Gazzetta 09/02/15

44
www.gazzetta.it lunedì 9 febbraio 2015 anno 119 - numero 33 euro 1,40 *Una partita in meno Galliani: «Replay negati e linea del fuorigioco poco credibile: moviola manipolata» . I bianconeri: «Geometra, si sbaglia». Controreplica: «Arroganti». Ma si pone il problema delle regie indipendenti 9 771120 506000 50 2 0 9> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano IL COMMENTO di Umberto Zapelloni TUTTA QUESTIONE DI PROSPETTIVE È tutta una questione di prospettiva. Materia che un geometra (Galliani lo è e la Juve glielo ricorda) dovrebbe maneggiare agevolmente. L’ultima rissa tra Juve e Milan nasce da un fotogramma twittato dal club rossonero. L’ARTICOLO A PAGINA 23 23 DA NON PERDERE 1 L’omaggio di Vettel all’idolo Schumacher Stessi colori sul casco PERNA A PAGINA 31 Bank, terribile volo sugli sci a 110 all’ora Paura, ma se la cava LOPES PEGNA, MOLINARO A PAGINA 35 Tennis, incubo Fed Cup La Francia rimonta ed elimina le azzurre COCCHI, MARTUCCI A PAGINA 36 2 3 Trappola allo stadio In Egitto oltre 30 morti LUCHETTA A PAGINA 27 27 GRAZIANO, IARIA, OLIVERO ALLE PAGINE 8-9 MEGARISSA MILAN-JUVE SULLE IMMAGINI TV Stasera la Lazio col Genoa per riprendersi il 4° posto RISULTATI & CLASSIFICA 22 a GIORNATA JUVENTUS 53 ROMA 46 NAPOLI 42 SAMPDORIA 35 FIORENTINA 35 LAZIO* 34 TORINO 31 PALERMO 30 GENOA* 29 INTER 29 MILAN 29 SASSUOLO 29 UDINESE 28 VERONA 24 EMPOLI 23 ATALANTA 23 CAGLIARI 19 CHIEVO* 18 CESENA 15 PARMA* (-1) 9 CAGLIARI-ROMA 1-2 EMPOLI-CESENA 2-0 FIORENTINA-ATALANTA 3-2 JUVENTUS-MILAN 3-1 NAPOLI-UDINESE 3-1 SAMPDORIA-SASSUOLO 1-1 VERONA-TORINO 1-3 INTER-PALERMO 3-0 OGGI LAZIO-GENOA (20.45, 0-1) MERCOLEDI’ PARMA-CHIEVO (18, 3-2) Incidente sul set di Don Matteo: la bici di Terence Hill non aveva il sellino IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w Il baby Daniele Verde decisivo a Cagliari. La Costa d’Avorio vince la finale col Ghana ai rigori 12 BIANCHI, CECCHINI, FRONGIA, IANDIORIO, PUGLIESE PAG. 12, 15 E 24 BELLA PROVA DEI NERAZZURRI COL PALERMO (3-0): L’ARGENTINO NE FA DUE E NON ESULTA INTER, GOL RIBELLI Icardi e Guarin dalla polemica con i tifosi al trionfo La squadra di Mancini finalmente si ritrova: gioco, reti, vittoria e pure due legni. Ottimo Brozovic. Tra i siciliani si salva Dybala che però fallisce un pari clamoroso. Il bomber nerazzurro fa ancora l’offeso. Il tecnico lo punge: «Quando si segna bisogna far festa» BREGA, CENITI, DALLA VITE, FROSIO, LICARI, SCHIANCHI, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6 16 NAPOLI: POKER DI VITTORIE Benitez non si ferma Anche Gabbiadini in gol con l’Udinese ELEFANTE, MALFITANO, MONTI PAG. 16 17 ATALANTA K.O. ALL’89’ Luccica Diamanti Pasqual al fotofinish lancia la Fiorentina CALAMAI, SARDELLI A PAGINA 17 Il fermo-immagine di Juve-Milan che ha scatenato le polemiche L’ANALISI di Alessandra Bocci A PAGINA 23 SI RIACCENDONO MANCINI E LE EURO VOLATE Incidenti prima della gara dello Zamalek: i lacrimogeni della polizia provocano il panico fra chi voleva entrare BENZINA VERDE PER LA ROMA GERVINHO RE D’AFRICA

description

 

Transcript of Gazzetta 09/02/15

Page 1: Gazzetta 09/02/15

www.gazzetta.it lunedì 9 febbraio 2015 anno 119 - numero 33 euro 1,40

*Una partita in meno

Galliani: «Replay negati e linea del fuorigioco pococredibile: moviola manipolata» . I bianconeri:

«Geometra, si sbaglia». Controreplica: «Arroganti».Ma si pone il problema delle regie indipendenti

97

71

12

05

06

00

0

50

20

9>

Post

e It

alia

ne S

ped.

in A

.P. -

D.L

. 353

/20

03

conv

. L. 4

6/2

00

4 ar

t. 1

, c1,

DC

B M

ilano

IL COMMENTOdi Umberto Zapelloni

TUTTA QUESTIONEDI PROSPETTIVE

È tutta una questione di prospettiva. Materia che un geometra (Galliani lo è e la Juve glielo ricorda) dovrebbe maneggiare agevolmente. L’ultima rissa tra Juve e Milan nasce da un fotogramma twittato dal club rossonero.L’ARTICOLO A PAGINA 23

23

DA NONPERDERE

1 L’omaggio di Vettelall’idolo SchumacherStessi colori sul cascoPERNA A PAGINA 31

Bank, terribile volosugli sci a 110 all’oraPaura, ma se la cavaLOPES PEGNA, MOLINARO A PAGINA 35

Tennis, incubo Fed CupLa Francia rimontaed elimina le azzurreCOCCHI, MARTUCCI A PAGINA 36

2

3

Trappola allo stadioIn Egitto oltre 30 morti

LUCHETTA A PAGINA 27

27

GRAZIANO, IARIA, OLIVERO ALLE PAGINE 8-9

MEGARISSA MILAN-JUVESULLE IMMAGINI TV

Stasera la Lazio col Genoaper riprendersi il 4° posto

RISULTATI & CLASSIFICA22a GIORNATA

JUVENTUS 53ROMA 46NAPOLI 42SAMPDORIA 35FIORENTINA 35LAZIO* 34TORINO 31PALERMO 30GENOA* 29INTER 29

MILAN 29SASSUOLO 29UDINESE 28VERONA 24EMPOLI 23ATALANTA 23CAGLIARI 19CHIEVO* 18CESENA 15PARMA* (-1) 9

CAGLIARI-ROMA 1-2EMPOLI-CESENA 2-0FIORENTINA-ATALANTA 3-2JUVENTUS-MILAN 3-1NAPOLI-UDINESE 3-1SAMPDORIA-SASSUOLO 1-1VERONA-TORINO 1-3INTER-PALERMO 3-0OGGILAZIO-GENOA (20.45, 0-1)MERCOLEDI’PARMA-CHIEVO (18, 3-2)

Incidente sul set di Don Matteo: la bici di Terence Hill non aveva il sellino

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

Il baby Daniele Verde decisivo a Cagliari. La Costa d’Avorio vince la finale col Ghana ai rigori

12

BIANCHI, CECCHINI, FRONGIA, IANDIORIO, PUGLIESE PAG. 12, 15 E 24

BELLA PROVA DEI NERAZZURRI COL PALERMO (3-0): L’ARGENTINO NE FA DUE E NON ESULTA

INTER, GOL RIBELLIIcardi e Guarin dalla polemica con i tifosi al trionfoLa squadra di Mancini finalmentesi ritrova: gioco, reti, vittoria e pure due legni. Ottimo Brozovic. Tra i siciliani si salva Dybala che però fallisce un pari clamoroso. Il bomber nerazzurro fa ancora l’offeso. Il tecnico lo punge: «Quando si segna bisogna far festa»

BREGA, CENITI, DALLA VITE, FROSIO, LICARI, SCHIANCHI, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6

16

NAPOLI: POKER DI VITTORIEBenitez non si ferma

Anche Gabbiadiniin gol con l’Udinese

ELEFANTE, MALFITANO, MONTI PAG. 16

17

ATALANTA K.O. ALL’89’Luccica Diamanti

Pasqual al fotofinishlancia la Fiorentina

CALAMAI, SARDELLI A PAGINA 17

Il fermo-immagine di

Juve-Milan che ha

scatenato le polemiche

L’ANALISIdi Alessandra Bocci A PAGINA 23

SI RIACCENDONO MANCINI E LE EURO VOLATE

Incidenti prima della gara dello Zamalek: i lacrimogeni della polizia provocano il panico fra chi voleva entrare

BENZINA VERDEPER LA ROMAGERVINHO RE D’AFRICA

Page 2: Gazzetta 09/02/15

2 Serie AR22ª giornata

� 1 L’esultanza dei giocatori nerazzurri BOZZANI � 2 Il primo gol della serata: corner da sinistra di Shaqiri, Guarin schiaccia di testa e Sorrentino è battuto: per il colombiano è il terzo gol in questo campionato BOZZANI

� 3 Arriva il raddoppio firmato da Mauro Icardi, dopo un cross di Guarin da destra IPP � 4 Icardi chiude in bellezza: doppietta e tredicesimo gol in campionato, dopo un altro cross di Guarin da destra LAPRESSE

Segnali di vera InterStavolta solo baciper Guarin e Icardi 1I due nerazzurri, contestati col Sassuolo, travolgono un Palermo deludente. Dybala spreca, traversa di Ranocchia

Fabio LicariMILANO

N on parlate di guarigioneadesso, non ad alta vocealmeno: un altro Paler-

mo così sottomesso sarà diffici-le trovarlo e la classifica piangeancora. Ma la strada sembraquella giusta. La strada della manovra rapida e avvolgente,dell’aggressione sul portatorepalla e sulle fasce, del movi-mento in profondità. Soprattut-to la strada della qualità: di Bro-zovic, tuttocampista incantevo-le e moderno, ma anche diShaqiri. Per non dire Icardi che,con suggeritori così, potrebbefare sfracelli, come spiegano idue gol e il palo. La strada per laquale Mancini ha chiesto fidu-cia. Il 3-0 al Palermo è il primosegnale di vita dopo tre sconfit-te consecutive tra campionato(Torino e Sassuolo) e CoppaItalia (Napoli). Da qui, e da un4-3-1-2 che sa di modulo giu-

sto, si riparte alla conquista del-l’Europa (League naturalmen-te). Mentre al Palermo potreb-bero essere salutare un attimodi riflessione e, perché no, an-che questa botta

MAL DI TRASFERTA Quel che èpiù preoccupan-te, per Iachini, èche si capisce su-bito che si va nel-la direzione sba-gliata ma non cisono mai contro-misure adegua-te. Probabilmen-te un’Inter cosìcombattiva e de-terminata il Pa-lermo non sel’aspettava. Unsolo k.o. nelle ul-time 13 partite (a Firenze), ilcolpaccio a San Siro contro ilMilan: c’erano le premesse perla sorpresa. Dimenticando peròche lontano dalla Favorita i ro-sanero hanno conquistato, fino-

ra, appena 8 punti (mai vincen-do con l’Inter in trasferta nellastoria). E sottovalutando il fattoche la giornata storta può capi-tare anche a chi, finora, non hamai tradito, cioè Vazquez, indo-lente e scarico proprio sotto gliocchi di Conte. Se aggiungiamo

mezza difesa out(Vitiello e An-delkovic) e l’as-senza di Mare-sca, il quadro èpiù chiaro. Matutto questo nonc’entra con labella partita del-l’Inter che nonaspetta il rivalecome un tempo,ma imposta eosa. L’impressio-ne è che l’avreb-

be fatto contro chiunque.

BROZOVIC, MA CHE BRAVO Mancini se l’è studiata bene. Unpo’ di pretattica, ma il modulo èquello giusto, con Shaqiri

scheggia impazzita tra i due at-taccanti (Palacio però delude) euna mediana esaltata da Brozo-vic, protetta da Medel e resa im-prevedibile da Guarin. Ecco: inpresenza del croato, che inter-preta il ruolo di mezzala comesi dovrebbe, ci sono poche paro-le. La chiave è lui, meno pubbli-cizzato di Kovacic ma molto piùdinamico, sorprendente, matu-ro. E impressionante per come,quasi da solo, ribalta il centro-campo a cinque del Palermo,quasi a sei considerandoVazquez arretrato e la predispo-sizione complessiva. Lo vedi largo su Morganella, poi a spin-gere sul povero Rigoni e a ta-gliare verso il centro liberandocosì Shaqiri. Gli alleggerimentisono tutti per lui che, una voltaricevuta palla, non aspetta masi propone sempre. Devastante.È qui che va k.o. il Palermo.

ICARDI BUM-BUM Dopo unquarto d’ora il colpo di testa diGuarin infila già Sorrentino. E

se anche Barreto sembra am-mainare subito bandiera i se-gnali sono preoccupanti. Il Pa-lermo fatica a ripartire, chiusosulle fasce e troppo lontano daDybala che, per un tempo, rie-sce a mettere paura a tutta la di-fesa dell’Inter. Ma Dybala è soloe Iachini si decide troppo tardialla mossa che non avrebbecambiato la gara ma, con buonaprobabilità, reso più complicatala vita dell’Inter. E cioè fuori Jajalo, trasparente per come lotrapassa Shaqiri, e dentro Be-lotti. Iachini invece aspetta il21’ della ripresa, quando Icardiha appena firmato il 2-0 scari-cando in rete un assist di Pala-cio su azione ancora di Guarin.E non c’è più niente da fare. Névale contare l’incredibile azionenella quale Vazquez colpisce ilpalo (e sono 12) e Dybala sparaalto da un centimetro: è unagoccia in un mare di Inter che,quasi sul finire, trova il 3-0 an-cora con Icardi.

RITORNO AL FUTURO Non tuttoè da incorniciare. La difesa, peresempio, soffre sotto pressionee fortuna per lei che Dybala nonha alleati: Juan Jesus non è im-peccabile e in paio di occasionideve riparare a «fuori posizio-ne» di Ranocchia. In mezzo, pe-rò, sarebbe un sacrilegio spre-care Guarin lontano dal suoruolo naturale, mezzala anar-chica e prepotente come ai tem-pi del Porto: qualche vuoto, sì,ma nei tre gol c ‘è sempre. E an-che la sua anarchia è sopporta-bile se Brozovic cuce geometriee dà ordine. Davanti, Palacioperde un po’ ribalta ed effica-cia, ma le soluzioni non manca-no. E poi c’è Shaqiri, un altro co-me Brozovic che, per fortunadell’Inter, non s’è ancora accor-to di essere in Serie A e quindicorre, inventa, non si arrende.Sì, la strada sembra giusta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA MOVIOLAdi FRANCESCOCENITI

TERZI, BRACCIOINVOLONTARIORISCHIAMORGANELLA

Guida parte in un modo (fischi ridotti al minimo), ma nel corso della gara cambia metro. Meglio il «secondo» Guida. Dopo 14’ il primo giallo: intervento quasi in contemporanea di Medel e Ranocchia su Vazquez. L’arbitro punisce il primo. Cartellino anche per Morganella dopo un’azione conclusa da Guarin con un tiro alle stelle. Si lamenta l’Inter (e San Siro) per la mancata concessione di una punizione su Icardi, steso da Morganella (a rischio secondo giallo). Altra protesta Inter: Shaqiri in area prova a mettere il pallone in mezzo, ma trova la deviazione di Daprelà con il petto (e un po’ di spalla) e non con il braccio. Ok Guida. Subito dopo giallo inevitabile per Juan Jesus che butta giù Dybala. Nella ripresa, l’Inter chiede un altro rigore: c’è questa volta un tocco con il polso di Terzi, ma l’arbitrofa bene a giudicarlo involontario: la distanza è ravvicinata e il rosanero tiene il braccio attaccato al fianco. Nel finale due falli cattivi (da arancione) su Icardi puniti con il giallo: Rigoni e Gonzalez (era diffidato).

1Per la prima volta da quando c’è Mancini, l’Inter non ha preso gol in casa in campionato

IL NUMERO

32 4

1

Page 3: Gazzetta 09/02/15

3LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

4’ Che inizio L’Inter parte bene, punizione dalla trequarti di Shaqiri,Sorrentino anticipa Ranocchia.

7’ Vola Juan Un’altra occasione tre minuti dopo: Juan Jesus vola inalto, colpisce di testa e impegna Sorrentino.

16’ Bravo Fredy Angolo dalla sinistra di Shaqiri, stacco perfetto diGuarin che anticipa Ranocchia e batte Sorrentino.

25’ Che fame! Rigoni, solo in area e sotto gli occhi stupiti di Ranocchia,si mangia un gol già fatto.

30’ Ahi Palacio Ecco Palacio di testa su passaggio di Brozovic, ma lamira è sballata.

39’ Vivace Dybala cerca lo spunto personale, Brozovic lo ferma.

7’ Sciagura Dybala Succede di tutto nell’area nerazzurra: grandeparata di Handanovic su Dybala, la palla finisce a Vazquez che colpisceil palo, facile tap-in per Dybala che invece da pochi passi spara verso ilsecondo anello di San Siro.

12’ Icardi ci prova Numero di Icardi, che su cross di Guarin tira dafuori area e di testa. Il pallone sbatte sul palo alla destra di Sorrentino.Palermo salvato.

14’ Il capitano sfortunato Partita incredibile e divertente: angolo diShaqiri, testa di Ranocchia, che colpisce la traversa.

20’ Icardi ci riesce Dopo tanta sfortuna, il secondo gol dell’Inter:Guarin da destra, Palacio prolunga, Icardi controlla e infila Sorrentino.

35’ Bravo Dodò Si rivede il Palermo: cross da sinistra di Barreto, Dodònon si fa sorprendere e spazza in angolo.

43’ Icardi replica Nel finale Icardi colpisce ancora: splendido colpo ditesta su cross pennellato da Guarin.

PALERMOINTER

3 0

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Guarin al 16’ p.t.; Icardi al 20’ e al 43’ s.t.

ARBITRO Guida di Torre A. NOTE spett. 30.085, incasso e quota n.c. Tiri in porta 8 (2 pali)-2 (1 palo). Fuori 7-5. Angoli 8-2. In fuorigioco 2-1. Rec. 1’ pt, 4’ st

INTER (4-3-1-2)Handanovic; Santon, Ranocchia, Juan Jesus, Nagatomo (dal 36’ p.t. Dodò); Guarin, Medel, Brozovic; Shaqiri (dal 39’ s.t. Kovacic); Palacio (dal 37’ s.t. Campagnaro), IcardiPANCHINA Berni, Carrizo, Hernanes, Kuzmanovic, Obi, Podolski, Puscas, BonazzoliALLENATORE ManciniCAMBI DI SISTEMA dal 37’ s.t. 3-5-2AMMONITI Medel e Juan Jesus per gioco scorrettoESPULSI nessuno

PALERMO (3-5-2)Sorrentino; Terzi, G.Gonzalez, Daprelà; Morganella (dal 30’ s.t. Rispoli), Rigoni, Jajalo (dal 21’ s.t. Belotti), Barreto, Lazaar (dal 32’ s.t. Emerson); Vazquez, Dybala.PANCHINA Ujkani, Fulignati, Ortiz, Milanovic, Della Rocca, Bolzoni, Chochev, Quaison, Joao Silva.ALLENATORE Iachini.CAMBI DI SISTEMA dal 21’ s.t. 3-4-2-1 AMMONITI Morganella proteste, Rigoni e Gonzalez gioco scorretto

fI PERSONAGGI

MARCATORI SENZA GIOIA

I gol arrivano, la pace noE Maurito neanche esulta1Dopo il litigio di Reggio Emilia, nemmeno le grandi prestazioni dei due ricuciono il rapporto coi tifosi: a fine partita non vanno sotto la curva

Matteo Dalla ViteMILANO

P ace fatta? Pare di no,stando ai fatti. L’ultimo«frame» di Reggio Emilia

— quello dopo il Titanic control’iceberg Sassuolo — ha dentroi volti imbufaliti di Mauro Icar-di e Fredy Guarin davanti allacurva e ai tifosi interisti rabbio-si e delusi. In maglietta o canot-ta, a discutere e urlare (Mauri-to), battersi il pugno (Fredy),rientrare negli spogliatoi e poitornare per mettere le cose aposto. Ecco: le cose tecnica-mente sono andate (quasi) aposto ieri sera, due gol il primo,un gol e un assist l’altro. Fatti.Non parole.

O QUASI... Il problema è che al-la fine mezza squadra va sottola Curva Nord a salutare, Curvache a inizio gara aveva srotola-to lo striscione «Impegno e ri-

«Arrivare a venti reti — avevadetto in un’intervista —? Se ar-rivano i palloni ci posso pensa-re...». Parzialmente è verissimoanche così.

OSSERVATORI Un istinto fero-ce, dell’animale da campo:Mauro Icardi ha la porta nellatesta. Per lui c’è in ballo un al-lungamento di contratto (finoal 2019) che presenta bizze peri diritti d’immagine. In tribuna(oltre al tecnico del Celtic, av-versario di Coppa) c’erano os-servatori di Chelsea, Liverpoole City. Intanto lui segna. E l’In-ter valuterà tutto a giugno: co-sto, almeno 35 milioni di euro.Il resto sarà scritto dalle esigen-ze del club.

MANCIO MI DÀ L’ANIMA E sulmercato c’è (quasi) sempre sta-to Fredy Guarin. Era stato offer-to per Lamela, ha sfiorato la Ju-ve per Vucinic e altri sussurri così, compreso quello della

prossima estate che lo vedrebbeentrare nell’affare-Lavezzi. Ep-però, poi, arriva Mancini: chelo vede nel centrocampo a due,poi gli dà il pane della zolla dainterno assaltatore, la sua pre-ferita. Ieri, gol e assist splendi-do dopo una stra-cavalcata:piccole-grandi perle che abbel-liscono momenti in cui Fredy èanarchia pura, a volte irritante.Eppure, il Mancio ha coniato loslogan: «Toglietemi tutto manon Guarin». Non l’ha detto.L’ha fatto. Perché da quando èarrivato l’ha messo a sedereuna volta sola, mercoledì scor-so in Coppa Italia a Napoli: peril resto, in A, sempre titolare.Segna poco Fredy, ma li fa pe-santi. Ed è già al quarto assist.«Mancini — dice Guarin —? Loringrazio perché sta dando lasua anima a me e alla squadra.Icardi? Non esultare è una suadecisione ma vi assicuro che eramolto felice». Pace. Per tutti?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DALLA LITE COI TIFOSIAI GOL

1 Una settimana fa Mauro Icardi e Fredy Guarin avevano litigato coi tifosi nerazzurri dopo la sconfitta al Mapei Stadium contro il Sassuolo. A fine gara doppio, aspro confronto fra i giocatori dell’Inter e la curva che aveva restituito le maglie. Ieri sera tutta un’altra storia: l’argentino e il colombiano sono stati i trascinatori dei nerazzurri contro il Palermo

spetto non devono mai manca-re, adesso tirate fuori i coglionie cominciate a lottare». Ecco:loro due, là sotto, non ci vanno.Uno (Icardi) va ad abbracciaredue palermitani; l’altro, rag-giunto da Palacio, manda unbacio in tribuna e poi va nellospogliatoio facendo il giro lar-go. Pace. O quasi. Anche perchéle esultanze di Icardi non si ve-dono, e Mancio lo sgrida. Mau-rito intanto risolve, poi si vedrà.

A 20? COI PALLONI GIUSTI Re-sta il fatto che i tifosi voglionorisultati. E cuore. E gol, perchési vince con quelli. MauritoIcardi ne ha già fatti 18 totali.Avete letto bene: 18, di cui 13(10 a San Siro) in campionato.Una macchina, un killer. E’ veroche deve crescere, è vero che imovimenti sono quelli più del-l’egoista che dell’altruista, mainsomma: Maurito anche ierisera ha toccato tre palloni tra-sformabili, un palo e due gol.

L’incredibile errore di Dybala all’inizio della ripresa ANSA

Page 4: Gazzetta 09/02/15

4 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’impossibile diventa possibile.

ford.it

NUOVA FORD FOCUSWAGONActive Park Assist € 195 al mese con Idea Ford

5 anni di garanzia Ford Protect inclusi

Anticipo € 2.900 TAN 3,95%TAEG 5,36%e dopo 3 anni sei libero di restituirla.

Anche gli spazi invisibili diventano visibili.Nuova Ford Focus vede dove tu non puoi e ti guidaautomaticamente nellamanovra di parcheggio.

Anche sabato 14 e domenica 15

Offerta valida per immatricolazioni fino al 28/02/2015 a fronte di permuta o rottamazione di una vettura immatricolata entro il 31/12/2009 e posseduta da almeno 6mesi. Solo per vetture in stock. IPT e contributo per lo smaltimento pneumatici esclusi. Ford Focus:consumi da 3,8 a 6,8 litri/100km (ciclo misto); emissioni CO

2da 98 a 159 g/km. Esempio di finanziamento per Focus Wagon 1.0 EcoBoost 100cv comprensiva di Garanzia FordProtect 5 anni/100,000 km a € 16.650 . Anticipo €2.900, 36 quote da € 195,59 escluse spese

incasso Rid € 3, più quota finale denominata VFG pari a € 9.051. Importo totale del credito di € 14.644,36 comprensivo dei servizi facoltativi Guida Protetta, Assicurazione vita, Invalidità e disoccupazione. Totale da rimborsare € 16.200,24. Spese gestione pratica € 300.Imposta di bollo inmisura di legge all’interno della prima quotamensile. TAN 3,95%, TAEG 5,36%. Salvo approvazione FCE Bank plc. Condizioni e termini dell’offerta e delle coperture assicurative nella brochure informativa presso il FordPartner o sul sito www.fordcredit.it.Le immagini sono a titolo illustrativo e contengono accessori a pagamento.

Page 5: Gazzetta 09/02/15

5LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ha cambiato sistemi e uomini, ora la soluzione con Shaqiri trequartista sembra funzionale e funzionare, perché c’è più fosforo in sala macchine. Niente di eclatante, ma si è vista un’idea di gioco.

HANDANOVICLa sua serata si concentra in pochissimi secondi: reattivo a uscire su Dybala, da cui poi viene graziato dopo essere stato salvato dal palo.

7

6

IL TECNICOMANCINI

INTER

7

� PARATE 1� RINVII 7� LANCI 4

NAGATOMOPoco preciso in appoggio, fatica quando incrocia Dybala. Esce presto per un fastidio muscolare alla coscia.

5,5

� CONTRASTI 1� CROSS 2� PASSAGGI 5

SHAQIRILa lattina di Red Bull nerazzurra frizza sulla trequarti - nella posizione preferita - e su palla inattiva. Gli manca ancora la giocata decisiva.

6,5

� TIRI 0� SPONDE 6� DRIBBLING 3

SANTONIl baby prodigio degli anni mourinhiani era più appariscente, certo, però sembra aver ritrovato solidità: spinge con costanza, attento in copertura.

6,5

� CONTRASTI 1� CROSS 2� RECUPERI 10

GUARINIl solito Guaro, una cosa giusta e tre sbagliate. Solo che stavolta la qualità di ciò che gli riesce (gol più un assist e mezzo) fa la differenza.

7

� TIRI 1� RECUPERI 14� PERSE 30

RANOCCHIAA volte fuori posizione, come se giocasse ancora a tre per la tendenza a uscire. Una gran voglia di riscatto, scaricata sulla traversa.

6

� CONTRASTI 0� LANCI 2� PASSAGGI 29

MEDELSollevato da incarichi di costruzione, si dedica al lavoro di vigilanza in mezzo al campo, compito che assolve con qualche ruvidezza.

6

� TIRI 1� RECUPERI 7� PASSAGGI 49

ICARDINon lo vedi per quasi un’ora, poi al primo pallone buono colpisce il palo, al secondo spara in rete il raddoppio e al terzo chiude la partita.

7,5

� TIRI 2� SPONDE 2� DRIBBLING 0

JUAN JESUSFatica a contenere il Dybala del primo tempo (e sul palo-gol mangiato del secondo) e non vede nemmeno l’inserimento di Rigoni.

5,5

� CONTRASTI 3� LANCI 2� PASSAGGI 30

DODÒQualche giocata con troppa sufficienza, come un appoggio che avvia un’azione gol rosanero, ma tutto sommato si muove con raziocinio.

6

� CONTRASTI 2� CROSS 3� PASSAGGI 15

BROZOVIC LOTTAE SA INVENTARESHAQIRI MIGLIORAPALACIO DOVE SEI?

GUIDA Vede bene sul colpo di petto e non di braccio di Daprelà su Shaqiri, qualche imprecisione ma non gli toccano decisioni clamorose.

� TIRI 0� RECUPERI 1� PALLE PERSE 12

Adesso che non gli tocca più il lavoro sporco e alle spalle c’è chi sa metterlo in porta, deve ritrovare il killer instinct perduto. Una palla buona in area, di testa mette a lato.

5,5

IL PEGGIOREPALACIO

� TIRI 0 � RECUPERI 15� PASSAGGI 49

Sotto il ciuffo improponibile c’è una testa da playmaker, un fisico da lottatore e piedi da inventore. Distribuisce e si muove, non disdegna il tackle, lo trovi ovunque. Si dimostra un super-acquisto.

7,5

IL MIGLIOREBROZOVIC

LE PAGELLE di ALEX FROSIO

Capita di sbagliare una partita, soprattutto se uno dei tuoi uomini-chiave (Vazquez) non gira. Forse si poteva attaccare l’Inter più in alto e mettere Belotti un po’ prima.

SORRENTINOSubito allertato da un colpo di testa di Juan Jesus, sfiora il colpo di testa di Icardi e il palo lo aiuta. Sui gol, onestamente, può poco.

5

6

IL TECNICOIACHINI

PALERMO

5

� PARATE 2� TIRI SUBITI 12� PRESE ALTE 1

MORGANELLAPoca corsa, poca attenzione. Sul secondo gol, resta a tre metri di distanza da Icardi che può stoppare e mirare.

5

� TIRI 0� RECUPERI 6� PASSAGGI 24

LAZAARTravolto dalle scorribande di Guarin e dalle sovrapposizioni di Santon, perde 22 palloni e dà un costante senso di insicurezza.

5

� TIRI 0� RECUPERI 4� PASSAGGI 24

TERZIIl meno colpevole, almeno in maniera diretta, nei tre gol avversari, ma sul centro-destra l’Inter combina danni.

5,5

� CONTRASTI 0� RECUPERI 6� PASSAGGI 32

RIGONIGli tocca l’avversario più complicato, Brozovic, che lo costringe a stare rintanato. Spreca l’unica incursione appoggiando a lato.

5,5

� TIRI 0� RECUPERI 7� PASSAGGI 23

VAZQUEZDi solito corre poco lui, ma molto la palla dai suoi piedi. Stavolta non bastano un paio di buone idee e un palo per salvarsi.

5

� TIRI 1� SPONDE 3� DRIBBLING 2

GONZALEZA lungo l’unico a tenere in piedi la difesa, cede sul 3-0, quando Icardi gli mangia in testa. Diffidato e ammonito, salta la prossima.

6

� CONTRASTI 1� LANCI 3� PASSAGGI 19

DAPRELÀDa esterno a centrale di sinistra, la metamorfosi obbligata non riesce. Guarin lo travolge sul gol e poi nelle percussioni dalla sua parte.

5

� CONTRASTI 1� CROSS 0� PASSAGGI 33

BARRETOOccupa una porzione di campo limitata, e quando Guarin parte non lo vede. Davanti a Handanovic preferisce l’assist al tiro: scelta sbagliata.

5

� TIRI 0� RECUPERI 8� PASSAGGI 50

BELOTTIFosse entrato prima, Dybala avrebbe avuto una spalla cui appoggiarsi. Difende i pochi palloni che gli arrivano.

6

� TIRI 0� RECUPERI 0� PASSAGGI 8

DYBALA SI NOTAMA È SPESSO SOLOLAZAAR TRAVOLTOJAJALO FLOP

� TIRI 0 � RECUPERI 3� PASSAGGI 19

Passo lungo, lento e macchinoso, gli risulta impossibile contenere l’effervescenza di Shaqiri che gli sfreccia intorno e da tutte le parti. Combina poco anche in costruzione.

4,5

IL PEGGIOREJAJALO

� TIRI 0� RECUPERI 3� PASSAGGI 30

Nel primo tempo gioca praticamente da solo: salta l’uomo, fa la sponda, è pericoloso su punizione e con un sinistro a giro. Resta il migliore anche con la zavorra del gol sbagliato da zero metri.

6

IL MIGLIOREDYBALA

MANGANELLI 6GAVA 6

GIACOMELLI 6MARIANI 6

6

Il tecnico: «Icardi parla con i gol: ora deve tornare a esultare». Striscione contro Moratti per la stretta di mano a Moggi

I COMPLIMENTI DI MANCINI «CHE ACQUISTO, BROZOVIC

E NON È ANCORA AL TOP»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELL’INTER

«Questa sconfitta per noi è un passo indietro, però non mi sento tradito dall’atteggiamento della squadra»

IACHINI«SERATASTORTA:

CLAMOROSOL’ERRORE

DI DYBALA»

Luca TaidelliMILANO

C i aveva messo la facciachiedendo fiducia. Haavuto ragione lui, anche

se per sgelare i 30mila tifosi ar-rivati a San Siro ci è voluto unpo’. Roberto Mancini in panchi-na non aveva mai perso quattro

gare di seguito e viene a capodel Palermo con l’umiltà di chicapisce che la squadra con treuomini in mezzo al campo hapiù senso ed equilibrio. Soprat-tutto se tra loro c’è Marcelo Bro-zovic, uomo tutto fosforo cheprima mancava.

MEGLIO A TRE Mancio non si èabbattuto dopo tre sconfitte ecerto non si esalta ora. «Era im-portante vincere, ma questasquadra già da un po’ sta benein campo. A me erano piaciuteanche le prestazioni contro Na-poli e Torino, ma questa voltaalmeno abbiamo concretizzato.Adesso possiamo soltanto con-tinuare ad allenarci bene. Per-

ché non diventa tutto rose e fio-ri per una vittoria. Però stiamolavorando per creare una squa-dra davvero forte. Più del siste-ma di gioco conta l’atteggia-mento, l’ho già detto più volte.Poi in effetti con tre uomini inmezzo al campo forse diamoanche più copertura alla difesa.Così avevamo già fatto bene aNapoli e riusciamo anche a por-tare un pressing più efficace».Eppure anche stavolta è arriva-to lo svarione difensivo. Ma Dy-bala ha graziato i nerazzurri.«Cosa ho pensato su quell’occa-sione - ride il Mancio -? Ho spe-rato che andasse bene... Il Pa-lermo è un’ottima squadra e Ia-chini un bravissimo allenatore.

A noi mancava solo la vittoriaperché a livello di gioco abbia-mo sempre cercato di giocare.Ci mancava di essere attenti infase difensiva e poi di fare gol».

SLAVI E ALTRI Piazzati ai latidel pitbull Medel («Fondamen-tale in interdizione»), i protago-nisti sono stati Guarin e Brozo-vic. «Fredy ha fatto molto bene -commenta Mancini -, può gio-care a tre e a due, come già fattonelle gare scorse. Brozovic? So-no contento perché non è al100%, ma è giovane e sta mo-strando qualità importanti.Gioca a due tocchi e ha i tempidell’inserimento. Un acquistoimportante». Interessanti i giu-dizi su Icardi, dopo le polemi-che di Reggio Emilia, e Kovacic,alla seconda panchina consecu-tiva. «Icardi? E’ giovane, poi al-la fine l’hanno anche applaudi-to. Forse è stato uno strasciconon esultare, ma contano i gol.Ha le qualità del bomber e devecontinuare a lavorare, segnare,ed esultare. Mateo? Purtropposi gioca in 11 e Shaqiri sta salen-do di condizione. Ma Kovacicresta un giocatore importante».

MORATTI E THOHIR Manciniaveva chiesto fiducia e il primoa concedergliela è stato Massi-mo Moratti. «Certo che mi fidodel tecnico. Rimanendo qui nel-la prima esperienza poi ha vintoe ha vinto bene», l’attestato del-l’ex patron. Che poi è stato stra-namente criticato dalla Curvacon lo striscione «Moratti, delletue uscite inopportune non sen-tivamo il bisogno», con riferi-mento alla stretta di mano conMoggi. Polemiche antiche chenon coinvolgono Erick Thohir.Per una volta la veglia notturnadel presidente è stata premiatadai tre punti. Con relativa sod-disfazione per aver visto la rea-zione che tanto si attendeva.Unica nota stonata l’infortuniodi Nagatomo: sospetto stira-mento del flessore della cosciadestra, domani gli esami.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DEL PALERMO

Matteo BregaMILANO

S embra di essere torna-ti indietro di circaquattro mesi, quando

il Palermo di Beppe Iachiniincassava 7 gol in due gior-nate di campionato. Con laLazio in casa e a Empoli lacoda negativa dei sicilianiavrebbe visto i titoli di codaprima di avviare la strisciabuona. Ieri sera tutto è an-dato dalla parte opposta ri-spetto al momento solare.Anche l’attacco ha voltato lespalle al tecnico, restandocon i rubinetti chiusi dopo13 gare consecutive. «E’ unpasso indietro, ma non misento tradito dall’atteggia-mento della squadra. Dove-vamo fare la fase di posses-

so palla con più qualità – haspiegato a fine partita il tecni-co della squadra siciliana -. Su-gli esterni e in attacco doveva-mo essere più bravi a creare ipresupposti per le imbucategiuste».

CACCIA ALLO SPIRITO Alla ri-presa degli allenamenti biso-gnerà andare alla ricerca deimotivi di questo passaggio avuoto. «Noi sappiamo che seperdiamo lo spirito che aveva-mo fino alla vigilia di questapartita possiamo rischiarequalcosa in più rispetto alle al-tre squadre», ammette Iachini.Bisognerà anche recuperarequalche idea offensiva, perchése non bucano Dybala eVazquez, si fa fatica. «Può capi-tare a tutti una giornata nega-tiva – taglia corto il tecnico —.Dobbiamo avere sempre altaconcentrazione, palleggio eaggressività. Queste sono le ar-mi che ci hanno permesso inquesti mesi di giocare allo stes-so modo in casa e fuori. Dob-biamo tornare su quella stradache ci ha permesso di fare benefino a qui».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie AR22ª giornata

KOVACICDue anni per cercare di prendersi l’Inter, poi arriva l’altro croato che in due partite lo sorpassa...

s.v.

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 13

CAMPAGNARODentro per qualche minuto di prova di difesa a tre nel finale.

s.v.

� CONTRASTI 0� RECUPERI 0� PASSAGGI 7

RISPOLIProva ad aggiungere spinta a destra, ma il Palermo non c’è già più.

5,5

� TIRI 0� RECUPERI 0� PASSAGGI 4

EMERSONStesso discorso di Rispoli, ma con un pugno di minuti in meno giocati.

s.v.

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 5

Page 6: Gazzetta 09/02/15

6 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fL’ANALISI TECNICA

Corsa, piedi buoni, fantasiaShaqiri, idea sulla trequarti1Mancini mette lo svizzero dietro le due punte e ne sfrutta i frequenti scatti e l’abilità nel dribbling: il Palermo non lo blocca

Andrea Schianchi

L a rinascita del trequartista. Se c’è una cosache appare lampante, nella vittoria dell’In-ter sul Palermo, è il ritorno del classico nu-

mero 10, quello che si piazza tra le linee nemiche,le sfianca scattando a destra e a sinistra, duettacon i centrocampisti e con le punte e serve assista chi si butta in profondità. Tocca a Shaqiri, nelleidee di Mancini, ricoprire quel ruolo: l’abito loindossa senza problemi, gli va a pennello, perchéha tecnica, fantasia e corsa. Deve ancora miglio-rare nella continuità, ma i margini di migliora-menti sono parecchi. E con uno così l’Inter puòdisporsi «a rombo» in mezzo al campo, sfruttan-do quindi la superiorità numerica e potendo sem-pre appoggiare la manovra su un uomo di talentopiazzato nel territorio avversario. A Shaqiri ilcompito di innescare i due attaccanti, Icardi e Pa-lacio, che devono muoversi in sincronia (uno at-tacca lo spazio e l’altro va incontro al pallone, adesempio; uno va sul primo palo, l’altro sul secon-do), ma anche di assecondare le sgroppate dellemezzali che silanciano in verti-cale. Guarin adestra e Brozovica sinistra martel-lano con impres-sionante fre-quenza e il giocodell’Inter ne traebeneficio. Non èun caso che duegol nerazzurrinascano da al-trettante caval-cate di Guarin. Enon è un caso che la squadra di Mancini, affollan-do la parte centrale del campo, liberi semprequalcuno sulle fasce e ne sfrutti le iniziative: sono21 i cross effettuati (cui vanno aggiunti gli 8 calcid’angolo) e tutte le reti sgorgano da lì.

SICUREZZA Non è ancora una manovra sicura,quella dell’Inter, né potrebbe esserlo visto che lasquadra è in fase di apprendimento. Per intender-ci: nonostante la superiorità a centrocampo, i ne-razzurri non tocchettano e non dominano comepotrebbero (e dovrebbero). Il 51,6 per cento dipossesso palla è poco rispetto al lavoro svolto. E ipassaggi (440 contro 429) non superano di mol-

MOVIMENTI IN DIAGONALE

PASSAGGIO

MOVIMENTO

PALACIO: Palloni toccati 47SHAQIRI: Palloni persi 24

BROZOVIC: Passaggi effettuati 59ICARDI: Tiri effettuati 6

LA MOSSA TATTICA

La posizione di Shaqiri è quella che crea i maggiori problemi al Palermo. Lo svizzero agisce da trequartista, dietro il tandem Icardi-Palacio, ma spesso si allarga sulle fasce dove va a ricevere il suggerimento dei centrocampisti. Difficile prenderne le misure. In questo modo anche le due punte dell’Inter possono muoversi assecondando gli scatti in diagonale di Shaqiri e aiutando così la manovra offensiva

ICARDISHAQIRI

BROZOVIC

PALACIO

NAGATOMO

GDS

ZUPPINGdi VINCENZOCITO

E’ fantastico, la sparata di AdrianoGalliani sconvolge i palinsesti,riempie i programmi, ispira

argomenti e cambia persino il linguaggio nelle varie trasmissioni di calcio. Una volta si discuteva sulle posizioni dei giocatori in campo, ieri lo si è fatto per quella delle telecamere. E in qualcosa ci sentiamo unici. In quale Paese del mondo si sta litigando sull’imparzialità di un regista televisivo?

L’incipit del posticipo su Sky «L’Inter per dare un senso alla stagione, che per ora un senso non ce l’ha». Peccato, anche Maurizio Compagnoni si mette a fare il Fabio Caressa.

Riccardo Trevisani (diretta gol Sky, serie B) «Cominciata da tre minuti e mezzo la partita qui a Frosinone dove di solito o spesso comunque piove, oggi invece un bel sole». E’ finita sotto la pioggia.

Stefano Tacconi (Rai) a Luca Antonini «Ma questa Juve la temevate o no?». Perché avrebbero dovuto temere una squadra che vince lo scudetto da tre stagioni consecutive?

Sms di un telespettatore durante «Sabato sprint» su Rai Due. «Non ho visto la partita ma è tutta colpa di Inzaghi»

Arriva la notizia che si è fatto male Ibarbo, alla Rai immediatamente informano i telespettatori con una scritta «Roma, infortunato Balbo» (TgR)

Alla «Domenica sportiva» chiedono a Roberto Mancini come rimediare agli errori di precisione dei suoi giocatori. La risposta «Parliamo con l’ortopedico».

Il pronostico nello studio Rai prima di Roma-Fiorentina (Coppa Italia). Massimo Orlando «Si va ai supplementari». Marco Lollobrigida «Vince la Roma». È passata la Fiorentina.

Nella stessa partita, Stefano Mattei al 63’38” «Intanto Badelj continua a perdere tanti palloni, sembra troppo lento a metà campo». Alberto Rimedio al 64’36” «Ha segnato Mario Gomez dopo l’ottimo lancio di Badelj»

Mancano tre minuti, Napoli e Inter stanno cercando di evitare i supplementari, c’è in palio un posto nelle semifinali di Coppa Italia. Impossibile staccare gli occhi dal televisore,tutti concentrati lì. Non tutti. Così il telecronista Gianni Cerqueti (Rai) «Intanto ringrazio il collega Valerio Iafrate che ci informa che in coppa d’Africa la Costa d’Avorio ha battuto il Congo 3-1!».Gliene saremo grati in eterno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie AR22ª giornata

ERRORI DI MIRA?MANCINI «PARLERO’CON L’ORTOPEDICO»

POSSESSO PALLA

51,6% 48,4%

PALERMOINTER

8 3

PASSAGGI RIUSCITI

79,3% 73,7%

440 429ANGOLI PASSAGGI EFFETTUATI

1

77

8991

13

55

1816

21

5

23

BASSO 50,3 metriBARICENTRO

7020927

7

8

89

33

1228

19

MOLTO BASSO 46,5 metriBARICENTRO

8

21

CROSSEFFETTUATI

15

TIRI NELLO SPECCHIO

to quelli del Palermo. Ciò significa che servonomaggiore consapevolezza e più sicurezza unavolta che si è chiamati a impostare l’azione.Shaqiri è molto disciplinato nell’occupare il ruolodel classico trequartista: quando il pallone ce l’haMedel, per fare un esempio, lo svizzero resta inposizione centrale, consente alle mezzali di avan-zare e aspetta il passaggio con le spalle alla porta.E’ grazie alle sue qualità tecniche che, appena ri-cevuto il tocco dal compagno, protegge la sfera ela distribuisce con sapienza. Certo, qualche erro-re lo commette, e su questo aspetto Mancini do-vrà lavorare, ma c’è il materiale per riuscire a co-struire un bel numero 10. Come quelli di una vol-

ta, per capirci. Shaqiri è nel vivo della manovra eciò è testimoniato dagli 80 tocchi, si offre al di-simpegno ed è sempre pronto a innescare i com-pagni: 52 passaggi effettuati (10 sbagliati). Maquello che balza agli occhi è il contributo dellasvizzero nella fase offensiva: 4 lanci, 4 cross, 6sponde e 6 occasioni create. In poche parole: ognivolta che l’Inter si rende pericolosa c’è lo zampinodi Shaqiri. I 3 dribbling riusciti (su 4 tentati) di-cono che fermarlo è davvero un problema per gliavversari: per struttura fisica e qualità atletiche èun torello difficile da abbattere. Baricentro bas-so, grande tecnica individuale, affidargli il pallo-ne è come depositarlo nel caveau di una banca.

RECUPERI Il lato oscuro della prestazione sta nei24 palloni persi. Sono tanti. Ma Shaqiri si muovesempre in una zona del campo dove gli avversarilo tampinano e lo pressano: a volte diventa com-plicato difendere il possesso del pallone. Semmailo svizzero dovrà sforzarsi di partecipare mag-giormente alla fase difensiva: un trequartista coni fiocchi, e lui ha tutti i mezzi per diventarlo, èutile anche quando si tratta di rubare il tempoagli avversari e recuperare palloni su palloni. Manon si può mica avere tutto, per adesso gli interi-sti possono ritenersi soddisfatti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

15i palloni recuperati da Brozovic. Il croato si è integrato perfettamente nella manovra dell’Inter Xherdan Shaqiri, 23 anni, dal 9 gennaio all’Inter ANSA

IL NUMERO

Page 7: Gazzetta 09/02/15

7LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

www.dacia.it

Il concorso è valido dal 2 febbraio 2015 al 2 marzo 2015. Montepremi pari ad Euro 27.000,00. Regolamento su www.daciasponsorday.itGamma Dacia: consumi (ciclo misto) da 3,8 a 9,3 l/100 km; emissioni di CO2 da 99 a 185 g/km. Consumi ed emissioni omologati.

DACIA SPONSOR DAY È IL CONCORSO CHE FA VINCERE A TRE SQUADRE DILETTANTISTICHEE PROFESSIONISTICHE LA VISIBILITÀ DELL’UDINESE CALCIO PER UNA DOMENICA.ISCRIVITI SU DACIASPONSORDAY.IT

VINCI LA VISIBILITÀ DI UNA SQUADRA DI CALCIO DI SERIE A.

Page 8: Gazzetta 09/02/15

8

LA POLEMICA ROSSONERAL’attacco via Twitter Alle 11.59 di ieri, sul profilo Twitter del Milan compare l’immagine dell’azione che ha portato al gol Tevez con una domanda polemica: «Secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no #JuveMilan»

BOTTA E RISPOSTADOPO LA SFIDA DELLO JUVENTUS STADIUM

Juve-Milan infinitaScoppia la guerradelle immagini1Galliani attacca: «Il replay sul gol di Tevez è stato scientemente negato: la produzione è della Juve» Risposta: «Polemica farsesca per coprire la sconfitta»

Mirko GrazianoG.B. OliveroMILANO

Q uattordicesimo minuto diJuve-Milan, sabato sera.Morata lancia Tevez chevola verso la porta di Die-

go Lopez e segna di sinistro. Cisono dubbi sulla posizione del-l’attaccante bianconero, ma finoall’intervallo non viene propostoil replay dalla posizione miglio-re. Poi arrivano le immagini conil supporto della linea che aiutaproprio a verificare i casi di fuo-rigioco e secondo Sky e Mediasetla rete è regolare per-ché Zaccardo tieneTevez in posizioneregolare. A fine par-tita Adriano Gallianisi lamenta col Corrieredella Sera: «Al contrariodelle altre squadre di Se-rie A, la produzione delleimmagini delle gare dellaJuve sono gestite dalla so-cietà stessa. Che scientemen-te non fa rivedere il replaydell’azione del primo gol.Solleverò un putiferio nellaprossima assemblea di Lega

affinché la Lega possa produrretutte le gare, senza concedere fa-coltà a un solo club di gestire inproprio le immagini. Contesto ilfatto che facciano vedere quelloche vogliono».

MEZZOGIORNO DI FUOCO Passaqualche ora e a mezzogiorno diieri il Milan attacca con un twe-et: «Secondo voi nel fermo im-magine tv prodotto dalla Juven-tus, le due linee sono parallele?Per noi no #JuveMilan». L’im-magine ritrae la posizione di Te-vez e Zaccardo nel momento incui Morata effettua il passaggio.Sky risponde attraverso FabioCaressa, direttore di Sky Sport24, parole che pubblichiamo quisotto. Adriano Galliani entra al-lora ancora più in profondità:«Sky dimentica che l’unico fuori-gioco elettronico è quello rileva-

to a 16 metri dalla porta. Tut-to il resto sono elaborazio-

ni grafiche fatte a tavoli-no. Sono nel mondodella televisione da tan-ti anni e so di cosa par-lo. Il problema non è il

fuorigioco del mio amico Car-litos Tevez: quello sarebbe unerrore normale da parte del-

l’arbitro. E’ irrilevante chesia fuorigioco. Il problema

è il metodo. Il sistema èsbagliato e voglio prova-

re a correggere questa stortura.Ci devono essere registi indipen-denti, e non scelti da Sky o Me-diaset. Combatterò questa batta-glia in Lega».

LA «LEGNATA DELLA JUVE» Larisposta ufficiale della Juventusarriva quando stanno finendo legare pomeridiane di campiona-to. Un lunghissimo comunicato,affidato al sito del club campio-ne d’Italia. Ecco il testo integra-le: «Il Sig. Geom. Adriano Gallia-ni, Vice Presidente Vicario e Am-ministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente del-la Lega Nazionale ProfessionistiSerie A è tornato nelle ultime orealle sue antiche passioni: la tele-visione e la geometria. Gallianipare però ignorare leggi dellostato, regolamenti approvati al-l’unanimità dall’Assemblea dellaLNPA e soprattutto il “campo”.Galliani insomma getta in pastoai media una polemica speciosae farsesca perché tenta goffa-mente di mascherare agli occhidei tifosi milanisti il chiarissimorisultato sul campo della partitadi ieri. Tre a uno. Questa è la so-stanza, per il resto Galliani pareignorare che è la legge Melandriad affidare ai club la produzionedelle immagini televisive e taleindicazione è stata doverosa-mente ribadita anche nelle “Li-

nee Guida per la vendita centra-lizzata dei diritti audiovisivi”,approvata all’unanimità dall’As-semblea della Lega Calcio. Pareignorare che la stessa Lega, pro-prio per evitare qualsivoglia ma-nipolazione, riserva a se stessa ladesignazione dei broadcasternelle singole partite e, di conse-guenza, dei responsabili dellaregia e dei producer. Pare igno-rare che la produzione in capoad un soggetto diverso dal club èun’opzione, che interviene sola-mente quando il club comunicaalla Lega Calcio di non essere ingrado di provvedere diversa-mente. Pare ignorare che moltesocietà hanno scelto di delegaretale produzione, poiché in talsenso sensibilizzate da un sog-getto che agisce sul mercato investe di advisor della Lega stes-sa, di procacciatore di sponsor

per le società e perfino di pro-duttore d’immagini. A nulla valela parziale retromarcia compiutadal Milan (“aka” da Galliani, checontinua ad essere l’unico rap-presentante della società in LegaCalcio), che invoca un affida-mento a registi indipendenti.Galliani pare ignorare che taleopzione non è prevista da alcunregolamento e dovrebbe esseresoggetta ad un dibattito e ad unariforma. Pare ignorare che taleschiera di registi indipendentisarebbe verosimilmente forma-ta, se non addirittura fornita,dall’advisor/procacciatore/pro-duttore già menzionato che sitroverebbe nella singolare posi-zione di scrivere le regole, ese-guirle e trarne anche i profitti.Galliani, poi, pare ignorare cheogni grafica (linee etc) viene ef-fettuata dai broadcaster in post-produzione e non ha nulla a chevedere con la produzione livedelle immagini, che in ogni caso

viene gestita operativamente dalregista e dai producer designatidalla Lega, senza intromissionida parte di altri soggetti. Gallia-ni, infine, pare ignorare che dadecenni la sua figura professio-nale ha agito in seno a due com-parti principalmente: il calcio ela televisione. Quindi pare igno-rare che ogni evoluzione, tecno-logica, normativa e regolamen-tare è passata sotto ai suoi occhi,se non addirittura da lui decisa».

