Forza Cosenza n. 26

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Il pareggio con il Taranto riporta in mente un tor- mentone da giornalismo sportivo d'antan: punto perso o punto guadagnato? Allora le vittorie vale- vano ancora due punti e chi sapeva pareg- giare era già a metà dell'opera. Oggi, invece, la vita scorre più veloce e, di con- seguenza, an- che il pallone ha preso a correre più di prima. Se vinci guadagni di più, se perdi la- sci di più. L'at- teggiamento sparagnino non paga e anche per questo, in un calcio che sta perdendo il valore della fantasia, gli schemi sono ormai fatti da numeri. Più se ne lascia- no al fondo e più ci si illude di essere offensivi. Quindi, tornando alla partita di domenica scorsa, c'è da essere contenti o no? Visto il primo tempo, si direbbe proprio di si. Nella ripresa il Cosenza si è svegliato, co- stringendo i pu- gliesi a difen- dersi. Cionono- stante, gli ospiti hanno avuto un paio di occasio- ni per puntare a rete pericolosa- mente. Ma, so- prattutto, se avessero con- cretizzato le azioni create nella prima par- te, la partita sa- rebbe finita al 45'. Ergo, teniamoci il punto e aggiungiamolo ai cinque già conquista- ti. Siamo ancora all'inizio del campionato e c’è chi, giustamente, coltiva la sensazione che, alla fine, an- che questo punto sarà importante. L'equilibrio è sempre stata una prerogativa della Serie B, ma questa C1 sembra voler organizzare una festa col- lettiva alla quale sembrano molti quelli che hanno intenzione di partecipare. A noi deve andar bene, per una serie di motivi. Pri- mo, non siamo ancora pronti a mettere in campo il meglio che abbiamo. Secondo, molti giocatori sono arrivati da poco; terzo, altrettanti non hanno fatto la preparazione in modo ottimale. Se si ag- giungono gli infortuni, che in sole quattro giorna- te hanno falcidiato lo spogliatoio, si capirà che questo è il momento di... portare pazienza. Ag- giungete alla squadra di oggi Giacomini, Fiore e Biancolino; lasciate in campo Bernardi e il nostro Adriano; mettete benzina nel motore di Coletti, Matteini e Degano e sedetevi a godervi lo spetta- colo. Per ora lasciamo correre il pallone, dunque, e fre- niamo l'entusiasmo. Convogliamolo, semmai, in tensione da trasferire alla squadra, in modo da raf- forzare l'energia dei calciatori. Stringara sa cosa chiedere loro e non a caso, nel- le due trasferte giocate, ha spinto costantemente sull'acceleratore. Possiamo essere fiduciosi: sia- mo in buone mani! Anno XXV n. 26 SETTIMANALE SPORTIVO Copia omaggio SABATO 18 SETTEMBRE 2010 www.forzacosenza.it PAZIENZA, PAZIENZA…

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Forza Cosenza settimanale sportivo RossoBlu

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Il pareggio con il Taranto riporta in mente un tor-mentone da giornalismo sportivo d'antan: puntoperso o punto guadagnato? Allora le vittorie vale-vano ancoradue punti e chisapeva pareg-giare era già ametà dell'opera.Oggi, invece, lavita scorre piùveloce e, di con-seguenza, an-che il pallone hapreso a correrepiù di prima. Sevinci guadagni dipiù, se perdi la-sci di più. L'at-teggiamentosparagnino nonpaga e ancheper questo, in uncalcio che sta perdendo il valore della fantasia, glischemi sono ormai fatti da numeri. Più se ne lascia-no al fondo e più ci si illude di essere offensivi.

Quindi, tornando alla partita di domenica scorsa,c'è da essere contenti o no? Visto il primo tempo,si direbbe proprio di si. Nella ripresa il Cosenza si

è svegliato, co-stringendo i pu-gliesi a difen-dersi. Cionono-stante, gli ospitihanno avuto unpaio di occasio-ni per puntare arete pericolosa-mente. Ma, so-prattutto, seavessero con-cretizzato leazioni createnella prima par-te, la partita sa-rebbe finita al45'.Ergo, teniamoci

il punto e aggiungiamolo ai cinque già conquista-ti. Siamo ancora all'inizio del campionato e c’è chi,giustamente, coltiva la sensazione che, alla fine, an-che questo punto sarà importante. L'equilibrio èsempre stata una prerogativa della Serie B, maquesta C1 sembra voler organizzare una festa col-lettiva alla quale sembrano molti quelli che hannointenzione di partecipare. A noi deve andar bene, per una serie di motivi. Pri-mo, non siamo ancora pronti a mettere in campoil meglio che abbiamo. Secondo, molti giocatorisono arrivati da poco; terzo, altrettanti non hannofatto la preparazione in modo ottimale. Se si ag-giungono gli infortuni, che in sole quattro giorna-te hanno falcidiato lo spogliatoio, si capirà chequesto è il momento di... portare pazienza. Ag-giungete alla squadra di oggi Giacomini, Fiore eBiancolino; lasciate in campo Bernardi e il nostroAdriano; mettete benzina nel motore di Coletti,Matteini e Degano e sedetevi a godervi lo spetta-colo.Per ora lasciamo correre il pallone, dunque, e fre-niamo l'entusiasmo. Convogliamolo, semmai, intensione da trasferire alla squadra, in modo da raf-forzare l'energia dei calciatori.Stringara sa cosa chiedere loro e non a caso, nel-le due trasferte giocate, ha spinto costantementesull'acceleratore. Possiamo essere fiduciosi: sia-mo in buone mani!

