La Fiera dell'Est N.5 del 23 marzo 2013

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 5 - 23 marzo 2013 - € 1,00 il periodico dell’ est romano cose di un altro mondo per la tua pubblicità 0622460838 3357243472 per la tua pubblicità 0622460838 - 3357243472 - prossima uscita 5 aprile da pag. 2 a pag. 7 municipio paparelli lascia ludc ed entra nel gruppo misto. sbardella torna nel centrosinistra. saranno quattro i candidati che par- teciperanno alle primarie del cen- trosinistra per la presidenza del mu- nicipio. pag. 13 tor bella monaca sevencultssi aggiudica il bando per laffidamento del teatro di tor bella monaca. dal 5 aprile curerà con altre 6 com- pagnie l’80% della programmazione. nuovo direttore artistico del teatro sarà alessandro benevenuti. pag. 18 finocchio alemanno visita il centro anziani e promette uno spazio nei casali della collina della pace, nonostante da pro- getto siano destinati ad un centro po- lifunzionale. polemiche nel csa per la presenza del- la politica nel centro. pag. 10 ponte di nona i cittadini si organizzano con tur- ni notturni per vigilare le strade del quartiere in seguito ai numero- si episodi di furti avvenuti nelle ul- time settimane. promotore delliniziativa un ammi- nistratore di condomini. Consiglio Municipale, Municipio delle Torri. La realtà supera la fantasia. Continua il balletto dei consiglie- ri da destra a sinistra, da sinistra a destra. Il centrodestra perde di nuovo la maggioranza. L'opposizione non presenta la sfiducia e decide di andare sempre in seconda sfiducia. Il Presidente del Con- siglio è di centrosinistra ma l' Amministrazione dovrebbe essere di centrodestra. ... a Pag. 2 Fotomontaggio Alessio Carta 01 23-03-2013 ok_Layout 1 21/03/2013 10:28 Page 3

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Il periodico del Municipio delle Torri

Transcript of La Fiera dell'Est N.5 del 23 marzo 2013

Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 5 - 23 marzo 2013 - € 1,00

il periodico dell’ est romano

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da pag. 2 a pag. 7

municipio

paparelli lascia l’udc ed entra nel

gruppo misto. sbardella torna nel

centrosinistra. saranno quattro i candidati che par-teciperanno alle primarie del cen-trosinistra per la presidenza del mu-nicipio.

pag. 13

tor bella monaca

‘sevencults’ si aggiudica il bando per

l’affidamento del teatro di tor bella

monaca. dal 5 aprile curerà con altre 6 com-pagnie l’80% della programmazione.nuovo direttore artistico del teatro

sarà alessandro benevenuti.

pag. 18

finocchio

alemanno visita il centro anziani e

promette uno spazio nei casali della

collina della pace, nonostante da pro-getto siano destinati ad un centro po-lifunzionale. polemiche nel csa per la presenza del-la politica nel centro.

pag. 10

ponte di nona

i cittadini si organizzano con tur-ni notturni per vigilare le strade

del quartiere in seguito ai numero-si episodi di furti avvenuti nelle ul-time settimane. promotore dell’iniziativa un ammi-nistratore di condomini.

Consiglio Municipale, Municipio delle Torri. La realtà supera la fantasia. Continua il balletto dei consiglie-

ri da destra a sinistra, da sinistra a destra. Il centrodestra perde di nuovo la maggioranza.

L'opposizione non presenta la sfiducia e decide di andare sempre in seconda sfiducia. Il Presidente del Con-

siglio è di centrosinistra ma l' Amministrazione dovrebbe essere di centrodestra. ...

a Pag. 2

Fotomontaggio Alessio Carta

01 23-03-2013 ok_Layout 1 21/03/2013 10:28 Page 3

Surreale, è il termine adatto per il con-siglio municipale del Municipio delle Tor-ri. Iniziamo con il valzer delle poltrone.

Paparelli, passato dal Pdl all'Udc, era transi-tato da poco nel Gruppo Misto. Nel consigliodel 18 marzo formalizza il suo ritorno nel Pdl.Passiamo a Sbardella. Eletto nel Pd, passònel Pdl. Negli ultimi tempi si era avvicinatoall'Udc ma, con la sconfitta alle regionali del-la Lista Civica Monti, si è allontanato dal par-tito legato a Casini.

In Aula formalizza il suo passaggio nel cen-trosinistra e, addirittura, la sua candidaturaalle primarie per la Presidenza del Municipio,che sarà poi scartata. Ricordiamo poi che ilnuovo Presidente del Consiglio è un consi-gliere di opposizione, Maurizio Mattei (ListaCivica), eletto a causa del tradimento di 'qual-cuno' della maggioranza. Il centrosinistra de-cide di sedere su una poltrona del centrode-stra. Già questo politicamente renderebbequesta opposizione tutta da rifare. Si fa dipeggio: con il passaggio di Sbardella nel cen-trosinistra, l'opposizione ha finalmente i nu-meri per presentate una mozione di sfiduciache manderebbe a casa Lorenzotti.

Quattro quelle presentate fino ad oggi, tut-te andate in fumo o per mancanza del nu-mero o per il ritiro dell'atto o per assenze

strategiche. Stavolta però i numeri ci sono eloro che fanno? E' il Pd a prendere in manola situazione, per voce del suo capogruppoScorzoni, che comunica all'Aula che mande-ranno i consigli sempre in seconda convoca-zione. Doppia spesa per le casse comunali.Nel frattempo, tra la maggioranza continuala telenovela tra Fratelli d'Italia e Pdl, tantoche ad ogni atto presentato dai primi, i se-condi escono dall'Aula per non votare. Manon erano alleati? Ci sarebbe poi, se ancoranon bastasse, il tema della commissione po-litiche sociali, da cui si sono dimessi tutti iconsiglieri di maggioranza. Quindi, di fatto,la commissione sociale oggi non esiste.

In questo grande circo serpeggiano anchele voci che vorrebbero nuovi passaggi nellefila del centrosinistra, in particolare nel Pd.Si avvicinano le elezioni e il 'si salvi chi può'va per la maggiore. Dopo il tonfo di Rivolu-zione Civile alle elezioni e lo strappo con ilconsigliere Disli, che sembrerebbe essersiavvicinato a Centro Democratico, Durantiniè in cerca di una nuova casa. Esiste la pos-

sibilità di un probabile avvicinamento al Pd,ma ancora nulla è definito. Anche Villino (Udc),con il tracollo della Lista Civica per Monti, èin cerca di una sistemazione più sicura: chimeglio del Pd? Nel Consiglio del Municipiodelle Torri ci sono anche i senzatetto, da tem-po in attesa del tanto auspicato 'ritorno difiamma'. Parliamo del consigliere Mastran-geli che aspetta ancora l'ok per rientrare nelPd. Passaggio bloccato dai personalismi edalla cecità del Pd locale. Certo che visti imatrimoni che si prospettano, Mastrangelirappresenterebbe davvero la scelta indolo-re!

Insomma, cittadini, se il lunedì pomerig-gio alle 15 non avete nulla da fare, vi consi-gliamo di partecipare al consiglio municipa-le. I colpi di scena non mancano mai, si as-siste a drammi della gelosia, guerre fratici-de, tradimenti, gaffes e balletti da un parti-to ad un altro. Vi consigliamo però di venirepreparati: questi 'signorotti' stanno giocan-do nella casa del popolo, il municipio, e a pa-garli siamo sempre noi. federIcA grAzIANI

e’ la Giunta più rosa di Italia. "Ma non è una

scelta di facciata", tiene a ribadire il Pre-

sidente Zingaretti. Unico criterio la competen-

za e il merito. Saranno rimasti delusi i non

eletti che speravano nel premio di consolazio-

ne, si fa per dire, di una nomina ad assesso-

re. Nulla da fare. I dieci assessori sono tutti

esterni, ognuno con una competenza e un

curriculum.

"Sono orgoglioso della Giunta che presen-

tiamo - ha commentato Zingaretti - per la

qualità delle persone e perché è stata forma-

ta esclusivamente sui due principi chiave che

vogliamo portare nella Regione: il merito e la

competenza". Un segnale di discontinuità che

dalle Camere, con la nomina di Grasso e Bol-

drini, arriva fino alla Regione Lazio. Chiaro se-

gnale che il Pd ha capito che per difendersi

dal fenomeno Grillo è bene correre ai ripari e

giocare il suo gioco. Magari in modo più pro-

fessionale. Tra i nomi più noti della nuova Giun-

ta spunta quello di Lidia Ravera, giornalista e

scrittrice, che ha ricevuto la delega alla Cul-

tura e allo Sport. Altro nome Massimiliano

Smeriglio, ex assessore provinciale al Lavoro

e alla Formazione nella Giunta Zingaretti e do-

cente presso la facoltà di Scienze della For-

mazione presso l'Università di Roma Tre, ha

ricevuto la nomina di Vicepresidente e Asses-

sore alla Formazione, Università, Scuola e Ri-

cerca.

Altra donna Concettina Ciminiello, diretto-

re amministrativo della Scuola superiore del-

l'economia e delle finanze (Mef), è stata no-

minata Assessore alla Semplificazione, Tra-

sparenza e Pari Opportunità. Assessore alle

Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Ri-

fiuti è Michele Civita, ex assessore provincia-

le ai Trasporti nella Giunta Gasbarra e succes-

sivamente assessore all'Ambiente nella Giun-

ta Zingaretti. Alle Attività Produttive e Svilup-

po Economico troviamo Guido Fabiani, Retto-

re dal '98 dell' Università degli studi di Roma

Tre. Infrastrutture, Politiche Abitative e Am-

biente vanno a Fabio Refrigeri, ex sindaco di

Poggio Mirteto e ex responsabile, per l' Anci

Lazio, delle unioni di Comuni e dell'associa-

zionismo comunale. Assessore all'Agricoltura,

Caccia e Pesca è Sonia Ricci, dirigente d'azien-

da e imprenditrice nel settore dell' agricoltu-

ra. Ancora un fiocco rosa con Alessandra Sar-

tore, dirigente del Ministero dell'Economia e

delle Finanze, nominata Assessore al Bilan-

cio, Patrimonio e Demanio. Lucia Valente, pro-

fessore associato di diritto del lavoro dell'Uni-

versità di Roma La Sapienza, sarà il nuovo As-

sessore al Lavoro.

Una scelta discutibile quella di nominare al-

le Politiche Sociali il Viceprefetto aggiunto Pao-

la Varvazzo. Zingaretti terrà per sé le deleghe

di Europa, Turismo, Economia del mare e Pro-

tezione civile. "Ai riti della vecchia politica -

ha commentato il Presidente della Regione

Lazio - abbiamo preferito, grazie alla disponi-

bilità di tutti i partiti di maggioranza, una se-

ria ricerca sui curricula puntando su persone

esterne al consiglio di provata esperienza nei

rispettivi campi". federIcA grAzIANI

2 munIcIpIonumero 5 anno VI

Venghino signori, venghino!IL coNsIgLIo muNIcIpALe Assume coNNotAtI sempre pIù surreALI. LA mAggIorANzA dIveNtA dI Nuovo mINorANzA e L'opposIzIoNe, che Avrebbe I Nu-merI per mANdAre tuttI A cAsA, decIde dI rINvIAre I coNsIgLI sempre IN secoN-dA coNvocAzIoNe.

Zingaretti presenta la sua giunta in rosa

seI su dIecI. IL NeogoverNAtore deLLA regIoNe LAzIo fA uNA sceLtA popoLAre

e dI rotturA: NomINA 10 AssessorI esterNI, A mAggIorANzA doNNe.

sono ormai anni che il quartiere si scontracon la totale inadeguatezza delle struttu-

re scolastiche: una zona in continua espansio-ne demografica come Nuova Ponte di Nonapuò contare solo su tre scuole materne.

Neanche la situazione degli istituti di livelloelementare sembra essere migliore: si preve-de che per l'anno 2014/2015, le aule a dispo-sizione non saranno più sufficienti ad accoglie-re gli alunni. E, di logica conseguenza, nean-che più gli istituti medio superiori riuscirannoa soddisfare la domanda. Insomma, si è en-trati in un vortice che non risparmia nessuno,dagli asili nido alle scuole medie. Molte fami-glie si ritroveranno costrette ad iscrivere i pro-pri figli negli istituti dei quartieri limitrofi o, nelpeggiore dei casi, in quelli privati.

Considerando che le rette delle scuole pri-vate si aggirano intorno ai 200 euro mensili,come può una famiglia numerosa potersi per-mettere l'istruzione dei propri figli? La situa-zione vergognosa in cui riversa il quartiere ha,quindi, convinto il CDQ ad abbandonare la me-diazione con la classe politica, dimostratasi in-capace di soddisfare le richieste del versanteest romano. "Il 20 aprile il comitato di quar-tiere vi invita a partecipare numerosi, sarà unamanifestazione di famiglie", scrivono nel co-municato, aggiungendo che, nei prossimi gior-ni, verranno fornite maggiori informazioni sulluogo e sull'orario. Tra le richieste, si sollecital'apertura della scuola materna in via Prampo-lini a Ponte di Nona e della scuola materna divia Rosciano a Castelverde, in modo da potercontrastare questa situazione disastrosa.

Convinti del fatto che l'istruzione pubblicasia un diritto inalienabile, non possiamo cheessere al fianco di queste famiglie nella lorolotta. LucrezIA LA gAttA

il CdQ nUOva pOnte di nOna SCende

in piazza per l'emergenza SCUOla

L'emergeNzA scuoLA rAggIuNge IL suo ApI-ce: 800 domANde dI IscrIzIoNe per soLI 220postI dIspoNIbILI. IL quArtIere AbbANdoNA

LA medIAzIoNe poLItIcA ed IL 20 AprILe de-cIde dI sceNdere IN pIAzzA per protestAre.

Up&dOWnpaparelliAvanti e indietro

SbardellaIndietro tutta

OppOSiziOneNon manda a casa il centrodestra

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munIcIpIo numero 5 anno VI 3

Per il Municipio delle Torri cambia po-

co, solo il nome. Da VIII ci chiame-

remo VI, ma i confini resteranno gli

stessi. Nessuna aggiunta, nessuna sottra-

zione.

Il provvedimento ha comportato in-

vece alcune conseguenze per altri mu-

nicipi: il I Municipio (centro storico)

è stato accorpato con il XVII (prati),

il II (Salario - Parioli) con il III (San

Lorenzo), il VI con il VII, il IX con il

X. La nuova numerazione vede quin-

di queste modifiche: I Municipio (ex

I e XVII); II Municipio (ex II e III);

III Municipio (ex IV); IV Municipio (ex

V); V Municipio (ex VI e VII); VI Mu-

nicipio (ex VIII); VII Municipio (ex IX

e X); VIII Municipio (ex XI); IX Mu-

nicipio (ex XII); X Municipio (ex XIII); XI

Municipio (ex XV); XII Municipio (ex XVI);

XIII Municipio (ex XVIII); XIV Municipio

(ex XIX); XV Municipio (ex XX). "Questa

decisione porta a una semplificazione del

quadro amministrativo romano: meno mu-

nicipi, quindi meno costi della politica, me-

no oneri burocratici ma dei municipi più

saldi, forti, più credibili", ha commen-

tato il sindaco Alemanno. Che si è det-

to entusiasta anche per la nascita del-

la cosiddetta city, che è la fusione dei

due municipi centrali nel cuore di Ro-

ma.

Oltre alla delibera sull'accorpamen-

to è passato anche un emendamen-

to per la denominazione dei nuovi mu-

nicipi. Quelli accorpati porteranno il

doppio numero. Ricordiamo che il no-

stro Municipio, da delibera municipa-

le, aveva già scelto il suo nome: Munici-

pio delle Torri. Ora VI Municipio.

federIcA grAzIANI

marco Argenti aveva raccolto le firme utili per partecipare alle pri-marie di centrosinistra per la presidenza del Municipio. A sor-

presa però decide di passare la mano. "Ho deciso di non partecipare alle primarie perchè voglio garanti-

re la libertà dei cittadini che mi sostengono di non votare un even-tuale candidato alla presidenza che non condivida il nostro program-ma elettorale. Le regole delle primarie sono chiare: il vincolo di coa-lizione prevede che chiunque vinca le primarie deve poter contare sulsostegno, senza se e senza ma, dei candidati sconfitti. Io invece cre-do che il tempo della fedeltà indiscutibile ad un candidato è finita: quicontano le idee, i programmi, gli strumenti e gli obiettivi di una coa-lizione". Non garantisce l'appoggio a scatola chiusa a nessun altrocandidato alle primarie. Per farlo chiede una garanzia: "Soltanto quelcandidato che si impegni pubblicamente, e sottolineo pubblicamen-te, a fare propri i punti qualificanti del nostro programma".

Punti salienti del programma di Argenti sono lariorganizzazione totale del Sociale nel nostro mu-nicipio; il Laboratorio Ambientale che preveda unnuovo ciclo dei rifiuti, del riuso e del riciclo fonda-to sui concetti di raccolta differenziata porta a por-ta e sul Rifiuti Zero, con un contrasto chiaro ad ogni idea di discari-ca o inceneritore/termovalorizzatore nel nostro territorio; la realiz-zazione di scuole materne ed elementari secondo i criteri della bioe-dilizia, con materiali prefabbricati, che abbatta sia i costi che i tempidi costruzione; investimento nella Cultura e nello Sport, con un so-stegno alle associazioni culturali e sportive al fine di promuovere lacultura e lo sport a basso costo e per tutti, oltre alla realizzazione dispazi comunali ove fare cultura e sport.

"Noi crediamo che solo il centrosinistra possa realizzare questi pun-ti, per questo mi candiderò alla carica di consigliere municipale: sa-rò il pungolo, la spina nel fianco del centrosinistra, la voce e gli occhidei cittadini. Anche chi non è grillino può rappresentare un argine euna sentinella contro la malapolitica. Perchè no?". federIcA grAzIANI

“ho fatto un percorso politico che negli

ultimi tempi mi ha portato a lasciare

il Pdl e confluire nel Gruppo Misto e appog-

giare la campagna elettorale di Centro che

faceva capo alla Lista Civica Monti. Ho lascia-

to il Pdl alla vigilia delle regionali, il 22 feb-

braio c'è la nota scritta del-

la mia comunicazione. Nel-

l'area centrista non abbia-

mo ottenuto i risultati pre-

visti, l'Udc si è praticamen-

te sciolta e quindi ci siamo

trovati a dover rivedere le

cose. Il gruppo nel quale stavo, che fa capo

a Milana, ha deciso di appoggiare il centrosi-

nistra. Lascio il Pdl in modo molto tranquillo,

mantenendo buoni rapporti con tutti. Il cen-

trodestra non è la mia area politica di appar-

tenenza e alla lunga la cosa è venuta fuori.

Torno al centrosinistra in una lista civica. Or-

mai in questa maggioranza mi sentivo in una

situazione di disagio".

Il consigliere municipale Massimo Sbardel-

la torna a casa. Eletto con il Pd, passò al Pdl.

Da tempo si vociferava di un suo imminente

passaggio nell'Udc, ma le elezioni hanno bloc-

cato il progetto. Così Sbardella passa al Grup-

po Misto ed entra di nuovo nel centrosinistra,

grazie alla sua candidatura alle primarie per

la Presidenza del Municipio per le quali firma

la Carta d'Intenti. Candidatura che sarà boc-

ciata pochi giorni dopo per discrepanze con

il regolamento rigido delle primarie. Il suo ri-

torno all'opposizione di fatto mette di nuovo

la maggioranza in minoranza, rimasta con so-

lo con 12 consiglieri e un Presidente del Con-

siglio di opposizione, Maurizio Mattei.

federIcA grAzIANI

il teStaCOda di SbardellasbArdeLLA torNA ALL'opposIzIoNe. dAL

pd AL pdL, AL gruppo mIsto AL ceN-trosINIstrA.

L'ex coordINAtore dI ItALIA deI vALorI deLL' vIII muNI-cIpIo decIde dI fArsI dA pArte. "prImA I progrAmmI poI

IL sostegNo".

argenti si ritira dalle primarie di centrosinistra

L’VIII cambia nome coN 32 votI fAvorevoLI IL coNsIgLIo comuNALe rIduce I muNIcIpI dA 19A 15. dA oggI IL Nostro muNIcIpIo dIveNtA IL vI.

La votazione che ha eletto Maurizio Mattei (Lista Civi-ca), consigliere di opposizione, nuovo Presidente del

Consiglio del Municipio delle Torri, porta ancora i stra-scichi della spaccatura all'interno del centrodestra.

Nello scorso numero Massimo Mancuso accusava ilgruppo di Fratelli d'Italia, di cui capogruppo è MassimoFonti, di "tradimento". Secondo i consiglieri del pdl pro-prio Fonti e Amici avrebbero votato con l'opposizione.Fonti allora risponde alle insinuazioni: "Vorrei ricordarea Mancuso è tutto da dimostrare il nostro voto con l'op-posizione. Spesso componenti del Pdl hanno votato co-

munemente con l'opposizione, lui più di tutti, forse ave-re ricevuto un medaglietta dal Presidente gli ha fatto di-menticare 4 anni di incompatibilità con il Lorenzotti”.

“Inoltre, aggiungo, che per quanto riguarda il rappor-tarsi, ricordo che io non sono un militare e neanche unsottoposto, al limite da capogruppo di un partito mi con-fronto, ma forse gli esponenti del PDL non conoscono ilsignificato della parola. Quando dice che un partito al2% non può permettersi di dettare la linea di un parti-to come il PDL, gli ricordo che questo Fratelli d'Italia sa-rà fondamentale fra un paio di mesi quando si voteràper il Municipio".

Torna poi sull'assessorato dato a Mar-co Dari anziché ad uno del suo gruppo:"Da-re a noi un assessorato sarebbe stato amio avviso un gesto per rafforzare la no-stra alleanza in vista delle prossime ele-zioni, ma sicuramente lui e Lorenzotti, che sono grandistrateghi, hanno pensato di tenersi tutto per loro. Cre-do che il Pdl VIII debba rivedere le sue posizioni. L'uni-ca cosa che sono riusciti ad ottenere è quello di toglier-mi una verbalizzante, così finalmente siamo pari. Guar-da caso ora è nella segreteria dell'Assessore Dari".

federIcA grAzIANI

coNtINuANo Le poLemIche trA IL pdL e frAteLLI d'ItALIA.FOnti riSpOnde al CapOgrUppO pdl

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4 munIcIpIonumero 5 anno VI

Mastrantonio, utopia e concretezza

“Non è il libro dei sogni, semmai

quello delle opportunità. Che

il territorio ha avuto e che al-

tri non hanno saputo utilizzare. Ora tut-

ti insieme, partecipando attiva-

mente ad una rete solidale, pos-

siamo farlo". Sono le parole di

Roberto Mastrantonio, attuale

Presidente del VII Municipio,

che correrà nelle primarie del

7 aprile per la Presidenza dell'

VIII. Esponente di Sel, Mastran-

tonio per il Municipio delle Tor-

ri ha un sogno: unire l'utopia

alla concretezza.

Quale è la sua ricetta perriqualificare questo municipio?

C'è bisogno di una riorganizzazione dei

servizi sociali che metta al centro la per-

sona nel senso di recuperare la dignità.

Questo è possibile attraverso dei proget-

ti volti al reinserimento sociale. E' ne-

cessario utilizzare al meglio le risorse di-

sponibili, lavorando sui progetti e sulle

liste d'attesa. Ci sono secondo me i pre-

supposti costruendo una squadra forte

e motivata che sappia dare impulsi a tut-

te le realtà che operano nel sociale.

