Educare alla sostenibilità
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Scuola dell’infa�ia Joan MiròScuola primaria Leopardi-Z�e
Imparare ad util�zare con parsimoniale risorse, riflettendo sull’impatto
che i n�tri comportamentihanno sull’ambiente.
C�a significa educare alla s�tenibilità?
Imparare ad util�zare con parsimonia le risorse, riflettendo sull’impatto che i n�tri comportamenti hanno sull’ambiente.
Come attuarla nella scuola dell’Infa�ia?
Real�zando percorsi che sviluppino la riflessione e il pensiero siste-mico, agendo però in situ�ioni di esperie�a concreta. L’educ�ione alla s�tenibilità diventa educ�ione attenta alla qualità della vita
presente e �tura, personale e della comunità.E’ necessaria la collabor�ione tra le diverse age�ie educative, affin-chè questo obiettivo si p�sa real�zare. Famiglie, Scuola, Associ�io-
ni, comunità sono quindi chiamati a condividere percorsi e finalità per il raggiungimento di un bene comune.
Quali attività vengono real�zate nella n�tra scuola?
Il rapporto con la natura non è altro che la somma dei piccoli com-portamenti quotidiani con l’ambiente reale che ci circonda. Solo quando l’Uomo trasformerà la Terra nel suo luogo di vita arri-verà davvero a rispettarla. Il percorso della n�tra scuola invita quindi i piccoli cittadini a rispettare il proprio luogo di vita: le aule, la scuola, il giardino, il quartiere e tutti gli abitanti, gli og-getti, i diversi esseri viventi che in essi esistono, vivono, abitano, agi-scono, inter-agiscono.
Attività di monitoraggio dei consumi dell’energia elettrica ci guidano nei n�tri compor-tamenti. Aiutati dai collabora-tori scolastici facciamo atten-zione a non lasciare luci accese in ambienti non util�zati. Cre-iamo piccoli decaloghi per de-finire regole condivise a scuola e a casa. Monitoriamo la tem-peratura dei locali per non ec-cedere nell’uso del riscalda-mento.
Attività e percorsi educativi permettono di con�cere i di-versi modi di util�zare e di re-cuperare questa importante ri-sorsa. Riflessioni in piccolo e grande gruppo ci portano a stilare regole di comportamen-to condivise a casa e a scuola. C�tanti monitoraggi verifica-no la s�tenibilità delle n�tre abitudini.
La buona qualità dell’aria è tra gli obiettivi da raggiungere per una vita nel benessere. Per-corsi didattici e attività ludiche (gare, biciclettata….) premia-no gli alunni che arrivano a scuola usando la bicicletta o a piedi, invitando i genitori a parcheggiare l’auto distante dalla scuola! Queste piccole strategie ci portano a riflettere sulle abitudini quotidiane e sullo specifico impatto am-bientale dei diversi comporta-menti util�zati.
Sperimentiamo attività, in col-labor�ione con le famiglie, che ci permettano di ridurre re-almente i rifiuti. Riutil�ziamo, scambiamo, regaliamo, vendiamo…prima di buttare. Util�ziamo creatività e fanta-sia per trasformare vecchi og-getti in opere d’arte…o in og-getti di diversa utilità.Real�ziamo inoltre percorsi pratici per imparare a ricicla-re: il riciclaggio permette di dar nuova vita ai rifiuti e di sfruttare meno nuove materie prime.
Percorsi didattici affiancano �ioni di monitoraggio degli sprechi alimentari, frequenti nelle mense scolastiche.L’atte�ione soprattutto viene puntata sul consumo di frutta e verdura, solitamente pocogradita ai bambini, marealmente importante per un’ aliment�ione equilibrata tesa al benessere.
Leopardi
Leopardi
Miro’
Miro’