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6° ANNO, 4° EDIZIONE Periodico trimestrale, spedizione: in A.P., Art. 2,20/C, Legge 662/96DCI Bz, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 Dicembre 2008 Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige 1 n INFORMAZIONE MEDICA Dr. Arrigo Baldo Medico fisiatra [ IL PROGETTO DI RICERCA DELLA MICROBIOLOGA PETRA OBEXER ] Terapie senza rischi in ambito pediatrico Quando le giornate si accorciano e le tem- perature si abbassano è arrivato il momento di rallentare un attimo. Rallentare per poter godere di questa atmosfera magica. Accen- diamo le candele e lasciamoci trasportare indietro nella memoria ai tempi quando eravamo bambini. E’ arrivato il momento di concedersi del tempo e di ricaricarsi, tem- po per godere la prima neve, per fare delle passeggiate all’aria fresca e chiara, tempo per stare con chi amiamo e per congedarci da un altro anno che è passato. a pagina 11 a pagina 10 Buon Natale e Felice Anno Nuovo La terapia combinata nel linfedema Foto: Jyoti Orlandi [ PROGETTO DI RICERCA DEL GINECOLOGO DR. F. VOGL ] Riconoscere per tempo il rischio genetico del cancro

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Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige [ progetto dI rIcerca del gInecologo dr. f. Vogl ] [ Il progetto dI rIcerca della mIcrobIologa petra obexer ] Dicembre 2008 Dr. Arrigo Baldo po per godere la prima neve, per fare delle passeggiate all’aria fresca e chiara, tempo per stare con chi amiamo e per congedarci da un altro anno che è passato. 6° anno, 4° edizione 1 Medico fisiatra n Fo t o : J y o t i O r l a n d i

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6° anno, 4° edizione Periodico trimestrale, spedizione: in a.P., art. 2,20/C, Legge 662/96dCi Bz, iscrizione al Tribunale di Bolzano n°3/2003

Dicembre 2008 Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige

1

n

InformazIone medIcaInformazIone medIca

Dr. Arrigo BaldoMedico fisiatra

[ Il progetto dI rIcerca della mIcrobIologa petra obexer ]

Terapie senza rischi in ambito pediatrico

Quando le giornate si accorciano e le tem-perature si abbassano è arrivato il momento di rallentare un attimo. Rallentare per poter godere di questa atmosfera magica. Accen-

diamo le candele e lasciamoci trasportare indietro nella memoria ai tempi quando eravamo bambini. E’ arrivato il momento di concedersi del tempo e di ricaricarsi, tem-

po per godere la prima neve, per fare delle passeggiate all’aria fresca e chiara, tempo per stare con chi amiamo e per congedarci da un altro anno che è passato.

a pagina 11a pagina 10

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

La terapia combinata nel linfedema

Foto

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[ progetto dI rIcerca del gInecologo dr. f. Vogl ]

Riconoscere per tempo il rischio genetico del cancro

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InformazIone medIcaInformazIone medIca

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Il disturbo del linfedema è vecchio quanto la storia dell’uomo. Il medico fisiatra

arrigo baldo spiega i diversi tipi di terapia (combinata) di questo disturbo.

Dr. Arrigo Baldo medico fisiatra

Uno sguardo indietro

Uno dei più famosi medici della antichi-tà, il greco Ippocrate, utilizzando rudimen-tali spugne aveva sottolineato l’importanza dell’esercitare una pressione meccanica esterna agli arti edematosi in modo tale da correggere “la disregolazione degli scambi di liquidi intra-extravasali”.

Molti secoli dopo un chirurgo-anatomista lombardo, Gaspare Aselli, nel 1626, propose la prima sistematica descrizione dei vasi chi-liferi (linfatici).Un ventennio dopo, nel 1650 Richard Wiseman propose un gambaletto costituito da stringhe di cuoio regolabili, per ridurre l’edema agli arti inferiori.

Sembra incredibile, ma nella nostra epo-ca moderna, la linfologia (così si chiama la parte della medicina vascolare che si occupa dello studio della linfa e del siste-ma linfatico) è sconosciuta ad un numero elevato di medici, dato che è presente un deficit nel processo formativo del perso-nale sanitario.

