Gazzettatc Num 6-2012

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Cari lettori, ancora un numero, merco- ledì 25 luglio e poi andiamo in vacanza. Per il mese di agosto GazzettATC so- spende le pubblicazioni. Torneremo a settembre per raccontarvi ancora tutto quello che succede nelle case popolari di Torino e Provincia e con una novità (andate a leggervi l’arti- colo sui balconi fioriti a pagina 4…). Nel frattempo, vi ringraziamo per aver letto e scaricato il giornale in questi suoi pri- mi mesi di pubblicazione. Siete tantis- simi, grazie. Se ne avete perso qualcuno, i nu- meri precedenti sono tutti dispo- nibili sul sito internet di Atc Torino. Buone vacanze a tutti! Recentemente, Atc e la Polizia Municipale hanno stipulato un protocollo d’intesa. Qual è l’obiettivo di questo accordo? La Polizia Municipale da sempre, tra i tanti servizi che quotidianamente garantisce, ha tenuto in grande consi- derazione le problematiche legate all’Atc. In particolare il Nucleo di Prossimità, fin dalla sua istituzione nel 2003, ha iniziato una collabo- razione specifica con la Direzione Atc per affrontare le problematiche di convivenza civile afferenti i residenti dei loro stabili. Nel dicembre 2011, in un’ottica di sicu- rezza partecipata nell’ambito di un più articolato pro- getto denominato “Prox Evolution”, si è voluto sistema- tizzare questa collaborazione mediante un protocollo d’intesa andando a definire gli ambiti e le procedure per la trattazione. Sono abituali gli interventi del Nucleo di Prossimità nelle case popolari? E quali sono i motivi più fre- quenti? L’ambito di intervento riguarda tutte le situazioni segna- late dall’Ufficio Legale Atc in cui si ravvisi violazione di norme di regolamenti comunali o normativa naziona- le o in cui siano ravvisabili elementi di conflittualità in tema di convivenza civile nell’ambito degli stabili gestiti dall’ente. I motivi che vengono maggiormente segnalati come causa dei conflitti tra vicini, riguardano, in modo preponderante, i rumori disturbanti, nell’ordine:quelli prodotti dalle attività domestiche (tacchi, vociare, spo- stameto di mobili, giochi di bimbi), prodotti da anima- SOMMARIO Attenti alle truffe pag 2 “Sì sono delle case popolari, c’hai problemi?” pag 3 Balconi fioriti - Iniziativa per i nostri inquilini pag 4 GazzettATC va in vacanza n. 6 - 11 luglio 2012 Continua a pag 4

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Attenti alle truffe. Consigli su come tenere gli occhi aperti - Il censimento Atc al Caf più vicino a casa vostra – Il quartiere Vallette raccontato dal Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5

Transcript of Gazzettatc Num 6-2012

Cari lettori, ancora un numero, merco-ledì 25 luglio e poi andiamo in vacanza. Per il mese di agosto GazzettATC so-spende le pubblicazioni. Torneremo a settembre per raccontarvi ancora tutto quello che succede nelle case popolari di Torino e Provincia e con una novità (andate a leggervi l’arti-colo sui balconi fioriti a pagina 4…). Nel frattempo, vi ringraziamo per aver letto e scaricato il giornale in questi suoi pri-mi mesi di pubblicazione. Siete tantis-simi, grazie.Se ne avete perso qualcuno, i nu-meri precedenti sono tutti dispo-nibili sul sito internet di Atc Torino. Buone vacanze a tutti!

Recentemente, Atc e la Polizia Municipale hanno stipulato un protocollo d’intesa. Qual è l’obiettivo di questo accordo? La Polizia Municipale da sempre, tra i tanti servizi che quotidianamente garantisce, ha tenuto in grande consi-derazione le problematiche legate all’Atc. In particolare il Nucleo di Prossimità, fin

dalla sua istituzione nel 2003, ha iniziato una collabo-razione specifica con la Direzione Atc per affrontare le problematiche di convivenza civile afferenti i residenti dei loro stabili. Nel dicembre 2011, in un’ottica di sicu-rezza partecipata nell’ambito di un più articolato pro-getto denominato “Prox Evolution”, si è voluto sistema-tizzare questa collaborazione mediante un protocollo d’intesa andando a definire gli ambiti e le procedure per la trattazione.

