Fare centro aprile 2012

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La presente pubblicazione non è in vendita - è stampata in proprio e viene riportata sul sito Internet www.ancescaolazio.it LAZIO- LEGGE QUADRO...............3 PROPOSTE DI AGE PLATFORM ITALIA ............5 SERVIZI ANCeSCAO.......................8 I Centri Anziani sono una realtà diffusa su tuo il territorio na- zionale e, anche se nelle diverse realtà e culture operano e vivono in modo spesso molto diverso, oggi e per il futuro hanno biso- gno di meere in moto un pro- cesso di profonda innovazione. Ai tanti pregi si sommano i tan- ti difei e, soprauo, un istin- tivo e dannoso conservatorismo caraerizzato dalla prevalente autoreferenzialità alle persone anziane, la chiusura al territorio nel quale si trovano quasi per puro caso a vivere, la diffusa e consolidata sudditanza alle am- ministrazioni comunali che si propongono quasi sempre come i padroni, più che come i promo- tori e sostenitori. Per uscire da questa situazione è necessario darsi l’obieivo di trasformare i Centri Anziani da auale luogo di reclusione socia- le a grande opportunità di inclu- sione sociale, sia per le vecchie che per le nuove generazioni, ed a luogo privilegiato della parte- cipazione sociale e solidale alla vita della comunità. E’ questo il suggerimento che ci viene dalla auale situazione di crisi che più che mai mee le ge- nerazioni in conflio tra di loro e gli interessi di determinati grup- pi sociali contro quelli di altri gruppi sociali e che vede le stesse amministrazioni in gravi difficol- tà finanziarie. Infai, paradossalmente, le per- sone anziane, anche quelle che vivono a mala pena sulla soglia di povertà, vengono descrie e vissute come privilegiate rispet- to a quelle di altre generazioni che fanno fatica a pensare il loro futuro con sufficiente oimismo e che sono in condizione di po- vertà e dipendenza insostenibile e le amministrazioni riducono drasticamente la loro spesa per il sociale. Dal Centro Anziani spesso sono anche formalmente escluse le nuove generazioni. ANCeSCAO Lazio APRILE 2012 NUMERO UNICO Informazioni - Cultura - Arte - Attività ricreative - Turismo dalle province: latina.................................7 IL FUTURO DEI CENTRI ANZIANI: APRIRSI ALLE GENERAZIONI, VIVERE NEL TERRITORIO Da luoghi della “reclusione sociale” a strumenti della “inclusione” per l’invecchiamento aivo e per la solidarietà tra le generazioni. di Elio D’Orazio CONTINUA A PAG. 2

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anziani, fare centro

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La presente pubblicazione non è in vendita - è stampata in proprio e viene riportata sul sito Internet www.ancescaolazio.it

LAZIO-LEGGE QUADRO...............3

PROPOSTE DI AGE PLATFORM ITALIA ............5

SERVIZI ANCeSCAO.......................8

I Centri Anziani sono una realtà diffusa su tutto il territorio na-zionale e, anche se nelle diverse realtà e culture operano e vivono in modo spesso molto diverso, oggi e per il futuro hanno biso-gno di mettere in moto un pro-cesso di profonda innovazione.

Ai tanti pregi si sommano i tan-ti difetti e, soprattutto, un istin-tivo e dannoso conservatorismo caratterizzato dalla prevalente autoreferenzialità alle persone anziane, la chiusura al territorio nel quale si trovano quasi per puro caso a vivere, la diffusa e consolidata sudditanza alle am-

ministrazioni comunali che si propongono quasi sempre come i padroni, più che come i promo-tori e sostenitori.

Per uscire da questa situazione è necessario darsi l’obiettivo di trasformare i Centri Anziani da attuale luogo di reclusione socia-le a grande opportunità di inclu-sione sociale, sia per le vecchie che per le nuove generazioni, ed a luogo privilegiato della parte-cipazione sociale e solidale alla vita della comunità.

