territorio e di contro dallo scontentodei suoi abitanti. Ho passato all'incirca unmese a conoscere il quartiere, per avereun'idea urbana, territoriale, poi sono pas-sato ad interessarmi alle associazioni terri-toriali, al Centro Sociale e al Comitato NoMaster Plan, di cui adesso faccio parte. Al-

la fine sono giunto a capire cheil Master Plan non è un piano diriqualificazione urbana. E l'hocapito attraverso lo sguardo deisuoi cittadini.

E La Fiera dell' Est?Uno strumento utilissimo per

capire il territorio, uno strumen-to diretto, con le dichiarazioni vi-

vavoce dei cittadini. Un archivio storico. Holetto tutti i numeri dal diciassettesimo del2010 fino al tredicesimo del 2011. Un'esta-te passata a leggervi, a sottolinearvi e a ci-tarvi.

Quali gli aspetti per cui il piano ur-banistico non può funzionare?

Ha una serie di criticità, in sintesi è cer-

tamente uno spaventoso piano di densifi-cazione edilizia. Analizzando i dati con dueparametri fondamentali: l'indice di metrocubo/metro quadro, ovvero il rapporto frala volumetria e le superfici su cui la volu-metria andrà ad insistere, l'errore è lam-pante. Se consideriamo, infatti, la prima fa-se dell'R8, su cui gli elaborati sono stati giàfatti, l'indice del rapporto passa da 3, 66 a6, 08. Il valore di norma dovrebbe scende-re e non raddoppiarsi. La densità abitativa,inoltre, passa dallo 0, 046 allo 0,076 degliabitanti dell'R8. Inoltre, gli abitanti dell'R8sono 2500 su una superficie di 54000 me-tri quadri. Per garantire ai costruttori di edi-ficare, agli abitanti dell'R8 va destinata unasuperficie minore ossia: 30000 metri qua-

dri. Vengono quindi addensati. La città giar-dino, presentata il 3 novembre alla base delMaster Plan, va contro il parametro origi-nario della densità territoriale che prevedeuna densità territoriale di 12 abitanti/etta-ro, invece qui con questi numeri la densitàpassa da152,86 a 181,09 abitanti/ ettaro.Nuclei edilizi addensati. A questi dati c'è daaggiungere la falsa credenza che cambian-do il contenitore abitativo si possano risol-vere i contenuti sociali.

Come si è svolta la tua ricerca?Con una ricostruzione storica del territo-

rio, attraverso i vostri articoli e le informa-zioni che mi hanno dato i cittadini. Volevocapire come si è formata Tor Bella Monacae quali sono stati i problemi che si sono pro-tratti nel tempo, e, in questo senso ho ca-pito che il Master Plan non interviene a li-vello sociale. L'accordo di programma, re-so operativo nella seconda parte del ma-ster plan, non è uno strumento urbanisti-co e, di fatto non è altro che una deroga alpiano regolatore. Si utilizza in condizioniemergenziali nel momento in cui occorrefornire un'area di servizi. Si individuano iservizi da offrire all'area, in virtù, di soddi-sfare l'esigenza di pubblica utilità proprioperché l'accordo di programma nasce persoddisfare questa necessità. In base ai ser-vizi individuati si mettono i privati nelle con-dizioni di farlo, concedendo loro delle cu-bature. Ma le cubature vengono individua-te prima per il territorio, invece, qui sem-bra che si faccia al contrario. È stato fattoun calcolo preciso delle quote premiali peri costruttori, e non per i servizi da costrui-re. Data la SUL (superficie urbana lorda)premiale ai costruttori si stabiliranno i ser-vizi, che non sono stati ancora individuatie che probabilmente non corrisponderan-no all'esigenza reale. Quindi una distorsio-ne dello strumento. STEFANIA PANETTA

Il Master Plan in una tesi di laurea

Lo scorso 26 novembre, la Sala Cinemadi via Ferdinando Conti ha ospitato il

parroco Don Aniello Manganiello che, persedici lunghi anni, si è fatto portavoce del-la lotta alla criminalità nel quartiere di Scam-pia, situato alla periferia nord del napole-tano.

Un incontro organizzato dal segretarioPD Sgrulletti e dal consigliere comunaleDario Nanni. Un'occasione per parlare del-la periferia est della Capitale e "dei rischicui è sottoposta per via del potere crimi-nale crescente e fiorente", come ha dichia-rato Sgrulletti. La discussione con Don Aniel-lo ha voluto denunciare come "Tor BellaMonaca soffra della stessa difficoltà dei giu-sti", ha continuato Sgrulletti e come si vi-va "la stessa difficoltà di denunciare, che

gran parte dell'economia del quartiere sibasi sull'indotto della criminalità.

Di famiglie, che senza svolgere attivitàdi grande criminalità, pur svolgono attivi-tà funzionali agli interessi malavitosi; co-me la custodia di dosi di stupefacenti, peresempio". Una conversazione aperta "perdichiarare senza polemiche - ha afferma-to Dario Nanni - che nella nostra città si co-minciano a conoscere dei fenomeni di ma-lavita organizzata che prima non si cono-scevano, soprattutto, con un'amministra-zione che ha basato le sue fortune, con laquestione sulla sicurezza, ma che poi quan-do non arriva ad offrire delle soluzioni va-lide, abbassa la testa non comprendendoche il problema non è di carattere repres-sivo ma di carattere sociale. Qui a Tor Bel-

la Monaca c'è un fermento che se incana-lato e sostenuto potrebbe cambiare la si-tuazione del quartiere".

Un pretesto, quello della presentazionedel libro 'Gesù è più forte della camorra'per parlare dei problemi di Tor Bella Mona-ca, senza che, però, la sua popolazione fos-se presente. Se compito dei politici è di go-vernare, gestire e risolvere dove gli vieneconferito il potere di farlo, compito di noigiornalisti è di fare domande. E la doman-da che ci poniamo, pur apprezzando l'in-tento stimabile di discutere della crimina-lità e della necessità di ostacolarne la dif-fusione, è come mai la discussione non ab-bia avuto la capacità di coinvolgere le par-ti interessate. Si, perché il numero esiguodegli ascoltatori in sala fa venire il sospet-to che ogni dichiarazione o intento riman-gano tout court. Tra pochi, appassionatiforse, ma pur sempre pochi. Senza riusci-re a suscitare l'interesse di chi vive sullapropria pelle la paura di non poter denun-ciare i fatti e conseguentemente essere co-stretto ad assecondare il disagio sociale.Una domanda che nasce, non per il diver-timento di infangare l'operato di chi ha or-ganizzato l'incontro, ma per capire piutto-sto come rispondere dell'assenza della cit-tadinanza. Un'assenza che denuncia comemolte discussioni restino nel circolo chiu-so dei politici, non riuscendo ad arrivare alcuore degli abitanti del quartiere.

A Don Aniello abbiamo chiesto cosa fa-rebbe se fosse incaricato di intervenire aTor Bella Monaca: "Farei quello che ho fat-to in passato, mi avvicinerei agli abitantifrequentando i loro stessi luoghi. Partireida loro". Perché ai politici questo concettonon entra in testa? STEFANIA PANETTA

Sabato 10 dicembre dalle ore 7 e 30 alle 11 e 30, i medici dell'Avis saranno presenti presso il Cen-tro di Supporto Popolare Psicologico per una giornata dedicata alla donazione del sangue. Ricor-

diamo che le donazioni sono gratuite, fatte sotto controllo medico costante, e prevedono le analisi delsangue gratis.

Donare sangue e' un gesto di solidarieta' ed umanita', per coloro che si trovano a seguire chemio-terapie per curare la leucemia, oppure devono affrontare interventi chirurgici importanti. Altro appun-tamento importante e' venerdi' 17 dicembre alle ore 20 per una cena sociale con raccolta fondi, peristituire un numero verde CE.S.P.P dedicato alle donne vittime di violenza. Il menu' prevede: pasta efagioli, salsicce alla griglia, patate arrosto, vino, acqua, dolce e caffe'. Il costo e' di 10 euro a persona.Grazie al denaro raccolto, avremo strumento in piu' per aiutare le donne in difficolta'. I due appunta-menti avranno luogo in Viale Duilio Cambellotti 155/A, tel. 380/2413754

FRANCESCO MONTILLO SI AVVALE DE LA FIERA DELL'EST PER LE SUE RICERCHE

SU TOR BELLA MONACA. DISCUTERÀ LA TESI IL 15 DICEMBRE.

GLI APPUNTAMENTI DEL CE.S.P.P.

Siamo su via dell'Archeologia, costeg-giamo il parchetto all'altezza di via dei

Cochi, sporco e pieno di immondizia comesempre. E il marciapiede della strada, scon-quassato dalle radici degli alberi, si pre-senta impraticabile. Buche, dossi, vere eproprie montagnette, con pozzanghere sta-gnanti. Anche sull'estremità del marcia-piede le mattonelle bianche sono tutte rot-te. Pensate a un disabile in carrozzella, oa genitori con il passeggino. L'alternativaper le categorie in questione sarebbe lastrada, ma non è proprio il massimo. Pernon parlare di quello che succede quandopiove. La strada si allaga, i marciapiedi contutte le loro irregolarità ancor di più. Lemamme trovano grandi difficoltà nel por-tare i propri figli a scuola, e a volte ci ri-nunciano anche. DAVIDE LOMBARDI

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DON ANIELLO MANGANIELLO: GESÙ È PIÙ FORTE DELLA

CAMORRA. I MIEI SEDICI ANNI A SCAMPIA FRA LOTTA E MISERICORDIA

TOR BELLA MONACA RICORDA SCAMPIA

E I MARCIAPIEDI DI VIA DELL'ARCHEOLOGIA?

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TORRINUMERO 19 ANNO IV30

Grotte Celoni finalmente avrà la suasocietà sportiva ufficiale. Non è unasquadra di calcio, ma un'associazio-

ne di ciclismo, sport nobile per eccellenza.Un ulteriore salto di qualità del quartiere,che, grazie alla SD Grotte Celoni, potrà dif-fondere nel Lazio il proprio nome.

Presidente della società è Walter Florea-ni, figlio d'arte. Suo padre e suo zio, nellontano 1985, fondarono a Tor Bella Mona-ca una società di ciclismo. Oggi Walter vuo-le ripetere quell'esperienza. "L'idea è natada un gruppo di appassionati diciclismo - spiega il Presidente Wal-ter Floreani - soprattutto per va-lorizzare la nostra zona, visto cheMastrangeli si è impegnato per ladenominazione di Grotte Celoni.Così abbiamo preso spunto e ab-biamo fondato questa società chesi chiama proprio SD Grotte Ce-loni". Ad oggi la società conta unatrentina di tesserati ed è aperta atutti. All'interno ci sono infatti exciclisti dilettanti e amatori, dai 30 anni insu. "Si parte per scherzo con l'auspicio difare importanti iniziative. Inizialmente ave-vamo deciso di fare ciclo raduni nel Lazio epoi organizzare eventi nel Municipio. Vo-

gliamo rifare una gara cicli-stica, una domenica di sportper le strade del Municipio".La SD Grotte Celoni non haancora una sede. Si servonoper ora degli spazi della Par-rocchia di Santa Rita da Ca-scia. "Il mio sogno è realiz-zare un Memorial in onore dimio padre, che tanto si è pro-

digato per il quartiere", conclude Walter. Vi-sibilmente emozionato anche il Vicepresi-dente della società, Mario Dulisse: "Io cor-revo in bicicletta con il papà di Walter.E' unritorno alle nostre tradizioni e alla nostra

storia. Ora servono sponsor per compraredivise e attrezzature e organizzare una ga-ra". Socio fondatore della società ciclisticaè Valter Mastrangeli che commenta: "Sonoappassionato di ciclismo. Mi hanno volutocome socio fondatore e per me è un ono-re. Ho sempre cercato di far conoscere ilnome di Grotte Celoni e ho sempre volutouna società sportiva che veicolasse questonome. Grotte Celoni attualmente non hanessuna società sportiva, questa è la pri-ma. Attraverso questo nome che circoleràper il Lazio, il nostro quartiere avrà final-mente un'identificazione anche a livello re-gionale". "Per evitare facili strumentalizza-zioni - conclude Walter Floreani - Mastran-geli è con noi come cittadino, la politica re-sterà fuori dalla nostra società". Per iscri-versi alla società basta pagare una piccolaquota di 50 Euro e vi verrà consegnata unadivisa completa. ELENA BRUNI

Per informazioni contattare Walter339-6798763 - 06-2052742

Nasce la SD Grotte CeloniE' NATA LA PRIMA SOCIETÀ SPORTIVA NEL QUARTIERE DI GROTTE CELONI. ED È UNA SO-CIETÀ DI CICLISMO. TRA I SOCI FONDATORI IL CONSIGLIERE VALTER MASTRANGELI.