Sono abituali gli interventi del Nucleo di Prossimità nelle case popolari? E quali sono i motivi più fre-quenti? L’ambito di intervento riguarda tutte le situazioni segna-late dall’Ufficio Legale Atc in cui si ravvisi violazione di norme di regolamenti comunali o normativa naziona-le o in cui siano ravvisabili elementi di conflittualità in tema di convivenza civile nell’ambito degli stabili gestiti dall’ente. I motivi che vengono maggiormente segnalati come causa dei conflitti tra vicini, riguardano, in modo preponderante, i rumori disturbanti, nell’ordine:quelli prodotti dalle attività domestiche (tacchi, vociare, spo-stameto di mobili, giochi di bimbi), prodotti da anima-

SOMMARIO Attenti alle truffe pag 2

“Sì sono delle case popolari, c’hai problemi?”

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Balconi fioriti - Iniziativa per i nostri inquilini

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GazzettATC va in vacanza

n. 6 - 11 luglio 2012

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Nel periodo estivo aumenta il rischio di tentativi di truffa, specie ai danni delle persone più anziane che restano sole in città. Ecco qualche consiglio per sen-tirsi più sicuri.Se uno sconosciuto tenta di mettersi in contatto con voi, bussando alla vostra porta o avvici-nandovi per la strada, fate attenzione. I truffatori, di solito, si presentano in coppia. Fingo-no di essere rappresentanti delle forze dell’ordine, impiegati di banche o poste, addetti di qualche ente di interesse pubblico (gas, compagnie telefoniche, manutenzione). Se siete soli in casa, non aprite mai la porta se non conoscete chi vi chiede di entrare o se non avete capito bene chi è. Ricordate che tutto il personale di Atc è munito di un tesserino di rico-noscimento e non riscuote mai direttamente dena-ro dagli inquilini per il servizio prestato. Se siete in dubbio, non esitate a contattare il numero verde Atc 800-301081. Gli Enti e le Aziende Pubbliche, come Atc, si fanno pagare tramite bollette o assegni. Nessun addetto è autorizzato a ritirare o consegnare soldi a domicilio, nemmeno se si tratta di un’associazione benefica!

Se volete acquistare dei prodotti con il sistema “porta a porta” invitate anche altre persone ad assistere alla dimostrazione e a visionare la merce.Quando andate in banca o all’ufficio postale, poi, se possibile fatevi accompagnare da una persona di fi-ducia e non credete a presunti funzionari che si av-vicinano con la scusa di un controllo fuori dall’ufficio in cui vi siete recati. Ricordate che nessun impiegato vi cercherà mai a casa o per strada per controllare le banconote che avete prelevato. Non firmate mai nessun documento, né in strada né in casa, se non siete pienamente sicuri di cosa si trat-ti e se prima non lo avete fatto esaminare dai vostri figli, nipoti o da una persona di vostra fiducia. In ogni caso, se siete in dubbio e non sapete cosa fare chiamate la Polizia Municipale o altre forze di polizia. Allo stesso modo, se vi capita di notare un anziano, magari un vostro vicino di casa, avvicinato da persone con un atteggiamento che possa destare sospetti, non esitate a chiamare le forze dell’ordine.Se nonostante ciò dovesse capitarvi di essere vittime di furti o truffe, sappiate che non c’è nulla di cui ver-gognarsi. Confidatevi con qualcuno e denunciate chi ha approfittato di voi e della vostra buona fede. La Città di Torino mette a disposizione il Servizio Aiu-to Anziani al numero 011 8123131. Chiamatelo, gli operatori vi spiegheranno cosa fare.

ATTENTI ALLE TRUFFE! Nel periodo estivo aumentano i tentativi di truffa. Qualche consiglio su come tenere gli occhi aperti

Conciliare lavoro e famiglia non è sempre facile, specie per chi magari ha figli piccoli o familiari da accudire. Per questo il Comitato Unico di Garanzia di Atc saluta positivamente il proseguimento del telelavoro. Grazie alla partecipazione al bando regionale di concessione di contributi per realizza-re un sistema di interventi di conciliazione tempi di vita e lavoro è stato possibile ottenere le risorse per permettere ad 11 lavoratrici di lavorare da casa sino ad aprile 2013. Non solo. Grazie a queste risorse, Atc trovato anche i fondi per prorogare il telelavoro, per lo stesso periodo, anche a 4 dipendenti uomini. 15 famiglie ora hanno così la possibilità di conciliare più serenamente esigenze lavorative e vicissi-tudini famigliari.

