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Incontro con specialista di comparato e focus sul regno unito: importante è la questione della federalizzazione dei governi multilivello. partendo dal futuro nei prossimi anni è atteso un referendum nel quale si dovrebbe decidere la separazione della scozia (sondare la volontà del popolo per dichiarazione di indipendenza). il partito maggioritario a Edimburgo vorrebbe attendere di più, dal momento che la posizione del popolo non è così netta. ma come siamo arrivati fin qua? come siamo arrivati a questa situazione di devolution. per definire il regno unito, la costituzione è flessibile non scritta con principi fondamentali, come sovranità parlamento, dominio diritto e molte convenzioni. per la struttura politica, viene detto bipartitico, ma meglio bipolare e un terzo liberal-democratico e poi partiti regionali ( ci avviciniamo al tema). se guardiamo alla struttura, è percepito come stato unitario, anche se sappiamo 4 aree substatali (un tempo subnazionali, ma piaceva poco ai nazionalisti), anche se oggi si parla di Inghilterra (poi Irlanda, Galles e scozia). non è fuori luogo, ma impropria. il sistema in realtà è di fatto inglese infatti l'assetto è trasferito alle altre aree. questi concetti aiutano ad inquadrare la devolution: la storia ci fornisce elementi non trascurabili, il Galles è totalmente assimilato fin dal 200, diventa una provincia, rimane distinto, diviene un principato, ma perde le vecchie istituzioni gaeliche e tutto è equiparato all'Inghilterra. la scozia è più completa e articolate infatti l'unione arriverà nel 1707 e l'unione è parlamentare e da quel momento nasce il regno unito di gran Bretagna. rimane in piedi l'assetto di Westminster, ma la scozia è legata passato di indipendenza costituzionale, oppure il sistema giuridico, che non è di common law: elementi di diritto inglese, romanistico - fa da ponte tra Inghilterra e tutto il resto del continente. quindi ha avuto per secoli un proprio sistema che sussiste ancora oggi, un proprio parlamento fino al 1707 e un amministrativo locale diverso da quello inglese dove esistono le contee, invece in scozia ci sono.... . l'Irlanda è assoggettata a un regime di , con chiesa religiosa protestante con proprio parlamento fino all'1801, a questo punto diventerà regno unito di gran Bretagna e Irlanda - quindi viene mantenuta un identità, protestanti con una minoranza cattolica. da questo momento sale ondata di dissenso, con repressioni, brigantaggio interpretato come delinquenza comune ma che ha elementi di carattere nazionale (vedi rivolte indipendentisti irlandesi o ai tentativi stuartiani che iniziano subito dopo l'unificazione). tentativi di riportare indietro la

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Incontro con specialista di comparato e focus sul regno unito:

importante è la questione della federalizzazione dei governi multilivello. partendo dal futuro nei prossimi anni è atteso un referendum nel quale si dovrebbe decidere la separazione della scozia (sondare la volontà del popolo per dichiarazione di indipendenza). il partito maggioritario a Edimburgo vorrebbe attendere di più, dal momento che la posizione del popolo non è così netta. ma come siamo arrivati fin qua? come siamo arrivati a questa situazione di devolution. per definire il regno unito, la costituzione è flessibile non scritta con principi fondamentali, come sovranità parlamento, dominio diritto e molte convenzioni. per la struttura politica, viene detto bipartitico, ma meglio bipolare e un terzo liberal-democratico e poi partiti regionali ( ci avviciniamo al tema). se guardiamo alla struttura, è percepito come stato unitario, anche se sappiamo 4 aree substatali (un tempo subnazionali, ma piaceva poco ai nazionalisti), anche se oggi si parla di Inghilterra (poi Irlanda, Galles e scozia). non è fuori luogo, ma impropria. il sistema in realtà è di fatto inglese infatti l'assetto è trasferito alle altre aree. questi concetti aiutano ad inquadrare la devolution: la storia ci fornisce elementi non trascurabili, il Galles è totalmente assimilato fin dal 200, diventa una provincia, rimane distinto, diviene un principato, ma perde le vecchie istituzioni gaeliche e tutto è equiparato all'Inghilterra. la scozia è più completa e articolate infatti l'unione arriverà nel 1707 e l'unione è parlamentare e da quel momento nasce il regno unito di gran Bretagna. rimane in piedi l'assetto di Westminster, ma la scozia è legata passato di indipendenza costituzionale, oppure il sistema giuridico, che non è di common law: elementi di diritto inglese, romanistico - fa da ponte tra Inghilterra e tutto il resto del continente. quindi ha avuto per secoli un proprio sistema che sussiste ancora oggi, un proprio parlamento fino al 1707 e un amministrativo locale diverso da quello inglese dove esistono le contee, invece in scozia ci sono.... . l'Irlanda è assoggettata a un regime di , con chiesa religiosa protestante con proprio parlamento fino all'1801, a questo punto diventerà regno unito di gran Bretagna e Irlanda - quindi viene mantenuta un identità, protestanti con una minoranza cattolica. da questo momento sale ondata di dissenso, con repressioni, brigantaggio interpretato come delinquenza comune ma che ha elementi di carattere nazionale (vedi rivolte indipendentisti irlandesi o ai tentativi stuartiani che iniziano subito dopo l'unificazione). tentativi di riportare indietro la storia e riottenere quella separazione tanto aspirata. il Galles mantiene il gaelico e i nazionalisti non sono così forti dato che questo non ha una storia così forte come le altre due. dal 1916 ci sarà il trattato di Londra che sancirà la nascita dell'Irlanda che diventerà indipendente e uscirà dal Commonwealth. si penserà anche ad una federalizzazione anche se non si riuscirà ma a realizzare un simile progetto. in Irlanda la religione cattolica diventerà un forte elemento di unità nazionale. nel secondo dopoguerra riprendono movimenti nazionalisti in tutti e 3 i territori: 1968 testo di uno scozzese, che oltre ad essere nazionalista è un militante laburista e scrive un libro che parla della devolution of power (di solito fin da Locke il potere è unico anche se noi lo intendiamo diviso, ma in realtà si parla di divisione per organi, ma questo è unico): lui individua forme di decentramento territoriale, con parlamenti nei 3 e Inghilterra, con statuti regionali, negli anni 70 accade che i nazionalisti acquistano potere in parlamento riuscendo ad essere l'ago della politica britannica dal momento che il parlamento ha maggioranza risicata, che appoggiandolo, chiedono favoreggiamento alla devolution. vengono fatti referendum con esiti negativi, e quando arriva la Tatcher il decentramento e devolution diventano tabù. in realtà questo parla del trasferimento di poteri costituzionali, chiedendo l'istituzione di assemblee rappresentative. l repubblica interpretava se stessa come una nazione provvisoria (l'Irlanda) che si accomunava a quella della Germania ancora divisa dal muro. in quelle contee c'era una forte concentrazione di protestanti, dove lo stato libero non accetto la divisione: essendo così diverse le situazioni dei 3 -uno conflitti armati interni con discriminazioni contro i cattolici, una scozia più integrata e consapevole della propria storia e il Galles più tranquillo si accontenta di garanzie culturali come il gallese e il fatto che siano assicurate attese di sviluppo. sono 3 situazioni totalmente diverse. quando si affievolisce la morsa della Tatcher si forma una convenzione, di cui non fanno parte solo i nazionalisti (che dopo fallimento devolution vogliono l'indipendenza - attuale posizione ancora

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oggi). alle elezioni del 1997 e tony blair, la situazione dei 3 è nel manifesto elettorale del partito, si attribuisce una piccola attività politica ad esso e vincendo è tenuto a realizzarlo, così come a fare opposizione su quei temi se perde. il new Labour, più centrista si impegna a realizzare la devolution e ci sono dei referendum: la stretta connessione tra devolution e referendum popolare - in realtà il referendum non avrebbe dovuto avere tanto spazio - qui si introduce anche il fatto dell'asimmetria dei modelli di devolution (s). ma i sistemi sono diversi: le esigenze scozzesi erano di completare quadro istituzionale e parallelo all'importanza di essa nel regno unito - scottland act che introduce lo Scottish parliament.( da noi la corte costituzionale ha escluso che il consiglio in Sicilia si chiami parlamento). ci sono delle materie devolute alla scozia: materie di sanità, pubblica istruzione, organizzazione di local government, giustizia (corti scozzesi), ambiente, turismo sport e patrimonio culturale, trasporti ecc. sono poteri forti ma non è una novità. in virtù di vecchi accordi la scozia molti di questi poteri li aveva già, ad esempio per l'università e sperimentazione medica - si incrementano competenze che già hanno ma stavolta c'è un parlamento scozzese (eliminata caccia alla volpe!) e legge di pubblica istruzione e limitata autonomia finanziaria anche se finanziata dal dipartimento dello scacchiere. il Galles aveva bisogno di possibilità di sviluppo economico e sicurezza per cultura: la devolution almeno nel primo periodo è più amministrativa e le attribuzioni poi sono notevolmente aumentate il che rende la devolution un qualcosa di continuativo. il problema dell'Irlanda è diverso: anzitutto pacificare l'area, dilaniata da scontri armati - questo è il processo più laborioso, infatti vanno prima di tutto condotti negoziati per accordare le parti, ai quali non parteciperà il partito oltranzista ( che vuole l'Irlanda nel regno unito e non vuole negoziare). si arriverà ad un referendum sulla devolution dove però ci sono specificità politiche: sistema politico bastato sui Scottish national party (nazionalisti), piccolo ma combattivo, molti partiti ok devolution ma i nazionalisti vogliono indipendenza. il partito tuttavia rimane fortemente condizionato dai laburisti, il partito conservatore è una presenza, ma non produce seggi parlamentari e l'atteggiamento unionista non ha favorito. dopo la devolution si aprirà la questione del disarmo, in più arriveranno come ministri in Irlanda, persone che avevano ricoperto ruoli di alti ufficiali ( proteste accesissime dei protestanti). pare invece che questi siano stati ottimi personaggi di stato il che placherà i dubbi. vedi il periodo del governo della grande Londra dove la mannaia conservatrice cade sulle autorità locali, dato che la Tatcher aveva avviato una politica di restrizione della spesa pubblica a cui le aree metropolitane si erano opposte.ora con la devolution ciò che era stato depennato viene ora ripristinato e ora abbiamo un sindaco conservatore della grande Londra. non esiste quindi uno schema uniforme dato che diverse sono le esigenze. si tenta di farla anche nel resto dell'Inghilterra, in 9 regioni che non si dividono per caratteri nazionalistici, ma di carattere pianificatorio economico, che hanno una vocazione socio-economica uniforme (planning regions) che hanno immediatamente un forte slancio, aprendo i loro sportelli a Bruxelles e alle istituzioni europee: viene proposto il salto di qualità, propongono l'autogoverno, ma la cosa non è certa. si sceglie una regione del nord-est che faccia da pilota dato che più avanzata, si fa referendum che dice di no - paralizzato intero progetto e si blocca tutto. ci sono ancora deputati scozzesi e gallesi a Westminster? si!, questione spinosa. nel 2006 creata la suprema corte del regno unito, entrata in funzione nel 2009, ma non esiste giurisprudenza dovuta a conflitti sulla devolution: qui siamo in tema di diritti fondamentali. unione con scozia nel 1707 e il Bill of Rights, adottato nel 1600, gli scozzesi hanno adottato un altro atto. allora come fanno ad adottare la convenzione europea sui diritti dell'uomo? non si passa attraverso i diritti inglesi ma ad atti precedenti all'unione.

Federalismo tedesco:

sistema consolidato ed è un modello di federalismo consolidato per aggregazione. sul territorio dove oggi abbiamo la Germania, prima c'era, al 1871 il secondo Reich - partiamo da qua per capire la cultura federale e si forma il modello confederale e poi federale. il 2Reich aveva caratteristiche che hanno condizionato l'odierno federalismo: era un sistema ad egemonia prussiana, avendo la russia un peso preponderante e il cancelliere prussiano corrispondeva a quello del secondo Reich

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(Bismarck. dopo il crollo del secondo reich abbiamo l'esperienza repubblicana di Weimar che crolla a causa della parentesi nazista: favorito da scelte della repubblica di Weimar, dove il presidente Hindenburg che impone la scelta del presidente con i gabinetti residenziali da dove emerse come CDG Hitler e instaurazione del nazionalsocialismo. fine guerra la Germania è occupata dagli alleati e divisa in 4 zone, con la guerra fredda sostanzialmente in 2 e c'è la costituzione di Bonn, approvato dai legislativi dei lander e anche dagli alleati (detta eterodiretta). importante è la fase dell'unificazione 1989 e unificazione nel 1990, avvenuta con 2 trattati: 1990 col trattato sulla disciplina sulla Germania è l'ultimo atto di autorità limitata della Germania, dove partecipano anche gli alleati. post unificazione il marco viene scambiato alla pari nelle due parti est/ovest germani e viene fatto un regime di finanziamento per procedere ad una ristrutturazione dell'ala orientale. questo nei rapporti coi partner eurpei crea problemi: c'era il sistema monetario e saltò tutto quanto. A noi interessa la riforma del federalismo tedesco, svolta nel 2006, ma cambiamento parte dal 1995: la riforma affonda le radici nell'unificazione e nelle problematiche a essa seguite. il federalismo è unitario e cooperativo con forti decisioni centrali con welfare state ed esecuzione decentrata - bada a garantire uniformità politiche sociali sul territorio, con un rapporto di cooperazione tra livelli di governo. lo sforzo era giustificato per i tedeschi per volontà di unificazione, con politiche perequative (come parità del marco e aiuti) e trasferimenti verticali e orizzontali dove i lander ricchi pagavano per i più poveri, supportato con molto entusiasmo. c'è un momento in cui diventa mal-sopportato: quando i lander si sono ripresi ma si sono abituati ad una gestione delle loro cose che conta sul centralismo - diventa necessaria la ccompetitività dei lander.

questo federalismo funziona bene nelle prime fasi dell'unificazione ma va in crisi nella seconda metà degli anni 90 (in pochi anni miglioramenti incredibili) e ci sarà una riforma del federalismo. vediamo la differenza al momento dell'unificazione. se vediamo il preambolo originario di Bonn troviamo scritto (slide) anche se si chiamerà ancora legge fondamentale. il preambolo viene modificato e l'attuale (slide).

verrà cambiato anche l'art.146 (slide) dove viene aggiunta la frase tra le quadre.

verrà modificato anche l'art.23 dedicato all'unificazione dove l'attuale riguarda l'UE(slide).