Nella Facoltà di Lettere dell'Università diTor Vergata, il 25 novembre, si è svol-

to il convegno in onore della Giornata In-ternazionale Contro la Violenza sulle Don-ne. Nell'auditorium, la cattedra di spagno-lo dell'Università, l'Associazione per il Mo-

vimento Attività Riabilitative Espressive Lu-diche, l'Istituto Tecnico Sandro Pertini, il Li-ceo Amaldi e l'associazione Ottavo Atto, conil patrocinio del Comune di Roma, hannodato vita ad un evento discusso e rappre-sentato che ha visto la partecipazione atti-va di tutte le parti. Il convegno si è apertocon il saluto delle autorità, dal Preside di fa-coltà Rino Caputo a quello della professo-ressa Gabriella Giganti, delegata del Retto-re per le Pari Opportunità, a quello dell'On.leRosa Villecco Calipari, componente parla-mentare della Commissione Difesa, del con-sigliere comunale Dario Nanni e del Prof.Carmine Giammarini, Dirigente ScolasticoITIS E. Fermi di Frascati. Un convegno cheha impegnato tutta la mattina fino alle 14e 30 del primo pomeriggio, e che ha potu-to godere di un vasto pubblico in sala.

L'incontro si è svolto in due momenti, unaprima parte dedicata alla discussione dellaproblematica, con il racconto della partico-lare realtà di Ciudad Jaurez, la città messi-cana dove si sono consumati i più atroci de-litti a scapito delle donne, e delle ragioniculturali che inducono alla violenza di ge-nere; e in una seconda, dove scenicamen-te sono state rappresentate le violenze psi-cologiche e fisiche subite dalle donne, co-strette ad adeguarsi, da Oriente ad Occi-dente, alla dittatura di una società maschi-lista. Numerosi sono stati gli interventi e letestimonianze, il lavoro degli studenti di par-ticolare rilievo. Alcuni del Liceo Amaldi sisono esibiti in letture di brani e di poesievincitrici del premio "Speciale Donna 2011";l'Istituto Sandro Pertini ha dato vita a "Stre-ghe": quattro quadri teatrali corrisponden-ti a quattro tipi di donne, alle prese con leproprie mortificazioni e costrizioni. Un bre-ve spettacolo che nella sua drammaticitàha saputo conferire un sorriso amaro allacondizione femminile.

Una performance che ha suscitato il ca-loroso applauso del pubblico, invitando tut-ti alla riflessione. Dove la definizione presain prestito dal filosofo Schopenauer "il se-condo sesso" e riportata dalla regista Ile-nia Costanza, intervenuta al Convegno conla presentazione del video Legittima Dife-sa, ha trovato la sua massima espressione.A concludere l'incontro lo spettacolo musi-cale dell'Associazione Ottavo Atto, che nel-la sua semplicità ha dato un'immagine iro-nica della condizione femminile, sfruttandoi luoghi comuni degli uomini.

L'appuntamento è stato rinnovato al pros-simo anno, dalla coordinatrice Livia Di Pie-tro che ha voluto sottolineare nel corso deisaluti "l'importanza educativa della denun-cia". STEFANIA PANETTA

LE SCUOLE DELL' VIII MUNICIPIO E LE RAP-PRESENTANZE ISTITUZIONALI INSIEME PER

DEBELLARE I PREGIUDIZI.

A TOR VERGATA GIORNATA

INTERNAZIONALE CONTRO

LA VIOLENZA SULLE DONNE

Èvia Giacinto Martorelli a destare la pre-occupazione della signora Maria Rita Pa-

radiso, abitante del quartiere di Torre Mau-ra. Due anni fa la signora perde il marito inseguito ad un ictus cerebrale.

Due giorni dopo il primo ictus, il maritoavverte un forte mal di testa (sintomo di unaltro ictus in corso). La moglie chiama pron-tamente il 118, chiedendo l'intervento diun'ambulanza. Il parcheggio delle macchi-ne su un lato e sull'altro di via Giacinto Mar-torelli, fa sì che l'ambulanza tardi ad arri-

vare, il marito quel giorno perderà la vita."Non è stato certo perché l'ambulanza hatardato che mio marito è morto, ma quellatragica occasione mi ha fatto rendere con-to del pericolo della strada dove abito. Dadue anni, non mi rassegno al fatto che aqualcuno possa accadere di necessitare diun intervento immediato e che si ritrovi aperdere la vita, perché le auto parcheggia-te non permettono l'accesso. Come può ve-dere c'è un divieto di parcheggio ma nes-suno lo rispetta perché non sanno dove par-

cheggiare. Eppure via San Pietro Olina èsufficientemente grande per creare dei par-cheggi a spina. Per come è strutturata ades-so i posti disponibili sono pochi ma con unintervento se ne potrebbero ricavare moltidi più. E il problema sarebbe risolto".

Via Giacinto Martorelli, anni addietro erauna strada a doppio senso di circolazione,oggi è a senso unico, nonostante questo lasituazione non è migliorata, perché le mac-chine parcheggiate si dispongono su amboi lati generando un ingorgo che come ci rac-conta Maria Rita può causare gravissime ri-percussioni in caso di allarme. Via Pietro Oli-na, la strada che incrocia via Giacinto Mar-torelli è, invece, tanto larga da poter ospi-tare parcheggi e marciapiedi, smaltendo,così, il traffico, in modo che fatti del gene-re non si verifichino più. "Qualche anno fa,ci fu un incendio alle spalle della mia abita-zione. I Vigili del Fuoco si trovarono costret-ti a passare dal retro del parco per poter in-tervenire e non con pochi problemi. Perchéera impossibile passare da qui".

Al rispetto del codice stradale, che vietail parcheggio delle auto, in via Martorelli sioppone, di contro, la necessità degli abitan-ti di parcheggiare. E si ritrovano costretti adignorare del tutto la probabilità che, in ca-so di pericolo, quel parcheggio selvaggio,possa compromettere la loro incolumità.

Due episodi dalla portata rilevante chedenunciano l'urgenza di un intervento. Bi-sogna attendere che qualcuno ci rimetta let-teralmente la pelle prima che si trovi unasoluzione? STEFANIA PANETTA

RISTRETTA DALLE AUTO PARCHEGGIATE, IN CASO DI PERICOLO, PUÒ DIVENTARE UN VICOLO CIECO.

RICHIESTA DI INTERVENTO PER VIA GIACINTO MARTORELLI

Livia De Pietro eBenedetto Cesarini

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TORRI NUMERO 19 ANNO IV 31

Èormai nota ai lettori della Fiera e agliabitanti di Tor Bella Monaca la situa-zione paradossale nella quale è im-

prigionato ormai da un anno l' "Ex Fienile".Formalmente affidato alla Data.Coop, ca-pofila di una serie di altre "istituzioni" ter-ritoriali che, con essa, se ne sono fatte ca-rico. L'associazione culturale "El Che" traqueste.

Allo scadere del contratto di assegnazio-ne stipulato col Comune di Roma, le asso-ciazioni facenti capo al polo musicale si so-no ritrovati apolidi, cittadini senza patria,marinai senza un'imbarcazione. O meglio,fisicamente la barca è ancora a disposizio-ne dell'Ex Fienile, ma in modo ufficioso, nonformale, mai ratificato. L'intera gestione etutti i costi relativi sono completamente acarico dei "volontari" che lo hanno in cura.

In qualunque momento le attività svolteal centro potrebbero ritrovarsi sbattute fuo-ri, se solo al Comune facesse comodo unuso alternativo della struttura. Sfortunata-mente, o per fortuna, l'ex Fienile rappre-senta per l'amministrazione un centro im-

produttivo, uno di quei rami che drenanorisorse senza produrre ricchezza. Ciechi pe-rò di fronte al fatto che quella culturale èquella più appagante delle ricchezze, fun-zionale allo sviluppo territoriale.

Proprio per questo motivo quella costru-zione in mezzo al nulla è fuori dalle mire"imprenditoriali" di Roma capitale; e pro-

prio per questo probabilmente non siè ritenuto necessario riformalizzare lacondizione di quanti invece in quellastruttura ci hanno investito risorse,tempo ed energie. Continuando a far-lo seppure all'oscuro del proprio de-stino. Il progetto Tor Bella Music è l'ul-tima pietanza offerta. Si tratta di unprogetto musicale per i ragazzi del ter-

ritorio pensato per integrare l'offerta sco-lastica e ideato in stretta collaborazione conle stesse scuole del "comprensorio di viadell'Archeologia". Coordinatore del proget-to è il prof. Pasquale Aprile

Il consigliere municipale Antonio Villino,Presidente della Commissione Cultura, ri-conosce la validità del progetto e si dichia-ra pronto a offrire il patrocinio del Munici-pio alle attività proposte. Con la stessa pron-

tezza dichiara l'intenzione di sbrogliare alpiù presto l'intoppo che impedisce all'Ex Fie-nile di riacquisire un'assegnazione ufficia-le. Per il 21 dicembre è previsto un even-to, patrocinato proprio dal Municipio e spon-sorizzato dalle realtà commerciali sensibiliall'iniziativa, che vedrà l'esibizione dei grup-pi delle scuole e degli insegnanti. Attraver-so Tor Bella Music, che altro non è che unprogetto di educazione musicale e scuoladi strumenti, da proporre all'interno dei lo-cali scolastici in orario pomeridiano, si con-ta di raggiungere quella grande ricaduta so-ciale di cui il Fienile è capace. Proprio suquesto Mario Cecchetti, dell'associazioneculturale "El Che", dichiara che "l'obiettivoè che si sviluppi un tipo di progettualità con-tinua sul territorio, in modo da garantirel'autosufficienza economica e un certo ri-torno sociale". Solo per questa strada si po-trà dimostrare l'utilità e il valore dell'Ex Fie-nile, che merita riconoscimento e dignità,come dimostrano le iniziative proposte.Aspettiamo di vedere come il Comune de-libererà in merito. LUCIA BRAICO

Continua ad essere un mistero il continuo rimandodell'apertura del "nuovo" mercato coperto di Tor-

re Spaccata. Definirlo nuovo è solo una deformazionedel pensiero dovuta alla "verginità" effettiva della strut-tura, che di fatto però è quotidianamente violata dal-l'usura, dall'abbandono, dagli atti vandalici e dai ten-tativi di trovarvi rifugio. E a ragione direi, dato che fun-gere da tetto per i poveri cristi è sempre meglio chestar lì e servire a nulla. Tuttavia ancora non sono ben chiare le ragioni che sono alla base di que-sto stato di cose, o meglio, sono quanto mai discordanti, a seconda di chi le pronuncia.

