Gazzetta del Sud GiovedË 2Aprile 2020 No i Maga z i ne · Gazzetta del Sud GiovedË 2Aprile 2020...

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Gazzetta del Sud Giovedì 2 Aprile 2020 29 Noi Magazine Scritto dai ragazzi. Fatto per i ragazzi Speciale VILLA SAN GIOVANNI - Gli alunni dell’IC Giovanni XXIII descrivono un dono prezioso Speciale, “imperfetta”: è l’amicizia Anche gli errori e gli scontri possono consolidarla e renderla duratura nel tempo MESSINA L ’amicizia: un sentimento im- perfetto che richiede pazienza Con il termine amicizia si indica un tipo di relazione interpersona- le, accompagnata da un senti- mento di fedeltà reciproca tra due o più persone, caratterizzata da una carica emotiva. Due bambini che giocano insie- me entrano in relazione e si co- noscono a vicenda. Con l'ingresso nella scuola materna, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie. Ma l’amicizia cresce e si consolida nel tempo: da sentimento istinti- vo, umano, solidale, quasi visce- rale, così come concepito dai bambini, l’amicizia diviene il col- lante vero della società, al di là del “rapporto di clan” che si in- staura tra consanguinei. L’amici- zia si fonda su un’ alleanza tra pa- ri, su un patto di reciproco rispet- to e collaborazione per il bene co- mune, ed è per questo che in una società sempre più individualista, questo tipo di rapporto entri in crisi, almeno nei suoi fondamenti etici. La velocità di comunicazione che i nuovi social permettono offre maggiori possibilità di intessere rapporti sociali; ma spesso accade che tali rapporti si esauriscano tanto velocemente quanto velo- cemente si sono creati. La relazio- ne amicale solida implica tempo, comprensione reciproca e pa- zienza; affronta cadute, battute d’arresto, così come risalite e riap- pacificazioni. Solo dando tempo, spazio e respiro ad un rapporto si fa sì che questo cresca e si conso- lidi. Ma la pazienza sembra non essere più un valore coltivato nel- la società attuale dell’ “usa e get- ta”. Come ogni relazione sana, co- struttiva, ma soprattutto autenti- ca, anche l’amicizia ha bisogno di maturità, di umanità e di “errori”. Non esiste l’amicizia perfetta; l’amicizia è fatta di umano sentire e, come tale, va inserita nel gran- de universo dei sentimenti im- perfetti che rendono così impre- vedibile e avvincente la nostra stessa esistenza. A proposito, citiamo un brano sull’amicizia di un cantautore e artista poliedrico come Herbert Pagani: Nasce con un pugno dato per an- tipatia nasce al capezzale di una lunga malattia nasce al bar o sotto il fuoco dell’artiglieria ti darà coraggio quando il corpo non ce l’ha ed una famiglia che il tuo sangue non ti dà. L’amicizia vuol dire chiamarsi fra- telli guardare nella stessa direzione l’amicizia sincera è un grande do- no il più raro che c’è l’amicizia sincera è un grande do- no il più caro che c’è. REGGIO CALABRIA- L’Ic Telesio Montalbetti riserva ai piccoli dell’Infanzia una didattica “speciale” Un arcobaleno colorato per sentirsi più vicini Giorgio Gatto Costantino REGGIO CALABRIA L’istituto comprensivo Telesio Montalbetti si stringe intorno ai suoi alunni e li va a cercare casa per casa utilizzando tutti i mezzi che la tecnologia mette a disposizione. Mentre per la primaria e la secon- daria si procede con i vari registri elettronici, “piattaforma clas- sroom”, lezioni sincrone e asincro- ne, è bello vedere come anche la scuola dell’infanzia si sia riconver- tita per tessere relazioni significa- tive ed educative con i più piccoli. Ce lo evidenzia la maestra Brunella Pirino: “Noi tutte stiamo cercando di dare un senso diverso al nostro essere maestre in uno spazio diver- so, che non sia un’aula. Adesso sia- mo “maestre