di articoli che soffrono il retaggio storico ce ne sono molti: la costituzione tedesca rientra nelle razionalizzate, caratterizziate nell'essere speciose (minuziosa che entra nel dettaglio), tende a cercare di prevedere quasi ogni evenienza costituzionale che si possa venire a creare e diventa per questo motivo difficile perché molto descrittiva (ad esempio quella italiana lascia spazi abbastanza ampi descrivendo linee guida ma nella vita istituzionale si sono create consuetudini non previste basate su interpretazioni), tende a definire e non demandare all'attuazione legislativa. ovviamente legato al passato difficile in relazione ad una cultura tedesca che tende ad essere rigida e il tribunale costituzionale tedesco tende ad essere uno di quelli più importanti anche se il giudice tedesco è riuscito a ritagliarsi spazi importanti (altro esempio della costituzione è quello della democrazia militante che si difende, possibilità di rendere incostituzionali i partiti politici in maniera molto diversa da quanto accade in spagna). quando leggiamo la costituzione va considerata la storia tedesca, federalismo che precede lo stato, sistemi di imperi (sacro romano e reich e leghe tra stati) che si susseguono fino a weimar. connotato storico importante. federalismo intergovernativo dato che si fonda sui governi dei lander: esempio di confronto con gli USA quando si costituiscono mettono al centro le assemblee legislative degli stati che fino al 1913 nominano i senatori. il bundesrat tedesco è una camera rappresentativa totalmente diversa infatti rappresenta i governi dei lander infatti non è a composizione fissa: se cade il governo di un land (che gode di un pacchetto di voti) anche i rappresentanti vengono meno e sono cambiati. il punto è che questa rappresentanza ponderata non può essere disgregata: esempio il brandemburgo che ne ha 6, i rappresentanti devono accordarsi e ha un peso maggiore rispetto a quelli più piccoli (di popolazione). è una seconda camera concettualmente molto diversa, ma è intesa come la partecipazione dei lander alla politica dello stato (mentre nel congresso USA fa si che nel congresso federale ci sia una camera rappresentativa e una degli stati per ponderare tra stato e federazioni), qui è per partecipazione

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infatti vi siedono i governi dei lander. ci sono studiosi tedeschi e italiani che ritengono che non sia un vero bicameralismo: esiste solo il Bundestag, infatti il bundesrat è un consiglio - unicamerale ponderato dalla presenza di un consiglio.

la svolta del federalismo è con la riforma del 2006: federalismo unitario esecutivo e cooperativo, tende ad accentrare la decisione e a demandare l'esecuzione. il sistema è improntato sullo stato sociale ed è intergovernativo per le leghe e struttura governativa. federalismo cooperativo, su garanzia uniformità condizioni di vita che il centro garantisce con politiche di perequazione sia verticale che orizzontale. la radice dell'esigenza di riforma sta nell'unificazione che ha creato uno stato di tensione tra un principio solidaristico che anima la Germania e che anima la fase immediatamente successiva l'unificazione per garantire l'uniformità. principi di responsabilità ed autonomia: appena raggiunti livelli decenti i più ricchi volevano che i più poveri ormai tirati su iniziassero a camminare per conto loro. porta a varie riforme costituzionali: 1994, su disciplina competenze concorrenti, 1999 quella fiscale e 2006 riforma costituzione.

analisi che è simile al nostro 117 pre e post 2006: prima abbiamo (slide) con competenze: competenza federale esclusiva, legifera solo la federazione ameno che non ci sia legge che delega al land (art71/73), poi la competenza concorrente: diversa da Italia che per competenza concorrente (artt.72/74) intendiamo normativa di principio sulla quale ci sono le regionali, mentre qua la federazione può legiferare se ritiene necessaria una disciplina unitaria, altrimenti possono legiferare i land e nel caso cade in cui ci sia una regolamentazione federale. i regolamenti esecutivi italiani: simili a quelli indipendenti - caratteristica dove il governo se legifera travolge quello regionale anche qui materie importante come diritto civile, penale, giudiziario, energia. non è una competenza ripartita ma alternativa. poi c'è la competenza residuale dei lander che riguarda materie come sistema scolastico e polizia: erano materie importanti e se avessero voluto potenziare le caratteristiche lo potevano fare, ma molti dei più poveri avevano bisogno di un pungolo per farlo (art.30). infine competenze di cornice (art.75)per materie di pubblico impiego, anagrafe ecc. e poi le competenze comuni introdotte dalla grosse koalition del 1969 (coalizione destra e sinistra), la cui categoria di competenze funziona per alcune materie che sarebbero dei lander che sono trasferite per competenza alla federazione, ma questa si accolla la metà delle spese amministrative per attuarla (esempio edilizia universitaria, così come le cliniche che portavano cifre notevoli). i lander cedono la competenza ma ottengono il finanziamento. articolo 72 subisce evoluzione nel 1994(sulle competenze concorrenti): (slide) - cambia dalla parola bisogno a necessità e poi uniformità delle condizioni con la parola equiparabilità(slide). il cambiamento lessicale è notevole infatti precedente al 94 giustificava interventi del bund molto incisivi con ampio margine di discrezionalità, infatti la necessità richiede assoluta necessità, mentre bisogno lascia un margine, e uniformità è più forte dell'equiparabilità, infatti il primo riguarda criteri più stringenti, invece equiparabile accetta delle differenze purché non siano così sostanziali- si voleva un 72 per le competenze concorrenti per cui il Bund non avesse un margine discrezionale così ampio. la portata è importante anche per l'aspetto simbolico e muta il rapporto tra Bund e lander. non definitiva perchè interverrà poi la modifica successiva del 2006. il tribunale costituzionale federale aveva respinto ricorsi contro il Bund, adottati in base all'art.72 (nel caso in cui un land si fosse opposto in base al fatto che non ci fosse il bisogno e valorizzando l'apprezzamento discrezionale del legislatore), era quindi un concetto politico. ma quando viene applicata la nuova versione si modificano anche le competenze de tribunale costituzionale federale e quindi esso tribunale è competente nella valutazione del rispetto del criterio competenziale - ma per parecchi anni fino al 2002 il tribunale eviterà di pronunciarsi e ci vorrà tempo, fino al 2002 che avviene la prima sentenza). fatto per sviluppare maggiore autonomia dei land e limitare le invasioni del Bund. la prima riforma di inquadra il federalismo verso una maggiore autonomia dei governi decentrati. un primo problema del federalismo tedesco è che i lander non tendono a sviluppare la loro autonomia ma si comportano come enti decentrati. poi altro problema riguarda il bundesrat di cui prima.

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negli anni 90 si crea differenza tra maggioranza politica nel Bundestag, mentre la somma delle maggioranze politiche del bundesrat è opposta(rispetto al Bundestag). l'opposizione politica sfrutta quindi questo aspetto per fare opposizione politica nel bundesrat - i governi dei lander fanno delle scelte non per essere funzionali alle proprie politiche ma per fare opposizione: questo crea un problema gravissimo (ed esempio ci sono progetti che devono passare attraverso entrambe le camere, problema molto vissuto da Schroeder). questo è stata chiamata la coabitazione alla tedesca (diversa da quella francese, rispetto a presidente e primo ministro), è la situazione in cui al Bundestag abbiamo un maggioranza che sostiene il cancelliere e il bundesrat diverso come detto prima - fanno come camera rappresentativa anche se non lo sono. stallo gravissimo, infatti in Germania il federalismo è ipertrofico e se il centro si blocca si crea situazione di empasse. questo porta alla necessità di intervenire sull'assetto federale tedesco.

esempio del 2002: voto su legge di immigrazione, già approvata nel bundestag, arriva al bundesrat (ci sono in germania 2 tipi di voti, alcuni monocamerali altri bicamerali - dove il bundesrat ha potere di veto assoluto) che rientrava nelle bicamerali e affinché fosse votata serviva il brandemburgo, rappresentato da coalizione SPD e CDU - la prassi costituzionale prevede che se dei membri non sono d'accordo con il progetto si astengono, ma in quell'occasione il rappresentante dell'SPD, votò secondo quella che era la maggioranza dell'SPD. la votazione fu annullata per irregolarità nella procedura, ma è emblematica: il bundesrat non funionava più bene come rappresentante dei lander, non è uno scenario politico ne tantomeno di decisioni di parte. urgeva una revisione, ma non è stata fatta cambiando la composizione (le seconde camere sono importanti e spesso sotto revisione, più per composizione, ma a volte per funzioni: aspetto importante perché uno incide sull'altro; esempio della house of lords, da sempre è un problema di composizione visto che nasce come camera dei lord ma se guardiamo le revisioni riguardavano le funzioni e non la composizione, sono state erose le competenze, oltre ad aggiungere i pari a vita e l'house of lords act del 1999 ad esempio incidendo sul veto dei money bills),ma sulle competenze: vedi le leggi mono e bicamerali, am come le distinguiamo, il criterio? è stato cambiato questo: prima del 2006 il criterio era molto ampio, infatti bicamerali era tutte quelle che preveedevano funzione amministrativo-legislativo da parte dei lander e quindi la massa della legislazione federale poteva essere vetata. questo è modificato e il criterio post 2006 è che in fase di esecuzione per valere il veto, doveva esserci una partecipazione finanziaria gravosa. alcune materie prima bicamerali diventano mono e questo è per sbloccare lo stallo di cui prima.

tra il 2003-2004 viene nominata la commissione per la revisione federale che fallisce. nel 2005 c'è il primo governo della Merkel che porta a compimento la revisione. per vedere le competenze e compiti comuni (side), eliminata edilizia universitaria con le cliniche (vedi prima) e le rimanenti (slide). tuttavia le competenze ricorrenti sono divise in 3 categorie: di bisogno, di necessità (la differenza di prima) dove nela necessità le competenze sono elencate e una terza categoria introdotta: competenze concorrenti derogabili dai lander, dove il bund legifera ma i land possono applicare delle norme deroga: si inverte il rapporto di concorrenze - questo dovrebbe stimolare le autonomie dei lander. cosa particolare evidenziata dalla dottrina: in questa competenza il legislatore ha posto come criterio di ordinazione il criterio cronologico (vale l'ultimo): ma se la federazione applica una nuova normativa si fa come il ping pong, con dissidi. tuttavia applicata da 6 anni è ancora presto per vedere reali sviluppi. per ora è sempre la Merkel che applica dopo averla attuata la modifica: strumento che può stimolare competitività sia verticale che orizzontale.

il federalismo nell'unione indiana:

vediamo la storia, soprattuto la cultura giuridica. l'india di oggi nasce nel 1950, ma i primi stanziamenti nella zona risalgono al 3300 ac, per quello che interessa noi un primo periodo importante è quello quando ha origine l'induismo, che radica nella popolazione indiana uno stretto legame tra i precetti religiosi e i comportamenti delle persone, inoltre si costituiscono regni e repubbliche indipendenti. si vive una divisione in città-stato, indipendenti e senza legami o vincoli. nel II secolo ac i vari regni indipendenti sono dominati da un impero, poi impero gupta(VEDI

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EXCURSUS SLIDE) tra il 10-12 secolo dc, viene invaso dall'impero moghul, prevalentemente musulmano, caratterizzata tra stretto vincolo tra precetto giuridico e vita. questi aspetti rimarranno anche in un momento successivo quando arriveranno gli inglesi che colonizzeranno. caso della compagnia delle indie orientali, e affida i charter alla compagnia con cui le fu permesso di entrare in contatto con la popolazione. in particolare a calcutta e bombay fu possibile radicare il potere inglese, anche se non sempre pacificamente accettato, vedi la guerra di indipendenza indiana nel 1857, vinta dall'uk e facendola diventare una delle più importanti colonie britanniche sia per i commerci sia per la qualità della vita sul territorio e anche gli inglesi si trasferirono là.

(slide) nel XX secolo si fonda l'idea dell'indipendentismo nazionale, momento di svolta è il ritorno in india di gandhi con la strategia della non violenza e la marcia del sale, con cui i manifestanti che chiedevano lo status di dominion. chiedevano un pacifico riconoscimento ed in effetti la corona si rese conto dell'impossibilità di portare avanti la repressione. quindi la soluzione si evolse in parziale economia cpn la possibilità di nominare rappresentanti e giudici indiani che arrivavano nelle corti. inoltre il privy council continuava ad essere la massima autorità, ultima istanza, nel caso di decisioni che riguardassero corti indiani. durante la 2WW gandhi sostenne una sospensione del principio e aiutare l'uk. tuttavia le due culture indu e mussulmani si scozzano dal momento che si giocava il controllo sulla nuova india: zone con entrambe le prevalenze e padri costituenti solo indu avrebbero svantaggiato la parte opposta e viceversa. indipendenza arrivò nel 1947 e al momento dell'indipendenza lo stesso gandhi propose una divisione: il pakistan e il bangladesh che diventano 2 stati indipendenti in ragione della prevalenza mussulmana. il 30 gennaio 1948 muore gandhi e il successore fu nehru, che guidò il paese nelle prime fasi post-indipendenza: propone il non allineamento (ne capitalisti ne comunisti), invece in politica interna propone una pianificazione quinquennale (tipo socialista...), che ha impatto non solo sui profili economici infatti se vediamo la struttura indiana vediamo influenza anche sui diritti. c'è poi indira gandhi che diventa primo ministro negli anni 70 e segna la storia per l'autoritarismo. al termine del periodo di idira emergono una serie di partiti regionali guidati dai dalit: strati più poveri tradizionalmente esclusi dai centri di potere del paese che invece si impongono con partiti, diventando l'ago della bilancia, come se il gruppo sociale avesse compreso che agire in modo coeso permette di influire sulle scelte che lo riguardano. abbiamo quindi una paese con popolazione numerosissima che si caratterizza per plurilinguismo esasperato: attualmente ne riconosce 27 con un 100 dialetti che si affiancano all'inglese come lingua ufficiale, ma ogni stato riconosce accanto all'inglese la propria - somiglianze con l'UE (linguistico e cultura ma non per assetto federale) e un pluralismo religioso: indu, musulmani, anche cristiani e la divisione territoriale delle regioni è molto marcata. altra caratteristica è la divisione della popolazione in caste: ufficialmente vietata dalla costituzione indiana che prevede anzi vantaggi per i meno abbienti, ma in realtà difficile da eradicare: sono i bramini, guerrieri, mercanti e possessori di terre, contadini e infine quelli fuori caste sono gli intoccabili (sono paria a cui non è riconosciuto alcun diritto).

aspetti che riguardano il federalismo: vediamo che quando la costituende indiana doveva decidere l'assetto, si guardò al british government of india act del 1935, si ripresero aspetti di westminster: poteri forti per l'unione e poi specifici poteri per gli stati. specifica del sistema indiano e il fatto che è anomalia, non si parlò fi federalismo, ma unione indiana: elemento su cui battono è l'unità dello stato e non assetto federale. per i costituenti non rilevava il nome, ma il fatto che la costituzione fsse funzionale a riconoscimento del pluralismo territoriale, mantenendo al tempo stesso lo stato unito. peculiare modello asimmetrico: la costituzione, più di 300 articoli e ciò che non viene specificato nel testo, si rimanda agli allegati: il 7 riguarda la distribuzione delle materie in 3 liste: stato centrale, stati membri e competenze concorrenti. altre poi non sono enumerate e queste vanno all'unione. altro elemento è che delle varie componenti, non atutte è riconosciuto il valore di stato, alcuni si, ma altri sono territori. l'origine della distinzione sta nel fatto che i primi sono entità costitutive della federazione, i territori sono porzioni dell'unione che per ragioni storiche sono gestite dal governo centrale, sono specie di regioni autonome: riguarda quei territori che costituivano il raja ai tempi del

