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Gazzetta del Sud Giovedì 7 Maggio 2020 27 Noi Magazine Scritto dai ragazzi. Fatto per i ragazzi Speciale MESSINA - La riflessione di una liceale del Maurolico Virus e lezione “g re e n”: inquinare meno Il lockdown ha determinato una riduzione dei veleni nell ’aria. Ma ci voleva la pandemia? MESSINA Stop alla distruzione del piane- ta con un virus dai risvolti green - Emergenza ambientale nel mondo: il livello di inquina- mento è talmente alto che il no- stro pianeta rischia la distruzio- ne. Ma un aiuto giunge dal loc- kdown La terra sta morendo, aiutamola! Grido disperato ed inascoltato! Purtroppo la progressiva ed inarre- stabile alterazione degli equilibri della natura è già da tempo salita agli onori della cronaca per la sua preoccupante gravità, infatti sem- pre più spesso si parla di questione ambientale. È palese come ormai da troppi de- cenni abbiamo fatto tutto tranne che preoccuparci del nostro piane- ta e purtroppo oggi la situazione è diventata preoccupante. Forse è arrivato il momento di aprire dav- vero gli occhi. Effetto serra, deforestazione, smog, nebbia nera, estinzione di moltis- sime specie a causa del danneggia- mento del loro habitat, surriscal- damento terrestre sono ormai espressioni entrate nel nostro vo- cabolario con una tale impetuosità da richiedere interventi draconia- ni per arrestare il processo di en- tropia messo in atto dall’uomo stesso. E proprio l’uomo è stato re- sponsabile dell’alterazione degli equilibri naturali, per esempio, con la costruzione di industrie, principali fonti di inquinamento globale. Ma ad inquinare hanno contribui- to anche le nostre abitudini. Quan- te volte preferiamo il mezzo a quattro ruote per brevi sposta- menti, non pensando al vantaggio di una passeggiata all’aperto! Quanta plastica in mare causa la morte di tante specie di pesci! L’elenco oltre ad essere lun- go, è sotto gli occhi di tutti. Infatti siamo pienamente coscienti di co- me gli uomini abbiano rappresen- tato e rappresentino un fattore li- mitante per l’ambiente. E per tutta risposta cosa facciamo? Continuiamo imperterriti con le nostre abitudini biasimevoli e tutt’altro che sane! Tanti i tentativi di arginare il feno- meno che suscita non poche preoccupazioni tra gli esperti. Si pensi al protocollo di Kyoto del 1997, trattato internazionale ri- guardante il surriscaldamento glo- bale, voluto da 180 paesi in occa- sione della conferenza delle Parti “COP3” della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambia- menti climatici. Esso era finalizza- to alla riduzione delle emissioni di elementi inquinanti. Ma quella non fu l’unica misura messa in atto, perché nel 2002 ven- ne organizzato un summit mon- diale a Johannesburg, in Sudafrica, con lo stesso scopo. E, per non andare troppo lontano, pensiamo agli accordi di Parigi del 2015, approvati per mantenere l’aumento medio della temperatu- ra mondiale al di sotto dei 2°C. A contrastare il fenomeno non solo summit e conferenze, ma anche al- tre strategie provenienti dal mon- do della tecnologia, come la map- pa interattiva che consente ai citta- dini di monitorare la qualità dell’aria in tempo reale. La piatta- forma è stata introdotta dall’Agen - zia dell’Ambiente e dalla Commis- sione europea al fine di verificare la presenza di inquinanti pericolo- si, come particolato fine (Pm10 e Pm2,5), diossido di azoto, di zolfo ed altri. Ma il monitoraggio non ha sortito gli effetti sperati . L’uomo ha continuato ad inquinare indi- sturbato. Per non parlare di chi promuove i Green Friday, oppure dell’adole- scente svedese ormai famosa, Gre- ta Thunberg, che lascia parlare di sé in quanto attivista per lo svilup- po sostenibile e seriamente inten- zionata a lottare contro il cambia- mento climatico. Quindi tante le iniziative e le voci inascoltate! Ma a far riflettere l’umanità in ma- niera spietata e senza preavvisi ci ha pensato il Covid-19. In che mo- do? Con il blocco di quasi tutte le attività economiche e di conse- guenza con la clausura forzata dei lavoratori. Questo alieno dalla for- ma sferica e con tante protuberan- ze che uccide gli esseri umani sta invece dando una mano al piane- ta, inducendo gli uomini a ritenere aberranti tanti atteggiamenti or- mai consuetudinari. Infatti le im- magini di questi giorni, provenien- ti dal satellite, confermano la ridu- zione significativa di alcuni inqui- nanti, come NO2 (o biossido di Azoto). Insomma il pianeta sta prendendo una boccata d’ossige - no! Pertanto risulta evidente come le restrizioni imposte dal Governo al fine di combattere la diffusione del Covid-19, oltre a creare uno scena- rio surreale liberando le strade da- gli incolonnamenti quotidiani del- le macchine, hanno permesso che a beneficiarne fosse la qualità dell’aria. Che dire a questo punto? Ci voleva necessariamente un vi- rus, in molti casi letale, per svilup- pare nell’umanità quella coscienza ecologica finora latente? Probabil- mente il coronavirus farà riflettere l’umanità e solo allora potremo parlare di un’era prima e dopo il Covid-19. Alessia Fabbiano Classe 3A Liceo Classico “F. Maurolico” MESSINA - Dal liceo Ainis l’appello di una studentessa Un ’occasione per diventare persone migliori MESSINA Vita, ti chiedo scusa! Eccoci. Italia 2020: da circa un mese le nostre abitudini sono state sconvolte da questo strano virus, un ospite inatteso e sgradi- to che, non solo causa migliaia di morti e di contagiati, ma rischia di seminare odio o diffidenza. Ma, invece di cercare il responsa- bile, il complotto, il capro espia- torio, cerchiamo di trasformare questo momento in un’occasione per diventare persone migliori. Noi, che tante volte abbiamo di- scriminato gli stranieri, stiamo sperimentando il valore dell’ac- coglienza; stiamo sperimentando quanto è bella l’aria pulita, senza il fumo né il rumore assordante delle macchine che sfrecciano. Lo scorrere incessante delle ore ci sta insegnando il valore del tem- po, quel tempo che rincorrevamo disperatamente, mentre ora sem- bra infinito. Rimanere chiusi a casa ci sta ricordando la gioia del- la condivisione in famiglia. La lontananza ci sta insegnando quanto è prezioso l’abbraccio di una persona cara, il bacio di chi amiamo. La vita ci sta facendo ca- pire che non è eterna né tanto meno scontata e per questo si sta ribellando contro il nostro egoi- smo, ci sta urlando che è stanca di vederci sprecare i suoi doni. Stiamo riscoprendo cosa vuol di- re sentirsi parte di una comunità, di una nazione, della nostra pa- tria che ora ha bisogno di noi per rialzarsi, ed è un aiuto che l’Italia si merita per averci donato mon- tagne, pianure, mare, tramonti e cibo invidiati da tutto il mondo. Forse solo così apprezzeremo la primavera, perché ora più che mai desideriamo il profumo del- la natura e un raggio di sole per nutrire la speranza di una rina- scita. Il virus continua ad espandersi, ma la primavera non lo sa e i fiori cominciano a sbocciare, le gior- nate si allungano, mentre guar- diamo dalla finestra con malin- conia quelle strade desolate e cerchiamo di colmare quel vuoto cantando affacciati al balcone. E allora oggi mi scuso con te, mondo, per non aver apprezzato quello che ci hai donato. Mi scuso con i nostri padri che non hanno combattuto per ve- derci stare tutto il giorno con un telefono in mano mentre il sole splende. Mi scuso con te, salute, perché a volte ti abbiamo messa da parte non capendo la tua im- portanza. Mi scuso con te, cultu- ra, perché, a causa di mille distra- zioni, ti abbiamo trascurato la- sciando il posto all’ignoranza. E soprattutto mi scuso con te, vita, perché spesso non abbiamo capi- to il tuo valore. Mi scuso a nome degli italiani per i tanti sbagli commessi, ma ora abbiamo im- parato la lezione e non desideria- mo altro che tornare alle nostre vite, riempire le strade con le la- crime agli occhi, senza mascheri- ne e distanze obbligate. Sarà il giorno più bello della nostra vita, una vita che spero cambi in me- glio dopo quest’esperienza che ci servirà per guardare le piccole co- se con occhi diversi. Ora riscopriamo la forza della vi- ta e l’Italia è pronta a farlo, grazie ai tanti medici e infermieri che hanno dimostrato di essere i veri eroi, grazie alla solidarietà dei cit- tadini, perché “nessuno si salva da solo”. Eccoci, siamo nel 2020, l’anno di un nuovo Risorgimento, l’anno che ricorderemo per sempre. Buona fortuna, Italia! Ti giuro un amore eterno. Martina Di Benedetto Liceo Ainis 5B Lsu La speranza vince Anche un momento come questo regala preziosi insegnamenti Tutto come prima? L ’auspicio è che il blocco di questi giorni ci faccia comprendere l’importanza di azioni concrete a tutela dell’ecosistema

