La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 2 - 4 febbraio 2012 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO PAGINA 2 CASTELVERDE LA POLITICA DEL CONSENSO PAGINA 28 BORGHESIANA DUE UOMINI ARMATI DI PISTOLA FAN- NO IRRUZIONE IN UN LOCALE DOVE SI SVOLGONO FESTE PER BAMBINI. RUBANO UN ROLEX ALLA PROPRIETA- RIA. PRESENTI MINORI E GENITORI. PAGINA 18 TOR BELLA MONACA LUTTO CITTADINO PER LA SCOMPARSA DEI 5 RAGAZZI MORTI NEL TRAGICO INCIDEN- TE SUL GRA. UNA CERIMONIA DI ADDIO CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI MIGLIAIA DI PER- SONE. MEDICINA SOLIDALE SI SPOSTA NELLEX CENTRO ANZIANI AI PINI’, NEL QUARTIERE DI GROTTE CELONI. IL VOLANTINO FIRMATO DALLE FORZE DEL CENTROSINISTRA FA DIVAMPARE LE POLEMICHE. INTANTO UNA PARTE DELLA POLITICA STRUMENTALIZZA IL TEMA DELLA SICUREZZA PER GENERARE ALLARME SOCIALE. A QUESTO NOI RISPONDIAMO: “IO NON HO PAURA”. I o non ho paura. Non ho paura di chi è "diverso" da me, non ho paura di stare al suo fianco, di condividere con lui luoghi e risorse. Mi fa paura, invece, tutto quello che il caso di Medicina Soli- dale ha messo in luce. Da una parte la Chiesa che dice basta perché "i locali non sono adeguati e sono contro le norme sanitarie. Medicina Soli- dale è una realtà che non può stare in am- bito parrocchiale. Li abbiamo tenuti qui proprio per aiutare i più deboli, e per que- sto noi avevamo dato un'altra opportuni- tà. La situazione era insostenibile, antisa- nitaria. Noi non volevamo cacciare nes- suno, si chiedeva solo uno spostamento". Medicina Solidale, servizio sanitario del Policlinico Tor Vergata, offre cure e ascol- to a migranti, senzatetto, famiglie al limi- te della soglia di povertà. Fino ad un mese fa, il servizio era ospi- tato nei locali della Chiesa Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca. La Chiesa veniva regolarmente pagata con risorse economiche. Ma la stessa Chiesa decide di 'sfrattare' il servizio. Poi c'è la politica, con tutte le sue contraddizioni. Dall’altra chi dovrebbe governare resta immobile, non si assume alcuna respon- sabilità. Quasi come se il problema non esistesse. Della serie 'lontano dagli occhi, lontano dal cuore'. Medicina Solidale, in barba ad una decisione del Consiglio Mu- nicipale, si trasferisce all'ex centro anzia- ni 'Ai Pini', nonostante il Municipio aves- se assegnato quei locali all'Ares 118. Le decisioni del governo municipale di cen- trodestra alla Centralità non interessano. Sono snobbati, scavalcati e sottomessi ad un Sindaco che se la canta e se la suona. E con questo governo è molto facile! Tan- to chi si potrebbe opporre? Chi si dovrebbe opporre, invece, il cen- trosinistra, sembra avere molto a cuore il tema. Tanto che, nelle scorse settimane, Pd, Api, IdV e Lista Civica (i partiti all'op- posizione in VIII) hanno manifestato in- sieme per chiedere che venisse onorata la decisione del Consiglio e che Medicina Solidale fosse spostata all'interno del Po- liclinico Tor Vergata. Peccato però che l'ospedale non ne voglia proprio sapere! FEDERICA GRAZIANI E ALESSIO CARTA A PAG. 22 E 23 SCADUTO IL TERMINE PER OPPORSI AL- L'INSTALLAZIONE DI UNA STAZIONE RA- DIO BASE A CASTELVERDE. IL MUNICIPIO PROPONE DI SPOSTARE IL PROBLEMA DI POCHI METRI. PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 - PROSSIMA USCITA 18 FEBBRAIO IO NON HO PAURA SEGUE A PAG. 22

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Il periodico dell'VIII municipio di Roma

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 2 - 4 febbraio 2012 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

PAGINA 2

CASTELVERDE

LLAA PPOOLLIITTIICCAA DDEELL CCOONNSSEENNSSOO

PAGINA 28

BORGHESIANA

DUE UOMINI ARMATI DI PISTOLA FAN-NO IRRUZIONE IN UN LOCALE DOVE SI

SVOLGONO FESTE PER BAMBINI. RUBANO UN ROLEX ALLA PROPRIETA-RIA. PRESENTI MINORI E GENITORI.

PAGINA 18

TOR BELLA MONACA

LUTTO CITTADINO PER LA SCOMPARSA DEI

5 RAGAZZI MORTI NEL TRAGICO INCIDEN-TE SUL GRA. UNA CERIMONIA DI ADDIO CHE HA VISTO

LA PARTECIPAZIONE DI MIGLIAIA DI PER-SONE.

MEDICINA SOLIDALE SI SPOSTA NELL’EX CENTRO ANZIANI ‘AI PINI’, NEL QUARTIERE DI GROTTE CELONI. IL VOLANTINO FIRMATO DALLE FORZE

DEL CENTROSINISTRA FA DIVAMPARE LE POLEMICHE. INTANTO UNA PARTE

DELLA POLITICA STRUMENTALIZZA IL TEMA DELLA SICUREZZA PER GENERARE

ALLARME SOCIALE. A QUESTO NOI RISPONDIAMO: “IO NON HO PAURA”.I

o non ho paura. Non ho paura di chiè "diverso" da me, non ho paura distare al suo fianco, di condividere con

lui luoghi e risorse. Mi fa paura, invece,tutto quello che il caso di Medicina Soli-dale ha messo in luce.

Da una parte la Chiesa che dice bastaperché "i locali non sono adeguati e sonocontro le norme sanitarie. Medicina Soli-dale è una realtà che non può stare in am-bito parrocchiale. Li abbiamo tenuti quiproprio per aiutare i più deboli, e per que-sto noi avevamo dato un'altra opportuni-tà. La situazione era insostenibile, antisa-nitaria. Noi non volevamo cacciare nes-suno, si chiedeva solo uno spostamento".Medicina Solidale, servizio sanitario delPoliclinico Tor Vergata, offre cure e ascol-to a migranti, senzatetto, famiglie al limi-te della soglia di povertà.

Fino ad un mese fa, il servizio era ospi-tato nei locali della Chiesa Santa MariaMadre del Redentore a Tor Bella Monaca.La Chiesa veniva regolarmente pagata conrisorse economiche. Ma la stessa Chiesadecide di 'sfrattare' il servizio. Poi c'è lapolitica, con tutte le sue contraddizioni.Dall’altra chi dovrebbe governare restaimmobile, non si assume alcuna respon-sabilità. Quasi come se il problema nonesistesse. Della serie 'lontano dagli occhi,lontano dal cuore'. Medicina Solidale, inbarba ad una decisione del Consiglio Mu-nicipale, si trasferisce all'ex centro anzia-ni 'Ai Pini', nonostante il Municipio aves-se assegnato quei locali all'Ares 118. Ledecisioni del governo municipale di cen-trodestra alla Centralità non interessano.Sono snobbati, scavalcati e sottomessi adun Sindaco che se la canta e se la suona.E con questo governo è molto facile! Tan-to chi si potrebbe opporre?

Chi si dovrebbe opporre, invece, il cen-trosinistra, sembra avere molto a cuore iltema. Tanto che, nelle scorse settimane,Pd, Api, IdV e Lista Civica (i partiti all'op-posizione in VIII) hanno manifestato in-sieme per chiedere che venisse onoratala decisione del Consiglio e che MedicinaSolidale fosse spostata all'interno del Po-liclinico Tor Vergata. Peccato però chel'ospedale non ne voglia proprio sapere!

FEDERICA GRAZIANI E ALESSIO CARTA

A PAG. 22 E 23

SCADUTO IL TERMINE PER OPPORSI AL-L'INSTALLAZIONE DI UNA STAZIONE RA-DIO BASE A CASTELVERDE. IL MUNICIPIO PROPONE DI SPOSTARE IL

PROBLEMA DI POCHI METRI.

PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 - PROSSIMA USCITA 18 FEBBRAIO

IO NON HO PAURA

SEGUE A PAG. 22

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Dissensi e qualche assenso sulla possibile installazio-

ne di una Stazione Radio Base (SRB) a Castelverde,

al civico 406 angolo via Pietrasecca. Il termine di 90

giorni, previsto per l'invio di "comunicazioni e/o di osserva-

zioni di opposizione" a questa nuova stazione radio, è sca-

duto lo scorso 30 gennaio suscitando pareri negativi soprat-

tutto tra i cittadini del quartiere.

La Commissione Ambiente, presieduta da Vanda Raco,

presenta in Consiglio una risoluzione per chiedere che l'an-

tenna venga installata nell'area di proprietà comunale al

N.C.T. FG. 669 - PART. 3658. E lo fa il 30 gennaio, ultimo

giorno utile. Presenta la risoluzione la Raco che con le due

solite parole, di più non ne dice mai, dice all'aula che i cit-

tadini sono favorevoli alla proposta. Il consiglio approva al-

l'unanimità, anche se l'opposizione più volte attacca la con-

sigliere sulla tempistica e su una proposta che non risolve il

problema.Nelle scorse settimane sia il comitato di quartie-

re di Castelverde, sia alcuni cittadini direttamente coinvolti

dall'installazione dell'antenna, hanno inviato una lettera espri-

mendo la loro contrarietà. "Abbiamo fatto una lettera al Co-

mune inviata all'ingegnere del XX dipartimento, al Presiden-

te del Municipio e al Presidente della Commissione Ambien-

te in Municipio - dice Dino Landi, presidente del comitato di

quartiere Castelverde - Anche la gente lì intorno ha fatto la

petizione, ma è un problema che non so come si può risol-

vere lì". "Alcuni giorni fa ci ha convocato il Municipio in com-

missione ambiente - prosegue Landi - Loro poi hanno fatto

un sopralluogo, hanno visto la situazione com'è e hanno fat-

to una lettera come Municipio. Ma infondo non dipende del

tutto neanche dal Municipio". L'antenna, che avrà lo scopo

di captare e trasmettere i segnali per la telefonia mobile in

tutta la zona, ha già l'approvazione dell'Arpa e dei proprie-

tari delle case su cui verrà installata la nuova stazione radio

che hanno in tasca le autorizzazioni necessarie.

A termine dell'incontro in commissione, la sola alternati-

va possibile sembra lo spostamento dell'antenna su un'area

comunale. Ma il rimedio non migliorerebbe di molto la si-

tuazione. "Il Municipio ci ha detto che eventualmente la po-

trebbero installare su uno spazio comunale lì vicino, ma non

so se è idoneo - dice Dino Landi - Là vicino c'è una piazzet-

ta dove dovrebbe essere installata, ma è sempre in mezzo

alle case. Purtroppo da qualche parte la dovranno pur met-

tere, ma ancora non sappiamo niente di certo". Il periodo

di silenzio assenso è stato interrotto, e si spera che il 'No'

dei cittadini sia almeno ascoltato dal Comune. ANNA GIUFFRIDA

SCADEVA LO SCORSO 30 GENNAIO IL TEMPO PREVISTO PER INVIARE OPPOSIZIONI ALL'INSTALLAZIONE DI UNA STAZIONE RADIO BASE A CASTELVERDE. I CITTADINI HANNO ESPRESSO PA-RERE NEGATIVO. LE ALTERNATIVE DEL MUNICIPIO SPOSTANO IL PROBLEMA DI POCHI METRI. E LA COMMISSIONE AMBIENTE AFFRONTA IL PROBLEMA IN ZONA CESARINI.

PIANO CASA? SPIEGATELO ALLA RACO!

Castelverde, l’antenna per telefonia ha captato tanti 'no'

Dopo la bocciatura della Commissione Urbanistica, presieduta da Vanda Raco,di discutere della questione del Parco di Casa Calda "perché fa parte del VII

municipio", il Pd porta in aula un ordine del giorno. Presenta il tema Scorzoni (Pd): "La trasformazione urbanistica di un'area che

scaricherebbe sul nostro municipio il costo dell'inadeguatezza dei servizi, non puòessere trascurata. La trasformazione di un'area di 85mila metri quadri, con la nasci-ta di 36 nuovi edifici residenziali per una volumetria di 250mila metri cubi, non puònon interessare il nostro territorio. Siamo vicini al VII Municipio, vittima di "una Leg-ge regionale catastrofica", mai chiaramente spiegata ai destinatari".

Mentre si discute dell' accordo di programma che interesserebbe la zona tra Ales-sandrino, Tor Tre Teste e Torre Maura, nota come parco di Casa Calda, la Raco sene va. In fondo lei ha difficoltà a parlare di VIII figuriamoci se si mette ad ascoltareun problema che riguarda il VII! L'ordine del giorno chiede di procedere nei confron-ti degli uffici di Roma Capitale, esprimendo il totale dissenso nei confronti dell'enne-simo intervento urbanistico al di fuori di quanto previsto dal vigente PRG di RomaCapitale. E di comunicare, al Municipio VII, la nostra contrarietà, invitandolo ad espri-mere un parere negativo per quanto di competenza dello stesso municipio. L'aulaè vuota, la maggioranza vede la presenza di solo tre consiglieri. Nelle fila dell'oppo-sizione invece è presente solo il Pd. Cremonesi, provocatoriamente, comincia a ri-prendere con il suo telefonino i banchi del centrodestra, 'minacciando' di metteretutto in rete perché "è ora che i cittadini vedano questo scempio". Questo provocail Presidente del Consiglio Dari, che interviene sul tema: "La questione che oggi por-tate in aula riguarda il VII municipio. Nessuno chiederà mai il parere dell' VIII. Cer-to, un intervento del genere andrà a creare problemi anche nel nostro quadrante.Ma sarà la Regione Lazio a dover dire l'ultima parola. Mi fa piacere che il Pd si scan-dalizzi dell'aumento di cubature, quando pochi giorni fa in Comune avete propostodi realizzare qualcosa di simile nel Parco delle Torri, una striscia di terra che va daTorrenova a Rocca Cencia. Per non dimenticare, che se non ci avessimo pensatonoi a fermare tutto, ci avreste lasciato in eredità la realizzazione di 700 palazzine invia delle Cerquete! State parlando di qualcosa che non risulta ancora agli atti".

Il Consiglio va in seconda convocazione. Il giorno seguente viene approvato. Damaggioranza e opposizione. Almeno sul VII municipio sono d'accordo.

FEDERICA GRAZIANI

Il consiglio del 12 gennaio ha visto l'aula consiliare semi de-serta. Mancavano i soliti noti: i membri del centrodestra. Au-

la vuota, o quasi, per la discussione e l'approvazione dell'or-dine del giorno proposto dalle forze di maggioranza sulla sem-plificazione procedurale, il decentramento amministrativo el'attuazione delle norme del Piano Casa Regionale.

A supportarlo, una schiera decisamente sfornita di consi-glieri, e difficile da interpretare: presenti il presidente della com-missione Urbanistica Vanda Raco e Il consigliere Antonio Vil-lino, presidente della Commissione Cultura che, seppur tra-ghettato sulla sponda dell'UDC, era ugualmente seduto neibanchi della maggioranza. Aportare avanti una guerra abban-donata dagli stessi generali. Giocava in casa Vanda Raco du-rante il consiglio municipale che presentava all'ordine del gior-no la semplificazione procedurale per l'attuazione delle nor-me del Piano Casa Regionale. Roba di Urbanistica, quindi.Pane per i suoi denti, addirittura. E invece, seppure le pre-messe così favorevoli, è ugualmente riuscita a dar prova ditutta l'inadeguatezza e l'incapacità che caratterizzano il suoruolo. E lo ha fatto non appena presa la parola, neanche iltempo di farci illudere che potesse dire qualcosa di utile. Pa-drona di casa per l'occasione, ha esordito con una riuscita sin-tesi, perché molto breve, su quella che sarebbe la Legge Re-gionale "Piano Casa". Peccato però che la sede non fossequella appropriata, perché si è già consumato proprio in Mu-nicipio l'incontro con Ciocchetti, concepito appunto per l'illu-strazione della norma. Si suppone che la Raco abbia dimen-ticato che la legge è già stata approvata, e che pertanto unaulteriore sua discussione, al momento, era superflua. Ma fac-ciamo finta che quell'incontro non fosse avvenuto, la Raco hacomunque sbagliato momento per assecondare le sue vellei-tà didattiche, perché a meno che non volesse rendere edottii suoi colleghi (che si suppone e si spera che, anche se nonesperti, conoscano la legge, quanto meno nei termini gene-rali illustrati dalla Raco), non aveva una platea di riferimento,né tantomeno scolaretti da educare. Un promemoria, quindi?E rivolto a chi? Forse a sé stessa; forse per convincersi di es-sere all'altezza della sua presidenza. Ma così facendo ha spaz-

zato via ogni dubbio, seppure ne fosse rimasto uno. E il con-sigliere PD

Daniele Grasso non si è lasciato scappare l'occasione difarlo notare: "Desolante vedere un presidente di commissio-ne che illustra il Bignami dell'urbanistica". E Scorzoni ha invi-tato la presidente Vanda Raco a "lasciare la commissione ur-banistica, perché l'urbanistica è una cosa seria", mentre "que-sta commissione è indecente, per ciò che propone e che di-scute". Ugualmente accorato l'intervento di Durantini, segui-to da un Alveti apertamente contrario ad un Piano Casa for-mulato al fine di ricavarne metrature per edilizia sociale, datoche "il Piano Regolatore della città prevedeva già tutto que-sto. Bisognava solo riadattare qualcosa". LUCIA BRAICO

PARCO CASA CALDA, IL CONSIGLIO VOTA NO ALLA CEMENTIFICAZIONE

IL PD PRESENTA UN ORDINE DEL GIORNO PER ESPRIMERE LA CONTRARIETÀ AL-LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA DEL PARCO. LA MAGGIORANZA APPROVA.

Il termine limes in latino significa sia confine che limite e laneo Presidente della Commissione Urbanistica e Ambien-

te Raco fa risorgere la lingua morta nella sua azione politi-ca, non interviene infatti sulla questione delle cubature aTorre Maura, poiché verranno realizzate in settimo Munici-pio, al di là del confine dell'VIII e porta in discussione la ri-soluzione sull'antenna di via Massa San Giuliano l'ultimogiorno utile per fare ricorso, nei limiti di tempo per dire "ciabbiamo provato, ma non ci siamo riusciti" (eppure aveva90 giorni di tempo). Per sua sfortuna (e per il sollievo di tut-ti i cittadini) una legge è intervenuta lo scorso anno a limita-re i suoi rimborsi che erano l'unica voce sulla quale la no-stra di limiti se ne poneva ben pochi, essendo record wo-man con rimborsi che potevano arrivare anche a 7mila eu-ro al mese.

Gli abitanti di Torre Maura che subiranno le cubature echi si beccherà l'antenna possono consolarsi: quantomenoora ci costa poco lo scarso servizio reso da alcuni consiglie-ri municipali.Previsioni dl tempo: piovono pietre! BERNACCA

LIMITATI ...

CHE TEMPO CHE FA

2 MUNICIPIONUMERO 2 ANNO V

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MUNICIPIO NUMERO 2 ANNO V 3

Nello scorso numero avevamo illustra-

to la situazione di impasse nella qua-

le versava il progetto "Ginnastichia-

mo" rivolto agli anziani del Municipio. Un pro-

getto valido al punto da essersi aggiudicato

un bando pubblico nel 2008, che gli ha per-

messo di accedere ai finanziamenti neces-

sari. Da allora, e per due anni "Ginnastichia-

mo", coordinato da Michele Panzarino del-

l'ANCS, è stato finanziato per circa 170 mi-

la euro l'anno. Una cifra che ha coperto il pro-

getto al quale hanno partecipato, entusiasti,

sempre più anziani.

Purtroppo però le possibilità economiche

del Municipio si rivelano oggi desolatamen-

te inadeguate a far fronte a tutte le esigen-

ze del territorio. Così nelle stanze istituzio-

nali si è deciso di distribuire le scarse risor-

se per tutti i servizi richiesti dalla popolazio-

ne. Da questa distribuzione è rimasto fuori

il progetto "Ginnastichiamo", nonostante fos-

se comunque vincitore del bando, che di di-

ritto gli assegnava quei fondi. Questo fino a

pochi giorni fa, quando in qualche modo l'im-

passe è stata superata e i fondi riassegnati.

C'è chi dice che questo sia avvenuto de-

viando le risorse necessarie da servizi per gli

anziani ritenuti prioritari. E per questo i so-

stenitori di questa ipotesi ritengono poco op-

portuna una manovra simile. Dall'ANCS so-

stengono invece che l'impasse che ha tenu-

to fermo il progetto non aveva nulla a che

fare con questioni economiche, ma era do-

vuta esclusivamente ad un cavillo burocra-

tico. Che è stato rimosso dall'amministrazio-

ne centrale. Sostengono che non avrebbe

potuto trattarsi di una questione economica

poiché il totale dei fondi disponibili al bando

è predeterminato e contabile.

La polemica nata intorno alla questione

dell'opportunità o meno di distrarre i fondi

da altre destinazioni, o di considerare o me-

no l'ANCS la legittima titolare di quei 170mi-

la euro, ha generato una sorta di rammari-

co nel responsabile del progetto Michele Pan-

zarino, che cerca di smorzare i toni polemi-

ci già dalle sue prime parole: "Noi, facciamo

ricerca! E si sa bene, quando c'è di mezzo la

ricerca, non c'è guadagno". Non riesce a ca-

pire quindi l'interpretazione di quanti vedo-

no qualcosa di poco chiaro o addirittura di

forzato nell'assegnazione dei fondi all'ANCS.

Tanto più che il progetto, a dispetto del no-

me, sembra essere un vero e proprio conte-

nitore di attività motorie, artigianali, artisti-

ci e di socializzazione per tutti gli anziani del

Municipio, e non solo.

Daniele Grasso, consigliere PD, ribadisce

la validità e la bontà del progetto, che ha so-

stenuto con tutto il suo schieramento. Ritie-

ne tuttavia inopportuno, da parte dell'ammi-

nistrazione, l'aver chiuso gli occhi davanti ad

esigenze basilari non soddisfatte e liquidate

"per mancanza di fondi" mentre riusciva a

raccoglierne per progetti ritenuti rimandabi-

li. Sarebbe dunque solo una questione di prio-

rità. "Noi continuiamo a fare ricerca, e i no-

stri progetti, oltre Ginnastichiamo, sono tan-

ti, e tutti in corso", conclude Panzarino. Non

ci sarebbe il motivo, da parte dell'ANCS di

forzare le procedure e i meccanismi per ot-

tenere fondi. Perché "non abbiamo nessun

interesse oscuro, se non quello scientifico. E

il team dell'Accademia è valido e qualificato,

e per questo ha la possibilità di accedere ad

altri finanziamenti, portare avanti altri pro-

getti". LUCIA BRAICO

Sempre agguerrito Mastrangeli, ne ha tro-vata un'altra delle sue: un consiglio lo

ha visto in compagnia del cartonato di Ale-manno, "unica forma sotto la quale i citta-dini di Grotte Celoni stanno vedendo il lorosindaco".

Prosegue nella sua protesta che rimanesempre più accesa, al-meno fino a quando nonriceverà chiarimenti espiegazioni sulla decisio-ne capitolina di assegna-re i locali dell'ex centroanziani "Ai Pini" a Medi-cina Solidale, e fino aquando non avrà accer-tato la legittimità di que-sta decisione, che bypassa quella assunta insede municipale che voleva quegli stessi lo-cali assegnati a Ares 118.

E dubita anche sull'adeguatezza dei loca-li, Mastrangeli, considerati non idonei allafunzione che si presterebbero a svolgere do-po l'insediamento di Medicina Solidale. So-no stati effettuati i lavori? Esistono le condi-zioni igienico-sanitarie per garantire un ser-vizio ottimale? C'è spazio a sufficienza perpermettere la "compartimentazione" dei di-versi servizi specialistici? E poi, non sareb-be meglio offrire servizi sanitari all'internodi strutture sanitarie? Non si rischia, con uncentro di medicina delle migrazioni, di discri-minare e ghettizzare l'utenza straniera, so-lo perché straniera?

Questi i dubbi di Mastangeli. E la sua pro-testa non terminerà se non dopo i chiari-menti. E troverà sempre nuove e originalideclinazioni. Intanto ha avviato una raccol-ta firme con i cittadini ... LUCIA BRAICO

MASTRANGELI

E IL SUO 'AMICO'

APPROVATA RISOLUZIONE PER VIA ADELFIA, MALE PER VIA DEI GIARDINETTI

UP&DOWNLA FIERACompie 5 anni. Li sentiamo tutti

Sbloccati i fondi per GinnastichiamoIL PROGETTO RIPARTE NONOSTANTE LE POLEMICHE. PARLANO PANZARINO E IL CONSIGLIERE PD DANIELE GRASSO.

CONTINUA LA PROTESTA DEL CONSIGLIERE API

CONTRO IL PRESUNTO ARBITRIO DEI LOCALI

DI MEDICINA SOLIDALE E CONTRO L'ASSEN-TEISMO DEL SINDACO DA GROTTE CELONI.

All'ordine del giorno i lavori di via dei Giardinetti e la risoluzione sulla pre-venzione dell'inquinamento acustico e ambientale di via Adelfia, causato

dai lavori dell'Ama. La situazione di via Adelfia sarebbe insostenibile per i suoiabitanti a causa della mancata installazione delle paratie antirumore e dellacontinua attività che cessa solo nelle ore notturne, e solo per poche ore. L'or-dine del giorno è stato presentato dal PD, a firma di Fabrizio Cremonesi; la ri-soluzione invece è stata presentata dalle forze di maggioranza.

Una risoluzione ragionevole, che con i dovuti emendamenti dell'opposizio-ne, è stata infine approvata, all'unanimità, seppure in seconda convocazione.Già, perché anche se mossa dall'intenzione di votare in modo favorevole, l'op-posizione è una diva. O quanto meno ci si sente, e decide ogni volta di espri-mersi si, ma solo dopo la seconda uscita. Proprio come le star!

Più problematica invece l'approvazione dell'ordine del giorno, anch'esso ra-gionevole, ma col grave difetto acquisito di essere stato presentato proprio dal-l'opposizione. Che si sa, se chiedessero l'approvazione per produrre l'elisir dilunga vita, non la riceverebbero comunque. Non da questa maggioranza,

Così anche se, a detta di più di qualcuno dell'opposizione, c'è chi ritiene an-che all'interno delle forze di maggioranza che l'unico progetto valido, funziona-le e equo per via dei Giardinetti sia quello originale che prevedeva espropri eallargamento, il gregge compatto avrebbe seguito chi invece vuole propinaremarciapiedi senza esproprio.

E senza revocare la delibera precedentemente presa. Qualcuno che "stapiù in alto", hanno ripetuto più volte i consiglieri, che chiedono quanto meno ilrispetto delle procedure. LUCIA BRAICO

Eci sono anche andati: si dirà che lo hanno fattoper i cittadini, ma una cosa è partecipare a tito-

lo personale, altra cosa comparire sul manifesto. Diun evento che, pur essendo un'importante inaugu-razione, è anche chiaramente parte della campa-gna elettorale di una precisa corrente del Pdl. La

peggiore, quella che esprime quel Presidente di cuiben due volte hanno votato la sfiducia.

Alveti poi è recidivo: la cena a casa Madama,una lunga uscita (forse un pranzo) conFonti, D'Angelo, la Raco e Madamaun'ora prima di votare la sfiducia a Lo-renzotti, (chissà?) magari altre cene.Il consigliere, sia chiaro, è libero dipartecipare a tutte le manifestazioniche vuole e di scegliersi i commensali che preferi-sce. Anche un Presidente che il Pd considera ina-deguato, del quale due volte ha votato la sfiducia,anche una consigliera che prendeva rimborsi per7mila euro al mese, e persino un assessore con-dannato per uno degli atti più ignobili che si possa-no fare in politica, vendersi il voto. Ma il rigore che

Alveti utilizza per criticare le incompatibilità etico -morali del Pd dell' VIII non vale anche per la parteavversa?

Per il consigliere Pd non c'è nessun pro-blema. "Sono qui perchè faccio parte del-la Commissione Lavori Pubblici (ma di quel-la Commissione non c'è il Presidente Fon-ti del Pdl, ndr), e perchè qualsiasi inaugu-razione si faccia tra la gente io sono pre-

sente. Stavo anche a Largo Monreale. Non biso-gna lasciare mai in mano a nessuno queste cose,bisogna essere presenti. E poi, per carità, le coseche sono fatte per la popolazione vanno semprebene". Sarà, ma noi non siamo convinti. E chissàse è convinto il Pd municipale, che pare non abbiapreso bene la cosa. DAVIDE LOMBARDI

RACOConsigliamo di darsi al decou-page e alla moda. L’urbani-stica a chi di dovere.

MORBIDI OPPOSITORICOMPARIRE SU UN MANIFESTO SOTTO I NOMI DI

PICCOLO, LORENZOTTI, RACO, MADAMA (CHE POI

NON SI È PRESENTATO) NON DEVE ESSERE PROPRIO

IL MASSIMO PER DEI CONSIGLIERI D'OPPOSIZIONE.EPPURE MATTEI (LISTA CIVICA PER RUTELLI) EALVETI (PD) COMPARIVANO, PROPRIO SOTTO I SUD-DETTI NOMI, NEL MANIFESTO DELL'INAUGURAZIO-NE DEL PARCO DEI GELSI A DUE LEONI.

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MUNICIPIONUMERO 2 ANNO V4

Gli uomini diretti dal vicecomandante

Antonio Di Maggio, hanno passato al

setaccio la bellezza di 14 strutture adi-

bite ad asili nido, rilevando che: l'asilo nido

situato in via Andria, nel quartiere

di Ponte di Nona, adibito per ospi-

tare 14 bambini, nel momento dei

controlli ne conteneva 31, pratica-

mente più del doppio. L'asilo nido

in via delle Giarre, nel quartiere di

Borghesiana, era completamente

abusivo e la lista dei cartacea dei piccoli non

corrispondeva per niente alla realtà. Gravi ir-

regolarità sono state riscontrate anche ,nel-

l'asilo di via Prestiani (borgata Finocchio) il

quale, nella parte adibita al gioco, presenta-

va diverse lamiere sporgenti e scarsa manu-

tenzione. I controlli sono scattati grazie alla

segnalazione dei genitori con lo scopo di ve-

rificare le autorizzazioni, le condizioni igieni-

co sanitarie e la divisione degli spazi.

A 48 ore dalla notizia del blitz, eseguito da-

gli agenti della polizia di Roma

Capitale, che ha permesso di sco-

prire numerose irregolarità al-

l'interno degli asili nido privati

dell' VIII municipio, il presiden-

te della Commissione Scuola,

Sport e Politiche giovanili del Municipio delle

Torri, Gabriele Paparelli (PdL), contattato al

telefono, ci informa di non sapere nulla di

tutta la vicenda. Rivelazione, quella del Pre-

sidente, a dir poco preoccupante. Come è

possibile che il Presidente della Commissio-

ne Scuola non fosse al corrente di una noti-

zia ha riempito le pagine di tutti i quotidiani

nazionali? Contattato un seconda volta, il con-

sigliere Paparelli spiega: "Avevo già appreso

la notizia, mi sono informato meglio sull'ac-

caduto. E' assurdo che si speculi sui bambi-

ni, la commissione che presiedo si riunirà per

fare il punto della situazione, ben vengano

questi controlli". Ricordiamo al consigliere Pa-

parelli che l'Assessore alla Famiglia, all'Edu-

cazione e ai Giovani di Roma Capitale De Pa-

lo ai quotidiani nazionali aveva commentato

che è compito dei municipi vigilare sullo sta-

to degli asili privati del territorio. Qui non so-

lo non si vigila, ma nemmeno non si sa di co-

sa si stia parlando.

Caterina Fida, del Coordinamento Nidi USB,

ben infornata sulla situazione dichiara: "Mol-

te sono le situazioni limite, soprattutto nelle

strutture private, dove operatrici sottopaga-

te e per di più non in regola, devono assiste-

re 30 bambini. Molto spesso, come in questo

caso, sono gli stessi operatori a denunciare

le irregolarità, non ci dobbiamo stupire di que-

sti controlli, che dovrebbero essere all'ordi-

ne del giorno". I controlli eseguiti dagli agen-

ti hanno permesso di accendere i riflettori su

una scomoda realtà di cui poco si parla, quel-

la degli asili nido. Realtà che diventa ancora

più cruda pensando che i controlli sono stati

eseguiti a poco più di quattro giorni di distan-

za dalla morte, dovuta ad un rigurgito, di una

bambina in un asilo nido del quartiere di Par-

co de Medici. La disinformazione, quando si

parla di argomenti come tutela e sicurezza

dei bambini, ma in generale di questioni di

un certo spessore politico/sociale, è inam-

missibile. Soprattutto se si detiene una cari-

ca istituzionale. ANDREA CAVADA

Qualche commento sulle guerre inte-stine nel PDL?

Quali?Ad esempio il caso Biferi che a volte ha

preso iniziative del tutto personali?Biferi è una bravissima e crede molto in

quello che fa e questo lo porta a volte ad as-sumere delle posizioni perché alla sua coscien-za non piacciono e lo dice. Ma alla fine non hamai creato problemi, anzi, ha sempre cerca-to di aiutare la maggioranza. A volte nelle no-stre riunioni interne ci ha votato contro ma ciha sempre avvertiti, motivando le sue scelteed essendo una persona intelligente, capacee preparata può capitare che si abbiano del-le divergenze.

Cosa pensa del traguardo raggiunto dalPDL, il disastro nel settore sociale?

Non mi sembra ci sia il disastro visto chedal centro ci dicono il contrario, chi lo dice Cre-monesi, Scorzoni? Non mi sembra ci sia que-sto disastro, poi, io non mi occupo di sociale,non ho deleghe tant'è che l'altro giorno è ve-nuto il capo staff del Vicesindaco a presenta-re la riforma sperimentale per l'assistenza di-retta e indiretta alle persone che ne necessi-tano. Noi siamo uno dei Municipi che parteci-

perà alla sperimentazione e quando siamo an-dati a presentare i progetti, giù nel diparti-mento, ci hanno fatto i complimenti ma que-ste sono cose che apprendo così non occu-pandomi di sociale, poi è chiaro che l'opposi-zione fa la parte sua.

Spesso lei si è ritrovato a richiamarel'ordine in Consiglio e purtroppo avrà do-vuto constatare che quelli del suo parti-to sono spesso assenti. Crede sia corret-to?

Credo che da parte di tutti ci voglia un po'più di responsabilità da parte di tutti i Consi-glieri. Naturalmente ci sono da considerarepoi i fatti personali, a volte, i consiglieri sonoassenti per motivi seri, per cui ampiamentegiustificati. Bisogna naturalmente valutare ilmotivo dell'assenza.

Per quanto riguarda il passaggio delConsigliere Villino all'UDC cosa ne pen-sa, invece?

