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In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioni Gennaio 2011 FILO DIRETTO - ANNO II - N. 10/2011 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio N°10 Di Luigi Gullo ALL ’ INTERNO Intervista all’ex sindaco di Monreale Toti Gullo pag 2 AMIANTO!Il grande affare di Cosa nostra? pag 7 Si può fare? A.A.A. Affidatari cercansi pag 9 pag 8 Dissesto idrogeologico: anche Monreale è a rischio frane pag 4 POPULISMO E POLITICA The English Centre Via A. Antonio Veneziano, 95, Monreale (PA) Tel.: 091 6407717 Cell.:3347669476 Email: [email protected] Monreale non è un paese per giovani Per la Vostra pubblicità su Filo Diretto scrivete a [email protected] o contattateci al numero 347 6531973 T rascorso un anno viene voglia di fare un re- soconto e trarre un primo bilancio dei mesi trascorsi, provando a raffrontare una istantanea scattata a Monreale 12 mesi fa con una di oggi. Un’analisi difficile che potrebbe tradursi in un mero sguardo superficiale che non tenga conto dei processi politici, economici e sociali avviati o in atto e che potrebbero portare risultati solo negli anni a venire. Mi limito quindi a segnala- re un dato inoppugnabile: è rimasto immutato lo stato di degrado urbano e di scarso decoro che la città offre innanzitutto ai suoi concit- tadini, a testimonianza di un immobilismo, se non di un decadimento, civico e culturale. Nonostante i ripetuti comunicati e proclami di soluzioni definitive, le buche per le strade, i cumuli di immondizia, le discariche abusive, le carcasse di automobili, distribuite in tutto il territorio del paese, oltre a determinare gravi problemi igienico-sanitari per i cittadi- ni, arrecano un grave nocumento culturale. Stanno conducendo i nostri giovani a ritenere normale vivere in un territorio sporco, disordinato e inquinato. Gli adulti cominciano a non indignarsi più e d’altronde la stessa situazione la si riscontra a Palermo e viene rappresentata dai tg in gran parte del meridione d’Italia. segue a pag. 12 email : [email protected] blog: filodirettoblog.wordpress.com

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In distribuzione gratuita presso le edicole di Monreale e frazioniGennaio 2011

FILO DIRETTO - ANNO II - N. 10/2011 - Registrazione Trib. Di Palermo n. 29 del 30/12/2009 - Stampato in proprio

N°10

Di Luigi Gullo

ALL ’ INTERNOIntervista all’ex sindaco di Monreale Toti Gullo pag 2

A M I A N TO ! I l g r a n d e a f fa r e d i C o s a n o s t r a? pag 7

S i p u ò f a r e ? A . A . A . A f f i d a t a r i c e r c a n s i pag 9

pag 8

Dissesto idrogeologico: anche Monreale è a rischio frane pag 4

POPULISMO E POLITICA

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Tel.: 091 6407717Cell.:3347669476Email: [email protected]

Monreale non è un paese per giovani

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347 6531973

Trascorso un anno viene voglia di fare un re-soconto e trarre un primo bilancio dei mesi

trascorsi, provando a raffrontare una istantanea scattata a Monreale 12 mesi fa con una di oggi.Un’analisi difficile che potrebbe tradursi in un mero sguardo superficiale che non tenga conto dei processi politici, economici e sociali avviati o in atto e che potrebbero portare risultati solo negli anni a venire. Mi limito quindi a segnala-re un dato inoppugnabile: è rimasto immutato lo stato di degrado urbano e di scarso decoro che la città offre innanzitutto ai suoi concit-tadini, a testimonianza di un immobilismo, se non di un decadimento, civico e culturale. Nonostante i ripetuti comunicati e proclami di soluzioni definitive, le buche per le strade, i cumuli di immondizia, le discariche abusive, le carcasse di automobili, distribuite in tutto il territorio del paese, oltre a determinare gravi problemi igienico-sanitari per i cittadi-ni, arrecano un grave nocumento culturale. Stanno conducendo i nostri giovani a ritenere normale vivere in un territorio sporco, disordinato e inquinato. Gli adulti cominciano a non indignarsi più e d’altronde la stessa situazione la si riscontra a Palermo e viene rappresentata dai tg in gran parte del meridione d’Italia. segue a pag. 12

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Anno II - n.10

quindi i beni comunali con quelli regionali e quelli della Chiesa ricreando il comples-so monumentale originario. Ho lavorato per le scuole eliminando il doppio turno per la scuola di Pioppo con la costruzione di una nuova struttura che attendeva da trent’anni. Così come ho trovato i finanziamenti per la scuola materna di Aquino e per quella di San Castrenze. Anche la strada di spartiviolo e la prima parte di quella di San Martino sono state finanziate con fondi extracomunali sul-la base di un progetto presentato dalla mia amministrazione.

Ed allora come spiega la bocciatura rice-vuta dagli elettori monrealesi alle ultime amministrative? I partiti si sono riuniti in coalizioni molto forti, e poi probabilmente non ho saputo co-municare ciò che ho fatto sia in termini di ri-strutturazione della macchina comunale che sulla lotta all’evasione fiscale. Molti cittadini erano convinti che la mia amministrazione avesse aggiunto nuove tasse, tanto era disa-bituata o disinformata. Ma si era solo trattato di tasse evase da tempo.

Questa inadempienza ha responsabilità politiche? Non so se vi sono responsabilità ammini-strative o noncuranza, noi abbiamo ristruttu-rato i servizi amministrativi rendendoli più efficienti. In ogni caso, la politica ha sempre le sue responsabilità.

Cosa non ha funzionato nel legame con la sinistra?I DS sono usciti dalla coalizione prima della fine della mia legislatura, ancora adesso mi chiedo il perché, dato che non vi sono state divergenze di principio né forti contrasti su scelte politiche.

In cosa si distingue l’azione dell’attuale governo dalla Sua amministrazione? Preferisco non entrare nel merito, osser-vo però che non c’è un grande impegno nel continuare nell’opera di ristrutturazione degli uffici, né la volontà e la capacità di inse-rimento nel mercato dei finanziamenti re-gionali, nazionali ed europei. Durante il mio mandato abbiamo accelerato e completato lo studio del Piano Regolatore che abbiamo inviato al Genio Civile per l’esame. Invece la nuova amministrazione al suo insediamento l’ha ritirato ed ancora non è stato ripresen-tato. Mi chiedo perché sia stato rallentato l’iter.

Il comune ha subito un pesante danno economico per avere perso la causa avviata dalla ditta assegnataria della gestione del parcheggio dopo che Lei ne ha sospeso la convenzione. Non c’è stato un danno economico per-ché la multa viene pagata con gli incassi del parcheggio, e tra alcuni anni, una volta terminato il pagamento della multa, gli in-troiti rimarranno al comune. Non ho condi-viso l’appalto perché la ditta avrebbe dovuto percepire per 30 anni tutti gli introiti del par-cheggio mentre il comune avrebbe ricevuto un minimo guadagno solo dopo molti anni. Ma non approvavo all’interno della conven-zione il vincolo di non potere costruire altri parcheggi nel territorio monrealese che in-vece sono necessari per servire i residenti dell’altra zona del paese.

Qual è la Sua posizione sulla tanto di-scussa gestione della ristrutturazione della scuola Pietro Novelli e come si sarebbe com-portato? Una situazione emergenziale permette ad una amministrazione di accelerare i tem-pi di intervento, mentre finora i lavori non sono cominciati. Sarebbe inoltre necessario attingere a finanziamenti esterni, cosa non particolarmente difficile, data la presenza o vicinanza di politici di livello nazionale.

Il Suo contributo politico al paese è da considerarsi terminato? Io amo la politica, faccio politica dall’età di sei anni, già al seguito di mio padre. Seguo ancora da vicino le vicende che interessano il paese. Sia la mia precedente professione di ufficiale sanitario che la recente esperienza di amministratore comunale mi hanno inoltre permesso di approfondire molte problemati-che del vasto ed eterogeneo territorio mon-realese, per cui penso di potere dare ancora un forte contributo al paese.

