Gazzetta del Sud GiovedË 7Maggio 2020 No i Maga z i ne · 2020. 5. 9. · fetico per i mesia...

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Gazzetta del Sud Giovedì 7 Maggio 2020 29 Noi Magazine Scritto dai ragazzi. Fatto per i ragazzi Speciale REGGIO CALABRIA - Il progetto di Action Aid riadattato a questo particolare momento Un prezioso “spazio aperto” per i ragazzi “Tifa per te” è il filo conduttore dell’iniziativa finalizzata all’inclusione delle fasce disagiate Giorgio Gatto Costantino REGGIO CALABRIA Quando l’anno scorso fu scelto il no- me del progetto certamente non si pensava a quanto sarebbe stato pro- fetico per i mesi a venire: OpenSpace. Parlare di “spazio aperto” al tempo del Coronavirus e della conseguente quarantena sembra un ossimoro e in- vece è una necessità. Specie se si com- prende che tale progetto – realizzato dalla Onlus ActionAid in partenaria- to con altre sigle e associazioni e fi- nanziato dalla fondazione “Con i Bambini” - si rivolge a bambini e ado- lescenti a rischio esclusione che col concetto di spazi aperti o chiusi si de- vono misurare ogni giorno in manie- ra diversa da tanti coetanei. Per loro, spesso, gli spazi aperti so- no quelli derivanti dall’abbandono scolastico e gli spazi chiusi (o preclu- si) sono quelli dell’accesso alla cono- scenza e alla costruzione del futuro. In tempi di pandemia il progetto de- stinato a prevenire e contrastare l’ab- bandono scolastico e la dispersione si è rapidamente rimodulato. Un po' co- me fanno i navigatori satellitari che in macchina “ricalcolano” il percorso quando si devia da quello originario. Cambia la strada ma la meta resta uguale. Così gli operatori di Milano, Bari, Palermo e Reggio Calabria, le cit- tà in cui l’iniziativa si realizza, hanno ricalcolato il percorso che stavano se- guendo e rimodulato l’offerta in chia- ve digitale. Lo hanno fatto lanciando in rete, sui social e tramite i contatti diretti con le scuole “Tifa per te!” una proposta specifica, cadenzata nei tempi e nei modi di esecuzione per ri- prendere per mano gruppi di adole- scenti magari rimasti fuori dalle aule sia fisiche che virtuali per i più diversi motivi. Eleonora Scrivo è una delle re- sponsabili di staff che a Reggio Cala- bria collabora con gli I.c. “Radice Ali- ghieri” di Catona, “Telesio Montal- betti Ceraolo” di Modena e con il liceo delle Scienze Umane “T. Gullì”. Con queste scuole e i loro dirigenti da tem- po va avanti un’azione sinergica e in- clusiva molto proficua che continua e si rafforza anche in questi tempi così particolari. “Il percorso – spiega la Scrivo - è destinato a ragazze e ragazzi dai 14 a 17 anni con i quali si vuole tracciare un futuro di autorealizza- zione. L’attività appena partita si sta articolando in percorsi di case mana- gement per la costruzione di un pro- getto personalizzato che parta dalla scoperta dei talenti del singolo, attra- verso esperienze innovative quali l’ideazione di un programma web-ra- dio; incontri di orientamento per co- noscere il mondo del lavoro e della formazione e gli strumenti relativi al- la ricerca attiva di una occupazione e l’elaborazione finale del proprio pro- getto formativo-professionale”. Una sfida articolata e difficile per i vincoli stringenti imposti dall’emer- genza che vuole dare strumenti e me- todo oltre che energia ai ragazzi. C’è infatti la consapevolezza che i risulta- ti si ottengono non con azioni estem- poranee ed eclatanti ma con un dialo- go perseverante finalizzato a far cre- scere nei ragazzi l’autostima necessa- ria a non scoraggiarsi di fronte a diffi- coltà più grandi di loro. Per Eleonora “bisogna aiutare i ra- gazzi a uscire dal cono d’ombra nel quale finiscono non certo per colpa loro”. Un’ombra generata da un siste- ma impreparato ad affrontare le emergenze che reagisce spesso in mo- do isterico e disordinato. Con una se- rie di incontri on line di gruppo, gli operatori guidati da Francesca Alto- monte aiuteranno i ragazzi a rielabo- rare motivazioni, desideri e compe- tenze di base. Questi valori saranno poi trasformati in progetti da condi- videre con i coetanei tramite le onde della web radio. Si parlerà di come co- struire un curriculum vitae e un pro- spetto di competenze col quale parte- cipare da protagonisti alla costruzio- ne di un futuro collettivo più inclusi- vo e partecipativo. Anche questa esperienza segnerà nel tempo il mo- do col quale la parte più responsabile e attiva della società avrà saputo ri- spondere alla costruzione di una so- cietà più solida e solidale. © RIPRODUZIONE RISERVATA REGGIO CALABRIA - Diario di bordo semiserio di un’alunna dell’IC Galilei Pascoli Il viaggio nel tempo di una piccola scienziata REGGIO CALABRIA Una nuova vita Terra, 20 novembre 2050 Il nostro pianeta è troppo inquina- to, per il coronavirus ancora non c’è né una cura né un vaccino. I robot si stanno ribellando e noi non sappia- mo più cosa fare. Molti dicono di partire per Giove, altri dicono di partire per Marte, ma la maggior parte dice di andare nella seconda terra, ed infatti è quello che faremo. Ovviamente molte persone non ver- ranno perché il costo del biglietto è alto, però (per fortuna) tutti quelli che conosco verranno insieme a me. 28 novembre 2050 Stiamo per partire!!! Dobbiamo solo superare i controlli e partiamo. 15 minuti dopo Siamo dentro l’astronave, è molto grande, c’è tutto, ma il cibo non è dei migliori. Mi piace un sacco questa astronave. Con i miei amici giochia- mo, guardiamo film e studiamo. 35 giorni dopo Siamo quasi arrivati!!! L’ astronave sta per atterrare sul nuovo mondo, o come dice E.T. “casa”. 10 minuti dopo Siamo arrivati!!! La Nuova Terra è bellissima. Sono già pronte le case per noi, c’è l’acqua e sembra potabi- le, ci sono i robot dentro ogni casa pronti per essere usati e gli animali sono tutti pacifici e bellissimi. I cittadini e i presidenti hanno deci- so di non inquinare più, di non crea- re più robot cattivi o comunque fatti male, e se qualcuno dovesse infran- gere queste leggi verrebbe rimanda- to nel mondo vecchio. Invece, se qualcuno facesse qualcosa di meno grave verrebbe messo in carcere. 20 giorni dopoQua va tutto alla grande hanno co- struito anche le pizzerie, i cinema e i laboratori per inventare nuove tec- nologie. Ho fatto pure amicizia con un robot!!! Ora stanno trovando il modo per il teletrasporto e per andare in avanti nel tempo. 16 dicembre 2050 Siiiiiiiiii!!! Oggi è il mio complean- no!!! STOP UN ATTIMO!!! io mi chiamo Sara e sono un’ecologista/scienziata ed ho 15 anni. Sono un’amante dei cani e mi piacciono molto i robot e le cose tecnologiche in generale (forse è per questo che fac- cio la scienziata). Vabbè continuiamo con la storia. Mi hanno regalato un cane robot, un teletrasporto e una macchina del tempo. Il giorno dopoIeri è stato bellissimo, ho mangiato un sacco di pizza con wurstel e pata- tine, ho giocato assieme ai miei ami- ci e con il cane robot. Sono andata avanti nel tempo sempre con i miei amici e ho provato il teletrasporto. Andava tutto bene finché un gior- noSara Verduci Classe 5A Primaria Ic Galilei Pascoli Reggio Calabria Il team Eleonora Scrivo e Francesca Altomonte; sotto le attività avviate prima del lockdown e ora rimodulate a distanza

