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563. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA INDICE PAG. Comunicazioni ................................................. 3 Missioni valevoli nella seduta del 5 febbraio 2016 ............................................................... 3 Progetti di legge (Annunzio; Adesione di deputati a proposte di legge) .................... 3 Disegno di legge di delegazione europea (Assegnazione a Commissione in sede re- ferente) .......................................................... 3 Corte dei conti (Trasmissioni di documenti) .. 4 Documento ministeriale (Trasmissione) ....... 4 Garante del contribuente per l’Umbria (Tra- smissione di un documento) ..................... 4 Nomine ministeriali (Comunicazione) .......... 4 Atti di controllo e di indirizzo .................... 4 ERRATA CORRIGE ........................................ 4 Interpellanze urgenti ...................................... 5 Iniziative volte a potenziare il sistema di controllo e vigilanza sugli enti appaltanti, con particolare riferimento alla vicenda PAG. relativa a Poste Italiane spa e a Gepin Contact spa ed ai connessi risvolti occu- pazionali – 2-01255 .................................... 5 Interventi per tutelare l’ecosistema fluviale del Ticino colpito da una grave crisi idrica – 2-01245 ..................................................... 7 Iniziative di competenza volte a garantire ai comuni l’erogazione dei rimborsi relativi alle spese per la gestione degli uffici giu- diziari – 2-01240 ........................................ 9 Iniziative di competenza per la piena attua- zione della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo relativa alla fattispecie di concorso esterno in associazione di tipo mafioso – 2-01241 ...................................... 10 Chiarimenti e iniziative in merito alla man- cata adozione del regolamento volto a disciplinare le modalità di accesso alla banca dati SDI (Sistema d’Indagine), anche al fine di consentirne l’utilizzo da parte della polizia locale – 2-01254 .................. 13 Intendimenti in merito ad un procedimento disciplinare avviato dalla questura di Bo- Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO A AI RESOCONTI SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula.

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563. Allegato A

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

I N D I C E

PAG.

Comunicazioni ................................................. 3

Missioni valevoli nella seduta del 5 febbraio2016 ............................................................... 3

Progetti di legge (Annunzio; Adesione dideputati a proposte di legge) .................... 3

Disegno di legge di delegazione europea(Assegnazione a Commissione in sede re-ferente) .......................................................... 3

Corte dei conti (Trasmissioni di documenti) .. 4

Documento ministeriale (Trasmissione) ....... 4

Garante del contribuente per l’Umbria (Tra-smissione di un documento) ..................... 4

Nomine ministeriali (Comunicazione) .......... 4

Atti di controllo e di indirizzo .................... 4

ERRATA CORRIGE ........................................ 4

Interpellanze urgenti ...................................... 5

Iniziative volte a potenziare il sistema dicontrollo e vigilanza sugli enti appaltanti,con particolare riferimento alla vicenda

PAG.

relativa a Poste Italiane spa e a GepinContact spa ed ai connessi risvolti occu-pazionali – 2-01255 .................................... 5

Interventi per tutelare l’ecosistema fluvialedel Ticino colpito da una grave crisi idrica– 2-01245 ..................................................... 7

Iniziative di competenza volte a garantire aicomuni l’erogazione dei rimborsi relativialle spese per la gestione degli uffici giu-diziari – 2-01240 ........................................ 9

Iniziative di competenza per la piena attua-zione della sentenza della Corte europeadei diritti dell’uomo relativa alla fattispeciedi concorso esterno in associazione di tipomafioso – 2-01241 ...................................... 10

Chiarimenti e iniziative in merito alla man-cata adozione del regolamento volto adisciplinare le modalità di accesso allabanca dati SDI (Sistema d’Indagine), ancheal fine di consentirne l’utilizzo da partedella polizia locale – 2-01254 .................. 13

Intendimenti in merito ad un procedimentodisciplinare avviato dalla questura di Bo-

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016

N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assembleanon lette in aula.

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PAG.

logna nei confronti del segretario generaledel Sindacato autonomo di polizia –2-01256 ......................................................... 14

Iniziative di competenza per tutelare gli inte-ressi degli azionisti di minoranza di Ans-aldo STS, alla luce della vendita della par-tecipazione di Finmeccanica – 2-01252 ..... 14

Chiarimenti in merito al nuovo sistema perla razionalizzazione e l’accorpamento delleclassi di concorso a cattedre e a posti diinsegnamento – 2-01249 ............................ 17

PAG.

Elementi in merito al funzionamento e al-l’attività svolta dalla direzione generale« Arte e architettura contemporanee e pe-riferie urbane » del Ministero dei beni edelle attività culturali e del turismo –2-01246 ......................................................... 19

Chiarimenti circa la delega all’Ente nazio-nale per la maccanizzazione agricola perl’attività di coordinamento e controllodelle operazioni di certificazione OCSE deitrattori agricoli e forestali – 2-01239 ..... 20

Atti Parlamentari — 2 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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COMUNICAZIONI

Missioni valevolinella seduta del 5 febbraio 2016.

Angelino Alfano, Gioacchino Alfano,Alli, Amendola, Amici, Baldelli, Baretta,Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi,Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi,Borletti Dell’Acqua, Boschi, Brambilla,Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Calabria,Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Ca-tania, Causin, Antimo Cesaro, Cicchitto,Cimbro, Cirielli, Costa, Crippa, D’Alia, Da-done, Dambruoso, Damiano, De Micheli,Del Basso de Caro, Dellai, Di Gioia, Epi-fani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico, Fio-roni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Fran-ceschini, Giampaolo Galli, Garofani, Gen-tiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Gior-getti, Gozi, La Russa, Locatelli, Lorenzin,Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Ma-razziti, Merlo, Migliore, Orlando, Pes,Gianluca Pini, Pisicchio, Portas, Rampelli,Ravetto, Realacci, Rosato, Domenico Rossi,Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scotto,Sereni, Tabacci, Valeria Valente, Velo, Vi-gnali, Zanetti.

Annunzio di proposte di legge.

In data 4 febbraio 2016 sono statepresentate alla Presidenza le seguenti pro-poste di legge d’iniziativa dei deputati:

PROPOSTA DI LEGGE COSTITU-ZIONALE CARRESCIA: « Modifica dell’ar-ticolo 131 della Costituzione, in materia dideterminazione delle regioni italiane »(3583);

NIZZI: « Disposizioni in materia dialleanza terapeutica, di consenso infor-mato e di dichiarazioni anticipate di trat-tamento » (3584);

BALDASSARRE ed altri: « Modifichealla legge 28 dicembre 2005, n. 262, e altredisposizioni in materia di organizzazionedella Banca d’Italia, di nomina dei com-ponenti della Commissione nazionale perle società e la borsa e di procedimento perl’adozione dei provvedimenti delle mede-sime autorità » (3585);

FUCCI: « Disposizioni in materia dialleanza terapeutica, di consenso infor-mato e di dichiarazioni anticipate di trat-tamento » (3586).

Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputatia proposte di legge.

La proposta di legge MURER ed altri:« Disposizioni in materia di consenso in-formato e di dichiarazioni anticipate ditrattamento sanitario » (1432) è stata suc-cessivamente sottoscritta dalla deputataSbrollini.

Assegnazione del disegno di leggedi delegazione europea.

A norma degli articoli 72, comma 1, e126-ter, comma 1, del Regolamento, ilseguente disegno di legge è assegnato, insede referente, alla XIV Commissione (Po-litiche dell’Unione europea), con il pareredi tutte le altre Commissioni permanenti edella Commissione parlamentare per lequestioni regionali: « Delega al Governoper il recepimento delle direttive europeee l’attuazione di altri atti dell’Unione eu-ropea – Legge di delegazione europea2015 » (3540).

Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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Trasmissioni dalla Corte dei conti.

Il Presidente della Sezione centrale dicontrollo sulla gestione delle Amministra-zioni dello Stato della Corte dei conti, conlettera in data 29 gennaio 2016, ha tra-smesso, ai sensi dell’articolo 3, comma 6,della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deli-berazione n. 18/2015 del 21-30 dicembre2015, con la quale la Sezione stessa haapprovato la relazione concernente « La su-perstrada a pedaggio Pedemontana Ve-neta ».

Questo documento è trasmesso alla VCommissione (Bilancio) e alla VIII Com-missione (Ambiente).

Il Presidente della Corte dei conti, conlettera in data 2 febbraio 2016, ha tra-smesso, ai sensi dell’articolo 17, comma 9,della legge 31 dicembre 2009, n. 196, larelazione, approvata dalle Sezioni riunitein sede di controllo della Corte stessa il 29gennaio 2016, sulla tipologia delle coper-ture adottate e sulle tecniche di quantifi-cazione degli oneri relativamente alle leggipubblicate nel quadrimestre settembre-dicembre 2015 (Doc. XLVIII, n. 11).

Questa relazione è trasmessa alla VCommissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministrodell’economia e delle finanze.

Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, con lettera in data 2 febbraio 2016,ha trasmesso la relazione, aggiornata almese di settembre 2015, sul monitoraggiodegli incassi e dei pagamenti del bilanciodello Stato e delle spese aventi impattodiretto sul conto delle pubbliche ammini-strazioni per l’anno 2015.

Questa relazione è trasmessa alla VCommissione (Bilancio).

Trasmissione dal Garantedel contribuente per l’Umbria.

Il Garante del contribuente per l’Um-bria, con lettera in data 28 gennaio 2016,

ha trasmesso la relazione sullo stato deirapporti tra fisco e contribuenti nel campodella politica fiscale in Umbria, riferitaall’anno 2015, predisposta ai sensi dell’ar-ticolo 13, comma 13-bis, della legge 27luglio 2000, n. 212.

Questa relazione è trasmessa alla VICommissione (Finanze).

