ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

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presenta Materiale didattico del seminario Nuovi scenari della formazione continua

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presenta

Materiale didattico del seminario

Nuovi scenari della formazione continua

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I nuovi scenari della formazione Laura Colombo, ETAss – pag. 3 Percorsi per la managerialità, il caso Sheraton Malpensa Filippo Squarcia, HR Director Starwood Hotels & Resorts Milan Area – pag. 9 La formazione dei Manager e i nuovi fabbisogni Valeria Pruzzi, Docente ETAss – pag. 21 Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance Luca Erba, Project Leader ETAss – pag. 31 Oltre l'aula: le nuove tecnologie per la didattica Michelangelo Ferraro, Country Manager CrossKnowledge- pag. 37 Social network e formazione: nuovi strumenti, nuovi paradigmi Elisa Valt, esperta di multimedialità e marketing virale – pag. 78

Pianificazione della formazione e rilevazione del fabbisogno Strumenti e pianificazione degli interventi: il caso IPSOS Barbara Trabucchi, Responsabile del personale IPSOS pag. 89 Le esigenze formative delle imprese: i risultati di un'indagine Paola Gabaldi, Responsabile Area Strategia e Sviluppo - ARIFL Regione Lombardia – pag. 98 Finanziare la formazione continua: stato dell'arte dei finanziamenti Strumenti e dispositivi: il benchmark dei fondi per la formazione Paolo Benedetti ETAss – pag. 108 Quelli che della formazione finanziata Aneddoti, false credenze e storie metropolitane sui finanziamenti per la formazione Laura Colombo - pag. 118

Indice degli atti (contenuti e relatori)

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Laura Colombo

Case Histories

Opportunità

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Laura Colombo

Quale formazione oggi per lo sviluppo e la valorizzazione dello Human Asset

Obiettivi che devono essere colti e caratteristiche degli interventi

> Partire da fabbisogni ben identificati e obiettivi definiti

> Incidere su miglioramento del clima

> Fornire contenuti pragmatici e progettuali

> Utilizzare metodologie coinvolgenti, semplici ed innovative

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Laura Colombo

Partire da fabbisogni ben identificati e obiettivi definiti e condivisi

Una accurata analisi del fabbisogno e la condivisione degli obiettivi formativi creano i necessari presupposti per fornire motivazione, coinvolgimento, proattività

La comprensione del vantaggio derivante dalla formazione nel proprio vissuto professionale e personale è la condizione di successo di un intervento formativo e il trampolino da cui fare sviluppare senso di appartenenza e di responsabilità

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Laura Colombo

Incidere su miglioramento del clima La formazione deve essere anche un momento per generare relazioni positive tra i colleghi (commistione sinergica) e stabilire rapporti di collaborazione e fiducia (trust) da riportare nel vissuto quotidiano E’ molto importante definire le giuste metodologie a supporto e strutturare i percorsi in forma modulare così da consentire un’erogazione diluita nel tempo e fornire continuità e anche definizione (per step) degli obiettivi e dei risultati didattici

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Laura Colombo

Fornire contenuti pragmatici e progettuali I contributi (conoscenze e competenze) devono essere strettamente correlati al fabbisogno avvertito dal singolo nell’esercizio della propria mansione e colto come un valore aggiunto sostanziale e fruibile (miglioramento performances e processi organizzativi) La formazione deve dare indicazioni sulle direzioni da prendere in un sistema in evoluzione costante che richiede sforzi continui di adeguamento al cambiamento, in altre parole deve fornire indicazioni per decifrare la realtà lavorativa e formulare nuove ipotesi e diagnosi sia strategiche che pragmatiche

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Laura Colombo

Utilizzare metodologie coinvolgenti, semplici ed innovative Metodologie come la Learning by doing (di grande impatto anche nei corsi One2One) e l’Action learning (efficacissima nei percorsi formativi legati a progetti di squadra) o ancora la Team Project for Business Impact (per lo sviluppo di competenze specialistiche e trasversali acquisite nello sviluppo di un vero progetto aziendale) sono esempi di come - in termini semplici e lineari - si possa creare engagement e adesione al progetto, stimolando creatività con l’uso di differenti canali di apprendimento scelti in funzione del singolo target di partecipanti (gruppo d’aula).

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Progett-azione Sviluppo manageriale in un nuovo hotel

Filippo Squarcia

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Contesto La struttura Il contesto: Sheraton Malpensa è stato aperto il 1 ottobre 2010. L’hotel risulta di dimensioni molto grandi per gli standard italiani con le sue 433 camere di cui 19 suite.

Ha accesso diretto al Terminal 1 dell’areoporto, ma con una splendida vista sulle Alpi e vicino alla Regione dei Laghi.

Filippo Squarcia

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Contesto Il team Per l’apertura dell’hotel abbiamo puntato su un team giovane, pieno di entusiasmo per il progetto di apertura e con la passione per il servizio, ma con una scarsa esperienza manageriale.

Filippo Squarcia

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Progett-azione Ideare il toolkit Dopo l’apertura è stato necessario far vivere la struttura della multinazionale calandola nella realtà quotidiana.

Siamo partiti dal nostro modello di competenze, condiviso a livello mondiale, e abbiamo pensato a come declinarlo e collegarlo ad azioni concrete svolte abitualmente

Filippo Squarcia

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Progett-azione Ideare il toolkit L’idea era di sviluppare una sorta di “toolkit manageriale di sopravvivenza” lavorando sulle aree del problem solving, della comunicazione efficace, del feedback come strumento di miglioramento delle

performance, del time management e del team work.

Filippo Squarcia

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Progett-azione Ideare il toolkit - analisi del fabbisogno L’analisi del fabbisogno è stato il momento più importante per capire quali competenze dovevano essere sviluppate e rafforzate.

E’ facile infatti proporre o qualcosa di troppo pratico e “già visto” a chi ha responsabilità di guida aziendale o, di contro, qualcosa troppo “high level” che dà per scontato una parte formativa di base, necessaria a chi si trova in posizioni di middle management con task operativi da svolgere in tempi definiti.

Filippo Squarcia

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Progett-azione Ideare il toolkit - analisi del fabbisogno E’ stato, quindi, importante che le modalità didattiche fossero più tradizionali rispetto a quelle esperienziali e legate ai temi dell’intelligenza emotiva, maggiormente utilizzate per i corsi sulla leadership.