Anno XXV n. 26SETTIMANALE SPORTIVO Copia omaggio

SABATO 18 SETTEMBRE 2010

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PAZIENZA, PAZIENZA…

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2 CESENA - LECCE

3 CHIEVO - BRESCIA

4 PALERMO - INTER

5 PARMA - GENOA

6 ROMA - BOLOGNA

7 UDINESE - JUVENTUS

8 PAVIA - CREMONESE

9 LUCCHESE - COSENZA

10 PERGOCREMA - SALERNITANA

11 SORRENTO - RAVENNA

12 BARLETTA - FOGGIA

13 TARANTO - ANDRIA BAT

14 SAMPDORIA - NAPOLI

RISULTATI

PARZIALI

RISULTATI

FINALI

COLONNA

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I N G E N E R A L E C A S A F U O R I

PARTITE RETI PARTITE RETI PARTITE RETI

PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

ATLETICO ROMA 12 4 4 0 0 7 0 +2 2 0 0 4 0 2 0 0 3 0

LUCCHESE 10 4 3 1 0 10 3 +1 2 0 0 6 0 1 1 0 4 3

FOLIGNO 8 4 2 2 0 9 5 0 1 1 0 3 1 1 1 0 6 4

TARANTO 7 4 2 1 1 3 2 -1 2 0 0 3 1 0 1 1 0 1

VIAREGGIO 7 4 2 1 1 4 3 -1 2 0 0 4 1 0 1 1 0 2

VIRTUS LANCIANO 7 4 2 1 1 8 7 -1 2 0 0 6 3 0 1 1 2 4

JUVE STABIA 6 4 2 0 2 8 4 -2 1 0 1 5 2 1 0 1 3 2

COSENZA 6 4 1 3 0 4 3 -1 1 1 0 2 1 0 2 0 2 2

NOCERINA 6 4 1 3 0 4 3 -1 1 1 0 2 1 0 2 0 2 2

GELA 6 4 2 0 2 6 6 -2 2 0 0 4 2 0 0 2 2 4

ANDRIA 5 4 1 2 1 3 3 -2 0 2 0 1 1 1 0 1 2 2

FOGGIA 4 4 1 1 2 12 12 -3 0 1 1 6 7 1 0 1 6 5

BENEVENTO 4 4 1 1 2 3 6 -3 1 1 0 3 2 0 0 2 0 4

TERNANA 4 4 1 1 2 1 5 -3 1 1 0 1 0 0 0 2 0 5

PISA 2 4 0 2 2 2 5 -4 0 1 1 1 3 0 1 1 1 2

CAVESE 2 4 0 2 2 3 7 -4 0 1 1 2 5 0 1 1 1 2

BARLETTA 1 4 0 1 3 2 7 -5 0 1 1 1 3 0 0 2 1 4

SIRACUSA 0 4 0 0 4 0 8 -6 0 0 2 0 2 0 0 2 0 6

C L A S S I F I C A1^ DIVISIONEG I R O N E B

SERIE B PLAYOFF PLAYOUT 2^ DIVISIONE

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I BARLETTA - FOGGIA BENEVENTO - SIRACUSA CAVESE - TERNANA FOLIGNO - ATLETICO ROMA LUCCHESE - COSENZA

NOCERINA - VIAREGGIO PISA - JUVE STABIA TARANTO - ANDRIA VIRTUS LANCIANO - GELA

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ANDRIA - LUCCHESE 1-1 ATLETICO ROMA - BENEVENTO 3-0COSENZA - TARANTO 0-0

FOGGIA - FOLIGNO 4-4GELA - CAVESE 2-1JUVE STABIA - SIRACUSA 5-0NOCERINA - BARLETTA 2-1TERNANA - PISA 1-0VIAREGGIO - VIRTUS LANCIANO 3-1

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ANDRIA - FOLIGNO ATLETICO ROMA - VIRTUS LANCIANO COSENZA - PISA

GELA - LUCCHESE JUVE STABIA - FOGGIA SIRACUSA - NOCERINA TARANTO - CAVESE TERNANA - BARLETTA VIAREGGIO - BENEVENTO

Nell’anticipo di sa-bato della quartagiornata, netta vitto-ria della capolista soli-taria Atletico Roma, chemette in crisi la corazzata Be-nevento. Una doppietta di Ciofani, ca-pocannoniere con quattro reti, e un goldi Caputo allo scadere consentono allaformazione di Incocciati di incamerarealtri tre punti. Il portiere Stefano Ambro-si adesso è imbattuto da 360’. L’ex ca-polista Lucchese deve accontentarsi ad

Andria di un punto: alla rete diBiggi, terza della stagione, ri-

sponde Doumbia. Otto le reti inFoggia-Foligno; la squadra di Ze-

man continua a realizzare gol a raffi-ca (miglior attacco con 12 reti), ma ha lapeggior difesa, con 12 reti subite. Insvantaggio per 4-2, i sanniti riescono ariequilibrare l’incontro negli ultimi minu-ti, prima con Tomi e poi con Labiri. IlGela di Nicola Provenza beffa la Cave-se a tempo ormai scaduto con D’Anna.Per i campani aveva pareggiato Camil-

lo Ciano, alla sua terza realizzazione. Al-lo sbando il Siracusa di Pippo Romano,che a Castellammare di Stabia è scon-fitto per la quarta volta: dopo tre scon-fitte per 1-0, subisce dalle “vespe” bencinque reti. Si rialza la Ternana, vittorio-sa al “Libero Liberati” per 1-0 contro ilPisa con una rete di Tozzi Borsoi su ri-gore. La Nocerina mette ko il Barletta indue minuti: Cavallaro e Catania i marca-tori; la rete della bandiera biancorossaa pochi minuti dal termine ad opera diCaccavallo, altro ex cosentino. La Virtus

Lanciano si illude di poter fare bottinopieno a Viareggio, con una rete di Zey-tulaev, ma negli ultimi 27 minuti subiscele reti di Marolda, Longobardi e D’Anto-ni. Al “San Vito” tra Cosenza e Tarantotermina 0-0, l’unico della giornata; sal-gono a quattro i pareggi ad occhiali. 29le reti realizzate alla quarta giornata, dicui 21 in casa ed 8 fuori casa. Il totaleè di 89, media partita 2,47. Per la primavolta in questa stagione non si registranessuna vittoria fuori casa.