E’ questo il suggerimento che ci viene dalla attuale situazione di

crisi che più che mai mette le ge-nerazioni in conflitto tra di loro e gli interessi di determinati grup-pi sociali contro quelli di altri gruppi sociali e che vede le stesse amministrazioni in gravi difficol-tà finanziarie.

Infatti, paradossalmente, le per-sone anziane, anche quelle che vivono a mala pena sulla soglia di povertà, vengono descritte e vissute come privilegiate rispet-to a quelle di altre generazioni che fanno fatica a pensare il loro futuro con sufficiente ottimismo e che sono in condizione di po-vertà e dipendenza insostenibile e le amministrazioni riducono drasticamente la loro spesa per il sociale.

Dal Centro Anziani spesso sono anche formalmente escluse le nuove generazioni.

ANCeSCAO Lazio APRILE 2012 NUMERO UNICO

FARE CENTRInformazioni - Cultura - Arte - Attività ricreative - Turismo

dalle province: latina.................................7

IL FUTURO DEI CENTRI ANZIANI: APRIRSI ALLE GENERAZIONI, VIVERE NEL TERRITORIO

Da luoghi della “reclusione sociale” a strumenti della “inclusione” per l’invecchiamento attivo e per la solidarietà

tra le generazioni.di Elio D’Orazio

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La commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali, presieduta da Maurizio Peraz-zolo (Lista Polverini), ha ap-provato, con cinque voti a fa-vore e tre contrari, la proposta di legge regionale n. 226, con-cernente il ‘Sistema Integrato degli interventi, dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella Regione Lazio’, licen-ziata dalla Giunta regionale il quattro giugno scorso su proposta dall’assessore alle Politiche sociali e alla famiglia, Aldo Forte (Udc). Dopo tre mesi di lavori, preceduti da otto giornate di audizioni, si chiude così l’esame della riforma che passa ora alla dis-cussione dell’Aula consiliare.

La commissione ha designato relatore di maggioranza lo stesso Perazzolo il quale, a con-clusione dei lavori, ha dichi-arato soddisfatto: “Abbiamo rispettato i tempi. Ringrazio tutti i colleghi della commis-sione, sia di maggioranza che

di minoranza, per il lavoro svolto e per il clima positivo che ha accompagnato l’iter di approvazione di questa legge attesa da quindici anni.

E’ una legge innovativa e snella - ha concluso Per-azzolo - che risponde pi-enamente alle esigenze delle famiglie e delle persone.Soddisfazione è stata es-pressa anche dall’assessore Forte. “Con questa riforma innoviamo e razionalizzi-amo il sistema - ha dichiarato Forte -, creando una rete di servizi intorno alla famiglia e ai bisogni della persona.

Al centro c’è il Quoziente Lazio. Poi, la razionalizzazi-one del sistema, per superare l’attuale distribuzione a mac-chia di leopardo dei servizi che crea disparità fra i cittadini.

In ciascun ambito verranno garantiti per numero e qual-ità i livelli minimi di servizi e strutture. In più, introdu-ciamo regole certe, come per l’accreditamento dei servizi, e fissiamo standard oggi in-esistenti. E grazie alle Oasi - ha concluso Forte -, ci muo-viamo verso una maggiore integrazione dei servizi so-ciali con quelli sanitari”.

Di parere diverso è il vice-presidente della commissione Tonino D’Annibale (Pd) il

quale ha dichiarato: “Il cen-trodestra presenta questo disegno di legge come utile a razionalizzare il governo delle politiche sociali del Lazio. In realtà, è il disegno di chi vuole distruggere qualsiasi forma di programmazione. L’ipotesi d’inserire ben dodici nuove direzioni generali (Oasi) con aggravio di costi per la burocrazia - ha proseguito D’Annibale - centralizza servi-zi che saranno lontani dalle reali esigenze dei cittadini.