Anche per noi è stato un “back to basics”, ed ha rappresentato un primo mattone di una più complessa architettura formativa da sviluppare negli anni.

Filippo Squarcia

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Progett-azione Il toolkit Il progetto si è sviluppato su una prima parte più teorica e una seconda parte pratica. La parte teorica, però, è stata fortemente legata alla comprensione del modello di competenze. Questo è stato possibile perchè si è legato alla realtà operativa quotidiana con esempi e casi concreti Nella parte pratica, invece, ai ragazzi è stato chiesto di portare a termine un progetto di lavoro utilizzando proprio quegli strumenti appresi precedentemente

Filippo Squarcia

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Progett-azione I fattori vincenti Il supporto di Etass è stato fondamentale nell’individuare i docenti adatti a questo intervento e che si calassero nella realtà.

La semplicità del materiale didattico e l’empatia dimostrata dai docenti, ha creato poi un rapporto di fiducia e di mentoring, fondamentale per il tipo di risorse che avevamo

Filippo Squarcia

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Progett-azione I fattori vincenti Con l’acquisizione di queste competenze manageriali la popolazione coinvolta è ora pronta perun secondo step formativo nel quale cominciare a parlare di leadership.

Dopo aver gettato le fondamenta, quindi, continuiamo a lavorare per costruire il continuo miglioramento organizzativo.

Filippo Squarcia

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Progett-azione Il bilancio della formazione finanziata Il vantaggio dei finanziamenti è quello di permettere un importante intervento formativo all’interno di una azienda che, avendo appena cominciato la sua attività, può non avere le risorse economiche necessarie a sostenerlo.

Filippo Squarcia

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Progett-azione Il bilancio della formazione finanziata

La relazione con l’ente di formazione, tuttavia non deve servire solo a “trovare i soldi” e semplificare gli onerosi aspetti burocratico-amministrativi, ma deve permettere uno scambio continuo di idee e una progettazione in partnership del progetto.

Filippo Squarcia

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Sviluppare competenze manageriali

attraverso l’apprendimento attivo

Valeria Pruzzi

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Le determinanti del cambiamento nei comportamenti organizzativi

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Progetti “reali”

(PALESTRA)

Esigenze di sviluppo

Manageriale (BISOGNO

FORMATIVO)

Formazione

allenamento specifico

Apprendimento attivo

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Apprendimento attivo PROGETTI AZIENDALI

TEAM IN FORMAZIONE

TPBI Team Project

Impact Business

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SETTING FORMATIVO

AULA / AZIENDA

GRUPPO 3

GRUPPO 1

GRUPPO 2

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FASE 1 Individuazione

bisogno concreto

FASE 2 Formazione in aula + project work

FASE 3 Implementazione progetto

Flusso del programma

DA FASE 1 a FASE 3 : da 3 a 5 MESI

AULA + TEAM WORK AUTOGESTITO

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ETASS TPBI e SVILUPPO COMPETENZE

  LEADERSHIP  RESPONSABILITA’ CONDIVISA  TEAMWORK  ORIENTAMENTO AL RISULTATO E CAPACITA’ DI DARE RISPOSTE RAPIDE  FOCALIZZAZIONE SUL FUTURO  COMUNICAZIONE

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Attori coinvolti PARTECIPANTI AL PROGRAMMA DI FORMAZIONE

MANAGEMENT

FUNZIONE HR

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INDICATORI DI EFFICACIA DELLA FORMAZIONE

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance

Etass ha progettato ed erogato per Publikompass un percorso formativo, dinamico ed innovativo sul tema del Benessere Organizzativo assolvendo alle disposizioni di legge relative allo Stress Lavoro Correlato e “regalando” ai dipendenti in formazione strumenti e metodologie utili per contrastare i fenomeni derivanti dallo stress anche nelle loro vite private.

Luca Stefano Erba

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Chi è Publikompass? Publikompass è una delle più importanti concessionarie di

pubblicità operanti in Italia.

Attiva dal 1972 fa parte del gruppo Fiat, il più grande gruppo industriale italiano.

Publikompass gestisce un portafoglio complesso che spazia su tutti i media: 16 quotidiani, 6 periodici, 3 televisioni areali, 3 radio locali, 22 siti internet.

Publikompass impiega circa 800 persone tra dipendenti e agenti suddivisi in 60 filiali sparse su tutto il territorio

Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance

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Il progetto formativo:

tecniche per migliorare la gestione di contesti lavorativi difficili e stressanti

controllo delle tensioni emotive

autoconsapevolezza e valorizzazione delle proprie capacità

Sviluppo dei propri punti di forza, autostima e motivazione

Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance

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Target: tutto il personale

Numeri, tempi e spazi: 2 giornate dedicate ad ogni gruppo di 10 partecipanti ciascuno condotte da 2 professionisti (una psicologa e un esperto di formazione)

Obiettivi: Fare acquisire ai partecipanti metodi e strategie antistress per utilizzare lo Stress come fonte di Energia positiva

Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance

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Argomenti affrontati:  Differenze tra pressione e stress

Gli effetti dello stress sul piano emozionale, comportamentale e fisico

Differenze tra muscolatura volontaria e involontaria

Lo stress, la respirazione, la postura, il diaframma

Il Pensiero Positivo e Creativo

Come gestire lo stress e la tensione

Come trovare in “se stessi” energie nuove

Come prevenire il “burn out” utilizzando il focus

Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance

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Metodologia: Training per il rilassamento psico-fisico attraverso la

respirazione e il movimento corporeo

Tecniche di decontrazione delle zone compresse

Esercitazioni per sviluppare energia, positività e creatività

Relativizzazione dei problemi attraverso il pensiero dinamico e alternativo

Analisi in gruppo dei maggiori fattori di stress del proprio ambiente di lavoro e soluzioni personalizzate per ogni partecipante

Metodologie formative e nuovi approcci Formazione per la sicurezza, il benessere, la performance

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Il Barometro Europeo dell’eLearning

Michelangelo Ferraro Country Manager di

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Gruppo CrossKnowledge - Fondato nel 2000 - Sede a Londra 160 dipendenti Uffici: ITALIA, Belgio, Francia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svizzera Partenariati globali: Cina, Finlandia, Giappone, India, Polonia, Stati Uniti…

Attività in Italia dal 2009 CK Italia Via Massimiano 25 20134 Milano +390289070337 +393387860990 [email protected]

Soluzioni di distance learning per lo sviluppo delle competenze in management e leadership

