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19 Cos’è For.Te e com’è nato Il Fondo For.Te è un fondo paritetico interpro- fessionale per la formazione continua dedicato alle imprese del terziario. Il fondo nasce a se- guito dell’accordo tra rilevanti associazioni im- prenditoriali del settore terziario e sindacali quali Confcommercio, Abi, Ania, Confetra, e Cgil, Cisl, Uil, ed è stato riconosciuto dal Mini- stero del Lavoro nel 2002. Il fondo For.te basa la propria esistenza sulla de- stinazione volontaria delle imprese della quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il co- siddetto «contributo obbligatorio per la disoccu- pazione involontaria» (1)). Le risorse finanziarie versate vengono trasferite dall’INPS al fondo che ne opera una redistribuzione allo scopo di fi- nanziare le attività formative per i lavoratori del- le imprese aderenti. Sulla base delle informazioni rese dallo stesso fondo For.Te. vi aderiscono attualmente 93.369 datori di lavoro che hanno complessivamente 1.531.711 lavoratori dipendenti. Le risorse di avviamento del fondo (la cosiddetta fase di «start-up») assegnate dal Ministero del Lavoro sono state 46 milioni di Euro. Il gettito contribu- tivo medio annuo derivante dallo 0,30 è circa 70 milioni di Euro. Il finanziamento dei Piani for- mativi dei 4 Avvisi emanati dal 2004 al 2006 è sta- to pari a 170.173.858,00 Euro. (2) La mission del Fondo L ’obiettivo del Fondo For.Te è quello di promuo- vere Piani formativi, aziendali, territoriali, set- toriali o individuali finalizzati al consolidamento e allo sviluppo delle competenze dei lavorato- ri/lavoratrici per rispondere alle esigenze di oc- cupabilità ed adattabilità e della capacità com- petitiva delle imprese nei comparti del Com- mercio, Turismo, Servizi, Creditizio e Finanzia- rio, Assicurativo e della Logistica, Spedizioni, Trasporti. L’adesione a For.Te Possono aderire al fondo For.Te tutte le aziende che sono tenute a versare il contributo contro la disoccupazione involontaria per i propri dipen- denti. Per aderire a For.Te è sufficiente indicare sul modello INPS DM10/2, quadro B, il codice adesione Fondo «FITE». L ’adesione a For.Te è gratuita, non comporta alcun costo né per l’a- zienda né per i lavoratori, e vale sino a revoca. I datori di lavoro devono comunicare entro il 31 ottobre di ogni anno all’INPS, attraverso il mo- dello di denuncia contributiva DM10/2, adesioni e/o disdette le quali produrranno effetti finanzia- ri e contributivi dal 1° gennaio dell’anno succes- sivo. Come detto, aderiscono al fondo più di no- vantatremila aziende che occupano complessiva- mente un milione e mezzo di lavoratori dipen- (1) Di cui all’art. 12 della legge n. 160/1975, così come modificato dall’art. 25 della legge quadro sulla formazione professionale n. 845/1978 e successive modifica- zioni) (2) Il fondo FOR.TE ha pubbli- cato il Primo rapporto sull’attivi- tà nel biennio 2004 - 2006 a cui questo articolo richiama per tut- ti gli eventuali aspetti di maggior dettaglio. Formazione e istruzione For.Te: la formazione continua per le imprese del terziario Per rispondere alle esigenze di occupabilità ed adattabilità e della capacità competitiva delle imprese del terziario, da quasi quattro anni il Fondo For.Te promuove Piani formativi, aziendali, territoriali, settoriali o individuali finalizzati al consolidamento e allo sviluppo delle competenze dei lavoratori del settore terziario. Di Michele Marinetti - Consulente in Finanza Agevolata Agevolazioni Finanziarie Attualmente aderiscono al fondo For.Te più di novantatremila aziende che occupano complessivamente un milione e mezzo di lavoratori dipendenti.

