Esperienze di web2.0 nelle biblioteche: una nuova identità per un mestiere antico

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Esperienze di Web 2.0 nelle biblioteche una nuova identità per un mestiere antico Simona Sarzana Università degli studi di Palermo Settore Biblioteca digitale La biblioteca scolastica e la progettazione educativa nella società liquida e multiculturale. Dal libro all’e-book: nuove competenze di lettura nell’era digitale Palermo, 19-20 aprile 2010

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Esperienze di Web 2.0 nelle bibliotecheuna nuova identità per un mestiere antico

Simona Sarzana

Università degli studi di PalermoSettore Biblioteca digitale

La biblioteca scolastica e la progettazione educativanella società liquida e multiculturale.

Dal libro all’e-book: nuove competenze di lettura nell’era digitale

Palermo, 19-20 aprile 2010

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Parliamo di….

cambiamentocambiamento

la parola che meglio descrive l’aria che si

respira di questi tempi in biblioteca

Parliamo di….

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…della grande opportunità che il web 2.0 offre alla biblioteca per gestire il cambiamento…

CONDIVISIONEPARTECIPAZIONE

CONTRIBUTOCONVERSAZIONE

TECNOLOGIAINTELLIGENZA COLLETTIVA

SOCIALIZZAZIONESPIRITO COLLABORATIVO

COINVOLGIMENTOSENSO DI APPARTENENZA

INTERATTIVITA’COOPERAZIONE PERSONALIZZAZIONE COMUNICAZIONE

CONNESSIONEFANTASIA

CREATIVITA’COMUNITA’

DEMOCRAZIA

l’utente alimenta e fa crescere il servizio

l’utente è al centro del servizio!

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…di come la biblioteca può “interpretare” gli strumenti tecnologici del web 2.0 e applicarli ai suoi servizi per restare viva e sempre connessa ai suoi utenti

Biblioteca 2.0

Fonte: Kathryn Greenhill

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La biblioteca: un organismo dinamico in continuo cambiamento

“The library is a growing organism”

La biblioteca è un organismo in crescita

[quinta legge di Ranganathan - 1931]

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La biblioteca cambia perché i suoi utenti sono cambiati …

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…perché sono cambiate le risorse informative…

periodici elettronici

banche dati

VRD

open archives

motori e metamotori di ricerca

documenti digitalizzati

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Cosa è cambiato negli ultimi 20 anni nel mondo dell’informazione?

Nel 1994 veniva data questa definizione piuttosto ambiziosa di

Società dell’informazione“an information-rich society, where every individual can have access to whatever information he wants, when and in the form that he wants it”.

[European Round Table of Industrialists, Building information highways to re-engineer Europe. 1994]

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Cosa prometteva ai suoi cittadini la Società dell’informazione?

chiunque (democrazia dell’informazione)

in qualunque momento (facilità di accesso 24/24 h – sempre connessi)

dovunque si trovi (pervasività dell’informazione)

con qualunque strumento anche in contemporanea

(multitasking) può avere accesso ad ogni tipo di informazione che

desidera in qualunque forma (a prescindere

dal supporto su cui viaggia e dallo strumento di accesso)

secondo qualunque modalità

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Il web oggi: una grande piazza virtuale dove tutti hanno modo di incontrarsi, di accedere all’informazione, di costruirla e di condividerla

Fonte dell’immagine: http://corsodicrm.wordpress.com/2008/03/21/web-20-una-visione-comune-per-diversi-argomenti/

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Il rischio che corrono le biblioteche…….se rimangono ferme a guardare

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Il rischio della disintermediazione è troppo elevato

La biblioteca non può permettersi di rimanere inerte di fronte a questi segnali, altrimenti rischia di restare tagliata fuori e di perdere il suo ruolo secolare di

mediatore dell’informazione

Il pericolo è l’isolamento

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Il futuro della biblioteca è scritto nel Librarian’s 2.0 Manifesto

Riconoscerò che l’universo della cultura dell’informazione sta cambiando

rapidamentee che le biblioteche hanno bisogno

di rispondere in modo positivo a questi cambiamenti

per fornire le risorse che gli utenti vogliono

e di cui hanno bisogno

I will recognize that the universe of information culture is changing fast and that libraries need

to respond positively to these changes to provide resources and services that users need and want

Cohen, Laura. A Librarian’s 2.0 Manifesto. 2006. <http://liblogs.albany.edu/library20/2006/11/a_librarians_20_manifesto.html>

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Il destino della biblioteca: imparare a gestire il cambiamento

Se vuole sopravvivere la biblioteca deve adattarsi al cambiamento

Il suo destino è rinnovare di continuo la sua immagine, intepretare sempre nuovi ruoli per recitare un copione antico e sempre immutato:

fornire ai propri utenti servizi di accesso alle informazioni utilizzando gli strumenti più idonei

e funzionali allo scopo

attitudine al cambiamento

ripensare le modalità di erogazione dei servizi

sperimentare un diverso atteggiamento nei confronti degli utenti

La natura del servizio non può cambiare, sono le modalità di erogazione del servizio che

cambiano

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Il destino del bibliotecario 2.0in una nuvola di tag

