FOGLIE n. 08/2015

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N° 8 • 1 Maggio 2015 R Oasi, 8mila visitatori per la fiera dell’olio I roadshow del Gal Sud Est Barese Speciale Pesco: a Verona una storia tutta italiana AGROALIMENTARE TURISMO RURALE AGRICOLTURA Dopo le mele, verso una grande produzione organizzata anche per l’altro “frutto d’eccellenza del Centro – Nord” ed i nostri produttori invece…. A LEZIONE DI PERE AgriColturA • AgroAliMeNtAre • turisMo rurAle

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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N° 8 • 1 Maggio 2015

R

Oasi, 8mila visitatori per la fiera dell’olio

I roadshow del Gal Sud Est Barese

Speciale Pesco:a Verona una storia tutta italiana

agroalimentare

turismo rurale

agricoltura

Dopo le mele, verso una grande produzione organizzataanche per l’altro “frutto d’eccellenza del Centro – Nord”ed i nostri produttori invece….

A LEZIONEDI PERE

AgriColturA • AgroAliMeNtAre • turisMo rurAle

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Regolamento per la pubblicitá elettorale 2015su foglie e foglie.tv

La Società Editrice G.ED.A. SOC. COOP. comunica che, per le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale e per le elezioni Comunali 2015, mette a disposizione spazi pubblicitari per la diffusione di messaggi politici elettora-li, in conformità delle norme dell’Agcom.Tali messaggi devono ripor-tare la dicitura “Messaggio Politico” o “Pubblicità/Mes-saggio elettorale” e indicare il soggetto politico commit-tente. Tutto ciò nell’ambito della legge che regolamenta la vendita degli spazi pubblici-tari per propaganda elettora-le e nel rispetto delle Delibere adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni della Repubblica Italiana.In particolare:1) Gli spazi di propaganda sa-ranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste e a tutti i singoli can-didati che ne facciano richiesta;2) In caso di alleanze, ogni partito sarà considerato in modo autonomo;3) Le prenotazioni e la conse-gna del materiale sarà possi-bile in qualunque giorno fino ad una settimana prima della data delle elezioni;

4) Per prendere visione delle ta-riffe degli spazi sul quindicinale cartaceo “Foglie” e sul porta-le web televisivo “Foglie.Tv” e per richieste di informazioni e di pubblicazione di messag-gi di propaganda elettorale a pagamento è necessario con-tattare la redazione via email: [email protected] o via cell: 347.9040264. Per la pubblicità elettorale si applica l’aliquota IVA al 4%. I prezzi saranno fissi e non negoziabili. Non sono previ-sti né sconti, né diritti d’Agenzia.5) Sarà cura del committente fornire a G.ED.A SOC. COOP. materiale informativo attraver-so l’indirizzo email [email protected] o con consegna diretta

in tempo utile per la realiz-zazione e personalizzazione dello spazio acquistato6) Il committente si assume la responsabilità esclusiva (ci-vile e penale) di quanto affer-mato e dichiarato nello spa-zio autogestito sollevando la società editrice G.ED.A. SOC. COOP. da ogni responsabili-tà. Resta comunque la facol-tà discrezionale del responsa-bile di G.ED.A. SOC. COOP. di non pubblicare un messaggio propagandistico chiaramente e palesemente ritenuto diffama-torio e, quindi, contro legge.7) E’ vietata la pubblicazione e la trasmissione di qualsia-si messaggio elettorale nel giorno precedente (un minu-to dopo la mezzanotte) ed in quello stabilito per le votazio-ni. (esempio: se le votazioni sono previste per la domeni-ca, l’ultimo giorno di trasmis-sione sarà fino alla mezzanot-te del venerdì). 8) Il pagamento dovrà essere effettuato alla firma del con-tratto e in unica soluzione, a ricezione fattura. Il mancato adempimento del pagamen-to comporterà automatica-mente la mancata accettazio-ne della pubblicazione.

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n°6 - 1 APRILE 2015 3

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1 maggio 2015 - n. 8 - anno 10

Quindicinale diagRicoltuRa

agRoalimentaRetuRismo RuRale

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Xylella, Bruxelles applica la linea dura:sconfitta per la Regione Puglia

obiettivo era trovare una soluzione accettabile sia per l’Italia, che deve at-

tuare concretamente le misure anti-Xylella, sia per gli altri Paesi dell’U-nione europea più direttamente coinvolti, come la Francia, l’esito è stato il peggiore tra quelli previsti. Il Comitato UE per la salute delle piante ha adottato la linea dura e deciso per “rigide mi-sure di eradicazio-ne” ( rimozione e distruzione) delle piante in-fette, e di tutte le piante ospi-ti nel raggio di 100 metri, a prescin-dere dal loro stato di salute. Non solo, è pre-vista “la possibilità per l’Italia di appli-care misure di conteni-mento nell’intera provincia di Lec-ce, dove l’eradicazione non è più attuabile”. In questo caso, “viene mantenuto il requisito di rimuo-vere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le pian-te circostanti nell’arco di 100 me-tri in una zona di 20 km adiacente le province di Brindisi e Taranto”. Anche la movimentazione e le im-portazioni nell’UE di piante note per poter essere suscettibili al bat-terio “saranno soggette a condizioni rigorose”, con un veto specifico per l’import di piante di caffè provenien-ti da Honduras e Costarica, conside-rato l’elevato rischio di infezione.

Le nuove misure impongono agli Stati membri anche di notifica-re nuovi focolai, di effettuare indagini ufficiali e di delimita-re rapidamente le zone colpite. Secondo il Comitato per la salute delle piante “la mancanza di tratta-menti efficaci per curare le piante, una volta infettate, l’ampia gamma

di specie di piante note per essere sensibili” alla

Xylella e “l’alta pro-babilità di diffu-

sione all’interno della Unione europea fan-no di questo batterio una g r a v i s s i m a m i n a c c i a

per il setto-re agricolo

c o m u n i t a r i o ”. Per diventare ese-

cutiva a tutti gli effetti, la decisione del Comitato

necessita ora di due passaggi: l’ap-provazione del nuovo documento di indirizzo da parte della Commis-sione europea e, in secondo luogo, la pubblicazione del Regolamento. Con tempistiche del tutto variabili. “Le decisioni in arrivo da Bruxelles - ha detto il presidente dell’assemblea regionale pugliese Onofrio Introna - richiederanno una pronta risposta della Giunta, che potrà anche preve-dere un eventuale ricorso, qualora venisse confermata a Bruxelles la li-nea intransigente anticipata ufficio-samente”. Per ora, inutile nascon-derlo, si tratta di una sconfitta per la linea tenuta dalla nostra Regione.

l’

editoriale

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sommario

18 14 19

n°12 - 1 LugLIo 2014

18 [email protected] Dedicata al comparto olivicolo

13 Expo, si comincia Biglietti venduti o messi in vendita? consiglio di confcommErcio Nominato anche il Presidente Ambrosi

14 i numEri dEl salonE tEmatico Ottomila visitatori e obiettivo raggiunto15 trE obiEttivi anti-xylElla L’intervento del presidente De Castro il gal pontE lama ad oasi Con le sue aziende olivicole

agroalimentare

notizie

speciale oasi

10 lE pErE comE lE mElE? Produzione organizzata delle pere12 basf alla #foodpEoplE Unico partner per il settore agrochimico22 xylElla fastidiosa? Un paravento per estirpare piante secolari24 xylElla E Equitalia: Il tormento degli agricoltori

19 myrabari la prima EdizionE Nel segno della dieta mediterranea al cihEam di bari Dieta Mediterranea e i Prodotti Tipici26 food film fEst Festival di Cinema e Cibo il progEtto m.itt.i.co! Incontri nelle scuole per il pesce azzurro29 accordo confagricoltura E pEroni Promuovere tradizione ed innovazione viaggiEmiraggi Per un turismo responsabile

agricoltura

eventi

8 una storia tutta italiana Il pesco a Verona

20 crowdfarming Idee innovative in campo agroalimentare21 takEmEguidE Guida turistica non convenzionale, la App