da casa” per cui abbia- mo deciso durante le programma- zioni whatsapp e Skype di metterci in gioco e divenire il supporto vir- tuale dei nostri cuccioli sia dal pun- to di vista emotivo che didattico». C’è la necessità di alimentare un dialogo a distanza fatto di sensa- zioni e sicurezze per permettere che i bambini recepiscano in modo corretto e non deleterio la straor- dinarietà dei tempi che viviamo. «Vogliamo – continua la maestra - che arrivi l’amore che proviamo per loro, l’attenzione che nutriamo per il loro benessere ma anche per la loro formazione e soprattutto vogliamo che arrivi il messaggio che noi maestre dell’infanzia dell’IC Telesio non ci fermiamo e guidate dalla dirigente Marisa Mai- sano, abbiamo deciso di struttura- re una “didattica a distanza... dal corona virus”». Come fare? Il reale si deve incanalare nel virtuale per raggiungere e stimolare la creativi- tà degli alunni: “Ogni giorno per far sì che i bambini possano continua- re a vederci e ad ascoltare le nostre voci, tramite Google drive inviamo schede strutturate e disegni da co- lorare, messaggi vocali, video mes- saggi, poesie illustrate con editor video, favole sonore e video clip”. Una programmazione prospettica che consente di valorizzare il tem- po che passa in modo originale e sinergico con tutti gli adulti di ri- ferimento: “Tutto questo riuscia- mo a realizzarlo grazie all’aiuto fondamentale delle nostre rappre- sentanti che ogni giorno sono un ponte fantastico tra la scuola e le famiglie, ma grazie anche ai nostri meravigliosi genitori, che tra una fatica e l’altra del vivere quotidia- no, accolgono sempre con grande entusiasmo le nostre proposte e le nostre iniziative come questa del “tutto andrà bene” che ha visto coinvolti genitori e bambini in un momento di collaborazione e di in- timità in uno spazio familiare che il corona virus sta permettendo di ri- scoprire». Conclude la maestra: «Noi l’abbiamo chiamato: il mira- colo del corona virus.... che ci sta to- gliendo sì la libertà e la serenità, ma ci sta anche costringendo a vivere una famiglia che spesso appare smarrita tra gli impegni lavorati- vi». Io ti picchierò per ogni tua vi- gliaccheria ma per quelle liti morirò di no- stalgia tu sarai di casa nel mio cuore e a casa mia amerò la donna che non ci divi- derà spero che mio figlio con tua figlia si sposerà. L’amicizia vuol dire chiamarsi fra- telli guardare nella stessa direzione l’amicizia sincera è un grande do- no il più raro che c’è, l’amicizia sincera è un grande do- no il più caro che c’è. Gli alunni della III E Scuola secondaria di I grado “R. Caminiti” IC “Giovanni XXIII” Villa San Giovanni ----------- L’ amicizia è un valore da coltiva- re, arricchisce sempre e non può mai limitare. In ogni situazione, ti fa stare be- ne, perché puoi condividere gioie e pene. Senza bugie, quando è sincera, con dedizione, se è amicizia vera. A volte capita di litigare e ci si vuole, subito, riconciliare. In questi giorni, i contatti sono virtuali ma i sentimenti restano reali. Dobbiamo stare lontano, non possiamo prenderci per ma- no anche se si vive a distanza, ci unisce un arcobaleno di spe- ranza. Alla fine, sarà meraviglioso poter- si riabbracciare, riprendere le abitudini e insieme festeggiare, con immensa felicità il ritorno alla normalità! La classe IVA Primaria “Giovanni XXIII” IC Giovanni XXIII I colori della speranza I lavori dei bimbi delle sezioni dell’Inzanfia dei plessi Modena e San Giorgio Andrà tutto bene Un’emergenza globale, un grande esempio di resilienza: la Scuola, prezioso e insostituibile presidio di formazione va avanti, anche se a distanza. Ad accompagnarla c’è sempre Gazzetta del Sud con Noi Magazine in edizione speciale

