La Fiera dell'Est num.2 del 2 febbraio 2013

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 2 - 2 febbraio 2013 - € 1,00 IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO ASILO POLITICO PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 3357243472 PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 - 3357243472 - PROSSIMA USCITA 16 FEBBRAIO PAG. 2,6 MUNICIPIO PAPARELLI LASCIA LUDC ED ENTRA NEL GRUPPO MISTO. APPROVATI I PIANI DI RECUPERO URBANISTICO DI COLLE DELLA VALENTINA E FOSSO SAN GIULIANO. BLOCCATA LA PROPOSTA DI TOGLIERE A LUNGHEZZA PARTE DEI FONDI DELLE OPE- RE TAV. PAG. 18 GIARDINETTI UN ALBERO SI SCHIANTA SU TRE AUTOMO- BILI IN VIA DEI ROMAGNOLI ALL'INTERNO DEL CORTILE DELLA PALAZZINA B DEL- L'ISVEUR. SOLO L'ULTIMO ESITO INFELICE DELLA MANCANZA DI MANUTENZIONE. LAREA ANCORA OGGI È UN CANTIERE A CIE- LO APERTO. PAG. 22 ROCCA CENCIA CASE POPOLARI. I RESIDENTI LAMENTANO LO STATO DI ABBANDONO DELLE PALAZZI- NE. MANCANO I SERVIZI PIUIMPORTANTI PER LA COMUNITÀ COME LILLUMINAZIONE. NON CI SONO MARCIAPIEDI, MANCANO LE FERMATE DELLAUTOBUS E I CASSONETTI. PAG. 11 CASTELVERDE VIA DEI GRIFI. MADRE E FIGLIA DISABI- LI NEI GIORNI DI PIOGGIA NON RIESCO- NO AD USCIRE DALLA LORO ABITAZIONE A CAUSA DELLA STRADA STERRATA INVASA DI ACQUA. CHIEDONO UN INTERVENTO DEL- LE ISTITUZIONI PREPOSTE PER TORNARE A VIVERE DIGNITOSAMENTE. Gli sfollati di Colle degli Abeti che da 40 giorni soggiornavano nella Sala Cinema del Municipio sono stati tra- sferiti in un campeggio ad Ostia. L’amministrazione manda l’ordine di sgombero per poi tornare sui suoi passi. Si crea un preoccupante precedente: cosa penseranno tutte le persone che da anni sono in attesa di una casa e che hanno scelto di non percorrere strade secondarie? In VIII ammiccare alla politica aiuta... A PAG. 8 Foto di Lucrezia La Gatta

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Il periodico dell'VIII municipio di Roma

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Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno VI num 2 - 2 febbraio 2013 - € 1,00

IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO

ASILO POLITICOPER LA TUA

PUBBLICITÀ

0622460838

3357243472PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 - 3357243472 - PROSSIMA USCITA 16 FEBBRAIO

PAG. 2,6

MUNICIPIO

PAPARELLI LASCIA L’UDC ED ENTRA NEL

GRUPPO MISTO. APPROVATI I PIANI DI

RECUPERO URBANISTICO DI COLLE DELLA

VALENTINA E FOSSO SAN GIULIANO. BLOCCATA LA PROPOSTA DI TOGLIERE A

LUNGHEZZA PARTE DEI FONDI DELLE OPE-RE TAV.

PAG. 18

GIARDINETTI

UN ALBERO SI SCHIANTA SU TRE AUTOMO-BILI IN VIA DEI ROMAGNOLI ALL'INTERNO

DEL CORTILE DELLA PALAZZINA B DEL-L'ISVEUR. SOLO L'ULTIMO ESITO INFELICE

DELLA MANCANZA DI MANUTENZIONE. L’AREA ANCORA OGGI È UN CANTIERE A CIE-LO APERTO.

PAG. 22

ROCCA CENCIA

CASE POPOLARI. I RESIDENTI LAMENTANO

LO STATO DI ABBANDONO DELLE PALAZZI-NE. MANCANO I SERVIZI PIU’ IMPORTANTI

PER LA COMUNITÀ COME L’ILLUMINAZIONE.NON CI SONO MARCIAPIEDI, MANCANO LE

FERMATE DELL’AUTOBUS E I CASSONETTI.

PAG. 11

CASTELVERDE

VIA DEI GRIFI. MADRE E FIGLIA DISABI-LI NEI GIORNI DI PIOGGIA NON RIESCO-NO AD USCIRE DALLA LORO ABITAZIONE A

CAUSA DELLA STRADA STERRATA INVASA

DI ACQUA. CHIEDONO UN INTERVENTO DEL-LE ISTITUZIONI PREPOSTE PER TORNARE

A VIVERE DIGNITOSAMENTE.

Gli sfollati di Colle degli Abeti che da 40 giorni soggiornavano nella Sala Cinema del Municipio sono stati tra-

sferiti in un campeggio ad Ostia. L’amministrazione manda l’ordine di sgombero per poi tornare sui suoi passi.

Si crea un preoccupante precedente: cosa penseranno tutte le persone che da anni sono in attesa di una casa e

che hanno scelto di non percorrere strade secondarie? In VIII ammiccare alla politica aiuta...

A PAG. 8

Foto di Lucrezia La Gatta

Page 2: La Fiera dell'Est num.2 del 2 febbraio 2013

Cose da VIII Municipio. Fu lui a met-tere in minoranza il centrodestra pas-sando nelle fila dell'Udc. Paparelli an-

nunciò in aula il suo passaggio nel partitodemocristiano. Questo aveva scatenato del-le paradossali conseguenze.

Una fra tutti la presentazione di Biferidella quarta mozione di sfiducia contro ilPresidente, che sorprese, e non poco, l'op-posizione ignara della decisione. Il centro-sinistra con il passaggio di Paparelli nellefila dell'Udc diventava maggioranza, final-mente con i numeri per mandare a casaLorenzotti. E invece no.

Proprio Biferi, con le dimissioni di Loren-zotti che durarono 20 giorni, ritirò la mo-zione gettando tutta l'opposizione nella ver-gogna politica. Biferi arrivò a promettere inaula le sue dimissioni se Lorenzotti avessecontinuato a governare in 12 consiglieri. In-vece oggi è ancora là. Ai consigli municipa-li non partecipa più, firma e se ne va. Tan-to che sono in molti a sperare di non ve-derlo per 9 volte consecutive, questo com-porterebbe la decadenza della sua carica

come da regolamento. Paparelli deve aversentito puzza di bruciato, soprattutto valu-tando la notizia ufficiosa di una decisionedel partito di non ricandidare Biferi.

Corre al riparo, quindi. Consegna una let-tera in cui comunica di passare al gruppomisto. Da lì il passo sarà breve: tornerà nelPdl, stavolta nella corrente di Lorenzottiche, grazie a lui, potrà ristabilire la mag-gioranza in questi ultimi 4 mesi, utili per lacampagna elettorale. Se Paparelli decide diumiliarsi così pubblicamente dobbiamo in-terpretare la cosa come la caduta definiti-va di Biferi. E' un chiaro segnale verso il ca-pogruppo Udc: "non mi fido di te". Nel par-tito di Casini quindi resterebbe solo Anto-nio Villino, che a questo punto meritereb-be di fatto una promozione alle prossimeelezioni. Se l'Udc implode, nel Pd è ormaipalese la guerra tra correnti.

Scorzoni, candidato alle regionali, nonavrebbe ricevuto il sostegno di tutto il par-

tito locale: il gruppo legato a Ferrari appog-gia Leodori, Cremonesi, in corsa per la Pre-sidenza, sostiene Pelonzi e Scipioni, man-co a dirlo, sostiene Ciarla.

A sostenere il capogruppo però le altecariche istituzionali come Doriana Mastro-pietro, Presidente del Pd VIII, il segretariomunicipale Andrea Sgrulletti e i consiglieriContartese e Grasso. Guadagna anche ilsupporto del circolo del versante prenesti-no.

Alveti, intanto, è sempre più in procintodi passare al Partito Socialista, che propo-ne tra i candidati in Regione il chiacchiera-to Antonio Madama. Dall'altra parte, nelPdl, sembra invece ci sia una quiete appa-rente. Il ritorno di Paparelli rimetterebbe ilcentrodestra in maggioranza, anche se imalumori sono sempre più evidenti, soprat-tutto nel gruppo legato ad Augello. E il Pre-sidente che fa? Viaggia da solo, come hasempre fatto. FEDERICA GRAZIANI

Sabato 19 gennaio alle 15.30 è partito da Piaz-za Vittorio il corteo di protesta contro la ce-

mentificazione e gli sgomberi della nostra capi-tale. "Troppe case senza gente, troppa gentesenza case" è lo slogan che ha accompagnatomigliaia di persone, per lo più famiglie, durantela manifestazione.

Alla protesta erano presenti anche il Movi-mento Articolo 0, Legambiente, USB, Action,Blocchi Precari Metropolitani e vari centri socia-li, tutti uniti per lo stesso scopo: il diritto alla ca-sa e la salvaguardia del territorio. Il progetto dicementificazione proposto dal Sindaco Aleman-

no prevede anche la costruzione di trecen-to appartamenti nella zona di Corcolle sacri-ficando, così, gli spazi verdi del quartiere.

È una situazione inaccettabile constatan-do che i problemi dell'emergenza abitativasono stati conosciuti anche nella zona di Pon-te di Nona: continuare a costruire quandoesistono ancora edifici invenduti è una scel-ta che porterà solo ad un maggior degrado.Siamo contrari a queste iniziative che nonfanno altro che distruggere il nostro territo-rio e, citando un altro slogan, diciamo: "ri-prendiamoci la città". LUCREZIA LA GATTA

Sabato 19 gennaio alle 15.30 è partito da Piazza Vittorio il corteo diprotesta contro la cementificazione e gli sgomberi della nostra capi-

tale. "Troppe case senza gente, troppa gente senza case" è lo sloganche ha accompagnato migliaia di persone, per lo più famiglie, durante lamanifestazione.

Alla protesta erano presenti anche il Movimento Articolo 0, Legam-biente, USB, Action, Blocchi Precari Metropolitani e vari centri sociali, tut-

ti uniti per lo stesso scopo: il diritto alla casa e la salvaguardia del terri-torio. Il progetto di cementificazione proposto dal Sindaco Alemanno pre-vede anche la costruzione di trecento appartamenti nella zona di Corcol-le sacrificando, così, gli spazi verdi del quartiere.

È una situazione inaccettabile constatando che i problemi dell'emer-genza abitativa sono stati conosciuti anche nella zona di Ponte di Nona:continuare a costruire quando esistono ancora edifici invenduti è unascelta che porterà solo ad un maggior degrado. Siamo contrari a questeiniziative che non fanno altro che distruggere il nostro territorio e, citan-do un altro slogan, diciamo: "riprendiamoci la città".

2 MUNICIPIONUMERO 2 ANNO VI

Il valzer delle poltroneCONTINUA IL BALLETTO DEI CONSIGLIERI MUNICIPALI. A FARE NOTIZIA OGGI IL FI-GLIO AL PRODIGO GABRIELE PAPARELLI, CHE FA IL SALTO DEL GAMBERO.

'ROMA NON È IN VENDITA'

All'incontro aperto aicittadini erano pre-

senti alcuni esponentilocali quali il candidatoalle elezioni regionaliFabrizio Scorzoni, il se-gretario Andrea Sgrul-letti ed il candidato al-le municipali FabrizioCremonesi. La notizia della candidatura diGrasso al PD risale a dicembre 2012 e, co-me ci spiega, è stata una sua idea quella diiniziare gli incontri in periferia scegliendo tratutti il quartiere di Tor Bella Monaca.

Non sono mancati i soliti slogan sui tagliagli sprechi, sulla riqualificazione delle peri-ferie, sull'aiuto ai giovani e tutte le solite buo-ne idee proposte in campagna elettorale cheperò non diventano mai fatti concreti. Non èmancato poi un passaggio sulla tutela del-l'ambiente e del territorio, quasi a dimenti-care il fatto che Nicola Zingaretti, attualmen-te candidato PD alla Presidenza del Lazio, èstato un sostenitore dei termovalorizzatori etra i più grandi assenti nella lotta degli abi-tanti di Corcolle in difesa del loro territorio.

Fabrizio Scorzoni ha anche lamentato lepessime condizioni in cui riversa il nostro Mu-nicipio attaccando il Presidente Lorenzotti etutta l'amministrazione del centrodestra. L'ina-deguatezza della maggioranza è indiscussa,ma ci sarebbe anche da chiedersi cosa abbiafatto finora l'opposizione per contrastarne glieffetti.

Il Partito Democratico, dunque, con la can-didatura di Grasso, ha nuovamente tirato fuo-ri un volto noto per pubblicizzarsi (come èsuccesso per la campionessa di nuoto Ales-sia Filippi), ma in questo caso non senza de-stare stupore. Il magistrato, infatti, a mag-gio 2012 aveva proposto un premio per l'exPrimo Ministro Silvio Berlusconi riconoscen-dogli l'impegno per lotta alla criminalità or-ganizzata. Una scelta alquanto insolita quel-la del Partito Democratico che sembra allon-tanarsi sempre di più dagli ideali di sinistra.

LUCREZIA LA GATTA

COLLE DELLA VALENTINA E FOSSO SAN GIULIANO CI SIAMO!

GIOVEDÌ 24 GENNAIO IL GRUPPO PD DEL

MUNICIPIO HA OSPITATO IN SALA CONSI-GLIO IL CANDIDATO SENATORE PIERO GRAS-SO, EX CAPO DELLA DIREZIONE NAZIONALE

ANTIMAFIA ED IL SEGRETARIO PD ROMA

MARCO MICCOLI.

IN ASSENZA DELLA MAGGIORANZA, IL CONSIGLIO MUNICIPALE DA IL

VIA AL PIANO ESECUTIVO DI RECUPERO URBANISTICO DI DUE ZONE

CHE DA TEMPO ERANO IN ATTESA.

PD VIII MUNICIPIO: OSPITE

IL CANDIDATO SENATORE CHE VOLEVA

PREMIARE BERLUSCONI

Foto di LucreziaLa Gatta

Foto di Lucrezia La Gatta

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MUNICIPIO NUMERO 2 ANNO VI 3

Il 29 gennaio è stata approvata all'unanimità inConsiglio Municipale la risoluzione per la maggio-razione del servizio della Linea 075. L'atto è sta-

to portato avanti dal Presidente Commissione LavoriPubblici Fonti (Fratelli d'Italia), su proposta del Con-sigliere Valter Mastrangeli (Gruppo Misto).

Prevede una maggiore frequenza delle corse, conun autobus ogni quarto d'ora, e la segnalazione del-le fermate con paline e delimitazioni. Un precedenterafforzamento della linea era stato già fatto poche set-timane fa dall'ATAC, ma soltanto per il servizio mat-tiniero. "La risoluzione - dice Mastrangeli - è conse-guente a 750 firme raccolte e diverse lettere di se-gnalazione per l'ATAC, Così ho deciso di collaborarecon la Commissione Lavori Pubblici per un lavoro più

tecnico". La tratta, entrata in funzione nel 2011, facapolinea a Colle degli Abeti nell' VIII e a Casal de'Pazzi (metro Rebibbia) nel V municipio. In mezzo unadistanza sterminata, che attraversa la Prenestina e laVII Circoscrizione per passare a Ponte di Nona, viaCollatina e a Tor Cervara, fino alla Metro B. Da qui cisi accorge che, tolto un problema (scarsa frequenzadelle corse), ne rimane un altro, il forte traffico sulpercorso.

Il Consorzio di Ponte di Nona ha fatto presente chefermate e pensiline non potranno essere messe sulproprio territorio, come da progetto di Fonti, perchéprivato. Puntuale il mea culpa del Consigliere: "Mi as-sumo tutta la responsabilità dei miei errori. Ricordo atutti però che solo chi fa tanto, sbaglia!

E qui sembra che lavori solo la mia Commissione".Al di là degli errori il pericolo che rimane ora è vede-re più autobus bloccati nel traffico di Via Prenestina eCollatina. MANUEL MANCHI

Potenziato il giro infinito dello 075

Doppio appuntamento per Fabrizio Scorzoni chelancia la sua candidatura come consigliere al-

la Regione anche a Torre Maura. È venerdì 25 gennaio e prima dell'incontro uffi-

ciale nella sezione di via Giglioli in serata, il capo-gruppo Pd in consiglio municipale ed ex massimacarica del miniparlamento delle Torri, sbarca nelpomeriggio anche fra gli abitanti del quartiere alcentro commerciale Torrema. È in via delle Alza-vole e l'appuntamento è destinato soprattutto agliinquilini del vicino complesso di case popolari Isveur.

Assieme a lui presente il consigliere comunaleDario Nanni. Ma l'affluenza è limitata: solo qualchedecina di persone. Scorzoni denuncia l'operato diLorenzotti: "Abbiamo lasciato a questo municipio15milioni di euro che dopo un paio di anni sono fi-niti e ora siamo costretti, da tre anni, a vivere inuna situazione di emergenza economica". In rispo-

sta a chi glichiede se,una voltaeletto, potràavere un col-loquio diret-to con lui faanche ammenda "Forse sarò stato carente su al-tre cose, qualcuno potrà anche dire che di 10 im-pegni presi ne ho mantenuti di meno" ma ricorda"non mi si potrà mai accusare di aver chiuso la por-ta a chi chiedeva di parlare con me".

La partecipazione è tiepida e, fra gli intervenu-ti, c'è anche chi non perde l'occasione per toglier-si qualche sassolino dalla scarpa. "In questi cinqueanni non vi ho più visti. Vi fate vedere solo con lecampagne elettorali, poi non ci siete più. Che ve-nite a fare?". SILVIO GALEANO

“Ho svolto attività sempre su questioni ad ampiospettro, muovendomi su Roma e sul Lazio. L'ul-

timo incarico è stato alla Regione come presidente deldistretto agro energetico. Lì mi sono occupato dell'emer-genza ambientale, sanitaria ed economica della Valledel Sacco e ci sono parallelismi con questo territorio.Voglio intraprendere un percorso più locale perché il mu-nicipio ha bisogno di essere riqualificato. E di parecchio".Si presenta così Sardone, il terzo candidato del Pd per le primarie del cen-trosinistra in VIII. Il suo referente Enrico Gasbarra, area popolare.Alle Regionali non sosterrà Scorzoni?No, il nostro candidato è Gianfranco Zambelli.Che ne pensa dei suoi avversari alle primarie, Fabrizio Cremonesie Marco Scipioni?Preferisco non essere trascinato troppo in questo dibattito. Ognuno haun'esperienza da poter riportare qualora vincesse uno piuttosto che un al-tro. Personalmente preferisco andare al di là delle logiche correntizie in-terne e manifesto la necessità di collaborare anche con le altre forze po-litiche. Ci vuole sintesi nel Partito, nella coalizione e anche al di fuori biso-gna rendere partecipe l'opposizione. La parola d'ordine del mio modo difare politica è la concretezza. Qualche mese fa è stato vittima di un attacco personale, nella lo-gica delle correnti. Anonimi "militanti del PD di Roma e dell' VIIImunicipio" hanno indirizzato una lettera ai vertici, accusandola diopportunismo. Un segno che qualche interesse la sua discesa incampo sarebbe andato a toccarlo?Una persona nuova che porta conoscenza e competenze all'interno del-l'amministrazione non può essere visto come un problema, come è acca-duto a me con quella lettera. La politica è inclusione, soprattutto di per-sone competenti. Aver toccato qualche nervo scoperto è anche un indicedi timore verso il mio temperamento: io vado al di fuori delle sezioni, sca-valco le logiche di partito fini a se stesse.Qual è il suo programma?Voglio rendere più vivibile il municipio, nella complessità e nell'articolazio-ne del territorio. Per farlo c'è bisogno di arrivare nelle zone più estreme.Mi interessa il tema della legalità, spesso se ne parla in modo fumoso. Poipenso all'ambiente, alle scuole, al commercio. Per tutti questi ambiti c'èbisogno di programmi sistematici, non di piccoli interventi spot. Non è pos-sibile che un municipio di 250mila abitanti non abbia un centro di raccol-ta. Il più vicino è a Cinecittà, mi sembra assurdo. Per le scuole, guardia-mo all'apertura dell'asilo di Castelverde, salutato come evento straordina-rio. Se ci fosse un'idea di sviluppo di città, sarebbe stato un evento nor-male. Nel commercio, invece, penso a strategie che possano rivalorizza-re le attività e le licenze, riorganizzando i rapporti fra ambulanti, commer-cianti e abusivi. SILVIO GALEANO

SARDONE: "ADESSO L'ALTERNATIVA C'È"

L'AUTOBUS CHE ATTRAVERSA TRE MUNICIPI COMPRESO

L'VIII AUMENTERÀ LA PROPRIA FREQUENZA. RESTA

PERÒ INTATTO IL TRAGITTO LUNGHISSIMO.

CONTINUA LA CAMPAGNA ELETTORALE DI SCORZONI, ANCHE A TORRE MAURA

LA CANDIDATURA DELL'EX PRESIDENTE DEL MUNICIPIO A CONSIGLIERE REGIONALE VIENE PRESEN-TATA AGLI ABITANTI DELLE CASE POPOLARI. PARTECIPAZIONE TIEPIDA E QUALCUNO CONTESTA "NON

VI SIETE FATTI PIÙ VEDERE".