5 xylElla: linEa dura di bruxEllEs Sconfitta per la Regione Puglia

28 gal sEb E markEting tErritorialE Road Show, operazione riuscita

speciale pesco

progetto fooding

editoriale

mondo gal

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g li studiosi sono ancora in disaccordo su come e quando il pesco sia arriva-

to in Europa ed in Italia. C’è chi ritiene sia stato portato da Alessandro Magno durante il periodo delle guerre con i persiani, chi pensa sia arrivato prima in Grecia e poi in Italia grazie ai roma-ni e chi invece pensa sia stato coltivato millenni prima in Egitto.Qualunque sia l’origine del pesco, di si-curo in Italia la coltivazione di questo frutto ha origini antichissime. Anche a Verona la tradizione è molto antica e ne sono testimonianza gli scritti di Pli-nio il Vecchio che scrive di un “pomo della lanuggine” coltivato nel verone-se e, secoli dopo, gli affreschi di An-drea Mantegna nella Basilica di S.Zeno (VR) che raffigurano delle pesche.La coltivazione professionale del pe-sco a Verona inizia già nel 1700 e, al-cuni riferimenti storici dei primi del ‘900, riportano una produzione di mi-gliaia di tonnellate. Il pesco a Verona vanta dunque una lunga tradizione e questo, oltre al cli-ma ed alla geomorfologia del territo-rio conferiscono alle pesche caratteri-stiche organolettiche uniche, tanto da fargli ottenere il riconoscimento IGP “Pesca di Verona” .La zona di coltivazione del pesco a Ve-rona è veramente unica dal punto di vista climatico e geologico: il clima è temperato grazie alla vicinanza con il lago di Garda, i frutteti sono protetti dai venti freddi del nord dalle Preal-

8 www.foglie.tv

pi, i terreni sono di origine fluviale-glaciale e quindi molto sciolti e adatti alla coltivazione del pesco, la dispo-nibilità di acqua per l’irrigazione è elevata. Tutto questo conferisce alle pesche una colorazione intensa e un buon rapporto tra grado zuccherino e acidità.Insomma, la pesca di Verona ha origi-ni illustri, viene coltivata in un territo-rio molto vocato, ha un riconoscimen-to IGP con tanto di Consorzio di Tutela e disciplinare di produzione, ma......è

in crisi. Perchè ?Alcuni decenni fa la malattia Sharka (un virus chiamato Plum Pox che pro-voca delle colorazioni ai frutti renden-doli invendibili ed è trasmesso da afidi e materiale di propagazione) colpì du-ramente la peschicoltura del verone-se. La malattia è incurabile e obbliga all’estirpazione. La lotta al vettore è altrettanto difficile, ma questa non è l’unica causa della crisi della peschi-coltura di Verona.Le cifre parlano chiaro: da ormai un

speciale pesco

Il pesco a Verona

una storia tutta italiana

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decennio la superficie coltivata a pe-sco a Verona sta subendo un costante declino: da 5000 ettari, oggi si stima una superficie di circa 2800 ettari. Le aziende produttrici hanno una pro-duzione potenziale di oltre 120.000 tonnellate ed un volume di affari di oltre 60 milioni di Euro. Qui emerge il primo problema: solo il 50% del volume di produzione viene gestito in modo aggregato, il resto va sul mer-cato direttamente, creando una com-petizione interna estrema. Per anni ho assistito e partecipato ad incontri, tavole rotonde, convegni dove per ore gli agricoltori, i politici locali e le as-sociazioni di produttori discutevano sull’opportunità di aggregarsi. Nulla è cambiato.Secondo problema: le pesche spa-gnole. Da alcuni anni gli operatori sul mercato del pesco si lamentano di “un’invasione” di pesche spagnole. Perchè? Minori costi di produzione? Si, anche, ma non è l’unica spiegazione.Bisogna riconoscere chei produttori spagnoli sono stati più lungimiranti di noi: hanno investito nella ricerca e sviluppo di nuove varietà di pesche,

nettarine e pesche piatte e negli ul-timi anni ne hanno brevettate oltre 15; hanno investito in nuovi impianti e aziende moderne e nuove località produttive che gli consentono di anti-cipare e ampliare il periodo produtti-vo e quindi l’offerta sul mercato. I nostri amici spagnoli sono un bell’e-

sempio di piano di sviluppo di una coltura e di un territorio con obiettivi ben precisi e con il coinvolgimento di tutta la filiera produttiva, dal mondo della ricerca ai produttori alla com-mercializzazione. Saremo anche noi in grado di farlo ?

I rOad ShOw dEl Sud-ESt BarESEla tappa di Polignano a Mare

aGrIlEVantE 2015una fiera in espansione

L’esposizione delle macchine, degli impianti e delle tecnologie per la filiera agricola che si terrà alla Fiera di Bari dal 15 al 18 ottobre prossimo, consolida la sua dimensione interna-zionale e la sua leadership nell’area mediterra-nea. L’edizione di quest’anno promette risultati ancora migliori.

Innumerevoli gli appuntamenti di questa tre giorni: incontri e seminari tematici, laboratori, corsi, assemblee, degustazioni, concerti e pre-mi. Nella giornata inaugurale, infatti, sono stati premiati i migliori oli biologici al mondo e il grande evento BiolKids, il villaggio dei bambi-ni, ha coinvolto oltre mille alunni delle scuole primarie pugliesi.

Dalla visita all’Abbazia, a quella al Porto Turi-stico, alla statua di Domenico Modugno, senza dimenticare Lama Monachile e il centro stori-co. La città ha accolto tour operator, agenti di incoming e organi di stampa per far vivere di persona l’esperienza diretta nei luoghi e cono-scere partner di lavoro, offrendo nuove oppor-tunità per la programmazione turistica.

OaSI alla FIEra dEl lEVantE Olivo, ambiente, Salute e Innovazione

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www.FOGlIE.tV l’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

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“t ra il dire e il fare c’è il cominciare”. Così ha esordito Luca Granata,

durante l’incontro con le aziende agri-cole di Agrinsieme organizzato al Tea-tro Verdi di Bomporto, in provincia di Modena. Perché sembra che la ricetta per risollevare la pericoltura fosse chiara a tutti ma solo ora, con l’espe-rienza di un grande manager dell’or-tofrutta, si possa passare dalle parole ai fatti. O almeno cominciare, appun-to.. Tutto è ruotato attorno a pochi concetti, esposti con grande chiarezza in un’ora e mezzo di conversazione con i produttori agricoli. Un prodotto di massa come la pera, con un indice di penetrazione del 90%, presenta un vantaggio enorme: la probabilità che venga consumato a lungo negli anni è altissima. Con uno svantaggio, rap-presentato dalla ridotta marginalità. Quali sono le aspettative realistiche, allora, per evitare delusioni? L’obietti-vo, non banale, che la “new company” guidata per i prossimi tre anni da Luca Granata si prefigge, è una profittabili-tà del 10%. “Generare, sin dalla prima campagna 2015/16, benefici econo-mici per gli agricoltori soci superiori a quelli di chi non partecipa”, ha detto il manager. Ma in che modo? Innanzi-tutto concentrando l’offerta e con una gestione centralizzata di tutta la filie-ra per il maggior quantitativo possibi-le di pere. “E’ la prima opportunità da cogliere - ha spiegato Granata - Basta che un numero esiguo di produttori, concentrati in tre province di una re-gione, decida di farlo. Basterebbe de-legare la vendita a una sola invece che a due realtà o, peggio, a duecento. E, finché sul mercato ci saranno innume-revoli venditori, guadagneranno tutti con le vostre pere tranne voi. Ai for-nitori di mezzi tecnici non interessa che vi aggreghiate. Neanche i vendi-tori delle vostre pere o chi le compra hanno interesse che vi aggreghiate. L’interesse è solo vostro, dunque non aspettatevi che qualcuno decida per voi”. In secondo luogo, occorre elimi-nare la concorrenza interna tra i soci,

luca Granata: “Verso una grande produzione organizzata delle pere”

le pere come le mele?