Luigi [email protected]

A circa diciotto mesi dalla conclusione del suo mandato, intervisto l’ex sinda-

co di Monreale Toti Gullo. La discussione si apre sui principali risultati conseguiti dalla sua amministrazione. La mia amministrazione ha avviato un per-corso di risanamento economico. Gli uffici economici e finanziari sono stati rivoluzio-nati e messi in condizione di operare per ripristinare la normalità amministrativa del comune. A Monreale le tasse si pagavano su base volontaria. La tariffazione dell’acqua era ferma al 2001. Con il pagamento dell’Ici su terreni e fabbricati e della Tarsu abbiamo recuperato milioni di euro, sia con riferimen-to alla tassazione corrente che a quella re-

lativa agli anni passati, lascian-do invariate le aliquote e le tassazioni ap-plicate dalla precedente am-ministrazione. Abbiamo in-vece subito un grave danno erariale per i reati fiscali an-dati in prescri-zione. Ma vo-

glio sottolineare che ciò che è cambiato è il metodo di lavoro. Grazie ad encomiabili funzionari del comune abbiamo partecipato e siamo riusciti a vincere le gare d’appalto per attingere ai fondi europei, in competi-zione con gli altri comuni, potendo avviare varie opere, ancora in fase di realizzazione e che saranno da altri inaugurate. A comin-ciare dal museo virtuale del Guglielmo, per il quale abbiamo presentato un progetto cul-turalmente eccezionale su come deve essere inteso il percorso museale a Monreale e che vede la creazione di una Fondazione costi-tuita da tre enti, Comune, Soprintendenza ai Beni Culturali e Curia. Verranno integrati

Politica

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Toti Gullo, medico di famiglia, è stato sindaco di Monreale dal 2004 al

2009

Intervista all’ex sindaco di Monreale Toti Gullo: voglio ancora dare un contributo al paeseAbbiamo ristrutturato i servizi amministrativi e rivoluzionato il metodo di lavoro degli uffici

Le tasse venivano pagate su base volontaria, è stato causato un grave danno erariale

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In quest’articolo, uscito nel Foglio informa-tivo Pioppese SUMMACCO del Comitato

Pioppo Comune nel mese di Novembre, sen-za perderci eccessivamente in improbabili cronologie di documenti ufficiali che poco sarebbero interessati ai lettori, abbiamo vo-luto condividere una “impressione”, la nostra, ovvero che il territorio sia stato un po’ di-menticato negli anni nonostante la sua bel-lezza e la sua storia. Monreale fino a poco più di cento anni fa si presentava come un giardino meraviglioso, meta di storici e viag-giatori che non si fermavano certo solo al duomo, nonostante i collegamenti non fosse-ro quelli odierni, ma al contrario visitavano i giardini e ne apprezzavano i prodotti e ne celebravano le acque. Oggi insieme ai giar-dini e alle acque dimentichiamo volentieri anche chi siamo e da dove veniamo e come se non bastasse, continuiamo a sfruttare il territorio senza pensare alla sua salvaguardia e a chi lo abiterà dopo di noi. La mancata costruzione del Collettore fogna-rio di Pioppo raccontata di seguito è emble-matica di quanto capita nel territorio che un tempo fu definito positivamente la corona di Palermo. Il collettore è una delle tante storie di risultati amministrativi poco apprezzabi-li che ciascun cittadino monrealese, senza fare grossi sforzi di fantasia, potrà facilmente ritrovare pensando alla gestione della città.“ La campagna della valle dell’Oreto le cui acque sarebbero tutte volte ad irrigare i campi se non vi fossero 15 mulini ... è la più amena e deliziosa... piantata a vigne, ad uli-vi, ad aranci ... un fiorito e ridente giardino, i Colli sono pieni di alberi e di viti, i giardini di Monreale sono folti d’alberi e ricchi di frut-ta; molto diffusi nelle falde e nelle colline il sommacco, il ficodindia, la vite…”.Sono parole di uno storico e naturalista del tardo ottocento.Ma lasciamo stare le parole dei viaggiatori, forse ancora più incisivi potrebbero essere i ricordi dei nostri nonni o di noi stessi che in quei posti ci siamo cresciuti:U vaddruni, all’aria, o mulino…(si trovano a Pioppo)

Il problema è ca semo troppo “ ‘nchiffarati” e certe cose “ ‘ni scuiddamo”. Il territorio, la natura invece non possono di-menticare e, infatti, i danni che hanno subito ne sono una testimonianza evidente.La valle dell’Oreto è stata dichiarata da anni sito d’importanza comunitaria, lo sanno an-che i muri ma ciononostante Provincia e Regione risultano essere assenti. Il Comune per parte sua attende ordini anziché alzare la voce, però parlano di risanamento dell’Oreto e di museo a cielo aperto … Esatto, Parlano! Anche le carte parlano e di notizie ce ne sono per tutti i gusti. Da un rapporto dell’AR-PA (agenzia regionale per la protezione am-bientale) di qualche hanno fa, è emerso che nel tratto di Meccini l’acqua e i sedimenti sono seriamente, per non dire irrimediabil-mente, compromessi.I cittadini di via esterna S. Elia più volte hanno sollecitato interventi da parte del co-mune e in estate non vedono l’ora che arrivi l’inverno per non farsi mangiare dalle zan-zare a causa di quello che arriva da Pioppo.I lavori per il collettore fognario, leggendo la sintesi del piano d’ambito (l’elenco delle ope-re da realizzare), sarebbero dovuti comincia-re entro il dicembre 2008. Il progetto è pron-to, il finanziamento anche. Eppure le guerre di spartizione politiche non hanno consentito fino ad oggi la realizzazione di un’opera che contribuirebbe a recuperare la valle che de-scriveva lo storico sopra citato. Per non farsi mancare nulla, gli utenti di Pioppo hanno pagato per più di 10 anni (adesso non più) il canone di depurazione senza usufruire del servizio e senza che il Comune si preoccu-passe di mettere da parte i soldi così per come dispone la legge.Insomma parlando del collettore fognario di Pioppo e delle questioni a esso relative si rischia di finire personaggi all’interno di una farsa tipica siciliana, o meglioMonrealese (senza offesa per i Monrealesi): “u stamo facenno...” “U ficimu!” “E’ docu!!” “Ma chi fa un nu viri?” “Buttana ra miseria, SU FUTTERO!” Stefano Lo Coco

Tutto ha un inizio ed una fine: il fiume Sant’Elia IN BREVE

L’associazione “Oratorio D. Bruno Di Bella” di Villaciambra propone

per l’anno so-ciale 2010/2011 una nuova Campagna di Raccolta dei tappidi plastica in favore del Pro-getto “Villaggio dei Ragazzi di Ciocanari”in collaborazione con “Le Missioni del Movimento Ecclesiale Carmelitano”. Coniugando l’obiettivo di creare una mentalità attentaagli altri, con quello di sviluppare la cul-tura del riciclaggio per salvaguardare l’ambiente, si può dare un piccolo con-tributo per sostenere un progetto coor-dinato dal Centro Mondialità Sviluppo Reciproco di Livorno.Con queste stesse modalità sono stati realizzati altri progetti: pozzi in Somalia, pozzi e cisterne in Vietnam, scuola ma-terna ed elementare in Libano, strutture di un seminario nel Burkina Faso.Informazioni utili per chi vorrà contri-buire: I sacchetti dei tappi si possono consegnare presso i locali dell’Oratorio in via Altofonte 64 (Parrocchia Maria SS. del Rosario) Villaciambra. Oppure, tele-fonando ai numeri 091 430222, cell. 348 2210449, un operatore vi contatterà per il ritiro.I tappi che devono essere raccolti sono quelli variopinti e colorati, di Polietilene (PE), delle bottiglie di bibite, mentre il materiale delle bottiglie è Polietilene te-reflatato (PET) e il processo di riciclaggio è diverso.