Quali sono le priorità?Prima di tutto la scuola. L' VIII Muni-

cipio è quello che ha il più alto tasso di

abbandono scolastico dopo la scuola ele-

mentare. Bisogna

elaborare dei pro-

getti che aiutino le

famiglie al prose-

guimento scolasti-

co non solo in ter-

mini economi ma

anche culturali. Bi-

sogna fare un gros-

so investimento sul

tema della riqualificazione scolastica. Le

scuole sono state completamente ab-

bandonate. Insieme alle parrocchie, al-

le associazioni non profit, al terzo setto-

re e alle associazioni culturali devono di-

ventare un presidio democratico sul ter-

ritorio. C'è una narrazione che viene dal-

le scuole che è l'esatto contrario di quel-

lo che dovrebbe essere la scuola pubbli-

ca che denota non solo un'incapacità,

ma anche una mancanza di volontà di

sistemare le cose più semplici ma fon-

damentali per i cittadini.

In vII ha lavorato molto sul temadel decoro urbano. ha intenzione difarlo anche qui?

Qui c'è una battaglia da vincere con-

tro il degrado e contro l'illegalità. Que-

sto è possibile attraverso il coinvolgimen-

to delle realtà del territorio e attraverso

la formazione di cooperative sociali che

rappresentino una sorta di task force

contro il degrado, ma anche una sorta

di mediatore tra il municipio e la cittadi-

nanza per sviluppare progetti di coinvol-

gimento. Porto un bagaglio di ottime

esperienze dal Municipio VII, credo che

siamo tutte esperienze replicabili in VIII.

Cosa pensa della guerra fraticida

all'interno del pd?Io sto impostando la

mia campagna in modo

molto civile, non parlo

mai degli avversari. Non

credo sia una buona co-

sa se il principale parti-

to della coalizione è di-

laniato da lotte interne

fraticide con toni esa-

sperati.

C'è qualcuno che dilei parla molto…

Si, in modo totalmente disinformata.

Se in questo modo pensa di vincere le

primarie io gli faccio tanti auguri. Io sto

dialogando con il territorio. Non riesco a

capire che tipo di informazioni abbia lui.

Io non sono mai stato nel Pd. Ho lascia-

to i DS volontariamente, non sono mai

stato cacciato.

perché dal vII hai deciso di torna-re in vIII?

In VII ho fatto un'esperienza politica

straordinaria, ma sono dell' VIII Munici-

pio e mi sento di questo territorio. Per

questo non riesco ad accettare che sia

stato portato a questo livello di degrado

e che sia paragonato alle peggiori real-

tà italiane. L' VIII ha molte risorse. C'è

bisogno di fare un grande lavoro di co-

municazione in questo senso.

l'opposizione secondo lei ha rive-stito bene il suo ruolo?

Credo che l'opposizione non abbia fat-

to opposizione, se non in rari casi, sem-

plicemente perché sconta una guerra in-

terna. Faccio davvero un invito al Pd ad

abbassare i toni sia al loro interno che

nei riguardi del sottoscritto. Stiamo con-

ducendo una battaglia contro una delle

peggiori esperienze del centrodestra in

questa città. In questo momento credo

che i cittadini vogliano sapere come ri-

solvere i loro problemi. Nient'altro.

perché votare mastrantonio?Perché credo ci sia bisogno di sogna-

re, se non si ha il coraggio di osare non

si esercita fino in fondo la possibilità di

fare politica. Dall'altro lato porto la con-

cretezza di tante soluzione, l'attenzione

alle piccole e grandi soluzioni. Tutto que-

sto creando una rete tra i cittadini e la

partecipazioni di tutti. Utopia e concre-

tezza insieme. Credo che questo territo-

rio abbia bisogno di questo.

FederICa grazIanI

presIdente del vII munICIpIo, mastrantonIo parteCIperà alle prIma-rIe dI CentrosInIstra per la presIdenza dell' vIII

e’ intervenuto alla cena organizzata

dal candidato alle primarie di cen-

trosinistra per la presidenza del Munici-

pio delle Torri Roberto Mastrantonio, pres-

so la Polisportiva Giardinetti, lo scorso

18 marzo. Luigi Nieri ha una

lunga gavetta politica alle

spalle. Con Rifondazione

Comunista è stato eletto al

Comune di Roma per due

volte, nel 2005 è stato con-

sigliere regionale fino al

2008 quando lasciò RFC per

aderire al partito di Vendo-

la con il quale fu rieletto nel

2010 al Consiglio Regiona-

le del Lazio, con l'incarico

di capogruppo SEL, nella

Giunta Polverini. Ora la sfida più avvin-

cente: Roma.

Con che spirito affronta questoprogetto?

Alemanno è stato il peggior governo

che ha avuto Roma. Questa è una città

che sta in grande sofferenza, alla crisi

generale si aggiunge un'ulteriore crisi

dell'amministrazione comunale. Lo spi-

rito è quello di riuscire ad individuare be-

ne i problemi di Roma.

Quali sono i danni più evidenti di

alemanno?E' aumentato il degrado di questa cit-

tà, le periferie sono state abbandonate

e chi ci abita è diventato un cittadino di

serie B. Bisogna rimettere al centro le

periferie anche perchè la

maggior parte del popolo ro-

mano abita in questo anel-

lo periferico della città che

ha però anche grandi poten-

zialità. Ci sono dei luoghi di

grande bellezza, anche per-

ché molte zone della perife-

ria di Roma poggiano sul-

l'Agro romano.

In che modo Roma può ri-

partire?

Roma può farcela ma de-

ve cambiare radicalmente politica, met-

tendo al centro le persone, va rifondato

un welfare e vanno riattivati i servizi. Ab-

biamo l'Ama in grande crisi, il trasporto

pubblico è al collasso. I servizi essenzia-

li si stanno degradando. Dobbiamo ave-

re l'obiettivo di una città pubblica.

Questo ultimo anno è stato carat-terizzato dal problema dei rifiuti.Quale la sua proposta?

Per risolvere il problema rifiuti biso-

gna imboccare una strada che non si è

mai imboccata cioè quella della raccolta

differenziata, della riduzione dei rifiuti

che significa anche un confronto con il

governo nazionale che deve approvare

delle leggi e poi puntare sul porta a por-

ta. Roma è stata per troppo tempo con-

dizionata dal proprietario della discarica

di Malagrotta. Oggi va invertita la ten-

denza.

Cosa pensa dell' housing sociale?A Roma si è costruito tantissimo, ad

oggi c'è tanto sfitto e non si è risolto il

problema della casa. Quello che dobbia-

mo riuscire a fare a Roma è un grande

patto con l'intero blocco edilizio per re-

cuperare l'esistente. Il mio primo atto

da sindaco sarà quello di annullare tut-

te le varianti in essere, ritirandole prima

dell' approvazione finale. Roma dovrà

essere liberata dal cemento, ma dovrà

garantire una casa per tutti. Per questo

bisognerà fare un censimento degli im-

mobili inutilizzati e dei servizi da realiz-

zare in tutta la città.

Quale è la sua roma ideale?La mia Roma ideale è una città soli-

dale, perché il resto già ce l'ha. E' venu-

ta meno la socialità tra le persone che

la Giunta Alemanno ha messo a serio ri-

schio. FederICa grazIanI

Luigi Nieri: "Mettere aL ceNtro Le periferie"

Il tour elettorale del candidato Sel alle primarie del 7 aprile

Roberto Mastrantonio ha fatto tappa a Torrenova, via della Te-

nuta di Tor Vergata160.

Alla presenza del Comitato la raccolta firme per la

candidatura ha lasciato il posto ad un’analisi delle ri-

mostranze dei presenti. Gli inquilini delle case I.S.V.E.U.R

– piano residenziale comunale di fine anni ‘70 – so-

no frustrati dalla mancata manutenzione di giardini

e abitazioni da parte della Romeo. Pini che cadono

sulle macchine e tubature rotte in via Gonin, addi-

rittura smottamenti del terreno in via della Tenuta di

Tor Vergata. Mastrantonio esordisce con un ironico

“come vi ho lasciato vi ho ritrovato!”, per poi punta-

re il dito sulla confusione burocratica che paralizza gli interven-

ti e sulla mancanza di comunicazione nella politica.

“Le istituzioni non si fanno trovare. Provate ad andare dal no-

stro Sindaco. Trovate i vigili urbani già sotto la scalinata dell’Ara

Pacis. E questo accade

anche nel nostro Muni-

cipio, dove Lorenzotti

invece di uscire allo sco-

perto si trasferisce all’ultimo piano”. Poi in dettaglio su Tor Ver-

gata: ”Il Servizio Giardini non può venire perché spazi e par-

cheggio competono alla Romeo. Sulle caldaie può intervenire

solo il Dipartimento (Manutenzione Urbana del Comune, ndr)”.

Quindi propone una soluzione: ”Se c’è una situazione di emer-

genza o si interviene come Municipio direttamente oppure si fa

una lettera alla Romeo. E se non intervengono entro una setti-

mana quella lettera va a finire alla Procura della Repubblica”. In-

fine una promessa in caso di investitura: ”La prima cosa che fa-

remo qui in Municipio? Verranno abbattute tutte le barriere che

impediscono ai cittadini di confrontarsi con la politica. I cittadi-

ni dovranno venire in Municipio e parlare tranquillamente con il

Presidente”. manuel manChI

Mastrantonio in visita alle isveur

CandIdato Con sel alle prImarIe dI CentrosInIstra per Il sIndaCo dI roma,luIgI nIerI spIega I suoI progettI per la sua CIttà Ideale.

In vIsIta al ComItato Isveur Il CandIdato alle prImarIe

dI CentrosInIstra parla della dIsperata sItuazIone In

CuI versano le Case del pIano I.s.v.e.u.r.

04_Layout 1 21/03/2013 07:49 Page 2

6 munIcIpIonumero 5 anno VI

Eletto nella Margherita nel 2001 come

consigliere poi nell' Ulivo, per la breve

esperienza dell'amministrazione Scor-

zoni, Cremonesi oggi punta alla Presidenza

dell' VIII Municipio. Tutto il gruppo dirigente

del PD locale lo sosterrà alle primarie.

quale è il concetto chiave intorno acui ruota il suo programma?

Trasparenza. Voglio che i consigli muni-

cipali siano trasmessi in streaming in modo

che i cittadini possano seguire i lavori del-

l'Aula.

in questo momento di crisi economi-ca ha delle proposte per far ripartire oc-cupazione nel nostro territorio?

Si, la creazione di un ufficio ad hoc a so-

stegno di nuove imprese, soprattutto socia-

li, con il coinvolgimento dell' Università di

Tor Vergata. Con la caratteristica principale

di essere specializzato nei bandi europei sul

fondo sociale. Questo creerebbe nuova oc-

cupazione soprattutto giovanile e territoria-

le. La flessibilità di questo sostegno dovrà

essere rivolto al sociale più propriamente ed

alla cultura. Sostenere incentivare una re-

te di imprese locali, alle quali offrire uno

sportello unico di accesso per

facilitare gli adempimenti. Im-

prese che in accordo con l'

Amministrazione si impegni-

no a valorizzare le migliori for-

ze giovani locali, nei momen-

ti di crescita aziendale. Inol-

tre un accordo sottoscritto con

l'u Università per selezionare

il merito. Sarà fondamentale

valorizzare con accordi specifici le aziende

agricole e sostenere la vendita di prodotti

locali.

cultura. quali le proposte?Penso ad un progetto specifico sulla va-

lorizzazione della Città di Gabii. L'Ammini-

strazione deve valorizzare il proprio patri-

monio mettendolo a disposizione di una "Re-

te" sociale "vera" fatta dagli attori sociali ve-

ri. Comitati, associazioni, parrocchie, coor-

dinate dall' Amministrazione che, con i pro-

pri immobili, abbattano i costi dei servizi ed

allarghino la platea degli assistiti.

Il nostro municipio è stato vitti-

ma di una cementificazione selvag-

gia …

Il nostro territorio ha già dato

molto. Mi batterò infatti contro la

demolizione di Tor Bella Monaca e

contro la realizzazione del GRA Bis.

Perchè i cittadini dovrebberovotare cremonesi?

Chiedo la fiducia perchè penso di avere

una giusta conoscenza del territorio, che in

un momento come questo, dove alla crisi

bisogna rispondere velocemente è impor-

tante. Perchè nella mia vita non ho avuto

nessun privilegio dalla politica, domani va-

do a guidare l'autobus. Per la mia attenzio-

ne, e lo dicono le cose che ho sempre fat-

to, soprattutto sul sociale e cultura. Perchè

ho denunciato quando avevo delle carte le

cose che non andavano.

federica graziani

fabrizio Cremonesi, Marco Scipioni, LoretoPolicella e Roberto Mastrantonio saranno i

quattro moschettieri che animeranno la sfidadelle primarie del centrosinistra per la Presi-denza del Municipio delle Torri.

I primi due in quota Pd, il terzo con CentroDemocratico e l'ultimo, attuale Presidente delVII, in quota Sel. Scartata la candidatura diMassimo Sbardella, arrivata in zona Cesarini,che da poco è tornato nel centrosinistra dopoessere passato dal Pd al Pdl, e quella di Giu-seppe Sardone (Pd), che però si presentavacome indipendente. Si è ritirato spontanea-mente, invece, Marco Argenti, ex coordinato-re di Italia dei Valori dell' VIII Municipio, cheha preferito stare alla finestra e aspettare.

Lo scontro più agguerrito sarà tra Cremo-nesi e Scipioni, compagni di partito, che peròle cronache locali ricordano per le continueguerre intestine. Non sembra da meno nem-meno l'astio politico di Scipioni nei confrontidell'attuale Presidente del VII, Roberto Ma-strantonio. L'unico che per ora si muove si-lenzioso è Loreto Policella, sponsorizzato dalgruppo legato a Pedica. Che vinca il migliore!

federica graziani

Scandalo a Grotte Celoni!

Vergogna…Bruciati 800.000,00 euro per non fare i marciapiediIn questo municipio continua senza pudore lo sperpero di danaro pubblico, dopol'articolo pubblicato dal quotidiano la "Repubblica" il giorno 13/01/2013 dove alcuni consiglieri del Pd denun-ciavano delle malefatte di questi amministratori, oggi siamo costretti a viverle sulle nostre spalle.Tenendo conto dell'esistenza di un vecchio progetto, che è visibile presso la nostra sede, la nostra associa-zione negli scorsi anni, facendo pressione su alcuni consiglieri di Roma Capitale, unitamente al gruppo con-sigliare del Pd municipio VIII riusciva a farlo finanziare tramite un maxi emendamento di circa 800.000,00euro più altri, detto progetto prevede la riqualificazione del quartiere e in particolare la costruzione di marcia-piedi, oggi inesistenti, creando così non poche difficoltà ai cittadini, in particolare alle fasce più deboli.Veniamo a conoscenza che vengono "BRUCIATI" 800.000,00 euro su via Acquaroni per non fare i marcia-piedi, Sì! avete capito bene,per non fare i marciapiedi; vengono spesi i soldi per quelli esistenti, da LargoMengaroni fino alla parrocchia, il resto viene asfaltato e ripristinati gli attraversamenti, questa noi la ritenia-mo manutenzione ordinaria che il municipio dovrebbe fare, non utilizzando questi fondi che dovrebbero ser-vire per dare una vera svolta al quartiere.Riteniamo scandaloso che coloro che sono deputati al controllo di chi governa questo municipio non si sia-no ancora pronunciati in merito a quanto da noi denunciato, alcuni potevano non sapere, ma altri sannobene visto che tentano di girarla a proprio favore e farci per l'ennesima volta la campagna elettorale, legitti-mando così chi opera questi sperperi sulle nostre spalle, "QUESTO SI CHIAMA SCIACALLAGGIO POLITI-CO", altrimenti non si spiega perche' ciò si fa a due mesi dalle elezioni; Signori gli ultimi giorni prima del vo-to amministrativo preparatevi ad applaudire il sindaco Alemanno e i suoi amici di Grotte Celoni per il regalofatto a questo quartiere. Noi non possiamo fare altro che gridare con forza VERGOGNA!.Altri che noi paghiamo facciano quello che gli compete. Roma 11/3/2013 Il preSIdente AntonIo SbArdellA

saranno in quattro a contendersi il Po-sto da candidato Presidente del munici-Pio alle Primarie del centrosinistra.

tutto il gruPPo dirigente del Pd locale lo aPPoggerà nelle Primarie del

centrosinistra.

P rima le scaramucce tra partiti, poi i

servizi per i cittadini. Potrebbe sinte-

tizzarsi qui il consiglio municipale che ha

visto l' approvazione di un semaforo in via

Caltagirone richiesto al Presidente della

Commissione Lavori Pubblici Massimo Fon-

ti dal CdQ Nuova Ponte di Nona.

Fonti, capogruppo Fratelli d'Italia, por-

ta in Aula la risoluzione. La maggioranza,

su richiesta di Mancuso, capogruppo Pdl,

da tutti definito il 'sindaco di Ponte di No-

na, esce e non vota. Il motivo va ricerca-

to nella guerra intestina che da tempo

corre tra il gruppo del Pdl e quello di Fra-

telli d'Italia. Si mettono davanti ai servi-

zi per i cittadini sciocche beghe politiche.

La risoluzione passa grazie al voto del-

l'opposizione e di Fonti che commenta:

"Non capisco come mai il capogruppo del

PDL si trova ultimamente sempre in di-

saccordo con le risoluzioni che il sotto-

scritto sottopone al voto dell' Aula, accu-

sandomi che sono delle mie marchette

politiche. Credo che qualcuno del suo grup-

po dovrebbe spiegargli che sono priorità

del territorio e dei cittadini, oppure do-

vrebbero spiegargli che noi siamo loro al-

leati". federica graziani

mancuso non vota il semaforo a via caltagirone

Primarie municiPio Vi (Viii), ecco i candidati

riceviamo e pubblichiamo

Passa la risoluzione Per la richiesta di un semaforo a Ponte di nona

grazie ai voti dell'oPPosizione e di fratelli d'italia.

Cremonesi, il prescelto del Pd locale

06-07_Layout 1 21/03/2013 07:52 Page 2

munIcIpIo numero 5 anno VI 7

Dovevano essere presenti Umberto

Marroni, capogruppo del Pd di Ro-

ma Capitale e neoeletto alla Came-

ra, e il neoeletto consigliere regionale Ma-

rio Ciarla, ma gli impegni politici ne hanno

impedito la partecipazione. Scipioni da so-

lo arringa la folla per un paio di ore.

La sua analisi

è subito sul Mo-

vimento 5 Stelle.

"Stiamo assisten-

do al declino del-

la politica ed è im-

portante ripristi-

narlo. Le respon-

sabilità stanno a

destra e in parte

a sinistra. Il Mo-

vimento 5 Stelle è come i funghi che na-

scono sulla muffa e la muffa oggi è rappre-

sentata dai partiti. Dobbiamo portare la po-

litica di nuovo a livelli dignitosi. Se la muf-

fa nei partiti scompare, scompariranno an-

che i funghi a 5 Stelle".

Passa poi a parlare di sanità, tema a lui

molto vicino. "Assistiamo ad una situazio-

ne drammatica nella sanità con il taglio de-

gli ospedali. Stanno mandando a casa cen-

tinaia di operatori e sono in pericolo i ser-

vizi primari". Torna poi ad analizzare la si-

tuazione della politica italiana. "Oggi tutti

rifiutano di dialogare. Dopo la II guerra

mondiale, uomini di sponde politiche diver-

se si sono seduti intorno ad un tavolo e

hanno dialogato. Si sono confrontati. Dob-

biamo recuperare il rispetto del dialogo e

puntare ad una politica che sia progettua-

le e non disfattista".

Scipioni passa poi al problema del lavo-

ro, denunciando la chiusura di 1.700 bot-

teghe al giorno nel nostro Paese. Analizza

anche la situazione socio - economica del-

l'Italia: "Le classi sociali si sono appiattite.

Oggi esistono solo i ricchi, i poveri e i di-

soccupati".

Si arriva a parlare degli errori all'inter-

no del Pd. Dalla scelta di appoggiare Mon-

ti "per il bene dell'Italia", al mancato con-

trollo dei consiglieri del Pd in Regione du-

rante la Giunta Polverini.

"Ora però possiamo sperare e sorridere

grazie alla vittoria di Zingaretti che ripor-

terà sobrietà e dignità ad un'istituzione, co-

me la Regione, che è stata calpestata e of-

fesa". Si torna poi ai temi che hanno ani-

mato lo scontro politico in VIII e all'inter-

no del Pd locale. "Abbiamo debellato, at-

traverso il nostro impegno, la discarica di

Corcolle che era stata pianificata anche da

una parte del centrosini-

stra. Ci hanno mandati dal

Garante perché non era-

vamo in linea con il Pd. Il

nostro municipio non ha

più una maggioranza, c'è

la Corte dei Conti che sta

lavorando su alcuni appal-

ti assegnati in modo so-

spetto. In tutto questo il

Pd non fa cadere la Giunta Lorenzotti! Ci

sono stati atti votati dal centrosinistra con

il centrodestra (toponimi ndr). Nel 2006 il

Pd era al 64,5% oggi siamo al 21%. So-

no 6 anni che perdiamo sempre! Coloro

che hanno gestito il Partito facciano un

passo indietro! La politica non è poltrona

ma responsabilità. Servono uomini con ca-

pacità e che non abbiano scheletri nell'ar-

madio. Alle primarie parteciperanno per-

sone cacciate via dal nostro partito per-

ché hanno fatto qualcosa di cui si devono

vergognare".

Dagli interventi successivi anche dei cit-

tadini il riferimento era per l'altro candida-

to Mastrantonio. "Gente che non ha mai

lavorato. Bene, è ora che vadano a lavo-

rare! Gli uomini che martorizzano questo

territorio da 20 anni devono andare via! In

VIII abbiamo conflitti di interessi enormi -

come denunciano anche i presenti - finia-

mola di usare la politica per fare business.

Queste situazioni di potere vanno scardi-

nate". Si torna poi a

parlare dell'attuale si-

tuazione italiana, con

una riflessione verso

chi ha sostenuto Grillo

su cui Scipioni invita a

riflettere in quanto la

Storia testimonia che

"l'uomo solo al coman-

do" non ha mai porta-

to buoni risultati. Una riflessione anche sul

partito legato ad Ingroia con cui secondo

il candidato bisognava dialogare per evita-

re di perdere 1 milione e 500 voti.

Il discorso nella fase finale è incentrato

sul tema delle primarie, con l'augurio che

"non si facciano i soliti giochi di potere". La

parola passa poi ai cittadini con cui Scipio-

ni concorda su un obiettivo: una sinistra

unita. Alla fine del dibattito su richiesta dei

presenti Scipioni ha accettato un dialogo

con tutti coloro del Pd che vogliono un ve-

ro cambiamento. federica graziani

Già nel 2011 Marco Scipioni era sta-

to eletto consigliere municipale. A

lui venne affidato il ruolo di capo-

gruppo negli allora DS. Nel 2006 è nuova-

mente eletto, raggiungendo il più alto nu-

mero di voti, e ricopre di

nuovo il ruolo di capogrup-

po con Il Pd e di Presidente

della Commissione Sevizi

Sociali - Sanità. Da mem-

bro dell'assemblea romana

del Pd si è battuto contro la

privatizzazione di Acea a

fianco del gruppo comuna-

le ed è stato protagonista

nella battaglia contro la di-

scarica di Corcolle, che lo ha

visto scontrarsi con l'attua-

le dirigenza del Pd locale.

Perché ha deciso di candidarsi?Perché credo sia possibile portare un cam-

biamento totale all'interno del Consiglio Mu-

nicipale dell' VIII Municipio e traghettarlo

lontano dagli scandali del suo recente pas-

sato, fatto di illegalità e sprechi. Voglio lot-

tare per la liberazione del nostro municipio

dall'attuale maggioranza di destra. Ho rice-

vuto la richiesta di oltre 3mila cittadini che

insieme a me vogliono partecipare a que-

sta importante sfida. Auspico un rinnova-

mento totale della rappresentanza munici-

pale per far tornare il nostro territorio ad

essere uno dei motori dello sviluppo eco-

nomico, sociale e culturale della Capitale,

puntando ad una rappresentanza del cen-

trosinistra legata a qualità, competenza e

trasparenza. Voglio un municipio trasparen-

te che consenta a tutti i cittadini, anche at-

traverso le nuove tecnologie, di vedere co-

sa accade, come vengono prese le decisio-

ni e come viene utilizzato il denaro pubbli-

co.

cosa intende fare per quanto riguar-

da la sanità?Voglio realizzare una sanità più vicina al-

le esigenze dei cittadini, in cui si taglino gli

sprechi e non le strutture. Soprattutto mi

impegnerò per l'apertura di nuovi poliam-

bulatori nei territorio come

Ponte di Nona, Castelverde,

Lunghezza, Corcolle, Tor Bel-

la Monaca, Finocchio, Bor-

ghesiana.

altro tallone d'achilledel municipio sono le scuo-le. cosa ne pensa?

