Erasuperba 04

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Ciak si gira, viaggio nel cinema Ligure e Italiano

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i hanno appena informatoche siamo nel 2009, grazie,ma non me ne frega nulla.

Non esistono calendari accordatialle menti di Era Superba! Mi interessa eccome, invece, il periodopiuttosto caldo e rumoroso che stavivendo la nostra citta', di questitempi la riconosco e la sento mia.Non abbiamo infatti assistito solo adibattiti accesi e di facile divulgazione giornalistica (una notizia unpo' originale non ha bisogno dialcun giornale, come una frecciadall'arco scocca, vola veloce dibocca in bocca...), mi riferisco adesempio alla decisione di costruireuna moschea al Lagaccio per la libera professione del culto mussulmano, o alla collaborazioneilluminata fra Comune e prostitutein via della Maddalena e magari altanto discusso spot dell'UnioneAtei sugli autobus... Ma abbiamoassistito, soprattutto e finalmente,ad una citta' viva, ricca di opinionie pareri, alla Genova che piace anoi e in cui tutti, volenti o nolenti,ci rispecchiamo. Perche', indipendentemente da quello che puo' essere il parere legittimo di ognicittadino riguardo le decisioniprese a palazzo Tursi ed escluse lesolite dichiarazioni sporcate ed inquinate da qualsivoglia colore politico (se vuoi la moschea sei disinistra, se non la vuoi di destra...),mi piace notare come le Amministrazioni in queste settimane sianoriuscite a dare voce e forza a quellache, talvolta un po' scomoda equindi spesso nascosta, è la caratteristica principale della nostra

citta': la multiculturalita', la presenza e la felice convivenza di culture, idee ed opinioni diverse edistanti fra loro. Credo che questasia da sempre la nostra strada, lanostra identita', e che non abbiatroppo senso, neanche e soprattutto in un momento storico cosi'delicato, rinnegarla. Ma veniamo aquesto nuovo numero di Era Superba... Vi proponiamo un viaggioattraverso gli occhi dei tanti registiche hanno scelto la nostra citta'come sfondo per i loro film, videoclip, per le loro trame sognanti.Abbiamo incontrato Claudia Pastorino, la donna che quasi vent'anni or sono diede via al filonedelle cantautrici genovesi e le abbiamo chiesto di prenderci permano e portarci a visitare la suaGenova. Chissa', forse ci ha condizionato la ricorrenza dei dieci annidalla scomparsa di Fabrizio DeAndre' (talvolta la gente diventaun po' stramba quando ricorda itrapassati...), forse sara' per l'uscitadell'incantevole "Mandilli", il discoin dialetto genovese di Vittorio DeScalzi... Insomma, siamo stati unpo' campanilisti, e la lunga intervista allo stesso De Scalzi nel nostro"Cafe' degli Artisti", e' la ciliegiache completa questa ricca tortaalla genovese. Prima di lasciarvialla lettura della rivista, pero', vorrei fermarmi un istante davanti aquesto computer, e far si' che voipossiate fermarvi un istante conme. Nessun annuncio strano, nontemete, solo una piccola dedica...Noi che "siamo una citta' vecchiadi vecchi...", lamentiamo con quel

grugno un po' buffo... Ebbene, mipiacerebbe attraverso queste pagine, dedicare un pensiero proprioa loro, ai nostri vecchietti. A tuttiquelli che non si stancano mai diripetere quanto la Genova dei lorotempi fosse diversa dalla nostra,eppure non hanno mai smesso diamarla. Quella citta' raccontata ainipoti, che abbiamo ascoltato tuttialmeno una volta nella vita... ciperdevamo a immaginarla, inbianco e nero, sbiadita, come lecartoline antiche. La Genova deimarinai, dei sogni americani, deibambini con i pantaloni corti e lecalze alte, quella che iniziava a DiNegro e finiva alla Foce. La Zenadi quei bambini che videro poi,adulti e vacinati, demolire Portoriaa colpi di piccone, perche' ilmondo stava cambiando e bisognava ospitare la Rinascente. Nonso perche', ma in questi giorni ilmio pensiero va spesso a tutti coloro che hanno fatto la guerra eche vorrebbero sempre raccontarla, quelli che sono in maggioranza, perche' Genova non lahanno mai abbandonata. Quelliche magari oggi escono di casasempre meno, perche' le gambefanno male, perche' i figli hanno laloro vita e ormai anche i nipoti. Emagari Genova tornano ad immaginarla, un po' come si faceva dabambini. Sempre cosi', in bianco enero, sbiadita, come le cartolineantiche... E noi qui, intenti adipingerla.

Con affetto,Gabriele Serpe

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LLAA MMIIAA,, LLAA TTUUAA,, LLAA LLOORROO GGEENNOOVVAA

MM

LL’’eeddiittoorriiaallee

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egli ultimi anni la nostra bella Zena e’ statascelta da numerosi registi come location per larealizzazione di film, video musicali e spot pub

blicitari. L’ultimo in ordine di tempo e’ stato MichealWinterbottom, famoso regista inglese vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino, che pochi mesi fa hapresentato proprio nel capoluogo ligure il suo nuovofilmcortometraggio: “Genova”. Racconta la storia diun professore inglese che dopo la morte della mogliesi trasferisce con le sue figlie a Genova, per cercare diritrovare la serenita’. “Genova e’ la citta’ ideale doveperdersi ha dichiarato a La Stampa il regista britannico E’ la rappresentazione fisica perfetta, con i suoi vicolistretti, per raccontare lo stato confusionale dei mieipersonaggi. L’intero centro storico e’ al servizio delloro smarrimento… Meravigliosa e insieme inquietante. Mi affascina il “genovese normale” che la abita,

l'atmosfera che si respira, la scenografia naturale. I rumori del centro storico o quelli della natura quando giravamo gli esterni a Camogli… si sentivano le cicale. Li ho lasciati apposta nel film, ci hanno colpito moltissimo…”Che dire, questa visione della superba da parte di un “furestu” e geniale regista e’ certamente affascinante. Ma Genova non e’ certo una novita’ comelocation, gli scenari incantevoli e soprattutto i forti contrasti tra moderno eantico hanno attirato negli anni tantissimi registi. I primi furono addiritturai fratelli Lumiere nel lontano 1896 in piazza Caricamento, poi alcuni filmstorici come quello sul “Balilla” del 1914 sino a “The pleasure garden", il filmdi debutto di Alfred Hitchcock nel1925, “Il generale della Rovere” di Rossellini e “Profumo di Donna” nel 1974 per la regia di Dino Risi. Vittorio DeSica filmo’ gli esterni di "I bambini ci guardano" nel 1943 e a Genova fu girato il primo film italiano sul mondo della prostituzione (ovviamente nelcentro storico) “Persiane Chiuse”, del 1951. In passato, soprattutto neglianni 70, Genova era considerata la location ideale per i film polizieschi: gliangusti vicoli, il porto e le industrie erano perfette per sparatorie, inseguimenti e traffici portuali malavitosi. Fra i piu’ famosi ricordiamo “Genova amano armata” di Lanfranchi, “Il giorno dello sciacallo” di Zinnemann e soprattutto “La polizia incrimina, la legge assolve” di Castellari. Questo celebre lungometraggio racconta la lotta tra due clan per il controllo del trafficodi droga nel porto del capoluogo ligure, in cui le comparse erano realmentepoliziotti, camalli e portuali. Oggi, invece, i registi che scelgono Genova colgono la sua essenza poetica e magica, dove l’atmosfera cittadina spesso sitrova perfettamente in linea con gli aspetti psicologici dei personaggi: peresempio la Genova di “Giorni e Nuvole”, il film di Silvio Soldini del 2007,e’ la citta’ dei grattacieli di vetro, algidamente industriale e borghese. Quelladi “Uno su due” di Fabio Volo, invece, sfoggia maggiormente le vesti dicitta’ storica… Oggi Genova e’ diventata persino “di moda” fra le cinepreseitaliane e straniere. Nel 1998 e’ nata la Genova Film Commission, una brillante struttura noprofit creata da Regione Liguria, Comune di Genova ealtri enti, che offre un’importante assistenza sia tecnica sia organizzativa alletroupe che girano a Genova: trova gli alloggi piu’ convenienti, chiede i per

CCIIAAKK,, SSEE GGìAA!!

Genova, location cinematografica da oltre un secolo

N

ddii MMaannuueellaa SStteellllaa

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messi, contatta i vigili urbani, offre personale specializzato nelle fasidi scrittura e preproduzione e un archivio fotografico con migliaiadi location liguri adatte alle esigenze dei piu’ svariati registi. Oltreil cinema, anche tanti i video musicali: Ligabue, nel video di “Cosavuoi che sia”, canta dall’alto del Matitone, con bellissime vedute suigrattacieli della citta’, un tributo allo skyline genovese. Nel video“L’amore conta”, sempre di Ligabue, ecco una Genova in biancoe nero molto malinconica, catturata nella sua quotidianita’. Moltobello fu il video “La guerra e’ finita” dei Baustelle, girato nel centro storico alla ricerca di scorci degradati ma profondamente comunicativi: “Una citta’ bellissima, che riesce ad alternare paesaggiamericani stile Chicago anni 70 a vicoli antichi e colori mediterranei…”, disse in quell’occasione Bianconi, il leader del gruppo.Dopo i Baustelle e’ stato il turno dei Negramaro con “Parlamid’amore” e “Solo 3 minuti”… To be continued!

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o ammetto, avevo voglia di conoscerla. Forseper quell'alone di mistero che l'ha sempre accompagnata nelle sue interpretazioni, come se

il suo fascino provenisse da chissa' quali tempi lontani.Claudia Pastorino, nell'angolo di un cafe' del centro,sembra essere in orario con tutto cio' che le circonda,trasmette calma. Vent'anni di carriera, per lei che nel1990 venne definita la "prima cantautrice genovese",nel 2007 e' arrivato il premio "Via del Campo" per laCanzone d'Autore. La "Marlene Dietrich per quattroubriachi che tirano l'alba innamorandosi di me...", pertanti anni ha affiancato il pianobar ai suoi sogni dachansonnier. Oggi e' un'artista ricca di impegni, frapoesia, musica, libri e teatro. Cinque album pubblicati(il primo "I gatti di Baudelaire" nel 1995), diversi saggi(fra cui "SAMAN SUTTAN Il canone del Jainismo"nel 2001 per Mondadori) e romanzi noir.

OOggnnii iinnccoonnttrroo ddii EErraa SSuuppeerrbbaa cchhee ssii rriissppeettttii nnoonn ppuuoo'' cchhee ppaarrttiirree ddaa lleeii:: GGeennoovvaa......La mia Genova e' un bel "maniman", una citta' diffidente e bloccata. Io lo so e l'ho sempre saputo, ma cio'nonostante non sono mai riuscita a lasciarla. Ho avuto per vent'anni questo blocco e ho sempre deciso di rimanere. Eppure essere genovesi e restare a Genova per fare musica e' una scelta coraggiosa e un po' masochista... Mentre altrove mi sento maggiormente apprezzata, per la mia citta' sono l'eterna artista emergente,ed e' paradossale perche' io non vorrei vivere in nessun altro posto al mondo. In questo senso il premio "Viadel Campo" che ho ricevuto due anni fa e' stato per me un riconoscimento importante e molto sentito.

DDoovveessssii pprreennddeerree ppeerr mmaannoo iill lleettttoorree ee ppoorrttaarrlloo aattttrraavveerrssoo llaa cciittttaa'' ddii CCllaauuddiiaa PPaassttoorriinnoo,, qquueellllaa ddeellllee iimmmmaaggiinnii,,ddeeii rriiccoorrddii...... DDoovvee lloo ppoorrtteerreessttii?? EE...... cchhii ggllii pprreesseenntteerreessttiidduurraannttee iill ccaammmmiinnoo????Partirei sicuramente da Pegli, la mia casa, il posto in cuivorrei vivere e in cui vivo. Poi una piccola piazza nellazona del Carmine... Piazzetta della Giuggiola. Ho abitatoli' dieci anni e li' ho scritto praticamente tutte le mie canzoni. Ricordo un inverno con venti centimetri di nevetutti raccolti in quel minuscolo quadrato di case... unoscenario surreale. D'obbligo una sosta alla Stanza dellaPoesia di Claudio Pozzani in piazza Matteotti e poi duezone del centro storico che dagli anni novanta ad oggisono cambiate moltissimo: Santa Brigida e Maddalena.Santa Brigida negli anni ottanta era davvero in ginocchio,ricordo la piazza dei Truogoli come un tappeto di siringhe, era chiusa e abbandonata. Oggi il quartiere e' rinatoe la zona e' tornata ad essere splendida come tantissimianni prima. La Maddalena, invece, fino ai primi novantala ricordo come una strada magica, odori indimenticabili, l'atmosfera di una vecchia Genova che non ne volevasapere di morire... e invece nel giro di pochi anni e' cambiato tutto, e' stato un attimo. E, per completare, presen

LL’’iinnccoonnttrroo ddeell mmeessee

ccoonn CCllaauuddiiaa PPaassttoorriinnoo L

ddii GGaabbrriieellee SSeerrppee

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terei sicuramente il grande Max Manfredi obbligandolo a suonare LunaPersa. La canzone da' il titolo al suo ultimo album, ma io la conosco daalmeno dieci anni perche' lui l'ha sempre suonata. E' un capolavoro, unacanzone che si puo' guardare...

HHaaii cciittaattoo ggllii aannnnii oottttaannttaa,, ii pprriimmii nnoovvaannttaa...... TTuu ssttaavvii mmuuoovveennddoo ii pprriimmiippaassssii ccoommee aarrttiissttaa...... Si.. e in quegli anni feci anche scelte che non consiglierei a nessuno difare. Soffrivo di una timidezza quasi paralizzante che mi portava ad essere molto rigida, facevo di testa mia e andavo avanti per la mia strada.Ho incontrato durante il cammino grandi artisti e persone che avrebbero potuto arricchirmi tantissimo, ma mi bloccavo, m'irrigidivo e allafine mi perdevo... Ai tempi quella solitudine mi sembrava magica, ogginon la penso piu' cosi'. Quando facevo pianobar la sera per guadagnarmi da vivere mi rifiutavo di cantare canzoni che non mi piacessero, la gente magari mi chiedeva un pezzo e io rispondevosemplicemente che mi rifiutavo di cantare canzoni di quel genere. Insomma, riassumo tutto con due parole: che fatica!

""VVoogglliioo mmeetttteerrmmii ssoollaa aadd aassppeettttaarree:: aa ssttaarree ssoollaa hhoo ggiiaa'' iimmppaarraattoo ...... eessaarraa'' aanncchhee bbeelllloo!! NNoonn ssoo qquueessttaa aatttteessaa ddii ttee ccoossaa mmii ppoorrtteerraa'' ee nnoonn ssoossee ttuu eessiissttii ddaavvvveerroo oo nneellllaa ffaannttaassiiaa......"" QQuueessttaa ccaannzzoonnee ll''hhaaii ssccrriittttaa ddooddiiccii aannnnii ffaa,, qquuaannddoo mmoollttii ttuuooii tteessttii cceerrccaavvaannoo qquueellll''aammoorree ppeerrffeettttoo cchheepprriimmaa oo ppooii aarrrriivveerraa''...... LLaa CCllaauuddiiaa ddii ooggggii,, uunnaa sspplleennddiiddaa qquuaarraanntteennnnee,, ccoossaa ppeennssaa aa pprrooppoossiittoo ddii qquueell ssooggnnoodd''aammoorree ttaannttoo ccaannttaattoo??Che e' un'illusione, quel "tu" della canzone che hai citato per me non esiste piu'. Mi sono congedata da quella

idea di amore da diverso tempo, oggi la risposta e' sicuramente che sitrattava di fantasia!