Piera [email protected]

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Anno II - n.10Territorio

Il dissesto idrogeolo-gico è un fenomeno

naturale di dinamicità della crosta terrestre, che può essere aggra-vata dall’opera poco accorta dell’uomo, il quale potrebbe, più o meno consapevolmen-te, tralasciare di porre la giusta attenzione, in materia di sicurezza e fattibilità di realiz-zazione delle costruzioni edilizie. A tal pro-posito chiediamo al geologo S.Pellerito come vengono calcolati tecnicamente gli indici di fattibilità edilizia.- “E’ necessario specificare la differenza tra la pericolosità di una porzio-ne di suolo e il rischio ad essa collegato. Un fattore di pericolosità geologica diviene un fattore di rischio quando viene compromessa la vita dell’uomo e dei suoi connessi; abita-zioni, esercizi pubblici, terreni, agricolture.” dichiara S. Pellerito.-Nella valutazione dell’idoneità di un deter-minato territorio, si adotta infatti un indice analitico, ricavato da tre fattori: rischio = pericolosità x vulnerabilità x esposizione. La pericolosità esprime la probabilità che un fe-nomeno di una certa intensità si verifichi in un dato intervallo di tempo. La vulnerabilità ci fa capire in che misura un bene può es-sere colpito da un evento, pertanto si prende in esame la struttura naturale del territorio in questione, e se ne valuta la coesione mole-colare, il livello di dinamicità, la compattezza e la resistenza alle intemperie. Infine, l’espo-

sizione si riferisce al grado di danno che può subire un bene colpito da un evento. Tale valutazione viene fatta in funzione del valore del bene, che non può essere assoluto, ma è sottoposto a delle variabili: traffico stradale più o meno consistente, densità abitativa, tipologia di costruzioni edili, singoli o a com-plessi, valore agricolo del terreno.-“Tutti questi parametri sono inseriti nel PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) approvato dalla Regione Sicilia con decreto del 04\7\ 2000. IL PAI è uno strumento mediante il quale il territorio siciliano è suddiviso in re-lazione alle pericolosità geologiche esistenti e che costituisce variante determinativa su tutti gli strumenti urbanistici comunali. Que-sto strumento viene utilizzato in seno agli oggetti e rappresenta una guida utile alla verifica degli impatti generati dalle nuove opere.” continua Pellerito.-A questo punto ci chiediamo quale sia lo stato naturale del territorio di Monreale, cal-colato secondo suddetti criteri, e come mai non sia stato valutato anzitempo, il fattore di rischio impattato in alcune zone franate. Oltretutto è lecito chiedersi come vengano adattati questi applicativi di tipo probabili-stico\strutturale sul piano regolatore comu-nale di Monreale, la cui stesura risale agli anni 80 e che per ovvie ragioni, tiene conto di differenti criteri di idoneità edilizia, oltre che dover far conto di un diverso aspetto edilizio e morfologico del territorio. Ci sem-bra di ricordare che proprio nel 2009 in se-guito a numerosi episodi di frane, caduta massi e crolli stradali come quello avvenu-to in via Linea Ferrata, sia il sindaco che il vice-sindaco dell’attuale amministrazio-ne, avessero dichiarato di impegnarsi nella convocazione urgente di una commissione, per la verifica di situazioni a rischio, non-ché l’intervento della Protezione Civile. Tale provvedimento, sarebbe stato finalizzato non solo alla verifica del tessuto geologico, ma

anche a redigere misure di messe in sicurez-za di tutto il territorio comunale, valutando con la massima urgenza l’attuazione di opere di consolidamento e di canalizzazione del-le acque. Ci chiediamo inoltre come si stia lavorando per contrastare, oltre che con le misure preventive di tutela ambientale, le concause aggravanti del dissesto idrogeolo-gico, individuate negli abusi edilizi, varianti illeciti ai piani regolatori generali, mancata assunzione di responsabilità dei progettisti in caso di danno a cose e\o persone.-“Anzitutto bisogna dire che l’attuale ammini-strazione dagli inizi del 2010 ha inserito, tra i componenti della commissione edilizia, la figura del geologo. Questo innovativo quanto delicato incarico, che a tutt’oggi è rivestito da me medesimo, è finalizzato a rendere le scelte urbanistiche compatibili con la sal-vaguardia del territorio. In effetti non è di semplice gestione il lavoro svolto con sistemi moderni, da applicare su un piano regolatore che risulta non allineato all’attuale situazione generale. Proprio per questo, in attesa del nuovo piano regolatore comunale che risul-ta essere in realizzazione e in approvazione presso gli organi competenti, la commissio-ne comunale si avvale di uno studio geolo-gico approfondito, adeguandosi alla circolare 2222\46 che indica le modalità di redazione degli studi geologici a supporto della piani-ficazione urbanistica.” Spiega ancora Pelle-rito. “All’interno di tali studi viene redatto

Negli ultimi anni è il territorio stesso a chiedere aiuto all’ uomo e lo manifesta con i numerosi episodi di caduta massi e di deviazione del percorso naturale delle correnti d’acqua. Vorremmo capire meglio quali siano le responsabilità, a chi imputarle, e soprattutto quali le misure preventive da adottare per la salvaguardia ed il recupero di un territorio che soffre. In questa indagine, ci siamo avvalsi della collaborazione tecnico-informativa del Sig. Santino Pellerito in qualità di geologo e componente della commissione edilizia comunale.

Dissesto idrogeologico: anche Monreale è a rischio frane! L’uomo pone la giusta attenzione al fenomeno naturale, attuando le corrette normative di tutela ambientale? Quali i provvedimenti e le risoluzioni?

Immagine tratta da Monrealenews.it

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Gennaio 2011 Territorio

Carissimi concittadiniLa Famiglia numerosa in particolare vive

uno stato di disagio e di profonda crisi eco-nomica.Concausa, la povertà indotta proprio dallo Sta-to.La deliberazione di Giunta che ha previsto l’aumento del 40 % sulle tariffe dell’acqua gra-verà ancora di più sull’esiguo bilancio familia-re di una famiglia numerosa, quelle a rischio povertà come gli stessi dati Istat dimostrano (il 41% dellefamiglie numerose è a rischio povertà). I figli non sono un bene di lusso ma una risorsa che appartiene all’intera comunità da tutelare e da difendere e con tutti i mezzi e, in un ‘’inverno demografico’’ come quello attuale ogni risorsarivolta alla salvaguardia della famiglia con fi-gli è rivolta al mantenimento della ns. stessa società.Nel ns. Comune risiedono 311 famiglie con 4 e più figli che più di altri soggetti subiscono la grave crisi e, adesso sono costrette a pagare, ancora di più, l’acqua più cara di altre catego-rie di cittadini. I nuclei familiari numerosi che, usano virtuosamente l’acqua utilizzando gli elettrodomestici sempre a pieno carico e fan-no della sobrietà e del risparmio un vero stile di vita, risultano invece fortemente penalizzati,

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FAMIGLIE NUMEROSE

un elaborato relativo all’individuazione, sull’ intero territorio comunale, delle pericolosità e dei rischi geologici di alcune aree, indicate come aree a fattore R1, R2, R3, R4, dove R sta per -rischio-.”“Posso affermare che i progetti presentati al comune sono supportati da una relazione geologica di pre-fattibilità in grado per l’ap-punto di verificare preventivamente la fatti-bilità di un’opera e dell’impatto ambientale che la stessa riveste. Infatti la commissione edilizia comunale ha deciso di subordinare la concessione di tutti gli interventi che ricado-no in zone pericolose,che passano al vaglio del genio civile, il quale rilascia il parere an-che sotto l’aspetto morfologico fornendo una maggiore specificità. Il mio personale impe-gno è quello di sottoporre all’amministrazio-ne comunale tutti i progetti indistintamente, non solo quelli individuati in zone R3 o R4, in modo da valutare progetti già sottoposti a istruttoria presso l’ ufficio competente, e che siano pertanto muniti di autorizzazione.” replica ancora Pellerito.-Sappiamo che la caduta massi e la pericolo-sità delle frane purtroppo non costituiscono le uniche minacce ambientali, ma ad ag-

gravare la situazione contribuiscono anche il rischio di esondazione e di incendi, con conseguente disboscamento ed indeboli-mento del sistema roccioso. Quest’ultima problematica spesso accresciuta dal dolo da parte dell’uomo, per ragioni le più svariate e discutibili. Ci chiediamo anche in questo caso quali siano i provvedimenti precauzio-nali e di risoluzione, sia dal punto di vista tecnico che da quello organizzativo delegato all’amministrazione.-“Dobbiamo subito specificare che a diffe-renza del rischio frana, il rischio di esonda-zione è più facile da prevedere e quindi da combattere e risolvere. Infatti tutto dipende dall’utilizzo di mezzi idraulici adeguati in grado di monitorare l’innalzamento del livello d’acqua. A tal proposito si può fare un ap-pello all’amministrazione comunale, affinché venga potenziata su tutto il territorio la stru-mentazione di monitoraggio idropluviometri-co, che garantirebbe un continuo controllo dello stato di piena dei bacini, indispensa-bili per lo stato d’allerta anticipato in caso di esondazione. Nel nostro ambito territoriale per esempio sarebbe importanti installarli nel bacino Oreto, nell’alveo di S. Martino e nel