Questa proposta penalizza le fasce più deboli della so-cietà, peraltro introducendo la pratica del voucher, vale a dire la moderna versione della vecchia tessera di pov-ertà, e ripescando goffamente le colonie estive. Avevamo presentato un testo di legge condiviso da tutte le forze di maggioranza e opposizione nella precedente legislatura e con tutti i protagonisti delle politiche sociali del territorio.

La maggioranza non l’ha preso in considerazione - ha concluso D’Annibale -, ma ha proseguito con l’esame di questo testo che ha incas-sato giudizi negativi da tutti i soggetti auditi, comprese le Province governate dal cen-trodestra, con la sola eccezi-one del Comune di Roma.”.

LAZIO - A CHE PUNTO SIAMO CON LA LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI

Servizi sociali, riforma approvata in commissione

Ma questa è il minimo. Infatti il centro anziani è troppo spesso prevalentemente il luogo es-clusivo dell’incontro, del gioco delle carte, del pranzo sociale e della vacanza agevolata, delle iniziative volte a migliorare la qualità della vita di un gruppo sociale circoscritto, anche se numeroso: gli over 55 o 60.

E, anche se tutto questo porta degli oggettivi , ma indiretti, vantaggi alla comunità, è pur vero che essi sono vissuti da tutti gli altri come un egois-tico privilegio, almeno tanto quanto quello di aver avuta la opportunità di costruirsi o comunque ricevere una pen-sione.

Il Centro anziani, per non de-perire nella emarginazione e nella autoreferenzialità, deve avere la forza di rinnovarsi aprendosi al territorio, alle

nuove generazioni, ai loro problemi, alle loro esigenze e bisogni, ai loro diritti: insom-ma il Centro anziani deve di-ventare il centro propulsore della partecipazione e della solidarietà sociale, il centro di promozione di cultura dif-fusa e di valorizzazione delle risorse umane, sociali e cul-turali che spesso nel territorio rimangono o nascoste o spre-cate.

Probabilmente, in questa pros-pettiva, va anche cambiato nome: non più riduttivamente “centro anziani”, ma “centro dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le gen-erazioni”; non più centro co-munale sotto interessata pro-tezione e proprietà, ma centro autogestito attraverso il diretto apporto dei suoi partecipanti, riconosciuto nella sua autono-mia dalla legislazione nazion-

ale, regionale e comunale e da questa sostenuta in modo ef-ficace e trasparente e produt-tivo, uscendo dalla logica dell’ assistenzialismo caritativo.

Insomma.Se sapremo operare in ques-ta direzione, l’anno europeo 2012 dell’invecchiamento at-tivo e della solidarietà tra le generazioni anche in questo modo potrà lasciare il segno e l’associazione ANCeSCAO non perderà l’occasione della sua Conferenza di organiz-zazione per innovarsi nei suoi obiettivi e nelle sue modal-ità organizzative, per passare dall’essere un puro e sem-plice elenco di centri ader-enti, a sistema propulsivo di nuova cultura e nuovi oriz-zonti, nuove opportunità per la comunità, nuovi servizi di sostegno.

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L’Europa dedica l’anno 2012 all’”invecchiamento attivo e solidarietà tra le generazioni”.

Si tratta di una importante occasione per affrontare un problema complesso che oc-corre analizzare corretta-mente, senza mistificazioni e pregiudizi, per formulare ris-poste adeguate e risolutorie.

Sarebbe tempo drammat-icamente perso se servisse solo a fare celebrazioni, ap-pelli, auspici, buoni propositi.