HHaaii ssccrriittttoo aallccuunnii lliibbrrii ssuull JJaaiinniissmmoo,, llaa ppiiuu'' aannttiiccaa ddoottttrriinnaa ddeellllaa nnoonnvviioolleennzzaa,,uunn aarrggoommeennttoo cchhee ttii hhaa sseemmpprree iinnfflluueennzzaattoo mmoollttoo,, sseeppppuurr ppooccooccoonnoosscciiuuttoo iinn OOcccciiddeennttee......E' un ambito spirituale magico quello della non violenza... In Italia nonesisteva nulla di tradotto sul Jainismo prima del mio tentativo, per cui sitratta sicuramente di un mondo per molti nuovo che consiglio di esplorare. Considero lo Jainismo la possibilita' piu' alta per avvicinarsi al sacro...Ma non si tratta di una pratica spirituale, i rigori da rispettare sarebberoassolutamente eccessivi per la nostra cultura.

AA 1177 aannnnii hhaaii aanncchhee ffoonnddaattoo llaa pprriimmaa LLeeggaa AAnnttiivviivviisseezziioonniissttaa iinn LLiigguurriiaa,, cchheeddiieeddee aaii tteemmppii ggrraannddee iimmppuullssoo aaii mmoovviimmeennttii aanniimmaalliissttii.. UUnnaa ccaauussaa ppeerr llaaqquuaallee aannccoorraa ooggggii ccoommbbaattttii......Ancora prima ed indipendentemente dall'arte, per me l'animalismo e'sempre stata una priorita'. Finche' gli uomini continueranno a parlare diliberazione e liberta' considerando solo la propria specie non ci sara' maiprogresso morale. Il musicista filosofo Wagner, a proposito della vivisezione, un giorno disse: "Si tratta di un crimine contro la vita, qualunquesia la specie." Questo e' secondo me il concetto... e anche i vari vegetarismi di moda dovrebbero entrare in questa piu' ampia visione delle cose.

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BBRRIIGGIIDDAA:: LLAA SSAANNTTAA CCHHEE VVIISSSSEE DDUUEE VVOOLLTTEE!!Il quartiere di Santa Brigida vuole voltare pagina...ddii VVaalleennttiinnaa SScciiuuttttii

l quartiere di Santa Brigidae' una delle eredita' piu'belle che la nostra Superba

ci ha lasciato. Questa zona si sviluppa dal Castello D’Albertis scendendo in un meraviglioso labirintodi creuze fino a ridosso di via Pre',comprendendo numerosi antri nascosti e strade frequentatissimecome Piazza Acquaverde e ViaBalbi. Ma come purtroppo accadespesso nella nostra citta', ci si dimentica delle meraviglie che possediamo, dimentichiamo di citarle,sponsorizzarle… e perche' no,forse ci dimentichiamo proprio diaverle! Da anni e' in corso il progetto di riqualificazione della zona,che vede in campo due diverse risorse: per la zona a “nord” il Comitato Santa Brigida e il CircoloArciragazzi Vega; nella zona Balbi

Truogoli, invece, la societa' consortile “Vivere Santa Brigida”.L'obiettivo e' da anni quello di recuperare il quartiere cercando dimigliorare le opportunita' da offrire ai cittadini di tutte le eta'. Daanni il comitato Santa Brigida, incollaborazione con il circolo Arciragazzi Vega, cerca di creare iniziative ed eventi volti a riqualificarela zona, sia in senso stretto per migliorare la vivibilita' del quartiere,sia cercando di coinvolgere piu'persone possibili in modo da ridurre lo stato di degrado che investe il quartiere. Al momento,per esempio, e' in corso il progettodella restaurazione dell’arco diSanta Brigida, iniziativa decisa e voluta dagli abitanti del borgo, che lamentano la scarsa attenzioneriservata nei loro confronti dalle

Istituzioni, ma che, a differenza ditanti altri, si danno da fare per ovviare a questa mancanza. L'arconon e' l’unica azione volta a migliorare le condizioni della zona:l’esposizione dei pannelli illustratidel Liceo Paul Klee lungo le creuzeche partono a monte di via Balbi;la restaurazione del vecchio refettorio del convento (che in futurodiventera' la nuova sede del Circolo Vega), oggi proprieta' comunale, e l’installazione di chiuse peri tombini, che fino a poco tempofa, venivano manomesse dai tossicodipendenti per gettarne all’interno le siringhe. La piazzetta deitruogoli, invece, meravigliosa per ilsuo sapor di antico che ancoraconserva grazie ai lavatoi realizzatinel 1600, e' praticamente rinata daqualche anno, grazie all’impegnodel consorzio “vivere Santa Brigida”, gruppo di piccole impresedecise a trasformare la piazza in unnuovo centro di aggregazione culturale e, naturalmente, commerciale. Al momento sono presentiintorno ai truogoli sette attivita'commerciali, oltre al circolo Arcida pochi mesi sorto in vico Tana;tutto cio' a significare che forsequesta zona potra' diventare in futuro spazio nevralgico per attivita'culturali, mostre, concerti... i truogoli si possono trasformare facilmente in un palco per artisti!Questa e' la speranza degli abitantie delle tante persone che hannodeciso di scommettere sulla vecchia Santa Brigida... Insomma, perun quartiere che si sviluppa tuttoin salita, un futuro in discesa??!!

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AASSSSOOAARRTTIISSTTII EE'' AANNCCHHEE AA GGEENNOOVVAA!!ddii AAnnddrreeaa GGiiaannnniinnii

ggi come oggi, la musicadal vivo e gli eventi culturali in genere sono in crisi

nera. Benche' in ambito locale e dilettantistico i musicisti e gli attoriin erba siano tantissimi, non e'sempre facile per costoro trovarele occasioni per esibirsi con unacerta continuita'. I motivi chestanno alla base di questo stato dicose sono vari. Ad esempio, la burocrazia. Preparatevi a sentire unastoriella breve ma tipica e pittoresca, che odora di “italianita'” comegli spaghetti al sugo o la pizza margherita. E’ tuttora in vigore una legislazione talmente moderna edevoluta da risalire a tempi in cui iBeatles probabilmente non si eranoancora nemmeno conosciuti…Tant’e' che per la legge italiana trauna compagnia teatrale e un

gruppo rock non esiste sostanzialedifferenza, come se entrambi trovassero ingaggi e ricevessero compensi nella stessa maniera. Ilrisultato e' che se vi venisse la balzana idea di far fare due note adun complesso di ragazzini nel vostro locale, ammesso e non concesso che (primo ostacolo) siateriusciti a vincere l’irresistibile “diffidenza” dell’immancabile anzianasignora che abita proprio sopra divoi (e che si adoperera' per inviarvigli addetti al rilevamento dell’impatto acustico, dotati di apparecchiature programmate per scattaread un limite poco oltre il sussurro…), dovreste poi gettarvi acapofitto (secondo ostacolo) nell’eccitante mondo dei permessiSIAE sul diritto d’autore (con relativo obolo da versare…), per poi

terminare (terzo ostacolo) attraversando l’altrettanto entusiasmante universo ENPALS,l’utilissima assicurazione e cassa diprevidenza sociale per i “Lavoratori dello Spettacolo” (con seconda tassa da versare). Beninteso:si da per scontato che i quattro ragazzini che avevate intenzione dichiamare a suonare siano regolarmente iscritti alla previdenza, abbiano una partita Iva e, a fineconcerto, vi rilascino regolare fattura per la “prestazione eseguita”,sulla base della quale voi, in quanto“datori di lavoro”, andrete a versare diligentemente tutti i contributi del caso… (Non vorrete micalasciare senza pensione questi poveri figlioli!). Facile, no? Il discorsoENPALS e' particolarmente “divertente”, tanto che anche il Tg2

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qualche settimana fa dedico' unospeciale all’argomento, mettendoin luce come al fine di raggiungerela quota minima necessaria per ricevere un giorno una (magrissima)pensione, un musicista debba collezionare qualcosa come 120 (centoventi!) concerti l’anno: in praticadovrebbe esibirsi una volta ogni tregiorni, comprese domeniche, Natale, Pasqua, Ferragosto, 1 maggioe 8 marzo! Come al solito, fatte leleggi, esiste anche un modo per aggirarle: si corrisponde “in nero” icompensi pattuiti, fingendo unaprestazione gratuita. Ma resta il rischio che un improvviso controllodegli ispettori SIAE faccia scattarel’inevitabile (e salatissima) sanzione.Il sistema andrebbe riformato, mavista l’agenda e la rapidita' dimo

strata finora dalla politica italiana,probabilmente il giorno in cui ilproblema verra' preso in considerazione, quella che oggi chiamiamo“ musica moderna” sara' nel frattempo diventata “musica classica”… In questo marasma,Assortisti, costola della Confesercenti gia' presente in altre citta',giunge a Genova con lo scopo disemplificare la vita a chi opera nelcampo dello spettacolo. Abbiamofatto un salto nella sede di Via Cairoli per saperne di piu':“Gli scopiprimari sono tre racconta Andrea, uno dei funzionari che si occupa della gestione innanzitutto,matching tra la domanda e l’offerta: sfruttando i consorzi si possono mettere in contatto gliesercenti con quei musicisti o arti

sti di cui possono avere bisogno.Poi c’e' il legame con la committenza pubblica, cioe' principalmente il comune. Si parla di eventicome “Notte bianca”, “Festivaldella scienza”, capodanni ecc. Lanostra aspirazione sarebbe quelladi creare un piccolo circuito,dando vita anche ad una newsletter. Il terzo punto e' la permessistica.” Cioe' la SIAE, l’ENPALS ecompagnia bella? “Esatto. In pratica, per il nostro iscritto facciamotutto noi”. Beh, nonmale…”Siamo gia' in contatto congli uffici SIAE: a breve dovremmodar vita ad una procedura standardche ci permetta di velocizzare ulteriormente le cose”. Come direbbe il nostro caro buon Tex,vaya con Dios!

Fotoservizio a cura di CCoonnssttaannzzaa RRoojjaass

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i sono 57 caramelle contro70 pezzi di carbone nellecalze consegnate dalla no

stra Befana agli amministratoridella Regione, delle quattro province e dei comuni capoluogo. La“Befana di Legambiente” e' difatto un giudizio che diamo dell’operato delle amministrazioni locali e della regione in tema diambiente, mettendo in evidenza lecose che ci sono piaciute, premiandole con le caramelle, e lecose che proprio non ci sono andate giu', evidenziate con il carbone. Abbiamo poi volutograduare da 1 a 3 le caramelle e icarboni a seconda della bonta' odella gravita' delle scelte fatte. RReeggiioonnee – Undici caramelle allaRegione Liguria e dieci pezzi di carbone. La creazione del Parco delle

Alpi Liguri nell'imperiese e delParco delle Mura a Genova, la posizione contraria all'ampliamento acarbone della centrale termoelettrica di Vado Ligure e i fondi perla navebus tra Caricamento e Peglisono decisioni decisamente apprezzabili... Meno per quanto riguarda lo sfruttamento eccessivodella costa, il consenso alla costruzione della piattaforma Maersk aVado Ligure e le insufficienti risorse stanziate per il trasportolocale ferroviario.PPrroovviinncciiaa ddii GGeennoovvaa Il Piano perla diffusione delle energie rinnovabili, l'importanza data alla filieracorta, i fondi stanziati per l'ediliziae la creazione dell'ufficio per i diritti degli animali hanno portatosette caramelle alla Provincia diGenova. Sei pezzi di carbone per

la vendita della Colonia Fara, l'approvazione dei piani urbanistici comunali di Recco e Arenzano e lamancata salvaguardia di alcunearee esondabili dei torrenti.CCoommuunnee ddii GGeennoovvaa Al Comunedi Genova dodici caramelle e novepezzi di carbone. Le caramelle peri buoni risultati della sperimentazione della raccolta differenziata aSestri Ponente e Pontedecimo, peril blocco delle speculazioni edilizie,sino alla decisione di non ricorrereal Consiglio di Stato per la vicendaAcquasola e alla promozione delbike sharing. Nove carboni per ilmal gestito dibattito sul nuovoPiano Urbanistico Comunale,l'inerzia ad aumentare la capacita'di depurazione, il blocco delle procedure per il fangodotto, l'assenzadi un piano industriale Amiu e lavolonta' di assestare al 45% la raccolta differenziata, quando al 2012dovrebbe essere del 65%.L’impegno di Legambiente per il2009 sara' di tenere sotto controllole politiche ambientali delle istituzioni attraverso l’azione concretasulle varie tematiche: energia, rifiuti e raccolta differenziata, scuolae formazione, urbanistica, parchi eterritorio. Ma anche con le nostrecampagne: “mal’aria”, “disimballiamoci”, “operazione fiumi”,“treno verde”, “settimana amicadel clima” e “piccola grande italia”. Per tornare il prossimo anno avedere quante caramelle in piu' sisaranno meritate le nostre amministrazioni. Piu' saranno le caramelle e piu' il nostro ambientesara' migliorato...

LLAA BBEEFFAANNAA DDII LLEEGGAAMMBBIIEENNTTEEPiu' carbone che caramelle per la nostra regione...ddii SStteeffaannoo SSaarrttii

C

Presidente Legambiente Liguria****

La Befana in Regione...