Visibilmente pronta ormai da mesi, la struttura che dovrebbe ospitare il mercato rionale cheha luogo in via Sisenna non può essere ancora sfruttata. E a poco sono servite le promesse fat-te dall'Assessore al commercio Mario Brunetti, che a febbraio scorso aveva assicurato che l'inau-gurazione del mercato avvenisse entro i due mesi successivi. Oggi sostiene che i ritardi nellatempistica sono da attribuire a problemi tecnici di collaudo, interventi e correzioni. Operazionisollecitate dallo stesso Assessore proprio al fine di strappare il nuovo mercato all'azione dei van-dali. L'ultimo sopralluogo (a questo punto non sappiamo più quanti ne sono stati fatti, e comemai così tanti), risale al 26 ottobre, data nella quale l'Assessore Brunetti ha chiesto la rapidaconsegna della struttura nelle mani del Municipio.

Ottenuta questa, ora sarebbe tutto nelle mani del Dipartimento Commercio, che dovrebbe in-dire i bandi relativi alle assegnazioni dei locali ai commercianti. E qui sorge l'intoppo. Nel quar-tiere si vocifera che i commercianti non sarebbero favorevoli a quelli che dovrebbero somma-riamente essere i canoni di locazione. Da parte dei commercianti, e a ragione data l'inesisten-za attuale dei bandi, si nega qualsiasi responsabilità nel ritardo dell'inaugurazione. Piuttosto lacausa starebbe nel fatto che in realtà la struttura non sarebbe ancora pronta, resa cioè adattaall'attività commerciale. A detta di Antonio Passariello, che ha un banco "stabile" in via Sisennae che dice di aver visto con i suoi occhi, mancherebbero gli allacci della luce ai box, i piani di la-voro, gli impianti frigo, ecc. ad essere pronta sarebbe solo il corpo principale del mercato, men-tre per i box la situazione è diversa. "È da nove anni che va avanti questa storia; cinquemilariunioni, incontri, promesse e il morale della favola è che siamo ancora qua".

Anche Clementina Caputo, che ha un banco stabile, nega di essere mai stata contattataper proposte di affitto o accordi sull'assegnazione, e resta nella paziente attesa dei prossi-mi sviluppi. Ma il problema di via Sisenna e dei suoi mercati non si risolve qui. Oltre ai ban-

chi fissi del mercato rionale, il venerdì ela domenica via Sisenna ospita il merca-to degli itineranti. Ed è proprio quest'ul-timo a creare i maggiori problemi alla cit-tadinanza: problemi di ordine, di sicurez-za, di viabilità e di igiene. Una volta si-stemati gli stabili all'interno del nuovomercato, che fine faranno gli itineranti?Nicola, uno degli itineranti, ricorda la pos-sibilità di via Namusa, che tuttavia pre-senta vincoli archeologici e sarebbe dun-que non adatta allo scopo. In ogni casocomunque i commercianti itineranti sem-brano non avere intenzione di spostarsida via Sisenna, perché come dice Marina"i posti dei mercati non si cambiano, seno è la rovina!".

Nel frattempo l'amministrazione tace e ilnuovo mercato coperto vegeta. Quanta at-tività in ottavo municipio! LUCIA BRAICO

SCUOLA VIA DEI TORDI: ARRIVA LA MOZIONE

IN CONSIGLIO COMUNALESU VIA SISENNA, INTANTO, MERCATO STABILE, MERCATO ITINERANTE

E CITTADINANZA SI CONTENDONO LO SPAZIO.

L'EX FIENILE PROMUOVE PROGETTI CON LE SCUOLE E RESTA IN ATTESA DI ASSEGNA-ZIONE. NELL'ATTESA "TUTTA BUONA MUSICA" A TOR BELLA MONACA.

Tor Bella Music e non solo

La telenovela della scuola di via dei Tordi approda in consiglio comunale, gra-zie a una mozione presentata dal consigliere Pd Dario Nanni. Una storia che

va avanti da due anni, quella dell'edificio scolastico di Torre Maura. Segnata dapassaggi oscuri e da veri e propri abusi.

Con la risoluzione numero 7 del 4 marzo 2011 la giunta municipale affidaval'istituto "Giacomo Leopardi" ormai in disuso, a privati, senza un bando pubbli-co, e in cambio della sola ristrutturazione dell'edificio. Un bene pubblico regala-to, con una procedura di dubbia legittimità. La cosa ha scatenato le proteste deicittadini di Torre Maura, e il Pd è sempre stato in prima linea su questa batta-glia. Prima con una mozione presentata dal capogruppo Scorzoni, poi scenden-do in piazza con i cittadini lo scorso luglio. E persino presentando, con i consi-glieri Scorzoni e Cremonesi, una denuncia per abuso d'ufficio. In via dei Tordi loscorso luglio erano partiti i lavori, senza neanche il cartello di cantiere. E la po-lizia municipale li ha subito fermati proprio per mancanza delle autorizzazioni. Inseguito all'intervento dei vigili e alle proteste di cittadini e opposizione, con tan-to di sit in sotto la scuola, il direttore dell'VIII municipio Altamura ha deciso chel'edificio va assegnato con bando pubblico.

Le proteste sono finite, non la storia della scuola di via dei Tordi, che approdain consiglio comunale. La prima battaglia, annullare la risoluzione della giuntaLorenzotti, è vinta, ma la seconda è tutta da combattere e riguarda la destina-zione pubblica dell'edificio. Proprio a questo serve la mozione presentata dal con-sigliere comunale Pd Dario Nanni, e firmata da tutti i consiglieri di opposizione.Mozione che "chiede al Sindaco e alla sua Giunta di attivarsi affinchè i locali del-l'ex scuola elementare di via dei Tordi vengano destinati ad asilo nido comuna-le, e per l'effetto destinare dei fondi, pari a circa 600mila euro, per il completa-mento dei lavori di ristrutturazione dell'edificio e sua destinazione ad asilo nido".

"Quell'edificio è un bene pubblico e gradirei che mantenesse quella vocazio-ne", dice Nanni. "E' strano che si dia un bene pubblico a un privato in cambio diuna sola ristrutturazione finalizzata all'in-teresse del privato, e senza nessun van-taggio per il Comune". Il consigliere spie-ga la destinazione ad asilo nido. "Io nonvoglio decidere l'utilizzo della struttura, maproprio in quella zona ci sono molte richie-ste di bambini che non possono andare alnido, e questa potrebbe essere un'idea. Do-po di che bisogna trovare lo stanziamentodei fondi". La mozione è stata presentatalo scorso 7 novembre, ma ancora non èstata discussa. "In questi giorni si discuto-no tutta una serie di delibere e non c'è spa-zio per le mozioni; - spiega ancora Nanni- ma nei prossimi giorni si voterà l'assesta-mento di bilancio e chiederò che si discu-ta di questo fatto, anche per vincolarlo al-l'intervento economico senza il quale que-sta ex scuola non sarebbe più utilizzabile".

DAVIDE LOMBARDI

L'HA PRESENTATA IL CONSIGLIERE PD DA-RIO NANNI ED È FIRMATA DA TUTTA L'OP-POSIZIONE COMUNALE. CHIEDE CHE LA EX

SCUOLA DI TORRE MAURA RESTI PUBBLI-CA, E DI DESTINARE 600MILA EURO PER

RISTRUTTURARLA E FARNE UN ASILO NIDO.

VEGETA ANCORA IL NUOVO MERCATO DI TORRE SPACCATA

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CASILINONUMERO 19 ANNO IV32

“Almeno una volta ogni due mesi

però cerchiamo di vederci!". Con

questa esortazione da vecchio

amico deluso, il sindaco di Roma

Capitale Gianni Alemanno ha con-

cluso la lunga assemblea pubblica

organizzata dal comitato sponta-

neo della borgata venerdì 25 no-

vembre. Come se l'assenza delle

istituzioni in una borgata dimenti-

cata dalla civiltà potesse dipende-

re dalla superficialità dei cittadini.

Protagonista dell'incontro, naturalmen-

te, il Sindaco, accompagnato da persona-

lità importanti, come il Presidente del mu-

nicipio Massimiliano Lorenzotti, l'Assesso-

re Fabrizio Ghera per il dipartimento Lavo-

ri Pubblici, il Delegato alla sicurezza del Co-

mune di Roma Giorgio Ciardi, Marco Di Co-

simo per la Commissione comunale urba-

nistica. Presenti il presidente del comitato

di borgata Angelo Colagrossi, il presidente

del centro anziani, la responsabile della

scuola "Domenico Savio". La sala teatro

della scuola elementare "Domenico Savio",

riempita dalla presenza dei cittadini accor-

si all'appuntamento, per due lunghe ore ha

udito la lunga serie di problemi che afflig-

gono dolorosamente il quartiere.

Un quartiere che è una piccola città, con

i suoi 35mila abitanti, ma che, a differenza

dei civili centri cittadini, è priva dei più ele-

mentari requisiti urbani. Un'assenza que-

sta che fa di Finocchio una borgata da Ter-

zo Mondo in una città che è capitale euro-

pea.

Sono troppe le piaghe che deturpano

l'aspetto e la vita della borgata che, in as-

senza di interventi, potrebbe tranquillamen-

te trasformarsi in una "polveriera esplosi-

va". Lo scontento è generale e investe tut-

ti gli strati della cittadinanza, dai commer-

cianti, agli anziani, dai giovani alle famiglie,

interessando scuole, strutture, infrastrut-

ture e fantasmi di servizi mai realizzati.

SICUREZZA

La sicurezza è al primo posto tra le ri-

chieste dei cittadini. Chiedono una sicurez-

za che sia reale, presente, tangibile. Una

sicurezza che riguarda le comunità ormai

fuori controllo di alcuni stranieri ignari del-

le più elementari regole della vita civile e

sociale; una sicurezza che riguardi la tran-

quillità di non subire furti in casa e aggres-

sioni per strada; una sicurezza che riguar-

di la viabilità, la libera e tranquilla circola-

zione di mezzi e pedoni, che di fatto sono

privi anche di un funzionale servizio di tra-

sporto pubblico (che serve solo via di Roc-

ca Cencia e via Casilina) o di sem-

plici marciapiedi che ne garanti-

scano l'incolumità. Richiedono in-

terventi i cittadini, che limitino il

propagarsi del degrado, che si con-

cretizza nella vendita continua e

incontrollata di alcolici e nella con-

seguente presenza di persone con-

tinuamente ubriache per le stra-

de. Di fatto la borgata è sotto un regime di

coprifuoco, che dalle otto e mezzo della se-

ra impedisce di vivere il proprio territorio.

Chiedono pertanto una presenza perma-

nente delle forze dell'ordine a presidio del

territorio, con un comando, una caserma,

un commissariato, "perché non siamo cit-

tadini di serie B, e lei è anche il nostro Sin-

daco!", come ricorda un commerciante ad

un Alemanno rimasto in silenzio, se non per

una battuta, fino al suo intervento che ha

chiuso l'assemblea.

SCUOLE

Ma i problemi a Finocchio interessano tut-

ti i cittadini, anche quelli in tenera età: le

scuole infatti sono l'altra nota dolente del-

la borgata. Scuole che tra insufficienza lo-

gistica, carenze di strutture e problemi nel-

la manutenzione ordinaria, cercano comun-

que di rimanere a galla, faticosamente.

CENTRI ANZIANI

Anche la terza età non è immune ai pro-

blemi del quartiere: Finocchio, città nella

città, "avrebbe bisogno di due centri anzia-

ni", come suggerito dal presidente dell'uni-

co centro esistente, "ma ne ha mezzo, per

la ridotta capienza e le pessime condizioni

igienico-sanitarie in cui versa".

