Corriere Cesenate 08-2015

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Giovedì 26 febbraio 2015 1 Giovedì 26 febbraio 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 8 euro 1,20 8 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Diocesi 6 In memoria di monsignor Antonio Lanfranchi Speciale 11-14 La Visita pastorale del vescovo continua a Budrio D al 28 febbraio all’8 mar- zo monsignor Regat- tieri sarà nella comunità parrocchiale guidata da don Tonino Domeniconi Memorie 3 Ricordi e pensieri su don Gino e don Ezio L a scorsa settimana sono stati celebrati a Modena i funerali. Tanti i pensieri sul vescovo Antonio arrivati in redazione Il cardinale Angelo Scola alle 18,30 Dialoghi 4 G iovedì 26 febbraio si apre la sesta rassegna degli incontri promossi dalla Diocesi e aperti al confronto con la città San Piero 17 Al cimitero un riconoscimento del Fai Cesenatico 15 Turismo, i conti tornano. Arrivi in crescita Solidarietà 18 È di Gambettola il presidente di Sla Romagna Roncofreddo 16 Diffuse le regole per gestione idrica del territorio LA PRIMA SCELTA Scuola: i numeri delle iscrizioni agli istituti superiori Editoriale Non dividere i Comandamenti di William Casanova D ue sacerdoti che hanno lasciato il segno. La loro presenza è stata d’esempio per quanti li hanno cono- sciuti UNA CLASSE DELLE SUPERIORI (FOTO ARCHIVIO SIR) Entro metà febbraio gli studenti di terza media dovevano scegliere quale scuola frequentare il prossimo anno. È vero che saranno possibili ancora aggiustamenti, ma per lo più i giochi sono fatti. Rispetto al 2014, si registrano nel complesso una sessantina di iscrizioni in meno, dovute al calo demografico. Fra le novità, da regi- strare il buon debutto del liceo della Fondazione Almerici, che ha sede nella strut- tura del Seminario a Cesena (zona Case Finali), con 31 iscritti nella prossima prima articolata su due indirizzi (sportivo ed europeo). Fra le altre scuole, fanno il pieno il liceo “Righi” e l’istituto commerciale “Serra”. Leggero calo per l’Agrario, Geometri e il Comandini. Stabile il liceo “Monti”. E intanto all’Itt è stato aperto un museo. Servizi a pagina 10 U sare Dio per coprire l’ingiustizia è un peccato gravissimo. Papa Francesco, durante la Messa celebrata venerdì scorso nella cappella di Santa Marta non ha fatto giri di parole per richiamarci ai rischi di un’osservanza esteriore della fede ridotta a pura formalità. Richiamando il profeta Isaia “nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai” ci viene rinnovato l’insegnamento dei dieci comandamenti, legge verso Dio e verso il prossimo. Costituiscono un’unità, un invito a fare penitenza reale davanti a Dio e con il prossimo. “Io sono un gran cattolico, padre, mi piace tanto... Io vado sempre a Messa, tutte le domeniche, faccio la comunione...”. Il Papa ha risposto: “Va bene. E com’è il rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi loro il salario giusto? Versi i contributi per la pensione? Per assicurare la salute e le prestazioni sociali?”. Papa Francesco insiste sul tema del lavoro con domande pesanti come macigni. E’ intervenuto già diverse volte in questi due anni. In questo caso si rivolge direttamente alla nostra coscienza, per sollecitare un impegno personale al rispetto della legalità e della giustizia. Quanti di noi possono essere immuni da queste domande? Chi non ha mai incontrato il problema di definire un giusto salario, la messa in regola di un dipendente, l’adempimento di un obbligo fiscale? È una questione di dovere individuale oltre che di legge. Nell’ultimo rapporto sull’economia della Camera di Commercio sono stati comunicati i dati dei controlli della Direzione territoriale del lavoro alle aziende del nostro territorio: nel settore edile si è riscontrata una percentuale di irregolarità pari al 50 per cento (in aumento rispetto al 2012). I controlli in materia di salute e sicurezza hanno riscontrato una percentuale di irregolarità pari al 90 per cento. Nel settore agricolo l’attività ispettiva ha interessato 29 aziende risultate tutte irregolari. Nel settore terziario, a fronte di oltre 570 aziende ispezionate, sono emerse 500 posizioni lavorative non regolari. La dignità della persona umana, la fiducia tra le generazioni, l’educazione al senso del lavoro passano attraverso il nostro modo di stare nella società da padri, lavoratori, imprenditori, politici o sindacalisti. Il Papa ci ricorda che il cammino della Quaresima è doppio, “a Dio e al prossimo”, e ha a che fare con evidenze molto concrete. Con le nostre giornate di lavoro, con il nostro stare in mezzo agli altri, senza divisioni e “doppie vite”.

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Corriere Cesenate di giovedì 26 febbraio 2015

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Giovedì 26 febbraio 2015 1Giovedì 26 febbraio 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 8 euro 1,20

8Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Diocesi 6In memoriadi monsignorAntonio Lanfranchi

Speciale 11-14La Visita pastoraledel vescovocontinua a Budrio

Dal 28 febbraio all’8 mar-zo monsignor Regat-

tieri sarà nella comunitàparrocchiale guidata dadon Tonino Domeniconi

Memorie 3 Ricordi e pensierisu don Ginoe don Ezio

La scorsa settimana sonostati celebrati a Modena

i funerali. Tanti i pensieri sulvescovo Antonio arrivatiin redazione

Il cardinaleAngelo Scolaalle 18,30

Dialoghi 4

Giovedì 26 febbraio siapre la sesta rassegna

degli incontri promossidalla Diocesi e aperti alconfronto con la città

San Piero 17Al cimiteroun riconoscimentodel Fai

Cesenatico 15Turismo,i conti tornano.Arrivi in crescita

Solidarietà 18È di Gambettolail presidentedi Sla Romagna

Roncofreddo 16Diffuse le regoleper gestione idricadel territorio

LA PRIMA SCELTA

Scuola: i numeri delle iscrizioni agli istituti superioriEditorialeNon dividere i Comandamentidi William Casanova

Due sacerdoti che hannolasciato il segno. La loro

presenza è stata d’esempioper quanti li hanno cono-sciuti

UNA CLASSE DELLE SUPERIORI (FOTO ARCHIVIO SIR)

Entro metà febbraio gli studenti di terza media dovevano scegliere quale scuolafrequentare il prossimo anno. È vero che saranno possibili ancora aggiustamenti,ma per lo più i giochi sono fatti. Rispetto al 2014, si registrano nel complesso unasessantina di iscrizioni in meno, dovute al calo demografico. Fra le novità, da regi-strare il buon debutto del liceo della Fondazione Almerici, che ha sede nella strut-tura del Seminario a Cesena (zona Case Finali), con 31 iscritti nella prossima primaarticolata su due indirizzi (sportivo ed europeo). Fra le altre scuole, fanno il pieno illiceo “Righi” e l’istituto commerciale “Serra”. Leggero calo per l’Agrario, Geometrie il Comandini. Stabile il liceo “Monti”. E intanto all’Itt è stato aperto un museo.

Servizi a pagina 10

Usare Dio per coprire l’ingiustizia èun peccato gravissimo. PapaFrancesco, durante la Messa

celebrata venerdì scorso nella cappella diSanta Marta non ha fatto giri di parole perrichiamarci ai rischi di un’osservanzaesteriore della fede ridotta a pura formalità.Richiamando il profeta Isaia “nel giorno delvostro digiuno curate i vostri affari,angariate tutti i vostri operai” ci vienerinnovato l’insegnamento dei diecicomandamenti, legge verso Dio e verso ilprossimo. Costituiscono un’unità, un invitoa fare penitenza reale davanti a Dio e con ilprossimo. “Io sono un gran cattolico, padre,mi piace tanto... Io vado sempre a Messa,tutte le domeniche, faccio la comunione...”.Il Papa ha risposto: “Va bene. E com’è ilrapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi innero? Paghi loro il salario giusto? Versi icontributi per la pensione? Per assicurare lasalute e le prestazioni sociali?”.Papa Francesco insiste sul tema del lavorocon domande pesanti come macigni. E’intervenuto già diverse volte in questi dueanni. In questo caso si rivolge direttamentealla nostra coscienza, per sollecitare unimpegno personale al rispetto della legalitàe della giustizia. Quanti di noi possonoessere immuni da queste domande? Chinon ha mai incontrato il problema didefinire un giusto salario, la messa in regoladi un dipendente, l’adempimento di unobbligo fiscale? È una questione di dovere individuale oltreche di legge. Nell’ultimo rapportosull’economia della Camera di Commerciosono stati comunicati i dati dei controllidella Direzione territoriale del lavoro alleaziende del nostro territorio: nel settoreedile si è riscontrata una percentuale diirregolarità pari al 50 per cento (inaumento rispetto al 2012). I controlli inmateria di salute e sicurezza hannoriscontrato una percentuale di irregolaritàpari al 90 per cento. Nel settore agricolol’attività ispettiva ha interessato 29 azienderisultate tutte irregolari. Nel settoreterziario, a fronte di oltre 570 aziendeispezionate, sono emerse 500 posizionilavorative non regolari. La dignità dellapersona umana, la fiducia tra legenerazioni, l’educazione al senso dellavoro passano attraverso il nostro modo distare nella società da padri, lavoratori,imprenditori, politici o sindacalisti.Il Papa ci ricorda che il cammino dellaQuaresima è doppio, “a Dio e al prossimo”,e ha a che fare con evidenze moltoconcrete. Con le nostre giornate di lavoro,con il nostro stare in mezzo agli altri, senzadivisioni e “doppie vite”.

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Giovedì 26 febbraio 2015 3Memorie&Pensieri

Il saluto degli (ex) studentidell’appartamento di BolognaCaro don Gino, ti saluto a nome dei 26 stu-denti universitari che hanno vissuto nell’ap-partamento in via d’Azeglio 27, a Bologna,che tu hai organizzato per permetterci dicontinuare gli studi.Diversi di noi ti hanno conosciuto prima, in-contrandoti come assistente diocesanodell’Azione Cattolica, altri vivendo nell’Isti-tuto Almerici diretto da te.Ti abbiamo conosciuto, frequentato, amato.Abbiamo condiviso con te momenti dellanostra vita.Sei parte della nostra umanità.Ci piace ricordarti quando, in occasionedella cena annuale del nostro gruppo, haivoluto conoscere il percorso di vita di cia-scuno di noi e serenamente hai apprezzato ilnostro unanime tributo di riconoscenza neituoi confronti.È stato comunque bello per te e per noiaverti partecipe ai nostri raduni annuali “dagrandi”, come siamo ormai tutti, oltre che dagiovani, pieni solo di belle speranze, quellestesse speranze che tu, proprio tu ci hai con-cretamente aiutato a realizzare.Hai creduto nell’iniziativa dell’apparta-mento, esponendoti in prima persona,senza imporre delle regole, confidandosull’amicizia, sul rispetto reciproco e sullaresponsabilità di noi giovani.Per questa tua sensibilità e attenzione ti ab-biamo sempre considerato come un padre,un maestro di vita.Con te, caro don Gino, se ne va un pezzodella nostra vita giovanile nella quale hai ve-ramente sparso “tanto bene”.Un’ultima tua testimonianza ce l’hai datapochi giorni fa, il primo febbraio, quandononostante la tua sofferenza sei voluto an-dare in carrozzina al capezzale della madredi uno di noi per benedirla, confortarlo epregare insieme a lui.Grazie don Gino, il nostro ricordo è la nostrapreghiera, in silenzio come tu ci hai inse-gnato.Signore, grazie per averci dato don Gino.I “tuoi” 26 studenti, ormai “grandi”.Massimo Riva, Giovanni Grazia, Bruno Da-vitti, Mario Gabrielli, Vincenzo Carecci, Da-

niele Tonti, Marino Mazzotti, UbaldoMagnani, Oscar Brandolini, Roberto Bran-dolini, Stefano Proni, Elio Budelacci, Save-

rio Raggi, Roberto Orlandi, GiovanniOrlandi, Raffaele Reda, Piergiorgio Braschi,

Corrado Baroncini, Gabriele Giovannini,Manlio Campana, Giuliano Brigidi, Ric-cardo Gasperoni, Miro Trebbi, Massenzio

Montalti, Fausto Aguzzoni, Franco Pedrelli

Ricordo di don Ezio“Un miracolo dentro al dolore”Quando giovedì mattina il telefono è squillato e dalla vocedella Luisa l’imprevisto si è riversato improvvisamente nellamia vita, non immaginavo minimamente quello che sarebbeaccaduto.Non ero preparato né al dolore, né alla Grazia e non pensavoche dentro alla morte di mio zio il Mistero avesse in mente perme qualcosa di grande e di buono.Di colpo le barriere si sono azzerate: anche le persone più lon-tane da me si sono fatte vicine; tutto immediatamente parlavadi una Presenza che andava oltre alle parole e ai caratteri diciascuno.Tutto era continuamente un miracolo dentro al dolore: dallalettera di Carron fino all’accompagnamento al cimitero con lacassa sulle spalle. Si è svelato davanti ai miei occhi che donEzio nella sua semplicità, e in questi ultimi anni anche nellasua vecchiaia, era stato padre di tanti e aveva generato un po-polo.Di questo si sono accorti anche quelli delle onoranze funebri.Quando la sera sono andato da loro, mi hanno accolto dicen-domi che un funerale del genere in quarant’anni di attività nonl’avevano mai visto! E che cosa hanno visto? Che cosa li ha così stupiti? Credo che

sia quello che ha stupito me: c’era un popolo che era unito daun legame che veniva prima della parentela. Giovani, bambini,adulti, amici, parenti, tutti generati da Ciò che costituiva lapersona di don Ezio: la certezza di Gesù presente qui e ora.Per questo, insieme alla mia famiglia, voglio ringraziare tutticoloro che in questi giorni e in questi anni gli hanno volutocosì bene.Il mio cuore è pieno di gratitudine per il dono che è stato miozio nella mia vita. Per questo ho fatto mio l’invito di Carron adomandare alla Madonna “che un poco della fede di don Eziopassi anche in me”. Grazie ancora di cuore. Auguro a me e a tutti voi di continuare a godere della “sempli-cità” di questi giorni.

Giulio Casadei

“Grazie Billi per esserti fatto portare fino in fondo.Là c’è una croce che giustifica il cammino”Quanto pesa questa bara.Da sempre lo ricordo nella mia vita. Da sempre lì, sorridente eun po’ storto; stanco quando è presto e sveglio quando è tardi. Poi un giorno non c’è più. C’era sempre stato, sempre. E oranon lo vedo. Guardo e non lo vedo. Con la spalla reggo il peso e con l’orecchio inseguo l’anima chelascia il corpo. Ma tutto è silenzio. Il legno è duro, liscio, freddo. In sei portiamo la bara, ma il peso della morte è tutto su di me.Uno è troppo alto, l’altro è troppo incerto, quello non mi aiuta,tutto il peso è su di me. Non importa quanti siamo a reggere lamorte, il peso è sempre tutto, non si divide per le schiene, èsempre tutto su ogni spalla.E più cammini e più pesa. Ogni passo è più pesante, ognimetro è più pesante, ogni giorno è più pesante. E dopo tantianni di cammino, mi accorgo che ho ancora paura di non reg-gere quel peso, di finire in una bara che finisce in una fossa.E questi che camminano con me? Hanno la mia schiena e lemie spalle, ma tutto il peso è su di loro. Su ognuno di loro.Sono troppo alto, sono troppo incerto e non li aiuto per niente.Mi sa che me ne vado, sono stanco, se tutti noi finiamo al cimi-tero non c’è bisogno di farsi accompagnare. Non c’è bisogno difarsi compagnia.E poi alzo la testa, dalla strada, dalla bara, per un attimo, cheperò basta. Là in fondo, alla fine del viale di cipressi, sopra la chiesa, c’èuna croce. Mi attende. Mi guarda. Mi aspetta. Ancora pochipassi.La bara è più leggera ora, tutto è più leggero quando vedi lameta. La vista della casa alleggerisce il viandante. E i miei com-pagni? Ognuno ha la sua altezza, siamo tutti molto incerti enon ci aiutiamo per niente, ma senza di loro non sarei maigiunto a guardare negli occhi quella croce. Troppo lungo il tragitto per camminare da solo, troppo pesantequella bara per le mie spalle. Grazie Billi di esserti fatto portarefino in fondo; nel fondo c’è una croce che giustifica il camminoe mi rende indispensabili quelle schiene inutili con cui l’hocondiviso.La Tua croce e le loro schiene, di questo ho bisogno per portareil mio peso fino in fondo, fino al fondo.

Andrea Alberti

DALL’ARCHIVIO DI PIERGIORGIO MARINI, QUESTA FOTO CHE RITRAE DONGINO BALDACCI E DON EZIO CASADEI INSIEME

Don Gino e don Ezio, piccoli ricordidel grande bene dato e ricevuto

Don Gino Baldacci era nato a Soglianonel 1931. È morto venerdì 13 febbraio 2015

Don Ezio Casadei era nato a Gatteo nel 1925.È morto giovedì 12 febbraio 2015

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Giovedì 26 febbraio 20154 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Santuario dell’Addolorata,Villachiaviche, Santa Mariadella Speranza

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, San Pio X,

Gattolino20.30 Villachiaviche

Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Cappella cimitero Cesena,

Formignano16.00 Ponte Pietra17.00 Luzzena (1° sabato mese),

Bora (2° sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, Sant’Egidio,Torre del Moro, San Rocco, Villachiaviche,San Giorgio, Borello

18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Bulgarnò,Santa Maria della Sper.

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 San Pio X, Bulgaria,

Ruffio, Pioppa, Calisese,Pievesestina, Gattolino

Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine,cappella dell’ospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,Sant’Andrea in B.,

10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose11.30 Cattedrale,

Osservanza, Santa Mariadella Speranza, SanRocco, San Pietro,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del cimitero18.00 Cattedrale, San Rocco,

San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo,Villachiaviche

Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

ore 17 (sabato);11,15 / 17San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

17 San Giuseppe17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 San Giacomo

20 Sala Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,

Santa Maria Goretti,Boschetto;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Mercato Saraceno10.00;Ciola: 8,30

Linaro: 18 (sabato), 11;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10;

Montianoore 20 (sabato); 9 .Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /

11 / 17;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronarooratorio Ville (al sabato):16Alfer:o ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10Corneto: 11;Pereto: 10

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Tiratura del numero 7 del 19 febbraio 2015: 7.864 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 24 febbraio 2015

Domenica 1 marzo2ª Domenica di Quaresima - Anno BGen 22,1-2.9a.10-13.15-18; Salmo 115;Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10

“Io accolgo te e, con la grazia di Dio,prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore, nella salute

e nella malattia, e di amarti e onorarti tuttii giorni della mia vita”.Quel giorno anche noi siamo saliti sulmonte assieme a Gesù senza sapere cosala vita ci avrebbe riservato e cosasignificasse amare come Gesù ci haamato. Quel giorno Dio ci ha fatto salire alsuo livello, per insegnarci a guardare ilnostro coniuge con i Suoi occhi, perinsegnarci a osservare bene la Luce, chec’è sempre, anche quando la visualesembra un pochino offuscata. Questo fidarsi di Dio comporta farmemoria continuamente di quel giorno,nel quale Gesù si è fatto presente in vestibianche nella nostra relazione di sposi: delbello e della gioia vissuta, dello stupore edella meraviglia delle Sue parole e dei suoidoni, specialmente quando il buio ciavvolge e siamo spinti a chiudere gli occhidi fronte alla realtà.D’altro canto la trasfigurazione di duesposi, così visibile il giorno delle nozze,non appartiene al loro passato, per quantobello: è l’anticipo del loro futuro al qualerimanere fedeli, anche quando si profila lacroce.

Ogni coppia di sposi, ognuno di noi, haurgente bisogno di recuperare la gioia e ilsenso del bello vissuti nella propria vita,perché sono una straordinaria forza che ciattira verso Dio, che è armonia, pienezza,verità. Il Tabor esiste per tutti ed è ilmomento in cui, anche per un attimo,facciamo l’esperienza dell’amore infinitodi Dio. Forse è questa la fragilità della nostra fedee la ragione della tiepidezza delle nostrefamiglie e comunità: aver smarrito labellezza nel raccontare la fede e l’incontrocon Cristo nella propria vita. Il Vangelo dioggi ci dice che credere può esseresplendido. Nel caos e negli eccessi delnostro tempo, dove il bello è solol’apparenza che spesso nasconde il nulla,il nostro mondo può imparare dagli sposicristiani la bellezza della gioia della fede,della preghiera, del silenzio, del gestod’amore verso il fratello.L’ordinario, cioè scendere dal Tabor,diventa straordinario in ogni momento seriferiamo tutto a Lui, se lo ascoltiamo ecorrispondiamo al suo amore. Cosìvedremo trasfigurato il volto del coniuge,figli e familiari, del proprio sacerdote, deiparrocchiani, amici, colleghi di lavoro,ecc.. Tutta la nostra vita si trasfigura nell’Amoreperché è proprio l’amore che è puro, comele vesti candide di Gesù.

Sabrina e Andrea Delvecchio

IL GIORNO DEL SIGNORETutta la nostra vita si trasfigura nell’Amore

lunedì 2 marzosan QuintoDn 9,4b-10; Sal 78;Lc 6,36-38

martedì 3 san TizianoIs 1,10.16-20; Sal 49;Mt 23,1-12

mercoledì 4san LucioGer 18,18-20; Sal 30;Mt 20,17-28

giovedì 5san AdrianoGer 17,5-10; Sal 1;Lc 16,19-31

venerdì 6san ColettaGen 37,3-4.12-13a.17b-28;Salmo 104;Mt 21,33-43.45-46

sabato 7sante Perpetuae FelicitaMi 7,14-15.18-20;Salmo 102;Lc 15,1-3.11-32

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANODialoghi con la città, incontro col cardinal ScolaGiovedì 26 febbraio alle 18,30 a Cesena“Educazione questasconosciuta” è il temadell’incontro dellarassegna “Dialoghi con lacittà” promossa dallaDiocesi di Cesena-Sarsina.Protagonista giovedì 26febbraio alle 18,30 sarà ilcardinale Angelo Scola,arcivescovo di Milano.I “Dialoghi” hanno pertema “Senza famiglia?” e si tengono nell’aula magna dellaFacoltà di Psicologia, a Cesena, di fronte alla stazioneferroviaria.

Pellegrinaggio alla Basilica del MonteIn preghiera per le vocazioni sacerdotaliPromosso dall’Ufficio vocazioni, si terrà sabato 28febbraio (ogni ultimo sabato del mese) il pellegrinaggio apiedi dalla Cattedrale di Cesena alla Basilica del Monte. Ilpellegrinaggio sarà occasione di preghiera per le vocazionisacerdotali, per i sacerdoti e la loro perseveranza nelservizio al Signore e alla Chiesa. Alle 6,30 partenza dallaCattedrale di Cesena, cammino a piedi verso la Basilicadel Monte e recita del Rosario. Alle 7,30 celebrazione dellaMessa in Basilica, presieduta dal vescovo Douglas.

Giovani e adolescenti, Veglia di QuaresimaVenerdì 6 marzo alle 20,45 a Case Finali di CesenaSi terrà venerdì 6 marzo, con inizio alle 20,45, nella par-rocchia di Case Finali di Cesena, la Veglia di Quaresimaalla quale sono particolarmente invitati tutti i giovani eadolescenti della diocesi. Alla Veglia parteciperannoi seminaristi del Seminario regionale di Bologna“Benedetto XV”.

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Giovedì 26 febbraio 2015 5Vita della Diocesi

In breveRinnovamento nello SpiritoRitiro di QuaresimaSi terrà sabato 28 febbraio, presso il conventodei Cappuccini, a Cesena, il ritiro di Quaresimaanimato dal Rinnovamento nello Spirito Santo.Guiderà le riflessioni don Fiorenzo Castorri. Alle15,30 accoglienza; preghiera carismatica;insegnamento (Efesini 10,13); cena insieme.L’incontro è aperto a tutti.

Dalle Zone pastoralipellegrini a LongianoProseguono i tradizionali pellegrinaggi alSantuario del Santissimo Crocifisso di Longiano,nei venerdì di Quaresima. Venerdì 27 febbraio alle20,30, i fedeli della Zona pastorale Valle delSavio-Dismano sono particolarmente invitati apartecipare alla Messa presieduta dall’arcivescovodi Pesaro monsignor Piero Coccia.Venerdì 6 marzo monsignor Francesco Lambiasi,vescovo di Rimini, presiederà la Messa alla qualesono particolarmente invitati i fedeli della Zonapastorale Savignano sul Rubicone-Roncofreddo-Borghi-Sogliano.

Corsi per fidanzatiin vista dell Matrimonio- Zona pastorale Valle del Savio-Dismano (aSan Mauro in Valle di Cesena): dal 3 marzo al 21aprile, il martedì alle 20,45. Per info: donGiovanni Savini, tel. 0547 663043.- Zona Urbana: a Case Finali di Cesena, dal 16aprile al 28 maggio, il giovedì alle 21. Per info:tel. 0547 302275.