bacino Belice destro, lungo i quali vi sono parecchi insediamenti abitativi”. conclude Pellerito“Per quanto riguarda il piano degli incendi, c’è una legge regionale che prevede che il comune debba delimitare e cartografare il percorso colpito dagli incendi. Secondo tale legge per 10 anni le zone colpite non posso-no essere occupate. Oltretutto tali piani ser-virebbero per evitare ulteriori danni causati dal disboscamento e per valutare le dimen-sioni di ripristino boschivo”.-Mi piace concludere questa breve inchiest-sull’ambiente, riportando una citazione tratta da un saggio scritto da B. De Marchi dal titolo “il Rischio Ambientale”-:“La povertà, la mancanza di risorse econo-miche, culturali e sociali si traducono in vulnerabilità territoriale, facendo aumenta-re il rischio e amplificando il danno, con conseguente ulteriore impoverimento delle popolazioni, in un circolo vizioso che pare difficile da spezzare senza che vi sia un ri-pensamento globale degli attuali modelli di sviluppo.”

Maria Rita Carrà [email protected]

nonostante il consumo pro capite risulti gran-demente inferiore ad altri utenti. Una famiglia numerosa ‘’virtuosa’’ sopporta un esborso eco-nomico maggiorato del 30/40 % (quaranta per cento) rispetto all’utente singolo. E’ evidente che, se al posto di un solo contatore la fami-glia numerosa ne avesse installati 5, 6 o 7 (in base al numero dei componenti) pagherebbe l’acqua tutta a tariffa agevolata, come il single.L’attuale struttura tariffaria, peraltro, alimen-ta da una parte gli sprechi (120 mc di acqua

annui assegnati al un solo utente sono più del doppio del fabbisogno medio previsto dagli studi di settore (150 litri al giorno per abitante) consentendo a moltissimi utenti di utilizzare l’acqua per scopi non strettamente legati alla persona e dall’altra parte penalizza, con tariffe inique, proprio chi non spreca questa preziosa risorsa: la famiglia numerosa.L’acqua è un elemento indispensabile per la vita dell’uomo.

Le tariffe adottate dal ns. Comune dovrebbero tenere conto che:1) I cittadini sono tutti eguali (Costituzione art. 3) ed hanno diritto quantomeno di pagarel’acqua allo stesso modo2) L’art. 1.3 della delibera del CIPE n. 52 del 4 aprile 2001 prevede l’eliminazione del minimo di consumo dell’acqua fornita dagli acquedotti e a partire dal 30 giugno 2005 è stata abolita la fatturazione dei minimi di consumo. ‘’ Ogni utente dovrà pagare in base all’effettivo consu-mo indicato sul contatore’’.3) Il consumo previsto per la tariffa agevolata sia pro-capite come già adottato in altri Co-muni italiani4) Lo Stato tutela la famiglia, con particolare riguardo alla famiglia numerosa (Costituzione, art. 31)5) la Legge 36 impone l’ausilio alle utenze disa-giate, tenendo conto degli scaglioni di reddito.Si richiede necessaria l’attuazione immediata di politiche di prezzo e di riclassificazione del-le utenze sociali:- non basate sul singolo contatore ma sulle reali dimensioni del nucleo familiare;- l’eliminazione del minimo di consumo;- fasce tariffarie agevolate in funzione del red-dito per aiutare i nuclei familiari più bisognosi.

Pietro Quartuccio

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Anno II - n.10Lettere

Filo diretto … con il lettoreNegli ultimi mesi questa rubrica è stata protagonista di una vivace querelle dialettica animata da alcuni espo-nenti politici monrealesi. Invito i nostri rappresentanti a continuare ad utilizzare questo spazio per inviare brevi comunicati sulle loro proposte, analisi, critiche, su come loro intendono fare politica a Monreale. Saremo lieti di fare conoscere le loro idee e di pubblicizzare il loro impegno per la città.Inviare e-mail al seguente indirizzo: [email protected]

“Anche monreale protesta”,uno stri-scione davanti l’ingresso dell’istituto Emanuele Basile, che racchiude in sé l’importanza del percorso di protesta attuato dagli studenti monrealesi. A pa-rere di molti, doveva essere aggiunta una parola a quella frase: ”finalmente”.Finalmente, perché era da troppo tem-po che nei giovani del paese non si ve-rificava una così forte voglia di opporsi, una presa di coscienza così unitaria, spesso coinvolti dal torpore che da tempo avvolge i cittadini di Monreale.Lo dimostrano i numeri, la stragrande maggioranza di noi studenti dell’E.le Basile, durante le giornate diprotesta,scendevamo in massa a grida-re il nostro dissenso, insieme a migliaia di giovani coetanei per le strade diPalermo,contro la riforma Gelmini, con-tro il governo Berlusconi, contro il si-stema dei baroni.Per strada si riusciva a respirare un’aria diversa che sapeva di rabbia, di resi-stenza, di ribellione e perfino negli oc-chi di ogni studente si poteva intrave-dere il desiderio di cambiare realmente le cose.Cinquantamila studenti palermitani dal grido unanime, per una scuola migliore

ed accessibile a tutti, per una università non privatizzata, contro i tagli alla ricer-ca, alle borse di studio e alle scuole pubbliche, contro il nostro governo, la nostra Italia, che giorno dopo giorno va assomigliando sempre più ad un cimite-ro di ideologie;si, perché un popolo senza idee è facil-mente gestibile.L’istituto classico e scientifico monre-alese a tutto ciò ha dimostrato di non volerci stare. Siamo arrivati ad occu-parla la nostra scuola, a riappropriarci dei nostri spazi, tenendola nel migliore dei modi, creando iniziative, laboratori formativi, veri e propri corsi di recupe-ro tenuti da noi studenti.La dimostrazione reale che non basta l’antico panem et circenses per tenere a bada il popolo studentesco.Perché siamo stanchi di subire questo governo di pseudo-dittatura, stufi di una mancanza d’ascolto che perdura ormai da troppo tempo, impauriti di-nanzi alla previsione di un futuro trabal-lante, insofferenti allo stato di subor-dinazione. Attraverso le occupazioni del comune di Palermo, delle ferrovie, delle autostrade, dell’aeroporto Falco-ne-Borsellino, del porto, di ogni strada

del capoluogo, noi studenti abbiamo espresso il nostro rifiuto nei confronti del ddl Gelmini, la nostra indignazione nei confronti della mozione di fiducia del premieritaliano, arrivando perfino agli scontri di giorno 22 dicembre di fronte alla sede della regione, dove nel tentativo di una occupazione simbolica, abbiamo ricevu-to vergognose cariche da parte delle forze dell’ordine.Decisi a non terminare qui il nostro cammino, noi studenti italiani continue-remo a far sentire la voce della prote-sta per riappropriarci del diritto sacro-santo di poter vivere la vita e non di subirla. Convinti del percorso che or-mai da tempo abbiamo intrapreso, an-che noi studenti monrealesi continuere-mo “finalmente” a manifestare il nostro dissenso, nel tentativo di cambiare realmente questo sistema, che oppri-me noi, rendendoci schiavi del futuro precariato, sempre accompagnati dallo slogan che ha caratterizzato la mobili-tazione di ogni scuola palermitana nei confronti delle nostre rappresentanze al governo:“Que se vayan todos, Resistencia”.(“che se ne vadano tutti, Resistenza”)