MERCATO MOTTA CAMASTRA

E poi c'è il mercato e l'insofferenza di via

Motta Camastra: insofferenza al degrado,

all'insicurezza, alla mancanza di igiene, ai

disagi. I cittadini si sentono ostaggio dei

commercianti e dell'attività che ostacola la

vita quotidiana.

MANCATA URBANIZZAZIONE

Pietro Tassoni, rappresentante del comi-

tato spontaneo, ricorda la situazione di via

Fontana Rotta, priva persino dei servizi di

urbanizzazione primaria, come rete fogna-

ria, idrica, del gas, e ricorda le parole del

sindaco che qualche giorno prima aveva de-

finito "inaccettabile" che alle porte del 2012

la città di Roma potesse presentare conte-

sti simili.

Quello che i cittadini di Finocchio vorreb-

bero trasmettere al Sindaco è la difficoltà

di crescere in un posto che non offre alcu-

na prospettiva, se non centri commerciali

e degrado. Essere giovani in questa borga-

ta di Roma equivale a non avere scampo:

ad essere privati anche degli spazi di ag-

gregazione, necessari allo sviluppo di un

tessuto comunitario. Per i giovani solo il Par-

co di Collina della Pace sembra essere il luo-

go adatto agli incontri, ma sono note le sue

condizioni e l'incuria che lo segnano.

Nei dettagli, l'elenco dei problemi di Fi-

nocchio è stato molto ricco. Non altrettan-

to ricco l'intervento dei politici, che hanno

sfoderato tutto l'arsenale di promesse e ras-

sicurazioni, nonché di risultati già raggiun-

ti, come se si fosse nel cuore della più cal-

da campagna elettorale. Nella sostanza,

non una data, non un progetto sicuro, nien-

te di scritto.

Certo, il Presidente Lorenzotti si è impe-

gnato a risolvere il problema del mercato,

informando il Comune sul quale cade la

competenza, e il Comune ha promesso di

appoggiare la proposta "purché valida", che

l'ottavo presenterà al dipartimento. E al-

meno questo passaggio è stato fatto in di-

retta, così non lo si potrà addurre ad atte-

nuante degli eventuali futuri ritardi.

Sul versante sicurezza il Sindaco infor-

ma inoltre di essersi attivato per ricevere

la disponibilità di "guardie ecozoofile per il

controllo dei parchi".

Ancora meno incisivo l'Assessore Ghera,

che per quanto riguarda le opere di urba-

nizzazione ha rifilato la solita solfa delle con-

cessioni a nuove edificazioni per ottenere

le risorse utili. Anche qui lo stesso disco.

Altrettanto fatuo l'intervento del sinda-

co, che dopo una lunga attesa all'ascolto

dei cittadini, dà il meglio della sua retorica

populista, facendo appello alla volontà e al-

la determinazione dei cittadini uniti nei co-

mitati e nelle associazioni che sola può con-

tribuire a migliorare la condizione della bor-

gata per mezzo di continue sollecitazioni al-

l'amministrazione. Come a dire: che altri-

menti non si ricorderebbe di Finocchio ne-

anche sotto tortura!

Sembra essere poco più preciso il Sinda-

co sul tema della sicurezza, quando pro-

mette la presenza sul territorio di un "ca-

ravan attrezzato" che funga da presidio mo-

bile nell'attesa di uno fisso.

Per quanto riguarda Corcolle. Alemanno

conferma l'impegno preso in precedenza di

valutare nei dettagli la situazione, con il Pre-

fetto e la Regione. Che dire allora?

Ci vediamo tra due mesi?!

LUCIA BRAICO

“Sindaco, anche Finocchio appartiene a Roma”ASSEMBLEA PUBBLICA A FINOCCHIO COL SINDACO DI ROMA CAPITALE GIANNI

ALEMANNO. TANTI I PROBLEMI DELLA BORGATA, SOLITE LE RASSICURAZIONI.

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CASILINONUMERO 19 ANNO IV34

John Dillinger, il noto criminale ameri-

cano degli anni 20', rapinava le banche

impiegandoci poco meno di due minu-

ti. Bruciava anche i libri contabili. "I Cauca-

sici" ripulivano gli appartamenti in 1 minuto

e 27 secondi. E'proprio vero: le nuove ge-

nerazioni criminali tendono a migliorare.

Cinque arresti, questo è stato il bilancio

conclusivo dell'operazione "Caucaso".

A finire in manette sono stati 4 citta-

dini georgiani e un ucraino, rintrac-

ciati tra il quartiere di Tor Bella Mona-

ca e quello di Borghesiana. I cinque

arrestati avevano costituito una vera

e propria banda esperta di furti su

commissione all'interno di ville di lusso. L'ope-

razione "Caucaso", iniziata la primavera scor-

sa e condotta dai carabinieri del nucleo in-

vestigativo di Frascati in collaborazione con

le compagnie dipendenti e le unità cinofile di

Santa Maria di Galeria. L'operazione aveva

come scopo principale quello di contrastare

i furti all'interno delle abitazioni di privati cit-

tadini, mediante l'intervento di metodi inve-

stigativi tradizionali, iniziando dall'osserva-

zione dei sospettati, poi al pedinamento, iden-

tificazioni fotografiche ed infine, analizzan-

do molto attentamente il modo di operare

dei soggetti, che ha portato poi all'arresto

dell'intera banda. Tutti gli uomini finiti in ma-

nette, provenivano dalla regione del Cauca-

so (da cui il nome dell'operazione). Erano già

tutti pluripregiudicati per aver commesso

reati contro il patrimonio e la persona e per

aver commesso numerosi furti nelle zone re-

sidenziali della capitale. I carabinieri, grazie

alle indagini, sono riusciti a ricollegare la ban-

da ad almeno 25 furti avvenuti e a recupe-

rare parte della refurtiva, anche se non si

esclude la possibilità che il sodalizio crimina-

le ne abbia commessi molti di più. I cinque

arrestati erano soliti sfidarsi tra loro in vere

e proprie gare per chi avrebbe ripulito gli ap-

partamenti nel minor tempo possibile. Era-

no riusciti a stabilire tempi da record. Svali-

giavano appartamenti in 1 minuto e 25 se-

condi, tutti furti messi a segno nelle zone dei

Castelli Romani, Collina Fleming, Montesa-

cro e Trionfale.

La banda agiva sempre nello stesso mo-

do: dapprima individuava le abitazioni da ri-

pulire, poi iniziava a studiare le abitudini dei

proprietari, per poi agire non ap-

pena l'appartamento rimaneva

deserto. Solo in quel momento

i caucasici forzavano la serratu-

ra, entravano all'interno e pren-

devano tutto ciò che riuscivano

a portare via. Tra gli oggetti pre-

feriti c'erano apparecchi high tech, orologi,

telefoni cellulari e soprattutto preziosi che,

una volta rubati, spesso venivano spediti al-

l'estero per essere rivenduti anche al mer-

cato nero. Quando invece non era possibile

spedire i preziosi all'estero, venivano riven-

duti nei negozi "Compro Oro" della capitale

o altrimenti si rivolgevano ai ricettatori di lo-

ro fiducia. Tant'è vero che durante le inda-

gini, i militari sono riusciti a rintracciare cir-

ca 50 kg di preziosi. La banda era divisa in

maniera eccellente: tra i membri c'era chi si

occupava di gestire la logistica dei furti, chi

si occupava di tenere unito il gruppo, chi di

reperire le attrezzature per lo "scasso", chi

studiava i sistemi di allarme ed infine anche

chi supervisionava lo svolgimento dei com-

piti assegnati. Durante il blitz svolto, i mili-

tari in un appartamento hanno scoperto an-

che un laboratorio: da materiale d'abbiglia-

mento veniva estratta cocaina. Nello stesso

appartamento i militari hanno bloccato un

peruviano, che cercava di disfarsi di una va-

ligia piena di vestiti imbevuti di cocaina e una

donna che al momento del blitz ha cercato

di gettare il liquido usato per scindere la co-

caina dai vestiti. La Procura della Repubbli-

ca grazie alle prove ed ai riscontri acquisiti

ha attuato le ordinanze di custodia cautela-

re in carcere per ognuno degli arrestati, ha

aggiunto anche il reato di associazione a de-

linquere (416 bis c.c.p del codice penale).

ANDREA CAVADA

Lunedì 21 novembre

intorno alle 18 un'au-

to è finita contromano in

via Rometta, poche deci-

ne di metri prima dell'in-

crocio con via Torregrot-

ta, colpendo un'auto pro-

veniente nel senso oppo-

sto. Finendo di seguito contro un muro, per

poi fuggire indisturbato.

L'incidente, avvenuto sotto gli occhi di

diversi testimoni, ha visto uscire fortuna-

tamente illeso il proprietario della vettura

colpita dal pirata, una Ford Ka. Dopo la col-

lusione con un contatore dell'Acea Idrica,

distrutto durante l'impatto, il conducente

è fuggito a bordo della sua auto, con targa

straniera a detta dei testimoni. La macchi-

na responsabile dell'incidente è stata ritro-

vata qualche chilometro più in là, abban-

donata dal conducente, dalle forze dell'or-

dine che hanno, ovviamente, provveduto

al sequestro del veicolo. Continua nel frat-

tempo la ricerca del responsabile dell'acca-

duto.

Uno dei testimoni oculari dell'incidente è

stato Pietro Giansanti, portavoce del Cdq

Borghesiana 2, che riferisce che la causa

principale dell'incidente è stata l'alta velo-

cità con la quale procedeva l'auto pirata:

"Nonché la mancanza di controlli da parte

dei vigili, che favoriscono la velocità eleva-

ta delle vetture in transito. Inoltre lungo la

strada ci sono diverse strettoie causate dal-

le colonnine dell'ACEA. Sono molti gli inci-

denti che avvengono in via Rometta". Esem-

pio eclatante il bordo dell'aiuola ancora rot-

to dopo l'incidente avvenuto la scorsa esta-

te: una Smart è stata colpita da un auto-

mobile che non ha dato la precedenza, sca-

raventandola nel prato.

Strada che collega i quartieri Finocchio e

Borghesiana, parte da via Mandanici, tra-

versa di via Rocca Cencia, e termina in via

Torregrotta, traversa di via di Borghesiana.

Defluisce, quindi, tramite questo percorso,

parte del traffico che circola tra le due bor-

gate . E permette di evitare gli ingorghi del-

le arterie principali.

"Faremo delle proposte per

la messa in sicurezza - con-

clude il sig Giansanti - ma-

gari il senso unico potrebbe

essere una soluzione".

Nel frattempo limitare la

velocità e una maggiore at-

tenzione potrebbero essere

un buon inizio per evitare incidenti.

JESSICA SANTINI

Si è svolta nel pomeriggio di domenica 27 no-vembre, a Finocchio, una fiaccolata, promos-

sa dall'Associazione Collina della Pace, in me-moria di Teresa Mer-cantini, la donna tra-gicamente scom-parsa il 10 novem-bre di quattro annifa. Quando un pira-ta della strada la in-vestì sulle strisce pedonali e fuggì non prestan-dole soccorso. Una processione di circa 50 per-sone è partita da via Roccaforte del Greco, pro-seguendo lungo tutta via Rocca Cencia fino a rag-giungere, come ultima tappa, la Parrocchia San-ta Maria della Fiducia in via Casilina, dove è sta-to affisso uno striscione in memoria di tutte le vit-time della strada. Che rimarrà li per un mese inricordo dell'evento. "Siamo soddisfatti dell'adesio-ne. E' stata organizzata per richiamare l'attenzio-ne sul fenomeno - dichiara Luigi di Bernardo, Pre-sidente dell'Associazione - in particolare da par-te delle Istituzioni. Perché ci sono troppi inciden-ti a Roma. In particolare causati dai motociclisti.L'ennesimo la notte tra il 27 e il 28 novembre hafatto un'altra vittima. E' necessario prevenire il fe-nomeno". JESSICA SANTINI

NEI PRESSI DELL'INCROCIO CON VIA DI TORREGROTTA C'È STATO UN INCIDENTE LUNEDÌ 21NOVEMBRE. FORTUNATAMENTE SENZA GRAVI CONSEGUENZE. L'UOMO , FUGGITO DOPO L'AC-CADUTO, HA ABBANDONATO L'AUTO. TUTT'ORA SONO IN CORSO LE RICERCHE.