Salmodia, formazioneper i coriNel pomeriggio di domenica 1 marzo, nel teatrodel Seminario a Cesena (via del Seminario, 85),si terrà un incontro di formazione sullaSalmodia, aperto a tutti i coristi e interessati.Alle 14,45 accoglienza; dalle 15 alle 18,30: iSalmi della Veglia pasquale. La formazioneprevederà una parte teorica (guidata da donLuca Baiardi, responsabile dell’Ufficio Liturgicodiocesano), insieme a una parte pratica dicanto. È previsto un momento specifico per imusicisti accompagnatori, che lavoreranno conl’organista Terzo Campana. Alle 19, per chi lodesidera, preghiera del Vespro nella chiesa delSeminario.

Qualcuno che ti dice:“Coraggio, ce la farai”

● Una riflessione che parte dall’invitodel vescovo Douglasdi sostenere il Progetto Gemma

● Nato nel 1994 su iniziativa del Centrodi aiuto alla vita, il progetto aiuta madriin difficoltà con l’adozione prenatale

uesta Quaresima sia iltempo della carità, oltreche della preghiera e

dell’ascolto della Parola di Dio”.Così dice il vescovo Douglas Regattierinella sua Lettera pastorale “Il vinobuono delle nozze di Cana. “Per questopropongo a ogni famiglia della Diocesila collaborazione al Progetto Gemma.Questo nasce nel 1994 per l’adozioneprenatale a distanza di madri indifficoltà, tentate di non accogliere ilproprio bambino. Una mamma inattesa nasconde sempre nel suogrembo una gemma (un bambino) chenon andrà perduta se qualcuno forniràl’aiuto necessario”.“Mi sono trovata incinta a neanche 24anni mentre studiavo cinese all’Univer-sità. Ero abbastanza spensierata nono-stante la separazione dei miei, ma Fa-bio, il mio fidanzato, e un lavoro seppurprecario in un call center per mantener-mi, mi davano quella giusta serenità.Poi, all’improvviso, mi trovo incinta. Perprima cosa, senza neppur battere ciglio,vengo subito lasciata a casa dal lavoro.La prima tentazione mia e di Fabio èstata quella di abortire. Come possiamo

Q“ tenere un figlio da soli, senza nessunaiuto, ci dicevamo, in preda all’angoscia.La mia fortuna è stata di incocciare inuna volontaria del Centro Aiuto alla Vi-ta. Quello che mi serviva, ancora primadei soldi, era qualcuno che mi dicesse:“Coraggio, ce la farai”. Oggi non ho dub-bi: senza di loro non ce l’avrei fatta”.(Luana) (fonte: Famiglia Cristiana)Da questa testimonianzacomprendiamo come il ProgettoGemma sia uno strumento efficace peraiutare mamme in difficoltà. Si trattadell’abbinamento tra una donna che hadeciso di rinunciare all’aborto e unbenefattore che ha deciso di adottare ilsuo bambino a distanza.Spesso la scelta dell’aborto è legata acondizioni della madre o della famigliache non consentono spazio, tempo, curee spese a un nuovo nato: qualcuno puòadottare questo bimbo per un certotempo, da prima a dopo la nascita, adistanza. Nessun rapporto giuridico,nessun diritto e dovere: il solo amoredisinteressato è molto più forte.Allora ci viene spontaneo ringraziare ilnostro vescovo Douglas.Grazie per averci indicato questa gesto

di carità in Quaresima, sollecitando lanostra attenzione verso quelle mammeche hanno il bisogno, anzi il diritto, diportare a termine la propria gravidanzacon serenità.Grazie per averci ricordato che il nostrosostegno è determinante per farnascere un bambino che sarà figlio diun nostro atto d’amore puro edisinteressato.Anche i Pontefici, da Paolo VI in poi,hanno espresso un’attenzioneparticolare alla vita nascente, ognunocon la sensibilità del proprio tempo.Paolo VI: “Il gravissimo dovere ditrasmettere la vita umana, per il qualegli sposi sono liberi e responsabilicollaboratori di Dio creatore, è semprestato per essi fonte di grandi gioie, lequali, tuttavia, sono talvoltaaccompagnate da non poche difficoltàe angustie...”. Giovanni Paolo II: “IlVangelo della vita non è esclusivamenteper i credenti: è per tutti. La questionedella vita e della sua difesa epromozione non è prerogativa dei solicristiani. Anche se dalla fede riceve lucee forza straordinarie, essa appartiene aogni coscienza umana che aspira alla

verità ed è attenta e pensosa per le sorti dell’umanità”.Benedetto XVI: “Il rispetto della vita in tutte le sue fasi, dalconcepimento fino al suo esito naturale, con conseguenterifiuto dell’aborto procurato, dell’eutanasia e di ognipratica eugenetica, rappresenta un impegno irrinunciabileche s’intreccia con quello del rispetto del matrimonio,come unione indissolubile tra un uomo e una donna ecome fondamento a sua volta della comunità di vitafamiliare”. Papa Francesco: “Ogni bambino non nato, macondannato ingiustamente a essere abortito, ha il volto diGesù Cristo, ha il volto del Signore, che prima ancora dinascere, e poi appena nato, ha sperimentato il rifiuto delmondo… Non si possono scartare! Allora un sì deciso esenza tentennamenti alla vita”.La famiglia è al servizio della vita. In questo annodedicato alla famiglia accogliamo con gratitudine e amorel’invito del nostro Vescovo perché “con la carità di questogesto possiamo raggiungere sia i vicini che i lontani,grazie ai tanti organismi di carità della Chiesa. LaQuaresima è un tempo propizio per mostrare questointeresse all’altro con un segno, anche piccolo, maconcreto, della nostra partecipazione alla comuneumanità” (papa Francesco).Attraverso il Cav (Centro di Aiuto alla Vita), comeparrocchia, famiglia, gruppo famiglia ecc…, diamo ilnostro contributo per far nascere tutte queste gemme, pertornare a sperare e a costruire il futuro con la stessaenergia che sprigionano queste piccole creature.

Sabrina e Andrea Delvecchio

Azione Cattolica diocesanaGara canoraMusica e coinvolgimentosul ‘campo’ del CarisportTutte le interpretazioni - musicali e scenografiche -erano ispirate al tema annuale “Coraggio sono Io!”.Undici le parrocchie in gara e 700 gli spettatori.Ha vinto la Zona Mare con “All’alba sorgerò”

a 19esima edizione della Gara canora - il Sanremo dei giovani di AzioneCattolica - è andata in scena domenica 22 febbraio al Carisport di Cesena.Come ogni anno, l’attesa era tanta e dopo oltre un mese di preparazione 11

parrocchie si sono date battaglia sul palco richiamando sulle tribune del Carisportoltre 700 persone tra giovani, adulti e ragazzini Acr.I gruppi parrocchiali composti da ragazzi tra i 14 ai 30 anni si sono cimentati incoreografie, scenografie e interpretazioni canore sensazionali, prendendo spunto,nella scelta della canzone, dal tema annuale di Azione Cattolica “Coraggio sono Io!”.È stato davvero bellissimo vedere come tutte le esibizioni richiamassero con forzae gioia la vicinanza di Gesù e il suo amore incondizionato verso i suoi figli.Un’emozione continua che ha toccato il suo apice nel momento finale diringraziamento a don Marcello Palazzi per i suoi 23 anni di servizio comeassistente dei giovani di Ac.Grazie a una spettacolare interpretazione sia a livello canoro che a livellocoreografico-scenografico, la Zona Mare con “All’alba sorgerò” si è aggiudicata ilprimo posto riuscendo a entusiasmare tutto il pubblico e a trasmettere veramentecome il calore di Dio possa sciogliere il ghiaccio che troppo spesso ognuno covadentro sé. Lo splendido scenario realizzato da Gambettola sulle note di “Ci sono

L

anche io” ( migliore coreografia/scenografia),ha fatto capire come l’unione possa dare quelcoraggio che permette di far capire a chi noncrede come Gesù non sia fantasia o follia. SanPietro, (miglior inerenza al tema), con “Il cielotoccherò” è riuscita nell’impresa diambientare in chiave moderna il Vangelodell’anno in cui Gesù invita i discepoli a salirecon Lui sulla barca. Case Finali con il suo“Guerriero” (miglior interpretazione canora) èstata capace di rappresentare la figura di Gesùcome quel guerriero che in ogni momento ciprotegge e veglia su di noi. San Pio X eMartorano hanno emozionato con “Io non hofinito” e “Conta” (colonne sonore della serie tv“Braccialetti rossi”) ricordandoci come l’aiutodella Parola di Dio possa aiutare a infonderecoraggio ai pazienti malati e come, anche neimomenti più brutti, Gesù ci tenda sempreuna mano per rialzarci. San Paolo con “Nonmi ami” ha ripercorso la storia di un gruppo

di ragazze che solo con l’arrivodi Gesù ritrova la fiducia nelfuturo e nel proprio percorso difede. “Fix you” cantata da SantoStefano ha riscaldato i cuori delpubblico ricordandoci comel’amore gratuito di Dio, rivoltospecialmente a tutte le personeche vivono momenti difficili.Villachiaviche-San Giorgio con“Tu sarai la forza mia” ha volutosottolineare l’importanzadell’amore, il gesto di coraggioper eccellenza che permette diarrivare a tutte le persone,vicine o lontane. I campioni incarica di Sant’Egidio con “SonoIo” hanno rimarcatol’importanza di credere neitalenti donati dal Signore e di

farsi accompagnare dalle figure che civengono messe accanto.Un pomeriggio davvero speciale che ancorauna volta ha messo in luce la voglia di buttarsie mettersi in gioco. Perché in fondo i giovanidi Ac hanno dentro una grande voglia di farequella “sana confusione” che più volte haevocato papa Francesco nei suoi discorsi peravere veramente la forza di evangelizzaretutto il mondo. E allora, tutti pronti a buttarsiin questa grande missione senza pauraperché in fondo, come ricordano le paroledella canzone vincitrice, “Cambierò, lotterò, ilcoraggio troverò. Lo farò, lo farò perché solanon sarò. Lui è qui, sempre con me. Non sonopiù sola ormai!”.

Azione Cattolica diocesanaCommissione sport e tempo libero

DOMENICA 22 FEBBRAIO, CARISPORT DI CESENA: IL GRUPPO DELLA ZONA MARE, VINCITORE DELLA GARACANORA 2015 (FOTO JESSICA MARINO). SUL SITO WWW.CORRIERECESENATE.IT LA FOTOGALLERY

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Giovedì 26 febbraio 20156 Speciale Visita pastorale

Parrocchia di BudrioIl vescovo prosegue nel suo itinerario

ra Longiano, Gambettola e Cesena.È la parrocchia di Budrio che si in-contra percorrendo la via Emilia

(direzione Rimini), svoltando a destra alsemaforo di Gambettola. Poco distantedal traffico dell’arteria, ma immersa nelleprime campagne longianesi, Budrio e ilsuo territorio contano 4.100 abitanti.Una comunità grande e ‘sparsa’ in un ter-ritorio ampio e disteso. Don Antonio Domeniconi, per tutti sem-plicemente don Tonino, svolge il suo mi-nistero qui da nove anni (dopo esserestato parroco prima a Bulgaria e in pre-cedenza cappellano a Gambettola). In-sieme alla sua comunità, don Tonino sa-luterà, dal 28 febbraio all’8 marzo, il ve-scovo Douglas Regattieri, che continua lasua Visita pastorale nella zona Rubicone-Rigossa. “Budrio è una parrocchia sviluppatasiin una zona di confine – spiega don Toni-no. – Abbraccia tre comuni, su un territo-rio in parte agricolo (poco) e in parte ca-ratterizzato da una zona residenziale cheè quella vicina alla chiesa, la parte piùnuova”. Una ‘dispersione’ che si nota anche guar-dando le scuole scelte dai bambini. “Quic’è una scuola materna, un nido e unascuola elementare. Ma succede che ibambini di Budrio residenti nella zonaconfinante con Gambettola si iscrivanolà. Lo stesso per chi vive nella parte delpaese vicino al comune di Cesena: è piùportato a iscriversi nelle scuole di Calise-se. Altri frequentano gli istituti a Longia-no, soprattutto le medie”.La gente è occupata principalmente nelleditte presenti sul territorio, altri lavoranonelle imprese di Longiano. C’è poi chiper lavoro va a Gambettola, chi è artigia-no, pochi sono gli agricoltori. In generalesi può dire che i settori di lavoro dei bu-driesi siano piuttosto vari. Nel territoriosi trovano alcune aziende di ampie di-mensioni. “Penso alla Martini - dice donTonino - che il nostro vescovo andrà a vi-sitare. Qui è presente il primissimo im-pianto del gruppo che poi si è allargato inaltre zone. O all’Apofruit. Prima c’era an-che la Technogym che, come sappiamo,ha trovato miglior sistemazione a Cese-na”. Per quanto riguarda la sua comunità,don Tonino è soddisfatto dei suoi parroc-chiani. “Ho un certo numero di personemolto attive, si danno molto da fare. Altripartecipano in maniera più distaccata”.Tra gli aiuti più preziosi vi è certamentequello che arriva da don Mario Lucchi,95 anni. “È infaticabile – dice il parroco –ha ancora la patente e viene da Longia-no, dove risiede, sempre da solo tutti igiorni per celebrare la Messa pomeridia-na delle 15,30 e per darmi una mano ladomenica mattina”.Fanno riferimento alla parrocchia la Ca-ritas e il centro Auser che opera a favoredegli anziani. “La crisi economica ha ac-cresciuto il numero di persone che si ri-volge al nostro sportello della Caritasparrocchiale. Si tratta di una realtà moltoattiva che opera attraverso l’ascolto delleproblematiche delle persone e la distri-buzione di vestiti e generi alimentari eagisce in maniera coordinata con gli assi-stenti sociali di Gambettola e Longiano.Anche il Centro Auser è molto dinamico.Prima era comunale, adesso i responsa-bili sono persone della parrocchia”. Gli ambienti parrocchiali ospitano granparte delle attività che vengono svoltedurante l’anno.Nel campo sportivo dietro la chiesa, peresempio, si tiene Il Vacanziere, centroestivo della durata di due mesi, “ben or-

T

ganizzato e frequentato da bambini anchedelle zone vicine. Inizia appena finisce lascuola e arriva ad agosto inoltrato. I bambinistanno con noi per tutto il giorno”. La ‘vec-chia’ chiesina di Budrio (accanto a quellanuova) funziona ora come ambiente di ritro-vo, mentre la cripta della chiesa principale,utilizzata per le Messe infrasettimanali,comprende anche un salone piuttosto gran-de per più di 150 persone. Tra le altre opereva annoverato anche un circolo ricreativoaperto solo la sera.La catechesi viene curata per tutte le fasced’età: il sabato pomeriggio è il momento de-dicato ai bambini delle elementari, “unatrentina per annata”; per la Cresima gli in-contri si tengono invece durante la settima-na, così come per il gruppo dei ragazzi dellesuperiori. Particolare cura viene dedicata al-le giovani coppie e alle famiglie, con le qualivengono organizzati incontri mensili. Vieneinoltre dato rilievo agli anniversari di matri-monio: “La domenica più vicina alla festa diSan Giuseppe – dice don Tonino – festeggia-mo i 25, i 50 e i 60esimi anniversari di nozze.Inoltre abbiamo inserito una celebrazioneanche per i 10 anni e per il primo anniversa-rio di matrimonio, a cui facciamo seguire unrinfresco insieme”. La parrocchia di Budrio è intitolata a SantaMaria di Cleofa (il marchese Federico Ghini,la cui moglie si chiamava proprio Cleofa,

Da sabato 28 febbraio a domenica 8 marzomonsignor Douglas Regattieri sarà in Visita pastorale

nella parrocchia di Budrio di Longiano.Don Antonio (Tonino) Domeniconi

è il parroco dal 2005

ZONA PASTORALE RUBICONE RIGOSSA - 16ª UNITÀ PASTORALE

donò l’area per l’insediamento dellachiesa parrocchiale), ed è piuttosto gio-vane: “Io sono il secondo parroco, primadi me c’era don Sergio Orlandi”. L’8 set-tembre 1961 monsignor Augusto Gian-franceschi fa erigere la prima chiesa, poinel ’91 viene consacrata la chiesa grande,quella attuale, in stile moderno. Nel 2011vengono celebrati i 50 anni della parroc-chia e i 20 anni della costruzione dellachiesa nuova con la presenza del cardi-nale portoghese Josè Martins Saraiva,prefetto della Congregazione dei Santi.La festa della parrocchia viene celebratain settembre, e oltre alle celebrazioni reli-giose l’occasione è buona anche per unmomento di festa insieme accompagna-ta da stand gastronomici e giochi perbambini. “In quella settimana è tradizio-ne celebrare Messa nelle quattro zonegeografiche della parrocchia, solitamenteall’aperto: Gambettola, Ponte Ospedalet-to, quartiere nuovo di Budrio verso Badiae la zona verso Cesena”. La parrocchia è giovane anche nello spi-rito e si è dotata di strumenti pastoralimoderni: oltre al giornalino “Pietre Vive”,che esce con scadenza annuale in occa-sione della festa di settembre, è attivo an-che il sito internet www.parrocchiabu-driofc.it curato da alcune giovani fami-glie. Caritas, catechesi, famiglie, giovani,liturgia, sono alcune delle sezioni che sipossono approfondire consultando ilportale, corredato, tra l’altro, da una co-lorata fotogallery e da informazioni rela-tive alle Messe e agli appuntamenti piùimportanti della comunità.

Michela Mosconi

ESTERNO DELLA CHIESADI BUDRIO DI LONGIANO,INTITOLATA A SANTAMARIA CLEOFA(VIA MASSA, 2220,LONGIANO).

A SINISTRA,DON ANTONIO (TONINO)DOMENICONI, PARROCODI BUDRIO DAL 2005

Prossime tappe della Visita pastorale del vescovo Douglas:- dall’8 al 15 marzo: Crocetta e Montilgallo

CALENDARIO VISITA PASTORALE

BUDRIOda sabato 28 febbraioa domenica 8 marzo

Sabato 28 febbraio• ore 16,30 Incontro con i giovani

Domenica 1 marzo• ore 11 Messa di inizio Visita pastorale

Lunedì 2 marzo• ore 9,30 Visita agli anziani nelle case• ore 20,45 Incontro con il Consiglio pasto-

rale parrocchiale, il Consiglio pergli affari economici e la Caritas

Martedì 3 marzo• ore 16,30 Incontro con l’Auser

Mercoledì 4 marzo• ore 20,30 Messa e incontro con la comu-

nità parrocchiale

Venerdì 6 marzo• ore 10 Incontro con i bambini e gli inse-

gnanti della Scuola elementare• ore 11 Incontro con l’azienda Martini

Sabato 7 marzo• ore 14,45Incontro con i ragazzi del Cate-

chismo• ore 16 Incontro con i catechisti• ore 16,45Incontri individuali con il ve-

scovo• ore 18,30Incontro con il gruppo sposi e

cena

Domenica 8 marzo• ore 11 Messa conclusiva

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Giovedì 26 febbraio 2015 7Vita della Chiesa

“La riformadella Curiaè nella linea dellaChiesa povera”Il segretario del Consiglio di cardinali,Marcello Semeraro: “Si tratta di un‘ri-pensamento’ in vista di uno snellimentoe di una semplificazione della Curia romana”e di “una maggiore rilevanza, anche esterna”

i è conclusa mercoledì 11 febbraiol’ottava riunione del Consiglio dicardinali, il cosiddetto C9, istituito dapapa Francesco per “aiutare il Santo

Padre nel governo della Chiesa universale” e perstudiare un progetto di riforma della Curiaromana. Il 12 febbraio e venerdì 13, in Vaticano,ha avuto luogo il Concistoro del Collegiocardinalizio per riflettere sugli orientamenti esulle proposte per la riforma della Curia. Inquella circostanza, è stato presentato il camminocompiuto finora dal C9, con una relazione lettada monsignor Marcello Semeraro, segretario delConsiglio di cardinali. Ecco un suo bilancio.

Eccellenza, al Concistoro presenterà la relazio-ne sulla riforma della Curia. Può anticiparciqualche contenuto?I cardinali, che sono i primi collaboratori econsiglieri del Papa, svolgono il loro compito siasingolarmente nei rispettivi uffici cui sonochiamati, sia collegialmente quando sonoconvocati insieme per trattare alcune questionidi maggiore importanza. Questo è il caso delprossimo Concistoro straordinario. È dunquegiusto che, a distanza di poco più di un annodall’inizio della sua attività, il Consiglio riferiscaal Collegio dei cardinali sul percorso compiuto esul lavoro svolto. Si ricorderà che in una riunionesvoltasi il 24 novembre scorso analogainformazione fu data ai Capi Dicastero dellaCuria romana. Ai cardinali si farà una sinteticarelazione sull’attività e sui criteri che hannoguidato la riflessione dei nove membri delConsiglio con l’esposizione di alcuni risultatiraggiunti, perché l’ampliamento dellaconsultazione aiuti a migliorarli.

Qual è lo status attuale dei lavori? Può sintetiz-zare il cammino compiuto dal C9? In gran parte esso è noto attraverso ledichiarazioni del direttore della sala stampa dellaSanta Sede. Dopo una prima fase, che chiamerei’euristica’, perché dedicata alla raccolta

Sd’informazioni e pareri - in gran parte ha occupatoi mesi successivi alla notificazione della decisionedel Papa sino alle prime sessioni del Consiglio - si èpassati alla fase di studio e, quindi, a quella dellaformulazione di proposte.

E ora cosa resta da fare?Occorre anzitutto completare questa fase. Si terràconto che il Consiglio ha tenuto oltre unacinquantina di riunioni raccolte in otto sessioni(ultima è quella in corso in questi giorni di febbraio2015), ma si aggiungerà pure che la riforma dellaCuria romana non è stato l’unico tema trattato. IlConsiglio di cardinali è stato istituito con il primoscopo di aiutare il Papa nella sua azione di governoper tutta la Chiesa e anche questo è stato fatto. Sipensi, solo per un esempio, alla PontificiaCommissione per la tutela dei minori, che haconcluso in questi giorni i lavori della sua primaplenaria. Intanto, si delineano già alcuni risultati,come quelli, annunciati da tempo, sulla possibilitàdi raccogliere alcuni Pontifici Consigli in due piùgrossi Dicasteri.

A tal proposito, si parla di due grandi poli: laici-fa-miglia-vita e carità-giustizia-pace. È solo unasomma algebrica del preesistente, oppure c’è undiverso modo di pensare e, quindi, di agire?Per fare una semplice ’somma’ non ci sarebbe diper sé bisogno di una riforma. Si tratta, piuttosto, diun ’ri-pensamento’ in vista di uno snellimento e diuna semplificazione della Curia romana,progettato pure nella fiducia che alcuniaccorpamenti di Pontifici Consigli diano a essi unamaggiore rilevanza, anche esterna, e dunque unamaggiore incidenza. La riforma della Curia,tuttavia, potrebbe prevedere anche la creazione dinuovi Dicasteri, se le circostanze lo richiedono. Laprima istanza è l’efficace corrispondenza allamissione salvifica della Chiesa.

Ma la riforma della Curia è solo un’operazione disemplificazione di strutture? Non è che papa Fran-cesco vuole comunicare anche altro?

“Penso che conpapa Francescole ‘dietrologie’siano propriofuordi luogo”.Semplificazioneauspicata anchea livellonazionale,diocesanoe perfinoparrocchiale

Penso che con papa Francesco le ’dietrologie’ sianoproprio fuor di luogo. È sempre molto chiaro! A mepiace leggere il processo di riforma della Curiaanche nella linea di quella ’Chiesa povera’ di cui ilPapa parla sin dal principio del suo ministero sullaCattedra di Pietro. Ricordo alcune parole della suaomelia del 24 aprile 2013 nella cappella di SantaMarta. Ne presi subito nota, perché la settimanaseguente ci sarebbe stata una sessione del Consigliodi cardinali. Il Papa disse: ’E quando la Chiesa vuolvantarsi della sua quantità e fa delle organizzazioni,e fa uffici e diventa un po’ burocratica, la Chiesaperde la sua principale sostanza e corre il pericolodi trasformarsi in una Ong. E la Chiesa non è unaOng. È una storia d’amore… Tutto è necessario, gliuffici sono necessari… Ma sono necessari fino a uncerto punto: come aiuto a questa storia d’amore.Ma quando l’organizzazione prende il primo posto,l’amore viene giù e la Chiesa, poveretta, diventa unaOng. E questa non è la strada’. Ritengo che non sidebba trascurare questa ’chiave’, per comprendereanche la riforma della Curia romana.

C’è anche l’auspicio che queste riflessioni ricadanopoi sulle Chiese locali…Personalmente lo auspicherei. Non è difficile notareche in molti casi, sia a livello nazionale, sia a livellodiocesano (e talvolta perfino parrocchiale) quantoall’organizzazione si tenda a imitare… la Curiaromana! Avere presente il principio chel’organizzazione deve sempre essere - come dice ilPapa - di aiuto alla storia d’amore che ogni Chiesadeve raccontare agli uomini del proprio temposarebbe ottimo correttivo e antidoto per alcunetentazioni, che sempre sono in agguato.

