PROGETTO “EDUCARE ALLA LEGALITA’ ATTRAVERSO IL …win.isisbisuschio.it/Progetti...
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PROGETTO
“EDUCARE ALLA LEGALITA’ ATTRAVERSO IL CONFRONTO
CON IL MONDO CARCERARIO”
I l 29 marzo scorso si è concluso nella casa circondariale di S. Vittore a Milano il
progetto “Educare alla legalità attraverso il confronto con il mondo carcerario“
che ha visto coinvolte le classi quinte del nostro istituto.
I referenti del progetto, Proff. Mellace Paola, Luppi Dario, Barbieri Barbara,
Parodi Angela, si sono posti come obiettivo quello di stimolare negli studenti
un’ampia riflessione sul significato e l’importanza di valori etici e civili, quali la
libertà, la responsabilità e l’educazione dell’individuo inserito in un contesto sociale.
Il progetto era articolato in due fasi, una preparatoria per i docenti referenti svoltasi
durante il primo quadrimestre ed una di coinvolgimento degli studenti attraverso
incontri con esperti, lettura e discussione di documenti opportunamente selezionati,
visione di un film sull’argomento e infine il confronto con detenuti delle carceri di
Milano Bollate e S. Vittore sia presso il nostro istituto che presso il carcere di S.
Vittore. Hanno collaborato al progetto il Dott. Walter Vannini (www.wvan.it),
sociologo esperto in criminologia e il Gruppo della Trasgressione
(www.trasgressione.net), coordinato dal Dott. Angelo Aparo, psicologo della sezione
penale del carcere di S. Vittore. Durante la fase preparatoria gli insegnanti referenti
del progetto hanno incontrato presso il carcere di S. Vittore a Milano il Gruppo della
Trasgressione, costituito da detenuti, studenti di psicologia e giurisprudenza e da
liberi cittadini che collaborano al progetto come volontari partecipando alle riunioni
che hanno luogo nelle sezioni maschile e femminile. Durante queste sedute noi
insegnanti ci siamo confrontati con i membri del Gruppo della Trasgressione in una
profonda discussione guidata dal Dott. Aparo sul tema “il piacere della
responsabilità”: le nostre riflessioni si sono intrecciate attraverso il “gioco delle
piazze”, gioco che abbiamo poi proposto in classe ai nostri studenti…..
Partendo dall’analisi dell’articolo 27 della Costituzione (“…Le pene non possono
consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla
rieducazione del condannato”) gli studenti si sono interrogati inoltre sul senso
della parola “rieducazione”, discutendone nel luogo che per eccellenza è invece
preposto all’educazione dell’individuo: la scuola. Con il Dott. Vannini hanno
ampliato il campo di riflessione, dal significato “pedagogico” del carcere sino a
sperimentare con simulazioni pratiche la distribuzione della ricchezza nella realtà
sociale in cui vivono. La discussione ha interessato anche la quotidianità della vita
scolastica, conducendo gli studenti a considerare il sistema della valutazione
scolastica, i “debiti” e i “crediti”, e le sue ripercussioni sul valore dello studente in
quanto “ persona”.
Attraverso la visione del film “Quattro minuti ” del regista tedesco Chris Kraus il
carcere è “entrato” nella scuola: in un’atmosfera oppressiva ed inquietante le due
protagoniste, un’anziana insegnante di pianoforte ed una giovane detenuta dal passato
doloroso, mostrano come la “rieducazione” non possa avvenire se non mediante
un’evoluzione personale e solo dopo l’instaurarsi di un rapporto di fiducia reciproca.
Gli incontri con il Gruppo della Trasgressione hanno costituito il momento
culminante del progetto, in quanto gli studenti hanno potuto sperimentare e
partecipare attivamente all’azione rieducativa svolta dal Dott. Aparo all’interno del
carcere di S. Vittore. Il Gruppo è stato presente nel nostro Istituto il 26 Febbraio ed
ha interagito con gli studenti in una discussione vivace e stimolante durante la quale
si è cercato di dare una definizione al concetto di “libertà”.
Domande quali: “nasciamo tutti con la stessa quota di libertà?”, “commettendo un
crimine ai danni di un’altra persona, affermo o piuttosto nego la mia libertà?” hanno
impegnato gli studenti in un confronto non sempre facile e soprattutto per loro
inconsueto. Durante il secondo incontro presso il carcere di S. Vittore a Milano la
musica è stata la vera protagonista ed il Dott. Aparo si è presentato agli studenti sotto
un’altra veste, quella di raffinato interprete delle canzoni di Fabrizio De Andrè.
La riflessione sull’imperfezione, una costante nelle opere del cantautore genovese, ha
concluso così il nostro progetto e noi tutti ci auguriamo che gli studenti abbiano
vissuto un’esperienza significativa alla fine del loro percorso scolastico. Attraverso lo
scambio di opinioni ed esperienze con i detenuti essi hanno infatti non solo arricchito
il loro bagaglio di esperienze ma hanno soprattutto svolto un’importante funzione
sociale: mettendo in comunicazione il “dentro” con il “fuori” hanno cioè reso
possibile quel confronto tra carcere e società civile su cui si basa ogni efficace
intervento di rieducazione. Si veda a tal proposito l’articolo 68 del Nuovo
Regolamento Carcerario (Partecipazione della comunità esterna all'azione
rieducativa):
“La direzione dell'istituto promuove la partecipazione della comunità esterna
all'azione rieducativa, avvalendosi dei contributi di privati cittadini e delle
istituzioni o associazioni pubbliche o private (….)”
Desidero ringraziare tutti gli studenti che hanno partecipato avvicinandosi al mondo
carcerario senza pregiudizi e dimostrando sempre un forte senso di responsabilità ed
apertura intellettuale. Ringrazio inoltre il Dirigente scolastico, gli esperti che hanno
collaborato e soprattutto il Gruppo della Trasgressione, al quale porgo i nostri più
sinceri auguri.
La Referente del Progetto
Prof.ssa Paola Mellace
Il verbale dettagliato dell'incontro del 26 Febbraio è disponibile all'indirizzo:
http://www.trasgressione.net/pages/Scuole/Bisuschio/Bisuschio.htm