Il termovalorizzatore ieri e oggi - Lesperienza di Hera - Bologna, 21 Settembre 2013.
Il progetto Gerbido Termovalorizzatore dei rifiuti della Provincia di Torino Giuseppe Vallone...
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Il progetto Gerbido
Termovalorizzatore dei rifiutidella Provincia di Torino
Giuseppe Vallone
Presidente TRM S.p.A.
8 giugno 2007
Biennal Eco Efficiency
2
Indice
La società TRM
Il contesto provinciale
L’impianto
Il contesto economico
Reperimento risorse finanziarie
Individuazione modalità appalto di costruzione
Iter autorizzativo/progettuale
Cronoprogramma
3
Comuni bacino 16
CCS
Torino
Comuni bacino 15
La società TRM
Borgaro Torinese, Brandizzo, Brozolo, Casalborgone, Caselle Torinese,
Castagneto Po, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Chivasso, Cinzano,
Foglizzo, Gassino Torinese, Lauriano, Leinì, Lombardore, Montanaro, Monteu
da Po, Rivalba, San Benigno Canavese, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, San Sebastiano Da
Po, Sciolze, Settimo Torinese, Torrazza Piemonte, Verolengo, Verrua Savoia,
Volpiano
Comuni Bacino 16 7,89 %
CCS 3,00 %
Torino 89,00 %
Comuni Bacino 15________ 0,11 %
Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella,
Marentino, Mombello di Torino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto
Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo,
Riva Presso Chieri, Santena,
La società Trattamento Rifiuti Metropolitani TRM S.p.A. nasce il 24 dicembre 2002, con l’affidamento diretto della progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti della Zona Sud della Provincia di Torino. Capitale sociale pari ad Euro 15.694.220
Buttigliera Alta, Druento, Grugliasco
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Luglio 2003TRM S.p.A. stipula un contratto con il Politecnico di Torino:“Analisi delle caratteristiche tecnico-ambientali dei siti di possibile localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione con annesso impianto di pretrattamento dei rifiuti dell’area di pianificazione Zona Sud della Provincia di Torino”
Luglio 2005A conclusione dell’analisi territoriale e ambientale condotta dagli Uffici Tecnici della Provincia di Torino, la Giunta delibera la Microlocalizzazione dell’impianto di termovalorizzatore a servizio della Zona Sud, nel sito del Gerbido (DPG n° 955 – 348227 del 26/07/05)
La società TRM
5
TRM svolge le sue attività coerentemente con quanto previsto dall’aggiornamento del Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR) 2005.
In esso si prospetta un deciso orientamento verso la raccolta differenziata (50% entro il 2010) e verso la termovalorizzazione come trattamento complementare, con l’obiettivo di minimizzare il ricorso alla discarica e massimizzare il recupero di materia ed energia.
La società TRM
6
Il contesto provinciale - PPGR 2005
Il termovalorizzatore è una componente essenziale della gestione integrata dei rifiuti e le sue funzioni saranno:
lo smaltimento mediante combustione della quota residua dei rifiuti
la migliore valorizzazione energetica dei rifiuti mediante cogenerazione, ossia produzione di energia elettrica e calore per teleriscaldamento di abitazioni
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Il Termovalorizzatore riceve:
• Rifiuto Residuo da Raccolta Differenziata (RRD) della città di Torino
• Rifiuto Residuo da Raccolta Differenziata (pre trattato e non) proveniente dalla Provincia di Torino
• RSA
La discarica riceve unicamente gli scarti
del termovalorizzatore
Sistema adottato come base del
piano finanziario
421.000 t/a
Rifiuti urbani: 297.000 t/a
RSA: 124.000 t/a
Rifiuti in ingresso al
Termovalorizzatore
Potere Calorifico11.000 kJ/kg
scarti
Ambito TRM
Discarica di servizio
Discarica di servizio
Termovalorizzatore
Termovalorizzatore
Il contesto provinciale - PPGR 2005
8
L’impianto
L’impianto sarà dotato di tutte le più moderne ed affidabili tecnologie, perseguendo i seguenti obiettivi in termini di impatto ambientale:
• minimizzazione delle emissioni inquinanti;
• minimizzazione delle sorgenti di rumore;
• massima riduzione del ricorso alla discarica;
• massimo recupero energetico;
• minimizzazione del traffico veicolare indotto.
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L’impianto
Che cosa brucia l’impianto di termovalorizzazione?