Leader Europeo

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Servizi

Le soluzioni CrossKnowledge sono l’integrazione di:

Contenuti Tecnologie

Supporto e consulenza HR e L&D Supporto discenti, IT Support

Una suite di soluzioni tecnologiche integrate in un solido LMS

Un catalogo unico di Learning objects in Management e Leadership, integrabile

a contenuti su misura del cliente e/o di terzi

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Largest  Corpora,ons  Top  MBA’s    

FACULTIES  

Isaac  Getz    Innova,on  

Jacques  Horowitz  Client  orienta,on    

Jacques  Lendrevie  Marke,ng  

Marc  Bertoneche  Value  Crea,on  

Nigel  Ewington  Intercultural  

Chris  Mullard  Diversity  

Robert  Dilts    Vision  

David  Trickey  Team  Development  

ScoM  Snook  Leadership  

Kim  Warren    Strategy  

Lutgart  Van  den  Berghe    Corp.  Governance  -­‐  Ethics  

Linda  GraMon  Innova,on  -­‐Team  Work  

Charles  Handy  Management  &  Leadership  

Avivah  WiMenberg  Gender  balanced  business  

Steve  Muylle  Web  and  B2B  Marke,ng    

Mario  Alonso  Puig  Self  Development  -­‐  Stress  

Mike  Useem  Change  Management  

Javier  Fernandez  Aguado  Organiza,onal  Behavior  

GUEST  SPEAKERS1  

Maurice  Levy  Chairman  &  Chief  Execu,ve  

Nick  Adamo  SVP  US  Service  Provider  Sales  

Lord  MacLaurin  Former  Chairman  &  CEO  

Sir  Christopher  Bland  Chairman  

Charles  Brewer  Exec.  VP  -­‐  US  Air  Products  &  Services  

Liam  McGee  President  Business  Banking  

Anders  Dahlvig  Group  President  &  CEO  

Dina  Dublon  Director  

Amelia  FawceM  Vice  Chairman  and  COO  

Sir  Stelios  Haji-­‐Ioannou  Founder  

Heather  Loisel  VP,  Global  Marke,ng  

Carl  H  Hahn  Former  President  

David  Gonski  Chairman  

Robert  Herbold    Execu,ve  VP  &  COO  

William  Lamar,  Jr.  Chief  Marke,ng  Officer  

Ravi  Kant  Managing  Director  

Michaël  Dell  Chairman  &  CEO  

Joseph  Eckroth  Senior  Vice  President  and  CEO  

Contenuti di Management a catalogo sono fatti dalla Faculty Crossknowledge

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Isaac Getz Innovation

Jacques Horowitz Client orientation

Jacques Lendrevie Marketing

Marc Bertoneche Value Creation

Nigel Ewington intercultural

Chris Mullard Diversity

Robert Dilts Vision

David Trickey Team Development

Scott Snook Leadership

Kim Warren * Strategy

Lutgart Van den Berghe Corp. Goverance - Ethics

Linda Gratton Innovation – Team Work

Maurizio Dallocchio Finance

Anna Grandori Decision Making

Steve Muylle Web and B2B Marketing

Mario Alonso Puig Self Developement - Stress

Mike Useem * Change Management

Javier Fernandez Aguado Organizational Behavior

Maurice Levy Chairman & Chief Executive

Nick Adamo SVP U.S. Service Provider Sales

Lord MacLaurin Former Chairman & CEO

Sir Christopher Bland Chairman

Charles Brewer Executive VP of US Air Products & Services

Liam McGee President Business Banking

Anders Dahlvig Group President & CEO

Dina Dublon Director

Amelia Fawcett Vice Chairman and COO

Sir Stelios Haji-Ioannou Founder

Heather Loisel VP, Global Marketing

Carl H Hahn Former President

David Gonski Chairman

Robert Herbold Executive VP & COO

William Lamar, Jr. Chief Marketing Officer

Ravi Kant Managing Director

Michaël Dell Chairman & CEO

Joseph Eckroth Senior Vice President and CEO

Un catalogo costituito da oltre 10.000 Learning Objects

+  NEW  2012     Arabo     Brasiliano     Russo     Ceco  

Oltre 10.000 Learning objects a catalogo

Demo Sessions

Demo Essentials

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e-Learning across Europe

The 1st European eLearning Barometer in collaboration with

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1st  European  e-­‐learning  Barometer  -­‐  Crossknowledge  +  Ipsos  

e-learning implementation objectives

drivers applications

keys to success

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511 hr & training managers with experience in e-learning)

6 countries (Belgium, France, Italy, Netherlands, Spain,UK)

1st  European  e-­‐learning  Barometer  -­‐  Crossknowledge  +  Ipsos  

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In 2012, +50% of Italian companies will have more than 10% of their employees on e-learning programmes

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2012 2010<10% e-learning 10 to 50% e-learning > 50% e-learning

Q7/8. Number of employees following an e-learning programme in 2010 and 2012 (% of total number of employees)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

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?

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Cosa succede nell’ecosistema dei media quando ne arriva uno aggressivo come internet?

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Most frequently used delivery systems -- 2 categories: ‘Usual ‘adopters : blended learning & content without tutorials ‘Mature’ adopters : free-access content libraries, virtual classes, 100% distance-learning pathways with tutorials

% often + very often Global ITA FR UK 1,000 / 10,000 >10,000 > 5 yrs

Blended learning 76 40 80 78 80 83 84

E-learning content with no tutoring 58 57 62 57 61 66 64

Self-service content library 49 34 45 54 44 59 57

Virtual classrooms 32 32 32 35 27 41 42

Tutored 100% distance-learning sessions 29 28 31 20 22 31 36

Serious Game 13 2 19 5 4 26 21

Mobile Learning 12 11 7 13 9 13 16

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Q14. Which of the following systems do you use to deliver your e-learning offer? (%)

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objectives: optimising costs, increasing volume and accessibility

Optimising training costs - 45%

Solving the problem of distance - 45%

JIT training / providing access to courses at the right time - 42%

Being able to train more staff - 37%

Reducing face-to-face training time - 29%

Rapid deployment of training courses - 25%

More targeted/ individualised training - 24%

Enhancing the quality of training programs - 18%

Q10. What would you say is/are the main goal(s) of e-learning in your company? (%)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 51: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Success factors