Una persona su 20 è affetta da questo disturbo

Per quanto riguarda l’epidemiologia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una decina di anni fa, ha stimato l’incidenza di questa affezione in circa 250 milioni di casi nel mondo (1 persona ogni 20). Escludendo i linfedemi seconda-ri a malattie parassitarie endemiche nelle zone dell’equatore, uno studio comparso sulla rivista medica Cancer del 1998 affer-ma che il solo linfedema post-mastectomia nei paesi occidentali interessa all’incirca un milione di donne.

L’incidenza del linfedema in rapporto al numero di interventi per mastectomizza-zione varia a secondo gli studi esaminati dal due al 24% e il periodo di incidenza dello sviluppo del linfedema dopo inter-vento è mediamente di 14 mesi; nel caso di linfadenectomie ascellari si indica una percentuale che varia tra il sei e il 30 %.

Cause e complicazioni

L’etiopatogenesi del linfedema secon-dario ad una perdita delle vie linfatiche è dovuta ad un accumulo patologico di liquido ricco di proteine nel tessuto circo-stante i vasi linfatici. Nelle pazienti operate al seno la comparsa di linfedema nel brac-cio interessato all’intervento chirurgico, è causata principalmente dall’interruzione del sistema linfatico a livello ascellare o da radioterapia, o da entrambe. Potrebbe manifestarsi anche un gonfiore omolate-rale facciale o del tronco se si interviene chirurgicamente sulla rete linfatica locale di drenaggio cervicale o del tronco.

Il linfedema può manifestarsi a distanza di mesi o anni dopo la terapia per il can-cro e generalmente si presenta in modo graduale.

Le complicanze più frequenti sono le in-fezioni ricorrenti della cute, perché l’edema è un buon terreno di coltura per batteri e funghi (micosi, linfangiti, erisipela). Altre complicanze trofiche a livello della cute (ipercheratosi. ispessimento e perdita di resistenza delle unghie), sono determinati dalla pressione dell’edema sulla pelle. Non si deve dimenticare che nei casi gravi di linfedema può sorgere una complicazione

osteo-articolare, con problemi posturali lo-cali e generali; si possono verificare altera-zioni della capacità respiratoria.

La diagnosi e la classificazione

La diagnosi del linfedema è principal-mente clinica. Sensazione di pesantezza, contrattura nella parte del corpo interessa-ta, gonfiore e dolore con indolenzimento dell’arto interessato sono i primi segni e sintomi del linfedema. Questi sintomi pos-sono manifestarsi ad intermittenza.

Per quanto riguarda gli eventuali esami strumentali di aiuto alla diagnosi clinica ricordo l’eco-color doppler, alcuni esami del sangue, la linfografia e la linfoangio-scintigrafia per valutare la rete vascolo-linfatica.

La classificazione di linfedema più uti-lizzata distingue i seguenti stadi clinici:- stadio primo: il linfedema che si eviden-

zia con la palpazione, il quale ha la carat-teristica di essere reversibile, non sempre è evidente il segno della fovea (segno della modifica fibrotica secondaria del tessuto del linfedema) e non sempre si evidenzia un aumento della circonferen-za dell’arto;

- stadio secondo: si evidenzia un aumento della circonferenza dell’arto interessato con la possibilità di far scomparire l’ede-ma con la sola posizione sollevata;

- stadio terzo: alla palpazione si evidenzia un tessuto fibrotico, il test della plica cu-tanea (o segno di Stemmer) è positivo e il quadro clinico irreversibile;

- stadio quarto: abnorme aumento del-le circonferenze dell’arto (elefantiasi),

La tera ia combinatanel linfedema secondario a intervento chirurgico al seno

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indurimento del tessuto cartilagineo molto organizzato con pieghe cutanee profonde.

La terapia combinata

Prima di procedere a una descrizione della terapia combinata si deve sottoline-are che qualsiasi trattamento fisico del lin-fedema non deve essere eseguito in caso di infezioni e le eventuali trombosi a livello dell’arto superiore devono essere bloccate o tenute sotto controllo farmacologico.

La terapia del linfedema si fonda su tre approcci fondamentali:- quello fisico come il linfodrenaggio

manuale, il linfodrenaggio meccanico, i bendaggi ed i tutori elasto- compressivi;

- quello farmacologico;- quello chirurgico.

La sinergia, l’utilizzo organizzato di più terapie ha permesso di raggiungere risul-tati non altrimenti ottenibili con l’utilizzo di una singola terapia. La terapia “combi-nata” medico-fisico-chirurgica è ricono-sciuta in ambito internazionale come il “gold standard” nella cura del linfedema.