Rifiuti urbani (RSU):
rifiuti domestici
spazzamento stradale
rifiuti giacenti sulle strade ed aree pubbliche
rifiuti vegetali provenienti da aree verdi
Rifiuti speciali (RSA):
rifiuti da attività agricole e agro-industriali
rifiuti da lavorazioni industriali
rifiuti da lavorazioni artigianali
rifiuti da attività commerciali
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L’impianto – schema di principio
Scorie alla discarica
Ceneri al trattamento PSR alla
rigenerazione
Ricevimento e stoccaggio rifiuti
Caldaie
TurbinaTeleriscaldamento
Trattamento fumi
Trattamento fumi
Rifiuti
Fumi
Reagenti
Alternatore
DegasatoreCiclo a vapore
Alla rete elettrica
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L’impianto
Numero di linee 3
Carico rifiuti totale 421.000 t/anno
PCI nominale 11 MJ/Kg
Carico termico nominale totale 206 MWT
Capacità nominale totale 67 t/h
Produzione vapore totale 220 t/h
Pressione vapore 60 bar
Temperatura vapore 420 °C
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L’impianto
Il progetto architettonico è disegnato da Stile Bertone
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13
— Business Model del sistema integrato di smaltimento—
Ricavi •Tariffa conferimento
•Vendita energia•Costi di realizzazione e gestione impiantiCosti
- Energia termica- Energia elettrica - Certificati verdi
scarti
Il conto economico sviluppato considera il complesso impiantistico composto dai due
impianti
Discarica di servizio
Discarica di servizio
Termovalorizzatore
Termovalorizzatore
Il contesto economico
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Il contesto economico - Certificati Verdi
La Legge Finanziaria 2007 prevede che possano accedere agli incentivi per le fonti rinnovabili solo le sostanze definite tali dalla direttiva 2001/77/CE, ossia potrà ottenere i certificati verdi esclusivamente l’energia prodotta utilizzando la parte biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani.
In linea con la recente normativa, il termovalorizzatore del Gerbido potrà beneficiare della vendita dei Certificati Verdi per i primi 12 anni di produzione, in considerazione della percentuale di frazione “rinnovabile” dei rifiuti in ingresso al termovalorizzatore, si è assunto, prudenzialmente, che solo il 48% dell’energia prodotta potrà beneficiare dei CV nel periodo considerato.
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Il contesto economico - ricavi da produzione di energia Il Piano Economico Finanziario - PEF - prevede che l’energia elettrica prodotta sarà ceduta ad un prezzo stimato sulla base delle attuali proiezioni di mercato già prese a riferimento nella valutazione di altri progetti nel settore energia. All’interno di tale Piano il prezzo di cessione dell’energia elettrica rappresenta un ricavo e può quindi andare ad incidere sulla tariffa di conferimento del rifiuto, che è il costo pagato dai cittadini.
Grazie all’incentivazione, ancorchè ridotta dal 2007, la tariffa di conferimento del rifiuto risulta di ca. 96 €/t (comprensiva di contributi ed ecotasse) che risulta competitiva se si considera che ad oggi il costo di smaltimento in discarica comprensivo di ecotassa si aggira sui 119 €/t.
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Produzione di energia
L’impianto di termovalorizzazione del Gerbido è progettato in modo da poter fornire sia energia elettrica che energia termica:
Producibilità elettrica netta in assetto cogenerativo circa 300.000 MWh/a; per soddisfare circa 150.000 utenze medie
Producibilità energia termica circa 140.000 MWh/anno; per soddisfare circa 14.000 utenze medie
La produzione annua dell’impianto consente un risparmio di idrocarburi convenzionali pari a:
Circa 75.000 TEP/a (tonnellate equivalenti di petrolio) in assetto solo elettrico
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Il fabbisogno finanziario complessivo ammonta a 452 milioni di euro*, per i quali si ipotizza il ricorso al capitale proprio per il 20% ed al debito per il 80%.
Debito (80%)
Capitale Sociale(20%)
Fabbisogno
complessivo
(M€)452*452*
362**
362**
9090
Reperimento risorse finanziarie
* Al netto dell’IVA** L’importo richiesto a debito comprende altresì il costo del finanziamento (commissioni e spese bancarie) nonchè gli oneri finanziari maturati in fase di costruzione.