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Gazzetta del Sud Giovedì 7 Maggio 2020 27

No iMaga z i ne

S c r ittodai raga z z i .

Fat toper i raga z z iSpeciale

MESSINA - La riflessione di una liceale del Maurolico

Virus e lezione “g re e n”: inquinare menoIl lockdown ha determinato una riduzione dei veleni nell’aria. Ma ci voleva la pandemia?ME SSINA

Stop alla distruzione del piane-ta con un virus dai risvoltigreen - Emergenza ambientalenel mondo: il livello di inquina-mento è talmente alto che il no-stro pianeta rischia la distruzio-ne. Ma un aiuto giunge dal loc-kd ow nLa terra sta morendo, aiutamola!Grido disperato ed inascoltato!Purtroppo la progressiva ed inarre-stabile alterazione degli equilibridella natura è già da tempo salitaagli onori della cronaca per la suapreoccupante gravità, infatti sem-pre più spesso si parla di questioneambient ale.È palese come ormai da troppi de-cenni abbiamo fatto tutto tranneche preoccuparci del nostro piane-ta e purtroppo oggi la situazione èdiventata preoccupante. Forse èarrivato il momento di aprire dav-vero gli occhi.Effetto serra, deforestazione, smog,nebbia nera, estinzione di moltis-sime specie a causa del danneggia-mento del loro habitat, surriscal-damento terrestre sono ormaiespressioni entrate nel nostro vo-cabolario con una tale impetuositàda richiedere interventi draconia-ni per arrestare il processo di en-tropia messo in atto dall’uomostesso. E proprio l’uomo è stato re-sponsabile dell’alterazione degliequilibri naturali, per esempio,con la costruzione di industrie,principali fonti di inquinamentoglobale.Ma ad inquinare hanno contribui-to anche le nostre abitudini. Quan-

te volte preferiamo il mezzo aquattro ruote per brevi sposta-menti, non pensando al vantaggiodi una passeggiataall’aperto! Quanta plastica in marecausa la morte di tante specie dipesci! L’elenco oltre ad essere lun-go, è sotto gli occhi di tutti. Infattisiamo pienamente coscienti di co-me gli uomini abbiano rappresen-tato e rappresentino un fattore li-mitante per l’ambiente.E per tutta risposta cosa facciamo?Continuiamo imperterriti con lenostre abitudini biasimevoli e

t utt’altro che sane!Tanti i tentativi di arginare il feno-meno che suscita non pochepreoccupazioni tra gli esperti.Si pensi al protocollo di Kyoto del1997, trattato internazionale ri-guardante il surriscaldamento glo-bale, voluto da 180 paesi in occa-sione della conferenza delle Parti“CO P 3 ” della Convenzione quadrodelle Nazioni Unite sui cambia-menti climatici. Esso era finalizza-to alla riduzione delle emissioni dielementi inquinanti.Ma quella non fu l’unica misura

messa in atto, perché nel 2002 ven-ne organizzato un summit mon-diale a Johannesburg, in Sudafrica,con lo stesso scopo.E, per non andare troppo lontano,pensiamo agli accordi di Parigi del2015, approvati per mantenerel’aumento medio della temperatu-ra mondiale al di sotto dei 2°C. Acontrastare il fenomeno non solosummit e conferenze, ma anche al-tre strategie provenienti dal mon-do della tecnologia, come la map-pa interattiva che consente ai citta-dini di monitorare la qualità

dell’aria in tempo reale. La piatta-forma è stata introdotta dall’A ge n -zia dell’Ambiente e dalla Commis-sione europea al fine di verificarela presenza di inquinanti pericolo-si, come particolato fine (Pm10 ePm2,5), diossido di azoto, di zolfoed altri. Ma il monitoraggio non hasortito gli effetti sperati . L’uomoha continuato ad inquinare indi-st urbato.Per non parlare di chi promuove iGreen Friday, oppure dell’adole-scente svedese ormai famosa, Gre-ta Thunberg, che lascia parlare di

sé in quanto attivista per lo svilup-po sostenibile e seriamente inten-zionata a lottare contro il cambia-mento climatico. Quindi tante leiniziative e le voci inascoltate!Ma a far riflettere l’umanità in ma-niera spietata e senza preavvisi ciha pensato il Covid-19. In che mo-do? Con il blocco di quasi tutte leattività economiche e di conse-guenza con la clausura forzata deilavoratori. Questo alieno dalla for-ma sferica e con tante protuberan-ze che uccide gli esseri umani stainvece dando una mano al piane-ta, inducendo gli uomini a ritenereaberranti tanti atteggiamenti or-mai consuetudinari. Infatti le im-magini di questi giorni, provenien-ti dal satellite, confermano la ridu-zione significativa di alcuni inqui-nanti, come NO2 (o biossido diAzoto). Insomma il pianeta staprendendo una boccata d’o s s i ge -no!Pertanto risulta evidente come lerestrizioni imposte dal Governo alfine di combattere la diffusione delCovid-19, oltre a creare uno scena-rio surreale liberando le strade da-gli incolonnamenti quotidiani del-le macchine, hanno permesso chea beneficiarne fosse la qualitàdell’aria. Che dire a questo punto?Ci voleva necessariamente un vi-rus, in molti casi letale, per svilup-pare nell’umanità quella coscienzaecologica finora latente? Probabil-mente il coronavirus farà rifletterel’umanità e solo allora potremoparlare di un’era prima e dopo ilC ov i d -1 9 .