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Page 1: Gazzetta del Sud GiovedË 2Aprile 2020 No i Maga z i ne · Gazzetta del Sud GiovedË 2Aprile 2020 29 No i Maga z i ne S c r itot dai raa z z i .g Fat to Speciale per ira a z z ig

Gazzetta del Sud Giovedì 2 Aprile 2020 29

No iMaga z i ne

S c r ittodai raga z z i .

Fat toper i raga z z iSpeciale

VILLA SAN GIOVANNI - Gli alunni dell’IC Giovanni XXIII descrivono un dono prezioso

Speciale, “i mp e rfet t a”: è l’amiciziaAnche gli errori e gli scontri possono consolidarla e renderla duratura nel t e mp oME SSINA

L’amicizia: un sentimento im-perfetto che richiede pazienzaCon il termine amicizia si indicaun tipo di relazione interpersona-le, accompagnata da un senti-mento di fedeltà reciproca tradue o più persone, caratterizzatada una carica emotiva.Due bambini che giocano insie-me entrano in relazione e si co-noscono a vicenda. Con l'ingressonella scuola materna, i bambiniimparano le abilità fondamentaliche servono per lo sviluppo e lanascita delle nuove amicizie.Ma l’amicizia cresce e si consolidanel tempo: da sentimento istinti-vo, umano, solidale, quasi visce-rale, così come concepito daibambini, l’amicizia diviene il col-lante vero della società, al di làdel “rapporto di clan” che si in-staura tra consanguinei. L’a m i c i-zia si fonda su un’ alleanza tra pa-ri, su un patto di reciproco rispet-to e collaborazione per il bene co-mune, ed è per questo che in unasocietà sempre più individualista,questo tipo di rapporto entri incrisi, almeno nei suoi fondamentiet ici.La velocità di comunicazione chei nuovi social permettono offremaggiori possibilità di intessererapporti sociali; ma spesso accadeche tali rapporti si esauriscanotanto velocemente quanto velo-cemente si sono creati. La relazio-ne amicale solida implica tempo,comprensione reciproca e pa-

zienza; affronta cadute, battuted’arresto, così come risalite e riap-pacificazioni. Solo dando tempo,spazio e respiro ad un rapporto sifa sì che questo cresca e si conso-lidi. Ma la pazienza sembra nonessere più un valore coltivato nel-la società attuale dell’ “usa e get-t a”.Come ogni relazione sana, co-struttiva, ma soprattutto autenti-ca, anche l’amicizia ha bisogno dimaturità, di umanità e di “e r ro r i ”.Non esiste l’amicizia perfetta;l’amicizia è fatta di umano sentiree, come tale, va inserita nel gran-de universo dei sentimenti im-perfetti che rendono così impre-vedibile e avvincente la nostrastessa esistenza.A proposito, citiamo un branosull’amicizia di un cantautore eartista poliedrico come HerbertPa g a n i :Nasce con un pugno dato per an-t ipat ianasce al capezzale di una lungamalatt ianasce al bar o sotto il fuocodell’art iglieriati darà coraggio quando il corponon ce l’haed una famiglia che il tuo sanguenon ti dà.L’amicizia vuol dire chiamarsi fra-telliguardare nella stessa direzionel’amicizia sincera è un grande do-noil più raro che c’èl’amicizia sincera è un grande do-noil più caro che c’è.

REGGIO CALABRIA- L’Ic Telesio Montalbetti riserva ai piccoli dell’Infanzia una didattica “s p e c i a l e”

Un arcobaleno colorato per sentirsi più viciniGiorgio Gatto Costantino

REGGIO CALABRIA

L’istituto comprensivo TelesioMontalbetti si stringe intorno aisuoi alunni e li va a cercare casa percasa utilizzando tutti i mezzi che latecnologia mette a disposizione.Mentre per la primaria e la secon-daria si procede con i vari registrielettronici, “piattaforma clas-s ro o m”, lezioni sincrone e asincro-ne, è bello vedere come anche lascuola dell’infanzia si sia riconver-tita per tessere relazioni significa-tive ed educative con i più piccoli.Ce lo evidenzia la maestra BrunellaPirino: “Noi tutte stiamo cercandodi dare un senso diverso al nostroessere maestre in uno spazio diver-so, che non sia un’aula. Adesso sia-mo “maestre da casa” per cui abbia-mo deciso durante le programma-

zioni whatsapp e Skype di metterciin gioco e divenire il supporto vir-tuale dei nostri cuccioli sia dal pun-to di vista emotivo che didattico».C’è la necessità di alimentare undialogo a distanza fatto di sensa-zioni e sicurezze per permettereche i bambini recepiscano in modocorretto e non deleterio la straor-dinarietà dei tempi che viviamo.«Vogliamo – continua la maestra -che arrivi l’amore che proviamoper loro, l’attenzione che nutriamoper il loro benessere ma anche perla loro formazione e soprattuttovogliamo che arrivi il messaggioche noi maestre dell’infanziadell’IC Telesio non ci fermiamo eguidate dalla dirigente Marisa Mai-sano, abbiamo deciso di struttura-re una “didattica a distanza... dalcorona virus”». Come fare? Il realesi deve incanalare nel virtuale perraggiungere e stimolare la creativi-