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Cos’è For.Te e com’è natoIl Fondo For.Te è un fondo paritetico interpro-fessionale per la formazione continua dedicatoalle imprese del terziario. Il fondo nasce a se-guito dell’accordo tra rilevanti associazioni im-prenditoriali del settore terziario e sindacaliquali Confcommercio, Abi, Ania, Confetra, eCgil, Cisl, Uil, ed è stato riconosciuto dal Mini-stero del Lavoro nel 2002.

Il fondo For.te basa la propria esistenza sulla de-stinazione volontaria delle imprese della quotadello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il co-siddetto «contributo obbligatorio per la disoccu-pazione involontaria» (1)). Le risorse finanziarieversate vengono trasferite dall’INPS al fondoche ne opera una redistribuzione allo scopo di fi-nanziare le attività formative per i lavoratori del-le imprese aderenti. Sulla base delle informazioni rese dallo stessofondo For.Te. vi aderiscono attualmente 93.369datori di lavoro che hanno complessivamente1.531.711 lavoratori dipendenti. Le risorse diavviamento del fondo (la cosiddetta fase di«start-up») assegnate dal Ministero del Lavorosono state 46 milioni di Euro. Il gettito contribu-tivo medio annuo derivante dallo 0,30 è circa 70

milioni di Euro. Il finanziamento dei Piani for-mativi dei 4 Avvisi emanati dal 2004 al 2006 è sta-to pari a 170.173.858,00 Euro. (2)

La mission del FondoL’obiettivo del Fondo For.Te è quello di promuo-vere Piani formativi, aziendali, territoriali, set-toriali o individuali finalizzati al consolidamentoe allo sviluppo delle competenze dei lavorato-ri/lavoratrici per rispondere alle esigenze di oc-cupabilità ed adattabilità e della capacità com-petitiva delle imprese nei comparti del Com-mercio, Turismo, Servizi, Creditizio e Finanzia-rio, Assicurativo e della Logistica, Spedizioni,Trasporti.

L’adesione a For.TePossono aderire al fondo For.Te tutte le aziendeche sono tenute a versare il contributo contro ladisoccupazione involontaria per i propri dipen-denti. Per aderire a For.Te è sufficiente indicaresul modello INPS DM10/2, quadro B, il codiceadesione Fondo «FITE». L’adesione a For.Te ègratuita, non comporta alcun costo né per l’a-zienda né per i lavoratori, e vale sino a revoca. Idatori di lavoro devono comunicare entro il 31ottobre di ogni anno all’INPS, attraverso il mo-dello di denuncia contributiva DM10/2, adesionie/o disdette le quali produrranno effetti finanzia-ri e contributivi dal 1° gennaio dell’anno succes-sivo. Come detto, aderiscono al fondo più di no-vantatremila aziende che occupano complessiva-mente un milione e mezzo di lavoratori dipen-

(1) Di cui all’art. 12 della legge n.160/1975, così come modificatodall’art. 25 della legge quadrosulla formazione professionale n.845/1978 e successive modifica-zioni)(2) Il fondo FOR.TE ha pubbli-cato il Primo rapporto sull’attivi-tà nel biennio 2004 - 2006 a cuiquesto articolo richiama per tut-ti gli eventuali aspetti di maggiordettaglio.

Formazione e istruzione

For.Te: la formazionecontinua per le imprese del terziarioPer rispondere alle esigenze di occupabilità ed adattabilità e della capacitàcompetitiva delle imprese del terziario, da quasi quattro anni il Fondo For.Tepromuove Piani formativi, aziendali, territoriali, settoriali o individuali finalizzati alconsolidamento e allo sviluppo delle competenze dei lavoratori del settore terziario.

Di Michele Marinetti -Consulente in FinanzaAgevolata

Agevolazioni Finanziarie

“Attualmente aderiscono al fondo For.Te più dinovantatremila aziende che occupano complessivamente

un milione e mezzo di lavoratori dipendenti.”