Alessia FabbianoClasse 3A

Liceo Classico “F. Maurolico”

MESSINA - Dal liceo Ainis l’appello di una studentessa

U n’occasione per diventare persone miglioriME SSINA

Vita, ti chiedo scusa!Eccoci. Italia 2020: da circa unmese le nostre abitudini sonostate sconvolte da questo stranovirus, un ospite inatteso e sgradi-to che, non solo causa migliaia dimorti e di contagiati, ma rischiadi seminare odio o diffidenza.Ma, invece di cercare il responsa-bile, il complotto, il capro espia-torio, cerchiamo di trasformarequesto momento in un’o cc a s i o n eper diventare persone migliori.Noi, che tante volte abbiamo di-scriminato gli stranieri, stiamosperimentando il valore dell’a c-coglienza; stiamo sperimentandoquanto è bella l’aria pulita, senzail fumo né il rumore assordante

delle macchine che sfrecciano. Loscorrere incessante delle ore cista insegnando il valore del tem-po, quel tempo che rincorrevamodisperatamente, mentre ora sem-bra infinito. Rimanere chiusi acasa ci sta ricordando la gioia del-la condivisione in famiglia. Lalontananza ci sta insegnandoquanto è prezioso l’abbraccio diuna persona cara, il bacio di chiamiamo. La vita ci sta facendo ca-pire che non è eterna né tantomeno scontata e per questo si staribellando contro il nostro egoi-smo, ci sta urlando che è stancadi vederci sprecare i suoi doni.Stiamo riscoprendo cosa vuol di-re sentirsi parte di una comunità,di una nazione, della nostra pa-tria che ora ha bisogno di noi perrialzarsi, ed è un aiuto che l’It alia

si merita per averci donato mon-tagne, pianure, mare, tramonti ecibo invidiati da tutto il mondo.Forse solo così apprezzeremo laprimavera, perché ora più chemai desideriamo il profumo del-la natura e un raggio di sole pernutrire la speranza di una rina-

scit a.Il virus continua ad espandersi,ma la primavera non lo sa e i fioricominciano a sbocciare, le gior-nate si allungano, mentre guar-diamo dalla finestra con malin-conia quelle strade desolate ecerchiamo di colmare quel vuoto

cantando affacciati al balcone.E allora oggi mi scuso con te,mondo, per non aver apprezzatoquello che ci hai donato.Mi scuso con i nostri padri chenon hanno combattuto per ve-derci stare tutto il giorno con untelefono in mano mentre il solesplende. Mi scuso con te, salute,perché a volte ti abbiamo messada parte non capendo la tua im-portanza. Mi scuso con te, cultu-ra, perché, a causa di mille distra-zioni, ti abbiamo trascurato la-sciando il posto all’ignoranza. Esoprattutto mi scuso con te, vita,perché spesso non abbiamo capi-to il tuo valore. Mi scuso a nomedegli italiani per i tanti sbaglicommessi, ma ora abbiamo im-parato la lezione e non desideria-mo altro che tornare alle nostre

vite, riempire le strade con le la-crime agli occhi, senza mascheri-ne e distanze obbligate. Sarà ilgiorno più bello della nostra vita,una vita che spero cambi in me-glio dopo quest’esperienza che ciservirà per guardare le piccole co-se con occhi diversi.Ora riscopriamo la forza della vi-ta e l’Italia è pronta a farlo, grazieai tanti medici e infermieri chehanno dimostrato di essere i verieroi, grazie alla solidarietà dei cit-tadini, perché “nessuno si salvada solo”.Eccoci, siamo nel 2020, l’anno diun nuovo Risorgimento, l’annoche ricorderemo per sempre.Buona fortuna, Italia! Ti giuro unamore eterno.

Martina Di BenedettoLiceo Ainis 5B Lsu

La speranza vince Anche un momento come questo regala preziosi insegnamenti

Tutto come prima? L’auspicio è che il blocco di questi giorni ci faccia comprendere l’importanza di azioni concrete a tutela dell’ecosistema

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28 Giovedì 7 Maggio 2020 Gazzetta del Sud

Speciale Noi MagazineComprensivo di TusaMESSINA - Gli allievi del liceo S. Ignazio alla scoperta del Dipartimento Mift

Full immersion all’Un iv e rs it àtra informatica, algebra e fisicaU n’occhiata ai possibili futuri percorsi con docenti e laureandiME SSINA

I liceali del Sant’Ignazio al Di-partimento di Matematica, In-formatica e Fisica dell’Univer si-tà di MessinaI ragazzi delle classi quarta e quintaliceo del Collegio Sant’Ignazio si so-no recati presso la sede del diparti-mento di scienze matematiche, in-formatiche, fisiche e della terra(MIFT) dell’Università degli Studidi Messina.Accompagnati di professori di ma-tematica Maria Vittoria Cuzzupèed Alessandro Calamuneri, hannoinizialmente partecipato ad un la-boratorio di informatica organizza-to dalla prof.ssa Maria Fazio, dove èstato spiegato come programmareun BOT (vale a dire un programmadi accesso alla rete informatica) suuna piattaforma digitale, in questocaso “Te l e g r a m”. Il lavoro è statorealizzato mediante l’aiuto di due

laureandi della facoltà di informa-tica, Gabriele Grifo’ e Christian Si-cari, che hanno guidato i ragazzicon professionalità e competenza,anche se si è trattato di un’opera-zione abbastanza complicata daeseguire. Successivamente, gli alun-

ni si sono recati nell’aula di mate-matica per un laboratorio di alge-bra computazionale curato dallaprof.ssa Marilena Crupi e, muniti dicomputer, hanno assistito alla spie-gazione del dott. Luca Amata ri-guardo alla creazione di un frattale,

Distribuiti anche supporti tecnologici

La didattica a distanzanon lascia nessuno solo

T USA

In attesa della data del rientro tra ibanchi di scuola, l’attività di studioe di socialità in rete continua conottimi risultati anche nel nostroterritorio. L’Istituto ComprensivoTusa, guidato dalla dirigente Anto-nietta Emanuele, non si è fatto tro-vare impreparato alle misure al-ternative, in risposta all’e m e rge n -za da Covid-19. In osservanza alledirettive ministeriali, la scuola hainfatti attivato, immediatamente esuccessivamente alla chiusura, ilpiano di Didattica a Distanza pergli alunni dell’Istituto, che ha lapropria articolazione nei plessi di-slocati nei comuni di Tusa, Casteldi Tusa, Motta d’Affermo, Pettineoe Castel di Lucio. A seguire la fase diattivazione della piattaformaadottata “G Suit for Education” èstato il prof. Calogero Lo Iacono,Funzione Strumentale per il Digi-tale, il quale ha implementato il si-stema digitale ed ha avuto rispostepositive dagli alunni della scuoladell’infanzia, della scuola primariae della Scuola secondaria di I gra-do. I discenti, con la guida degli in-segnanti, hanno presto familiariz-zato con le varie applicazioni, chehanno consentito loro di seguirecon “modalità a distanza” una cor-retta e incisiva attività didattica.