CONTROREPLICA ROSSONERA La contro-risposta del Milan ar-riva alle 18,25: «L’arroganza ècosa della Juventus, che ad essanon sa sfuggire. Superflua unareplica a chi è fatto così. Bene in-vece che anch’essa condividal’opportunità di rimettere a undibattito e a una riforma il temaemerso in occasione delle elabo-razioni grafiche dell’episodio diJuventus-Milan».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ogni evoluzione in materia è passata sotto gli occhi di Galliani, se non proprio da lui decisa»

Controrisposta rossonera: «L’arroganza è cosa della Juve, che ad essa non sa sfuggire...»

ALTRE FRECCIATE

LA POSIZIONE DELLA TV

Anche Sky si schiera: «Semplice, è la prospettiva»1Caressa: «Lo ha capito mia figlia che fa le medie, non è difficile». Poi in una nota: «Noi imparziali, produzioni controllate dalla Lega»

N ella polemica Milan-Ju-ventus è ovviamentecoinvolta Sky, che chiari-

sce il proprio punto di vista conle parole di Fabio Caressa, diret-tore di Sky Sport 24: «Non è laJuventus che sceglie o non sce-glie di mandare quelle immagi-ni, come non è il Milan quando

la partita è prodotta in casa delMilan. Guardate il taglio del-l’erba: è parallelo, ma non è pa-rallelo nell’immagine, perché lalinea parallela si muove. L’hospiegato a mia figlia, che però fale medie, quindi non è difficile:questa si chiama prospettiva,un fattore puramente geometri-

pare allargarsi dal lato dellepanchine e stringersi nel latoopposto. In realtà (come dimo-stra anche la virtualizzazionerealizzata nel post partita) la li-nea è perfettamente parallela.Non è una questione di stadio odi posizionamento delle came-re, o di chi produce la partita. Èuna questione di prospettiva.Facendo la stessa cosa a San Si-ro, si ottiene il medesimo effet-to». E ancora: «La produzionedelle partite è rigidamente con-trollata dalla Lega che nomina

il broadcaster che si occuperàdella regia cosiddetta “interna-zionale”, ovvero il segnale cheva a tutti i detentori dei dirittidella trasmissione in diretta (6registi li mette Sky, 3 Mediaset,uno direttamente la Lega Cal-cio). Il regista, l’assistente e ilproduttore della partita rispon-dono alla Lega, che manda sulmezzo il suo produttore e i suoidelegati. Il camera plan (ovveroil posizionamento delle teleca-mere) negli stadi viene decisodalla Lega a inizio stagione».

Fabio Caressa, 47 anni, direttore di Sky Sport 24 ANSA

Serie ARIl caso

Linea rovente

co». Poi il canale satellitare completa la propria argomenta-zione con un lungo servizio: «Illavoro di Sky è garanzia di asso-luta imparzialità, nel rispettodel costante punto di riferimen-to: i nostri abbonati». Sul gol diTevez: «Sovrapponendo la lineadel fuorigioco del computer allalinea di centrocampo, e poi spo-standola (sempre in parallelo)o verso la porta di destra o versola porta di sinistra, la prospetti-va sembra variare il posiziona-mento della linea stessa, che

L’ARBITRO DI SABATO� Antonio Damato, 42, arbitro di Juve-Milan ANSA

Page 9: Gazzetta 09/02/15

9LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA REPLICA BIANCONERAIl club risponde sul sito ufficialeNel primo pomeriggio la Juve rispondesul suo sito con un comunicato, riportato integralmente nell’articolo qui sotto. Di seguito, alcuni estratti: «Il Sig. Geom. Adriano Galliani, Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice

Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A è tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria. Galliani pare però ignorare leggi dello stato, regolamenti approvati all’unanimità dall’Assemblea della LNPA e soprattutto il “campo”. Galliani insomma getta in pasto ai media una

polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno. Questa è la sostanza, il restoper completezza di informazione, segue: Galliani pare ignorare che è la legge Melandri ad affidare ai club la produzione delle immagini televisive

(...) Galliani, infine, pare ignorare che da decenni la sua figura professionale ha agito in seno a due comparti principalmente: il calcio e la televisione. Quindi pare ignorare che ogni evoluzione, tecnologica, normativa e regolamentare è passata sotto ai suoi occhi, se non addirittura da lui decisa».

CONTRORISPOSTA MILANDal tweet alla nota ufficialeIl Milan rilancia: «L’arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così». I rossoneri accolgono invece l’opportunità di rimettere a un dibattito il tema emerso sulle elaborazioni grafiche dell’episodio.

IL REPLAYDELLA DISCORDIA

In grande, ecco il fermo immagine incriminato di Sky Sport: è il momento in cui Morata prontamente lancia Tevez. Dietro l’argentino, Paletta è in ritardo, in mezzo c’è invece Zaccardo che mantiene in gioco l’Apache di pochi centimetri. Nasce così, al 14’ del primo tempo, l’1-0 della Juventus, che chiuderà la partita sul 3-1, dopo il pareggio rossonero, di testa, firmato da Antonelli (al 28’), il nuovo vantaggio bianconero di Bonucci (al 31’ p.t.) e il tris di Alvaro Morata, al 20’ s.t.

fTRA PROCEDURE E POLITICA SPORTIVA

L’APPROFONDIMENTO

Telecamere in punti fissie designazioni dei registiLe regole sono chiare1La Legge Melandri affida a chi organizza il torneo l’uniformità del prodotto tv. E riesplode lo scontro sui diritti: coinvolta Infront

Marco Iariatwitter@marcoiaria1

E’ bastato un gioco di prospettive perriaccendere una guerra, anzi «la» guer-ra del calcio italiano di questo decen-

nio. Vecchie alleate, ora acerrime rivali. Milanda una parte, Juventus dall’altra. Pomo delladiscordia ciò che rappresenta la leva economi-ca di tutto il sistema: i diritti tv, la loro com-mercializzazione, la loro utilizzazione. E nonè affatto un caso se, estraniandosi dall’episo-dio di moviola, il club rossonero invochi regi-sti indipendenti, contestando indirettamentela terzietà di Sky, e la societàbianconera punti il dito con-tro un «soggetto che agiscesul mercato in veste di advi-sor della Lega, di procaccia-tore di sponsor per le societàe persino di produttore diimmagini», cioè Infront. Èuno schema che si ripete,dalla polemica sulle renditedei diritti internazionali allaburrascosa asta per i pac-chetti domestici. Accuse re-ciproche di complicità: il fi-lone pro-Milan non mancadi fare allusioni ai legami trai bianconeri e l’emittente diMurdoch e quello pro-Juvesolleva a ogni piè sospinto ilconflitto d’interessi tra i ros-soneri, Mediaset e, appunto,Infront. Venerdì in assemblea ne vedremo del-le belle, anche perché vanno ancora discussi idiritti accessori del prossimo ciclo 2015-18.

LEGGE MELANDRI Però qui è il caso innanzi-tutto di fare chiarezza. Con premessa d’obbli-go: il prodotto-campionato che guardate allatv è il frutto di una legge, la Melandri del2008, che ha sancito la vendita centralizzatadei diritti della Serie A, e di una serie di normeche hanno standardizzato la diffusione televi-siva delle partite, come avviene in Cham-pions. Proprio la legge Melandri ha stabilitoche, come prima opzione, siano i club a pro-durre il segnale e poi a cederlo alle emittenti,

salvo delegare la Lega se non volessero farlo inproprio. Attualmente l’Inter, la Juventus e il Na-poli si assumono il rischio d’impresa e decidonoper il «fai da te», le altre 17 società si affidanoinvece a Infront. Occhio, però, la produzione delsegnale è una materia eminentemente tecnica: sinoleggia l’infrastruttura affidandosi solitamentea un service. Dopodiché esiste un protocollo daseguire. Le telecamere sono posizionate in puntiprestabiliti, decisi dalla Lega e codificati nel Re-golamento delle produzioni audiovisive. E, se-condo la Melandri, è sempre la Lega in qualità diorganizzatore del campionato a dover garantireil «coordinamento editoriale» e ad assicurare cheil segnale vada a tutte le emittenti che hanno ac-quistato i diritti. Proprio per questo i registi sonopagati dalla Lega. Come vengono scelti? L’assem-blea delle società ha deciso anzitempo di pescaredagli stessi broadcaster.

DESIGNAZIONI In ogni giornata 6 partite sonoaffidate a un regista che lavora a Sky, 3 a uno diMediaset e una a un regista autonomo: di più aSky perché prevalse il principio della proporzio-nalità con il valore dei contratti. Si stabilì all’epo-ca che la terzietà fosse garantita dalla rotazionedei registi sui campi della A. Prima di ogni weekend ci si vede e si designano i registi attra-verso un meccanismo d’alternanza: prima sceltaa Sky, seconda a Mediaset e così via. La propostadel Milan di affidarsi esclusivamente a registi in-dipendenti dovrebbe passare da un voto assem-bleare: teoricamente si può fare, a partire dal 2015-16, ma bisogna stipendiare dieci registi inesclusiva perché è chiaro che i migliori su piazzalavorano in pianta stabile nelle pay tv… A ognimodo, il regista non è solo: la squadra è compo-sta anche da un assistente, da un produttore e daun producer Lega, che controlla che la qualità delprodotto sia conforme al regolamento.

TELECAMERE E POST-PRODU-ZIONE E’ chiaro che il regista haun certo margine di manovra,altrimenti sarebbe un automa,ma la Lega gli impone alcuneregole di base: mostrare sem-pre i replay di un gol o di un’am-monizione, evitare striscionioffensivi, riprendere il fuorigio-co con la telecamera posiziona-ta sui 16 metri. La particolaritàdel caso contestato in Juventus-Milan - un big match con il mas-simo numero di camere, 14 - èdovuta al fatto che Zaccardo eTevez erano vicini alla linea dicentrocampo, a beneficio nondella classica telecamera cheimmortala gli offside ma diquella principale, la cosiddetta

telecamera 1, le cui immagini sono state mostra-te solo all’intervallo. Concludiamo con la lineatracciata sullo schermo al computer per indicarela posizione di attaccante e difensore. Qui nonc’entra la produzione e non c’entra nemmeno ilregista designato perché entriamo nell’ambito dell’autonomia editoriale di ciascun broadcaster.È quella che tecnicamente viene definita post-produzione. Se il segnale «pulito» è comune a tutti, in tutto il mondo, quello che ci metti soprano: fermo immagine, rielaborazione tridimen-sionale, ecc. Sabato sera, comunque, Sky e Me-diaset sono giunte alla stessa conclusione: il fuo-rigioco di Tevez non c’era.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Maurizio Beretta, 59, presidente della Lega ANSA

RLa produzione èin capo ai club o delegata alla Legama si occupa solodell’infrastruttura

RFermo immagine e grafica sono gestitidelle emittenti.Sky e Mediaset d’accordo su Tevez

Popi Bonnici è stato per trent’anni il regista di punta del calcio a Mediaset.

� Dalla prova tv ai fuorigioco. I registi finiscono spesso nel mirino. «Nessun regista lavora per una squadra o per un’altra. Ci posso essere errori, ma non dettati da favoritismi. Nel caso di Juve-Milan forse la scelta non è stata delle più azzeccate sul live perché si sono viste le immagini della telecamera più lontana e poi all’intervallo quelle della camera meglio piazzata. Ma è assurdo mettere in dubbio la terzietà dei registi. Peraltro le persone che hanno lavorato alla produzione di Juve-Milan sono le stesse che si trovano su altri campi di Serie A».

� Cambia qualcosa se la produzione del segnale la fa un club o la Lega?«Nulla. È un fatto tecnologico. La Juve lo fa anche perché utilizza quelle risorse per l’intrattenimento allo stadio nel pre-gara e all’intervallo».

� Condivide la proposta del Milan di affidarsi a registi indipendenti?«Io vorrei un’organizzazione forte che gestisca tutto, come la Bundesliga che ha creato un’azienda che si occupa di produzione tv. I registi sarebbero al servizio della Lega, non dei broadcaster o di intermediari. E se sbagliano rispondono alla Lega».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

POPIBONNICIREGISTA

«Non si mettain dubbiola terzietàdi chi è in regia»

3 DOMANDE A...

L’INGRANDIMENTO DI SKY� L’ingrandimento di Sky mostra Zaccardo che tiene in gioco Tevez

IL FUORIGIOCO PER MEDIASET� Anche secondo la ricostruzione di Mediaset il fuorigioco non c’è

Page 10: Gazzetta 09/02/15

10 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL BOLLETTINO

Infortunatia quota 11 Ma Menez recupererà

MILANO

U ndici con Menez, eper caratteristiche de-gli interpreti sarebbe

opportuno sistemarli con il4-3-3: la squadra degli infor-tunati di Inzaghi ha un por-tiere (Agazzi), due terzini dicorsa (Abate e De Sciglio),due centrali d’esperienza(Zapata e Bonera); una me-diana con Armero adattato asinistra, poi Montolivo e DeJong; due giovani esterni (ElShaarawy e Mastour) a cuidue sere fa si è aggiunto ilcentravanti di movimento,Menez appunto.

MONTO O DE JONG? Per ilpranzo di domenica conl’Empoli Inzaghi ne recupe-rerà un paio al massimo: si-curo Menez, allo Stadiumfuori poco dopo la mezzoraper febbre e nausea. Malan-no superabile. E poi Pipporiavrà uno dei suoi centro-campisti centrali: Montolivo(affaticato dopo la lungainattività estiva) non ha piùdel 50% di chance di farcela.Qualche punto percentualein più per De Jong, fermatonelle ultime due settimaneda un fastidio al flessore del-la coscia destra. Ci sarà inve-ce Bonaventura, sabato inpanchina per una spalla an-cora dolorante.

a.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Essien-Muntari flopAdesso il Milan deve voltare pagina1Il rendimento dei due ghanesi è deludente: Inzaghi pensa di responsabilizzare altri giocatori

G.B. OliveroMILANO

T utto in un’azione. Minuto65 di Juve-Milan: Pogbaruba palla a Muntari, fa

tunnel a Essien e genera il 3-1di Morata. C’era una volta la di-ga ghanese, due centrocampi-sti di temperamento e sostan-za, uno dei quali (Essien) havissuto una grande carrieracon il Chelsea mentre l’altro(Muntari), sebbene di livello inferiore, potrà comunque rac-contare ai nipotini di aver fattoparte dell’Inter del Triplete e diaver giocato con la maglia delMilan segnando il non gol piùfamoso del calcio italiano.Muntari ha 30 anni, Essien neha 32, ma al di là dell’anagrafeè il rendimento in campo a se-gnalare la necessità di un im-piego ridotto. Allo Stadium, co-sì come in tante altre occasioni,è emersa un’inadeguatezzatecnica che non può non far ri-flettere Inzaghi. L’allenatoredel Milan, che è tuttora alla ri-cerca della soluzione miglioreper la sua squadra, potrebbeobiettare che sabato sera aveva

poche alternative a causa di in-disponibilità totali (De Jong,Montolivo) o parziali (Bona-ventura). Anche accogliendol’obiezione, si deve sottolinea-re che il rendimento dei dueghanesi sia stato gravementeinsufficiente e che sia stato unerrore la sostituzione di Poli,unico sufficiente del centro-campo rossonero. Anche senzavolerci soffermare sul giallo delcambio (quando è entrato Bo-naventura, inizialmente erastato esposto il numero diMuntari e solo dopo è arrivatal’indicazione che prevedeval’uscita di Poli: chi era vicino al-la panchina ha raccontato di unsuggerimento da parte di qual-che elemento dello staff), restail fatto che la permanenza diMuntari in campo abbia sor-preso negativamente gran par-te dei giocatori. Nello spoglia-toio, tra l’altro, non sono gradi-ti alcuni atteggiamenti presun-tuosi del ghanese. Situazionediversa per Essien, apprezzatoper la professionalità ma lonta-nissimo da una condizione ac-cettabile nonostante provi a in-terpretare il ruolo di centraledavanti alla difesa. Sempre

dallo spogliatoio arrivano spif-feri su un Van Ginkel reso piùtimido dalle disposizioni tatti-che (nel gioco del Milan il cen-trale deve abbassarsi molto co-me fa De Jong di solito e cosìcontro il Parma Van Ginkel si èlimitato al compitino), su unSuso che sta studiando ma nonè pronto, perfino su un De Jongmeno coinvolto rispetto a qual-che tempo fa.

IL CAMBIAMENTO Detto ciò,Inzaghi sta provando a cambia-re la mentalità della squadra eallo Stadium si è vista la volon-tà di provare a fare gioco alzan-do anche il baricentro. Il pro-getto è ambizioso e, visto chetanto con i vari Essien e Munta-ri i risultati non arrivano, Pip-po potrebbe portare già il Mi-lan nel futuro dando qualche

responsabilità in più ad altrigiocatori: nelle prossime setti-mane bisogna valutare chi po-trà essere utile nell’interessan-te piano di ricostruzione. Il tec-nico vorrebbe proporre il 4-4-2o il 4-3-1-2 e in questi due mo-duli può sfruttare la duttilità diBonaventura, la corsa di Poli, lequalità di Honda e le geometriedi Montolivo. A questo punto èinutile insistere con giocatori afine carriera solo perché po-trebbero non avvertire la pres-sione del momento negativo. Ilbilancio del 2015 rossonero èdrammatico: una vittoria, unpareggio e quattro sconfitte. Èarrivato il momento di cambia-re strada e di guardare avanti,altrimenti si rischia di restare prigionieri di convinzioni sba-gliate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IPOTESI 4-3-1-2

POLI DE JONG(Montolivo)

BONAVENTURA(Honda)

MONTOLIVO(Bonaventura)

DESTRO MENEZ(Cerci)

GDS

IPOTESI 4-4-2

DESTRO MENEZ(Cerci)

HONDA(Cerci)

POLI MONTOLIVO BONAVENTURA(Honda)

GDS

Serie ARIl problema

I ghanesi Michael Essien, 32 anni, al Milan dal gennaio del 2014,e Sulley Muntari, 30 anni, rossonero dall’inverno del 2012 FORTE

Page 11: Gazzetta 09/02/15

11LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Barzagli fa il tagliando: obiettivo Coppa1Il difensore della Juve potrebbe giocare a Cesena. Allegri spera di averlo in condizione per il Borussia

Fabiana Della ValleMILANO

L a presenza numero 136con la maglia della Juven-tus l’aspetta da più tempo

di Godot. Andrea Barzagli è fer-mo in bianconero da nove mesi.Adesso però ci siamo: dopo unlungo calvario fatto di opera-zioni, lunga rieducazione, fu-gaci rientri e nuovi stop, il di-fensore è a un passo dal tra-guardo. La presenza numero136 potrebbe arrivare domeni-ca prossima, quando la Juven-tus affronterà il Cesena in tra-sferta (ore 20.45). Non dall’ini-zio, perché Barzagli è fermo datroppo tempo per poter giocaresubito una partita intera. Mas-similiano Allegri conta di fargligiocare uno spezzone di partitacosì, se tutto andrà per il versogiusto, magari potrà partire ti-tolare contro l’Atalanta.

OBIETTIVO CHAMPIONS L’obiettivo è quello di testarlo invista del D-Day, ovvero l’andatadegli ottavi di finale di Cham-pions League contro il BorussiaDortmund. Riaverlo per quellapartita significherebbe moltoper il club bianconero, che loconsidera il vero acquisto nelmercato di gennaio. Barzagli lascorsa stagione è stato il mi-glior difensore della Juve. I suoicompagni di reparto non l’han-no fatto rimpiangere (con 10reti incassate i bianconeri han-no la retroguardia meno battu-ta della Serie A) ma con lui lasquadra acquisterebbe ancorapiù sicurezza e personalità.

Qualità preziosissime in questomomento della stagione, con laJuve impegnata su tre fronti.

DOPO NOVE MESI Barzagli hagiocato la sua ultima partital’11 maggio 2014, Roma-Juve0-1: fu sostituito al 29’ del se-condo tempo e da quel momen-to in poi con la Juve non ha piùvisto il campo. A luglio, dopoaver partecipato al Mondiale inBrasile, è stato operato in Fin-landia al calcagno del piede de-stro: il difensore è stato sotto-posto all’asportazione parzialedell’angolo del calcagno e allabursectomia retrocalcaneale.Si era parlato di un stop di tremesi, invece il dolore ha conti-nuato a tormentarlo e l’assenzasi è prolungata. A settembre eratornato in panchina (nella par-tita contro l’Udinese), ma poi èstato costretto a fermarsi dinuovo. Tornato in gruppo a me-

tà gennaio, Allegri l’ha portatoin panchina nelle ultime quat-tro partite e ormai sembrapronto per riassaggiare anche ilcampo.

VECCHIA CONOSCENZA Barza-gli in Champions potrà essereutile anche perché conosce be-ne l’avversario. Nei tre anni diBundesliga con la maglia delWolfsburg (dal 2008 al 2011),il difensore ha incontrato cin-que volte il Borussia e il bilan-cio non è positivo: solo una vol-ta la sua squadra è riuscita a

battere il Dortmund. Motivo inpiù per cercare di invertire latendenza. Adesso però testa aCesena, dove Barzagli spera ditagliare finalmente il traguardodelle 136 presenze con la Juve.Di sicuro domenica non ci saràTevez, diffidato e ammonitocontro il Milan. Buon per Llo-rente, che così avrà l’opportuni-tà di dimostrare subito ad Alle-gri che il ruolo di riserva gli stastretto. L’ottima prova di Mora-ta contro il Milan, condita daassist e gol, sembra aver sovver-tito definitivamente le gerar-chie: adesso è lo spagnolo piùgiovane il compagno fisso diCarlitos. Intanto domenica Mo-rata e Llorente avranno la pos-sibilità di giocare insieme dalprimo minuto: è la prima voltache succede e i due, che sonomolto amici, sicuramente nesaranno felici.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAndrea Barzagli, 33 anni, difensore centrale della Juve dal 2011 AP

ROperato al calcagno, in questastagione non hagiocato nemmenoun minuto

MARCATORI Martinez (T) al 32’ p.t.; Quagliarella (T) su rigore al 5’, Toni (V) al 38’, El Kaddouri (T) al 47’ s.t.

VERONA (3-5-2) Benussi 6; Moras 5,5, Marquez 5, Marques 5; Pisano 5,5 (dal 26’ s.t. Gomez 5,5), Greco 5,5, Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 5 (dal 26’ s.t. Christodoulopoulos 5,5), Agostini 5; Toni 6,5, Saviola 5 (dal 35’ s.t. Fernardinho s.v.). All. Mandorlini 5.

TORINO (3-5-2) Padelli 6; Bovo 6, Glik 6,5, Moretti 6,5; Peres 6, Benassi 6 (dal 27’ s.t. Gonzalez 6), Vives 6,5, Farnerud 6,5 (dal 14’ s.t. El Kaddouri 7), Molinaro 6; Martinez 7,5, Quagliarella 7 (dal 27’ s.t. Amauri 6). All. Ventura 7.

ARBITRO Fabbri di Ravenna 5,5.

NOTE ammoniti Marques (V), Glik (T), e Bovo (T) e Padelli (T).

Il Toro vince ancoraE la Juventus ne fa 3 al Diavolo

VERONA 1

TORINO 3

MARCATORI Tevez (J) al 14’, Antonelli (M) al 28’, Bonucci (J) al 31’ p.t.; Morata (J) al 20’ s.t.

JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon 7; Padoin 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5, Evra 6; Marchisio 7 (dal 39’ s.t. Ogbonna s.v.), Pirlo 6, Pogba 6,5; Vidal 6; Tevez 7,5 (dal 46’ s.t. Llorentes.v.), Morata 7,5. All. Allegri 7.

MILAN (4-3-1-2) Diego Lopez 6,5; Zaccardo 5 (dal 33’ s.t. Rami s.v.), Alex 4,5, Paletta 5,5, Antonelli 6,5; Poli 6 (dal 17’ s.t. Bonaventura 5,5), Essien 4, Muntari 4; Honda 4,5; Cerci 6, Menez 5 (dal 37’ p.t. Pazzini 5,5). All. Inzaghi 5,5.

ARBITRO Damato di Barletta 6,5.

NOTE ammoniti Padoin (J) Tevez (J) ed Essien (M).

JUVENTUS 3

MILAN 1

Serie ARL’atteso rientro

GLI ANTICIPI

Page 12: Gazzetta 09/02/15

12 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Corsa, coraggio e giovaniGarcia vince e cura il virus X1Dopo 4 pari, a Cagliari la Roma torna ai tre punti. Segnano Ljajic e Paredes,giallorossi brillanti e fortunati: Cop sbaglia tanto, nel finale accorcia M’Poku

CAGLIARI 6

L’allievo che supera il maestro. Non trema davanti a Nainggoan, anzi. Gli fa fare brutta figura, lo oscura e spinge. Cerca persino qualche colpo di classe

6,5

IL MIGLIOREDONSAH

BRKIC 5 Non esce deciso su Pjanic ma si può assolvere. Non quando si stende al rallentatore sul tiro di Paredes, però.GONZALEZ 5 Il momento in cui si nota di più è quando viene sostituito.M’POKU 6,5 Mica M’Poku, anzi. Ci mette la firma al debutto con una bella zuccata. Regala la palla d’oro che Cop sciupa. Manca solo di convinzione in un’azione personale.Comunque buon rinforzo.ROSSETTINI 6 Non riesce ad arrivare su Pjanic, ma non toccava a lui. Gara attenta.CAPUANO 6 Idem con patate. Sbaglia solo in impostazione.AVELAR 5,5 Semaforo rosso con Verde. Perde Pjanic sullo 0-1. Si riscatta un po’ col cross per il gol.DESSENA 6 Tanta corsa, anche con qualità. Resta troppo schiacciato, doveva osare di più.CONTI 6 Il ritorno del capitano. Un po’ arrugginito ma utile.EKDAL 5 L’uomo in meno del Cagliari. Son mancate le sue idee. E lui è la lampadina del Cagliari.JOAO PEDRO 5 Poca joia poca beleza. Qualche spunto decente ma nei momenti clou sparisce.SAU 5,5 Un altro che s’è perso e non sa tornare: 20’ scialbi.COP 5,5 Voto generoso perché alle occasioni ci arriva, solo che non le sfrutta. (LONGO s.v.)ALL. ZOLA 6 Dà una sterzata al Cagliari nella ripresa, ma non c’è lui a buttarla dentro.

DONSAH OSCURANAINGGOLANCONTI E’ UTILEGRAN DE SANCTIS

TAGLIAVENTOLa punizione dacui nasce lo 0-1

della Roma è più che generosa. A causa della decisione di un collaboratore ferma anche un’azione pericolosa del Cagliari. POSADO 5 DI FIORE 6CALVARESE 6 BARACANI 6

LE PAGELLE di FA.BI.

ROMA 6,5

«Nomen omen». Gioca come un vecchio, altro che deb. E’ lui l’anima della Roma che rinasce. Strappi continui, conclusioni. E due assist, il primo da fenomeno.

7,5

IL MIGLIOREVERDE

DE SANCTIS 7 Accende la candelina delle 400 gare in A con un paio di parate importanti. Cop non lo festeggerà.TOROSIDIS 6 Dà ragione a Garcia che lo ha preferito a Maicon. Gara senza errori.YANGA MBIWA 5 Colpito da imbranataggine quando s’incarta su Cop che lo grazia. Errore grave.ASTORI 6 Qualche distrazione c’è, non nei momenti clou.HOLEBAS 5,5 Tradisce al tramonto quando viene sormontato da M’Poku gol. Neo su una discreta prestazione.NAINGGOLAN 5,5 Metamorfosi. Da guerriero ninja a gattino. Avrebbe bisogno di riposare.KEITA 6 La regia del primo round è da film di qualità. Poi sotto pressione perde parecchi palloni.PJANIC 6 I dolori del buon Miralem si fanno sentire: lui tiene botta con la qualità di tocco.TOTTI 5 Tachipirina e sacrificio. Capitan pupone ci mette la presenza carismatica. Non molto di più però.SANABRIA 6 Altro baby che si fa ammirare, per il tempo concesso.LJAJIC 6,5 Al gol ci pensa lui: firma numero 8, capocannoniere della Roma.PAREDES 6,5 Completa la festa Verde. Primo gol in A, garanzia di avvenire.ALL. GARCIA 6,5 La fortuna aiuta gli audaci. Non indietreggia col modulo e vince coi baby.

5,5

CAGLIARI 1

ROMA 2PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Ljajic (R) al 38’ p.t.; Paredes (R) al 39’, M’Poku (C) al 47’ s.t.

CAGLIARI (4-2-3-1)Brkic; Gonzalez (dal 16’ s.t. M’Poku), Rossettini, Capuano, Avelar; Dessena,Conti; Donsah, Ekdal, Joao Pedro (dal 33’ s.t. Sau); Cop (dal 39’ s.t. Longo). PANCHINA Colombi, Cragno, Balzano, Murru, Ceppitelli, Crisetig, Barella, Farias, Husbauer. ALL. Zola.AMMONITI Rossettini per gioco scorretto e M’poku per proteste. CAMBI DI SISTEMA 4-4-2 dal 33’ s.t.BARICENTRO ALTO 55,4 METRI.

ROMA (4-3-3)De Sanctis; Torosidis, Yanga-Mbiwa, Astori, Holebas; Nainggolan, Keita, Pjanic; Verde, Totti (dal 18’ s.t. Sanabria), Ljajic (dal 28’ s.t. Paredes). PANCHINA Skorupski, Maicon, Marchegiani, Cole, Spolli, Uçan, Calabresi, Pellegrini, Vestenicky.ALLENATORE Garcia.AMMONITI Ljajic e Holebas per gioco scorretto, Paredes per c.n.r.CAMBI DI SISTEMA 4-4-1-1 dal 28’ s.t.BARICENTRO BASSO 48,2 METRI.

ARBITRO Tagliavento di Terni.NOTE spettatori 9.961, incasso e quota abbonati non comunicati. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 3-0. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 5’.

Fabio BianchiINVIATO A CAGLIARI

@FabioWhites

C ontrordine campionato.La Roma entra nell’eraVerde, si rianima e man-

da un messaggio al Napoli: ilsecondo posto non si tocca. Unpo’ d’audacia, un pizzico di for-tuna, polmoni freschi e la ban-da Garcia riassapora finalmen-te il dolce sapore della vittoria.Tre punti d’oro, dopo quattropareggi di fila. Fondamentaliper non sentire il fiato di Hi-guain sul collo, ma prima ditutto per ritrovare morale e au-

tostima persi nella via crucisdegli infortuni, delle squalifi-che e della Coppa D’Africa. IlCagliari di Zola che s’arrendeper la prima volta in casa perònon si dà pace. Aveva tra i piedila facilissima palla dell’1-1, l’hafallita e ha subito il colpo delk.o.: una sconfitta dura da di-gerire, se guardiamo al gioco.Ma non secondo la vecchia,inossidabile legge del calcio: bisogna fare gol per vincere.

L’AUDACIA Ok, Rudi Garcia eraun po’ costretto dalle circo-stanze. Aveva un’intera squa-dra fuori e quella in campo nonstava mica tanto bene: Totti

con febbre, Ljaijc e Pjanic condolori, Nainggolan un po’scoppiato. Poteva coprirsi conun cambio di modulo. Inveceha mantenuto il tridente. Inpiù, l’uomo accusato di non fargiocare i giovani ha speso inuna delle sfide più delicate del-la sua stagione un baby talentomai sceso in campo da titolare:Daniele Verde. E lui l’ha ripa-gato con una super partita con-dita da due assist. Diciott’annie sette mesi, una specie d’Insi-gne forse meno tecnico ma piùpotente, ha firmato gli assistpiù giovani di questo campio-nato. Soprattutto, ha regalatoquei cambi di passo che servi-

vano come acqua nel deserto alritmo giallorosso. La Roma hagiocato un primo round intelli-gente, imbrigliando il Cagliaricon un palleggio di migliorqualità. E al resto ci ha pensatoVerde. Dopo un paio di tentati-vi solitari, ha sfruttato una pu-nizione quantomeno generosa.Ricevuta palla da Pjanic, hasfoderato un pallonetto da ge-nio per Ljajic che non l’ha spre-cato.

IL PIZZICO DI FORTUNA Si eraa fine primo round. Nel secon-do il Cagliari, consapevole diaver regalato un tempo alla Ro-ma, ha cominciato a spingere

con decisione. Zola aveva ri-messo Conti a guardia del cen-trocampo con a fianco un esu-berante Donsah che non si è li-mitato a oscurare Nainggolan,ma ha spinto la squadra nel-l’area giallorossa. Aiutato poidall’esordiente M’Poku. Tipinointeressante davvero. DunqueRoma in affanno e Cagliari al-l’arrembaggio. Solo che è ve-nuto a galla il solito problema:il gol. Ormai bocciato Longo, tenuto in naftalina Farias, nonrestava che Cop. Che si pro-nuncia Ciop e fa rima con flop.Poverino, tutte le conclusionisono state sue. Un paio gli sonostate respinte bene da De Sanc-tis, ma quella più ghiotta, su assist di M’Poku e svenimentodi Yanga Mbiwa, se l’è divora-ta. Dopo la punizione un po’così, questo è stato l’altro colpodi fortuna della Roma, che poiha dato il colpo di grazia con iltiro al volo di Paredes, su crossdi Verde e complicità di Brkic.

I POLMONI FRESCHI Ecco, Pa-redes. Con la Roma un po’ sulleginocchia, Garcia ha continua-to con l’età verde. Ha chiuso lagara con in campo un 1994(Paredes appunto) e due 1996(l’altro è Sanabria) togliendouno stoico ma inutile Totti el’acciaccato Pjanic. Servivacorsa ed entusiasmo. E il suocoraggio è stato ripagato. Il Ca-gliari ha accorciato le distanzecon M’Poku solo all’ultimo re-spiro (una gara di debuttanti eprime volte, a quanto pare),ormai la gara era chiusa. Ma seZola trova un uomo capace difinalizzare, non dovrebbe ave-re problemi. Li avrebbe avutiGarcia se avesse fallito: sai lecritiche. La Roma non è guari-ta, sia chiaro. Con qualcun al-tro al posto di Cop poteva finirediversamente. Però il francesecomincerà a recuperare squali-ficati e gli africani di coppa. Esa di poter contare sui baby. Ri-mettere Verde nell’armadiodelle emergenze totali sarebbeun vero peccato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Adem Ljajić, 23 anni, 8 reti in questa stagione, segna il primo gol portando in vantaggio la Roma ANSA

GIOIA GIALLOROSSA

Rudi, che sollievo: «Visto?Il momento no è alle spalle»

Rudi Garcia, 50 anni, festeggia con Ljajic il gol dell’1-0 della Roma REUTERS

Andrea PuglieseINVIATO A CAGLIARI

I l volto questa volta è menotirato delle volte prece-denti. Nonostante un se-

condo tempo che non gli è pia-ciuto e quel gol finale che nongli va già. Ma Rudi Garcia sape-va che oggi era troppo impor-tante vincere e questo gli ba-sta: per l’entusiasmo, per ilmorale, per il futuro. «Abbia-mo giocato un primo tempobellissimo, prendendo il giocoin mano - dice alla fine -. Nellaripresa poi è vero, abbiamosofferto, ci siamo dimenticatidi giocare, volevamo gestire ilrisultato invece di chiudereprima la partita. Forse non era-vamo neanche più abituati a

essere in vantaggio, è umano,ma ci siamo anche organizzatibene».

VITTORIA SPARTIACQUE Echissà, allora magari questasarà davvero la vittoria spar-tiacque, quella che può ricon-segnare la Roma a Garcia.«Penso che il momento nerosia passato, con il Parma torne-ranno tanti giocatori e avrò fi-nalmente la possibilità di fare

delle scelte - continua il france-se -. Sapevamo che per rimet-tere in moto il motore ci servi-va una vittoria, solo una vitto-ria. Allo scontro diretto con laJuventus mancano ancora tan-te partite (in realtà solo due,più due di Europa League conil Feyenoord, n.d.r.), ma conquesta vittoria vogliamo ini-ziare una serie. E per ora pensosolo alla sfida con il Parma».Dove Garcia recupererà nonsolo Gervinho e Doumbia, diritorno dalla Coppa d’Africa,ma anche Daniele De Rossi (re-cuperato dall’infortunio al pol-paccio), Manolas e Florenzi, diritorno dalle rispettive squali-fiche (anche se mancherà Ho-lebas).

ESPERIENZA E FALLE Ed allora,

a voler essere davvero fiscali, quello che non gli è andato giùè proprio quel gol finale, a re-cupero oramai praticamentescaduto. «Ho solo quel rim-pianto, questa cosa non mi pia-ce, la concentrazione va tenutafino alla fine - dice ancora Gar-cia -. Dietro nella ripresa siamostati troppo bassi, ma è anchevero che un po’ tutta la squadraha traballato. E non è vero cheabbiamo perso di umiltà, anzi.

E abbiamo dimostrato che an-che con tanti problemi abbia-mo tanta qualità. Keita giocasempre il pallone a terra, Asto-ri ha giocato con tranquillità edeterminazione, nonostantel’emozione del ritorno. Totti?Si è sacrificato, dando l’esem-pio a tutti». Ora occhi sul Par-ma, sperando che il momen-taccio sia davvero finito in sof-fitta per sempre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2� Le vittorie nel 2015 della Roma in campionato, sempre in trasferta: a Udine e Cagliari. In mezzo 4 pareggi con Lazio, Palermo, Fiorentina ed Empoli.

Serie AR22a giornata

Page 13: Gazzetta 09/02/15

13LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 14: Gazzetta 09/02/15

14 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 15: Gazzetta 09/02/15

15LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I senatori sono in riserva?Benzina Verde nella Roma1Daniele guadagna 1.000 euro, a causa sua la Juve licenziò uno scoutTra lui, Paredes e Sanabria, Garcia ha trovato nuova linfa e lampi di classe

IL CAGLIARI

Zola feliceper M’Poku«Ha tantapersonalità»

Massimo CecchiniINVIATO A CAGLIARI

N on chiamateli bamboccio-ni. Non saranno loro il fu-turo immediato della Ro-

ma, ma quella che in estate dove-va essere una squadra di senatori– De Sanctis, Maicon, Cole, Kei-ta, De Rossi fino a capitan Totti –all’improvviso ha scoperto labenzina utile per la rincorsa allaJuve pescando fra i ragazzi. E nelcalcio italiano imbarcato sul Ti-tanic del declino, il paradossovuole che a rubare la vetrina sta-volta non siano gli utili gioielliLeandro Paredes (classe 1994)preso dal Boca Juniors e AntonioSanabria (classe 1996) strappatoal Barcellona – che il club giallo-rosso potrebbe arrivare a pagareuna cifra complessiva superioreai 15 milioni – ma Daniele Verde,18 anni, cresciuto nel vivaio gial-lorosso, che ieri ha giocato per laprima volta da titolare regalandogiocate e assist d’autore.

LO SGARBO JUVE Il destino or-dina che sia proprio un ragazzodi Napoli, la cui morfologia percerti versi ricorda quella di Insi-gne, a essere decisivo nel tenerela Roma a distanza Benitez & Co.Leggenda vuole che Bruno Con-ti, dopo averlo visto all’opera, ab-bia bruciato la concorrenza dellaJuve, che per questo abbia «rot-

tamato» in anticipo l’osservatorein Campania. Una cosa è certa: a14 anni Daniele è stato accoltonel pensionato di Trigoria fra iGiovanissimi, ma non come ter-zino – ruolo in cui si era messo inluce – bensì da attaccante. Tuttocertificato da uno che se ne in-tendeva, Montella, all’epoca al-

personalità e spirito di sacrificio.Ora deve continuare così, perchéper arrivare è dura, ma per smet-tere ci vuole poco».

IO E CRISTIANO A fine partita,Verde ha gli occhi lucidi. «È ilgiorno più bello della mia vita elo dedico a chi mi vuole bene.Non so nemmeno io cosa provo,ma a Palermo, dove ho esordito,ero più teso e non mi ha fatto be-ne. Io, Paredes e Sanabria dob-biamo dare ancora di più. Il miopunto di forza è il dribbling, mal’assist mi viene bene. Il mio mo-dello? Cristiano Ronaldo (ride,n.d.r.), ma anche Totti. Se serve,comunque, sono pronto a torna-re in Primavera per dare una ma-no al Viareggio». Garcia ora lococcola: «Non mi era piaciutoche a Palermo, dopo l’esordio,aveva detto che gli tremavano legambe mentre a quella età do-vrebbe mangiare l’erba. Lui è for-te, è uno che ha fame. Che bravicomunque i nostri ragazzi, cihanno dato entusiasmo». Verde èsotto contratto con la Roma finoal 2018, guadagna circa mille eu-ro al mese e dalla prossima setti-mana già cominceranno le provetecniche di rinnovo.

GLI ALTRI Ha fame anche Pare-des, che in Argentina giuranopossa essere il nuovo Pirlo. Per ilmomento si è iscritto col numero15 alla lista dei marcatori in cam-pionato. «Il mio idolo è Riquel-me, ma non conta. Sono feliceperché il gol lo aspettavo da tan-to. È un messaggio alla Juve: noisiamo li, se vinciamo tutte le par-tite possiamo arrivare fino allafine». L’altro «enfant prodige»,Sanabria, ha fatto addirittural’esordio assoluto in giallorosso.«Bello farlo con una vittoria: erail momento giusto. Con Verde eParedes possiamo fare bene. Sec’è bisogno, noi giovani siamopronti». Un modo come un altroper dire: non dimenticateci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario FrongiaCAGLIARI

«L a prima rete? Cisiamo fatti unadormita. E se non

concretizziamo, specie conun club di qualità come laRoma, è dura». GianfrancoZola, aplomb senza sconti.«Con i secondi in classifica ènormale concedere qualco-sa. Non abbiamo sfruttato lepalle gol e siamo stati puni-ti: questa è la differenza tranoi e loro. M’Poku ha mo-strato personalità. Ma è lasquadra che deve crescere.Conti? Sapevo che si sareb-be fatto trovare pronto».

IL BELGA FIDUCIOSO M’Po-ku taglia corto: «Il gol mi dàfiducia, il pareggio sarebbestato giusto». Il trequartistabelga firma un gol di testa el’assist per Cop: «La maglia40? È il mio numero da sem-pre, compare nelle sacrescritture, sono cattolico», di-ce M’Poku con in mano la ca-sacca avuta da Nainggolan.«Non facciamo punti – spie-ga Daniele Dessena –, masiamo cresciuti. La Roma?Dieci giocatori affermati eun ragazzo, Verde, di gran-de talento. La Roma ha fattotre tiri: due volte ha segnato.Stiamo lavorando sodo, ci ti-reremo fuori dai guai. Nonguardiamo la classifica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2018� L’anno sino al quale Verde è legato alla Roma: dalla prossima settimana inizieranno le prove del rinnovo. Il suo ingaggio è di circa mille euro al mese

Daniele Verde, 18 anni, ieri la sua prima da titolare MANCINI Leandro Paredes, 20 anni, segna il 2-0 KOMUNICARE

Serie AR22a giornata

lenatore dei baby. «Giocava nelPigna Calcio – racconta BrunoConti, responsabile del vivaio – elo abbiamo preso portandolo nelnostro pensionato. Nella Prima-vera è capocannoniere, ma è bra-vo anche a fare assist, un po’ co-me notammo da ragazzo in Cer-ci. Di sicuro Daniele ha grande

Page 16: Gazzetta 09/02/15

16 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mertens-Gabbiadini Napoli fa il pokerMa quanta paura 1Avanti 2-0 con l’Udinese, Benitez rischia il pari e viene salvato da un autogol: è la 4a vittoria di fila

Andrea ElefanteINVIATO A NAPOLI

N on ci fossero stati quei20’ abbondanti, quell’in-tervallo di vuoto pneu-

matico dal gol del 2-0 al quasigol del 2-2 divorato da Widmer,saremmo qui a glorificare il Na-poli ancor più di quanto nonfacciano già i numeri che laeleggono squadra più produtti-va del 2015: poker di vittorieconsecutive, ora sono sei nelleultime sette partite e al San Pa-olo almeno un gol segnato da10 gare di campionato di fila. Eil tutto nonostante il suo profe-ta Higuain ieri non fosse in venadi particolari predicazioni. Peròquei 20’ che hanno chiuso il pri-mo tempo ci sono stati, e a ri-pensarli Stramaccioni può sen-tirsi sollevato nonostante il ri-sultato (in trasferta prima scon-fitta dopo due mesi, ma anchequinta gara di fila in gol), o gi-rato di scatole: per non aver ot-timizzato la grande reazione aldoppio svantaggio e averla poisconfessata nel secondo tempo,dopo aver beccato, o meglio es-sersi fatti da soli, il terzo gol.

TERZO POSTO BLINDATO Beni-tez invece quei 20’ farà bene adanalizzarli, la potenza è nullasenza controllo, recitava un fa-moso spot: a prescindere dalcoraggio dimostrato dall’Udi-nese, quel black out mentale edi gioco proprio nel momentoin cui il suo Napoli avrebbe do-vuto provare a mettersi insaccoccia la partita è unaspia rossa sulle sue pro-spettive. E sarebbe un pec-cato autolimitarsele, pro-prio ora che il 3° postopare blindato (7 puntisu Samp e Fiorentina,aspettando oggi la La-zio) e la Roma è pursempre una lepre a cui,prima di ieri, eranostati corrosi sette pun-ti in otto giornate.

NOVITÀ GABBIADINI Ieri il Napoli si è fattocorrodere in un amen ilvantaggio psicologico del-

lo shock appena inflitto all’Udi-nese: con un cocktail di colletti-vità e potere dei giocatori offen-sivi (35 gol su 41 sono loro), dicinismo e bellezza, di virtù anti-che e rivisitazioni delle medesi-me. Come certificato dal 2-0,anzitutto grazie a Gabbiadini:che accentua rispetto a Callejoni movimenti a tagliare verso ilcentro alle spalle dei centro-campisti, il che permette a Hi-guain di allargarsi, ad Hamsikdi cercare di più l’area e soprat-tutto a Maggio di avere campopiù libero per cercare il fondo.Fatto sta che così il Napoli hatrovato due gol con due tiri inporta, e per entrambi la stessagenesi: combinazioni conditecon velocità, tecnica e meccani-smi studiati, ma fatte sgorgaretenendo il baricentro una venti-na di metri più indietro rispettoalla scorsa stagione.

CONTROSHOCK Colpire in ri-partenza non è un disonore néun difetto. Lo è stato molto dipiù accusare un contro-shock che ha evidenziato l’assenza/importanza di due equilibrato-ri come David Lopez e De Guz-man: è successo quando l’Udi-nese ha rubato al Napoli il pos-sesso palla che doveva permet-tergli di continuare a fare il suogioco preferito. Come? Tra-sformando l’handicap dell’as-senza di Di Natale (squalifica-to) in una forza: dunque senzadare punti di riferimento, pres-sando alto, puntando sul dina-mismo di Bruno Fernandes eThereau combinato con l’ispi-razione di Allan, approfittandodegli scricchiolii di Inler e dellecarenze di Mertens e soprat-tutto Gabbiadini in fase di ri-piegamento di un teorico 4-

4-2. Risultato: in un quartod’ora quasi gol di Allan, goldi Thereau (bis della Cop-pa Italia), quasi gol diWidmer. Troppi «quasi»per non pagare nella ri-presa un pasticcio There-au-Danilo. E a quel pun-to, troppo poche armi adisposizione per indurreil Napoli in peccato un’al-

tra volta.© RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI 3

UDINESE 1PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI Mertens (N) all’8’, Gabbiadini (N) al 21’, Thereau (U) al 27’ p.t.; aut. Thereau (U) al 14’ s.t.

NAPOLI (4-2-3-1) Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Gargano (dal 37’ s.t. Jorginho), Inler; Gabbiadini (dal 10’ s.t. Callejon), Hamsik, Mertens (dal 22’ s.t. De Guzman); Higuain. PANCHINA Andujar,Colombo, Henrique, Koulibaly, Strinic, David Lopez, Zapata. ALL. Benitez AMMONITI Mertens per gioco scorretto, Higuain per protesteCAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 47,3 M.

UDINESE (3-5-1-1)Karnezis; Heurtaux, Danilo, Piris; Widmer, Allan, Guilherme, Hallberg (dal 18’ s.t. Aguirre), Pasquale; Bruno Fernandes (dal 33’ s.t. Perica); Thereau (dal 42’ s.t. Gabriel Silva). PANCHINA Scuffet, Meret, Bubnijc, Jadson, Jankto, Wague. ALL. Stramaccioni. AMMONITI Hallberg, Allan, Pasquale e Heurtaux per gioco scorretto.CAMBI DI SISTEMA dal 33’ s.t. 4-2-3-1; dal 42’ s.t. 4-4-2.BARICENTRO MEDIO 52,2 M.

ARBITRO Di Bello di BrindisiNOTE Spettatori totali 28.773 per un incasso di euro 434.587,44 (non comunicati i dati sugli abbonati). Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 5-3. Angoli 1-7. Recuperi 2’ e 3’.

NAPOLI 6,5

Segna un gol non facile, fa segnare partecipando al 2° e al 3° e copre più di Gabbiadini. Il giallo che gli fa saltare Palermo non giova alla sua continuità

7

IL MIGLIOREMERTENS

RAFAEL 5,5 Gran risposta su Allan, ma che cavolo esce a fare in quel modo su Thereau così defilato?MAGGIO 6 Prende campo solo se Gabbiadini non gli scopre troppoil fianco.ALBIOL 6 La cosa migliore è un muro su Fernandes.BRITOS 5,5 Koulibaly è affaticato, lui intermittente. E sgomma male sul gol di Thereau.GHOULAM 6 Non fa rimpiangere Strinic, e la sua è la fascia più scoperta.GARGANO 6 Con Hallberg non servono straordinari. (Jorginho s.v.) INLER 5 In affanno con Allan, il padrone del centrocampo dell’Udinese: un tempo era lui...GABBIADINI 6,5 Taglia e segna, anche da centravanti (e sono 9). Ma in fase difensiva latita molto CALLEJON 6 Impatto da colpitore ai fianchi, non solo perché prende la punizione del 3-1. HAMSIK 6,5 Un altro assist, (a Gabbiadini) 12 sponde, ma pure 17 palle perse: operaio oltre che architetto,.DE GUZMAN 6 Fa il suo tranne quando deve segnare: sfiora il 4-1 e poi lo sbaglia, non è una novità.HIGUAIN 6 La sponda per Mertens-gol è disegnata in onore della madre pittrice, un po’ di stanchezza è fisiologica.ALL. BENITEZ 6,5 Il turnover post Coppa è un rischio calcolato e poi gestisce bene i cambi che Strama non ha

INLER IN AFFANNOHAMSIK OPERAIOE ARCHITETTO.SUPERBO ALLAN

DI BELLO Fainfuriarel’Udinese, ma il

mani di Mertens pare involontario. All’alba del 3-1 non lo aiutano i collaboratori: Callejon è in fuorigiocoDE LUCA 5,5 - STALLONE 5; ROCCHI 6 - ABBATTISTA 6

LE PAGELLE di A.E.