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denti. Per dare una visione sintetica dell’univer-so rappresentato dal fondo, nello scenario com-plessivo dei Fondi interprofessionali, circa il 20%delle imprese che hanno espresso l’adesione aduno dei Fondi, ossia 437.791 imprese, hanno ade-rito a For.Te, con una quota di dipendenti pari al26% sui 5.702.279 dipendenti delle imprese ade-renti a tutti i Fondi.Nella Tavola 1 si riporta, aggiornata con i valoridel 2006, la distribuzione delle adesioni per Fon-do e dei dipendenti in forza presso le impreseaderenti. (3)Dal raffronto dei dati 2005-2006 emerge iltrend di crescita del fondo For.Te, che ha au-mentato le adesioni del 18% e i lavoratori diquasi il 35%, evidenza della presenza di impre-se di dimensione medio-grandi tra i soggettiaderenti al fondo. Come infatti si noterà dallaTavola 2, analizzando la composizione dimensio-nale delle imprese aderenti al For.Te, lo 0,7%delle aziende con oltre 250 dipendenti rappre-

sentano un bacino di lavoratori potenzialmentedestinatari di attività formative pari a oltre no-vecentomila unità (4).La copertura territoriale del Fondo si concentra,vista la vocazione a raccogliere imprese del set-tore terziario, in quelle regioni dove queste im-prese sono più presenti. Nella Tavola 3 si forni-sce una visione dettagliata della ripartizione ter-ritoriale delle imprese aderenti al fondo nelle di-verse regioni italiane.

I Piani Formativi del fondo For.TeIl Fondo finanzia dal 2004 i Piani formativi attra-verso la pubblicazione di Avvisi di evidenza pub-blica che indicano modi e tempi per la presenta-zione dei Piani formativi. Nella fase di avvio del-le proprie attività, il fondo For.Te ha riservato iprimi Avvisi alle aziende aderenti al momentodella presentazione della domanda di finanzia-mento. (5)

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(3) Per eventuali approfondimen-ti si veda il «Rapporto 2006 sullaformazione continua» pubblicatodal Ministero del Lavoro.(4) Elaborazione For.Te su datiINPS (aggiornati a maggio2007). (5) Gli Avvisi che hanno utilizzatole risorse di start-up sono statil’1/04 e l’1/05, a cui si aggiungel’1/06 che ha impegnato parte diqueste risorse, unitamente aquelle dello 0,30%.

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Tavola 2 - La composizione dimensionale delle imprese aderenti al For.Te

Tavola 1 - Distribuzione delle adesioni per Fondo e dei dipendenti in forza presso le impreseaderenti (valori assoluti e variazioni percentuali)

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Nel 2006 la fase di avvio si è di fatto completata,benché l’avviso relativo a quell’anno abbia sfrut-tato delle risorse residuali, oltre a quelle di stret-ta competenza. L’Avviso 1/06 mise, infatti, a ban-do le risorse residue di start-up e le risorse deri-vanti dallo 0,30%, per un totale di 42 milioni diEuro poi portato a 94 milioni in ragione delle in-genti richieste pervenute. La sua pubblicazione,avvenuta nel marzo 2006, introdusse alcune no-vità tra cui il finanziamento di tutte le tipologiedi Piani (aziendali, settoriali, territoriali e indivi-duali) e la possibilità per ciascun soggetto pre-sentatore di proporre a valutazione ed agevola-zione fino a 4 Piani.I 1.228 Piani presentati a valere sull’Avviso1/2006 testimoniano un indubbio successo. D’al-tra parte proprio questo numero, così consisten-te, ha notevolmente complicato il processo di va-lutazione, allungandone i tempi. Inoltre, per laprima volta nella storia di For.Te, il numero deiPiani non finanziati fu decisamente superiore siaa quello dei Piani finanziati (625 a fronte di 359)che a quello dei Piani finanziati e finanziabili (625a fronte di 394).