Per la rapida ed efficace reazio-

Coperti anche Casteldi Tusa, Pettineo, Mottad’Affermo, Castel di Lucio

Il plesso di Tusa L’IC è diretto dalla prof.ssa Antonietta Emanuele

ME SSINA

«Dio ci ha salvato servendoci. Ingenere pensiamo di essere noi aservire Dio. No, è Lui che ci ha ser-viti gratuitamente, perché ci haamati per primo. È difficile amaresenza essere amati. Ed è ancora piùdifficile servire se non ci lasciamoservire da Dio». Così ha detto il Pa-pa alla celebrazione della Domeni-ca delle Palme. Dio ci ha salvati, ciha lasciati liberi di fare ciò che piùci piaceva, se seguirlo o meno, secredere in Lui o no. Come dice il Pa-pa stesso, molte volte siamo con-vinti di essere noi a servire Dio, in-vece no. Per i motivi elencati pri-ma, è lui che ci ha serviti, lascian-doci liberi ed amandoci. "Guardia-moci dentro. Se siamo sinceri connoi stessi, vedremo le nostre infe-deltà. Quante falsità, ipocrisie edoppiezze. Quante buone inten-zioni tradite! Quante promessenon mantenute. Quanti propositilasciati svanire…" Il Papa dice diguardarci dentro. Facciamolo,guardiamoci dentro, guardiamo inostri sbagli, le bugie, le vendette,

MESSINA - L’omelia pasquale commentata dagli alunni dell’Ic Manzoni Dina e Clarenza

Le parole del Papa ci danno coraggiola rabbia sfogata sulla persona sba-gliata, la falsità, i torti. Quanti neabbiamo fatti? Molti, nessuno hascampo, tutti sbagliamo nella vita,è normale sbagliare. Classico di noiumani. «Cerchiamo di contattarechi soffre, chi è solo e bisognoso.Non pensiamo solo a quello che cimanca, pensiamo al bene che pos-siamo fare». In questo periodo cosìdrammatico, abbiamo mai pensa-to di contattare chi ci manca, met-tendo da parte l’orgoglio? Chi stamale? Chi non sentiamo da tem-po? Chi ci ha mai pensato? Moltevolte un pensiero, un messaggio,una visita, un abbraccio (quandosaranno possibili) o una chiamata,arriva al cuore più di qualche rega-lo costoso. «E perché la gioia piùgrande è dire sì all'amore, senza see senza ma. Dire sì all'amore, senzase e senza ma. Come ha fatto Gesùper noi» così conclude il Papa, di-cendoci di dire “sì all’amore, agliabbracci, all’affetto, di dire sìall’amore di Gesù».

Marlene ValveriClasse 2F Plesso PirandelloIC Manzoni Dina e Clarenza

--------------La Pasqua di quest’anno è sicu-

ramente una festa di Pasqua da ri-cordare per tutto il male che que-sta pandemia ha portato nel mon-do. Papa Francesco stesso in questogiorno, durante la messa di Pasquaal Vaticano, ha parlato di questo.Ha ricordato cos’è la Pasqua, cioè lamorte e la resurrezione di Gesù. IlSanto Padre ci ha esortati ad anda-re avanti con forza e coraggio pen-sando che proprio quel giorno Ge-sù, morto sulla croce per la reden-zione dei nostri peccati, è risorto,perché dal male si può anche usci-

re, credendo nel Signore. Certonon è facile accettare tutto e anda-re avanti con la quarantena, con inuovi contagi, con le prospettive diun futuro incerto. Però, pensando aGesù e a tutto quello che ha pas-sato sulla croce, forse riusciremoun pochino a renderci conto chequesto virus anche se ci ha colpitopesantemente ci ha anche avvici-nato agli altri, nonostante la qua-rantena, attraverso cellulari, com-puter e social. Bisogna, secondome, continuare così fino a quandoquesta pandemia non spariscecompletamente. Tutti questi sacri-fici , come ha detto pure il Papa, ciaiuteranno ad apprezzare di più lavita e dare il giusto peso ai proble-mi quotidiani. Soprattutto bisognaandare avanti senza dimenticarechi ha perso la vita, ed aiutare chi èin casa da solo o chi ha perso il la-voro e non sa come andare avanti.La solidarietà e la vicinanza, anchesolo telefonica, ci aiuteranno a nonmollare e a vincere sul male.

Agostino GiacaloneClasse 3F Plesso PirandelloIC Manzoni Dina e Clarenza

Sul campo I liceali nell’aula del Dipartimento Mift dell’At e n e o ne all’emergenza, sono state diver-se le attestazioni di approvazionericevute dalla dirigente scolasticaEmanuele; in particolare dalle va-rie amministrazioni comunali deipaesi di appartenenza degli alun-ni, il cui tempo in casa prosegue,mantenendo sempre un filo diret-to con la propria scuola ed il corpodocenti. Subito dunque sono statefugate anche le perplessità delle fa-miglie. L’Istituto Comprensivo Tu-sa ha inoltre fornito in comodatod’uso quaranta computer aglialunni, consegnati ai beneficiaritramite gli addetti del servizio civi-le.

Il lavoro coordinato tra le diver-se istituzioni ha permesso a tuttigli alunni, nessuno escluso, di nonsentirsi abbandonati in un mo-mento molto delicato sotto il pro-filo educativo e di crescita perso-nale. «Sono molto soddisfatta deirisultati raggiunti – dice la dirigen-te Antonietta Emanuele – grazieall’impegno di tutte le componen-ti dell’Istituto Comprensivo Tusa.Siamo molto vicini ai ragazzi e allerispettive famiglie, con le quali ab-biamo instaurato uno stretto rap-porto di collaborazione. Stannotutti partecipando con profitto edentusiasmo inaspettato. La tecno-logia ci ha permesso di non fer-marci. A breve saranno disponibilialtre dotazioni da consegnare allefamiglie richiedenti per completa-re l’anno scolastico nel miglioredei modi. Nessun alunno è lasciatosolo».

I pensieri dagli Ic Giovanni Paolo II di Capo d’Orlando e Mazzini Gallo di Messina

Speriamo di riavere presto la normalitàME SSINA

Quella di quest’anno è stata una Pa-squa molto particolare. Siamo tuttiin quarantena a causa dell’emer-genza sanitaria dovuta al Coronavi-rus. Dato che è impossibile abbrac-ciarci e farci di presenza gli auguriper una serena e felice Pasqua, l’uni-ca soluzione è stata quella di sfrut-tare la tecnologia, così assieme aimiei genitori, abbiamo fatto video-chiamate ai nonni, ai parenti e agliamici. Ma la mancanza di un ab-braccio, quello dei nonni soprattut-to, non può essere sostituita da unavideochiamata. E’ stata sicuramen-te una Pasqua diversa. Per caritànon è mancato il cibo sulla tavola,mamma è stata davvero brava e pa-pà ha persino grigliato sul balcone,ma sono mancati gli affetti, quelliche fanno di un giorno di festa “ lafest a”. Mancava l’enorme tavola im-bandita a casa dei nonni, le risate e i

giochi con i miei cugini, la gioia diaprire tante uova di Pasqua sapen-do di trovare dentro sempre le stes-se sorprese. Mai avrei immaginatodi trascorrere la Pasqua così. Speroche questa pandemia passi in fretta,ridandoci la normalità e allora sì

che sarà Pasqua per tutti.Kevin Mancari

Classe 2B Sec Primo GradoIC Giovanni Paolo II

Capo d’Orlando--------------------In questi giorni con la zia ho stu-

diato le tabelline del due e del tre,ho fatto una stellina piccola sul dia-rio, ho mangiato le chiacchiere alcioccolato e ho disegnato sul com-puter una maestra che insegna. Io emia sorella giochiamo a prendercioppure a nascondino. Ma a nascon-dino mia sorella mi prende sempre,perché io rido e faccio rumore!

Yasmine Ayari--------------------Questo è un periodo particolare

perché siamo costretti a stare tuttiin casa e a non stare con altra gente,per colpa di un virus brutto e ag-gressivo che si chiama Coronavirus.Io sono contento perché posso staretanto tempo insieme a mamma e

papà e poi mi diverto con mia sorel-la; però sono un po’ triste e spaven-tato perché non vedo i nonni e gli ziicon la cuginetta. Ma con loro, ognitanto, facciamo le videochiamate.

