Gazzetta del Sud GiovedË 19 Marzo 2020 No i Maga z i ne · Maga z i ne S c r itot dai raa z z i .g...

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Gazzetta del Sud Giovedì 19 Marzo 2020 26 Noi Magazine Scritto dai ragazzi. Fatto per i ragazzi Speciale VILLA SAN GIOVANNI - Gli alunni dell’IC Giovanni XXIII “rileggono” la ricorrenza dell’8 marzo Pari opportunità: per tutti, ogni giorno Elisabetta I, Jane Austen, Oriana Fallaci: le grandi storie di donne speciali VILLA SAN GIOVANNI L’8 marzo inizialmente era una gior- nata di lotta nell’ambito delle asso- ciazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto su- bire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po’ sfu - mando, lasciando il posto ad una fe- sta caratterizzata anche – se non so- prattutto – da connotati di carattere consumistico. Oggi si celebra la gior- nata internazionale dalla donna, per ricordare le conquiste politiche, so- ciali ed economiche e per condanna- re tutte le violenze e gli abusi che le donne hanno subito e che purtroppo continuano a subire. La festa delle donne nasce da un movimento mondiale a favore dei di- ritti delle donne, dell’uguaglianza e della giustizia. Questa data si collega tradizionalmente alla giornata del 1908 in cui più di 100 donne moriro- no a causa dell’incendio dell’indu - stria tessile Cotton di New York. Le immagini circolanti non sono però quelle della Cotton, ma dell’incendio avvenuto il 25 marzo 1911 alla Trian- gle Shirtwaist Company, nel cuore di Manhattan, uno dei maggiori stabili- menti di produzione di capi d’abbi - gliamento. Proprio in quella fabbrica in cui lavoravano circa 600 operai, in condizioni antigieniche e di scarsissi- ma sicurezza, un incendio, divampa- to all’ottavo piano provocò la morte di 146 operai, soprattutto giovanissi- me donne, immigrate di origini ita- liane ed ebree, tra i 13 e i 22 anni. Sono molti gli avvenimenti che nel Novecento hanno portato all’isti- tuzione della festa delle donne. Una di queste fu il VII congresso della II in- ternazionale socialista a Stoccarda tra il 18 e il 24 agosto. Oggi la condi- zione della donna è decisamente mu- tata, soprattutto nel mondo occiden- tale. Ma quanti casi analoghi a quello della “Triangle” accadono nel mondo ogni giorno? Quante donne lavorano in condizioni simili? Questa giornata benché ripresa dal movimento femminista negli an- ni 70 – che spesso però ne ignorava la storia – è stata spesso adoperata da partiti e sindacati per riscuotere con- senso presso le “masse femminili” su - bendo, tra l’altro, uno svuotamento progressivo a favore di aspetti molto più commerciali: fiori, cene, serate danzanti... Ma la carica “simbolica” dell’8 marzo non è del tutto esaurita e il motivo che l’ha ispirata, la pari di- gnità con l’uomo nella vita politica, sociale e familiare, è oggi più che mai attuale. Molte donne hanno contribuito al cambiamento e hanno combattuto per la parità di genere: Elisabetta I d’Inghilterra – Una donna che, da sola, ha dimostrato di essere in grado di guidare un Paese fa- cendolo diventare una grande poten- za mondiale. Jane Austen – Icona della lettera- tura inglese è uno dei simboli della li- bertà femminile per aver riconosciu- to nelle sue opere che la dignità delle donne è indipendente dalla posizio- ne economica e sociale del marito. Hanna Arendt – Che ha dichiarato: “Non si nasce eguali; si diventa eguali come membri di un gruppo in virtù della decisione di garantirsi recipro- camente eguali diritti. La nostra vita politica si basa sul presupposto che possiamo instaurare l'eguaglianza attraverso l'organizzazione, perché l'uomo può trasformare il mondo e crearne uno di comune, insieme coi suoi pari e soltanto con essi». Oriana Fallaci – “Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna […] avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c'è un'intelligenza che chiede d'essere ascoltata». Gli alunni della classe IIC Scuola sec. I grado Cannitello IC Giovanni XXIII Villa San Giovanni Gli studenti dell’Ic Giovanni XXIII Da una giornata particolare lo spunto per una riflessione completa su temi di grande attualità, la cui delicatezza