Gazzetta del Sud GiovedË 19 Marzo 2020 No i Maga z i ne · segno e storia dell3arte. L 3iniziat i...

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Gazzetta del Sud Giovedì 19 Marzo 2020 18 Noi Magazine Scritto dai ragazzi. Fatto per i ragazzi Speciale COSENZA – I liceali dello “Scorza” hanno realizzato un’applicazione mirata a valorizzare le meraviglie della chiesa di San Domenico Storia e cultura bruzia a portata di... app La soddisfazione degli studenti protagonisti dell ’idea: strumento semplice e intuitivo Vittorio Scarpelli COSENZA Come valorizzare il patrimonio cul- turale di un territorio? Ci hanno pensato a fondo gli studenti del li- ceo “Scorza” che hanno fatto frutta- re le loro competenze realizzando “SanDomapp”, una applicazione per Android dedicata proprio alla fruizione e alla valorizzazione di uno dei luoghi centrali della cosen- tinità: il complesso monumentale della chiesa di San Domenico. A par- torire un’idea così brillante (concre- tizzandone la realizzazione) sono stati gli allievi della 3. B, 3. F e della 4. I. Il progetto realizzato e promosso dai liceali cosentini ha un titolo che è tutto un programma. “La bellezza ci salverà”, sigillo fortemente voluto dal dirigente scolastico Carla Sava- glio. Il ruolo di coordinatrici è rico- perto da Teresa Gallo, docente di in- formatica, e Rita Soda, docente di di- segno e storia dell’arte. L’iniziativa, inoltre, si inserisce nell'ambito del modulo “SanDoMAPP” progetto PON 2014-2020 per la scuola - com- petenze e ambienti per l'apprendi- mento (FSE-FESR) potenziamento dell’educazione al patrimonio cul- turale, artistico e paesaggistico. Le parti descrittive di “SanDo- mapp” rielaborate dagli studenti dello scientifico, sono state utilizza- te fonti bibliografiche fornite dall’architetto Giuseppina Tuoto e dal Bocs Art Museum. Tra gli obiettivi individuati dal dirigente e dai docenti, c’è quello di far conoscere il complesso conven- tuale di San Domenico nell’ottica di fruizione e valorizzazione dei beni culturali cosentini, sviluppare com- petenze e utilizzare ambienti per lo sviluppo di tour virtuali e di app per smartphone e tablet con sistema operativo Android. A monte c’è stato un incredibile lavoro. Svolto proprio a opera degli allievi dello “Scorza”. A spiegare nel dettaglio le caratteristiche della nuova “creatura” è proprio uno de- gli artefici, lo studente della 3. B, Francesco Preite: «Quest’app è stata sviluppata da un gruppo di studenti del liceo scientifico “Scorza”, nell’ambito del modulo DanDo- MAPP progetto Pon 2014-2020. In questa app si è voluto omaggiare quello che è il complesso monu- mentale di San Domenico. La grafi- ca è molto semplice e intuitiva, ap- pena installata l’app, nella scherma- ta principale sono presenti una se- rie di immagini che scorrono per da- re una visione generale del com- plesso. Per andare più nel dettaglio abbiamo sviluppato diverse scher- mate selezionabili. Nella prima “Dove” si viene mandati su google maps per vedere in che posizione si trova il complesso e come arrivarci. Se si preme su “Museo” vengono mostrate delle informazioni sul museo presente nel complesso di San Domenico in particolare. Per i più curiosi che vogliono conoscere la storia del complesso è presente la sezione “Storia” dove è indicato tut- to ciò che ha portato alla realizza- zione, le fasi della costruzione e an- che il periodo e i tempi in cui è stato costruito. Infine la sezione “Tour Virtual” offre l’esperienza di osser- vare le diverse parti del convento in prima persona (si può anche osser- vare in modalità virtuale). Attraver- so dei punti di informazione ci sono anche delle curiosità e spiegazioni in ognuna delle stanze per rendere l’esperienza ancora più istruttiva, interattiva e divertente!». L’app in questione è caricata su Aptoide. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il progetto Alunni del liceo “Scorza” in posa per una foto di gruppo (in alto a sinistra) con alla professoressa di Informatica Teresa Gallo, referente del progetto insieme alla professoressa di Disegno, Rita Soda. Nelle altre immagini, gli studenti del liceo scientifico impegnati durante la realizzazione dell’applicazione sul complesso monumentale della Chiesa di San Domenico. COSENZA - L ’Istituto “Mancini Tommasi”garantisce anche nei corsi serali un’offerta di qualità, subito spendibile nel mondo del lavoro La scuola fa bene a tutti, anche da adulti Domenico Marino COSENZA C’è tempo per tutto e per tutto. So- prattutto quando si tratta di impara- re. L’Istituto di istruzione superiore “Mancini-Tommasi” offre un percor- so di formazione per adulti che in- tendono conseguire il Diploma in “Servizi per l'Enogastronomia e l'O- spitalità alberghiera”. L’indirizzo di Enogastronomia/cucina prevede un percorso di studi che ha gli stessi rico- noscimenti legali dell’iter diurno, ma essendo indirizzato agli adulti gode di riduzione orarie e della pos- sibilità di riconoscere crediti deri- vanti da frequenza di istituti superio- ri o corsi di formazione precedenti e da esperienze lavorative nel settore. Il percorso si rivolge a chi ha inter- rotto gli studi e desidera completare la propria formazione, se in possesso del diploma conclusivo della Scuola Media o titolo equipollente e ha rag- giunto i diciotto anni; a chi ne ha compiuti sedici e dimostra di non poter frequentare il corso diurno; a chi desidera arricchire il proprio ba- gaglio culturale e professionale per avere nuove opportunità di crescita; a chi non ha potuto studiare ma ha sempre desiderato farlo; a chi già opera nel settore ma non ha un titolo specifico e desidera riqualificarsi; a chi già lavora in altri settori ma da sempre si sente realizzato quando esprime la propria creatività in cuci- na. «Nel settore enogastronomia-cu- cina – spiega la dirigente scolastica Graziella Cammalleri – gli allievi im- parano l'arte della cucina, della pa- sticceria, la preparazione di piatti ti- pici del territorio, le ricette regionali, nazionali ed internazionali». Al ter- mine del quinto anno il diplomato è in grado di intervenire nella valoriz- zazione, produzione, trasformazio- ne, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; ope- rare nel sistema produttivo promuo- vendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze gastronomiche. Quanti fossero interessati a iscri- versi ai percorsi di istruzione di se- condo livello, devono presentare do- manda alle istituzioni scolastiche presso le quali sono incardinati tali percorsi. La professoressa Maria Gabriella Pugliese snocciola alcuni dei nume- rosi sbocchi occupazionali garantiti dall’iscrizione all’Indirizzo di Enoga- stronomia/Cucina all’Alberghiero di Consalvo Aragona, a Cosenza, che prevede un monte ore annuale di 759 ore, spalmato su 23 ore settima- nali da lunedì a venerdì dalle 15.30 alle 19:30/20.30. Oltre a un rapido in- serimento nel mondo del lavoro, consente pure l’accesso all’Universi - tà o ai corsi post diploma. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ai fornelli Discenti e docenti in uno degli ottimi laboratori dell’istituto Andrà tutto bene Un’emergenza globale, un grande esempio di resilienza: la Scuola, prezioso e insostituibile presidio di formazione va avanti, anche se a distanza. Ad accompagnarla c’è sempre Gazzetta del Sud con Noi Magazine in edizione speciale: l’informazione di qualità e lo spazio settimanale per la voce dei nostri ragazzi, in questo momento ancor più prezioso e atteso