tà degli alunni: “Ogni giorno per farsì che i bambini possano continua-re a vederci e ad ascoltare le nostrevoci, tramite Google drive inviamo

schede strutturate e disegni da co-lorare, messaggi vocali, video mes-saggi, poesie illustrate con editorvideo, favole sonore e video clip”.

Una programmazione prospetticache consente di valorizzare il tem-po che passa in modo originale esinergico con tutti gli adulti di ri-

ferimento: “Tutto questo riuscia-mo a realizzarlo grazie all’a i ut ofondamentale delle nostre rappre-sentanti che ogni giorno sono unponte fantastico tra la scuola e lefamiglie, ma grazie anche ai nostrimeravigliosi genitori, che tra unafatica e l’altra del vivere quotidia-no, accolgono sempre con grandeentusiasmo le nostre proposte e lenostre iniziative come questa del“tutto andrà bene” che ha vistocoinvolti genitori e bambini in unmomento di collaborazione e di in-timità in uno spazio familiare che ilcorona virus sta permettendo di ri-scoprire». Conclude la maestra:«Noi l’abbiamo chiamato: il mira-colo del corona virus.... che ci sta to-gliendo sì la libertà e la serenità, maci sta anche costringendo a vivereuna famiglia che spesso apparesmarrita tra gli impegni lavorati-vi».

Io ti picchierò per ogni tua vi-g l i a cc h e r i ama per quelle liti morirò di no-st algia

tu sarai di casa nel mio cuore e acasa miaamerò la donna che non ci divi-derà

spero che mio figlio con tua figliasi sposerà.L’amicizia vuol dire chiamarsi fra-telli

guardare nella stessa direzionel’amicizia sincera è un grande do-noil più raro che c’è,l’amicizia sincera è un grande do-noil più caro che c’è.

Gli alunni della III EScuola secondaria di I grado

“R. Caminiti”IC “Giovanni XXIII”

Villa San Giovanni-----------L’ amicizia è un valore da coltiva-re ,arricchisce sempre e non può mailimit are.In ogni situazione, ti fa stare be-ne,perché puoi condividere gioie epene.Senza bugie, quando è sincera,con dedizione, se è amicizia vera.A volte capita di litigaree ci si vuole, subito, riconciliare.In questi giorni, i contatti sonovirt ualima i sentimenti restano reali.Dobbiamo stare lontano,non possiamo prenderci per ma-noanche se si vive a distanza,ci unisce un arcobaleno di spe-ranza.Alla fine, sarà meraviglioso poter-si riabbracciare,riprendere le abitudini e insiemef e s t e g g i a re ,con immensa felicitàil ritorno alla normalità!

La classe IVAPrimaria “Giovanni XXIII”

IC Giovanni XXIII

I colori della speranza I lavori dei bimbi delle sezioni dell’Inzanfia dei plessi Modena e San Giorgio

Andrà tutto bene U n’emergenza globale, un grande esempio di resilienza: la Scuola, prezioso e insostituibile presidio di formazioneva avanti, anche se a distanza. Ad accompagnarla c’è sempre Gazzetta del Sud con Noi Magazine in edizione speciale

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30 Giovedì 2 Aprile 2020 Gazzetta del Sud

Speciale Noi Magazine

REGGIO CALABRIA- Settemila litri di prodotto e due squadre di bonifica

L’igienizzante della Mediterraneasa di bergamotto e impegno civileForniti gratuitamente ospedali, forze dell’ordine, enti e associazioniREGGIO CALABRIA