ARRIVA IL TERZO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO INQUOTA PD. SFIDERÀ MARCO SCIPIONI E FABRIZIO CREMONESI ALLEPRIMARIE.

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MUNICIPIONUMERO 2 ANNO VI4

Due anni di ritardo rispetto alla ta-

bella di marcia con un'esponenzia-

le aumento dei costi. La tanto ago-

gnata Metro C lascerà dietro di se anche

dopo l'apertura una lunga scia di polemi-

che, oltre alle decine di cantieri per il pro-

seguimento del tratto residuo.

L'apertura, da tempo rimandata, è ora

prevista tra febbraio e marzo, periodo, cer-

to, non scelto a caso. "Febbraio è un'aper-

tura ritardata rispetto al progetto origina-

le, ma si rischia, vista la situazione, di crea-

re un altro caso B1 - tuona Fabrizio Cre-

monesi, operatore dell'Atac oltre che con-

sigliere municipale, riferendosi ai gravi in-

cidenti accaduti negli scorsi mesi nella trat-

ta Jonio- Bologna, inaugurata il 13 giugno

e ferma per problemi tecnici già il giorno

successivo- sarebbe gravissimo se ci tro-

vassimo di fronte ad allagamenti, a man-

canza di indispensabili sistemi di sicurez-

za, costretti a pagare il presidio dei vigili

del fuoco, come accade nelle stazioni del-

la B1. E non solo: ad oggi i cantieri non so-

no ancora chiusi. Come possiamo pensare

che fra venti giorni venga messo in piedi

tutto il sistema?".

Il rischio è di farlo con superficialità so-

lo per fini elettorali. C'è poi la questione più

strettamente legata al trasporto: la neo-

tratta partirà dalla stazione di Pantano fi-

no a Centocelle. Permettendo si di percor-

rere velocemente i quartieri siti su via Ca-

silina ma non di raggiungere il centro."Quan-

to questo mezzo di trasporto potente e ne-

cessario nella città, è utile per gli sposta-

menti di pendolarismo? in questo caso po-

co: raccoglieremo migliaia di cittadini che

porteremo a Centocelle e li caricheremo

nelle carrozze della Roma Pantano".

Altro problema da affrontare: Centocel-

le è stata organizzata per accogliere l'uten-

za? Probabilmente l'Atac taglierà il servi-

zio fino ad oggi esistente su via Casilina e,

con questo risparmio, creerà nuovi colle-

gamenti oggi inesistenti: "Siamo fortemen-

te contrari all'abbandono della stazione

Giardinetti. Perché ad oggi la Metro C non

è una metro ma, sostanzialmente, un al-

tro trenino. Più veloce, certo, ma senza le

caratteristiche di portata della metro: non

ti porta nella città, non ha le interconnes-

sioni della metro Abbiamo trasferito il tre-

nino sotto, con 350 mila euro in più. Apri-

re fino a Centocelle, così,dopo due anni di

ritardo, è una manovra di sciacallaggio po-

litico". Si auspica almeno il raggiungimen-

to della stazione San Giovanni: con l'ob-

biettivo di scaricare un pezzo di mobilità al

centro.

La cattiva gestione economia di questi

anni e alcune scelte sbagliate hanno con-

dotto alla situazione attuale: con il rischio

di un'apertura frettolosa, benché tardiva,

solo per un taglio di nastro e qualche foto

acchiappa voti. JESSICA SANTINI

Metro C, sciacallaggio elettoraleE' L'IDEA DI FABRIZIO CREMONESI, CAN-DIDATO NELLE FILE DEL PD ALLA PRESI-DENZA MUNICIPALE.

Domenica 27 gennaio in piazza

Erasmo Piaggio a Villaggio Bre-

da, è avvenuta la presentazione del

neonato partito "Rivoluzione Civile"

del magistrato Antonio Ingroia. Pre-

senti Raul Mordenti, candidato al Se-

nato della Repubblica, e Ilaria Cuc-

chi, sorella del detenuto Stefano, de-

ceduto tre anni fa in circostanze an-

cora poco chiare, in carcere. La Cuc-

chi da anni porta avanti una batta-

glia personale per far emergere la

verità. Ed ora è candidata nella lista

alla Camera dei Deputati

Ilaria Cucchi, quanto il suo in-teresse per la politica è legato al-la sua vicenda familiare?

Ovviamente non facciamo ipocri-

sia: se non avessi vissuto questa tra-

gedia non mi sarei mai avvicinata a

certi argomenti: io sono una libera

professionista appartenente ad una

famiglia normale. Ad un certo punto

mi sono resa conto che le cose nel

nostro paese sono molto diverse da

come pensavo e che gli ultimi non

saranno mai uguali ai primi. L'ho ca-

pito sulla mia pelle. Da quel momen-

to ho deciso di dare una svolta alla

mia vita iniziando ad addentrarmi in

una realtà che ignoravo, come il no-

stro sistema carcerario. Mi sono poi

accostata alla giustizia addentrando-

mi nei tribunali: lì mi sono resa con-

to che non è vero che "la legge è

uguale per tutti".

Perché ha scelto "Rivoluzionecivile" per affrontare questi pro-blemi?

In tre anni ho fatto politica, sostan-

zialmente da sola. Ho de-

ciso di mettere la mia espe-

rienza e le mie capacità a

disposizione degli altri, per

provare a cambiare queste

situazioni: la richiesta di In-

groia mi è piaciuta perché

la politica ha sbagliato tut-

to perché troppo lontana

dalla gente comune. Cre-

do che sia una buona cosa

che questa lista sia di per-

sone che mettono a disposizione le

proprie vicende, spesso drammati-

che.

E' stata accusata di aver sfrut-tato il potere mediatico per il suocaso, cosa ne pensa?

Sfrutterei altre mille volte i mezzi

di informazione: sono convinta, e lo

sappiamo tutti, che il caso di mio fra-

tello sarebbe stato tenuto nascosto.

Voi siete l'unico strumento che ab-

biamo per far conoscere certe cose:

non dovrebbe accadere, ma in Italia

ogni volta che ci sono di mezzo i po-

teri forti e quando ci sono vittime di

Stato, come nel mio caso, il governo

fa di tutto per mettere a tacere la co-

sa. Che strumenti avevo se non de-

nunciare pubblicamente?

JESSICA SANTINI

Il 25 gennaio il centro della Polisportiva Giardinetti è

stato il palcoscenico della presentazione di Sinistra,

Ecologia Libertà alle prossime elezioni regionali e muni-

cipali. Il partito di Vendola ha da pochi giorni formalizza-

to l'alleanza col PD e il Centro Democratico chiamata "Ita-

lia bene comune".

All'evidenza di questo il presidente del VII municipio

Roberto Mastrantonio, e l'ex Presidente del Consiglio Pro-

vinciale di Roma Adriano Lab-

bucci sono tornati a parlare

di "vero centrosinistra". Il pri-

mo aspetta le possibili pri-

marie per le elezioni al Mu-

nicipio del 26 e 27 maggio.

Il secondo quelle regionali or-

mai vicine il 24 e il 25 feb-

braio. Comune è stata la cri-

tica alle opposizioni. Prima

Monti accusato di proporre

da politico una ricetta di governo che de tecnico sconfes-

sava. Ancora più dura quella nella Regione a Storace, can-

didato Presidente.

"Mentre per il rinnovamento noi presentiamo Zingaret-

ti - dice Mastrantonio - il Centrodestra ci propone ancora

Storace, quello del buco da 10mld di euro nella sanità del-

la nostra Regione che i cittadini continuano a pagare an-

cora oggi!". Il Presidente del VII è quindi passato al no-

stro Municipio. Ha aspramente criticato l'housing sociale

sovrautilizzato nei nostri quartieri, dimostrando che nel-

l'ultimo anno sono state fatte per l' VIII municipio 20 del-

le 100 domande rivolte al Comune. Si è detto indignato

dalla tempesta di cemento che colpirà San Vittorino (al di

là dell'ampliamento del suo cimitero), impegnandosi con

tutti i mezzi a difendere l'Agro Romano che investe il no-

stro territorio. Infine uno sguardo al verde: "Ci dobbiamo

rioccupare dei parchi, delle nostre zone verdi, perché so-

no queste le nostre ricchezze. Per questo il territorio do-

vrà essere compreso in un contesto di welfare sociale, a

protezione del patrimonio". MANUEL MANCHI

Il Municipio finalmente si mobilita per ripulire Largo Ferruccio Men-

garoni, a Tor Bella Monaca. Ci è voluta una mozione presentata

dal Consigliere Valter Mastrangeli (Gruppo Misto) il 29 gennaio per

fare luce su uno dei più grandi disservizi pubblici nell' VIII.

La piazza è una delle più popolate e trafficate di tutto il nostro ter-

ritorio, snodo importante tra viale Quaglia e via di Tor Bella Mona-

ca. Per questo le segnalazioni sono giunte un po' da tutti: passan-

ti, residenti, mamme dei ragazzi che ci giocano e dal SIDI (Sinda-

cato Italiano Diritti Invalidi). Proprio il SIDI ha intrapreso una colla-

borazione con Mastrangeli per mostrare lo stato di degrado dello spazio: mancanza di

panchine, macchine in mezzo alla piazza, erba altissima e rifiuti ovunque. Questa fati-

scenza è causata dalla mancanza di un ente di pulizia e manutenzione. "Precedente-

mente - spiega Mastrangeli - c'era una cooperativa di pulizie. Poi la concessione è fi-

nita e ora non si sa chi deve mantenere in ordine".

Cosa Chiede Mastrangeli? "Che si tagli l'erba, che si aggiungano panchine e che lo

spazio della piazza sia pedonale. In questo senso qualche cambiamento si è visto già

da un paio di settimane. Sono stati installati dei parapedonali per impedire alle mac-

chine di parcheggiare al centro dello spiazzo. Così c'è uno spazio pedonale dove pos-

sono giocare i ragazzi e si può fare tranquillamente il mercato del sabato". Con que-

sta mozione si invitano tutti i Consiglieri, da quelli della Commissione Lavori - Mobilità

a quelli dell'Urbanistica e Ambiente, a trovare una nuova cooperativa o l'Ama per il ser-

vizio adeguato. MANUEL MANCHI

CANDIDATA ALLA CAMERA CON IL MOVIMENTO DI INGROIA, RACCONTA I MOTIVI CHE L'HANNO SPINTA A CANDIDARSI.

APPROVATA IN MUNICIPIO UNA MOZIONE PER FAR TORNARE LA PIAZZA AL SUO ANTICO

SPLENDORE. TUTTAVIA NON SI SA ANCORA A CHI SARÀ AFFIDATA LA MANUTENZIONE.

ILARIA CUCCHI A VILLAGGIO BREDA

NUOVA SVOLTA PER LARGO MENGARONI?

SEL SI PRESENTA PER LA REGIONE E PER L'VIII

AL CORO DI "INSIEME È POSSIBILE", ROBERTO MASTRAN-TONIO, CANDIDATO PRESIDENTE PER L'VIII, E ADRIANO

LABBUCCI, CANDIDATO ALLA REGIONE, HANNO ESPOSTO

I PROGRAMMI COMUNI.

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MUNICIPIONUMERO 2 ANNO VI6

Il risarcimento danni per il passaggio del-

la ferrovia ad alta velocità sarà destina-

to esclusivamente a Lunghezza.

Il responso arriva dopo due giorni (28-29

gennaio) di lavoro inutile del Consiglio Mu-

nicipale. Questo ha prima discusso una riso-

luzione della Commissione Lavori Pubblici per

poi ritirarla nella persona del suo stesso Pre-

sidente, Fonti. Tutto rimane com'è quindi,

sulla base dell'accordo firmato dal Consiglio

Comunale con TAV (oggi RFI) il 28 febbraio

2005 per "la realizzazione d'interventi volti

a mitigare l'impatto socio ambientale della

ferrovia", le cosiddette opere compensative.

Alcune di queste opere sono state inserite

nel Piano Investimenti del Comune di Roma

2012/2014, per un importo di 1,5 milioni af-

fidati alla zona Lunghezza. Ma a fine 2012 la

Commissione Lavori Pubblici incontra il CdQ

di Castelverde e il Comitato di No Discarica,

che chiedono di inserire in quella somma un

progetto di parco pubblico a Castelverde.

Da qui la risoluzione presentata da Fonti,

che doveva essere approvata all'ordine del

giorno del 28 gennaio in Consiglio Municipa-

le. Ecco, doveva! Perché una volta comincia-

ta la discussione sono entrati in gioco gli in-

teressi dell'uno e dell'altro. L'opposizione pre-

senta un emendamento, che prevede il com-

parto di un terzo dei fondi a Castelverde e il

resto a Lunghezza. Proprio qui è necessaria

una precisazione e un'osservazione. I citta-

dini di Castelverde hanno sofferto i lavori di

cantiere e le polveri della bonifica rifiuti, ester-

nalità minime rispetto a quelle di Lunghez-

za che invece dalla TAV è stata squarciata in

due.

Per questo la compensazione (che inizial-

mente era di 8 milioni poi scesa a 1,5) è sta-

ta assegnata dal Comune solamente a Lun-

ghezza. Ma il Pd a Castelverde ha i suoi vo-

ti da difendere, soprattutto in vista delle re-

gionali 2013 e delle primarie per la Presi-

denza dell' VIII Municipio. Per lo stesso mo-

tivo, Fonti vota contro ogni tipo di emenda-

mento che ripartisce i fondi, anche quando

Scorzoni, capogruppo del PD, in un secondo

emendamento, abbassa le pretese propo-

nendo un quarto a Castelverde e il resto a

Lunghezza. Muro contro muro fra coalizioni

alla prima votazione e alla seconda, e nes-

suno dei due emendamenti approvato. Scor-

zoni fa notare la mancanza di chiarezza del-

la risoluzione sia sulla ripartizione dei fondi

tra i quartieri sia sui ribassi d'asta, che Fon-

ti voleva destinare allo studio di fattibilità per

i progetti.

E così, fra lo stupore (e l'indignazione) del-

l'opposizione, Fonti dichiara di voler ritirare

la sua stessa risoluzione! Si è comunque do-

vuto procedere al voto. La sua coalizione lo

ha sostenuto e ha votato contro. Il PD, in-

vece, vota a favore. Risultato? 9 favorevoli,

9 contrari, risoluzione bocciata. Il parco di

Castelverde che i cittadini aspettano da 15

anni dovrà attendere ancora.

MANUEL MANCHI

Opere compensative TAV: rimane tutto a Lunghezza!DOPO UN RIDICOLO BALLETTO DI EMENDAMENTI, VIENE RITIRATA LA RISOLUZIONE SUL-LA DIVISIONE DEI FONDI CON CASTELVERDE.

“La riforma dei servizi domiciliari

prodotta dalla giunta Alemanno si

qualifica come grave inganno ai danni dei

cittadini e dei lavoratori impegnati nel

settore" è la denuncia presentata dagli

impiegati delle cooperative assistenzia-

li.

Nonostante la soddisfazione per il la-

voro svolto del vicesindaco e assessore

alle politiche sociali di Roma Capitale,

Sveva Belviso, gli operatori del settore

sono profondamente delusi dalle decisio-

ni adottate per modificare il contratto del-

le cooperative: più che riorganizzare il

sistema per rinnovare il servizio e far

fronte alle continue esigenze dei cittadi-

ni, portato avanti viene piuttosto consi-

derato un tentativo di ripianificazione fret-

toloso e improduttivo.

E' di fine dicembre la nuova delibera

che, sparita dal sito di Roma Capitale,

secondo gli operatori del settore non con-

tiene elementi di garanzia per il raggiun-

gimento degli obbiettivi previsti dal vi-

cesindaco Belviso: manca un progetto

che porti a un significativo abbattimen-

to delle liste di attesa e a miglioramen-

to della qualità degli interventi.

"La giunta Alemanno ha addirittura pre-

visto, tra le altre cose, che agli operato-

ri della cooperazione sociale non venga

applicato il contratto collettivo naziona-

le di lavoro - sottolinea Maurizio Simmi-

ni, presidente della Cooperativa Sociale

Iskra -per questo molte centinaia di la-

voratori hanno sottoscritto l'appello che

è stato presentato alla stampa giovedì

17 gennaio". "Noi operatrici e operatori

della cooperazione sociale romana, cre-

diamo sia giunto il tempo di essere ri-

conosciuti come lavoratori degni di tute-

la" recita l'appello.

Per uscire dalla gabbia della precarie-

tà e dare garanzia al loro operato. "Non

si fa welfare senza welfare!" il motto. Af-

finché i diritti di tutti vengano conside-

rati imprescindibili. JESSICA SANTINI

Correrà come candidato del Movimen-

to Rivoluzione Civile in Regione. Nan-

do Bonessio, Presidente dei Verdi Lazio,

promette che sarà l'occhio dei cittadini nel-

le istituzioni in difesa dell'ambiente.

Ci può descrivere l'opera che con-

testate?

Si tratta di un nastro d'asfalto di 35 km

a 6 corsie più 2 di emergenza (40mt di

larghezza) con pedaggio a pagamento che

solcherà il territorio di 8 comuni ad eleva-

ta densità abitativa. Il costo complessivo,

dicono, sarà di 1,66 miliardi di euro per

una spesa di circa 48 milioni a chilome-

tro.

Che effetti avrà?

L'autostrada A12-A1 attraverserà zone

ad alta densità abitativa passando vicino

o addirittura sopra le abitazioni esistenti

e, altrimenti, si procederà con numerosis-

simi espropri soprattutto nei quartieri di

Vermicino, Fontana Candida, via Grotte

Dama, Borgata Finocchio e Pantano. Au-

menterà in modo considerevole l'inquina-

mento dell'aria, distruggerà zone di pre-

gio e aumenterà il traffico su gomma, per-

chè consentirà un maggiore uti-

lizzo dei mezzi privati in con-

trotendenza con ciò che si fa in

tutta Europa. Tutto ciò avrà un

forte impatto su quel che rima-

ne di 12 aree protette, quali:

Litorale romano, Castel Porzia-

no, Decima Malafede, Acqua

Acetosa, Agroromano, Parchi

Castelli Romani e Appia Antica, Pratapor-

ci, Pantano Secco, Gabi, Fosso Malafede

e Passetano. Attraverserà zone pregiate

dell'Agroromano di produzione del peco-

rino DOP e del vino DOC e DOCG di Fra-

scati. Avrà svincoli complessi e molto este-

si a Tor de Cenci, Laurentina, Anagnina e

Casilina. Prevede complesse gallerie, co-

me quella di quasi 6 km che da Fioranel-

lo, passando sotto il Parco dell'Appia An-

tica e Ciampino, vomiterà le auto all'Ana-

gnina. Porterà un nuovo carico sul fragile

e già compromesso sistema idrogeologi-

co dei Colli Albani".

Cosa farà in futuro per opporsi al-

l'opera, anche nel ruolo di Consiglie-

re Regionale della lista Rivo-

luzione Civile?

Come sto facendo da mesi, an-

che da eletto in Consiglio Regio-

nale continuerò a informare i cit-

tadini sulla questione mettendo a

disposizione dei comitati e delle

associazioni tutti i materiali pro-

gettuali e decisionali, necessari per

contrastare questa opera insensata. Mol-

to di questo materiale è da adesso visio-

nabile e scaricabile su www.bonessio.it .

Inoltre la lista RIVOLUZIONE CIVILE alla

Regione Lazio, di cui sono il capolista, si

opporrà in tutte le sedi all'approvazione di

atti che possano dare parere favorevole a

questa assurda infrastruttura le cui risor-

se economiche vanno realmente investi-

te a favore dei cittadini e non consentire

ai 'soliti imprenditori' senza scrupoli di ar-

ricchirsi a danno dell'ambiente e della sa-

lute dei residenti.

IL MOTTO DELL'ASSEMBLEA DELLO SCORSO

17 GENNAIO, QUANDO LE COOPERATIVE SO-CIALI HANNO PROTESTATO CONTRO IL PROV-VEDIMENTO DEL COMUNE.

"UN'OPERA INUTILE E DEVASTANTE CHE

'RUBA' FINANZIAMENTI IL TRASPORTO

PUBBLICO".

"NON SI FA WELFARE

SENZA WELFARE"

RACCORDO ANULARE BIS, PARLANO I VERDI

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO VI8

Quaranta giorni di angoscia per le

famiglie di Colle degli Abeti che,

cacciati pochi giorni pri-

ma di Natale, dalle case occupa-

te, si sono ritrovati a trascorre-

re le feste nella sala Cinema del

Municipio.

Una cattiva gestione della vi-

cenda di tutte le parti in gioco.

Già la dinamica dello sgombero

del 13 dicembre lascia perples-

si: cacciati improvvisamente,

quando a loro era stato garanti-

to che sarebbero rimasti li fino a

metà gennaio, senza la possibi-

lità di prender nulla, ne' libri, ne'

medicine, ne' mobilia. Sgomberati da abi-

tazioni private sulle quali sembrerebbe

gravare il peso di una mancata approva-

zione della variante al Comune, che le

renderebbe, quindi, non proprio confor-

mi alla legge.