si coglie con evidenza sin da ragazzi Il focus degli studenti del plesso Caminiti sulla condizione femminile in Africa Il lento viaggio verso l’uguaglianza VILLA SAN GIOVANNI Numerosi studi sono stati condot- ti nel corso del tempo e hanno af- frontato la storia delle donne nel continente e nelle nazioni africa- ne; sono inoltre emerse numerose indagini che hanno inserito l'Afri- ca subsahariana nell'ambito della storia delle donne. Vi sono studi e ricerche per paesi e regioni speci- fiche come l’Egitto, l’Etiopia, il Ma- rocco, la Nigeria e il Lesotho. Lo studio della storia delle don- ne in Africa è emerso come un campo relativamente recente do- po che la storia africana in genera- le è diventata un soggetto accade- mico ampiamente rispettato. Gli storici come il belga Jan Vansina e il guyanese Walter Rodney hanno costretto il mondo accademico a riconoscere l’esistenza di società e stati africani precoloniali sulla scia dei movimenti africani dell’indi- pendenza degli anni Sessanta, an- che se si sono concentrati princi- palmente sulla storia degli uomi- ni. Dal 1940 fino alla dichiarazione di indipendenza marocchina dalla tutela della Francia nel 1956, le donne marocchine vissero in unità familiari che erano delle famiglie chiuse o harem. La tradizione del loro stile di vita è terminata gra- dualmente a partire dall’indipen- denza del Marocco. Gli studiosi hanno rivolto espressamente la loro attenzione agli eventi innovativi per la storia delle donne africane, come la mu- sica del Malawi, le tecniche di tes- situra, compiti di famiglia come la cucina, la pulizia e l’assistenza ai fi- gli; esse erano anche responsabili di una gran parte del lavoro agri- colo, tra cui il taglio e la raccolta, per colture comuni come il riso. Negli ultimi decenni, il cambia- mento economico e l'urbanizza- zione hanno portato alla migra- zione di molti giovani nelle grandi città, come Dakar. Le donne delle campagne sono diventate sempre più coinvolte nella gestione delle risorse forestali del villaggio e nel- la semina e raccolto di miglio e ri- so. Sono stati registrati migliora- menti per quanto riguarda l’ugua- glianza di genere nel Sudan; a par- tire dal 2012 difatti le donne rap- presentano il 24,1% dell'assem- blea nazionale del Sudan. Gli alunni della classe III E Scuola secondaria di I grado R. Caminiti IC Giovanni XXIII Villa San Giovanni Poesie La donna, una creatura unica, speciale La donna, creatura unica e speciale piena di entusiasmo e vita che ogni giorno affronta le difficoltà con ingegno, onestà ed umiltà Delicata come un fiore e forte come una roccia Degna di essere rispettata e anche di essere amata Ogni giorno deve essere festeg giata, Per tutto ciò che fa, e non disprezzata e giudicata La donna ha bisogno, il diritto di realizzarsi, nessuno può tarparle le ali e impedirle di volare La donna, creatura unica e speciale che riesce sempre a ricavare forza dalle sue fragilità. Gli alunni della classe II E Scuola secondaria di I grado “R. Caminiti” I.C. “Giovanni XXIII” Villa San Giovanni Festa della donna Buon otto marzo, a tutte le donne, figlie, mogli, madri e nonne; alle donne che non hanno il motivo di un sorriso che illumini il loro bel viso; alle donne violate, che subiscono e non conoscono la dolcezza colpevoli di essere fragili e di tanta bellezza; alle donne forti che, con tenacia, hanno lottato, così, nella società, diritti e ruoli hanno conquistato; alle donne molto impegnate che, pur, vivendo con frenesia, trasmettono gioia e allegria. Il simbolo della loro festa è la mimosa, in quel giorno, tutto si tinge di rosa per esprimere auguri e ricordare che la donna si deve sempre rispettare! La classe IVA Scuola Primaria. plesso “Giovanni XXIII” I.C. Giovanni XXIII Andrà tutto bene Un’emergenza globale, un grande esempio di resilienza: la Scuola, prezioso e insostituibile presidio di formazione va avanti, anche se a distanza. Ad accompagnarla c’è sempre Gazzetta del Sud con Noi Magazine in edizione speciale: l’informazione di qualità e lo spazio settimanale per la voce dei nostri ragazzi, in questo momento ancor più prezioso e atteso DISEGNO DI CRISTIAN NILLO