Che ha fatto un grandissimo errore di va-lutazione e glielo ho anche detto. Ma bisogna

considerare che la sua scelta non è né perso-nale né tantomeno politica ma è legata al suoreferente politico che è l'Onorevole De Luca,che in consiglio comunale passa all'UDC, percui passa anche lui all'UDC. Non ha mai avu-to problemi con noi, infatti, mantiene la cari-ca di Presidente della Commissione di regoladovremmo toglierla, ma non ci pensiamo af-fatto. Se volesse tornare, le porte per lui nonsarebbero chiuse anche perché ha lavoratobene, come Cremonesi.

Si sente mortificato, appagato o grati-ficato dalla sua Presidenza del Consiglio?

Sono gratificato dai consensi riscontrati, so-no deluso perché forse avremmo potuto faredi più.

In cosa?Dalla stessa mancanza di numero legale

raggiunto in aula o quando l'aula non si ècomportata benissimo ma ci sono stati anchedei grandi momenti in cui l'aula ha toccatodei punti altissimi. Quando si sono discussi itemi importanti. Le riforme fatte. Quando cisi è confrontati su alcuni passaggi sull'urba-nistica. In generale parlando dell'aula consi-gliare e non solo della maggioranza devo am-mettere che, facendo il bilancio complessivo,l'aula ha dimostrato di avere delle capacità.

STEFANIA PANETTA

IL CONSIGLIERE VILLINO, PASSATO DA POCO AL-L'UDC, MANTIENE LA PRESIDENZA DELLA COMMIS-SIONE CULTURA, GRAZIE ALL'ASSENSO DELLA MAG-GIORANZA DI PDL, MA CAMBIA SEDIA.

Le polemiche sul suo cambio a metà di par-tito dovranno avergli fatto venire qualche

dubbio. E se qualche tempo fa il consigliereMastrangeli dell'Api gli chiedeva "di passareall'opposizione, altrimenti non ci potrà esse-re Terzo Polo in VIII" e altri invocavano percoerenza la rinuncia alla presidenza dellaCommissione Cultura, Villino risponde con unatteggiamento sobrio e politicamente incom-prensibile. Non lascia la commissione, per unconsiglio si siede nei banchi dell'opposizione,si astiene dal votare con la maggioranza e al-la fine, in accordo con i colleghi di maggio-ranza, si side al posto della consigliera Brec-cia, posizionata in aula in una zona più cen-trale rispetto al vecchio posto di Villino.

"La Breccia - spiega - mi ha lasciato il po-sto che è nella zona centrale". Il Presidentedel Consiglio Marco Dari commenta: "Non hamai avuto problemi con noi, infatti, mantie-ne la carica di Presidente della Commissionedi regola dovremmo toglierla, ma non ci pen-siamo affatto. Se volesse tornare, le porteper lui non sarebbero chiuse anche perché halavorato bene". Più severo il capogruppo PdScorzoni: "Quando si esce dal Pdl si dovreb-be uscire anche dalla maggioranza. Se si ri-mane a metà strada il rischio è che uno nonsta da una parte e non sta dall'altra. Siamofelice di lasciargli la Commissione Cultura, pe-rò gli chiediamo chiarezza. Sui rapporti per-sonali è perfetto, ma le responsabilità politi-che sono altro. Non ci si può astenere per tut-ta la vita". FEDERICA GRAZIANI

PARCHEGGIO VIA DELLE DUE TORRI È FATTA!

TG LAZIO APPIATTITO SU ALEMANNO

Irregolarità in alcuni asili nido dell’ VIIIA 48 ORE DAL BLITZ CHE HA PORTATO GLI AGENTI DELLA POLIZIA DI ROMA CAPITALE A SCOPRIRE IRREGOLARITÀ ED ABUSIVISMO IN ALCU-NI ASILI NIDO PRIVATI DEL MUNICIPIO DELLE TORRI, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SCUOLA, SPORT E POLITICHE GIOVANILI DEL MU-NICIPIO NON NE SAPEVA NULLA. A CHE SERVONO LE COMMISSIONI?

MARCO DARI, GRATIFICATO E UN PO’ DELUSO

PARLA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MUNICIPALE IN MERITO AL MOMENTO STORICO DELLA

MAGGIORANZA E DELLA POLITICA MUNICIPALE.

VILLINO SI SPOSTA AL CENTRO

REALIZZATO IL PARCHEGGIO DI VIA DELLE DUE TOR-RI. E NON È OPERA DEL PD.

Tempo fa, avevamo smascherato il tenta-tivo da parte del Pd di mettere il cappel-

lo sulla realizzazione del parcheggio di via del-le Due Torri. Il consigliere Contartese avevapresentato una mozione dove si chiedeva difinanziare l'opera. La maggioranza votò con-tro. Infatti la richiesta del consigliere Contar-tese era un goffo tentativo di metterci il cap-pello. Tanto che lo stesso aveva organizzatouna raccolta firme con i genitori dei bambiniche vanno alla scuola lì vicino. Dimentican-dosi di dire ai firmatari che il parcheggio eragià stato finanziato dal Consorzio di Autore-cupero Urbano.

Dimenticanza o furberia? Peccato che i fat-ti dimostrino che le nostre informazioni sullaquestione era fondate: il parcheggio è statoeseguito, manca solo la segnaletica. Un gof-fo tentativo di portarsi un risultato a casa dialtri e rivenderselo come proprio ai cittadiniè fallito. La maggioranza stavolta ci ha vistobene e ha mantenuto le promosse.

FEDERICA GRAZIANI

Piccoli Minzolini crescono al Tg Lazio. Il Pd datempo denuncia l'appiattimento sul sindaco del

notiziario regionale della Rai, diretto da Nicola Rao.E gli ultimi dati dell'osservatorio di Pavia, che ana-lizzano il telegiornale dall' 11 giugno al 30 settem-bre 2011, sembrano confermare la denuncia del-l'opposizione. Netta la prevalenza del sindaco Ale-manno e della governatrice Polverini rispetto al Pre-sidente della Provincia Zingaretti, unica istituzionedel Pd. Ad Alemanno va una bella fetta della torta:75 minuti e 29 secondi (con 13,5 minuti di parola).Per la Polverini 50 minuti e 39 secondi con 10,25minuti di parola. Solo 14 minuti e 26 secondi (3,47minuti di parola), per Zingaretti, che è anche l'uni-co del Pd fra i primi 10. Alle spalle delle tre istituzio-ni tutte persone del Pdl, con il vicesindaco SvevaBelviso davanti a tutti (9,33 minuti). Decimo Cioc-chetti (Udc). Il confronto con il Tg Lombardia è spie-tato, perchè la forbice tra Pisapia e Formigoni nelminutaggio è molto più stretta (Pisapia 54 minuti e59 secondi, Formigoni 40 minuti e 41 secondi). Il Pdparla di dati scandalosi. Miccoli parla di "TeleAle-manno". Basterà il Minzolini in formato regionale adevitare la disfatta di Alemanno alle prossime ammi-nistrative? DAVIDE LOMBARDI

IL SINDACO DI ROMA DOMINA IL TG REGIONALE

DELLA RAI. ALEMANNO E LA POLVERINI SURCLAS-SANO NEL MINUTAGGIO ZINGARETTI, UNICO DEL PD

FRA I PRIMI 10.

Page 5: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

MUNICIPIO NUMERO 2 ANNO V 5

Si voterà il 12 febbraio. In molte strade

del nostro Municipio saranno allestiti

gazebo per l'occasione. L momento in

cui scriviamo le liste ufficiali non sono anco-

ra uscite, ma per certo sappiamo che non ci

saranno nomi riconducibili all'area veltronia-

na, che vede proprio in VIII una folta rappre-

sentanza.

Tra l'altro l' VIII municipio è l'unico che espri-

me consiglieri di questa corrente con Scorzo-

ni, Contartese, Grasso. Che sono di fatto la

maggioranza all'interno del gruppo all'oppo-

sizione in VIII. A commentare questo spia-

cevole notizia è il capogruppo Pd VIII Fabri-

zio Scorzoni: "Non siamo assolutamente con-

vinti che questo sia il giusto modo di presen-

tare liste sul territorio. Una decisione che in-

terpretiamo come troppo apparato e poca

apertura verso l'esterno. Al momento stiamo

ragionando con chi invece nelle liste c'è, per

vedere se si trovano delle soluzioni a questo

problema".

Sui motivi che avrebbe portato l'esclusio-

ne, Scorzoni continua: "L'area veltroniana è

stata fatta fuori perché non stava lì a divider-

si i posti, ma poneva questioni di apertura, un

partito che rivaluti la propria vocazione a go-

vernare". Tra i candidati confermati invece il

nemico Scipioni. "Un segnale dal Pd romano

molto preoccupante. A livello cittadino lo strap-

po ormai è duro. Speriamo che dentro la Fe-

derazione ci sia qualcuno che voglia discute-

re per ricostruire qualcosa. E' evidente che

noi non voteremo mai la lista 'Uniti per vin-

cere' in VIII municipio".

Sugli scenari futuri Scorzoni conclude: "Le

ipotesi sono due o un completo disimpegno

da parte nostra nelle primarie, oppure l'im-

pegno a sostenere qualche lista che comun-

que ha tentato di fare delle proposte più aper-

te al territorio. Io protendo per l'ipotesi che fa

salvare il Pd, anche se in questo momento

non so quale delle due lo possa fare". Micco-

li si è assunto, prima dell'inizio dei lavori, la

responsabilità di fare da garante e tutta la re-

sponsabilità politica ricadrà su di lui.

Di fatto, a livello romano, si è deciso di da-

re una forte spallata all'area veltroniana, a fa-

vore di chi lo capiremo presto. FEDERICA GRAZIANI

Si è chiusa la fase delle riunioni dei circoli delPd Lazio, e Enrico Gasbarra con il 70% dei

voti è nettamente avanti. Avanti a Marta Leonori,13,64 %. Giovanni Bachelet con l'8,48% batte diun'incollatura, per 150 voti, Marco Pacciotti (7,34%),staccando così il biglietto per le primarie del 12febbraio, in cui si sfideranno i tre candidati più vo-tati dai circoli.

In VIII municipio la vittoria di Gasbarra è stataancora più schiacciante. Il candidato buono pertutte le correnti ha prevalso anche al circolo di Tor-re Spaccata, solo a Breda - Giardinetti è stato bat-tuto dalla Leonori. In totale Gasbarra ha totaliz-zato 293 voti, il 76,3%. La Leonori si attesta al12,7%, con 49 voti, Bachelet al 6,25% (24 voti) ePacciotti con 18 voti al 4,75%. Il Pd municipaleha messo a disposizione sul suo profilo Facebo-ok tutti i risultati dei vari circoli, man mano che sisvolgevano le riunioni. Tutti, tranne quello del cir-colo di Ponte di Nona. Forse perché hanno vota-to solo in 10. Aquella riunione si è presentato an-che Sgrulletti in rappresentanza del Pd municipa-le. Riappacificazione? Incontro chiarificatore? Nonproprio, spiega il coordinatore del circolo di Pon-te di Nona Franzetti. "Abbiamo avuto un incontro,alla presenza di Micaela Campana (responsabi-le organizzazione Pd Roma, ndr), ma i distinguopolitici restano. Sono venuti al congresso, siamostati molto tranquilli, hanno verificato che tutto sisvolgesse in piena trasparenza. Anche se perquesto c'era già il garante che bastava".

Si va dunque verso l'elezione di Gasbarra, cheper statuto dovrebbe essere anche il futuro can-didato governatore. E verso un Pd che inizia adefinire meglio i suoi contorni in vista delle pros-sime elezioni. Con Gasbarra alla Regione e Zin-garetti, che gode di un appoggio altrettanto tra-sversale nel partito, al Comune. In municipio in-vece pare sia Cremonesi, da buon democristia-no, il candidato su cui possono convergere le va-rie anime del Pd. Forse … DAVIDE LOMBARDI

Icompagni lanciano l'alternativa. Contro ilconformismo dilagante. Contro la schiaviz-

zazione dei rapporti di lavoro, contro la priva-tizzazioni dei beni e servizi pubblici, contro losmantellamento della scuola e della sanità,contro la devastazione del territorio. ControBerlusconi ma anche contro Monti. Contro Ale-manno e la Polverini. E per una vera alterna-tiva alle politiche neoliberiste portate avanti daogni partito e schieramento. Sono in pochi il28 gennaio alla sala cinema, ma si fanno e sifaranno sentire, giurano.

Monica Natali, portavoce FdS in VIII, chie-de di "creare una vera e propria democrazia",difendendo quelli che sono i beni comuni chele politiche neoliberiste vorrebbero affidare aiprivati. "Trasporto pubblico locale, scuola, sipensi al dimensionamento, rifiuti, e pensiamoalla discarica".

Poi è la volta dell'economista Domenico Mo-ro, che spiega com'è nata la crisi e parla di con-tinuità fra le politiche di Berlusconi e Monti."Hanno utilizzato il debito pubblico per impor-ci misure contro i lavoratori. Il vero obiettivodel governo Monti non è estinguere il debito,ma fare due cose: le riforme per rendere il la-voro ancora più precario e le liberalizzazioni,per offrire nuove occasioni d'investimento aicapitalisti nostrani, che non vogliono stare nel-le aree dove c'è competizione e diminuisconoi prezzi, e preferiscono i mercati in cui non c'èconcorrenza. Ossia i monopoli di stato priva-tizzati". Dopo aver spiegato la nascita della cri-

si dai mutui subprime americani chiude: "Lacrisi la paghino i padroni tramite un nuovo si-stema fiscale che ristabilisca la progressività".Più politico il discorso di Roberto Catracchia,che avvisa: "Se vince la speculazione finanzia-ria ora si mette in discussione la democrazia,lo stato sociale e tutto un insieme di tutele peri prossimi 40 anni. Per questo dovevamo es-sere 300, ma siamo noi, abbiamo il compito ditenere aperta questa porta di speranza, deter-minazione e lotta. Un gruppo anche se picco-

lo, se coeso e con le idee chiare può essere for-te". Catracchia lamenta i media "che ci igno-rano volutamente", e cita le varie battaglie sulterritorio per sottolineare la presenza del par-tito. "Ci siamo stati: sul masterplan, sul dimen-sionamento scolastico, sui rifiuti. Ma c'è un pro-blema: come tutte queste tematiche partico-lari possono trovare una sintesi generale, suquesto dobbiamo lavorare". Poi chiude con unappello: "Noi vogliamo metterci a disposizionecon comitati e associazioni, per riprovarci. Por-re 3 o 4 questioni centrali e vedere chi ci sta.Perché nessuno ci regala l'alternativa, ce la dob-biamo conquistare noi, nel territorio municipa-le, comunale e nazionale". DAVIDE LOMBARDI

Si è tenuto nella serata di sabato 14 gennaio l'incontro - dibattito organizza-to dal Movimento 5 Stelle, all'interno dei locali del Centro Sociale El Che, in

Largo Ferruccio Mengaroni a Tor Bella Monaca. Il secondo appuntamento pergli abitanti del quartiere. La presenza è stata decisamente numerosa e l'even-to organizzato dai "grillini" Angelo, Enrico e Stefano ha sentito la presenza par-tecipata dei cittadini che hanno animato la discussione a suon di domande.

Un incontro diviso in tre parti: ad una prima introduzione all'argomento, dovesi sono riassunti i punti affrontati nel precedente appuntamento, è succeduta l'il-lustrazione del progetto "Rifiuti Zero", dove è stato considerato anche l'aspettoeconomico dell'impatto del progetto, e per concludere si è parlato di cosa farenella propria quotidianità per affrontare singolarmente e con senso civico la que-

stione rifiuti. È stata poi mostrata e spiegata la rappresentazione grafica del ci-clo dei rifiuti.Un incontro fatto di riferimenti ai sistemi esteri di riciclaggio e smal-timento che ha denunciato la situazione italiana come al di sotto della media eu-ropea in fatto di gestione del problema. Complessivamente l'invito a partecipa-re alla realizzazione collettiva di una speranza: "Un piano elaborato la scorsaestate al fine di gettare il seme delle buone abitudini domestiche tra la popola-zione. Le regole che ogni cittadino può impegnarsi a rispettare quotidianamen-te" hanno detto. "Partecipazione e orizzontalità" sono state le parole più usatedai membri del movimento. "Partire dal basso perché nessuna ricetta può es-sere calata dall'alto".Sono stati poi proiettati alcuni filmati sulla discarica di Col-leferro definita dallo Enrico "un cimitero". L'amara denuncia di come gli uominidecidano del loro tragico destino. L'assemblea più che mai partecipata e senti-ta si è poi conclusa all'italiana, davanti ad un pasto caldo. STEFANIA PANETTA

Primarie Pd Lazio, esclusi i veltronianiNELLE LISTE NON FIGURA NESSUN CANDIDATO DELL'AREA CHE FA RIFERIMENTO ALL'EX SINDA-CO VELTRONI. PARLA SCORZONI, CAPOGRUPPO VELTRONIANO PD IN VIII MUNICIPIO.

LE PROPOSTE, I MODI , LE SOLUZIONI AD UN GRAVOSO PROBLEMA. L'IN-CONTRO- DIBATTITO "DA CAPITALE DELLA MONNEZZA A RIFIUTI ZERO".

PRIMARIE REGIONALI PD: È PACCIOTTI L'ESCLUSO

IL PIANO RIFIUTI SECONDO IL MOVIMENTO 5 STELLE

IL CANDIDATO PIÙ A SINISTRA FUORI DALLE

PRIMARIE DEL 12 FEBBRAIO. I CIRCOLI CER-TIFICANO LA LEADERSHIP DI GASBARRA, CHE

FA IL PIENO CON IL 70% DEI VOTI.

Via Caltagirone - gazeboVia Massa San Giuliano 337 - Circolo PdVia Giglioli 74 - Circolo PdVia Prenestina 1221 - gazeboLargo Ferruccio Mengaroni Sindacato disabili

Via Annibale Calzoni 1 - Circolo PdVia Augusto Lupi (Parco Mancini) - gazeboVia dell'Archeologia 59 - Circolo PdVia Eleonora Canori Mora 7 - Circolo PdVia F. Conti - Sala Cinema MunicipioVia Giglioli 74 - Circolo PdVia Merope 24 - gazeboVia Osteria del Finocchio 1/B - Circolo Pd

I SEGGI SOPRA INDICATI NON SONO UFFICIALI E

SONO PASSIBILI DI MODIFICHE

DOVE SI VOTA

INCONTRO DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

ALLA SALA CINEMA IN VIA FERNANDO CONTI, PER

"REAGIRE E COSTRUIRE L'ALTERNATIVA".

FDS, L'ALTERNATIVA A SINISTRA

Page 6: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

MUNICIPIONUMERO 2 ANNO V6

Il piano tumori, come lo chiamano i varicomitati, è legge. E' il 18 gennaio, e men-tre una ragazza 'Zero Waste' del comi-

tato di Riano si crocifigge sopra un mucchiodi immondizia, il consiglio regionale del La-zio approva con 40 voti favorevoli e 23 con-trari il piano rifiuti. "Una giornata straordi-naria per i rifiuti del Lazio", esulta la Polve-rini. Il voto in consiglio fa infatti il paio conla sentenza del Consiglio di Stato che in mat-tinata aveva respinto il ricorso di Cerroni econfermato lo stato d'emergenza. Si va avan-ti dunque, ed è la stessa Polverini ad avvi-sare tutti con una frase che pare una vela-ta minaccia: "Da oggi si fa sul serio, la mag-gioranza siamo noi".

Il piano rifiuti è in sostanza un libro di fa-vole per le prime 200 pagine, in cui si dise-gna il migliore dei mondi possibili senza met-tere regole, soldi ed eventuali sanzioni. Poi,nel caso la favola non diventi realtà, c'è loscenario di controllo, fatto di discariche, in-ceneritori e impianti di Tmb. Ed è proprioquesto lo scenario reale secondo le opposi-zioni.

A seguire la seduta consiliare c'è anche ilPresidente del municipio Lorenzotti, che su-bito dopo diramerà il solito comunicato con-giunto con Folgori. I verdi parlano di piano

fuffa, che non affronta la vera que-stione che è Roma. Per i radicali man-cano i soldi per raggiungere gli obiettivi pre-fissati, Nobile (Fds) parla di "scenario da in-cubo", mentre il Pd denuncia la mancanzadi un piano industriale.

A difendere il provvedimento ci pensa Ro-berto Carlino (Udc), noto palazzinaro e for-

se per questo Presidente della Com-missione Ambiente. "Ci dotiamo diuno strumento fondamentale , cheassicura la chiusura del ciclo dei ri-fiuti, la salvaguardia e la tutela deicittadini e dell'ambiente". Dopo levarie dichiarazioni il voto, senzache la Polverini prenda la parola.La governatrice incassa la vittoria

e fila via. Si chiude cosìil consiglio, mentre ap-pena fuori ci sono i ma-nifestanti dei vari comi-tati rifiuti zero, che giàannunciano un referen-dum abrogativo e incas-sano l'appoggio di Bo-

nessio dei Verdi. Postilla per Alemanno, chenel tessere le lodi del piano regionale san-cisce lo strappo definitivo con Corcolle. "E'tempo di archiviare il passato e rimboccar-ci le maniche, sostenendo il Prefetto Peco-raro nei suoi sforzi, e dando attuazione aquesto nuovo piano rifiuti". DAVIDE LOMBARDI

Regione, passa il Piano RifiutiIL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA IL PIANO RIFIUTI CON 40 VOTI FAVOREVOLI E 23 CON-TRARI. DAVANTI ALLA REGIONE LA CONTESTAZIONE DEL POPOLO 'ZERO WASTE'.

Non è la prima volta che in Commissione Lavori Pubblici, quando si discute diopere per Corcolle, il comitato 'Giardini di Corcolle' non viene convocato. Co-

sì lo scorso 20 gennaio il Presidente del comitato Francesco Saltini e sua moglieSimonetta, non contattati ancora una volta, si sono presentati mostrando al pre-sidente Fonti tutte le rimostranze del caso. Fonti non la prende bene, e almenoall'inizio la tensione si taglia a fette. "Voi dovete solo fare le segnalazioni e direqual è il servizio mancante, non venire qui a dire come dobbiamo comportarci noiconsiglieri".

Poi si scusa per la mancata convocazione e la butta sui lavoratori. "Non vo-glio verbalizzare per non mettere in difficoltà chi lavora, affinchè non venga richia-mato dal proprio dirigente. Non danno la colpa a me". Fonti continua: "Vuole met-tere a verbale ? Mettiamo, lei si assume la responsabilità. Ci sono dei lavoratoriche in buona fede hanno sbagliato. Se li vogliamo processare mettiamo a ver-bale, decidete voi. Visto che siete amici dei lavoratori…" Simonetta prova a par-

lare, ma viene più volte interrotta da Fonti, che alza la voce. "Signora sto parlan-do, quando le do la parola parla lei".

Saltini mantiene la calma e, pur accettando le spiegazioni sul singolo episo-dio, fa notare che non è la prima volta che si verifica. E quando Simonetta chie-de al consigliere se non rientri nei suoi compiti accertarsi che tutti siano convo-cati, Fonti risponde: "Il Presidente non sta a fare il facchino dell'amministrazione,non ho la mia segretaria da tre mesi, quando mi fanno il turnover vallo a pesca-re il responsabile. La pratica la prendono in mano tante persone". Alla fine Salti-ni fa verbalizzare: "Cdq Giardini di Corcolle fa presente che la mancata convo-cazione in data odierna non è il primo episodio che si verifica. Tali avvenimentimettono in grave difficoltà il comitato a partecipare alle commissioni". Poi si ini-zia a discutere del prolungamento delle raccolte d'acqua meteoriche in via S. El-pidio a Mare, dell'ufficio postale fino a via Polense. Si chiede che questi 400 me-tri mancanti di via S Elpidio a Mare vengano anche riasfaltati. DAVIDE LOMBARDI

Cosa non va nel decreto Monti?Mette in discussione due principi fonda-

mentali: quello della territorialità della licen-za e quello del taxista come lavoratore del-la strada, imprenditore di sé stesso.

Spieghi meglio …Dire che c'è bisogno di più taxi significa

aver fatto uno studio sulla mobilità del territorio.Non può un'authority fare le veci di comuni e re-gioni. Il fabbisogno del Comune di Roma deve de-ciderlo il Comune di Roma. Un'authority non può

aumentare il numero delle licenze venen-do meno ai principi della territorialità.

E il secondo principio?Il decreto crea le condizioni perché ci

siano più licenze in mano ad un unico sog-getto. Una licenza deve essere l'econo-mia per una famiglia. Il taxista con più li-

cenze da libero imprenditore di sé stesso, da la-voratore della strada diventa quasi un imprendito-re delle licenze. Se c'è bisogno di altre licenze sidiano ad altre persone. Più lavoro, più mercato,

più licenze. Così non si creano più possibilità dilavoro, ma la possibilità di sfruttare il lavoro deglialtri.

A Roma il numero dei taxi è sufficiente?Sì, è addirittura contingentato. Il Comune di Ro-

ma obbliga i taxisti del turno di mattina a essere2700, perché parcheggi e corsie preferenziali nonsarebbero in grado di supportarne di più.

Quanto guadagna un taxista?Consideriamo che se il taxista si ammala, la

macchina si rompe, lui interrompe le giornate dilavoro. Se sta bene 365 giorni l'anno e deve to-gliere solo i 15 giorni di ferie imposti dal Comunepuò guadagnare 1300 - 1400 euro al mese. Concosti e rischi tutti a carico suo.

I consumatori ne trarranno benefici?No. Se guardiamo il lungo periodo avremo una

concentrazione di licenze in mano a pochi sogget-ti. I prezzi cominceranno a aumentare e ci sarà ilmonopolio dei pochi che gestirà il servizio pubbli-co, e costerà di più. Come succede negli altri pae-si in cui sono state fatte queste liberalizzazioni.

E gli scioperi selvaggi? Siete un serviziopubblico …

Anche durante assemblee e presidi abbiamogarantito il servizio ad anziani e disabili. Questoscandalo dello sciopero dei taxisti che va a col-pire i cittadini non lo vedo proprio, anche perchéla nostra utenza non si può definire un'utenzasociale. DAVIDE LOMBARDI

MUNICIPIO VIII, UNA CARTA D'IDENTITÀ LUNGA UN GIORNOPER FARE UN CARTA D'IDENTITÀ, MARIA VIT-TORIA MOLINARI E ALTRI CITTADINI, PASSANO

UNA GIORNATA IN MUNICIPIO TRA "NUMERETTI

A NUMERO CHIUSO" E INTERMINABILI FILE AGLI

SPORTELLI AMMINISTRATI. MA LA DIGITALIZZA-ZIONE DOVE STA?

“Sono venuta in Municipio nei giorni scor-si per fare una carta di identità - raccon-

ta sconfortata Maria Vittoria Molinari, presiden-te del comitato di quartiere di Tor Bella Mona-ca - Sono arrivata nell'orario di ricevimento,ma avevano già terminato i numeri e c'era unafila lunghissima". Proprio a causa di quella in-terminabile fila, è stata costretta a desisteredal suo intento, sia a causa della mancanza dei"numeretti", sia perché, non sarebbe mai riu-scita a sbrigare tutta la pratica prima della chiu-sura, che in genere come mostra il sito istitu-zionale, avviene alle 12.00, tranne il giovedìche si protrae per un'ora e avviene alle 13.00.Naturalmente Maria Vittoria non si è certo da-ta per vinta. Così, nel pomeriggio, poco primadell'apertura degli uffici è salita al primo pianoe finalmente ha fatto la sua carta d'identità. Piùdi mezza giornata trascorsa all'interno del Mu-nicipio per fare una carta d'identità.

"Ci vuole tanto - conclude Maria Vittoria Mo-linari - a mettere in rete i moduli che si com-prano alla cassa, evitando così file inutili? Inol-tre, non si potrebbe mettere la prenotazione,come fanno già molti uffici pubblici, in modoche chi lavora può organizzarsi e decidere quan-do e' meglio andare nei vari uffici per le pro-prie cose?". A questa domanda saprebbe di cer-to rispondere a tono l'ex ministro Brunetta, l'uo-mo che asseriva di aver digitalizzato la buro-crazia, rendendola velocissima e facendo ri-sparmiare soldi alla Pubblica Amministrazio-ne.

Di quella digitalizzazione tanto declamata,qui nell' VIII municipio, forse sono arrivate so-lo le parole, come dimostra la disavventura diMaria Vittoria Molinari. ANDREA CAVADA

BLITZ DI CORCOLLE ALLA COMMISSIONE DI FONTIBLITZ IN COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI DEL COMITATO "GIARDINI DI CORCOLLE", IN SEGUITO ALL'ENNESIMA MANCATA CONVOCAZIONE.

ABBIAMO INTERVISTATO NICOLA DI GIACOBBE, SEGRETARIO NAZIONALE DI UNICA TAXI CGIL E

PRESIDENTE DELLA POLISPORTIVA BORGHESIANA.

TAXI, NON SI LIBERALIZZA COSÌ

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO V8

Lo scorso 24 gennaio a Villaggio Pre-nestino alcuni rifugiati, ospitati nelcentro di accoglienza gestito dalla

cooperativa sociale Domus Caritatis, di fron-te all'istituto comprensivo Villaggio Prene-stino, hanno provato a bloccare la strada insegno di protesta.

La piccola e innocua manifestazione, por-tata avanti da una manciata di persone, èscaturita dal sovraffollamento delle tre pa-lazzine di recente costruzione ubicate pro-prio di fronte all'istituto comprensivo Villag-gio Prenestino in cui i rifugiati dormono. Fi-no a qualche mese fa, i migranti erano ospi-tati in un centro di accoglienza ad Anguilla-ra ma, a causa di problemi strutturali del-l'edificio, i responsabili del centro hanno do-vuto in poco tempo trasferirli in una nuovasede. È così che i rifugiati sono arrivati a Vil-laggio Prenestino, dove però lo spazio nonè sufficiente ad accogliere tutti a causa del-la nuova ondata di nigeriani provenienti dal-la Libia. Un gruppo di persone, in attesa delpermesso di soggiorno, è stato trasferito aGuidonia, dove però lo spazio a disposizio-ne è comunque esiguo.

In seguito alla segnalazione di alcuni cit-tadini è intervenuta la polizia. Gli agenti han-no chiesto chiarimenti al responsabile del-la struttura che ha minimizzato i motivi del-la protesta. Ha affermato infatti che si trat-ta di un luogo in cui gli immigrati non vo-gliono andare "perché non piace". Ma allarichiesta di ulteriori chiarimenti si tira indie-tro spiegando "di non poter fornire informa-zioni di alcun tipo" nascondendosi dietro va-ghi pretesti. I rifugiati invece hanno un'al-tra versione: "Dobbiamo dormire in 12 intre stanze piccole!" spiegano in inglese. "Insegno di protesta ieri notte siamo venuti adormire lungo la strada di fronte ai casso-netti". Non si tratta dunque di un semplicecapriccio. Momenti di panico anche nellagiornata del 30 gennaio, quando i rifugiatihanno messo in piedi una rissa tra loro. Unasituazione, quella del centro, che sembrapoter esplodere da un momento all'altro. Lacooperativa Domus Caritatis si occupa prin-cipalmente di dare assistenza agli immigra-ti e ai richiedenti asilo politico. Il centro diVillaggio Prenestino ospita per la maggior

parte una comunità di nigeriani, ma anchealcuni nuclei familiari provenienti dal Gha-na, Mali e Congo.

Tra i richiedenti asilo politico c'è ancheuna piccola comunità di somali, vittime distorie raccapriccianti. Storie di persone cheper fuggire dalla guerra civile ed arrivare inEuropa hanno attraversato il deserto a pie-di e perso i propri cari. CRISTINA CORI

Mimmo Zurlo, presidente della cooperati-va sociale Domus Caritatis chiarisce la

situazione del centro di accoglienza di Villag-gio Prenestino.

Perché hanno protestato i rifugiati di Vil-laggio Prenestino?

Questi ospiti, che risiedono in via Fosso del-l'Osa, prima erano in un altro centro a Guido-nia. Poi, dal momento che la struttura era vec-chia, abbiamo pensato di spostare i rifugiatinella struttura a Villaggio Prenestino. Una vol-ta trasferiti però ci sono stati problemi con l'oc-cupazione degli spazi.

I rifugiati hanno parlato di sovraffolla-mento. È questo il problema?

No. In realtà sono alcuni dei rifugiati chehanno preteso appartamenti tutti per loro sen-za volerli condividere. Così alcuni si sono tro-vati a dormire nei corridoi. Ma se avessero ri-spettato la collocazione che avevamo dato noi,non ci sarebbero stati problemi.

Ma i somali hanno affermato che nellastruttura in cui erano stati mandati aveva-no a disposizione solo tre stanze per 12

persone …Il gruppo di somali era stato trasferito in un

albergo di Guidonia. Ma lì non potevano usa-re i fornelli all'interno della camera. E questonon è piaciuto e sono voluti tornare a Villag-gio Prenestino, dove avrebbero avuto unamaggiore autonomia. In realtà sono loro chepreferiscono stare tutti insieme, quindi è nor-male che stiano stretti se non vogliono divi-dersi equamente per le stanze.

Alcuni nigeriani lamentavano l'assenzadi coperte …

Non è vero. Noi forniamo tutto l'occorrenteper garantire una situazione più che dignito-sa. Non solo tre pasti al giorno, ma anche len-zuola, coperte e vestiti nuovi. Ai nostri ospitiviene dato anche di più di quello che dovrem-mo dare.

Perché avrebbero dovuto mentire?I somali, per la tragica situazione della lo-

ro nazione, hanno diritto all'asilo politico. Inigeriani, invece, non possono richiedere lostatus di rifugiati politici perché nel loro pae-se al momento non ci sono le condizioni che

determinano una tale emergenza. A molti deinigeriani infatti è stato dato il diniego. Il chevuol dire che non verrà loro rinnovato il per-messo di soggiorno e quindi devono ritorna-re in Nigeria.

Chi ha ricevuto il diniego deve neces-sariamente tornare nel proprio paese diorigine? Non può fare nulla?

Può fare ricorso attraverso la mediazionedi un avvocato. In alcuni casi la prestazioneè pagata dal centro, in altri casi no.

Ci risulta che l'affitto delle palazzineammonta a circa 50.000 euro. Come fatea pagare una cifra così alta? Da chi sietefinanziati?

Abbiamo un regolare contratto di affitto...però non le saprei dire a quanto ammonta.Comunque la nostra cooperativa sociale par-tecipa ai bandi pubblici per erogare servizisocio- assistenziali ai rifugiati. Quindi quan-do una cooperativa vince l'appalto stipulauna convenzione con il Comune.

CRISTINA CORI

Per alcuni giorni si sono aperti i cancellidel parco di via Fosso Scilicino a Villag-

gio Prenestino. Nell'area verde, completada tempo di giochi per bambini, sono ini-ziati i lavori per l'illuminazione che ancoramancava. Un primo passo verso il tanto at-teso collaudo, che dia al quartiere un par-co. "La commissione ha dato l'ok, e ades-so vediamo se così lo possono aprire subi-to - dice Fabio Capitanelli, presidente delconsorzio di Villaggio Prenestino - Noi nelfrattempo completeremo l'illuminazione".