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colonialismo - dipendevano dalla corona, am formalmente avevano il proprio potere. in realtà sono così nuovamente colonizzati, ma almeno mantenevano potere anche se legati all'unione. la dottrina indiana poi da definizioni diverse: federalismo cooperativo?- comune gestione competenze- altri vedono il fatto delle competenze residuali all'unione un federalismo con forti tendenze centripete (vedi la presidence rule dove il presidente avoca a se le competenze, di fatto gestite dal primo ministro (come funziona da noi tra primo ministro e presidente della repubblica, il legame della nomina c'è, ma di fatto viene gestito dal primo ministro, serviva quindi l'atto presidenziale per evocare lo stato d'emergenza, ma siccome questo non ha poteri, la situazione e i poteri vengono delegati al primo ministro)- quello che usò la indira gandhi). la dottrina non indiana si interrogò sull'assetto del paese.

parentesi prof per confronto:riflessione tra india e modello Westminster contemporaneo: sistema evoluto dove in uk abbiamo il re e poi il primo ministro. ispirazione di un uk contemporanea. diverso percorso faranno gli USA, che si legano ad un periodo diverso dell'inghilterra e che appartiene alla monarchia costituzionale dove il re è a capo dell'esecutivo ed esercita attraverso i ministri, infatti nel caso in cui il parlamento non sia d'accordo, risponde con la messa in stato di accusa dei ministri non potendo andare contro il re (da considerare che siamo nel periodo dell'indipendenza americana). abbiamo l'impeachement in USA - passaggio di responsabilità da penale a politica.

segue federalismo indiano, definizioni da stato unitario con caratteristiche federali sussidiarie, oppure un sistema estremamente federale o infine secondo amirante federazione con forti tendenze accentratrici. stati ed istituzioni centrali: lok sabha, specie di camera bassa: 530 membri eletti negli stati, 20 nei territori e poi per rispettare le specificità, 2 membri per la comunità nominati dal presidente della comunione indiana nel caso in cui non sia rappresentato nella camera (il territorio) - si da nell'ordinamento un riconoscimento anche ai vecchi colonizzatori, molto pacifico verso il pluralismo. il raja sabha (camera degli stati): composto da 250 membri dove 238 designati dai parlamenti degli stati, 12 nominati dall'esecutivo dell'unione per altri meriti, con carica di 6 anni che si rinnova di 1/3 ogni 2 anni. va sottolineato che rispetto a questa divisione la dottrina ha espresso perplessità: questa scelta specialmente riguardo il raja rischia di creare inuguaglianze tra gli stati, dato che si nomina un uguale numero di senatori a prescindere dalla demografia - esempio emblematico USA con 2 senatori a prescindere - qua gli stati pesano in modo diverso. poi c'è il rischio del patronato politico: dato che i senatori sono nominati dai parlamenti, coloro che hanno abbastanza voti, ma non abbastanza per il raja, si fanno eleggere al lok sabha e poi sfruttano la loro posizione per farsi eleggere nel raja. questo porta alla terza criticità: rischio che il raja diventi rappresentanza dei partiti e non degli stai territoriali da cui sono inviati i rappresentanti. nel tempo si cercarono delle riforme, tutte fallite dato che il timore che la riforma potesse arrecare un vulnus per unità dello stato, ha portato i decisori a preferire lo status quo piuttosto che la riforma. in particolare l'ordinamento indiano prevede che le cariche più importanti siano nominate dall'unione, in modo così che sia possibile delegare persone di fiducia, ma il rischio di affidare a persone selezionate dagli stati membri porta sia nel 67 che nell'88 ad essere accantonata. caso della commissione sakaria, le altre necessità di tutela sono che non si poteva riformare l'amministrazione per il rischio di disordini nel paese: attribuendo nomina agli stati membri, potevano incrinarsi gli equilibri nelle comunità etniche. esempio nel caso in cui l'unione nomina un certo delegato, questa lo fa per preservare gli equilibri esistenti, invece nel caso di predominanza indu, l'esponente sarebbe stato sicuramente indu. in realtà una riforma entrò in vigore, ovvero quella sulla legge elettorale. nel 2002 abbiamo una riforma costituzionale della commissione nazionale: proposero un elezione diretta. rispetto alle 2 camere composte, solo quella bassa esprime la fiducia al governo, quella alta non deve farlo di fronte all'esecutivo. inoltre sono differenti per competenze: la camera degli stati sono coinvolte in caso le materie siano riconducibili agli stati e in particolare per l'approvazione del bilancio dell'unione. rispetto ai pilastri del federalismo va notato come la corte suprema indiana abbia chiarito le disposizioni costituzionali in modo da evitare alterazioni diq uesto federalismo con l'obiettivo di preservare l'unione, ricordando però che ci sono dei limiti oltre i quali l'unione stessa non può andare: india paese degli avvocati e la corte suprema fa un lavoro

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incredibile e si pronuncia quando anche aveva gli altri poteri dello stato contro di lei. caso 1973 la corte suprema doveva pronunciarsi su caso di espropriazione territoriale, per inadeguato indennizzo. la corte kesauananda ha detto che nonostante l'obiettivo della ridistribuzione del governo era condivisibile, non riteneva l'indennizzo equo e siccome la proprietà è un diritto fondamentale, non si poteva ritenere giusta la legge in base alla quale si facevano gli espropri. ci sono poi articoli della costituzione, che nonostante procedura aggravata, non possono essere modificati se non riavviando il processo costituente. tra questi principi troviamo l'assetto federale che non può essere alterato. nel 1957 caso krisna vs madras (la corte è chiamata quini a pronunciarsi), ritiene che l'indennizzo previsto non era equo e la legge ledendo il diritto di proprietà non era costituzionalmente legittima: dovendo la corte affermare che il diritto fosse giusto come detto prima. clausola del pith and substance: possibilità di legiferare anche su materie non di sua competenza, anche in caso di poteri attribuiti agli stati - rafforza il potere dello stato centrale quindi e in caso lo stato membro abbia già legiferato a riguardo, prevale la decisione della corte - qui ritorna il concetto di federalismo con tendenze accentratrici. altro meccanismo per attrarre al centro le competenze è la presidence rule: la corte suprema contro l'unione dice che nonostante sia valida la presidence rule in situazioni di emergenza, queste devono essere circostanziate, non valgono in caso di semplici dissidi di opinione. ad esempio riguardo ad una sentenza della corte pakistana, dice che la valutazione del caso di emergenza deve essere fondato su condizioni oggettive, tuttavia non enumerandole fino ad oggi. ultimo caso è la decisione del caso del west bengala contro l'unione, per il caso di secessione: secessione dall'unione, la corte dice che non è possibile. ma più interessante è la secessione interna: infatti non è ossibile che un pezzo receda da un altro dello stato membro ma deve essere l'unione a sancirlo (questo il caso citato infatti una parte del bengala voleva separarsi dallo stato membro per divenirlo a sua volta). abbiamo un caso totalemente contrario a quello statunitense dove sonogli stati che decidono di unirsi, mentre in india è lo stato centrale che consente la creazione di entità territoriali peraltro con poteri diversi.

La sentenza spagnola

12 membri chiamati magistrati, 4 dal congresso cost, 2 dal governo (tra giusristi o avvocati o professori). la funzione è il controllo della validità delle leggi e redimere conflitti di competenza tra stato e regioni e tutela diritti libertà fondamentali. il ricorso in via diretta o entro 3 mesi post pubblicazione da 50 deputati/senatori.

pablo perestrems(vedi USA e modello diffuso, prima sentenza in cui norma viene dichiarata incostituzionale è la melboury vs... e viene decretata la disapplicazione dellla norma. il modello accentrato è quello austriaco di tipo kelseniano con tribunale ad hoc che valuta la legittimità, e poi il modello misto dove si ritrova il modello italiano, nella misura in cui abbiamo l'incidente di costituzionalità dato che un giudice con procedimento in corso può rifilare tutto alla cc. in relazione a questo modello distinguiamo le corti nominate dalle autorità ad esempio quella suprema USA così come il consiglio costituzionale francese(9 giudici per 1/3 dal pres della repubblica, presidente senato,3 presidente asssemblea nazionale - risponde all'impianto che nella cost. francese del 58 - controllore delle derive del parlamentarismo razionalizzato (da noi abbiamo il rango ordinario e l'esecutivo è di rango recondario - in francia non sono suddivisi per gerarchia ma per competenza e distizione per materia), poi il modello per elezione di cui eccellenza è il tedesco nominati per metà da budestag e rat anche se sappiamo la funzione che la seconda camera tedesca ricopre è quella di assemblea dei governi dei lander e quindi significa garantire la partecipazione dei lander alla politica nazionale. il rapporto tra i 2 si è evoluto e il modello va messo in relazione al significato delle 2 camere e la torsione che abbiamo visto che ha portato ala riforma del federalismo tedesco vedi che gli equilibri che si sono creati influiscono sulla nomina del giudice; in ultimo abbiamo il

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misto in italia:vedi come si nomina!!! negli USA è il presidente che nomina, ma se consideriamo solo il segmento anche quella italiana è politicizzata e di civil law).

tornando alla sentenza questo pablo è stato scelto da zapatero nel 2004 e approvato dal re e doveva rimaere in carica per 9 anni. egli era un docente di diritto costituzionale e il 26 novembre 2003 per la sua autorevolezza e competenza il centro della catalonia gli chiede un rapporto sui profili di evoluzione per le competenze delle regioni spagnoli e in che misura rimanendo nelle competnze, la catalonia potesse attuare una sua politica estera ( una consulenza dal centro per gli studi autonomici). nominato giudice cost nel giugno 2004 e nel marzo 2004 riceve l'incarico dalla catalonia. fa questo lavoro e lo presenta all'istituto il 10 maggio del 2004, finito e pagato e poi membro del tribunale cost. il lavoro di pablo doveva essere quello di un accademico, teorico e scientifico, ma il problema si pone quando il lavoro di pablo viene presentato al parlamento della catalonia e usato per riformare lo statuto della catalonia. il lavoro tuttavia era di ricerca accademica e lo statuto viene approvato con legge organica nel giugno del 2006 e la rappresentanza parlamentare del partito popolare giudica alcuni aspetti incostituzionali e finisce di fronte alla corte cost. viene richiesta la ricusazione di pablo (da parte dello stesso partito popolare) - esempi italiani possono essere la possibilità che un giudice costituzionale sia chiamato a giudicare quando in realtà lo ha contribuito a far adottare quando era parlamentare - caso normativa anche belga e tedesco) quello suo però non è un atto politico ma di ricerca e andando contro al suo operato andrebbe contro al proprio prestigio personale, oppure ricordiamo il caso sulla costituzionalità del lodo alfano e la cena avvenuta prima tra persone di spicco - problematica sollevata sull'imparzialità del giudice costituzionale e infine del caso dell'ottobre del 2002, del legittimo sospetto - questione sollevata sul lodo mondadori e nel collegio degli avvocati di una delle parti facevano parte quagliarella e mezzanotte che poi avrebbero fatto parte del consiglio costituzionale - vero è che quando uno è giudice costituzionale dovrebbe cadere il suo ruolo precedente...mah! in Italia esiste il legittimo impedimento - non partecipare a delle udienze di una causa. in materia di ricusazione del giudice si appoggiano sulla legge 219, comma 6,10,13,16 e chiedendo la ricusazione perché difensore di una della parti - focus sulla materia di ricusazione: il tribunale cost adotta un proprio statuto con funzioni e disposizioni e una materia riguarda le cause di ricusazione e in questa materia il tribunale non specifica le cause dato che ai giudici cost sono applicate le stesse cause dei giudici ordinari (a differenza della Germania dove esiste una specifica normativa per i giudici costituzionali). e il fatto dell'averlo fatto lui e dell'essere stato pagato sottolinea coinvolgimento. il 13 sostiene poi che la ricusazione è dovuta al fatto che ha partecipato direttamente - parzialità soggettiva e oggettiva e il 16 in cui il giudice abbia già avuto presente il caso (rinvio a legge organica) - fatto che abbia espresso il proprio parere sul contenzioso. la difesa invece si basa sul fatto che il lavoro non era politico e solo di un accademico e quindi non politico inoltre quando il lavoro è stato redatto era in forma di lavoro di diritto.

la decisione del tribunale costituzionale: giudica l'imparzialità del tribunale costituzionale infatti la ricusazione e di allontanarlo può essere giustificato solo se garantisce l'imparzialità dell'organo. vanno però interpretate in maniera restrittiva (una volta ricusati non vengono sostituiti come nel caso tedesco dato che il tribunale è diviso in 2 sezioni - parliamo della decisione dello statuto catalano ma riguarda le decisioni politiche sui partiti politici in spagna che si scontrano sull'autonomia delle regioni spagnole - quindi in realtà la cosa è stata strumentalizzata come accusa: la ricusazione è dovuta al fatto che nominato da zapatero assumerà una probabile decisione (uno in meno che voterà a favore!!), e il tribunale cost spagnolo post pablo si trova sommerso da cause di ricusazione.): il caso va contestualizzato in situazione di grande crisi, infatti l'istituto di ricusazione viene fatto per tutelare, ma quando sono strumentalizzati per incidere sulla composizione e di conseguenza sulle decisioni, siamo agli antipodi di quello che dovrebbe essere. il giudice però non solo deve essere imparziale ma anche l'apparenza di imparzialità: quindi deve infondere serenità e fiducia. (vedi quanto detto dalla bahamonde).

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reyes affronta problematiche processuale in merito alla ricusazione di pablo. per non affrontare il tema della problematica politica della ricusazione: esiste o meno imparzialità in questo caso? la ricusazione viene mossa da 50 deputati - tuttavia il giudizio costituzionale non è un giudizio sui fatti e la sua è di sicuro un fatto politico. la mia ambizione di avere però un tribunale imparziale dovrebbe essere più importante rispetto al vincere o meno la causa (non vi era coincidenza tra i 50 deputati che avevano presentato la ricusazione. questo disegno viene emesso da reyes: perdiamo il significato dell'istituto della ricusazione - per lui il problema non è costituzionale ma riguarda lo status del giudice. bastavano 50 deputati e il giudizio scientifico non riguardava la costituzionalità.

Sentenza francia sulla costituzionalità e diritto comunitario analisi sentenza corte di giustizia dell'eccezione prioritaria di costituzionalità in Francia che corrisponde ad una italiana e ci consente di vedere la riforma costituzionale della francia.

il caso francese del controllo di costituzionalità astratto e concreto: quello incidentale per esempio è un caso di controllo concreto e viene fatto in itinere su una norma da applicare. quello astratto è da farsi prima che il percorso sia avviato. nel 2008 c'è stata una grande riforma della costituzione francese, che prevede il controllo costituzionale con una modalità diversa dalla nostra che si aggiunge il controllo di convenzionalità e quindi la corte dirime il contrasto tra diritto costituzionale e leggi ordinarie.