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Page 1: Gazzetta del Sud GiovedË 19 Marzo 2020 No i Maga z i ne · Maga z i ne S c r itot dai raa z z i .g Fat to ... La donna ha bisogno, il diritto di realizzarsi, nessuno puÑ tarparle

Gazzetta del Sud Giovedì 19 Marzo 2020 26

No iMaga z i ne

S c r ittodai raga z z i .

Fat toper i raga z z iSpeciale

VILLA SAN GIOVANNI - Gli alunni dell’IC Giovanni XXIII “r i l e g g o n o” la ricorrenza dell’8 marzo

Pari opportunità: per tutti, ogni giornoElisabetta I, Jane Austen, Oriana Fallaci: le grandi storie di donne specialiVILLA SAN GIOVANNI

L’8 marzo inizialmente era una gior-nata di lotta nell’ambito delle asso-ciazioni femministe: il simbolo dellevessazioni che la donna ha dovuto su-bire nel corso dei secoli. Tuttavia nelcorso degli anni il vero significato diquesta ricorrenza è andato un po’ sfu -mando, lasciando il posto ad una fe-sta caratterizzata anche – se non so-prattutto – da connotati di carattereconsumistico. Oggi si celebra la gior-nata internazionale dalla donna, perricordare le conquiste politiche, so-ciali ed economiche e per condanna-re tutte le violenze e gli abusi che ledonne hanno subito e che purtroppocontinuano a subire.

La festa delle donne nasce da unmovimento mondiale a favore dei di-ritti delle donne, dell’uguaglianza edella giustizia. Questa data si collegatradizionalmente alla giornata del1908 in cui più di 100 donne moriro-no a causa dell’incendio dell’indu -stria tessile Cotton di New York. Leimmagini circolanti non sono peròquelle della Cotton, ma dell’i n ce n d i oavvenuto il 25 marzo 1911 alla Trian-gle Shirtwaist Company, nel cuore diManhattan, uno dei maggiori stabili-menti di produzione di capi d’abbi -gliamento. Proprio in quella fabbricain cui lavoravano circa 600 operai, incondizioni antigieniche e di scarsissi-ma sicurezza, un incendio, divampa-to all’ottavo piano provocò la mortedi 146 operai, soprattutto giovanissi-me donne, immigrate di origini ita-liane ed ebree, tra i 13 e i 22 anni.

Sono molti gli avvenimenti chenel Novecento hanno portato all’ist i-tuzione della festa delle donne. Unadi queste fu il VII congresso della II in-ternazionale socialista a Stoccardatra il 18 e il 24 agosto. Oggi la condi-zione della donna è decisamente mu-tata, soprattutto nel mondo occiden-tale. Ma quanti casi analoghi a quellodella “Tr i a n g l e ” accadono nel mondoogni giorno? Quante donne lavoranoin condizioni simili?

Questa giornata benché ripresadal movimento femminista negli an-ni 70 – che spesso però ne ignorava lastoria – è stata spesso adoperata dapartiti e sindacati per riscuotere con-senso presso le “masse femminili” su -bendo, tra l’altro, uno svuotamentoprogressivo a favore di aspetti moltopiù commerciali: fiori, cene, seratedanzanti... Ma la carica “s i m b o l i c a”dell’8 marzo non è del tutto esaurita eil motivo che l’ha ispirata, la pari di-gnità con l’uomo nella vita politica,sociale e familiare, è oggi più che maiatt uale.