Le cause vere e strut-turali del conflitto tra le generazioni risiedono:

• nei macroscopici mu-tamenti demografici nei quali è evidente l’invecchiamento della popolazione, la diminuz-ione delle nuove generazioni dovuta ai profondi mutamen-ti dell’assetto economico delle famiglie ed alla assenza di qualsiasi politica di sostegno;

• nella crisi economica, la decrescita, la iniqua dis-tribuzione della ricchezza e dei redditi, la iniquità fiscale e la macroscopica evasione fiscale; negli sprechi di den-aro pubblico, per assenza di una adeguata ristruttur-azione della pubblica am-ministrazione e dei servizi;

• nella totale assenza di politiche di sviluppo e di una grande riconversione eco-nomica e produttiva e risis-temazione del sistema finan-ziario; nella disoccupazione giovanile crescente e nella precarizzazione della occu-pazione dei giovani e degli over 40; nella disoccupazione ed inoccupazione femminile; nella marginalizzazione del lavoro di cura, con parti-colare riferimento a quello non formale della famiglia.

Al fine di rimuovere le cause del conflitto tra le

generazioni, promuovere l’invecchiamento attivo e ricostruire un sistema so-lido di solidarietà tra le

generazioni è necessario ed urgente:

• il recupero di un riequilibrio demografico; • una ripresa economica che faccia recuperare stabil-ità occupazionale e mobilità sicura;• la redistribuzione del reddito; • la riforma del mercato del lavoro;

• la salvaguardia del po-tere reale di acquisto di salari, stipendi e pensioni; • il consolidamento del Pilastro Obbligatorio e la esi-gibilità delle pensioni integra-tive;

• Il prolungamento della vita lavorativa, compatibil-mente con l’ingresso delle nuove generazioni;• la incentivazione delle imprese; • incentivi ai lavoratori over 60 che decidono di res-tare;

• l’adozione di una polit-ica di LLL anche per i lavora-tori maturi ( Over 40/50);

• una decisiva lotta, at-traverso l’inasprimento delle sanzioni esistenti e curandone rigidamente l’applicazione, soprattutto contro iniziative discriminatorie a causa della età;

• il riconoscimento, la valorizzazione ed il sostegno alle attività di volontariato delle persone anziane.

Contestualmente, le persone anziane dovranno essere messe in condizioni di poter vivere in salute ed autonomia.

Proposte di Age Platform Italia per l’Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà

tra le generazioniIl nuovo modello del welfare regionale

Sessanta gli articoli. Numer-osi gli emendamenti (cassati gli articoli 35 e 45 e ne sono stati aggiunti altri due), sia di maggioranza che di op-posizione, approvati nell’iter in commissione. In armonia con la legge quadro nazion-ale del 2000, il provvedimen-to disegna un nuovo sistema dei servizi sociali nel Lazio. A cominciare dal passaggio dagli attuali 55 distretti socio-sanitari alle Oasi (Organismo per le azioni sociali integrate), con l’individuazione di un Ambito territoriale ottimale (Ato) più ampio, che coincide territorialmente con quello dell’Asl di riferimento. L’Oasi è un consorzio formato dai co-muni dell’Ato: è responsabile dell’attivazione dei servizi a livello locale, grazie al lavoro di personale tecnico-ammin-istrativo specializzato nel set-tore sociale, e ha l’obbligo del pareggio di bilancio. Respon-sabile della programmazione locale, definita Rete sociale locale con durata triennale, è invece la Conferenza dei sindaci dell’Ato, guidata da un presidente e disciplinata da un apposito regolamento. Anche la Giunta viene dotata di uno strumento di program-mazione triennale: la Rete sociale regionale, che è pre-disposta previa consultazi-one di enti pubblici e privati, sindacati e organismi del set-tore, ed è sottoposta all’esame del Consiglio regionale.