Glossario di alcuni termini specifici1)Soggetto Presentatore: è il Soggetto che presenta il

Piano e che ne ha la completa responsabilità. 2) Soggetto Attuatore: è il Soggetto incaricato dall’impresa/e

per realizzare l’attività formativa agevolata dal fondo For.Te.3)Soggetto beneficiario della formazione: impresa/ente

aderente a For.Te che beneficia della formazione.4) Responsabile del Piano: referente operativo con il quale lo

staff del Fondo dialoga durante lo svolgimento dei Piani.I soggetti beneficiari della formazione possonocoincidere con il soggetto presentatore o attuatore,come anche il soggetto presentatore può coinciderecon il soggetto attuatore. In ogni Avviso sono stabilitirequisiti, obblighi e vincoli per i primi tre soggetti.

5) Piano Formativo: Per Piano formativo si intende unprogramma organico costituito da uno o più progettiformativi finalizzati all’adeguamento/sviluppo dellecompetenze dei lavoratori/lavoratrici, in coerenza con lestrategie aziendali, settoriali e territoriali, anche con lafinalità di prevenire eventuali situazioni di crisi. Si parlapertanto anche di Piani settoriali e/o territoriali indicando ladestinazione ad un settore in particolare, o ad un ambitoterritoriale specifico. Il Piano Formativo si compone di:– uno o più progetti, nel quale sono descritte e

sviluppate le azioni formative, di accompagnamento epropedeutiche per le quali si richiede il finanziamento;

– piano finanziario;– accordo sottoscritto dalle Parti sociali che hanno costituto

il Fondo ovvero dalle organizzazioni alle stesse aderenti oaffiliate;

– altri documenti (studi, analisi dei fabbisogni, ecc.)che accompagnano e sono relativi al Pianoformativo.

Tavola 3 - Ripartizione territoriale delle imprese aderenti al fondo nelle diverse regioni italiane

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Processo di valutazione di un Piano FormativoIl processo valutativo dei piani formativi propostidalle imprese è articolato e strutturato secondodiversi criteri sia di tipo quantitativo che qua-litativo. Gli avvisi proposti dal fondo contengonosolitamente al loro interno il dettaglio dei criterivalutativi, aspetto questo che permette ai sogget-ti presentatori ed attuatori di poter predisporre almeglio i contenuti e gli aspetti tecnici dei propripiani formativi. Nella Tavola 4 si fornisce unoschema che sintetizza l’iter procedurale dei piani.

L’avviso 1/2007: scadenza 15 novembre 2007Con l’Avviso 1/2007 il fondo For.Te ha dato co-municazione alle imprese aderenti al fondo, o cheabbiano aderito entro la data del 31 maggio 2007,della apertura dei termini di presentazione deiPiani formativi Aziendali, Settoriali e Territoria-li in favore delle imprese. Sono finanziabili PianiFormativi relativi ai settori di riferimento delfondo. Le risorse destinate ammontano a54.901.000,00 Euro e sono ripartite tra i settoricome illustrato dalla tavola 5.Le azioni formative ammesse a finanziamento

(contenute nei progetti, parti integranti del Pia-no formativo) devono essere finalizzate ad uno opiù dei seguenti obiettivi:• all’aggiornamento continuo;• alla riqualificazione professionale;• all’adeguamento e alla riconversione delle

competenze professionali;• alla promozione delle pari opportunità;• alla promozione della sicurezza, in aggiunta

alle misure previste dal Dlgs. n. 626/93.I destinatari dell’attività formativa sono i lavora-tori/lavoratrici dipendenti delle imprese aderential fondo, e sono inclusi tra i destinatari dell’attivi-tà formativa anche i lavoratori stagionali che, nel-l’ambito dei 12 mesi precedenti la presentazione

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(6) Le risorse assegnate al Setto-re del Commercio, Turismo eServizi, vengono a loro volta ri-partite equamente per Pianiaziendali e Piani settoriali e ter-ritoriali.