Molte donne hanno contribuito alcambiamento e hanno combattutoper la parità di genere:

Elisabetta I d’Inghilterra – Unadonna che, da sola, ha dimostrato diessere in grado di guidare un Paese fa-cendolo diventare una grande poten-za mondiale.

Jane Austen – Icona della lettera-tura inglese è uno dei simboli della li-bertà femminile per aver riconosciu-to nelle sue opere che la dignità delledonne è indipendente dalla posizio-ne economica e sociale del marito.

Hanna Arendt –Che ha dichiarato:“Non si nasce eguali; si diventa egualicome membri di un gruppo in virtùdella decisione di garantirsi recipro-camente eguali diritti. La nostra vitapolitica si basa sul presupposto chepossiamo instaurare l'eguaglianzaattraverso l'organizzazione, perchél'uomo può trasformare il mondo ecrearne uno di comune, insieme coisuoi pari e soltanto con essi».

Oriana Fallaci – “Essere donna ècosì affascinante. È un’avventura cherichiede tale coraggio, una sfida chenon annoia mai. Avrai tante cose daintraprendere se nascerai donna […]avrai da batterti per dimostrare chedentro il tuo corpo liscio e rotondo c'èun'intelligenza che chiede d'essereascolt at a».

Gli alunni della classe IICScuola sec. I grado Cannitello

IC Giovanni XXIIIVilla San Giovanni

Gli studenti dell’Ic Giovanni XXIII Da una giornata particolare lo spunto per una riflessione completasu temi di grande attualità, la cui delicatezza si coglie con evidenza sin da ragaz zi

Il focus degli studenti del plesso Caminiti sulla condizione femminile in Afric a

Il lento viaggio verso l’u g u agl i a n z aVILLA SAN GIOVANNI

Numerosi studi sono stati condot-ti nel corso del tempo e hanno af-frontato la storia delle donne nelcontinente e nelle nazioni africa-ne; sono inoltre emerse numeroseindagini che hanno inserito l'Afri-ca subsahariana nell'ambito dellastoria delle donne. Vi sono studi ericerche per paesi e regioni speci-fiche come l’Egitto, l’Etiopia, il Ma-rocco, la Nigeria e il Lesotho.

Lo studio della storia delle don-

ne in Africa è emerso come uncampo relativamente recente do-po che la storia africana in genera-le è diventata un soggetto accade-mico ampiamente rispettato. Glistorici come il belga Jan Vansina eil guyanese Walter Rodney hannocostretto il mondo accademico ariconoscere l’esistenza di società estati africani precoloniali sulla sciadei movimenti africani dell’indi-pendenza degli anni Sessanta, an-che se si sono concentrati princi-palmente sulla storia degli uomi-

ni.Dal 1940 fino alla dichiarazione

di indipendenza marocchina dallatutela della Francia nel 1956, ledonne marocchine vissero in unitàfamiliari che erano delle famigliechiuse o harem. La tradizione delloro stile di vita è terminata gra-dualmente a partire dall’indipen-denza del Marocco.

Gli studiosi hanno rivoltoespressamente la loro attenzioneagli eventi innovativi per la storiadelle donne africane, come la mu-

sica del Malawi, le tecniche di tes-situra, compiti di famiglia come lacucina, la pulizia e l’assistenza ai fi-gli; esse erano anche responsabilidi una gran parte del lavoro agri-colo, tra cui il taglio e la raccolta,per colture comuni come il riso.Negli ultimi decenni, il cambia-mento economico e l'urbanizza-zione hanno portato alla migra-zione di molti giovani nelle grandicittà, come Dakar. Le donne dellecampagne sono diventate semprepiù coinvolte nella gestione delle

risorse forestali del villaggio e nel-la semina e raccolto di miglio e ri-s o.