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Gazzetta del Sud Giovedì 7 Maggio 2020 29

No iMaga z i ne

S c r ittodai raga z z i .

Fat toper i raga z z iSpeciale

REGGIO CALABRIA - Il progetto di Action Aid riadattato a questo particolare momento

Un prezioso “spazio aperto” per i ragazzi“Tifa per te” è il filo conduttore dell’iniziativa finalizzata all’inclusione delle fasce disagiateGiorgio Gatto Costantino

REGGIO CALABRIA

Quando l’anno scorso fu scelto il no-me del progetto certamente non sipensava a quanto sarebbe stato pro-fetico per i mesi a venire: OpenSpace.Parlare di “spazio aperto” al tempodel Coronavirus e della conseguentequarantena sembra un ossimoro e in-vece è una necessità. Specie se si com-prende che tale progetto – re a l i z z a t odalla Onlus ActionAid in partenaria-to con altre sigle e associazioni e fi-nanziato dalla fondazione “Con iBambini” - si rivolge a bambini e ado-lescenti a rischio esclusione che colconcetto di spazi aperti o chiusi si de-vono misurare ogni giorno in manie-ra diversa da tanti coetanei.

Per loro, spesso, gli spazi aperti so-no quelli derivanti dall’abbandonoscolastico e gli spazi chiusi (o preclu-si) sono quelli dell’accesso alla cono-scenza e alla costruzione del futuro.In tempi di pandemia il progetto de-stinato a prevenire e contrastare l’ab -bandono scolastico e la dispersione siè rapidamente rimodulato. Un po' co-me fanno i navigatori satellitari che inmacchina “r i c a l co l a n o ” il percorsoquando si devia da quello originario.Cambia la strada ma la meta restauguale. Così gli operatori di Milano,Bari, Palermo e Reggio Calabria, le cit-tà in cui l’iniziativa si realizza, hannoricalcolato il percorso che stavano se-guendo e rimodulato l’offerta in chia-ve digitale. Lo hanno fatto lanciandoin rete, sui social e tramite i contattidiretti con le scuole “Tifa per te!” unaproposta specifica, cadenzata neitempi e nei modi di esecuzione per ri-prendere per mano gruppi di adole-scenti magari rimasti fuori dalle aulesia fisiche che virtuali per i più diversimotivi. Eleonora Scrivo è una delle re-sponsabili di staff che a Reggio Cala-

bria collabora con gli I.c. “Radice Ali-ghieri” di Catona, “Telesio Montal-betti Ceraolo” di Modena e con il liceodelle Scienze Umane “T. Gullì”. Conqueste scuole e i loro dirigenti da tem-po va avanti un’azione sinergica e in-clusiva molto proficua che continua esi rafforza anche in questi tempi cosìparticolari. “Il percorso – spiega laScrivo - è destinato a ragazze e ragazzidai 14 a 17 anni con i quali si vuoletracciare un futuro di autorealizza-zione. L’attività appena partita si sta

articolando in percorsi di case mana-gement per la costruzione di un pro-getto personalizzato che parta dallascoperta dei talenti del singolo, attra-verso esperienze innovative qualil’ideazione di un programma web-ra-dio; incontri di orientamento per co-noscere il mondo del lavoro e dellaformazione e gli strumenti relativi al-la ricerca attiva di una occupazione el’elaborazione finale del proprio pro-getto formativo-professionale”.

Una sfida articolata e difficile per ivincoli stringenti imposti dall’emer -genza che vuole dare strumenti e me-todo oltre che energia ai ragazzi. C’èinfatti la consapevolezza che i risulta-ti si ottengono non con azioni estem-poranee ed eclatanti ma con un dialo-go perseverante finalizzato a far cre-scere nei ragazzi l’autostima necessa-ria a non scoraggiarsi di fronte a diffi-coltà più grandi di loro.

Per Eleonora “bisogna aiutare i ra-gazzi a uscire dal cono d’ombra nelquale finiscono non certo per colpal o ro ”. Un’ombra generata da un siste-ma impreparato ad affrontare leemergenze che reagisce spesso in mo-do isterico e disordinato. Con una se-rie di incontri on line di gruppo, glioperatori guidati da Francesca Alto-monte aiuteranno i ragazzi a rielabo-rare motivazioni, desideri e compe-tenze di base. Questi valori sarannopoi trasformati in progetti da condi-videre con i coetanei tramite le ondedella web radio. Si parlerà di come co-struire un curriculum vitae e un pro-spetto di competenze col quale parte-cipare da protagonisti alla costruzio-ne di un futuro collettivo più inclusi-vo e partecipativo. Anche questaesperienza segnerà nel tempo il mo-do col quale la parte più responsabilee attiva della società avrà saputo ri-spondere alla costruzione di una so-cietà più solida e solidale.© RIPRODUZIONE RISERVATA

REGGIO CALABRIA - Diario di bordo semiserio di un’alunna dell’IC Galilei Pascoli

Il viaggio nel tempo di una piccola scienziataREGGIO CALABRIA

Una nuova vitaTerra, 20 novembre 2050Il nostro pianeta è troppo inquina-to, per il coronavirus ancora non c’èné una cura né un vaccino. I robot sistanno ribellando e noi non sappia-mo più cosa fare. Molti dicono dipartire per Giove, altri dicono dipartire per Marte, ma la maggiorparte dice di andare nella secondaterra, ed infatti è quello che faremo.Ovviamente molte persone non ver-ranno perché il costo del biglietto èalto, però (per fortuna) tutti quelliche conosco verranno insieme a me.