L' assenza poi degli assistenti sociali il

giorno dello sgombero insospettisce non

poco: qualcu-

no colleghereb-

be la pesante

mancanza, al-

la presenza

nelle case oc-

cupate di alcu-

ni collegati al-

l'entourage di

Lorenzotti. Il

Municipio, poi,

per regalarsi

una bella figura, tenta la via dell'ospita-

lità: l'assessore ai servizi sociali de fac-

to, Fabrizio Ceccarelli, colloca gli sgom-

berati nella sala Cinema. Prima propone

loro la soluzione più semplice: spostare

donne e bambini nelle case famiglia. Il

secco rifiuto mette in difficoltà l'avvoca-

to, costretto per 40 giorni ad inventare

scuse, fino all'ordine di sgombero, uni-

co modo per cacciare gli ospiti indeside-

rati.

Una vergognosa gestione che ha la-

sciato i bambini a dormire per terra per

oltre un mese. L'opposizione da subito è

a conoscenza della faccenda: "Sapeva-

mo sin dall'inizio che erano lì: la moglie

di Scorzoni si è trovata a fare il censi-

mento come vigile. Noi non ci siamo an-

dati per scelta", ricorda Fabrizio Cremo-

nesi. Il Pd sceglie di non affrontare la

faccenda, di non preoccuparsi minima-

mente di quello che il Presidente o chi

per lui fa, sbagliando completamente li-

nea di condotta e sfruttando le disgrazie

di quella povera gente. L'opposizione sce-

glie di non fare opposizione.

La vicenda si è conclusa ma Lorenzot-

ti e Ceccarelli non si sono resi conto del-

la pericolosa miccia che hanno acceso:

hanno creato un precedente secondo il

quale è sufficiente occupare la sala cine-

ma, sotto elezioni per giunta, per otte-

nere un alloggio. Un boomerang che po-

trebbe tornare indietro quando meno se

lo aspettano. JESSICA SANTINI

Sgomberati, una vicenda gestita maleLA MANCANZA DEI SERVIZI SOCIALI, IL MUNICIPIO CHE HA PROVATO A FARE BEL-LA FIGURA, L'OPPOSIZIONE, INVECE, CHE HA FATTO FINTA DI NULLA.

Alle 7.30 di un piovoso mercoledì di gennaio arriva nelle sapienti mani del signor Ian-

narelli del corpo della Polizia Municipale dell' VIII, l'ordine di sgombero per le 70 per-

sone dal presidente Lorenzotti e dal suo galoppino Ceccarelli.

Dopo più di 40 giorni di promesse e false speranze un "fine ospitalità" piomba come un

machete sulla testa di queste persone. "E' firmato dal diret-

tore del Municipio" conferma la Polizia Municipale. Un ordine

partito dalle stesse stanze che poco prima avevano deciso di

accoglierli in attesa di trovare una sistemazione, quando do-

po la sgombero di Colle degli Abeti, le famiglie si sono recate

al Municipio a protestare e sono state appoggiate nella sala

cinema del Municipio da Lorenzotti e Ceccarelli.

Il sentimento di delusione e di sconforto ha creato tra gli

sgomberati momenti accesi sia dentro che fuori la sala: è sta-

to impedito a chi si trovava fuori di entrare, per evitare barri-

cate. Cori contro il Sindaco e al grido di "bugiardi, bugiardi"

sono riusciti ad attirare l'attenzione anche degli utenti del vi-

cino ufficio postale e dell'anagrafe poco sopra.

Lo striscione "l'alloggio è un diritto, noi non molliamo", appeso di fronte la sala cinema,

ha resistito meno degli occupanti: nonostante le minacce di sgombero forzato e le promes-

se di una veloce sistemazione, nessuno ha abbandonato il presidio: "Vogliamo parlare con

Ceccarelli - gridano - vogliamo che ce lo dicano loro di andare via". Nel pomeriggio, dopo

40 giorni di vita disumana nella sala cinema, sono scesi gli assistenti sociali che constata-

ta la situazione, hanno invitato a non proseguire con lo sgombero: nella sala c'è una don-

na incinta e ci sono dei bambini: dal 13 dicembre sono lì, ma se ne sono accorti solo il 23

gennaio. Scendono nella sala cinema solo due consiglieri, Vendetti e Mastrangeli, che si fa-

ranno carico di una situazione ormai degenerata.

La giornata si conclude con ottime notizie per tutti, è stata trovata una sistemazione per

le famiglie con figli, le quali potranno appoggiarsi al camping di Ostia, trovando un posto

con loro anche per gli altri 15 senza figli. Una vittoria di Pirro per gli sgombrati, sbattuti a

chilometri di distanza, in un campeggio per giunta; usati per oltre un mese dalla politica,

alla quale hanno deciso di affidarsi ciecamente. E creando, un pericoloso precedente che

potrebbe costare caro all'amministrazione. JESSICA SANTINI

Proseguono con regolarità i lavori a Lar-

go Montenerodomo, in zona Lunghez-

zina. La chiusura del cantiere, iniziato il 7

settembre, è previsto per febbraio.

E proprio per la metà del mese, la data è

ancora da stabilire, ci sarà l'inaugurazione

della nuova piazza così come recentemen-

te annunciato da Marco Di Cosimo, Presi-

dente della Commissione Urbanistica del Co-

mune. I lavori, della durata di 150 giorni,

sono stati finanziati con i fondi delle opere

a scomputo e prevedono il rifacimento del

largo. Secondo il progetto in fase di realiz-

zazione dalla ditta I.S.V.E.UR. S.p.A lo spiaz-

zo diventerà un'area verde con tanto di pan-

chine e gazebo.

Soddisfatti gli abitanti che hanno convis-

suto per otto anni con una piazza abbando-

nata a se stessa, in cui i lavori iniziati non

erano stati mai portati a termine per man-

canza di denaro. "Manderemo una lettera al-

l'AMA per far in modo che sulla nuova piaz-

za vengano posizionati dei cestini per la rac-

colta differenziata dei rifiuti - fa sapere An-

tonio Cataldi, residente di Lunghezzina e pre-

sidente dell'associazione Nuova Urbe, orga-

nizzatore delle giornate ecologiche del quar-

tiere e di campagne per la sensibilizzazione

sui temi dell'ecologia - Sarebbe un passo in-

dietro mettere le pattumiere dell'indifferen-

ziata. Tanto vale che le cose si facciano be-

ne fin da subito". CRISTINA CORI

Nella mattinata del 23 gennaio, a distan-

za di ben quaranta giorni dagli sgom-

beri, sono finalmente arrivati i camion del-

l'AMA che hanno liberato dal cumulo di di-

vani e materassi il terreno che affaccia su

via Liberti.

Il fatto inconcepibile ai nostri occhi è che,

nonostante un mese di chiamate da parte

degli abitanti, la situazione è stata presa

in considerazione solo dopo la telefonata

del Presidente della Commissione Urbani-

stica Marco Di Cosimo; quasi a voler dire

che solo se sei "qualcuno" vieni ascoltato.

Di Cosimo ci spiega che è venuto a cono-

scenza del problema solo attraverso la pa-

gina Facebook "CDQ Colle Degli Abeti - Ro-

ma" (modo alquanto insolito per un ammi-

nistratore), tramite la quale i cittadini la-

mentavano la mancanza di considerazione

da parte delle istituzioni.

Alcuni di loro ringraziano, altri scrivono

che è solo una trovata in vista delle prossi-

me elezioni, altri si chiedono perché non è

stata ripulita tutta la via. Infatti via Liberti

è tristemente conosciuta perché a bordi del-

la strada sono presenti cumuli di calcinac-

ci, immondizia ed erbacce. A tutto ciò si ag-

giunge la mancanza di illuminazione e di

cassonetti dell'immondizia.

"La situazione è piuttosto complicata - ci

spiega Di Cosimo - poiché la via in questio-

ne non è compresa né nel piano di zona di

Colle degli Abeti, né in quello di Ponte di

Nona". Si tratta di un problema struttura-

le, quindi, tanto che è stato proposto un in-

tervento alla Giunta comunale. Quello che

ci risulta impensabile è il fatto che i contri-

buenti debbano pagare per l'inadeguatez-

za di coloro che hanno progettato ed am-

ministrano il nostro territorio scaricando le

responsabilità su altri per "uscirne puliti".

LUCREZIA LA GATTA

LARGO MONTENERODOMO, CI SIAMO QUASI!

IL 23 GENNAIO IL MUNICIPIO ERA PRONTO A SBATTERLI FUORI, NON TENENDO CONTO

DI QUANTO AD OGGI ACCADUTO. POI LA SVOLTA E L'ALLOGGIO PER TUTTI.

FINIRÀ A BREVE IL RESTYLING DELLA PIAZ-ZA INIZIATO QUATTRO MESI FA.

VIA LIBERTI: LAVORI A METÀ

SGOMBERATI, DA COLLE DEGLI ABETI A OSTIA

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Un viaggio in una realtà che sembralontana dalla nostra. Un percorsotra i container di via di Salone che

mette in risalto tutte le difficoltà che i re-sidenti, a forza trasferiti tre anni fa dal Ca-silino 900, devono affrontare.

Un' entrata facile da supe-rare, senza alcun controllo: "Untempo, fino a circa 6 mesi fa,c'erano le guardie armate checontrollavano che tutto filasseliscio. Ora chiunque può entra-re e uscire. Qualsiasi cosa halibero accesso al campo: armi,droga..", racconta Maria Tere-sa Prazeck, la donna che ci ha chiamati permostrare a tutti come vive la gente nelcampo. Una lunga scia di piccoli container,all'interno dei quali vivono anche 11 per-sone: "Siamo 9 nel mio, dormiamo tutti in-sieme. Tre anni fa ci avevano promesso unalloggio sostitutivo, m siamo ancora qua",ricorda Maria Teresa.

Una casetta, se così si può definire condue bagni minuscoli e fatiscenti, che dico-no di aver trovato già distrutti, una came-ra dove a mala pena entra il letto e un in-gresso con un altro letto dove far dormirei bambini. Niente spazi per giocare e perfare i compiti. Per cucinare si esce fuori. "Ibambini sono costretti a giocare tra i tom-bini dai quali esce l'acqua putrida", sotto-linea Maria Teresa.

L'igiene del campo lascia davvero mol-to a desiderare: spazzatura praticamenteovunque, un intero campo pieno di immon-dizia di tutti i generi. Rifiuti ai lati delle stra-de, sopra le caditoie, nei carrelli della spe-sa abbandonati davanti le abitazioni. E poile fogne, ormai al collasso: dai tombini stra-ripa acqua malsana. Ben 9 casi di epatiteA pochi mesi fa hanno colpito il campo no-madi, proprio a causa delle pessime con-dizioni igieniche. I quadri elettrici sono aper-ti "si stacca spesso la corrente - raccontaMaria Teresa -e i guardiani non voglionovenire ad attivare i contatori. Così ce li han-no fatti lasciare aperti, ma forse sono pe-ricolosi per i bambini". Situazioni di pocasicurezza ovunque, in un campo nato perospitare circa 600 persone e che ora ne ac-

coglie più del doppio. Dove non funzionano le lampadine del-

l'illuminazione stradale, le cooperative nonvengono più a raccogliere la spazzatura eche, quando succedono dei problemi, i ca-rabinieri tardano ad arrivare, raccontano iresidenti. "Tra di noi ci sono delinquenti, èvero, ma c'è anche gente per bene: vivia-

mo raccogliendo ferraccio e venden-do roba al mercatino dell'usato. Giu-sto per arrangiarci. Ma vorrei unacasa per far crescere serenamentei miei bambini. Parlano tanto di in-tegrazione, ma nessuno ci offre lapossibilità di lavorare e di cambia-re la nostra situazione. Ogni giornoqui accade una rissa, qualcuno sispara: questa non è vita!". Quan-

tomeno la gente chiede spazi appropriatialle esigenze: "Capisco non ci siano case,ma almeno avere un altro container- chie-de la signora Maria Teresa -Il V Diparti-mento ci ha detto che non ci sono posti perposizionarli: in realtà ci sono piazzole vuo-te. Inoltre alcune famiglie sono andate viae i loro container sono stati occupati: è ne-cessario verificare questa situazione perintervenire e dare i posti a chi davvero neha bisogno".

Il gabbiotto della Polizia Municipale èvuoto, così come quello del Dipartimento.C'è un vi vai di persone che entrano edescono, indisturbate. Nessuno che tuteli lasicurezza ne di chi vi entra, ne di chi vi ri-siede. Quasi come il Campo nomadi di viadi Salone non esistesse. JESSICA SANTINI

Via di Salone, le istituzioni dove sono?NEMMENO DOPO I CASI DI EPATITE A LA SITUAZIONE SEMBRA PRENDERE UNA GIUSTA DIREZIONE. COSÌ I ROM SONO LASCIATI A LORO STESSI.

PRENESTINO - COLLATINO10 NUMERO 2 ANNO VI

“Abbiamo undici computerportatili, consegnati dal-

la Fondazione Roma e pagati coni soldi pubblici, che non posso-no essere utilizzati a pieno per-ché il XVI Dipartimento del Co-mune non ci permette l'allaccioall'armadietto rack che ha la linea internetsempre attiva ma che viene utilizzata solodurante le elezioni dato che la nostra scuo-la è seggio elettorale".

Queste le parole della Versace che mani-festa tutto il suo disappunto alla mancatarisposta alle diverse email e fax provenien-ti dal plesso scolastico in merito alla richie-sta di allacciarsi alla linea internet per sco-pi didattici, senza alcun onere per nessuno.

"Sono due anni che facciamo ri-chieste, abbiamo scritto e telegra-fato - sottolinea- ma non abbiamomai avuto risposta. Non ci sareb-bero problemi.

È una lotta continua la nostra,io penso che se fossimo dentro Ro-

ma saremo stati ascoltati. Siamo una scuo-la a tutti gli effetti e non capisco perché dob-biamo essere penalizzati per una sciocchez-za del genere, speriamo con voi di potersmuovere la situazione". Avere gli stessi di-ritti ed essere al passo degli istituti più cen-trali della capitale sono le semplici richiesteche da diversi anni a questa parte proven-gono dal plesso di San Vittorino. La teleno-vela continua.. VALERIA PICHINI

“Ha lottato contro tutto e tutti sempre a testa bassa! Senzamai lasciarsi intimidire". Il presidente del Comitato di Col-

le del Sole e amico, Giovanni Cocco, ricorda così Luigi Isola, ve-nuto a mancare sabato 26 gennaio.

Una vita, quella di Luigi, dedita alla comunità: "Ha sempre com-battuto per il quartiere senza chiedere nulla in cambio. Tenevamolto a Colle del Sole. Ha coinvolto anche me nella sua passione per la politica, facendo-mi riaccendere l'interesse. Quante discussioni con lui che voleva spiegarmi le cose e pre-tendeva che lo stessi a sentire. Che ragionamenti venivano fuori da quella testa, di uno cheaveva appena fatto la quinta elementare".

Luigi a primo impatto sembrava un uomo dagli atteggiamenti burberi, così con quel suomodo di fare. Ma riusciva sempre a strapparti un sorriso: comunicatore nato scaldava lefolle nelle assemblee. "Anche se io sono il presidente del comitato, lui è sempre stato l'ani-ma del quartiere. Quello dalle mille proposte e dalle mille visioni. Che porterò avanti in suamemoria. Intanto voglio far intitolare il parco giochi a lui. E poi proseguire con l'idea delcentro polifunzionale per dedicarlo sempre a Luigi".

Ha sempre pensato ai giovani, sostenendo l'importanza del loro coinvolgimento e deiprogetti dedicati a loro. "Una persona fuori dall'ordinario, un grande uomo, con accanto unagrande donna che lo ha sempre sostenuto e aiutato", conclude commosso Cocco. Il ricor-do di Luigi resterà indelebile nel quartiere. Addio Luigi, instancabile guerriero dal cuoregrande. JESSICA SANTINI

Foto di Lucrezia La Gatta

BIBLIOPOINT VILLAGGIO PRENESTINO, NESSUN PASSO IN AVANTI ADDIO LUIGI, ANIMA DI COLLE DEL SOLERIMANE INATTIVO IL SERVIZIO DI PRESTITO LIBRI DELLA SCUOLA. NESSUNO SI MUOVE

PER CATALOGARE I VOLUMI E APRIRE L'EDIFICIO AL TERRITORIO.CON PASSIONE E ONESTÀ LUIGI ISOLA HA CONDOTTO LE SUE BAT-TAGLIE PER IL QUARTIERE E PER I SUOI CONCITTADINI.

OTTENUTO IL GAS AL REFETTORIO E L'ATTENZIONE DEL COMUNE VERSO LA FATISCENTE

SCUOLA MEDIA, IL PLESSO SCOLASTICO DI SAN VITTORINO SI RIVOLGE NUOVAMENTE A

NOI PER DARE INIZIO ALL'ENNESIMA BATTAGLIA PORTATA AVANTI DALLA COLLABORATRI-CE SCOLASTICA LAURA VERSACE.

SCUOLA SAN VITTORINO, UNA NUOVA BATTAGLIA!

Continua a restare chiusa la biblioteca ricavata dagli spazi dell'Istituto Comprensivo VillaggioPrenestino. Inaugurato l'8 giugno dal Sindaco di Roma Alemanno, quello che dovrebbe es-

sere un bibliopoint aperto anche al territorio, non è stato ancora reso fruibile. I libri, in parte acqui-stati dal Comune e in parte frutto di donazioni private, ci sono. Ma non sono stati catalogati e re-stano chiusi nelle scatole dei locali della scuola. "Ho contattato il Consiglio d'Istituto per avere spie-gazioni sullo stato di abbandono della biblioteca, ma mi sembra ci sia un disinteresse diffuso",spiega Catia Catapano del Movimento Articolo 0, che lamenta l'indifferenza anche della gente delposto.

Spetterebbe alla scuola attivare il servizio chiedendo aiuto al Comune, se necessario, e man-tenere in funzione il servizio. Uno degli ostacoli che blocca l'apertura dello stabile al territorio èl'assenza di una porta indipendente. Poiché gli utenti esterni non possono entrare nell'istituto du-rante gli orari di lezione, la scuola deve trovare un'entrata separata. "Ma già c'è - precisa CatiaCatapano - Si tratta dell'uscita di emergenza. Basterebbe fare una richiesta formale per farla di-ventare entrata esterna" spiega.

Il Movimento Articolo 0 ha diramato un comunicato sulla questione dal titolo 'La Cultura nel sec-chio'. Parlano di "occasione persa per la nostra periferia". E di "disinteresse generale". Gli attivi-sti avevano anche consegnato mesi fa centinaia di firme al Municipio per richiedere l'apertura del-la biblioteca. Avevano chiesto la collaborazione del preside, dei genitori e del corpo docenti. In-viato una mail al Presidente del Consiglio di Istituto, che resta ancora senza risposta. "Crediamo- scrivono nel comunicato - che gli obiettivi si possano raggiungere solo attraverso la coesione ela collaborazione. Siamo convinti che il miglioramento delle nostre periferie passi attraverso la di-fesa del bene comune e del senso di appartenenza. Se la Scuola e poi le famiglie sono le primea non combattere per questo, significa che i potenti di turno hanno vinto: nessuna lotta, nessunservizio!".

È un peccato che risorse così preziose come le biblioteche, pressoché inesistenti sul territorio,non vengano reclamate a gran voce dalla popolazione locale. Senza una maggiore mobilitazio-ne dei cittadini c'è il rischio che la biblioteca rimanga una chimera. CRISTINA CORI

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PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 2 ANNO VI 11

“Sequestrati in casa! Ecco cosa sia-mo!" Sono le parole di DanielaMassi, cittadina di Castelverde che

abita in via dei Grifi, nelle vicinanze dellanuova scuola elementare.

Da quattro anni per lei, malata di asma,e la madre ottantunenne epilettica, costret-ta a spostarsi con la sedia a rotelle, uscirenelle giornate di maltempo è impossibile.Infatti la strada sterrata di fronte la casa incui abitano è invasa da enormi pozzanghe-re che, con il passaggio giornaliero dei ca-mion delle ditte edili e dell'AMA, sono di-ventati dei piccoli laghi.

"Venga con gli stivali!" ci avverte. Ed ineffetti entrare e uscire dalla casa senza lecalosce è un'impresa. I giorni di pioggia so-no una vera disgrazia per la signora Massiche vede puntualmente il proprio cortile al-lagarsi e diventare una palude di fango. Iltutto per la mancata asfaltatura della stra-da. Infatti è stata asfaltata solo la primametà di via dei Grifi, mentre la seconda par-te è rimasta invariata per permettere alladitta edile Mancini la costruzione di tre sta-bili.

Ed ora che le villette sono completate,invece di finire il lavoro di asfaltatura, lastrada è stata lasciata sterrata perché alMunicipio risulta misteriosamente tutta asfal-

tata. "Ho versato 60.000 euro di oneri con-cessori al consorzio, pago 1.400 euro men-sili di mutuo e vivo in una fogna!". Dal di-partimento delle opere a scomputo si tira-no indietro da qualsiasi responsabilità. "Lavia in questione non è stata coinvolta né inpassato né ora da alcun intervento dell'As-sociazione Consortile Castelverde", dice Pao-lo Ciucci, uno dei collaboratori della sezio-ne opere a scomputo.

Uscire di casa per le due donne è com-plicato anche per via dei secchi dell'immon-dizia, posizionati proprio di fronte l'abita-zione a ridosso della curva, dove la gentebutta di tutto. Divani, materassi e residui dieternit vengono scaricati con noncuranzadi fronte al cancello della signora Massi. "Isecchioni della spazzatura sono sotto cur-va e i veicoli dell'AMA girando li fanno urta-

re addosso al muro causando la caduta del-le tegole". Recentemente un camion ha an-che scardinato la tabella indicante il nomedella via. Continui gli esposti all'AMA, dovenon hanno mai voluto ricevere la signoraMassi. E poi, dopo denunce su denunce,esce fuori che i quattro secchi dell'immon-dizia su via dei Grifi 44 sono abusivi: sullecarte dei vigili non risultano.