Sono stati registrati migliora-menti per quanto riguarda l’ugua-glianza di genere nel Sudan; a par-tire dal 2012 difatti le donne rap-presentano il 24,1% dell'assem-blea nazionale del Sudan.

Gli alunni della classe III EScuola secondaria di I grado R.

C aminitiIC Giovanni XXIII

Villa San Giovanni

Po e s i eLa donna,una creatura unica,specialeLa donna, creatura unica especiale piena di entusiasmoe vita che ogni giornoaffronta le difficoltàcon ingegno, onestà ed umiltàDelicata come un fioree forte come una rocciaDegna di essere rispettatae anche di essere amataOgni giorno deve esserefesteg giata,Per tutto ciò che fa,e non disprezzata e giudicataLa donna ha bisogno, ildiritto di realizzarsi,nessuno può tarparle le alie impedirle di volareLa donna, creatura unica especiale che riesce sempre aricavare forza dalle suef ra g i l i tà .

Gli alunni della classe II EScuola secondaria

di I grado “R. Caminiti”I.C. “Giovanni XXIII”

Villa San Giovanni

Festa della donnaBuon otto marzo, a tutte ledonne, figlie, mogli, madrie nonne;alle donne che non hanno ilmotivo di un sorrisoche illumini il loro bel viso;alle donne violate, chesubiscono e non conoscono ladolcezza colpevoli di esserefragili e di tanta bellezza;alle donne forti che, contenacia, hanno lottato,così, nella società, diritti eruoli hanno conquistato;alle donne molto impegnateche, pur, vivendo confrenesia, trasmettono gioia eallegria.Il simbolo della loro festa è lamimosa, in quel giorno, tuttosi tinge di rosaper esprimere auguri ericordare che la donna si devesempre rispettare!

La classe IVAScuola Primaria.

plesso “Giovanni XXIII”I.C. Giovanni XXIII

Andrà tutto bene U n’emergenza globale, un grande esempio di resilienza: la Scuola, prezioso e insostituibile presidio di formazione vaavanti, anche se a distanza. Ad accompagnarla c’è sempre Gazzetta del Sud con Noi Magazine in edizione speciale: l’informazione diqualità e lo spazio settimanale per la voce dei nostri ragazzi, in questo momento ancor più prezioso e atteso DISEGNO DI CRISTIAN NILLO

Page 2: Gazzetta del Sud GiovedË 19 Marzo 2020 No i Maga z i ne · Maga z i ne S c r itot dai raa z z i .g Fat to ... La donna ha bisogno, il diritto di realizzarsi, nessuno puÑ tarparle

Gazzetta del Sud Giovedì 19 Marzo 2020 27

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REGGIO CALABRIA – Disco verde del Ministero: le prove previste il 18 e il 19 maggio

Sostegno didattico, alla Mediterraneala selezione per l’ammissione ai corsiTrecento posti disponibili, le domande entro il 30 aprileREGGIO CALABRIA

Arriva il disco verde del Ministero:l’Università Mediterranea è stata au-torizzata ad avviare per l’anno accade-mico 2019/2020, le procedure seletti-ve per l’ammissione ai corsi di specia-lizzazione per le attività di sostegnodidattico agli alunni con disabilità nel-la scuola dell’infanzia, primaria, se-condaria di I grado e secondaria di IIgrado, per 300 posti complessivi, cosìsuddivisi: 30 per la scuola dell’infan -zia, 100 per la scuola primaria, 70 per lascuola secondaria di primo grado, 100per la scuola secondaria di secondog r a d o.

I corsi, finalizzati all'acquisizionedelle competenze didattiche per favo-rire l'integrazione scolastica deglialunni con disabilità, sono ad accessoprogrammato nazionale con test e se-lezioni locali. L’iscrizione ai testpre-selettivi, esclusivamente on line,potrà essere effettuata entro il 30 apri-le 2020, ore 12.