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Gazzetta del Sud Giovedì 19 Marzo 2020 18

No iMaga z i ne

S c r ittodai raga z z i .

Fat toper i raga z z iSpeciale

COSENZA – I liceali dello “S corza” hanno realizzato un’applicazione mirata a valorizzare le meraviglie della chiesa di San Domenico

Storia e cultura bruzia a portata di... appLa soddisfazione degli studenti protagonisti dell’idea: strumento semplice e intuitivoVittorio Scarpelli

C OS E N Z A

Come valorizzare il patrimonio cul-turale di un territorio? Ci hannopensato a fondo gli studenti del li-ceo “S co r z a” che hanno fatto frutta-re le loro competenze realizzando“SanDomapp”, una applicazioneper Android dedicata proprio allafruizione e alla valorizzazione diuno dei luoghi centrali della cosen-tinità: il complesso monumentaledella chiesa di San Domenico. A par-torire un’idea così brillante (concre-tizzandone la realizzazione) sonostati gli allievi della 3. B, 3. F e della 4.I.

Il progetto realizzato e promossodai liceali cosentini ha un titolo cheè tutto un programma. “La bellezzaci salverà”, sigillo fortemente volutodal dirigente scolastico Carla Sava-glio. Il ruolo di coordinatrici è rico-perto da Teresa Gallo, docente di in-formatica, e Rita Soda, docente di di-segno e storia dell’arte. L’iniziat iva,inoltre, si inserisce nell'ambito delmodulo “SanDoMAPP” p roge t t oPON 2014-2020 per la scuola - com-petenze e ambienti per l'apprendi-mento (FSE-FESR) potenziamentodell’educazione al patrimonio cul-turale, artistico e paesaggistico.

Le parti descrittive di “SanDo-mapp” rielaborate dagli studentidello scientifico, sono state utilizza-te fonti bibliografiche fornitedall’architetto Giuseppina Tuoto edal Bocs Art Museum.

Tra gli obiettivi individuati daldirigente e dai docenti, c’è quello difar conoscere il complesso conven-tuale di San Domenico nell’ottica difruizione e valorizzazione dei beniculturali cosentini, sviluppare com-petenze e utilizzare ambienti per losviluppo di tour virtuali e di app per

smartphone e tablet con sistemaoperativo Android.

A monte c’è stato un incredibilelavoro. Svolto proprio a opera degliallievi dello “S co r z a”. A spiegare neldettaglio le caratteristiche dellanuova “creat ura” è proprio uno de-gli artefici, lo studente della 3. B,Francesco Preite: «Quest’app è statasviluppata da un gruppo di studentidel liceo scientifico “S co r z a”,nell’ambito del modulo DanDo-MAPP progetto Pon 2014-2020. Inquesta app si è voluto omaggiarequello che è il complesso monu-mentale di San Domenico. La grafi-ca è molto semplice e intuitiva, ap-pena installata l’app, nella scherma-ta principale sono presenti una se-rie di immagini che scorrono per da-re una visione generale del com-plesso. Per andare più nel dettaglioabbiamo sviluppato diverse scher-mate selezionabili. Nella prima“D ove ” si viene mandati su googlemaps per vedere in che posizione sitrova il complesso e come arrivarci.Se si preme su “Museo” ve n go n omostrate delle informazioni sulmuseo presente nel complesso diSan Domenico in particolare. Per ipiù curiosi che vogliono conoscerela storia del complesso è presente lasezione “S t o r i a” dove è indicato tut-to ciò che ha portato alla realizza-zione, le fasi della costruzione e an-che il periodo e i tempi in cui è statocostruito. Infine la sezione “Tou rVirt ual” offre l’esperienza di osser-vare le diverse parti del convento inprima persona (si può anche osser-vare in modalità virtuale). Attraver-so dei punti di informazione ci sonoanche delle curiosità e spiegazioniin ognuna delle stanze per renderel’esperienza ancora più istruttiva,interattiva e divertente!». L’app inquestione è caricata su Aptoide.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il progetto Alunni del liceo“Scorz a” in posa per una foto digruppo (in alto a sinistra) conalla professoressa di InformaticaTeresa Gallo, referente delprogetto insieme allaprofessoressa di Disegno, RitaSoda. Nelle altre immagini, glistudenti del liceo scientificoimpegnati durante larealizzazione dell’applicazionesul complesso monumentaledella Chiesa di San Domenico.

COSENZA - L’Istituto “Mancini Tommasi” garantisce anche nei corsi serali un’offerta di qualità, subito spendibile nel mondo del lavoro

La scuola fa bene a tutti, anche da adultiDomenico Marino

C OS E N Z A

C’è tempo per tutto e per tutto. So-prattutto quando si tratta di impara-re. L’Istituto di istruzione superiore“M a n c i n i -To m m a s i ” offre un percor-so di formazione per adulti che in-tendono conseguire il Diploma in“Servizi per l'Enogastronomia e l'O-spitalità alberghiera”. L’indirizzo diEnogastronomia/cucina prevede unpercorso di studi che ha gli stessi rico-noscimenti legali dell’iter diurno,ma essendo indirizzato agli adultigode di riduzione orarie e della pos-sibilità di riconoscere crediti deri-vanti da frequenza di istituti superio-

ri o corsi di formazione precedenti eda esperienze lavorative nel settore.