Tante cose sono cambiate. Lamattina mi alzo più tardi, gioco unpo’ alla play station, pranzo, faccio icompiti, sto con mia sorella. Con leigioco, guardiamo la tele, ascoltiamola musica. Poi ceniamo e tutti insie-me sul divano scegliamo dei film dave d e re .

Da una parte sono contento, mami mancano tante cose: stare con icompagni, ridere con le maestre,giocare con il nonno, fare le ricettecon la nonna.

Spero che questo brutto virusvenga sconfitto al più presto cosìtutti possiamo tornare a fare le coseche ci piacciono tanto.

Alessandro CannaòIC Mazzini Gallo

cioè un oggetto geometrico dota-to di omotetia interna, vale a direche ripete la sua forma allo stessomodo su scale diverse. Dopo unapiccola pausa, gli studenti si sonospostati al piano superiore per visi-tare il museo zoologico; successiva-mente hanno raggiunto il diparti-mento di fisica, dove la prof.ssa Let-teria Silipigni ha parlato loro deglielettroni, spiegandone le proprietàe ponendo alcune domande sull’ar-gomento. Gli allievi hanno, infine,assistito alla proiezione di un espe-rimento per misurare il rapportofra carica e massa di un elettrone.I ragazzi hanno avuto modo di co-noscere e comprendere dal vivoesperimenti e processi fisici e mate-matici fino ad allora studiati solosui libri e che, di solito, sono esclu-sivo appannaggio di ricercatori estudiosi del settore.

Lucrezia TripodiClasse 4A Liceo Scientifico

Istituto Collegio Sant’Ig n a z i o

MESSINA - Le posie dell’IC Albino Luciani

Dopo questa guerraritornerà la paceP r i m ave raPrimavera è arrivata

e come sempre non è cambiataporta con sé prati coloratie tanti fiori profumati.Si allungano le giornatele rondini sono arrivatele farfalle volano di fiore in fioreportando tanto buon umore.Gli animali addormentatiadesso si sono svegliati.La primavera porta la Pasqua del

S i g n o reche dona a tutti pace e amore.

Nicol ArenaClasse 5 PrimariaIC Albino Luciani

-----------Se devo essere sinceracon le notizie che ci sono, sembra

proprio una guerra vera,una lotta molto dura,che fa tanta paura.Come posso esultarese da me tu stai lontanoe non ti posso più abbracciare?Con la mascherina in visoChe nasconde il mio sorriso,

ho scoperto, che tristezza,stare senza una carezza.Ma col bene che ho nel cuore pro-

f o n d o,auguro tanto amore,una Pasqua di pace e speranza a

tutto il mondo.Giada Cardia

Classe 5 PrimariaIC Albino Luciani

Silvia Amalfi IC G. Paolo II C. d’Orlando

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Gazzetta del Sud Giovedì 7 Maggio 2020 29

Speciale Noi MagazineLa lettera

#Sportivamente Speciali: da domenica gli “Smar tGames2020” di Special Olympics Italia

Lo sport che unisce senza barrierelancia una grande sfida a distanzaGli studenti invitati a partecipare alle gare con 18.000 atletiME SSINA

Un evento tanto eccezionale quantoprestigioso e assolutamente innovati-vo sono gli SmartGames2020 by Spe-cial Olympics Italia.

Saranno circa 18 mila i giovani delcircuito nazionale ad aderire, da casa,alla manifestazione che mercoledìscorso è stata presentata in una confe-renza stampa alla quale hanno parte-cipato alcune tra le più importanti au-torità istituzionali e sportive d’It alia:dai presidenti di Senato e Camera Ma-ria Elisabetta Alberti Casellati e Ro-berto Fico al Ministro dello Sport Vin-cenzo Spadafora, dal presidente delConi Giovanni Malagò al numero unodel Comitato Paralimpico Luca Pan-calli.

Per Special Olympics tra gli altri so-no intervenuti il presidente nazionaleAngelo Moratti e il presidente inter-nazionale Timothy Shriver.

Sono intervenuti ancora: il presen-tatore televisivo Paolo Bonolis, perRugby Italia Luca Bigi, per la schermaValentina Vezzali, per il canottaggioGiuseppe Abbagnale, la madrina sto-rica, la top model Valeria Mazza e tan-ti altri.

Agli Smartgames2020 partecipe-ranno con grande entusiasmo gli atle-ti del Team Messina, del quale fannoparte molti studenti degli istituti sco-lastici messinesi, come Daniel La Mo-nica, e Massimo Girolamo. Tutti po-tranno partecipare a questa manife-stazione, una bella notizia per gli atle-ti e le loro famiglie che direttamenteda casa in sinergia con i loro prepara-tori atletici, potranno svolgere le loroperformances in numerose disciplinesportive: sul canale YouTube verràcondivisa la playlist con le prove da se-guire e i tutorial, dai quali sarà possi-bile prendere spunto per costruire gliattrezzi, di cui a casa non si dispone.Iscrizioni dunque aperte a tutti coloroche vogliono partecipare: info alla pa-gina fb Special Olympics per Messina.

Dopo la Challenge Social “Ti Con-tagio col Sorriso” e il programma“M u ov i a m o c I n s i e m e ” sugli allena-menti condivisi in rete, il nuovo pro-getto virtuale permetterà a tanti gio-vani, e meno giovani, atleti specialicon disabilità, di allenarsi e sosteneregare quotidiane. Le prove si terrannodal 10 al 31 maggio, seguirà la pubbli-cazione dei risultati. E fino al 10 mag-

gio tutti i filmati della “To rc h R u n” so -no disponibili sulla pagina FacebookSpecial Olympics per Messina.

Dal 14 giugno, gli attestati e le me-daglie verranno inviate ai responsabi-li territoriali di Special Olympics, cheli consegneranno agli atleti. L’auspi -cio futuro è che non appena sarà pos-sibile si possa organizzare un eventopubblico per una grande festa con tut-ti gli studenti e le istituzioni del terri-t o r i o.

I nostri atleti sono ben consapevoliche lo sport, anche in modalità virtua-

MESSINA - IC Gravitelli Paino

Tutti sulla stessa barcaa remare insiemeME SSINA

Caro amico ti scrivo,per raccontarti ciò che nessuno

avrebbe mai immaginato si potes-se verificare…

Eppure le immagini che arriva-vano dalla città di Wuhan parlava-no chiaro, ma tutti noi di fronte allaconsapevolezza, ormai acclarata,di un mondo globalizzato respin-gevamo il pensiero oscuro e sini-stro che la stessa situazione avreb-be coinvolto ed incluso anche ilmondo occidentale ipertecnologi-co e digitalizzato.

Dalla fine di febbraio nel nostropaese ci troviamo in una situazio-ne di emergenza straordinaria acausa della diffusione del corona-virus. La malattia è causata da unvirus chiamato COVID-2019, checolpisce il sistema respiratorio esembrerebbe trasmettersi tramitele goccioline di saliva diffuse datosse e starnuti e le superfici infettecontaminate che le persone tocca-n o.

La città di Wuhan è stato il foco-laio originario dell’epidemia da co-ronavirus: lo scorso 23 gennaio, ilmondo ha assistito al primo “loc -kd ow n”, ovvero all’isolamento diuna città di 11 milioni di abitanti,una misura senza precedenti nellastoria; in quel momento il nuovovirus, originatosi probabilmentein un mercato abusivo di animaliselvatici, aveva già contagiato al-meno 600 persone e ne aveva ucci-se 17.

