Eco della Sera - 8 Giugno 2016

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8.06.2016 NUMERO 2 2 pagine SUPPLEMENTO www.ecodellalunigiana.it 138 mila euro dalla Regione alla Sds della Lunigiana per i malati gravi Merit Award alla ricercatrice di Podenzana Concorso fotografico amatoriale Carlotta Antoniotti ha 29 anni ed è di Podenzana. Nei giorni scorsi ha ricev- uto il riconoscimento della Conquer Cancer Founda- tion dell’American soci- ety of clinic oncology. Il premio viene assegnato a giovani ricercatori che hanno condotto studi par- ticolarmente meritevoli ed è uno dei riconoscimenti più prestigiosi in campo oncologico. “Non possiamo che essere orgogliosi che un talento come Carlotta An- toniotti sia originaria del nostro territorio – ha sottolin- eato il consigliere regionale Giacomo Bugliani una volta appresa la notizia -. A lei va un premio importantissimo, un riconoscimento che corona impegno, tenacia e stu- dio e che prova il grandissimo valore dei risultati ottenuti, in grado di permettere notevoli passi avanti nell’ambito dell’oncologia. A Carlotta i miei complimenti e l’invito a continuare su questo brillante percorso intrapreso”. Una festa culturale quella organizzata dalla ProLoco sabato 18 giugno a Mon- tereggio, nel comune di Mulazzo, che si terrà a par- tire dalle ore 16.30 e che apporterà nuovo materiale che andrà ad arricchire l’antico borgo lunigianese. A dare maggior lustro al piccolo paese dei librai, sarà la benedizione e, in- sieme, la posa maestà raf- figurante la Glorificazione di “San Paolo” donata da Don Antonio Tarzia di “Ed- izioni San Paolo d’Alba”; la Madonna con Bam- bino donata dall’artista Giuseppe Costa e la pre- sentazione della Maestà restaurata Beata Vergine di Fontanellato. Presenzieranno Don Anto- nio Tarzia, fondatore della rivista “Jesus”; Erminio Zini, artista; Giuseppe Cos- ta, scultore; Marzia Ber- tolla, restauratrice e, infine, Claudio Novoa sindaco del Comune di Mulazzo. Seguirà, alle ore 18.00 nella piazza di Montereg- gio, il concerto del Corpo Musicale Civico di Cor- naredo (MI) nato nel lon- tano 1905 per iniziativa del Cav. Carlo Pagani, illumi- nato industriale del posto, e oggi diretto dal maestro Ferdinando Dani che dedi- cherà al piccolo borgo, ai suoi abitanti e a tutti coloro che parteciperanno, mu- siche di Verdi, Bizet, Duke Ellington, Moriccone, John Barry e tanti altri nomi di grande rilevanza artistica e musicale. A seguire sarà offerto un rinfresco a tutti i presenti, perciò non man- cate a questa festa a tutto tondo che si terrà in una cornice unica. Da Firenze arrivano i fondi da distribuire in assistenza domiciliare o trasferimenti monetari Montereggio, tra arte e musica 11 e 12 giugno al via la seconda tappa La giunta della Regione Toscana ha approvato una delibera, la n. 342 del 18 aprile scorso, con cui assegna alle ASL e alle Società della Salute risorse provenienti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze per il sostegno alle persone con disabilità gravissime. Su un totale di 9 milioni e 887mila euro assegnati alle ASL e alla Società del- la Salute toscane, in base alla ripartizione effettuata 138mila e 818 euro sono stati stanziati per essere gestiti dalla Società della Salute della Lunigiana. Denaro che servirà al so- stegno delle persone che necessitano a domicilio di assistenza continuativa e monitoraggio di carattere socio – sanitario nelle 24 ore, per bisogni comp- lessi derivanti dalle gravi condizioni psico – fisiche, con la compromissione delle funzioni respira- torie, nutrizionali, dello stato di coscienza, privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per ga- rantirne l’integrità psico – fisica. Quindi, sono le gravi patologie cronico – degenerative non re- versibili (sclerosi laterale amiotrofica, gravissime disabilità psichiche multi patologiche, gravi cere- brolesioni, stati vegetati- vi) a costituire il campo di intervento della delibera regionale in questione, le cui finalità si realiz- zano tramite le seguenti azioni: sviluppo di inter- venti e servizi assistenzi- ali nell’ambito dell’offerta integrata di servizi so- cio – sanitari in favore di persone con disabilità gravissima; attivazione o rafforzamento di mo- dalità di presa in carico della persona con gravis- sima disabilità attraverso un piano personalizzato di assistenza, che inte- gri le diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale; previsione di un supporto alla persona con disabilità gravissima e alla sua famiglia tramite trasferimenti monetari nella misura in cui gli st- essi siano condizionati all’acquisto di servizi di assistenza domiciliari o alla fornitura diretta degli stessi da parte di familiari e vicinato, sulla base di un piano personalizzato di assistenza. Per quanto ri- guarda gli interventi effet- tuati con l’ausilio di assis- tenti personali, la persona con disabilità gravissima li sceglie autonomamente e per l’individuazione de- gli stessi può ricorrere a personale privato o a personale di cooperative sociali o di associazioni accreditate/convenzi- onate con l’ASL o con l’Amministrazione co- munale. Da sottolineare, in conclusione, che le persone con gravissima disabilità che fanno richi- esta di valutazione al fine dell’accesso al contributo economico devono es- sere residenti in Toscana almeno dal 1° gennaio dell’anno precedente. EVENTI POLITICA SCIENZA Scarciglia (Pd Tresana): le strade devono essere pulite causa disagi alla viabilità Il PD di Tresana porta alla luce l’incuria delle strade del Comune. A farsi portavoce della situazione che rende agli automobilisti difficile tran- sitare in alcune vie, è Antonio Scar- ciglia. Secondo i suoi sopral- luoghi, infatti, le cunette al bordo delle strade sono piene di detriti e di vegetazione che non permettono il deflusso delle acque piovane, rendendo le strade stesse dei corsi d’acqua che, oltre a ren- dere pericolosa la circolazione dei mezzi, vanno a defluire nei campi limitrofi innescando frane e smotta- menti. La vegetazione a bordo strada, in- vece, soprattutto in queste giornate di pioggia, essendo assai folta, si riv- ersa sulla carreggiata limitando cosi la visibilità e aumentando la perico- losità per i mezzi che vi transitano. “Per quanto sopra esposto – dichiara Scarciglia – gradirei da par- te dell’Amministrazione Comunale maggior attenzione al ter- ritorio tutto e alla viabilità, in parti- colare se crediamo che lo sviluppo di un paese non con- siste solo nelle Mani- festazioni ma anche nei Servizi, in genere, sarebbe opportuno dimostrarlo.” (Redazione) Questo giornale aderisce alla campagna di Amnesty International Bugliani: “Orgogliosi di un talento come Carlotta”