Tra le novità più importanti della riforma sociale, il Quoz-iente Lazio. Uno strumen-to che, migliorando l’Isee, modula in maniera più equa le tariffe dei servizi e delle prestazioni socio-assistenzi-ali in relazione alla situazi-one economica e sociale delle famiglie, con particolare at-tenzione alla presenza di mi-nori, anziani e disabili. C’è, poi, l’introduzione nel Lazio come prima regione in Italia del sistema internazionale Icf per la valutazione dei bisogni delle persone con disabilità. Altra novità, l’accreditamento per i servizi socio-assistenziali, che si aggancia alla previsione dei voucher di cura: buoni per l’acquisto di prestazioni sociali da soggetti accredita-ti. L’obiettivo è innalzare la qualità e il controllo, anche at-traverso la diretta facoltà da parte della Regione di effet-tuare verifiche, così come per mezzo della valutazione degli interventi dell’intero sistema integrato con la redazione tri-ennale di un bilancio sociale. Infine, c’è l’introduzione dello standard di un assistente so-ciale ogni diecimila abitanti, salvo la possibilità di prevedere un numero maggiore di opera-tori in rapporto alle particolari esigenze dei singoli territori.

La riforma riconosce il contrib-uto del volontariato in tutta la filiera della programmazione e nell’ambito della formazione, valorizzandone il contributo in termini di coesione econom-ica e sociale. Di pari passo, as-sicura “l’informazione, la con-

sultazione, la concertazione e la contrattazione sindacale” nell’attuazione della legge. Al sistema sociale integrato con-corrono anche le province, che conservano le funzioni nel campo dei servizi sociali at-tribuite dall’articolo 150 della legge regionale n. 14 del 1999. Per quanto riguarda il ruolo di Roma Capitale, riconosciute le sue peculiarità, concorre agli obiettivi contenuti nella pro-grammazione regionale. At-tenzione, inoltre, ai fenomeni sociali sorti negli ultimi anni, come le nuove dipendenze.

“Per quanto riguarda i centri anziani, -ha dichiarato Elio D’Orazio presidente di Ances-cao Lazio- tutto rimane come scritto nella proposta inizi-ale dell’ assessore Aldo Forte, tranne che l articolo cambia numero: da 39esimo diventa 40esimo. Siamo delusi come associazione che rappresenta ed organizza quasi 200 dei centri anziani presenti nella regione: avevamo proposto ben altro. Ma evidentemente alla Commissione importa poco quello che propongono coloro che operano a contatto con i centri e ne vivono quo-tidianamente i limiti e difetti”.

Presenti, oltre al presidente Perazzolo e all’assessore Forte, i consiglieri Annalisa D’Aguanno (Pdl), Tonino D’Annibale (Pd), Luigi Nie-ri (Sel), Francesco Pasquali (Fli),Isabella Rauti (Pdl, poi sostituita da Carlo De Roma-nis), Olimpia Tarzia (Per), Anna Maria Tedeschi (Idv).

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Iniziative di AGE PLATFORM ITALIA nel corso dell’anno

2012

AGE Italia propone la cos-tituzione anche a livello italiano della “COALIZIONE PER L’ANNO 2012”. Inoltre AGE Italia si propone di

1. Organizzare una Con-ferenza nazionale per pre-sentare il documento di AGE PLATFORM EUROPA e AGE PLATFORM ITALIA.

2. Partecipare al Tavolo di coordinamento istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’anno 2012 ed alle iniziative del governo.

3. P u b b l i c i z z a r e tutte le iniziative dei membri italiani di AGE 4. Celebrare in modo ri-levante la giornata del 29 aprile 2012 intitolata alla “solidarietà tra le generazionie l’invecchiamento attivo”.

5. Organizzare uno o più seminari e/o convegni con tema l’active ageing e soprattutto la solidarietà intergenerazionale.

6. Creare un gruppo di lavoro per la predisposizione e presentazione al Parlamento Italiano di un disegno di legge (Testo Unico) sulle proposte contenute nel presente doc-umento in tutte le sue arti-colazioni, attraverso il coinvol-gimento dei Parlamentari di ogni schieramento politico che ne condividono i contenuti.

7. Incontrare i Membri Italiani del Parlamento Eu-ropeo ed i Vice Presidenti dello stesso per presentare le proposte di AGE ITALIA.