Le prove di accesso si articolano in:un test preliminare, una prova scritta,una prova orale. Le prove di accesso so-no volte a verificare, unitamente allacapacità di argomentazione e al cor-retto uso della lingua, il possesso dicompetenze didattiche diversificatein funzione del grado di scuola; com-

Reggio Calabria- Il percorso in tre incontri

Pau, l’o r i e nt a me nt oper progettare il futuro

MESSINA - La riflessione degli studenti di UniVersoMe

Il coronavirus e la deriva dell’i n fo r m a z i o neLa disarmante attualità della “lez i o ne” di WellsSpecie ai ragazzi, esposti alla trappola delle non-notizie, l’invito ad “accertare i fatti”

ME SSINA

Per assicurare un tutor alla pari atutti gli interessati, Unime riapre itermini per la presentazione diistanze nell’ambito del bando“Part-Time studenti: collaborazio-ne per i servizi di assistenza a stu-denti con disabilità/DSA” . La sca-denza è prevista per il 23 marzo. Glistudenti che verranno selezionatiandranno ad integrare la graduato-ria, pubblicata con D.R. prot. n. 422del 07/01/2020. La partecipazione èammessa per gli iscritti per l’anno2019/2020 ai Corsi di Laurea dei Di-partimenti Unime, indicati all'art. 2del bando, in quanto la precedentegraduatoria, in queste Strutture,non ha soddisfatto l’ intero fabbiso-gno. Unime auspica un’ampia e"consapevole" partecipazione, sot-tolineando la rilevanza del suppor-to dei tutor e l'esclusiva opportuni-tà di crescita personale e morale chetale percorso potrà offrire a tutti isoggetti coinvolti.

PIRA NOMINATO DELEGATO -Il prof. Francesco Pira, docente delDipartimento di Civiltà antiche emoderne, è stato nominato dal ret-tore prof. Salvatore Cuzzocrea Dele-gato alla Comunicazione. Sociolo-go della comunicazione, il prof. Piraè docente e ricercatore di ruolo insociologia dei processi culturali ecomunicativi presso l’At e n e o.

ME SSINA

Il 30 ottobre 1938 lo sceneggiatoradiofonico “La guerra dei mondi”di Orson Welles generò la fuga diun discreto numero di cittadini eun notevole disordine urbano. Co-sa aveva di tanto spaventoso daprovocare una reazione tale?

L’adattamento del romanzo diH.G. Wells d’inizio secolo interrup-pe bruscamente il consueto pro-gramma di musica serale con unaserie di comunicati che ricalcava-no i toni del giornale radio. Questiriportavano notizie in tempo realedi creature aliene appena atterratein una fattoria del New Jersey,dando aggiornamenti continuicirca la natura ostile della loro vi-sit a.

La magistrale interpretazionedi Welles stesso, mista al caratteredi attendibilità e contemporaneitàattribuita all’informazione via ra-dio dagli ascoltatori, ebbe conse-guenze decisamente inaspettateanche per il suo ideatore, il qualescrisse il giorno seguente all’a m i coPeter Bogdanovich: «Furono le di-mensioni della reazione ad esseresbalorditive. Sei minuti dopo cheeravamo andati in onda le case sisvuotavano e le chiese si riempiva-no; da Nashville a Minneapolis lagente alzava invocazioni e si lace-rava gli abiti per strada. Comin-ciammo a renderci conto, mentrestavamo distruggendo il New Jer-sey, che avevamo sottovalutatol’estensione della vena di folliadella nostra America.»

Riportando questo episodio al-la vostra attenzione non è mia in-tenzione avvalorare quelle teorieche propongono la comunicazio-ne di massa come un “potent issi-mo mezzo per inoculare qualsiasitipo di messaggio”. Il mio interesse

scaturisce dalla diffusione, specienei primi giorni dell’epidemia inItalia, di alcune foto su Facebookche ritraggono supermercati lom-bardi letteralmente svuotati a se-guito dell’annuncio di alcuni casidi coronavirus in Italia.