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CCOORRNNIIGGLLIIAANNOO:: RREESSTTYYLLIINNGG AA RRIISSCCHHIIOO????Dopo l'arresto dell'architetto Casamonti si teme per gli sviluppi del progetto di Cornigliano

ddii MMaattiillddee GGoommeezz

a zona industriale di Cornigliano, che ha caratterizzato per circa mezzo

secolo la Genova “del primo ponente”, ha iniziato a cambiarevolto qualche anno fa con l'abbattimento dei gasometri Ilva. Da allora (l'addio al primo gasometrorisale all'aprile del 2007), fra sentimenti di riconoscenza per quelloche portarono i "cilindri" all’economia cittadina e il senso di liberazione di molti, il futuro delquartiere e' sulla bocca di tutti. IlComune di Genova ha bandito nel2005 un concorso di idee che avevacome obiettivo la redazione di un“Master Plan” urbanistico (per iprofani una sorta di "Pianod'Azione" dove sono delineati gliobiettivi da raggiungere, definite lecompetenze, le responsabilita' e glistrumenti di attuazione di un pro

getto!) per cercare di riorganizzarela zona da tempo dismessa e quindimigliorare soprattutto la vita degliabitanti delle zone limitrofe, stanchi di essere intossicati e desiderosidi novita' e zone verdi. La pianificazione piu' interessante, e perquesto vincitrice della gara, fu proposta dal gruppo di progettazioneguidato dall’arch. Marco Casamonti, e presenta parecchie ideenotevoli…il problema e' che conle ultime notizie apparse sui giornali a proposito del sopracitato architetto e dei suoi scagnozzi (luimesso in gattabuia e adesso agli arresti domiciliari accusato di aver“pilotato” qualche garetta analoga,e i suoi tirapiedi indagati per similifaccende...), tutto lo sforzo fino adora fatto dalla “Societa' per Cornigliano”, promotrice dell’iniziativa, e dal Comune potrebbe

passare in secondo piano… Peccato, anche perche' il progetto none' proprio niente male! Eccoquello che dovrebbe accadere inquesti controversi 230.000 mq checomprendono non solo le aree dismesse dalle acciaierie, ma anchezone limitrofe, quali la rimessaAMT, Villa Bombrini, Villa Serra,l’area dei capannoni produttivi(nordest), Via Cornigliano, ViaBertolotti e la zona del mercatorionale, Valletta Rio San Pietro.L’intenzione e' stata quella di cogliere l’occasione della dismissionedelle aree siderurgiche per un ridisegno complessivo dell’abitato diCornigliano. Il progetto e' moltocomplesso e sicuramente e' importante capire quali sono state le esigenze a cui si e' dovuto rispondere.La prima vera urgenza e' statadi sicuro quella di riqualificare

L

Cornigliano, due istantanee della demolizione dei gasometri Ilva ((FFoonnttee RReeppuubbbblliiccaa..iitt))

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una porzione di citta' dotandola diservizi locali di qualita' (verde,sport, scuole), ricucendo l’abitatocon le aree gia' industriali e insediando un tessuto vitale per l’intero quartiere. Da questo punto divista, assume particolare valenza laproposta di realizzare nella VallettaRio San Pietro un nuovo polosportivo ed educativo, con la compresenza di impianti sportivi e diedifici scolastici…si realizzerebbeuna sorta di “campus”, cosi' raroin Italia e a Genova in specialmodo. Altrettanto significativa e'la proposta di insediamenti produttivi “puliti” nell’area verso ilPolcevera, dove potranno trovarespazio funzioni legate all’alta formazione, alla tecnologia, ai mediae laboratori ad esse collegati. Dulcis in fundo… l’intera area ex siderurgica costituira' un parco

urbano, che trovera' ulteriore carattere grazie all’affaccio sulla focedel Polcevera, essa pure destinataad un intervento di riqualificazione. Altri spazi potranno essereutilizzati per rinnovare le funzioniresidenziali e per riqualificare lefunzioni commerciali gia' presentisul territorio, agevolate anche dallariorganizzazione del trasporto pubblico della zona. La seconda necessita' e' quella di dar vita ad unafunzione attrattiva di valenza sovraterritoriale, che si rivolga ad unbacino di utenza piu' ampio. Sitratta di replicare un modello cheGenova ha gia' vissuto con grandesuccesso nell’area del Porto Antico. Il sito proposto e' quello dovesorgevano i gasometri. Poiche' lafunzione ipotizzata richiede volumetrie consistenti, la proposta prevede un edificio parzialmente

ipogeo, la cui massa complessivavenga modellata insieme al profiloaltimetrico del nuovo parco. C’e'da dire che l’impegno per cercaredi divulgare il progetto e le intenzioni c’e' stato… Pochi sanno infatti che era stato istituito proprionei pressi delle zone siderurgichedismesse un utilissimo “infopoint”in cui, poveri tirocinantiaspirantiarchitettisfruttati, venivano sbattuti con la prospettiva di una tesi dilaurea sull’argomento (sicuramentedi grande interesse urbanisticoprogettuale), e magari con la speranza che lo stesso arch. Casamontipotesse fare da relatore in quelgiorno indimenticabile… Noncredo tuttavia che in questo periodo sara' possibile… Al momento l'architetto ha degli impegniimprorogabili e non puo' propriomuoversi da casa.

Una veduta di Cornigliano dal mare ((ffoottoo ddii PPiieerrlluuiiggii BBaagglliioonnii))

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La gita a puntate fra il presente e il passato della nostra citta'

AA SSPPAASSSSOO PPEERR ZZEENNAA:: IILL SSEESSTTIIEERREE DDII PPOORRTTOORRIIAA

iccun dagghe cianin...Sono tutti colpi dati sulmio cuore... Se non puoi

farne a meno, almeno batti piu'piano. Fermati un istante, ti ruboun solo mattone, un tocco de poexia do cian de Piccapria." Sono iversi di una canzone genovesedegli anni cinquanta, anni in cuiprese via la demolizione del quartiere di Portoria, uno dei sei antichiSestieri di Genova. Si era deciso disacrificare parte del centro storicoper dare inizio ad un radicale cambiamento della citta', completatopoi dai lavori per la sopraelevata ameta' sessanta con l'abbattimentodel Ponte Reale e la demolizione,poco dopo, del quartiere Madre diDio. Portoria si estendeva da piazzaCorvetto sino a via XX Settembre,

dall'Acquasola sino all'ottocentesca via Roma e Galleria Mazzini.Parzialmente danneggiato dai bombardamenti della Seconda GuerraMondiale, l'antico quartiere cheprende il nome dalla medievalePorta d'Oria, venne demolito perfare spazio al nuovo centro di Piccapietra. L'omonima piazza cheospita il mercato di San Nicola, glialti palazzi, i porticati, via XII Ottobre e il Palazzo di Giustizia vennero ultimati negli anni ‘60, e permolti oggi non e' semplice immaginare li' una delle zone piu' caratteristiche del nostro centro storico.Portoria era il quartiere dell'Ospedale Pammatone, costruzione chesi estendeva sino al piano dell'Acquasola e di cui oggi e' rimasta solouna piccola parte che ospita il Pa

lazzo di Giustizia. Nel 1922 l'ospedale civico venne trasferito nellenuove strutture di San Martino,ma per secoli Pammatone rimasefra le strutture piu' funzionali d'Italia. Arrivando da via Fieschi o viaMadre di Dio, attraversavi via XXSettembre ed imboccavi via di Portoria per sfociare in piazza Pammatone (oggi piazza Portoria), ilcuore del quartiere con la statuadedicata al "Balilla", il piccolo eroedella storia genovese, che, proprioa Portoria, si rese protagonista delcelebre "Che l'inse?" (Chi inizia?),la miccia che scateno' la rivolta genovese alla dominazione austriaca.Era il 5 dicembre 1746, i raccontidell'epoca narrano che sul tramontare un drappello di soldatiaustriaci stava trascinando per lavia di Portoria il mortaio «SantaCaterina», prelevato alla Cava dalle

“P

Piazza Pammatone (oggi Piazza Portoria) prima della demolizione e il monumento a Balilla ((FFoonnttee CCoommiittaattoo GG..MMaarrccoonnii))

La statua del Balilla oggi

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alture di Carignano. Ad un certopunto la strada sprofondo' sotto ilpeso del mortaio.I soldati chieseroaiuto alla gente del posto con disprezzo, un caporale alzo' persino ilbastone contro un uomo per farsiubbidire... il popolo perdette la pazienza. Fu proprio un bambino, soprannominato il "Balilla", a gridarequelle due parole per poi lanciareverso i soldati il primo sasso, cuisegui' una pioggia di pietre datutto il quartiere verso gli uominiin uniforme, costretti ad abbandonare il mortaio e a darsi alla fuga.Oggi una lapide, posizionata inquello che si pensa essere l'esattoluogo in cui accadde l'avvenimento, ovvero all'angolo fra via

XX Settembre e via V Dicembre,ricorda quella lontana sera di Dicembre del 1746. La statua delbambino, che oggi e' rimasta nellostesso identico punto di un tempo,ma immersa in tutt'altro scenario,fu uno dei primi monumenti pubblici della citta' (1863), precedutosolo dal Colombo, inauguratopoco tempo prima dopo ventannidi lavoro. Per raggiungere Corvetto si superava la Chiesa di S.Camillo tuttora in piedi e siproseguiva lungo via S.Giuseppe,la strada dove sorgeva il Teatro deiPiccoli, un teatro di marionettenella Genova del primo ‘900. Sempre al termine di via Fieschi, invece, fra via di Portoria e quella

che ancora oggi si chiama via S.Bartolomeo Bosco i vicoli salivanosino a Piazza Santo Stefano. Lapiazza e' ancora li', andando versoil Ponte Monumentale, ma e' riconoscibile rispetto a un tempo soloper la sua Chiesa, danneggiata daibombardamenti e ristrutturata nel1950. Le prime mura di S.Stefanovennero addirittura fondate nel970 d.C., e si dice che qui vennebattezzato Cristoforo Colombo.Via Ettore Vernazza che confinavacon via Giulia, divenuta nel XIX secolo Via XX Settembre, ospitava l'"Ospedaletto" per quelli che venivano definiti malati cronici: gli incurabili, i matti e gli epilettici.Dove ora sorge la nuova piazza Piccapietra, invece, i carruggi si arrampicavano in salita sino a piazzaCorvetto paralleli a via Roma. Piccapietra era una piccolissima piazzaracchiusa fra le case dove numerosi scalpellini e muratori, da cui ilnome deriva, abitavano e lavoravano. Sul piano di Piccapietra sitrovava la Porta d'Oria. Da li' partiva l'antico Vico dei Tintori chesfociava in Largo delle Fucine: lìabitavano i tintori di tessuti e illargo prendeva il nome dalle loroofficine, le "fuxxine" appunto.Oggi camminare fra i casermonidella nuova Piccapietra fa stringereil cuore a me, che la vera Portorianon la posso ricordare. Immaginocosa possa provare oggi chi quellestrade le ha vissute e calpestate pertanti anni, chi ricorda le botteghe,la trattoria "Balilla" famosa in tuttala citta' per il suo minestrone... Lagente “de Portoia”, gente di unaZena che non esiste piu'.Antica mappa di Portoria (Fonte francobampi.it)

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ono aperte le iscrizioni perla tappa unica per Genovae la Liguria del 11°°CCAAMM

PPIIOONNAATTOO NNAAZZIIOONNAALLEE DDIIPPOOEESSIIAA OORRAALLEE,, iinn pprrooggrraammmmaallaa sseerraa ddeell 2266 mmaarrzzoo pprreessssoo iill BBeerriiooCCaaffee'' ddii GGeennoovvaa.Un evento ideato e promosso dall'Associazione Via de' Poeti di Bologna, che tocchera' le principalicitta' italiane e si concludera' a Luglio con la finalissima in programma nel capoluogo emiliano. Ipoeti genovesi avranno la possibilita' di presentare i propri versi liberamente e il pubblico decidera'chi si qualifichera' per la finalissimabolognese. In palio quattro premiin denaro, per i primi tre classifi

cati e per il poeta premiato dallagiuria. Le tappe eliminatorie sisvolgeranno anche a Roma, Milano, Bologna, Torino, Perugia,Forli', Reggio Emilia, Ferrara, Firenze, Venezia, Ancona, Vicenzae Palermo. PPeerr iissccrriivveerrssii aallllaa ttaappppaa ggeennoovveesseebastera' inviare una mail all'indirizzo aassssppiirrrrii@@yyaahhoooo..iitt, possibilmente entro il 28 Febbraio. Ilconcorso e' ovviamente aperto atutti e i partecipanti concorreranno alle finalita' promozionali edorganizzative della rassegna colversamento simbolico di euro10,00. Il Campionato Nazionale diPoesia Orale ha il patrocinio dellaProvincia di Bologna e dellaRegione EmiliaRomagna.

MMEECCCCAANNIISSMMOO DDII GGAARRAAIl Campionato si sviluppa in unaserie di incontri eliminatori nelleprincipali citta' italiane ed in unafase finale, che si concludera' conla finalissima in programma aBologna nel luglio 2009.

FFAASSII EELLIIMMIINNAATTOORRIIEEQuattro coppie di poeti, il pubblico vota fino a decretare duevincitori che accederanno di diritto alle fasi finali. I poeti possonodecidere come proporre le loro liriche: con lettura semplice, oppure recitata, usando o meno abitidi scena (costumi, maschere, ecc),usando uno strumento musicaleper accompagnarsi, recitare tra il

pubblico piuttosto che sul palcoscenico. Non sono ammessi: accompagnamenti musicali di terzepersone, basi pre registrate eproiezioni video.

FFAASSII FFIINNAALLII EE FFIINNAALLIISSSSIIMMAAIl meccanismo di voto e' identicoalle fasi eliminatorie: sara' il pubblico a decretare il 1°, 2° e 3° classificato. Nella serata di finalissimasara' assegnato anche un premiodella critica decretato da una Giuria di Qualita'. I premi in paliosono Euro 500,00 300,00 – 150,00rispettivamente per i primi treclassificati ed Euro 200,00 per ilpremiato dalla critica.Inoltre tutti i partecipanti al concorso saranno ospiti del programma radiofonico LA PIAZZADEI POETI, in cui avranno un’intera puntata per raccontarsi edove sono previsti interventi diospiti del mondo della cultura edella musica, famosi e non…

La tappa genovese del 26 marzosara' prima di tutto una serata difesta, un'occasione per riunire letantissime penne di casa nostra, daquelle giovanissime alle piu' mature, senza nessun limite di eta'.Per partecipare non serve nessunrequisito, se non quello di averenel cassetto almeno tre poesie dafar conoscere alla citta'!!

Per info ed iscrizioni:[email protected]

[email protected]

S

AARRRRIIVVAA IILL CCAAMMPPIIOONNAATTOO NNAAZZIIOONNAALLEE DDII PPOOEESSIIAA OORRAALLEE!!Una serata di festa per tutti i poeti genovesi

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rraasssseeggnnaa ssttrraammbbaaa cura di DDeennnniiss CCaarrzzaanniiggaa

SSOOLLOO II FFOOLLLLII NNOONN CCAAMMBBIIAANNOO MMAAII IIDDEEAA......Tutta la saggezza di Fabio Cannavaro e Giampiero Mughini

Cannavaro

PPEERRDDEENNTTII EE MMAAZZZZIIAATTIIAl Thun, club calcistico svizzero, tutti si sono trovati benissimo con i suoi metodi diallenamento. Al Carl ZeissJena, storica societa’ che andava per la maggiore quandoc’era ancora il campionatodella Germania dell’Est,stanno da poco imparando ilsuo stile. Il personaggio inquestione e’ l’allenatoreRene’ Van Eck (nella foto),che sta salendo alla ribalta perle sue bizzarre metodologie diallenamento. In particolare,ha fatto il giro d’Europa latrovata motivazionale messain pratica alla fine degli allenamenti. Infatti, alla fine dellaclassica partitella che di solitoconclude le sedute quotidiane, la squadra sconfitta simette rannicchiata e di spallesulla linea di porta mentre la

squadra vincente calcia conforza contro il sedere dei perdenti con raffiche di pallonate. "I ragazzi sanno lapunizione che li attende allafine delle partitelle la spiegazione di Van Eck cosi’ si impegnano di piu’ in campo,cresce l'intensita’ e nessunovuole perdere". Risultato? Lasquadra e’ a meta’ classifica,piu’ vicina alla zona retrocessione che ai piani alti: qualesarà la prossima trovata dell’originalissimo allenatore?

Mughini

Prima dell’esordio di David Beckhamin RomaMilan di campionato:

Così dopo il gol del 41 segnatoa Bologna il 25 gennaio:

Dopo la punizionegol contro il Genoa:

“Un gran gol, ma era megliochiamare Ursula Andress”

Una settimana prima che il Real Madridcacciasse Schuster dai Galacticos:

“Se la squadra va male e cambi l’allenatore, puoi tranquillamente metterti ilcuore in pace: la squadra andra’ peggio”

Due giorni dopo l’arrivo del nuovoallenatore, ex Siviglia, Ramos:

Sul nuovo acquisto Lassana Diarra:

“So solo che ha lo stesso cognome di Mahamadou, che e' piu’ ca

rino di Mahamadou e che spero sia piu’simpatico di Mahamadou”

EESSPPUULLSSIIOONNII BBIIZZZZAARRRREELocation: Londra. Protagonista: MeTu, il pappagallo senegalese di 9 anni dellapadronatifosa Irene Kerrigan.Il fatto: MeTu è stato espulsoda Gary Bailey, arbitro45enne, durante la partita traHertford Heath e HatfieldTown (valevole per il campionato dell’Hertfordshire SeniorCentenary Trophy). La colpa?MeTu durante il primotempo e’ stato bravissimo, haguardato la partita e ha assi

milato i suoni del luogo. Infatti, dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa, ilpappagallo ha cominciato aimitare il suono del fischiettodell’arbitro, con conseguentescompiglio creato in campocon i giocatori che si fermavano praticamente ogniazione. A quel punto il signorBailey ha invitato la signoraKerrigan a portare fuori dall’impianto sportivo il poveroMeTu. "Ho espulso pochepersone nella mia carriera –ha raccontato poi l’arbitro alDaily Sport – ma di certo nonmi era mai capitato di farlocon un pappagallo". Ma la signora Kerrigan non si arrende: "MeTu adora il calcio– ha spiegato in seguito ladonna e quindi lo riportero’al campo anche il prossimosabato".