Le principali tecniche di mantenimento/diminuzione del volume del linfedema so-no la compressione elastica, il linfodrenag-gio meccanico e il linfodrenaggio manuale.

Il linfodrenaggio manuale

Il linfodrenaggio manuale è una tecnica di massaggio che coinvolge solo gli strati superiori della cute, senza mobilizzare la massa muscolare, rispettando nuove dire-zioni, verso i linfonodi esistenti per stimo-lare la nascita spontanea di vie linfatiche alternative

Le manovre devono avere una pres-sione statica (quindi senza scivolamento sulla pelle), seguire un ritmo lento, non devono essere dolorose, non devono causare vasodilatazione. Perché la stessa vasodilatazione porta ad un aumento di linfedema (maggior apporto proteico). Durante il trattamento vengono anche stimolati i linfonodi residui con manovre di pompaggio manuale per aumentare la velocità contrattile della parete degli stessi.

In letteratura si evidenzia come il linfo-drenaggio è efficace nel convogliare i liqui-di proteici in esubero verso i linfonodi re-sidui, nello stimolare una migliore attività degli stessi linfonodi durante la pressione, ma di diminuire il volume solo nel breve periodo.

In diverse strutture viene praticato an-che una forma di linfodrenaggio semplifi-cato che richiede manovre meno comples-se, che non interessano direttamente i lin-fonodi e le zone trattate chirurgicamente. Questo massaggio viene consigliato dagli

esperti come terapia di autoaiuto, ma presenta risultati minori rispetto

al linfodrenaggio classico.

Il linfodrenaggio meccanico

Studi relativamente recenti indicano come il linfodrenaggio mecca-nico eseguito da attrezzature di terapia fisica, produce una rapida riduzione di volume agli arti ed ha un’azione princi-palmente sulla componente liquida della

linfa e quindi una mancata azione sulla componente proteica e sulla insorgenza della fibrotizzazione della cute.

La tecnica della compressone elastica prevede sia bende elastiche applicate du-rante il ciclo di trattamento, sia bracciali elasto-compressivi con pressioni consiglia-te dal professionista.

Nelle linee guida e nelle successive re-visioni appare evidente che l’efficacia del sistema elasto-compressivo determina un migliore e più duraturo risultato della te-rapia complessiva.

Si deve ricordare la duplice funzione dei tutori elastico-compressivi: preservare il più a lungo possibile i risultati ottenuti con la terapia combinata ed proseguire di fatto la terapia nella vita quotidiana mantenen-do un persistente gradiente pressorio utile al miglioramento della patologia linfatica stessa.

E’ consigliabile rimuovere i tutori duran-te la notte.

Durante queste fasi di attività terapeu-tica il recupero funzionale, articolare, mo-torio e propriocettivo può essere costante con maggiore velocità di recupero nella fase iniziale del trattamento.

Per quanto riguarda l’obiettivo della te-rapia combinata di mantenimento esso è ridurre e tenere sotto controllo il gonfiore, migliorare l’articolarità dei movimenti della parte articolare interessata e prevenire le infezioni.

In breve potremo affermare che in un contesto di terapia combinata il gruppo riabilitativo o il singolo operatore deve osservare ed insegnare al paziente: la cu-ra della cute; esercizi fisici dolci/leggeri per favorire la circolazione della linfa; in-segnare a sollevare nel modo e nel tempo adeguato l’arto edematoso, indicare ed insegnare l’utilizzo di un indumento di compressione. segue

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Care lettrici, cari lettori,

ParliamoneparlIamone

Renate Daporta JöchlerPresidente

Alla fine voglio cogliere l’occasione per rin-graziare. Ringraziare tutti coloro, persone singole, associazioni, enti e imprese che con una loro donazione hanno contribuito al nostro lavoro. Voglio ringraziare anche tutte le persone che con il loro impegno di-sinteressato, con il loro tempo libero messo a disposizione degli altri costituiscono l’anima della nostra associazione.

A tutti quanti, a ognuno di voi e a tutti i fami-gliari e gli amici vanno i miei migliori auguri di un sereno e pacifico Natale e di un Anno Nuovo Felice!