In Europa, i primi casi si sono re-gistrati in Germania ed in Franciagià a fine gennaio. Ma è dal 21 feb-braio, con il primo caso di contagioavvenuto sul suolo italiano e regi-strato a Codogno, che lo scenario èiniziato a mutare rapidamente an-che per noi: nel nord Italia si è assi-stito ad un’impennata della diffu-sione del virus.

Dal 4 marzo il Governo ha datoil via libera alla chiusura di scuole euniversità, perché questo virussconosciuto si diffonde con moltafacilità e l’unico modo per evitare ilcontagio è mantenere la distanzadagli altri. Domenica 8 marzo arri-va il decreto che assegna alla Lom-bardia la definizione di “zona ros-s a”; ma non basta. Ed ecco che il 9marzo tutta Italia diviene “zo n aprotett a”.

Lo scorso 11 marzo l’Organizza -zione mondiale della sanità ha di-chiarato la “p a n d e m i a” e due gior-ni dopo ha individuato nel cuoredell’Europa il nuovo epicentro delcontagio. Nel frattempo il covid-19è dilagato anche negli altri paesi fi-no a toccare tutto il continente.

Stiamo vivendo un periodomolto difficile, dove nessuno nem-meno tra gli adulti ricorda una si-tuazione simile, con misure restrit-tive così rigide: il provvedimentodel 23 marzo 2020, nuovo decretodel Presidente del Consiglio deiMinistri, prevede la chiusura delleattività produttive non essenziali ostrategiche; è fatto divieto a tutte lepersone fisiche di trasferirsi o spo-

starsi, salvo comprovate esigenzelavorative, di assoluta urgenza oper motivi di salute.

In diversi paesi sono scattatemisure restrittive per gli sposta-menti, la sospensione delle attivitàscolastiche e le chiusure dei confi-ni. Le immagini delle città deserte,da Parigi a Madrid a Londra, si mol-tiplicano e l’economia assiste aduna paralisi senza precedenti.

La chiusura delle scuole ha in-fluito sulla vita degli italiani e dellefamiglie; in particolare di quelliche lavorano, i quali, non potendonemmeno contare sull’aiuto pre-zioso dei nonni, vedono aumenta-re le loro difficoltà. Molti hannoavuto la possibilità di lavorare dacasa attraverso lo smart-working eil tele-lavoro; un modo di lavorareche, se da noi non era conosciuto,in alcuni Paesi, soprattutto delNord Europa, funziona benissimo.

Noi ragazzi, non dovendo anda-re a scuola ogni mattina, ci alziamoun po’ più tardi, ma non siamo invacanza e quindi abbiamo ugual-mente il dovere di studiare e svol-gere i compiti, che i nostri professo-ri ogni giorno ci assegnano. Del re-sto, se non possiamo frequentare lelezioni, perché dobbiamo starelontani per evitare la diffusione delcontagio, grazie alla tecnologia checi permette in ogni caso di comuni-care e di vederci, abbiamo ancorala possibilità di sentirci membridella nostra classe.

Personalmente mi dispiace nonpoter andare ogni mattina a scuo-la, incontrare i compagni, che sonoanche i miei amici, vedere i profes-sori che avevo conosciuto que-st’anno: stavamo studiando e co-noscendo tematiche, fatti, avveni-menti, tecniche, ma per fortuna ri-mane la possibilità di continuare ilpercorso educativo e formativo “adist anza”.

Non vedo l’ora che tutto questofinisca, non vedo l’ora che si possadi nuovo uscire, tornare a scuola,andare a mangiare una pizza o unpanino al McDonald’s, fare unapasseggiata, prendere un gelato,incontrare gli amici ed i parenti chein questi giorni ho visto solo con levideochiamate.

In questo periodo in cui tuttisiamo chiusi in casa, dovremmo ri-flettere su cosa possiamo fare sen-za annoiarci e sfruttare il momen-to per parlare di più con i genitori,giocare insieme, cucinare, prepa-rare dolci e trovare occasioni utiliper divertirsi in famiglia.

Ho assistito al momento di pre-ghiera di Papa Francesco in unaPiazza S. Pietro completamentevuota e sotto la pioggia. Mi ha fattoriflettere sulla forza della preghie-ra di un Papa, che ha chiesto a Diodi allontanare la pandemia e sulfatto che ci troviamo tutti sullastessa barca, tutti chiamati a rema-re insieme e tutti bisognosi di con-fortarci a vicenda.

Ti abbraccio, a prestoSimone Rubino

Classe 1DIC Gravitelli Paino

Ti scrivo Simone Rubino al suo pc ha dialogato con un amico immaginario

BA RC E L LO N A

Medici e virologi sottolineano co-me il Coronavirus non si trasmet-ta attraverso il cibo , anzi un cor-retto utilizzo di frutta e verduracontribuisce a rafforzare le difeseimmunitarie grazie alle vitamineC – A-E- B6- B9- B-12 .

Tutti i plessi della scuoladell’Infanzia dell’I.C. Balotta di-retto dal prof. Luigi Genovese,hanno partecipato al percorso la-boratoriale “Agrumi…m a n i a” a c-cendendo il grigio inverno con letonalità calde ed avvolgenti delgiallo dei limoni, l’oro e l’aranciodi arance e mandarini.

Le attività sono state sviluppa-te abbracciando tutti i campid’esperienza dei bambini , privile-giando, però, essenzialmente la-boratori del “fare e sperimentarecon gioia”: da quello senso-percet-tivo della discriminazione di odo-ri e profumi degli agrumi, sino ad

BARCELLONA - Il progetto dell’IC Balotta

I bimbi dell’Infanzia scoprono giocandol’importanza di una dieta ricca di agrumi

le, è significativo per la storia dell'in-clusione. Per gli sportivi speciali mes-sinesi la cosa più importante, in que-sto momento, è dare un segnale moltoforte e dinamico, “il non arrendersimai e… più che mai” rientra nelle loroaspirazioni: «Che io possa vincere, mase non riuscissi che io possa tentarecon tutte le mie forze».

Che differenza c’è con il comitatoparalimpico, CIP e Special OlympicsIt alia-SOI?

Il primo aggrega i migliori atleticon disabilità, mentre Special

Olymics, benemerita del CONI, aprele porte a tutti, diversamente abili enon.

Il sogno della signora KennedyShriver ha preso forma negli anni ed èdiventato un evento a livello mondia-le.

L’introduzione dello Sport Unifi-cato, nel quale atleti con e senza disa-bilità intellettive giocano insiemenella stessa squadra, programma“Unified Sports,” resta il principale fo-cus, in quanto strumento che favori-sce, con una passione comune, l’ab -battimento di barriere, stereotipi epregiudizi, ancora presenti. Lo sportunisce promuovendo una cultura delrispetto alla quale educare i giovani.In questa direzione Special OlympicsItalia opera, collaborando con il Mini-stero dell’Istruzione, dell’Università edella Ricerca, attraverso il “P roge t t oS c u o l a” ed è presente in molti istitutimessinesi. L’invito è per tutti: daremaggior fiato a quello che è la bene-merita del CONI, una grande oppor-tunità del territorio.

“Cos’è accoglienza? Accettazione?Amore? Tutto questo è parte di ciò cheha reso grande il nostro paese. E nonpuoi esserne parte se non accetti tutti” -Eunice Kennedy Shriver

Team Special Olympics Messina

una sorta di “laboratorio del pa-st icciamento” dove gli ingredientisono stati manipolati, misurati,soppesati, utilizzati secondo se-quenze ben ordinate per la prepa-razione di torte e mousse al sapo-re di agrumi.