“L’arrivo di Beckham e’ unabaracconata... Mi fa specie l’abbia realizzata una societa’ seria come il Milan”

Dopo i due assist contro la Lazio:

“Beckham ha fatto unagiocata divinaaaaaaaaaaaaa”

“Un bel giocatore, e’ stato ilmigliore in campo per il Milan”

“Con il nuovo allenatore,abbiamo tempo davanti, perche’ la stagione e’ ancora molto lunga”

fonte gazzetta.it

fonte gazzetta.it

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ari, carissimi, eccoci di nuovo a veleggiare fra i rivoli del pensiero, a “giocar con la mente e i suoi tarli”come diceva il Battisti. Questo mese il messaggio del vostro scribacchino vuole essere chiaro. C’e' unacosa che e' di fondamentale importanza e che ci si dimentica troppo spesso di fare: dire no quando

e' no. Imparare a rispettare se stessi anche quando ci si trova in disaccordo con gli altri. Accettare il disaccordo. Il disaccordo non piace, il disaccordo e' sconveniente, scomodo, doloroso. Ma ad una osservazione piu'attenta cio' che nella storia, ma anche nella vita di tutti i giorni, provoca eccitazione, sorpresa, interesse, nascesempre da un contrasto, da un disaccordo. Il nuovo e' sempre il frutto di un rifiuto. Tutte le nuove idee sononate dalla capacita' e dalla voglia di qualcuno di dire di no. Perche' il no non puo' rimanere mai fine a se stesso,cio' significa morte. Il no implica sempre che si debba costruire un'alternativa a cio' che si e' rifiutato e volenti o dolenti, miei Cari, il progresso, la crescita puo' esistere solo dove c’e' opposizione, dove c’e' il coraggio di dire la propria. E’ evidente che dove v’e' pigrizia non puo' esserci opposizione. La morte risiede nellaroutine meccanica, quando i nostri atti perdono di spontaneita' e di motivazione e diventano un mero ritualismo allora si cade inevitabilmente in un grigiore esistenziale, in un'apatia. Se lo spirito critico e' sempre acceso, invece, non si puo' cadere nella meccanicita' e se non si cade nella meccanicita' nasceranno sempre deicontrasti, e' un processo, un fatto cosi' naturale da essere paragonabile al cadere di un frutto dall' albero. Tuttinoi lo facciamo in piccolo o in grande, tutti noi a volte rifiutiamo un valore imposto, tutti noi nel nostro piccolo quotidianamente commettiamo atti di ribellione. Ognuno di questi gesti e' un’affermazione della nostraindividualita'. Come si dice: se cambia un elemento cambia tutto l’insieme. L’errore e' spesso quello di sottovalutare l’importanza che i gesti di ciascuno di noi hanno nel quotidiano, il valore delle nostre scelte, anchele piu' insignificanti, quelle che prendiamo sul posto di lavoro, a scuola, al supermercato. Non esiste nulla dinon importante, ognuno di noi in realta' esercita nel suo quotidiano un’influenza enorme su tutto cio' che Locirconda. Ed e' per questo che e' importante rispettare i contrasti, rispettare il disaccordo e fare sempre presente il proprio pensiero e la propria opinione, e' in questo contesto che l’autocensura e' un arma affilata contro se stessi, l’autocensura e' una piccola morte, e' una piccola esecuzione capitale che quotidianamenteognuno di noi compie quando non da voce ai propri dissidi. E’ l’assassinio di un seme, di un'idea che avrebbepotuto portare nuova luce su punti prima oscuri, che avrebbe potuto creare un'alternativa in piu'. Certo, l’autocensura a volte puo' essere considerata come un gesto di civilta' e forse in alcuni casi lo e' anche. Ma proviamo solo in linea teorica a invertire il punto di vista: se invece l’autocensura fosse una mancanza di sincerita'?Ad ognuno la sua conclusione. Il Vostro scribacchino crede che come diceva il saggio Orazio: “La virtu' stanel mezzo, tra due vizi opposti, ben lontana da entrambi” e gli sembra di annusare che nelle nostre citta' labilancia pesi dalla parte dell’autocensura in maniera un po' eccessiva. Quindi il messaggio vuole essere, ditela Vostra sempre e comunque, fatelo con rispetto, educazione, ma dite sempre la vostra, non permettete maia nessuno di manipolare le vostre opinioni o le vostre parole e siate sempre sinceri completamente, con Voistessi e con gli altri, che la sincerita' e' la scelta saggia, la scelta sana, il quieto vivere non dura mai troppo alungo, date retta a uno scribacchino che lo ha sperimentato di persona.

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SSEEBBOORRGGAA,, LL''AANNTTIICCOO PPRRIINNCCIIPPAATTOOAlla scoperta di una localita' davvero suggestiva nell'entroterra della nostra regione

n pugno di case aggrappate alla collina per pocopiu' di 360 abitanti... Come

un messaggio in una bottiglia divetro, Seborga racchiude in se' unastoria assolutamente fuori dal comune, davvero in tutti i sensi. Perla comunita' locale, infatti, l'anticoPrincipato di Seborga, che per loStato Italiano altro non e' che unpiccolo Comune dell'entroterra ligure distante pochi minuti dall'uscita autostradale di Bordighera,non ha mai cessato di esistere. Rivendicano uno status di principatodi cui il paese anticamente godevae persino una sentenza della CorteInternazionale di Giustizia a proprio favore, di cui pero' non si haalcuna traccia. Geniale trovata perattirare turisti o profonde radicipiantate nella storia?? Si e' detto

di tutto e di piu' a riguardo, certamente Seborga non e' un Comunecome tutti gli altri: alcuni storicibritannici definiscono la localita'come la "prima Monarchia Costituzionale del mondo". Le bandierebianco celesti del "Principato"sventolano lungo la strada in salitache porta al paese, fra villette incantevoli e un bellissimo panorama. Ma i confini di Seborga sonovarcati solo una volta superata laguardiola occupata da un uomo

con una strana divisa (gli agentidella Polizia Municipale del Comune di Seborga indossano l'uniforme delle antiche guardie delPrincipato!), un'atmosfera d'altritempi, fra piccole creuze seicentesche che odorano di pietra, lucefioca, piccole taverne e gente cordiale. Il Comune, nella persona delSindaco di Seborga e priore del"Principato" Franco Fogliarini, e'considerato dai seborghini il rappresentante legale dell'Amminis

U

Il passaporto del Principato e i Luigini, la moneta di Seborga

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trazione della Repubblica Italiana,mentre il principe di Seborga (chenon ha nessun potere legale) e'Giorgio I, coadiuvato da un consiglio di quindici ministri. Ma le curiosita' non finiscono qui: nel 1660i monaci di Lerino fondarono lazecca di Seborga e ancora oggi il"Principato" batte la propria moneta, il "Luigino". Priva di valore legale, la moneta e' utilizzata come"buono" spendibile a Seborga, conun cambio fissato intorno ai 6 dollari USA. Il paese ha targhe automobilistiche proprie da mettere alato di quelle italiane, ma anchepassaporti e patenti, che altro usonon possono avere se non quellofolkloristico tipico di qualunquesouvenir. Oltre al turismo, i Seborghini vivono coltivando edesportando in tutto il mondo fiorie fogliame, specialmente mimosa,eucaliptus e ginestra ornamentale.E' una localita' che senza ombra didubbio merita di esser visitata, l'ennesimo "tesoro nascosto" dellanostra regione.Chiesa di San Martino di Tours Piazza San Martino

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LLAA SSTTOORRIIAA DDII BBAACCCCOO EE DDEELL SSUUOO CCAARRNNEEVVAALLEE......ddii EEnnrriiccoo SSccaarruuffffii

anto ormai sono grande.Non mi maschero piu' acarnevale. Eppure me le ri

cordo, quando ero piccolo questestrambe settimane invernali nonerano uguali alle altre. Quale deinostri tanti eroi quest'anno si sarebbe meritato il tanto atteso travestimento? Ricordo i bambini cheavevano paura delle schiume spraye quelli che facevano fila per accaparrarsene il piu' possibile, il giornodella pentolaccia e le stelle filanti...anche se quelle sinceramente le hosempre considerate un po' sfigate,anche da bambino. Oggi ovviamente non e' piu' la stessa cosa,ma quella che noi chiamiamo carnevale in realta' e' una festa popolare che ha origini davveroantichissime. Nella nostra cultura il

carnevale ha marcata matrice cristiana, ma veniva celebrato anchemolti anni prima del cristianesimo,ai tempi dei romani. Venivanochiamati Baccanali (ovvero banchetti dedicati al dio Bacco), ederano giorni di festa all'insegnadella dissolutezza, dello sfogo corporale e sensoriale. C'e' chi ha individuato altri riti paganidell'antichita' come i “Lupercali”(riti di purificazione del 15 febbraiocelebrati dai sacerdoti "luperci") esoprattutto i “Saturnali” (festa popolare dell'antica Roma in onoredi Saturno) quali padri del nostrocarnevale. I Saturnali dei romanifesteggiavano la fine dell'inverno el'inizio di una sperata primaveraricca e feconda dal punto di vistaagricolo, ma erano anche i giorni

in cui venivano ribaltati i ruoli gerarchici, lo schiavo diventava padrone e vi era una stretta vicinanzatra nobili e plebei, giovani e anziani, nonchè una sospensionedelle leggi sociali e umane. Il tuttoera buon uso farlo a volto coperto,si portava la maschera... Se poi sivuole essere pignoli, la mascheraveniva utilizzata fin dai tempi delpaleolitico dagli sciamani che avevano il compito di scacciare gli spiriti maligni. La parola carnevalearrivo' piu' tardi, dal latino carnemlevare (eliminare la carne), assunsequesta accezione in quanto indicava la festa che veniva celebratasempre prima della Quaresima, periodo in cui i fedeli digiunavano.Per la chiesa infatti il carnevale e’un momento di riflessione e di riconciliazione con Dio, ma questafesta porta con se' un antichissimoalone fatto di trasgressione e lussuria piuttosto che di asceticità emeditazione. Durante il medioevoil significato primo di questo avvenimento era la purificazione dell'essere umano dai suoi peccati,tuttavia le popolazioni non smiserodi celebrarlo attraverso feste e ban

T

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chetti e di cio’ abbiamo una concreta testimonianza nella canzonedi Lorenzo il Magnifico "...chi vuolesser lieto sia, di doman non c’e’certezza..." che fa parte dei canticarnascialeschi dedicati a Bacco eal carnevale. Oggi, luoghi comeVenezia (la notte di carnevale i vicoli della Serenissima si riemponodi gente, vino e banchetti...), Ivrea(dove il carnevale e' caratterizzatodall'antica battaglia delle arance...),Montemarano (un borgo in provincia di Avellino che celebra latradizione carnevalesca medievalecon danze e musiche popolari, maschere e festeggiamenti...) o comemolte citta' della Spagna e del Portogallo (Cadiz vive la sua notte magica a carnevale) mantengono vivoil fuoco della tradizione... Insomma, quanta strada dietro queicoriandoli colorati. Magari quest'anno il mio carnevale avra' unbriciolo di senso in piu'. A Genova,tra l'altro, per la prima volta in Ita

lia, arriva il Carnevale Multietnicodel Mediterraneo: per due settimane, dal 14 al 28 febbraio i novemunicipi realizzeranno in differentizone dal centro storico alle periferie nove feste carnevalizie: ogni circoscrizione, infatti e’ gemellata conuna citta’ del Mediterraneo edospitera’ eventi con costumi e tradizioni del carnevale di quellacitta’. Queste le city coinvolte: Patrasso (Grecia), Nizza (Francia),Tarragona (Spagna), Sousse (Tunisia), Viareggio (Italia), Malta, Limassol (Cipro) e Lagosta (Croazia).

Il direttore artistico dell'eventosara' il cantautore genovese GianPiero Alloisio. Che dire, buon carnevale a tutti! Quello vero pero'...

Cadiz, la notte di Carnevale; in alto la battaglia di arance del Carnevale di Ivrea (Repubblica.it)

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TTOOCCCCAA AA NNOOII!!!!L'iniziativa di Mtv: 50.000 firme e una proposta di legge di iniziativa popolareddii DDeeeeppaa SSccaarrrraa’’

hi di noi, davanti ad unabirra con gli amici, non hadetto “dobbiamo fare

qualcosa, dobbiamo cambiare lecose”? Bene, il canale televisivomusicale Mtv ha dato una bellissima opportunita' a tutti i grandipolitici inespressi del Paese! E’ arrivato il momento di smetterla diparlare e di agire. Si chiama“Tocca a noi”, un'iniziativa moltoparticolare che ha come primoobiettivo quello di coinvolgere igiovani nella vita politica italiana,consentendo loro di partecipareattivamente, ovvero promuovendouna proposta di legge di iniziativapopolare. Attraverso il sitowww.mtv.it/toccanoi migliaia dipersone hanno scelto “scuola euniversita'” (le altre possibilita'erano “ambiente, “lavoro” e “accesso alla politica”) come tema rispetto al quale presentare laproposta di legge. Da adesso sino atutto febbraio alcuni gruppi di lavoro, composti da studenti universitari e supportati da diversiprofessori, si occuperanno dellastesura della proposta. A quelpunto verranno pubblicate sul sitotre differenti versioni tra le qualinoi tutti saremo chiamati a scegliere e che potranno essere revisionate in base alle nostre richieste.La proposta che verra' scelta sara'trasformata in un vero e propriotesto di legge e infine, a partire daquesta primavera, verra' organizzata una raccolta firme in tutta Ita

lia... perche' una proposta di leggeper essere votata in Parlamento necessita di 50.000 firme. Chiunquepotra' partecipare in prima persona a tutte le fasi attraverso il sito,dalle scelte alle opinioni, sino aproporvi volontari per la stesuradei testi, per la raccolta firme, maanche per far conoscere “tocca anoi” nella propria scuola o Universita'. I giovani d’oggi, si sa, sonoi quarantenni... Gli “under” si sentono lontani dalla vita politica, eper i giovanissimi tante volte e'

come se si trattasse di un miraggio,dell'opinione di qualcun altro.“Tocca a noi” e' una possibilita'semplice quanto funzionale per informarsi, capire e proporre, il tuttoa portata di click. Un’iniziativasenza precedenti, un canale televisivo che si propone portavoce eaccompagnatore dei suoi tanti telespettatori votanti, attraverso lamagica finestra del web. Proposte,non proteste. E fra tante inflazionate svolte e cambiamenti, questoe' gia' un ottimo punto di partenza.

C

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a cura di DDaanniieellee OOrrllaannddii

ome scientifico Extatosoma bufonium,questo particolare insetto e' ben conosciuto per la sua incredibile capacita' di

mimetizzarsi tra le piante, abilita' nota con ilnome di fitomimetismo. Essendo incapace di volare e non particolarmente agile nei movimenti,l’insetto si difende restando perfettamente immobile tra le piante di cui si nutre, rendendosiquasi invisibile ai predatori.