In fede Renate Daporta Jöchler

- la presidente -

Quando state leggendo queste righe manca-no ormai solo pochi giorni alla fine dell’anno 2008. Le strade sono già addobbate con luci e stelle, i mercatini di Natale sono aperti e ci ten-tano con luci, profumi e musica e tanti di voi staranno già godendo l’atmosfera natalizia.Il Natale è sempre anche un momento di riflessione, oltre che un periodo in cui si pre-ferisce passare le serate in compagnia della famiglia o degli amici più cari. E’ (o dovrebbe essere) il periodo della calma e della quiete che prende il posto della frenesia del quoti-diano. Sotto Natale tanti di noi si concedono finalmente il tempo di ricordarsi dei momenti dell’anno passato e di caricarsi di energia per l’anno nuovo.Certo: il 2008 non è stato un anno facile per la nostra associazione. A maggio abbiamo perso la nostra stimatissima presidente Christine Tembl Mayr. Anche se bisogna di-re che grazie alla sua guida lungimirante, il cambiamento non ha lasciato vuoti e noi possiamo andare avanti grazie alla base

solida impiantata da lei. Il Consiglio Diretti-vo può quindi ugualmente essere soddisfatto dell’andamento dell’anno scorso nel corso del quale abbiamo potuto realizzare tante idee e progetti nuovi.

Io personalmente sono molto soddisfatta del successo che hanno avuto le serate informa-tive ed educative con i pazienti, organizzati mensilmente in collaborazione con i centri senologici di Bressanone e Merano. Tutte le relazioni sono state seguite da un pubblico numeroso e molto interessato.Il 2008 era anche l’anno di due ambiziosi progetti di ricerca sostenuti dall’Assistenza Tumori Alto Adige che vi presenteremo sulle pagine che seguono.Probabilmente sono state prese anche delle decisioni che magari non sono state capite o che non hanno soddisfatto tutti i soci, ma credetemi, il nostro unico obbiettivo è il con-tinuo miglioramento della qualità di tutti i servizi offerti dalla nostra associazione.

La terapia farmacologia

La terapia farmacologia si pratica at-traverso l’utilizzo di terapie coadiuvanti, per lo più sotto forma di pomate, che sti-molano l’angiomotricità linfatica, l’attività dei macrofagi e di protezione dei capillari. Queste pomate o integratori paramedica-li per esempio presentano come principio attivo i bioflavonoidi e i benzopireni. Gli studi su queste molecole non hanno porta-to ancora dei risultati degni della medicina fondata sulla evidenzia.

Dato che il linfedema è un edema ricco di proteine i diuretici sono controindicati, determinano solo una riduzione del volu-me temporanea.

Un paragrafo a parte ha la terapia farmacologica per le infezioni. Se una determinata parte edematosa del corpo appare calda e rossastra bisogna sospet-tare una infezione della pelle e dei tessuti sottostanti. Il medico in caso di infezione consiglia una terapia antibiotica. Il pazien-te dovrebbe riposare a letto tenendo l’arto interessato in posizione rialzata; continuare

ad utilizzare l’indumento compressivo ed interrompere il drenaggio linfatico se que-sto fa parte della terapia attuale.

Nelle terapie fisiche e alternative per il controllo del linfedema ricordo la moxibu-stione e/o agopuntura; i campi magnetici; la laserterapia. Purtroppo per queste tera-pie non vi sono ancora evidenze scientifi-che tali da consentire di affermare la loro utilità.

La terapia chirurgica

La terapia chirurgica è consigliata solo nel caso in cui altre possibilità terapeutiche non sono risultate efficaci. Nelle tecniche chirurgiche attuali si elencano la microchi-rurgia per superare i vasi linfatici ostruiti o la liposuzione.

L’intervento di microchirurgia deve es-sere successivo ad una adeguata prepara-zione terapeutica decongestiva con cauti esercizi attivi e linfodrenaggio manuale. Se la derivazione anastomotica è riusci-ta, il paziente deve essere sottoposto alla terapia di mantenimento per un lungo periodo.

Conclusione

La cura corretta dell’edema prevede l’applicazione di più interventi terapeutici o preventivi, combinati in modo orientato da personale sanitario esperto.

Il progetto riabilitativo, definito da un medico specialista che si occupa di ria-bilitazione flebolinfologica, richiede per l’esecuzione dei vari interventi terapeutici il coinvolgimento del terapista e una infor-mazione adeguata del percorso terapeuti-co al paziente e alla sua famiglia.

Una terapia degli edemi effettuata cor-rettamente porta sempre a una riduzione del volume dell’edema, se questa even-tualità non accade, siamo di fronte a delle complicanze che hanno un nome e una causa.