Sono già stati programmati i prossimi incontri delConsiglio per il 2015? Quali sono i tempi per lanuova Costituzione sulla Curia romana?I tempi per la conclusione dei lavori non sapreidirli. Non sarà, in ogni caso, per le ’calende greche’.Posso dire, tuttavia, che le sessioni del Consigliosono in calendario sino al dicembre 2015.

Vincenzo Corrado

I LAVORI DEL C9 CURIA ROMANA RIUNITAIN VATICANO IN OCCASIONE

DEGLI AUGURI NATALIZINEL DICEMBRE SCORSO

(FOTO ARCHIVIO SIR)

✎LADOMENICA DI PAPA FRANCESCO | di Fabio Zavattaro

subito lo Spirito lo spinsenel deserto, e nel desertorimase quaranta giorni,

tentato da Satana. Stava con lebestie selvatiche e gli angeli loservivano”.Ventisette parole soltanto. Eppuredietro a questa breve e sommariadescrizione si nasconde un grandeevento, che ci tocca direttamente.Quaranta giorni nel deserto.Quaranta come gli anni in cui ilpopolo d’Israele rimase nel deserto,“un lungo periodo di formazione -affermava Benedetto XVI - perdiventare popolo di Dio”; un tempoin cui la tentazione dell’infedeltàverso l’alleanza con il Signore erasempre presente. Quaranta come igiorni di cammino del profeta Eliaper raggiungere il monte Horeb, ilmonte di Dio. E poi il deserto. Rappresenta lanostra vita, in un certo senso, con lesue difficoltà e le sue debolezze, conla nostra volontà di ascoltare e lanostra incapacità di resistere alletentazioni. Il deserto è il luogo delsilenzio, della povertà; il luogo dovel’uomo è solo, privato di tutto e

E“

bisognoso di tutto. È luogo di morteil deserto, non c’è acqua, non si puòcoltivare nulla, non c’è vita, e forseviene meno anche la speranza.Eppure è il luogo dove propriol’essere privati di tutto porta adaffidarsi totalmente al Signore,diventando così il luogo del dialogocon Dio.Non pensiamo solo al desertopresente in alcune aree geografiche;il deserto è anche nella nostra vitaquotidiana, giornate tristi, senzaamore e senza perdono. Giornate incui non siamo capaci di avvicinarel’altro, di tendere la mano a chichiede il nostro aiuto. Ma è proprioin questo deserto che facciamo laprova dell’ascolto della parola diDio, quando ci troviamo arispondere alla domanda di fondo:

che cosa conta davvero nella miavita? È quanto chiede Francescodicendo di tenere lo sguardo rivoltoalla Pasqua mentre attraversiamo ildeserto quaresimale. Perché laPasqua “è la vittoria definitiva diGesù contro il Maligno, contro ilpeccato e contro la morte”.E torna la parola deserto: “È il luogodove si può ascoltare la voce di Dio ela voce del tentatore. Nel rumore,nella confusione questo non si puòfare; si sentono solo le vocisuperficiali. Invece nel desertopossiamo scendere in profondità,dove si gioca veramente il nostrodestino, la vita o la morte”.Nei nostri deserti rischiamo semprepiù spesso di trovarci a fare i conticon le belve e i demoni delladivisione, dell’invidia, dell’odio,

Nel deserto a lottare con SatanaPer fare più spazio a Dio e ai poveri nella nostra vita

della violenza, che rendono la vitasempre più dura e amara. È ilnostro deserto quotidiano dalquale possiamo uscire, ed avereanche noi i nostri angeli cuiguardare: sono i poveri chedobbiamo aiutare, sono i nostrifratelli e sorelle che dobbiamoamare. Il nostro deserto puòdiventare luogo abitato dallabontà, dal perdono, dallamisericordia, dall’amore. “Ildeserto quaresimale - diceFrancesco all’Angelus - ci aiuta adire no alla mondanità, agli ’idoli’,ci aiuta a fare scelte coraggioseconformi al Vangelo e a rafforzarela solidarietà con i fratelli”.Così quando invita a prendere unlibricino, che regala per viveremeglio il tempo di Quaresima,

tempo di prova e di conversione,ricorda che a distribuirlo ci sonoun centinaio di persone senzatetto: “Come sempre anche oggiqui in piazza coloro che sono nelbisogno, sono loro stessi a portarciuna grande ricchezza: la ricchezzadella nostra dottrina, per custodireil cuore”. Prendere il libretto, èanche invito a cogliere che questoè il tempo della conversione e dellacrescita spirituale, “che partesempre dal cuore: lì dove si gioca lapartita delle scelte quotidiane trabene e male, tra mondanità eVangelo, tra indifferenza econdivisione. L’umanità habisogno di giustizia, di pace, diamore e potrà averle soloritornando con tutto il cuore a Dio,che è la fonte di tutto questo”.Quaresima, tempo per correggereanche i “tanti difetti che tuttiabbiamo, e fare fronte alletentazioni che ogni giorno ciattaccano”, ricorda Francesco. Iltempo è compiuto, leggiamoancora in Marco, e il Signore è connoi nel suo amore, nella suamisericordia, nella sua giustizia.

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Giovedì 26 febbraio 20158 Attualità

TORINO 25 aprile 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor DouglasRega�eri, in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone. Pullman G.T., pranzo libero, celebrazione dellaSanta Messa nel Santuario della Consolata. Le iscrizioni sono aperte 50 euroPrenotazioni presso: Centro Pastorale, corso Sozzi, 39, tel. 0547 611001 - ParrocchieUfficio diocesano Pellegrinaggi, via Giovanni XXIII, tel. 0547 610280 - Unitalsi: Umberto 329 6484489; Giovanna 333 2995808

TERRA SANTA dal 6 al 13 agosto 2015: Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri.Pullman da Cesena, volo da Verona: il Monte Carmelo, Nazareth, il Monte Tabor, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran,Gerusalemme. Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore. Le iscrizioni sono aperte 1.195 euro

LISIEUX dal 6 al 9 luglio 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri,in visita ai luoghi della famiglia dei bea� coniugi Luigi e Zelia Mar�n, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino.Caen, Lisieux, Alencon; escursione a Mont St. Michel. Le iscrizioni sono aperte 840 euro

LOURDES Partenze in aereo e in pullman da marzo a o�obre voli da Bologna, Ancona, Bergamo e Verona; bus da Rimini e Cesena

SANTIAGO DE COMPOSTELA Possibilità di pellegrinaggi di gruppo o individuali. Programmi organizza� o in libertà

Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi - Polizza assicura�va R.C. Allianz n. 74372043

“Per dialogarecon tuttigli Stati”Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente delPontificio Consiglio della cultura, illustra - con tre mesidi anticipo - il calendario degli eventi “sotto l’ombrello”della Santa Sede, organizzati in collaborazione con laConferenza episcopale italiana, l’arcidiocesi di Milanoe l’ospedale pediatrico Bambin Gesù

irca 900 metri quadrati in tutto,all’insegna della “sobrietà”, parola-chiave “legata al tema dell’Expo e alpontificato di papa Francesco”. È il

padiglione della Santa Sede all’Expo 2015, inprogramma a Milano dal 1° maggio al 31ottobre sul tema “Nutrire il pianeta, energia perla vita”.Con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidentedel Pontificio Consiglio della cultura ecommissario generale della Santa Sede all’Expo,abbiamo il privilegio di fare una sorta di “visitaguidata” in anteprima, scoprendo anche - contre mesi di anticipo - il calendario degli eventi“sotto l’ombrello” della Santa Sede, organizzatiin collaborazione con la Conferenza episcopaleitaliana, l’arcidiocesi di Milano e l’ospedalepediatrico Bambin Gesù. Ma “la richiesta èfortissima, anche da parte degli Stati”, spiega ilcardinale Ravasi, e così la Santa Sede haconcesso il patrocinio a numerosi altri eventi.“Dobbiamo dialogare con tutti gli altripadiglioni, e quindi idealmente con tutti gliStati, perché in ognuno di essi esiste unapresenza cattolica”, precisa il cardinale. Pur nonessendo uno Stato, infatti, la Santa Sede celebra- come tutti gli Stati presenti alla kermessemilanese - il suo “national day”: la data scelta èl’11 giugno, con un momento istituzionale eun’edizione speciale del “Cortile dei Gentili”.Anche la Cei celebrerà a Milano la Giornata delCreato, all’interno del padiglione della SantaSede, il 5 settembre. “Speriamo che ci sia giàl’enciclica del Papa sull’ecologia”, l’auspicio delporporato.

Eminenza, cosa vedremo visitando il padiglio-ne della Santa Sede all’Expo?Prima di tutto c’è l’impatto esterno, con duescritte, che sono le due frasi fondamentali dinatura biblica attinenti al tema dell’Expo escelte come titolo specifico del padiglione dellaSanta Sede: ’Non di solo pane vive l’uomo’ e’Dacci oggi il nostro pane’. Sono i due aspetti del

C simbolo del pane: da unaparte, la dimensionemateriale, fisica, concreta,con tutti i problemi socialiche comporta e, dall’altraparte, l’aspetto piùsimbolico, quello che ha ache fare con la complessità

della persona umana, che ha bisogno anche dinutrimento interiore. All’interno del padiglione, nellazona centrale c’è una grande mensa: un lungo tavolointerattivo proporrà ai visitatori un itinerario discoperta dei ‘tavoli’ della nostra vita quotidiana e dellegame di solidarietà che si crea perché si possanosoddisfare le diverse forme di ‘fame’ dell’umanità’.Sulle due pareti laterali, alcuni video raccontanoquello che la carità cristiana già realizza in diversiPaesi: c’è l’ambiente africano, con il Burkina Faso, laSiria, con le istantanee di un’umanità che soffre, e leimmagini di papa Francesco con le sue dichiarazioniessenziali attorno al tema centrale.Due grandi opere d’arte, infine, si alterneranno sullaparete di fondo: la prima è una originalissima ‘Ultimacena’ di Tintoretto, che viene dalla chiesa di sanTrovaso a Venezia, dove il tema è affrontato conaccenti molto umani, alquanto diversi dalla sacralità acui ci ha abituati Leonardo; la seconda è un arazzomolto rilevante di Rubens che viene da Ancona,sempre sulla cena di Gesù.

La tavola come fulcro intorno al quale ruota la visitae il “protiro” come Cortile dei Gentili “ante litteram”.È il dialogo il modo con cui la Santa Sede ha scelto di“prendere posizione” sull’Expo?La Santa Sede non è uno Stato, è di supporto allo Statodella Città del Vaticano, però ha una caratteristica chenessuno Stato può vantare: l’80 per cento del suoterritorio è costituito da parchi e da opere d’arte, chesono il cibo dello spirito. Non è nella natura dellaSanta Sede, dunque, identificarsi o caratterizzarsi perinteressi particolari: dobbiamo invece dialogareidealmente con tutti gli altri padiglioni, e quindi contutti gli Stati, perché in ognuno di essi esiste unapresenza cattolica.

Pur non essendo unoStato, infatti, la SantaSede celebra - cometutti gli Stati presentialla kermessemilanese - il suo“national day”: la datascelta è l’11 giugno,con un momentoistituzionale eun’edizione specialedel “Cortile dei Gentili”.Anche la Cei celebreràa Milano la Giornatadel Creato, all’internodel padiglione dellaSanta Sede, il 5settembre. “Speriamoche ci sia già l’enciclicadel Papa sull’ecologia”,l’auspiciodel porporato

Che tipo di eventi “animeranno” il padiglione?Gli eventi promossi dalla Santa Sede nei seimesi dell’Expo - su quattro ambiti tematici:’un giardino da custodire’, ’un cibo dacondividere’, ’un pasto che educa’, ’un paneche rende Dio presente nel mondo’ - sono didue tipi: caritativi e spirituali. Il primoevento caritativo è un evento Caritas, inprogramma il 19 maggio, con lacollaborazione di Caritas Internationalis.L’ospedale pediatrico Bambin Gesù proporràtre incontri - il 5 giugno, il 19 settembre e il22 settembre - sul rapporto tra bambino ecibo: il primo sulle allergie, il secondosull’alimentazione, il terzo sulle malattiemetaboliche. La Cei, il 5 settembre, celebreràall’interno del nostro padiglione la Giornatadel creato, sul tema della destinazioneuniversale dei beni, ma anche del creatocome ’tempio’, come componentetrascendente in cui l’uomo è inserito percoltivarlo e custodirlo, secondo il dettato diGenesi. Tra gli eventi di carattere piùspirituale rientrano il ’National day’ dellaSanta Sede - in programma l’11 giugno conuna speciale edizione del Cortile dei Gentili,all’interno del Padiglione - e due eventi darealizzare in città, in collaborazione conl’arcidiocesi di Milano: uno probabilmenteal Teatro Del Verme, in centro, e l’altro in unospazio laico - ancora da decidere - pertrattare un argomento di confronto tracredenti e non credenti, legato alla prossimaenciclica del Papa, e in particolare al temadell’ecologia umana. All’Università Cattolica,il 7 ottobre, è in programma l’evento ’Atavola con Dio e con gli uomini’, mentre ilgiorno precedente, nella stessa sede, ci sarà’Mind-eat’, una giornata sul tema:’Alimentazione e salute mentale, tra miti epregiudizi’. Il 27 ottobre, infine, una Giornataa carattere interreligioso, organizzatadall’arcidiocesi di Milano.

M. Michela Nicolais

SANTA SEDE ALL’EXPO IL CARDINALE RAVASI: “ALL’INTERNO DEL PADIGLIONE C’È UNA GRANDEMENSA: UN LUNGO TAVOLO INTERATTIVO PROPORRÀ AI VISITATORI UN

ITINERARIO DI SCOPERTA DEI ‘TAVOLI’ DELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA EDEL LEGAME DI SOLIDARIETÀ CHE SI CREA PERCHÉ SI POSSANO SODDISFARE

LE DIVERSE FORME DI ‘FAME’ DELL’UMANITÀ (FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 26 febbraio 2015 9Attualità

il Periscopio di Zeta

Ancora sulla bolletta Hera. Torna il rompicapo.Un manuale aiuta il cittadino-utente-contribuente. Ma non basta

Il rebus dei consumi medi presunti

Intendiamoci: non ho nulla contro Hera, né tantomeno contro chi inHera ci lavora. Devo però tornare in argomento bollette. Dico devoperchè vorrei dare voce al cittadino-utente che non può fare nulla

se non adeguarsi a quanto gli capita. Provate voi a non pagare labolletta. Io non l’ho mai fatto, ma immagino che sarebbe assai difficilecontinuare a scaldarsi durante l’inverno e anche a scaldare l’acqua.Torniamo a noi. Dopo il pezzo pubblicato sempre in questo spazio l’8gennaio scorso, da Hera mi è arrivato via online un manualetto cosìintitolato: “Come leggere la bolletta e le altre cose da sapere…(seguono i simboli di gas, acqua, energia, igiene ambientale eteleriscaldamento)”. Si tratta di 16 paginette in cui il cittadino-utente-contribuente viene accompagnato nella guida alla lettura di unabolletta che assomiglia più a un cruciverba targato Bartezzaghi che aun resoconto articolato dei consumi e dei relativi costi.Il manuale avvisa subito il “gentile cliente” che, riporto testualmente,“le bollette non possono essere semplici. L’importo finale è il risultatodi un calcolo complicato di cui le dobbiamo dare conto”. E poi inizia laspiegazione. “Il calcolo è complicato – è scritto – perchè comprendeuna quota di tasse decisa dal Tesoro e dagli Enti Locali, ed è costruitosu parametri decisi dalle autorità di settore”.

Pazienza. Che vuoi farci? Ma il mio amicoPino, sempre quello dell’altra volta, nondemorde. Ha fatto l’autolettura e nel mesescorso ha ricevuto una bolletta del tuttoaccettabile. Poi, però, sempre Pino si èdimenticato che l’autolettura va fatta ognimese e pochi giorni fa ha avuto un’altraamara sorpresa: la bolletta che lui riceveogni 30 giorni (è un grande contribuente!)sfiora i 500 euro.Che fa Pino a questo punto? Ancora unavolta non contento, cerca di capire. Gira erigira la bolletta. Va a fondo delle sue laureee della sua pazienza. Poi chiama il numeroverde. Al telefono con una gentile signorascopre che in effetti gli sono staticonteggiati dei consumi stimati medigiornalieri un po’ fuori della norma.Rispetto a una media nei mesi invernali cheva da 10 a 13,9 metri cubi al dì, al mioamico Pino ne sono stati conteggiati comepresunti 17,5. Sì, avete letto bene: 17,5. Ilmotivo? Rimane ignoto anche a chirisponde al numero verde, ma la bollettarimane da pagare. Per intero. (872)

Ah, ecco spiegato l’arcano: Hera non c’entranulla. Adesso ho capito: c’entrano il Comune ealtri enti del territorio e poi il governo. E’ con loroche uno se la deve prendere se pagando labolletta del gas scopre che il costo della fornituranon raggiunge mai il 50 per cento di quanto sideve sborsare. Peccato che poi non si arrivi mai acapo di nulla. Il Comune dice che non fa i bilanci.Lo Stato è da sempre al verde e noi… lodiventeremo presto.

SuperAbiledi Arianna Maroni

GIOCHI PER TUTTII bambini con disabilità hanno il diritto di gio-care in spazi adatti alle loro esigenze. Parliamodi parco giochi inclusivi. A parlare ancora diinclusione potremmo quasi sembrare noiosi,ma se proviamo a riempire questa parola di si-gnificato, scopriremmo che altro non è che lapossibilità di azioni quotidiane reali e con-crete. Inclusione è far parte (della collettività) epoter fare (autonomamente); è ciò che ci avvi-cina alla realizzazione del nostro pieno dirittodi cittadini. E cittadini sono anche i bambiniche, in quanto tali, dovrebbero solo avere lapreoccupazione di giocare. Niente di più natu-rale che condividere uno spazio sicuro e liberoper divertirsi. Ma può bastare una carrozzina amettersi di mezzo e addio giochi. Prova tu a sa-lire sull’altalena o sul sentiero pendente se seicarrozzato! A meno che non ci troviamo in unparco giochi per tutti, un parco giochi inclu-sivo. Cosa sono, quindi, i parchi giochi inclu-sivi? Sono aree attrezzate con singole giostre ointeri spazi dove anche i bambini con disabi-lità - fisiche o sensoriali - o con problemi dimovimento possono giocare in sicurezza, in-sieme a tutti gli altri. In definitiva, spazi privi dibarriere architettoniche o sensoriali per muo-versi liberamente utilizzando strutture adattealla fruizione da parte di piccoli che possonoavere bisogno di ausili o avere difficoltà, sianosensoriali o di movimento. Ci sono ad esempiole altalene sulle quali si può salire con la pro-pria carrozzina, ma anche tunnel giganti pergiocare a nascondino, giostrine girevoli o ca-stelli con rampe per accedervi senza difficoltà,come pure percorsi sonori. Inutile dire cheanche l’area dovrebbe rispettare la piena ac-cessibilità, così da essere raggiungibile dachiunque, senza impedimenti e barriere disorta. C’è un gran bisogno di questi spazi, cheattualmente in Italia sono pochi, ma inizia adiffondersi l’informazione in merito, grazie inparticolare all’azione di due mamme che nonsi arrendono. Loro sono Claudia Protti e Raffa-ella Bedetti, mamme di Samuele, Cristian eMattia. Si sono conosciute a una iniziativa pro-mossa da Famiglie Sma (Atrofia Muscolare Spi-nale), vivono in Romagna e sono diventateamiche così come lo sono diventati i loro bam-bini, che avrebbero voluto giocare insieme alparco. Sull’altalena. Sullo scivolo. Sulla sabbia.Il fatto che Cristian sia su una carrozzina nonlo permette, e anzi mette in evidenza il pro-blema barriere architettoniche nei parchi gio-chi, problema col quale Raffaella combatte dasempre. Che fare dunque? Claudia e Raffaelladecidono di rivolgersi alle istituzioni per sensi-bilizzare “dall’alto”sulla mancanza di spazi digioco e strutture dove tutti i bambini – anchequelli disabili e in carrozzina – possano diver-tirsi insieme. Nella mattinata di sabato 28 feb-braio verrà inaugurato al Parco “Campo dellaFiera” di Santarcangelo di Romagna (Rm) ungioco inclusivo, ovvero una giostra che potràessere utilizzata da bambini con e senza disa-bilità, in tutta sicurezza.Questa installazione è il risultato della collabo-razione tra l’amministrazione di Santarcangeloe di due mamme speciali Claudia Protti e Raf-faella Bedetti, impegnate a far conoscere e dif-fondere la cultura dei parco giochi inclusivianche attraverso il loro blog, giochipertutti.

on l’enorme difficoltà che costain Italia cambiare qualcosa, ilgoverno Renzi sta inanellandopunti su punti nel tentativo di

rilanciare l’economia italiana, purnell’assoluta carenza di risorseeconomiche a disposizione. Perché faresontuose nozze con i fichi secchi - senzacioè denari da poter spendere e spandere- è esercizio obiettivamente difficile. Cosìl’esecutivo s’è mosso tramite investimentimirati, e cambiamenti di regole. Unasforbiciata all’Irap per far respirare leaziende dal punto di vista fiscale (e nonfarle scappare vieppiù all’estero); i famosi“80 euro” che sono stati la primarestituzione di denaro in busta paga amemoria di lavoratore italiano; la sceltache si avrà di trasferire volontariamentenel salario anche il Tfr; il tentativo disalvare l’Ilva, la più grande acciaieriaitaliana; le mani sulla scuola italiana, cioèsulle radici dalle quali si svilupperà labuona occupazione di domani…Insomma, tanta carne al fuoco,soprattutto se al carico si aggiunge il JobsAct.Ora l’iter legislativo s’è completato e sipuò assumere con le nuove regole; c’è chile ha soppesate con particolareattenzione dal lato dei licenziamenti, mala vera portata della nuova legge sta

dall’altra parte del manico: si puòassumere più facilmente, con piùconvenienza (fiscale) per l’azienda, conmolte più probabilità per il giovane di uninserimento in azienda, piuttosto che uncontinuo sfruttamento nel segno delprecariato. Se si pensa che la flessibilitàdell’ultimo decennio s’era trasformataquasi completamente in precariato,prima lavorativo e poi quasiesistenziale… Proprio in queste oreConfindustria parla della possibilità dicreare 150mila nuovi posti di lavoro entroun anno. Noi tutti li aspettiamo contrepidazione. Si può fare di più? Sempre. Soprattutto,d’ora in poi servirebbe una politicaindustriale più raffinata, capace diaggiustare la mira e colpire nei due-trepunti vitali per la nostra economia. Lafase emergenziale pian piano develasciare il posto ad una strategia dirilancio per i prossimi decenni, non per iprossimi mesi. Ma togliamoci dalla testa che le cosepossano andare bene per decreto legge.La politica fa la cornice, il quadro lodovrebbero fare gli operatori economici.Vuol dire investire, crescere indimensioni, superarequell’individualismo italico che nelmondo globalizzato è solo un limite,

sfidare nuovi mercati, innovare il prodottoe promuoverlo con efficacia. Fare ilmestiere dell’imprenditore, insomma: cisono più imprese nel Nordest che in tuttala Russia, non possiamo aver cancellatoqualcosa che abbiamo nel Dna da secoli. E non è vero che tutto è impossibile. Forsela dichiarazione di Renzi (“la nostramanifattura raggiungerà quella tedesca”)è una smargiassata, ma il rilancio di Fiat eMaserati stanno a significare che, conbuone idee e rimboccandosi le maniche,siamo ancora noi gli artefici della nostrafortuna. Se proprio proprio il governo vorrà dareuna bella propulsione al tutto,indichiamo due strade interessanti: larivoluzione del mercato dei capitali (laBorsa è minuscola, non si può passaresempre attraverso le banche e c’è tantaliquidità in cerca di occasioni). E unafalciata - vera - alla selva di burocrazia cheammorba la vita degli italiani e spaventaterribilmente gli stranieri. Perché dentrovi vedono assurdi ostacoliall’intraprendere, giustificati o per tenerein vita una colossale macchina pubblica,o per foraggiarla tramite buste“lubrificanti” degne di un Paese del Terzomondo. Adelante, dunque, e senza tantojuicio.