PIRATA DELLA STRADA A VIA ROMETTA

Una fuga di gas ha messo in allarme tut-

ta la zona di via di Vermicino lunedì 28

novembre, a Borghesiana. Il traffico in dire-

zione Tor Vergata è stato interrotto per con-

sentire di verificare l'entità del problema e

provvedere al più presto alla risoluzione.

Già intorno alle prime ore del pomeriggio,

testimoni affermano di aver iniziato a senti-

re un odore inconsueto di gas, che ha desta-

to preoccupazione. Da Largo Monreale a via

di Castelvetrano, l'aria per molte ore è rima-

sta impregnata dell' inquietante olezzo. Alle

ore 16:30 la strada è stata bloccata dall'in-

crocio con via Paternò all'incrocio con via Giar-

re, con conseguente deviazione del traffico.

Anche via dell'Osteria del Finocchio è stata

bloccata per consentire lo svolgimento dei

lavori.

A quanto pare la fuga è stata causata da

un guasto ad una porzione della conduttura

posta proprio sotto il manto stradale all'in-

crocio tra le due arterie, via di Vermicino e

via dell'Osteria del Finocchio. Fino a notte

inoltrata, i vigili urbani e i vigili del fuoco

hanno presidiato la zona e bloccato la circo-

lazione per consentire ai tecnici e agli operai

dell'Eni di intervenire sul guasto.

L'evento ha avuto forte impatto sulla via-

bilità completamente congestionata per tut-

to il pomeriggio. Un incidente, inoltre, tra un

camion dell'Ama e una Fiat Cinquecento al-

l'incrocio con via Casilina ha contribuito a

peggiorare una situazione già difficile da ge-

stire. JESSICA SANTINI

FUGA DI GAS IN VIA DI VERMICINO

UNA CONDUTTURA SOTTERRANEA HA DESTATO

ALLARME. CON CONSEGUENTE PRECLUSIONE AL

TRAFFICO DELL'INTERA ZONA.

FIACCOLATA IN MEMORIA DI TERESA

L'ASSOCIAZIONE COLLINA DELLA PACE HA OR-GANIZZATO UN CORTEO IN MEMORIA DELLA SI-GNORA TERESA, INVESTITA QUATTRO ANNI FA A

FINOCCHIO.

“Operazione Caucaso”. Arrestata la banda che ripuliva appartamenti in tempi recordRIPULIVANO GLI APPARTAMENTI ANCHE IN 1 MINUTO E 27 SECONDI NETTI. SGOMINATA DAI CARABINIERI LA BANDA CRIMINALE CHE TERRORIZZAVA I QUARTIERI

RESIDENZIALI DELLA CAPITALE.

John Dillinger

Page 35: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011

CASILINO NUMERO 19 ANNO IV 35

La piazza di Largo Monreale finalmen-

te è stata riaperta. I commercianti

della zona però sono arrivati al tra-

collo. E solo un loro intervento diretto con

tanto di denuncia e minacce di occupare

via di Vermicino, ha reso possibile il mira-

colo, atteso da mesi.

Esasperati, certo. Perché l'area è stata

chiusa quasi un mese prima che inizias-

sero i lavori veri e propri di rifacimento. E

da oltre 15 giorni non vi era più nessuno

a operare, anche perché sembra ultima-

ta. Allora perché non vengono tolte le tran-

senne?

Così è partita la denuncia nei confronti

del dipartimento e dell'ufficio tecnico fir-

mata da tutti i commercianti e presenta-

ta da Massimiliano Biferi, uno degli eser-

centi di Largo Monreale, giovedì 18 no-

vembre in tarda mattinata. "Siamo arri-

vati a questa conclusione perché non ab-

biamo più nemmeno i soldi necessari per

sopravvivere", afferma lo stesso Massimi-

liano. Sono stufi perché i lavori da oltre 15

giorni sono stati bloccati. Perché i tempi

previsti per la realizzazione sono termina-

ti da tempo. Perché il declino dei loro af-

fari, inarrestabile, li sta facendo cadere in

un baratro senza ritorno. E perché, a que-

sto, i nostri amministratori non hanno pen-

sato: facile dire "bisogna stringere i den-

ti", quando a farlo sono solo quella decina

di attività imprigionate nelle transenne di

largo Monreale. Dove era precluso l'ingres-

so dagli sbarramenti da oltre cinque mesi.

Al contrario, oltretutto, delle promesse fat-

te. "Avevano garantito che sarebbe stata

chiusa e realizzata mezza piazza per vol-

ta. Per non impedire completamente il pas-

saggio", gridano i commercianti insieme.

Per questo era stato deciso di occupare via

di Vermicino. Una mobilitazione illegale, è

vero. Ma condotta dalla disperazione: ve-

dersi rovinati per il prolungarsi dei lavori

aveva esasperato gli animi. Fortunatamen-

te, non ce ne è stato bisogno: diverse te-

lefonate ai consiglieri e una chiamata di

Lorenzotti hanno placato la situazione. "Il

Presidente sta verificando la questione e

promette che le transenne saranno tolte

entro martedì - ci hanno comunicato i com-

mercianti - Se così non sarà, stavolta oc-

cupiamo davvero. Buttiamo giù le transen-

ne e andiamo avanti", ci conferma il signor

Capraro, titolare della sala slot .

I tempi non sono stati rispettati alla let-

tera; comunque l'impegno preso è stato

portato a compimento: mercoledì pome-

riggio, intorno alle ore 14, Lorenzotti ha

fatto rimuovere le transenne che chiude-

vano la piazza. Sotto la propria responsa-

bilità. Perché, in base alle norme burocra-

tiche, per il collaudo e quant'altro poteva-

no essere mantenute fino ad altri 90 gior-

ni. Così, dopo tanta attesa, tanta sofferen-

za e tante richieste cadute nel vuoto, il Pre-

sidente del Municipio VIII ha realizzato un

piccolo prodigio. Questo non vuol dire che

i problemi siano finiti, anzi. La situazione

economica delle attività è al tracollo. Ma

perlomeno vi è un barlume di speranza.

Fioco, lontano. Ma l'unico al quale potersi

aggrappare: ora a chi devono rivolgersi i

commercianti per il risarcimento dei dan-

ni economici subiti, a seguito della chiusu-

ra di Largo Monreale? E chi si assumerà la

responsabilità dell'eventuale fallimento del-

le attività della piazza? JESSICA SANTINI

Protesta rientrata a Largo MonrealeLORENZOTTI SI È PRESO LA RESPONSABILITÀ DELLA RIMOZIONE DELLE TRANSENNE. I COMMERCIANTI, DOPO LA DENUNCIA ALLE

AUTORITÀ, ERANO PRONTI A OCCUPARE. PERCHÉ I DANNI ARRECATI DAI LAVORI LI HANNO PORTATI AL TRACOLLO ECONOMICO.

VIVAVOCE

Daniela Roma: Ci avevano assicurato che avrebbero chiuso mezza piazza per

volta. E' stata, invece, chiusa,tutta, il 18 giugno. E i lavori sono iniziati a fine

luglio. Hanno bloccato venti attività. E mi hanno tolto la visibilità. Oggi come

faccio a pagare l'affitto? Ho iniziato l'attività quando sono cominciati i lavori.

Anche perché quando ho intrapreso quest'avventura nemmeno il proprietario

del locale mi aveva comunicato dei lavori. Lo stesso proprietario ora mi vuole

sfrattare. Questa è la situazione. E' stata aperta la piazza? Bene. Ma questo non significa

che i problemi sono finiti. Ora, chi mi risarcirà dei danni che abbiamo avuto? Chi mi darà i

soldi dell'affitto che devo pagare? Siamo disperati. E le banche non ci vogliono

aiutare.

Claudio Ciculi: Non sono stato colpito nell'attività dalla chiusura della piazza.

Sono un odontotecnico e possiedo anche altri studi. Ma ho comunque firmato

la denuncia perché la gente si è stancata. Soprattutto della presa in giro. Man-

cano i segnali, mancano i secchi della spazzatura. Se è questo il problema sia-

mo disposti a comprarli noi. Queste lungaggini burocratiche sono il vero problema. E stan-

no esasperando gli animi.

Yuri Buosi: Il lavoro è calato in maniera in credibile. Non il take-away, ma le

persone che fisicamente mangiano nel mio locale. E' troppo presto per dire se

la riapertura della piazza porterà dei benefici. Di sicuro si, ma ci vorrà tempo.

Finalmente però sono state tolte le transenne, abbiamo parcheggio e visibilità.

Speriamo che il peggio sia passato.

Loredana, proprietaria della sartoria: Noi non lavoriamo con il passaggio

ma con i clienti fissi. La chiusura così prolungata ci ha penalizzati comunque.

Non trovare un posto per lasciare l'automobile ha portato molti miei clienti a

cambiare sartoria. Torneranno? E chi lo sa. Nel frattempo ci sono le tasse da

pagare, l'Inps, l'Irpef e i contributi degli operai. Abbiamo tenuto duro. Ma chis-

sà per quanto riusciremo a resistere. Speriamo che ora con l'apertura la situa-

zione migliorerà. Ma ci vorrà del tempo prima che si ristabilisca il passaggio che c'era una

volta. Molte persone ancora nemmeno sanno della fine dei lavori. JESSICA SANTINI

Durante l'Assemblea del Cdq di Bor-

ghesiana è stato comunicato che sa-

ranno installate le illuminazioni natalizie

su via di Vermicino.

I commercianti

si sono accordati ,

dopo aver valuta-

to vari preventivi

ed aver scelto la

ditta installatrice.

Hanno deciso per

l'illuminazione del-

la strada dall'8 di-

cembre fino al 7

gennaio. Due rap-

presentanti dei

commercianti si so-

no occupati della comunicazione e della

raccolta dei fondi tra gli esercenti per prov-

vedere all'ultimazione dell'impianto. L'ope-

ra inizierà dall'incrocio con via Bronte fi-

no all'intersezione con via Casilina. "E' la

prima volta che si assiste ad una illumi-

nazione natalizia di tale entità", ci confer-

ma Giuseppe Imbesi Presidente del Cdq

Borghesiana "si sono occupati di tutto gli

esercenti. Noi li abbiamo aiutati solo a tro-

vare le varie ditte da prendere in consi-

derazione. E a richiedere una quota di par-

tecipazione alla banca: 800 euro comple-

tamente e direttamente girate a loro per

la realizzazione dell'opera. Per il resto non

c'entriamo nulla".

Quindi sotto le feste natalizie Il quar-

tiere sarà illuminato a festa. E il merito è

tutto dei commercianti.

JESSICA SANTINI

VIA DI VERMICINO

SI ILLUMINA A FESTA

APPROVATA L'INSTALLAZIONE DELLE LUCI

NATALIZIE PER LA VIA DEL QUARTIERE. AD OPERA DEGLI ESERCENTI.

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CASILINONUMERO 19 ANNO IV36

L’Asilo Nido Colline Verdi di via Capa-

ci, quartiere Finocchio, ha delle in-

filtrazioni d'acqua. Visto che gli in-

terventi sono tardati, i genitori dei bambi-

ni e della dirigente scolastica si sono rivol-

ti al Municipio.