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6.10.2014 NUMBER 287 $1.50 8 pages NEW YORK EDITION1

8.06.2016 • NUMERO 2 • 2 pagine • SUPPLEMENTO • www.ecodellalunigiana.it

138 mila euro dalla Regione alla Sds della Lunigiana per i malati gravi

Merit Award alla ricercatrice di

Podenzana

Concorso fotografico amatoriale

Carlotta Antoniotti ha 29 anni ed è di Podenzana. Nei giorni scorsi ha ricev-uto il riconoscimento della Conquer Cancer Founda-tion dell’American soci-ety of clinic oncology. Il premio viene assegnato a giovani ricercatori che hanno condotto studi par-ticolarmente meritevoli ed è uno dei riconoscimenti più prestigiosi in campo oncologico. “Non possiamo

che essere orgogliosi che un talento come Carlotta An-toniotti sia originaria del nostro territorio – ha sottolin-eato il consigliere regionale Giacomo Bugliani una volta appresa la notizia -. A lei va un premio importantissimo, un riconoscimento che corona impegno, tenacia e stu-dio e che prova il grandissimo valore dei risultati ottenuti, in grado di permettere notevoli passi avanti nell’ambito dell’oncologia. A Carlotta i miei complimenti e l’invito a continuare su questo brillante percorso intrapreso”.