Il comitato costituzionale della IV repubblica e il consiglio costituzionale della V repubblica - il secondo è un organo di controllo che interviene sulla costituzionalità delle leggi, previsto dalla costituzione del 58 (pensato da de Gaulle dal momento che il parlamento si era bloccato ai tempi della IV repubblica).Va considerato il contesto francese, con diffidenza verso i giudici, dove il parlamento ha un ruolo fondamentale anche nella fase interpretativa - giudice quindi deve limitarsi alla mera applicazione. Questo è quanto viene previsto dalla costituzione del 58, il consiglio costituzionale giudica leggi organiche, ordinamenti parlamentari ecc, ma prima della della loro approvazione ma se per questi 2 esempi il controllo è obbligatorio, fino al 74 per le leggi ordinarie, il controllo di legittimità è facoltativo e può essere richiesto solo dal presidente della repubblica, primo ministro e presidente di assemblea. il consiglio costituzionale poi è composto da 9 membri: 3 dal presidente della repubblica, 3 presidente assemblea nazionale e 3 dal presidente del senato, poi partecipano gli ex-presidenti. ma un consiglio costituzionale che è composto da membri così nominati da personalità di spicco di una maggioranza politica, possono quindi essere aditi sempre dagli stessi soggetti - scelto per attenuare la funzione del comitato e disegnandolo in modo da attenuare i suoi poteri. questa immagine del consiglio costituzionale è stato messo in discussione dalla stessa attività del consiglio, che ha consentito allo stesso di darsi un ruolo maggiormente giuridico, non è poi necessario avere delle accertate competenze per farne parte e vengono da carriere più politiche. inoltre il presidente della corte, a differenza della nostra, è nominato dal presidente della repubblica stesso. negli anni 70 abbiamo 2 eventi fondamentali per il consiglio: 16/7/71 n.44, il consiglio estende il parametro di controllo della costituzionalità oltre il testo costituzionale, sostenendo che nel preambolo del 58 sono citate le 2 costituzioni precedenti, allora può giudicare la costituzionalità in caso venga violato un articolo della carta dei diritti dell'uomo e del cittadino nel 1789 - ruolo non solo di giudice dei poteri come previsto dalla costituzione del 58. nel 74 viene introdotto il ricorso parlamentare, purché proposto da 60 deputati o senatori (quindi possibilità anche a minoranze parlamentari). così aumentano le funzioni e le personalità che possono adire la corte.

la riforma del 2008 prevedeva di rivedere il controllo di pesi e contrappesi, infatti interviene sulla ridistribuzione della competenze e dei poteri normativi: i regolamento governativo francese non è comparabile all'italiano, infatti da noi di rango secondario da noi invece primario in francia. legge 724/2008 di riforma costituzionale e prevede l'introduzione dell'incidente di costituzionalità: il

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meccanismo introdotto riguarda la procedura e in particolare gli artt. 61-62 della cost. il meccanismo: non è previsto il procedimento d'ufficio, invece in Francia solo le parti. queste possono sollevare la questione al giudice (da noi sia le parti che il giudice) di merito che valuta la rilevanza, se è la prima volta e se il problema sussiste - ma a questo punto deve rivolgersi al consiglio di sato o alla cassazione, che fanno da filtro e danno l'ok (hanno 3 mesi di tempo) per andare di fronte al consiglio costituzionale, che va poi a incidere sulla costituzionalità. questo meccanismo del filtro è stato fortemente criticato dato che impedisce la tutela dei diritti costituzionali direttamente. ma è un filtro reale e questo è il problema. la riforma, passando dal modello giacobino al modello kelseniano, prima il controllo era preventivo e astratto. altro elemento che viene posto dalla legge organica del 2009, è quello della questione è prioritaria di costituzionalità: fatta per mettere al centro dell'ordinamento la costituzione e noi notiamo che quando viene disegnato il meccanismo viene definito come controllo prioritario di costituzionalità. questo però entra in conflitto con i principi comunitari dal momento che in caso di conflitti i giudici nazionali devono disapplicare le norme nazionali in favore di quelle comunitarie.

Aziz e Abdeli - cittadini algerini - fatti iniziano in primavera 2010 con 2 cittadini algerini e vengono fermati tra il Belgio e la frontiera francese - sono in prossimità - previsto dalla legge entro i 20 km e prevede controlli per essere regolari (bloccati quindi in territorio belga). il problema è che il controllo è sospetto di illegittimità nei confronti si shenghen (controllo di frontiera a cui è stato cambiato il nome) e poi art.88 della cost che costituzionalizza gli impegni comunitari, allora una violazione del diritto comunitario è una violazione del diritto costituzionale. in questo caso il giudice deve percorrere la strada del diritto costituzionale (simile alla 170/84 in italia) - qua mancato rispetto del diritto comunitario e il caso va rinviato ai due filtri, quali cassazione e consiglio di stato. il giudice di fronte a cui sono sollevate le questioni, trasmette il caso alla cassazione che invece di decidere in 90 gg fa un rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia a cui chiede: effettivamente c'è contrasto tra controllo di polizia ed eliminazione dei controlli di frontiera e se l'introduzione del controllo prioritario non sia in contrasto col diritto comunitario. sentenza 605/2010 (sul gioco d'azzardo online), richiamando la propria giurisprudenza poi il consiglio costituzionale si rifà ad altra sentenza sulla sentenza sull'interruzione della gravidanza volontaria (75) e ribadisce che dovesse essere il giudice ordinario, come voluto dall'unione europea. tuttavia il rinvio e allargamento del blocco di costituzionalità, nel 75 viene rifiutata la costituzionalità nel caso di mancato rispetto del diritto comunitario. quindi nella misura in cui è richiamata la giurisprudenza, nel caso in cui il consiglio cost. fosse interessato della violazione indiretta, questo potrebbe dire si o no, ma non può sindacare sulla violazione del diritto comunitario.

I sistemi elettorali:

tema che pare molto arido ma questa cosa riguarda sia studenti che studiosi, infatti si parla di calcoli e numeri. tema molto vivo per i politologi infatti il tema della disciplina elettorale si lega sia alle forme di stato che forme di governo. noi in questi corsi abbiamo parlato di molte dicotomia: democrazia costituzionale e democrazia maggioritaria - nelle prime lezioni abbiamo parlato di carte costituzionali rigide con separazione di poteri ecc. ma quando si affermano, con lo stesso concetto di rigidità si affermano i concetti di democrazia maggioritaria (le decisioni si prendono perchè i più vincono) e la costituzionale (riguarda la tutela delle minoranze che non si possono schiacciare e quindi vanno incluse nel processo). altra dicotomia nel tema della democrazia: diretta e rappresentativa - i sistemi elettorali riguardano la democrazia indiretta, essendo la diretta più esprimibile tramite votazioni. tiriamo le somme delle dicotomie e di come influiscono i sistemi elettorali: sono intrinsechi in termini di democrazia, altrimenti fuori la selezione elettorale non esiste e servono solo a colmare/preservare il potere piuttosto che selezionare gli attori politici. quindi il rapporto stretto tra forme di governo e sistemi elettorali è importantissimo e incide sulla

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tematica elettorale: in Italia lo abbiamo vissuto molto - prima proporzionale, poi misto e adesso proporzionale con premio di maggioranza - ogni volta ci sono stati cambiamenti bidirezionali e le crisi si manifestano nella normativa elettorale. quando parliamo di sistemi elettorali, vanno distinti dalla formula elettorale (con la quale traduciamo i voti in seggi - maggioritari, proporzionali o misti), per i sistemi parliamo del finanziamento dei partiti, la propaganda elettorale (vedi attualmente la crisi sul finanziamento).quindi è un problema del sistema elettorale in senso lato.

le formule elettorali sono 3: maggioritarie, proporzionali e miste. Il maggioritario premia il vincitore che ottiene la maggioranza assoluta (plurality e majority), il proporzionale riflettono tipo specchio tra voti ottenuti e seggi e favorendo una quota di partecipazione anche alle minoranze, le miste cercano un equilibrio tra le prime 2 (ma prendono il meglio o il peggio??). i sistemi elettorali sono collegati alla questione delle forme di governo. le maggioritarie si affermano durante l'epoca dello stato liberale ( con la borghesia che domina economicamente soppiantando la classe nobiliare, pretendendo di avere una rappresentanza, escludendo però le classi inferiori, così abbiamo già una manipolazione della forma di stato dato che una parte della popolazione non partecipa e assume l'aspetto di stato monoclasse, attraverso la manipolazione dei sistemi elettorali abbiamo lo stato monoclasse e quindi la selezione della rappresentanza non dovrà essere proporzionale, ma basterà un maggioritario (vedi stato liberale dove lo stato interviene pochissimo), andando a selezionare rappresentanti di una classe sociale già compatta), mentre le proporzionali si affermano durante gli stati sociali, con l'irrompere sulla scena di classi diverse con la seconda rivoluzione industriale e le 2 WW c'è un progressivo ampliamento del suffragio. diventa evidente lo sviluppo della società di massa, le cui sfumature possono essere rappresentate solo col proporzionale: primo esempio è Weimar, esempio di stato sociale dato che i diritti sociali sono tutelati. A Weimar si costituzionalizzò il proporzionale e questo portò ad eccessiva frammentazione e quindi indebolimento da cui emersero i gabinetti presidenziali.

il maggioritario plurality: maggioritario a turno unico in collegi uninominali, dove vince chi ottiene la maggioranza relativa dei voti (first past the post - the winner takes all), sistema usato in UK, usato per elezioni di Westminster che predilige una selezione che favorisca la formazione di governi solidi a scapito della proporzionalità: esempio pratico - maggiore è il numero dei candidati nel collegio, minore è la percentuale dei voti necessari per essere eletti ex: 5 candidati in teoria 20% a testa oppure 3 20%, 1 21% e l'altro 19% - quelli che restano sono voti sprecati visto che il candidato che viene eletto rappresenta solo il 21. diverso se se ne presentano 2: diventa una maggioranza assoluta. questi sistemi tendono a far vedere all'inizio molti candidati che si presentano (analisi più politologica), ma il numero dei candidati col tempo tende a diminuire e a ridursi progressivamente - questione che riguarda il voto strategico dell'elettore - se va a votare dove il candidato non verrà votato, teme che il suo voto sia sprecato e quindi vota per quello che più lo rappresenta e che più possibilità ha di essere eletto (è l'elettore che responsabilizza). riflessione: sistema funzione in cui elettore viene ben informato e Sto arrivando! votare strategicamente, cosa che nei maggioritari avviene. A metà anni 50, Douverger ha elaborato delle leggi elettorali, individuando un legame tra scrutini maggioritari e sistemi bipartitici. in realtà non era sbagliato, ma nel 90 Sartori la riformula dato che non c'è rapporto diretto, ma dall'altra parte troviamo un bipolarismo. Douverger diceva poi che ci sono poche eccezioni: partiti e istanze territoriali molto forti e radicate. ora il caso UK doveva essere emblematico, negli anni 50-60 in particolare, con frattura sociale che si è poi evoluta nel tempo. Cleavage che attraversa tutta l'isola e quando abbiamo istanze territoriali forti, la sola formula maggioritaria non tiene escluse queste istanze che in alcuni casi tendono a sovvertire il sistema (caso in cui i conservatori diventano un partito regionale) e che porterà alla riforma della devolution. Sono quindi si sistemi efficienti ma vanno saputi adattare, ma possono avere distorsioni, oltre all'aspetto dei voti sprecati ed il rischio che la rappresentanza sia solo di una minoranza.

Il majority, maggioritario a doppio turno, usato in Francia: da la legittimazione della maggioranza assoluta - se nessuno stravince alla prima allora si va al secondo e si deve raggiungere la maggioranza assoluta. ci possono essere i doppi turni aperti e chiusi: il chiuso è il ballottaggio (che

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può prevedere anche il passaggio al secondo turno di tutti i candidati, trasformandolo in un plurality - questo ha a che fare col voto strategico e la formazione delle coalizioni politiche), l'aperto invece porta che il primo sia un voto sincero, il secondo invece è quello concreto e strategico - cercando di dare un segnale alle coalizioni che si formeranno dopo. Va tenuto di conto del percorso elettorale che c'è stato, ad esempio le elezioni presidenziali francesi del 2002.

il principio dei proporzionali è produrre un'assemblea che sia proporzionale tra i voti espressi e i seggi ottenuti. diverse forme, ne distinguiamo 2: metodo del quoziente e del divisore. il primo c'è un numero minimo di voti da conseguire per ottenere un seggio (ex Weimar 1 seggio=60.000 voti), il divisore è più complesso: metodo DONT (divisione per cifre successive fino al nuro di seggi da attribuire EX: immaginiamo un collegio di 3 liste, A/B/C e vanno attribuiti 5 seggi, secondo il dont va diviso per 1,2,3,4,5 in tabella 5X3

1 2 3 4 5

A 600 300 200 150 125

B 450 225 150 125,4 90

C 180 90 60 45 36

altra ipotesi

1,4 1,4 3 5 7 9

A 600 428 200 120

B 450 321,43 150 90 50

C 180 128,5 60 36 25,7 20

Weimar presentò questo tipo di problema e per il fatto che il proporzionale era costituzionalizzato, la frammentazione non permise di trovare soluzioni. limitazioni: le soglie di sbarramento - percentuali di voto da avere per accedere a distribuzione dei seggi (recente sentenza del tribunale costituzionale federale tedesco che sanziona le soglie di sbarramento per le elezioni al parlamento europeo (ogni paese adotta il sistema che ritiene più opportuno) e il tribunale ha sostenuto che le soglie servono a garantire la governabilità (alterazione alla rappresentatività, tollerato nel modo in cui favorisce la formazione di governi stabili), ma quando il parlamento fa solo da rappresentanza, allora non ha senso comprimere la rappresentanza per la governabilità). o le soglie di rappresentanza (in percentuale o per i partiti), ma altra tecnica è ridurre la grandezza delle circoscrizioni: ridurre il numero di eletti che una circoscrizione produce - di norma tirano fuori più di 10 eletti (medio-grandi). EX caso polacco: si adotto uscendo da un sistema autoritario, un proporzionale circoscrizioni medio-grandi senza soglie di esclusioni e all'esito si trovarono nella

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camera bassa, 27 partiti. Nel 93 si introdussero dei correttivi: circoscrizioni più piccole con 3-4 candidati e il risultato fu un parlamento di 6 partiti e i 2 principali insieme avevano il 60%.

I misti: italia caso esemplare: 3 tipi - proporzionali personalizzati (sistema tedesco - additional member sistem), maggioritari con quote proporzionali (italia dal 93) e il proporzionale con premio di maggioranza (noi dal 2005).