UDINESE 6

Diga e catapulta, corsa e qualità: così va in slalom e quasi segna il 2-1, così lo fa segnare a Thereau con un lancio splendido. Poi per forza finisce sfinito

7

IL MIGLIOREALLAN

KARNEZIS 6 E’ il portiere più bersagliato della A, ieri no: due tiri in porta e due gol senza colpe, poi evita il 4-1 di De Guzman.HEURTAUX 5,5 Incertezze e falli assortiti.DANILO 6 Gara di lotta: Mertens lo brucia con l’aiuto del braccio, è sorpreso dal taglio di Gabbiadini ma non per sue colpe. PIRIS 6 Dopo Tevez, si appiccica bene a Higuain. Poi torna al vecchio lavoro di laterale.WIDMER 5,5 Appena può sfida Ghoulam, ma quel 2-2 mancato è un peccato grave.GUILHERME 5 Condannato dai numeri (27 palle perse) e dai fatti: sul 2-0 è lontano da Hamsik, Danilo esce e Gabbiadini ringrazia.HALLBERG 5,5 Grigio più che negativo: il giallo immediato lo stordisce un po’.AGUIRRE 5,5 Entra e si sbatte, ma in modo confuso.PASQUALE 6 Diagonale tardiva su Gabbiadini, ma lo attacca bene.B.FERNANDES 6 Peccato perda la palla da cui nasce l’1-0: da seconda punta o da interno (con Aguirre), si insinua e cerca la porta fino alla fine (Perica s.v.)THEREAU 6 Prima chance uguale 8° gol. Sull’autorete non si capisce con Danilo (Gabriel Silva s.v.)ALL. STRAMACCIONI 6 La certezza: sa far soffrire il Napoli. Il dubbio: se la sarebbe voluta giocare così, ma con meno assenti

5,5

Furia Strama: «Pretendo tutta un’altra mentalità»� NAPOLI (g.m.) Le mura del San Paolo non sono certo di cartone, eppure la dura sfuriata di Andrea Stramaccioni nei confronti della sua squadra al rientro negli spogliatoi si è sentita forte e chiara anche dall’esterno della sala stampa. A mandarlo su tutte le furie non è stata la sconfitta rimediata a Napoli o la prestazione complessiva della squadra, ma quell’atteggiamento passivo nei venti minuti finali ed il poco contributo da parte di chi è entrato dalla panchina. «Non me ne frega un c...che abbiamo perso. Non è questa la mentalità che io pretendo», ha urlato

Stramaccioni senza dimenticarsi di elogiare Allan e Danilo, due esempi di corsa e abnegazione. «Avete ascoltato quello che ho detto nello spogliatoio? Io sono un fratello maggiore per i miei giocatori e dunque in famiglia capita di arrabbiarsi, però davanti a taccuini e microfoni difenderò sempre i ragazzi e mi piace lodarne l’impegno. Il nostro obiettivo sono i 40 punti, per centrarli dobbiamo giocare sempre come abbiamo fatto contro la Juve e nei primi sessanta minuti qui a Napoli». Allan aggiunge: «Un futuro a Napoli? Non so, di certo mi piacerebbe giocare in Champions». Bigon passa, ascolta e sorride.

IL PERSONAGGIO

Un mese, due fiammate golsì, Manolo è già napoletanoMimmo MalfitanoNAPOLI

I suoi non sono gol dozzina-li, riesce sempre a impre-ziosirli con giocate di pura

tecnica. Ne ha realizzato un al-tro, Manolo Gabbiadini, dopoquello che aveva consentito alNapoli di battere il Chievo, duedomeniche fa. Stavolta, l’hadestinato all’Udinese ed è statoaltrettanto importante, perchéè servito per mantenere inalte-rato il distacco dalla Roma cheresta a -4. Segnali importanti,dunque, che arrivano dalla

squadra e dai singoli. Le pro-dezze dell’ex attaccante dellaSampdoria rappresentano unvalore aggiunto, quel qualcosain più che Rafa Benitez ha vo-luto aggiungere alla fase offen-siva. «Sono arrivato in unagrande squadra con grandigiocatori, è stato semplice in-serirmi. Ora, però, bisogneràdimostrare la nostra forza an-che nei momenti più difficili»,ha spiegato Gabbiadini nel do-po partita.

PUNTA CENTRALE In poco me-no di un mese, ha già capito qual è la filosofia napoletana:

poche chiacchiere e tanta con-cretezza per fare breccia neisentimenti della gente. E lui c’ègià riuscito. A disposizione del-la squadra, adesso, c’è un can-noniere in più, nonostante lo sivoglia far passare per un ester-no offensivo: i gol al Chievo eall’Udinese hanno evidenziato,invece, che la posizione miglio-re per esaltarne le caratteristi-che è proprio quella di centra-vanti. D’accordo, così potrebbesovrapporsi a Gonzalo Hi-guain, ma l’argentino è solitospaziare su tutto il fronte d’at-tacco e, quindi, creare spaziper gli inserimenti degli altri

compagni. «Qui ho trovatograndi giocatori e non sonostato sorpreso. Un po’ me loaspettavo. Questa squadra valemolto», ha osservato l’ultimoacquisto di Riccardo Bigon.

RIVALITÀ I due gol, in ognimodo, gli sono serviti per farsi

apprezzare da Benitez. La con-correnza è spietata lì davanti.Nel suo ruolo ha agito, finora,José Maria Callejon ma non sa-rà un problema per il giovaneGabbiadini: alla Samp avevavinto la concorrenza di Eder eOkaka.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Su assist di Hamsik, Manolo Gabbiadini, 23 anni, segna il 2-0 LAPRESSE

Serie AR22a giornata

La rete di Mertens e in alto l’esultanza con Hamsik LAPRESSE

Rafa Benitez, 54 anni, da2 a Napoli GETTY

Page 17: Gazzetta 09/02/15

17LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

FIORENTINA 6,5

Si traveste da Mario Gomez per appoggiare in rete il pallone che decide la partita. Pochi minuti prima aveva dato il via all’azione che aveva prodotto il gol di Diamanti.

7,5

IL MIGLIOREPASQUAL

TATARUSANU 5 Pasticcia sul gol di Zappacosta. Sbaglia in maniera imbarazzante un paio di rinvii.TOMOVIC 5 Si dimentica di Boakye sul gol del momentaneo 2-2. Errore da matita rossa.SAVIC 6,5 Niente male da centrale.BASANTA 6,5 Segna un gol da bomber vero, ne sfiora un altro in semirovesciata. Dietro, però, non è altrettanto spavaldo.JOAQUIN 6 Qualche dribbling e tanta generosità. Comincia a sentire un po’ di stanchezza.SALAH 6 L’egiziano ha l’argento vivo addosso. La qualità non si discute. Deve però entrare nei meccanismi di gioco della Fiorentina.MATI FERNANDEZ 7 Confeziona due assist. Tanta roba.BADELJ 5 Trotterella in mezzo al campo. Un corpo estraneo.BORJA VALERO 5,5 Poche idee e poche gambe.PIZARRO 6 Il suo ingresso restituisce ordine alla manovra viola.DIAMANTI 7 Il gol è un cocktail di classe e freddezza.ROSI s.v. Solo pochi minuti.GOMEZ 6,5 Stavolta è lui a mettersi al servizio della squadra. Si vede che ha il morale a mille.ALL. MONTELLA 6 Giusto insistere su Diamanti.

MATI ISPIRATO, PIACE SAVIC AL CENTRODENIS CORRE A VUOTO, BENE PAPU GOMEZ

TOMMASI Restano dubbi sulla posizione di Pasqualnell’azione che decide la partita: situazione davvero allimite. Comunque gestisce con personalità una gara non

semplice. GIALLATINI 6-TASSO 5,5; DOVERI 6-MERCHIORI 6

LE PAGELLE di L.CAL.

ATALANTA 6

Gol e assist per questo ragazzone classe ’92, nazionale Under 21, che è meno pubblicizzato del compagno di squadra Baselli ma che piace sempre di più.

7

IL MIGLIOREZAPPACOSTA

SPORTIELLO 6 Incolpevole sui gol. Si salva in tuffo su un sinistro avvelenato di Diamanti.MASIELLO 5 E’ lui a perdere Basanta sul primo gol viola.STENDARDO 5 Sempre in affanno.BENALUANE 5,5 Regge il duello con Mario Gomez. Ma sbanda nel finale.BELLINI 6 Riesce ad arginare lo scatenato Joaquin. Esce dopo uno scontro con Gomez.DEL GROSSO 5 E’ sempre in ritardo sulle diagonali difensive.CIGARINI 6 Meno geniale del solito. Comunque non si nasconde mai.CARMONA 6 Bravo a far ripartire l’Atalanta. Fa valere la sua fisicità.GOMEZ 6,5 – Delizioso l’assist Zappacosta. Non altrettanto preciso in fase conclusiva.BOAKYE 6,5 E’ al posto giusto, nel momento giusto. Meriterebbe minutaggio maggiore.MORALEZ 6 Il solito trottolino sempre in movimento. Ma non graffia in zona gol.DENIS 5 Corre a vuoto su tutti i palloni. Sparacchia al cielo una buona occasione. Un bomber in crisi di identità.PINILLA 5,5 Aiuta l’Atalanta a guadagnare campo ma non riesce mai a liberarsi al tiro.ALL. COLANTUONO 6 La sua Atalanta lotta alla pari. Però quante disattenzioni in fase difensiva.

6

FIORENTINA 3

ATALANTA 2PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Zappacosta (A) al 9’, Basanta (F) al 18’ p.t.; Diamanti (F) al 31’, Boakye (A) al 38’, Pasqual (F) al 44’ s.t.

FIORENTINA (3-5-1-1)Tatarusanu; Tomovic, Savic, Basanta; Joaquin (dal 20’ s.t. Salah), Mati Fernandez, Basanta, Borja Valero (dal 12’ s.t. Pizarro), Pasqual; Diamanti (dal 36’ s.t. Rosi); M. Gomez. PANCHINA Rosati, Neto, Richards, Kurtic, Aquilani, Alonso, Ilicic, Gilardino, Babacar. ALLENATORE Montella.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-3-3BARICENTRO MEDIO 54 METRIAMMONITI M. Gomez per g. sco.

ATALANTA (4-4-1-1)Sportiello; Masiello, Stendardo, Benalouane, Bellini (dal 16’ s.t. Del Grosso); Zappacosta, Cigarini, Carmona, A. Gomez (dal 35’ s.t. Boakye); Moralez; Denis (dal 19’ s.t. Pinilla). PANCHINA Avramov, Scaloni, Emanuelson, Biava, Grassi, Baselli, Migliaccio, D’Alessandro, Bianchi. ALLENATORE Colantuono.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 47,3 METRIAMMONITI Bellini per g. sco.

ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa.NOTE Paganti 3.858, incasso di 58.346 euro; abbonati 23.160, quota di 385.150 euro. Tiri in porta 8-4. Tiri fuori 4-6. Angoli 7-7. In fuorigioco 3-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

Alessandro Diamanti, 31 anni, segna il gol del momentaneo 2-1. È il suo primo gol con la Fiorentina KOMUNICARE

Colantuono non ci sta: «Siamo sfortunati, il 3-2 è in fuorigioco»� FIRENZE Delusione. E tanta amarezza. L’Atalanta perde la terza partita stagionale con la Fiorentina tra campionato e Coppa Italia. Ed il boccone è duro da mandar giù per il tecnico Stefano Colantuono. Soprattutto per quel gol nel finale di Pasqual, realizzato, seppur di poco, in posizione irregolare. «Per me era fuorigioco netto — attacca il tecnico — e perdere punti così dispiace. Evidentemente con i viola quest’anno ci gira male visti gli episodi sfortunati». Riferimento, nemmeno troppo velato, al rigore concesso alla Fiorentina nella sfida di Coppa Italia di una ventina di giorni fa per un intervento su Mario Gomez. Penalty che non c’era.

Spazio poi per l’autocritica. «Sugli altri due gol subiti ci abbiamo messo del nostro. E soprattutto potevamo sfruttare meglio le occasioni avute nel primo tempo. Dovevamo andare al riposo in vantaggio, ne avevamo la possibilità».

ZAPPAGOL Dopo quelli segnati a Genoa e Chievo, terzo gol stagionale per Davide Zappacosta, autore di una gran partita. «Sono contento per il gol, ma il rammarico per la sconfitta nel finale resta. Perdere così fa male. La Fiorentina nella ripresa ha cambiato modulo ed abbiamo fatto più fatica».

g.sar.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Calamai FIRENZE

L o voleva il Milan. Contrat-to lungo, uno stipendiomigliore. Manuel Pasqual

non ha chiuso subito la porta al-l’offerta rossonera. Per moltimesi era finito ai margini delprogetto Montella, sacrificatoper dare spazio ad Alonso. Perrestare a galla si era aggrappatoalle convocazioni azzurre delc.t. Conte. Poi, la scelta. Netta.Un capitano non poteva tradire.Avanti con Firenze. Per il piane-ta viola è stato un grande affa-re. Pasqual prima ha rimesso inmoto a suon di assist il panzerMario Gomez. E ieri con un toc-co da attaccante (in millimetri-co fuorigioco, peraltro) ha re-galato alla Fiorentina una pre-ziosa vittoria per 3-2 sull’Ata-lanta. Un successo che tiene agalla il sogno di poter inseguireil terzo posto. Quello che vale ilpreliminare di Champions.

AVVIO ATALANTA La squadraviola sbaglia l’approccio allagara. Forse perché testa e cuoresono rimasti all’Olimpico dovemartedì scorso la formazione diMontella ha conquistato la qua-lificazione alla semifinale diCoppa Italia. L’Atalanta sfruttabene la situazione passando su-bito in vantaggio con un colpodi testa di Zappacosta su crossdi Papu Gomez. A proposito,tutti gli uomini mercato sonoconquistati dal talento del gio-vane nerazzurro Baselli, valu-tato 8 milioni ma poco impiega-to da Colantuono. Zappacostaha la stessa età, da molte setti-mane è un intoccabile e potreb-be diventare protagonista dellaprossima campagna acquisti.Ha corsa, forza, senso del gol enon costa una tombola. Loschiaffo sveglia la Fiorentinache prima aggancia gli avversa-ri con un bel colpo di testa deldifensore Basanta poi, al 31’ delsecondo tempo passa in vantag-gio con un gran numero di Dia-manti. È Pasqual a dare il via al-l’azione con un cross che, dopouna deviazione di Cigarini, ar-riva sui piedi del buon Alino.Diamanti controlla, salta dueavversari con una finta micidia-le e fulmina il portiere dell’Ata-lanta con il suo sinistro chirur-gico. Il suo ultimo gol in Serie A

risaliva al 26 gennaio 2014,Sampdoria-Bologna 1-1. Perfortuna la fuga in Cina è duratapoco. Uno come Diamanti ci stabenissimo nel nostro calcio. Undato statistico: la Fiorentina hafatto centro con ben 19 giocato-ri. Una vera cooperativa del gol.

DIFESA IN DIFFICOLTÀ Partitachiusa? No. Boakye realizza ilpareggio al 38’ del secondotempo sfruttando un altrosbandamento della difesa viola.L’assenza di Gonzalo si è senti-ta. Stavolta non arrivano allasufficienza né Tatarusanu, néTomovic. Ma l’ultima magia laregala Pasqual che si travesteda Supermario Gomez e appog-gia in rete da due passi. Neppu-re la moviola all’inizio parechiarire al 100% la posizione

del capitano viola, sviscerandole inquadrature appare in offsi-de di pochi centimetri. Montel-la ringrazia e si gode il nuovocorso, post-Cuadrado.

NUOVA ERA La partenza del co-lombiano non ha provocatodanni. Anzi, forse ha reso piùforte il gruppo. L’uscita di Cua-drado è stata compensata da trearrivi: Diamanti, già decisivo,Salah, che ha debuttato met-tendo in mostra tutto il suo ta-lento e Gilardino che rappre-senta un’alternativa ideale aGomez. Cedi uno, prendi tre.Può funzionare. In più la socie-tà ha incassato 33 milioni cheserviranno a mettere a posto iconti e a bloccare, presto, unpaio di talenti giovani. Possibil-mente italiani. Questo è l’inputdella proprietà. La Fiorentinaresta in corsa su tutto i fronti eora ha una rosa più ricca a di-sposizione. L’Atalanta, invece,ha la necessità di mettere a po-sto il reparto difensivo. Stavoltaresponsabile di tutti i gol subiti.La lotta per la salvezza non per-mette simili sbandamenti. Peròanche contro la Fiorentina, ilcollettivo di Colantuono ha di-mostrato di avere valori impor-tanti, con giocatori di qualità, come la coppia di centrocampoCarmona-Cigarini (in attesadella definitiva esplosione diBaselli) e la genialità di PapuGomez.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PERSONAGGIO

Finalmente DiamantiUn brivido atteso 12 anni1Alino si toglie l’ultimo sfizio.Gol sotto la Curva:ai tempi della Cnon c’era riuscito

Giovanni Sardelli FIRENZE

D alla Cina, non soltanto,con furore. Ma anche conla consueta tecnica, unita

ad un’accresciuta maturità e vo-

glia di sacrificio. AlessandroDiamanti ha atteso dodici anniquesto momento. Il momentodel primo gol con la maglia del-la Fiorentina sulle spalle. Nel2003 non riuscì mai, con l’allo-ra Florentia Viola, a trovarel’acuto vincente e correre sottola Fiesole. Ieri sì. Ed è stato bel-lissimo. «Sono felice di esseretornato, di far parte di questogruppo e giocare in questa cit-tà» ha detto a fine gara. L’annoin Cina lo ha arricchito non sol-tanto economicamente. Gioca-re con un caldo incredibile ac-compagnato da un tasso di umi-dità pazzesco, lo ha ulterior-

mente fortificato. Abituandoloalla lotta più di quanto (giàmolto) fosse abituato a fare inItalia. Per questo ieri più passa-vano i minuti e diminuivano leforze, più Alino trovava dentrodi sé energie nuove. Un secondotempo fatto di dribbling e lea-dership, giocate e tiri in porta.Fino al gol del provvisorio 2-1con tanto di corsa liberatoriasotto la sua curva. Bella storia.

DEDICA FAMILIARE «Abbiamogiocato una grande partita me-ritando la vittoria, nella ripresali abbiamo davvero schiacciati.Non fisso traguardi, dico soloche la Fiorentina può vincerecon tutti» spiega ancora Dia-manti. Non lo dice pubblica-mente, ma la dedica è per la suafamiglia che lo accompagna làdove lo conduce il pallone. «Vo-levo riportarlo a Firenze da an-ni — racconta un raggiante An-

drea Della Valle dopo il match—: in passato ci era sfuggito maadesso è qui. E farà tante bellecose». «Alessandro è questo, losapevamo. E lo volevamo pro-prio per le sue caratteristiche»analizza invece Montella. Cheaggiunge sul tema. «Ha qualità,carisma ed esperienza. Semmaimi aspettavo segnasse alla pri-ma occasione, non alla terza(ride, ndr)». Dopo Genova e Ro-ma, il tecnico lo ha confermatonuovamente titolare. E la serieproseguirà, del resto la dedizio-ne alla causa viola è già ai mas-simi livelli. Tema caro quellodella coesione anche al primotifoso viola, Diego Della Valle(presente in Tribuna), cheestendendo i complimenti allasquadra ha detto. «È stata unabella partita ed una bella gior-nata. Mi piace questo gruppoperché pensa alla maglia».

© RIPRODUZIONE RISERVATAL’esultanza di Diamanti ANSA

Domani ottavidel ViareggioViola con il Psv� Domani parte la fase a eliminazione del Torneo di Viareggio. Palermo-Roma da brividi, Fiorentina col Psv.

Il programma degli OttaviGRUPPO APalermo-Roma (Paganico, ore 15), Torino-Atalanta (San Giuliano Terme, ore 17.30; diretta Rai Sport 1); Inter-Rappresentativa Serie D (Viareggio, ore 15; diretta Rai Sport 1), Pescara-Genk (Quarrata, ore 15). GRUPPO BSpezia-Cesena (La Spezia, Stadio Ferdeghini, ore 15), Fiorentina-Psv Eindhoven (Altopascio, ore 15); Verona-Genoa (Seravezza, ore 15), Bruges-Napoli(Monterotondo, ore 15).

Serie AR22a giornata

Fiorentina al fotofinishAggancio al quarto posto 1Pasqual al 90’ stende una buona Atalanta, ma il gol è irregolareBoakye aveva riagganciato i viola trascinati da un super Diamanti

RLa cessionedi Cuadrado sembra già dimenticata,in attesa di Salah...

RI bergamaschi partono meglio, ma vengono condannati da unadifesa fragile

Page 18: Gazzetta 09/02/15

18 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Poca Samp e meno Eto’oIl Sassuolo si diverte1Acerbi lancia gli emiliani, Eder li riprende. E dopo 9’ è tutto finitoL’ex Inter non incide e per Mihajlovic è il quinto pareggio in 6 partite

SAMPDORIA 6

Va a segno di testa, lui che gigante non è. Poi gli capita il match ball, ma sul destro che non è il piede prediletto: così il portiere Consigli para con i piedi.

6,5

IL MIGLIOREEDER

VIVIANO 6,5 Nega due volte il bersaglio a Floccari.DE SILVESTRI 6 Regge, ma rischia due rigori.MUNOZ 6 Una incursione neutralizzata da Consigli. Poi esce infortunato.CODA 6 Gioca la ripresa dove il Sassuolo è meno aggressivo.ROMAGNOLI 5,5 Più tempestivo in altre circostanze, concede due opportunità a Floccari.REGINI 6 In difficoltà nella prima mezz’ora per cause tattiche, poi si riprende.OBIANG 6 Lavoro di ramazza. Fa il centrale quando esce Palombo.PALOMBO 5 Il capitano stavolta sbaglia troppi appoggi. Flessione atletica?ETO’O 5,5 Vedi che non è in forma quando nemmeno tenta saltare su un cross nell’area piccola.DUNCAN 6 Altro elemento da corsa e da battaglia. Nove ammoniti dicono che c’è stata.SORIANO 6 Quando si accende è eccellente per idee e precisione. Ma si accende a intermittenza.OKAKA 5,5 Prova anche ad andarsene di forza, ma viene sempre rintuzzatoALL. MIHAJLOVIC 6 Non trova la vittoria del riscatto dopo la batosta di Torino. Ma le prova tutte.

PALOMBO STECCA, OBIANG GIOCA PER LUICONSIGLI CHE PRODEZZE, LAZAREVIC VA

IRRATI Lascia correre una trattenuta di De Silvestri suFloro Flores (16’) più che sospetta ma tiene in pugno unasfida particolarmente spigolosa. Giusti i tanti gialli che

distribuisce: ben nove alla fine. TONOLINI 6,5-LO CICERO 6,5- MASSA 6-PEZZUTO 6

LE PAGELLE di NI.CE.

SASSUOLO 6

Parata decisiva, di piede, su Eder al 62’: era andato col corpo dall’altra parte. Altri due interventi preziosi lo rendono protagonista: grandi parate su Munoz e Okaka.

7

IL MIGLIORECONSIGLI

VRSALIKO 6 Il tempo per il cross del gol, poi si fa male al ginocchio.GAZZOLA 6 Prova a spingere pure lui, certo la qualità di piede è differente.CANNAVARO 6 Bruciato sullo stacco da Eder, buone chiusure su Okaka.ACERBI 6,5 Oltre al bel gol, da centravanti puro, regge di fisico contro Okaka.LONGHI 6 Più timido nella spinta si accontenta di chiudere la fascia.PELUSO 6 Non era in buone condizioni, gioca solo nel finale.BRIGHI 6 Rimpiazza Missiroli, compito non facile: se la cava.MAGNANELLI 6 Non subisce Soriano più di tanto, lesto a ribaltare il fronte.BIONDINI 6 Grazie ai sette polmoni che ha, fa sempre il suo dovere.LAZAREVIC 6 Tipetto interessante: veloce, tenace. Sfiora il colpaccio.FLOCCARI 6 Sempre in agguato si procura due opportunità ma Viviano è più bravo di lui.FLORO FLORES 5 5,Si lamenta per un rigore non visto, però non incide.TAIDER s.v. Fa baruffa con De Silvestri in area: chiede il rigore, riceve il giallo.ALL. DI FRANCESCO 6,5 Senza quattro giocatori cardine, il gioco non accusa flessioni: la massima soddisfazione per un tecnico.

6,5

SAMPDORIA 1

SASSUOLO 1PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Acerbi (S) al 2’, Eder (S) al 9’ p.t.

SAMPDORIA (4-3-1-2) Viviano; De Silvestri, Munoz (dal 41’ p.t. Coda), Romagnoli, Regini; Obiang, Palombo (dal 5’ s.t. Eto’o), Duncan; Soriano; Okaka, Eder PANCHINA Frison, Massolo, Mesbah, Correa, Bergessio, Djordjevic, Marchionni, Lulic, Wszolek, Ivan ALL. Mihajlovic.CAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO MOLTO BASSO 47,1METRIAMMONITI Obiang, De Silvestri, Regini per g. s Okaka per proteste

SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Vrsaliko (dal 14’ p.t. Gazzola), Cannavaro, Acerbi, Longhi (dal 20’ s.t. Peluso); Brighi, Magnanelli, Biondini; Lazarevic, Floccari, Floro Flores (dal 6’ s.t. Taider). PANCHINA Pomini, Polito, Antei, Chibsah, Donis, Bianco, Lodesani, Sereni ALL. Di Francesco.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 52,1 METRI.AMMONITI Biondini, Cannavaro, Lazarevic, Brighi, Taider per g. sc.

ARBITRO Irrati di Pistoia NOTE paganti 1.649, inc. di euro 27.171; abb. 18.061 per una quota di euro 155.699,00. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 2-8. Angoli 3-5. In fuorigioco 5-1. Rec. 2’ p.t., 4’ s.t. Okaka discute con l’arbitro Irrati, Eto’o interviene per calmare il giovane compagno di reparto BOZZANI

Sinisa: «Rimonta non facile»Di Francesco: «Bravo Floccari»� GENOVA Volare basso è il primo comandamento. Eusebio Di Francesco si gode gli applausi per il suo Sassuolo, ma non alza troppo l’asticella: «Prima devo raggiungere i 40 punti (quelli indicati da tutti come quota indispensabile per la salvezza, ndr), poi si vedrà. Con la Samp abbiamo avuto il predominio nel primo tempo, ma era prevedibile che nella ripresa avremmo avuto qualche difficoltà». Tuttavia, il tecnico fa i complimenti alla squadra: «Floccari su tutti. Bravo pure Acerbi, che si meriterebbe qualcosa di più...». Sulle voci, poi, che lo indicano come possibile erede di Mihajlovic sulla panchina della Samp, il tecnico del Sassuolo parla

chiaro: «Fa sempre piacere avere estimatori, ma già ora io sto lavorando in un club di grande qualità, e sono contento di essere uno dei venti tecnici di A. Dunque mi tengo stretta la mia panchina». In casa Samp, Sinisa Mihajlovic non cerca scuse: «Ci siamo lasciati alle spalle la pesante sconfitta di Torino, e qui siamo andati in svantaggio dopo due minuti. Non era facile recuperare, soprattutto contro un avversario ben organizzato come il Sassuolo». Oggi si conoscerà la durata dello stop del difensore argentino appena arrivato Ezequiel Munoz: sospetto stiramento.

Filippo Grimaldi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicola CecereINVIATO A GENOVA

S amuel Eto’o ha debuttatoa Marassi davanti al po-polo blucerchiato, ma è

come se non avesse giocato.Una ventina di minuti di cor-sette, un solo pallone fra i suoinobili piedi: tiro dal limite mu-rato sul nascere. Va atteso conpazienza, atleticamente nonc’è. Così come i tifosi aspettanola rinascita della Samp (cinquepareggi nelle ultime sei in ca-sa), ieri bloccata da un Sassuo-lo aggressivo, capace di farfronte alla contemporanea as-senza per squalifica della lineadi attacco: al posto di Zaza si ècosì rivisto Floccari, neutraliz-zato da Viviano in due occasio-ni; in luogo di Berardi si è rivi-sto Floro Flores (niente di si-gnificativo da segnalare, ma siè lamentato per un’entrata inpiena area di De Silvestri); e

per Sansone ecco un tenace eveloce Lazarevic, nuovo arriva-to, che ha sfiorato il colpaccionel finale con una percussione.

UN TEMPO A TESTA Nel primotempo meglio il Sassuolo, nelsecondo più insidiosa la Samp.Emiliani immediatamente asegno. Cross di Vrsaliko, (chepoi si farà male) il colpo vin-cente di testa in piena area è diAcerbi, al terzo gol (tutti in tra-sferta) ed è probabile che siastato il meno difficile poichémentre saltava nessuno ha cer-cato di recargli disturbo. La ne-onata coppia di centrali (il gio-vane ma già titolare Romagno-li e il neo acquisto Munoz), eraattratta dagli attaccanti nero-verdi, e allora? Probabile do-vesse essere Okaka a occuparsidello stopper avversario. Mah.La Samp reagisce d’impeto esempre di testa pareggia in po-chi minuti: Eder brucia sultempo Cannavaro e mette nel-

l’angolino. Da qui in avanti pe-rò i blucerchiati non riesconopiù a sfondare ed è anzi la for-mazione di Di Francesco a farsipreferire in quanto capace disfruttare la favorevole situa-zione che si origina sulla corsiadestra dove Lazarevic e Vrsa-liko (fino al precoce infortu-nio) e poi Gazzola prendonosempre in mezzo Regini a cuiDuncan non riesce a dare aiutodovendo badare a Brighi.Tuttodipende dalla differente dispo-sizione della linea di attacco.Mihajlovic adotta il rombo eperciò piazza Soriano in posi-zione centrale dietro le duepunte, che non rientrano; DiFrancesco chiede invece a La-zarevic, ala destra, continui ar-retramenti così da avere spessoe volentieri quattro centrocam-pisti (contro i tre doriani) aiquali si aggiunge la spinta delterzino, più il destro di quellomancino. Il tecnico di casa perporre riparo ordina così a Regi-

ni di andare a giocare più avan-ti e a Soriano di aiutare Obiange Palombo. Il capitano è ingiornata di scarsa vena, sbagliatocchi non difficili, si fa scippa-re palla. E allora, quando sitratta di accontentare la folla,Mihajlovic toglie proprio lui,confermando però il rombo:Soriano mezzala destra, Edersuggeritore dietro Okaka edEto’o per lo sprint finale. Ma ilSassuolo, che oltre ai tre attac-canti titolari ha dovuto rinun-ciare pure a Missiroli, il centro-campista più in forma del mo-mento, regge bene anche gra-zie a due interventi di Consiglie alla fine protesta per un af-fossamento di Taider, neo en-trato, da parte di De Silvestri altermine del classico tiratuche-tiroanch’io: certo la spinta fi-nale del blucerchiato è stataplateale, l’arbitro però ha datouna punizione a favore dellaSamp.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie AR22a giornata

Page 19: Gazzetta 09/02/15

19LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

EMPOLI 6,5

Gol da centravanti di razza, ma non solo: anche sponde e inserimenti coi tempi giusti. A segno da due gare di fila, spacca una partita non facile. (Mchedlidze s.v.)

7

IL MIGLIOREMACCARONE

SEPE 6 Mani affidabili, piedi un po’ meno: nei disimpegni non è sempre preciso. HYSAJ 7 Assist per Maccarone, difende e supera la metà campo con continuità. Dinamismo impressionante.TONELLI 6 In ritardo una volta su Defrel, per il resto spazzola tutto quello che ha davanti.RUGANI 6 Contiene il gigante Djuric, contrasta le traiettorie con tempismo. MARIO RUI 6 Rischia, eccome, su Defrel. Solito casellante inflessibile. SIGNORELLI 6,5 Primo gol in Serie A, lucido nelle fasi calde.VALDIFIORI 6,5 Faro di un centrocampo inedito: sessantanove passaggi positivi, null’altro da aggiungere… ZIELINSKI 6,5 Guerriero, regge la pressione e dà risposte concrete. VERDI 6 Impreciso al tiro, non è sempre festa. (Brillante s.v.) PUCCIARELLI 5,5 Grave il doppio errore sottoporta nella ripresa: ci voleva più freddezza. TAVANO 5,5 Non sposta l’inerzia di una gara già decisa.ALL. SARRI 6,5 Interpretazione ispirata. L’Empoli gira e raccoglie punti. Sesta gara casalinga senza subire gol.

HYSAJ, NON SOLO DIFESA. ZIELINSKI GUERRIEROKRAJNC NON È SICURO, DEFREL GENEROSO

ORSATO Si fa rispettare, distribuisce i cartellini conbuon senso. Tira dritto sul contatto Defrel-Mario Rui.

PETRELLA 6,5-PASSERI 6,5VALERI 6,5-ROCA 6,5

LE PAGELLE di A. D’U.

CESENA 5

Tiene in piedi il Cesena con un intervento decisivo su Pucciarelli. Nel deserto bianconero, cerca di aiutare come può la coppia centrale Capelli-Krajnc.

6,5

IL MIGLIORELEALI

PERICO 5,5 Saltato sul 2-0 da Mario Rui, non riemerge più.CAPELLI 5 Fragile. E Krajnc non gli dà una mano.KRAJNC 4 Fin troppo indulgente con Maccarone sull’1-0. Insicuro.RENZETTI 6 L’unico a spingere, l’ultimo ad arrendersi.GIORGI 5,5 Poche volte scollina in territorio nemico.DE FEUDIS 5,5 Un sinistro pericoloso da 20 metri, poco altro. (Carbonero s.v.)PULZETTI 5 Si vede che non è in ghingheri, lo ricordavamo più agile. Si stira nella ripresa.ZE EDUARDO 4,5 Errori a ripetizione, l’ex Empoli non entra mai in partita. BRIENZA 5 Anche lui nel tunnel, nemmeno da piazzato incide. Il pressing portato su Valdifiori lo stressa.DJURIC 5 Pochi palloni giocabili, ma anche lui ci mette del suo. Non la struscia mai.RODRIGUEZ 5 Si divora un gol e rischia pure il rosso per simulazione.DEFREL 6 Né Cuadrado né Robben, per carità. Ma almeno ci prova di destro e di sinistro. Generoso.ALL. DI CARLO 5 Subito ridimensionato dopo due vittorie di fila. Squadra molle fin dall’avvio. Prima volta senza gol all’attivo dopo 8 gare.

6,5

Alessio D’UrsoINVIATO A EMPOLI

E ra ora. Stavolta il «picco-lo Barcellona», prodigiodi provincia, si prende

tutto: complimenti e punti, ap-plausi e ossigeno per la classi-fica. L’ira funesta dell’Empolidi Sarri, provato da settimanedi grande semina e scarsa rac-colta, travolge il Cesena e lo re-lega sul fondo della scena con8 punti di distacco lungo il sen-tiero minato della salvezza.Quella che parlano Maccaronee Signorelli è la stessa lingua.La lingua del talento. Due gol,due colpi da biliardo e il giocoè fatto: così l’uomo più atteso ela sorpresa della giornata (incampo perché Vecino s’infor-tuna durante il riscaldamento)si issano d’autorità in cima alpodio del match.

SUPERIORE L’ultima vittoria incasa risaliva al 9 novembre:2-1 sulla Lazio. L’ultimo acutoin assoluto, nove giornate fa aParma. Il risveglio dell’Empoliè figlio ancora una volta delgioco e dell’organizzazione.Tanta roba, troppa, per il Cese-na visto ieri: gasato da Di Carloin ragione di due vittorie di fi-la, ci saremmo aspettati ben al-

tro. Il 4-3-1-2 di Sarri gira amemoria, quello speculare deiromagnoli no. E dire che do-menica scorsa lo stesso im-pianto di gioco aveva mandatoin tilt la Lazio. Qui parliamod’altro: di un possesso palla at-tivo dei toscani quasi del 60%,di un inizio travolgente in cui ilCesena non becca palla, di unmonologo nei primi 45’ chetrova in Big Mac l’inevitabileapprodo e di un secondo tem-po che profuma a tratti d’esibi-zione e che Signorelli, al primogol in Serie A, sviluppa nel mo-do migliore.

INVOLUZIONE La salvezza nonè Disneyland, dirà in settima-na Di Carlo ai suoi. E già, per-ché l’approccio dei bianconerinon è all’altezza, De Feudisguida una squadra con i piedid’argilla, e la difesa è ancorauna volta groviera (subisce golda ventuno giornate di fila),mentre i padroni di casa (privianche di Croce e Saponara)sputano l’anima in campo. Laperla di Maccarone va raccon-tata: minuto 30, l’attaccantericeve da Hysaj, si gira facendoun sol boccone di Krajnc e spe-disce sul palo più lontano. L’al-tra scena madre vede inveceMario Rui sfruttare un trian-golo, servire al centro e trova-re l’interno sinistro di Signo-relli, la cui mira è precisa: ca-rambola sul palo, un colpo damaestro. In mezzo a tanto Em-poli, ispirato dal solito Valdi-fiori, il Cesena annaspa. E DiCarlo inserirà in attacco nel fi-nale anche Rodriguez, cartadella disperazione. Ma nienteda fare. Una trattenuta in areadi Mario Rui su Defrel nel fina-le, sulla quale l’arbitro Orsatotira dritto, accentuerà l’ama-rezza dei romagnoli, stavoltaperò veri responsabili, al di làdel discusso episodio, dei pro-pri mali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Massimo Maccarone, 35 anni, realizza il primo gol empolese LAPRESSE

EMPOLI 2 0 CESENA

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Maccarone al 30’ p.t.; Signorelli al 12’ s.t.

ARBITRO Orsato di Schio. NOTE paganti 1.385, incasso 16.436,50 euro, abb. 6.201, quota 40.135,83. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 7-7. Fuorigioco 5-3. Angoli 4–3.

EMPOLI (4-3-1-2) Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Signorelli, Valdifiori, Zielinski; Verdi (dal 41’ s.t. Brillante); Pucciarelli (dal 23’ s.t. Tavano), Maccarone (dal 31’ s.t. Mchedlidze). PANCHINA Pugliesi, Bassi, Laurini, Barba, Somma. ALLENATORE Sarri.CAMBIO DI SISTEMA 3-4-2-1 dal 26 s.t.BARICENTRO MEDIO 51,1 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Mario Rui e Mchedlidze per gioco falloso.

CESENA (4-3-1-2) Leali; Perico, Capelli, Krajnc, Renzetti; Giorgi, De Feudis (dal 37’ s.t. Carbonero), Pulzetti (dal 13’ s.t. Ze Eduardo); Brienza; Djuric (dal 26’ s.t. Rodriguez), Defrel.PANCHINA Agliardi, Bressan, Nica, Lucchini, Volta, Magnusson, Moncini. ALLENATORE Di Carlo.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 47,8 metriESPULSI nessuno.AMMONITI De Feudis, Capelli, Giorgi e Rodriguez per gioco falloso.

Big Mac più SignorelliTorna il super Empoli Il Cesena non si vede1I toscani, trascinati da Maccarone, dominano e ritrovano la vittoria dopo 9 partite: Di Carlo ora è staccato di 8 punti

Serie AR22a giornata

Page 20: Gazzetta 09/02/15

20 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 21: Gazzetta 09/02/15

21LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IN LEGA PRO

L’Ischia accusa «Lotito ci minacciaLo denunciamo»1Il d.g. Iodice: «O stiamo con Macalli o ci taglia i contributi»La replica: «Falso, ne risponderà»

Alessandro Catapano

«L otito mi ha minacciato: o sostengoMacalli o non mi fa arrivare i contri-buti». L’accusa è dura e circonstanzia-

ta. Pino Iodice, d.g. dell’Ischia (Lega Pro, gironeC), denuncia il presidente della Lazio, qui piùnelle vesti di patron della Salernitana, consi-gliere federale e, com’è noto, elettore di Tavec-chio e Macalli. E il contenuto della denuncia diIodice riguarda proprio la posizione traballantedel presidente di Lega Pro, sfiduciato da unacordata di club che chiedono invano (a Tavec-chio) un’assemblea che metta in discussione lasua carica. «Lotito mi ha chiamato per invitarmia firmare un documento di sostegno a Macalli— racconta Iodice — e al mio rifiuto, mi ha det-to chiaramente che non mi farà arrivare i contri-buti relativi al settore giovanile. È una minacciagravissima e so che non sono stato l’unico a rice-verla. Ha pure aggiunto che l’assemblea chechiediamo da giorni sarà convocata solo quan-do lo dice lui. È inaudito, sto preparando undossier per il procuratore federale». Lotito, rag-giunto in serata, ha risposto così: «Leggo congrande stupore le dichiarazioni del direttore ge-nerale dell’Ischia, Pino Iodice: le accuse che miattribuisce sono totalmente destituite di fonda-mento. Gli ricordo, inoltre, che il taglio dei con-tributi da parte del Coni nei confronti della Figcha determinato una decurtazione dei contributiche sono destinati a tutte le componenti. E i ta-gli previsti all’interno della stessa Figc non sonodipesi dalla mia volontà. Le considerazioni diIodice sono gravi e mi attribuiscono comporta-menti mai tenuti e fuori dal mio modo di agire:ne risponderà non solo in sede di giustizia spor-tiva, ma anche dinanzi a quella ordinaria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Lazio lucida Klosecontro il tabù Genoa 1Romani sempre k.o. nelle ultime 7 partite con i genovesi Il tedesco, 100 in A, è vicino alle 20 presenze per il rinnovo

Stefano Cieri Alessio Da Ronch

C’ è un conto da regolareper poter festeggiaredegnamente. Miro

Klose gioca oggi la sua partitanumero 100 in Serie A, ma lo facontro la sua bestia nera. Il Ge-noa per lui fa rima con sconfit-ta: cinque confronti e cinque k.o. per il tedesco che, in una diqueste partite, ha pure subito un infortunio che lo costrinseai box per due mesi. Il Genoa èanche una delle poche squadrea cui non ha segnato. Insom-ma, i conti da saldare sono pa-recchi per il campione delmondo. E il posticipo di staseraall’Olimpico è pure l’occasione

per interrompere un sortilegiochiamato Genoa che riguardanon solo lui, ma l’intera Lazio.Che negli ultimi sette confrontidi campionato con la formazio-ne genovese ha rimediato al-trettante sconfitte. Una serienera che rappresenta, per ibiancocelesti, la peggiore stri-scia negativa contro una squa-dra di A.

L’AMICO RITROVATO Per spez-zare il tabù serve il miglior Klo-se. Quello, per intenderci, chel’estate scorsa ha alzato al cielola Coppa del Mondo da prima-tista assoluto di gol nelle fasi fi-nali dei Mondiali. Quel Klosesembrava diventato un icona, nel senso che – in campo – pa-reva aver imboccato il viale del

tramonto. E invece nelle ultimesettimane, complice l’infortu-nio di Djordjevic, il vecchio leo-ne è tornato a ruggire. «Quan-do si lamentava dicendo chedoveva giocare 2-3 partite difila per entrare in forma dicevala verità», ha ammesso ieriPioli. I suoi gol possono di-ventare determinanti sianel posticipo di staserasia nella rincorsa aquella Champions chela Lazio vuole conti-nuare a sognare. Neha segnati a grappoli(286 da professioni-sta), ma non è an-cora stanco. Quelladi stasera sarà lasua diciannovesi-ma presenza in

questo campionato. Alla pros-sima, la ventesima, scatterà ilrinnovo automatico del con-tratto con la Lazio.

QUI GENOA E a proposito digente che col gol ha un rappor-to speciale, nel Genoa MarcoBorriello è rimasto a casa. Iltecnico Gasperini lo ha lasciatoa Genova ad allenarsi per recu-perare la forma migliore. Con-tro la Lazio, quindi, ancora tri-dente leggero Iago-Niang-Pe-rotti a cercare l’ottavo successoconsecutivo sulla Lazio. Anco-ra incerta la scelta del centra-vanti, con il ballottaggio traNiang e Perotti come punto diriferimento centrale. Uno deiprotagonisti delle sette prece-denti imprese del Grifone è sta-to proprio Borriello, autore didue gol, come Kucka, che inve-ce dovrebbe essere titolare nel4-3-3 preparato dal tecnico

con Edenilson spostato asinistra nella linea difen-siva. Sempre in riferi-mento alla striscia disette vittorie del Genoaappare evidente l’im-portanza del secondotempo: dopo l’inter-vallo il Genoa ha mes-so a segno ben 9 delle15 reti che hannomesso k.o. la Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gian Piero Gasperini, 57

Serie BRIl posticipo della 25a giornata

La Ternana ribalta il BresciaAvenatti verso l’InghilterraMassimo LauretiTERNI

L a Ternana manda in scenail più classico dei ribaltoniprendendosi una vittoria

che ha voluto con tutte le forzenonostante si presentasse allasfida con una formazione nuo-va di zecca. La buona volontà,però, per un tempo non è statasufficiente ai rossoverdi, chehanno sbagliato occasionighiotte con Ceravolo, Eramo eViola, prima e dopo aver subitoun gol rocambolesco al 24’. Bri-gnoli smanaccia un tiro cross diCorvia, Meccariello rinvia alvolo beccando in pieno Sestu:palla in rete e Brescia in van-taggio. La squadra di Giunta eJavorcic ha messo in mostra unbuon palleggio, ma sempre gio-cando su ritmi abbastanza len-ti, senza riuscire a dare conti-nuità a una manovra offensivache ha prodotto soltanto un’op-

portunità per Bentivoglio. LaTernana, che nel primo tempoera vissuta sulle accelerazionidi Ceravolo e Gavazzi, quandoTesser a inizio ripresa ha inseri-to Falletti e Crecco ha trovatoaltri scattisti sui quali far conto.

UNO-DUE LETALE Tornata alladifesa a quattro, la squadra dicasa è riuscita ad affondarecentralmente e proprio Fallettiha cancellato le ambizioni delBrescia. Al 23’ con un’accelera-zione ha innescato Ceravoloche dall’angolo ha lanciatoCrecco: cross basso e sinistro alvolo di Avenatti per l’1-1 (l’uru-guaiano a luglio andrà a gioca-re in Inghilterra). Ma il capola-voro il piccolo attaccante l’haconfezionato un minuto doposaltando tutta la difesa avver-saria prima di piazzare un crossbasso sul quale si è avventatoCeravolo, il cui tiro ha colpito ilpalo, poi la schiena del portiereed è finito in gol. Brescia al tap-

peto incapace di controbatterealle mosse di Tesser. Giunta eJavorcic ci hanno provato conDa Silva e Sodinha, ma la Ter-nana ha sfiorato anche il terzogol con Falletti e Eramo (tra-versa da centrocampo).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TERNANA-BRESCIA 2-1

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Sestu (B) al 24’ p.t.; Ave- natti (T) al 23’, aut. Arcari (B) al 24’ s.t.TERNANA (3-5-2) Brignoli 6; Valjent 7, Meccariello 6,5, Fazio 7; Janse 5,5 (dall’8’ s.t. Falletti 7), Gavazzi 7, Viola 5,5 (dall’11’ s.t. Crecco 6,5), Eramo 6,5, Vitale 6; Avenatti 6,5, Ceravolo 7 (dal 32’ s.t. Russo s.v.). (Sala, Gagliardini, Palumbo, Dianda, Dugandzic, Milinko-vic). All. Tesser 7.BRESCIA (4-3-1-2) Arcari 6; Zambelli 6 (12’ s.t. Coly 5,5), Ant. Caracciolo 5,5, Lancini 5,5, Scaglia 6; Sestu 6,5, Benali 6,5, Quaggiotto 6 (29’ s.t. Da Silva 5,5); Bentivoglio 6,5 (37’ s.t. Sodinha s.v.); And. Caracciolo 5,5, Corvia 6. (Andre-nacci, Budel, Morosini, Gargiulo, Bru-no, Valotti). All. Giunta-Javorcic 5.ARBITRO Saia di Palermo 6.GUARDALINEE Santoro 6-Soricaro 6.AMMONITI Quaggiotto (B), Benali (B) e Lancini (B) per gioco scorretto.NOTE paganti 2.142 , incasso di 17.005 euro; abbonati 1.695, quota di 10.486 euro. Tiri in porta 8 (con una traver-sa)-7 (con un palo). Tiri fuori 7-3. In fuorigioco 4-1. Angoli 1-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.Fabio Ceravolo, 27 anni D’ANNIBALE

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 50 25 14 8 3 43 21

BOLOGNA 44 25 12 8 5 35 23

LIVORNO 40 25 11 7 7 43 30

AVELLINO 39 25 10 9 6 24 23

FROSINONE 38 25 10 8 7 35 28

VICENZA 37 25 10 7 8 26 24

SPEZIA 35 25 9 8 8 28 24

LANCIANO 34 25 7 13 5 37 31

TERNANA 34 25 9 7 9 24 29

PESCARA 33 25 8 9 8 41 33

PRO VERCELLI 33 25 9 6 10 27 32

TRAPANI 31 25 8 7 10 38 49

MODENA 30 24 6 12 6 22 19

PERUGIA 30 25 6 12 7 25 30

BARI 30 25 8 6 11 28 35

BRESCIA 29 25 7 8 10 31 35

ENTELLA 28 25 6 10 9 22 33

CATANIA 27 24 7 6 11 37 39

CITTADELLA 27 25 5 12 8 32 37

VARESE (-3) 27 25 7 9 9 31 37

LATINA 24 25 4 12 9 19 26

CROTONE 24 25 6 6 13 26 36

Perugia contestatoI tifosi: «No al ritiroLa squadra sta qua»� PERUGIA (an.me.) I tifosi del Perugia hanno fatto saltare il ritiro della squadra di Camplone che la società aveva già prenotato a Roma. Decine di sostenitori avevano atteso la squadra nella tarda serata di sabato di ritorno da Vicenza (dove il Perugia era stato battuto per 3-1, dopo essere passato in vantaggio), pretendendo un confronto immediato con i giocatori. Successivamente la società biancorossa ha confermato che «a richiesta di tifosi e squadra il ritiro è stato annullato. Questa decisione – ha motivato il club - è stata presa per poter metterci la faccia di fronte a tutti i nostri sostenitori». Ieri mattina la squadra di Camplone è tornata ad allenarsi a porte aperte davanti ad oltre 300 tifosi, che hanno messo in atto una durissima contestazione verso la squadra e lo staff tecnico, che venerdì sera nell’anticipo contro il Modena dell’ex Novellino si gioca tutto.

Miroslav Klose, 36 anni, 5 gol in campionato e 2 in Coppa LAPRESSE

Serie ARIl posticipo di questa sera

VENERDÌ 13 FEBBRAIO (ore 20.30) PERUGIA-MODENA (0-0) SABATO 14 FEBBRAIO(ore 15) AVELLINO-FROSINONE (0-0) BARI-VICENZA (0-1) BOLOGNA-TERNANA (1-0) CARPI-SPEZIA (2-1) ENTELLA-TRAPANI (2-2) LANCIANO-BRESCIA (1-1) LATINA-PESCARA (1-1) PRO VERCELLI-CITTADELLA (2-1) VARESE-LIVORNO (0-1) LUNEDÌ 16 FEBBRAIO (ore 20.30) CATANIA-CROTONE (1-1)

Tavecchio incontra ConteRiuscirà a tranquillizzarlo?� (a.cat.) Appuntamento intorno alle 17, nella sede della Figc, «per una chiacchierata — rassicurano entrambe le parti — assolutamente serena». Sarà, ma il presidente federale Carlo Tavecchio oggi deve convincere il c.t. azzurro Antonio Conte che l’esito della riunione in Lega di venerdì scorso (sì alla conclusione della Serie A 2015-16 entro il 15 maggio, in sospeso la data della finale di Coppa Italia) non è stata una «mezza sconfitta, come crede, ma una mezza vittoria», giurano da via Allegri. Ci crederà?

LAZIO (4-3-3)

GENOA (4-3-3)

OGGI ore 20.45 ARB. GERVASONI (0-1)

PERIN1

EDENILSON21

IZZO5

DE MAIO4

KUCKA33

BERTOLACCI91

RINCON88

NIANG11

PEROTTI10

IAGO24

CATALDI32

BIGLIA20

PAROLO16

CANDREVA87

KLOSE11

S. MAURI6

RONCAGLIA14

BASTA8

DE VRIJ3

CANA27

RADU26

MARCHETTI 22

PAN. 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 33 Mauricio, 13 Konko, 39 Cavanda, 23 Onazi, 24 Ledesma, 10 Ederson, 7 F. Anderson, 14 B. Keita, 34 Perea. ALL. Pioli. BALL. Cataldi-Onazi 70-30 %, Cana-Mauricio 80-20 %, S. Mauri-F. Anderson 80-20 %. SQUA. nessuno. DIFF. Cana, Cavanda, F. Anderson, S. Mauri.

PAN. 23 Lamanna, 39 Sommariva, 2 Tambè, 41 Ariaudo, 38 Mandragora, 18 Bergdich, 16 Lestienne, 93 Laxalt, 19 Pavoletti. ALL. Gasperini. BALL. Kucka-Bergdich 70-30%. SQUA. Burdisso (1). DIFF. Iago, Rincon.