Credo che sia necessario

realizzare un piano di riqua-

lificazione degli edifici sco-

lastici, perché è fondamen-

tale che i nostri ragazzi fre-

quentino scuole dignitose che possano an-

che fornire innovativi strumenti per la di-

dattica. Soprattutto il mio impegno sarà de-

dicato alla realizzazione di scuole nel ver-

sante prenestino che, visto l'enorme au-

mento demografico che sta vivendo, neces-

sita di nuove strutture scolastiche, in par-

ticolare nel quartiere di Ponte di Nona.

crede sia possibile ricreare occupa-zione in questo municipio?

Assolutamente, soprattutto è necessario

perseguire una politica che premi l'occupa-

zione stabile e qualificata, contro la preca-

rietà e l'idea di competitività giocata solo

sul peggioramento dei diritti dei lavoratori.

Per fare questo credo sia opportuno l'utiliz-

zo dei fondi europei. Credo anche che i cit-

tadini del Municipio dovranno essere impie-

gati nella riqualificazione delle nostre bor-

gate, ma anche nel progetto della raccolta

differenziata. Bisogna perseguire un mo-

dello di sviluppo che punti sulle reti di ri-

cerca e dell'innovazione, finanziamenti e

servizi per le start - up di impresa e per i

giovani.

Per la cultura ha in previsione qual-che progetto?

Mi batterò per l'apertura di nuove biblio-

teche e per riaprire il teatro di Torre Spac-

cata e Tor Bella Monaca. Inoltre il mio mas-

simo impegno andrà per ottenere il com-

pletamento della Città dello Sport, che do-

vrà diventare la sede di eventi per tutta Ro-

ma.

nel suo programma quanto spazioha dedicato all'ambiente?

Moltissimo. Sono stato uno dei maggio-

ri esponenti nella battaglia contro la disca-

rica di Corcolle e credo fortemente nel me-

todo della raccolta differenziata per lo smal-

timento dei rifiuti. Inoltre mi impegnerò per

stabilire regole chiare contro la selvaggia

prolificazione di antenne e ripetitori. Credo

in un modello di sviluppo che punti su ener-

gia pulita.

nel versante prenestino è molto sen-tito il tema della sicurezza. ha qualcheproposta?

Avevamo già deliberato all'epoca la rea-

lizzazione di una caserma in quel versan-

te. In questi anni nulla è stato fatto in me-

rito. Credo fortemente che i quartiere di Ca-

stelverde, Villaggio Prenestino, Lunghezza

e Corcolle abbiamo diritto a vivere in quar-

tieri più sicuri e questo è possibile solo at-

traverso la realizzazione di un presidio del-

le forze dell'ordine.

un altro tema caldo è quello dellamobilità. cosa ne pensa?

Credo che i cittadini del Municipio abbia-

no diritto di poter godere di una mobilità

razionale e competitiva. Bisogna restituire

dignità al trasporto pubblico. Attueremo un

vero sistema di controllo, che verifichi il ser-

vizio che deve essere reso e presenteremo

un nuovo modello per raggiungere i quar-

tieri abbandonati. Lavoreremo anche per la

crescita delle piste ciclabili e aree pedona-

li. Un obiettivo che mi sono prefisso è l'abo-

lizione del pagamento del casello autostra-

dale per i cittadini di Ponte di Nona e zone

limitrofe. Prima di far pagare è necessario

che i miei cittadini possano vantare servizi

alla stregua di quelli dei quartieri centrali.

federica graziani

candidato alle Primarie del centrosinistra Per la Presidenza dell' viii mu-niciPio, marco sciPioni ci Parla del suo Programma Per il territorio.

scipioni punta alla vittoria delle primarie del centrosinistra

Più di 250 Persone sono intervenute Presso la sede del comitato elettora-le Per 'sciPioni Presidente' in via asPertini Per Presenziare all'incontro or-ganizzato da marco sciPioni Per Presentare il suo Programma in vista delle

Primarie del 7 aPrile.

nel 2006 il Pd era

al 64,5% oggi siamo

al 21%. sono 6 anni

che Perdiamo!

chi ha gestito

il Partito faccia

un Passo indietro!

Scipioni si presenta ai cittadini

06-07_Layout 1 21/03/2013 07:52 Page 3

Carcasse di cavalli in decomposizio-ne abbandonate sulle rive di un af-fluente dell'Aniene . Questo hanno

ripreso le telecamere di "Striscia la noti-zia", il noto Tg satirico, quando l'inviatoEdoardo Stoppa, lo scorso 16 marzo, è ar-rivato nei campi a ridosso della A24 nelquartiere di Lunghezzina.

Nel servizio andato in onda in prima se-rata, veniva mostrato lo scempio: nume-rosi cavalli costretti a vivere in una sortadi cimitero di loro simili, in condizioni abo-minevoli. Tra rifiuti, ossa di animali e ca-daveri, pascolavano altri piccoli cavalli mal-nutriti, probabilmente destinati a fare lastessa fine. Molte carcasse di quei poverianimali si trovano sulle rive del fiume al-tre, altri sommersi dalle acque.

Il responsabile di questo sterminio èuna vecchia conoscenza di "Striscia". Unuomo che già nel 2010 fu protagonista diun altro reportage, quella volta però riguar-

dava un allevamento di maiali in via Luna-no, nel quartiere di Corcolle. anche in quel-la situazione vennero mostrate quelle po-vere bestie costrette a vivere in una sortadi lager tutte ammassate e immerse nelfango.

Sembrerebbe che l'uomo in questione,oltre a non rilasciare commenti e a nega-re che i cavalli morti fossero di sua pro-

prietà, gestisca anche un maneggio pro-prio dietro al Castello di Lunghezza, a ri-dosso di via della Tenuta del Cavaliere.

Anche in quella zona sembra non sia dif-ficile trovare carcasse di "bestie" all'inter-no di fossi se non addirittura sulle spondedel fiume Aniene (un caso?) come moltilettori ci hanno segnalato non appena so-no venuti a conoscenza del servizio. Que-

sta vergogna si consuma tutti i giorni a Ro-ma, a poche passi dalle abitazioni e non inuna landa desolata e dimenticata da Dio.Un uomo che da tempo maltratta animalie li lascia morire abbandonati a se stessi,in piena libertà e senza il controllo di nes-suno.

Forse "Striscia la Notizia" non basta più,adesso è ora che intervengano le istituzio-ni, è ora che qualcuno salvi quegli anima-li da una morte certa e punisca il colpevo-le. andrea Cavada

Tenuta del Cavaliere: cadaveri di animali nei campisCovate da "strisCia la notizia" delle CarCasse di animali abbandonate sul-le rive di alCuni fossi tra il quartiere di lunghezzina e tenuta del Cavalie-re. il proprietario dei terreni porta avanti lo sCempio da anni.

prenestIno - collatIno8 numero 5 anno VI

in attesa del 7 aprile, giorno delle prima-rie di centrosinistra, e delle elezioni mu-

nicipali che si terranno il 26 e il 27 maggio,Roberto Mastrantonio, candidato alla Presi-denza del nostro municipio si confronta coni cittadini di Colle Prenestino e dintorni.

È accaduto il 15 marzo presso il laghet-to Gran Sasso di via Geraci Siculo 41, Pra-to Fiorito. Presente anche l'associazione divolontariato Pro Prato Fiorito."Questo mu-nicipio ha molti problemi che riguardano lescuole, il tessuto sociale e le strade", ha esor-dito Mastrantonio. "I parchi e i centri anzia-ni sono abbandonati a se stessi", ha inveceaggiunto un anziano. "Quando noi cittadinisvolgiamo il ruolo delle istituzioni, queste cimettono il bastone tra le ruote", ne ha af-fermato un altro. Sulla stessa linea gli altriinterventi.

Alla domanda di un cittadino che ha vo-luto sapere il motivo dei disservizi, Roberto

Mastrantonio ha affermato: "Il Municipio de-ve fare da tramite tra il cittadino e il Comu-ne. E' un problema di volontà politica. I sol-di stanziati per questo territorio sono statitanti e lo conferma l' ultimo bilancio del 2012.A questo punto vorrei sapere che fine han-no fatto. E' vero che il Municipio è vasto maquesto non deve essere un alibi. La primacosa da fare è cambiare la percezione chela città ha di questo territorio".

valeria piChini

Commosso, scioccato e attento. Così si presentava ilpubblico del Venezia Bet Palace durante il racconto

di Massimiliano Frassi che ha lasciato l'amaro in boccama che ha fatto riflettere.

È la storia delle piccole vittime di abusi sessuali, pic-cole ma con il grande coraggio di denunciare anche sespesso non ascoltate o, peggio, non credute. Ad intro-durre il primo capitolo del progetto "Romanzo Capitale"è stata Arianna Di Biagio portavoce dell'AGERIF (associazionegenitori Rignano Flaminio) che ha ricordato i tristi fatti dell'asilodegli abusi del piccolo Comune di Roma aggiungendo che "è im-portante informare e informarsi sulla pedofilia", definita da Da-vid Gramiccioli, premio diritti umani 2012, "il crimine più graveperché colpisce i bambini che sono la sfera debole e indifesa".Poi è stata la volta di Massimiliano Frassi che ha riportato alcu-ne storie di abusi sessuali su bambini da parte di adulti. La pri-ma è stata quella di Robertino, 7 anni. "Robertino cresce con lamamma perché orfano di padre.

Durante la degenza in ospedale conosce Giulio Collalto, 29 an-ni e dal passato difficile. Quello che Robertino credeva suo ami-co si rivela il suo carnefice. Il bambino subisce un abuso e vienebrutalmente ucciso da Giulio, condannato a 6 anni di carcere.Questo ne sconta solo uno, viene rimesso in libertà e giunge aCremona dove adesca e uccide il piccolo Luca. Questa volta sa-rà condannato all'ergastolo". Dal 2005 si valuta l'ipotesi di rimet-

tere in libertà Giu-lio Collalto per buo-na condotta. La se-conda storia è sta-ta quella di Stella,anche lei di 7 anni.Dopo aver denun-ciato gli abusi ses-suali da parte delpadre, non viene

creduta dalla madre, dalle sue mastre e dalla psicologa di scuo-la. Ricoverata in una clinica privata, le viene praticato l'elettro-shock. A 21 anni Stella troverà la possibilità di porre fine ad an-ni di sofferenze gettandosi dalla finestra.

L'ultima storia che viene raccontata è quella di Francesco, af-fetto da una grave forma di autismo e non autosufficiente. Unastoria che pone i riflettori su un problema di cui non se ne par-la spesso: gli abusi sessuali sui bambini disabili. "Pietro Amate-ri è il maestro di sostegno di Francesco.Abusa di lui e di altri bam-bini disabili ma sarà arrestato". "In Italia spariscono 1000 bam-bini all'anno, il 37% di loro finisce nelle mani dei trafficanti di or-gani e di pedofili - continua Massimiliano Frassi - i pedofili sonoorchi, malati, criminali ma non sono bestie". Nessun animale in-fatti sarebbe in grado di commettere un crimine così ripugnan-te. valeria piChini

Arianna Di Biagio, portavoce Agerif, David Gramiccioli e Massimiliano Frassi

PedoFilia, quando gli orChi esCono dalle Favole

“persone e automezzi riconducibili alperiodo dell'occupazione di dicembre,

sono stati ripetutamente segnalati [...] nel-le vicinanze del comparto R e di via Turol-do". Recita così la segnalazione ricevuta dalComitato di Quartiere.

Sono state avvistate, di fatto, diverse per-sone nell'intento di osservare da vicino la si-tuazione delle due palazzine già occupate il6 dicembre scorso. Ricordiamo, infatti, l'on-data di occupazioni abusive nella nostra Ca-pitale, dove centinaia famiglie hanno presopossesso di spazi invenduti o inutilizzati.Qualcuno è stato avvistato mentre si aggi-rava nel giardino di una palazzina di via Li-berti, all'incrocio con via Turoldo, altri men-tre verificavano quali e quanti fossero gli ap-partamenti tuttora inabitati.

Questa situazione ha allarmato gli abita-ti che si sono rivolti al Presidente del CDQFederico Verdicchio, il quale ha prontamen-

te informato il Presidente del Municipio VIII(ormai divenuto VI) Massimiliano Lorenzot-ti ed i Presidenti della Commissione Sicurez-za e della Commissione Urbanistica, Fabri-zio Santori e Marco Di Cosimo.

Al fine di contrastare una seconda onda-ta di occupazioni, è stata trasmessa un'in-formativa alle Stazioni di Settecamini, SanVittorino Romano ed al Commissario di Ca-silino Nuovo. luCrezia la gatta

Castelverde B4: risChio nuove oCCuPazioni aBusive

sabato 2 marzo è giunta una segnalazione al Cdq Colle degli abeti da parte

di un abitante della zona. è stata trasmessa un'informativa alle autorità di

pubbliCa siCurezza merColedì 6 marzo.

il 16 marzo al venezia bet palaCe di via don primo mazzolari 7 è andato in sCena il primo Capitolo del pro-getto "romanzo Capitale - quando la malainformazione fa più vittime della malavita". presentato da da-vid gramiCCioli, giornalista di inChiesta radiofoniCo, ha registrato la presenza di massimiliano frassi,giornalista, sCrittore e presidente dell'assoCiazione prometeo per la difesa dei bambini vittime di abusi. te-ma la pedofilia.

Mastrantonio in visita a Prato Fiorito

Foto di Lucrezia La Gatta

“abbiamo presentato la situazione al Con-sorzio nel 2006 per la prima volta" ci spie-

ga Claudio Di Leo, membro del Consiglio Diret-tivo del CDQ Nuova Ponte di Nona.

Sono passati sette anni da quella richiesta edancora non è stato fatto nulla al riguardo. Allabase del problema ci sono i tombini, posti al cen-tro della carreggiata, che gli automobilisti rara-mente riescono ad evitare. Questa difficoltà, per-ciò, viene maggiormente incontrata dai condu-centi di mezzi pesanti quali autobus, camion eruspe. Le vetture, dunque, passando sui tombi-ni, creano delle percussioni che giungono alle pa-lazzine, causando tremori in ogni momento del-la giornata.

La complicazione non si presenterebbe se itombini fossero stati posizionati diversamente,ad esempio sul ciglio della strada, come nellamaggior parte dei casi. "Abbiamo proposto l'in-stallazione di cordoni stradali - continua Di Leo- ma il Consorzio ce li ha negati, poiché la zonaviene ancora individuata come area cantiere".

I residenti, ormai stanchi della situazione, pre-tendono una soluzione da parte del Consorzio.

luCrezia la gatta

Nuova PoNte di NoNa: le case tremaNo,

ma il coNsorzio NoN iNtervieNeve

le palazzine di via luCiano Conti tremano Con

il passaggio di mezzi pesanti sulla strada. adistanza di anni, la Condizione non Cambia.

Continua la Campagna elettorale di roberto mastrantonio, Candidato alla

presidenza del nostro muniCipio. il 15 marzo alle 18.30 ha inContrato i

Cittadini di Colle prenestino e dintorni.

08-09_Layout 1 21/03/2013 07:47 Page 2

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 5 ANNO VI 9

Non è nato come area cani, ma di fat-

to lo è. Il parco situato tra via Can-

dia e via Padre Damiano Veuster è

stato ufficiosamente adibito a zona per gli

amici a quattro zampe. Ma la situazione in

cui versa l'"area cani" non è af-

fatto migliore di quella dei due

parchi vicini. La zona infatti è

interamente abbandonata a se

stessa. I lampioni, a cui sono

stati trafugati i fili di rame, ri-

mangono spenti, alcuni tom-

bini sono scoperchiati e l'erba

cresce indisturbata fino a in-

vadere il passaggio pedonale.

"Io il cane non ce lo porto

più perché è diventato troppo

pericoloso. Lo faccio passeg-

giare altrove" dice Christian

Murgia, un residente. "L'erba

non viene mai tagliata. Sono i

residenti che si organizzano

per tagliarla quando la situa-

zione diventa insostenibile - spiega Franco

Cavalieri, che lavora al Pet shop di fronte al

parco - Non c'è né vigilanza, né alcun tipo

di manutenzio-

ne" suggeri-

sce.

Il massimo

che l'ammini-

strazione è riu-

scita a fare è

chiamare la

polizia muni-

cipale per chiu-

dere con i na-

stri le parti più

pericolose del

parco. Senza alcun tipo di vigilanza però,

le transenne sono durate poco. "Al massi-

mo mezz'ora" ironizza Sonia Cavalieri. Que-

ste sono le soluzioni di chi del parco si do-

vrebbe occupare. Di chi pensa che basti

transennare senza poi intervenire con ope-

re di manutenzione.

Intanto è giallo sull'affidamento del par-

co che, assieme agli altri due del quartiere,

rimangono incustoditi dalla loro inaugura-

zione. Dovrebbe essere comunale, ma la

questione sembra importare solo a chi vi-

ve a Villaggio Falcone. Infatti alla segrete-

ria del Dipartimento X, responsabile delle

Politiche Ambientali e del Verde Urbano, non

risponde nessuno. Mentre Di Cosimo, inter-

rogato sulla questione, viene colto impre-

parato e promette di informarsi. Restiamo

quindi in attesa di risposte. La risposta pe-

rò la possiamo immaginare, perché sem-

bra essercene una standard: "non abbiamo

i fondi per la custodia e la manutenzione"...'dei

parchi nelle periferie' ci permettiamo di ag-

giungere noi. In fin dei conti a Villaggio Fal-

cone non ci passeggiano i turisti. Al massi-

mo qualcuno delle case popolari.

CRISTINA CORI

Il parco di nessunoLA COSIDDETTA AREA CANI DI VILLAGGIO FALCONE È ABBANDONATA ALL'INCURIA NO-

NOSTANTE LE CONTINUE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI. ALCUNI DI LORO HANNO RINUN-

CIATO AD ANDARCI. È TROPPO PERICOLOSO, SPIEGANO.

Dal 21 marzo i balconi, le finestre e le

aiuole di Colle Prenestino tornano in fio-

re. Merito non solo della stagione dell'amo-

re ma della seconda edizione del concorso

"Balcone Fiorito", promos-

so dal comitato di quartie-

re.

Armati di fiori, piante e

sana competitività i resi-

denti abbelliranno i loro spa-

zi aperti dal 21 marzo al 10

giugno quando in occasione della festa del

Corpus Domini sarà incoronato il vincitore.

Per lui in palio un attestato di partecipazio-

ne e dei buoni sconto offerti dai commer-

cianti di zona. È possibile iscriversi dal 17 al

31 marzo presso la parrocchia San Patrizio

di via Caiazzo 74 o scaricando il modulo di

iscrizione dal sito web del comitato dove il

presidente Oriano Rebiscini ha specificato le

modalità del concorso: "La commissione con

l'ausilio di foto che saranno poi pubblicate

sul sito internet www.colleprenestino.it esa-

minerà le finestre, i balconi, le scalinate e le

aiuole dei partecipanti al fine di individuare

il lavoro più bello".

L'iscrizione è gratuita e aperta a singoli,

gruppi , residenti, scuole,uffici e associazio-

ni. Chi non dispone di balconi o di uno spa-

zio sufficiente può partecipare richiedendo

l'adozione di un aiuola su viale Nusco e via

Acciaroli. Chi invece non volesse prendere

parte all'iniziativa è comunque invitato ad

abbellire le finestre e i balconi per rendere

più bella e pulita la borgata.

VALERIA PICHINI

SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CONCOR-

SO CHE RENDERÀ PIÙ BELLA E PULITA LA

BORGATA PRENESTINA. I PARTECIPANTI

DAL 21 MARZO AL 10 GIUGNO DI SFIDE-

RANNO A COLPI DI PIANTE E FIORI.

COLLE PRENESTINO, AL VIA

LA SECONDA EDIZIONE DEL

CONCORSO "BALCONE FIORITO".

“Ancora non si sa quando potrà es-

sere aperta la nuova ala della chie-

sa". Sono le parole di Don Patrizio Milano,

parroco di Santa Maria di Loreto.

Non sarà dunque pronta per Pasqua la

parrocchia di Castelverde, i cui lavori so-

no stati iniziati circa due anni fa, nella pri-

mavera del 2011, dalla Pontificia Opera

per la Preservazione della Fede e la prov-

vista di nuove chiese in Roma. E sebbene

la struttura esterna - molto moderna in

contrasto con la vecchia parrocchia del

quartiere risalente al 1957 - sia pronta,

all'interno c'è ancora molto da fare.

"Stanno finendo il pavimento, inoltre

mancano l'altare, l'ambone, la sede il bat-

tistero e l'impianto audio - dice Don Patri-

zio che anticipa - la vecchia chiesa verrà

utilizzata solo per le cerimonie con mino-

re gente, mentre per le messe domenica-

li e le grandi occasioni utilizzeremo l'ala

nuova".

Negli ultimi mesi lo stato dei lavori ave-

va fatto pensare ad una possibile inaugu-

razione a marzo, ma dalle parole del par-

roco, che non fornisce né date, né scaden-

ze, sembra ci sia ancora un po' da atten-

dere. Intanto le altre parti del complesso

della diocesi, teatro, biblioteca e le nuove

aule per il catechismo, sono pronte. "Stan-

no finendo di allestire la biblioteca, men-

tre le classi e il teatro li stiamo già utiliz-

zando da tempo".

L'ampliamento della chiesa era in pro-

getto da anni. Da quando nelle messe do-

menicali i fedeli del quartiere comincia-

vano a non entrare più all'interno della

vecchia struttura, troppo piccola oramai

rispetto alla crescita demografica della

zona. Così, in attesa della nuova chiesa,

il Vicariato aveva trasferito la Polisporti-

va Castelverde, da sempre ospite in uno

degli edifici di proprietà della Chiesa, in

una piccola struttura alternativa per poter

utilizzare gli altri spazi per le funzioni re-

ligiose. CRISTINA CORI

Lo scorso 7 marzo il centro anziani di

Corcolle ha aperto le porte a Roberto

Mastrantonio, a Giose Ferrara, presidente

dell'associazione G.I.O.S.E e ad alcuni dei

presidenti dei centri anziani del Municipio.

"I centri anziani non prendono più un sol-

do da tre anni - ha esordito il vicecoordi-

natore dei centri anziani Sergio De Marchis

- determinate cose ci spettano per diritto

e non dobbiamo perdere la dignità per ot-

tenerle. Noi anziani dobbiamo unirci per ri-

solvere tutti i problemi,la solidarietà è la

cosa più temuta dai politici". Poi la parola

è passata al candidato alla Presidenza del

Municipio: " I centri anziani devono esse-

re luoghi aperti dove i nonni possono an-

dare con i loro nipotini. Non posso accet-

tare che nel mio quartiere ci siano piazze

costante milioni di euro, a suo tempo mi-

liardi di lire, ora abbandonate a se stesse

o strade con enormi buche. I quartieri di

questo Municipio non sono le discariche del-

la Capitale, come molti hanno pensato. Co-

me diceva Giovanni Berlinguer la politica

ha un difetto auricolare, non ci sente più".