N

nimale molto docile ma dalla tempra decisamente possente, veniva infatti spesso utilizzatocome animale da lavoro nelle campagne. Il

mulo e' un ibrido che deriva dall’incrocio tra lo stallonedell’asino e la cavalla femmina, al contrario (cavallo maschio e asino femmina) si ottiene invece il bardotto.Come spesso accade in natura, le forme ibride degli animali sono sterili, non possono cioe' generare una prole,solo occasionalmente alcune femmine possono esserefecondate da cavalli o asini.

A

’ibis scarlatto (Eudocimus ruber) e' un uccellosudamericano affine agli ibis del vecchio continente. Con il termine ibis si identificano co

munemente un gruppo di uccelli facenti parte deiTrampolieri ciconiformi caratterizzati da un lungocollo curvo. Era considerato sacro per la mitologiaegizia. L'animale beveva e cercava solo acqua limpida.Per questo motivo i sacerdoti egiziani, per il rito dellelustrazioni, utilizzavano prevalentemente l'acqua incui un ibis si era dissetato.

L

INSETTO

STECCO

IIBBIISS

IL MULO

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RRiittrraattttoo ddii GGuussttaavvee GGeeffffrrooyy OOlliioo ssuu tteellaa 11889955PPaauull CCèzzaannnnee

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FFRRAA II ““MMAANNDDIILLLLII”” DDII VVIITTTTOORRIIOO......Una lunga intervista con il grande cantautore genovese Vittorio De Scalziddii GGaabbrriieellee SSeerrppee

al 1966 (anno di uscita delprimo disco di quelli cheancora si chiamavano

"Trolls") ad oggi, Vittorio De Scalzicompie ben quarantatre' anni di carriera, quarantatre' anni di musica all'ombra della Lanterna. Questoinverno e' uscito il suo ultimo album,s'intitola Mandilli ed e' cantato in genovese: una vera e propria perla."Mandilli come fazzoletti trovati inun baule rovistando fra le vecchiecose della mia soffitta. Ogni fazzoletto una storia, ogni storia una canzone." E allora siamo andati con lui,un viaggio immaginario nella soffittadi Vittorio, fra ricordi e canzoni, fratutti i suoi mandilli insomma... Dovela musica e' sempre stata protagonista, dove i sogni presero forma tantianni or sono per resistere sino adoggi come una splendida realta'.PPaarrttiiaammoo ddaallll''uullttiimmaa ccrreeaattuurraa:: ""MMaannddiillllii"",, uunn aallbbuumm iinn ggeennoovveessee.. PPeerr tteennoonn ee'' llaa pprriimmaa eessppeerriieennzzaa ccoonn ii tteessttiiddiiaalleettttaallii,, ggiiaa'' aaggllii iinniizzii ddeellllaa ccaarrrriieerraa

aavveevvii ccoollllaabboorraattoo ee ssccrriittttoo ppeerr ii""TTrriillllii""...... IInn uunn ccoonntteessttoo iinn ccuuii iill ddiiaalleettttoo ffaa sseemmpprree ppiiuu'' ffaattiiccaa aa ccoonnsseerrvvaarrssii ffrraa llee nnuuoovvee ggeenneerraazziioonnii,, cchheessiiggnniiffiiccaattoo ppeennssii ppoossssaa aavveerree llaa ttuuaannuuoovvaa aavvvveennttuurraa mmuussiiccaallee??Eh gia', ma ancora prima dei Trilliscrissi "Come sei bella Zena", unacanzone considerata senza autore efatta risalire alla tradizione popolaregenovese... Per carita' ormai ha quarantanni quel pezzo, pero' l'hoscritto io!!! Scherzi a parte... Ho intrapreso l'avventura musicale di"Mandilli" innanzitutto per amore,un amore fortissimo per la mia citta'.Poi, come dici bene tu, il dialetto e'una scelta importante... Perche' considero la nostra lingua l'arma piu'preziosa che abbiamo per combattere l'omologazione verso cui ilmondo di oggi ci spinge. I giovaniche non conoscono il genovese perdono contatto con la loro terra, perche' le parole sono l'espressione deinostri pensieri ed e' un po' triste che

oggi, davanti alla tv, un marchigiano,un valdostano ed un ligure possanoavere gli stessi identici pensieri... AAmmoorree ppeerr llaa ttuuaa cciittttaa''...... QQuuaannttoorriiccaammbbiiaattoo sseeccoonnddoo ttee??Beh, devo dire che percepisco e hopercepito in tutti questi anni davvero tanto amore dalla mia citta'.Quando giro per Genova la citta'sembra piccolissima, un paese... Perche' tutti mi salutano e mi parlano ea me sembra di conoscere tutti... e'bellissimo, magico. Non avendo mainascosto la mia fede blucerchiata,inoltre, i tifosi si fermano e mi parlano spesso di calcio, genoani esampdoriani. Si sa quanto sentiamola fede calcistica noi liguri...LLaa sscceellttaa ddeell ddiiaalleettttoo ggeennoovveessee ffuuaanncchhee ddii FFaabbrriizziioo DDee AAnnddrree'' iinn ooccccaassiioonnee ddeellll''aallbbuumm CCrreeuuzzaa ddee mmaa..FFoorrssee,, ccoonnssiiddeerraannddoo ssoopprraattttuuttttoo iillttuuoo lluunnggoo rraappppoorrttoo pprrooffeessssiioonnaallee eeddii aammiicciizziiaa ccoonn FFaabbrriizziioo,, qquueellll''aallbbuummppuuoo'' eesssseerree ccoonnssiiddeerraattoo ""iill ppaaddrree""ddeell ttuuoo ""MMaannddiillllii""?? Il padre non credo... sicuramente,pero', la strada che percorre il miodisco e' la stessa che Fabrizio spiano'a tutti noi cantautori genovesi nel1984 con "Creuza de ma". Il genovese grazie a lui varco' nuovamentei confini del porto, per tornare adinsinuarsi in tutto il mediterraneo.AA pprrooppoossiittoo ddii FFaabbrriizziioo...... QQuueessttii uullttiimmii ssoonnoo ssttaattii ggiioorrnnii ""ffuurriibboonnddii""ccoommee pprroobbaabbiillmmeennttee lluuii sstteessssooaavvrreebbbbee ssccrriittttoo.. TTuuttttaa IIttaalliiaa ppeerr uunnaasseettttiimmaannaa hhaa ppaarrllaattoo ddii lluuii ee,, aahhiimmee'',,ttaannttee vvoollttee aanncchhee uunn ppoo'' aa sspprrooppoossiittoo.. TTuu cchhee iinnssiieemmee aa lluuii hhaaii ttrraassccoorrssoo ttaannttiissssiimmii mmoommeennttii cchhiittaarrrraaaallllaa mmaannoo,, rraaccccoonnttaaccii uunn aanneeddddoottoo,,uunn ffllaasshh ssiiggnniiffiiccaattiivvoo......Sono d'accordo con te, io penso con

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tutta sincerita' che Fabrizio in questigiorni si sia fatto tante risate dalassu'. In molti casi ho assistito aduna vera e propria mercificazionedella sua poesia e non credo ce nefosse bisogno. Lo show di Fazio, adesempio, sicuramente e' stato fattoe pensato con tanto amore, per carita', ma sull'esecuzione dei brani diFabrizio avrei da ridire! Lui per meera un magnifico mosaicista e cesellatore di parole, scriveva sempre laparola giusta al momento giusto equesto era un grande dono. Ricordoche avevo sedici anni quando glidavo la caccia le rare volte che veniva ai bagni Lido. Lo cercavo equando lo trovavo facevo tanto cheriuscivo a entrare con lui in cabina.Gli facevo ascoltare le mie primissime cose, con una chitarra di plastica, un suono orribile. Era il ‘64 senon ricordo male, Fabrizio era gia'Fabrizio De Andre', ma non dicevanulla e mi ascoltava... Io avevo l'abitudine di cantare parole a caso in inglese senza significato perche' nonavevo dei veri testi: "Evita di dire stestronzate in inglese mi disse unavolta scrivi subito i testi quando haila musica, esprimi quello che senti initaliano..." Qualche anno dopo lui sioccupo' di tutti i testi di "Senza Orario Senza Bandiera", il primo albumdei New Trolls, adattando le poesiedel poeta genovese Riccardo Mannerini. Fu l'inizio di un lungorapporto umano e professionale.VVeenniiaammoo aaii ""NNeeww TTrroollllss"",, uunnaa ddeelllleeppaaggiinnee ppiiuu'' iimmppoorrttaannttii ddeellllaa ssttoorriiaaddeell rroocckk iittaalliiaannoo.. DDaall GGiiaappppoonnee aalllleeAAmmeerriicchhee,, uunn ssuucccceessssoo ppllaanneettaarriioo..DDaall pprriimmoo aallbbuumm ccoonn tteessttii ddii MMaannnneerriinnii ee DDee AAnnddrree'',, ppaassssaannddoo ppeerr iillcceelleebbrree ""CCoonncceerrttoo GGrroossssoo""...... RRiippeennssaannddoo aa qquueeggllii aannnnii ee'' ppiiuu'' llaa mmaalliinnccoonniiaa oo ll''oorrggoogglliioo?? QQuuaallee ee'',, ssee cc''ee'',,

iill rriimmppiiaannttoo ddii VViittttoorriioo DDee SSccaallzzii?? EEllaa cchhiiaavvee ddii ttaannttii ssuucccceessssii??La chiave del successo se uno sapesse trovarla sarebbe tutto piu'semplice... Non lo so, non ne hoidea. Sicuramente sono una personamolto caparbia e questo mi ha aiutato molto, poi credo serva ancheun po' di presunzione... Bisogna andare controcorrente senza averpaura di farlo, cercare il "nuovo" cheovviamente all'inizio non piacera' anessuno... Ma se pensi che siano loroa non capirci nulla e tu ad avere frale mani qualcosa di forte, allora continui ad andare dritto per la tuastrada e da qualche parte arriverai.Malinconia nessuna, davvero, un po'di orgoglio invece si, sono sincero,soprattutto quando vado all'estero...in Giappone mi dimostrano sempremoltissimo affetto. Un rimpianto...ti diro', a dirla tutta un rimpiantoc'e': non aver iniziato prima a fare ilcantautore. Da bambino volevo unaband a tutti i costi, i Beatles e i Rolling Stones erano un mito. Poi conNico Di Palo fondammo i NewTrolls e i miei sogni si realizzarono...Ci ritrovammo ad aprire i concertidegli stessi Stones e a conoscerli dipersona, facevamo rock progressivo,che era quello che ci piaceva fare, eguadagnavamo molti soldi... I tempipero' cambiarono e, desiderosi dimantenere il successo che avevamoraggiunto, ci buttammo nella musicapiu' leggera, il pop. Ebbene, quellascelta oggi la soffro un po', avrei preferito forse concentrarmi subito suuna strada simile a quella che stopercorrendo ora... II ffaann ddeellllaa vvoossttrraa ggeenneerraazziioonnee ssppeessssooaaffffeerrmmaannoo cchhee ssee ii NNeeww TTrroollllss nnoonnaavveesssseerroo aavvuuttoo pprroobblleemmii ddii ccoonnvviivveennzzaa aallll''iinntteerrnnoo ddeell ggrruuppppoo,, ccaarraatttteerriiaallii eedd aarrttiissttiiccii,, aavvrreebbbbeerroo ppoottuuttoo

ddaarree aannccoorraa mmoollttoo ddii ppiiuu'' ddii qquueelllloocchhee hhaannnnoo ddaattoo aallllaa mmuussiiccaa iittaalliiaannaa..QQuuaannttoo cc''ee'' ddii vveerroo iinn ttuuttttoo qquueessttoo??OO ffoorrssee ffuurroonnoo pprroopprriioo qquueessttee ddiivveerrggeennzzee llaa ffoorrzzaa ddeell vvoossttrroo ssoouunndd......Non lo so cosa avrebbero potutodare i New Trolls senza i problemiche ci sono stati... So che eravamoquattro ragazzini molto diversi,come estrazione sociale, studi e soprattutto preparazione musicale.Piano piano, crescendo e maturando, certi problemi era normaleche uscissero. Abbiamo avuto la fortuna di non fare gavetta, il che significa che a ventanni avevamosoldi, successo e a quell'eta' certecose ti danno alla testa. Tanti manager ci hanno poi mangiato sopra enoi, da parte nostra, abbiamo sperperato tanto... Diciamo che in uncerto senso i problemi ce li siamoanche un po' cercati, ma suonavamobene, eravamo forti e questo venivaprima di ogni altra cosa.TTee ee NNiiccoo DDii PPaalloo ((ii ""LLeennnnoonnMMccCCaarrttnneeyy"" ddii ccaassaa nnoossttrraa......)),, aavveetteeaavvuuttoo llaa ffoorrttuunnaa ddii mmuuoovveerree ii pprriimmiippaassssii iinn uunn tteerrrreennoo ggiiaa'' iinnccrreeddiibbiillmmeennttee ffeerrttiillee.. IInn qquueeggllii aannnnii eerraannoo ee

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mmeerrssii ee ssttaavvaannoo eemmeerrggeennddoo ddaaii nnoossttrrii vviiccoollii ggrraannddii ttaalleennttii...... CChhee rriiccoorrddiihhaaii ddii qquueeggllii aannnnii??Negli anni ‘60 a Genova e in Liguriac'era un fermento creativo impensabile. Prendiamo il Festival di Sanremo... Noi suonavamo in un localea Sanremo in quel periodo, il Club64. Gli artisti in gara venivano a sentire noi dopo essersi esibiti, noi cheeravamo agli inizi. Si passava la nottea suonare, ricordo una lunga jamsession con Stevie Wonder... oggiqueste cose non accadono piu'. AllaFoce, in fondo a via Cecchi, c'era unbar frequentato da tutti gli artistidella citta'. C'era il poeta RiccardoMannerini, lo stesso Fabrizio, poiTenco, Lauzi, i fratelli Reverberi... ioero un ragazzino. Poi mio padre apri'un ristorante a Sturla sul mare, nellazona di via del Tritone, da "Gianni",si chiamava... e li' iniziarono a veniretutti loro. Avevo allestito nel retrouna sala con gli strumenti e li' rimanevamo la notte ore e ore a suonare,provare, parlare... Tutti gli artisti genovesi, ma ricordo ad esempioanche la P.F.M. e i Rokes di ShelShapiro. C'era un'atmosfera davverofantastica. Ricordo la prima voltache mi presentarono Tenco, lui era