Gentile Direttore, le scrivo per repli-care al consigliere provinciale nonché

vice segretario provinciale del PD Zucca-ro, il quale intervenendo in difesa dell’on. Russo, nel n° 9 di Filodiretto mi ha accu-sato di qualunquismo, ponendomi a pala-dino dell’on. Caputo e delle sue presun-te “malefatte” amministrative degli ultimi anni.Non è il mio compito spiegare le questio-ni, poste dal consigliere Zuccaro e che riguardano il vicesindaco Caputo, che cre-do abbia capacità, competenza e argo-menti per poterlo fare da solo, per altro non sono mai stato un suo sfegatato sup-porter. Proprio su ciò, invito il consigliere Zuccaro a rileggere meglio la mia lettera (Filodiretto n° 8), non estrapolando, ar-tatamente, aggettivi dalle frasi complete da me scritte, troverà delle sorprese. Troverà, altresì, che non c’era alcun in-tento giustificazionista dell’operato poli-tico dell’on. Caputo nei suoi anni di am-ministrazione locale e regionale, ma solo la difesa della onestà intellettuale mia e dei consiglieri di maggioranza, dall’at-tacco ingiustificato e scriteriato dell’on. Russo, cercando di spiegare in maniera quanto più analitica e comprensibile pos-sibile l’operato dell’amministazione (vice-sindaco Caputo compreso) sulla vicenda specifica della delibera sulla ristrutturazio-

ne della scuola “ P. Novelli”, di cui ero a conoscenza e che ritenevo ingiusto fosse derubricata a torbida questione di potere. Ho tentato infine di offrire un contributo, alla discussione sulla politica monrealese circa le divisioni manichee (caputismo e anticaputismo) che hanno paralizzato il pa-ese negli ultimi anni e che rischiano di farlo anche in futuro. Il mio tentativo era quello di scuotere la classe politica monrealese, superando gli steccati della rigida contrapposizione ide-ologica al fine di poter lavorare fianco a fianco per migliorare il paese e realizzare le opere che servono.Ma la risposta del consigliere Zuccaro è stata più eloquente di qualsiasi altra di-scussione.Verosimilmente impettito dalla recente nomina, il consigliere Zuccaro, ha sentito la necessità di marcare delle differenze, a mio avviso fuori luogo.Per dirla con Hegel, in verità, non ho mai detto che questa è “la notte in cui tutte le vacche sono nere”, sò bene che esistono differenze di responsabilità e di ruoli, ma il mio era un invito alle forze responsabili del paese (Tonino Russo lo è sicuramente) a dividersi su tutto, ma non sulla realizzazio-ne di opere che servono al paese.L’accusa di qualunquismo infine la rimando al mittente; capisco che questo è un ner-

vo scoperto della sinistra, tanto che lo scrittore Saviano lo ritiene un argomento meritevole di attenzione (direi a ragion ve-duta, visto il successo nazionale di Beppe Grillo e dei suoi adepti che erodono pro-prio elettorato di sinistra). Capisco, altresì, le difficoltà anche a livel-lo locale, dove é difficile superare il qua-lunquismo di molti elettori monrealesi del PD, che trovano difficoltà a comprendere come sia possibile, che un assessore del proprio partito, stia attaccato alla pol-trona per mesi, dilaniando il partito d’ap-partenenza, passato all’opposizione, de-legittimando e “bruciando” politicamente esponenti di spessore coerenti con la posizione presa e come questo stesso personaggio possa diventare di li a poco un alto dirigente di partito.Sarà difficile, inoltre, fare comprendere allo stesso elettore, che ha sempre cre-duto nei nobili valori della sinistra, come si possa fare parte di un governo come quello regionale, presieduto per altro dal candidato avverso a quello per il quale si è votato. Auguri e buona fortuna consigliere e vicesegretario provinciale Zuccaro.Io, per quanto mi riguarda la scelta l’ho fatta, ho scelto il mio paese, ho scelto Monreale.

Rino Scalici ( Per Monreale)

Comunicato degli studenti del liceo classico e scientifico Emanuele Basile di Monreale

Lettera ricevuta dal consigliere comunale Rino Scalici

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Gennaio 2011 Società

I rifiuti tossici, sin dai primi anni ’70, venivano scaricati da alcune fami-glie mafiose, su un’area di proprietà della Fincantieri, in un sito dove dovevano sorgere 204 case popolari per gli operai della società di costruzioni navali. Dovevano! Nel 2003 il cantiere viene bloccato due volte dalla magistratura: la prima volta per-ché viene scoperto che la ditta appaltatrice, an-ziché bonificare l’area dalle montagne di amian-to, prende le stesse sostanze nocive e le sotterra nel cantiere. La seconda sospensione avviene, invece, dopo il ritrovamento nell’area di parec-chie ossa umane che fanno pensare a un cimite-ro della mafia. Solo nel 2009, si legge in qualche relazione, l’area è stata bonificata. Eternit e amianto, oggi come ieri, nella Conca d’oro, vengono abbandonati in cave fuori legge, in discariche abusive, all’aria aperta o in mare e nel centro città.Dalle indagini dirette dal procuratore della re-pubblica di Palermo, Francesco Messineo, è chiaro che ad avere il monopolio dei veleni sono le cosche di Cosa nostra, in associazione con la ‘ndrangheta. L’AMIANTO, chiamato anche asbesto, è stato largamente usato nell’edilizia e ancora oggi è presente nelle abitazioni, nei luoghi di lavoro e negli edifici pubblici, in forma compatta e fria-bile: nelle coperture delle abitazioni/capannoni/scuole, nei forni, nelle caldaie, nelle guarnizio-ni per impianti frenanti e isolanti per frizioni, nella cantieristica navale, sotto forma di lastre ondulate, lastre piane, serbatoi per acqua, tu-bazioni per acqua, per fogna, per telefonia, per condutture elettriche, per stufe a legna, nelle canne quadrangolari per caminetti, pannellature, camini, pavimenti vinilici, vernici, mastici, sigil-lanti, stucchi, adesivi, rivestimenti a spruzzo e rivestimenti isolanti di tubazioni e caldaie, funi, corde, tessuti, cartoni, carte e prodotti affini. Ovviamente i materiali friabili sono molto più pericolosi di quelli ben compatti ed agglomerati in quanto facilmente degradabili ed esposti ad usura ed erosione. Occorre fare molta attenzione nel maneggiare prodotti realizzati con amianto a

La Sicilia è tra le poche regioni che devono ancora finire di censire le aree a rischioAMIANTO!Il grande affare di Cosa nostra in Sici l ia?

A distanza di 15 anni dal varo, il Piano regionale amianto rimane incompleto e, pertanto, inapplicatomatrice friabile poiché anche una minima rottura provoca la fuoriuscita di micro-polveri in amianto nell’aria.I prodotti contenenti amianto sono circa 3000. LA BONIFICA. I metodi di bonifica sono:Rimozione: eliminazione di ogni potenziale fonte di esposizione. Richiede costi più elevati e tempi di realizzazione più lunghi.Incapsulamento: trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti al fine di crea-re una pellicola di protezione. I costi e i tempi dell’intervento risultano più contenuti.Confinamento: installazione di una barriera a te-nuta, resistente anche agli urti, che separi l’a-mianto dalle aree occupate dall’edificio. I costi sono contenuti.I COSTI DELLO SMALTIMENTO sono altissimi e pesano totalmente sulle tasche dei cittadini: facendo una media nazionale, smaltire l’amianto costa circa 10 euro a metro quadro e pochi cit-tadini pensano di smaltire adeguatamente il pe-ricolosissimo materiale preferendo rifugiarsi nella più “economica” ma dannosa soluzione fai-da-te, qualche volta anche tagliando e spezzettando il materiale in casa e sui balconi per poterlo mi-metizzare tra il materiale di risulta nelle ristrut-turazioni, per poi conferirlo in pericolosissime discariche abusive non lontane da casa. In altre regioni, provincie e comuni, lo smontaggio e il trasporto dei prodotti contenenti amianto sono totalmente gratuiti, lasciando ai cittadini l’onere della sostituzione proprio per evitare l’abbandono sul territorio, non avendo la possibilità di pagare le ditte autorizzate.