Additional member sistem, come nel sistema tedesco l'elettore ha 2 voti: 1 voto di lista (preferenza per una LISTA: questa può essere di 2 tipi, aperta o chiusa - la prima è quella dove l'elettore oltre alla lista esprime anche una preferenza, nel secondo invece si vede eletto in ordine di lista, am anche un terzo tipo: liste fluide - Serbia, sanzionato dalla corte costituzionale dato che l'elettore votava la lista, ma l'ordine veniva stabilito ad elezioni concluse dal partito - nel 2004.), il secondo voto esprime una preferenza per il singolo candidato come se fosse votazione a turno unico, chi vince viene eletto direttamente indipendentemente dal posto dove si trovano nella lista; la percentuale di seggi di cui dispongono nel Bundestag si stabilisce con il voto di lista. Particolarità del sistema è che il numero dei componenti del Bundestag non è fisso, ma ci può essere un membro in più, infatti il numero di seggi viene attribuito con il voto di lista, ma chi è veramente gradito all'elettore verrà eletto di sicuro e non verrà penalizzato dall'essere magari 20esimo nella lista. A volte 12-13 persone in più a volte nessuno, rimane evento raro in ogni caso. il voto importante in Germania rimane il voto di lista, l'altro è solo un correttivo. (caso di partiti deboli, am con leader forte, o partiti dove il candidato viene messo in fondo perché sarà eletto comunque.)

poi il caso del mattarendum: 75% eletti col maggioritario e il restante col proporzionale, invece la legge 270/2005 prevede un proporzionale con un premio di maggioranza che altera in modo importante: premio nel caso in cui nessuno raggiunge il 55% dei voti, quello che ha la maggiorana relativa raggiunge il 55% dei seggi comunque - si premia la maggioranza relativa. quindi la maggioranza viene fabbricata dal sistema elettorale: consideriamo questo aspetto e mettiamo in relazione con la legge truffa del 53 - premio di maggioranza in caso ottenesse la maggioranza del 65% dei voti - votava la più forte maggioranza invece nel 2005 si premia la maggioranza relativa. altro effetto distorsivo nella legge del 2005: premio di maggioranza tra camera e senato - alla camera se nessun partito su scala nazionale ottiene il 55% dei voti, al senato è fatta su base regionale - si guarda se il partito ha ottenuto regione per regione il 55%, gli si attribuisce il premio su base regionale. questo è il motivo per cui dal governo prodi abbiamo avuto maggioranze diverse tra camera e senato. il governo prodi si reggeva al senato sui senatori a vita. questi 2 effetti distorsivi che fabbricano maggioranza già in parlamento, sommato alla distorsione tra camera e senato, il sistema itaiano ha un problema per creare maggioranze. sono state raccolte firme per mutare il sistema, ma la corte ha sancito l'inammissibilità di questi quesiti referendari: la costituzione sancisce inammissibilità di alcune tematiche referendarie. inizialmente il compito della cc si limitava a valutare se il quesito referendario andava a incidere su una legge, ma nel tempo è accaduto che, a seguito di vicende (divorzio e aborto) il referendum è stato usato per fare politica e superare il blocco parlamentare. la potenza dello strumento referendario esplose ai tempi della democrazia cristiana a cui la cc ha cercato di porre un freno negli anni 70, elaborando criteri ulteriori di limiti al referendum: altri motivi sono eterogeneità del quesito referendario (risposta o si o no) altrimenti formulato in frode. altri motivi sono il principio per cui non possono essere abrogate leggi costituzionalmente necessarie: esempio leggi elettorali che provocherebbero un blocco costituzionale intollerabile. tuttavia ai giorni nostri ci sarebbe stata la reviviscenza della normativa precedente, che la legge del 2005 aveva abrogato. la corte non ha ammesso questo ragionamento, visto che quella del 2005 ha sostituito del tutto quella del 93. se infatti un legislatore ha ritenuto di mutare, non ci sarebbe stata reviviscenza ma solo vuoto normativo e saremmo tornati al 93. in realtà la dottrina ha ritenuto che la cc non sia voluta entrare nel merito del sistema elettorale e la sentenza è stata monito per il legislatore a prendere provvedimenti - vedi monti e governo tecnico non si è preso la briga di modificare la legge dal momento che la ritiene materia specifica di un parlamento eletto dal popolo.

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Le transizioni democratiche

Intendiamo sia transizione costituzionale che democratica - cosa definisce passaggio tra una dittatura (slide definizioni). se andassero divisi: distinzione tra transizioni: democratica o costituzionale - sono fenomeni distinti. nella costituzionale si passa da una costituzione ad un altro, mentre quello che succede nella democratica è che si passa da un contesto autoritario ad uno democratico. nella costituzionale quindi l'obiettivo è realizzare uno stato democratico con i rapporti tra i poteri bilanciati e diritti individui tutelati. su questo si fonda il costituzionalismo.

la transizione come avviene? esiste idealtipo, poi specificità ma ci sono tappe solite:

1. momento di erosione del regime autocratico (esempio egitto e il regime di mubarak ha perso consenso, infatti prima era sostenuto e perde la propria capacità di influire sulla società - prima reazione di liberalizzazione politica, si attivano procedure di autogoverno e libertà pubbliche fino ad arrivare al TURNING POINT delle transizioni, con delle elezioni che hanno carattere fondante, sempre vedi esempio egiziano che prima vaotava in modo plebiscitario, adesso si vota per costruire e transizione avviata e in caso si arrivi al fine ultimo si arriva all'instaurazione democratica)2. cosa avvia la transizione?? fattori esogeni ed endogeni (interni o dipendenti da esterno), ma non sono solo fattori giuridici ma la transizione parte da altri elementi. gli ENDOGENI (slide): natura del processo di transizione , sistema economico adottato (nel caso sia libero), capacità della cultura politica dominante (vedi esempio Siraia dove in realtà c'è forte repressione perchè gli agenti non riescono ad agire come collettori della maggioranza - caso diverso quello egiziano dove anche l'esercito si è scherato a fianco della popolazione), infine la struttura costituzionale scelta ( a seconda della formula scelta, esempio in sud america si è arrivati al presidenzialismo - da totalmente autoritaria ad altre che lo è di nome e di fatto). fattori ESOGENI: due esterni, della modalità con cui gli altri stati con cui lo stato in transizione entr ain contatto - 3 categorie: emulazione (si guarda ad un altro e si cerca di assomigliare - vedi esempio dei Berlino con l'aldilà del muro), promozione o imposizione (afghanistan, iraq - esportazione della democrazia).3. secondo l'idealtipo ce ne sono varirottura, negoziate (dove il gverno in carica capisce che le cose stanno per cambiare e si avvia transizione per evitare il conflitto). istituzionalizzazione ( l'elite autoritaria che capisce che sta per perdere il potere, cerca di trasferire il suo potere ad una nuova elite), eterodirette (dove la transizione è dettata da un potere esterno ( esempio è quello dei Bosnia dove le organizzazioni internazionali hanno avuto forte ruolo per dettare i tempi

tra gli strumenti per favorire la ransizione è il PRINCIPIO DI CONDIZIONALITà: esempio in ambito unione europea - da un lato attraverso il principio di condizionalità interno, dall'altro si applica nei confronti di paesi terzi. per quanto riguarda l'interno, si entra nel valore della tutela dei diritti umani attraverso quelli che sono gli obiettivi dell'unione e con il consiglio di copenhagen del 93, ci sono i principi passati come i criteri di copenhagen - criterio politico: lo stato intenionato ad aderire deve avere istituzioni stabili, basato su stsato di dititto e tutela di diritti umani.deve rispettare economico: parametri rispetto a pil e debito pubblico ed economia di mercato stabile e competittiva (legame democrazia e libero mercato) e criterio amministrativo: chi aderisce all'ue recepisce l'insieme delle norme predisposte nell'ordinamento. va detto che la prtevisione generale non è stato l'unico punto a cui è stato applicato il principio di condizionalità. ci sono poi le clausole BALTICA e BULGARA: per i negoziati di adesione in particolare - quando si avviano i negoziati si stabiliscono i criteri. UE risultava titolato a sospendere i negoziati in caso di violazioni dei diritti umani. Negli anni successivi si pensò che clausola così stringente, chiudeva possiblità di arrivare a transizione democratica - qui salta fuori la bulgara (europa est) - prima di arrivare a sospensione era

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un impegno di mantenere aperto il dialogo per garantire apertura democratica - meccanismo di conciliazione: con ciascuno degli stati che negozia adesione una sosta di panel periodico (esmpio è il panel per l'adesione della turchia.

se queste riguardano l'interno importanate è anche il principio di condizionalità verso i paesi terzi: ACP (africa, caraibi e ): qua ci si rese conto che non si poteva supportare uno stato che negava i principi su cui la comunità si fondava, si cercarono di introdurre nelle convenzioni di lomè, delle clausole per il rispetto dei diritti umani - non facile pefchè specialmente gli africani dicevano che l'igerenza dell'UE fosse una violazione della domestic jurisdiction - non poteva essere per l'unione un motivo valido ovviamente! e con la quanta convenzione di lomè si introdussero cause che possono portare a sospensione degli accordi: prima modifica programma di supporto (riduzioni euri), riduzione di programmi per lo sviluppo culturale e scientifico (ex contratti bilaterali e si raffreddano i rapporti, si rifiutano iniziative fino ad embargo, sospensione a supporto militare e infine sospensione totale) - questo metodo ha avuto i suoi successi e nonostante periodi di forte attrito, mai sospensione. l'UE non fa promozione e basta, ma prevede uno strumento: strumento per la democracy e i diritti umani - erogare fondi per realizzare programmi per sviluppare la democrazia.

Non solo l'Ue ha promosso queste attività come consigli di condizionalità: il consiglio d'europa! questo ha atteggiamento differente per promuovere la democrazia - segue 2 filoni: uno più giurisprudenziale e buon lavoro la corte eu dei diritti umani, ma anche un applicazione della condizionalità più soft - la gestione della promozione della democrazia lo lascia all'insieme dei suoi organi: assemblea pralamentare si occupa spesso di emettere raccomandazioni, favorisce unioni nelle commisioni dei rappresentatnti degli stati. poi la commissione di VENEZIA: è iun organo consultivo del consiglio d'europa che svolge funzioni consultive per gli stati che ne fann parte (vedi la turchia: per legge di composizione della corte costituzionali, dove la commissione ha emesso delle raccomandazioni che per esempio consigliavano come modificare tale articolo o modifiche di competenze - le modalità del consiglio d'europa sopno meno nette e meno sanzionatorio e ci si basa maggiormente sul dialogo).

altra organizzazione regionale di promozione soft è stata l'OSCE: nasce come conferenza per la sicurezza in europa che agisce attraverso 2 strumenti:

1. monitoraggio delle elezioni (libere segrete, periodiche), ma cosa importante vedere come hle transizioni democratiche: limiti per la partnerschip, sempre a copenhagen, fu stilato il doc. di copenhagen dicendo che una democrazia pluralista e diritti umani fossero importanti (come definiamo la russia: per aspetti procedurali ex russia. elezioni monitaorate abbastanza eque, ma....altri elementi per caratterizzare la democrazia: diritti umani e partecipazione della società civile e riconoscimento delle ONG, diritto di manifestare (riconosciemento formale e sostanziale - testo scritto come la cost. non basta, va consentito effettivamente a questi di manifestare). il monitaraggio spinge spesso a maggiore correttezza.1. altri strumenti sono quelli previsti dall'unione africana: a differenza della condizionalità questo si basa sul confronto tra pari (ue si ritiene rispettosa dei principi del costituzionalismo e lo esporta), ma qua ulteriore addolcimento dell'export: si riconosce pari grado e in confronto si individua il best practice che favorisca lo sviluppo democratico - adottato nel 2002 dai capi del NEPAD (strumento di sviluppo previsto dall'unione africana). non tutti gli stati africani sono tenuti all'adesione ma queli che aderiscono al meccanismo, quando si associano alle best practice, nel caso di violazioni, non accedono ai fondi cstanzati dalle NU per lo sviluppo dell'africa. infatti l'adesione è volontara ma è fortemente incentivata. esempio concreto è tra etiopia ed eritrea: lungo conflitto e linea di confine zona pericolosa - ma il fatto che entrambi abbiano aderito a questo programma sta portando ad un progressivo miglioramento delle relazioni tra i due paesi che non commettono più gross violation. - VEDI IL MECCANISMO DEI GRANTS IN AID STATUNITENSI. altra riflessione: il grants in aid nasce e favorisce il passaggio dal competitivo al cooperativo, molto detto sugli USA su questo.

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quando cade il velo su quello che faceva la federazione si tende più al cooperativo e questo riguarda come la federazione incide sulla garanzia dei diritti.

Argentina: colpo di stato, dove il generale esautora Peron e instaura un regime autoritario guidato da giunt amilitare e si avvia el processo - il processo di riorganizzazione nazionale. fenomeno dei desaparecidos: giustificate in ottica del processo: chi è contrario lo elimino. ma la popolazione si ribella: si vedono manifestazioni delle madri (circa 30.000 persone). elezioni e vince Alfonsin che istituisce una commissione per indagare su questi casi di scomparsi e soprattutto scelta netta: i militari dal grado di luogotenente in su sono processati, quelli in giù si basano sull'amnistia e la cosa si giustifica dicendo che avevano eseguito ordini su base di riconciliazione. questo serve al paese per mettere un punto e ripartire: transizione NEGOZIATA, infatti l'elite al potere negozia con i subentranti le clausole del subentramento. infatti tra i principi e condizioni poste c'è che non tutti i membri dell'esercito devono essere processati.

paesi Europa dell'Est: sfera unione sovietivca e quando alla guida dell'URSS c'è gorbaciov, glasnost (trasparenza) e perestrojka (ristrutturazione): come effetto domino si avvia un eriodo di massicce transizioni in cui da un lato si cerca di emulare l'uropa orientale, dall'altro si cercano di instaurare regimi totalmente diversi: transizione ISTITUZIONALIZZATA (basata su linee guida dettate dal regime ed elite che partecipano al processo - volontà comune di procedere in quel senso)

SUD AFRICA. Apartheid, nuovo presidente che avvia (klerk) un processo di mnodernità: cost moderna (unico stato dove la corte cost deve tenere conto nel valutare, delle sentenze delle corti di altri stati e altre organizzazioni) e si prevede la configurazione di una commissione per la conciliazione, istituita dall'atto per la promozione dell'unità nazionale. alla base di questo c'è la tradizione africana ddel perdono e procedere a riconciliazione nazionali: uniamo gli estremi veriti e poi andiamo avanti tutti insieme NEGOZIATA.

BOSNIA: tansizione ETERODIRETTA, infatti le org internazionali hanno previsto propri membri nelle istituzioni del paese, molto paeso fattori endogeni

TURCHIA: caso particolare, la più peculiare dato che dura dagli anni 20, ma forse non ancora terminata: 1924 si ha il passaggio da regime autoritario come al monarchia del sultano a repubblica sotto guida autoritaria di ataturk, pii cost nel 1960(liberale), colpo di stato dell'80 con catalogo dei diritti e poi fase dal 2001 coi negoziati di adesione - non terminata.

da ultimo abbiamo transizioni improntate sul passaggio imposto dell'iraq e afghanistan - scritte da agenti esterni.vedi esempio della costituzione di BONN: gli alleati ebbero fortissima influenza. o caso ancora più forte del giappone, dove la cost. fu scritta da altri. esempio di negoziati: per salvare l'imperatore, rinunciò all'esercito.