Page 22: Gazzetta 09/02/15

22 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

T re episodi sul filo di centimetri,replay su replay, prospettive einterpretazioni. Al di là delle

polemiche tra Juve e Milan (ne par-liamo in modo diffuso in altre pagi-ne), il fine settimana ha ancora unavolta messo in evidenza una situazio-ne paradossale: sul fuorigioco gli as-sistenti hanno indicazioni precise,devono restare giù con la bandierinain caso di episodio dubbio. Questoaccadeva già 20 anni fa, ma allora leregole prevedevano che ci fosse la co-siddetta «luce» tra i giocatori. Le cosesono cambiate: basta avere una pun-ta del piede al di là del penultimo di-fensore per far scattare l’offside. C’èun però: la Fifa considera un «non er-rore» lo scarto di qualche centimetro,magari scoperto alla tv. Quindi, se-condo il regolamento anche un milli-metro è da sanzionare, ma se non av-

viene c’è l’assoluzione. Un bel pastic-cio. Anche perché vedere se la puntadi un piede è in fuorigioco non è uncompito per umani. Si chiede l’im-possibile. E per fortuna gli assistentiitaliani sono considerati i migliori almondo: grazie all’esperienza e agliallenamenti specifici riescono a giu-dicare in modo corretto il 92 per cen-to delle segnalazioni. Numeri da ro-bot. Soluzioni? Tornare al fuorigioconormale, la vecchia «luce» tra i gioca-tori. E pazienza se avremo qualchegol in meno. CAGLIARI-ROMA 1-2 Tagliavento di Terni

Poco da segnalare. Generosa la puni-zione da cui nasce il gol della Roma:Verde crolla sul tocco minimo di Ave-lar. EMPOLI-CESENA 2-0 Orsato di SchioQualche dubbio sul contrasto tra Ma-rio Rui e Defrel: l’attaccante va giù,ma l’impressione è che non sia unaconseguenza del contatto (c’è). Nes-suna incertezza sull’intervento inarea dello stesso Mario Rui che toccail pallone col petto e non col braccio.FIORENTINA-ATALANTA 3-2 Tommasi di Bassano del GrappaFuorigioco sì o fuorigioco no sul goldi Pasqual. Si lamenta l’Atalanta (maparlare di episodio chiaro è una for-zatura): le immagini «aprono» a unpossibile offside di qualche centime-tro. Situazione al limite per Tasso: la-scia giù la bandierina nel dubbio. Perla Fifa è giusto così. Chi è di certo infuorigioco è Gomez: gol annullato. NAPOLI-UDINESE 3-1 Di Bello di BrindisiStramaccioni si è molto lamentatosul vantaggio di Mertens: la palla sbatte sul gomito, ma è un tocco chia-ramente involontario (distanza e mo-vimento del braccio congruo i para-metri per fare questa valutazione): fabene Di Bello (ha sostituito il collegaMazzoleni rientrato a Bergamo per lanascita del figlio). Altro probabilefuorigioco millimetrico: quello diCallejon che si procura la punizionedel 3-1. Vale il discorso di Firenze.SAMPDORIA-SASSUOLO 1-1 Irrati di PistoiaRischia De Silvestri per una trattenu-ta in area su Floro Flores. INTER-PALERMO A PAGINA 2

LA MOVIOLAdi FRANCESCO [email protected]

DAL GOL DI PASQUAL A CALLEJON:FUORIGIOCO SUL FILO DEI MILLIMETRIREGOLA CON GIUSTIFICAZIONE FIFA

TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE2-1-1-1X2-X-1-1-1-X-2-1-2-1-1

TOTOGOL - COLONNA VINCENTENon disponibile alle ore 24

RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI

CONCORSI N. 10 DELL’8/2/2015

SABATO 14 FEBBRAIOSASSUOLO-FIORENTINA (ore 18; 0-0)

PALERMO-NAPOLI (ore 20.45; 3-3)

DOMENICA 15 FEBBRAIO, ORE 15MILAN-EMPOLI (ore 12.30; 2-2)

ATALANTA-INTER (0-2)

GENOA-VERONA (2-2)

ROMA-PARMA (2-1)

TORINO-CAGLIARI (2-1)

UDINESE-LAZIO (1-0)

CHIEVO-SAMPDORIA (ore 18; 1-2)

CESENA-JUVENTUS (ore 20.45; 0-3)

PROSSIMO TURNO

CAGLIARI-ROMA 1-2Ljajic (R), Paredes (R), M’Poku (C)

EMPOLI-CESENA 2-0Maccarone (E), Signorelli (E)

FIORENTINA-ATALANTA 3-2Zappacosta (A), Basanta (F), Diamanti (F), Boakye (A), Pasqual (F)

INTER-PALERMO 3-0Guarin (I), Icardi (I), Icardi (I)

JUVENTUS-MILAN 3-1Tevez (J), Antonelli (M), Bonucci (J), Morata (J)

LAZIO-GENOAstasera, ore 20.45

NAPOLI-UDINESE 3-1Mertens (N), Gabbiadini (N), Thereau (U), Thereau (U) autorete

PARMA-CHIEVOMercoledì, ore 18

SAMPDORIA-SASSUOLO 1-1Acerbi (S), Eder (S)

VERONA-TORINO 1-3Martinez (T), Quagliarella (T) rigore, Toni (V), El Kaddouri (T)

SQUADRE PT PARTITE RETI RIGORI PUNTI'13-14

E DIFFERENZA

POSIZIONESTAGIONE

13-14 IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF.

RETI FAVORE CONTRO

G V N P G V N P G V N P F S F S F S T. R. T. R.

JUVENTUS 53 11 9 2 0 11 7 3 1 22 16 5 1 30 6 17 4 47 10 37 4 4 2 1 59 (-6) 1

ROMA 46 11 7 4 0 11 6 3 2 22 13 7 2 23 7 13 10 36 17 19 4 3 3 3 53 (-7) 2

NAPOLI 42 11 6 3 2 11 6 3 2 22 12 6 4 26 17 15 10 41 27 14 5 3 0 0 44 (-2) 3

FIORENTINA 35 11 4 5 2 11 5 3 3 22 9 8 5 15 10 17 12 32 22 10 2 0 2 2 41 (-6) 4

SAMPDORIA 35 11 5 6 0 11 3 5 3 22 8 11 3 16 9 12 15 28 24 4 2 2 5 4 25 (+10) 13

LAZIO 34 10 7 0 3 11 3 4 4 21 10 4 7 21 11 16 14 37 25 12 1 0 3 3 31 (+3) 9

TORINO 31 11 4 5 2 11 4 2 5 22 8 7 7 13 8 12 15 25 23 2 5 2 4 4 33 (-2) 7

PALERMO 30 11 6 4 1 11 1 5 5 22 7 9 6 18 12 16 24 34 36 -2 4 3 3 3 in B in B

GENOA 29 11 3 5 3 10 4 3 3 21 7 8 6 12 12 17 14 29 26 3 4 2 5 2 27 (+2) 11

INTER 29 11 5 3 3 11 2 5 4 22 7 8 7 24 14 9 15 33 29 4 3 2 4 1 33 (-4) 6

MILAN 29 11 5 2 4 11 2 6 3 22 7 8 7 15 10 17 19 32 29 3 6 6 1 0 29 (0) 10

SASSUOLO 29 10 3 6 1 12 3 5 4 22 6 11 5 12 8 16 22 28 30 -2 5 4 3 2 17 (+12) 19

UDINESE 28 11 4 4 3 11 3 3 5 22 7 7 8 16 13 10 17 26 30 -4 0 0 7 6 23 (+5) 15

VERONA 24 11 4 2 5 11 2 4 5 22 6 6 10 14 17 10 20 24 37 -13 3 2 4 3 35 (-11) 5

EMPOLI 23 12 3 5 4 10 1 6 3 22 4 11 7 10 12 11 14 21 26 -5 3 3 2 1 in B in B

ATALANTA 23 10 3 4 3 12 2 4 6 22 5 8 9 12 14 7 15 19 29 -10 2 1 4 2 27 (-4) 12

CAGLIARI 19 11 2 3 6 11 2 4 5 22 4 7 11 12 21 17 21 29 42 -13 7 4 1 1 24 (-5) 14

CHIEVO 18 11 1 4 6 10 3 2 5 21 4 6 11 8 14 7 12 15 26 -11 0 0 3 1 18 (0) 16

CESENA 15 11 2 4 5 11 1 2 8 22 3 6 13 12 21 9 22 21 43 -22 5 4 6 4 in B in B

PARMA (-1) 9 11 2 1 8 10 1 0 9 21 3 1 17 12 20 8 26 20 46 -26 1 1 4 3 32 (-23) 8

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B.

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

Giornata positiva per gli arbitri, mentre sono le decisioni degli assistenti a tenere banco. Dal gol di Tevez (sabato) a quello di Pasqual, ma con dentro anche Callejon.

Il gol di Pasqual: sembra in fuorigioco

14 RETI Tevez (2) ( Juventus).13 RETI Icardi (2) ( Inter).12 RETI Menez (6) ( Milan); Higuain (2) ( Napoli).11 RETI Dybala (2) ( Palermo).9 RETI Callejon e Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2) ( Torino); Di Natale (Udinese).8 RETI Ljajic (1) ( Roma); Zaza (1) ( Sassuolo); Thereau (Udinese).7 RETI Matri (Genoa); Djordjevic e Mauri (Lazio); Eder (1) ( Sampdoria); Toni (2) ( Verona).6 RETI Pogba e Vidal (2) ( Juventus); Honda (Milan); Vazquez (Palermo); Berardi (3) ( Sassuolo).5 RETI Defrel (Cesena); Babacar (Fiorentina); Iago Falque’ (1) ( Genoa); Osvaldo (Inter); Morata (Juventus); Felipe Anderson, Klose e Parolo (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Belotti (1) ( Palermo); Cassano (1) ( Parma); Glik (Torino).4 RETI Denis (1), Moralez e Pinilla (Atalanta; 3 nel Genoa); Avelar (3), Ekdal e Sau (Cagliari); Brienza (2) ( Cesena); Paloschi (Chievo); Maccarone (1) e Tonelli (Empoli); Cuadrado (ora è nel Chelsea) e Rodriguez (Fiorentina); Kovacic (Inter); Llorente (Juventus); Antonelli (Milan; 3 nel Genoa); Zapata (Napoli); Rigoni (Palermo); Totti (2) ( Roma); Nico Lopez (Verona).3 RETI Boakye e Zappacosta (Atalanta); Farias e Joao Pedro (Cagliari); Rodriguez (1) ( Cesena); Pellissier (Chievo); Pucciarelli (Empoli); Guarin (Inter); De Ceglie (3 nel Parma) e Lichtsteiner (Juventus); Lulic (Lazio); Bonaventura (Milan); De Guzman e Hamsik (Napoli); Nainggolan e Pjanic (Roma); Obiang e Okaka (Sampdoria); Acerbi e Sansone (Sassuolo); Tachtsidis (Verona).2 RETI Cossu (1), Ibarbo e Rossettini (Cagliari); Meggiorini (Chievo); Rugani e Tavano (1) ( Empoli); Basanta, Borja Valero, Fernandez, Gomez, Pasqual e Savic (Fiorentina); Fetfatzidis (1) ( Genoa); Hernanes, Palacio e Ranocchia (Inter); Bonucci e Pirlo (Juventus); Candreva (Lazio); De Jong e Muntari (Milan); Mertens (1) ( Napoli); Barreto e Quaison (Palermo); Coda e Palladino (Parma); Florenzi e Gervinho (Roma); Gastaldello (Sampdoria; ora è nel Bologna); Floccari, Missiroli e Taider (Sassuolo); Bruno Peres, Martinez e Maxi Lopez (Torino; 1 nel Chievo); Danilo, Fernandes e Widmer (Udinese); Ionita (Verona).1 RETE 96 giocatori

1 AUTORETE 16 giocatori

RETI SEGNATE in questo turno 27 (1 rigore; 1 autorete); RETI TOTALI 577 (46 rigori, 16 autoreti)

Cessione Parma:«La società non èdel gruppo Proto» � Aspettando la nomina dei nuovi membri del consiglio di amministrazione del Parma, attesa per oggi, il club gialloblù, appena passato nelle mani di Giampietro Manenti, a.d. della Mapi Group (società nell’orbita del colosso russo Gazprom), esclude che nell’acquisto sia coinvolto il finanziere Alessandro Proto: «Il Parma smentisce che sia il Gruppo Proto ad avere acquisito il pacchettodi maggioranza di Eventi Sportivi Spa (società che controlla il club, ndr) e che la trattativa si sia conclusa nello studio notarile Ricci di Milano». La società gialloblù ha anche spiegato che i dettagli sulla nuova proprietà saranno resi noti oggi.

Page 23: Gazzetta 09/02/15

23LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione QuotidianiSede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - MilanoResponsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea [email protected] - fax 02.62051000© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANITutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di leggeDIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIAMILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281DISTRIBUZIONEm-dis Distribuzione Media S.p.A.Via Cazzaniga, 19 - 20132 MilanoTel. 02.25821 - Fax 02.25825306SERVIZIO CLIENTICasella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected]À RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀVia A. Rizzoli, 8 - 20132 MilanoTel. 02.25841 - Fax 02.25846848

EDIZIONI TELETRASMESSE

RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg -20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel.02.95743585 � RCS PRODUZIONI S.p.A. - ViaCiamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 �RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 -35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 � Editrice LaStampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino �Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delleOrchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel.080.5857439 � Società Tipografica Siciliana S.p.A. -Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA -Tel. 095.591303 � L’Unione Sarda S.p.A. - CentroStampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel.070.60131 � BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet -1400 NIVELLES (Belgio) � Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA � CTCCoslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA(MADRID) � La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOSAIRES � Miller Distributor Limited - Miller House,Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta �Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 IoanniKranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

PREZZI D’ABBONAMENTOC/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI

ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeriAnno: ��403 � 357 � 279Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected]

Testata registrata presso iltribunale di Milano n. 419dell’1 settembre 1948ISSN 1120-5067

CERTIFICATO ADS N. 7780 DEL 18-12-2013

La tiratura di domenica 8 febbraioè stata di 302.899 copie

COLLATERALI * con Magazine Violetta N. 3 ��3,90 - con Campionato ioti amo 2015 N. 3 ��11,39 - con Disney English N. 4 � 11,39- con Español da Zero N. 6 � 12,39 - con Jeeg Robotd’Acciaio N. 6 ��11,39 - con Asterix N. 6 � 7,39 - conMaserati Collection N. 5 ��14,39 - con The BeatlesCollection N. 11 � 14,30 - con Speciali Go Nagai RobotN. 4 � 21,39 - con Il Cane N. 13 � 11,39 - con Il Teatro diEduardo N. 15 � 12,39 - con The Walking Dead N. 15 �12,39 - con DVD Poirot N. 15 � 11,39 - con I grandi delTennis ai raggi X N. 17���6,39 - con Mila e Shiro N. 20 �11,39 - con Blueberry N. 24 ��5,39 - con Diabolik Nerosu Nero N. 29 ��8,39 - con Robot Collection N. 54 �14,39 - con Ferrari Build Up ��11,39 - con Passione RallyN. 95 � 14,39

ARRETRATIRichiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari aldoppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania � 2,20; Argentina $ 15,50; Austria � 2,20; Belgio � 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro � 2,20; Croazia Hrk 17; Francia � 2,20; Germania � 2,20; Grecia � 2,50; Irlanda � 2,20; Lux � 2,20; Malta � 2,20; Monaco P. � 2,20; Olanda � 2,20; Portogallo/Isole � 2,50; SK Slov. � 2,20; Slovenia � 2,20; Spagna/Isole � 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; UngheriaHuf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.

DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

[email protected]

VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

[email protected]

VICEDIRETTORIPier Bergonzi

[email protected] Cazzetta

[email protected] Di Caro

[email protected] Zapelloni

[email protected]

Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

La Juve è solida e noncurante, la Roma hatrovato l’energia pertimidamente ripartire, male altre crescono. E se la

squadra di Garcia dice di non voler mollare il sogno scudetto, a maggior ragione il Napoli non ritiene chiusa la pratica del secondo posto e la Fiorentina si risveglia per contendere a chi le sta davanti in classifica il terzo. E’ un effetto a catena positivo: il gelo ha colpito l’Italia in questi giorni, però nel campionato, nonostante la partita di Parma rimandata per maltempo, si sente già la primavera. Stasera Lazio e Genoa dovranno rispondere all’attacco delle altre.

Tentennano, si distraggono, risalgono. C’è un filo multicolore che lega il San Paolo a San Siro, passando per lo stadio Franchi. I giallorossi tornano a vincere dopo quattro pareggi e infliggono la prima sconfitta casalinga al Cagliari di Zola, ma i successi a suon di gol di Benitez, Mancini e Montella raccontano un’idea di calcio mai sopita e quasi mai abbandonata. La pazza Inter è quella che è e la classifica non disegna grandi orizzonti, però i nerazzurri contro il Palermo si sono autoriscaldati in uno stadio semivuoto. Il posto in Europa League è l’obiettivo più plausibile, ma la sensazione è che l’imperturbabile Mancini immagini qualcosa di meglio e coltivi l’ambizione di agguantare la Champions tentando il colpo in Europa League. Impresa non facile perché il tabellone del torneo europeo, a lungo e ingiustamente

snobbato da dirigenti e allenatori italiani, pullula di bella gente, eppure l’Inter può sperare di arrivare in fondo, sempre che i nuovi arrivi ingranino e si integrino al meglio e al più presto. Anche Benitez è tecnico di coppa, mentre Montella a differenza dei suoi colleghi non ha tanta esperienza, ma ha freschezza, vivacità di gioco e aspetta ancora il rientro del giocatore più importante: Giuseppe Rossi, atteso con la primavera pure lui. Nel frattempo a Firenze si consolano con Diamanti, che ieri ha dimostrato di essere un rinforzo indovinato, intelligente e subito incisivo. Pensare troppo al terzo posto per i viola sarebbe uno spreco di energie, perché i punti di distacco sono tanti. Ma ormai Gomez si è sbloccato e il gioco che pareva smarrito si è ripresentato allegramente. Contro l’Atalanta la Fiorentina ha agguantato il successo nel finale, eppure ha dimostrato di essere tornata in sé. Gioca bene, con giovani e maturi, vecchi e nuovi acquisti. Il Montella’s way esiste ancora e produce punti a modo suo.

A modo proprio va avanti anche il Napoli, nonostante una delle classiche bambole collettive che a un certo punto lo frena contro l’Udinese. La squadra di Stramaccioni veniva dal bel pareggio con la Juve, ma come molte altre squadre del campionato italiano è in fase di ricostruzione e la continuità in questi casi è merce rara. A Napoli invece l’autostima cresce e i dubbi diminuiscono: la Roma ha un bel vantaggio, non deve perdere tempo a distrarsi guardandosi indietro piuttosto che davanti. La corsa è affollata, gli scatti continui, e la prima vittima del ritmo aumentato è la Samp: le iniezioni di celebrità funzionano da ricostituente soltanto se tutti le assumono volentieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il campionato

RIECCO L’INTERSI RIACCENDONOLE EUROVOLATE

Dopo aver contestato le «linee non parallele» di Sky sul gol di Tevez, Galliani vorrebbe denunciare il Brunelleschi per aver scoperto la prospettiva.

f

MARIA SHARAPOVA Campionessa di tennis� Orgogliosi della nostra squadra e del nostro sforzo in FedCup@ MariaSharapova

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

La punturadi Roberto Pelucchi

La vignettadi Valerio Marini

Twitter

EDOARDO MOLINARICampione di golf� In partenza da KL, si torna a casa e non cambierò 3 magliette al giorno @DodoMolinari

KOBE BRYANTCestista Nba con i Lakers� RIP. a uno dei più grandi coach di basket che abbia mai avuto DeanSmith @kobebryant

L’ANALISIdi ALESSANDRA BOCCIemail: [email protected]

twitter: @picobocci

A BOCCIt

È tutta una questione diprospettiva. Materia che ungeometra (Galliani lo è e laJuve glielo ricorda) dovrebbe maneggiare

agevolmente. L’ultima rissa tra Juve e Milan nasce da un fotogramma twittato ieri dalla società rossonera con l’obbiettivo di accusare la manipolazione dell’ immagine trasmessa per dimostrare come Tevez non fosse in fuorigioco nell’azione del primo gol. Questione di prospettiva, appunto. Quella che trasforma in convergenti anche due rette parallele a seconda del punto di osservazione. Provate a guardare un campo da tennis, due binari del tram, le piastrelle del vostro bagno. Una cosa era infuriarsi per il gol di Muntari a Buffon non visto dall’arbitro Tagliavento il 25 febbraio 2012 a San Siro. Un’altra cosa è montare tutta questa bufera per lo scatto con cui Tevez ha bruciato Paletta (non esattamente un Carl Lewis della pedata).

Tutto ciò non riuscirà mai a sviare l’attenzione sulla sconfitta del Milan allo Juventus Stadium. Una sconfitta che non parte da un presunto fuorigioco, ma dalla lettura delle formazioni in campo. Se da una parte ci sono Pogba, Pirlo e Marchisio e dall’altra Poli, Essien e Muntari, non potrà mai esserci partita. E non andiamo a paragonare i reparti difensivi (portieri a parte)... Aggiungiamoci pure i complimenti che Inzaghi ha regalato ai suoi giocatori (battuti 3-1) e il quadro è completo. Il problema qui non è di prospettiva, ma di sostanza.

Il botta e risposta tra il Milan e la Juve, cominciato (con una certa

caduta di stile) da Milano, proseguito (con una certa arroganza, dai, ammettiamolo) da Torino e conclusosi (per ora) con una controreplica rossonera, tira però il sasso in ben altro stadio, uno stadio destinato a diventare ben più grande se un giorno la moviola dovesse fare il suo ingresso ufficiale nel campionato italiano.

Le accuse di Galliani, uomo che nel calcio e nella tv ha trascorso la sua vita professionale, sono pesanti. Sostiene che ci vuole poco a manomettere un’immagine da moviola. Ha ragione. Basta sbagliare di una frazione di secondo il fermo immagine e chi era in gioco va in fuorigioco. Lasciare intendere che la Juve possa averlo fatto in occasione del primo gol, però, è gravissimo. Anche perché la società bianconera che pur gestisce la produzione delle immagini delle partite interne, segue regole ben precise sul posizionamento delle telecamere che non vengono manovrate da operatori bianconeri, ma da regista e producer designati dalla Lega Calcio. La stessa grafica (le linee utilizzate per valutare il fuorigioco) viene poi effettuata dai broadcaster (Sky o Mediaset) e non da chi produce le immagini sul posto. E questo Galliani lo sa meglio di chiunque altro. La sua polemica, questa volta, sembra insomma fuoriposto a meno che in mente (o in fronte...) non abbia altri obbiettivi...

Dall’episodio incriminato se mai usciamo con due convinzioni: 1) la regola del fuorigioco va cambiata (non si può decidere sui centimetri); 2) se il tasso di litigiosità del calcio italiano resta questo, la moviola in campo potrebbe essere pericolosa e aumentare più che diminuire le polemiche. Tutto il resto è solo questione di prospettiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso sul gol di Tevez

MILAN VS JUVETUTTA QUESTIONEDI PROSPETTIVEIL COMMENTOdi UMBERTO ZAPELLONIemail: [email protected]

twitter: @uzapelloni

LLONIt

«A llenare il Toro è una libidine». Eranostate le prime parole di GiampieroVentura, quando l’8 giugno del 2011

venne presentato come nuovo allenatore dei

L’evoluzione del Torino

LA PROFEZIA DI VENTURA: QUANDO IL GRUPPO VINCE SU TUTTOPASSIONE GRANATAdi DANIELE VAIRAemail: [email protected]

twitter: danvaira

Agranata. Oggi, 3 anni, 8 mesi e 156 panchine dopo, ha portato la squadra a sfidare in Europa League l’Athletic Bilbao nei sedicesimi: atmosfere che mancavano dalla Coppa delle Coppe del 1993. Ha preso la squadra dalla B, l’ha portata in A e l’ha lanciata verso l’alta classifica con un filotto d’autore. I suoi sono imbattuti da 9 partite, ne hanno vinte 4 di fila: non capitava da 37 anni. «Una doppia libidine, o una libidine coi fiocchi», potrebbe ora commentare, citando un tormentone di Jerry Calà. Non ha avuto paura di smontare il giocattolo,

«facendo frullare la palla» il primo anno di A. Poi limitando l’esuberanza da provinciale sfacciata e puntando tutto su Immobile e Cerci, arrivati da incompiuti e rivenduti da fuoriclasse. E il terzo anno ha tirato dritto nonostante le critiche e una classifica che, fino a un mese fa, era preoccupante. «Il merito è del gruppo», ha ripetuto. Una frase abusata, che però vale se pronunciata più di 5 mesi fa e in piena tempesta. Era il 18 settembre, il Toro annaspava ed era stato salvato sullo 0-0 contro il Bruges da «San Gillet»: «Se non si hanno tanti soldi

e si vogliono bilanci sani, programmare significa prendere giovani insieme a giocatori più esperti, su cui lavorare». Ha battuto gli scettici con i risultati e una profezia: «Riceverò le stesse critiche dell’anno scorso, ma vi rimangerete tutto». I mugugni, per esempio, su Martinez o su Benassi, finito nel tritacarne per l’errore che ha poi dato il la al gol di Pirlo nel derby. I due, forse non a caso, sono stati i migliori contro il Verona. A suo modo aveva risposto anche a chi criticava la parsimonia del suo presidente (#Cairobraccino). E ora ha dato una speranza ai tifosi che pensavano che Toro-Athletic Bilbao sarebbe stata una partita senza storia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 24: Gazzetta 09/02/15

24 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A. BILBAO 2

BARCELLONA 5PRIMO TEMPO 0-2MARCATORI Messi (B) al 15’, Suarez (B) al 26’ p.t.; Rico (A) al 14’, De Marcos (A) autogol al 17’, Neymar (B) al 19’, Aduriz (A) al 22’, Pedro (B) al 41’ s.t.

ATHLETIC BILBAO (4-2-3-1) Iraizoz 5,5; De Marcos 6, Etxeita 4,5, Laporte 5,5, Balenziaga 4,5 (dal 7’ s.t. Aurtenetxe 5); San José 5,5, Rico 6; Susaeta 5 (dal 24’ s.t. Beñat 5), Unai López 6, Muniain 5 (dal 32’ s.t. Gurpegui 6); Aduriz 7.PANCHINA Herrerín, Ibai, Aketxe, Williams.ALLENATORE Valverde 6ESPULSI Etxeita al 30’ s.t. per gioco scorrettoAMMONITI Balenziaga, Unai López per gioco scorretto, Gurpegui per proteste

BARCELLONA (4-3-3) Bravo 6; Dani Alves 6,5 (dal 24’ s.t. Adriano 6), Piqué 7, Mathieu 6,5, Jordi Alba 7; Rakitic 6,5, Busquets 7, Xavi 6,5 (dal 29’ s.t. Rafinha 6); Messi 8, Suárez 7 (dal 35’ s.t. Pedro 6,5), Neymar 7,5.PANCHINA Ter Stegen, Bartra, Mascherano, Iniesta.ALLENATORE Luis Enrique 7ESPULSI nessunoAMMONITI Dani Alves per gioco scorretto

ARBITRO Mateu Lahoz 5,5NOTE spettatori 48.000 circaTiri in porta 5-11, tiri fuori 2-5, angoli 4-4, fuorigioco 0-3Recuperi 0‘ p.t. e 2‘ s.t.

Manita del Barça a BilbaoIl Real ora è a un punto1Nona vittoria consecutiva per Luis Enrique guidato da un Messi stellare. I catalani al San Mames non vincevano dai tempi di Guardiola

La festa dei giocatori del Barcellona dopo il gol di Messi, adesso i catalani sono a meno uno dal Real Madrid EPA

Filippo Maria RicciINVIATO A BILBAO

P essime notizie per Ancelotti: il Barcellona haun attacco stellare guidato da un inconteni-bile Leo Messi, ed è in gran forma. Cattive

notizie per il Torino: nonostante la pesante sconfit-ta l’Athletic ha mostrato gioco, ritmo, fede e inten-sità. Sapevamo già che l’aria di San Mames favori-sce per storia, tradizione e passione lo scorrere delgioco e la voglia di far divertire la gente, ieri seranella sfida che nella storia della Liga produce piùgol ci siamo gustati l’ennesima conferma: 5-2 per ilBarça, pali, parate, un’espulsione, fischi, pathos.Visto il risultato del derby madrileno il Barcellonadoveva vincere per portarsi a -1 dal Madrid e tene-re a -3 l’Atletico. Per un po’ ha sofferto la sfacciatavitalità dei baschi, entrati in campo indemoniaticome se la partita dovesse durare 20 minuti, poi haapprofittato da una parte di un pizzico di fortuna edall’altra dell’incredibile vena di Messi per pren-dersi un successo a San Mames che mancava daitempi di Guardiola.

SEMPRE LEO Luis Enrique ha infilato la nona vitto-ria consecutiva (parziale 34-7), striscia iniziataquando è finito il mal di pancia di Leo, malore ge-nerato da un altro viaggio nei Paesi Baschi, a SanSebastian, dove «Lucho» lo mise in panchina conNeymar. Che se uno pensa alla forma dei due sog-getti in questione e all’integralismo di Luis Enriqueviene quasi da ridere. Dalla sconfitta di AnoetaMessi ha segnato in tutte e 5 le successive gare diLiga: 8 reti contro le 2 di Cristiano Ronaldo, corsaal Pichichi che da 26 a 15 è passata a 28-23. Ieri perLeo un gol e 3 ‘assist’, ai compagni Suarez e Ney-mar e a De Marcos per un autogol. È stato lui adaprire la gara al 15’ segnando il suo 12° gol su puni-zione, il primo ospitato dal nuovo San Mames. Latraiettoria dell’argentino ha colpito due teste inbarriera ed è diventata imparabile per Iraizoz. IlBarça non aveva ancora fatto nulla, l’Athletic haprotestato per il fallo, un mani di Muniain decisa-

mente discutibile. Al 26’ ha partecipato all’ennesi-ma dimostrazione pubblica della nuova arma leta-le del Barça di Luis Enrique, il contropiede. Lanciodella difesa, fulminea combinazione Neymar-Sua-rez-Messi con scarico all’uruguayano al limite del-l’area: destro preciso ma forse parabile e 2-0. Terzarete di Suarez in Liga, prima in trasferta, rotto undigiuno di 4 gare condito da errori grossolani.

FUOCHI D’ARTIFICIO Nella ripresa 4 gol in 8 minu-ti: Rico ha ripreso un tiro di Aduriz respinto da Bra-vo, Messi ha costretto De Marcos all’autogol e haofferto a Neymar il 16° gol in questa Liga (nellascorsa si era fermato a 9…). Aduriz non molla maie ha fatto la sua quarta rete delle ultime 3 partite,100a in Liga. Etxeita si è fatto espellere per un fal-laccio su Suarez e nel finale ancora Messi ha libera-to Busquets per il gol di Pedro. Il Barcellona arrivaa 102 reti, l’Athletic subisce una punizione eccessi-vamente severa. Che il Toro non tenga troppo inconto questa partita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

Blatter, altra granaHa addomesticatoil rapporto sulla FifaFabio Licari

N on tutti i criminolo-gi sono come quellidi «Csi». Dall’enne-

simo scandalo che la Fifaconcede con puntualità,rivelato dal magazine te-desco Der Spiegel, arriva-no altre deprimenti noti-zie: non solo sul sistema dipotere di Zurigo, ma an-che su chi doveva studiareun «rapporto indipenden-te».

IL RAPPORTO Nel 2011, alvertice della crisi Fifa, do-po il famoso Qatar 2022 ela scoperta della corruzio-ne di numerosi membri,Blatter lancia l’idea di una«road map» per rinnovarela Fifa. E incarica MarkPieth, criminologo del-l’università di Basilea, dipreparare uno studio perindicare le riforme. Nellostudio – cominciato nelgennaio 2012, finito nelnovembre 2013 e pubbli-cato il 22 aprile 2014 – cisono accuse nei confrontidella Fifa, ma non di Blat-ter. Tutto il contrario. Se-condo Pieth, con Blatterpiù a lungo al vertice po-trebbero arrivare risultatimigliori.

L’AGGIUSTAMENTO Oraperò si scopre che quel

rapporto è stato addomesti-cato. E che, due mesi primadella pubblicazione, l’avvo-cato Mark Villiger, direttoredell’ufficio legale Fifa e ami-co di Blatter, ne ha ricevutouna copia dove ha annotato37 cambi, correzioni e «am-morbidimenti»: tipo non usa-re la parola «scandalo», nonfare riferimento alla banca-rotta Isl, non suggerire uncambio al vertice eccetera.Pieth ha accettato tutto: oraspiega che è normale che ilcommittente controlli il risul-tato finale. Ma il rapporto èmeno indipendente e disinte-ressato di quanto ci si aspet-tasse. Non è escluso che oggiVan Praag, Figo e il principeAl Hussein, rivali presiden-ziali, e forse anche Platini,abbiano qualcosa da aggiun-gere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Joseph Blatter, 78 anni EPA

SUDAMERICASub 20, Uruguay k.o.Argentina campione� L’Argentina di Humberto Grondona ha conquistato il Sudamericano Under 20, sconfiggendo l’Uruguay al Centenario di Montevideo nell’ultima partita del girone (1-2): avanti i padroni di casa con Pereiro, superati poi da Driussi e Correa. L’Argentina si qualifica così all’Olimpiade del 2016, mentre la Colombia - seconda in classifica - giocherà uno spareggio con una nazionale della Concacaf.Le prime quattro andranno al Mondiale U20. CLASSIFICA: Argentina 13; Colombia 9; Uruguay 8; Brasile 7; Perù 3; Paraguay 1.

PORTOGALLOIl Benfica pareggiacon lo Sporting� E’ finito 1-1 il big-match tra Sporting Lisbona e Benfica, la capolista si salva al 90’ col gol di Jardel. RISULTATI: Moreirense-Porto 0-2; Arouca-Nacional 3-3; Vitória Setúbal-Académica 0-0; Vitória Guimarães-Belenenses 0-1; Marítimo-Gil Vicente 1-2; Paços de Ferreira-Penafiel 2-1; Estoril-Sporting Braga 0-2; Sporting-Benfica 1-1 . CLASSIFICA Benfica 50; Porto 46; Sporting Lisbona 43; Sporting Braga 37; Vitória Guimarães 36; Belenenses 30; Paços de Ferreira 29; Rio Ave 27; Nacional, Estoril 25; Marítimo, Moreirense 24; Vitória Setúbal, Boavista 19; Arouca 16; Académica,Gil Vicente 14; Penafiel 1.

TACCUINO

MondoRSpagna

LA FESTA DI RONALDO� Dopo aver perso il derby con l’Atletico 4-0 Ronaldo ha invitato tutti i compagni del Real (nella foto con un’amica e Coentrao) in discoteca per festeggiare i suoi 30 anni compiuti giovedì. I tifosi non hanno gradito.

COPPA D’AFRICA

Vince la Costa d’Avorio ai rigori, come nel 19921Gli ivoriani di Renard trionfano in finale sul Ghana, lo stesso accadde 23 anni fa. Eroe il portiere di riserva Barry

COSTA D’AVORIO 9 GHANA 8

0-0, AI RIGORI Wakaso (G) gol, Bony (C) traversa, J. Ayew (G) gol, Tallo (C) fuori, Acquah (G) parato, Aurier (C) gol, Acheampong (G) fuori, Doumbia (C) gol, A. Ayew (G) gol, Y. Touré (C) gol, Mensah (G) gol, Kalou (C) gol, Badu (G) gol. K. Touré (C) gol, Afful (G) gol, Kanon (C) gol, Baba (G) gol, Bailly (C) gol, Boye (G) gol, Serey Dié (C) gol, Razak (G) parato, Barry (C) gol

ARBITRO Gassama (Gambia) NOTE Recuperi 1’ p.t.; 3’ s.t.; 1’ p.t.s; 1’ s.t.s. Calci d’angolo 6-6, Tiri totali: 9-18. Tiri in porta: 3-0. Fuorigioco: 0-3

COSTA D’AVORIO (4-3-3)Barry 8; Aurier 7,5, Bailly 6, K. Touré 6, Kanon 6,5; Serey Dié 6, Y. Touré 6.5, Tiené 5,5 (dall’11’ s.t.s. Kalou s.v); Gradel 6,5 (dal 22’ s.t. Doumbia 6.5), Bony 5.5, Gervinho 5 (dal 15' s.t.s. Tallo s.v.). PANCHINA Sayouba, Viera, Akpa Akpro, Doukouré, Diomandé, Assalé, L. TraoréALLENATORE Renard 7AMMONITI Serey Dié, Tiené, Kanon, Bailly, Barry

GHANA (4-4-2) Razak 6.5; Afful 6.5, Boye 6, Mensah 5.5, Baba 7; Atsu 7 (dal 12’ s.t.s Acheampong s.v.), Mubarak 6.5, Acquah 6, A. Ayew 7; Gyan 5.5 (dal 15's.t.s. Agyemang-Badu s.v.), K. Appiah 5.5 (dal 9’ p.t.s. J Ayew 6.5)PANCHINA Dauda, Sowah, Gyimah, Awal, Otoo, Amartey, Rabiu, Asante, Accam, ALLENATORE GrantAMMONITI Nessuno

Iacopo Iandiorio

B oubakar Barry non dove-va giocare. Il c.t. francesedella Costa d’Avorio Re-

nard gli aveva assegnato il ruo-lo di chioccia di SylvainGbohouo, 26enne portiere delSéwé, promosso titolare perquesta coppa d’Africa. Ma ilgiovane Gbohouo in semifinalesi era stirato una coscia controil Rd Congo e così BoubakarBarry, 35 anni, di origine gui-

neana, è diventato titolare perla finale. E ne è stato l’eroe. Sì,perché una partita brutta, ner-vosa, con poche occasioni (duepali, per la verità per lo sfortu-nato Ghana che non vince dal1982) si è risolta ai rigori finen-do 9-8 per gli ivoriani. E Barry,alla sua settima coppa, primaha parato il penalty dell’altroportiere, il ghanese Razak, epoi gli ha segnato il suo.

AYEW K.O. Ci sono voluti dun-que ben 22 rigori. Quasi come

nel 1992, quando sempre laCosta d’Avorio vinse la sua fi-nora unica coppa al 24° rigore,in finale proprio contro il Gha-na che Abedì Pelé (non presen-te per squalifica all’ultimo at-to) aveva trascinato sin lì. I figlidi Abedì, André e Jordan, nonsono riusciti a vendicarlo. Men-tre il tecnico francese Renard,che nel 2007 era stato il vice diLe Roy in Ghana, dopo il suc-cesso con lo Zambia del 2012(proprio contro la Costa d’Avo-rio di Drogba), è il primo c.t. avincere la coppa con due nazio-nali diverse. Anche se Gyamfidel Ghana e Shehata dell’Egittone hanno vinte 3 a testa. Inveceil c.t. israeliano del GhanaGrant aveva già perso una fina-

le ai rigori, sulla panchina delChelsea nel 2009 a Mosca con-tro il Manchester United di Fer-guson. E aveva con sé l’ivorianoKalou, ieri suo avversario.

TOURÉ OLÉ Ma torniamo al-l’eroe della serata: Barry, cheaveva perso due finali di coppafinora, nel 2006 (con l’Egitto) enel 2012 (con lo Zambia) sem-pre ai rigori, gioca nel Lokeren,in Belgio dal 2007, il fratelloThierno giocava a Marsiglia, ècresciuto all’Asec di Abidjan, ilmiglior vivaio dell’Africa nera.In trionfo anche i romanistiGervinho, un po’ spento ieri, eDoumbia, e i fratelli Touré. Selo meritavano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 25: Gazzetta 09/02/15

25LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TOP 11 MICHEL-DEPAY: DOPPIETTE

ARIKAN Trabzonspor

7,5

DE BRUYNEWolfsburg

7,5

ARDA TURANAtletico M.

8 HAZARDChelsea

7 FERETCaen

7

AUBAMEYANGBorussia D.

8

DEPAYPsv

8 KANETottenham

8

MICHELAlmeria

8

ALABABayern

7,5GUERREIRO

Lorient

8

INGHILTERRA

Blind salvalo UnitedSolo pari colWest Ham

Scarpa d’oroMessi s’avvicinaSale J. Martinez

� 1) 56 punti, C. Ronaldo, (Real Madrid/Spa), 28 gol;2) 44, Messi (Barcellona/ Spa), 22 gol; 3) 36, Kabaev (Kalev/Est), 36 gol;4) 34, Diego Costa (Chelsea/ Ing), 17 gol;5) 32, Martinez (Porto/Por), 16 gol.

Cristiano Ronaldo, 30 anni

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

I due portieri migliori incampo dimostrano che al-l’Upton Park i 34.499 spet-

tatori non si sono annoiati:West Ham-Manchester Utdnon è stata perfetta sul pianostilistico perché l’alta velocitàdella Premier limita spesso latecnica, ma si è giocato coastto coast fino al 95’ e il pari diBlind al 93’ ha cristallizzatol’1-1 che scontenta tutti. LoUnited scivola al 4° posto dopol’1-0 del Southampton colQPR, mentre Allardyce si man-gia le mani per i 2 punti svanitinel recupero. «Non siamo sod-disfatti», ammette Blind.

IL FILM Anche i numeri dei tiriin porta ribadiscono il concet-to: 6-6, pari giusto. Il possessopalla è a favore dei Red Devils,ma è a tratti sterile, come spes-so è capitato alla banda di VanGaal quest’anno. Un errore diSong regala a Van Persie la pri-ma occasione al 6’: uscita per-fetta di Adrian. De Gea compiela prima parata da urlo sullazuccata di Valencia al 14’, maal 32’ la respinta di piede sullacapocciata di Tomkins è qual-cosa di più: un capolavoro. IlWest Ham passa al 49’: palleg-gio e girata di Kouyaté. Rea-zione dello United e Adrian èperfetto su Van Persie, Falcao eancora Van Persie, ma il WestHam sfiora il 2-0: grande DeGea su Noble. L’inserimento diFellaini aumenta la forza d’ur-to dello United. Al 93’ l’1-1.

STANGOLATORE Poi c’è spa-zio per le polemiche sullostrangolamento più o menoscherzoso di Nigel Pearson, al-lenatore del Leicester, ai dannidi James McArthur del Palacein seguito a uno scontro fra idue a bordo campo (foto so-pra): il Leicester ha però smen-tito l’esonero del tencico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Lione fatto in casaspaventa il PsgIl solito Ibra lo salva 1Con sette titolari cresciuti nell’accademia la capolista tiene testa ai miliardari parigini e sfiora pure la vittoria

ITALIANI ALL’ESTERO

Carletto non perdeva così da 11 anni Di Matteo insegna catenaccio e vince

Iacopo Iandiorio

T ecnico che sale, tecnicoche scende. In GermaniaDi Matteo (7, Schalke) fa

di necessità virtù. Importa il ca-tenaccio, fa funzionare la difesa(schierata a 3) dove si sta inse-rendo bene Nastasic. Segnandosoli 3 gol ha raccolto 7 punti nel2015, compreso il pari colBayern. Con un’infermeria pie-na sta facendo miracoli anchese il gioco non è spettacolare.Per Ancelotti (5, Real Madrid) ilproblema gioco per ora è secon-dario. O, meglio, preoccupa,ma mai quanto il risultato delClasico. Uno 0-4 Carletto non lo

subiva dal k.o. nei quarti diChampions 2004 alla Coruña,sulla panchina del Milan. Veroche nel derby con l’Atletico glimancavano 5 giocatori, veroche la difesa è stata rifatta quasidel tutto (3 su 4 nuovi), ma unascoppola così... Tanto più cheSimeone sta diventando la be-stia nera (4 k.o. e 2 pari nelleultime 6 sfide). Maluccio in Li-ga Piovaccari (5, Eibar): allaCoruña perde (0-2) e si fa nota-re più per i fuorigiochi. AncheFausto Rossi (5,5 Cordoba) per-de, in casa 2-1 con l’Almeria, di-sputa 64’ con un giallo dopo unquarto d’ora che lo rende menospavaldo del solito. In FranciaSirigu (6, Psg) incolpevole sul

gol del Lione; Verratti (6,5), ot-tiene il rigore del pari; Motta(5,5) meno efficace del solito.In Inghilterra Pellé (6,5, Sou-thampton) colpisce la traversaa Londra col Qpr (1-0), ma nonsegna dal 20 dicembre. Balotellie Borini (Liverpool) neanche inpanchina, dove siedono Giac-cherini e Mannone (Sunder-land). Va meglio a Pascali (6,Kilmarnock) che rischia il rossoe il rigore con l’ Hamilton per unintervento su Redmond in fuga,ma il capitano dei Killies strap-pa lo 0-0. Napoleoni (6,5, Atro-mitos), in Grecia, vede poco lapalla ma all’89’ è lucido per av-viare l’azione del pari col Veria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Grandesso@agrandesso

Chiamarli ragazzini,seppur terribili, è or-mai riduttivo. Quelli

del Lione stanno diventandouomini veri, di calcio. E lavetta difesa dall’assalto delPsg lo certifica ampiamente.Non solo nel risultato, maanche nell’atteggiamento daparte di una squadra che hapure sfiorato l’exploit, mo-strando bel gioco, personali-tà e orgoglio. Rimanendo co-sì davanti ai campioni in ca-rica, mai saliti quest’anno sulgradino più alto del podio, eriemersi dall’apnea provoca-ta dalla rete del ventunenneNjie solo su rigore, ripetuto,di Ibrahimovic.

LIONE LOCAL Scenario im-posto da un Lione formatolocal, con sette titolari cre-sciuti nell’accademia, di etàmedia di 22 anni. Ma senzaremore davanti alle stelle diun Psg schierato di nuovocon una difesa tutta brasilia-na. E un solo francese: Ma-tuidi che per Raiola, suo pro-curatore, è rimasto a Parigiper passione: «Poteva gua-dagnare molto di più in In-ghilterra». Il centrocampistaguadagna comunque 4,5 mi-lioni netti a stagione. Mentretutto il Lione in campo nonguadagna quanto il soloIbrahimovic. Togliendo poil’ex rossonero Gourcuff, che

ha un ingaggio da star di480mila lordi al mese, lasquadra di Fournier non ar-riva neppure a metà dell’in-gaggio dello svedese.

I RIMPIAZZI Ma i soldi, si sa,non danno garanzie. Anzi,anche senza Lacazette, in-fortunato capocannonierecon 21 reti, il Lione sfoggia lostesso rimpiazzi magari nondella stessa qualità, ma dipari grinta. Come il 21ennecamerunese Njie, appenarientrato dalla Coppa d’Afri-ca, che al 31’ p.t. spezza lostrano equilibrio della garascaricando rabbiosamente ildestro da distanza ravvicina-ta. Magnificando lo scambiocon il coetaneo Fekir, al sestoassist di stagione. Sberlasgradevole per Ibrahimoviccolpevole di aver perso il pal-lone all’incipit dell’azione fa-tale, sviluppata su 11 passag-gi, spostando il cursore dadestra a sinistra, per spezza-re la retroguardia ospite. Perfarsi perdonare, l’ex rosso-nero si presenta sul dischettoper calciare il rigore, procu-rato da Verratti. Steccando ilprimo tentativo, intercettatoda un Lopes paratutto anchesulle occasioni bruciate daCavani. Ma la ripetizione,imposta per l’ingresso antici-pato in area di Bedimo,Ibrahimovic la piazza sottotraversa. Mettendo così al si-curo un pareggio che, difronte a questo Lione, valequasi quanto una vittoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LIONE 1

PSG 1PRIMO TEMPO 1-0

MARCATORI Njie (L) al 31’ p.t.,

Ibrahimovic (P) al 24’ s.t.

LIONE (4–3-1-2) Lopes 8; Jallet

7, Rose 7, Umtiti 7, Bedimo 5,5;

Ferri 6,5, Gonalons 6, Tolisso

6,5; Gourcuff 6 (dal 42’ s.t.,

Ghezzal 6); Njie 7 (dal 37’ s.t.,

Benzia 6), Fekir 7.

PANCHINA Gorgelin, Koné,

Malbranque, Mvuemba, Cornet.

ALLENATORE Fournier 7.

ESPULSI Nessuno.

AMMONITI Fekir, Umtiti,

Gonalons per proteste.

PSG (4-3-3) Sirigu 6;

Marquinhos 6, Silva 6, Luiz 6,

Maxwell 6,5; Verratti 6, Motta

5,5, Matuidi 6; Lucas 5 (dal 31’

s.t., Lavezzi 6), Ibrahimovic 6,

Cavani 5 (dal 34’ s.t., Cabaye 6).

PANCHINA Douchez, Digne,

Van Der Wiel, Rabiot, Bahebeck.

ALLENATORE Blanc 6.

CAMBI DI SISTEMA Nessuno.

AMMONITI Cavani per

proteste, Cabaye per gioco

scorretto.

ARBITRO Turpin 6.

NOTE Tiri in porta: 3 (1 palo) -6.

Tiri fuori: 2-4. In fuorigioco: 1-2.

Angoli: 3-3. Recuperi: p.t. 0’; s.t.

3’.

Pearson e McArthur

LE CLASSIFICHE

Zlatan Ibrahimovic, 33 anni, firma la rete del pareggio del Psg sul campo del Lione AFP

MondoRFrancia

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

Page 26: Gazzetta 09/02/15

26 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gli annunci si ricevonotutti i giorni su:

[email protected]

oppure nei giorni ferialipresso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 36tel.02/6282.7555 - 7422,

fax 02/6552.436

Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricercadi personale devono sempre intendersi ri-volte ad entrambi i sessi ed in osservanzadella Legge sulla privacy (L.196/03).

Una nuova vetrina: prima di tutto... prima di tutti!

[email protected]

per promuoveretutto ciò che

ti rende Speciale!

Temporary ShopEventi

Locali RistorantiSpettaco

li

Mostr

eCorsi

OutletSaldi

Viag

gi TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSARubriche in abbinata: Corrieredella Sera - Gazzetta dello Sport:n. 1, 16: € 2,08; n. 2, 3, 14: €7,92; n. 4, 21, 23: € 5,00; n. 5, 6,7, 8, 9, 12, 20, 22: € 4,67; n. 10:€ 2,92; n. 11: € 3,25; n. 13: €9,17; n. 15: € 4,17; n. 17: € 4,58;n. 18, 19: € 3,33; n. 24: € 5,42.