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Tavola 4 - L’iter procedurale dei piani formativi

Tavola 5 - Ripartizione delle risorse tra i varisettoriSettori Stanziamento (Euro)

Assicurativo 2.600.000,00

Commercio, Turismo e Servizi 33.022.000,00 (6)

Creditizio Finanziario 13.517.000,00

Logistica, Spedizioni e Trasporti 4.402.000,00

Altri Settori Economici 1.360.000,00

Totale 54.901.000,00

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del Piano, abbiano lavorato alle dipendenze di im-prese assoggettate al contributo di cui sopra.Possono quindi presentare ed attuare Pianiaziendali, settoriali e territoriali di formazione isoggetti, comunque aderenti al fondo For.Te (7)elencati nelle Tavole 6 e 7.Le azioni previste dal Piano, sia esso aziendale,territoriale o settoriale, dovranno concludersi en-tro 18 mesi dalla sottoscrizione della Convenzio-

ne con il fondo. Il rendiconto dovrà essere conse-gnato entro 60 giorni di calendario da tale data.Il finanziamento concesso per ogni singolo lavo-ratore in formazione è di 1.100,00 Euro, anche separtecipa a più progetti, all’interno di un unicoPiano, o di Piani formativi diversi. (8)Il finanziamento massimo concesso per ogni Pia-no Aziendale, Settoriale e Territoriale, non potràsuperare gli importi indicati nella Tavola 8.

(7) Con l’Avviso 2/2007 il fondoha inoltre attivato Piani formati-vi Individuali. (8) I finanziamenti si intendonocomprensivi di IVA, se dovuta.

“Con l’Avviso 1/2007 il fondo For.Te ha dato comunicazione alle imprese aderenti al fondo,

o che abbiano aderito entro la data del 31 maggio 2007,della apertura dei termini di presentazione dei Pianiformativi Aziendali, Settoriali e Territoriali in favore

delle imprese. Le risorse destinate ammontano a quasi 55 milioni di Euro.”

Tavola 8 - Importo massimo del finanziamentoper ogni Piano Aziendale, Settoriale eTerritoriale, per settore economicoSettori Importi (Euro)

Assicurativo 200.000,00

Commercio, Turismo e Servizi 300.000,00

Creditizio Finanziario 300.000,00

Logistica, Spedizioni e Trasporti 300.000,00

Altri Settori Economici 300.000,00

Tavola 7 - Soggetti che possono presentare/attuare i Piani Formativi Settoriali/TerritorialiChi può presentate Piani Formativi Settoriali/Territoriali Chi può attuare Piani Formativi Settoriali/Territoriali

ATI o ATS; in tal caso, il soggetto capofila dovrà essere uno diquelli sopra indicati

Società di consulenza e formazione con almeno 5 anni dipresenza sul mercato e con un fatturato di almeno 1 milionedi euro nell’ultimo bilancio approvato

Soggetti in possesso della certificazione in base alla normaUNI EN ISO 9001:2000 settore EA 37

ATI o ATS; in tal caso, il soggetto capofila dovrà essere uno diquelli sopra indicati

Soggetti accreditati presso For.Te. sulla base dell’appositoRegolamento

Organizzazioni datoriali costituenti il Fondo e Associazioniterritoriali e di categoria, alle stesse aderenti e/o affiliate

Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazionefinanziata presso una delle Regioni italiane

Consorzi di imprese costituite ai sensi dell’art. 2602 delcodice civile, per i propri lavoratori/lavoratrici o per quelli/edelle imprese consorziate

Tavola 6 - Soggetti che possono presentare/attuare i Piani Formativi aziendaliChi può presentate Piani Formativi aziendali Chi può attuare Piani Formativi aziendali

Datori di lavoro per i propri dipendenti Strutture interne alle imprese, ove esistenti