Un linfedema secondario è una malattia edematosa cronica ed evolutiva che, se da un lato non richiede un trattamento fisio-terapeutico continuato, necessita tuttavia di una pianificazione terapeutica a lungo termine. n

Chi volesse approfondire la tematica può richiedere la completa lista bibliografica dell'articolo presso l'ufficio dell'Assistenza Tumori a Bolzano.

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CIRCONDARIcIrcondarI

[ Vall' Isarco ]

Molte attività

persone presenti e le corone d’avvento e faceva presente nel suo breve discorso l’im-portanza di un mercatino di beneficenza.

I responsabili dell’associazione non pos-sono fare a meno di ringraziare di vero cuore tutte le persone diligenti che hanno aiutato e che hanno permesso la realizza-zione del mercatino di Natale.

Il ricavato netto andrà completamente a favore dell’associazione per aiutare velo-cemente e senza burocrazia i colpiti che a causa della loro malattia si trovano in diffi-coltà finanziarie.

tante ore nel corso dell’intero anno hanno saputo costruire, cucire, lavorare a maglia, ad uncinetto ed a cucinare per poter offri-re ai numerosi visitatori una grande scelta. La vasta scelta comprende marmellate, sci-roppi, grappe, biscotti, miele, bavaglini, co-rone d’avvento, candele, cuscinetti di farro, segnalibri, cartoline, e tante altre cose!

La cerimonia inaugurale, che é stata re-alizzata con l’aiuto di Dr. Erich Meraner, è stata moderata da Josefine Obermarzoner, alla cornice musicale hanno provveduto le ragazze Katja e Christine di Barbiano con i loro flauti. Don Luca Cemin benediva le

Törggelen e giochi divertenti

Poco meno di 60 soci e i loro familiari hanno aderito all´invito dell´assistenza tu-mori Alto Adige circondario val d´Isarco , nella localitá di Laion.

Soci ed amici si sono lasciati “viziare” nella meravigliosa stube di un maso del XII secolo, dalle tradizionali pietanze del Törg-gelen, quali zuppa d'orzo, Schlutzkrapfen, maiale affumicato e crauti, Krapfen dolci e caldarroste. E´ seguito un simpatico gio-co di “indovinate il peso”, organizzato dal membro direttivo Elfriede Burger Scapin, dove i partecipanti hanno potuto mettere alla prova le loro capacitá domestiche. I fe-licissimi vincitori hanno potuto contare su dei bei premi offerti dai negozianti di Bres-sanone e sostenitori dell´associazione.Il pomeriggio è proseguito nel segno del-la compagnia; per alcuni, con partite di Watten, per altri con quattro chiacchiere e brevi passeggiate sui sentieri colorati d’autunno nei dintorni e con la musica di fisarmonica del figlio del padrone di casa che ha ulteriormente allietato l´atmosfera allegra e spensierata.

I tesori del nostro mercatino

Bressanone/Vipiteno/Val Gardena Renate Daporta – Jöchler, presidente pro-vinciale e del circondario Val d’Isarco dell’ Assistenza Tumori Alto Adige, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del mercatino natalizio ha salutato molti soci, parenti, amici, conoscenti ed ospiti d’onore, tra cui il sindaco di Bressanone Albert Pürgstal-ler, gli assessori comunali Dott.ssa Paula Bacher – Marchinech, Dott.ssa Magdalena Amhof, Dr. Peter Brunner e Dario Stablum, i consiglieri comunali di Bressanone Elda Le-trari Cimadom e Walter Blaas, il vicesinda-co di Varna Andreas Schatzer, gli assessori comunali di Barbiano Rosmarie Rabanser Gafriller, di Velturno Marisa Torggler e For-tezza Andrea Tescaro, il comandante della polizia municipale Pietro De Zolt, l’ex de-cano di Bressanone Canonico Leo Munter, il presidente dell’associazione turistica Bressanone Pepi Thaler, il direttore della filiale di Bressanone della Banca Popolare Hermann Hofer, nonchè i rappresentanti dell’associazione: innanzi tutto la presiden-te circondariale della Val Pusteria, Signora Christine Plank Ruedl ed il coordinatore Dott. Marcus Unterkircher.