Sono una decina, tra via della Riserva Nuo-va via Onna e via Fosso dell'Osa, i con-

tenitori delle centraline elettriche Acea sco-perchiate o chiuse con rimedi fai-da-te. Unacondizione in cui versano ormai da anni, co-me confermano dei cittadini la cui abitazioneconfina con alcune centraline: "Sono semprestate così, rotta, da quando sono state mes-se". Un pericolo ai margini della strada, so-prattutto per i più piccoli che facilmente po-trebbero toccare i cavi che sporgono dalle sca-tole.

Per evitare questo il comitato di quartiereha segnalato la situazione all'Acea, che an-cora non ha effettuato nessun intervento. "So-

no un po' in tutto il quartiere e sono tutte pen-zoloni, un pericolo per i bambini che passa-no e giocano" dice il signor Fabio Capitanelli.

Una necessaria sicurezza, che finora è sta-ta accomodata con fili di ferro e nastri adesi-vi. Quando il rimedio è peggiore del danno.

ANNA GIUFFRIDA

PARCO FOSSO SCILICINO, SI ACCENDELA POSSIBILITÀ DEL COLLAUDO

VILLAGGIO PRENESTINO, CENTRALINE

ACEA SICURE PER UN FILO

DOMUS CARITATIS: "IL CENTRO È AL DI SOPRA DEGLI STANDARD"

Villaggio Prenestino. Maretta al centro di accoglienza

A VILLAGGIO PRENESTINO AUMENTANO I CON-TENITORI DELLE CENTRALINE ACEA INSTALLATI

E GIÀ ROTTI. ALCUNE, POSTE ANCHE VICINO AL-LE ABITAZIONI, DA ANNI VERSANO IN QUESTE

CONDIZIONI. DI RECENTE IL COMITATO DI QUAR-TIERE HA SEGNALATO LA SITUAZIONE ALL'ENTE,E SI ATTENDE UN INTERVENTO.

PER PROTESTARE CONTRO IL SOVRAFFOLLAMENTO, ALCUNI RIFUGIATI POLITICI TENTANO DI BLOCCARE VIA FOSSO DELL'OSA.

Page 9: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 2 ANNO V 9

Avanza, nonostante il ventilato defi-nanziamento, la realizzazione del

centro polifunzionale di Villaggio Prene-stino. In attesa che le voci di corridoio,che vorrebbero tagliati i fondi pubbliciper quest'importante opera nel quartie-re, vengano smentite o confermate la dit-ta che ha in carico l'opera assicura chetra poco più di un mese partirà con i la-vori.

"Tra fine febbraio, massimo primi dimarzo, il discorso per noi parte - dice l'in-gegnere Antonello Piroldi, della ditta Bar-bieri Costruzioni che realizza l'opera - I

dubbi non sono superati, ma noi andia-mo avanti con il lavoro. Non possiamoabbandonare per un sentito dire, ancheperché abbiamo un contratto in mano eci adeguiamo agli impegni assunti".

Con un contratto firmato e le aree con-segnate, manca solo attendere che pas-si questo periodo di piogge perché laditta consegni i lavori e azioni le ruspe.Resta questa al momento la sola garan-zia, aspettando che dagli uffici di Comu-ne e Regione arrivi la conferma che que-sto centro ricco di servizi approdi in pe-riferia. ANNA GIUFFRIDA

Èufficiale. Lo scorso 25 gennaio è ar-rivata la comunicazione della Provin-cia che ha scelto l'indirizzo scolasti-

co dell'istituto superiore di via Picciano. Lascuola, che aprirà le porte agli studenti asettembre 2012, è stata affidata al liceoEdoardo Amaldi di Tor Bella Monaca. La se-de ospiterà non solo i dueindirizzi dell'Amaldi, clas-sico e scientifico, ma an-che il linguistico, che finoad oggi mancava sul terri-torio.

Soddisfatto il preside Ro-berto Bianchet. "Da que-st'anno le famiglie dell' VIII municipio po-tranno scegliere tra tre indirizzi: scientifico,classico e linguistico. E sarà possibile espri-mere la preferenza anche riguardo la sede:quella centrale a Tor Bella Monaca, o la suc-cursale di Castelverde. È una bella notiziaper i cittadini della periferia est. Infatti è ra-ro che ad una stessa scuola vengano con-cessi tre indirizzi".

Intanto sono state aperte le preiscrizioniper l'anno scolastico 2012-2013. "Stiamoaccogliendo le domande dei genitori dellescuole medie", afferma Gabriele Paparelli,presidente della Commissione Scuola. Ma èancora presto per sapere quante classi ver-ranno aperte a Castelverde. "Le iscrizionitermineranno solo il 20 febbraio" ci fa sa-pere Bianchet.

Si dichiara felice della scelta della Provin-cia anche Marco di Cosimo, presidente del-

la Commissione Urbanistica e uno dei pro-motori della nascita della scuola superioredi Castelverde. "Nel 2002 con la giunta Mof-fa per Castelverde pensammo proprio a unliceo classico - scientifico. Il fatto che siastata data la sede all' Amaldi mi pare unagiusta decisione perché si tratta di indirizzi

che mancano in questa zonadella città. Inoltre, conside-rato anche che l' VIII muni-cipio è ampio e i ragazzi so-no tanti, penso che inserirein un'unica struttura più indi-rizzi scolastici sia stata la scel-ta migliore".

Liceo pronto, preiscrizioni aperte, ma an-cora manca una strada adeguata per l'isti-tuto superiore. "Siamo sicuri che colleghe-remo la scuola in tempo per l'apertura. Suquesto non ci sono dubbi", assicura Di Co-simo. I fondi del XII dipartimento sono sta-ti stanziati, ma ci sono delle complicazioni."Forse bisognerà attuare degli espropri per-ché le strade sono molto strette, ma cer-cheremo di evitarli". Il liceo, costato 5 mi-lioni di euro, dispone di un'ampia palestra,biblioteca, teatro e laboratori, tutti locali chein fase di progettazione erano stati pensa-ti anche per un uso extrascolastico, a ser-vizio degli abitanti. "Credo che la Provincianon abbia nulla in contrario ad aprire la strut-tura ai cittadini negli orari pomeridiani" di-ce di Cosimo. "Spero che questa imposta-zione sia stata mantenuta". Lo speriamo an-che noi. CRISTINA CORI

Due giorni di incontri con i cittadini,tra Lunghezza e Castelverde, per il

presidente della commissio-ne urbanistica al comuneMarco Di Cosimo. Tra il 20e il 21 gennaio, gli abitantidella zona si sono informa-ti con il consigliere sullo sta-to e l'avanzamento di alcune opere at-tese da tempo nei quartieri. Dal campodi calcio a Castelverde ai toponimi checoinvolgono l'area di Casalone, sono di-verse le opere che sono da tempo al va-glio del comune in fase di studio o di ap-provazione.

"Abbiamo parlato con i cittadini e ascol-tato quelle che erano le problematiche- dice il presidente Di Cosimo - In un in-contro ci hanno chiesto in particolare delcampo di calcio: lì è stato perso un me-se e mezzo per lo studio dell'impattoacustico, e purtroppo bisognava preve-derlo prima. La conferenza di servizi sichiuderà in questi giorni comunque, e aquel punto con il progetto approvato sipotrà partire con i lavori".

La sera del 20 gennaio si è discussoin particolare dei toponimi, e l'incontroè servito a "sensibilizzare gli abitanti diquel piccolo quadrante ad aderire al con-sorzio di Casalone - prosegue Di Cosi-mo - Abbiamo spiegato la situazione: iltoponimo è già stato presentato negliuffici del dipartimento e adesso lo stan-no elaborando. Nel giro di un mese emezzo avremo la delibera e la portere-mo in aula". ANNA GIUFFRIDA

LA RISPOSTA DELLA PRESIDE DEL SERENI ALLA DECISIONE DI APRIRE UN LICEO IN LUOGO

DI UN ISTITUTO TECNICO A CASTELVERDE.

"ALL' ITALIA SERVONO TECNICI, NON PRECARI"LICEO CASTELVERDE, TRE INDIRIZZI IN UNO

CENTRO POLIFUNZIONALE, DEFINANZIAMENTO SI O NO?

Anovembre un gruppo di genitori aveva raccolto adesioni per ri-chiedere l'apertura di un liceo nella scuola superiore di recentecostruzione a Castelverde. Nel giro di pochi giorni hanno rac-

colto circa 500 firme. Ma davvero le periferie hanno bisogno di licei?Abbiamo sentito il parere di Patrizia Marini, dirigente scolastico del-l'istituto agrario Emilio Sereni in via Prenestina.

Lo scorso novembre c'è stata una raccolta firme dei genito-ri di studenti delle scuole medie del versante prenestino a favore dell'apertu-ra di un liceo a Castelverde. Cosa ne pensa della possibilità che la Provinciaapra un liceo scientifico?

Al nostro istituto non bastano più le aule, abbiamo 800 iscritti che dobbiamo distri-buire in tre sedi, quindi speravamo che nell'edificazione di nuove scuole superiori si pen-sasse un po' di più agli istituti tecnici. Il mondo del lavoro non richiede liceali, ma sem-pre più tecnici perché l'Italia ne ha bisogno, visto che ce ne sono pochi. Quindi sembraassurdo che in un momento in cui i posti di lavoro scarseggiano ci siano ancora geni-tori che insistono a iscrivere i propri figli al liceo. Chi va al liceo è "costretto" ad anda-re all'università, mentre chi fa il tecnico può scegliere se lavorare subito, visto che neha le competenze, o proseguire gli studi. Non capisco dunque questa propensione ver-so un liceo piuttosto che un tecnico o un professionale che avviano al mondo del lavo-ro. Penso che la scelta della Provincia di aprire un liceo non sia condivisibile.

Molti genitori hanno la tendenza a spingere i propri figli verso il liceo. Sem-bra che oggi si punti a formare solo "colletti bianchi" o intellettuali. Alcuni quin-di guardano alle scuole professionalizzanti con distacco, come se negli istitu-ti tecnici non si studiasse o non ci fosse qualità nell'istruzione. Cosa ne pen-sa?

Guardare ai licei come l'unica fonte di istruzione e qualità è un atteggiamento detta-to da preconcetti. La scuola viene fatta non solo dall'indirizzo, ma anche dai docenti chesono al suo interno e dalla volontà di creare un ambiente e una formazione validi. Adesempio la nostra scuola ha vinto in due anni diversi due premi della Confindustria co-me miglior istituto per la progettualità in Italia e in Europa. Spendiamo molte energienella nostra programmazione didattica per attivare quelle buone pratiche che sono es-senziali per il futuro della scuola. Poi, dal momento che nel nostro caso stiamo parlan-do di scuole ubicate in periferia, penso sia importante far notare che in queste zone nonc'è lo stesso numero di possibilità lavorative che si trovano in centro. Quindi è megliopensare al futuro dei propri figli invece di ostinarsi a scegliere un percorso formativoche relega i giovani a rimanere precari a vita.

C'è anche chi sostiene che nelle periferie sia meglio investire sugli istitutitecnici piuttosto che in licei perché i ragazzi delle periferie sembrano più orien-tati verso scuole professionalizzanti. Secondo lei è vero?

Assolutamente sì. Infatti noi abbiamo dovuto smontare tre laboratori per far spazioalle aule per i ragazzi. CRISTINA CORI

CASTELVERDE, BAMBINI E INSEGNANTI AL FREDDO

NELLA SCUOLA SUPERIORE DI CASTELVERDE SORGERÀ LA SUCCURSALE DELL' AMALDI.TRE GLI INDIRIZZI DEL LICEO: CLASSICO, SCIENTIFICO E LINGUISTICO.

L'ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELVERDE DISPONE DI UN'INSUFFICIENTE POTENZA ELETTRICA CHE CAUSA IL BLOCCO DI CORRENTE E CALDAIA.

NESSUNA CONFERMA NÉ SMENTITA SUL POSSIBILE DEFINANZIAMENTO DEL CENTRO POLIFUNZIO-NALE CHE DOVREBBE SORGERE A VILLAGGIO PRENESTINO. INTANTO LA DITTA COSTRUTTRICE SI

PREPARA A FARE PARTIRE I LAVORI ENTRO I PRIMI DI MARZO.

Il 9 gennaio bambini e docenti della scuo-la elementare e materna di via Città

Sant'Angelo di Castelverde sono rimasti alfreddo. Fuori - 4 gradi, dentro appena 13.Infatti i termosifoni non si sono accesi. Nonè la prima volta: è successo anche a no-vembre e dicembre.

Il problema, che si trascina da tempo, èoriginato da un' insufficiente potenza elet-trica a disposizione della scuola. L'interru-zione di corrente elettrica a sua volta cau-sa il blocco della caldaia che viene coman-data elettricamente. Il frequente proble-ma non solo fa scattare l'elettricità e man-da in protezione la caldaia, ma determinaanche malfunzionamenti alla linea telefo-nica, al servizio mensa e alla segreteriascolastica. I collaboratori della preside da

parte loro negli ultimi mesi hanno inoltra-to ben cinque solleciti per richiedere il po-tenziamento del contatore elettrico. "Ab-biamo segnalato alle autorità competentiogni disfunzione. Lo facciamo sempre tem-pestivamente. Ora le richieste sono stateaccolte, ma bisogna aspettare i tempi del-la burocrazia per gli interventi di Comunee Municipio", ci riferiscono i collaboratoridella preside Maria Teresa Corea che, perattirare l'attenzione delle istituzioni sul pro-blema e velocizzare i tempi, sono costret-ti a inoltrare continui solleciti fino alla riso-luzione del problema. "Insistere continua-mente. È l'unico modo che abbiamo perfarci ascoltare".

Il 9 gennaio la situazione è stata analo-ga anche in altre scuole. Ma il problema

non è stato solo il contatore elettrico. Lasituazione sembra sia stata aggravata an-che dal fatto che, come è consuetudine, ilriscaldamento era stato tenuto spento du-rante tutte le vacanze natalizie. Costrin-gendo i docenti, attivi anche nei giorni dichiusura, a lavorare al freddo.

Quando c'è da risparmiare, il settoreistruzione pubblica è sempre in prima li-nea. CRISTINA CORI

OPERE E TOPONIMI, DUE INCONTRIPER CASTELVERDE E LUNGHEZZA

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILEFEDERICA GRAZIANI

STAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM

REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838

[email protected]: La Fiera dell’EstGrafica: PIXEL scarlImpaginazione: Alessio Carta

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

Page 10: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO V10

“Ho parlato con l'assessore De Pa-

lo, che mi ha confermato che la

materna di Largo Rotello è stata

inserita tra le scuole che apriranno sicura-

mente per l'anno 2012-2013". Sono le pa-

role di Marco Di Cosimo, Presidente della

Commissione Urbanistica Roma Capitale. I

lavori all'asilo di Largo Rotello sono quindi

ultimati e l'assessorato alla scuola l'ha pre-

so in carico. Finanziata con i soldi delle ope-

re a scomputo, la materna, che sarà opera-

tiva a partire dal prossimo settembre, potrà

ospitare fino a 60 bambini.

Non è ancora stato reso noto se si tratte-

rà di un asilo a tempo pieno o ridotto "Per

ora non siamo in grado di dirlo. Quella sarà

una scelta che l'assessorato farà tra tre me-

si, quando verranno aperte le iscrizioni te-

nendo anche conto delle richieste e delle ri-

sorse".

A settembre c'è stato un sopralluogo del

Comune che però non ha dato il via libera

all'apertura. Lo slittamento dell'anno scola-

stico è dovuto ai tempi burocratici spiega Di

Cosimo. "Sebbene la struttura fosse pronta

dal punto di vista edilizio, fatta eccezione per

piccole rifiniture, bisognava ancora nomina-

re il personale. I tempi sono lunghi: ispezio-

ni, controlli di agibilità dell'edificio e poi è ne-

cessario organizzare il corpo docenti, il per-

sonale addetto alle pulizie e mettere a bilan-

cio tutte quelle spese necessarie per aprire

l'asilo".

Ma in progetto ci sono altre scuole mater-

ne in zona."Stiamo costruendo un altro asi-

lo nelle vicinanze di questo che aprirà a set-

tembre. Abbiamo fatto un sopralluogo quat-

tro mesi fa e devo dire che i lavori sono a

buon punto. Ci stiamo muovendo anche per

la materna di Lunghezzina 2. Spero che nel

giro di due mesi riusciremo a presentare la

progettazione e quindi a far partire la gara

d'appalto", conclude di Cosimo.

Le materne di Castelverde e Lunghezzina

2 sono un traguardo da tempo agognato per

le famiglie della zona. I genitori infatti han-

no spesso lamentato la carenza di posti ne-

gli asili comunali e molti bambini sono rima-

sti fuori dalle liste per più di un anno a cau-

sa dell'insufficienza di posti. CRISTINA CORI

Castelverde, la materna di Largo Rotello aprirà a settembreL'ASILO È PRONTO. L'ASSESSORATO ALLA SCUOLA HA INSERITO LA MATERNA DI LARGO ROTELLO TRA LE SCUOLE IN APERTURA PER SETTEMBRE.

Buone notizie per la Polisportiva Castel-

verde. Le donazioni promesse duran-

te l'inaugurazione del centro sportivo Clau-

dio Rosone sono arrivate. 4000 euro dal

consorzio Castelverde e 5.000 euro da Mon-

signore Andreatta, rappresentante del Vi-

cariato. "I soldi che ci ha offerto Monsigno-

re saranno destinati alla pista di pattinag-

gio" dice Christian Cilia, presidente della

Polisportiva. E prosegue: "Dalla prossima

primavera ci attiveremo per avviare l'ope-

ra di rifacimento della pista che al momen-

to è sconnessa e viene utilizzata come par-

cheggio. Purtroppo non possiamo comin-

ciare ora i lavori, perché le condizioni cli-

matiche non sono favorevoli".

In attesa di riportare in auge il corso di

pattinaggio, i volontari del centro stanno

ampliando le attività. Molte le proposte che

arrivano da istruttori di arti marziali. "Stia-

mo avendo tante richieste per allargare

l'offerta dei corsi, ma ancora non abbiamo

gli spazi. Dovremo attendere l'apertura del

liceo di Castelverde, a settembre. Infatti

abbiamo vinto l'appalto per utilizzare gli

spazi della palestra della scuola:

ci sono stati concessi lunedì, mer-

coledì e venerdì pomeriggio. Co-

sì potremo spostare lì qualche at-

tività". Intanto dal 26 gennaio so-

no attivi i corsi di raggeton e sal-

sa per adulti e bambini, attività

nuove per la Polisportiva. Tra le

novità anche una nuova veste

grafica per il sito internet del centro spor-

tivo "Ora siamo on line, con un nuovo si-

to in cui si possono trovare tutte le infor-

mazioni sul centro".

Intanto il prossimo 10 febbraio la Poli-

sportiva ricorderà il maestro Claudio Ro-

sone, ad un anno dalla sua scomparsa,

con una messa che si terrà alle 18:30 pres-

so la nuova sede di via Manoppello. Men-

tre il giorno seguente alle ore 13.30 al pa-

lazzetto dello sport di Settecamini si ter-

rà il secondo Memorial Claudio Rosone. E

domenica alle ore 9 allenamento agoni-

stico presso la Polisportiva Castelverde con

il Maestro Renato Venturi. "Si tratta di una

gara di judo a squadre alla quale parteci-

peranno 8 regioni italiane". La Polisporti-

va sta tornando a crescere e, sia grazie ai

nuovi corsi che alla maggiore visibilità ac-

quisita con l'apertura della nuova sede, il

numero di iscrizioni sta aumentando. L'obiet-

tivo è tornare ad essere un punto di rife-

rimento per il quartiere.

Come negli "anni d'oro" quando la Po-

lisportiva contava 600 iscritti e rappre-

sentava un luogo di ritrovo e di crescita

per i ragazzi delle periferie.

CRISTINA CORI

Christian Cilia, presidente della Polisportiva

LA POLISPORTIVA CASTELVERDE SI ALLARGA

PROGETTI E NOVITÀ ALLA POLISPORTIVA. IL 10 FEBBRAIO CI SARÀ UNA MESSA PER RICOR-DARE CLAUDIO ROSONE E L'11 IL II MEMORIAL A LUI DEDICATO.

CAMPO SPORTIVO CASTELVERDE,

ENTRO L'ESTATE (FORSE)

LA CONSEGNA DELL'OPERA

TARDA AD APRIRE IL CAMPO DI CALCIO, CHE SOR-GE A CASTELVERDE TRA VIA CORVARA E VIA MON-TEPAGANO. A RITARDARE LA CONSEGNA DELLA

STRUTTURA STAVOLTA SONO LE NUOVE REGOLE

CONI, CHE HANNO IMPOSTO VARIAZIONI AL PRO-GETTO PER UNA MAGGIORE SICUREZZA DELL'IM-PIANTO.

Nuovo slittamento di data per la conclusionedei lavori del campo sportivo di Castelverde.

I cancelli della struttura, controlli del Coni permet-tendo, dovrebbero aprirsi entro la prossima esta-te. "Sono cambiate le norme sulla sicurezza delConi e recentemente ci hanno chiesto di fare del-le correzioni al progetto - spiega Luciano Buche-ri, Presidente dei Consorzi di Roma impegnatinella realizzazione dell'opera - Alcune devono es-sere approvate dal comune perché erano legateal vecchio progetto, altre le stiamo facendo noi".

Proseguono intanto i lavori sul resto della strut-tura, la cui conclusione è prevista per il prossimomarzo. Gli interventi di adeguamento del proget-to su alcune zone dell'impianto proseguiranno in-vece per almeno un mese e mezzo, ma della da-ta certa di consegna dell'opera "ancora non sia-mo sicuri" ammette il Presidente Bucheri.

"L'altra parte dell'opera è molto avanzata, quin-di a marzo consegneremo il vecchio lavoro - ag-giunge Bucheri - Il problema è legato agli spalti eagli spogliatoi che ci hanno chiesto di ridimensio-nare. Regole che sono cambiate, ma delle qualisiamo stati avvisati solo da poco".

Stagione calcistica rinviata quindi al prossimoautunno, sperando che in zona cesarini arrivinotutte le approvazioni alle varianti. ANNA GIUFFRIDA

In merito all'articolo pubblicato sull'ultimo nume-ro del nostro giornale, riguardante la festa del-

la Befana che si è svolta sui campi di calcio del-la Polisportiva Ponte di Nona, precisiamo che lecalze distribuite al termine del torneo ai bambinipresenti alla manifestazione sono state donate efinanziate dal Municipio. All'evento è intervenutoanche il Presidente dell'ottavo municipio Massi-miliano Lorenzotti che ha portato i doni ai bambi-ni e fatto gli auguri ai presenti.

La mancata indicazione dell'ente donante nonè dovuta né all'intenzione di fare una maldestrapropaganda anti-politica nei confronti del presi-dente Lorenzotti e del Municipio, né per un'im-precisione del signor Mimmo Gaglio responsabi-le della Polisportiva Ponte di Nona. ANNA GIUFFRIDA

PRECISAZIONE SULLA FESTA DELLA BEFANA

DELLA POLISPORTIVA PONTE DI NONA

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO V12

“Il paradosso è che sia qui che al-l'altro plesso ci sono servizi all'avan-guardia, è una scuola nuova. Spa-

zi vari, per i laboratori, per la mensa. Pe-rò non hanno personale, non hanno inse-gnanti. O

gni classe a tempo pieno necessita didue insegnanti anziché del maestro uni-co", esordisce Gabriella. L'istituto in que-stione è composto da due scuole elemen-tari: la Corbellini e la Piazza Muggia. I ge-nitori interessati sono davvero tanti, uncentinaio le firme raccolte il 22 gennaio.E il 29 le mamme hanno replicato.. "Ne-gli anni scolastici passati e nell'anno incorso - recita la raccomandata da inviarea svariate istituzioni assieme alle firmeraccolte - le richieste del tempo pieno so-no accolte solo in minima parte, con l'esclu-sione di un numero elevato di bambini".E ancora: "Oggi il problema del mancatotempo pieno investe centinaia di famiglie

del nostro quartiere". Due sono le richie-ste: assicurare per l'anno prossimo un nu-mero adeguato di prime elementari a tem-po pieno e rinfoltire il personale scolasti-co. "Affinchè venga garantita a tutti i bam-bini eguaglianza di possibilità e opportu-nità educative".

Anni di tagli targati Gelmini - Tremonti- Berlusconi si sono fatti sentire. "Lo scor-so governo ha cercato di favorire la scuo-la privata a discapito di quella pubblica; -dice Gabriella - e dall'anno prossimo c'è ilrischio che soprattutto qui, a Piazza Mug-gia, non ci sia neanche una classe a tem-po pieno. Non hanno risorse economiche,non hanno personale docente", spiega.Mancanze che si sentono ancor di più inun quartiere giovane quale è Ponte Di No-na. "E' una scuola nuova e di periferia, contanti genitori giovani, e oggi per mante-

nere un bambino i genitori devono lavo-rare entrambi. Io e mio marito andiamovia la mattina e torniamo la sera; - con-tinua Gabriella - noi facciamo anche unascommessa per stare in questi quartierinuovi.

Ma così un quartiere giovane lo ammaz-zi". Se qualcosa non cambia, saranno mol-ti i genitori costretti a portare i bambini ascuola fuori dal loro quartiere. "In centroli prendono tutti, lì i bambini sono pochi",spiega Elisa. Ma sorge un problema an-che qui. "Non ci permettono di fare do-manda a più di una scuola, in modo chese un bambino non viene preso nella clas-se a tempo pieno di Ponte di Nona può al-meno cambiare scuola".

La raccomandata raggiungerà varie isti-tuzioni: il Ministero della Pubblica Istru-zione, nella persona di Francesco Profu-mo, il Presidente della Regione Lazio, ilPresidente della Provincia,e, per chiude-re, Presidente e Assessore alle politicheScolastiche del municipio VIII. Speriamoche possano accogliere le richieste e fareil possibile per esaudirle, e fare in modoche un quartiere giovane non muoia cosìpresto per mancanza di servizi.

DAVIDE LOMBARDI

PONTE DI NONA VECCHIA, PARCHI E VERDE (PERICOLO) PUBBLICO

Irami spezzati de-gli alberi nelle

strade e di fronte al-le case, dopo mesi,stanno già seccan-dosi. E solo uno deiparchi, simbolo ditutti gli impegni del-l'amministrazionemai mantenuti con il quartiere, porta an-cora i segni dell'ultima potatura fatta daicittadini in estate. Si presentano così lestrade e i parchi del quartiere popolare diPonte di Nona vecchia, il cui verde pubbli-co è da tempo un pericolo per chi transitanel quartiere.

I rami degli alberi mai potati, che il pe-

so ha spezzato, non sono neanche stati ri-mossi da dove si trovavano mesi fa. E leradici dei pini, che confinano con le palaz-zine continuano a crescere liberamente,sollevando l'asfalto o peggio raggiungen-do le abitazioni. Un pericolo per chi, an-ziano e non, decide anche solo di uscire dicasa. Condizione che si replica nei tre par-

chi ridotti o a discarica come per l'ex va-sca distrutta, o a trappola per i bambini o,in certi casi, a oggetti per vandali.

Un degrado da tempo segnalato, sia daicittadini che dal nostro giornale, che nonha mai scalfito i responsabili in Municipioe al Comune. Ma l'Assessore all'AmbienteAntonio Madama una risposta e una ga-ranzia ce l'ha data, quando alcuni giorni fagli abbiamo sottoposto il problema. "Fateuna domandina e io intervengo - fa sape-re l'assessore Madama - Alla stanza 101c'è la mia segretaria che raccoglie le richie-ste, e poi io intervengo". Basta la richie-sta scritta di un cittadino, quindi, per ve-dere realizzate le promesse. Noi intantovigileremo sulla realizzazione dei futuri in-terventi. ANNA GIUFFRIDA

Ponte di Nona, tempo pieno dimezzatoI GENITORI DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO NUO-VO PONTE DI NONA RACCOLGONO LE FIRME PER

CHIEDERE UN AUMENTO DEL PERSONALE DOCEN-TE. ISTITUTI NUOVI, SPAZI AMPI PER I LABORA-TORI E LA MENSA. MANCANO SOLO GLI INSE-GNANTI.

NESSUNA TRACCIA DI MANUTENZIONE, NESSUN ALBERO POTATO E NESSUN RAMO CADUTO RIMOSSO. IL VERDE PUBBLICO A PONTE DI NONA

VECCHIA È DA SEMPRE UN OPTIONAL PER L'AMMINISTRAZIONE. DOPO LE ULTIME PROMESSE DI UN ANNO FA, DEI TECNICI CHE HANNO VERI-FICATO LO STATO DEI PARCHI, L'ASSESSORE MADAMA DÀ UNA RISPOSTA AI CITTADINI.

Anche quest'anno il pedaggio autostra-dale di Ponte di Nona ha subito un rin-

caro del 10%. Dal 1 gennaio costa €1,10.Dieci centesimi in più rispetto al 2011. Perchi abita o lavora nel nuovo quartiere vicinoal centro commerciale, è il terzo aumento intre anni. Nel 2010 infatti si pagavano 0,90centesimi e nel 2011 il costo del pedaggioarrivò a 1 euro. Si tratta di un aumento in-giustificato tanto più se si pensa che la ta-riffa del casello è forfettaria e non calcolatasu base chilometrica. Un prezzo onesto peri chilometri percorsi non supererebbe i 50centesimi.

Per i cittadini del versante prenestino chetutti i giorni percorrono i dieci chilometri del-l'A24 per arrivare a Roma, la spesa mensilesi aggira intorno ai 60 euro. L'alternativa al-l'autostrada è prendere il raccor-do uscire a La Rustica e prose-guire sulla Collatina. Insomma,o si paga il casello o si paga intermini di tempo e di consumi.

Arrabbiati i residenti di nuo-va Ponte di Nona e Colle degliAbeti, stufi di dover pagare perun tratto urbano dell'autostradaall'interno del Comune di Roma."Quando siamo venuti ad abita-re qua il pedaggio costava 0,80centesimi. Adesso siamo a 1,10. È troppo.Io cerco di passare sulla Collatina per evita-re il casello", racconta Andrea di Ponte diNona. "Chi abita da queste parti dovrebbeessere esente dal pedaggio. O almeno do-vrebbe esserci uno sconto per i residenti",dice Silvia. L'idea di sopprimere il casello nonè nuova. "Due anni fa avevamo presentatouna proposta per eliminare il casello auto-stradale a Ponte di Nona e Lunghezza - spie-ga Massimo Mancuso, Presidente della Com-missione Bilancio, nonché residente nel quar-tiere in questione - ma la richiesta non è sta-ta accolta. E dal momento che le Autostra-de S.p.A. sono una ditta privata, il Comunenon può fare niente". Si era anche parlatodi eliminare il casello almeno fino alla finedei lavori delle complanari dell'A24 previstiper il 2014. Ma non è stato raggiunto nes-sun compromesso. Per arrivare a Roma ve-locemente (e gratuitamente) i cittadini del-la periferia est dovranno dunque aspettareil completamento delle complanari che daLunghezza percorreranno tutta la tangen-ziale fino alla capitale.

Non c'è da stupirsi insomma che le Auto-strade siano irremovibili sul casello di Pontedi Nona. Si tratta infatti dell'uscita più vici-na e facile non solo per i residenti, ma an-che per tutte quelle persone che ogni finesettimana si riversano al centro commercia-le Roma Est. Per le Autostrade rinunciare alcasello significherebbe rinunciare ad un in-troito consistente. CRISTINA CORI

PONTE DI NONA, IL PEDAGGIO COSTA 1,10€

RINCARO DEL 10% PER USCIRE AL CASELLO DI

PONTE DI NONA: UNA MEDIA DI 10 CENTESI-MI ALL'ANNO.

Quasi due giorni di lavoro, con l'intervento di due operato-ri e l'ausilio di un bobcat e un autocarro con braccio mec-

canico. Si è concretizzata così, lo scorso 16 e 17 gennaio, labonifica di una discarica a cielo aperto che sorgeva in via DonGiuseppe Puglisi nel quartiere popolare di Ponte di Nona. L'area,invasa da circa 30 tonnellate di rifiuti di vario tipo, è stata og-getto di intervento ad opera dell'unità bonifica discariche diAma su richiesta dell'assessorato all'Ambiente del Comune diRoma. Un intervento che restituisce ai cittadini una zona, che si trova a pochi metri dalle abi-tazioni e dalla scuola elementare e media Ciriello. Soddisfatto il presidente dell'Ama, Piergior-gio Benvenuti, che parla dell'intervento come dell' "ennesimo impegno quotidiano di Ama percombattere il degrado nella nostra città". E in una nota, aggiunge: "Affinché i risultati sianoduraturi, è indispensabile la collaborazione di tutti. Il mio auspicio è coinvolgere i romani nel-l'attività di vigilanza, perché solo così potremo debellare questo triste fenomeno".

Contiamo tutti quindi sulla collaborazione di ogni cittadino, confidando anche in altri inter-venti necessari di Ama sul territorio. ANNA GIUFFRIDA

PONTE DI NONA, L'AMA BONIFICA VIA DON PUGLISI

UNA DISCARICA IN MENO IN OTTAVO MUNICIPIO. L'UNITÀ BONIFICA DISCARICHE DELL'AMA

HA RIPULITO UN'INTERA AREA DEL QUARTIERE POPOLARE PONTE DI NONA IN VIA DON PU-GLISI INVASA DA TEMPO DA CIRCA 30 TONNELLATE DI RIFIUTI VARI.

Page 13: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 2 ANNO V 13

“L’Assemblea Capitolina impegnail Sindaco e l'Assessore ai Lavo-ri Pubblici ad avviare le oppor-

tune verifiche del progetto approvato nel2007, sospendendo temporaneamente gliinterventi in essere che risultano allo sta-to attuale incompatibili con le abitazioni so-prastanti". Si conclude così l'ordine del gior-no, approvato lo scorso 16 gennaio in Cam-pidoglio, che fornisce al Comune uno stru-mento prezioso e forse decisivo per la sor-te delle dodici famiglie le cui case sorgonoa pochi centimetri dai lavori delle compla-nari della A24 a Lunghezza.

Una stretta sulla vicenda che arriva a me-no di un mese di distanza dal sopralluogosu via Casoni dei consiglieri firmatari, DiCosimo, Rocca e Quarzo, e dalle dichiara-zioni della società Autostrada dei Parchi che,oltre a confermare la prosecuzione degli in-terventi, ha reso nota l'intenzione di trasfe-rire a proprie spese queste famiglie in un

residence per la durata deilavori. Una possibilità cheviene rispedita al mittenteda questi cittadini, che dasette anni convivono con la paura di resta-re senza la loro casa. "Non possono fareuna proposta del genere - dice il signor Pie-tro Lippo (nella foto), il cui ingresso di ca-sa un paio di mesi fa è stato bloccato sen-za avviso dall'avanzare dei lavori - Non c'è

nessuna legge che ci obbliga ad andare nelresidence mentre loro costruiscono". Dellastessa idea è la signora Anna Maria Vendit-ti (nella foto), che ha subìto negli anni lanascita e lo sviluppo della A24: "Da casanon mi possono cacciare, come io non pos-so fermare le loro ruspe. La nostra vita siè svolta qui già dai nostri genitori. E ora do-vrei andare dove dicono loro?". E poi ag-giunge "L'autostrada già è venuta dopo checi stavamo, vi permettete il lusso di allar-gare. Per me possono fare quello che vo-gliono, ma non nella mia camera da letto".

