Gazzetta Dello Sport 11/02/2013

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www.gazzetta.it lunedì 11 febbraio 2013 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno 117 - numero 35 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 - Numero 35 ITALIA SEGNA MILITO RIECCO L’INTER 9 771120 506000 30 2 1 1> BOCCI, CALAMAI, PASOTTO, FRONGIA DA PAG. 8 A PAG. 11 3 Mario Balotelli, 22 anni PHOTOVIEWS SEMPRE BALO Il Cagliari va in vantaggio con Ibarbo, il pari arriva solo nel finale: 1-1 e Mario zittisce il pubblico. El Shaarawy spento Ancora un gol su rigore per tenere a galla il Milan JUVENTUS 55 NAPOLI 50 LAZIO 44 INTER 43 MILAN 41 FIORENTINA 39 UDINESE 36 CATANIA 36 ROMA 34 PARMA 32 SAMP (-1) 28 TORINO (-1) 28 CHIEVO 28 ATALANTA (-2) 27 BOLOGNA 26 CAGLIARI 25 GENOA 22 PESCARA 21 SIENA (-6) 18 PALERMO 18 Serie A / 24ª GIORNATA Fra parentesi i punti di penalizzazione. CLASSIFICA PARTITE ATALANTA-CATANIA 0-0 BOLOGNA-SIENA 1-1 CAGLIARI-MILAN 1-1 INTER-CHIEVO 3-1 JUVENTUS-FIORENTINA 2-0 LAZIO-NAPOLI 1-1 PALERMO-PESCARA 1-1 PARMA-GENOA 0-0 SAMPDORIA-ROMA 3-1 UDINESE-TORINO 1-0 L’Udinese va, il Toro protesta DOMANI CHAMPIONS CON IL CELTIC LA PUNTA CI SARA’ E RITORNA IL GHANESE Juve, Vucinic e Asamoah dicono sì CONTICELLO, GRAZIANO, OLIVERO PAG. 12-13 3 Mirko Vucinic, 29 anni LAPRESSE SAMP-ROMA 3-1 OSVALDO TOGLIE UN RIGORE A TOTTI, LO SBAGLIA E LITIGA CON I TIFOSI Delio Rossi, gestaccio a Burdisso BIANCHI, CECCHINI, DA RONCH ALLE PAG. 16-17 3 Delio Rossi, 53 anni PEGASO w DI GENE GNOCCHI Si allarga lo scandalo del ciclismo. Dopo Cipollini trovato positivo anche un altro ciclista famoso: Don Matteo. IL ROMPI PALLONE di LUIGI GARLANDO a pagina 23 STRAMA LA VITA... ilCommento COPPA D’AFRICA TRIONFA LA NIGERIA Eto’o accusa: «In Camerun qualcuno mi vuole morto» SCHIANCHI A PAGINA 25 TENNIS USA BATTUTI 3-2 Errani-Vinci ok Italia di Fed Cup in semifinale MARTUCCI PAG. 39, VALENTI PAG. 23 BASKET AL FORUM FINISCE 77-74 Super Siena: 5 a coppa Italia Varese rimonta incompleta BARTEZZAGHI, CHIABOTTI PAG. 36-37, ZAPELLONI PAG. 23 FANCHINI Argento da favola in discesa Nadia più forte degli infortuni: «Mai mollare». Oro alla francese Rolland. Oggi Paris e Innerhofer CECERE, CENITI, DALLA VITE, ELEFANTE, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6 SERIE A I NERAZZURRI BATTONO 3-1 IL CHIEVO E SALGONO A UN PUNTO DAL TERZO POSTO Il Principe ha fatto centro 9 volte in 8 gare, tutte vincenti. In rete anche Cassano (ispirato) e Ranocchia Si rivede Stankovic Nadia Fanchini, 26 anni, bresciana di Montecampione MOLINARO, POLI ALLE PAGINE 23, 34-35 Diego Milito, 33 anni (secondo da sin.) festeggia con Palacio, Cambiasso, Ranocchia e Cassano il gol del 3-1 ANDREOLI Assicurazioni & Previdenza Contopolizza Dinamico UNIQA Previdenza SpA - Milano - Aut. D.M. 17656 del 23/04/1988 (G.U. 117 del 20/05/1988) www.uniqagroup.it * Rendimento lordo 4% meno la quota fissa trattenuta pari all’1%. Al lordo della tassazione sulle plusvalenze. Le sicurezze assicurative per l’investimento di piccoli e grandi capitali! Rendimento PREFIN PLUS 3%* Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo.

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Gazzetta Dello Sport 11/02/2013

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www.gazzetta.it lunedì 11 febbraio 2013 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 anno 117 ­ numero 35POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 ­ Numero 35ITALIA

SEGNA MILITORIECCO L’INTER

97

71

12

05

06

00

0

30

21

1>

BOCCI, CALAMAI, PASOTTO, FRONGIA DA PAG. 8 A PAG. 11 3 Mario Balotelli, 22 anni PHOTOVIEWS

SEMPRE BALO

Il Cagliari va in vantaggio con Ibarbo, il pari arriva solo nelfinale: 1­1 e Mario zittisce il pubblico. El Shaarawy spento

Ancora un gol su rigoreper tenere a galla il Milan

JUVENTUS 55

NAPOLI 50

LAZIO 44

INTER 43

MILAN 41

FIORENTINA 39

UDINESE 36

CATANIA 36

ROMA 34

PARMA 32

SAMP (­1) 28

TORINO (­1) 28

CHIEVO 28

ATALANTA (­2) 27

BOLOGNA 26

CAGLIARI 25

GENOA 22

PESCARA 21

SIENA (­6) 18

PALERMO 18

Serie A / 24ª GIORNATA

Fra parentesi i punti di penalizzazione.

CLASSIFICAPARTITE

ATALANTA­CATANIA 0­0

BOLOGNA­SIENA 1­1

CAGLIARI­MILAN 1­1

INTER­CHIEVO 3­1

JUVENTUS­FIORENTINA 2­0

LAZIO­NAPOLI 1­1

PALERMO­PESCARA 1­1

PARMA­GENOA 0­0

SAMPDORIA­ROMA 3­1

UDINESE­TORINO 1­0

L’Udinese va, il Toro protesta

DOMANI CHAMPIONS CON IL CELTIC LA PUNTA CI SARA’ E RITORNA IL GHANESE

Juve, Vucinic e Asamoah dicono sìCONTICELLO, GRAZIANO, OLIVERO PAG. 12­133 Mirko Vucinic, 29 anni LAPRESSE

SAMP­ROMA 3­1 OSVALDO TOGLIE UN RIGORE A TOTTI, LO SBAGLIA E LITIGA CON I TIFOSI

Delio Rossi, gestaccio a BurdissoBIANCHI, CECCHINI, DA RONCH ALLE PAG. 16­173 Delio Rossi, 53 anni PEGASO

wDI GENE GNOCCHI

Si allarga lo scandalo del ciclismo.Dopo Cipollini trovato positivo ancheun altro ciclista famoso: Don Matteo.

IL ROMPI PALLONE

di LUIGI GARLANDO a pagina 23

STRAMA LA VITA...ilCommento

COPPA D’AFRICA TRIONFA LA NIGERIA

Eto’o accusa: «In Camerunqualcuno mi vuole morto»SCHIANCHI A PAGINA 25

TENNIS USA BATTUTI 3­2

Errani­Vinci okItalia di Fed Cupin semifinaleMARTUCCI PAG. 39, VALENTI PAG. 23

BASKET AL FORUM FINISCE 77­74

Super Siena: 5a coppa ItaliaVarese rimonta incompletaBARTEZZAGHI, CHIABOTTI PAG. 36­37, ZAPELLONI PAG. 23

FANCHINIArgentoda favolain discesaNadia più fortedegli infortuni:«Mai mollare».Oro allafranceseRolland.Oggi Paris eInnerhofer

CECERE, CENITI, DALLA VITE, ELEFANTE, TAIDELLI

DA PAGINA 2 A PAGINA 6

SERIE A I NERAZZURRI BATTONO 3­1 IL CHIEVO E SALGONO A UN PUNTO DAL TERZO POSTO

Il Principe ha fattocentro 9 volte in 8gare, tutte vincenti.In rete anche Cassano(ispirato) e RanocchiaSi rivede Stankovic

Nadia Fanchini, 26 anni, bresciana di Montecampione

MOLINARO, POLI ALLE PAGINE 23, 34­35Diego Milito, 33 anni (secondo da sin.) festeggia con Palacio,

Cambiasso, Ranocchia e Cassano il gol del 3­1 ANDREOLI

Assicurazioni& Previdenza

Contopolizza Dinamico

UNIQA Previdenza SpA - Milano - Aut. D.M. 17656 del23/04/1988 (G.U. 117 del 20/05/1988)

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* Rendimento lordo 4% meno la quota fissatrattenuta pari all’1%.Al lordo della tassazione sulle plusvalenze.

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CHAMPIONSLEAGUE

SDOMANIore 20.45

Celtic-Juventus

EUROPALEAGUE

SGIOVEDÌ

ore 19Napoli-

V. Plzen

ore 21.05Inter-Cluj

Borussia M.-Lazio

24a GIORNATA

7i gol realizzatida Cassano in

campionato conl’Inter, lo stesso

bottino messoassieme nelle 33

partite giocatecol Milan

ITALIANEIN EUROPA

SERIE A

Fantantonio dà spettacolo per un tempo: segna e fa segnare gli altriI nerazzurri dominano e divertono, la squadra sembra rivitalizzata

IL NUMERO

4 Il salto di gioiadi AndreaStramaccioni,37 anni BOZZANI

4

Cassano-Ranocchia-MilitoChievo k.o. e Milan staccatoIl terzo posto è a un punto

Inter, salto in alto

NICOLA CECEREMILANO

Sospinta da un Cassanoformato Brasil, inteso comefantasia e abilità tecnica mapure come candidatura alMondiale 2014, l’Inter torna acospargersi del profumo diChampions: il terzo posto è aun passo. Fantantonio ha vis-suto un primo tempo di raraispirazione, nel quale prima èandato a segno lui e poi hamesso in condizione agevoledi sparo diversi compagni. Per-

sino gregari come Ranocchia(gol) e Gargano. Uno spettaco-lo. Vittoria strameritata, que-sta dell’Inter priva di Guarin edell’attesa stellina Kovacic(un problema alla caviglia)persino avara nel punteggio:abbiamo contato otto occasio-ni nitide davanti a Puggioni.Squadra rivitalizzata nello spi-rito, nei muscoli, soprattuttonella voglia di non sciuparel’opportunità di accorciare ledistanze dal vertice creata dalpareggio fra Lazio e Napoli.Stramaccioni, recuperandoMilito, l’ha schierata con un

4-3-3 classico, nel senso che icentrocampisti si sono dovutisottoporre a un lavoraccio pertamponare i momenti di infe-riorità numerica determinatidal superiore affollamento inquel settore ordinato da Cori-ni attraverso i ripiegamenti co-stanti di Thereau e Hetemaj,supporti dell’unica punta Palo-schi.

Solo in avvio Il Chievo ha otte-nuto dei frutti da questo accor-gimento soltanto nei venti mi-nuti iniziali, quando dovendoreagire al precoce vantaggio

interista (invenzione di Cassa-no agevolata da una dormitadel portiere) prima Acerbi epoi Rigoni si sono presentatinel cuore della retroguardianerazzurra per colpire indi-sturbati di testa. E nella secon-da occasione è arrivato il goldel pareggio (1-1). Ma l’Interha saputo scacciare immedia-tamente dalla mente i cattivipensieri tornando in vantag-gio con Ranocchia. Da quelmomento ha giocato propriobene. Dominando in lungo ein largo un avversario che do-menica scorsa, al cospetto del-

la Juve, aveva rimediato unafigura migliore. Soltanto alcu-ni strepitosi interventi di Pug-gioni, specie su Palacio e Naga-tomo, hanno impedito che lasfida si trasferisse sul campoda tennis. Mentre Handano-vic, preso il gol di Rigoni nellasua area di porta anche a cau-sa di improvviso congelamen-to dei vari Gargano, Ranoc-chia e Juan Jesus, stazionantiin loco, non ha più avuto grat-tacapi.

Pace e fischi San Siro aveva vo-glia di riabbracciare i propribeniamini e di vivere una sera-ta così festosa. La squadra hasaputo divertire un pubblicoda lodare per l’appoggio gene-rale e il tributo di affetto aStankovic (mancava da mag-gio!) e da censurare per alcunicori beceri indirizzati a Balotel-li (vabbè che il derby è alle por-te, però si è esagerato nei mo-di) e uno striscione polemicodi difficile decifrazione. Fra leannotazioni positive c’è il ritor-no al gol di Milito. Fino al 50’non aveva ricevuto molta assi-stenza però si era speso per icompagni, aprendo varchisfruttati dagli inserimenti diCambiasso e Gargano laddoveKuzmanovic aveva l’ordine didedicarsi a una costante prote-zione della linea arretrata. Al-

2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

POSSESSO PALLA RECUPERI PALLA

CHIEVO 50,7%

TIRI IN PORTA

63

TIRI FUORI

Momentichiave

GOL! 5’ Cambiasso avanza sulla destra, poi vedelibero al centro Milito e lo serve: controllo rapido ebotta di destro. Imparabile7’ Palacio prima e Nagatomo poi liberi di calciaretrovano sempre Puggioni a respingere.15’ Sempre Cassano a suggerire un tiro comodo aPalacio: il sinistro si perde alto.20’ Paloschi di testa sbaglia la deviazione.33’ Puggioni ha deciso che Nagatomo e Palacio nondebbano segnare: li mura in modo incredibile

1 Handanovic; 4 Zanetti, 23 Ranocchia, 40Juan Jesus, 55 Nagatomo; 19 Cambiasso(dal 31’ s.t. 5 Stankovic), 17 Kuzmanovic (dal40’ s.t. 7 Schelotto), 21 Gargano; 8 Palacio,22 Milito (dal 20’ s.t. 11 Alvarez), 99 CassanoPANCHINA 27 Belec, 30 Carrizo, 6 Silvestre,18 Rocchi, 31 Pereira, 42 JonathanALLENATORE StramaccioniAMMONITI Ranocchia e Stankovic per giocoscorrettoCAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 45’ s.t.

Iritorni

INTER 49,3%

GOL! 2’ Angolo di Cassano, pallone respinto,riprende Cassano che calcia. Puggioni distratto12’ Punizione di Thereau, a centro area sbucaAcerbi che devia di testa sfiorando il paloGOL! 21’ Stavolta è Rigoni a sbucare nell’areapiccola per raccogliere di testa il cross di Jokic.Handanovic si fa beffareGOL! 26’ Angolo di Fantantonio, si eleva Ranocchiache di testa spedisce quasi nel sette37’ Gargano su punizione dal limite: palo.

BARICENTRO BASSO 49,9 metri BARICENTRO ALTO 56 metri

DejanStankovic,

34 anni,abbracciato da

AndreaRanocchia, 24,

dopo il goldi quest’ultimo.Il serbo entrerà

poi nellaripresa IPP

I

54

DI FRANCESCO CENITI

Il rinascimentoDal Principea Stankovic

SECONDO TEMPO

(4-3-3)1 Puggioni; 3 Andreolli, 2 Dainelli, 51 Acerbi,13 Jokic; 14 Cofie (dal 19’ s.t. 4 Spyropoulos),16 Rigoni, 7 Seymour (dal 25’ s.t. 10 Lucia-no); 56 Hetemaj; 43 Paloschi (dal 31’ s.t. 31Pellissier), 77 ThereauPANCHINA 18 Squizzi, 88 Ujkani, 12 Cesar, 17Sampirisi, 21 Frey, 25 Vacek, 26 Farkas, 27Hauche, 33 PappALLENATORE CoriniAMMONITI Rigoni per gioco scorrettoCAMBI DI SISTEMA dal 18’ s.t. 4-3-2-1

IIIIIIIIIIIIIII

la Moviola

C’era molta attenzione peril ritorno in campo di MarcoGuida dopo le polemichesuccessive alla sua direzione inJuventus-Genoa (un paio dirigori non visti, ma la giustadecisione secondo i parametri diUefa e Aic sul mani di Granqvistall’ultimo minuto giudicatoinvolontario). L’arbitro di TorreAnnunziata non ha tradito lafiducia del designatore Braschi:buona la sua direzione anchegrazie a una partita tranquilla ealla buona collaborazione deigiocatori. Ieri solo nel primotempo c’è stato qualcheepisodio particolare. Non c’è

fuorigioco sul gol delmomentaneo pari del Chievorealizzato da Rigoni. Chiede unrigore la squadra veneta quandoal minuto 39 Hetemaj cade inarea: l’arbitro lascia giocare e fabene perché Cambiasso nontocca l’avversario che rischial’ammonizione per unasimulazione. Subito dopo ilcross di Cambiasso è respintoda Acerbi con spalla e braccio,ma il difensore fa di tutto pertenerlo aderente al corpo:giusto non intervenire. Okay leammonizioni per Rigoni,Ranocchia e (nel recupero)Stankovic.

Milito in gol e quando segna l’Inter vince (è capitato8 volte): «Io via? Decide la società, non si sa mai»Il serbo rientra da maggio: «Ho pensato di smettere»

MOMENTI CHIAVE

(4-3-1-2)

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SCHIEVO 6IIII

MARCATORI Cassano (I) al 2’, Rigoni (C) al 21’, Ranocchia (I) al 26’ p.t.; Milito (I) al 5’ s.t.ARBITRO Guida di Torre AnnunziataNOTE paganti 2.660, abbonati 35.226, incasso totale di 823.240 euro. Angoli 8-3. Infuorigioco 2-2. Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t.

CHIEVO 1

LAMPI DI TRIPLETE

PRIMO TEMPO

INTER

1 La gioia di Antonio Cassano,30 anni, per il 1˚ gol LAPRESSE2 Andrea Ranocchia, 24 anni,segna il 2-1 ANSA 3 Il 3-1di Diego Milito, 33 anni INSIDE

Serata tranquilla per GuidaSu Hetemaj non c’è fallo

MATTEO DALLA VITEMILANO

«Non siamo morti» dicevaCassano. Già, e infatti Puggioninon si sente benissimo dopoquell’1-0 che è sintesi di sfaccia-taggine e paperaggine. Aspettaviil numero 10 e ti rispunta il 99.Aspettavi Kovacic alla prima aSan Siro e dal cuore del prato ticatturano i palloni dorati di Cas-sano. Va bene. A Strama va benecosì. E all’Inter pure: la cena abase di Chievo ridà energie, scac-cia la crisi, rimette i nerazzurricol naso avanti rispetto al Milane a un passo dalla Lazio. LaChampions è lì. E sono qui DejanStankovic e pure Diego Milito:nono gol, segna lui e l’Inter vin-ce. Tu chiamale, se vuoi, resurre-zioni.

I 99 allegati Antonio Cassano ciaveva messo il piede a Siena ela faccia post-Siena. Al Franchiper il momentaneo 1-1, il gior-no dopo anche per punzecchia-re il Milan. Aveva aggiunto chel’Inter non era morta, e lui ci hamesso 2’ per ricordare che fra ildire e il fare magari il mare èpiccolino: perché quella palla ri-battuta da fondo campo che gliarriva sul piede può diventareassist... o assist. No: diventa untiro, che Puggioni non s’aspet-ta, gol. Papera del Puggio, mabisogna anche provarci a fareun gol così. A Siena l’aveva but-tata lì per Nagatomo e la pallasi è infilata in rete; ieri l’ha but-tata un po’ più lì e il portiere deldopo-Sorrentino s’è ingarbu-gliato. Aspettavi Kovacic sì, maè arrivato Cassano. Che poimanda l’assist per il 2-1 di Ra-nocchia e due stelle filanti aCambiasso e Gargano, al qualefa battere una (bella) punizio-

ne. Cassano is back, con tutti isuoi allegati preziosi da derby.

Da tre punti E le prove tecnichedi derby le sta facendo anche Mi-lito: quando fa gol lui, l’Inter vin-ce. In questo campionato ne hafatti 9 in 8 partite: tutte vinte.Ieri sembrava uno spot del triple-te, il suo gol: Zanetti scende, pal-la a Cambiasso, in mezzo per Mi-lito, 3-1. Con il Principe, l’Interha vissuto 25 partite e ne ha vin-te 16, il suo ultimo gol qui con-tro il Napoli il 9 dicembre. In-somma, anche Milito è tornato.«Non siamo mai stati malati —dice —, arriviamo in forma alderby. Io via a fine anno? Quisto bene, ho un contratto al2014, ma dipende anche dal-la società. Nel calcio nonsi sa mai...». Battimanianche per Ranocchia(golasso del 2-1)ma standing ova-tion per Stankovic.Uno striscione loaccoglie («Dekiuno di noi da sem-pre»), e poi San Si-ro lo mette sul piedi-stallo con cori e ap-plausi al 31’ del se-condo tempo: nongiocava dal 2 maggioa Parma (campionatoscorso), appena entrafa un’apertura musicale.Il problema al tendined’Achille, operato duevolte, è un maledetto ri-cordo: «Sono emozio-nato, 9 mesi è comeun parto. Se ho unbambino, lo chiamoAchille. Ho pensato anchedi smettere». Lui che torna,Milito-gol, Cassano che fa Cas-sano: trentenni alla riscossa. Inattesa di Kovacic, il domani.

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3 1 D1

2

3

INTER 9

la prima palla utile (un rasoter-ra intelligente di Cambiasso),il Principe ha saputo colpireinesorabilmente: botta di de-stro e partita in cassaforte.

Ci si diverte Qui Stramaccioniha pensato ai cambi (dopo unpo’ fuori proprio il centravan-ti, per precauzione), ma lasquadra ha continuato a spin-gere sfruttando la velocità diNagatomo e la voglia che ave-va Palacio di lasciare il segno.Questa coppia di assaltatori ègiunta per due volte (a testa)davanti a Puggioni trovandoperò un portiere desideroso difarsi perdonare la papera ini-ziale, quel quasi autogol suldiagonale da posizione angola-tissima di Cassano. Beh, Pug-gioni fra uscite e colpi di reniha tolto quattro pallette dallasua porta. Insomma una nottefinalmente tranquilla, serena.Persino esaltante in certi fran-genti. Che riporta sicurezze an-che nell’animo del giovane tec-nico, ieri sera tornato alla dife-sa a quattro. E’ importanteadesso che Stramaccioni ga-rantisca identità alla sua crea-tura, al di là degli accorgimen-ti e di quei cambiamenti tatticiche un allenatore può sempreadottare nel corso di una parti-ta.

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INTER 4

CHIEVO

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COPPA DEL MONDOSCIABOLAMASCHILE

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INDIVIDUALE E A SQUADRE

56° TROFEO LUXARDOPalaFabris Padova15.17 febbraio 2013

3LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

LUCA TAIDELLIMILANO

«Società e squadra, avan-ti con il progetto... ma nonmancateci di rispetto». Lo stri-scione esposto in curva primadel match segnalava una fidu-cia condizionata al non ripete-re più figuracce come quella diSiena. E l’Inter ha risposto tor-nando a giocare a calcio e a vin-cere le partite.

È stata Inter Se non era mortauna settimana fa, la squadranon può pensare di essere gua-rita completamente dopo un3-1 contro una squadra storica-mente «amica» come il Chie-vo, ma si sono riviste traccedel gruppo che a inizio novem-

bre batteva e quasi affiancavala Juve. E ora la zona Cham-pions è ad appena un punto.«Il tifoso interista è giustamen-te ambizioso come noi e lo ri-spetto — attacca Andrea Stra-maccioni —. Ma stasera è sta-ta Inter e si è visto che non sia-mo morti. Anzi, abbiamo mo-strato la rabbia accumulata inquesto periodo negativo. Cre-do sia stata una prestazionepiacevole, come non si vedevada qualche tempo. Nel primotempo siamo stati poco con-centrati sulle palle inattive e lo-ro sono stati bravi nel portaredei blocchi. Poi siamo stati piùattenti e non abbiamo conces-so quasi nulla. È partito un se-gnale importante, abbiamogiocato da squadra e creato pe-ricoli ogni volta che siamo ri-partiti».

Tridente e guerriero Il ritorno al-la vittoria è coinciso con quel-lo del tridente pesante. «Non èun mistero che Cassano, Mili-to e Palacio ci danno grandequalità — fa Strama —, ma lo-ro sanno bene che non possia-mo permetterci un certo asset-to se a turno non si sacrificano

un po’. Sono grandi uomini pri-ma che campioni». E con queitre si può tornare a sognare ilterzo posto. «Non è il momen-to di parlarne — il tecnico fa ilpompiere —, ci attendono duesfide di Coppa, la trasferta diFirenze e un’«amichevole»contro il Milan. Prendiamouna sfida alla volta perché vo-gliamo fare strada anche in Eu-ropa». Un messaggio sul rien-tro di Stankovic («Ha valoriumani incredibili, è un guerrie-ro, uno dei grandi uomini checi sono in questo gruppo») eun’analisi tattica: «Volevamoattaccare lasciando Cambias-so libero di inserirsi senza pal-la, è uno dei migliori a farlo esi è visto. A sinistra Garganodoveva dare stabilità alla cop-pia Cassano-Nagatomo che hacreato molto. Non ci può starequanto successo nelle ultimepartite, ma ci può stare di nonessere sempre continui. Anchese siamo l’Inter e dobbiamogiocare sempre per vincere».

Frecciatina Moratti Prima delmatch Moratti aveva parlatodel momento della squadra,non risparmiandosi un mes-saggio agli arbitri: «La flessio-ne dell’Inter è stata dovuta avari motivi, non dimenticonemmeno che in determinatepartite siamo stati danneggia-ti. In altre abbiamo giocato ma-le e ci sono stati degli errori.Con Stramaccioni è stata unachiacchierata normale e gli hoparlato con piacere. È intelli-gente, uno che non molla, pro-fessionalmente molto attento.Credo che qualcosa di buonopossa venir fuori. Poi devi esse-re anche fortunato».

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E la Nord critica società e squadra

loStriscione

«

QUI CHIEVO

DAL CAMPO ALLA TRIBUNA ECCO LAXALT

Cassano, Milito ePalacio sonograndi uominiprima che grandicampioni

CLIMA CALDO MARIO PRESO DI MIRA A DUE SETTIMANE DALLA SFIDA COL MILAN

E’ già derby: cori offensivi per BalotelliLieve distorsionealla caviglia perKovacic, magiovedì con il Clujdovrebbe esserci

Il tecnico: «Segnale notevole dopo un periodo no. E davantiho trefenomeni». Moratti: «Flessione dovuta anche agli arbitri»

Rigoni: «Ci servepiù personalitàcontro le grandi»

1 La fascia speciale di Zanetti: 596 in A come Pagliuca 2 Il nuovoacquisto Laxalt in tribuna BOZZANI 3 Tifosi accaldati nella Nord LIVERANI

ANDREA STRAMACCIONI

LUCA TAIDELLIMILANO

Per chi avesse dei dub-bi, il derby è già iniziato. E ilgrande protagonista sarà Ma-rio Balotelli. L’ex più ingom-brante che ci si possa immagi-nare ieri sera durante la garacontro il Chievo è stato presodi mira a più riprese.

Cori e insulti I rapporti del tifo

interista con il ragazzo che ave-va gettato la maglia nerazzur-ra dopo la sfida col Barcellonagià non erano idilliaci. Ora poiche è passato al Milan... E poic’è la stracittadina del prossi-mo 24 febbraio che incombe.Così, dopo mezz’ora di silen-zio, nel finale del primo temposono partiti i primi cori: «Balo-telli figlio di p...». Seguiti da al-cuni «uh uh» che potrebberoanche costare una multa sala-ta al club. Nell’intervallo, men-tre sul maxischermo scorreva-no le immagini con i gol dellagiornata, tra cui quello di Baloal Cagliari, è scattato un «nonci sono negri italiani». Poi an-cora «figlio di p...» nel finale digara. Malgrado le temperatu-re polari, il clima in vista delderby è destinato a farsi incan-

descente. D’altronde, Marionon ha mai nascosto il suoamore per il Milan e nella re-cente conferenza di presenta-zione non ha avuto l’ipocrisiadi dire che se dovesse segnarecontro la sua ex squadra nonesulterebbe.

Kovacic k.o. E dire che il veroprotagonista della sfida con-tro il Chievo doveva invece es-sere proprio la risposta interi-sta allo stesso Balotelli: MateoKovacic. Il 18enne croato peròsi è dovuto arrendere a una lie-ve distorsione alla caviglia ac-cusata nella rifinitura di saba-to mattina. Un appoggio mal-destro sul terreno, ma sembra-va un problema di poco conto.Ieri invece Mateo si è svegliatocon la parte gonfia e alla fine

ha prevalso la prudenza. Ko-vacic è comunque rimastocon la squadra ed era in cam-po ad assistere al riscalda-mento dei compagni, primadi andare in tribuna con Die-go Laxalt, il 20enne mancinouruguaiano preso per giugnoe a Milano per le visite medi-che.«Sarebbe stato bello vederloesordire» ha commentatoMassimo Moratti. Il croatodovrà rimandare la prima incasa alla sfida di giovedì inEuropa League contro i rome-ni del Cluj. Competizione incui giocherà con il numero32 visto che il 10 era già statoindossato da Sneijder. Altri-menti l’esordio in casa avver-rebbe nel derby. Come suc-cesso allo stesso Sneijder nel2009. Quando Balotelli eraancora un «ribelle» nerazzur-ro.

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MILANO (m.d.v.)L’impresa come a casa Lazionon ha visto una replica. IlChievo tiene per un po’ ma nonha la stessa tensione e lastessa lucidità delle ultimeuscite. «Abbiamo fatto benefino al 3-1 — dice Corini — maquel gol di Milito ci ha dato uncontraccolpo notevole, leenergie sono venute meno,loro difendevano bene eripartivano veloci. Ma siamovenuti qui a giocarcela con lanostra identità, e finire persoffrire a San Siro contro unagrande ci sta». Si discutemolto sulla linea difensiva aquattro. «Andreolli a destra?Lo aveva già fatto contro laJuve e bene, volevamo unacerta situazione e dare piùequilibrio dalla parte diCassano. Resta il fatto cheabbiamo creato comunquedelle occasioni, ancheHandanovic è stato bravo».Luca Rigoni dà la propriavisione: «Bene per mezz’ora, ilgol dopo 2’ ci ha penalizzati masiamo stati bravi a crederci epareggiare. Lì sembrava cheavessimo il pallino del gioco,ma il gol su palla inattiva sudisattenzione nostra hacambiato la partita. Con legrandi squadre dobbiamoavere più personalità, oggi peresempio potevamo fare di piùe abbiamo perso una buonaoccasione».

SERIE A 24a GIORNATA

«Società e squadra: avanti con il progetto, ma nonmancateci di rispetto...» Dopo la serie nera dell’Inter, la Nord hamandato un chiaro messaggio a giocatori e presidente NEWPRESS

ALLENATORE INTER

1

Strama: «Inter di rabbiaProva da grande squadra»

32

5LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

ARBITRI GUIDA 6 Ineccepibile, regolamento alla mano: un solo episodio spinoso (presunto contatto in area Cambiasso-Hetemaj) e non scivola. Vuoto 6 - Posado 6; Rocchi 6 - Pairetto 6

66

TIRI 0PASSAGGI OK 10/10RECUPERI 1

6,5

s.v.

TIRI 1DRIBBLING OK 0/4SPONDE 2

TIRI 0PASSAGGI OK 6/9RECUPERI 1

CONTRASTI OK 2/11LANCI 0PASSAGGI OK 43/46

s.v.

6,5

5,5

CONTRASTI OK 6/13 LANCI 1 PASSAGGI OK 40/46

TIRI 0PASSAGGI OK 2/2RECUPERI 0

5,5

CONTRASTI OK 3/3LANCI 5PASSAGGI OK 26/28

TIRI 0PASSAGGI OK 27/32RECUPERI 6

6,5

TIRI 1PASSAGGI OK 38/43RECUPERI 3

5,5

TIRI 1DRIBBLING OK 3/9SPONDE 11

5,5

CONTRASTI OK 4/6LANCI 3PASSAGGI OK 23/26

TIRI 0DRIBBLING OK 0SPONDE 1

TIRI 1PASSAGGI OK 24/27RECUPERI 4

TIRI 3DRIBBLING OK 0/1SPONDE 9

h

6

CONTRASTI OK 4/4LANCI 0PASSAGGI OK 33/38

5

CONTRASTI OK 3/7LANCI 0PASSAGGI OK 26/31

TIRI 1DRIBBLING OK 0/1SPONDE 6

5,5 6

TIRI 0PASSAGGI OK 9/10RECUPERI 0

6,5

TIRI 3PASSAGGI OK 42/46RECUPERI 7

Con Zanetti non abbassa laguardia: attento ma nonrinunciatario, fino al cross perl’1-1. Da esterno di centrocampopropone idee e palloni.

PARATE 0RINVII 14USCITE 4

TIRI 1DRIBBLING OK 1/1SPONDE 6

PARATE 6RINVII 8USCITE 5

CONTRASTI OK 2/2LANCI 7PASSAGGI OK 37/41

Non male l’asseJokic-Seymour,ma si permettedi andarespesso in liberauscita e habenzina finoalla fine:perdonatoper Siena.

TIRI 1PASSAGGI OK 47/53RECUPERI 4

TIRI 1PASSAGGI OK 25/29RECUPERI 4

7

CONTRASTI OK 3/6LANCI 1PASSAGGI OK 24/26

TIRI 0PASSAGGI OK 38/43RECUPERI 5

7

7Si riprende SanSiro facendocose semplici,ringhiando unpo’ (subito giallo)e con un lancio atagliare il campodei suoi.

5,56 6,5 6Perde perstrada Rigoni esi mette in testadi rimediare:gli dicono noPuggioni e ilpalo. Solitaintensità, menoerrori.

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 5

il migliore Jokic

Dainelli6

Seymour

Va a fareil lateralesinistro perconsentirea Jokic diavanzare.Alvarez emigrapresto, badapiù a contenereZanetti.

RanocchiaSecondo tempodi notevoleintensitàe utilità:grandi risposteanche in fasedifensiva e conCassano è unbel dialogare.

6Andreolli

6 6

Bene permezzora,è la chiave chetrasforma ilrombo in 4-3-2-1.Poi inizia adandare a sprazzi,e soprattuttoun po’ perconto suo.

h CHIEVO

Va a prendersila libertà che glidanno: un assistper Nagatomo èla chicca, ilresto sonopalloni più utilidel solito.

Stankovic

Come sealla lungapagassela faticadi prenderele misure a unocome Milito: sulgol lo sta quasia guardare dalontano, troppo.

5,5L. Rigoni

Per un temposi trova benecon Jokic,quando siallarga a destrasbatte suNagatomoe cominciaa fare unafatica boia.

Sul 2-1 vienesovrastato daRanocchia: nonè una colpa.Davanti si buttadentro appenapuò, quasi piùpericolosodelle punte,ma poi cala.

Spyropoulos

Quando Rigoniva a colpirelibero e bellolui sta aguardare:è l’unica verapecca, poi usail fisico comesempre.

E’ come sefosse un po’spaesato e unpo’ svuotato,non ha più lospunto che famale, anchequando la puòpiazzare.

INTER

Meno di 10minuti compresorecupero perriprendersi dalloshock di Siena,senzarisparmiarsinulla.

Alvarez

PuggioniGià fareil laterale destronon è il massimoper lui, in piùgli toccaCassano (manon sul gol):ha coraggio,ma un po’ soffre.

Cofie

Zanetti

Sa dovestare perdare ordine,sa dove andareper l’1-1, anchese pure luiè quasiincredulo.Diffidato, saltail Palermo.

Guizza,si muovesu tutto il fronte,prova a giocareper la squadra,ma alla fineraccogliepoco: occasioniquasi zero.

Thereau

Sull’1-1 seguePaloschi e lìresta, ma poigli vengono icinque minuti —che staccosul gol, chechiusura suHetemaj — e dalì non si passa.

Corini sperain un suo lampo,ma l’Inter nonsi abbassae il Chievonon ha forzad’urto percreargli spazi.

Come a Siena:davanti alladifesa tracciageometrie non acento all’ora, masenza imbarazzi,tranne unapericolosa pallapersa.

Gargano

Palacio

Puggioni lo aiuta, però lui ci avevaprovato. Non si ferma neancheal corner del 2-1: continua aconvincere i suoi a pensarecalcio e tiene fisicamente per 90’.

Non molla dopo l’1-0, anzi,e però si sgonfia dopo il 2-1.E pensare che non segnavacontro l’Inter da più di 2 anni.

Schelotto

Sorpresocome tutti,su Rigoniormai eratardi peruscire e difficilefare unmiracolo:infatti non lo fa.

Sul gol è unasentenza, ancheprima proteggela palla, gioca disponda, tiene sula squadra: ladifferenza chefa avere uncentravanti.

Prima da 4,poi quasi da 8:male male suCassano,bene bene suCambiasso,Gargano,Nagatomo,Alvarez e duevolte Palacio.

Quando sfiorail gol era cosìsolo che vieneil dubbiopotesse farmeglio, madietro giocasenza dubbi:sempre decisoe solido.

Per un po’contro Garganofa zero a zero,ma via viache l’uruguaianocresce, luiperde intensità,continuitàe precisione.

Paloschi LucianoEntra nelmomentodel decollodi Nagatomo,o forse proprioper quello:sta di fatto cheincide senz’altropiù Yuto di lui.

Nagatomo

Pellissier

Da internoha più libertàdi guardarela porta(infatti vedeil 2-1) e glisviluppi offensivi(così prevedeil gol di Milito).

Kuzmanovic

Handanovic

Milito

Acerbi HetemajJuan Jesus Cambiasso

il migliore Cassano

ACERBI SOLIDODAINELLI, CHESOFFERENZA

5

DI ANDREA ELEFANTEle Pagelle

Ritrova il coraggio di giocarea testa alta, a costo dirischiare e di insistere anchesul 3-1: questo è buon segno.

ZANETTI SUPERPALACIOÈ SPAESATO

6,5 5,5

7

l’allenatoreStramaccioni

l’allenatoreCorini

Dopo Guarinperde ancheKovacic,ma ritrovaMilito. Stavoltala squadranon si buttagiù dopoaver presogol, masoprattuttoaccenna apensare unaltro calcio.

Il suo Chievosi vede frai primi 2 golsubìti: libero ditesta,organizzato,buonisincronismioffensivi.Poi lasciacampo einiziative e fail giocodell’Inter.

SERIE A 24a GIORNATA6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

7LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

POSSESSO PALLA PASSAGGI UTILI

MILAN 62%

TIRI IN PORTA

MILAN 85,5%

TIRI FUORI

GOL! 37’ Balotelli trasforma un rigore concessoper fallo di Astori sullo stesso Balotelli. Il difensoredel Cagliari viene espulso per doppia ammonizione.46’ Colpo di testa di Balotelli neutralizzato dalportiere del Cagliari.48’ Violenta conclusione dal limite dell’area deviatain tuffo da Agazzi.

1 Agazzi; 14 Pisano, 15 Rossettini, 13 Astori,29 Murru (dal 25’ s.t. 3 Ariaudo); 21 Desse-na, 5 Conti, 20 Ekdal; 19 Thiago Ribeiro (dal-l’11’ s.t. 7 Cossu); 27 Sau (dal 31’ s.t. 51 Pinil-la), 23 Ibarbo.PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 32 Casa-rini, 18 Nenè.ALLENATORE Pulga.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSO Astori al 35’ s.t. per doppia ammo-nizione, entrambe per gioco scorretto.AMMONITI Murru, Dessena e Conti per giocoscorretto.

Se la cava Giannoccaro.C’è il rigore dato al Milan: evidentela trattenuta di Astori su Balotelli.Okay anche il giallo (secondo) aldifensore. A proposito di doppiaammonizione: protesta Cossuperché la vorrebbe per Mexes.Questo l’episodio: il rossoblù tentadi superare il milanista che toccacon la mano. Il giallo è automaticoquando s’interrompe un

passaggio diretto a un avversariooppure impedisce una giocata.Non è questo il caso perchéil pallone resta in possesso diCossu che completa il dribbling.E poco importa se il giocatoresi ferma in modo platealeper avere la punizione e il giallo.Giannoccaro fa giustamenteproseguire ed è un compagnodi Cossu a riprendere l’azione.Per il resto, da arancione il calciorifilato da Niang a Ekdal: arriva ilgiallo. Rischia il rigore Ambrosiniper una spintarella su Conti.Nel recupero inutile gol diBalotelli in semirovesciata:il passaggio di Robinhoarriva col pallone giàuscito dal campo.

CAGLIARI 38%

10’ Conclusione da fuori area di Ambrosini alzatasopra la traversa da Agazzi.GOL! 45’ Punizione di Conti e deviazione di nuca diIbarbo che beffa Abbiati.

BARICENTRO MOLTO BASSO 47,5 metri BARICENTRO MOLTO ALTO 57,7 metri

IIIIIII

CAGLIARI 70,8%

DI FRANCESCO CENITISECONDO TEMPO

(4-3-1-2)32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexes, 2De Sciglio; 16 Flamini, 23 Ambrosini (dal 22’s.t. 22 Bojan), 4 Muntari; 19 Niang (dal 35’s.t. 7 Robinho), 45 Balotelli, 92 ElShaarawy (dal 16’ s.t. 10 Boateng).PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 76 Yepes,81 Zaccardo, 77 Antonini, 8 Nocerino, 12 Tra-orè.ALLENATORE Allegri.CAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 20’ s.t.ESPULSI nessuno.AMMONITI Mexes, Ambrosini e Niang pergioco scorretto.

Scarpe coi nomidi mamma e papà

IIIIIII

la MoviolaMOMENTI CHIAVE

(4-3-3)

il gol vero e il gol inutile

Ibarbo sfrutta un errore della difesa rossonera e segna l’1-0. Allegri mette tuttigli attaccanti e acciuffa il pari con la punta che dal dischetto non sbaglia mai

laDedica

IIIIII

MARCATORI Ibarbo (C) al 45’ p.t.; Balotelli (M) su rigore al 37’ s.t.ARBITRO Giannoccaro di Lecce.NOTE spettatori 16.000 circa. In fuorigioco 0-3. Angoli 4-4. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.

MILAN 7

PRIMO TEMPO 1-0

MILAN 4

CAGLIARI

SERIE A 24a GIORNATA

Scarpe gialle con sopraincisi i nomi di mamma e papà.E’ questo il vezzo di MarioBalotelli, che a Cagliari hagiocato con un paio di scarpepersonalizzate. Appena sopraal baffo della Nike si possonoleggere i nomi Silvia e Franco,ovvero i genitori adottivi diBalotelli. Sono le stesse cheindossava nell’esordiorossonero a San Siro control’Udinese. E portano fortuna.

Giusto il rigore su BalotelliMexes: mano non da giallo

1

Il Balo-rigore non basta

CAGLIARI 3

1

DAL NOSTRO INVIATOLUCA CALAMAIQUARTU SANT’ELENA (Cagliari)

Altro che tre punte. Tantocare al presidente Berlusconi.Dopo un’ora di gioco, con il Ca-gliari in vantaggio, Allegri met-te in campo tutto il potenzialeoffensivo che ha a disposizioneinserendo, nel giro di pochi mi-nuti, prima Boateng e poi Bojanal posto dello spompato ElShaarawy e di Ambrosini. Dalclassico 4-3-3 si passa al 4-2 etutti avanti. L’idea funziona. IlMilan «normale» esce di scenasenza rimpianti. Belle «creste»in prima linea ma nessuno ingrado di consegnare palloni de-centi ai tre uomini-gol.

Prevedibili Senza lo squalificatoMontolivo (l’unico tra i centro-campisti rossoneri ad avereidee e qualità nell’impostazio-ne del gioco) la manovra è diuna banalità sconcertante.Qualche pallonata in avanti,qualche fumosa incursione sul-le corsie esterne di Abate e DeSciglio e poco altro. Troppi pie-di ruvidi. Il Milan inventato incorso d’opera non ha punti diriferimento in mezzo al campoma riesce a far pesare sulla bi-

lancia il valore dei suoi attac-canti: pareggia con un rigoretrasformato dal solito Balotelli(11 rigori segnati su 11); sfioraaltre reti ancora con Superma-rio e con Bojan e dimostra chela strada che può portare a unposto in Champions passa soloe soltanto dalla classe dei suoiuomini gol. Al tecnico rossone-ro il compito di trovare la for-mula giusta per valorizzarli. IlMilan avrà spesso la necessitàdi segnare due reti per vincerele partite. Stavolta finisce 1-1,un risultato giusto che vale oroper il Cagliari (sempre ai margi-ni della zona retrocessione) eche, tutto sommato, funzionaanche per la squadra di Allegri.Il 2013 resta positivo con tre vit-torie e due pareggi. La lungarincorsa alla Champions conti-nua con prospettive interessan-ti soprattutto se il pianeta Mi-lan riuscirà a vivere la doppiasfida contro il Barcellona senzadimenticare il campionato. Cer-to, il pareggio col Cagliari riba-disce, una volta di più, che sel’attacco è ricco e divertente glialtri reparti hanno un valore di-verso. Il gol che permette allaformazione di Pulga di chiude-re il primo tempo in vantaggioarriva al 45’. Punizione di Contie deviazione vincente di nuca

di Ibarbo che lascia sul posto undisattento Zapata. E semprenella prima frazione ancoraIbarbo aveva sfiorato il bersa-glio sfruttando un paio di incer-tezze di Mexes. Beh, se oggiquasi più nessuno rimpiangeIbra lo stesso non si può direper Thiago Silva e Nesta.

Manca l’intesa Anche tra le trecreste non tutto funziona allaperfezione. El Shaarawy, aesempio, sembra aver esauritola benzina. Il Faraone ci metteancora grinta e cuore ma nonha più la freschezza per taglia-re il campo da sinistra al centrocon le solite micidiali accelera-zioni. Forse avrebbe bisogno ditirare il fiato. Magari potrebbesaltare il prossimo turno di cam-pionato per essere pronto per ilBarcellona. Supermario, inve-ce, entra in scena dopo un pri-mo tempo senza ispirazione.Perfetta l’esecuzione del rigo-re, da manuale una girata al vo-lo di poco a lato, da applausiuna rovesciata in rete, vanifica-ta solo dal fatto che l’assist erapartito quando la palla era giàuscita. Unico neo: l’invito al si-lenzio rivolto alla curva del Ca-gliari dopo aver spiazzato il por-tiere Agazzi dal dischetto. È ve-ro che era stato fischiato fin dal

primo minuto ma «rispondere»alle provocazioni non è saggio.Nell’assalto finale fanno unabella figura anche i nuovi entra-ti Boateng, molto attivo su tut-to il fronte offensivo e Bojan au-tore dell’ultimo acuto. Allegrinel finale prova pure Robinho,e Pazzini era rimasto a casa perun fastidio muscolare. Il Milanha quasi una squadra di attac-canti. Tra le candidate Cham-pions nessuno ha un reparto co-sì forte.

Barricata Il Cagliari ha commes-so l’errore di rinunciare troppopresto a giocare alzando una li-nea Maginot davanti all’area dirigore. Peccato perché Ibarbo,il migliore in campo, è micidia-le quando si distende in veloci-tà. Dopo il fallo da rigore el’espulsione di Astori (netto l’in-tervento su Supermario) lasquadra di Pulga va in tilt. Gliultimi dieci minuti sono un in-cubo per i padroni di casa cheriescono a difendere il pareg-gio grazie a un paio di formida-bili interventi di Agazzi e al-l’esperienza di capitan Conti.Un leader nato. Comunque do-po la vittoria di Roma arriva unaltro punticino prezioso. La sal-vezza si costruisce così.

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L’infallibile Mario fa 11 su 11Ma il Milan frena a Cagliari

Il rigore dell’1-1 procurato e trasformato da Balotelli AP e il gol in semi-rovesciata annullato all’attaccante del Milan: il pallone era uscito dal campo ANSA

Il fallo di mano di Philippe Mexes

CAGLIARI 6

MILAN

8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

Chi segna sempre... ...e chi non segna più

Tre gol in 2 gare«Zitti tutti» e viadalle pressioni

Più mal di ginocchioche mal di MarioIl Faraone si ferma

Meno travolgente dell’esordio, ma efficaceE Allegri lo difende: «Il gesto verso la curva èstato istintivo, non è una grossa provocazione»

Tante gare nelle gambe: quasi 2.500 minuti. E tantastanchezza: l’attaccante non è brillante come prima.Contro il Cagliari zero tiri e un infortunio da smaltire

MARIO BALOTELLI STEPHAN EL SHAARAWY

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DAL NOSTRO INVIATOQUARTU SANT'ELENA (Cagliari)

L’allarme meteo, e nonsoltanto quello, fermano Ste-phan El Shaarawy. L’attaccan-te ventenne avrebbe dovutopronunciare oggi il giuramen-to del torneo di Viareggio, maha dato forfait. Il rischio nevesconsiglia viaggi attraversol’Appennino, e un ginocchio ac-ciaccato tiene in apprensionelui e il Milan. Ieri El Shaarawyè stato sostituito da Allegri per-ché l’infiammazione che lo hatormentato anche l’anno scor-so si è riacutizzata con la faticadi tante partite. La sostituzio-ne di Stephan è un caso raro,giustificata da un motivo fisi-co: il ginocchio sinistro facevamale, e se non altro oggi ElShaarawy potrà curarsi aMilanello.

2500 minuti Allegri loha ripetuto più vol-te, anche nei gior-ni del fulgore:«Stephan è al suoprimo anno im-portante, avereun calo è fisiologi-co». In effetti l’an-damento è più len-to e c’è chi comin-cia a pensare che lapresenza di Balotel-li limiti la straordi-naria efficacia del-l’El Shaarawy di ini-zio stagione. Ma c’èsoprattutto un moti-vo fisico dietro la fre-nata dell’attaccan-te, il più utilizzatonella rosa milanistacon quasi 2500 mi-nuti: Stephan ha sor-preso per numero digol e ubiquità in cam-po, adesso ha bisognodi riposare, ma arriva ilBarça e non sarà sempli-ce. Possono anche es-serci motivi tattici a

giustificazione della sua mino-re efficacia, ma sono relativi:ieri El Shaarawy non ha mai ti-rato in porta, però la squadraha totalizzato solo 4 tiri. Con-tro l’Udinese aveva tirato unavolta in porta e tre fuori. A Ber-gamo, nell’ultima partita del-l’era pre-Balotelli, aveva se-gnato il suo quindicesimo golcon due tentativi. Insomma,più che mal di Balotelli sem-bra un semplice male al ginoc-chio, anche se è chiaro che ladirompente presenza di Mario

ha trasformato il Milan di ElShaarawy nel Milan dei cresta-ti. Difficile dire che cosa acca-drà contro il Parma. Potrebberecuperare Pazzini, ma Allegrinon ama privarsi dei suoi pre-diletti: più facile che giochiStephan, se la condizione delginocchio non peggiorerà. Dalpunto di vista psicologico, for-se, El Shaarawy ha bisogno an-che di queste attenzioni perreggere l’urto mediatico di Ma-rio.

al.bo.

MARIO FRONGIAQUARTU SANT’ELENA (Ca)

Cinque minuti diordinaria follia. Sas-

si, bastoni, cappuccisul volto. Le forze del-

l’ordine costrette a unacarica. Una donna assisti-

ta dal 118 per lo spavento.Ha rischiato di trasformarsi

in un pomeriggio da dimenti-care la vigilia di Cagliari-Mi-lan. Poco dopo le 14, una cin-quantina di teppisti (secondo i

primi accertamenti, tutti ultràrossoblù) ha lanciato oggetticontro una camionetta dei ca-rabinieri. L’idea pare fossequella di entrare all’Is ArenasStadium senza biglietto. Nelparapiglia sono state danneg-giate alcune auto e i portonidelle palazzine circostanti. Lascintilla è scoppiata da un sas-so e alcune bottiglie lanciatesui mezzi delle forze dell’ordi-ne. In supporto ai militari so-no intervenuti anche gli agen-ti del reparto mobile. Il grup-petto, sciarpe e cappellini sul

volto, ha proseguito nel tiro albersaglio con pietre, specchiet-ti e pezzi presi dalle auto in so-sta. Per disperderli, all’incro-cio tra le vie Beethoven e S’Ar-rulloni, è stata necessaria unacarica di alleggerimento. Lapolizia ha lanciato dei fumoge-ni. Una giovane tifosa direttaai Distinti si è sentita male ed èstata visitata dai medici del118. Nessuna ferita, ma tantapaura. Inoltre, durante la fugai facinorosi avrebbero danneg-giato altre auto. La Questuradi Cagliari è al lavoro. L’indagi-

ne degli specialisti del settoretifoserie della Digos è in pienosvolgimento.

Plauso Eppure, nonostantequesto tentativo di macchiarela gara, Cagliari-Milan all’IsArenas è stata tranquilla.«Una bella giornata per losport. Il Cagliari ha avuto dal-la sua uno stadio moderno, ac-cogliente e pieno. Il Milan —dice Massimiliano Allegri —ha mostrato sensibilità per ilCagliari e la Sardegna».

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PRIMA DELLA PARTITA CINQUANTA TEPPISTI IN AZIONE A IS ARENAS, UNA TIFOSA SI È SENTITA MALE ED È STATA ASSISTITA DAL 118

D

Gli ultrà protagonisti degli scontri a Is Arenas PHOTOVIEWS

DAL NOSTRO INVIATOALESSANDRA BOCCIQUARTU SANT’ELENA (Cagliari)

La sindrome WAM (WhyAlways Me) avrebbe potuto ri-presentarsi dopo un’occhiataal tabellone dello stadio di IsArenas, sul quale stava scrittoil nome di Boateng accanto alminuto del pareggio del Milan.Mario Balotelli invece ha alza-to la testa soltanto per un atti-mo, poi si è rimesso a pensarealla partita. La strada dellaChampions è lunga, ma lo sape-vano tutti e lo sapeva anche Ma-rio. Che alla recita numero due

non è stato fiammeggiantecome a San Siro una setti-

mana prima, però hapur sempre segnato.

Due partite, tre gol.La sindrome WAMper il momento re-sta chiusa nel casset-

to, nonostante i fischidei tifosi del Cagliari,

che hanno risposto indi-spettiti al gesto del silen-

zio. Dopo aver realizzato ilrigore del pareggio che stavol-

ta si era pure procurato, Marioil freddo (11 tiri azzeccati su11) si è scaldato un po' e ha fat-to segno alla curva sarda di zit-tirsi. E’ stato il primo moto direazione di un ragazzo che, co-me i fuoriclasse dovrebbero sa-per fare sempre, ha subito tantifalli senza scomporsi. Se seibravo, qualche scarpata in piùti arriva, ma di questi tempi Ma-rio si rialza e pare abbia pureimparato a non reagire. Anchese due spettacoli sono troppopochi per decretare il successopieno.

Zitti tutti Il Balotelli apparsonervosetto all’Amsterdam Are-nA con la nazionale è tornatotranquillo. Travolgente no, macapace di finalizzare. Discipli-nato. Composto. Si lascia anda-re quando qualcuno entra durosul nuovo amico Niang, poi tor-na subito sotto le righe. Balotel-li per ora è fuoco che cova e bru-

cia solo i portieri, ed è questo ilrisultato che tutti, compreso ilc.t. Cesare Prandelli, si aspetta-no dalla cura Allegri e dal ritor-no in Italia. Mario il bad boy,quello che a volte non finiva lapartita, per il momento è rima-sto chiuso in qualche valigia.«Mario sta crescendo, ma co-me dicevo alla vigilia la nostraè una squadra giovane, non sipuò pensare che i ragazzi sianosempre al top», dice Allegri. «E’l’unico dei nostri giovani cheabbia già una lunga esperienzanelle grandi squadre, però ècon noi da poco e deve progre-dire. Quanto al fatto che abbiazittito la curva del Cagliari,non mi pare sia una grossa pro-vocazione. Sono gesti che a vol-te vengono istintivi, Mario nonha fatto nulla di particolare».

Voti e gol I compagni pensano aMario calciatore, non a Balotel-li uomo copertina. «Con Balo-telli ho perso i voti dei tifosi dialtre squadre, che non sono sta-ti molto contenti del suo arrivoal Milan», ha detto Silvio Berlu-sconi. Muntari invece è ben feli-ce di averlo accanto: «E’ uncampione, è un piacere giocarecon lui». Stavolta il campionenon ha portato la vittoria a tem-po scaduto, ma il Milan provaad accontentarsi. Un punto inpiù, un gol in più nelle tabelledi Mario, e ora si ricomincia. Siricomincia con i fotografi, con ipettegolezzi, le giornate vivise-zionate: è sempre stato così edifficilmente cambierà. «Nonmi vedrete più in giro a Mila-no», ha promesso l’altra seraBalotelli ai paparazzi che loavevano scovato in un localecon la fidanzata Fanny. Dopo ilsuccesso con l’Udinese era sta-to avvistato (lui o un sosia) indiscoteche diverse di luoghi di-versi, e un pareggio complicasolo le cose. La sindrome WAMtornerà, prima o poi. Ma finchéarriveranno anche i gol, non sa-ranno Allegri o i suoi compagnia cercare la cura.

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Sassi contro carabinieri, auto danneggiate: è follia ultrà

MarioBalotelli,22 anni, hasegnato tregol (2 surigore) in duepartite conla magliadel Milan AFP

9LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

6,5

ARBITRI GIANNOCCARO 6 Giusti il rigore concesso al Milan e l’espulsione di Astori per doppio giallo. Giusto anche non dare il secondo giallo per il mani di Mexes. Bianchi 6 - Musolino 6; Baracani 6 - Pinzani 6

5,5

TIRI 4 DRIBBLING 3 SPONDE 8

6

PASSAGGI OK 1/2CONTRASTI OK 1/6RECUPERI 1

6

5,5 6

PASSAGGI OK 3/4LANCI 1RECUPERI 1

6

5

PASSAGGI OK 17/19LANCI 2RECUPERI 1

PASSAGGI OK 7/11SPONDE 1CONTRASTI OK 5/9

PASSAGGI OK 18/23RECUPERI 8CONTRASTI OK 5/12

PASSAGGI OK 11/15SPONDE 4ASSIST 3

h

PASSAGGI OK 6/9ASSIST 1RECUPERI 2

PASSAGGI OK 47/50LANCI 5CONTRASTI OK 5/6

PASSAGGI OK 38/42CROSS 4SPONDE 2

6

PASSAGGI OK 48/52LANCI 1SPONDE 2

PASSAGGI OK 13/15CROSS 4SPONDE 1

s.v.

CONTRASTI OK 1/2RECUPERI 3PASSAGGI OK 23

5,5

PASSAGGI OK 20/23CROSS 1SPONDE 1

Il solito killer dal dischetto.Portiere da una parte, pallonedall’altra. Ma Supermario non siferma a questa magia cercandofino all’ultimo il gol-vittoria.

6,5

CONTRASTI OK 2/4CROSS 10PASSAGGI OK 56/59

PASSAGGI OK 36/39CROSS 4LANCI 2

CONTRASTI OK 3/5PASSAGGI OK 17/19RECUPERI 5

PASSAGGI OK 12/13CONTRASTI OK 1/4RECUPERI 3

6,5

PASSAGGI OK 27/31RECUPERI 6CONTRASTI OK 4/9

7Il migliore Balotelli

PARATE 6RINVII 28USCITE 5

PASSAGGI OK 9/14PALLE PERSE 6RECUPERI 1

PARATE 1RINVII 11USCITE 3

PASSAGGI OK 37/39LANCI 5CONTRASTI OK 4/7

Più corsa cheidee. Va inaffanno nelfinale quandoAllegriinserisceRobinho e Bojannella sua zona dicampo.

PASSAGGI OK 35/44CONTRASTI OK 5/9TIRI 3

PASSAGGI OK 19/26CROSS 6SPONDE 3

5 6,5

PASSAGGI OK 10/11ASSIST 1PALLE PERSE 1

6

PASSAGGI OK 39/45RECUPERI 4LANCI 2

Un inizio moscio,poi entra nelcuore della garasfiorandoanche il gol conun colpo di testabloccato daAbbiati. E’ l’uomoche garantiscequalità alcentrocampo.

TIRI 5 PASSAGGI OK 8/14 SPONDE 2

6Il Milan regalaspazi importantima l’attaccantecileno èmacchinoso neimovimenti.Pecca diegoismo nelfinale quandonon serve Ibarbolibero in area.

Zapata6 65 6 6,5 6

Muntari

Una scheggiaimpazzita. Entrae comincia adribblare, ascattare, acreare varchi.Cerca anche ilgol-partita inpieno recupero.Niente male.

RossettiniIl ragazzino nonha paura diniente. Il duellocon Niang,un altro ’94,finisce in parità.Guarda caso,come la partita.Merita fiducia.

h

Entra quando lagara comincia ascottare. Cimette cuore ecattiveriariuscendo a nonfarsi infilzaredagli esterni delMilan. Trentaminuti tuttasostanza.

Pinilla

6Abate

5,5

6

Ekdal

CAGLIARI MILAN

Ariaudo

Si dimentica diIbarbo sul goldel Cagliari. Ungrave passaggioa vuoto. Dove èfinito il difensoreche avevaconquistatotutti con lamagliadell’Udinese?

6Ambrosini

Le gambe ancoranon girano alcento per centoe allora riduce alminimo le sueincursioni. E’comunque unpunto diriferimentoprezioso inmezzo al campo.

Frizzante nelprimo tempo.Delle «trecreste» è quellache brilla di più.Poi, però sispegne di colpo.Un talento da farcrescerecon fiducia.

Cerca il gol conun paio diconclusionipotenti dalladistanza. Il suoingresso regalauna scossaimportante alMilan. Forsemeriterebbepiù spazio.