ATI o ATS; in tal caso, il soggetto capofila dovrà essere uno diquelli sopra indicati

Società di consulenza e formazione con almeno 5 anni dipresenza sul mercato e con un fatturato di almeno 1 milionedi euro nell’ultimo bilancio approvato

Soggetti in possesso della certificazione in base alla normaUNI EN ISO 9001:2000 settore EA 37

Associazioni Temporanee d’Impresa (ATI) o AssociazioneTemporanea di Scopo (ATS)

Soggetti accreditati presso For.Te. sulla base dell’appositoRegolamento

Gruppi di imprese: la Capogruppo per i proprilavoratori/lavoratrici o per quelli dell’intero Gruppo ovvero peruna delle società costituenti il Gruppo

Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazionefinanziata presso una delle Regioni italiane

Consorzi di imprese costituite ai sensi dell’art. 2602 delcodice civile, per i propri lavoratori/lavoratrici o per quelli/edelle imprese consorziate

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Il parametro massimo di contributo erogato daFor.Te per un’ora di formazione per lavoratore(costo ora/allievo) è fissato in 24,00 Euro.La documentazione che deve presentare ognisingola impresa che beneficia della formazione,compiutamente indicata nel testo dell’Avviso, èdi seguito elencata in forma sintetica (9): • copia modello INPS DM 10/2 di tutte le im-

prese che partecipano al Piano;• dichiarazione autocertificata ai sensi dell’art.

47 del DPR n. 445 del 28/12/2000;• delega alla presentazione del Piano in favore

del Soggetto Presentatore, se diverso dallaimpresa stessa;

• delega all’attuazione del Piano in favore diogni singolo Soggetto Attuatore, se diversodalla impresa stessa.

• domanda di finanziamento, firmata dal re-sponsabile legale del soggetto Presentatore oda persona delegata, autocertificata ai sensidell’art. 47 del DPR n. 445 del 28 dicembre2000 e successive modificazioni ed integrazio-ni, in cui dovrà altresì essere dichiarato che lamedesima iniziativa non è stata già finanziatada For.Te in precedenti Avvisi né da altri Fon-di interprofessionali né risulta beneficiaria dialtri finanziamenti pubblici;

• accordo sottoscritto dalle Parti sociali checoncordano il Piano formativo;

• copia cartacea del formulario del Piano, fir-mata dal responsabile legale del SoggettoPresentatore o da persona delegata, altresìcompilato on-line previa registrazione sul sitodel fondo For.Te.

For.Te procede alla verifica dei requisiti di am-missibilità dei Piani, che viene effettuata preven-tivamente alla valutazione. Ad ogni Piano vieneassegnato un punteggio quantitativo ed un pun-teggio qualitativo, per un totale massimo di 1.000punti. Al fine di garantire il livello dei Piani for-mativi agevolati, non saranno ritenuti finanziabi-li i Piani ai quali venga attribuito un punteggioinferiore a 600 punti.Per ciascun comparto, infatti, l’Avviso 1/2007identifica precisi e misurati indicatori di tipoquali-quantitativo riferiti ai differenti compartidi riferimento del fondo, con cui saranno giudi-cati i piani presentati. Per l’approfondimento deirelativi contenuti, per ovvie ragioni di dimensio-