Comunicazione di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei mini-stri, con lettera in data 2 febbraio 2016, hatrasmesso, ai sensi dell’articolo 19, comma9, del decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 165, la comunicazione concernente ilconferimento, ai sensi del comma 4 delmedesimo articolo 19, dei seguenti inca-richi di livello dirigenziale generale nel-l’ambito del Ministero della giustizia:

alla dottoressa Giovanna Ciardi, l’in-carico di direttore della Direzione generaledegli affari giuridici e legali, nell’ambitodel Dipartimento per gli affari di giustizia;

al dottor Pasquale Liccardo, l’inca-rico di direttore della Direzione generaleper i sistemi informativi automatizzati,nell’ambito del Dipartimento dell’organiz-zazione giudiziaria;

al dottor Antonio Mungo, l’incarico didirettore della Direzione generale dellerisorse materiali e delle tecnologie, nel-l’ambito del Dipartimento dell’organizza-zione giudiziaria.

Questa comunicazione è trasmessa allaI Commissione (Affari costituzionali) e allaII Commissione (Giustizia).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzopresentati sono pubblicati nell’Allegato Bal resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

Nell’Allegato A ai resoconti della sedutadel 18 gennaio 2016, a pagina 2, secondacolonna, dodicesima riga, deve leggersi:« 14 giugno 2007 » e non: « 30 maggio2007 » come stampato.

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative volte a potenziare il sistema dicontrollo e vigilanza sugli enti appaltanti,con particolare riferimento alla vicendarelativa a Poste Italiane spa e a GepinContact spa ed ai connessi risvolti occu-

pazionali – 2-01255

A)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro del lavoro e delle politiche socialie il Ministro dello sviluppo economico, persapere – premesso che:

la Costituzione sancisce « l’inviolabi-lità, la libertà e la segretezza della corri-spondenza e di ogni altra forma di comu-nicazione » (articolo 15) e la Corte dicassazione (5 ottobre 1982) ha sentenziatoche tra gli esercenti di servizio pubblicopossono rientrare i portalettere e i fatto-rini postali;

per quanto riguarda diversi aspettidella corrispondenza e delle comunica-zioni, lo Stato italiano assegna specificicompiti all’Autorità per le garanzie nellecomunicazioni e al Garante per la prote-zione dei dati personali;

la Gepin Contact spa (azienda delgruppo Gepin) dopo il riassetto societarioè proprietaria del 70 per cento di Uptimespa, l’altro 30 per cento e di Sda ExpressCourier (gruppo Poste Italiane) e dal 2003cura l’assistenza dei clienti Sda ExpressCourier, per tutto ciò che concerne ilservizio « pacchi », la gestione del callcenter e i servizi di back office (pratichereclami e altro);

i lavoratori impegnati nell’aziendasono 559 tra la sede di Roma (347) eNapoli (212); vi sono alcune altre unità traFirenze e Milano;

nel febbraio 2015 il presidente diGepin Contact è stato oggetto di un prov-vedimento della magistratura per fatti re-lativi ad una società da lui gestita in anniprecedenti, la Getek Information Commu-nication Technology srl, fallita nel 2012;

nel marzo 2015, presso il Ministerodello sviluppo economico si è tenuto unincontro con il gruppo Gepin, le organiz-zazioni sindacali e le rappresentanze sin-dacali unitarie. In apertura, il Ministerodello sviluppo economico ha chiesto al-l’azienda di dare informazioni precise ri-spetto ai fatti che stanno coinvolgendoalcuni amministratori del Gruppo. Nelcorso della riunione l’azienda, ha eviden-ziato che i fatti sui quali la magistraturasta svolgendo indagini non riguardano lesocietà del gruppo Gepin e che il collegiosindacale, dopo i passaggi di rito ha co-municato al gruppo dirigenziale le moda-lità operative da attuare con immediatezzae ha chiesto alle strutture aziendali e aidipendenti di proseguire le attività se-condo i piani aziendali;

per quanto riguarda la situazionefinanziaria di Gepin Contact s.p.a., a se-guito della perdita delle commesse di PosteItaliane ed Enel, si è aperta una crisieconomica che potrebbe portare ad unarevisione drastica del numero degli ad-detti, 60 per cento in meno (130/213);

nell’azienda Gepin, a maggio del2015, inizia la cassa integrazione ordinaria

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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(CIGO): tredici settimane, dall’11 maggioall’8 agosto 2015 a Roma, nelle sedi di viadegli Artificieri 53 e in via Cornelia 498.Ad essere interessate sono state 287 unitàsu un totale organico di 347 lavoratori,dirigenti inclusi, per un 20 per cento delmonte ore. Poi ancora si è proceduto adaltre fasi di Cigo: dal 10 agosto al 7novembre 201 e dal 9 novembre al 5dicembre 2015, a zero ore in regime dirotazione. Nella sede di Casavatore (NA)Napoli, fino ad agosto, la cassa integra-zione ha coinvolto il 60 per cento degliaddetti e si protrarrà fino al 18 gennaio2016;

Poste Italiane, tra agosto e settembre2015, tra le altre, ha indetto una garatelematica con scadenza 17 settembre2015 per l’accordo quadro riguardante« L’erogazione di servizi di Customer Ser-vices del gruppo Poste Italiane » per ladurata di 24 mesi, per un valore comples-sivo di euro 59.073.296 divisa in quattrolotti alla quale possono partecipare im-prese specializzate in servizi di « ContactCenter » multicanale tra i quali: customercare; informazioni sui prodotti del gruppoPoste Italiane; assistenza e tracciaturadelle spedizioni; telemarketing; assistenzapre e post vendita; indagini telefoniche –campagne promozionali, nonché gestionedei contatti per e-mail, internet, skype,chat, social network e altro;

il 21 settembre 2015 la Gepin Contactha inviato una lettera a SDA ExpressCourier Spa e Poste Italiane, avente adoggetto « la risoluzione unilaterale daparte del Gruppo Poste Italiane dei con-tratti di fornitura industriale in essere traGruppo Gepin Contact Spa, Uptime Spa eGruppo Poste Italiane », nella qualel’azienda ha presentato tre proposte peruna « risoluzione equilibrata e stragiudi-ziale del rapporto industriale con PosteItaliane » e dove Gepin ha esternato tuttii propri timori riguardo al modus operandidi Poste, la quale, decidendo di dismetterela propria partecipazione nel gruppo ge-nererebbe una « deflagrazione in terminidi avvitamento negativo e di mancate re-ferenze sull’intero gruppo Gepin contact »;

il 16 ottobre 2015 Poste Italiane spa,ai sensi del decreto legislativo n. 163 del2006, ha pubblicato il bando gara per una« Procedura aperta in modalità telematicaper l’istituzione di Accordi Quadro per lafornitura di servizi per la gestione inte-grata delle comunicazioni di atti ammini-strativi e di servizi a valore aggiunto »suddivisa in due lotti non cumulabili traloro. La gara riguarda i servizi di categorian. 7 (servizi informatici e affini) per unadurata di 36 mesi con possibilità di unrinnovo per un massimo di 12 mesi ed unvalore iniziale complessivo di euro10.998.720. La scadenza di presentazioneera il 26 novembre 2015;

la materia di cui trattasi rientra,almeno in parte, tra i settori strategici dicui al decreto del Presidente del Consigliodei ministri del 6 agosto 2014, il cosiddettogolden power;

gli attuali poteri dell’Autorità per legaranzie nelle comunicazioni e le risorsead esse destinate potrebbero risultare in-sufficienti a far fronte al crescente numerodi fatti illeciti a danno della collettività,danni morali e materiali alle persone maanche all’immagine dello Stato italiano;

per quanto riguarda la gara per« l’erogazione di servizi di Customer Ser-vices del gruppo Poste Italiane » si lamen-tano una non corretta ponderazione conriferimento alla qualità dei servizi erogatie all’affidabilità professionale, una gene-rale insufficiente valutazione e/o certifica-zione circa la professionalità del personaledelle imprese candidate, ovvero sia dellesingole figure professionali da adibire chedei relativi addetti;

nella successiva gara d’appalto, no-nostante la formula della « offerta econo-micamente più vantaggiosa » prevalel’aspetto economico-finanziario (60 percento su quello tecnico del (40 per cento).La valutazione sul capitolato tecnico sibasa esclusivamente su valori quantitativi(giorni) e non qualitativi. Anche in que-st’ultima gara, infatti, i parametri riguar-danti ogni aspetto professionale, quindi diknow-how appaiono limitati solo alla for-

Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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male partecipazione dell’azienda ad altregare ed esperienze, senza specifici, detta-gliati e certificabili criteri di valutazioniriguardanti le esperienze acquisite e/o glistudi o approfondimenti d’ogni specificaqualifica del personale adibito;

la logica sottintesa alle gare, quindi,pare agli interpellanti basarsi quasi esclu-sivamente sull’efficienza, ovvero sulla abi-lità di espletare il servizio pubblico im-piegando le risorse minime, anziché sul-l’efficacia: relazionare gli obiettivi di taleservizio all’accuratezza e completezza deirisultati raggiunti anche nella tutela del-l’utente che appare, anch’essa, solo for-male o residuale, come la certezza deitempi di esecuzione;

per i motivi di cui sopra la soluzionedi ogni potenziale turbativa della conti-nuità e qualità del servizio in argomentonon può essere rimessa solo alle PosteItaliane, né gli effetti possono ricaderesull’utenza;

il Governo, nel rispetto della garanziaper l’iniziativa privata (Poste Italiane), hafacoltà d’iniziativa politica e legislativa,anche ricorrendo a strumenti d’urgenzaquando ne ricorrano i presupposti;

delle responsabilità derivanti dal-l’esercizio del servizio pubblico svolto daSda Express Courier per Poste italiane edagli addetti alle molte funzioni e man-sioni previste dalle gare, mansioni dallequali emergono delicate attività, ma anchealtre a queste sottese, possono attraversareo estendersi alle telecomunicazioni e adaltre aree;

in alcuni servizi pubblici la qualitàdegli stessi non è determinata da enticertificatori terzi, ma dallo stesso aggiu-dicatore e la stessa qualità, in alcune gare,potrebbe essere rimessa solo alla parteci-pazione dell’azienda ad altre gare simili oad una sorta di autocertificazione;

in alcune delle gare in questione, iparametri per il calcolo sulla congruità delprezzo potrebbero condurre a valori infe-riori a quelli di mercato trasformando, di

fatto, le gare stesse da « offerta economi-camente vantaggiosa » a « massimo ri-basso »;

va tenuto conto del delicato serviziodi garanzia svolto dagli organi e delleautorità di cui in premessa –:

se i Ministri interpellati siano a co-noscenza dei fatti e delle dinamiche deifatti descritti in premessa;

se i Ministri interpellati intendano,nelle more dell’emanazione dei decretilegislativi previsti a seguito dell’approva-zione della legge delega in materia diappalti pubblici, assumere iniziative al finedi potenziare il sistema di controllo evigilanza sugli enti appaltanti;

se intendano adottare iniziative fina-lizzate a potenziare la sfera di autonomiaed i poteri sanzionatori delle autorità digaranzia, di cui in premessa, per unamaggiore e prioritaria tutela degli interessidegli utenti, nonché degli stakeholder;

se intendano intervenire, per quantodi competenza a tutela della dignità degliaddetti al servizio pubblico di Poste Ita-liane, nonché a tutela dei livelli occupa-zionali delle maestranze di Gepin Contactspa.

(2-01255) « Miccoli, Damiano, Giacobbe,Patrizia Maestri, Vico, Ter-rosi, Carloni, Mognato, Mar-zano, Gnecchi, Albanella,Montroni, Minnucci, Gri-baudo, Mariano, Giorgio Pic-colo, Tidei, Piazzoni, DiSalvo, Rotta, Laforgia, Ro-stellato, Palma, Rostan, Man-fredi, Sgambato, Carra,Cuomo, Baruffi, Marroni,Marrocu, Crivellari ».

Interventi per tutelare l’ecosistema flu-viale del Ticino colpito da una grave crisi

idrica – 2-01245

B)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’ambiente e della tutela del

Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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territorio e del mare, per sapere – pre-messo che:

l’ecosistema fluviale del fiume Ticinoè a rischio di siccità per la stagione estiva2016, come riportato dalla relazione tec-nica del Parco lombardo, della Valle delTicino, con conseguenti rischi per sistemaeconomico locale oltre che per l’ambiente;

al 31 dicembre 2015 le rilevazionisull’intero ecosistema fluviale presentanouna riduzione della portata del fiume Po,alimentato anche dai Ticino, che è ora al25 per cento della portata media, mentreil lago Maggiore si trova a –20 cm rispettoallo 0 idrometrico di Sesto Calende;

la situazione climatica che si staverificando, caratterizzata dalla scarsità dipioggia, impone che si assumano da subitodei provvedimenti che consentano di mi-tigare il rischio siccità sfruttando, sin dalmese di marzo e per tutta la stagioneprimaverile ed estiva, eventuali fenomenipiovosi con l’accumulo preventivo di acquanel lago;

già nell’estate del 2012, l’ecosistemafluviale del fiume Ticino ha rischiato divenire compromesso da una forte siccitàdovuta alla scarsità di piogge, scongiuratagrazie all’accumulo preventivo di acquagarantito dal fatto che era stato assuntocorno livello di riferimento +1,50 metrisullo zero idrometrico a Sesto Calende,condizione che liberò nel fiume la quantitàdi acqua in eccesso conservata nel LagoMaggiore, apportando così benefici ancheal fiume Po e all’attività agricola ed ener-getica che ne deriva;

è datata giugno 2014 la nota deiMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare che invita il Consor-zio dei Ticino (l’ente che gestisce il de-flusso dell’acqua dai lago Maggiore) adadoperare la regolazione dei livelli dellago, nella stagione estiva, entro il limite di1,00 metri rispetto anno zero idrometricodi Sesto Calende;

l’anno 2015, caratterizzato dalle altetemperature e dalle scarse piogge, avevafatto rimpiangere il fatto che dopo il 15marzo si erano « lasciati andare » oltre 104milioni metri cubi d’acqua, in quanto siera tenuto il lago al livello imposto di 1,00metri sullo zero idrometrico invece diconsentire l’accumulo di più acqua, supresupposti di presunti rischi alluvionalinon ancora dimostrati e che non si eranoverificati nei 7 anni dai 2007 ai 2013quando in fase di svaso si era tenuta, comeriferimento, la quota tecnicamente piùidonea e logica di –1.50 metri sempresullo zero idrometrico di Sesto Calende;

la situazione dell’anno scorso, purdrammatica, non si è trasformata in ca-tastrofica sia per l’ambiente che per l’agri-coltura, solo perché lo zero termico èrimasto per settimane sopra i 4200 metriprovocandolo scioglimento dei ghiacciai,fenomeno globalmente negativo, ma cheha consentito al lago di avere un contri-buto costante d’acqua evitando di andarealla quota di meno 0,50 metri dallo zeroidrometrico, situazione che come è notonon permette più alcun termine di con-trollo; in sostanza non c’è più acqua peril sistema Ticino e di conseguenza nem-meno per il Po;

secondo gli studi riportati dai tavolitecnici costituiti dall’autorità di bacinol’innalzamento del livello estivo del lago a1,50 metri, non comporta alcun aumentodel rischio di allagamenti anche in pre-senza di fenomeni meteorologici eccezio-nali –:

se il Ministro interpellato intendaintervenire per porre rimedio a questagrave crisi idrica e con quali modalità.

(2-01245) « Scuvera, Ferrari, Senaldi, Ten-tori, Sbrollini, Colaninno, Co-minelli, Lavagno, Narduolo,Sanga, Ginato, Berlinghieri,Becattini, Bazoli, Cani, Ca-rocci, Crivellari, Impegno,Marantelli, Marchetti, Ma-riano, Murer, Tinagli, Sgam-bato, Francesco Sanna, PaolaBragantini, Vico, Brandolin,Braga, Mariani, Gitti ».

Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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Iniziative di competenza volte a garantireai comuni l’erogazione dei rimborsi rela-tivi alle spese per la gestione degli uffici

giudiziari – 2-01240

C)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della giustizia e il Ministro del-l’economia e delle finanze, per sapere –premesso che:

la legge 23 dicembre 2014, n. 190(legge di stabilità 2015), all’articolo 1,commi 526 e seguenti ha correttamenteriportato all’amministrazione centrale lagestione diretta degli uffici giudiziari adecorrere dal 1o settembre 2015, modifi-cando la disciplina risalente al 1941 cheponeva le spese per tali uffici in capo aicomuni;

tali disposizioni hanno finalmente ri-mosso l’anomalia rappresentata dalla legge24 aprile 1941, n. 392, recante « Trasfe-rimento ai Comuni del servizio dei localie dei mobili degli Uffici giudiziari », cheaveva posto a carico dei bilanci dei comunile spese per la gestione degli uffici giudi-ziari, prevedendo rimborsi dal Ministerodella giustizia attraverso l’erogazione di uncontributo economico annuo;

i comuni, con senso di responsabilitàistituzionale, hanno collaborato con il Mi-nistero della giustizia al fine di garantireun ordinato passaggio delle competenze,nell’ambito del quale sono maturate ledisposizioni dell’articolo 21-quinquies deldecreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, inconsiderazione dell’esperienza pluriennalematurata dai comuni e delle necessitàespresse dall’amministrazione della giusti-zia ovvero da li uffici giudiziari sul terri-torio;

per il periodo transitorio dal 1o set-tembre 2015 al 31 dicembre 2016, come daultimo modificato dall’articolo 1, comma617, della legge 28 dicembre 2015, n. 208,gli uffici giudiziari possono continuare adavvalersi dei servizi forniti dal personalecomunale per le attività di custodia, tele-fonia, riparazione e manutenzione ordina-

ria, sulla base di accordi o convenzioni daconcludere in sede locale, autorizzati dalMinistero della giustizia, in applicazione enei limiti della convenzione quadro stipu-lata tra il Ministero della giustizia e l’Anciil 27 agosto 2015;

i comuni vantano ancora nei con-fronti del Ministero della giustizia, sia unconsistente credito per le spese sostenutenegli anni tra il 2012 e l’agosto 2015 –considerato il forte ritardo nell’erogazionedei rimborsi e considerata l’assoluta in-sufficienza nella dotazione finanziaria delrelativo capitolo di bilancio e l’esiguitàdegli acconti finora erogati – sia un man-cato rimborso delle spese relative al per-sonale comunale comandato presso gliuffici giudiziari;

tali risorse sono state anticipate dallecasse comunali solo ed esclusivamente pergarantire l’erogazione di un servizio distretta pertinenza statale;

notizie informali riportano che per il2012 sarebbe in via di adozione un prov-vedimento (Ministero della giustizia diconcerto con il Ministero dell’economia edelle finanze), che riconosce un rimborsoin percentuali minime rispetto alle spesesostenute intorno al 25 per cento;

giusto per fornire un parametro diriferimento delle spese tutte rendicontateper l’anno 2012 da alcuni tra i principalicomuni italiani, la situazione si presentacon queste cifre:

a) Bologna: per l’anno 2012 afronte di una spesa validata dal Ministerodella giustizia di euro 14.515.137,63 ilrimborso è stato di circa 3.6 milioni dieuro;

b) Torino: per l’anno 2012 a frontedi una spesa pari a euro 15.848.488,76 ilrimborso è stato di circa 3,9 milioni dieuro;

c) Milano: per l’anno 2012 a frontedi una spesa pari a euro 26.122.448,61 ilrimborso è stato di circa 65 milioni dieuro;

Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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d) Palermo: per l’anno 2012 afronte di una spesa pari a euro15.389.441,31 il rimborso è stato di circa3,8 milioni di euro;

e) Firenze: per l’anno 2012 a frontedi una spesa pari a euro 17.765.650,25 ilrimborso è stato di circa 4,4 milioni dieuro;

f) Venezia: per l’anno 2012 a frontedi una spesa pari a euro 10.214.134,29 ilrimborso è stato di circa 2,5 milioni dieuro;

g) Bari: per l’anno 2012 a fronte diuna spesa pari a euro 6.803.625,35 ilrimborso è stato di circa 1,7 milioni dieuro;

le mancate entrate in ciascun co-mune a fronte di una spesa già sostenutacomportano ripercussioni sulle risorse deibilanci comunali, non solo in termini diminore entrata specifica, ma anche pereffetto dell’obbligo di ridurre i residuiattivi iscritti in bilancio con riferimentoalle annualità 2013 e successive, in osse-quio ai principi della nuova contabilità;

sono destinati ad incidere negativa-mente sul livello dei servizi ai cittadini eproprio nel momento in cui le famiglieitaliane sono più esposte sul progressivoimpoverimento e i comuni ricevono lemaggiori richieste di sostegno ed inter-vento per il sociale –:

se il Governo sia a conoscenza cheper l’anno 2011 alcuni comuni, tra cui ilcomune di Lecce, hanno già promossoricorso al Tar ottenendo una pronunciapositiva con l’accoglimento dei motivi so-stenuti e la nomina di un commissario adacta per determinare la misura del con-tributo dovuto ai comuni;

se il Governo sia a conoscenza chesul medesimo procedimento contro il Mi-nistero della giustizia altri comuni hannoavviato analoga iniziativa in sede civile,anch’essa accolta, in cui il giudice haemesso decreto ingiuntivo per il paga-mento a favore dei comuni interessatidella somma spettante;

se il Governo sia a conoscenza chetale ricorso per la definizione di quanto didiritto, per un comune medio sede diufficio giudiziario, ha comportato per lesole spese di procedura una quantifica-zione di oltre euro 7.000 per ciascunapratica e che, essendo 181 i comuni sededi uffici giudiziari, l’ammontare comples-sivo per le sole spese di tali procedure acarico del bilancio dello Stato sarebbe paria oltre 1,2 milioni di euro;

considerate le diverse proposte avan-zate dall’Associazione nazionale dei co-muni italiani al fine di evitare inutili costiaggiuntivi per i contenziosi che rischianodi insorgere, quali siano le iniziative che iMinistri interpellati intendono assumere,anche con carattere d’urgenza, al fine dideterminare un percorso di graduale ri-storo delle spese già sostenute dai comuni– comprensive degli oneri relativi al per-sonale comunale comandato presso gliuffici giudiziari – e di ordinata gestionedei residui iscrivibili in bilancio.

(2-01240) « Fragomeli, Cova, Fabbri, Fami-glietti, Cinzia Maria Fontana,Peluffo, Bini, Tartaglione,Gadda, Dallai, Coppola, Ca-stricone, Giuseppe Guerini,Crimì, Taricco, Zanin, Rossi,Bergonzi, Lodolini, Amato,Capone, Carnevali, Beni, Al-bini, Dell’Aringa, Fedi, D’In-cecco, Ginefra, Prina, Tidei,Leva, Malisani, Palma, Pe-lillo ».

Iniziative di competenza per la pienaattuazione della sentenza della Corte eu-ropea dei diritti dell’uomo relativa allafattispecie di concorso esterno in associa-

zione di tipo mafioso – 2-01241

D)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della giustizia, per sapere – pre-messo che:

con sentenza del 14 aprile 2015,ricorso n. 66655/13, Contrada c. Italia

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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(n. 3), la Corte europea dei diritti del-l’uomo ha accertato, all’unanimità, la vio-lazione del principio di legalità dei delittie delle pene sancito dall’articolo 7 dellaConvenzione europea per la salvaguardiadei diritti dell’uomo e delle libertà fonda-mentali del 1950 (di seguito « CEDU ») conriferimento alla condanna di Bruno Con-trada per il reato di concorso esterno inassociazione a delinquere di stampo ma-fioso ai sensi degli articoli 110 e 416-bisdel codice penale;

nello specifico, la Corte ha valutatose, all’epoca dei fatti ascritti al ricorrente(ricompresi nell’arco temporale 1979-1988), « la legge applicabile definisse chia-ramente il reato di concorso esterno inassociazione di tipo mafioso », e cioè se,« a partire dal testo delle disposizionipertinenti e con l’aiuto dell’interpretazionedella legge fornita dai tribunali interni, ilricorrente potesse conoscere le conse-guenze dei suoi atti sul piano penale » (cfr.ivi, § 64);

dopo aver ricordato le profonde di-vergenze giurisprudenziali esistenti in me-rito a tale autonoma figura criminosa, laCorte di Strasburgo ha ritenuto che sol-tanto a partire dalla sentenza Demitry resadalle Sezioni Unite della Corte di Cassa-zione il 5 ottobre 1994 quest’ultima avesse« fornito, per la prima volta, una elabora-zione della materia controversa, espo-nendo gli orientamenti che negano e quelliche riconoscono l’esistenza del reato inquestione e, nell’intento di porre fine aiconflitti giurisprudenziali in materia, hafinalmente ammesso in maniera esplicital’esistenza del reato di concorso esterno inassociazione di tipo mafioso nell’ordina-mento giuridico interno » (cfr. ivi, § 69);

all’esito di una valutazione comples-siva del quadro normativo e giurispruden-ziale italiano concernente il reato di con-corso esterno in associazione mafiosa, laCorte europea è, dunque, giunta alla con-clusione che tale figura criminosa « costi-tuisce il risultato di un’evoluzione giuri-

sprudenziale che ha avuto inizio verso lafine degli anni ’80 del secolo scorso e si èconsolidata soltanto nel 1994 con la sen-tenza Demitry » (cfr. ivi, § 74);

dal momento che il contenuto essen-ziale del diritto convenzionalmente rico-nosciuto è costituito dall’accessibilità eprevedibilità della norma, ciò che risultadeterminante è, infatti, non solo l’intelli-gibilità della fonte formale, ma anche lasua applicazione giudiziale: ed è proprioda questo ultimo punto di vista che laCorte di Strasburgo rileva come l’evolu-zione giurisprudenziale che ha partorito ilconcorso esterno, dopo un iniziale « silen-zio » protrattosi dall’introduzione nel 1982del delitto di associazione di tipo mafiosofino alla prima sentenza della Corte dicassazione nel 1987, risulta contraddi-stinta da ripetuti capovolgimenti, almenofino al 1994 con l’intervento « stabilizza-tore » delle Sezioni Unite;

pertanto, alla luce dei consolidatiprincipi espressi dalla giurisprudenza eu-ropea in tema di legalità dei reati, « al-l’epoca in cui sono stati commessi i fattiascritti al ricorrente (1979-1988), il reatoin questione non era sufficientementechiaro e prevedibile per quest’ultimo », conla conseguenza che egli, non poteva cono-scere nel caso di specie la pena cui sa-rebbe andato incontro per le condottedallo stesso poste in essere (cfr. ivi, § 75);

tale pronuncia, adottata all’unanimitàdai sette giudici della Camera, è divenutadefinitiva il 14 settembre 2015, a seguitodella decisione con cui un collegio dicinque giudici della Grande Camera harigettato l’istanza di riesame del caso for-mulata dal Governo italiano ai sensi del-l’articolo 43 della CEDU;

ai sensi dell’articolo 46 § della CEDU,gli Stati contraenti sono obbligati a con-formarsi alle sentenze definitive dellaCorte europea sulle controversie nellequali sono parti, obbligo che non si esau-risce nel pagamento delle somme even-tualmente liquidate alla parte lesa a titolodi equa soddisfazione, ma esige altresìl’adozione di tutte le « misure di carattere

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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individuale » necessarie per porre fine allaviolazione e per eliminare tutte le conse-guenze pregiudizievoli che essa continuieventualmente a produrre ai danni dellavittima, nonché di tutte le « misure dicarattere generale » necessarie a rimuo-vere le cause « strutturali » della violazioneriscontrata, allorché essa tragga origine daun difetto sistemico dell’ordinamento in-terno, e ad evitare così il ripetersi diviolazioni identiche o analoghe;

allorché la violazione accertata dallaCorte scaturisca, come nel caso Contrada,da una « difetto sistemico » dell’ordina-mento interno, e cioè un problema dinatura generale o strutturale che tra-scende il singolo caso oggetto di esame, leautorità statali hanno l’obbligo di adottarele necessarie misure rimediali in favore ditutti i soggetti che abbiano subito gli effettidella stessa violazione, in modo tale che,nel rispetto del principio di sussidiarietà,la Corte europea non sia chiamata areiterare le sue constatazioni di violazionein una serie successiva di casi identici;

l’estensibilità degli effetti delle sen-tenze della Corte europea nei confronti ditutti i soggetti che versino nella medesimasituazione contemplata da tali sentenze eche abbiano, dunque, subito la medesimaviolazione è stata pacificamente ricono-sciuta dalla giurisprudenza della SupremaCorte di cassazione e della Corte costitu-zionale (rispettivamente, per tutti, Corte dicassazione Sezioni Unite ordinanza 19aprile – 20 settembre 2012, Ercolano; eCorte costituzionale, sentenza n. 210 del 3luglio 2013);

ai sensi dell’articolo 5, comma 3,della legge 23 agosto 1988, n. 400, cosìcome modificato dall’articolo 1 della legge9 gennaio 2006, n. 12, il Presidente delConsiglio dei ministri, direttamente o con-ferendone delega ad un ministro, « pro-muove gli adempimenti di competenzagovernativa conseguenti alle pronuncedella Corte europea dei diritti dell’uomoemanate nei confronti dello Stato ita-liano »;