Ancora laboratori di educazio-ne alla salute all’interno dei quali ibambini hanno discusso sul valo-re nutrizionale degli agrumi, ri-flettuto sulla necessità di adottareuno stile alimentare più sano ede q u i l i b r a t o.

Il percorso Agrumi…mania è,infatti, inserito all’interno di unprogetto di educazione alimenta-re ben più ampio, “Sono ciò chemangio”, teso a valorizzare e pro-muovere il consumo di frutta everdura per uno sviluppo sano earmonioso della crescita del bam-b i n o.

Le insegnanti del plessod e l l’infanzia di OretoIC Balotta Barcellona

Il laboratorio Gli alunni hanno partecipato al percorso di educazione alimentare

Tutti presenti L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi in videoconferenza; sotto l’avvio del progetto all’Ic Enzo Drago

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30 Giovedì 7 Maggio 2020 Gazzetta del Sud

Speciale Noi Magazine

Reggio Calabria - Mercoledì l’appuntamento in rete per aprire le porte dell’At e n e o

La Mediterranea si prepara a celebrarecon una nuova formula l’Open dayL’iniziativa rivolta alle scuole e alle future matricoleREGGIO CALABRIA

Venticinque appuntamenti on lineper conoscere le attività dei Diparti-menti dell’Università Mediterranea.Incontri brevi, con i referenti dei Corsidi Studio, per avere tutte le informa-zioni e poter fare le domande che pos-sano chiarire ogni dubbio. L’Universi -tà continua a rimanere vicina ai propristudenti e alle possibili nuove matri-cole. Si rivedono le modalità e si ridise-gnano le attività di orientamento deiCorsi di Laurea dell’Ateneo reggino,così come spiega la prof. Lucia dellaSpina, delegata alle attività di Orienta-mento e tutorato. E mentre si ripensa-no nuove modalità si stabilisce l’openday della Mediterranea in rete per il 13m a g g i o.

«Nell’ultimo triennio abbiamosperimentato con le scuole del territo-rio un percorso di collaborazione mol-to proficuo che ha portato i ragazzidelle scuole superiori a misurarsi conle loro inclinazioni e le loro passioninei trenta laboratori di ricerca chel’Università ha aperto per loro. Opera-zione che ha coinvolto numerosescuole non solo dell’area reggina, madi tutta la Calabria. È stata promossaanche la formazione per i docenti at-traverso nuovi strumenti didattici. Giàtra gennaio e febbraio abbiamo tenu-

Reggio - Al via il ciclo di seminari di Agraria

Pandemia tra forestee cambi climatici

MESSINA - La ATHENA Green Solutions di Unime e Cnr nata dal brevetto ArgiNaRe

L’uso innovativo dell’a rg i l l asalva il mare dall’i nq u i n a me nt oAllo spin off dedicato l’esordio della nuova rubrica di UniVersoMe

Unime lancia domani Matlab

Un prezioso strumentodidattico e scientificoME SSINA

UniMe mette a disposizione Ma-tlab, uno strumento di calcoloscientifico ed analitico molto po-tente e apprezzato in ambito di-dattico, scientifico e industriale.

“Abbiamo voluto dotare il no-stro Ateneo di questo strumentomolto importante – ha dichiaratoil rettore prof. Salvatore Cuzzo-crea- si tratta di una piattaformache farà crescere le nostre poten-zialità nella ricerca, nella docenzae nell’interazione tra docenti estudenti. Abbiamo creato ancheun ponte importante tra il mon-do accademico e quello del lavoroe delle imprese. Crediamo ferma-mente che la nostra Università,punto di riferimento per la ricercae la didattica a livello nazionale einternazionale, possa avere im-portanti vantaggi dall’uso costan-te di questo strumento».

Per gli studenti saper utilizzareMatlab e i suoi toolbox apre leporte a una grande varietà di stru-menti operativi e opportunità dilavoro, considerata l’ampia diffu-sione di Matlab in ambito indu-striale e professionale. Matlab èinfatti elencato come skill tecnicocomune dai membri di LinkedInappartenenti all’ambito ingegne-ristico e come skill necessario inmigliaia di offerte di lavoro in am-bito tecnico.

«Matlab è uno strumento dianalisi e modellizzazione- ha ag-giunto la prof.ssa Marina Dolfin,referente per l’Ateneo del proget-to- che unisce elevata potenza dicalcolo e capacità di gestione digrandi dataset ad un approccio al-tamente user friendly». Questoaspetto è estremamente impor-tante nell’ambito della ricerca, fa-vorendo in modo rilevante, senon decisivo, le collaborazionimultidisciplinari. È altrettantoimportante nell’ambito dell’inse-gnamento, permettendo un desi-

gn altamente professionale dicorsi su un ampio spettro di tema-tiche che spaziano dall'ingegne-ria alla medicina, passando perl'economia e la sociologia, per ci-tarne alcuni; oltre ad offrire stru-menti qualificanti nell'ambito delremote teaching. Agli studentifornisce reali possibilità di otti-mizzazione dei risultati di ap-prendimento indirizzandoli almondo del lavoro. Da non sotto-valutare anche l'accesso ad unacommunity che lega accademia eprofessionals in tutto il mondo.Grazie a Unime per fornirci di im-portanti strumenti di innalza-mento della qualità della propo-sta formativa della nostra comu-nit a».

L’Ateneo presenterà la licenzaCampus Matlab alla comunità ac-cademica domani alle ore 9 conl’intervento del rettore, Cuzzo-crea e della prof.ssa Dolfin, refe-rente Unime del Software e diesperti MathWorks che illustre-ranno i prodotti e i servizi asso-ciat i.

Sul sito Unime il link per leiscrizioni all’evento, che si svolge-rà in diretta.

Unione di saperi Dalla sinergia fra diverse competenze è nato il team che ha creato la novità nel campo della tecnologia ambientale

ME SSINA

A partire da giovedì 21 maggio, UniVer-soMe inaugurerà la nuova rubrica de-dicata alla ricerca UniMe: “Sul metodo”.Ogni settimana verrà pubblicata suuniversomessina.eu una diversa storiadi impegno e sacrificio per il progresso.La genesi di questa rubrica è da ricon-dursi al voler raccontare le eccellenzeche questo ateneo racchiude e soprat-tutto spiegare come nasce una mirabilericerca scientifica. Il lavoro svolto ognigiorno dall’Università di Messina è im-portante anche perché si ripercuote po-sitivamente sul territorio. Oggi parlia-mo di un esempio di come la ricerca ap-plicata e l’innovazione tecnologica fa-voriscono il dialogo tra mondo accade-mico e sistema produttivo. Abbiamointervistato la dott.ssa Maria RosariaPlutino (ISMN-CNR), presidente delCdA di “ATHENA Green Solutions”,una start-up innovativa e spin-off con-giunto e non partecipato dal ConsiglioNazionale delle Ricerche (CNR) edall’Università degli Studi di Messina(UniMe), operante nel settore delle tec-nologie ambientali alla ricerca di siste-mi e prototipi per la risoluzione di pro-blematiche derivanti da attività ad altoimpatto ambientale. La start-up ha bre-vettato un sistema con polveri a base diargilla che, funzionalizzate chimica-mente, degradano il petrolio presentenelle acque inquinate.

Un aspetto nevralgico del vostroprogetto è l’interdisciplinarietà. Comeinizia una sinergia tra diverse profes-s i o n a l i t à?