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SABATO 18 SETTEMBRE 2010 3N E W S

Direttore ResponsabileFEDERICO BRIA

Direzione, Redazione e amministrazione:Via G. Barrio (pal. Filice) COSENZA

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Reg. Trib. Cosenza n. 434/1986

Foto e statistiche: Ernesto Pescatore

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CLASSIFICA MARCATORICOSÌ DOMENICA SCORSA GIUDICE SPORTIVOComunicato Ufficiale n. 23/div del 14 settembre 2010

Lega Italiana Calcio ProfessionisticoGare dell’11-12 settembre 2010

Quarta giornata d’andataIl Giudice Sportivo Not. Pasquale Marino, assistito dal Rappresen-tante dell'A.I.A. Sig. Roberto Calabassi, nella seduta del 13 e 14Settembre 2010 ha adottato le deliberazioni che di seguito in-tegralmente si riportano: 1a divisione - girone B Società: ammenda di €5.000,00 al Viareggio perché proprisostenitori durante la gara intonavano cori offensivi nei confron-ti dei ministro degli interni; € 1.700,00 alla Nocerina perchépropri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio set-tore due bengala; per comportamento gravemente antisportivoavendo fatto mancare nella parte finale della gara l'attività dei rac-cattapalle, causando ritardo nella ripresa del gioco; €300,00 al-la Juve Stabiaperché propri sostenitori introducevano e accen-devano nel proprio settore tre fumogeni.Massaggiatore: ammonizione a De Ruvo Tommaso (Barletta)mper comportamento non regolamentare in campo durante la ga-ra (espulso)Calciatori espulsi: squalifica per una gara effettiva a Ferraro Sal-vatore (Virtus Lanciano)per avere commesso fallo su un avver-sario lanciato a rete senza ostacolo. Squalifica per una gara ef-fettiva per doppia ammonizione a Iozzia Andrea (Foggia), en-trambe per condotta scorretta verso un avversario; Tozzi BorsoiRomano (Ternana), entrambe per condotta scorretta verso unavversario.

4ª Giornata - Domenica 12 settembre 2010 – ore 15:00Cosenza, stadio comunale “San Vito”

COSENZA 0TARANTO 0

COSENZA:Petrocco, Bernardi (3' Musca), Di Bari, Raimondi, DeRose, Fanucci, Degano, Coletti, Matteini (63' Essabr), Fiore A. (18'Roselli), Mazzeo. A disposizione: De Luca, Wagner, Olivieri, Mar-tucci. All. P. Stringara.TARANTO: Bremec, Antonazzo, Rizzi (71' Rantier), Di Deo, Mi-gliaccio, Cotroneo, Garufo, Giorgino, Ferraro (80' Branzani), Inno-centi, Ciotola (60' Crovetto). A disposizione: Barasso, Cutrupi,Taulo, Panarelli. All. G. Brucato.ARBITRO: Del Giovane Stefano di Albano Laziale (RM).ASSISTENTI: Ciampa Gerardo di Torre del Greco (NA) e DellaRocca Alfonso di Salerno.NOTE: giornata calda. Terreno di gioco in ottime condizioni. Spet-tatori 4.500 circa, di cui un solo tifoso del Taranto. Gli ultrà delCosenza in curva sud sono entrati dopo 20' per protestare con-tro la tessera del tifoso. Paganti 4.195 per un incasso di euro38.000,00. Cosenza nella nuova casacca rossa davanti e blu die-tro; Taranto in completo bianco, con striscia orrizzontale rosso-blu sul petto. Le squadre, con la terna, sono scese in campo conuna t-shirt bianca e con uno striscione con la scritta “RivogliamoSarah”, la ragazza quindicenne scomparsa da Avetrana dal 26agosto scorso. Ammoniti: 30' Degano, 88' Di Deo.

4 reti Ciofani (Atletico Roma) e Sau (Foggia);3 reti Pintori (Benevento), Ciano C. (1) (Cavese), Giaco-

melli (Foligno), Corona (1) (Juve Stabia), Biggi eMarotta (Lucchese), Di Cecco (Virtus Lanciano);

2 reti Laribi e Romagnoli(Foggia), Falcinelli (Foli-gno), Raimondi A. (Ju-ve Stabia), D’Anna (Ge-la), Marolda (Viareg-gio), Turchi (Virtus Lan-ciano);

1 rete Doumbia, Paolucci eSibilano (Andria Bat),Balzano, Caputo eFranchini (Atletico Ro-ma), Caccavallo e In-fantino (Barletta), Ber-nardi e Fiore S. (1) (Co-senza), Kone, Insigne, Tomi, Varga (Foggia), Cava-gna, Sciaudone, Coresi e Fondi (Foligno), Crucia-ni, Giardina, Piva e Cunzi (1) (Gela), Albadoro e Val-tulina (Juve Stabia), Bertoli, Piccinni, Pezzi e Grassi(1) (Lucchese), Cavallaro, Catania, Di Maio e Castal-do (Nocerina), Gimmelli e Carparelli (Pisa), Inno-centi, Di Deo e Rantier (Taranto), Tozzi Borsoi (1)(Ternana), Longobardi e D’Antoni (Viareggio), An-tonioli, Mammarella e Zeytulaev (Virtus Lanciano)

Giorgio Corona - Juve Stabia

STRINGARA“DATE TEMPO AL TEMPO”L'ALLENATORE AI TIFOSI: “SONO CONVINTO CHE

QUANDO LA CONDIZIONE GENERALE SARÀ AL TOP,QUESTA SQUADRA SAPRÀ DIVERTIRE TUTTI”

Parte dal racconto del matchcontro il Taranto l’analisi di Pao-lo Stringara. Il tecnico, dopoquattro giornate, ha raccolto seipunti e la sua squadra ha alter-nato cose buone a momenti diblack out. Il mister non fa dram-mi e chiede tempo. “Ho rivisto lapartita pareggiata contro il Ta-ranto e analizzato diverse situa-zioni di gioco. Nei primi dieci mi-nuti la squadra di Brucato ha fat-to poco e noi siamo scesi incampo con un buon atteggia-mento. Poi loro hanno avutoun'occasione con Ciotola e noisiamo arretrati commettendo ungrave errore. E’ chiaro che unasquadra forte ed esperta ne ap-profitta. In più noi abbiamo la-sciato il pallino del gioco ri-schiando grosso. Nella secondafrazione ho visto una squadravolenterosa che ha mostrato diavere più grinta degli avversarima tutto ciò non basta ed avròda lavorare”. E Stringara sa an-che da dove partire per migliora-re le prestazioni della sua squa-dra. “Dobbiamo migliorare sottoil profilo dell’intensità e dellacondizione mentale. Bisognascendere in campo aggressivi epronti a schiacciare gli avversarinella loro area ed evitare di con-cedere metri a centrocampo”. Sabene di dover fare un grosso la-voro sui suoi ragazzi e inizia avalutare l’opzione di un cambiodi modulo. “Ho avuto tanti gioca-