e il conseguente e probabile incre-mento del prezzo di cessione a pari-tà di altre condizioni, e sviluppare in modo strategico l’export, visto che i consumi interni non possono aumen-tare più di tanto. Oltre a sviluppare i ricavi, vanno tenuti sotto controllo i costi di gestione, attraverso la crea-zione di tutte le possibili sinergie. Un esempio per tutti: gestire stabilimenti snelli e dinamici, quindi con coeffi-cienti di utilizzo elevati. E pertanto movimentando grandi quantità di prodotto. “Dopodiché - ha aggiunto

Granata - si può pensare anche alla creazione di valore aggiunto tramite politiche di marca e progetti specifici. Ma è l’ultimo step; prima vengono i fondamentali: vendere meglio e com-prare bene”. “Le principali coopera-tive - ha continuato Granata - hanno capito che il loro modello di business non è sufficiente a generare profitto, come non lo è quello dei commercian-ti e delle singole aziende. Una delle novità di questa idea, infatti, si basa sulla cross contamination, non c’è un unico modello valido. L’unica cosa im-portante è la produzione di pere: sono tutti benvenuti, basta che lavorino in-sieme. Quindi bisogna capire che, se ognuno sta da solo, non si fa niente e che serve passare dall’io al noi. E fare tutti un passo indietro come singole aziende per provare a farne insieme dieci in avanti”. Insomma, si tratta di far convergere tutta la produzione di pere - di tutte le varietà, pezzature e destinazioni - gestita dai potenziali agricoltori soci. Che sono le Organiz-zazioni di produttori riconosciute per le pere, le cooperative o struttu-re aggregate aderenti alle stesse Op, i produttori singoli, le cooperative di produttori e le strutture aggregate di produttori non aderenti alle Op che dispongano di un conferimento pari ad almeno 50 ettari di pere.

agricoltura

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#f oodPeople è la grande e nuova esposizione del Museo Nazionale

della Scienza e della Tecnologia di Mi-lano dedicata alle innovazioni e ai cam-biamenti che hanno segnato il campo alimentare negli ultimi 150 anni. BASF ha collaborato con il Museo e ha sostenuto il progetto espositivo perché ne ha condiviso fin dall’inizio lo scopo, ovvero mostrare ai visitatori come le scoperte scientifiche abbia-no cambiato il settore agroalimenta-re e, quindi, la vita di ognuno di noi. Una fortunata coincidenza ha, quindi, visto il colosso chimico tedesco met-tere a disposizione della Comunità le proprie conoscenze, nell´anno in cui

festeggia i suoi 150 anni. Parte inte-grante delle iniziative di Expo in Città, gli oltre 700 mq di #FoodPeople rac-colgono, infatti, i contributi di chi ope-ra nella produzione e trasformazione degli alimenti, con ampio spazio riser-vato a tecnologia, genetica e chimica. È in questo contesto che si inserisce il supporto dato al Museo dalla Divi-sione Crop Protection di BASF, unico partner agrochimico dell’iniziativa, e leader nelle soluzioni per la protezio-ne delle colture. Una collaborazione che ha visto il team di esperti locali e i ricercatori dell’Agricultural Center di Limburgerhof, centro di eccellenza nella ricerca sull’agricoltura di BASF, condividere competenze e conoscen-

za con i curatori scientifici del Museo. “In occasione della celebrazione dei 150 anni dalla nascita della nostra azienda e dell’apertura di EXPO abbia-mo voluto dare il nostro contributo a questa esposizione che mostra l’impor-tanza della ricerca scientifica applica-ta in campo agricolo, attraverso alcune delle più rilevanti scoperte che hanno caratterizzato la nostra storia. L’impe-gno di BASF è infatti quellodi condivi-dere con il grande pubblico le sfide pre-senti e future dell’agricoltura mondiale attraverso il contributo decisivo della chimica” ha dichiarato Erwin Rauhe, Amministratore Delegato di BASF Ita-lia e Responsabile per il Sud Europa.

unico partner per il settore agrochimico

Basf alla mostra #foodPeople del museo nazionale di milano

agricoltura

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s

i

econdo il commissario Uni-co di Expo, Giuseppe Sala, “ prima dell’apertura sarà rag-

giunta la quota di 10 milioni di bigliet-ti venduti, ma “puntiamo a venderne 24 milioni, cioè 20 milioni di visitatori e 24 milioni di biglietti perché ci sa-ranno visite ripetute”. Da fonti atten-

dibili però sembrerebbe che in realtà i dieci milioni di biglietti annunciati da Renzi dati come venduti al momen-to dell’apertura – anche nel corso di Expoidee di Pompei –siano in realtà stati solo dati in gestione agli operato-ri del settore. In poche parole in Conto vendita. Inoltre sembra che in alcuni

l Consiglio Generale di Confcommercio, riunitosi per la prima volta dopo che

lo scorso 12 marzo l’Assemblea ne aveva rinnovato la composizio-ne insieme alla rielezione per ac-clamazione di Carlo Sangalli alla presidenza, ha nominato i membri

della Giunta Confederale che af-fiancheranno il Presidente nella promozione generale delle attività politiche e lo coadiuveranno nel-l’’esercizio delle sue funzioni. Tra questi nominato anche il Presiden-te della ConfCommercio Bari – Bat Sandro Ambrosi.

Expo, si comincia

10mln di biglietti venduti o messi in vendita?

la scelta del Consiglio Generale

ambrosi nel consiglio nazionale di confcommercio

notizie

paesi come la Cina l’Italia abbia paga-to. ll che non vuol dire averli venduti, ma “averli messi in vendita”. Il rischio è che potrebbe accadere la stessa cosa di Italia 90, con gli stadi italiani che, al momento delle partite minori, erano per lo più vuoti. Sebbene si dicesse che i biglietti erano stati venduti. Erano an-che in quel caso dati solo in gestione agli operatori turistici per la vendita.

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Ottomila visitatori e obiettivo raggiunto

oasi, tutti i numeri del salone tematicoin fiera del levante

“l’ obiettivo di OASI è stato raggiunto. Sia-mo riusciti a puntare

i riflettori sull’albero di ulivo e su tut-te le sue declinazioni, coinvolgendo non solo la filiera dell’olio ma anche quella sociale e culturale. E soprattut-to il grande pubblico: nella tre giorni 8000 visitatori, con 1000 scolari solo il primo giorno, 80 espositori, più di 30 eventi. Con una incisiva presenza web: sul sito, una media di 1000 ac-cessi al giorno nell’ultima settimana; su Facebook, 1400 like, 200 post cari-cati e info fornite in tempo reale. Sia-mo più che soddisfatti. Ha vinto l’ulivo e ha funzionato il gioco di squadra”.Così Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari, a consuntivo di OASI, il Salone dell’O-livo, dell’Ambiente, della Salute e dell’Innovazione, ospitato dalla Fiera del Levante dal 24 al 26 aprile. L’ini-ziativa in partnership fra l’ente came-rale barese e l’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, col contributo tecnico del CIBi e la col-laborazione di Unioncamere Puglia e Fiera del Levante, è stato il primo even-to in Puglia interamente dedicato alla pianta e ai suoi frutti, dall’impiego ali-mentare a quello cosmetico e artistico.“Facendo fronte comune - aggiunge l’assessore alle Risorse agroalimenta-ri della Regione Puglia, Fabrizio Nar-doni - siamo riusciti a trasformare il momento di debolezza del comparto, a causa della Xylella, in un punto di forza. La manifestazione ha incarnato la Puglia migliore, la Puglia che reagi-sce, a livello istituzionale con azioni e misure specifiche, anche per dimo-strare che la qualità del nostro olio resta la migliore. Sottolineando, con la grande affluenza di pubblico, il senso di unità e di appartenenza a una terra che affida da sempre la sua storia ma anche il suo domani a una pianta sim-bolo, all’albero per eccellenza”.Il Salone, su uno spazio espositivo di