"Finocchio è stato abbandonato nel cor-

so di questi tre anni e mezzo di governo. Il

Presidente ha lavorato solo nel quartiere di

Borghesiana, dove vive. I genitori hanno

fatto una raccolta di firme perché ci sono

grandissime penetrazioni d' acqua - ci di-

ce il capogruppo dell'Idv Massimo Rossi -

a dimostrazione di strutture abbandonate

dove la manutenzione non esiste. Dopo

l'esposto del funzionario dell'Asilo Nido e

dopo la mia chiamata all'ufficio tecnico è

stato fatto l'intervento". A detta di Rossi l'in-

filtrazione sarebbe conseguenza dell'incu-

ria della struttura.

C'è però dell'altro. "Durante il sopralluo-

go, è stato possibile appurare che il tetto

che ricopre la struttura dell'Asilo Nido Co-

munale "Colline Verdi" è fatto di eternit.

Sappiamo che è un materiale canceroge-

no. I bambini sono delle persone da tute-

lare, i deboli, il nostro futuro. Così ci pren-

diamo cura di loro? ".

Sembrerebbe che la storia era già nota

ma non sono stati, fino ad oggi, portati avan-

ti interventi. "Spostare i bambini in altri asi-

li per provvedere alla bonifica reca danno

sia all'equilibrio dei bambini stessi, sia ai lo-

ro genitori, che chissà dove dovranno por-

tarli. Allora il Dirigente mi ha chiesto se fos-

se possibile procedere con l'opera la prima

settimana di gennaio, quindi durante le va-

canze natalizie. La proposta è stata fatta

ma fin ora nessuna comunicazione in me-

rito alla data".

Per questo il Dirigente ha di nuovo sol-

lecitato l'intervento di Rossi che ha porta-

to avanti un'interrogazione in Consiglio. Del

perché non sia stata comunicata la data dei

lavori."Se entro il 10 dicembre non avrò una

risposta all'interrogazione farò una mozio-

ne in cui chiederò un Consiglio straordina-

rio nella scuola con urgenza. Il Presidente

del Municipio, gli Assessori e la Giunta tut-

ta si assumeranno davanti alle mamme dei

bambini di Finocchio la responsabilità per

quello che sta accadendo".

I lavori sono in programma, almeno co-

sì spera il Capogruppo Rossi. Ma teme che

non si faccia nulla. Perché "nonostante sia-

no state centinaia di mozioni in Consiglio

non è stata portata avanti alcuna opera.

Sempre con la scusa che non ci sono fon-

di. Il loro impegno è stato minimo. Sono in-

tervenuto io, in prima persona, a sollecita-

re la sistemazione vano cassoni rotti nella

scuola Carlo Urbani a Rocca Cencia. E lot-

terò perché anche qui si risolva la situazio-

ne".

Nel frattempo i bambini trascorrono le

loro giornate in un ambiente umido a cau-

sa delle infiltrazioni dal soffitto. Fatto oltre-

tutto di eternit, materiale cancerogeno. Un

ambiente malsano, quindi. Inutile, è vero,

creare allarmismi: ma voi, non sareste pre-

occupati per i vostri figli? JESSICA SANTINI

Eternit e infiltrazioni d’acqua all'Asilo Nido “Colline Verdi”DOPO UN SOPRALLUOGO PER ALCUNE INFILTRAZIONI DAL TETTO, È STATA APPURATA

L'ESISTENZA NELLA COPERTURA DEL MATERIALE CANCEROGENO. A DIRCELO È MASSIMO

ROSSI, CAPOGRUPPO DELL'ITALIA DEI VALORI.

Avia Colle della Lite l'impianto

fognario non è stato mai ulti-

mato. Perché la popolazione resi-

dente è poca. E quindi chi ha ne-

cessità di collegarsi con l'sistema di

scarico, lo deve fare a proprie spe-

se.

A confermarci la cosa è stato Sil-

vio Di Pietro, Presidente del Con-

sorzio Pantano, Colle Mattia: "L'impianto fo-

gnario è stato praticamente finanziato e co-

struito, quindi, dai residenti; vale a dire cit-

tadini privati, che sono qui, in via Colle del-

la Lite. In seguito è stato ceduto al Comu-

ne che l'ha affidato all'Acea. Ora

tutti coloro che non hanno un col-

legamento con l'impianto fogna-

rio presente, per farlo, devono pre-

sentare un progetto al Comune e,

una volta approvato, realizzarlo,

ovviamente a proprie spese". Sem-

pre perché i residenti sono pochi

e non "conviene" al Comune oc-

cuparsene.

Indiscrezioni però ci avevano rivelato che

il problema era un altro: i lavori si erano in-

terrotti per circa 300 metri intorno ai civici

78 - 92, perché era stato trovato un terre-

no piuttosto resistente. "Roccioso" lo han-

no definito. Per cui, vista la poco convenien-

za alla costruzione dell'impianto, e visto il

maggiore dispendio economico, si è prefe-

rito tralasciare quel punto.,

"Non è assolutamente vero - sentenzia il

Presidente Di Pietro - la profondità della re-

te è di 2 metri e mezzo. E il terreno in quel-

la zona è tutto uguale, lo posso garantire

perché lo conosco perfettamente. Chi vuo-

le fare l'allaccio deve presentare un proget-

to. Io sono a disposizione dei cittadini, qua-

lora fossero interessati a procedere in que-

sto senso. Possono venire da me e sarò ben

lieto dia aiutarli".L'offerta non può essere

rifiutata. Per cui, cittadini di via del Colle

della Lite che avete questo problema, Di

Pietro è pronto a darvi una mano.

JESSICA SANTINI

FOGNE A METÀ A VIA COLLE DELLA LITE

Il 5 dicembre avranno inizio i lavori alla "Collinadella Pace". A riportare la notizia è stato Luigi Di

Bernardo, Presidente dell'Associazione intitolataproprio al parco di Finocchio.

Lunedì 28 novembre è avvenuto il sopralluo-go del Dipartimento IX, per le Politiche per la Ri-qualificazione delle Periferie. Poi la telefonata conl'ingegner Marco Contino, responsabile del pro-getto. "Lunedì prossimo sarà inaugurata la can-tierizzazione dei lavori - afferma Di Bernardo - celo ha confermato l'ingegnere. Siamo soddisfattidel risultato ottenuto. Ovviamente resteremo vigi-li durante l'esecuzione , per accertarci che la mes-sa a punto sia coerente col disegno presentato".

L'Associazione aveva invitato già tempo fa ilSindaco Gianni Alemanno a porre la prima pietraal momento dell'inizio dell'opera: "Siamo in con-tatto con il Sindaco. Vorremmo che intervenissein occasione dell'inaugurazione vera e propria deilavori. Dell'inizio di quest'attività di riqualificazio-ne della periferia". JESSICA SANTINI

LAVORI MAI ULTIMATI. PERCHÉ REALIZZATI DA PRIVATI. SILVIO DI PIETRO CI SPIEGA COME FARE PER POTER USUFRUIRE

DELL'ALLACCIO ALLA RETE FOGNARIA.

INIZIANO I LAVORI ALLA COLLINA DELLA PACE

LA DATA STABILITA È IL 5 DICEMBRE PER LA CAN-TIERIZZAZIONE. L'ASSOCIAZIONE DELLA COLLI-NA DELLA PACE, SODDISFATTA, INVITA IL SIN-DACO ALL'INAUGURAZIONE.

Un anno e mezzo fa Massimo Rossi, Ca-

pogruppo dell'IdV, aveva portato in Con-

siglio una mozione per la realizzazione del

Parco giochi di via Basicò.

La strada, traversa di via Casale del Fi-

nocchio, da qualche tem-

po ospita un parcheggio

per le auto dei genitori dei

bimbi che si recano alla

scuola media Domenico

Savio. Un posteggio da

tempo in programma, ma

effettivamente non rea-

lizzato dalle Istituzioni. Quanto piuttosto dai

cittadini. La richiesta del Capogruppo Ros-

si va ben oltre: "Visto che quell'area nel pia-

no particolareggiato era stata destinata a

uso pubblico e ad un parcheggio per la vi-

cina scuola di via del Casale del Finocchio.

Che non ci sono parchi giochi nel quartie-

re, ad esclusione di quello presente alla "Col-

lina della Pace". Visto l'aumento esponen-

ziale della popolazione del quartiere, nel

2010 ho presentato la mozione. Approva-

ta da governo e opposizione".

L'incremento dei bambini nel quartiere, i

pochi spazi disponibili per giocare. Queste

le motivazioni. Una buona iniziativa L'accor-

do trovato con il Presidente Fonti riguarda-

va l'assegnazione di circa 300 mq per la

realizzazione dell'area ludica.

"E' passato un anno e mezzo e non so-

no stai messi a bilancio i fondi per il par-

cheggio. Questo vuol dire

che il caro Presidente della

Commissione Urbanistica,

che ha fatto diverse riunio-

ni con la dirigente scolasti-

ca, ha preso in giro i citta-

dini. E, inoltre, non esiste

niente al Dipartimento né

per la realizzazione del parcheggio, né per

quella del parco giochi. Quando votano una

cosa devono assumersi la responsabilità di

realizzare l'opera".

E non è tutto: il terreno adiacente alla

scuola doveva esser acquisito dal patrimo-

nio comunale, sempre a detta di Rossi. E

lui, personalmente, ha chiesto di verificare

se il terreno abbandonato, visto che sem-

bra dell'amministrazione comunale, potreb-

be essere utilizzato, aprendo il cancello di

collegamento tra via Basicò e la scuola. Con-

sentendo quindi l'uscita degli studenti di-

rettamente nel parcheggio. Cosa risponde,

alla richiesta Fonti? JESSICA SANTINI

E' STATA APPROVATA, UN ANNO E MEZZO FA, UNA MOZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN'AREA

LUDICA DI CIRCA 300 METRI. MAI MESSA NEMMENO A BILANCIO..

PARCO GIOCHI DI VIA BASICÒ CHE FINE HA FATTO?

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CASILINONUMERO 19 ANNO IV38

Via Savoca ha bisogno di interventi.

A denunciarlo sono soprattutto cit-

tadini tutti. Con una serie di segna-

lazioni e richieste al Comune di Roma e al

Municipio che dal 2008 si susseguono. E

alle quali poche risposte sono state date.

La strada è una lunga via secondaria che

collega i quartieri Finocchio e Borghesiana

procedendo da via Mandanici a via di Bor-

ghesiana. Un lungo

tragitto, quindi, in

grado di smaltire il

traffico dei quartie-

ri. Ma pieno di insi-

die. Le denunce ri-

salgono già al 2008,

quando i residenti la-

mentavano l'asfalto

in pessime condizio-

ni, quale causa di incidenti anche piutto-

sto gravi. Come quello di circa due anni fa

durante il quale un mezzo pesante ha ur-

tato un'auto parcheggiata sul lato destro

in direzione Finocchio, scaraventandola su

un cancello pedonale al civico 109. Non so-

lo. Le richieste riguardavano anche la co-

struzione di marciapiedi o parapedonali,com-

pletamente assenti nonostante la zona sia

abbastanza popolata e la strada nemme-

no troppo stretta, la segnaletica orizzon-

tale, quale strisce di attraversamento pe-

donale e l'opportuna segnalazione con

un'adeguata cartellonistica.