A questi si sono aggiunti i videopersonali pubblicati da moltiutenti attivi ed i contenuti sempli-cemente ricondivisi da tutti, mecompreso. Che essi abbiano uncontenuto sarcastico, divulgativo,

politico poco importa, una voltapostati entrano nello stesso siste-ma contribuendo ad alimentare leconoscenze della comunità inte-ra.

Questi “atomi di cultura”, brevie dal linguaggio informale, risulta-no sempre più interessanti per gliutenti rispetto alla trattazione tec-nico-scientifica dei format televisi-vi o delle comunicazioni istituzio-nali, imponendosi come punto dipartenza per un acceso dibattito

online ed offline. Anche nella no-stra città, abbiamo assistito a qual-cosa di simile grazie all’impattoche, ad esempio, ha avuto il videodell’infermiere del Policlinico, suc-cessivamente sospeso per il procu-rato allarme, o il crescente seguitoriservato agli eventi Facebook Livepromossi dal Sindaco Cateno DeLuca dove il tono accusatorio, lemetafore belliche ed un folklori-stico patriottismo viziano la rice-zione delle informazioni caricatedi emotività.

Ne risulta una conoscenza su-perficiale e frammentata della ma-teria che non aiuta il corretto “pas-s a p a ro l a”, affascinati dai contenutipiù apocalittici, rimbalziamo poste messaggi, ritagliamo frasi di di-scorsi e le incolliamo decontestua-lizzate in giro per il web creando

La cittadella Sarà la sede delle prove selettive per i corsi di specializzazione

petenze su empatia e intelligenzaemotiva; competenze su creatività epensiero divergente; competenze or-ganizzative e giuridiche correlate al re-gime di autonomia delle istituzioniscolast iche.

Il test preliminare che si terrà il 18 e19 maggio, è costituito da 60 quesitiformulati con cinque opzioni di rispo-sta; fra queste il candidato deve indivi-duarne una soltanto. Almeno 20 deiquesiti sono volti a verificare le com-petenze linguistiche e la comprensio-

ne dei testi in lingua italiana.I requisiti per l’ammissione alla se-

lezione prevedono per i percorsi dispecializzazione sul sostegno per lascuola dell’infanzia e primaria sono:possesso di uno dei seguenti titoli : ti-tolo di abilitazione all’insegnamentoconseguito presso i corsi di laurea inscienze della formazione primaria; di-ploma magistrale, ivi compreso il di-ploma sperimentale a indirizzo psico-pedagogico con valore di abilitazione,conseguito entro l’anno scolastico

2001/2002; diploma magistrale speri-mentale, a indirizzo linguistico; titolodi abilitazione, analogo ai precedenti,conseguito all’estero e riconosciuto inIt alia.

Per i percorsi di specializzazionesul sostegno per la scuola secondariadi primo e secondo grado, siano inpossesso di uno dei seguenti titoli : abi-litazione specifica sulla classe di con-corso; possesso congiunto - della lau-rea magistrale o a ciclo unico, oppurediploma di II livello dell'alta formazio-ne artistica, musicale e coreutica, op-pure titolo equipollente o equiparato,coerente con le classi di concorso vi-genti alla data di indizione del presen-te bando e dei 24 crediti formativi uni-versitari o accademici, acquisiti in for-ma curricolare, aggiuntiva o extra cur-ricolare nelle discipline antropo-psi-co-pedagogiche e nelle metodologie etecnologie didattiche, garantendo co-munque il possesso di almeno sei cre-diti in ciascuno di almeno tre dei se-guenti quattro ambiti disciplinari: pe-dagogia, pedagogia speciale e didatti-ca dell'inclusione; psicologia; antro-pologia; metodologie e tecnologie di-dattiche; diploma di insegnante tecni-co-pratico; titolo di abilitazione, ana-logo ai precedenti, conseguito all’este -ro e riconosciuto in Italia ai sensi dellanormativa vigente.