specialeoasi

2400 mq, ha declinato i sui contenuti in dodici aree tematiche: “OASI - sot-tolinea Nino Paparella, presidente del CIBi - ha coinvolto tutti: il pubblico professionale, ossia olivicoltori, fran-toiani e tecnici agronomi giunti anche da altre regioni del Sud, ma anche famiglie e bambini. Si è partiti con le premiazioni internazionali del Premio Biol e la giornata dei mille scolari del progetto BiolKids, avviando in paral-lelo i molti incontri tematici: da quello sull’emergenza Xylella, che ha fatto il punto sulle azioni comunitarie e na-zionali ormai improrogabili, al Patto Città Campagna in ambito ambientale e paesaggistico in lancio a Bari; dal bi-nomio innovazione e giovani agricol-tori, agli aggiornamenti su nuova Pac e Psr Puglia; dalla cosmesi in chiave salutistica, analizzata dai pionieri del settore, all’approfondimento sull’oli-vo nelle religioni monoteiste”.A completare il ricco quadro delle attività, i seminari sull’etichettatura, sulla sicurezza, sulla formazione pro-fessionale e i focus group sul marke-ting olivicolo; i press tour per la stam-pa, i corsi per assaggiatori d’olio in collaborazione con l’Ifoc e gli incontri di avviamento all’assaggio aperti ai profani, le performance info-didatti-

che di Pino Africano, i vari momenti di spettacolo con il gruppo Terrae, il cantastorie Tonino Zurlo, l’attore e agricoltore Nicola Conversano. E an-cora, le analisi in diretta degli oli da cucina portati da casa dai visitatori, la neonata biblioteca aperta GiUlivi Lettori, gli spettacoli e le animazioni – dai burattini del Granteatrino alla ContTurBand -, i colorati laboratori di educazione sostenibile per bambini e famiglie, i continui cicli di showco-oking e degustazioni - anche grazie a chef e studenti dell’Istituto Majorana - che hanno coinvolto i visitatori, tra aromi e sapori della terra di Puglia, esaltati nell’affollata mostra mercato dei produttori biologici locali legati ai gruppi di acquisto solidale.Per Ugo Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante, “si è dunque trattato di una specializzata a tutti gli effetti, un passo importante anche per il rilancio della Fiera. E’ stato piantato il seme di una piattaforma per lo svi-luppo non solo del comparto olivicolo ma, attraverso di esso, di tutto il terri-torio pugliese, ripartendo dall’albero simbolo della nostra storia, e soprat-tutto hanno lavorato benissimo insie-me istituzioni, produttori, associazio-ni e consumatori”.

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15n°8 - 1 mAggIo 2015

l’intervento del presidente della Commissione agricoltura uE, de Castro

da oasi i tre obiettivi comunitari anti-Xylella

Coinvolto un pubblico di tecnici e non

il gal Ponte lama ad oasi con le sue aziende olivicole

H

a

a aleggiato per due gior-ni. E alla fine, i riflettori si sono accesi su di lei, la

croce che gli olivicoltori pugliesi stan-no portando giocoforza sulle spalle. Si è discusso di lotta alla Xylella nell’ul-tima giornata di OASI, il salone dedi-cato all’Olivo, promosso da Camera di Commercio di Bari, Regione Puglia – Area Sviluppo Rurale, col contribu-to tecnico del CIBi, in collaborazione con Unioncamere Puglia e Fiera del Levante.Nell’incontro si è partiti da alcune domande: quali i possibili rimedi al terribile batterio che uccide gli ulivi? Gli esperti del settore si affidano alle risposte della comunità scientifica e tracciano la strada da seguire. Il presi-dente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale UE, Paolo De Castro, è intervenuto in videoconferenza da Londra, sgombrando il campo dagli equivoci: “La Xylella è un batterio da quarantena, soggetto a regole inter-nazionali e a tal proposito le direttive europee parlano chiaro, imponendo l’eradicazione. Il nostro compito è quello di combattere il vettore del bat-

nche il GAL Ponte Lama ha garantito la sua pre-senza ad OASI, il salone

dell’Olivo, dell’Ambiente, della Salute e dell’Innovazione promosso da Re-gione Puglia - Area Politiche per lo sviluppo rurale e Camera di Commer-cio di Bari, con supporto e organizza-zione tecnica del CIBi - Premio Biol, in partnership con Unioncamere Puglia e Fiera del Levante.In questo contesto il GAL Ponte Lama, come prevede la Misura 331-Azione 2, ha messo in vetrina le aziende oli-vicole del territorio che hanno aderito all’iniziativa: Galantino Fratelli snc, Eredi di Logoluso Onofrio sas, P.O.B Produttori Oleari Bisceglie srl, Di Mol-

terio, di circoscrivere il problema e in effetti non esiste un rischio di epide-mia oltre la zona già colpita. L’Unione Europea ha tre obblighi da assolvere: bloccare l’importazione di specie or-namentali provenienti da zone perico-lose, finanziare la soprattutto dal Sud America, tutelare gli agricoltori attra-verso la concessione di un ristoro, in-tensificare la ricerca per aumentare il livello di conoscenza”.Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia, ha lanciato un appello al Go-verno italiano: “Nonostante la richie-sta del riconoscimento dello stato di calamità naturale sia partita un anno fa – ha precisato – non abbiamo an-cora ottenuto la modifica della legge nazionale, che darebbe ossigeno agli agricoltori. Occorre una dotazione fi-nanziaria ad hoc, destinata esclusiva-mente all’emergenza ‘Xylella fastidio-sa’ nel Fondo di solidarietà nazionale, per i danni diretti e indiretti a carico delle quasi 7mila aziende colpite dal batterio. Sul fronte della ricerca a bre-ve partirà una campagna per favorire la raccolta fondi”.

fetta Pantaleo & csnc, Oleificio Dol-men, Frantoio la Vera snc.La tre giorni che ha coinvolto un pub-blico di olivicoltori, frantoiani, tecnici agronomi, ma anche famiglie e bambi-ni, si è vestita di un significato specia-le nei giorni segnati dal dramma della Xylella, il terribile virus che uccide gli

ulivi e rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura regionale.Si conferma il ruolo del GAL Ponte Lama, quale agenzia di sviluppo loca-le, sempre pronto a cogliere le oppor-tunità per divulgare informazioni utili ad innescare processi di sviluppo.

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L’agricoltura pugliese riveste un’importante ruolo nell’eco-nomia e nella società regionale, facendo della Puglia una delle prime regioni agricole italiane. Ma ha bisogno di un rilancio organizzativo ed economico che le permettano di mantenere e potenziare il proprio ruolo, superando una crisi che ha colpito le aziende quanto e più di altri comparti pro-duttivi. Le imprese agricole sono in grande difficoltà, obera-te di debiti e con difficile accesso al credito , mentre i prezzi dei prodotti agricoli, con qualche eccezione, sono in conti-nuo calo negli ultimi anni. Mantenere questo mondo che svolge un ruolo fondamentale non solo per la produzione alimentare pugliese ma anche per l’equilibrio dell’ambien-te, per il paesaggio, per il turismo,per la conservazione del patrimonio storico e culturale significa metterlo in grado di competere sul mercato interno e internazionale. In poche parole di produrre bene e vendere bene, perché nessuna politica è adeguata se non raggiunge l’obiettivo primario di aumentare il reddito delle imprese agricole. Gli agricoltori oggi non vogliono l’elemosina di un contribu-to in più, ma vogliono un supporto per vendere al meglio quello che producono. Non serve essere tecnologicamente avanzati se spunti prezzi che certe volte coprono a malape-na i costi di produzione. E la risoluzione del problema non può essere solo la vendita a KM 0, che interessa una piccola parte della produzione agricola, o fare della Puglia una gran-de struttura agrituristica con prodotti di nicchia. Cose impor-tanti che vanno anche potenziate, ma che lo risolvono solo in parte. Penso , anche in qualità di ex dirigente regionale, che la Regione possa fate molto per un rilancio del settore agricolo pugliese. In primo luogo semplificando la vita agli agricoltori, eliminando o riducendo i vari passaggi burocra-tici e i balzelli che li riguardano. Meno burocrazia, sempli-ficazione delle procedure, chiarezza degli obiettivi , tempi