28 novembre 2050Stiamo per partire!!! Dobbiamo solosuperare i controlli e partiamo.15 minuti dopo …Siamo dentro l’astronave, è moltogrande, c’è tutto, ma il cibo non è deimigliori. Mi piace un sacco questaastronave. Con i miei amici giochia-mo, guardiamo film e studiamo.35 giorni dopo …Siamo quasi arrivati!!! L’ ast ronavesta per atterrare sul nuovo mondo, ocome dice E.T. “c a s a”.10 minuti dopo …Siamo arrivati!!! La Nuova Terra èbellissima. Sono già pronte le caseper noi, c’è l’acqua e sembra potabi-le, ci sono i robot dentro ogni casa

pronti per essere usati e gli animalisono tutti pacifici e bellissimi.I cittadini e i presidenti hanno deci-so di non inquinare più, di non crea-re più robot cattivi o comunque fatti

male, e se qualcuno dovesse infran-gere queste leggi verrebbe rimanda-to nel mondo vecchio. Invece, sequalcuno facesse qualcosa di menograve verrebbe messo in carcere.

20 giorni dopo…Qua va tutto alla grande hanno co-struito anche le pizzerie, i cinema e ilaboratori per inventare nuove tec-nologie. Ho fatto pure amicizia conun robot!!!Ora stanno trovando il modo per ilteletrasporto e per andare in avantinel tempo.16 dicembre 2050Siiiiiiiiii!!! Oggi è il mio complean-no!!!STOP UN ATTIMO!!! io mi chiamoSara e sono un’ecologist a/scienziat aed ho 15 anni. Sono un’amante deicani e mi piacciono molto i robot ele cose tecnologiche ingenerale (forse è per questo che fac-

cio la scienziata). Vabbècontinuiamo con la storia.Mi hanno regalato un cane robot, unteletrasporto e una macchina delt e m p o.Il giorno dopo…Ieri è stato bellissimo, ho mangiatoun sacco di pizza con wurstel e pata-tine, ho giocato assieme ai miei ami-ci e con il cane robot. Sono andataavanti nel tempo sempre con i mieiamici e ho provato il teletrasporto.Andava tutto bene finché un gior-n o…

Sara VerduciClasse 5A Primaria

Ic Galilei PascoliReggio Calabria

Il team Eleonora Scrivo e Francesca Altomonte; sotto le attività avviate prima del lockdown e ora rimodulate a distanza

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30 Giovedì 7 Maggio 2020 Gazzetta del Sud

Speciale Noi Magazine

Reggio Calabria - Mercoledì l’appuntamento in rete per aprire le porte dell’At e n e o

La Mediterranea si prepara a celebrarecon una nuova formula l’Open dayL’iniziativa rivolta alle scuole e alle future matricoleREGGIO CALABRIA

Venticinque appuntamenti on lineper conoscere le attività dei Diparti-menti dell’Università Mediterranea.Incontri brevi, con i referenti dei Corsidi Studio, per avere tutte le informa-zioni e poter fare le domande che pos-sano chiarire ogni dubbio. L’Universi -tà continua a rimanere vicina ai propristudenti e alle possibili nuove matri-cole. Si rivedono le modalità e si ridise-gnano le attività di orientamento deiCorsi di Laurea dell’Ateneo reggino,così come spiega la prof. Lucia dellaSpina, delegata alle attività di Orienta-mento e tutorato. E mentre si ripensa-no nuove modalità si stabilisce l’openday della Mediterranea in rete per il 13m a g g i o.