tori infortunati ed altri che devo-no entrare in condizione. In set-timana valuterò se continuarecon questa idea tattica o pensa-re più all’immediato”. Tradotto insoldoni, il tecnico rossoblù po-trebbe optare per un 4-4-2 inmodo da presentare in Toscanauna squadra solida e pronta aspingere sulle corsie laterali. Perfarlo bisognerà però recuperarequalche infortunato ma la situa-zione non è delle migliori. “Pur-troppo abbiamo diversi giocato-ri fermi ai box ma spero di ritro-vare qualcuno. Non sarà comun-que facile perché Fiore e Bianco-lino vengono comunque da unostop importante e non sarannopronti al massimo. In questo mo-mento, ribadisco che è fonda-mentale non pensare ai singoli oagli assenti ma capire che quan-do attraversi un momento di dif-ficoltà è importante limitare glierrori e giocare con convinzio-ne”. Ultimo pensiero a quei tifo-si che mugugnano e vorrebberovedere bel gioco e punti da unCosenza sicuramente in gradodi offrire spettacolo. “E’ sacro-santo che i tifosi abbiano vogliadi vittorie e sono contento di al-lenare in una piazza così esigen-te. Chiedo ancora un po’ di tem-po perché sono convinto chequando la condizione generalesarà al top, questa squadra sa-prà divertire tutti”.

Francesco Palermo

CASTAGNINI“STRINGARA NON SI TOCCA”

IL DIRETTORE GENERALE SGOMBRA IL CAMPODA QUALSIASI IPOTESI ESONERO.

"IL COSENZA HA MARGINI DI MIGLIORAMENTO"

In città si rincorrono mille voci, ma Cosenza (co-sì come tutte le città passionali) è fatta così: pren-dere o lasciare. Basta poco per esaltarsi e ancormeno per abbracciare un pessimismo leopar-diano. Ci ha pensato il direttore generale RenzoCastagnini a fare il punto della situazione neigiorni scorsi su Gazzetta del Sud. Dopo aver con-dotto una campagna acquisti importante, il dig-gì vuole raccogliere i frutti del suo lavoro. "Il Co-senza non è di certo quello visto in campo do-menica scorsa. Non può esserlo per una serie dimotivazioni, in primis il ritardo di condizione. Vec-chi e nuovi calciatori rossoblù sono perfetta-mente in grado di fornire un rendimento decisa-mente superiore. Mi aspetto di più, ma la situa-zione per adesso non mi preoccupa". Castagni-ni poi approfondisce il discorso. "Nello spoglia-toio ho colto tanta fame di vittoria. Molti fattoristanno nuocendo al nostro rendimento. Qual-che problema c'è, inutile nasconderlo, e dobbia-mo risolverlo. Non guardo la classifica ed è pre-sto per parlare di distacchi dalla vetta". Il finale èdedicato a Stringara, il tecnico dei Lupi che qual-cuno ha frettolosamente messo in discussione."Non lo è per niente. Sono ridicoli questi discor-si. Non credo che nei suoi confronti sia corretto,giusto e professionale dire certe cose. L'allena-tore ha tutta la nostra fiducia e nemmeno ci sfio-ra il pensiero di cambiare. Il tifoso è padrone didire ciò che vuole, ma non deve dimenticare chel'organico è stato completato solo da poco tem-po ed ha margini di miglioramento. Ci vuole pa-zienza e il pubblico deve aiutarci”. E STRIGLIA LA SQUADRA.Cosenza ha qual-cosa di diverso dalle altre piazze. Sarà un po'particolare nei modi, ma quando si tratta dellasua squadra di calcio, guai a chi la tocca. Marte-dì scorso l'imprenditore Franco De Caro, suoce-ro di Luca Pagliuso, ha invitato presso la tenutadi sua proprietà giornalisti, dirigenti e calciatoriper una cena di buon auspicio. C'erano tutti, an-che le personalità di spicco della politica. Dal sin-daco di Cosenza Salvatore Perugini, al giovanecollega Orlandino Greco. Il primo cittadino di Ca-

strolibero, ugualmente elegante in abiti casual,ha preso posto di fianco al vecchio patron Pao-lo Fabiano Pagliuso. I presidenti, poi, si faceva fa-tica a contarli: da Carnevale a Lino Di Nardo pas-sando per Pino Citrigno, che in realtà non lo è maistato, ma alzi la mano chi non ce l'ha chiamatoalmeno una volta. Andrea Cariola e gli altri inte-risti si fiondano davanti alla tv a trepidare per i ne-razzurri ed esultano al pareggio di Eto'o. Ad UgoNapolitano, invece, magari ci fosse ancora lui alcentro della difesa, vien voglia di tornare ad in-dossare la maglia numero 5, mentre AlbertinoUrban dribbla tutti quanti come se la 10 non sela fosse mai tolta di dosso. Che squadra quella,grinta e attaccamento alla maglia: averli riporta-ti tutti al San Vito è stata una carta vincente. Af-fascinante poi la location della serata. L'azienda"De Caro" è immersa nel verde di San Vincenzola Costa. Tra vigneti ed uliveti spuntano capan-noni agricoli ed abitazioni che si affacciano su unincantevole panorama. Il padrone di casa non siferma un attimo, gira tra i tavoli, si assicura chegli ospiti gradiscano e talvolta aiuta perfino i ca-merieri a servire le pietanze. La specialità è il vi-no, rosso o rosé a secondo dei gusti. Una botti-glia insegue l'altra, le risate abbondano e l'aria sifa frizzante. E' tardi e i calciatori devono tornarea casa. Prima però parla Castagnini, silenzio. "Viho fatto venire per farvi capire cosa significa gio-care nel Cosenza. Stasera qui c'è il calcio: presi-denti, dirigenti, spero futuri dirigenti (dice rivol-gendosi con un sorriso eloquente a Franco DeCaro che gli sta vicino, ndr), giornalisti ed allena-tori. Non solo perché basta guardarvi intorno percapire quanto sia importante la casacca rosso-blù. Sinora in campo abbiamo fatto poco e nonva bene. Dobbiamo dare tutti di più, a partire daLucca. Ve l'ho detto il primo giorno negli spoglia-toi: io voglio vincere e voi dovete farlo con me.Stasera è una festa, ma da adesso la festa è fi-nita". Parole che ascoltate dal vivo, anche a chivi scrive han fatto venire voglia di scendere incampo e segnare con un destro al volo.