Nicola Salvagnin

COra tocca agli imprenditori

ALIBI FINITI. La serie di misure messein campo dal governo vanno nelladirezione giusta: liberare risorse perle aziende e rendere più fluidii meccanismi di entrata e uscita dallavoro. Senza parlare dei tagli all’Irape delle facilitazioni fiscali per assumerei giovani. Tutto il Paese attende lo scattodel mondo industriale che prevede150mila nuovi posti di lavoro

Non solo jobs act

(FOTO ARCHIVIO SIR)

l Copercom (Coordinamento delle associazioniper la comunicazione - www.copercom.it)

patrocinerà anche quest’anno la Settimana dellaComunicazione (10-17 maggio 2015), giunta alladecima edizione e promossa da Figlie di San Paoloe Società San Paolo. “La manifestazione, nella suaportata comunicativa - scrive il presidenteDomenico Delle Foglie ai promotori -, dà unsignificativo risalto al messaggio del Papa per laGiornata mondiale delle comunicazioni sociali” (il17 maggio si celebrerà la 49ª sul tema “Comunicarela famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro

nella gratuità dell’amore”).Il Coordinamento “seguirà anche il momento cloudella Settimana: il Festival della Comunicazione”(Cosenza, 10-17 maggio), organizzato incollaborazione con la Diocesi, “attraverso il sito, lepagine dei social network e la propria reteassociativa”. La scorsa edizione ha coinvolto oltre40 città, sostenuta da diocesi e da enti ecclesiali eculturali. La manifestazione rappresenta un“unicum nel panorama ecclesiale e culturaleitaliano”.Info:www.settimanadellacomunicazione.it.

I

Settimanadellacomunicazione

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Centocinquanta gli inviti e numerosissima la partecipazione.Domenica 8 febbraio la comunità parrocchiale di Sant’Egidiodi Cesena ha celebrato la festa della famiglia con una Messanella quale tutte le coppie di sposi hanno rinnovato lepromesse matrimoniali. Nell’occasione la comunità guidata

da don Gabriele Foschi e don Filippo Cappelli ha ricordato glisposi che nel 2015 festeggiano particolari anniversari: sonooltre 150 le coppie che nell’arco dell’anno ricordano i 10, 20,25, 30, 40, 50, 55 e 60 e oltre (c’è chi ricorda i 69!) anni dinozze.

Giovedì 26 febbraio 201510 Cesena

In crescita il "Righi" e Ragioneria. Buon debutto per il nuovo liceo "Almerici"

hiuse le pre-iscrizioni, le scuolesuperiori fanno i conti con lescelte dei ragazzi. Nel viaggiotra chi sale e chi scende, a

Cesena sono lo Scientifico eRagioneria a registrare l’aumento piùforte: non dati eclatanti ma comunquesignificativi, considerando il numeroinferiore di alunni di terza mediarispetto lo scorso anno.Complessivamente si registrano unasessantina di iscrizioni in meno peruna questione anagrafica: i cesenatinati nel 2001 (la generazione che asettembre farà il suo ingresso allesuperiori) sono 722 contro i 764 del2000, l’anno del ’baby boom’, quandotante coppie hanno programmato unfiglio per l’inizio del millennio. Le iscrizioni per via telematica allescuole superiori sono terminate il 15febbraio, ma le famiglie ritardatarieavevano ancora una settimana ditempo per completare la procedura,rivolgendosi alle segreterie degliistituti. Entrando nel dettaglio, il liceo ’Righi’incassa, compresa la sede di Bagno diRomagna, 307 neo iscritti contro i 271dello scorso anno. "Un aumentoconsistente di questi tempi",sottolinea il vice preside MarinoMengozzi. Fra i tecnici fa un balzo inavanti l’istituto commerciale ’Serra’che passa da 156 a 180 iscritti, con unalieve preferenza per l’indirizzoAmministrazione finanza e marketingrispetto al Turismo. La ricetta del

C Iscrizioni: i numerialle Superiori

successo per la dirigente scolastica SusiOlivetti sono "da un lato l’accoglienza cheviene riservata agli studenti soprattuttodel primo biennio, con una forteattenzione alla persona e al suo bisognodi essere accompagnata nell’inserimentoin una nuova realtà scolastica, e dall’altrola forte integrazione della scuola con ilmondo del lavoro". Da sempre attentaalle esigenze del mercato del lavoro,Ragioneria ha scelto di introdurre lostudio della lingua russa. Soddisfazione anche per il liceo gestito

dalla Fondazione Almerici: l’indirizzosportivo guadagna dieci matricole in più(da 16 a 26), mentre quello europeo passada 4 a 5 iscrizioni per un totale di 31studenti. "Un incremento importante",dice il preside Tiziano Mariani,riferendosi al liceo nato dalla fusione diquello dell’Immacolata e del Sacro Cuore. Stabile il liceo ’Monti’ che registra soloqualche iscritto in meno, passando da 284a 279. Alla paventata crisi del latino egreco risponde con i numeri dell’indirizzoClassico (da 78 a 76, le tre prime classi

dovebbero essere confermate), crescepoi quello delle Scienze umane (+32),mentre perde l’Economico sociale (-35). "Il nostro liceo raggiunge unnumero ragguardevole di iscritti intutti i suoi indirizzi - afferma il presideGiancarlo Domenichini -. Colpisce ilsuccesso del classico tradizionale, inassoluta contro tendenza rispetto aldato nazionale. L’impegno di tantidocenti per avviare una didatticaefficace e innovativa, le numeroseiniziative, le dotazioni all’avanguardia,il tradizionale valore aggiunto deglistudi umanistici portano a questorisultato".Qualche iscritto in meno anche per illiceo linguistico, che scende da 243 a231. "La fiducia accordata è per noi lamigliore conferma della bontà delpercorso intrapreso per dare un profiloalto e di eccellenza alla nostra scuoladi recente formazione", sottolinea lapreside Simonetta Bini. Tra i professionali, mantiene laposizione l’istituto Versari-Macrelli (da184 a 176), con l’indirizzo grafico piùgettonato. "Il nostro trend èconfermato. Si tratta di numeri chesono destinati a salire, a settembre,con il passaggio degli allievi da altrescuole", rileva il dirigente scolasticoMauro Tosi. Crolla l’Iti Pascal (da 214 a150) l’Agrario si ferma a 203 (220l’anno scorso) e Geometri a 42 (55 nel2014). L’istituto Comandini, infine,diminuisce da 108 a 95.

Francesca Siroli

All’Istituto tecnico tecnologico(Itt) "Pascal" (già Iti) di Cesenaapre al pubblico il Museodell’elettronica e dell’informatica.Lo spazio espositivo, attivo dal2009, da quest’anno accoglie ilpubblico esterno alla scuola e

visite guidate gratuite e ha giàregistrato circa 250 visitatori.L’apertura al pubblico è frutto diun accordo fra l’Istituto e il Museodi Scienze Naturali del Comune diCesena, del quale le sale dell’Itt“Pascal” costituiscono oggi la

All’Istituto "Pascal" un museoaperto a tutta la città

sezione Tecnologia. Il Museo, oltre a unaraccolta di strumenti e attrezzature diinteresse culturale, vuole essere undocumento di vita vissuta ed unostrumento attraverso cui ripercorrere lastoria dell’Istituto e l’evoluzione dellascienza e della tecnica. Con la visita almuseo è possibile comprendere che cosasiano l’Elettronica, le Telecomunicazioni el’Informatica, toccando quasi con manol’evoluzione che hanno avuto nel tempo.Oltre a queste discipline, nel museotrovano posto altri strumenti provenienti

dai laboratori. Presente anche una sezione di strumentiinformatici. L’Istituto "Pascal" avevaintuito, già dagli anni Ottanta,l’importanza dell’Informatica, tanto daaver ottenuto questa specializzazioneunica nel suo genere in tutta la provincia diForlì-Cesena. E’ possibile prenotare levisite guidate telefonando allo0547/22792 (Itt Pascal) oppure allo0547/356442 (Museo di Scienze). Il museoè aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12,escluso la domenica. (Bab)

Parrocchie | Festa della famiglia a Sant’Egidio

E’ mortanonnaAnnunziataAveva107 anni

Addio alla signora Annunziata Pistocchi, unadelle decane della città di Cesena, morta lascorsa settimana all’età di 107 anni (li avevacompiuti pochi giorni fa) a Monfalcone, dovesi era trasferita da qualche tempo a casa diun nipote. Ma fino al 2012 Tina (così tutti lachiamavano) è stata, a dispetto delle oltre100 primavere, una delle più assidue evivaci frequentatrici della sede della CroceBianca, in contrada Dandini, dove si recavaquasi quotidianamente e spesso allietava glialtri ospiti suonando il pianoforte. E anche i

vicini di casa, che le erano molto affezionati,godevano dei suoi piccoli concerti: dapianista professionista qual era stata, siesercitava al pianoforte praticamente ognigiorno. Ma si dilettava anche con ilgiardinaggio, orgogliosa della bellezza e delprofumo dei suoi fiori. Il suo compleanno era sempre un’occasionedi grandi festeggiamenti, come conferma ilsindaco Paolo Lucchi, che più di una volta viha partecipato per fare gli auguri allasignora Tina.

Tina si era trasferita presso la famiglia di unnipote a Monfalcone, mantenendocomunque i contatti con gli amici cesenati.Negli ultimi tempi le forze avevanocominciato ad abbandonarla e avevarinunciato anche al pianoforte "perché nonriusciva più a suonare bene come avrebbevoluto", come racconta una vicina di casacesenate che l’aveva sentita qualche mesefa. Ma fino all’ultimo ha mantenuto laprontezza di spirito che lacontraddistingueva.

Nuove attivitàBio-pizza in cittàLa pizza biologica a km zero sbarca aCesena. La scorsa settimana è statainaugurata la pizzeria Qbio in via Mulini 22,nei locali che in passato hanno ospitato ilbar "Caino”. Forti dei lusinghieri riscontri ottenuti neiprimi mesi di apertura di Qbio in piazzaledella Vittoria a Forlì, i soci Luca Zanotel,Luca Montanari e Gianluca Mondardinilanciano anche a Cesena la nuova pizzeriaQbio, associata a Confartigianato cesenatedei cui servizi e consulenze ha potutobeneficiare per l’apertura dell’attività, conimpasti madre, farine biologiche, acquaalcalina, bevande, verdure e frutta bioproveniente dall’azienda agricola. Per ititolari la scelta del bio non è né una modané un business, ma prima di tutto una scelta,uno stile di vita e un approccio culturaleall’alimentazione fragrante e salutista. Ne èprova anche il fatto che Luca Zanotel ètitolare della gelateria "Puro & Bio" in corsoGaribaldi, una delle più frequentate eapprezzate a Cesena.

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Giovedì 26 febbraio 2015 11Speciale

Un grande cuoreSei anni ricchie intensiL’educazione dei giovani, la sua grandepassione. E poi la vita della città,l’ascolto della Parola di Dio, l’unitàdella "famiglia diocesana" con le suediversità di storie e di sensibilità. Èdifficile riassumere in poche righe itratti caratteristici del ministeroepiscopale del vescovo Antonio aCesena-Sarsina, sei anni intensi ericchi di prospettive. Questi però misembrano gli aspetti salienti. E, al disopra di tutto e in ogni momento,l’attenzione alle persone e lacordialità dei rapporti con tutti.Aveva il cuore grande, don Antonio.Accogliente e generoso. Ma avevaanche una acuta intelligenza eapertura di sguardo. Le sue analisi eindicazioni affondavano radici in studi,letture, confronti. Sapeva chiedereconsigli e non rifiutava il dialogo connessuno, capace di mostrare labellezza del Vangelo e dell’esperienzacristiana con grande passione edesiderio di incontro.Nei diversi contesti in cui si trovava,monsignor Lanfranchi amava ripeteredi aver trovato a Cesena una Chiesaviva. E che sentiva forte su di sé laresponsabilità di far lievitare questaricchezza, soprattutto qualificandolacome coscienza critica e vigilante,capace di incidere nella vita dellepersone e del territorio. "La Chiesa èsempre Chiesa nella città", ribadivacostantemente. "Parte integrantedella vita del territorio e anima dellasocietà". Come fare, in concreto? Glichiesi una volta. La risposta fu pronta:"In due modi", disse. "Diventandocompagni di strada di tutti, con lacondivisione dei problemi del nostrotempo. E radicandoci sempre più nellarelazione con Cristo nel Vangelo".Emblematico di questo spirito èun’altra considerazione, per certi versisorprendente, che mi confidò allavigilia della festa di San GiovanniBattista nel 2004, la sua primacelebrazione del patrono di Cesena. Gliavevano raccontato del centrocittadino invaso da bancarelle eattrazioni varie, forse per fargli notarelo stridore fra sacro e profano. Ma luiaveva un’altra visione. "Mi sembra untratto bello - rispose - che tutto ciò siaattorno alla Cattedrale, nel senso chela Cattedrale raccolga attorno a sé leesperienze della vita, della festa,dell’incontro, dello scambio. Mi piaceperché in questo vedo da una parte laCattedrale come segno della Chiesache richiama ad alzare sempre losguardo, e dall’altra non ha paura dimostrare che la fede si incarna inquelle che sono le manifestazioni dellavita".In quello stesso giorno si sarebbericostituito il Consiglio pastoralediocesano, per cui fu immediatoinsistere sulla sua visione di Chiesa."Non ho in testa una Chiesaomogeneizzata, totalmente uniforme,ma una Chiesa che vive l’unità nelladiversità, componendola dentro allacomunione", spiegò. "E nello stessotempo sono convinto che la fedeesprime pienamente la sua feconditàquando si traduce in cultura, in modidi vita che informano la mentalità, checreano legami tra le persone. E dunquequando la comunione si trasforma inuna fraternità concreta, dove ognunosi fa carico dei problemi, delle vicendedegli altri". Una Chiesa non chiusanelle sue mura, ma proiettata fuori disé. Oggi diremmo "in uscita".Quando nel 2008, in occasionedell’assemblea diocesana dell’AzioneCattolica, volemmo raccogliere i suoidiscorsi alla città in un’agilepubblicazione, fu facile trovare untitolo che ne riassumesse lo spirito e lostile. Una vera indicazioneprogrammatica: "Sogniamo insieme ilfuturo".

Ernesto Diaco

Un padre, un amico"Don Antonio"sempre vicino ai fedeliMonsignor Antonio Lanfranchi è morto martedì17 febbraio a Modena. Tantissima gente ai funeraliQuasi 250 tra sacerdoti e diaconi, 24 i vescovi

Migliaia di persone per il funerale del vescovo Antonio. Nel duomo di Modena,giovedì della scorsa settimana è stato dato l’ultimo saluto a monsignor Lan-franchi, per sei anni pastore della nostra diocesi. Ha presieduto le esequie ilcardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. Ha tenuto l’omelia il vesco-vo di Brescia, monsignor Luciano Monari che negli anni piacentini ha cono-sciuto molto bene "don Antonio" quando lo scelse come suo vicario generale.Quasi 250 i preti e i diaconi che hanno preso parte all’Eucaristia. Ventiquattroi vescovi tra cui i "nostri cesenati" Regattieri, Garavaglia e Biguzzi. Molto foltala partecipazione da Piacenza e dal paese natale di Lanfranchi, Grondone diFerriere. Numerose le autorità civili e militari, tra cui il vice sindaco di CesenaCarlo Battistini e il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Matteo Truffel-li. Diverse decine le persone provenienti dalla nostra diocesi (anche alcunidiaconi) e una dozzina i sacerdoti concelebranti. Tutti indistintamente hannomanifestato un grande affetto al vescovo Antonio morto a 68 anni a causa diuna terribile leucemia manifestatasi nel giugno 2014. Ricordiamo la telefo-nata di vicinanza di papa Francesco a monsignor Lanfranchi avvenuta nel-l’agosto scorso. In queste quattro pagine speciali, tra i tanti ricordi anche il te-legramma di partecipazione del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Paro-lin, per conto del Pontefice.Di seguito pubblichiamo il testo letto al termine del funerale dal vicario gene-rale della diocesi di Modena-Nonantola, monsignor Giacomo Morandi.

orrei tanto riuscire ad essere "vicario dell’amore di Cristo", ecogliendo il messaggio di questa IV domenica di Quaresima,chiamata nella tradizione "in laetare", essere servitore dellavostra gioia, non di quella gioia effimera, illusoria, ma la gioia che

nasce dalla comprensione del dono grandissimo della vita e del senso".Carissimo Vescovo Antonio con queste parole iniziavi il tuo ministeropastorale in mezzo a noi il 14 marzo 2010. Fedele a questo tuo desiderio haicamminato con noi in questi cinque anni, sostenendoci con la tua parolasapiente, il tuo carattere riservato e gioviale, la tua bontà d’animo e la tuadisponibilità generosa.

V"

Non sono mancati i momenti difficili, comel’esperienza drammatica del terremotoprima e dell’alluvione, che hanno colpito lanostre terre e le nostre comunità, ma anchemomenti di gioia profonda come labeatificazione di Rolando Rivi, da tefortemente desiderata, l’inizio della visitapastorale che tanto ti aveva entusiasmato,la presenza in mezzo ai giovani che avrestidovuto accompagnare la scorsa estate inpellegrinaggio in Terra Santa. In questomomento sono tanti i ricordi e i momentivissuti insieme che affollano il nostro cuore.Sei tu stesso che nel tuo Testamento ciconfidi da dove attingevi la forza e il vigoreper il tuo ministero; così scrivevi: "Converità devo confessare che il filo d’oro cheha unito la mia vita è l’amoremisericordioso di Dio e solo quello; amoreche si è manifestato nel dono della vita,della vocazione al sacerdozio, nel donodell’episcopato, nella grazia di esserevissuto nella Chiesa, nei vari presbiteri,nelle comunità. Quante grazie! Tante voltemi sono chiesto: Dove potresti essere ora seil Signore non ti avesse chiamato? Qualesarebbe stato il tuo destino? Ringrazio ilSignore di non avermi mai abbandonatocon il suo amore".L’amore misericordioso del Signore che tiha guidato, è l’amore misericordioso chehai donato a noi come Padre e Maestronell’annuncio della Parola e nellapresidenza dell’Eucaristia, nel servizio aipoveri in una carità che come insegna ilvangelo deve rimanere nascosta e visibilesolo al Padre che vede nel segreto. Ma ilMagistero più alto e più vero ce lo haidonato in questi mesi con l’offerta della tuasofferenza e della tua malattia per la nostracomunità diocesana! Ci hai insegnato chenulla è privo di senso e di significato se losappiamo vivere nell’amore e per amore!Hai combattuto con forza ed energia perpoter riprendere a pieno ritmo il tuoministero, e alla fine non ti sei arreso allamalattia, ma ti sei consegnato all’amoremisericordioso del Signore.Carissimo vescovo Antonio, vogliamo direa tuo nome,e a nome dei tuoi parenti, ungrande grazie a tutti coloro che in questimesi ti sono stati vicini con tanto amore eaffetto, don Giovanni e don Franco, lasignora Carmela e la cugina Angela, i tuoifratelli e nipoti, il dott. Francesco Sala, ilprof. Mario Luppi, insieme alla sua equipe,che con grande professionalità e umanità tisono stati vicini sino alla fine. Desideroringraziare di cuore anche il sindacoGiancarlo Muzzarelli, per la sua vicinanza edisponibilità, non solo in questi giorni.Caro vescovo Antonio non ti nascondiamoche già ci mancano le tue parole diincoraggiamento, le tue battute e anche letue "tirate di orecchie", ma davanti alSignore che scruta i cuori, ti diciamo che tiabbiamo e ti vogliamo bene per quanto seistato e sei per tutti noi: vicario dell’amore diCristo! Ti accompagniamo all’incontro conil Signore certi di sentir risuonare le paroleconsolanti e rassicuranti "Vieni, servobuono e fedele, prendi parte alla gioia deltuo Signore".

Giacomo Morandi

Monsignor Antonio Lanfranchi, morto la scorsa

settimana a 68 anni a causa di una leucemia

(Foto Mauro Armuzzi)

Modena, giovedì 19 febbraio, le esequie di monsignor Lanfranchi,

presiedute dal cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna

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Giovedì 26 febbraio 201512 Speciale

I telegrammi del Papa e di CarrònIl testo di telegramma con le condoglian-ze di papa Francesco

Al Vicario Generale monsignor GiacomoMorandiAppresa la notizia della scomparsa del-l’ecc.mo monsignor Antonio Lanfranchi,Arcivescovo-abate di Modena-Nonantola,dopo grave malattia da lui vissuta con spi-rito di fede e di testimonianza cristiana, ilSanto Padre Francesco partecipa spiri-tualmente al lutto che colpisce codestacomunità diocesana. Egli, mentre ne ri-corda il generoso e fecondo ministero, rin-grazia il Signore per i frutti spirituali delsuo ministero di guida e di accompagna-mento del Popolo di Dio e innalza fervidepreghiere di suffragio per la sua anima.Con tali sentimenti Sua Santità invoca peril defunto pastore il premio eterno pro-messo ai fedeli servitori del Vangelo e im-parte di cuore a Lei, al signor cardinaleCarlo Caffarra che presiede le esequie, aglialtri presuli, ai sacerdoti ed ai fedeli tutti,

come pure ai familiari del compianto ar-civescovo e a quanti lo hanno amorevol-mente assistito, la confortatrice benedi-zione apostolica. Unisco il mio personalecordoglio e la mia preghiera.

Cardinale Pietro ParolinSegretario di Stato di Sua Santità

Il telegramma di don Juliàn Carròn, pre-sidente della fraternità di Cl

Reverendissimo monsignor Morandi,insieme a tutti gli amici del movimento diComunione e Liberazione partecipo al do-lore della Chiesa di Modena per la salitaal Cielo del carissimo Arcivescovo Lan-franchi.Il suo affetto nei confronti di CL, prima aCesena e poi a Modena, era il segno con-creto della maternità della Chiesa verso isuoi figli.Con la Sua testimonianza ha aiutato chidi noi lo incontrava a essere più consape-

vole della grazia ricevuta attraverso donGiussani, del quale disse un anno fa: "Ab-biamo tutti bisogno di testimoni e donGiussani è davvero un grande testimone;per molti di voi è un padre nella fede, pertutti noi credo che sia un testimone credi-bile, che ci ha mostrato - per usareun’espressione di Papa Francesco nell’en-ciclica Lumen Fidei - la bellezza della fede,ha mostrato come la fede davvero sia unaluce che si porta su tutta la vita dell’uomo,su tutte le sue situazioni, le sue dimensio-ni, che la fede ha una pertinenza con la vi-ta dell’uomo".Dopo averlo immedesimato con Suo Fi-glio in croce attraverso la sofferenza dellamalattia, il Signore conceda a monsignorLanfranchi la gioia definitiva di posare ilcapo su Cristo, come discepolo che Gesùamava nella struggente raffigurazione delduomo di Modena. E conceda ai fedelidella Chiesa che ha guidato di vivere al-l’altezza della Sua Eredità.

Don Juliàn Carròn

Al funeraleDall’omelia di monsignorLuciano MonariLa personalità di don Antonio è stataessenzialmente una personalità ecclesiale,quella di una persona che nella appartenenza enel servizio alla Chiesa ha trovato tutto il sensodella sua vita. Per quanto l’ho conosciuto, misembra proprio che non abbia avuto altriinteressi, hobbies, preoccupazioni, sogni,progetti. I suoi ambiti di servizio sono statidiversi - l’Azione Cattolica, la CEI, la diocesi diPiacenza poi, come vescovo, le diocesi diCesena-Sarsina e di Modena-Nonantola; mal’animo è sempre stato lo stesso, quello di unapersona che poneva intelligenza e cuore alservizio della Chiesa, per l’edificazione dicomunità cristiane autentiche attraverso laformazione di personalità cristiane mature. Inquesto atteggiamento don Antonio è statosostenuto da robuste radici alle quali eraprofondamente legato: la sua famiglia,anzitutto, poi il suo paese, Grondone, la suamaestra, la sua diocesi, la sua AzioneCattolica… A queste origini (luoghi e persone)don Antonio tornava volentieri, sicuro di potersirigenerare, di potere attingere forza percontinuare il servizio alla Chiesa. E sonoconvinto che proprio da queste radici donAntonio ha ricevuto molto di quell’equilibrioche lo ha accompagnato attraverso tutte levicissitudini del ministero - che non sono statepoche o leggere. Anzitutto come Vicariogenerale di Piacenza, in un posto che dà molteresponsabilità e poche gratificazioni; poi nelleChiese dove ha servito come vescovo. Ledifficoltà, le opposizioni, i fallimenti non sonomai riusciti a togliergli quell’ottimismo di fondoche è un sottoprodotto della speranza cristiana;non sono mai riuscito a trovarlo disperato,nemmeno nei momenti più duri della malattia.