Una festa culturale quella organizzata dalla ProLoco sabato 18 giugno a Mon-tereggio, nel comune di Mulazzo, che si terrà a par-tire dalle ore 16.30 e che apporterà nuovo materiale che andrà ad arricchire l’antico borgo lunigianese.A dare maggior lustro al piccolo paese dei librai, sarà la benedizione e, in-sieme, la posa maestà raf-figurante la Glorificazione di “San Paolo” donata da Don Antonio Tarzia di “Ed-izioni San Paolo d’Alba”; la Madonna con Bam-bino donata dall’artista Giuseppe Costa e la pre-sentazione della Maestà restaurata Beata Vergine di Fontanellato.Presenzieranno Don Anto-nio Tarzia, fondatore della rivista “Jesus”; Erminio Zini, artista; Giuseppe Cos-ta, scultore; Marzia Ber-tolla, restauratrice e, infine, Claudio Novoa sindaco del Comune di Mulazzo.Seguirà, alle ore 18.00 nella piazza di Montereg-gio, il concerto del Corpo Musicale Civico di Cor-naredo (MI) nato nel lon-tano 1905 per iniziativa del Cav. Carlo Pagani, illumi-nato industriale del posto, e oggi diretto dal maestro Ferdinando Dani che dedi-cherà al piccolo borgo, ai suoi abitanti e a tutti coloro che parteciperanno, mu-siche di Verdi, Bizet, Duke Ellington, Moriccone, John Barry e tanti altri nomi di grande rilevanza artistica e musicale. A seguire sarà offerto un rinfresco a tutti i presenti, perciò non man-cate a questa festa a tutto tondo che si terrà in una cornice unica.

Da Firenze arrivano i fondi da distribuire in assistenza domiciliare o trasferimenti monetari

Montereggio, tra arte e musica

11 e 12 giugno al via la seconda tappa

La giunta della Regione Toscana ha approvato una delibera, la n. 342 del 18 aprile scorso, con cui assegna alle ASL e alle Società della Salute risorse provenienti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze per il sostegno alle persone con disabilità gravissime.Su un totale di 9 milioni e 887mila euro assegnati alle ASL e alla Società del-la Salute toscane, in base alla ripartizione effettuata 138mila e 818 euro sono stati stanziati per essere gestiti dalla Società della Salute della Lunigiana.Denaro che servirà al so-stegno delle persone che necessitano a domicilio di assistenza continuativa e monitoraggio di carattere socio – sanitario nelle 24 ore, per bisogni comp-lessi derivanti dalle gravi condizioni psico – fisiche,

con la compromissione delle funzioni respira-torie, nutrizionali, dello stato di coscienza, privi di autonomia motoria e/o comunque bisognosi di assistenza vigile da parte di terza persona per ga-rantirne l’integrità psico – fisica. Quindi, sono le gravi patologie cronico – degenerative non re-versibili (sclerosi laterale amiotrofica, gravissime

disabilità psichiche multi patologiche, gravi cere-brolesioni, stati vegetati-vi) a costituire il campo di intervento della delibera regionale in questione, le cui finalità si realiz-zano tramite le seguenti azioni: sviluppo di inter-venti e servizi assistenzi-ali nell’ambito dell’offerta integrata di servizi so-cio – sanitari in favore di persone con disabilità