in occasione della Conferenza di altolivello sul futuro della Corte europea,

svoltasi a Brighton il 20 aprile 2012,l’Italia ha assunto l’impegno solenne adare piena attuazione alle sentenze dellaCorte europea all’interno del proprio or-dinamento, adottando, ove necessario, lemisure di carattere generale volte a risol-vere i « problemi di natura sistemica » esviluppando « meccanismi interni per as-sicurare la pronta esecuzione delle sen-tenze della Corte » (si confronti la Dichia-razione di Brighton, 20 aprile 2012, para-grafi 26-28);

la sentenza Contrada lascia apertinon pochi interrogativi sul fronte delleconseguenze giuridiche per l’interessato eper tutti coloro che versano nella mede-sima situazione e, cioè, che siano staticondannati per concorso esterno in asso-ciazione mafiosa in relazione a fatti an-teriori al 1994 cosiddetti « fratelli minoridi Contrada »);

tali interrogativi sono stati ulterior-mente accentuati da una recente decisionecon cui la corte d’appello di Palermo haritenuto che, pur in presenza di situazioniidentiche a quella oggetto della sentenzaContrada, non si possa dare luogo allarevoca o declaratoria di ineseguibilità dellasentenza di condanna sulla scorta deiprincipi ivi enunciati per « difetto di unaprevisione normativa che consenta al Giu-dice dell’esecuzione di revocare una sen-tenza di condanna in presenza di unasentenza della Corte EDU, pronunciata (...)nei confronti di un soggetto diverso enell’ambito di altra procedura » (ordi-nanza n. 639 del 18-23 novembre 2015);

stando a tale decisione, dunque, l’or-dinamento italiano sarebbe carente di unapposito rimedio che permetta di darepiena attuazione alla sentenza della Corteeuropea rispetto a coloro che abbianosubito la medesima violazione dell’articolo7 della CEDU, e ciò anche nel caso in cuitrattasi di persone tuttora detenute inespiazione pena –:

quali siano le iniziative di compe-tenza che il Governo intende adottare, econ quale tempistica, al fine di porrerimedio alla situazione secondo gli inter-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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pellanti di « illegalità convenzionale » ve-nutasi a determinare, per effetto dellasentenza Contrada, rispetto a tutti coloroche siano stati condannati in via definitivaper concorso esterno in associazione ma-fiosa per fatti commessi anteriormente alconsolidamento giurisprudenziale in ma-teria avutosi a partire dalla sentenza De-mitry del 1994, e ciò anche al fine dievitare che l’Italia sia nuovamente con-dannata per violazione della Convenzioneeuropea per la salvaguardia dei dirittidell’uomo e delle libertà fondamentali.

(2-01241) « Brunetta, Palmizio, Archi, Ber-gamini, Biasotti, Biancofiore,Carfagna, Castiello, Catanoso,Luigi Cesaro, Crimi, De Gi-rolamo, Fabrizio Di Stefano,Gregorio Fontana, RiccardoGallo, Garnero Santanchè,Gelmini, Giacomoni, Giam-manco, Alberto Giorgetti,Gullo, Laffranco, Lainati,Martinelli, Milanato, Nizzi,Occhiuto, Palmieri, Petrenga,Picchi, Polidori, Polverini,Prestigiacomo, Ravetto, Ro-mele, Russo, Santelli, Sarro,Sandra Savino, Sisto, Squeri,Valentini, Vella, Vito ».

Chiarimenti e iniziative in merito allamancata adozione del regolamento volto adisciplinare le modalità di accesso allabanca dati SDI (Sistema d’Indagine), an-che al fine di consentirne l’utilizzo da

parte della polizia locale – 2-01254

E)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’interno e il Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti, per sapere –premesso che:

molti sistemi di videosorveglianza co-munale sono dotati di varchi di letturadelle targhe in grado di rilevare anchealcuni tipi di infrazione previsti dal codicedella strada, grazie a collegamenti diretticon le banche dati di motorizzazione e

pubblico registro automobilistico. Esistonocollegamenti analoghi con le banche datidel Ministero dell’interno sui veicoli rubatima sono limitati per legge;

infatti, a parere del Ministero, taleaccesso può avvenire solo attraverso ilsistema centralizzato nazionale targhe etransiti attivato per le forze di polizia delloStato. Dunque, i cosiddetti controlli mas-sivi, necessari per il controllo automaticodelle targhe degli autoveicoli che transi-tano attraverso i varchi, sarebbero riser-vati alle forze di polizia, secondo unalettura particolare dall’articolo 10 del de-creto del Presidente della Repubblica del 3maggio 1982 n. 378;

questi controlli seriali, sarebberoperò contemplati nel successivo articolo10-bis del medesimo decreto del Presi-dente della Repubblica n. 378 del 1982che disciplina, invece, l’accesso in bancadati SDI (Sistema d’Indagine) del perso-nale della polizia municipale, addetto aiservizi di polizia stradale in possesso dellaqualifica di agente di pubblica sicurezza;

peraltro, lo stesso schema di regola-mento di modifica del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 378 del 1982 (inattuazione degli articoli 16-quater, comma3, del decreto-legge n. 8 del 1993, conver-tito, con modificazioni, dalla legge n. 68del 1993, e 8-bis, comma 3, del decreto-legge n. 92 del 2008, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge n. 125 del 2008),sul quale il Garante della privacy, haespresso parere favorevole con osserva-zioni, il 3 ottobre 2013, non è mai statolicenziato definitivamente –:

per quale motivo non si sia adottatoil regolamento previsto dal decreto delPresidente della Repubblica n. 378 del1982 che consentirebbe alla polizia localel’accesso al Sistema d’Indagine per le nor-mali attività istituzionali compresa la con-sultazione massiva ed automatica delletarghe dei veicoli rubati attraverso i diffusisistemi di videosorveglianza comunale.

(2-01254) « Pagani, Lattuca, Morassut,Currò, Mura, D’Arienzo, Nar-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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duolo, Montroni, Mongiello,Mognato, Carloni, Camani,Peluffo, Pelillo, Paola Bol-drini, Petrini, Piccione, TinoIannuzzi, Iacono, Falcone,Lodolini, Lauricella, Berretta,Giulietti, Laforgia, Zan, Man-ciulli, Bargero, Arlotti, PaolaBragantini, Baruffi, Roma-nini, Braga, Mariani ».

Intendimenti in merito ad un procedi-mento disciplinare avviato dalla questuradi Bologna nei confronti del segretariogenerale del Sindacato autonomo di po-

lizia – 2-01256

F)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’interno, per sapere – pre-messo che:

la questura di Bologna ha aperto neiconfronti del signor Gianni Tonelli, segre-tario generale del Sindacato autonomo dipolizia (SAP), un procedimento discipli-nare per la « condotta non conforme aldecoro delle funzioni degli appartenenti airuoli della pubblica sicurezza » a causadell’uso promiscuo di capi della divisa conaltri non pertinenti alla stessa, propo-nendo anche l’applicazione di una san-zione pecuniaria;

per un’azione di denuncia pubblicadel pessimo stato degli equipaggiamenti indotazione al comparto sicurezza è statoaccusato e sospeso anche un altro rappre-sentante del sindacato;

per protesta contro la sospensionedello stato di democrazia interna al corpodella polizia di Stato, il signor Tonelli hamesso in atto la misura estrema dellosciopero della fame –:

se non ritenga che si ponga unagrande questione democratica e che talimisure disciplinari limitino le libertà sin-dacali delle donne e degli uomini in divisa.

(2-01256) « Vito, Brunetta ».

Iniziative di competenza per tutelare gliinteressi degli azionisti di minoranza diAnsaldo STS, alla luce della vendita dellapartecipazione di Finmeccanica – 2-01252

G)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’economia e delle finanze, persapere – premesso che:

in data 24 febbraio 2015 Finmecca-nica ed Hitachi hanno annunciato di aversottoscritto un accordo vincolante in baseal quale: Finmeccanica si è impegnata avendere ad Hitachi la propria partecipa-zione, pari al 40 per cento del capitale, inAnsaldo STS, società ad azionariato dif-fuso, quotata alla borsa di Milano, alprezzo di 9,65 euro per azione, successi-vamente corretto a 9.5 euro per azione, afronte di un dividendo pagato di 0.15 europer azione; mentre Hitachi si è impegnataad acquistare da Finmeccanica la totalitàdelle attività di Ansaldo Breda Spa(« Breda »), società privata controllata al100 per cento da Finmeccanica, conl’esclusione dello stabilimento di Carini(Palermo) e di alcuni contratti, per unvalore di 53 milioni di euro;

secondo i termini dell’accordo con-cluso tra Finmeccanica ed Hitachi, le dueoperazioni di acquisto e di vendita diBreda ed Ansaldo STS dovranno essereeseguite contemporaneamente, ossia lavendita da parte di Finmeccanica dellapartecipazione in una società quotata (An-saldo STS) è stata subordinata all’acquistoda parte di Hitachi del 100 per cento diuna società privata posseduta da Finmec-canica;

successivamente al perfezionamentodell’operazione tra Finmeccanica ed Hita-chi, il 2 novembre 2015, in base all’articolo102 del Testo unico della finanza (TUF),Hitachi è tenuta ad annunciare l’offertapubblica di acquisto (OPA) rivolta a tuttigli azionisti di Ansaldo STS per la totalitàdegli strumenti finanziari in loro possesso(articolo 106 del TUF) ad un prezzo « noninferiore a quello più elevato pagato »