Chiediamo al Governo italiano di

1. Aprire un tavolo di concertazione per individu-are le misure adeguate im-mediate ed a breve scadenza.

2. Indire la confer-enza nazionale di tut-ti i soggetti su indicati.

3. Predisporre modalità per facilitare l’accesso a fondi europei, al fine di incorag-giare nuova imprenditorial-ità nella quale interagiscano vecchie e nuove generazioni.

FARE CENTR

Direttore

Elio D’Orazio

Comitato di Redazione

Rizziero Mattana, Alessandro Cioccoloni

Redazioni Provinciali

Viterbo: Arnaldo Picchetto; Rieti: Giuliano Liberati;

Frosinone:MarioTarquini, Stefano Gaetani;

Latina: Aldo Pastore, Benina Mira.

Coordinamento Redazione

Gianni Gai

Direzione e Grafica

Luca D’Orazio

Stampa

Aldo Cipriani

Sede

Via di Casal Bruciato, 15 00159 Roma

Tel e Fax 0643599220

www.ancescaolazio.itE-mail: [email protected]

 

Nel programma mensile dei “Salotti culturali” istituiti dall’Accademia degli Studi e delle Arti del nostro Centro, si è tenuto in gennaio scorso un intrattenimento a tema “Roma tra musica prosa e poesia”.Un persorso ideale tra poesia, letteratura., produzione musi-cale e antichità architettoniche.Attraverso le strornellate, i canti inneggianti al ponentino romano e le ammiccanti stelle brillarelle è stata rievocata una Roma “friccicarella” passion-ale e coinvolgente, trascinan-doci in un mare di entusiasmo e spensieratezza nello spazio di un pomeriggio allegro e ri-danciano completato con le poesie graffianti di Trilussa e l’ironia sferzante del Belli.Gli attori invece con la loro prosa ci hanno condotto per mano per le vie di Roma an-tica.L’intento non è solo quello di allietare ma informare occu-pando piacevolmente gli spazi e i tempi liberi e farci assapo-rare quanto intrigante è il con-nubio tra poesia e prosa con segmenti di varia umanità.E’ stata rappresentata la Roma

frivola-passionale e lusinghi-era, stimolando la sensibilità di ognuno di noi soci di questo Centro.Tutto converge a calamitare l’attenzione dei soci per ren-dere sempre piu’ importante la loro partecipazione.In questo Centro non si gio-co solo a “burraco o bocce” ma c’è uno spazio anche per la cultura, gli aggiornamenti sulla nostra realtà condivisa tra persone sia nel dare che nel ricevere in maniera reciproca.Il laboratorio di poesie, di pittura e i corsi di varie lingue sono la risposta alla richieste dei soci, che negli anni sono state raccolte, elaborate e tras-formate in corsi di frequen-tazione.La partecipazione sempre più numerosa è sinonimo della condivisione della ricerca di temi relativi alla quotidianità e attualità, rievocative anche di drammi di amore e di amor di Patria.E’ il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e il 17 marzo è ancora un’occasione d’incontro creato dai solerti volontari del nostro Centro.In una cornice semplice a modo nostro e con la parteci-pazione di Autorità Comunali e Provinciali, è stato allestito uno spettacolo a tema “Risor-gitalia” con la partecipazione straordinaria del coro polifon-ico “D’altrocanto, Nonostante tutto”.La penuria del tempo limita, com’è nel titolo, ma non im-

pedisce di riunirsi, rievocare e cantare anche l’amore per la Patria.Sono state musicate e cantate canzoni patriottiche come “Fratelli e Sorelle d’Italia-Alla mia Nazione di P.P. Pasolini, all’Italia, se fosti donna or sei povera ancella”, parole di Leopardi (anche lui!)…La partecipazione è tanta e raggiunse l’acne della com-mozione con “lacrime napu-litane” seguite da musiche di Tenco e Fossati…Riportano l’allegria tra i parte-cipanti i canti di vita vissuta con “Gli Scariolanti e la ballata dell’emigrazione”.L’esaltazione per la propria Patria non è mai sopita!E’ un tripudio di festa che gratifica l’organizzazione del nostro Centro, la solerzia dei volontari e la disponibilità del nostro Presidente Aldo Pastore: infaticabile e sempre disponibile ad ogni iniziativa di incontri, perché consape-vole che sono fondamentali per combattere solitudine ed emarginazione.Due incontri di diversa con-notazione ma che nella varietà dei temi concorrono a raffor-zare l’idea che il Centro è una istituzione di alto significato sociale che per la terza età ha un significato fondamentale e indiscutibile dell’Amicizia e della Solidarietà.