Global ITA FR UK

Quality of course content 61 28 67 73

Relevance of content to business needs 59 49 45 73

How well the training fits into their schedule 46 57 41 50

Learner support 34 17 41 34

Involvement of line managers 29 15 41 27

Effective project-related communication 23 36 32 11

Getting a diploma/certificate at the end 10 19 5 8

Q16. In your experience, what are the three main success factors for e-learning from the learners’ point of view? (%)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

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Global FR UK SP ITA BEN IND SER SPu 1/3 ans

3/5 ans

> 5 ans

Lack of time / availability 63 56 62 77 68 66 64 63 60 55 58 71

Problems relating to IT sys/net 44 42 56 29 32 40 45 40 52 48 46 43

Cultural issues 35 43 21 52 51 23 40 35 27 36 39 29

Inadequate support/follow-up 30 37 26 21 21 40 26 31 36 29 36 26

Inadequate involvement of line managers

30 41 24 13 26 30 35 31 22 29 35 30

Content not relevant to the job 22 15 33 21 11 19 19 21 26 24 14 26

Not enough training content 15 12 13 35 11 11 13 13 19 13 15 18

Too complicated to use 14 10 15 17 23 15 16 13 13 17 15 8

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Barriers for e-learning roll-out

Q17. What are the three main shortcomings mentioned by learners? (%)

The  vision  of  the  HR/training  services  confirms  the  importance  of  technical  barriers  (‘linked  to  the  IT  system  or  network’  44%),  of  management  

involvement’  (30%),  as  well  as  ‘cultural  resistance’  (35%)  

Page 53: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Assess your Competencies Core Focus:

competencies 1

  Self-assessment based on CK and partner’s tools

  Personal effectiveness Core program (CK)   Personal work using templates (with partner)   Dedicated newsletter

  To go further: Resources made available to users according to their needs and interests (lectures, articles…)

Satisfaction survey

+

Kick-off Closure

Focus: competencies 2 Web conference Assess your

Competencies

A  blended  learning  macrostructure  Example  from  the  Defense  industry  (+1000  p.  in  Italy)    

  Final self-assessment based on CK and partner’s tools

  Access to Client experts, CK Faculty members, partner’s consultants and/or industry experts

Highlight: eDevelopment Phase 1

SOCIAL LEARNING PORTAL: Learner relationship management, collaboration and administration

Management Development Programme dedicated to the Executives & leadership Team (140 p.)

Page 54: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Sponsor Video / Editorial

Community Ranking

Corporate Toolbox: News and Resources

sharing

Just in time Training

Management

Focus OR

Learning Path

Inspiration: Suggested

Resources to go further

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Back slides

Page 56: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

e-Learning across Europe

The 1st European eLearning Barometer in collaboration with

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1st  European  e-­‐learning  Barometer  -­‐  Crossknowledge  +  Ipsos  

e-learning implementation objectives

drivers applications

keys to success

Page 58: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

511 hr & training managers with experience in e-learning)

6 countries (Belgium, France, Italy, Netherlands, Spain,UK)

1st  European  e-­‐learning  Barometer  -­‐  Crossknowledge  +  Ipsos  

Page 59: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

e-­‐learning  implementaOon  across  Europe  

1st  European  e-­‐learning  Barometer  -­‐  Crossknowledge  +  Ipsos  

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Experience of e-learning

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<50% trained employees

>50% trained employees

<3 years >3 yearsQ5. How long has e-learning been part of your company’s training offer?

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

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e-learning use: for 30% of participants, at least half of their employees had taken at least one e-learning course in 2010

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Q7. In 2010, how many staff members followed at least one e-learning course? (% of total staff)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

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e-learning use: e-learning represents +10% of time dedicated to training for 27% of participants

Q4. How much of your total training BUDGET is spent on e-learning? (% of the total training budget)

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1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

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e-learning use: stronger implementation within Services and large companies ; among countries Italy is next to the last

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1443

25

2925

35

1021

3148

Global

UKSP

BENITAFR

IndustryServices

Public services

<1,0001,000 / 10,000

>10,000

<1 year1/3 years3/5 years>5 years

<10% 10/50% >50%Q7. In 2010, how many staff members followed at least one e-learning course? (% of total staff)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 64: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

A significant increase of e-learning in 2012: companies with less than 10% of employees on e-learning programmes will

drop from 37 to 15% Q7. In 2010, how many staff members followed at least one e-

learning course? (% of total staff)

37

1812

9

129 2

<10%10/25%25/50%50/75%75/<100%100%Dk

15

26

1911

12

144

<10%10/25%25/50%50/75%75/<100%100%Dk

Q8. What is your goal for 2012? (% of total staff)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 65: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

In 2012, +50% of Italian companies will have more than 10% of their employees on e-learning programmes

5

19

19

18

26

20

12

12

29

33

40

44

43

43

39

30

UK

SP

BEN

FR

ITA

<  1000

1000  /  10,000

>  10,000

2012 2010

43

35

32

51

53

43

51

41

30

29

19

36

26

27

34

31

2012 201051

44

42

25

15

34

35

41

39

38

38

17

26

29

25

35

2012 2010<10% e-learning 10 to 50% e-learning > 50% e-learning

Q7/8. Number of employees following an e-learning programme in 2010 and 2012 (% of total number of employees)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 66: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

objectives and targets

Page 67: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

objectives: optimising costs, increasing volume and accessibility

Optimising training costs - 45%

Solving the problem of distance - 45%

JIT training / providing access to courses at the right time - 42%

Being able to train more staff - 37%

Reducing face-to-face training time - 29%

Rapid deployment of training courses - 25%

More targeted/ individualised training - 24%

Enhancing the quality of training programs - 18%

Q10. What would you say is/are the main goal(s) of e-learning in your company? (%)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 68: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Targets

High-­‐fliers    6%  

Senior    management  

7%  

Q9. In your company, what are the main target groups for e-learning? (%)

Managers  22%  

New  recruits  22%  

FR  32%  ;  Services  26%  

FR  28%  E-­‐learning  >  1year  :  30%  

 

 All  staff  55%  

Public  services    63%  E-­‐learning  >  10%  training  :  66%    

E-­‐learning  >  5  years:  68%  Middle/junior    management  

19%  

Technical  staff  16%  

Office  staff    15%  

Industry  25%  

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 69: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

A wide range of applications Q11. In which of the following areas do you use e-learning in your company? (%)