un appassionato di baseball e vennea mangiare da mio padre con tuttala squadra. Mi fece l'autografo suuna pallina da baseball...DDaall rroocckk pprrooggrreessssiivvoo aall ppoopp ppaassssaannddoo ppeerr llaa mmuussiiccaa ccllaassssiiccaa ccoonn iiNNeeww TTrroollllss,, ppooii llaa ttuuaa vvaassttaa pprroodduuzziioonnee ccaannttaauuttoorraallee ssiinnoo aa ""MMaannddiillllii""ee iinnffiinnee llee ccaannzzoonnii ssccrriittttee ppeerr llaa SSaammppddoorriiaa...... IInnssoommmmaa,, uunnaa ccaarrrriieerraa lluunngghhiissssiimmaa cchhee hhaa ssaappuuttoo ttooccccaarree ccoonnmmaaeessttrriiaa ttaannttii ggeenneerrii ccoossii'' ddiivveerrssii ffrraalloorroo.. SSee VViittttoorriioo DDee SSccaallzzii nnoonn ffoosssseeggiiaa'' ccoonnoosscciiuuttoo...... ee ddoovveessssee ffaarrssii ccoonnoosscceerree ccoonn uunnaa ccaannzzoonnee ppeerrooggnnuunnoo ddii qquueessttii mmoonnddii mmuussiiccaallii cchheeppooii rraapppprreesseennttaannoo pprroobbaabbiillmmeenntteeaanncchhee ssttaaggiioonnii ddiivveerrssee ddeellllaa ttuuaa vviittaa......ccoossaa ffaarreebbbbee aassccoollttaarree ddii ssee''????"Signore io sono Irish", con il testo diFabrizio De Andre'... quelli erano iprimi New Trolls. Poi "La nuova predica di padre O'Brian", per quantoriguarda il rock progressivo... La stagione del pop e' invece caratterizzatasenza dubbio da "Quella carezzadella sera", mentre "Lettera da Amsterdam" credo sia la piu' significativa fra le canzoni che ho scritto perla mia Samp. Infine, dall'ultimoalbum, "Aia da respia" e' un branoche mi piace moltissimo...AAbbbbiiaammoo aacccceennnnaattoo aallllee ccaannzzoonnii cchheehhaaii ssccrriittttoo ccoonn ttuuoo ffrraatteelllloo aa ccaavvaallllooffrraa ggllii aannnnii ‘‘8800 ee ‘‘9900 ppeerr llaa SSaammppddoorriiaa.. LLaa ppaarrttiiccoollaarriittaa'' ee'' cchhee ooggggii,,mmoollttii ggiioovvaannii iinniizziiaannoo aa sseennttiirree iillnnoommee ddii DDee SSccaallzzii pprroopprriioo ppeerr qquueellllaa""LLeetttteerraa ddaa AAmmsstteerrddaamm"" cchhee llaa ggrraaddiinnaattaa ssuudd iinnttoonnaa aa ggrraann vvooccee ooggnniiddoommeenniiccaa...... CChhee eeffffeettttoo ttii ffaa????Beh, e' semplice... fa godere! Ognidomenica e' un'emozione e credoche un artista come me nonpotrebbe chiedere di meglio...AA GGeennoovvaa ssoonnoo ttaannttii ii ggiioovvaannii aarrttiissttii,,iinn ttuuttttii ii ccaammppii,, cchhee ssooggnnaannoo ddii

eemmeerrggeerree ee cceerrccaannoo ddii ffaarr sseennttiirree llaapprroopprriiaa vvooccee iinn ttuuttttii ii mmooddii...... QQuuaalleessttrraaddaa ccoonnssiigglliieerreessttii lloorroo ddii ppeerrccoorrrreerree nneellllaa rreeaallttaa'' ddii qquueessttii tteemmppii ppeerr ffaarrssii ccoonnoosscceerree aall ggrraannddee ppuubbbblliiccoo??Direi loro che non esiste una stradada percorrere, ma non sono io lapersona giusta per dare consigli diquesto tipo. A volte le strade cheportano al successo sono davveromisteriose e non rintracciabili...CCaappiittaa ssppeessssoo cchhee iill pprriimmoo ssccoogglliioo ddaassuuppeerraarree ppeerr uunn rraaggaazzzzoo cchhee ssooggnnaaddii vviivveerree ddeellllaa pprroopprriiaa aarrttee ssiiaa llaa ffaammiigglliiaa,, llaa qquuaallee iimmppaauurriittaa ppeerr uunn ffuuttuurroo iinncceerrttoo,, lloo ssccoorraaggggiiaa ppeerriinnddiirriizzzzaarrlloo vveerrssoo aallttrrii oorriizzzzoonnttii.... CChheerruuoolloo hhaa aavvuuttoo llaa ttuuaa ffaammiigglliiaa ppeerr llaarreeaalliizzzzaazziioonnee ddeeii ttuuooii ssooggnnii??E' vero, ed e' altrettanto vero cheper me la famiglia e' stata fondamentale. Mio padre lo ringraziero'sempre: lui credeva fortemente nellemie qualita' e faceva di tutto per incitarmi ad andare avanti. A forza dicene corrompeva i discografici perfar avere un contratto ai New Trollse alla fine ci riusci'. Anche la possibilita' di aprire i concerti di ungruppo come gli Stones arrivo' grazie all'intraprendenza di mio padre.I New Trolls

Fonte New Trolls fan club

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““UUNN GGIIOORRNNOO PPEERRFFEETTTTOO””Intervista a Ferzan Ozpetek e Isabella Ferrariddii FFrraanncceessccoo GGuuaallddaarroonnii

ratto dal romanzo omonimo di Melania Mazzucco,“Un giorno perfetto” e' il

film presentato alla 65ª Mostra delCinema di Venezia da Ferzan Ozpetek, un film che rapisce immediatamente. Interpretato da ValerioMastandrea, Isabella Ferrari e unaMonica Guerritore grande fisique durole, il film e' una storia d’amore feroce, farcita con un riuscitissimo intreccio dei personaggi. Ne abbiamoparlato con il regista e con laprotagonista Isabella Ferrari...

IILL FFIILLMM“Il film non parte da un mio soggetto commenta Ozpetek ma daun romanzo. Ho letto la sceneggiatura che mi ha dato Domenico Procacci e mi e' piaciuta molto, misembrava una storia molto profondasull’uomo, su un lato abbastanzaoscuro di un uomo... Non e' un filmcorale: in ogni scena ci sono due otre personaggi al massimo, abbastanza facile da realizzare rispetto aquando dirigi dieci attori insieme inuna scena.”

IILL RROOMMAANNZZOO“Melania Mazzucco e' rimasta colpita dal film, mi ha detto che le hafatto un enorme piacere vedere sulloschermo “Un giorno perfetto” diOzpetek, non di Mazzucco! Devoessere sincero pero', ho letto primala sceneggiatura, poi il libro... e hocambiato molte cose, ma questo e'ovvio che avvenga quando si portano sullo schermo dei romanzi.”

IILL CCAASSTT“Una volta scelti i due protagonisti,il resto e' venuto con grandissima facilita'. Ci sono anche grandi attoriche – volentieri – sono venuti a farepiccole parti. Io sono felicissimodegli attori, sono tutti straordinari,veramente grandiosi. Anche i bambini sono stati bravi, molto. Nellascena in cui si vede il braccio delbambino, io pensavo “vedremo l’inferno”, invece lui si era addormentato e russava, e noi intorno a luiabbiamo girato tutta la scena inun’ora. Infine posso affermare chee' meraviglioso lavorare con tanteattrici... e ora so che il mio sogno e'fare un film con una decina di attrici! Sicuramente bisogna stare piu'attenti alle piccolezze, al caffe' controppo latte, ad esempio... ma tuttigli attori sonocosi', la fragilita'e la debolezza tiportano ad attaccarti alle cosestupide e superf i c i a l i . . . ”

VVeenniiaammoo aallllaaFFeerrrraarrii,, rreeggiinnaa ddiiqquueessttaa ppeelllliiccoollaa..IIssaabbeellllaa,, ccoossaa ttiihhaa llaasscciiaattoo qquueessttaa eessppeerriieennzzaa llaavvoorraattiivvaa??Dopo aver fattoil film ho capitoche su diecidonne stuprate,sette subiscono

nell’ambiente domestico: sonodonne che hanno paura di ritornarea casa, non di uscire di casa. Donneche in un groviglio di sentimenti non riescono a denunciare le violenze.

NNeell ccaasstt sseeii aaffffiiaannccaattaa ddaa uunnaa ggrraannddeeddeell nnoossttrroo cciinneemmaa ccoommee SStteeffaanniiaaSSaannddrreellllii......Quando ci si incontra tra donne, lamaggior parte delle volte c’e' unacomplicita' che va al di la' dell’eta'.Quando e' arrivata Stefania si e' materializzato il mito, l’attrice che hafatto tutti i film che avrei volutofare. E' entrata con questa sua energia meravigliosa. Mi ha dato consiglimolto interessanti sul mio ruolo, mifaceva notare la fortuna di essere inquesto film e di fare uno di queiruoli di cui si sente l’odore.

T

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DDAA GGRRAANNDDEE VVOOGGLLIIOO FFAARREE DDIIEEGGOO SSPPAAGGNNOOLLII......Lo storico stage manager di Vasco fa il suo esordio nel mondo del cinemaddii DDeebboorraahh BBrruullaarrdd

guardo attento a 360 grandi,voce a cento e piu' decibel,concentrazione e disinvol

tura di smistaggio e circolazione daghisa in pieno centro all’ora dipunta; e' questa la diapositiva che ciarriva dal suo regno: il palco. A farparlare di se e' Diego Spagnoli, unpersonaggio dietro al personaggio.Legato da anni alla leggenda VascoRossi (e' lo stage manager di Vascoo direttore di palco per dirla all'italiana) di difficile inquadratura professionale dalle mille cose che sa, e

riesce a fare, Diego da un po’ ditempo brilla di una luce tutta sua.“Da oltre 30 anni calco palchi diogni dimensione e genere, non misono mai tirato indietro davanti anulla, ho lavorato sodo...”CChhii ee'' DDiieeggoo SSppaaggnnoollii??“Sono quello che sono, una personanormale che ha la fortuna di amareil suo lavoro. Diego Spagnoli vorrebbe essere solo un nome ed un cognome, in realta' mi sono resoconto, grazie ad un fan di Vasco,che le varie attivita' che svolgo die

tro le quinte e sopra il palco possonointeressare ai giovani...” Il fan in questione si chiama Michele, e ad ogniconcerto di Vasco nella folla compariva il suo stendardo: “Da Grandevoglio fare Diego Spagnoli”.“Quando lo vidi la prima volta nonci potevo credere, lo rividi un’altravolta ad un altro concerto e poi adun altro ancora, tanto che alla finene rimasi incuriosito e scesi perscambiare due chiacchiere con questo ragazzo...” “Michele oggi lavoracon me” prosegue emozionato l’exbassista Spagnoli, “lui mi e' statod’input per il lavoro che ho prodotto questa primavera.” Spagnoliha infatti realizzato un film di quaranta minuti per la regia di Gigi Tufano intitolato proprio “Da Grandevoglio fare Diego Spagnoli”, unsogno che si realizza, quello di Michele, una vita professionale cheprende luce, quella di Diego. Spagnoli non e' nuovo a queste situazioni, i fan del Blasco lo conoscono da anni, dal 1996 comepresentatore ufficiale della Band sulpalco, negli ultimi anni in vesteanche di performanceman e di “attivo inventore di scherzi” (e' suoquello dell’ultima data del tour diVasco dove sull’assolo nel branoGioca con Me ha introdotto un sosiadi Slash, noto chitarrista americanodei Guns’n’Roses ndr).SSeeii aammaattoo ddaa ttaannttee ppeerrssoonnee,, ppeerrcchhee''sseeccoonnddoo ttee??“Mi ritengo una persona come lealtre che opera in una posizione diversa; delle volte mi sento proprioun tramite tra il cantante e i ragazzi

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che stanno al di la' delle transenne esiccome so bene che il mio lavoroesiste anche e soprattutto grazie aloro, ho voglia e mi sento di fare perloro tutto quello che posso.”HHaaii rreeaalliizzzzaattoo uunn ssooggnnoo,, uunn ffaann ggrraazziiee aa ttee ee'' ppaassssaattoo ddaa uunn llaattoo aallll’’aallttrrooddeellllee ttrraannsseennnnee...... EE'' aannccoorraa ppoossssiibbiillee““ddaa ggrraannddii”” ffaarree DDiieeggoo SSppaaggnnoollii??“E’ difficile pensare ad una cosa delgenere proprio ora, la musica comealtri ambiti e' in crisi, non saprei...Posso dire che Diego Spagnoli oggiha trent’anni di gavetta sulle spalle,fra situazioni piacevoli e spiacevoli,occasioni colte, vissute appieno ealtre perse per strada. Sicuramenteho avuto la fortuna di essere passatodalla passione alla professione, cosache non molti possono vantare nelproprio lavoro. Per questo mi sentorealizzato e sempre molto attivo, difficilmente guardo al passato, sonoproiettato verso il futuro, verso ilcontinuo concepimento di nuoveidee. Ultimamente ho fatto mio unconcetto filosofico: “Noi siamo leidee che abbiamo”, e' quindi quantomeno auspicabile, per poterproseguire, di averne di buone!”PPrriimmaa ddii llaasscciiaarrccii ttii cchhiieeddoo:: ddooppoouunnaa vviittaa ppeerr ee ccoonn llaa mmuussiiccaa,, ccoossaappeennssii ddii qquueessttoo uunniivveerrssoo ooggggii?? IIllmmoonnddoo ddeellllaa ddiissccooggrraaffiiaa ee'' ddaavvvveerrooggiiuunnttoo aall ttrraammoonnttoo?? “Nulla si crea, nulla si distrugge,tutto si trasforma”, si diceva... La discografia oggi, a mio avviso, nonvuole essere cosciente della propriasconfitta, del fatto di essere la causadel proprio declino. Il chiacchiericcio generale mormora alla crisi della

musica, ma non e' cosi', non e' quest’ultima ad essere in ribasso bensi'il mondo della discografia. Un importante dato di fatto e' che la musica e' un’arte e come tale dovrebbeessere considerata, ma purtroppo datroppo tempo si cerca di fare business con qualsiasi cosa faccia rumore... Cosi' facendo si e' arrivatiall'implosione, ed il pubblico ha pensato bene di ripagare con la stessa

moneta, smettendo di acquistare.Oggi, inutile negarlo, rimangono inpiedi grossi e vecchi artisti e proposte che hanno avuto l’opportunita'di grandi investimenti, non proposteartistiche ma operazioni commerciali. Mi auspico vivamente per ilbene e la salute della musica che siritorni ai vecchi tempi, dove un artista veniva definito tale solo dopouna serie di conferme importanti...”

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Dai ristoro alla vita,lei

troverà ristoro in te,dai ristoro all’amore e lui troverà ristoro in te,dai ristoro all’amicizia e l’amicizia troverà

un degno compagno e un amico, che ti sia amica l’amicizia,

che lo sia il dolore,che ti sia amica l’ignoranza, che lo sia la conoscenza,

il dubbio,la follia,

la speranza,la comprensione,

l’errore,la sabiduria, l’impegno,

il rischio e la prudenza non ti abbandoni.

Igor Sartoni

AA TTEE

Quando guardo gli occhi tuoi,vedo che hai troppo da vivere,

sono tanti i sentieri che vuoi percorrere,le rute di campagna,i libri che vuoi leggere,

i capelli che vuoi accarezzare,guardati anche adesso tu immagini altri lidi,

altre sponde,vuoi correre,

correre per i campi delle nostre città,per le immense terre,

vuoi vedere tutto l’inesplorato del mondo e della vita,

chi siamo noi per invitarti a sederti,chi siamo noi per chiederti di fermarti,il tuo sorriso è l’abbaglio delle giornate,

i passanti che ti incontrano sono illuminati da te,la gioia della vita,

la poesia quotidiana affiora dalle tue labbra,i tuoi occhi sono fatti per vedere la vita,

tu vuoi selvaggiamente scalcaire fra amori disillusi,vuoi conoscere tutte le sfumature,

gli antri più impenetrabili dell’anima, vuoi dischiudere fiori

in mondi lontani,vuoi portare acqua dove tutto è arido,

sei la poesia della vita,sei la poesia fatta carne e anima,

sei la dimostrazionedella forza motrice della vita.

Igor Sartoni

PPeerr ssccrriivveerree ssuullllaa bbaacchheeccaa ddii ““EErraa SSuuppeerrbbaa”” iinnvviiaa ii ttuuooii ssccrriittttii aabbaacchheeccaa@@eerraassuuppeerrbbaa..ccoomm

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TTEEMMPPII DDUURRII

Viviamo tempi duriin cui erigiamo muritra noi e l’altra gente

per tenerla ben distante.

Siam perfetti muratorinel cintare i nostri cuoricon fossati, torri e poimerli e ponti levatoi.