Mira Benina

LATINAINCONTRO TENUTO PRESSO IL CENTRO SOCIO CULTURALE ANZIANI VIA VITTORIO VENETO

STORNELLATA ROMANA: MUSICA, PROSA E POESIA

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Pagina 8 FARE CENTR

PER I SOCI DEI CENTRI SOCIALI ANZIANI ADERENTI ALL’ ANCeSCAO

SERVIZIO GRATUITO DI SEGRETARIATO SOCIALE

COMPILAZIONE E RACCOLTA MOD 730 CONTEGGI ICI E COMPILAZIONE DOMANDE DI RIDUZIONE E VARAIZIONE ICI ESAME DI CARTELLE ESATTORIALI ED EVENTUILI RICORSI CONSIGLI IN MATERIA FISCALE, PENSIONISTICA, ASSISTENZALE ACQUISTI COLLETTIVI, CONVENZIONI CON NEGOZI, AGENZIE TURISTICHE ORGANIZZAZIONI DI MOSTRE, INIZIATIVE CULTURALI, RICREATIVE INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI PER VIAGGI, SOGGIORNI CONVENZIONI AMBULATORIALI, VISITE MEDICHE SPECIALISTICHE

ASSISTENZA LEGALE PER INDENNIZZI DA ASSICURAZIONE INFORTUNI DEGLI ASSOCIATI PER RESPONSABILITA’ CIVILE E PER SPESE LEGALI E PERITALI

DEI PRESIDENTI DEI CENTRI E ASSOCIAZIONI

RECAPITI TELEFONICI ED ORARI DI UFFICIOANCeSCAO REGIONALE E PROVINCIALE

TEL 06 43599220 UFFICIO FISCALE, TURISTICO E ALTRO

TEL 06 43580093 FAX 06 43564535 www.ancescaolazio.itE-mail [email protected]

PATRONATO SIAS Tel 06 3234486 06 32422291

OGNI GIOVEDI POMERIGGIO ORE 15.30 – 17.30 CONSULENZA DI PATRONATO E ASSICURATIVADAL LUNEDI AL VENERDI ORE 15.00 - 18.00 SERVIZI VARI SU INDICATI

POLIZZE ASSICURATIVEASSICURAZIONE INFORTUNI ASSOCIATI:INVALIDITA’ PERMANENTE,

MORTE, DEGENZA OSPEDALIERA

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Tra le Generali e l’ANCeSCAO è stata stipulata anche una Convenzione “Aperta” attraverso la quale è possibile fare polizze aggiuntive facoltative vantaggiose per i Centri e per gli associati.

COPERTURE PER I CENTRI ANCeSCAO

1. Piano Multirischio per il Centro (Incendio, Furto, Spese legali e peritali, Assistenza, Diaria di malattia) (sconto del 20%)2. Infortuni collettiva volontari del circolo3. Infortuni collettiva rischi della carica4. Incendio palloni presso statici e tensostrutture5. Responsabilità civile terzi

COPERTURE PER I SOCI ANCeSCAO

1. Polizza Generali Sei a casa (sconto del 25%)2. Polizza Valore Sicurezza Plus (sconto del 25%) (non autosufficienza)3. Polizza Generali sei in Salute-Alta Protezione (sconto del 10%)4. Polizza Generali Sei in Salute – Protezione Integrativa (sconto 15%)

I SERVIZI DI ANCeSCAO