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Reperimento risorse finanziarie
DESCRIZIONE IMPORTO [€]
Totale costi di costruzione comprensivo di oneri per la sicurezza ex DLGS 494 (aggiuntivi)
260.500.000
Totale somme a disposizione Stazione appaltante 96.500.000*
IMPORTO COMPLESSIVO DELLA SPESA 357.000.000
Termovalorizzatore
DESCRIZIONE IMPORTO [€]
Totale costi di costruzione comprensivo di oneri per la sicurezza ex DLGS 494 (aggiuntivi)
13.000.000
Totale somme a disposizione Stazione appaltante 6.000.000
IMPORTO COMPLESSIVO DELLA SPESA 19.000.000**
Discarica
* Comprensivo degli oneri di compensazione pari a ca 32 ML €
** L’importo è riferito alla realizzazione della prima vasca, le restanti in autofinanziamento
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Reperimento risorse finanziarie
In accordo con le linee guida adottate da TRM S.p.A. per soddisfare le richieste dei soci (massima riduzione dell’intervento diretto da parte degli stessi soci in termini di capitale sociale, prestiti-soci e garanzie), è stato previsto il ricorso al credito ed individuato nel project financing lo strumento più adatto al finanziamento dell’operazione.
Al fine di garantire il reperimento stesso TRM si è dotata di un consulente finanziario (financial advisor) che ha svolto un’attività di strutturazione tecnica, contrattuale, finanziaria e legale accettabile per la futura banca arranger in termini di rapporto rischio/rendimento.
Tale attività è giunta a conclusione fornendo tutte le necessarie indicazioni per tutti i documenti contrattuali/convenzioni che TRM dovrà stipulare con ATO - R[1], appaltatore delle opere, finanziatore, conferitori dei rifiuti, acquirenti energia elettrica e termica, assicuratori, ecc.
[1] Autorità d’Ambito ex art. 12 L.R. 24/02 e s.m.i.
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Individuazione modalità appalto di costruzione TRM S.p.A., configurandosi come società in house di cui all’art.
113 TUEL, beneficiaria dell’affidamento diretto della progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione ex art. 113 comma 4 TUEL, è soggetto per il quale si applicano i disposti normativi dei lavori pubblici (Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”).
Nell’ambito del nuovo quadro normativo TRM S.p.A. ha disposto che la scelta dell’Appaltatore avvenga mediante appalto concorso.
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Individuazione modalità appalto di costruzione L’iter procedurale è stato individuato sulla base dei vincoli posti
dal mondo creditizio: tecnologia consolidata, individuazione di un unico general contractor con elevata esperienza, stipula di un contratto a prezzo fisso chiavi in mano.
È stato pertanto previsto che l’ottenimento delle autorizzazioni alla realizzazione e gestione dell’impianto avvenga a monte dell’individuazione del general contractor (e del soggetto finanziatore), per rendere più certi i tempi di realizzazione dell’impianto al soggetto finanziatore e per ridurre il numero di varianti al contratto stipulato, ciò al fine di ottemperare alla richiesta di un contratto a prezzo fisso chiavi in mano.
In base alla L.R. 40/98, la valutazione di impatto ambientale avviene con l’esame del progetto definitivo.
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Strategia di intervento
TRM ha individuato il seguente percorso:
avvio iter autorizzatorio e contestuale avvio bancabilità progetto, nonché predisposizione dei documenti di gara per l’avvio dell’appalto concorso;
ad autorizzazione conseguita, indizione procedura appalto concorso e procedura di gara per reperimento risorse finanziarie;
invio lettera di invito ai concorrenti qualificati per presentazione di un progetto al livello di approfondimento richiesto dalla normativa vigente;
aggiudicazione procedura reperimento risorse finanziarie e successiva aggiudicazione gara di appalto concorso.
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Iter autorizzativo/progettuale
Conclusione iter localizzativo dell’impianto______________________luglio 2005
Presentazione Progetto Preliminare_________________________7 febbraio 2006
Presentazione Progetto Definitivo__________________________26 giugno 2006
Ottenimento giudizio positivo VIA_____________________ 21 novembre 2006
Ottenimento del giudizio positivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici________________________________________________ 15 dicembre 2006
Ottenimento AIA______________________________________19 dicembre 2006
Approvazione dell’Assemblea dei Soci di TRM della procedura gara di appalto ______________________________________________________ 21 dicembre 2006
Chiusura attività Financial Advisor per la verifica bancabilità________________________________________________15 gennaio 2007
Invio alla GUUE del bando di appalto concorso_____________15 gennaio 2007
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Cronoprogramma
Indizione gara costruzione impianto:
Indizione gara reperimento risorse finanziarie:
Apertura cantiere:
Avvio marcia controllata:
Impianto in esercizio a regime
gennaio 2007
maggio 2007
inizio 2008
inizio 2011
2012
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