LE CONSEGUENZE PER LA SALUTE. L’amianto in stato di degrado (lesioni sulle superfici, rottura di materiali composti con amianto ecc.) libera nell’aria delle micro-polveri dannose per l’uomo e gli animali. In particolare bastano tempi di espo-sizione anche brevi affinché tali polveri inalate si depositino nella parete interna del torace o nello strato più esterno dei polmoni provocando così l’asbestosi, il cancro ai polmoni ed il meso-telioma pleurico. L’effetto cancerogeno provocato dall’amianto viene amplificato maggiormente nei fumatori o più in generale in chi è esposto ad agenti inquinanti (gas di scarico, fumi industriali, esalazioni derivate dal catrame ecc...).Da quando si respirano le polveri di amianto a quando insorge la malattia, possono trascorrere anche 30 anni. La Sicilia si trova al primo posto al Sud come morti per amianto che sono a quo-ta 521, e casi di malattia continuano a crescere di anno in anno: dal 1998 ad oggi si conta una media annua di 70 nuovi casi. (E. Parisi Legam-biente Sicilia)

LE LEGGI. Con la legge 257/1992 si è di fat-to abolita la diffusione dell’amianto e di tutti i suoi composti visti gli effetti nefasti sulla salute dell’uomo. Subito dopo la messa al bando dell’amianto se-guirono una serie di decreti e leggi su tale ar-gomento:• legge 257/1992 per la tutela ed il sostegno di tutti quei lavoratori che hanno utilizzato l’amian-to per la produzione di manufatti e prodotti de-rivati;• legge 271/1993 che emana disposizioni urgenti per tutti quei lavoratori che lavorano (o hanno lavorato) in industrie ed aziende dedite alla lavo-razione dell’amianto;• decreto 20/1999 contenente tutte quelle norma-tive e metodiche per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto.Il Piano regionale amianto è previsto dal decreto 27/95 del presidente della Regione, ma ad oggi non esistono dati, neppure parziali e per quan-to riguarda la Sicilia, non è stata effettuata una mappatura, comune per comune, provincia per provincia, dei materiali esistenti in Amianto-Cemento.Eppure il ministero dell’Ambiente aveva chiesto di iniziare questo lavoro nel lontano 2003, sbor-sando cifre considerevoli che ad oggi ammonta-no a svariati milioni di euro tra finanziamenti per il censimento e per la bonifica. E A MONREALE?Abbiamo letto sui giornali: Salvino Caputo lancia l’allarme: “A Monreale è emergenza amianto”. Il vicesindaco di Monreale e presidente della So-cietà Ato Pa2 ha chiesto alla Regione Siciliana un finanziamento di 300 mila euro per effettuare le operazioni di bonifica. A MONREALE LE AREE A RISCHIO SONO STATE CENSITE? C’E’ UN PROGETTO DI BO-NIFICA?Sappiamo che molte discariche abusive vengono continuamente segnalate dai cittadini. Cercheremo di saperne di più! Intanto ecco nella foto uno dei tanti esempi del “rischio cancro” che TUTTI corriamo!

Piera Autovino [email protected]

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Anno II - n.10Servizi e Territorio

““Monreale è un dormitorio”, i ragazzi vivo-no il disagio di dover spostarsi a Palermo

per passare un po’ di tempo, piacevolmente, facendo cultura. I piccoli locali … che esisto-no hanno grandi difficoltà ad andare avanti anche per l’ostruzionismo della gente intorno che non li apprezza. E allora si chiude ai giovani invece di aprire nuovi spazi. Il nostro sembra un Paese dove gli anziani possono usufruire di locali assegnati dal Comune sen-za possibilità di condivisione, di scambio, di apertura, e i giovani stanno per strada!La nostra associazione ha l’obiettivo di esse-re un punto di riferimento proprio per chi ha voglia di fare cultura; vuole essere un punto di incontro e di scambio. Abbiamo preparato un programma per l’intero anno 2011. Pre-vediamo di organizzare almeno un grande evento al mese che sia allettante per i giova-ni dai 18 anni in su.All’interno della nostra associazione operano esperti in un gran numero di discipline arti-stiche e non: musica, teatro, pittura, cinema, giornalismo.Siamo aperti a nuove forme artistiche e a nuove proposte provenienti dal territorio. Il nostro è “un gruppo” che lavora e si im-pegna per stare bene insieme e per stare bene anche nel nostro Paese richiamando giovani che possano venire da fuori. Credia-mo nell’integrazione con gli anziani, con le donne, con i bambini, in un paese dove la separazione di genere e di età è facilmente percepibile. Pubblicizzeremo le nostre iniziative anche e soprattutto attraverso “Internet”, ma pos-siamo anticipare che stiamo lavorando per l’inaugurazione che avverrà al Savoia il 22 gennaio 2011 con musica dal vivo.La nostra programmazione annuale prevede

lire, di notte, a sorpresa, spazi verdi abban-donati)Tutto questo sarà possibile grazie alla com-petenza, alla responsabilità, alla partecipa-zione e all’entusiasmo dei componenti l’as-sociazione. Io da presidente spero di essere un buon coordinatore, mi piace ascoltare gli altri, imparare da loro e sapere che c’è sem-pre qualcuno che sa fare meglio di me!”La giunta Di Matteo/Caputo si sta occupan-do della costituzione della consulta giovani-le comunale, di cui è stato approvato il rego-lamento. Chiedo un parere a Tommaso che negli anni precedenti aveva lavorato alla statuto della prima, voluta dall’allora sinda-co S. Caputo. “Tutto è rimasto nei cassetti di qualcuno, non sappiamo di chi e a che cosa sia servito”. Chiederò comunque di aderire a questo secondo esperimento. L’idea di parte-cipare alla vita del paese è attraente ma non vorrei che fosse la solita “mano alla facciata”, così come è avvenuto per la consulta delle Associazioni: lo Statuto è pronto da mesi ma non è stato ancora discusso e approvato dal consiglio comunale!”Voglio pensare che lavoreremo perché i pro-getti dei nostri giovani siano apprezzati e possano realizzarsi, il nostro paese ha biso-gno di riconoscere le qualità dei nostri figli che sono una risorsa per il futuro!

Piera [email protected]

Se i giovani si organizzano, si impadronisco-no di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia (Enrico Berlinguer)

E’ preferibile avere a che fare con un elettorato sempre più ignorante, con un popolo che non sia in grado di pensare ad un futuro migliore ma che viva nell’af-fanno, nell’emergenza del presente. Una popolazione cosciente dei propri diritti vota basandosi su progetti politici ben definiti e programmatici di un futuro, avrà molta più voglia di partecipare ma anche di controllare e di amministrare la “cosa pubblica” e questo nella cricca autoreferenziale della politica è inaccettabi-le. Come può rinunciare ad avere il monopolio delle soluzioni, dei seggi, delle poltrone e della funzione salvifica di cui si sente portatrice? Meglio un popolo superficiale, che si addormenta davanti al Grande Fratello, a Chuck Norris, alle telenovelas, a Miss Italia, che organizzi feste da ballo, sfilate di moda, presepi viventi, pensando che ci sia, al governo, quella “personalità provvidenziale” (Chiesa cattolica docet) che risolverà tutto in tempi record.A farne le spese sono quei cittadini che sono costretti a “cercare” sempre più in là, ma anche coloro che dopo aver compiuto mille sforzi per costruire un’alternativa, una via d’uscita, vedono privarsi degli spazi e di ciò che sono riusciti a creare e che hanno messo a disposizione della collettività. E ancora chi, per continuare ad esprimersi, deve accettare compromessi, censure, revisioni di progetti e programmi!