Ci fermiamo all’apparenzaper nostra stupidità

non andiamo nel profondo a cercar la verità.

Perchè l’intimitàspesso ci fa paurapiù della fatalità

più della notte scura.

L’antidoto qual’èal delirio, alla follia,

alla fuga, allo sgomento,alla voglia di andar via:

solo, vivere il momentoconsci del nostro presentecerti che in un solo istantel’universo è lì presente.

Silvia Guerra

CCEERRTTII GGIIOORRNNII

Certi giorni sembra giustobasti solo una canzone

a mandare giù il magonedi giornate senza gusto.

In altri invece c’è bisognodi qualcosa di più denso

per cercar di dare un sensoa ciò che sembra solo un sogno.

Silvia Guerra

Pago il mutuo della mia crescita interiore

con un tasso costante di sangue e sudore

Silvia Guerra

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4400

AAGGEENNDDAAIINNCCOONNTTRRII&&MMOOSSTTRREE

VVeenneerrddì 66 ffeebbbbrraaiiooIINNCCOONNTTRROO MMEEEETTIIXX CCOONNUULLRRIICCHH BBEECCKKDalle h 8 , Palazzo Ducale salaMinor ConsiglioIl docente della LondonSchool of Economics, scrittoredi importanti volumi, interviene sul tema: Europa cosmopolita. Realtà o utopia?VVIISSIITTAA GGUUIIDDAATTAA AA PPAALLAAZZZZOO RREEAALLEEDalle h 1530 Galleria nazionaledi Palazzo reale. È gradita laprenotazopne. Tel. 010 826745CCOORRSSOO DDII SSTTOORRIIAA DDEELLLL’’AARRTTEE ::QQUUIINNTTEESSSSEENNZZAADDIIEEGGOO VVEELLAASSQQUUEEZZDalle ore 17.15 alle ore 18.30Palazzo Ducale Letture eConversazioni scientificheINGRESSO LIBERO, ISCRIZIONE OBBLIGATORIATEL 010.581584 Cinque incontri a cura di Stefano Zuffi dedicati ad alcuni fra i capisaldidella storia dell'arte europea,per riscoprire, anche alla lucedella sensibilità e dei gusti dioggi, i motivi della loro grandezza. Le lezioni sono aperte aisoci e a tutti gli interessati previa iscrizione obbligatoria.IInnccoonnttrroo ccoonn ii LLiinneeaa 7777H 18 Forum Fnac SSaabbaattoo 77 ffeebbbbrraaiiooIIll ccuuoorree iinn ggoollaa ddiissccoorrssii ssuullll''aammaarree.. MMuussiiccaa,, ppooeessiiaa,, lleetttteerraattuurraa

H 1530 Biblioteca Berio Ingresso liberoLLuunneeddì 99 ffeebbbbrraaiiooLLuunneeddì FFEEGG Le parole tranoi, Conversazioni con PaoloGiordano, autore del romanzo“La solitudine dei numeriprimi” H 21 Teatro dell'Achivolto, p.za Modena info 0106592220 ingresso gratuito fino aesaurimento postiMMeerrccoolleeddì 1111 ffeebbbbrraaiioo EEDDWWAARRDD EE FFAABBEERRH 18 palazzo Ducale. La passione di Fabrizio De Andrè perle canzoni popolari è confermata dai suoi incontri con ilnoto etnomusicologo EdwardNeill. Un percorso sulle traccedei legami tra tradizione oralee musica d'autore.GGiioovveeddì 1122 ffeebbbbrraaiiooDDAARRWWIINN DDAAYY 22000099 "CharlesDarwin: opinioni religiose el'origine del senso morale."Conferenza a cura di AngeloAbbondandolo. H 1730 Libreria Feltrinelli , via xx settembreVVeenneerrddì 1133 ffeebbbbrraaiiooCCOORRSSOO DDII SSTTOORRIIAA DDEELLLL’’AARRTTEE ::QQUUIINNTTEESSSSEENNZZAA ::RREEMMBBRRAANNTTDalle ore 17.15 alle ore 18.30Palazzo DucaleFFiinnoo aall 1155 ffeebbbbrraaiiooLLUUCCIIOO FFOONNTTAANNAA:: LLUUCCEE EECCOOLLOORREEPalazzo Ducale, h 9/19.30Un`importante retrospettivadell`attività artistica di LucioFontana, incentrata sul tema

del colore e della luce, strumenti con cui l’artista ha dasempre espresso la propriapoetica spaziale.VVeenneerrddì 1133 ffeebbbbrraaiiooMMII IILLLLUUMMIINNOO DDII MMEENNOOGGiioorrnnaattaa mmoonnddiiaallee ddeell rriissppaarrmmiioo eenneerrggeettiiccooH 18 Piazza Matteotti. Realizzazione di un'installazione di unalampadina di 15m x 10m realizzata utilizzando sorgenti a LEDche galleggiano in bicchieri diplastica biodegradabileSSaabbaattoo 1144 ffeebbbbrraaiioo PPOORRTTOO AANNTTIICCOO LLIIBBRRII……EELLAA LLEETTTTEERRAATTUURRAA H 1730 Porto Antico Libri Ingresso liberoOmaggio a Rita Serando, compagna di Riccardo Mannerini,testimone di una stagione irripetibile, quella della Genovadei cantautori. Emanuele Canepa ne tratteggera’ la figuradi raffinata autrice di prose epoesie. Interverra’ il figlio,Ugo ManneriniLLuunneeddì 1166 ffeebbbbrraaiiooLLuunneeddì FFEEGG Le parole tranoi, Conversazioni con Francesco Guccini. H 21 Teatro dell'Achivolto, p.za Modenaingresso gratuito MMeerrccoolleeddì 1188 ffeebbbbrraaiiooLLiinngguuaa ee iinnfflluueennzzee lleetttteerraarriieenneeii tteessttii ddii DDee AAnnddrree’’H 1730 Palazzo Ducale SalaMinor Consiglio.GGiioovveeddì 1199 ffeebbbbrraaiiooPPrreesseennttaazziioonnee ddeell lliibbrroo ddii GGiioo

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vvaannnnii NNeeggrrii ee RRoobbeerrttoo CCiipprreessssoo VViinnoossooffiiaaH 1730 Libreria Feltrinelli , viaxx settembre

PPOOEESSIIEE&&DDIINNTTOORRNNIIH 1830 berio cafe’Il Centro Contatto di Genovaorganizza " Poesie e dintorni”in compagnia di poeti improvvisati e no. Chi desidera portare sue creazioni potra’contattare il Centro Contattoe sara’ benvenuta/o. CentroContatto Genova:Anna Ventura 010 5530376 347 5529128..FFiinnoo aall 2277 ffeebbbbrraaiioo MMEETTAAMMOORRFFOOSSII MMOONNUUMMEENNTTAALLEEPalazzo Ducale Martedi’ giovedi’ 9.00/12.30 e 14.00/17.00,venerdi’ 9.00/12.30, sabato, domenica e lunedi’ chiuso. Ingresso gratuito. Un percorsotra memoria e trasformazioneurbana a Genova tra Otto eNovecento. Presso Palazzo Ducale Archivio Storico del Comune di GenovaVVeenneerrddì 2277 ffeebbbbrraaiiooCCrriissttiinnaa CCaarrppiinneellllii LLaa RRuussssiiaa aappeezzzzii iinn ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn iillCCiirrccoolloo PPrroolleettaarriioo CCuullttuurraalleeH 18 Libreria Feltrinelli via xxsettembreFFiinnoo aall 2288 mmaarrzzooCCooggiittoo EErrggoo SSuumm..GGuuiiddoo,,dduunnqquuee nnoonn bbeevvoo!!L'Associazione artisticoculturale Art'Intorno presenta lamostra di arti visive applicate:"Cogito, ergo sum.Guido, dunque non bevo! ". Verra’ esposta una selezione delle opererealizzate da "talenti" chehanno espresso la loro

creatività per sensibilizzare igiovani sul tema della guida instato di ebrezza alcoolica.LLuunneeddì 22 mmaarrzzoo LLuunneeddì FFEEGG Le parole tranoi, Conversazioni con GianMaria TestaH 21 Teatro dell'Achivolto,p.za Modena ingresso gratuitoFFiinnoo aall 3311 mmaarrzzooSSCCOOPPRRII LLAA TTOORRRREE EE LLEEAANNTTIICCHHEE CCAARRCCEERRII DDII PPAALLAAZZZZOO DDUUCCAALLEEPalazzo Ducale Torre Grimaldina e Carceri storiche dalle h10/13 e 15/18. Chiuso lunedi’.Ingresso 4 euroEntra nelle celle più buie, rivivile sensazioni dei prigionieri epoi sali ad ammirare Genova:uno spettacolo da non perdereFFiinnoo aall 3300 aapprriilleePPEERR PPOOTTEERR BBAACCIIAARREE AANNCCOORRAA GGEENNOOVVAALocanda di Palazzo Cicala,dalle 14 alle 19Genova attraverso i testi di Fabrizio De André e le foto diPUBLIFOTO GenovaIngresso libero Info: www.palazzocicala.it 010 25 18 824PPeerr ttuuttttoo iill mmeessee::FFAABBRRIIZZIIOO DDEE AANNDDRREE’’ LLAAMMOOSSTTRRAAPalazzo Ducale, dalla h 9 alle20 Ing 8 euroGenova rende omaggio a DeAndre’ a dieci anni dalla suascomparsa con un vero e proprio viaggio multimediale nellamusica, nelle parole e nellavita di Faber. Megaschermi, installazioni video e postazioniinterattive permettono diesplorare e approfondire le suetematiche ma anche di ricostruire il mosaico della sua vita

attraverso interviste allo stessoFabrizio e testimonianze dellamoglie Dori Ghezzi e dei suoipiù stretti collaboratori e amiciMMIIRRAAGGEENNOOVVAA:: SSUUOONNII EEIIMMMMAAGGIINNII DDEELLLLAA CCIITTTTAA’’Galata Museo del mare Martedìvenerdì 10.00/18.00; sabato e domenica 10.00/19.30;lunedì chiuso

MMUUSSIICCAA&&DDIINNTTOORRNNIISSaabbaattoo 77 ffeebbbbrraaiiooBBAANNDDAABBAARRDDOO’’H 21 Mep Club Sestri Levanteing 15 EMMaarrtteeddì 1177 ffeebbbbrraaiiooMMAARRLLEENNEE KKUUNNTTZZ H 21 Teatro della TosseSSaabbaattoo 2211 ffeebbbbrraaiiooMMAANNGGOO::AACCCCHHIIAAPPPPAANNUUVVOOLLEE TTOOUURRH 21 Vaillant Palace Tel: 0106422264DDoommeenniiccaa 2222 ffeebbbbrraaiiooRReeggggaaee LLiivvee:: CCooccooaa TTeeaa ++TTuurrbbuulleenncceeH 22 Csoa Pinelli. Ing 10,00euro (entro le 23.30), 15,00euro (dopo mezzanotte)SSTTEEVVEE HHAACCKKEETTTT EELLEECCTTRRIICCBBAANNDDSaranno presentati gli immancabili brani storici dei Genesise in assoluta anteprima alcunibrani del suo nuovo album H 21 Vaillant Palace rock, cheuscirà nel corso del 2009

SSPPEETTTTAACCOOLLIIMMeerrccoolleeddì//GGiioovveeddì 1111 ffeebbbbrraaiiooCCOOSSEE CCHHEE MMII SSOONNOO CCAAPPIITTAATTEECCOONN GGEENNEE GGNNOOCCCCHHIIH 21 Politeama Genovesewww.politeamagenovese.it

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uanti film avete visto nella vostra esistenza?? Non ne avete la minima idea, vero?? Mi raccomando, non barate, l’aver consumato la VHS di Mary Poppins, vale una sola unita'. Bha', io non saprei proprio... non pensodi andare molto lontano dai mille. Eppure, ci sono quei film che ti rimangono nel cuore, che potresti guardarea ripetizione per restare sempre e cmq a bocca aperta.

Per quanto mi riguarda, uno dei film piu' belli che abbia mai visto e' “La leggenda del pianista sull’oceano”… e' lunghissimo e' vero, ma non mi perdo mezza parola, e penso di averlo visto almeno quelle 15 volte! Se l’avete gia' visto quelche leggerete non potra' che farvi venire la voglia di andarlo a rivedere subito. Invece se non avete ancora avuto il piacere di vedere quel capolavoro, spero che questo vi stimoli a farlo. Scena finale del film... Max sta cercando il suo amicoNovecento sulla nave dove ha sempre vissuto, con l’intento di farlo scendere, perche' quella nave dev’essere fatta saltare in aria di li' a poco. Signore e Signori, Madame et Monsieur, Damen und Herren…ecco a voi il discorso diNovecento a Max:“Tutta quella citta'... non si riusciva a vederne la fine... la fine!! Per cortesia... si potrebbe vedere la fine!! Era tutto moltobello su quella scaletta... ed io ero grande, con quel bel cappotto, facevo il mio figurone e non avevo dubbi che sareisceso, non c’era problema!! Non e' quello che vidi che mi fermo' Max... e' quello che non vidi, puoi capirlo?? Quelloche non vidi!! In tutta quella sterminata citta' c’era tutto, tranne la fine... Quello che non vidi, e' dove finiva tuttoquello... la fine del mondo! Tu pensa ad un pianoforte... i tasti iniziano e finiscono, tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno puo' fregarti... non sono infiniti loro, tu sei infinito e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare e' infinita!! Questo a me piace, in questo posso vivere, ma se salgo su quella scaletta e davanti a me si srotolera' una tastiera di milionidi tasti, milioni e miliardi di tasti che non finisco mai, e questa e' la verita'. Quella tastiera e' infinita e non c’e' musicache puoi suonare... sei seduto sul seggiolino sbagliato... quello e' il pianoforte su cui suona Dio. Cristo, ma le vedevi lestrade?? Anche soltanto le strade, ce n’erano a migliaia... ma dimmelo, come fate voi altri laggiu' a sceglierne una?? Ascegliere una donna?? Una casa?? Una terra che sia la vostra?? Un paesaggio da guardare?? ……Un modo di morire??Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce e quanto ce n’e', ma non avete paura voi di finire in mille pezzi

solo a pensarla quella enormita'??Io ci sono nato su questa nave eanche qui il mondo passava... ma anon piu' di 2000 persone per volta...e di desideri ce n’erano, ma nonpiu' di quelli che ci potevano staresu una nave tra una prua ed unapoppa!! Suonavo la felicita' su unatastiera che non era infinita.. io hoimparato a vivere in questo modo ela terra' e' una nave troppo grandeper me!! E' una donna troppobella!! Un viaggio troppo lungo!!Un profumo troppo forte!! E' unamusica che non so suonare!! Non scendero' dalla nave... al massimo posso scendere dalla miavita... in fin dei conti, e' come senon fossi mai nato! Sei tu l’eccezione Max... solo tu sai che sonoqui. E sei una minoranza... non tiresta che adeguarti. Perdonamiamico mio, ma io non scendero'.”