Hanno fornito Ospedale, Hospice,Caritas, Comune, Ente Parco, Forzedell’ordine, Prefettura, scuole, asilienti e associazioni. I laboratori del di-partimento Diceam producono igie-nizzante per mani e dinsinfettantiper ambiente. Intuizione dello staffdei laboratori di Chimica e Mateesdel Diparimento Diceam che nel mo-mento dell’emergenza è diventatauna preziosa risorsa per il territorio.Con spirito di servizio il team guidatoFrancesco Mauriello, delegato delrettore per la rete dei laboratori di ri-cerca della Mediterranea ha fornitouna risposta concreta in un momen-to di grave emergenza in cui anche re-perire materiale igienizzante diventaun problema. Una produzione checonta numeri notevoli e mille litri diigienizzante e sei mila di disinfettan-te. L’Università Mediterranea impe-gnata in prima linea non fornisce soloil materiale necessario, ma anche ilpersonale che si occupa di bonificaregli ambienti. Due squadre di dipen-denti dell’Ateneo infatti sono impe-gnate in queste operazioni.

L’Ateneo a servizio per il territorioper un'attività che conferisce un pri-mato all'Università Mediterranea, laprima ad aver pensato di produrre i

REGGIO - Zimbalatti ai laureati

«Agraria, un settoresempre più importante»

MESSINA - Il dolore degli studenti di UniVersoMe per la morte atroce di Lorena

Vorremmo riportare indietro il tempoForse quelle parole potevano salvartiUna chiamata, una confidenza, una richiesta: ora resta solo il silenzio

Iniziativa di sensibilizzazione

Violenza di genereUnime scende in campo

ME SSINA

In questo periodo, molte donne so-no costrette a restare in famiglia, insituazioni di disagio, spesso a diret-to contatto con i propri aguzzini;ciò comporta un maggiore rischioper la propria salute e incolumita.Basti pensare che, solamente nel2019, in Italia, l’81,2% dei femmini-cidi e avvenuto all’interno della fa-miglia. L'Università di Messinaaderisce alla campagna promossadalla Ministra, prof.ssa Elena Bo-netti, e dal Dipartimento per le PariOpportunità a sostegno delle don-ne vittime di violenza durante ladifficile emergenza causata dallapandemia da COVID-19.

L’obiettivo della campagna èquello di promuovere il numeroanti violenza 1522 (attivo h24) e didare risalto all'app 1522 (scaricabi-le sul cellulare) grazie alla quale èpossibile chattare con le operatricie ricevere aiuto ed informazioni insicurezza, senza correre il rischio diessere ascoltate dagli aggressori.

Dai dati del Telefono Rosa,emerge che in questo periodo dicoabitazione forzata e di restrizio-ni alla circolazione, le donne de-nunciano meno le violenze subitedai propri partner. Le segnalazionie le chiamate al 1522, nelle due ul-time settimane, si sono dimezzaterispetto allo stesso periodo delloscorso anno e le denunce alle Forzedell’Ordine sono diminuite del50%. Ma anche in questo momen-to particolarmente complicato, ledonne non sono sole e possono es-sere aiutate.

Sempre nell’ottica della preven-zione l’Università di Messina hamesso a disposizione, già dall’ini-zio della fase emergenziale, qualifi-cate risorse umane e tecnologicheper attivare un servizio di supporto

Un numero e un’appdedicati alle donnevittime di sopraffazioni

psicologico, disponibile per donnee uomini che si trovano in difficol-tà. Maggiori dettagli sono disponi-bili al link https://www.uni-me.it/it/cent ri/cerip/come-affron-t are-il-coronavirus-consulen-z a - p s i co l og i c a - o n l i n e .

Accanto alla consulenza psico-logica online tramite Skype e uten-za telefonica, ha inoltre promossotre nuove iniziative online: #impa-roemidiverto - Scuola Interattiva -Attività specifica per bambini conbisogni speciali; #distantimavici-ni: attività ludiche, ricreative, edu-cative finalizzate principalmentealla socializzazione rivolta a bimbidi 6-10 anni; #nonsiamosoli – att i-vità specificatamente dirette agliadulti. Gli interessati potrannoiscriversi alle attività inviando unae-mail a [email protected].

«Tengo a sottolineare che è pos-sibile realizzare queste e tante altreiniziative - ha affermato il rettoreSalvatore Cuzzocrea – solo graziead un lavoro di rete che vede lacompartecipazione di tutti. Rin-grazio tutto il personale ammini-strativo, e soprattutto gli operatoridel CIAM che supportano il fun-zionamento della piattaforma,tutte le associazioni e i singoli citta-dini che continuano ad operare in-sieme a noi nell’interesse comune.Distanza sociale non significa iso-lamento sociale. Non siamo soli!».