Il percorso si rivolge a chi ha inter-rotto gli studi e desidera completarela propria formazione, se in possessodel diploma conclusivo della ScuolaMedia o titolo equipollente e ha rag-giunto i diciotto anni; a chi ne hacompiuti sedici e dimostra di nonpoter frequentare il corso diurno; achi desidera arricchire il proprio ba-gaglio culturale e professionale peravere nuove opportunità di crescita;a chi non ha potuto studiare ma hasempre desiderato farlo; a chi giàopera nel settore ma non ha un titolospecifico e desidera riqualificarsi; achi già lavora in altri settori ma dasempre si sente realizzato quando

esprime la propria creatività in cuci-na.

«Nel settore enogastronomia-cu-cina – spiega la dirigente scolasticaGraziella Cammalleri – gli allievi im-parano l'arte della cucina, della pa-sticceria, la preparazione di piatti ti-pici del territorio, le ricette regionali,nazionali ed internazionali». Al ter-mine del quinto anno il diplomato èin grado di intervenire nella valoriz-zazione, produzione, trasformazio-ne, conservazione e presentazionedei prodotti enogastronomici; ope-rare nel sistema produttivo promuo-vendo le tradizioni locali, nazionali einternazionali, e individuando lenuove tendenze gastronomiche.

Quanti fossero interessati a iscri-

versi ai percorsi di istruzione di se-condo livello, devono presentare do-manda alle istituzioni scolastichepresso le quali sono incardinati talip e rco r s i .

La professoressa Maria GabriellaPugliese snocciola alcuni dei nume-rosi sbocchi occupazionali garantitidall’iscrizione all’Indirizzo di Enoga-stronomia/Cucina all’Alberghiero diConsalvo Aragona, a Cosenza, cheprevede un monte ore annuale di759 ore, spalmato su 23 ore settima-nali da lunedì a venerdì dalle 15.30alle 19:30/20.30. Oltre a un rapido in-serimento nel mondo del lavoro,consente pure l’accesso all’U n ive r s i -tà o ai corsi post diploma.© RIPRODUZIONE RISERVATAAi fornelli Discenti e docenti in uno degli ottimi laboratori dell’istituto

Andrà tutto bene U n’emergenza globale, un grande esempio di resilienza: la Scuola, prezioso e insostituibile presidio diformazione va avanti, anche se a distanza. Ad accompagnarla c’è sempre Gazzetta del Sud con Noi Magazine in edizione speciale:l’informazione di qualità e lo spazio settimanale per la voce dei nostri ragazzi, in questo momento ancor più prezioso e atteso

Page 2: Gazzetta del Sud GiovedË 19 Marzo 2020 No i Maga z i ne · segno e storia dell3arte. L 3iniziat i a,v inoltre, si inserisce nell'ambito del modulo SanDoMAPP6 7p roge t t o PON 2014-2020per

Gazzetta del Sud Giovedì 19 Marzo 2020 19

Sp e c i a le Noi Magazine

BELVEDERE MARITTIMO - Un successo l’iter dei licei “C ampanella”

Dieci in integrazionecon lode in inclusioneCreato un dipartimento di didatticaper occuparsi dei ragazzi con disabilitàBELVEDERE MARITTIMO

«In questa scuola da anni abbiamoistituito un dipartimento di didatti-ca inclusiva, in cui ci occupiamo deiragazzi con disabilità a 360°».

È questo uno dei tanti punti di for-za che i licei “Tommaso Campanella”di Belvedere Marittimo portanoavanti con passione e dedizione co-me emerge dalle parole della profes-soressa Daniela Amodeo referentedel progetto di didattica inclusiva,che monitora con impegno e costan-za i docenti interessati. L’attività for-mativa, tra i tanti scopi, ha quello dicreare un ambiente scolastico com-patto e un clima di condivisioneall’interno di esso. Infatti, si attuanovari laboratori con l’obiettivo di in-crementare i livelli di integrazione edinclusione da parte della comunità