Paura e stanchezza miste a determina-zione per una vicenda che, tra carte bolla-te e accordi firmati, vede questi cittadini co-me i terzi incomodi. "Loro sono forti del fat-to che avevano tutto firmato, ma anche per

loro la situazione non credo sia tranquilla:dove lo prendono qui tutto lo spazio che gliserve per lavorare? - prosegue con preoc-cupazione la signora Venditti - Qui poi sepassa un camion, tremano le ante dell'ar-madio. Ormai sono terrorizzata, perché pen-so che la strada la devono fare e di noi nonsi curano affatto".

Un timore legittimo, alla luce delle ruspeapparse sotto casa all'improvviso, e mitiga-to dal fatto che da alcune settimane i lavo-ri nel tratto di via Casoni sono fermi e il sol-co per le tubature, a meno di un metro dal-le abitazioni, è stato coperto con la terra.Una sospensione a cui può dare seguito ilComune. "Da questo momento il Sindaco el'assessore ai Lavori Pubblici hanno lo stru-mento in mano per convocare la società -spiega Marco Di Cosimo, Presidente dellaCommissione Urbanistica e firmatario del-l'ordine del giorno - La nostra parte ammi-nistrativa sta verificando la situazione, e do-po così avremo la possibilità di dire questacosa lì non si può fare". Un primo passo, inattesa di quello definitivo. ANNA GIUFFRIDA

Un percorso pedonale nel verde lungo 5chilometri, che potenzialmente da via

Donegani raggiunge Monte Giardino e quin-di il centro commerciale Roma Est. Un tra-gitto in parte già esistente, ma in cui l'ulti-mo tratto di circa 500 metri non è mai sta-to pavimentato e adattato a questo scopo.Una mancanza segnalata da un cittadino diLunghezza, che sollecita un progetto ad hoc."Questo è un tratto Tav, che passa sopra la

ferrovia, che doveva essere espropriato per-ché tra i progetti per le opere compensativeera previsto che sorgesse un centro anziani- dice il signor Antonio Palozzi, mostrandola grande area che confina con la A24 - Fi-nora è stato usato da chi porta i cani a pas-seggiare e ci hanno piantato due piante, mapoi non ha mai pulito nessuno. Questo po-trebbe essere la normale prosecuzione delpercorso a piedi che prosegue fino a via delCasalone".

Un'area mai utilizzata che in futuro ancheil consorzio Valle Pantanella ha intenzione direndere sfruttabile. "Abbiamo parlato conl'architetto dell'idea di fare un percorso e ciha detto che è fattibile - spiega Osvaldo Fla-mini, presidente del consorzio Valle Panta-nella - Adesso stiamo facendo altre opere più

impellenti, come i marciapiedi e le acque chia-re che mancano, ma in seguito con i soldidella Bucalossi avevo pensato di fare ancheun centro anziani e in caso una pista ciclabi-le. In ogni caso, bisognerà poi vedere se ilterreno è di proprietà delle Ferrovie oppureno". Opere che potrebbero convivere e por-tare in alcuni casi servizi, che mancano a tut-ta la zona.

Quello che al momento è un percorso adostacoli, tra "gli scalini che vanno fatti perarrivare al centro commerciale" e un passag-

gio a piedi abusivo che "passa attraverso unterreno privato", potrebbe in ogni caso es-sere un'occasione per qualificare un'area ab-bandonata. ANNA GIUFFRIDA

Complanari Lunghezza, sospensione salva - famiglie dal Campidoglio

APPROVATO LO SCORSO 16 GENNAIO L'ORDINE DEL GIORNO IN CAMPIDOGLIO PER SO-SPENDERE I LAVORI DELLE COMPLANARI A LUNGHEZZA, NEL TRATTO DI VIA CASONI CHE

COINVOLGE LE CASE DI DODICI FAMIGLIE. LAVORI FERMI AL MOMENTO, MA LA PAURA PER

LA SORTE DELLE PROPRIE ABITAZIONI SERPEGGIA ANCORA TRA QUESTI CITTADINI.

IL PONTE CHE SOVRASTA L'A24 TAGLIA INDUE UN POSSIBILE PERCORSO PEDONALE, CHECOLLEGHEREBBE LA ZONA DIRETTAMENTE ALCENTRO COMMERCIALE ROMA EST. UN CIT-TADINO DI LUNGHEZZA LANCIA UNA PROPO-STA AFFINCHÉ L'AREA, SOTTO LA QUALE PAS-SA LA LINEA FERROVIARIA, VENGA RIPROGET-TATA PER UN CAMMINAMENTO.

MONTE GIARDINO, UNA PROPOSTA DI PERCORSO PEDONALE

Un'impalcatura per ricordare i lavori fattiquattro anni fa e quelli ancora da rea-

lizzare. Dopo l'ultimo intervento di ristruttu-razione dell'antica scuola elementare di viaMedail a Lunghezza, mancava solo il ripristi-no della meridiana posta nel cortile interno.Ma dopo tanti anni e tanti solleciti, gli inter-venti da fare sono aumentati e le promessedel Comune svanite. "Ci siamo fatti lasciarel'impalcatura perché avevamo il desiderio diripristinare la meridiana, e avevamo chiestoal Comune se poteva farlo - dice MirettaMencarelli, insegnante e responsabile delplesso di via Medail - Quest'esta-te inoltre hanno rubato le gron-daie di rame: non ne hanno la-sciato neanche una. Quando so-no venuti a fare il sopralluogo misono raccomandata affinché in-tervenissero, anche perché conla pioggia e senza le grondaie ilmuro si gonfia. È uno spreco ro-vinare tutto, anche perché la ri-strutturazione era stata fatta be-nissimo".

A metà anno scolastico perònon è stata ripristinata neanche una gron-daia. E i danni non sono tardati ad arrivare."Sulla facciata c'è lo scolo dell'acqua che ca-de sulla centralina della rete WiFi della Pro-vincia. E ora con l'acqua non funziona più -aggiunge la professoressa Mencarelli - Que-sto mi dispiace, perché entro fine anno arri-veranno delle lavagne interattive e senza in-ternet non potremo usarle a pieno".

Lavori urgenti, per dare un degno servizioai piccoli studenti di questa scuola, che il sin-daco Alemanno nell'incontro a Castelverde

dello scorso autunno aveva incluso tra le ope-re da realizzare a breve. Ma dalle parole aifatti, c'è di mezzo il Patto di Stabilità. "Il Pat-to di Stabilità ha fermato alcune cose cheavevamo inserito in bilancio e a cui non pos-siamo dare corso - spiega il Presidente del-la Commissione Urbanistica al Comune Mar-co Di Cosimo - Stiamo verificando se riuscia-mo a superare quest'ostacolo del patto, e senon sarà possibile riproporremo nel prossi-mo bilancio le stesse opere".

Piccoli ma importanti interventi, i cui fon-di sono bloccati, in una scuola che ogni an-

no che passa si confron-ta con nuovi disagi cheimpongono al corpo do-centi di inventarsi solu-zioni e spazi. Niente sa-la computer, che in as-senza di altro è diven-tata aula per il soste-gno. Ma anche nessunapalestra, nessun audi-torium o stanza per leriunioni. Una scuola benristrutturata, ma mai

adeguata alle nuove esigenze. E che orarischia di diventare un monumento, rovi-nato, allo spreco. Gli insegnati e le famiglieintanto non demordono e, forti di un legamecon questa scuola, stanno valutando di far -da - se. "C'è un genitore che si sta interes-sando per fare i lavori, anche a prezzo di co-sto. Altrimenti o faremo noi insegnati o fac-ciamo una colletta con gli alunni - proseguela professoressa - Ma non possiamo più aspet-tare il Comune". Lezioni di vita dalla scuola.

ANNA GIUFFRIDA

DALL'ULTIMA OPERA DI RISTRUTTURAZIONE, LA SCUOLA ELEMENTARE IN VIA MEDAIL A LUN-GHEZZA NON HA PIÙ RICEVUTO GLI INTERVENTI ATTESI. E DOPO IL FURTO DELLA SCORSA ESTA-TE DI TUTTE LE GRONDAIE, SI TEMONO NUOVI DANNI. INTANTO, I FONDI DESTINATI ALLE OPE-RE SONO BLOCCATI DAL PATTO DI STABILITÀ.

SCUOLA MARTELLI, 4 ANNI ASPETTANDO UN INTERVENTO

Page 14: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO V14

Torniamo a parlare del famoso incro-cio della via Prenestina con via di Tor-renova e via dell'Acqua Vergine. Al

prenestino lo chiamano incrocio delle quat-tro strade, ed è tristemente noto per il traf-fico che blocca i cittadini in auto, soprattut-to la sera. Per risolvere il problema i citta-dini del prenestino richiedono da sempreuna rotonda.

Si era parlato anche di corsie di accumu-lo, per cui furono stanziati 900mila euro.Quei soldi, spiega il coordinatore Api in VIIIPietro Spagnuolo, il Comune se li è risuc-chiati come tutti i soldi dei progetti che nonvanno avanti. "La scorsa estate abbiamoavuto un incontro con Presidente e vice del-la Commissione Lavori Pubblici del Comu-ne di Roma, Giovanni Quarzo del Pdl e Da-rio Nanni del Pd. C'erano anche dei tecnici,e si decise di fare uno studio sulla fattibili-tà della rotonda". Il risultato degli studi èche la rotatoria non serve a nulla, non snel-lirebbe il traffico. "Così il 12 dicembre scor-so ci hanno presentato un altro progetto,con delle anomalie secondo me pazzesche",spiega Spagnuolo, che definisce il proget-to "un aborto".

E ce lo spiega così, anticipando che non

è preciso ancora sulle vie. "La Prenestinadiventa a senso unico, ad andare verso ilcentro, grossomodo dall'altezza di via di Val-le Bagnata a via Calabritto. Chi viene dalcentro all'altezza di via di Valle Bagnata sa-rà costretto a girare a destra per una stra-da che lo porterà ad incrociare via di Torre-nova. Lì c'è un cancello da cui parte unastrada privata: andrebbero espropriati i ter-reni per fare una strada che porti fino a viaNusco. E' un aborto". E i motivi non sono

pochi, secondo Spagnuolo: intanto la Pre-nestina, una strada che non può es-sere a senso unico; poi il problemache il traffico si andrebbe a crearenelle strade strette di Colle Prene-stino; infine, si rischiano giri cervel-lotici in mezzo al traffico e in stradestrette se bisogna fare alcuni tragit-

ti. "Un progetto da 3 milioni e mezzo", con-tinua Spagnuolo. Lui ha una proposta al-ternativa, l' ha presentata ai consiglieri e aitecnici.

"Così non si risolve niente: esproprio peresproprio, andiamo avanti. La strada fac-ciamola andare oltre, in modo che sbuchisulla Prenestina oltre Colle Prenestino. Co-sì la Prenestina resta a doppio senso, e ilproblema è risolto. Ma bisogna far subito,perché adesso qui è tutto prato, ma un gior-no potrebbero costruire, e gli espropri di-venterebbero più problematici". In questo

modo, spiega Spagnuolo, il traffico si snel-lirebbe davvero, perché chi deve andare ol-tre Colle Prenestino non attraversa più letragiche quattro strade. "Non si possonospendere 3 milioni e mezzo senza risolve-re il problema e creando ulteriori disagi. Iodico anziché 3 milioni spendiamone 4, 5,ma almeno risolviamo il problema seria-mente", spiega il coordinatore Api. "L'hodetto, sia a Quarzo che a Nanni. Volete es-sere ricordati per aver fatto uno schifo? Operché avete fatto una cosa buona da quia 30 anni? E si sono detti tutti d'accordocon me, anche i tecnici".

Il problema sono i soliti soldi. "E alloranon ci sono neanche i 3 milioni e mezzo perquel progetto", si chiede Spagnuolo. Che citiene a sottolineare: "Non sono contrarioallo stanziamento di soldi, propongo soloun progetto alternativo, per risolvere real-mente questo problema". DAVIDE LOMBARDI

Troppo lente le indagini archeologiche cheprecedono l'avvio dei lavori di via Modo-

lo. Questo il parere di alcuni membri del co-mitato di quartiere di Colle del Sole dove èin progetto una strada a quattro corsie checongiungerà la Prenestinacon via di Borghesiana ta-gliando in due la borgata.Da una parte, la rabbia deicittadini che lamentano losperpero dei soldi della col-lettività con i quali si po-trebbero costruire i mar-ciapiedi che mancano nel quartiere. Dall'al-tra, le leggi che impongono precise proce-dure da seguire per le ricerche archeologi-che preliminari.

"Le indagini sono troppo lente. Avanzanosolo di 12 metri al giorno nonostante nonabbiano trovato nulla. E allora non si capi-sce perché perdono tempo a "pulire la ter-ra con i pennelli"- lamenta Luigi Isola del co-mitato di quartiere di Colle del Sole, che pe-rò ci tiene a precisare - è giusto che venga-no fatte ricerche archeologiche prima di av-viare dei lavori. Noi non stiamo contestan-do la legittimità delle indagini, ma solo lemodalità".

La pensano diversamente alla Soprinten-denza."È la legge che prevede questo tipodi indagini. E le ricerche hanno una loro pro-cedura - spiega l'archeologo che monitora illuogo - Non vedo il perché di queste accu-se da parte di alcuni cittadini - commentaVitale della Soprintendenza per i Beni Cul-turali - non mi sembra si vada a rilento. An-zi, fino ad ora abbiamo scavato solo al cen-tro della strada per accorciare i tempi. Soloin caso di ritrovamenti avremmo allargatogli scavi a tutta la carreggiata. Una parte deitratti sono già stati ispezionati e chiusi. Ca-pisco che i non addetti ai lavori non cono-scono le procedure di indagine, ma bisognaanche tenere in considerazione che ci vuo-le del tempo". In questo tipo di ricerche,spiegano, non si conoscono le profondità,quindi bisogna andare cauti quando si sca-va e in alcuni casi non è neanche possibileutilizzare l'escavatore. Le indagini quindi se-guono la normale procedura di verifica pre-ventiva dell'interesse archeologico, previ-

sta dal decreto legge del 26 aprile2005, che comporta l'esecuzione dicarotaggi, prospezioni geofisiche e

geochimiche su una campionatura dell'areainteressata per recuperare i dati. Indaginiassolutamente necessarie, assicurano allaSovrintendenza. Nelle vicinanze sorge infat-ti Gabii, l'antica città citata da Virgilio nel-l'Eneide e da Tito Livio in ab urbe condita,nonché sito in cui sono state rinvenute le piùantiche iscrizioni in lingua greca in Italia."Inoltre non è del tutto corretto affermareche non sia stato trovato nulla. In via Mo-dolo è stato rinvenuto un muro romano e invia Calasetta sembra stia emergendo il trac-ciato di un'antica via" ci rivelano.

"Noi chiediamo solo che i soldi pubblicivengano spesi bene. Nel nostro quartierenon c'è nulla, mancano i servizi più ovvi, pri-mi tra tutti i marciapiedi. Per questo nonpossiamo tollerare che si ritardino i lavori",conclude Isola. A Colle del Sole infatti si con-tano pochi marciapiedi, distribuiti sulla viaprincipale, mentre il grosso del quartiere neresta sprovvisto. Agli angoli delle strade l'er-ba incolta cresce disordinatamente e gli ole-andri, mai potati, sporgono al punto da li-mitare la visibilità degli automobilisti. In tut-to questo i pedoni sono spesso costretti acamminare sulla carreggiata perché i bor-di delle vie vengono utilizzati come piccolediscariche in cui finisce un po' tutto, dai cal-cinacci abbandonati dai cantieri alle frondedelle palme potate.

Allora forse non è con la Soprintendenzaai Beni Culturali che bisogna prendersela. E'ora che qualcuno si prenda l'impegno di ascol-tare i cittadini di Colle del Sole, che altro nonvogliono se non ottenere i servizi basilari chetutti i quartieri dovrebbero avere.

CRISTINA CORI

“Non esiste che iniziamo un lavoro e poi ce neandiamo". Commenta così l'ingegnere Debo-

ra Pesa, responsabile dell'ufficio manutenzioni delconsorzio Bonifica Tevere Agro Romano, la temutasospensione degli interventi sui fossi Corzano e Sa-ponara.

Dopo un primo intervento lo scorso dicembre, cheaveva interessato parte del fosso che costeggia viaPolense, i lavori di pulitura e manutenzione dei cor-si d'acqua non sono più avanzati. I due fossi, che daquasi quattro anni necessitano di un intervento, pre-sentano ancora della vegetazione cresciuta indistur-bata sulle spallette e cumuli di terra e detriti che al-zano il livello d'acqua dei fossi. Una situazione che,come previsto nel piano di manutenzione 2011-2012,porterà altri interventi con l'ausilio di mezzi adeguati. "Alcuni interventi sono stati avvia-ti. Ci sono poi dei tratti dove non era possibile effettuare la manutenzione, perché risul-tano case costruite sul lato: lì dovremo tornare con altri mezzi per eseguire una tipologiadiversa d'intervento" spiega l'ingegnere Pesa. Interventi sempre più impellenti per il quar-tiere che convive con questi corsi d'acqua e che, dopo anni di attesa, non può permetter-si di aspettare altri mesi nell'incertezza. ANNA GIUFFRIDA

COLLE DEL SOLE, POLEMICHE SUGLI SCAVI ARCHEOLOGICIFOSSI CORZANO E SAPONARA, IN ARRIVO NUOVI INTERVENTI

BOCCIATA IN SEGUITO AD UNO STUDIO DEI FLUSSI DI TRAFFICO LA PROPOSTA DELLA ROTATORIA, PER RIDURRE IL TRAFFICO SU QUEL

TRATTO DELLA PRENESTINA C'È UN ALTRO PROGETTO. CHE COSTA 3 MILIONI E MEZZO E IL COORDINATORE API IN VIII MUNICIPIO

PIERO SPAGNUOLO SPIEGA: "NON SONO CONTRARIO ALLO STANZIAMENTO DI FONDI, PROPONGO SOLO UN PROGETTO ALTERNATIVO,PER RISOLVERE REALMENTE QUESTO PROBLEMA".

DOPO UN PRIMO STOP AGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE E PULIZIA DEI FOSSI CORZANOE SAPONARA A CORCOLLE, DAL CONSORZIO BONIFICA TEVERE AGRO ROMANO GARANTI-SCONO LA PROSECUZIONE DEI LAVORI CON NUOVI MEZZI SUI DUE CORSI D'ACQUA.

LA POLEMICA DEL COMITATO DI QUARTIERE DI COLLE DEL SOLE SUL PRESUNTO SPERPERO DI TEM-PO E SOLDI DELLE INDAGINI ARCHEOLOGICHE PRELIMINARI DEI LAVORI DI VIA MODOLO. LA SO-PRINTENDENZA: "STIAMO SOLO SEGUENDO LA NORMALE PROCEDURA".

Le ‘quattro strade’ e quel progetto che è “un aborto”

Page 15: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 2 ANNO V 15

Avanzano a passi piccoli e lenti i lavo-ri nell'eterno cantiere di Colle degliAbeti. E, nonostante questo, si con-

tinua ad inciampare anche in ostacoli buro-cratici e tecnici.

Gli ultimi lavori, in programma da mesi,un paio di settimane fa hanno portato al-l'asfaltatura di alcuni parcheggi e dei 50 me-tri di via Oliboni, nel piano di zona Lunghez-za C2. Interventi resi ancora più impellen-ti da ragioni di sicurezza e dalla consegnadi altre palazzine, che si affacciano sul de-serto della futura via Liberti. "Hanno inizia-to a fare la predisposizione per l'illumina-zione sulla complanare di via Liberti - diceFederico Verdicchio, presidente del comita-to di quartiere Colle degli Abeti - Ancora pe-rò mancano i pali e l'asfaltatura delle com-planari è quella iniziale, anche perché la dit-ta sostiene che hanno problemi a riceverei pagamenti". Per un servizio che si scorgeall'orizzonte, un altro allaccio resta arena-

to. Su via Padre Ferro infatti da anni cam-peggiano pali dell'illuminazione mai accesidall'Acea. "Prima lì c'era un problema di pa-gamenti, ora è meramente tecnico - spie-ga Verdicchio - L'Acea non prende in caricol'impianto perché dice che è stato fatto ma-le da chi lo ha realizzato, e ora ci vuole chilo renda a norma. Adesso siamo anche incontatto con l'Assessorato ai Lavori Pubbli-ci e abbiamo fatto una raccolta di firme persollecitare la soluzione del problema".

Un ritardo inaccettabile, aggravato damotivi di sicurezza per chi abita su questastrada buia, che confina con un terreno in-colto. E l'assenza di sicurezza è il tema ri-corrente anche in un altro intervento, quel-lo della segnaletica. In un incontro di alcu-ne settimane fa in Commissione Urbanisti-ca, il consorzio responsabile dell'opera haposto il problema di una rapida approvazio-ne del progetto provvisorio della segnaleti-ca. Un'urgenza cresciuta con l'aumento dei

procedimenti, a carico dello stesso consor-zio, in seguito agli incidenti che si verifica-no sulle strade del quartiere.

"Durante la riunione si è deciso di fare unsollecito all'ufficio tecnico in municipio, mail consorzio deve ancora trasformare il pro-getto definitivo della segnaletica in provvi-sorio - prosegue Verdicchio - Questo per-ché al momento ci sono strade chiuse, chenel progetto definitivo non dovevano esser-ci". E aggiunge con preoccupazione: "Il ri-schio che ci è stato detto è che, se non sifa subito, il consorzio prenderà in seria con-siderazione la possibilità di chiudere via Me-jo de gnente, il che è assolutamente inac-cettabile. Così noi saremmo in trappola!".Una conseguenza da scongiurare, che an-cora una volta non rientra tra le priorità dichi è responsabile di questo cantiere rattop-pato. ANNA GIUFFRIDA

TAVOLO OPERE TAV CORCOLLE, IN ARRIVO UNA NUOVA SEDUTA

Colle degli Abeti, opere e (in)sicurezzaNUOVI TRATTI DI QUARTIERE ASFALTATI NELLE ULTIME SETTIMANE E SULLE COMPLANARI DEL

MIRAGGIO DI VIA LIBERTI SI LAVORA PER PREDISPORRE L'ILLUMINAZIONE PUBBLICA. GOCCE

NELL'OCEANO, INQUINATE DA ALTRI SERVIZI E ALLACCI ATTESI DA TEMPO, E RIMASTI IN BALÌA

DI ERRORI TECNICI SU CUI INTERVENIRE.

SCUOLA E VIABILITÀ AL VAGLIO DEGLI UFFICI DEL

COMUNE. A DISTANZA DI MESI DAI SOPRALLUO-GHI, A BREVE È PREVISTO UN NUOVO INCONTRO

TRA AMMINISTRAZIONE E QUARTIERE PER DEFINI-RE I PROGETTI DA REALIZZARE CON I FONDI TAV.

Colle degli Abeti. Case popolari. Lui sof-fre di asma e bronchite, lei combatte

con un cancro. E da due anni vivono senzariscaldamenti. Sembra assurdo, ma tutto èpossibile in un quartiere dimenti-cato dalle istituzioni. "Siamo ve-nuti ad abitare qua nel 2010 e i ri-scaldamenti non hanno mai fun-zionato" racconta Federico Umma-rino che abita al piano terra di unapalazzina dell'edilizia popolare. Unappartamento che era stato ini-zialmente progettato come ufficioe solo in seguito adibito ad abita-zione. I termosifoni quindi non ci sono, il ri-scaldamento è costituito da due condizio-natori che però sono guasti.

"Ci siamo dovuti comprare una stufettaelettrica. È meglio di niente, ma bisogna se-

dercisi vicino perché il calore nonsi propaga in tutta la stanza",racconta Federico che si trovacostretto ad indossare maglio-ne, sciarpa e cappotto anche den-tro casa.

Senza riscaldamenti, ma an-che senza assistenza sociale.L'avevano ottenuta: due ore algiorno per quattro mesi. Dopo-

diché lo scorso novembre si sono visti to-gliere anche l'accompagno. "Siamo anzia-ni, malati ma soprattutto soli. Se non fos-se per i vicini di casa che ci aiutano nellefaccende quotidiane, non potremmo nean-

che andare a fare la spesa. I negozi sonolontani e io faccio fatica anche solo ad arri-vare alla fermata dell'autobus. Mia moglieogni mercoledì deve recarsi inospedale per sottoporsi a con-trolli. Da sola non potrebbe, al-lora viene accompagnata dal-l'Associazione Anvolt Onlus chefornisce assistenza ai malati on-cologici grazie all'attività di vo-lontari e alla generosità di privati cittadini".

Il problema riscaldamento purtroppo rien-tra nella categoria delle mancanze cronichedella politica che come è consuetudine igno-ra i quartieri popolari. Infatti il guasto è sta-

to segnalato ben tre volte e lo scorso 21 di-cembre i tecnici del Comune erano venutiper un sopralluogo dei palazzi popolari di

Largo Raffaele Domiccoli. Tra le case ispezionate era

stato preso atto anche dellasituazione dell'appartamentodei due anziani signori. Ma nul-la sembra cambiato. "A distan-za di un mese non si è fatto

vivo nessuno. In questi due anni sono ve-nuti tre volte a vedere i guasti, ma poi nonhanno mai sistemato nulla. Non so nean-che se crederci che verranno a riparare i ri-scaldamenti". CRISTINA CORI

Dopo gli ultimi sopralluoghi del Comune, pro-seguono a distanza i lavori del tavolo per le

opere Tav a Corcolle. I progetti su scuola e via-bilità aspettano l'apertura del prossimo tavolo peravanzare. "Non riusciamo ancora ad avere unaquantificazione per l'allargamento della scuolaesistente - spiega il Presidente della Commissio-ne Urbanistica al Comune Marco Di Cosimo - Làle variabili in campo diventano tante, a secondadi come facciamo questo lavoro. Se fosse un edi-ficio nuovo sapremmo quanto costa, ma questoè un allargamento dell'esistente". Dal Comunearriva intanto la certezza che l'impegno con ilquartiere e i cittadini è confermato. Un rischio te-muto anche dal comitato di quartiere. "Noi teme-vamo che la cosa si arenasse, ma per fortunanon è così - dice Francesco Saltini, presidentedel comitato di quartiere Corcolle - Ma finché nonci si incontra, non si può sapere come procedela situazione". A distanza di alcuni mesi dall'ulti-mo incontro, il Presidente Di Cosimo aggiungeche "è mia intenzione riconvocare tra dieci gior-ni al massimo un tavolo con i lavori pubblici e lamobilità, per capire che cosa fare. Ho parlato an-che con l'assessore Aurigemma per trovare unasoluzione definitiva e chiudere questa questioneuna volta per tutte". ANNA GIUFFRIDA

COSTRETTI A VIVERE CON IL CAPPOTTO IN CASA DUE ANZIANI SIGNORI DELLE CASE POPOLARI DI

COLLE DEGLI ABETI. I TECNICI SONO VENUTI TRE VOLTE A PRENDERE NOTA DEL GUASTO, MA IN

DUE ANNI NON HANNO RIPARATO NULLA.

SENZA RISCALDAMENTI DA DUE ANNI

Page 16: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO V16

Sempre più intricato l'affaire Corcolle. E

se la Polverini esulta su piano rifiuti e

sentenza del Consiglio di Stato, altre

grane le piovono addosso.

Prima la lettera del Mibac che enumera i

vincoli archeologici di Corcolle, poi la notizia

di un'indagine della Procura di Roma proprio

sulla vicenda di Corcolle. Il fascicolo è con-

tro ignoti, spiega il quotidiano online Affari

Italiani, e sarebbe nato in seguito ad una det-

tagliata denuncia dei comitati. L'indagine,

spiega sempre Affari Italiani, ha messo le

mani su quei due atti pressochè identici, su

quel doppio studio preliminare della Regio-

ne Lazio.

Nel primo fra i siti papabili per la discari-

ca c'è Allumiere, che scompare nel secondo

lasciando il posto a Corcolle. La Procura vuo-

le capire chi ha apportato quella modifica,

quando e perché. "La denuncia accettata dal-

la Procura e inserita in un fascicolo chiede di

poter acquisire alla Regione Lazio gli origina-

li dei documenti e di accertare se vi siano

state indebite modificazioni e/o alterazioni,

e verificare l'ipotesi di un'indebita sostituzio-

ne e/o alterazione del primo documento con

il secondo", spiega nel suo articolo Fabio Ca-

rosi.

Non finisce qui, perché nella denuncia ci

sarebbe anche la ricostruzione dei vari pas-

saggi di proprietà che hanno finito per por-

tare il terreno di Corcolle in mano a una so-

cietà anonima svizzera. Staremo a vedere,

ma i tempi della giustizia, si sa, sono lunghi,

e non sarà quest'indagine a scongiurare la

discarica. Certo, potrebbe suggerire a qual-

cuno che magari non è il caso, ma ci credia-

mo poco, visti i "qualcuno" interessati.

Brutte notizie arrivano dal Consiglio di Sta-

to, che respinge il ricorso della Colari di Cer-

roni e conferma lo stato d'emergenza rifiuti.

Slitta invece al 7 marzo l'udienza del Tar in

cui si discuterà il ricorso dei comitati contro

lo stato d'emergenza, analogo a quello pre-

sentato (e perso) dalla Colari.

DAVIDE LOMBARDI

Corcolle, ora indaga la ProcuraLA PROCURA DI ROMA APRE UN FASCICOLO CONTRO IGNOTI SULL'AFFAIRE CORCOLLE,MENTRE IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'EMERGENZA RIFIUTI.

Il Pd batte un colpo, e tre consiglieri convocanouna conferenza stampa sul tema dei rifiuti e del-

le discariche, soprattutto quella di Corcolle. SonoDario Nanni, il capogruppo Umberto Marroni, eAthos De Luca, vicepresidente della Commissio-ne Ambiente.

La conferenza dura circa mezz'ora. Prima De

Luca attacca l'Ama, che non riesce a fare la dif-ferenziata a Roma. "Con la Tarsu aumentatadel20% e 100 milioni in più che entrano in cassa ilservizio deve migliorare". Poi difende Corcolle,"sito inadeguato", e parla di un sindaco che "tiraa campare". Nanni presenta le sue due mozioni:la prima impegna la Giunta a raggiungere alme-

no il 50% di differenziata entro il 2012, la secon-da chiede l'avvio di un progetto di sperimentazio-ne del vuoto a rendere, perchè "una bottiglia divetro può essere riempita più di 50 volte, che cor-risponde a una vita media di 6 anni". Il consiglie-re poi attacca su Corcolle, "una scelta folle", e an-nuncia la prossima mossa del Pd. "Domani chie-deremo un consiglio straordinario sui rifiuti a Ro-ma". Chiude brevemente Marroni, che ci tiene asottolineare un punto: "Va evitata per forza la di-scarica di Corcolle". DAVIDE LOMBARDI

SE QUESTO È UN PREFETTO …

IL MIBAC AVVISA: "CORCOLLE È VINCOLATA"

Davanti ai cittadini si può anche permettere didire 'Io parlo solo con le istituzioni'. Davanti

ai giornalisti si può anche rispondere dicendo'Qual è il problema?' e 'Io so chi sono i proprieta-ri della cava ma non te lo dico'. Ma quando poiva in Commissione Parlamentare Ecomafie il Pre-fetto e Commissario all'emergenza rifiuti Pecora-ro deve parlare. Non può fare il reticente né l'ar-rogante.

E colleziona figure una dietro l'altra. Tanto cheil Presidente della CommissionePecorella deve spiegargli cosa èuna società anonima. Il problemaè quello della cava di Corcolle. Quel-l'oscuro contratto d'affitto con Eco-logia Corcolle srl sarà superato perchè si proce-derà con esproprio, ma di problema così ne sor-ge un altro. "Forse non ci siamo capiti: - dice duevolte Pecorella - è notorio che nelle società sviz-zere non c'è nulla di documentato che ci dica chisia il reale proprietario. Con l'esproprio a chi an-diamo a dare i soldi? Siamo sicuri che non van-no alla criminalità organizzata?", si chiede, vistoche il terreno è di proprietà di una società anoni-ma svizzera. Il Prefetto dopo aver cincischiato suidue rappresentanti legali che "sono due cittadiniitaliani" parla di controlli da effettuare dopo averconsegnato i soldi ai rappresentanti stessi.

E quando Pecorella gli spiega che, ovviamen-te, non si danno soldi in mano a nessuno ma sifa un bonifico alla società, il Prefetto tocca l'api-ce. "Sì, ma il bonifico va consegnato ai rappre-sentanti legali". Pecorella non ne può più: "Ma leisa che un bonifico non si consegna a nessuno?Sono un po' sorpreso di questa sua osservazio-ne". E siamo sorpresi anche noi. Spiacevolmen-te sorpresi dal fatto che Pecoraro possa condi-zionare con le sue decisioni il futuro del nostroterritorio. DAVIDE LOMBARDI

Seconda conferenza stampa di Franca Valerie del comitato 'Villa Adriana' contro la disca-

rica a Corcolle. Questa volta, simbolicamente, alTempio di Adriano. E se nella prima conferenza siè parlato soprattutto di Villa Adriana ora è la voltadi Corcolle. Moderatore ancora unavolta il principe Barberini, che ricor-da i vari sberleffi che ci siamo pre-si dalla stampa straniera. Non ulti-mo un lungo servizio della Cbs chesi chiudeva così: SPQR, Sono Por-ci Questi Romani. La Valeri si diverte a stuzzica-re gli attori protagonisti di questa discarica. "Pen-so che il Prefetto non sarebbe un interlocutoremolto gradevole", e "C'è un evidente divario fraAdriano e la Polverini". Il professor Zevi della Sa-pienza ci mostra come anche Corcolle sia un luo-go pieno di storia, e con lui un'archeologa che hacompiuto degli scavi nella zona, Flavia Marimpie-tri. Tombe, sarcofagi, vasi: davvero tanti i reperti.Carlo Ripa di Meana lamenta l'assenza dei politi-ci, anche di Zingaretti. Antonio Biondi, geologo,spiega tutti i rischi connessi a una zona molto at-tiva dal punto di vista idrogeologico. Parla di una"zona pericolosissima", di rischio inquinamentodelle falde acquifere più profonde. Ezio Curti mo-stra invece le rare specie di minerali che si trova-no nella cava, attiva da tanto. "Noi già nel '64 lafrequentavamo. Qui si sono formate delle vere eproprie specie, che chiamiamo le geodi di Corcol-le. E' una particolarità di questa cava, sono coseuniche al mondo. Ora la cava non è più accessi-bile purtroppo, e se facessero una discarica lì per-deremmo tutta una serie di minerali". L'incontro siconclude con gli interventi di Vanessa Ranieri delWWF Lazio e del consigliere comunale Pd AthosDe Luca. Presente al convegno anche il capo-gruppo Marroni. Il Pd municipale? C'è quello pa-rallelo, con Scipioni. DAVIDE LOMBARDI

Corcolle è una zona vincolata. E questa voltaa dirlo non sono i comitati e le associazioni,

nè l'opposizione. E' il Ministero dei Beni Cultura-li, il MIBAC, che lo scorso 16 gennaio, con unalettera indirizzata alla direzione regionale, a Pe-coraro e alla Polverini, ha messo in evidenza ivincoli archeologici presenti, a partire dalla vici-nanza a Villa Adriana e a una necropoli medio re-pubblicana. "Inoltre - recita la lettera - nella zonadi San Vittorino sussistono due vincoli archeolo-gici ai sensi del D. Lgs 42/2004: una villa roma-na, 'Grotta di Paris', e 'Ponte Lupo'. Tutta la zonadi San Vittorino - conclude - risulta estremamen-te ricca di presenze storiche ed archeologiche,come si evince da quanto è segnalato nella Car-ta dell'Agro". Dovrebbe essere un duro colpo peril cammino del duo Polverini - Pecoraro, ma co-sì non sembra. Se i comitati esultano e tutte leopposizioni chiedono di rivedere questa scelle-ratezza, la Polverini subito chiosa. "L'unico tito-lato a rispondere rispetto alle indicazioni conte-nute nella lettera è il Commissario. So che insie-me alla struttura tecnica ha fatto un buon lavoroe quindi risponderà lui rispetto alle sue convinzio-ni". Poi passano appena due giorni, il Consigliodi Stato approva l'emergenza, il Consiglio Regio-nale approva il piano rifiuti, e il MIBAC è bello chedimenticato. Così come i vincoli archeologici.