gravissima; attivazione o rafforzamento di mo-dalità di presa in carico della persona con gravis-sima disabilità attraverso un piano personalizzato di assistenza, che inte-gri le diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale; previsione di un supporto alla persona con disabilità gravissima e alla sua famiglia tramite trasferimenti monetari

nella misura in cui gli st-essi siano condizionati all’acquisto di servizi di assistenza domiciliari o alla fornitura diretta degli stessi da parte di familiari e vicinato, sulla base di un piano personalizzato di assistenza. Per quanto ri-guarda gli interventi effet-tuati con l’ausilio di assis-tenti personali, la persona con disabilità gravissima li sceglie autonomamente e per l’individuazione de-gli stessi può ricorrere a personale privato o a personale di cooperative sociali o di associazioni accreditate/convenzi-onate con l’ASL o con l’Amministrazione co-munale. Da sottolineare, in conclusione, che le persone con gravissima disabilità che fanno richi-esta di valutazione al fine dell’accesso al contributo economico devono es-sere residenti in Toscana almeno dal 1° gennaio dell’anno precedente.

EVENTI

POLITICA

SCIENZA

Scarciglia (Pd Tresana): le strade devono essere pulite causa disagi alla viabilità

Il PD di Tresana porta alla luce l’incuria delle strade del Comune. A farsi portavoce della situazione che rende agli automobilisti difficile tran-sitare in alcune vie, è Antonio Scar-ciglia.

Secondo i suoi sopral-luoghi, infatti, le cunette al bordo delle strade sono piene di detriti e di vegetazione che non permettono il deflusso delle acque piovane, rendendo le strade stesse dei corsi d’acqua che, oltre a ren-dere pericolosa la circolazione dei mezzi, vanno a defluire nei campi limitrofi innescando frane e smotta-menti.

La vegetazione a bordo strada, in-vece, soprattutto in queste giornate

di pioggia, essendo assai folta, si riv-ersa sulla carreggiata limitando cosi la visibilità e aumentando la perico-losità per i mezzi che vi transitano.

“Per quanto sopra esposto – dichiara Scarciglia – gradirei da par-

te dell’Amministrazione Comunale maggior

attenzione al ter-ritorio tutto e alla viabilità, in parti-colare se crediamo che lo sviluppo di

un paese non con-siste solo nelle Mani-

festazioni ma anche nei Servizi, in genere, sarebbe

opportuno dimostrarlo.”

(Redazione)

Questo giornale aderisce alla campagna di Amnesty International

Bugliani: “Orgogliosi di un talento come Carlotta”

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6.10.2014 NUMBER 287 $1.50 8 pages NEW YORK EDITION2

L’autobus stava per partire, rombava sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell’alba, sfilacce di nebbia ai campanili della Matrice: solo il rom-bo dell’autobus e la voce del venditore di panelle, panelle calde panelle, implorante ed ironica. Il bigliettaio chiuse lo sportello, l’autobus si mosse con un rumore di sfasciume. L’ultima occhiata che il bigliettaio girò sulla piazza, colse l’uomo vestito di scuro che veniva correndo; il bigliettaio disse all’autista - un momento - e aprì lo sportello mentre l’autobus ancora si muoveva.

Le righe che avete appena letto sono tratte dall’inizio del bellissimo romanzo di Leonardo Sciascia “Il giorno della civetta”. La descrizione bellissima dell’autobus che sta per partire anticipa una vicenda che non voglio anticiparvi, ma non stiamo parlan-do di nient’altro se non di macchine in movimento, grandi macchine per lo più, autobus, corriere, pul-mann. Ricordo che da bambino, osservavo sempre con certa ammirazione le curve che dal fondo della valle del Lucido portavano fino alla sommità della collina. Paesini piccoli, di passaggio, una chiesa qua e là, una grande e importante pieve e nulla più. Non era la natura impervia, quanto il continuo andirivi-eni di curve e rettilinei che rendeva fumoso il tragitto delle auto. Ci si alzava di buona lena, assieme ad al-tri pendolari e si andava a scuola, verso le stazioni, il capoluogo che era Aulla (era davvero il capoluogo, signori) e poi via lungo la direttrice Parma – La Spe-zia, arsenale o licei sparsi sulla ferrovia, fino a vali-care l’Appennino.