Bojan

Tira giùSupermariocommettendoun’ingenuitàclamorosa.Rigore edespulsione. Unerrore che rovinauna gara iniziatanel migliore deimodi.

Delizioso l’assistche porta al goldi Ibarbo. Ilcapitanodel Cagliariconferma unavolta di più diessere ungiocatore«totale».

Prova a«ballare» tra lelinee ma restaquasi sempreai margini dellapartita. Senzamai incidere.Non a caso è ilprimo a esseresostituito.

Scatto da centometrista e fisicoda corazziere. Segna con unafurba deviazione di nuca e conle sue accelerazioni tiene inallarme la difesa del Milan.

Cento partitecon la maglia delCagliarifesteggiate nelmigliore deimodi. Scattacome una mollaper deviare unsiluro da fuoriarea di Bojan.

Riesce adallentarel’assedio delMilanalimentando unpaio dicontropiedi. Lagrinta è quella disempre ma faticaad arrivare inzona gol.

AbbiatiMacinachilometri avantie indietro sulladestra. Ma i suoicross sonotelefonati.Nell’assaltofinale n paio diconclusionipoco efficaci.

Per più di un’oratrotterelladentro un conod’ombra.Mai in partita.Poi, partecipaall’azione cheporta al rigore diBalotelli. Earriva un seipolitico.

Flamini

Pisano

Sfiora la retecon un violentodestro da fuoriarea e prova adare ordine a unMilansconclusionato.Esce dopoun’ora con lalingua di fuori.

Neppure unpallone scagliatocontro la portadi Agazzi. IlFaraone corre,recupera ecerca il giustofeeling conSupermario. Masi vede che èstanco.

Boateng

Spazza via tantipalloni senzabadare troppo allato estetico.Un difensorecentrale vecchiostile preziosoper tenere inpiedi il fortinorossoblù.

Conti

T. Ribeiro

Un’ora senza lampipoi un finale da grandesquadra. È un Milan checontinua a crescere.

Prova giocatecoraggiose.Segno dipersonalità.Regala unapalla d’oro aIbarbo e nonriesce a trovarela porta con tirodal limite.Ha talento.

Cossu

Incolpevole sulgol di Ibarbo.Blocca a terraun colpo di testadi Ekdal e chiudebene lo specchiodella porta suun’incursionedello stessoIbarbo.

Geniale opasticcione. Lasua partita è undiagrammaimpazzito. Da ungiocatore dellasua esperienzasarebbe lecitoattendersi piùregolarità.

De SciglioFa la guerra conchiunque glicapiti a tiro. Sivede che havoglia dimettersi inmostra. Ilfrancese mostradi gradire ilpassaggio al4-2-3-1.

El ShaarawyPochi minuti atutta birra. Siesalta neidribbling mapecca disostanza negliultimi ventimetri.

MurruFa legna inmezzo al campo.Beccandosi uncartellino gialloe un paio dirimproveri daparte dell’arbitro.Un buon arginedavantialla difesa.

Agazzi

Sau

Mexes

Niang Robinho

Astori Dessena

Il migliore Ibarbo

BOATENG C’ÈZAPATA OPACOCOME MEXES

6

«

di LUCA CALAMAI

Non c’è nessunasquadra che fagiocare insiemequattro ragazzifra il ’90 e il ’92

«

le Pagelle

Ho un difettosolo, quello diavere degliobiettivi in testa.Devo raggiungerli

Nella ripresa pensa solo anon far giocare gli avversari.Forse serviva un pizzico dicoraggio in più.

PINILLA FLOPCONTI MORDEE PENNELLA

6,5 6

«Non commento una frase che non ho sentito. L’obiettivo è farcrescere questo gruppo, un motivo di soddisfazione per la società»

6

DEL

PRES

IDEN

TE

l’allenatorePulga

l’allenatoreAllegri

ALLEGRINO

CAPISSEUN CASSO

«C’è unasola maniera

per farcela,con il

Barcellonadobbiamo

aggredirli finda subito,dall’inizio.Dobbiamo

avere untridente in

avanti e nonfarli giocare.Non c’è altra

via.Altrimenti

non ce n’èper

nessuno.Allegri? Noel capisse

un casso».SILVIO

BERLUSCONIPRESIDENTE MILAN

lafr

ase

Le geometriedi Conti più larapidità di Saue Ibarbo: hacostruito unCagliari che sacome far maleagli avversari.La stradagiusta persalvarsi.

Rivoluzionacon coraggiola squadra nelsecondotempocambiandouomini emodulo. E,nonostante lecritiche diBerlusconi,inserisce soloattaccanti.

Il muro di AllegriSERIE A 24a GIORNATA

d

DAL NOSTRO INVIATOMARCO PASOTTOQUARTU SANT’ELENA (Cagliari)

Con grande stile e la mas-sima signorilità. Ci manchereb-be. E’ pur sempre il datore dilavoro. Ma questa volta l’auto-difesa diventa un esercizio ob-bligato. Questa volta la battutadi Silvio Berlusconi - l’ennesi-ma - non può essere lasciata ca-dere nel nulla. Questa volta ilfastidio è tangibile (e compren-sibile) perché, battuta o no,continuare a pizzicare l’allena-tore proprio nel momento delmassimo sforzo nella risalita, eproprio quando i risultati pro-ducono un certo conforto, nonappare la migliore delle idee.«No el capisse un casso», ha det-to Silvio l’altro ieri a Campodar-sego, nel padovano. La tradu-zione dal veneto è superflua.La frase è di sabato mattina, egià nella stessa serata il Cavalie-re aveva telefonato al suo alle-natore per chiarirgli il contenu-to ironico delle sue parole. Con-cetto poi ribadito anche a Gal-liani ieri mattina. Ma la frase,

scherzosa finché si vuole, co-munque resta. E per un allena-tore, davanti allo spogliatoio,non è il massimo. Soprattuttocon il Barcellona alle porte eun girone di ritorno da cui di-pende la qualificazione allaprossima Champions, obietti-vo di stagione basilare.

Orgoglio Dopo lo scorso pizzi-cotto, Allegri aveva evitatoqualsiasi tipo di reazione. Que-sta volta l’ufficialità è la mede-sima («Non posso commentare

una cosa che non ho sentito»),ma le frasi successive si posso-no interpretare facilmente. Edè un giustificato sussulto d’or-goglio: «Posso solamente direche dopo le prime otto giorna-te avevamo fatto sette punti.Sono ancora l’allenatore del Mi-lan e sto svolgendo, credo, undiscreto lavoro da quando so-no qui. Sono contento di quelloche sto facendo e spero di arri-vare in fondo a questa stagio-ne, magari centrando un obiet-tivo che un paio di mesi fa erapraticamente impensabile.Che nessuno immaginava». Li-bera traduzione interlineare:capirò anche un «casso», ma no-nostante una squadra smem-brata e ricostruita il Milan è incorsa per il terzo posto.

Obiettivi «Comunque Berlusco-ni non è l’unico presidente cheogni tanto esterna delle cose»,racconta Allegri, che sottolineaancora la bontà e la qualità dellavoro svolto fin qui: «L’obietti-vo è far crescere questo grup-po, che sta maturando molto.Questo deve essere anche un

motivo di soddisfazione per lasocietà. Non c’è nessuna squa-dra italiana, forse nemmeno inEuropa, che fa giocare insiemequattro ragazzi fra il ’90 e il’92. La società ha lavorato be-ne per un futuro importante: iomi diverto a farli crescere». Oc-corre solo vedere quanto a lun-go Allegri farà parte del proget-to. Alla vigilia di Cagliari avevaraccontato le speranze di esser-ci anche dopo il 2014. Ma a for-za di ironia presidenziale, chis-sà. E infatti: «Il mio futuro? Ioho un difetto solo, quello di ave-re degli obiettivi in testa, chemi tengo per me. Poi, quando liraggiungerò, tutti gli altri lo sa-pranno».

Equilibrio Dunque, non sonoesclusi colpi di scena. Magarigià questa estate. Ovviamentec’è un contratto che lo lega alMilan ancora un anno. E c’è dimezzo Galliani, che lo ha dife-so a spada tratta quando il ma-re era in burrasca, e non inten-de privarsene prima della sca-denza contrattuale. Ma è diffi-cile scrivere la parola «certez-za» accanto al nome di Allegriin vista della prossima stagio-ne. Al momento l’unica cosacerta è che il Milan è ben inca-nalato per proseguire la cacciaal terzo posto. Quello di ieri è ilsesto risultato utile consecuti-vo e Max ripete ancora una vol-ta il mantra preferito: «Non èfacile rimontare, occorre equili-brio. Questa partita non ciavrebbe dato la qualificazionein Champions se avessimo vin-to né ci avrebbe tagliati fuori seavessimo perso». L’importanteè continuare a lavorare sui vec-chi vizi. Ieri il Milan ha presogol allo scadere di tempo, e supalla inattiva. Era un po’ chenon capitava. Nella rincorsa alpodio del campionato, sarebbemeglio non succedesse più.

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«L’accusa di Berlusconi?Qui io mi sto divertendo...»

Massimiliano Allegri, 45 anni, tecnico del Milan LAPRESSE

10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

I risultati della23a giornata:

SABATOMaiorca-

Osasuna 1-1Celta-Valencia

0-1;Levante-Malaga

1-2;Deportivo-Gra-

nada 0-3;Real

Madrid-Siviglia4-1

IERIBarcellona-Getafe 6-1;

Saragozza-RealSociedad 1-2;

Athl.Bilbao-Espanyol

0-4;Rayo-Atl.

Madrid 2-1.OGGI

Betis-Valladolid(21.30)

CLASSIFICABarcellona 62;Atl. Madrid 50;

Real Madrid46; Malaga 39;Valencia, Rayo

37; RealSociedad 36;

Betis 35;Levante 33;

Getafe, Siviglia,Valladolid 29;Espanyol 28;

Athl Bilbao,Granada 26;

Saragozza 24;Osasuna

22; Celta Vigo20; Maiorca 18;

Deportivo 16.

I blaugrana al top:dopo due pari,tornano i 3 punti

Il colombiano: «Un’azione provata in allenamento efinalmente riuscita». Pulga: «Meritavamo i tre punti»

COSI’LA LIGA

L’EURORIVALE MESSI TRASCINA ED E’ GOLEADA4

DAL NOSTRO INVIATOMARCO PASOTTOQUARTU SANT’ELENA (Cagliari)

Alla fine il dolce prevalesul salato. Il mix che percorre ipalati rossoblù a partita conclu-sa lascia un buon retrogusto.Perché è stato bello giocare incasa sul serio, ed è stato gratifi-cante aver rallentato la corsa diuna squadra lontana sedici pun-ti. A dire il vero Ivo Pulga perun attimo diventa incontentabi-le: «Se c’era una squadra cheavrebbe meritato i tre punti,quelli siamo noi. Analizzandotutti i 90 minuti ci manca qual-cosa...». Ma poi ripensa agli ulti-mi dieci, piuttosto infernali, ediventa subito più diplomatico:«In effetti il risultato è giusto.Per come si era messa, va benecosì. Siamo felicissimi per que-sto punto, perché è un ottimopunto». L’unico rammarico arri-va dalla gestione del vantag-gio: «Avremmo dovuto chiude-re la partita, le occasioni non so-no mancate, ma non ci siamoriusciti. Non è la prima voltache capita, dobbiamo migliora-re in fase realizzativa».

Più sette Altri rimpianti non cene sono. Tantomeno sulle deci-sioni arbitrali, nonostante ilpubblico abbia contestato dura-

mente il rigore. «Dalla panchi-na mi è sembrato netto. Decisio-ne giusta». Il tecnico rossoblùpreferisce sottolineare l’anda-mento della squadra nelle ulti-me uscite: «Questo è il quintorisultato utile consecutivo (duevittorie e tre pareggi, ndr), e ab-biamo sette punti in più rispet-to all’andata. Stiamo racco-gliendo meno di quanto meri-tiamo. Non dimentichiamo cheabbiamo concesso pochissime

occasioni al Milan. Senza il rigo-re difficilmente avrebbero pa-reggiato. Ora spero solo checon questa partita sia stata po-sta la parola fine alla travaglia-ta situazione stadio».

Schema Stadio che ieri ha vistoil primo centro stagionale diVictor Ibarbo. L’ultimo timbroin campionato risaliva a fineaprile. Uno stacco molto effica-ce, una torsione che ha sorpre-so Zapata e Abbiati e che il co-lombiano racconta così: «È unoschema che proviamo spesso inallenamento. Stavolta ha fun-zionato. È un gol arrivato gra-zie ai piedi felici di Conti. Orache è entrato questo pallone,spero proprio di essermi sbloc-cato. Il gol sbagliato nel primotempo? Abbiati è uscito bene emolto velocemente, così ho con-cluso alto. Ora concentriamocisubito sul Pescara: andremo làa cercare la vittoria». Insomma,l’ambiente è carico, nonostantela rimonta rossonera. «Un pun-to guadagnato, nel primo tem-po abbiamo fatto molto bene»,analizza Agazzi. E da martedìad Assemini ci sarà una faccianuova. È arrivata l’ora del pri-mo allenamento per Matias Ca-brera, 26enne mezzala urugua-iana acquistata a gennaio dalNacional di Montevideo.

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DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCITwitter @filippomricciMADRID

La scorsa settimana ave-vamo invitato i milanisti a uncauto ottimismo, pur avverten-do della delicatezza dell’argo-mento. Quando c’è di mezzo ilBarça la parola crisi o anche ilpiù semplice appannamento èmateriale da trattare coi guan-ti. E infatti... Dopo 2 pareggi difila e 2 sole vittorie in 6 partitei catalani con Xavi a riposo maguidati da un incommensurabi-le Iniesta ritrovano gioco, ener-gia e tanti tanti gol.

Gol alla cabala Con un Getafepallidissimo è 2-0 già al 13’,6-1 alla fine con sei marcatoridifferenti, incluso il marzianoargentino. Messi azzera la ca-bala e al minuto 13 batte unportiere che ha la maglia nu-mero 13: siamo nel 2013 ed èla 13a giornata consecutiva diLiga nella quale Leo vede laporta. Arrivando a 35 reti incampionato (23 giornate...),46 stagionali, 299 col Barça in364 partite. Dopo 18 turni Rou-ra ha rispolverato il trio d’attac-co Sanchez-Messi-Villa: è an-

data molto bene, soprattuttoal cileno autore di una grandis-sima partita dopo mesi di pate-mi. Sanchez ha aperto le mar-cature, seguito da Messi: duereti ispirate da Iniesta con pas-saggi da vedere e rivedere, adlibitum. Poi nella ripresa Villa,Tello, entrato per Sanchez, enel recupero Iniesta e Piqué. Eun palo, due gol salvati sulla li-nea, volumi e livello di giocobrutali. Il Getafe ha segnatocon l’unico tiro tra i pali dellamattina, visto che si è giocato amezzogiorno: 85.610 spettato-ri, feste per il capodanno cine-se con occhiolino al marke-ting, entusiasmo generalizza-to. Quando il Barça fa così nonce n’è per nessuno.

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BARCELLONA-GETAFE | 6-1

MARCATORI Sanchez (B) al 6’, Messi(B) al 13’ p.t. Villa (B) al 13’, Tello (B) al33’, Alvaro Vazquez (G) al 38’, Iniesta(B) al 45’, Piqué (B) al 47’ s.t.

BARCELLONA (4-3-3) Valdés 6; Adriano6 (dal 1’ s.t. Alves 6), Piqué 6,5, Puyol6,5 (dal 31’ s.t. Mascherano 6), JordiAlba 7; Thiago 7, Song 7, Iniesta 8,5;Sanchez 7,5 (dal 29’ s.t. Tello 7), Messi7,5, Villa 7. All. Roura 7.

GETAFE (4-2-3-1) Codina 5; M. Torres5,5, Lopo 6, Alexis 4, Escudero 5;Borja 5, Lacen 6; D. Castro 5, Barrada5 (dal 25’ s.t. Sarabia 5,5), Gavilán 5(dal 20’ s.t. P. Leon 5); Colunga 5 (dal28’ s.t. Alvaro Vazquez 6). All. Luis Gar-cia 5. ARBITRO Iglesias Villanueva 6.

Il ruggito del BarçaGioco, grinta e golAl Getafe 6 sberle

Victor Ibarbo,22 anni,colombiano,primo gol inquestocampionatoANSA

Conti e uno schemaEd è riapparso Ibarbo

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11LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

JUVENTUS-FIORENTINA

Ecco ilprogramma

degli ottavi diChampions

League. Tuttele partite sigiocano alle

20.45 oraitaliana

ANDATADomani

CelticJUVENTUS

ValenciaParis SG

MercoledìShakthar D.

B. Dortmund

Real MadridManchester U.Martedì 19

ArsenalBayern M.

PortoMalaga

Mercoledì20

GalatasaraySchalke 04

MILANBarcellona

RITORNO5 marzo

B. DortmundShakhtar D.

Manchester U.Real Madrid

6 marzoJUVENTUS

Celtic

Paris SGValencia

12 marzoSchalke 04

Galatasaray

BarcellonaMILAN

13 marzoBayern M.

Arsenal

MalagaPorto

MARCATORI Vucinic al 20’, Matri al 41’ p.t.JUVENTUS (3-5-2) Buffon 6,5; Barzagli 7,Marrone 6, Peluso 6; Lichtsteiner 7, Vidal 7,Pirlo 7,5, Marchisio 6, De Ceglie 6 (dal 15’ s.t.Caceres 6); Vucinic 6,5 (dal 16’ s.t. Giovinco6), Matri 7 (dal 30’ s.t. Pogba 6).ALLENATORE Alessio 7.FIORENTINA (3-5-2) Viviano 6; Roncaglia4,5, Rodriguez 4,5, Savic 5 (dal 1’ s.t. Tomo-vic 5,5); Cuadrado 6, Romulo 5,5, Pizarro 5,Borja Valero 6, Pasqual 5; Jovetic 5 (dal 29’s.t. Ljajic 6), Toni 5 (dal 12’ s.t. El Hamdaoui5,5).ALLENATORE Montella 5.ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.AMMONITI Marchisio (J), Peluso (J), Cuadra-do (F), Pizarro (F) per gioco scorretto; Vivia-no (F) comportamento non regolamentare.

Il montenegrino non ha più dolori al ginocchioIl ghanese raggiunge i bianconeri: sarà titolare

L’ARBITRO DESIGNATO

COSI’ DOMANI IN SCOZIA

RCS

L’ANTICIPO DI SABATO

DAL NOSTRO INVIATOMIRKO GRAZIANOGLASGOW (SCOZIA)

Kwadwo Asamoah arrive-rà a Glasgow questa mattina, emolto probabilmente domanigiocherà dall’inizio contro ilCeltic. Nella notte il voloJohannesburg-Londra, quindiscalo e ripartenza per la Scoziaintorno alle 8.30. Sorride Anto-nio Conte per un rientro ancorpiù necessario dopo l’infortu-nio muscolare che ha messofuori causa De Ceglie.

Il pilastro Il 24enne centrocam-pista di Accra ha giocato saba-to sera contro il Mali in Coppad’Africa (finalina persa 3-1),ma da una prima valutazione adistanza sembra in buone con-dizioni. Il test decisivo alle 19italiane, al «Celtic Park Sta-dium», anche se in mattinataci sarà una seduta allo stadiodei Rangers (e la cosa potreb-

be non piacere ai tifosi delCeltic). Gran partedel programma diavvicinamento alla

gara del ghanese è però a basedi riposo e scarico. Asamoah èalla sua prima gara bianconeranel 2013. Manca dal 21 dicem-bre, quando giocò 90’ nel vitto-rioso 3-1 col Cagliari. Da allorala Juventus ha affrontato novegare fra campionato e CoppaItalia: 4 vittorie, 2 sconfitte e 3pareggi. L’assenza del torellosi è fatta parecchio sentire suuna fascia sinistra mai copertain modo esaltante dalle variealternative. D’altronde, l’exUdinese è uno degli uominichiave nel 3-5-2 di Conte, e ri-trova giusto la Champions, do-ve finora è stato praticamenteun pilastro: 5 presenze, tutteda 90’, fuori solo a Copena-ghen, col Nordsjaelland.

Vucinic c’è Altro sospiro di sol-lievo in casa Juve: Mirko Vuci-nic è partito per la Scozia. Ilproblemino al ginocchio de-stro accusato contro la Fioren-tina non sembra cosa seria. E ilbuonumore mostrato dal ra-gazzo poco prima della parten-za va a spazzare buona partedei dubbi. L’entourage dell’at-

taccante parla di paura passa-ta e di un leggero dolorino as-solutamente gestibile. Anchein questo caso bisognerà aspet-tare la rifinitura, ma in linea dimassima il montenegrino avràuna maglia da titolare. Sono22 i convocati. RecuperatoIsla, fuori sabato per influen-za. A casa, invece, De Ceglie,che ieri mattina «è stato sotto-posto a un’ecografia pressol’Istituto di Medicina delloSport - si legge sul sito della Ju-ve -. La diagnosi è di lesione di1-2˚ grado del muscolo semi-tendinoso della coscia destra».

VERGOGNA IN CURVA

Vucinic più MatriTutto in 21 minuti

PROTAGONISTI IL DIFENSORE ATTRAVERSA UN GRANDE PERIODO

Barzagli, chiamatelo muraglia:sempre in campo, sbaglia pocoIn due anni hadisputato 87partite su 94 e hadato stabilitàalla difesa

LE DATECHAMPIONS Juve, non

me la perdoVucinic recuperaAfrica-Glasgow:c’è pure Asamoah

Celtic-Juve saràarbitrata dallo spagnolo AlbertoUndiano Mallenco. Assistenti dilinea Perez del Palomar eGuadamuro. Mallenco hadiretto la Juve una sola volta,contro il Chelsea nel ritornodegli ottavi di Champions2008-2009 (2-2 il risultato).

Non un coro o unostriscione, ma un numeroformato con uno spessonastro adesivo sul vetro che,due sere fa, allo Stadium diTorino, divideva i tifosibianconeri dagli ospiti viola.Lo scotch formava un «menotrentanove», vergognosorichiamo alla stragedell’Heysel, tragediaavvenuta il 29 maggio 1985,quando poco prima dellafinale di Coppa dei Campionitra Juventus e Liverpool allostadio Heysel di Bruxellesmorirono 39 sostenitorijuventini. Vergogna che nonè rimasta nascosta: riportatasui siti dei tifosi bianconeri,ha finito con l’avere risaltoanche sui media inglesi.

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SERIE A VERSO LA CHAMPIONS

2-0

y

Dirige lo spagnoloUllano Mallenco

Tra gli ultrà violarispunta un «-39»riferito all’Heysel

DAL NOSTRO INVIATOG.B. OLIVEROGLASGOW (Scozia)

Questa è la terra di Bra-veheart, di un popolo che hacombattuto per la libertà, a te-sta alta contro avversari piùcattivi di Cavani o Balotelli.Nel famoso film di Mel Gibsonl’andamento della battaglia diStirling Bridge viene capovol-to grazie a una perfetta strate-gia difensiva. Ecco, una partedi primo piano avrebbe potutoserenamente interpretarla An-drea Barzagli, che si trova aproprio agio in qualunque si-tuazione, che sa usare la forzae la testa, che in due anni haliberato l’area della Juve: pri-ma era una terra di conquista,adesso ci si entra a fatica.

Parola di Buffon Di Barzagli siparla sempre poco ed è strano

perché non c’è in Italia (e nonsolo) un difensore con un ren-dimento così alto e una similecontinuità. Ecco perché è statasimbolica la standing ovationche gli ha riservato lo Juven-tus Stadium durante la partitacon la Fiorentina. Andrea è unnon-personaggio: non gli pia-

ce apparire, non ama le distra-zioni, è sempre attento e con-centrato. E anche questo haconquistato il popolo bianco-nero. In tempi non sospetti, os-sia poche settimane dopo ilsuo arrivo alla Juve, Gigi Buf-fon si sbilanciò: «Voi non capi-te quanto sia forte Barzagli. E’

il miglior difensore italiano».Adesso è chiaro a tutti.

Presente e corretto Andrea fupagato 300.000 euro, un capo-lavoro di Marotta e Paratici.Esordì il 2 febbraio 2011 e daquel giorno ha giocato 87 par-tite sulle 94 disputate dai bian-coneri. In pratica c’è semprestato. Due volte è uscito pri-ma, due volte è entrato dopo.In questa stagione è il più pre-sente in assoluto (33 gare, da-vanti a Giovinco con 32, Bo-nucci e Vidal con 31), da titola-re (33, poi Bonucci con 31),per minuti giocati (3.002, poiBonucci con 2.803 e Buffoncon 2.730). In 87 partite è sta-to ammonito otto volte, nelcampionato scorso il primocartellino giallo è arrivato alladiciottesima giornata, non neprende uno dal primo dicem-bre. Non è un caso. Barzagli èuno dei pochi difensori in gra-do di interrompere l’azione av-versaria senza toccare né l’uo-mo né il pallone: specialità nel-la quale eccelle, ad esempio,Thiago Silva. Raramente An-drea deve intervenire alla di-sperata in scivolata, non gli ca-pita quasi mai di essere piazza-to male, il senso della posizio-ne è una delle sue qualità mi-gliori. Domani sera a CelticPark l’ambiente sarà caldissi-mo e gli scozzesi attaccheran-no. Braveheart, però, stavoltadifende l’area della Juve.

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Il «-39» spuntato allo Stadium

Mirko Vucinic,29 anni, puntamontenegrina,ha vinto il suoprimoscudetto conla JuveRICHIARDI

AndreaBarzagli, 31anni,difensore, allaJuve dalgennaio 2011LAPRESSE

12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

il tifoso speciale

Trentacinqueanni da icone

pop-rock: iSimple

Minds sononati nel 1978 a

Glasgow,ispirandosi a

una canzone diDavid Bowie,

Jean Genie(«He’s so simple

minded...»).Della

formazione diallora, dopo 65milioni di dischi

venduti, restanoil cantante Jim

Kerr e ilchitarrista

Charlie Burchill

CARRIERAIl loro pezzo piùnoto è «Don’t

You (ForgetAbout Me)»del 1985, che liconsacrò star

planetarie. Dopola crisi degli

anni Novanta eil rischio di

scioglimento,hanno ritrovatoil successo nel

Duemila,soprattutto con«Black&White,

050505». Il loroultimo disco,

«Graffiti Soul»,risale al 2009mentre per la

fine dell’anno èatteso il loronuovo lavoro

POLITICAA metà degli

anni Ottanta iSimple Minds si

sonopubblicamente

schierati conAmnesty

International econtro

l’apartheidsudafricano: diquesto periodo

è il brano«Mandela

Day»(nell’album

«Street FightingYears»,

pubblicato nel1989), in onore

del leaderanti-segregazio-

nista NelsonMandela, poi

diventatopresidente del

Sudafrica

«Simple Minds? NoGioca il mio Celtic,canterò allo stadio»

Un altro grandecantante è tifosoappassionato del Celtic:parliamo del 68enne RodStewart, che nel novembrescorso, quando i biancoverdihanno battuto il Barcellona inChampions, è scoppiato apiangere di gioia (nella foto).Stewart, nato a Londra, madi origini scozzesi, hadedicato al Celtic unacanzone, «You’re in My Heart(The Final Acclaim)», scrittanel 1977.

JIM KERR

COLLEGA DI TIFO

E Rod Stewartpianse di gioiaper i biancoverdi

KwadwoAsamoah, 24anni, è reducedalla Coppad’Africagiocata con lamaglia delGhana, che èarrivatoquarto AFP

La rockstar ama la Sicilia,è un fan biancoverde«Il mio tesoro è la magliadi Picchi della finale ’67»

ILRITRATTO

Ecco l’undici Non ci dovrebberoessere troppi dubbi a livello diformazione anti-Celtic. In at-tacco si va verso la confermadella coppia Matri-Vucinic,con Giovinco prima alternati-va e comunque non ancora ta-gliato fuori. Dietro torna Bo-nucci (squalificato in campio-nato), che farà reparto con Bar-zagli e Caceres. Divertente si-parietto proprio fra Bonucci eun tifoso all’arrivo a Glasgow.«Leo giochi?». E l’azzurro:«Mah, sono a disposizione.Qui nelle ultime due partitehanno sempre vinto senza di

me...». In realtà, Conte non ve-deva l’ora di riconsegnare lechiavi della difesa a uno deigiocatori più decisivi in questastagione. Avanti con la forma-zione: Lichtsteiner e Asamoahsulle fasce, quindi i soliti trenella tonnara di metà campo,ovvero Pirlo in regia, Vidal eMarchisio. Polverizzati intan-to i 2.700 biglietti a disposizio-ne del popolo bianconero. I pri-mi tifosi sono arrivati già ieri aGlasgow, il grosso è atteso og-gi, poche unità domani. Il pia-neta Juve è carico.

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FILIPPO CONTICELLO

C’è il grigio fumoso di Gla-sgow e c’è il blu accecante delloIonio. E poi ancora il nero del-l’Etna che domina spesso al-l’orizzonte. Ma tra le cinquantae più sfumature della sua vita,due colori sopravvivono a ogniluogo: Jim Kerr, 53enne cantan-te dei Simple Minds, guarda ilmondo in bianco e verde. Primatifoso del Celtic, dopo rockstarplanetaria da oltre 65 milioni didischi venduti. E se è difficile re-stare un musicista di culto per35 anni, non deve essere statofacile trapiantare in Sicilia unpezzo di Scozia: da tempo pos-siede un albergo a Taormina, cit-tà adottiva per parecchi mesil’anno. Per lui avevano cambia-to nome alla squadra di calcio ecosì dal 2002 al 2004 un Celticbiancoverde correva nei campisiciliani. Per una stagione gioca-va pure una punta scozzese, maora Kerr ha meno tempo per se-gnare: a marzo riparte il tourdei Simple Minds e domani c’èla sfida lanciata dai tanti juventi-ni di Taormina.

Allora, Kerr: come vede questoCeltic-Juve? E dove lo vede?«Juve favorita: sono lanciati e liaccoglieremo con onore e rispet-to. Sarò allo stadio con mio pa-dre e mio figlio. Tre generazioniin sciarpa biancoverde a cantareYou will never walk alone: il Cel-tic Park è magia, lì può succede-re di tutto perché nessun nostrogiocatore può avere paura».

Ma quindi è lo stadio a render-vi speciali?«È speciale la gente dentro lostadio. Io ho il Celtic nel san-gue, provengo da una famigliairlandese immigrata a Gla-sgow che sostiene la squadradal 1888. Pensate che i mieidue nipotini gemelli avevanola maglia del Celtic quando so-

no nati. La mia prima volta al-lo stadio è stata invece nel

1966 contro lo Uniteddi George Best: vin-

cemmo 4-1,

ma ero deluso perché poteva-mo farne 7».

Era deluso anche il 7 novem-bre, quando il suo collega RodStewart piangeva?«No, col Barcellona è stato epicoe tutti allo stadio eravamo com-mossi. Loro hanno fatto entraredalla panchina Fabregas e Villa,noi Tony Watt, 18 anni, costo25mila sterline. Ed è stato il no-stro ragazzo a fare il 2-1: ecco lamagia».

Non solo Watt, ci guidi a que-sto nuovo Celtic.«Siamo schizofrenici: giochia-mo bene in Champions e peggioin campionato. Attenti a Wan-

yama: ha un potenziale enor-me. Poi apprezzo il capitanoCommons e il portiere Forster,che davanti a Messi sembravasuperman. E c’è Neil Lennon, untecnico giovane, onesto e com-battente: fa bene a dire che servi-rà lo spirito di Braveheart. Tra i"nostri" giocatori italiani, inve-ce, non dimenticherò mai Di Ca-nio: era "punk rock" come me dagiovane».

Dica la verità: le mancano i cu-gini protestanti Rangers?«Dopo il loro fallimento non èpiù la stessa cosa: abbiamo biso-gno l’uno dell’altro per esistere.Ricordo che a un derby del 1982portai Bono degli U2, che alloranon seguiva il calcio. Per l’atmo-sfera allo stadio è rimasto, comedite voi italiani, a bocca aperta».

E, invece, a cosa pensa quan-do sente la parola Juventus?«Bettega, Tardelli, Causio, Gen-tile, Platini, Conte, Baggio, DelPiero, Vialli, Nedved, anche seforse nessuno è grande come Zi-dane. Ero in tour, così ho vistopoco la nuova Juve. Però hacampioni e uno stadio che vor-rei vivere una notte. E mi piaceConte: lo stimavo come giocato-re e sono orgoglioso di avereuna sua maglia. Confesso, però,che il mio tesoro è la maglia diArmando Picchi. La indossavaquando il Celtic vinse la CoppaCampioni ’67 contro l’Inter: re-sta il giorno più bello della miavita».

Ora passa belle giornate in Si-cilia: l’isola le ha davvero cam-biato la vita?«Amo tutta l’Italia, ma nel1982 ero in Sicilia e ho pensa-to: "Questo è il posto più bellodel mondo". Ho il mio albergo,ma pure amici (tanti juventi-ni) e non dimentico le giornategenuine in giro col Celtic Taor-mina perché vedevo vita e gio-ia. In fondo, il calcio è co-me la musica: una for-ma di conoscenza,un modo per esse-re se stessi».© RIPRODUZIONE RISERVATA

4

QUI FIORENTINA DOPO AVER TOLTO LA MAGLIA DI PIRLO AL COMPAGNO

La scena dellamaglia di Pirlopresa daBorja Valeroe gettata aterra dalportiere dellaFiorentinaViviano GIGLIO

Viviano si è già scusato«Volevo salvare Borja»

Jim Kerr, 53ennecantante deiSimple Minds

GIOVANNI SARDELLIFIRENZE

Fotogrammi che incen-diano la rivalità, inebrianoqualcuno e fanno infuriare mol-ti altri. La sequenza di Vivianoche a fine partita toglie la ma-glia dello juventino Pirlo dallaspalla di Borja Valero gettando-la a terra, ha fatto in pochi mi-nuti il giro del web. Un dileg-gio al simbolo bianconero (que-sto la maglia rappresenta) com-mentato in mille modi, diversise non opposti fra loro, che at-tendeva una spiegazione. Giàin parte fornita dalla Società vi-ola nella tarda serata di sabato.Ed approfondita ieri.

I fatti Juve-Fiorentina era termi-nata da poco, con i giocatori vi-ola che stavano andando versoil Settore che ospitava i loro ti-fosi. Tra i calciatori Borja, chesulla spalla destra aveva la ma-glia di Pirlo scambiata qualcheistante prima. Viviano, osserva-ta la scena, ha preso la magliabianconera gettandola sul pra-to dello Stadium. Gesto spiega-to ieri così dal portiere, conuna nota sul sito della società:«Non avevo alcuna intenzione

di mancare di rispetto né a Pir-lo, che stimo tantissimo (sonostati compagni in Nazionale,ndr), né alla Juventus, né alpubblico di Torino». Precisan-do che l’atto di togliere la ma-glia era teso ad evitare cheBorja si presentasse sotto la cur-va dei tifosi fiorentini con unamaglia bianconera, ferendo i lo-ro sentimenti. Maglia poi, rego-larmente recuperata dallo spa-gnolo. Spiegazione plausibile,soprattutto se paragonata alledichiarazioni della vigilia dellostesso Viviano nei confronti del-la bandiera della Juve: Buffon.«Gigi – spiegava qualche gior-no fa Emiliano – è il più forte ditutti, lo stimo tantissimo, ed èsbagliato il solo essere avvicina-ti al suo valore».

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13LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

LAZIO-NAPOLI

di VINCENZO CITO

50i punti ottenuti

dal Napoli,quanti ne

raccolse in tuttoil suo primo

campionato diSerie A nell’era

De Laurentiis(2007-08),

chiuso all’ottavoposto

13i punti in più

del Napolirispetto alla 24a

giornata delloscorso torneo

11i giocatori

del Napoli in golnel torneo

in corso.A Cavani,

Hamsik,Pandev, Inler,

Insigne, Maggio,Dzemaili, Mesto,

Gamberini eCannavarosabato si è

aggiuntoCampagnaro

7partite utili

consecutivedel Napoli dopo

la sconfittacasalingacontro il

Bologna (2-3)del 16

dicembre.In quelle

successive haraccolto cinque

vittorie e duepareggi

14le partitedi fila in cuiil Napoli ha

segnato almenoun gol. L’ultima

a digiuno fu aBergamo (1-0)

alla 10a giornata.In quelle

successive hasegnato 31 reti,più di 2 a gara

MARCATORI Floccari (L) all’11’ p.t.; Campa-gnaro (N) al 42’ s.t.

LAZIO (4-5-1) Marchetti 7; Konko 6,5,Biava 6,5, Dias 6, Radu 6,5; Candreva 6,5,Gonzalez 6 (dal 45’ s.t. Saha s.v.), Ledesma6,5, Hernanes 6 (dal 27’ s.t. Cana 6), Mauri 6(dal 18’ p.t. Lulic 5,5); Floccari 7. PANCHINABizzarri, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Rozzi,Kozak. ALLENATORE Petkovic 6,5.

NAPOLI (3-4-1-2) De Sanctis 6,5; Cam-pagnaro 7, Cannavaro 5,5, Gamberini 6; Me-sto 5,5 (dal 10’ s.t. El Kaddouri 6), Behrami 6(dal 47’ p.t. Insigne 7), Inler 6,5, Zuniga 6 (dal35’ s.t. Calaiò s.v.); Hamsik 6,5; Pandev 5,5,Cavani 6,5. PANCHINA Rosati, Colombo, Gra-va, Britos, Rolando, Donadel, Maggio, Rado-sevic, Armero. ALLENATORE Mazzarri 6,5.

ARBITRO Orsato di Schio 7.AMMONITI Ledesma, Hernanes, Radu, Diase Cana (L); Mesto, Insigne e Campagnaro(N).

Se Donadel nonparla di scudetto

NELL’ANTICIPO

Anche sabato, risultato raddrizzato con una formazioneiper-offensiva: poker di punte più Hamsik. E Mazzarri ci pensa

VERSO L’EUROPA

I NUMERI

Magia CampagnaroFloccari e la Lazioripresi nel finale

Juve-Maribormatch d’aperturaIn serata il Gala,dubbi sull’arrivodi Stramaccioni

Zupping

L’avvio sprint di «Stadio sprint» (Rai Due).Il conduttore Enrico Varriale «Volevocominciare da Stefano Colantuono perchéquesto pareggio col Catania muove sì laclassifica però insomma è un risultatointerlocutorio di un’Atalanta che da duemesi non riesce più a trovare la vittoria».L’allenatore Stefano Colantuono«Noi domenica scorsa abbiamo vinto»

Il quiz di Franco Lauro «Il Toro recriminaper... anche la decisione dell’arbitro che hanegato qualcosa che poteva ridare fiato allesperanze dei granata». Luca De Capitanirisolve il giallo «Negato un rigore al Torino»(«Novantesimo minuto», Rai Due)

Sabrina Gandolfi prima «E suJuventus-Fiorentina sentiamo il commentodegli allenatori Conte e Montella».Sabrina Gandolfi dopo «Ovviamente nonl’avete visto Conte. Conte è squalificato»(Sabato sprint, Rai Due)

«In area di rigore abbracci da SanValentino!» (Fabio Caressa, Sky,Juventus-Fiorentina)

«Ed è gol di Campagnaro! Si gonfia la rete!Si gonfia la rete! Si gonfia la rete! Si gonfiale rete! Perdiamo la voce, non perdiamo lepartite!» (Raffaele Auriemma, telecronistatifoso Mediaset Premium)

Marco Donadel prima di Lazio-Napoli « Discudetto non parliamo, giochiamo partitadopo partita e quando ne mancheranno 4-5faremo i conti». Alessandro Alciato (Sky) nelrivolgersi a Claudio Lotito «Abbiamo sentitoDonadel e la voglia sempre più grande discudetto che ha il Napoli»

Antonio Di Gennaro (Lazio-Napoli, Sky)«Inler non è proprio entrato in partita!»(strappa il pallone a un avversario)«...Adesso sì»

«E’ pronto Campo, eccolo lo vediamoinquadrato a entrare in campo, a fare il suoritorno in campo!» (Angelo Oliveto, AltoAdige-Lumezzane, Raisport)

Ecco perché abbiamo perso una medagliad’oro ai Mondiali di Sci. Davide Novelli(Raisport) «Abbiamo quasi paura a dire cheNadia Fanchini è la nuova campionessamondiale di discesa libera! Luciano Zaniermi fa giustamente segno con la mano diaspettare prima di dichiarare questo exploitazzurro in questa prima vera giornata disole! (euforico)...Scende la Rolland...Purtroppo 34 centesimi possono esseresufficienti per la beffa (interdetto)... 16centesimi... applausi (deluso)». Ha vinto laRolland

twitter@Vincenzo Cito© RIPRODUZIONE RISERVATA

NAPOLI WalterMazzarri comincerà oggipomeriggio a lavoraresull’undici che giovedì sfiderà ilViktoria Plzen nell’andata deisedicesimi di finale di EuropaLeague. Di sicuro, saràassente Valon Behrami,che soffre per una distorsionealla caviglia destra, mentretornerà titolare l’altro svizzeroDzemaili, che ha saltatola sfida dell’Olimpico persqualifica. Da valutarel’impiego del neo acquistoRolando, in ballottaggio conGrava, mentre Armero nonpuò essere utilizzato perchéha già giocato in Europacon l’Udinese. Sarà festa perCavani: festeggerà 26 anni.

Gianluca Monti

SERIE A

4

VINCENZO D’ANGELOMILANO

Nel giorno dell’inaugura-zione della 65a edizione del tor-neo di Viareggio, sbuca una pro-tagonista inattesa. E sicuramen-te non desiderata: la neve. Leprevisioni meteo già da ieri mat-tina hanno messo in allarmel’organizzazione e soprattutto

gli ospiti d’onore: per la poliziastradale è allerta meteo, che la-scia poche speranze alla presen-za dell’attaccante del Milan Ste-phan El Shaarawy — atteso perleggere il giuramento primadel match d’apertura tra Juven-tus (campione uscente) e Mari-bor — e del tecnico dell’InterAndrea Stramaccioni, che po-trebbe non partecipare alla se-rata di gala, dove lo attende ilpremio speciale intitolato a Ga-etano Scirea. A poche ore dal fi-schio d’inizio della Coppa Car-nevale, dunque, ci sono ancoradiverse incognite.

Serata di Gala Nella speranzache anche Stramaccioni possaessere della festa, l’organizza-

zione stasera al Centro Congres-si del Principe di Piemonte hain programma la rituale seratadi gala con consegna dei premi:a Fabio Caressa va il «Bruno Ro-ghi», a Mino Favini, responsabi-le del settore giovanile dell’Ata-lanta, il «Premio Centro Giova-ni Calciatori», mentre a Deme-trio Albertini il premio «Torqua-to Bresciani».

Si parte Ma almeno in camponon dovrebbero esserci bruttesorprese. La neve infatti è atte-sa abbondante nella notte finoalle prime ore del mattino, que-sto non dovrebbe dunque met-tere a rischio la prima giornata,che si aprirà con tante delle pre-tendenti al titolo in campo: det-

to della Juve di capitan Schiavo-ne, che aprirà a Viareggio, oggiprima gara anche per l’Inter (oc-chio a Pasa), Sampdoria, Ge-noa, e Torino, formazioni sem-pre ben attrezzate, mentre c’ètanta curiosità intorno alla Rap-presentativa di Serie D (debut-to contro l’Anderlecht) guidatadalla stellina della Vis PesaroGiacomo Ridolfi, trequartistaclasse ’94 che nell’ultima sessio-ne di calciomercato è stato alungo inseguito da diversi clubdi A e B, spaventati poi dalla ri-chiesta fatta dalla Vis. Lo scor-so anno la Rappresentativa arri-vò fino alla semifinale, quest’an-no punta a sorprendere ancoradi più.

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1-1

COPPA CARNEVALE PARTE OGGI IL TORNEO INTERNAZIONALE GIOVANILE. TRA LE STELLE IN VETRINA SCHIAVONE, PASA E RIDOLFI, CAPITANO DELLA RAPPRESENTATIVA SERIE D

Andrea Schiavone, 19 anni LAPRESSE

MIMMO MALFITANONAPOLI

La fortuna aiuta gli auda-ci, coloro che dimostrano diavere coraggio. E Walter Maz-zarri ne ha avuto, sabato sera.Contro ogni principio tattico,infatti, ha mandato in campo5 attaccanti più Hamsik chespesso viene definito tale,mentre talvolta è consideratoun trequartista o, addirittura,un centrocampista. C’è statoun Napoli a trazione anterioreper buona parte del secondotempo, quando l’allenatore hamodificato l’assetto tattico,schierando la difesa a quattrocon altrettanti attaccanti edue mediani, nel tentativoestremo di rimettere in piedipartita e risultato. C’è riuscito,ottenendo il pareggio a pochiminuti dal termine della garache, tra l’altro, gli consente direstare in scia della Juventus edi mantenere quel secondo po-sto che spera di confermare al-meno fino allo scontro direttodel primo marzo.

Meno equilibrio È chiaro che larivoluzione tattica ha creatoqualche scompenso negli equi-libri della squadra. Basti pen-sare alle fasi finali della parti-ta per farsene un’idea. La tra-versa di Floccari e le conclusio-ni poco convinte di Candrevahanno evidenziato uno scolle-gamento tra i reparti. Ma eratroppo importante raggiunge-re il pareggio per pensare alleconseguenze di certe scelte.D’altra parte, Mazzarri è statoconfortato e invogliato soprat-tutto dai precedenti. Chiuderela partita con quattro attaccan-ti, oltre a Hamsik, è stata la ve-ra novità.

Trazione anteriore Tuttavia, unNapoli prevalentemente offen-sivo lo si è già visto in altre oc-casioni. L’ultima, in ordine ditempo, è stata a Parma ed è ar-rivata la vittoria con la prodez-za di Cavani. La necessità di ri-montare il risultato ha invo-gliato l’allenatore a tentare pu-re a Marassi, contro il Genoa:impresa riuscita. Quel pome-riggio, infatti, il Napoli andòsotto di due reti e nella ripre-sa, con l’innesto di Pandev e

con Cavani, Insigne e Hamsik,il punteggio fu totalmente ri-baltato, finì 2-4. Non sempre,però, l’intuizione è stata vin-cente. A San Siro, contro l’In-ter, non bastò tirare fuori Gam-berini, alla fine del primo tem-po, e inserire Pandev per rimet-tere a posto il risultato. Sì, ilNapoli fu arrembante, attaccòa testa bassa per l’intera ripre-sa, ma la scarsa concentrazio-ne sotto rete finì per penaliz-zarlo.

Novità Le innovazioni tattichedi Mazzarri, dunque, si stannodimostrando indovinate. Il mo-mento è particolarmente senti-to, come l’avvicinarsi delloscontro diretto con la capoli-sta. L’allenatore vuole arrivareall’appuntamento del primomarzo con una squadra in gra-do di rispondere a tutte le sueesigenze, a prescindere da chiandrà in campo: non riuscirenell’impresa toglierebbe presti-gio alle sue intuizioni che, fino-ra, sono state vincenti.

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Torna Dzemaili,si ferma BehramiRolando titolare?

Simone Pasa, 19 anni IPP

L’allerta neve spaventa il Viareggio: ma si gioca

Il Napoli è Formula 4Il coraggio porta punti

Goran Pandev, Edinson Cavani e Lorenzo Insigne esultano dopo un gol. Tridente pesante nelle mani di Mazzarri AFP

14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

DAL NOSTRO CORRISPONDENTESTEFANO BOLDRINILONDRA

Paul Gascoigne sta lot-tando per la vita. La notizia,sparata ieri dal Sun, sembraconfermata: le condizioni disalute dell’ex giocatore di La-zio, Tottenham e nazionale in-glese, in cura da martedì scor-so nel centro specializzatoMeadows Rehabilitation diPhoenix, in Arizona, negli Sta-ti Uniti, sarebbero molto serie.A peggiorare la situazione sa-rebbe stata la risposta del fisi-co all’improvvisa astinenza daalcol. I suoi organi principaliavrebbero avuto una reazionedi rigetto sfociata in una crisicardiaca e questo ha costrettoi medici del centro di Phoenixad ordinare un ricovero d’ur-genza in ospedale: «Gazza è interapia intensiva. Sta lottandoper la vita. Se non riceverà lecure adeguate, potrebbe mori-re», le dichiarazioni di una fon-te anonima raccolte dal ta-bloid inglese.

Problema soldi C’è poi un altroproblema ad aggravare la si-tuazione: le spese per il ricove-ro. Il costo giornaliero della cli-nica di Phoenix è di 7 mila eu-ro al giorno. Il viaggio in aereosu un volo British è stato paga-to dall’ex calciatore ingleseGary Lineker, dal dj Piers Mor-gan e dall’ex giocatore di cric-ket Ronnie Irani. I tre, insiemead altre persone, avrebberoraccolto anche 30 mila euro,ma la somma, seppur conside-revole, non basta a sostenereneppure i costi di una settima-na di disintossicazione: «Gaz-za non ha il denaro per pagarela cura e la clinica è molto ca-ra. Se supererà questa crisi etornerà nel centro, potrebbe

essere messo alla porta se nonsarà in grado di dimostrare dipoter liquidare il conto dellespese», ha spiegato la stessafonte anonima.

Lotito L’allarme lanciato ieridal Sun potrebbe rianimare laraccolta di fondi in Inghilter-ra, ma qualcosa potrebbe muo-versi anche in Italia. Il presi-dente della Lazio Claudio Loti-to, che ha invitato Gazza a Ro-ma lo scorso novembre in occa-sione di Lazio-Tottenham, fasapere: «Stiamo valutando lasituazione. Non sapevamo chele sue condizioni di salute fos-sero così gravi, ma sicuramen-

te faremo qualcosa». La storiadi Gazza ha scosso anche gliex compagni di squadra deitempi della Lazio e non solo.Rino Gattuso, svezzato da Gaz-za ai tempi dei Rangers di Gla-sgow, è rimasto profondamen-te turbato dalle foto pubblica-te dai giornali nei giorni scorsie vuole aiutare l’amico in diffi-coltà. Gattuso sbarcò in Scoziaall’età di 19 anni e non cono-sceva una parola di inglese.Gazza tempestò di scherzi an-che pesanti il ragazzo italiano,ma riuscì ugualmente a farsivolere bene da Rino per la suaprofonda umanità. Gazza or-mai è schiavo dell’alcol. Primadi salire sull’aereo per gli StatiUniti, ha chiesto una pinta dibirra. Una situazione dispera-ta.

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DAVIDE STOPPINIROMA

Gli è bastato sentir-si dire: «Mi piaci, se vuoi re-sta qui». Sergio Floccari è ri-masto. E ora quelle parole diVladimir Petkovic fanno tantocomodo alla Lazio. Un Flocca-ri così non s’è mai visto: un gologni partita e mezza, una me-dia mai toccata in carriera. Il2013 è l’anno buono: potevaviverlo da un’altra parte, oraha regalato alla Lazio quattroreti nelle ultime cinque parti-te di campionato, cinque nelleultime sette Coppa Italia com-presa.

Meglio di Klose Una meraviglianata sotto l’albero di Natale. IlBologna la scorsa estate e il

Napoli a gennaio hanno prova-to a sfilarlo a Lotito. A settem-bre era la quinta punta, veni-va anche dietro Zarate. Ora —Klose o no — è un titolare del-la Lazio. Che cosa c’è dietro?L’orgoglio, innanzitutto. Il Bo-logna ad agosto gli offriva unquadriennale a cifre miliona-rie, Lotito aveva già in cannal’acquisto di Abdellaoue, cen-travanti dell’Hannover. MaFloccari si è guardato intornoe si è detto: Miro a parte, nes-suno mi è superiore. Ha chie-sto conferma delle sue sensa-zioni a Petkovic. E ora i risulta-ti sono con lui: una rete ogni132 minuti in Serie A. Nessu-no in casa Lazio ha la sua me-dia, neppure Klose. Di più:mai l’attaccante aveva viaggia-to a velocità così elevate. Incampionato nel 2009-2010,

quella divisa a metà tra Genoae Lazio, si era fermato a un gologni 162’. Ma questa è la sta-gione della maturità: in tutto8 reti, di cui una pesantissimaalla Juventus che è valsa la fi-nale di Coppa Italia, e una dop-pietta gioiello al Maribor inEuropa.

L’Europa Già, l’Europa League.È la competizione che l’haspinto a restare alla Lazio, è lacompetizione attraverso laquale ha convinto Petkovic adargli spazio anche in campio-nato. È cresciuto dietro a Klo-se, ora gli tocca trascinare laLazio senza Miro. Con il Napo-li gli è rimasto in gola l’urloper quella traversa in pieno re-cupero: sarebbe stato un re-make della vittoria contro laJuve, ma il tentativo a vuotodi Cannavaro l’ha costretto asaltare in anticipo, senza lapossibilità di schiacciare il pal-lone. Giovedì in Germania,

contro il Borussia Moenchen-gladbach, sarà di nuovo titola-re. E sarà così almeno fino aPasqua: due mesi senza Klose,due mesi senza respiro. Duemesi di Floccari.

Prolungamento in vista E pensacom’è strana la vita: da exquinta punta, ora la Lazio pen-sa anche di prolungargli il con-tratto. Il contratto di Floccariscade nel 2014, ma prima del-l’estate il suo agente e Lotito siincontreranno per allungarel’accordo. Magari brindandoa una vittoria della Lazio. Eforse nel frattempo Floccariavrà spezzato quell’antipaticotabù che si porta dietro: maiin Serie A è riuscito a segnareper tre gare consecutive. Oraè a quota due, il Siena è giànel mirino.

Mauri in dubbio Siena che è nelmirino pure di Stefano Mauri.Improbabile che il centrocam-pista recuperi per la gara digiovedì: la caviglia destra si èun po’ gonfiata, oggi non si al-lenerà e sarà visitato dallostaff medico. Petkovic dovreb-be preservarlo per il match dicampionato. Ai gol, semmai,ci penserà ancora Floccari.

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8i gol

di SergioFloccari in

questastagione, cosìsuddivisi: 4 inSerie A (in 12

presenze), 1 inCoppa Italia (in

4 gare) e 3 inEuropa League

(6 partite).

132i minuti

Floccari inquesto

campionato hala migliore

frequenza gol ditutta la sua

carriera: un gologni 132 minuti.Ha giocato solo

529 minuti inquesto

campionato.

12le reti

segnate daFloccari nelle

sue miglioristagioni,

all’Atalanta nel2008-09 e al

Genoa-Lazio nel2009-10.

L’attaccante segna un gol ogni 132’,meglio anche del tedesco. A giugnoprolungherà il contratto oltre il 2014

I NUMERI

L’ex laziale è ricoverato in una clinicanegli Stati Uniti ed è in condizioni critiche

Il belga si accorda,poi cambia ideae va fuori squadraViaggio in Brasileper il trequartista

SERIE A

4

Gazza non ha isoldi per le cure:anche Gattuso, excompagno, vuoledargli una mano

IL BIG IN ROVINA DEVE DISINTOSSICARSI DALL’ALCOL

MERCATO L’ESTERNO SULLE ORME DI DIAKITE, MENTRE LOTITO PREPARA IL SECONDO COLPO DELL’ESTATE DOPO PEREA

ROMA

Diakite è andato, Cavan-da è il nuovo caso, Felipe An-derson è la priorità. La noianon abita a Formello. La Lazioregistra senza sorpresa l’accor-do tra il centrale francese e ilNapoli e ora fa i conti con il nodell’esterno belga alla propo-

sta di rinnovo. Ed è polemicaaperta tra il club biancocelestee Ulisse Savini, agente di en-trambi i giocatori.

La vicenda L’ultimo capitolodella vicenda è la mancata con-vocazione di Cavanda per ilmatch contro il Napoli, una ri-sposta della società — avalla-ta da Petkovic — all’ultimo nodel calciatore. Il suo contrattoè in scadenza nel 2014, la La-zio aveva raggiunto lo scorsosettembre un accordo per ilrinnovo con l’ex agente del bel-ga, Franco Zavaglia: cinqueanni, base di partenza 180 mi-la euro, contratto a salire finoa raggiungere 400 mila eurobonus compresi nell’ultima

stagione. «Ma non è vero che ilgiocatore aveva detto sì», hadichiarato ieri Savini, diventa-to il nuovo procuratore del gio-catore il 16 dicembre. E daquel giorno la storia è ripartitadaccapo. Lotito ha ripropostoal giocatore lo stesso accordo,ma la risposta è stata negati-va: firmiamo solo per 350 mi-la euro come base di partenza,a salire. Distanze abissali, evi-dentemente. Così Cavanda è fi-nito in tribuna con il Napoli econ ogni probabilità non saràconvocato neppure giovedì inEuropa League. La storia si ri-pete. Con una differenza, ri-spetto a Diakite: l’accordo diCavanda è in scadenza nel2014, vivere 18 mesi da sepa-

rato in casa non è uno scena-rio ipotizzabile. Neppure perPetkovic, che perderebbe unapedina utile per una squadraimpegnata su tre fronti.

Il blitz Ipotizzabile, anzi, sicu-ro, è invece il blitz del d.s. Ta-re in Brasile nei prossimi gior-ni. L’obiettivo è la chiusura del-la trattativa Felipe Anderson,sfumata in extremis il 31 gen-naio. «L’acquisto è in via di de-finizione», ha rivelato duegiorni fa Lotito. Dopo il colom-biano Perea, la Lazio è decisaa portare a casa il secondo col-po per la sessione estiva: 8 mi-lioni di euro per il cartellino,diviso tra il Santos (al 70%) eun fondo inglese (il restante30%). Anche a costo di occupa-re con molto anticipo i due po-sti da extracomunitario dispo-nibili.

stop

È Floccariil vero KloseLa Lazio pensadi blindarlo

In estate era laquinta scelta perPetkovic. Poi larisalita a suondi reti in Europa

Col Siena trova untabù: in A maia segno per tregare di fila. Mauri,niente Borussia

Luís Pedro Cavanda, 22 LAPRESSE

Gascoigne è finitoin terapia intensivaLotito: «Aiutiamolo»

Cavanda è un caso, blitz per Felipe Anderson

SergioFloccari, 31,festeggiatodopo il gol alNapoli. SottoPetkovicLAPRESSE

Felipe Anderson, 19 anni AFP

Paul Gascoigne, 45 anni AP Claudio Lotito, 55 anni LAPRESSE

15LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

SUPER ROMEROPOLI LEADERSTEK STECCAFLOP DE ROSSI

GLI ARBITRICELI 5,5 Quel gol annullatoa Lamela è un brutto pasticcio,guardalinee incluso. Vedebene sul rigore.Barbirati 4 - Galloni 6Rizzoli 6 - Candussio 6

SAMPDORIA1

11’ secondo tempo

TUTTO NELLA RIPRESA

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Estigarribia (S) all’11, Sansone(S) al 28’, Lamela (R) al 30’, Icardi (S) al 32’s.t.

SAMPDORIA (3-5-1-1)Romero; Gastaldello, Rossini, Costa; De Sil-vestri, Poli, Obiang, Krsticic, Estigarribia(dal 42’ s.t. Poulsen); Soriano (dal 1’ s.t. San-sone); Icardi.PANCHINA Da Costa, Berni, Rodriguez, Re-nan, Maresca, Castellini, Mustafi, Maxi Lo-pez, Munari, Berardi.ALLENATORE D. RossiESPULSI D. Rossi al 47’ s.t. per comporta-mento non regolamentareAMMONITI Krsticic per gioco scorretto, DeSilvestri per protesteCAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-4-2BARICENTRO MEDIO 51,1 metri

ROMA (3-4-1-2)Stekelenburg; Marquinhos, Burdisso, Ca-stan (dal 30’ s.t. Dodò); Lamela, Bradley (dal23’ s.t. Florenzi), De Rossi, Pjanic, Mar-quinho (dal 43’ s.t.. Lopez); Osvaldo, Totti.PANCHINA Lobont, Goicoechea, Taddei, Per-rotta, Piris, Torosidis, Romagnoli, Lucca.ALLENATORE AndreazzoliESPULSI nessunoAMMONITI De Rossi per gioco scorretto, Bur-disso per protesteCAMBI SISTEMA dal 22’ s.t. 4-3-1-2BARICENTRO MEDIO 54 metri

ARBITRO Celi di BariNOTE spettatori paganti 2.820, incasso di59.273 euro; abbonati 20.002, quota di 128.236euro. Tiri in porta 5-4. Tiri fuori 2-6. In fuorigio-co 2-4. Angoli 7-4. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 3’

Sullo 0-0 annullata una rete regolare a Lamela. Estigarribiain gol, i romanisti riescono anche a sbagliare dagli 11 metri

di FA.BI.

30’ secondo tempo

32’ secondo tempo

SAMPDORIA 6,5ROMERO 7 Davanti al suo c.t., siesalta. La parata più facile è sulrigore. Le difficili su Totti e Lamela.GASTALDELLO 6 Quasi meglio inavanti. Causa il rigore su Osvaldo,poi si riscatta procurando lapunizione che Sansone realizza.ROSSINI 6,5 Osvaldo loimpensierisce soltanto all’inizio, poiprende le misure.COSTA 6,5 Stoppa chi gli capita atiro e sale pure.DE SILVESTRI 6 Puntuale inmarcature e nelle discese.POLI 7 Andrea settepolmoni.Presente in tutte le azioni. Rompe eriparte. Uomo squadra.OBIANG 6,5 Un ragazzino che giocada vecchio: non sbaglia un pallone.KRSTICIC 6 Come regista o.k., mala vita da mediano per lui, natomezzapunta, è dura.ESTIGARRIBIA 6,5 Ha spazio, maall’inizio gioca col freno a mano. Poisi lascia andare e segna un gran gol(Poulsen s.v.)SORIANO 5,5 Gioca quando laSamp fatica.

h 7 IL MIGLIORESANSONE

L’uomo che cambiò la sfida.All’esordio, assist a Estigarribia, lapunizione del 2-0, corner a Icardi.Altro?