DAVIDE LOMBARDI

Dirami un comunicato e passi per vittima, ba-sta essere un politico. Giornali e tv, proni,

annuiscono e distribuiscono la 'notizia'. E le vit-time diventano aggressori.

Consiglio regionale del Lazio, dopo due annidi attesa si discute la legge di iniziativa popola-re 241, il piano rifiuti alternativo del popolo 'ZeroWaste'. Una legge già accolta come valida e perquesto giunta in consiglio: ma la maggioranza,ubriaca del piano rifiuti approvato il giorno pre-cedente, decide di non votarla, di non entrare nelmerito, e la dichiara incompleta e in contrasto con

altre normative. Sei ore di discussione, sei ore diattesa, e possiamo immaginare il disappunto deicomitati 'Rifiuti Zero'. C'è anche quello di Corcol-le. Il consigliere Franco Fiorito, capogruppo Pdl,in seguito al voto decide deliberatamente di pas-sare in mezzo alla folla, e subito dopo dirama ilcomunicato in cui si definisce vittima di un'ag-gressione da parte dei comitati. Il comunicato di-venta la notizia.

Ma quel giorno in consiglio c'erano anche Fran-cesco Saltini e tanti altri del comitato di Corcolle."Fiorito del Pdl ha volutamente provocato la gen-te passando dinnanzi a noi, che eravamo civil-mente adirati per il risultato: - spiega Saltini - ci

ha insultato, ha inveito contro dinoi. Le forze dell'ordine presen-ti infatti lo hanno trascinato via.Hanno trascinato via lui mentrenoi eravamo fermi , immobili.Passando continuava a inveire, insultare e strat-tonare, tanto che uno spintone è arrivato ad unanostra concittadina per la quale abbiamo dovu-to chiamare l'ambulanza (è una persona cardio-patica operata da poco)". Ci tiene a ribadire Sal-tini: "Fiorito non è stato sfiorato da un dito dei cit-tadini. Noi stavamo a debita distanza abbiamosolo risposto alle sue provocazioni verbali". Eadesso chi è l'aggressore? DAVIDE LOMBARDI

IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CUL-TURALI CON UNA LETTERA DELLO SCORSO 16GENNAIO RICORDA AI 'DISTRATTI' PECORARO

E POLVERINI I VINCOLI ARCHEOLOGICI PRE-SENTI NELLA ZONA DELLA FUTURA DISCARICA.

PD ROMA: 'NO ALLA DISCARICA A CORCOLLE'

'SALVIAMO VILLA ADRIANA'

ATTO SECONDO

CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE CAPITOLINO CON DARIO NANNI, ATHOS DE

LUCA, E IL CAPOGRUPPO UMBERTO MARRONI.

Un incontro per unire Villa Adriana e tutto il Comune di Tivoli contro ladiscarica. Questo lo scopo che aveva il CdQ di Villa Adriana, che da

sempre lamenta la scarsa partecipazione e la scarsa consapevolezzadel problema da parte dei cittadini di Tivoli.

E a giudicare dal numero dei presenti alla scuola meda Pacifici di Vil-la Adriana lo scopo si può raggiungere. Si parla dei soliti vincoli, dei so-liti episodi che fanno storcere il naso, di quella società svizzera, della sa-lute, del MIBAC. Interviene anche Francesco Saltini di Corcolle, e richia-

ma all'unità di tutti i movimenti, mentre un signo-re del comitato di Capannelle, che abiterebbe a200 metri dalla discarica, avvisa i presenti checome comitato hanno fatto analizzare le acque.

"E' potabile, anzi è una delle migliori che ci siano, finchè non ce la tolgo-no...".

Si crea un po' di confusione quando prende la parola il sindaco di Ti-voli Gallotti. Lui si dice vicino ai cittadini e fa la faccia bella perchè oraha presentato il ricorso al Tar. Anticipa il suo intervento perchè ha altri im-pegni, ma quando gli chiedono una data precisa per cominciare con ilblocco delle vie d'accesso a Villa d'Este e Villa Adriana fila via senza ri-spondere. DAVIDE LOMBARDI

La governatrice Polverini, il presidente dellaProvincia Zingaretti e il sindaco Alemanno:

sono loro i tre disertori. Erano invitati a una con-ferenza sullo smaltimento dei rifiuti organizza-ta dall'università 'La Sapienza' e da Federlazio,di cui fa parte anche la Colari di Cerroni. E l'av-

vocato è lì presente, così come professori, ope-ratori del settore, Legambiente, qualche comi-tato 'Rifiuti Zero'.

Manca Corcolle, perchè l'assenza delle treistituzioni era già annunciata. Perchè questa di-

serzione di massa? La Polverini ormai sembracome Pecoraro, parla solo con le istituzioni. Ale-manno avrà preferito evitare le prevedibili con-testazioni su Corcolle e su Ama. E Zingaretti?Qualche domanda scomoda se l'è risparmiatapure lui. DAVIDE LOMBARDI

DA VILLA ADRIANA TANTI NO ALLA DISCARICA

TANTI COME I CITTADINI PRESENTI ALL'INIZIATIVA PROMOSSA DAL COMITATO DI QUARTIERE

LOCALE. C'È ANCHE IL SINDACO DI TIVOLI GALLOTTI, E NON MANCA CORCOLLE.

FRANCA VALERI E IL COMITATO CONTINUANO

LA BATTAGLIA CONTRO LA DISCARICA: QUESTA

VOLTA AL TEMPIO DI ADRIANO, A PIAZZA DI

PIETRA.

SABATO 4 FEBBRAIO grande manifestazione contro la discarica a Villa Adriana. ALLE 9:30 ci si incontra davanti a Villa Adriana per marciare assieme fino a Villad'Este. Una splendida passeggiata immersi in migliaia di anni di Storia per direno alla discarica. PARTECIPATE!

UNITI CONTRO LA DISCARICA

CHI E' L'AGGRESSORE?

ASSENTI INGIUSTIFICATI

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TORRINUMERO 2 ANNO V18

Destino, drammatica fatalità, tragedia.

Comunque si definisca l'incidente av-

venuto nella notte tra il 17 e il 18 gen-

naio sul GRA, intorno alle 2 del mattino, re-

sta solo il dolore.

Cinque ragazzi, cinque amici, cinque vite

spezzate. Erano questo Mario Ferruzzi, di 22

anni, Mattia Campaniello, (21), Emilia Di Ge-

nova (22), Matteo Giovannetti, (23), Arian-

na Gatti (22). Cinque giovanissi-

mi, quattro originari del quartiere

di Tor Bella Monaca e uno di Cen-

tocelle. Cinque ragazzi, prima di

tutto amici, cresciuti insieme, due

di loro dirimpettai. Ognuno con dei

sogni, con una vita e una storia

personale, unica, ma che in un mo-

do o nell'altro si intrecciava con quella degli

altri. Cinque ragazzi affamati di futuro, di vo-

glia di vivere, quella voglia di vivere che si

ha solo a 20 anni, quella voglia di conosce-

re il mondo, di fare esperienze. Amici com-

plici, compagni, colleghi di lavoro dietro a

quel bancone del Mc Donald's di via di Tor

Bella Monaca. Il quartiere è in lutto, piange

i suoi ragazzi. Piange per Mario ed Emilia,

fidanzati di sempre, due ragazzi sorridenti,

a breve sarebbero andati a vivere insieme..

Piange per Mattia, diplomato al Sandro Per-

tini, una scuola in via di Vermicino, con la

passione per La "Soft air" ( la guerra simu-

lata), che faceva insieme al suo amico Mat-

teo, altro ragazzo vittima dell'incidente, ap-

passionato di Luciano Ligabue. E poi piange

per Arianna, ragazza dal viso pulito, bella,

solare. In via Santa Rita da Cascia, dove vi-

vevano Mario e Mattia, cresciuti insieme, sul-

lo stesso pianerottolo, c'è un grande viavai

di persone, silenziose, che entrano ed esco-

no da quel portone. Sono tutti in lutto, nes-

suno ha voglia di parlare. "Erano splendidi,

erano veramente bravi ragazzi".

Emilia, Arianna, Mario e Mattia sono la di-

mostrazione, che Tor Bella Monaca non è so-

lo cronaca nera. Ci sono ragazzi che hanno

sogni, che hanno voglia e fame di futuro.

Quel futuro che a questi cinque angeli è sta-

to negato per sempre. ANDREA CAVADA

Gli angeli di Tor Bella MonacaTRAGICO INCIDENTE SUL GRA PERDONO LA VITA QUATTRO VENTENNI DI TOR BELLAMONACA E UNO DI CENTOCELLE. FERITI DUE AGENTI. QUARTIERI IN LUTTO.EMILIA, ARIANNA, MARIO, MATTIA E MATTEO, ROMANI, DI TOR BELLA MONACA E CENTO-CELLE, TORNAVANO DA UNA SERATA TRASCORSA A GIOCARE A BOWLING, FERMI SULLA CORSIA

DI EMERGENZA, CON LA MACCHINA IN PANNE, VENGONO TRAVOLTI DA UN CAMION - FRIGO E

MUOIONO SUL COLPO. NELL'IMPATTO VENGONO FERITI DUE AGENTI, CHE SI ERANO FERMATI

PER PRESTARE SOCCORSO. È LUTTO CITTADINO.

PIAZZA GREMITA PER I FUNERALI DEI CIN-QUE GIOVANI AMICI E COLLEGHI MORTI

SUL RACCORDO ANULARE

LUTTO CITTADINO

La Citroen C1 era ferma sulla corsia più adestra del GRA, quella di emergenza, al-

l'altezza del-l'uscita 18 (Ar-deatina) pocoprima di imboc-care la galleriadi via Appia, acausa di unguasto. Il ca-mion frigo, gliè arrivato alle spalle travolgendo l'auto con i cin-que ragazzi a bordo per circa cinquanta metriper poi fermare la sua corsa, poco dopo avercolpito anche la volante della polizia, che se-condo i primi rilievi stavano effettuando un con-trollo sull' utilitaria. Secondo le prime informa-zioni, i due agenti si sarebbero salvati perchéin quel momento non si trovavano a bordo delmezzo. La polizia stradale insieme ai vigili delfuoco e al personale dell'ANAS hanno lavora-to per ore raccogliendo i rottami e solo alle seidel mattino il tratto del GRA è stato riaperto.

La mattina di sabato 21 gennaio Romasi è svegliata avvolta dal dolore. Ha

pianto i suoi giovani morti; si è messa alutto per la scomparsa, tragica e prematu-ra, di cinque suoi cittadini: Mattia, Arian-na, Mario, Matteo e Emilia, i ragazzi del no-stro territorio che la notte del 18 gennaiohanno perso la vita sul GRA, in modo as-surdo, fatale, inaccettabile.

Al rito funebre, celebrato sul grande piaz-zale Beato Giovanni Paolo II, a Tor Verga-ta, ha partecipato la cittadinanza commos-sa: sono state circa duemila persone quel-le che hanno voluto condividere il doloreprofondo delle cinque famiglie piegate dal-la tragedia.

Tor Vergata, sabato mattina, era avvol-ta dalla nebbia, che sembrava volesse ren-

dere meno graffianti gliartigli della sofferenza del-le famiglie e dei numero-si amici, presenti per l'ul-timo saluto. Subito peròla nebbia ha lasciato il po-sto ad una giornata rag-giante, che sembrava ce-lebrare l'energia e la vita-lità, falciate su una stra-da, che più di duemila per-sone hanno voluto cele-brare.

E proprio la strada, conle sue insidie, i suoi ag-

guati, la sua crudeltà, con la sicurezza chequotidianamente nega ai cittadini, è statal'incipit dell'omelia celebrata da mons. Mar-ciante, vescovo ausiliario di Roma, che haparlato di "una guerra con troppe vittime".Nel dolore e nella partecipazione commos-si, ma sobri e contenuti, della cittadinan-za, Mons. Marciante ha ammesso l'enor-me difficoltà di celebrare i funerali di cin-que giovani vite spezzate, riconoscendo nel"silenzio la parola più forte". Dello stessoparere sono stati i rappresentanti politici,che hanno preferito non parlare pubblica-mente e mantenere la solennità e il rigoredel momento. Così il sindaco Gianni Ale-manno, l' assessore alle Politiche socialiGianluigi De Palo, il presidente dell'AmaPiergiorgio Benvenuti, il Presidente del Mu-nicipio VIII Massimiliano Lorenzotti hannopresenziato nell'opportuno riserbo che spet-ta a momenti così struggenti.Solo un ba-cio, da parte del sindaco, ai familiari deicinque giovani amici che, uniti nella vita enel lavoro, uniti sono volati via.

La partecipazione delle istituzioni è sta-ta ribadita con il lutto cittadino indetto perla giornata, che ha visto chiuse alcune at-tività commerciali e sventolare bandiere amezz'asta. Ma non in ottavo municipio, do-ve, per dimenticanza o per indelicatezza,le bandiere sono restate sgualcite attornoalle proprie aste, in cima al pennone. I do-vuti omaggi alle salme sono stati resi lì, inun assolato piazzale colmo di gente, sottoun cielo terso, di un azzurro primaverile,macchiato solo dai palloncini colorati libe-rati in volo per Mario, Mattia, Emilia, Arian-na e Matteo. Gli omaggi sono stati resi dal-le lacrime contenute dei partecipanti, dal-la struggente lettura dell'ultima lettera chesua sorella e un'amica hanno scritto perMatteo. Sono stati resi dal rombo assor-dante delle moto che gli amici di Matteohanno fatto tuonare per salutare l'amicoche, con loro, condivideva la stessa pas-sione. Il rombo dei motori non ha però co-perto il dolore, la rabbia e l'incredulità che,per tutta la funzione, hanno riempito l'aria.

Sabato 21 gennaio è stato un giorno didolore per la città, un dolore suggellato dal-le note e dalle parole di Ligabue, che han-no accompagnate verso le auto le bare ri-coperte di fiori bianchi. LUCIA BRAICO

Anche i personaggi del mondo della politica,spesso così lontana, dalla vita quotidiana

dei cittadini, in questa occasione, attraverso me-dia e social network ha voluto dedicare un pen-siero ai ragazzi e alle loro famiglie sul fatto chenon è ammissibile morire a 20 anni. uno dei pri-mi a "scrivere" su twitter è stato il sindaco di Ro-ma: "E' inaccettabile morire a 20 anni per un ca-mion impazzito sul Gra. Sono vicino alle fami-glie dei 5 ragazzi e insieme a me tutta la città".Gianni Alemanno. Ap-presa la notizia anchela presidente della Re-gione Lazio RenataPolverini ha espressoil suo rammarico per iltragico evento: "Ano-me mio e di tutta la Re-gione voglio rivolgeretutta la nostra vicinan-za alle famiglie dei cinque giovani ragazzi chehanno perso la vita nel terribile incidente di que-sta notte. Quanto accaduto ci lascia sgomentie ci addolora profondamente". Vicino alle fami-glie anche il Presidente della Provincia di Ro-ma Zingaretti: "Quanto avvenuto è pazzesco edrammatico. In un momento così tragico nonriesco nemmeno a immaginare la disperazionee il senso di vuoto e impotenza che i parenti egli amici stanno provando, ma vorrei che a que-ste persone arrivasse forte il messaggio di so-lidarietà da parte dell'amministrazione provin-ciale e di tutta la nostra comunità".

Ha espresso il suo dolore , infine, anche ilPresidente del Municipio Lorenzotti: "Sono vici-no alle famiglie dei 5 ragazzi deceduti questanotte sul G.R.A. ? difficile trovare parole che nonsiano di rito, a volte il destino ? così crudele chesi fa davvero fatica a rendersi conto di quantosuccede soprattutto se le vittime sono ragazzidi 20 anni". ANDREA CAVADA

LA POLITICA SI STRINGE ATTORNO

ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME

LA DINAMICA

Page 19: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

TORRI NUMERO 2 ANNO V 19

L’ennesima rapina subita, a mano ar-

mata, "come sempre". C'è chi dice

la sesta, chi la settima. Noi ricordia-

mo che 7 ne aveva subite lo scorso aprile,

quando ci fu la famosa serrata dei commer-

cianti di via Acquaroni e via del Fuo-

co Sacro.

E al tabacchino in questione, dove

non hanno molta voglia di parlare, ci

dicono che son di più. "Di più, di più,

non si contano". Sembrano abituati,

rassegnati alla tabaccheria di via Ac-

quaroni. Francesco Mecci ha un cen-

tro Tim lì vicino, con tanto di porta rin-

forzata, e ci ricostruisce, secondo te-

stimonianze che ha ricevuto, la dinamica.

"Sono arrivati due ragazzi, hanno lasciato il

motorino acceso in mezzo alla strada e sono

entrati coi caschi. Con grande tranquillità:

uno alla cassa dei giochi, l'altro alla cassa dei

tabacchi, e hanno portato via i soldi. Hanno

preso anche un po' di pacchi di sigarette. E'

una cosa vergognosa, e il bello è che lo fan-

no anche con una certa tranquillità".

Al bar di Ashish Purkayastha, che parteci-

pò alla serrata dello scorso aprile proponen-

do anche una sorta di rete fra i vari commer-

cianti della zona per supportarsi a vicenda,

da allora hanno tentato un'altra rapina. Lui

l'ha sventata, ci racconta il fratello, ed è riu-

scito a farli scappare. E sentendo gli altri com-

mercianti, anche quelli non vessati dal feno-

meno, si comprende come poche cose siano

cambiate dopo quel grido d'allarme. "Noi al-

la serrata c'eravamo, anche se rapine non ne

abbiamo subite, per fortuna; - dice incrocian-

do le dita Irene Di Bartolomeo, fruttivendo-

la - credo dipenda anche dall'attività, noi non

vendiamo cose molto costose. Ma il proble-

ma nella zona c'è. Ricordo che la settimana

della serrata c'erano spesso forze dell'ordine

in giro, ma ti

parlo davvero

della prima set-

timana. Poi tut-

to è tornato co-

me prima, e

non è cambia-

to assoluta-

mente niente".

Agnese Di Lauro è un'anzia-

na signora con un negozio di

abbigliamento. "La zona non è

tanto sicura, stiamo sempre con

la tensione, soprattutto quan-

do si fa sera. Infatti chiudiamo

alle 7 e mezza". Alla macelleria

che si trova accanto al tabac-

chino in questione confermano

la versione di Irene Di Bartolo-

meo. "All'inizio si vedevano au-

to delle forze dell'ordine, anche

la mattina e il pomeriggio, poi tutto è torna-

to come prima e si è ricominciato a sentire il

problema della sicurezza. Non si vive più: al

bar più giù sono andati due volte in 15 gior-

ni". Antonio Tintisona, altro commerciante

della stessa via, non è sorpreso. "E' norma-

le, qui non va bene niente. Dalla serrata? Io

non ho visto nessun cambiamento, poi se

vengono in borghese a fare i controlli non lo

so", ironizza. "Da una parte gli entra dall'al-

tra gli esce", dice, per poi fare un identikit di

chi di solito compie queste rapine.

"Sono tutti drogati, italiani e stranieri non

fa differenza. Una volta c'erano i veri ladri che

facevano colpi fatti bene, la notte, e non an-

davano a togliere i soldi dal tabaccaio. Così

ti compri un paio di dosi e poi devi fare l'al-

tra rapina". Anche lui conferma che il tabac-

chino in questione sia particolarmente ber-

sagliato. "Due o tre all'anno gliene fanno".

DAVIDE LOMBARDI

Grotte Celoni, VIII rapina alla tabaccheriaDALLA SERRATA DELLO SCORSO APRILE POCO O NULLA È CAMBIATO. UN'OPERAZIONE DI

COSMESI DURATA POCO, E POI GROTTE CELONI È RIPIOMBATA NEL DISINTERESSE GENE-RALE. SABATO SCORSO ENNESIMA RAPINA ALLA TABACCHERIA DI VIA ACQUARONI.

VIOLENZA DOMESTICA

A TOR BELLA MONACA

AUTISTA DELL'ATAC DENUNCIA AGGRESSIONE, ARRESTATI DUE ROMENI

Si stringe sempre di più la morsa dei militarinei confronti degli appartenenti al clan dei

Casamonica. Nella notte tra l'11 ed il 12 genna-io, infatti, i carabinieri della Stazione di Frasca-ti, diretti dal Capitano Giuseppe Iacoviello, han-no tratto in arresto due membri della "famiglia"dei Casamonica. I militari, sulla base di un'ordi-nanza di custodia cautelare emessa dal Tribu-nale di Roma, a causa di reiterate violazioni de-gli obblighi imposti dal regime degli arresti do-miciliari, in tarda notte, hanno fatto irruzione al-l'interno dell'abitazione del ragazzo traendolo inarresto. Nella stessa, quando tutto sembravaessersi calmato, gli uomini della stessa compa-gnia, in un servizio di pattuglia, in via GiuseppeDenvers, nei pressi del quartiere di Tor Verga-ta, hanno sorpreso una donna di origine noma-de anche lei appartenente al clan Casamonica,mentre consegnava dosi di cocaina in cambiodi denaro ad un tossicodipendente. La 47enne,già nota alle forze dell'ordine per reati compiutiin precedenza, quando ha capito di essere sta-ta scoperta, ha tentato di darsi alla fuga, men-tre nello stesso tempo cercava di distruggere ledosi di droga che gli erano rimaste addosso. Do-po aver cercato di divincolarsi dai militari, la don-na si è rifugiata in una sorta di "abitazione - for-tino" munita di cancelli ed inferriate.

A nulla sono serviti gli sforzi della fuggitiva,dopo pochissimo i carabinieri sono riusciti adespugnare la "roccaforte" e a trarre in arresto ladonna. I due, una volta arrestati, sono stati mes-si a disposizione del'autorità giudiziaria della Ca-pitale, che dovrà predisporre l'interrogatorio.

ANDREA CAVADA

ATorre Spaccata sono apparse ignobili scritte antisemite,precisamente in via Marcio Rutilio, sul muro adiacente al

parco pubblico. Grazie alla collaborazione del Pd VIII muni-cipio che ci ha inviato le foto e la segnalazione, abbiamo po-tuto denunciare questa aberrante scoperta. Nel giorno dellaMemoria, il 27 gennaio, c'è chi invece di ricordare dimentica.Anzi peggio, nega. Perché la scritta riporta "Torre Spaccatanega l'olocausto", E ancora "10,100, 1000 Auschwitz".

Aqueste ignobili persone, che si sono macchiate di un ge-sto così orrendo, tra l'altro in maniera vigliacca e codarda, vogliamo ricordare la poesia 'Se questoè un uomo' di Primo Levi, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz: "Voi che vivetesicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Conside-rate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo paneche muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza no-me senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Medi-tate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa an-dando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia viimpedisca, i vostri nati torcano il viso da voi". Negare l'Olocausto e augurare ad altri esseri umanidi rivivere quello che è stato è un crimine. Se non della legge, della morale. Per la quale vi augu-riamo possiate pagare una severa condanna. FEDERICA GRAZIANI

UNA NOTTE DI ARRESTI QUELLA TRA L' 11 EDIL 12 GENNAIO. I CARABINIERI DI FRASCATI,DOPO L'ARRESTO DI UN GIOVANE CASAMONI-CA, CHE AVEVA VIOLATO IL REGIME DI ARRESTIDOMICILIARI, NELLA STESSA NOTTE, ESPUGNA-NO "UN' ABITAZIONE - ROCCAFORTE" PER AR-RESTARE UNA DONNA COLTA POCO PRIMA ASPACCIARE COCAINA.

TOR VERGATA, ARRESTATI DUE

MEMBRI DEL CLAN DEI CASAMONICA Sembra portare i primi risultati il lavoro di col-laborazione che da qualche mese stanno

svolgendo i carabinieri del comando provincia-le di Roma in collaborazione con l'azienda deltrasporto pubblico ATAC, per cercare di contra-stare episodi di violenza e criminalità a bordo deimezzi dei mezzi pubblici, in modo da garantiresicurezza sia ai passeggeri, che ai conducenti.

Nella tarda serata del 21 gennaio, infatti, i ca-rabinieri della Compagnia di Frascati, grazie al-la segnalazione di un autista della linea 58, han-no tratto in arresto due giovani romeni, rispetti-vamente di 22 e 27 anni, per il reato di tentatarapina aggravata e lesioni personali. I due gio-vani romeni, nella tarda serata di sabato 21 gen-naio, si trovavano a bordo dell'autobus, armatidi una pistola ad aria compressa alla quale erastato sfilato il "tappo" rosso di sicurezza. Hannodapprima fatto partire due colpi all'interno delmezzo e poi hanno scatenato la loro furia pic-chiando selvaggiamente un operaio loro conna-zionale nel tentativo di rapinarlo. Il conducentedel mezzo, intuito il pericolo, ha immediatamen-te chiamato i centralini del 112 per denunciarel'aggressione. E proprio grazie alla collaborazio-ne tra l'azienda ATAC e le forze dell'ordine, cheha portato all'aumento dei controlli nei pressi del-le fermate degli autobus, in pochi minuti una pat-tuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo eRadiomobile della Compagnia di Frascati, diret-ti dal Capitano Giuseppe Iacoviello, sono riusci-ti a bloccare i due romeni, con ancora indossol'arma giocattolo, i quali, hanno dato vita ad uninverosimili inseguimento tra le auto ferme in so-sta, conclusosi con il loro arresto.

Diversa la sorte per la povera vittima che, soc-corsa dal personale del 118, è stata trasportatae ricoverata nel vicino Policlinico di Tor Verga-ta a causa della frattura di ben quatto costole ele numerose ferite al volto . Al momento i milita-ri stanno svolgendo ulteriori accertamenti sui dueuomini, che ora risponderanno dei reati di ten-tata rapina aggravata e lesioni personali davan-ti all'autorità giudiziaria. ANDREA CAVADA

GRAZIE ALLA SEGNALAZIONE FATTA DA UN

CONDUCENTE DELLA LINEA 58 DELL'ATAC, ICARABINIERI, DOPO UN ROCAMBOLESCO IN-SEGUIMENTO, ARRESTANO DUE ROMENI CHE,ARMATI DI UNA PISTOLA A SALVE, AVEVANO

AGGREDITO UN LORO CONNAZIONALE PER RA-PINARLO.

ALCUNI A TORRE SPACCATA PERDONO LA MEMORIA

Lesioni personali aggravate, maltrattamen-

ti in famiglia, tentata estorsione aggravata

dall'uso di arma bianca e resistenza a pubbli-

co ufficiale. Con queste accuse i carabinieri del-

la stazione di Tor Bella Monaca, il 27 gennaio

scorso hanno arrestato un romano di 44 anni.

L'uomo è stato sorpreso dai militari mentre si

trovava all'interno della sua abitazione e, in

preda all'ira, al culmine di una lite, scoppiata

per futili motivi, si era scagliato addosso alla

convivente, una donna di 43 anni, dapprima

picchiandola e poi minacciandola con una "ron-

cola" .

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinie-

ri, tutto è accaduto perché la donna si è rifiu-

tata di dare dei soldi, che il suo convivente gli

aveva chiesto. Gli uomini dell'arma, interve-

nuti tempestivamente a seguito di una segna-

lazione pervenuta ai centralini del 112 , sono

riusciti, con non poca difficoltà, a bloccare il

43enne, per poi riuscire ad ammanettarlo. Tra-

sportato in caserma e trattenuto, è stato mes-

so a disposizione dell'autorità giudiziaria in at-

tesa del processo per direttissima.

Diversa la sorte della convivente, che è sta-

ta trasportata al vicino Policlinico Casilino, do-

ve è stata medicata e dimessa con sette gior-

ni di prognosi. ANDREA CAVADA

AL CULMINE DI UN'ANIMATA LITE, PICCHIA LA

SUA CONVIVENTE E LA MINACCIA CON UNA "RON-COLA". ARRESTATO UN 43ENNE ROMANO.

Page 20: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

TORRINUMERO 2 ANNO V20

NUOVI SCENARI ROMANI, IL TESSERAMENTO SI FA FESTA

Quando a marzo 2011 il governo Ber-

lusconi ha approvato un decreto le-

gislativo dal titolo 'Disposizioni in Ma-

teria di Federalismo Fiscale Municipale', più

di qualcuno è balzato sulla sedia. Comitati

per la Casa, comitati di studenti, locatori e

locatari. L'articolo 3 del suddet-

to decreto è infatti quello della

cedolare secca. E consente, a

chi denuncia il padrone che gli

fitta la casa in nero, di restare

in casa con un contratto di 4 an-

ni + 4 pagando il triplo del va-

lore catastale dell'appartamen-

to. Una bazzecola, rispetto ai

prezzi degli affitti a Roma, e su-

bito i comitati hanno sparso manifesti per la

città.

A Roma gran parte degli studenti, e non

solo, paga un affitto a nero. Ma denunciare

il padrone di casa conviene sempre? Econo-

micamente sì, ma se trovi il proprietario 'sba-

gliato' rischi grosso. Come Giuseppe D'Ales-

sandro, di Lanciano, che da maggio 2010 vi-

ve con la sua ragazza Marianna in via Palom-

bi, a Grotte Celoni.

"Questa cosa della cedolare secca la co-

nosco da sempre, ma inizialmente ho prefe-

rito evitare la denuncia". Poi cambiano gli in-

quilini, arriva una signora etiope, "amica in-

tima della moglie del proprietario", con cui i

due non vanno molto d'accordo. "Così ad

agosto 2011 il proprietario ci ha messo alla

porta da un momento all'altro", spiega Giu-

seppe. Giorni febbrili, nella casa in via Pa-

lombi: vari litigi, Giuseppe e Marianna vo-

gliono almeno il tempo di trovare un'altra

stanza. Finchè un giorno "il proprietario, men-

tre aggiustava qualcosa alla nostra coinqui-

lina, ha minacciato con un cacciavite la mia

compagna. Io non ero in casa, me lo ha det-

to lei in lacrime. Allora ho deciso di andare

all'Agenzia delle Entrate". E da allora la si-

tuazione si è ribaltata. Se n'è andata la si-

gnora, e ora Giuseppe e Marianna hanno a

disposizione l'intero

appartamento al prez-

zo di 100 euro al me-

se. Prima pagavano

350 euro una stanza.

"Da allora è succes-

so di tutto", spiega

Giuseppe, che è sta-

to contro denunciato

dal proprietario come occupante abusivo che

deve pagare tutti i mesi arretrati. "Sotto ca-

sa nostra c'è tutta la famiglia del proprieta-

rio in pratica. E il marito della sorella è peg-

gio di lui". Minacce verbali, insulti, due de-

nunce per aggressione. La prima dalla signo-

ra etiope, la seconda dal cognato del pro-

prietario, ed è grottesca. "E' salito con un ba-

stone di legno. Io ho una telecamera, e vi-

sto lui col bastone l'ho presa. Entra, mi ini-

zia a prendere a schiaffi, mi fa cadere la te-

lecamera e appena la riprendo lui fa prima

finta di bastonarmi, poi si butta a terra e chia-

ma l'ambulanza. Arrivano anche due volan-

ti della polizia. Questo signore (cardiopati-

co) diceva che gli ho dato una botta sul cuo-

re, la polizia pensava che fossi dalla parte

del torto. Poi hanno trovato il bastone, han-

no visto il video e hanno capito". E adesso

l'altra stanza è chiusa, tutti gli elettrodome-

stici sono scomparsi, anche il frigorifero, la

cucina. "Solo le cose della nostra camera non

hanno toccato. Ci hanno anche staccato cor-

rente e gas. La corrente l'ho riattaccata a no-

me mio, e stiamo con un fornellino da cam-

peggio".

Da allora niente più corpi contundenti, ma

le minacce verbali continuano. E Giuseppe

ha lasciato a Lanciano il suo cane, per pau-

ra di ritorsioni. La situazione non è delle mi-

gliori. "Fosse per me resterei, ma la mia ra-

gazza ha paura a tornare a casa. Ogni volta

che deve scendere la mattina si affaccia e

controlla, se qualcuno sotto torna indietro.

Sembra che siamo stati noi a fare qualcosa

di male. Se tornassi indietro non lo rifarei",

conclude amaramente. DAVIDE LOMBARDI

MOSTRE E ARTE PER RIAPPROPRIARSI

DEL TERRITORIO

Era entrato, armato di pistola, all'interno del-l'autogrill per fare una rapina, ma è stato bloc-

cato dai clienti. Tutto è accaduto la notte tra il 15ed il 16 gennaio, intorno alla mezzanotte quan-do F.D. un 47enne romano, si è introdotto all'in-terno dell'autogrill nell'area di servizio del GRAall'altezza di Torre Maura, all'uscita 18 e armatodi pistola, si è diretto verso la cassa per cercaredi svuotarla e darsi alla fuga.

Secondo la ricostruzione degli agenti del Ca-silino, il 47enne ha fatto irruzione nel locale intor-

no alla mezzanotte , un dipendente, nel frattem-po, intuito il pericolo, si è sdraiato a terra dietroun bancone ed ha allertato i centralini del 113.Subito si è rivolto verso i clienti e li ha obbligati asdraiarsi a terra. Il rapinatore con la pistola in pu-gno si è successivamente diretto verso la cassaminacciando dapprima una dipendente per cer-care di farsi consegnare l'incasso. Quando la cas-siera ha avuto un momento di esitazione dovutaal panico, l'uomo, senza pensarci troppo, l'ha ag-gredita per poi forzare il registratore di cassa e

sottrarre i contanti. Intascato il bottino, il rapina-tore si è poi diretto verso l'uscita, ma due impa-vidi clienti di origine romena, rispettivamente di27 e 27 anni, lo hanno raggiunto bloccando lasua fuga.