67

40

40

39

38

37

31

28

26

10

Training relating to your business

Health and safety

IT

Office technology

Compliancy

Management & Leadership

Languages

Communication skills and personal development

Training relating to sales and negotiation skills

Other

ITA FR UK >10,000 >5 yrs >10%

72 73 75 75 67

25 57 39 38 49

29 54 52 51 51

44 40 49 54 44

28 53 39 47 44

37 37 45 49 47

45 8 45 56 31

20 33 40 43 40

29 22 54 48 42

11 8 10 5 11

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

62

36

26

6

21

21

30

25

21

9

Page 70: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

resources and systems

Page 71: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

e-learning resources

48 46

37

2217

138

Custommodules

On-­‐linequestionnaires  

Off-­‐the-­‐shelfmodules

Collaborativetools  

Videocasts E-­‐books  /readings

Podcasts

%  use  ‘often  +  very  often’

Q12. How often do you use the following types of e-learning resources / activities in your company? (%)

Q13. Do you plan to use the following types of e-learning resources/activities more frequently over the next 2 years? (% Yes)

%  increase  ‘yes,  absolutely’    

36  

32  

22  

29  

21  

13   12  

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 72: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

e-learning delivery methods

76

58

49

3229

13 12

Blendedlearning  paths  

Prescription  ofe-­‐learning

content  with  notutoring

Self-­‐servicecontent  library

Virtualclassrooms

Tutored  100%distance-­‐learningsessions

Serious  Game MobileLearning

Types  of  e-­‐learning  systems

%  increase  ‘yes,  absolutely’    

Q14. Which of the following systems do you use to deliver your e-learning offer? (%)

Q15. Do you plan to use these delivery methods more frequently over the next 2 years? (% Yes)

14  

47  

24  28  

24  

15   8  

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 73: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Most frequently used delivery systems -- 2 categories: ‘Usual ‘adopters : blended learning & content without tutorials ‘Mature’ adopters : free-access content libraries, virtual classes, 100% distance-learning pathways with tutorials

% souvent + très souvent Global ITA FR UK 1,000 / 10,000 >10,000 > 5 yrs

Blended learning 76 40 80 78 80 83 84

E-learning content with no tutoring 58 57 62 57 61 66 64

Self-service content library 49 34 45 54 44 59 57

Virtual classrooms 32 32 32 35 27 41 42

Tutored 100% distance-learning sessions 29 28 31 20 22 31 36

Serious Game 13 2 19 5 4 26 21

Mobile Learning 12 11 7 13 9 13 16

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Q14. Which of the following systems do you use to deliver your e-learning offer? (%)

Page 74: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

conditions for success and follow-up

Page 75: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Success factors

Global ITA FR UK

Quality of course content 61 28 67 73

Relevance of content to business needs 59 49 45 73

How well the training fits into their schedule 46 57 41 50

Learner support 34 17 41 34

Involvement of line managers 29 15 41 27

Effective project-related communication 23 36 32 11

Getting a diploma/certificate at the end 10 19 5 8

Q16. In your experience, what are the three main success factors for e-learning from the learners’ point of view? (%)

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 76: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Global FR UK SP ITA BEN IND SER SPu 1/3 ans

3/5 ans

> 5 ans

Lack of time / availability 63 56 62 77 68 66 64 63 60 55 58 71

Problems relating to IT sys/net 44 42 56 29 32 40 45 40 52 48 46 43

Cultural issues 35 43 21 52 51 23 40 35 27 36 39 29

Inadequate support/follow-up 30 37 26 21 21 40 26 31 36 29 36 26

Inadequate involvement of line managers

30 41 24 13 26 30 35 31 22 29 35 30

Content not relevant to the job 22 15 33 21 11 19 19 21 26 24 14 26

Not enough training content 15 12 13 35 11 11 13 13 19 13 15 18

Too complicated to use 14 10 15 17 23 15 16 13 13 17 15 8

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Barriers for e-learning roll-out

Q17. What are the three main shortcomings mentioned by learners? (%)

The  vision  of  the  HR/training  services  confirms  the  importance  of  technical  barriers  (‘linked  to  the  IT  system  or  network’  44%),  of  management  

involvement’  (30%),  as  well  as  ‘cultural  resistance’  (35%)  

Page 77: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Follow up indicators

Time  spent  logged  in36%

Number  of  training  hours  spent  on  e-­‐learning49%

Completion  rates  59%

Learner  satisfaction  

questionnaire  60%

Skills  enhancement  

31%

Q18. Which benchmarks do you use to assess e-learning in your company? (%)

FR : 60%

FR : 69%

UK : 36%

1st European e-learning Barometer - Crossknowledge + Ipsos

Page 78: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Socialnetwork e Formazione Nuovi strumenti, nuovi paradigmi

Elisa Valt

Page 79: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Facebook in Italia qualche numero Facebookcom Ads 11/2011

Elisa Valt

Page 80: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Facebook in Italia qualche numero Facebookcom Ads 11/2011

Elisa Valt

Page 81: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Siamo tutti comunicatori qualche numero del 2012

Elisa Valt

Gli italiani su Linkedin sono quasi 1.700.000 (a maggio dello scorso anno erano circa 1 milione) ed in prevalenza uomini (56%). Le età più rappresentate sono quelle della fascia 25-34 (42%) e 35-54 (39%). I 18-24enni sono il 15% e gli ultra 55enni solo il 4%.

Page 82: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Siamo tutti comunicatori qualche numero del 2012

Elisa Valt

Nel nostro paese i settori con più addetti sono l’hi tech (18%), la manifattura (15%) e la finanza (10%), mentre i ruoli più rappresentati sono quelli di vendita (14%), l’insegnamento (11%) e quelli ingegneristici (10%).