ABILE segretaria ufficio commerciale,inglese, francese, Windows, Mac, dataentry offresi. 331.12.23.422AIUTO contabile, impiegata commer-ciale con pluriennale esperienza offre-si full/part-time. 340.59.89.168IMPIEGATO amministrativo, conta-bile, archivio, magazziniere, import-export, ventennale esperienza lavora-tiva, di recente libero occupazione,cerca urgente seria proposta lavorati-va. No lavori porta a [email protected]

NEOPENSIONATAesperienza ventennale,amministrazione, concilia-zioni bancarie, contattoclienti/fornitori, gestione:personale, enti pubblici. Mi-lano 339.54.69.102

AGENTE plurimandatario componen-ti elettronici/elettromeccanici zonaLombardia B2B disponibile valutarenuovi mandati. Mail:[email protected] estero, arredamen-to contract ufficio/residenziale. Ge-stione clienti, scouting, portafoglioclienti, coordinamento funzioni azien-dali, sviluppo prodotti, comunicazio-ne, piani di marketing/vendite. Mobile345.79.56.127

AUTISTA di fiducia, esperienza ven-tennale, referenziato, cerca lavoro an-che part-time. 333.95.76.523

ELETTROMECCANICO elettricista,manutentore, magazziniere, buonamanualità, assistente di direzione. In-glese discreto, offresi. 331.24.37.105

AIUTO cuoco con esperienza offresi aMilano. Referenziato. Tel.392.09.33.941BARISTA con esperienza caffetteria,ottima conoscenza inglese offresi Mi-lano città. 340.71.06.042PANETTIERE apprendista offresi, di-sponibilità immediata. 342.85.46.031

COLLABORATORE domestico sri-lankese, offresi comebadante, autista.Presenza. Patente B, ottime referenze.333.23.45.481COLLABORATRICE familiare, italia-na, con esperienza, offresi per lavoridomestici. Tel. 327.57.46.158SRILANKESE uomo cerco lavoro co-me domestico, stiro, pulizie generali.Patente. 380.75.17.219SRILANKESE 30enne, referenziato,domestico, giardinaggio, cucina, ba-dante, custode. Patente. Disponibiletrasferimenti. 327.62.97.596

CONTABILE neopensionato, autono-mo finobilancio, adempimenti/dichia-razioni, offresi contabilità piccolaazienda. 328.68.59.679CONTABILE pensionato autonomofino bilancio, adempimenti/dichiara-zioni, reports IFRS, inglese, sufficientetedesco/francese offresi part o full ti-me. 339.29.95.573RAGIONIERE pensionato effettuaper privati/studi professionali/aziendedisbrigo pratiche c/o enti previdenzia-li/fiscali zone Milano-Como-Varese,email: [email protected] tel.338.65.59.963

BABY-SITTER referenziata, plurien-nale esperienza, attestato OSS, offresianche altre mansioni. 331.65.40.601SRILANKESE offresi part-time matti-na come baby-sitter, domestica. Espe-rienza decennale. Referenziata. Diplo-mata inglese. 327.04.32.598

BADANTE referenziata, pluriennaleesperienza, brava cuoca, offresi fissa/giornata/week-end. 333.32.72.649BADANTE 52enne, moldava referen-ziata offresi fissa/diurno, anche week-end, libera subito zoneMilano, Parma,Trento. 328.64.32.374

ELETTROFARMACI indicati molte-plici patologie, estetica, sport. Fisico/medico ingegnere progettista elettro-nico progetta, consulenze.Quaranten-nale esperienza internazionale.Tel.338.17.63.527

APPARTAMENTO grande rappre-sentanza mq. 420, adiacenze Brera,edificio storico, scaloni monumentali,affreschi, grandi spazi artisticamenterestaurati. Fitness golf indoor. CE: D -IPE: 104,5 kWh/mqa. 02.88.08.31 -Cod. P05 filcasaimmobili.itDE AMICIS bilocale cucina abitabile,balconi.CE:G - IPE: 222,75kWh/mqa.02.88.08.31 - filcasaimmobili.it

TRILOCALE ristrutturato Sarpi. Ampiosoggiorno, bicamere, biservizi, box.CE: B - IPE: 36,8 kWh/mqa.02.88.08.31 - Cod. T31 filcasaimmo-bili.it

SOCIETÀ d'investimento internazio-nale acquista direttamente apparta-menti e stabili in Milano. 02.46.27.03

BANCHEMULTINAZIONALI

•RICERCANO appartamenti affit-to vendita. Milano e provincia02.29.52.99.43

VIA DE TOGNI adiacenza Cattolica,palazzo epoca lussuosamente ristrut-turato elegantissimo ampio monolo-cale arredato. CE: G - IPE: 181,79kWh/mqa. 02.88.08.31. www.filca-saimmobili.it

FUNZIONARIO banca massime re-ferenze cerca bilocale/trilocale in Mi-lano zona servita. 02.67.47.96.25

COLLINE Piacentine, Val Tidone, 70Km da Milano, vendesi tipica casacampagnamq. 480. Giardino. Cortile.Vigneto DOC. Euro. 245.000,00.www.collinepiacentine.it -335.20.66.40VERBANIA Intra: ultimi due bilocaliattigui, vicino lago, extralusso, affaro-ne. 335.18.03.184

NEGOZI San Gregorio, canne fuma-rie, adatti bar tavola fredda, affitto-riscatto. CE: G - IPE: 187,5 kWh/mca.02.88.08.31. Cod. C03 - www.filca-saimmobili.itVENDIAMO De Amicis uffici 660mq.eventualmente frazionabili più ampiodeposito/magazzino sottostante. Lu-minosi, in ordine, aria condizionata,ascensore. CE: F - IPE: 154,25 kWh/mca. 02.88.08.31 - www.filcasaim-mobili.it

LOTTO unico mq 60.000 industriale/commerciale fronteAutostradaMilano- Bologna. Permessi edificabilità. Vici-nanza caselloA1Casalpusterlengo, SS9, 234. CE: in corso - [email protected]

IMPRESA esegue lavori di muratura,manutenzioni, ripristino appartamen-ti, facciate, rifacimento bagni, negozi,copertura tetti, pronto intervento. Tel.02.66.71.27.79

ACQUISTARE, vendere aziende, im-mobili, ricercare soci, joint-venture?Trentennale esperienza nazionale, in-ternazionale, pagamenti garantiti.www.cogefim.com - 02.39.26.11.91

LABORATORIO pasticceria provin-cia Milano vendesi: 170 clienti a con-segna giornaliera, punto vendita det-taglio, ottimo fatturato, 10/13 dipen-denti. Possibile anche conduzionecommerciale. 347.11.05.572RIVENDITA monopoli/lotto internoimportante centro commerciale hin-terland Milano, alto reddito idealegruppo famigliare cedesi. No perdi-tempo. Tel. 02.84.63.033 ore 10/13

ACQUISTIAMO•BRILLANTI, GIOIELLI FIR-MATI, orologi marche prestigio-se, coralli, argenteria. Il Cordusio02.86.46.37.85

ACQUISTIAMO•AUTOMOBILI E FUORISTRA-DA, qualsiasi cilindrata. Passag-gio di proprietà, pagamento im-mediato. Autogiolli, Milano.02.89.50.41.33 - 327.33.81.299

ABBANDONA ansia e fatica con inostri percorsi bellezza. Info02.91.43.76.86. www.body-spring.itRISCOPRI elegantissimo centro este-tico e massaggi antistress nel cuore diMilano. 329.60.42.700

PADRONA autorevolissima899.84.24.11. Viziosa 899.84.24.73.Euro 1,30min/ivato. VM 18. FuturaMadama31 Torino.

Page 27: Gazzetta 09/02/15

27LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I PRECEDENTI

Dai 318 mortia Lima nel ’64ai 72 uccisia Port Said

L a strage di ieri al Cairorichiama alla memoriaquella del 1° febbraio

2012 a Port Said, dove nellostadio dell’Al Masry moriro-no 72 ultrà dell’altra squadradella capitale egiziana, l’AlAhly. In questa triste classifi-ca, la peggiore (318 morti) siconsumò a Lima per Perù-Ar-gentina del 24 maggio 1964,seguita dai 127 deceduti adAccra in Ghana per Heart ofOak-Ashante il 9 maggio2001. Quindi, i 96 tifosi delLiverpool morti il 5 aprile1989 a Hillsborough, lo sta-dio di Sheffield, in occasionedella semifinale di FA Cupcol Nottingham Forest. Ot-tantanove perirono a Cittàdel Guatemala il 16 ottobre1996 per Guatemala-CostaRica, 71 al Monumental diBaires per River-Boca del 23giugno 1968. Gravi anche lestragi al Luzhniki di Moscanell’82 e a Ibrox, Glasgow,nel 1971(66 morti), all’Hey-sel di Bruxelles per la finaledi coppa dei Campioni del1985(39 tifosi juventini ucci-si il 29 maggio).

MondoRCalcio insanguinato

Gli incidenti del 2012 a P. Said

Egitto senza pace: 30 ultrà uccisi dalla polizia al Cairo1Era la prima gara a porte aperte dello Zamalek dopo Port Said. I morti erano tifosi che volevano entrare, i lacrimogeni hanno provocato il panico

Andrea Luchetta

T re anni e una settimana do-po la strage di Port Said,l’Egitto piange un nuovo

massacro allo stadio. Sono alme-no 30, secondo Al Ahram, i tifosidello Zamalek spirati all’esternodello Stadio dell’Aviazione al Cai-ro. Una delle vittime sarebbe unragazzino di 12 anni. Le immaginimostrano una distesa di corpi sulcemento, circondati dagli oggetticaduti nel fuggi fuggi. Era unadelle prime partite di campionatoaperte ai tifosi dal primo febbraio

2012, quando un assalto dei tifosidi Port Said alla curva dell’Al Ahlyprovocò 72 morti, nell’inerzia del-la polizia. In questo caso gli autoridel massacro sono gli stessi agen-ti, che hanno sparato gas lacrimo-geni e pallini di metallo addossoai tifosi imprigionati fra le recin-zioni di metallo, scatenando il pa-nico. In questo delirio, la partita èandata fino in fondo (1-1 conl’Enppi), e un solo uomo - OmarGaber - si sarebbe rifiutato di gio-care. A tarda sera la Federcalcioha accolto la richiesta del governodi sospendere indefinitamente iltorneo.

MANSOUR La ricostruzione vie-ne confermata alla Gazzetta da Ah-med, tifoso 30enne dell’Al Ahlyscampato miracolosamente a PortSaid. «Le somiglianze col nostromassacro sono impressionanti, sia-mo di nuovo lì. A quanto pare orala polizia è sulle tracce dei capi ul-trà dello Zamalek», circostanza che potrebbe alimentare nuovetensioni. Se il massacro di PortSaid era apertamente politico - unmodo per punire gli ultrà, decisiviper il successo del fronte rivoluzio-nario negli scontri di piazza -, que-sta nuova strage lo è in manierapiù velata. Il presidente dello Za-

malek, Mortada Mansour, è un di-scusso affarista, legato al vecchioregime di Mubarak; ha subito di-chiarato guerra ai White Knights, ilgruppo ultrà dello Zamalek, defi-nendoli «terroristi» e chiedendoche venissero sciolti d’imperio. Adetta di Mansour, i Cavalieri Bian-chi avrebbero provato ad assassi-narlo a colpi di pistola e a sfigurar-lo con l’acido - e in entrambi i casil’avvocato ne sarebbe uscito mira-colosamente illeso. Temendo unacontestazione, ieri Mansour avreb-be distribuito la metà dei 10 milabiglietti fra tifosi fidati, evitandoche la vendita aperta consentisse

l’accesso a troppi ultrà. I quali sisono presentati comunque, incon-trando la resistenza della polizia.Circostanza che non ha mosso apietà Mansour: «Non capite nulla, iteppisti non possono entrare» hascritto su Facebook.

REPRESSIONE Questa strage nonsembra voluta come quella di PortSaid. Piuttosto appare il frutto deimetodi repressivi del nuovo Egittodi Al Sisi, ricalcati dall’era Muba-rak. Il massacro assume quindi ri-levanza politica: denuncia lo statodella libertà di manifestare in unPaese in equilibrio precario, e tuttofuorché pacificato. Basti pensareai 230 attivisti condannati all’erga-stolo la scorsa settimana e ai conti-nui attacchi nel Sinai. Se i tifositornassero sulle barricate, per ilgoverno sarebbero guai seri. «IlCairo finora sembra tranquilla - cidice poco prima di mezzanotteuno storico attivista noto come BigPharaoh -. Ci sono molte personenelle case delle vittime, non sap-piamo se la rabbia esploderà sta-notte o fra qualche mese. Ma que-sta è nuova benzina sul fuoco. Eprima o poi l’incendio divamperà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA NOTTEDI FOLLIA NELLA CAPITALE� 1 La polizia in campo durante gli incidenti � 2 Gli scontri fuori dallo stadio tra le forze dell’ordine e gli ultras � 3 Un momento drammatico con i tifosi schiacciati dalle transenne di ferro � 4 Gli ultrà costretti in una gabbia e schiacciati uno sull’altro � 5 L’immagine che rende l’idea della follia andata in onda al Cairo: tutti i corpi che vedete a terra sono di ultrà morti dopo gli scontri, alla fine secondo le fonti ufficiali i morti sono trenta.

3 4

5

1

2

Page 28: Gazzetta 09/02/15

28

Peppe ErcoliASCOLI PICENO

L a seconda vittoria con-secutiva in rimonta do-po quella a San Marino

consente all’Ascoli di mante-nere la testa della classificarimandando a tre punti il Te-ramo. Il sofferto 2-1 sullaSpal, più ancora che dei duemarcatori Altinier e Perez,porta la firma di Grassi, or-mai leader dei bianconeri, edel portiere Lanni, miracolo-so in almeno due occasioni.

L’EPISODIO CHIAVE La Spalrecrimina per l’imprecisioneal tiro e per il rigore che a unquarto d’ora dalla fine ha de-ciso il match. Perez, da pocoentrato, ingaggia un duellodi mestiere con Silvestri e va

� Ecco il regolamento della nuova Lega Pro unica, che prevede quattro promozioni in Serie B (con una nuova formula dei playoff) e nove retrocessioni in Serie D.

PROMOZIONI Salgono in Serie B le prime di ciascun girone. Le seconde e le terze più le due migliori quarte (si guardano i punti, poi la differenza reti, o il maggior numero di reti segnate, ecc...) accedono ai playoff, nei quali (il primo turno sarà a gara unica) la miglior seconda riceve la peggior quarta, la seconda miglior seconda riceve l’altra quarta, la peggior seconda riceve la peggior terza, la miglior terza riceve la seconda delle terze. In caso di parità si va a supplementari e poi eventualmente ai calci di rigore. Poi ci sono le semifinali e le finali con andata (in casa delle peggio classificate) e ritorno: anche qui in caso di parità supplementari e rigori.

RETROCESSIONI Scendono in Serie D le ultime classificate di ogni girone. Ai playout vanno 16a, 17a, 18a e 19a di ogni girone con la seguente formula: 19a contro 16a, 18a contro 17a. Sono partite di andata e ritorno:in caso di parità di punteggio si salva la squadra meglio classificata in campionato.

MARCATORI Silva Reis (A) al 26’, Maistrello (B) al 49’ s.t.ALBINOLEFFE (5-3-2) Offredi 5,5; Anghileri 6, Ondei 6,5, Moi 6, Allievi 6,5, Cortinovis 5,5 (dal 10’ s.t. Silva Reis 7); Gazo 6,5, Spinelli 7 (dal 40’ s.t. Nichetti s.v.), Maietti 6,5; Bradaschia 5,5 (dal 25’ s.t. Vorobjovs 6,5), Momentè 5,5. (Amadori, Pacifico, Bentley, Girasole). All. Mangone 6,5.BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6; Toninelli 6, Priola 5, Bizzotto 5, Semenzato 6,5; Davì 6, Proietti 6; Iocolano 6,5, Nolé 6,5 (dal 34’ s.t. Cortesi s.v.), Cattaneo 5,5 (dal 14’ s.t. Furlan 6); Pietribiasi 5,5 (dal 33’ s.t. Maistrello 7). (Grandi, Stevanin, Cenetti, Zanella). All. Asta 6,5.ARBITRO Prontera di Bologna 5.NOTE paganti 71, abbonati 1.014, incasso di 1.536 euro. Espulso Offredi al 49’ s.t.; ammoniti Spinelli, Priola Toninelli, Proietti, Bizzotto e Iocolano. Angoli 3-8.

� BERGAMO All’ultimo respiro il Bassano acciuffa un pareggio strameritato contro un AlbinoLeffe che stava già assaporando la quarta vittoria di fila. I veneti dominano in lungo e in largo la partita, ma cozzano contro il bunker seriano. Al 26’ della ripresa Silva Reis con un bell’esterno sinistro fulmina Rossi, ma quando la sterilità ospite sembra acclarata arriva la zampata sottomisura di Maistrello.

Federico Errante

Maistrello al 94’premia il BassanoStop AlbinoLeffe

ALBINOLEFFE 1

BASSANO 1

MARCATORI Cristini al 45’ p.t.; Sandrini al 35’, Bruno al 44’ s.t.REAL VICENZA (3-5-2) Tomei 6; Carlini 6,5, Polverini 6,5, Piccinni 7; Lavagnoli 6, Cristini 7 (dal 27’ s.t. Sandrini 6,5), DallaBona 6, Malagò 7, Quintavalla 6; Bruno 7 (dal 44’ s.t. Pavan s.v.), Gomes 6,5 (dal 21’ s.t. Bardelloni 6). (Bonato, Beccaro, Vannucci, Margiotta). All. Favaretto 6,5.MONZA (3-5-2) Chimini 5,5; Martinez 5, De Bode 5, El Hasni 5,5; Giorgi 5,5, Conti 5 (dal 23’ s.t. De Vita 5,5), Acampora 5,5 (dall’11’ s.t. Pessina 6), Uliano 5,5, Pugliese 5,5; Torri 5,5 (dal 38’ s.t. Grandi 5,5), Valencic 5,5. (De Lucia, Corduas, Toskic, Carbonaro). All. Pea 5,5.ARBITRO Fourneau di Roma 6.NOTE paganti 87, abbonati 93, incasso di 643 euro. Ammoniti Sandrini e Pugliese. Angoli 7-2.

� VICENZA Tre punti scaccia-crisi e il Real Vicenza riparte. La squadra di Favaretto ha battuto il Monza con una grande prestazione agonistica grazie alle reti di Cristini, Sandrini e Bruno. Spettacolare il primo gol, sul finire del primo tempo: stop di petto e tiro all’incrocio. Il 2-0 nasce da un angolo: dopo il palo colpito di testa da Piccinni, il tap-in vincente di Sandrini. Torna al gol anche Bruno (14° centro) che mette in rete dopo la doppia respinta del portiere. Dopo il raddoppio dei padroni di casa, i pochi tifosi brianzoli hanno montato una contestazione nei confronti della loro società.

Marta Benedetti

Il Real Vicenzascaccia la crisiMonza, altro k.o.

REAL VICENZA 3

MONZA 0

� (r.c.) Il giocatori del Terracina (G) non sono volati a Nuoro causa il mancato pagamento dei rimborsi: sarà gara persa a tavolino. Posticipate 6 gare a mercoledì per il torneo di Viareggio, rinviate altre 15 per il maltempo. Oggi invece si gioca Kras Repen-Triestina (C). A Poggibonsi (E) gara sospesa a fine primo tempo per consentire l’atterraggio sul campo di un elicottero, causa un’emergenza del 118 e poi regolarmente portata a termine. Nel girone A il Cuneo raggiunto al 92’ a Bellinzago: si fa sotto il Sestri Levante (-2, come Pro Settimo e Chieri, fermate dalla neve). Il Padova (C) vince e allunga a +5 sull’Altovicentino battuto a Sacile. Il Rimini (D) vince vola a +12 sull’Este e +13 sulla Correggese, ma la loro sfida diretta non si é giocata. Nell’E il Poggibonsi raggiunge il Siena, che era fermo, mentre fa pari il Sansepolcro. Tutto come prima tra Maceratese (F) e Fano (-6), però perde la Samb. Nel G rinviato il big match tra Lupa Castelli e Viterbese, nell’H il Potenza va a -5 dalla Fidelis Andria che però non ha giocato, nell’I I’Akragas vince largo e sorpassa il Torrecuso che però non ha giocato. Il tris di giornata lo firma Marzio Celiento (Frattese). � I risultati e le classifiche li potete trovare sul sito www.gazzetta.it.

MARCATORI Torromino al 26’ p.t.; Fofana al 49’ s.t.PISTOIESE (5-3-2) Olczak 5,5; Celiento 5,5, Di Bari 6 (dal 36’ s.t. Martignago s.v.), L. Ricci 6, Falasco 6, Frascatore 5 (dal 5’ s.t. Piscitella 5,5); Pacciardi 6, Mungo 5,5, Vassallo 6; Falzerano 5,5, Romeo 5,5 (dal 17’ s.t. Anastasi 5,5). (M. Ricci I, Piana, Calvano, M. Ricci II). All. Lucarelli 5.GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco 6,5; Monaco 6, Ferraro 6,5, Legittimo 6; Della Latta 6, Verna 6, Formiconi 6,5 (dal 40’ s.t. Burzigotti s.v.), Paparusso 6; Gambino 5,5 (dal 1’ s.t. Volpi 6); Pichlmann 5,5 (dal 17’ s.t. Fofana 6,5), Torromino 6,5. (Mangiapelo, Albertini, Okosun, De Feo). All. Stringara 7.ARBITRO Caso di Verona 6.NOTE paganti 467, abbonati 501, incasso di 7.818 euro. Ammoniti L. Ricci, Forniconi, Vassallo, Romeo, Torromino, Baiocco e Piscitella. Angoli 2-5.

� PISTOIA Una discesa senza fine, quella della Pistoiese. Nelle ultime sette giornate ha racimolato un bilancio da brividi: sei sconfitte e un pareggio, con ben 22 reti subite e appena 5 realizzate. Nessuno, in primis l’allenatore Cristiano Lucarelli, riesce a spiegare un crollo simile. «Prendo atto della situazione – ha detto il tecnico livornese – e vado avanti.

Le dimissioni io non le do». Bocche cucite in società, ma oggi dovrebbe arrivare l’esonero del tecnico: circola il nome di Stefano Sottili. Il Grosseto, autore di un discreto primo tempo e di una ripresa in cui ha faticato molto per arginare gli incalzanti attacchi della Pistoiese, ha portato via tre punti quanto mai preziosi per la sua classifica. Il duello con l’amico Lucarelli (ogni venerdì si ritrovano a giocare a calcetto) è stato vinto da Stringara, peraltro ex allenatore della Pistoiese nella stagione 2001-02. Nel primo tempo la Pistoiese è partita forte e al 19’ Falzerano, imbeccato da Romeo (al rientro dopo quasi tre mesi per infortunio), ha impegnato Baiocco.Il Grosseto, passato in vantaggio con un tiro da 25 metri di Torromino (il giovane Olczak era fuori posizione), hadifeso a denti stretti il vantaggio per tutta la ripresa, ma dopo un miracolo di Olczak su tiro di Torromino) è arrivato il raddoppio in contropiede con Fofana, che prima ha colpito il palo e sulla ribattuta ha insaccato.

Enzo Cabella

Il Grosseto passaL’ex Stringarafa fuori Lucarelli

PISTOIESE 0

GROSSETO 2

MARCATORI Fioretti (S) al 22’ p.t.; Altinier (A) al 10’, Perez (A) su rigore al 29’ s.t.ASCOLI (4-3-2-1) Lanni 7,5; Avogadri 6 (dal 23’ s.t. Nardini 6), Mori 6,5 (dal 32’ s.t. Cinaglia 6), Pelagatti 6, Dell’Orco 5,5; Altobelli 5,5, Addae 4,5, Carpani 6; Grassi 7,5, Mustacchio 6,5; Altinier 6,5 (dal 23’ s.t. Perez 7). (Ragni, Pirrone, Berrettoni, Gualdi). All. Petrone 6,5.SPAL (5-3-2) Albertoni 6; Lazzari 7, Cottafava 6, Silvestri 5,5, Gasparetto 6, Nava 6 (dal 37’ s.t. Finotto s.v.); Di Quinzio 6,5, Capece 6,5, Gerbaudo 6 (dal 14’ s.t. Landi 6); Fioretti 6 (dal 26’ s.t. Rovini 6), Zigoni 5,5. (Ranieri, Bellemo, Aldrovandi, Giani). All. Semplici 6.ARBITRO Proietti di Terni 5.NOTE paganti 2.320, abbonati 2.442, incasso 39.173,14 euro. Espulsi Addae al 31’ p.t. e Silvestri al 28’ s.t.; ammoniti Gerbaudo, Cottafava, Perez, Dell’Orco, Landi, Nardini e Rovini. Angoli 0-5.

ASCOLI 2

SPAL 1

GIRONE B

Ascoli, il solito filmVa sotto, poi vinceMa la Spal impreca1Altinier e un dubbio rigore per i tre puntiDecisive le parate di Lanni e un super Grassi

IL PERSONAGGIOdi GIUSEPPEMADDALUNO

FREDDI-GOLALLA SAMUEL:L’ARMA IN PIÙDEL NOVARA

Q uando il gioco si fadifficile, per sbloccare le partitespesso basta usare la

testa. Come ha fatto il Novara che, orfano dei gol di Evacuo e Gonzalez, sabato con un’incornata di Gianluca Freddi ha rotto l’equilibrio con la Pro Patria. Un copione già visto

contro il Como, quando il difensore romano firmò addirittura una doppietta, spianando la strada per la vittoria. Un assist e tre gol, tutti pesanti, questo il bottino di Freddi che ha già eguagliato il suo record di gol in campionato del 2008-09 e del 2010-11 col Grosseto. «Quando gli

avversari si chiudono e si fatica a fare gol – spiega il difensore, campione d’Italia Primavera con la Roma nel 2005 – diventa fondamentale sfruttare le palle inattive. Siamo importanti, in questo senso,anche noi difensori: più sono le alternative e meglio è». Lo sa il Novara, che con Michele Napoli, il vice di Domenico Toscano, lavora quotidianamente proprio sui calci da fermo. Lo sa anche Freddi, cresciuto con il mito di Aldair e Samuel, «il mio idolo in assoluto». E sabato dopo il gol, segnato con una ferita alla testa dopo uno scontro di gioco, ha avuto un pensiero speciale: «La nascita della mia nipotina Sveva mi ha dato una gioia immensa: il gol è dedicato a lei».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gianluca Freddi, 27 anni LAPRESSE

L'ANALISIdi NICOLABINDA

LA POLITICANON GUASTITRE VOLATEDIVERTENTI

B elli i campionati, conla lotta per il primoposto avvincente in

ogni girone. Interessante anche la rincorsa di chi vuole arrivare ai playoff, con il miglior piazzamento possibile e la variabile quarto posto a mettere il carico: solo due quarte su tre andranno ai playoff,

quindi oggi (al netto dei recuperi) sarebbe fuori il Pisa. Sarà un finale parecchio interessante. Molto più del teatrino in scena nella Lega, dove la netta spaccatura ha partorito un doppio effetto sui presidenti. Uno è positivo: si sono alzate tante voci, da una

Piero Braglia, 60 anni LAPRESSE

Guido MarianiPAVIA

«A bbiamo fatto unagrande cosa». LucaD’Angelo non na-

sconde la soddisfazione per unavittoria maturata in condizionimolto difficili. L’Alessandria haespugnato il campo della capo-lista, interrompendo una stri-scia positiva di quattro vittorie eriuscendo a controllare un van-taggio di misura in inferioritànumerica. Un match non spet-tacolare, ma giocato in un climacaldissimo e con molto agoni-smo. Sono mancate grandi gio-cate, non è mancata l’intensità.E anche qualche polemica. Ilprimo tempo è giocato sul filodell’equilibrio con il Pavia chepunta sulla tecnica e l’Alessan-dria su un gioco estremamente

fisico. Al 7’ applausi per Cesari-ni che si libera in dribbling delmarcatore e ci prova di precisio-ne prendendo il palo. La primaconclusione ospite è di Mezavil-la all’11’. Al 39’ i grigi perdonoper infortunio Taddei. Ma la ga-ra si sblocca nella ripresa.

L’AUTOGOL Al 5’ Marconi lan-ciato sulla destra in contropiedepassa verso l’area pavese, nontrova il compagno, ma Cristiniche dal margine dell’area picco-la devia nella propria porta bef-fando Facchin. Quattro minutidopo Iunco controlla di mano eviene espulso per doppia am-monizione. Maspero decide dimettere in campo tutti gli attac-canti, D’Angelo ordina la barri-cata. Al 24’ a Soncin, già ammo-nito, viene fischiato un fallo dimano: l’arbitro non sanzionacon il cartellino, la panchina deigrigi esplode e il portiere di ri-serva Poluzzi viene espulso.L’arrembaggio pavese producepoco o nulla e l’Alessandria tor-na a casa con tre punti e con le-gittimi sogni di gloria.«Sul fallodi Soncin non c’è stata unifor-mità di giudizio da parte dell’ar-bitro», dice D’Angelo. «L’Ales-sandria? Una squadra che ha di-mostrato forza e carattere. E noinon siamo riusciti a dare quali-tà», risponde Maspero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCATORE autorete di Cristini al 5’ s.t.PAVIA (4-3-2-1) Facchin 5,5; Ghiringhelli 6, Cristini 5,5, Biasi 6, Malomo 6 (dal 22’ s.t. Cogliati 5); Rosso 5,5 (dal 36’ s.t. Grbac 5,5), Pederzoli 6, Carotti 6 (dall’11’ s.t. Marchi 5); Cesarini 5,5, Soncin 5; Ferretti 5. (De Toni, Marino, Corvesi, Abbate). All. Maspero 5.ALESSANDRIA (4-3-2-1) Nordi 6,5; Sosa 6,5, Morero 7, Sirri 6,5, Sabato 6,5 (dal 30’ s.t. Mora 6); Taddei 6 (dal 39’ p.t. Vitofrancesco 6), Obodo 6,5, Mezavilla 6; Rantier 6 (dal 15’ s.t. Valentini 5,5), Iunco 5; Marconi 6,5. (Poluzzi, Spighi, Germinale, Cavalli). All. D’Angelo 7.ARBITRO Dei Giudici di Latina 6.NOTE paganti 2.240, abbonati 322, incasso di 8.140 euro. Espulsi Iunco al 9’ s.t. e Poluzzi dalla panchina al 25’ s.t.; ammoniti Soncin, Morero, Sabato, Sirri, Nordi e Ghiringhelli. Angoli 9-3.

PAVIA 0

ALESSANDRIA 1

GIRONE A

Colpo AlessandriaAutorete fataleil Pavia si arrende1Cristini devia in porta un cross di MarconiD’Angelo si fa sotto ed esulta: «Grande cosa»

SERIE DIL TERRACINA

SENZA RIMBORSIRINUNCIA

ALLA TRASFERTA

REGOLAMENTOSALGONO IN 4:

UNA AI PLAYOFFSCENDONO IN 9:SEI AI PLAYOUT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

NOVARA 46 24 13 7 4 37 22

PAVIA (-1) 46 24 14 5 5 41 29

BASSANO 45 24 12 9 3 38 24

ALESSANDRIA 44 24 12 8 4 35 20

SÜDTIROL 40 24 11 7 6 31 23

REAL VICENZA 38 24 9 11 4 33 23

COMO 37 24 11 4 9 29 25

FERALPI SALO' 37 24 10 7 7 32 31

VENEZIA 34 24 10 4 10 30 26

TORRES 34 24 9 7 8 28 25

MANTOVA (-1) 32 24 9 6 9 24 20

MONZA 32 24 9 5 10 28 26

AREZZO 30 23 8 6 9 23 23

CREMONESE 29 24 7 8 9 30 31

RENATE 29 24 7 8 9 28 36

GIANA 24 23 6 6 11 17 24

LUMEZZANE 21 23 5 6 12 20 35

ALBINOLEFFE 20 24 5 5 14 15 33

PRO PATRIA (-1) 14 24 2 9 13 27 48

PORDENONE 13 23 3 4 16 18 40

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

VENERDÌ 13 FEBBRAIOFERALPI SALO’-VENEZIA (ore 19.30) (1-4)SABATO 14 FEBBRAIOPRO PATRIA-SÜDTIROL (ore 16) (0-2)ALESSANDRIA-LUMEZZANE (ore 19.30) (1-1)MONZA-ALBINOLEFFE (ore 19.30) (0-1)DOMENICA 15 FEBBRAIOPORDENONE-TORRES (ore 12.30) (0-2)BASSANO-CREMONESE (ore 14.30) (4-3)PAVIA-NOVARA (ore 14.30) (0-4)COMO-GIANA (ore 16) (0-1)RENATE-REAL VICENZA (ore 18) (2-2)LUNEDÌ 16 FEBBRAIOAREZZO-MANTOVA (ore 20.45) (1-0)

14 RETI Bruno (4, Real Vicenza). 12 RETI Maiorino (2, Torres). 11 RETI Momente’ (3, AlbinoLeffe); Fischnaller (1, Sudtirol). 10 RETI Brighenti (1, Cremonese); Ferretti (Pavia). 9 RETI Nole’ (4) e Pietribiasi (Bassano); Gonzalez (Novara); Cesarini (3, Pavia). 8 RETI Marconi (1, Alessandria); Vita (2, Monza; ora è nel Vicenza); Corazza e Evacuo (2, Novara); Soncin (4, Pavia); Bellazzini (6, Venezia). 7 RETI Ganz (Como); Magnaghi (Venezia). 6 RETI Guazzo e Rantier (Alessandria); Erpen (2, Arezzo); Jadid (1, Cremonese); Ranellucci (Feralpi Salo’); Candido e Serafini (3, Pro Patria). 5 RETI Mezavilla (Alessandria); Iocolano (1) e Maistrello (Bassano); Defendi (Como); Romero (Feralpi Salo’); Anastasi (Monza; ora è nella Pistoiese); Cristini (Real Vicenza); Raimondi (1, Venezia).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIALBINOLEFFE-BASSANO 1-1GIANA-PORDENONE Rin.LUMEZZANE-AREZZO Rin.MANTOVA-RENATE 2-0NOVARA-PRO PATRIA 2-0PAVIA-ALESSANDRIA 0-1REAL VICENZA-MONZA 3-0SÜDTIROL-CREMONESE 3-1TORRES-FERALPI SALO' 3-3VENEZIA-COMO 0-0

Lega ProR24a giornata

Cristiano Lucarelli, 39 anni LAPRESSE

Page 29: Gazzetta 09/02/15

29LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

a terra. Per l’arbitro Proiettiè rigore ed espulsione del di-fensore; con freddezza Pereztrasforma di prepotenza.«Fallo netto, anzi ce n’era unaltro prima» commenta l’at-taccante che non segnava danovembre. Petrone dallaparte opposta ce l’ha invececon Addae che sullo 0-1 gliha complicato i piani facen-dosi espellere per un accen-no di testata a Fioretti. Nelfrattempo, al 22’, la Spal erapassata in vantaggio con unperfetto contropiede lancia-to da Nava e finalizzato indiagonale da Fioretti.

DECISIVO Poi però Grassiprende in mano l’Ascoli. LaSpal è ben organizzata e li-mita i palloni per il marcatis-simo Altinier, sulle fasce gliesterni ascolani sono chiusie Lazzari detta legge in fasedi ripartenza. Serve una gio-cata che arriva al 10’ della ri-presa: dal piede di Grassiparte un cross, ponte di Morie colpo di testa vincente diAltinier. La Spal reagisce.Fioretti sbaglia a porta vuo-ta, Lanni si oppone a Zigonie, dopo il 2-1 di Perez, Rovi-ni sfiora il palo. Nel recuperoancora un miracolo di Lanniche dice no a Di Quinzio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCATORE Papini al 16’ p.t. LECCE (4-3-3) Caglioni 6; Mannini 6, Diniz 6, Abruzzese 6, Lopez 6; Salvi 6,5, Papini 7 (dal 45’ s.t. Filipe s.v.), Bogliacino 7; Lepore 6 (dal 14’ s.t. Gustavo 6), Moscardelli 6,5, Herrera 5,5 (dal 22’ s.t. Embalo 5,5). (Scuffia, Beduschi, Pino, Miccoli). All. Bollini 6,5.SAVOIA (3-5-2) Gragnaniello 7,5; Riccio 6, Checcucci 6, Sirigu 5; Giordani 5 (dal 1’ s.t. Cremaschi 5,5), Saric 6, Sanseverino 6, Boilini 5 (dal 1’ s.t. Partipilo 5,5), Verruschi 6 (dal 27’ s.t. D’Appolonia 5,5); Ferrante 6, Leonetti 6. (Volturo, Vosnakidis, Sevieri, Mercadante). All. Papagni 6.ARBITRO D’Apice di Arezzo 5,5.NOTE paganti 1.368, abbonati 2.228, incasso di 23.379,32 euro. Ammoniti Giordani, Bogliacino, Salvi, Papini, Ferrante, Sirigu e Sanseverino. Angoli 5-1.

� LECCE Con uno spettacolare gol di Papini (destro in corsa da 25 metri) il Lecce batte il Savoia e attende di conoscere il futuro di Miccoli, che potrebbe chiudere la sua avventura in giallorosso (si ritira o va all’Honved Budapest). Contestati dai tifosi della curva nord società e giocatori. Bogliacino e compagni hanno sfiorato ilraddoppio con Diniz, Salvi e Moscardelli, che ha colpito la traversa. Gragnaniello ottimo su Bogliacino, ancora Moscardelli e Gustavo. Passato al 3-4-3, il Savoia ha invocato un rigore per fallo su D’Appolonia.

Giuseppe Calvi

Perla di Papini:il Lecce si rialzaMiccoli va via?

LECCE 1

SAVOIA 0

MARCATORI Cruz (SM) al 18’ p.t.; Olivi (S) al 40’, Guidone (S) al 45’, Graziani (S) al 47’ s.t.SANTARCANGELO (4-3-3) Nardi 6; Traoré 6,5, Olivi 6,5, Capitanio 6, Rossi 6,5; Obeng 5,5 (dal 26’ s.t. Garufi 6), Taugourdeau 6, Bisoli 6; Falconieri 6 (dal 19’ s.t. Graziani 6,5), Guidone 6,5, Argeri 5 (dall’8’ s.t. Berardino 7). (Lombardi, Cola, Possenti, De Respinis). All. Cuttone 6,5.SAN MARINO (4-3-1-2) Secco 5,5; Bregliano 5,5, Benassi 6, Cammaroto 5,5, Cruz 6,5; Magnanelli 6, Diawara 6, Cuffa 6,5 (dal 19’ s.t. Soligo 5,5); Sensi 6,5 (dal 23’ s.t. Paolini 5,5); Musetti 5,5 (dal 32’ s.t. Baldazzi 5,5), La Mantia 5,5. (Vivan, Fogacci, Bationo, Cicarevic). All. Tazzioli 5,5.ARBITRO Marinelli di Tivoli 6.NOTE paganti 270, abbonati 252, incasso di 5.030 euro. Ammoniti Rossi, Olivi, Obeng e Cammaroto. Angoli 2-2.

� SANTARCANGELO (Rn) Un tris negli ultimi 7 minuti e il ribaltone è completato, col Santarcangelo che ora strizza l’occhio alla salvezza diretta e il San Marino ancora ultimo. Dopo il gol di Cruz, nella ripresa il neo acquisto Berardino cambia la partita: assist per il colpo di testa di Olivi per il pari e altro servizio per l’inzuccata di Guidone in tuffo al 90’. Il 3-1 è di Graziani con un destro secco da fuori area.

Loriano Zannoni

Il Santarcangelofa tutto alla fineSan Marino giù

SANTARCANGELO 3

SAN MARINO 1

� Oggi tocca alla capolista del girone C chiudere il programma della 24a giornata. Il Benevento riceve la Lupa Roma per rispondere alla vittoria della Salernitana, che ha firmato il sorpasso in attesa appunto della sfida odierna. La partita è stata anticipata alle ore 15 perché sono annunciate nevicate. Grande attesa a Benevento per continuare il filotto di 9 gare utili (6 vittorie e 3 pareggi) per riprendersi la vetta contro una Lupa Roma falcidiata da 5 squalifiche. Brini non ha Scognamiglio e dice: «Bisogna affrontare questa partita con grande concentrazione - dice il tecnico - e chiedo la solita prova di carattere e massima attenzione: le insidie ci sono e la classifica la guarderò solo dopo la partita».Così in campo (inizio alle ore 15):BENEVENTO (4-4-2) Piscitelli; Celjak, Padella, Lucioni, Som; Campagnacci, Vitiello, D’Agostino, Alfageme; Eusepi, Marotta. (Pane, Pezzi, Porcaro, Agyei, Djiby, Kanoute, Mazzeo). All. Brini. LUPA ROMA (4-3-1-2) Rossi; Frabotta, Martorelli, Cascone, Celli; Bariti, Ferrari, Raffaello; Cerrai; Leccese, Tulli. (Santi, Masi, Santarelli, Curcio, Faccini, Mastropietro, Scibilia). All. Cucciari. ARBITRO Giua di Pisa (Manco-Maiorano).

MARCATORI De Lucia (M) al 12’, Di Carmine (JS) al 44’ p.t.JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri 5,5; Cancelotti 6, Polak 6, Migliorini 6, Contessa 6,5; Maiorano 5,5 (dal 27’ s.t. Jidayi 6), La Camera 6, Bombagi6 (dal 14’ s.t. Ripa 6); Nicastro 5,5 (dal 33’ s.t. Gammone 5,5), Di Carmine 6,5, Carrozza 7. (Santurro, Romeo, Liotti, Caserta). All. Pancaro 5,5.MARTINA (4-3-3) Bleve 6; De Giorgi 5,5, Fabiano 6,5, Patti 6, Memolla 6; De Lucia 6,5, Bucolo 6, Tomi 6; Arcidiacono 6, Montalto 5,5, Pepe 5,5 (dal 30’ s.t. Pivkovski 5,5). (Modesti, Brunetti, Kalombo, Diop, Leto, Calvetti). All. Ciullo 6.ARBITRO Bertani di Pisa 6.NOTE paganti 802, abbonati 378, incasso di 11.278 euro. Ammoniti De Lucia, Tomi, Fabiano, Contessa e Arcidiacono. Angoli 9-4.

� CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) Una Juve Stabia in chiaroscuro non va oltre il pari contro un Martina abile a chiudere tutti gli spazi. I gialloblù sfiorano il gol con il nuovo arrivato Carrozza, ma si sgonfiano subito dopo la rete ospite di De Lucia, bravo a beffare dal limite un incerto Pisseri. La Juve Stabia pareggia al 44’ con un colpo di testa di Di Carmine, su assist del solito Carrozza, e nel finale di tempo va vicina al clamoroso ribaltone ancora con lo scatenato ex leccese.

Gianpaolo Esposito

Di Carmine in golma non bastaalla Juve Stabia

JUVE STABIA 1

MARTINA 1

MARCATORI Barraco (F) al 12’, De Vena (AN) al 29’ p.t.; Maza (F) al 42’, Cavallaro (F) al 49’ s.t.AVERSA NORMANNA (4-4-2) Lagomarsini 6; Petricciuolo 6, Cossentino 6,5, Esposito 6, Amelio 6,5; Mangiacasale 6, Giannattasio 5,5, Catinali 6 (dal 43’ s.t. Del Prete s.v.), Sassano 6; De Vena 6 (dal 36’ s.t. Geroni s.v.), Mosciaro 6 (dal 28’ s.t. De Luca 5,5). (Despucches, Magliocchetti, Balzano, Castellano). All. Marra 5,5.FOGGIA (3-4-3) Narciso 6; D’Angelo 6 (dal 24’ s.t. Bencivenga 5,5), Gigliotti 6,5, Agostinone 6,5; Loiacono 5,5, Agnelli 6,5, Quinto 6, Minotti 6; Bollino 6,5 (dal 38’ s.t. Maza 6), Sarno 6,5, Barraco 6,5 (dal 24’ s.t. Cavallaro 6). (Micale, Altobelli, D’Allocco, Sicurella). All. Brescia 6,5 (De Zerbi squalificato).ARBITRO Mainardi di Bergamo 6,5.NOTE spettatori 450 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulsi Loiacono al 20’ s.t. e Giannattasio al 35’ s.t.; ammoniti Sassano, Loiacano, Amelio, Giannattasio e Minotti. Angoli 2-7.

� AVERSA (Ce) Il Foggia vince e prenota un posto nei playoff, inguaiando l’Aversa. Dopo il botta e risposta tra Barraco e De Vena, nella ripresa il Foggia si sveglia nel finale e vince con i gol di Maza e Cavallaro. Dura contestazione per Marra e per il d.s. Costagliola.

Giovanni Aruta

Tris del FoggiaAversa, tifosicontro Marra

AVERSA NORMANNA 1

FOGGIA 3

MARCATORI Maimone (R) al 44’ p.t.; Cortellini (B) al 14’, Radi (B) al 17’, autorete di Liverani (B) al 29’ s.t.BARLETTA (4-3-3) Liverani 6; Meola 6, Stendardo 6, Radi 7, Cortellini 6,5; Branzani 5, Quadri 6, Legras 6 (dal 34’ s.t. Turchetta s.v.); Venitucci 6,5, Fall 5 (dal 27’ s.t. Ingretolli 5,5), Danti 6 (dal 42’ s.t. Zammuto s.v.). (De Martino, Regno, Guarco, Palazzolo). All. Sesia 6.REGGINA (4-3-3) Belardi 6; De Lorenzo 6, Cirillo 6,5, Aronica 5,5, Benedetti 6; Maimone 6, Zibert 6, Armellino 6 (dal 27’ s.t. Viola 6,5); Gallozzi 5,5 (dal 9’ s.t. Ungaro 5,5), Louzada 5,5 (dal 18’ s.t. Balistreri 5,5), Masini 6. (Kovacisik, Ammirati, Magri, Mazzone). All. Alberti 6.ARBITRO Dionisi di L’Aquila 6.NOTE paganti 852, abbonati 1.194, incasso di 9.182,67 euro. Ammoniti Aronica, Stendardo, Radi e Venitucci. Angoli 4-1.

� BARLETTA Decimo risultato utile di fila per un Barletta che, come al solito, costruisce molto ma paga la poca concretezza dei suoi attaccanti. La Reggina prende un punto utile dopo una settimana che ha rinvigorito le sue speranze di salvezza (restituiti i 4 punti di penalizzazione). Al 44’ Maimone devia in gol una punizione di Armellino. Nella ripresa Cortellini da fuori area al 14’ e Radi su punizione al 17’ ribaltano il risultato a favore del Barletta. Sembra fatta, ma al 29’ il tiro di Viola si stampa sul palo, batte sulla spalla di Liverani e poi finisce in rete.

Matteo Tabacco

Barletta, la beffaarriva su autogolReggina in salvo

BARLETTA 2

REGGINA 2

MARCATORI Nalini (S) al 25’ p.t.; Caetano (S) al 6’, Infantino (I) su rigore al 28’ s.t.SALERNITANA (4-3-3) Gori 6; Colombo 6, Lanzaro 6,5, Trevisan 6, Bocchetti 6; Moro 6 (dal 40’ s.t. Perrulli s.v.), Pestrin 6,5, Favasuli 5,5; Nalini 7, Caetano 6,5 (dal 47’ s.t. Mendicino s.v.), Negro 6 (dal 25’ s.t. Gabionetta 6). (Russo, Tuia, Franco, Tagliavacche). All. Menichini 6.ISCHIA (4-3-3) Ioime 6; Bruno 6, Sirignano 5,5, Caso 5,5, Bassini 5,5; Iannascoli 6 (dal 14’ s.t. Schetter 5,5), Massimo 6 (dal 24’ p.t. Gerevini 6), Chiavazzo 5,5; Alvino 6, Infantino 6, Armeno 5 (dal 7’ s.t. Tomicic 6). (Mennella, Finizio, Formato, Fumana). All. Maurizi 6.ARBITRO Piscopo di Imperia 5,5.NOTE paganti 4.030, abbonati 2.950, incasso non comunicato. Ammoniti Sirignano, Caetano, Bocchetti, Trevisan, Iannascoli, Bassini, Pestrin, Ioime, Infantino e Gerevini. Angoli 7-2.

� SALERNO Senza affanni la Salernitana s’impone sull’Ischia e conquista la vetta della classifica in attesa del posticipo di oggi del Benevento. Equilibrata solo la prima parte della gara con gli isolani che giocano meglio dei padroni di casa, poi il vantaggio di Nalini su punizione modifica gli equilibri. La squadra di Menichini si scrolla di dosso le paure e sfiora il raddoppio, che arriva in avvio di ripresa con Caetano al termine di una bella azione corale. Per lui è il 13° gol in campionato, ma salterà per squalifica la prossima partita. Poco dopo Ioime neutralizza un calcio di rigore di Favasuli. «Mi sono arrabbiato perché doveva tirarlo Caetano e poteva finire in goleada», è il commento di Menichini. Poi l’Ischia ritorna in corsa con un penalty trasformato da Infantino. Ma nel finale la Salernitana controlla con disinvoltura e festeggia il primato: provvisorio?

Roberto Guerriero

SALERNITANA 2

ISCHIA 1

GIRONE C

Nalini e Caetanocosì la Salernitanafirma il sorpasso1Successo con l’Ischia fallendo un rigoreMenichini va in vetta in attesa del posticipo

sponda e dall’altra, dopo anni di silenzi, dicendo cose più o meno giuste, ma dando almeno un bel segnale di partecipazione. Uno negativo: gli schiavi della bieca dietrologia vedono in ogni rigore, in ogni fuorigioco, in ogni penalizzazione, in ogni sanzione e in ogni colpo di tosse un effetto della presa di posizione per questo o quello schieramento. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, diceva qualcuno. La clamorosa denuncia dell’Ischia (ne parliamo in un’altra pagina) testimonia che qualcosa di strano sia in atto. Ma se la politica dovesse guastare il campionato, sarebbe un vero delitto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SVOLTAdi IVANMONTESANO

CATANZARO,QUANDOCAMBIAREFA BENE

Che svolta clamorosa aCatanzaro. Il tecnicoSanderra solo due

settimane fa faticava a mettere insieme 18 uomini tra campo e panchina. La rivoluzione di mercato ordinata dal presidente Cosentino era a pieno regime e lo spogliatoio sembrava la sala d’attesa di

una stazione. Sabato sera, con l’organico al completo, la vittoria a Matera (la seconda di fila) ha mostrato un Catanzaro migliore. Non era facile dare equilibrio a un gruppo smontato e rimontato con la dirigenza silenziosamente al lavoro e l’ambiente sull’orlo di una

nuova crisi di nervi dopo quella per l’esonero di Moriero. Cosentino era stato chiaro: al netto di mezzo campionato vissuto troppo al di sotto delle speranze bisognava ridimensionare. «Non è stato facile piazzare 14 giocatori – conferma il d.s. Armando Ortoli – già a ottobre avevamo avvertito i primi scricchiolii ma ci siamo trascinati fino a dicembre, poi è iniziato il repulisti». Sono partiti in 14 e sono arrivati in 12. Centrocampo e attacco rifatti. Via Kamara (ritorno segnato da infortuni e assenze) riecco Giampà, diventato in fretta capitano di una squadra che adesso vuole continuare a crescere e stupire. Ridimensionata? Forse. Ma di sicuro felice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leonardo Mancuso, 22 anni

IL POSTICIPOIL BENEVENTOCON LA LUPAPER TORNAREAL COMANDO

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

SALERNITANA 51 24 15 6 3 33 18

BENEVENTO 50 23 14 8 1 38 20

JUVE STABIA 44 24 12 8 4 34 25

CASERTANA 42 24 12 6 6 34 20

LECCE 42 24 12 6 6 33 23

FOGGIA (-1) 41 24 11 9 4 37 22

MATERA 38 24 10 8 6 35 24

CATANZARO 36 24 10 6 8 30 25

BARLETTA 32 24 8 8 8 23 20

VIGOR LAMEZIA 30 24 7 9 8 28 31

PAGANESE 29 24 7 8 9 21 27

LUPA ROMA 27 23 6 9 8 26 35

MARTINA 27 24 7 6 11 27 29

MELFI (-2) 25 24 5 12 7 22 26

COSENZA 25 24 5 10 9 26 31

MESSINA 25 24 5 10 9 26 34

SAVOIA 20 24 4 8 12 20 33

ISCHIA 19 24 4 7 13 19 33

REGGINA 19 24 4 7 13 17 35

AVERSA NORMANNA 12 24 1 9 14 18 36

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

SABATO 14 FEBBRAIOLUCCHESE-SPAL (ore 14.30) (0-2)

TUTTOCUOIO-PISTOIESE (ore 14.30) (2-3)

FORLI’-GROSSETO (ore 15) (2-2)

SAN MARINO-L’AQUILA (ore 17) (1-1)

TERAMO-SANTARCANGELO (ore 17) (2-1)

DOMENICA 15 FEBBRAIOSAVONA-GUBBIO (ore 11) (2-3)

PRATO-ASCOLI (ore 14.30) (1-1)

REGGIANA-PONTEDERA (ore 16) (0-0)

ANCONA-CARRARESE (ore 18) (0-0)

PISA-PRO PIACENZA (ore 18) (0-1)

14 RETI Arma (4, Pisa). 12 RETI Altinier (3, Ascoli); Donnarumma (3, Teramo).11 RETI Cellini (4, Carrarese); Bocalon (2, Prato).10 RETI Torromino (1, Grosseto); Lapadula (1, Teramo).9 RETI Loviso (3, Gubbio); Sandomenico (L’Aquila).8 RETI Grassi (Ascoli; 8 con 1 rigore nel Pontedera); Pichlmann (1, Grosseto); Regolanti (Gubbio).7 RETI Perez (2, Ascoli); Merini (Carrarese); Melandri (Forli’); Fioretti (2, Spal); Colombo (1, Tuttocuoio).6 RETI Tavares (2, Ancona); Lo Sicco (Lucchese); Matteassi (Pro Piacenza); Ruopolo (Reggiana); Scappini (2, Savona).5 RETI Tulli (Ancona); Forte (1, Lucchese; 2 nel Forli’); Romeo (Pistoiese); Fanucchi e Rubino (1, Prato); Alessandro (1, Pro Piacenza); La Mantia (1, San Marino); Graziani e Guidone (Santarcangelo); De Feo (Savona); Germinale (1, Spal; ora è nell’Alessandria).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIASCOLI-SPAL 2-1CARRARESE-FORLI' 1-1GUBBIO-TERAMO 1-4L'AQUILA-TUTTOCUOIO RinviataPISTOIESE-GROSSETO 0-2PONTEDERA-LUCCHESE 2-0PRO PIACENZA-ANCONA 1-1REGGIANA-PISA RinviataSANTARCANGELO-SAN MARINO 3-1SAVONA-PRATO 0-0

VENERDÌ 13 FEBBRAIOPAGANESE-LECCE (ore 20.45) (0-1)SABATO 14 FEBBRAIOMELFI-SALERNITANA (ore 14) (0-0)ISCHIA-AVERSA NORMANNA (ore 15) (2-1)SAVOIA-BARLETTA (ore 15) (0-0)FOGGIA-VIGOR LAMEZIA (ore 16) (1-1)MARTINA-BENEVENTO (ore 16) (0-1)DOMENICA 15 FEBBRAIOREGGINA-JUVE STABIA (ore 12.30) (1-2)CATANZARO-COSENZA (ore 14) (0-0)LUPA ROMA-MATERA (ore 14.30) (1-3)CASERTANA-MESSINA (ore 16) (5-1)”

13 RETI Caetano (3, Salernitana).12 RETI Eusepi (4, Benevento).11 RETI Moscardelli (1, Lecce).9 RETI Di Carmine (2, Juve Stabia); Corona (1, Messina).8 RETI De Vena (4, Aversa Normanna); Marotta (Benevento); Cavallaro (4) e Iemmello (Foggia); Ciotola (3, Ischia); Montalto (3, Martina); Iannini (Matera); Caturano (2, Melfi); Del Sante (1, Vigor Lamezia).7 RETI Arcidiacono (3, Martina); Madonia (Matera); Insigne (Reggina).6 RETI Floriano (1, Barletta; ora è nel Pisa); Alfageme (Benevento); Calderini (2, Cosenza); Sarno (1, Foggia); Ripa (1, Juve Stabia); Raffaello (1, Lupa Roma); Letizia (1) e Mucciante (Matera); Scarpa (4, Savoia).5 RETI Fall (Barletta); Scognamiglio (Benevento); Bianco, Cisse (1) e Diakite (Casertana); Russotto (4, Catanzaro); Cori (Cosenza); Carretta (Matera; 3 nel Martina); Tortori (Melfi); Montella e Scarsella (Vigor Lamezia).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIAVERSA NORMANNA-FOGGIA 1-3BARLETTA-REGGINA 2-2BENEVENTO-LUPA ROMA oggi, ore 15COSENZA-CASERTANA 2-2JUVE STABIA-MARTINA 1-1LECCE-SAVOIA 1-0MATERA-CATANZARO 2-4MESSINA-PAGANESE 1-1SALERNITANA-ISCHIA 2-1VIGOR LAMEZIA-MELFI 1-0

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

ASCOLI 47 24 13 8 3 40 20

TERAMO 44 24 12 8 4 33 22

REGGIANA 41 23 12 5 6 33 18

PISA 40 23 11 7 5 30 17

L'AQUILA 37 22 9 10 3 25 16

PONTEDERA 35 23 9 8 6 30 25

ANCONA 34 24 8 10 6 29 26

GROSSETO (-1) 31 24 8 8 8 32 28

SPAL 31 24 9 4 11 23 24

CARRARESE 30 24 5 15 4 29 22

GUBBIO 30 24 7 9 8 31 29

TUTTOCUOIO 28 23 6 10 7 28 39

LUCCHESE 28 24 6 10 8 22 24

FORLI' 27 24 7 6 11 23 35

PISTOIESE 27 24 7 6 11 27 42

SANTARCANGELO 26 24 6 8 10 19 23

SAVONA 26 24 7 5 12 25 40

PRATO 25 24 5 10 9 28 34

PRO PIACENZA (-8) 19 24 7 6 11 22 33

SAN MARINO 16 24 3 7 14 25 37

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

MARCATORE Montella al 9’ s.t.VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte 6,5; Spirito 6, Rapisarda 6, Gattari 6,5, Malerba 6,5; Papa 5,5 (dal 17’ s.t. Voltasio 6), Puccio 7,5, Scarsella 6; Montella 7,5 (dal 44’ s.t. Catalano s.v.), Held 6 (dal 34’ s.t. Kostadinovic s.v.), Improta 7. (Mercuri, Di Marco, Battaglia, Maglia). All. Erra 6,5. MELFI (4-3-1-2) Perina 6; Di Filippo 6, Dermaku 6,5, Colella 6, Di Mercurio 6; Giacomarro 5,5 (dal 24’ s.t. Nappello s.v.; dal 40’ s.t. Luparini s.v.), Spezzani 6, Agnello 6,5; Cicerelli 6 (dal 18’ s.t. Falomi 6); Tortori 6,5, Fella 6,5. (Gagliardini, Annoni, Libutti, Tundo). All. Bitetto 6.ARBITRO Mantelli di Brescia 6.NOTE paganti 534, abbonati 243, incasso di 4.769 euro. Espulso il tecnico Bitetto al 33’ s.t.; ammoniti Colella, Gattari, Improta, Held, Spezzani e Dermaku. Angoli 4-2.