Ora Daniela, che a causa della polvereche si alza dalla strada vede di giorno ingiorno peggiorare l' asma, chiede che ven-ga asfaltato anche l'ultimo tratto della viae che i secchioni dell'immondizia siano po-sizionati in un luogo più sicuro. Altrimentipasserà alle maniere forti: "Se le cose noncambiano sporgo denuncia per sequestrodi persona perché qui è come se fossimosegregati!". CRISTINA CORI

Via dei Grifi, segregate in casa a causa delle pozzanghereMADRE E FIGLIA DISABILI NEI GIORNI DI PIOGGIA NON RIESCONO AD USCIRE DALLA LO-RO ABITAZIONE A CAUSA DELLA STRADA STERRATA INVASA DI ACQUA.

Sono passati due mesi dall'inizio ufficia-le dei lavori per i lavori alla parete di tu-

fo su via Tenuta del Cavaliere. Ben due me-si per estirpare le piante cresciute a ridos-so della strada e per mettere in sicurezzatrenta metri di muro. I lavori però prose-guono tra ritardi e lamentele.

Dopo il sopralluogo di Marco Di Cosimo,Consigliere Comunale, la ditta appaltatricesi era impegnata ad accelerare i tempi perporre fine ai disagi arrecati ai cittadini. Eaveva fornito altre date su cui fare affida-mento. Il 19 gennaio sarebbero finiti i lavo-ri sul muro, mentre per i marciapiedi erastata designata la prima settimana di feb-braio. Ma ancora una volta proclamare sca-denze non è servito a nulla. Il 24 gennaioinfatti le reti sulla parete non erano state in-stallate e metà della strada chiusa era rico-perta della terra e del tufo non ancora ri-mossi.

E così la lotta continua. Da una parte laditta che afferma di essere impossibilitataa lavorare in condizioni metereologiche av-verse. Dall'altra i residenti che sostengonodi non vedere gli operai lavorare neanchecol sole. Da parte sua Di Cosimo minacciala ditta di posticipare i pagamenti in caso diulteriori ritardi. Intanto i cittadini, stanchidel protrarsi dei disagi, hanno da ridire sulmodo in cui l'amministrazione capitolina hagestito la situazione, che da quando è sta-to ristretto il passaggio lungo la parete, èpeggiorata.

Se prima moto e piccole automobili riu-scivano seppur con difficoltà a passare, oral'attraversamento è accessibile solo ai pe-doni. Ma i problemi maggiori riguardano iservizi: autobus deviati, e un percorso mol-to più lungo e tortuoso per i mezzi di soc-corso che in caso di intervento devono pas-sare per via di Salone.

Un tragitto che nelle emergenze potreb-be essere troppo lungo. CRISTINA CORI

PROMESSA LA MESSA IN SICUREZZA DEL MU-RO ENTRO IL 19 GENNAIO MA, DOPO UNA

SETTIMANA DALLA DATA STABILITA, LA PA-RETE NON È PROTETTA E FRAMMENTI DI TU-FO RIMANGONO RIVERSI SULLA STRADA.

VIA TENUTA DEL CAVALIERE, ANCORA UNA VOLTA LE SCADENZENON VENGONO RISPETTATE

Sono iniziati il 21 gennaio i lavori per ilpacchetto stradale di via Fosso dell'Osa.

Il cantiere prevede il rifacimento del mantostradale dall'altezza di via Filetto a LargoScapoli e sono finanziati con i fondi delleopere a scomputo. L'avvio del progetto, giàapprovato già prima delle feste, era stato ri-mandato a causa una delibera comunale cheimpedisce lavori in corso sulle strade duran-te le feste natalizie.

Tra i progetti che inizieranno a breve nelquartiere c'è anche un parcheggio di fronte

all'Istituto Comprensivo Villaggio Prenesti-no. La mancanza di un luogo in cui parcheg-giare le automobili era stato uno dei fattoridi malcontento dei genitori, che per accom-pagnare i figli a scuola non riescono a tro-vare un posto auto. Il parcheggio attuale,all'interno del cortile dell'istituto, è insuffi-

ciente per contenere le automobili di inse-gnanti e genitori e a dicembre è stato chiu-so per motivi di sicurezza. Per lo spiazzo inprogetto di fronte alla scuola bisognerà at-tendere l'approvazione della variante per il

passaggio delcollettore del-le acque chia-re. "C'è statauna modifica alprogetto inizia-le - spiega Fa-

bio Capitanelli, Presidente dell'AssociazioneConsortile di Villaggio Prenestino - dovremovedere la variante tra pochi giorni".

Inizialmente infatti lo scarico sarebbe do-vuto passare ai margini della strada doveperò è stata rilevata la presenza di altri ser-vizi. Motivo per cui probabilmente il collet-tore delle acque chiare verrà fatto passareal centro della strada. In tal caso il Consor-zio sta già pensando di far svolgere i lavoridi scavo durante la notte per evitare i disa-gi e traffico nel quartiere. CRISTINA CORI

VIA FOSSO DELL'OSA, COMINCIA L'ASFALTATURA DEL SECONDO TRATTOLAVORI IN CORSO SULLA VIA PRINCIPALE DI VILLAGGIO PRENESTINO. E DOPO L'AP-PROVAZIONE DELLA VARIANTE, SARÀ AVVIATO ANCHE IL CANTIERE CHE PREVEDE LA

COSTRUZIONE DI UN PARCHEGGIO DI FRONTE ALLA SCUOLA.

Lunedì 7 gennaio ore 20.00 circa: arriviamo al pron-to soccorso di Tor Vergata dove chiediamo e otte-

niamo una sedia a rotelle per trasferire mia madre dal-la macchina al pronto soccorso; dopo 15 minuti il suopiede sinistro, gonfio in maniera spropositata, viene con-trollato e le viene assegnato il codice giallo. Alle ore21.00 circa mamma viene visitata dall'ortopedico di tur-no e intorno alle 22.00 le fanno una lastra. Alle 02.00 ci comunicano il risultato della lastra: frat-tura di tutte le dita del piede sinistro ad eccezione dell'alluce. Ci comunicano anche che deveessere ricoverata e che è necessario l'intervento chirurgico perché una delle fratture è scom-posta. Dobbiamo quindi rimanere in pronto soccorso e attendere l'assegnazione di un lettopresso il Policlinico o presso il primo ospedale che lo avrà disponibile. Nel reparto di prontosoccorso però non c'erano né letti né lettighe e quindi mia madre, una donna di 77 anni chesu indicazioni dell'ortopedico aveva l'obbligo di tenere la gamba sollevata e che oltre ciò ha an-che problemi di cuore, di pressione arteriosa e di vertebre, ha dovuto trascorrere tutta la nottee tutta la mattinata, ben 16 ore, sulla scomoda sedia a rotelle che le era stata assegnata in in-gresso senza riuscire ovviamente a chiudere occhio e accusando, oltre al dolore del piede, an-che i dolori dovuti alla scomoda postura. Ovviamente e purtroppo non era l'unica in quella con-dizione, anzi era in abbondante compagnia! Questo enorme disagio è "fortunatamente" finitoalle 12,30 quando è stata trasferita nel reparto di Ortopedia all'8° piano dove ha finalmente po-tuto sdraiarsi su un ottimo letto ottenendo le cure del caso. La situazione del reparto era de-cisamente buona ma la realtà del pronto soccorso veramente drammatica.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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PRENESTINO - COLLATINONUMERO 2 ANNO VI12

Il 23 gennaio sono state inaugurate dalsindaco di Roma Gianni Alemanno l'asi-lo nido di Largo Rotello e la scuola pri-

maria di via Camarda. Gli edifici, entrambi nuovissimi, erano sta-

ti al centro di malcontenti e polemiche, acausa dei ritardi accumulati per la loro aper-tura. Infatti, l'asilo nido, costruito con i fon-di delle opere a scomputo e in grado di ospi-tare fino a 72 bambini, è stato aperto sololo scorso 8 gennaio, a metà anno scolasti-co. Mentre l'istituto di via Camarda, che ospi-ta sia gli alunni del tempo pieno sia quellidel ridotto, è operativo dal 5 novembre.

Ma quelle che dovevano essere due faci-li cerimonie si sono poi rivelate un po' piùcomplicate del previsto. Questa volta le inau-gurazioni non sono state solo una vetrina dicompiacimento, ma anche occasione perporre interrogativi scomodi. Come a largoRotello dove, dopo il discorso su quanto sia-no preferibili gli asili comunali, Alemanno èstato fermato da un'educatrice che ha chie-sto spiegazioni riguardo la decisione del Co-mune di far passare il nido di Castelverdeda comunale a convenzionato, dandolo ingestione a privati. Le preoccupazioni espo-ste dall'educatrice riguardano i costi e la qua-

lità dell'insegnamento e la possibilità eco-nomica delle famiglie di poter accedere alnido. Rassicurazioni e giustificazioni sonopiovute sia dall'asilo sia dalla parte politica.Il nido a partire da settembre dovrà neces-sariamente passare a convenzionato, haspiegato l' Assessore alla famiglia e all'edu-cazione e ai giovani De Palo, poiché il Co-mune non è in grado di sostenere le spesedella struttura. Darlo in gestione costereb-be di meno alle casse comunali. E una vol-ta convenzionato l'istituto ospiterà lo stes-so numero di bambini, rispetterà gli stan-dard di qualità previsti dalla Carta del Ser-vizio di Asilo Nido e la retta sarà calcolata in

base all'ISEE delle famiglie.Non è stato tutto rose e fiori neanche nel

plesso di via Camarda, dove una bambinadella sede di Osa ha invitato il Sindaco a ve-nire a vedere la scuola dove lei ed altri fan-no lezione tra la muffa, in un edificio quasifatiscente. Per ricordare che oltre alle scuo-le nuove di zecca ci sono altre realtà.

È la quarta visita di Alemanno a Castel-verde in poco meno di due anni. Attorno alui una nutrita schiera di rappresentanti delcentrodestra, dal Presidente dell'VIII Muni-cipio Lorenzotti, al Presidente del ConsiglioVIII Municipio, all'Assessore ai Lavori Pub-blici e Periferie Ghera, all'Assessore Baldas-sarri. Di questo esercito di figure istituzio-nali, solo Marco Di Cosimo, Consigliere Co-munale, era presente ad ottobre all'inaugu-razione della succursale del liceo Amaldi, al-tro fiore all'occhiello di Castelverde. Forsel'istituto superiore, inaugurato dalla Provin-cia governata dal centrosinistra, era menointeressante o semplicemente lo scorso au-tunno non era periodo di campagna eletto-rale. CRISTINA CORI

Castelverde, inaugurate le elementari e il nido IL SINDACO DI ROMA IN VISITA NEL QUARTIERE PER TAGLIARE IL NASTRO AI DUE ISTI-TUTI TANTO ATTESI. LA CERIMONIA PERÒ È STATA ANCHE OCCASIONE DI RICHIESTE.

ISTITUTO COMPRENSIVO VILLAGGIO

PRENESTINO, QUALCOSA SI È SBLOCCATO

Vengono fatti passi avanti per la sicurez-za dell'Istituto Comprensivo Villaggio

Prenestino. Dopo la mobilitazione di dicem-bre di alcune mamme scese in strada a pro-testare, qualche intervento c'è stato.

Il Municipio, al quale spetterebbe la ma-nutenzione or-dinaria e stra-ordinaria del-l'area internaalla scuola, èintervenuto suibagni, doveproblemi al-l'impianto fognario bloccavano lo scarico ecausavano la fuoriuscita di olezzi sgradevo-li. Ma per i fili scoperti lungo le pareti e iguasti all'impianto elettrico ancora nulla. In-tanto però l'Associazione Consortile Villag-gio Prenestino è riuscita a sbloccare l'impe-dimento burocratico con il contatore del-l'Acea che aveva fermato il cantiere lungo ilperimetro della scuola. I lavori delle operea scomputo sono quindi ripresi e prevedo-no l'elettrificazione del cancello pedonaleper poter permettere un maggiore control-lo sui movimenti di entrata ed uscita dellepersone.

Ma c'è molto da fare. Il Municipio, oltreall'impianto elettrico, deve farsi carico an-che della costruzione dei box destinati alpersonale non docente, così come previstodal decreto 81 sulla sicurezza degli edificiscolastici. "I fondi ci sono", aveva spiegatoil Consigliere Municipale Massimo Rossi, nelcorso della manifestazione delle mamme il18 dicembre che aveva promesso di fareun'interrogazione parlamentare sul proble-ma sicurezza scuola se il Municipio non fos-se intervenuto. "Nel frattempo però è ca-duto il Governo e quindi non ho potuto far-la", si giustifica Rossi, quando gli chiediamoa che punto sia l'interrogazione promessa.

Intanto i genitori, stufi di aspettare gli in-terventi dall'alto, si sono organizzati ed han-no fatto una colletta per comprare le cia-batte necessarie alle lavagne interattive mul-timediali di cui dispone la scuola. Senza leciabatte le lavagne non potevano essere uti-lizzate. Se l'amministrazione pubblica nonriesce a comprare neanche l'occorrente perle lavagne interattive, c'è poca speranza chepossa in tempi brevi intervenire sull'impian-to elettrico. CRISTINA CORI

INIZIATI DOPO LE FESTE I LAVORI PER L'ELET-TRIFICAZIONE DEL CANCELLO PEDONALE.MA MANCANO ANCORA MOLTE COSE, DAL-L'IMPIANTO ELETTRICO AI BOX PER IL PER-SONALE NON DOCENTE.

Secondo open day per il liceo Amaldi diCastelverde. La giornata di apertura fi-

nalizzata alle iscrizioni per l'anno scolastico2013-2014 si è tenuta domenica 27 genna-io nella succursale di via Picciano.

I professori designati alla funzione di orien-tamento hanno accolto genitori e studentinell' Aula Magna, mentre gruppi di alunni del-l'istituto hanno accompagnato i visitatori ne-

gli spazi dell'edificio. Anche quest'anno ci sa-rà la possibilità di iscrivere i propri figli all'in-dirizzo Classico. Per questo motivo durantela giornata di orientamento è stata data gran-de attenzione alla possibilità di aprire unasezione del Classico nella succursale. Il nu-mero minimo per attivare la classe è 25 iscrit-ti. Ma se si riuscisse a raggiungere quota 20il preside, Fabio Cannatà, provvederebbe ad

aprire ugualmente la sezione. "Sto girandomolte scuole medie del territorio e in ognu-na di queste incontro almeno 5 o 6 ragazziche vogliono iscriversi al Classico. Questo cifa ben sperare che la classe si faccia" diceStefano Lanfiuti Baldi, professore di Scien-ze, che ha incoraggiato gli interessati adiscriversi all'indirizzo che attualmente a Ca-stelverde non è ancora attivo. Lo scorso an-no infatti la succursale non era riuscita a su-perare i 13 iscritti e la scuola ha potuto apri-re solo due classi di Scientifico e una di Lin-guistico.

Intanto prosegue l'attività di orientamen-to dei docenti che stanno tenendo incontrianche in zone fuori l'VIII municipio, da Ca-se Rosse a Valle Martella a Gallicano. Quar-tieri dove i ragazzi guardano con interesseal nuovo liceo di Castelverde. C'è tempo an-cora fino al 28 febbraio per le iscrizioni, cheda quest'anno si faranno on line secondo lenuove prescrizioni del MIUR. CRISTINA CORI

INDIRIZZO CLASSICO, LA SUCCURSALE DI CASTELVERDE CI RIPROVAGIORNO DI ORIENTAMENTO ALL'ISTITUTO SUPERIORE DI VIA PICCIANO. I PROFESSO-RI: "NON ABBIATE PAURA DI ISCRIVERVI AL CLASSICO. ANCHE SENZA IL NUMERO MI-NIMO CERCHEREMO DI APRIRE LA SEZIONE".

Il comitato di quartiere sta definendo in questi giorni i particolari dell'accordo per ottene-re un presidio della Croce Rossa Italiana a Castelverde. Più precisamente negli spazi del-

l'aula civica inaugurata lo scorso 3 gennaio. "Stiamo lavorando su questa proposta e avre-mo a breve una riunione Non sappiamo quando potrà essere operativo il presidio, ma sia-mo a buon punto nelle trattative - fa sapere Marco di Cosimo, Consigliere Comunale - Misembra una buona iniziativa: un altro piccolo tassello nei servizi per Castelverde".

A spingere in questa direzione anche Dino Landi, presidente del comitato di quartiere."Penso che il presidio sia una buona idea per sfruttare questo nuovo spazio comune - dice- Abbiamo già avuto un incontro con i vertici dirigenziali della Croce Rossa, ma il tutto deveancora essere avvallato su carta". La proposta iniziale del comitato era stata di istituire unpresidio fisso 24 ore su 24, ma dalla Croce Rossa hanno fatto sapere che la disponibilità gior-naliera non supererà le 8 ore. Tra le iniziative richieste nell'aula civica anche corsi di primosoccorso o corsi per chi vuole entrare nell'ente come volontario.

Il presidio è stato pensato per occasioni che vedono la partecipazione di un gran nume-ro di persone, come il doppio appuntamento con il carnevale organizzato ogni anno dall'as-sociazione culturale Castellaccio o le partite di calcio che si svolgeranno nel nuovo camposportivo di Castelverde. "Dovremo prima stabilire un numero di interventi l'anno da potergestire nel quartiere" spiega Landi. CRISTINA CORI

COMMISSIONE URBANISTICA, CONSORZIO E CDQ HANNO PROPOSTO DI METTERE A DI-SPOSIZIONE DELLA C.R.I. GLI SPAZI DELL'AULA CIVICA DELLA PIAZZA DEL MERCATO.

AULA CIVICA DI CASTELVERDE, IN ARRIVO IL PRESIDIO DELLA CROCE ROSSA

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Alberi che crescono senza manuten-zione, rami che penzolano pericolo-samente sulla strada sono la nor-

ma a Corcolle. Per questo motivo il comitato di quar-

tiere ha ritenuto opportuno inviare lo scor-so mese una lettera all'amministrazioneper richiedere un intervento di potaturadei pini che costeggiano le due strade prin-cipali Corcolle Alto. Ad ora hanno ricevu-to solo una distratta risposta dalla segre-teria del Campidoglio.

Solo una vaga promessa: verrà presain considerazione la richiesta del quartie-re e attivato l'ufficio per il decoro urbano.Che però a Corcolle, a più di un mese dal-la lettera datata 10 dicembre, ancora nonsi è fatto vedere. Ma ciò che più infastidi-sce i cittadini non sembra il ritardo dell'in-tervento, quanto le continue richieste di

sollecitazione che devono ogni anno invia-re per essere presi in considerazione.

"Il problema reale è che siamo semprenoi che dobbiamo mettere l'amministra-zione al corrente del fatto che gli alberi lun-go le vie dei nostri quartieri hanno bisognodi essere curati. Gli interventi invece do-

vrebbero essere di manutenzione ordina-ria - lamenta Catia Catapano, residente aCorcolle e membro del comitato di quar-tiere - I rami dei pini se non potati rischia-no di cadere in strada a causa di vento, ne-ve o semplice incuria. Ma da quando abi-to qui non sono mai venuti a potare, senon nel marzo 2011 (dopo la nevicata),per un blando intervento a qualche pino".

Così, come se la periferia est non aves-se alberi, il servizio giardini non effettuauna manutenzione ordinaria delle zone ver-di di questa parte della città. Quello stes-so servizio giardini della capitale che inter-viene con cadenza mensile a prendersi cu-ra di fontane, alberi e parchi della Romapiù centrale. CRISTINA CORI

I PINI DI VIA DI RIPATRANSONE E VI DI FERMIGNANO DEVONO ESSERE POTATI, MA IL

COMUNE NON INTERVIENE CON SE NON SOLLECITATO DAI CITTADINI.

PRENESTINO - COLLATINO14 NUMERO 2 ANNO VI

Una lettrice denuncia che a via Fiordi-monte, Corcolle, c'è eternit. Davanti

alla sua abitazione, in una villetta di pro-prietà di un anziano, disabitata per la mag-gior parte dei mesi dell'anno, troneggia daanni indisturbata una copertura nella formaondulata contenente amianto.

Non sono bastate le denunce al coman-do dei Vigili Urbani di Roma da parte dei vi-cini di casa che non riescono proprio a sba-razzarsi della tettoia in eternit, materialeche, ricordiamo, è ritenuto illegale dal 1992perché seriamente pericoloso per la saluteumana. La tettoia inoltre è stata danneg-giata e questo rende ancor più dannosa lasituazione. Lo scorso anno infatti il giardinodella villetta in questione è stato avvolto dal-le fiamme che hanno investito il materiale,frantumandolo in mille pezzi.

"È una vergogna, tuonano i vicini seria-mente provati dalla vicenda - è da più di unanno che aspettiamo la risposta da partedelle autorità ma ancora non abbiamo vistonessuno, non capiamo il perchè". Oltre al-l'indifferenza delle autorità c'è anche quel-la dell'anziano proprietario che, a detta deivicini, sembra non abbia alcuna intenzione

di smantellare la pericolosa struttura per-ché nega che contenga amianto. Così fa-cendo non solo mette a rischio la salute deivicini ma anche la sua.