Dopo una colluttazione durata diversi minuti, idue clienti sono riusciti a disarmare il fuggiascoe a tenerlo bloccato fino all'arrivo di una volantedella polizia che lo ha tratto in arresto. Gli agen-ti arrivati sul posto hanno ammanettato il rapina-tore, sequestrato la pistola, tipo revolver. Dopotutti gli accertamenti F.D. è stato arrestato per ireati di rapina aggravata e danneggiamento ag-gravato. ANDREA CAVADA

Quando la legalità non conviene

All'apparenza il centro sociale anzianidi Torrenova/Tor Vergata sembra nonavere bisogno di nulla. Certo, non ci

sono mai limiti al miglioramento, ma dicia-mo che tutto sommato potrebbe sembrareche si tratti di un centro felice e in buonasalute.

Invece, al centro, la tranquillità e la spen-sieratezza sono state rubate via in seguitoai numerosi furti che ne segnanola storia degli ultimi anni. Sem-bra che nessuno ci badi, che gliassociati non si siano lasciati tur-bare dai frequenti sopralluoghi daparte dei ladri: attività fisica tut-te le settimane, balli durante ilweekend, organizzazione di even-ti, un bar, ampi spazi interni edesterni sono in realtà la verniceche copre la continua apprensio-ne per un posto che si trova allamercé dei numerosi malintenzio-nati.

E i segni delle violazioni sonoevidenti, così come il vuoto lascia-to dopo il passaggio dei ladri. Ifurti al centro anziani di via dellaTenuta di Torrenova sono ormai"familiari": da anni si registranole irruzioni; da anni ormai si fal'inventario di ciò che è stato por-tato; da anni si denuncia. "Abbia-mo presentato cinque denunceper furto nel corso degli ultimi an-ni, ma non c'è stato nessun tipodi riscontro", ci dice Carlo Alber-to Coticone, presidente del cen-

tro. Già, perché nonostante le continue de-nunce e richieste di sicurezza, dalle istitu-zioni non spira un alito di vento favorevole.Nessuna intensificazione dei controlli, nes-sun tipo di servizio di vigilanza, nessuna ras-sicurazione. Così al centro hanno smessoanche di denunciare: non sono documen-tati infatti gli ultimi furti avvenuti durantel'estate, ma i segni dello scasso sono ben

visibili a tutti.Facendo una sommatoria di

quanto portato via nel corso del-le ripetute e sgradite visite, è fa-cile rendersi conto dei danni su-biti. Sono risentiti al centro anzia-ni: "Non chiediamo che l'ammini-strazione e le istituzioni interven-gano con un risarcimento dei dan-ni, sappiamo che sarebbe una ri-chiesta eccessiva. Vogliamo soloche il centro venga messo in si-curezza, come abbiamo più volterichiesto, anche in modo formalee ufficiale. Guardi qui, è tutto do-cumentato", continua Coticonementre mostra, tra le denunce,anche le richieste di messa in si-curezza.

E spiega quali sarebbero i be-nefici di un semplice sistema divideosorveglianza, dal costo sop-portabile e soprattutto bilanciatodall'enorme beneficio che porte-rebbe: l'inviolabilità di un luogo ela sicurezza di tutti gli anziani chequel luogo frequentano quotidia-namente. LUCIA BRAICO

FURTI RIPETUTI AL CENTRO ANZIANI TORRENOVA/TOR VERGATA

AREA DI SERVIZIO TORRE MAURA: RAPINATORE BLOCCATO DAI CLIENTI

"CHIEDIAMO SOLO SICUREZZA". L'ELENCO DELLA REFURTIVA E' LUNGO. 40MILA EURO SOT-TRATTI AGLI ANZIANI. BASTEREBBE SOLO UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA.

ENTRA NELL'AUTOGRILL CON LA PISTOLA IN PUGNO MINACCIANDO I CLIENTI E AGGREDENDO LA CAS-SIERA. DOPO AVER SOTTRATTO I CONTANTI TENTA LA FUGA, MA DUE GIOVANI DI ORIGINE ROMENA

LO BLOCCANO, DISARMANDOLO FINO ALL'ARRIVO DELLA POLIZIA.

GIUSEPPE, UN RAGAZZO CHE VIVE A GROTTE CELONI, HA DENUNCIATO IL SUO PROPRIETARIO

CHE GLI FITTAVA LA CASA A NERO. AVVALENDOSI DELLA LEGGE SULLA CEDOLARE SECCA DEL

GOVERNO BERLUSCONI, PAGA UNA BAZZECOLA E HA UN CONTRATTO 4 + 4. MA LUI E LA SUA

RAGAZZA SONO COSTRETTI A CONVIVERE CON LE CONTINUE MINACCE E VESSAZIONI DEL PRO-PRIETARIO CONDÒMINO E DELLA SUA FAMIGLIA.

Anche in periferia si produce arte. È un dato,anche se spesso passa inosservato. Per que-

sto in ottavo municipio è nata l'associazione cul-turale "Nuovi Scenari Romani", che dal primo mo-mento non ha seguito altra missione che quelladi cogliere il potenziale artistico di un territorio dal-l'aspetto brutale e cercare di renderlo un fatto.

Il 14 gennaio l'associazione ha proposto il rin-novo del tesseramento degli iscritti. La sala cine-ma del Municipio si è prestata per l'evento, e haospitato la consueta mostra di fotoreportage chegli allievi di Alex Mezzenga hanno realizzato du-rante i corsi. Non solo fotografia però: "Shenguela tartaruga" di Accorsi Vittore e il libro di poesie"Essenze d'amore, Essenze di vita" di Enzo D.Mirabella sono state le portate letterarie, uno spet-tacolo tribale quella musicale.

L'occasione ha visto esporre anche una gio-vane pittrice, Maria Caramia, che ha offerto lesue tele alla vista dei presenti.La giornata si èconclusa con un brindisi di augurio per un futuroche raccolga gli stessi successi raccolti fino aquesto punto. "E il successo più grande" - perAlex Mezzenga - è quello di esportare la creati-vità dalla periferia verso il centro della città. Per-ché la periferia non offre solo degrado, violenzae problemi, ma anche la creatività viva dei ragaz-zi, che ha dato vita a "You Zoom", rivista socio-fotografica dell'ottavo".Sembra essere una buo-na strategia quella che si propone NSR, che ve-de nello sviluppo dell'arte e della creatività solouno dei mezzi per cui passa la riappropriazionedel territorio da parte dei cittadini. LUCIA BRAICO

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TORRINUMERO 2 ANNO V22

In che situazione vi trovate con il Cen-tro di Medicina Solidale?Formalmente dal 2 gennaio il servizio è sta-

to sospeso dal Direttore Generale del Policli-nico Tor Vergata perché non abbiamo avutoancora tutte le autorizzazioni per l'agibilità deilocali. Siamo in attesa che il PTV riattivi il ser-vizio sulla base della documentazione richie-staci per ottenere le autorizzazioni dell'Asl.Abbiamo dovuto rispondere ad un'urgenza.Diciamo che se avessimo saputo che il servi-zio sarebbe stato sospeso non ci saremmotrasferiti prima della concessione delle auto-rizzazioni. Sono stata più volte chiamata dal-la Regione per il trasferimento del servizio. Equando ci siamo incontrati, noi avevamo di-chiarato che ci sarebbe voluto un po' di tem-po per il trasferimento. In quel contesto chirappresentava il Vicariato ha fatto presenteche i locali avrebbero dovuto essere sgombe-rati nell'arco di pochi giorni, altrimenti avreb-bero autodenunciato una situazione irregola-re; temevano chissà quali conseguenza perchi frequentava la parrocchia.

In che rapporti eravate con il parrocodella chiesa Santa Maria Madre del Re-dentore?

Dietro la cosiddetta paura di chissà qualetipo di affezione potesse portare la nostra uten-za ai parrocchiani, in realtà si nascondeva lasituazione di non più tolleranza rispetto allanostra presenza. D'altronde, che il parroco nondesiderasse il servizio, oramai, era il suo pen-siero predominante, che comunicava a tutti ea tutti i livelli e lo ha comunicato per iscrittoanche a noi. Era chiaro che c'era una situa-zione di tensione che andava risolta. Non sose però il parroco si sia mai reso conto che ilquaranta per cento dei nostri utenti erano isuoi parrocchiani. La sua ostilità era stataespressa da anni. Ecco perché noi abbiamochiesto al Sindaco una struttura dove trasfe-rirci.

Parliamo delle opzioni che vi sono sta-te offerte …

Inizialmente ci è stata offerta la strutturadi via dell'Archeologia, messa a disposizionedel Vicariato e che cadeva sempre sotto lostesso parroco. Che in ogni caso aveva spa-ventato la sua comunità. Quindi, se si tratta-

va di aver un muro dalla parrocchia ed era-vamo fuori da un progetto di condivisione co-sa ce ne facevamo di quei locali? Il persona-le infermieristico, inoltre, aveva esposto del-le serie perplessità rispetto alla sicurezza divia dell'Archeologia, un po' per l'immaginariodi TBM e un po' per i fatti di cronaca, facen-doci presente che non ci sarebbero mai an-dati. Così abbiamo chiesto quale tipo di strut-ture avrebbero potuto ospitarci. Non abbia-mo accettato l'ex lavatoio dell' R5 perché c'era-no gli stessi problemi dei locali di via dell'Ar-cheologia e anche perché la stessa DirezioneGenerale del PTV vedendo i locali aveva scon-sigliato di andarci.

Poi vi siete trasferiti qui …Dati i locali sono cominciati gli attacchi po-

litici, tesi a manovrare le paure. Parlano diclandestini e non si rendono conto che il 50per cento di questa gente è comunitaria. I po-litici hanno una grandissima responsabilità neitermini in cui si esprimono perché le parole avolte diventano pietre e possono diventare ar-mi e quindi se succede qualcosa ad uno de-gli immigrati nel territorio loro saranno i pri-mi responsabili.

Può spiegarci perché non avete anco-ra ottenuto le autorizzazioni?

Per le autorizzazioni abbiamo consegnatole planimetrie, abbiamo inoltrato la richiestaper l'agibilità dei Vigili del Fuoco. Per sette an-ni siamo stati in condizioni di dispensario afri-cano, perché non avevamo i riscaldamentid'inverno dato cheil parroco non ce li accen-deva e l'estate avevamo un caldo soffocante,parecchi dei nostri operatori si sono amma-lati per queste ragioni, per cui posso dire chenon ci fosse nessun criterio per poter essereautorizzati, e quindi, francamente, ha un po'ragione Monsignor Andreatta che cinicamen-te diceva "ma come per sette anni sono sta-ti lì in quella situazione e adesso avete biso-gno di tutte queste autorizzazioni, chiudere-te gli occhi". Naturalmente,è giusto dare si-curezza ed è per questa ragione che abbia-mo chiesto all'Ospedale di ospitarci nell'atte-sa che arrivassero tutte le autorizzazioni maci è stato detto formalmente "non c'è posto".

Il parroco aveva sovvenzioni dall'ospe-dale?

Assolutamente, il PTV pagava tutte le spe-se dell'elettricità, tutto quello che ha presen-tato come richiesta di rimborso l'ospedale glie-lo ha pagato. Non c'era un affitto perché ini-zialmente il comodato fatto con il primo par-roco, che aveva avviato il servizio, era in co-modato d'uso a titolo gratuito. I suoi rimbor-si di 11 mila 12 mila euro l'anno, per le spe-se, li ha sempre avuti.

C'è secondo lei un intento politico oscu-ro dietro l'azione mossa dai firmatari delvolantino?

Questo dovrebbe chiederlo a loro, ma piut-tosto, il loro comunicato si ritrova identico inIdV, Pd, Api e Forza Nuova, perciò mi chiedocosa è successo?Abbiamo operato un mira-colo di vicinanza politica, oramai, non c'è piùalcuna differenza. Come mai si trovano cosìuniti nella richiesta di portarci in Ospedale af-fermando che noi concentriamo clandestini,disagio, malattie infettive etc, etc.?

Che può rispondere a chi dice che lamaggior parte dei vostri malati sono con-tagiosi?

C'è da dire a tal proposito che è tutta unabugia. Ed è documentabile: la visita più fre-quentemente richiesta qui è quella ginecolo-gica - ostetrica, perché l'80 per cento dellenostre pazienti sono donne, oltre i bambini;le malattie infettive sono nella percentualedella popolazione italiana. STEFANIA PANETTA

Nel Vaticano le gerarchie, si sa, sono temute e ri-spettate: se dal Vicariato dicono di mantenere

il silenzio su Medicina Solidale, un parroco il silen-zio lo mantiene. E don Riccardo, parroco della Chie-sa S. Maria Madre del Redentore, che ospitava finoa poco tempo fa Medicina Solidale, vuole mantene-re un certo riserbo sulla vicenda. Non totale, perchéqualcosa ci tiene a dirla. "Medicina Solidale già dal2004, da quando sta qui, sta in maniera provvisoria.I locali non sono adeguati e sono contro le normesanitarie. Non abbiamo le strutture adeguate, Medi-cina Solidale è una realtà che non può stare in am-bito parrocchiale. Li abbiamo tenuti qui proprio peraiutare i più deboli, e per questo noi avevamo datoun'altra opportunità alla Dottoressa Ercoli".

Don Riccardo parla di locali nuovi, ristrutturati dapoco, in via dell'Archeologia, dove c'è il centro sus-sidiario parrocchiale. "Abbiamo speso 350mila eu-ro della Caritas per rifare quei locali. E li abbiamo fat-ti seguendo le regole del PTV per l'edilizia sanitaria.Ma la Ercoli non ci è mai voluta andare". Per que-sto, scaduto il protocollo d'intesa, il Vicariato ha de-ciso di mandare via Medicina Solidale. "La situazio-ne era insostenibile, antisanitaria. Ma, ripeto, noi nonvolevamo cacciare nessuno, si chiedeva solo unospostamento". Quei locali sono pronti dal 2008, spie-ga don Riccardo. "Infatti da quando si è creata que-sta possibilità io e la Ercoli siamo entrati anche inconflitto, negli ultimi 3 anni diciamo. Non volevanoandare in via dell'Archeologia dicevano, ma forsegià allora avevano altre mire". DAVIDE LOMBARDI

MEDICINA SOLIDALE, PARLA IL PARROCO

Non ci sono spazi disponibili. Ci siaspetterebbe, a questo punto, cheil centrosinistra proponesse un'al-

ternativa. Visto che, il Policlinico non vuoleospitarli, l'ex centro anziani 'Ai Pini' è statoassegnato all'Ares 118 e la Chiesa li ha sfrat-tati. All'epoca, per dovere di cronaca, a Me-dicina Solidale erano stati proposti altri lo-cali: uno a via dell'Archeologia dalle suore,l'altro presso gli ex lavatoi a Tor Bella Mo-naca.

In entrambi i casi, ci fu, e c'è ancora, unrifiuto dei responsabili del servizio di Medi-cina Solidale. Per "inadeguatezza dei loca-li e poca sicurezza" dei siti. Il bue che dicecornuto all'asino! Quindi, se l'unica propo-sta del centrosinistra è spostarli presso ilPoliclinico, il servizio dovrebbe essere so-speso. E sarebbe una perdita per tutti. So-prattutto per le fasce più deboli della popo-lazione. L'opposizione si è sì mossa in mo-do unitario nella protesta, ma vanno sotto-lineate alcune differenze sostanziali.

Il Pd è contrario all' ospedale del popolo,che definisce "iniquo e che relega le fascepiù deboli ad un trattamento sanitario di se-rie B". Non punta sulla sicurezza, sulla pau-ra del contagio e del diverso. Anche se difatto non propone alternative. Semmai, chie-de un confronto con Medicina Solidale e leparti sociali del territorio. Va detto, però,che questa precisazione è venuta dopo lepolemiche. Solo il consigliere Grasso ha pre-so le distanze dal volantino firmato da tut-te le forze di centrosinistra che diceva: "Pro-testiamo vivamente contro la decisione delsindaco di Roma Gianni Alemanno di apri-re un Centro di Medicina delle Migrazioni,patrocinato dal P. T. V., in un vecchio sitoabbandonato ed inadeguato dove nello stes-so piccolo salone, in modo promiscuo e sen-za controlli, si curano malattie infettive, HIV,tossicodipendenza e pediatria, ostetricia eginecologia. Ciò è disumano e indegno diun paese civile e non da garanzie di sicu-rezza né ai pazienti né ai cittadini residen-ti. Medicina solidale all'interno dell'ospeda-le. L'Ex Centro 'Ai Pini' al servizio dei citta-dini".

Il capogruppo Pd Scorzoni commenta ilvolantino di cui è firmatario: "Si presta aletture differenti". L'Api, con il consigliereMastrangeli in prima linea, vuole che il ser-vizio vada all'interno dell'ospedale, ma pun-ta anche sul tema della sicurezza. L'opinio-ne pubblica, si sa, usa spesso luoghi comu-ni, pregiudizi: "i clandestini rubano, sonosporchi, pericolosi, portano degrado e ma-lattie". Come gli italiani, rispondiamo noi!Cavalcare queste forme di pregiudizi, se purin forma leggera, sicuramente produrràmaggiore consenso elettorale per il consi-gliere Mastrangeli. Questo però non lo sal-verà dal giudizio severo di chi lavora per in-tegrare, unire e collaborare. E soprattuttonon lo salverà dalla responsabilità di fron-te ad una popolazione, che di tutto ha bi-sogno, fuorché della paura.

IdV e Lista Civica, in tutto questo mara-sma, sono le solite comparse.

Ora, se è vero che l'ospedale del popolonon è degno di un paese civile, non offrepari dignità e sarebbe una decisione dovu-ta portare il servizio all'interno di una strut-tura pubblica come l'ospedale, è anche ve-ro che, in assenza di alternative, non si puòsospenderlo. La politica non può porre co-me alternativa il tema della sicurezza e del-la paura. Significherebbe accantonare il pro-blema reale, quello dell'ubicazione, crean-done un altro. Con conseguenze dramma-tiche e irreversibili. Proprio sul tema dellasicurezza.

Io non ho paura. Del clandestino, del "di-verso" (diverso da chi poi ?), del senzatet-to, del malato. Io ho paura di questa poli-tica. Che distrugge e non aggrega.

FEDERICA GRAZIANI E ALESSIO CARTA

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Dottoressa Ercoli: “Abbiamo operato un miracolo di vicinanza politica”RISPONDE AL VOLANTINO DEI PARTITI DI CENTROSINISTRA LA DOTTORESSA ERCOLI. SPIEGA PERCHÉ IL CENTRO AI PINI È STATA LA

SCELTA DELLO STAFF DI MEDICINA SOLIDALE, DEI RAPPORTI CON IL PARROCO, CON IL POLICLINICO E CON IL MUNICIPIO.

NON MOLTO IN REALTÀ, MA CI TIENE A SOTTO-LINEARE CHE LORO NON VOLEVANO CACCIARE

NESSUNO. "I LOCALI NON ERANO ADEGUATI, AB-BIAMO PROPOSTO UN'ALTERNATIVA ALLA ERCO-LI, MA LEI HA SEMPRE RIFIUTATO".

Aseguito delle polemiche sollevate dalla presen-za del Presidio Sanitario di Medicina Solidale

nella sede di via Aspertini le associazioni del quar-tiere hanno chiesto un incontro con il Dirigente delPoliclinico di Tor Vergata. Ariceverli lo scorso vener-dì 27 gennaio è stato Visconti, che ha funto da por-tavoce del Direttore. "Il PTV ha tutto l'interesse a farsì che il presidio sanitario di Medicina Solidale riman-ga nel territorio. Pur valutando altre sedi possibili,date le polemiche sollevate, non intendiamo né eli-minare il servizio né tantomeno sfrattarlo dal territo-rio, dal momento che la funzionalità del servizio èdata dalla sua presenza nel cuore del territorio. So-prattutto perché molti degli stranieri utenti, molti ap-partenenti alle fasce più deboli non si rivolgerebbe-ro a noi per essere curati. Spostandolo all'interno delPTV Medicina Solidale non adempirebbe più allasua ragione sociale", è quanto riferito da Visconti ai volontari di Medicina Solidale e Mario Cecchetti delCentro Sociale El Che, durante l'incontro.

STEFANIA PANETTA

VISCONTI, PORTAVOCE DEL DIRIGENTE GENERALE BOLLERO: "MEDICINA SOLIDALESERVE NEL CUORE DEL TERRITORIO"

Page 23: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

TORRI NUMERO 2 ANNO V 23

Perché avete firmato il volantino pro-mosso da Mastrangeli?

"Qualcuno lo ha voluto leggere forzando al-cune parole. Voglio sottolineare che la posi-zione del Pd da un anno e mezzo a questaparte non si è modificata di una virgola. Ab-biamo sottoscritto il volantino per richiama-re l'attenzione su una questione che va avan-ti da un anno e mezzo. Che tiene fuori dal-le decisioni il Municipio. Si poteva fare sicu-ramente in altri modi, però non ci siamo for-malizzati su una parola o l'altra".

Vi hanno definito razzisti …Razzista è colui che pensa che gli immigra-

ti debbano essere curati in un ospedale delpopolo, perché l'ospedale degli italiani nonva bene. Ricordo a tutti che Scorzoni fu co-lui che, quando era Assessore, chiamò l'As-sessore Battaglia e gli disse che mancavano130mila euro per la Medicina Solidale, altri-menti il servizio avrebbe chiuso. Non siamointervenuti in questi anni, perché non abbia-mo partecipato come amministrazione loca-le alla convenzione tra Tor Vergata e il Vica-

riato e nessuno ce lo ha chiesto allora. Poi la Chiesa decide di sfrattare il ser-

vizio …Il problema è nato quando vengono sfratta-

ti dalla parrocchia e li chiama 'ospiti sgraditi'.Alla faccia del razzismo! Se vengo sfrattato mela prendo con chi sfratta, non con altri …

La Ercoli dice che alcuni volontari nonsarebbero voluti andare in via dell'Ar-cheologia per problemi di sicurezza …

Vede il razzismo quante forme prende? Nonsi capisce perché ad un chilometro più in quac'è questo rischio e là no ..

Lei si ha chiesto di avere chiarimentisui permessi Asl …

Ho fatto quello che doveva fare un partitoserio. Mi sono rivolto al Rettore Lauro, al Prof.Bollero ma ad oggi nessuno mi sta rispon-dendo. Lo stesso Bollero ci diceva che lui non

sapeva nulla come noi. Era in possesso di unasola lettera della Ercoli che spiegava di un ac-cordo come Alemanno.

Perché sostenete che Medicina Solida-le dovrebbe andare all'interno del Poli-clinico?

Rifuggo l'idea dell'ospedale del popolo, mida l'impressione dell'ospedale di serie B. Og-gi l'ospedale è quasi terminato, quindi è cor-retto che la Medicina Solidale stia lì. Noi nonabbiamo paura degli immigrati, noi abbiamopaura di chi tenta di cavalcare il tema degliimmigrati al rovescio rispetto al tema del raz-zismo. Trovo sconvolgente che donne e uomi-ni di sinistra accettino l'ospedale del popolo.

La Ercoli dice che i partiti dal Pd a For-za Nuova hanno le stesse posizioni …

Io rispondo che la Ercoli ha la stessa posi-zione di Alemanno. FEDERICA GRAZIANI

Consigliere Mastrangeli, parliamo delsuo volantino contro il Centro di Medici-na Solidale …

Non contro, a favore perché noi vogliamoil servizio migliore, perché tutti devono esse-re trattati alla stessa maniera, non mi sem-bra logico che alcune persone debbano esse-re curate così, in mezzo ad una strada, in unedificio abbandonato, con un solo bagno, pertutta una serie di ambulatori che vanno dal-le malattie infettive, malattie tropicali, a pe-diatria, ginecologia ed ostetricia. Abbiamochiesto una visita del Sindaco e del DirettoreSanitario dell'ASL affinché si verifichi il rispet-to del protocollo sanitario e tutte le garanziedei pazienti e dei residenti. Grotte Celoni aspet-ta da anni una riqualificazione dei marciapie-di, una piazza, l'unica cosa che è stata fattain fretta e furia è il Centro di Medicina Solida-le senza informare nessuno. E non ci sembragiusto.

Perché?E' offensivo credere che si abbia bisogno di

un Presidio Medico. Non siamo un paese delTerzo Mondo, che ha bisogno di un Presidiocome Medici Senza Frontiere. Dalle dichiara-zione della Ercoli emerge che il 30% sono ita-liani ma il 70% sono rom e clandestini e lagente è preoccupata, gli vogliamo tappare labocca? Roma è una città turistica, magari ab-biamo anche noi l'ambizione che venga qual-che turista, vogliamo abbellire il quartiere.

Perché ritiene queste persone diversedai suoi concittadini e quindi possibilecausa di degrado?

Non sono persone diverse, è la Ercoli chele tratta come persone diverse non io. Perchéper quanto riguarda le persone di Grotte Ce-loni, per quanto riguarda il sottoscritto, perquanto riguarda la battaglia che stiamo con-ducendo, noi vogliamo che tutti siano tratta-ti alla stessa maniera e ci stiamo battendoperché tutti vadano all'interno dell'ospedale.Se qualcuno invece pensa di prendere tutto ildisagio sociale di Roma e concentrarlo all'in-terno di un quartiere all'estrema periferia diRoma, che la dottoressa Ercoli dice essere tut-ti clandestini e rom, dichiarazioni della Ercoliperché io non ci sono mai stato al Centro diMedicina Solidale, è normale che le personesi preoccupino, è naturale. STEFANIA PANETTA

Scorzoni (Pd): “Rifuggo l’idea di ospedale del popolo”IN SEGUITO ALLE POLEMICHE SUL VOLANTINO DEL CENTROSINISTRA, SCORZONI RACCONTA LA

SUA VERSIONE DEI FATTI E SPIEGA I MOTIVI CHE HANNO INDOTTO IL PD HA PARTECIPARE AL-LA PROTESTA CONTRO LO SPOSTAMENTO DI MEDICINA SOLIDALE NEI LOCALI DELL'EX CENTRO

ANZIANI 'AI PINI'.

Cosa ne pensa del fatto che Alemanno abbiabypassato una decisione del Consiglio di affi-dare i locali all'Ares 118?

Non è esattamente così, noi abbiamo espressouna volontà perché noi non affidiamo i locali. Dalmomento che, l'Ares 118 sta scoppiando nel postodove si trova, avevamo espresso l'idea di affidargliquei locali di via Aspertini. In generale credo che ilSindaco della città sia nella condizione di farlo, spe-cialmente se si tratta dello stesso colore politico.

Per noi resta ferma l'idea di affidarli all' Ares 118.Nonostante la Dott.ssa Ercoli ci abbia apostrofatoin maniera indegna, non abbiamo alcuna intenzio-ne di mandarla in mezzo ad una strada. Il Vicaria-to aveva messo a disposizione i suoi locali di viadell'Archeologia. L'Ares non potrebbe andare in viadell'Archeologia per due ragioni: i locali non sono inostri e inoltre sarebbe troppo lontano dal centro.

Le chiavi dell'ex centro anziani 'Ai Pini' chi leha date alla Ercoli?

Credo gliele abbiamo date noi, poi ovviamentec'è stata una sommossa popolare nel merito dellaquale non voglio rientrare. Nel frattempo i locali era-no pronti e quando la dottoressa si è spostata di lài locali del Vicariato non erano ancora finiti, e pareche non si sia voluta più spostare. Il nostro intentoera quello di chiudere il cerchio facendo andare Me-dicina Solidale a via dell'Archeologia e l'Ares al Cen-tro Ai Pini. Poi sa da quando sono stato offeso per-sonalmente dalla Dott.ssa Ercoli non ho avuto piùcontatti. Ma deve sapere che quando si amministranon si da credito alle beghe personali quello checonta è offrire un servizio che si da a persone in dif-ficoltà, agli immigrati anche quelli irregolari, ci so-no, e anche quelli vanno in qualche modo curatinon possiamo buttarli al macino. Da questo puntodi vista non sono persona drastica. Lo stesso Sin-daco ci ha chiesto di risolvere questa situazione do-po aver visto il servizio che svolgevano. Ma poi c'èstata questa sommossa che francamente non hoben capito. La Dott.ssa Ercoli è stata qui tanti an-ni e non credo ci sia mai voluto l'intervento delle For-ze dell'Ordine. Poterei capire l'accampamento romperché si potrebbero verificare piccoli furtarelli, maquelli stanno male si vanno a curare che potrannomai fare? STEFANIA PANETTA

PARLA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

MUNICIPALE MARCO DARI

E L' ARES RESTA SENZA LOCALI

Qual è il problema della vostra attuale postazio-ne?E' troppo piccola. Come postazione è ottima. Un pun-to strategico per quanto riguarda via dell'Archeolo-gia, via Aspertini, via Quaglia, via S. Rita da Cascia.Le ambulanze messe qui riducono molto i tempi dipercorrenza da questi che sono gli angoli più caldicome popolazione, e da cui arrivano anche moltechiamate. Ma la sede è troppo piccola: siamo 30 di-pendenti in 85 mq, cosa inaccettabile anche per leg-ge. Lo dice il decreto legislativo 81, su prevenzionee protezione dai rischi del lavoro. Con la sede in viaAspertini, di 150 mq e altrettanto ottimale dal puntodi vista strategico, avremmo anche implementato ilservizio da 2 a 3 ambulanze.Eppure il municipio VIII aveva affidato a voi queilocali …Infatti, noi la situazione pensavamo di averla risolta.Nel 2009 sembrava avessimo raggiunto un traguar-do con la delibera municipale, poi Alemanno vennequi e decise di passare a Medicina Solidale i locali anoi assegnati.Voi non avete locali, li chiedete sempre ai muni-

cipi. L' VIII come lo avete trovato?Io ho lavorato e lavoro anche in altri municipi. Ad esem-pio, in VI e in VII, dove avevamo anche dei problemi,i Presidenti si sono mostrati subito molto disponibilinel trovarci dei locali. Quella disponibilità non l'ho ri-scontrata qui, o perlomeno non si è parlato chiaro. E ora?Noi un po' di tempo fa abbiamo fatto ulteriore richie-sta protocollata per ricevere altri locali, perché si eracapito che quello non ci sarebbe stato assegnato.Perso quello, datecene altri. Ma prima di procedereloro devono fare una sorta di statistica per sapere chelocali hanno. Neanche il municipio conosce i suoi lo-cali, così come non conoscevano l'esatto valore del-l'immobile dove stiamo ora.Il servizio ne risentirà?Noi stiamo qui dal 1999, prima con un'ambulanza,poi con due in seguito ad un potenziamento del ser-vizio nei municipi che crescevano a dismisura demo-graficamente. Potevamo passare a tre con il localedi via Aspertini, ma probabilmente saremo costretti alimitare il servizio a un'ambulanza e dimezzare gli uo-mini. DAVIDE LOMBARDI

L'AZIENDA REGIONALE EMERGENZA SANITARIA, SCAVALCATA DA MEDICINA SOLIDALE, RESTA CON

UNA SEDE INADEGUATA. ABBIAMO INTERVISTATO IL COORDINATORE DELLA POSTAZIONE DI TOR

BELLA MONACA DELFINO PATACCHIOLA.

“L’importanza del centro di medicinasolidale e delle migrazioni,svolgen-

do il ruolo di presidio sanitario rivolto alla fa-sce più deboli della popolazione,assume unrilievo o particolare nel nostro territorio. Mi-granti,senzatetto,famiglie al limite della so-glia di povertà,che in molti casi scontano ladifficoltà di accesso alle struttureconvenzionali,già per altro al collasso, (co-me per esempio il pronto soccorso di Tor Ver-gata),trovano invece cura e ascolto e solida-rietà attiva in questo presidio sociale e sani-tario. Per questo motivo la Federazione del-la Sinistra dell'ottavo municipio ritiene chel'attività del centro vada mantenuta esorretta,anche come presidio di civiltà e in-tegrazione.

Riteniamo infatti che non ci possa esserealcun pericolo per la salute degli utenti per-ché all'interno della struttura sono rispetta-ti i protocolli sanitari,ne tantomeno ci pos-

sano essere pericoli per i residenti (altrimen-ti sarebbe altrettanto pericoloso recarsi alpronto soccorso,o in una sala del medico cu-rante in cui certo non possiamo sapere se chisiede accanto a noi ha una qualsivoglia ma-lattia contagiosa).

Detto questo pensiamo che non sia fon-damentale un ubicazione del presidio piut-tosto che un altra,ma riteniamo fondamen-tale la sua continuità ,siamo disponibili alconfronto sulla scelta di un altro luogo cheabbia però i requisiti di sicurezza interni e edesterni per gli utenti e per il personale sanitario,eche un eventuale spostamento non debbapregiudicare la continuità di questo impor-tante servizio,in altre parole non pensiamosia giusto interrompere il servizio in attesadella sistemazione in un altro luogo. Invitia-mo pertanto le forze rappresentate in muni-cipio ad individuare al più presto un sito conle caratteristiche necessarie".

IL COMUNICATO DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

Sarà stato quel volantino dei partiti del centrosinistra a far credere al gruppodi Forza Nuova che si potesse lottare uniti contro l'ubicazione di Medicina

Solidale nell'ex centro anziani 'Ai Pini'. Il comunicato forzanovista in generale ri-calca molto quello firmato da Pd, Api, Italia dei Valori e Lista Civica dove si po-teva leggere tra l'altro: "… in un vecchio sito abbandonato ed inadeguato dovenello stesso piccolo salone, in modo promiscuo e senza controlli, si curano ma-lattie infettive, HIV, tossicodipendenza e pediatria, ostetricia e ginecologia".

E a questo Forza Nuova risponde: "Riteniamo che voler offrire un serviziomedico a clandestini, che non per loro colpa ma per il contesto da dove proven-gono, che hanno un'altissima percentuale di trasmettere malattie infettive, siauna cosa che non possa essere sottovaluta a semplice questione politica". Eaddirittura lancia una provocazione alle forze del centrosinistra per farle uscireallo scoperto: "Forza Nuova si vuol fare promotrice di un tavolo con tutti le par-ti in causa, con maggioranza e opposizione, con la Dottoressa Ercoli e con per-sonale addetto del Policlinico Tor Vergata, per capire le motivazioni di una scel-ta che può essere un errore da cui pentirsene successivamente". Provocazio-

ne non accolta dal capogruppo Pd che ripudia la possibilità di poter collabora-re con Forza Nuova. Il capogruppo Pd Scorzoni risponde: "Non collaboro conchi fa del terrorismo psicologico". Meno duro il consigliere Api Mastrangeli che,seppur non prende in considerazione la possibilità di una collaborazione con ilgruppo di Forza Nuova, che definisce eccessiva e pesante in alcuni passaggi,apprezza l'interesse sulla questione. "E' l'unico gruppo politico di destra ad avermostrato attenzione al tema e ad aver preso una posizione, a differenza dell'as-sente Sindaco e della maggioranza municipale".