� LAMEZIA TERME (Cz) Dopo tre mesi (1-0 al Matera il 9 novembre) la Vigor Lamezia ritrova una squadra della Basilicata e torna a vincere. Il Melfi si è arreso al termine di un match molto combattuto e giocato dalla squadra di Erra con grande determinazione e cuore. La rete decisiva è stata di Montella in avvio di ripresa con un preciso sinistro sul secondo palo dopo un ottimo lavoro di Improta: Perina battuto. La squadra di Bitetto (espulso) ha tentato fino all’ultimo di pareggiare e ora scivola verso i playout.

Francesco Caruso

Vigor Lamezia:con la Basilicataè sempre festa

VIGOR LAMEZIA 1

MELFI 0

Page 30: Gazzetta 09/02/15

30 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

NUOVE REGOLE DELLE BICI: DOPO SOSENKA QUASI 3 KM IN PIÙ

49,700

SOSENKA19 luglio 2005a Mosca

km km

Rep. Ceca

51,151

MOSER23 gennaio 1984a Città del Messico

Italia

51,115

VOIGT18 settembre 2014a Grenchen (Svi)

Germania

51,852

BRANDLE30 ottobre 2014a Aigle (Svi)

Austria

52,491

DENNISIeria Grenchen (Svi)

Australia

52,270

BOARDMAN23 luglio 1993a Bordeaux

Gran Bretagna

52

DENIeria Gr

Record validobici da inseguimento

Record cancellatobici speciali

Marco PastonesiINVIATO A GRENCHEN (SVIZZERA)

I l nuovo signore degli anelli è un ragazzo au-straliano, di quelli usciti da un telefilm: ca-pelli corti, faccia pulita, occhi che guardano

diritto negli occhi, sana e robusta costituzione.Rohan Dennis ha 24 anni e un fisico normale(1,82 per 71), ha frequentato l’Australian Institu-te of Sport con rugbisti e nuotatori, ha collezio-nato titoli e medaglie (due ori e due argenti mon-diali e un argento olimpico nell’inseguimento asquadre su pista, e un oro mondiale nella crono-squadre su strada tra i pro’) e viene da Adelaide,che del ciclismo australiano è la capitale: pisteciclabili, bici a noleggio, partenza del Tour DownUnder, fiera delle due ruote, i 10 comandamenticiclourbani di Stuart O’Grady antica gloria loca-le, e soprattutto la bicicletta intesa come stile divita, strumento di fitness, oggetto di moda.

UN’ORA ELASTICA Dennis ha girato l’anello 209volte e mezzo, per un totale di 52 km e 491 metri,cioè 639 metri, quasi tre giri di pista, più del pre-cedente signore degli anelli, l’austriaco MatthiasBrandle. E pensare che, dopo trequarti d’ora, Dennis aveva toccato la media di 52,818 e sem-brava lanciato a varcare la quota di 53. Ma que-

st’ora dura più di 60’ o 3600 secondi. E’ un’oraelastica: si allunga e si accorcia, accelera e rallen-ta, precipita e frena. E’ un’ora che può essere san-ta o balorda, e che vale anche un’intera vita.

LATTE E PASTA Ieri Dennis si è alzato alle 8 ed èsalito subito in bici, in camera, sui rulli, 20’ perrisvegliare il corpo. Poi colazione: latte e cereali.Alle 11 il pasto pre-gara: un piatto di pasta conolio e parmigiano. Alle 13.15 è entrato nel velo-dromo, alle 13.25 è salito in bici, ancora sui rulli,per mezz’ora. Poi ha bevuto un integratore e mangiato una granita. Alle 13.50 è entrato in pi-sta e si è seduto sulla sua Bmc TrackMachineTR01, definita “la nemica del vento”, perché – se-condo gli studi della casa costruttrice – è quellache sfida le leggi dell’aerodinamica annullandol’attrito dell’aria. Una scheletrica creatura nera,con telaio in carbonio, manubrio 3T con protesidi 50 cm, sella Fizik Arione, ruote lenticolari, gruppo e pedali Shimano, un peso di soli 6,45 kg,portati a 6,8 per obbedire al regolamento

105 PEDALATE Alle 14 il via. Due terzi del primogiro sui pedali per lanciarsi, poi posizione a uovo,spalle immobili e gambe frullanti, 105 pedalateal minuto. Dennis aveva due punti di riferimento:il primo, dentro, era se stesso, il secondo, fuori, ilproprio allenatore, Neal Henderson, piazzato

sulla linea di partenza, con lo stratagemma dimuoversi – avanti o indietro – a seconda dell’anti-cipo o del ritardo sulla tabella di corsa. Ma Hen-derson, per trequarti d’ora, non si è mai mosso daquella linea: Dennis era una macchina umanaperfetta, un orologio da corsa svizzero. Dopo 20’viaggiava a 52,606, dopo 30’ a 52,726, dopo 40’ a52,805. «La prima mezz’ora è vola-ta liscia. Poi ho cominciato a soffri-re – il caldo, la sete, la fatica digambe e testa — e la sofferenza èdiventata dolore». A quel puntoHenderson ha rinunciato a man-dare messaggi: bastava, per Den-nis, il punto di riferimento interno.«Gli ultimi 10’ non avevo idea diche cosa succedesse intorno a me.Sentivo il corpo in prigione. Pensa-vo soltanto a pedalare il più velocepossibile, a finirla e chiuderla lì».«Ha pagato il caldo – ipotizza Mar-co Pinotti, nello staff della Bmc cheha preparato il record —. Si era lavorato su unatemperatura di 25°, la mattina ce n’erano 24°, con il pubblico è salita a 26°, e contemporanea-mente si alzava la pressione atmosferica. Quel grado in più è stato decisivo». E mentre Dennis simartirizzava, Cadel Evans, al secondo giorno dilavoro (pubbliche relazioni nella Bmc) giù dalla

bici, lo spingeva a parole, a braccia, a salti.

UN LUNA-PARK «La mia tattica era non partiretroppo forte – ha spiegato Dennis –, il mio obietti-vo era 52,5. Non avevamo certezze sugli ultimi15’. Adesso dico che avrei potuto fare meglio, incerti piccoli dettagli, ma meglio di così, oggi, no.

Sono contento, soddisfatto, orgo-glioso. E stanco morto». Ancorapiù contento, soddisfatto e orgo-glioso di lui è Andy Rihs, 72 anni, ilpatron della Bmc, che è il luna-park della sua fortunata attività diindustriale. Il Vélodrome Suisse èil suo giocattolo: una pista di 250metri, un’arena polifunzionaleperché può ospitare calcetto e hoc-key, basket e tennis, più una tribu-na da 1800 posti (e una platea, nelmezzo della pista, da 1700 posti),14 camere d’albergo, bar, ristoran-te… Il tutto costruito – dall’idea al-

l’inaugurazione (nell’aprile 2013) – in tre anni.«Spero che questo record possa durare almenoqualche mese», si augurava Dennis. Durerà fino aquando Sir Bradley Wiggins non entrerà in pista.In giugno. A Londra. La prossima puntata dellasaga dei signori degli anelli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Che Dennis 52,491 km! Record dell’ora di alta qualità1 L’australiano della Bmc, 24 anni, sposta il primato di 639 metri. «Negli ultimi 10’ sentivo il corpo in prigione»

Pista: Dennis ha vinto 2 ori mondiali eun argento olimpiconel quartetto

Strada: iridato 2014 nella cronosquadre con la Bmc, primo nel Tour Down Under

LA CHIAVE

L’APERTURA ITALIANA

Belletti si congelò alla Sanremo: ora è rinato 1A Donoratico gran volata del romagnolo Il mignolo del piede non ha più sensibilità

Alessandro ContiINVIATO A DONORATICO (LIVORNO)

F iducia è la parola che ri-pete Manuel Belletti dopola vittoria del GP Costa

degli Etruschi. Un esordio colbotto con la maglia della Sou-theast per il 29enne di San-t’Angelo di Gatteo, 8 km da Ce-senatico, che ancora porta i se-gni della Sanremo 2013, fla-gellata dalla neve. «Devoringraziare Angelo (Citracca,

general manager, ndr) che hacreduto in me. Oggi è solo ilprimo tassello». Belletti ha pre-ceduto Davide Viganò (TeamIdea) e Niccolò Bonifazio(Lampre-Merida), che in vola-ta si è toccato con Colbrelli.Da quella Sanremo (correvaper la Ag2r) «il mignolo delpiede destro non ha più sensi-bilità. Ma sarebbe stato peggiose fosse stato un dito centrale».In realtà quella tormenta ha la-sciato di più altri segni: «Nellatesta, quando mi trovo in situa-

zioni di freddo». Dopo un annoall’Androni, con una vittoria alLimousin, Manuel Belletti si èsubito preso una grande soddi-sfazione nella gara di aperturaitaliana: «La squadra è statafantastica. La fuga (con 15’ divantaggio, ndr) è stata gestitabene. Compagni come Gavaz-zi, Ponzi, Finetto e Petacchihanno lavorato per me». Ale-Jet si è anche fatto una trentinadi chilometri da solo: «Siccomeera calata la temperatura – sve-la Belletti – Alessandro si eramesso in testa per scaldarsi.Poi quando ha visto che il grup-po non arrivava ha pensato difarli faticare».Nel calendario del romagnolo

c’è adesso il Trofeo Laiguegliadel 19 febbraio, ma lo sguardoè al Giro: «All’arrivo in volata aForlì (10a tappa, 19 maggio,ndr). Sarebbe bello vincere acasa come ho fatto a Cesenati-co nel 2010». Quella Cesenati-co di Marco Pantani, di cui sa-bato ricorre l’11° anniversariodella morte: «Ho iniziato a cor-rere guardandolo in tv. Ho an-che avuto la fortuna di incro-ciarlo quando ero piccolino,ma non gli ho mai parlato».

� Arrivo: 1. Manuel Belletti (Southeast)190 km in 4.29’, media 42,439 km/h; 2.Viganò (Team Idea); 3. Bonifazio (Lam-pre-Merida); 4. Downing (Gbr); 5. Col-brelli; 6. Gatto; 7. Consonni; 8. Martinel-li; 9. Reda; 10. Petilli; 20 Cunego.

DALLA NEVE ALLA GIOIASanremo 2013: Manuel Belletti sotto la neve, sostenuto dal nostro fotografo Roberto Bettini. In alto, a Donoratico. Per il romagnolo, 29 anni, è la 10a vittoria da pro’ SONCINI

CiclismoRA Grenchen, in Svizzera

Rohan Dennis24 anni,

1.82 per 71 kg:pro’ dal 2009,

è di Adelaide EPA

Page 31: Gazzetta 09/02/15

31LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Vettel, l’omaggio segretoIl casco d’esordio a Jerezcome quello di Schumi1Per il debutto con la Ferrari, Seb ha scelto la grafica usata da Michael agli inizi in kart. E non la cambierà: «Nuova filosofia»

Luigi Pernatwitter@pernagazzetta

U n casco bianco con unastriscia verticale che raf-figura la bandiera tede-

sca. Semplice, classico, comequelli che si usavano una volta.Sebastian Vettel, per il suo de-butto ufficiale sulla Ferrari a Jerez, ha scelto un nuovo copri-capo dalla grafica spiccatamen-te vintage, che ricorda gli Anni80. Privo di tinte sgargianti e di-segni aggressivi, quasi a rimar-care un taglio netto con il suopassato in Red Bull. Quello chepochi sanno, però, è quale siastata la fonte di ispirazione diSeb. La Gazzetta, quasi per ca-so, ha ripescato una foto ditrent’anni fa, scattata al Mon-diale kart di Le Mans 1985. Inprimo piano c’è l’italiano An-drea Gilardi, vincitore di quel ti-tolo, alle sue spalle un certo…Michael Schumacher. Ebbene,quel giovane Schumi, allora

16enne, correva con un cascobianco su cui era dipinta unastriscia verticale con i coloridella Germania. Proprio il moti-vo voluto quest’anno da Vettel.

EREDE Non può essere solo unacoincidenza. I piloti non fannoniente per caso. Ed è probabileche Vettel, ereditando la mac-

china che era stata di Schuma-cher, abbia in qualche modo vo-luto rendere omaggio al suoidolo della fanciullezza, ancoraalle prese con una difficilissimariabilitazione dopo l’incidentesugli sci di un anno fa, ripren-dendo il disegno che avevaidentificato il sette volte cam-pione del mondo all’inizio dellacarriera. «Era molto che pensa-vo al casco: sono voluto tornarealle origini — ha detto vago Seb—. Ho usato il colori della RedBull da quando avevo 12-13 an-ni. Io e il mio designer (JensMunser, lo stesso che guardaca-so creava i caschi di Schuma-cher; ndr) cambiavamo la grafi-ca a ogni gara. Ma, ora che sonomaturato e cresciuto, ho decisodi scegliere un solo disegno datenere tutta la stagione».

A KERPEN C’è infatti un lun-ghissimo filo rosso che unisceVettel e Schumi, arrivati allaFerrari entrambi a 27 anni, conla missione di far risorgere la

squadra («Sono qui per que-sto», è la promessa di Seb). Unastoria molto simile, che partedalla piccola pista di Kerpen,dallo stesso meccanico-scopri-tore, Gerhard Noack, da un co-mune destino di successi. Schu-mi era appena approdato a Ma-ranello, nel 1996, quandopremiò un Seb versionebambino prodigio inuno dei tanti torneivinti. E Seb era an-cora più piccolo,quando rompeva lescatole a Michaelper avere un autogra-fo. «Sono cre-sciuto con il

suo poster in camera e l’imma-gine di lui che vinceva sulla Fer-rari», ha raccontato Vettel.

AMICIZIA Il legame è conti-nuato negli anni. E si è trasfor-mato in amicizia, quando Vettelè sbarcato in F.1 nel 2006, comecollaudatore Bmw. Quell’annoSchumacher si ritirò, per ritor-nare a fine 2009 sulla Merce-des, ma nel frattempo i due sierano tenuti in contatto, si sen-tivano al telefono, dividevanoper gioco il sedile della stessamacchina in occasione dellaCorsa dei Campioni. E anchedopo è rimasto questo contattoforte, da maestro e allievo, percui Seb e Michael hanno passa-to insieme molte domeniche adivertirsi in kart sulle piste di Kerpen e Lonato e il secondo hadato preziosi consigli al primosulla F.1. L’abbraccio fra i due inBrasile nel 2012, quando Sebvinse il terzo titolo contro Alon-so nella gara d’addio di Schumi,fu quasi un passaggio di conse-gne. Tutto spezzato poi daldramma di Meribel. «Per me èdifficile parlare di Michael, pre-ferisco stare vicino alla famigliain privato», ha sempre spiegatoVettel.

BUONUMORE Oggi, forte diquattro titoli iridati, Seb sognadi seguirne le orme e riscriverela storia: «Sia io sia la Ferrarisiamo abituati a vincere, speria-mo di farlo insieme». L’atmosfe-ra che è riuscito a creare fin dalprimo test ricorda molto quel-l’entusiasmo carico di elettrici-tà che generò Schumacher nelsuo primo inverno da ferrarista.La squadra l’ha subito ricono-sciuto come leader, senza rim-piangere Fernando Alonso.«Vettel è una macchina da vitto-rie, come era Michael. Fa partedel suo Dna. E’ riuscito a con-durre la Red Bull al titolo e nonc’è motivo per cui non ci riescacon la Ferrari», spiega DavidCoulthard. Il metodo non è lasola cosa che ha portato Vettel.Le batoste della scorsa stagionehanno alimentato la sua sete dirivincita e le motivazioni. Seb,come Schumi, è un tedesco de-terminato, che non molla mai.«Vettel ha ritrovato il buonumore — assicura il vecchio mentore Helmut Marko —. Mi

invia sms sporcaccioni edivertenti. Il vecchio

Seb è tornato».© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CONFRONTO

MICHAEL SCHUMACHERSEBASTIAN VETTELMONDIALI

7 4VITTORIE

91 39PODI

155 66POLE POSITION

68 45GIRI VELOCI

77 22

RLi unisce un filo rosso: dalla pistadi Kerpen a Maranello, storiadi un’amicizia

RIl quattro volte iridato ha portatonei box lo stesso entusiasmo visto nell’inverno 1995

� 1. Sebastian Vettel sulla SF15-T ai test di Jerez � 2. Michael Schumacher insegue l’italiano Andrea Gilardi al Mondiale kart di Le Mans: è il 1985 � 3. Un giovanissimo e vincente Seb con Schumi COLOMBO

3

21

MOTOGP

Melandri vuole tornare in Superbike1In affanno nei test, Marco tratta con Aprilia: ingaggio giù e niente bonus per prendere il posto di Torres sulla RSV4 RF

SULL’ESPRESSO

Rossi, Alonsoe i conti svizzeriCi sono anche Valentino Rossi, Fernando Alonso e l’ex team manager Flavio Briatore fra i nomi della lista Falciani, che pubblicherà l’Espresso. L’inchiesta fa riferimento a 100 mila clienti che hanno depositato conti in svizzera presso la Hsbc fra il 1998 e il 2007. Per Briatore si parla di 73 milioni su 9 conti diversi, mentre la cifra per Rossi era 23 milioni. A proposito del Dottore, l’avvocato Sanchioni ha precisato agli autori internazionali del dossier che, sborsando 30 milioni nel 2008, il suo assistito ha chiuso ogni controversia anche su conti esteri.

TACCUINO

Paolo Gozzi

M arco Melandri è andatoa picco nei test MotoGPa Sepang e ora è in

pressing sull’Aprilia per tornarea tutti i costi in Superbike. Nes-suna illazione, a Noale se ne di-scute dal rientro dalla Malesia.Per convincere Aprilia a cam-biare i programmi, il 31enne ra-vennate offrirebbe un cospicuotaglio d’ingaggio con rinuncia

al bonus strappato sul biennalein scadenza a fine 2015 che ini-zialmente prevedeva due sta-gioni in Sbk.

CRISI Melandri sapeva che conl’acerba RS-GP avrebbe dovutosudarsi la zona punti. «In Su-perbike invece avrei potuto gio-carmi il titolo, buttiamo via unanno di esperienza», disse dopole 6 vittorie, ma solo 4° finalecon la stessa RSV4 del neo cam-pione Sylvain Guintoli. Le per-

plessità delle prime uscite di Va-lencia e Jerez sono state ampli-ficate dal disastroso bilancio diSepang, dove Marco ha chiuso28° e ultimo, a 4”7 da Marqueze ben 1”7 dal compagno AlvaroBautista. Che ha ottenuto pre-stazioni più che accettabili con-

siderando che Aprilia è rientra-ta un anno prima del previsto.

SCAMBIO Accontentare Melan-dri sarà difficile: le squadre so-no fatte e tra l’altro le RSV4 RFufficiali di Leon Haslam e JordiTorres sono in volo verso l’Au-

stralia per l’apertura Sbk tradue settimane a Phillip Island.L’unica sarebbe spostare il27enne spagnolo in MotoGP.Ma Melandri potrebbe partireanche dal secondo round inThailandia, con un mese di tem-po a disposizione per pianifica-re tutto con calma.

TENSIONE In ogni caso, Melan-dri continua a essere una patatabollente per Aprilia. Prima letensioni per il difficile adatta-mento alla Superbike, poi laguerra interna per il mancatogioco di squadra a favore diGuintoli in Spagna e Francia colrischio di mandare in fumo ilMondiale. Adesso ci risiamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Melandri, 32 anni, in azione sulla sua Aprilia nei test malesi IPP

Formula 1RVerso la nuova stagione

Page 32: Gazzetta 09/02/15

32

L'ANALISIdi LUCA CHIABOTTI

CASERTA, CANTU’: LA A CAMBIAMA CHE STRAZIO IL TIRO DA TRE

A spettiamo con grande curiositàVenezia-Milano di

stasera per capire se l’Umana, che ha vinto 13 partite su 17, ma ha perso con Milano, Reggio Emilia e Sassari, cioè le avversarie dirette al vertice della classifica, ha fatto un ulteriore salto di qualità come le sue statistiche difensive, simili a quelle di Milano, dimostrano. E’ il momento giusto per saltare addosso all’EA7, dominatrice del campionato, in difficoltà in Eurolega perché quando la difesa delle avversarie cresce, non sa dare risposteadeguate. Il problema è che in Italia nessuno riesce ad alzare l’asticella della propria intensità difensiva al livello necessario, Venezia potrebbe farlo, con 11 giocatori veri, può

riuscirci Reggio Emilia perché ha l’uomo che in serie A non ha nessuno, Riccardo Cervi, un centro dinamico di 2.15 che ti costringe a cambiare i tiri, in attesa di raddoppiare la potenza con Darjus Lavrinovic. Anche Brindisi, da questo punto di vista, offre maggiori garanzie perfino di Sassari, non per i tanti punti subiti dalla Dinamo (che dipendono dall’alto numero di possessi che crea) quanto dalla percentuali, sopratutto da tre, di cui hanno goduto gli avversari. Ma stiamo cadendo nell’ennesimo errore, tentare delle analisi su questa serie A. Che sta completamente cambiando pelle: le rivelazioni Cremona e Trento, al 4o k.o. di fila, che rotolano verso il basso apparentemente col serbatoio emotivo ormai

vuoto, la bellissima rinascita di Caserta di Enzo Esposito, 4 vittorie consecutive con un Ivanov pazzesco e un Michele Vitali sempre più determinante. O Cantù rientrata nei playoff dopo aver perso la Coppa Italia. Durerà? Non lo sappiamo, abbiamo sbagliato troppe volte. Le squadre di oggi non danno certezze, non sono solide. E l’attacco di moda oggi non aiuta ad essere continui, è troppo condizionato dal tiro da tre, anche se poi accade che Roma vinca con un orribile 2/23. Non ce l’abbiamo con le triple, ma con l’uso che se ne fa solo per il vantaggio aritmetico che ne deriva. Non è solo questo: nella terza di ritorno le squadre hanno tirato col 27% da tre, sono entrati 95 tiri, se ne sono impastati sul ferro 254. Da due la percentuale è stata il doppio, il 53% . Crediamo che l’essenza del basket resti sbagliare di meno. Sappiamo che per i tifosi conta solo vincere, in qualsiasi modo, ma ieri vi siete divertiti vedendo un basket capace di centrare un solo tiro da tre ogni quattro?

Cervi e PolonaraL’oro di Reggio è sotto canestro1 I due azzurri dominano nell’area, Varese senza Diawara, Okoye e Eyenga risale con la zona poi cede

Riccardo Cervi, 23 anni: i suoi 16 punti sono massimo in carriera in Serie A. Anche 12 rimbalzi CIAMILLO

Vincenzo Di SchiaviINVIATO A REGGIO EMILIA

R eggio Emilia macina, coni suoi colossi azzurri Polo-nara e Cervi (entrambi in

doppia doppia) quel che restadi Varese. Cioè poco se Diawaraancora è infortunato e Eyenganon è in grado di giocare (6’).La coperta di Pozzecco, al soli-to, è corta mentre quella di Me-netti comincia ad essere ampiae soffice come era stata imma-ginata in estate. Kaukenas eDiener non mettono ancora pa-ura come ai bei dì ma intantofanno volume.

COPPIA Ad affondare il coltelloci pensa la magnifica coppiasotto canestro: Cervi parte conuna doppia stoppata su Daniel(alla fine saranno 4) e chiudecon 16 punti, 12 rimbalzi e 31 divalutazione, accelerando unprocesso di crescita con un’evi-dente impennata: «Il fatto è —dice il centro Grissin Bon — chenon sono mai stato bene fisica-mente come ora. Senza l’Euro-cup mi alleno con costanza e irisultati si vedono. L’Europeo?Un sogno ma se gioco così tuttodovrebbe venire di conseguen-za». Questo è certo. Al momen-to Cervi vale il podio dei pivotdel campionato. Polonara (11punti, 12 rimbalzi e 2 stoppate)invece quello dei numeri 4. So-no loro a guidare Reggio Emiliasul +22 (42-20) in 16 minuti,accompagnati dalle folate diDella Valle, le triple di Diener, lepenetrazioni di Cinciarini, esorretti da una difesa attentache non concede nulla agli av-versari. Anche perché Varesepare un’armata allo sbando.Maynor vaga in confusione to-

mischiare le carte: si mette a zo-na, toglie a Reggio il dominio inarea, e trova nella mano di Rau-tins, la regia di Deane, un Kan-gur dignitoso e l’ardore di Ca-sella, che come approccio hamolto da insegnare ai compa-gni, le risorse per risalire fino a-2 (58-56).

DIFESA «Abbiamo sofferto il lo-ro cambio di difesa — spiegaMenetti — e perso il ritmo. Aquel punto ci siamo preoccupatitroppo dell’attacco non capen-do che stavamo smarrendo ilnostro dominio difensivo. Sia-mo stati bravi però a riprenderela partita in mano da dove l’ave-vamo lasciata». Certo, alzandodi nuovo il livello difensivo, maanche buttando di nuovo la pal-la sotto canestro dove Polonara,Cervi e un ottimo Silins, bravo afatturare possessi pesanti, com-pletano l’opera. La sesta scon-fitta su sette partite non demo-ralizza Pozzecco, che ha anchequalcosa da ridire sull’arbitrag-gio: «Andare in bonus nei primi5 minuti dell’ultima quarto conla squadra schierata a zona mipare troppo penalizzante. Han-no arbitrato bene per 30 minutipoi sono calati anche loro. Puòsuccedere, sbagliamo tutti. Al momento la mia aspirazione èrecuperare l’organico comple-to. Già non siamo da primissi-ma fascia, se la coperta è sem-pre corta tutto si fa difficile. Du-ra senza Diawara e con Eyengae Okoye che non erano in gradodi giocare. Quando li ho tolti hovisto una squadra che ha messoin campo tanto orgoglio. Hoavuto risposte importanti daCasella e Balanzoni. Maynor?Quando si gioca di squadra dà ilsuo apporto, altrimenti va inconfusione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I MIGLIORI DELLA GIORNATA

PUNTI

291. Dejan Ivanov

CASERTApivot28 anni

2. Adrian BanksAVELLINO 27

3. Ivan BuvaCANTÙ 24

3. Juvonte ReddicBOLOGNA 24

5. D.Johnson-OdomCANTÙ 22

RIMBALZI

181. James Mays

BRINDISI28 annipivot

2. Carleton ScottCASERTA 12

2. Okaro WhiteBOLOGNA 12

2. Achille PolonaraREGGIO EMILIA 12

2. Valerio AmorosoPISTOIA 12

TIRI DA DUE

9/101. Ivan Buva

CANTÙala24 anni

2. Riccardo CerviREGGIO EMILIA 6/7

3. Jordan MorganROMA 7/9

3. Eric WilliamsCANTÙ 7/9

3. Andrea CinciariniREGGIO EMILIA 7/9

TIRI DA TRE

5/61. Gilbert Brown

PISTOIAala27 anni

2. Sek HenryCAPO D’ORLANDO 3/5

3. Rakim SandersSASSARI 4/8

3. Henry DomercantCASERTA 2/4

3. Landon MilbournePISTOIA 2/4

REGGIO EMILIA86

VARESE 70

(24-10, 48-34; 60-56)

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Cinciarini 14 (7/9, 0/1), Diener 11 (0/1, 3/10), Silins 12 (1/2, 3/8), Polonara 11 (3/7, 1/2), Cervi 16 (6/7); Mussini (0/2 da tre), Della Valle 7 (1/1, 1/4), Pechacek 4 (2/3), Kaukenas 11 (1/5, 0/3). N.e.: Pini. All.: Menetti.

OPENJOBMETIS VARESE: Maynor 4 (1/2, 0/5), Rautins 20 (1/4, 6/13), Eyenga (0/2), Kangur 6 (1/3, 1/4), Daniel 8 (2/7); Casella 7 (2/5, 1/5), Okoye 2 (1/1), Deane 7 (2/4, 0/1), Callahan 14 (3/8, 1/4), Balanzoni 2 (1/1). N.e.: Vescovi. All.: Pozzecco.

ARBITRI: Mazzoni, Bartoli, Morelli.NOTE - T.l. RE 20/29, Var 15/29. Rimb.: RE 49 (Polonara, Cervi 12), Var 38 (Kangur 8). Ass.: RE 17 (Diener 5), Var 12 (Maynor 4). Tecn.: panchina Varese 36’31” (75-65). Usc. 5 f.: Maynor 37’26” (81-65), Silins 38’27” (86-65). Progr.: 5’ 15-5, 15’ 40-20, 25’ 55-44, 35’ 71-61. Spett.: 3500.

Stasera il big match Venezia-Milano1Recalcati: «Inutile parlare d’Eurolega, l’EA7 in Italia è la n.1»

S tasera la terza giornata sichiude col big match Ve-nezia-Milano (ore 20,

RaiSport 1, arbitri Lanzarini,Vicino, Calbucci), con un Ta-liercio esaurito da giorni perl’arrivo della capolista e Umanaal completo, col recupero di Pe-ric influenzato. Milano, arriva-ta in treno, è in un momentoparticolare, ormai con un piedefuori dall’Europa. Ma, come hadichiarato Carlo Recalcati, coa-ch dell’Umana: «E’ inutile parla-re di Eurolega, questo è il cam-

pionato. E Milano è la più forte:è la migliore nei tiri da due, datre, nei liberi. Non si può specu-lare, l’unica cosa è essere ag-gressivi, cominciare a difendereprima che inizi il loro attacco,non far loro ricevere la palla.Milano è atletica, completa, hauna fisicità da Eurolega».

STRISCIA L’Emporio Armani, èin striscia vincente da 12 parti-te, ha Alessandro Gentile ai boxper una lieve lesione muscolaree deve decidere cosa fare di

Trenton Meacham, che sta trat-tando la sua uscita per andare aVilleurbanne. «Viviamo congrande interesse la vigilia dellagara con una inseguitrice inclassifica — dice Luca Banchi—. I nostri avversari hannoconfermato quanto di buono la-sciato intravedere fin dall’iniziodel campionato anche grazie al-l’innesto di due giocatori di pro-vata esperienza come Spencer Nelson e Jarrius Jackson. Sarànostro compito trovare adegua-te soluzioni».

4� Stoppate di Cervi, il n.1 del campionato in questa specialità (max 7 in una gara). I 16 punti del pivot contro Varese sono il suo massimo in serie A.

tale, Daniel, di fatto esodato,non c’è con la testa e fa semprela cosa sbagliata. Il play e il pi-vot insomma non funzionano ele 5 sconfitte su 6 gare minanopure le certezze offensive: 1/7da due del primo quarto è dabrividi, il 34% all’intervallo pa-re anticipare una sentenza giàscritta. Invece Pozzecco riesce a

BasketRSerie A: la 3a giornata di ritorno

Page 33: Gazzetta 09/02/15

33LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE ALTRE GARE

ROMA 67

C.D’ORLANDO 63

(19-12, 32-24; 45-47)

ACEA ROMA: Stipcevic 3 (0/2 da tre), Gibson 14 (4/4, 1/9), Ejim 1, Jones 19 (7/11, 1/5), Morgan 14 (7/9); Triche 8 (3/3, 0/3), Ebi 4 (2/5, 0/1), Sandri 2 (1/1), D’Ercole 2 (1/4, 0/3). N.e.: Kushchev, Reali, Alviti. All.: Dalmonte.UPEA CAPO D’ORLANDO: Henry 13 (2/3, 3/5), Freeman 13 (2/7, 3/7), Burgess 6 (1/2, 1/3), Archie 12 (6/11, 0/2), Hunt 12 (5/7); Soragna 7 (1/2, 1/5), Basile (0/2 da tre), Cochran (0/1 da tre). N.e.: Cordaro, Bianconi. All.: Griccioli.ARBITRI: Taurino, Bettini, Attard.NOTE - T.l.: Rom 11/14, Cap 5/8. Rimb.: Rom 33 (Morgan 6), Cap 34 (Hunt 9). Ass.: Rom 8 (Stipcevic 3), Cap 9 (Freeman 3). F. tec.: Griccioli17’35” (27-22), Gibson 30’45” (47-49). Usc. 5 f.: Burgess 39’50” (63-61). Progr.: 5’ 10-4, 15’ 25-19, 25’ 38-35, 35’ 53-56. Spett. 2.237.

ROMA - Di buono, per Roma, ci sono solo i due punti. Ottenuti col 9% da tre (2/23, 1/9 del solo Gibson) e una rimonta che a sette minuti dalla fine la vedeva sotto di 7 (49-56) contro una Capo d’Orlando risollevatasi proprio nel momento del terzo e quarto fallo (in nove secondi) di Archie, uno dei suoi giocatori migliori. Nel punto a punto finale di una gara bruttina, tanto per non cambiare afare la differenza ci pensa Jones, lucido con i 4 punti del controsorpasso (59-58). Virgola per Basile in 20’ ma Griccioli lo difende («Ci ha dato finora tanto: a un certo punto credevamo di vincere e direi che non ci siamo andati tanto lontano»), mentre Dalmonte rifiata in campionato dopo gli onori di Eurocup: «Contava solo vincere, la difesa è stata determinante anche se da tre abbiamo sprecato tanto».

Mario Canfora

Jones e la difesaRoma si salvasolo alla fine

CREMONA 75

PISTOIA 81

(23-17, 34-36; 56-54)

VANOLI CREMONA: Vitali 16 (5/8, 0/3), Hayes 15 (6/11, 0/2), Bell 7 (1/1, 1/7), Clark 18 (6/8, 1/5), Cusin 8 (2/2, 0/1); Gazzotti, Mian (0/1), Campani 4 (1/1), Ferguson 7 (2/3, 1/4). N.e.: Mei. All.: Pancotto.GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Hall 3 (1/2 da 3), Williams 17 (7/12, 1/4), Brown 21 (2/5, 5/6), Milbourne 13 (3/7, 2/4), Easley 6 (3/6); Cinciarini 4 (1/6, 0/4), Filloy 5 (0/2, 1/2), Amoroso 12 (2/4, 2/9). N.e.: Bianchi, Magro. All.: Moretti.ARBITRI: Filippini, Sardella, Lo Guzzo.NOTE - T.l.: Cre 20/23, Pis 9/10. Rimb.: Cre 39 (Vitali 11), Pis 36 (Amoroso 12). Ass.: Cre 10 (Hayes 3), Pis 15 (Hall 6). Progr.: 5’ 10-3, 15’ 27-24, 25’ 47-47, 35’ 64-66. Usc. 5 f.: Milbourne 39’34” (75-79). Spett. 3300.

CREMONA – Tre triple di Brown negli ultimi due minuti stendono Cremona (quarta sconfitta in fila) e regalano a Pistoia un successo chiave per la propria stagione: «Siamo molto contenti – commentacoach Moretti – Avevamo la faccia giusta e nei momenti decisivi è venuta fuori la nostra forza emotiva e morale. E’ stata una settimana con tanto rumore, pensavamo di venire a Cremona e di essere sotterrati dalla neve...». In una gara molto equilibrata, è la zona della Tesi Group a togliere ritmo ad una Vanoli che tira con il 14% (3/22) da tre e perde 17 palloni a fronte di soli 2 recuperi. Gli ospiti hanno più energia e segnano 27 punti (con 5 triple) nell’ultimo quarto. Cesare Pancotto non cerca alibi: «E’ un momento difficile e non vogliamo nasconderlo. Siamo stati generosi, ma non lucidi. Abbiamo tirato malissimo da tre e sbagliato gli accoppiamenti difensivi».

Alessandro Rossi

Tre triple in 2’Pistoia vince con Brown

PESARO 62

AVELLINO 77(20-14, 36-28; 43-59) CONSULTINVEST PESARO: Wright 10 (4/10, 0/3), Myles 12 (1/3, 3/7), Ross 21 (5/12, 0/2), Lorant 5 (0/4, 1/4), Judge 7 (3/4);Raspino 7 (2/5, 0/3), Musso (0/3, 0/3), Basile (0/1, 0/1), Crow. N.e. Tortù. All.: Paolini. SIDIGAS AVELLINO: Gaines (0/6, 0/3), Banks 27 (9/13, 2/2), Hanga 8 (2/4, 1/3), Harper 20 (7/12, 2/4), Anosike 10 (5/8); Cortese (0/2 da 3), Cavaliero 2 (0/3, 0/3), Trasolini 6 (3/3), Cadougan 4 (2/4), Lechthaler (0/1). N.e. Picariello, Severini. All. VitucciARBITRI: Begnis, Baldini, Quarta.NOTE - T.l.: Pes 20/23, Ave 6/11. Rim.: Pes 34 (Raspino 11), Ave 43 (Anosike e Trasolini 10). Ass.: Pes 5 (Wright 3), Ave 5 (Cavaliero 2). Progr.: 5’ 10-8, 15’ 30-22, 25’ 36-44, 35’ 53-69. F. tecn.: panchina Ave 18’34” (36-25). Spett. 3824 per 31.230 euro.PESARO - Dopo cinque sconfitte consecutive, Avellino ritrova la vittoria sbancando l’Adriatic Arena grazie a una ripresa magistrale e a un Banks da 19 punti nella seconda metà di gara. «Ci sono gare che valgono più di una partita. Abbiamo disputato un grande terzo quarto, ci siamo sbloccati in attacco e in difesa. Spero sia una ripartenza per una seconda parte di campionato più serena», ha ammesso un rigenerato coach Frank Vitucci. La Consultinvest dura due quarti, poi crolla e segna appena 26 punti nella ripresa. Il match è tutto nel break esterno di 24-0 della terza frazione e sullo 0/17 dal campo di una Pesaro che si è spenta come un cerino. «Chiedo scusa al pubblico, mi prendo tutte le colpe dell’atteggiamento sbagliato avuto nel terzo quarto. Senza combattere, non si va da nessuna parte», sostiene uno sconsolato Riccardo Paolini.

Camilla Cataldo

Banks showAvellino si sbloccaPesaro, 24-0 fatale

ASSIST

81. Jerome Dyson

SASSARIplay27 anni

2. Jamarr SandersTRENTO 6

2. Marco SpangheroTRENTO 6

2. Langston HallPISTOIA 6

5. Delroy JamesBRINDISI 5

VALUTAZIONE

371. Ivan Buva

CANTÙala24 anni

2. Dejan IvanovCASERTA 36

3. D. Johnson-OdomCANTÙ 32

4. Riccardo CerviREGGIO EMILIA 31

5. Luca VitaliCREMONA 26

CANTÙ 110

TRENTO 84

(23-13, 47-29; 79-50)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson-Odom 22 (4/8, 3/3), S.Gentile 9 (0/3, 1/4), Jones 6 (3/5, 0/1), Buva 24 (9/10, 1/2), Shermadini 12 (5/5); Feldeine 9 (2/4, 1/2), Abass 5 (0/2, 1/2), Hollis 7 (2/4, 1/1), Williams 14 (7/9), Laganà 2 (1/1), Maspero, Bloise. All.: Sacripanti.

DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Forray 6 (0/1, 2/2), Mitchell 7 (1/3, 1/3), Pascolo 8 (4/6), Owens 21 (10/13), Grant 7 (2/4, 1/4); Sanders 12 (6/11, 0/4), Baldi Rossi 9 (2/4, 1/3), Armwood 4 (2/3), Spanghero 10 (2/4, 2/3), Flaccadori (0/2). All.: Buscaglia.

ARBITRI: Sahin, Seghetti, Caiazza.

NOTE - T.l.: Can 20/26, Tre 5/6. Rimb.: Can 34 (Buva 8), Tre 27 (Sanders 6). Ass.: Can 21 (Johnson-Odom 5), Tre 20 (Sanders e Spanghero 6). Progr.: 5’ 6-4, 15’ 34-19, 25’ 58-38, 35’ 87-61. F. antisp.: Flaccadori 28’52” (75-47). Usc. 5f.: Pascolo 38’51” (104-80). Spett.3575 per 41.435 euro

CASERTA 81

BOLOGNA 76

(17-20, 44-36, 64-54)

PASTA REGGIA CASERTA: Mordente (0/1), Vitali 14 (3/4, 1/4), Moore 2 (1/1, 0/3), Scott 10 (5/9, 0/4) Ivanov 27 (10/15, 1/1); Domercant 12 (1/2, 2/4), Capin 3 (0/3, 1/2), Antonutti 2 (1/1,0/1), Tessitori 4 (1/1), Tommasini 4 (2/3, 0/2). All. Esposito.

GRANAROLO BOLOGNA: White 10 (1/2, 2/3), Cuccarolo 2 (0/1), Gaddy 7 (2/3, 1/1), Fontecchio 4 (2/3, 0/1), Ray 4 (2/11, 0/7); Mazzola 4 (1/6, 0/1), Reddic 24 (8/14), Hazell 21 (4/7, 3/7), Imbrò (0/1, 0/1), Benetti. All. Valli

ARBITRI: Chiari, Biggi, Weidmann NOTE: T.l.: Cas 18/29, Bol 18/25. Rimb.: Cas 40 (Scott 12), Bol 43 (White 12). Ass.: Cas 17 (Moore e Scott 4), Bol 9 (Ray 4). Progr.: 5’7-5, 15’31-25, 25’51-44, 35’69-65. Usc. 5 f.: Mazzola 37’24” (72-65). Spett. 3918, incasso 30.450 euro.

CLASSIFICASQUADRA PT G V P F S

EMPORIO ARMANI MILANO 30 17 15 2 1467 1242

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 28 18 14 4 1444 1328

UMANA VENEZIA 26 17 13 4 1333 1247

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 24 18 12 6 1588 1493

ENEL BRINDISI 22 18 11 7 1379 1321

ACQUA VITASNELLA CANTU' 18 18 9 9 1421 1400

DOLOMITI ENERGIA TRENTO 18 18 9 9 1456 1485

VANOLI CREMONA 16 18 8 10 1362 1388

GRANAROLO BOLOGNA (-2) 16 18 9 9 1338 1393

SIDIGAS AVELLINO 16 18 8 10 1378 1371

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 16 18 8 10 1346 1347

ACEA ROMA 14 18 7 11 1286 1333

UPEA CAPO D'ORLANDO 12 18 6 12 1264 1347

OPENJOBMETIS VARESE 12 18 6 12 1495 1533

PASTA REGGIA CASERTA 8 18 4 14 1337 1446

CONSULTINVEST PESARO 8 18 4 14 1287 1507

PLAYOFF RETROCESSIONE

ENEL BRINDISI 76BANCO DI SARDEGNA SASSARI 74VANOLI CREMONA 75GIORGOI TESI GROUP PISTOIA 81ACQUA VITASNELLA CANTU' 110DOLOMITI ENERGIA TRENTO 84PASTA REGGIA CASERTA 81GRANAROLO BOLOGNA 76

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 86OPENJOBMETIS VARESE 70ACEA ROMA 67UPEA CAPO D'ORLANDO 63CONSULTINVEST PESARO 62SIDIGAS AVELLINO 77UMANA VENEZIA

EMPORIO ARMANI MILANO (OGGI, 20)

RISULTATI

PROSSIMO TURNO DOMENICA 15/2, ORE 18.15TRENTO-BRINDISI (14/2, 20.30) PESARO-REGGIO EMILIAVARESE-VENEZIA CAPO D'ORLANDO-CREMONASASSARI-ROMA BOLOGNA-CANTU' (20.30)PISTOIA-CASERTA MILANO-AVELLINO (16/2, 20)

Cantù risale con BuvaIncubo Trento: -26

Massimo OrianiINVIATO A CANTÙ (COMO)

P er 40’ abbiamo pensatod’essere arrivati al Pianel-la a bordo della DeLorean

di «Ritorno al Futuro». Tre vitto-rie in fila in campionato Cantùnon le centrava dal 2 marzo2014. Contro Trento, arrivatainvece al 4° k.o. consecutivo, con coach Buscaglia che ha la-sciato il capocannoniere Mi-tchell in panchina per scelta tec-nica per tutta la ripresa, è sem-brato di vedere i brianzoli delleultime annate, quando in casaerano un rullo compressore, in-vece della copia sbiadita 2014-15 che qui ha perso con Brindisi,Pistoia, Roma e Venezia. Il 21-8dell’8’ certificava un dominioassoluto, specialmente in area,dove Shermadini e Buva sonoarrivati al 29’ senza aver sba-gliato un tiro (11/11), massimovantaggio sul 79-47.

BUVA «Sono contento - parteSacripanti - perché era una par-

tita chiave per noi ed eravamostanchi: sabato mattina ho in-terrotto l’allenamento dopo 45’ridando appuntamento ai ra-gazzi alle 17 perché non stavanoin piedi. Giocare partite decisiveogni 3 giorni svuota di energienervose, ma stavolta abbiamoavuto risposte da tutti». Solita-mente il tecnico canturino nonsi sofferma sui singoli, ma Buva

merita un’eccezione: «Bravo siain attacco, sia in difesa, dove ab-biamo giocato 26-27’ ad altissi-mo livello. Volevamo dare pallain post basso e ci siamo riusciticon continuità. Sono particolar-mente contento perché spessoin passato questa indicazione non veniva seguita. Stavolta sia-mo stati disciplinati». Forse ilpeccato principale nel girone diandata, l’indisciplina tattica.

A CORNATE Dall’altra parte Bu-scaglia raduna le truppe: «Nonguardo nemmeno le statistiche -dice il tecnico di Trento -. Inne-gabili i meriti di Cantù ma noisiamo stati davvero poca roba.Da domani dobbiamo prendercia cornate in palestra per vincerela prossima. Facciamo un buonlavoro in settimana ma poi nonlo trasferiamo in campo. Mi-tchell in panchina? Proprio inquest’ottica: bisogna sudare pervedere i risultati la domenica».Non si dice preoccupato di un ri-lassamento dopo aver centratouna storica partecipazione alleFinal Eight: «Non credo, permentalità e lavoro no. Ma è an-che vero che quando ti senti diretante cose, la testa... Dobbiamocontinuare ad inseguire l’obiet-tivo playoff con la stessa ambi-zione di prima, non cadrà dalcielo». Anche a lui servirebbeuna DeLorean.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ivan Buva, 24 anni CIAMILLO

Esposito non si ferma piùCaserta 4 di fila, Virtus k.o.Lucio BernardoCASERTA

«A bbiamo giocato namaronn ‘i partita», èil commento rigoro-

samente in napoletano di EnzoEsposito alla quarta vittoria suquattro della sua Pasta Reggia,che supera non senza soffrire laGranarolo Bologna. «La Virtusè una signora squadra che giocabene e non molla mai – ripren-de il coach casertano –: noiadesso abbiamo una personali-tà, reagiamo alle spallate e nonci piangiamo più addosso». AGiorgio Valli invece la sconfittanon va giù. «Sarebbe facile direche Ray ha sbagliato la partita,in realtà non abbiamo giocatocon lo stesso spirito degli ultimi

due mesi - commenta il coachbolognese -, abbiamo sbagliatosolo un quarto, nel secondotempo con più spirito i lunghihanno segnato e ci hanno por-tato a giocarcela fino in fondo».

DIFESA Con la cura Esposito, Caserta inizia difendendo dura-mente, a uomo o zona 3-2 ades-so tutti si sacrificano con grintae applicazione, Ivanov è ispira-to ( chiuderà con 36 di valuta-zione). Con Gaddy e l’ingressodi Hazell, Bologna fa la partitafino al 17-20 di fine primo quar-to, poi il secondo quarto iniziacon un parziale casertano di12-0 con Ivanov protagonistadal 17-22 all’11’ fino al 29-22 al14’. Hazell e White scuotono laVirtus 35-30 al 17’ con Reddic,ma il finale è casertano 44-36

con Domercant e 27 punti diIvanov. Nel terzo quarto la Vir-tus tenta la spallata, i lunghiscuotono le «Vu» nere Reddic siindustria come può, ma è Vitalia mettere dentro i punti della si-curezza 55-47 al 26’ per Caser-ta. Per Bologna sono sempreReddic e Hazell che tentano dirimediare, ma è Antonutti a se-gnare il massimo vantaggio 66-55 al 31’. Nel finale Valli le pro-va tutte, scuote i suoi così chedifendono duro sui portatori dipalla, Hazell e Reddic con i fallisubiti vanno spesso in lunetta(rispettivamente 7/14 e 8/14) esi avvicinano 75-70 al 38’. Negliultimi due minuti sono Moore,poi Scott e Domercant a conge-lare la palla per i casertani ed asegnare i punti della vittoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A-2 Gold: Verona sola in testa, Napoli sparisce� SERIE A-2 GOLD: (21a g.): Trieste-Lighthouse Trapani 95-90, Moncada Agrigento-Veroli 105-76, FMC Ferentino-Fileni Jesi 83-70, Dinamica Mantova-Tezenis Verona 65-79, Centrale Latte Brescia-Novipiu’ Casale 85-77, Assigeco Casalpusterlengo-Angelico Biella 71-69. Barcellona-Napoli non disputata per mancata presenza di Napoli. Riposa: Torino.CLASSIFICA (ufficiosa in attesa del Giudice Sportivo): Verona 34; Brescia 32; Ferentino 26, Torino, Biella 24; Casale 22; Trieste 20, Casalpusterlengo, Agrigento 18; Trapani 16; Mantova, Barcellona, Napoli 14; Jesi 12; Veroli 4.