Nel finale i diversi presidenti dei centri an-

ziani hanno denunciato le gravi condizio-

ni in cui versano le loro sedi. "Nel nostro

stabile a San Vittorino abbiamo bisogno

di un ascensore per i disabili - ha sottoli-

neato Maria Clementi - non facciamo più

gite e stiamo aspettando che ci regolino i

riscaldamenti, spenti troppo presto". "Ci

hanno rubato il pulmino", ha invece affer-

mato il presidente del centro anziani di

Corcolle Angela Maruca. Diritti spesso ne-

gati, che per gli anziani diventano veri do-

lori. VALERIA PICHINI

CASTELVERDE, LA NUOVA CHIESA NON SARÀ INAUGURATA ENTRO PASQUA

"GLI ANZIANI E I LORO DIRITTI"

ANCORA IN FASE DI ULTIMAZIONE LA PARTE INTERNA DELLA NUOVA ALA DELLA PARROCCHIA SANTA MARIA DI

LORETO. I LAVORI NON FINIRANNO ENTRO IL MESE. NESSUNA DATA CERTA PER L'INAUGURAZIONE.

ROBERTO MASTRANTONIO,CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO, PARTECI-

PA ALL'EVENTO "GLI ANZIANI E I LORO DIRITTI". PRESENTI ALCUNI PRESIDENTI DEI

CENTRI ANZIANI DI ZONA.

Accade spesso, soprattutto in perio-

di di tagli e di crisi, che i cittadini

prendano il posto del-

le istituzioni. A Ponte di No-

na, ad esempio, nella lotta

contro la criminalità le Forze

dell'Ordine sono in minoran-

za e le pattuglie non riescono

a controllare il vasto territo-

rio del nostro Municipio. Fran-

cesco Gargiuoli, amministra-

tore di diversi condomini di

zona, a seguito di numerose

lamentele da parte dei residenti vittime di

furti e atti vandalici, ha messo in piedi un

servizio di sorveglianza notturna. Non chia-

matele ronde. Gli improvvisati vigilanti in-

fatti sono solo armati di cellulare per av-

vertire le autorità in presenza di situazio-

ni sospette.

Come nasce l'idea del servizio di

sorveglianza notturna?

Non è un mistero che la pubblica sicu-

rezza è a corto di organico e che le poche

pattuglie attive di notte non riescono a co-

prire tutto il territorio del Municipio. Que-

sta iniziativa la proposi quando ero nel co-

mitato di quartiere e già allora attirai mol-

te polemiche. Non riesco a capi-

re coloro che sono sfavorevoli ma

credo che lo facciano solo perché

non vogliono impegnarsi.

Si riferisce al comitato di

quartiere Nuova Ponte di No-

na che si è dissociato dalla sua

iniziativa?

Mi riferisco a loro ma non so-

lo. Su questi social network - si

riferisce alla pagina Facebook del comita-

to di quartiere - la gente parla ma di fat-

ti se ne fanno pochi. Parlare non significa

risolvere il problema, bisogna invece dar-

si da fare e reagire.

Da quando è attiva la vigilanza e in

cosa consiste?

Dopo aver mandato mail a tutti i con-

domini che gestisco, sono riuscito a for-

mare un gruppo di 13 persone, tutte re-

sidenti, e abbiamo iniziato la prima setti-

mana di questo mese. Questo servizio è

effettuato tutte le notti dalle 2 alle 5 del

mattino ma dipende molto dalla nostra

stanchezza, considerando che di giorno la-

voriamo. Consiste nel pattugliamento del-

le aree principali di Ponte di Nona come

via Chiodelli, via Caltagirone, via Gastinel-

li, via Bernardo Mosca, via Luciano Conti

e le zone limitrofe. Se vediamo movimen-

ti sospetti chiamiamo le Forze dell'Ordine.

Non interveniamo perché non ne abbiamo

la voglia ma soprattutto la possibilità giu-

ridica di farlo.

Fino ad ora avete ottenuto qualco-

sa?

Si, poche sere fa alle 4 di mattina una

persona si aggirava inutilmente attorno ad

un palazzo e quando ci ha visto si è dile-

guato nei campi.

È giusto che i cittadini debbano ri-

correre al fai da te?

Non è affatto giusto. Siamo insoddisfat-

ti della politica del Comune. Di giorno la-

voriamo e contribuiamo al benessere del

Paese e la notte facciamo i cani da guar-

dia alle nostre macchine e/o scooter. Non

ci sono altre soluzioni a meno che non si

faccia un presidio fisso di Polizia che chie-

diamo da anni. VALERIA PICHINI

A Ponte di Nona la sicurezza “fai da te”"NON SIAMO GIUSTIZIERI DELLA NOTTE, VIGILIAMO SEMPLICEMENTE E SE NOTIAMO

QUALCOSA DI SOSPETTO AVVERTIAMO LE FORZE DELL' ORDINE". QUESTE LE PAROLE DI

FRANCESCO GARGIUOLI PROMOTORE DI UNA INIZIATIVA CHE FA MOLTO DISCUTERE.

PRENESTINO - COLLATINO10 NUMERO 5 ANNO VI

Via Controguerra, a Castelverde, è una

strada stretta senza uscita. Ma è anche

una delle strade più disastrate della borga-

ta. Sterrata e con larghe buche che per i re-

sidenti sono ormai un incubo.

"Abito qui da 25 anni e la via non è mai

stata asfaltata da nessuna amministrazio-

ne - spiega Mario Coscia (nella foto) - quel

poco di asfalto che c'è, è opera di alcuni vi-

cini di casa per rendere la strada più prati-

cabile". Eh già, perché gli unici a cui inte-

ressa la piccola via sono i residenti che, igno-

rati dalle istituzioni, si trovano costretti a ri-

solvere i problemi da soli. "Solo l'anno scor-

so siamo riusciti ad avere l'illuminazione.

Per il resto la via è costellata di veri e pro-

pri crateri, come li chiamiamo noi". Così,

nei punti migliori la strada ap-

pare asfaltata a tratti con pez-

zi di asfalto che si staccano.

Nei punti peggiori somiglia di

più a un percorso da rally. Quan-

do piove si formano poz-

zanghere enormi e pro-

fonde e la via, già stret-

ta, diventa impraticabile

con l'automobile. "Le bu-

che coperte dall'acqua

non si vedono e si finisce

con lo spaccare le gom-

me. Ci è già capitato".

In fondo alla via sorgono alcune villette

a schiera di recente costruzione. Segno che

la ditta edile che quattro anni fa le ha co-

struite ha pagato

gli oneri conces-

sori al Comune.

Quindi qualche sol-

do per l'asfaltatu-

ra dovrebbe es-

serci.

Ma, come sem-

pre, la situazione è più complicato di quel-

lo che sembra. "Non c'è una corrisponden-

za precisa tra il denaro versato al Consor-

zio e il luogo in cui verrà speso - spiega Ciuc-

ci delle opere a scomputo - i soldi saranno

sicuramente investiti nel quartiere, ma non

è detto che servano per asfaltare la via sul-

la quale ditta, che ha pagato le volumetrie

al Comune, ha edificato". CRISTINA CORI

CASTELVERDE, LA VIA DEI "CRATERI"

ANCORA UN'ALTRA STRADA DIMENTICATA DALLE ISTITUZIONI.

I RESIDENTI: "CON BUCHE DEL GENERE SPACCHIAMO LE GOMME DELLE MACCHINE".

Niente raccolta delle acque meteoriche

né asfalto per la seconda metà di via

dei Grifi in zona Castelverde. Solo un po' di

terra in più per rendere pianeggiante il suo-

lo. Si sente presa in giro Daniela Massi che

in via dei Grifi ci abita. Il mese scorso ci ave-

va raccontato

dei disagi che

vive quando la

strada di fron-

te casa si alla-

ga. E ora si sen-

te presa in gi-

ro da chi ha

pensato che

semplicemente spianando il terreno tutto si

sarebbe risolto. "Ciò che serve è un collet-

tore delle acque chiare e un'asfaltatura, non

altra terra" spiega Daniela, malata d'asma,

che in una strada in queste condizioni si tro-

va a combattere con la polvere d'estate e

con la pioggia d'inverno.

"La via è asfaltata solo a metà - ammet-

te Dino Landi, presidente del Comitato di

Quartiere Castelverde - Questo perché nel

periodo dell'asfaltatura la seconda metà era

area di cantiere. Ma c'è ancora da sistema-

re via Camarda, nelle vicinanze. Cerchere-

mo di accorpare i lavori e fare anche l'ulti-

mo tratto di via dei Grifi".

Intanto sono finiti i lavori per l'asfaltatu-

ra e la raccolta delle acque meteoriche di via

Celano, strada che si congiunge con la via

su cui abita la signora Massi. Ma l'opera, rea-

lizzata con i fondi dell'Associazione Consor-

tile Castelverde, non è arrivata fino a via dei

Grifi e ora i fondi scarseggiano. "Ci sono del-

le priorità da seguire. In questo caso, era

necessario sistemare prima via Celano per-

ché lì sorge la nuova scuola elementare del

quartiere" spiega Paolo Ciucci, delle opere a

scomputo". Via dei Grifi, una strada secon-

daria sulla quale non ci sono strutture pub-

bliche, ha perso la battaglia delle priorità. E

dovrà aspettare. CRISTINA CORI

DOPO LA SEGNALAZIONE DE LA FIERA

DELL'EST, LA STRADA È STATA SOLO SPIA-

NATA CON LA TERRA, ELIMINANDO LE POZ-

ZANGHERE, MA SENZA RISOLVERE IL PRO-

BLEMA. AL PRIMO ACQUAZZONE LO STER-

RATO SI ALLAGA DI NUOVO E LE POZZAN-

GHERE SI RIFORMANO.

VIA DEI GRIFI, SOLO RIMEDI PROVVISORI

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 5 ANNO VI 11

Un passo avanti per il bibliopoint del-

la scuola media di Villaggio Prene-

stino. La biblioteca, che da tre me-

si viene utilizzata dagli studenti della scuo-

la durante gli orari scolastici, il 7 marzo ha

aperto al pubblico dalle 14 alle 18.

"Per ora l'apertura è riser-

vata ai genitori degli alunni

in quanto persone conosciu-

te e facilmente identificabili",

precisa Giuseppe D'Andrea,

bibliotecario della biblioteca

comunale Rugantino che da

mesi è impegnato nella cata-

logazione dei volumi. Infatti

per poter essere frequentata dagli abitanti

del quartiere, il bibliopoint necessita di un'en-

trata separata da quella degli studenti.

Per questo il Movimento Articolo Ø si era

impegnato in una raccolta firme che aveva

consegnato l'estate scorsa

al Municipio. Ad oggi i lavo-

ri per l'accesso indipenden-

te non sono iniziati, ma fun-

zionari e tecnici sono venu-

ti più volte durante i sopral-

luoghi per studiare possibi-

li soluzioni.

La fase di catalogazione e sistemazione

dei libri non è ancora completata. Attual-

mente la biblioteca dispone di circa 2000

volumi, con una crescita di 50 libri a setti-

mana. Gran parte di questi sono frutto di

donazioni dei cittadini di Torre Spaccata che

si disfano di intere biblioteche portando i li-

bri alla Rugantino. Giuseppe D'Andrea, che

per l'istituto comprensivo Villaggio Prene-

stino sta lavorando a titolo volontario, in-

nanzitutto opera una cernita, poi cataloga

e infine sistema i libri sugli scaffali.

"Alcuni volumi, come le vecchie enciclo-

pedie cartacee, sono obsoleti e quindi ven-

gono scartati - spiega - altri poi sono rovi-

nati dal tempo o dall'umidità". Tutti i libri

restanti vengono invece sottoposti ad una

cernita che si basa principalmente sul gu-

sto letterario degli studenti della scuola me-

dia. "Per ora la scelta ricade principalmen-

te su testi horror, fantasy e sui gialli perché

il target principale è quello di ragazzi tra gli

11 e i 14 anni, che amano molto questi ge-

neri. Ma ci sono anche i classici, da Proust

a Moravia, che non possono mai mancare

in una biblioteca". La capienza massima del-

la scaffalatura è di circa 6000 libri, ma l'ag-

giornamento non mancherà, assicura D'An-

drea. "Continueremo a raccogliere altro ma-

teriale e elimineremo quei volumi poco ri-

chiesti per inserirne altri".

Per ora la biblioteca è aperta solo a ge-

nitori e alunni, ma speriamo che presto pos-

sa essere fruibile a tutta la cittadinanza.

CRISTINA CORI

Biblioteca Villaggio Prenestino, apre il pomeriggio

DOPO UNA GRANDE ATTESA APRE IL PUNTO DI PRESTITO LIBRI DELL'ISTITUTO COMPREN-

SIVO DEL QUARTIERE. IN ATTESA DEI LAVORI ALL'ENTRATA, RIMARRÀ A DISPOSIZIONE

SOLO DEI GENITORI DEI RAGAZZI DELLA SCUOLA. INTANTO CONTINUA LA CATALOGAZIO-

NE DEI VOLUMI CON 50 NUOVI LIBRI ALLA SETTIMANA.

Il 17 marzo nella sala parrocchiale di via

Monteprandone 67 si è tenuto un'incon-

tro tra Maurizio Conte, medico pediatrico

omeopata, l'avvocato Roberto Mastalia e le

tante famiglie che hanno preso parte all'even-

to. Vaccinazione, gravidanza e informazione

i punti trattati.

"Le modificazione epigenetiche derivano

dall'ambiente, dall'alimentazione e da quel-

lo che respiriamo - ha esordito il dottor Con-

te (nella foto) - coinvolgono il DNA e sembra

che il loro effetto si ripercuota per tre gene-

razioni successive. I tumori sono malattie

epigenetiche. Quello più frequente colpisce

il colon retto e deriva da una errata alimen-

tazione ma il dato più preoccupante che ar-

riva dal Ministero della Salute è che la leu-

cemia e il cancro sono la prima causa di mor-

te nei bambini tra 1 e 14 anni".

Si è parlato dell'alimentazione sana e di

quella errata che trascina con sé una serie di

malattie: "Secondo uno studio del 2012 una

dieta vegana, priva di proteine animali, è in

grado di ridurre l'incidenza del cancro.

Oltretutto entro il 2050 dobbiamo diven-

tare necessariamente vegetariani, la popo-

lazione aumenterà e per evitare carestie do-

vremo mangiare frutta e verdure invece che

bistecche. Bisogna evitare le diete fai da te,

fare attenzione nel modo di preparare i pa-

sti e soprattutto di impacchettarli perché al-

cuni materiali sono gravemente dannosi. Co-

me gli interferenti endocrini, contaminanti

ambientali,che mettono a rischio la salute

umana e animale". Poi si è parlato dei vac-

cini e dei loro effetti collaterali: "I vaccini at-

tuali contengono sostanze immunostimolan-

ti per cui vanno ad interferire in modo più

drastico sul sistema immu-

nitario". "Dopo lo svezza-

mento quale latte consiglia

visto i rischi collegati al lat-

te vaccino?", ha domandato una mamma.

"Il latte materno è fondamentale non so-

lo per la crescita fisica ma anche psicologica

del bambino e bisogna rinunciare all'allatta-

mento al seno solo in caso di estrema neces-

sità. I latte migliori sono quello di riso o di

soia che non contengono proteine animali",

ha risposto il medico.

"Io non sono contro i vaccini voglio che

venga usata maggiore cautela", ha sottoli-

neato dopo il racconto di un papà che consi-

dera l'autismo del figlio come l'effetto colla-

terale di un vaccino. L'ultima parola è stata

quella dell'Avvocato Roberto Mastalia che si

è scagliato contro lo strapotere delle case far-

maceutiche ricordando come spesso siano

queste ultime a stilare i dati sui vaccini.

VALERIA PICHINI

VACCIPIANO, TERZO INCONTRO SULLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE E SULL'ALIMENTAZIONE

FOSSO DELL'OSA, BLOCCATI SCARICHI ABUSIVI

VACCINAZIONE, GRAVIDANZA E ALIMENTAZIONE SONO STATI I PUNTI TRATTATI DAL

DOTTOR MAURIZIO CONTE,MEDICO PEDIATRA OMEOPATA. INTERVENUTI I GENITORI E

L'AVVOCATO ROBERTO MASTALIA.

Si sono mossi subito Comitato di Quartiere e Consorzio di Villaggio Prenestino, non

appena sono stati informati che il 2 marzo alcuni camion scaricavano della terra nel-

le vicinanze di via Sepino.

"Alcuni cittadini avevano notato degli scarichi di terra di riporto provenienti da altri si-

ti. Si sono insospettiti, lo hanno comunicato al comitato e all'Associazione Consortile, co-

sì abbiamo chiamato i vigili" spiega Claudio Aprilanti, presidente del cdq di Villaggio Pre-

nestino. Ma dopo il primo intervento della polizia municipale, la storia si è ripetuta e ad

una seconda segnalazione e sopralluogo è scattata la denuncia penale. L'area, a ridos-

so del Fosso dell'Osa, è sottoposta a vincolo della legge 431/85 conosciuta come legge

Galasso, che tutela i beni paesaggistici e ambientali. La zona è infatti attraversata da un

corso d'acqua e la legislazione del 1985 vieta non solo l'edificazione, ma anche lo scari-

co di materiale a meno di 150 metri da torrenti e fiumi.

A complicare la vicenda e a spingere gli abitanti a denunciare l'atto, anche la presen-

za dei pozzi di ispezione del collettore fognario che a causa degli scarichi illegali rischia-

vano di essere interrati. CRISTINA CORI

SONO STATE DENUNCIATE LE PERSONE E LA DITTA CHE A INIZIO MARZO AVEVANO CO-

MINCIATO A RIVERSARE TERRA PROVENIENTE DA CANTIERI EDILI A RIDOSSO DEL FOS-

SO DELL'OSA. L'AREA È VINCOLATA DALLA LEGGE GALASSO.

Si è tenuta lo scorzo 13 marzo l'as-

semblea pubblica sul tema della si-

curezza nell'auditorium del liceo

Amaldi di via Picciano organizzata dal CdQ

Castelverde.

All'incontro hanno preso parte un discre-

to numero di cittadini e le istituzioni: Fabri-

zio Cremonesi, candidato alla Presidenza

del Municipio, Dario Nanni, vicepresidente

Commissione Lavori Pubblici Roma Capita-

le, Fernando Vendetti, Presidente Commis-

sione Sicurezza del Municipio, Marco Di Co-

simo, Presidente Commissione Urbanistica

di Roma Capitale e Giorgio Pompei, Coman-

dante delegato del Corpo di Polizia. Il pri-

mo a prendere la parola è stato Vendetti

che tra l'incredulità dei cittadini ha affer-

mato: "La caserma di S. Vittorino non chiu-

derà". Concetto ribadito anche dal Capita-

no dei Carabinieri di Tivoli Emanuela Roc-

ca che ha aggiunto: "I colleghi di S.Vittori-

no potrebbero temporaneamente essere

spostati in un altro presidio,continueranno

ad esistere e ad operare sul territorio. Que-

sta possibilità ora non c'è".

Dario Nanni, considerando le difficoltà

connesse all'apertura di una caserma a Ca-

stelverde, ha proposto diverse alternative

come rivedere la dislocazione delle caser-

me, sfruttare i luoghi di incontro per con-

dividere i problemi ed educare i giovani al-

la lotta contro il bullismo. Poi è stata la vol-

ta di Marco Di Cosimo: "Abbiamo individua-

to un immobile in via Massa di San Giulia-

no da destinare ai Vigili Urbani ma non è

possibile accede ai fondi stanziati, 2milioni

e mezzo, a causa del Patto di Stabilità".

"Questa mossa è inutile - ha affermato

Fabrizio Cremonesi - a Ponte di Nona c'è un

grande presidio della municipale con poco

personale. Speravo nella costruzione di una

caserma dei Carabinieri ma ho capito che

non si farà". Nel finale la parola è passata

ai cittadini. "Quello che dice la stampa è

giusto - ha affermato uno di loro- la caser-

ma di S. Vittorino si allontanerà comunque.

Sulla sicurezza non si scherza e non si gioca,le

cose che ci sono state promesse non sono

state mantenute.

Gli alti funzionari delle forze armate pren-

dono stipendi assurdi e a noi viene detto

che non ci sono soldi per la sicurezza". "Bi-

sogna pensare alle priorità - sono state le

parole di un ragazzo - le soluzioni ci sono,

spetta a voi istituzioni trovarle".

VALERIA PICHINI

Fumata nera per la caserma a Castelverde ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA SICUREZZA A CASTELVERDE. FURTI, SCIPPI, ATTI VANDA-

LICI E BULLISMO. AI CITTADINI RIMANGONO PIÙ DUBBI CHE CERTEZZE.

PRENESTINO - COLLATINO12 NUMERO 5 ANNO VI

“Una buffonata, niente di più". Così la

definisce Mirella Petrolati, proprie-

taria della struttura che doveva essere adi-

bito a caserma, l'assemblea pubblica che si

è svolta nella succursale del liceo Amaldi il

13 marzo. La riunione, indetta dal Comita-

to di Quartiere Castelverde, aveva come te-

ma centrale quello della sicurezza.

Dopo il verdetto della Asl sull'inagibilità

della caserma dei carabinieri di San Vittori-

no, il CdQ e parte della popolazione si era

mobilitata per scongiurare il rischio di una

possibile chiusura dell'unico presidio dell'Ar-

ma in zona. Ma all'assemblea, dove una rap-

presentante delle forze dell'ordine ha smen-

tito l'imminente chiusura della caserma, sen-

za però negare l'inagibilità della struttura, i

politici presenti non hanno fornito soluzioni

sul fronte sicurezza.

"Mi sembra che ci stiano prendendo in gi-

ro - commenta Mirella Petrolati, che insie-

me ad Oscar Carpignoli era in trattativa per

fornire al Comune un edificio a Castelverde

da adibire a presidio dell'Arma - dopo che

per tre anni sono stati presi impegni per isti-

tuire una caserma, ora le forze politiche fan-

no dietrofront e si nascondono dietro ogni

tipo di scusanti". Non vede una reale volon-

tà politica di farsi carico della situazione ne-

anche Antonio Cataldi, cittadino di Lunghez-

zina e presidente di Nuova Urbe: "L'assem-

bla è stata deludente. Non è stato proposto

nulla di concreto. Le istituzioni adducono

pretesti come la mancanza di fondi. La ve-

rità è che il denaro c'è, ma il Comune lo uti-

lizza per pagare i maxistipendi di alti diri-

genti e non per la popolazione - dice - Nel

quartiere in cui abito ci sono alcune fami-

glie con persone agli arresti domiciliari, la-

sciati senza uno straccio di servizio. Come

si può pensare di ammassare le persone con

problemi in un unico quadrante senza oc-

cuparsi di loro!".

E se ai Parioli ci sono quattro commissa-

riati di polizia, non si capisce perché il ver-

sante prenestino dovrebbe accontentarsi di

un unico presidio, peraltro inagibile. Questo

quadro poco rassicurante è il risultato di una

linea politica comune un po' a tutte le am-

ministrazioni, che non si mostrano mai pro-

pense ad investire nelle periferie. "Si pro-

grammano dei ghetti. Con queste carenze

e l'indifferenza pensano di emarginare le

borgate". CRISTINA CORI

Per capire in che situazione versa l'estre-

mo est della periferia romana, basta

dare uno sguardo ai numeri. Il cosiddet-

to Municipio delle Torri è uno dei più este-

si di Roma. Con una superficie di 113,36

kmq si colloca quinto dietro il XX, XII, XIII

e XIX ed è il più popoloso con 236,581 abi-

tanti.

Ma ha anche un altro primato. Quello di

essere uno dei più pericolosi. Basti pen-

sare ai frequenti casi di cronaca di Tor Bel-

la Monaca, all'alto tasso di furti nelle ca-

se dei cittadini o che il 18% dei reati com-

messi a Roma da minori vedono coinvolti

proprio i giovani di questo municipio. No-

nostante ciò, (o forse proprio per questo)

l' VIII municipio è uno di quelli dove c'è

più carenza di forze dell'ordine. A voler

essere cinici si può fare un paragone con

il centro storico. E allora si scopre che il I

municipio (122,634 abitanti per 14,30

kmq), vanta un agente ogni 232 abitanti.

Praticamente 39,2 agenti per kmq. L' VIII

invece ne ha solo uno ogni 2.200 abitan-

ti. Per una media di 1,26 agenti per kmq.