Antonello Greco

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Lucchese e Cosenza si sono incontrate inToscana dieci volte. La squadra silana nonè mai riuscita a vincere: solo quattro i pa-reggi ottenuti, sei le vittorie dei rossoneri;14 le reti subite e cinque quelle realizzate.Tutti gli incontri sono stati disputati in serieB. La prima partita risale al campionato1961-62; il 17 dicembre, alla quattordice-sima giornata, il Cosenza è battuto sono-ramente al “Porta Elisa” di Lucca. 3-0 il ri-sultato finale con doppietta di Sicurani al 7’e 39’ e rete di Orsi all’87’. Con una saggiadisposizione tattica, imperniata su capitanBassetto, la Lucchese ha vita facile al co-spetto di un Cosenza impacciato e asso-lutamente sterile in fase offensiva. Un golsubìto all’inizio della partita ha scombusso-lato i piani difensivi dei “lupi” che, penaliz-zati dalle assenze di Lenzi e Novali, hannoprogressivamente ceduto all’incalzare deirossoneri. Nel campionato successivo, 2dicembre, 12a giornata, ancora una scon-fitta, questa volta per 2-1. Un primo tem-po durante il quale il Cosenza ha contenu-to con una certa facilità, lascia pensare adun risultato positivo; le sfuriate iniziali dei to-scani sono controllate agevolmente ed ilcentrocampo, imperniato su un ottimo Ru-mignani, prova a sorprendere la retroguar-dia avversaria. Nella ripresa, la difesa sila-na accusa un calo sensibile e sicurezza etempestività mostrate lasciano posto adun atteggiamento disarmante. Gratton al55’ approfitta di una banale uscita di Ra-vera e porta in vantaggio i toscani. A que-sto punto la gara è tutta in discesa per i pa-droni di casa che, dopo aver rintuzzato lavelleitaria offensiva del Cosenza, raddop-piano meritatamente con Bonfada al 79’.Nel finale, sul 2-0, accorcia le distanze Bac-ci trasformando un calcio di rigore con-

cesso per fallo di Pedretti sullo stesso cen-travanti. Dopo ventotto anni, Lucchese eCosenza si ritrovano nel campionato1990-91, ed è la terza sconfitta consecu-tiva. Fatale indecisione di Storgato che por-ge debolmente all’indietro verso Vettore,Paci intuisce, si inserisce tra i due ed infilaa porta vuota. Il Cosenza reclama la con-cessione di un rigore per un vistoso fallodi Vignini ai danni di Giuseppe Compa-gno lanciato a rete, ma Cesari lascia pro-seguire. Nella stagione successiva, final-mente arriva il primo pareg-gio. 32a giornata, 3 mag-gio: al 15', per un fallo diNapolitano su Rastelli, Pai-retto concede il rigore. Bat-te Simonetta ma Zunico,strepitoso, para; riprende lostesso attaccante ed indi-rizza dalla parte oppostama lo strepitoso portiere,con un rapido balzo, riescea respingere un’altra volta.Poi il caos. La partita si fanervosa, il Cosenza rimanein dieci per l’espulsione diMarino ed i toscani vanno in vantaggiocon Paci al 73’. Al 90' arriva la secondaespulsione per i “lupi” (Catena) che resta-no così in nove uomini; tutto è perduto, maGiuseppe Compagno, da poco subentra-to a Deruggiero, trova a tempo scaduto lazampata giusta per il meraviglioso pareg-gio. I rossoblu restano saldamente al 4°posto, a sei giornata dal termine. Classifi-ca: Ancona e Brescia 40 punti, Pescara39, Cosenza e Reggiana 36. Poi tutti ricor-deranno come andò a finire a Lecce…Nel 1992-93, seconda giornata, 20 set-tembre, il secondo pareggio, questa volta

a reti bianche. Il Cosenza mette in gabbiail tecnico Orrico. Con una tattica intelligen-te i “lupi” imbrigliano i toscani e vanno vi-cini al colpaccio. Un gol annullato per fuo-rigioco e la traversa colpita da Coppola imotivi della recriminazione. La quartasconfitta arriva nella stagione 1993-94. Il12 dicembre, alla quindicesima giornata,segnano Rastelli al 67’ e Paci al 79’. Il Co-senza con le batterie scariche affronta i to-scani di Fascetti senza mordente. Venti-cinque minuti finali da dimenticare spie-

gano il tonfo a Lucca. Nelcampionato 1994-95 lasquadra silana ottiene il ter-zo pareggio grazie ad unadoppietta del bomber Mar-co Negri, che compensa glierrori difensivi. Al 16’ silaniin vantaggio, ma dura po-co; al 32’ Di Francesco pa-reggia e dopo un minutoPaci realizza su calcio di ri-gore il 2-1. Ad inizio di ri-presa De Prisco di NoceraInferiore concede un rigo-re al Cosenza che Negri

trasforma. Sul finire di tempo, Paci coglie ilpalo, mettendo i brividi alla difesa cosen-tina. Nella stagione successiva la quintasconfitta per i “lupi”: il 28 aprile, alla tren-taduesima giornata, i rossoblu si arrendo-no al solito Paci, che realizza una doppiet-ta. Cosenza costretto a mettersi l’animo in“Paci”. Scandalosa la direzione di Dagnel-lo: al “Porta Elisa” l’arbitro beffa i rossobluignorando un vistoso fallo di mano in areatoscana. Sfuma il sogno di un ipotetico ag-gancio al gruppo di testa. Il Cosenza erapassato in vantaggio con Lucarelli al 36’ed al 30' Alessio, con un fendente da ol-