I bibliotecari sono gli agenti del cambiamento: se vogliono mantenere il loro ruolo devono adattarsi al cambiamento e imparare a gestirlo

Fonte dell’immagine: The unquiet librarian

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Come sono? Come li attiriamo in biblioteca?

sono multitasking – ipertestuali – interattivi - sempre connessi – non hanno mai vissuto senza la rete e i cellulari - smanettano tutto il giorno sui social networks se non vengono in biblioteca, raggiungiamoli noi nei luoghi che frequentano (per fargli conoscere la biblioteca e spingerli a frequentarla)attiriamoli sfruttando metodi di apprendimento che gli sono familiari: sarà più semplice per noi e per loro

cercano un’informazione facile e veloce - sono esigenti e si annoiano facilmente costruiamo per loro un OPAC più amichevole

amano il lavoro di gruppo e chiedono spazi dove vivere la loro socialitàdiamogli spazio e voce e facciamoli partecipare al processo di costruzione del servizio……ma guidiamoli sempre, senza farglielo capire

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Le biblioteche ‘interpretano’ il web 2.0 per i loro servizi

“interpretati” dalla biblioteca con una buona dose di “bibliocreatività”, gli strumenti tecnologici 2.0 acquisiscono un valore aggiunto: entrare nelle case virtuali degli utenti (social networks), offrire servizi e farseli amici

la biblioteca 2.0 trasporta sul web sociale i servizi di base offerti dalla biblioteca e la aiuta a restare in contatto con gli utenti anche a distanza, rafforzando legami già costruiti in presenza

Non sostituisce i servizi tradizionali della biblioteca ma li interpreta in

maniera diversa Fonte dell’immagine: The passionate librarian

http://thepassionatelibrarian.blogspot.com/

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La biblioteca 2.0• è il volto sociale della biblioteca sul web• è ovunque, non ha orari di apertura, non ha

barriere• frequenta gli ambienti dove soggiornano gli

utenti • parla il linguaggio degli utenti• comunica in maniera semplice• genera nuovo contenuto• considera la partecipazione dell’utente un

valore aggiunto• dà la parola agli utenti• è facile da usare• è disposta a cambiare, a mettersi in gioco, ad

ascoltare anche le critiche• è coraggiosa nel proporre nuovi servizi che

potrebbero anche fallire• offre servizi a budget 0!• vuole destare curiosità nei giovani• vuole rafforzare negli utenti lo spirito di

appartenenza• è fantasiosa e creativa• veste panni poco austeri• rinnova il suo look

fa centro sull’utente

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Perché non vogliamo che ci vedano così…

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…ma neanche così…!

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Costruiamo la Biblioteca 2.0...

E’ fondamentalemettere da parte la

diffidenza verso gli utenti

sviluppare e incoraggiare una dialettica con gli utenti che si fonda sulla fiducia (radical trust)

dare spazio e voce agli utenti

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…ma procedendo “con i piedi di piombo”

attenzione a non lasciarsi travolgere dalla

“conversazione” (se la situazione sfugge di mano il rischio è il caos): in una realtà virtuale fondata sulla partecipazione attiva degli utenti (che taggano e producono contenuto) i bibliotecari devono vigilare, guidare e controllare il dialogo per mantenere vivo il loro ruolo di “áncora” sicura nel mare dell’esplosione informativa

Restare in sintonia con le esigenze dei propri utenti restando in sintonia con la propria missione

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Criticità ….

operiamo in un’epoca di grandi cambiamenti e gli esperimenti di Biblioteca 2.0, specialmente in Italia, sono piuttosto recenti

siamo ancora in una fase di collaudo bisogna testare, sperimentare, valutare

il feedback e verificare l’efficacia reale di queste applicazioni al mondo delle biblioteche:

affascinanti e suggestive… …ma il risultato sarà adeguato all’impegno

profuso?