Alla richiesta è stata da-

ta come risposta dal Muni-

cipio nel febbraio 2010 quan-

to segue: "Per quanto ri-

guarda la realizzazione di

marciapiedi e parapedonali, tale interven-

to verrà inserito nelle proposte del Piano

investimenti in sede del prossimo assesta-

mento di bilancio". Si è quindi in attesa del-

l'intervento del Municipio. Anche se, a tut-

t'oggi non è stato fatto alcun intervento di

quelli richiesti. E al contrario si è agito nel

rifacimento di altre strade quali via Bron-

te, via Grammichele, via Capaci, via Bom-

pietro e molte altre nel quartiere Borghe-

siana. Dove il movimento, dopotutto, non

è poi così tanto maggiore rispetto a quel-

lo di via Savoca. I cittadini si chiedono ora

il perché.

Un'altra segnalazione del Cdq Borghe-

siana 2 riguarda il problema allagamento:

all'altezza del civico 129, ogni qual volta

piove, l'inondazione rende impossibile il

passaggio sia per i pedoni che per le auto-

mobili. Perché le caditoie sono ostruite. I

cittadini e i rappresentanti dello stesso Co-

mitato ultimamente si sono presi la briga

di ripulirle. Per evitare che la storia si ripe-

ta. Nessun intervento è stato fatto. Nono-

stante la richiesta risalisse alla primavera

di quest'anno.

L'ultima istanza, infine, dello scorso giu-

gno, riguarda l'istituzione del senso unico

di marcia. Per alleggerire il carico della stra-

da, visto che gli interventi promessi non

sono stati portati a termine. Ma ancora,

nemmeno per questo, si è avuta una ri-

sposta concreta. JESSICA SANTINI

Davanti la scuola materna pubblica di

via Campofiorito, all'ingresso e all'usci-

ta dei bambini, si corre un grosso pericolo.

A denunciarlo è una nonna-vigile.

"Presto servizio come volontaria davan-

ti la scuola da un po' di tempo. Sono dove

parcheggiano i pullman. Quindi dal lato di

via Casilina. E già a febbraio ho presenta-

to una richiesta in Municipio: nessuno at-

traversa dove si trova il semaforo pedona-

le - ci dice la signora Maria Tartarello - co-

sì io spesso mi buttavo in mezzo alla stra-

da per non far passare le macchine. Avevo

chiesto che inserissero un passaggio pedo-

nale anche davanti la scuola. Mi è stato ri-

sposto che questo non è possibile perché è

in prossimità della curva". Così la signora,

mettendo a rischio la propria incolumità,

cercava di aiutare ad attraversare mamme

e bambini. "Mi hanno, inoltre, detto che non

posso fermare le auto che circolano su via

Casilina. Ma allora qual è il nostro compi-

to? Mi si stringe il cuore quando vedo i bam-

bini che si buttano in mezzo alla strada. Non

posso far a meno di bloccare le auto!". Per-

ché su quel tratto di strada di rado le auto

rispettano il limite di velocità, anche se è

segnalata la presenza della scuola e dell'at-

traversamento pedonale. E di rado, inoltre,

viene sfruttato il semaforo pedonale per at-

traversare. Qualche mese fa, un brutto in-

cidente ha visto coinvolto un pedone, por-

tato via dall'ambulanza. Perché, delle vol-

te, la sola attenzione non basta: "Io dico a

genitori e bambini di usare il semaforo pe-

donale, ma pochi lo usano. E tutti posteg-

giano dal lato opposto di via Casilina. Per-

ché qui c'è posto solo per i pullman. Inol-

tre, mi è stato detto che i genitori dovreb-

bero usare l'uscita su via Campofiorito, che

è più sicura. Non questa. Ma anche questo

non lo fa nessuno".

Altra lamentela della nonna - vi-

gile riguarda la sporcizia: "Dicono

che i veicoli dell'Ama passano. Fat-

to sta che il parcheggio è pieno di

cartacce e buste di plastica. Che va-

lori insegniamo ai nostri bambini?

Così spesso le raccogliamo noi. An-

che se non è nostro compito. Ma lo faccia-

mo per loro. Come la sporcizia nelle cunet-

te: ha insistito mio marito, anche lui non-

no -vigile, con gli operatori dell'Ama affin-

ché fossero ripulite". E poi l'asfalto disastra-

to del parcheggio. Pieno di buche e di ciot-

toli staccatisi dal terreno. Che rendono pe-

ricoloso il percorso. "Quando piove poi, si

crea una fanghiglia e bisogna stare attenti

a non scivolare. Quest'asfalto

deve essere sistemato" incalza

la signora Tartarello. "Io fra poco devo an-

dare via. Anche se mi dispiace molto non

posso continuare questa attività ancora per

molto per motivi di salute. Sto lottando per

non avere rimpianti e per lasciare tutte le

cose a posto. Morirei dal dolore se sapessi

che fosse accaduto qualcosa solo ad uno di

quei bambini. Mi sentirei responsabile per

non aver fatto abbastanza". JESSICA SANTINI

NONOSTANTE LE CONTINUE DENUNCE DEI CITTADINI, LE ISTITUZIONI TARDANO AD IN-TERVENIRE. PER MANCANZA DI FONDI? PERÒ, PER ALTRE STRADE I SOLDI SONO STATI

TROVATI. MENTRE A VIA SAVOCA LE CADITOIE SE LE PULISCONO DA SOLI...

E' PERICOLOSO ATTRAVERSARE VIA CASILINA SE NON SI USA IL SEMAFORO PEDONALE. E POI C'ÈIL PARCHEGGIO DA SISTEMARE. LA NONNA - VIGILE DENUNCIA LA SITUAZIONE DELLA SCUOLA.

Via Savoca attende interventi … Da tempo!

LA NONNA - VIGILE DI VIA CAMPOFIORITO DENUNCIA

Educare alla legalità a scuola: nasce da questo progetto il

cortometraggio "Un paese immaginario" , prodotto nel

2011 dal Laboratorio di produzione video dell' Istituto tecni-

co industriale "E. Fermi" di Frascati con il contributo della Po-

lizia Municipale di Frascati e dell'INA Assitalia agenzia di Fra-

scati. Film che ha vinto il secondo premio per la sezione scuo-

le superiori al "Girocorto" Festival di Guidonia, competizione

nazionale dei cortometraggi realizzati nelle scuole .

Forte dell'esperienza maturata nel corso di otto anni di produzioni e di riconoscimenti, il Video

Lab del Fermi, laboratorio che ha visto la partecipazione attiva, per il 2011, di dieci allievi, coor-

dinato da Tommasina Carravetta, Docente dell'Istituto, Antonio Trimani e Maurizio Corsetti,

esperti esterni, ha investito nell'idea che una società "orizzontale", della condivisione delle rego-

le, sia ancora possibile, ed è proprio da questa convinzione che è nato il soggetto del film. Alla

premiazione, che si è svolta sabato 12 novembre nella bella cornice di Tivoli, presso le Scuderie

Estensi, hanno partecipato docenti e studenti provenienti da tutta Italia, in un clima festoso e di

scambio culturale, più che mai necessario oggi alla luce delle tante vessazioni di cui la Scuola è

oggetto. Molto numerosa la delegazione del "Fermi" : erano presenti, fra gli altri, oltre ai do-

centi del Video Lab e agli studenti autori del corto, Enrico Aleandri, Mattia Calicchia, Francesca

Maffia e Federico Rocchi, il Dirigente scolastico Carmine Giammarini, il Sindaco di Frascati Ste-

fano Di Tommaso, il Comandante della Polizia Municipale di Frascati Barbara Luciani , il Tenente

Dario Di Mattia, Davide Palombi dell'Ina Assitalia .

Dopo il "Girocorto" di Guidonia "Un paese immaginario" sarà in concorso il 16 dicembre al

"Sottodiciotto Filmfestival" di Torino , una delle più prestigiose kermesse cinematografiche na-

zionali dei prodotti creati in ambito scolastico:un'altra occasione per mettersi in gioco.

CARMINE GIAMMARINI

Corrono troppo a via Bompensierre. Ladenuncia è partita da un cittadino resi-

dente nel quartiere Borghesiana, propriolungo la strada in oggetto. Sostiene che ilpericolo sia in agguato.

Via Bompen-sierre si immettedirettamente invia Giarre, doveè situata la scuo-la elementare.Strada che con-sente il collega-mento spedito,

quindi, da via di Vermicino alla scuola inquestione. Altamente frequentata. "Sonosoprattutto le mamme che la mattina ac-compagnano i figli a scuola. Vanno sempredi corsa e sfrecciano come pazze con le lo-ro macchine - racconta il signor Vincenzo -Abbiamo proposto i dossi per costringerele auto a moderare l'andatura. Ma ci è sta-to detto che è impossibile installarli. Sem-bra siano vietati. I miei nipoti e tutti i bam-bini della strada sono in pericolo. Non pos-sono giocare fuori. Ed in pericolo sono tut-te le persone che tentano di uscire dai can-celli dei cortili delle loro case.".

La strada a senso unico in direzione viaGiarre è abbastanza ampia ma le auto po-steggiate su entrambi i lati ne diminuisco-no la grandezza. L'asfalto, poi, è evidente-mente logorato dal tempo. Non esiste se-gnaletica per quanto riguarda il limite di ve-locità. E la pendenza della strada di certonon aiuta a moderarla.

"Nel 2008 abbiamo fatto invertire il sen-so di marcia per esigenze di viabilità: erapiù comodo il verso oggi in vigore per smal-tire il traffico di via di Vermicino. Così è sta-to modificato il senso unico delle strade viaBompensierre e via Leonforte - ci comuni-ca Pietro Giansanti, portavoce del Cdq Bor-ghesiana 2 - e ci impegniamo a presenta-re la richiesta per l'apposizione di un'ade-guata cartellonistica per i limiti di velocitàe a richiedere un maggiore controllo daparte dei vigili urbani". Perché la strada, indiscesa, porta l'auto ad aumentare l'anda-tura, anche senza premere troppo sul pe-dale dell'acceleratore.

Qualcuno ha già assaporato le conse-guenze dell'alta velocità: un segnale stra-dale all'intersezione con via Giarre, dal la-to opposto,è stato abbattuto. E tutt'ora nonè stato risistemato. Perché correre su unastrada secondaria, così densamente abita-ta, potrebbe essere causa di gravi disgra-zie. Soprattutto quando alla fine della stra-da è presente un incrocio dove la visibilitàè così scarsa. "Dico continuamente a chipassa di non correre - conclude il signorVincenzo - ma non basta. Servono inter-venti seri. Prima che ci scappi il morto".

JESSICA SANTINI

CORSE FOLLI A VIA

BOMPENSIERRE

UN CITTADINO DENUNCIA LA SITUAZIONE. IL

CDQ BORGHESIANA2 SI IMPEGNA A CONSE-GNARE DELLE PROPOSTE ALLE ISTITUZIONI

PER RISOLVERE IL PROBLEMA.

IL "FERMI" DI FRASCATI PREMIATO AL "GIROCORTO" DI GUIDONIA

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CASILINO NUMERO 19 ANNO IV 39

Spostare il mercato di via Mezzoiuso.

Trasferirlo, nuovamente, in via Sicu-

liana, il suo luogo di provenienza. Ad

informarci della nuova

proposta è stato Pietro

Giansanti, portavoce del

Comitato Borghesiana 2.

La storia del mercati-

no settimanale, che si

tiene nel quartiere il ve-

nerdì mattina, è già no-

ta alle cronache. Nel 2008

è stato dato, dall'allora amministrazione

guidata da Scorzoni, parere favorevole al

trasferimento delle bancarelle dal quartie-

re Due Leoni alla nuova sede in via Mezzo-

iuso. Dopo un'esplicita richiesta del Comi-

tato di quartiere Borghesiana 2. Un anno

dopo, sotto la nuova amministrazione, lo

spostamento è stato completato, fino ad

oggi. Peccato che nel nuovo sito le cose non

procedono come previsto: i titolari dei ban-

chi ad occupare le loro postazioni, purtrop-

po, sono pochi. Così in una giornata di af-

follamento possono contarsi a malapena

cinque- sei bancarelle. Un mercato fallimen-

tare quindi. "A causa della poca pubblicità

che ne è stata fatta. Richiamare gente sa-

rebbe il vero motore trai-

nante per attirare gli ambu-

lanti detentori delle piazzo-

le", lamentano i pochi teme-

rari che ancora tenacemen-

te occupano il posto. Quasi

tutti spuntisti, ovvero non

regolari vincitori del bando

preposto per l'assegnazione del sito, ma

ambulanti in cerca di una piazzola per con-

cludere qualche affare.