SPAZI AI GIOVANI

Monreale “Non è un Paese per giovani”, riflette amaramente Tommaso Gullo, giovane trentenne, Presidente della neonata Associazione “Link” .

iniziative a tutto campo:• Progetto Berengario: book crossing (scam-bio di libri)• Scambio di oggetti con data base on line• Punto multimediale

• Notte del racconto “Vivae Voces” (gli an-ziani raccontano la storia ai bambini e ai giovani)• Valorizzazione di vecchi mestieri• Rassegne Artifici (affronteremo un tema sociale nelle diverse forme d’arte, cinema, musica, pittura …), tre rassegne di tre week end all’anno• Giornata mondiale dell’ambiente, 5 giugno• Festival della filosofia, in collaborazione con docenti universitari che parleranno di filosofia in modo facilmente comprensibile, “domestico”• Ritratti (due manifestazioni all’anno su per-sonaggi monrealesi illustri)• Concorsi su cortometraggi (ad ottobre, con premi per i primi classificati)• Progetti per le scuole per sensibilizzare contro il pregiudizio e sulla dichiarazione dei diritti dei minori (anno 2011)• Spazi aperti a 360°per i gruppi musicali che vorranno farsi conoscere• Belli di notte: “guerrilla gardening” (abbel-

Vogliamo RICREARE, insieme ai ragazzi, linfa nuova che svegli il paese dal torpore culturale in cui vive

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Gennaio 2011 Servizi e Territorio

“ C O N T RO CA M P O ” S I R I N N OVA …

A Avevo già incon-trato Giuseppe

Trentacoste, presidente dell’Associazione cultu-rale, in occasione dell’in-tervista rilasciata per Filo Diretto nel numero di di-cembre 2009.Le attività dell’Associazione si erano svolte, tra alterne vicende, nel Salone Millunzi del Colle-gio di Maria. Ma i locali sono risultati non ido-nei, apparentemente, per problemi di agibilità.Il problema dei locali è una piaga, perché le iniziative culturali possano avere una sede ri-conosciuta e stabile nel nostro Paese! Ma Controcampo trova un’alternativa: i loca-li della Madonna dell’Orto, utilizzati per delle rassegne cinematografiche precedenti, ven-gono totalmente resi disponibili, compreso l’Orto intorno ai locali della Chiesa, un piccolo

polmone verde in un territorio, quello mon-realese, in via di cementificazione totale! Il progetto culturale dell’Associazione può ri-prendere ed ampliarsi. Il Presidente, presenta il nuovo direttivo, il nuovo logo e le proposte per il nuovo anno: Pino Trentacoste presidente, Loredana Intra-vaia, Francesca Intravaia, Salvatore Buccola, Mariella Mocci, Giulia Salerno, Corrado Ven-timiglia. Il progetto per il nuovo anno si aprirà con l’or-ganizzazione di concerti Gospel da parte di gruppi valdesi, Canti gregoriani e canti na-

Non più come semplici spettatori!

Filo direttofilodirettomonreale@hotmail.itfilodirettoblog.wordpress.com

RedazioneDirettore Editoriale

Luigi Gullo

Direttore ResponsabileAlex Corlazzoli

RedattriciPiera Autovino, Maria Rita Carrà

Barbara La Barbera

VignettistaAntonino Carlotta

Impaginazione e GraficaDomenico Garlisi, Rosolino Bucceri

design e logo Rosanna Romano

FotografieLuciano Busicchia, Piera Autovino

Hanno CollaboratoValentina Lucchesi, Stefano Lo Coco

A.A.A. AFFIDATARI CERCANSISI PUO’ FARE?

Da qualche mese è partita la campagna informativa e di sensibilizzazione sull’Affido familiare a Monreale

“L’affido familiare, diversamente dall’adozione, è l’accoglienza temporanea di un bambino

nella propria casa. E’ un intervento di sostegno e tutela del minore che appartiene ad una fa-miglia in difficoltà e che attualmente non è in grado di occuparsi delle sue necessità affettive, accuditive ed educative.” La campagna è pro-mossa dall’Associazione “La Casa del Sorriso” in collaborazione con l’ASP 6 (Consultorio familiare

di Monreale) e l’Area Promozione Sociale e Ter-ritoriale di Monreale. Il Sindaco di Monreale dalle pagine on line di monrealenews.it comunica, addirittura, che sarà possibile aiutare finanziariamente le fami-glie affidatarie, casse comunali permettendo!Mi ero occupata di questo tema nel numero di giugno 2009 e mi chiedevo come mai l’argo-mento fosse quasi sconosciuto ai monrealesi. Abbiamo visto numerosi manifesti sui muri del nostro paese pubblicizzare il progetto “Si Può fare” i cui obiettivi sono:1. Favorire una cultura e una pratica della soli-darietà verso i minori in difficoltà.2. Informare capillarmente e correttamente sull’affido familiare.3. Suscitare la concreta disponibilità di fami-glie per le diverse tipologie di affido4. Avviare e sostenere chi intraprende l’espe-rienza dell’affido.Il punto 3, dopo la promozione culturale e l’in-formazione capillare, sembrerebbe il punto di arrivo, ma il punto 4, se dovesse realizzarsi la disponibilità a Monreale, come spero, deve es-sere, a mio avviso, adeguatamente gestito da un gruppo di lavoro disponibile e competente. Non posso pensare che nel nostro paese non ci siano famiglie, coppie e single disponibili ad accogliere minori e adolescenti a tempo parzia-

talizi realizzati con la collaborazione del coro diocesano!Il Progetto prevede poi • la ripresa delle proiezioni,• la realizzazione di un Orto didattico, • la creazione di percorsi enogastronomici e naturalistici sul territorio siciliano,• il coinvolgimento degli ultimi cestai per il progetto ”La fabbrica della Memoria”,• la proiezione di cortometraggi o film per la giornata della memoria (27 gennaio).Si riprende con entusiasmo rinnovato e con la speranza di poter realizzare “con libertà” i progetti culturali programmati! Piera Autovino

[email protected]

le (anche solo per poche ore al giorno) o in for-ma residenziale (qualche mese o anno), senza paura o egoismi, mantenendo un sano rapporto con la famiglia di origine! Scrivevo a giugno del 2009: Gli affidatari sono persone comuni, non sono eroi, sono persone che decidono di uscire dal proprio guscio familiare, dalle proprie certezze, per aprirsi agli altri, senza presunzio-ne, ascoltando l’altro in un’ottica di scambio e di crescita reciproca. Ma penso anche che sia molto importante il sostegno e la collaborazione da parte dei Servizi istituzionali coinvolti che devono fornire, tra l’altro, personale professional-mente qualificato che possa selezionare, forma-re, sostenere e accompagnare chi volesse fare una esperienza di affidamento, per la crescita sociale e culturale dei nostri bambini e della nostra comunità.

Numeri utili:Servizio Sociale Comune di Monreale: Assisten-te sociale: Dott.ssa A.M. La Corte 091 6564303Via Venero 117 e-mail: [email protected] Associazione ONLUS La Casa del Sorriso: Psicologa: Dott.ssa A. Scarpello 091 6466470-00Assistente Sociale: Dott.ssa M. NuccioASP 6 Consultorio Familiare: Psicologo: Dott. L. Iervolino. Assistente Sociale: Dott.ssa G. Ingrassia 091 6402767

Piera [email protected]

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Anno II - n.10Non è un gioco

Di quali vie o piazze si tratta? Verifica la tua memoria fotografica attraverso le soluzioni a pag. 12

Quali altri problemi staranno affrontando...

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...Capman e Dimatt?

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3 4

9 10

M I S S I O N I M P O S S I B L E

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Gennaio 2011 Annunci

Funghi Ripieni

Preparazione : pulite i funghi, mettendo da parte i gambi che taglierete a piccoli pezzi; in una casseruola versate prezzemolo, aglio, cipolla, prosciutto, pan grat-tato, uovo, limone, olio, sale, pepe ,formaggio e i gambi dei funghi a pezzettini, ed impastate fino a quando il composto non risulterà omogeneo. Prendete una teglia e disponete i funghi all’interno e riempite con l’impasto, metteteli in forno per almeno 20 minuti a 200 °C, una volta cotti adagiate i funghi su un piatto da portata e servite freddi. Buon appetito!!!

Ingredienti per 4 persone:8 grossi champignon, ½ mazzetto di prezzemolo, 3 cipolle bianche, 3 piccoli spicchi d’aglio, 150 gr. prosciutto cotto, 75gr. pan grattato, 1 uovo, 2 cucchiai di succo di limone, 4 cucchiai di olio d’oliva, sale, pepe e formaggio q.b.