Sono passati 15 anni e ho pensato che tutto questo ora può far parte solo di un piccolo mondo antico, di una “questione privata” che sembra quasi non in-teressare alle Amministrazioni locali, agli enti e alle aziende. Il fondo valle non è quasi più servito da nes-suno, le corriere non ci arrivano più nei paesi sopra le colline. “Eppure c’erano delle corse che avevano poche persone ed arrivavano in piazzette in cui anche un’auto avrebbe fatto fatica a far manovra”, mi ha detto pochi giorni fa un ex-autista. “Bastava avere la tessera di un partito per far arrivare un mez-zo, bastava un Sindaco e un bel po’ di voti per metter su una linea mattino e sera, da una provinciale alla stazione”.

Ecco, io pensavo, che se non ci fossero famiglie ancora in salute, molti anziani resterebbero da soli, senza le botteghe di una volta, i bar, i servizi essen-ziali per metterli in comunicazione con il mondo, al di là della banda larga. “Un paese ci vuole”, direbbe Pavese, solo che a chi amministra questi posti sem-bra non interessare poi così tanto “non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

Soddisfazione della Presidente del Gruppo Commercio della Confar-tigianato Imprese di Mas-sa-Carrara, Claudia Rin-aldi, per il recepimento da parte della Regione To-scana delle istanze pre-sentate dall’Associazione per arrivare a una regola-mentazione normativa della sempre più diffusa

attività degli “Home Res-taurant”. Attività che, allo stato attuale, assume a tutti gli effetti i connotati di una vera e propria con-correnza sleale alle rego-lari attività di ristorazione. La presidente del Gruppo Commercio Claudia Rin-aldi intende ringraziare e sottolineare la sensi-bilità e la disponibilità

del consigliere regionale Giacomo Bugliani che si è fatto pienamente carico di portare il problema sol-levato all’attenzione della Regione Toscana.

La nota di attuazione dell’assessorato al com-mercio della regione che fa seguito alla mozi-one che impegnava all’introduzione di una normativa nazionale di riferimento per l’attività di “Home Restaurant” è un passo decisivo per arrivare in tempi brevi alla regolamentazione di questa attività.

Nel documento si rich-iama chiaramente come l’”Home Restaurant” rientri a tutti gli effetti nell’ambito della materia del commercio che è di competenza del Consi-glio regionale. E proprio

esercitando tale podestà legislativa la Regione sta predisponendo una spe-cifica disposizione che sarà introdotta nel nuovo “Codice del Commercio” e in base alla quale per poter esercitare l’attività di somministrazione all’interno della propria abitazione bisognerà pre-liminarmente presentare una SCIA al SUAP compe-tente per territorio, dichia-rando il possesso di de-terminati requisiti richiesti per tutte le altre attività di somministrazione. Inoltre tale attività dovrà risp-ettare necessariamente le disposizioni vigenti in materia igienico-san-itaria ed essere effet-tuata all’interno di locali che presentino i requisiti strutturali ed igienico-sanitari.

di Marco Anzalone

Dopo un lungo inverno il tepore della primavera si sentiva nell’aria, i campi e gli alberi in fiore ricorda-vano, nonostante la guerra, che anche la natura festeggia la gioia della vita. Era il mattino del 4 mag-gio del 1944 e come ogni giorno i contadini di Mommio, svegli dall’alba, erano già nei loro terreni per coltivare, nei boschi a far car-bone o governare gli animali. La vita scorreva lenta, il rumore del torrente ai piedi del paese contor-nava i rumori della quotidianità; ma quella mattina furono ben altri i rumori ad essere incorniciati in quel paesaggio. Dal fondo del paese, in direzione di Fivizzano, si avvertiva un roboare molto flebile, un rumore strano, sconosciuto a questi luoghi; si fece sempre più insistente che quasi non si udiva altro per il paese. Da dietro la curva, all’incirca sotto il cimitero, sfrecciarono una jeep e dietro una fila di blindati; uno, due, tre…erano talmente tanti che non sono riuscito a tenere il conto.