REGGIO CALABRIA

Percorsi di orientamento per scon-giurare gli insuccessi. Il Dipartimen-to Pau (patrimonio, architettura, ur-banistica) mette in campo “Progett a-re il futuro”.

L’orientamento in itinere ha unafunzione strategica nel contrastoall’insuccesso formativo e nella pro-mozione dello studio e può divenirecatalizzatore di azioni formativespecifiche dei percorsi didattici. Intale ottica nell’ambito delle attivitàdi orientamento il DipartimentoPau promuove il progetto pilotaorientamento in_itinere 2020. “Pro -gettare il futuro-Percorsi di psicolo-gia finalizzati all’acquisizione dicompetenze specifiche di base per ilmondo del lavoro”. Il percorso si in-serisce nelle attività utili all'inseri-mento nel mondo del lavoro previ-ste per gli studenti dei corsi di studioScienze dell'Architettura e Architet-tura - Restauro. Le attività sono fina-lizzate a sostenere e motivare lo stu-dente durante il suo percorso uni-versitario, con il preciso scopo di va-lutare rafforzare e/o potenziare lemotivazioni personali. Una motiva-zione efficace garantisce l’i m p i e godell’energia necessaria per superaregli ostacoli con meno fatica e lo svi-luppo delle soft skills le "abilità tra-sversali", che non fanno parte deiprogrammi dei corsi, è utilissimo perentrare e rimanere con successo nel

mondo del lavoro. Accompagnaregli studenti nell'analisi delle proprieattitudini, motivazioni e competen-ze in modo coerente con il percorsodi studi e l'evoluzione del mondoproduttivo è l’obiettivo dei 3 wor-kshop in cui è strutturato il percor-s o.

Il progetto nasce dalla collabora-zione tra il Dipartimento Pau e i pro-fessionisti dell’Aspic Psicologia Rc(Associazione per lo Sviluppo Psico-logico dell'individuo e della comuni-tà) con il coordinamento della prof.Natalina Carrà, delegata all’orient a-mento del Dipartimento. Il progettoprevede 3 workshop e una giornataconclusiva (29 aprile) con valutazio-ne e consegna di attestati utili all’in -serimento nel mondo del lavoro.

Orient amento Le attività non si limitanoall’ingresso in Ateneo degli studenti

una “not izia” diversa dalla notiziache è destinata a subire altre mo-difiche.

Le affinità tra le reazioni al pro-gramma di Welles e l’allarme coro-navirus mostrano la parte più de-bole dell’essere umano che, nelmomento in cui sente la sua vita arischio, si abbandona al panico piùirrazionale. La mancanza di unascolto critico e della giusta vogliadi analizzare la situazione genera-no spesso fraintendimenti cherendono sempre più difficile la dif-fusione del messaggio completo.

Lunga la lista dei comporta-menti irrazionali basati su convin-cimenti infondati, e ad alcuni iostesso ho assistito negli ultimigiorni, dall’uomo che ha acquista-to ben 5 casse di Coca-Cola in unsupermercato cittadino a seguitodi un link ricevuto via whatsappda sua nuora che descriveva la be-vanda in questione come uno scu-do impenetrabile per il virus, aidue anziani convinti di come i ser-vizi segreti mondiali (?) abbianoinfettato la popolazione mondialeper prepararci ad una guerra bat-teriologica con i jihadisti.

Insomma, la percezione di unclima di panico generale mi haportato a scrivere questo articolonell’umile intenzione di convince-re, almeno una sola persona – daipiù anziani ai più giovani - diquanto sia importante accertarsidei fatti ed avere una visione d’in-sieme lontana da quello che vor-remmo fosse vero o temiamo pos-sa essere vero (prendendo in pre-stito le parole di Bertrand Russell).Anche perché, se non fossero scap-pati, i radioascoltatori di Welles,avrebbero scoperto che alla fine glialieni venivano sconfitti...

Davide PedelìRedazione UniVersoMe

Domande entro il 23

Gli iscrittisaranno tutordei colleghidisabili

S ociologo Il prof. Francesco Pira