ICARDI 6,5 Sabella forse loemoziona. Non ha ancoraesperienza e fisico per fare repartoda solo. Con Sansone è altra storia.All. D. ROSSI 6,5 Episodi a parte,vince la gara coi cambi di uomini esistema. Alla Roma sa far male.Peccato per la sceneggiata finale.

ROMA 5STEKELENBURG 5,5 Ritrova ilposto, non la sicurezza. Nonimpeccabile sulla punizione diSansone. Stava per riscattarsi suIcardi.MARQUINHOS 6 Elegante epreciso, è una garanzia per ladifesa. Non riesce ad agguantareEstigarribia nella ripartenza Samp.BURDISSO 5,5 Lascia l’incombenzaSoriano a De Rossi. Nel secondoround soffre Icardi.CASTAN 5,5 Causa la punizione-goldi Sansone e si fa pure male. Primaabbastanza sicuro ma moltoschiacciato dietro.DODO’ 5,5 Corsa e piedi ci sono.Lucidità e concretezza non ancora.

h 7 IL MIGLIORELAMELA

Da subito, il più pericoloso. Sia dallafascia che dietro le punte. Merita ilgol. Meritava anche l’altro.

BRADLEY 5 Lavoro fin troppooscuro. Quando la Roma va, luicollabora. Quando è in affanno, luisparisce.FLORENZI 6,5 Quando entra, laRoma alza il ritmo di parecchio. Suoil cross per il gol di Lamela. Altreiniziative. Non può stare in panca.DE ROSSI 4,5 Il totem che tradisce.Lento (sovrappeso?) e poco lucido.Da un suo errore nasce il primo gol.Perde Icardi sul terzo.PJANIC 5,5 Fa girare la Roma nelprimo round e ci prova anche nelsecondo. Ma quell’errore sottoporta che poteva dare l’1-1 è grave.MARQUINHO 6 Sembra ispirato. Enervoso. Parecchie azioni partonoda lui. Ma stringi stringi non restagranché (N. Lopez s.v.)OSVALDO 4,5 Solo all’inizio èdiscreto, poi sparisce. E quando siprocura il rigore, decide di tirarlo luie sforna una mozzarella.TOTTI 5,5 L’errore più grande èquello di lasciare il rigore al suoamico. Una gran punizione e unlancio stupendo.All. ANDREAZZOLI 5,5 Il suo sognoRoma lo illude per un tempo. Poitornano gli antichi difetti. Sugliepisodi, in verità, è sfortunato.

ROMA

Dopo il gol annullato per fuorigiocol’attaccante argentino firmala rete del momentaneo 2-1 ANSA

La Samp blinda il risultato: Icardichiude la partita sul 3-1 con unperfetto stacco di testa LAPRESSE

Su invito del debuttante Sansone l’exbianconero intercetta e segna il suosecondo gol in campionato LAPRESSE

Lamela accorcia

Icardi chiude i conti

Apre Estigarribia

SERIE A 24a GIORNATA

Punito un contatto tra Gastaldello eOsvaldo, lo stesso attaccante va allabattuta: respinta, si dispera AP/ANSA

3

L’errore dal dischetto

E’ ancora Rometta

le Pagelle

DAL NOSTRO INVIATOFABIO BIANCHItwitter @fabiowhitesGENOVA

Un’altra Roma, la solitaRoma. Con i suoi pregi, pochidi recente in verità. E i suoi di-fetti, atavici. Andreazzoli nontrova la formula magica. È pre-sto per dirlo, ma il suo sognodi allenare la Roma rischia giàdi trasformarsi in incubo. Al-tra sconfitta, altra corsa. Sia-mo alla quarta nelle ultime seigare. Due soli punti in 6 parti-te per una squadra che dovevalottare se non per lo scudetto,almeno per la Champions. E in-vece è stata scavalcata anchedall’Udinese. Ora è nel limbo,al nono posto. Ne approfitta laSamp, che con i muscoli di San-sone nel secondo round entraa valanga e affetta la Rometta.

Polemiche In una partita non sipossono risolvere i problemi.Ma è la situazione che preoccu-pa: l’altra Roma che prende an-cora 3 gol e sono 22 in 10 parti-te. E sono certi fatti tipici daRoma, che accenderanno nuo-ve polemiche. L’ultimo è que-sto: Totti, il rigorista principe,anzi storico, che lascia l’onoree onere a Osvaldo solo perchéglielo chiede. E lo sciaguratoOsvaldo sbaglia, male, il rigo-re dell’eventuale 1-1 cheavrebbe riaperto la partita.Quando le cose vanno malepoi, possono andare peggio.

Perché prima c’è anche un golannullato, al minuto 6 del se-condo round sullo 0-0, che èun giallo. Quando parte l’azio-ne, Marquinho è in fuorigioco,ma il guardalinee Barbiratinon alza la bandierina. Quan-do il tiro di Totti è rimpallato ela palla finisce a Lamela che se-gna, Barbirati resta fermo ed èl’arbitro Celi a richiamare l’at-tenzione. Allora si alza la ban-dierina e il gol viene annulla-to. Ma Lamela è in posizioneregolare. Che cosa è stato fi-schiato?

L’illusione Al di là degli episo-di, la sconfitta ci sta tutta. Ep-pure, all’inizio la sfida annun-ciava l’alba di una nuova eraper la Roma. Andreazzoli l’ave-va nascosta come si fa con ilvaro dei bolidi di Formula 1.Quando è stato tolto il telone,s’è vista una squadra più coper-ta, come si chiedeva da tempo.Addio tridente. Difesa a 3 ecentrocampo folto. Meno pre-tenziosa a livello di gioco, masolida e reattiva nelle riparten-ze. Davanti al «tifoso» RobertoMancini e il c.t. argentino Sa-bella in missione per Icardi, laSamp è rimasta imprigionatanei fraseggi di Pjanic, Totti eun superbo Lamela. Con unasola punta e Soriano alle spal-le, non ha mai fatto un tiro por-ta. E ha chiuso il primo roundsullo 0-0 solo grazie all’erro-raccio di Pjanic a porta spalan-cata e alla parata di Romero supunizione di Totti.

Samp, la mossa è giusta DelioRossi capisce che deve cambia-re qualcosa. Fa esordire Sanso-ne e modifica il sistema in4-4-2 abbassando De Silvestri,perché Lamela sulla fascia vaguardato a vista. Tutto è piùequilibrato, adesso. E la Romameno sicura. Sansone, ex Sas-suolo e Torino, irrompe nellasfida come una tempesta. Do-po l’episodio Lamela regala undelizioso assist d’esterno a Esti-garribia. Allora tocca ad An-dreazzoli cambiare qualcosa:dentro Florenzi per un Brad-ley spaesato e l’ispirato Lame-la dietro le punte. L’azzurro re-gala ritmo e idee ma quandoOsvaldo fallisce il rigore, c’èSansone che atterra la Romacon una punizione. Poi l’infor-tunio di Castan costringe ilneo tecnico a inserire Dodò eutilizzare un De Rossi alla LuisEnrique, centrale difensivo. Ilgol di Lamela su cross di Flo-renzi è soltanto un’illusione.Subito dopo Icardi svetta di te-sta dal corner, indovina unpo’, di Sansone, e fa esultare itifosi e Sabella. Guarda caso,sono proprio i due dichiaratiintoccabili a tradire Andreaz-zoli. De Rossi perde Icardi inarea e prima un sua palla per-sa aveva fatto partire l’azionedell’1-0. E Totti s’arrende allarichiesta ingiustificata diOsvaldo. Sarà anche una sta-gione maledetta, ma i giocato-ri ci mettono del loro.

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Entra Sansone: la Sampfa a fette i giallorossiE che flop dal dischetto

23’ secondo tempo

16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013#

ilcaso

RobertoMancini

(Allenatore City)«Non pensavo

che la Samppotesse

vincere. Icardiè davvero un

giovanedi grande

prospettiva»

AlejandroSabella

(Commissariotecnico

Argentina)«Ho visto Icardi

molto bene.E domani (oggi,ndr) gli parlerò

di persona e poivedremo»

Osvaldo scippa Tottie litiga con i tifosi:«Avrò tutti contro»Il capitano: «Ci sono rimasto male, ma poi ci siamo chiariti»Andreazzoli: «Non so perché abbia tirato, c’è confusione...»

I DUE PROTAGONISTI

S

IL FILM DELLA POLEMICA

S

DOPO IL PENALTY CONTESO

L’allenatoreancora nellabufera dopo larissa con Ljajiclo scorso maggio

Sarà squalificato:Mandorlini, per unepisodio simile,prese una solagiornata di stop

GENOVA

«Siediti, testa di c...». lafrase che avrebbe scatenatol’ira di Delio Rossi sarebbe que-sta. Secondo testimoni Burdis-so l’avrebbe sibilata passandodavanti alla panchina nei conci-tati minuti finali, mentre Rossiprotestava per un fallo di Pja-nic. Per questo il tecnico dellaSampdoria ha reagito con vee-menza contro il difensore dellaRoma, con quel gesto, il ditomedio della mano destra solle-vato. Reazione che ha scatena-to un piccolo tafferuglio tra igiocatori e che è valsa al tecni-co l’espulsione da parte dell’ar-bitro Celi, i rimbrotti di alcunigiocatori della Roma e purel’ovazione da parte dei tifosidella Samp.

Rischi Delio ci è ricascato. Nes-suno ha dimenticato il suo scon-tro fisico con Adem Ljajic, du-rante la partita con il Novara,che il 2 maggio scorso gli costòl’esonero dalla panchina della

Fiorentina. Stavolta rischia me-no. Poco tempo fa Mandorlini,il tecnico del Verona, è statosqualificato proprio per un ge-sto simile: le corna esibite ai ti-fosi del Cittadella al Tombola-to: una giornata più una multadi 2000 euro. A Mandorlini era-no poi state comminate un’ulte-riore squalifica di 40 giorni,un’ammenda di 20 mila euro el’imposizione di ribadire nelleinterviste pre e post gara di al-tre 7 partite di credere nei valo-

ri sportivi. Tutto questo peròper dichiarazioni lesive nei con-fronti dei tifosi del Livorno.

Difesa Rossi non ci sta. Lui nonentra nei dettagli ma chiarisceda dove arriva la sua reazione:«Se non mi provocano io nonreagisco, non è mai successo.Semplicemente io porto rispet-to per tutti, non ho mai insulta-to nessuno, non ho mai parlatomale di un collega o di un gioca-tore, non mi sono mai aggrap-pato a un episodio per spiegareuna sconfitta. Pretendo, però,lo stesso rispetto per me, altri-menti reagisco. Preferivo evita-re quegli applausi della gente erestare in panchina fino alla fi-ne. Chi era lì sa bene come so-no andate le cose, lo sanno an-che Totti e De Rossi».

Accuse De Rossi per la veritànon è andato giù leggero neisuoi confronti: «Arrivassi a 60anni così mi farei delle doman-de, anche perché lui non è nuo-vo a episodi simili, spesso è an-dato fuori dalle righe. È imba-

razzante, una scena patetica. Epoi anche incitare i tifosi men-tre usciva dal campo...Non so che dire, credoci siano le immagini.Penso non si possa sem-pre nascondere dietrola trance agonistica.Quello che succede sulcampo finisce al 90’. Trop-po facile prendere l’applau-so della curva da paladino del-la giustizia, non mi piaccionoquesti atteggiamenti, questesceneggiate, specie se fatte daun allenatore. Non è neancheuno con precedenti felicissimie dovrebbe stare attento ancheper lui, visto che secondo me èun tecnico forte: poi uno lo va-luta anche dal punto di vistaumano. Comunque è andata,non è morto nessuno». Delioha incassato con serenità: «Maio — ha replicato — di anni neho solo 52. De Rossi, comun-que, fa bene a difendere la suaparte. Per lo stesso motivo peròio devo tutelare me stesso».

m.cec.-a.d.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Siediti, testa di c...» avrebbe detto il difensore al tecnico, espulso. De Rossi: «Alla sua età...»

IN TRIBUNA

1 Nei minuti finali il confronto tra Delio Rossi e Burdisso che scatena il caos 2 La reazione del tecnico Samp che mostra il dito medioalzato e che verrà poi espulso 3 Totti mostra all’arbitro il gesto fatto da Rossi 4 Lo stesso fa poi anche Burdisso PEGASO/ANSA

ALESSIO DA RONCHGENOVA

Chissà, magari Alejandro Sabella, c.t. del-l’Argentina, ieri si sarà chiesto dove è natoGianluca Sansone e se ha avuto parenti emigran-ti. Il c.t. sudamericano era al Ferraris per osserva-re Mauro Icardi e oggi gli spiegherà che rientranei suoi piani per il futuro della seleccion («L’hovisto molto bene. Gli parlerò e poi vedremo»).Maurito, famelico come sempre quando si ritro-va di fronte un avversario di nome, ha lasciato ilsegno sulla Roma, ma i giallorossi li ha affondatiil piccolo attaccante arrivato da Torino a genna-io.

Ricordo speciale Sansone è di Bella, provincia diPotenza, italianissimo anche se non ha mai vesti-to l’azzurro. A inventarlo attaccante è stato Car-boni, nel Frosinone in B, prima giocava comeesterno. Lui è anche il calciatore che più ha fatto,giocando nel Sassuolo, per impedire alla Samp-doria di salire in serie A. Curiosamente, però,proprio da un suo errore è arrivata la chance per-fetta per i blucerchiati. Andata della semifinaledei playoff, Sampdoria-Sassuolo, alla mezz’orarigore per gli ospiti. Dal dischetto Sansone: tiro eparata. «Oggi — racconta sorridendo — ci hopensato mentre vedevo Osvaldo che si prepara-va a tirare. Mi sono detto: stai a vedere che sba-glia anche lui. E infatti...».

Segreto E infatti da lì la strada della Samp è statain discesa. Grazie a lui, al suo esordio, ai suoiassist e al gol su punizione: «Vedere un compa-gno esultare dopo un tuo passaggio è una gran-de soddisfazione, la rete poi è stata fantastica,già al Sassuolo da lì ne avevo messe a segnoalcune. C’è un segreto, ma non lo dico, altri-menti mi scoprono. Esordire così è stato unpo’ come vivere un sogno. Lo dedico a chi mi

è stato vicino nei momenti difficili, non ho rivin-cite da prendermi. Nel Torino non sono riuscitoa far bene, ma probabilmente è stata colpa mia».

San Sone A Sassuolo lo chiamavano San Sone, aGenova in tanti hanno sgranato gli occhi sorpre-si. Chi segue gli allenamenti aveva storto la boc-ca, vedendogli commettere errori banali: «Eppu-re io do sempre tutto, cercando di migliorare, main fondo preferisco sbagliare il giovedì e far cen-tro la domenica. Voi che ne dite?».

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In tribuna al Ferraris Sabella,c.t. dell’Argentina: «Ho vistobene Icardi, parlerò con lui»

d

Gestaccio di Rossi, ed è il caos«Burdisso mi ha provocato»

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GianlucaSansone,

25 anni ANSA

DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO CECCHINIGENOVA

È una storia che cominciadagli 11 metri e corre il rischiodi finire con 11 round. Osvaldo«scippa» il rigore a Totti senzachiedere il permesso — e che intv si vede bene non gradire — losbaglia grossolanamente e fini-sce nel mirino dei tifosi. E allora

cominciamo da qui, quando po-co prima delle 19 un paio di ar-rabbiati supporter giallorossi,vedendolo avvicinarsi al gatedell’aeroporto di Genova, inne-scano il confronto. Uno applau-de ironicamente l’attaccante egli dice: «Bravo, bravo, bel rigo-re». Ma Osvaldo non ci sta e pro-va a lasciare il borsone per terraper farsi giustizia. «Che vuoi?Ce l’hai con me? Alzati se hai co-

raggio». Il ragazzo ha coraggio esi avvicina anche un amico: «Seipeggio di Floccari». Il vice alle-natore Muzzi e il tattico Beccac-cioli si mettono in mezzo, men-tre il preparatore Scala prova acalmare i tifosi. Non ci riesconosubito, perché i due insistono:«Noi stiamo in curva tutte le do-meniche e abbiamo speso 200euro per venire qui. Ci fate ride-re dietro in tutti gli stadi d’Italia,

impegnatevi di più». Osvaldo re-plica: «Sono disponibile a parla-re, ma voi non fate i coatti. Noici impegniamo, ma voi non lo ca-pite proprio perché siete tifosi».Il colloquio è animato (e vigila-to), l’a.d. Fenucci prova a calma-re i ragazzi e dice anche: «Que-sto periodo va male pure per col-pa dei giornalisti». Poi per fortu-na arriva la pace e una voce dal-lo spogliatoio: Osvaldo volevasegnare perché aveva una ma-glietta da dedicare alla fidanza-ta.

Totti & Osvaldo Poi tocca a Totti,che puntava il rigore anche perprovare ad agganciare Nordahl(che resta distante due reti).«Subito ci sono rimasto un po’così... ma poi abbiamo chiaritotutto nello spogliatoio. Io conDaniel ho un buon rapporto, midispiace che i tifosi se la sianopresa con lui». L’argentino pro-va a difendersi in tv. «Ho subitoil rigore e me la sentivo di tirar-lo, volevo dare qualcosa in piùvisto che è stata una settimanadifficile per me e la squadra. So-no molto amareggiato. So cheora avrò tutti contro e mi volte-ranno le spalle, ma io divento an-cora più forte. Questo tipo di ri-gore l’avevo già calciato, ma èstato bravo Romero, forse per-

ché mi conosceva. Peccato peril gol annullato a Lamela: eraregolare».

De Rossi & Andreazzoli De Ros-si assolve Osvaldo. «Lui è un ot-timo rigorista, anche se quelloprincipe è Totti, li tira da 15 an-ni. Non credo che sia disorga-nizzazione, tutti sanno chi è ilrigorista. Il suo è stato uno slan-cio d’amore, voleva risollevarele sorti della squadra. Se aves-se segnato parleremmo di per-sonalità. La cosa deve finirequi. La prossima volta magariFrancesco si imporrà. L’impor-tante ora è non mollare Da-niel, perché si rischia di perder-lo. E non ce lo possiamo per-mettere. Bisogna stargli vici-no, nello spogliatoio era vera-mente distrutto». Titoli di co-da con Andreazzoli. «Non soperché abbia tirato Osvaldo.Non avevamo stabilito i rigori-sti perché Francesco li calciada sempre». E poi concordacon un amaro concetto: «Senon c’è chiarezza su chi tira unpenalty, si può capire che c’èconfusione anche su tutto il re-sto. Troppa autogestione? Sela pensate così... ma è una cosaingiusta da dire». Probabile,ma meglio che prepari l’om-brello: arriva la bufera.

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Vai San...Sone«Le punizioni?Ho un segreto»

1 3

17LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013#

18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

PAVARINI C’È, CUORE ANTONELLICODA INCERTO, KUCKA INTENSO

BASTA SPINGE, CERCI ISPIRATOGLIK BENE DI FISICO E POSIZIONE

GLI ARBITRI BANTI 4,5 Passi per qualche errore in mezzo: sceglie dilasciar correre ma non sempre è attento. Non vedere un rigore emezzo, però, è grave. E sia chiaro: anche gli assistenti di porta parteci-pano al festival. Marrazzo 5-Paganessi 6; Di Bello 5-Abbattista 5.

GLI ARBITRIPERUZZO 6 Ha tenuto in pugno una partita molto fisica su entrambi ifronti, ma che non è mai diventata cattiva. Pochi errori, e sono tuttiveniali. Rosi 6-Stefani 6; Damato 6-Nasca 6.

UDINESE 0

PARMA0

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Pereyra al 7’ p.t.ARBITRO Banti di LivornoNOTE spettatori paganti 2.470, incasso 18.699 euro; abbonati 15.300, quota non comunicata. Tiriin porta 7-2. Tiri fuori 4-4. Angoli 2-6. In fuorigioco 2-0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

PARMA (4-3-3) Pavarini; Benalouane(dal 16’ s.t. Coda), Paletta, Lucarelli, Gobbi(dal 33’ s.t. Mesbah); Mariga (dal 7’ p.t. Ni-nis), Valdes, Parolo; Biabiany, Amauri, Belfo-dil.PANCHINA Bajza, Anacoura, Ampuero,Maceachen, Morrone, Strasser, Palladino,Boniperti, Sansone.ALLENATORE Donadoni.CAMBI DI SISTEMA dal 7’ p.t. 4-4-2BARICENTRO ALTO 55,8 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Benalouane per gioco scorretto,Valdes per proteste.

GENOA (3-5-1-1) Frey; Granqvist, Porta-nova, Manfredini; E. Pisano, Kucka, Matuza-lem, Rigoni (dal 22’ s.t. Vargas), Antonelli;Bertolacci (dal 43’ s.t. Olivera); Borriello (dal40’ s.t. Immobile).PANCHINA Tzorvas, Stillo, Bovo, Ferronetti,Moretti, Cassani.ALLENATORE Ballardini.CAMBI DI SISTEMA dal 43’ s.t. 4-4-2BARICENTRO MOLTO BASSO 47,7 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Antonelli per gioco scorretto.

ARBITRO Peruzzo di Schio.NOTE paganti 1.842, incasso di 14.799,60 euro;abbonati 9.102, quota di 79.446,45. Tiri in porta4-4 (con una traversa e un palo). Tiri fuori 11-4.In fuorigioco 1-4. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 4’,s.t. 4’.

TORINO (4-2-4)Gillet; D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello;Brighi (dal 12’ s.t. Vives), Gazzi; Cerci, Barre-to (dal 31’ s.t. Diop), Meggiorini (dal 12’ s.t.Jonathas), Santana.PANCHINA Coppola, Darmian, Di Cesare,Ogbonna, P.Caceres, Basha, Bakic, Steva-novic, Birsa.ALLENATORE Ventura.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO BASSO 49,9 metriESPULSI l’allenatore Ventura al 35’ s.t. perproteste.AMMONITI Rodriguez, D’Ambrosio e Santa-na per gioco scorretto.

di FI.GRI.

PARMA 6PAVARINI 6,5 Riflesso decisivo suBertolacci nel primo tempo.BENALOUANE 5,5 Dopo il giallo, vain grande sofferenza.CODA 5,5 Qualche incertezza chepoteva costare cara.PALETTA 5,5 Troppi affanni, dopoun inizio più che discreto.LUCARELLI 6 Bada al sodo, e vabene così. Efficace, sbaglia poco.GOBBI 6 Chiude bene gli spazi sullasinistra quando il Genoa spinge.MESBAH 6 Discreto debutto.Lavora molto per la squadra.MARIGA s.v. Sfortunato. Centosecondi dal via, e va subito k.o.

h 6,5 IL MIGLIORENINIS

Intraprendente. Temperamento ebuona visione di gioco, sfrutta benel’occasione insperata a inizio gara.

VALDES 5,5 Molti errori, troppi falli.PAROLO 5,5 In sofferenza (e inconfusione) nel primo tempo.BIABIANY 6,5 L’unico capace diaccelerazioni micidiali.AMAURI 5,5 Nervoso. Una solapalla-gol, ma la spreca.BELFODIL 5,5 Un colpo di testa eun diagonale: bilancio in rosso.All. DONADONI 6 Deve correggerela squadra in corsa: l’impressione,però, è che il Parma si accontenti.

di F.LI.

UDINESE 6,5PADELLI 6 L’unico pericolo veroglielo para la traversa.BENATIA 6 Tutto ok, ma perchétravolgere Glik in area? Con arbitripiù attenti, sai che frittata.ANGELLA 6,5 D’anticipo: il piùsicuro e propositivo là dietro.DOMIZZI 6 Quando Cerci arriva invelocità fa quel che può.BASTA 6,5 Spinge più di Santana,nel finale lo segue a uomo.ALLAN 6 Soffre Gazzi. Su Santanaè rigore: Banti & co. non vedono.PINZI 6,5 Grande spinta all’inizio,lavoro a quintali.PASQUALE 5 Per un po’ resiste,poi si arrende alla velocità diCerci. (Gabriel Silva s.v.)

h 7 IL MIGLIOREPEREYRA

Molto bello il gol, ancora più bellala manovra: Masiello e Rodrigueznon hanno mai contromisure.

MAICOSUEL 6 Un gol già fatto vadritto sul palo. Qualche esitazione,ma ha la meglio su D’Ambrosio.CAMPOS TORO 6 Mezzora perchiudere spazi al Torino.DI NATALE 6,5 Un gran girata,l’azione che porta al gol, una bottada fuori quasi sul palo, un tirodeviato sulla linea da Masiello: mail 150˚ non arriva. (Ranegie s.v.)All. GUIDOLIN 6,5 Con il 3-4-2-1è quasi sempre in superiorità.

UDINESE (3-4-2-1)Padelli; Benatia, Angella, Domizzi; Basta, Al-lan, Pinzi, Pasquale (dal 31’ s.t. Gabriel Sil-va); Pereyra, Maicosuel (dal 16’ s.t. CamposToro); Di Natale (dal 39’ s.t. Ranegie).PANCHINA Pawlowski, Scuffet, Hertaux,Faraoni, Rodriguez, Merkel, Zielinski,Muriel.ALLENATORE Guidolin.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO ALTO 55,2 metriESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.

GENOA 6,5FREY 6,5 Si oppone ad Amauri.Sicuro anche in uscita.GRANQVIST 6 Gioca con la suaconsueta, grande sicurezza.PORTANOVA 6 Risolve un paio disituazioni difficili a centro area.MANFREDINI 6,5 Rubapalloni. Maiin affanno, efficace negli anticipi.E. PISANO 6 Parte alto, poispesso si limita a compitisoprattutto difensivi.KUCKA 6 Intensità, ma è menocarrarmato del solito.MATUZALEM 6 Avvio lento,cresce alla distanza.RIGONI 6 Cerca il dialogo conAntonelli per aprire gli spazi.VARGAS 5 Cambio inutile. Nonpunge mai, avulso dal gioco.ANTONELLI 6,5 Molta corsa,grande cuore, tanta quantità.

h 7 IL MIGLIOREBERTOLACCI

Sfiora il gol nel primo tempo, primadel doppio legno nella ripresa. Nonfinisce mai. (Olivera s.v.)

BORRIELLO 6 Spazi stretti. Puòfare poco, ma si sbatte a tuttocampo. (Immobile s.v.)All. BALLARDINI 6,5 La politicadei piccoli passi. La squadra èsempre di più lo specchio del suocalcio votato al pragmatismo.

TORINO 6GILLET 6 Gli sfugge un pallone ePereyra lo castiga subito.D’AMBROSIO 5,5 Dal suo liscio inarea il palo di Maicosuel.GLIK 6 Di fisico e posizione, il menopeggio.RODRIGUEZ 5 Tra Pereyra e DiNatale si soffre. Il gol di Pereyra èin coproduzione con Masiello.MASIELLO 5 Pereyra è troppoveloce, Santana non lo aiuta.Respinge Di Natale sulla linea.BRIGHI 5,5 Non è colpa sua se ilTorino ogni tanto è spezzato, peròpotrebbe cucire meglio i reparti.VIVES 6,5 Rivali stanchi, però dàpiù fantasia e profondità.GAZZI 6,5 Il 4-2-4 lo condanna asudare per tre: è un lavoro sporcoe lui è uno dei migliori a farlo.

h 7 IL MIGLIORECERCI

Irresistibile in versione ala vecchitempi. E quando decide di far sasolo, centra la traversa.

BARRETO 5 Di tutto di più per dareragione a Guidolin. (Diop s.v.)MEGGIORINI 5,5 Più attivo delcollega d’attacco, risultati idem.JONATHAS 6 Porta vivacità.SANTANA 5,5 Non ispirato. E glinegano anche il rigore.All. VENTURA 6 Guidolin lo mette ininferiorità, per risposta si limita adavanzare Cerci e arretrareSantana. Troppo poco.

GENOA

TORINO

L’arbitro Banti non concede due rigori alla squadra granataPer Guidolin è il quinto successo nelle ultime sei gare al Friuli

LA POLEMICA DEL TECNICO GRANATA

AL TARDINI LA SQUADRA DI BALLARDINI COLPISCE DUE LEGNI CON BERTOLACCI. EMILIANI IN AFFANNO

Il Genoa sbatte contro il paloParma opaco e Mariga va k.o.

Roberto Pereyra (a destra), 22 anni, esulta ballando con Maicosuel AP

«Ma che colpa abbiamonoi di quello che è successo aloro domenica a San Siro?». Èquesta la frase che è costatal’espulsione a GiampieroVentura. La frase gli è scappatasubito dopo la mancataconcessione del rigore per ilcontatto tra Benatia e Glik, chefa il paio con quello nonconcesso allo scadere del primotempo per l’intervento di Allansu Santana. «Il rigore ci stava —

spiega Ventura —, ma non èquesto il problema. Il più grossorammarico è per il primo tempoche abbiamo regalatoall’Udinese». I friulani eranopartiti fortissimo, e avrebberopotuto chiudere la pratica giànei primi 45’: «Gran primo tempodei miei — conferma Guidolin —,poi nella ripresa il Toro ci hafatto soffrire. L’esclusione diMuriel? Una scelta tecnica».

Massimo Meroi

SERIE A 24a GIORNATA

1

DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARIUDINE

Tutto bello, tutto giusto,ma una domanda non avràmai risposta. Perché è veroche l’Udinese gioca meglio,Guidolin mette in crisi il 4-2-4di Ventura, Pereyra segna subi-to un bel gol, Di Natale ne sfio-ra un altro paio (senza spezza-re la maledizione del 150o cheproprio non arriva) e il palo diMaicosuel trema ancora. In-somma l’1-0, a leggerla così,sembra anche poco. Se però ildistratto Banti avesse fischia-to almeno uno dei due rigoriper il Toro? Parliamone.

Ahi, rigori... Il primo non ha at-tenuanti: Allan atterra Santa-na, all’incrocio di sei occhi «ar-bitrali», prima che il tè caldoentri negli spogliatoi. Potevaessere l’1-1, invece niente. Ilsecondo nel finale — più discu-tibile, ma ne sono stati fischia-ti di peggio — è la solita storia:con il difensore (Benatia) chenel caos in area mette giù l’at-taccante (Glik), tanto sa chel’arbitro di porta, se non si usa-no pistole o molotov, resta dimarmo. E così l’Udinese con-quista il quinto successo nelleultime 6 in casa. In un ineditopomeriggio italiano: perchéVentura, cornuto e mazziato(ai due rigori si aggiungeun’espulsione per una prote-sta garbata), non aggrediscenessuno, né in campo né fuori,quando addirittura ammettedi non essersi accorto della se-conda azione. Bravo.

Superiorità Udinese Dato a Ban-ti e compagnia quel che spet-

ta, non si può negare che lapartita la faccia l’Udinese. Eche troppo spesso il Torino silimiti a subire. Il predominio,intanto, è tattico: al 4-2-4 diVentura risponde Guidolincon un morbido 3-4-2-1 che re-gala superiorità in ogni zonadel campo. Perché l’Udinese simuove di più, accorcia facilein 5-4-1 in fase difensiva, cedesolo la fascia di Cerci, ma ha lameglio nelle altre tre. E gli ba-sta Di Natale per tenere in an-sia la non blindatissima cop-pia Glik-Rodriguez. Il collegagranata non accenna a contro-misure, salvo invertire ognitanto i centrali o «alzare» Cer-ci abbassando Santana. Poi, laconta delle occasioni. E anchequi non c’è gara: perché il Tori-no, azioni contestate escluse,può replicare con la traversadell’inarrestabile Cerci, prota-gonista di una partita persona-le e, spesso, solitaria.

Che Pereyra Ai granata resta ilsempre meno significativo pos-sesso palla (56-44%) e un se-condo tempo più combattivo,grazie anche a Vives e Jona-thas: un po’ poco. S’interrom-pe così la bella striscia senzak.o.: 7 partite utili di fila, 4 intrasferta. Ma il gol è anche, so-prattutto, colpa della difesa:Gillet non trattiene la gran bot-ta da fuori di Di Natale e Pe-reyra s’avventa senza pietà,tap-in vincente dopo 7 minuti.Tutto nasce da un equivoco Ro-driguez-Masiello: i due primaperdono palla, innescandoMaicosuel, poi chiudono malesull’indemoniato Pereyra. Equi Banti, per una volta, nonc’entra niente.

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le Pagelle

Ventura: «Ma che colpa abbiamo noidei torti subiti dall’Udinese a San Siro?»

le Pagelle

0 DAL NOSTRO INVIATOFILIPPO GRIMALDIPARMA

C’è un vecchio figlio del-la Parma calcistica dietro la ri-nascita di un Genoa sino a duemesi fa con un piede e mezzoall’inferno. Proprio la straordi-naria normalità — perché diquesto si tratta — dell’antiper-sonaggio Ballardini rappresen-ta il segreto di un Grifone capa-ce, ieri, di mettere soggezione(e qualche brivido) a un Par-ma troppo a lungo compassa-to, la cui prestazione, alla fine,è stata senza dubbio figlia (nelmale) del recente, doppio pas-so falso contro Napoli e Fioren-tina. Uno zero a zero dai duevolti, ma sulla bilancia (chepende dalla parte degli ospiti)bisogna mettere innanzituttoil doppio legno colpito da Ber-tolacci in appena undici minu-ti ad inizio ripresa. Uno che,non a caso, sotto la Lanternac’era già prima del ritorno diBallardini, ma che solo adessoè diventato il guastatore del3-5-1-1 rossoblù, nuovo mar-chio di fabbrica dell’allenato-re genoano.

Malasorte gialloblù A parzialeattenuante del gioco un po’ ri-nunciatario del Parma, c’è ilk.o. iniziale di Mariga. L’intui-zione (buona sulla carta) diDonadoni, con un tridente of-fensivo da opporre alla difesarossoblù, non si è potuta tra-durre nella pratica, perché l’in-fortunio del centrocampista(sostituito da Ninis) pesa sullaprestazione del Parma, chepassa quasi subito al 4-4-2 e

bada soprattutto a non farsitrafiggere, più che a pungere.Ballardini propone un Genoacamaleonte, il cui punto fer-mo è la difesa reinventata do-po la rivoluzione di gennaio.

Meglio tardi che mai Oltre a unacerta involuzione mentale, ilParma ha pagato pure la gior-nata di scarsa vena di Belfodile Amauri in attacco, nonostan-te la corsa inesauribile di unBiabiany non sempre lucido.Così, dopo metà gara senzagrandi fuochi, la ripresa ha re-galato un Genoa più intrapren-dente e un Parma che ha prova-to a mettere la testa fuori dalguscio, quando ormai era trop-po tardi. Pensierino della sera:il Parma è lontano dalle sec-che della classifica, ma sareb-be un delitto se non ritrovassein fretta quelle certezze (e unpo’ di sfrontatezza) che gli ave-vano permesso di arrivarequassù. E il Genoa? Ha ragio-ne Ballardini: la strada è anco-ra lunga, ma quei cinque puntinelle ultime tre partite sonoqualcosa in più di un semplicesegnale positivo.

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Pereyra e molti erroriL’Udinese doma il Toro

Un contrasto Parolo-Kucka ANSA

19LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

GILA MURATOPEREZ HA FISICOÈ VERGASSOLAIL METRONOMO

SORRENTINO C’ÈDYBALA DELUDEZANON AIUTABLASI SI SPEGNE

GLI ARBITRIGIACOMELLI 6 Direzionecorretta, la partita non hacreato problemi. Giusti icartellini che ha sventolato.La Rocca 6 - Passeri 6,5Romeo 6 - La Penna 6

GLI ARBITRIIRRATI 6 Gara abbastanza faciledal suo punto di vista, nessunadecisione complicata. La garascivola via facile facile.Cariolato 6 - Preti 6;Tagliavento 6 - Gavillucci 6

PALERMO BOLOGNA1 1

ANDREA TOSIBOLOGNA

Chi si accontenta gode ealla fine il pareggio del Dal-l’Ara va bene a tutti anche se, amezza bocca, gli allenatori Pio-li e Iachini recriminano qualco-sa perché per entrambi la vitto-ria avrebbe fruttato un grandebalzo in classifica in funzionedel medesimo traguardo. Persalvarsi Bologna e Siena do-vranno fare ancora molta stra-da, soprattutto la squadra to-scana che ha bisogno di un col-po grosso in trasferta per svolta-re sul serio. Il vantaggio di Eme-ghara, al secondo gol di fila, il-lude gli ospiti che nell’epilogodel primo tempo si fanno rag-giungere dal sigillo del solitoKone. Stavolta il jolly greconon ha bisogno di una prodez-za acrobatica per diventare pro-tagonista, ma gli basta mettereil piattone di prima intenzionesull’assist di Diamanti toccan-

do quota cinque centri nel cam-pionato.

Tanti cambi Per la prima voltain stagione, Pioli conferma lastessa formazione della partitaprecedente. Ma quello che do-veva essere un segnale di stabi-lità, si trasforma durante la ga-ra in una lunga teoria di cambidi sistema per stanare il Siena.Tutte le varianti tattiche passa-no attraverso gli spostamentidi Kone, l’uomo più duttile esintetico della squadra di casa,che alla lunga paga il frullatodi ruoli, da sinistra a destra, pri-ma trequartista, poi mezzala,poi esterno e poi passato in pan-china, sostituito da Garics nelfinale. Il Bologna vestito d’az-zurro in Olanda, non riesce ainnescare come vorrebbe Dia-manti e Gilardino. Il primo siostina a cercare il gol da lonta-no, ma sbaglia la mira, inveceGilardino brucia due buone oc-casioni sottoporta venendo mu-rato da Pegolo e Terlizzi, que-st’ultimo decisivo nel ribatterequasi sulla linea un tap-in ravvi-cinato dell’attaccante bologne-se. Il pareggio nasce da una pu-nizione di Diamanti poi nella ri-presa cala il buio perché l’inne-sto del rientrante Gabbiadininon porta vantaggi tangibilinel tridente forzato da Pioli.

Copertura e ripartenze Dopo lasbornia vincente a spese dell’In-ter che ha riacceso speranze disalvezza, Iachini col suo siste-ma flessibile copre bene il cam-po e, quando c’è l’opportunità,cerca ripartenze veloci che pas-sano tutte dai piedi dell’ottimoRosina. Così, dopo avere re-spinto la partenza veloce delBologna, al primo vero assaltoil Siena passa. Sestu s’involasulla sinistra, richiama su di séun raddoppio rompendo la li-nea difensiva e calibra un crossperfetto per Emeghara chesfrutta il buco di Sorensen e ladormita di Cherubin per batte-re di testa Curci. Gli ospiti perònon sono bravi a difendere ilgol fino alla pausa. Nella ripre-sa il Siena si limita a non subirela rimonta chiudendo bene glispazi. Un punto va bene, l’im-portante è rimanere a contattocol quartultimo posto.

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DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO CARUSOPALERMO

Cambia la squadra, cam-biano gli allenatori, cambiano idirigenti, tranne i risultati e laclassifica del Palermo. Che ri-mane immutata, nella posizio-ne e nel distacco dalla quartulti-ma, ma con una giornata in me-no per recuperare lo svantag-gio. Ed è cambiato pure l’atteg-giamento del pubblico, com-preso quello di Curva Nord,che scarica rabbia e sofferenzacontro Maurizio Zamparini,mai contestato così pesante-mente. Dopo i calci e gli sputidi martedì contro la sua auto,ieri ci sono stati cori contro ilpresidente, prima pesantemen-te apostrofato e poi invitato adandar via. Per quanti torti pos-sa avere (e ne ha molti) trovia-mo ingeneroso l’atteggiamen-to della tifoseria nei confrontidi chi ha regalato al Palermoun decennio di calcio memora-

bile, comunque vada a finire.

Classifica non mente Nel freddopomeriggio palermitano a gua-dagnarci qualcosa è il Pescarache si rammarica di non sapersfruttare l’occasione per porta-re a casa l’intera posta, ma senon altro riesce a interromperela striscia di 4 sconfitte di fila.Bergodi, carico di assenti e im-bottito di riserve, avrebbe l’oc-casione di scollinare la zonarossa, ma alla sua squadra pro-prio sul più bello viene il «brac-cino». E dopo l’1 a 0 si rintananella propria trequarti fino afarsi raggiungere dal più brut-to Palermo della stagione e for-se degli ultimi 10 anni. E a pro-posito di brutture, una partitacosì scialba e piena zeppa di er-rori macroscopici è difficile davedere. In questo momento Pa-lermo e Pescara rappresentanoil peggio della A.

La svolta a metà Malesani cheassiste alla gara attonito e in-credulo, senza togliere le manidalle tasche per quasi 90 minu-ti, rinnega il calcio del prede-cessore e mette a sedere (inpanchina) il manipolo di argen-tini appena acquistati da Lo Mo-naco. Si rivede il centrocampoa 5 con la regia di Donati, piùconfuso che persuaso (e tardi-vamente sostituito). In mezzoal campo, nonostante l’inferio-rità numerica, è il Pescara a det-tare i tempi con D’Agostino. Inavanti Dybala e Fabbrini, prividi uno spartito, sono costretti aimprovvisare. E il primo temposcivola via con 2 occasioni spre-cate da Munoz e Dybala di quie una sfruttata male da Cara-glio, chiuso da Sorrentino, dilà. E’ sufficiente inserire il lun-gagnone Bjarnason per colora-re il pomeriggio abruzzese.Una punizione sulla trequartidi D’Agostino indirizza la pallasulla testa del biondo islandeseche la mette in rete con la com-plicità di Munoz. Qui gli abruz-zesi commettono l’errore di la-sciare campo libero al Palermoche in 7 minuti trova il pari: tra-versone di Nelsen in area spiz-zato da Munoz e tap in di Fab-brini tutto solo. Un gol buonosolo a evitare la seconda scon-fitta consecutiva in casa.

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di A. TO.di F.C.

PESCARA SIENA

Diego Fabbrini, 22 anni, esulta dopo il gol del pareggio palermitano LAPRESSE Panagiotis Kone, 25, ha firmato il pari del Bologna e festeggia con Gila ANSA

SERIE A 24a GIORNATA

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Bjarnason (Pe) al 28’, Fabbrini(Pa) al 35’ s.t.

PALERMO (3-5-2)Sorrentino; Munoz, Von Bergen, Aronica;Nelson (dal 38’ s.t. Formica), Barreto, Dona-ti (dal 32’ s.t. Kurtic), Rios, Dossena; Fabbri-ni, Dybala (dal 12’ s.t. Boselli).PANCHINA Benussi, Brichetto, Garcia, Ansel-mo, Viola, Sanseverino, Faurlin, Sperduti,Morganella.ALLENATORE Malesani.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO ALTO 57,3 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Barreto per gioco scorretto.

PESCARA (4-3-3)Perin; Zanon, Bianchi Arce, Cosic (dal 1’ s.t.Zauri), Bocchetti; Rizzo, D’Agostino, Blasi(dal 34’ s.t. Cascione); Caprari (dal 21’ s.t.Bjarnason), Caraglio, Celik.PANCHINA Pelizzoli, Abbruscato, Balzano,Vukusic, Savelloni.ALLENATORE Bergodi.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 48 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Rizzo, Blasi per gioco scorretto.

ARBITRO Irrati di Pistoia.NOTE spettatori paganti 4.030, incasso21.933 euro; abbonati 9.286, quota 127.387euro. Tiri in porta 4-4 . Tiri fuori 9-5. In fuori-gioco 3-1. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 0; s.t. 3’.

1

PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Emeghara (S) al 33’, Kone (B)al 41’ p.t.

BOLOGNA (3-4-2-1)Curci; Sorensen, Antonsson, Cherubin; Mot-ta (dal 1’ s.t. Gabbiadini), Perez, Taider, Mor-leo; Diamanti (dal 43’ s.t. Moscardelli), Kone(dal 36’ s.t. Garics); Gilardino.PANCHINA Agliardi, Stojanovic, Carvalho,Guarente, Abero, Krhin, Pazienza, Chisto-doulopoulos, Pasquato.ALLENATORE Pioli.CAMBI DI SISTEMA 4-3-3 dal 1’ s.t.; 3-4-3 dal17’ s.t.BARICENTRO MEDIO 51,8 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Sorensen per gioco scorretto,Gabbiadini per c.n.r.

SIENA (3-4-2-1)Pegolo; Teixeira, Terlizzi, Felipe; Angelo (dal17’ s.t. Belmonte), Vergassola, Della Rocca,Rubin; Rosina (dal 43’ s.t. Bogdani), Sestu(dal 28’ s.t. Agra); Emeghara.PANCHINA Farelli, Uvini, Grillo, Verre, Bolzo-ni, Valiani, Mannini, Reginaldo, Paolucci.ALLENATORE Iachini.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 48,3 metri.ESPULSI nessuno.AMMONITI Emeghara, Della Rocca, Bogdaniper gioco scorretto.

ARBITRO Giacomelli di Trieste.NOTE paganti 7.752, incasso 32.491 euro; abbo-nati 13.216, quota 127.891 euro. Tiri in porta 3-1.Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 6-0. Angoli 5-3. Re-cuperi: p.t. 0’; s.t. 3’

1

BOLOGNA 5,5CURCI 5,5 Stavolta non portafortuna, incerto nelle uscite.SORENSEN 5,5 In ritardo e fuoriposizione sullo 0-1.ANTONSSON 6 Il migliore dietro.CHERUBIN 5 Battuto nello staccovincente di Emeghara.MOTTA 5,5 Fatica a trovare ilpasso giusto in mediana.GABBIADINI 5 Al rientro, combinapochissimo.PEREZ 6 Più fisico che qualità.TAIDER 5,5 Involuto, cerca la lucema non si accende mai.MORLEO 6 Ordinario, pochepuntate in avanti.DIAMANTI 6 Fa l’assist del pari etanti errori di mira (Moscardellis.v.).

h 6 IL MIGLIOREKONE

Ancora in gol, esce dalla garafrullato dai tanti cambi in corsa

(Garics s.v.)GILARDINO 5,5 Viene murato daPegolo e Terlizzi.All. PIOLI 5,5 Per vincere primarestaura poi cambia tanto ma nonazzecca il sistema giusto.

SIENA 6,5PEGOLO 6,5 Reattivo su Gila,puntuale nelle uscite.TEIXEIRA 5,5 Sbaglia unfuorigioco importante.TERLIZZI 6 Salva sulla linea untap-in di Gila.FELIPE 6,5 Sempre concentratonegli anticipi.ANGELO 5,5 Come esternodovrebbe accompagnare di più.BELMONTE 6 Subentra per fare ildifensore aggiunto.VERGASSOLA 6 Il solitometronomo, mister utility.DELLA ROCCA 5,5 La sua provada ex non lascia il segno.RUBIN 6 Tiene d’occhio Diamantisenza subire sulla sua fascia.ROSINA 6,5 Gioca mille palloni,polmone e volontà inesauribili(Bogdani s.v.).SESTU 6,5 Piazza il cross chefrutta il vantaggio.AGRA 5,5 Non ha la corsa e i colpidi Sestu.

h 6,5 IL MIGLIOREEMEGHARA

Al secondo centro di fila, grandegirata di testa, ha il fiuto del gol.

All. IACHINI 6,5 La sua squadranon vuole mollare la serie A, lospirito per salvarsi si vede.

PALERMO 5SORRENTINO 6,5 Troppo vicinoBjarnason nell’occasione del gol,bravo a dire no a Caprari.MUNOZ 6 Complice del vantaggiopescarese, determinante sull’1-1.VON BERGEN 6 Tiene bene laposizione, mette qualche toppa.ARONICA 5,5 Ingaggia un duellocon Celik che lo punge sovente.NELSON 6,5 Intraprendente. Nonsi arrende mai (Formica s.v.).BARRETO 6 Si mette in luce piùche altro sui calci piazzati.DONATI 5 Spaesato e confuso.KURTIC 6 Il suo ingresso vivacizzala manovra offensiva.RIOS 5,5 Quando c’è da lottarenon si tira indietro, ma la qualità èun’altra cosa.DOSSENA 5,5 Meno brillante epreciso delle prime uscite.

h 6,5 IL MIGLIOREFABBRINI

Movimento e visione di gioco.

DYBALA 5 Sembra la controfiguradel fantasista di inizio stagione.BOSELLI 5,5 Qualcosa di più di chilo precede la fa vedere.ALL. MALESANI 5,5 La scossa delcambio tecnico non si vede.

PESCARA 5,5PERIN 6,5 Un paio di interventi dipoco rilievo, non può nulla sul gol.ZANON 6 Tiene bene la posizione,aiuta poco la squadra a salire.BIANCHI ARCE 6 Prestazionedignitosa, chiude bene su Fabbrini.COSIC 6 La sua partita dura soloun tempo, senza demeritare.ZAURI 5,5 Da l’impressione dimuoversi in ritardo sul gol.BOCCHETTI 6 Prova a spingeresulla sinistra andando insovrapposizione a Rizzo.RIZZO 6 Crea tanto movimento eapre spazi per gli attaccanti.D’AGOSTINO 6 Detta i tempi,arretra troppo dopo il vantaggio.BLASI 5,5 Parte col piede giustoma si spegne pian piano(Cascione s.v.).CAPRARI 5,5 Spreca un paio digrosse opportunità.

h 6,5 IL MIGLIOREBJARNASON

Appena entrato sigla il gol delvantaggio.

CARAGLIO 5,5 Non si fa vederemolto dalla parti di Sorrentino.CELIK 6 Ogni tanto salta l’uomoma non trova il tiro.ALL. BERGODI 6 Dopo il vantaggioha il torto di non crederciabbastanza.

LE REAZIONI I TECNICI SODDISFATTI

Al Siena non basta il secondo gol di filadello svizzero. E il punto piace a tutti

Pescara avanti con Bjarnason, Fabbrinifa 1-1. Tifosi ancora contro il patron

PALERMO Il pari nonserviva a nessuno. A Malesaniperò è piaciuta le reazionedopo lo svantaggio. «Siamostati un po’ timorosi – spiega –quando devi vincere per forzaci sta. Dal gol subito è venutofuori il Palermo che vogliovedere, peccato avremmopotuto anche vincere. C’è dalavorare». Bergodi ha vistosfumare una vittoria chesarebbe stata importante: «Unbuon primo tempo, c’è ilrammarico per non aver vinto.Abbiamo avuto occasioni, ma èsubentrata la paura di vincere.Poi il Palermo il pari l’haottenuto bene e va bene così».

Fabrizio Vitale

BOLOGNA (a.to.)Stefano Pioli accetta il verdettodel campo: «Alla fine ciprendiamo comunque un altrorisultato positivo, siamo a + 4rispetto all’andata — dicel’allenatore rossoblù —.Abbiamo provato di tutto pervincere ma, dopo un buonprimo tempo, la mia squadra hasubito un calo nella ripresa».Giuseppe Iachini sperava nelcolpaccio: «Per portare a casala vittoria avremmo dovutochiudere in vantaggiol’intervallo — analizza il tecnicosenese —. Abbiamo soffertoall’inizio poi siamo cresciuti manon dovevamo concederequella punizione a Diamanti».

Bergodi: «Dopoil gol, ci è venutatroppa paura»

Pioli: «Abbiamosubìto un calo»Iachini: «Gioco ok»

Altro squillodi EmegharaMa Kone salvail Bologna

le Pagellele PagellePalermo, parisenza giocoZamparinicontestato

20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

DEL GROSSO ATTENTO, CANINI OKIZCO PRECISO, GOMEZ FA POCO

GLI ARBITRIMASSA 6 Molte scaramucce domate, sembra vedere bene un casoda rigore e ammonisce Livaja. Dubbi invece su un mani di Marchese.Crispo 6-De Luca 6; Mariani 6-Palazzino 6.

ATALANTA 0

FrancescoTavano,

33 anni,è l’ex più atteso

della serata.Il leader

dell’Empoli hagiocato nelLivorno dal

2007 al 2011:due campionati

in Serie A(14 gol) e due in

Serie B (34).Dopo questaesperienza è

tornato a Empoli

(4-2-3-1)Andujar; P. Alvarez, Bellusci, Spolli, Capua-no (dal 22’ p.t. Marchese); Izco, Lodi; Bar-rientos, Castro, Gomez (dal 35’ s.t. Biagian-ti); Bergessio.PANCHINA Frison, Terracciano, Potenza, Le-grottaglie, Rolin, Almiron, Salifu, Ricchiuti,Keko, Doukara.ALLENATORE Maran.CAMBI DI SISTEMA dal 35’ s.t. 4-3-3.BARICENTRO MEDIO 53,1 METRI.ESPULSI nessuno.AMMONITI Bergessio, Castro c.n.r., Alvarezgioco scorretto.

Questo è ilcambio diallenatore

numero 11 inSerie B per 6

squadre: per ilGrosseto è il

quarto

SDOPO LA 7a

Somma al postodi Moriero

DOPO LA 15a

Magrini eConsonni al

posto di SommaDOPO LA 19a

Menichini alposto di Magrini

e ConsonniDOPO LA 25a

Moriero (nellafoto qui sotto)

al posto diMenichini

EMPOLILIVORNO

ARBITRO Massa di Imperia.NOTE paganti 2.658, incasso 23.511,10 euro; abbonati 9.619, quota 134.785,44. Tiri in porta 1-4.Tiri fuori 6-3. Fuorigioco 1 -3. Angoli 5-3. Recupero 1’ p.t.; 4’ s.t.

di P.F.A.

ATALANTA 5,5CONSIGLI 6 Un solo voloimpegnativo, su Gomez.SCALONI 5,5 Prima di venire quiaveva giocato solo 163’. Ha delleattenuanti ma ancora parecchiaruggine che esce in fase offensiva.STENDARDO 6 Vince i duelli apelle. Dà stabilità a unaretroguardia che resta imbattutaper la prima volta dal 31 ottobre.CANINI 6 Essenziale in alcunipotenziali pericoli.

h 6,5 IL MIGLIOREDEL GROSSO

Quando crossa ci mette laprecisione, attento nei recuperi.

GIORGI 5,5 Su Lodi, ma allarga laguardia dopo mezz’ora; 8 contrastivinti, ma 11 passaggi sbagliati su 27.CARMONA 5,5 Dice Colantuonoche non stava bene: mal di testa.Cambiato.CAZZOLA 6 Più facile navigare inmezzo perché quando entra ilCatania ha meno energie.BIONDINI 5,5 Recuperi giusti epassaggi errati: salta il Torino persqualifica.RADOVANOVIC 6 Poco tempo, halinearità e almeno va al tiro.BRIENZA 5,5 Prima in nerazzurro,mostra di avere la tecnica cheserve. È ancora, però, discontinuo.BONAVENTURA 6 Cresce nellaripresa e l’Atalanta comanda asinistra. Ma salterà la prossimagara per un giallo evitabile.DENIS 5,5 Un gran intercettodifensivo è la scena più utile: mezzovoto in più (Livaja s.v.).All. COLANTUONO 5,5 Siaccontenta del punto: ha unaschiera di punte in panchina dainvidia, ne usa soltanto una e tardi.

(4-3-2-1)Consigli; Scaloni, Stendardo, Canini, DelGrosso; Giorgi, Carmona (dal 18’ s.t. Cazzo-la), Biondini (dal 29’ s.t. Radovanovic); Brien-za, Bonaventura; Denis (dal 37’ s.t. Livaja).PANCHINA Polito, Contini, Bellini, Brivio, Rai-mondi, Moralez, De Luca, Parra, Budan.ALLENATORE Colantuono.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 52,3 METRI.ESPULSI nessuno.AMMONITI Scaloni, Del Grosso, Bonaventu-ra, Livaja c.n.r., Biondini gioco scorretto.

ARBITRO Tommasi di Bassano del GrappaGUARDALINEE Schenone-IoriPREZZI da 10 a 40 euroTV Sky Calcio 1 HD e Premium Calcio

Atalanta-Cataniascivola sul campoColantuono e Maran: lo 0-0 è colpa del terrenoAlleanza tra le curve: striscioni contro Raciti

S

CATANIA 6ANDUJAR 6 Fossero tutte così ledomeniche.P. ALVAREZ 5,5 Rientra dallasqualifica, soffre nella ripresa eviene anche ammonito.BELLUSCI 6 Passa al centroperché manca Legrottaglie, ruvidoma tiene.

h 6,5 IL MIGLIORESPOLLI

Anche lui poco elegante, peròvalgono molto di più 8 intercetti;5 recuperi e 6 contrasti ok.

CAPUANO 6 Ferma due volteBrienza poi si fa male e deveuscire subito.MARCHESE 6 Era finito ai marginiper un dissidio con la società sulrinnovo. Ritrova il campo dopo tregare causa il k.o. di Capuano:scorda le polemiche, promosso.IZCO 6 Più preciso del suo rivalediretto, Biondini. Recupera ottopalloni.LODI 6 Esce dalla marcatura e famarciare i suoi. Una punizionescontata non fa tremare Consigli.BARRIENTOS 6 Un’aperturaintelligente nella ripresa, a voltemostra il suo potenzialealternandolo però con errorigratuiti.CASTRO 5,5 Non arriva su unassist di Bergessio, cicca la pallasu un altro servizio del collega.GOMEZ 5,5 Largo a sinistra, è suol’unico tiro serio, ma il resto èpoco. (Biagianti s.v.)BERGESSIO 6 Lavora da solo, piùefficace sui lati. Le conclusioniAll. MARAN 6 Conquista nontroppo complicata dell’obiettivominimo.

CATANIA

PANCHINA ROVENTE NUOVO RIBALTONE

LIVORNO(3-4-1-2)12 FIORILLO17 CECCHERINI27 EMERSON4 BERNARDINI28 SCHIATTARELLA23 DUNCAN10 LUCI3 GEMITI7 BELINGHERI26 SILIGARDI9 PAULINHOAll. NICOLA

PANCHINA1 Mazzoni,11 Lambrughi,6 Salviato,16 Gentsoglou, 8Dionisi, 24 Bigazzi,20 Dell’Agnello.

DAL NOSTRO INVIATOPIERFRANCESCO ARCHETTIBERGAMO

La colpa è del campo. Èdifficile trovare una dimensio-ne oltre il nulla, allora StefanoColantuono è il più deciso nel-l’insistere sui difetti di un’erbache non travolge né stravolge.Dopo aver spiegato che ogniaspetto negativo «è colpa delcampo», si va sull’argomentoarbitro. Anche per il signorMassa, che ha diretto senza er-rori vistosi, «era difficile fi-schiare per via del terreno. Igiocatori scivolavano o arriva-vano in ritardo...». Quelli delCatania non si sono tirati indie-tro nell’addebitare al fattoreesterno il mancato pomerig-gio spumeggiante, e allora tut-ti uniti e contenti.

Alleanza e striscioni La tranquil-lità di classifica è un’altra spin-ta a limitare il combattimento.L’assenza di Cigarini un ulte-riore motivo per giustificaretanti passaggi errati e la man-canza di profondità rasoterra.Il timore di entrambi fa il re-sto: il Catania arrivava dal k.o.di Napoli, l’Atalanta aveva tro-vato a Palermo il successo al-lontana angosce. Avesse battu-to un’altra siciliana, i tifosiavrebbero chiesto un gemel-

laggio con l’isola. Ma una soli-darietà inattesa si è vistaugualmente grazie ad alcunistriscioni pro ultrà catanesicoinvolti nell’omicidio Raciti.Fino a poco tempo fa eranobotte.

Beati portieri Una toccatina ditesta di Denis, una botta di de-stro di Gomez da fuori: questigli unici fastidi per i portieri,ben protetti da centrali musco-losi e poco distratti. L’Atalan-ta, con Brienza al debutto, hasistemato due aiuti dietro a De-nis: il nuovo arrivato e Bona-ventura. Ma è stata la trasmis-sione difficoltosa del pallone atogliere velocità e tempi. I trecentrocampisti puri (Giorgi,Carmona, Biondini) sono utilinel recuperare ma limitati nel-l’attivare i colleghi. Una fa-scia, la destra, non ha avuto inScaloni un incursore preciso;il movimento più intenso si èregistrato dall’altra parte con inove cross di Del Grosso e conla crescita di Bonaventura nel-la ripresa. Risultato: un pugnodi corner, tre conclusioni fuorio intercettate di Jack e nullapiù nemmeno quando Radova-novic, Cazzola e Livaja hannosostituito Carmona, Biondinie Denis. Il Catania è al decimopunto (su 36) in trasferta econ un vestito tattico ritrovatonei libri di Maran: 4-2-3-1 chequando l’ansia sale ridiventa4-3-3 (non per attaccare di piùma per piazzare tre barriere inmezzo). Come dall’altra par-te, fanno bella figura i difenso-ri, sbaglia poco Lodi cui man-ca però il colpo che il talentogli concederebbe. Il gran lavo-ro di Bergessio non porta al-l’esultanza di Castro, messodue volte in condizione di gela-re gli avversari. Ma non è gior-nata da sballo perché mancal’erba giusta.

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LA SITUAZIONE

SECONDA DIVISIONE

L’EX PIU’ATTESO

Caos a GrossetoSalta MenichiniRitorna Moriero

QUARTOCAMBIO

EMPOLI(4-3-1-2)34 BASSI2 LAURINI14 PRATALI13 REGINI23 HYSAJ5 MORO6 VALDIFIORI18 SIGNORELLI11 CROCE7 MACCARONE10 TAVANOAll. SARRI

PANCHINA22 Pelagotti, 32Accardi, 26 Tonelli,30 Bationo,28 Casoli,20 Pucciarelli,17 Shekiladze.