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…e consigli

non serve attivare in biblioteca tutti gli strumenti che la tecnologia 2.0 ci offre

sperimentiamo senza essere autoreferenziali: pensiamo sempre alle esigenze degli utenti che vogliamo soddisfare e al modo migliore per farlo

scegliamo solo le applicazioni 2.0 che possiamo “sostenere” in termini di tempo da investire per il loro mantenimento e restiamo in ascolto dei nostri utenti: collaudiamo sulle loro risposte la reale l’efficacia di questi strumenti

prima di “dare la voce” agli utenti, domandiamoci se siamo pronti ad accettare le critiche che potranno anche venire dai loro commenti

facciamo benchmarking: guardiamo le esperienze degli altri e impariamo dai fallimenti e dai successi

niente paura: l’identità di servizio della biblioteca rimane integra perché i servizi basati sul 2.0 si affiancano ai servizi di biblioteca, ma non li sostituiscono

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Marketing Promozione della lettura

Comunicazione Promozione e valorizzazione delle raccolte Advocacy Risparmia il tempo del lettore

Reference digitale

Comunicazione e promozione dei serviziDidattica della biblioteca Formazione degli utenti Orientamento ai servizi

Mission della biblioteca e Web 2.0La biblioteca “interpreta” gli strumenti del web 2.0 per i suoi fini

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Partiamo dal blog per costruire la Biblioteca 2.0 una piattaforma che ospita molti servizi

Il blog consente di far interagire più risorse 2.0 creando un gran miscuglio (mashup) dinamico di informazioni o contenuti che provengono da più fonti

Le applicazioni 2.0 vengono facilmente importate sul blog.Gli ‘ingredienti’ che il blog può ospitare: le immagini della biblioteca su Flickr le presentazioni sull’uso dei servizi depositate su

Slideshare il canale dei video sulla biblioteca su Yotube lo scaffale virtuale delle ultime novità su aNobii le copertine di libri e le recensioni su Google books i preferiti della biblioteca su Delicious il reference digitale sulla chat di Meebo la newsletter della biblioteca su Box la localizzazione della biblioteca su Google maps la pagina della biblioteca su Facebook la pagina della biblioteca su Twitter il wiki della biblioteca può generare RSS Feed per tenere aggiornati gli utenti ……non c’è limite alla fantasia!

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Blog Biblioteca Bioingegneria Politecnico di Milanohttp://bioingegneria.wordpress.com/

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Blog Biblioteca Bioingegneria Politecnico di Milanohttp://bioingegneria.wordpress.com

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Medicina in bibliotecaIl blog della biblioteca medica Pinali – Università degli studi di Padovahttp://giorgiobertin.wordpress.com/

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Bibliostoria: blog della Biblioteca di Scienze della Storia – Milanohttp://bibliostoria.wordpress.com/

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Blog della Biblioteca comunale di Pescatehttp://bibliotecadipescate.wordpress.com/

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Il blog: come lo ‘interpreta’ la biblioteca? le applicazioni del blog sono all’insegna della ‘bibliocreatività’

Il blog aiuta la biblioteca a comunicare in maniera informale e costante le attività e i servizi permettendole di rimanere in ‘ascolto’ della sua utenza

E’ uno strumento versatile che si presta a numerose intepretazioni per soddisfare esigenze diverse:

blog di biblioteca che affianca o sostituisce il sito web

blog dei bibliotecari e per i bibliotecari: strumento di aggiornamento per la comunità professionale

blog degli utenti delle biblioteche (gruppi di lettura)

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Il blog della biblioteca come usarlo?

per promuovere la lettura (consigli di lettura, selezionare percorsi di lettura per un evento in particolare, invitare i ragazzi a creare delle loro liste di lettura, costituire un gruppo di lettura scolastico che si incontra in biblioteca e prosegue la conversazione sul blog, inventare un gioco a premi che abbia come focus i libri e la lettura, etc.)

come pubblicità a supporto del sito web (vetrina statica dei servizi) per promuoverne maggiormente l’uso

per proporre discussioni a tema in apposite rubriche che fidelizzano il lettore per rafforzare, attraverso la partecipazione degli utenti che commentano i

post, il senso di appartenenza e generare affezione verso la biblioteca per ospitare la newsletter della biblioteca per fare reference ….tutto ciò che suggerisce la fantasia…

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Blog di biblioteche italiane: repertorio di blog di biblioteche italiane rivolti all'utenza / di Juliana Mazzocchihttp://www.burioni.it/forum/mazzoc-blog.htm

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Blog della Biblioteca dell'Istituto di istruzione superiore "Edith Stein" di Gavirate http://www.istitutosup-gavirate.it/risorse/biblio/biblioblog/

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Blog della Biblioteca dell'Istituto di istruzione superiore "Edith Stein" di Gavirate http://www.istitutosup-gavirate.it/risorse/biblio/biblioblog/

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Biblioteca dell'Istituto tecnico industriale / Liceo scientifico tecnologico "S. Mottura" di Caltanisetta,

http://bibliomottura.wordpress.com/

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Biblioteca dell'Istituto tecnico commerciale "Mario Rapisardi" di Caltanissetta, 33 settimanehttp://33settimane.wordpress.com/

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Biblioteche on-line dell'Istituto comprensivo di Sedegliano - ICS BiblioBloghttp://www.icsedegliano.it/sezioni/insegnanti/WPB/