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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(articolo 106 del TUF) da Hitachi peracquisire le azioni di Ansaldo STS neiprecedenti dodici mesi. Pertanto il prezzocomunicato da Hitachi, a cui sarebbe statoconcordato l’acquisto del 40 per cento diazioni Ansaldo STS, posseduto da Finmec-canica (ovvero 9,5 euro per azione) hadiretta rilevanza sulla posizione degli azio-nisti di minoranza di Ansaldo STS, postoche quel prezzo costituisce il valore mi-nimo a cui Hitachi è obbligata a lanciarel’offerta pubblica di acquisto;

avendo Hitachi già acquisito il con-trollo acquistando il 40 per cento delcapitale di Ansaldo STS, ceduto daFinmeccanica, è un fatto pacifico cheHitachi non avrebbe alcun particolare in-teresse a fissare un prezzo per l’offertapubblica di acquisto superiore al prezzodichiarato di 9,5 euro per azione, a cuiavrebbe acquistato le azioni;

in base all’accordo tra Finmeccanicaed Hitachi, Hitachi ha attribuito a Bredaun valore positivo di 53 milioni di euro.Breda è una società che, solo negli ultimicinque anni (2010-2014), ha registrato per-dite cumulate (margine operativo lordo)per 1,6 miliardi di euro, ha bruciato cassaper 975 milioni di euro ed ha costrettoFinmeccanica a ricapitalizzare la societàper 1,3 miliardi di euro. Non può essereseriamente messo in discussione, a quantoconsta agli interpellanti, che Breda abbiaun valore negativo, come anche ricono-sciuto da primari analisti finanziari inter-nazionali che attribuiscono a Breda unvalore negativo tra 200 milioni e 400milioni di euro, ovvero fino a 453 milionidi euro più alto del valore che Hitachi,apparentemente, avrebbe accettato per ac-quistare Breda da Finmeccanica: « Attual-mente stimiamo un costo d’uscita negativoda Breda di euro 250 milioni » (DeutscheBank, 21 marzo 2014). « Le perdite ren-dono Breda un problema irrisolvibile (leperdite cumulate del margine operativolordo ammontano a circa 0.9 miliardinegli ultimi 8 anni). Ansaldo Breda ha unvalore negativo pari a euro 200 MM. Dalnostro punto di vista è impossibile cheriesca a trovare una soluzione in modo

indipendente. (Equita, 26 giugno 2014). « Ilvalore negativo di Breda è tra meno euro200 e meno euro 400 milioni. Crediamoche Finmeccanica dovrà pagare un “bad-will” per facilitare la vendita di Breda »(ESN, 18 September 2014);

come riportato nel bilancio di Ans-aldo Breda 2014, le attività acquisite daHitachi rappresentano circa il 93 percento delle vendite complessive (in base aidati del 31 dicembre 2014). D’altra parte,durante una conferenza con gli analisti il24 febbraio del 2015, il Chief FinancialOfficer di Finmeccanica, Piero Cutilo hadichiarato: « Il business che rimane inFinmeccanica sarà solo il piccolo sito diPalermo, con attività nel complesso pernon più di euro 30 milioni, euro 40 milionidi ricavi annuali ricorrenti in pareggio alivello operativo. Nessuna passività pensio-nistica o altri oneri di ristrutturazione.Vorrei anche ribadire che dal 2015 in poi,non ci saranno né attività né effetti signi-ficativi sul bilancio del gruppo, sia a livellodi EBITDA, sia a livello di flussi di cassaoperativi » (Finmeccanica, 24 febbraio2015). Questo vuol dire per gli interpel-lanti che tutte le attività in perdita diBreda fanno parte del perimetro cedutoad Hitachi e che il prezzo più alto pagatoda Hitachi, rispetto a quanto stimato daglianalisti, non trova alcun presupposto nelfatto che Finmeccanica possa aver man-tenuto la parte improduttiva del businessche è stata, invece, interamente trasferitaad Hitachi;

mentre Hitachi ha accettato di pa-gare per Breda (100 per cento possedutada Finmeccanica) un prezzo fino a circa450 milioni di euro in più del valorenegativo massimo stimato dagli analisti,Hitachi si è impegnata a corrispondere aFinmeccanica un prezzo (9.5 di euro perazione) per il 40 per cento di Ansaldo STSche valorizza la società – un autentico« gioiello » di tecnologia – circa 450 mi-lioni euro in meno del valore stimato perAnsaldo STS usando le basi di valutazioneper operazioni paragonabili nello stesso

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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settore (Siemens Invensys, Alstom/divi-sione di segnalamento di GE, Wabtec/Faivele Transport);

dai dati sopra riportati sembrerebbe,dunque, emergere, a parere degli interpel-lanti, che, che nell’operazione concordatatra Hitachi e Finmeccanica il prezzo a cuiHitachi avrebbe acquistato le azioni Ans-aldo STS da Finmeccanica risulti signifi-cativamente inferiore rispetto al valorestimato, facendo al contempo apparire ilprezzo di acquisto di Breda molto più altodel apparire suo valore stimato, con effetticompensativi che si corrispondono in toto(450 milioni si euro). Sebbene l’allocazionedel valore tra le due operazioni risultineutra nei rapporti tra Hitachi e Finmec-canica, ne risulterebbero, invece a giudiziodegli interpellanti fortemente penalizzatigli azionisti di minoranza di Ansaldo STSche si vedranno offrire un prezzo diacquisto ai fini dell’offerta pubblica diacquisto;

il prezzo effettivo pagato da Hitachia Finmeccanica per il 40 per cento diAnsaldo STS, attribuendo a Breda unavalutazione di 450 milioni di euro infe-riore rispetto a quella dichiarata, in lineacon la forchetta indicata dagli analisti edin linea con il minor valore corrispostoper Ansaldo STS, risulterebbe pari a circa15.0 euro per azione, ossia il 58 per centoin più del prezzo dichiarato da Hitachi(9,5 euro). Dal punto di vista di Finmec-canica, attribuire una valutazione (a) di9,5 euro per azione al 40 per cento diAnsaldo STS e 53 milioni di euro a Bredaoppure di (b) 15.0 euro per azione al 40per cento di Ansaldo STS e 450 milioni dieuro al 100 per cento di Breda, è perfet-tamente equivalente, ma non dal punto divista di Hitachi. Infatti, grazie al modoparticolare con cui il valore è stato distri-buito tra l’acquisto di Breda ed il 40 percento di Ansaldo STS, Hitachi potrà lan-ciare l’offerta pubblica di acquisto agliazionisti di minoranza ad un prezzo noninferiore a 9,5 euro per azione, invece chead un prezzo non inferiore a 15 euro perazione: tutto questo va, secondo gli inter-roganti, a discapito degli azionisti di mi-

noranza di Ansaldo STS che ne posseg-gono il 60 per cento;

a parere degli interpellanti, la venditacongiunta e condizionata delle due attivitàcedute da Finmeccanica, ossia (a) Breda,una società privata interamente possedutada Finmeccanica e (b) la quota di con-trollo (40 per cento) in un’azienda quotata(Ansaldo STS) che, in base al Testo unicodella finanza, fa scattare l’obbligo di un’of-ferta pubblica di acquisto sul 60 per centodel capitale di Ansaldo STS, danneggia gliazionisti di minoranza di Ansaldo STS inquanto: l’aver assoggettato la vendita dellapartecipazione in Ansaldo STS all’acquistodi Breda non può che aver ridotto ilnumero di potenziali acquirenti interessatiunicamente ad acquisire Ansaldo STSsenza acquistare anche il 100 per cento diBreda, tanto più che Breda genera flussi dicassa negativi; l’obiettivo da parte diFinmeccanica di massimizzare il valoreaggregato della vendita congiunta di Ans-aldo STS e Breda non coincide con l’in-teresse degli azionisti di minoranza diAnsaldo STS di massimizzare il corrispet-tivo della sola vendita di Ansaldo STS; lapossibile non corretta attribuzione del va-lore della transazione, tra i due cespiticeduti da Finmeccanica ed acquisiti daHitachi, sebbene possa risultare neutraledal punto di vista di Finmeccanica, incidedirettamente sugli interessi degli azionistidi minoranza di Ansaldo STS, perchécondiziona il livello del prezzo minimo diacquisto a cui Hitachi è obbligata a lan-ciare l’offerta pubblica di acquisto sulrestante 60 per cento in mano alla mino-ranza; l’operazione riduce le potenziali« opzioni » a disposizione degli azionisti diminoranza e/o di altri potenziali acqui-renti dal momento che, se le quote dicontrollo di un’azienda quotata vengonoacquisite precedentemente all’offerta pub-blica d’acquisto ed eccedono 1/3 dei dirittidi voto, conferiscono il controllo dell’as-semblea straordinaria (esattamente il casonell’accordo di vendita del 40 per centodella quota di Ansaldo STS), rendendoinefficace qualunque iniziativa a prote-zione delle minoranza; riduce la traspa-renza, rendendo del tutto opaca l’attribu-

Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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zione del valore alle operazioni concluseprivatamente tra Finmeccanica ed Hitachi;potrebbe rappresentare a giudizio degliinterpellanti una manipolazione dei prezzidi mercato (ex articolo 185 del TUF) dalmomento in cui il prezzo delle azioniAnsaldo STS incorpora il prezzo di 9.5euro dichiarato da Hitachi per l’acquistodel 40 per cento di Ansaldo STS, cedutoda Finmeccanica ed il conseguente livellodell’offerta pubblica d’acquisto, esatta-mente come dimostrato dall’andamento diborsa del titolo Ansaldo STS che si trattaintorno a 9,5 euro –:

se il Ministro interpellato sia a co-noscenza dei fatti esposti in premessa equali iniziative, per quanto di competenza,intenda adottare per tutelare gli interessidegli azionisti di minoranza di AnsaldoSTS, per assicurarsi che società tecnolo-gicamente avanzate non siano « svendute »a multinazionali estere a spese delle mi-noranze, e per tutelare il mercato primache l’operazione di offerta pubblica diacquisto di Hitachi su Ansaldo STS siaperfezionata.