La partecipazione della DiocesiAi funerali di monsignor Antonio Lanfranchi, a Modenagiovedì 19 febbraio, ha partecipato una folta delegazio-ne di cesenati, guidata dal vescovo Douglas Regattierichesi era recato a Modena anche il giorno precedente,per fare sentire la propria vicinanza. Questo il testo delmanifesto funebre voluto dalla Diocesi: "La comunitàdiocesana di Cesena-Sarsina, il Vescovo S. E. Mons. Dou-glas Regattieri, il Vescovo emerito S. E. Mons. Lino Ga-ravaglia e tutto il Presbiterio, confortati dalla speranza

pasquale, consegnano a Cristo Buon Pastore S. E. MONS. ANTONIO LANFRANCHIArcivescovo Abate di Modena-NonantolaVescovo di Cesena-Sarsina dal 2004 al 2010grati per il servizio pastorale donato con amore e dedi-zione alla nostra Chiesa, nei primi anni del suo servizioepiscopale".Nella foto, un momento della Messa in suffragio cele-brata domenica scorsa in Cattedrale a Cesena

I messaggi inviati dai primi cittadini di Sarsina, Cesenatico e Cesena

Mengaccini: "La comunitàdi Sarsina lo ricorda in particolareper l’impegno dimostrato duranteil Millenario". Buda: "Persona gentile e profonda". Lucchi: "Era attento alle famiglie in crisi"

SARSINALa comunità sarsinate ricorda, concommozione ed affetto, il vescovomonsignor Antonio Lanfranchi, uomocordiale e umile che ha lasciato unatraccia indelebile in tanti anni diMinistero Episcopale. Il Consigliocomunale, il 20 settembre 2009, havoluto conferire a MonsignorLanfranchi, la Cittadinanza onorariadella Città di Sarsina, un attosimbolico ma anche l’espressione fortedi una intera comunità. Il VescovoLanfranchi è stato un punto diriferimento importante per la gente diSarsina, che lo ricorda come personasemplice e umile nei modi, veratestimonianza dei valori più autenticidel cristianesimo. Ha promosso esostenuto le celebrazioni delMillenario della Cattedrale, che hannorappresentato un volano di sviluppoeconomico e spirituale, nonchéoccasione di riscoperta evalorizzazione della sua storia religiosae civile. Monsignor Lanfranchi halasciato in tutti noi il ricordo delsacerdote per la gente e fra la gente,con lo sguardo vigile, rivolto aglianziani, ai bambini, agli emarginati.L’Amministrazione Comunale certa diinterpretare i sentimenti di affettostima e gratitudine della comunitàsarsinate, lo ricorda e lo accompagnasimbolicamente nel suo ultimo viaggioverso il cielo.

Il sindaco Luigino Mengaccini

CESENATICOCome primo cittadino ed a nome ditutta la città di Cesenatico intendoporgere le condoglianze alla famiglia,ai parenti e agli amici del vescovoAntonio Lanfranchi. Ho avuto modo diconoscerlo personalmente edapprezzare la sua persona ed i suoimodi gentili e profondi negli anni incui è stato vescovo della Diocesi diCesena-Sarsina (dal 2003 anno dellanomina al 2010). L’attenzione che

riservava ad ogni persona restaindelebile nella mia memoria.

Il sindacoRoberto Buda

CESENAHo appreso, con commozione, dellascomparsa di monsignor AntonioLanfranchi, Vescovo di Cesena dal 2004al 2010. E nella mia memoria ritornavivido il ricordo della sua sollecitapartecipazione alle vicende cesenati,della sua apertura al dialogo, della suacostante attenzione - in quei primianni della grande crisi - verso i piùbisognosi, con un impegno concretoche lo portò più volte a collaborareanche con l’AmministrazioneComunale. E da quell’unanimità diintenti sono scaturite tante importantiesperienze. Durante quei sei anni di apostolatoalla guida della Diocesi di Cesena -Sarsina fu autenticamente a fianco deicesenati, pronto ad ascoltarne leistanze e non rifiutando mai l’incontroe il confronto. Questa sua profondavicinanza fu ricambiata dall’affetto edalla stima dell’intera città e delle sueistituzioni, che vollero testimoniarequel vincolo conferendogli lacittadinanza onoraria poco prima dellasua partenza per Modena. Inquell’occasione lo definii "Vescovo frala gente e per la gente" ed è così checontinuerò a ricordarlo.

Il sindacoPaolo Lucchi

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Caro vescovo Antonio,tutta l’Azione cattolica di Cesena-Sarsina, dai piccoli ai grandi,

ti saluta con affetto e ti dice “Arrivederci in Paradiso”!Ti diciamo grazie per averci preso per mano e per averci insegnato con la vitache Sei stato Pastore attento alle persone, Pastore del sorriso e dell’incontro,

Pastore appassionato al mondo e alla tua Chiesa. La paternità non finisce qui,ce lo siamo detti quando sei partito per Modena e ce lo ripetiamo oggi!

Continua a custodirci con amore!

PARTECIPAZIONE

Il vescovo Lanfranchi e il cardinale Caffarra all’apertura del Millenario

della Cattedrale di Sarsina, 25 marzo 2008

A fianco della gente

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Giovedì 26 febbraio 2015 13Speciale

Abbiamo interpellato alcuni fra i tanti che hanno conosciuto il vescovo Antonio. Emergeil ritratto di una persona cordiale, sempre disponibile, animata da una fede profonda

Lanfranchi, un amico del territorioCristiano Riciputi

anto dolore per lamorte di monsignorAntonio Lanfranchi.Sono tante le persone

che nei suoi sei anni diministero lo hannoconosciuto personalmente elo ricordano con nostalgia. "L’avevo sentito al telefonoqualche mese fa - spiegaMASSIMO BULBI, expresidente della Provincia - emi aveva detto dellasofferenza delle cure. Ma erasereno. Sono moltoaddolorato. Era un amico eun amico del territorio. Erauna persona profonda, masapeva anche scherzare.Facevamo spesso battutereciproche sulla nostra’stazza’. Lo ricordo alla primaedizione della Festa dellafamiglia diocesana. Io dissiche mi sarebbe piaciuta unafesta che coinvolgesse tutte lediocesi del territorioprovinciale, e monsignorLanfranchi aveva coltoquesta idea. E non possodimenticare il suo impegno afavore delle famiglie colpitedalla crisi".Dall’ex presidente dellaprovincia all’ex sindaco diCesena. GIORDANO CONTIracconta che "fra noi erasorta un’amicizia sincera. Ioscherzavo e gli dicevo chedoveva rimanere a Cesenaalmeno fino alla fine del miomandato, nel 2009. Era unuomo di grande cultura,intelligente e umile allostesso tempo. L’ho sentitoqualche mese fa. Era sereno.Mi ha detto che, quando fossipassato da Modena, dovevofermarmi a salutarlo. Non cisono riuscito".Monsignor Lanfranchi piùvolte ha chiesto un parere aDOMENICO SCARPELLINI,già presidente dell’ente fiera,che così lo ricorda: "Più volteabbiamo parlato della scuolacattolica, della gestione delSeminario, dei problemi dellacittà. Mi ha coinvolto sudiverse di queste situazioni eho cercato di prodigarmi ilpiù possibile. Di lui possosottolineare la grandeumanità, la cordialità, la fede.Quando poteva, veniva adinaugurare il Macfrut ed eracomunque sempre vicino aiproblemi del territorio. Lasua era una presenza attiva econsapevole. Viveva iproblemi della gente.L’ultima volta l’ho sentitoprima di Natale e mi haparlato della malattia conserenità, pur nellasofferenza".BRUNO PIRACCINI,amministratore delegato diOrogel, mette in luce la Festadel lavoro: "Grazie a lui alivello diocesano è partitaquesta bella iniziativa. La suavicinanza al mondo dellavoro era fortissima. Tantevolte ha incontrato gli operaie i dirigenti. Rimpiango tantola sua morte. Alla fine del2013 insieme ad AdrianoGentili, direttore della Cassadi Risparmio, e ad altri siamo

T

andati a trovarlo a Modena.La sua amicizia non era difacciata, ma ci tenevadavvero tanto. Era vicinoanche al mondo dello sport elo ricordo agli incontri con ilCesena calcio, alcuniorganizzati a Teleromagna.Non dimentichiamo le sueomelie e i suoi interventi,semplici ma allo stessotempo densi di contenuti,stimolo di riflessioni esempre efficaci"."Avevo un rapporto quasifraterno - spiegal’imprenditore DAVIDETREVISANI di Trevi - e moltoconfidenziale con il vescovo.Io lo chiamavo ’padre’ comeho sempre chiamato isacerdoti del ’Lugaresi’ dovesono cresciuto. MonsignorLanfranchi era statol’assistente dell’Ucid aPiacenza, l’unione degliimprenditori cristiani, e miavevano parlato molto benedi lui. Me ne accorsi quandoa Piacenza, dove abbiamouno stabilimenti. Venne invisita già da vescovo diCesena-Sarsina e fu accoltoda una folla di amici. E poiricordo il suo arrivo a unnostro impianto diperforazione in Venezuela, inoccasione di una visita allemissioni. La sua morte è unagrande perdita". L’ex consigliere regionale, oraparlamentare europeoDAMIANO ZOFFOLI affermache "era un pastore vero, conl’odore delle pecore. Avevauna semplicità disarmante esapeva accogliere tutti. Haaffrontato l’inizio della crisieconomica con interventiconcreti".Artefice del Millenario della

cattedrale di Sarsina, dal 2008al 2009, è stato donGABRIELE FOSCHI, oggiparroco di Sant’Egidio aCesena. Il sacerdote ricordache "quando gli parlaidell’idea di organizzare ilMillenario, prima volle che glispiegassi bene tutto, e a quelpunto sposò appieno lacausa. L’ho sentito moltovicino in quel periodo: nonmancò mai agli eventi piùimportanti. In più ricordoche aveva molto a cuore ilpellegrinaggio al monte diSan Vicinio. Più volte mi dissedi promuoverlo specialmenteverso i giovani".La presidente diocesanadell’Azione Cattolica,CARMELINA LABRUZZO, loricorda come "un pastore checi ha insegnato laspontaneità, l’accoglienzagratuita, la fede salda comeuna roccia. Aveva il desideriodi conoscere le persone. Haseguito in prima personatanti gruppi e coppie difidanzati in cammino verso ilmatrimonio. Speravamo nellaguarigione e abbiamopregato, ma i piani delSignore erano altri".CINZIA AMADUZZI,presidente della fondazioneSacro Cuore, lo ricorda comeun pastore, un padre, unamico. "Mi colpiva il fatto che, anchese lo si incontrava per pochiminuti, il dialogo non era maibanale. Leggeva laquotidianità con gli occhidella fede. Avevaparticolarmente a cuorel’educazione dei giovani e citeneva tantissimo alla scuolacattolica. Quando veniva afarci visita, si fermava semprecon i bambini e i ragazzi erispondeva alle lorodomande instaurando undialogo".ELISABETTA MAGNANI, aitempi dell’episcopato dimonsignor Lanfranchi, eratra i responsabili dellapastorale giovanilediocesana. "Non ho parole

esaustive per ricordarlo - dicecon voce commossa - perchèrischio di essere banale. Mihanno sempre colpito la suafamiliarità, il suo farsi vicinoe annullare le distanze.Grazie al suo impulsoorganizzammo gli incontricon i giovani nelle varie zonepastorali. Si preparavasempre in manierameticolosa, non dava nullaper scontato. La suatestimonianza di fedeaccompagnata dalla gioia mirimarrà sempre accanto".Il senatore LORENZOCAPPELLI, sindaco di Sarsinaper 51 anni, ha parole digrande affetto. "Il suocarattere gioviale e allegroaffascinava. Parlare con luifaceva sentire subito aproprio agio. A Sarsina eramolto amato perché si erasubito inserito nella nostratradizione. Aveva capito chela nostra realtà eraparticolare e ci teneva adessere presente il piùpossibile. Ricordo il grandeimpegno, insieme a donGabriele Foschi, per la buonariuscita del Millenario. Avevacapito che era un evento siareligioso, sia laico. Poi ricordoquando, durante la solennitàdi San Vicinio, in cattedrale sialzarono le urla di unindemoniato. Finita la messavolle presiedere in primapersona il rito dell’esorcismo.Arrivò a pranzo dopo moltotempo, tutto sudato eripetendo che era stato moltofaticoso". Cappelli poi loricorda a un pellegrinaggio aLourdes con l’Unitalsi"durante il quale ebbeun’attenzione particolare perogni singolo partecipante"."Quando ho saputo della suamorte - conclude Cappelli -ho provato un grandissimodolore".DAVIDE BURATTI fino al2014 è stato capopagina delquotidiano CorriereRomagna. Il suo punto divista è quello del giornalista."Monsignor Lanfranchi è

stato un protagonista dellavita cittadina dal 2004all’inizio del 2010. Ha avutograndi meriti. Penso alrilancio delle vocazioni, maanche al suo stare fra lagente. Ricordo gli incontriche faceva con i giovani, unoaddirittura alla discotecaVidia di San Vittore. Era ungrande comunicatore. Non glidispiaceva apparire, e lo diconell’accezione positiva deltermine, vale a dire capivaquando era opportunoesserci. Avevo una grandestima per lui, a livellopersonale. Una stima che ècresciuta per come ha saputogestire la dolorosa vicendadel sacerdote arrestato perabusi sessuali. Ricordo che sipresentò alla comunità diGambettola dicendo ’hosbagliato’. Non è da tuttiammettere con sincerità ipropri errori. Solo le personecarismatiche, solo le vereguide sanno essere umili eprendersi le proprieresponsabilità".PAOLO MORELLI è stato pertanti anni responsabile dellacronaca locale de Il Resto delCarlino. "Ricordo gli incontricon i giornalisti in occasionedel patrono San Francesco diSales. Credo che questa bellaabitudine sia iniziata con lui.Mi ha sempre colpito il suolegame con il territorio diorigine. Ci offriva sempre unbicchiere di Ortrugo, un vinotipico piacentino. Eraorgoglioso della sua terra".ELIDE GIORDANI, oggigiornalista del Carlino,all’epoca era alla Voce diRomagna: "Proprio in questigiorni stavo rileggendol’intervista che gli feci 6 annifa su ecumenismo e dialogointerreligioso. Lì ho ritrovatoil suo equilibrio, la suadolcezza e tutta la suaintelligenza. Ti faceva sentirevicino. Mi è dispiaciutodavvero tantissimo saperedella sua morte".Con l’inizio della crisi, nel2008, grazie a monsignorLanfranchi si avviò subito unprogetto di aiuto allefamiglie. Lo coordinavaSTEFANO BERNACCI,segretario dellaConfartigianato cesenate. "Ilvescovo era molto concreto egrazie a lui mettemmo inpratica quella coesionesociale di cui tanto si parla.Fu un segnale moltoimportante. Nonimmaginavamo che la crisisarebbe durata così a lungo.Pensavamo ad un’emergenzatemporanea. Raccogliemmocifre importanti che furonousate per aiutare le famigliein difficoltà rimaste senzalavoro".PIERA CECCHINI era lasegretaria in Curia durante ilministero di monsignorLanfranchi. Ricorda: “Eralegatissimo alla famiglia, allamamma. Con me sicomportava come un fratellomaggiore. Sono ancorascossa, non potrò maidimenticare la sua bontà edisponibilità”.

"Era anche un grandecomunicatore. Seppegestire al meglio ladolorosa vicenda delsacerdote arrestato"

Dicembre 2005, consegna di un pulmino all’associazione Caima. Fra gli altri, oltre al vescovo,

sono presenti Davide Trevisani (primo a sinistra), il vicesindaco di Cesena Fausto Aguzzoni (quarto da

sinistra) e il parroco di Case Finali don Marcello Palazzi (primo a destra)

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Giovedì 26 febbraio 201514 Speciale

Altri ricordi"Come agli inizi, anche oggi Cristo ha bisognodi apostoli pronti a sacrificare se stessi [...].Passò senza esitazione dalla parte delCrocifisso e lo seguì senza ripensamenti. Vissee lavorò per Cristo; per lui soffrì e morì".Rileggo con commozione queste paroleratzingeriane con le quali il vescovo Antonioapriva nel nome dell’Apostolo delle Genti ilpellegrinaggio diocesano in Turchia per l’Annopaolino (2008-2009). San Paolo eraparticolarmente amato da Lanfranchi: loconosceva bene, ne era affascinato ancheperché congeniale. E un po’ paolini sono stati isuoi "viaggi" nelle terre di Cesena-Sarsina(2004-2010) e di Modena-Nonantola (2010-2015). La sua sorrisa bontà palesava un"oltre", un "più in là" convinto, convincenteed educante.

Marino Mengozzi (direttore Ufficiodiocesano arte Sacra)

“L’incontro con il Risorto e la fede in Lui cirendono persone nuove…è questo il cuoredella nostra vita e il centro delle nostrecomunità”.(A.Lanfranchi,Abbiamo trovato ilCristo,Lettera Pastorale,C-S,2007-2008).Gratial Signore per il Dono di Mons.AntonioL.,nostro Pastore,Maestro e Fratellocoralmente preghiamo ricordandoLo conaffetto.Le/i Consacrate/i della Diocesi Cesena-Sarsina.

Suor Fedora

Le Acli della Zona di Cesena, assieme allapresidenza Provinciale e Regionale, siuniscono alla comunità diocesana nellapreghiera che accompagnerà il nostro amatovescovo Antonio al Padre di ogni misericordia.Nel periodo in cui ha guidato la Diocesi diCesena-Sarsina è stata una guida apprezzataper il suo impegno nella formazione e nellacrescita della persone, in particolare deigiovani. Lo ricordiamo in particolare per la suaattenzione ai bisognosi, pronto all’ascolto diogni istanza e grande esempio di carità.

In nome dell’Associazione Polonia di Cesena edella Comunità Polacca, desidero esprimere lemie più sentite condoglianze per la scomparsadell’Ecc.za Reverendissima AntonioLanfranchi.

Bernadeta Grochowska

Partecipo al cordoglio per la dipartita di unpastore che è rimasto nei nostri cuori.

Fabrizio Ricci (Gatteo)

ono trascorsi 10 anni da queigiorni, ma ricordo ancora moltobene le facce stupite di tanti amiciquando Monica ed io lanciavamo

l’invito di passare un pomeriggio di festacon il vescovo Antonio al Vidia rock clubdi San Vittore, nota discoteca di Cesena.Una scelta insolita quella di unire ilvescovo, e quindi la Chiesa, al luogo delballo che ha visto passare interegenerazioni di cesenati. Una scelta cheha scardinato un pregiudizio: abbiamo

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Un vescovo in discotecaRicordi di 10 anni fa

La zona Vallesavio-Dismano organizzò l’incontro al Vidia

dimostrato che la Chiesa non hapreconcetti, che non aspetta passiva igiovani, ma li va a cercare là dove siritrovano, dove amano stare perchè lafede non è in antitesi con il sanodivertimento e la passione per la musica.E così, dopo settimane di incontri che sisono svolti principalmente nei localidella parrocchia di San Carlo, noi giovanidella zona pastorale Valle Savio-Dismanoabbiamo dato vita al Vescovidia. Ricordoche il vescovo Antonio ha accettato

subito e con entusiasmo l’invito. Lui ci"vedeva lungo". Ci ha assecondati nellenostre idee e non è mai mancato neimomenti decisivi per i suoi giovani. Nona caso tra le sue prime iniziative inDiocesi c’è stata proprio quella diorganizzare una sorta di visita pastorale,di cui il Vescovidia è stata la secondatappa, tra le varie zone pastorali dellaDiocesi per incontrare e conoscere igiovani, scoprirne i desideri e i diversicarismi. Così domenica 6 marzo 2005 per la primavolta un vescovo è entrato al Vidia Clubper partecipare insieme a tanti giovani auna festa unica e irripetibile che haattirato l’attenzione di ragazzi da tutta lazona e non solo. Era uno spettacoloincontrare tanti volti che magari la seraprima erano lì a ballare sulle musiche deigrandi brani rock e al pomeriggio delgiorno dopo erano ancora al Vidia percantare e ascoltare le testimonianze,dialogando con il proprio vescovo.

Bab

Il vescovo Antonio in due incontri

con i giovani nelle zone pastorali.

Al Cervese Ravennate.

e, a destra, al Vallesavio -Dismano

per l’evento Vescovidia

TestimonianzaIn EritreaHo vissuto con gioia, ed è stata unafortuna, viaggiare insieme al vescovoAntonio in Eritrea alcuni anni fa. Quelpellegrinaggio è stato moltoemozionante e ringrazio Dio perquesto grande dono. MonsignorLanfranchi è stato un pastore che haguidato il suo gregge: guardando neisuoi occhi si poteva vedere GesùCristo.

Maria Assunta

"Giunto al terminedi questo viaggio...Davanti a Te, o Dio..."Profondo e toccante il testamento spiritualedi monsignor Antonio Lanfranchi. Lo avevascritto nello scorso mese di settembre

Pubblichiamo il testamento spiritualeche il vescovo Antonio ha redatto aModena il 14 settembre dello scorsoanno. E’ da notare come monsignorLanfranchi conoscesse fin da subito lesue reali condizioni di salute. Scriveinfatti: "Grazie al dono della fede hopercorso il cammino della vita comeun viaggio "santo" diretto verso unameta certa, che ha sostenuto la spe-

ranza. Ora, giunto al termine di questo viaggio…".Il resto è da leggere d’un fiato fino alle parole di congedo: "Tutti vorrei ab-bracciare con amore".

ccingendomi a stendere il mio testamento, che vorrebbe essere"essenziale", parto dal Salmo 84: "Beato chi trova in Te la sua forzae decide nel suo cuore il santo viaggio" (Sal 84,6).Grazie al dono della fede ho percorso il cammino della vita come

un viaggio "santo" diretto verso una meta certa, che ha sostenuto lasperanza.Ora, giunto al termine di questo viaggio, giunto davanti alla Maestà Divina,alla Gloria della Trinità, parafrasando le parole di Sant’Agostino, prego:

A

"Davanti a Te, o Signore, è la miadebolezza, la mia fragilità, il mio peccato;davanti a Te è la mia forza, quello che pertua grazia mi hai dato di realizzare dibene. Questo prendilo, quello perdonalo".Con verità devo confessare che il filo d’oroche ha unito la mia vita è l’amoremisericordioso di Dio e solo quello; amoreche si è manifestato nel dono della vita,della vocazione al sacerdozio, nel donodell’episcopato, nella grazia di esserevissuto nella Chiesa, nei vari presbiteri,nelle comunità. Quante grazie!Tante volte mi sono chiesto: "Dovepotresti essere ora se il Signore non tiavesse chiamato? Quale sarebbe stato iltuo destino?". Ringrazio il Signore di nonavermi mai abbandonato con il suoamore.Ringrazio la Dolcissima Mamma del Cielo,Maria, di avermi avvolto sempre nelmanto del suo grembo.Ho avuto la grazia di nascere e di crescerein una famiglia di montagna, povera madignitosa a cui non è mancatol’essenziale, sostenuta dal dono della fede,dove valori umani e cristiani si fondevano,dove parrocchia, scuola e famigliatrasmettevano una visione unitaria di vita.Ringrazio per la testimonianza che mihanno offerto e per i sacrifici compiuti perme i miei genitori e i miei fratelli e gli altrifamiliari; ringrazio gli insegnanti, glieducatori, i parroci.Attraverso la loro testimonianza hoimparato a vivere nell’essenziale dellecose semplici della vita, ad apprezzare laricchezza e la bellezza della vita in sé,affrontandola nel suo realismo.Grazia del Signore è stato il SeminarioUrbano, grazia è stato il Collegio Alberoni;grazia sono stati gli studi a Roma e leesperienze pastorali che mi hannopermesso di amare e apprezzare tutte levocazioni, vivendo nella Chiesa lacorresponsabilità, la compresenza e lacomplementarietà dei doni dello Spirito.Ringrazio il Signore del dono grande dellaChiesa che mi richiama la presenzastorica di Gesù Cristo.Quello che ho ricordato è ben pocorispetto a quello che avrei dovuto dire.Chiedo perdono se ho offeso qualcuno; hocercato di non mantenere rancore o odiocon nessuno e se qualcuno si è sentitoescluso, chiedo umilmente perdono.Tutti vorrei abbracciare con amore.

Antonio Lanfranchi

"Chiedo perdono se hooffeso qualcuno; ho cercatodi non mantenere rancoreo odio con nessuno e sequalcuno si è sentito escluso,chiedo umilmente perdono"

Cesena, 10 marzo 2005, il vescovo Antonio e don Oreste Benzi: la fede

vissuta con gioia (foto Mauro Armuzzi)

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Giovedì 26 febbraio 2015 15Cesena&Cesenatico

Incontro con i giovani del Pd

Una delegazione dei Giovani democratici in redazione. E’ accaduto sabato scorso.Dopo lo scambio di lettere sui giornali e online, il nostro direttore aveva invitato i Gd aun incontro. Invito che si è concretizzato nei giorni scorsi. Per due ore Asia Lusini,Matilde Castagnoli, Mauro J. Manzo e Tommaso Pollarini (nella foto di A.D. Capristo)hanno dialogato con Francesco Zanotti su numerosi temi, a cominciare dallamanifestazione delle Sentinelle per arrivare alla famiglia, al divorzio e all’aborto. Unconfronto costruttivo che è solo l’inizio di un percorso, come è stato detto da tutti.