ME SSINA

Vorremmo ri portare indietro iltempoLe parole sono importanti ci hannosempre insegnato. Eppure quanto ac-caduto non sarà alleviato da nessunafrase, per quanto ben formulata edespressa correttamente. E sembra unparadosso, per noi che ci occupiamodi informazione, visto che sulla po-tenza della comunicazione si fondaanche UniVersoMe. Nel nostro picco-lo grande mondo universitario, cheha visto un suo tassello strappato pre-maturamente ed orrendamente al-l'affetto dei suoi cari e della sua comu-nità, si sgretola anche il senso del mez-zo che usiamo, nel difficile tentativodi unirci il più possibile al dolore di fa-miliari e amici di Lorena. Questo sen-so di impotenza rende conto dei sen-timenti che ognuno di noi ha provatonell'apprendere la tragica notizia.Mentre fuori in città, le strade sem-brano essersi trasformate in deserti,oggi più che mai Internet è la nostraagorà. Perciò, venuti a conoscenza diuna tragedia come questa, non pos-siamo non renderci conto che qua-lunque cosa venga scritta in rete inquesto momento, si trasforma. Im-provvisamente le parole pesano comemacigni, la sintassi diventa un campoin cui le virgole sembrano mine an-tiuomo e gli aggettivi come gli avverbidiventano i tuoi peggiori nemici.Ora online leggiamo di tutto: il ricor-do, la rabbia, lo sgomento, l’odio, la di-sperazione di chi le voleva più bene;qualcuno scopre perfino dettagli per-sonali che non ci riguardano nemme-no. Contemporaneamente invece,fuori da casa questo è un momento disilenzio generale, che vaga per le stra-de, nelle piazze. Un periodo in cui, alcontrario, tanti silenzi radicati neltempo si stanno convertendo in urla

di sgomento tra le mura della propriacasa. Il posto in cui ci si sente più sicu-ri, per alcune famiglie si sta rivelando– oggi più che mai – la prigione deipropri incubi. Uomini e donne rivela-no con forza – e violenza – la debolez-za interiore che, alla fine, li rende de-moni dalle emozioni confuse. L’amo -re, come tutti i sentimenti, non è og-gettivo, chiaro, tangibile. Difficile è lasua scelta: oltre alla miopia del genereumano nella sua identificazione tra isoggetti e le situazioni, non si è, co-munque, mai certi di esserne colmi intoto. Ma se c’è una cosa certa è chel’amore punta sempre al bene dei sog-getti che ne sono travolti: chi scegliel’amore, non farà mai male. E, soprat-tutto, non farà mai del male. Ed è inquesto quadro che siamo tutti coin-volti nella tragedia della vita: non sap-piamo mai chi è la persona che incon-triamo e qual è il suo essere in diveni-re nel rapportarsi con noi. Così comeognuno di noi non sa chi veramentesia, fino in fondo, di fronte alle situa-zioni della vita. Non è facile distingue-re chi ci migliora la vita e chi ce la di-strugge, anche in pochi secondi. Inci-tati dall’odio di ogni giorno, inghiotti-ti dal buio delle falle dell’animo uma-no, c’è chi perde la bussola dell’a m o re ,riveste il proprio ego e intraprende lastrada del dolore. Un dolore generale,che porta l’intera collettività ad inter-rogarsi sulle cause e sulle responsabi-lit à.Ma forse, è meglio fare silenzio difronte alla morte.Un vuoto delle parole che è ineffabili-tà e rispetto per ciò che non possiamocapire. Ma è anche fallimento.Così ora vorremmo riportare indietroil tempo, a quando le parole inveceavrebbero avuto un peso diverso, maerano ancora cariche di potere: unachiamata, una confidenza, una richie-sta. Una speranza.

La redazione di UniVersoMe

Laboratori del Diceam Prodotti mille litri di igienizzante e sei mila di disinfettante

solventi che nel periodo dell'emer-genza si sono rilevati difficili da repe-rire. Attività che ha fatto da apripistaanche ad altri Atenei che sulla scortadell’utile esperienza della Mediterra-nea hanno iniziato a produrre l'igie-nizzante, dalle università calabresi diCosenza e Catanzaro a Milanoall’Aquila. Il team (docenti: Lucio Bo-naccorsi, Patrizia Frontera, AngelaMalara, Francesco Mauriello; TecniciGiuseppe Pansera e la ricercatriceEmilia Paone) realizza da giorni in la-

boratorio il disinfettante fai da te conla ricetta dell’Osm arricchita da un in-grediente speciale il bergamotto cheoltre ad essere profumato, vanta no-tevoli proprietà antisettiche.