Page 83: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Nascono nuovi paradigmi per la comunicazione

Elisa Valt

In una campagna NON CONVENZIONALE

Il benefit, materiale o immateriale, cambia in funzione delle aziende e degli

obiettivi , MA strategie, canali e linguaggi, sono trasversali ai settori

Page 84: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Problematiche e obiettivi comuni - Intercettare ampie fasce di utenti geolocalizzati - Sostenere il marketing istituzionale - Migliorare l’immagine del brand - Far nascere interesse e fidelizzazione al progetto - Creare interesse da parte dei media e aumentare la propria visibilità - Ottenere un alta resa da un piccolo investimento

Elisa Valt

Page 85: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

1° caso: RECRUITING (DATI)

- il 37,5% delle imprese utilizza i social network per il recruitment dei candidati secondo una vera e propria policy aziendale - il 73,6% dichiara di avvalersi degli strumenti 'social' per le attività di selezione pur senza seguire una procedura aziendale 'ufficiale’ - il 55% degli intervistati dichiara di aver inserito nell'organico il candidato scovato online LA MAGGIOR PARTE DELLE AZIENDE CONCLUDE POSITIVAMENTE ALMENO UNA SELEZIONE AVVENUTA CON UN SOCIAL NETWORK QUALE CANALE DI RECRUITING 'Recruiting & Social network’ Fonte LabItalia, 15 febbraio 2012

Elisa Valt

Page 86: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

2°caso: HR MARKETING e EMPLOYER BRANNDIG

ATTRAVERSO L’USO DEI SOCIAL NETWORK SI POSSO ADOTTARE STRATEGIE VINCENTI DI EMPLOYER BRANDING BEFeD ha avuto ad esempio una triplice valenza: - LANCIO MARCHIO - EMPLOYER EXPERIENCE - ATTRAZIONE TALENTI

Page 87: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

3° caso: Social applicati alla FORMAZIONE

•  Social network = piazza = condivisione •  Utilizzo (risorse, relazioni, informazioni,

eventi) •  Collaborazioni (gruppi di discussioni) •  Luogo di apprendimento con un tipo di

relazione alla pari (LearningWeek e facebook)

•  Strumento privilegiato di comunicazione fuori dall’aula

Page 88: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Link alle case histories proposte dalla

dottoressa Elisa Valt

Learning Week all’Istituto Fermi di Desio

http://www.youtube.com/watch?v=bhJHmt8tv0k

Azione di marketing non convenzionale

http://www.youtube.com/watch?v=b47g5OVPcUk

La rivoluzione dei Social Media

http://www.youtube.com/watch?v=BcBpU571WhY

Page 89: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Il  gruppo  Ipsos  Il   Gruppo   Ipsos   è   leader   nel   segmento   delle   ricerche   di   mercato   “survey  based”:   le   informazioni   di   specifico   interesse   dei   CommiMen,   vengono  raccolte  direMamente  intervistando  gli  individui.    Esploriamo  le  conoscenze,  le  aftudini  ed  i  comportamen,  delle  persone  per  iden,ficare   le  tendenze  ed  an,cipare   i  cambiamen,:  descriviamo  i   fenomeni  per  predirne  l’evoluzione.    

AiuOamo  i  nostri  ClienO  a  capire  meglio  i  loro  clienO    

Tre  sedi  opera,ve:  Milano,  Roma  e  Bari.  230  dipenden,.  Più  di  2000  progef  di  ricerca  ges,,  ogni  anno,  oltre  200  clien,.  FaMurato  Italia:  41  milioni  di  euro  nel  2011.  FaMurato  Gruppo:  1.363  milioni  di  euro  nel  2011.  Il  gruppo  Ipsos  è  presente  in  84  paesi.  

Barbara  Trabucchi      HR  Director  IPSOS  

Page 90: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Un  business,  6  specializzazioni  •  Ipsos  MarkeOng:  indagini  su  merca,,  prodof/  servizi,  brands,  pack,  

distribuzione  e  prezzo.    •  Ipsos  ASI:  modelli  di  ricerca  esclusivi  per  sviluppare,  valutare  e  migliorare  la  

comunicazione  pubblicitaria.    •  Ipsos  Public  Affairs:  rilevazione  dell’opinione  pubblica.    •  Ipsos  Loyalty:  strumen,  per  migliorare  la  relazione  azienda/  Cliente  e  

azienda/  dipenden,.    •  Ipsos  Media  CT:  indagini  sui  media  classici  ed  Internet.    •  Ipsos  OperaOons:  la  ges,one  opera,va  della  rilevazione,  la  raccolta  dei  da,  e  

il  raggiungimento  della  delivery.    

Page 91: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

StrumenO  per  la  rilevazione  del  fabbisogno  formaOvo  

Processo di valutazione febbr.- marzo

Fabbisogno formativo

Bu Director Training officer

Esigenze individuali Esigenze della Bu Esigenze di mercato

Direzione del Personale

Esigenze di teamgroup

Pianificazione    advità  formaOve  

Ipsos Pulse nov.- dic.

Esigenze  aziendali  

Page 92: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Modalità  di  erogazione  

ESTERNA INTERNA

Corsi in aula Seminari interni

Ipsos Training center

E-learning Webinar

Seminari residenziali

Gruppo  Ipsos  En, Partner

Workshop

Formazione finanziata  

Page 93: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

E-­‐Learning  Courses  by  WSBL  

Public  Affairs  

Loyalty  

ASI  

MarkeOng  

BASICS   SPECIFIC  

• Brand  &  Innova,on  Philosophy  • Understanding  Packaging  • Improving  our  deliverables  quality  

• Proposals  Quality  

• ASI  1  • ASI  2  • ASI  3  

• An  introductory  course  to  Customer  &  Employee  Sa,sfac,on  

• Life,  the  Universe  and  Loyalty  • Our  philosophy  on  Loyalty  

• Introduc,on  to  Public  Sector  Research  

• Introduc,on  to  Reputa,on  

• InnoScreen  Concepts  • InnoScreen  Ideas  • InnoScreen  Insights  • Introduc,on  to  Designor  

• Intro  to  Forecas,ng  • Intro  to  NextGenera,on  of  Forecas,ng  

• Introduc,on  to  Van,s  

• LineQuest  • Shopper  &  Retail  

• Basics  &  Equity  Builder  • NextSolu,ons  • Tracking  • Client  Service  

•   Sherpa  • Ipsos  ASI  Development  Guide  

• Loyalty  Op,mizer  • Loyalty  Sa,sfactor  • Digital  Voice  of  the  Customer  

• Rewards  Op,mizer  • Experience  Op,mizer  

Reputa,on  Center:  • Crisis  Management  • Driving  ac,on  by  the  client  

Reputa,on  Center:  • Message  Tes,ng  &  Triangula,on  • Reputa,on  Pillars  • The  building  blocks  of  a  strong  reputa,on  

Page 94: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

E-­‐Learning  Courses  by  target  audience    

BASICS   COMPLEMENTARY   IPSOS  INITIATIVES  

New-­‐  comers  

Managers  

• Discover  Ipsos  • Welcome  to  the  ITC  • Market  Research  Overview  • Security  Awareness  