certi per l’espletamento delle pratiche,limitazione di alcuni vincoli sono le basi per il lavoro di qualsiasi imprenditore o tecnico. Con la concentrazione delle risorse europee su obiettivi che sviluppino e supportino realmente l’econo-mia agricola pugliese, senza disperderle in tante sottomi-sure che a volte riguardano solo aspetti marginali del siste-ma, come raccomanda la Commissione europea; il PSR può anche essere cambiato. Con il supporto alla commercializ-zazione dei prodotti agricoli, anche utilizzando finanzia-menti provenienti da altri Fondi strutturali. I pugliesi sono grandi produttori e anche grandi commercianti. E ognuno, come si dice , deve fare il suo mestiere. Se la Regione riu-scisse a mettere in piedi un’alleanza strategica di queste due anime della “pugliesità”, supportando nei limiti delle norme comunitarie questo progetto, senza alcun dubbio la Puglia diventerebbe la regione trainante dell’agricoltura italiana. Con la rapidità e puntualità dei pagamenti, mediante la costituzione di un Organismo pagatore regionale, come succede nelle regioni del centro – nord, anche se si tocche-rà qualche interesse. Con la creazione di infrastrutture , in primo luogo con la realizzazione di un piano per portare internet veloce e banda larga nelle campagne pugliesi, perché siano meno isolate. Con un ruolo di guida ,indirizzo e assistenza tecnica da parte degli Uffici regionali agli agricoltori, perché l’Assessorato alle Risorse agroalimentari diventi la Casa dell’agricoltura, con una presenza diffusa sul territorio anche mediante strutture convenzionate. E in tanti altri modi. Ma se riuscissimo a realizzare anche solo questi obiettivi potremmo dirci soddisfatti, perché la Puglia agricola, giovane e meno giovane, ha tanto da dire per svol-gere nel prossimo futuro un ruolo ancora più importante di quello odierno.

Domenico Ragno

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agroalimentare

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e x t r a v e r g i n e @ G a l l i p o -li2015.it, la manifestazione dedicata alle eccellenze del

comparto olivicolo in programma a Gallipoli si è conclusa con buoni ri-scontri. Dopo la giornata inaugurale, in cui ricercatori, docenti ed esperti hanno dialogato sui rapporti tra agri-coltura, prospettive ed economia, la manifestazione fortemente voluta dall’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia in collaborazione con la Federazio-ne Provinciale Coldiretti di Lecce, il C.E.A. “Posidonia” di Ugento e l’Orga-nizzazione Laboratorio Esperti e As-saggiatori, ha acceso i riflettori sulle più importanti aziende produttrici di extravergine d’oliva del territorio pugliese, nazionale e dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo

Manifestazione dedicata alle eccellenze del comparto olivicolo

[email protected](Croazia, Spagna, Grecia ed altri). Inoltre l’Hotel Bellavista Club, è stata la location scelta per il progetto “Olio di Gomito”, che ha visto protagonisti gli studenti dell’Istituto “F. Bottazzi” di Casarano con un laboratorio di cucina e presentazione dell’olio extravergine d’oliva. La storica cornice del Castel-lo Angioino ha invece ospitato il gran galà di premiazione del Premio Nazio-nale “L’Oro d’Italia 2015”, della set-tima edizione del Premio Regionale “L’Oro di Puglia” e del quarto Premio Internazionale “L’Oro del Mediterra-neo”, che prosegue la sua mission di crescita culturale e qualitativa dell’ex-travergine italiano e di quello prodot-to nell’area adriatico-ionica e medi-terranea, favorendo scambi culturali e commerciali tra gli operatori europei. Nel corso della serata premiato anche

(l’ex?) inviato di “Striscia la Notizia”, Mingo De Pasquale, con il Premio “La Goccia d’Oro della Trasparenza”.

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d omenica 26 aprile è andata in scena la prima edizione della gara non competi-

tiva MyraBari 1087, organizzata da La Fabrica di Corsa con le principali associazioni di atletica e con il patro-cinio del Comune di Bari, della Ponti-ficia Basilica di San Nicola e del Coni. Il percorso, con partenza e arrivo sul lungomare nei pressi di piazza Diaz, è passato per le strade della città vec-chia attraversando tre ponti - XX Set-tembre, Padre Pio e Garibaldi - per ar-rivare in largo Luigi Giannella. Due le

la prima edizione

“myraBari” e consumo di fruttanel segno della dieta mediterranea

gare disputate: 10 km e 4 km.

s istemi Alimentari Medi-terranei Sostenibili - Ver-so l’Expo Milano 2015;

Dalla Teoria alla Pratica: Colle-gare il Territorio, Produzione di Alimenti di Qualità, Consumo di alimenti e Modelli Alimentari per migliorare la Sostenibilità della Dieta Mediterranea. Caso Studio della Puglia è il titolo del Workshop internazionale che si è svolto al CIHEAM di Bari. L’iniziativa, organizzata nell’ambito di MED DIET EXPO 2015 (www.meddietexpo2015.com), ha avuto lo scopo di esplorare i legami tra la qualità dei prodotti agro-alimentari

tipici della Puglia, l’origine territo-riale ed i modelli di consumo ali-mentare alfine di sviluppare delle linee guida che incrementino la sostenibilità, la valorizzazione e la qualificazione degli stessi.Obiettivo finale è definire un quadro poliedrico per uno studio sistemati-co della sostenibilità dei sistemi ali-mentari Mediterranei. Il seminario internazionale è stato organizzato con la collaborazione tecnica della FAO, nel quadro del progetto Agricoltura e Qualità.Il 24 aprile si è invece tenuto sem-pre nella sede del CIHEAM di Bari, la Conferenza internazionale dal titolo

Prodotti Agroalimentari Tradi-zionali e Tipici: tra Innovazione e Tradizione.Il meeting ha rappresentato un’oc-casione per riflettere su come conci-liare innovazione e tradizione al fine di valorizzare i prodotti tipici agroa-limentari greci e pugliesi. L’incontro è organizzato nell’ambi-to del progetto INTRA (Introducing innovations in traditional agro-food products to increase SMEs competiti-veness), cofinanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Euro-pea, Italia - Grecia 2007-2013.

al Ciheam di Bari due eventi internazionali

dieta mediterranea e i Prodotti tipici della Puglia

Alla manifestazione hanno partecipa-to oltre 2000 persone che al loro ri-entro presso i punti ristoro hanno ri-cevuto delle porzioni di frutta offerte dall’Op Arca Fruit: il presidente Ser-gio Curci ed il vice presidente Donato Fanelli hanno voluto prendere parte a questa manifestazione per unire ad un evento sportivo la promozione di consumo di frutta nel segno della dieta mediterranea. Op Arca ha inol-tre inteso comunicare ai consumatori l’importanza del progetto “Frutta nel-le Scuole” di cui è aggiudicataria per le regioni Puglia, Molise ed Abruzzo.

eventi

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Continua la pubblicazione da parte di “Foglie” dei progetti innovativi di impresa per la valo-rizzazione dei prodotti agroalimentari nati all’interno del progetto Fooding (cofinanziato dal Programma Interreg Grecia - Italia 2007 - 2013) sicuri di dare giusta visibilità a queste nuove idee imprenditoriali.