Questa però non è l'unica preoccupazio-ne della nostra lettrice. La donna infatti af-ferma che l'eternit è stato utilizzato come

copertura anche da un secondo vicino, abi-tante della villetta antistante la sua.

VALERIA PICHINI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Sono molto contento della " lieta notizia",ma rimango fortemente perplesso circa il

criterio, a me sconosciuto, con il quale si de-cide (fame di denaro, mascherato dall'imma-gine di creare opportunità di alloggi per tutticoloro i quali crederanno di vivere agevolmen-te a "pochi minuti dalla Capitale immersi nelverde") di costruire, sempre costruire, sem-pre cementificare terra, abbattere vegetazio-ne, modificare le naturali curve del terreno.Sappiamo benissimo tutti che la mattina, dal-le 0600 fino alle 0900, la via Collatina, la viaPrenestina, la via Tiburtina, e per non parla-re della famosa Autostrada (a pagamento),lo scorrimento dei veicoli tutti, avviene a pas-so umano; e questo perchè abbiamo solo que-ste 4 opportunità per arrivare alla città da tan-ti, tanti anni; mentre intorno gli insediamen-ti abitativi sono aumentati a dismisura!.

Ora non voglio essere esterofilo ma, dovealtri hanno risolto tanti problemi, noi dovrem-mo prendere esempio. In Francia, ad esem-pio, quando si decide di costruire un insedia-mento abitativo della capienza di un quartie-re, prima si aprono valide vie in previsione dinuovi flussi di veicoli, poi si verificano i servi-zi interni al nuovo quartiere, tutti; e per ulti-mo, si costruiscono le case come previsto daun serio piano regolatore, in base alla neces-sità in precedenza verificata da studi compe-tenti del Governo.

In Germania, invece, quando c'è la neces-sità di nuovi alloggi, si va a cercare all'inter-no della città tutte quelle superfici ad oggi nonpiù in uso, e su queste si procede, attraver-so una seria gara, a costruire l'eventuale uni-tà abitativa o più di una, senza alterare il quar-tiere della sua estetica;in questo modo, il ver-de che circonda la città è salvaguardato, i me-tri quadrati di cemento sono sempre gli stes-si, costruendo il nuovo sul vecchio, e forse an-diamo anche a ridurre il numero di "pendola-ri" che ruotano dalla mattina alla sera sullacittà. Volere è potere, e questo è possibile so-lo se chi gestisce, al Governo, al Comune, al-la Circoscrizione, vuole solo sopperire allestrette necessità di alloggi per la cittadinan-za, imponendo a chi dovrà costruire, delle re-gole ben precise. All' interno della nostra cit-tà ci sono tante aree non più in uso,e se vo-gliamo veramente agire per il "bene" della cit-tadinanza, facciamolo, non solo come cam-pagna elettorale. BERGAMI LUCIANO

IN RISPOSTA ALL'ARTICOLO PUBBLICATO

SUL NUMERO 1 DEL 19 GENNAIO PAG. 17DAL TITOLO 'LUNGHEZZA/PONTE DI NO-NA NASCERÀ UN NUOVO QUARTIERE'

ETERNIT NELLE VILLETTE DI VIA FIORDIMONTE

NONOSTANTE IL MATERIALE SIA RITENUTO ILLEGALE DA ANNI PERCHÉ GRAVEMENTE PERI-COLOSO PER LA SALUTE, CI TROVIAMO ANCORA UNA VOLTA A DENUNCIARNE LA PRESENZA.

Potare gli alberi? A Corcolle è un intervento straordinario

Compaiono le prime buche su via Sant'El-pidio a Mare. Dopo pochi mesi dal rifaci-

mento del manto stradale, il primo tratto del-l'arteria stradale che divide in due Corcollesi sta rovinando sotto le piogge delle ultimesettimane. È bastato qualche giorno di mal-tempo e l'asfalto si sta screpolando lascian-do spazio alle buche.

"Farò una segnalazione anche per questastrada - promette Vittorio Alveti, vicepresi-dente della Commissione ai Lavori Pubblici -recentemente sono state stanziate le risor-se per la manutenzione ordinaria alle stra-de e tra poco ci saranno le assegnazioni diappalto alle ditte" fa sapere.

Sembrerebbe che il problema di questotratto di via Sant'Elpidio a Mare sia la pre-senza di infiltrazioni d'acqua dovute al ru-

scello che lo attraversa. Motivo per cui ci sa-rebbe bisogno di intervenire costantemen-te. Forse sarebbe il caso che qualcuno si po-nesse il problema di una asfaltatura a stra-ti e più duratura per evitare che il Comunedebba intervenire di continuo.

Ma come spesso accade le ditte asfaltanoin maniera superficiale per poi rimettercimano. Una cattiva abitudine che fa spende-re troppi soldi alle casse comunali. E a cau-sa di un'amministrazione spesso a corto diliquidità, quella che dovrebbe essere manu-tenzione ordinaria col passare del tempo di-venta straordinaria. Con evidenti disagi peri cittadini e un costo maggiore nelle opere diintervento. CRISTINA CORI

Apartire da lunedì 28 gennaio la linea dibus 042 effettua due corse deviate per

agevolare la mobilità degli studenti dell'Isti-tuto Comprensivo di Castelverde, via Mas-sa di San Giuliano, e dell'Istituto SuperioreEdoardo Amaldi di via Picciano. Si respiraaria di soddisfazione tra le fila dei genitori edegli studenti che, dopo 4 anni di attesa, ve-dono finalmente ascoltate e realizzate le lo-ro richieste.

Nel quartiere si è anche scatenata la cor-sa al merito, che però possiamo dire senzadubbi che va a tutti i genitori. "Ringrazio l'As-sessore alla Mobilità di Roma Capitale Anto-nello Aurigemma che ci è stato molto vicinoe l'onorevole Marco di Cosimo presidentedella commissione Urbanistica di Roma", af-ferma Francesco Lanza che si fa portavocedelle mamme e dei papà promotori del pro-getto. La partenza della linea è programma-ta per le ore 7.30 dal capolinea di San Vitto-rino. La corsa dell'orario di uscita partirà in-vece da via delle Cerquete alle 13.20 dal lu-

nedì al venerdì, partirà invece alle 12.20 il sa-bato.

Il servizio però non raccoglie l'entusiasmodi tutti: sembrerebbe infatti che a Corcolle Al-to la linea passi solo alle 7.30 e il primo po-meriggio, due orari che non aiuterebbero icittadini nel trasporto. VALERIA PICHINI

CORCOLLE, LA STRADA SI SBRICIOLA

LA VIA PRINCIPALE DEL QUARTIERE HA DI

NUOVO BISOGNO DI INTERVENTI.

CORCOLLE, POTENZIATA LA LINEA BUS 042

PER AGEVOLARE L'ENTRATA E L'USCITA DEGLI STUDENTI DI CASTELVERDE E CORCOLLE, È STA-TA POTENZIATA LA LINEA BUS CHE EFFETTUERÀ DUE CORSE DEVIATE. ESULTANZA TRA LE FI-LA DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI. E QUALCHE POLEMICA.

GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE - FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)tel. 0622460838 - [email protected]: La Fiera dell’EstGrafica PIXEL scarl - Impaginazione Alessio Carta

TUTTE LE COLLABORAZIONI SONO GRATUITE SALVO DIVERSI ACCORDI SCRITTI

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TORRI NUMERO 2 ANNO VI 15

“Nel degrado ce l'hanno mandatoloro. Non possono a dire che l'-hanno recuperato. Anzi, devono

pagare i danni ai cittadini per i soldi che han-no speso per l'intervento".

Non fa sconti Maria Vittoria Molinari, pre-sidente del comitato di quartiere di Tor Bel-la Monaca e testimone del degrado cui il par-co Conti è andato incontro prima della rin-novata versione di Parco della Fattoria. E difronte alle affermazioni del Presidente Loren-zotti durante l'inaugurazione avvenuta loscorso 6 gennaio assieme al sindaco Aleman-no, accusa: "Non c'è stato alcun bando! Lotirassero fuori! E se hanno speso 200mila eu-ro, come è stato detto, va informata la Cor-te dei Conti".

La storia del parco se la ricorda bene. Pri-ma ancora che la madre del piccolo Alessan-dro chiedesse la rimozione della targa, giàaveva raccolto le firme per non lasciarlo al-l'abbandono e chiesto al Dipartimento per lePeriferie di prenderlo in affidamento con lasua cooperativa, Sadea. "C'era la 29 giugnoche gestiva l'apertura e la chiusura del par-co. Poi c'era Fabrizio Buratti che aveva vin-to l'affidamento con il decreto Bersani e chesi occupava del chiosco e del resto delle at-tività. Quando Lorenzotti è stato eletto - ri-corda - hanno trovato questo debito di 5mi-la euro di corrente e l'amministrazione hadeciso di tagliare la corrente. Ma quello è unparco pubblico: tagliando le utenze, chi la-vorava non ha potuto più lavorare. Ecco co-

m'è iniziato il degrado". Secondo la Molina-ri durante l'amministrazione precedente, sa-rebbe esistito un tacito assenso per conti-nuare a far funzionare regolarmente il par-co, vista l'esiguità del debito. Mentre quellaattuale avrebbe deliberatamente sospeso lacorrente, solo per interrompere il rapportocon chi aveva in gestione l'area. Causandola rovina del parco. "Con il degrado, la miacooperativa e la Prato Fiorito Onlus avevanochiesto di prenderlo in gestione. Il diparti-mento era d'accordo. È stato Lorenzotti adopporsi. Doveva darlo a un suo amico del-l'associazione che doveva fare onoterapia".Così, non solo non è stato concesso a lei maper una cifra irrisoria - 30mila euro - le han-no tolto la gestione di altri due parchi. E orache Lorenzotti afferma che per rifare il par-

co Conti ne sono stati spesi 200 mila, la Mo-linari si chiede come sia possibile. "Spesi dachi? Da chi ha vinto la gara? O dal Gabinet-to del Sindaco, dal Comune? Se ci dicono chenon hanno i soldi per far lavorare le coope-rative dell' VIII, come li hanno trovati?".

Accusa l'opposizione di non aver fatto ab-bastanza: "Bisognava informare la Corte deiConti: il degrado l'ha causato l'amministra-zione per fare un dispetto a chi già aveva ilparco in gestione. Hanno fatto un dannodoppio alla cittadinanza: prima l'hanno pri-vata di uno spazio pubblico, poi hanno spe-so per mettere rimedio al danno che hannocausato".

Durante i lavori di riqualificazioni la Moli-nari, che è anche perito agrario e specializ-zata in fattorie sociali, ha effettuato un so-pralluogo nel cantiere: "Neanche un cartel-lo che spiegasse che lavori stessero eseguen-do, come avviene per qualsiasi opera. C'erasolo un operaio romeno che mi ha risposto:stiamo lavorando per la moglie del padrone.I parchi pubblici li danno alle mogli degli ami-ci del presidente! Come hanno fatto con lapalestra di via dell'Archeologia, come vole-vano fare con Casapound!". SILVIO GALEANO

“Nel degrado ce l'hanno mandato loro”DURANTE L'INAUGURAZIONE DEL NUOVO PARCO CONTI COL SINDACO ALEMANNO, LO-RENZOTTI AVEVA PARLATO DI BANDO REGOLARE DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DI RI-QUALIFICAZIONE PER LE PERIFERIE E DI COSTI PER 200MILA EURO. MARIA VITTORIA

MOLINARI ANNUNCIA BATTAGLIA: "IL BANDO NON C'È MAI STATO. È DA DENUNCIA AL-LA CORTE DEI CONTI".

“Avvicinare i giovani alla boxe per tra-smettere valori di solidarietà, rispet-

to e contrasto al bullismo aiutandoli attra-verso una disciplina completa come il pugi-lato a formare la propria personalità nel ri-spetto delle regole".

Ciro Tammaro, collaboratore tecnico del-la Boxing Time, un'associazione sportiva diMarino, spiega con queste parole il proget-to che ha messo su da tre anni nella pale-stra della scuola De Curtis, dove lavora giàdurante il giorno è impiegato come collabo-ratore. "Ho presentato il progetto tre annifa, con la vecchia dirigenza, per avere in con-cessione la palestra della scuola. Mi ero ac-corto che il quartiere non offriva molte al-ternative sportive ai ragazzi, oltre al calcio.Con il tempo, altre associazioni ci hanno aiu-tato con il materiale e abbiamo messo su unbel gruppo". I ragazzi che frequentano gli al-lenamenti sono soprattutto alunni ed ex alun-

ni della scuola ma "le porte sono spalanca-te per tutti". E infatti, spiega Ciro, "anche sesiamo una delle poche strutture nel Lazioche propongono il pugilato anche a bambi-ni piccoli" nella palestra di via della Tenutadi Torrenova c'è chi è over 50, chi proviene

da altre nazioni e ultimamente anche un pa-io di ragazze.

"Persino le parrocchia di Torre Angela ciha mandato qualche ragazzo. Alcuni di loroanche nonostante avesse alcune problema-tiche sociali perché lo sport è sempre un sup-porto". Lo spirito che anima il progetto è dicompetizione - qualcuno di loro ha intrapre-so la strada professionistica - ma anche didivertimento e coinvolge momenti collate-rali alla mera esperienza sportiva. "C'è an-che l'amicizia, la condivisione". L'ultima, unamanifestazione organizzata domenica 20gennaio a Ostia, con grande affluenza dibambini e genitori. Ma anche le trasferte epiccoli stage all'estero: in Spagna, soprat-tutto, dove Ciro ha un suo club e proponecompetizioni internazionali tirandosi dietrotutto il gruppo di via della Tenuta di Torre-nova. "Stiamo cercando di allargarci, ora ab-biamo con noi anche un professionista. Nonfacciamo business, c'è solo passione". E in-fatti - assicura Tammaro - "i contributi perpartecipare sono minimi e rivolti a chi può:servono come rimborso spese per chi si ado-pera e per acquistare i materiali indispensa-bili all'allenamento".

Il prossimo appuntamento è per il 27 e il28 aprile a Sulmona. Ciro è stato chiamatocome responsabile di sport combat in unadue giorni. Anche questa volta, porterà i suoiragazzi. SILVIO GALEANO

Sabato 19 gennaio presso al biblioteca diLargo Monreale un discreto numero di

persone hanno potuto assistere alla presen-tazione del libro "Torre Angela: storia di unterritorio di campagna diventato città".

Dopo un'interessante e accurata introdu-zione di Giorgio Salerno, responsabile delleattività della biblioteca, gli autori hanno po-tuto illustrare l'opera: la dott.ssa Ilaria Ali-quò si è occupata della narrazione della sto-ria del territorio di Torre Angela dall'età an-tica alla fine della seconda guerra mondia-le, mentre Alessandro De Angeli nella secon-da e terza parte del libro ha ripercorso le tap-pe della storia dal secondo dopoguerra al-

l'età contemporanea, soffermandosi sullaparticolare vicenda delle lottizzazioni, dellaspeculazione edilizia e delle conseguenze cheil fenomeno ha riprodotto nei nostri giorni.Non manca uno sguardo al futuro, con le ne-cessità, le speranze e i sogni che un territo-rio come questo può coltivare.

Grande merito per il lavoro di ricostruzio-ne svolto è dato, dagli stessi autori a JeanCoste, padre della parrocchia di Torre Gaia,il quale a partire dagli anni '60 si dedicò al-lo studio della topografia storica della cam-pagna dell'est di Roma in maniera assoluta-mente pioneristica.

Il quartiere vero e proprio, in realtà, se-condo le ricostruzioni degli autori, nasce dauna evoluzione dell'antica tenuta esistentesul territorio che solo dopo il secondo dopo-guerra è stato identificato come Torrenova.Il nome odierno sembrerebbe, secondo glistudi, derivare dall'antica tenuta Turris Ae-gidi Angeli, ubicata vicino al noto incrocio travia Torrenova e via Prenestina, ancora esi-stente e abitata.

Il testo è corredato di interessanti imma-gini datate che mostrano la vita nei primi in-sediamenti del dopoguerra, illustrando la sto-ria di sacrifici dei migranti delle campagnein cerca di fortuna e di testimonianze dellepersone che hanno contribuito alla nascitadella borgata. Un curioso studio per appro-fondire la storia dei quartieri e comprende-re le problematiche attuali. JESSICA SANTINI

I CITTADINI DEL QUARTIERE COSTRETTI PER TRE MESI A RECARSI NEGLI SPORTELLI DEGLI UF-FICI LIMITROFI. VIA OLTOLINA RIAPRE MA INTANTO I DISSERVIZI PER IL RECAPITO DELLA

POSTA SULL'AREA CONTINUANO, NONOSTANTE I SOLLECITI DEL COMITATO DI QUARTIERE.

Ci sono voluti più di tre mesi ma le postedi via Oltolina a Tor Vergata funzionano

di nuovo. Eppure in tutto il quartiere da qual-che tempo la corrispondenza arriva a voltein ritardo, spesso a intermittenza. In alcunicasi, proprio per niente. Gli episodi sono sle-gati l'uno dall'altro - gli uffici predisposti so-no differenti - ma entrambi i disservizi so-no ricaduti con spiacevoli conseguenze su-gli stessi cittadini.

Costretti, in tutti i casi, allo spostamento.Per spedire o effettuare pagamenti gli abi-tanti di Torrenova si sono dovuti recare pertutto questo tempo negli uffici di via Cristo-foro a Giardinetti o in quelli di Torre Angelaa via Balbiani; per reclamare la propria po-sta o chiedere conto dei mancati recapitiqualcuno, invece, è dovuto arrivare fino a Fi-nocchio. È lì che c'è il centro di smistamen-to della zona. "La ristrutturazione degli uffi-ci di via Oltolina - spiega Costantino Grelli,presidente del comitato di quartiere Tor Ver-gata Torrenova - doveva durare un mese:da ottobre a novembre. Ma ci siamo accor-ti che i lavori verso dicembre si erano inter-rotti".

Così sono iniziati i solleciti fino all'invio diuna raccomandata a Poste Italiane per chie-dere spiegazioni sui tempi e l'esito della ri-

strutturazione. Al comitato di quartiere nonè arrivata alcuna risposta formale ma dopoalcuni giorni i lavori, per fortuna, sono ripar-titi e a pieno regime. Perché finalmente, mer-coledì 23 gennaio, con quasi due mesi di ri-tardo, gli sportelli sono stati riaperti. "Perquanto riguarda invece l'inoltro della posta- continua Grelli - sembrava che i ritardi fos-sero dovuti a un'incidente accaduto alla po-stina che copriva l'area". Ma dagli uffici del-le Poste hanno fatto sapere che l'incaricatoera stato sostituito prontamente. A quantorisulta, però, in pochi sarebbero riusciti a ve-derlo e, infatti, i mancanti recapiti e i ritardicontinuano da diversi mesi.

Il mistero non si è ancora chiarito e il co-mitato di quartiere ha inoltrato prontamen-te una nuova raccomandata, per ottenererisposte anche su questo secondo disservi-zio. "Siamo sicuri che il problema perman-ga perché alcune persone sono abbonate ariviste o periodici, in alcuni casi arrivati conritardo e in blocco. Ma sul recapito della po-sta bisogna stare attenti - spiega - perché cisono di mezzo anche bollette, fatturazioniche hanno scadenze precise". Cosa succe-derà se i cittadini si ritroveranno a pagaredelle more a causa dei ritardi nella loro rice-zione? SILVIO GALEANO

TOR VERGATA, RIAPRONO LE POSTE MA LA CORRISPONDENZA NON ARRIVA

TORRE ANGELA, LA STORIA DI UN QUARTIEREA BORGHESIANA GLI AUTORI DEL VOLU-ME RACCONTANO L'EVOLUZIONE DELLA PO-POLOSA BORGATA. CON UNO SGUARDO AL FUTURO.

PUGILATO EDUCATIVO A TOR VERGATA

IL PROGETTO DELLA CIRO BOXE, OSPITA-TO NELLA PALESTRA DELLA SCUOLA DE

CURTIS. "OFFRIAMO UN'ALTERNATIVA

SPORTIVA AL QUARTIERE"

Foto di Lucrezia La Gatta

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TORRINUMERO 2 ANNO VI16

Bambini costretti a fare i turni per an-dare a scuola. A spostarsi da un edi-ficio e l'altro perché il quadro elettri-

co è saltato a causa di infiltrazioni d'acquadal solaio: la scuola di via San Biagio Plata-ni a Tor Bella Monaca è questo.

Prima delle vacanze di Natale buona par-te del primo piano si è trovata a dover la-vorare al buio per un guasto dovuto allapioggia che è filtrata nelle pareti dell'edifi-cio. Gli alunni si sono stati trasferiti alla vi-cina scuola media. Dopo la riparazione del-l'impianto un'altra triste notizia: piove an-che nell'altra ala.

Così la presidenza prende una decisione:a scuola si andrà su due turni, almeno finquando non sarà data la certificazione alnuovo quadro elettrico. A questo punto lemamme non ci stanno: mercoledì 17 gen-naio sono tutte davanti scuola a protesta-re. "Vogliamo che l'edificio sia agibile. Soloperché stiamo in periferia non possono trat-tarci così - tuona Costanza Lanara, rappre-sentante di classe, che si fa portavoce di un

malcontento generale - chiediamo un inter-vento urgente: da oggi i nostri figli andran-no a scuola su due turni, con 4 ore in me-no di servizio. Quando riusciranno a com-pletare il piano di studi? Oltre a ledere il di-ritto alla sicurezza, viene negato ai nostri fi-gli anche il diritto allo studio".