La sproporzione tra centro e periferia è

notevole. Un paradosso: laddove servireb-

bero più rinforzi, mancano uomini e risor-

se.

Un esempio per tutti è il Commissaria-

to Casilino Nuovo VIII. Unico presidio del-

la Polizia di Stato per tutto il Municipio, la

sede di via delle Alzavole può fare affida-

mento solo su due volanti per coprire una

zona che da sola è più grande di Padova.

I reati a Roma sono cresciuti dell'8%

solo tra 2010 e il 2011. In quanto a cri-

mini la capitale è seconda solo a Milano.

E la situazione in VIII non è affatto tran-

quillizzante. Tanto che, visto l'aumento di

rapine in esercizi commerciali e farmacie,

in una riunione in Municipio datata 6 di-

cembre 2011, l'ordine del giorno verté pro-

prio sulla necessità di richiedere più ca-

serme di carabinieri e polizia sul territo-

rio. Ora, a distanza di più di un anno, che

fine ha fatto quella richiesta? I tagli alla

sicurezza hanno lasciato dei grandi buchi.

Ma non hanno pensato neanche a metter-

ci le toppe. CRISTINA CORI

Nonostante l'VIII municipio sia molto esteso e popoloso può contare su poche sedi del-

le forze dell'ordine. Motivo per il quale Comitati di Quartiere, cittadini e i rappresen-

tanti in Aula Municipale chiedono da anni una maggiore presenza dell'Arma sul territorio.

Ma istituire nuove caserme costa e i vari governi che si avvicendano sembrano tutti sof-

frire di una carenza cronica di denaro. Tra le proposte più economiche però c'è quella del-

la Commissione Sicurezza, che propone di riqualificare gli immobili confiscati alla mafia

presenti nell' VIII municipio e adibirli a caserme.

La richiesta è stata già approvata ed ha un proprio regolamento che permette sia alle

associazioni del territorio sia alle forze dell'ordine di utilizzare gli spazi sottratti alle orga-

nizzazioni criminali. Ma a bloccare il progetto sono i tempi della burocrazia. La proposta

infatti deve prima passare al vaglio della Giunta Capitolina che dovrà approvarla per ren-

derla effettiva. "Ho inviato una richiesta scritta ai capigruppo in Campidoglio per accele-

rare l'approvazione dal momento che si tratta di una necessità del territorio - spiega Fa-

brizio Santori, Presidente della Commissione Sicurezza - L'VIII municipio è una zona piut-

tosto calda che ha bisogno di un incremento del numero di presidi dell'Arma. Trasforma-

re luoghi simbolo della criminalità in punti di appoggio delle forze dell'ordine sarebbe un

buon esempio per il territorio: una vittoria della legalità".

Data la situazione sul fronte sicurezza, questa potrebbe essere una valida alternativa

per aumentare la presenza delle forze dell'ordine in VIII. CRISTINA CORI

Dopo la sua partecipazione all'assemblea pubblica sul tema della sicurezza che si è te-

nuta lo scorso 13 marzo nell'auditorium del liceo Amaldi di via Picciano, Castelverde,

Fernando Vendetti ci conferma che la caserma di San Vittorino non chiuderà.

Come fa ad averne la certezza che la caserma non chiuderà?

Come ha anche detto il Capitano dei Carabinieri di Tivoli, da qui a vent'anni la caserma

di San Vittorino non chiuderà. Il problema sono gli alloggi mancanti. Allora ho pensato che

l'immobile comprato in via Massa di San Giuliano invece che destinarlo ai Vigili Urbani po-

trebbe contenere alloggi di servizio per i carabinieri in modo che il comando dell'Arma pos-

sa stanziare 12 unità e rinforzare il versante.

A Ponte di Nona è già presente un presidio di Vigili Urbani dove le unità sono

poche. Non potrebbe essere utilizzato per gli alloggi di servizio?

I Vigili di quella caserma si occupano dei diversi problemi di Roma e non solo del nostro

Municipio. Per quanto riguarda gli alloggi che potrebbe ospitare quella caserma, spesso ci

lamentiamo che negli uffici stanno tutti stretti e per una volta abbiamo invece stanze co-

mode e funzionali . VALERIA PICHINI

CRIMINALITÀ E FORZE DELL'ORDINE,

L'VIII MUNICIPIO IN NUMERI

È UNO DEI PIÙ GRANDI MUNICIPI DI RO-

MA PER SUPERFICIE E ABITANTI, MA AN-

CHE UNO DEI PIÙ PERICOLOSI E CON SCAR-

SA PRESENZA DI CARABINIERI E POLIZIA.

MERITO ANCHE DEI TAGLI.

ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA SICUREZZA, I CITTADINI NE ESCONO DELUSI

BUONE NUOVE DA VIA FELICE CORINI

RIQUALIFICARE IMMOBILI SEQUESTRATI ALLE MAFIE COME ALTERNATIVA ALLE CASERME

NIENTE SOLUZIONI, TANTI PRETESTI E POCHE RASSICURAZIONI. GLI ABITANTI DEL VERSANTE PRENESTINO PRESENTI ALLA RIU-

NIONE STRAORDINARIA NON SONO AFFATTO SODDISFATTI: "NON C'È LA VOLONTÀ POLITICA DI APRIRE UN NUOVO PRESIDIO DEL-

LE FORZE DELL'ORDINE".

NELL' VIII SCARSEGGIANO UOMINI E RISORSE PER LA SICUREZZA. PER PORRE RIME-

DIO A QUESTA MANCANZA SONO STATE AVANZATE ALCUNE PROPOSTE. UNA DI QUESTE

È TRASFORMARE GLI EDIFICI CONFISCATI ALLA MAFIA IN PRESIDI DELL'ARMA.

VENDETTI: "LA CASERMA DI SAN VITTORINO NON CHIUDERÀ"

CASERMA DI SAN VITTORINO, CONSIGLI E ALTERNATIVE. QUESTI I PUNTI TRATTATI

CON IL CONSIGLIERE PDL.

E'stato bonificato il parcheggio di via

Felice Corini nel quartiere Nuova Pon-

te di Nona. I rifiuti ingombranti, le vetra-

te rotte, i legni, i sacchetti contenenti cal-

cinacci, i rottami delle auto e i contenito-

ri di plastica sono stati portati via lo scor-

so 19 marzo dall'AMA in seguito alle nu-

merose richieste dei residenti di zona.

I cinquanta posti auto, tra cui uno per

disabili, a causa della notevole distanza

dai palazzi e della presenza delle campa-

gne circostanti erano terra di scaricatori abusivi, prosti-

tute in compagnia di clienti e coppie in cerca di intimità

lontano da occhi indiscreti. Numerosi infatti erano i pre-

servativi usati e gli indumenti abbandonati. Ora sta al

senso civico di ognuno di noi mantenere pulito il quartie-

re affinché non si verifichino più casi discariche abusive nel bel mezzo di un centro abi-

tato. VALERIA PICHINI

FINALMENTE RIPULITA L'AREA ADIBITA A DISCARICA ABUSIVA.

PRIMA E DOPO

TORRI NUMERO 5 ANNO VI 13

Sevencults, Bela Bartok, Artenova, Ki-

pling Academy, la Casa dei raccon-

ti, associazione Teatro Potlach e Na-

ta. Sono sette i soggetti che dal prossimo

5 aprile gestiranno il Teatro di Tor Bella Mo-

naca.

Uniti in una cordata guidata dall'associa-

zione Sevencults di Filippo D'Alessio - atti-

va sul territorio da oltre 20 anni - e usciti

vincitori del bando pubblicato a dicembre,

sono chiamati a raccogliere il testimone del

Teatro di Roma, concessionario uscente. A

loro spetterà il compito, in alternanza con

Zètema, di programmare il cartellone e le

attività culturali della struttura di via Duilio

Cambellotti. Almeno per il prossimo anno e

mezzo. A condurre la direzione artistica,

successore di Gabriele Lavia, sarà ancora

una volta una personalità di caratura nazio-

nale: Alessandro Benvenuti.

Con il nuovo affidamento del Teatro di

Cintura del Municipio delle Torri, si compie

ufficialmente la trasformazione del circuito

dei teatri pubblici nella Casa dei Teatri e del-

la Drammaturgia Contemporanea, dopo le

polemiche dei mesi scorsi nei confronti del

regista dell'operazione: Dino Gasperini. L'As-

sessore alle politiche culturali del Comune

di Roma, infatti, aveva presentato ufficial-

mente il bando di affidamento del sistema

dei Teatri di Cintura lo scorso 7 dicembre,

durante una conferenza duramente conte-

stata in Campidoglio.

Criticato dagli addetti ai lavori per i tem-

pi ristrettissimi, la scarsa copertura finan-

ziaria e le incertezze sul futuro contrattua-

le dei lavoratori coinvolti, il bando era sta-

to infine prorogato di un mese a gennaio.

Durante il periodo di transizione, gli opera-

tori indipendenti guidati dagli attivisti del

Teatro Valle, dell'Angelo Mai Occupato e del

Teatro Lido di Ostia, hanno più volte mani-

festato contrarietà alla trasformazione. E

gridato alla privatizzazione del settore. "Il

circuito commerciale inghiottirà il teatro pub-

blico, il bando è costruito ad hoc per sog-

getti estranei al territorio" hanno lanciato

l'allarme. Il rischio, con la vittoria del pro-

getto di Sevencults e delle altre associazio-

ni locali, è stato almeno in parte sconfessa-

to. Associazioni e compagnie locali, scuole

del territorio, università saranno ancora una

volta coinvolte. Anche se le difficoltà finan-

ziarie per i nuovi affidatari permangono.

A Tor Bella Monaca andranno solo 363mi-

la euro. Risorse decimate rispetto agli anni

precedenti, quando si è arrivati anche alla

cifra di 1milione. "Ce la metteremo tutta per

sopravvivere a questo primo anno. Sarà dif-

ficile e impegnativo ma anche molto esal-

tante". Così il neodirettore artistico Alessan-

dro Benvenuti commenta il nuovo incarico.

"Nonostante la grande difficoltà storica

nella quale ci muoviamo, la scarsità di ri-

sorse, il poco coraggio, le nostre intenzioni

sono le migliori. I Teatri di Cintura nascono

in luoghi che hanno un'anima particolare,

riuscire a creare vita in posti difficili ma in

cui ce già n'è tantissima, è una sfida che la

cultura accetta sempre molto volentieri.

Con l'aiuto del mio compagno d'avven-

tura Filippo D'Alessio che ha esperienza di

questo territorio, metterò a disposizione le

mie competenze, la mia pratica trentenna-

le di direzione artistica e la fiducia che mol-

ti artisti hanno in me".

SILVIO GALEANO

I SETTE SOGGETTI GUIDATI DALL'ASSOCIAZIONE DI FILIPPO D'ALESSIO SI AGGIUDICA-

NO IL BANDO DI AFFIDAMENTO DELL'EX TEATRO DI CINTURA. ALESSANDRO BENVENU-

TI, NUOVO DIRETTORE ARTISTICO: "SFIDA IMPEGNATIVA MA ESALTANTE".

Sevencults vince il bando. Sconfessato il

rischio che il Teatro di Tor Bella Monaca

possa perdere il contatto con le compagnie

del territorio. Sevencults promuove su que-

sto municipio prodotti di qualità da più di 25

anni. Delle sette compagnie che hanno vin-

to il bando, l'associazione guidata da D'Ales-

sio è capofila.

Cosa possiamo aspettarci dalla vo-

stra programmazione?

Il nostro progetto punta su una program-

mazione di qualità e sull'eterogeneità dei ge-

neri. Prosa, musica, danza, teatro ragazzi e

laboratori aperti al territorio, incontri di ap-

profondimento e una parte riservata alle pro-

poste che arrivano da associazioni e com-

pagnie che operano sul municipio.

Come reputa l'esperienza passata dei

Teatri di Cintura?

La lunga esperienza dell'estate romana in

VIII ha portato la giunta Rutelli a immagi-

nare un intervento importante. Si trasformò

questo luogo in un teatro vero, guidato pri-

ma da ETI e poi dal Teatro di Roma. È sta-

ta un'esperienza positiva perché ha dato un

indirizzo di qualità nel circuito nazionale. Non

possiamo non segnalare alcune criticità: il

rapporto fra le esperienze professionali che

incidevano sul municipio e le esperienze qua-

lificate di ETI e del Teatro di Roma non si è

mai consolidato veramente. Ma il percorso

è stato assolutamente positivo.

Privatizzazione. L'operazione di Ga-

sperini è stata contestata con questo ti-

more. Cosa ne pensa?

Va trovato un equilibrio perché il pubbli-

co non sarà più in grado solo come pubbli-

co di sostenere la cultura ma allo stesso tem-

po il privato non è pronto a sostituirsi. Su

questo teatro non siamo andati verso la pri-

vatizzazione: il gruppo di compagnie che ha

vinto ha espresso negli anni un'esperienza

che non appartiene né al settore prettamen-

te privato né esclusivamente al pubblico. So-

no giovani, possono farsi portatori della co-

struzione sperimentale sul campo di un mo-

dello misto.

Si riducono i finanziamenti, a Tor Bel-

la Monaca andranno solo 363mila eu-

ro.

Le risorse messe in campo per la gestio-

ne indubbiamente non sono sufficienti. Le

disponibilità, o per scelta politica o per la cri-

si economica, effettivamente non ci sono.

Se ci fossero state le risorse investite negli

anni precedenti sarebbe stato più facile ma

è una scommessa, la raccogliamo con gran-

de senso di responsabilità. SILVIO GALEANO

"UNA SCOMMESSA DA RACCOGLIERE CON SENSO DI RESPONSABILITÀ"

Il 7 marzo nella facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche sono state ricordate le vittime inno-centi di tutte le mafie. All'evento organizzato da Libera - Associazione per la promozione di le-

galità e giustizia contro la malavita - hanno preso parte movimenti, giornalisti o scrittori testimo-ni degli abusi di mafia, camorra e 'ndrangheta. La Giornata della Memoria e dell'Impegno si fe-steggia ogni 21 di marzo, giorno d'inizio di primavera scelto come simbolo della speranza che sirinnova. Come dice Ferdinando Secchi, referente provinciale di Libera Roma, la ricorrenza nonè stata ancora riconosciuta ufficialmente dal Parlamento, nonostante si festeggi dal 1996.

A prendere la parola due vittime orfane di padre per mano di attentati mafiosi. Alfredo Borrel-li per Libera Memoria ha raccontato l'omicidio di Francesco Borrelli, nel 1982, elicotterista del-l'Arma dei Carabinieri colpito da una scarica di mitragliatrice mentre passeggiava nella piazzacentrale del suo paese, Cutro, in Calabria. L'esecuzione di Peppe Tizian nel 1989, per mano ma-fiosa, funzionario di Monte dei Paschi, è stata ricordata dal figlio Giovanni, giornalista e scritto-re. In tutti questi delitti sono molti i punti in comune. "Il silenzio degli altri - dice Giovanni Tizian -gli sguardi di commiserazione delle persone, come a dirti che se è stato ucciso un motivo ci sa-rà, che quasi sicuramente se lo meritava". L'omertà nelle indagini, con casi archiviati senza chesiano stati sentiti tutti i sospettati e pentiti dichiarati non credibili. La corruzione, anche nelle piùalte sfere dei corpi di giustizia. C'è un unico modo per debellare una piaga simile:"Bisogna con-durre una lotta collettiva a una cultura sbagliata, altrimenti gli eroi restano isolati e rimangono so-li" dice Tizian. Infine la preoccupante realtà di Roma, per nulla consapevole delle mafie che cioperano. A sottolinearlo Carmen Vogani, di Associazione antimafie daSud:"Nella capitale si par-la di racket, mentre si contano circa 6000 esercizi commerciali che pagano il pizzo. Le mafie quinon fanno paura perché usiamo i termini sbagliati, però ci sono!". MANUEL MANCHI

Una vera e propria pista ciclabile su strada tra le strade di Roma Sud-Est. Ogni prima dome-nica del mese fino a ottobre chiuse via dell'Archiginnasio (proseguimento via Gismondi) e

viale Guido Carli. Non trattandosi di una tappa, tutti i cicloamatori avranno la libertà di allenarsiliberamente tra le strade universitarie in entrambi i sensi di marcia. Iniziativa questa che compietre anni e ha il patrocinio del Comune di Roma, con responsabile il Delegato dalle Politiche Spor-tive di Roma Capitale, l'On. Alessandro Cochi. Il circuito ha la lunghezza di 6 chilometri e non èagibile da pedoni ma solo da chi si presenta in sella a una bici. La partecipazione del MunicipioVIII, ora VI, è stata indispensabile per la scelta della locazione e per garantire la sicurezza del-l'evento. Le larghe vie di Tor Vergata, in una zona non immersa nel traffico cittadino, sono lo sce-nario ideale per evitare disagi alla circolazione locale. Via di Tor Vergata e via di Vermicino, ledue strade principali che circondano la pista, non risentiranno dell'impedimento locale alla circo-lazione. Il nostro municipio metterà a disposizione una decina di effettivi del Comando Vigili Ur-bani. Obiettivo prefissato non solo quello di rilanciare uno sport amatoriale, ma anche di soste-nere un'attività ad impatto zero nel pieno rispetto dell'ambiente. Appuntamento ora alla prima do-menica di aprile, orario 8.30-12.30. MANUEL MANCHI

"A ROMA SI PARLA DI RACKET MA NON DI PIZZO"

DOMENICHE A DUE RUOTE A TOR VERGATA

A TOR VERGATA INCONTRO PUBBLICO IN VISTA DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IM-

PEGNO. E LA NOSTRA CITTÀ ACCUSA UNA SCARSA COSCIENZA DEL CRIMINE ORGANIZZATO.

PARTITO A MARZO IL PROGETTO ORGANIZZATO DAL COMUNE DEDICATO AI CICLISTI. CONFER-

MATA LA CHIUSURA AL TRAFFICO.

Teatro Tor Bella Monaca, vince la cordata di Sevencults

FILIPPO D'ALESSIO È LO STORICO DIRETTORE ARTISTICO DI SEVENCULTS. L'ASSOCIA-

ZIONE, ATTIVA DA 25 ANNI SUL TERRITORIO, HA GUIDATO LA CORDATA VINCITRICE DEL

BANDO PER L'AFFIDAMENTO DEL TEATRO DI TOR BELLA MONACA. DAL 5 APRILE CU-

RERÀ CON ALTRE SEI COMPAGNIE L'80% DELLA PROGRAMMAZIONE.

TORRINUMERO 5 ANNO VI14

Lastre di vetro, avanzi di lamiera, tu-

bi, materiale di scarto. Un immon-

dezzaio proprio in corrispondenza di

uno degli ingressi del grande parco di Tor-

re Spaccata.

Lo scenario desolante è quello di via Cor-

nelio Sisenna. Per la precisione, quello del-

l'area dell'ex mercato su strada. Dopo l'aper-

tura del nuovo mercato coperto, i box di

quello vecchio sono stati smantellati ma

l'intervento di bonifica non è ancora stato

completato del tutto. Non solo. Eseguita

grossolanamente, l'operazione di dismis-

sione ha lasciato lungo tutto lo spiazzale

residui abbondanti degli oltre 20 banchi

trasferitisi nel nuovo plateatico ormai due

mesi fa.

Il risultato dell'intervento eseguito alla

carlona è stato la produzione una grande

discarica, al punto che ai vigili urbani non

è rimasto che segnalare il pericolo. Per im-

pedire il passaggio dei pedoni, il perimetro

dell'area è stato recintato con il nastro di

ordinanza. "Non possiamo che scusarci con

i cittadini. Abbiamo in tutto il circondario

una lettera in cui manifestiamo il nostro

rammarico per quanto accaduto" spiega-

no dall'Associazione Gestione Servizi, il con-

tenitore che riunisce i commercianti del

mercato rionale. Ma ribadiscono di non ave-

re colpe. "La responsabilità non è nostra

ma della ditta privata che aveva preso l'im-

pegno di portare a termine il lavoro".

Per lo smantellamento dei box, infatti,

gli operatori avevano preso accordi con

un'impresa che li aveva rassicurati. La stes-

sa che si è preoccupata di eseguire le ope-

razioni di stigliatura per i banchi del nuo-

vo mercato. A quanto pare, però, il con-

tratto non sarebbe stato rispettato a do-

vere. Per i commercianti, l'esito disgrazia-

to dell'operazione di bonifica è l'ennesima

grana di un percorso avverso. Costretti a

entrare nel nuovo mercato in tutta fretta,

lo scorso 9 gennaio, hanno già pagato di

tasca propria le operazioni di stigliatura e

di messa a punta dei banchi del plateatico

a pochi giorni dall'inaugurazione. Il dete-

rioramento a cui la struttura pronta dal

2007 è andata incontro a causa dei ritardi

e dell'incuria dell'amministrazione ha de-

terminato sulle spese un bilancio già pe-

sante.

Ora, se la pulizia dell'area dismessa non

sarà eseguita in tutta fretta, potrebbero

aggiungersi nuove conseguenze. "Può scat-

tare anche una denuncia penale". Ma la

ditta privata è stata messa alle strette. Dal

17 marzo avrà solo dieci giorni di tempo

per completare la bonifica ed evitare riper-

cussioni. Intanto dalle macerie riecheggia-

no le promesse dell'Assessore Brunetti nel

giorno dell'inaugurazione del mercato co-

perto. "Non chiederemo soldi agli operato-

ri per la bonifica dei vecchi box" aveva di-

chiarato a La Fiera dell'Est. "C'è il nostro

impegno a stargli vicino anche per siste-

mare quello che non siamo riusciti a siste-

mare entro oggi". SILVIO GALEANO

A SESSANTA GIORNI DALL'INAUGURAZIONE DEL NUOVO MERCATO COPERTO DI TORRE

SPACCATA, I BOX DI QUELLO SULLA STRADA SONO STATI SMANTELLATI. MA LE MACE-

RIE DELLA BONIFICA HANNO PRODOTTO UNA GRANDE DISCARICA. GLI EX OPERATORI

NON HANNO COLPE MA SI SCUSANO LO STESSO CON LA CITTADINANZA. "LA RESPONSA-

BILITÀ È DI UNA DITTA PRIVATA CON CUI AVEVAMO PRESO ACCORDI. ENTRO 10 GIOR-

NI SARÀ TUTTO RISOLTO".U

n vero e proprio agguato in pieno gior-

no quello che si è consumato lo scorso

2 marzo tra via di Torrenova e via delle Na-

iadi, nel quartiere di Torre Angela. Tutto è ini-

ziato verso le

17.00, quan-

do uno scoo-

ter di grossa

cilindrata ed

un'altra auto

si sono acco-

stati ad un

Smart, in coda nel caotico traffico di via di

Torrenova. Di lì a pochi secondi, si è scate-

nato un vero e proprio inferno.

Una serie di colpi hanno raggiunto G.B. e

S.P., due ragazzi di 23 anni, uno dei quali ave-

va un piccolo precedente penale, a bordo del-

la piccola utilitaria. Nonostante tutti e due

fossero stati feriti, uno alla spalla e l'altro al-

la gamba, sono riusciti comunque a darsi al-

la fuga. Compreso il pericolo, infatti, i due

coetanei a folle velocità, sono riusciti ad im-

boccare la rampa che porta al Grande Rac-

cordo Anulare mentre ancora venivano inse-

guiti dai loro carnefici, in una folle corsa in

cui si alternavano proiettili e manovre degne

di un film d'azione americano. L'inseguimen-

to ha visto la sua fine solo quando i due in-

seguiti sono riusciti a far perdere le loro trac-

ce in mezzo al traffico di via Prenestina.

In quel momento anche l'auto che li sta-

va inseguendo si è dileguata a tutta veloci-

tà. I carabinieri sono riusciti a rintracciare il

veicolo a cui gli aggressori in seguito hanno

dato fuoco per non lasciare traccia. Poco do-

po, i due coetanei sono stati fermati sulla via

nei pressi di via Cocconi, nel quartiere di

Centocelle, da una pattuglia di carabinieri in

servizio, che hanno notato la macchina cri-

vellata di colpi e il parabrezza completamen-

te in frantumi. Appena fermati, i giovani han-

no chiesto aiuto ai militari che li hanno fatti

trasportare al pronto soccorso dell'ospedale

Vannini.