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ServiziFarmacia Pedone 091 6404417Farmacia Accetta 091 6404432Farmacia Glorioso 091 6404428Farmacia Zuccaro 091 6404499Farmacia Grisì 091 8785185Farmacia San Martino 091 6610372Farmacia Pioppo 091 419221

“Siamo nani seduti sulle spalle dei giganti” scriveva il chierico Bernardo di Chartres nel XII secolo, commiserando la meschina po-sizione dell’Uomo dovuta all’angustia e alla grettezza della propria mente e al contempo esultando alla grande fortuna di poter dispor-re della Conoscenza ereditata dai grandi filo-sofi del passato.Smisurato ottimismo medievale...L’unico animale benestante che ha definito sé stesso intelligente e portatore di anima spiri-tuale divina, in soli 50 anni è stato in grado di accaparrarsi la quasi totalità delle riserve di aria, acqua e suolo; ha pericolosamente alterato il sistema che regola il clima della terra, ha stravolto, saccheggiato, distrutto gli elementi che costituiscono la pietra angolare di un delicatissimo equilibrio risultato di 4 miliardi di anni di vita.L’Uomo moderno, inventore del progresso tecnologico, Deus ex machina pagano riso-lutore di ogni difficoltà, ha abdicato. Con-segnerà alle proprie prossime generazioni le macerie di un luogo meraviglioso reso asfitti-co, irrespirabile, invivibile. La rozza, perversa, disumana politica dei G7,G8 o G20 ha deciso che per mantenere l’ec-cellente tenore di vita di pochi sia necessario ipotecare l’esistenza dei propri figli.Il Sapiens contemporaneo, mercificato e ri-dotto a mero consumatore per sorreggere l’in-dice di un PIL disegnato appositamente per sostenere un mercato delle merci che non tie-ne conto dello sfruttamento delle risorse non rinnovabili, giace passivo ed inerte all’interno della propria auto in quotidiane code stradali.Il nano è scivolato giù, ai piedi dei giganti e brancola nel buio; l’esecuzione capitale figlia-le è sotto gli occhi di tutti ma ciò che cia-scuno fa è barricarsi all’interno di una statica immagine mentale di negazione della realtà.

L.C.

Nani assassini

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Anno II - n.10Edtoriale e TerritorioSoluzioni di “non è un gioco” a pag. 9

1. Alle falde del Castellaccio; 2. Chiasso Di Bella; 3. Sotto il ponte della Palermo-Sciacca direzione Montagnola; 4. Sotto il ponte della Palermo-Sciacca direzione Giacalone; 5, 9 e 10. Via Venero (posteggio Fondo Ferreri); 6 e7. VIa

Realcelsi 8. Via Calatafimi.POPULISMO E POLITICA

Continua da pag. 1E’ ovunque così, allora tutto ciò è normale. Le responsabilità sono diverse: l’amministrazione co-munale ha sempre rivendicato la sua estraneità al problema rifiuti poiché riguarderebbe solamente l’ATO, come se la presidenza di questo ente non fosse diretta espressione della nostra amministrazione e quindi della sua politica di gestione dei rifiuti; una buona dose di colpa va attribuita al com-portamento incivile di alcuni, forse tanti, nostri concit-tadini, che spogliano il concetto di libertà dai doveri e dagli obblighi che esso contempla. E’ un problema in-nanzitutto culturale e dunque la politica diviene nuova-mente responsabile nel momento in cui rimane assente e non diventa protagonista di un progetto virtuoso di rinnovamento culturale che abbia come obiettivo quello di contribuire a creare una coscienza comune di rispet-to per il territorio e di recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile e dell’educazione alla cittadinanza. Tale rinnovamento deve avvenire anche imponendo con coraggio e determinazione il rispetto delle regole, laddo-ve esse vengono violate con facilità e indifferenza. Non è civile un paese, e non sono serie e credibili le sue istituzioni, se chiunque può deliberatamente insozzare e deturpare il territorio. Se, in spregio alle normative municipali, viene concesso ai venditori ambulanti di sostare per strada deliberatamente e in maniera prolun-gata, ai negozianti di inondare i marciapiedi con la loro mercanzia, ai cittadini di lasciare la macchina in doppia fila, ai furbetti di effettuare piccoli o grandi abusi edi-lizi, allora la politica diviene responsabile. Beninteso, la politica tutta, senza distinzioni di colore. Sembra una costante. Quasi sempre governi e forze dell’opposizione cedono ad un impulso populista, che talvolta travalica nel clientelismo. E’ difficile definire la linea di demar-cazione tra le due tendenze. Manca la Politica ossia la volontà, coraggiosa, di assumere posizioni chiare, de-terminate, a costo di scontrarsi contro gruppi econo-micamente o elettoralmente rilevanti di commercianti, di imprenditori, di cittadini. Abbiamo abbondanza di politici disposti, anzi speranzosi, di rappresentare gli in-teressi di corporazioni, piccole o grandi, anche a scapito della collettività e abbiamo invece penuria e necessità di politici con la schiena dritta, possibilmente dotati di un trascorso, non necessariamente di carattere politico, che sia da esempio ed in grado di instillare fiducia ai cittadini riguardo al futuro del nostro paese e di dare entusiasmo alle voci che vogliono spendersi per dare e ripristinare la bellezza occultata a questa nostra città.

Luigi [email protected]

Chi l’ha visto? Non stiamo parlando di una persona scomparsa di Monreale ma del sito dell’amministrazio-ne: www.comune.monrea-le.cres.it . Chi lo usa? Chi utilizza la teledemocrazia del portale della città? Chi sa che vi sono dei forum sul sito? Quante volte avete utilizzato le mail degli as-sessori e del sindaco o ave-te scoperto una manifesta-zione grazie ad un clic? La gestione della rete civica della città è forse uno dei simboli del modo di fare po-litica. Sembra che il tempo si sia fermato guardando la rete civica della nostra am-ministrazione. Tutto, o qua-si, fermo al 2004. Si perché se cliccate su “convegni e mostre”per conoscere qua-le esposizione è allestita in questo mese o quali sono stati gli ultimi convegni fatti in città scoprirete che le iniziative non mancano ma dovrete fare un salto indietro nel tempo. Il sito vi informa del programma “Monrealeestate 2004” , del convegno sulla solidarietà fatto all’arcivescovado il 9 dicembre di sette anni fa e di un seminario sull’occu-pazione giovanile sempre datato 2004. A onor del vero c’è anche un comunicato stampa del 2006 in merito alla mostra evento di Lui-sa Del Campana. Se invece siete cittadini interessati a sapere cosa dicono i gior-nali sulla vostra città potete accedere al link rassegna stampa e scoprire che ne-gli ultimi sette giorni non si è scritto nulla di Mon-

reale. Può capitare. E nell’ultimo mese? Nessun elemento disponibile. A que-sto punto viene il dubbio che da qual-

che tempo nessuno aggiorni il sito perché basta sfogliare il “Giornale di Sicilia” per scoprire che della nostra città si parla ec-come. I nostri politici non mancano di farsi immortalare dagli scatti fotografici. Ma la ciliegina sulla torta è la teledemocrazia. Eh sì, l’amministrazione ha giustamente pen-sato, poiché è difficile coinvolgere i cittadi-ni, di attivare la democrazia via telematica. Come? Forum, sondaggi, pareri consultivi. Di tutto e di più. Una vera e propria parte-cipazione dal basso in grado di creare una rete tra i cittadini. Siamo andati a vedere come funziona. Ci siamo registrati nei fo-rum. Risultato? Quelli che risultano attivati sono tre: uno denominato “greco” con zero discussioni e zero partecipanti. Uno sulle frazioni e un altro sullo sport. Temi interes-santi a cui hanno partecipato solo due cit-tadini. Il primo per esporre un proprio pro-blema: “Abito da poco a San Martino delle Scale, C.da Rinazzo; dopo poche settimane dal mio trasferimento sono iniziati i lavori per la rete fognaria ma con mio grande stupore si non fermati molto prima del pre-visto, come mai? Se fossero arrivati dove previsto, ovvero, davanti la tratt. “da Gia-comino, sarebbero stati praticamente sotto casa mia. Vorrei ricevere informazioni in merito, inoltre vorrei sapere se in futuro è prevista anche la realizzazione della rete per il metano”. E poi un altro per chiedere informazioni sulla tangenziale di Pioppo: “Si parla che è stata vinta la gara per la realizzazione della scuola media a Pioppo con relativa circonvallazione. Sapete qual-cosa nei dettagli?”. In compenso va detto che sono ben descritti giunta e consiglio comunale con tanto di fotografia del primo cittadino. In questo caso l’aggiornamento è stato fatto. Sarebbe il caso, magari, di mettere le mail in internet così da poter almeno contattare i nostri amministratori. Se poi qualcuno si ricorda visto che siamo nel 2011 si potrebbe fare un aggiornamen-to almeno al…2005!

Di Alex Corlazzoli

Chi l’ha visto?