E non è l'unico ad attaccare il centrodestra. Ci pensa la stessa Forza Nuo-va: "Ancora una volta il sindaco del centro della città, con prepotenza e senzaascoltare l'opinione della gente, scavalca la maggioranza dell' VIII e decide cheMedicina Solidale andrà a Grotte Celoni nel luogo destinato all'Ares 118. Comerispondono i consiglieri a questo ennesimo affronto alla loro dignità? ". Non cisarà collaborazione tra centrosinistra e Forza Nuova, che con il suo comunica-to ha sottolineato l'enorme errore del Partito Democratico, in primis, ad aver ap-poggiato un volantino che si presta ad equivoche letture. FEDERICA GRAZIANI

MARIO CECCHETTI, CENTRO SOCIALE EL CHE:"POLITICA MIOPE E DI PROPAGANDA"

È nella data del giovedì 12 che le associazionidel territorio in difesa del servizio si radunanodapprima davanti al Municipio denunciandonela miopia e in un secondo momento davanti alPTV per distribuire, a loro volta, un volantinodal titolo "Perché il taglio dei Presidi Sanitari nelterritorio?". Quale è stata la vostra reazione al volan-tino delle forze del centrosinistra?Letto il volantino abbiamo riconosciuto toni al-tamente razzisti. Ciò che ci ha lasciati maggior-mente stupiti è che fosse firmato da PD, ListaCivica per Rutelli, Api e Italia dei Valori. Siamorimasti praticamente allibiti perché tolte questesigle saremmo stati convinti che si trattasse diun volantino di Forza Nuova o di qualsiasi altrogruppo di estrema destra. Facendo un volan-tino del genere alimentano odio e razzismo econoscendo il territorio non ci avrebbe stupitoapprendere che qualcuno più intollerante se laprendesse con qualche straniero che andava lìper farsi curare o che se la prendesse addirit-tura con la struttura stessa. E quindi cosa avete fatto?Ci siamo rivolti ad alcuni componenti del Parti-to Democratico, chiedendo loro se si rendesse-ro conto che la campagna di intolleranza e raz-zismo fosse scatenata da loro non dalla gentedel quartiere e come questo dato fosse scan-daloso. Non ci siamo rivolti al Consigliere Ma-strangeli, che ha fomentato questa campagna,perché crediamo la stia conducendo solo pen-sando a quanti voti prenderà. Ci siamo poi vi-sti con altre realtà associative del territorio eche credono che un Presidio come quello di Me-dicina Solidale sia positivo. Con le donne del-l'R5, con gli Studenti Link di Tor Vergata, gliutenti di Medicina Solidale dell'R8 e dell'R5 eil SID abbiamo fatto un volantino spiegandole ragioni per cui il Presidio Sanitario è impor-tante. L'abbiamo distribuito anche noi davantial Municipio dicendo alla politica quanto siamiope e poi siamo venuti a distribuirli al PTV.Siamo stati allontanati e invitati ad andare ol-tre la sbarra che delimita il territorio del PTV.Non contenti abbiamo scritto un comunicato elo abbiamo inviato al Direttore Generale chie-dendoli un STEFANIA PANETTA

IL CONSIGLIERE MASTRANGELI

FORZA NUOVA APRE AL CENTROSINISTRA"DISPOSTI AD AMMAINARE LE NOSTRE BANDIERE PER UN FINE COMUNE".

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TORRINUMERO 2 ANNO V24

Tutti all'erta contro la cementificazionedel parco di Casa Calda. Questa voltaè il Presidente del VII municipio Ro-

berto Mastrantonio a convocare un'assem-blea per mobilitare i cittadini.

Tra gli invitati ci sono anche l'assessorecomunale all'Urbanistica Corsini eil nostro Presidente Lorenzotti, en-trambi assenti. "Ieri il consiglio mu-nicipale del VII ha votato una riso-luzione di netta contrarietà, e co-me Giunta abbiamo dato manda-to agli uffici tecnici del municipio diesprimere parere negativo a pre-scindere", comincia Mastrantonio."Quasi 300mila metri cubi, 1200 ap-partamenti, 36 palazzine fra i 10 e i 20 me-tri, su un'area di grande pregio archeologicoe ambientale, a 100 metri dall' AcquedottoAlessandrino, in pieno agro romano. E conle infrastrutture che rimangono quelle chenoi già conosciamo bene. Bisogna finirla conla logica per cui al centro le opere si fanno,

e in periferia si fanno solo se c'è la compen-sazione ai privati", chiosa Mastrantonio.

Dell' VIII municipio ci sono tanti cittadini,l'unico politico presente è il consigliere Gras-so. Che attacca la maggioranza e fa nomi ecognomi. "Gianni Alemanno. Lorenzotti cheoggi non è qua, e sarei stupito del contrario.Vanda Raco, Presidente della commissione

Urbanistica e Ambiente: come Pd le abbia-mo chiesto di discutere la cosa in commis-sione. Lei ci ha risposto di no, è un proble-ma che non riguarda l' VIII. Voi non aveteproblemi solo perché questa cosa non si fada questa parte, ma dall'altra parte di via To-bagi", dice Grasso rivolgendosi ai tantissimicittadini dell' VIII che gremiscono il centroanziani di Casa Calda.

E poi attacca frontalmente la Raco, "cheprendeva 7mila euro al mese come rimbor-so, e non sapeva neanche qual era il suo po-sto di lavoro". "Torre Maura sarà strozzata",continua il consigliere Pd. Si continua con gliinterventi dei cittadini, per difendere una zo-na ad alto pregio archeologico e paesaggi-stico. DAVIDE LOMBARDI

Giù le mani da Casa CaldaIL PRESIDENTE DEL VII MUNICIPIO HA CONVOCATO UN INCONTRO AL CENTRO ANZIANI DI

CASA CALDA PER DIRE NO ALL'ACCORDO DI PROGRAMMA FRA COMUNE DI ROMA E CAPITOLO

DI SANTA MARIA MAGGIORE.

È successo un paio di mesi fa nelle case Isveur di via dellaTenuta di Torrenova. Maggiorina, mentre entra nella sua

stanza con il solito girello, cade su delle mattonelle scoppiate po-ste all'ingresso. Mattonelle più volte segnalate alla Ro-meo, che era venuta a rattoppare alla meglio, e che sierano già rigonfiate. "E' venuto il 118, sono andata inospedale", ricorda Maggiorina. La figlia Oriana ricordaancora la scena. " Io quella mattina non dovevo ne-anche passare, era una domenica, ho pensato di pas-sare un attimo e la ritrovo a terra con tutto il bracciosanguinante. Ha preso anche un colpo al ginocchio euno alla testa, ha avuto un trauma cranico". Oriana vi-ve nello stesso palazzo della madre, e adesso sta sempre con lei."Momentaneamente sto bloccata qua, come faccio a lasciarla so-la. Da quando è caduta è cambiata, ha preso paura e la botta al-la testa l'ha fatta cambiare. Le era andata anche via la parola perun po', poi è ritornata. E per fortuna mi sono trovata subito dopoquando è caduta".

Il pavimento a casa di Maggiorina è un mosaico di mattonelle.E ci sono enormi buchi coperti con delle tavole di legno. Anche sot-to il tavolo in soggiorno il pavimento è scoppiato, e c'è il tappeto

a camuffare. "Vivo qui da34 anni e ho sempre paga-to l'affitto: - dice Maggiori-na - ma da quando sono ca-duta non lo pago più, e ho

avvisato il Comune. Ho detto venitemi ad aggiustare il pa-vimento e io vi pago l'affitto come ho sempre fatto per 34

anni. Ho 89 anni, in questa situazione, senza nessuno, senza pos-sibilità di pagare una donna, senza possibilità di rifarmi il pavimen-to. Non so come fare, con le tavole al posto delle mattonelle".

Oriana parla delle innumerevoli segnalazioni e raccomandate in-viate alla Romeo. "Quando vengono lo fanno solo per rattoppare.Io lo spiego, il pavimento si gonfia da sotto: l'ho fatto vedere, incorridoio, anche in cucina. E loro mi han detto che non si può fa-re nulla, che bisogna continuare a fare telefonate e mandare rac-comandate. Cioè quello che ho sempre fatto, senza che mai nes-suno provvedesse. E il pavimento in certi punti è vuoto, si sente,

e scoppierà sicuramente". Una cosa però è stata fatta, ammette

Oriana: il bagno. "Dopo tanti anni e tanterichieste, non so come, ma sono arrivati el'hanno fatto. Avevamo anche minacciatodi chiamare Striscia la Notizia".

DAVIDE LOMBARDI

TOR VERGATA, UNA CASA PIENA DI TRAPPOLE

MAGGIORINA BERTOZZI, UN'ANZIANA DI 89 ANNI, CADE CON IL GIRELLO A CAUSA DI MATTONELLE SCOPPIATE.

VIA DELLE ALZAVOLE:

ARRIVANO LE POTATURE

Dopo anni di attesa e qualche albero crol-lato arrivano finalmente le potature a

via delle Alza-vole. E' tuttaun'altra sto-ria: più lucenel cortile, piùsicurezza, ri-schio di cadu-ta alberi o ra-mi azzerato.

Cinque glialberi cadutinegli ultimi treanni: l'ultimogrosso ramo,caduto appe-na due mesifa, ha danneg-giato tre au-tomobili. E perfortuna nonc'era nessunolì sotto. "Final-mente dopo 4anni l'amministrazione comunale di centro-destra batte un colpo a Torre Maura, e lo fain maniera importante perché risolve unproblema grave", commenta il consiglierePd Daniele Grasso, che si è sempre interes-sato alla questione e che qualche mese faha aiutato un cittadino che da solo avevadeciso di potare un albero pericolosissimo.Il servizio giardini ha portato via anche i ra-mi tagliati quel giorno, restati a marcire permesi sul marciapiede di via delle Alzavole."L'ultimo ramo caduto sulle macchine erasolo l'ultimo di una serie di eventi; - conti-nua Grasso - sono contento, così come losono i cittadini. L'iniziativa infatti è partitadagli inquilini delle case che hanno contat-tato l'assessorato all'Ambiente".

I problemi non finiscono qui, a Torre Mau-ra, ma finalmente è arrivato un interventoforte, davvero risolutivo. Però, sia chiaro, lapotatura degli alberi dovrebbe essere rou-tine, e non una faticosa conquista.

DAVIDE LOMBARDI

FINALMENTE ARRIVANO LE POTATURE A TORRE MAU-RA. C'È PIÙ LUCE A VIA DELLE ALZAVOLE, GRAZIE

ALL'INIZIATIVA DEGLI INQUILINI CHE HANNO CON-TATTATO L' ASSESSORATO ALL' AMBIENTE.

Durante il consiglio del 23gennaio l'argomento all'or-

dine del giorno della compo-nente PD dell'opposizione è sta-to la riqualificazione di via deiGiardinetti. Anche se discussoin questi giorni, il problema divia dei Giardinetti è ormai da-tato e metabolizzato dai suoiabitanti e da tutti i suoi fruito-ri. La strada è una piccola ar-teria che rischia la congestionein ogni momento. È stretta, con una solacarreggiata per un solo senso di marcia, ecertamente molto percorsa. In verità, que-sto malcontento sembrava essere stato rac-colto nel 2004, anno in cui l'amministrazio-ne municipale in carica deliberava per la ri-qualificazione della strada.

Si prevedeva pertanto l'allargamento del-la carreggiata, per la cui realizzazione il Co-mune avviò le relative procedure espropria-tive. Che si sono subito arenate. Da allorail progetto è stato riposto in dispensa, in at-tesa di tempi favorevoli alla sua realizza-zione. Già, perché il costo del progetto sa-rebbe esoso, dato che prevede grossi lavo-ri di sottofondo stradali che, per un relati-vo lasso di tempo, complicherebbero la si-

tuazione già critica della stra-da.

Come se non ci fosse abba-stanza carne a cuocere, nel 2011l'attuale amministrazione ha ap-provato, sempre per via dei Giar-dinetti, la realizzazione di unmarciapiede, in sostituzione deiparapedonali, senza peraltroabrogare la precedente delibe-ra del 2004. Per questo il 23gennaio il problema di Giardi-

netti è tornato attuale: perché, tra le variemancanze dell'amministrazione che via viaaffiorano a galla, c'è anche quella del com-pleto e continuo disprezzo delle procedure.

La proposta dell'opposizione invece pre-vede la deviazione delle risorse destinateai lavori di sottofondo alla realizzazione del-l'intero progetto alternativo, quello che pre-vedeva l'esproprio e l'allargamento dellastrada. Ironico eppure reale: per via deiGiardinetti sono stati pensati e approvatinon uno, ma ben due progetti. E nonostan-te tanto zelo e tanta creatività, non ne èstato realizzato neanche mezzo. Anzi, unmezzo intervento è stato realizzato: i pa-rapedonali! Per ora facciamoceli bastare …

LUCIA BRAICO

DUE PROGETTI, NESSUN INTERVENTO

LO STRANO CASO DI VIA DEI GIARDINETTI

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TORRINUMERO 2 ANNO V26

Ha avuto inizio lunedì 30 gennaio la Settimana delloStudente organizzata dai rappresentanti d'istituto delLiceo Amaldi di Tor Bella Monaca. Voltano le spalle al-

l'obsoleta autogestione, per intraprendere una forma più or-ganizzata e programmatica di uno spazio temporale intera-mente gestito dalle classi e supervisionato dagli stessi rap-presentanti.

Una settimana interamente dedicata all'integrazione del-l'offerta formativa e approvata dal consiglio dei docenti. Di-versi i corsi istituiti dalla geotecnica, alla biologia, al cinefo-rum , alla fotografia, alla storia della mitologia giapponese, aicorsi di spagnolo, cinese, alla storia dell'hip pop, di chitarra,basso e batteria. Non mancano i corsi di recupero soprattut-to per le classi quinte e organizzati dagli stessi docenti, non-ché quelli meno accademici come storia della musica popo-

lare istituito dal Professor Buongior-no. I docenti sono figure esterne pro-venienti dall'università di Tor Verga-ta o vecchi studenti dello stessoAmaldi. Abbiamo intervistato i rap-presentanti degli studenti, RainerRusso, Amr Amhed, Simone De Ni-colò e Claudio De Blasio: "Voleva-mo con questa settimana avere lapossibilità di seguire corsi che altri-

menti non ci potremmo permettere per questioni economi-che e poi perché purtroppo i professori non sono nelle condi-zioni di uscire dai programmi ministeriali. Un modo per poteressere introdotti ad argomenti non prettamente scolastici madi valido interesse per la crescita di ognuno di noi. Entriamoalle 8 e 15 facciamo l'appello, dalle 9 e 15 fino alla ricreazio-ne c'è un blocco di corsi a libero accesso naturalmente e con-dotti dagli studenti di Tor Vergata o da ex studenti dell'Amal-di che ora fanno l'Università, dopo la ricreazione si ricomin-cia fino all'una e un quarto con altri corsi condotti dai nostriprofessori, che magari fanno recupero soprattutto per gli stu-denti delle quinte, e da altri. Ma alcuni docenti si sono impe-gnati anche a fare corsi diversi, come, ad esempio, il Profes-sor di Storia e Filosofia Bongiorno, che terrà un corso di Sto-ria della Musica Popolare". STEFANIA PANETTA

Settimana dello studente per il Liceo Amaldi

Saranno Simone Grisa, in arte Sen-nit, e Manuel D'Amico, detto Stric-

chinino, a condurre i laboratori rapche si svolgeranno nelle scuole delquartiere di Tor Bella Monaca. Natinel 2007 sotto il nome di Occhi Vio-la i due giovani rappers, rispettiva-mente di 25 e 23 anni, invogliati e so-stenuti dal Centro Sociale "El Che", già da febbra-io saranno impegnati a parlare in cattedra dellagiovane esperienza acquisita. Perché il nome Occhi Viola?È certamente un colore che non si vede negli oc-chi se non quando la passione dirompe, sembre-rebbero rossi ma in realtà il colore è più intenso,per noi vicino al viola, quindi per noi è il colore de-gli occhi quando esprimono emozioni forti. Di cosa parlate nei vostri testi?Oltre la critica sul sistema, su noi stessi, di quelloche facciamo noi e i ragazzi alla nostra età, parlia-mo del modo per riuscire nella vita. Naturalmenteda quando abbiamo cominciato gli argomenti e la

visione sono cambiati perché sia-mo cresciuti.Cosa accadrà nel corso degli in-contri?Prima di tutto ci occuperemo di af-frontare la storia del rap, le sue ori-gini e le origini di alcuni degli atteg-giamenti tipici dei rappers. Esauri-

ti gli argomenti, trattandosi di un laboratorio ci im-pegneremo a coinvolgere i ragazzi nell'esecuzio-ne dei pezzi. Quindi affronteremo il modo dellacomposizione invitandoli a realizzare ritornelli estrofe. Insomma li porteremo a fare del rap. A fa-re musica.Ci sono occasioni messe a disposizione dalMunicipio per esibirvi?Ogni volta che ci siamo esibiti nel quartiere è di-peso sempre da altri, con il Municipio ci si muo-ve poco. Il 17 e il 14 febbraio per esempio sa-remo ospiti a Trastevere e al Mandrione dovepresenteremo il nuovo disco di Sennit "Non faredomande non avrai bugie". STEFANIA PANETTA

STUDENTI, RAPPRESENTANTI E DOCENTI UNITI PER INTEGRARE L'OFFERTA FORMATIVA .

OCCHI VIOLA A TOR BELLA MONACA

IL GRUPPO RAP A PARTIRE DA FEBBRAIO SARÀ IMPEGNATO NELLA CONDUZIONE DI UN LABORATO-RIO MUSICALE ALL'INTERNO DELLE SCUOLE DEL QUARTIERE.

Del tutto inaspettata la protesta studentesca promossa daglistudenti di Link dell'Università di Tor Vergata in occasione

della visita, ai locali in costruzione dell'istituto Fabrizio De Andrènel quartiere della Nuova Romanina, del Ministro della Pubbli-ca Istruzione Armando Profumo.

Nella giornata di mercoledì 25 gennaio, mentre alle otto delmattino la città lentamente ancora si svegliava, i ragazzi del Co-ordinamento Universitario erano già armati di rotoli di carta igie-nica con su scritto "Titolo di studio o carta straccia?",da distri-buire a quanti erano lì ad accogliere il Ministro, nonché al Mini-stro stesso. Dopo aver aspettato il termine della visita guidataper le aule , si sono avvicinati a Profumo consegnando la car-ta igienica. Il simbolico e sorprendente flash mob ha denuncia-to lo stato di allerta in cui l'istruzione italiana si trova. Infatti, leragioni della contestazione e la richiesta di un confronto, per cuirivedere la manovra proposta dall'ex Ministro Maria Stella Gel-

mini, hanno trovato il loro caposaldo nel-lo slogan "Il Governo finanzi l'università enon tocchi il valore legale del titolo di stu-dio" che una voce al megafono amplifica-va. A monte della contestazione il timo-re che passasse tacitamente la riformache avrebbe considerato le lauree non tutte uguali rispetto al-l'origine del conseguimento e quindi "con una svalutazione del-le università pubbliche e la creazioni di pochi centri di eccellen-za, magari privati, costosi e per pochi". Il Ministro Profumo si èritrovato a dover accettare il testo de la "Altra Riforma", quellaredatta e firmata dagli studenti stessi. Solo il giorno seguentehanno potuto apprendere che il decreto è stato lasciato fuori dal-la Riforma per via del clamore suscitato dalla protesta loro e dialtri studenti italiani che contemporaneamente e in altre città sta-vano manifestando per la stessa causa. STEFANIA PANETTA

"TITOLO DI STUDIO O CARTA STRACCIA?"

ROMERO, E' QUASI FATTA

"AL CH'ENTRO DELLA NOTIZIA"

SI TINGE DI INCHIOSTRO

IL FLASH MOB DEGLI STUDENTI DI LINK DI TOR VERGATA. NEL CORSO DELLA VISITA AL NASCENTE ISTI-TUTO FABRIZIO DE ANDRÈ, IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ARMANDO PROFUMO È ACCOLTO

DA ROTOLI DI CARTA IGIENICA STAMPATA CON SU SCRITTA LA RAGIONE DELLA PROTESTA.

LA COMMISSIONE SCUOLA DELLA REGIONE ACCOGLIE ALL'UNANIMITÀ

UNA PROPOSTA DI MODIFICA DEL CONSIGLIERE NOBILE (FDS) E DI STE-FANO (PD). RICHIESTA DEI GENITORI ACCOLTA, SI ASPETTA SOLO LA

RATIFICA FINALE DELLA GIUNTA.

DA GENNAIO, DOPO DUE ANNI DI SILENZIO, IL GIORNALE

SCRITTO DAI BAMBINI DELLE SCUOLE DI TOR BELLA MONACA

HA RIPRESO LA SUA ATTIVITÀ EDITORIALE.

E’cominciato bene il 2012 per bambini e genitori della 'Oscar Ro-mero'. Lo smembramento è scongiurato, e l'accorpamento alla

Basile di via Merope (Torra Angela) sembra cosa fatta. Pare che an-che gli amministratori si siano accorti che non è possibile complicaregiovani vite con un tratto di penna, e abbiano deciso di dare ascoltoalle istanze dei genitori e di chi vive la scuola e il territorio.

Come ogni finale che si rispetti, c'è un po' di suspence: il 16 gen-naio infatti per la Oscar Romero è doccia fredda. La Giunta Regiona-le, nonostante i pareri degli Osservatori per la Scuola (provinciale eregionale), approva infatti un documento che non deve essere anda-to giù a chi da mesi lotta per i propri bambini. Lo smembramento scom-pare, e con esso la scuola di Colle Prenestino, ma entrambi i plessi divia Calimera vengono accorpati all'I.C. via dell'Archeologia. Mai dispe-rare: l'iter del provvedimento prevede ancora un passaggio in Com-missione prima della ratifica finale della Giunta. Così, all'ultimo respi-ro, il 24 gennaio una proposta di modifica sulla Romero del vicepresi-dente della Commissione Scuola Nobile (Fds) e di Di Stefano (Pd) vie-ne accolta all'unanimità. Non più via dell'Archeologia, ma via Merope,Torre Angela, scuola Basile. E' ciò che i genitori chiedono da sempre,e finalmente è scritto nero su bianco. Prima di stappare le bottiglie c'èperò da attendere la definitiva approvazione della Giunta, che dovreb-be arrivare in questi giorni, il 3 febbraio per la precisione. "In realtà do-vrebbe solo fare una sorta di ratifica finale, - spiega Nobile - però po-trebbe anche metterci di nuovo le mani". DAVIDE LOMBARDI

Dopo lunghi mesi di silenzio, Al Ch'Entro della Notizia,il giornale scritto dai piccoli studenti delle scuole di

Tor Bella Monaca, ha riattivato le sue periodiche pubbli-cazioni. Il giornalino aveva dovuto chiudere i battenti afronte delle mancate possibilità economiche che potesse-ro finanziarne la pubblicazione. Dopo numerose richiestedi ripristinarlo, il Centro Sociale "El Che" si è nuovamen-te battuto alla ricerca di generosi donatori che potesserofinanziarlo nuovamente. La cittadinanza ha aperto leorecchie e le donazioni sono arrivate.

A gennaio la prima uscita bimestrale è stata inaugura-ta con la gioia dei bambini, dei professori e di quanti con-tribuiscono alla realizzazione del progetto. L'editoriale èdi Mario Cecchetti, de El Che, che ne cura l'edizione, tut-ti gli articoli, invece, degli studenti della Scuola PrimariaSalvatore Valitutti, della Scuola Media Secondaria EnricoMedi e della Scuola Secondaria e Primaria di via dell'Ar-cheologia. Un vero e proprio giornale scritto dai più pic-coli ma con ideali molto più grandi di molti adulti. Cometestata non potevamo non esimerci dal fare un augurioai nostri stimati colleghi redattori! STEFANIA PANETTA

Nello spazio della biblioteca Cubolibro, sitoin Largo Ferruccio Mengaroni, e sede del-

la stessa Associazione Culturale, si è inaugura-to il 28 gennaio il ciclo di appuntamenti dedi-cati alla lettura con i bambini tra i dieci e i do-dici anni.

L'iniziativa in realtà era già iniziata a novem-bre, ogni quarto sabato del mese, con il grup-po dei piccoli tra i cinque e i sette anni ma laproposta si è voluta aprire ai più grandi. Calu-dia Bernabucci, educatrice e promotrice degliincontri ci ha spiegato da dove è nata l'idea: "È

nata spontaneamente. Sono un'educatrice econ i bambini lavoro da molti anni all'interno didiversi laboratori. Mi è capitato spesso di sen-tirmi chiedere di leggergli qualcosa, così, hopensato perché non provare ad offrirgli un ap-puntamento dedicato? Questa è la prima gior-nata con i bambini più grandi. Rispetto a chi c'ènaturalmente scelgo cosa fare".

Un'offerta fra le tante dell'Associazione chevede coinvolto il lavoro di quattro soci fondato-ri e di una collaboratrice esterna. In bocca allupo! STEFANIA PANETTA

AL CUBOLIBRO: "UN GIORNO DEDICATO"A LARGO FERRUCCIO MENGARONI GLI APPUNTAMENTI SONO DEDICATI ALLA LETTURA CON I PIÙ PICCOLI.

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CASILINONUMERO 2 ANNO V28

“Vigliacco, chi rapina un posto dove

si svolgono feste per bambini, è so-

lo che un vigliacco". Queste sono le dure

parole con cui Danilo, marito della proprie-

taria di un locale dove si svolgono feste per

bambini, che lo scorso 14 gennaio è stato

rapinato. Nessuno si riesce a spiegare co-

me sia stato possibile che due uomini, a

bordo di uno scooter, abbiano sceso la ram-

pa d'accesso al locale per bambini, ed ar-

mati di pistola abbiano minacciato la pro-

prietaria per poi rapinarla.

Tutto si è svolto alla ve-

locità della luce, sabato 14

gennaio, intorno alle 17.15

del pomeriggio, quando due

uomini hanno fatto irruzio-

ne all'interno del locale, nel

momento in cui si stava

svolgendo una festa che

ospitava quasi un centinaio di persone. Col

viso coperto dai caschi, si sono diretti ver-

so il bancone e sotto la minaccia di una pi-

stola hanno intimato alla proprietaria di

consegnargli soldi e oggetti di valore. A

causa della paura, la proprietaria è rima-

sta immobile, cosa che

ha fatto innervosire i

rapinatori, che l'hanno

strattonata per cerca-

re di sottrarle l'orolo-

gio da polso. In quel

momento è intervenu-

to Danilo, suo marito,

al quale è stato ruba-

to l'orologio, un Rolex da polso. Dopo es-

sersi impossessati del bottino, i due crimi-

nali sono risaliti in sella allo scooter facen-

do perdere le loro tracce. Nonostante la

musica all'interno del locale fosse ad alto

volume, le persone presenti, compresi i

bambini, si sono accorti di ciò che stava

accadendo, ma questo fortunatamente non

ha scatenato il panico. "Fortunatamente -

continua Danilo - ai piccoli non è accadu-

to niente. Solo un grande spavento".

Nei giorni successivi, molte sono state

le "chiacchiere" nel quartiere su ciò che

fosse veramente accaduto quella sera nel

locale per bambini. "C'è chi addirittura, -

commenta Danilo - ha detto che sono sta-

ti maltrattati i bambini., non è vero nien-

te". ANDREA CAVADA

Ennesima rapina a Finocchio,

uno dei quartieri più colpiti da

questa piaga. Intorno alle ore 18

di sabato 14 gennaio si è consu-

mato l'episodio. Tutto in una man-

ciata di minuti.

A farne le spese la famiglia De

Santis, residente in via Valderice.

La moglie del prof. Raffaele era da

poco uscita di casa. Lui, anziano e non de-

ambulante, l'aspettava in cucina davanti al-

la televisione. Munito di cuffie perche non

sente molto bene. Quando i tre malviventi,

a suon di calci hanno aperto il por-

tone d'ingresso. La porta non era

blindata, come quella della qua-

le sono dotati ora. Ma un porton-

cino vecchio stampo. "Ho visto i

tre uomini venire verso di me e

intimarmi di rimanere seduto. Non

mi ero accorto di nulla e non cre-

devo avessero cattive intenzioni

fin quando non hanno iniziato a frugare in

casa". Uno dei tre è rimasto a fare il palo e

gli altri due hanno setacciato l'intera abita-

zione, svuotando cassetti, abbattendo la ric-

ca biblioteca e buttando giù porte chiuse a

suon di calci. "Non ho reagito affatto. Era

inutile farlo. Così vedendo com'ero indifeso

anche il terzo malvivente è accorso in aiuto

dei suoi compari. Per velocizzare l'operazio-

ne".

Così, il Prof. De Santis ha avuto la pron-

tezza di prendere il telefono cordless all'in-

gresso e risedersi sulla poltrona. E ha chia-

mato la moglie. I malviventi, quando si so-

no accorti dell'assenza del telefono dalla po-

stazione, si sono dileguati. Per paura dell'ar-

rivo della polizia. Portando via con loro due

computer e un asciugacapelli. Di ritorno, la

moglie ha contattato subito le autorità com-

petenti, ma i delinquenti si erano già dati al-

la fuga. JESSICA SANTINI

A VIA VALDERICE UN GRUPPO DI MALVIVENTI IRROMPE IN CASA DI UN PROFESSORE E

RUBANO QUALUNQUE COSA.

FINOCCHIO, DERUBATI ANZIANI IN CASA

L’hanno beccato sul fatto. Intento a sca-

ricare, non curante della legge. Del-

l'ambiente. E del rispetto della pubblica e

privata proprietà a gettare rifiuti. E' stato

avvisato da

grida e minac-

ce e di tutta

risposta ha tentato di investire il signor

Maggi.

Il triste evento si è svolto in via Camiglia-

tello Silano, piccola traversa di via Rocca

Cencia a Finocchio. La storia ce la racconta

il fratello, accorso sul posto qualche istan-

te dopo. Fortunatamente, non ci sono sta-

ti feriti. Ma quello che accaduto è comun-

que grave. Fortunatamente c'è stato il tem-

po di leggere la targa del veicolo. Così è sta-

to presentato l'esposto al comando dei ca-

rabinieri. "Sono anni che va avanti questa

storia. Ci siamo stancati anche di ripulire.

Perché, oltre il danno al terreno, c'è pure

un dispendio economico non indifferente".

Perché chiamare ogni volta una ruspa che

ripulisca l'area costa. Portare in discarica

tutta quella roba ha un prezzo elevato.

Trattasi in prevalenza di materiali di scar-

to edili: sacchetti contenenti calcinacci e

vecchie guaine rimosse dai solai. Ma anche

di spazzatura varia come bottiglie e buste

di plastica. Non mancano poi i materassi,

sempre presenti nelle discariche abusive. E

i copertoni usati.

"Più di una volta abbiamo recintato il ter-

reno per evitare che anche all'interno but-

tassero robaccia. E messo un cancello a pro-

tezione - continua amareggiato il signor

Maggi - ma a nulla è valso. Ogni volta tro-

viamo la rete rotta e il cancello buttato a

terra".

"Non mi è mai successo di beccare qual-

cuno nell'intento di buttare immondizia da

queste parti - afferma il signor Lombardi,

residente poco distante dal terreno - e so-

no contento che finalmente qualcuno ci sia

riuscito. Non è solo il degrado. Si tratta di

materiali altamente inquinanti. E noi vivia-

mo a ridosso di questo letamaio".

JESSICA SANTINI

BECCATO SUL FATTO!A FINOCCHIO UN UOMO NEI PRESSI DEL SUO

TERRENO COGLIE SUL FATTO UN UOMO INTEN-TO A SCARICARE MATERIALE DI VARIO TIPO.MA RISCHIA DI ESSERE INVESTITO. FORTU-NATAMENTE PRENDE LA TARGA.

Dopo l'ultimo incontro di circa un mese fa, dove

era stato riscosso un discreto successo, eccolo

che torna con il questionario per i cittadini. E questa

volta si posiziona in via Casilina 1837, nei pressi del-

la chiesa Santa Maria della Fiducia. Collocazione cen-

tralissima. Facile da trovare (al contrario della scorsa

volta, che risultava nascosto dai banchi del mercato).

E tanto atteso anche perché tanto pubblicizzato.

Così domenica 29 gennaio torna in scena il camper

della sicurezza.Si crede molto in questa possibilità:

un presidio mobile oggi, per un presidio fisso domani. Perché ci sia

davvero un giorno qualcuno che raccolga i disagi dei cittadini e fac-

cia rapporto a qualcuno più in alto. Presente all'evento l'On. Fabri-

zio Santori. Al quale sono stati presentati diversi casi di difficile ri-

soluzione e consegnate alcune denunce anche piuttosto recenti.

Per dare un segnale di come il quartiere vive la questione sicurez-

za. Con i suoi furti. La sua microcriminalità. Il suo bullismo. E la

paura dei residenti. "Ho ascoltato le richieste dei cittadini. I loro

problemi. Che sono anche tanti - dichia-

ra l'On. Santori - La richiesta maggiore

riguarda l'inserimento di un presidio di

forze dell'ordine, che siano polizia o ca-

rabinieri non fa differenze. Per ora, in

attese delle concessioni, si accontente-

rebbero anche di una stazione mobile".

Quindi, presenza delle forze dell'ordine

sul territorio. Per sentirsi più sicuri. E de-

nunciare i torti subiti. "Intanto, perso-

nalmente, mi faccio portavoce della si-

tuazione del quartiere e delle richieste dei cittadini. Riporterò quan-

to alle autorità competenti".

Sono stati riempiti circa 80 questionari. Più i 40 della scorsa vol-

ta: "E' andata benissimo - afferma Luigi Di Bernardo, Presidente

dell'Adq Collina della Pace - siamo molto soddisfatti. Ottima an-

che la risposta dei cittadini!". JESSICA SANTINI

Borghesiana. Armati di pistola rapinano locale per feste dei bambiniDUE UOMINI ARMATI DI PISTOLA FANNO IRRUZIONE IN UN LOCALE DOVE SI SVOLGONO

FESTE PER I PICCOLI E , ALLA PRESENZA DEI BAMBINI STRATTONANO LA PROPRIETARIA

SOTTRAENDOGLI UN ROLEX.

A GRANDE RICHIESTA DEI CITTADINI E DELL'ASSOCIAZIONE DI

QUARTIERE COLLINA DELLA PACE HA NUOVAMENTE SOSTATO NEL

QUARTIERE DI FINOCCHIO.

IL CAMPER DELLA SICUREZZA È TORNATO

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CASILINO NUMERO 2 ANNO V 29

Il Comitato di Quartiere Borghesiana 2

e i cittadini da molto tempo chiedono

una riqualificazione dell'area dove so-

no situate le tanto discusse baracche. Po-

sizionate su dei terreni che un tempo ospi-

tavano i tralicci dell' Enel, quindi demania-

li. E poi riscattati per pochi soldi dagli at-

tuali proprietari. A nulla sono valse le la-

mentele e le proposte.