«Nell’ultimo triennio abbiamosperimentato con le scuole del territo-rio un percorso di collaborazione mol-to proficuo che ha portato i ragazzidelle scuole superiori a misurarsi conle loro inclinazioni e le loro passioninei trenta laboratori di ricerca chel’Università ha aperto per loro. Opera-zione che ha coinvolto numerosescuole non solo dell’area reggina, madi tutta la Calabria. È stata promossaanche la formazione per i docenti at-traverso nuovi strumenti didattici. Giàtra gennaio e febbraio abbiamo tenu-

Reggio - Al via il ciclo di seminari di Agraria

Pandemia tra forestee cambi climatici

MESSINA - La ATHENA Green Solutions di Unime e Cnr nata dal brevetto ArgiNaRe

L’uso innovativo dell’a rg i l l asalva il mare dall’i nq u i n a me nt oAllo spin off dedicato l’esordio della nuova rubrica di UniVersoMe

Unime lancia domani Matlab

Un prezioso strumentodidattico e scientificoME SSINA

UniMe mette a disposizione Ma-tlab, uno strumento di calcoloscientifico ed analitico molto po-tente e apprezzato in ambito di-dattico, scientifico e industriale.

“Abbiamo voluto dotare il no-stro Ateneo di questo strumentomolto importante – ha dichiaratoil rettore prof. Salvatore Cuzzo-crea- si tratta di una piattaformache farà crescere le nostre poten-zialità nella ricerca, nella docenzae nell’interazione tra docenti estudenti. Abbiamo creato ancheun ponte importante tra il mon-do accademico e quello del lavoroe delle imprese. Crediamo ferma-mente che la nostra Università,punto di riferimento per la ricercae la didattica a livello nazionale einternazionale, possa avere im-portanti vantaggi dall’uso costan-te di questo strumento».

Per gli studenti saper utilizzareMatlab e i suoi toolbox apre leporte a una grande varietà di stru-menti operativi e opportunità dilavoro, considerata l’ampia diffu-sione di Matlab in ambito indu-striale e professionale. Matlab èinfatti elencato come skill tecnicocomune dai membri di LinkedInappartenenti all’ambito ingegne-ristico e come skill necessario inmigliaia di offerte di lavoro in am-bito tecnico.

«Matlab è uno strumento dianalisi e modellizzazione- ha ag-giunto la prof.ssa Marina Dolfin,referente per l’Ateneo del proget-to- che unisce elevata potenza dicalcolo e capacità di gestione digrandi dataset ad un approccio al-tamente user friendly». Questoaspetto è estremamente impor-tante nell’ambito della ricerca, fa-vorendo in modo rilevante, senon decisivo, le collaborazionimultidisciplinari. È altrettantoimportante nell’ambito dell’inse-gnamento, permettendo un desi-

gn altamente professionale dicorsi su un ampio spettro di tema-tiche che spaziano dall'ingegne-ria alla medicina, passando perl'economia e la sociologia, per ci-tarne alcuni; oltre ad offrire stru-menti qualificanti nell'ambito delremote teaching. Agli studentifornisce reali possibilità di otti-mizzazione dei risultati di ap-prendimento indirizzandoli almondo del lavoro. Da non sotto-valutare anche l'accesso ad unacommunity che lega accademia eprofessionals in tutto il mondo.Grazie a Unime per fornirci di im-portanti strumenti di innalza-mento della qualità della propo-sta formativa della nostra comu-nit a».

L’Ateneo presenterà la licenzaCampus Matlab alla comunità ac-cademica domani alle ore 9 conl’intervento del rettore, Cuzzo-crea e della prof.ssa Dolfin, refe-rente Unime del Software e diesperti MathWorks che illustre-ranno i prodotti e i servizi asso-ciat i.

Sul sito Unime il link per leiscrizioni all’evento, che si svolge-rà in diretta.

Unione di saperi Dalla sinergia fra diverse competenze è nato il team che ha creato la novità nel campo della tecnologia ambientale