È una delle novità introdotte dalla nuova legge sull’edilizia sociale. Da quest’anno il censimen-to si fa al Caf risparmiando tempo e code. Atc ha stipulato una convenzione con moltissimi Caf dislocati su tutto il territorio di Torino e dei paesi della provincia – l’elenco aggiornato è disponi-bile sul sito Atc - che permette agli assegnatari, previo appuntamento, di aggiornare l’Isee e di presentare il censimento in un’unica volta. Sarà poi il Caf a trasmetterlo ad Atc per via telema-tica, senza alcun aggravio per il cittadino e so-prattutto senza alcun costo. Ma può andare al Caf anche chi ha l’Isee aggiornato. Anzi. È addi-rittura preferibile scegliere di presentare il censi-mento in uno sportello sotto casa. Basta cercare uno dei tantissimi Caf convenzionato con Atc, (guarda l’elenco), prendere appuntamento, portare i documenti – importante la lettera ri-cevuta dagli assegnatari dove si trovano Pin e matricola e in pochi minuti si consegna il cen-simento. Il Caf rilascia la ricevuta e si è a po-sto per altri due anni. Il censimento al Caf, non solo è più veloce e comodo, ma anche gratuito: Atc paga la convenzione e non viene richiesta alcuna tessera di iscrizione. In caso contrario, segnalateci il Caf che ve l’ha richiesta. Allo-ra al via con le prenotazioni al Caf sotto casa. C’è tempo fino al 28 settembre 2012.

PROROGATO IL TELELAVORO PER 15 DIPENDENTI ATC

Il censimento Atc sotto casa.

O almeno più vicino grazie ai Caf.

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“Sì SONO DELLE VALLETTE. C’HAI PROBLEMI?” IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICA DELLA CIRCOSCRIZIONE 5

CI RACCONTA DEL LEGAME TRA UN QUARTIERE E I SUOI ABITANTI Lucento, Madonna di Campagna, Borgo Vittoria, Vallette. Quar-tieri che ci raccontano un pezzo di storia di Torino: quella delle periferie, dell’immigrazione, dal Sud Italia prima e da oltreconfine qualche decennio più tardi. Per tutti quei torinesi che vogliono ap-profondire la storia del territorio, nel 2000 è nato il Centro di Do-cumentazione Storica della Circoscrizione 5. Abbiamo chiesto ai suoi rappresentanti di tracciare un bilancio di questi anni di lavoro, raccontandoci perché è importante che la memoria dei quartieri non vada perduta.

Come si svolge il vostro lavoro?Nei dodici anni trascorsi dall’apertura del Centro di Documenta-zione Storica, abbiamo approfondito, di pari passo con la ricerca storica, il rapporto che lega le comunità al proprio territorio. Un esempio di questo approccio sono i cosiddetti tavoli di quartiere, gruppi di lavoro composti da cittadini e associazioni che, attraver-so iniziative e momenti di aggregazione, cercano di rinsaldare il legame tra il territorio ed i suoi abitanti.Come reagiscono i quartieri a queste proposte?Senza dubbio in modo positivo. Uno dei quartieri più vivaci nell’ac-cogliere queste iniziative è senza dubbio quello delle Vallette, dove nel 2008 sono stati organizzati i festeggiamenti per il 50° anniversario della nascita del quartiere. A questa manifestazione il Comitato ha dato il suo contributo con una mostra esposta in piazza Montale e due pubblicazioni. La prima, uscita nel 2009, è “Tutta un’altra storia. La storia del quartiere Vallette attraverso le sue immagini”, un libro basato per lo più su fotografie che abbiamo trovato ricercando in numerosi archivi privati e pubblici, tra cui quello di Atc. Il secondo volume è uscito lo scorso anno e si intitola “Sì, sono delle Vallette. C’hai problemi? Autobiografia di un quar-tiere”. Qui, attraverso l’analisi delle testimonianze degli abitanti, si è approfondita la riflessione già avviata col primo volume. Il quartiere si è trovato così sotto i riflettori. Come hanno reagito gli abitanti?I due libri sono stati occasione di alcuni momenti di dibattito pubblico, l’ultimo nel maggio scorso con l’inattesa presenza del Presidente di Atc Elvi Rossi, tutti caratterizzati da una folta parte-cipazione di cittadini. E’ emerso così uno degli elementi centrali delle ricerche, cioè il forte senso di appartenenza al quartiere. Un legame riconducibili probabilmente proprio alla sua storia. Non di-mentichiamo l’insediamento delle Vallette era nato, nel 1961, da un imponente intervento di edilizia pubblica in una zona sostan-zialmente ancora agricola, dunque con una comunità urbana for-matasi ex novo.I due libri parlano di un “mito negativo” delle Vallette. Cosa significa?Si riferiscono all’immagine di quartiere “difficile” e problematico con la quale i mezzi d’informazione lo hanno, fin dalla sua nascita,