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X ylella: qual è la verità? Uno dei tanti interroga-tivi a cui si è tentato di

dare risposta nella serata del 22 aprile a Monopoli. Evento promos-so dall’Ass.”NaturalMente “con la collaborazione di altre associazioni del territorio come “Salviamo il pa-esaggio”, “Salvaciclisti”, “Terre d’E-gnazia”, “Stop TTIP”. Grazie a repor-tage, contributi video, testimonianze dirette dall’area infetta, si è cercato di fare il punto sul patogeno che sta mettendo in ginocchio l’intero Salen-to. Fra scenari apocalittici, guerre d’opinione, tesi complottiste, studi contrapposti, ricorsi al TAR , inchieste della magistratura - è di queste giorni la notizia di ulteriori blitz della Guar-dia di Finanza e del Corpo Forestale di Lecce all’Osservatorio Fitosanita-rio di Bari per l’acquisizione di altre carte anche di natura contabile - , la questione diventa sempre più intrica-ta. “Se solo nel 2008 – lamentano al-cuni olivicoltori del leccese - si fosse prestata la giusta attenzione ai primi casi di disseccamento, di cui abbiamo prontamente informato l’Universi-tà d’Agraria di Bari, forse oggi non ci troveremmo a sacrificare tutte queste piante”. Già le piante , prevalentemen-te secolari e sottoposte a tutela dalla L. R. 14 del 2007. Il Piano d’Emergen-za del Commissario Silletti prevede che ne siano sradicate 35.000. Ed è su questa triste disposizione e su una possibile cura degli ulivi malati che si profila una guerra all’ultimo sangue. “Tanti i punti oscuri e le strane coinci-denze” per i sostenitori del complotto. Ad essere additato in particolare è lo IAMB (Istituto Agronomico del Medi-terraneo di Bari) che ha ospitato nel 2010 – 3 anni prima dell’emergenza – un workshop proprio sulla xylella, una sorta di corso per ricercatori e dove uno studioso californiano annuncia un imminente pericolo xylella per l’Europa. Non solo, sarà il Rapporto

sui Crimini Agroalimentari presenta-to in Italia da EURISPES e Coldiretti a dedicare il primo capitolo allo strano caso di xylella fastidiosa che, oltre ad elencare una serie di stranezze, legit-timerebbe molti dubbi, con il timore di un brutale attacco al territorio, alla sua economia, alla sua cultura e alle sue tradizioni secolari. C’è ci sostiene che studi californiani hanno eviden-ziato la non diretta correlazione tra disseccamento rapido e presenza di xylella. Nel 2014 sempre in California hanno isolato il ceppo del batterio e lo hanno inoculato in piante giovani d’u-livo in serra. Dopo un anno solo il 3% degli esemplari inoculati presentava-no il batterio xylella, a dimostrare che la pianta riesce a reagire agli attacchi. Il Piano invece prevede l’abbattimen-to delle piante infette e l’eradicazione dell’insetto vettore con insetticidi. Parallelamente i magistrati fatica-no a trovare dati certi sul batterio e sulla sua patogenicità esprimendo perplessità sui provvedimenti in cor-so. “La zona dei primi focolai “, ha de-nunciato Giuseppe Vinci giornalista e imprenditore oleario,” è particolar-mente appetibile per l’industria del turismo, intendo resort e strutture al-berghiere come quelle sorte sulla via Traiana sulla necropoli di Eganzia. In queste aree del Salento cosi come in tutta la Puglia opera la legge a tute-

la degli ulivi secolari che ne vieta l’e-spianto tranne alcune eccezioni”. Non a caso è stata avviata un’inchiesta contro ignoti in cui si ipotizza il reato di diffusione colposa di una malattia della pianta. “Nella Zona di Gallipoli” continua Vinci , “sono sorti numerosi resort che non hanno risorto i proble-mi occupazionali della nostra terra , invece si continua a lavorare sottori-catto . “Ci prospettano un’ecatombe”, ha commentato Ivano Gioffreda oli-vicoltore e presidente dell’Ass. Spazi Popolari , “ 8000 ettari di uliveti sa-ranno decimati e poi annunciano che ci sarà una un’estirpazione chirurgica. Si continua a parlare di batterio e mai di complesso di disseccamento. La ve-rità è che le associazioni di categoria da oltre un decennio, invece di difen-dere il territorio e l’attività agricola , stanno consentendo il cambiamento del nostro paesaggio. Da Regione a so-vranità alimentare, infatti veniva defi-nita la California d’Italia , a Regione produttrice di energia per le regioni industrializzate del nord del Paese. Un territorio che viene progressiva-mente depauperato, prima con Ce-rano, poi con l’eolico e il fotovoltaico e dopo ancora con la TAP – società che realizzerà un gasdotto proprio nell’area focolaio -. Eugenio Gioffre-da apostrofato dal Quotidiano di Pu-glia come “il santone”, è balzato alle

lo affermano in coro le associazioni ambientaliste

Xylella fastidiosa?”solo un paraventoper estirpare le piante secolari”

di Paola dileo

agricoltura

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cronache anche per aver fatto ricor-so alla saggezza contadina e quindi ad alcuni semplici rimedi: “Ho preso in cura nove piante infette, ho potato solo i rami secchi e ho disinfettato il tutto con solfato di rame e calce , la classica poltiglia bordolese”. Un trat-tamento a cui gli ulivi sembrano aver

risposto positivamente destando l’at-tenzione anche degli addetti ai lavori , in primis del commissario Silletti , che non ha escluso recidive. Singolare la testimonianza della patologa vege-tale Margherita D’Amico a seguita di una sua visita nella area ad alto tasso d’infezione:”l’impatto è stato violen-

to, il terreno si presentava duro al cal-pestio, ho notato un vero laboratorio di insetti, sintomi evidenti di carie e micro funghi sulle radici. Il suolo ri-sultava privo di ossigeno e di quell’o-dore caratteristico di terra conferito dagli streptomiceti , microrganismi che producono antibiotici utili al ter-reno.” Uno stato a quanto pare ascri-vibile all’uso intensivo di erbicidi, pe-sticidi che ha pregiudicato la fertilità del suolo rendendo più vulnerabile la pianta agli attacchi di parassiti e patogeni. “Ad oggi , ha ricordato, non ci sono evidenze scientifiche che di-mostrano la patogenicità della xylella fastidiosa, e questo lo dice anche un rapporto autorevole quello dell’EFSA. Non si conosce ancora a sufficienza la biologia dei patogeni. Il Piano Sillet-ti da per certo che bisogna eradicare il patogeno. Non ci si è posti il problema di dare forza alla pianta per contra-stare il parassita, che non va distrutto ma semplicemente controllato, per-ché potrebbe diventare più virulento “. Intanto la Regione Puglia concede 2000.000 € al Consorzio di Boniìfica Ugento di Foggia per pulire i canali dalla sputacchina.

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m ONOPOLI - Due temi di estrema attualità e rile-vanza per gli agricoltori

pugliesi. Se ne è discusso a Monopoli in un incontro organizzato dalla lo-cale COPAGRI. Al dibattito sono in-tervenuti Alberto Minoia (referente COPAGRI Monopoli) , Angelo Laman-na (imprenditore vivaista), Tommaso Battista (Presidente regionale COA-PAGRI), il prof. Franco Nigro (docen-te dell’Università d’Agraria di Bari, in Scienze del suolo, delle piante e degli alimenti), il dott. Francesco Coluccia (responsabile dell’UPA Lecce e Brin-disi) e l’On. Paolo Rubino per Tavolo Verde di Puglia e Basilicata. “Tra leg-gende metropolitane e informazioni errate, tante sono le notizie infondate da attribuire probabilmente a difetti di comunicazione”, ha esordito il prof. Nigro aggiungendo, “il problema non è xylella si o xylella no. L’olivicoltura pugliese è un argomento così delicato che non può essere ridotto a questio-ni ideologiche. Poi tutti questi aman-ti dell’ulivo non li ho visti in passato quando gli olivicoltori hanno dovuto affrontare una serie di problemi da soli. I soli che garantiscono la so-pravvivenza del territorio e di un pa-esaggio estremamente complesso con centri abitati immersi in uliveti plu-risecolari”. Poi con grande chiarezza ha confermato che si è temporeggiato sul da farsi “ 18 mesi dall’emergenza sono tanti, se fossimo stati un po’ più decisi diversi focolai non sarebbero diventati così grandi”. Il complesso di disseccamento rapido dell’olivo, ha illustrato, si manifesta sui rami api-cali della pianta, con una colorazione delle foglie molto caratteristica che vira al rosso mattone. “La velocità e la gravità della malattia sugli esemplari secolari è spaventosa. Sono però da evitare potature drastiche perché pos-sono rivelarsi controproducenti per la