Alla manifestazione, oltre ai genitori, nonpotevano mancare i politici: Fernando Ven-detti, presidente della Commissione Sicu-rezza, chiamato in causa, esprime il ram-marico: "Hanno tagliato troppi fondi all'istru-zione. Interverremo chiedendo lo stanzia-

mento di somme urgenza per risolvere lasituazione". Un po' tardi, forse. Dal cantoloro, gli esponenti del Pd presenti, tre in tut-to per non farsi prendere impreparati, conla loro sfilata pre-elettorale altro non fannoche tuonare contro l'attuale amministrazio-ne.

Dopo un'assenza lunga quattro anni daiproblemi dei cittadini, ecco che tornano ar-mati di buoni propositi e accuse inutili. Lacertificazione di idoneità del quadro la scor-sa settimana è arrivata; i vigili del fuocohanno garantito che l'edificio è fuori perico-lo: "Ora cerchiamo di spingere affinché lesomme promesse vengano stanziate - sot-tolinea Cicchetti, altro rappresentante deigenitori - e che il tempo sia dalla nostra par-te. Siamo fiduciosi per San Biagio Platani".Per fortuna che ci sono i genitori a salva-guardare i diritti dei bambini!

JESSICA SANTINI

Piove nella scuola di via San Biagio PlataniSONO ANNI CHE L'EDIFICIO È IN PESSIME CONDIZIONI, UN'ALA È INAGIBILE: I GENITORI PROTESTANO E LA POLITICA PROMETTE INTERVENTI.

Il bagno disabili della scuola Rocco Pozzia Tor Vergata è ormai perfettamente fun-

zionante: l'acqua e il riscaldamento vanno.Eppure non può essere ancora utilizzato.

Nella scuola, che afferisce all'Istituto Com-prensivo De Curtis di via della Tenuta di Tor-renova, stanno ancora aspettando che ar-rivi la porta. Invece per l'istallazione del fa-

sciatoio - l'accessorio più critico - si dovreb-be provvedere, fortunatamente, entro unpaio di giorni. La conferma arriva dalla di-rigente dell'istituto Anna Iossa. "So per cer-to che è stato ordinato e mi è stato assicu-rato il suo arrivo proprio in questi giorni".L'11 novembre i rappresentanti del consi-glio d'istituto avevano irrotto negli uffici tec-nici e di Presidenza del Municipio. Per recla-mare a gran voce il diritto di un bambinocon grave disabilità a partecipare alla vitascolastica esattamente alle stesse condizio-ni decorose di tutti gli altri iscritti. È da set-tembre, infatti, che le maestre provvedonocon difficoltà e senza gli strumenti adegua-ti alle esigenze del piccolo. La preside harassicurato, pur mantenendo un atteggia-mento di cautela, anche sulle altre criticitàdel plesso. "Qualcosa sembra si stia met-tendo in moto. Pare che sia partita una som-ma urgenza e c'è movimento anche perl'area di sosta esterna".

Ma siamo ancora fermi al dire e la som-ma urgenza è un evento comunque da ve-rificare. Di segni tangibili di inizio lavori peradesso non c'è alcuna traccia. Eppure "so-no già tre settimane che è ricominciata lascuola". Nessuna novità anche sulla scom-parsa dalle carte e dai bilanci dell'ammini-strazione di un complesso progetto di ri-strutturazione e riallocazione dei locali del-l'istituto. Alla De Curtis, come per tutto ilquartiere di Tor Vergata, stando al pianod'investimenti 2012/2014 non sarà desti-nato un euro. SILVIO GALEANO

I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL PLES-SO NON SONO ANCORA PARTITI. MA SONO

PASSATI GIÀ DUE MESI DAL BLITZ CHE I

RAPPRESENTANTI DEL CONSIGLIO D'ISTI-TUTO HANNO EFFETTUATO IN MUNICIPIO.UNICA CERTEZZA: IL BAGNO DISABILI FUN-ZIONA ED È RISCALDATO. IL FASCIATOIO IN

ARRIVO IN QUESTI GIORNI.

“Il bambino ha attraversato la strada ed èsalito sulla piazza per bere dalla fonta-

nella" racconta Luigino Franzini vicepresiden-te dell'associazione Noi Roma e membro delComitato di Quartiere Tor Vergata - Torreno-va e testimone dello spiacevole incidente.

"Ma una volta che è salito sul muretto del-la seduta ha chiamato il padre e ha deciso dilanciarsi giù". Niente di grave, per fortuna. So-lo una caduta e un grande spavento per en-trambi. Così, dopo aver assistito all'episodio,Franzini ha pensato di chiedere al più prestodi intervenire sulla piazza installando una sta-tua per trasformare la seduta incriminata in

un monumento. Deve ancora essere deciso acosa renderà omaggio ma di sicuro sarà pro-tetta da una ringhiera che cingerà tutto il mu-retto da cui il bambino si è buttato fra le brac-cia del padre.

Una balaustra che non solo salvaguarderàil monumento ma dovrebbe soprattutto pre-servare la sicurezza dei più piccoli. L'area, in-fatti, posta nella lunghissima piazza che si sno-da per 500 metri da via di Carcaricola a via diTor Vergata, è vittima del degrado e dell'incu-ria dell'amministrazione. Erba incolta ovunque,cestini dei rifiuti che riversano la spazzaturalungo tutta la piazza già assiduamente inva-

sa, tubi scoperti e pavimento divelto. Tanti rischi per i cittadini. Ma in particolare

la seduta è spesso luogo di bivacchi notturni edi atti vandalici. "Vorremmo impedire ancheche vengano qui a drogarsi" continua Franzi-ni. L'11 ottobre era riuscito a strappare al pre-sidente Lorenzotti una promessa di pulizia ditutta la piazza ma non ha ancora ottenuto unriscontro positivo. Intanto, pur di riqualificareuno degli interventi urbanistici che meglio avreb-be dovuto contribuire alla vivibilità del quar-tiere, ha lanciato il sasso. Staremo a vederese ci sarà qualcuno disposto a raccoglierlo.

SILVIO GALEANO

"TRASFORMIAMO LA PIAZZA IN UN MONUMENTO"

IN SEGUITO A UN EPISODIO CHE HA MESSO A RISCHIO UN BAMBINO E SUO PADRE E ALLA MANCATA PULIZIA PROMESSA LO SCORSO OTTOBRE

DA LORENZOTTI, ARRIVA LA NUOVA RICHIESTA DELL'ASSOCIAZIONE NOI ROMA E DEL COMITATO DI QUARTIERE: INSTALLARE UN MONUMEN-TO IN PIAZZA DELLA TENUTA DI TORRENOVA.

ISTITUTO COMPRENSIVO

DE CURTIS, PER LA POZZI

SI VA A RILENTO

LA CHIAMAVANO "RIQUALIFICAZIONE"

In consiglio comunale se n'è già comincia-to a parlare e le proposte sono passate al

vaglio della giunta e delle commissioni. La pioggia di cubature e cemento potreb-

be diventare realtà prima della fine della ca-rica al Campidoglio. Il progetto prevede, trale altre cose, ondate di cemento alla Roma-nina e all'ex Velodromo all'Eur, vendita dimercati rionali da parte del Comune a im-prese private, e la tanto decantata "riquali-ficazione" di Tor Bella Monaca. il rischio è diveder abbattere le torri per costruire nuovicomprensori, non solo per gli assegnatari,ma soprattutto per i nuovi privati. In prati-ca da meno di 25mila abitanti si potrebbe ar-rivare ad oltre 40mila in un solo quartiere.

Un controsenso pesante in una città dove

si contano almeno 200mila case sfitte (se-condo Legambiente). Nella sede storica delComitato di Quartiere di Tor Bella Monaca,in via dell'Archeologia 55 da trent'anni, leopinioni sono di forte dissenso al progetto.Il motivo principale? Tutti pensano che sa-rebbe meglio costruire nuove case popolaripiuttosto che distruggere e ricostruire dac-capo.

Maria Vittoria Molinari,presidente del CdQspiega:"Alemanno ci fa passare una riquali-ficazione edilizia del quartiere per una riqua-lificazione sociale, e non c'è niente di più sba-gliato e pericoloso. Bisogna far capire a tut-ti i cittadini che il pericolo è reale per tutti,non solo per quelli che erano a Piazza Vitto-rio a manifestare per il diritto all'abitare il 19

gennaio. Il potere andrà an-cor più in mano alle banche eal capitale". In pratica al consiglio di ammi-nistratori delegati, imprenditori e top mana-ger ai quali Alemanno ha presentato il suodiscutibile programma.

"Per questi motivi insieme all'USB - Unio-ne Sindacale di Base - organizziamo uno spor-tello con sede a via Giolitti (Consiglio Metro-politano) che unisce temi sul lavoro, il pro-blema della casa e Comitati di Scopo e diQuartiere, per dare occasione ai cittadini diaprirsi al confronto". Intanto sullo sfondo unSindaco crede che costruendo piazze e "cen-tri di aggregazione" a Tor Bella Monaca spa-riranno spacciatori e trafficanti.

MANUEL MANCHI

IL PACCHETTO DI DELIBERE IN MATERIA URBANISTICA DISEGNATO DALLA GIUNTA ALEMANNO NON FA DORMIRE SOGNI

TRANQUILLI AL COMITATO DI QUARTIERE TOR BELLA MONACA.

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TORRINUMERO 2 ANNO VI18

Un impatto rovinoso. Martedì 15 gen-naio, tre macchine parcheggiate suvia Giovanni Romagnoli sono state

danneggiate dalla cadutadi parte di un albero pian-tato all'interno del cortiledella palazzina B dell'Isveurdi Giardinetti.

"E' stata solo una for-tuna che non ci fosse nes-sun pedone in quel mo-mento a passare di lì" spie-ga Valeria Maddaleni. E'l'inquilina che subito do-po il crollo si è attivata perun sollecito nei confrontidel Municipio.

L'ennesimo. Perché l'episodio della cadu-ta è solo l'ultimo esito infelice della man-canza di manutenzione e dell'abbandonoche tutto il complesso delle case popolarista scontando da tempo. Si comincia daglialberi. "Le richieste protocollate sono due -spiega la signora Maddaleni - una per l'al-bero caduto su strada e rimasto in terra pertre giorni, l'altra per un albero all'internoche arriva fino al settimo piano della palaz-zina A". Anche quest'ultimo, infatti, da an-ni, rischia di creare danni all'incolumità de-gli inquilini.

Proprio come sarebbe potuto accadere aiproprietari di una delle macchine interessa-

te dallo schianto.Incontriamo la mo-glie del proprieta-rio del'auto più dan-neggiata, duranteil nostro sopralluo-go. "Ci siamo sal-vati per dieci minu-ti" racconta Fiorel-la Manfredi. "Era disera ed eravamoappena usciti dallamacchina".

La signora ha presentato denuncia manon sa ancora se riuscirà ad ottenere il ri-sarcimento del danno. Ma torniamo alla ma-nutenzione. Perché, se venerdì 25 l'alberoincriminato è stato abbat-tuto con la supervisionedell'U.O.T., gli interventiche gli inquilini aspettanoda tempo - come diceva-mo - sono innumerevoli.Dal 2010, tanto per co-minciare, è stato installa-to un cantiere. Per rifare parte della recin-zione del cortile, allargare il parcheggio esistemare alcuni allacci all'illuminazione. Ma

non solo i lavori non sono mai stati termi-nati ma tutta l'area deputata a cantiere èrimasta dov'era. All'interno ci sono il mate-riale di scarto, i grandi tubi, i mattoni e unacentralina elettrica che più di una volta èstata incendiata. Uno spazio pericoloso eche in un giardino condominale proprio nonci dovrebbe stare. L'interruzione dei lavoridel parcheggio, inoltre, è rimasta fra le piùpreoccupanti. Il muretto che lo perimetranon è stato recintato a dovere con il risul-tato che più di un bambino, qualche volta,per andare a recuperare il pallone, è cadu-to dall'alto del giardino nell'area destinataalle macchine.

"Tutto questo avviene nel cortile, il luogoin cui i nostri figli dovrebbero giocare" pro-

segue Valeria. E ancora unasola caldaia per quattro pa-lazzine, i termosifoni rottiper più di dieci giorni, la pe-ricolosità dell'incrocio dellastrada. La signora avrebbeinformato Tredicine, la Bel-viso, il sindaco Alemanno.

Mica si vorrà fare come per l'albero e aspet-tare un nuovo incidente per intervenire?

SILVIO GALEANO

In via Gonin, in due palazzine ai civici 15e 45, piove dentro. Tutto è cominciato 5

anni fa, nel 2008. La tubatura di piombo de-gli scarichi si corrode col tempo.

Da allora tutto è peggiorato in fretta, alpunto che due anni fa le pareti hanno co-minciato a gocciolare, sia nel seminterratodegli stabili che in tutti gli appartamenti acontatto con la tubatura. Risultato? Pareti ei muri, formati da pannelli prefabbricati sal-dati con cemento armato, hanno comincia-to a deteriorarsi e ammuffire, lasciando per-meare sempre più acqua.

Al primo piano della palazzina D, al 45, iconiugi Piras sono disperati. Giuseppe Piraslamenta: "Nel nostro bagno goccia insisten-temente dal soffitto, al punto che abbiamomesso un secchio per evitare di allagare lastanza. Fuori al balcone abbiamo messo unostraccio per terra perché l'acqua corre lun-go la parete e cade sul pavimento. Tempo4 ore e lo straccio è da strizzare!".

Al secondo piano un inquilino ha messoun controsoffitto per nascondere il proble-

ma, ma i faretti di questovanno in corto, scoppianoa causa dell'allagamentodel soffitto. Visti i fortissi-mi disagi, chi singolarmen-te, chi riunito nel Comita-to di Condominio, ha de-nunciato il dramma. Pri-ma sono stati mandati fax e telefonate allaRomeo Gestioni. Di tutta risposta due annifa sono stati inviati due operai che hannomesso nuova guaina, che non ha risdolto ilproblema.

Quindi otto mesi fa Giuseppe Piras hamandato una mail in VIII municipio ad An-tonio Cerone, responsabile Area InterventiLavori Pubblici ,per avere spiegazioni. La ri-

sposta? Naturalmente per Cerone, e per ildirigente dell'Unità Organizzativa TecnicaMarco Contino la responsabilità ricade esclu-sivamente sulla Romeo. Persino il Capogrup-po del PD Scorzoni, sollecitato dal condomi-nio, ha consegnato un protocollo all'ufficiocase ERP del Municipio. Brunetti, Assesso-re a capo dell'ufficio risponde (seccato):" Iosì, ne ho parlato con Scorzoni, ma non ca-pisco cosa mi si chiede. Dipende tutto dal-la centralità. Se con i fondi ordinari (dellaRomeo) non si può fare l'intervento, un pre-ventivo speciale deve essere approvato dalIII Dipartimento del Comune (Politiche - Pro-getti Speciali). Al di là di questo io non pos-so fare niente. E comunque io so - male (ndr)- che la tubatura è stata rimessa in un in-tervento di mesi fa".

Intanto i poveri cittadini le provano tut-te. La sig.ra Campoli al quarto piano ha chia-mato l'Ufficio Igiene Roma per un'invasionedegli insetti. Rosanna Piras ha mandato mailil 25 gennaio a Striscia la Notizia e il TGRLazio. Carlo Daniele, del Comitato del Con-dominio, sta pensando ad una class actionnei confronti della Romeo. Chi più ne ha piùne metta. E la situazione si aggrava di gior-no in giorno. MANUEL MANCHI

IGNOBILE LA SITUAZIONE IN CUI SONO CO-STRETTI A VIVERE GLI INQUILINI. MURA ESOFFITTI GRONDANO ACQUA E CADONO INPEZZI.

Via Romagnoli, tronco si schianta su tre auto

“Pioggia dal soffitto. Ha cominciato pri-ma in salone, poi tre anni fa mia fi-

glia si è sdraiata in camera. E proprio sopraal letto ha cominciato a gocciolare". È il rac-

conto di Francesca Cama, una delle abitan-ti della palazzina B dell'ISVEUR di Giardinet-ti. Come lei, tutti gli inquilini dell'ultimo pia-no, sono alle prese con le infiltrazioni d'ac-qua che da anni penetrano dal tetto. Nelbalcone, in particolare, sono talmente pre-senti che, spesso, pezzi di cornicione si sgre-tolano e vengono giù a pezzi interi. La fon-te del problema è il terrazzo condominiale.Con il deterioramento, negli anni il ferro delcemento armato è aumentato di volume acausa della ruggine ha iniziato a spaccare ilcalcestruzzo.

Le case sono state consegnate nel '77 e,nonostante la maggioranza degli inquilinipaghi regolarmente affitto e spese di con-dominio alla Romeo, la manutenzione è tut-ta opera del fai da te. "Ci paghiamo rego-larmente un nostro giardinere che provve-de a curare il giardino, paghiamo la puliziadelle scale e così per il cambio delle lampa-dine e dei vetri del portone che ogni voltasi rompono" spiega un'altra inquilina chepreferisce restare anonima.

"Ogni volta che abbiamo richieste inter-venti, ci hanno sempre detto che non ci so-no i soldi. Cosa dobbiamo fare?" si sfoga.In casa sua, il pavimento è scoppiato qual-che mese fa. Ce lo mostra. A parte una sin-gola mattonella visibile - l'unica che hannocambiato - , il resto del danno è sotto al let-to e per fortuna non facilmente visibile. Male piastrelle saltate sono tutte lì, con il lorovuoto lasciato nel pavimento. E chissà quan-to ancora dovranno aspettare prima di es-sere sostituite. SILVIO GALEANO

L'EPISODIO NEL COMPLESSO ISVEUR DI GIARDINETTI, LO SCORSO 15 GENNAIO. L'AL-BERO INCRIMINATO, PERICOLOSO DA ANNI, È STATO ABBATTUTO IN SEGUITO ALL'INCI-DENTE MA LE CASE POPOLARI SONO UN CANTIERE FERMO DAL 2010.

GLI ABITANTI DELL'ULTIMO PIANO DELLA

PALAZZINA B DI VIA DEI ROMAGNOLI AL-LE PRESE DA ANNI CON LE INFILTRAZIONI

DEL TERRAZZO CONDOMINIALE E LA MANU-TENZIONE FAI DA TE. È TUTTO DA RIFARE

MA NESSUNO INTERVIENE.

Fiorella Manfredi eValeria Maddaleni

Francesca Cama

VIA GONIN, STRACCI E SECCHI IN CASA!

"CI PIOVE IN CASA"

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TORRI NUMERO 2 ANNO VI 19

Inizio 2008: anno di prevista consegna.Febbraio 2013: il parco ha ormai as-sunto la forma definitiva ma la conse-

gna ancora non avviene. Parliamo dellagrande area verde posta tra i palazzoni po-polari di Torre Maura e il Grande RaccordoAnulare, finanziata nel 2008 da Veltroni perun intervento di 250mila euro, dopo unadura lotta portata avanti dagli inquilini del-l'ISVEUR non solo di via delle Cincie ma ditutto il complesso.

Se il parco risale agli anni 80 - una sto-ria di lungo corso - i primi risultati per va-lorizzarlo e attrezzarlo come si deve, infat-ti, sono arrivati solo nel 2005, dopo lo sgom-bero di alcune baracche abusive e soprat-tutto in seguito all'irruzione dei cittadinidelle case popolari all'inaugurazione del li-

mitrofo parco della Canapiglie. Alla presenza dell'allora sindaco Veltro-

ni, reclamarono a gran voce il loro, di par-co. Di acqua sotto i ponti da quel moto disdegno e di protesta ne è passata e, in unlungo percorso fatto di dilazioni, singhioz-zi e interruzioni nel procedimento dei la-vori, assegnazione di nuovi appalti nel 2010,il parco, dopo ben 7 anni è ormai termina-to e completo in tutti i suoi aspetti. Persi-no le due altalene - emblema degli ultimiritocchi che la cittadinanza aspettava - so-no state installate sulla struttura apposita,

edificata da tempo. Eppure sembra che qualcuno ci sia stia

mettendo di impegno affinché l'area nonvenga consegnata. "Sembra che sia tuttofermo al dipartimento X del Comune maormai i lavori sono finiti" spiega Angela Ba-rone, presidente del comitato inquilini. "Hoincontrato personalmente anche il presi-dente Lorenzotti: aveva promesso di farci

sapere!". Ma la massima carica del Muni-cipio - non è la prima volta - non si sa-rebbe più preoccupata di informare comi-tato e cittadini sullo sbroglio della matas-sa e di smuovere le acque per lo sbloccodella pratica.

"Noi stiamo ancora aspettando" confer-ma Angela. Per fortuna, però, a differenzadelle ultime volte in cui abbiamo visitato il

parco, la manutenzione sembra sia stataeffettuata e, anche nel tempo si sono suc-ceduti alcuni atti vandalici, l'area si trovaal momento in uno stato generale abba-stanza decoroso. A naso, il taglio del na-stro, è dato per scontato entro aprile.