MAURIZIO CALDARELLIGROSSETO

E’ in arrivo un nuovo ribaltone sulla pan-china del Grosseto, l’ultima disperata carta percercare di riagganciare la zona salvezza. Il pre-sidente Camilli, dopo il brutto incontro a Croto-ne, ha deciso di esonerare Leonardo Menichini(1 vittoria, 1 pari e 4 sconfitte) e di richiamareFrancesco Moriero, primo tecnico dei toscaniin questa tribolata stagione. L’ufficializzazionedell’ennesimo scossone (oltre a Moriero e Meni-chini si sono alternati al timone dei biancorossianche Somma e la coppia Consonni-Magrini) èattesa per stamattina e nel pomeriggio il nuovostaff dirigerà il primo allenamento, in vista delduello casalingo con il Lanciano.

Il summit Il diretto interessato non si pronuncia,ma poi si scioglie: «Vedremo, io sono a disposi-zione. La situazione non è facile - dice Moriero- ma ci sono ancora 17 partite e tantissimi puntiin palio. E’ certo che la squadra dovrà cambiaremarcia, ma con passione, voglia di vincere eorgoglio ce la possiamo fare». L’allenatore lec-cese era stato licenziato, per far posto a Som-ma, all’indomani della sconfitta di Vicenza, do-po aver collezionato 7 punti in 7 giornate, con1 vittoria e 4 pareggi («Nessuno ci ha mai mes-so sotto, anche se abbiamo pagato una serie didisattenzioni dopo essere passati in vantaggio.Da quello che ho visto in queste settimane, ilGrosseto è anche una squadra sfortunata», sot-tolinea Moriero). L’operazione che ha portatoal rientro di Moriero è iniziata ieri mattina, coni primi contatti, ed è stata proseguita dopo ilsummit tra il presidente, impegnato anche conla campagna elettorale, e il consulente di mer-cato Nelso Ricci, che si è protratto fino a tardasera. Moriero sarebbe il 40˚ tecnico della for-mazione maremmana dall’estate 2000.

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Questa la classifica in B dopo 25 giornate:Sassuolo p. 55; Livorno* 51; Verona 47; Varese(-1) 42; Padova 35; Empoli* (-1), Brescia e JuveStabia 34; Modena (-2) 33; Ascoli (-1) e Spezia32; Cittadella 31; Cesena 30; Ternana, Crotone(-2) e Lanciano 29; Novara (-4) 28; Reggina (-2)26; Bari (-7) 25; Vicenza 22; Pro Vercelli 16;Grosseto (-6) 15. Così sabato (ore 15): Ascoli-ProVercelli (1-3); Bari-Crotone (0-0); Brescia-Vicenza (2-2); Cittadella-Cesena (0-1); Grosseto-Lanciano (1-1); Livorno-Modena (ore 18; 0-1);Reggina-Padova (2-3); Sassuolo-Spezia (2-0);Ternana-Empoli (2-0); Varese-Juve Stabia (2-1).Così domenica (ore 12.30): Novara-Verona (1-1).

RENATE-SANTARCANGELO 3-0MARCATORI Brighenti al 10’ e al 32’ p.t.; Zanetti al49’ s.t.RENATE (4-3-3) Santurro 6; Adobati 6, Morotti 6,Adorni 6,5, Gavazzi 6,5; Gualdi 7 (dal 44’ s.t. Zitas.v.), Cavalli 6, Mantovani 6; Zanetti 6,5, Brighenti8 (dal 35’ s.t. N. Galli s.v.), Malivojevic 6 (dal 12’s.t. Mattaboni 6). (R. Galli, Bergamini,Mastrototaro, Cioffi). All. Sala 7.SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6; Baldinini 5,5, DelPivo 5,5 (dal 31’ p.t. Benedetti 5), Beccaro 5,5, G.Rossi 5,5; P. Rossi 5,5, Obeng 6,5 (dal 26’ s.t. A.Fabbri s.v.), Bazzi 5; Canini 5 (dal 26’ s.t. Pieris.v.); Anastasi 5, Graziani 5,5. (Ruffato, T. Fabbri,Papa, Oliboni). All. Masolini 5.ARBITRO Pierro di Nola 6.NOTE spett. 200, incasso n.c.. Amm. Malivojevic,P. Rossi, Gualdi, Beccaro e Bazzi. Angoli 9-3. (f.c.)CLASSIFICA Pro Patria 47; Castiglione 43; Savona41; Renate 38; Bassano 37; Alessandria 36;Venezia 34; Forlì* (-1) 32; Mantova 31; Monza (-6)30; V. d’Aosta (-1) 24; Bellaria 22; Santarcangeloe Giacomense 21; Rimini* 19; Fano (-1) 17; Casale(-5) 15; Milazzo 8. (* una gara in meno).

SERIE A 24a GIORNATA

SERIE B IL POSTICIPO DELLA 25a GIORNATA (ore 20.45)

A

4

CIONI-FORESI

Il nuovo scatto del Sas-suolo, vittorioso a Vercelli, esoprattutto la sconfitta del Ve-rona con il Vicenza, costringo-no il Livorno a giocare il posti-cipo di Empoli (andata 4-2 pergli amaranto) con una solaidea in testa: la vittoria. Per re-stare appiccicato alla capoli-sta e per portare a +7 il vantag-gio sul 3˚ posto. Non sarà faci-le, lo dicono anche i preceden-ti: il Livorno non vince a Empo-li dal 1961 in C (2-0 con reti diFermi e Mantovani). E poi dal-l’altra parte della barricata c’èun ex molto caro e molto temu-to. Francesco Tavano, 48 golin 132 partite con gli amaran-to. Spinelli lo acquistò per 5milioni dalla Roma nel 2007,un buon investimento anchese i suoi 10 gol non bastaronoa evitare la retrocessione in B.Ma Tavano restò, diventò capi-tano e con 24 reti (più 3 aiplayoff) riportò la squadra A,laureandosi anche capocanno-niere del torneo. La gara non èin pericolo, anche se in matti-nata dovrebbe cadere la neve:il campo è coperto dai teloni.

Ultime Empoli Bassi è stato col-pito fortuitamente durante l’al-lenamento di sabato e le suecondizioni saranno valutateoggi. Croce è in vantaggio suPucciarelli per sostituire Sapo-nara. Squalificati Saponara.

Diffidati Croce, Hisaj, Moro,Regini e Tonelli.

Ultime Livorno Emerson ha re-cuperato e sarà lui a guidare ladifesa a tre con Ceccherini eLambrughi che si giocano unamaglia così come a centrocam-po ballottaggio tra Duncan eGentsoglou. Belingheri do-vrebbe agire alle spalle delledue punte Paulinho e Siligar-di. Squalificati nessuno. Diffi-dati Belingheri, Bernardini,Dionisi, Gemiti e Salviato.

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La Toscana d’alta quotaDerby da A per il LivornoEmpoli, tutto su Tavano

Sabato ci sono 10 partiteDomenica Novara-Verona

Girone A: l’ultimo recuperoRenate super con Brighenti

le Pagelle

0

Gli striscioni pro ultrà catanesi condannati per l’omicidio Raciti LIVERANI

21LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

18 RETI Cavani (3) (Napoli)15 RETI El Shaarawy (Milan)14 RETI Di Natale (4) (Udinese)11 RETI Lamela e Osvaldo (2) (Roma)10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio);Pazzini (3) (Milan)9 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Milito (3)(Inter); Hamsik (Napoli)8 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari);Hernanes (1) (Lazio); Totti (1) (Roma); Icardi(Sampdoria)7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2)(Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1)(Genoa); Cassano e Palacio (Inter);Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma);Bianchi (2) (Torino)6 RETI Diamanti (3) (Bologna); Giovinco (1),Matri e Vucinic (1) (Juventus)5 RETI Gabbiadini (1) e Kone (Bologna);Gomez (Catania); Rodriguez (2)(Fiorentina); Immobile (Genoa); Pirlo e Vidal(2) (Juventus); Ilicic e Miccoli (1) (Palermo);Amauri (1) (Parma)4 RETI Bonaventura (Atalanta);Barrientos, Castro e Lodi (1) (Catania);Pellissier (1) e Thereau (Chievo); Aquilani(Fiorentina); Guarin (Inter); Marchisio ePogba (Juventus); Candreva (1) e Floccari(Lazio); Inler, Insigne e Maggio (Napoli); N.Sansone (Parma); Weiss (1) (Pescara);Destro (Roma); Calaiò (Siena); Muriel(Udinese)3 RETI Nené (1) (Cagliari); El Hamdaoui eRoncaglia (Fiorentina); Bertolacci eJankovic (Genoa); Cambiasso (Inter);Lichtsteiner (Juventus); Mauri (1) (Lazio);Balotelli (2) e Bojan (Milan); Dybala(Palermo); Valdes (2) (Parma); Celik(Pescara); Florenzi (Roma); Eder (2),Maresca (1) e Maxi Lopez (Sampdoria);Reginaldo (Siena); Cerci (Torino); Angella ePereyra (Udinese)2 RETI Carmona e Cigarini (Atalanta);Dessena, Nainggolan, Pinilla (2) e ThiagoRibeiro (Cagliari); Almiron e Legrottaglie(Catania); Andreolli e Stoian (Chievo);Savic (Fiorentina); Kucka e M. Rigoni (1 conil Chievo) (Genoa); Ranocchia (Inter);Asamoah (Juventus); Montolivo, Nocerinoe Robinho (1) (Milan); Pandev (Napoli);Giorgi e Rios (Palermo); Parolo e Rosi(Parma); Abbruscato, Bjarnason e Terlizzi(Pescara); Marquinho e Pjanic (Roma);Estigarribia, Munari, Poli e G. Sansone (1con il Torino) (Sampdoria); Bogdani,Emeghara, Paci, Paolucci, Rosina (1),Valiani e Vergassola (Siena); Brighi,D'Ambrosio, Gazzi, Meggiorini e Santana(Torino); Danilo, Maicosuel e Pinzi(Udinese)1 RETE De Luca, Moralez, Peluso,Raimondi e Stendardo (Atalanta);Cherubin, Guarente, Pasquato, Portanova,Soerensen e Taider (Bologna); Casarini,Conti, Ekdal, Ibarbo e Pisano (Cagliari);Marchese, Paglialunga e Spolli (Catania);Cofie, Cruzado, Di Michele, Luciano (1) e L.Rigoni (Chievo); Borja Valero, Cuadrado,Ljajic, Migliaccio, Pasqual, Pizarro (1) eRomulo (Fiorentina); Granqvist, Merkel, E.Pisano e Said (Genoa); Chivu, Coutinho,Pereira, Samuel e Sneijder (Inter); Cacerese Giaccherini (Juventus); Biava, Ederson,Gonzalez, Konko e Ledesma (1) (Lazio);Boateng, De Jong e Emanuelson (Milan);Campagnaro, Cannavaro, Dzemaili,Gamberini e Mesto (Napoli); Brienza,Budan, Fabbrini e Nelson (Palermo);Biabiany, Galloppa, A. Lucarelli,Marchionni, Palladino e Zaccardo (Parma);Caprari, Cascione, D'Agostino (1),Jonathas, Quintero, Togni e Vukusic(Pescara); Bradley, Burdisso, Castan,Lopez, Perrotta e Tachtsidis (Roma);Costa, Gastaldello, Krsticic, Obiang e Pozzi(1) (Sampdoria); Neto, Sestu e Ze Eduardo(1) (Siena); Basha, Birsa, Glik, Sgrigna eStevanovic (Torino); Basta, Domizzi,Lazzari, Pasquale e Ranegie (Udinese)AUTORETI Astori (Cagliari) pro Inter; Bovo(Genoa) pro Sampdoria; Garcia (Palermo)pro Inter; Rodriguez (Fiorentina) proSampdoria; Abbruscato e Jonathas(Pescara) pro Milan; Sardo (Chievo) proTorino; Brivio (Atalanta) pro Lazio; Brkic(Udinese) pro Fiorentina; Canini (Atalanta)pro Cagliari; Mexes (Milan) pro Bologna;Cannavaro (Napoli) pro Parma;Goicoechea (Roma) pro Cagliari

RETI in questo turno: 19 (1 rigore) Totali652 (61 rigori, 13 autoreti, 3 a tavolino)

ATALANTA-CATANIA 0-0

BOLOGNA-SIENA 1-1Emeghara (S), Kone (B)

CAGLIARI-MILAN 1-1Ibarbo (C), Balotelli (M) rigore

INTER-CHIEVO 3-1Cassano (I), L. Rigoni (C), Ranocchia (I),Milito (I)

JUVENTUS-FIORENTINA 2-0Vucinic (J), Matri (J)

LAZIO-NAPOLI 1-1Floccari (L), Campagnaro (N)

PALERMO-PESCARA 1-1Bjarnason (Pe), Fabbrini (Pa)

PARMA-GENOA 0-0

SAMPDORIA-ROMA 3-1Estigarribia (S), G. Sansone (S), Lamela(R), Icardi (S)

UDINESE-TORINO 1-0Pereyra (U)

GAZZA OFFSIDE

25ª GIORNATAvenerdì 15 febbraio, ore 20.45MILAN-PARMA (1-1)sabato 16 febbraioCHIEVO-PALERMO ore 18 (1-4)ROMA-JUVENTUS ore 20.45 (1-4)domenica 17 febbraio, ore 15CATANIA-BOLOGNA (0-0)GENOA-UDINESE (0-0)NAPOLI-SAMPDORIA (1-0)PESCARA-CAGLIARI (2-1)TORINO-ATALANTA (5-1)FIORENTINA-INTER ore 20.45 (1-2)lunedì 18 febbraio, ore 20.45SIENA-LAZIO (1-2)

Juve e BalotelliDiretta alle 9.45con Materazzi

SQUADRE PUNTI

PARTITE RETI RIGORIPUNTI

2011-2012E DIFF.

POSIZIONESTAGIONE2011-2012

IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF.RETI

FAVORE CONTRO

G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. T. R. T. R.

JUVENTUS 55 13 9 2 2 11 8 2 1 24 17 4 3 27 8 23 8 50 16 +34 7 4 4 4 50 (+5) 1

NAPOLI 50 12 9 2 1 12 6 3 3 24 15 5 4 30 11 16 10 46 21 +25 5 4 0 0 37 (+13) 6

LAZIO 44 13 9 2 2 11 4 3 4 24 13 5 6 23 11 12 15 35 26 +9 5 4 5 2 42 (+2) 3

INTER 43 12 7 3 2 12 6 1 5 24 13 4 7 21 15 18 14 39 29 +10 3 3 3 3 36 (+7) 7

MILAN 41 12 8 0 4 12 4 5 3 24 12 5 7 20 11 22 19 42 30 +12 7 6 3 3 50 (-9) 1

FIORENTINA 39 12 8 3 1 12 3 3 6 24 11 6 7 24 9 17 20 41 29 +12 7 4 5 3 29 (+10) 13

UDINESE 36 12 7 4 1 12 2 5 5 24 9 9 6 21 12 14 21 35 33 +2 4 4 8 5 42 (-6) 3

CATANIA 36 12 8 2 2 12 2 4 6 24 10 6 8 20 10 11 20 31 30 +1 2 1 2 2 31 (+5) 9

ROMA 34 11 5 3 3 13 5 1 7 24 10 4 10 26 19 24 26 50 45 +5 5 3 3 3 38 (-4) 5

PARMA 32 12 6 5 1 12 2 3 7 24 8 8 8 18 10 12 21 30 31 -1 5 3 7 3 29 (+3) 13

SAMPDORIA (-1) 28 12 5 2 5 12 3 3 6 24 8 5 11 17 11 14 19 31 30 +1 5 4 7 5 in B in B

TORINO (-1) 28 11 4 3 4 13 2 8 3 24 6 11 7 14 14 13 13 27 27 0 3 2 7 4 in B in B

CHIEVO 28 12 5 4 3 12 3 0 9 24 8 4 12 14 12 11 27 25 39 -14 5 4 0 0 30 (-2) 11

ATALANTA (-2) 27 12 5 3 4 12 3 2 7 24 8 5 11 12 14 9 19 21 33 -12 2 2 3 1 28 (-1) 16

BOLOGNA 26 12 4 5 3 12 3 0 9 24 7 5 12 22 15 11 19 33 34 -1 5 4 3 3 29 (-3) 13

CAGLIARI 25 12 3 4 5 12 3 3 6 24 6 7 11 12 17 14 24 26 41 -15 6 3 6 3 31 (-6) 9

GENOA 22 12 3 3 6 12 2 4 6 24 5 7 12 17 23 8 14 25 37 -12 3 1 3 3 30 (-8) 11

PESCARA 21 12 4 1 7 12 2 2 8 24 6 3 15 12 22 8 27 20 49 -29 3 2 7 5 in B in B

SIENA (-6) 18 12 5 3 4 12 1 3 8 24 6 6 12 12 13 12 21 24 34 -10 5 2 7 4 23 (-5) 17

PALERMO 18 12 3 5 4 12 0 4 8 24 3 9 12 16 17 5 21 21 38 -17 1 1 5 5 34 (-16) 8

RISULTATI

laMoviola

CLASSIFICA MARCATORI

PROSSIMO TURNO

Lamela in posizione regolare sul tiro di Totti: segnalazione errata ANSA

Juve in formaChampions, pronta perl’esame Celtic, e Matri èanche meglio di Anelka. Sieted’accordo? Guardate GazzaOffside, creata anche grazieai vostri suggerimenti sullapagina Facebook dellaGazzetta (si può votare ognidomenica sera fino alle 9.45).Nella puntata di oggi,condotta da Nino Morici conAlberto Cerruti e le incursionidi Marco Materazzi, spazioanche al Napoli di Mazzarri ealle sue speranze di rimonta,al Milan bloccato a Cagliarinonostante Balotelli, al crollosenza fine della Roma postZeman e all’Inter, con leimmagini e i commenti alposticipo contro il Chievo

di FRANCESCO CENITI [email protected]

U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE

Dall’alto, in senso orario, i campi di Genova, Torino, Bergamo e Udine

I CASI PIÙ URGENTI

SERIE A 24a GIORNATA

Allan stende Santana:al Toro manca un rigoreLamela e il gol annullato:l’errore «sana» l’errore...

Non sono state inutili le scusedi Antonio Conte lo scorso lunedì aMilano durante l’incontro tradesignatore, arbitri, allenatori ecapitani. Sarà forse una coincidenzaperò ieri le proteste sui casi damoviola sono state più contenute emai sopra le righe. Certo, Ventura(tecnico del Torino, assente 7 giorni faalla riunione) è stato espulso per lelamentele (giuste) sui presunti rigorinegati alla sua squadra, ma anche inquesto caso non ci sono statesceneggiate. Tornando alla giornata,proprio a Udine gli errori più evidenti.Qualcosa da recriminare anche perl’Atalanta, mentre sul gol annullato allaRoma l’errore dell’assistente «sana»un altro suo errore. Nel complessogiornata positiva

ATALANTA-CATANIA 0-0Massa di ImperiaMolti tocchi con la mano in area, nonsempre giudicati in modo corretto.Giusto valutare involontario quello diCanini (distanza minima da Gomez),ma era da punire il braccio diMarchese che sbaglia il tempo sullo

stacco e poi lo allarga, aumentandocosì il volume del corpo e stoppandola girata di Giorgi. Proprio nel finaleammonito Livaja per una simulazione:vede bene l’arbitro.

BOLOGNA-SIENA 1-1Giacomelli di TriesteGara tranquilla, unico sussulto dopo26 minuti quando Gilardino segna per ilBologna, ma l’azione era stata fermataper una evidente e precedenteposizione di fuorigioco da parte diCherubin che cerca la deviazione:corretto considerarlo attivo.

PALERMO-PESCARA 1-1Irrati di PistoiaProtesta il Palermo per una spinta inarea da parte di Kosic su Fabbrini: ineffetti il giocatore del Pescara rischiaperché poggia la mano sulla schienadell’avversario. La carica non èeccessiva, ma si poteva anchefischiarla. Non c’è fuorigioco sulpareggio rosanero di Fabbrini.

PARMA-GENOA 0-0Peruzzo di Schio

Partita abbastanza bruttina, con pochicasi. Si salva Paletta da un possibilerigore per una spinta su Borriello:segnalato il giusto fuorigiocodell’attaccante. Sbagliata, invece, lachiamata che ferma Rigoni dopo il palocolpito da Bertolacci: non c’era inquesto caso offside (Pavarinicomunque aveva parato).

SAMPDORIA-ROMA 3-1Celi di BariMolti episodi con situazioni particolari.Nel primo tempo giudicata di petto ladeviazione di Costa sulla conclusionedi Pjanic: resta qualche dubbio.Annullato per fuorigioco, nella ripresa,il gol del possibile vantaggiogiallorosso con Lamela: segnalazione

sbagliata perché l’argentino è inposizione regolare sul tiro di Totti (ilcapitano ha protestato sostenendoche la deviazione avesse rimesso ingioco il compagno, ma non è così:avviene solo una giocata volontaria).L’azione, però, era viziata da unfuorigioco di Marquinho (dà palla aTotti) non visto da Barbirati. Insomma,il secondo errore «sana» il primo. Cipoteva stare un rigore per la Samp:Burdisso fa fallo su Icardi sotto gliocchi del giudice di porta (Borriello).Giusto il penalty dato alla Roma:Gastaldello stende Osvaldo. Nel finalebrutto gesto di Delio Rossi (dito medioalzato) verso i romanisti: espulsionesacrosanta.

UDINESE-TORINO 1-0Banti di LivornoProblemi con i rigori ultimamente perBanti (era l’arbitro di Lazio-Juve inCoppa Italia). Netto quello negato alTorino per l’entrata di Allan suSantana. E nella ripresa rischia moltoanche Benatia scomposto su Glik.Espulso Ventura per le proteste.

(Inter-Chievo a pagina 2Cagliari-Milan a pagina 8)

la Situazione

L’argentino è inlinea, ma primanon era statovisto il fuorigiocodi Marquinho

IL NODO L’AGRONOMO CASTELLI: «GENOVA, TORINO E BERGAMO NON ALL’ALTEZZA. SUGGERIREMO DELLE SOLUZIONI»

Campi disastrosi: la Legastudia un piano d’intervento

La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale:1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) maggior numero di gol segnati 5) ordine alfabetico.Le ultime tre retrocedono in serie B.

ALEX FROSIO

Ghiacciati, spelacchiati,pieni di sabbia. Alcuni campihanno contribuito in modo de-terminante a uno spettacolo av-vilente. «A Bergamo, Genova eTorino non c’erano terreni al-l’altezza», è l’ammissione diGiovanni Castelli, agronomodella Lega Serie A. «Ho passatoil pomeriggio al telefono con ild.g. della Lega, Marco Brunelli— ha spiegato Castelli — e ab-biamo convenuto che nei pros-simi giorni, oltre che visitaregli impianti, dovremo suggeri-re e concordare con le società

con i maggiori problemi le pos-sibili vie d’uscita, compatibil-mente con la stagione non cer-to favorevole».

Gelo Già, febbraio è storicamen-te il mese più problematico,contro il freddo c’è poco da fa-re. E oggi dovrebbe arrivare pu-re la neve. «Parma e Udine liinserirei in una sorta di limbostagionale, perché lì il grigio in-vernale è determinato dallamancanza dell’impianto di ri-scaldamento, che sarà obbliga-torio in A solo dall’anno prossi-mo. Chi non ce l’ha, soffre», am-monisce Castelli. Al freddo, pe-rò, in alcuni casi si aggiungono

cause strutturali. Come al Me-azza, che dall’estate scorsa hainfatti virato sull’erba rinforza-ta, e come allo Juventus Sta-dium: «È uno stadio gioiello —spiega Castelli — ma la partesud soffre di un ombreggiamen-to strutturale. Alcune societàsono consapevoli dei proble-mi, che però in altri casi non so-no gestibili, come ad esempionel caso del freddo». Che pro-duce ghiaccio e spelacchiamen-to. C’è di buono che febbraiodura poco: in quasi tutti gli sta-di si giocherà ancora soltantouna partita. «Un miglioramen-to, anche solo parziale, ci saràpresto», sostiene Castelli.

Soluzioni Dalle cause alle possi-bili soluzioni, che in effetti esi-stono e che nel resto d’Europa,soprattutto in quella più fred-da ma anche in Spagna, vienegià ampiamente utilizzato: «So-no le lampade per la crescitadei tappeti erbosi. A Milanohanno contribuito a un nettomiglioramento negli ultimi me-si», dice ancora l’agronomo del-la Lega. Ma qui sorge il proble-ma «burocratico»: chi le paga,se lo stadio non è di proprietàdei club? La cura del terreno èmanutenzione ordinaria, quin-di a carico delle società, ma sesi dimostra che il terreno è pes-simo per colpa della strutturasarebbe da considerare straor-dinaria, quindi a pagare do-vrebbero essere i comuni. E ilpallone finirebbe di nuovo perrimbalzare — male — da unaparte all’altra.

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22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

U na settimana dopo l’as-sordante tonfo di Siena,

l’Inter è a un punto dalla Lazioe dal terzo posto Champions,due scalini oltre il Milan di Ba-lotelli che l’aveva appena ag-ganciata: Strama la vita. Solo inerazzurri, tra le prime 5, han-no risposto alla vittoria dellaJuve: 3-1 al Chievo. Non è chel’Inter abbia risolto d’incanto isuoi problemi: i primi due golsono arrivati da corner, piùprosa che poesia, la difesa si èappisolata spesso. Ma la pre-stazione ha mandato segnaliimportanti, a cominciare daMilito e dal tridente ritrovati.La Lazio ha segnato ancoracon Floccari, il Milan ancoracon Balotelli. Stramaccioni fi-nalmente ha potuto risponde-re con Milito, che non urlavagol dal 9 dicembre, e con l’ar-ma letale dello Juventus Sta-dium: il tridente di un ottimoCassano. La squadra ha raccol-to il messaggio di coraggio del-l’allenatore. Il giovane Kova-cic, infortunatosi in extremis,e il vecchio Stankovic, rientra-to ieri con un’ovazione, ag-giungeranno qualità. La classi-fica e il contro-scatto sul Milanporteranno entusiasmo. Mez-zo campionato fa, l’Inter cam-biò modulo (3-5-2), sconfisseil Chievo e mise in fila 7 vitto-rie che la portarono in cielo.La Strama-band ci riprova, ma-gari infilzando definitivamen-te il 4-3-3 con uno spillone, co-me si fa con le farfalle da colle-zione, evitando altri camaleon-tismi tattici.Un Milan minore ha interrottoa Cagliari la striscia di tre vitto-rie e sprecato l’occasione dizompare a ridosso della Lazio.Abbagliati da Balotelli, resta-no in ombra tante verità. Peresempio: non c’è giocatore tat-ticamente più importante diMontolivo per qualità e tempi-smo. Flamini, Ambrosini eMuntari ieri sembravano la

mediana dell’Inter pre-merca-to. Senza qualità di tocco e diidee alle spalle, ogni tridentesoffre. Però Balo ha segnato ilterzo gol in due partite e Alle-gri ha pescato dalla panca Boa-teng, Bojan e Robinho. Stra-ma e Petkovic possono? El Sha-raawy non sarà un caso, ma èanche vero che fino a pochigiorni fa Allegri, con il Milanin svantaggio, non si sarebbemai sognato di togliere il Fara-one. Il problema è più psicolo-gico e atletico che tattico. Alcentro dei fari in questo fanta-stico primo scorcio di stagio-ne, El Sharaawy si è dovuto de-filare e ha perso l’euforia deltrascinatore. Pure un calo atle-tico fisiologico. Ma presto il Fa-raone imparerà che la classe ei muscoli dell’amico Mario pos-sono fargli bene (sponde, spa-zi aperti) e ripartirà più fortedi prima. Allegri, che «el capis-se» parecchio, gli suggerirà imovimenti per abitare al me-glio il nuovo tridente.In fondo non ci mettiamo ildolce, ma l’amarezza per il di-to medio di Delio Rossi che hascatenato la bufera in coda aSamp-Roma. Era l’ultimo a po-terselo permettere dopo la pe-nosa aggressione in panchinaa Ljajic.«Cose di campo», ha provato atirar dritto Rossi. No, sono co-se vergognose e irresponsabi-li, perché hanno visibilità enor-me e ricadute diseducative.L’amarezza viene dai limpiditrascorsi del tecnico che nehanno fatto negli anni un si-gnore della panchina. Se dicolpo le tensioni professionalisono diventate ingestibili, me-glio farci una riflessione.L’autocontrollo non è meno in-dispensabile del patentino aquesti livelli. Bello definireRiccardo Garrone «una perso-na speciale, anomala per ilmondo del calcio», ma sareb-be meglio onorarlo con com-portamenti degni del grandepresidente scomparso.

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Pedalando, stamattina mifermo e saluto FRANCO, nelposto dove è successo ilfattaccio! CIAO UOMO,come dicevi sempre tu.

Ciclista professionista

TwitTwit

ilCommento

C i vorrà ancora del tempo per buttare Sienagiù dal trono del basket. Il messaggio che

arriva dalle Final Eight di Milano è chiaro e forte.Per il quinto anno consecutivo la coppa Italia re-sta alla Monte dei Paschi e la dittatura non è desti-nata a finire tanto presto, nonostante quello che aSiena sta accadendo attorno alla banca più ingua-iata d’Italia. La Mens Sana ha cambiato faccia, mail dna costruito negli anni è sempre lo stesso: quel-lo di un gruppo vincente. Un gruppo che non è piùinvincibile, ma che quando le partite sono senzadomani tira fuori qualcosa che in casa d’altri è an-cora in costruzione. Prendete la meravigliosa Pal-lacanestro Varese di questi mesi. Una squadra chegioca un basket bello da vedere, ma che nel gior-no della finale dopo 5’ è sotto 18-0. Capito il carat-tere di Siena? Ha subito dato la mazzolata vincen-te. Figlia di una solidità interna straordinaria quel-la che Luca Banchi ha saputo costruire giorno do-

po giorno dopo aver perduto la supercoppa italia-na ad inizio stagione contro Cantù. Ma se Siena e isuoi uomini meritano l’applauso, altrettanto biso-gna fare per Varese. Perché non morire quando siparte con un parziale così sulla testa è un segnoimportante per il futuro. Restare in partita fino aiminuti finali, significa che Varese non è lì in altoper caso. Ci immaginiamo cosa sarebbe successoa Milano, alla sua squadretta senza orgoglio e at-tributi, fosse finita sotto di 18 punti in 5 minuti…Dalla bellissima 4 giorni del Forum il basket escecon un altro segnale importante. Il presidentePetrucci, che si è goduto lo spettacolo dalla suanuova poltrona in prima fila, può esser contentodei giocatori italiani. Datome e Polonara sonostati decisivi per Roma e Varese giovedì; Hackettha preso per mano Siena in semifinale meritan-dosi poi in finale in titolo di Mvp. Qualcosa dibuono sotto tanti problemi il nostro basket cel’ha ancora.

twitter@uzapelloni© RIPRODUZIONE RISERVATA

ilBasket

Grandi ragazze! Abbiamovinto la prima gara di coppadel mondo :-) Daje ;-)

@leo_giordani

di VALERIO MARINI

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

S e avessimo pianificato il cammino dell’Ita-lia nella prima settimana dei Mondiali in

base ai risultati ottenuti in Coppa del Mondo,probabilmente il bilancio al giro al boa è deficita-rio. La forza d’urto dimostrata dai discesisti neimesi scorsi è stata devastante. Ma lo sci è sportall’aperto con tutte le incognite del caso, nevepiù o meno ghiacciata, visibilità che va e viene, acui si aggiunge la sorte del numero di partenza.Si poteva aspettare una medaglia in superG fraInnerhofer, Marsaglia o Heel, ma si è trattato diuna prova davvero atipica con oro e argento adue gigantisti ed il solo Svindal sul podio a rap-presentare la velocità. Pure in discesa si aspetta-va una medaglia ed è arrivato l’argento splendi-do di Paris, anche se in fondo al cuore si speravache pure Innerhofer riuscisse a salire sul podio.Ma chi attendeva l’argento di ieri di Nadia Fan-chini? In sincerità nessuno. Ecco la bellezza dei

Mondiali, l’imprevedibilità, le motivazioni cheriescono a infondere nei campioni, l’emersionedei nomi nuovi. Per ora il patrimonio che l’Italiaha già nel sacco è la conferma che abbiamo gio-vani di talento, un immenso Paris e la neo consa-crata Sofia Goggia (quarta in superG e ottimanelle prove di discesa) ed il recupero della clas-se pura di Nadia Fanchini.In questa seconda settimana potremmo incre-mentare il bottino. Stasera c’è la supercombina-ta maschile, una vera lotteria che regalerà sor-prese. Ma è lecito attendere un’altra medagliasoprattutto dallo slalom maschile, dove mande-remo in pista almeno tre atleti in grado di vince-re, Gross, Moelgg e Razzoli. Però abbiamo unalleato, il ghiaccio. Se a Schladming continueràa rimanere sottozero gli azzurri si trovano final-mente sul loro terreno, terreno che potrebbeesaltare in gigante Blardone, Moelgg e Simon-celli e il giorno prima la Karbon e Irene Curtoni.Più è difficile e più ci piace. Ma c’è da soffrire.

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@aryerri

A lla fine è servita una prestazione all’altez-za del doppio più forte del mondo (Sara

Errani e Roberta Vinci) per chiudere la praticaStati Uniti. Il tennis italiano, dopo un’astinenzadi diciotto anni, piazza due vittorie nei primiturni di Coppa Davis e Fed Cup e, legittimamen-te, può gonfiare il petto. La squadra maschilegiocherà i quarti di finale in Canada, le ragazzela semifinale contro le campionesse in caricadella Repubblica Ceca, ancora in casa. Vedre-mo in che condizioni saranno i nostri nel mesedi aprile, ma le possibilità di andare avanti inuna o in entrambe le competizioni ci sono.Tutto è bene quel che finisce bene, dunque.Anche se bisogna dire che a Rimini contro unasquadra americana falcidiata dalle assenze del-le sorelle Williams e della promettente Ste-phens abbiamo sofferto troppo. La spiegazio-

ne, probabilmente, sta tutta nella pressioneche c’era sulle spalle di Sara Errani e RobertaVinci. A loro, per la prima volta, erano affidati iquattro singolari e naturalmente il doppio.Tensione e responsabilità hanno giocato unbrutto scherzo alle sorelle d’Italia azzerando insituazioni diverse il gap tecnico e di classificacon le avversarie. Senza contare che dalla no-stra avevamo il fatto di giocare in casa su unasuperfice, la terra rossa, certamente indigestaalle nostre avversarie.Guardando avanti, il futuro di questa squadrapuò essere roseo se il capitano Corrado Baraz-zutti riuscirà a coinvolgere nuovamente nelgruppo Francesca Schiavone. La Leonessa infisiologica discesa nel ranking in questa compe-tizione può essere però un patrimonio d’espe-rienza fondamentale nonché una riserva di lus-so da mettere in campo ove ce ne possa esserela necessità.

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Non ho fattogesti, sono coseche succedonoper nervosismoe tensione

laTendenza

di UMBERTO ZAPELLONI

di LUIGI GARLANDO

ipseDIXIT

di GIANNI VALENTI

Strama la vita...così l’Inter rivedeil podio della Adi PIERANGELO MOLINARO

laVignetta

di ALESSANDRO DE CALÒ

ilTennis

Il tridente (Milito, Palacio, Cassano) con l’aggiunta di Ranocchia AP

GIOVANI FENOMENI E TALENTI RITROVATIIL MIX MONDIALE DEI NOSTRI AZZURRI

Campionessa di scherma

ERRANI-VINCI: L’ITALIA DI FED VAMA ORA SERVE ANCHE LA SCHIAVONE

Contro scatto sul Milan in formato miniDelio Rossi: un gesto da irresponsabile

loSci

UNITED, BARÇA, JUVE E BAYERN VOLANOLA CHAMPIONS LOGORA CHI NON CE L’HA

IL MESSAGGIO DELLA FINAL EIGHTCI VORRÀ TEMPO PER SCALZARE SIENA

DELIO ROSSI

ARIANNA ERRIGO

«Il dito medio mostratoai romanisti? Tra noigiovani ci intendiamocosì, in panchina non c’ètempo per articolare unafrase di senso compiuto,bisogna farsi capire. E seBurdisso fosse stato piùvicino, avrei utilizzatolo stesso linguaggio deisegni usato con Ljajic»

ROBERTO PELUCCHI

ALLENATORE SAMPDORIA

LEONARDO GIORDANI

A l contrario dell’anno scorso, i campionati checontano in Europa hanno un profilo già defi-

nito, gerarchie delineate e navigano verso epiloghiprevedibili, se non proprio scontati. Dell’Italia sap-piamo tutto. Dalla prima giornata, la Serie A è inmano alla Juve. Per molto tempo non si è capi-to chi fossero i veri antagonisti dei bianconeri.Adesso il Napoli — squadra più accreditata afare da sparring partner — è sceso a meno 5, ildistacco si allunga. Questa linea di tendenzaabbraccia decisamente tutte le prime del-la classe. Il Manchester United ieri haportato a 12 i punti di vantaggio sul City.Dodici mesi fa, il duello era molto equili-

brato, chiuso poi al fotofinish a favore di RobertoMancini. Ora è diverso: i Red Devils hanno unVan Persie in più, i citizen un Balotelli in me-no. E’ come se la Champions — che da doma-ni si riprende il palcoscenico con gli ottavi —avesse spinto le big a portarsi avanti nellesettimane dedicate agli affari di casa. Il

Barça ci aveva pensato per tempo, e non haalcuna intenzione di rallentare. Anzi, è a +12sull’Atletico Madrid. Messi segna da 13 giorna-te e anche ieri ha partecipato alla festa appa-recchiata nel Camp Nou all’ora di pranzo fir-mando una delle sei reti inflitte dai blaugrana

al povero Getafe. E’ impressionante la marcia

del Bayern, impermeabile all’annuncio dell’arrivodi Guardiola. I bavaresi sono saliti a +15 sul Borus-sia Dortmund di Jürgen Klopp che pure è stato capa-ce di mettere al tappeto Mou in coppa e di stupirel’Europa. Anche Carlo Ancelotti ha ripreso quotacol Psg in Francia: tornato saldamente al comando,deve tenere a distanza il Lione (staccato di 6 punti).Gli ottavi di Champions sposteranno gli equilibri?Dipende come finiranno certe sfide, a cominciareda United-Real. Chi va avanti pagherà un dazio incampionato. Qualcosa può tornare in gioco. Quantolo vedremo, ma il Napoli — sul fronte italiano — fabene a non arrendersi.

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23LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

MANCHESTER UTD0

PRIMO TEMPO 2-0MARCATORI Giggs al 13’, Van Persie al 45’p.t.

MANCHESTER UNITED (4-2-3-1)De Gea 6,5; Rafael 7, Evans 6 (dal 36’ s.t.Smalling s.v.), Vidic 6, Evra 6; Jones 6 (dal12’ s.t. Carrick 6,5), Cleverley 6,5; Valencia7, Rooney 6, Giggs 6,5; Van Persie 7.PANCHINA Amos, Anderson, Nani, Hernan-dez, Welbeck.ALLENATORE Ferguson 7.ESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.

EVERTON (4-2-3-1)Howard 6; Neville 5,5, Jagielka 6, Heitinga 5,Baines 5,5; Gibson 5,5, Osman 6; Mirallas5,5 (dal 25’ s.t. Naismith 6), Fellaini 5, Pie-naar 5,5; Anichebe 5 (dal 12’ s.t. Jelavic 6).PANCHINA Mucha, Duffy, Oviedo, Hitzlsper-ger, Stones.ALLENATORE Moyes 5,5.ESPULSI nessuno.AMMONITI Mirallas, Fellaini per gioco scor-retto.

ARBITRO Halsey 6.NOTE spettatori 75.535. Tiri in porta 7 (1 palo)-6.Tiri fuori 4-2. Angoli 7-6. In fuorigioco 4-1. Recu-peri: p.t. 2’, s.t. 3’.

LA CRISI DEL CITYEVERTON

FRANCIA RALLENTA ANCHE IL MARSIGLIA

Domato anche l’Everton sotto gli occhi di MourinhoMa si infortuna Jones, è a rischio per Madrid

GERMANIA

LA SITUAZIONE

SECONDO IL SUN

Il tecnico ieri era a Marassi:«Rischio? Non mipreoccupo»

OLANDA

Il Feyenoord aggancia l’AjaxAMSTERDAM Frenano il Psv e l’Ajax e il Feyenoord

aggancia i lancieri al secondo posto. Risultati 22ª giorna-ta: Den Haag- NAC Breda 2-1, Groningen- Waalwijk 2-1,Heracles-Willem 4-1, Heerenveen-Venlo 2-2, Vitesse- Psv2-2, Utrecht-Nijmegen 0-3, Ajax-Roda 1-1, Feyenoord-AzAlkmaar 3-1, Zwolle-Twente 1-1. CLASSIFICA: Psv 47,Ajax e Feyenoord 44, Twente 43, Vitesse e Utrecht 39,Nijmegen 33, Den Haag 28, Heracles 27, Groningen 26, AzAlkmaar 24, Waalwijk, Heerenven e Breda 23, Roda 21,Zwolle 20, Venlo 16, Willem 13.

PORTOGALLOBenfica e Porto in testa

LISBONA Pari per le capolista Benfica e Porto. Risul-tati 18ª giornata: Academica- Rio Ave 1-2, Moreirense-Bei-ra Mar 3-0, Sporting-Maritimo 0-1, Vitoria Setubal-Gil Vicen-te 1-0, Estoril-Vitoria Guimaraes 2-0, Nacional-Benfica 2-2,Porto-Olhanense 1-1. CLASSIFICA: Porto e Benfica 46, Fer-reira 31, Braga 30, Rio Ave 28, Estoril e Maritimo 22, Vitoria21, Academica 20, Sporting e Nacional 19, Vicente 18, Olha-nense, Vitoria Setubal 17, Beira Mar 15, Moreirense 14.

DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO BOLDRINIMANCHESTER (Inghilterra)

Josè Mourinho nella tri-buna d’onore dell’Old Traffordha preso appunti: ora sa che co-sa lo aspetta nella doppia sfidacon il Manchester United. Lasquadra di Sir Alex Fergusonha liquidato l’Everton in 45 mi-nuti, mostrando al tecnico delReal Madrid e al City di Rober-to Mancini, ormai lontano 12punti, quale sia, oltre la classedei suoi campioni, il marchiodi fabbrica dei Red Devils: uncarattere con la C maiuscola.Lo United è un muro. I momen-ti più spettacolari di questo 2-0che vendica la sconfitta dell’an-data non sono stati i gol, sep-pur bellissimi, di Giggs e VanPersie, ma le barriere difensiveerette nel momento di maggiorfurore dell’Everton. Rooney,Cleverley, Rafael e Jones han-no messo anche il corpo a prote-zione della loro porta, esiben-do un coraggio fuori dal comu-ne. Provateci voi a opporvi conpetto, pancia o testa ai tiri sca-gliati da Osman, Fellaini e altrebelle gioie di un Everton il cui

punto di forza resta lo spartito.Gioca bene, la squadra diMoyes, ma per battere questoUnited, lanciato verso il 20o ti-tolo, serve ben altro.

No turn over Ferguson ha schie-rato la miglior formazione pos-sibile, alla faccia del turn over.Vincere questo match significa-va mettere una prateria tra loUnited e il resto della compa-gnia: il santone scozzese ha ba-dato al sodo. La sfida con il Re-al ci dirà se è stata una sceltaardita, ma Ferguson ha ragio-nato da giocatore di poker con-sumato: la gara 1 si disputa aMadrid e quella decisiva, inquesti ottavi di Champions, sa-rà il ritorno, all’Old Trafford,dove la carica dei soliti 75 mi-la, commossi ieri al momen-to del ricordo della stra-ge di Monaco del1958, assicurerà unaspinta formidabile. L’unica cat-tiva notizia della giornata è l’in-fortunio di Jones: potrebbe sal-tare Madrid.

Il film Lo United è partito forte,in una sfida che dal punto di vi-sta tattico ha contrapposto due

modi diversi di interpretare il4-2-3-1. Nello United, Rooneyè un trequartista-attaccante,mentre, nell’Everton, Fellainiha i tempi del centrocampistaincursore. Il palo di Van Persiesu assist di Rooney è stato ilprologo dell’1-0. Van Persie harubato il tempo a Heitinga, invi-tando Giggs al tiro. Il gallese,con un tocco di zucchero, ha fir-mato la prima rete stagionale(di destro), consolidando il pri-mato personale: ha segnato in

tutte le edizioni dellaPremier. L’Everton hareagito e qui si è visto il

famoso carattere delloUnited. Una parata di De

Gea ha scongiurato il pareg-gio su sassata di Osman. Un

salvataggio di Rafael è stato daapplausi. Lo stesso brasilianoha indovinato il corridoio giu-sto per lanciare Van Persie: fu-ga dell’olandese, Howard drib-blato con classe e 2-0 senza pie-tà. Nella ripresa, lo United hagestito la situazione. Howard èstato straordinario su Evans,De Gea ha ammutolito Jelavic.Ferguson gode: sta conquistan-do l’ennesimo trofeo a suon di

record.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Adam Szalai sale a quota 12 in classificacannonieri ma il suo gol non basta al Mainz perbattere l’Augsburg (pari di Moelders) e non riescea tenere lontano l’Amburgo (vittorioso sabato aDortmund) dal quinto posto, dove adesso c’è unterzetto, perché il Friburgo, nell’altro posticipodomenicale, batte di misura il Fortuna Dusseldorfgrazie a una rete di Krmas nel finale.

21a GIORNATA Ieri: Augsburg-Mainz 1-1;Friburgo-Fortuna Dusseldorf 1-0. Sabato:Bayern-Schalke 4-0; Borussia Dortmund-Amburgo1-4; Borussia Moenchengladbach-Bayer Leverkusen3-3; Eintracht-Norimberga 0-0; GreutherFurth-Wolfsburg 0-1; Hannover-Hoffenheim 1-0;Stoccarda-Werder Brema 1-4.CLASSIFICA Bayern 54; Borussia Dortmund 39; BayerLeverkusen 38; Eintracht 37; Friburgo, Mainz,Amburgo 31; Borussia Moenchengladbach 30;Hannover, Schalke 29; Werder Brema 28; Wolfsburg26; Norimberga, Stoccarda 25; Fortuna Dusseldorf24; Hoffenheim 16; Augsburg 15; Greuther Furth 12.

Questa la situazione inPremier.26a GIORNATA Ieri: AstonVilla-West Ham 2-1;Manchester United-Everton2-0. Sabato: Tottenham-Newcastle 2-1; Chelsea-Wigan 4-1; Norwich-Fulham0-0; Stoke-Reading 2-1;Sunderland-Arsenal 0-1;Swansea-Qpr 4-1;Southampton-Man. City 3-1.Oggi: Liverpool-West Brom.CLASSIFICA Man. United65; Man. City 53; Chelsea 49;Tottenham 48; Arsenal 44;Everton 42; Swansea 37;Liverpool 36; West Brom. 34;Stoke 33; West Ham 30;Fulham, Sunderland, Norwich29; Newcastle, Southampton27; Aston Villa 24; Reading23; Wigan 21; Qpr 17.

MANCHESTER Nondeve essere stato sereno ilritorno a casa di Patrice Evra:il capitano dello United si èritrovato ieri sulla prima paginadel Sun dove una stellinadi playboy, Carla Howe, hasvelato i particolari bollenti diuna relazione con il giocatorefrancese. Evra, sposato epadre di un bambino di 6 anni,avrebbe marcato strettola modella per tre mesi.E preparato Francia-Germaniadi mercoledì... tra le lenzuola.Prima di lui erano finiti sul Sunper storie extraconiugali duecolleghi dello United, Rooneye Giggs.

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MONDO INGHILTERRA

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TaccuinoSzalai colpisce ancorama è solo pari per il MainzFriburgo ok con il Fortuna

West Ham k.o.Punti pesantiper l’Aston Villa

Evra, nottebollente conuna modella

Mancini scaricail portiere Hart«Troppi errori»

Il Lione crolla in casaAdesso è fuga del PsgAncelotti va a più sei

Giggs e Van Persie,lo United vola a +12

RobinVan Persie,29 anni,attaccantedel ManchesterUnited,capocannonie-re di Premiercon 19 golEPA

Mancini ieri a Marassi, alle sue spalle Garrone ANSA

DAL NOSTRO INVIATOMANCHESTER (Inghilterra)

Basta passeggiare nel centro di Manche-ster per avere il polso della situazione sul calcionella seconda città inglese: il popolo dello Uni-ted ha rialzato la testa dopo le batoste della scor-sa stagione, mentre quello del City riscopre anti-che angosce. Il weekend è cominciato malissi-mo, per il City, umiliato a Southampton, ed èfinito peggio: il 2-0 dello United sull’Everton hamesso 12 punti tra le due squadre. L’onda lungadell’1-3 di sabato potrebbe avere effetti deva-stanti per il City, cui ora non resta che la F.A.Cup: domenica all’Etihad è atteso il Leeds.

Hart disastro Roberto Mancini è stato durissimocon la squadra («In molti non hanno giocato, aSouthampton») e implacabile con il suo portiereJoe Hart, eroe in Nazionale – mercoledì ha para-to il rigore di Ronaldinho - e brocco nel City: lapapera che ha permesso ai Saints di salire sul2-0 è stata leggendaria. «Ha commesso troppierrori quest’anno. Non ha giocato bene in diver-se occasioni», le parole di Mancini, che si è presouna breve vacanza e ha seguito in tribuna Samp-doria-Roma. I bookmaker hanno inserito Manci-ni nella hit degli allenatori «esonerabili», ma al-la precisa domanda «se il City non vincerà nulla,il suo allenatore rischia il posto?», la risposta deldiretto interessato è stata decisa: «Non vi preoc-cupate, risolveremo i problemi». Mancio ha defi-nito il k.o. di Southampton «la peggiore sconfit-ta della mia gestione» e il fatto che abbia parlatosenza peli sulla lingua è il segnale di problemiprofondi nello spogliatoio: «L’anno dopo le vitto-rie bisogna migliorare, ma per farcela si develavorare sodo». È un j’accuse ai giocatori, moltidei quali (Lescott, Milner, Barry, Kolarov, Sincla-ir e a questo punto anche Hart) potrebbero salu-tare il City a fine stagione.

I 100 giorni E Mancio? La rottura con una partedella squadra è evidente. Bisogna vedere comesi regoleranno lo sceicco Mansour e la coppiaSoriano-Begiristain. I rapporti con Mancini, cheha un contratto fino al 2017, sono buoni, ma iprossimi 100 giorni saranno decisivi: restare abocca asciutta potrebbe rivelarsi fatale.

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Ryan Giggs, 39 anni, anticipa l’ex compagno Phil Neville e segna l’1-0 per lo United EPA

ALESSANDRO GRANDESSOTwitter @calciofrancesePARIGI

Il Lilla affonda il Lione eil Psg saluta tutti e va in fuga.Più sei per la squadra di Ance-lotti, che venerdì ha travolto ilBastia (3-1) e ora si gode i passifalsi delle avversarie dirette.Contesto psicologico idealeper affrontare l’andata degli ot-tavi di Champions, domani aValencia.

Leader Il Psg ringrazia essen-

zialmente il Lilla che ottiene laprima vittoria nel 2013 umi-liando la prima inseguitrice,già fermata nel turno preceden-te dall’Ajaccio di Mutu (3-1).Tre punti meritati e maturatinel primo tempo con due assistdi Payet, il primo su corner perla testa di Chedjou (28’), bravoa liberarsi dalla marcatura delgiovane Umtiti, il secondo inappoggio su Balmont (45’) chesupera Vercoutre entrando inarea in velocità. Kalou chiude iconti al 4’ s.t. su rigore, nono-stante la replica di Lopez (12’)dal dischetto. Basta per consoli-

dare la leadership dei pariginiche volano anche a più otto sulMarsiglia, ingolfatosi control’Evian. Nonostante il vantag-gio firmato da Gignac (5’ s.t.).La risposta è di Sagbo (13’) surigore, provocato da Abdallah,espulso. Come Jordan Ayewche resta in campo 110 secon-di, il tempo di rimpiazzare Val-buena e farsi ammonire duevolte. Per il Marsiglia il perico-lo ormai viene da dietro con StEtienne e Rennes a meno tre.

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24a GIORNATA Psg-Bastia 3-1; Ajac-cio-Bordeaux 1-0; Nancy-Reims 1-2;Nizza-Lorient 1-1; Troyes-Sochaux0-0; Valenciennes-Brest 2-1;Evian-Marsiglia 1-1; Rennes-Tolosa2-0; Lione-Lilla 1-3.CLASSIFICA Psg 51; Lione 45; Marsiglia43; St Etienne, Rennes 40; Nizza 39;Bordeaux 38; Lorient 36; Montpellier35; Lilla 34; Valenciennes 33; Tolosa31; Ajaccio 28; Bastia 26; Brest 24; Rei-ms, Evian, Sochaux 23; Troyes, Nancy18.

24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

NIGERIA 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Mba al 40’ p.t.

BURKINA FASO (4-2-3-1)Diakite 5; Koffi 6, B. Koné 6, K. Koulibaly 5(dal 39’ s.t. Dagano s.v.), Panandetiguiri 6;D. Koné 5,5 (dal 45’ s.t. Razack s.v.), Rouam-ba 5,5 (dal 20’ s.t. Sanou 6); Nakoulma 6,5,Kabore 6,5, Pitroipa 5; Bancé 5,5.PANCHINA Soulama, Hugues, Henri, Ouatta-ra, Balima, Rabo, P. Koulibaly, S. Germain.ALLENATORE Put 5.ESPULSI nessuno.AMMONITI Rouamba per gioco scorretto.

Kabore(Burkina)

Organizzatoredella riscossa,

ma gli attaccantinon danno

segni di vita

Obi Mikel(Nigeria)

Si vede chi è ilgiocatore che ha

vinto una finaledi Champions:

nervi saldi

Moses (Nigeria)Il creativo del

gruppo, rompel’equilibrio con

dribbling egiocate, ma

manca in zona-gol

Mba (Nigeria)Altro gol

decisivo dopoquello in

semifinale.Non trema

quando conta

la storia

Eto’o: «Vogliono uccidermiChi? I dirigenti del Camerun»

NIGERIA (4-3-3)Enyeama 6; Ambrose 7, Omeruo 6,5, Oboa-bona 6, Echiejile 6 (dal 22’ s.t. Oshaniwa 6);Onazi 6, Mba 7,5 (dal 44’ s.t. Yobo s.v.), ObiMikel 7; Ideye 6,5, Uche 5,5 (dall’8’ s.t. Musa6,5), Moses 7.PANCHINA Agbim, Nwankwo, Egwuekwe,Gabriel, Ogude, Ejide, Uzoenyi, Nosa.ALLENATORE Keshi 7.ESPULSI nessuno.AMMONITI Onazi, Oboabona per gioco scor-retto.

1957Egitto

1959Egitto

1962Etiopia

1963Ghana

1965Ghana

1968Congo

1970Sudan

1972Congo

1974Zaire

1976Marocco

1978Ghana

1980Nigeria

1982Ghana

1984Camerun

1986Egitto

1988Camerun

1990Algeria

1992Costa

d’Avorio1994

Nigeria1996

Sudafrica1998

Egitto2000

Camerun2002

Camerun2004

Tunisia2006

Egitto2008

Egitto2010

Egitto2012

Zambia2013

Nigeria

ARBITRO Djamel (Algeria) 6,5GUARDALINEE Redouane (Mar) 6-Birumushahu (Bur) 6NOTE spettatori 80 mila. Tiri in porta 1-1. Tiri fuori 8-7. In fuorigioco 2-5. Angoli 3-6.Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

«Vivo sotto scorta: un agente dorme davanti alla mia porta. Non mangio coni miei compagni: temo ci sia veleno nel cibo. I vertici del calcio sono corrotti»

di MARINI

S

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Le Super Aquile conquistano il Continente 19 anni dopol’ultimo successo. Poco spettacolo in finale, decide Mba

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LA PESANTE ACCUSA

BURKINA FASO

laVignetta

DAL NOSTRO INVIATOPAOLO CONDÒJOHANNESBURG (Sudafrica)

Una finale con due soli ti-ri in porta non è certo una de-gna chiusura per una piacevo-le Coppa d’Africa, ma tant’è, iragazzi sono così, all’appunta-mento con la storia le ginoc-chia tremano, e in fondo è nor-male. Diciannove anni dopol’ultimo successo la Nigeria ri-porta a casa la coppa con unasquadra giovane che prometteottime cose non soltanto inambito continentale. Il Burki-na Faso crolla sull’ultimo osta-colo, talmente sopraffatto dal-la potenziale grandezza dellasua favola da non giocare nem-meno. Pitroipa, riqualificatoper la finale dopo le avventureche sappiamo (ingiustamenteammonito per simulazione insemifinale quando era diffida-to, poi riabilitato dall’ammis-sione dell’errore da parte del-l’arbitro), non si vede mai, pu-re lui abbandonato dalla gra-zia nella serata meno opportu-na. Su Soccer City volteggianocoleotteri grandi come ptero-dattili e anche questo terre noè troppo sabbioso, ma stavoltal’ambiente non basta. Vincegiustamente la Nigeria, chissàche a giugno non incroci l’Ita-lia in una semifinale di Confe-derations Cup.

Coraggio Il primo tempo partecome un confronto allo spec-chio tra due paure, ma dopodieci minuti di surplace è la Ni-geria a trovare il coraggio dicomandare la partita. Keshiavanza i due terzini, arretraspesso Moses dietro alle altredue punte per creare un trian-

golo davanti e parallelamenteliberare le corsie alle scorri-bande di Ambrose e Echiejile.L’idea di attaccare con una cer-ta decisione nasce da un segna-le che probabilmente Keshi co-glie, i due errori di distrazionecommessi in fila dal portiereDiakite (10’, Ideye conclude alvolo appena alto) e dal difen-sore Koulibaly (19’, ancoraIdeye non trova la finestra ditiro): sono palloni persi moltobanalmente da quella che sinqui era stata la migliore difesadel torneo, a dimostrazioneche l’importanza del matchbrucia nelle gambe e nel cuoredei burkinabé. Il graziato Pi-troipa è tutto un sorriso e Kou-libaly s’è fatto fare i capelli di-

rettamente da Renzo Piano -tale è la struttura che si è mes-so in testa - ma nel calcio le se-rate di gala si vivono in un al-tro modo. La Nigeria lo sa, e simuove di conseguenza; il Bu-rkina Faso è molto Cenerento-la al ballo, e nelle occasioni incui la raffinata tecnica di Kabo-re riesce ad aprire un varco traOnazi e Obi Mikel, Pitroipa eBancé non hanno la cattiveriaper puntare la porta senzatroppe smancerie.

L’uomo del match Detto questo,la partita - orrenda - mantieneun suo equilibrio perché l’as-senza del bomber Emenike to-glie alla lancia nigeriana lapunta di ferro con la quale per-forare la corazza avversaria. Esiccome Ideye e Moses gioca-no bene ma non sembrano ave-re un’eccessiva dimestichezzacon il gol, l’uomo che fa salta-re il banco, come già contro laCosta d’Avorio, è il talentuosoMba, vertice alto del triangolodi centrocampo del quale il la-ziale Onazi e Obi Mikel unisco-no il cateto di protezione. Suun altro disimpegno affanna-to della difesa rivale Moses vaal tiro, che viene rimpallato: ilrimbalzo arriva fuori area aMba, che con due lunghi som-breri evita di impigliarsi neglistopper e si sistema la bocciaper un magnifico tiro al volonell’angolino. È il minuto 40,Diakite ci resta come una sta-tua di sale.

Ripresa Pescato il jolly dal maz-zo, la Nigeria nella ripresa do-vrebbe chiudere la gara, per-ché il Burkina Faso col passaredei minuti attacca sempre piùa testa bassa, e così facendoapre savane di spazio al con-tropiede. Ma né Moses, néIdeye né Musa, che pure filanocome moto, al dunque hannola freddezza per concluderefra i pali. Niente, sembrarugby, pallonate altissime o ul-tra sbilenche. Il Burkina Fasoperò, malgrado la crescenteemozione della difesa nigeria-na regali calci d’angolo in se-rie, non va oltre un diagonalemesso fuori da Sanou. È statacomunque una bella storia. Èstata.

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MIGLIORIL’ALBOD’ORO

MONDO

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ANDREA SCHIANCHI

«I dirigenti della Feder-calcio del Camerun voglionouccidermi». La denun-cia-choc è di Samuel Eto’o,31 anni, ex attaccante di Bar-cellona e Inter, e ora all’An-zhi. «Attualmente vivo sottoscorta: un agente dorme da-vanti alla mia porta. Non lofaccio per snobismo ma perla mia sicurezza». E ancora:«Non indosso la maglia della

Nazionale che ci dà la Federa-zione, la chiedo direttamenteallo sponsor». Eto’o teme chesul tessuto della maglia possa-no esserci sostanze tossiche. Epoi: «Non pranzo con i mieicompagni di Nazionale per evi-tare che mi mettano del vele-no nel cibo». Pazzesco. Eto’o,che ha assistito alla finale diCoppa d’Africa a Johanne-sburg, si è rifiutato di scende-re in campo nell’amichevoleche il Camerun ha perso con-tro la Tanzania.

Fallimento Eto’o ha parlato alsito web del settimanale «JeWanda»: una chat con gli uten-ti durante la quale l’attaccanteha spiegato la situazione chesi è creata nell’ambiente dellaNazionale. Dopo essere statoper anni una potenza del cal-cio africano il Camerun, nono-stante la presenza di Eto’o, vi-ve un periodo nero. Per la se-conda volta consecutiva non siè qualificato alla Coppa d’Afri-ca, i tifosi sono in subbuglio e,in simili condizioni, è normale

che si giochi allo «scaricabari-le». Nessuno vuole assumersila responsabilità del fallimen-to. Eto’o, che all’Anzhi guada-gna 20 milioni di euro all’an-

no, è da tanti anni oggetto diinvidia da parte dei dirigentie, si dice, anche di qualchecompagno di squadra. Lui di-ce: «I dirigenti sono incompe-tenti e corrotti, devono di-mettersi. Ci sono alcuni si-gnori che vogliono continua-re a gestire soldi di noi gioca-tori, che si permettono diviaggiare in prima classe, diguidare belle auto, di abitarebelle case, pensando di farlocol sudore della fronte. In re-altà queste persone pensanosolo a riempirsi le tasche. Bi-sogna perseguire queste per-sone perché hanno dimostra-to la loro incompetenza».