un incontro dibattito a Monopoli promosso dalla locale Sezione Copagri

Xylella e equitalia:il tormento degli agricoltori

di Paola dileo

pianta, in quanto facilitano nuovi ger-mogli, siti privilegiati dall’insetto vet-tore, la sputacchina, che succhia la lin-fa dalle foglie giovani e poi la risputa facilitando il contagio. Quindi l’ulivo è il serbatoio iniziale e finale del batte-rio”. Batterio che determina l’imbru-nimento del legno sino alle branche terminali e alla ceppaia. La xiylella fa-stidiosa apprendiamo, presenta una varietà genetica, il genoma sequenzia-to dal CNR Bari, è una variante della sottospecie pauca che in Brasile si sviluppa sugli agrumi. “Da noi invece non è in grado di infettare la vite e gli agrumi; in Salento è stata trovata su mandorlo, ciliegio, oleandro, acacia saligna, mirto, rosmarino, ginestra e altre piante ornamentali che non inte-ressano direttamente la produzione agricola in senso stretto ma quella vivaistica altrettanto importante”. A determinare i contagi, a quanto pare, sarebbero stati degli oleandri prove-nienti dal Costarica e importate dalle fiorenti imprese vivaistiche di Taviano e Leverano. Sebbene l’EFSA ha riscon-trato per tutto il 2014 piante di caffè infette da xylella in Olanda, Germania, Francia e naturalmente in Italia. In continuità il dott. Coluccia, ha difeso le misure d’intervento del Piano Sillet-ti a salvaguardia dell’olivicoltura. “Sal-

vare una pianta infetta”, ha sottoline-ato, può significare infettarne molte altre. Noi ne stiamo abbattendo solo qualche centinaia, mentre qualche anno fa sono state sacrificati 100.000 ulivi per il fotovoltaico e non c’è stato nessun ambientalista che si è legato all’albero per evitarne l’espianto”. Agli olivicoltori ha ricordato di procede-re con le normali pratiche agricole, quelle di trinciatura delle erbe spon-tanee, potatura e trattamenti insetti-cidi per l’insetto vettore, consentiti anche per la tignola e previsti dalla condizionalità.”Diversamente si pre-vedono pesanti sanzioni”. A seguire il dott. Angelo Coco ha illustrato le no-vità per coloro che non sono in rego-la con il fisco. “Io credo che in questi anni Equitalia ha umanizzato il suo ruolo di esattore, nonostante la no-stra attività sia disciplinata da norme e quindi non possiamo far ricorso alla discrezionalità. Cerchiamo comunque di stabilire un dialogo con i contri-buenti in difficoltà e più volte ci sia-mo fatti portavoce presso il governo di alcune indicazioni che provenivano dal mondo agricolo e in particolare da Tavolo Verde”. Il riferimento è andato alla rateizzazione prima nel limite di 5 anni, oggi ampliata fino a 10 anni, dove è possibile anche il salto di qual-che rata in situazioni particolari. Una rateizzazione che consente al contri-buente di essere in bonis col fisco e con il DURC. “In un’audizione al Governo” , ha continuato Coco, “abbiamo chiesto per i contribuenti decaduti dalla ra-teizzazione precedente di poter rien-trare entro il 31 luglio con apposita do-manda”. Proposta ovviamente accolta. Quanto al condono , non è Equitalia a definirlo, anche se l’agricoltura vive delle difficoltà particolari. Comunque abbiamo alzato il livello d’ascolto e lo “sportello amico” è un valido sostegno anche per gli agricoltori.

agricoltura

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la cultura dell’alimentazione in Puglia e in lombardia

food film fest - festival di cinema e cibol e Associazioni Montagna Ita-

lia, I Tipici di Puglia e Futuri Orizzonti hanno presentato

Food Film Fest, il Festival di Cinema e Cibo ,lo scorso 19 aprile nelle sale del Castello di Sannicandro di Bari in seguito alla premiazione dei cortome-traggi «Viaggio nel Cuore della Puglia» scelti dall›Associazione di Comuni pu-gliesi Cuore della Puglia, nata per va-lorizzare il proprio patrimonio in vista EXPO 2015.FOOD FILM FEST è un festival inter-nazionale di cinema e cibo ideato dell’Associazione Montagna Italia di Bergamo per promuovere la cultura di un’alimentazione consapevole. Giunto alla sua seconda edizione in Lombar-dia, presto sarà proposto in alcune città pugliesi grazie alla sinergia nata con le associazioni I Tipici di Puglia e Futuri Orizzonti. La kermesse, attraverso un concorso cinematografico internazionale, rac-coglie film da tutto il mondo legati ai temi del gusto, dell’arte culinaria, della corretta nutrizione e della produ-

IL CONCORSO CINEMATOGRAFICO E FOTOGRAFICOL’approfondimento artistico e culturale trova la sua anima nel Concorso Ci-nematografico e nel Concorso Fotografico dedicati ai temi dell’alimentazione.

Per il cinema tre le sezioni in concorso:· FOOD MOVIE - Cortometraggi e lungometraggi di qualsiasi formato;

· DOC - Documentari di qualsiasi durata;· ANIMATION - Film d’animazione di qualsiasi durata.

Per la fotografia il concorso è aperto ad ogni tipologia di scatti fotografici.Il bando scade il 15 giugno.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web:www.montagnaitalia.com/foodfilmfest2015.html

zione di cibo, della biodiversità e della memoria gastronomica, intesi quali patrimonio della collettività da pre-servare. Non solo cinema e proiezioni: l’evento prevede una serie di appun-tamenti, tra cui visite guidate, degu-stazioni, laboratori, dibattiti ed incon-tri con personaggi del mondo del food. Momenti di svago alternati a quelli di riflessione, perché il vero ingredien-te del Food Film Fest è la Cultura. Le associazioni hanno come obiettivo introdurre e avvicinare i cittadini ed

i turisti alle tematiche di Expo 2015. Non solo: l’intento è costruire un’im-portante sinergia stabile nel tempo, atta a far crescere la manifestazione negli anni, creando un legame sempre più forte tra la Puglia e la Lombardia.L’edizione del Food Film Fest Bergamo 2015 si svolgerà a Bergamo dal 15 al 20 settembre, mentre l’edizione pu-gliese del festival, il Puglia Food Film Fest, interesserà il territorio della Cit-tà Metropolitana di Bari dal 8 al 11 ottobre.

e ducazione alimentare e promozione del pesce azzurro pugliese. Sono

questi gli obiettivi del progetto M.ITT.I.CO! - Azioni di valorizzazio-ne e promozione dei prodotti ittici per lo sviluppo di nuovi mercati. Entra nel vivo il programma di at-tività disseminate in tutta la Puglia, nell’ambito di un progetto dal parte-nariato particolarmente prestigioso: Provincia di Lecce (Capofila), Cit-tà metropolitana di Bari, Provin-cia di BAT, Provincia di Brindisi, Provincia di Foggia e Provincia di Taranto.Queste le attività in programma nei prossimi due mesi:• guida per il consumatore (15.000 copie distribuite in eventi di piazza, gdo, medici di base e pediatri)

• opuscolo sulle politiche di qualità (10.000 copie distribuite durante i 6 seminari rivolti ai pesca-tori e ad associazioni di categoria e GAC pugliesi);• eventi nella GDO presso Eataly Bari (dal 27 al 30 maggio) e pres-so un centro commerciale di Lecce (data da definire);• fumetto con l’avventura di Giu-lietto, mascotte di progetto, distri-buito durante incontri didattici nel-le scuole (3 per ciascuna Provincia);• incontri di degustazione infor-mata con i medici (uno per Provincia); • seminari con i pescatori (uno per Provincia); • villaggio mobile a Bari, Brindisi, Vieste, Taranto, Bisceglie e Porto Ce-sareo con info, foto, giochi e simula-zione del mercato del pesce;

• sei itinerari turistici denomina-ti “Le strade del Pesce” (uno per pro-vincia) pubblicizzati con pannelli autoportanti, manifesti e pieghevoli;• atlante e app: schede identifica-tive delle specie di pesce azzurro;• sito: online il giorno della confe-renza www.mittico.it• uno spot TV realizzato con la re-gia di Vito Capuano e diffuso attra-verso Tg Norba 24.Gli obiettivi della campagna di pro-mozione coordinata ed omogenea su ampia scala di M.ITT.I.CO! è la va-lorizzazione del pesce locale fresco e trasformato (pesce azzurro e specie sottoutilizzate), con particolare at-tenzione ai giovani in età scolare ed ai medici di base.