scolastica. Gli altri studenti, inoltre, siimpegnano a conoscere, dialogare einteressarsi ai loro compagni per farsì che si sentano parte del gruppoclasse, per veicolare la capacità dirapportarsi con la società. Il lavoro ditutti gli insegnanti, in particolar mo-do di quelli di sostegno, consiste nelrealizzare un piano educativo indivi-duale, con un programma di studiadeguato alle caratteristiche e alleesigenze del singolo alunno. Questometodo si avvale inoltre dell’aiuto edella collaborazione di un’interaéquipe di professionisti specializzatiin questo settore. «Sono tanti i ragaz-zi con disabilità iscritti al nostro isti-tuto che partecipano a tutte le inizia-tive proposte dalla scuola: dai viaggid’istruzione alle uscite didattiche,progetti Pon e laboratori oltre alle at-tività in classe” dichiara la professo-

ressa De Cesare docente di sostegnonella classe IV E/G la quale insiste sul-l'importanza del gruppo classe e sul-la necessità di vivere la quotidianitànell'assunzione di semplici regole.

«Vi sono vari laboratori, tra cuiquello artistico-culturale, che vede iragazzi impegnati nella realizzazio-ne di oggetti ricavati da materiale ri-ciclato e permettono di mettere in ri-salto le capacità manuali di ognuno.Vi è inoltre un’attività musicale e tea-trale, per coloro che mostrano inte-resse e predisposizione verso la mu-sica e la recitazione. La novità di que-st’anno consiste, continua la docenteAmodeo «in un percorso di alternan-za scuola-lavoro, prevede la coltiva-zione di un piccolo orto botanico, in-cludendo anche ragazzi di altre clas-si. Il progetto consiste nello specificonella produzione di vasi, che sarannopoi colorati e coltivati con piante aro-matiche, partendo proprio dal pepe-roncino, prodotto tipico della nostraterra, passando poi alla salvia e al ro-smarino».

Grazie alle molteplici attività of-ferte dalla scuola, è quindi possibileper i ragazzi sperimentare il mondodel lavoro e vivere l’esperienza di as-sumersi e portare a termine un com-p i t o.

Erika LiporaceLicei “Tommaso Campanella”

Belvedere MarittimoClasse IV E-G

Liceo Classico/Linguistico© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutti a lavoro Alunni e docenti impegnati nei laboratori creati per integrare i ragazzi con disabilità. A sinistra la dirigente Cianciulli

A spasso nel tempo

SERRA PEDACE - L’e sperimento

Lancette indietroTornano i dinosauriPer un giorno i bambinidella terza sono piombatin e l l’Era Secondaria

Impegno di gruppo Alunni a lavoro con i docenti

SERRA PEDACE

Per un giorno, nella classe terzadel plesso della scuola primariadi Serra Pedace le lancettedell’orologio sono magicamentetornate indietro nel tempo, finoad arrivare in piena Era Secon-daria, quando i dinosauri popo-lavano la Terra.

Da sempre, questi giganteschie colossali rettili, suscitano innoi sentimenti ambivalenti dicuriosità e paura in tutti.

“Maestra, erano così pericolo-si i dinosauri?”.

Le innumerevoli domandedei bambini sono fonte di sti-molo per immaginare, scoprire,ricercare, investigare e... costrui-re. Così il team dei docenti hapensato di realizzare un labora-torio interdisciplinare di storia,geografia e tecnologia che aves-se una duplice finalità: appro-fondire la conoscenza sui dino-sauri e suscitare interesse per laricerca, con una modalità piùprat ico-manipolat iva.

Compito autentico dell’att i-vità laboratoriale è stata la co-struzione un diorama, ovvero ri-creare uno sfondo o un ambien-te specifico in scala ridotta, uti-lizzando materiale di recupero.Nella prima fase del laboratorio,gli allievi hanno disegnato e co-lorato il loro dinosauro preferi-to, inserendolo nell’ambientetramite una semplice base d’a p-poggio, da loro stessi realizzata.Poi, in un secondo momento, ibambini hanno preparato ade-guatamente l’habitat con dovi-zie di particolari.

Il risultato finale è stato sod-d i s f a ce n t e !

L’allievo, messo nelle condi-zioni di ricostruire il contesto incui vivevano i dinosauri, ha uti-lizzato le conoscenze acquisitesull’era preistorica per mezzodelle differenti discipline. Talesapere, appreso e messo in situa-zione, si trasforma in competen-za; in tal modo il docente ha lapossibilità di capire se gli alunnisanno utilizzare ciò che hannoi m p a r a t o.