tre 30 metri, aveva colpito la traversa. Sulfinire della partita, espulsi Gioacchini al-l’87’ per aver colpito Baronchelli con unpugno in faccia ed al 90’ il tecnico Borto-lo Mutti. Nel campionato 1996-97 l’ultimasconfitta silana: il 25 gennaio, alla dician-novesima giornata, nell’anticipo serale, ilCosenza dopo un primo tempo giocato abuoni ritmi, disputa una ripresa svogliata esenza verve. L’espulsione di Guidoni ed ilsuccessivo vantaggio dei toscani, con ilcastigamatti Paci, gettano i “lupi” nellosconforto. Incapaci di articolare una reazio-ne ficcante, i rossoblu finiscono spegnen-dosi gettando alle ortiche un risultato cheappariva largamente alla loro portata. Ro-berto Paci realizza al Cosenza il suo setti-mo gol personale! L’ultimo incontro nellastagione 1998-99: il sei giugno, alla penul-tima giornata, il Cosenza ottiene il quartopareggio, il secondo per 0-0. Missionecompiuta in terra toscana. Sonzogni nonsbaglia nulla e neppure la squadra. Controuna Lucchese con l’acqua alla gola, i sila-ni dapprima contengono, quindi domina-no. Concentrati e pieni di rabbia agonisti-ca, i rossoblu, umili ed al tempo stesso au-toritari, disputano un incontro praticamen-te perfetto. Al fischio di chiusura, i rosso-blu festeggiano con i tifosi presenti suglispalti mentre l’uscita a capo chino dei lo-cali è la foto della retrocessione della Luc-chese in serie C1. Per la squadra di Son-zogni, un punto decisivo: la sconfitta pati-ta dalla Fidelis Andria contro il Torino, sulneutro di Benevento, consente l’agganciodei pugliesi in classifica; la permanenza inB è pressoché conquistata, al “San Vito”l’ultimo atto contro un Cesena che non hapiù nulla da chiedere al campionato.

Ernesto Pescatore

SABATO 18 SETTEMBRE 20104L U C C H E S E v s C O S E N Z A

A LUCCA NESSUNA VITTORIAI PRECEDENTI A LUCCA

LA LUCCHESE IN COPPA ITALIA A COSENZA

In piedi da sinistraMariotti, Pennesi, Lollini, Michelotti, Bertoli, Taddeucci, Biggi.AccosciatiGrassi, Cheikh, Carloto, Pera

SEI SCONFITTE E QUATTRO PAREGGI

Roberto Paci, bestia nera del Cosenza

L’ULTIMA DELLA LUCCHESE

Quarta giornata - domenica 12 settembre

ANDRIA BAT 1LUCCHESE 1

ANDRIA BAT (4-4-2): Spadavecchia 6; Pierotti 5,5 (46' Thackray 5,5) Fa-zio 6,5 Sibilano 6 Ceppitelli 6; Chiaretti 6,5 Berretti 6 Paolucci 7 Arcidia-cono 6,5; Cavalli 5,5 (83' Carminati sv) Nulicek 5 (55' Doumbia 6,5). A di-sposizione: Locatelli, Palazzo, Evangelisti, Di Simone. All.: A. Papagni.LUCCHESE (4-4-2): Pardini 6,5; Baldanzeddu 6 Lollini 6,5 Bertoli 5,5; Pe-tri 6 (52' Pezzi 6) Costantini 6,5 Carloto 6 Michelotti 6; Grassi 6 Marottasv (5' Pera 5; 74' Bova sv) Biggi 7. A disposizione: Pennesi, Mariotti, Pic-cinni, Taddeucci. All.: G. Favarin.ARBITRO: Saia di Palermo.ASSISTENTI: Surano di Nocera Inferiore e Valletta di Caserta.MARCATORI: 58' Biggi (L), 68' Doumbia (A).NOTE: spettatori paganti 2.483 per un incasso complessivo di 17.300 eu-ro. Ammoniti: Grassi (L), Petri (L), Bertoli (L), Pardini (L), Michelotti (L), Fazio(A). Calci d’angolo 9-5 per l’Andria. Tempo recuperato: p.t. 2'; s.t. 3'.

IL CAMMINO DELLA LUCCHESE

Prima giornata – 22 agostoLucchese - Barletta 2 - 0

2' Marotta - 79' PiccinniSeconda giornata – 29 agostoFoggia - Lucchese 2 - 3

37' Bertoli (L) - 45' Marotta (L) - 52' Kone (F) - 74' Insigne (F)- 77' Grassi (rig.) (L)

Terza giornata – 5 settembreLucchese - Ternana 4 - 0

7' Biggi - 52' Marotta - 65' Biggi - 86' PezziQuarta giornata – 12 settembreAndria Bat - Lucchese 1 - 1

58' Biggi (L) - 68' Doumbia (A)

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E’ stato l’ultimo a mollare Oussama Essabr che alsuo ingresso in campo contro il Taranto, ha datovivacità alla manovra rossoblù, infiammando unSan Vito quasi addormentato. L’attaccantescuola Juve, ha provato a trascinare lasquadra alla vittoria e per poco non riusci-va con una bella girata a mandare in re-te il pallone che avrebbe potuto regala-re tre punti a Stringara. Il calciatore maroc-chino è rammaricato ma chiede tempo al-la tifoseria. “Sono dispiaciuto per l’occasio-ne sciupata ma soddisfatto per il mio esor-dio. Il Cosenza nel secondo tempoavrebbe meritato la rete e la vittoria per-ché il Taranto ha fatto davvero poco. Ci ab-biamo provato ma è andata male e ci te-niamo stretto un punto che da continuitàal lavoro svolto fino a questo momento”.Adesso il Cosenza deve dare una svolta alsuo campionato cercando punti impor-tanti. “Dobbiamo risolvere i problemi checi stanno frenando in queste prime gior-nate. Io penso positivo perché ho vistouna compagine ricca di qualità e sicu-ramente in grado di fare bene”. Poi uninvito al pubblico. “Io lavoro per trova-re la giusta condizione e mettermi adisposizione del mister. E’ chiaroche fa piacere raccogliere consen-si fra i tifosi ma è fondamentaleche sia la squadra in blocco ad in-fiammare lo stadio. Sono loro chedevono spingerci al successo e so-no convinto che appena questoCosenza troverà le giocate che hanelle sue corde, i nostri sostenitorisapranno guidarci in una stagioneche può regalarci grosse soddisfazio-ni”.ROSELLI. Non doveva far