ni del presente contributo, rimandiamo al testodell’Avviso. L’attribuzione del punteggio quantitativo vieneeffettuata dalla struttura operativa del fondo,mentre l’esame qualitativo dei Piani formativi èeffettuato dai Comitati di Comparto (10).In caso di esito positivo della valutazione, il Sog-getto Presentatore dovrà far pervenire la docu-mentazione richiesta per la stipula della Conven-zione, entro 60 giorni di calendario dalla datadella notifica di approvazione del Piano, che av-verrà tramite comunicazione formale inviata viafax al Rappresentante Legale del Soggetto Pre-sentatore.L’attività prevista dal Piano dovrà avere inizioentro 30 giorni dalla sottoscrizione della Con-venzione, pena la revoca del finanziamento. II finanziamento di For.Te viene erogato in unasoluzione unica alla chiusura delle attività previ-ste dal Piano, così come approvato. Il SoggettoPresentatore presenterà il rendiconto finale del-le spese sostenute, nel rispetto del piano finan-ziario presentato e dei criteri di ammissibilità econformità previsti dall’Avviso, entro 60 giornidalla data di conclusione delle attività.L’importo effettivo del finanziamento verrà defi-nitivamente determinato a consuntivo, a seguitodel rendiconto finale delle spese pagate e dellaverifica del rispetto degli obblighi previsti dallaConvenzione sottoscritta a seguito dell’approva-zione del Piano. Questa modalità di erogazione aconsuntivo permette un puntuale controllo delleattività svolte, e dei relativi costi, e rappresentauna forma efficace di monitoraggio dell’impiegodi importanti risorse finanziarie.

Il regime di agevolazione di contributi erogati dal fondo For.Te

Poiché For.Te ha optato per l’erogazione delle risorseattraverso procedure di evidenza pubblica (attraverso lapubblicazione di veri e propri bandi denominati«Avvisi»), i contributi concessi sono considerati comeaiuti di Stato. Pertanto, le imprese beneficiarie dellaformazione hanno dovuto optare per uno deiRegolamenti comunitari che disciplina la materia, ovveroil Regolamento CE n. 68/2001 relativo all’applicazionedei agli aiuti destinati alla formazione oppure ilRegolamento CE n. 69/2001 relativo agli aiutid’importanza minore (il cosiddetto regime de minimis(11)). For.Te per i Piani formativi ha stabilito che, fermorestando contributi maggiori imposti dai Regolamenticomunitari per gli aiuti alla formazione, sia garantito daparte delle aziende un cofinanziamento di almeno il 20%del valore complessivo del Piano.

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(9) Si rimanda in ogni caso al te-sto dello specifico avviso, ed alleprocedure informatiche di pre-sentazione dei Piani formativi at-tive sul sito ufficiale del fondowww.fondoforte.it.(10) In caso di non finanziamentodel Piano formativo, è ammessoil ricorso, entro 10 giorni dallapubblicazione della graduatoria,al Consiglio di Amministrazionedi For.Te. Il C.d.A. esamineràtutti i ricorsi inoltrati e delibere-rà in merito, a suo insindacabilegiudizio. In caso di accoglimentodel ricorso For.Te. provvederà alfinanziamento dei Piani ritenutifinanziabili, fino ad esaurimentodelle risorse appositamente ac-cantonate.(11) Modificato e integrato dalRegolamento n. 1998/2006.

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Considerazioni conclusiveDopo quasi 4 anni di attività, il fondo For.te haterminato la fase iniziale. Ad oggi il fondo è do-tato di una struttura centrale ed una presenzain grado di fornire una capillare copertura ter-ritoriale. Ha emanato 4 Avvisi ed ha fornito alleimprese iscritte assistenza e consulenza nellapredisposizione e presentazione di Piani forma-tivi. Una riflessione di fondo s’impone quindi a con-clusione di questo articolo. Lo strumento «fondidi formazione» presenta un meccanismo di redi-

stribuzione delle risorse che ha la caratteristicadi spingere le aziende ad affrontare in un modonuovo il tema della formazione. Il ruolo svolto daFor.Te, come nel complesso quello di tutti i fondiinterprofessionali di cui abbiamo scritto in pre-cedenti numeri di questa rivista, è stato e saràquello di un attore esterno al mondo delle impre-se cui va il merito di spingere le imprese a pro-grammare sempre più gli interventi di formazio-ne nel tempo, avendo cura di definirne obiettivi efinalità. Non fosse altro per ottemperare ai re-quisiti di ammissibilità degli Avvisi.