� A-1 DONNE (6a r.): Acqua&Sapone Umbertide-Cus Cagliari 71-54, Gesam Lucca-Calligaris Trieste 92-62, Ceprini Orvieto-Fila San Martino Di Lupari 58-72, Vigarano-Umana Venezia 69-75, Famila Wuber Schio-Techmania Battipaglia 79-39. Sabato: Mapei Coconuda Napoli-Passalacqua Ragusa 58-51. Rip.: Lavezzini ParmaCLASSIFICA: Ragusa 32; Schio* 28; San Martino* 24; Umbertide*, Napoli 22, Venezia 22; Lucca 20; Battipaglia 16; Vigarano* 14; Cagliari* 12; Parma* 8; Orvieto 6; Trieste 2. *Una gara in meno. POETA Peppe Poeta, rientrato dal grave infortunio, ha giocato i primi 2’51” della stagione (4 punti) col Manresa che ha perso a Bilbao 86-77.

Nba, Karl ai Kings?Griffin salta l’All Star:al suo posto Lillard� Blake Griffin si opera al polso: al suo posto chiamato all’All Star Game il grande deluso dalle convocazioni Damian Lillard. Sacramento tratta con George Karl al posto del coach ad interim Corbin. Anthony Davis si è infortunato alla spalla contro i Bulls ma non c’è una prognosi: sivaluta di giorno in giorno. Per Steve Kerr vittoria particolare a New York: poteva essere la sua arena, poi ha scelto i Warriors. Ieri: Oklahoma City-LA Clippers 131-108 (Durant 29; Westbrook e McGary 19;Crawford 21, Paul 18)Sabato: New York-Golden State 92-106 (Galloway 15, Smith 14; Curry 22, Green 20), New Orleans-Chicago 72-107 (Evans 15, Ajinca 10; Gasol e Rose 20), Washington-Brooklyn 114-77 (Wall 17, Butler 15; Lopez 19, Jack 11), Philadelphia-Charlotte 89-81 (Covington 22, Thompson 18; Jefferson 18, Henderson 17), Dallas-Portland 111-101 dts (Nowitzki 25, Ellis e Parsons 20; Lillard 26, Aldridge 25), Milwaukee-Boston 96-93 (Knight 26, Antetokounmpo 14; Sullinger 17, Thornton 14), Utah-Sacramento 102-90 (Hayward 30, Favors 20; Cousins 27, McLemore 15).

Page 34: Gazzetta 09/02/15

34 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

lina a 11 Final Four raccogliendola nel 1961 travol-ta dagli scandali sul reclutamento e sugli scarti del-le partite «aggiustate». Sei anni dopo, era già al top: per tre volte di fila alle Final Four ma nel mo-mento dell’imbattibile Ucla di John Wooden. Hapoi dovuto aspettare 15 anni per vincere il primotitolo, nel 1982, con Michael Jordan. Ma le cifre, levittorie, i premi dicono poco di questo coach cheaveva imparato la pallacanestro da Phog Allen aKansas, uno degli allievi di James Naismith, l’in-ventore del gioco. La gestione della panchina, i cambi frequenti, il concetto che il basket è un giocodi spazi giusti nei quali muoversi nei famosi «quat-tro angoli» sono i marchi di fabbrica. Molte dellecose che si vedono oggi, sono suoi insegnamenti:l’indicare, dopo un canestro, il giocatore che hapassato la palla per dargli il merito della giocata,l’«huddle», la riunione dei giocatori prima del tirolibero, sono stati incoraggiati da lui. Difensiva-mente ha lasciato il segno con la run and jump, ladifesa coi raddoppi. Si potrebbe continuare.

PERSONE «La sua preoccupazione per le persone èl’eredità che porto con me — dice Roy Williams,suo allievo, che come lui ha vinto due titoli sullapanchina di North Carolina —. E’ stato il mentoredi così tante persone... Ho 64 anni ma ancora oggiquello che faccio è guidato dal mio desiderio checoach Smith fosse orgoglioso. Ha incarnato quelloche significa allenare una università nel modo piùprofondo». Più che della lista smisurata di giocato-ri e allenatori che ha forgiato (Bob McAdoo, Wal-ter Davis, Phil Ford, James Worthy, Sam Perkins,Brad Daugherty, Jerry Stackhouse, Rasheed Wal-lace, poi Doug Moe, Larry Brown. Billy Cunnin-gham, George Karl divenuti poi grandi coach co-me Roy Williams), era orgoglioso del 95% di atletilaureati nei suoi anni, come delle lotte sociali perl’integrazione razziale, ha dato la prima borsa distudio a un giocatore di colore, mettendo semprela faccia per le minoranze, contro la guerra dal

Vietnam all’Iraq e la pena di morte. Che lo hapreso dolcemente, come accade a tante mentinotevoli ormai perdute nella demenza senileche non si rendono più conto di quanto sianostate luminose e importanti, ispirando e aiu-tando centinaia, migliaia di persone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ILRICORDO CONTENUTOPREMIUM

IL COMMENTOdi DANPETERSON

«COACH, GRAZIE ANCORA PER BOB MCADOO»

D ean Smith è statofondamentale nellamia carriera. Primo,

ha accettato di giocare con la sua formidabile Università di North Carolina contro il mio piccolo Cile nel 1972. Cosa che ci ha dato grande credibilità con le altre scuole che stavo cercando di convincere a giocare contro di noi. Poi, ovviamente, «Carolina» ci ha dato una paga memorabile. Ma quella gara ha trasformato la mia squadra. Finalmente, soprattutto i giovani, hanno capito come fare un «salto di livello» per competere con le grandi. Il Cile non aveva mai battuto l’Uruguay, nel 1973 abbiamo vinto 4 volte. E tutto iniziò il 10 novembre 1972 a Chapel Hill, North Carolina.

Poi, Dean Smith mi ha dato l’assist della vita con... Bob McAdoo. Avevo cercato di reclutare McAdoo per l’Olimpia per almeno 4 anni, senza successo. Poi, ho telefonato a Smith per un suo parere e per spiegare la nostra realtà. Lui sapeva già molto d’Europa. Mi ha ascoltato. Poi ha detto: «Fammi chiamare da Bob». Smith a McAdoo: «E’ arrivato il momento di prolungare latua carriera: Milano è perfetta per questo». Inutile dire cosa ha significato McAdoo per me, per l’Olimpia, per il basket italiano: il più grande giocatore mai venuto in Europa. Ogni volta che vedevo Dean Smith, gli dicevo: «Grazie, ancora, per Bob!». Una volta era al Palalido. Ettore Messina traduceva. Ho abbracciato Smith: «Coach, ho un debito con lei con non potrò mai ripagare». Lui, sempre modesto: «Dan, è andata bene».

LE TAPPE DI UN MITO

� Coach Smith con un giovanissimo Michael Jordan col quale ha vinto il titolo universitario del 1982, poi in immagini dei suoitrionfi con North Carolina fino al bacio che MJ gli ha appioppato nel 2007 celebrando i 25 anni del titolo vinto. Smith era nato il 28 febbraio del 1931, ha vinto due titoli Ncaa (1982 e 1993) e l’Olimpiade di Montreal 1976 con gli Stati Uniti. AP-REUTERS

Addio SmithJORDAN:«COL BASKET INSEGNAVA LA VITA»IL MITICO ALLENATORE DI NORTH CAROLINA E’ MORTO A 83 ANNI

LA STORIA di LUCA CHIABOTTI

«A parte i miei genitori, nessuno ha avutoun’influenza maggiore sulla mia vitadi Coach Smith. Era più che un allena-

tore, è stato il mio mentore, il mio insegnante, ilmio secondo padre. Coach era sempre lì per qual-siasi cosa avessi bisogno e l’ho amato per questo.Insegnandomi la pallacanestro mi ha insegnato lavita»: Michael Jordan è la voce più famosa e po-tente capace di spiegare chi fosse e cosa rappre-sentasse coach Dean Smith, morto a 83 anni. Perchi lo ha conosciuto, da ragazzo, arrivando a Nor-th Carolina per imparare il mestiere di atleta o dagiovane allenatore, seduto al suo fianco per capirei segreti di una professione che coach Smith haspinto più di ogni altro verso il rispetto e la cono-scenza profonda degli individui.

ORO Dean Smith ha vinto due titoli universitari e lamedaglia d’oro all’Olimpiade di Montreal 1976,quando i suoi ragazzini di talento strapparono ilprimo posto alla straordinaria Jugoslavia di Dali-pagic, Delibasic, Cosic, Kicanovic e all’Urss. Quan-do si è ritirato, nel 1997, nessuno nel mondo delleuniversità americane aveva vinto più partite di lui,879 (adesso è quarto, dopo Mike Krzyzewski, JimBoeheim e Bobby Knight). Ha portato North Caro-

Sam Perkins, James Worthy eMichael Jordan con coach Smith

celebrano il titolo 1982 REUTERS

BasketRUn grande della panchina

Page 35: Gazzetta 09/02/15

35LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’incidente al ceco Bank: prima dell’ultimo salto sbaglia, perde lo sci destro, si sbilancia e va in rotazione. Dopo un volo di 60 metri atterra con il fianco destro e batte la testa. Poi scivola verso il traguardo: il capo si muove in modo innaturale, si pensa al peggio EPA/AFP/EUROSPORT

GELO SU VAILTAGLIA IL TRAGUARDOE SEMBRA MORTO

Bank, hai la scorza dura1Minuti di terrore in discesa: il ceco sbaglia, perde uno sci, vola per 60 metri, picchiala testa e rotola esanime fino al traguardo. Se la cava con una commozione cerebrale

SUPERCOMBINATA

Hirscher supergrazie a Bank Da 30° all’oro1L’austriaco, con la squalifica di Ondrej, guadagna un posto, parte primo in slalom e rimonta

Pierangelo MolinaroINVIATO A BEAVER CREEK (COLORADO, USA)

M arcel Hirscher dovrebbe consegnaremetà della sua medaglia d’oro nellasupercombinata allo sfortunato On-

drej Bank. Perché se il ceco nella sua terribilecaduta non avesse inforcato l’ultima porta, ilbuon Marcel nello slalom avrebbe dovuto par-tire, dopo il risultato della discesa, 31esimo,trovando una pista più adatta al bob a due chea uno slalom da titolo mondiale. Invece, in se-guito alla squalifica di Bank, l’austriaco è par-tito per primo nello slalom su una pista liscia.Un fattore determinante, considerando checon 10° di temperatura e una neve che neppu-re il sale è riuscito compattare era fondamen-tale non trovare troppe tracce. Perché, dopo ladiscesa dominata da Jansrud accusava un di-stacco di 52/100 di secondo da Pinturault, ilgrande avversario, e 13/100 da Ligety. Comeal solito fra le porte strette Hirscher ha sciatoalla grande e ha così aperto nel modo migliorei suoi Mondiali dove è atteso come protagoni-sta di gigante e slalom. La medaglia d’argentoè stata conquistata dal norvegese Kjetil Jan-srud, che dopo aver rifilato 3”16 all’austriaconella discesa ha pagato alla fine dello slalomun pegno di 19/100. Terzo Ted Ligety a30/100.

ITALIANI Come previsto gli italiani sono statisolo comparse della supercombinata. Ma al-meno si è visto un po’ di orgoglio dopo la pessi-ma discesa di sabato. Almeno da parte di Chri-stof Innerhofer, ottavo dopo la discesa con unabuona interpretazione della parte tecnica-mente più difficile. Inner ha ritrovato sotto glisci il ghiaccio ed almeno ci ha provato. Stavadisputando un’ottima discesa anche Matteo Marsaglia, per quattro quinti della pista. Masul penultimo salto ha completamente sba-gliato linea allo stacco ed ha dovuto percorre-re una trentina di metri in più ed alla fine si èpiazzato quindicesimo alle spalle di Paris. Poiin slalom ci ha provato, ma si è sdraiato a sullaneve, si è rialzato ma la sua gara è finita lì.Paris invece per il quarto giorno, sempre nellaprova veloce ha sbagliato per la quarta volta lastessa curva, in alto all’ingresso del muro.«Quella curva – ha sussurrato al suo «capo»Rulfi– proprio non la so fare». Alla fine il mi-gliore è comunque Domme, decimo, Innerho-fer 18° e Marsaglia 25°.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Massimo Lopes PegnaINVIATO A BEAVER CREEK (COLORADO, USA)

A lle 10.45 sul fondo pista della Birds of Preycala il silenzio. Quattromila persone rie-scono a stare mute, quasi senza respirare,

per molti minuti. Non c’è un rumore, un cellulareche squilli, un colpo di tosse, uno starnuto. Tuttizitti a fissare quel punto sulla neve alcune decinedi metri più in là,poco dopo la li-nea del traguar-do, dove è appe-na andato in sce-na il dramma. Si-lenzioso anchequello, perché iltuffo di OndrejBank è statoovattato, ma nonattutito dal man-to indurito.

IMMOBILE Il vo-lo è stato improvviso. Qualche metro prima del-l’ultimo salto, proprio davanti alla gradinata, ilceco di 34 anni si è scomposto. Gli si impigliato losci destro, che poco dopo si è staccato, il busto èandato in rotazione e si è presentato allo staccodisunito e passivo. È rimbalzato sul terreno ghiacciato con il fianco e poi con la testa. È rotola-to per alcuni metri fino a sotto l’arrivo e lì è rima-sto: immobile. I soccorsi sono stati immediati. Cisono voluti almeno 7 minuti di attesa, prima chealle 10.52 lo speaker spezzasse quella pace appa-rente: «Non possiamo speculare, ma Ondrej è co-sciente e si muove». Poi il trasporto in toboga e inautoambulanza fino al Vail Medical Center, dovemercoledì era stato operato anche Bode Miller.Tre ore dopo lo schianto arriva il bollettino medi-

co, che toglie definitivamente la paura: «Ondrejsi muove, risponde a domande in maniera coe-rente, ha un trauma cranico importante, ma la tacha dato esito negativo. Presenta una lacerazionein prossimità dello zigomo e una forte contusionea una gamba». Addirittura il ceco potrebbe esseredimesso in serata: uno sviluppo imprevedibile e alieto fine. «È stato tremendo per me dover partiredopo aver visto con i mie occhi cadere in quel mo-do Ondrej», raccontava l’altro ceco Martin Vra-

blik. «Le discese sono così, devi attaccare sempree prenderti dei rischi, però ci vuole rispetto»,spiegava Matteo Marsaglia.

GREGARIO La storia di Ondrej è 14 anni di Coppadel Mondo da gregario. Sempre a scalare unamontagna invece di discenderla. Tre fratture allegambe e almeno cinque alle mani, due lesioni allegamento crociato delle ginocchia, una mandi-bola in briciole dopo un colpo alla Tyson di unpalo durante un allenamento in Cile. E un virusmisterioso contratto nel 2011 durante una vacan-za in Thailandia. Sei mesi di febbre in cui Ondrejaveva perso 15 chili, senza che i medici concor-dassero su una diagnosi esatta. Una lista intermi-nabile di infortuni e malanni a fronte di un curri-culum in rosso: la miseria di due podi in super-combinata, la sua grande specialità (terzo pro-prio qui Baever nel 2007 e terzo solo un paio disettimane fa a Kitzbuhel) e un quinto posto in gi-gante a Sochi l’anno scorso. Poi una sterminatalista di piazzamenti da esimo.

PRESENTIMENTO Ma l’ultima faticosa scalata perrimettersi in forma l’aveva effettuata proprio inquesta stagione, di gran lunga la sua migliore. Sa-bato era arrivato settimo in discesa e ieri era unodei favoriti per il podio. Alla vigilia, aveva dichia-rato al quotidiano locale, Vail Daily: «Sembra unsogno, ma dentro di me so di avere le capacità perfarcela». E ieri su una delle sue piste preferite ave-va messo il turbo. Al terzo intertempo aveva ap-pena 35/100 di ritardo su Kjetil Jansrud, un pun-to di riferimento importante. Poi c’era stata quel-la sbandata a più di 100 all’ora e il nulla. Un’altrasua frase pronunciata solo il giorno prima mette ibrividi: «Dopo l’ultimo guaio fisico, mi è persinovenuto da ridere, perché la situazione era para-dossale. Ma mi sono detto: “Ondrej, se non muoriprima una medaglia la vinci di sicuro”».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

110la velocità di Bankal momento dell’incidente: persoil controllo, ha fatto un volo di 60 metri Ondrej Bank tumefatto ma cosciente in ospedale

CHILOMETRI ORARI

VOLO DA BRIVIDIOndrej Bank, 34 anni, si schianta dopo il bruttissimo

volo nella parte finale della Birds of Prey EPA

GUIDA

SUPERCOMBINATA UOMINI1. Marcel Hirscher (Aut) 2’36”10;2. Kjetil Jansrud (Nor) a 19/100;3. Ted Ligety (Usa) 30/100;4. Baumann (Aut) a 38/100; 5. Pinturault (Fra) a 41/100; 6. Janka (Svi) a 70/100; 7. Romar (Fin) a 83/100; 10. PARIS a 1”.03; 18. INNERHOFER a 2”20; 32. MARSAGLIA a 7”13.

OGGI Supercombinata donne (ore 18 discesa, ore 22.15 slalom). Azzurre: Marsaglia, E. Curtoni, Schnarf, E. Fanchini.IN TV: dirette RaiSport 2 ed Eurosport 1.

Oggi combinata donne in tv

SciRMondiali di Beaver Creek e Vail

Page 36: Gazzetta 09/02/15

36 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Italia rossa di vergognaE’ una rimonta da incubo1Dopo il 2-0 della prima giornata, clamoroso crollo contro la Francia con le sconfitte di Errani, Giorgi e del doppio. Barazzutti: «E’ doloroso»

Federica CocchiINVIATA A GENOVA

I l mondo di Amelie non eramai stato così meraviglioso,almeno in questa seconda

vita da coach e capitano di FedCup. Alla sua squadra, sul rossoindoor del 105 Stadium di Geno-va, riesce il colpo perfetto. Vincela Francia 3-2 e butta cartacciasulla strada lastricata di buoneintenzioni delle azzurre, che do-po la prima giornata erano avan-ti 2-0. Errani, Giorgi e Vinci nonriescono a portare a casa il pun-ticino che sarebbe bastato perconquistare la semifinale. E cosìci tocca lo spareggio per nonuscire dall’élite contro una traRomania, Olanda, Svizzera eStati Uniti.

SORPRESA La prima a scenderein campo è Sara Errani, controKristina Mladenovic. È lei la mos-sa a sorpresa della Mauresmo chedecide di panchinare Alizé Cor-net, presa a schiaffi nella primagiornata da Camila Giorgi. Kikicontro Cichi comincia con un bre-ak della Errani che fa presumerebuone cose. La Mladenovic, nu-mero 74 al mondo e figlia di unaex pallavolista e di un giocatoredi pallamano di origini serbe,sembra non essere molto a pro-prio agio sulla terra genovese. Ma è un’illusione che dura pochiistanti: la Mladenovic si riprendeil servizio rubato e si va sull’1-1.Non solo, prende le misure allanostra Saretta e comincia a mal-trattarla soprattutto nella rispo-sta al servizio. In un attimo la Er-rani si trova sotto 4-1, reagisceportandosi fino al 3-4. Sara urla,spinge la palla a voce per darleprofondità, ma non basta: al de-cimo game è set point Francia, alservizio Sara mostra il fianco econ una fucilata di dritto la Kikichiude 6-4. Il secondo è peggio:Mladenovic arriva fino al 5-1. Er-rani prova a variare il gioco a farmuovere l’avversaria, ma la Kikisembra un muro e il match va allaFrancia. «Le sensazioni cambia-no ogni giorno – dirà Sara – e sta-volta l’avversaria era anche di-versa. Non mi ha fatto giocare co-me avrei voluto. Ho dato il massi-mo, a volte non basta».

BRECCIA La crepa aperta controSara si allarga nel match succes-sivo tra la Giorgi e Caroline Gar-cia. Meno precisa al servizio (allafine collezionerà 10 doppi fallicontro i quattro della francese),con un’avversaria molto perico-

losa alla risposta, la magia dellafatina azzurra pian piano svani-sce. Il primo set lo porta a casa6-4, lottando, ma nel secondo ga-me del secondo set, quando Ca-mila sotto 1-0 si trova a dover sal-vare una palla break, il gioco vie-ne furbescamente interrotto dal-la francese. La linea di fondo si èleggermente sollevata, l’inter-vento per risistemarla dura diver-si minuti e, una volta tornata incampo, Camila perde il servizio.Sarà l’inizio di uno psicodrammache porterà la Giorgi a perdere ilset a zero. La Garcia si carica, l’az-zurra rallenta il servizio, l’avver-saria ne approfitta e la stende. Lasicurezza della francese al servi-zio è impressionante: quando de-ve togliersi dagli impicci spara unace e succede ben 12 volte. Cami-la perde il secondo 6-2. «Già nelprimo set non ero a mio agio – ilsuo commento —. Non riuscivo afare quello che volevo».

VORAGINE Sul 2-2 la crepa di-venta una voragine e le speranzesono tutte affidate alle Cichi: Sa-ra Errani e Roberta Vinci, nume-ro 1 al mondo in doppio, pronte asalvare la patria. Contro di loro,però, trovano le corazziere Mla-denovic e Garcia, galvanizzatedalla rimonta nei singolari e spin-te da un tifo infuocato. Le france-si sono una miscela esplosiva, edire che non avevano mai giocatoinsieme in doppio. Implacabili alservizio, paurose alla risposta ein giornata di grazia, conquista-no la semifinale interrompendoanche l’imbattibilità di RobertaVinci dopo 18 successi in doppiodi Fed Cup. «Erano match delicati– spiega il capitano Corrado Ba-razzutti – e le francesi non hannosbagliato nulla. Per me è doloro-so, non avevamo mai subìto unarimonta dal 2-0. Ora speriamo dinon trovare gli Usa». Di sicuro do-vremo trovare un’Italia migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il c.t. Barazzuttiprova a scuotere

Sara Errani PEGASO

L'ANALISIdi VINCENZO MARTUCCI

SARITA SENZA FIDUCIA E DRITTO E AMELIE ABBATTE IL TOTEM

P erdere coi francesi, eda 2-0. All’Italia dicoppa Davis era

successo nelle semifinali del 1996 a Nantes, ed è successo ieri, per la prima volta, all’Italia di Fed Cup, nel primo turno di Genova, e in modo più eclatante e cruento. Perché è crollato il pilastro, la piccola-grande Sara Errani, con la sua intelligenza, la sua determinazione e la sua magica racchetta «Excalibur». Parliamo, non dimentichiamolo, di una ragazza di 1.64 che ha fatto miracoli, arrivando in finale al Roland Garros nel 2012, salendo al numero 5 del mondo nel 2013 e poi promuovendosi al primo posto della classifica del doppio, a fianco dell’amica, e specialista, Roberta Vinci. Tutti i risultati che realizza Sarita, col suo tecnico spagnolo Lozano, sono giganteschi, in proporzione alle virago del tennis moderno. E infatti, nei tornei, le succede di veder cancellata in un attimo la fatica immane che fa per costruirsi i suoi punticini, i suoi games, i suoi set. Le succede di buttarsi giù, di sbagliare strada, di rimediare pesanti sconfitte. Epperò

riparte, di settimana in settimana. E soffre, si macera, si sfianca, conscia di dover dare sempre il 110 per cento e forse più, come energie e convinzione. Purtroppo, proprio la fiducia smisurata in se stessa si è un po’ persa, e quindi il coraggio di spingere col dritto e rischiare il contrattacco in quel frenetico moto perpetuo da formichina laboriosa. E Amelie Mauresmo, con l’istinto della campionessa, ha armato la sua «Kiki», la wonder woman Mladenovic, perché sfondasse la nostra «Cichi». Poteva capitan Barazzutti sostituire Errani con Vinci o Knapp nel primo singolare di domenica? No, non poteva. Non stavolta. E, caduto il totem, Camila Giorgi ha mostrato i suoi 23 anni, e il doppio è andato per aria, denunciando i soliti limiti di peso. Non è un assurdo, è la fotografia di equilibri labilissimi. Domani è un altro giorno, forse, se Flavia Pennetta si riaggregherà, se le giovani cresceranno in fretta e se il sorteggio degli spareggi-retrocessione sarà clemente. © RIPRODUZIONE RISERVATA

fIL PERSONAGGIO

MAURESMOFavola Amelie«Come scalareuna montagna»1Coraggiosa nella scelta della Mladenovic, carismatica nel guidare il recupero: «Meglio che con Murray»

La gioia di Amelie Mauresmo con Garcia (sin.) e Mladenovic AFP

GENOVA

L a vittoria è stata tuttasua. Amelie Mauresmola stratega, la capitana,

la chioccia e il mito di questogruppo di ragazze francesiche sono cresciute guardan-dola alla tv. E’ lei che, deci-dendo di sostituire Alizé Cor-net con Kristina Mladenovic,ha dato scacco alle regine ita-liane. Alla vigilia non si eraesposta, anzi, aveva ricorda-to le batoste prese dall’Italiaquando era ancora giocatri-ce. Adesso i precedenti sono7-3 per la Francia e lei, men-tre fa il giro di campo e ap-plaude il pubblico (erano tal-mente tanti in francesi arri-vati che sembrava di starefuori casa), ha il sorrisostampato sul viso. Non riescea staccarselo dalla faccianemmeno quando parla insala stampa e rivela: «Sabatosera ho comunicato il cambiodella Cornet. Ho parlato conloro, abbiamo valutato gliscenari possibili e sono stated’accordo. Quando ci siamosvegliate non avevamo inmente di scalare la monta-gna fino alla vetta ma alla fi-ne ce l’abbiamo fatta”.

CORAGGIO Una scelta corag-giosa quella di Mauresmo,che spiega: «E’ stata una stra-tegia pensata a lungo. La pre-senza di Kristina era già nellamia mente. Io voglio che tut-te le ragazze possano portarequalcosa alla squadra». Un

inizio d’anno strepitoso per coa-ch Mauresmo che era arrivata aGenova da Melbourne dove ave-va portato il suo assistito AndyMurray fino alla finale degli Au-stralian Open contro Djokovic.«La finale di Andy (che seguivala partita dalla tv e commentavavia Twitter, ndr) mi ha resa mol-to felice ma se proprio devo sce-gliere allora dico Fed Cup. Que-sto risultato così importante ot-tenuto per la mia nazione è dav-vero speciale».

KIKI Kristina Mladenovic è lavera sorpresa della competizio-ne, la 21enne allenata da Ga-briel Urpi (ex coach della nostraFlavia Pennetta) piange di gioiadopo il successo contro Errani-Vinci. La numero 74 del mondoracconta la sua vigilia: «Dopoche il capitano mi ha detto chesarei scesa in campo, ammettodi aver dormito poco. Non homolta esperienza in Fed Cup,avevo giocato solo una volta insingolare. E poi con Carolinenon avevo mai disputato undoppio, ma tutto è andato fanta-sticamente, come in un sogno».La Garcia è scesa in campo neldoppio meno di un’ora dopoaver battuto la Giorgi: «Per ri-prendermi? Mi sono rilassata eho mangiato delle crepes allaNutella… — scherza —. No, hofatto un massaggio e ho presoqualche integratore di zuccheri,ma quello che mi ha dato la for-za è stata la possibilità di com-piere un’impresa». Forti, le ra-gazze di Amelie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

f.co.

Zagabria: Seppi cede in finaleStanco per le tante partite giocate una dietro l’altra in questo primo mese del 2015, con la semifinale a Doha e gli ottavi agli Australian Open (battendo Federer), Andreas Seppi (n. 41 del mondo) cede 7-6 (4) 6-3 a Guillermo Garcia Lopez (Spa) nella finale sul cemento indoor di Zagabria, (Cro, 494.310 euro). Il derby over 30 (31 anni compie Seppi il 21 febbraio, 32 ne fa Garcia Lopez il 4 giugno), 3 successi in 6 finali Atp finora per entrambi, è una beffa per l’altoatesino allenato da Massimo Sartori che sciupa ilvantaggio da 4-1 nel tie-break e poi da 3-2 nel secondo parziale, cedendo due servizi a zero. Cosa insolita per lui,

in genere fra i più resistenti del Tour. A Montpellier (Fra, 494.310 �, veloce indoor) successo di Gasquet (Fra) su Janowicz (Pol), che si ritira sul 3-0 del primo set (influenza).� SETTIMANA Seppi gioca a Rotterdam (Ola, 1.600.855 euro, indoor): al 1° turno ritrova Haase come a Zagabria, Bolelli affronta oggi Rosol (diretta SuperTennis alle 11). A Sao Paolo (Bra, 445.000 euro, terra), Lorenzi-Schwartzman (Arg), con eventuale match di 3° turno contro Fognini; Vanni al turno decisivo delle qualificazioni. Ad Anversa donne (Bel, 731.000 euro, indoor), nel 1° turno, Knapp-Beck, Giorgi-Suarez Navarro; Schiavone al turno decisivo delle qualificazioni.

LA GUIDAL’Italia, sconfitta al primo turno del World Group, giocherà il prossimo 18 e 19 aprile i play off per restare nel gruppo mondiale. Il tabellone sarà composto dalle quattro perdenti al primo turno del World Group e dalle quattro vincitrici del primo turno del Gruppo I. L’Italia, seconda nel ranking per nazioni, sarà testa di serie e quindi affronterà una tra Romania (fuori), Svizzera (sorteggio), Usa (casa) e Olanda (sorteggio). Il sorteggio domani a Londra.ITALIA-FRANCIA 2-3 A Genova, terra rossa indoor. Sabato: ERRANI b. Garcia (Fra) 7-6 (2) 7-5; GIORGI b. Cornet (Fra) 6-4 6-2; Ieri: Mladenovic (Fra) b. ERRANI 6-4 6-3; Garcia (Fra) b. GIORGI 4-6 6-0 6-2; Mladenovic- Garcia (Fra) b. ERRANI-VINCI 6-1 6-2.LE ALTRE: Canada-Repubblica Ceca 0-3; Polonia-Russia 0-4; Germania-Australia 4-1. GRUPPO I: Olanda-Slovacchia 4-1; Romania-Spagna 3-2; Svezia-Svizzera 1-3; Argentina-Usa 1-4.

TennisRFed Cup a Genova

Page 37: Gazzetta 09/02/15

37LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

certifica Manuel Coscione, pal-leggiatore di Verona -. Soprat-tutto in partite come questa.Probabilmente qualcuno ci da-va già sotto terra e invece... Nonè stato così. Poi Gasparini eWhite nel finale (anche in bat-tuta) hanno fatto delle cose davvero straordinarie. E partitecome questa si vincono sola-mente se ci si crede fino alla fi-ne. Fino all’ultimo pallone. Sia-

mo stati bravi, con un po’ di for-tuna, un po’ di determinazione,un po’ di voglia di fare».

Eppure la gara fino a quel tiebre-ak aveva raccontato altro. Neiprimi due set Verona aveva gio-cato una buona pallavolo, tantoche aveva vinto i due primi par-ziali. Poi cosa è successo un calodi tensione? Un calo nel servizio?

Verona più fortedei suoi fantasmiPerugia beffata1Contro la loro «bestia nera» i veneti rimontanodall’11-15 nel 5°. Coscione: «Andiamo fino alla fine»

Gian Luca PasiniINVIATO A VERONA

C i sono tante maniere diabbattere la propria be-stia nera. Verona sceglie

quella più difficile e più perico-losa per il suo pubblico. Va invantaggio per due set a zero, sifa rimontare fino al due pari. Vasotto nel tie-break 11-14, annul-la uno dopo l’altro 4 match ball(sì proprio quattro!) a Perugia esi porta a casa il successo chevoleva all’inizio del pomeriggionella maniera più inattesa,quello che la pone al quarto po-sto (in coabitazione con Peru-gia medesima). Un successoche fa esplodere di gioia granparte dei 4500 tifosi presenti alpalazzetto (record stagionaleper questa piazza) e che rilan-cia le ambizioni della societàveneta, che ha in mente, per ilprossimo anno, l’assalto finale(ai primissimi posti). Quelloche è riuscito ieri in un concita-to finale, fatto anche di qualchetensione di troppo e di un para-piglia dietro le panchine in se-guito alle ultime convulse azio-ni. Un assalto riuscito nono-stante la grande serata diFromm che per due set ha avutoil 100% in attacco...

Ma ci credevate davvero sull’11-14, considerando che Perugiaaveva battuto Verona in tutte e 7le gare che aveva giocato?«Bisogna crederci fino alla fine -

«C’è stato un calo generale - rac-conta Coscione -. Sotto varipunti di vista e forse anche daquello fisico. Certamente siamocalati dal punto di vista mentalee in ricezione abbiamo patito inun paio di rotazioni di Perugia.Poi nel quinto siamo tornati agiocare anche bene, ma loro so-no una squadra forte e ci sta chesi vada sotto anche due punticon una formazione come loro.L’equilibrio ce lo aspettavamofin dall’inizio».

Questa per tutte e due le squa-dre non era una gara come le al-tre: ma per Verona aveva un sa-pore speciale...«Noi ci tenevamo particolar-mente: c’era in palio un pezzet-to del quarto posto contro unadiretta concorrente. E ci teneva-mo ancora di più anche perchégiocavamo in casa, davanti alnostro pubblico. Una cornicecosì ti carica a mille. E adesso ègiusto che ci godiamo questipunti, poi inizieremo a pensareal prossimo appuntamento».

Sabato sera alle 19.30 anticipoclou con Latina, a casa loro, unaltro spareggio sulla strada delquarto posto.«Anche Latina nel suo palazzet-to gioca molto bene. Noi dob-biamo riuscire a lottare così an-che fuori di casa. Quest’anno, aparte Modena, non siamo riu-sciti a farlo. Ci serve per l’ultimosalto di qualità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LE CIFRE DELLA GIORNATA

PUNTI

271. Christian Fromm

SIR SAFETY PERUGIA

2. Aleksandar AtanasijevicSIR SAFETY PG 26

3. Taylor SanderCALZEDONIA VR 24

3. Maurice TorresEXPRIVIA MOLFETTA 24

5. Giulio SabbiLUBE MACERATA 18

BATTUTE

51. Giulio Sabbi

LUBE MACERATA

1. Maurice TorresEXPRIVIA MOLFETTA 5

3. Alen SketEXPRIVIA MOLFETTA 4

3. Luciano De CeccoSIR SAFETY PG 4

MURI

61. A. Aguillard

TONAZZO PADOVA

2. Enrico Cester CMC RAVENNA 4

2. Marko PodrascaninLUBE MACERATA 4

2. Stefano MengozziCMC RAVENNA 4

TOP SCORER

3771. Al. Atanasijevic

SIR SAFETY PERUGIA

2. Sasha StarovicTOP VOLLEY LATINA 329

3. Stefano GiannottiTONAZZO PADOVA 271

4. Klemen Cebulj CMC RAVENNA 265

5. Tine UrnautTOP VOLLEY LATINA 248

TRENTO COMANDAE MONZASOGNA

T rento approfitta dellafermata di Modena,costretta al riposo da

questo campionato zoppo, e va in testa. C’era già stata, per tre giornate, ma sempre alla pari con gli emiliani. Ora invece ha un punto più, ed è completamente sola, come non le capitava dal 10 marzo 2013. Non è che un simbolo, si capisce. Ma è anche di simboli che si vive, e a saperli valutare possono migliorare la vita. Perfino a chi, come Trento, difficilmente potrebbe star meglio, viste le scarse ambizioni con cui era partita.Ben più concreta è la frattura che potrebbe anche rivelarsi definitiva là dove ci aspetta il più importante dei verdetti della stagione regolare: sotto la linea dell’ottavo posto che vale i playoff. Molfetta centra la quarta vittoria del ritorno (su 5 gare), Piacenza sbatte contro la quinta sconfitta e adesso i punti in mezzo a loro sono 5. E peccato che Monza la sua metamorfosi l’abbia cominciata così tardi. Dopo aver perso le prime 11 giocate s’è trasformata in un razzo missile: impressionante il 3-0 a casa di Ravenna per il quarto successo nelle ultime cinque. Nove punti da Molfetta son tanti, ma i pugliesi devono ancora riposare, i brianzoli han già dato. E, in ogni caso, sognare costa poco e diverte tanto.

VERONA 3

PERUGIA 2

(34-32, 25-20, 18-25, 18-25, 17-15)

CALZEDONIA VERONA: Coscione 2, Sander 24, Anzani 12, Gasparini16, Deroo 12, Zingel 7; Pesaresi (L), Gitto, White 5, Bellei 3, Blasi 1. N.e. Centomo (L), Borgogno. All. Giani

SIR SAFETY PERUGIA: Vujevic 7, Buti 10, Atanasijevic 26, Fromm 27, Beretta 4, De Cecco 4; Giovi (L), Barone, Tzioumakas, Sunder, Maruotti. N.e. Paolucci, Cricco, Fanuli (L). All. Grbic.

ARBITRI: La Micela e Sobrero.NOTE Spettatori 4525. Durata set: 40’, 31’, 30’, 25’, 22; tot. 148’. Calzedonia: b.s. 26, v. 9, m. 7, s.l. 13, e. 37. Sir Safety: b.s. 21, v. 6, m. 9, s.l. 16, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Fromm, 5 Sander, 4 Gasparini, 3 De Cecco, 2 Coscione, 1 Atanasijevic.

I TABELLINI

PIACENZA 0

MACERATA 3

(20-25, 17-25, 22-25)

COPRA PIACENZA: Papi 2, Tencati 2, Poey 6, Zlatanov 12, Ostapenko 5, Tavares; Mario Junior (L), Massari 6, Marra (L), Alletti 5, Ter Horst 3. N.e. Kohut, Meoni. All. Radici

LUBE MACERATA: Kovar 8, Podrascanin 10, Baranowicz, Parodi 10, Stankovic 7, Sabbi 18; Henno (L), Fei 1, Monopoli, Paparoni. N.e. Bonacic, Shumov. All. Giuliani

ARBITRI: Simbari e SatanassiNOTE Spettatori 3000, incasso 20.000. Durata set: 22’, 22’, 26’; tot. 70’. Copra: b.s. 16, v. 3, m. 2, s.l. 10, e. 21. Lube: b.s. 13, v. 6, m. 10, s.l. 8, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Sabbi, 5 Podrascanin, 4 Parodi, 3 Zlatanov, 2 Stankovic, 1 Baranowicz (m.mar)

Macerata volaPiacenzasempre più giù

RAVENNA 0

MONZA 3

(23-25, 22-25, 21-25)

CMC RAVENNA: Zappoli 1, Mengozzi 5, Cavanna, Cebulj 10, Cester 10, Renan 11; Goi (L), Bari (L), McKibbin, Gabriele 2, Koumentakis 3, Jeliazkov 5. N.e. Ricci. All. Kantor

VERO MONZA: Jovovic 2, Botto 12, Gotsev 10, Padura Diaz 15, Galliani 14, Elia 1; De Pandis (L), Tiberti, Gonzalez 1, Wang. N.e. Bonetti, Botin. All. Vacondio

ARBITRI: Sampaolo e Saltalippi. NOTE Spettatori 1722, incasso 6.500. Durata set: 27’, 27’. 27’, tot. 81’. Cmc: b.s. 12, v. 1, m. 10, s.l. 5, e.20. Vero: b.s. 12, v. 1, m. 9, s.l. 12, e. 19. Trofeo Gazzetta: 6 Galliani, 5 Gotsev, 4 Padura Diaz, 3 Cester, 2 Botto, 1 Jovovic. (s.cam.)

Che sorpresaquesto MonzaRavenna a terra

MILANO 0

TRENTO 3

(18-25, 19-25, 19-25)

REVIVRE MILANO: Mattera, Veres 8, De Togni 6, Bencz 13, Vinicius 14, Patriarca 3; Rizzo (L), Valsecchi 2, Kauliakamoa, Temponi. N.e. Bermudez, Cerbo (L), Preti. All. Maranesi.

ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO: Zygadlo 3, Lanza 11, Solé 9, Nemec 9, Kaziyski 15, Birarelli 12; Colaci (L), Fedrizzi (L), Nelli 3, Thei. N.e. Burgsthaler, Giannelli, Mazzone. All.Stoytchev

ARBITRI: Pol e CappelloNOTE Spettatori 3650, incasso 6275 Durata set: 23’, 24’, 22’; tot. 69’ Revivre: b.s. 12, v. 1, m. 4, s.l. 13, e. 25. Energy T.I.: b.s. 8, v. 3, m. 8, s.l. 11, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Kaziyski, 5 Solé, 4 Lanza, 3 Birarelli, 2 Nemec, 1 Zygadlo. (c.mus.)

Kaziyski-Solé Trento è troppoforte per Milano

MOLFETTA 3

PADOVA 1

(28-26, 26-24, 20-25, 25-22)

EXPRIVIA ND MOLFETTA: Hierrezuelo 6, Del Vecchio 5, Candellaro 7, Torres 24, Sket 15, Bossi 8; Romiti (L), Noda Blanco 1, Spirito, Despaigne 4, Piscopo. N.e. Porcelli (L). All. Di Pinto

TONAZZO PADOVA: Quiroga 18, Mattei 2, Orduna 2, Rosso 13, Aguilard 10, Giannotti 14; Balaso (L), Gozzo, Volpato, Garghella, Beccaro. N.e. Milan. All. Baldovin

ARBITRI: Goitre e BorisNOTE: Spettatori 1300, incasso 3970. Durata set: 33’, 30’, 29’, 29’, tot. 121’. Exprivia: b.s. 19, v. 11, m. 7, s.l. 1, errori 23. Tonazzo: b.s. 18, v. 6,m. 12, s.l. 2, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Orduna, 5 Bossi, 4 Quiroga, 3 Torres, 2 Mattei, 1 Hierrezuelo (f.v.)

Molfetta insisteTorres e Sketstendono Padova

ANDREA GIANIALLENATORE VERONA

CHE COSA HO DETTO SULL’11-14

DEL TIEBREAK?DOBBIAMO

OSARE...

CLASSIFICA SQUADRE PT G. V. P.

TRENTO 43 17 15 2

MODENA 42 16 14 2

MACERATA 37 16 12 4

VERONA 33 17 11 6

PERUGIA 33 17 11 6

LATINA 30 17 10 7

RAVENNA 25 17 8 9

MOLFETTA 24 17 9 8

PIACENZA 19 17 6 11

MONZA 15 16 4 12

SANSEPOLCRO 10 16 3 13

PADOVA 7 17 2 15

MILANO 6 16 3 13

PLAYOFF

PROSSIMO TURNODOMENICA 15 FEBBRAIO, ore 18MACERATA-MILANOMODENA-PIACENZATRENTO-RAVENNAMONZA-MOLFETTAPADOVA-SANSEPOLCROLATINA-VERONA (Sabato 14/2)Riposa: PERUGIA

RISULTATICOPRA PIACENZA 0LUBE MACERATA 3

CALZEDONIA VERONA 3SIR SAFETY PERUGIA 2

REVIVRE MILANO 0ENERGY T.I. TRENTO 3

CMC RAVENNA 0VERO MONZA 3

EXPRIVIA MOLFETTA 3TONAZZO PADOVA 1

ALTOTEVERE SANSEPOLCRO 0TOP VOLLEY LATINA 3Riposava: MODENA

Il muro di Verona (Manuel Coscione, Aidan Zingel e Taylor Sander) si oppone ad Aleksander Atanasijevic

L'ANALISIdi MARIOSALVINI

PallavoloRSuperLega: 18ª giornata

Vibo: rimontaper il trofeo Potenza Picena ko� (f.c.) A Chieti, la Callipo Vibo ha vinto la Coppa Italia di A-2 maschile, iscrivendo per la seconda volta (aveva vinto nel 2003) il suo nome nell’Albo d’oro della manifestazione. La squadra calabrese, dimostratasi più esperta e cinica nei momenti topici, dopo un’emozionante finale, ha faticato molto per avere ragione di un’ottima e sbarazzina B-Chem Potenza. Il sestetto di Luca Monti (il tecnico pavese è giunto in Calabria da poco più un mese) l’ha spuntata al tie-break (23-25, 25-23, 25-20, 21-25, 14-16) e dopo essere stata in svantaggio 2-1, e 13-11 al quinto set. Vedovotto (20) e Tartaglione (21) i rispettivi migliori realizzatori. A Zanuto(Vibo) la palma del MVP.PIACENZA DONNE (m.mar) Serio infortunio per Annerys Vargas; la centrale del Piacenza ha subito una lesione addominale prima della sfida con Novara e rimarrà fuori a lungo. Oggi ufficializzazione della Kozuch GIOVANE (m.can.) Giovane Gavio, bi-olimpionico ex Padova, Ravenna e Cuneo, sarà coordinatore della pallavolo, del beach volley e della pallavolo paralimpica di Rio 2016.

COPPA ITALIA A-2

Page 38: Gazzetta 09/02/15

38 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

UN PERCORSO DI QUASI 5300 MIGLIA, CIRCA 10.000 KM

Sanya

Auckland

CINA

NUOVA ZELANDA

2

1

3

4

5

Strettodi Luzon

Alisei

Mar CineseMeridionale

Mardi Tasmania

Flussidi Alisei

Calme equatoriali

Tempestetropicali

Il Mar Cinese Meridionale, appena dopo la partenza da Sanya,

riserva spesso condizioni dure per gli equipaggi (che nelle passate

edizioni hanno raccontato di aver sofferto persino di mal di mare)

e per le barche (vittime di diverse avarie)

Il primo punto cruciale è l'attraversamento dello stretto

di Luzon, dove spesso si trova vento forte. Se gli Alisei

sono ben stabilizzati, la flotta può puntare verso

le isole Salomone, in direzione Sudest. In caso contrario,

le barche devono portarsi più a est o addirittura puntare

a Nord, verso il Giappone: nella navigazione oceanica

la via più breve non è necessariamente la più logica e vincente

Nell'area delle isole Salomone, la flotta dovrà attraversare

una zona di calme equatoriali, prima di entrare nel flusso

degli Alisei

Nella navigazione verso Sud, nel Mar di Tasmania

è frequente l'attività tropicale e anche piccole cellule

temporalesche si possono trasformare in tempeste

tropicali, costituendo un ulteriore ostacolo

tra la flotta e la linea del traguardo

L'approccio alla punta settentrionale

della Nuova Zelanda può avvenire

da Ovest o da Est, a seconda del sistema meteo presente

sull'area: per l'ultimo tratto verso la Città delle Vele

i velisti devono confrontarsi con una navigazione

di tipo costiero, con tutte le variabili del caso

RCS

clicLA FRANCIA PADRONAPER QUALITÀ TECNICHEE PARTECIPANTI

� (e.m.) E’ la Francia la nuova frontiera della vela oceanica internazionale. Non più solo per quello che riguarda i solitari, ma anche per le regate in equipaggio, come appunto la Volvo OceanRace. Non è un caso che l’anima di Dongfeng (la barca cinese in testa alla partenza della quarta frazione), dal punto di vista tecnico, sia in mano ai francesi. E francese è il contingente più ricco (insieme alla sempre presente Gran Bretagna) di questa tappa. Ecco le Nazioni di provenienza dei velisti nella Sanya-Auckland: Francia 8, Gran Bretagna 8, Australia 6, Spagna 6, USA 4, Nuova Zelanda 3, Cina 2, Olanda 2, Svizzera 2, Belgio 1, Brasile 1, Danimarca 1, EAU 1, Irlanda 1, Italia 1, Lituania 1, Svezia 1.

Via, verso la città delle vele1La 4a tappa della Volvo Ocean Race approderà nella baia di Auckland, in Nuova Zelanda, patria di questo sport. Nell’attesa del riscatto nazionale in Coppa America

La partenza di ieri della quarta tappa della Volvo Ocean Race, da Sanya, in Cina, ad Auckland, in Nuova Zelanda: un percorso di quasi 5300 miglia, circa 10.000 chilometri GETTY IMAGES

I cinesi di Dongfeng, leader. Sotto, uno spettacolare passaggio GETTY

Gian Luca Pasini

I l navigare sta ai neozelan-desi come gli alberi alla fo-resta. Auckland, la città più

grande del Paese che è esatta-mente agli antipodi dell’Italia,è soprannominata la Città delleVele. E all’aeroporto, appena sisbarca in questo angolo delmondo lontano da tutto e datutti, sei accolto appunto dauna serie di vele, un monumen-to che ti preannuncia il Pacificoe la navigazione. Auckland è ilporto d’arrivo della quarta tap-pa della Volvo Ocean Race, par-tita ieri mattina (orario italia-no) da Sanya, isola nel Mar del-la Cina. Quasi 5300 miglia (cir-ca 10.000 chilometri), lungoun tragitto atipico per questaregata. Al contrario Auckland èuna meta «fissa» o quasi del gi-ro. Una delle più gettonate findagli albori. Solo in un paio oc-casioni, nella storia della rega-ta, Auckland è mancata all’ap-puntamento. Proponendosispesso come punto di approdoanche di altri giri del Mondo insolitario e riservando uno spet-tacolare colpo d’occhio ai veli-sti che giungevano dal mare ecercavano un porto sicuro incui riposare, prima di affronta-re (generalmente) il più terribi-le dei capi nel Sud del Mondo,Horn.

ENDEVOUR Anche per gli arrivinel cuore della notte non erainfrequente vedere centinaia dibarche in mezzo al nero del-l’Oceano ad aspettare i concor-renti, con fuochi d’artificio erazzi segnaletici sparati per fe-steggiare i primi. Non è difficileimmaginare come potesse sali-re l’entusiasmo quando a vince-re la tappa erano poi velisti conla felce d’argento su petto. Pro-prio su uno dei moli del porto,che guarda verso il mare, c’è ilmuseo marittimo nel quale ri-posa, inchiodata al muro comeun quadro d’autore, la fiancatadi Steinlager 2, la barca con-dotta al successo dal (poi baro-netto) Peter Blake nel 1990: po-co più di 128 giorni di naviga-zione, precedendo di un giorno

l’altra barca kiwi, Fisher &Paykel, condotta dall’altro mo-stro sacro della vela neozelan-dese, quel Grant Dalton che poisi sarebbe rifatto quattro annipiù tardi, su Endeavour, nomeben più che evocativa nella sto-ria kiwi. Su una nave che porta-va quel nome – nata in origineper il trasporto del carbone disua maestà britannica – il capi-tano James Cook fra il 1870 e il1871 «scoprì» l’Australia e laNuova Zelanda. Qualche centi-naio di anni dopo che abitantidella Polinesia ebbero fatto lastessa scoperta a bordo di pic-cole piroghe a vela, arrivando apopolare Aotearoa, il nomeMaori di questo Paese, la Terradella Lunga Nuvola Bianca.

80.000 BARCHE Non è difficilecapire perché per qualunqueabitante della Nuova Zelanda ilmare sia un elemento naturale:si stima che solamente adAuckland siano immatricolati

80.000 natanti di varia forma elunghezza. Qui l’andare permare è come guidare una bici-cletta, quindi stupisce che nellacittà delle vele tra circa tre set-timane, quando la flotta dellaVolvo Race avrà completato latappa, arriveranno solamentetre velisti kiwi sparsi nei variequipaggi di questa edizione:Ryan Houston e Dave Swete suAlvimedica e Daryl Wislang suAbu Dhabi. In 40 anni di rega-ta, forse questo è il punto piùbasso: la «quota» neozelandeseè simile a quella cinese o degliEmirati Arabi Uniti.