CASO CORTE COSTITUZIONALE FEDERALE TEDESCA

Questione del negazionismo dell'olocausto. 1994 momento di svolta. facciamo riferimento a discorsi scritti o orali per negare fatti storici, percepiti dagli altri in massima ingiustizia. ci sono

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coloro che tendono a giustificare, come conseguenza logica (lotta di classe sovietica) o banalizzano oltre al revisionismo. tutte categorie diverse che vanno viste nella risposta giuridica: inoltre non tutti gli ordinamenti vanno a sanzionare questi aspetti - esempio francese che ha legge che colpisce chi contesta. l'anti-negazionismo è coloro che negano alle giustificazioni dei negazionisti con punizione pecuniaria o detentiva.

Ordinamento tedesco: pre 94 le tesi negazionistiche non erano specifico reato, ma sanzionato con altri artt. in particolare il vilipendio della memoria dei defunti 189-185 e 130 interessante, tradotto come aizzamento del popolo (storia articolo 130: vediamo da dove viene e come evolve, infatti sarà questo a essere riformato e introduce il reato. si parlava di istigazione alla lotta di classe e all'odio, invece se torniamo al 1900, fu il regime nazista a intensificare la verità di stato - veniva vietata ogni contestazione dell'operato del governo. inoltre il regime nazista aggiungeva altre fattispecie: manifestazioni pubbliche e anche non pubbliche (le frecciate!!!). commento critico a chi dice che il 130 applicato in democrazia affondava però le radici nel periodo nazista - paradossale.)

1960, infatti l'art 130 fu introdotto nel 1960, infatti gli alleati avevano sospeso quella parte legislativa per la degenerazione. qua non si parla ancora di negazionismo

1994, aggiunto un terzo comma e si puniscono le condotte che giustificano atti di genocidio compiute dal nazionalsocialismo. riforma di settembre, da sottolineare perchè la sentenza è di aprile.

1986 - Belgio: legge che punisce crimini commessi contro il popolo ebraico, ma la definizione è affidata allo statuto della corte penale internazionale

1990 - legge francese, in parallelo con il lussemburgo, infatti la francia parla solo del contestare e non banalizzare e poi si fa riferimento a legislazione più ampia con riferimento ai crimini contro l'umanità

in svizzera il reato di negazionismo introdotto con referendum: punibilità per una finalità per screditare parte della popolazione.

esistono però 2 esempi contrastanti in Europa: la slovacchia e la Spagna e la prima nel 2005 poi l'altra nel 2007, la prima l'ha rimosso, per la spagna è stata giudicata incostituzionale.

l'esperienza USA invece è diversa, in base ad esperienze storiche: anche se partecipano alla 2WW non l'hanno vissuta in casa e in relazione alle limitazioni: maccartismo (mc artur) vissuto come grandissima colpa e hanno approccio. sentenza brandemburg vs ohio che riguarda il cu clux clan dove la corte suprema, di fronte a comportamenti di grande aggressività dava la possibilità di limitare espressioni del pensiero, la corte ha deciso di mantenere la massima liberta a meno che non comporti clear and present danger - nel caso in cui non crei minaccia immediata e chiara, alla corte interessa solo l'atteggiamento. imminenza preclude la prevenzione? il comportamento minaccioso espone un pensero considerato deplorevole si ma non viene limitato. atteggiamento inclusivo (diffondere la tolleranza con la tolleranza), strada percorsa fino al 2001. questo ovviamente nel diritto interno. ma dato che dal 2001 si scontrano e il diritto si rivolge ai nemici della nazione, si adotta normativa che segna una svolta.

in germania la questione si è rivolta sulla diffusione di materiale via internet.

la sentenza: tribunale cost. federale su costituzionalità della punibilità della negazione dell'olocausto. in base a manifestazione/conferenza: Germania all'ombra di un ricatto politico, era sotto scacco per imposizione di un senso di colpa - non si parlava della quantificazione ma su cause scoppio guerra e sul fatto che fosse strumentalizzata la colpa della Germania per penalizzarla ora.

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particolarità è che fu invitato David Hirwing, arrestato peraltro già in austra, fermo revisionista( auschwitz non esisteva durante la guerra), con richio di reato di ingiuria, offesa a memoria dei defunti e aizzamento di popolo (art 130). viene imposto dal comune di monaco dei limiti: ricordare le sanzioni penale ed evitare affermazioni di tipo negazionistico e nel caso impegnatevi a sciogliere la riunione. questa limitazione viene impugnata dagli organizzatori e si finisce di fronte al tribunale amministrativo - art 5 della legge sulle riunioni: possibilità di vietare riunioni in cui presumibilmente si compiano reati penali perseguibili d'ufficio. il tribunale conferma la misura della città di monaco. la sentenza riguarda il ricorso diretto: incidente di costituzionalità, ma la parte ricorrente chiede incidente e il tribunale amministrativo nega che ci sia questa possibilità. Bundesvervassungsbeschwerde paragonabile all'amparo spagnolo. La SENTENZA DELLA CORTE SI BASA SUL RICHIAMO ALL'ART.5 DELLA LEGGE FONDAMENTALE (partito NPD) e si basa sulla libera manifestazione di opinione.

si fa distinzione tra asserzione di un fatto e manifestazione di un opinione - in questo caso l'opinione era la colpa della D nello scoppio della seconda GM e poi l'altro era la negazione dell'olocausto. secondo il ragionamento della corte la manifestazione dell'opinione non costituisce reato - infatti una cosa è un opinione, una cosa sono i dati di fatto che consentono di arrivare a questo pensiero. mentre questo non può essere limitato, ma il pensiero va tutelato, l'asserzione di un fatto non costituisce opinione !!!!!essendo dato di fatto non costituisce opinione ed essendo un fatto accertato e quando qualcosa è falsa dal principio, su quella base non esiste tutela costituzionale - esempio asini che volano!!!!... se falsa non può costituire opinione. la corte tenta di dividere i concetti: in questo senso l'asserzione è sottoponibile a verifica.

art 5 una limitazione di un diritto costituzionale, può essere fatta solo in base ad una altro articolo costituzionale: art 130 codice penale è una legge che trova il suo fondamento nell'art 1 del grundgesetz: gli ebrei che vivono in Germania sono un gruppo suscettibile di oltraggio, ifatti la negazione è ingiuria contro questo gruppo - vedi base tribunale di Norimberga - non possiamo prescindere di quello di cui stiamo parlando: il bilanciamento non riguarda solo il valore costituzionale, ma qui si parla di bilanciamento dei contenuti (bilanciamento cost lo abbiamo visto con il caso englaro ma quando ho 2 valori costituzionali va guardato il contenuto e la corte cost si occupa della valutazione della lettura).

negazionismo oggetto di molte questioni: Canada 1992, incostituzionale articolo che dichiarava di poter essere puniti per aver dichiarato il falso da ledere l'interesse pubblico: sundel accusato di aver pubblicato opera che incriminava il suo scritto - did 6 million really die? coloro che con libertà di espressione ledono la verità di stato. poi la Spagna caso eclatante: sentenza 235 il tribunale spagnolo fa una rottura dichiarando incost. il secondo comma dell'art 607, dichiara incostituzionale le parole negare. spaccatura rispetto ad approccio tedesco, dato che confronta negare e giustificare ed elimina la parola negare (diventa lecito), ma giustificare no - totalmente opposto di quanto detto in Germania. infatti la negazione non può essere limitata perchè opinione, la giustificazione può essere punita come incitamento a commettere il diritto.

italai 1970-1974, elaborato il pericolo presunto: esempio 1970 n.65, rileva l'apologia come istigazione che deve essere fatta come pericolosa per la pubblica sicurezza.

PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO ISLAMICO

Il concetto di cintura planetaria: sia che interesse dal 2001 o consolidato, stiamo parlando di vicini prossimi, vedi sia le relazioni che gli stati che componevano l'Italia avevano con l'impero ottomano e un passato che rischia di essere confuso solo con uno scontro. Partendo dalle origini, l'islam non nasce da un giorno all'altro, ma c'è un contesto che fa da humus su cui si innesta questa religione -

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abbiamo una struttura tribale, il profeta Muhammad, esistevano varie tribù (la sua dei kurasciti) - per quanto riguarda l'Arabia Saudita, che aveva delle regole precise (esempio la legge del taglione) e in quella struttura valeva il principio del prezzo del sangue. L'importanza dei giudici in questo contesto: struttura e quindi la risoluzione delle controversie è affidata a giudici che applicano regole di consuetudine - LA SUNNA - che ha ruolo fondamentale anche nell'islam. Muhammad non inventa nulla di nuovo e mette a sistema un sistema di regole già esistenti. Altro elemento importante è il pregare verso la KAABA, là già da prima (dove Abramo stava per uccidere il figlio). UN po' come il cristianesimo riprende parte delle credenze precedenti.

Muhammad, nel 570 d.c. nasce alla Mecca, che a 6 anni perde la madre, poi il padre e viene adottato dallo zio Abu Talib che fa di lui un mercante. Molto abile ed avendo iniziato presto, non era molto colto. Mercande di successo, sposa Khadija che gli fa avviare la riflessione. Durante il matrimonio adotta Ali, importante dato che da lui deriveranno gli sciiti. Nel 611 d.c. avviene la rivelazione tramite l'arcangelo Gabriele, che lo serra tra le braccia e gli comanda leggi, lui che era analfabeta. Appena rientra dopo aver letto, i mercanti che erano affezionati ai loro culti tribali, lo esiliano - L'EGIRA va a Yatrib - Qua egli smette di essere solo profeta e diventa legislatore, con uno strumento chiamata la costituzione di Medina (esempio molto tutelati gli ebrei e per i cristiani perchè gente del libro). Qua lui diventa guida e ritorna alla Mecca, con il primo Jihad (non come guerra all'infedele ma per diffondere la fede). Nel 632 muore nonostante avesse detto che ogni musulmano deve lasciare un testamento, lui non lo fa (almeno non noto): la comunità deve valutare chi sia degno di succedere. Tutti ritengono Abu Bakr il personaggio più idoneo perchè ben guidato, altri ancora ritengono Ali il migliore: da qui deriva lo scisma - successori di Ali (sciiti) e chi segue la tradizione e la sunna (sunniti).

All'origine abbiamo il corano, che va letto ed è ciò che Dio ha creato: 114 sure di lunghezza variabile, anche perchè si presuppone che le più brevi sono state le prime ad essere rivelate e le più lunghe a Medina (qua Muhammad più legislatore che profeta e deve affrontare problemi pratici). Casi pratici: tappeto, velo, poligamia. Il corano che oggi conosciamo è quello di re "Fu'ad" 1924, inoltre non può essere tradotto e sempre recitato in arabo. Ma essendo scritto senza segni diacritici, spesso porta a interpretare in modo diverso - su questo vige interpretazione, oltre alle sure rivelate in momenti successivi, contraddicono ciò che Muhammad ha detto in precedenza: la sura che viene dopo fa fede. Ma dato che sono state raccolte in base a lunghezza e non storicità, individuare quale abroga la precedente è complicato e si guarda ai giudici.

I 5 pilastri dell'islam:

1. la professione di fede - per essere mussulmano basta dire la prima sura in arabo1. la preghiera - 5 volte al giorno, rivolti verso la mecca (all'inizio verso GErusalemme)1. l'elemosina: tenuto a versare alla mosche adi riferimento parte del reddito1. il pellegrinaggio alla mecca - almeno una volta nella vita1. il digiuno - in differenti momenti dell'anno durante il mese di ramadan che si sposta secondo il calendario lunare (alla fine la festa dei dolci)

Una religione con un valore così pregnante, prende piede su tutti gli aspetti della vita dell'individuo e fondamentale è chi si occupa di legge: abbiamo il Quadì, legislatore interprete, Imam, colui che interpreta le preghiere e le Fatwa (più vincolante di consiglio e meno di legge). Quindi in islam non esiste una concezione di nazione, ma una Umma, ovvero una comunità. Con la colonizzazione entrano in crisi perchè si trovano confini e tutta un'altra serie di problematiche come anche il convivere della legge laica con quella islamica. A questo si aggiungono i Fuquarà che sono titolati ad interpretare la legge sacra. Questi sono legittimati a dettare le vie della shari'à, come la vita di Muhammad che viene raccontata attraverso gli Hadith. Dall'insieme di corano e sunna deriva il Fiqh: quello che a noi come giuristi interessa (che significa capacità di capire). Questo si distingue

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perchè è attività umana, non come sharia ovvero strada rivelata. Questo imperativo è anzitutto religioso e poi morale e civile.

Le fonti secondarie del diritto islamico(slide), sono metodi interpretativi. In particolare la comunità si accorda per volere di Dio, lo sforzo di interpretazione serve per aggiornare la legge ed attualizzarla, poi la consuetudine locale che ovviamente dato che è legata ad alcuni momenti storici, questa si è affiliata a consuetudini già esistenti. si guarda anche a precetti ed analogia.

Vedi poi i precetti giuridici dell'islam: dato che sei musulmano devi fare certe cose, poi le raccomandabili, atti che sono permessi atti che non sono raccomandabili e atti vietati (haram).

Appunto sul Fiqh: nonostante in riferimento all'islam sunnita, hanafita, malikita, shafita e hanbalita, nel comparato prevale un diritto comparato che si ispira ai tratti di tutte e 4 le scuole. Vedi l'Arabia Saudita che è uno stato veramente islamico. Dal XIX secolo abbiamo un Fiqh moderno, che fa si che dove vige la sharia, questa valga solo in ambito privato, infatti esiste anche un diritto laico, ma in quelle materie che riguardano l'ambito personale, si segue il dettato della sharia (come nel caso del divorzio che il marito deve riversare interamente la dote - possibile dato che nell'islam è un contratto).

Domanda da 9/11: islam è compatibile con la democrazia? o meglio noi dobbiamo chiederci se il Fiqh è compatibile con la democrazia? islam no, ma il fiqh con la democrazia, si dato che sono 2 categorie analoghe. Il diritto islamico a degli elementi che ci consentono di parlare di protodemocrazia perchè come alcuni elementi del cristianesimo ci hanno fatto sviluppare la nostra democrazia. Vedi poi le shura/e che sono momenti in cui inizialmente si chiedeva il voto popolare e ora così si chiamano i tribunali.