Uno di loro è stato medicato alla gamba,

l'altro purtroppo è in pericolo di vita perché.

A quanto sembra, il proiettile, che lo ha col-

pito alla spalla, è penetrato nel torso, per

questo è stato immediatamente sottoposto

ad un'operazione chirurgica. Al momento i

Carabinieri indagano sulla vicenda anche se

tuttora rimane sconosciuto il movente. Una

delle due vittime gestisce un punto scom-

messe, fatto che farebbe pensare ad un pre-

stito chiesto e mai restituito. Tutte le ipotesi

comunque rimangono al vaglio degli inqui-

renti. ANDREA CAVADA

PROIETTILI, FOLLE VELOCITÀ E SANGUE,

UN AGGUATO IN PIENA REGOLA INIZIA-

TO A TORRE ANGELA E FINITO A CENTO-

CELLE.

SPARATORIA IN PIENO

GIORNO A TORRENOVA

Torre Spaccata, via Filippo Tacconi, ex

bocciofilo. Ad anni di distanza dalla

dismissione, la struttura sarà finalmen-

te bonificata dall'amianto. L'intervento è

partito lunedì 18 marzo, durerà una de-

cina di giorni e sarà effettuato dall'AMA.

Conferenza dei servizi e fondi arriva-

no invece grazie al Dipartimento Ambien-

te della polizia municipale locale che si è

speso più di tutti per ottenere l'opera e

coordinare le attività.

Il grande capannone, di proprietà del-

l'ATER e in parte occupato abusivamen-

te, si trova proprio vicino al confine del-

la scuola elementare Guido Antonio Mar-

cati e del complesso scolastico di via Ru-

gantino. Da anni comitato di quartiere e

cittadini si sono adoperati per ottenerne

la manutenzione.

Fra 10 giorni, finalmente, anche i ge-

nitori degli studenti potranno dormire

tranquilli. In Italia, lo ricordiamo, la le-

gislazione non obbliga i proprietari alla

rimozione delle fibre d'amianto ma for-

nisce solo alcune indicazioni di sicurezza

su come debbano avvenire dismissione

e smaltimento. A Torre Spaccata, l'eter-

nit è presente anche in altre strutture

pubbliche. Su tutte l'ex sede del PSI di

via Adone Finardi. Chissà che l'interven-

to sull'ex bocciofilo non possa essere il

primo di una lunga serie.

SILVIO GALEANO

Via Sisenna, quello che resta del vecchio mercato

Naso rotto, alcune contusioni e ferite al volto.

Questo è il tragico epilogo di quanto accadu-

to la mattina del 14 marzo scorso nell'istituto pro-

fessionale Sant'Antonio, in via Casilina 1314 nel

quartiere di Torre Angela. Un ragazzo di 15 anni,

durante lo svolgimento della lezione, si è alzato

dal suo banco e, avvicinandosi ad un suo compa-

gno di classe 16enne, gli ha sferrato un violento

pugno sul viso.

La vittima, soccorsa, è stata immediatamente trasportata in pronto soccorso dal perso-

nale del 118 allertato dagli insegnanti. In seguito sul posto sono intervenuti gli agenti del-

la Polizia di Stato e i rispettivi genitori degli alunni. Gli uomini delle forze dell'ordine, si so-

no trovati a gestire momenti di forte tensione, tra un gruppo di studenti, che aveva preso

le parti della vittima e un altro gruppo di alunni che difendeva le ragioni "dell'aggressore".

Poco dopo è scoppiata la lite nella quale sono rimasti implicati anche i genitori dei due alun-

ni, che cercavano di far valere le ragioni dei propri figli, entrambi italiani. Poco dopo l'acca-

duto, il piazzale antistante all'edificio scolastico è stato teatro di un'accesa discussione tra

le famiglie dei due ragazzi coinvolti nella lite e, ancora una volta, gli agenti sono stati co-

stretti ad intervenire per cercare di placare gli animi. Sembrerebbe che la lite tra i due ra-

gazzi, sia scoppiata a causa di una ragazza, un'ipotesi ancora da verificare. ANDREA CAVADA

Maxi operazione, degli uomini della divi-

sione della polizia amministrativa e so-

ciale della questura, intenti nel controllo del-

le attività commerciali, che ha portato al se-

questro di numerose confezioni di cibi sca-

duti rinvenute all'interno del un frigorifero di

un'attività commerciale. Il blitz è scattato la

mattina dello scorso 5 marzo, quando gli

agenti si sono presentati al'interno di un bar

in via dell'Archeologia, nel quartiere di Tor

Bella Monaca, hanno controllato il frigorife-

ro in cui il gestore dell'attività conservava

gli alimenti destinati alla sua clientela. Con

grande stupore, le forze dell'ordine hanno

rinvenuto diverse confezioni di cibo scadute

da tempo. Dopo il sequestro dei cibi scadu-

ti e la denuncia al gestore per aver sommi-

nistrato alimenti scaduti ai clienti., gli agen-

ti hanno elevato sanzioni per circa 6300 eu-

ro e segnalato alla ASL di competenza le ver-

gognose condizioni igieniche della struttura.

ANDREA CAVADA

TORRE ANGELA, LITE TRA ALUNNI

TOR BELLA MONACA: SOMMINI-

STRAVA CIBI SCADUTI AI CLIENTI

TORRE SPACCATA, PARTE LA BONIFICA DELL'EX BOCCIOFILO

COLPISCE CON UN PUGNO UN COMPAGNO DURANTE LA LEZIONE. NELLA SCUOLA INTER-

VIENE LA POLIZIA PER PLACARE GLI ANIMI TRA LE FAMIGLIE DEI RAGAZZI COINVOLTI.

NUMEROSE CONFEZIONI DI CIBI SCADUTI

SEQUESTRATE DAGLI AGENTI DELLA POLI-

ZIA, CHE HA SEGNALATO IL CASO ALL'ASL

DI COMPETENZA E HA ELEVATO SANZIONI

PER 3600 EURO.

L'INTERVENTO DI RIMOZIONE DELL'ETERNIT NELLA STRUTTURA DISMESSA DURERÀ DIECI GIOR-

NI. L'OPERA DI MANUTENZIONE AVVERRÀ GRAZIE AL CONTRIBUTO E AL COORDINAMENTO DEL

NUCLEO AMBIENTALE DEL GRUPPO VIII DELLA POLIZIA MUNICIPALE.

TORRINUMERO 5 ANNO VI16

La richiesta è stata accolta. I locali co-

munali del terzo piano di via della Te-

nuta di Torrenova 124

non saranno occupati."A dif-

ferenza di una parte del cen-

trosinistra, ho offerto un'al-

ternativa. Ogni struttura sa-

nitaria di questo quadrante

deve essere colta come un'op-

portunità".

Come nasce la proposta

di allocare Medicina Solidale nella ASL?

Già in occasione della presentazione del-

l'arrivo di Medicina Solidale a Tor Vergata,

in quella riunione pubblica di ottobre, ave-

vo lanciato questa proposta. In un territo-

rio che è già sottostimato per servizi sani-

tari del 50%, penalizzato dalla spending re-

view, non è possibile non cogliere qualsia-

si opportunità sanitaria come benedetta. Se

penso che ci sono interi quartieri come Pon-

te di Nona e Castelverde che sono prive di

strutture, se abbiamo 150 posti letto da apri-

re in questo quadrante, non si può permet-

tere di rischiare la chiusura

dei presidi.

Perché portare il servi-

zio all'interno della ASL e

non, come ha deciso il Sin-

daco, nei locali del terzo

piano di via della Tenuta

di Torrenova? Ritiene non

fossero adeguati?

Non sono adeguati perché in quell'edifi-

cio entrano anche persone che fanno atti-

vità ludica, ricreativa (ndr si riferisce al cen-

tro anziani presente al secondo piano). La

sanità va riportata dentro i centri sanitari,

va inserita nei contesti adeguati. La ASL è

il luogo più idoneo per consentire al presi-

dio di svolgere la sua attività appropriata-

mente.

La decisione è stata formalizzata?

Da quanto mi è stato riferito la cosa ha

sicuramente preso corpo e dovrebbe anche

essere stata formalizzata. Le carte però an-

cora non ci sono e non le ho viste.

Quali sono i tempi per il trasferimen-

to?

Sono necessari tempi tecnici per la ristrut-

turazione dei locali.

Il centrosinistra ha tenuto in passa-

to un altro atteggiamento. Ha qualco-

sa da rimproverare?

Mi hanno scandalizzato due eventi. In pri-

mo luogo che, nonostante la mancanza di

strutture sanitarie e servizi resi ai cittadini,

ci fosse un ostruzionismo di destra e di si-

nistra con Pd e Forza Nuova compatti. Poi

che non venisse data alcuna alternativa. Per

questo ho elaborato la proposta e trovato

un mio approccio. Certo, bisogna cambiare

una parte di questa classe dirigente che non

è all'altezza di gestire aspetti che una vol-

ta erano nel DNA di un uomo di sinistra. For-

za Nuova ha fatto il suo dovere, in linea con

i suoi canoni. Noi no. La sinistra ha perso

un'occasione per essere sinistra: dare soli-

darietà.

Per Tor Vergata il progetto è stato

presentato come una trasformazione

in un presidio più esteso. Che idea si è

fatto?

Il progetto espresso quella famosa sera-

ta è un progetto buono. L'unico appunto è

che debba avere continuità terapeutica. Au-

spico quindi che il servizio funzioni, vada a

regime e che l'Università metta in campo

più risorse affinché ci possa essere. Il con-

tributo fra ASL e Università, peraltro, è già

presente. Penso al centro di Diabetologia di

via Cambellotti, uno dei più funzionali. Ri-

cordo che tutelare fasce di popolazione che

potrebbero essere portatrici di malattie è ci-

vile non solo verso di loro. In questo modo,

infatti, facciamo accoglienza - e prendiamo

anche soldi dalla comunità europea per far-

lo - ma tuteliamo anche i cittadini italiani

perché svolgiamo opera di prevenzione.

SILVIO GALEANO

L’istituto Martin Luther King in via di Giar-

dinetti dà il via a "La ricchezza delle dif-

ferenze: parliamone insieme", serie di in-

contri per dare a tutti i ragazzi di asili, ele-

mentari e medie le stesse possibilità di ap-

prendimento.

A finanziare il Piano l'Uf-

ficio Scolastico Regionale per

il Lazio nel quadro della Leg-

ge 440/97, con la parteci-

pazione della rete di scuole

del XVI distretto che hanno

presentato il bando. Il cor-

so è rivolto ai docenti curri-

colari e di sostegno e ai ge-

nitori che saranno presenti

alle ultime lezioni di mag-

gio. Obiettivo: aiutare ra-

gazzi con disturbi specifici di apprendimen-

to, ritardi mentali, sindromi genetiche e me-

nomazioni fisiche, non solo a scuola ma an-

che in società e a casa. L' VIII, ora VI, è il

municipio con la più alta percentuale di in-

validi, e il tasso di dispersione e abbandono

della scuola è altissimo. In 10 ore raccolte

in 4 "giornate di studio" tra marzo e aprile

gli insegnanti dovranno imparare a diversi-

ficare gli stili di comunicazione attraverso cui

scambiare informazioni, opinioni ed emozio-

ni a seconda del tipo di disabilità che afflig-

ge l'alunno (deficit di attenzione, autismo,

iperattività). Risulterà più agevole trasferi-

re gli apprendimenti al genitore così da evi-

tare casi di iperprotezione o completa as-

senza. Al primo incontro la

psicoterapeuta Mariapaola

Galluzzi ha mostrato i me-

todi da seguire. Indispensa-

bile una comunicazione cor-

retta. Il bambino deve sen-

tirsi parte attiva del dialo-

go, tramite il riconoscimen-

to della sua persona ("ti co-

nosco, tu esisti").

In che modo? Formulan-

do domande aperte e mai

chiuse per evitare risposte

monosillabiche, esprimendo i propri senti-

menti per non incentrare il discorso sull'alun-

no e mettergli pressione (il cosiddetto Mes-

saggio-Io). La chiarezza del linguaggio de-

ve essere usata in un contesto di gruppo,

per non far sentire indietro l'invalido rispet-

to agli altri. Aldilà del ruolo della scuola re-

sta primario il coordinamento con la fami-

glia, primo punto d'aggregazione dove far

sentire il disabile una persona come le altre.

MANUEL MANCHI

Via delle Cincie, via delle Alzavole, via dei

Codirossoni, via dell'Usignolo, piazzale

delle Paradisee.

Un'area che si estende per quasi un chi-

lometro quadrato e che accoglie circa 580

nuclei familiari a Torre Maura. Dopo 35 an-

ni, gli abitanti dei plessi delle case popolari,

hanno assistito con grande stupore al primo

intervento di pulizia complessiva degli spa-

zi comuni e di potatura parziale degli alberi.

Un evento straordinario e atteso da tem-

po su tutto il comprensorio. L'impegno è sta-

to rispettato dall' Assessore al Verde del Co-

mune di Roma Masco Visconti, dopo un con-

tatto incassato da un consigliere del comita-

to Salvatore Di Marco e da un inquilino, Mau-

ro Quattrini. "Avrei preferito un incontro pub-

blico in cui discutere della proposta - spiega

Angela Barone, presidente del comitato. "Ho

rispettato comunque l'iniziativa personale del

singolo consigliere. I nostri interlocutori, in-

fatti, sono coloro che fanno e non coloro che

blaterano. Crediamo che non esista colore

politico quando i primi a beneficiarne sono i

cittadini". L'incarico era stato assunto dal-

l'assessore prima delle elezioni del 25 e 26

febbraio. Ma nonostante il candidato non sia

stato eletto consigliere al-

la Pisana, la promessa è

stata ugualmente rispet-

tata. "Vorrei fare una ri-

flessione" prosegue la Ba-

rone.

"A Torre Maura, dal

2006 abbiamo avuto diversi consiglieri di si-

nistra eletti ma non siamo riusciti a ottene-

re molto. A un certo punto arriva un uomo

non certo di sinistra che, nonostante la scon-

fitta elettorale, tiene fede. Per le prossime

elezioni per una sinistra del non fare, la ve-

do dura". Al di là delle differenze politiche,

la speranza per gli abitanti delle case popo-

lari di Torre Maura è che l'intervento non ri-

manga un caso isolato. Aspettare altri 35 an-

ni sarebbe troppo. I ringraziamenti del co-

mitato vanno anche a

Vito Proietti ed Enrico

Lattanzi dei Pics e del

Nucleo Decoro Urbano

e ai lavoratori della Ro-

ma Multiservizi che han-

no eseguito material-

mente l'opera.

"Il loro contratto era

in scadenza il 31 marzo, poi è stato proro-

gato a settembre. Vogliamo manifestare nei

loro confronti anche la nostra solidarietà". Il

comitato fa sapere anche di starsi adoperan-

do per una nuova impresa. "Abbiamo chie-

sto l'asfaltatura di via dei Ruderi di Casa Cal-

da, all'altezza del centro polivalente".

SILVIO GALEANO

ISVEUR DI TORRE MAURA, DOPO 35 ANNI IL PRIMO INTERVENTO COMPLESSIVO DI PULIZIA

INIZIATA MARTEDÌ 26 FEBBRAIO, L'OPERA DI MANUTENZIONE DELLE CASE POPOLA-

RI SI È PROLUNGATA PER PIÙ DI 20 GIORNI. ANGELA BARONE, PRESIDENTE DEL CO-

MITATO INQUILINI: "UN SUCCESSO. NON C'È COLORE POLITICO QUANDO IL BENE-

FICIO ARRIVA AI CITTADINI".

GIARDINETTI, GLI STUDENTI DISABILI NON SONO SOLI

MARCO SCIPIONI, CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL PD, HA PROPOSTO DI ACCOGLIE-

RE IL PRESIDIO DELLA DOTT.SSA ERCOLI ALL'INTERNO DEI LOCALI DELLA ASL DI VIA

DELLA TENUTA DI TORRENOVA.

Scipioni: “Medicina Solidale andrà nella struttura più idonea”

Piscoterapeuta MariapaolaGalluzzi mostra il progetto peralunni disabili

PARTITO IL 7 MARZO UN PROGETTO PER LA MAGGIORE INTEGRAZIONE DEI RAGAZ-

ZI CON RITARDI E DIFFICOLTÀ MOTORIE. PRESENTI INSEGNANTI E GENITORI, CHIU-

SURA A MAGGIO.

torrI numero 5 anno VI 17

Torre Angela. Adesso in via MartinoRota il mancato pagamento degli af-fitti rischia di alimentare la tensione,

con la continua minaccia di sfratto per lefamiglie.

Stiamo seguendo la difficile situazionedei coniugi Blackori. Fatmir e Morina si so-no trasferiti qui dal Kosovo per curare lagrave forma di epilessia (Sindrome di West)che affligge la figlia, dichiarata invalida al100% nel 2008. La sindrome ha una mor-talità del 30% nei casi non curati e al mo-mento è possibile solo rallentarne il decor-so ma non debellarla.

Il Centro di Riabilitazione Ambulatorialein via Lazzero Taldi (Torre Angela) - l'unicospecializzato nella terapia della malattia -ha costretto la coppia a cercare sistema-zione in VIII municipio, ora VI, prima nel-la Casa Accoglienza di via Poseidone, poiproprio in via Rota in affitto. Il Municipio hapagato per pochi mesi la metà del prezzomensile di locazione ma poi l'assistente so-ciale che seguiva i Blackori è sparito lascian-

doli nell'impossibilità di pagare. L'ordineesecutivo di sfratto al 5 marzo è stato l'ine-vitabile passo successivo. Fatmir non si èdato per vinto:"Sono venuti per cacciarciufficiali di polizia giudiziaria, poliziotti in di-visa e in borghese. Ma noi non possiamoandarcene. Dove andremmo? Abbiamo unabambina che deve fare terapia tutti i gior-ni! L'unico risultato che riesci a ottenere pe-rò è solo posticipare lo sfratto".

Nuova data 12 di aprile. E intanto l'am-

ministrazione assiste senza fare niente. Uni-co "aiuto" l'aumento del sussidio d'invalidi-tà da 493 euro a 500, ben 7 euro per te-

nere in piedi una famiglia. Soltantoil Segretario Nazionale del Sidi - Sin-dacato Italiano Diritti Invalidi - Pie-tropaolo Giuliano - si è mosso, met-tendoli, tramite lo Sportello 9 delCentro la famiglia, in lista per even-tuali case popolari sfitte. Se da unaparte Comune e Municipio sono as-senti e aspettano, dall'altra la pa-zienza dei titolari dell'appartamento

in via Rota è finita. Sono arrivate anche minacce di violen-

za dopo il 5 marzo. Morina non si arrende:"Cidispiace davvero per il locatore. Ci sentia-mo solo di dire che il responsabile di tuttoè il Municipio e il Comune. Siamo dispera-ti, con una minorenne che deve dormirecon noi per la paura di un attacco epiletti-co di notte." All'urgenza di non farsi porta-re via la casa si unisce la speranza di aver-ne presto una popolare. manuel manchi

Èun inquinamento invisibile quello che at-tanaglia le vite dei residenti dei quartie-

ri di Villa Verde, Villaggio Breda e Gaia Do-mus.

Da settembre 2010 un'antenna di circa40 metri costruita da Eriksson spicca in viadel Torraccio. A questa si allaccia la Wind conun proprio apparato dal 2011. E ora che an-che la Tre potrebbe aggiungersi alle altrecompagnie telefoniche i CdQ si sono mossiper evitare il peggio. L'iter è disciplinato dal-la Legge quadro 36/01 sull'elettrosmog. Èlasciato alle Regioni e agli enti locali la com-petenza di definire i criteri per la corretta lo-calizzazione degli impianti.

Di fatto le tre compagnie hanno ottenutoil permesso dal privato (possessore del ter-reno) di costruire il ripetitore. Quindi hannodepositato presso il Dipartimento Program-mazione e Attuazione Urbanistica del Comu-ne la richiesta all'installazione, accordata nel-

l'ambito del decretolegislativo vigente(259/03). Entra quiin gioco il Municipioche dovrebbe infor-mare i cittadini e cer-care per l'antennauno spazio lontano da centri abitati, compa-tibile con la richiesta della compagnia. E in-vece Consoli - Presidente CdQ Villaggio Bre-da - protesta: "Niente di questo è stato fat-to! Siamo venuti a conoscenza di questa ter-za istallazione dal sito istituzionale del Mu-nicipio. Le due volte precedenti, addiritturace ne siamo accorti dopo le installazioni, co-sì dal giorno alla notte". I danni provocatidalle onde elettromagnetiche sono diversi.

Alcuni sono provati dalle lamentele dei re-sidenti di Gaia Domus e via Nociglia: sara-cinesche di garage autoazionate, allarmi im-pazziti, interferenze sui decoder dei televi-

sori. Altri non sono pro-vati ma gravi: inson-nia, depressione. Oracon un altro ripetitorela potenza delle ondepotrebbe portare a psi-cosi, malattie cardia-che e anche tumori."Chiederò che questidisturbi - dice Gidaro,Presidente CdQ VillaVerde - vengano certi-ficati a livello sanitario;

dopodiché faremo una denuncia alla ASL.L'antenna è molto vicina alla Parrocchia (S.Ma-ria Madre di Ospitalità,ndr). È frequentatada centinaia di bambini e ha all'interno unvillaggio che ospita circa 25 famiglie".

Per questo i 3 Comitati e la Parrocchia in-sieme hanno scritto un atto di protesta alPresidente Lorenzotti, all'Ufficio Tecnico e alDipartimento Programmazione del Comune.L'obiettivo non è posticipare l'installazionedi un altro ripetitore, ma far spostare da viadel Torraccio su suolo pubblico l'intera an-tenna. Si attende dal Municipio una convo-cazione delle parti. manuel manchi

Incubo elettrosmog: un altro rIpetItore no!

a villa verde verrà insTallaTo il Terzo TrasmeTTiTore di

segnale sulla sTessa anTenna, in pieno cenTro abiTaTo. i ciTTadini spavenTaTi ne chiedono il TrasferimenTo.

Quattro anni e otto mesi, questa la senten-za del tribunale per il camionista che per

un probabile colpo di sonno, lo scorso genna-io 2012, invase la corsia di emergenza delG.R.A dilaniando quella Citroen C1 con a bor-do: Matteo Giovannetti, Mattia Campianello,Arianna Gatti, Emilia Di Genova e Mario Fer-ruzzi. Strappandoli alla vita.

Gli Angeli di Tor Bella Monaca, questo orasono diventati quei cinque ragazzi per tutto ilquartiere, la notte tra il 17 ed il 18 gennaio 2012,viaggiavano a bordo della loro auto quandovennero fermati da una pattuglia della poliziastradale per un normale controllo. Improvvisa-mente, un camion invase la corsia di emergen-za e li travolse. Per quegli angeli, purtroppo,non c'è stato più nulla da fare. Sono morti.

Omicidio colposo plurimo: questa l'inevita-bile accusa per il camionista Felice Noviello,30enne originario d'Isernia, che aveva optatoper farsi giudicare con il rito abbreviato. L'8marzo scorso, ad un anno e tre mesi dalla tra-gedia, arriva la sentenza: 4 anni e 8 mesi direclusione,pena sospesa, ritiro della patenteper 6 mesi. La lettura della sentenza da partedel PM Francesco Minisci ha scatenato l'iradelle famiglie, che l'anno giudicata inadegua-ta, troppo leggera, rispetto a ciò che il il camio-nista ha causato. "Vergognatevi tutti , non gliavete dato neanche un anno a morto. Micaerano conigli", sono state le parole di colme dirabbia, di dolore di una madre che ha perso ilproprio figlio, apparse sulle più grandi testatenazionali. Parole che pesano, per quella sen-tenza che un genitore che ha perso il propriofiglio non accetta.