Silenzio Nessuna replica daparte della Federcalcio delCamerun. Il presidenteMohammed Iya, alla guidadel movimento dal 1998, è ilbersaglio di Eto’o. L’annoscorso è stato interrogato perore dalla polizia per la gestio-ne dei fondi pubblici incassa-ti dalla Federcalcio durante i14 anni della sua presidenza,ma non è stato incriminato.In Camerun si dice che quel-l’inchiesta, in realtà, sia statauna pagliacciata.

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4 L’Africa è verde

I giocatori della Nigeria festeggiano la vittoria, sullo sfondo Bancé (Burkina Faso) osserva a testa bassa AFP

Il trionfo della Nigeriaspegne il sogno Burkina

25LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

MARCATORI Giacomazzi al 22’, Chevan-ton su rigore al 26’ p.t.; De Rose al 46’ s.t.TRITIUM (3-5-2) Paleari 5,5; Cusaro 5(dal 41’ s.t. Cogliati s.v.), Teso 5, Bossa 5;E. Bortolotto 5,5, Monacizzo 5,5 (dal 1’s.t. Casiraghi 5,5), Arrigoni 5,5, Calvi 5,Teoldi 5,5; R. Bortolotto 6, Grandolfo 5(dal 15’ s.t. Chinellato 5). (Nodari, Spagno-li, Spampatti, Magni). All. Romualdi 5.LECCE (4-2-4) Petrachi 7; Vanin s.v. (dal15’ p.t. D’Ambrosio 6,5), Vinicius 6,5,Esposito 6,5, Tomi 6,5; Giacomazzi 7, Me-mushaj 7; Chiricò 6, Chevanton 7 (dal 24’s.t. Jeda 6), Bogliacino 6,5, Pià 6,5 (dal 6’s.t. De Rose 6,5). (Bleve, Falco, Martinez,Drame). All. Toma 7.ARBITRO Intagliata di Siracusa 6.NOTE paganti 530, abbonati 120, incas-so non comunicato. Ammoniti Calvi e Cu-saro. Angoli 6-3.

SAN MARINO COMO

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Il San Marino fa 5 su 5Resta in 10 dopo 34’ma vince in scioltezzacontro il Portogruaro

Il Como si tira fuoriLa Reggiana resistepoco più di un’orae poi cade due volte

MARCATORI Thiam al 25' p.t.; Furlan al 2's.t.CARPI (4-4-2) Sportiello 6; Cardin 5, Poli6, Terigi 6, Gagliolo 6; Cortesi 5,5, Concas5, Perini 5,5 (dal 14’ s.t. Bianco 6), Di Gau-dio 5,5 (dal 27’ s.t. Melara 6); Kabine 4,5(14’ s.t. Viola 5,5), Della Rocca 6. (Trini, Pa-pini, Potenza, Arma). All. Tacchini-Cioffi 5.ALTO ADIGE (4-3-3) Marcone 6; Iacoponi6, Cappelletti 6,5, Bassoli 6, Martin 6; Fur-lan 6,5, Bertoni 7, Uliano 6 (dal 40’ s.t.Branca s.v.); Campo 6 (dal 24’ s.t. Finks.v.), Maritato 6,5 (dal 31’ s.t. Testardis.v.), Thiam 7. (Grandi, Kiem, Tagliani, Bon-tà). All. Vecchi 6,5.ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 5.NOTE paganti 650, abbonati 300, incassodi circa 4.200 euro. Espulsi Concas al 38’s.t. e Bianco al 45’ s.t.; ammoniti Concas,Campo, Bianco e Terigi. Angoli 8-2.

LECCE

Abate sale a quota 10ed è capocannoniereIl Trapani ringraziaCuneo, solo un palo

Vannucchi, primo gole poi l’espulsioneL’Entella fa breccianel bunker del Pavia

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Baraye dà spettacolocon Kirilov e IngleseDopo 15 anni il Lumebatte la Cremonese

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Tre gol e 4 espulsioniFesta Treviso: vincee lascia l’ultimo postoL’AlbinoLeffe non c’è

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Giacomazzi, Chevanton e De Rose golLa Tritium sbaglia un rigore ed è ultima

ALTO ADIGE

TRITIUM

0 2 2 2

DAL NOSTRO INVIATOMATTEO PIERELLIMONZA

Lecce definitivamenteguarito? Forse non è questa lapartita più indicata per rispon-dere all’interrogativo, vista lapochezza della Tritium. Peròquesto 3-0 ottenuto in tuttascioltezza è pieno di significa-ti: serve a conservare il primoposto solitario, a sfatare il tabùLombardia e a ritrovare il suc-

cesso lontano dal Via del Mare,che non arrivava da quasi quat-tro mesi (1-0 a Trapani il 22 ot-tobre).

Tutto nel primo tempo Il Lecceparte cauto, nei primi 15 minu-ti la Tritium qualche grattaca-po lo crea alla difesa ineditadella capolista: Roberto Borto-lotto si presenta a tu per tu conPetrachi ma spara addosso alportiere in uscita. E puntual-mente, cinque minuti dopo, ipadroni di casa vengono puni-ti: angolo di Chevanton, «spiz-zata» di Memushaj per la testadi Giacomazzi che insacca indi-sturbato. Palla al centro e, do-po pochi secondi, gran tiro diRoberto Bortolotto dalla di-stanza: Petrachi riesce a respin-gere ma non blocca e, sul tenta-tivo di riprendere il pallone, at-terra Grandolfo per un rigorenetto sprecato dallo stessoGrandolfo, che calcia debol-mente. Trascorre solo un minu-to ed è il Lecce ad usufruire diun penalty, per un fallo di Cusa-ro su Piá, che poco prima delvantaggio aveva preso un palo.Dagli 11 metri si presenta Che-vanton (primo gol in Lega Pro)

che spiazza Paleari. Da quelmomento in poi é un monolo-go degli ospiti. Il 4-2-4 di Tomafunziona a meraviglia, Memu-shaj e Giacomazzi dettano itempi a centrocampo, i quattrodavanti fanno valere la qualitàe per la Tritium è notte fonda.Nel secondo tempo entra DeRose e il Lecce passa al 4-3-3,senza mai rischiare nulla. Anzi,è proprio De Rose alla fine delmatch a togliersi la soddisfazio-ne del gol: ben lanciato da Chi-ricò salta Paleari in uscita e de-posita in rete.

Tritium spenta Il nuovo cambiodi allenatore non sembra averportato grandi benefici. Dopoil rigore sbagliato da Grandol-fo la squadra si è completamen-te spenta. Nel secondo tempola Tritium non ha fatto nean-che un tiro in porta. Il 3-5-2,che in realtà è un 5-3-2 masche-rato, è bastato solo ad arginareinizialmente la forza del Lecce,ma con la difesa peggiore delcampionato (45 gol al passivo)e senza un attacco degno diquesto nome sarà dura evitarel’ultimo posto occupato da ieri.

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di NICOLA BINDA

MARCATORE Abate all’11’ p.t.CUNEO (4-3-3) F. Rossi 6; Di Lo-renzo 6,5 (dal 19’ s.t. Passerò5,5), De Franco 5,5, Ferri 5,5, Se-rino 6; Palazzolo 6, Longhi 6,5, Lo-di 7 (dall’8’ s.t. Cristini 5); Ferrario6 (dal 26’ s.t. Martini 5), Torri 6, DiQuinzio 5,5. (Negretti, Arcari, Ga-ravelli, Oddenino). All. Ferraris 6(E. Rossi squalificato).TRAPANI (4-4-2) Nordi 6; LoBue 6, Pagliarulo 6,5, Filippi 6, Riz-zi 6,5; Basso 6, Pirrone 5,5 (dal37’ s.t. Tedesco s.v.), Spinelli 6,5,Madonia 6,5 (dal 26’ s.t. Giordanos.v.); Mancosu 6 (dal 36’ s.t. Pacil-li s.v.), Abate 6,5. (Morello, Ro-meo, D’Aiello, Gambino). All. Bo-scaglia 6,5.ARBITRO Cifelli di Campobasso6.NOTE paganti 620, abbonati 280,incasso di 6.528 euro. AmmonitiDi Lorenzo, Lo Bue, Passerò e Te-desco. Angoli 4-6.CUNEO Il decimo gol di Abate(ora capocannoniere accanto aDella Rocca) consente al Trapanidi fare il colpo a Cuneo e restarein scia al Lecce. I siciliani sfrutta-no le incertezze iniziali dall’ineditalinea difensiva di casa e passanoall’11’, quando Rossi respinge laconclusione ravvicinata di Man-cosu, ma nulla può sulla ribattutadi Abate. Il Cuneo reagisce e at-tacca per tutto il primo tempo,ma è sfortunato e colpisce ancheun palo con Ferrario. Nella ripre-sa i padroni di casa non riesconoa mantenere la stessa intensità eil Trapani controlla. Nel finale latraversa nega il raddoppio a Spi-nelli e nel recupero Cristini spre-ca l’ultima occasione per il pari.

Enrico Giaccone

CUNEO ENTELLA LUMEZZANE TREVISO

Avete visto la Serie A? Diecipartite, sei pareggi. E laPrima divisione? In 15 partiteun solo 0-0, contro 9 vittoriein casa e 5 in trasferta. Ilrischio di essere smentiti daifatti nelle prossime giornateesiste, chiaro, ma intantocerchiamo di capire cosa stasuccedendo. Il vero motivoper cui sono spariti ipareggini di comodo sembraessere la formula di questastagione: con un numero

ridotto di squadre e con lestesse piazze da raggiungere(per la promozione) o daevitare (per la salvezza) lacompetitività aumenta. Chi siaccontenta della zonad’ombra a centro classifica?Nessuno, forse qualcuno,comunque pochissimi.Facciamo tesoro di questoaspetto e guardiamo alfuturo. Detto che la prossimastagione sarà particolare(nessuna retrocessione in

vista dell’accorpamento conla Seconda divisione),quando la riforma saràoperativa (2014-15) sarebbemeglio rivedere anche ilmeccanismo di promozioni eretrocessioni. Se con 20squadre i posti caldi sarannosolo i primi 5 o gli ultimi 5(come oggi) il rischio di averequella zona d’ombra piùaffollata e forte. E bensappiamo cosa potrebbesuccedere tra squadre già

appagate a fine stagione.Quindi, se la Lega Pro civorrà pensare, potrebbeguadagnarne: allargare iplayoff e i playout farebbediventare ancora piùinteressanti i campionati.Come questo. Nel girone A ilLecce ha trovato due rivaliall’altezza, nel B non mancaproprio nulla per calamitarel’attenzione. Continuate così.Senza zone d’ombra.

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Blitz dell’Alto AdigeCarpi, ora è crisi

Il vero Leccecala il trise resta in testa

girone A

girone B

CARPI

MARCATORI Tremolada su rigo-re al 19’, Schenetti al 25’ s.t.COMO (4-2-3-1) Perucchini 6;Luoni 5,5, Migliorini 6,5, Marchi 6,D. Donnarumma 6,5; Verachi 5,5,Ardito 6 (dal 39’ s.t. Scialpi s.v.);Schenetti 6,5, Tremolada 6,5 (dal28’ s.t. Giampà s.v.), A. Donnarum-ma 6,5; Mendicino 6 (dal 31’ s.t.Gammone s.v.). (Micai, Ambrosi-ni, Benvenga, Scialpi, Lisi). All. Pa-olucci 6,5.REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig6,5; Bani 5,5, Aya 5,5, Zini 6, Ma-gliocchetti 5,5; Antonelli 6, Zanet-ti 6, Ardizzone 6; Alessi 6 (dal 31’s.t. Marcheggiani s.v.); Bonvissu-to 5,5, Sprocati 5,5 (dal 25’ s.t. Gi-lioli s.v.). (Bellucci, Scappi, Cos-sentino, Arati, Cavalieri). All. Apol-loni 5,5.ARBITRO Lanza di Nichelino 6.NOTE paganti 618, abbonati 482,incasso di 9.097,63 euro. Espul-so Aya al 17’ s.t.; ammoniti Bonvis-suto, Zini e Ardito. Angoli 3-6.COMO Vittoria importantissimaper il Como, che centra il secon-do successo casalingo di fila e siporta fuori dalla zona playout gra-zie anche ai 7 punti in tre scontridiretti. La Reggiana gioca alla pariil primo tempo, in cui si vedonobuone opportunità (per il Comoqualcuna in più): bravi i portieri.L’equilibrio si spezza al 17’ della ri-presa, quando il contatto in areatra Alfredo Donnarumma e Ayaviene punito con il rigore per il Co-mo e l’espulsione del difensorereggiano: Tremolada realizza. E10’ dopo Schenetti (prima partitadall’inizio) chiude il discorso conun bel gol. Tafferugli tra tifosi pri-ma della gara: ferito un comasco.

Lilliana Cavatorta

MARCATORI Capellini all’11’ p.t.;Coda su rigore al 32’ s.t.SAN MARINO (4-3-3) Migani 6,5;Pelagatti 6,5, Pacciardi 7,5, Ga-luppo 6,5, Mannini 6,5; Capellini7, Lunardini 6,5, Calvano 5; Doum-bia 6,5, Coda 7 (dal 36’ s.t. Defen-di s.v.), Poletti 6,5 (14’ s.t. Ferrari6,5). (Benedettini, Crivello, Pigini,Casolla, Chiaretti). All. Acori 7.PORTOGRUARO (4-3-1-2) Festa6,5; Chesi 6 (dal 24’ s.t. Zampano5,5), Patacchiola 6, Santandrea5, Pondaco 5; Coppola 6,5, Her-zan 5,5 (dal 20’ s.t. De Sena 5,5),Martinelli 6; Cunico 6,5; Orlando5 (dal 30’ s.t. Altinier s.v.), Coraz-za 5. (Rossi, Blondett, Pignat,Sampietro). All. Madonna 6.ARBITRO Piccinini di Forlì 6,5.NOTE spettatori 500 circa; pa-ganti, abbonati e incasso non co-municati. Espulso Calvano al 34’p.t.; ammoniti Pacciardi, Martinel-li e Corazza. Angoli 5-7.SAN MARINO Il San Marino fa va-lere la sua solidità e nonostanteun'ora in dieci (Calvano fuori al34’ dopo due ingenui falli da am-monizione) batte 2-0 il Portogrua-ro e firma il quinto successo su 5nel ritorno. All’11’ lancio di Calva-no per Doumbia, palla nello spa-zio a Capellini e diagonale sul paloe poi in fondo alla rete. Tante lechance da raddoppio sprecate(bravo Festa su Coda al 16’ e suPoletti al 40’). Ospiti più arrem-banti nella ripresa, ma è ancora ilSan Marino a segnare: al 32’ Co-da trasforma un rigore concessoper fallo di Zampano su Ferrari.Cunico coglie il palo e poi scheg-gia la traversa, prima dell'ottimaparata di Migani su Altinier.

Giorgia Bertozzi

MARCATORI Kirilov (L) al 16’, Ingle-se (L) al 40’ p.t.; M. Carlini (C) al 2’s.t.LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito6,5; R. Carlini 7, Zamparo 6, Damet-to 6, Possenti 6,5; Gallo 6,5 (dal 47’s.t. Torregrossa s.v.), Giorico 7,Dadson 7; Baraye 8 (dal 26’ s.t. Ce-pellini 6); Inglese 7 (dal 33’ s.t.Samb 6), Kirilov 7,5. (Coletta, Sa-batucci, Pintori, Galuppini). All. Fe-sta 7.CREMONESE (4-3-1-2) Viotti 6;Sales 5, Tedeschi 5, Cremonesi 6,Visconti 5; Baiocco 5, Martina Rini5 (dal 1’ s.t. Buchel 6), Pinardi 6(dal 36’ s.t. Degeri s.v.); Caridi 5,5(dal 1’ s.t. Nizzetto 6); Djuric 6, M.Carlini 6,5. (Grillo, Avogadri, Arme-nise, Magallanes). All. Casati 5(Scienza squalificato).ARBITRO Sacchi di Macerata 6,5.NOTE spettatori 700 circa, pagan-ti, abbonati e incasso non comuni-cati. Ammoniti Baiocco, Gallo, Ba-raye, Djuric, Dadson e Samb. An-goli 6-8.LUMEZZANE (Bs) Baraye inven-ta, Kirilov e Inglese colpiscono. IlLumezzane mette fine all’incuboCremonese (contro i grigiorossinon vinceva in campionato dal ’98)e fa un passo deciso verso iplayoff. Male la squadra di Scien-za, battuta sul piano del ritmo e del-la determinazione, e in grande diffi-coltà sulle accelerazioni del sene-galese. Baraye al 16’ si porta aspasso l’intera difesa e serve Kiri-lov, che prima spara su Viotti e poiinsacca sulla ribattuta. Al 40’ anco-ra Baraye semina il panico in areae poi rimette rasoterra al centroper Inglese, che segna il 2-0. Il goldi Carlini di testa in apertura di ri-presa riapre solo virtualmente igiochi.

Sergio Cassamali

CREMONESE REGGIANA

twitter@NickBinda

PORTOGRUARO

MARCATORI Tarantino (T) al 10’p.t.; Zammuto (T) al 7’, Taugourde-au (A) su rigore al 15’ s.t.TREVISO (3-5-2) Merlano 6; Cer-nuto 6, Stendardo 6,5, Zammuto6,5; Semenzato 5,5, Burato 6,5,Spinosa 6, Piccioni 6,5 (dal 30’ s.t.Vailatti s.v.), Fortunato 6; Taranti-no 6,5, Strizzolo 7. (Tonozzi, DalCompare, Musso, Beccia, Madiot-to, Allegretti). All. Ruotolo 6,5.ALBINOLEFFE (4-4-2) Offredi 5;Salvi 5,5, M. Belotti 5,5, Allievi 6,Regonesi 6 (dal 20’ s.t. Martinovic5,5); Previtali 6 (dal 1’ s.t. Pirovanos.v.; dall’8’ s.t. Corradi 5,5), Giraso-le 6, Maietti 5, Taugourdeau 5; A.Belotti 5,5, Diakite 5. (Amadori, On-dei, Ambra, Di Cesare). All. Pala 5.ARBITRO Caso di Verona 5.NOTE paganti 311, abbonati 470, in-casso di 4.734,00 euro. Espulsi Bu-rato al 3’ s.t., il tecnico Ruotolo al-l’8’ s.t., Zammuto al 25’ s.t. e M. Be-lotti al 41’ s.t.; ammoniti Merlano eStrizzolo. Angoli 5-4.TREVISO Tre gol, un rigore, quat-tro espulsioni: non sono mancatele emozioni e alla fine il Treviso fe-steggia la vittoria che gli permettedi abbandonare l’ultimo posto. L’Al-binoLeffe, a parte qualche sussul-to dopo il 2-1, non ha mai impensie-rito Merlano. Veneti in vantaggio al10’ con Tarantino, che entra inarea e lascia partire un preciso dia-gonale che non lascia scampo a Of-fredi. Nella ripresa il Treviso restain 10 (doppio giallo a Burato), maraddoppia con Zammuto e subitodopo viene espulso anche Ruotoloper proteste. Al 20’ i bergamaschiaccorciano le distanze con un rigo-re generoso: intervento di Zammu-to su Andrea Belotti, trasformaTaugourdeau. Poi le altre espulsio-ni di Zammuto e Mauro Belotti.

Giampaolo Zorzo

ALBINOLEFFE

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F SLATINA (-1) 40 19 12 5 2 26 16AVELLINO 38 20 11 5 4 31 18NOCERINA 36 20 10 6 4 33 23FROSINONE (-1) 31 20 8 8 4 26 18PERUGIA (-1) 30 19 9 4 6 29 22PISA 30 19 8 6 5 27 21BENEVENTO 29 20 8 5 7 28 21PRATO 26 20 7 5 8 24 22VIAREGGIO 26 20 6 8 6 28 29PAGANESE 25 19 6 7 6 23 20CATANZARO 25 20 7 4 9 27 34GUBBIO 25 20 7 4 9 18 26ANDRIA (-2) 21 20 5 8 7 16 19SORRENTO 15 20 3 6 11 13 30BARLETTA 14 20 3 5 12 17 33CARRARESE 13 20 3 4 13 21 35

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

MARCATORI12 RETI Evacuo (Nocerina).10 RETI Ciofani (1, Perugia).9 RETI Castaldo (3, Avellino);Fioretti (4, Catanzaro).8 RETI Biancolino (5, Avellino);Mancosu (4, Benevento); Barraco (1,Latina); Scarpa (3, Paganese);Favasuli (7, Pisa).

PROSSIMO TURNODOMENICA 17 FEBBRAIO ore 14.30AVELLINO-FROSINONE (1-2)BENEVENTO-GUBBIO (0-1)CARRARESE-PISA (1-3)CATANZARO-VIAREGGIO (1-3)LATINA-BARLETTA (3-1)PAGANESE-PRATO (1-2)PERUGIA-NOCERINA (0-2)SORRENTO-ANDRIA (0-1)

RISULTATIANDRIA-CATANZARO 0-0BARLETTA-AVELLINO 2-3BENEVENTO-CARRARESE 1-0GUBBIO-PAGANESE 1-0LATINA-VIAREGGIO 1-0NOCERINA-FROSINONE 1-0PISA-PERUGIA staseraPRATO-SORRENTO 1-2

l’Analisi

TRAPANI

MARCATORI Cori (E) al 29’, Sta-tella (P) al 38’ p.t.; Vannucchi (E)al 24’ s.t.ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6,5;De Col 6, Bianchi 6,5, Cesar 7,Zampano 7; Staiti 5,5 (dal 44’ s.t.Hamlili s.v.), Raggio Garibaldi 6(dall’11’ s.t. Di Tacchio 6,5), Volpe6; Vannucchi 7; Cori 6,5, Rosso 6(39’ s.t. Russo s.v.). (Otranto, Cec-chini, Argeri, Guerra). All. Prina 7.PAVIA (5-3-2) Kovacsik 7; Capo-grosso 5,5, D’Orsi 7, Fasano 6,5,Monticone 6, Di Chiara 6 (dal 37’s.t. Turi s.v.); Statella 7, Ferrini 5,Lussardi 6 (dal 33’ s.t. Redaellis.v.); La Camera 5,5, Romero 6(dal 30’ s.t. Gioè s.v.). (Teodorani,Meregalli, Mangiarotti, Parodi).All. Roselli 6.ARBITRO Fiore di Barletta 6,5.NOTE paganti 371, abbonati 309,incasso di 6.168,12 euro. EspulsiFerrini al 10’ s.t. e Vannucchi al43’ s.t.; ammoniti Staiti, D’Orsi, Ca-pogrosso, Di Chiara e La Camera.Angoli 3-2.CHIAVARI (Ge) La pazienza del-l’Entella vince sulla solidità del Pa-via, molto coperto e con La Came-ra in avanti a ridosso di Romero.Nonostante i pochi spazi, la squa-dra di casa resta lucida, trova igol e vince. Il Pavia si confermacomunque squadra caparbia.Protagonista assoluto del matchVannucchi, che obbliga spesso alfallo gli avversari (ne sa qualcosaFerrini, espulso) e poi segna il pri-mo gol della stagione (strano perlui essere arrivato a febbraio an-cora a secco) con un rasoterrada fuori area. Nel recupero però,ingenuamente, rimedia due am-monizioni in 1’ e viene espulso.

Italo Vallebella

PAVIA

No ai pareggi?E’ un’ideaper il futuro

DAVIDE SETTICARPI (Modena)

Altri due schiaffi a quelche resta del Carpi campioned’inverno, che sprofonda alsettimo posto, a -3 dalla zonaplayoff. Altri tre mattonciniper l’Alto Adige delle certezze,terzo incomodo nella lotta perla B, a -4 dal Lecce e -3 dal Tra-pani, che però devono ancorariposare.

Carpi, quanti regali Il big matchdel Cabassi lancia nei quartie-ri altissimi gli altoatesini e acu-isce la crisi della squadra diTacchini e Cioffi, senza succes-si da due mesi (2 punti in 6 par-tite dopo il successo sul Leccedel 16 dicembre) e capace divincere solo una delle ultime 9

gare. Agli ospiti, ordinati e al-la continua ricerca del giocopalla a terra in un 4-3-3 moltoelastico, basta il minimo sinda-cale sottoporta per conquista-re la terza vittoria esterna do-po Lecce e Treviso. I due golsono infatti altrettanti gentiliomaggi del Carpi: apre la sa-gra dell’orrore il debuttanteCardin, che si fa rubare daThiam (gran destro a giro) lapalla dell’1-0 al 25’, poi ci pen-sa Concas, perdendo palla inuscita al limite della propriaarea, a confezionare il secon-do pasticcio, con Maritato cheappoggia a Furlan il pallonedel bis a inizio ripresa.

Alto Adige cinico I gol sono leuniche due conclusioni nellospecchio della squadra di Vec-chi, prima e dopo è solo il Car-pi a imprecare. La girata a fildi palo di Della Rocca (35') esoprattutto il palo di Concas al47' della prima frazione sonol’emblema del momento nerodegli emiliani, spreconi anchenella ripresa. Ancora Concas,dopo l'errore del 2-0, si man-gia un contropiede a tu per tucon Marcone, poi al 23' Di Gau-dio, liberato da Bianco, sparaincredibilmente alto da duepassi. La gara è segnata per ilCarpi, che chiude in nove pren-dendosela anche con l’arbitroRipa, «generoso» nei quattrogialli con cui manda sotto ladoccia prima Concas e poiBianco.

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CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F SLECCE 40 21 12 4 5 35 25

TRAPANI 39 21 11 6 4 41 22

ALTO ADIGE 36 20 10 6 4 29 21

ENTELLA 34 21 8 10 3 31 22

SAN MARINO 34 21 10 4 7 34 27

LUMEZZANE 32 21 8 8 5 29 22

CARPI 31 21 8 7 6 22 18

PAVIA 29 21 7 8 6 22 20

FERALPI SALO' 27 20 8 3 9 25 31

CREMONESE (-1) 25 21 5 11 5 23 16

COMO (-1) 24 20 5 10 5 28 27

CUNEO 24 21 6 6 9 17 20

ALBINOLEFFE (-6) 23 21 6 11 4 26 20

PORTOGRUARO (-1) 21 20 4 10 6 21 26

REGGIANA 19 21 5 4 12 20 34

TREVISO (-1) 11 21 2 6 13 17 38

TRITIUM 9 20 1 6 13 14 45

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA

MARCATORI

10 RETI Della Rocca (Carpi; 9 nelPortogruaro); Abate (Trapani).9 RETI Rosso (1, Entella); Inglese(Lumezzane); Coda (1, San Marino);Tarantino (7, Treviso).8 RETI A. Belotti (AlbinoLeffe); A.Donnarumma (1, Como); Foti(Lecce); Beretta (3, Pavia).

PROSSIMO TURNODOMENICA 17 FEBBRAIO ore 14.30ALBINOLEFFE-CARPI (1-2)ALTO ADIGE-SAN MARINO (1-2)CREMONESE-CUNEO (1-1)FERALPI SALO'-LUMEZZANE (0-2)LECCE-COMO Lunedì18, ore 20.45 (2-2)PAVIA-TRITIUM (0-0)PORTOGRUARO-TREVISO (0-0)REGGIANA-ENTELLA (0-3)riposa TRAPANI

RISULTATICARPI-ALTO ADIGE 0-2COMO-REGGIANA 2-0CUNEO-TRAPANI 0-1ENTELLA-PAVIA 2-1LUMEZZANE-CREMONESE 2-1SAN MARINO-PORTOGRUARO 2-0TREVISO-ALBINOLEFFE 2-1TRITIUM-LECCE 0-3ha riposato FERALPI SALO'

PRIMA DIVISIONE GIRONE A 22a GIORNATA

Guillermo Giacomazzi, 35 anni ANSA

26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

MARCATORE Evacuo al 37’ s.t.NOCERINA (4-3-3) De Lucia 6,5; Garufo6,5, Baldan 7,5, Chiosa 7 (dal 18’ s.t. Daf-fara 6), Giuliatto 6; Corapi 6, Bruno 6,5,De Liguori 6,5 (dal 23’ s.t. Pepe 7); Maz-zeo 7, Evacuo 7, Negro 6,5 (dal 40’ s.t.Andelkovic s.v.). (Ragni, Diagouraga, Go-robosov, N. Russo). All. Auteri 7.FROSINONE (4-2-4) Zappino 6; Frabot-ta 6, Guidi 7, Biasi 7 (dal 36’ s.t. Vitales.v.), Blanchard 6,5; Gucher 6, Frara 6;Aurelio 6,5 (dal 30’ s.t. Marchi s.v.), Lapa-dula 6,5, Santoruvo 6,5 (dal 36’ s.t. Curia-le s.v.), Ganci 7. (Vaccarecci, Bottone,Gori, Cesaretti). All. Stellone 5,5.ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6,5.NOTE spettatori 7.000 circa; paganti, ab-bonati e incasso non comunicati. Ammo-niti Santoruvo, Giuliatto, Lapadula, Gan-ci, Daffara, Vitale e Zappino. Angoli 6-4.

MARCATORE aut. di Martella al 29’ s.t.LATINA (4-3-3) Bindi 6; Cafiero 5 (dall’8’s.t. Giallombardo 6), Cottafava 6, De Gio-sa 6,5, Bruscagin 6; Barraco 6,5, Burrai6, Gerbo 7; Kolawole 6,5 (dal 38’ s.t.Agius s.v.), Danilevicius 6,5, Schetter 5,5(dal 14’ s.t. Jefferson 6). (Ioime, Ricciardi,Pagliaroli, Angelilli). All. Pecchia 7.VIAREGGIO (3-5-2) Furlan 6; De Bode6,5, Conson 6, Carnesalini 6; Pellegrini6,5, Pizza 6 (dal 36’ s.t. Giovinco s.v.),Maltese 6,5, Sandrini 5,5 (dal 30’ s.t. Cala-mai 6), Martella 5 (dal 36’ s.t. Peverellis.v.); Magnaghi 6, De Vena 5,5. (Gazzoli,Trocar, Fiale, Benedetti). All. Cuoghi 6.ARBITRO Casaluci di Lecce 6.NOTE paganti 2.174, abbonati 630, incas-so di 15.132 euro. Espulsi i tecnici Pec-chia e Cuoghi al 40’ s.t.; ammoniti Kolawo-le, Maltese, De Bode, Magnaghi, Giallom-bardo e Sandrini. Angoli 2-1.

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GUBBIO PRATO

1

1DAL NOSTRO INVIATONICOLA BERARDINOLATINA

Ritorno immediato in vet-ta. Il Latina supera il Viareggio,annulla il sorpasso dell’Avelli-no nell’anticipo e riconquista ilprimato solitario. Successo cen-trato con lucidità in una garapiena di difficoltà dopo aver«perso» venerdì i tre punti conla Paganese (gara da rigioca-re). La squadra di Cuoghi si ar-rende solo dinanzi a un’autore-te di Martella che fa ancora piùmale perché arriva verso la vo-lata finale.

La chiave Nel Latina squalifica-to Sacilotto, infortunati Milanie Cejas. In difesa entra Cafiero.Pecchia riassembla il centro-campo con un assetto a trazio-ne anteriore. In mediana arre-trato Barraco, Burrai smistatoin regia e Gerbo dirottato a sini-

stra. In avanti il ritorno di Dani-levicius dal primo minuto. NelViareggio, fermi per squalificaTomas e Crescenzi, novità inogni reparto. Tra i pali ecco Fur-lan, nel pacchetto arretrato il

rinforzo De Bode, a centrocam-po Pizza, in attacco De Vena. IlLatina cerca di impadronirsidel pallino del gioco e alza il rit-mo. Pecchia infittisce i consuetiscambi di posizione tra gli ester-ni di centrocampo e attacco pertogliere riferimenti agli avver-sari. La manovra dei laziali pe-rò non decolla: Burrai è pocoispirato, pesa il forfait di Cejas.Il centrocampo a 5, duttile e ag-gressivo, assicura equilibrio alViareggio. Pochi tentativi a re-te. Un’incursione di Danilevi-cius non viene agganciata daBarraco, la replica toscana conun tiro di Pizza fuori bersaglio.I laziali reclamano il rigore perun atterramento di Kolawole.

La mossa In avvio di ripresa Pec-chia cambia faccia al Latina.Più spinta in difesa con l’ingres-so di Giallombardo (out Cafie-ro) che va a sinistra con Brusca-gin spostato di fascia. L’innesto

di Jefferson al posto di Schetterriproduce la prima linea dellarimonta di Sorrento: il brasilia-no al centro con Danilevicius,sulle fasce Barraco e Kolawole.Attacco a quattro e centrocam-po sulle spalle di Burrai e Ger-bo. Ci provano i toscani conuna deviazione di Pizza. Crescela pressione dei laziali. Al 21’punizione di De Giosa sventatada Furlan. Al 23’ debole conclu-sione di Jefferson da buona po-sizione. La nuova formula of-fensiva trasmette sicurezza alLatina. Che passa al 29’: Gerboprova ad allargare il gioco, in-terviene Martella per rilanciareil pallone, tocco maldestro conparabola beffarda per Furlan eil Francioni esplode di gioia. Lasquadra di Pecchia potrebberaddoppiare con Burrai e Jeffer-son. Il Viareggio al 50’ ha lachance per pareggiare, ma il bo-lide di Calamai va fuori.

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ANDRIA (4-4-2) Rossi 6; Cutrupi 6,Migliaccio 6,5, Zaffagnini 6, Malerba 6(dal 29’ s.t. Loiodice s.v.); D’Errico 5,5,Giorgino 6, Branzani 6, Taormina 5,5(dal 34’ s.t. Contessa s.v.); Guariniello5,5 (dal 15’ s.t. Bardelloni 6), Innocenti6. (Sansonna, Tartaglia, Liccardo,Scrugli). All. Cosco 6.CATANZARO (3-5-2) Pisseri 6; Conti 6,Sirignano 6,5, Bacchetti 6; Fiore 6,5(dal 43’ s.t. Carboni s.v.), Castiglia 6,Ronaldo 6,5, Benedetti 6,5 (dal 25’ s.t.De Risio s.v.), Squillace 6; Masini 5,5(dal 13’ s.t. Catacchini 5,5), Fioretti 5,5.(Faraon, Papasidero, Sabatino, Quadri).All. D’Urso 6 (Cozza squalificato).ARBITRO Rasia di Bassano 6,5.NOTE paganti 1.673, non ci sonoabbonati, incasso di 6.698 euro.Ammoniti Fioretti, Benedetti, Conti,Bacchetti e Ronaldo. Angoli 9-3.ANDRIA Partita equilibrata e senzagrandi emozioni, quasi inevitabile lo 0-0che in chiave salvezza serve poco. Unaper parte le occasioni da gol piùsignificative. Nel primo tempo è l’Andriaa sfiorare il vantaggio al 36’: Innocentiverticalizza per Taormina che sipresenta davanti al portiere, mal’esterno dell’Andria perde il tempo, sidefila e quando calcia Pisseri gli chiudelo specchio della porta. All’inizio dellaripresa la situazione si capovolge: èFioretti a presentarsi da solo in area,ma sull’uscita di Rossi calcia alto sullatraversa. Per il resto l’Andria collezionaangoli e punizioni, ma in pratica nonimpensierisce mai il portiereavversario.

Giuseppe Ernesto

ANDRIA

FROSINONE

1

MARCATORE Radi su rigore al 31' s.t.GUBBIO (4-3-3) Venturi 6; Cancellotti6, Galimberti 6, Radi 6,5, Belfasti 6;Sandreani 6,5, Boisfer 6 (dall’11’ s.t.Bazzoffia 6), Palermo 7,5; Caccavallo6,5, Galabinov 5,5 (dal 18’ s.t. Cocuzza6), Di Piazza 6 (dal 39' s.t. Baccolo s.v.).(Farabbi, Carroccio, Regno, Semeraro).All. Sottil 6,5.PAGANESE (4-4-2) Marruocco 7;Calvarese 6, Pepe 5,5, Fernandez 6,Nunzella 6; Ciarcià 6, Soligo 6, Lulli 6(dal 33' s.t. Franco s.v.), Scarpa 6,5;Girardi 6, Fava 5,5 (dal 24' s.t. Tortori5,5). (Robertiello, Puglisi, Perrotta,Romondini, Romano). All. Grassadonia 6.ARBITRO Oliveri di Palermo 6.NOTE paganti 1.630, abbonati 1.245,incasso di 12.071 euro. AmmonitiNunzella, Sandreani, Cancellotti, Tortorie Venturi. Angoli 7-5.GUBBIO (Pg) Il Gubbio vince contro laPaganese, la panchina di Sottil è salva, itre punti possono risultare salutari peruscire dalla crisi di risultati: un puntonelle ultime sette partite, cinquesconfitte consecutive, l’ultima vittoriaera stata quella del 30 novembre incasa contro la Nocerina. Stavolta ilsuccesso sulla Paganese è arrivato surigore. Alla mezzora della ripresaCaccavallo s'inventa un dribbling invelocità in area, Fernandez abbocca elo tocca: rigore. Caccavallo va sulpallone, Sottil invece chiama Radi chesegnao il suo terzo gol stagionale.Prima e dopo Paganese pericolosa conun tiro di Girardi fuori di poco e con unarovesciata di Tortori che sfiora il sette.

Euro Grilli

1

NOCERINA

VIAREGGIO

MARCATORE Mancosu su rigore al 31’p.t.BENEVENTO (4-3-1-2) Gori 7; D’Anna 7,Siniscalchi 6,5, Mengoni 7, Anaclerio 6;Davì 6,5, Espinal 6, Montiel 6,5 (dal 19’s.t. Rajcic 6); Mancosu 6,5 (dal 33’ s.t.Buonaiuto s.v.); Marchi 6 (dal 39’ s.t.Germinale s.v.), Marotta 6,5.(Mancinelli, Signorini, Bolzan, Carotti).All. Carboni 6,5.CARRARESE (4-3-2-1) Piscitelli 6;Lanzoni 6, Melucci 6,5, Anzalone 6,5,Vannucci 6,5; Orlandi 6 (dal 19’ s.t.Tognoni 6), Ciciretti 5 (dal 30’ s.t. Merini6), Venitucci 6; Mancuso 6,5 (dal 39’ s.t.Margiotta s.v.), Belcastro 6; Makinwa6,5. (Cicioni, Bregliano, Juan Cruz,Partipilo). All. Di Costanzo 6.ARBITRO Mainardi di Bergamo 6,5.NOTE paganti 824, abbonati 1.723,incasso non comunicato. AmmonitiVenitucci, Mengoni, Anaclerio,Belcastro e Gori. Angoli 5-7.BENEVENTO Funziona benissimo lacura Carboni: tre partite controCatanzaro, Avellino e Carrarese ealtrettante vittorie con il nuovoallenatore del Benevento, tra l’altrosenza subire reti (cinque, invece, quellesegnate). Successi pesanti cheriportano serenità nel gruppo e,soprattutto, danno ulteriore spinta inottica playoff. In campo non ci sonobarriere e neppure difese arcigne. Ledue squadre si affrontano a viso apertoper tutta la partita, ancora di più laCarrarese che, nella ripresa, nondimostra di avere alcun timore datrasferta e che spinge in attacco con

passaggi lineari in contropiede,costruendo qualche buona occasione.Ma sulla sua strada trova D’Anna (19’s.t.), che salva sulla linea un cross diOrlandi e anticipa di un soffio Makinwa,e in particolare Gori, attento e decisivoquando al 36’ della ripresa, con unaprovvidenziale manata, togliedall’angolo basso una precisa incornatadi Makinwa; poteva essere il gol delpareggio. Il Benevento, da squadraesperta, spesso veloce e fisicamenteinvidiabile, fatica molto nel tirare a rete,però al 31’ del primo tempo colpisce surigore, con un tiro di Mancosu, dopoche Ciciretti aveva fermato unapunizione di Montiel con un braccio.Con questo successo la squadra diCarboni fa chiaramente capire di poterambire a un posto al sole. La Carrareseinvece adesso è ultima, scavalcata dalSorrento, ma ha dimostrato di averemezzi e capacità per tirarsi fuori.

Antonio Buratto

BENEVENTO

MARCATORI Nocentini (S) al 20’,Musetti (S) al 28’, Casini (P) al 38’ p.t.PRATO (4-3-1-2) Layeni 5,5; Bagnai 5(dal 16’ s.t. Di Dio 5,5), Beduschi 5,Ghinassi 5,5, De Agostini 5,5; Corvesi 6,Cavagna 5,5, Casini 6,5; Disabato s.v.(dal 5’ p.t. Cesarini 5); Napoli 5,5 (dal 1’s.t. Essabr 5), Tiboni 5,5. (Brunelli,Saitta, Bisoli, Carminati). All. Esposito 5.SORRENTO (4-4-2) Rossi 6;Kostadinovic 6 (dal 26’ s.t. Salvi s.v.),Nocentini 7, Di Nunzio 6,5, FusarBassini 6; N. Guitto 6,5, Esposito 6,Beati 6, Bonomi 6,5; Musetti 7 (dal 38’s.t. Bernardo s.v.), Tortolano 6 (dal 14’s.t. Corsetti 6). (Polizzi, Konan, Ferrara,

Terminiello). All. Papagni 7.ARBITRO Adduci di Paola 6.NOTE paganti 639, abbonati 112,incasso di 4.753 euro. AmmonitiCorsetti, Bonomi, Tortolano, Nocentini,Kostadinovic, Casini, Tiboni, De Agostinie Layeni. Angoli 4-2.PRATO Un vivace Sorrento mette incrisi un Prato che senza Silva Reis eDisabato (subito fuori per infortunio)non riesce a rendersi mai pericoloso.Se si aggiungono gli svarioni di unadifesa distratta e più volte variata diassetto, ecco spiegati i gol di Nocentinie Musetti nel primo tempo e i pericolipiù volte creati dal Sorrento (ora nonpiù ultimo) in contropiede. Il Pratoreagisce allo svantaggio con foga, macon poca lucidità, e si limita al bel golche Casini firma al 38’ dopo unaconclusione di Napoli. Per il resto, nellaripresa ha più opportunità il Sorrento diarrotondare il risultato in contropiede.

Piero Ceccatelli

Solo un tentativo a testaAndria e Catanzaro spenti

DAL NOSTRO INVIATOGAETANO IMPARATONOCERA INFERIORE (Salerno)

Bella, avvincente, com-battuta e con colpo di scena fi-nale: il gol di Evacuo. Colpiscein girata, nell’area piccola, unpallone filtrante che Garufo in-fila dalla destra. Il bombersfrutta l’attimo di distrazionedella difesa ospite (Stellone to-glie il pilastro Biasi per Vitaleun attimo prima) e un perfettovelo di Negro. Risultato giu-sto, ma il Frosinone fa un figu-rone.

La chiave Memorizzate il no-me: Marco Baldan, difensoreventenne (prestito Milan). Lamossa a sorpresa di Stellone(quattro attaccanti e virata suun 4-2-4 puro) s’infrange sulgiovanotto svezzato a Milanel-lo e l’altro centrale, Chiosa,uscito per infortunio. In so-stanza vincono le difese, an-che il quartetto ospite (Biasi eGuidi su tutti) becca applausi.Il conto delle azioni gol è diquattro pari, il Frosinone ini-zia a pungere: ai punti il primotempo è suo.

Scacchi Lapadula (2’ e 18’ p.t.)e Blanchard (12’ e 21’ s.t.) sfio-rano la rete d’un niente in 90’recitati con ripartenze veloci,ficcanti, ragionate. La Noceri-na fa da padrona di casa: cioèprende palla, tesse gioco, chiu-de nella propia metà campo ilaziali, recrimina per un penal-ty (Frabotta su Bruno in area),e mette in vetrina Evacuo (9’p.t.) con Mazzeo (spreca il rad-doppio sul finire). Il Frosinonepaga, forse, quei due cambi a10’ dalla fine, Auteri si prendeil bottino cambiando le cartein tavola: 4-3-3 iniziale, un at-timo 4-2-4, poi filo spinatocon Andelkovic dentro e dife-sa a 5. E la Nocerina avanza.

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Decide il solito EvacuoNocerina sempre più su

LATINA

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 20a GIORNATA

Gubbio, vittoria per SottilPaganese k.o. su rigore

0PAGANESE

Prato, una difesa nel caosIl Sorrento torna a vincere

CATANZARO

Benevento verso i playoffCarboni al terzo successo

SORRENTO 2

IL POSTICIPO ORE 20.45, SU RAI SPORT 1

0 0

Una sfida tra grandi che vale i playoff. Emergenza a centrocampoper il Pisa: rientra Buscé ma sono k.o. Favasuli e probabilmente Mingazzini(stamani test definitivo); in difesa ballottaggio tra Colombini e Sabato, inattacco fra Tulli e Scappini. Nel Perugia è in dubbio Esposito (problemamuscolare) e Camplone punta su Dettori, hanno recuperato Cacioli ePolitano, in avanti Fabinho preferito a Rantier: quasi 400 i tifosi al seguito.Così in campo stasera (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1):PISA (3-5-2) Sepe; Sbraga, Carini, Colombini; Buscé, Fondi, Barberis,Benedetti, Pedrelli; Perez, Tulli. (Pugliesi, Rozzio, Sabato, Lucarelli, Ciacci,Gatto, Scappini). All. Pane.PERUGIA (4-3-3) Koprivec; Cangi, Massoni, Cacioli, Liviero; Nicco, Dettori,Moscati; Politano, Ciofani, Fabinho. (Giordano, Giani, Zanchi, Canaj,Esposito, Rantier, Tozzi Borsoi). All. Camplone.ARBITRO Minelli di Varese (Villa-Colì).

Stasera Pisa-Perugia è sfida da playoff

Arriva immediata la risposta all’AvellinoIl Viareggio k.o. per l’errore di Martella

CARRARESE

L’esultanza dei giocatori del Latina dopo il gol della vittoria ASARO

Carica LatinaResta in vettacon un autogol

Sabato l’Avellino ha fattoun’impresa a Barletta, in unapartita giocata sotto al diluvio suun campo pesantissimo. Dopo lo0-0 del primo tempo, nellaripresa la squadra di casa èandata a segno con Allegretti al13’ e Burzigotti al 25’. Poi larimonta vincente dell’Avellino,andato in gol con Izzo al 26’,Castaldo al 34’ e Zigoni al 39’.

L’ANTICIPO

Impresa AvellinoDa 0-2 vince 3-2

27LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

su Moss«Ho visto la sua

auto al Museo.Come faceva a

guidare convolanti enormi,

senza cinture disicurezza e i

pedali distanti?Io sono pazzo, lui

un supereroe»

suDe la Rosa

«Pedro saràutilissimo

alla Ferrari comecollaudatore

al simulatore. Hocercato

di portarlo conme, ma non ce

l’ho fatta»

su Lauda«Ho sempre

avuto granderispetto per lui

però micriticava e così

ho volutoconoscerlo. Ne

è nata unagrande

relazione»

su Alonso«Io non sono uno

che arriva in unposto e dice

bisogna fare cosìo cosà. Non

scriverò nessunamail, come

invece avevafatto Alonso in

McLaren»

LEWIS HAMILTON28 ANNIINGLESE DELLA MERCEDES

S

S

S

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RALLY VW NON VINCEVA DAL 1987

Taccuino

«Qui posso costruirmi il V6su misura. Il 2013 duro? Giàvissuto situazioni simili»

AVEVA 35 ANNI IPOTESI INFARTO

HADETTO

Lewis Hamilton è natoa Stevenage (GB) il 7-1-1985.Con la McLaren dal 2007 al2012, quest’anno è passatoalla Mercedes. Iridato 2008,in carriera ha vinto 21 GP.

la scheda

SPONSORIZZATO DALLA TATA

Karthikeyan verso la Force IndiaNarain Karthikeyan, 36 anni, ex Hrt, potrebbe

bruciare Jules Bianchi e aggiudicarsi il secondo sediledella Force India. Sembra infatti che il colosso Tata siadisposto a fare un investimento importante per garanti-re la permanenza di Karthikeyan in F.1.

INTERNAZIONALI D’ITALIA CROSS

Cairoli senza rivali a Malagrotta(m.z.) A Malagrotta (Roma), Tony Cairoli (Ktm) si

è aggiudicato la seconda tappa degli Internazionali d’Ita-lia (classe Elite). Nella Mx1, invece, l’iridato si è dovutoaccontentare del 2˚ posto dietro al compagno Ken deDycker. Nella Mx2 vittoria di Christophe Charlier(Yamaha), nella 125 successo di Thomas Sileika (Ktm).

SUPERCROSS USAMillsaps re a San Diego

Davi Millsaps ha vinto la sesta prova stagionaledell’Ama Supercross. A San Diego, il portacolori dellaSuzuki ha firmato il secondo successo del 2013, davan-ti a Barcia (Honda) e Dungey (Ktm). Millsaps comandaadesso la generale con 19 punti di vantaggio su Dungey.

ANDREA CREMONESI

Guardi Lewis Hamilton eti chiedi perché. Perché un pilo-ta del suo valore che insegueormai il secondo titolo mondia-le dal 2008 abbia deciso di im-barcarsi nell’avventura Merce-des, che gli costerà un 2013 —a suo stesso dire — di apprendi-stato.

Lewis perché?«Perché sentivo che era l’ora dicambiare. Vedo persone chefrequentano lo stesso ufficioper 25 anni, io non ci riusci-rei».

Ma lei voleva andar via dallaMcLaren per correre con laMercedes oppure soltantoper una volontà di andarsene?«No, c’era la volontà di venirequi. In fondo io sono semprestato parte della famiglia Mer-cedes, avevo un’ottima relazio-ne con Norbert Haug. E poipensate a Schumi e alla Ferra-ri, nessuno avrebbe mai credu-to di vederlo un giorno in Mer-cedes e invece...».

A portarcela è stato Niki Lau-da, che relazione ha con lui?«Ho sempre avuto un grande ri-spetto per lui, ma negli ultimidue anni alla McLaren mi ave-va criticato molto, volevo par-largli per conoscerci meglio. Neè nata una ottima relazione».

Alla Mercedes abbondano i ca-pi. Lei a chi farà riferimento: aLauda, Brawn o Wolff?«Se devo parlare con il presi-dente Dieter Zetsche vado daNiki, per questioni riguardantiil team con Brawn, se le mie os-servazioni riguardano più areecon Wolf».

Che effetto le fa guidare perun marchio storico?«Ne sono orgoglioso. Al museodi Stoccarda ho visto la macchi-na di Stirling Moss, mi sono im-pressionato. Come facevano aquei tempi a guidare con un vo-lante così grande, coi pedali co-sì distanti, senza cinture di si-curezza. Io sono matto, ma lo-ro erano dei supereroi».

Quando Alonso era arrivato al-la McLaren aveva spedito unalunga e-mail a Ron Dennis perdire che cosa secondo lui si do-veva cambiare: lei sta facen-do lo stesso?«Io non sono il tipo di personache arriva in un posto e dice bi-sogna fare così o cosà. Per orami limito ad ascoltare. Anch’iofarò una lista ma nientee-mail, si discute».

Vede notevoli differenze traMcLaren e Mercedes?«No, sono due squadre di F.1molto professionali. Semmaici sono differenze che riguarda-no il metodo di lavoro, l’uso dideterminate attrezzature e didifferenti terminologie: il drs(l’ala mobile; n.d.r.) qui si chia-ma rfa: rear flap adjustement.

Capite che cosa intendo quan-do dico che devo imparare».

Quanto ha contato il passag-gio dall’otto cilindri aspirato al6 cilindri turbo che avverràl’anno prossimo?«È una grande opportunità,quando sono arrivato allaMcLaren c’era un V8 che non sipoteva cambiare. Ora che sia-mo alla fase iniziale del V6 soche cosa chiedere in termini diguidabilità e potenza».

Può fare un primo confrontotra McLaren e Mercedes dopoil primo test?«Beh, la McLaren resta davan-ti. Ma sapevo che il distacco darecuperare è consistente: laMercedes nel 2012 era 1" die-tro i migliori, a Suzuka addirit-tura 2"».

Dunque l’obiettivo per il 2013 è...«Finire le corse, puntare a sali-re sul podio, provare magari avincere, riuscirci sarebbe dav-vero incredibile».

Un po’ poco per lei, abituato alottare per il titolo.«Ma anche alla McLaren abbia-mo avuto anni difficili. Adesempio nel 2009».

Magari può puntare a vincerea Montecarlo...«L’ho detto ai ragazzi, arrivan-do in questo team: "Ma comeavete fatto ad essere così velo-ci nel Principato?". Certo,Schumacher là ha vinto tantevolte, era uno specialista».

A Jerez ha detto che il simula-tore McLaren è superiore. E laFerrari ha appena ingaggiatoDe la Rosa che lo usava...«A Maranello Pedro sarà utilis-simo perché è stato lui a svilup-pare il sistema McLaren. Hocercato di portarlo con me, manon ce l’ho fatta».

Sinora lei ha conquistato unsolo Mondiale, qualcosa da re-criminare con se stesso?

«No, forse se avessi agito di-versamente avrei vinto il ti-

tolo 2007. Ma nessuno èmai diventato campioneal debutto e tutti lo di-menticano. Troppi inci-denti? Sono un pilota,non posso andare a cor-rere e pensare "in questagara non sbatto"».

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Lynsay Coulthard, 35anni, sorella dell’ex pilota di F.1David, è stata trovata morta ierinella sua casa di Crossmichael(Scozia). La polizia sta cercandodi capire le cause del decessodella donna, sposata e madre diuna bimba di 8 mesi. Gli

inquirenti propendono per l’infarto, escludendol’ipotesi omicidio. Lynsay gestiva il «DavidCoulthard Museum» a Twynholm. Il fratello haappreso la notizia qualche minuto prima dell’iniziodi un programma della Bbc, di cui era ospite.

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FORMULA 1 L’INTERVISTA

«Lo sapevo:è più fortela McLaren,ma il futuroè Mercedes»

Lewis Hamilton ritratto poco primadel debutto con la Mercedes.Sotto, con la W04 LIVERANI

La sorella di Coulthardtrovata morta in casa

Hamiltonrischiatutto

«L’obiettivo èfinire le gare, farequalche podio.Vincere? Sarebbeincredibile»

Ogier con la Polotrionfa in SveziaLoeb 2˚a 41"8

Julien Ingrassia, 33 anni, e Sebastien Ogier, 29 AFP

ALESSANDRO CONTI

Ora è in vetta al Mondiale dopo aver vintola gara tradizionalmente appannaggio dei pilo-ti nordici. E ha regalato il primo successo aVolkswagen Motorsport che non andava a se-gno dal 1987 dopo la vittoria di Kenneth Eriks-son su Golf Gti in Costa d’Avorio. Il 29enne fran-cese Sebastien Ogier, dopo un digiuno lungooltre un anno, si è aggiudicato il Rally di Sve-zia, seconda prova del Mondiale Wrc, con laPolo R Wrc. Alle sue spalle l’unico altro pilotadell’Europa meridionale, che aveva vinto que-sta gara nel 2004, Sebastien Loeb, 38 anni, fre-sco di successo a Montecarlo, sulla Citroën DS3Wrc. Alla fine il distacco tra i due è stato di41"8. Ieri, prima dell’inzio dell’ultima giornatadi gara, la distanza tra il provenzale, che ha dasubito dominato la competizione, e l’alsazianoera di 26"9. Nelle sei speciali in programma ieriOgier ha preso il largo con la Power Stage(PS22). In totale il pilota Volkswagen ha vinto10 speciali sulle 22 in programma nell’interorally. E ha lasciato ben poco ai colleghi delNord Europa. Terzo si è classificato il norvege-se Mads Ostberg su Ford Fiesta a 1’24"5, datoper favorito alla vigilia della gara, ma attardatoda problemi meccanici.

Classifica finale: 1. Ogier (Fra-Volkswagen) 3h11’41"9; 2.Loeb (Fra-Citroën) a 41"8; 3. Ostberg (Nor-Ford) a 1’24"5;4. Latvala (Fin-Volkswagen) 1’30"6.Mondiale: 1. Ogier 46; 2. Loeb 43; 3. Ostberg 24.Prossimo appuntamento: 7-10 marzo Rally del Messico.

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29LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

« Il doping non èsparito del tutto,ma va moltomeglio: si vededalle facce

di LUCA GIALANELLAFILIPPO MARIA RICCI

206le sacche

di sanguesequestrate

nel 2006:99 ancora da

identificare.Sotto, il medico

EufemianoFuentes, 57 anni

Il Coni vuole le carte, poi chiamerà Re LeoneRiprende il processo al medico: i big in aula

LA TESTIMONIANZA

La Federciclosi costituiràparte civile

«Il massag-giatore

FranciscoJavier

Fernandez,noto come

El Rubio, miha fatto il

nome diCipollini. El

Rubio era ilbraccio

destro diFuentes e mi

ha dato percerta la

collaborazio-ne tra Mario

edEufemianonel 2002»

(da LaGazzetta

dello Sportdel 28 aprile

2007)

JESUS MARIAMANZANO

EX CORRIDORE,PARTE CIVILE

NEL PROCESSOFUENTES

4I NUMERI

CH

IAV

E

domandeper capirel’inchiesta

Comincia oggi, con la AlMusannah-Sultan QaboosUniversity (162 km), la 4ªedizione del Giro dell’Oman.Conclusione sabato: tappachiave giovedì, con arrivo insalita ai 1235 metri della GreenMountain. Campo partenti dialtissimo livello, il meglio per igrandi giri: Wiggins, Froome,Contador, Nibali (che lo scorsoanno vinse una tappa), Evans,Rodriguez. E poi l’iridatoGilbert, Boonen, Cancellara,Sagan. Ieri sera, per i big,cocktail sulla spiaggia offertodal sindaco di Muscat, lacapitale del ricco sultanato.

AL GIRO DELL’OMAN

Arrivano i ciclisti e l’Ope-racion Puerto riprende vigore.La terza settimana del proces-so si annuncia molto calda. Sta-mattina a Madrid sono previstele dichiarazioni, sotto giura-mento, dei testimoni Ivan Bas-so, Marcos Serrano e Jorg Jak-sche. Erano i numeri 2, 13 e 20del codice di Eufemiano Fuen-tes; i nomi in codice Birillo perBasso; Alcalde (sindaco), Srr eMs per lo spagnolo, che il 19maggio 2006 si sentì male do-po la 12ª tappa del Giro e fu ri-coverato all’ospedale di Torto-na (e rimase 10 giorni in condi-zioni gravi in quello spagnolodi Vigo); Bella, Jorge, JJ per iltedesco, importante testimonedell’Usada (l’agenzia antido-ping statunitense) nell’inchie-sta contro il sistema Arm-strong. Tutti con storie da rac-contare.

Calcio? Jaksche confessò tuttogià nel 2007. Così il primo in-contro col medico: «Fuentesmi disse che aveva lavoratocon i migliori club calcistici.Poi m’introdusse al menù,elencandomi le sostanze di-

sponibili: testosterone, Epo,trasfusioni, insulina, ormonidella crescita, eccetera. Io glidissi che ero interessato al mini-mo, non volevo correre rischi».E mercoledì testimonierà JesusManzano, il primo a denuncia-re apertamente il doping spa-gnolo, oggi parte civile controFuentes: rischiò di morire peruna sacca sbagliata.

«Maria» Ma sul processo a Fuen-tes per «attentato alla salutepubblica» si estende l’ombradel caso di Mario Cipollini, sve-lato sabato dalla Gazzetta del-lo Sport. Dalle carte della Guar-

dia Civil emerge che il lucche-se, iridato 2002, è stato

cliente dal 2001 al 2004di Fuentes, che lo identifi-cava con gli pseudonimi«CP» e «Maria». Sul retro

delle tabelle di prescrizio-ne del doping, compare il

suo numero di casa a Luc-ca. Il Coni, che con l’av-

vocato Arroyo è stato ilpiù incalzante controFuentes, ha mandatoa Madrid un altro le-gale, Guido Valori.Le carte presentatein esclusiva dalla Gaz-

zetta fanno parte dei23 tomi (7000 pagine)

di indagine: en-tro due giorni, la Procura anti-doping del Coni deciderà la li-nea. Di sicuro, vorrà ascoltareCipollini, che in quanto non tes-serato potrà rifiutare di presen-tarsi. Il caso è caldissimo. Sulretro delle quattro tabelle scrit-te da Fuentes, con trattamentidi Epo, trasfusioni (25 sacche,tra prelievi e reinfusioni, in ap-pena 5 mesi del 2003) e ormo-ni, appare la contabilità del do-ping. I pagamenti al medico,anche per i viaggi dell’ematolo-go Merino. Cifre agghiaccianti:dal 2001 al 2004 «Cipo» avreb-be pagato almeno 130 mila eu-ro, tra parcelle e medicinali.