SILVIO GALEANO

Parco delle Cincie, per la consegna è tutto fermo

Apoco di più di tre mesi dall'ultima manifestazione, i cit-tadini di Torre Angela si danno un nuovo appuntamen-

to per ripulire uno dei fiori all'occhiello della borgata: il par-co di via Calimera.

L'iniziativa, organizzata dalle associazioni che aderisco-no al progetto Parco Vivo, si svolgerà nel pomeriggio del 2febbraio ed è volta a sensibilizzare i cittadini al degrado eall'incuria in cui l'area verde è stato lasciata ma soprattut-to a scuotere l'amministrazione e le istituzioni che da trop-po tempo non si preoccupano di mantenerlo e valorizzar-lo. "Ci avevano detto che con l'approvazione del bilanciosarebbero state assegnate gli incarichi alle cooperative perle pulizie" spiega Emanuele Casella presidente dell'associa-zione A.R.Q.A. (Associazione Riqualificazione Quartiere Ar-cacci), l'associazione che raggruppa le altre 17 che opera-no nel parco. "Sembra che alla Collina della Pace e a qual-

che altro parco siano state assegnate mentre il nostro selo sono di nuovo dimenticato".

Il servizio di guardiania nel parco di Torre Angela, infat-ti, è stato interrotto dal Comune già dal giugno scorso e, aruota, poco dopo, sono stati sospesi anche la pulizia e lamanutenzione. "Il risultato è che il parco è di nuovo abban-donato, di nuovo sporco, di nuovo devastato e non possia-mo che chiedere una mano alle associazioni e ai cittadiniper sistemarlo in prima persona". L'episodio più brutto inseguito alla sospensione dei servizi, risale al 26 luglio. Quan-do alcuni vandali hanno distrutto la parete di uno dei loca-li che ospita le associazioni e divelto alcuni mattoni in ve-trocemento. Casella era stato convocato dalla Commissio-ne Sicurezza del municipio per essere tranquillizzato in me-rito al controllo e alla vigilanza sull'area.

"Ci avevano assicurato che il parco era in sicurezza e in-vece no, in seguito altri ci hanno promesso che avrebberoripristinato le cooperative e invece di nuovo nulla" prose-gue. E giustamente non fa sconti. "C'è l'inciviltà di alcunicittadini, è vero, ma l'amministrazione non aiuta. Perché

ad altri parchi vengono ripristinati i servizi e al nostro no?Forse non portiamo voti? È inutile ricordare che noi siamolì per fare un servizio a tutti i cittadini, indistintamente".

Il freddo e le piogge della stagione autunnale hanno fun-zionato da deterrente a nuovi spiacevoli episodi. Ma - am-monisce ancora Casella - "questo era il momento giusto perriassegnare il servizio di guardiania e pulizia e arrivare giàprevenuti e tutelati al periodo critico: la primavera".

SILVIO GALEANO

L'AREA VERDE DELLE CASE POPOLARI ISVEUR DI TORRE MAURA È ORMAI ULTIMATA. MA AL DIPARTIMENTO X LA PRATICA PER LA CONSEGNA È BLOCCATA DA TEMPO.

RI-PULIAMO IL PARCO CALIMERA

Il parco delle Cincie non viene consegnato. Ma intanto all'ISVEURdi Torre Maura prendono a girare strane voci. Fra gli inquilini si

bisbiglia. Nonostante movimenti ufficiali non siano ancora avve-nuti, qualcuno avrebbe messo mano su alcune chiavi dell'area ver-de. Nello specifico, quelle della casetta edificata all'interno del par-co. "

C'è un ronzio che ci hanno riferito al Comitato Inquilini" ci in-forma Angela Barone. Lei, da ottobre, di quel Comitato è presi-dente. "E' un ronzio che circola da venerdì, il giorno in cui il PD haportato la sua agenda nel nostro quartiere". Si riferisce al doppioappuntamento del 25 gennaio. Quando prima al centro commer-ciale Torrema, proprio di fronte al complesso delle case popolari,e poi alla sezione locale di via Giglioli, l'ex presidente Scorzoni halanciato la sua candidatura alla Regione. Dopo quel pomeriggio,alcuni abitanti avrebbero iniziato a lamentarsi con la Barone e ilresto del Comitato.

Un individuo misterioso sarebbe entrato in possesso delle chia-vi del manufatto. Per consegnarle, non si sa bene come, a chi vuo-le lui. Così avrebbero lanciato l'allarme. "Sono spuntate alcune ri-mostranze su queste chiavi. Gli inquilini sono preoccupati perchéci sono persone che, pur non avendo partecipato alle battaglie perriqualificare la nostra area verde, già in passato hanno reclamato

destinazioni". La battaglia di cui parla il presidente risa-

le al lontano 2006. Allora alcuni abitanti del-le case popolari - fra cui la stessa Barone -irruppero all'inaugurazione del vicino parcodelle Canapiglie, alla presenza del sindacoVeltroni. Rivendicarono la valorizzazione anche dello spazio ver-de di via delle Cincie, proprio contro gli ex Ds.

E incassarono il primo successo per la creazione del parco. "IlPartito Democratico, già da quei giorni, non rappresenta l'interoquartiere. Anzi, non è una realtà che tutti amano per quanto sia-no molto bravi a pubblicizzare le iniziative che fanno" ironizza ilpresidente del Comitato Inquilini. Al momento, comunque, noti-zie ufficiali su modalità e tempi di consegna del parco non ci sa-rebbero. Né da parte di Lorenzotti né del dipartimento.

"I contatti li abbiamo avuti sia con il Presidente del Municipioche con l'Assessore all'Ambiente Visconti ma nessuno ci informadi nulla. Come al solito sotto elezioni tornano fuori gli argomen-ti. Ma è strano. I cittadini fino a venerdì non sapevano nulla e orache comincia la campagna elettorale arrivano queste voci". Dun-que vox populi. Ma se fosse accreditata, dal comitato fanno sa-pere che una consegna sottobanco delle chiavi della casetta nonsarebbe evento gradito. Al di fuori dei protocolli formali, proprionon si può. "Si tratta di un parco pubblico, ci aspettiamo almenoun'assegnazione o un bando ufficiale". SILVIO GALEANO

LE ASSOCIAZIONI DEL PARCO SI INCONTRANO CON LA CIT-TADINANZA PER RIPULIRE IL PARCO DI TORRE ANGELA.LA DENUNCIA DI EMANUELE CASELLA, PRESIDENTE DI

A.R.Q.A: "SIAMO ABBANDONATI. BISOGNA RIPRISTI-NARE I SERVIZI DI GUARDIANIA E MANUTENZIONE".

Angela BaroneVOCI DI CORRIDOIO

IL MISTERO SI INFITTISCE

FRA GLI INQUILINI DEL COMPLESSO ISVEUR DI TORRE MAURA SI MOR-MORA. SPUNTA L'INCOGNITA DELLE CHIAVI DEL MANUFATTO PRESENTE AL-L'INTERNO DEL PARCO.

Il 18 gennaio, esattamente un anno dopo dall' incidente,Tor Bella Monaca ricorda i suoi ragazzi con una fiaccola-

ta partita dalla chiesa Santa Maria Madre del Redentore divia Duilio Cambellotti e terminata all'Istituto delle Suore An-geliche di S. Paolo in via Casilina, dove si è svolta una com-movente funzione.

Durante la messa, a cui hanno partecipato il sindaco Ale-manno e il Presidente dell'VIII Lorenzotti, il vescovo ha ri-cordato: "Mario, Mattia, Emilia, Matteo e Arianna sono e sa-ranno sempre con voi. Sono vivi perché vivranno nel ricor-do". Al termine gli amici hanno fatto volare in cielo cinque

lampade di carta che ri-portavano i nomi dellevittime. Il caso scossefortemente l'opinione pub-blica. I cinque amici ave-vano un età compresatra i 20 e i 23 anni ed erano originari di Tor Bella Monacae Centocelle. La notte tra il 17 e 18 gennaio 2012 erano abordo di una Citroen che, a causa di un guasto, era fermasulla corsia di emergenza al chilometro 51 del GRA, tral'uscita Ardeatina e Laurentina. Dopo l'arrivo di una pattu-glia della polizia stradale, il conducente di un camion, pro-babilmente a causa di un colpo di sonno, perse il controllodel mezzo travolgendo l'auto dei ragazzi che si trovava nelposto sbagliato al momento sbagliato. VALERIA PICHINI

UNA FIACCOLATA PER NON DIMENTICARE

PARENTI, AMICI E ANCHE SEMPLICI CONOSCENTI HANNO VO-LUTO RICORDARE MARIO, MATTIA, EMILIA, MATTEO E ARIAN-NA MORTI TRAGICAMENTE IN UN INCIDENTE D'AUTO AVVE-NUTO LO SCORSO ANNO SUL GRA.

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TORRINUMERO 2 ANNO VI20

Romano Chilelli, 58 anni, è il nuovopresidente del centro sociale anzianidi Gardinetti. Iscritto da tre anni ed

eletto il 18 dicembre con 243 voti, a oltre130 voti dal secondo arrivato Ennio Marti-ni, dirigerà il nuovo comitato di gestione do-po la travagliata gestione Titocci.

In che condizioni ha trovato il cen-

tro?

C'era il problema che non era la primavolta che succedevano dissidi fra consiglie-ri. La causa è che spesso qualcuno si è pro-spettato il centro anziani a livello persona-le. In tre anni da iscritto ho vissuto tante diquelle storie assurde che, a raccontarle, sa-rebbe facile capire perché si è arrivati alladelibera per chiudere. Si erano create dellefazioni soprattutto fra chi giocava a carte echi partecipava all'attività del ballo. Io hoavuto un'amicizia con col vecchio presiden-te al di fuori da qui ed è successo che par-lando con lui sono magari stato associato alsuo operato. Ma i rapporti fuori dal centronon sono gli stessi che si hanno all'internodel centro. E c'è da dire che c'è stata anche

un po' di pecca della politicasulla questione.

Come reputa la gestio-

ne precedente?

Visto quello che è succes-so, non posso dire che sia sta-ta positiva. Non voglio nem-meno dare colpa a qualcunoperché se al presidente è successo quelloche è successo è un po' perché a volte haagito con leggerezza ma spesso si è trova-to anche dei consiglieri molto ostili che han-no preso il sopravvento. Quindi, da questopunto di vista, la ritengo negativa. Il puntoè che qualsiasi cosa si fa in un centro, perquanto sia bella, se non c'è accordo all'in-terno del comitato verrà sempre reputatamale. Perché finisce che dall'una o dall'altraparte qualcuno metta dei paletti mentre chici va di mezzo è sempre l'iscritto che inve-ce vuole solo fare attività.

Quali progetti ha per il futuro?

Finalmente non ci sono più, all'interno del

centro, le fazioni di prima, quindi stoinstaurando un buon rapporto anchecon il gruppo di chi giocava a carte, la-sciando la libertà più totale. Per il bal-lo vedo che la partecipazione è aumen-tata.

In questi giorni mi sono ritrovatospesso a far aprire il centro anche in

anticipo per permettere agli iscritti di usu-fruirne liberamente negli orari che preferi-scono. Sono disposto, se ci sarà qualche vo-lontario, ad aprirlo in via sperimentale lamattina, senza dover fare orari fissi da ne-gozio. Voglio aggiungere che se ci sarannodei contributi volontari - non saranno maichiesti dei pagamenti - verrà sempre benchiarito con tutti gli iscritti e saranno fatteesposizioni e rendiconti chiari. Anche que-sto è lo spirito del centro. Ci sono personeche hanno fatto del bene ma alcuni hannocreduto che il bene fosse una questione dipossesso personale. Invece non lo è: il be-ne si fa per tutti. SILVIO GALEANO

A LARGO MENGARONI SI PARLA DI DISABILITÀ

Nella sede del Sindacato Italiano Dirit-ti Invalidi si è tenuto il 26 gennaio

un'assemblea pubblica sulla disabilità. Pre-senti il segretario nazionale del SIDI, Giu-liano Pietropaolo, e il capogruppo UDC Ro-molo Biferi, che si è presentato in sostitu-zione di Luciano Ciocchetti, Vicepresiden-te della Regione.

Il dato da cui si è partiti è forte: l' VIIIè in Italia il territorio municipale con piùalto numero e percentuale di disabili. Pie-tropaolo ha chiarito la necessità di un'as-sistenza domiciliare ai bisognosi, denun-ciando la mancanza di razionalizzazionenell'erogazione dei servizi. "Noi ci conside-riamo la società civile.La classe politica deveessere sensibilizzataper creare posti di la-voro, con azioni no pro-fit per il terzo settore.Per i disabili sono spe-si tanti soldi, però ma-le". È attiva una Con-sulta permanente peri problemi della disabilità che il Segretarionon reputa sufficiente a rappresentare ilproblema alle amministrazioni. Per questoPietropaolo con Biferi hanno invocato l'isti-tuzione di un'Authority della Disabilità Na-zionale, strutturata nelle varie regioni. Que-sta avrebbe una maggiore forza contrat-tuale per promuovere norme ad hoc pergli invalidi.

Il Consigliere, ex della Giunta Lorenzot-ti, ha poi illustrato la sua soluzione:"Ba-sterebbe riattivare nel nostro territorio i trecentri diurni che già ci sono ma non ven-gono utilizzati! Darebbero assistenza a tan-te persone per un costo contenuto del ser-vizio, sui 50mila euro l'anno".

Dal dibattito è emersa una forte denun-cia della condizione attuale dei diversa-mente abili, privati spesso anche della lo-ro dignità, soffocati dalle mille barriere ar-chitettoniche nel territorio. A febbraio nuo-va assemblea con Scorzoni, sicuramentecon un seguito maggiore.

MANUEL MANCHI

AL SIDI SI PARLA DEI PROBLEMI NELL' VIIICHE AFFLIGGONO GLI INVALIDI.

Per il triennio 2012/2014, fondi zero perTor Vergata. Ma i cittadini pretendono

spiegazioni. Dopo aver consultato il piano diinvestimenti varato dall'amministrazione colbilancio, non la faranno passare liscia.

Il presidente del comitato di quartiere, in-fatti, ha promosso una lettera di richiesteben precise indirizzata al Sindaco, all'asses-sore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, apresidente e direttore del Municipio e ai ca-pogruppo di tutti i partiti del consiglio mu-nicipale. Affinché sia fatta marcia indietrosull'esclusione dai finanziamenti e siano in-

serite risorse per almeno un intervento, ilpiù critico: via di Tor Vergata. "Per la zonadi Torrenova-TorVergata non è stato previ-sto neanche un euro" si legge nel documen-to. "Chiediamo delucidazioni del perché ilnostro territorio sia stato ignorato".

E dire che già nel 2005 era stato program-mato 1 milione di euro per eseguire la ri-qualificazione dell'asse stradale per cui sichiede di intervenire. Ma i lavori pubblici non

sono mai cominciati e le risorse sono finitenon si sa bene dove. "E' una strada ad altadensità di traffico, sia di mezzi pubblici chepedonali - chiarisce la lettera - ma non hamarciapiedi e non è predisposta per la rac-colta delle acque piovane".

È un'arteria fondamentale per il quartie-re. Attraverso di essa si transita per arriva-re all'Università, alla Asl, alla piscina comu-nale, alla stazione dei Carabinieri, al centroanziani al mercato rionale e alle scuole. Ma,a dispetto della rilevanza, la viabilità è re-sa pericolosa e drammatica dagli allaga-menti dovuti alle piogge, dalla mancanzadi parcheggi e dall'assenza di un'area ditransito specifica per i pedoni. "Si parla daalmeno 20 anni di questo intervento" spie-ga Costantino Grelli, presidente del comi-tato di quartiere e promotore dell'iniziati-va.

Lui il piano se l'è studiato bene ed è ri-masto sbalordito. "Per dirne una, c'è il rifi-nanziamento di un campo di pallone. Nonche non ci sia bisogno anche di quella ri-strutturazione. Ma è indegno che non si re-stituisca decoro a una strada che aspettada tutto questo tempo. Purtroppo in que-sta zona non abbiamo nessuno che ci ascol-ti." Per Tor Vergata, anche in consiglio mu-nicipale, non c'è alcun referente politico dizona e il dubbio è che sia stata penalizza-ta anche per questo. Ma i cittadini non cistanno e per voce del comitato chiedono diritrattare.

"Nel piano dev'essere inserita almenoquest'opera fondamentale del quartiere".Il documento è stato firmato anche dalleassociazioni Il Baluardo e Cittadini In Mo-vimento, dal Comitato Isveur e dal CentroAnziani e inoltrato, per conoscenza, a tut-te le istituzioni interessate dal transito: Asl,Univeristà, Policlinico, e carabinieri di zo-na. Nella battaglia, sarà chiesto anche il lo-ro appoggio.

I politici in ascolto, intanto, da qualsiasiterritorio provengano, farebbero bene a ri-vedere qualche numero. Non si cancellanodi colpo 30,000 abitanti.

SILVIO GALEANO

In merito all'articolo intitolato "Giù le ma-ni da Sirio87" pubblicato a pag. 26 sul

numero I anno VI del 19 gennaio si retti-fica quanto segue: a non aver apprezzatol'iniziativa del Ce.s.p.p. non è stato il par-tito ma solo alcune singole persone affe-renti alla sezione ospitata nei locali dell'as-sociazione; la lite fra la sezione e l'associa-zione è avvenuta solo in seguito alla man-cata opposizione nel procedimento giudi-ziario; quando Roberto Catracchia parla di"garanzie" fa riferimento esclusivamentealla possibilità per la sezione di rimanerenei locali di via Cambellotti e ogni interpre-tazione dell'espressione in senso economi-co è da ritenersi errata; la candidatura diStefania Catallo, inoltre, è da considerarsicome evento totalmente estraneo e slega-to alle vicende legate ai locali dell'associa-zione: a completamento dell'informazione,si specifica che la signora Catallo non è tes-serata ad alcun partito e che la sua candi-datura avviene come indipendente. Ci scu-siamo con gli interessati e i lettori.

SILVIO GALEANO

RETTIFICA

A TORRENOVA/TOR VERGATA NEANCHE UN EURO

L'INTERO QUARTIERE TAGLIATO FUORI DAL PIANO DI INVESTIMENTI. DEI 25MILIONI

DI EURO DESTINATI ALL' VIII MUNICIPIO, NESSUNA RISORSA DA SPENDERE PER LA

ZONA. IL COMITATO DI QUARTIERE ANNUNCIA BATTAGLIA E INDIRIZZA UNA LETTERA

ALLE ISTITUZIONI. "DATECI SPIEGAZIONI, VOGLIAMO ALMENO VIA DI TOR VERGATA".

Giardinetti: “Il bene del centro non è il possesso personale”

INTERVISTA A ROMANO CHILELLI, NUOVO

PRESIDENTE DEL CENTRO ANZIANI DI GIAR-DINETTI.

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CASILINONUMERO 2 ANNO VI22

Il sequestro avvenuto nel 1996 dellaproprietà appartenente ad Enrico Ni-coletti, ha riguardato solo ed esclu-

sivamente la porzione immobiliare postaall'ultimo piano della pa-lazzina situata in via diRocca Cencia 49 E non,come scritto nell'artico-lo precedente, dell'inte-ro stabile.

Infatti, la restante par-te dell'intera struttura,compreso il piazzale an-tistante, appartiene apersone oneste, lavora-trici, che non hanno nul-la a che vedere né conEnrico Nicoletti né conil sequestro del singo-lo appartamento, poi di-ventato centro d'ascolto. L'abitazione inquestione, posta all'ultimo piano dellapalazzina situata in via di Rocca Cencia

49, composta di sei stanze, è stata l'uni-ca porzione immobiliare sequestrata intutto lo stabile in quanto facente partedei 22 immobili sequestrati al Nicoletti.

L'appartamento è statoconfiscato dal TribunalePenale di Roma nel lonta-no novembre del 1996 edal 2007 fa parte del pa-trimonio inutilizzabile del-l'Amministrazione di Ro-ma Capitale. Per riuscirea sequestrare la porzioneimmobiliare è stato neces-sario estinguere ben quat-tro ipoteche, che gravava-no sull'immobile di pro-prietà del "cassiere" dellaBanda della Magliana.

Nel precedente artico-lo, a firma di Cavada Andrea, era statoscritto che il sequestro aveva riguarda-to l'intera palazzina situata al civico 49

di via di Rocca Cencia, affermazione er-rata in quanto il sequestro ha riguarda-to esclusivamente l'abitazione posta al-l'ultimo piano del fabbricato. Il giornali-sta si scusa in prima persona con i pro-prietari dei diversi appartamenti per averdato un' informazione sbagliata.

Rimanendo a disposizione per qualsia-si altra rettifica riguardante l'articolo eprecisando ancora una volta che i pro-prietari degli appartamenti situati nellapalazzina in via Rocca Cencia 49, sonopersone oneste, lavoratrici e, soprattut-to, non hanno nulla a che vedere con tut-ta la vicenda.

Teniamo a precisare ancora una voltache il sequestro dell'abitazione situata invia Rocca Cencia 49 ha riguardato solol'appartamento posto all'ultimo piano del-lo stabile e che, i proprietari delle altreabitazioni rimangono persone estraneeai fatti. L'errore è stato compiuto esclu-sivamente da che scrive pertanto ci scu-siamo con i diretti interessati ed i nostrilettori.