«La ricetta è 100% sostenibile tuttigli ingredienti sono ottenibili da fon-ti naturali e rinnovabili» affermaFrancesco Mauriello, ricercatore inFondamenti Chimici per le Tecnolo-gie e delegato del rettore per la retedei laboratori di ricerca della Medi-terranea. «L’Università Mediterranea

è impegnata da diversi giorni nella di-stribuzione gratuita di tutto materia-le prodotto ad ospedali, associazionidi volontariato, comuni ed altri entilocali» continua Lucio Bonaccorsi, in-gegnere dei Materiali del Diparti-mento Diceam. «Abbiamo trasfor-mato una classica ricetta testuale inuna versione infografica con lo scopodi favorirne la divulgazione sui socialmedia in maniera da mettere a dispo-sizione di tutti un disinfettante soste-nibile, low cost e sicuro» concludeEmilia Paone, dottore di ricercadell’At e n e o.

Un'intuizione, quella del disinfet-tante fai da te, che è stata elaboratadallo staff dei laboratori di Chimica eMatees del dipartimento Diceam(guidato da Giovanni Leonardi) ed èstata accolta dai vertici dell'Ateneo. Ilrettore Marcello Zimbone ed il prorettore Pasquale Catanoso hanno da-to il disco verde e il prezioso igieniz-zante è stato distribuito all’Ospedale,al Comune, alla Curia, alle associazio-ni di solidarietà. Operazione messa incampo grazie alla generosità dell'im-presa Capua e della Novamedical chehanno fornito gratuitamente le ma-terie prime necessarie alla realizza-zione del prodotto che altrettantogratuitamente si sta distribuendo.

e.d .

REGGIO CALABRIA

Gli auguri del direttore del Di-partimento di Agraria, GiuseppeZimbalatti ai neo laureati: «Inquesti anni di studio ed impe-gno universitario, più volte avre-te immaginato il giorno della di-scussione della tesi di laurea co-me unico ed indimenticabile.Circondati da famiglia, amici,colleghi come è giusto che sia alraggiungimento di un meritatotraguardo, in gioia ed allegria».

Ma l’emergenza «non è riusci-ta ad infrangere aspettative eprogetti, ne ha solo modificato lemodalità. Benché quindi conqualche giorno di ritardo rispet-to ai tempi previsti, in 58 in que-sti due giorni, avete portato acompimento il percorso accade-mico diligentemente seguito, so-stenendo l’esame finale con unamodalità atipica, ma siete statiugualmente abili, chiari, com-pleti. Anche per noi – p ro s e g u eZimbalatti – , che vi abbiamo vi-sti crescere all’interno della no-stra comunità universitaria, ilmomento è stato ricco di signi-ficati. E siamo certi che la “st raor-d i n a r i a” modalità con cui aveteconseguito il titolo di laurea nonabbia separato gli sguardi e fer-mato le parole che i vostri geni-tori, i parenti e gli amici vi hannoconsegnato, seppur lontani ma

mai così vicini. Neo dottori agro-nomi, dottori forestali, tecnologialimentari, la comprensione e lacomposta collaborazione cheavete assicurato in questo parti-colare e drammatico frangente,vi rende ancor di più, se possibi-le, professionisti e padroni deldomani, giovani donne e uominidegni e orgogliosi di abitare lanostra Italia».

«Mai come in questo momen-to il nostro ambito disciplinaresta rivelando la sua straordinariaimportanza per l’umanità inte-ra. Esultate quindi, per il vostrosuccesso, il Dipartimento diAgraria dell’Università Mediter-ranea è orgoglioso di voi» con-clude Zimbalatti.

Giuseppe Zimbalatti Guida ilDipartimento di Agraria dell’At e n e o

Lorena Quaranta La studentessa Unime uccisa dal fidanzato a Furci Siculo

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Denunce in calo Dati preoccupantiin questi giorni di convivenza forzata