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I blogs dei bibliotecari

Sono utili per l’aggiornamento professionale: per diffondere conoscenze e creare conversazioni stimolanti e sempre aggiornate intorno ai temi della professione

di singoli bibliotecari che pubblicano contributi professionali di gruppi di bibliotecari (legati a un ambito disciplinare o territoriale o

ad una determinata causa) dedicati ad una particolare categoria di utenza

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Il blog di una bibliotecariaThe Geek Librarianhttp://bonariabiancu.wordpress.com/

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Il blog dei bibliotecari liguri (e non solo)Amici delle bibliotechehttp://amibiblioblog.wordpress.com/

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Blog BDS – Bibliotecari e Documentalisti della Sanitàhttp://biblio-bds.blogspot.com/

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Il blog dei bibliotecari precari italianiBiblioatipicihttp://www.biblioatipici.it/blog/

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Blog per una specifica categoria di utenzaBiblioragazzi – Biblioteche per ragazzi in Italia e nel mondohttp://biblioragazzi.wordpress.com/

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Il blog degli utenti delle biblioteche Il blog del Gruppo di Lettura delle biblioteche di Cologno Monzese e di Cerviahttp://gruppodilettura.wordpress.com/

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Il blog del gruppo di lettura Biblioteca Delfinihttp://gdlbibliotecadelfini.blogspot.com/

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Il Wiki

Un quaderno virtuale dove tutti possono scrivere

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Il Wiki

Il wiki è un sito web elaborato a più mani in forma collettiva Può essere paragonato ad una lavagna virtuale: gli utenti possono

aggiungere e modificare i contenuti in tempo reale e con grande facilità e rapidità (wiki wiki in lingua hawaiana che significa “rapido” oppure “molto veloce”)

Di ogni modifica apportata rimane traccia in una cronologia, che consente di ripristinare la versione precedente

Scopo del wiki è rendere fattibili progetti collaborativi di creazione e condivisione della conoscenza (l’esempio più noto è Wikipedia)

In ambito scolastico il wiki è parecchio utilizzato (progetti di scrittura creativa a più mani, progetti collaborativi tra più classi o più istituti, comunità di lavoro virtuale per una classe, come area privata del docente dove depositare risorse e materiali per gli studenti, giornalini scolastici, manuali scritti in collaborazione dagli studenti, progetti multidisciplinari, lavori di gruppo su singole tematiche, glossari e come ambiente di apprendimento on-line)

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Il WIKI: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

attualmente viene usato in biblioteca per due finalità:

1) come strumento professionale ad uso interno delle biblioteche o per la comunità dei bibliotecari

2) per erogare servizi al pubblico

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1. Il WIKI ad uso delle biblioteche e della comunità dei bibliotecari

per supportare la comunità dei bibliotecari per condividere e diffondere idee e risorse in campo bibliotecario per la comunicazione interna tra colleghi dello staff di biblioteca per sviluppare in modalità intranet e in forma collaborativa le linee

guida per la catalogazione all’interno di un sistema bibliotecario o per portare avanti determinati progetti di servizio, per creare un tesauro, etc.

per raccogliere i materiali di un corso di formazione

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Un Wiki per supportare la comunità dei bibliotecari Library Success: a best practices wiki le buone pratiche del wiki in bibliotecawww.libsuccess.org

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Un wiki per condividere e diffondere idee e risorseIl wiki sull’Open Access in Italiahttp://wiki.openarchives.it

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Un wiki per la comunicazione interna Il Wiki delle biblioteche dell’Università di Bologna http://wiki.biblioteche.unibo.it/index.php/Pagina_principale

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Un wiki per raccogliere i materiali di un corso di formazione

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2. Il WIKI per gli utenti della biblioteca

per fare information literacy (didattica della biblioteca) per sviluppare progetti in collaborazione con la scuola per la promozione della lettura (scrittura collaborativa

della trama di una storia scritta a più mani) per depositare materiali didattici ad uso degli studenti per dare informazione su servizi e risorse per il reference digitale per ospitare le FAQs della biblioteca come un vero e proprio sito web

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Un wiki per offrire servizi agli utentiWiki della Biblioteca del Centro Studi Gruppo Abelehttp://biblioabele.pbworks.com/

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Un wiki per spiegare i servizi offerti attraverso il sito della bibliotecaWiki della Biblioteca DiSGhttp://disgbiblioteca.pbworks.com/FrontPage

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Un wiki per il Reference digitaleChiedi al bibliotecario – Università di Bolognahttp://drwiki.cib.unibo.it/index.php/Pagina_principale

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Il wiki di una biblioteca scolastica“33 settimane wiki” Biblioteca scolastica dell'I.T.C. "Mario Rapisardi" Caltanissettahttp://33settimane.wordpress.com/

“Proponiamo agli studenti risorse Web per l'approfondimento e lo studio, suddivise in categorie. Agli insegnanti dedichiamo le pagine relative allo sviluppo professionale con risorse specifiche dell'ambito disciplinare.”