ANDREA CAVADAA

IN MERITO ALL'ARTICOLO "CASA NICOLETTI" DIVENTA CENTRO D'ASCOLTO PER LE VIT-TIME DELL'USURA", PUBBLICATO A PAGINA 30 DE "LA FIERA DELL'EST" N.1 ANNO VI,A FIRMA DI ANDREA CAVADA, RETTIFICHIAMO QUANTO SEGUE.

Inizia con una foto sbiadita e in bianco enero il discorso di Daniele Bacchessi sul-

le stragi nazifasciste del 1944. Una foto chealla maggior parte dei giovani di oggi purtrop-

po non dice nulla, ma a quelli di ieri, quelli chela guerra l'hanno vissuta sulla loro pelle, di-ce molto.

È la foto dei bambini di Sant'Anna di Staz-zema che in un giorno di festa danzano in unallegro girotondo, l'ultimo prima di morire unmese dopo. il 12 agosto del 1944 i tedeschidella 16^ divisione Panzergrenadier uccido-no brutalmente 564 civili nella maggior par-te anziani, donne e bambini. Anche Anna Par-dini di soli 20 giorni perde la vita. " La guer-ra viene fatta ad armi pari - sottolinea Biac-chessi, cittadino onorario di Sant'Anna di Staz-zema - ma i bambini non avevano le armi,avevano le bambole e i soldatini". Il 29 set-tembre la stessa divisione tedesca passa alsetaccio per sei lunghi giorni abitazioni, scuo-le e casolari alle pendici di Monte Sole in pro-vincia di Bologna. 1830 sono le persone cheperdono la vita nella strage di Marzabotto,chiamata così da uno dei comuni più colpiti.

Queste erano le storie che il nonno di Biac-chessi raccontava alla sua numerosa famigliadavanti al fuoco, storie che ogni volta ripor-tavano un piccolo particolare diverso. "La Co-stituzione è stata scritta a Marzabotto, in tut-ti quei luoghi dove uomini,donne bambini han-no perso la vita". Ricordate i morti, ma ricor-dateli vivi termina il video sulla strage che ri-prende le famose parole cantate da AscanioCelestini in "Poveri Partigiani".

L'ultima data ricordata dal giornalista è quel-la del 10 agosto 1944 quando a Milano, aPiazzale Loreto, 15 antifascisti vengono pre-levati dal carcere di San Vittore da fascisti sot-to comando tedesco, fucilati e lasciati davan-ti agli occhi inorriditi della folla.

"La Resistenza ha portato a due operazio-ni - afferma Biacchessi - alla ricostruzione del-la dignità del nostro paese e alla responsabi-lità di sedere al tavolo delle grandi democra-zie occidentali e del mondo. Marzabotto, leFosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema so-no tutte stragi impunite. I colpevoli ci sono,come anche i processi e le condanne ma il piùgiovane dei criminali aveva 90 anni. Di chegiustizia stiamo parlando? Non basta l'indi-gnazione, dobbiamo trasformarla nella con-sapevolezza che è ben più importante. Noiabbiamo il dovere della memoria perché leguerre e quelle stragi potrebbero accadereancora oggi.

Nel nostro piccolo dobbiamo fare la nostraResistenza,dobbiamo promuovere la culturadella memoria in ogni luogo difendendo gliarticoli della Costituzione, promuovendo ogniforma d'arte che ponga fine a discriminazio-ni e tanto altro". VALERIA PICHINI

A DISTANZA DI TRE GIORNI DALLA GIOR-NATA DELLA MEMORIA, LA BIBLIOTECA

BORGHESIANA APRE LE PORTE A DA-NIELE BIACCHESSI. IL GIORNALISTA E

SCRITTORE MILANESE RIPERCORRE LE

STRAGI NAZIFASCISTE DELLA SECONDA

GUERRA MONDIALE CON RICORDI PERSO-NALI, IMMAGINI E TESTIMONIANZE CHE

HANNO SCRITTO PAGINE DI STORIA DA

NON DIMENTICARE.

"RICORDATE I MORTI, MA RICORDATELI VIVI"

Amaggio sono state assegnate le case diRocca Cencia a 150 famiglie da anni in

attesa di un alloggio: case private acquista-te dal Comune a prezzi elevatissimi, abita-zioni con tutti i confort interni.

Nel comprensorio, però, mancano servi-zi importanti per la comunità, ai quali sem-bra nessuno abbia pensato. "Qui veramen-te ci hanno assegnato le case ma poi il Sin-daco si è scordato completamente di noi -tuona la signora Salvatori Manuela - tutto ilcircondario sarà illuminato da quattro lam-padine in totale: l'altro giorno sono venuti itecnici ma ci hanno avvertito che ne avreb-bero messa solo qualcuna".

Non è, quindi, un problema di collega-menti: mancano le lampadine ai pali dellaluce. Così i residenti che sono costretti aduscire di casa la mattina presto, lo devonofare al buio. Raggiungere poi la fermata del-l'autobus è un altro dramma: all'altezza delcomparto su via Rocca Cencia non esiste ne'fermata dell'autobus ne' marciapiede: cosìper usufruire del servizio è necessario o re-carsi davanti lo stabilimento Ama, o su viaPrenestina, o addirittura su via Polense. Iltutto rigorosamente percorrendo una stra-da priva di marciapiede: "tante persone esco-no alle 5 di mattina per andare a lavorare

ed è buio - racconta il signor Nicola De mar-co-.

Le automobili sfrecciano a forte velocitàed i camion che escono dallo stabilimentoAma sono pericolosi. Senza contare che an-che i bambini se ne vanno presto per recar-si a scuola".Quando piove, poi, la situazio-ne peggiora: "Siamo senza marciapiede quin-di le automobili che passano su via RoccaCencia ci fanno il bagno", sottolinea DavideDe Marco. Non c'è uno scuolabus che ven-ga a prenderei bambini e li riaccompagni :quindi vanno con la macchina di qualche ge-nitore oppure sono costretti a prendere l'au-tobus.

"Quando a maggio sono venuti qui han-no proseguito l'anno nella vecchia scuola -racconta la signora Salvatori - anche perchégli edifici scolastici in costruzione in zonanon sono ancora stati ultimati". Anche per

un altro servizio sembra che i cittadini del-le case popolari siano stati dimenticati: i cas-sonetti dei rifiuti: "Fino a qualche tempo fanon ne avevamo e andavamo a gettare laspazzatura in quello del vicino supermerca-to. E' stato grazie al loro intervento che nehanno messi ora due anche per noi: 2 per150 famiglie!".

Questi cittadini hanno fatto le rimostran-ze, hanno contattato la Romeo, senza risul-tati. L'Assessore alle Case Erp dell' VIII Mu-nicipio Mario Brunetti, conferma che anco-ra non sono state prese in consegna le abi-tazioni. Per cui la gestione è strettamentedel Campidoglio: anche la Romeo ne restafuori. Impossibile invece contattate l'ufficiodel Sindaco per ulteriori chiarimenti. "Era-vamo in lista da 12 anni con 10 punti, oraabbiamo un alloggio e rischiamo ogni gior-no di essere investiti", è il grido della signo-ra Salvatori, alla quale dopo tanti anni di at-tesa, è stato garantito il diritto all'alloggio,ma non alla sicurezza.

Jessica Santini

CASE POPOLARI ROCCA CENCIA, MANCANO I SERVIZI

I NEO RESIDENTI LAMENTANO UNA SITUAZIONE CHE, A DISTANZA DI OTTO MESI DAL

LORO INSEDIAMENTO, FATICA A CAMBIARE.

Casa Nicoletti, si tratta di un solo appartamento

Davanti la scuola di via Siculiana,giusto lascorsa estate sono stati ultimati i tanto

agognati lavori per la realizzazione di un nuo-vo parcheggio a spina e per la costruzione diuna banchina per i pedoni.

Durante l'esecuzione dell'opera, qualcheleggero errore di valutazione ha portato alleconseguenze oggi sotto gli occhi di tutti: unapozzanghera invalicabile. Il famoso trittico,comprendente i marciapiedi davanti la chie-sa di "Sant'Edith Stain" sempre di via Sicu-liana, la rotatoria di via Gagliano del Capo aVilla Verde - anch'essa già in condizione noncerto impeccabili- e il parcheggio e il marcia-

piede davanti la scuola Morvillo, è stato rea-lizzato lo scorso giugno dal Dipartimento.

Opere certo importantissime per la comu-nità, ma che, come nel caso in questione,sembrano progettate con poca attenzione:percorrere il lato opposto all'edificio scolasti-co dopo una pioggia è praticamente impos-

sibile: una pozza d'acqua immensa si creadietro le automobili in sosta e sotto il mar-ciapiede. Anche scendere dal proprio veico-lo parcheggiato diventa un'impresa.

Anche utilizzare la passerella per la disce-sa dalla banchina risulta impossibile: si ri-schia di finire direttamente dentro una poz-zanghera. La condizione dell'asfalto costrin-ge i pedoni a transitare al centro della cor-sia, con il rischio di essere investiti dalle au-tomobili in transito. A distanza di pochi me-si che qualche errore sia stato commesso èpiù che evidente. E anche le dovute segna-lazioni dei cittadini sono state fatte, sin daiprimi mesi successivi alla realizzazione. Sa-rebbe il caso di cercare di capire che tipo diproblema sia creato e porvi rimedio.

JESSICA SANTINI

VIA SICULIANA, TUTTO DA RIFARE

DAVANTI IL MARCIAPIEDE, REALIZZATO

POCHI MESI FA, SI CREA UN LAGO OGNI

VOLTA CHE PIOVE.

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CASILINO NUMERO 2 ANNO VI 23

Il prossimo dicembre potrebbe partirela gara d'appalto. Il cantiere potrebbeessere aperto nel 2016 e concluso do-

po tre anni. Quella che sembrava un'opera sconclu-

sionata potrebbe trasformarsi in realtà: ec-co perché il progetto del Raccordo bis co-mincia a destare forte preoccupazione. Ilpiano nacque nel 2007 da un tavolo tecni-co coordinato dal Ministero dei Trasporti eal quale hanno partecipato Aeroporti di Ro-ma, Ente territoriale di Roma Capitale, Ro-ma mobilità e Rete Ferroviaria Italiana. Nel2008 questo progetto venne inserito nelle100 opere da realizzare dall'allora gover-no Berlusconi: senza consultazione e quin-di di veloce attuazione. 35 chilometri a 6corsie più 2 di emergenza di ben 40 metridi larghezza, con pedaggio, che segnerà ilterritorio di ben otto comuni.

Il costo complessivo previsto sarà di 1mi-liardo e 660milioni di euro, giusto quantobasta per ottenere il finanziamento dellaComunità Europea di 4oo milioni. Un co-

sto di circa 48 milioni a chilometro. La stra-da attraverserà in parte il territorio dell'-VIII Municipio in particolar modo solcandoquei terreni attualmente destinati alla col-tivazione per i prodotti locali.

"E' necessario potenziare il trasporto surotaia - tuona l'AdQ Collina della Pace - ma-gari ripristinando la vecchia ferrovia cheun tempo era diretta a Fiuggi. Sarebbe unmodo per dare sostenibilità ad un territo-rio tagliato fuori dai sistemi commerciali

dal disfacimento di questa rete di comuni-cazione. Magari anche con l'aiuto dei pri-vati che invece di investire sull'autostradapotrebbero farlo sulla ferrovia". Il comita-to "No Raccordo Bis", nato per contrasta-re la realizzazione, esprime il disappunto:"Significa danneggiare il territorio, distrug-gere parte dell'agro romano già penalizza-to dall'imponente cementificazione. In tut-ta Europa le merci viaggiano su rotaia. E'su questo che dovremmo puntare".

Tutti contrari quindi, compreso il Comu-ne di Frascati, particolarmente coinvoltonell'operazione e la provincia di Roma. Al-lora chi vuole questa strada? Dietro ci so-no interessi di privati, non solo legati allagestione dell'autostrada, quanto a tutto ciòche vi ruoterà attorno: dalle nuove costru-zioni alle attività commerciali connesse. Unindotto da migliaia di euro a discapito del-la popolazione e del territorio.

JESSICA SANTINI

Tutti contro il raccordo BisI COMITATI DEI QUARTIERI INTERESSATI, I CITTADINI, PERFINO LA POLITICA.

Via Nordodipace non è quasi più percor-ribile: i cumuli di immondizia abbando-

nata a bordo strada hanno occupato quasil'intera carreggiata.

Con il passare del tempo la situazione ènettamente peggiorata, rendendo ormai lastrada praticamente un immondezzaio. "Sia-mo dovuti intervenire con i trattori e schiac-ciare un po' di calcinacci per poter permet-tere il passaggio dei veicoli - sottolinea Ales-sio Luzzi, un cittadino che possiede un'atti-vità commerciale in zona, scosso dalla que-stione- ormai siamo arrivati ad un punto fi-nora mai valicato. Abbiamo più volte segna-lato la faccenda.

Ma da tempo nessuno viene più a pulire".Sono anni che i cittadini lamentano la crea-zione della discarica abusiva, decine di me-

tri di banchina dove c'è unpo' di tutto: calcinacci, ma-terassi, televisori, sanitari.Praticamente tutti gli scartidi coloro che preferiscono de-turpare il territorio e inquina-re l'ambiente piuttosto chechiamare l'Ama per portaregli scarti nei luoghi adibiti ad accoglierli. ViaNordodipace è una strada di collegamentotra via Sellia e via Domanico, addentrata trai quartieri Borghesiana e Finocchio. Non il-luminata e che, quindi, permette lo scaricodi materiale indisturbato. Più volte sono in-tervenuti gli addetti della Polizia Municipalealmeno fino a due anni, fa confermano i cit-tadini, poi più nulla.

Pulire non basta: è necessario un prov-

vedimento risolutivo, co-me installare i pali di il-luminazione pubblica,

per mettere in difficoltà chi, violando le re-gole, scarica i rifiuti in strada.

Ma anche la collaborazione dei cittadini:è possibile presentare una denuncia nei con-fronti dei mascalzoni colti sul fatto presso laPolizia Municipale, armandosi del numero ditarga del veicolo responsabile della trasgres-sione. I colpevoli sono sanzionabili con pe-santi multe.

JESSICA SANTINI

PARTE DELLA RECINZIONE DISTRUTTA IN

UN INCIDENTE. PROPRIO IN PROSSIMITÀ

DELL'INGRESSO PRINCIPALE.

SCUOLA MORVILLO, STRAGE SFIORATA

QUANDO LA SPAZZATURA BLOCCA UNA STRADA

A FINOCCHIO LA DISCARICA ABUSIVA IMPEDISCE IL TRANSITO DEI VEICOLI. I CITTADINI NON CE LA FANNO PIÙ.

Il 22 gennaio scorso, sono accorsi in mas-sa alla biblioteca di via Monreale per par-

tecipare all'incontro organizzato e presiedu-to da un residente della zona, Augusto Bion-di (nella foto), riguardanteil recupero della periferia.

Il toponimo è stato il pri-mo punto ad essere tratta-to. "Questa zona era antica-mente chiamata Tor Foramee cercherò di farla richiama-re così. Il toponimo è Ver-micino - Valle della Morte ", afferma Augu-sto. La prima denominazione di Borghesia-na, risalente alla Prima Repubblica, è Tor Fo-rame. Successivamente fu cambiato in Bor-ghesiana in onore della famiglia Borghese chedonò le terre per la creazione della stazioneferroviaria che collegava Roma a Fiuggi. L'ap-provazione del toponimo rappresenterebbeun' occasione per recuperare la zona con in-terventi strutturali, sociali e culturali.

Gli interventi riguardano i seguenti punti:la mobilità interna al toponimo (come la crea-zione di piste ciclabili) ed esterna; le areeverdi, l'inquinamento, l'illuminazione pubbli-ca, la socializzazione (come la creazione diorti comunali e di un parco botanico) e l'uti-lizzo di energie rinnovabili con l'inserimentodel fotovoltaico nelle strutture esistenti e inquelle nuove; la fitodepurazione dei fossi, la

riqualificazione delle aree archeologiche pre-senti sul territorio, come le catacombe Di SanZotico isolate e difficilmente accessibili.

"Ho parlato di questo progetto con il con-sigliere comunale Dario Nanni - continua Au-gusto - ed è disposto ad aiutarci, ne ho pa-lato con i sindacati della CGIL e con due pro-fessori di Tor Vergata. Risposte positive so-

no venute anche dal Consorzio". Il presiden-te del Consorzio ha dato infatti parere favo-revole al progetto e, visto il largo consenso,ha invitato i cittadini a costituirsi in un comi-tato promotore per poi presentare ufficial-mente il progetto. Il comitato attualmenteconta circa 35 adesioni.

VALERIA PICHINI

Sono ben sette mesi che nella scuola materna di via Casale delFinocchio piove dentro. Infiltrazioni d'acqua hanno costretto le

maestre a fare lezione anche fuori dalle aule perché non agibili.Una situazione che definire impressionante è poco: muffa nelle

aule e nei bagni; allagamenti davanti all'ingresso principale con ri-schio di scivolate per i bambini; piastrelle che si staccano dalle pa-reti a causa dell'umidità: tutto ciò per sette mesi ha suscitato l'in-teresse di ben poche persone: solo genitori e maestre preoccupatehanno alzato la voce. Con loro il dirigente scolastico Giammarini,che più di una volta ha sollevato la questione: sono necessari inter-venti alla copertura della scuola per salvare il salvabile.

La faccenda è stata per così dire trascurata, non tenendo contodi quali problemi di carattere igienico-sanitario sia in grado di crea-re una simile situazione: quello nel quali i bambini tutti i giorni so-

no costretti a vivere è un ambiente malsano, certo non indicato al-l'esercizio che deve svolgere.

Mentre per molti mesi nessuno sembrava accorgersi di loro, orai bambini di via Casale del Finocchio sono sulla bocca di molti poli-tici: da Alessandro Onorato, capogruppo comunale dell'Udc che sela prende con il Sindaco per i mancati interventi, visto che già loscorso dicembre avevano presentato una interrogazione in mate-ria; o come Dario Nanni, capogruppo comunale del Pd che accusaAlemanno di trovare solo i soldi per le scuole del centro. Tutte cri-tiche corrette, del resto. Ma un po' tardive.

I bambini continuano a stare in quelle aule per lo più inagibili, inun ambiente umido e pericoloso. E aspettano che qualcuno dellapolitica, che davvero tenga a loro, si ricordi come è sufficiente por-tare avanti lavori di manutenzione ordinaria -ormai diventata dopotutto quanto tempo una vera e propria ristrutturazione: per evita-re di lasciare i piccoli in queste condizioni pietose.

JESSICA SANTINI

LA SITUAZIONE NELLA QUALE VERSA L'EDIFICIO NON È NUO-VA ALLE CRONACHE, MA SUSCITA UN INTERESSE CRESCENTE

TRA I POLITICI.

La scuola elementare di via Siculiana nel-la notte di venerdì 18 gennaio ha visto

consumarsi un pericoloso episodio: il con-ducente di un'automobile, presumibilmen-te a forte velocità, dopo aver perso il controllo,èandato a sbattere contro il muretto che cir-conda l'edificio, distruggendo parte della re-

cinzione. L'inciden-te ha provocatonumerosi dannisia al recinto siaa un vicino palodella luce, rimos-so prontamente.

Per il resto tutto è rimasto così: il muro èancora rotto, l'inferriata spaccata è stataspostata poco più in là. Una tubatura condei fili scoperti è stata lasciata aperta. I di-spositivi rotti si trovano proprio accanto alcancello d'ingresso, rendendo la zona mol-to pericolosa soprattutto perché frequenta-ta da bambini. Inoltre, la mancanza di unavalida recinzione, rende possibile l'ingressoe l'uscita a chiunque: per questo i genitorichiedono un intervento immediato.

Fortunatamente l'incidente è accaduto disera, quindi quando il marciapiede antistan-te era pressoché deserto: una strage sfio-rata perché durante l'ingresso e l'uscita deibambini, davanti la scuola decine di genito-ri attendono i propri figli. La pericolosità diquel tratto di strada era però, era già noto:per questo più di una volta i genitori aveva-no avanzato la proposta di creare un ingres-so da via Pettineo, strada più tranquilla do-ve tra il parco e un ampio cortile, c'è più ga-ranzia di sicurezza sia per i genitori che peri bambini.

Le continue richieste sono cadute nel di-menticatoio, nonostante i continui solleciti.Questo episodio, stravolge completamenteil quadro delle possibilità: se un incidente si-mile accadesse durante l'orario di uscita deibambini, chi si assumerà la responsabilitàmorale dell'incidente? I genitori devono sal-vaguardare la sicurezza dei propri figli e leistituzioni devono aiutare in questo. E' ne-cessario riflettere attentamente su quantoaccaduto per trovare una soluzione per pre-venire eventuali tragiche conseguenze.

JESSICA SANTINI

TOR FORAME, CI VORREBBE UN COMITATO DI QUARTIERE

PIOVE ANCORA NELLA SCUOLA DI VIA DEL CASALE DEL FINOCCHIO

FITODEPURAZIONE, SFRUTTAMENTO DELLE AREE ARCHEOLOGICHE E MOLTO ALTRO.SERVIREBBE UN COMITATO DI QUARTIERE ALLA BORGHESIANA - TOR FORAME PER

METTERE IN ATTO I PUNTI DI UN AMBIZIOSO PROGETTO PARTITO DAI TOPONIMI.

Page 24: La Fiera dell'Est num.2 del 2 febbraio 2013