Mercato | Un calcio allo spreco

Di fronte alla crisi l’imperativo è non sprecare e in quest’ottica anche il Mercato ortofrutticolo diCesena cerca di contenere gli scarti. Anche nel 2014 è continuato il progetto "Un calcio allo spreco",grazie al quale frutta e verdura sono donati ad associazioni di volontariato che poi la distribuisconoagli indigenti del territorio. Ogni anno aderiscono al progetto "Un calcio allo spreco’’ nuovi enti eassociazioni locali, che affiancano le realtà da sempre presenti al Mercato fra i quali la Caritasdiocesana di Cesena-Sarsina, la Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini e il Centro Aiuto alla Vita diCervia.

Si è conclusa la 2a edizione del Concorso diScrittura Creativa in lingua straniera,rivolto agli studenti delle classi quartedelle Superiori. Sono stati premiati i primitre classificati per le lingue inglese,francese, tedesco e spagnolo. Con testipoetici e narrativi, toccanti e profondi,

Bravi a scrivere in lingua stranieraI premiati dalla Banca di Cesena

hanno proposto alcune riflessioni inlingua. Ecco l’elenco dei vincitori. Primiclassificati Camilla Carigi, Giorgia Pracucci,Giada Aquilotti, Marta Massaia. Secondiclassificati: Anastasia Miconi, MargheritaMartelli Emanuele Leonardi, NicolòZammarchi. Terzi classificati: SaraVestrucci, Alina Bovari, Sara Fattori, GiuliaFabbri. I premi sono stati consegnati dalpresidente della Banca di Cesena ValterBaraghini e da Cesare Bizzocchi inrappresentanza dell’Associazione GiovaniBanca di Cesena, sostenitori dell’iniziativa.

Successo per laseconda edizione delconcorso di scritturacreativa in inglese,francese, spagnolo etedesco

Dalla Bcc di SalaSoldi a tassi agevolatiPlafond pro alluvionati, un aiuto dallaBcc di Sala. Tra giovedì 5 e venerdì 6febbraio scorso il maltempo ha portatodrammatici allagamenti e mareggiateche hanno sconvolto la Romagna. E’stato un fenomeno meteorologico chenon ha precedenti come precipitazionicumulate in poche ore. Il Consiglio diamministrazione della Bcc di Sala hadeliberato di mettere a disposizione unplafond di 3 milioni di euro, destinato asostenere economicamente tutti coloroche hanno subito danni a causa di questiviolenti eventi atmosferici. "Siamovicini alle famiglie e alle aziende -dichiara il presidente della banca,Patrizio Vincenzi -. Per sostenere ilterritorio questa banca mette adisposizione un plafond, rivolto a tuttele aree di riferimento colpitedall’alluvione, a seconda che si tratti di

imprese e privati. Le aziende possonorichiedere nuovi finanziamenti, acondizioni di particolare attenzione,fino a 50.000 euro e per una durata di 5anni al tasso fisso del 2% beneficiandoanche dell’azzeramento delle spese diistruttoria. L’iter è attivabile con lacertificazione del danno. Per le famigliesono resi disponibili finanziamentichirografari fino a 30.000 euro condurata fino a 5 anni, sempre a condizionidi particolare favore del 2% fisso esempre con spese di istruttoriaazzerate". L’impegno della banca è quello difavorire, attraverso la velocità nellerisposte e l’applicazione di condizioniagevolate, il ritorno alla normalità nelpiù breve tempo possibile delle zone chehanno subito danni rilevanti.

Cesenatico, pulmino attrezzato per la casa protettaAll’interno del progetto “mobilità garantita” la SocietàPmg Italia ha donato in uso gratuito per 4 anni(comprensivi di manutenzione, assicurazione, bollo) alComune di Cesenatico un pulmino con elevatore per iltrasporto di anziani della casa protetta e persone condifficoltà di deambulazione della città, per il valore dicirca 22.000 euro. Oltre a Pmg hanno contribuito 10sponsor (Blubai srl, Boni motori marini sas di BoniEnea, Ortofrutta Tosi Giuseppe srl, Eco calore di JM srl,

Maxi scuola srl. I.C.A srl, Azienda agricola Bolognesi,Architetto Filippi Laila, Onoranze funebri Tassinari,Nova srl). Così l’assessore ai servizi pubblici MauroBernieri: “Ringrazio quanti si sono adoperati perquesta iniziativa lodevole. In particolare Pmg, glisponsor e il lavoro di tutti i servizi sociali chequotidianamente sono al servizio dei bisognosi. In unmomento in cui la liquidità scarseggia questi gestisono davvero onorevoli”.

resenze turistiche: anche i datiufficiali confermano che nel2014 a Cesenatico ci sono statipiù arrivi e presenze rispetto

al 2013. Lo conferma il sindacoRoberto Buda sciogliendo anche unpiccolo giallo circa le presenze neicamping.Va precisato che per "arrivi" siintende il numero di clienti, italiani estranieri, ospitati negli eserciziricettivi nel periodo considerato. Per

P

Turismo, il 2014 segnaun andamento positivo

Oltre 440mila turisti che hanno pernottato in alberghi e camping

"presenze" si intende il numero dinotti trascorse dai clienti negliesercizi ricettivi nel periodoconsiderato."Dopo tante polemiche - affermaBuda - sono arrivati i dati definitividelle presenze turistiche scorporati,vale a dire alberghi e campeggi nellanostra Riviera. Le presenze in albergosono cresciute del 3,46 per centotoccando quota 2 milioni e 226mila.Nei campeggi le presenze sono state

pari a 289mila". Gli arrivi negli alberghi sono stati404.246 rispetto ai 384.358 del 2013.L’aumento è stato pari al 5,17 percento. Nei campeggi gli arrivi sono stati36.170 rispetto ai 29.292 dell’annoprecedente. Il "giallo" è relativo ai campeggi. "Nonè possibile - spiega Buda - che difronte a un aumento degli arrivi ci siastato un calo del 60 per cento dellepresenze, un dato che era statodiffuso negli scorsi mesi. In realtà iltutto è dovuto a un diverso sistema dirilevamento che veniva effettuato peri campeggi e che sopravvalutava lepresenze".Intanto gli albergatori di Adac siritrovano per un aggiornamento.Giovedì 26 febbraio dalle 15, presso ilGrand Hotel, al centro dell’attenzioneci sarà il tema "Prevenzione dellalegionella nelle strutture alberghiere".Fra i relatori, medici dell’Ausl edesperti di prevenzione. Nella giornataprecedente, mercoledì, il programmaha previsto l’informazione dettagliatarelativa ai finanziamenti eopportunità di investimento per glialberghi. Gli imprenditori del settoreturistico avranno anche la possibilitàdi conoscere tutte le nuove offerte deipartner commerciali di AdacFederalberghi che proporranno lenovità in appositi desk informativipresso il Grand Hotel.

Cristiano Riciputi

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Giovedì 26 febbraio 201516 Valle del Rubicone

Savignano | Popolazione in calo

Savignano: calo demografico nel 2014. La popolazione è passata dai 17.868residenti di fine 2013 ai 17.771 di fine 2014, di cui 8.798 uomini e 8.973donne. Positivo il saldo naturale: nel 2014 i 167 bambini nati (di cui 100 maschie 67 femmine; 64 stranieri) superano di 22 unità i 145 deceduti. Gli ultracentenari sono 7 (5 donne e 2 uomini). Sono invece 2.874 i cittadini non italianiresidenti a Savignano.

❚❚ "Fuochi di marzo" protagonisti dell’escursione

Riparte "Natura Magica""Lom a merz" è la definizione dialettaledei fuochi rituali di primavera che si con-cretizzeranno sui colli di Faenza e RioloTerme sabato 28 febbraio e domenica 1marzo. Questo è il tema della secondauscita di Natura Magica (andar narrandoper borghi e boschi), un progetto ideatoe realizzato da Roberto Forlivesi guidaAgae (Associazione guide alpine escur-sionistiche) e Sergio Diotti (Fulèsta, nar-ratore). Un progetto la cui proposta co-niuga una "via dolce" al trekking. Perprenotazioni www.naturamagica.itL’evento è stato presentato la scorsa set-timana durante una conferenza a Gam-bettola.I "Fuochi di Marzo" (le Focarine) sonouna delle scadenze più coinvolgenti delcalendario agricolo romagnolo. Per set-timane gli agricoltori hanno conservatopotature e stralci, nell’attesa di poterle

trasformare in un fuoco benaugurante.Le vallate delle colline si illuminano didecine di falò e le aie delle fattorie di-ventano luoghi ospitali. Partito nel 2014 con uscite di "prova", ilprogetto Natura Magica ha riscosso mol-to interesse a livello locale, regionale edaddirittura nazionale, tant’è che il calen-dario delle prossime uscite, suddiviso insemestri, spazierà dalle colline roma-gnole alle vallate alpine. Nel futuro im-mediato Natura Magica verrà strutturatacome associazione culturale, per garan-tire maggior sicurezza predisponendo unregolamento associativo. Per ulteriori in-formazioni sul calendario completo edeventuali adesioni contattare 3474664858 (Roberto Forlivesi) o consultareil sito www.naturamagiga.it e profilo fa-cebook: natura magica.

Ps

MontianoMostra di artistiemergentiDiciannove artisti emergenti simettono in mostra a Montiano. È statainaugurata sabato 21 febbraio pressoil centro culturale "San Francesco"l’esposizione di pittura e scultura"Messa in arte".La collettiva è organizzatadall’associazione culturalegambettolese "NiCompany" con ilpatrocino del Comune di Montiano."La nostra associazione - spiegano icuratori - è un’organizzazione senzascopo di lucro, le cui azioni sonofinalizzate alla creazione di eventimusicali, teatrali e artistici. Al centrodelle nostre attenzioni poniamo lavolontà di dare visibilità ai giovaniartisti che sempre più spesso faticanoa trovare spazi in cui esibirsi edesprimersi".A Montiano sono esposte opere diLuciano Canducci, Ettore Elica, JeanFiorenzano, Mavis Gardella, GiulianaGiuliani, Paolo La Bruna, SusannaLelli, Angela Maltoni, Lorenzo Nardi,Sabina Negosanti, Aleksandra Popova,Francesco Riva, Leonardo Stella,Giampiero Steri, Monia Strada,Damiano Taurino, ConsueloTommassoni, Alessandro Turroni,Patrizio Virzì.Varie sono le tecniche artisticheutilizzate in una contaminazione fraclassico e moderno: disegni a matita,quadri a olio, sculture con materiali diriciclo, statue meccaniche. La mostra è visitabile fino al 21 marzo.

Mv

anutenzione e gestione degliscoli consorziali: il Consorziodi Bonifica della Romagna hastilato un regolamento

uniforme per tutto il territorio.Il Comune di Roncofreddo ha diffusoimmediatamente il nuovo vademecum,memore anche dei grossi dissestiidrogeologici causati dall’alluvione del6 febbraio."Il regolamento - spiega RobertoBernabini, dirigente del Consorzio di

M

Manutenzioni, le regoledel Consorzio di Bonifica

Il Comune di Roncofreddo ha già divulgato il documento

Bonifica della Romagna - non nasce dalnulla, ma è la sintesi delle diverseregole già esistenti nelle province. Ora iltutto è stato uniformato. Nel nostro sitowww.bonificaromagna.it, sezione’documenti’, lo si può trovare completo.Tutti i cittadini sono chiamati a seguirele regole, aiutando il Consorzio, perprevenire le alluvioni".Anche in questo caso, le buone praticheagricole e le buone abitudini non sonocosa recente: vi è una legge del 1904

che impone i corretti comportamenti.In particolare, gli agricoltori sono tenutia mantenere le coltivazioni a unadistanza di sicurezza dagli scoliconsorziali, in modo da poterpermettere l’accesso per lemanutenzioni. I fossi interpoderalivanno tenuti puliti ed efficienti equesto è compito dei proprietari, nondel Consorzio o del Comune. Ma anchei semplici cittadini devono rimboccarsile maniche, ad esempio tenendo pulitoil tombino che hanno davanti a casa. "Con un comportamento attento ecorretto - conclude Bernabini - sipossono prevenire diversi guai in casodi piogge eccezionali".

Cristiano Riciputi

"Con un semplice gesto, puoisalvare una vita" La sezione Avisdi Gambettola domenica 1 marzo,nella sala convegni del centro"Fellini", terrà l’annualeassemblea sociale. Dopo due anniconsecutivi che avevano portato

al superamento delle 500donazioni annue, conl’incremento annuale di 46 nuovidonatori, nel 2014 si è registratoun arretramento. Non tanto nelnumero dei donatori, che fracancellati e nuovi ha fatto

Avis Gambettola, domenical’assemblea dei donatori

registrare +7, bensì nelle donazioni chesono state 478 contro le 507 dell’annoprecedente."Purtroppo dobbiamo constatare unandamento negativo quasi a livello zonale -precisa il presidente Enzo Sbrighi - dovutoin prevalenza a problematiche ambientali enonostante sia stato recepito l’imput dicercare nuovi donatori. Abbiamo deciso dirilanciare uno slogan con importantitestimonial sportivi (il pilota motociclisticoMarco Melandri e il nuotatore FabioScozzoli), per promuovere e sensibilizzare

alle donazioni tutti i volontari. Continuare apromuovere anche quest’anno la campagnadi sensibilizzazione, con il nostro gazeboinformativo, nelle principali feste emanifestazioni locali, sarà il nostroobiettivo".Il programma della giornata dell’assembleadi domenica 1 marzo prevede alle 8,30 ilritrovo nella chiesa parrocchiale dove saràcelebrata una Messa per tutti i donatori ealle 10 inizierà l’assemblea.

Piero Spinosi

Lavori nella zona di Roncofreddo (foto del 7 febbraio 2015)

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Giovedì 26 febbraio 2015 17Valle del Savio

SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta aschiera centrale in pronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 3 bagni, tavernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. €325.000 / Rif. 0986

CASE FRINI (Cesena): zona verde e tranquilla in piccola palazzina di recente co-struzione appartamento al primo piano disposto su tre livelli composto da ampioe luminoso soggiorno/pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi,mansarda, garage con bagno/lavanderia. € 235.000 / Rif. 1432

VIGNE (Cesena): in condominio al terzo e ultimo piano servito di ascensore ap-partamento completamente ristrutturato con materiali e finiture di ottima qualità escelta. L’immobile è in zona tranquilla e residenziale, è dotato di impianti a normae di riscaldamento autonomo ed è composto da soggiorno angolo cottura, 2 ca-mere da letto, bagno con doccia, 2 balconi, garage. € 200.000 / Rif. 1512

MADONNA DELLE ROSE (Cesena): in buona posizione casa indipendente da ri-strutturare disposta su tre livelli con garage esterno su lotto di 428 mq. L’immobileoffre all’interno 6 vani abitabili con servizi e un ampio piano interrato con cantinee ripostigli. È possibile in base alle norme di PRG del Comune di Cesena poter tra-sformare il fabbricato realizzando altri spazi e altri volumi. € 650.000 / Rif. 1438

PONTE PIETRA (Cesena): in posizione residenziale e tranquillaporzione di villetta bifamiliare di nuova costruzione con possibilità di personalizzare gliinterni. L’immobile è disposto su più livelli ed è composto da ingresso indipendente,cucina, sala, 3 camere da letto, doppi servizi, sottotetto, lavanderia, 5 balconi, porti-cato/loggia, garage doppio, cantina/taverna e giardino privato. € 395.000 / Rif. 1493

PIAZZA DELLA LIBERTÀ (Cesena): al terzo piano servito di ascensore ampio bi-locale composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale,bagno, ripostiglio/lavanderia, balcone e cantina. Ottime finiture. NESSUNASPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO.€ 225.000 / Rif. 1448-1

CESENA ZONA CENTRALE (adiacenze viale Mazzoni): in elegante palazzina di re-cente costruzione appartamento al primo piano composto da soggiorno con an-golo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi e garage. Ottime finiture.NESSUNA SPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONE-ROSO. € 325.000 / Rif. 1449-2

PONTE ABBADESSE (Cesena): in posizione tranquilla su di un lotto di circa 320 mqcasa indipendente disposta su 2 livelli con proservizi esterni. DA RISTRUTTURARE.€ 230.000 / Rif. 1524

VIA SERRAGLIO (Cesena): a pochi passi dal centro storico e dai giardini pubbliciappartamento di mq. 200 al primo piano con ascensore composto da spaziosoingresso, cucina abitabile, sala da pranzo, salone, 3 bagni, 3 camere da letto,cabina armadio, studio, guardaroba/lavanderia, 2 terrazzi verandati, 3 balconi,cantina e garage. Parzialmente ristrutturato. € 360.000 / Rif. 1484

Avis, in aumentoil numero dei donatori

empo di bilanci per l’Avis di Sarsina. Si è svoltadomenica 22 febbraio l’assemblea annuale deisoci Avis della sezione comunale del paeseplautino. Nella sala del Centro culturale sono

intervenuti, oltre ai soci, l’amministrazionecomunale di Sarsina rappresentata dal vice sindacoGianluca Suzzi, il vice presidente vicario dell’Avisprovinciale Forlì-Cesena Lino Morgagni, il presidentedell’Avis di Cesena Fausto Aguzzoni e il presidentedella Banca di Credito Cooperativo di Sarsina AlbertoGiannini. E’ intervenuta anche la dottoressa Paola Pieriin qualità di direttore sanitario Avis di Cesena. Dopo ilsaluto delle autorità ha preso la parola il presidente ErisBartolini sull’andamento della sezione sarsinate che, adoggi, "conta 159 soci attivi con un incremento rispetto al2014, ma soprattutto con 15 nuovi donatori. La raccoltadel sangue ha registrato 257 donazioni". Grandeimpegno è stato messo dal Consiglio del sodalizioplautino nelle attività svolte nel 2014, con larealizzazione di numerose iniziative sul territorio per lasensibilizzazione al dono e alla ricerca di nuovi donatori."La nostra associazione - hanno detto alcuni deiconsiglieri intervenuti - ha bisogno di incrementare ilnumero dei donatori. Intendiamo sensibilizzaresoprattutto le nuove generazioni sull’importanza diquesto piccolo grande gesto di solidarietà". Infine è statoapprovato il bilancio. Nel tradizionale pranzo dei soci,quest’anno al ristorante "La Pieda" a Montepetra,

Tnumerose sono state lebenemerenze consegnate aisoci. Diploma di benemerenza inrame (8 donazioni): FailyaBikkulova, Michele Buldrini,Andrea Giannini, Elena Giorgi,Giancarlo Giorgi, Maria LauraGiovannetti. Diploma di benemerenza inargento (16 donazioni): ErisBartolini, Simone Bartolomei,Angiolina Laurentini, RossanoMambelli, Andrea Matassoni, Gianluca Menghi, IvanPaci, Rita Ravaioli, Gabriele Stradaioli. Diploma diBenemerenza in argento dorato (24 donazioni):Gianfranco Boghi, Francesco Bravaccini, Pietro Casu,Fabio Fusai, Maria Santa Fusai, Andrea Gregori, Mattia

Tonetti. Diploma di benemerenza in oro (50 donazioni):Settimia Mambelli. Diploma di benemerenza in oro conrubino (75 donazioni): Arcadia Baraghini, MassimoRinaldi (foto).

M.mosc.

Sarsina, si è svolta l’assemblea sociale

I volontari attivi sono159. I nuovi sono 15Il Consiglio puntaa sensibilizzarele nuove generazioni

❚❚ San Piero in Bagno, riconoscimento del Fai

Cimitero opera d’arteSpunta il cimitero di San Piero in Bagnonella classifica della 7° edizione dei ’Luo-ghi del cuore’, il censimento dei luoghiitaliani da non dimenticare promossodal Fai-Fondo ambiente italiano. Con1.595 voti, l’elegante camposanto otto-centesco di San Piero in Bagno si è piaz-zato al 195° posto su oltre 20mila segna-lazioni. In totale sono stati oltre un mi-lione e seicentomila i voti raccolti graziealla straordinaria mobilitazione popola-re, rendendo il 2014 un’edizione da re-cord e confermando questa iniziativacome strumento incisivo di sensibilizza-zione in favore del patrimonio culturaleitaliano.Il cimitero di San Piero in Bagno fu co-struito a partire dal 1888 ed è opera del-l’ingegnere e architetto Cesare Spighi,uno dei tecnici più importanti che ope-rarono in Toscana tra Ottocento e Nove-

cento. L’uso disinvolto dello stile ’goti-co’ riproposto in chiave romantica, lacoerenza estrema nel ricorso a materia-li di provenienza locale anche per la rea-lizzazione dei raffinati apparati decora-tivi, ne fanno un intervento di notevolepregio. Il cimitero è concepito come unrecinto edificato che racchiude terraconsacrata. Nel 1953 l’incremento de-mografico ha portato all’aggiunta di dueali laterali, che non hanno alterano il di-segno iniziale.In classifica molto distanziato (497° po-sizione con 22 voti) è presente anche ilfratello minore, il cimitero di Bagno diRomagna, anche questo opera di Spighi.Fu eretto fra 1891 ed il 1895 per questio-ni di mero campanilismo: gli abitanti didi Bagno si rifiutarono infatti di far ripo-sare i loro cari in terra sampierana.

Francesca Siroli

Mercato | Convenzione scuola-Comune

Anche per il corrente anno scolastico l’Istituto comprensivo e il Comune hannoprevisto di realizzare il "Progetto Nuoto", destinato ai 240 alunni della scuolaelementare dei plessi di Mercato Saraceno e di Piavola. Il progetto, di educazionealla salute e al movimento, prevede la partecipazione a quattro lezioni di avviamentoal nuoto presso la piscina comunale. Il Comune partecipa all’iniziativa con uncontributo di 1.500 euro. (Am)

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Giovedì 26 febbraio 201518 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Dal 2 al 5 marzo si svolgeranno le elezioni Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie)presso tutti gli enti pubblici. Nella tabella accanto, la lista dei candidati Cisl Fp diCesena, uomini e donne che lavorano nelle varie zone della Azienda Usl dellaRomagna e il programma.La lista dei candidati Cisl Fp di Cesena è composta da 30 persone; 17 donne e 13uomini, e vuole rappresentare tutti i profili professionali e tutti i lavoratori cheoperano nelle varie zone dell’Azienda Usl della Romagna. Dei 30 candidati in lista, 10sono alla loro prima candidatura per la Rsu, a dimostrazione del loro desiderio dipartecipare e dell’apertura di questa Organizzazione sindacale a forze nuove e nuoveenergie.Il programma dei candidati prevede: una ridefinizione e implementazione dellecompetenze delle professioni sanitarie, tecnico professionali e amministrative. Letrasformazioni in atto nel Sistema sanitario nazionale come introdotte nel percorsodell’Atto aziendale dell’Ausl della Romagna sono evidenti. Oltre al ridimensionamentodelle strutture dedicate alle acuzie, occorre ricordare il ridisegno delle cure primarie,l’orientamento alla continuità assistenziale ospedale-territorio; l’implementazione ditutte le forme di assistenza domiciliare, i cambiamenti organizzativi interni alla

struttura ospedaliera verso un modello per intensità di curae la ridefinizione del supporto tecnico amministrativo eprofessionale.Le 22 professioni sanitarie e gli Oss nelle responsabilità giàdelineate dagli specifici profili professionali di riferimentosono i garanti del processo assistenziale. Per questo motivonon è più rinviabile l’evoluzione professionale verso nuovecompetenze avanzate di tipo specialistico, definendo anchesotto il profilo normativo i percorsi atti a raggiungerle. “A noi -dicono i candidati nel programma - tradurre in accordi epercorsi organizzativi l’evoluzione organizzativanell’assistenza al paziente e nella prevenzione sul territoriocon il supporto tecnico amministrativo adeguato. I vecchimodelli non sono più performanti e il cambiamento èineludibile. Vogliamo e dobbiamo rafforzare la nostra presenzaai tavoli negoziali dell’Ausl della Romagna per affermare cheoccorre un investimento forte sulle compresenze di tutte lefigure sanitarie tecnico e amministrative”.

Elezioni Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) degli enti pubblici. I candidati

Cinque idee per la pensione La Cisl lancia una serie di proposte per rivedereil sistema pensionistico italiano e risolverealcuni nodi.Tra le cinque idee per la pensione, la Cilsrimarca la necessità di reintrodurre laflessibilità nel sistema pensionistico. La leggeFornero ha cancellato le pensioni di anzianità,con effetti deleteri sul versante delfunzionamento del mercato del lavoro,dell’occupazione dei giovani e della gestionedelle crisi aziendali e creando l’insostenibilecondizione degli esodati. È indispensabilereintrodurre meccanismi di flessibilitànell’accesso alla pensione per rispondere alleesigenze di vita delle persone, ai problemi dellavoro più faticoso e pesante e ai cambiamentidell’organizzazione del lavoro e dei sistemiproduttivi, consentendo ai lavoratori e allelavoratrici di scegliere liberamente il momentodi uscita dal lavoro al raggiungimento di un’etàpensionabile minima o di una quota derivantedalla combinazione tra anzianità anagrafica econtributiva.Inoltre, il sindacato rivendica pensioni piùgiuste e adeguate. Occorre creare le condizioniaffinché il calcolo della pensione con il metodocontributivo venga effettuato secondo modalitàe criteri più equi, anche per evitare che glieffetti negativi della crisi economica pesinosulla futura pensione, attraverso meccanismi disolidarietà e garanzia in grado di proteggere ilvalore dei contributi versati negli anni. Èindispensabile garantire il diritto dei pensionatia godere della giusta pensione, oggicompromesso da leggi che limitano a tre anni iltermine entro il quale chiedere il ricalcolo dellapensione qualora, dopo la liquidazione, ci siaccorga della mancanza di periodi contributivi odi errori dell’Inps nella determinazionedell’assegno. Il potere di acquisto delle pensioniin essere va tutelato, sia rimuovendo le attualilimitazioni sulla perequazione al costo della vitaper le pensioni di importo superiore a tre volte iltrattamento minimo, sia tramite la riduzione delcarico fiscale che grava su di esse.