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Flickrper condividere le immaginihttp://www.flickr.com/

Il sito di condivisione di immagini più conosciuto

nel mondo

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Flickr: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

Flickr aiuta la biblioteca a fare marketing, comunicazione e advocacy

per far conoscere gli spazi e i servizi della biblioteca a chi non è mai entrato nei suoi locali e per attirare utenti potenziali (immagini e mappe della biblioteca)

per documentare attività ed eventi che si sono svolti in biblioteca e per promuoverne di nuovi

per valorizzare e far conoscere attraverso le immagini collezioni storiche della biblioteca (raccolte di cartoline, di fotografie, etc.): archivio fotografico della biblioteca

per spiegare attraverso le immagini la collocazione dei libri in biblioteca

per stimolare e consolidare l’affezione degli utenti alla biblioteca chiedendo di caricare su Flickr le immagini della biblioteca scattate da loro stessi

per organizzare giochi di promozione della lettura che stimolano l’interesse degli utenti più giovani

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L’Album di Brianza biblioteche: per far conoscere le biblioteche di una rete territorialehttp://www.flickr.com/photos/brianzabiblioteche/collections/

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Il gruppo Sala Borsa su Flickr: le immagini della biblioteca scattate dagli utentihttp://www.bibliotecasalaborsa.it/eventi/20588

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Gli album della Library of Congress: valorizzazione delle raccolte storichehttp://www.flickr.com/photos/library_of_congress/

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Spiegare l’organizzazione dei libri sugli scaffali usando note e tags (catalogo per immagini)

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Organizzare un quiz “indovina libri”http://www.flickr.com/photos/goljadkin/2242243955/

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Il gruppo “Biblioteche e bibliotecari italiani”http://www.flickr.com/groups/bibliotecheItaliane/

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Youtube per condividere i video http://www.youtube.com

Il sito di condivisione di video più conosciuto e usato a livello mondiale

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Youtube: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

Yotube aiuta la biblioteca a fare marketing, comunicazione, advocacy, promozione della lettura e formazione a distanza degli utenti

per fare visite virtuali (anche spiritose ed informali) della biblioteca per istruire all’uso dei servizi della biblioteca per la formazione a distanza: realizzare tutorials per spiegare passo passo,

con audio e video, il funzionamento, ad es., di una banca dati per condividere conoscenza con la comunità dei bibliotecari per fare promozione del libro e della lettura: realizzare un booktrailer

(un’interpretazione visiva e musicale che evoca i temi della trama di un libro attraverso il montaggio di un video multimediale) in collaborazione tra scuola e biblioteca legandolo, ad es., ad un concorso letterario a premi

Per saperne di più sui booktrailer:Valeria Baudo, Usare i booktrailer a scuola e in bibliotecahttp://portaletture.org/blog/2009/04/08/usare-i-booktrailer-a-scuola-e-in-biblioteca/

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Un tour informale e spiritoso della bibliotecaBiblioteca Metelli su Youtubehttp://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=YW79B_aZMW0

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Un video per spiegare un servizio offerto dalla bibliotecaCSB di Area giuridico-economica – Università di Cassinohttp://www.youtube.com/watch?v=WeIf_hyajII

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Un video per fare advocacyBiblioteca d’Area - CNR Area della ricerca Bolognahttp://www.youtube.com/user/PumaCNR

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A Librarian’s 2.0 Manifesto / Laura Cohenhttp://www.youtube.com/watch?v=ZblrRs3fkSU

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Realizzare un booktrailer (collaborazione tra scuola e biblioteca)

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Slideshareper condividere le slideshttp://www.slideshare.net/

Il sito di condivisione di presentazioni più conosciuto

e utilizzato

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Slideshare: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

Slideshare aiuta la biblioteca a fare formazione a distanza degli utenti:

caricare presentazioni e tutorials preparati dai bibliotecari per guidare all’uso dei servizi della biblioteca e per avviare all’uso di strumenti e risorse informative

caricare materiali didattici preparati dai docenti e importarli sul blog o sul sito della biblioteca scolastica per offrire un canale di accesso unificato per l’apprendimento a distanza

testimoniare un evento organizzato dalla biblioteca (tutte le presentazioni di un convegno, ad esempio)

Slideshare è un grosso contenitore di conoscenza condivisa: condividere con la comunità dei bibliotecari presentazioni su temi

della professione per disseminare la conoscenza e favorire la crescita professionale

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La presentazione dei servizi della Biblioteca di Scienze della storia - UniMihttp://www.slideshare.net/bibliostoria/biblioteca-di-scienze-della-storia-e-della-documentazione-storica-universit-degli-studi-di-milano-agosto-2009

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I tutorial di una biblioteca universitaria annunciati sul blog… http://bioingegneria.wordpress.com/

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…e poi passati su Slideshare: la pagina della biblioteca su Slideshare.nethttp://www.slideshare.net/bibliobioing