Tutti sono rimasti piacevolmente sorpre-si delle diverse cose che mani diligenti in

Törggelen

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BezirkebezIrke

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[ bolzano – salto - scIlIar ]

Siamo giunti alla fine dell’anno …

Con questa edizione termina l’anno 2008 portando via con sé tutte le situazioni più o meno piacevoli che abbiamo vissuto. Au-guriamoci che il 2009 trascorrerà sereno e generoso, e in buona salute, dandoci la forza di poter affrontare tutti gli eventuali problemi che la vita ci riserva.

Difficoltà nel reperire volontari

Il circondario Bolzano-Salto Sciliar ha dif-ficoltà nel reperire volontari e spesso con rammarico, dobbiamo dire no a piccoli ser-vizi richiesti da soci bisognosi. Vi preghiamo di riflettere su un’eventuale Vostra adesione a far parte della piccola squadra di volontari per Bolzano e dintorni (Sarentino, Val d’Ega, Salto Sciliar e Renon). In questo contesto ringraziamo tutti i volontari che hanno mes-so a disposizione del loro tempo in diverse manifestazioni svoltesi durante l’anno.

Ringraziamo con tutto il cuore

Un grazie da parte di tutto il Direttivo va a Gianni Tugnolo, cantante solista, per la sua esibizione in occasione della Santa Messa

celebrata nel giorno della gita sociale presso il Santuario SS Maria di Lourdes a Verona.

Ringraziamo inoltre il signor Berger, orga-nizzatore della Festa delle zucche in piazza Walter a Bolzano che ci ha dato la possibi-lità di essere presenti con un nostro stand informativo e di raccolta fondi. Ringraziamo di cuore i volontari che si sono alternati allo stand per ben 12 giorni e si sono resi ulte-riormente disponibili alle giornate informa-tive fatte all’ospedale.

Non possiamo mai ringraziare abbastan-za tutte le persone che in veste di soci di associazioni ed enti, organizzano eventi atti a raccogliere fondi a nostro favore. Un ringraziamento particolare va ai Parroci che devolvono le offerte in memoria dei loro defunti parrocchiani all’associazione, come anche a tutte quelle persone che ge-nerosamente fanno delle offerte al nostro Circondario in memoria di familiari o amici defunti. E’ grazie a queste somme raccolte che siamo in grado di far fronte alle innu-merevoli richieste dei soci di presidi sanitari e sussidi finanziari.

Ha dato un buon riscontro finanziario all’associazione il lavoro svolto da Ludwig Robatscher e la consigliera Monika Gur-schler nell’organizzazione del Preiswatten al Kolping di Bolzano. Grazie anche ai tanti benefattori che hanno donato del materiale, l’evento è stato un momento di compagnia piacevole nonché un successo per la buona riuscita dell’evento.

Törggelen

Numerosa è stata la partecipazione al “Törggelen” presso il ristorante Plattnerhof dove si sono gustate delle ottime castagne accompagnate da buona musica.

Le attività riabilitative proseguono

Vi rammentiamo che proseguiranno per il 2009 le attività riabilitative di palestra e piscina, attività di terapia del colore, l’in-contro con musica con le stesse modalità di iscrizione del 2008. La dottoressa Cattel proseguirà con gli incontri “gruppo serena-mente”. Proseguono gli incontri con musi-ca al sabato pomeriggio per la generosa

Sempre presenti alla festa della zucca

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BezirkebezIrke

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Preiswatten

disponibilità dei volontari. Per qualsiasi domanda si prega di rivolgersi all’ufficio del circondario.

Auguri!

La presidente e il Consiglio Direttivo au-gurano a tutti liete e serene feste.

[ Val Venosta ]

Beach Soccer per la buona causa

Per la sesta volta quest’estate il club amatoriale FC Braulyo di Prato/ Venosta

ha organizzato un torneo di beach soccer nella zona sportiva di Prato. Ogni anno il

ricavato della manifestazione viene dato in beneficenza a favore di un organizza-zione che aiuta il prossimo. Per la nostra grande gioia quest’anno è stata scelta l’Assistenza Tumori Alto Adige assieme ai vigili del fuoco di Prato che hanno dato il supporto logistico all’evento.