LEZIONE ESPERTO IRAN

Le aziende che perlopiù lavorano in Iran sono italiane (principale europeo). Via i preconcetti: il principale è che non possiamo pretendere di analizzare l'ordinamento iraniano come uno europeo - quindi applicare le stesse categorie giuridiche e applicarle all'Iran (impossibile trovare elementi tipici della cultura occidentale - comprese diverse rivoluzioni). Secondo elemento da tener presente è che nel mondo islamico, l'Iran è un eccezione/eresia! Il contesto islamico è frammentato ma la grande è tra sciiti e sunniti (i meno sono l 3% per la maggiore in Iran). Se studiamo la divisione, per i sunniti gli sciiti sono degli eretici. Quindi si trova in una specie di isolamento culturale e questo produce tre tipi di conseguenze: natura politica (per il contesto islamico e dei paesi che si basano sulla sharia, l'Iran è un eresia). Vedi anche per al-quaeda quando fanno attentati, colpiscono perlopiù santuari sciiti (lo stesso Osama nel suo programma lo dichiara un bersaglio). Poi conseguenze giuridiche: il fatto dell'interpretazione sciita della dottrina di Maometto produce conseguenze sul piano giuridico delle fonti - per loro l'erede del profeta è un mediatore tra dio e la comunità e l'erede è colui che interpreta quotidianamente il corano. Nel contesto sciiti le norme possono essere interpretate e reinterpretate, dall'imam o dall'erede teorico del profeta (maggiore flessibilità). Terza conseguenza è culturale ed attiene al ruolo delle donne, infatti nel mondo sciita le donne hanno un ruolo centrale e questo per un motivo specifico storico: la grande divisione nasce con la battaglia di Karbala nel 680 d.c., quando viene realizzato il massacro del figlio di Ali. Lei va dal sultano a damasco e quindi è una donna che afferma la sovranità sciiti (Zeinab) e poi la madre, Fatima: così nel culto sciita ci sono le donna, in quello sunnita no. Un po' come il culto della Madonna.

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1979 Iran: Il passaggio dal passaggio precedente all'attuale (Persepolis) - pre 79 governava la monarchia Phalhavi, monarchia costituzionale, ma era un sistema fortemente contestato da 3 forze sociali e religiose: gli intellettuali che facevano riferimento al partito sovietico/comunista (perché restrittiva degli spazi delle libertà), poi i bazaar, i commercianti (sempre avuto ruolo fondamentale e quando loro volevano cambiare il governo, ci riuscivano, che contestavano il monarca e la sua politica economica, infatti per finanziare delle mastodontiche manifestazioni per la Persia, aveva bisogno di tasse sul commercio - 76 - loro infuriati). il terzo blocco era quello del clero: infatti esisteva il clero sciita con una gerarchia (che contestava al re la riforma agraria, dato che voleva privatizzare le terre che dava in gestione le terre a chi le lavorava, dato che erano tutte di proprietà di imam e quindi togliere le terre che sono uno strumento di potere notevole equivaleva ad annullare il potere). Questi 3 si uniscono per abbattere la monarchia e vincono, ma ognuno dei 3 aveva un obiettivo diverso: i primi sistema soviet, i secondi uni di stampo liberista (ma preoccupati dall'apertura del mercato e guardavano i soviet). Il clero aveva una visione precisa: Ayatollah Khomeni, mandato in esilio che aParigi confrontandosi con la cultura inizia a teorizzare la teoria del governo del giurisperiti - sistema di governo del suo paese che non aveva nulla a che fare ne con gli sciiti ne con i sunniti e neanche con la sua cultura - diventa rivoluzione post-islamica. Queste cacciano il re e tutte quante confluiscono in una assemblea costituente dove portano le loro idee: la rivoluzione del 79 non è islamica, non è il mondo sciita vs sovrano, non è islamica ne per instaurare ordine religioso. I vari interessi sono fusi insieme, ma alla fine l'area vicino a Khomeini prende potere e grazie ai militari, fa uccidere tutti gli oppositori ed esilia gli iscritti al partito opposto e poco a poco si fa amici i mercanti facendo loro delle concessioni liberali a loro molto gradite. Per parlare al popolo in diretta aveva registrato le preghiere del venerdì e le mandò a giro nelle varie moschee. La costituzione del 79 in cui sono sanciti diritti, stupenda!, pare quasi italiana, che si giova molto di quelle europee, ma molte di queste norme sono rimaste lettere morte. Testo comunque innovativo e per l'approvazione del testo, il mondo sunnita e anche gli sciiti non iraniani la considerano eresia: diventa islam iraniano!! quindi eccezione pure, dato che i diritti sanciti su quel testo sono impensabili (corano e costituzione allo stesso livello). Quindi il contesto è anomalo da ogni punto di vista e l'altro dato è che si arriva alla cacciata del sovrano e al nuovo regime non perché il clero si rivolta, ma perché 3 blocchi con finalità diverse lo cacciano, si uniscono e scrivono la costituzione e Khomeni che prima guida, poi elimina chi non approva il governo del giurisperito. Nella sua interpretazione, nel momento in cui l'imam è entrato in occultamento, da quel momento va individuato un uomo normale, esperto di legge, giusto e pio (credente) che prosegui il lavoro dell'imam e guidi la comunità in attesa che l'occultamento finisca e che traghetti il mondo sciita verso il ritorno dell'imam dato che la comunità non può essere abbandonata a se. Da un lato rappresenta il comportamento religioso da seguire, ma anche autorità politica massima. Troviamo in questo vertice nel sistema costituzionale iraniano, la guida suprema che è quindi con un doppio potere e i suoi poteri illimitati. (sorta di dittatore, ma anch'egli trova limiti, infatti Khomeni che reinventa la tradizione, alla sua morte va eletta dall'assemblea degli esperti: 86 ayatollah eletti a loro volta dal popolo - quindi il corpo elettorale, ogni 8 anni elegge 86 che nominano a vita. Nell'89, viene eletto Khamenei, che oltretutto non aveva i titoli e si mutarono le regole. L'Iran è pieno di fazioni, non un monolite. Nel sistema abbiamo la guida suprema quindi, che conduce la preghiera del venerdì, che può interpretare il corano.

Sistema dei partiti: anzitutto è sbagliato pensarli come i nostri, perché non non ci troviamo dei partiti, non esistendo una struttura organizzativa in Iran: ci sono i Patronati. Esistono dei leader religiosi, considerati fonte di imitazione, intorno al quale si formano gruppi di sostegno e l'impostazione sciita si riversa nella vita politica. Quando abbiamo tanti ayatollah, considerati come imitazione e che possono interpretare la norma, si formano raggruppamenti, o perché si condivide interpretazione (magari per esigenze personali o per motivi di parentela clientela o economici-il soggetto mi da un lavoro o paga la scuola dei miei figli). Non abbiamo partiti o fronti ance se sui giornali lo scrivono, infatti ci sono individui riconosciuti intorno a cui si legano interessi. I leader formano liste, che portano il nome della persona e tu voti i sodali di quella persona e quindi

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maggiormente ampia è la comunità maggiore è il tuo potere. Il corpo elettorale elegge ogni 4 anni con questo sistema di nobiluomini, poiché esiste un parlamento monocamerale composto da 290 deputati, eletto a suffragio universale diretto. Di questi 8 sono riservati alle minoranze religiose perché: per essere eletto deputato devi essere sciita e lo devi dimostrare e di essere anche un credente giusto e pio. Di questi 5 sono delle comunità ebraiche. è il capo del governo che detta l'indirizzo politico, che però deve ricevere la fiducia. Il parlamento non può essere sciolto in nessun caso e composto da notabili, da signori che trattano e negoziano. In questo sistema il presidente della repubblica, deve trattare col parlamento, a partire dalla nomina dei ministri che senza fiducia non possono esercitare. La legge sul bilancio al vota il parlamento e quindi il presidente la deve trattare. Quindi i suoi poteri di azione sono limitati nel paese, dato chè è importante la guida suprema. Un sistema costituzionale articolato (anche il presidente della repubblica è eletto a suffragio universale).

La costituzione iraniana dice chiaramente che il sistema costituzionale si fonda sulla sharia, sulla legge islamica, quella governa il paese. L'organo chiamato a verificare il rispetto di questa legge è il consiglio dei Guardiani, che deve sindacare il rispetto della legge e degli atti normativi della sharia. Però la costituzione ci dice anche che il consiglio deve verificare la conformità in base alla sharia e alla costituzione - sono equiparate legge islamica e costituzione. Conseguenza pratica: norma ok per la sharia, ma se contraria alla costituzione è incostituzionale e non può essere applicata. L'eresia sta nel fatto che Khomeini si è inventato un sistema che reinterpreta lo scisma, ma che eretico perché eleva un testo scritto da uomini allo stesso livello e quindi le leggi devono rispettare entrambi.

L'ordinamento è particolare e originale con un catalogo dei diritti incredibile: esempio troviamo in costituzione l'uguaglianza tra uomini e donne. Sono vicepresidenti, sindaci, hanno ruoli notevoli. Non è uguale ovviamente al nostro principio di uguaglianza, il compito dello stato di rimuovere le disuguaglianze: NORMATIVA RINNEGANTE - significa che se prendiamo le norme, quando si afferma il diritto, lo si nega:gli uomini e le donne sono uguali, secondo i precetti della sharia - le tue idee le puoi esprimere, secondo la legge del parlamento. (il secondo momento è il precetto della sharia o della costituzione).

Iran molto condizionato dalla sua economia: in che modo l'economia si inserisce e quanto è diventata fondamentale e come si associa? Prima il tabacco, poi la compagnia petrolifera inglese che si cercò di nazionalizzare. Quando pensiamo all'Iran abbiamo un partner privilegiato: ENI, FIAT, ENEL, BENETTON - tutti conosciamo gli emirati arabi, ma se andiamo a vedere i conti e le proprietà, la maggioranza sono di iraniani, grazie al petrolio e al commercio di pistacchi, una parte del paese si è arricchito enormemente - Raf Sanjani (uomo molto potente, stato presidente della repubblica e principale imprenditore di tutti i settori). Quando USA approvano legge vs commercio con Iran, eccezione era la società che produce Pistacchi di questo tipo. Altro dato rilevante è che l'Iran è pieno di petrolio e gas naturale, ma non ha capacità di raffinazione del petrolio e non hanno strumenti e lo vendono così come appena estratto. Il governo dice che serve energia e il dibattito nucleare è per questo motivo e perché ha paura di essere isolata in quell'area. L'Iran dice che ha bisogno di energia per poter raffinare per se il petrolio, altrimenti sempre schiavi delle potenze straniere e l'economia muove quindi il mercato. Le ultime elezioni molto rilevanti, perché segnano la sconfitta di Ahmadinejad, che a noi non dovrebbe far piacere, perché al posto suo (ce era il primo laico - che vuol dire che da quando 7 anni fa era eletto, prima erano solo ayatollah) - uno dei motivi per cui ha perso è perché voleva avviare una laicizzazione forzata di esercito ed inteligence (uomini del clero e uomini suoi - cosa che Khamaeni non vede di buon occhio). Quindi hanno vinto le forze ultraconservatrici che spingono per un ritorno alla forma pura dello scismo. Ha perso a causa della sua politica economica, curiosità sulla benzina GRATIS, ora a 0,20.

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Prof. Ferrarese - Intervento del 23 maggio.

Esiste un diritto globale, ma esiste? Serie di tentativi di approssimazione, comunque un diritto che valga per tutto il mondo. Prima volta che si fa un tentativo simile. Interrogativo che mette il lettore in guardia su tutto, non esiste per ora una simile norma. Diritto nel passato: interrogativo significativo dato che dobbiamo fare i conti con la dimensione storica che va analizzata per capire il presente e avere un idea sul futuro. Nonostante a noi sembr di muoverci sempre in avanti, in realtà spesso percorrieamo strade all'inverso e questo ci porta a prendere coscienza che il diritto si lascia indietro un identità che sta indietro (tutto il periodo del feudalesimo che ha preceduto l'epoca giuridica moderna - che in Europa ha conciso con la riv francese, rivoluzione che rifonda i moduli della conoscienza e l'impostazione politica del mondo e tentativi di classificarlo tramite griglia conoscitiva). Dietro questo c'è una rivoluzione politica e l'idea era che anche l'ordine politico del mondo fosse dovuto a un segno della provvidenza (garanti metasociali), tutto il medioevo associato a quest'idea di soprannaturale, come anche il diritto naturale che faceva da giustificazione. Ma se arriviamo all'epoca giuridica moderna tutto questo si capovolge, nascendo un nuovo tipo di aggregazione del potere con cifra monopolizzante (Weber - Stato come impresa politica di centralizzazione del potere) - Avere in mano il monopolio del potere legittimo (che Weber distingue) - esempio della vendetta privata (chiunque poteva farsi giustizia da se). Fino a quel momento scietà di common law, diritto comune, dato che non era fatto da un legislatore, esistendo vari soggetti che in vario modo formano le regole per la vita sociale (come gilde e corporazioni con loro diritto e regole, facendo si che quel tipo di società non avesse una definizione unica di diritto, ne vi si aveva una concezione che concepisse il mutamento della società, semmai solo conservarla). Questo è un cambiamento importante. Prima si usava il termine onnipotenza del legislatore - possibile tutto tranne trasformare maschio in femmina (ora il contrario).

Oggi col diritto globale abbiamo un quadro rovesciato: legislazione impossibile a livello globale dato che non esisteuna democrazia globale e non esistono meccanismi di legittimazione che diano origine ad una decisione legislativa (non c'è pechè non può esserci e perchè non la vogliamo - ci farebbe paura qualcuno così lontano da noi che non ci conosce e che da noi non viene influenzato) Europa unico territorio dove si sono trasferiti vari poteri ad uno centrale, manca il legislatore più procedure rigide e ferree. Molta parte del diritto globale è costituita da organismi non o quasi giudiziarei - altro aspetto persino più importante sono gli accordi tra gli stati, specialmente coi tratttati che tuttavia hanno un modo di essere diverso a quello del passato: i trattati sono sempre esistiti, modo in cui gli stati si legavano a condotte - ma prima erano bilaterali o trilaterali che vincolavano pochi stati ed erano accordi su cui gli stati mantenevano il proprio controllo: voleva dire che anche quando gli stati sottoscrivevano, poi mantenevano una consistente possibilità di disattenderli e questo era possibile dato che il principio pacta sunt servanda, gli stati fin da quell'epoca erano stati sovrani intesi come non riconoscenti nessuno al di sopra di loro. Inoltre prima quando si facevano i trattati, questi venivano preparati attraverso incontri che negoziavano, ma quando si arrivava alla sottoscrizione, queste istituzioni venivano smantellate e si ritornava agli stati.

Oggi va diversamente: il mondo è occupato stabilmente dalle organizzazioni internazionali multilaterali - qui gli stati erano diventano come soci (associazione reciproca e interdipendenza e stabilità delle burocrazie internazionali). Questa è una differenza enorme. Questi erigono regimi internazionali - international regimes come il WTO: istituzioni internazionali quasi autosufficienti - basta citare che oltre ad avere proprie regole ed oltre ad amministrare questi trattati devono sanare i conflitti tra i partner e quindi hanno strutture per la risoluzione (WTO ne ha di prorpie).