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La pagina del blog Biblioragazzi su Slideshare.nethttp://www.slideshare.net/Biblioragazzi/presentations

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La pagina di un docente universitario su Slideshare.nethttp://www.slideshare.net/rpolillo/presentations

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Facebook http://www.facebook.com/

Il social network più amato e frequentato nel mondo

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Facebook: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

Facebook ha grandissime potenzialità promozionali per la biblioteca: è una vetrina per pubblicizzare la biblioteca e i suoi servizi

come strumento di comunicazione e diffusione integrato agli altri strumenti di cui la biblioteca dispone (sito web/blog) per portare la biblioteca a costo zero in una delle piazze che gli utenti frequentano di più

per estendere la conoscenza dei servizi, delle attività, per valorizzare il patrimonio, per mandare inviti a mostre ed eventi, per passare consigli di lettura, per facilitare il rapporto diretto con l’utenza potenziale

per ascoltare la voce degli utenti che commentano le notizie che la biblioteca pubblica e raccoglierne il feedback, accettando anche l’eventuale dissenso

per attirare gli utenti in biblioteca: usare le applicazioni di Facebook per integrare sulla pagina FB della biblioteca funzioni aggiuntive come la maschera di accesso all’opac, il collegamento al servizio di reference digitale (chat e chiedi al bibliotecario), il bollettino delle nuove accessioni con il widget di aNobii

come strumento per diffondere campagne a sostegno della biblioteca (advocacy)

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La Biblioteca Berio di Genova su Facebook

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La Biblioteca Mario Costa di Latina (Polo Università La Sapienza) le applicazioni bibliografiche di Facebook

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La Biblioteca Sala Borsa di Bologna

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La campagna AIB contro la censura alle bibliotechehttp://www.facebook.com/topic.php?uid=33104827851&topic=8350#!/group.php?gid=203356495524

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Twitter http://twitter.com/

• Twitter è un social network che permette ai suoi utenti registrati di inviare e ricevere messaggi brevi ("tweets" = cinguettii) dal web, dai cellulari tramite SMS, via e-mail, con programmi di instant messaging e tramite molte applicazioni basate sulle API di Twitter

• Viene definito un microblogging perché i messaggi che gestisce non superano i 140 caratteri

• Il suo motto è dare risposta alla domanda: “Che c'è di nuovo?”

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Twitter: come lo ‘interpreta’ la biblioteca? “Che c’è di nuovo in biblioteca”?

Come Facebook, aiuta la biblioteca a comunicare con gli utenti, ma in maniera più rapida ed essenziale con uno scambio veloce di risposte alla domanda “Che c’è di nuovo in biblioteca”?

per dare brevi comunicazioni sui servizi e annunciare eventi (la presentazione di un libro, l’organizzazione di una mostra, un corso di istruzione per l’utenza, gli ultimi arrivi in biblioteca, etc.)

per fare reference (brevi risposte a domande a risposta semplice) per mandare avvisi in risposta alle prenotazioni ricevute come mini-newsletter della biblioteca

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Per sapere tutto sulle biblioteche americane su Twitterhttp://lis5313.ci.fsu.edu/wiki/index.php/Twittering_Libraries

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Una biblioteca scolastica italiana su Twitterhttp://twitter.com/bibliogadda

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La Library of Congress su Twitterhttp://twitter.com/librarycongress

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Nebraska Library Commission Twitter per il servizio di referencehttp://twitter.com/NLC_Reference

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Verso l’OPAC 2.0

Le carenze dell’OPAC

l’OPAC di biblioteca non piace alla Google generation: è troppo tecnico e ha interfacce poco amichevoli

vogliono un catalogo interattivo e personalizzato: interfaccia grafica semplice Google type inserire tags e recensioni ricevere suggerimenti di lettura votare i libri sottoscrivere RSS Feeds funzionalità tipiche dei motori di ricerca

(ordinamento dei risultati per rilevanza, funzione “forse cercavi”).

Per maggiori approfondimenti: Bergamin, Giovanni. OPAC: migliorare l’esperienza degli utenti. “Bibliotime”, XI (2008), 1. <http://www2.spbo.unibo.it/bibliotime/num-xi-1/bergamin.htm>

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Il malcontento sull’OPAC in un video del 2006 su Youtube“The OPAC sucks”- L’OPAC fa schifo

http://www.youtube.com/watch?v=tJD-safYEb0

Fonte: Bergamin, Giovanni. OPAC: migliorare l’esperienza degli utenti. “Bibliotime”, XI (2008), 1. <http://www2.spbo.unibo.it/bibliotime/num-xi-1/bergamin.htm>

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Opac tradizionale (prima generazione)l’utente interroga il catalogo e recupera un’informazione sicuramente chiara e affidabile, ma poco amichevole

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Opac arricchito (seconda generazione)l’utente fruisce di servizi aggiuntivi: panoramica del libro su Google ricerca libri, spazi personalizzati, salvataggio record, prenotazione prestito, e-mail…

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…oggetti digitali….

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...integrazione di servizi con link resolver…

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L’OPAC disegnato sulle esigenze di bambini e ragazziLa Biblioteca digitale ICDL (International Children’s Digital Library)http://en.childrenslibrary.orgL’OPAC è basato sulla ricerca visiva per icone. Si può interrogare con criteri non convenzionali adeguati ai lettori più giovani: per colore della copertina, per emozione, per animale, per quantità di pagine, etc.

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Social Opac / SOPAC / Opac collaborativo / Opac 2.0 (terza generazione)arricchito da strumenti di socializzazione e di condivisione di contenuti creati dagli utenti.L’utente può: commentare, recensire i libri catalogati, vedere le classifiche dei libri più prestati, fruire di suggerimenti del tipo “Chi ha letto questo libro legge anche...”, inviare un suggerimento di lettura a un amico, inserire tag, votare le risorse preferite ed entrare nella community per trovare utenti con cui condividere percorsi di lettura.

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aNobiisocial cataloguing

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aNobii il social network dei libri più amato http://www.anobii.com/

“Anobium punctatum”: è il tarlo della carta che divora i libri e se ne nutre come i lettori accaniti, divorati dal tarlo della lettura.

Con aNobii trasferiamo con grande facilità la nostra libreria privata sul web in uno spazio sociale condiviso da tante persone che potrebbero avere gusti di lettura affini ai nostri

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La libreria di casa…

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…trasportata su aNobii

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commentare, recensire, votare, taggare liberamente i libri (social cataloguing)

inserire note a margine del libro curiosare nelle librerie degli altri e annotare nuovi spunti

di lettura nella lista dei desideri iscriversi ai feed RSS di una libreria che vogliamo

seguire creare gruppi di discussione legati al mondo della lettura conoscere lettori “gemelli” che hanno gusti simili ai

nostri frequentare piazzette virtuali (gruppi di discussione)

dove condividere la passione per i libri con persone affini a noi

Cosa si può fare con aNobii?

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aNobii: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

aNobii aiuta la biblioteca a promuovere la lettura e a trasportare le sue raccolte fuori dalle mura della biblioteca

per esporre gli ultimi arrivi in biblioteca in uno scaffale virtuale collocato in uno spazio sociale frequentato dagli utenti

per mostrare una porzione limitata dei libri che la biblioteca possiede in un ambiente più informale rispetto all’OPAC

per capire, attraverso i commenti e le recensioni degli utenti, se i libri che la biblioteca acquista corrispondono realmente ai bisogni e ai gusti di lettura degli utenti

per raccogliere, sempre attraverso l’osservazione di commenti e recensioni degli utenti, eventuali proposte di acquisto

per intavolare “conversazioni” con gli utenti attraverso i gruppi di discussione

La vetrina virtuale della biblioteca su aNobii si importa facilmente sul blog o sul sito della biblioteca

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Biblioteca comunale di Concesiohttp://www.biblioteca.concesio.bs.it/

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Lo scaffale virtuale delle novità Narrativa della Biblioteca di Concesio su aNobiihttp://www.anobii.com/biblioconcesio/books

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Lo scaffale virtuale delle novità Ragazzi della Biblioteca di Concesio su aNobiihttp://www.anobii.com/concesioragazzi/books

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Lo scaffale virtuale delle novità Bambini della Biblioteca di Concesio su aNobiihttp://www.anobii.com/concesiobambini/books

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Lo scaffale di una biblioteca scolastica

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Lo scaffale del Gruppo di lettura Nati per leggere della Biblioteca di Cologno Monzese http://www.anobii.com/nplcologno/books

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Gruppi di discussione su aNobii

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Bib: il gruppo di discussione dei bibliotecari che usano aNobiihttp://www.anobii.com/groups/01d3c1dde22674ddd5/

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I feed RSS

RSS (Really Simple Syndication) è un formato per la distribuzione di contenuti web (feed).

Siti, blog, wiki, opac, etc.. generano feed che contengono gli aggiornamenti dei loro contenuti: per riceverli basta abbonarsi a un feed cliccando sull’icona

e importarli su un aggregatore di feed

da questo momento possiamo leggerli connettendoci all’applicativo (Google reader, ad es.) quando lo decidiamo noi.

No posta, no spam

I feed RSS sono l’agenzia di stampa dei nostri siti preferiti

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I feed RSS: come li ‘interpreta’ la biblioteca? “Risparmia il tempo del lettore” [quarta legge di Ranganathan]

Rimani in contatto con i tuoi utenti

I Feed RSS aiutano la biblioteca a fare marketing relazionale: tenendo aggiornati gli utenti in maniera discreta e non invadente la biblioteca rimane in contatto con loro

per promuovere un’immagine vitale e dinamica della biblioteca che comunica le news su attività, servizi, eventi

per aggiornare gli utenti sulle nuove accessioni della biblioteca (tramite opac che genera i feed) anche per particolari profili informativi su misura

riguardo al reference service: per aggiornare gli utenti quando vengono aggiunte risorse ad un determinato soggetto

in relazione ad un evento che si è svolto in presenza biblioteca (la presentazione di un libro, ad es.) e che si prolunga con un dibattito sul blog della biblioteca: abbonarsi al feed per sapere se e in che termini la conversazione prosegue

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I Feed della Biblioteca Sala Borsahttp://www.bibliotecasalaborsa.it/documenti/9141

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Servizio di aggiornamento sulle nuove accessioni delle biblioteche IUAVhttp://iuavbc.iuav.it/sbda/main.php?page=825

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Recupero delle informazioni strutturate per temi

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Il social bookmarking

Servizio web che permette di “taggare” (etichettare), assegnare parole chiave - etichette (tags) personali (linguaggio libero – no normalizzazione con linguaggi di indicizzazione standardizzati) ai propri segnalibri (contenuti interessanti trovati sul web) per poterli organizzare, ricordare, recuperare e…

…. condividerli con tutti attraverso uno strumento di social bookmarking

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Il social bookmarking: come lo ‘interpreta’ la biblioteca?

I “preferiti” delle biblioteche

“Tutti possono vedere le dritte della biblioteca”

Le biblioteche usano gli strumenti di social bookmarking per: creare una lista di risorse utili più “movimentate” rispetto a un virtual

reference desk (elenco statico di risorse) guardare tra i preferiti di altri utenti affini (che citano gli stessi bookmarks) e

acquisire nuove risorse utili per arricchire la propria lista come strumento di lavoro a supporto all’attività ordinaria di reference in

biblioteca condividere i segnalibri di un’attività, di un laboratorio, di un docente

(biblioteca scolastica)

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Blog Biblioteca Bioingegneria Politecnico di Milanohttp://bioingegneria.wordpress.com/

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Le ‘dritte’ su Delicious della Biblioteca Bioingegneria Politecnico di Milano http://delicious.com/bibliobioing

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Esperimenti di Biblioteca 2.0La Biblioteca del Dip. di Ingegneria strutturale e geotecnica - Roma http://w3.disg.uniroma1.it/biblioteca/

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Il canale 2.0 della Biblioteca medica Pinali – Università degli studi di Padova http://pinali20.webnode.com/

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Fonti

Baudo, Valeria. Come cambiano i servizi bibliotecari per ragazzi. Milano, Editrice Bibliografica, 2008.

Eadem, Favorire l’accesso all’informazione della Net generation: la Biblioteca 2.0. <http://www.slideshare.net/Biblioragazzi/favorire-laccesso-allinformazione-della-net-generation-la-biblioteca-20>

Bejune, Matthew M. Social software in libraries. ARL Spec Kit 304,  July 2008. <http://www.arl.org/bm~doc/spec304web.pdf>

Bergamin, Giovanni. OPAC: migliorare l’esperienza degli utenti. “Bibliotime”, XI (2008), 1. <http://www2.spbo.unibo.it/bibliotime/num-xi-1/bergamin.htm>

Cohen, Laura. A Librarian’s 2.0 Manifesto. 2006. http://liblogs.albany.edu/library20/2006/11/a_librarians_20_manifesto.html trad. it. a cura di Paola Frogheri <http://www.slideshare.net/paolafrog/manifesto-librarians-20-ita-eng-presentation>

Fiorentini, Barbara. I wiki in biblioteca. "Biblioteche Oggi", 26 (2008), 10 <http://www.bibliotecheoggi.it/content/n200810.html>

Gargiulo, Paola. La biblioteca 2.0. Slides del corso tenuto a Firenze il 17-18 novembre 2008. <http://www.slideshare.net/PaolaGar/la-biblioteca-2-presentation>

Marchitelli, Andrea. Le biblioteca nella percezione degli utenti. I risultati di tre indagini di OCLC. “AIB Notizie”, 20 (2008), 4, pp. 13-14. http://eprints.rclis.org/archive/00013190/

Marchitelli, Andrea - Piazzini, Tessa. OPAC, SOPAC E Social networking: cataloghi di biblioteca 2.0? “Biblioteche Oggi”, 26 (2008), 2. <http://eprints.rclis.org/12449/>

Meschini, Federico. Introduzione al Web 2.0, Library 2.0. Presentazione al seminario CIBER, 19 novembre 2007. <http://www.uniciber.it/fileadmin/doc_imm/documenti/seminario_novembre_2007/meschini_ciber2007.ppt>

Solimine, Giovanni (a cura di). Gestire il cambiamento: nuove metodologie per il management della biblioteca. Milano, Editrice Bibliografica, 2003