I residenti del quartiere Due Leoni, sem-

pre a detta di Giansanti, nel frattempo, ci

hanno ripensato: "Mi ha comunicato che

Annamaria Breccia, Presidente della Com-

missione Commercio, che i cittadini di via

Siculiana hanno chiesto che il mercato tor-

ni nuovamente nel loro quartiere. Noi ci sia-

mo battuti per il suo spostamento. Noi con-

tinueremo a lottare perché resti qui e ven-

ga ampliato". Così è iniziata la raccolta di

firme dei residenti di via Mezzoiuso e zone

limitrofe per mantenere il mercato lì. An-

che perché l'area a disposizione, è attrez-

zata "a differenza di molti mercati rionali

che si svolgono ancora lungo strade anche

molto transitate e comunque non dispon-

gono di impianti adeguati. Che, quindi, non

sono a norma - sentenzia sempre Giansan-

ti - al contrario qui c'è parcheggio, spazio

per ancora altre bancarelle, illuminazione.

E sistemando l'area verde e incolta nei pres-

si del mercato stesso, sarebbe possibile an-

che ampliarlo".

Una lotta all'ultima firma quella dei due

quartieri. Per ottenere o mantenere il pro-

prio mercato. Ma i banchisti cosa ne pen-

sano? Difficile saperlo, visto che non ve ne

sono sul posto. Visto che la maggior parte

delle superfici delimitate dalle linee gialle

sono abbandonate. Meglio privare un quar-

tiere di un mezzo mercato che da poco più

di un anno arranca a venir su o, quanto-

meno, a sopravvivere, o impedire il ritorno

del mercato rionale nel suo sito di origine,

dal quale un anno e mezzo fa è stato spo-

stato perché causava alla popolazione più

danni che benefici? JESSICA SANTINI

Via Piano Api è una stradina secondaria

del quartiere Finocchio. Una stretta tra-

versa di via Casale del Finocchio. Come ce

ne sono tante. E anche i residenti di que-

sta viuzza sono preoccupati che la situazio-

ne non cambi.

A denunciare la questione è stato il si-

gnor Enzio Coppa, storico residente della

zona. "Questa è una strada privata ad uso

pubblico. Per cui è permessa la circolazio-

ne non solo dei residenti. Direi che è abba-

stanza frequentata: sia per l'ovvio passag-

gio degli abitanti di via Piano Api; sia per-

ché vi transitano i residenti di via Villalba,

strada a senso unico in direzione via del Ca-

sale del Finocchio, alla quale è collegata,

mediante una curva a gomito; sia perché

molti automobilisti, per evitare il traffico

convinti che tramite questa strada si pos-

sa arrivare fino a via di Fontana Candida,

la percorrono tutta per poi tornare al pun-

to di partenza, giusto una decina di metri

più in là".

Dall'aspetto sembra un viottolo privato.

Molto stretta. Asfalto disconnesso. Erbac-

ce ai lati della strada. Banchina e strisce as-

senti. E i cancelli dei lotti privati si trovano

proprio a ridosso dell'asfalto. "Tempo fa ave-

vamo fatto richiesta perché venisse instal-

lata l'illuminazione pubblica. Nonostante sia

molto visitata, al contrario di altre strade di

Finocchio, peraltro senza uscita, siamo al

buio. Salvo qualche punto luce installato

dai privati". Sembra però che la richiesta

sia stata accolta. "Nella primavera del 2010

mi sono recato ad una riunione col Cdq di

Finocchio dove era presente Lorenzotti, Ghe-

ra e Fonti". A detta del signor Coppa, il Pre-

sidente dell' VIII Municipio, l'Assessore La-

vori Pubblici del Comune di Roma e il Pre-

sidente della Commissione Lavori Pubblici,

gli avevano mostrato un documento che at-

testava l'inserimento di via Piano Api nel

programma dell' illuminazione pubblica.

Senza però essere in grado di precisare nul-

la riguardo la tempistica. "So che è in pro-

getto. Ho letto il documento. Solo temo, vi-

sta la chiusura di diversi cantieri per man-

canza di fondi, che il progetto non si con-

cluda".

Sarebbe necessario anche intervenire sul-

l'asfalto, come ricorda il signor Coppa. Che

viene continuamente distrutto e rifatto, do-

po ogni allaccio di servizi che le abitazioni

della zona compiono. Ed infine l'ultima la-

mentela riguarda la pulizia. "L'ingresso è

pieno di deiezioni canine. Poiché la strada

è buia, cittadini poco civili portano i loro ca-

ni a passeggio qui. Ciò determina due con-

seguenze: il rischio di pestarla; per evita-

re di correre quel rischio, si cammina la cen-

tro della strada, lontano dall'erbaccia late-

rale. Correndo il pericolo di essere investi-

ti dalle auto che, senza rallentare, entrano

nella via".

Tanti punti da affrontare. Soprattutto cer-

care di capire perché non è stata ancora ul-

timata l'illuminazione di via Piano Api al con-

trario di altre stradine, forse ancora di mi-

nore importanza. "Quando c' eravamo noi,

dettavamo noi la priorità dei piani d'azio-

ne dell'Acea per quanto riguarda l'illumina-

zione. Ma anche degli interventi da fare sul-

la manutenzione dell'asfalto o quant'altro -

afferma Massimo Alveti, vicepresidente Com-

missioni Lavori pubblici - l'Amministrazio-

ne attuale invece non si sa con quali crite-

ri decida. E' questo il vero problema".

JESSICA SANTINI

Spostare il mercato di via Mezzoiuso?LA PRESIDENTE BRECCIA AVREBBE COMUNICATO A GIANSANTI, CDQ BORGHESIANA

2, L'INTENZIONE DI RIPORTARE LE BANCARELLE A VIA SICULIANA. E' PARTITA IMME-DIATAMENTE LA RACCOLTA FIRME.

DELLE LUMINARIE NEL 2010. NON SI CONOSCE ANCORA LA TEMPISTICA DELL'OPERA.

Ilavori di via di Castelvetrano sono stati sistema-ti. Con interventi, in un secondo momento rispet-

to la conclusione dei lavori, sono state rattoppatele pecche lasciate in sospeso. Il lavoro non è im-peccabile. Ma almeno non sembra più di percor-rere una groviera.

Finalmente i tombini non sono più profondi die-ci centimetri rispetto al livello del manto stradale.Sono poi state ripassate le linee che indicano le banchine ai latidella strada. Così, anche se non ci sono i marciapiedi, i pedoni han-no un posto dove transitare. E quel parcheggio, con un dislivello diparecchi centimetri rispetto sempre alla strada, è stato pareggiato.

Così il pericoloso gradino che si era creato, è scomparso.In un secondo momento è stato ultimato tutto. Dopo varie se-

gnalazioni da parte dei cittadini. Del Cdq Borghesiana 2. E, in ulti-mo, da noi de "La Fiera dell'Est" nello scorso numero. Perché ilcantiere era stato chiuso da alcuni giorni. Perché da un po' gli ope-

rai non si vedevano più. E per-ché l'opera era stata compiuta inmodo pessimo. Fortunatamentequalche miglioria è stata fatta.Qualche, perché ancora il lavoroè lontano da un'opera fatta a re-gola d'arte. Ma è meglio di prima.Ora ci si chiede: perché interve-nire due volte, limitando quindidue volte la circolazione, con undoppio dispendio di denaro pub-

blico e di prezioso tempo? Perché non contattare subito i respon-sabili di certe "finezze" quali gli operatori ACEA o chi per loro e far-li lavorare in contemporanea? Sembra che all'Amministrazionepiaccia rifare le cose più e più volte! JESSICA SANTINI

A DISTANZA DI ALCUNE SETTIMANE SONO STATE

SISTEMATE LE PECCHE LASCIATE IN SOSPESO.

Giovedì 25 novembre si è tenuta, pressola sede di via Paternò, l'assemblea del

Cdq Borghesiana. All'ordine del giorno il te-ma sicurezza nel quartiere.

In seguito agli ultimi episodi dello scorsomese, che si sono conclusi con il fermo deiquattro ragazzi a largo Monreale i primi dinovembre, i rappresentanti del Comitato sisono riuniti per raccogliere qualche propo-sta per intervenire su un tema tanto delica-to quanto caro ai cittadini. Le piccole - gran-di bravate portate a compimento dai vanda-li, hanno indotto interrogativi. Anche perché

alla banda di teppisti, chenon raccoglie solo ragazzidel quartiere, è stato ricon-dotto anche l'accoltellamen-to avvenuto qualche setti-mana fa a Ponte Milvio. Nonsi tratta più dunque di bra-vate da ragazzini, ma di ve-

ri e propri azioni di microcriminalità. Le pro-poste del Cdq sono state diverse. Tutte davagliare, ponderare e, se è il caso, approva-re. Per questo avverranno di certo nuovi in-contri per cercare di accontentare tutti e tro-vare la soluzione migliore.

In primis è stato proposto l'inserimento,nel quartiere, di un sistema di vigilanza, giàtempo fa discusso e approvato da alcuni com-mercianti. Sarebbero proprio loro a pagare,di tasca propria, il servizio offerto. Per con-trollare l'intera zona nelle ore notturne. E vi-sto gli ultimi episodi di bullismo avvenutisempre negli scorsi mesi, che hanno vistovittima un ragazzo della zona, anche maga-ri nelle ore diurne in prossimità delle scuo-le. Tutto ancora da discutere. In particolarei prezzi. Ma c'è già un buon punto di parten-za: il parere favorevole degli esercenti. Even-tualmente il servizio sarebbe esteso anchealle strade prive di attività commerciali, sevi fosse richiesta e collaborazione anche daiprivati cittadini.

La seconda proposta è un vero e proprioinvito per i cittadini alla denuncia: solo il nu-mero delle segnalazioni e delle denunce diazioni criminose nella zona possono portarele autorità a comprendere la gravità del fe-nomeno, ad aprire un caso e ad intervenirein caso di ulteriori chiamate.

Questo è l'iter burocratico. E per favorirel'aumento delle segnalazioni e delle denun-ce, spesso non portate avanti per pigrizia(perdere un'intera giornata in caserma), perrassegnazione (inutile farlo perché tanto noncambia nulla), o per paura (non tutti sonodisposti ha dare il proprio nominativo), ver-rà instituito nella sede del Cdq di via Pater-nò uno sportello delle segnalazioni. Che, an-che in anonimato, procederà nella notifica.Inoltre, verranno lasciati nei negozi del quar-tiere dei moduli di segnalazione prestampa-ti, per favorire ulteriormente le segnalazio-ni. Nelle prossime riunioni si deciderà comeprocedere. JESSICA SANTINI

TEMA SICUREZZA ALL'ORDINE DELL'ASSEMBLEADEL CDQ BORGHESIANA

DOPO GLI EPISODI DELLA BABY GANG NEL

QUARTIERE, IL COMITATO HA AFFRONTATO A

SUON DI PROPOSTE LA QUESTIONE.

NUOVO ASFALTO PER VIA DI CASTELVETRANO (PARTE SECONDA)

MOSCA CIECA A VIA PIANO API

Page 40: La Fiera dell'Est num. 19 del 03-12-2011