Sla Romagna

Maurizio Gentilinidi Gambettolaè il presidentePer volontà del referente della provinciadi Forlì-Cesena, Maurizio Gentilini(ammalato di Sla) e dei suoi familiari, èstata ufficializzata la nascitadell’associazione Sla Romagna.La nuova associazione, che sarà ilriferimento delle tre province romagnoleForlì-Cesena, Rimini e Ravenna, hanominato alla presidenza MaurizioGentilini. “Pur rimanendo nel contesto regionaledell’AssiSla, l’associazione nata inmemoria di Raffaella Albertini nel 2005per offrire assistenza alle persone colpiteda Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) omalattie simili in Emilia Romagna e alleloro famiglie - precisa Gentilini - peressere ancora più vicino ai malati e ai lorofamiliari, abbiamo avvertitola necessità di fondare un’associazioneche comprenda le tre province romagnole,in cui vi sono circa un centinaiodi persone ammalate di Sla.In Regione sono oltre 5mila gli ammalaticolpiti da Sla (di cui 400 terminali),seguiti dall’AssiSla. L’associazioneguidata dal dottor Filippo Martone èimpegnata nell’integrazione sussidiariacon l’azione delle Aziende Ausl e ilsistema sociale, offrendo informazione,consulenza e sostegno alla ricercascientifica sulle stesse malattie”.Sabato 28 febbraio alle 21, nella Baraccadei Talenti/Teatro Comunale in piazza IIRisorgimento a Gambettola, si terrà unconcerto spettacolo a beneficiodell’associazione “Sla Romagna”, con laGiancarlo Ronchi Band.Lo spettacolo, patrocinato dal Comune diGambettola, è stato organizzato incollaborazione con Stefano Zani,insegnante di chitarra pressol’associazione “Musica in movimento”,con il quale sono stati organizzatialtri eventi in passato e il contributo dellaBanca di Credito Cooperativo di Sala diCesenatico. Per informazioni sull’associazionecontattare: 338 4312875 (MaurizioGentilini), [email protected].

Piero Spinosi

TERZO RAPPORTO CARITASA rischio povertàun europeo su quattroRotta da invertire

Le strategie europee (“Lisbona2020”) che dovevano portare auna diminuzione di 20 milionidi poveri hanno fallito, perchél’impatto della crisi, le politichedi austerity e i tagli al socialeimposti dai governi hannoaumentato la povertà e ledisuguaglianze sociali. La reteCaritas - che in Italia ha dovutoraddoppiare le iniziativeanticrisi - chiede quindiall’Europa di accelerare

n Europa una persona su quattro è a rischio povertà (24,5 per cento). InItalia quasi uno su tre (28,4 per cento), in linea con lo standard dei 7 Paesi“deboli” dell’Ue (Italia, Portogallo, Spagna, Grecia, Irlanda, Romania e

Cipro). L’Italia ha anche il triste primato dei giovani tra i 15 e i 24 anni che nonstudiano né lavorano, i cosiddetti Neet dall’acronimo inglese. In una giornatadensa di cifre - anche l’Istat ha lanciato nei giorni scorsi l’allarme sul 23,4 percento delle famiglie italiane in disagio economico - Caritas Europa, insieme aCaritas italiana, ha presentato il 19 febbraio a Roma il terzo rapporto sulla crisiin Europa, indagando i dati in 7 Paesi “deboli”. Ne emerge una panoramicasconfortante: le strategie europee che dovevano portare a una diminuzionedella povertà entro il 2020 hanno fallito, perché l’impatto della crisi, le politichedi austerity e i tagli al sociale imposti dai governi hanno aumentato la povertà ele disuguaglianze sociali. Quasi come dire, paradossalmente, che i poverihanno ancor più arricchito i ricchi. La rete Caritas - che in Italia ha dovutoraddoppiare le iniziative anticrisi - chiede all’Europa di invertire la rotta,suggerendo tutta una serie di misure concrete. Nel rapporto si evidenzia lacrescita delle persone gravemente indigenti, la disoccupazione giovanile, lefamiglie in cui non si lavora come si dovrebbe (aumentano lavori precari e parttime), i giovani che non studiano né lavoro, la dispersione scolastica,l’impossibilità di pagare le cure mediche.“Scelte politiche terribili”. Nel 2013 il 24,5 per cento della popolazione europea(122,6 milioni di persone, un quarto del totale) è a rischio di povertà oesclusione sociale (1,8 milioni in meno rispetto al 2012). Nei 7 Paesi lo stesso

I

fenomeno coinvolge il 31 per cento dellapopolazione residente (+6,5 per centorispetto alla media Ue). La Strategia diLisbona 2020 doveva portare l’Europa a 96,4milioni entro il 2020, “ossia 20 milioni dipoveri in meno - ha precisato Walter Nanni,responsabile dell’Ufficio studi di Caritasitaliana - i poveri sono invece aumentati.Viene da chiedersi se la medicina perrisanare la spesa pubblica non abbia inveceucciso il paziente”. Per Jorge Nuno Mayer,segretario generale di Caritas Europa, laresponsabilità “è di scelte politiche terribili”.Dopo sette anni dall’inizio della crisi, hafatto notare Paolo Beccegato, vicedirettore diCaritas italiana, “in tutta Europa la coesionesociale e la fiducia nelle istituzionidiminuiscono, il rischio di razzismi e odio èin aumento”. Da qui la proposta di “unarevisione complessiva del modello socialeper una migliore giustizia sociale”. Più giovani disoccupati in Grecia e in Italiapiù Neet. Nei 7 Paesi vi è un tasso didisoccupazione generale del 16,9 per cento,in Europa dal 2012 al 2013 è passato dal 10,4per cento al 10,8 per cento. Nei 7 Paesi spiccal’esplosione dei Neet, il 18,1 per centorispetto alla media del 13 per cento nei PaesiUe, con il triste primato dell’Italia. Nell’Ue a28 nel 2014 erano più di 25 milioni i cittadiniprivi di lavoro (8,4 milioni in più rispetto al2008). Le persone più colpite sono quelle conbassi livelli di istruzione e i giovani (oltre 5milioni sotto i 25 anni, il 22,5 per cento). Ladisoccupazione è particolarmente grave inGrecia: 27,3 per cento e 58,3 per cento quellagiovanile. In Italia, nel 2013, il tasso didisoccupazione era inferiore alla media dei 7Paesi deboli (12,2 per cento), ma superiorealla media europea, mentre ladisoccupazione giovanile appare più gravedella media europea (40 per cento dei 15-24enni). In Italia Caritas raddoppia iniziativeanticrisi. In Italia dal 2010 ad oggi le Caritasdiocesane sono state costrette a raddoppiare(+99 per cento) le iniziative contro la crisi.Più 70 per cento gli empori della solidarietàche distribuiscono cibo gratuitamente in 109diocesi e più 77,7 per cento i progettisperimentali per contrastare la crisi (da 121 a215 nel 2013). Caritas ha attive 1.148iniziative anticrisi: 139 sportelli diocesani diconsulenza al lavoro e servizi informativi suldisagio abitativo in 68 diocesi (+77,7 percento). Nel corso del 2013 Caritas italiana haattivato un “fondo straordinario anticrisi”per sostenere le Caritas diocesane.

Patrizia Caiffa

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Giovedì 26 febbraio 2015 19Cultura&Spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Eliseo Cesena, Uci Savignano

MORTDECAI - di David Koepp

Sembra che nel finale dello splendido“Birdman”, nella originale stesura diInarritu e Dinelaris fosse contemplatoun malinconico Johnny Depp sedutodi fronte allo specchio, nella stessaposa di Keaton, rimbrottato dalla suanemesi, Jack Sparrow. Non è statopossibile per ovvie coincidenze: è inpreparazione il quinto “Pirati dei Ca-raibi”, in uscita nel 2017. Eppure sa-rebbe stato bello e di una sottilepoesia vedere Johnny scrollarsi didosso, o almeno provarci come fa Kea-ton con Birdman (alias Batman),l’asfissiante presenza di quel perso-naggio ingombrante. E invece niente.Ci becchiamo Mortdecai. Un filmmortificante e stucchevole, in cui si fafatica a trovare il personaggio che ri-sulti meno irritante.La trama: Mortdecai (Johnny Depp) èun mercante d’arte in bancarotta. Hasposato un bastone di scopa (Gwy-neth Paltrow) che inorridisce al solopensiero di baciarlo a causa dei po-sticci baffetti a manubrio (si chia-mano proprio così.I più curiosi potranno trovare un uti-lissimo tutorial su internet per farneprosperare un bel paio). Mortdecaiviene ingaggiato dall’ispettore Mar-tland (Ewan McGregor) per investi-gare sulla sparizione di un Goya,recentemente trafugato.Mortdecai appare inizialmente rilut-tante ad aiutare Martland, innamo-rato della moglie (il succitato bastonedi scopa) sin dai tempi del liceo, e ac-cetta soltanto a patto di ricevere il 10per cento della eventuale futura ven-dita del quadro a un mercante d’arteamericano…‘Mortdecai’ è l’ultimo chiodo di unabara che Depp si sta sprangando ad-dosso da una decina d’anni.E se c’è qualcuno da incolpare per lapiega mediocre che ha preso la suacarriera, quello è lo stesso JohnnyDepp. La tranquillità dei ragguarde-voli guadagni in cambio di un paio difaccette buffe e caratterizzazionisopra le righe ormai hanno definitiva-mente trasformato un ex attore dienorme talento nella parodia manieri-sta di se stesso. E c’è di peggio. Il filmdi David Koepp, sceneggiatore dipunta di Hollywood che ha già direttoDepp in “Secret Window”, è un vuotoesercizio di stile sul tema “action-co-medy”.Ammicca a Indiana Jones (la scenainiziale si rifà smaccatamente a “Iltempio maledetto”), James Bond ecosì via, ma non ne ha né intelligenzané carisma, e finisce per far sorrideredi tristezza solo quando cala le brachenelle gag più scatologiche (comequelle legate al vomito).Certo Depp è bravo, e riesce anche afar intravedere il talento, pur annac-quato in un mare di amenità. Parequasi che quel suo stile affettato eisterico sia parte dei contratti chefirma. Morale della favola:lo abbiamo visto talmente tante voltein questo identico ruolo che siamostufi, e Mortdecai ce lo prova unavolta per tutte. Nel cast, a non mac-chiarsi di una figura barbina (ma lon-tani dal salvare baracca e burattini),sono solo Paul Bettany e Jeff Gol-dblum, incastrato però in un minu-taggio inconsistente. Purtropponeppure loro bastano a giustificare lostrappo di un biglietto.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

Le vite dei cesenati - volume VIIIa cura di Pier Giovanni Fabbri e Alberto GagliardoStampare Edizioni (13 euro)

I dibattiti, con relativi convegni, a proposito della ristrutturazionedi piazza della Libertà, a Cesena, a ridosso dell’abside della Catte-drale (dove negli anni Cinquanta del secolo scorso, insipiente-mente, si volle creare un parcheggio abbattendo le splendidearchitetture del Palazzo delle Poste e di Palazzo Mori) hanno fattoregistrare un sussulto di molti per rivendicare la propria responsa-bile appartenenza alla storia della città e preoccupazioni non par-tigiane circa il patrimonio culturale e urbanistico della città.Occasione propizia per rivisitare capitoli importanti della nostrastoria.In questo spazio che richiama i servizi della Libreria “San Gio-vanni” (olim di Palazzo Ghini), a Cesena in piazza Isei, richia-miamo l’attenzione dei lettori sull’ultimo volume – l’VIII – delcantiere editoriale aperto e costruito da Pier Giovanni Fabbri, conla collaborazione di Alberto Gagliardo e altri, per illustrare “Le vitedei cesenati”. Di questo ottavo volume l’editrice è la giovane casa“Stampare” di San Carlo di Cesena (Valle del Savio).In appendice sono elencate le biografie e le storie trattate a partireda otto anni ai nostri giorni.Cesenati, nati in città o nei paraggi che poi hanno preso le stradedel mondo o nostri concittadini che, approdati a Cesena, vi hannoprofuso le loro competenze scientifiche, artistiche e di partecipa-zione alle vicende politiche e amministrative della città (vedi peresempio le biografie dei sindaci del secondo dopoguerra).Inoltre la ricostruzione storica di preziose istituzioni cittadinecome l’ospedale del Santissimo Crocifisso, oggi “M. Bufalini” o levicende della Malatestiana.Per stimolare la curiosità, trascrivo seppur non completo, l’indicedell’ultimo volume, organizzato per sezioni. Per un dizionariobiografico: A. Golfarelli, pittore attivo nella seconda metà dell’800(Guia Lelli Mami); il servo di Dio don Carlo Baronio (P. Altieri);Umberto Sama figlio del gestore del famoso negozio dolciario“Parciocal”, partecipe del Movimento anarchico (Carlotta Pan-tani); la dottoressa pediatra Silvia Belletti (+2008), trasferitasi inBrasile, buona e affettuosa mamma per tanti ragazzi senza fami-

glia; ne scrive Rita Moroni Angeli; commuovente la corrispon-denza intrecciata con gli amici di Cesena, pagine preziose delVangelo della carità.Nella sezione “Le vite”: Oreste Vancini, insegnante al Liceo clas-sico, travolto poi dalla crudeltà della Rsi, vicino a Bologna,nell’agosto 1944 (P.P. Magalotti); Italo Farneti scrive di Carlo Te-deschi e Giulia Vastano, medici a Cesena nel primo dopo-guerra. Giancarlo Biasini e Africo Morellini ricostruiscono labiografia del sindaco Antonio Manuzzi; ed è la storia di Cesenatra le due guerre e nel tempo della ricostruzione. Di un grafico,Rino Albertarelli e dell’insegnante al Classico emigrato poi a Fi-renze Alieto Pieri, scrivono Loretta Righetti e Arnaldo Cecca-roni.Un appuntamento da non perdere.

Piero Altieri

l Corelli amplia la propria offertamusicale unendosi alla Scuola JazzCesena per proporre sei corsi dedicati

al mondo jazz che partiranno nel mese dimarzo.La collaborazione, sostenutadall’Amministrazione comunale diCesena, si avvale delle strutture diPalazzo Nadiani, sede del Corelli.“Accolgo con piacere questo progetto che- illustra l’assessore alla Cultura ChristianCastorri - dopo quello istituito con il

I

Nuovi laboratori musicaliPubblico e privato si uniscono

Sinergia tra Istituto Corelli e Associazione Scuola Jazz Cesena per un inedito progetto formativo

conservatorio Maderna, proseguenell’opera di ottimizzazione delle risorsepresenti nel territorio”.Elide Urbini, presidente dell’Asp (AziendaPubblica dei Servizi alla Persona dellaValle Savio), conferma: “Teniamo molto aquesta iniziativa perché mette insiemedue realtà consolidate e riconosciutedalla Regione e due culture: quella legataalla formazione e promozione dellamusica classica e quella orientata allamusica più moderna”.

Alessandro Strada, direttore dell’Asp,ribadisce: “Lo scopo è arricchire ilprogramma del Corelli con proposteintegrative più specifiche, di taglioelevato, rivolte a tutta la Romagna”.Se l’Istituto Corelli mette a disposizionespazi e organizzazione, la Scuola Jazzporta la propria competenzaindividuando docenti e contenuti deicorsi, che sono: - Laboratorio rock-jazz-blues perstrumenti a fiato; Laboratorio diimprovvisazione pianistica; Storia dellamusica dal ’900, al jazz, alla musicamoderna; Creazione ensemble chitarregypsy manouche jazz e Laboratorio diarmonia e ear training.La Scuola Jazz Cesena è attiva dal 1993 enel tempo ha formato alcuni tra i migliorijazzisti italiani, quali i fratelli Nanni,Massimiliano Rocchetta e NicolettaFabbri. Senza contare gli insegnanti deilaboratori: Alessandro Fariselli, LuigiFaggi Grigioni, Gabriele Zanchini,Giovanni Belli e Stefano Travaglini.I laboratori sono a pagamento erichiedono un numero minimo dipartecipanti.Maggiori informazioni sono reperibilicontattando: Associazione Scuola JazzCesena, tel. 0547 602075,[email protected]; Istituto diCultura musicale Arcangelo Corelli, tel.0547 27604,[email protected]. Dettaglisui laboratori e moduli di iscrizione sonoscaricabili dal sitowww.aspcesenavallesavio.eu.

Cinzia Mondaini

ALL’ISTITUTO CORELLI DI CESENALA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA OFFERTA MUSICALE

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Giovedì 26 febbraio 201520 Cesena&Comprensorio

CesenaticoTre mostreIl museo della Marineria propone aivisitatori tre mostre aperte fino al 3maggio: "Cercando Conrad" dedicata allavita e all’opera del celebre scrittore ecapitano; "Mémoire des ports deMéditérranée"( Memoria dei porti delMediterraneo) realizzata coi dossierpresentati da Cesenatico al concorsointernazionale e vinto nel 2013;"Mediterraneo: spiritualità, mito, tempopresente", opere del siracusano LuigiCamarilla. Aperto sabato, domenica e festividalle 10 alle 12 3 dalle 15 alle 19.

Musical al teatroLa compagnia teatrale "Ndo", sabato 28febbraio alle 21, proporrà il musical "Judassuperstar" con Alessandro Grilli alletastiere, Stefano Zani alla chitarra, GiacomoRocchi alla batteria, Andrea Abbondanza albasso. Regia di Ivan Boschi. Ingresso palchie platea 15 euro, loggione 10.

Cesena flashGuerra in parrocchiaLa parrocchia di Villachiaviche, per ricordare icento anni dalla prima guerra mondiale, haorganizzato per mercoledì 5 marzo alle 21 unincontro in cui si tratteranno le cause, losvolgimento e le motivazioni. ParteciperannoInes Briganti, Giordano Conti, il professorGuidazzi, Gaetano Rossi, i tenenti GiuseppeCrisafi e Bruno Cecconi. Ha collaborato perl’organizzazione Rodolfo Graziani.

Commedia musicaleAl teatro Bonci, da venerdì 27 febbraio adomenica 1 marzo , la compagnia dellaRancia presenterà una favola musicale pertutta la famiglia "Cercasi Cenerentola".Interpreti Paolo Ruffini, Manuel Frattini,Beatrice Baldaccini, Laura Di Mauro, ClaudiaCampolongo, Roberta Miolla, GianlucaSticotti, Silvia Contenti, Luca Spadaro,Rossella Contu. Musica di Stefano Cenci.

Premio del Rotary clubSi terrà venerdì 27 febbraio alle 17 nell’ aulamagna della Biblioteca Malatestiana lacerimonia di consegna del riconoscimento"Paul Harris Fellow" intestato al fondatoredel Rotary. Tre i premiati: Paola Errani, ArturoAlberti e Giorgio Lugaresi.

Marzo delle donneSaranno inaugurate due mostre per la XVedizione di "Marzodelledonne", sabato 28febbraio. Alle 16 all’ex Pescheria "Una portasul Cielo". Alle 17 nella sala Sozzi del Ridotto"Camioniste polacche ausiliare del 2° corpod’armata polacco dalla Russia all’Italia 1942-1946" e film "Per la nostra e la vostralibertà" a cura dell’associazione Polonia diCesena e dell’istituto storico dellaResistenza.

Lezioni all’UteNella sala Fantini in via Renato Serra, venerdì27 febbraio alle 15,30, Rabin Chattatdell’Università di Bologna- sede di Cesena-parlerà sul tema "La regolazione emotiva e ilbenessere". Martedì 3 marzo alle 15,30Giorgio Biondi terrà la lezione su "Comeaumentare l’autostima nelle nuovegenerazioni, fondamento del processo diresponsabilizzazione".

Longiano◗Mostra al CastelloAlla Fondazione Tito Balestra, sabato 28febbraio alle 17, sarà inaugurata la mostra"Non ero a Parigi". Dipinti e disegni di TininMantegazza. Orari di apertura: dal martedìalla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle19.

Longiano◗Spettacolo teatraleAl Petrella, venerdì 27 febbraio alle 21, ilTeatro dell’Argine metterà in scena lospettacolo "Un bès- Antonio Ligabue" diMario Perrotta. Ingresso 15 euro, ridotto12.

Mercato Saraceno◗Stagione teatraleL’amministrazione comunale, dopo la rassegnacinematografica, ha programmato quella teatralea Palazzo Dolcini. Si tratta di due commediedialettali, uno spettacolo di poesia e musica edue di prosa. Partirà venerdì 27 febbraio alle 2,15con la commedia "L’è nasù cun la camisa"portata in scena dalla compagnia "J’armigì dlaparochia de Burèl". Ingresso 5 euro.

Cesena◗Domenica in MusicaAncora un appuntamento della rassegnamusicale promossa dalla Fondazione dellaCassa di Risparmio di Cesena. Domenica 1marzo alle 15,30 al teatro Verdi l’ensembledel conservatorio "Bruno Maderna" eseguiràbrani di Kramer, Ellington e Gershwin.Ingresso libero.

Cesena◗Ridere col dialettoAl cineteatro Bogart di Sant’Egidio,sabato 28 febbraio alle 21, lacompagnia forlivese "Dla Zercia"porterà in scena la commedia "E pizgordla nubilté", tre atti brillanti diErmanno Cola. Regia di Claudio Tura.Ingresso 7 euro, ridotto 6.

Cesena◗Film a San VittoreIn visione al cineteatro Victor, giovedì 26febbraio alle 21, "Storie pazzesche" di DamiànSzifron. Venerdì 27, sabato 28, domenica 1 emartedì 3 marzo alle 21 "La teoria del tutto",film drammatico di James Marsh. Domenica 1marzo alle 15 e alle 17 "Paddington" di PaulKing. Ingresso 3,50 euro.

Cesena◗Incontro sul meloPresso l’azienda sperimentale"Martorano 5" in via Calcinaro, giovedì26 febbraio dalle 15 si terrà un incontrotecnico sul tema "Il melo: varietàresistenti alla ticchiolatura". IntrodurràDaniele Missere. Terranno relazioniClaudio Buscaroli e Davide Dradi.

Cesena◗Musiche irlandesiAvrà luogo mercoledì 4 marzo alle 21 alteatro Verdi il concerto live di musicheirlandesi "A taste of Ireland". 12 canzonieseguite da un ensemble di 7 cantanti conarpa, percussioni, banjo, chitarra,contrabbasso, flauto, fisarmonica e violino.Ingresso 15 euro. L’incasso sarà destinatoalla scuola cardinal Otunga in Kenya, unodei progetti delle "Tende Avsi".

Gambettola◗La Banca del tempoLa presentazione della "Banca del tempo" si svolgeràgiovedì 26 febbraio alle 20,45 al centro culturale"Federico Fellini". E’ la proposta di condividere escambiare liberamente il tempo in diverse attività.Interverranno Mara Zani e Vittorio Silenzi, presidentirispettivamente della Banca del tempo di Cesena eSantarcangelo di Romagna, il sindaco Roberto Sanulli eLuca Cola, capogruppo consiliare della minoranza.

Montiano◗Premio letterarioL’associazione culturale "La Casa dei Pavoni" haindetto la VI edizione del premio letterario "SauroSpada" per racconti brevi e inediti in linguaromagnola. Al vincitore andranno una tela dellastamperia Pascucci con illustrazione di Alberto Sughi e50 copie del volume contenente il lavoro che avràvinto e le opere segnalate dalla giuria. Il termine per l’invio delle composizioniè stato fissato a giovedì 30 aprile 2015. Per informazioni:www.lacasadeipavoni.it,info@lacasadei pavoni.it, cell.327 7452486.

Cesena◗Cinema per famiglieA cura di Afi, associazione delle famiglie edel centro famiglie "Benedetta Giorgi",sabato 28 febbraio alle 16,30 e domenica 1marzo alle 15 e alle 17 al cinema Astra saràproiettato il film d’animazione "I pinguini diMadagascar". Ingresso 3,50 euro

Gatteo◗Poesia in dialettoNella biblioteca comunale, domenica 1marzo alle 17,30, avrà luogo il dialogosulla poesia in dialetto romagnolo fraGianni Fucci, Miro Gori e AnnalisaTeodorani. Moderatrice Nanda Fattori.Ingresso libero.