parte della gara contro il Taranto Fabio Roselli edinvece l’infortunio capitato ad Adriano Fiore lo hacostretto ad entrare in campo nel momento mi-

gliore degli ospiti. Il centrocampista rossoblùha risposto con la solita prova tutta grinta ecarattere, dando solidità al centrocampo espinta ad una squadra che nel secondotempo ha provato a far sua la gara. Roselli,

però, giudica giusto il pareggio matura-to domenica scorsa. “E’ stata una ga-

ra dai due volti perché nella primafrazione abbiamo sofferto le loroiniziative mentre nella ripresa ab-

biamo dettato noi i ritmi dellagara cercando la via del gol.La rete non è arrivata e la pre-

stazione del Cosenza non è sta-ta delle migliori”. Cosa manca

quindi a questa squadra lo spiegail centrocampista di Stringara. “Sia-mo un buon gruppo, ben allestito maancora dobbiamo trovare la giustaquadratura. Inoltre – continua Ro-selli – non siamo ancora brillanticome vorrebbe il mister ed è pale-se che non tutto ci riesce alla per-fezione. Io sono ottimista di natu-ra e ribadisco che le qualità non cimancano e sono convinto chepresto verrà fuori la nostra veraforza”. Roselli pensa positivo.“Quando non riesci a buttarladentro devi per forza accon-tentarti del pareggio. L’impor-tante è aver dato continuità airisultati ma bisogna lavorareperché abbiamo i mezzi perdire la nostra e fare la vocegrossa in campionato”.

tdf

SABATO 18 SETTEMBRE 2010 5L U C C H E S E v s C O S E N Z A

Stadio "Porta Elisa" - LuccaDomenica 19 settembre - ore 15,00

LUCCHESE COSENZA

1234567891011

PARDINI BALDANZEDDU

LOLLINI BERTOLI

PETRI COSTANTINI © CARLOTO

MICHELOTTI GRASSI

PERA BIGGI

ALLENATOREFAVARIN STRINGARA

PETROCCOMUSCAGIACOMINIDE ROSE ©DI BARIRAIMONDIDEGANOROSELLIMATTEINIMAZZEOESSABR

SFIDA DELICATA A LUCCAI DUBBI DI STRINGARA

Il Cosenza non ha una fisionomia ben precisa, né tantomeno Stringaraha intenzione di intestardirsi soltanto su un modulo. La duttilità della ro-sa permette all'allenatore di Orbetello di poter varare situazioni tattichedifferenti secondo le esigenze della partita e dell'avversario. La Lucche-se giocherà con un 4-3-3 molto veloce dove è in dubbio la presenzadel bomber Marotta: schema identico a quello adottato dalla Cavese.In quell'occasione, i Lupi si presentarono con un modulo speculare do-ve Musca e Giacomini erano gli esterni bassi. La stessa cosa potrebbeavvenire al Porta Elisa dove l'assenza di Bernardi, e quasi sicuramenteanche di Ungaro, indurranno il coach rossoblù a varare nuovamente laretroguardia a quattro. C'è un però. Sia a Cava che domenica scorsa con-tro il Taranto (Brucato ha scelto il 4-4-2, a tratti 4-2-4, ndr), il Cosenza haretto meglio l'urto degli attacchi nemici quando si è sistemato con tremarcatori davanti a Petrocco. Da qui il dubbio che poi interesserà an-che il centrocampo. A ballare per adesso sono tre schemi: il 3-4-3, il 4-3-3 e il 4-4-2. Nei primi due casi l'undici titolare sarebbe facilmente ipo-tizzabile, meno invece il più classico dei moduli. In difesa Di Bari torne-rebbe alla sinistra di Raimondi, mentre come laterali di centrocampo sipotrebbero azzardare due come Degano ed Essabr (o all'occorrenza ri-proporre il sempre valido Roselli), con la prima linea composta da Maz-zeo e Matteini. In fase di possesso palla avremmo un vero 4-2-4, ma spo-serebbe quanto detto da Stringara in conferenza stampa in settimana.L'allenatore vuole giocare all'attacco.

gdp

L’ORGANICO DELLA LUCCHESE

1 Baldanzeddu Ivano D2 Bartoccini Luca C3 Bellomo Nicola C4 Berti Alessandro P5 Bertoli Matteo D6 Biggi Damiano A7 Bova Dario D8 Carloto Edoardo Luis C9 Cheikh Chadi Merai C10 Costantini Nicholas C11 Dragomanni Emanuele C12 Ferretti Andrea C13 Galli Alessandro A14 Grassi Luigi A15 Lollini Claudio D16 Maiorana Luca C17 Marasco Gennaro A18 Mariotti Alessio D19 Marotta Alessandro A20 Michelotti Emanuel D21 Pardini Stefano P22 Pennesi Mirko P23 Pera Manuel A24 Petri Luca D25 Pezzi Enrico D26 Piccinni Marco C27 Pondaco Stefano D28 Raffi Luca A29 Schenetti Andrea A30 Taddeucci Marino AAll. Favarin Giancarlo

N. Cognome Nome Ruolo

ROSELLI E ESSABR“SIAMO UN BUON GRUPPO”L’ATTACCANTE, FRA I PIÙ PROPOSITIVI, E IL CENTROCAMPISTA

CREDONO NELLA FORZA DELLA SQUADRA

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SABATO 18 SETTEMBRE 20106N E W S

MERCATO: A ROMA SI SOGNAMARTUCCI: “UN SOGNOCHE SI AVVERA”

IL PRESIDENTE DELL’ATLETICO ROMA, MARIOCIACCIA, HA CONVINTO BARONIO ED ESPOSITO

L'ESTERNO D'ATTACCO, EX GIOVANILI DEL COSENZA, PARLA DEL SUO RITORNO:“SONO QUI PER DIMOSTRARE LE MIE QUALITÀ”