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1. sentenze di organismi internazionali: prima non si dava ipotesi che ci fosse un organismo giudiziario che intervenisse sul comportamento degli stati (primo norimberga) pii ad hoc, ex jugoslavia fatti per sanare situazioni particolari - tutti questi nella loro varietà, ma anche la corte dei diritti umani - Queste nel linguaggio giuridco americano costituiscono precedenti (anche se poi col tempo con l'overrule vengono mutati), ma c'è il dialogo costituzionale tra le corti e ci sono vari modi attraverso cui le sentenze e il gioco della rimesssa delle corti, contribuisce all'orine giuridico - capacità di circolazione globale.1. le consuetudini giuridiche: fatto tipico importante del diritto com'era della tradizione feudale, con regole conseganta dalla storia a da un vissuto. sembrava un fatto del passato, ma oggi riscoperta: anzitutto in campo economico e commerciale, poi la lex mercaoria che ha consolidato queste consuetudini. Ma anche a livello internazionale: quello convenzionale (trattati), l'altra fatto di principi.1. Quel pezzo di diritto prodotto dalle unità a cui si deve applicare e prodotto dalle intelligenze giuridiche che lavorano per le grandi imprese e lavornado per loro, confezionano e stabiliscono. Ex Mc Donald's si entra in un posto dove esite il franchising che permette la cisrolazione del marchio a un continente all'altro e che possa garantire un prodotto simile a quello originale ed erogato in modo simile a quello commerciale dell'impresa. Tutti quelli in ing sono privati e spesso nate a metà tra esperienza sul terreno ed imbellettamento giuridico.

Non tutto il diritto globale però (tutti questi detti fino ad ora hanno un ambito di incidenza vario - i contratti si possono esportare nel mondo ma valgono per quella traiettria in cui sono condotti) - tutte le costruzini di diritti umani, sono un tentativo d fare un diritto che possa avere una validità universale, accompagnandola con misure per renderla più efficace (come la competenza universale in caso di violazione dei diritti umani - ma mette molto in scacco e crea molti problemi). Quindi il notro diritto globale è molto vario ed eterogeneo, a bassa definizione come quello feudale, ne ad alta definizione che in Europa si voleva governato e rispondente a criteri scientifici (che gli USA non sono mai riusciti a raggiungere), ma variegato dato che si mescolano elemnti tecnici ed un diritto a bassa definizione a cui si aggiungono le tradizioni.

Il diritto internazionale ha una sua identità - diverso dal globale: tranne il caso del multilateralismo, infatti quando si parla di applicazione dei trattati internazionali possiamo pensare ad una coincidenza, ma nel momento in cui lo spazio internazionale si riempre di burocrazie, rappresenta un processo di allentamento della presa che gli stati avevano sul diritto internazionee.

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La turchia

stato totalmente diverso dall'Iran dato che abbiamo forte matrice laica. Vediamo le tappe che danno origine: può essere considerata eredee impero ottomano, origine intorno al 1300 che si sviluppa fino ad estendersi dalla turchia fino al marocco, e da nord il nordafrica e arabia saudita, fino al sudan - ovvi non netti ma sfumati in particolare nel contesto africano. alle origini turche abbiamo eredità multiculturali di varie identità. varie religioni (nonostante prevalenza islamica), ma anche cristiani, ortodossi (anche i balcani). vedi il croissant (luna calante) dalle badiere. Nonostante abbiamo visto i rapporti come conflitto, in realtà confronto e quello che troviamo oggi in turchia ha eredità dal confronto con la cultura europea: vedi la torre galaga (costruita dai genovesi) - è stata la lex mercatoria che ha permesso a questi stati di convivere e i conflitti erano di motivi geopolitici.

PArtiamo dala 1WW allo scoppio che l'impero ottomano deve scegliere una parte e sceglie austria e germania che perdono la guerra e afronte della sconfitta gli imperi sono smembrati: skyes pikot 16 maggio 1916, si decide in che termini F e UK devono occupare teritori dell'impero ottomano - sindrome accerchiamento dell'impero turco. lo ritroveremo da un punto di vista costituzionale. Ancora alla conferenza di parigi dove nasce trattato di Versailles si parla di Turchia e no impero ottomano ddato che si considerano persi gli altri territorie e l'economia fa da padrone: le capitolazioni sottraggono parti di sovranità sul tereritorio. Col trattato di SEVR 10 agosto 1920, l'impero ottomano perde identità di impero e la turchia è divisa tra sfere di influenza e solo le parti intorno Ankara rimangono come turchia. il sud è perso in favore di F e UK, ovest, in favore della gracia che realizza l'idea degli stretti annessi. Da qua nasce la sindrome di Sevr: sindorme accerchiamento e paura nemici alle frontiere. in questo contesto emeerge una figura: mustafa kemal - in quel momento è il generale che guida esercito in guerra di indipendenza, per riprendersi i territori abitati da coloro che erano turchi (unica identità etnica - anche s enon fu del tutto così). in realtà comporta un ricompattamento sotto le armi del territorio con la configurazione odierna. A sancire la fine della guerra c'è il trattato di losanna del 1923: aneddoto dove a negoziare fu mandato un generale amico di kemal,ismet inonu, sordo ad un orecchio, si levava il cornetto e presi alo sfinimento gli altri gli rinoscono il territorio ( anche se paura di russia contenimento iran ecc.). Sotto la spinta di kemal si fanno prime riforme:: repubblica di turchia. erede impero ottomano, imposta lo stato come monarchia non costituzionale ma come repubblica guidata dalla grande assemblea nazionale di turchia che si unisce la prima volta nel 1920, ad ankara la nuova capitale (citta in totale rottura con il passato rappresentato da istambul) una rifondazione che avvien econ le 6 frecce kemalismo (altro nome ataturk - significa padre dei turchi) e si inventa una rpubblica.la nu0va repubblica sul nazionalismo, rigida identità e si disconoscono le minoranze anche se avevano editato molte di queste come i curdi, ma ce ne sono molte altre (poi vediamo i trattamenti) e il repubblicanesimo: istituzioni rifondate sul parlamentarismo europeo. ma anche il populismo, particolare atteggiamento paternalistico nei confronti della popolazione ama anche dello statalismo (controllo statale sulla pianificazione economica ama anche quinquennale sotto un ministero preposto a pianificazione). impero con sovrapposizione della figura del sovrano e il califfo guida della religione: la nuova è laica, che molti paragonano alla laicitè francese: laiclic per identificare il loro modello - dato che siamo tutti musulmani allora possiamo essere tutti laici - diverso da idea della laicità francese. ma anche il rivoluzionarismo, ripreso da altri autori dell'epoca, la contiuna senso rivoluzionario da incarnare della popolazione e partecipazione su aderenza a rigido modello è quello che consentirà l'evoluzione.

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viene abolito il califfato nel 1924, sultano in esilio e quindi il mondo islamico sunnita perde la guida - problema e rottura nel tessuto religioso e per kemal era importante e su questo basa le sue riforme laicizzanti. nel 1928 si elimina dal testo cost del 1924 il riferimento all'islam - no riferimenti religiosi e nell'art.2 della cost si dice che Turchia è una repubblica laica, fondamentale per capire le dinamiche di un giurista turco. nel 1932 si aboliscono gli abiti tradizionali: non esiste legge che vieta il velo, ma sono vietati quelli tradizionali e gli uomini non indossano il fez e le donne il velo, ma gli abbigliamenti sono quelli delle singole istituzioni come le università. quindi per modificare questo aspetto basta abrogare i regolamenti delle istituzioni e non leggi costituzionali.

altro elemento che caratterizza il kemalismo, riconosce l'uguaglianza di genere: prima donne sotto sharia, nel 1926 si approva il codice civile, diritti civili, diritto al divorzio, che configurano l'=, e poi estensione elettorato alle donne sia attivo che passivo nel 1930.

1938 Ataturk muore e lascia un segno: palazzo a Istanbul mambace gli orologi sono fermi e la stanza non è stata più toccata - morto il padre. il culto della personalità lascia un segno: incarcerato da 3-6 anni per oltraggio alla figura ma questo sarà un barriera alle modifiche odierne. ogni cosa che tocca il portato di Ataturk al paese può essere punita. Turchia piena di statue, è l'incarnazione dello stato, ma questo provoca difficoltà in riforme.

la morte porta apertura al pluralismo, che inizia con la morte e le elezioni del 1950, prime libere post legge elettorale del 1945: accade che il CHP il partito di Kemal perde le elezioni, nei confronti del partito democratico che fa scelte diverse, che punta alla liberalizzazione non d'accordo a riforme laiciste e arriva al 1960, quando i militari ritengono (kemal era militare) quando ritengono che il partito democratico sia andato troppo oltre e fanno un colpo di stato. secondo leitmotiv tipico prendono il potere per restaurare lo stato secondo il kemalismo: anno dopo 1961 ricostituzione dei professori, capaci di coniugare kemalismo e nuova modernizzazione e grazie a questa aderisce a seconda cost che si apre a tutela dei diritti, con pluralismo spinto. per la Turchia bella come quella di weimar, che porta il paese a instabilità: emergono fratture etniche, i curdi adottano strategia stragista e islamisti che guadagnano potere con il partito della virtù. di nuovo nel 1980 i militari fanno nuovo colpo si stato e 2 anni dopo 1982 nuova costituzione ma come la leggiamo oggi a poco a che vedere dato che 2/3 sono stati riformati negli ultimi 10 anni dal 99. da un lato perché il paese chiedeva riforme e perché si intensificava percorso verso l'unione europea e quando L'AKP sale al potere si da spinta alle riforme e si stravolge la cost, con nuovi diritti e concezione del potere e i militari sono allontanati dalle istituzioni, ma l'AKP porta con se eredità islamista, Erdogan e Dul sono membri del vecchio partito. non va verso ripristino della sharia, ma non così ancorato a valori laicisti all'origine della repubblica. vedi slide negoziato europeo: rapporto travagliato segnato dei colpi di stato, ma anche freni interni della,comunità europea che con la Turchia ha avuto atteggiamento più cauto - se leggi il report del 2005 si dice che il negoziato è open-ended, non è detto che porti all'adesione: ma allora dove la vuole portare? AKP simile alla DC: grande con tante anime - Erdogan punta ad europeismo per limitare militari e in generale scudo per applicare riforme che il suo elettorato islamico e conservatore avrebbe approvato poco. ma col tempo il negoziato rischiava di delegittimare il partito: dal 2001 ad oggi stravolta la cost, ma nonostante non accettata, allargamento 2007, Croazia immediato ingresso, serve giustificazione politica. ma sempre più frange della popolazione dicono che sono loro a non volerlo, noi in crisi e Turchia con pil che cresce anche se con limiti, ma ora gli conviene?? prima significava fare parte di stati democratici, stati europei non li vogliono causa musulmani o di 80 milioni di turchi?? c'è il timore più della popolazione più che altro.

elezione presidente della repubblica turca: elezione diretta dal 2007 per 5 anni con mandato rinnovabile, 40 anni turco e con istruzione superiore, candidatura sostenuta da almeno 20 deputati, condivisione del potere esecutivo con il primo ministro, nominato secondo il modello parlamentare.

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Nel sud abbiamo maggioranza mussulmano-sunnita diversa da quella turca ottomana. nel settentrione abbiamo i Lazi, che sono mussulmani, ma appartengono ad etnia differente. Tutele per le minoranze, etnicamente differenti: totale negazione che deriva dagli articoli che vano dal 62-64 del trattato di Losanna, che come abbiamo visto è quello con cui la Turchia sancisce i confini attuali. Nel trattato poi si dice che va garantito il riconoscimento alle minoranze non musulmane e le minoranze musulmane NON esistono, al punto che nei confronti dei lazi, si fa politica di assimilazione che impoverisce cultura e diventa espressione folcloristica, senza sentimenti nazionalisti/indipendentisti perché assorbiti. curdi sono diversi: durante impero sono componente importante (esempio di genocidio armeno - vi erano truppe curde che partecipavano - componente rilevante nell'impero e quando nasce la repubblica Kemal, non è assimilazionista e gioca sulla fratellanza ma appena si rende conto che può sfociare in perdita del territorio, mette in atto politica assimilazionista a cui loro si oppongono fermamente). post prima GM, Mosul e Kirkuk contese e la capitale di arbakir è molto vicina a Mosul e se volevano questi diventare entità statale, la Turchia avrebbe perso il sud del paese (peraltro dopo il ridimensionamento di Sevr - opta per assimilazione - si punta sui turchi della montagna, isolati e ignoranti, ma turcomanni con sviluppo differente causa luogo dove vivono, lo stesso vale per la lingua, anche questa fu negata fino al punto che agli inizi degli anni 90 si vieta di parlare quella lingua).

Le minoranze non tutelate sono cristiani, armeni, ebrei sefartiti e schenaziti. la società civile inizia la riconciliazione, da parte di prof. universitari verso la comunità armena per quanto successo - dopo il massacro - si ha poi avuto una sorta di pacificazione (Istanbul nel quartiere moda, c'è una chiesa armena, con soldati turchi che tutelano, che è il simbolo della riconciliazioni e ora le due anime vivono uniti).

il modello di base è l'assimilazionista francese, che però parte dall'indifferenza dello stato verso la religione: ma in Turchia laiclic (con cui intendono la laicità) - riguarda il controllo e lo prevede, dello stato sulla religione. inoltre esiste un ministero per gli affari religiosi che controlla i discordi del venerdì (senza il quale non possono essere fatti), quello che fissa i compensi per gli imam e i muezzin (in base di solito al numero di fedeli), poi controlla le proprietà per la pratica del culto come moschee e chiese (come restauri ecc, che stanzia i fondi) - esiste anche nel nostro ministero degli affari esteri ma quello che conta è l'ingerenza che qua è fortissima.

La giustizia costituzionale turca: il modello che si introduce nel 61 e riconfermato nell'82 è un modello basato sul modello italiano-tedesco: modello accentrato/diffuso/misto- da noi misto: incidentale e ricorso in via di azione. Nel caso tedesco a questi elementi si aggiunge il bundesvervassungsbeschwerde, ovvero il ricorso individuale. col referendum del 2010 si introduce quello diretto, e cosa che o caratterizza è che a differenza degli altri ricorsi individuali - questo può essere fatto per diritti sanciti nella costituzione e diritti della CEDU: secondo paese per ricorsi dopo la russia! questo ricorso è stato visto come un tentativo interno da passare prima di arrivare a Strasburgo. Ma a anche lato positivo, infatti questa competenza da alla corte la possibilità di andare oltre la garanzia dei principi del kemalismo e diventare vera tutela interna: loro hanno dichiarato volontà di cambiare il proprio aspetto. Inoltre giudica la costituzionalità dei partiti e nella sua storia la corte ha sciolto un 20 partiti: curdi, comunisti, di ispirazione religiosa - quantitativo notevole (in base ad art. 69) - Strasburgo non ha mai punito per aver sciolto partiti di ispirazione islamica, legittimo scioglimento del "refapartisi" alias partito di governo. obiettivo è di giustificare uno scioglimento perché l'europa ha paura dell'onda islamica e dice che serve a tutelare l'ordine, ma da soli i turchi hanno capito che non funzione: nel 2007 il presidente della corte di cassazione fa ricorso per lo scioglimento (prima nominata da pres repubblica, oggi per un tot sentito il giudice, sentite le corti - tipo noi) e la corte può sciogliere il partito di governo che ha forte sostegno perché vuole reintrodurre la sharia ed il velo: la conseguenza politica avrebbe gettato il paese nell'instabilità degli anni 70. la corte non potendo negare che il partito di Erdoan sia religioso, lo sanziona economicamente, negando il finanziamento pubblico, ma non lo scioglie e per una corte

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che ha tutelato il kemalismo prima di ogni necessità, momento importante. lo punisce ma non lo scioglie.