In salita Cipollini fu uno dei pri-mi «clienti» di Fuentes nel2001. Poi il medico alzò i prez-zi anno dopo anno, tanto che icorridori da grandi giri saran-no disposti a pagare, nel 2006,anche 70 mila euro per sacchee consulenze. Torniamo a ReLeone. Fuentes era di una preci-sione maniacale sia nell’anno-tare i trattamenti dopanti, siala contabilità. Il 27 aprile2001, che coincide con la pri-ma estrazione di sangue di Ci-pollini, scrive: «Mi dà 1000. Te-lefonata per vedere se si posso-no usare (e quanto) soldi in

Svizzera». I conti elvetici di al-tri corridori vennero sequestra-ti in anni successivi dalla Guar-dia Civil.A testimonianza che il rappor-to si fa più stringente, per il2002 Fuentes prevede da par-te di Cipollini 25 mila euro diparcella. Più i medicinali. Il 13gennaio, 510 euro; il 18 genna-io, 650 euro; il 22 gennaio, 900euro. Il 25 febbraio Fuentes an-nota: «Gli do una caja (scatola)di 10 HM (sono ormoni) e midà 15.000 euro». E’ anche gene-roso, il medico: «Gli do 1xIG(ormone della crescita), un re-galo per provare tutto». E il 26:«Gli porto l’oxts (steroide) inItalia con la sacca?». Alla fine,l’anno del Mondiale di Zoldervale almeno 40 mila euro.Per il 2003 l’«accordo» è piùscientifico. Fuentes scrive:«Acuerdo 35.000+1000 poretapa Giro o Tour+5000 porCopa del Mundo». Ci sono 13mila euro di medicinali segnatiil 22 febbraio, tra Epo, ormoni,albumina. Questa stagione va-le intorno ai 60 mila euro.Infine il 2004: le annotazioni,a gennaio, sono per una consu-lenza di circa 30 mila euro.

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Il siciliano non ci sta: «Lo dico forte,il ciclismo di oggi è totalmente diverso»

lafr

ase

Ivan Basso è ilprimo corridore atestimoniare nelprocesso OperacionPuerto. Nome in codice«Birillo», come il cane:smascherato, ammisela responsabilitàper alcune sacche«depositate» a Madridnel 2006 e vennesqualificato per 2 anni.Oggi il varesino parleràin videoconferenza daTenerife, dove si trovain allenamento: «Rivivròi momenti bruttissimidel 2007, ma non c'èproblema a parlare —spiega Basso —. Non homai fatto ostruzionismo,non c'è niente di nuovoper me. Le mie 27pagine su 6000 sonosempre quelle».

Ivan in videoda Tenerife

CICLISMO TERZA PARTE DELLE RIVELAZIONI DELL’OPERACION PUERTO

DAL NOSTRO INVIATOCIRO SCOGNAMIGLIOMUSCAT (Oman)

A Zolder c’era anche lui.Un ragazzo che non aveva anco-ra compiuto 18 anni e, quattrogiorni prima dello sprint irida-to di Mario Cipollini, mostravaorgoglioso sul podio la meda-glia di bronzo conquistata nellacronometro juniores. Il saltocon il presente è lungo oltre 10anni, che per di più sembranoquasi un’era geologica: Vincen-zo Nibali adesso è il leader delnostro ciclismo, sul podio di Gi-ro, Tour e Vuelta, come solo Fe-lice Gimondi. E al Tour ofOman, che comincia oggi, pro-segue dopo l’Argentina (San Lu-

is) la marcia di avvicinamentoal Giro d’Italia. Non nascondeun certo disappunto nel dovereaffrontare l’argomento MarioCipollini, il coinvolgimento diRe Leone nell’Operacion Puer-to svelato dalla Gazzetta. Manon si tira indietro. E la primacosa che dice è forte, chiara,sentita. «E’ il passato. Un passa-to che non mi appartiene, chenon ci appartiene».

Non può però negare l’impattomediatico di una notizia così ne-gativa.«Non lo faccio. Fa male, a me ea tutto il movimento. Ma dicoanche: per favore, cerchiamodi dare lo stesso impatto, la stes-sa forza al concetto che il cicli-

smo di oggi è diverso. Total-mente diverso».

Nibali, queste sono parole.«No. Sono i fatti che parlano.Sono le novità che ci sono statenel mio sport in questi anni. Icontrolli a sorpresa, il passapor-to biologico, la reperibilità pra-ticamente 24 ore su 24. Io sonopassato pro’ nel 2005, e credoche la vera svolta ci sia stata alTour 2008 (quello dei casi Ric-cò, Piepoli, Kohl, Schumacher,ndr) quando hanno cominciatoa scovare il Cera, l’Epo di nuovagenerazione. Adesso parlanoanche le facce. Le facce dei tan-ti giovani che pedalano in grup-po. E’ un nuovo ciclismo. Il do-ping non è scomparso del tutto,non mi fraintendete. Impossibi-le. Ma va molto meglio. Il para-gone con quell’altro ciclismo èassurdo».

C’è anche rabbia in quello chedice?«Un po’. Non voglio che il passa-to screditi il presente. Il mio la-voro. E magari devo essere chia-mato a dare spiegazioni a dellepersone che mi vedono pedala-re e pensano che stia facendoqualche cosa contro le regoleper andare forte. Non è giusto».

Resta il fatto che la tentazionedi cercare il risultato a tutti i co-sti è un bel demone.«Io non ce l’ho. Se mi batte unopiù forte ci sta, se sono più fortevinco io. Questa è lo sport. Nonbarare. E poi voglio dormiresonni tranquilli. Non avere maiproblemi di questo genere. Es-sere felice. Con me stesso, conla mia famiglia. Se imbrogli,non puoi esserlo».

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LA REAZIONE QUANDO CIPOLLINI VINSE IL MONDIALE 2002, A ZOLDER IL NOSTRO ATTUALE NUMERO UNO VINSE IL BRONZO NELLA CRONO JUNIORES

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Sfida con WigginsEvans e Contador

Cipollini, ecco i soldiOltre 130 mila euroa Fuentes in 4 anniE oggi parla Basso

Nibali amaro: «Quel passato non ci appartiene»

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Vincenzo Nibali, 28 anni BETTINI

1 Che cosa rischia Cipollinidall’Operacion Puerto?I fatti svelati dalla Gazzetta siestendono dal 2001 al 2004.Dal punto di vista penale, sonoprescritti. Dal lato sportivo, c’èuna prescrizione di 8 anni, male nuove linee della giustiziasportiva prevedono che la pre-scrizione scatti dal momento incui si conosca il reato.

2 La Procura antidoping delConi può aprire un’inchiesta?Sì, anche se Cipollini non è piùtesserato sportivo e può nonpresentarsi a una eventualeconvocazione. Se deferito alTna (tribunale antidoping), ri-schia un’inibizione (anche a vi-ta) a frequentare impianti spor-tivi, corridori e corse di cicli-smo, per esempio.

3 Cipollini può perdere ilMondiale di Zolder 2002?Glielo può revocare soltantol’Uci, la federciclo mondiale, altermine di tutto il procedimen-to sportivo, compreso l’eventua-le ricorso al Tas, il tribunale ar-bitrale sportivo. Da questo pun-to di vista, la vicenda Cipollinisarebbe la ripetizione dell’itertoccato ad Armstrong.

4 Qual è la posizione dellaFederciclismo italiana?Il presidente Di Rocco è statodurissimo: «Cipollini ha il di-ritto di difendersi, ma l’imma-gine del ciclismo va comun-que salvaguardata. Ci costitui-remo parte civile contro Cipol-lini, così come contro quelliche hanno contribuito ad in-fangare il nostro sport»

Il retro della tabella di Cipollini nel2003: a sinistra, i conti di Fuentes

31LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

33LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

« «Sono troppocontenta per leiQuando mi fecimale mi mandavasms da piangere

E’ tra le più bellemedaglie, comequelle chevincevo conla Compagnoni

30 GENNAIO 2005

19 DICEMBRE 2006

24 FEBBRAIO 2007

Argento

SETTEMBRE 2007 7 DICEMBRE 2008

9 FEBBRAIO 2009

13 DICEMBRE 2003

« «

L’azzurra compie un capolavoro emozionante e tecnico. Spazza via drammie incidenti quando nessuno ci credeva più: la francese Rolland oro per 16/100

E’ una bellanotizia per tutterivederla a questilivelli dopo quelloche ha passato

Qualcuno nonvoleva che laportassi, ma ioavevo fiducia:ha un talento!

A 18 anni a sorpresa è quarta aiMondiali in superG a Santa CaterinaValfurva (la sorella Elena è secondain discesa). Esce in gigante

In Val d’Isere si frattura il polsosinistro più trauma cranico: è il primoinfortunio. A Torino 2006 ha disputatol’unica Olimpiade: ottava in gigante

LA CURIOSITA’

In Sierra Nevada il secondo infortunio:rottura del crociato ginocchio destro.Da juniores vanta tre ori mondiali(superG 2004, discesa e gigante 2005)

L’incredibile impresa di NadiaAddio sfortuna, che discesa!

Viene fermata, dopo un controllomedico, per aritmia cardiaca. Tornain gara nel gennaio 2008 a Cortinaed è ottava in superG

Prima e unica vittoria in coppadel Mondo: superG a Lake Louise.In tutto 9 podi: oltre alla vittoria,2 secondi posti e 6 terzi posti

E’ bronzo mondiale nella discesa diVal d’Isere (foto a sinistra). Alta 1.63per 64 kg, polivalente e tecnica, è dasempre bravissima nelle curve veloci

Nadia Fanchini è nata aMontecampione (Bs) il 25 giugno 1986:esordisce in Coppa del Mondo nelgigante in Alta Badia (non qualificata)

MARIA RIESCHBRONZO DISCESA

SOFIA GOGGIA22a IERI E 4a IN SUPERG

MAURO SBARDELLOTTO11 MEDAGLIE DA SKIMAN

RAIMUND PLANCKERD.T. ITALIA DONNE

E’ quarta ai Mondiali

Il primo infortunio

(a.a.) Le tre sorelleFanchini si sono rottii legamenti crociatidi tutte e due le ginocchia.«Con il crociato rottodi Sabrina abbiamo fattol’en plein, mancava solo il suo»è la battuta di papà Sandro.La minore delle Fanchini, ieriper tutto il tempo accanto allasorella Nadia nell’angolo dellaleader, tornerà ad allenarsia fine maggio dopo l’infortunionello slalom Fis di Aspen,a fine novembre: rotturadel crociato del ginocchiosinistro, nel 2007 fa si eralacerata il destro. AncheElena si è già rotta i crociatidi tutte e due le ginocchia.

Secondo infortunio

DAL NOSTRO INVIATOPIERANGELO MOLINAROSCHLADMING (Austria)

Solo lo sport sa racconta-re certe storie, ridare fiduciaanche nella disperazione piùprofonda. Ieri i Mondiali diSchladming ci hanno restitui-to Nadia Fanchini, medagliad’argento della discesa raccon-tandone una speciale. Nadiapareva soffocata dal destino,con due ginocchia che le impe-discono di correre, di svolgerela maggior parte dei lavori inpalestra, che la costringono adormire con un cuscino fra ledue articolazioni se non vuolesvegliarsi urlando dal dolore.Nessuno sperava in lei. Lonta-na in prova, poco allenata allavelocità. C’è chi aveva chiestoal responsabile femminile Rai-mund Plancker prima dellapartenza perché si portava aiMondiali una zoppa. Ma in Na-dia c’è talento, quello vero.Senza incidenti sarebbe statauna regina della velocità, capa-ce di battere anche una Vonnsu ghiaccio e piste tecniche. In-vece, dopo tanti incidenti, haripreso davvero questa estatededicandosi solo al gigante,l’unica specialità che parevapotesse ancora frequentare.

La differenza Se avesse avutopiù confidenza con la velocitàla Fanchini si sarebbe messa alcollo l’oro, perso nei primi 30secondi di gara di puro scorri-mento. Chi l’ha battuta, la fran-cese Marion Rolland, al secon-do intertempo (34") le avevarifilato 68/100 di secondo.Non è un caso che fra lei e lecolleghe sul podio (Rolland eRiesch) ci siano almeno 15 kgdi differenza. Ma da quel pun-to è iniziata la fantastica ri-monta di Nadia. Nei quattrocurvoni a 90 gradi all’altezzadella stazione intermedia del-la cabinovia del Planai, ha scia-to come faceva 4 stagioni fa, inperfetta conduzione, traccian-do una linea che nessuna av-versaria è riuscita a percorre-re. Ma il vero capolavoro l’hadisegnato nel punto più impor-tante, una «esse» che iniziacon un curvone lunghissimodi quasi 180 gradi e la successi-

va curva a sinistra molto piùsecca. All’attacco del curvoneha preso un assetto sugli sciperfetto, che ha lasciato solodopo 150 metri senza alcunacorrezione di traiettoria, ha sa-puto aspettare il punto giustoper il cambio di peso da unosci all’altro e in uscita si è trova-ta negli sci una velocità irrag-giungibile per le altre. Dopo,sulla lunga traversa, ha capita-lizzato il capolavoro e sul tra-guardo aveva solo 16/100 disecondo di differenza dallaRolland. Tutte le favorite sonofinite alle sue spalle e si sonoinchinate alla sua tecnica.

La paura Un miracolo? Forse. Ildolore fisico la Fanchini nonl’ha ancora dimenticato, è anco-ra nella sua anima e lo ha rivela-to quando, nella posizione ri-servata alla leader della classifi-ca, non è riuscita a guardare,voltando le spalle mettendosipure le mani sul viso, le cadutedi Gisin e Merighetti. Non le di-

menticherà mai, ma ora sa chenelle giuste condizioni è sem-pre fra le migliori. Lei e la sorel-la Elena hanno di natura unaposizione sugli sci straordina-ria, un assetto che permette dichiedere il massimo agli attrez-zi, ma serve il fondo compattoper avere una risposta decisa.Non è mai stata una grande sci-volatrice, ma sa compensarequesta carenza con una rapidi-tà e una sensibilità in curva chehanno pochi eguali. La potre-mo rivedere in gigante sullaparte finale a precipizio dellapista della discesa maschile inprogramma giovedì.

La campionessa Nella giornatain cui sono crollate le favorite,dalla Maze alla Fenninger, il ti-tolo è andata alla Rolland,un’atleta di 30 anni, che nonaveva mai vinto in carriera eche i migliori piazzamenti inCoppa li aveva ottenuto nelmarzo scorso proprio su questapista nelle finali, seconda in di-

scesa e terza in superG. Moltila ricordano per uno fra i piùbuffi infortuni della storia del-lo sci, la caduta (e crociato rot-to) dieci metri fuori dal cancel-letto di partenza della discesaai Giochi di Vancouver. «Il miolimite — dice la Rolland — è diaver sempre creduto poco inme stessa e al traguardo, sin-ché non l’ho letto, non credevodi aver vinto. Era difficile passa-re davanti a questa Fanchini».

Le altre azzurre Comunque incasa Fanchini ieri era una gior-nata particolare: la seconda az-zurra al traguardo è infatti Ele-na, nona, e spiace per l’erroreche ha relegato Sofia Goggia al22˚ posto e la caduta all’entra-ta della esse di Daniela Meri-ghetti. Le azzurre sono andateal massimo, segno che il lavorodi preparazione della discesa èstato di alto livello. Non tuttodi questo gruppo è da buttarecome qualcuno vorrebbe.

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Fermata: aritmia cardiaca Vince in coppa del Mondo

Bronzo mondiale in discesa

Esordio in Coppa

SCIMONDIALI DISCHLADMING

Per le 3 sorellerotti i crociatidelle 2 ginocchia

SESTA MEDAGLIAIN DISCESAE’ la 53a medaglia italianadella storia, la sestadelle azzurre in discesaai Mondiali: 1 oro, 3 argentie 2 bronzi

34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

Il dolore e la rinascita

«Disperata, non ci credevoUn messaggio: mai mollare»

batticuore

31 GENNAIO 2010

La sorella Elena 9a

Oggi uomini in tvore 12 e 18.15

la guida

26 GENNAIO 2011

21 GENNAIO 2012

8 DICEMBRE 2012

10 FEBBRAIO 2013

NADIA FANCHINI

Nove stagioni in Coppa, di cui 5 a recuperare dagli infortuni. Dal pianto di martedì allagioia. «Scesa con il cuore, altro non potevo fare. Quei 16/100 non li vedo, è una vittoria»

IL MEDAGLIERE

Caduta da paura: rottura dei legamenticrociato e collaterale delle dueginocchia, più il muscolo popliteo dellagamba destra in superG a St Moritz

DISCESA DONNE1. Marion Rolland (Fra) 1’50"00;2. NADIA FANCHINI a 16/100;3. Maria Riesch (Ger) 70/100;4. Kamer (Svi) 74/100; 5. Mancuso (Usa)85/100; 6. Cook (Usa) 91/100; 7. Maze (Slo)1"21; 8. Fischbacher (Aut) 1"23; 9. E. FAN-CHINI 1"45; 10. Goergl (Aut) 1"48; 11. Fennin-ger (Aut) 1"55; 12. Smith (Usa) 1"58; 13. Wei-rather (Lie) 1"71; 14. Marchand Arvier (Fra)1"74; 15. Ruiz Castillo (Spa) 1"93; 16. Gut (Svi)1"96; 17. McKennis (Usa) 2"03; 18. MarderSterz (Aut) 2"05; 19. Stuhec (Slo) 2"16; 20Kaufmann Abderhalden (Svi) 2"32; 21. Sejer-sted (Nor) 2"36; 22. GOGGIA 2"85; 23.Miklos (Ung) 3"25; 24. Krizova (Cec) 3"26;25. Brodnik (Slo) 3"37. Rit.: Merighetti.OGGI SUPERCOMBINATA UOMINI(discesa ore 12, slalom 18.15, dir. Rai Sport1 ed Eurosport). Pettorali (discesa): , 4 Ber-thod (Svi), 8 Zurbriggen (Svi), 10 Raich(Aut), 11 Mayer (Aut), 12 KLOTZ, 13 Viletta(Svi), 14 Theaux (Fra), 15 PARIS, 16 Bau-mann (Aut), 17 Merillod Blondin (Fra), 18Janka (Svi), 19 INNERHOFER, 20 Svindal(Nor), 21 Kostelic (Cro), 22 Pinturault (Fra),27 Ligety (Usa), 30 MARSAGLIA.

Rientra dal terribile infortuniodi St. Moritz: fa l’apripista alla discesadi Cortina e si rompe il crociatodel ginocchio sinistro

Rientra a Kranjska Gora in gigante, manon si qualifica per la seconda manche.Per il prosieguo della stagione fa sologigante: 6ª a Ofterschwang in Germania

Riprova la velocità nel superG di St.Moritz: è 38ª. In questa stagione ha fattosolo 3 discese in coppa: 14/12 Val d'Isere26ª; 12/1 St. Anton 32ª; 19/1 Cortina 24ª

E’ argento mondiale in discesa: è ilterzo podio per la famiglia Fanchini,la 22ª medaglia femminile della storia:6 ori, 9 argenti e 7 bronzi

DAL NOSTRO INVIATOMARISA POLISCHLADMING (Aut)

Ci sono giorni in cui i con-ti tornano e l’argento di NadiaFanchini ne è la prova: «La miamedaglia è un messaggio: nonmollate mai». Sintesi con lietofine di 26 anni (27 a giugno), 9stagioni in Coppa del Mondodi cui 5 a recuperare dagli in-fortuni. Il penultimo e più gra-ve, la caduta nel superG di St.Moritz, declassa a bottarella ilvolo della Vonn. Lì Nadia harotto tutto quello che c’era nel-le due ginocchia. «Dopo St.Mo-ritz sembrava tutto finito» sin-ghiozza la sorella Elena. Nadiapiange, ma di gioia: «E’ il gior-no della rinascita. Sono scesacon il cuore, di più non potevofare. Quei 16 centesimi non livedo neanche, per me esserequi è una vittoria».

Sensazioni Sabato era certache una medaglia sarebbe arri-

vata, non sua, perché non erastata la stagione brillante chesi aspettava (miglior piazza-mento il 12˚ posto nel gigantedi Semmering) ed disputavasolo la quarta discesa da quan-do è tornata. «Io non credevoin me, ma non sono partitasconfitta». Dopo poco più didue settimane di allenamentoin velocità, perché a La Parvain estate il ginocchio destro si èpreso un’altra tirata. Senza ilmagone di martedì, dopo il su-perG, quando si è vista scorre-

re davanti agli occhi gli ultimianni ed ha pianto: «Ero dispe-rata, mi sembrava fosse finita,che non sarei più riuscita a tor-nare come prima».

Sci Se come le Fanchini sei bre-sciano di Montecampione (perl’anagrafe all’ospedale di Love-re, provincia di Bergamo, soloperché era il più vicino), hai unpapà (Sandro, ieri a Schlad-ming con mamma Giusi) chelavora allo skilift, sciare è unobbligo morale e un passatem-

po per il dopo scuola. Nadia eElena, maggiore di un anno,hanno cominciato a scorazza-re sulle piste di casa qualchemese dopo aver imparato acamminare. Si sono presenta-te insieme al mondo a SantaCaterina, Mondiali 2005, in sti-le Goggia. Nadia si prese ilquarto posto in superG (bron-zo sfumato per 5 centesimi).Tutto in fretta, come succedeai talenti: esordio in Coppa delMondo a 17 anni e mezzo, tretitoli ai Mondiali juniores (di-

scesa, superG, gigante). Primadiversi segnali di un buon rap-porto con la paura: al trofeo To-polino internazionale, a Whist-ler Mountain fuggì ai gendar-mi che volevano ritirarle ilpass per eccesso di velocità.

Paure Per un bel po’ ha patito ilgigante, non per questioni tec-niche, è che nell’attesa tra laprima e la seconda manche siagitava così tanto da svenire(le lasciavano il casco in testa,che non si sa mai). «E’ moltosensibile, in positivo e in nega-tivo — spiega lo psicologo del-la nazionale, Beppe Vercelli—, si preoccupa per tutti». Leiconferma: «A me fa male vede-re le ragazze che cadono, soche cosa si passa, quando ho vi-sto la Gisin volare mi veniva dapiangere. E da St. Moritz in poifaccio fatica in alcuni passag-gi, perché ritrovo le brutte sen-sazioni di quella caduta, mi ca-pita sempre con le porte sottoai dossi, come la rossa di St.Moritz». Il dolore è un compa-gno di viaggio: «Ogni tantopenso che il ginocchio destronon tenga, scricchiola tutto,sento le fitte. In pista mi capitadi pensare: adesso mi lascia».

Tutto Dopo tutto ha conserva-to: «quel modo di accarezzarela neve che ho visto raramen-te» (secondo Devid Salvadori,tecnico della C da qualche me-se suo fidanzato), «piedi ecce-zionali, un taglio perfetto, deci-so della curva» (secondo Stefa-no Costazza, tecnico delle gi-gantiste che l’ha ripresa insquadra dopo l’ultimo crac), lafede: in partenza si fa il segnodella croce, non per scaraman-zia ma perché ci crede, andò aRoma per i funerali di Giovan-ni Paolo II. Ha perso: la possibi-lità di correre (solo bici, elasti-ci e piscina), camminare in di-scesa, di sciare quanto le pare,il coraggio di guardare le altrecadere («Troppa paura per leragazze, so cosa si passa»), losponsor. C’è chi si sarebbe ar-rabbiato col mondo, lamenta-to, disperato, arreso. Nadiano: «Non sono stata così fortu-nata, ma non penso a ciò chenon è stato, solo a quello chepotrei ancora fare». E questonon è oro?

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Tornano l’argentodi discesa eChristof. Kostelicè il favorito, attentia Pinturault

Si spacca tutto a St. Moritz

Rientra e si fa male ancora

Rieccola, ma solo in gigante

Riprova la velocità

Argento: terzo podio famiglia

SUPERCOMBINATA UOMINI UNA GARA PARTICOLARE: SLALOM IN NOTTURNA E DIFFICILISSIMO

1. FRANCIA 1 1 1 32. SLOVENIA 1 1 0 23. STATI UNITI 1 0 1 23. NORVEGIA 1 0 1 23. GERMANIA 1 0 1 26. ITALIA 0 2 0 27. SVIZZERA 0 1 0 18. AUSTRIA 0 0 1 1

Paris-Innerhofer ci riprovano ma è lotteria

Dominik Paris e mamma Anni INSIDE

Sabrina (24 anni), Elena (27) e Nadia Fanchini (26): tutte e tre nazionali

Nadia Fanchini, la francese MarionRolland, la tedesca Maria Riesch:in tutto 8 (4-2-2) crociati rotti! EPA

PAESE O A B Tot.

SCHLADMING (Austria)

Oggi tornano in pista Pa-ris e Innehofer, ma non montia-moci la testa. Li attende la su-percombinata, una gara chetante volte rasenta la lotteria,ma che in questa occasione sipresenta più difficile del solito.Gli atleti devono infatti affron-tare (inizio ore 12) la discesadove sabato Svindal ha supera-to il nostro Paris e successiva-mente, sotto i riflettori (ore18.15), lo slalom che in Coppadel Mondo ha reso famosa Sch-ladming e che ogni anno richia-ma quarantamila spettatori.Tutti hanno potuto vedere saba-to le difficoltà della discesa,

una lastra di ghiaccio difficilissi-ma da domare. Lo slalom si di-sputerà sul precipizio finale del-la pista di discesa, una vera pro-va di laurea per gli slalomistispecializzati. Ma di sicuro in-fluirà sul risultato finale anchela stanchezza che dopo la disce-sa intossicherà le gambe dei di-scesisti e non è detto che quat-tro o cinque ore siano sufficien-ti per smaltire l’acido lattico. Inquesto slalom, considerando ilghiaccio vivo e la pendenza del-la pista, non dovremo stupircise vedremo molti ritiri.

Il croato Numeri alla mano, il fa-vorito appare il croato Ivica Ko-stelic, che sabato nella discesavera e propria si è piazzato ven-

tesimo a 2"88 da Svindal, connessun altro buon slalomistadavanti. Kostelic ha vinto lacombinata di Kitzbuehel (condue manche di slalom), mentreil francese Alexis Pinturault si èaggiudicato in Coppa la super-combinata di Wengen. Sembraproprio Alexis l’avversario piùaccreditato, ma non va affattosottovalutato Svindal, campio-ne mondiale due anni fa a Gar-misch. Il norvegese è calato frale porte strette, ma potrà conta-re sul vantaggio della discesa. Epoi da ricordare il francese The-aux, niente male in slalom.

Azzurri Due anni fa in supercom-binata prendemmo l’argentocon Innerhofer ed il bronzo con

Fill, ma quest’ultimo ha rinun-ciato per il riacutizzarsi dellebotte patite 2 settimane fa nelterribile volo sulla Steilhang diKitzbuehel lasciando il posto aMarsaglia, mentre Innehofer,per i problemi alla schiena chesi trascina ormai dall’estate, hadavvero potuto allenarsi pocofra le porte strette. Marsagliaha qualità nella gara composta,ma nelle due disputate in sta-gione in slalom è sempre usci-to. Il quarto combinatista saràSiegmar Klotz, decimo a Wen-gen. Ma, come detto, è una ga-ra lotteria. Ma neppure creda-vamo che Nadia Fanchini potes-se vincere una medaglia...

pa. m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

35LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

LUCA CHIABOTTIMILANO

Non è la solita vittoria diSiena. E’ molto di più, moltopiù bella. Perché è la prima vol-ta, per tanti, anche per DanielHackett che nell’unico attimoin cui Varese sembra riaprirela finale contro ogni logica, ri-salita a -5 quando mancanopiù di 3’ alla fine con la Monte-paschi a secco da otto minuti,realizza al 24" dell’azione latripla che vale il trofeo. Stra-meritato. «Applausi!» chiedeLuca Banchi quando entra insala stampa dove vuole con ségli assistenti Marco Crespi eAlessandro Magro («La nostrasquadra invisibile, spesso di-menticata davanti al talentodei grandi campioni visti a Sie-na» dice ringraziando tutto lostaff).

Pianigiani E’ significativo e giu-sto che sia proprio lui, che havinto tanto al fianco di Simo-ne Pianigiani, oggi con unasquadra ricostruita quasi dazero abbattendone costi, pro-fondità e talento, ma non effi-cienza e mentalità, a dichiara-re: «E’ una grande soddisfazio-ne aver vinto la 5a Coppa Italiaconsecutiva, unica società ariuscirci nella storia. Siamoonorati di allenare dei giocato-ri straordinari, che stanno su-perando tutte le grandi diffi-coltà che abbiamo avuto e con-tinueremo ad avere, giocandoun basket di alto livello, anchementalmente».Ed è nella testa dove ancoraoggi, senza le grandi stelle, laMens Sana è ancora più forte

di tutti gli altri, di una pista. Incampo fa quello che può, anco-ra una volta senza il suo uomochiave Tomas Ress, ma basta-no tre minuti e 10", quelli diinizio partita, per annientareVarese, la rivelazione del cam-pionato, prima in classifica.Un bel 18-0 per iniziare la fina-le e sedare i sogni e le emozio-ni delle migliaia di varesini ar-rivati a Milano. Con 20 puntidi vantaggio in avvio, Sienapuò gestire la partita, subireun 14-3 nel primo quarto edessere comunque avanti, accu-sare dei naturali passaggi avuoto di un roster corto, lascia-re passare la nottata e allunga-re. «Ci è caduto addosso un

macigno sulla testa e tutti imeccanismi sono saltati infet-tando la partita dall’inizio —dice Frank Vitucci —. Partire0-18 non è normale, poi ci sia-mo arrabattati ma sempre sen-za lucidità. Mi metto anche ionello spaesamento iniziale,coi ragazzi che comunque nonera scontato arrivassero in fi-nale. Mi spiace molto perchémezza città era venuta a Mila-no con noi».

Punti fermi Mentre Siena traeforza dai suoi punti fermi, lapericolosità di Brown, la dife-sa di Moss, la grande maturitàtrasformata in efficacia di Hac-kett, Varese vede crollareBanks e Ere e ha pochissimoda Polonara: «Sono mancatitutti i punti di riferimento. Gre-en ha perso 8 palloni ma poiha dato tutto se stesso, forzan-do un po’ perché al fianco nontrovava nessuno». La Cimbe-rio era riuscita a rimettersi inpista già nel secondo quarto(25-20) ma Hackett, anche inpost basso, è la mente dell’8-0senese e del +14 dell’interval-lo. Raggiunto il +20 (64-44),la Mps deve occuparsi del soloGreen, 23 punti nella ripresa,12 nell’ultimo quarto.La Cimberio arriva a -10 a6’28" dalla fine, ma sbaglia cin-que attacchi di fila. E’ l’ultimotreno anche se Siena, negli ul-timi 10’, segna 11 punti con2/10 al tiro e 6 palle perse. Va-rese, in qualche modo, si ar-rampica fino a -4, ma Hackettnon si lascia sfuggire la primavittoria della sua vita, una del-le tante di Siena, la più partico-lare.

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SIENA

«Soddisfatti, ma ora serve una mano»

25mila

spettatoriNei quattro

giorni il Forumha raccolto unottimo numero

di spettatori,compresi gli

8418 della finale

74

Così l’albo d’orodelle Final Eight

2000BenettonTreviso;

2001-02Kinder Bologna;2003-2004

2005BenettonTreviso;

2006 CarpisaNapoli;2007

BenettonTreviso;

2008 AirAvellino;

2009-2010-2011-2012-

2013Montepaschi

Siena

SCoppa ItaliaDall’inizio della

manifestazione(prima edizione

nel 1968, nondisputata tra il

’75 e l’83),compresa la

formula FinalFour (90-99),

comandanoTreviso e Virtus

Bologna con 8successi. Siena

ora seguesolitaria con 5,

lasciando a 4proprio Varese,

e Milano. Poi,Pesaro con 2,

Verona,Caserta,

FortitudoBologna,

Avellino, S.S.Basket Napoli e

PartenopeNapoli con una

di CHIABO

(23-14, 34-22; 54-39)MONTEPASCHI SIENA: Brown 25 (2/7, 5/7),Janning 10 (3/3, 1/2), Moss 8 (4/4, 0/4), Kan-gur 2 (1/2, 0/1), Eze 2 (1/1); Rasic 2 (0/1 da3), Sanikidze 5 (1/2, 0/2), Ortner 6 (2/3),Hackett 17 (2/9, 2/2), Lechthaler. N.e.: Ne-ri. All.: Banchi.

CIMBERIO VARESE: Green 29 (6/11, 3/5),Banks (0/4, 0/1), Ere 7 (1/3, 1/5), Polonara 5(2/5), Dunston 14 (6/8); Sakota 3 (0/1, 1/4),Rush 4 (2/3, 0/2), Talts 4 (2/4, 0/1), De Ni-colao 8 (0/2, 2/4). N.e.: Balanzoni, Berto-glio. All.: Vitucci.

ARBITRI: Lamonica, Cicoria, Lanzarini.

NOTE - T.l.: Sie 21/26, Var 15/19. Rimb.:Sie 31 (Sanikidze 8), Var 38 (Talts 8).Ass.: Sie 11 (Brown 4), Var 5 (Green 4).Prog.: 5’ 18-2, 15’ 34-22, 25’ 54-39, 35’66-56. Usc. 5 f.: Dunston 35’47" (66-56).Fallo tecnico: Vitucci 22’47" (50-36).Spett.: 8418.

Mps ancoradavanti a tuttiper lo scudetto

Parte con un devastante 18-0, poi Hackettgela la rimonta di Varese, arrivata sino a -4

VARESE

IL BILANCIO DI RCS SPORT DOPO LA TERZA FINAL EIGHTESTERO LE ALTRE COPPE

NUMERO

Il dg Acquarone:«Vogliamo andareavanti, ma i clubdevono esserepiù disponibili»

ALBOD’ORO

l’analisi

(pe.m.-a.m.) Simone Pianigiani haconquistato la Coppa di Turchia. Il suo Fenerbahceha sconfitto in finale il Galatasaray 63-57. Mvp l’exsenese David Andersen con 21 punti e 5 rimbalzi.Nella finale di Coppa di Grecia, incidenti tra tifosi diOlympiacos e Panathinaikos. Kyle Hines, ala delPireo, è stato colpito al capo da un razzo lanciatodalla curva avversaria. La partita è stata poisospesa per altri scontri a inizio 2o quarto, con leopposte tifoserie che si sono picchiate in mezzo alcampo. Svuotato l’impianto, la gara è ripresa dopoun’ora e finita con il successo del Pana 81-78. InSpagna, finale Coppa del Re: Barcellona-Valencia85-69 (Mickael 14; Doellman e Markovic 14).DONNE Ieri 6a di ritorno: Parma-Chieti 75-48;Taranto-Cagliari 86-60; Umbertide-Lucca 48-66;Orvieto-Priolo (10/3). Anticipo 8a ritorno:Orvieto-Schio 58-71. Class.: Schio* 26; Lucca 22;Parma, Taranto 20; Umbertide 16; Priolo 10; Chieti8; Pozzuoli, Orvieto* 6; Cagliari 4. *: una gara in più.

Cosa ci lasciano le FinalEight, a parte l’ovviaconstatazione che Siena èancora la squadramentalmente più prontanelle partite che contano? Ola cabala che dice che nel’99, persa di 2 la finale conla Virtus, Varese poi vinse loscudetto? Abbiamo avuto laconferma che la Coppa Italiaresta il momento piùdivertente della stagione,come quanto sia difficileriempire per 4 giorni unpalasport da 10 milaspettatori, anche se con 25mila presenze vere e 2 serateda 7700 e 8400 spettatorinon normali per il basketmilanese (se non arrivano itifosi di Varese e Cantù), èl’evento di maggior successodel basket. E per lottascudetto? Siena, recuperatoRess, con la lenta crescita diEze e l’inserimento che farà,un esterno comunitario, avràanche nei playoff unasolidità data dall’esperienzain Eurolega superiore alleavversarie. Varese ha illumicino dell’emergenzaacceso perché Banks ePolonara (2 volte) e Ere (una)hanno mancato il salto diqualità. Anche Sassari,perché non ha giocato bene,mostrando limiti tangibili sequando conta ha 4 giocatoriin campo per 150’ su 200.Crediamo che Cimberio eBanco abbiano tempo equalità per crescere, madopo la Coppa, come Roma,sembrano ancora un gradinosotto, anche mentalmente. Ledelusioni sono Milano eCantù. I canturini,recuperando Tyus e Smith,inserendo bene Mancinelli,possono far riquadrare deiconti anche emotivamentesballati dall’addio diMarkoishvili. Ma non hannopiù il sacro fuoco dei tempidell’assalto a Siena. Milano?L’unica che ha perso senzastoria resta potenzialmentela squadra più forte. Guariràmai? L’anno scorso, dopo laCoppa finita in semifinale,vinse 13 gare di fila. Stavoltail calendario è più difficile e isegnali peggiori. E’ufficialmente ancora sulmercato per un’ala, sequalcuno vuole Fotsis.Finché i lavori continuano,la eliminiamo da ognipronostico. Poi si vedrà.

BASKET COPPA ITALIA: BEKO FINAL EIGHT

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Pianigiani vince in TurchiaIl Panathinaikos trionfain Grecia dopo la solita rissa

E’ sempreSiena

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MILANO

«Soddisfatti sì, sfida vin-ta no. Dopo tre anni ormai cisentiamo parte del mondo delbasket, ma crediamo che ilbasket per storia e numeri pos-sa dare di più. Da un weekendcon le migliori otto squadred’Italia a Milano ci aspettava-

mo un po’ di più, significa chedobbiamo lavorare ancora tan-to». Michele Acquarone, diret-tore generale di Rcs Sport par-la prima della finale della Fi-nal Eight che regala numeri ditutto rilievo e anche un po’ ina-spettati (8418 spettatori, perun totale in 4 giorni di25.502).

Scadenza L’accordo triennalecon la Lega è in scadenza, do-po le Final Eight si deciderà ilfuturo: «Per quello che ci ri-guarda, abbiamo intenzionedi andare avanti — dice Acqua-rone —. Fino a quando ci sare-mo noi, non si cambia: cerche-remo sempre di portare i no-stri avvenimenti nei palazzi

più belli d’Italia e nelle grandicittà, migliorando la qualitàdel prodotto che proponiamo.Ma da soli più di così non pos-siamo fare, abbiamo bisognodi maggiore disponibilità del-le società, che aprano le loroteste. Tornare a Milano? Se aTorino eravamo andati noi aproporre le Final Eight, Mila-no ci ha voluto quindi è giustoche abbia una priorità verso al-tre piazze che comunque le vo-gliono ospitare».

Accuse Il presidente della Le-ga, Renzi, torna sulle accusepesanti del presidente federa-le Gianni Petrucci circa la ne-cessità di una maggiore solidi-tà economica e etica dei club:

«Le parole del presidente sonostate un po’ fuori luogo. Chi fail campionato deve avere le ri-sorse e ci mancherebbe altro,ma come fa uno sport che vivedi sponsor e pubblicità a esse-re un’isola felice in un momen-to economico come questo?Le aziende licenziano e chiu-dono e cosa hanno fatto la poli-tica e le istituzioni sportive peraiutare il basket? Zero. Non lamodifica della legge 91 attesada anni, ci hanno tolto anche iproventi delle scommesse sul-le nostre partite. Con questeleggi noi produciamo debiti: fi-no a quando i club potrannoandare avanti?

chiabo© RIPRODUZIONE RISERVATA

5

Cambia voltoma non abitudini5a Coppa di fila

2

3

36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

BROWN DA TRE PUNTIÈ UNA MACCHINA

IlPersonaggio

DanielHackett

25 anni, play di1.99 nativo diForlìmpopoli,

uscito da USCnel 2009 figlio

di Rudy, 9stagioni in Italia

negli anni ’80CIAMILLO

AchillePolonara«Approcciodisastroso,

commessi glistessi errori della

gara dicampionato.

Siena ci hainsegnato come si

vincono le finali»

FrankVitucci

«In una partitadi non

pallacanestro, cisiamo

arrabattati. Ma iltergicristallo era

inceppato e ilvetro sempre un

po’ appannato»

«Quando èentrata quellatripla ho capitoche era fatta»

Tomas Ress«Il modo

migliore dicominciare unnuovo ciclo. E’

la quinta CoppaItalia chevinciamo,

godiamocela, cela meritiamo

tutta»

Luca Banchi«Rivolgo unpensiero a

Lechthaler. Duegiorni fa ha persoil papà. E’ andatoa salutarlo, ma è

tornato pergiocare e vincere

la Coppacon noi»

GALLINARI GUIDADENVER ALLA 9A

VITTORIA IN FILA

VARESESAKOTA 5.5 Una tripla per sognare un’altra seratacome la semifinale. La realtà è che resta l’unica.BANKS 4 Mai in partita, un disastro. La primainiziativa finisce inglobata nella difesa di Siena, duetiri superano abbondantemente il ferro, Eze lo stoppa.E non rientra più.TALTS 6.5 L’uomo che sveglia Varese segnando ilprimo canestro di squadra dopo 5 minuti e mezzo dinon partita.RUSH 6 Un paio di recuperi e una schiacciatona.DE NICOLAO 7 Con Talts, è il motore del vero iniziodella finale. Per un giorno è il cambio di Banks, non diGreen.

h 7,5 IL MIGLIOREGREEN

Tante palle perse (8), iniziative poco lucide. Ma senzai suoi 12 punti nell’ultimo quarto, Varese avrebbeperso di 20.

ERE 4.5 Scentrato al tiro (2 su 8), frenato anche daifalli (non tutti commessi). Simbolicamente finisce duevolte a terra in palleggio. E sbaglia la tripla del -3 a42" dalla fine, mettendo l’ultima, inutile.POLONARA 5.5 Naufraga nell’inizio terribile di Varesee non vede il campo fino al terzo quarto. Unaschiacciata in tap-in di consolazione.DUNSTON 6.5 Con la sua vivacità sotto canestro,carica di falli i lunghi avversari. Ma anch’egli ne ha tregià nel secondo quarto, 4 al 23’ ed esce sul -10 a 4’dalla fine.

SIENABROWN 7.5 Da tre è una macchina. Due errori di filanel finale quando Varese torna a -4. Segna i liberi del+6 a 1’02 dalla fine.EZE 6.5 Tre rimbalzi e 2 falli nei primi 6 minuti. Poidue stoppate super.RASIC 6 Sbaglia un sottomano da un centimetro confallo. Banchi urla di rabbia poi gli dice «bravo».KANGUR 6 Meno minuti e meno peso rispetto allasemifinale.SANIKIDZE 7 Utile a rimbalzo, 7 già a metà gara,sempre poco preciso al tiro.ORTNER 6 Segna l’ultimo canestro di Siena a fineterzo quarto, prima del grande vuoto.LECHTHALER N.G. Due falli in 2’45" contro Dunston.JANNING 7 Preciso al tiro, attento nelle scelte, unsolo errore al tiro e 3 assist.

h 8,5 IL MIGLIOREHACKETT

Firma la Coppa con la tripla del +8 a 2’40" dalla finedopo quasi 10 minuti senza canestri senesi. Moltipalloni giocati dal post basso. Sempre pronto adattaccare il canestro, guadagna punti e falli. Dicetutto la faccia dura e ben poco soddisfatta quandoesce all’intervallo dopo aver sbagliato un tiro inavvicinamento. Sul +14.

MOSS 7 Contro di lui faticano tutti. Anche 6 rimbalzi.

di P.B.

Decisivo il canestro del play Mps, votato mvp«A giugno ero certo di andare a Milano, inveceho scelto il progetto umano e tecnico di Siena»

S

S

S

S

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DANIEL HACKETTHANNODETTO

stars&stripes

d

Gallinari segna 19 punti e Denverpassa a Cleveland, infilando la 9a

vittoria in fila, striscia messa ingioco ieri notte a Boston.«Vogliamo scioccare il mondo ediventare i primi a vincere iltitolo senza avere un All Star insquadra» ha commentato coachGeorge Karl.

COSA DICI PAPÀ?Non bastasse il caos che giàregna in casa Lakers, ora ci simette anche il padre di DwightHoward a creare ulterioriproblemi. Per difendere il figlio,ha infatti detto: «Il problema deiLakers è D’Antoni. Quando Kobe

ha attaccato Dwight, avrebbedovuto intervenire perdifenderlo. Van Gundy a Orlandonon l’avrebbe permesso. Ilcoach deve essere quello checontrolla la bocca di Bryant».

MELO NON BASTAKnicks battuti ieri sera alMadison dai Clippersnonostante un Anthony da 42punti con 14/26 dal campo.

RISULTATISabato: Philadelphia-Charlotte87-76 (Holiday 20; Sessions 20);Milwaukee-Detroit 100-105(Jennings 26; Calderon 23);Dallas-Golden State 116-91(Marion 26; Curry 18);Cleveland-Denver 103-111 (Irving26; Gallinari 19);Sacramento-Utah 120-109(Thomas 25; Burks 24).Domenica: New York-LAClippers 102-88 (Anthony 42;Crawford 27)

PAOLO BARTEZZAGHIMILANO

La bella faccia di DanielHackett è il simbolo della nuo-va Siena. Esordiente in una fi-nale così ma già duro, conl’espressione e il piglio di chivuole vincere. E ci riesce conforza, determinazione, cattive-ria agonistica. La nuova storiadi Siena è partita da lui la scor-sa estate. «A giugno ero sicurodi andare a Milano — raccon-ta l’mvp della Coppa Italia —Ho deciso di ascoltare coachBanchi e il signor Minucci chemi hanno presentato un pro-getto umano e tecnico convin-cente. Ho scelta la strada piùdifficile, perché la squadra ri-partiva dopo i successi storicidegli ultimi anni. Sono feliceperché è un successo impor-tante in un momento particola-re per Siena. Dedico questa vit-toria alla gente di questa cittàche ha un grande cuore per lapallacanestro. E sono feliceper i ragazzi dello spogliatoio.Questo è un mix tra la Sienanuova e quella storica. Sonoemozionato».

Investitura L’investitura di unlivello ormai raggiunto arrivada Luca Banchi: «L’ultimoquarto è stato il momento peg-giore, l’hanno sbrogliato duecampioni come Brown e Hac-kett. Le loro giocate sono negliocchi di tutti». Il figliolo di Ru-dy, pivot americano che gioca-va in Italia negli anni 70-80,non si sente un campione. Èambizioso ma conosce i suoi li-miti. A 25 anni è già stato unapromessa mancata quando da

Southern California arrivò aTreviso per poi ripartire nellaPesaro di cui conserva la ca-denza dialettale.

Costanza Racconta: «Ogni gior-no, dopo l’allenamento, tiroper un’ora con Bobby Brown ecoach Crespi. A volte anche al-la mattina. Perché non ho i pol-pastrelli dorati come GianlucaBasile. Se non tiro, non facciocanestro». Daniel ripensa allatripla del +8 a 2 minuti e 40dalla fine, presa allo scaderedei 24 secondi. «Quando è en-trato quel tiro, ho capito cheavremmo vinto vedendo le fac-ce dei giocatori di Varese. Pen-savo fosse corta, invece è en-trata. Il tiro è allenamento euna questione mentale».

Riga A questo proposito, esse-re arrivato a Siena vuol direvincere, tirare una riga e rico-minciare. Come dice Banchi:«Questi sono i trofei che il gior-no dopo vanno dimenticatiper pensare al prossimo». EHackett pensa anche al pro-prio percorso: «Devo cresceretantissimo, so che ho marginidi miglioramento. A Siena so-no monitorato 24 ore su 24 dauno staff dalla mentalità vin-cente. La Nba? La mia defini-zione è: "Non sono bravo abba-stanza". In realtà non ci penso.La vedo come la lepre e io so-no il levriero. La lepre è davan-ti, il levriero deve correre. Ma-gari tra 4 anni sono in B1 e gio-co da ala forte perché diconoche non so tirare, palleggiarecon la sinistra o non so difen-dere». No, questo è difficile

che lo dicano.© RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGADUE TERZA DI RITORNO

Capo d’Orlando ferma la capolista Casale

1. Siena festeggia sul podio con la Coppa. 2. Mossinnaffia coach Banchi negli spogliatoi. 3. La rabbiadi Dunston, centro di Varese, dopo il 5o fallo.4. Una schiacciata di David Moss. 5. Panoramicadegli 8400 spettatori di ieri al Forum. 6. Lamadrina Ariadna Romero con la Coppa CIAMILLO

le Pagelle

BOLOGNA-JESI 90-62

(13-15, 45-30; 66-41)BIANCOBLÙ BASKET BOLOGNA: Monta-no (0/2 da 2), Cournooh 19 (5/9, 3/6),M.Vitali (0/2 da 3), Cutolo 8 (2/3, 1/6),Mosley 2 (1/2); Pini 8 (3/6), Harris 32(6/7, 5/8), Drenovac 11 (5/8), Verri 8 (1/1,2/4), Gasparin 2 (1/3). All.: Salieri. FILENIBPA JESI: Sanders 10 (4/5, 0/2), Hoover2 (1/1, 0/1), Valentini 4 (2/5, 0/1), Griffin20 (7/12, 1/2), Maggioli 15 (5/8, 0/3); San-tiangeli 3 (1/4, 0/4), Zanelli 5 (1/2, 1/2),Colonnelli 3 (0/1, 1/1), Dolic (0/1 da 2), Ga-spardo (0/2 da 2). All.: Pecchia. NOTE -T.l.: Bol 9/12, Jes 11/13. Rimb.: Bol 33(Mosley 8), Jes 32 (Sanders 9). Ass.:Bol 18 (Cournooh 4), Jes 9 (Sanders eValentini 3). Spett.: 3379. (n.z.)

BRESCIA-SCAFATI 82-72

(18-18, 43-36; 63-56)CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Fernan-dez 8 (2/3, 0/4), Jenkins 16 (3/7, 3/5), Gid-

dens 23(6/12, 2/5), Barlos 7 (2/4 ,0/1),Cuccarolo 4(2/2); Lombardi 2 (1/2), Lo-schi 5 (1/1, 1/5), Brkic 15 (6/6, 0 /2), Scan-zi, Stojkov 2 (1/1). All.: Martelossi. GIVO-VA SCAFATI: Mays 26 (5/7, 4/8), Porta 2(1/2, 0/1), Baldassare 5 (2/7, 0/2), Ghiac-ci 4 (1/4 , 0/1), Slay 15 (6/7, 1/3); Bushati5 (1/7, 1/3), Tavernari 9 (3/5), Sorrentino4 (2/2, 0/1), Rosignoli 2 (1/1). All.: Bartoc-ci. NOTE - T.l.: Bre 16/20, Sca 7/10.Rimb.: Bre 34 (Barlos 7), Sca 34 (Slay12). Ass.: Bre 19 (Fernandez 7), Sca 11(Porta e Mays 3). Spett.: 2210. (a.ban.)

C.D’ORLANDO–CASALE 94-81

(17-23, 45-38; 66-55).UPEA CAPO D’ORLANDO: Mathis 19 (8/9,0/1), George 11 (4/9, 1/4), Poletti 14 (6/8,0/1), Battle 29 (8/13, 3/6), Mason 7 (2/6,0/1); Benevelli 7 (1/2, 1/1), Portannese 4(2/5, 0/1), Palermo (0/1), De Lise 3 (1/1 da3), Bontempo (0/1 da 3). All.: Pozzecco.NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO: Ware18 (4/8, 2/7), Green 9 (3/5, 1/2), Butkevi-cius 8 (4/8), Martinoni 24 (5/7, 3/6), Fer-

rero 3 (1/2 da 3); Malaguarnera 11 (1/2,2/5), Antonelli (0/1), Pierich 5 (1/1, 1/4),Monaldi 3 (1/1 da 3); All. Griccioli. NOTE –T.l.: Upe 14/18, Nov 12/14. Ass.: Upe 20(Battle e Mason 5), Nov 13 (Ware 5).Rimb.: Upe 41 (George 11), Nov 22 (Bu-tkevicius 8). Spett. 2500. (s.p.)

TRENTO-VEROLI 68-57

(24-13, 42-34; 56-51)BITUMCALOR TRENTO: Umeh 25 (1/6,4/8), Forray 6 (1/4, 1/2), Dordei 17 (4/7,2/4), Garri 3 (1/5, 0/1), Elder 9 (3/9, 1/3);Pascolo 6 (2/3), Bailoni, Basile, Conte 2(1/3, 0/3), Spanghero. All.: Buscaglia.PRIMA VEROLI: Jurevicus 9 (2/5, 1/4), In-fante 13 (5/6, 1/2), Rosetti (0/1 da 3), Ber-ti 5 (1/1, 1/3), Marigney 10 (5/12, 0/2);Walker 10 (1/3, 1/5), Bruttini 4 (2/5), Ri-naldi 4 (2/2), Carenza 2 (1/3, 0/1). All.:Marcelletti. NOTE - T.l: Tre 18/21, Ver7/11. Rimb: Tre 38 (Garri 9), Ver 31 (Mari-gney 8). Ass: Tre 10 (Garri 5), Ver 12(Walker 5). Spett. 1550. (niba)

FERENTINO-TRIESTE 86-73

(17-15, 39-37; 59-63)FMC FERENTINO: Guarino 9 (2/3), Parril-lo 9 (2/2, 1/5), Allegretti 4 (1/3, 0/1), Ja-mes 36 (8/12, 4/9), Ekperigin 7 (3/4); To-massini 8 (0/1 da 3), Gurini 7 (2/7), Basei(0/1), Pongetti (0/1), Hamilton 6 (1/4), All.Gramenzi. ACEGAS TRIESTE: Ruzzier(0/2, 0/2), Filloy 20 (3/6, 3/6), Ondo 9(3/4, 1/1), Mescheriakov 13 (1/6, 3/5),Gandini 10 (2/4, 0/2); Coronica 2 (1/1,0/1), Mastrangelo (0/1), Carra 15 (2/4,3/6), Fall 4 (1/3). All. Dalmasson. NOTE -T.l.: Fer 33/44, Tri 17/22. Rimb.: Fer 14(James 11), Tri 17 (Gandini e Fall 7). Ass.:Fer 12 (Tomassini 4), Tri 3 (Filloy 2).Spett. 1000. (al.bia.Già giocate: Forlì-Barcellona 77-81 (ve-nerdì); Verona-Pistoia 64-67 (sabato).Ha riposato: Imola.Classifica: Casale Monferrato, Barcello-na, Pistoia, Brescia 22; Bologna 20;Scafati 18; Trieste, Verona, Forlì, Tren-to 16; Ferentino, Capo d’Orlando 14; Ve-roli, Jesi 12; Imola 8.

6

1

4

Bobby Brown, 28 anni, con Janning e Moss CIAMILLO

37LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

MACERATA3

CONEGLIANO

CLASSIFICASQUADRE PT G V P SV SP

TRENTO 43 18 15 3 48 16

MACERATA 41 18 13 5 47 21

PIACENZA 37 18 12 6 41 24

CUNEO 35 18 12 6 36 24

MODENA 30 18 10 8 37 31

PERUGIA 30 18 10 8 35 33

VIBO 26 18 9 9 30 32

LATINA 25 18 9 9 33 35

CASTELLANA 23 18 8 10 30 36

SAN GIUSTINO 16 18 5 13 25 41

RAVENNA 10 18 3 15 14 47

VERONA 8 18 2 16 14 50

LATINA

CASTELLANA

SAN GIUSTINO

CUNEO

URBINO2

3 3

0

(22-25, 25-21, 19-25, 18-25)

LUBE BANCA MARCHE MACERATA:Pajenk 3, Zaytsev 18, Kooy 10, Podra-scanin 11, Travica 2, Parodi 8; Henno(L), Starovic 4, Lampariello, Monopoli 2,Stankovic 4, Savani 4. All. Giuliani

ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 3,Juantorena 17, Birarelli 6, Stokr 19,Kaziyski 15, Djuric 10; Bari (L), Colaci(L), Sintini, Uchikov, Lanza, Chrtiansky.N.e. Burgsthaler. All. Stoytchev.

ARBITRI: Boris e Castagna.

NOTE - Spettatori 2380, incasso 11.245 euro (tut-to esaurito). Durata set: 29', 27', 25', 26'; totale107'. Lube: battute sbagliate 16, vincenti 7, muri7, 2ª linea 12, errori 26; Itas: b.s. 13, v. 2, m. 8,s.l. 14, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Stokr, 5 Raphael,4 Juantorena, 3 Zaytsev, 2 Birarelli, 1 Podrasca-nin.

TRENTO

BERGAMO 3 VILLA CORTESE

Con Stokrda far paural’Itas passa aMacerata etorna in testa

PROSSIMO TURNODomenica 17 febbraioTRENTO-CASTELLANACUNEO-MODENAPERUGIA-PIACENZAMACERATA-VERONAVIBO-LATINARAVENNA-SAN GIUSTINO (sabato 16)

RISULTATIMACERATA-TRENTO 1-3

CUNEO-VERONA 3-0

CASTELLANA-PIACENZA 3-1

MODENA-PERUGIA 1-3

LATINA-RAVENNA 1-3

SAN GIUSTINO-VIBO 1-3

(22-25, 24-26, 25-23, 22-25)

ANDREOLI LATINA: Rauwerdink 14,Gitto 8, Jarosz 11, Noda 6, Verhees 11,Sottile 1; Rossini (L), Guemart 3, Troy 7,S. Patriarca 7, Fragkos 4, Cisolla 3, M.Prandi (L). All. Prandi.

CMC RAVENNA: Sirri 11, Palekoudas4, Moro 15, Zanuto 19, Mengozzi 11,Zhukouski 6; Tabanelli (L), Psarras, DiFranco 6, Bellei 1, Owens, Mazzotti.All. Fresa.

ARBITRI: Genna e Simbari

NOTE - Spettatori 984, incasso: 4140. Du-rata set: 29’, 33’, 30’, 28’; tot. 120’. Andreo-li: b.s. 16, v. 7, m. 12, s.l 5, errori 26. CMC:b. s. 13, b. v. 3, m. 19, 2^ l. 6, e. 18. TrofeoGazzetta: 6 Zhukouski, 5 Zanuto, 4 Men-gozzi, 3 Verhees, 2 Sirri, 1 Tabanelli.

LATINA L’Andreoli perde per la prima vol-ta in casa nel girone di ritorno e abbassala testa di fronte a un Ravenna ancoracorsaro in trasferta (è il secondo succes-so esterno nel ritorno, il terzo della stagio-ne), bravo ad approfittare della giornatano dei laziali, scesi in campo scarichi econ la testa già alla gara di Coppa Cev dimercoledì. La formazione ospite ha fattola differenza soprattutto a muro (19 in to-tale, contro i 12 di Latina, 7 solo per Men-gozzi), complice anche una regia sconta-ta di Latina sia nella prima metà della ga-ra, quando ha giocato il sestetto titolare,sia dal terzo set in poi, quando Prandi hacambiato tutti ad eccezione di Verhees epoi di Rauwerdink.

Antonia Liguori

RAVENNA

(25-23, 25-23, 25-27, 25-21)

BCC NEP CASTELLANA GROTTE: A.Ferreira 12, Cester 10, Sabbi 26, Ca-sòli 5, Yosifov 9, Falaschi 6; Paparoni(L). Dolfo 4, Ricciardello. N.e. Menzel,Elia, M. Ferreira,. All. Gulinelli.

COPRA ELIOR PIACENZA: Holt 3, Fei 16,Zlatanov 12, Simon 14, De Cecco 1, Papi 1;Marra (L). Tencati 7, Corvetta 2, Maruotti5, Vettori 1. N.e. Latelli, Tavana. All. Mon-ti.

ARBITRI: Sampaolo e Saltalippi.

NOTE – Spettatori 1400; incasso 10.000.Durata set: 26’, 29’, 31’, 29’; tot. 115’. BccNep: b.s. 24, v. 5, m. 15, s.l. 7, e. 10. Co-pra: b.s. 18, v. 5, m. 9, s.l. 9, e. 15. TrofeoGazzetta: 6 Sabbi, 5 Paparoni, 4 A. Fer-reira, 3 Cester, 2 Tencati, 1 Dolfo.

CASTELLANA GROTTE (Ba) – La BccNep conquista la quarta vittoria di fila, in-terrompe la serie del Piacenza e fa suol’accesso, matematico, ai playoff: è la pri-ma volta che accade in 40 anni. Il match èimprevedibile in tutti i parziali. Nel 1˚ Fala-schi, maestro nelle accelerazioni, alzapalloni imprevedibili e per Sabbi e Ferrei-ra è facile concludere contro il muro auno piacentino. Nel 2˚ Monti inserisceCorvetta, Tencati e Maruotti per De Cec-co, Simon e Papi, ma il punto a punto pre-mia i pugliesi. Ma il volley sa essereimprevedibile: quando sembra che la par-tita sia chiusa, Piacenza approfitta di7 errori pugliesi (5 battute e 2 attacchi) efacendo tesoro dei 4 muri di Tencati ridu-ce le distanze: 2-1. Senza storia il 4˚ conSabbi (56% in attacco) sugli scudi.

Antonio Galizia

1

(19-25, 25-19, 21-25, 21-25)

ALTOTEVERE SAN GIUSTINO: Maric 17,Fiore 9, Bohme 8, Mc Kibbin 1, Cebulj13, De Togni 7; Cesarini (L), Van DenDries, Mattioli, Torre. N.e. Coali, Gradi, LoBianco (L). All. Fenoglio

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Ur-naut 15, Buti 11, Klapwijk 22, Kaliberta12, Forni 9, Coscione 3; Farina (L), Cor-tellazzi, Barone. N.e. Lavia, Rocamora,Badawy, Montesanti (L). All. Blengini

ARBITRI: Gnani - Sobrero

NOTE - Spettatori 1200, incasso 3036. Du-rata set: 23’, 26’, 27’, 26’; tot. 102’. Altote-vere: b.s. 15, v. 1, m. 7, s.l. 2, e. 27. TonnoCallipo: b.s. 20, v. 2, m. 8, s.l. 4, e. 29.Trofeo Gazzetta: 6 Klapwijk, 5 Buti, 4Urnaut, 3 Bohme, 2 Coscione, 1 Maric.