etichettato.Quello sul “mito negativo” è diventato un tema interessante per il sentimento contrastante con cui è vissuto dalla comunità stessa: da una parte quale segno tangibile del trattamento ingiusto riser-vato alle Vallette dal resto della città; dall’altra quasi come ele-mento d’orgoglio per i residenti che sono riusciti a migliorare le proprie condizioni partendo da un quartiere che, proprio per le sue criticità, è stato un’ottima “scuola di vita”. Abbiamo così scoperto che l’etichetta negativa è stata, in qualche modo, anche lo stimolo per affrontare i motivi di disagio e rendere il quartiere più vivibile e “appetibile”, specialmente per i giovani. E’ questo dunque il problema di oggi? Mancano i giovani?Sì, alle Vallette come altrove. Nelle periferie, soprattutto in quelle con una forte presenza di edilizia pubblica, sono particolarmente evidenti i problemi legati al ricambio generazionale che caratte-rizzano la nostra società. L’invecchiamento della popolazione, il prevalere progressivo di nuclei familiari composti da un singolo membro, la permanenza prolungata (e spesso obbligata) dei gio-vani nelle loro famiglie di origine. Specialmente tra i più giovani è forte il desiderio di spostarsi verso quartieri più centrali, ritenuti più vivaci e più piacevoli e, nel contempo, anche quando vi sarebbe l’aspettativa di restare nel proprio quartiere, l’impossibilità materia-le di potervi rimanere per la mancanza, ad esempio, di soluzioni abitative adeguate a single con redditi medio -bassi. Un legame forte con il proprio quartiere può in questo senso rappresentare uno stimolo per far emergere la necessità di scelte che rispondano a queste nuove esigenze, aumentando la vivibilità delle periferie.

Il Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5 si trova in via Verolengo 212. È una struttura pubblica aperta a tutti i cittadini che vogliono approfondire la conoscenza della storia del territorio, della co-munità e delle borgate che formano l’attuale Circoscrizione (Lucento, Madonna di Campagna, Borgo Vittoria e Vallette). Il CDS è costituito da un consiglio, da una segreteria, da un presidente. Il CDS svolge diverse iniziative, come incontri, dibattiti, mostre, visite e, oltre ad avere una biblioteca, pubblica un notiziario e una rivista.Nel 2008, la biblioteca-emeroteca Atc incomincia a collaborare ad un tavolo di lavoro organizzato dal Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5. Nel 2009, in occasione del 50° anniversario della nascita del quartiere Vallette, l’archivio Atc ha messo a disposizione delle immagini storiche del quartiere, perché il CDS stava organizzando una mostra e pubbli-cando “Tutta un’altra storia. La storia del quartiere Vallette attraverso le sue immagini”. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, a novembre 2011, il CDS pubblica il libro “Sì, sono delle Vallette, c’hai problemi? Autobiografia di un Quartiere” di Andrea Coccorese e Marco Romito. È una ricerca a cui ha contribuito anche l’archivio e la biblioteca-emeroteca Atc, riuniti insieme ad altri soggetti, attorno ad un tavolo di quartiere, con il coor-dinamento del CDS. La biblioteca-emeroteca di Atc Torino sta proseguendo la collaborazio-ne, promuovendo ulteriori approfondimenti sulle tematiche che riguar-dano l’edilizia pubblica.