L’assegno con la somma di 11.000 Euro è stato consegnato a Helga Helene Wallnö-fer, presidente del circondario Val Venosta, che ha dato ampia espressione alla sua gratitudine e soddisfazione per questa do-nazione generosa. “E’ per me sempre una gioia particolare quando sono i giovani a dare un contributo a chi si impegna nel vo-lontariato. Ringraziamo i soci del FC Brau-lyo per aver messo a nostra disposizione il loro tempo libero ed il loro impegno.” Grazie all’offerta generosa possono essere garantiti anche in futuro i numerosi servizi per i soci dell’associazione.

destra sopra: torneo di Watten; destra sotto: törggelen; sotto: giornate informative all'ospedale

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CIRCONDARIcIrcondarI

Törggelen con sorpresa

Sotto la regia di Margareth e Maria di Termeno è stato organizzato il Törggelen del circondario Oltradige – Bassa Atesina nel Bürgersaal di Termeno.

Erano più di 130 persone, accompagna-te da familiari e amici che hanno potuto gustare il menu squisito, preparato per l’occasione. A sorpresa si sono presentati dei “Karrner” della Val Venosta con i loro carretti come era tradizione tanti anni fa. Il pomeriggio è passato in un batter d’occhio, tra una ballo e l’altro e in buona compagnia, accompagnato dalla musica di Friedl e Albert. Grazie a tutti i collabo-ratori!

Dolci per la Mini Maratona

Malgrado le temperature gelide anche l’ultima edizione della mini maratona di Egna, la prima domenica di ottobre, ha attirato tanti fan, pronti a tifare per i cor-ridori. Lo stand allestito dai volontari che hanno preparato torte, crostate e biscotti per la tanta gente attirata da questo av-venimento è stato apprezzato come tutti gli anni.

Il ricavo della vendita dei dolci che sono andati a ruba è andato all’Assistenza Tu-mori Alto Adige. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno contributo e arrivederci all’anno prossimo!

Ballo dell’Uva (Weimer-Ball) a Egna

Per la prima volta (e speriamo non per l’ultima) il circondario ha organizzato un ballo a fine settembre al Haus Unterland di Egna. Il motto nel mese della vendemmia non poteva essere diverso: Ballo dell’Uva.

Sul palco per l’occasione è stato al-lestito una vera pergola con uva fresca. Numerosi sono stati i soci e simpatizzanti che hanno risposto all’invito e che si sono divertiti grazie alla musica del Castelfeder Duo, che per l’occasione hanno suonato gratuitamente. Visto il buon esito, non ci sono dubbi che questa manifestazione sarà ripetuta anche l’anno prossimo.

Ringraziamo tutti i volontari che hanno contribuito per la buona riuscita di que-sta serata particolare e ringraziamo anche l’amministrazione comunale di Egna per aver pagato l’affitto della splendida sala al Haus Unterland.

[ oltradIge – bassa atesIna ]

Un autunno impegnativo

È bello organizzare insieme attività e manifestazioni; serve alla buona causa e crea un senso di appartenenza.

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CIRCONDARIcIrcondarI

alta Val pusterIa

Castagne, balli e musica

Mercoledì 22 ottobre le sezioni Alta e Bassa Pusteria della nostra Associazione si sono ritrovate a Mantana, presso San Lorenzo, per l’ormai tradizionale Törggelen d’autunno. Come sempre un pomeriggio all’insegna della serenità, della compagnia reciproca, della voglia di divertirsi. Il menù offerto dalla casa era, come al solito, ricco e abbondante.

La musica dal vivo ha rallegrato l’am-biente e la compagnia dei soci, e chi vo-

leva ha colto l’occasione per muoversi e per ballare con la musica. Un pomeriggio davvero piacevole. bassa Val pusterIa

Grande interesse per le serate informative

"Insieme contro il cancro – accompa-gnare con competenza“ – questo era il motto di una serie di serate informative, organizzate dalla sezione Brunico/ Bassa Val Pusteria dell’Assistenza Tumori Alto Adige assieme al KVW Brunico per malati ed interessati.

Un convegno a fine settembre ha dato inizio ad ulteriori incontri a Valdaora, San Lorenzo, Riscone, Valle in Badia e a Campo Tures. Diversi medici degli ospedali di Bru-nico e Bressanone parlavano di temi come la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura dei tumori in ambito ginecologico, urologico e chirurgico.

Tutte le serate erano ben visitate e il pubblico ha accolto con grande interes-se questa possibilità di approfondimento seguendo le relazioni dei medici e usu-fruendo anche della possibilità di interve-nire nella discussione per chiarire dubbi e sapere ancora di più in materia.