SAN GIUSTINO (m.s.) Manca l’appunta-mento con la terza vittoria consecutiva(dopo quelle con Perugia e Verona) SanGiustino, che ha pagato i tanti errori in ri-cezione. Ne ha approfittato Vibo, spietatacon un Klapwijk incisivo in attacco e conun muro insuperabile grazie a Buti (5 perlui). Fenoglio ha cercato di dare una svol-ta con la staffetta in regia tra Mc Kibbin eTorre, ma non trovando la necessariacontinuità. Nel terzo dentro tra gli umbriMattioli, ma i calabresi sono tornati a do-minare con le battute di Coscione e con lacrescita di Kaliberda, per poi riuscire nelfinale a tenere a freno la reazione dell’Alto-tevere. A chiudere il match, dopo il puntodi Coscione, è stato un attacco di Urnaut,preciso anche in ricezione.

VIBO

(28-26, 25-20, 25-17)

BRE LANNUTTI CUNEO: Sokolov 14,Antonov 7, Della Lunga 9, Kohut 3, Ab-delaziz, Ngapeth 11; De Pandis (L), Gr-bic 1, Wijsmans 4, Rossi 3. N.e Galliani,Marchisio (L). All. Piazza.

MARMI LANZA VERONA: Ter Horst 6,Viafara 6, Bolla 4, Fedrizzi 11, Gotsev5, Peacock 1; Pesaresi (L), Gavotto 3,Meoni, Centomo (L). N. e. Rak, Kosmina,De Marchi. All. Bagnoli.

ARBITRI: Pasquali e Vagni.

NOTE - Spettatori 2811, incasso 10.398.Durata set: 30’, 27’, 22’; tot. 79’. Bre Lan-nutti: b.s. 20, v. 3, m. 8, s.l. 9, e. 27. MarmiLanza: b.s. 17, v. 3, m. 8, s.l. 2, e 26. Tro-feo Gazzetta: 6 Della Lunga, 5 Wij-smans, 4 Grbic, 3 Sokolov, 2 Viafara, 1Fedrizzi.

CUNEO Il passo avanti c’è stato, anchese il gioco non ha brillato. La Bre, dopodue sconfitte pesanti, torna alla vittoriarinfrancante con punteggio pieno e coa-ch Piazza parla di «caratura morale» deisuoi giocatori, soprattutto del capitanoWijsmans e di Grbic. L'allenatore cunee-se ha provato ancora la soluzione con So-kolov un po' centrale un po' schiacciato-re, ma nel primo e secondo set, dalla me-tà di entrambi, è stato necessario, perrecuperare i punti, inserire il palleggiato-re titolare e il capitano. Wijsmans, nel se-condo parziale, ha infilato una serie inbattuta che ha spento le velleità degli av-versari, finendo con un 57% in attacco.Della Lunga è stato protagonista perchésempre punto di riferimento in attacco.

Gianni Scarpace

VERONA

1

(16-25, 17-25, 23-25 )

CHATEAU D'AX URBINO: Dall'Igna 3, Petrauskaite 8, Leg-gs, Van Hecke 13, Negrini 9 , Dugandzic 4; Croce (L), Ange-lelli 2, Partenio 1, Gentili 3, Santini 3. N.e. Crisanti , Giombetti, All.Radogna.

FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Zambelli 7, Weiss 1, Di Iulio10, Crimes 11, Diouf 25, Blagojevic 4; Merlo (L), Brown 1,Bruno (L), Balboni Klisura, N.e. Devetag , All. Lavarini.

ARBITRI: Oranelli e Santi.

NOTE - Spettatori 950 circa, incasso 4500. Durata set: 26’, 27’,30’ tot. 84'. Chateau d’Ax: b.s. 5, v. 3, m. 1, s.l. 8, e. i 13. Foppape-dretti: b.s. 3, v. 0, m. 10, s.l. 15, e. 10. Trofeo Gazzetta: 6 Diouf5 Van Hecke, 4 Di Iulio 3 Croce 2 Merlo 1 Petrauskaite.

URBINO (m.n,f.) Urbino stenta contro Bergamo impeccabilenell'accoppiata muro - difesa e capace di sbagliare poco. Poic’è Diouf che risolve tutto.

(23–25, 25–23, 25-23, 21–25, 15–13)

IMOCO CONEGLIANO: Barcellini 15, Barazza 11, Nikolova 25,Fiorin 18, Calloni 15, Camera; Rossetto (L). Agostinetto, Croz-zolin, Zanotto. N.e.: Maruotti, Daminato (L). All. M. Gaspari.

MC CARNAGHI VILA CORTESE: Bosetti 23, Garzaro 6, Ron-don 3, Klinerman 19, Velijkovic 10, Barun 25; Paris (L). Parroc-chiale (L), Nomikou, Viganò, Moija. N.e. Malagurski, Folie. All. G.Caprara.

ARBITRI: Puletti e Piana

NOTE – Spettatori 3.000. Durata set: 28’, 28’, 28’, 27’, 19’: tot.130’.Imoco: b.s. 7, v. 2, m. 14, s.l. 9, e. 22. MC Carnaghi: b.s. 14, v. 3, m.12, s.l. 5, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Nikolova, 5 Barun, 4 Bosetti,3 Barazza, 2 Fiorin, 1 Camera.

TREVISO (a.r.) Il Conegliano si conferma la bestia nera delle squa-dre di Caprara e, in cinque set senza respiro, conquista la secon-da vittoria consecutiva in casa. 25 i punti per Nikolova e Barun.

PIACENZA

Trionfo Castellanaplayoff conquistati

1

Jan Stokr, 30 anni, passa sopra il muro di Simone Parodi. Per il ceco 19 punti con il 67% (18/27) in attacco TARANTINI

Piccinini Aquila a Venezia

3

1

3

0 3

E’ LA PRIMA VOLTA PER I PUGLIESI: PIACENZA BATTUTA

DAL NOSTRO INVIATOGIAN LUCA PASINIMACERATA

Birarelli e Bari sono for-se i più contenti. Per gente na-ta non troppo lontano da qui(Ostra, in provincia di Anco-na) è un successo che ha qual-cosa in più. Se non fosse perchi amici, parenti ha cercatodi ottenere un biglietto per lamadre di tutte le partite (alme-no negli ultimi anni). Una vit-toria per lo spirito, una vitto-ria per la classifica (adessoTrento è tornata a +2, quandomancano 4 turni alla fine dellastagione regolare) e una vitto-ria importante anche in pro-spettiva playoff. Negli scontridiretti - in questa stagione - lasuperiorità di Trento si dimo-stra netta, arrivando alla terzavittoria in quattro gare. Ades-so non ce ne saranno più finoai playoff.

Coppa Italia Come era accadu-to in Coppa Italia a Milano Ma-cerata insegue. insegue, manon riesce mai a mettere vera-mente in difficoltà gli uominidi Stoytchev che trovano la

contromossa giusta qualsiasi«invenzione» prova AlbertoGiuliani. Negli ultimi anni iltecnico di San Severino Mar-che aveva dato più di un dispia-cere a Trento rivoluzionandola propria squadra, ma questavolta dal cilindro esce solo unmisero set, troppo poco vistala posta in palio. Nulla da dire:l'Itas ha schiantato la Lube apoco a poco, frullandola conStokr nel primo set e poi conte-nendone il ritorno. L'attaccodi Trento è stato a tratti inter-galattico (nel senso che a quel-le altezze lì arrivano in pochi)con un mostruoso 76% nel ter-zo parziale. Quello che ha mes-so la museruola a Macerata, ca-pace di godere solo per mezzoset: sotto sul 12-10 nel parzia-le Giuliani ha cambiato la re-gia (Monopoli per Travica),ma al di là della vittoria diquel set c'è stato poco di più.

Champions Le molte formazio-ni messe in campo da Giulianisi sono arenate, come balenespiaggiate dopo aver persol'orientamento, nelle secchedella difesa di Trento, partico-larmente attenta sui tanti e di-versi attaccanti Lube. Anche il

rientro di Travica e l'ingressodi Savani (nel terzo set) noncambiano le cose. Il capitanoazzurro scalda il cuore dei tifo-si con un paio di grandi battu-te, ma non può fare più di tan-to. I trentini gongolano, manon lo danno troppo a vedere,come da copione: «Una vitto-ria importante, per la classifi-ca, ma le gare che dovremovincere arriveranno più avan-ti». «Non ho visto tanta diffe-renza fra noi e loro - aggiungeSavani -, certo che sono unosquadrone e quando giocapuò fare male. Ora ci dobbia-mo concentrare su Cuneo, unagara molto importante». Mer-coledì sera, infatti, Maceratacerca un posto fra le primequattro d’Europa, dopo la vit-toria nettissima della settima-na scorsa. «Queste gare pesa-no, non tanto nel fisico, maquanto nella testa. Non pensoche si possa dire che per noi ilmatch con Trento non avevamotivazioni, ma è andata così.Loro hanno meritato la vitto-ria. Abbiamo pochissimo tem-po per ricaricare le pile, per-ché mercoledì saranno ancoraquesti in campo»…

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Trento gonfia il pettoLa super sfida è sua

PALLAVOLO SERIE A-1: 18a GIORNATA

ilcarnevaleSERIE A-1 DONNEVilla Cortese perde terrenoCosì la 15ª di A-1 donne: sabato Unendo YamamayBusto Arsizio-KGS Robursport Pesaro 3-2 (22-25,25-15, 25-23, 25-27, 15-13); Duck Farm Chieri Torino -Rebecchi Nordmeccanica Piacenza 3-1 (25-27,25-22, 26-24, 25-21); ieri Conegliano-Villa Cortese3-2; Urbino- Bergamo 0-3. (16-25, 17-25, 23-25).Riposavano: Giaveno e Bologna.Classifica: Busto 30; Bergamo 25; Chieri, Piacenza22; Villa Cortese 20; Conegliano 19; Urbino 17; Pesaro14; Giaveno 11; Bologna 3. Prossimo turno: sabato 16Giaveno-Conegliano; domenica 17 Busto-Urbino; Pe-saro-Villa; Bergamo-Bologna. Riposano: Chieri e Pia-cenza.SERIE A-2 UOMINI (f.c.) Così la 7˚ di ritorno: Pado-va-Monza 3-0 (25-23, 25-17, 26-24); Atripalda-Sora3-2 (22-25, 27-25, 25-22, 26-28, 15-8); Reggio E. -Cori-gliano 3-0 (25-19, 25-16, 25-20); Città di Castello-Bro-lo 3-0 (31-29, 28-26, 25-18); Matera-Loreto 3-1(14-25, 25-22, 25-22, 31-29); Potenza P.-Ortona 3-1(25-18, 25-17, 25-27, 25-21). Ha riposato: Molfetta.Classifica: Città d.C. 50; Molfetta, Sora, Atripalda 37;Padova 31; Monza, Corigliano 29; Ortona 27; Reggio E.26; Potenza P. 17; Brolo 16; Matera 15; Loreto 9.

Francesca Piccinini ieri si è trasformata inAquila del Carnevale di Venezia. Agganciata auna fune, è stata calata dalla cima delcampanile di San Marco: «Quando sono arrivatalassù il cuore mi batteva a 2000 e mi sonodetta, ma cos’ho fatto? Poi mi sono goduta tuttoil mio volo ed è stato bellissimo» ANSA

TaccuinoSERIE A-1 DONNE LA 15a GIORNATA: LE VENETE AL PALAVERDE BATTONO VILLA

Che impresa ConeglianoBergamo sul velluto a Urbino

38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

DAL NOSTRO INVIATOVINCENZO MARTUCCItwitter@vincemartucciRIMINI

Finisce in gloria, finiscecome sapevamo: l’Italia battegli Stati Uniti e va alle semifina-li del 20-21 aprile, in casa, con-tro la Repubblica Ceca. Ma ilmodo non è semplice e como-do come si pensava dopo le de-fezioni delle sorellone Wil-liams e della Stephens. Perchéle azzurre, gravate dalla pres-sione della prima volta da tito-lari & favorite, e da problemitecnici e di forma, la spuntanosolo per 3-2 transitando ancheper l’1-2, dopo il k.o. della nu-mero 1, Sara Errani, contro lapicchiatrice Lepchenko. Sonocostrette a rimettere in campoin singolare mezza Roberta Vin-ci dopo i crampi di sabato, e arischiararla dopo appena mez-z’ora, per ricostituire la coppiapiù bella del mondo delle «Ci-chi», numero 1 della classificae campionesse di tre Slam. E co-sì, nel solito, appassionante, in-decifrabile, su e giù di Coppa,— dal 3-2 di Davis della setti-mana scorsa a Torino alla Croa-zia a questo 3-2 di Fed Cup —alle 15.30, è delusione e paura,alle 17.30 è sollievo ed eccita-zione (dopo il successo di Ro-

bertina sulla sciagurata Hamp-ton, improponibile sulla terrarossa), e alle 19.25 è finalmen-te estasi e apoteosi per la bellagente del «105 Stadium» di Ri-mini. Che, ai 4517 spettatori disabato, somma i 4446 di ieri,per il ragguardevole incasso to-tale di 195.449 euro.

Eroina Il destino si diverte unmondo con i tennisti. E ancordi più con le tenniste. RobertaVinci, bocciata sabato per ilcalo troppo netto dal6-2 4-3 e poi lo stop im-provviso dopo la rimon-ta da 1-5 a 5-5 con Le-pchenko (col k.o. per 7-5), di-venta protagonista, eroi-na, colonna, esempio.Per la felicità dei tantibambini presenti alladue giorni che ammira-no il suo tennis classicoed elegante almeno quanto lagrinta della romagnola Errani.La piccola tarantina non brillaanche nel secondo singolarecontro la pellerossa JaimeHampton così spaesata sul len-to, accusa un altro black-outdal 2-2 al 2-5 del secondo set,che perde 6-4, e se può festeg-giare il 6-1 decisivo, è soprat-

tutto per le follie tattiche del-l’americanina. Con i 29 anni az-zurri che affossano i 23 a stellee a strisce: Roberta è brava aresistere alle sue paure, anchea quella dei nuovi crampi cheaffiorano dopo un’oretta e a ri-schiare in avvio di terzo set.

Sprint Così la Vinci rimedia alloscivolone di Saretta nel duellofra numeri 1, con la babau Le-pchenko. Capace di battere

Pennetta e Schiavone al Ro-land Garros, e ora la Erraniin Fed Cup, dando una le-zione alla finalista di Pari-gi proprio davanti alla suagente. La numero 7 delmondo paga il solito servi-zietto, che l’uzbeka natura-

lizzata Usa mette sotto pres-sione entrando subito in

campo e prendendo il co-mando del gioco perpoi liberare il portento-so dritto. Sara gioca

corto, non gioca, soprat-tutto, alla Errani, e cioé toppesante di dritto, varietà e

intelligenza, spostando la pocomobile avversaria. E non appro-fitta del solito passaggio a vuo-to della Lepchenko — da 4-240-15, a 4-5 con break — riti-randola per i capelli nel set efinendone travolta un po’ co-me l’amica Vinci sabato, con il7-5 dopo un’oretta. Che poi di-venta 6-2. E paura.

Doppio Poi è ancora Robertinaa decidere il 6-2 6-2 per allun-gare a 18/18 il suo record neidoppi Fed Cup. E’ lei a dettare imovimenti di coppia, lei a ruba-re il tempo a rete anche a unaspecialista come Liezel Huber,lei a brillare alla volée, lei adarmare il braccio di Saretta perle botte da fondo sulla Le-pchenko. Una coppia è una cop-pia. E quella azzurra è la piùforte.

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L’OPINIONE

i tornei

la guida

Le due azzurre sono al via questa setti-mana del Qatar Open di Doha(2.369.000 $, cemento), dove in tabel-lone c’è anche Francesca Schiavone.Sono presenti tutte le top ten ad ecce-zione di Li Na, che sta ancora recupe-rando dall’infortunio a una caviglia pa-tito nella finale degli Australian Open.La Errani è testa di serie numero 5, eusufruisce di un bye al primo turno. Aldebutto troverà la vincente tra l’egizia-na naturalizzata canadese Heidi El-Ta-bakh e la giovane ungherese Babos.Roberta Vinci, numero 15 del seeding,affronta al primo turno la belga Wick-mayer, numero 22: settimo incontrotra le due, con Roberta che ha vinto 4dei sei precedenti. Sorteggio poco for-tunato per la Schiavone, che trova lanumero 9 Marion Bartoli: Francescaha vinto cinque volte su sei, l’ultima sfi-da la semifinale del Roland Garros2011.Maria Elena Camerin è stata invece

eliminata al primo turno delle qualifi-cazioni dall’ucraina Kapshay per 7-6(4) 1-6 6-4.ROTTERDAM AL VIA Diventano due gliitaliani al via del tabellone principale diRotterdam (1.575.875 euro, indoor).Ad Andreas Seppi, testa di serie nume-ro 6, che attende un qualificato, si èaggiunto Matteo Viola: il veneziano habattuto al turno decisivo delle qualifi-cazioni l’olandese Huta Galung per 7-6(4) 6-2. La prima testa di serie è RogerFederer. Al via altri tre top ten: J DelPotro. Tsonga e Gasquet.PROFETA IN PATRIA Nono successo incarriera e terzo a Zagabria (467.800euro, indoor) per l’idolo di casa Cilic.Finale: Cilic (Cro) b. Melzer (Aut) 6-36-1.SECONDO GASQUET Nono successo incarriera e secondo stagionale dopoDoha per Richard Gasquet a Montpel-lier (Fra, 332.000 e, indoor). Finale:Gasquet (Fra) b. Paire (Fra) 6-2 6-3.

3Le vittorie

contro gli StatiUniti in Fed Cupin 12 confronti:l’Italia ha perso

le prime 9 sfide,ma ha vinto le

ultime 3

3Le vittorie in

Fed Cupdell’Italia: nel

2006 contro ilBelgio, nel 2009

e nel 2010contro gli Usa.

Le azzurrehanno perso lafinale 2007 con

la Russia

4Le volte in cui

l’Italia hapassato il turno

in Fed Cup dopoessere stata

sotto 2-1: eragià successo

contro laRepubblica

Ceca nei quartinel 2005, il

Belgio in finalenel 2006 e la

Francia insemifinale nel

2007

8I precedenti

contro laRepubblica

Ceca, con unbilancio in

parità: 4 vittorieciascuno

18I successi in

doppio diRoberta Vinci in

Fed Cup in 18incontri: la sua

imbattibilità èun record nellamanifestazione

69Le vittorie

dell’Italia in FedCup in 124

incontriDI GIANNI VALENTI

A VIÑA DEL MAR LO SPAGNOLO RIENTRAVA DOPO QUASI OTTO MESI

a pagina 23

ITALIA-USA 3-2(Rimini, terra rossa)Sabato: ERRANI b. Hampton (Usa)6-2 6-3; Lepchenko (Usa) b. VINCI 2-66-4 7-5 Ieri: Lepchenko (Usa) b. ERRA-NI 7-5 6-2, durata: un’ora 46 minuti;VINCI b. Hampton (Usa) 6-2 4-6 6-6-1,durata: un’ora 34 minuti; ERRANI-VIN-CI b. Huber-Lepchenko (Usa) 6-2 6-2,durata: un’ora 11 minuti.L’Italia giocherà in casa il 21-22 aprilecontro la Repubblica Ceca, campionein carica.

Le altreRepubblica Ceca-Australia 4-0(Ostrava, indoor): Kvitova (Cec) b. Sto-sur (Aus) 2-6 7-6 (3) 6-4; Hlavacko-va/Hradecka (Cec) b. Barty/Dellacqua(Aus) 7-6 (6) 7-6 (4)Russia-Giappone 3-2 (Mosca, indo-or): Morita (Giap) b. Vesnina (Rus) 6-46-1; Makarova (Rus) b. Date (Giap) 6-16-1; Vesnina/Gasparyan b. Morita/Doi(JPN) 6-2 6-2Serbia-Slovacchia 1-3 (Nis, indoor):Cepelova (Slk) b. Jovanovski (Ser) 5-77-5 11-9; Hantuchova (Slk) b. Dolonc(Ser) 6-2 6-3.

Sara k.o. con Lepchenko, Roby battela Hampton, poi insieme ci danno il 3-2

Le protagoniste di Riminiquesta settimana sono a Doha

I NUMERI

&

TENNIS FED CUP A RIMINI

4 IL DOPO MATCH PARLA IL CAPITANO

Lo spagnolo Rafael Nadal, 26 AFP

Il 21 e 22 aprilesfidiamo in casala RepubblicaCeca per unposto in finale

Gioia Barazzutti«Squadra perfetta,sono due guerriere»

La favola si interrompesul più bello: Rafa Nadal, alrientro dopo quasi otto mesi,dalla clamorosa sconfitta di fi-ne giugno a Wimbledon controRosol, si ferma in finale a Viñadel Mar, il torneo cileno da300.000 euro su terra sceltodal maiorchino per tornare asentire il profumo del campo.

Sorpresa A passare a suo modoalla storia è l’argentino Hora-cio Zeballos, numero 73 delmondo (già 41 nel 2009), man-cino come Rafa, che impedisceal più forte giocatore di sempresul rosso di completare la setti-mana perfetta e di vincere il51˚ torneo in carriera. Ancora-

to ad un servizio ficcante (nes-suna palla break concessa) e aun dritto che fa male, il 27ennedi Mar del Plata non si spaven-ta di fronte al monumento e do-po aver perso il primo set al tie-break, si aggiudica il secondosempre al tiebreak, senza tre-mare quando nel nono giocoNadal va a due punti dal matche poi nel terzo ottiene il breakdecisivo proprio nel decimogioco, ottenendo il successo digran lunga più importante del-la carriera e buttandosi a terrain un mare di lacrime.E’ sicuramente una sorpresa, ilvincitore di 12 Slam sceso al nu-mero 5 del mondo non avevaperso un set in tutto il torneo

ed era salito di condizione par-tita dopo partita, ma contro l’ar-gentino, pur mostrando unabuona condizione atletica, hamostrato di soffrire ancora i col-pi d’inizio gioco, non trovandomai adeguate contromisure al-la battuta dell’avversario, luiche è un ribattitore straordina-rio. Malgrado la piccola delu-sione, Nadal chiude l’avventu-ra con il sorriso: «Peccato per ilfinale, ma è stata una settima-na eccellente, ho avuto ottimesensazioni e il mio gioco è mi-gliorato». Ora va a San Paolo.

Finale: Zeballos (Arg) b. Nadal (Spa)6-7 (2) 7-6 (6) 6-4. Semifinali: Nadal b.Chardy (Fra) 6-2 6-2; Zeballos b. Ber-locq (Arg) 6-3 7-6 (4).

Nadal si ferma proprio sul più belloIn finale perde contro Zeballos

Paura ErraniCuore VinciUrlo doppio

Dopo il doppio, può finalmente esplodere la gioia di Roberta Vinci (sin.) e Sara Errani REUTERS L’abbraccio tra il capitano Barazzutti e la Errani dopo il punto decisivo AFP

VarvaraLepchenko, 26anni, è numero21 del mondoREUTERS

RIMINI

Mai dire mai. L’abbracciofinale azzurro è bello, intenso ecommovente come quello ini-ziale, all’inno nazionale, e tuttala tensione di quest’ennesima,indimenticabile, domenica diCoppa, si stempera nel sorrisodolcissimo di Roberta Vinci.Che passa, felice, dal disastro altrionfo: «E’ stata la giornata piùbella ed esaltante della carrie-ra, una bella soddisfazione,l’ho voluta a tutti i costi, ho vin-to col cuore, dimostrando per-sonalità. Comunque, siamouna grande squadra ed abbia-mo vinto tutti quanti». Ha vintoquando rincuora l’amica Erra-ni: «Quando ha perso era moltotriste e nervosa, capita. Le hodetto: "Non importa, preparatiper il doppio"». Ha vinto nel se-condo set contro Hampton:«Ho avuto un calo e m’è venutapaura di farmi male, dopo tuttala fatica che avevo fatto per re-cuperare i dolori e la stanchez-za di sabato. Dovevo accorciaregli scambi, sono stata brava aduscire dalla situazione diffici-le».

Complimenti Capitan Barazzuttidribbla la domanda: «Se Saraavesse vinto non so se avrebbegiocato Knapp il singolare, perme era scontato che giocasseRoberta. Rimessa in piedi al me-glio dal professor Parra, pro-prio come aveva fatto a Torinocon Fognini». Il c.t. è estasiato:«Roberta ha reagito col caratte-re e la stoffa da campionessa to-gliendosi dalla testa i problemidel giorno prima. E poi in dop-pio ha fatto due/tre cosucce sul-la rete... Che partita hanno gio-cato lei e Sara? Sono una squa-

dra perfetta, io cerco solo dinon disturbarle. Sono due guer-riere».

Tensione Aveva fatto bene Var-vara Lepchenko a non gioire do-po il 2-1 a sorpresa: «Contro leitaliane riesco sempre a dare ilmeglio, del resto la terra è unadelle mie miglior superfici».Perché poi Roberta e Sara le ru-bano il sorriso. Anche se quellodella Errani rimane mogio e lasensazione è che nella sua Ro-magna abbia voluto dare spetta-colo, sbagliando copione: «Nonriuscivo ad essere aggressiva,giocavo corto, non trovavo la di-stanza, non le davo fastidio». Siriscatterà in doppio. Alle ceche,ripenserà a fine aprile.

v.m.

39LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013#

40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

Altre indoor e cross

Così nel fiorettofemminile di

coppa delmondo a

Budapest. Nellafoto. Ilaria

Salvatori

FinaleITALIA b.

Francia 45-34;3˚ posto

Germania b.Polonia 30-24

SemifinaliITALIA b.

Polonia 45-25Francia b.

Germania 45-19Quarti

ITALIA b.Ungheria 45-38

Polonia b. Usa41-26

Francia b. Cina45-30

Germania b.Russia 29-28

AriannaErrigo

La 24ennemonzese in

semifinalecontro la Polonia

ha chiuso conun +18 nelle

stoccate. Il c.t.Cipressa le ha

affidato laresponsabilità di

chiudere imatch,

solitamenteaffidato alla

Vezzali

Tranquillo esordio stagionale per Usa-in Bolt che nella notte italiana di saba-to, ha corso (in quinta corsia) un 400al Camperdown Classic di Kingston,vincendo la propria serie (la seconda)in un comodo 46"71, a fronte di un per-

sonale del 2007 di 45"28. Nel finale,impensierito all’interno da AllodinFothergill, s’è appesantito: a fatica fini-ta, per recuperare, s’è poi buttato sulprato della stadio. «E’ stato un buonallenamento» ha detto. Nella serie suc-

cessiva meglio han fatto Warren Weir,bronzo olimpico sui 200 ed Edino Stee-le, finiti nell’ordine in 46"23 (persona-le) e 46"64. Terzo Yohan Blake (prima-to di 46"49 del 2012), con 46"77. In con-temporanea, a Montego Bay, succes-si dell’Mvp in due 4x100: tra gli uomini38"62 di Barnes, Carter, Nichol,Powell, tra le donne 44"03 di Simp-son, Greakes, McLaughlin, Fraser.

AZZURRE VINCENTI

a pagina

S

Nel giorno dell’argento diNadia Fanchini nello sci, le donneitaliane continuano a dominare lascena internazionale anche negli

sport più importanti delle Olimpiadiestive. A Gand, Alessia Trost (asinistra), nuova stella della nostraatletica, ottiene un’altra vittoria dialta caratura tecnica, perché simette alle spalle la belgaolimpionica Tia Hellebaut e provaancora i 2.01. A Budapest nellaprima uscita a sei mesi dall’oro di

Londra le fiorettiste fanno ancoradi più perché, pur senza la Vezzaliin maternità, portano a casa lavittoria in coppa del Mondobattendo nettamente in finale laFrancia. Le protagoniste sonoElisa Di Francisca (a destra),Arianna Errigo e Ilaria Salvatori: ilDream Team è tornato.

S

all’aperto

41

Senza Vezzali e con Cipressanuovo tecnico, in Ungheriale azzurre tornano a vincereFrancia k.o. in finale: 45-34

Quarto successo in quattro gare stagionaliHellebaut battuta e tentativi anche a 2.01

TEDESCHETERZE

AEXPLOITERRIGO

Prima di Bolt e Blake: un 400 a KingstonFanno 46"71 e 46"77, Weir li batte: 46"23

&

MARISA POLI

Prima tappa di Coppa delMondo della stagione a Buda-pest e il Dream Team del fioret-to femminile ricomincia comeera finito tutto, il 2 agosto scor-so, sulle pedane olimpiche diLondra: con una vittoria. Le vit-time di turno sono le francesi,superate 45 a 34 in finale senzapatemi. Come se nulla fossecambiato.

Rivoluzione Invece non c’è Va-lentina Vezzali, in congedoelettorale e in attesa del secon-do figlio (a maggio, nome piùprobabile Lauro, come il papàscomparso nel 1996). Non c’èpiù il c.t. Stefano Cerioni, gurudegli ultimi quattro anni piùvincenti di sempre (due titolimondiali su tre, quattro coppedel mondo individuali e a squa-dre su quattro). La campiones-sa olimpica Elisa Di Franciscaha dovuto cambiare maestro(Cerioni è andato in Russia,dalla prossima gara a S. Pietro-

burgo sarà a fondo pedana del-le avversarie più pericolose perle azzurre). E anche la vicecam-pionessa olimpica Arianna Erri-go ha divorziato (con moltetensioni) da Giovanni Bortola-so (pure lui in Russia nello staffdi Cerioni).

Carrarmato Il nuovo commissa-rio tecnico del fioretto azzurro,Andrea Cipressa, ha chiamatola giovane Alice Volpi (di Sie-na, classe ’92) nel quartetto ac-canto a Elisa Di Francisca,Arianna Errigo e Ilaria Salvato-ri. E nelle prossime sfide non èescluso l’inserimento dell’altragiovane, Camilla Mancini. Co-me in ogni storia che comincia,i tentennamenti si sono avutinel primo turno, i quarti controle padrone di casa dell’Unghe-ria: le azzurre si sono impostedi sette stoccate. Pochi proble-mi per il resto: un 45-25 in se-mifinale contro la Polonia (conun +18 della Errigo, chiamataa chiudere i match, il ruolo chefino a Londra è stato della Vez-zali), poco sforzo in più controla Francia in finale. La Russia,avversaria numero 1 delle ulti-me stagioni, era invece stata eli-minata nei quarti di una stocca-ta (29-28) dalla Germania. E iltutto arriva dopo un inizio diCoppa individuale con la vitto-ria di Arianna Errigo a Danzicanella prima tappa (con Elisa DiFrancisca e Ilaria Salvatori ter-ze) e il terzo posto sempre del-la Errigo sabato sulle pedane diBudapest.

Dominio Esulta il c.t. Andrea Ci-pressa: «Le ragazze hanno vin-to dopo tre assalti eccellenti,hanno tirato tutte molto bene ehanno messo in pedana tutto illoro valore. Un plauso per co-me hanno interpretato tutta lagara e, nello specifico, la fina-le. Era importante iniziare be-ne, la cosa che mi piace è che siè creato un bell’ambiente».

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A

Un buon primo temponon basta: contro il Glasgowsecondo in Celtic League, le Ze-bre del rientrante Bortolamisoffrono nella ripresa le inizia-tive del mediano di mischiaMatawalu e sono sconfitte perla 14ª volta.

ZEBRE-GLASGOW 20-36MARCATORI: p.t. 4’ m. Van Schalkwyktr. Halangahu, 7’ m. McGuigan tr.Wight, 9’ m. Tebaldi tr. Halangahu, 11’m. Dunbar tr. Wight, 14’ c.p. Wight,25’ e 35’ c.p. Halangahu; s.t. 14’ m.McGuigan, 11’ m. Eddie tr. Russell, 35’m. Murchie tr. Russell.ZEBRE: Tebaldi; Bacchetti, M.Pratichetti, Quartaroli (26’ s.t.Chiesa), Castagnoli; Halangahu,Chillon (32’ p.t. Benettin); VanSchalkwyk, Bergamasco, Cristiano (1’s.t. Ferrarini); Van Vuren, Bortolami(13’ s.t. Caffini); Ryan (9’ s.t.

Redolfini), Manici (9’ s.t. Festuccia),Aguero (17’ s.t. Perugini). All. Gajan.GLASGOW: Murchie (34’ s.t.Thomson); Lamont (18’ s.t. Kennedy),Dunbar, Morrison, McGuigan; Wight(16’ s.t. Russell), Matawalu; Wilson,Barclay (20’ s.t. Eddie), Strauss;Swinson (26’ s.t. Campbell), Ryder;Welsh (23’ s.t. Kalman), Price (19’ s.t.Brown), Reid (31’ s.t. Fainga’anuku).All. Townsend.ARBITRO: McMenemy (Scozia).NOTE: p.t. 20-17, spett. 1000 circa.Calci: Halangahu 4 su 6 (10 p.); Wight3 su 4 (7 p.), Russell 2 su 2 (4 p.).Gialli: 2’ s.t. Morrison, 6’ s.t. Ferrarini.Uomo del match: Matawalu. Punti:Zebre 0, Glasgow 5.Altre: Munster-Edimburgo 30-3.Classifica: Ulster 53; Glasgow 46;Leinster 44; Ospreys 43; Scarlets 42;Munster 41; Cardiff 28; Treviso 27;Edimburgo 22; Connacht 20; Dragons18; Zebre 6.

ECCELLENZA Il 12˚ turno:Fiamme Oro-Calvisano 23–41;Reggio Emilia-Padova 12–34;Viadana-Mogliano 13–9;Rovigo-Crociati 22–3;San Donà-Prato 5–8; L’Aquila-Lazio12–13. Classifica: Viadana 50; Prato,Calvisano 48; Padova 38; Rovigo 35;Mogliano 32; Fiamme Oro 24; SanDonà 22; Lazio 21; Reggio Emilia 20;L’Aquila 9; Crociati 3.

RUGBY SEI NAZIONI E CELTIC LEAGUE

ATETICAE SCHERMA

Trost e Dream TeamChe domenica!

A Dublino. Irlanda-Inghil-terra 6-12. Lezione di cinismodegli inglesi, ora soli in testa alSei Nazioni e più che mai candi-dati al Grande Slam. La Rosasfrutta le condizioni climatichedifficili per una partita tutta di-fesa, conquista e piede. L’Irlan-da va a sbattere contro un muroe alla lunga si trova senza Zebo(Torneo finito) e Sexton (den-tro O’Gara) e con O’Driscoll amezzo servizio. Nessuna meta:decidono i punti di Farrell. È laprima vittoria dell’Inghilterra aDublino dal 2003.Irlanda-Inghilterra 6-12 (0-6). Marcatori:p.t. 2’ e 28’ c.p. Farrell (In); s.t. 4’ e 17’c.p. O’Gara (Ir), 23’ e 25’ c.p. Farrell.Classifica: Inghilterra 4 (diff. +26); Sco-zia (+4), Galles (+2), Irlanda (+2), Italia(-19) 2; Francia (-15) 0.

DUNDEE (Sco) — L’Italia è intesta al Sei Nazioni femminile.Dopo aver battuto la Francianella gara d’esordio a Rovato(13-12), le azzurre sono anda-te a vincere a Dundee contro laScozia: 0-8 al termine di unapartita giocata a -2˚ e per alcu-ni tratti anche sotto la neve. Ri-sultato aperto da un calcio diVeronica Schiavon nel primotempo, mentre in avvio di ripre-sa l’estremo Furlan dopo unavolata calciava la palla in areadi meta, per il tuffo vincente diBarattin. Poi tanta sofferenza,ma nessun punto per le scozze-si. Domenica 24, Italia-Galles aBenevento.Scozia-Italia 0-8 (0-3). Marcatrici: p.t. 20’c.p. Ver. Schiavon; s.t. 8’ m. Barattin.Italia: Furlan; Sillari, Cioffi, Zangirolami,Castellarin; Ver. Schiavon, Barattin; Se-verin (36’ s.t. Arrighetti); Gaudino, Este;Trevisan, Molic; Gai, Bettoni, Coulibaly.All. Di Giandomenico.Altre: Francia-Galles 32-0; Irlanda-In-ghilterra 25-0.Classifica: Irlanda, Italia 4; Francia, In-ghilterra 2; Scozia, Galles 0.

Giochio CoppaIl fiorettonon molla

ANDREA BUONGIOVANNI

Alessia Trost non smettedi vincere e di stupire. Il col-paccio anche stavolta riesce inun contesto internazionale diprestigio, quello del meetingindoor Iaaf Bank Flanders diGand. E nuovamente a quoteda brividi. Dopo l’1.98 d’esor-dio a Udine (20 gennaio),l’1.95 di Hustopece (1.95) e il2.00 di Trinec (29 gennaio),ecco l’1.95 belga. A confermadi una strepitosa condizione edella dimensione raggiunta.Tra le «sconfitte» di giornata,niente meno che la grande be-niamina del pubblico locale,Tia Hellebaut, signora del-l’asticella con nel curriculumun oro olimpico (Pechino2008), uno europeo all’aperto(Göteborg 2006), uno in sala(Birmingham 2007) e un per-sonale di 2.05.

La gara Per la 19enne pordeno-nese il solito ingresso a misuremodeste (1.78), altri salti d’ap-proccio a 1.83 e a 1.87, poi unerrore a 1.91 «perché sono par-tita un piede avanti rispetto alsegno della rincorsa e sono fi-nita troppo sotto allo stacco».La seconda è buona, come laprima a 1.95, misura sulla qua-le si arenano sia la Hellebaut,sia l’ucraina Holosha. Alessia,a quel punto, chiede 2.01. Ap-puntamento rimandato, maga-ri a sabato agli Assoluti di An-cona. «Ero un po' scarica — di-

ce — i 2.00 di Trinec mi hannoun po’ frastornata. Ma 1.95 èmisura che sento ormai mia».

Magnani ok Dalla riunione arri-va una conferma anche perMargherita Magnani, 5ª nei1500 con un sontuoso 4’12"44che vale 16/100 in meno delpersonale centrato venerdì aDüsseldorf e che la consolidaal 4˚ posto nelle liste italianeall time indoor. Brava anche la21enne Giulia Viola, 9ª con4’16"79, personale di 7/100 e9˚ tempo tricolore di sempre.

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Risultati. Uomini. 60: Rodriguez(Spa) 6"57; 4. Lemaitre (Fra) 6"64.Batt. II: 5. DONATI 6"93. 300: Maslak(R.Ceca) 32"58; K. Borlee 32"72. 400:Gregan (Irl) 46"73; J. Borlee 46"83;Santos (Dom) 47"11. 800: Rotich (Ken)1’46"75; Chemut (Ken) 1’47"06. 3000:A. Rop (Ken) 7’39"59; P. Koech (Ken)7’39"75; Souleiman (Gib) 7’39"81; D. Ko-men (Ken) 7’41"16. Asta: Gruber (Ger)5.60.Donne. 1500: Arrafi (Mar) 4’10"69; 5.MAGNANI 4’12"44; 9. VIOLA 4’16"79.60 hs: Lewis (Usa) 8"03. Alto: TROST1.95; Hellebaut 1.91; Holosha (Ucr)1.91. Triplo: Veldakova (Slk) 14.04.

Un’Inghilterra da SlamAzzurre, altra impresa

Owen Farrell, 21, n.10 inglese AFP

Zebre, un tempo c’èPoi Glasgow dilaga

Trost, un volo infinitoA Gand vince con 1.95

Filippo Ferrarini, 22 anni VASINI

Alessia Trost, 19 anni, a Gand dove ha colto la quarta vittoria stagionale AFP

Una fase della finale del fioretto Elisa Di Francisca-Arianna Errigo a Londra 2012 REUTERS

41LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

Tennistavolo

Atletica NELLE MARCHE

È morto a 73 anni iltriplo campione mondiale ditennistavolo cinese ZhuangZedong che fu protagonistadello storico incontro conl’americano Glenn Cowan nel1971 (insieme in una foto APdel ’72) che avviò la«diplomazia del ping pong»fra Cina e Usa. La sfidaanticipò il viaggio nella Cinacomunista di Nixon nell’aprilesuccessivo e l’avvio dellerelazioni dal 1979. Curiosa lastoria. Ai Mondiali di NagoyaCowan, perso l'autobus dellasua squadra, ebbe unpassaggio su quello cinesedove fu avvicinato da Zhuangche gli regalò un dipinto suseta dei monti Hiangshan«per segnare la nostraamicizia anche se i nostrigoverni non sono amici».Cowan ricambiò donandouna maglietta con il simbolodella pace e la scritta «Let itbe». Quando i giornalistranieri pubblicarono le fotodell’incontro, Mao Zedongordinò al suo ministro degliesteri di invitare la squadraamericana in Cina.

Ciclismo TERZO IN CLASSIFICA

Golf TORNEI NEL MONDO

Ready, vendettasu Royal Dram

Fondo TEST VINCENTE A COGNE

Hockey ghiaccio PER SOCHI

AtleticaCerutti 6"67(si.g.) A Bergamo, Fabio Cerutti corre i 60in 6"67 (minimo per gli Europei), a Casaldel Marmo (Roma), Simone Collio fa 6"69(b. 6"73). Ai campionati britannici a Shef-field, 2.22 in alto per Marco Fassinotti die-tro il bronzo olimpico Grabarz (2.31), com-pagno di allenamento dell’azzurro a Bir-mingham. Ad Ancona, 53"39 di Maria Enri-ca Spacca nei 400. Ad Ancona. Uomini.Asta: Piantella 5.40; Bressan 5.20; Ge.Chiaraviglio (Ita/Arg) 5.20; Ma. Boni 5.20;M. Palazzo 5.00. Donne. 400: Spacca53"39; Milani 54"22; Battaglia 54"34; Chi-gbolu 54"54. Alto: Cipolloni 1.80. Triplo:Cucchi 12.86. A Modena. Uomini. Lungo:Braga (j) 7.39; Parisi (j) 7.34. Donne. 60:Schena (a) 7"78. Alto: Sesia (j) 1.78; Pau (j)1.76. All: Omoregie 1.78. A Bergamo. Uomi-ni. Alto: G. Ciotti 2.18. A Roma. Donne. Al-to: Furlani (a) 1.75. A Vienna (Aut). Uomini.800: 4. Rifesser 1’52"11.

VAI SPEARMON (si.g.) Esordio stagiona-le a Fayetteville di Wallace Spearmon,20"71 nei 200. Nella gara femminile, mpm’13 della 20enne Aureyall Scott con 22"68davanti a Kimberlyn Duncan (22"72). ABloomington. Uomini. Alto: Drouin (Can)2.32.

RIGAUDO Esordio rimandato per Elisa Ri-gaudo che, per febbre alta, ieri non ha ga-reggiato a Genova nella prova d’aperturadel 44˚ trofeo Frigerio. Uomini (km 10): 1.Wang Zhen (Cina) 40’38"; 2. Wang Zhen-dong (Cin) 41’19"; 3. Xu Faguang (Cina)41’49". Donne (km 10): Liu Hong (Cina)43’31"; 2. Ferraro 46’52"; 3. L. Polli (Svi)48’16".

BoxeEUROPEI (r.g.) A Belfast Carl Frampton(16) idolo di casa ha scalzato lo spagnoloKiko Martinez (27-4), kot 9, per la cinturasupergallo. A Esbjerg (Dan) il campionebelga Alexander Miskirtchian (22-2-1), ge-orgiano di nascita, mantiene il titolo piu-ma, costringendo lo sfidante AndreasEvensen (17-3-1), norvegese nato in Co-lombia, alla resa al 12˚ tempo. Sempre neipiuma, il toscano Marco Scalia (3-1) fini-sce ko 1 contro Dennis Ceylan (Dan, 5).

RIUNIFICAZIONE (r.g.) La Top Rank diBob Arum ha definito per il 13 aprile al Ma-dison di New York, l’attesa sfida tra il cu-bano Guillermo Rigondeaux (11) e il filippi-no Nonito Donaire (31-1), titolari supergal-lo rispettivamente Wba e Wbo. Donaire ègià stato iridato mosca, gallo e supermo-sca ad interim. Rigondeaux, fuggito dal-l’isola nel 2009, è un dei dilettanti più vin-centi. Oltre 400 match in maglietta e solo12 sconfitte, due ori olimpici (200-2004),due mondiali, sette volte campione nazio-nale.

GhiaccioCoppa short trackConfortola è 5˚A Dresda (Ger) conclusa la Coppa delMondo di short track: miglior risultato az-zurro il 5˚ posto di Yuri Confortola nei1500. In un 500 dobbe esagerato, con alcinese Wang Meng al record del mondo(42"597), Arianna Fontana è 7ª (terza nel-la finale B). La staffetta donne vince la fi-nale B ed è 5ª. Uomini. 500: 1. LiangWenhao (Cina); 2. Wu Dajing (Cina); 3. Ker-stholt (Ola); 23. Viscardi; 43. Lobello.1500 (II): 1. Noh Jinkyu (S.Cor); 2. KimYun-Jae (S.Cor); 3. An (Rus); 5. Conforto-la; 14. Dotti; 42. Cassinelli. Staffetta: 1.Sud Corea; 2. Olanda; 3. Russia; 10. Italia.Donne. 500: 1. Wang Meng (Cina); 2. St-Ge-lais (Can); 3. Liu Qiuhong (Cina); 7. Fonta-na; 14. M. Valcepina; 26. Viviani. 1500 (II):1. Shim Suk Hee (S.Cor); 2. Kim Min-Jung(S.Cor); 3. Li Jianrou (Cina); 22. Maffei;24. Tota. Staffetta: 1. Olanda; 2. Canada;3. Cina; 5. Italia.

PISTA LUNGA Così ieri a Inzell (Ger) nellaCoppa del Mondo in pista lunga. Uomini.1500. I: 1. Yuskov (Rus) 1’46"07; 2. Brodka(Pol) 1’46"09; 3. Hansen (Usa) 1’46"14. II:6. Nenzi 1’48"73; 21. Cignini 1’51"28; 23. J.Daldossi 1’51"51. Mass Start: 1. Stroetin-ga (Ola) 9’57"56; 2. Silovs (Let) 9’58"93; 3.Groeneveld (Ola) 9’59"80;18. Nenzi. Don-ne. 3000. I: 1. Wust (Ola) 4’02"23; 2.Valkenburg (Ola) 4’05"31; 3. Sablikova(R.Ceca) 4’05"41. II: 18. Bettrone 4’20"23

SUPER ASADA Al Quattro Continenti difigura ad Osaka (Giap), grande prova an-che nel libero di Mao Asada (130.96 pun-ti). Donne. Finale: 1. (1.1.) Asada (Giap)205.45; 2. (2.2.) Suzuki (Giap) 190.08; 3.(3.3.) Murakami (Giap) 181.03. Coppie. Fi-nale: 1. (1.1) Duhamel-Radford (Can)199.18; 2. Moore Towers-Moscovitch(Can) 196.78; 3. Castelli-Shnapir (Usa)170.10. Danza. Finale: 1. Davis-White (Usa)187.36; 2. (1.2.) Virtue-Moir (Can) 184.32;3. (3.5.) Chock-Bates (Usa) 160.42.

Hockey pistaSERIE A-1 (m.nan) Risultati 14ª giornataserie A-1. Trissino-Viareggio 4-5, Mate-ra-Valdagno 0-8, Giovinazzo-Follonica1-3, Forte dei Marmi-Thiene 6-1, Bassa-no-Novara 7-2. Giocata martedì 5: Pra-to-Sarzana 5-3. Martedì 12 Breganze-Lo-di. Classifica: Valdagno e Viareggio 39,Bassano 32, Lodi 31, Forte dei Marmi 28,Breganze 21, Novara 20, Prato 15, Sarza-na e Matera 14, Trissino 12, Follonica 10,Giovinazzo 6, Thiene 1.

NuotoMagnini vince: 48”50Bocchia sprint: 21”97(al.f.) Primo test agonistico per Filippo Ma-gnini dopo il collegiale in Thailandia: a De-senzano (25 m), vince i 100 sl in 48”50

(23”75-24”75). A Parma (25 m), FedericoBocchia vince 50-100 sl in 21”97 e 50”11. ADesenzano. Uomini: 50 sl, 100 do Rolla22”76, 56”91; 100 sl Magnini 48”50, Schir-ru 50”23, Rolla 50”48; 200 ra Fossi2'12”64. Donne: 50-100 do Cartapani29”19, 1'03”01; 100 ra Fangio 1'11”05,2'29”01; 50-100-200 fa Andreini 28”18,1'00”95, 2'13”46.

MISTI LESTINGI (al.f.) A Viterbo (25 m),Damiano Lestingi vince i 200 misti. Uomi-ni: 100 sl Oriente 50”20; 100 do Laugeni53”37, Malerba 54”32; 50 ra Antonelli28”17; 50 fa Romani 23”78; 200 fa Mugnai-ni 2'00”82; 200 mx Lestingi 1'58”99; 400mx Gaetani 4'22”93. Donne: 100 sl D'Ono-frio 57”74; 100 do Esposito 1'01”55; 50 raValentini 31”70; 50-200 fa Zonno 27”15,2'13”77; 200 mx Riccardi 2'16”27; 400 mxCaramignoli 4'51”35.

PallanuotoDONNE Nella quarta giornata del girone Adi World League, Ungheria-Spagna 13-11.Class.: Ungheria 9; Spagna 3; Grecia 0.

PallavoloA-2 DONNE (m.l.) Novara cade in casa altie-break e Ornavasso opera l’aggancioin vetta. A Soverato debutto con sconfit-ta per la centrale Paola Paggi (ex Mode-na). Così la 17ª: Novara-Pavia 2-3(23-25, 18-25, 25-23, 25-15, 9-15); San Vi-to-San Casciano 1-3 (15-25, 13-25,26-24, 20-25; Casalmaggiore-Frosinone1-3 (27-25, 20-25, 22-25, 23-25); Sovera-to-Ornavasso 0-3 (29-31, 18-25, 19-25);Montichiari-Terre Verdiane 0-3 (16-25,22-25, 12-25); Sala Consilina-Mazzano3-1 (22-25, 26-24, 25-23, 25-21). Saba-to: Crovegli-Marsala 3-1. Classifica: No-vara, Ornavasso 42; Casalmaggiore 38;Frosinone 32; Pavia 29; Sala Consilina25; Crovegli, Mazzano, San Casciano,So-verato 23; Montichiari 22; Fontanellato20; San Vito 8; Marsala 7.

SchermaTRICOLORI GIOVANILI (a.fr.) Pronosticirispettati ai tricolori giovanili a Udine. Inevidenza, in particolare, Matilde Biagotti,oro tra le U17 e bronzo tra le U20 nel fioret-to, e Roberta Marzani, bronzo nella spa-da nelle due categorie. Ieri (U20), in chiu-sura, oro di Francesco D’Armiento e di Be-nedetta Baldini nella sciabola, di CamillaMancini (Fiamme Gialle) e Lorenzo Nistanel fioretto.

Sport invernaliBiathlon: pursuit,dominio NorvegiaAi Mondiali di Nove Mesto (Cec) dominionorvegese nelle pursuit: Svendsen vinceal fotofinish (un decimo, cioè 2.4 centime-tri) su Fourcade e conquista il terzo oro intre gare, il quinto complessivo ai Mondia-li; tra le donne, trionfo della Berger sullasorpresa polacca Palka. Buon 11˚ postodi Hofer, che recupera tre posizioni ri-spetto alla sprint.

Uomini, 12.5 km inseguimento: 1. Sven-dsen (Nor) 32’35"5 (1); M. Fourcade (Fra)a 0"1 (2); 3. Shipulin (Rus) a 3"6 (1); 4.Malyshko (Rus) a 5"4 (0); 11. HOFER a53"3 (2); 25. DE LORENZI a 2’22"0 (1). Cop-pa (16): Fourcade 753; Svendsen 703;27. Hofer 219.

Donne, 10 km inseguimento: 1. Berger(Nor) 28’48"4 (3); 2. Palka (Pol) a 18"5 (2);3. Pidhrushina (Ucr) a 21"5 (2); 4. Zaitseva(Rus) a 23"0 (3); 26. OBERHOFER a 2’26"1(4); 30. WIERER a 2’29"5 (4). Coppa (16):Berger 775; 24. Oberhofer 263.

Argenti scialpinismo(g.v.) Esordio d’argento per l’Italia ai Mon-diali di sci alpinismo, a Pelvoux (Fra), nellaprova a squadre con Manfred Reicheg-ger e Matteo Eydallin finiti dietro Bon Mar-dion e Jacquemod (Fra) e con GlorianaPellissier ed Elena Nicolini battute dalle fa-voritissime francesi Mollaret e Roux. Oggile sprint.

SLITTINO: STAFFETTA 3ª Italia terza nel-la staffetta di Coppa del Mondo a LakePlacid (Usa); miglior frazione per Ober-stolz-Gruber e Zoeggeler; Gasparini 4ª.Staffetta: 1. Germania (Geisenberger/Pa-lik/Wendl-Arlt) 2’34"894; 2. Usa(Clukey/Mazdzer/Mortensen-Griffall) a0"107; 3. ITALIA (Gasparini/Zoegge-ler/Oberstolz-Gruber) a 0"580.

SALTO Definitivamente annullata per ven-to la tappa maschile di Coppa del Mondodi salto a Willingen (Aut). Prima dei Mon-diali in Fiemme, ultima tappa a Klingenthal(mercoledì). Donne a Zao (Giap): 1. Taka-nashi (Gia) 228; 2. Seifriedsberger (Aut)212; 3. Vogt (Ger) 207.1; 2ª prova: 1. Taka-nashi (Giap) 240.4; 2. Seifriedsberger(Aut) 229.4; 3. Hendrickson (Usa) 222.6.Coppa (12/16): 1. Takanashi 937; 2. Hendri-ckson (Usa) 707; 8. INSAM 330; 20. E.RUNGGALDIER 138.

COMBINATA NORDICA Ultima di combi-nata nordica a Almaty (Kaz) prima deiMondiali e senza azzurri. Hs+10 km: 1. Bie-ler (Aut) 25’31"0 (1); 2. A.Watabe (Giap) a4"4 (7); 3. Dvorak (R.Cec) a 17"5 (8); 4.Morweiser (Ger) a 28"4 (16); 5. Kircheisen(Ger) a 30"2 (21). Coppa (16/19): 1. Frenzel(Ger) 754; 2. Lamy Chappuis (Fra) 653; 3.Gruber (Aut) 568; 40. L.RUNNGALDIER40; 50. PITTIN 28.

TuffiTRICOLORI (al.f.) Assegnati gli ultimi titoliai tricolori di categoria di Trieste. Uomini.10 m sen: Dell'Uomo 394.75, Verzotto382.70, Auber 279.10; 10 m sincro: Dell'Uomo-Verzotto 378.24; 3 m jun: A. Chiara-bini 537.25; 3 m rag: Cosoli 372.40. Don-ne. 10 m sen: Batki 281.50, Tocchio214.05, Carciotti 207.75; 1 m jun: Bilotta359.05; 10 m rag: Lombardo 234.30.

Prix de France: Ready Cash (sinistra) batte Royal Dream e ribalta l’arrivo dell’Amèrique FORNI

Morto il cinese«amico» degli Usa

La rivincita di ReadyCash nel France, ai danni diRoyal Dream che lo aveva bat-tuto nell’Amérique di due set-timane, sfruttandone una gra-ve incertezza meccanica all’in-gresso della dirittura che co-strinse il driver Frank Nivarda rallentare. Altrimenti Readyavrebbe vinto il terzo Amèri-que consecutivo e la superiori-tà mostrata ieri ne è la confer-ma. Royal Dream (Jean Philip-pe Dubois) ha rilevato al co-mando Timoko (in rottura ilnostro Main Wise As, 3˚ nel-l’Amérique) ed ha poi gestitoil ritmo, ma nulla ha potutocontro il cambio di marciaconclusivo di Ready Cash scat-tato dalla seconda parigliaesterna e venuto a giustiziarloin 1.11.5, media lontana daquella record (1.09.8) di Kooldu Caux nel 2007. ReadyCash era già andato a segno

due anni fa, mentre Royal Dre-am era il campione in carica.L’ultimo vincitore non france-se è il nostro Exploit Caf, in1.10.7 nel 2008.PRIX DE FRANCE (m 2100): 1 ReadyCash (F. Nivard) 1.11.5; 2 Royal Dream1.11.5; 3 Timoko 1.11.7; 4 Noras bean1.11.8; 5 The Best Madrik 1.11.8.

PICK A FIRENZE Pick Kronos infilaPetra Axe, poi battuta anche daPowell Bi, (foto Ravenna) e vince il Fi-renze in 1.14.6. In rottura ParamountOk e Plutonio.GP FIRENZE (m 1600): 1 Pick Kronos(Fed. Esposito) 1.14.6; 2 Powell Bi; 3Petra Axe; 4 Pinko Ur; Tot.: 8,59;2,65, 2,97, 3,38 (77,28) Tris 534,26.COLPO STEVENS Ad un mese dal ri-torno alle corse, dopo sette anni si as-senza, il 49enne fantino americanoGary Stevems ha vinto il suo primoGP, le San MArcos (gr. 2) in sella aSlim Shadey a Santa Anita.FRATELLO DI CAVIAR il 4 anni Halltoo Hard, fratellastro della star au-straliana Black Caviar (22 corse 0sconfitte) ha vinto a Caufield la quar-ta corsa in carriera su 9 tentativi.

Ippica A PARIGI NEL FRANCE

A Bietigheim-Bissingen,in Germania, finisce con un’al-tra vittoria lo sfortunato tor-neo di qualificazione olimpicadell’Italia. Il Blue Team, in unmatch senza valore, regolal’Olanda 4-1 (doppietta di Roc-co) che segue quello di venerdìsui padroni di casa «solo» alsupplementare. E’ L’Austria,che a sua volta batte la squa-dra di Pat Cortina dopo 2’34"di extra time (Reimer) a strap-pare l’ultimo pass per Sochi (alpari di Lettonia e Slovenia).Italia-Olanda 4-1 (1-0, 2-1, 1-0)MARCATORI: p.t. 5’16" Iannone; s.t.0’54" Rocco, 1’07" Sirianni, 15’07" Wil-lemse; t.t. 18’52" Rocco.ITALIA: Bellissimo (Tragust); Plastino,De Marchi; Borgatello, Johnson; Ho-fer, Willeit; Helfer; Gander, Insam, Roc-co; Scandella, Di Casmirro, Sirianni; Io-ri, Scelfo, Iannone; Fontanive, D. Ko-stner. All. Pokel.OLANDA: Meierdres (Oosterwijk);Van den Heuvel, De Jong; Smid, Willem-se; Overweg, Van de Velden; Van Oor-schot, Bastings, Hagemeijer; Joly,Bruijsten, Demelinne; Wurm, Kars, Po-stma; Houkes, Van Hulten, Dijkstra. All.B. Smith.ARBITRI: Odins (Let), Ravodin (Rus);Hribar (Slo), Kohler (Svi).NOTE - Penalità: Italia 8’ (2’, 0’, 6’); Olan-da 4’ (0’, 2’, 2’). Superiorità numeriche:Ita 0/2 (0/0, 0/1, 0/1); Ola 0/4 (0/1, 0/0,0/3). Tiri: Ita 40 (13, 17, 10); Ola 32 (7, 17,8). Altro risultato: Germania-Austria2-3 t.s. Classifica: Austria 7; Germa-nia 6; Italia 5; Olanda 0.

Bello spettacolo naturali-stico, un po’ meno agonistico,ai campionati italiani di crossdi Abbadia di Fiastra (Mc), nel-le Marche. La gara più spettaco-lare, quella femminile dove, in-disposta Silvia Weissteiner,Touria Samiri ha confermato il3˚ posto della Cinque Mulini,staccando all’ultimo giro FatnaMaraoui, poi rimontata ancheda una rediviva Silvia La Barbe-ra. Per il 38enne Gabriele DeNard, in assenza dei migliori, èarrivato il terzo titolo in carrie-ra, il secondo consecutivo. Nel-le categorie giovanili vittoria diLorenzo Dini e Yeman Crippa,entrambi con un altro fratelloin gara. Tra le donne titoli allafiglia d’arte Federica Del Buonoe alla imbattibile Nicole Reina.

Uomini - Lungo (km 10): 1. De Nard29’14"; 2. Nasti 29’38"; 3. M. Dematteis29’45"; 4. Carletti 29’47"; 5. Gariboldi29’48"; 6. Fontana 29’49" (1˚ promes-se); 7. Baldaccini 29’50"; 8. B. Demaat-teis 29’51". Jr (km 8): 1. L. Dini 23’27"; 2.Quazzola 23’36", 3. N. Crippa 23’45". Al-lievi (km 5): 1. Y. Crippa 15’22".Donne - Lungo (km 8): 1. Samiri 26’21";2. S. La Barbera 26’31"; 3. Maraoui26’40"; 4. Roffino 26’41"; 5. Francario26’50". 6. Gaggi 26’56"; 8. Pistilli 27’07"(1ª promesse). Jr (km 6): 1. Del Buono22’01"; 2. Martinetti 22’09"; 3. Santi22’19". Allieve (km 4): 1. Reina 12’58".

De Nard e Samiritricolori di cross

La felicità azzurra di ieri ANSA

Giorgio Di Centa, 40 anni NEWSPOWER

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

DIPLOMAZIA PING PONG

Già 2˚ sabato sul MontFaron, Francesco Reda si è ri-petuto ieri nella Bandole-Gras-se, ultima tappa del Giro delMediterraneo, chiudendo a so-li 4" dal belga Jurgen Roelan-dts (Lotto-Beilosol), con Mala-carne 5˚ a 15" e Chiarini 8˚ a17". Il trentenne cosentino del-l’Androni-Venezuela, pro’ dal2007 e unico calabrese delgruppo, ha così migliorato ditre posizioni conquistando ilterzo gradino del podio dellaclassifica finale, a 11" dallosvedese Thomas Lovkvist(Iam Cycling), che ha detroniz-zato il belga Maxime Monfort,e dal francese Jean-Chri-stophe Peraud (Ag2R), accre-ditato dello stesso tempo di Lo-vkvist. Reda è sempre alla ri-cerca della prima vittoria incarriera.

Reda ancora 2˚al Mediterraneo

Giulia Sergas ha conqui-stato un ottimo ottavo postocon 211 colpi (71 68 72, -5)nell’ISPS Handa New ZealandOpen, secondo torneo stagio-nale del Ladies European Toura Christchurch.Ha vinto con 206 (70 68 68,-10) la formidabile dilettanteneozelandese Lydia Ko, sedicianni ad aprile. che diventa lapiù giovane vincitrice di sem-pre sul circuito europeo. Ha su-perato la statunitense Lewis(207, -9) e l’australiana Kea-ting (208, -8).Allo Joburg Open in Sudafricanono posto per Lorenzo Gaglicon 270 colpi (67 68 68 67,-17), alla pari con il sudafrica-no Garth Mulroy. Ha domina-to il sudafricano Richard Ster-ne (260 - 63 65 68 64, -27),che ha lasciato a sette colpi ilconnazionale Charl Schwart-zel (267, -20).

Sergas ottavaGagli chiude 9˚

(g.v.) Un test pre Mondia-li (per la 50 km) da vincente,uno sponsor e la voglia di conti-nuare a far bene a 40 anni mapure il dubbio, in queste condi-zioni se stravolgere i piani perfare più gare in Val di Fiemmedalla prossima settimana: Gior-gio Di Centa lascia Cogne (Ao)dopo aver domato la marciaGran Paradiso di 45 km a tecni-ca classica (con in gara anchePa Kessisoglu de Le Iene), garadominata per la quinta volta,davanti al giapponese Yoshida,al norvegese Hjelmeset e alcompagno d’oro Cristian Zorzi.Tra le donne vince Masako Ishi-da (Gia). A Roberto De Zolt la42 km tl di Val di Vizze. La Tran-surasjenne di 76 km a Mouthetutta francese(Chauvet, Mou-gel, Buisson), Sergio Bonaldi4˚ al fotofinish; la franceseBourgeois batte St.Santer e She-vchenko (Ucr), 5ª Confortola.

Di Centa prontoper i Mondiali

L’Italia vincema niente Giochi

Andrea Stramaccioni,allenatore dell’Inter, ieri hasimbolicamente partecipato allamanifestazione degli ippicicontro la crisi allo stadio, primadella partita col Chievo,accogliendo nel pullman dellasquadra la maglia azzurra con loslogan «save italian racing»indossata per la prima volta daLanframco Dettori.A PISA Pr E. Camici (lr.-m.1200): 1 Pride and Joy (S. Landi);2 Luther; 3 Capo Falconara; 4Capodarco; (inc.-½-¾) Tot.:10,18; 3,00, 1,88, 4,10 (42,86)Tris 219,46.OGGI QUINTE’ A Tolosa ( 2950m.) indichiamo Royal Hidalgo(16), Nadar Nof (18), O’Neal Treb(4), Masson del Ronco (3),Soprano Bello (6), Pop Trot (17)ANCHE Albenga (15.10).,Palermo 15.15, Taranto (15.25).

CONTRO LA CRISI

Corteo allo stadioL’Inter appoggia

Gabriele De Nard, 38 anni COLOMBO

43LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

_verso le elezioni

Crociera alle CanarieL’affare Antonveneta

Caos a FiumicinoSistema in tilt,ilcheck-ina mano

Piemonte, infarto ad «aranciere»

Alcuni dei suoi vorrebbero appoggiareil candidato della sinistra, Ambrosoli,per essere certi di battere Maroni. Ma ilProf teme che ciò finisca per indebolirlo

Il fatto del giorno

Disagi all’aeroporto

notizieTascabili

Perché Montiha detto noal cosiddettovoto disgiuntoin Lombardia?

La scialuppacade dalla nave:cinque vittime

Mps: il presidentedi Santanderchiamato dai pm

Caos ieri all’aeroporto diFiumicino per il sistemainformatico andato in tilt per dueore, dalle 7 alle 9: tutte leoperazioni di check-in di Alitaliae altre tre compagnie aeree sonostate svolte manualmente,causando file infinite e ritardi dioltre 70 minuti, Vittima del disagioanche Antonio Ingroia.

[email protected]

Stavano eseguendo unanormale esercitazione disicurezza quando unascialuppa di salvataggio dellanave da crociera Mejesty, delgruppo britannico Thomson, ècaduta in mare da un’altezza dicirca venti metri: cinquemembri dell’equipaggiopresenti a bordo sono morti ealtri tre sono rimasti feriti. Lanave era ormeggiata nel portodi Santa Cruz de la Palma, alleCanarie, e i marinai uccisi sonotre indonesiani, un filippino eun ghanese. Nessuno dei circa2mila passeggeri è rimastocoinvolto. Il ministero degliEsteri britannico ha già dettodi voler «esaminare il caso conurgenza» per fare chiarezza.

I 3 principali candidati presidentiin Lombardia: 1 Umberto Ambrosoli(Centrosinistra); 2 GabrieleAlbertini (Lista Monti); 3 RobertoMaroni (Centrodestra) ANSA/AP

GLI SFIDANTI

C’è anche Emilio Botin,presidente di Banco Santander,tra le persone che i pm di Siena,impegnati a indagare sul casoMonte dei Paschi, voglionosentire nei prossimi giorni. Manon è chiaro se e quando verrà.La banca spagnola consegnòAntonveneta a Mps nel 2007con una plusvalenza di 2,7miliardi di euro. In settimanapotrebbe parlare anche l'expresidente del Monte GiuseppeMussari. E l’indagine si spostain Svizzera: a Lugano sarebbeemerso come GianlucaBaldassarri, ex responsabiledell’area finanza di Mps e altrequattro persone,guadagnassero in modo illecitocon le operazioni per Mps.

GIORNO DEL RICORDO

Un Carnevale tragicoad Ivrea e in Brasiledove muore un bambino

DI GIORGIO DELL'ARTI

ALTRI MONDI

Doveva essere una giornata di festa, nellamigliore tradizione carnevalesca. Invece sono morte duepersone. La «battaglia delle arance» di Ivrea si ètrasformata in tragedia. Durante la rievocazione storicadella ribellione del popolo alle tasse sul matrimonio (inparticolare allo «ius primae noctis» della bella Violetta) ea quelle sul grano pretese dal marchese tiranno, ungiovane arancere è infatti morto d’infarto. La vittima,Pietro Bettini, 35 anni, si trovava sopra uno dei 56carri storici quando si è sentito male. L’uomo è statoimmediatamente soccorso da un’infermiera che stavaassistendo alla «battaglia» che ha reso famosa in tutto ilmondo la cittadina piemontese, ma era ormai tardi.

In Brasile, un bambino di 11 anni è statotravolto e ucciso da un carro allegorico rimastosenza freni piombato sulla folla ad Aracaju, capitale delSergipe. Sono rimaste ferite una ventina di persone,quattro in modo grave, Il conducente ha tentato dibloccare il carro, azionato da un motore elettrico, masenza successo: una macchina della polizia alla fine si èmessa di traverso per bloccare la corsa folle.

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La "battaglia delle arance" al Carnevale di Ivrea ANSA

Fila al check-in ieri a Fiumicino ANSA

Politici unitiper le foibeMa è buferasu Storace

La campagna elettorale,mai silenziosa, s’è fatta assor-dante per via di un malnomina-to voto disgiunto, cioè l’idea divotare per un certo partito alleregionali o al Senato e un altropartito alla Camera.

1Non è mica voto disgiunto.Bravo, ma lo chiamano voto di-sgiunto lo stesso. Un voto, peressere disgiunto, deve essereidentificabile, cioè bisogna chesi capisca con certezza matema-tica che un certo numero di elet-tori ha votato in due modi diver-si sulla stessa scheda. Per esem-pio, nelle elezioni per consiglicomunali e sindaci, se si vota incittà con più di 15 mila abitantisi può scegliere una lista e indi-care il sindaco di una lista diver-sa. Sulla stessa scheda, in modoche gli statistici e gli analistipossano poi fare le loro valuta-zioni. Idem nel sistema elettora-le regionale. Ma se io alla Came-ra voto X e al Senato o alla Re-gione scelgo Y non è voto di-sgiunto. Ho semplicementeespresso due preferenze diver-se in due elezioni diverse. Tral’altro i sistemi elettorali per Re-gioni, Camera e Senato sonocompletamente differenti.

2Vabbé, alla fine è una questio-ne puramente nominalistica.Che cosa intendono questi con«voto disgiunto»?

Si riferiscono al voto per le re-gionali in Lombardia. Monti, inLombardia, appoggia GabrieleAlbertini, che ha pure candida-to al Senato. Ora i sondaggi mo-strano chiaramente che Alberti-ni, col suo 12-13% stimato, nonha alcuna speranza di diventa-re governatore e di prendere lamaggioranza in consiglio. Ungruppetto di montiani ha per-ciò deciso che non vale la penadi sprecare il voto e hanno an-nunciato che voteranno inveceil candidato del Pd – peraltroanche lui a capo di una lista civi-ca – cioè Umberto Ambrosoli.In questo modo si propongonodi impedire la vittoria del candi-dato del centro-destra, il leghi-sta Roberto Maroni. La prima auscire allo scoperto è stata la Ila-ria Borletti Buitoni, donna to-stissima e capolista in Lombar-dia alla Camera per la lista diMonti. Il suo tweet risale a lune-dì scorso: «In Lombardia vote-rò Ambrosoli perché solo luipuò fermare la rimonta della co-alizione Lega-Berlusconi-For-migoni». L’altro giorno, in occa-sione di un convegno, ne sonovenuti allo scoperto altri. In par-ticolare si segnala Lorenzo Del-lai, già presidente della Provin-cia di Trento, che guida ungruppetto di una decina di - perdir così - disgiuntisti.

3Bersani sarà contento.

Bersani ha commentato: «Final-mente si capisce che l’avversa-rio da battere è Berlusconi».Scalfari, nel suo editoriale di ie-ri, ha sostenuto che una sceltadi questo genere «è negli inte-ressi generali della democraziae del paese». Che è proprio unbell’argomentare: gli interessidella democrazia sarebbero sal-vi solo in caso di vittoria delPd? E del resto parecchi demo-cratici hanno denunciato «iltentativo di non farli vincere».

4E Monti?Monti è contrario e lo ha dettochiaramente: «Chi vota per laScelta Civica (la sua lista, ndr)in Lombardia vota Albertini». Ilsuo uomo di fiducia, Mario Se-chi, ha confermato: «Nessun vo-to disgiunto in Lombardia e sec’è un voto utile è quello perMonti. Le alchimie elettoralinon sono il nostro mestiere».Sechi, che è stato vicedirettoredel Panorama di Berlusconi, èstato direttore dell’Unione Sar-da, giornale posseduto da Ser-gio Zuncheddu, che è azionistadel Foglio, poi è stato vicediret-tore al Giornale di Paolo Berlu-sconi, quindi vicedirettore di Li-bero e infine direttore del Tem-po. È dunque un uomo franca-mente di destra, messo capoli-sta in Sardegna da Monti ancheper questo. Non dimentichia-mo che Monti si propone (a que-sto punto disperatamente) di

tenere un profilo terzo anchedopo la sua salita in politica.Vuole rompere il bipolarismodestra-sinistra e far confluireverso di lui i moderati sia di Ber-sani che di Berlusconi. Comeha arruolato Sechi da un lato co-sì ha arruolato, dall’altro lato,Ichino, che infatti sulla questio-ne del voto disgiunto ha preferi-to non pronunciarsi. Un appog-gio così dichiarato al candidatodel Pd gli rompe le uova nel pa-niere e rischia di avvalorare leaccuse che vengono dal cen-tro-destra: l’aria da professori-no super partes nasconderebbein realtà un asse di ferro conBersani... Eccetera.

5Se questi vogliono far vincereBersani, non sarebbe il caso dioperare qualche disgiunzioneanche al Senato?Già. Ho sentito parecchia gentedire che voterà Monti alla Ca-mera, ma Bersani al Senato(non mi risultano elettori inten-zionati a votare Monti alla Ca-mera e Berlusconi al Senato).Si segnalano inquietudini an-che tra gli elettori di Ingroia,specialmente in Sicilia. Il magi-strato non ne vuole sentir parla-re, ma parecchi dei suoi sareb-bero decisi a sostenerlo alla Ca-mera, optando invece per il Pdal Senato, dove Berlusconi ri-schia di rosicchiargli quanto ba-sta per non farlo governare.

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La bandiera proibitaUn banchetto della Destra aFrascati con una croce celtica AP

Mario Monti, 69 anni, ieri al teatro Parenti di Milano dove ha incontrato i suoi giovani elettori ANSA

Ieri s’è celebrato ilGiorno del ricordo delle vit-time delle foibe e dell’esodogiuliano-dalmata. E la ricor-renza sembra aver messod’accordo tutti gli schiera-menti politici, in una unani-me condanna. Per Bersani èstato un «orrore troppo a lun-go negato», mentre Alfanoha ammonito: «Mai più pagi-ne di storia strappate». Allacerimonia alla foiba di Baso-vizza, in provincia di Trie-ste, però, per la prima voltadopo anni non è intervenutanessuna alta carica dello Sta-to: l’anno scorso c’era il presi-dente del Senato, RenatoSchifani, e l’anno prima quel-lo della Camera, GianfrancoFini. Stavolta c’erano solo as-sociazioni di combattenti,gonfaloni di Trieste e di tan-te altre città coinvolte e perla prima volta un picchettoin armi della scuola militareNunziatella di Napoli. Manella stessa giornata, una bu-fera ha colpito La Destra,uno dei partiti maggiormen-te coinvolti nel ricordo dellefoibe. Tutto per una bandie-ra con la croce celtica sopraal banchetto di un gazeboelettorale a Frascati, vicino aRoma: il gesto di un militan-te, nel pieno di una campa-gna che vede il leader dellaDestra. Francesco Storace,impegnato nella corsa alla ri-conquista della poltrona digovernatore del Lazio, ha fat-to riesplodere la polemicasui «nostalgici del Venten-nio». E a gettare benzina sulfuoco ci ha pensato il Pd cheha chiesto a Storace di disso-ciarsi dal militante. Lui daparte sua ha twittato: «Il Pdfa cagnara per una bandieranel posto sbagliato. Ma nonvedo le loro bandiere tricolo-ri a lutto nel Giorno del Ri-cordo. Sciacalli».

44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013#

Usa: la fugadel killer

di poliziotticontinua

Sotto gli occhidegli americani,

continuala caccia delle

forze speciali aChris Dorner

(nella foto),il 33enne

ex agente cheha dichiarato

guerra allapolizia di Los

Angeles,uccidendo

un ex collega,la figlia di un ex

capitano e ilcompagno di lei

per vendicarsidella sua

espulsione dalcorpo. Dorner

sta scappandonei boschi

della Californiae si dichiara in

guerra con tuttiper combattere

ingiustiziae razzismo, in

difesa della suarispettabilità.

Ex militaredecorato della

Marina, èaddestrato alle

tecniche dellasopravvivenza

e finorasta avendo

la meglio. Lapolizia avverte

che è armatoe molto

pericolosoe si prepara

a mettereuna taglia

sulla sua testa

Al «Kumbh Mela»in milioni nel GangeCi sono 18 vittime

S

Cinesi in festaper l’anno nuovoEcco il Serpente

INCASSI USA A SORPRESA

Si studia all’Università di Bologna

in India

Può aiutarci a capire la malattia

CACCIAALL’UOMO

nel mondo

"Io sono tu" superagli zombie romantici

DI MABEL BOCCHI

I vegetali sono la prima causa

Gli scienziati impegnati nel laboratorio dineuroimmunologia dell’università di Siena, hannoindividuato in un gruppo di pazienti affetti da sclerosimultipla un autoanticorpo che, legandosi ad alcunecellule del sistema immunitario, mostra potenzialitàcurative. In futuro, l’anticorpo «clonato» inlaboratorio potrebbe rivoluzionare lo studio dellamalattia e della lotta per batterla, diventando unostrumento terapeutico, ma potrebbe anche aiutarea definire l’evoluzione della sclerosi nei pazienti.

A

Un rappresentantefinanziario (Jason Bateman) devetrovare la donna che, rubandoglil’identità, sta svuotandogli il conto:

è la trama di Io sono tu, che inItalia esce il 4 aprile ed è il re delbox office Usa nel weekend, con36,6 milioni di dollari incassati. Aun passo dai 36,7 (totali) deivampiri di Warm Bodies (11,5 nelfine settimana). Terzo SideEffect, un thriller con Jude Lawpsichiatra diabolico (10 milioni).

tuttaSalute

LA CONFERMA DI FAZIO

Allarme: temperature polari, il gelo si sposta da Sud a NordTir fermi, scuole chiuse in Liguria e Toscana. Meno voli a Milano

La conferma arriva con untweet del padrone di casa FabioFazio: «Abbiamo deciso: Crozza(nella foto Ansa) la prima sera!

Cosa farà? Quello che vuole». Ilconduttore del Festival aggiungepoi a Ballarò: «Ci sarà, ma ètutto misterioso. Certo, con leelezioni è dura... Sanremorispetterà le opinioni di tutti, manon è impermeabile all’esterno.Perciò, pur rispettando le regole,la politica entrerà anche qui».

SUI MEZZI PUBBLICI

Svolta sclerosi multiplaTrovato un anticorpo

1 L’immagine della webcam sulcentro di San Marco Argentano(Cosenza); 2 Neve a Capri: sullosfondo, i Faraglioni; 3 Laceno(Avellino) imbiancata ANSA

Un tipo di herpes riprogrammato perriconoscere e uccidere il cancro senza infettarele cellule sane. Lo ha studiato l’università diBologna, dimostrandone l’efficacia non soloquando l’herpes viene iniettato nel tumore, maanche quando è immesso all’interno del liquidoperitoneale (ovvero il liquido che umidificala superficie di gran parte degli organidell’addome). Il trattamento potrebbecombattere il tumore del seno o dell’ovaio.

Rischio intossicazionese l’insalata non è lavata

Il Centro di controllo per le malattie di Atlanta(Usa) ha evidenziato, dopo 10 anni di studi, come ivegetali a foglia larga, se non ben lavati, siano la primacausa di intossicazione, per la contaminazione danorovirus. In quel periodo sono state intossicate dalcibo, negli Usa, 9,6 milioni di persone l’anno e ne sonomorte 1.500. Spinaci e insalate, secondo quantopubblicato su «Emerging Infectious Diseases», sonoresponsabili del 23% delle infezioni, quindi i latticinicon il 14%, la frutta con il 12%, il pollame con il 10%.

Venti milioni di pellegrinihanno già celebrato in India latradizionale festività hindu delKumbh Mela, immergendosinella confluenza del Gange conlo Yamuna, nella località diSangam. Prima della fine dei55 giorni di festa, che si svolgeogni 12 anni, si dovrebbetoccare quota 100 milioni. Maieri la festa ha avuto unrisvolto tragico: unapasserella ha ceduto sotto ilpeso della folla e nella calcasono morte 18 persone.

Una linea color lilla,leggera e «driverless», senzaguidatore, per traghettareMilano verso l’atteso Expo2015 e competere con le grandimetropoli europee. La M5,nuova linea di metropolitanainaugurata ieri nel capoluogolombardo, è stata accolta benedai cittadini: una grande folla siè accalcata alla fermata diZara, molto prima dell’aperturadei tornelli, e a fine giornata gliingressi sono stati 23mila. Eintanto a Milano arriva pure unapiccola svolta nella politicacomunale sui mezzi pubblici: piùfondi per abbonamenti gratuitiannuali per disoccupati eprecari. E 50% di sconto sugliabbonamenti urbani annualiAtm per le famiglie numerose abasso reddito. Per questo, lagiunta Pisapia ha stanziato 1,7milioni di euro: «Aiutiamo inmodo concreto chi èmaggiormente in difficoltà eincentiviamo l’utilizzo dei nostrimezzi pubblici per raggiungerecasa o i luoghi di lavoro», hacommentato soddisfattal’assessore alle Politiche per ilLavoro. Cristina Tajani.

Il Dragone va in soffitta earriva l’anno del Serpente. Icinesi di tutto il mondo hannofesteggiato ieri il proprioCapodanno, come sempre inmodo colorato e rumorosovisto che per tradizione petardie fuochi d’artificio (nella fotoReuters siamo a Pechino)servono ad allontanare glispiriti cattivi. E poco importache il governo avesse chiestodi ridurre i festeggiamenti perevitare ulteriore smog: il nuovoanno va festeggiato al meglio.

«Crozza al Festivalfarà ciò che vuole»

ALTRI MONDI

Svolta a MilanoPer i precaribiglietti gratis

Una donna si cura un herpes: ma questa infezione,modificata, in futuro potrebbe contrastare il cancro

Per battere il tumoreun herpes modificato

Allerta a Genovae in Lombardia,mentre Alitaliaannulla tre volisu dieci da Linate

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FRANCESCO RIZZO

L’hanno già battezzata la«nevicata perfetta», ma il nomedal sapore hollywoodiano nonattenua i disagi: il meteo preve-de per oggi neve su molte cittàdel Nord, da Milano a Torino,da Trento a Verona. Colpa diuna perturbazione provenientedal nord Atlantico che dovreb-be portare neve mista a pioggiasu altri grandi centri come Bolo-gna, Firenze e Venezia. E allo-ra, via con le precauzioni. A Mi-lano si invita a ridurre l’uso del-l’automobile nel pomeriggio enella notte è scattato un pianodi intervento con 180 mezzi e2500 posti letto per i senzatet-to. Mentre Alitalia taglia il 30%dei voli da e per Linate (garan-tendo il rimborso integrale o unutilizzo successivo del bigliet-to). A Bergamo è già stato pre-parato il sale contro i 30 centi-metri di neve attesi; in Liguria,la Protezione Civile lancia la

massima allerta neve e invita alimitare gli spostamenti, men-tre Genova, Imperia e Savonachiudono le scuole. E il capoluo-go vieta anche la circolazionealle moto e alle auto senza cate-ne o pneumatici da neve e aimezzi pesanti sui tratti auto-stradali. Il Viminale, del resto,ha invitato le Prefetture di 11regioni a fermare i Tir. Studen-ti a casa pure a Pistoia, Livornoe in alcune zone della Campa-nia. In Toscana lo stato di aller-ta durerà fino a mezzanotte.Burrasche sono attese sulla co-sta tirrenica. Il problema è an-che il gelo, che già ieri, in AltoAdige, ha fatto registrare - 28˚in Val Senales e - 18˚ in Val Gar-

dena, ma pure - 11˚ nel Frusina-te e - 13˚ sulla Sila, in Calabria.E sabato notte, a Baganzolino(Parma), un clochard di circa50 anni, originario di Ferrara, èstato trovato dai carabinieri inun casolare, ucciso dal freddo edalla malnutrizione.

Simbolo Il maltempo ha già col-pito il Sud, e il simbolo è Capriimbiancata. In Campania ha ne-vicato pure nel Vallo di Diano,a sud di Salerno e in Irpinia. InCalabria disagi nella zona delPollino e controlli attivi in trepunti della Salerno-Reggio Ca-labria per verificare la presenzadi catene sulle auto. Imbiancatiil Gargano, parte della Sicilia edella Sardegna: a Nuoro sonoscesi almeno 10 cm di neve, aCagliari il termometro ha se-gnato 2˚. Intanto negli Usa è di9 il numero delle vittime dellatempesta «Nemo», che ora sisposta verso il Midwest: senzaluce mezzo milione di case.

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Tutt’Italia sotto la neveClochard muore a Parma

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Si parte Nel capolinea Zaraun vagone senza macchinistadella nuova linea metro di Milanoinaugurata ieri FOTOGRAMMA

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46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

SKY SPORT 1

9.00 CALCIO: JUVENTUS -FIORENTINASerie A. Highlights

9.15 CALCIO: LAZIO - NAPOLISerie A. Highlights

9.30 CALCIO: LAZIO - NAPOLISerie A. Highlights

9.45 CALCIO: SAMPDORIA - ROMASerie A. Highlights

10.00 CALCIO: BOLOGNA -SIENASerie A. Highlights

10.15 CALCIO: INTER - CHIEVOSerie A. Highlights

17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

21.00 CALCIO: JUVENTUS - FIORENTINASerie A

2.00 CALCIO: SAMPDORIA -ROMASerie A

SKY SPORT 2

9.30 BASKET: SYRACUSE -NOTRE DAMENCAA

11.30 RUGBY: SCOZIA - ITALIASei Nazioni

14.00 BOXE:UCRAINA - ITALIAWorld Series

BILIARDO12.00 SNOOKER: WELSH

OPEN Da Newport, InghilterraEurosport 2

13.00 SNOOKER: WELSHOPEN Da Newport, InghilterraEurosport

20.00 SNOOKER: WELSHOPEN Da Newport, InghilterraEurosport, Eurosport 2

SCI ALPINO11.45 MONDIALI

Super combinata maschile. Discesa. Da Schaldming, AustriaEurosport, Rai Sport 1

18.15 MONDIALI Super combinata maschile. Slalom. Da Schaldming, AustriaEurosport, Rai Sport 1

CALCIO15.00 JUVENTUS - MARIBOR

Torneo di Viareggio Rai Sport 117.00 PARMA -

SANTOS LAGUNA Torneo di Viareggio

Rai Sport 220.45 EMPOLI - LIVORNO

Serie BMP Calcio

20.45 PISA - PERUGIA Lega Pro. Prima divisione. Girone BRai Sport 1

21.00 LIVERPOOL - WEST BROMWICH Premier LeagueSky SuperCalcio

10.30 CALCIO: UDINESE - TORINOSerie A. Highlights

10.45 CALCIO: CAGLIARI - MILANSerie A. Highlights

11.00 CALCIO: PARMA - GENOASerie A. Highlights

11.15 CALCIO: PALERMO -PESCARASerie A. Highlights

15.00 CALCIO: FAN CLUBMILAN

15.30 CALCIO: FAN CLUBROMA

16.00 CALCIO: FAN CLUBINTER

16.30 CALCIO: FAN CLUBLAZIO

17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI

PREMIUM IN DIRETTA

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestreFilm sulDigitale Terrestre

13.40 30 GIORNI DI BUIOPREMIUM CINEMA

15.30 MIO FRATELLO ÈFIGLIO UNICOPREMIUM CINEMA

17.26 COM'E' BELLO FAR L'AMOREPREMIUM CINEMA

19.14 SBIRRIPREMIUM CINEMA

21.15 ROBIN HOODPREMIUM CINEMA

23.50 J. EDGARPREMIUM CINEMA

2.10 LA TALPAPREMIUM CINEMA

4.20 ...E SE DOMANIPREMIUM CINEMA

16.30 RUGBY: FRANCIA - GALLESSei Nazioni

20.30 RUGBY: SCOZIA - ITALIASei Nazioni

21.30 BASKET: MIAMI HEAT - LOS ANGELES CLIPPERSNBA.

23.45 BOXE: UCRAINA - ITALIAWorld Series

SKY SPORT 3

10.00 GOLF: JOBURG OPEN

PGA European Tour. Da Johannesburg, Sudafrica

Televisioni RAIUNO

in chiaro

23.20 PORTA A PORTA

0.55 ELEZIONI 2013 -

MESSAGGI

AUTOGESTITI

1.05 TG1 - NOTTE

21.10 TUTTA LA MUSICA

DEL CUORE

8.00 TG1

10.00 UNOMATTINA

11.00 TG1

11.05 UNOMATTINA

12.00 LA PROVA DEL CUOCO

13.30 TG1

14.10 VERDETTO FINALE

15.15 LA VITA IN DIRETTA

18.50 L'EREDITÀ

20.00 TELEGIORNALE

20.30 AFFARI TUOI

RAIDUE

23.00 TG 2

23.15 SOLA ME NE VO

0.05 EMOZIONI - GOLD

1.20 SORGENTE DI VITA

1.45 METEO 2

21.00 ELEZIONI 2013

Attualità

6.40 CARTONI

10.00 TG2 INSIEME

11.00 I FATTI VOSTRI

13.00 TG2

13.50 MEDICINA 33

14.00 TELEFILM

18.15 TG2

18.45 SQUADRA SPECIALE

COBRA 11

19.35 IL COMMISSARIO REX

20.30 TG2

RAITRE

23.10 ELEZIONI 2013

23.20 RITRATTI

0.00 TG3 LINEA NOTTE

0.10 TG REGIONE

1.00 METEO 3

21.05 IL SAPORE

DELLA VITTORIA

8.00 AGORÀ

10.10 LA STORIA SIAMO NOI

11.00 CODICE A BARRE

12.00 TG3

13.10 LENA, AMORE...

14.00 TGR - TG3

15.10 LA CASA NELLA...

15.50 GEO & GEO

18.10 METEO 3

19.00 TG3 - TGR - BLOB

20.35 UN POSTO AL SOLE

CANALE 5

23.35 GUARDIA DEL CORPO

0.15 METEO.IT

2.00 TG5 - NOTTE

2.25 METEO.IT

2.30 STRISCIA LA NOTIZIA

21.10 GIÙ AL NORD

Film

8.50 MATTINO CINQUE

10.00 TG5

11.00 FORUM

13.00 TG5

13.40 SOAP

14.45 UOMINI E DONNE

16.15 AMICI

16.55 POMERIGGIO CINQUE

18.50 AVANTI UN ALTRO!

20.00 TG5

20.40 STRISCIA LA NOTIZIA

ITALIA 1

22.10 METEO.IT

23.05 TRUE JUSTICE -

GUERRIGLIA

URBANA

0.10 METEO.IT

21.10 TRANSPORTER -

THE SERIES

6.40 CARTONI

8.45 TELEFILM

12.25 STUDIO APERTO

13.00 SPORT MEDIASET

13.40 CARTONI

15.00 LUPIN III

15.50 WHITE COLLAR

16.45 CHUCK

17.40 LA VITA SECONDO JIM

18.30 STUDIO APERTO

19.20 C.S.I.

RETE 4

23.55 TERRA!

0.55 TG4 NIGHT NEWS

1.15 PIANETA MARE

2.15 MODAMANIA

3.10 VIVA L'ITALIA

21.10 QUINTA COLONNA

Attualità

9.50 CARABINIERI

10.50 RICETTE DI FAMIGLIA

11.30 TG4

12.00 DETECTIVE IN CORSIA

12.55 LA SIGNORA IN...

14.00 TG4

14.45 FORUM

15.30 RESCUE SPECIAL

16.50 AGATHA CHRISTIE

18.55 TG4

19.35 TEMPESTA D'AMORE

LA 7

23.45 OMNIBUS NOTTE

0.50 TG LA7 SPORT

0.55 MOVIE FLASH

1.00 OTTO E MEZZO (R)

1.40 LA7 DOC

21.10 PIAZZAPULITA

Attualità

7.30 TG LA7

9.50 COFFEE BREAK

11.00 L’ARIA CHE TIRA

12.30 I MENÙ DI BENEDETTA

13.30 TG LA7

14.05 TG LA7 CRONACHE

14.45 IL GIURATO

16.50 IL COMMISSARIO...

18.50 I MENÙ DI BENEDETTA

20.00 TG LA7

20.30 OTTO E MEZZO

23/10 - 22/11

Scorpione 7,523/11 - 21/12

Sagittario 5,5

21/4 - 20/5

Toro 7+

ALTRI MONDI

22/12 - 20/1

Capricorno 7,5

Le stelle del tennisfemminile si fannoammirare anche per laloro bellezza: dallatedesca Julia Goerges(nella foto) alla slovaccaHantuchova: non perdetele immagini più belle

Da Julia a DanielaMa che bellezzaquesta Fed Cup...

LA GALLERY

21/5 - 21/6

Gemelli 5,5

IL VIDEO

21/1 - 19/2

Acquario 7+

22/6 - 22/7

Cancro 8-

Gazzetta.it

Coppa d’Africa:Reti ed emozioninegli highlights

21/3 - 20/4

Ariete 5,5

23/9 - 22/10

Bilancia 6-

Oroscopo

C’è gelo.Meteorologico, certo,ma anche nei rapporti.Amor e fornicazionolezzano poi un cicinìndi sfiga e il lavoroè emetico. Passerà.

23/7 - 23/8

Leone 6,5

Impulsività edispotismo sondeleteri: evitateli.E concentratevi!Sudombelicopenalizzato dallasospettosità.

24/8 - 22/9

Vergine 5,5

La serenità vi pervade,voi quagliate allagrande e riscuotetesuccessi in ogniambito. L’autonomiavi inebria, l’estasisuina è maxima.

Dalle p.r. puòscaturire ogni bene.Nel lavoro e nelprivato. Siete purepiù motivati, faccedi glutei e suini damangiare a morsi. Uau.

Guarda le sintesidelle partite della Coppad’Africa con tutti i golrealizzati e le storiedi un’edizione resaindimenticabiledall’ascesa a sorpresadel Burkina Faso

Giornatagustoserrima, comeuno gnocco ripienodi sapori suini. Potetequagliare, realizzare,concretizzare.E che phyghe/i siete!

La Luna vi spronaa definire un progettoche sentite nelle vostrecorde, offrendogliampie chancedi successo. Formafisica Ok, tour suini.

Non siate scontrosie ascoltate inveceVenere e Giove cheesigono da voi garboe faccia di glutei,vincenti. Anchesuinally speaking.

Nonostante le rotture,la giornata èparticolarmente densadi assensi, consensie silenzi (degli idioti).E il sex è (luci)ferino,muy istintuale. Uau.

Il centravanti bosniacodel Manchester Cityè nato a Sarajevoil 17 marzo 1986.È stato acquistatodal Wolfsburg nel 2011

www.gazzetta.it

La stanchezza avanza,il malumore pure.Avete un triliardo dicose da fare: urgonoorganizzazione evolontà. Sudombelicoindolente.

Il morale cade, il caoseconomico spiazza,il sudombelicoè inerte, per pigriziao per mancanzadi richieste. Ci vuoleconcentrazione.

Le circostanze simuovono a vostrofavore nel lavoro e peri soldi. Ma avete lozebedeo girevole. Bequite! Sudombelicopoliedrico.

IL MIGLIORE.L’incanalamentostrategico della vostracreatività si traducein successi sfavillanti.E vincete pureil premio della criticasudombelicale. Bravi.

LE PAGELLE20/2 - 20/3

Pesci 8

DI ANTONIO CAPITANI

EDIN DZEKO

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

ROMA

Domani

Il sole domani

ALGHERO

ANCONA

AOSTA

BARI

BOLOGNA

CAGLIARI

CAMPOBASSO

CATANIA

FIRENZE

GENOVA

L'AQUILA

MILANO

NAPOLI

PALERMO

PERUGIA

POTENZA

REGGIO CALABRIA

ROMA

TORINO

TRENTO

TRIESTE

VENEZIA

min max DopodomaniIeri Oggi

Il sole oggi

GazzaMeteo

La lunaNuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

Aosta Milano

Trento

VeneziaTrieste

BolognaTorino

Firenze

Genova

Perugia

Ancona

L’Aquila

Campobasso

Napoli

ROMA

Potenza

Bari

Reggio Calabria

Catania

Palermo

CagliariCatanzaro

CIELOSole

Nuvolo

Rovesci

Coperto

Pioggia

Temporali

Neve

Nebbia

MARI

Calmi

Mossi

Agitati

Deboli

Moderati

Forti

Molto forti

VENTI

Legenda

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

ROMA

A CURA DI 1

0

-7

1

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5

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-4 -1

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0 1

-1 3

-1 4-1 7

1 31 2

1 5 -2 5

1 7

-4 5

2 10 -5 4

0 11 -6 4

2 10

-2 9

4 14

5 14

7 15

9 14

7:33 17:41 7:13 17:35 7:32 17:43 7:11 17:36 10 feb. 18 feb. 25 feb. 4 mar.

Al Nord neve, mista a pioggia su coste e zone limitrofe. Al Centro e in Sardegna neve sui monti,

sui colli dapprima in prevalenza neve ma poi pioggia, sulle zone pianeggianti e costiere piogge.

Al Sud variabile. Asciutto in Sicilia.

In Sicilia e al Sud per tutto il giorno piogge e neve sui monti. Precipitazioni anche altrove, ma in esaurimento nel pomeriggio-sera; al Centro in prevalenza pioverà con neve solo ad alte quote, al Nord neve su rilievi e zone limitrofe.

Su Nordovest, Toscana e Umbria in prevalenza soleggiato ma con nebbie in varie zone pianeggianti e vallive. Altrove alternanza irregolare di nuvole, piogge sulle pianure e sui colli, neve sui monti e schiarite nel corso della giornata.

La tiratura di domenica 10 febbraioè stata di 325.110 copie

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47LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 11 FEBBRAIO 2013

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Ceppitelli«Siccome siamo

professionisti,accettiamo ilmalumore e i

fischi dei nostritifosi. Ma loro

dovrebbero capireche avremmo

bisogno di esseresostenuti»

il tecnico«Dobbiamo

migliorare in tutto.I ragazzi devono

capire che inquesto momento il

compitino nonbasta. Devono

fare di più. Se neesce solo

lavorando»

BARI-NAPOLI 0-1MARCATORE Insigne rig. al 21' p.t.

BARI Vicino; Zinetti, Vosnakidis, Chio-chia, Mercadante; De Monte (10’ s.t.Rolli), Mastropasqua, Santeramo,Mercadante; Visconti, Albrizio (25’ s.t.Sassanelli). All. Giampaolo.

NAPOLI Crispino; Allegra, Celiento,Savarise, Bruno; Romano, Palmiero,Fornito (41’ s.t. La Torre); Insigne, No-vothny (43’ s.t. Tutino), Scielzo (19’ s.t.Guardiglio). All. Saurini.

ARBITRO Spinelli di Terni.

BARI (o.d.). Punito da un rigore moltodubbio, il Bari baby si arrende al Napo-li, nuova capolista del girone C. Lasquadra di Giampaolo sui rende peri-colosa con un colpo di testa di Albrizioche scheggia la traversa. Al 21' l’episo-dio decisivo: De Paulis anticipa Rober-to Insigne ma l’arbitro Spinelli decretail penalty, trasformato dal bomber az-zurrino, fratello di Lorenzo.

Puglia&Basilicata

Torrente «Col Varese, troppi errori. Fino all’Ascolila squadra c’era: ora non più. I problemi sono tanti»

S

S

PRIMAVERA

«Involuzione nettaFuori gli attributi»

HANNODETTO

FRANCO CIRICIBARI

«Ora ci vogliono gli attri-buti, anche per giocare al SanNicola». Dopo la quinta sconfit-ta casalinga stagionale, Vincen-zo Torrente si allinea all’urlo ri-petuto più volte in curva nord(«Fuori le palle»). È crisi neraper il Bari, a secco di gol per ilterzo turno di fila, sprofondatosul quart’ultimo gradino dellaclassifica a 3 punti dal Novara(il primo fuori dalla zona pau-ra). «Devo capire dov’è il pro-blema, parlando con i ragazzi— confida il tecnico —. Abbia-mo fatto un passo indietro a li-vello di prestazione. Fino allapartita con l’Ascoli la squadrami era piaciuta. Ora non più».

Impietoso L’analisi del tecnico èsecca, dura, impietosa: «C’è sta-to poco movimento senza pal-la, siamo stati troppo statici.Un’evidente involuzione. Com-mettiamo errori di lettura inogni zona. Non abbiamo sfrut-tato nemmeno la superioritànumerica (per 40’, dopo l’espul-sione del varesino Damonte,ndr). Non mi è piaciuto l’atteg-giamento. Non ho visto sovrap-posizioni, l’applicazione, la ca-rica agonistica che erano le no-stre principali caratteristiche.Anche se sul finire Bressan èstato bravo in un paio di circo-stanze, la verità è che abbiamotirato poco in porta». È ancheun Bari che continua a soffrirele ormai consuete amnesie infase difensiva. «Il modulo nonc’entra. Conta l’atteggiamento,

la mancanza di aggressività. Èquestione di attenzione e diconcentrazione. Dopo il gol diPucino, abbiamo concesso duecontropiedi al Varese, per i soli-ti errori. E per fortuna Laman-na ci ha messo una pezza. Amaggior ragione contro un av-versario di prima fascia, certeingenuità possono rivelarsi fa-tali. Mi preoccupano nella stes-sa misura sia le sbadataggini inretroguardia che la sterilità of-fensiva». Mancavano Caputo eRomizi, pedine fondamentaliin prima linea e a centrocam-po, ma Torrente non si aggrap-pa ad alcuna attenuante: «So-no uomini importanti per noima, al di là delle assenze, dob-biamo migliorare in tutto. Man-chiamo nei dettagli, nei partico-lari e, in questo periodo, ci giraanche male (ovvio il riferimen-to ai risultati positivi delle con-correnti dirette alla salvezza,ndr). In questi momenti i ragaz-zi devono capire che il compiti-no non basta. Ognuno deve da-re qualcosa in più». Come se neesce? «Solo il lavoro può aiutar-ci».

Fischi La squadra è stata fischia-ta anche a fine partita, quando5 biancorossi sono andati sottola curva nord, quasi a scusarsi.A quel punto Bellomo ha tiratovia i compagni e l’onda dei fi-schi è cresciuta. «Da professio-nisti accettiamo il malumoredella nostra gente — dice Cep-pitelli, che ha colpito un palo inpieno recupero —, ma questasquadra avrebbe bisogno di es-sere sostenuta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

d

Rigore dubbioE i baby cedonoin casa al Napoli

Bari, indietro tutta

Bari, QUESTA È UNA BRUTTA BOTTA. LA SQUADRA DI Torrente (NELLA FOTO) STA SCIVOLANDO IN CLASSIFICA E SOPRATTUTTODIMOSTRA UNA PREOCCUPANTE DIFFICOLTÀ A FAR gioco. CONTRO IL VARESE È MANCATO CAPITAN Caputo, MA NON SOLO LUI.IN LEGA PRO MALE NELL’ANTICIPO CASALINGO IL Barletta, MENTRE OGGI TOCCA A Toma CON IL SUO Lecce E ALL’Andria

Sopra, il portiere del Varese,Bressan, devia sul palo il colpodi testa di Ceppitelli a temposcaduto negando il pareggio.A destra, il tiro di Pucino chesupera al 12’ Lamanna e regalail successo ai lombardi: il Bariadesso è quartultimo ARCIERI

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013

Gli schemi«Stiamo

lavorandoinsieme da tre

settimane emezzo, sto

riscontrando chei ragazzi riescono

ad applicaregli schemi con

sempre piùnaturalezza»

Il Matera allungala sosta e spostala ripresa a giovedì

Il Taranto contasul calendarioe su Fumai

Bisceglie confidanel recuperodel bomber Di Rito

Il progetto«Adesso il

nostro obiettivoè quello di

portare ad unminutaggio

maggiorel'intensità delprimo temponella gara di

domenica controil Treviso»

Foggia, miglioranogli infortunatiRitorna Padalino

25i gol subiti

dalla formazionegiallorossa. Nel

girone A diPrima divisione

hanno fattopeggio soltanto

San Marino,Feralpi Salò,

Como,Reggiana,Tritium e

Treviso

AL DEGLI ULIVI CONTRO IL CATANZARO

Il tecnico avverte«Ora niente passifalsi in casa»Incerto Larosapronto Branzani

Molto graditi daibiancazzurri i due giorni diriposo concessi da Bitetto inoccasione del riposo delcampionato: molti di loro,anche a causa del maltempo,hanno scelto di seguire in tv ilrecupero tra L’Aquila eTeramo, due concorrenti perl’accesso ai playoff, vinto dallasquadra aquilana che, trameno di un mese, sarà ospitedel Tursi. In società, invece, sicontinua a programmarel’immediato futuro alla ricercadi forze nuove disposte acondividere il progetto delpresidente Muschio,finalizzato a garantire allasquadra un finale di stagionesenza affanni, ma soprattuttoper assicurare solide basieconomiche in vista dellariforma della Lega Pro. Albuon esito di questeoperazioni sono legate anchele decisioni che il Cda andràad adottare nei prossimi giornisul futuro della squadra.

Tonio Messia

S

S

Cosco dà la scossa«Andria, reagisci»

SECONDA DIVISIONE

Serie DHA

DETTO

Toma «Siamo in emergenza in difesa, ma al nostrogioco non rinunceremo anche su un campo pesante»

Due domeniche senzapallone per il Matera. Oggi per iltorneo di Viareggio, tra settegiorni, perché il big-match in casadell'Ischia è stato spostato dal 17febbraio a mercoledì 27. Ilprogramma è mutato visto che icampani hanno 2 giocatori, Pulcie Armeno, impegnati nellacompetizione giovanile. Venerdì,la squadra di Silipo ha disputato ilsolito test infrasettimanale controla juniores, allo stadio XXISettembre. Ieri mattina, infine,ultima seduta e poi tutti in libertà,quasi fino a mercoledì. Gliallenamenti dei biancazzurririprenderanno soltanto giovedì.

Franco Toritto

Un mese per blindare lasalvezza. Questo l'obiettivo delTaranto che, dopo la sosta, avrà4 gare contro avversari, cheappaiono alla portata dellaformazione di Pettinicchio.Battipagliese, Puteolana, Potenzae Campania. Si spera anche nelrecupero del fantasista Fumai(pubalgia). Ancora in dubbio,però, la sfida di domenica.Qualora la Rappresentativa diserie D, rinforzata dall'attaccanterossoblù Gatto, dovesse andareavanti al torneo di Viareggio non èescluso che la gara interna con laBattipagliese possa esserespostata in calendario.

Luigi Carrieri

Muschio cercaaltri soci fortiper il Martina

Ieri seduta di caratteretattico ieri per il Bisceglie che halavorato prevalentemente suschemi e palle inattive. In vistadell'impegnativo derby,che vedrà la formazionenerazzurra affrontare dopo lasosta il Foggia allo Zaccheria, iltecnico Nicola Ragno potràcontare comunque sul rientro diLogrieco (scontato il turno disqualifica) e, probabilmente, delbomber argentino Di Rito, tornatoad allenarsi dopo l'infortuniosubito nel derby di Taranto. Altermine dell'allenamento aigiocatori nerazzurri sono staticoncessi da Ragno due giorni diriposo.

Pino Di Bitetto

d

Due giorni di riposo per ilFoggia, allenatosi ieri a San Ciro:assenti D’Errico e Ferrante (conla Juniores) e gli infortunatiMicale, Compierchio e Basta, chemartedì si riaggregheranno invista del Bisceglie; tuttavia, il clubrossonero riflette sull’eventualerinvio del derby per l’assenza diPicascia, convocato nellaselezione di serie D al Viareggio. Èprevisto pure il rientro del tecnicoPadalino, vicino alle dimissioni lascorsa settimana a causa di seriproblemi familiari, al di là diqualche dissidio per il ruolinoaltalenante della squadra incampionato.

Roberto Pellegrini

PRIMA DIVISIONE LA CAPOLISTA A MONZA CONTRO LA TRITIUM

MARCO ERRICOLECCE

Difendere il primato coni denti, anche con una retro-guardia decisamente inedita.È questa la missione del Leccenella sfida di oggi pomeriggioin casa della Tritium (al Brian-teo di Monza) che vale anchecome prova del nove per Anto-nio Toma, dopo il debutto vin-cente di domenica col Treviso.I giallorossi puntano al bottinopieno, a dispetto dell'emergen-za che ha colpito soprattutto ilreparto arretrato (indisponibi-li Benassi, Diniz e Di Maio, ol-tre a Ferrario).

Difesa colabrodo La rivoluzio-ne di Toma parte dalle fonda-menta. Della retroguardia sce-sa in campo all'andata con laTritium, l'unico superstite saràTomi. Per il resto è cambiatotanto, anche per gli effetti delmercato di gennaio. Oltre aD'Ambrosio, che ha già debut-tato domenica, oggi è attesol'esordio di Martinez, in una li-nea difensiva che sarà comple-tata da Esposito (assente all'an-data) e, appunto, Tomi. Perscelta o per necessità, insom-ma, la difesa del Lecce sta cam-biando volto. Del resto era ine-vitabile, considerato che i 25

gol incassati fanno del Lecce lapeggior difesa, tra le squadrein corsa per la promozione (ingenerale solo 6 squadre hannofatto peggio dei giallorossi).

Identità Per il resto, ci sarannodefezioni pesanti anche a cen-trocampo (forfait di Zappaco-sta) e in attacco (sempre assen-te Foti). «Dovrò fare a meno dialcuni elementi indisponibiliper acciacchi di natura fisica— spiega Toma —. Sulla for-mazione, ho dei dubbi soprat-tutto per la difesa. Rispetto al-

la gara con il Treviso manche-ranno Benassi e Di Maio. Inporta ci sarà Petrachi, mentre i2 posti da centrale se li gioca-no in 3. A prescindere dagli in-terpreti, però, la nostra squa-dra deve avere sempre un'iden-tità ben precisa ed essere vota-ta a sviluppare il proprio gio-co. Anche perché stiamo lavo-rando insieme da tre settima-ne e mezzo, col passare deigiorni sto riscontrando che i ra-gazzi riescono ad applicare glischemi con sempre più natura-lezza».

Intensità Il modello di riferi-mento è chiaro: Toma vuole ri-vedere, almeno per una settan-tina di minuti, il Lecce ammira-to nel primo tempo di domeni-ca. «Adesso il nostro obiettivoè quello di portare ad un minu-taggio maggiore l'intensità delprimo tempo con il Treviso —afferma il tecnico magliese —.Domenica per 45' la squadrami era piaciuta tanto. Poi c'èstato un calo, del resto com-prensibile visto il tipo di lavoroche avevamo impostato. Sonoconvinto che ci saranno deiprogressi, anche perché qui aLecce ho trovato un gruppo sa-no, formato da bravi ragazziche si stanno applicando conscrupolo e dedizione».

Campo pesante Oltre all'emer-genza per le assenze, c'è anchel'incognita delle condizioni delterreno di gioco, per la sfida dioggi pomeriggio (ieri al Brian-teo si è giocata Monza-Pro Pa-tria). «Probabilmente gioche-remo su un campo pesante —sostiene Toma —. Spero chequesto non incida più di tantosullo sviluppo della nostra ma-novra. E comunque occhio allaTritium, ho visto le ultime tregare della squadra lombarda esicuramente avremo di fronteun avversario da rispettare».

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GIUSEPPE ERNESTOANDRIA

Un altro bivio, uno deitanti in una stagione sempretutta in salita. Il campionato èancora molto lungo, ma la sfidainterna con il Catanzaro puòavere un peso specifico notevo-le in chiave salvezza. In questafase della stagione l’Andria stafacendo la sua corsa proprio sul-la formazione calabrese che sitrova appena fuori dalla zonaplayout e ha 4 lunghezze di van-taggio sugli azzurri. Un succes-so della squadra di Cosco riapri-rebbe i giochi, mentre un inopi-nato passo falso scaverebbe unsolco profondo, rendendo qua-si inevitabili i playout. «Primadella nuova sosta abbiamo duescontri diretti molto delicati, incasa col Catanzaro e fuori colSorrento, che non saranno deci-sivi perché sono ancora tante lepartite da giocare, ma sono duegare di grande interesse — am-mette Vincenzo Cosco —. Inogni caso non ci possiamo per-mettere di sbagliare in casa. Miaspetto una risposta convincen-te della squadra dopo la sconfit-ta di Perugia».

Curve dimezzate Per garantireun sostegno adeguato agli az-

zurri il presidente dell’AndriaDepasquale ha deciso di dimez-zare il prezzo del biglietto incurva. Condizioni meteo per-mettendo (fa molto freddo), cidovrebbe essere una cornice dipubblico adeguata a una sfidacosì importante. Qualche pro-blema di formazione per Coscoche sarà con ogni probabilità co-stretto a rinunciare a due titola-ri come Maccan e Larosa. «Con-fermo che il primo non ci sarà— assicura il tecnico —. Per La-rosa proveremo fino all’ultimo.Se proprio non dovesse farcela,dobbiamo accelerare i tempi diinserimento di Branzani. Nonha probabilmente i 90 minutinelle gambe, ma lo abbiamopreso dal Cittadella perché con-vinti che alla lunga sarà fonda-mentale per il centrocampo.Ha la necessaria esperienza pergestirsi». Al posto di Maccan, in-vece, giocherà in attacco Guari-niello, un altro dei rinforzi digennaio.

Sy rinviato L’ultimo arrivato Ou-smane Sy andrà in tribuna e ilsuo nuovo debutto in azzurro èrimandato alla prossima setti-mana. L’attaccante francesenon è pronto e Cosco non vuolecorrere rischi. «Ha effettuatocon noi solo un paio di allena-menti dopo un periodo di inatti-vità — osserva l’allenatore del-l’Andria —. Le sue condizioni fi-siche non sono ottimali. Di co-mune accordo abbiamo pensa-to di lavorare in prospettiva perla prossima trasferta di Sorren-to. Sono comunque sicuro cheSy ci darà una grossa mano ainseguire il nostro obiettivo».

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Antonio Toma, 49 anni, tecnico del Lecce LEZZI

«Lecce, ora devi andarea mille per tutta la gara»

45L A G A Z Z E T T A S P O R T I V ADOMENICA 10 FEBBRAIO 2013

46 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013

MARCA-PUTIGNANO 10-2MARCATORI: Duarte (M) all’1’12, Man-ghisi (P) al 4’01, Blanco (M) al 7’29, Ber-toni (M) al 7’34, Duarte (M) al 14’45,Blanco (M) al 16’50, Bebetinho (M) rig.al 17’45 p.t.; Behluli (M) al 4’01, Bebe-tinho (M) al 5’, 12’01, Pagliarulo (P) al14’, Behluli (M) al 19,57 s.t.

MARCA FUTSAL: Miraglia, Ercolessi,Borja Blanco, Caverzan, Duarte, Had-dadi, Behluli, Bebetinho, Kuromoto,Prosdocimi, Bertoni, Jonas. All. Fer-nandez. PROMOMEDIA PUTIGNA-NO: Pagliarulo, Lattarulo, Mirizzi, Fa-nizzi, Lucas, D. Giannandrea, Sportel-li, Manghisi, Gigante, Cervellera. All. S.Giannandrea. ARBITRI: Di Gregorio ePavese. NOTE: esp. Lucas (P) al 17’ p.t.

MONTEBELLUNA (Tv) (g.z.) Troppoforte la Marca per il Putignano — sem-pre ultimo senza punti — che comun-que è partito bene pareggiando conManghisi l’iniziale vantaggio di Duarte.È stata una breve illusione perché poii veneti hanno macinato gioco e gol,con uno scatenato Bebetinho (3 gol).Tra i pugliesi in evidenza il portiere Pa-gliarulo.

Il vice Lorizio«Ora serve grintaE il 4˚ successodi fila sarà nostro»

Novelli «Perfetti fino al 2-0. Poi troppi regali all’Avellino...»

CALCIO A 5

PALLAVOLO SERIE A-1 PALLAMANO

Il Barletta si butta via«Puniti da tanti errori»

La traversa di Alessandro De Leidi, difensore del Barletta, sullo 0-0 CALVARESI

PRIMA DIVISIONE NELL’ANTICIPO SCONFITTO IN CASA PER 3-2

Colpacciodel FasanoPutignanoe Noci k.o.

MATTEO TABACCOBARLETTA

A un certo punto, nean-che il freddo polare sembravadare fastidio ai tifosi del Barlet-ta, che già pregustavano unavittoria di prestigio control’Avellino. Ma la stagione da in-cubo dei pugliesi continua. Co-sì, dopo essersi trovati in van-taggio di due reti a 25’ dalla fi-ne, ecco il più classico dei suici-di con l’incredibile rimonta deicampani che vincono (2-3) unagara avvincente.

Proteste Si chiude con i tifosidella tribuna che contestano ilpresidente Roberto Tatò e ild.s. Gabriele Martino, ma la de-lusione è forte in tutto l’ambien-te biancorosso. Anche il tecnicoRaffaele Novelli non sa darsi pa-ce sul verso incredibile che hapreso la gara nel finale. «Nonmeritavamo la sconfitta — dice— e non è vero che l’Avellinonel finale ha messo dentro tuttala sua forza. Abbiamo disputa-to una gara con grande atten-zione e i nostri avversari non si

sono mai affacciati dalle partidi Liverani. Poi, in quei minutifinali abbiamo commesso trop-pi errori che abbiamo pagato acaro prezzo». Dicevamo dellacontestazione alla dirigenza pu-gliese. I rinforzi sarebbero servi-ti contro l’Avellino. Il solo Alle-gretti non può bastare a semina-re esperienza in mezzo al cam-po in situazioni dove è necessa-rio anche «addormentare» la ga-ra. Contro gli irpini, a un certopunto, i ragazzi di Novelli nonsono sembrati in grado di con-trastare la superiorità avversa-ria. «Che cosa fare ora — diceancora Novelli —? Dobbiamorecuperare in fretta il morale eripartire. Altro non si può fare.Mi dispiace che fino al doppio

vantaggio per noi si era creatain campo e fuori una bella armo-nia. Peccato, perché la squadraper intensità ha fatto una buo-na gara. Purtroppo abbiamocommesso degli errori che nonsi possono regalare a squadrecome l’Avellino».

Incredulo Alessandro De Leidinon ha ancora assorbito la...botta. «Credo — dice il difenso-re del Barletta — che la rete del-l’1-2 abbia fatto da spartiac-que. Noi abbiamo mollato sulpiano psicologico e abbiamo su-bito troppo la loro pressione».Difficile recuperare i cocci do-po una sconfitta del genere. Edomenica si va sul campo delLatina capolista. «È normale es-sere abbattuti — dice ancoraDe Leidi -, ma mi sembra cheanche contro l’Avellino abbia-mo avuto la conferma di poter-cela giocare contro chiunque».Sul pareggio dei campani, ci po-teva essere un fallo su Liverani.Onesta la risposta di De Leidi:«Forse era fallo, ma non possia-mo appigliarci a un singolo epi-sodio».

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(a.gal.) Nella quarta di ri-torno di serie A maschile, il Fa-sano ritrova la vittoria sul cam-po del Teramo e allunga in te-sta portandosi a 42 punti, piùsei dal Conversano secondoche ha osservato un turno diriposo. Nonostante l’assenzadell’infortunato Messina (co-stola incrinata nella finale diCoppa Italia persa con Bolza-no) e un Rubino acciaccato, lasquadra brindisina impone ilsuo gioco fatto di difesa e ripar-tenze e dopo aver chiuso il pri-mo tempo avanti 15-19 chiu-de la contesa 27-33, trascinatadal pivot Giannoccaro (9) e

dal terzino montenegrinoBeharevic (8). Coraggiosa edentusiasmante la prova dei gio-vani del Noci (Lupo e D’Aprile7), capitolati 26-33 (10-15) da-vanti al proprio pubblico al co-spetto di un Città Sant’Angelopiù esperto, che grazie ai trepunti si porta in sesta posizio-ne a 21, a una lunghezza dalNoci, quinto. Spreca, invece,l’opportunità di agganciare ilpenultimo posto e la zona sal-vezza, il Putignano (sempre ul-timo a 3 punti) che perde in ca-sa 27-29 (13-13) con la Laziopenultima a 9. In evidenza, trai giocatori baresi, Loiacono(10 gol) e Maggiolini (7).

Donne Nella prima giornata del-la fase «ad orologio» dell’A-1donne, l’Amatori Conversano(Duran 11) perde di misurasul campo della capolista Saler-no: 30-28 (15-16) il finale e pu-gliesi terze a 17 punti.

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È super MarcaPutignano cede

ANTONIO GALIZIACASTELLANA GROTTE (Bari)

Arriva il Piacenza, unabig, e il Castellana nel 7˚ turnodi ritorno (ore 18, Pala Grotte)prova ad alzare l’asticella delleambizioni. Le tre vittorie di filacon Modena, Verona e Vibohanno iniettato fiducia ai ra-gazzi di coach Gulinelli, prontia una prova di forza contro laCopra Elior degli ex Monti (il

tecnico esonerato un anno fadopo quattro giornate) e Cor-vetta (il palleggiatore in Pu-glia nel 2008-09) per continua-re a sognare. La Bcc Nep vistanell’ultimo mese ha dimostra-to di avere i mezzi per giocarse-la con tutte, big comprese, e dipoter scalare la classifica e av-vicinare l’obiettivo del quintoposto fissato a inizio stagione.I presupposti per una gara indi-menticabile sembrano essercitutti: con le grandi Castellanasi è sempre esaltata.

Forma La squadra, come dimo-strano le 6 vittorie nelle ultime9 partite, è in ottimo stato diforma ed è convinta di poter ag-ganciare Latina, Perugia e Vi-bo. In più, gli ospiti emiliani

provengono dalla trasferta diMinsk e i lunghi spostamentisono tutt’altro che dei buoni al-leati. Non si fa illusioni, però,il vice-coach Pino Lorizio:«Non mi aspetto cali particola-ri da parte di un Piacenza co-

struito per lottare su più frontie con uguali ambizioni. Sonocerto che sarà una partita diffi-cilissima e per renderla equili-brata dovremo affrontarla conla stessa grinta dimostrata nel-le ultime settimane». Come do-menica scorsa a Vibo, i giallo-blù proveranno a sorprenderegli emiliani con una grandepartenza, con le battute diAlex Ferreira e Sabbi e il murodi Cester e Yosifov, sperandodi rendere difficile la vita al pal-leggiatore De Cecco e limitarel’attacco del centrale cubanoSimon, dell’opposto Fei e deglischiacciatori Zlatanov e Papi.

Le ultime Nel probabile sei piùuno gialloblù: Falaschi in dia-gonale con Sabbi, Cester e Yo-sifov al centro, Casòli e AlexFerreira in banda, Paparoni li-bero. Ancora pochi i tagliandidisponibili in un Pala Grotte,pronto per il nuovo sold out.

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Castellana, agguato al Piacenza«È tosta, ma possiamo batterla»

Il centrale Viktor Yosifov, 25 anni

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