Q

OOSSSSEERRVVAAZZIIOONNEE DDEELL MMEESSEEQualche tempo fa ero in macchina, non ricordo dove mi stessi dirigendo,ma ricordo perfettamente di aver avuto davanti un ragazzo in scooter e siprocedeva lentamente perche' pioveva a dirotto. Fatto sta che, dopo essermi distratto per cercare una caramella e riportando la mia attenzione sucio' che avveniva davanti a me, ho fatto una riflessione che mi ha sorpreso.Senza volerlo, ne' sapendo come e perche', ho immaginato che, in quel misero istante in cui mi ero distratto, il ragazzo davanti a me frenasse ed io lotamponassi senza avere il tempo di frenare. Ma la cosa che mi lascio' assolutamente senza parole fu l’immaginare l’ambulanza che trasportava d’urgenza quell’ignaro ragazzo. Sono stato invaso da un senso di angoscia e daun’infinita paura nel pensare se realmente avvenisse una situazione del genere. Rovinerei una vita e non ci sarebbero gesti o parole che rimedierebbero all’accaduto. Ho immaginato il momento in cui, all’ospedale, mi sareiimbattuto nei genitori o parenti del ragazzo. Il momento in cui mi sarei presentato al suo letto. Non so assolutamente come reagirei se mai mi trovassiin una situazione del genere, fatto sta, che basta una caramella perche' la tuavita e quella di altri cambi completamente. Questo dovuto al fatto che il guidare una macchina e' dato da noi tutti come un gesto assolutamente normale, quasi naturale come respirare... ed invece dovremmo pensare ognivolta che ci mettiamo alla guida, che non serve una pistola per uccidere...basta una caramella!!

"Il Blog del Tama e' on line sul sito wwwwww..eerraassuuppeerrbbaa..ccoomm! Potete commentaree discutere gli argomenti trattati, creare dibattiti e leggere le versioni integralidegli articoli! Se invece avete dediche da fare, aneddoti da raccontare, fotoda pubblicare scrivetemi a iillbblloogg@@eerraassuuppeerrbbaa..ccoomm... Tutti potranno leggervi e

rispondervi... Il Tama è qui per voi!!!"

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se tutto quello che vedi fosse finzione? Se ognipersona con cui parli stesse recitando una partescritta su un copione? Se tutto cio' che accade

fosse stabilito da qualcuno, che all’anagrafe non e' registrato come “destino”, ma come Steven Spielberg? Eh gia',se fosse tutto un film, in cui l’unico vero Dio ha una sediacon su scritto “Regista”? Ed ogni avvenimento della tuavita fosse deciso da lui? Non vi capita mai di pensare atutto questo? Sono l’unico ad avere problematiche del genere, vero? A volte mi capita di ritrovarmi in situazioni acui non so dare nessun’altra spiegazione che: “Tama, seidentro un film”!! Proprio l’altro giorno un’amica mi hadomandato “che ci facevi sugli scogli di Boccadasse a mo'di Sirenetto?” Magari... ma ero in ufficio a lavorare e leiche non ci credeva, le ho detto “guarda che se ci hai ancheparlato con quel tale, ti ha pure preso in giro!!”. Classicasituazione in cui mi domando “ma siamo sicuri che nonero la', vero?”, si si lo so, non e' da persona equilibrata,ma io non ho mai detto di esserlo!! Ma poi quante voltevi e' capitato di pensare ad una persona e proprio quellapersona il giorno dopo vi telefona o vi manda un messaggio? A me capita spesso! Penso che la storia piu' assurdami sia capitata tempo fa... avevo circa 20 anni, ero in un lo

cale con un amico a bere qualcosa e fare due balli. A meta'serata noto, con piacere, che una ragazza mi fissa abbastanza insistentemente. Essendo lei molto carina, rispondoallo sguardo e decido di passare all’azione, mi avvicino lentamente sin quando non comincio a ballare con lei. Dopoi primi attimi di imbarazzo, ci presentiamo e iniziamo a parlare, le classiche domande e discorsi, mi dice che abita evive al CEP sin quando non le domando, con intenzionipoco nobili, “che dici usciamo?? Non si riesce a parlarequi, la musica e' troppo alta!” Ora ditemi se quello chesegue non e' un film?!?! Lei si scosta un attimo, mi guardadall’alto in basso e mi domanda “ma quanti anni hai??”, io“20”… “Ok, aspetta qui che vado a chiamare mio maritoe torno!!” Una ragazzina sposata con un bell'ometto fromCEP... Per carita', non che al CEP siano tutti rissaioli, tutt'altro, ma nella mia testa di ragazzino si trattava di un biglietto da visita poco rassicurante..." ... Cos’ho fatto? Hopreso il mio amico e sono scappato!!!! Con le amiche dellafantomatica ragazza che mi guardavano sbigottite. Certoe', che se mai ci fosse un regista a giostrare la mia vita, inquella situazione avrei sorpreso anche lui... e pensare chevoleva dare agli spettatori una serie di scene a luci rosse...o ancor meglio a cazzotti ed occhi neri... scusa Steven!

E

la foto del mese by MMaarrccoo BBiiaanncchhii

LLeetttteerraa dd''aammoorree..MMiiaa aaddoorraattaa SSaarraahh,, ttii aammoo ppiiuu''ddii qquuaannttoo llee ppaarroollee ppoossssaannoo ddiirree..PPeerr ttee ssccaalleerreeii llee vveettttee ppiiuu'' aallttee

ddeell mmoonnddoo,, aattttrraavveerrsseerreeii iiddeesseerrttii ppiiuu'' ddeessoollaattii ee llee llaannddee

ppiiuu'' ffrreeddddee ddeell PPoolloo NNoorrdd..TTii aammoo..

PP..SS.. VVeennggoo aa ttrroovvaarrttii ddoommeenniiccaa,,ssee nnoonn ppiioovvee..

EEeeeeeeee??

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A SCUOLA DI CUCINA

SSTTOOCCCCAAFFIISSSSOO AALLLLAA GGEENNOOVVEESSEE SSTTOOCCCCHHEEFFIISSCCEE Ä ZZEENNEEIIZZEE

Stoccafisso e baccala’ non sono pesci diversi, ma due versioni dello stesso pesce, il merluzzo. Lo stoccafissoè il merluzzo pulito, schiacciato ed essiccato al vento di mare. La zona in cui si produce lo stoccafisso piùpregiato è quella delle norvegesi isole Lofoten. Il baccalà è invece il merluzzo conservato sotto sale, interessauna zona di produzione più estesa ed ha carnepiù tenera e dal gusto più deciso rispetto allostoccafisso. Baccala’ e stoccafisso necessitano diuna lunga preparazione. Lo stoccafisso, lasciatointero, deve essere ammollato per 46 giorni,cambiando l’acqua una volta al giorno, per il baccalà, che puo’ essere tagliato a pezzi, sono sufficienti 24 36 ore, a patto di cambiare spesso l’acqua.

IInnggrreeddiieennttii ppeerr 44 ppeerrssoonnee::

1/2 kg stoccafisso 1/2 Kg pomodori pelati maturi( salsa di pomodoro concentrato) 1/2 kg patate 1cucchiaio pinoli 1 cipolla 2 spicchi d'aglio 2 etti olive nere taggiasche 1 dl olio extra vergine d'oliva prezzemolo sale, pepe nero macinato

Prendete lo stoccafisso lasciatelo in acqua bollente per alcuni minuti così da poter togliere pelle e lische. Nelfrattempo tagliate le patate a cubi. Soffriggete la cipolla, l’aglio e in cottura aggiungete lo stoccafisso tagliatoa pezzetti, i pomodori pelati (a vostra discrezione potete unire anche un cucchiaio di pomodoro concentrato).Fate cuocere per circa 30 minuti e se lo stoccafisso si asciuga troppo aggiungete dell’acqua. Dopodichè salate, pepate, aggiungete le patate, i pinoli e le olive e fate cuocere per altri 20 minuti circa.Aggiungete il prezzemolo, e servite...

BBUUOONN AAPPPPEETTIITTOO!!

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A SCUOLA DI ZENEIZE

PRESENTEChe mi segge Che io sia Che ti ti seggi Che tu sia Che lë o segge Che egli sia Che noiätri seggimo Che noi siamo Che voiätri seggiæ Che voi siate Che lö seggian Che essi siano

PASSOUChe mi seggie stæto Che io sia stato Che ti ti seggi stæto Che tu sia stato Che lë o segge stæto Che egli sia stato Che noiätri seggimo stæti Che noi siamo stati Che voiätri seggiæ stæti Che voi siete stati Che lö seggian stæti Che essi siano stati

IMPERFETTOChe mi foïse Che io fossi Che ti ti foïsci Che tu fossi Che lë o foïse Che egli fosse Che noiätri foïscimo Che noi fossimo Che voiätri foïsci Che voi foste Che lö foïsan Che essi fossero

TRAPASSOUChe mi foïse stæto Che io fossi stato Che ti ti foïsci stæto Che tu fossi stato Che lë o foïse stæto Che egli fosse stato Che noiätri foïscimo stæti Che noi fossimo stati Che voiätri foïsci stæti Che voi foste stati Che lö foïsan stæti Che essi fossero stati

IILL VVEERRBBOO EESSSSEERREE MMOODDOO CCOONNGGIIUUNNTTIIVVOO

DDIIZZIIOONNAARRIIOO DDIIZZIIOONNAAIIOOLunedì →Lûnedì Martedì →Mätesdì Mercoledì →Mäcordì Giovedì →Zêuggia Venerdì →Ve-nardì Sabato →Sabbo Domenica →DomenegaGennaio →Zennâ Febbraio→Frevâ Marzo→Marso Aprile→ Arvï Maggio→Mazzo Giu-gno→Zûgno Luglio→Lûggio Agosto→Agosto Settembre→Settembre Ottobre→Ottobre No-vembre→Novembre Dicembre→Dexembre

PRESENTEMi saieiva Io sarei Ti ti saiesci Tu saresti Lë o saieiva Egli sarebbe Noiätri saiescimo Noi saremmo Voiätri saiesci Voi sareste Lö saieivan Essi sarebberoPASSOUMi saieiva stæto Io sono stato Ti ti saiesci stæto Tu sei stato Lë o saieiva stæto Egli è stato Noiätri saiescimo stæti Noi siamo stati Voiätri saiesci stæti Voi siete stati Lö saieivan stæti Essi sono stati

IMPERATIVO (IMPËATIVO)Seggi ti Sii tu Ch'o segge lë Sia lui Seggimo noiätri Siamo noi Seggiæ voiätri Siate voi Seggian lö Siano essiINFINITO (INFINÏO)Presente Ëse Essere Passou Ëse stæto Essere statoGERUNDIOPres Essendo Essendo Passou Essendo stætoEssendo stato

IILL VVEERRBBOO EESSSSEERREE MMOODDOO CCOONNDDIIZZIIOONNAALLEE

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giochi11 22 33 44 55 77 88 99 1100 1111

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OORRIIZZZZOONNTTAALLII

11 La città dei Beatles99 Giudice per le indagini preliminari1122 Le finanze dello Stato1133 Può essere a mano armata1155 L'insieme di regole su comescrivere correttamente in unalingua1177 Le consonanti in idillio1188 Le ultime dei topi1199 Un provvedimento delloStato2200 Le vocali in gita2211Volto al raggiungimentodella perfezione interiore mediante l’ascesi2233 Ultimo in inglese2255 Reparto dei carabinieri chesi occupa di investigazioniscientifiche2266 Territori del Nord Ovest2277 Il fisico dell’uomo2288 La prima nota2299 Film di Antonello Grimaldicon Nanni Moretti3311 I nerazzurri di Milano3333 Sofferente d’ernia3355 Il contrario di interna3377 La si fa nel weekend3399 La sigla dei medici in primalinea della tv4400 Danneggiamento4422 Un genere musicale derivante dall’Hard Rock4444 Il beniamino di una nazione4466 Si chiede a teatro4477 Decedere detto in terminipoetici4499 Antica città della Mesopotamia5500 Andate in poesia5511 Scelta

VVEERRTTIICCAALLII

11 Il poeta dell’Infinito22 Atto di scherno o irriverenza33 La partita Iva in inglese44 Governò la Giudea55 Respingere66 Un fungo pregiato77 Figura mitologica, figlio diCalliope88 Latte in francese99 Sono pari in aglio1100 Sofferente di un disturbonon grave1111 La parte superiore della cavità orale1144 E’ stato direttore di Studioaperto e oggi lo è di Tgcom1166 Funzione trigonometrica inversa del seno2222 Il simbolo del Cesio2244 Armadio a specchio in francese2277 Quello che abbaia nonmorde2299 Antico strumento musicalea corde, simile alla lira3300 Cavità da cui esce la lava3322 Un tipo di mosca 3344 Le vocali in foga3366 Sono doppie in carro3388 Nel lotto, le combinazionidi 2 numeri4411 Tre carte uguali4433 European Institute of Technology 4455 Il numero perfetto4477 Ne te ne lui4488 Telefilm con Misha Barton4499 Articolo indeterminativo

il cruciverba

sudoku

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DDAA LLEEGGGGEERREE……

“Pianeta Terra, il mondo allarovescia”di Mister X

Genere aforismi, poesiawww.Liberodiscrivere.it

“John” di Cynthia LennonConiglio Editore

DDAA VVEEDDEERREE……

“Ieri, oggi, domani”di Vittorio De Sica

con Marcello Mastroianni eSophia LorenAnno 1963

DDAA AASSCCOOLLTTAARREE……

“Centomila navi" Vittorio De Scalzida "Mandilli", 2008

"L'agua in to morta’”Vittorio De Scalzida "Mandilli", 2008

“C'e' tempo”Ivano Fossati

da "Lampo viaggiatore"2003

4477

AARRIIEETTEE Sensazioni forti per questo inizio 2009, incontri eccitanti per i single, relazioni nascoste per chi e' in coppia. L’oracolo consiglia una dieta dopo gli eccessi...

TTOORROO Grandi successi per chi lavora alle dipendenze altrui, la vostra professionalita' sara' premiata. Attenzione a non interpretare male le parole degli altri, abbiateun po’ di fiducia nel prossimo...

GGEEMMEELLLLII Il 2009 e' il vostro anno! Ma per iniziarlo al meglio, siete obbligati a chiedervi se davvero cio' che state facendo e' quello che il cuore vi consiglia…

CCAANNCCRROO Venere porta voglia di trasgressione: e' giunta la fine per coppie in crisio quelle che si credono felici ma in realtà non lo sono. Per ritrovare il buon umoretagliatevi i capelli e cambiate look!

LLEEOONNEE – Buttatevi nel lavoro e lasciate perdere i sentimenti: la gelosia che vi contraddistingue potrebbe causare liti e malumori che alla lunga logorano il rapporto.

VVEERRGGIINNEE I feel fine… dopo un grande capodanno vi apprestate a passare mesiall’insegna del benessere, e cio' non puo' che giovare tutti gli ambiti della vostra vita!

BBIILLAANNCCIIAA Rosso di sera bel tempo si spera… avevate concluso l’anno con ilsorriso sulle labbra; ora sta a voi mantenerlo...

SSCCOORRPPIIOONNEE In ambito lavorativo e' l’ora di affrontare con chiarezza chi da qualche tempo cerca di mettervi i bastoni fra le ruote. Non sforzate troppo il vostrofisico, altrimenti anche la psiche ne risentira'.

SSAAGGIITTTTAARRIIOO E’ l’ora di finirla con storie trite e ritrite; avete bisogno di essere stupiti e cercate novita' ad ogni costo; occhio però, non e' tutto oro ciò che luccica.

CCAAPPRRIICCOORRNNOO Sarete provocatori e provocanti... sempre pronti a lanciare il sassolino per creare situazioni intriganti. Le stelle sono dalla vostra parte… giocate!

AACCQQUUAARRIIOO Dopo un anno difficile, stressante, che ha messo alla prova il vostrocuoricino, la cosa che piu' servirebbe e' un viaggio rilassante. Novita’ in amore.

PPEESSCCII L’anno nuovo inizia all’insegna dei successi in campo lavorativo. Attenzionepero' ai pettegolezzi dei colleghi: tu non ti curar di loro, ma guarda e passa.Consigliati viaggi all’estero.

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