«La nostra esperienza insegna comel’approccio multidisciplinare sia l’uni -ca strategia vincente nell’affront areproblematiche importanti, quale la tu-tela, la salvaguardia ed il recupero am-bientale che è alla base dello spin-offATHENA Green Solutions. Nel nostrocaso l’idea imprenditoriale ArgiNaRe ciha fatto incontrare quasi per casualità: i

materiali argillosi forniti dal dott. Saba-tino, la funzionalizzazione chimica rea-lizzata da me, il dott. Cappello che haeseguito i test microbiologici, ed infinela dott.ssa Rando che ha seguito con noitutte le fasi. Infine oggi la start-upATHENA Green Solutions si avvale del-le competenze fisiche del prof. S. Maga-zù. Ognuno di noi ha sviluppato in ma-niera indipendente specifiche compe-tenze e know-how all’interno dei pro-pri enti di afferenza (CNR-ISMN, ed IR-BIM, e UniMe), così come evidenziatodalla nostra produzione scientifica edalla partecipazione a numerosi pro-getti di ricerca su aree tematiche inno-vative, che ci coinvolgono come re-sponsabili o coordinatori scientifici.Questi diversi percorsi professionalioggi confluiscono nel nostro spin-off.Insomma: l’unione fa la forza!»

Quali sono le prospettive industria-li di questo progetto ?

I prodotti del brevetto ArgiNaRe,acronimo di "Argille Naturali per il Re-cupero e il Risanamento Ambientale",trovano applicazione per l’assorbi -

mento e degradazione di idrocarburi eper l’assorbimento ed il recupero di in-quinanti ambientali (metalli pesanti,solventi e sostanze organiche non vola-tili, microparticolato e microplastiche),rivolgendosi a società di bonifica,aziende chimiche e manifatturiero ingenerale; tutte quelle realtà che utiliz-zano o producono scarti come idrocar-buri, sostanze organiche non volatili edoli esausti. I prodotti della linea per-mettono inoltre il recupero dei mate-riali di scarto assorbiti. Tali sistemi pos-sono essere utilizzati come polveri o co-me pannelli assorbenti o utilizzati inpiccoli dispositivi quali filtri di aspira-zione o di scolo, in cuscini assorbenti oin sistemi galleggianti. La start-up, chenasce sul brevetto ArgiNaRe, opera nelsettore della Tecnologia Ambientale,sviluppando nuove tecnologie per il re-cupero e abbattimento del carico in-quinante in aree marine.

Cosa vi differenzia dai vostri com-petitor?

Il problema degli sversamenti di pe-trolio è considerato un fattore di inqui-

namento globale. Il costo della puliziadi una fuoriuscita di petrolio dipendeda diversi fattori, tra cui la posizione e ledimensioni dello sversamento, il tipodi olio e la quantità di manodopera e at-trezzature necessarie per ripristinarel'area di sversamento. Le fuoriuscite diterra sono in genere da quattro a cinquevolte più costose delle fuoriuscite of-fshore e così il petrolio galleggia sullasuperficie dell'acqua quando è sversatoda navi o piattaforme. Questo prodottoibrido ha un’elevata capacità assorben-te ed induce la bioremediation del pe-trolio. Non presenta tossicità diretta oindiretta , non risente delle condizionimeteo-marine del sito di applicazioni enon determina materiale da trattarecome "rifiuto speciale" né sposta l’in -quinante dalla superficie del mare aifondali. II materiale recuperato dopoessere stato impiegato sul luogo dellosversamento, può essere poi ripulito inlaboratorio e riutilizzato. Tutti i mate-riali ibridi funzionali una volta impre-gnati di petrolio o di olio, non affonda-no e possono essere facilmente recupe-rati, senza produrre ulteriori danni aifondali marini. Tale caratteristica risul-ta particolarmente importante perchédetermina una riduzione, almeno del50%, dei costi normalmente necessari.

Alessio GugliottaCoordinatore UniVersoMe

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S i n e rg i a La collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale ha dato buoni risultati

to oltre trenta eventi ad hoc, solo comeUfficio Orientamento, per non conta-re le attività promosse dai singoli di-partimenti». Ma poi l’emergenza sani-taria ha interrotto il percorso. «Ma nonper questo ci siamo fermati. Abbiamoindividuato la data dell’Open day diAteneo che si terrà il tredici maggiocon tutte le scuole della rete, che han-no abbracciato il progetto frutto colla-borazione con l’Ufficio scolastico re-gionale». In questa direzione si inseri-sce il ricco calendario dei 25 seminari

divulgativi in cui i Dipartimenti si rac-cont ano».

Impegno che si gioca su più fronti.«I progetti dell’Ateneo rispettoall’orientamento e al tutorato hannoricevuto un finanziamento da partedel Ministero. Un’opportunità che ciha consentito di mettere in campo at-tività rivolte non soltanto agli studentidelle superiori a cui far toccare conmano quello che si fa alla Mediterra-nea, ma anche agli studenti dei nostricorsi in difficoltà a cui i tutor offrono

un sostegno per progredire negli studi.Sono gli stessi studenti già avantiproiettati ormai verso la laurea che do-po una selezione basata sul meritoaiutano i ragazzi dei primi anni». Atti-vità che vengono svolte attraverso «uncalendario di ricevimenti adesso tele-matici che ha continuato ad essere ga-rantito». Con questo spirito ci si prepa-ra al prossimo open day che aprirà vir-tualmente le porte dell’Ateneo, le aule,i laboratori di ricerca alle possibilinuove matricole.

REGGIO CALABRIA

Con il seminario “Patrimonio fo-restale, cambiamenti climatici ediffusione pandemia a cura delprof. Pasquale Marziliano si èaperto il ciclo degli appuntamen-ti del Dipartimento di Agrariaall’interno del Go Connect - Ciclodi seminari divulgativi dell’Uni-versità Mediterranea di ReggioCalabriaIl seminario del prof. Pa-squale Marziliano, ha affrontatole tematiche della gestione delleforeste sotto diversi aspetti, mo-strando anche come il nostro be-nessere sia così strettamente con-nesso al benessere delle forestestesse. Perché oggi è importantestudiare le foreste? E perché è im-portante studiarle all'interno diun Corso di Laurea in Scienze Fo-restali e Ambientali?

L’Appuntamento ha fornitouna serie di elementi che aiutanoa comprendere perché oggi è fon-damentale studiare le foreste percontrastare il riscaldamento glo-bale, e come la cura delle foresteha come conseguenza la cura ditutti noi, contribuendo al nostrob e n e s s e re .

In particolare, nel corso dellasua lezione , si pone l’accento sul-la funzione delle foreste comeazione di contrasto al riscalda-mento globale, e alla crisi clima-tica in atto, in quanto il processo

di accumulo di carbonio nelle fo-reste è molto elevato. Diventa al-lora importante conoscere la su-perficie forestale a livello mon-diale, ma anche i Paesi dove piùsono in atto processi di deforesta-zione che rischiano di distrugge-re una parte significativa delle su-perficie forestale. Inoltre, vienemostrato anche come la diffusio-ne di pandemie è spesso la direttaconseguenza di deforestazione,in quanto gli animali selvaticiportatori di eventuali virus, nonavendo più il loro habitat, posso-no entrare in contatto con gli es-seri umano, favorendo la trasmis-sione di patogeni dagli animaliall’u o m o.

Vengono infine proposte alcu-ne soluzioni da mettere in attoper ridurre i fenomeni di defore-stazione e per gestire in manierasostenibile le foreste che abbia-m o.

Marina Dolfin Referente del progetto

at e ne i @ ga z z et t adel s u d .it

Il dipartimento di Agraria

Lucia della Spina