La firma del contratto della durata di un anno, è stata ratificata perentrambi in settimana presso la sede della società. Roberto Baro-nio già da alcuni giorni si stava allenando con l'Atletico Roma. "Hoavuto modo in queste settimane - ha affermato l’ex Lazio - di co-noscere i presidenti, i dirigenti, il tecnico e tutto l'ambiente e devodire che sono rimasto particolarmente colpito dalla grande orga-nizzazione, dalla professionalità e dall'entusiasmo con il quale si staattuando un progetto importante ed ambizioso per la città di Ro-ma. Ho capito subito che questa era la scelta più giusta. Ringra-zio i presidenti che mi hanno concesso prima la possibilità di alle-narmi in un momento difficile della mia carriera. E oggi sono con-vinto che li ripagherò sul campo. Stiamo andando alla grande co-me dimostrano i risultati e la classifica". Dello stesso avviso ancheMauro Esposito, che ha rifiutato alcune proposte nella serie cadet-ta. "Sono contento di essere tornato a Roma - ha esordito Esposi-to - e giocare in una grande società come l'Atletico Roma. Cosami ha spinto ad accettare questa sfida? Un progetto serio, impor-tante e la determinazione dei presidenti a fare le cose in grande.Sono rimasto davvero colpito dalla professionalità e dal grande en-tusiasmo dei presidenti che mi hanno convinto immediatamente.Sono convinto che faremo un ottimo campionato cosi come l'ini-zio sta dimostrando. Chi conosco? Sicuramente meglio Baronioper averlo affrontato nel derby capitolino? E' un piacere ritrovarlostavolta come compagno di squadra".

for.cos.

E’ uno degli arrivi dell’ultim’ora Mirko Martuc-ci che, dopo aver mosso i primi passi nel set-tore giovanile rossoblù, è ritornato a casa. E ilragazzo, dopo aver maturato diverse esperien-ze al nord, è pronto a far bene per guadagna-re minuti e spazio con la sua squadra del cuo-re. “Ho iniziato qui nel settore primavera mapurtroppo dopo il fallimento del Cosenza sonostato costretto a partire. Sono andato al Ge-noa e poi in seguito ho fatto una buona stagio-ne all’Alessandria prima di approdare alla Spale poi al Viareggio. Quando è arrivata la chiama-ta del Cosenza ho detto subito si perché so-no sempre stato un tifoso rossoblù ed è un so-gno per me vestire questa casacca”. Ha vogliadi emergere e spiega le sue caratteristiche,perfette per il modulo di mister Stringara. “So-no un calciatore veloce e sono dotato di unbuon dribbling. In carriera ho sempre giocatolargo sulle corsie esterne e non faccio distin-

zioni perché sono stato impiegato sia a destrache a sinistra. Non avrei comunque alcun pro-blema a sacrificarmi e ad interpretare qualsia-si ruolo per questa squadra”. Ha tanta voglia diemergere Martucci che lavora per essere altop della condizione. “Mi sto impegnando per-ché non sono riuscito a fare la preparazione edho lavorato da solo. Sono convinto che nel no-stro mestiere il lavoro paga ed è l’unica stradache conosco per raggiungere i miei obiettivi.So bene che nel reparto offensivo c’è tantaconcorrenza ma ho voglia di dimostrare le miequalità ed ho l’obbligo di mettere in difficoltà ilmister e provare a ritagliarmi un piccolo spazioin questo ottimo collettivo. Io farò di tutto perentrare subito in condizione e poi sarà Stringa-ra a decidere chi andrà in campo”. Qualità e vo-glia di far bene. Mirko Martucci tornerà sicura-mente utile alla causa rossoblù.

Gianpaolo D’Elia

Con i due recuperi (Trapani-Gela 0-3 eAndria-Matera 0-4) si è chiusa la primafase della Coppa Italia Lega Pro. Impor-tante risultato del Matera che, al fotofi-nish, agguanta la qualificazione nel giro-ne L in qualità di "migliore seconda" (ascapito del Melfi). Questo dunque il qua-dro definitivo delle squadre qualificate:Pro Vercelli, Tritium, Carpi, Bassano, Via-reggio, Pisa, Villacidrese, Foggia, Fondi,Nocerina, Aversa Normanna e Siracusa lesquadre qualificate alla Fase ad Elimina-

zione diretta come vincitrici del propriogirone; a queste vanno aggiunte le mi-gliori seconde, ovvero Pro Patria, Monti-chiari, Sambonifacese, Savona, Giuliano-va, Barletta, Neapolis Mugnano, Trapanie, appunto, Matera.Ora le 21 squadre qualificate verrannoaccoppiate alle 27 squadre di Lega Pro,che hanno già disputato i primi incontri diTim Cup, cioè Alessandria, Atletico Roma,Benevento, Cavese, Como, Cosenza, Cre-monese, Foligno, Gubbio, Juve Stabia,

Lucchese, Lumezzane (vincitrice dellascorsa edizione), Monza, Ravenna, Reg-giana, Salernitana, Sorrento, Spal, Spe-zia, Südtirol, Taranto, Ternana, Hellas Ve-rona, Virtus Lanciano, Catanzaro, FeralpiSalò e San Marino. Il criterio che sarà uti-lizzato per gli accoppiamenti sarà quellodella "vicinanza territoriale". Motivo percui ci si attende un buon numero di der-by nella prossima fase della manifesta-zione tricolore.

for.cos.

IPOTESI DERBYDI CALABRIA

COPPA ITALIA

IL CRITERIO DELLA LEGA È QUELLO DELLA “VICINANZA TERRITORIALE”. COSENZA-CATANZARO POSSIBILE

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SABATO 18 SETTEMBRE 2010 7F O T O S T O R I A

Essabr si incunea in area e crossaBremec si supera su un forte tiro di Coletti

Riunione per calciare una punizioneche terminera ̀fuori

Essabr decentrato prova il tiro Gli animi in campo si surriscaldanoIl tiro di Essabr e ̀alto sulla traversa

Il tiro di Matteini esce di poco fuoriDegano e ̀atterrato in area di rigore

ma per l'arbitro e ̀tutto regolare

La prima ammonizione e ̀per Degano

Anche Adriano Fiore deve abbandonareil terreno di gioco

Strepitosa parata di Petroccoche salva il risultato

I giocatori del Taranto con uno striscione

per SarahLa disperazione dei giocatori del Taranto

per il mancato vantaggio

COSENZA VS TARANTOLE IMMAGINI DELL’ULTIMO MATCH ROSSOBLU

click di Ernesto Pescatore

Dalle parti di Raimondi non si passa

Dopo pochi minuti Bernardideve abbandonare per infortunio

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