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Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchinihanno collaborato: Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5, foto Mauro Famigli: www.comune.torino.it

BALCONI FIORITI

Mandaci la foto del tuo balcone in fiore! A settembre pubblicheremo le più belle

Se in queste calde serate estive non dimenticate mai di annaffiare i fiori e le piante coltivate con cura sul balcone, questa è la vostra occasione. Scattate una bella foto del vostro balcone fiorito e speditela via mail a [email protected]. Nel testo o nell’oggetto del messaggio, non dimenticate di indicare il vostro nome e la via o il quartiere in cui abitate. A settembre pubblicheremo le fotografie più belle su Gazzet-tatc e sul sito internet dell’ente.Basta fare due passi in uno qualunque dei cortili interni delle case Atc di Torino e provincia, per accorger-si che il giardinaggio è la passione di molti nostri inquilini. Non vediamo l’ora di pubblicare le immagini dei vostri balconi! (I balconi fioriti di questa pagina sono in via Arquata e via Dina).

Pasta alla norma La pasta alla Norma è la più famosa pasta con pomodoro e melanzane della cucina siciliana. Questa è la versione di nonna Sara, trasferitasi a Torino dalla Sicilia nel 1950.

Ingredienti500 grammi di maccheroni (ma va bene qualunque tipo di pasta)1 chilo pomodoro maturi per salsa4 melanzane nostraneUn ciuffo di basilico e 2 spicchi d’aglioOlio per friggere, Sale e pepe q.b.Ricotta salata

ProcedimentoSoffriggere l’aglio interro e aggiungere al soffritto il pomodoro lavato e tagliato a pezzi con qualche foglia di basilico. Aggiustare di sale e pepe e far cuocere a fuoco basso. Quando il pomodoro sarà appassito, toglierlo dal fuoco, passarlo al setaccio e mette-re da parte la salsa ottenuta.Sciacquare le melanzane, togliere il picciolo assieme ad una parte di melanzana, tagliare soltanto una striscia di buccia prati-cando un taglio verticale da punta a punta (la buccia deve rima-nere, tranne questa striscia). A questo punto bisogna scegliere se tagliare le melanzane a fette o a cubetti, io le preferisco a cubetti il risultato non cambia, quindi friggerle in abbondante olio e riporle su carta assorbente da cucina.Cuocere la pasta al dente, amalgamarla con la salsa di pomo-doro e servire adagiandovi sopra le melanzane fritte, qualche foglietta di basilico e una bella spolverata di ricotta salata grattu-giata al momento.

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li domestici, utilizzo da apparecchiature di diffusione sonora, raramente dall’utilizzo di grandi elettrodomestici. Gli interventi avvengono anche per situazioni di disagio quali: - anziani o altri soggetti in difficoltà; - presenza di odori molesti o insetti infestanti derivanti dalla cattiva gestione della pulizia nelle abitazioni; - precarie condizioni igienico-sanitarie dovute a comportamenti vietati (cibo ai colombi, deiezioni canine, ecc.), in tutti i luoghi soggetti al pubbli-co passaggio; - occupazioni di parti comuni all’interno dei condomini con masserizie e mobilio, vasi di fiori, motociclette, biciclette, mobili, varie, se i comporta-menti continuano anche dopo le due diffide inviate da Atc.

Spesso si fa un po’ di confusione sulle forze dell’ordine. Quali sono i problemi, nella normale routine di quartiere, che possono essere segnalati alla Polizia Municipale?

Premesso che ci si può rivolegere sempre agli Agenti di Polizia Municipale per essere correttamente indirizzati a quale forza di polizia rivolgersi per otte-nere riscontro, di norma i problemi quotidiani, di condominio, di rispetto del-le regole del buon vivere fanno esplicito riferimento al nostro operare, men-tre problematiche connesse all’ordine pubblico vanno denunciate a Polizia e Carabinieri. A questo proposito ricordo il numero telefonico della nostra Centrale Operativa, attiva 24 ore su 24 anche nei giorni festivi, 011.4606060 e la mail [email protected] pronta a ricevere e fornire indicazioni.