• Ipsos  Leadership  Framework  • Giving  and  Receiving  Feedback  • Working  with  Mul,cultural  Teams  

• Account  Management    • From  Project  Management  to  Account  Management    

• Mul,  Country  Projects  • Nego,a,on  Strategies  • Prac,cing  English  in  a  Marke,ng  Environment  

• Presenta,on  Skills    • Report  Wri,ng  • GotoWebinars  for  presenters  • Sta,s,cs  • Qualita,ve  Research  • Quali  NextAd*Go    

• Global  PartneRing  • Danext  TV  • About  P&G  and  Ipsos  • Current  Best  Approach  to  P&G  Protocols  

• P&G  Global  Standards  • P&G  Quality  Standards  • In-­‐home  Visits  and  Shop  Alongs  Logis,cs  recommenda,ons  for  P&G  

Page 95: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Faiori di successo della formazione Ipsos

•  Monitoraggio  con,nuo  dei  fabbisogni  aziendali,  aMraverso  l’u,lizzo  di  più  canali:  DdP,  Dbu,  CS,    training  officer  e  processo  di  valutazione.  

 

•  Ascolto  e  rilevazione  delle  esigenze  specifiche  dei  singoli  e  condivisione  dei  programmi  forma,vi  con  i  fruitori;  

     

•  Definizione  di  un  programma  forma,vo  flessibile;    

•  Condivisione  del  proprio  know  how  e  di  case  history  aMraverso  la  formazione  interna;  

Page 96: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Faiori di successo della formazione Ipsos •  L’Ipsos  training  center:  campus  internazionale  di  training  

seMoriale  per  dipenden,  e  per  clien,;      

•  U,lizzo  della  formazione  on-­‐line  e  di  seminari  interafvi  (WEBINAR);  

   

•  Rappor,  fiduciari  consolida,  con  Partner  affidabili  e  di  qualità;  

 •     

•  Scelta  di  modalità  innova,ve  di  formazione:  metafora  teatrale,  creazione  di  video,  seminari  esperienziali.  

Page 97: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Prossime  sfide  nella  formazione   •  Creazione  di  percorsi  forma,vi  a  medio  termine  per  al,  

potenziali  che  prevedano  l’acquisizione  di  competenze  tecniche  e  ges,onali;    

 •  Percorsi  di  formazione  con,nua  per  i  nuovi  manager  per  

l’acquisizione  di  skill  ges,onali  (team  /  finance)  aMraverso  processi  di  coaching  esterno  e  di  mentoring  interno.  

 •  Individuazione  di  criteri  oggefvi  per  verificare  sul  campo  i  

benefici  della  formazione.  

Page 98: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese I risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Programma  Driade Asse  2  -­‐  Azioni  di  sistema  

   

MODELLO  PER  LA  RILEVAZIONE  DEI  FABBISOGNI  FORMATIVI  DELLE  IMPRESE  NEI  

SISTEMI  INDUSTRIALI  

Paola Gabaldi, ARIFL

Page 99: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Mettere a disposizione delle imprese un metodo per comunicare il proprio fabbisogno formativo, attraverso l’interlocuzione con gli attori

del sistema della formazione

Abilitare la realizzazione di iniziative di formazione coerenti con le esigenze di sviluppo delle imprese (e non soltanto con le percezioni dettate dall’esperienza e/o con l’offerta “a catalogo” degli operatori

della formazione)

Progettare un prototipo di piattaforma informatica per supportare l’adozione del metodo e utilizzare i contenuti da esso ricavati per

generare informazioni di valore a tutti gli attori (imprese, operatori della formazione e Sistema Regionale)

Paola Gabaldi, ARIFL

Gli obiettivi del progetto

Page 100: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Target di indagine sono state 150 imprese

DAFNE 34,27%

ARTEMIDE 51,05%

EXTRA-DRIADE 14,69%

IMPRESE COINVOLTE PER PROGETTO DI RIFERIMENTO COINVOLTE LE FUNZIONI APICALI DELL’IMPRESA

(TITOLARE, DIRETTORE …) O I RESPONSABILI DI FUNZIONE CHIAVE DURATA MEDIA DELL’INTERVISTA: 70-75 MINUTI

Page 101: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Le aziende intervistate sono caratterizzate da:

Forte orientamento al cliente (servizi e prodotti curati, tempestivi e personalizzati rispetto ai diversi target della clientela ) Ricercatezza e qualità dei prodotti (Esito di specifica attività di ricerca e sviluppo) Attenzione alla progettazione e al miglioramento del processo produttivo (acquisizione di nuovi macchinari, adozione di nuovi materiali) Preoccupazione positiva rispetto alla concorrenza dei paesi emergenti (reagire migliorando qualità, specializzazione, servizi ai clienti)

Page 102: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Esiti delle analisi

Page 103: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Metodologia di analisi utilizzata

Opera  un  raccordo  tra  due  piani  linguisOco-­‐descridvi  della  dimensione  professionale,  richiamaO  nel  QRSP  che  consente  di  registrare  il  raccordo  /  la  distanza  tra  i  due  piani  descridvi    Verifica  la  funzionalità  del  QRSP  rispeio  al  versante  del  “formaOvo”  in  parOcolare  della  rintracciabilità,  ovvero  corrispondenza  dei  contenuO  standardizzaO  nel  QRSP  ai  fabbisogni  formaOvi  rilevaO  

Page 104: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Punti di forza del modello sperimentato

Capacità di “tenere insieme” il livello locale ed il livello globale, attraverso la traduzione dei linguaggi locali nel linguaggio più formalizzato del sistema, valorizzando il QRSP Attivazione di una relazione tra imprese e fornitori di formazione più evoluta rispetto agli standard attualmente diffusi Focalizzazione selettiva sulle esigenze di sviluppo professionale delle imprese Capacità di rilevare aspetti di fabbisogno formativo diversi tra loro, tenendo conto sia delle esigenze di sviluppo professionale, sia delle specifiche esigenze formative manifestate dalle imprese

Page 105: ETAss presentazione del dispositivo conciliazione 16/9

Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Alcuni limiti del modello

L’utilizzo del modello sperimentato, concentrandosi su aspetti strategici, non permette di cogliere aspetti del fabbisogno formativo non percepiti come critici dalle imprese, ma che risultano comunque importanti (es: corsi di lingua o di informatica); Non sempre i soggetti coinvolti dispongono delle conoscenze e competenze necessarie per l’utilizzo del modello, che presuppone una attitudine verso modalità di relazione evolute; La chiave di lettura del fabbisogno è di natura prettamente organizzativa e connessa agli sviluppi strategici dell’impresa, ma non consente di leggere il fabbisogno formativo “individuale”, Il modello utilizzato non è in grado di far emergere se l’offerta formativa per soddisfare i fabbisogni emersi può essere fornita internamente oppure se va cercato fuori e non evidenzia se il fabbisogno formativo deve essere diretto allo sviluppo di personale interno o esterno all’impresa

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Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Considerazioni sul sistema informativo

La piattaforma sviluppata come prototipo consente alle imprese di effettuare una analisi dei propri fabbisogni sia in autonomia che attraverso un percorso guidato da un operatore

agli operatori di guidare le imprese o di riportare interviste ed analisi già eventualmente registrate in altri sistemi software.