ME SSINA

A partire da giovedì 21 maggio, UniVer-soMe inaugurerà la nuova rubrica de-dicata alla ricerca UniMe: “Sul metodo”.Ogni settimana verrà pubblicata suuniversomessina.eu una diversa storiadi impegno e sacrificio per il progresso.La genesi di questa rubrica è da ricon-dursi al voler raccontare le eccellenzeche questo ateneo racchiude e soprat-tutto spiegare come nasce una mirabilericerca scientifica. Il lavoro svolto ognigiorno dall’Università di Messina è im-portante anche perché si ripercuote po-sitivamente sul territorio. Oggi parlia-mo di un esempio di come la ricerca ap-plicata e l’innovazione tecnologica fa-voriscono il dialogo tra mondo accade-mico e sistema produttivo. Abbiamointervistato la dott.ssa Maria RosariaPlutino (ISMN-CNR), presidente delCdA di “ATHENA Green Solutions”,una start-up innovativa e spin-off con-giunto e non partecipato dal ConsiglioNazionale delle Ricerche (CNR) edall’Università degli Studi di Messina(UniMe), operante nel settore delle tec-nologie ambientali alla ricerca di siste-mi e prototipi per la risoluzione di pro-blematiche derivanti da attività ad altoimpatto ambientale. La start-up ha bre-vettato un sistema con polveri a base diargilla che, funzionalizzate chimica-mente, degradano il petrolio presentenelle acque inquinate.

Un aspetto nevralgico del vostroprogetto è l’interdisciplinarietà. Comeinizia una sinergia tra diverse profes-s i o n a l i t à?

«La nostra esperienza insegna comel’approccio multidisciplinare sia l’uni -ca strategia vincente nell’affront areproblematiche importanti, quale la tu-tela, la salvaguardia ed il recupero am-bientale che è alla base dello spin-offATHENA Green Solutions. Nel nostrocaso l’idea imprenditoriale ArgiNaRe ciha fatto incontrare quasi per casualità: i

materiali argillosi forniti dal dott. Saba-tino, la funzionalizzazione chimica rea-lizzata da me, il dott. Cappello che haeseguito i test microbiologici, ed infinela dott.ssa Rando che ha seguito con noitutte le fasi. Infine oggi la start-upATHENA Green Solutions si avvale del-le competenze fisiche del prof. S. Maga-zù. Ognuno di noi ha sviluppato in ma-niera indipendente specifiche compe-tenze e know-how all’interno dei pro-pri enti di afferenza (CNR-ISMN, ed IR-BIM, e UniMe), così come evidenziatodalla nostra produzione scientifica edalla partecipazione a numerosi pro-getti di ricerca su aree tematiche inno-vative, che ci coinvolgono come re-sponsabili o coordinatori scientifici.Questi diversi percorsi professionalioggi confluiscono nel nostro spin-off.Insomma: l’unione fa la forza!»

Quali sono le prospettive industria-li di questo progetto ?

I prodotti del brevetto ArgiNaRe,acronimo di "Argille Naturali per il Re-cupero e il Risanamento Ambientale",trovano applicazione per l’assorbi -

mento e degradazione di idrocarburi eper l’assorbimento ed il recupero di in-quinanti ambientali (metalli pesanti,solventi e sostanze organiche non vola-tili, microparticolato e microplastiche),rivolgendosi a società di bonifica,aziende chimiche e manifatturiero ingenerale; tutte quelle realtà che utiliz-zano o producono scarti come idrocar-buri, sostanze organiche non volatili edoli esausti. I prodotti della linea per-mettono inoltre il recupero dei mate-riali di scarto assorbiti. Tali sistemi pos-sono essere utilizzati come polveri o co-me pannelli assorbenti o utilizzati inpiccoli dispositivi quali filtri di aspira-zione o di scolo, in cuscini assorbenti oin sistemi galleggianti. La start-up, chenasce sul brevetto ArgiNaRe, opera nelsettore della Tecnologia Ambientale,sviluppando nuove tecnologie per il re-cupero e abbattimento del carico in-quinante in aree marine.

Cosa vi differenzia dai vostri com-petitor?

Il problema degli sversamenti di pe-trolio è considerato un fattore di inqui-

namento globale. Il costo della puliziadi una fuoriuscita di petrolio dipendeda diversi fattori, tra cui la posizione e ledimensioni dello sversamento, il tipodi olio e la quantità di manodopera e at-trezzature necessarie per ripristinarel'area di sversamento. Le fuoriuscite diterra sono in genere da quattro a cinquevolte più costose delle fuoriuscite of-fshore e così il petrolio galleggia sullasuperficie dell'acqua quando è sversatoda navi o piattaforme. Questo prodottoibrido ha un’elevata capacità assorben-te ed induce la bioremediation del pe-trolio. Non presenta tossicità diretta oindiretta , non risente delle condizionimeteo-marine del sito di applicazioni enon determina materiale da trattarecome "rifiuto speciale" né sposta l’in -quinante dalla superficie del mare aifondali. II materiale recuperato dopoessere stato impiegato sul luogo dellosversamento, può essere poi ripulito inlaboratorio e riutilizzato. Tutti i mate-riali ibridi funzionali una volta impre-gnati di petrolio o di olio, non affonda-no e possono essere facilmente recupe-rati, senza produrre ulteriori danni aifondali marini. Tale caratteristica risul-ta particolarmente importante perchédetermina una riduzione, almeno del50%, dei costi normalmente necessari.