(2-01252) « Sibilia, Da Villa, Cancelleri,Crippa, Della Valle, Fantinati,Vallascas, Cominardi, Corda,Cozzolino, Dadone, Daga,Dall’Osso, D’Ambrosio, DeLorenzis, De Rosa, DelGrosso, Dell’Orco, Di Batti-sta, Luigi Di Maio, Manlio DiStefano, Di Vita, Dieni,D’Incà, Ferraresi, Fico, Frac-caro, Frusone, Gagnarli, Gal-linella, Silvia Giordano ».

Chiarimenti in merito al nuovo sistemaper la razionalizzazione e l’accorpamentodelle classi di concorso a cattedre e a

posti di insegnamento – 2-01249

H)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca, per sapere – premesso che:

il comma 114 dell’articolo 1 dellalegge 107 del 2015 ha previsto l’indizione

di un concorso per titoli ed esami perl’assunzione di personale docente entro il1o dicembre 2015;

il Ministero dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca ha disatteso il ter-mine ordinatorio fissato per l’adozione delbando di concorso dalla disposizione ri-chiamata; la principale causa del ritardo èstata la scelta di procedere preventiva-mente alla modifica delle classi di con-corso;

la fretta e la superficialità hannoguidato, secondo gli interpellanti, la ste-sura degli atti presupposti all’indizione delconcorso come dimostra la scelta dellastessa sezione consultiva per gli atti nor-mativi del Consiglio di Stato, nella sedutadel 10 settembre 2015, di sospenderel’esame dello schema di regolamento re-cante la razionalizzazione e l’accorpa-mento delle classi di concorso e richiedereal Governo una relazione integrativa ove« l’Amministrazione chiarisca l’iter logicoseguito nella elaborazione delle propriescelte ai fini della definizione delle tabelleallegate al provvedimento in esame »;

la relazione integrativa inviata dalGoverno non ha pienamente soddisfatto ilConsiglio di Stato che nell’esprimere ilparere, nella seduta del 22 ottobre 2015,ha auspicato rilevanti modifiche rilevando« come la attuale formulazione delloschema di regolamento, al di là delleargomentazioni contenute nella relazioneintegrativa trasmessa dall’amministrazionenon sembri adeguatamente garantire lasalvaguardia delle posizioni e dei titoliacquisiti per effetto dei percorsi formativisino ad ora in vigore, né di conseguenza leposizioni degli insegnanti attualmente in-seriti nelle graduatorie. Non sembra, in-vero, sufficiente ad assicurare tale salva-guardia la previsione, indicata dall’Ammi-nistrazione, della possibilità da parte deidocenti accorpati di poter insegnare nellanuova classe di concorso e, di conse-guenza, di poter partecipare alle prossimeprocedure concorsuali, non facendosi

Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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cenno nel provvedimento di quale sortesubiranno le posizioni dei docenti giàinseriti in valide graduatorie al momentodella entrata in vigore del regolamento »;

lo stesso schema di regolamento èstato, peraltro, adottato senza che si pro-cedesse alle prescritte, in base al combi-nato disposto dell’articolo 14 della legge246 del 2005 e dell’articolo 6 del decretodel Presidente del Consiglio dei ministrin. 170 del 2008, procedure di consulta-zione come risulta dall’Analisi d’impattodella regolamentazione, redatta dallostesso Ministero ed allegata al provvedi-mento trasmesso alle Commissioni parla-mentari per l’espressione del parere;

rilevanti sono state, inoltre, le condi-zioni e le osservazioni apposte dalla stessamaggioranza parlamentare al parere favo-revole. Nonostante l’approvazione defini-tiva in Consiglio dei ministri sia avvenutail 20 gennaio 2016 il testo definitivo non èancora stato pubblicato;

un iter, se possibile, ancor più tra-vagliato sta seguendo il bando di concorso.Nonostante i continui annunci e il tempotrascorso dal termine fissato dalla leggen. 107 circolano solo bozze informali.Formale, al contrario, è il parere espressodal Consiglio superiore della pubblicaistruzione il 28 gennaio 2016 ove le os-servazioni critiche riguardano, per unverso, questioni simmetriche rispetto aquanto rilevato dal Consiglio di Stato ri-spetto alla necessità di tutelare tutti isoggetti potenzialmente destinatari delprovvedimento. Il Consiglio superiore dellapubblica istruzione dubita, infatti, dellalegittimità della scelta di riservare il con-corso ai docenti abilitati, con riferimento,in particolare, agli insegnanti tecnico-pra-tici per i quali non è mai stato attivato unpercorso abilitante ordinario nonché allaquestione relativa alle classi di concorso dinuovissima istituzione per le quali natu-ralmente non vi sono ancora abilitati. Lostesso parere con riferimento alle proved’esame e a programmi rileva:

a) l’assenza di qualsivoglia riferi-mento alla normativa relativa agli studenticon disturbi specifici dell’apprendimento;

b) sui contenuti delle prove, addi-rittura « si suggerisce di rivedere tuttol’allegato »;

c) sugli aspetti nozionistici-discipli-nari, si lamenta la prevalenza dell’aspettonozionistico a discapito delle competenzedidattiche, metodologiche e relazionali;

d) sulle prove in lingua inglese, sichiede di ridurre l’incidenza della verificadella conoscenza di una lingua straniera;

sulla valutazione dei titoli e del ser-vizio, si lamenta l’esiguità del punteggioriconosciuto al servizio (0,5 per anno), laparadossale attribuzione di 0 punti in casodi abilitazione conseguita con un punteg-gio inferiore a 75 a fronte dell’attribuzionedi 2,5 punti in tutti i casi in cui non siaindicato alcun punteggio nonché l’ecces-sivo valore riconosciuto alle pubblicazioniscientifiche;

con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri del 24 dicembre 2015 siè provveduto ad autorizzare il Ministrodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca ad avviare le procedure di recluta-mento a tempo indeterminato pern. 63712 unità di personale docente dellascuola, per il triennio 2016/2018, ai sensidell’articolo 35, comma 4 del decreto le-gislativo n. 165 del 2001;

il numero di unità da assumere èstato individuato a seguito della nota fir-mata dal Ministro dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca, protocollon. AOOUFGAB.31764 del 3 novembre2015, con la quale si chiede l’autorizza-zione ad avviare la procedura concorsualedi cui sopra al fine di assumere a tempoindeterminato n. 63712 docenti di cuin. 52828 docenti comuni, n. 5766 docentidi sostegno e n. 5118 posti di potenzia-mento;

non essendo stata la citata nota delMinistro pubblicata online, non è possibileconoscere i dati del fabbisogno stimato,sulla base dei quali il Governo ha calcolatole unità da assumere;

Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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la legge 27 dicembre del 1997, n. 449,al comma 3, prevede che il Consiglio deiministri provveda alla individuazione delnumero massimo complessivo delle assun-zioni anche in funzione delle cessazionirelative all’anno precedente;

la legge n. 107 del 13 luglio 2015prevede, inoltre, al comma 181, lettera b),dell’articolo 1, tra le diverse deleghe,quella relativa al « Riordino, adeguamentoe semplificazione del sistema di forma-zione iniziale e di accesso nei ruoli didocente nella scuola secondaria »;

successivamente al concorso a catte-dra del 2016, secondo quanto contenutonel testo della succitata delega inseritanella legge n. 107 del 2015 l’accesso allaprofessione di docente non avverrà più,attraverso i percorsi abilitanti tuttora vi-genti, bensì sostenendo nuove tipologie diconcorsi a cui seguiranno periodi di tiro-cinio a scuola di durata triennale;

infine, il comma 131 dell’articolo 1della legge n. 107 del 2015 stabilisce che,a decorrere dal 1o settembre 2016, i con-tratti di lavoro a tempo determinato sti-pulati con il personale docente, educativo,amministrativo, tecnico e ausiliario pressole istituzioni scolastiche ed educative sta-tali, per la copertura di posti vacanti edisponibili, non possono superare la du-rata complessiva di trentasei mesi, anchenon continuativi –:

quali iniziative intenda assumere perdar seguito ai pareri espressi dagli organiconsultivi;

quale sia il numero di pensionamentistimati, nel triennio 2017/2019, del perso-nale docente della scuola;

quanti contratti di supplenza annualeal 30 giugno 2016 o al 31 agosto 2016,compresi i posti di sostegno, siano statiassegnati;

quali siano stati i criteri utilizzati perla quantificazione in 63712 delle unità dipersonale docente da assumere per iltriennio 2016/2018;

quale sia il numero dei docenti an-cora iscritti nelle graduatorie ad esauri-mento ed in che tempi e con quali mo-dalità si procederà alla loro assunzione;

se non ritenga opportuno prevedereuna fase transitoria nel periodo intercor-rente tra il concorso 2016 e l’entrata invigore del nuovo sistema di formazione ereclutamento dei docenti, al fine di garan-tire la copertura dell’intero fabbisognodelle istituzioni scolastiche e di valoriz-zare, garantendo nuove procedure concor-suali, le competenze dei docenti in pos-sesso di abilitazione.

(2-01249) « Chimienti, Vacca, Luigi Gallo,Simone Valente, Marzana,Brescia, D’Uva, Di Benedetto,Agostinelli, Alberti, Baroni,Basilio, Battelli, Benedetti,Massimiliano Bernini, PaoloBernini, Nicola Bianchi, Bo-nafede, Brugnerotto, Busina-rolo, Busto, Cancelleri, Ca-riello, Carinelli, Caso, Ca-stelli, Cecconi, Ciprini, Col-letti, Colonnese ».