Il sistema può essere utilizzato anche per brevi periodi di tempo registrando i risultati anche parziali del lavoro e suggerendo la progressione delle attività da svolgere ed una visione complessiva dei risultati raggiunti. Il sistema consente l’uso delle metodologie in continuità nel tempo e può costituire la base per un servizio continuativo di rilevazione dei fabbisogni (“osservatorio” in senso stretto del termine); L’uso delle classificazioni standard del QRSP rende possibile il collegamento fra i risultati rilevati dalla piattaforma ed altri sistemi di rilevazione statistica (indagini Istat e Excelsior) e regionali (il catalogo dell’offerta formativa, i curriculum vitae presenti nella borsa continua del lavoro, i flussi di avviamenti al lavoro rilevati dalle comunicazioni obbligatorie…).

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Le esigenze formative delle imprese i risultati di un’indagine di Regione Lombardia

Paola Gabaldi, ARIFL

Fase di validazione della metodologia

Il prototipo di piattaforma informatica è stato validato attraverso il confronto con:

- OPERATORI - IMPRESE

La fase di validazione ha permesso di:

- Evidenziare le principali opportunità e minacce collegate alla realizzazione del sistema - Fornire ulteriori spunti volti ad accrescere le potenzialità del sistema in termini di efficacia ed usabilità, riducendo l’impatto delle minacce individuate

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Finanziamenti per la formazione Il benchmark degli strumenti

- Legge 236 -Legge 53 -Il sistema dotale -I fondi interprofessionali

Paolo Benedetti

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Finanziamenti per la formazione Legge 236

-dispositivo nazionale (legge 236/93) - gestione risorse su base regionale -possibilità di connessione coi fondi interprofessionali -beneficiari prioritari -il cofinanziamento aziendale

Paolo Benedetti

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Finanziamenti per la formazione Legge 53

-Dispositivo nazionale con finestre semestrali -Progetti per la flessibilita', il reinserimento e gli interventi innovativi in favore di lavoratori dipendenti  -Progetti di sostituzione o collaborazione in favore di soggetti autonomi -Forme di flessibilita' degli orari e dell'organizzazione -Reinserimento dopo un periodo di assenza per maternita' e paternita' o per altri motivi legati ad esigenze di conciliazione tra vita professionale e vita familiare. -Progetti per la conciliazione tra vita professionale e vita familiare

Paolo Benedetti

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Finanziamenti per la formazione Il sistema dotale

-Modello dote Regione Lombardia -Dote ammortizzatori sociali - attiva - Dote apprendistato - attiva -Dote tutor aziendali - attiva -Dote sicurezza - in uscita -Dote imprenditorialità - in uscita

Paolo Benedetti

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Finanziamenti per la formazione I fondi interprofessionali

- Da dove nascono -Come si sono sviluppati -Evoluzione attuale -Linee di sviluppo e problematiche

Paolo Benedetti

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Finanziamenti per la formazione I fondi interprofessionali

Paolo Benedetti

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Finanziamenti per la formazione I fondi interprofessionali

Paolo Benedetti

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Gli strumenti dei fondi tra rigidità e flessibilità

- Conto di sistema - Conto formazione aziendale -Conto formazione aggregato -Voucher

Paolo Benedetti

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Opportunità e criticità Dalla logica del controllo al servizio efficace

- Accordi sindacali - Modalità formative e vincoli quantitativi -I tempi dalla progettazione all’avvio -La gestione e la rendicontazione -I pagamenti

Paolo Benedetti

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Gli scenari Nuove proposte, nuove collaborazioni

- Apprendistato -Opportunità per le PMI -Semplificazione -236 Lombardia

Paolo Benedetti

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Finanziare la Formazione Continua

Esperienze Dati Testimonianze Case Histories

Raccontate da Laura Colombo

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Gli elementi vincenti del progetto per lo sviluppo della managerialità sono stati l’immediata intelligibilità del materiale didattico e l’empatia dimostrata dai docenti che hanno prima catturato l’attenzione anche di chi era digiuno d’aula, creando poi un rapporto di fiducia e di mentoring. Ora potenzieremo le basi per approfondire le tematiche e dar loro un respiro più ampio, volto ad una sempre maggiore interpretazione strategica del ruolo agito. Filippo Squarcia HR Manager di Starwood Hotels & Resorts

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“Con l’ente di formazione che si sceglie come partner per la formazione si stabilisce un rapporto fiduciario tanto che questi diventa a tutti gli effetti un partner affidabile, che supporta l’azienda anche negli aspetti più amministrativi e burocratici della gestione dei finanziamenti per la formazione” Barbara Trabucchi HR Director Ipsos

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“Con l’utilizzo dei Fondi per la formazione abbiamo non solo ottemperato agli obblighi di legge per la formazione sulla sicurezza ma abbiamo anche creato materiale informativo per tutti i dipendenti e potenziato gli sforzi per sviluppare e sostenere un vero cambiamento culturale e comportamentale ” Nicola Silva, Responsabile Servizio di prevenzione e protezione Mamoli Robinetterie

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“Nessun servizio è in grado di dare risposte sufficienti a soddisfare la globalità o la complessità del bisogno, tanto più oggi dove assistiamo a una sempre maggiore specializzazione dei servizi offerti. Ogni servizio può offrire una parte più o meno ampia di risposta necessaria. Il lavoro di rete porta a tessere attorno al problema evidenziato un reticolo di connessioni collegando una pluralità di servizi perché si attivino gli input necessari ad arrivare alla soddisfazione del bisogno o alla risoluzione del problema.” Miriam Mazzoleni - ECFoP Esperta di formazione e networking

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