Alessio GugliottaCoordinatore UniVersoMe

© RIPRODUZIONE RISERVATA

S i n e rg i a La collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale ha dato buoni risultati

to oltre trenta eventi ad hoc, solo comeUfficio Orientamento, per non conta-re le attività promosse dai singoli di-partimenti». Ma poi l’emergenza sani-taria ha interrotto il percorso. «Ma nonper questo ci siamo fermati. Abbiamoindividuato la data dell’Open day diAteneo che si terrà il tredici maggiocon tutte le scuole della rete, che han-no abbracciato il progetto frutto colla-borazione con l’Ufficio scolastico re-gionale». In questa direzione si inseri-sce il ricco calendario dei 25 seminari

divulgativi in cui i Dipartimenti si rac-cont ano».

Impegno che si gioca su più fronti.«I progetti dell’Ateneo rispettoall’orientamento e al tutorato hannoricevuto un finanziamento da partedel Ministero. Un’opportunità che ciha consentito di mettere in campo at-tività rivolte non soltanto agli studentidelle superiori a cui far toccare conmano quello che si fa alla Mediterra-nea, ma anche agli studenti dei nostricorsi in difficoltà a cui i tutor offrono

un sostegno per progredire negli studi.Sono gli stessi studenti già avantiproiettati ormai verso la laurea che do-po una selezione basata sul meritoaiutano i ragazzi dei primi anni». Atti-vità che vengono svolte attraverso «uncalendario di ricevimenti adesso tele-matici che ha continuato ad essere ga-rantito». Con questo spirito ci si prepa-ra al prossimo open day che aprirà vir-tualmente le porte dell’Ateneo, le aule,i laboratori di ricerca alle possibilinuove matricole.

REGGIO CALABRIA

Con il seminario “Patrimonio fo-restale, cambiamenti climatici ediffusione pandemia a cura delprof. Pasquale Marziliano si èaperto il ciclo degli appuntamen-ti del Dipartimento di Agrariaall’interno del Go Connect - Ciclodi seminari divulgativi dell’Uni-versità Mediterranea di ReggioCalabriaIl seminario del prof. Pa-squale Marziliano, ha affrontatole tematiche della gestione delleforeste sotto diversi aspetti, mo-strando anche come il nostro be-nessere sia così strettamente con-nesso al benessere delle forestestesse. Perché oggi è importantestudiare le foreste? E perché è im-portante studiarle all'interno diun Corso di Laurea in Scienze Fo-restali e Ambientali?

L’Appuntamento ha fornitouna serie di elementi che aiutanoa comprendere perché oggi è fon-damentale studiare le foreste percontrastare il riscaldamento glo-bale, e come la cura delle foresteha come conseguenza la cura ditutti noi, contribuendo al nostrob e n e s s e re .

In particolare, nel corso dellasua lezione , si pone l’accento sul-la funzione delle foreste comeazione di contrasto al riscalda-mento globale, e alla crisi clima-tica in atto, in quanto il processo

di accumulo di carbonio nelle fo-reste è molto elevato. Diventa al-lora importante conoscere la su-perficie forestale a livello mon-diale, ma anche i Paesi dove piùsono in atto processi di deforesta-zione che rischiano di distrugge-re una parte significativa delle su-perficie forestale. Inoltre, vienemostrato anche come la diffusio-ne di pandemie è spesso la direttaconseguenza di deforestazione,in quanto gli animali selvaticiportatori di eventuali virus, nonavendo più il loro habitat, posso-no entrare in contatto con gli es-seri umano, favorendo la trasmis-sione di patogeni dagli animaliall’u o m o.

Vengono infine proposte alcu-ne soluzioni da mettere in attoper ridurre i fenomeni di defore-stazione e per gestire in manierasostenibile le foreste che abbia-m o.

Marina Dolfin Referente del progetto

at e ne i @ ga z z et t adel s u d .it

Il dipartimento di Agraria

Lucia della Spina