A sorpresa, nelle ultime settimane, i pos-

sessori dei terreni tanto discussi hanno stra-

volto la situazione. E con una mano di ver-

nice, una nuova copertura e un cancello

d'entrata immacolato hanno cambiato la

facciata. Il versante opposto richiede an-

cora qualche lavoretto di sistemazione. E'

vero. Ma ferraccio e calcinacci non sono più

lo spiacevole spettacolo di un tempo.

A qualcuno questa cosa non va bene co-

munque: "Non importa che siano state ri-

sistemate le baracche - afferma Pietro Gian-

santi, portavoce del Cdq Borghesiana 2 -

perché quelle costruzioni sono abusive. Non

è stato pagato il condono edilizio per le ba-

racche in questione. E oltre a costituire uno

scempio, sono illegali". Parole dure quelle

del comitato. Il quale sostiene, inoltre, che

i tecnici che hanno fatto il sopralluogo in

seguito alla richiesta della Dia, non sono a

conoscenza della reale condizione di illega-

lità delle strutture sotto esame.

La situazione è piuttosto spiacevole. An-

che perché indiscrezioni hanno rivelato che

sono stati spesi quasi duemila euro da cia-

scun proprietario. Solo per i piccoli ritocchi

realizzati. Forse la difficoltà economica ha

reso impossibile a qualcuno le migliorie ne-

cessarie.

Se quanto sostenesse il comitato fosse

appurato dalle autorità competenti, quel

denaro sarebbe stato speso inutilmente.

Con l'aggiunta che sarebbe stata concessa

una Dia senza le verifiche opportune. E' ora

che su questa storia venga fatta chiarezza.

Una volta per tutte! JESSICA SANTINI

Baracche a via Borghesiana, la polemica continuaINUTILE IL TENTATIVO DEI PROPRIETARI DI GETTARE ACQUA SUL FUOCO CON

OPERE DI MIGLIORIA. IL CDQ BORGHESIANA 2 CHIEDE CHE VENGA CONTROLLA-TA LA LEGALITÀ DELLE COSTRUZIONI.

Sono trascorsi meno di due mesi da quel

grigio giorno di dicembre. Durante il qua-

le personalità più o meno note del quartiere

Borghesiana hanno partecipato all'inaugura-

zione di Largo Monreale. La famosa Piazza -

parcheggio che ha trascinato con sé, sin dal

posizionamento della prima transenna, un

fiume di polemiche.

E già il giorno stesso dell'inaugurazione la-

sciava un po' perplessi vedere come cumuli

di spazzatura varia si raccogliessero agli an-

goli delle aiuole. Strano che fosse accaduto

proprio il giorno dell'inaugurazione. Quando

era presente il Presidente Massimiliano Lo-

renzotti, Consiglieri, Comitati e Associazioni

varie. Potrebbe apparire meno strano che la

stessa situazione si presenti oggi. Sebbene,

ovviamente in misura maggiore: i cumuli di

sporcizia si sono moltiplicati. Cicche di siga-

rette adornano ogni angolo a ridosso dei mar-

ciapiedi. Cartacce e resti di bevute contorna-

no uno spettacolo non certo piacevole. Un

orrendo cadavere di topo sta da qualche gior-

no davanti ai negozi. "Abbiamo contattato

l'Ama ma non sono intervenuti - afferma Vin-

cenzo, un residente del quartiere - C'è volu-

to un po' perché la carcassa del roditore fos-

se portata via. Non si sa nemme-

no bene da chi". Nelle aiuole, ol-

tre a cartacce e sigarette ci sono

in abbondanza escrementi di ca-

ni. "La responsabilità ovvio è dei padroni ma-

leducati. Ma anche di chi non sorveglia per

fare in modo che ciò non succeda - senten-

zia Pietro Giansanti portavoce del Cdq Bor-

ghesiana 2 - e poi la condizione della parete

della biblioteca che da verso la

parrocchia è orribile: a colpo d'oc-

chio si capisce che si è trasforma-

ta in un orinatoio".

Fatto sta che pulire la piazza è

diventata un'impresa difficile. Per

farlo, dovrebbe essere sgombe-

ra delle auto in sosta. Ma poi, perderebbe

l'unica funzione per la quale è stata costrui-

ta, quella di parcheggio. Allora forse convie-

ne tenercela così: brutta,mal fatta e pure

sporca! JESSICA SANTINI

WWF BORGHESIANACAMBIA NOME

L'ASSOCIAZIONE È DIVENTATA COMITATO

BORGHESIANA. IL PRESIDENTE, SIMONE

PAOLETTI, SPIEGA IL MOTIVO DI QUESTA

STERZATA.

LARGO MONREALE, BRUTTA, MAL FATTA E PURE SPORCA!DAL GIORNO DELL'INAUGURAZIONE, LA DISCUSSA PIAZZA ERA PIENA DI CARTACCE E

SPORCIZIA VARIA. E LA SITUAZIONE CONTINUA A PEGGIORARE.

Abbiamo letto la vostra decisione di non rin-novare l'accordo con la WWF Lazio. Perché?La decisione è maturata in seguito al pessimo rap-porto con l'attuale presidente WWF Lazio. Tuttoha avuto inizio nel novembre 2010, quando il sin-daco Alemanno ha presentato il Master Plan diTor Bella Monaca: una colata di 1 milione e mez-zo di metri cubi di cemento su 35 ettari di suoloagricolo. Noi del WWF Borghesiana, coerente-mente con i nostri fini ambientalisti, ci siamo op-posti. Abbiamo chiesto una presa di posizione an-che al WWF Lazio. Ma la Presidente, ignorando-ci, ha sempre taciuto. Non solo, invitata ad un no-stro convegno, organizzato con l'urbanista Pao-lo Berdini sullo stesso tema, non ci ha neppurerisposto. Infine ci ha censurati con toni al limitedell'insulto quando, sempre sulla medesima que-stione, abbiamo inviato una lettera aperta al Sin-daco in difesa del nostro territorio. Abbiamo, aquel punto, cominciato a sospettare che la Presi-dente fosse più interessata al rapporto istituzio-nale con l'attuale giunta comunale che all'ambien-te della nostra periferia.Accuse gravi quelle che muovete contro ilWWF Lazio. Non credete?Sospetti alimentati da un altro episodio clamoro-so. Quello scaturito dalla nostra inchiesta sulla di-struzione del verde pubblico di Pratolungo, conla quale abbiamo svelato un danno erariale al Co-mune di Roma procurato da amministratori di di-verso colore a vantaggio di immobiliaristi. Tra que-sti Roberto Carlino, presidente dell' Immobil Dre-am e, Presidente della Commissione RegionaleAmbiente. L'inchiesta, lungi dal suscitare la curio-sità della nostra Presidente, che non ha mai espres-so parere in merito, ha invece provocato la rea-zione stizzita. Abbiamo irritato, infatti, il Consiglie-re- immobiliarista Carlino. Il quale, chiamato incausa da un comitato WWF, ha rifiutato l'appun-tamento. La Presidente dal canto suo, invece didisapprovare un tale irresponsabile comporta-mento, ha attaccato noi.Quindi a causa dei vostri scontri col WWF La-zio avete deciso di costituire un gruppo a par-te, il Comitato Borghesiana?Per aver segnalato queste ed altre contraddizio-ni il WWF Borghesiana è stato costantementebersagliato dalla Presidente, con accuse e criti-che volte ad emarginarci dall'associazione. Ca-lunnie che abbiamo smentito una per una con undocumento letto nel Consiglio del WWF Lazio.Dove abbiamo dichiarato la nostra volontà a nonrinnovare l'accordo. Pur mantenendo la nostra fe-deltà all'associazione. JESSICA SANTINI

Via Borutta. Strada senza uscita del quartie-

re Borghesiana che collega la via principa-

le, via di Borghesiana appunto, con il nulla. Sì,

perché il cantiere è ancora aperto. I lavori per

il congiungimento con il quartiere Colle del So-

le vanno avanti. A lavori ultimati, non sarà più

necessario fare il giro del quartiere, affogare

nella trafficata via Prenestina per poi ripercor-

rere inutili chilometri in senso inverso. Tutto

questo per percorrere un solo un chilometro in

linea d'area.

Stavolta però il punto in questione non è la

lentezza dei lavori. Non sono i disagi per i cit-

tadini in questa valle di cantieri e burocrazia.

No. Quello che spaventa e la grande quantità

di rifiuti che sta aumentando di giorno in gior-

no. La porzione antistante il cantiere di via Bo-

rutta, quel tracciato sterrato che dovrebbe es-

sere protetto da un cancello ma che, in realtà,

è perennemente aperto, è diventata una disca-

rica abusiva. Alla mercé di tutti. Con scarti di ogni genere: dai calcinacci agli elettrodomestici

in disuso. Dalle comuni bottiglie di plastica a mobilia rotta di varia natura. E poi buste, mate-

rassi. Il tutto a ridosso di un vigneto. La maggior parte dei materiali presenti nella discarica a

cielo aperto sono inquinanti. E la situazione può solo peggiorare. Visto che lo scarico aumenta.

E' importante intervenire prima che a qualcuno venga in mente di sotterrare tutto. Inoltre,

esiste un cancello d'ingresso; perché, allora, resta aperto? Possibile che nessuno abbia visto?

JESSICA SANTINI

DOVRÀ ESSERE IL CONGIUNGIMENTO TRA BORGHESIANA E COLLE DEL SOLE. PER ADESSO È

SOLO UN INFINITO AMMASSO DI RIFIUTI ABBANDONATI.

PIÙ CHE UN CANTIERE, UNA DISCARICA

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CASILINONUMERO 2 ANNO V30

Moreno Paggi è "Atleta dell'anno 2011"

Giovedì 26 gennaio è iniziata la can-

tierizzazione del parco:

l'area destinata all'atti-

vità di rifacimento, ovvero quel-

la adiacente ed in prossimità

dell'antico casale, è stata reci-

tata. I lavori, sono iniziati. A

confermarcelo è l'Architetto Leo-

nello Iacovacci, addetto della

ditta appaltatrice 'La Torre Co-

struzioni': "Non solo si sta prov-

vedendo alla recinzione ma anche agli as-

sestamenti da cantiere. Ci accingiamo a

posizionare dei bandoni per schermare le

polveri all'interno", perché si procederà

con degli scavi. Inoltre parte della strut-

tura, da restaurare e riqualificare, come

da progetto, verrà demolita.

Si proseguirà quindi allo scalcio e al-

l'abbattimento di alcune piante indicate

dalla perizie del Comune. Sempre per un

problema di cantie-

rizzazione: l'acces-

so dei mezzi d'ope-

ra avverrà da via

Bompietro. Verran-

no sradicati i salici

in quel versante, so-

stituiti poi a lavori

conclusi con altri al-

beri. Inoltre da quel lato, un'area dove

non è presente il muro di recinzione ma

solo una rete metallica, avranno accesso

i veicoli di cantiere. Con una pista a loro

dedicata. Senza intralciare la vita del par-

co. E l'intera superficie adiacente al mar-

ciapiede costituirà anch'essa zona di can-

tiere per l'intera durata dei lavori.

Lunedì 31, in mattinata, si sono reca-

ti sul posto gli operatori Ama per la boni-

fica del casale: all'interno sono state tro-

vate molte siringhe e materiale simile uti-

lizzato da tossicodipendenti.

I tempi contrattuali prevedono la fine

dei lavori per giugno 2013 ma l'Architet-

to e la ditta sperano di ultimare i lavori

prima della scadenza: " Ci siamo resi con-

to che facciamo parte di un progetto ben

più ampio di quello che è affidato a noi -

conclude l'Arch. Iacovacci - utile al quar-

tiere e all'intera comunità. Il nostro obiet-

tivo e di terminare l'opera prima dei ter-

mini contrattuali. Per dare un forte segna-

le al territorio". JESSICA SANTINI

Partiti i lavori alla Collina della PaceDOPO TANTA ATTESA IL CANTIERE È IN FASE DI ALLESTIMENTO. CONSEGNA PREVISTA

PER GIUGNO 2013. MA LA DITTA SPERA DI FARLO PRIMA.

Ancora un parco a Due Leoni: dopo quel-

lo inaugurato da Zingaretti è la volta

del parco dei Gelsi, lungo via di Rocca Fio-

rita. E' frutto del lavoro di una corrente, a

vedere i presenti all'inaugurazione. Picco-

lo, il capo corrente, e poi gli altri, tutti più

piccoli di lui. D'Angelo, Raco e Grazioso.

Con la presenza dell'assessore municipale

Brunetti e, ahinoi, dei consiglieri Alveti (Pd)

e Mattei (Lista Civica).

Oltre alla comparsata di Villino (UdC).

La festa è ben preparata, con tanto di pran-

zo. Lungo il parco ci sono i disegni dei bam-

bini che immaginavano come sarebbe sta-

to il parco stesso durante la sua realizza-

zione. I giochi ci sono, c'è anche l'area per

i cani, ma i bambini immaginavano un par-

co verde che verde non è. I sentieri taglia-

no la terra, e durante l'inaugurazione i bambini piantano un al-

bero d'ulivo. Mancano anche le illuminazioni, ma "al più presto

manderemo i soldi anche per quelle", assicura Piccolo. Le chiavi

sono in mano al cdq che chiuderà il parco la sera. Fabio Pettina-

to del cdq Due Leoni ringrazia tutti e chiede un applauso "per

questa grande squadra". Ringrazia Lorenzotti per le chiavi, Pic-

colo per aver trovato i soldi, D'Angelo per come ha seguito il ter-

ritorio e soprattutto quell'area in cui "prima c'erano macerie, mac-

chine bruciate, eternit".

Ma il ringraziamento più istituzionale va alla Raco, "che ha gon-

fiato 300 palloncini e ci ha aiutato a organizzare quest'iniziativa".

WonderWanda può aggiungere un altro lavoro alla sua trafila.

Consigliera e Presidente di Commissione, dipendente o ex della

Conser Consorzio, proprietaria dell'agenzia Wanda, del centro

Caf, e oggi anche animatrice e organizza-

trice di eventi. Il primo intervento è di D'An-

gelo, che ringrazia comitato e cittadini e li

invita a rispettare il parco. Poi Piccolo: "Ve-

do già bambini che giocano e mi gioisce il

cuore". Un suo emendamento nel 2008 ha

dato il via all'iter per la realizzazione del

parco. "Ci abbiamo messo 4 anni per fare

un parco. Appena siamo entrati in consiglio

comunale e municipale abbiamo iniziato a fare queste cose. Noi

lavoriamo dal 2008 ma i frutti si vedono oggi. Se avete pazien-

za vedrete tante altre cose da inaugurare, su tutta Roma. Stia-

mo mandando diversi milioni di euro sull' VIII municipio per far

sì che si avvicini al centro".

Annuncia operazioni su strade e marciapiedi: "Via Villabate, via

S. Rita da Cascia, le rifaremo tutte". Lorenzotti ringrazia tutti. "Ci

stiamo riappropriando di territori abbandonati da troppo tempo.

Roma non è solo il centro, Roma è anche questa". Poi Brunetti,

la Raco e Grazioso: interventi brevi e di rito. E si parte con la mu-

sica. La festa continua per tutto il pomeriggio. E, se è sempre un

bene che si apra un parco, questa 'festa di corrente' non è certo

un buon disinfettante per le ferite aperte del Pdl.

DAVIDE LOMBARDI

Lo stupore è il primo sentimento che in-

vade gli animi di chi attraversa l'incro-

cio tra via Rocca Cencia e via Torre del Gre-

co: finalmente ce l'hanno fatta. Dopo dure

lotte per un quartiere senza capo né coda,

senza servizi e con pochi abitanti (difficile

decidere di vivere in un quartiere abbando-

nato dalle istituzioni e con un compattato-

re Ama che dispensa il suo putrido fetore)

è stata finalmente completata la rotatoria

per rendere l'incrocio più sicuro.

Il reticolato arancione preannunciava il

fatidico momento, così tutti noi in trepidan-

te attesa abbia-

mo aspettato la

conclusione dei

lavori. Pazienti

e ben fiduciosi.

Perché questa

volta tutto sarà

fatto a regola

d'arte. Tolte le transenne, trovata la maga-

gna. E che vi pare una rotatoria questa? Del

progetto esecutivo il piano realizzato ha ben

poco: solo uno spartitraffico per far andare

le auto o di qua o di là. Niente rotatoria.

Niente sicurezza. Così uscire da via Torre

del Greco oggi, forse, è ancora più difficile.

Il progetto prevedeva una megarotatoria

al centro tra via Rocca Cencia, via Sellia e

via Torre del Greco. Un circuito che permet-

tesse di far defluire il transito senza code,

senza intoppi. Che aiutasse a moderare la

velocità e a rendere fluente il traffico. L'idea

di base è stata stravolta completamente.

Almeno una buona notizia, però, la portia-

mo dal quartiere: la scuola è in fase di co-

struzione. Le mura di cinta sono già state

innalzate e fra non molto verranno tirate su

anche le pareti della palestra e dell'Aula Ma-

gna. C'è voluto tanto, troppo tempo ma, fi-

nalmente, ce l'hanno fatta. Aspettiamo pa-

zienti e in trepidante attesa la conclusione

dei lavori. Fiduciosi. Sperando che l'opera

non si guasti col crescere. JESSICA SANTINI

La premiazione di Moreno Paggi,

allenatore della Lottomatica El-

com Roma, ha messo in risalto il

quartiere Finocchio. Perché è qui che

la squadra ha avuto origine. E per-

ché è qui che vorrebbe la propria se-

de. Giunti alla terza edizione, il 23

gennaio si è svolta la premiazione

"Atleta dell'anno 2011" presso il Cam-

pidoglio. Il delegato allo Sport, Ales-

sandro Cochi, ha sottolineato che ''lo

sport e' un aggregatore sociale im-

portantissimo" mentre il sindaco Gianni Alemanno ha ricor-

dato che ''quando una famiglia, pur tra i sacrifici economi-

ci, investe per i propri figli sullo sport, punta ad una alter-

nativa di educazione contro la cultura dello sballo''.

Tra gli atleti premiati i giocatori di Roma e Lazio , Pablo

Daniel Osvaldo e Miroslav Klose, e l'allenatore della M.Roma Volley, Andrea Giani. Pre-

miato anche Raul Bova per i suoi trascorsi da nuotatore. " Un grande momento per la

Elcom Roma - ricorda Moreno - ma il nostro sogno è ancora più grande: avere una ca-

sa per i nostri ragazzi". JESSICA SANTINI

La biblioteca di piazza Monreale, a Bor-ghesiana, ha ospitato l'incontro con lo

storico Ugo Mancini, percelebrare il giorno dellamemoria in modo diver-so. Il pomeriggio del 25gennaio, ad una platea adir la verità assente, sisono ripercorse le stradedella Resistenza e dellalotta partigiana vissuteintorno alla capitale. Lo zoom si è strettosui Castelli, su paesi come e sul contribu-to offerto alla lotta antifascista. Purtroppoperò le celebrazioni della memoria, alme-no qui a Borghesiana, sono cadute nell'oblio.La popolazione non ha accolto l'invito e lasala della biblioteca che ha ospitato l'even-to è rimasta più o meno vuota.

Sarà che in questo momento le prioritàle detta il presente, e la commemorazionedel passato non rientra tra queste, ma re-sta pur vero che uno sguardo alla Storia,al ricordo e al rispetto non potrebbe cherenderci migliori. LUCIA BRAICO

DUE LEONI, INAUGURATO IL PARCO DEI GELSI

TRA I GRANDI NOMI GIANI, RAUL BOVA OSVALDO E KLOSE. MA ANCHE FINOCCHIO HA FATTO UNA

BELLA FIGURA CON L' ALLENATORE DELLA ELCOM. IN CERCA DI UNA CASA PER LA SUA SQUADRA.

LA NON - ROTATORIADI ROCCA CENCIA

GIORNO DELLA MEMORIA

A LARGO MONREALE

IL PROGETTO PREVEDEVA UN SISTEMA DI

DEFLUSSO DEL TRAFFICO BEN DIVERSO DA

QUELLO REALIZZATO. COSÌ NULLA È CAMBIATO RISPETTO A PRI-MA. A PARTE IL DENARO SPESO. E LA DE-LUSIONE DEI CITTADINI.

IL PARCO NASCE IN VIA DI ROCCA FIORITA, GRAZIE AD UN EMENDAMENTO DI SAMUELE PICCOLO APPROVATO NEL 2008. ALL'INAU-GURAZIONE IN POMPA MAGNA C'È IL CONSIGLIERE COMUNALE CON TUTTA LA SUA CORRENTE IN VIII. OLTRE A QUALCHE CONSIGLIERE

D'OPPOSIZIONE. E AL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO.

Page 31: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012

CASILINO NUMERO 2 ANNO V 31

“Nella prima presentazione avve-

nuta l'11.09.2011 presso la Bi-

blioteca Goffredo MAMELI - scri-

ve Vendetti nel suo comunicato - sia la Ca-

sa Editrice "Dante Alighieri" , che lo scriven-

te stesso, il Presidente della Commissione

Cultura del Comune di Roma On. Federico

Mollicone, e il Presidente delle Biblioteche

Roma Dott. Francesco Antonelli ab-

biamo assistito a nostra insaputa

ad una totale autonomia della Nar-

ratrice, visto lievitare il prezzo del

libro stampato da 10,00 euro a 15.00

euro.

Il prezzo dell'opera senza pre-

ventiva autorizzazione o giustifica-

zione dei su citati e menzionati e senza ave-

re giustificati motivi dall'autrice Signora Fran-

cesca Aquilini. Abbiamo pensato di non so-

stenere più l'operazione poiché non chiara e

trasparente e anzi ambigua e sospetta al fi-

ne speculatorio, e finchè la scrittrice non ci

chiarisce, quanti introiti o libri ha venduto, a

che prezzo, quanto effettivamente va alla

Casa Editrice e quanto all'Associazione AIRC

e o a lei stessa noi non siamo palla a specu-

latori o a approfittatori. Inoltre diffido la Si-

gnora Aquilini a spendere il nome del Con-

sigliere Fernando Vendetti e dei su citati espo-

nenti istituzionali per la divulgazione dell'ope-

ra finché non sia fatta maggior chiarezza sui

proventi su citati e sul prezzo reale da Lei al-

terato dal prezzo reale che la casa Editrice

menzionata giustamente e Legalmente ha

stampato".

Doveva essere una semplice presentazio-

ne, una festa, quella organizzata il 14 gen-

naio alla Biblioteca Borghesiana, ma una

doccia fredda è caduta sopra la scrittrice Fran-

cesca Aquilini, tra l'altra volontaria presso La

Casa del Cittadino, di cui è referente Ven-

detti, dalla quale si è dimessa. Il Consiglie-

re accusa la scrittrice di aver aumentato il

prezzo del libro, lei conferma, l'editore non

ne era a conoscenza e gli acquirenti si infu-

riano. "Così 5 euro sarebbero anda-

ti all'AIRC - sostiene la scrittrice -

E avrei guadagnato un po' più io. E

Nando Vendetti lo sapeva da set-

tembre". Quindi, sempre secondo

la scrittrice, Vendetti era a cono-

scenza del nuovo prezzo del libro.

"A luglio devolverò il denaro all'as-

sociazione e mostrerò la ricevuta. Sono di-

sposta a rimborsare di 5 euro chi ha com-

prato il libro a prezzo maggiorato". La casa

editrice Dante Alighieri dal canto suo com-

menta: "Non so quanta volontà ci fosse a

delinquere - afferma il Dott. Spinelli - per-

ché il prezzo lo poteva mettere lei quando

abbiamo firmato il contratto. Io ho suggeri-

to 10 euro. Le copie le ha acquistate Lei e

poteva rivenderle: è come rubare facendo il

solitario. E poi, di quante copie si tratterà

mai? Mica stiamo parlando dell'ultimo libro

di Bocca …"

La casa editrice quindi minimizza l'acca-

duto, ma gli acquirenti che hanno acquista-

to il libro con un aumento di 5 Euro non so-

no dello stesso avviso. E sono tutti molto adi-

rati. Insolita la dichiarazione di Villino, Pre-

sidente della Commissione Cultura che, pri-

ma ci ha dichiarato di non poter rispondere

ad alcuna domanda a riguardo perché non

a conoscenza dei fatti. Poi, nonostante il dub-

bio, ha invitato la Aquilini alla Fiera del Li-

bro.

Beneficienza significa privarsi di qualcosa

e donarlo agli altri, non aumentare il prezzo

di un libro (di 5 euro) per poi donare una

parte del ricavato.

E poi cosa c'entra la politica con la lette-

ratura?

A volte si sceglie di percorrere la strada

più facile, che è più corta ma è piena di in-

sidie. Magari con quella più lunga si fatica di

più, ma sai che soddisfazione poi …

JESSICA SANTINI

L'incontro del 9 gennaio tra le associazio-

ni, i comitati e i cittadini per la tanto ago-

gnata pista Pantano -Genazzano potrebbe es-

sere l'inizio di un importante progetto, che in-

siste su come l'utilizzo della bicicletta possa

contribuire nello sviluppo di un sistema di vi-

ta ecosostenibile.

La realizzazione della pista ciclabile da Ge-

nazzano fino al capolinea della linea C a Pan-

tano Borghese potrebbe avvenire utilizzando

il corridoio già esistente, in disuso oltre che de-

gradato. Costituito dallo spazio che ospitava la

vecchia ferrovia del trenino Roma - Fiuggi. Ci

sarebbe quindi anche la possibilità di congiun-

gere questa pista ciclabile a quella già esisten-

te Fiuggi - (Genazzano) - Paliano creando co-

sì un continuum lungo più di 100 km. Duran-

te l'incontro, le Associazioni e i comitati pre-

senti, compreso il Comitato Borghesiana (ex

WWF Borghesiana) si sono fatti carico di sen-

sibilizzare la cittadinanza e le istituzioni locali

sui vantaggi della costruzione di una pista ci-

clabile. E, di conseguenza, all'elaborazione di

un progetto di pista ciclabile sul tratto Genaz-

zano - Pantano Borghese (Capolinea Metro

C),tentando di trovare fondi per la realizzazio-

ne della pista, attraverso la partecipazione a

bandi provinciali, regionali, nazionali e dell'Unio-

ne Europea per la rivalutazione di strutture in

abbandono (la ex ferrovia) e per il sostegno

alla mobilità sostenibile. "Oggi il nostro impe-

gno si indirizza verso il bellissimo progetto "Ri-

Cicliamo la Ferrovia" (Pantano -Genazzano)",

afferma Simone Paolini, presidente del Comi-

tato Borghesiana - che ha preso il via con una

raccolta firme per la conversione ciclo pedona-

le della vecchie rotaie abbandonate".

JESSICA SANTINI

Perché ha deciso di dissociarsi dalla pre-sentazione del libro a Borghesiana?

La mia decisione è stata presa dopo la sicu-rezza che l'AIRC non era stata interessata diret-tamente e legalmente alla donazione: quando sifa' una donazione per una causa nobile al mo-mento della firma del contratto ci deve essere an-che l'associazione insieme all'editore e allo scrit-tore ed essere definito il congruo che va' all'asso-ciazione, allo scrittore, allo Stato in materia di tas-se e all'associazione mediante conto correntebancario o postale. Questo non è avvenuto.

Nel suo comunicato denuncia la possibili-tà di una frode. Lei ne sapeva qualcosa vistoche è stato per molti mesi promoter della scrit-trice e c'era alla presentazione al Pigneto?

Ho solo sponsorizzato un libro per una nobi-le causa, ma se vedo che vengo preso in giro ousato mi arrabbio. Non ha senso dire "poi man-do i soldi".

Quando ha presentato il libro sia l'editore cheio avevamo subito espresso perplessità. L'ave-

va portato già prezzato da casa. Non conosco itermini del contratto e li ho saputi solo dopo cheho parlato con l'Editore. Penso che la signoraAquilini abbia agito con leggerezza.

Alcuni cittadini denunciano di aver paga-to 15 euro. Molti sono suoi conoscenti. Tut-to per donare più soldi all'AIRC. Come la fasentire questo?

Ho spiegato che la Signora Aquilini è prontaa ridare il dovuto. Così mi e' stato detto da loro.Ma farebbe meglio a darli all'AIRC almeno il fi-ne giustifica il mezzo.

Quando si donano soldi si deve fare un con-cordato con chi ne è beneficiario e stipulare uncontratto e indicare il fine e la fonte. Questa è laLegge. Ciò non e' avvenuto

Il suo comunicato è venuto in seguito al-la scoperta del prezzo maggiorato o perchéla Aquilini si è dimessa dalla cooperativa dicui lei è referente?

La Cooperativa è di mia moglie. La SignoraAquilini ci ha lavorato dal 10 Ottobre al 15 No-

vembre e per cause personali da tale data nonha lavorato. Ha rassegnato le dimissioni il 9 Gen-naio cioè 6 giorni prima della presentazione dellibro

Perché ha deciso di pubblicizzare il libro?Ho perso due genitori con questa patologia.

Molti parenti,amici e colleghi. Ne sono stato col-pito anche io. In più dimostrare che anche la pe-riferia poteva essere una fucina per la cultura.

Proseguirà con una denuncia come Pre-sidente della Commissione Sicurezza?

Non voglio rovinare nessuno. Posso soloaffermare il mio più totale distacco da un'ope-razione sin dall'inizio poco chiara. Mi limite-rò da oggi in poi a stare attento a chi mi adu-la e mi osanna criticando gli altri per poi chie-dermi altro.

La Aquilini ha dichiarato che lei sapeva dasettembre e che ha sostenuto il libro per "far-si campagna elettorale Cosa risponde?

Allora gli faccio scrivere la bibbia in romenocosì divento Presidente della Repubblica!

Quello della casa per la Lottomatica Elcom Ro-

ma era e resterà solo un sogno. Anche se per

il terreno di via Rocca Cencia un progetto era sta-

to già stilato. E per quel progetto erano stati an-

che stanziati dei fondi da Luigi Nieri, Assessore al

Bilancio della Regione Lazio nella precedente legi-

slatura. Beh, quel terreno è tornato ai vecchi pro-

prietari.

E' vero che il piano esecutivo risale al 2009. Ma

è anche vero che già nel 2008 il Piano Particola-

reggiato era decaduto. E non fu votato dall'Amministrazione appe-

na entrata in carica. Inoltre il Comune di Roma più volte ha dimo-

strato di non essere più disposto a fare espropri. Allora, ecco qua

che i proprietari del terreno tornano alla riscossa: costruiranno sul-

l'area destinata al Parco Paesaggistico un bell'impianto di riforni-

mento carburante, nonostante fosse stato messo a punto dall'archi-

tetto paesaggistico M. Cristina Tullio. E presentato al Comune.

Così un terreno, che il Piano Particolareggiato aveva destinato a

verde pubblico, diventerà un benzi-

naio. Adirati i rappresentanti dell'As-

sociazione di Quartiere Collina Della

Pace. Che credevano in questo pro-

getto. Per la squadra per disabili di

pallacanestro. Per i giovani. E per la comunità in generale.

Nel frattempo i lavori di scavo per sondare il terreno sono già ini-

ziati. E sembra di scorgere, tra il reticolato arancione che separa la

strada dal cantiere, un ritrovamento archeologico. Indiscrezioni sem-

brano confermare la presenza di una antica cisterna romana. Per il

convoglio delle acque piovane. Sarà vero? Magari, sarebbe meglio

verificare … JESSICA SANTINI

“Io voglio risolvere il problema". Così si è pre-sentato, a detta di Luigi di Bernardo e Noris

Pivetta, dell'Associazione Collina della Pace, al-l'ennesimo incontro Ezio D'Angelo, Assessore La-vori Pubblici, nonché Vicepresidente del Munici-pio VIII. Per affrontare alcuni dei problemi che rendonopoco sicure le strade di Finocchio.

Si tratta del terzo appuntamento in due settimane. Ilprimo bucato per importanti impegni politici. Il secondopoco produttivo, a detta di Di Bernardo. Visto che nonsono riusciti a parlare con le persone giuste. Quest'ulti-mo sembra abbia preso la giusta direzione. All'incontroera presente anche un funzionario della Polizia munici-pale delle Torri, la Responsabile di Reparto Pacitto."D'Angelo ha preso di petto il problema della sicurezza davanti la scuolaDomenico Savio a via Casale del Finocchio - afferma sempre il Presidentedell' Associazione di quartiere - per quanto riguarda il problema della car-tellonistica abbiamo ridimensionato la proposta. Visto che il divieto di tran-sito non era applicabile secondo il Comandante Di Maggio. "Così abbiamoproposto di invertire il senso unico di via Cerda, a salire quindi verso via del

Casale. E di conseguenza invertire il flusso anchea via Basicò. Sede, oltretutto del parcheggio, nonancora completamente ultimato, ma certo utilizza-bile, nei pressi dell'edificio scolastico". Già questo,secondo i promotori alleggerirebbe il traffico. Era

stato richiesto, durante l'incontro, anche la presenza del-la polizia municipale all'uscita di scuola, alle ore 14. Maquesto è stato negato per un motivo molto semplice: "Aquell'ora - ricorda Di Bernardo - c'è il cambio turno tragli operatori della Polizia Municipale. Così è impossibi-le stabilire un presidio in quei frangenti". Assurdo?! Nem-meno troppo.

L'altro problema che era stato presentato riguarda-va il ponte su via Tortorici. Irraggiungibile da via Leto-

ianni poiché i 50 metri che separano le due strade sono a senso unico in-verso. Problema aggirato grazie ad un senso unico, sulla stessa via Leto-ianni, ad uscire su via Casilina. Così non serve più un doppio senso in quei50 metri, perché è stato vietato il transito in quel verso sull'intera strada. Orabisogna, per forza, fare il giro per raggiungere qualsiasi posto.

JESSICA SANTINI

‘Memorie di una madre’, ad ognuno il suo prezzoNEL CORSO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FRANCESCA AQUILINI ALLA BIBLIOTE-CA BORGHESIANA, ARRIVA UN COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA COMMIS-SIONE SICUREZZA, NANDO VENDETTI, CHE DENUNCIA UNA SITUAZIONE POCA CHIARA.

LE SOLUZIONI DI EZIO D'ANGELO

COMITATI E ASSOCIAZIONI CREANO UN PROGETTO

PER PROMUOVERE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO AS-SE. ANCHE IL COMITATO BORGHESIANA ERA PRE-SENTE ALL'EVENTO.

PISTA CICLABILE PANTANO- GENAZZANO:

AL VIA LA RACCOLTA FIRMEDECADUTI I TERMINI, I PROPRIETARI HANNO RIPRESO IN MANO LA SITUAZIONE. E STANNO REALIZZAN-DO UN DISTRIBUTORE DI BENZINA. MA, FORSE, GLI ANTICHI ROMANI CI HANNO MESSO LO ZAMPINO …

PARLA NANDO VENDETTI (PDL)

ROCCA CENCIA. IL PARCO PAESAGGISTICO DIVENTA UN BENZINAIO

ABBASTANZA SODDISFATTA L'ASSOCIAZIONE

COLLINA DELLA PACE PER L'INCONTRO CON

L'ASSESSORE LAVORI PUBBLICI.

Page 32: La Fiera dell'Est num. 2 del 4 febbraio 2012