Incontri nelle scuole, con i medici e nella GdO

il progetto m.itt.i.co! per il pesce azzurro

eventi

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“è la prima operazione del genere che si realizza nel sud est barese, un’a-

rea finora stretta tra il capoluogo e la Valle d’Itria, senza una propria identità definita. Da oggi l’identità territoria-le è molto forte e sentita ed ha il volto dei tanti operatori che hanno parteci-pato all’operazione di marketing ter-ritoriale messa in piedi dal GAL”. Così commenta il presidente Pasquale Redavid al termine dei road show che hanno toccato i sei comuni del GAL SEB più Polignano a mare, grazie alla sinergia con il GAC Mare degli Ulivi e il SAC Mari tra le Mura. Un ciclo di educational tour rivolti esclusivamen-te a tour operator, agenzie di viaggi, operatori di incoming e operatori per la pianificazione turistica. L’obiettivo è stato quello di far loro conoscere i comuni del territorio, con i loro beni artistici e culturali, paesaggistici e naturalistici, visitando le strutture ricettive, ristorative, le botteghe degli artigiani, le aziende agricole e assag-giando i prodotti enogastronomici tipici. I road show sono stati pensati come strumento di informazione e di verifica del prodotto turistico, per far conoscere il valore, le tradizioni e le tipicità di questa terra. “Al di là delle sigle e dei protocolli, siamo molto fie-ri di questo risultato che è il frutto di un lavoro di squadra partito più di un anno fa. Abbiamo cercato di stimolare il territorio facendo emergere tutte le caratteristiche migliori, le tipicità che lo contraddistinguono, facendo rete anche con le altre realtà che lavorano allo sviluppo locale come il Gruppo di Azione Costiera Mare degli ulivi e il Si-stema Ambientale e culturale Mari tra le Mura che vede Polignano a Mare co-mune capofila”. Più di cento operatori e dieci tour operator sono stati coin-volti in questa operazione ad ampio raggio di marketing territoriale. Dice Arcangelo Cirone direttore del GAL SEB. “Sicuramente creare reti e siner-gie tra operatori è la chiave di volta di uno sviluppo locale che altrimenti non

potrebbe decollare dovendo fare affi-damento sulle incertezze del mercato globale”. Sulla stessa linea il commen-to del Presidente del GAC Mare degli Ulivi Pierantonio Munno: “Stimolare il territorio con simili iniziative è fon-damentale per evidenziare l’utilità di organismi come il Gruppo di Azione Costiera o il Gruppo di Azione Locale le cui mission sono alimentate e rafforza-te dai risultati ottenuti con il coinvol-gimento diretto del territorio in eventi, fiere, manifestazioni che contribuisco-no ad accrescere la nostra immagine in un vasto pubblico ed a farci partecipa-re in un mercato estremamente com-petitivo, come quello turistico, partico-larmente vitale in una regione come la Puglia ricca di offerte per ogni esigen-za e gusto e capace di offrire scenari di terra e mare davvero unici”. Il progetto è stato articolato in diversi step: si è partiti con il B2B al quale è stato af-fiancato anche uno spazio informale di presentazione pubblica delle pro-prie attività, rivolta agli stessi opera-tori, per conoscersi e far nascere nuo-

ve collaborazioni. Si è poi partiti con i roadshow che, nonostante inevitabili difficoltà logistiche, hanno raggiunto pienamente gli obiettivi previsti. Ora si proseguirà a maggio, quando i lavo-ri di segnaletica e manutenzione degli itinerari saranno completati e sarà lanciato il sito con una app e le mappe dei percorsi individuati dal progetto di sentieristica del GAL che toccheranno tutti i principali punti di interesse del sud est barese comprese lame, chiese rupestri, siti archeologici, agriturismi, zone di interesse artistico o naturali-stico. Saranno ultimati a breve anche i lavori degli infopoint nei sei comuni dove congiuntamente con Pugliapro-mozione si gestiranno le attività di informazione per i turisti ma anche di servizi per i cittadini. Un’operazione quella del GAL che non ha trascurato nulla, cercando di concretizzare il la-voro partito nel 2010 che è andato al di là della semplice erogazione di aiu-ti economici, andandolo a tradurre in uno sviluppo territoriale integrato tramite una serie di interventi mirati.

mondogal

road Show, operazione riuscita

gal sud est Barese e marketing territorialedi loredana Grassi

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29n°8 - 1 mAggIo 2015

f irmato l’accordo di partner-ship, presso la sede nazio-nale di Confagricoltura, tra

Mario Guidi, Presidente di Confagri-coltura , e Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne Birra Peroni, finaliz-zato alla promozione della sostenibili-tà della filiera agroalimentare italiana. Attraverso le rispettive piattaforme – veri e propri approcci alle buone pra-tiche – i due attori s’impegnano a col-laborare insieme per la diffusione di

Promuovere contemporaneamente tradizione ed innovazione

firmato accordo tra confagricolturae Birra Peroni

Eventi legati al territorio

viaggiemiraggi sbarca anche in Pugliaper un turismo responsabile

è stata costituita la nuova realtà del turismo re-sponsabile in Puglia: il

tacco d’Italia entra così nella rete di ViaggieMiraggi Onlus, la coope-rativa sociale-tour operator che, dalla fine degli anni ’90, ha deciso di cambiare rotta ed opporsi a quello che si stava predefindendo come turismo di massa. Oggi, la rete VeM lavora in quattro continenti, colla-borando con più di 100 comunità locali in 50 paesi del nord e del sud del mondo, sostenendo più di 200

eventi

progetti sociali e, di conseguenza, migliaia di persone. Sono già tante le regioni che, da anni, hanno aderito alla rete: in primis Piemonte e Lom-bardia che hanno fatto da volano per Marche, Abruzzo e Campania.Così, anche alla luce della tormenta-ta estate del 2014 nel Salento e del suo impatto sul territorio, un picco-lo team di donne guidate da Betty Locane, decide di prendere in mano la situazione per cercare di dare un volto nuovo al turismo anche nella nostra regione. Si costituisce così “ViaggieMiraggi Puglia”, brevemente ribattezzata VeMPuglia per promuo-vere, sostenere e diffondere una rete di viaggiatori responsabili.ViaggieMiraggi Puglia mira a sensi-bilizzare ed informare la comunità sull’importanza dell’impatto che cia-scuno di noi ha quando viaggia, e per questo funge da sportello informati-

vo per i viaggi nel Sud del Mondo e per gli itinerari in Italia alla scoperta delle regioni coinvolte nella rete. In Puglia organizza eventi di promozio-ne e pacchetti in cui sono coinvolti produttori e realtà virtuose del ter-ritorio in cui il turista è inteso non come sfruttatore del territorio, ma come viaggiatore consapevole che entra in contatto con la comunità lo-cale rispettandone cultura e valori.La giovane Presidentessa, ha dichia-rato che essendo barese di nascita e leccese di adozione e avendo lavorato per anni in una realtà di commercio equo e solidale, conosce bene l’im-portanza di coinvolgere la comunità locale, che si tratti delle nostre città o dei paesi del Sud del Mondo, nei pro-cessi di sviluppo e cambiamento del proprio futuro e per questo motivo un cambio di rotta condiviso e parte-cipato risulta ora più che necessario.

tecniche e processi produttivi a basso impatto ambientale e per la tutela dei consumatori. In particolare, gra-zie all’approccio “Insieme dalla Terra alla Tavola”, adottato da Birra Peroni, e a “EcoCloud-EcoGrains”, fortemente voluto da Confagricoltura, non solo si tutelerà ancor di più il Made in Italy di qualità, ma si promuoverà ulterior-mente la sostenibilità, il rispetto della tradizione e l’innovazione nel settore agricolo.

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