Ad influire sulla sentenza letta dal PM, an-che il fatto che il Giovane Felice Noviello, neicontrolli fatti dalle forze dell'Ordine, subito do-po l'incidente, non era né ubriaco né drogatoal momento dello schianto. Inoltre, secondo irilevamenti fatti per ricostruire la dinamica del-l'incidente, il camion viaggiava ad una veloci-tà di 90km orari prima di travolgere l'auto deiragazzi in sosta. Quindi, l'ipotesi è che lo sban-damento del mezzo sia stato causato da uncolpo di sonno. Il legale delle famiglie, Federi-ca Mondani, è al lavoro per cercare d trovarealtre soluzioni per un'altra strategia di difesa.

AndreA CAVAdA

“Ci basta una casa con acqua e luce”non si danno pace le famiglie dei cin-que ragazzi che lo scorso gennaio

vennero TravolTi da un camion sulla

corsia d'emergenza. 4 anni e 8 mesi."non sono abbasTanza".

Gli anGeli di Tor Bella Monaca,

arriva la senTenza

TanTe famiglie sono in aTTesa di una

casa popolare. e inTanTo si crea una

reazione a caTena che rischia di sfo-ciare in violenza.

Morina Blackori mostra ilmaterasso della figliaunito al suo per control-larla di notte

Pasquale GidaroPresidente CdQ Villa

Verde e Virgilio ConsoliPresidente CdQVillaggio Breda

16-17_Layout 1 21/03/2013 07:58 Page 3

casIlInonumero 5 anno VI18

Gianni Alemanno in visita, dicono, al

centro anziani fa una promessa (elet-

torale?): con una risoluzione in con-

siglio cambierà la destinazione d'uso dei ca-

sali della Collina della Pace. Tutti felici e con-

tenti i nonnetti di via Massa Silani. E i bam-

bini cosa faranno? Andranno a giocare a

bocce o a briscola con loro?

Da tempo si discute sulla loro destina-

zione d'uso: in fase di progettazione era

stato proposto, ascoltando i pareri dei re-

sidenti del quartiere Finocchio, che fosse

realizzato un centro polifunzionale. Uno spa-

zio aggregativo in grado di accogliere gran-

di e piccini per organizzare mostre, spetta-

coli, trascorrere il proprio tempo libero e

favorire l'integrazione e la socializzazione.

Di qualche mese fa la svolta: il direttivo

del Comitato Spontaneo Borgata Finocchio,

guidato da Angelo Colagrossi, in accordo

con il presidente del centro anziani Franco

Grimolizzi, hanno una brillante idea. Pen-

sano che, visto che il casale è tanto gran-

de e visto che la sede del Centro Anziani si

trova relegata in un buchetto a via Massa

Silani, si potrebbe spostare tutto alla Col-

lina della Pace. Da qui parte la raccolta fir-

me. E la contro raccolta firme dell'Adq Col-

lina della Pace per lasciare la destinazione

d'uso come stabilito.

Eppure quando il progetto della ristrut-

turazione dei casali della Collina della Pace

era alle fasi iniziali, il Centro Anziani non si

fece avanti per richiedere i propri spazi: per

loro c'era in embrione il progetto di via Vil-

larosa, dove furono messi a bilancio già con

la vecchia giunta 700 mila euro circa, e ne

furono spesi 50 mila per il progetto. Ma ora

le cose sono cambiate: i casali sono lì, bel-

li e fatti. Via Villarosa, chissà.

Ci si chiede come può il Sindaco decide-

re così su due piedi, senza aver ascoltato

le diverse proposte, quale sia la soluzione

migliore: una promessa nata più dall'im-

pulso che dalla valutazione oggettiva. Un'at-

tenta analisi della storia del quartiere e del-

la sua realtà non farebbe cadere in errore

in questo modo. Che sia nelle facoltà del

Sindaco, ben venga: un po' di buon senso

nelle cose, però non guasta mai.

Jessica santini

nelle precedenti elezioni, succedeva chei politici che volevano essere eletti invi-

tavano gli iscritti dei Centri anziani ( da sem-pre prati da pascolo per tutte le organizza-zioni politiche) a cene presso ristoranti, sa-le da ballo, centri sportivi ecc. gli iscritti deiCA, non avendo alcun vincolo, andavano vo-lentieri e passavano una serata piacevole, aparte il predicozzo iniziale, e poi mangiava-no a scrocco.

Poi sono cambiate le cose, qualcuno hafatto le pulci ai candidati (il caso Piccolo in-segna, ma non era soltanto lui) e allora perquest'anno hanno cambiato strategia; han-no incaricato un comitato di quartiere ami-co di organizzagli incontri, ma la cosa deveessere fatta in modo intelligente e astuto, leiniziative devono corrispondere ad eventi ri-conosciuti o creati, allora oltre a quelli clas-sici nascono la festa del nonno, fra un po' lafesta del nipote e più in la la festa del caneo del gatto, per l'occasione si invita l'asses-sore, il consigliere e anche il sindaco i qualipossono farsi tranquillamente la loro cam-pagna elettorale camuffata da iniziativa isti-tuzionale. E il Centro anziani in tutto questoche centra?

Il CA diventa vittima e complice di tuttoquesto, intanto non è più libero di sceglierese aderire o no alla iniziativa del politico,mentre il Presidente del Centro è lusingato,acquista prestigio nei confronti degli iscritti,può "vendersi" la promessa fatta da questoo quell'altro politico a vantaggio del Centro:la ristrutturazione dei locali, il bagno per idisabili, un marciapiede su una strada dovenon passano pedoni ma che ci abita il coor-dinatore dei CA, la promessa di spostare ilcentro sulla collina della pace rinunciando adun progetto già deciso su un altro spazio,frutto di una promessa fatta dagli stessi inaltri tempi.

Inoltre il Presidente del Centro diventa di-scriminante nei confronti di chi vuole orga-nizzare altre iniziative sociali, magari con-trastanti con le promesse dei politici, perchéha paura che il suo prestigio subisca dei col-pi, allora si rifiuta l'uso dei locali per la pre-sentazione del progetto "Collina della Pace",si nega la collaborazione alla commemora-zione delle vittime delle mafie, si tenta di im-pedire gli interventi dei cittadini o delle or-ganizzazioni (diverse da quella suddetta) al-la presenza del Sindaco.

Così facendo viene meno quel principiosecondo cui "i Centri si configurano, primadi tutto, come luoghi di promozione e cre-scita civile, sociale e culturale degli anziani,che partecipano con energia ed entusiasmoalle numerose attività che vi si svolgono,molte delle quali hanno carattere di solida-rietà e di utilità sociale" (tratto dalla premes-sa alla presentazione del nuovo regolamen-to dei Centri Anziani firmato Giordano Tre-dicine)

Con simpatia una vostra lettrice

e fu così che iL centro anziani di-venne comitato eLettoraLe.

g iovedì 8 marzo, in occasione della Fe-

sta della Donna il sindaco di Roma Gian-

ni Alemanno (Pdl) si è recato nei locali del

centro anziani di Finocchio. Con lui si è pre-

sentato il neo-vicepresidente del Municipio

Sandro Battistini (Pdl).

Una visita in veste istituzionale quella dei

due esponenti politici, in sopralluogo per

rendersi conto delle condizioni in cui versa

il centro. Eppure il caro Sindaco ha appro-

fittato dell'evento per rinnovare le promes-

se che, già qualche anno fa, all'incontro nel-

la scuola Domenico Savio, aveva fatto: si-

stemare i locali, un bagno per i disabili, una

nuova sede. Un messaggio un po' insolito

da diffondere in occasione della Festa del-

la Donna..

Sembrerebbe che al centro anziani di Fi-

nocchio ogni ricorrenza sia buona per una

visita di qualche personalità politica: la Fe-

sta della Donna, dei Nonni, la Befana. Ad-

dirittura in quell'occasione, secondo quan-

to lo stesso Grimolizzi, presidente del Cen-

tro Anziani, ha affermato, è stato Giordano

Tredicine (Pdl), Presidente della Commis-

sione Politiche Sociali e Famiglia, a voler or-

ganizzare la manifestazione nella sede di

via Massa Silani.

Forse una scelta casuale, eppure il dub-

bio rimane: vuoi perché siamo prossimi al-

le elezioni comunali e municipali, vuoi per

i temi trattati durante le celebrazioni, non

proprio in linea con queste, qualcuno si è

fatto venire in mente

che possa trattarsi di

campagna elettorale

camuffata da iniziativa istituzionale.

Dal canto suo il Presidente Grimolizzi ri-

sponde in modo secco:"Non ho permesso,

neanche se fossi un simpatizzante, a nes-

suno di fare campagna elettorale sotto ele-

zioni senza un confronto. Io non sono di

parte e credo di essere al di sopra delle par-

ti. Ritengo di non aver fatto politica: come

mi ha chiesto l'Adq Collina della Pace di or-

ganizzare la festa con i bambini e glie l'ho

concesso, così ho fatto con Tredicine con la

Befana. Tredicine per me non è un politico,

ma è un'istituzione. Era in campagna elet-

torale, ma sono istituzioni non candidate.

Non hanno parlato di politica".

Per Grimolizzi, sebbene siano prossime

le elezioni, sebbene fosse una visita isti-

tuzionale, fare promesse elettorali non è

farsi campagna. Forse non sa che i centri

anziani offrono un succulento gruzzoletto

di voti per la politica e che non è una no-

vità cercare di accaparrarli con qualche im-

pegno buttato là. Quando poi al Presiden-

te Grimolizzi abbiamo chiesto chi finanzia

le spese degli eventi che si sono sussegui-

ti nei locali di via Massa Silani accade qual-

cosa di strano: "Di certo non sono io. E non

mi interessa chi paga" risponde infastidi-

to. Peccato, Grimolizzi, che ai cittadini po-

trebbe interessare: magari aiuterebbe a

fare chiarezza. Jessica santini

Quanti politici al centro anziani Finocchio…

riceviamo e pubblichiamo

tredicine, battistini e addirittura iL sindaco aLemanno,iL quaLe ha approfittato per vere e proprie promesse eLet-toraLi.

Alemanno promette: “Centro Anziani alla Collina della Pace”

La storia travagLiata dei casaLi con-tinua. anche iL sindaco dice La sua

durante un dubbio sopraLLuogo

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19 slot_Layout 1 21/03/2013 08:00 Page 3

casIlInonumero 5 anno VI20

All'Istituto Comprensivo di Motta

Camastra prosegue lo stato di de-

grado e di abbandono: nonostan-

te le continue segnalazioni i bambini se-

guitano a trascorrere le loro giornate in

un ambiente insalubre ed insicuro.

"Il cancello si trova nel medesimo sta-

to di quando sono arrivato ad inizio an-

no scolastico - ricorda il reggente Carmi-

ne Giammarini- è rotto e viene lasciato

aperto notte e giorno". Così chiunque può

entrare ed uscire, sia durante le ore di

lezione, sia quando i locali della scuola

sono chiusi. Non è un mistero che i giar-

dini della scuola siano nascondiglio not-

turno facile per alcuni. Ma i locali della

scuola andrebbero protetti e tutelati, ed

in questo modo non sono certo al sicuro

da possibili atti vandalici!

Prosegue anche il problema dei conta-

tori dell'elettricità che saltano :"I tecni-

ci continuano a dirci che si tratta di una

soluzione semplice: far aumentare la po-

tenza. Ho inoltrato da tempo la richiesta

ma ancora nulla - sottolinea

Giammarini - e i contatori con-

tinuano a scattare".

Con le infiltrazioni, invece,

hanno quasi imparato a convivere: gli

scarichi dell'acqua del tetto sono spesso

intasati dalle foglie e la guina di coper-

tura ha cominciato a sollevarsi e a cre-

parsi ormai da tempo. Così filtrando, la

pioggia è finita vicino ad una lampadina

nell'atrio dove si svolge il collegio

docenti:"Sono intervenuti i tecnici del-

l'Acea per limitare i danni ma i genitori

hanno comunque segnalato la questione

ai vigili del fuoco i quali, in sopralluogo,

hanno interdetto l'utilizzo di quella par-

te di edificio".

La condizione in cui si trova il plesso

di Motta Camastra non è noto solo al reg-

gente, agli studenti e ai loro genitori: in

autunno la commissione scuola, l'ex pre-

sidente Gabriele Paparelli, Francesco Du-

rantini e Arnaldo Contartese, han-

no fatto un giro dentro e fuori l'edi-

ficio. "Faremo il possibile" le paro-

le di Paparelli, che poi si è dimes-

so dalla presidenza.

"Poco tempo fa sono venuti in

sopralluogo il Presidente Massimi-

liano Lorenzotti e l'ingegner Con-

tino", ricorda Giammarini e, nonostante

l'illustre visita, nemmeno una pietra si è

mossa. Non si è neppure parlato della

semplice sostituzione della serratura del

cancello o della possibilità di aumentare

la potenza elettrica: cose semplici che

non richiedono poi chissà quanti soldi.

Jessica santini

a sei mesi dall'inizio dell'anno scolastico ancora non è cambiato nulla. e di sopralluoghi le istituzioni ne hanno fatti fin troppi.

Via Sant'Alessio in Aspromonte, via Quar-

to Grande, via Nardodipace, via Borut-

ta. Sono solo alcuni dei luoghi preferiti dai

criminali dell'ambiente per l'abbandono dei

rifiuti: posti isolati, poco illuminati, lontano

da occhi indiscreti.

Zone che a causa dell'inciviltà di alcuni -

molti purtroppo- e all'indifferenza delle isti-

tuzioni, hanno richiesto la necessità di in-

terventi importanti per sistemare la questio-

ne.

Dopo poco tempo tutti i siti hanno subi-

to la stessa sorte: qualcuno è tornato qui a

scaricare. A via Quarto Grande dopo molto

tempo, e nonostante le recinzioni installate

dai proprietari, gli incivili sono ricomparsi.

Anche via Sant'Alessio in Aspromonte: un

po' avevano pulito e ora è quasi tutto come

prima.

I terreni privati sono ancora aperti alla

mercé di tutti e la strada è ancora al buio .

A via Borutta, nonostante la recinzione che

impedisce l'ingresso ai camion da quel ver-

sante, i farabutti hanno trovato un'altra stra-

da per disfarsi dei propri calcinacci. Perfino

a via Nardodipace pochi giorni dopo l'impor-

tante bonifica hanno buttato un sacchetto

di materiali edili di scarto.

"Ho prontamente segnalato la situazione

all'Ama che è immediatamente intervenu-

ta a portar via la spazzatura a via Nardodi-

pace dopo la bonifica - racconta Pietro Gian-

santi, portavoce del Cdq Borghesiana 2- ma

la storia non finisce qui. I continui esempi

di siti di discariche abusive nei nostri quar-

tieri dimostrano che stiamo sbagliando qual-

cosa. Bisognerebbe evitare che la genti get-

ti la roba, non raccoglierla".

Giansanti parla di sistemi di videosorve-

glianza, anche se maggiori controlli ed un

sistema di illuminazione pubblica adeguato

potrebbe già limitare di molto il fenomeno.

Che costerebbe molto meno prevenire, sia

in termini di tutela dell'ambiente, sia dal

punto di vista strettamente economico.

Jessica santini

discarica aBusiva

che va, discarica

aBusiva che viene

Via Sant'Alessio in Aspromonte, via Quar-

to Grande, via Nardodipace, via Borut-

ta. Sono solo alcuni dei luoghi preferiti dai

criminali dell'ambiente per l'abbandono dei

rifiuti: posti isolati, poco illuminati, lontano

da occhi indiscreti.

Zone che a causa dell'inciviltà di alcuni -

molti purtroppo- e all'indifferenza delle isti-

tuzioni, hanno richiesto la necessità di inter-

venti importanti per sistemare la questione.

Dopo poco tempo tutti i siti hanno subito

la stessa sorte: qualcuno è tornato qui a sca-

ricare. A via Quarto Grande dopo molto tem-

po, e nonostante le recinzioni installate dai

proprietari, gli incivili sono ricomparsi. An-

che via Sant'Alessio in Aspromonte: un po'

avevano pulito e ora è quasi tutto come pri-

ma.

I terreni privati sono ancora aperti alla

mercé di tutti e la strada è ancora al buio .

A via Borutta, nonostante la recinzione che

impedisce l'ingresso ai camion da quel ver-

sante, i farabutti hanno trovato un'altra stra-

da per disfarsi dei propri calcinacci. Perfino

a via Nardodipace pochi giorni dopo l'impor-

tante bonifica hanno buttato un sacchetto di

materiali edili di scarto.

"Ho prontamente segnalato la situazione

all'Ama che è immediatamente intervenuta

a portar via la spazzatura a via Nardodipa-

ce dopo la bonifica - racconta Pietro Gian-

santi, portavoce del Cdq Borghesiana 2- ma

la storia non finisce qui. I continui esempi di

siti di discariche abusive nei nostri quartieri

dimostrano che stiamo sbagliando qualcosa.

Bisognerebbe evitare che la genti getti la ro-

ba, non raccoglierla".

Giansanti parla di sistemi di videosorve-

glianza, anche se maggiori controlli ed un si-

stema di illuminazione pubblica adeguato po-

trebbe già limitare di molto il fenomeno. Che

costerebbe molto meno prevenire, sia in ter-

mini di tutela dell'ambiente, sia dal punto di

vista strettamente economico.

Jessica santini

immaginate di poter avere un rigoglio-

so giardino senza bisogno di trapianta-

re, innaffiare e concimare dentro un ba-

rattolo della marmellata. E' questa la stra-

ordinaria trovata di Elga Berettoni, resi-

dente a Borghesiana, che sabato 16 mar-

zo ha presentato nei locali della Bibliote-

ca di Largo Monreale la sua interessante

idea.

Contenitori di vetro con al'interno pian-

tine di qualsiasi tipo, ermeticamente chiu-

se, isolate dall'esterno in grado di soprav-

vivere senza bisogno di alcuna manuten-

zione" le piante fanno tutte da sole. Ser-

ve solo un po' di luce, non troppa - rac-

conta l'ideatrice dei minigiardini- se si do-

vesse vedere un po' di condensa è normale:si

stanno innaffiano da sole".

Un'idea stravagante e originale nata dal-

la necessità di dar sfogo ad un hobby:"so-

no appassionata di giardinaggio ma ho una

piccola area dove poterlo realizzare. Ho

scartabellato su internet e ho

scoperto che in America utiliz-

zano i terrari: si tratta di teche

aperte dove vengono messe le

piante. Ho scoperto inoltre che

secoli or sono per trasportare le piante dal-

l'America in Europa usavano metterle un

dei barattoli dove resistono per mesi".

Così dopo vari tentativi Elga è riuscita

ad ottenere i suoi minigiardini: una calco-

lata miscela di terra, piante e umidità, una

formula segreta: "Credo di essere l'unica

in Europa ad aver sperimentato la cosa.

Qualcuno c'è riuscito ma senza risultati

soddisfacenti. E' da ottobre che ho inizia-

to il mio progetto e non so se le piante,

che devono stare tra i 18° e i 25° reagi-

ranno bene alla calura estiva". Comunque

l'idea di far creare un microclima ottima-

le dove farle sopravvivere senza interfe-

renze dall'esterno è straordinaria. E anche

un po' inquietante. Jessica santini

discarica aBusiva che va, discarica aBusiva che viene

le segnalazioni, gli investimenti, la bonifica. il rischio però è che il pro-blema si ripresenti. come accade fin troppo spesso.

Giardini in miniatura alla BiBlioteca BorGhesiana

una curiosa mostra sull'esperimento di una giovane concittadina

che ha deciso di imbottigliare le piante.

Motta Camastra ancora un disastro

graziani ediToredireTTore responsabile federica graziani

sTampa: il cenTro sTampavia cantiano, 14 - 00132 roma

redazione via monTepagano, 5000132 - casTelverde (rm)

tel. 0622460838 - [email protected]: la fiera dell’est

grafica PIXEL - impaginazione alessio carta© riproduzione riservaTa di foTo, TesTi e pubbliciTà

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troppo spesso.

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20-21_Layout 1 21/03/2013 07:45 Page 2

casIlIno numero 5 anno VI 21

Come promesso sono iniziate le ope-

razioni di riqualificazioni nei locali

della Morvillo di via Siculiana ai Due

Leoni. Dopo le proteste dei mesi scorsi

sembra che finalmente qualcosa si sia mos-

so anche se la situazione sembra ancora

lontana da una risoluzione definitiva.

I genitori degli alunni della scuola ele-

mentare, preoccupati per le

condizioni dei propri figli, ave-

vano mosso richieste ben pre-

cise: in primis sistemare le in-

filtrazioni di acqua nei locali,

ma anche la sostituzione dei

banchi dei bambini delle clas-

si prime, la realizzazione di un

marciapiede in via Pettineo, dove si trova

il parco pubblico e una plausibile uscita se-

condaria. Risolvere poi la questione men-

sa, che secondo le lamentele tutte da ve-

rificare, avrebbe problemi con l'acqua, non

sempre limpida, e la qualità del cibo.

C'è poi l'argomento sicurezza: da trop-

po tempo una delle scale antincendio non

si trova in condizioni di sicurezza e dovreb-

be essere sistemata.

Per il momento sono stati realiz-

zati i lavori di riqualificazione dell'atrio, ma

le mamme voglio di più:"Dobbiamo veri-

ficare che tipo di lavori hanno intenzione

di realizzare - sottolinea Anna Risoli (nel-

la foto), una delle portavoce dei genitori

della Morvillo- e se corrispondono a quel-

le richieste nella nostra lettera alle istitu-

zioni".

Va ricordato che la situazione della scuo-

la di via Siculiana non è certo un caso uni-

co: molti edifici scolastici del Municipio ver-

sano nelle medesime pessime condizioni,

da qui l'idea della signora Anna: "Mi pia-

cerebbe mettermi in contatto con le mam-

me degli alunni di tutti i quartieri per ca-

pire i problemi che ci sono ed insieme com-

battere per rendere le condizioni dei no-

stri figli migliori". Al grido di "mamme dell'

VIII uniamoci" l'idea di Anna è di una bat-

taglia senza precedenti: creare una rete

di collegamento tra tutti i genitori per i di-

ritti dei bambini.

La situazione è diventata talmente in-

sostenibile che i genitori hanno deciso di

prendere in mano la cosa: le proteste di

via del Casale di Finocchio, di via San Bia-

gio Platani e della stessa scuola Morvillo

ne sono l'esempio. Allora perché no: do-

potutto, l'unione fa la forza.

Jessica santini

Scuola Morvillo, la battaglia continuasono iniziati i lavori, ma i problemi sono tanti. e viste le condizioni del-le scuole, i genitori vorrebbero organizzare una protesta con gli altri

istituti.

sabato 11 marzo alcuni cittadini del quar-

tiere Due Colli si sono incontrati per l’or-

mai consueta pulizia delle strade organiz-

zata dal Comitato di Teodoro Caruso. Una

manifestazione, a detta dello stesso presi-

dente, promossa per cercare di ridare de-

coro alle vie della borgata.

Dapprima è intervenuta l’Ama che ha prov-

veduto a tagliare le erbacce lungo le strade

principali. Dopo è stata la volta dei cittadi-

ni sempre coadiuvati dagli operatori del-

l’Ama: armati di ramazze e rastrelli hanno

raccolto un po’ di spazzatura in giro per il

quartiere. Lo scorso anno allo stesso even-

to parteciparono molti residenti di Due Col-

li. Questa volta invece la risposta è stata di-

versa: ”Abbiamo segnalato per tempo con

manifesti in tutta la zona l’evento – sottoli-

nea il presidente del Cdq Teodoro Caruso –

nonostante questo l’adesione è stata infe-

riore. Eppure noi promuoviamo queste ini-

ziative proprio per rendere i cittadini parte-

cipi di ciò che avviene nel proprio quartie-

re”.