Entrarono in paese, sfondarono le recinzioni dei campi e scesero tan-tissimi uomini, saranno stati quasi duemila, erano soldati tedeschi e italiani armati come se dovessero assaltare un nemico ferocissimo; non capivo bene cosa stesse suc-cedendo, guardandomi intorno però vidi negli sguardi atterriti de-gli altri che la situazione era molto pericolosa. Mi venne in mente che qualche sera prima gli alleati fece-ro dei lanci e che caddero vicino a Mommio, molto di ciò che era stato

lanciato era rimasto in paese non-ostante i partigiani fossero venuti a reclamarne il contenuto. I soldati iniziarono a circondare l’abitato ur-lando come degli ossessi e puntan-do le armi verso la gente: cercavano qualcuno… i partigiani. Avevano dei nomi, una lista, questo significava che in paese c’era un informatore; effettivamente una decina o forse una ventina di paesani erano par-tigiani, ma come potevano saperne i nomi? Alcuni di quei soldati pre-sero a sparare verso le campagne, verso le carbonaie pensando che ci fosse qualcuno; pigliarono gli ani-mali dalle stalle e li radunarono in un campo, alcuni li ammazzarono rendendone inutilizzabile la carne, altri li portarono via.

Fecero uscire violentemente la gente di casa e cominciarono a per-quisire e razziare ogni angolo delle abitazioni, una ad una; trovarono un mitra e delle pallottole nell’ultima casa del villaggio e sul campanile della chiesa altre armi e una piastra

da mortaio con dentro del denaro. A quel punto i soldati divennero an-cora più feroci. Iniziarono a radu-nare gli uomini in età da lavoro e li portarono via, al Cine di Fivizzano ho sentito, poi non so cosa successe loro… decisero di bruciare le case del paese, quelle che non bruciava-no le facevano saltare con le mine. Noi, rimasti li, ci fecero andare verso il cimitero per mostrarci lo spetta-colo del paese in fiamme. Il terrore era talmente forte che nemmeno avevo la forza di piangere, ero tal-mente impietrito che non mi sarei accorto di nulla, nemmeno se un proiettile mi avesse ferito. Tornai in me quando spinti per le strade e i muri di pietra del paese, vidi in-iziare ad uccidere le persone che conoscevo: furono sette ad es-sere ammazzati a sangue freddo li dov’erano. Ricordo di un ragazzo, forse non aveva più di vent’anni, nascosto nel solaio di casa con il fratello, che all’affermazione che avrebbero dato alle fiamme tutte le case, uscì per fuggire; venne cattu-rato insieme al fratello: quest’ultimo fu rilasciato, ma il ragazzo… il raga-zzo era nella lista dei nomi… era un partigiano… cosa avvenne lo potete immaginare da voi.

La brutalità non finì con quei sette morti, i soldati nazifascisti andaro-no anche per i campi e per i boschi; uccisero tutti coloro che fuggivano da quella ferocia cercando rifugio nella selva; uccisero dei ragazzi ed anche un anziano pastore, che poco poteva aver a che fare con i partigiani… ma a loro non interes-sava.

EDITORIALE La terribile alba di Mommio

“Un paese ci vuole...”

Sì alle nuove regole per gli home restaurant

Diego Remaggi

8.06.2016 • NUMERO 2 • 2 pagine • SUPPLEMENTO • 2

Confartigianato rigrazia Bugliani, ora la regione deve regolamentare la concorrenza