Elementi in merito al funzionamento eall’attività svolta dalla direzione generale« Arte e architettura contemporanee e pe-riferie urbane » del Ministero dei benie delle attività culturali e del turismo

– 2-01246

I)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dei beni e delle attività culturalie del turismo, per sapere – premesso che:

con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171,è stato emanato il regolamento di orga-nizzazione del Ministero dei beni e delleattività culturali e del turismo, degli ufficidella diretta collaborazione del Ministro edell’Organismo indipendente di valuta-zione della performance, a norma dell’ar-ticolo 16, comma 4, del decreto-leggeaprile 2014, n. 66, convertito, con modi-

Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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ficazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.(14G00183) (Gazzetta Ufficiale, serie gene-rale n. 274 del 25 novembre 2014) conentrata in vigore del provvedimento al 10dicembre 2014;

il decreto, all’articolo 16 istituisce ladirezione generale « Arte e architetturacontemporanee e periferie urbane »;

il Ministro interpellato ha dichiaratoin varie occasioni pubbliche che dopo avervinto nel secolo scorso la grande sfida deicentri storici delle nostre città, le periferiesono la grande sfida di questo secolo.« Siamo chiamati a riqualificare i luoghi incui vive, lavora e sogna la gran parte dellapopolazione del Paese e in questo l’artecontemporanea può essere determinante »;

« rivitalizzare le periferie attraversol’azione dei giovani e del mondo dell’as-sociazionismo è iniziativa positiva, che vaproprio nella direzione dello sforzo chedeve intraprendere il Paese per recuperareil forte ritardo nel sostegno e nella valo-rizzazione del contemporaneo. Un’azioneche può e deve essere legata, come iprogetti presentati oggi, alla riqualifica-zione delle periferie delle nostre città. Perquesto nel riformare il Ministero ho for-temente voluto una nuova Direzione Ge-nerale per l’arte e l’architettura contem-poranea e le periferie urbane che a brevevarerà un bando di 3 milioni di euro percofinanziare progetti culturali promossidai comuni nelle periferie »;

il Touring Club insieme al Ministrointerpellato hanno rilasciato dichiarazioniper la rivalutazione del « Patrimonio Pe-riferia » affermando che oggi è necessarioiniziare a rivalutare le periferie, luoghi « incui si può sperimentare e osare di più chenei centri storici anche a livello architet-tonico. Queste aree, sempre più abitate,dovrebbero diventare sempre più vivibili eamabili », proseguendo poi « (...) le personevivono in genere più frequentemente fuoridal centro e tornano in periferia solo perdormire. Vorrei contribuire a che questiluoghi diventassero meno dormitori » –:

quale bilancio tragga il Ministro in-terpellato dell’attività della direzione ge-

nerale « Arte e architettura contempora-nee e periferie urbane » ad oltre un annodalla sua costituzione, quali programmisiano stati realizzati, quali iniziative eattività siano state intraprese, quali incon-tri siano stati svolti con i cittadini, glioperatori culturali e sociali ed i cittadinioperanti e/o residenti nelle periferie ur-bane del nostro Paese, come e dove sianostate investite le risorse della suddettadirezione generale, quali siano le informa-zioni sullo stato attuale dell’avanzamentodei progetti di riqualificazione e se esistaun coordinamento per una regia comune.

(2-01246) « Costantino, Airaudo, FrancoBordo, D’Attorre, Duranti,Daniele Farina, Fassina,Fava, Ferrara, Folino, Fra-toianni, Carlo Galli, Gian-carlo Giordano, Gregori,Kronbichler, Marcon, Melilla,Nicchi, Paglia, Palazzotto,Pannarale, Pellegrino, Piras,Placido, Quaranta, Ricciatti,Sannicandro, Scotto, Zaratti,Zaccagnini ».

Chiarimenti circa la delega all’Ente na-zionale per la maccanizzazione agricolaper l’attività di coordinamento e controllodelle operazioni di certificazione OCSEdei trattori agricoli e forestali – 2-01239

L)

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro delle politiche agricole alimentarie forestali, il Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, per sapere – premessoche:

i codici OCSE relativi ai trattori agri-coli e forestali rappresentano un insiemedi regole e procedure tecniche che, attra-verso l’aggiornamento delle regole inter-nazionali, permettono di certificare lestrutture di protezione dei trattori;

l’implementazione dei codici assicurache le prove sulle predette strutture diprotezione siano effettuate seguendo cri-

Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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teri condivisi e riconosciuti dai Paesi ade-renti, con l’obiettivo di incrementare latrasparenza e semplificare le procedureper la libera circolazione a livello inter-nazionale dei trattori agricoli o forestali;

i codici OCSE individuano a livellointernazionale le procedure di prova perl’effettuazione dei test di resistenza su:

a) dispositivi di prova in caso dicapovolgimento (ROPS) da installarsi suitrattori agricoli o forestali e carrelli se-moventi a braccio telescopico (telehandler);

b) sistemi di ritenzione del condu-cente (cinture di sicurezza);

c) dispositivi di protezione controla caduta di oggetti (FOPS) da installarsisui trattori agricoli o forestali;

l’autorità italiana designata in ambitoOCSE per i codici relativi alle prove suitrattori agricoli e forestali è il Ministerodelle politiche agricole, alimentari e fore-stali attraverso il suo dipartimento dellepolitiche europee e internazionali, dire-zione generale delle politiche comunitariee internazionali di mercato;

l’Enama (Ente nazionale per la mec-canizzazione agricola) è una struttura pri-vata all’interno del quale sono rappresen-tati anche i costruttori di macchine agri-cole;

l’Enama rappresenta il Ministerodelle politiche agricole, alimentari e fore-stali in ambito OCSE ed effettua attività dicoordinamento e controllo delle opera-zioni di certificazione OCSE dei trattoriagricoli o forestali condotte da centriprove operanti in Italia. Quanto sopra èstato autorizzato dal Ministero delle poli-tiche agricole alimentari e forestali tramiteil decreto n. 10499 del 19 dicembre 2000;

si legge nel sito www.emana.it chel’Enama è riconosciuto ai sensi del decretodel Presidente della Repubblica n. 361 del2000 ed è la struttura operativa creata peroffrire al settore meccanico agrario unefficace strumento di supporto per una

migliore competitività, tecnologia e rico-noscimento delle prestazioni e sicurezzadelle macchine agli operatori;

a garanzia di imparzialità e di con-certazione del mondo agricolo sono lecomponenti dell’Enama: Ministero dellepolitiche agricole, alimentari e forestali,regioni, Assocap, Cia, Coldiretti,Confagricoltura, Unacoma, Unacoma,Unima e come struttura operativa il CRA-ING – Consiglio per la ricerca e la spe-rimentazione in agricoltura – Istituto spe-rimentale per la meccanizzazione agricola.Uno staff di esperti nelle varie problema-tiche nel settore tra cui si ricordano lecomplesse norme di prestazioni, sicurezza,protezione ambientale (UNI, EN, ISO,OCSE e altro) e circolazione stradale dellemacchine agricole, la certificazione, lenuove tecnologie applicate, i combustibiliagevolati, quotidianamente è al servizio delsettore. I centri specializzati presso lestrutture operative offrono la possibilità disvolgere test e verifiche di ogni tipo daitrattori alle macchine operatrici e allacomponentistica a livello internazionaleoffrendo anche attestati di altri importantistrutture estere aderenti all’Enama;

a oggi le specifiche competenze che ildecreto del 2000 attribuisce all’Enama nonsono pubblicamente fruibili;

dalla rete internet si apprende chel’Enama è un’associazione tecnica senzascopi di lucro costituita il 5 maggio 1999tra la « UNACOMA – Unione nazionalecostruttori macchine agricole », la « CIA –Confederazione italiana agricoltori », la« Confagricoltura – Confederazione gene-rale dell’agricoltura Italia » e la « UNIMA– Unione nazionale imprese di meccaniz-zazione agricola » (http://www.enama.it);

l’Enama è la struttura delegata dalMinistero delle politiche agricole, alimen-tari e forestali, con decreto ministeriale 19dicembre 2000, n. 10499, a coordinarel’attività di certificazione nazionale. Taleattività è particolarmente interessante inquanto consente di disporre di dati con-creti sulle reali prestazioni delle macchinemotrici (http://www.enama.it);

Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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il decreto ministeriale n. 10499 del2000, però, non risulta agli interrogantiagevolmente reperibile;

l’Inail, pur non essendo mai interve-nuto direttamente ai lavori dell’OCSE, par-tecipa attivamente con propri esperti aigruppi di normazione tecnica internazio-nali ISO e CEN ove sono trattate le stessetematiche tecniche relative agli aspetti disicurezza dei codici OCSE e possiede alsuo interno le necessarie risorse umane etecniche per rappresentare adeguatamentel’Italia ai gruppi di lavoro OCSE;

il decreto legislativo 9 aprile 2008,n. 81, attribuisce all’ex-Ispesl (oggi Inail),specifiche competenze in materia di sicu-rezza sul lavoro –:

se il Ministro interpellato abbia te-nuto conto del conflitto d’interessi chepotrebbe verificarsi tra gli interessi deicostruttori di macchine agricole presenti

all’interno dell’Enama e gli interessi dellacollettività che la pubblica amministra-zione è tenuta a tutelare;

se, in un’ottica di spending review,non si ritenga opportuno rivedere le com-petenze interne e/o presenti in enti oistituti pubblici, come quelle dei tecnicidell’ex-Ispels (oggi Inail), prima di affidarea un’associazione privata ruoli di rappre-sentanza così rilevanti;

se, in attesa di un nuovo interventonormativo nella materia in questione, nonritenga opportuno rendere agevolmenteconoscibili i contenuti del decreto mini-steriale n. 10499 del 19 dicembre 2000 checoncede all’Enama la delega del Ministerodelle politiche agricole, alimentari e fore-stali a coordinare l’attività di certificazionenazionale.

(2-01239) « Massimiliano Bernini, Ga-gnarli, Gallinella, L’Abbate,Lupo, Parentela, Benedetti,D’Incà ».

Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 FEBBRAIO 2016 — N. 563

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