COPPA AMERICA La crisi eco-nomica ha fatto la sua parte, lescelte interne hanno fatto il re-sto: se quattro anni fa, pur conuna sponsorizzazione spagno-la (Camper), avevamo unabarca kiwi in regata, in questaedizione i velisti All Black han-no di fatto abbandonato l’Oce-ano, nonostante a capo di Te-

am New Zealand ci sia lo stes-so Grant Dalton che ha costrui-to la sua carriera in giro per imari, collezionandone sette esommando molte decine dimigliaia di miglia di Oceano,su ogni tipo di imbarcazione.Ma i risultati delle ultime duecampagne hanno indotto a fa-re una scelta drastica: la nonesaltante apparizione di Cam-per nell’ultima edizione e forseancora di più la dolorosa scon-fitta in Coppa America (nel-l’estate 2013 a San Francisco,con rimonta statunitense da8-1 a 8-9), hanno lasciato unsegno profondo in una societàin cui parte dei soldi per la velali mette il governo e quindi lacomunità tutta. Di fronte al bi-vio, il management kiwi hapuntato ancora sulla CoppaAmerica, riconoscendo impli-citamente di avere perso quelruolo di guida nelle regate dialto mare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

VelaRIl giro del Mondo in equipaggio

RIeri mattina la partenza da Sanya, isola nel Mar della Cina: untragitto atipico

RSi stima che nel luogo d’arrivo siano immatricolaticirca 80.000 natanti

Page 39: Gazzetta 09/02/15

39LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 DOPPIETTA NUOTO DI FONDO (al.f.) Doppio successo azzurro nelle prima tappa di coppa del mondo in acque libere: Simone Ruffini (1h55’10”) e Rachele Bruni (2h02’58”) dominano la 10 km di Viedma nel Rio Negro (Arg). Sharon Van Rouwendaal fa il record olandese nei 5000 indoor a Sarcelles (Fra): 56’23”05.TUTTENOTIZIE

ATLETICADEL BUONO 2’05”64 NEGLI 800(si.g.) Altro personale per Federica Del Buono ai campionati italiani u. 23 indoor di Ancona: 2’05”64 negli 800, corsi controllando (1’04”21 ai 400). Nei 200 sfiorato il primato nazionale jr della Salussola (24”18 nel 1991) da Ayomide Folorunso (24”20 in batteria). Bene Lorenzo Perini (pb eguagliato) e Giada Carmassi nei 60 hs e le altiste con la jr friulana Eleonora Omoregie a 1.86 (pb). Titoli di società a Cariri Rieti e Forestale (promesse) e ad Atletica Vicentina e Bracco (juniores). Promesse. Uomini. 400: Tricca 48”02. 800: Bussotti Neves 1’51”37. 3000: Rachik (Mar/Ita) 8’14”33; Quazzola 8’15”15. 60 hs: Perini 7”88; Iurig 8”04; Poccia 8”05. Asta: Sinno 5.00. Triplo: Appoloni 15.87; Trio 15.86. 4x200: Riccardi 1’27”34. Donne. 400: Pasquale 54”91; Lukudo 55”19. 800: Del Buono 2’05”64. 3000: Fascetti 9’43”85. 60 hs: Carmassi 8”30 (b. 8”28). Alto: Rossit 1.84; Pau 1.82; Sesia 1.80. Triplo: Derkach 13.42. 4x200: Atl. Brescia 1’41”61. Juniores. Uomini. 200: Pettorossi 21”86. 400: Vanzo 48”92. 800: Peron 1’52”66. 60 hs: Bizzoni 8”05. Triplo: Forte 15.73. Peso: Bianchetti 19.35. 4x200: Atl. Pinerolo 1’30”66. Donne. 200: Folorunso 24”27 (b. 24”20); Tassani 24”62. 400: V. Troiani 56”13. 800: Bellò 2’09”58. 60 hs: Mulatero 8”72; Mosetti 8”74 (b. 8”55). Alto: Omoregie 1.86; Furlani 1.84. Asta: Falda 4.00. Triplo: Cuneo 13.30. Peso: Berto-letti 13.66. 4x200: Cus Parma 1’42”27.� CHESANI E TROST Così ieri al meeting indoor di solo alto di Trinec (R.Ceca): ad Alessia Trost, con due vittorie, il Moravia Tour. Uomini. Alto: 1. Barshim (Qat) 2.30; 2. Protsenko (Ucr) 2.27; 3. Williams (Usa) 2.27; 7. Chesani 2.24. Donne. Alto: 1. Kuchina (Rus) 1.98; 2. Licwinko (Pol) 1.95; 3. Simic (Cro) 1.95; 7. Torst 1.89. � AZZURRI (si.g.) A Gand (Bel), vittorie per Matteo Galvan nei 400 (47”38) e Andrea Lemmi nell’alto (2.25). Uomini. 800: 4. Rifesser 1’50”13. 1500: 3. Nava (Ser/Ita) 3’44”49. Donne. 60: 4. Giovanetti 7”43 (b. 7”48). 400. II: 5. Chigbolu 55”31. A Kirchberg (Lus). Uomini. 400. II: 2. Di Giambattista 48”03.� POWELL BATTUTO (si.g.) A Roxbury, Boston (Usa), Asafa Powell secondo dietro Kimmons sui 60. Primato mondiale jr nei 2000 donne dell’etiope Dawit Seyaum: 5’35”46. Uomini. 60: Kimmons 6”51; Powell (Giam) 6”52; Rodgers 6”53 (b. 6”52). 1000: Centrowitz 2’17”00 (mpm ‘15). Miglio: Willis (N.Z.) 3’51”61 (mpm ‘15). Peso: Whiting 21.43 (mpm ‘15). Donne. 60: Ayhe (Tri) 7”15. 1000: Moser 2’37”86 (mpm ‘15); Cain (j) 2’38”25. Due miglia: Simpson 9’18”35 (r.n.).

BOXEITALIA PARI IN ARGENTINA(r.g.) Nella 4a delle World Series, l’Italia pareggia a San Luis contro l’Argentina 2-2. No contest tra Introvaia e Nunez (60) per ferita dell’italiano nel 1°. Nei 52, Gallo perde con Choque e nei 69 Evans, argento olimpico, continua a deludere, superato da Palmeta. I Thunder vincono col mediomassimo Manfredonia e il supermassimo Vianello, su Rizo e Taborda. Gir.A. Gran Bretagna-Algeria 4-1; Russia-Messico 5-0; Cuba-Cina 5-0; Ucraina- Marocco 2-3. Classifica: Cuba 12; Ucraina 9; Gran Bretagna 8; Russia, Marocco 6; Messico 5; Cina 2, Algeria -1. Gir.B: Portorico-Venezuela 4-1; Azerbagian-Polonia 5-0; Kazakistan-Usa 5-0. Classifica: Kazakistan 12, Usa 9, Portorico 8, Azerbaigian 7, Italia 6, Polonia 5; Venezuela 4; Argentina 2. MATANO E LOVAGLIO OK(m.moro.) A Ferrara, nel sottoclou della Galassi, Maurizio Lovaglio (18-10) si riprende il tricolore dei massimi leggeri e Marcello Matano (14-1) diventa campione intercontinentale Ibf dei superwelter ai punti contro Koivula (Fin, 17-2). Il primo, grazie ad una perfetta combinazione di gancio sinistro e diretto destro al volto portata al 1’47” del 1°, chiude per kot su Rosario Guglielmino (6-3).

GHIACCIO� PISTA LUNGA Ieri, ad Heerenveen (Ola), nella 6a tappa della Coppa del Mondo in pista lunga (2x500, 2x1000), 12° posto di Yvonne Daldossi nei 500, alla sua prima volta in gruppo A. Uomini. 500/1000. I: 1. Kulizhnikov (Rus) 34”62/1. Nuis (Ola) 1’08”81. II: 3./2. Nenzi 35”77/1’10"91; 12./27. Bosa 36”34/1’13”46; 13./23. Zanghellini 36”34/1’12”86. Donne. 500. I: 1. Hesse (Ger) 38”19; 12. Daldossi 38”93. II: 18. Bortolotti 41”49. 1000. I: 1. Bowe (Usa) 1’15”63. II: 14. Daldossi 1’20”90; 23. Bortolotti 1’22”88.

HOCKEY GHIACCIO� BOLZANO, MACADAM COACH (m.l.) Il Bolzano ha scelto il tecnico canadese Don MacAdam (ex coach del Caldaro) come successore di Mario Simioni. In Nhl come vice a Detroit (1986-89) e 1 Stanley Cup (Edmonton.

NUOTO� CERRUTI REGINA (al.f.) Linda Cerruti, imbattuta dal 2011, domina il Solo ai tricolori sincro di Torino. Giorgio Minisini 14° nel Solo, 8° nel Duo). Solo: Cerruti 90.200, Flamini 89.233; Duo: Cerruti-Ferro 91.833, Flamini-Perrupato 89.333; Squadra: Fiamme Oro 86.845.

PALLAMANO� COPPA A CONVERSANO (an.gal.) Il Conversano vince in casa la Coppa Italia donne: 27-13 (12-6) su Salerno.

RUGBY� ECCELLENZA (i.m.) La 2a di ritorno di Eccellenza. Risultati: Rovigo-San Donà 52-17; Fiamme Oro-Calvisano 21-55; Mogliano-Prato 64-7. Rinviate: Viadana-Padova; L’Aquila-Lazio. Classifica: Calvisano 46; Mogliano 42; Rovigo 41; San Donà, Fiamme Oro 29; Viadana* 26; Padova* 22; Lazio* 18; L’Aquila* 5; Prato 0 (*una in meno).

SPORT INVERNALI� BERTAZZO 15° A Igls (Aut) in Coppa del Mondo, Simone Bertazzo è 15° nel bob a 4: 1. Melbardis (Let) 1’42”01; 2. Friedrich (Ger) a =213; 3. Walther (Ger) a 0”30; 15. ITALIA 1 (Bertazzo-Fontana-Ughi-Costa) a 1”31 (13°+18°). � MONDIALI JR FONDO (g.v.) Chiusi i Mondiali jrs di fondo ad Almaty (Kaz) con le staffette vinte da Russia (uomini) su Francia e Norvegia, Italia (Gabrielli, Romani, Chanloung e Abram) sesta, e tra le donne di Norvegia su Russia e Germania con l’Italia 7a (De Francesco, Comarella, Ganz e Tomasini) settima. � BIATHLON A Nove Mesto le pursuit di Coppa a Fak e Domracheva. Uomini, 12.5 km ins.: 1. Fak (Slo) 37’24”9 (1); 2. Schempp (Ger) a 4”4 (1); 3. M. Fourcade (Fra) a 13”3 (0). CdM: Fourcade 663. Donne, 10 km ins.: 1. Domracheva (Bie) 35’22”3 (4); 2. Makarainen (Fin) a 6”8 (4); 3. Dahlmeier a 14”9 (3). CdM: Makarainen 750; 6. Wierer 477.

TUFFI� TRICOLORI (al.f.) Tricolori a Trieste. Uomini. 1 m Tocci 406.60; 3 m Benedetti 422.25; 10 m Dell’Uomo 398.40; 3 m sincro: Benedetti-Rinaldi 398.13. Donne. 1-10 m Bertocchi 260.40, 203.40; 3 m M. Marconi 287.85.

VELA� CON HAGARA (r.ra)Il Red Bull Team capeggiato dal due volte oro olimpico Roman Hagara ha vinto a Singapore la prima dell’Extreme Series (catamarani extreme 40): 7° Lino Sonego Team Italia. Prossima: Muscat (Oman) 11–14/3.

Alessandro CatapanoValerio Piccioni

T occa a Montezemolo.Oggi, o al massimo do-mani, l’ex presidente

della Ferrari diventerà uffi-cialmente il numero uno diRoma 2024 e mercoledì in-contrerà in Svizzera, con ladelegazione Coni, il presi-dente del Cio Thomas Bach.L’annuncio sarà preceduto

oggi da un incontro con Giovan-ni Malagò. Il vertice riempirà leultime caselle del Comitato pro-motore della candidatura - incui sarà presente lo stesso presi-dente del Coni, e Luca Pancalliavrà il ruolo di «ministro» deirapporti con gli enti locali, men-tre Franco Frattini farà da «am-basciatore» esterno della corsaolimpica - anche se nelle ultimeore è arrivata una dichiarazionedel sindaco di Roma che sembranon proprio in linea con i baci e

gli abbracci delle ultime setti-mane.

PRECEDENTI Ha detto Marino aRai News 24: «Io con il cuore so-no già là. Ma una città si gover-na anche con il cervello. E con ilcervello devo tenere presenti al-cuni fatti. Come Sindaco io devoancora pagare alcuni dei debitidel 1960. Dobbiamo ricordarecosa è accaduto con i mondialidel 1990, quando è stata costru-ita una sorta di ferrovia che hafunzionato per soli 8 giorni, o lecosiddette Vele del grande ar-chitetto Calatrava costate 400milioni durante i mondiali dinuoto del 2009 e poi abbando-nate». Meglio: opera mai com-pletata e utilizzata. Due manife-stazioni in cui proprio Monteze-molo e Malagò presiedevano icomitati organizzatori. Solo unappello alla prudenza, per con-quistare anche l’opinione pub-blica più scettica sottolineandoil carattere «rivoluzionario» del-la candidatura citato dallo stes-so Malagò? O un modo per sol-lecitare più spazio per il Comu-ne? Marino, che ha tenuto per sèla delega olimpica, sta per lan-ciare pure un tavolo olimpico diRoma Capitale coordinato dal-l’assessore al Patrimonio, Ales-sandra Cattoi. «Voglio una cittàche investe sul bene dei cittadinie olimpiadi che servono a unamigliore qualità della vita, mi-gliori trasporti e migliore urba-nistica», ha concluso il Sindaco.

NAS Intanto oggi Malagò saràimpegnato anche su un altrofronte: la firma dell’accordo coni Nas, che entreranno nell’anti-doping Coni. Insomma, unagiornata impegnativa...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovanni Malagò, presidente del Coni, e Luca di Montezemolo ANSA

� Grande trotto ieri sull’asse Firenze-Parigi. In Francia grande impresa di Linda di Casei (A. Gocciadoro) che, a 10 anni suonati, ha conquistato un prestigioso terzo posto nel Prix de France (m 2100). La figlia di Uronometro, che era a 166/1 (!), è finita bene a centro pista, anche se distante dal vincitore Timoko (B. Goop), a segno in 1.11.4 davanti a Texas Charm. Male Napoleon Bar (P. Vercruysse) che ha corso secondo in corda ma ha poi ceduto prima dell’ingresso in retta, dove ha rotto il favorito Up and Quick. A Firenze un’altra femmina terribile ha conquistato l’8ª vittoria di fila e soprattutto il primo Gran Premio della carriera. Si trattadi Saikala (da Turbo Sund) che ha preso subito il comando, hafatto ritmo selettivo, e nel finale ha dominato alla straordinaria media di 1.11.6, record della corsa e della nuova pista del Visarno davanti a Swan Wise As. 6ª corsa - GP Firenze - m 1600: 1 Saikala (Farolfi) 1.11.6; 2 Swan Wise As; 3 Saba del Ronco; 4 Supermar; Tot.: 3,32; 1,33, 1,14, 1,37 (3,23) Trio: 24,23.

IL SOGNO OLIMPICO

Roma 2024 al viaPronto l’annunciodi Montezemolo1Oggi vertice con Malagò. Ma Marino precisa:«Evitiamo gli errori di Italia 90 e Roma 2009»

IPPICA

Super Lindaterza nel FranceSaikala a Firenze

Timoko vince il France FORNI

� Un successo atteso dai Mondiali: il Dream Team rosa di fioretto torna a vincere in Coppa ad Algeri. Arianna Errigo, Valentina Vezzali, Martina Batini ed Alice Volpi (sostituta di Elisa Di Francisca, bloccata da problemi alla caviglia sinistra) superano ai quarti l’Ungheria, in semifinalela Germania e in finale 45-40 la Russia nel remake di Kazan. Nella gara maschile a squadre di Bonn, Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte, battuti dalla Russia 45-40 nella semifinale, quindi nella finalina con gli Usa, Baldini sale sul 31-40, rimonta sino al 44-44 ma all’ultima stoccata prevale Massialas. Trionfa la Francia.Fioretto a squadre. Donne (ad Algeri). Finale: Italia b. Russia 45-40; 3°p.: Germania b. Usa 38-33; semif.: Italia b. Germania 45-39; Russia b. Usa 45-31; quarti: Italia b. Ungheria 45-32; Russia b. Canada 45-28; Germania b. Polonia 29-22; Usa b. Cina 45-19. Uomini (a Bonn). Finale: Francia b. Russia 45-43; 3°p.: Usa b.Italia 45-44; semif.: Francia b. Usa 45-38; Russia b. Italia 45-40; quarti: Italia b. Cina 45-39.

SCHERMA: FIORETTO

Il Dream Teamvince ad AlgeriAzzurri quarti

Errigo (a sinistra) e le altre BIZZI

� Decimo successo in Coppa del Mondo di Arianna Fontana che a Dresda (Ger), per la settima volta nella carriera, fa suoi i 500. A completare la festa, il 2° posto della staffetta da lei guidata: il quartetto made in Valtellina, composto anche da Elena Viviani, Lucia Peretti e Arianna Valcepina, in finale è battuto dal Canada e precede Francia e Olanda. Per Arianna, in stagione, sei gare e cinque podi, con due vittorie (la prima, sempre sui 500, a Montreal in novembre). L’azzurra così riscatta anche il per lei opaco 4° posto degli Europei di Dordrecht di tre weekend fa. Domina quarti e semifinale e in finale mette in fila la britannica Christie (a 512/1000) e un terzetto cinese.Uomini. 500: 1. Migunov (Rus); 28. Confortola; 40. Viscardi; 51. Cassinelli. 1500 (II): 1. Elistratov (Rus); 25. Dotti; 43. Gurini. Staffetta: 1. Olanda; 9. Italia. Donne. 500: 1. Fontana; 2. Christie (Gb); 3. Fan Kexin (Cina); 20. Viviani; 21. A. Valcepina. 1500 (II): 1. Shim Suk Hee (S.Cor); 22. Peretti; 23. Sighel; 24. Tombolato. Staffetta: 1. Canada; 2. Italia; 3. Francia.

GHIACCIO

Short trackLa Fontana vincei 500 di Dresda

Arianna Fontana, 24 anni AFP

PALLAVOLO/A1 DONNE

Bene Modena e Casalmaggiore

CASALMAGGIORE-FORLI’ 1-3

(16-25, 25-22, 25-13, 25-16)

POMI’ CASALMAGGIORE: Orto-lani 12, Skorupa 3, Bianchini 1, Gibbemeyer 17, Tirozzi 12, Steva-novic 3; Sirressi (L), Gennari 15. N.e.Agrifoglio, Klimovich, Quiligotti (L). All. Mazzanti.

FORLI’: Lancellotti 1, Stoltenborg 3, Ventura 8, Ceron 12, Aguero 8, Koleva 13; Filipova (L), Guasti 1, Neriotti 9, Ferrara, Nazarenko. N.e. Potokar. All. Vercesi.

ARBITRI: Fretta-Canessa. NOTE Spettatori 600. Durata set: 27’, 28’, 24’, 24’; tot. 103’. Pomì: b.s. 8, v. 5, m. 14, s.l. 3, e. 18. Forlì: b.s. 8, v. 5, m. 11, s.l. 2, e. 16. Trofeo Gazzetta: Gennari 6, Gibbemeyer 5, Aguero 4, Skorupa 3, Ceron 2, Stevanovic 1. (gio.gar.)

MONTICH.-CONEGLIANO 3-1

(20-25, 25-21, 25-20, 25-23)

METALLEGHE MONTICHIARI: Mingardi 11, Gioli 21, Dalia 2, Brinker 15, Olivotto 3, Tomsia 22; Carocci (L), Zampedri, Alberti 1. N.e. Saccomani, Milani, Serena. All. Barbieri.

IMOCO CONEGLIANO: Nikolova 25, Barcellini 5, Furlan 7, Katic 1, Ozsoy 14, Barazza 8; De Gennaro (L); Hancock 3, Arimattei 4, Bosco-rusco. N.e. Nicoletti, Vasilantonaki. All. Bertocco.

ARBITRI: Montanari e Pozzato.NOTE Spettatori 2500. Durata set: 24’, 25’, 24’, 30’; tot. 103’. Metalle-ghe: b.s. 8, v. 2, m. 17, e. 21. Imoco: b.s. 8, v. 8, m. 11, e. 18). Trofeo Gazzetta: 6 Gioli, 5 Tomsia, 4 Nikolova, 3 Mingardi, 2 Brinker, 1 Ozsoy. (s.m.)

MODENA-FIRENZE 3-0

(25-19 25-22 25-14)

LIU JO MODENA: Rousseaux 11, Heyrman 8, Rondon 4, Piccinini 12, Folie 7, Fabris 15, Arcengeli (L), Maruotti, Ikic. N.e. Kostic, Muri, Crisanti. All. Beltrami.

IL BISONTE FIRENZE: Pascucci 4, Calloni 8, Turlea 11, Negrini 8, Mastrodicasa, Petrucci 2; Par-rocchiale (L), Vingaretti, Bertone 5, Liliom 4, Pietrelli. N.e.Poggi. All. Vannini

ARBITRI: Prati e PristeràNOTE Spettatori 1500. Durata set: 27’, 29’, 25’; tot. 81’.Liu-Jo: b.s. 2, v. 5, m. 12, s.l. 5, e. 10. Il Bisonte: b.s. 6, v. 2, m. 5, s.l. 2, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Heyrman, 5 Fabris, 4 Folie, 3 Rosseaux, 2 Arcangeli, 1 Negrini.(p.r.)

SCANDICCI - BERGAMO 0-3

(22-25, 16-25, 27-29)

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Lipicer Samec7, Garzaro 5, Muresan 12, Vanzurova 8, Stufi 5, Vincourova 1; Ruzzini (L), Lus-sana, Perinelli 2, Menghi 1, Scac-chetti. All. Bellano.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Blagojevic 9, Paggi 7, Radecka 3, Loda 15, Melandri 5, Sylla 20; Merlo (L), Plak 1, Deesing, Mori, Tasca. N.e.Mambelli. All. Lavarini.

ARBITRI: Luciani e Longo.NOTE Spettatori 1.500. Durata set: 27’, 24’, 33’: totale 84’. Savino Del bene: b.s. 6, v. 3, m. 2, s.l. 3, e. 19. Foppapdretti: b.s. 11, v. 4, m. 5, s.l. 4, e. 24. Trofeo Gazzetta: 6 Sylla, 5 Loda, 4 Blagojevic, 3 Muresan, 2 Paggi, 1 Stufi. SCANDICCI (a.p.) A Scandicci oggi arriva Senna Usic, nazionale croata, dallo Shanghai. URBINO-BUSTO ARSIZIO Rinvia-ta a mercoledì 25 febbraio.

CLASSIFICA (16a giornata): Nova-ra 42, Modena 37; Casalmaggiore 34; Conegliano 29; Busto Arsizio*, Piacenza, Bergamo 26; Montichia-ri 22; Scandicci 20; Firenze 15; Forlì, Urbino * 4 (* una partita in meno)PROSSIMO TURNO Sabato 14 (20.30) Modena-Urbino; Busto Arsizio-Casalmaggiore. Domenica (ore 18): Piacenza-Bergtamo; Conegliano-Scandicci; Novara-Montichiari; Firenze-Forlì.

Zanni e Campagnaroout: Brunel convocaVunisa e la novità Boni� (ro.pa.) Il giorno dopo la sconfitta con l’Irlanda, maturata in una partita che il presidente Fir Gavazzi definisce «positiva», l’Italia del c.t. Brunel conta gli infortunati e aggiunge due convocati. Campagnaro (distorsione del ginocchio sinistro con interessamento del collaterale mediale) e Zanni (distorsione del ginocchio destro con sospetto interessamento legamentoso) saranno sottoposti a accertamentioggi. Barbieri (lesione al bicipite femorale destro) lavorerà a parte, rientra Bortolami. Assente con l’Irlanda, Favaro è guarito da un problema a spalla destra/collo. Convocati Samuela Vunisa e Tommaso Boni: il flanker delle Zebre (un cap a novembre) e il centro del Mogliano (22enne alla prima chiamata; in campo con l’Italia Emergenti la scorsa estate nella Tbilisi Cup, mai in Pro 12) sono da ieri a Roma.

RUGBY

Page 40: Gazzetta 09/02/15

40 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 41: Gazzetta 09/02/15

41LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Riccardo Crivelli

L a delusione per la mancata qualificazio-ne olimpica, con la sconfitta a Catanianella finale del torneo Apb contro il russo

Egorov (ma era solo il primo appuntamento)è già stata metabolizzata e, dopo qualchegiorno di vacanza con la famiglia, ClementeRusso è pronto a nuove sfide. Fallito per il mo-mento l’assalto a Rio 2016 attraverso l’Apb, ildue volte campione del mondo dei massimista valutando quali eventi inserire nei pro-grammi del suo 2015, annoche prevede ad ottobre iMondiali in Qatar, dove do-vrebbe difendere il titoloconquistato ad Almaty dueanni fa.

ATTENTO ALLA DIETA Si par-te però da una certezza: nel-la preparazione, Clemente siaffiderà come sempre alladieta a zona, perché la curadell’alimentazione è un ele-mento fondante dei suoi suc-cessi. Dunque, in pochi me-glio di lui, che è ambasciato-re dell’evento e che tra l’altrocon i Thunder nelle WorldSeries ha in pratica vissutoquattro anni a Milano, puòcomprendere il significatodell’Expo dedicato alla valo-rizzazione del cibo come energia per la vita.Anche per le sue radici: «Io vengo dalla Terradei Fuochi, tristemente famosa per lo scempioche l’uomo può provocare ai prodotti naturalisemplicemente per la brama di denaro. Eppu-re io, insieme ai miei compagni di nazionalenati come me a Marcianise, siamo l’esempiodi come anche in un territorio per gran partedevastato, si può trovare cibo di qualità. Io so-no cresciuto mangiando la frutta e la verdura

Javier Zanetti, 41 anni, e la mascotte di Expo Milano 2015 OMNIMILANO

GAZZA EXPO 1Mancano 81 giorni all’apertura di Expo 2015, l’Esposizione Universale sul tema «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» che Milano ospiterà dal primo maggioal 31 ottobre prossimi. Sono attesi 20 mila visitatori, l’Expo Gate in Piazza Castello

D ove compro i bigliettiper Expo Milano2015? I ticket sono

reperibili sul sito webwww.expo2015.org e tra-mite una App innovativasviluppata ad hoc per lamanifestazione. I bigliettisono disponibili anche al-l’Expo Gate (piazza Castel-lo), in Triennale e nelle fi-liali bancarie di IntesaSanpaolo, e attraverso larete commerciale di Tele-com Italia, oltre che sui ca-nali online dei rivenditoriautorizzati.

COME FARE Per comprare ilbiglietto basta compilare la ri-chiesta e stamparlo. Per i bi-glietti acquistati entro il 30aprile 2015 verrà effettuato uno sconto del 20%. Il costomedio del biglietto d’ingressoè di 22 euro. Il costo massimodi un ingresso standard, ac-quistato prima del 1° maggio2015, è di 32 euro. Sono pre-viste delle agevolazioni a se-conda della tipologia del visi-tatore (adulto, studente, se-nior, disabile, bambino, fami-glia, gruppi), della duratadella visita (se si acquista unbiglietto per più giorni sispende meno che per uno so-lo) e del giorno (se si compraun ticket utilizzabile in qualsi-asi data o in un giorno fissa-to). Per i bambini fino ai 4 an-ni e gli accompagnatori dellepersone con disabilità l’in-gresso è gratuito.

QUANDO ENTRARE L’Esposi-zione Universale milanese de-dicata all’alimentazione si ter-rà dal 1° maggio al 31 ottobre2015. In questi 6 mesi, il sitoExpo collocato all’incrocio di due autostrade, la A8 Como-Varese-Milano e la A4 Torino-Milano-Venezia, sarà visitabi-le tutti i giorni dalle 10 alle 23.Arrivarci non è difficile:l’Expo Fiera è vicina a tutti gliaeroporti milanesi (Linate,Malpensa, Orio al Serio) eraggiungibile da Milano an-che in metro: la fermata di

Rho-Fiera (M1) ha un ac-cesso diretto all’ingressoOvest.

COME MUOVERSI La Appufficiale permetterà ai visi-tatori di programmare ilproprio itinerario e perso-nalizzarlo. E durante la ma-nifestazione, lancerà degli«alert» sulle iniziative e glispettacoli in programma.Sono centinaia i live show,alcuni periodici (come loshow del Cirque du Soleil),altri unici (come i NationalDays, spettacoli tradiziona-li e moderni dei Paesi Par-tecipanti). Tra questi Ma-tch for Expo, una partita dicalcio al Meazza il 4 mag-gio per la raccolta fondi de-dicata alla nutrizione deibambini. Javier Zanetti ègià in campo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FILM RING IMPORTANTI

CHICAGO 2007� MONDIALE DILETTANTI, L’ORO È SUO! Il 3 novembre 2007 al Mondiale Dilettanti (91 kg) a Chicago Clemente Russo batte il russo Rakhim Chakhkeiv. E festeggia con il coach AP

LONDRA 2012 � VICECAMPIONE OLIMPICO Ai Giochi di Londra 2012 batte Teymur Mammadov (Azerbaigian) nella semifinale dei massimi. Perderà poi la finale contro l’ucraino Oleksandr Usyk ANSA

CATANIA 2015� NIENTE DA FARE DAVANTI A EGOROV Il 30 gennaio scorso a Catania cede (ancora) al russo Aleksei Egorov, campione d’Europa in carica. La qualificazione a Rio 2016 è rimandata BOZZANI

Russo, tanta pizza dentro il ring1«Con cibo sano si vive meglio e si vince di più. Per questo a Expo sarò in prima fila»

L'IDENTIKIT

CLEMENTERUSSONATO A: CASERTAIL: 27 LUGLIO 1982PROFESSIONE: PUGILE, ATTORE E GUARDIA PENITENZIARIA

Campione del mondo dei dilettanti pesi massimi a Chicago 2007 e Almaty 2013 e vicecampione olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012. Ha disputato 219 incontri vincendone 179.

FIAMME AZZURRE2012 Ha lasciato le Fiamme Oro per le Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria. Il 2 maggio dello stessi annocon il Team Dolce & Gabbana Milano Thunder la World Series of Boxing. E il 2 giugno entra a far parte dei professionisti firmando un quinquennale con la Apb.

LA TV E IL CINEMA2008 Partecipa al reality show di Italia 1 la Talpa, arrivando secondo. È tra i protagonisti del libro di Saviano «La bellezza e l’inferno». 2009 Interpreta se stesso nel film Tatanka, ispirato allo scritto di Saviano.2014 È uno degli inviati dell’ottava edizione di Mistero, su Italia1.

26i milioni di pasti distribuiti nel 6 mesi di kermesse. Sarà possibile assaggiare le cucine di centinaia di Paesi

FOOD PER TUTTI

Ogni padiglione avrà l’area ristorazione, tanti show degustazione, unico e imperdibile il Supermercato del futuro

Le due faccedi Clemente Russo: showman e campione di boxe BOZZANI

LA STORIA - 3 CONTINUA

Non hai ancora il ticket?Compralo con lo sconto

RIl costo medio del biglietto è di 22euro. Con la app puoi organizzare il tuo percorso

dei miei campi e credo che i risultati conferminoche si è trattato di una scelta giusta».

PREFERENZE L’amore per la Campania, del re-sto, si riverbera pure sul piatto preferito, che

tuttavia il due volte argento olimpico può conce-dersi con parsimonia: «Adoro la pizza, rigorosa-mente napoletana, meglio se a doppio impasto e

con il cornicione ripieno di ricotta. La mange-rei a colazione, a pranzo e a cena, ma devolimitarmi: una volta ogni due settimane,quindi un paio di volte al mese». E non laaccompagna neppure con una birra: «Fin dapiccolo, mi sono comunque imposto dellelimitazioni e una di queste riguarda l’alcol.

Quando ero nei mediomassimi, a 81 kg,dovevo seguire maniacalmente il peso,quindi i sacrifici erano ancor più neces-sari». Nelle escursioni straniere, inve-ce, la preferenza va al sushi, come unaltro grande campione, Rafa Nadal:«Ho una passione anche per il pescecrudo — ammette il campione delring — e quindi quando ho la possibi-lità mi concedo una serata al risto-

rante giapponese. Ovviamente ricer-cando sempre la qualità».

OCCASIONE Da ambasciatore di Expo 2015,Clemente non mancherà sicuramente di par-tecipare ad alcune tra le centinaia di eventiprevisti da maggio ad ottobre: «Sono entu-siasta, lo confesso, che il mio Paese ospiti

un’esposizione mondiale in grado di coinvol-gere venti milioni di persone che condivideran-no le loro idee per rendere migliore il nostro pia-neta attraverso l’alimentazione. Quanto al temadi Expo, il cibo come energia per la vita, lo riten-go assolutamente centrale per un atleta che ha

deciso di fare sport ad alto livello: il cibo sano tipermette di allenarti meglio e l’allena-

mento di qualità ti porta alle vittorie».Quelle che lui non ha ancora smesso di

inseguire.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 42: Gazzetta 09/02/15

42 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Davvero la Giordania e Anonymous possono fare del male all’Isis?1I generali di re Abdullah dichiarano di aver distrutto il 20%delle forze jihadiste e la rete di hacker manda in tilt migliaia di siti e indirizzi mail. Due batoste inaspettate per il Califfato

di GIORGIO DELL’[email protected]

Forse quelli della Jihad – l’Isis,al Qaeda eccetera – hannocommesso due errori capitali.Primo errore: dando fuoco alpilota giordano hanno risve-gliato un nazionalismo, finoraassai incerto, che ha dato al reAbdallah la scusa per un inter-vento massiccio contro lo StatoIslamico. Secondo errore: l’ec-cidio di Charlie Hebdo ha pro-vocato la reazione degli hackerdi Anonymous (qualunque co-sa voglia dire questa sigla) e ie-ri c’è stato un imponente at-

tacco ai siti dei reclutatori jiha-disti che li ha messi, almenotemporaneamente, fuori dallarete.

1Cominciamo dai giordani.I giordani facevano giàparte della coalizione che

bombarda i territori dell’Isis.Ma la loro adesione era in qual-che modo prudente: i giordanisono sunniti, un 40% della po-polazione è costituito da profu-ghi palestinesi, da questo pun-to di vista i combattenti delloStato Islamico, scesi in campoper vendicare la fine del sunni-ta Saddam Hussein, potevanoessere considerati dei fratelli.

La tesi del califfo al Baghdadiche re Abdullah fosse un fan-toccio Usa aveva su questa gen-te una certa presa. Ma c’è statol’episodio del pilota Mouath alKasasbeh, appartenente a unatribù giordana di grande pre-stigio, e messo al rogo, un’au-tentica offesa alla sensibilitàmusulmana. Il sentimento na-zionale s’è rovesciato. La genteè scesa in piazza, e la reginaRania s’è fatta vedere in mezzoai manifestanti. I giordani at-taccano al Baghdadi senza tre-gua, se stiamo ai loro comuni-cati. Ieri hanno annunciato diaver compiuto in soli tre giorni56 raid aerei e di aver distrutto

il 20% «delle capacità militaridell’Isis. Abbiamo colpito ijihadisti dove mangiavano edormivano». Il comandantedelle loro forze aeree, Man-sour Jbour, ha dichiarato chel’offensiva continuerà fino ache il gruppo di al Baghdadi«non sarà annientato».

2 In questi raid sarebbemorta un’americana,che era prigioniera del

califfo.Così dicono quelli dell’Isis,con grande enfasi. Intantonon si sa se la notizia sia vera,in secondo luogo è evidente iltentativo, piuttosto dispera-to, di riguadagnare consensiin un’area di sostegno a untratto persa. L’americana sichiama, o si chiamava, KaylaMueller. La famiglia non cre-de alla sua morte.

3Anche questo episodiomostra l’importanza cheha, su tutto quel conflit-

to, la propaganda. S’è detto tante volte che la guerra del-l’Isis è in realtà una resa dei conti tutta interna al mondomusulmano.In ogni caso, sul fronte delleinformazioni e del consenso,ieri gli hacker di Anonymoushanno inflitto alla rete isla-mista un colpo molto duro.Sono stati sospesi e cancellatimigliaia di account Twitter ecentinaia di profili Facebook.Decine e decine di indirizzidella propaganda jihadistasono stati resi pubblici e con-segnati agli attacchi di altri hacker. Il gruppo che sta die-tro all’incursione si fa chia-mare The Red Cult. Aggiornaogni minuto la lista delle vit-time. I siti colpiti hanno an-che mezzo milione di utenti,

IL FATTO DEL GIORNOLA GUERRAAL TERRORISMO

e appartengono soprattuttoai reclutatori, quelli che at-traverso la rete arruolano inogni parte del mondo i futurimartiri della causa. Anony-mous ha annunciato la suaazione postando un video ditre minuti, in cui si vede lafaccia baffuta e affilata dellamaschera di Anonymous chein una selva di numeri dice:«Siamo musulmani, cristiani,ebrei... Siamo hacker, crac-ker, hacktivisti, phishers,agenti, spie, o solo il tipo del-la porta accanto. Siamo stu-denti, amministratori, lavo-ratori, impiegati, disoccupa-ti, ricchi, poveri. Noi siamogiovani o vecchi, gay o etero.Indossiamo vestiti fighi ostracci. Siamo di tutte le raz-ze e veniamo da tutti i paesi,religioni, etnie. Ricordate, iterroristi che si fanno chia-mare Stato Islamico (Is) nonsono musulmani. Isis, ti dare-mo la caccia, attaccheremo ituoi siti, account, email.D’ora in poi non ci sarà nes-sun posto sicuro per te onli-ne. Sarai trattato come un vi-rus, e noi siamo la cura. Noipossediamo Internet, noi sia-mo Anonymous. Noi non di-mentichiamo, noi non perdo-niamo».

4Accidenti. E come sispiega questa improvvi-sa scesa in campo di

Anonymous?Per l’attacco a Charlie Hebdo.Per Anonymous è intollerabi-le, e va punita, qualunqueazione che tenti di limitare lalibertà d’espressione. Lo han-no detto loro stessi lo scorso 8gennaio, quando hanno an-nunciato la decisione di at-taccare l’Isis definendo ilmassacro di Charlie Hebdo«un atto laido e abbietto»:«Anonymous non permetteràmai che il diritto inviolabile esacro di esprimere, in qualsi-voglia maniera, la propriaopinione sia minacciato dal-l’oscurantismo e dal mistici-smo. Noi combatteremo sem-pre e dovunque i nemici dellalibertà d’espressione».

5Mi sbaglio, o anche quellidell’Isis, subito dopo«Charlie Hebdo», aveva-

no portato una serie di attac-chi informatici, anche al siste-ma del Pentagono?Sì, è l’altro fronte di guerra.Sarà bene non dimenticarlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La morte del pilota arso vivo dagli jihadisti ha risvegliato il sentimento nazionalista dei giordani

I pirati informatici non hanno digerito l’attacco a Charlie Hebdo e alla libertà di espressione

LA CHIAVE

IL VERTICE A MINSK

Caos Ucrainamercoledìnuovo summitper la tregua

S litta a mercoledì la possibi-le firma di un nuovo accor-do di pace nell’est ucraino,

mentre Mosca ammonisce gli Usache eventuali forniture di armi aKiev potrebbero avere «conse-guenze imprevedibili» e «minaregli sforzi per una soluzione politi-ca». Dopo una «esaustiva» confe-rence call Putin, Poroshenko,Merkel e Hollande hanno decisodi incontrarsi mercoledì a Minsk.Ma solo «se entro quella data siriuscirà a concordare su un certonumero di punti sui quali abbia-mo già discusso », ha ammonito illeader del Cremlino da Sochi, do-ve ha incontrato AleksandrLukashenko, il presidente bielo-russo che sta provando a media-re. «Faremo del nostro meglioper ottenere la pace nella nostracasa comune». Intanto anche ierinell’est dell’Ucraina non sonomancate le violenze e sono mortialmeno 12 soldati.

I NODI Ma è proprio dagli accor-di di Minsk dello scorso settem-bre che si intende ripartire, an-che se il rischio resta quello di unconflitto congelato. Prima delvertice è previsto una riunionedel «gruppo di contatto», forma-to da rappresentanti di Mosca,Kiev, Osce e separatisti filorussi«per preparare le condizioni e itemi» delle trattative. Tra i puntipiù discussi, la definizione dellalinea del fronte dopo gli avanza-menti dei ribelli, la distanza diarretramento delle armi pesanti,il controllo della tregua e dei con-fini russo-ucraini e lo status dellearee controllate dai ribelli. Se-gnali di ottimismo arrivano daKiev. E la Mogherini, Alto rappre-sentante degli Affari Esteri del-l’Ue, rimarca: «La via diplomati-ca è l’unica soluzione».

Il presidente russo Vladimir Putin

Fermo immagine del video con cui Anonymous dichiara guerra all’Isis dopo la strage di Charlie Hebdo

� Silvio Berlusconi non fa retromarcia e attacca ancora Renzi, stavolta con un intervento telefonico al primo incontro del “Governo ombra” organizzato a Roma. «Ci siamo liberati di un peso, ora possiamo lavorare ad un centrodestra compatto... Riprenderemo il ruolo di opposi- tori a 360 gradi» ha detto l’ex Cav.

IL PATTO VIOLATO

Berlusconi insiste«Ora torniamo all’opposizione»

� Nella Giornata di preghiera contro la tratta di persone, Papa Fran-cesco ha ricordato ieri gli uomini, le donne e i bambini «schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere» e auspicato «che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, indegna di una società civile». E, dopo aver lanciato il suo appello all’Angelus, nel pomeriggio, prima di visitare una parrocchia romana a Pietralata, ha voluto fermarsi a sorpresa in un campo nomadi, dove trovano ospitalità anche alcuni rifugiati. L’attenzione agli ultimi è la stella polare del pontefice, che ha parlato della Giornata del Malato di mercoledì: «L’assistenza agli infermi è parte integrante della nostra missione».

LA MOSSA A SORPRESA DEL PONTEFICE

Il Papa accolto nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Roma ANSA

Il Papa visita un campo Rom«Basta schiavizzare gli uomini»

Alexis Tsipras ha 40 anni REUTERS

� Dopo i quattro morti di sabato sulle Alpi, ieri un’altra giornata drammatica. Un elicottero impe-gnato in una escursione di eliski è caduto in Val Grisenche, in Valle d’Aosta. Il pilota, di 50 anni, è stato trasportato all’ospedale di Aosta con un forte trauma cranico. Nella zona dell’incidente si è staccata una valanga che ha travolto due sciatori, entrambi

estratti dalla neve con lievi ferite. Intanto, resta elevato il grado di attenzione sul rischio valanghe.E il gelo non allenterà la presa sull’Italia: le correnti artiche interesseranno le coste adriati-che e alcune regioni del Sud.

ALLERTA VALANGHE

In Valle d’Aosta,cade elicottero: ferito il pilota

Un elicottero sorvola le montagne

� Davanti al Parlamento di Atene, il neo premier Alexis Tsipras ha confermato che «la Grecia vuole pagare il suo debito». Come? Chiedendo all’Eurozona un programma ponte fino a giugno (nuovi fondi ma senza negoziarli con la Troika) e abbandonando «la dottrina dell’austerità». Atene, il cui debito «ha superato il 180%» del Pil, rinuncerebbe quindi al prolungamento del piano di salvataggio concordato con la Troika. «Manterremo le promesse elettorali», ha ribadito Tsipras, che intende anche chiedere alla Germania «i danni di guerra»: un riferimento al 50% del debito che venne abbonato nel 1953 alla Germania per i danni del conflitto. Intanto il ministro delle Finanze ellenico, Varoufakis, ha detto: «L’Italia è a rischio bancarotta». Piccato il collega italiano, Pier Carlo Padoan: «Il nostro debito è sostenibile».

IL PREMIER GRECO: «MANTERRÒ LE PROMESSE»

Tsipras, nuovo attacco alla Germania«Le chiederemo i danni di guerra»

NOTIZIE TASCABILI

� Scelta Civica riparte da Enrico Zanetti, eletto ieri nuovo segretario nazionale con 384 voti. Il partito, rimasto orfano dell’ala di centrosinistra, colloca ora i suoi 25 deputati tra i moderati di centrodestra, alleati di Renzi, «ma con il Pd serve un chiarimento. Non siamo fessi». E sulla legge elettorale: «Così com’è non credo sia utile al Paese», dice Zanetti.

NUOVO SEGRETARIO

Scelta Civicariparte da Zanetti«Chiarire col Pd»

� Il blackout che ha colpito alcu-ne zone dell’Emilia dura ancora, dopo più di 3 giorni dalla nevicata che lo ha provocato. In migliaia i cittadini al buio fino a oggi (12.000 utenze nel Bolognese, 4.000 nel Reggiano, ma le perso-ne senza luce sono più del doppio),alcuni anche oltre. Così a Reggio gli amministratori locali annuncia-no delle azioni legali contro Enel.

POLEMICA SULL’ENEL

Migliaia di emilianial buio a tre giornida maxi-nevicata

AltriMondiR

Page 43: Gazzetta 09/02/15

43LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

«THE STRAIN»

I VERI VAMPIRIATTERRANOCON UN JET

Vi hanno annoiato i vampiri in chiave “romantica”? Rifatevi con «The Strain», la serie ideata e scritta dal messicano Guillermo del Toro («Il labirinto del fauno»). E che, in una New York notturna e gotica, assediata dalla paura del terrorismo, rilancia il genere vampiresco secondo lo stile dei vecchi film Usa di genere. La minaccia arrivaa bordo di un jet che atterra senza che nessuno ne esca...DA VEDERE SU FOX STASERA ALLE 21.55

Il vittimismo vi s’insinua e voi create tensioni nei rapporti. Evitate: il team Giove-Saturno v’assicura chance superbe!Ma modestiesuine giungon.

21/3 - 20/4ARIETE

6

Sfruttate con maxima faccia di glutei questo inizio di settimana di successo per viaggi, lavoro, denaro, svaghi. Sudombelicopirotecnico and very onnivor.

23/9 - 22/10BILANCIA

8

Il neurone non è brillantissimo, ma l’entusiasmo c’è. E voi affascinate nel lavoro. Ma Siete pureun cicinìn aciduli. Edulcoratevi. Fornicatorially too.

21/4 - 20/5TORO

7

Non sentitevi soli. Né sfigati.E non decapitate capi e colleghise dovessero stressarvi: è reato. Marte vi tiene a galla, comunque. Suinally too.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6-

Quello che fate entusiasma, vi fa allargare i vostri domini, vi frutta succisissimi. Sudombelico desto e compiaciuto,ma nonal massimissimo.

21/5 - 21/6GEMELLI

7,5

Potete fare faville, oggi, con creatività, tenaciae diplomazia. Le amicizie si rivelano provvidenziali, convocazioni fornicatorie giungono gradite.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7+

Gli zebedei un po’ fumano un po’ sussultano. Ma, nella sostanza, tuttofila. Non perdete però tempo conle quisquiliee fate i suini, ché vi passa l’ansia.

22/6 - 22/7CANCRO

6

Gli zebedeivi girano un cicinìn troppo. Non solo perché è lunedi. Canalizzatele energie, don’t mord, don’t svacc. Happy end suini, però, confortano

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6-

Inizio di settimana con brio e soddisfazioni. Queste ultime sudate, ma meritate. Le buone nuove giungono, la fornicazione è per ogni palato.

23/7 - 23/8LEONE

7-

Avete il coltello dalla parte del manico: sfruttatelo per ottenere,non per affettare chi stressa. Sudombelico festoso, quasi nuovo, muy vorace.

21/1 - 19/2ACQUARIO

7+

I ritmi quotidiani si calmano.E la Luna procura guadagni in soldi e/o in punti immagine. Un po’ di rimbambimento c’è, pure suino, ma passa, tranqui.

24/8 - 22/9VERGINE

7-

State su, vigilatee, al contempo, ritraete i canini. Pure nella fornicazione che, per quanto favorita,non gradisce eccessi. Il lavoro è un po’ una palla.

20/2 - 20/3PESCI

6

LO SPORT IN TVCONSIGLIO

AltriMondiR

La truffa dei piloti qui senza lavoro ma ricchi all’estero1Denunciati in 36: prendevano la cassa integrazione da Alitalia e Meridiana, però volavano per gli stranieri

Elisabetta Esposito

P robabilmente avranno ri-cevuto anche tantissimetelefonate di solidarietà.

Amici, parenti, colleghi prontiad alzare la cornetta per bisbi-gliare un «mi dispiace», «ve-drai che in qualche modo tro-verai una soluzione». Effettiva-mente i 36 piloti di Alitalia,Meridiana e Wind Jet, tutti ita-liani e con una lunga esperien-za alle spalle, quando sono sta-ti messi in cassa integrazioneuna soluzione l’hanno trovata.Ma nel loro caso si chiama truf-fa ai danni dello Stato. LaGuardia di Finanza di Roma hascoperto infatti che questi illu-stri professionisti del volo, chesono stati tutti denunciati, unavolta allontanati dalle compa-gnie aeree italiane non solo ri-cevevano i loro assegni di soli-darietà dallo Stato, ma conti-nuavano tranquillamente a la-vorare pilotando aerei di lineadi compagnie straniere.

SEMPRE PIÙ AGIATI Attenzio-ne alle cifre. Visto che si tratta-va di piloti esperti, grazie agliammortizzatori sociali — chetra contributo dell’Inps e il co-siddetto “fondo volo” garanti-vano l’80% della retribuzioneriferita agli ultimi 12 mesi dilavoro — i 36 truffatori arriva-vano a prendere tra i 3 e gli 11mila euro al mese. Mentre i lo-ro nuovi datori di lavoro, com-pagnie in prevalenza asiaticheo mediorientali, ne sborsavanoregolarmente tra i 13 e i 15 mi-la, a cui si aggiungevano bene-fit come l’alloggio e le rette perle scuole dei figli. I piloti vola-vano infatti estero su esteroper non subire controlli, ma

mantenevano la residenza in Italia per non perdere la disoc-cupazione.

NUOVI CONTROLLI La storiaandava avanti almeno dal2009 ed è costata allo Stato 7milioni e mezzo di euro. Ma leverifiche della Finanza stannoproseguendo su un altro mi-gliaio di ex dipendenti, tra pi-loti, assistenti di volo e perso-nale di terra. L’indagine erapartita da un caso “minore”:un pilota che riceveva l’inden-nità, ma che continuava a lavo-rare per una scuola di volo diRoma. Da qui si è cercato di ca-pire se la pratica fosse diffusae, incrociando i dati dell’Inps,ci si è trovati di fronte a questatruffa. L’Istituto di previdenzaha immediatamente sospeso leindennità, i piloti sono stati de-nunciati alla Corte dei Conti ediverse procure hanno apertodei fascicoli ipotizzando il rea-to di indebita percezione deicontributi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La truffa scoperta dalla Finanza: continuano i controlli su un migliaio di piloti e assistenti di volo AFP

� Chiamateli mammoni o bamboccioni, ma gli italiani rimangono a vivere sempre più tempo con la propria famiglia di origine. Lo si evince dai dati Eurostat diffusi ieri: nel nostro Paese vivono in famiglia il 65,8% delle persone nella fascia tra i 18 e i 34 anni. Battiamo tutti in Europa: i francesi (34,2%),i tedeschi (42,3%) e gli inglesi (34,2%). Si tratta, se si va a fare il confronto con i dati sulla popolazione dell’Istat,di quasi 7,4 milioni di persone.Il dato è in crescita di oltre cinque punti rispetto al 2008 (era al 60,5%). E cresce pure la percentuale di chi non lascia i genitori anche in una fascia un po’ più adulta: uno sue due tra i 25 e i 34 anni (il 49,4%) a fronte del 28,8% nell’Ue a 28 e dell misero 1,4% dei danesi. Ma c’è di più, gli italici bamboccioni non vanno a vivere da soli anche se hanno un lavoro: nella fascia tra i 25 e i 34 anni, infatti, nel 2013 erano occupate il 60,2% delle persone (anche se in calo di circa 10 punti sul 2008 quando erano occupateil 70,1%). Del resto, non sono tempi facili in generale: aumentano le famiglie chesi dicono capaci di arrivarea fine mese anche con soli 1.500 euro. Dati dell’Istat alla mano, nel 2013 sono il 50% spaccato, una su due, in termini assoluti circa 12,5 milioni di nuclei. Prima della crisi, nel 2008, la percentuale si fermava invece al 46,6%.Le recessioni, una dopo l’altra,hanno quindi fatto scendere l’asticella del «fabbisogno» familiare e gli italiani sono riusciti a fare fronte alla vita quotidiana con budget ridotti.

SEMPRE PIÙ BAMBOCCIONI

Due adulti su trevivono a casacon i genitori

I bamboccioni sono 7,4 milioni

LA VISITA CONTESTATA

Salvini a Palermo si scusa con la SiciliaUova e fischi per lui

C irca 200 giovani lo han-no accolto con lanci diuova, arance, carciofi,

fischi e cori poco amichevoli.C’erano anche dei cartelli. Suuno c’era scritto: «Noi non di-mentichiamo gli insulti controla Sicilia». È iniziata così ieri lavisita del leader della LegaMatteo Salvini a Palermo, perla seconda tappa del suo «Ren-ziacasa Tour al Centro-Sud». Imanifestanti sono stati tenutilontani dal segretario del Car-roccio da un cordone di agentidi polizia in tenuta anti-som-mossa. Eppure lui, Salvini, cel’aveva messa tutta per risulta-re simpatico: impossibile non

notare la felpa bianca con lascritta «Sicilia»... All’internodell’albergo dove ha tenuto laconferenza di «Noi con Salvini- Sicilia», circa 400 persone,pescatori, commercianti, im-prenditori e agricoltori. Difronte a loro Salvini ha attac-cato Renzi e Crocetta, annun-ciato un incontro con Berlu-sconi, condannato la mafia,parlato di speculatori dell’im-migrazione e risposto ai con-testatori: «Non abbiamo maiattaccato la Sicilia ma la catti-va politica del meridione. Puòdarsi che abbiamo usato tonisbagliati. Io a differenza diRenzi sbaglio e chiedo scusa».

VOLA L’ANGELO, VENEZIA FA FESTA� Omaggiando una tradizione nata nel Cinquecento, anche ieri il Carnevale di Venezia è stato inaugurato con il Volo dell’Angelo (foto Ansa): Marianna Serena, 19enne di Mestre, in un abito ispirato ad aria, acqua, terra e fuoco, ha sorvolato piazza San Marco partendo da oltre 80 metri. A Venezia stimano in circa 100 mila i turisti presenti per il Carnevale.

A Palermo circa 200 persone ieri hanno manifestato contro Salvini ANSA

RRicevevano fino a 11 mila euro di indennità al meseSottratti allo Statoalmeno 7,5 milioni

Page 44: Gazzetta 09/02/15

44 LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT