Enterprise2.0-Web2.0 Introduzione al tema

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Web 2.0 Web 2.0 Enteprise Enteprise 2.0 2.0 Claudia Zarabara [email protected]

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Web 2.0 Web 2.0 –– EntepriseEnteprise 2.02.0

Claudia [email protected]

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AgendaAgenda

Da Web 1.0 a web 2.0

caratteristiche concettistrumenti

Enterprise 2.0DefinizioneCaratteristicheStrumenti

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CC’’era una era una voltavolta…… la new la new economyeconomy

• L’evoluzione dei mezzi di informazione ha comportato continui cambiamenti nel settore economico e sociale Società dell’Informazione in cui il bene maggiormente scambiato e acquistato è l’informazione.

• I fattori alla base di questo processodiffusione dei PCla digitalizzazione/virtualizzazionelo sviluppo dei sistemi di trasmissione dati

• La rete, l’impiego di nuove tecnologie informatiche e telecomunicativerappresentano una nuova infrastruttura per il commercio New Economy o Economia Digitale

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Web 0.0 Web 0.0 –– 1.0 1.0 –– 2.02.0

0.0: Reti di PC2.0: Rete di utentiAnni ‘90

1.0: Ecommerce

Prima metà del 2000

Oggi

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Dal Web 1.0 al Web 2.0Dal Web 1.0 al Web 2.0

“Col termine Web 2.0 generalmente ci si riferisce ad una seconda generazione di servizi disponibili sul WWW che consentono di collaborare e condividereinformazioni online” tratto da Wikipedia.com

WEB 1.0USO LA RETE

WEB 2.0SONO IN RETE

WEB 2.0SIAMO IN RETE

WEB 2.0SIAMO LA RETE

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Web 1.0(Diffuso fino agli anni ‘90)

Padronanza HTMLMaggiore popolazione tecnicaSiti web staticiNessuna interazione con l’utenteNavigazione tra le pagineUso delle e-mailUso dei motori di ricerca

Web 2.0Blog e siti gestiti senza

conoscenze tecniche Apertura a tutte le personePartecipareSiti web dinamiciSpiccata interazione sito-utenteDiverse applicazioni online: Blog,

forum, chat oppure sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, MySpace, Wordpress, etc. etc.

Dal web 1.0 al web 2.0.Dal web 1.0 al web 2.0.Evoluzione del WebEvoluzione del Web

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Dal web 1.0 al web 2.0Dal web 1.0 al web 2.0Cambia il modo di stare connessiCambia il modo di stare connessi

Un tempo il PC era il solo dispositivo che si collegava ad InternetOggi i mezzi a disposizione sono più numerosi: ci sono palmari, televisori, telefonini, console etc.Il modo di connettersi è sempre più user friendlyLa banda larga è ampiamente diffusa e spesso disponibile gratuitamente in zone pubbliche

L’UTENTE E’ SEMPRE CONNESSO!Non archivia, non stampa, non salva perché in ogni momento può trovare online ciò di cui ha bisognoAnche il software è disponibile online.

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LL’’evoluzione evoluzione delldell’’informazioneinformazione

Web 1.0: sono pagine create “istituzionalmente” per fornire informazioniWeb 2.0: fornisce le informazioni in modo tale che gli utenti le possano prendere e modificare. L’informazione viaggia in modo destrutturato.User generated data: le informazioni sono create, rimaneggiate, condivise, distribuite dagli utenti.

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Come vede ed usa il web Come vede ed usa il web ll’’utente?utente?

Sposare il “modo di vedere digitale” del consumatore, dando ascolto alla sua voce, alle sue necessità, al suo modo di concepire il web

Il sistema digitale dell’azienda Quello del consumatore

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Un evoluzione fatta di Un evoluzione fatta di piccoli passipiccoli passi

Comunità di massaDominio di TecniciChiunqueContenuti creati daWebmasterServizi Web BasedArchitetturaClient-server

Browser, RSS, Mail alertetc.

Fruibile attraversoBrowserDinamicoStatoStatico

PostUnità di contenutoPagina

Scrivere e contribuireModalitàLeggere

WEB 2.0WEB 1.0

Fonte: P. Lattanzio

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Il web 2.0: Il web 2.0: ““non non èè una una cosa da tecnicicosa da tecnici””!!

Web 2.0 indica un nuovo approccio socialeapproccio socialealla generazione e distribuzione di contenuti via web, che siano caratterizzati da processi comunicativi aperti, con una forte decentralizzazione dell’autorità, libertà di condividere e riusare i contenuti stessiIn sintesi si può intendere con Web 2.0 un insieme di siti web più dinamici ed interattivi che consentano una maggiore partecipazione degli utenti attraverso forum, blog, wiki, social network, rss etc. E’ un mondo in costante evoluzioneIl Web 2.0 è costruito sull’ architettura della partecipazione architettura della partecipazione e sulla fiducia radicale che consentono a gruppi di utenti distribuiti su scala internazionale di contribuire alla creazione della conoscenzaLe barriere tecnologichebarriere tecnologiche sono drasticamente ridotte

creare contenuti on line è semplice e spesso gratuitoIl Web 2.0 è realmente multimedialemultimediale

composto di suoni, immagini, realtà virtuali, filmatiL'utente è creatore di contenuti e lo fa con estrema facilità. E nel

creare contenuti auspica che altri li prendano e li replichino

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Concetti del Web 2.0Concetti del Web 2.0

La condivisionecondivisione delle informazioni, dei contenuti, dei servizi, delle applicazioni è al centro dello sviluppo della ReteL'aperturaapertura dei dati e l'apertura del codice sono principi guida dello sviluppoLa scrittura si fa collaborativacollaborativa e partecipata (blog, wiki, piattaforme collettive)L'informazione viene categorizzata liberamente e collettivamente, con le folksonomyfolksonomy, “nuvole” di tag-parole chiave attribuite a pagine web, immagini, libri, documenti, articoli etc.Esplodono i feedfeed per la distribuzione dei contenutiE’ la rete a tenerci aggiornati con mail ad hoc (es. Google Alert)Internet non è più solo una fonte di informazioni, ma una piattaforma partecipativa

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Il Web 2.0Il Web 2.0

nuove pratichecondividere, partecipare, commentare, collaborare, creare, diffondere, classificare, commentare, assemblare, rielaborare, aggregare, sottoscrivere, decentrare, distribuire, trovare, farsi trovare

nuove parole, nuovi strumentipost, blog, sharing, tag, wiki, feed, rss, folksonomy, permalink, long tail

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Web 2.0: gli ingredienti...Web 2.0: gli ingredienti...

tagging (e la folksonomia)arricchimento delle esperienze-utente (google maps)rendere gli utenti collaboratori (ebay e commenti su amazon, Reccomendation Systems )fiducia radicale (wikipedia)piccoli pezzi uniti e unibili in maniera non rigidaabbiamo a che fare con una piattaforma (il web),che vince sempre su una singola applicazione.

Questi concetti valgono sia a livello aziendale, che intraziendale che extraziendale

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Chi Chi èè ll’’utente?utente?

E’ il navigatoreE’ il clienteE’ il fornitoreE’ il collaboratore/dipendente...

L’utente collabora, partecipa e condivide!Cresce e fa crescere attraverso la

collaborazione!

I confini delle relazioni e delle conoscenze sono in questo modo in costante

movimento

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Il cambio culturaleIl cambio culturale

Cultura dell’eroe/del migliore

Iniziativa, basso controllo

Formalità e chiusura

Esplorazione, esposizione

Miglioramento di gruppo

Informalità ed apertura

“Comando” e controllo

Paura di sbagliare, di mettersi in gioco

Per sostenere lo scambio, la collaborazione, è necessario un cambio culturale

Con quale strumento?

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Software socialeSoftware sociale

La vera rivoluzione di internet è stata silenziosa e fatta di frammenti di tecnologia che oggi, tutti insieme, consentono alla rete di essere uno strumento promotore di relazioni sociali sempre più complesse e articolateIl termine software sociale riguarda tutte quelle applicazioni softwareche consentono agli individui di incontrarsi, interagire e collaborare in rete ed, in particolare, di creare comunità on-line. Possono essere sincroni (improntati sull’interazione) o asincroni (legati alla comunicazione)Consentono varie attività: comunicare, scrivere, conversare, condividere etc.Alcuni esempi:

WikiBlogPodcastChatForum etc.

?Le community sono sempre esistite:

perché ora funzionano?Perché uno usa la community?

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Alcune risposte Alcune risposte

Il web 2.0 ci permette di partecipare con estrema facilità: prima non era così!Quanto al perché mi devo connettere...è una domanda cruciale. La risposta giusta determina il successo o l’insuccesso della community, che sia aziendale, personale etc.Non esiste una risposta giusta: esistono bisogni precisi cui uno spazio sociale può rispondere

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PerchPerchéé usiamo il social usiamo il social software?software?

Si adatta alle mie esigenze

“Universalmente”accessibile

Facile condividere

Di facile utilizzo

Visibilità

Interazione informale e spontanea

Strumenti diversi per bisogni diversi

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ApplicazioniApplicazioni

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Il lato debole?Il lato debole?

Il web 2.0 ci fornisce strumenti semplici per creare ambienti on line e pubblicare contenuti.La realtà ci dice che su 100 persone:

1 crea contenuti9 commentano, partecipano limitatamente90 si limitano a leggere passivamente (lurkers)

Il limite del Web 2.0 sono i contenuti, e quindi gli utenti che li dovrebbero creare

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Un vocabolario comune: Un vocabolario comune: WIKISWIKIS

Wikis: un tipo di website che si alimenta per definizione con i contributi di tutti. Gli utenti possono aggiungere, cancellare, modificare (es. Wikipedia)CorporateWiki (uso aziendale dei wiki)

Si usano per:Migliorare il proprio status professionale all’interno della organizzazione Facilitare il lavoroMigliorare e snellire il processo aziendaleEs. di utilizzo: come repository “intelligenti” per sviluppo progetti, riutilizzo delle conoscenze, collaborazione ad hoc etc.Operativamente:

si sceglie la soluzione software miglioresi stabiliscono gli obiettivi e i partecipantisi motivano i partecipanti si stabilisce il meccanismo di autenticazione: l’attività degli utenti deve essere trasparente, chiara e sempre tracciabile

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PodcastPodcastUn podcast è un file (generalmente audio o video) in Internet È scaricabile automaticamente da un apposito programma, chiamato aggregatore, e si basa sui feed RSS.

PODCAST VS STREAMING

Usato dalle aziende perAttività di formazione internaKnowledge management (es. forza vendita)Comunicazione verso il pubblico o verso target particolari (es.

Whirlpool family, BMW)Viral MarketingServizi a valore aggiunto nei confronti dei clienti (es. Feltrinelli, Hotel,

Musei,)

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Un segnale da Un segnale da considerareconsiderare

Hanno regalato Ipod ai propri dipendenti:Duke University (ricevono notizie sull’attività del

campus)Capital One University (inviano unità di formazione

ai dipendenti)Keane (alla forza vendita)

O più semplicemente pensiamo alla diffusione dei BBarry all’interno delle nostre PMI

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BlogBlog

Blog: è un diario in rete. Il termine blog è la contrazione di web log, ovvero "traccia su rete". L’utente crea, pubblica e condivide i suoi contenuti.I blog aziendali servono all’azienda per comunicare in maniera semplice/snella e raccogliere informazioni dirette

Rafforzano le reti esistenti (intra e extra aziendali)InformanoFidelizzanoMigliorano il processo informativoPermettono di monitorarePermettono di recepire critiche in modo direttoRendono più “umana” l’aziendaMigliorano la comunicazione intraziendaleSono inoltre di facile gestione ed utilizzo

Vari tipi di blog aziendali:blog personaliblog CEO: Es. Desmoblog Ducati curato dall’amministratore delegato,

SUN Mr. Swharz, Mauro Lupiblog di prodotto: Fiat Bravoblog aziendali/corporate: Fondazione CUOA

L’assunto di base: TRASPARENZA e DIALOGO DIRETTO, NON MEDIATO

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LL’’impatto dei corporate impatto dei corporate blog nellblog nell’’aziendaazienda

Fonte: A. Pavolini

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Social NetworkSocial Network

E’ un gruppo di persone connesse tra loro. Si tratta di servizi web che consentono agli utenti di:

costruire un profilo pubblico o semi-pubblico all’interno di un sistema chiuso;articolare una lista di altri utenti del sistema con i quali si condivide un collegamento;consultare e “navigare” la propria lista di contatti e quelle create da altri all’interno del sistema.

Esplosero nel 2003.Per entrare in un social network online

occorre costruire il proprio profilosi invitano amici, che fanno lo stesso, per allargare il network

Si costruiscono community tematiche, aggregando utenti che condividono:Relazioni professionali (lobby, reti informali e formali di contatti): LinkedinAmicizia (ricerca amici, viaggi, scambio informazioni): FaceBook, NetLogetc.Foto VIdeo: Flickr, Picasa, YouTube etc.

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Social Network ad uso Social Network ad uso aziendaleaziendale

Comunicazione e marketingSenso di appartenenzaPolitiche di prezzoGestione e monitoraggio della propria e-reputationServizi in anteprima al clienteAggiornamenti...questo e’ il mezzo: le applicazioni le inventiamo noi!

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The long The long tailtail

“L’espressione coda lunga, in inglese The Long Tail, è stata coniata da Chris Anderson in un articolo dell’ottobre 2004 su «Wired Magazine» per descrivere alcuni modelli economici e commerciali. In molti casi, gli eventi poco frequenti o di bassa ampiezza – la coda lunga, rappresentata dalla porzione gialla della curva – possono cumulativamente superare in numero o in importanza la porzione iniziale della curva, di modo che presi tutti insieme rappresentano la maggioranza. Anderson sostiene che i prodotti a bassa richiesta o con ridotti volumi di vendita possono collettivamente occupare una quota di mercato equivalente o superiore a quella dei pochi bestseller o blockbuster, se il punto vendita o il canale di distribuzione sono abbastanza grandi.“.

I piccoli siti rappresentano il grosso del contenuto Internet; nicchie ristrette rappresentano il grosso delle applicazioni Internet possibili. Le periferie e non solo il centro, la coda lunga e non solo la testa

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La coda lungaLa coda lunga

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Per sfruttare la coda lungaPer sfruttare la coda lunga

Presupposto: devo ovviamente disporre di un catalogo prodotti vasto, a costi marginali pressoché nulli

La rete fa il resto:Mi permette di raggiungere una popolazione di potenziali acquirenti enormemente vasta con costi contenutiI potenziali acquirenti devono poter disporre di strumenti di selezione capaci di far trovare facilmente il prodotto che cercano (motori di ricerca, filtri etc.)Nei mercati online (per le ragioni sopraindicate) la “testa” èmolto meno importante che nei mercati tradizionali. Es. Nei DVD i primi 5000 titoli sommano 65/70% delle vendite tradizionali, contro i 40/50% delle vendite online.Es. tipici di mercati a coda lunga:

LibriDVDMusica

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RS RS -- ReccomandationReccomandationSystemsSystems

Sistemi che propongono all’utente elementi di suo potenziale interesse tramite un algoritmo

Content based: all’utente vengono proposti elementi simili a quelli che ha gradito in passatoCollaborative: all’utente

vengono proposti elementi che persone con gusti e preferenze simili a lui hanno gradito in passatoIbrido: combinazione dei due

metodiIl web 2.0 aiuta/umanizza l’RS: con le opinioni dell’utente. L’algoritmo filtra, ma il valore aggiunto lo fornisce l’utente.

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E il web 3.0?E il web 3.0?

Su Google si trovano oltre 197 milioni di risultatiCi sono varie definizioni (intelligenza artificiale, 3D, web in cui il consumatore influenza direttamente le decisioni d’azienda etc.), la più accreditata – ad oggi - fa riferimento al “Web semantico”Wikipedia: si intende la trasformazione del Web in un ambiente dove i documenti pubblicati (pagine HTML,file, immagini, e così via) siano associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specifichino il contesto semantico in un formato adatto all'interrogazione, all'interpretazione e, più in generale, all'elaborazione automatica.

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PerchPerchéé EnterpriseEnterprise 2.0?2.0?

Il web si è evoluto modificando la rete, l’approccio alla rete e il suo utilizzo. Applicare il web 2.0, sfruttare le tecnologie collaborative e partecipative permette all’azienda di avviare il passaggio verso il modello 2.0E’ un processo che considera la tecnologia in modo nuovo:

Information Technology: il cuore è l’informazioneInteraction Technology: il cuore è l’interazione

La tecnologia diventa un sopporto sempre più fondamentale per poter dare spazio ad una risorsa sempre più importante: le personeLa tecnologia lavora per l’azienda e fa leva sulle persone:

Le persone fanno l’aziendaLe persone interagiscono e generano conoscenzaLe persone collaborano, si scambiano informazioni

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EnterpriseEnterprise 2.0: una 2.0: una definizionedefinizione

Secondo Andrew McAfee L’uso in modalità emergente di piattaforme di social software all’interno delle aziende o tra le aziende ed i propri partner e clienti L’aggettivo emergente significa che flussi e struttura non vengono imposti a priori (freeform), ma che al contrario il software include meccanismi capaci di far emergere i pattern di utilizzo nel tempo come frutto delle interazioni tra persone. Infine freeform implica che il software:

può essere utilizzato in modo opzionalenon è dotato di workflow in fase progettuale prescinde dalle gerarchie aziendali è capace di ospitare molteplici tipologie di dati

Concretamente, una piattaforma Enterprise 2.0 è il risultato di sei macrocomponenti, i cosiddetti SLATES :

Meccanismi di ricerca (Search) Presenza di link (Link) Possibilità di contribuire alla creazione/editing dei contenuti (Authoring) Tag (Tagging associato a documenti, utenti, attività) Meccanismi automatici di suggerimento (Extensions) Notifiche sugli aggiornamenti (Signals, in particolare e-mail e feed RSS )

Fonte: “Enterprise 2.0 The Dawn of Emergent Collaboration A. McAfee

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Come funziona Come funziona ll’’EnterpriseEnterprise 2.0?2.0?

La gente al centro: utenti, clienti, fornitori, collaboratori etc.: La gente interagisce, genera dati, li scambia e li modifica tramite link e tag tracciando nuovi legami che sostituiscono i precedenti “Questi percorsi, come passi ripetuti migliaia di volte in un prato verde, fanno emergere dal basso pattern e legami, che rimpiazzano la struttura un tempo imposta a priori nel software enterprise “In questo sistema in continua evoluzione “i singoli pezzi si amalgamano in un tuttuno coerente grazie alla ricerca, ai sistemi di suggerimento intelligente (stile Amazon) ed ai feed RSS rendendo l’intera piattaforma controllabile da parte degli esseri umani.“In modo assolutamente controintuitivo, i meccanismi di emergenza fanno si che i sistemi Enterprise 2.0 migliorino e diventino più accurati ed intelligenti mano a mano che aumenta la partecipazione degli utenti. Più contributi e più persone significano più relazioni ed una maggiore capacità di far arrivare ad ogni utente esattamente ciò che sta cercando, portandoci un passo più vicini verso l’obiettivo di un abbattimento del problema dell’information overload.Es. Indesit: http://www.slideshare.net/fondazionecuoa/web-20-in-indesit

Fonte: “Enterprise 2.0 The Dawn of Emergent Collaboration A. McAfee

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Attenzione!Attenzione!

Questi sono i presupposti per un cambiamento che potenzialmente può coinvolgere tutti i comparti aziendali

Le IT sono lo strumento, il mezzoEnterprise 2.0 è un fenomenoorganizzativo e culturale non tecnologicoIl cambiamento culturale è loscenario necessario a sviluppareil modello Enterprise 2.0

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Alcuni temi critici su cui Alcuni temi critici su cui riflettereriflettere

Impatto sugli assetti organizzativi: passaggio da struttura gerarchica verticale a struttura orizzontaleBarriere culturaliGovernance: come gestire il passaggio?Autenticazione delle conoscenze Coinvolgimento dei dipendenti: è nuovo lavoro o un nuovo modo di lavorare? Selezione e gestione dei talenti emergentiGestione della proprietà intellettualeITC: adeguamento, costi, interoperabilità

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Alcune applicazioniAlcune applicazioni

- Marketing: social media marketing, contatto diretto con gli utenti, raccolta di idee, feedback, e-reputation etc.

- Ufficio acquisti: gestione dei fornitori in ottica collaborativa - Risorse Umane: erecruitment (Linkedin, Viadeo etc.), social

gaming per fare emergere i talenti (L’Oreal), affiancamento delle nuove risorse, valorizzazione delle risorse attraverso le community, ottica problme solving condivisa, etc.

- R&S: valutazione e validazione di nuove idee (Barilla, Il Mulino che Vorrei)

- Formazione: riutilizzo delle conoscenze, valorizzazione delle conoscenze (Intesa), podcasting

E’ finita l’epoca della Ford T (solo) Nera: l’Enteprise 2.0 confezione soluzioni ad hoc in base alle necessità di che impelementa.

La soluzione migliore la trova ogni singola azienda

Page 40: Enterprise2.0-Web2.0 Introduzione al tema

I bisogni emergenti alla I bisogni emergenti alla base dellbase dell’’EnterpriseEnterprise 2.02.0

Social Networking: risponde al bisogno di mantenere viva una vasta rete di relazioni , considerata come un elemento decisivo,anche per l’efficiacia professionale.Conoscenza in rete: accesso a conoscenze esplicite e taciteCollaborazione emergente: bisogno di creare/generare ambienti e strumenti utili a sostenere la possibilità di collaborazione 'non convenzionali' all'interno della strutturaRiconfigurabilità adattiva: necessità di riconfigurare rapidamente i propri processi e attività, flessibilità dei processi Global Mobility: supporto al personale in movimento .Appartenenza aperta: bisogno di apertura dei confini dell'organizzazione, valorizzazione dell’ appartenenza delle persone a reti diverse e dinamiche che vanno oltre la realtà aziendale consentendo l’accesso a queste reti in modo veloce e sicuro.

Page 41: Enterprise2.0-Web2.0 Introduzione al tema

Per rispondere a queste Per rispondere a queste esigenze: investimenti in ITesigenze: investimenti in IT

Social Network: per la creazione, gestione e valorizzazione delle reti di relazione.Unified Communication & Collaboration: supporto alla gestione di ogni tipo di comunicazioneEnterprise Content Management: supporto alla gestione dei contenuti/documentiAdaptive Enterprise Architecture: supporto alla flessibilità e riconfigurabilità dei processiFonte: L’enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa

Page 42: Enterprise2.0-Web2.0 Introduzione al tema

Le IT sono solo il 10% della Le IT sono solo il 10% della soluzione: il resto soluzione: il resto èè

ConsapevolezzaCoinvolgimentoApproccio e strategiaModus operandiGestione del cambiamento

Investire in tecnologia

Per creare un ecosistema informativo

Per generare valore

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Gli strumenti di Social Gli strumenti di Social NetworkingNetworking

Corporate Social N.:utilizzo di strumenti SN per migliorare i processi organizzativi stessi. Sono in genere piattaforme proprietarie, e da qualche tempo anche OS (Es.Liferay). Possono essere intra o extra organizzative. In genere sono ibridi: parte interna riservata e parte esterna aperta a vari livelli.

Corporate social bookmarking e Tagging: strumenti utilizzati con lo scopo di scopririre, memorizzare, condividere e rendere poi rintracciabili una serie di informazioni. (Es. Connectbeam)

Gli strumenti usati nel social networkingForum,bacheche, podcast, blogWiki & Collaborative real time editingSocial NetworkFolksonomy/TaggingFeeds & SyndacationMondi virtualiFonte: L’enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa

Page 44: Enterprise2.0-Web2.0 Introduzione al tema

PerchPerchéé Social Social NetworkingNetworking??

Fonte: L’enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa

Page 45: Enterprise2.0-Web2.0 Introduzione al tema

Barriere al social Barriere al social NetworkingNetworking

Fonte: L’enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa

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UnifiedUnified ComunicationComunication and and CollaborationCollaboration

Sono strumenti che permettono all’IT una gestione unificata dei diversi canali di comunicazione con risparmi nei costi di setup e gestione dei diversi servizi

Secondo una ricerca Microsoft “un qualsiasi impiegato in una normale giornata di lavoro scambi qualcosa come 70 comunicazioni utilizzando fino a sette dispositivi diversi tra telefoni fissi, mobili, fax, email, segreteria, scambio di contenuti (testi, foto e disegni) in forma elettronica o cartacea”. Occorre organizzare le comunicazioni.Strumenti di comunicazione: SMS, telefonia, videofonia, chat, IM etc.Strumenti di presence: permettono di conoscere la disponibilità delle persone sui diversi canali ed eventualmente di spedire automaticamente le comunicazioni sul canale più adeguato.Conferencing &Live collaboration: permettono di realizzare meeting remoti su Internet e di condividere in tempo reale slide, applicazioni etc. con la possibilità di poter operare in contemporanea su oggetti condivisi.

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EnterpriseEnterprise Content Content ManagementManagement

Insieme di strumenti e delle iniziative a supporto della gestione del patrimonio informativo, sia interno che esterno dell’organizzazione. Document Management System: gestione dei documenti e loro processi (versioni, permessi di editing etc.)Record Management System:strumenti per la archiviazione elettronica “legale” (integritià e autenticità dei documenti)Web Content Management: redazione e pubblicazione di materiale onlineSupporti ai processi documentali: mappatura dei processi

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Barriere verso Barriere verso EnterpriseEnterpriseContent ManagementContent Management

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Strumenti dellStrumenti dell’’AdaptiveAdaptiveEnterpriseEnterprise ArchitectureArchitecture

Tecnologie infrastrutturali che rispondono al bisogno di riconfigurare velocemente i processi organizzativi Intranet Portal: per l’aggregazione e ricomposizione di informazioniRealizzazione di componenti indipendenti di porzioni dei SI tradizionaliCloudcomputing

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EntepriseEnteprise 2.0: in sintesi 2.0: in sintesi

Sistemi informativi emergentiSistemi informativi strutturati

TrasparenzaSicurezza

Agilità operativa, snellezzaBurocrazia

Dinamismo e adattabilitàStaticità, rigidità

Innovazione centrata sull'utenteInnovazione centrata sulla tecnologia

Processi bottom-upProcessi top-down

DistribuzioneAccentramento

Team distribuiti ed auto-organizzatiTeam guidati e centralizzati

Contesti apertiContesti chiusi

TrasparenzaComunicazione controllata/guidata

FolksonomiaTassonomia

SemplicitàComplessità

Open standardStandard proprietari

FiduciaControllo

Time to Market breveTime to market lungo

Organizzazione orizzontaleOrganizzazione gerarchica

ENTERPRISE 2.0ENTERPRISE 1.0

Fonte: O’Reilly

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Cambiamento, Cambiamento, evoluzione, rivoluzione?evoluzione, rivoluzione?

Sposta l’attenzione sulle persone come primo capitale dell’aziendaSfrutta le connessioni tra le persone e lo fa per

Fare emergere le competenze Valorizzare la conoscenza informalePromuovere la cultura della collaborazioneStimolare il problem solving condivisoCreare, generare nuove opportunità di business

Questa evoluzione dovrebbe portare naturalmente all’evoluzione dell’azienda verso il modello 2.0

Non è un’evoluzione facileNon è un’evoluzione immediataNon piace a tuttiTende a modificare le gerarchie interne

Il passaggio al modello 2.0 sottintende una rivoluzione culturale all'interno dell'impresa e verso tutto ciò che questa rivoluzione comporta in termini

organizzativi, infrastrutturali e tecnologici.

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Da dove cominciare?Da dove cominciare?

Mappatura dell’aziendaSensibilizzare l’azienda sulle potenzialità dello strumentoCercare una sponsorship interna forteIdentificare l’area o le aree da cui partire Pensare come adeguare l’esistente alle nuove logiche 2.0Identificare le persone e competenze da coinvolgereCapire come allineare e far evolvere i meccanismi organizzativi, la cultura ed i comportamenti degli individui verso approcci più aperti, trasparenti, collaborativi Motivare gli utilizzatoriGestire le obiezioni e le resistenzeDefinire delle metriche per misurare l’avanzamento dei lavori e comunicarlo all’azienda.

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A che punto siamo?A che punto siamo?

Molta curiosità/attenzione a questi temiAumento degli investimenti in IT legati al supporto al cambiamentoSecondo una ricerca statunitense

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Fonti e inputFonti e input

www.slideshare.netwww.youtube.comwww.socialenterprise.it

“La coda lunga” di Chris Andarson“L’enterprise 2.0 al tempo della crisi: la concretezza di chi osa” – Politecnico di Milano

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