In sostanza, il compito auten-tico, uno dei fulcri su cui s’i m-pernia l’azione didattica del mo-dello Senza Zaino, mette glialunni nella condizione di di-ventare “produttori di cultura”,perché apre un contatto con larealtà, consentendo una cono-scenza “dirett a” del mondo checi circonda.

Oggi, più che mai, alla scuolasi chiede di mettere gli alunninelle condizioni di situare il lorosapere, di conquistarlo e con-frontarlo con situazioni reali. Intal modo, ci si può misurare conle incertezze quotidiane, cheogni giorno il bambino può in-contrare sul proprio cammino.

Queste attività, così comevengono proposte nella ScuolaSenza Zaino, sono inquadrate“in una cornice di senso” che sti-mola gli alunni all’a p p re n d i-mento, con passione e curiosità.

Lo sanno bene i docenti illu-minati che, nella Scuola di Casalidel Manco 1, spinti da una tena-ce motivazione, dedicano tantoamore al difficile ma appassio-nante lavoro di insegnante.

Classe III Senza zainoScuola Primaria

Serra Pedace© RIPRODUZIONE RISERVATA

Artisti e opere Alcune delle opere realizzate dai bambini

PRAIA A MARE

Il virusfa paurama anchele fake newsPRAIA A MARE

Un ragazzo rientra a scuola aitempi del coronavirus. Lascuola è completamente vuo-t a.

Neanche la professoressapiù presente, quella che nonsalta mai neanche una lezione,si è presentata sul luogo di la-voro. Questo può significaresolo una cosa: o siamo di frontealla fine del mondo oppure èsuccesso qualcosa di gravissi-m o.

Tut t ’intorno il vuoto spet-trale, irreale, sembra quasi diessere in un film apocalittico,dove il protagonista rimanesolo e la sua missione è quelladi sopravvivere.

Il ragazzo prova a capire co-sa stia succedendo, a captarequalche rumore, ma intorno alui tutto tace, si sente solo l’e codelle aule vuote. L’unica cosache riesce a sentire, forse, è losquittire di un topo, un versoinquietante al punto che il ra-gazzo, terrorizzato, inizia afantasticare che il roditore stiabevendo una birra corona.

Dopo una serie di viaggimentali irragionevoli, decidedi uscire da scuola per control-lare la situazione all’e s t e r n o.Una volta uscito in strada, la si-tuazione non gli appare trop-po diversa. Negozi, supermer-cati e bar sono chiusi con deisigilli.

Gli unici movimenti, da lon-tano, li intravede all’internodel vecchio ospedale. Il ragaz-zo, incuriosito, decide di entra-re per capirne di più. Non ap-pena vi mette piede, gli sembradi stare su una navicella spa-ziale: inizia a vedere gente contute simili a quelle degli astro-nauti, mascherine, guanti, oc-chiali speciali. Il ragazzo iniziaa cercare dei medici per chie-dere informazioni, ma sem-brano tutti molto agitati e spa-vent ati.

Nelle ore precedenti, poco apoco, la gente del posto si ri-versava lì. Ma ciò che li condu-ceva in quel luogo era la paura.Nient’alt ro.

Finalmente il ragazzo trovaun medico disposto a dargli in-formazioni. Gli spiega che lagente è andata in crisi da quan-do la notizia ha preso il soprav-vento su tutto, ma non è statala notizia in sé a creare scom-piglio, quanto quella paurapreventiva che a volte può gio-care brutti scherzi.

Gli spiega inoltre che alcunepersone si sono messe in qua-rantena autonomamente, altresono addirittura impazzite,pensando che fosse arrivata lafine del mondo.

Il ragazzo non si capacitadella situazione intorno a lui,allora decide di tornare a casa,passando per la spiaggia. Du-rante il tragitto inizia a pensarea come la paura possa ingan-nare le menti in modo subdo-l o.

Ma soprattutto inizia a pen-sare a come sarebbe facile ma-novrare la mente di una perso-na impaurita, all’import anzadelle parole, delle fake newsche hanno prodotto l’isteriacollettiva. E spera in un mondopiù giusto, mentre un tramon-to meraviglioso si staglia da-vanti ai suoi occhi increduli.

Angela AbbadessaV D Ipsseoa

© RIPRODUZIONE RISERVATAPiccoli grandi capolavori Alcune delle opere realizzate dagli studenti