Non sono mancate le polemiche legate

alla manifestazione: secondo quanto lo stes-

so Caruso conferma, alcuni residenti si sa-

rebbero lamentati perché a fine giornata so-

no state poche le strade ripulite. Così le via

secondarie non toccate dall’operato dell’Ama

e dei volontari, risultano ancora sporche e

trascurate: ”Devono capire che abbiamo fat-

to quanto in nostro potere. Non è stata fi-

nanziata da nessuno l’operazione, ad esclu-

sione dei mezzi forniti dall’Ama e dagli ope-

ratori” sottolinea il presidente del Cdq.

Sebbene il discorso sia sensato, resta fuo-

ri dubbio che i residenti delle strade secon-

darie continuano a trovarsi nella medesima

situazione: non a causa della mancata pu-

lizia di sabato 11, quanto piuttosto per col-

pa dell’assenza di interventi regolari da par-

te degli organi preposti. Gli eventi organiz-

zati dai cittadini sono momenti aggregativi,

dimostrativi e rappresentativi, non devono

certo essere le uniche operazioni in grado

di restituire decoro alle strade.

Jessica santini

a ridosso di un cancello cumuli e cu-muli di rifiuti cominciano ad invade-re la strada.

Via mesoraCa, Continua il degrado

Pulizia strade al quartiere due colli

prima era solo un sacchetto dell’immondizia.

Piano piano la situazione è andata dege-

nerando ed ora anche via Mesoraca, quartiere

Borghesiana, ha la sua discarica abusiva. Non

si tratta di calcinacci e pneumatici, come acca-

de di solito: sono tutti scarti di spazzature do-

mestica. Arrivare al cassonetto più vicino, for-

se, è per qualcuno troppo faticoso.

La strada ha già tanti problemi di traffico: ol-

tre al fatto che spesso i veicoli viaggiano a ve-

locità sostenuta, rendendola molto pericolosa,

le auto par-

cheggiate da

ambo i lati ne

r i d u c o n o

l’ampiezza,

soprattutto al

livello del

dosso. Inol-

tre in un tratto la carreggiata si restringe a cau-

sa di una colonnina Acea. Se a questo si ag-

giunge che il passaggio dei mezzi pesanti fa

tremare le case, si può affermare che quello

della spazzatura è una perfetta ciliegina sulla

torta.

L’immondizia, oltretutto, è stata abbandona-

ta nei pressi di abitazioni. Senza alcun rispetto

per i residenti e senza alcuna paura di essere

visti e riconosciuti durante lo spregevole atto.

Così sono stati riempiti di cumuli di spazzatura

gli ingressi di due cancelli: oltre al nastro aran-

cione di segnalazione, si distinguono solo bu-

ste di plastica con scarti domestici. Non si trat-

ta, quindi, di materiale difficile da buttare, o dal-

lo smaltimento troppo costoso. Non ci sono giu-

stificazioni ad un simile atteggiamento. Solo un

gesto di maleducazione e scarso senso civico.

Sono già state inoltrate le opportune segna-

lazioni, sperando in un intervento tempestivo

che restituisca dignità alla strada e ai suoi cit-

tadini. Nella speranza che un gesto simile pos-

sa non ripetersi mai più. Jessica sanTini

il comitato ha organizzato l’evento in collaborazione con l’ama. ma non tutti sono soddisfatti.

v ia Castel di Iudica è una stradina nel quar-

tiere Valle Fiorita dove si levano palazzi

non troppo alti circondati da giardini. Un’oasi

felice rispetto al caos di tante altre zone del

Municipio. Tutta questa tranquillità, però li ren-

de così poco visibili da farli sentire dimentica-

ti: si scordano di rifare l’asfalto, si scordano di

pulire le strade.

“Abito qui dal ’97 e non è mai stato rifatto il

manto stradale – racconta la signora Nella Sco-

fich (nella foto) – così si sono formate delle bu-

che impressionanti che ogni tanto vengono a

rattoppare. Dico io, poveri i nostri soldi!”. Veri

e proprie voragini che obbligano i veicoli a viag-

giare a passo d’uomo.

Una condizione, certo, che rende il passag-

gio pure pericoloso: ”Sono caduta in una del-

le buche davanti casa, e per fortuna non mi

sono fatta niente. Lo stesso è accaduto ad una

bambina con la bicicletta. Hanno da poco rea-

lizzato il nuovo manto stradale a via Ispica e a

via Fiumefreddo di Sicilia perché ci abiterà qual-

cuno di importante. Altrimenti non si spiega.

Siamo dimenticato da Dio”.

Analogo lo stato di abbandono dei casso-

netti per la raccolta dei rifiuti: sporcizia attorno,

semidistrutti, circondati da sterpaglie: “potano

e lasciano i resti li affianco ai secchioni. Mi au-

guro solo che inizino a fabbricare qua intorno

così sarà più frequentata e magari si accorge-

ranno pure di noi”, conclude la signora Nella.

Spera che aumentando il numero dei residen-

ti, aumentino anche i servizi ai quali hanno ac-

cesso. Un’equazione non sempre valida.

Jessica sanTini

Via Castel di iudiCa, una strada dimentiCata

crateri che solcano l’asfalto e casso-netti contornati dai rifiuti. eppure le

strade contigue non sono in queste con-dizioni.

20-21_Layout 1 21/03/2013 07:45 Page 3

casIlInonumero 5 anno VI22

“E’necessario riasfaltare almeno

la parte iniziale di via di Casa-

le si Santa Maria, che è il trat-

to peggiore – chiede Ezio Sfregola, citta-

dino di Pantano che si fa portavoce di un

malessere generale – la situazione della

strada che da via Casilina arriva fino alla

stazione di Colle Mattia è davvero vergo-

gnosa, ma visto che sembra troppo chie-

dere di rifarla tutta, quantomeno sarebbe

auspicabile realizzare il primo tratto”.

Pantano, Torre Jacova, Colle Mattia. Tre

quartieri ai confini dl Municipio talmente

tanto dimenticati che i cittadini non han-

no la forza di protestare: “Hanno blocca-

to via Casilina, hanno fatto decine di se-

gnalazioni in Municipio. Quando è stata ri-

fatta la strada l’ultima volta? Ben 15 anni

fa. Da allora hanno solo pensato a fare del-

le toppe quando le buche sono troppo gran-

di. Basta con le toppe di asfalto che dopo

qualche mese saltano.

Deve essere rifatto completamente il

manto stradale, di sana pianta” prosegue

il signor Sfregola.

La strada con il tempo è andata trasfor-

mandosi in una ragnatela di asfalto, con

interi pezzi saltati via, dove i veicoli che

passano sono soggetti a continui sobbalzi:”la

pericolosità sta anche nel fatto che spes-

so, per evitare le buche , i veicoli si spo-

stano al centro della strada. Che, essen-

do stretta e a doppio senso, non permet-

te queste manovre in sicurezza”.

Anni di usura, di piogge, di incuria, han-

no creato la situazione attuale: a questo

punto però la richiesta è ridimensionata.

Sebbene tutta la strada fino alla stazione,

compresa via della Lite, necessita di una

riasfaltatura, si pretende quantomeno di

iniziare con la prima parte, circa 300 me-

tri in tutto: ”Ho un figlio disabile e transi-

tare con la carrozzella è un problema. An-

dare a piedi è impraticabile perché non ci

sono i marciapiedi ma non pretendiamo

l’impossibile: la strada è stretta e capia-

mo la difficoltà. Ma almeno rendere più se-

reno il passaggio con l’auto nel tratto più

praticato sarebbe tanto. Almeno, un buon

inizio”.

Qui passa la linea 054 dell’Atac prove-

niente da Grotte Celoni e conduce alla sta-

zione dei treni di Colle Mattia. Una strada,

quindi non marginale, ma di importanza

fondamentale. Eppure continuano a di-

menticarsela, occupandosi, piuttosto di al-

tre viuzze secondarie in altri quartieri più

popolosi e popolari. Jessica santini

in seGuito aLLe tante richieste par-tono Le prime proposte ridimensiona-te: aLmeno i primi 300 metri, i più

brutti e i più trafficati.

in questa zona dimenticata dalle istituzio-

ni la situazione peggiora di giorno in gior-

no: l’asfalto, completamente distrutto di via

Colle Mattia, nell’omonimo quartiere, conti-

nua ad essere eroso dalle acque piovane pro-

venienti sia dalla parte alta della strada, sia

dai vicini terreni agricoli.

Asfalto saltato,

crateri pieni di ac-

qua, un piccolo tor-

rente che taglia a

metà la via che con-

duce alla stazione,

come se si trattas-

se di una mulattie-

ra poco frequenta-

ta: la carreggiata,

percorsa ogni gior-

no dai pendolari di-

retti ai treni e dalla linea 054 dell’Atac, che

qui fa capolinea, sembra un formaggio gro-

viera più che una strada. E come se non ba-

stasse la completa mancanza di cunette la-

terali e caditoie rende la situazione ancora più

complicata. Basta poca pioggia per far scor-

rere un fiume d’acqua, che continua a erode-

re l’asfalto anche a precipitazioni concluse.

Le acque poi, non contenute o raccolte in

modo appropriato, continuano il loro corso su

via della Lite, distruggendo ulteriormente

l’asfalto, già del resto in pessime condizioni,

fino a via Casilina: tanti chilometri da erode-

re e rovinare. Poi ci si domanda come mai sia

così disconnesso il percorso per arrivare alla

stazione di Colle Mattia: certo la responsabi-

lità è dei mancati rifacimenti del manto stra-

dale. Ovviamente anche l’assenza di un ap-

propriato sistema e di drenaggio e di raccol-

ta delle acque, non aiuta indubbiamente a

preservare intatte le condizioni della strada.

Le promesse fatte ai residenti di questa zo-

na sono state talmente tante e così poco ri-

spettate, che ormai lo sconforto la fa da pa-

drone. Eppure basterebbe così poco per rea-

lizzare opere necessarie, per dare la fiducia

ai cittadini. Forse, quello che manca, è la vo-

lontà. Jessica santini

L’acqua che procede veLocemente Lun-Go La strada ha distrutto iL manto

stradaLe. mancano sistemi di conte-nimento, così continua iL suo corso

verso via deLLa Lite e via casiLina.

Via colle Mattia, asfalto in Malora

Pantano, che asfaltino almeno il primo tratto!

La stazione di Pantano, su via Casilina, è

stata chiusa a luglio del 2008 per la rea-

lizzazione dei lavori che, da lì a poco, secon-

do le prime previsioni, avrebbero portato al-

l’inaugurazione della Metro C. Poi gli anni

sono passati e le cose sono cambiate: a di-

stanza di tempo la metropolitana ancora è

un lontano miraggio il parcheggio è divenu-

to un luogo poco frequentato, in balia del

degrado più totale.

Complice della situazione la completa inef-

ficienza dei controlli, evidente in particolar

modo dalla presenza di una roulotte distrut-

ta e abbandonata e di un veicolo, senza tar-

ghe, dato alle fiamme sul posto: sono an-

cora visibili i segni del fuoco sia sull’asfalto

che sull’adiacente marciapiede. I malfatto-

ri, non contenti hanno anche riempiuto la

carcassa dell’automobile di eternit, materia-

le del quale sono note le spiccate proprietà

cancerogene. Ci si chiede come sia possibi-

le che né gli autisti, né i passeggeri, né gli

operai del vicino cantiere Metro C si siano

accorti delle fiamme e dei relitti residui. Tut-

to, infatti, è avvenuto alla luce del sole, in

un parcheggio pubblico, capolinea di auto-

bus, le linea 106 e 511.

Ci sono i resti di una bicicletta, un tempo

legata per non essere rubata, ora comple-

tamente distrutta attaccata alla ringhiera. E

c’è una catena per motorini, senza però al-

cun mezzo attaccato. Poi sacchi di spazza-

tura sparsi qua e là, marciapiedi distrutti. Il

degrado più totale.

Così, invece di dare valore ad un parcheg-

gio da poco realizzato, ultimato in occasio-

ne dell’inaugurazione del trenino, poi pron-

tamente tolto, si è preferito abbandonarlo

in balia di vandali: sono spariti anche i chiu-

sini di due tombini, lasciati da tempo aper-

ti, – sono pieni di terriccio e spazzatura -

con il rischio che qualcuno ci finisca dentro.

Proprio al centro della corsia per uscire dal

parcheggio.

Sembra anche che il posteggio sia utiliz-

zato per corse clandestine, mentre sono con-

fermate le frequenti risse. Tanta la paura di

chi deve venire qui per prendere l’autobus.

Molti preferiscono fare qualche passo in più

e recarsi alla fermata successiva per evita-

re di rinvenire l’auto danneggiata o addirit-

tura di non ritrovarla più. Jessica santini

può un “nasone”, come viene chiamato con orgoglio dai romani, creareproblemi alla viabilità? Al quartiere Due Colli, si. La fontanella pubblica

incriminata, si trova a via Borore, unaparallela della più nota via Borutta. L’ac-qua, che continua durante tutta la gior-nata a scorrere dalla fontanella pubbli-ca, non riesce ad essere ricevuta dal pun-to di raccolta che pare tappato.

Così scorre inesorabilmente lungo lastrada fino all’intersezione con la vicinavia Nuragas. Il dislivello incontrato fa sìche prenda velocità e prosegua la suacorsa fino ad esaurirsi. Sono mesi che questa storia va avanti, causando nonpochi problemi ai veicoli: le basse temperature hanno fatto ghiacciare lastrada e la pozza d’acqua, mettendo in serio pericolo i conducenti dei vei-coli che vi transitano. Inoltre la continua fuoriuscita sta distruggendo il man-to stradale, creando delle vere e proprie pozze. La questione è stata più vol-te segnalata alle autorità competenti: Acea ha tentato un intervento per li-berare lo scarico, evidentemente senza conseguenze durature.

Così la situazione persiste e il pericolo è sempre maggiore. Se questi so-no i danni che la mancata manutenzione dei “nasoni” provocano alle stra-de, ai parchi e alle piazze dei nostri quartieri, e purtroppo se ne vedono mol-te di condizioni simili, forse andrebbe valutata la possibilità di rivedere il si-stema delle fontanelle pubbliche, al fine di evitare situazioni non gestibili.

Jessica Santini

pantano, degrado alla stazione

veicoLi Lasciati e dati aLLe fiamme, spazzatura abbandonata, tombini aper-ti. iL capoLinea deGLi autobus è un posto pericoLoso.

Lo scarico tappato impedisce aLL’acque di scorrere via. così Le

strade si sono aLLaGate quasi fino aLLa via principaLe.

Via Borore, chiudete quella fontanella

soprattutto nei pressi della scuola, hanno la

peggio i pedoni, costretti a districarsi, soprat-

tutto durante il periodo invernale, tra pozzanghe-

re enormi e macchine parcheggiate un po' ovun-

que ai lati della strada, senza un marciapiede né

attraversamenti pedonali ben visibili. Per non par-

lare del rischio che corrono le mamme con il pas-

seggino o i disabili dotati di carrozzelle per i qua-

li diventa una vera e propria impresa. Via Casale

del Finocchio oggi presenta anche una serie di bu-

che che rendono impraticabile la strada anche per

gli automobilisti.

Simone Di Pasquo (nella foto), un ragazzo che

abita in una traversa di via Casale del Finocchio,

commenta: "Questa via, specialmente nella par-

te finale in direzione di via Fontana Candida, è di-

ventata una vera seccatura. Devo accostare con

la macchina ogni 2 metri per far passare le auto

provenienti dal senso opposto. Così sono costret-

to ad invadere l'altra corsia e a fare lo slalom tra

le buche presenti.

Quando piove si creano delle pozze enormi e

praticamente uscire di casa senza macchina di-

venta impossibile". I disagi di via Casale del Fi-

nocchio arrivano fin dentro le abitazioni dei citta-

dini: "Quando sono al piano terra, di notte, sen-

to ogni macchina che passa per via di un asfalto

ormai pieno di rattoppamenti che contribuisce sem-

pre di più a creare rumori davvero fastidiosi". Via

Casale del Finocchio, una piaga per studenti, pe-

doni, mamme, disabili e residenti.

Giammarco zaGaria

Via Casale del FinoCChio: una Vera piaga!

La strada ospita La scuoLa media domenico savio e un asiLo. inoLtre moLti esercizi commerciaLi e paLazzine residenziaLi. tutte reaLtà dimenticate daLLe istituzioni.

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casIlIno numero 5 anno VI 23

Un’intera area diventata un croce-

via per evitare il traffico di via Ca-

silina e vittima impotente di sca-

rico di materiali inquinanti: è la zona che

si estende intorno a via Antonio Pucci-

nelli, nota per il mercato settimanale che

da Largo Monreale è stato qui trasferito.

“Sono un paio di anni che la situazio-

ne da queste parti è diventata insoste-

nibile- tuona Giovanni Beato presidente

del consorzio - durante tutto questo tem-

po di nostra iniziativa e a nostre spese

abbiamo fatto ripulire tutta l’area attor-

no ai secchioni. Ora ci siamo stufati”.

Vicino ai cassonetti per la raccolta dei

rifiuti, infatti, sono disseminati calcinac-

ci e plastiche varie. Ma non è tutto: sia

dentro un sacchetto che in bella vista c’è

dell’eternit, uno pneumatico e scarti di

guaina catramata. Materiali altamente

inquinanti e pericolosi per la salute. Ec-

co perché il consorzio non ne vuole più

sapere!

“Vengono con dei camioncini e riem-

piono i secchioni – tuona il signor Gio-

vanni Panella, un altro consorziato - co-

sì noi che abitiamo in zona siamo costret-

ti a buttare la nostra spazzatura dome-

stica altrove. E’ gente che sgombera ma-

gari cantine o cantieri facendosi pagare

e invece di smaltire la roba nelle appo-

site isole ecologiche viene a buttarla qui.

Altrimenti questa situazione non si spie-

ga!”.

“Abbiamo segnalato lo stato al capo-

zona dell’Ama affinché possa interveni-

re per smaltire opportunamente i mate-

riali inquinanti”, riferisce Pietro Giansan-

ti, portavoce del Cdq Borghesiana 2. Po-

chi cassonetti, dismessi circondati da ri-

fiuti di qualsiasi tipo. Cosa fare? “Ho at-

taccato un cartello per dichiarare che il

Consorzio sorveglia l’area per denuncia-

re ogni violazione. Nemmeno questo ha

intimidito i malfattori!” prosegue Beato.

C’è poi la questione sicurezza che il

presidente prontamente sottolinea: “La

sera questa strada si trasforma in via Ca-

silina 2 . Le auto per evitare il traffico

passano qui dentro sfrecciando a gran

velocità. Ma non ci sono nemmeno i se-

gnali stradali e gli incidenti sono all’ordi-

ne del giorno”. Una serie di incroci ciechi

e sprovvisti dell’apposita segnaletica che

però permettono in caso di traffico con-

gestionato, di evitare l’ingorgo.

“Ho raccolto delle firme per proporre

che via Puccinelli venga aperta con un

collegamento su via Casilina, così i vei-

coli non dovranno più passare nelle viuz-

ze secondarie”, conclude Beato.

E comunque i segnali stradali andreb-

bero apposti, senza se e senza ma: l’asfal-

tatura delle strade, a memoria dei due

consorziati, è stata realizzata in parte

dalla giunta municipale precedente e in

parte da quella attuale .

Ci si chiede perché nessuno abbia pen-

sato alla segnaletica orizzontale e verti-

cale. Jessica santini

Il Consorzio Prato dei Pini chiede aiutosommersi daLLa sporcizia e senza seGnaLi stradaLi, i cittadini di bor-Ghesiana si sentono abbandonati.

“L e scosse sono così forti che, con

il passare del tempo, si sono crea-

te delle vere e proprie crepe nel nostro

palazzo", racconta Simona, proprietaria

di un appartamento che affaccia su via

Partanna. "Poco tempo fa - spiega - ab-

biamo fatto dei lavori per coprirle, ma

questo non basta a risolvere il proble-

ma".

La causa di questa complicazione, in-

fatti, è data dalla cattiva condizione del

manto stradale che non riesce ad am-

mortizzare la pressione dovuta dal pas-

saggio di mezzi pesanti. Non a caso il

problema si presenta in tutti gli edifici

che affacciano sulla strada, progettati e

costruiti da diverse imprese edili. La col-

pa, perciò, non può essere data alla qua-

lità costruttiva delle palazzine.

Già nel settembre/ottobre 2012 la que-

stione è stata riportata al Consiglio Mu-

nicipale. In quell'occasione, i cittadini so-

no stati rassicurati riguardo ad un inter-

vento tempestivo.

Sono passati, però, circa sei mesi e

nulla è cambiato. Questa ragione ha spin-

to alcuni residenti ad organizzare una

raccolta firme che verrà consegnata agli

organi competenti: quello che ci si aspet-

ta, dunque, è una presa di posizione del-

la classe politica ed un intervento dei vi-

gili del fuoco affinché venga studiata la

situazione.

Lucrezia La Gatta

mercoLedì 13 marzo, intorno aLLe 20e 30, accanto aLLa fermata metro 'fi-nocchio' si è sfiorato iL dramma.

Via di rocca cencia, traVolto un pedone a pochi passi dalle strisce pedonali

Via partanna: ignorati dal Municipio, raccolta firMe dei cittadini

neLLa via deL quartiere due Leoni, aL passaGGio deLL'autobus 057, Le ca-se osciLLano. settembre iL probLema è stato esposto aL consiGLio muni-cipaLe. senza risuLtati.

Un asse importante, eppure le condizioni del manto stradale so-

no in pieno degrado. Ci sono tratti, specie in prossimità di al-

cuni tombini, dove per pareggiare il livello del manto stradale sarà

necessario predisporre la stesura di oltre 10 cm di asfalto. Dove si

intravede l'intervento dei lavori, si notano solo rattoppamenti ormai

scomposti.

Usura precoce dei mezzi privati che percorrono le strade e insi-

curezza stradale, equivalgono in qualche modo a ledere il cittadino

nel suo patrimonio e non solo. Ha voluto spendere due parole in merito alla situazione della strada Da-

niele, un trentenne costretto a girare per le strade della periferia su una sedia a rotelle: "Sono amareg-

giato, ho più volte segnalato alle autorità che le strade per me sono impercorribili in queste condizioni,

ma a nessuno è sembrato interessare più di tanto. Solo se cado e mi portano in ospedale allora proba-

bilmente qualcuno si muoverà per risolvere qualcosa". E non è nemmeno detto… Giammarco ZaGaria

questa volta la sfortunata è una signo-

ra cinquantenne di origini romene. Il

conducente della Fiat 500 rossa, invece, che

ha investito la signora, un ragazzo italiano

di non più di 25 anni.

La signora

stava attraver-

sando in prossi-

mità delle stri-

sce pedonali, tra

le mani portava

due grandi bu-

ste della spesa,

quando un'au-

tomobile l'ha in-

vestita. Il ragaz-

zo ha dichiara-

to alle forze del-

l'ordine interve-

nute sul posto di non aver visto la signora.

Il carabiniere ha chiesto delucidazioni sul

luogo dell'impatto, in particolare se l'inci-

dente si fosse verificato sulle strisce pedo-

nali o meno. Prima di scendere dall'auto, il

ragazzo era in evidente stato di shock. So-

lo grazie all'aiuto di alcuni passanti è riusci-

to ad uscire dal veicolo. Ad assistere la si-

gnora rimasta a terra, dopo aver subito un

forte colpo al volto, un dottore che passa-

va casualmente sul posto. La signora da su-

bito ha reagito, ma l'incidente le ha procu-

rato alcuni segni di lussazione alle gambe e

gravi ferite sul volto.

Poco tempo dopo è arrivata l'ambulanza

che l'ha condotta in ospedale, ancora in sta-

to cosciente. Questo è solo l'ultimo di una

serie di incidenti che hanno visto teatro via

di Rocca Cencia. Una strada ad alto scorri-

mento, di notte scarsamente illuminata.

Giammarco zaGaria

Foto

di Lucrezia

La Gatta

Via dell'osteria del finocchio, Vergogna del Municipiouna via moLto trafficata, che oGni Giorno ospita iL passaGGio di miGLiaia di automo-biListi che da via casiLina sono diretti in direzione vermicino o tuscoLana.

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