❚❚ Dal 6 all’8 marzo in centro a Cesena la terza edizione del Wine Festival

Tre giorni dedicati al vino di qualitàer tre giorni Cesena diventa la capi-tale romagnola del vino. Gastronau-ti, vignaioli, giornalisti, winemaker,

cuochi, degustatori e appassionati delben vivere sono attesi nella città Malate-stiana per la terza edizione del Wine Fe-stival. Da venerdì 6 a domenica 8 marzo ilcuore di Cesena si trasforma nell’Agoràdel confronto fra la Romagna del vino ealtri territori enologici italiani di qualità.Primi fra tutti quelli del Sangiovese.In programma nel prossimo week end delgusto assaggi, degustazioni, convegni,conferenze, confronti fra produttori, gior-nalisti e blogger, show cooking, wine& fo-od market per le vie del centro storico, vi-site guidate, pillole di analisi sensoriale,racconti di vino e l’attesa disfida tra il Ro-magna Sangiovese e i grandi Sangiovesedei territori toscani. Polo culturale del Fe-stival la Biblioteca Malatestiana che ospi-

terà convegni e conferenze, mentre nel vi-cino Palazzo del Ridotto andranno in sce-na le degustazioni principali con in evi-denza i vini delle cantine romagnole, ipartner toscani, Chianti e Vino Nobile diMontepulciano, e le Cantine ospiti di va-ri territori italiani. Terzo polo del Festivalil Foro Annonario dove avranno luogo glishow cooking seguiti in una sorta di rea-lity show dalle telecamere di TeleRoma-gna. E ancora degustazioni di bollicine e as-saggi a cura dei ristoranti del Foro. Perunire i vari eventi del Festival, in Via Zef-firino Re verrà allestito il food market del-le tipicità gastronomiche romagnole checontinua anche all’interno del Foro an-nonario. Il tutto coniugato da allestimen-ti e installazioni realizzate con gli imbal-laggi di legno e vetrine a tema in collabo-razione con gli esercenti del centro stori-

co. La kermesse si apre venerdì 6 marzo dal-le 18 nei locali di mescita del centro sto-rico con gli AperiD’Hoc, momenti di in-contro davanti al bicchiere con una seriedi vignaioli cesenati e romagnoli che illu-streranno e faranno degustare i loro vinicon particolare riferimento ai vitigni delterritorio.

P

"Baby parking" a SavignanoDebutta a Savignano il primo"piccolo gruppo educativo" perbimbi dal zero a tre anni, unasoluzione sicura che aiuta igenitori dei bimbi da zero a treanni nella difficile conciliazionedei tempi di lavoro e vitafamiliare. Condotto daun’educatrice qualificata in un

ambiente domiciliare idoneo ecertificato, il "piccolo gruppoeducativo" è una sorta di mininido per 5-7 bambini allestitoin casa e caratterizzato dallamassima flessibilità oraria. Lanuova iniziativa è statapromossa e avviata dall’UnioneRubicone e Mare.

Cesenatico◗Favola per bimbi e adultiAl teatro comunale continua la rassegna"Favole". Domenica 1 marzo alle 16 la compagnia"Piccole Voci" porterà in scena "Un amico perDragone", liberamente tratto da Dav Pilkey, conElena Baredi e Alex Solfrini. A curadell’associazione "Conteste". Ingresso 5 euro perbambini e 6 per adulti.

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Giovedì 26 febbraio 2015 21Sport

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Cesena alla ricercadei sospirati tre punti

rchiviata la sconfitta di San Sirocontro il Milan, è tempo dipensare all’Udinese. Dopo il 2-0patito a Milano, i bianconeri di

Romagna devono ora necessariamenteritrovare i tre punti per continuare adalimentare la speranza. Domenica 1marzo alle 15 al Manuzzi OrogelStadium, l’avversario di turno èl’Udinese di Stramaccioni. Una squadra,quella friulana, che naviga in acquetranquille a fronte dei suoi 28 punti e diuna gara da recuperare contro il derelittoParma. La classifica per i romagnoli èsempre durissima: penultimi a 16 punti,De Feudis e compagni vedono ancora lazona salvezza distante 7 punti. Ilquartultimo posto è sempreappannaggio dell’Atalanta, che ad oggisarebbe la prima squadra salva con 23punti all’attivo. Contro Di Natale e soci ilCesena dovrà trovare quella carica equella voglia di vincere già viste controLazio e Juve: caratteristiche che hannocontraddistinto la formazione allenatada Di Carlo nelle ultime uscitecasalinghe. Il tempo ancora c’è, visto chemancano 14 gare al termine, ma

Aovviamente ogni passaggio a vuoto puòincidere in maniera compromettente sulprosieguo del cammino. All’andata alFriuli, il Cesena seppe raggiungere il pariin extremis su calcio di rigoretrasformato da Cascione su un falloveniale ai danni di Rodriguez. Domenicaprossima al Manuzzi bisognerà ad ognicosto cogliere la vittoria nonostante unavversario molto ostico. Alla rincorsa perla salvezza il Cesena deve continuare acredere anche dopo la battuta d’arrestocontro il Milan. A San Siro il CavalluccioMarino ha lottato alla pari per lunghitratti, ma ha evidenziato ancora lacuneche hanno portato la più espertasquadra guidata da Inzaghi ad avere lameglio. Per i rossoneri le reti della

vittoria sono state siglate da Bonavenuranel corso del primo tempo, e da Pazzinisu un rigore molto generoso al 90’.L’occasione più nitida per i bianconeri èstata una bella conclusione di De Feudisrespinta da Abbiati. Da segnalare chealla "Scala del calcio" ha esordito inmaglia cesenate il neo-arrivatoMudingayi che a centrocampo ha subitomostrato di poter essere utile alla causa,considerato anche il fatto che propriodomenica scorsa Ze Eduardo haaccusato una distorsione al ginocchio.La squadra in vista dell’Udinese ècomunque viva e desiderosa digiocarsela fino in fondo: il pubblicocesenate non è certamente da meno.

Eric Malatesta

La zona salvezzaè ancora a 7 puntiSi tratta di un grossodivario,ma non incolmabile

A Milano una sconfitta che brucia

Al ristorante "I tre Re" di Poggio Torrianaè stata presentata la squadra Juniores delteam Elite Service Campedelli di Cese-natico per la stagione 2015. Sono cinquei nuovi di 1° anno, provenienti dalla Ju-venes Cis San Marino: Lorenzo Giorgio,Andrea Menghi, Davide Muratori, Ales-sandro Satta e Omar Turki, mentre i ra-gazzi di 2° anno, confermati dalla stagio-ne precedente, sono: Mario Ciccioni, Mi-chael Galuzzi, Cristian Ioli, Samuele Me-nicucci, Alex Ottaviani ed Enrico Tosi chenel 2014 hanno partecipato a 40 corsecon 2 vittorie di Federico Olei e moltipiazzamenti nei primi 10. Nella forma-zione anche due Under 23: Riccardo Put-ti, ragazzo sanmarinese cui la squadra hadato la possibilità di proseguire in quotaJuniores e Federico Olei che nel 2015 par-teciperà ad alcune gare di Enduro e Cross

Country. Alla guida del team troviamo Maria Sber-lati, presidente e Vittorio Savini, vice e te-am manager. Lo staff tecnico, in parterinnovato con l’arrivo del direttore spor-tivo di terzo livello Francesco Satta, è for-mato da Claudio Savini e da StefanoBracci, preparatore atletico e massaggia-tore. I due sponsor che sostengono lasquadra sono Stefano Sberlati, titolaredell’Elite Service Import Export di Rimi-ni e Claudio Campedelli, titolare dellaCampedelli Irrigazioni di Savignano sulRubicone. La prima gara di questa sta-gione ciclistica si correrà l’8 marzo a Bor-go Panigale (Bologna).Nel 2015 il Team Elite Service Campedel-li corre con biciclette fornite dallo spon-sor tecnico Rowa Bike.

Ts

Alla guida della squadra Maria Sberlati, presidente e Vittorio Savini, vice e team manager

Tutte le speranze dell’Elite Service team

Calcio a 5Torresavio FutsalOttima vittoriaUna Torresavio Futsal di nuovospettacolare e vincente si rialza subitodalla sconfitta precedente colChiuppano e abbatte i friulani delMonfalcone con una vittoria più nettadi quel che dica il risultato (7-4). Bastipensare che dopo cinque minuti dellaripresa i bianconeri conducevano persei reti a zero senza dare scampo agliavversari pressati in ogni angolo delcampo.In porta intanto si è registrato ilrientro di Martini pienamenterecuperato e in ottima forma.Gran parte della vittoria definitiva èstata costruita nel primo parziale,chiuso dai bianconeri avanti di benquattro reti grazie alle splendidesegnature di Pasolini, Piallini e Cesetti,sempre più fondamentale dal punto divista offensivo.Non a caso l’unica sconfitta subìta finoad ora nel 2015 dalla Futsal è venutaquando Antonio Cesetti erasqualificato, togliendo un riferimentofondamentale per lo sviluppo del giocodi Sintuzzi e compagni.Dopo la straordinaria conferma anchein serie B di Simone Martini, le ottimeprestazioni di Andrea Angeli, ildebutto incoraggiante di Deliallisi equesta prova positiva di Sanulli si vedechiaramente che il lavoro dipreparazione dei portieri a cui sidedica da anni un tecnico preparato evolenteroso come Paolo Paganelli stiadando innegabili risultati positivi.

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Giovedì 26 febbraio 201522 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Beach Tennis femminilePodio per la Crb AcademyIl quartetto cesenate si è aggiudicato il “1° Trofeo Fratelli Amaducci”.Alla gara partecipavano otto società

terminato il campionato di beach tennis femminile: una disciplina nuova,che sta riscuotendo consensi sempre più ampi tra le giovani generazioni,promossa con entusiasmo e impegno nel comprensorio non solo della

nostra città, ma anche del Rubicone e del Ravennate, da parte del comitatocesenate del Csi. Il “1° Trofeo Fratelli Amaducci” è così giunto alla 4ª edizione.Alla competizione avevano aderito otto società, raggruppate in un solo girone.Per la terza volta consecutiva la squadra matricola del campionato si aggiudica ilsuccesso finale: si tratta quest’anno della Crb Academy di Cesena, che precede diben 13 punti il New Team di Cervia, di 21 Le Margherite di Cesena; più distanziaterestano il Team Delfino di Cesenatico, il Blu Team, lo Spritz Pol. Forza Vigne(entrambe di Cesena), mentre chiudono la classifica il Villa Rosa Beach diSavignano sul Rubicone e l’Ad Maiora di Gambettola.Per non lasciare inoperose le giocatrici, in attesa della festa finale del beach

È

tennis prevista per il 17 aprile 2015, ilCsi Cesena ha organizzato ilcampionato misto, che vede coinvoltesei società: lo Strube Sunflowers- SpritzVigne, il Delfino-Under 60, il NewTeam- San Marco Pizzeria Barriera, ilBluteam-Bar Santi 1976, il Villa Rosa-Bagno Villarosa e l’Ad Maiora-La Gangdel Bosco.Nel 4° campionato di beach tennismaschile “1° Trofeo Lavaggio AutoFausto Gabanini”, cui erano iscrittecomplessivamente 18 formazionisuddivise in due raggruppamenti,siamo giunti invece alle fasi finali e il 6marzo avranno inizio i play-off con le16 squadre qualificate. Al termine diquesta prima fase, nel girone “A” ilRistorante la Caveja di Cesenatico haconcluso in testa, precedendonell’ordine il Bagno Villarosa diSavignano sul Rubicone e il Bar Santi1976 di Santa Maria Nuova; nel girone“B” l’Under 60 ha avuto la meglio sugliStuntman e sullo Strube Sunflowers.Tutte le squadre sono di Cesena. LE GIOCATRICI DI BEACH TENNIS DELLA CRB

ACADEMY CESENA

Un incontroe tanteemozioniUna delegazione di giocatoripartecipanti alla fase localedella Junior TIM Cup (torneonazionale di calcio a 7 disquadre di oratori per giovaniunder 14), accompagnati dadirigenti e genitori, è stataricevuta in Episcopio dalvescovo Douglas Regattieri

stato un bell’incontro, e l’occasione èstata creata dal Centro SportivoItaliano Nazionale in collaborazionecon la Lega Calcio Serie A e la TIM,

dove giovani e massima istituzione diocesanasi sono incontrati, parlati, studiati. Guidati dalpresidente del comitato Csi di Cesena,Luciano Morosi, una delegazione di giocatoripartecipanti alla fase locale della Junior TIMCup (torneo nazionale di calcio a 7 di squadredi oratori per giovani under 14), accompagnatida dirigenti e genitori, è stata ricevuta inEpiscopio dal vescovo Douglas Regattieri.Al presidente Morosi l’onere di presentare iltorneo, le sue finalità e le motivazioni dellanostra presenza avvalorata dall’adesione di seioratori alla fase locale della Junior TIM Cup:parrocchia San Giovanni Bono Cesena,parrocchia Santi Filippo e Giacomo Bagnarola,parrocchia Maria Immacolata Cesena,parrocchia San Martino Calisese, parrocchiaSacro Cuore Macerone, parrocchia Sant’EgidioAbate Cesena (tutte rappresentateall’incontro). Il vescovo ha sottolineato la bellezzadell’avventura a cui i ragazzi sono chiamati,raccomandando di vivere bene l’esperienza,far valere al massimo i valori umani,rispettandosi durante le gare. La

È

raccomandazione è stata quella di tendere al meglio, senzadisprezzare chi perde e accettare senza drammi le sconfitte:“Siete piccoli uomini che stanno crescendo. Importante nelvostro sport è l’allenamento, ma ricordate che non siete solomuscoli, siete anche spirito e anche questo va tenutoallenato. Non dimenticate il Signore, se alla domenica dovetegiocare andate a Messa in altri momenti; cercate di integrarei diversi valori, il cristianesimo non è contro lo sport”. Parolesemplici che hanno toccato il cuore di tutti.Un sentito grazie al vescovo Regattieri che non ha mancatodi sottolineare il valore dell’iniziativa Junior TIM Cupesponendo la maglietta nella foto di gruppo con il logo eslogan “il bullo è una palla”. Al riguardo è stata comunicata ladata, mercoledì 11 marzo dalle 17, della prossima iniziativa

che vedrà tutte le squadre partecipanti alla Junior TIMCup riunite presso il teatro della parrocchia Santa MariaImmacolata (Case Finali di Cesena) per una nuova attivitàdenominata “Piùbellimenobulli”, un laboratorio nel qualeverrà trattato il tema del cyberbullismo. Sono invitati iragazzi, gli allenatori, i dirigenti, i genitori e gli educatori.

Ma

JUNIOR TIM CUP

EPISCOPIO DI CESENA, MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO: IL PRESIDENTELUCIANO MOROSI E IL VICEPRESIDENTE DEL CSI DI CESENA RENATOQUADRELLI (RISPETTIVAMENTE ALLA DESTRA E ALLA SINISTRA DELVESCOVO DOUGLAS NELLA FOTO DI MAURO ARMUZZI) HANNO GUIDATOLA DELEGAZIONE DI RAGAZZI, DIRIGENTI E GENITORI DEI PARTECIPANTIALLA “JUNIOR TIM CUP - IL CALCIO NEGLI ORATORI”

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Giovedì 26 febbraio 2015 23Pagina Aperta

È partita la campagna #MenoGiornaliMenoLiberiA rischio tanta libera stampa, settimanali cattolici compresi

Caro direttore, con estremo dispiacereleggo in questi giorni che molti deifinanziamenti - già decimati negli

anni – destinati alla stampa non-profitverranno azzerati. Essendo uncollaboratore del Corriere Cesenate dadiversi anni e avendo avuto l’opportunitàdi conoscere le persone che animano laFederazione italiana dei settimanalicattolici ho la preoccupazione che possascomparire una parte delle mie “radicigiornalistiche”.Ho conosciuto il giornalismo per “colpatua”. Io volevo solo pubblicare le mie foto etu mi hai chiesto di scrivere. Come unumile apprendista di fronte al maestro misono limitato a dire di sì. Anche se sottosotto mi sentivo privato di quella libertàche mi contraddistingue quando scatto imiei reportage fotografici. La scrittura, che inizialmente vedevo solocome forzatura e obbligo, col tempo èdiventata uno strumento di espressionepersonale, tantoché nella mia giàcomplessa vita ho sempre avuto il bisognodi ritagliarmi uno spazio per scrivere. Coni miei testi ho informato le persone(spero), ma innanzitutto ho formato mestesso. Qualche anno fa mi hai chiesto discrivere un pezzo sulle cure palliative. Tiho fatto credere di sapere benissimo cosafossero. Il giorno dopo ho incontrato metàdei medici cesenati perché me neparlassero.La storia dei settimanali diocesani delnostro Paese si distingue per passione, perprofessione e per missione. Valoriincarnati appieno nella tua persona e inquella dei collaboratori del CorriereCesenate. Invito tutti i lettori a fermarsianche solo qualche ora nella redazioneche si trova in Seminario per comprenderemeglio di cosa sto parlando.Spero vivamente che tutto ciò non accadaperché, come già spiegato dalla petizioneonline #MenoGiornaliMenoLiberi, questoavrebbe ripercussioni economichedecisamente peggiori del mantenimentoin vita dei 200 giornali a rischio chiusura.Ma ciò che mi preme di più evidenziaresono le ripercussioni dal punto di vistasociale e culturale. Questi giornalirappresentano per tante persone unapossibilità. Una possibilità diinformazione, una possibilità di

✎ Il direttore risponde

educazione, una possibilità dirieducazione, una possibilità di lavoro,una possibilità di realizzazione. Perparafrasare lo slogan della pubblicità diuna nota carta di credito, “Tutto ciò nonha prezzo”. Penso che nell’ottica di unoStato sussidiario questo abbia il dovere disostenere tutte le realtà che nel corso deglianni hanno movimentato la vita e lecoscienze dei suoi cittadini.

Antonio Domenico Capristo

Carissimo Antonio,ti ringrazio davvero tanto per queste tuebelle e accorate parole. Sì, è verissimo, leredazioni dei nostri giornali Fisc sonopalestre aperte ai giovani. Lo sono stateper molti oggi impegnati come giornalistisu più fronti, oltre che nelle nostre testate,e speriamo lo siano ancora per tantotempo. I tagli in corso da anni aicontributi all’editoria mettonoin crisi non solo posti di lavoro,importantissimi, ma soprattutto mettonoa repentaglio la democrazia informativa.Il pluralismo non può essere consideratoun optional, un lusso da praticare solonei periodi di vacche grasse. Lo scrivo fintroppo spesso e lo ripeto in ognioccasione: il solo mercato non puòregolare una materia tanto delicata comequella dell’informazione. Più voci liberedi esprimersi costituiscono un valore nonsolo da salvaguardare, ma da favorire estimolare.L’opinione pubblica forse ancora noncomprende la posta in gioco. Purtropposlogan urlati soprattutto sul web e intelevisione fanno accomunare il peggiodel giornalismo nostrano ai sostegnipubblici all’editoria. Non è così. Eccoperché anche noi siamo fra i protagonistidella campagna#menogiornalimenoliberi. Non possiamonon esserlo, per definizione. Chiediamo atutti i lettori di sostenerci sia conl’abbonamento o con l’acquisto inedicola sia firmando la petizione onlinecui si può arrivare dal nostro sitowww.corrierecesenate.it.Ciao.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto�

Tra avvisi vari, una ‘raccomandazione’ si distingue all’ingresso della chiesa par-rocchiale di San Piero in Bagno...

Hooligans a RomaÈ il solito scaricabarileCaro direttore,dopo i gravi fatti di Roma, a opera di tifosiolandesi, la parte mediocre della nostraclasse dirigente non si smentisce mai con ilsolito scaricabarile delle responsabilità.Renzi dovrebbe fare meno chiacchiere e pro-clami, mandando a casa immediatamente, eper sempre, i responsabili, a cominciare dalministro Alfano e, a seguire, tutta la catena dicomando e controllo, preposta alla sicurezzadelle persone e alla salvaguardia dell’inesti-mabile patrimonio artistico della capitale.Credo sia corretto affermare che Islam estre-mista e calcio siano fra le principali causedell’imbarbarimento di chi le segue con vi-sione personalistica, sfogando la propria rab-bia e frustrazioni contro tutto e tutti fuorianche dal proprio territorio nazionale. Aitempi dei romani (panem et circenses) nonglielo avrebbero permesso dentro e fuori daicirchi. Le guerre di religione ci sono statenella storia, ma non comprendo la violenzagratuita fuori e dentro gli stadi per una pallache, rotolando dentro o fuori della rete, nonrisolve e non migliora certamente la propriasituazione socioeconomica e politica se il

Paese di appartenenza è in crisi. La regolaapplicata nelle vere democrazie è sem-plice: chi sbaglia paga! Nel mondo, in ge-nere, siamo considerati un Paese con pocaspina dorsale dove tutto o quasi è per-messo. Diciamolo apertamente che, percerti versi, è ancora una terra di conquista!L’esempio, come sempre, viene dall’alto.Anche se la società civile non è immune dacolpe e responsabilità.Grazie per l’attenzione.

Marino SavoiaCesena

San Valentino e SanremoCarissimo direttore,la festa di san Valentino è la festa nellaquale si celebra l’amore come innamora-mento. Due innamorati... occhi negliocchi…, perdere la testa... non posso vi-vere senza di te… ecc. Non mi meraviglia ilfatto che questa festa abbia avuto una dif-fusione pressoché mondiale e neancheche mantenga un certo seguito nella po-polazione giovanile e meno giovane. Ciòche mi meraviglia e mi rattrista è che an-cora non si sia levata nemmeno una mi-sera voce che abbia saputo giudicare

l’innamoramento, trattan-dolo per quel che è. So percerto che dicendo ciò chedico, mi attirerò le antipatiedi molti. L’innamoramentonon è amore e neanche lafase preliminare. È un’altracosa, che cercherò di spie-gare in queste poche righe,senza pretendere di convin-cere nessuno. Quasi impossi-bile.Dell’innamoramento e delposto che la civiltà gli ha ri-servato, si potrebbe dichia-rare: si tratta di un criminecontro l’umanità , giudicabile dai tribunali internazionali che si occupanodei misfatti più atroci.Voi pensate che sia una sciocca esagerazione e che in fondo,due innamorati non fanno male a nessuno; ma cosa ne direste se qual-cuno vi dimostrassi che l’innamoramento è la condizioneda cui consegue l’odio per l’altro e la volontà della sua distruzione. Sem-plice deduzione logica. Prendete seriamente in considerazione la frase:“Non posso vivere senza di te”: se una persona si trova realmente in que-sta condizione, non potrà fare a meno, prima o dopo, di considerare l’altroalla stregua del suo padrone, carceriere, uno che ha in pugno la sua esi-stenza, uno che ha potere su di lui o su di lei, di vita o di morte. Inevitabileil passaggio all’odio, più o meno mascherato, più o meno militato. Ben chevada divorziano, mal che vada finisce nel sangue (vedi femminicidio, manon solo).Il meccanismo psichico all’opera nell’innamoramento è rivelatoda queste brevi frasi: l’altro (di cui ci si innamora) serve a sostituire unproprio, non raggiunto ideale dell’io, cioè l’altro viene “amato”,a causa delle perfezioni cui abbiamo mirato per il nostro io eche ora, per questa via indiretta, desideriamo procurarci per soddisfare ilnostro narcisismo. Facile spiegare, per questa via, il famoso “colpo di ful-mine”.Per quanto riguarda la mentalità dominante, non c’è tanto da dire: avendoinnalzato le emozioni a idolo del nostro tempo e travolti dal desiderio dinon pensare, ben che vada, ci si può aspettare Sanremo: festival della stu-pidità della canzone italiana, con qualche rara eccezione.Innamoramento, cioè, in amore mento.Si potrebbe dire che in un rapporto, più innamoramento c’è e meno possi-bilità ci sono che si produca qualcosa che si potrebbe chiamare amore.Ha una bella voglia la Chiesa di sostenere la famiglia, se non si è ancoramessa in condizione di saper giudicare l’innamoramento.Nel secolo scorso è passato per questa terra qualcuno che ha detto qual-cosa di sensato in merito e ci ha messo sulla buona strada, ma comespesso succede, nessuno gli ha dato ascolto o lo ha guardato seriamentenel becco. Si chiamava Sigmund Freud.Nel suo scritto “Psicologia delle masse e analisi dell’io”, da cui ho tratto al-cune delle frasi precedenti, Freud ci fa osservare che lo stesso meccani-smo che è all’opera nell’innamoramento risulta all’opera anche nellaformazione delle masse; quelle masse (graziose) in cui c’è un capo cheviene individuato come ideale a cui uniformarsi, rinunciando alla propriacapacità di pensare. Ecco qua le masse acritiche che hanno dato origine aipiù grandi orrori del secolo passato.Se qualcuno si accorge che la sua vita trascorre fra un innamoramento el’altro e ha la sensazione che qualcosa in lui non va, ha pensato giusto; sifaccia aiutare, la vita può andare molto meglio di così, a beneficio suo e diquelli che gli stanno attorno.

Loris Presepipsicoanalista ([email protected])

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