[ pusterIa ]

Informazione e collettivitá

[ merano - burgraVIato ]

Prima della fine dell’anno . . .Castagnata al ristorante Ortler

Alla tradizionale castagnata il 30 otto-bre a San Niccolò/Val d’Ultimo all’Albergo Ristorante “Ortler” hanno partecipato in molti.

I soci si sono divertiti, hanno goduto la compagnia e il gustoso pranzo. Alla fine so-no stati serviti le castagne e lo “Susser”. Per rallegrare l’incontro ha suonato un gruppo composto da chitarra, contrabbasso, fisar-monica e “Raffele”. Con entusiasmo i soci hanno danzato per tutto il pomeriggio. Tutti si ricorderanno a lungo di questo incontro.

L’ultima serata informativa

In novembre si è tenuta l’ultima serata informativa della serie “6 volte saperne di più – esperti specializzati informano i pazienti”. Il tema trattato dall'oncologo Dr. Gilberto Spizzo riguardava l’alimenta-zione e le malattie tumorali.

Festa di Natale

Anche quest’anno verrà fatta la festa di Natale. Probabilmente verrà organizzata una piccola lotteria. L’invito ai soci seguirà tramite circolare.

Udienze con la presidente circondariale

Udienze con la presidente circondariale Margit Thies Drabek martedì e giovedì su prenotazione telefonica, Tel. 0473/445757

Orario dell’ufficio

L’ufficio circondariale a Merano, in Via delle Corse 27 – Galleria Ariston, è aper-to lunedì a venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.30.

Strettamente personaleBenvenuta

Dal 1 settembre 2008 Janine Leichnitz, fisioterapista di Pirna (Germania) sosti-tuisce Monika Pircher durante il periodo della maternità. La presidente del distret-to, i consiglieri e la segretaria danno il benvenuto alla nuova collaboratrice con tanti auguri per il nuovo compito!

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La Assistenza Tumori Alto Adige so-stiene questo ambizioso progetto

che si occupa di sviluppare terapie mirate a sconfiggere le cellule cancerose senza danneggiare il patrimonio genetico delle cellule sane del corpo.

Il Neuroblastoma, un tumore solido del sistema nervoso dei bambini, è con un’in-cidenza del 10% la seconda più frequente causa di malattia maligna nell’infanzia. In-tervenendo con chemioterapie ad alte dosi e/o con radioterapia, oggi questo tumore può essere debellato; tuttavia attraverso le terapie particolarmente aggressive non vengono solo eliminate le cellule cance-rose, ma viene danneg-giato anche il patrimonio genetico delle cellule sane. I piccoli pazienti sono sot-toposti quindi ad un alto rischio di ammalarsi in un secondo momento di tu-mori secondari dovuti alle terapie. Il gruppo di ricerca di Petra Obexer si dedica già da diversi anni con suc-cesso allo studio di tumori pediatrici come la leucemia e il neuroblastoma.

Grazie al contributo del-la Assistenza Tumori Alto Adige è stato possibile sperimentare l’efficacia della sostanza Bortezomib sulle cellule neoplastiche del neuroblastoma. Bor-tezomib viene applicato a procedure terapeutiche in particolari forme tumorali adulto ed agisce in modo selettivo all’interno delle cellule intervenendo nel metabolismo delle protei-ne. Il motivo per il quale le cellule cancerose siano particolarmente sensibili a questa sostanza e in quali

specifiche forme tumorali questa abbia effetto, non è ancora del tutto chiaro.

Attivare nelle cellule cancerose maligne un processo di auto-distruzione

Il gruppo di ricercatori si è posto co-me obbiettivo di comprendere i processi molecolari che inducono il Bortezomib a distruggere le cellule, e quali sostanze proteiche sono fondamentali in questo processo. Sono stati ottenuti primi impor-tanti risultati: per la prima volta si è riusciti a dimostrare con successo che questa so-

stanza induce in modo molto efficace nelle cellule del neuroblastoma un processo di auto-distruzione. In particolare è stato in-dividuato un meccanismo specifico per il neuroblastoma, che può essere utilizzato anche per sviluppare la terapia. I risultati di questa ricerca sostenuta dalla Assisten-za Tumori Alto Adige sono stati pubblicati quest’anno su una rinomata rivista inter-nazionale.

Le cellule di un organismo comunica-no con l’ambiente circostante. Allo stes-so modo le proteine percepiscono sulla loro superficie dei segnali che vengono

nuove strategie terapeutiche per il trattamento di tumori dell’infanzia sono al centro del lavoro di

ricerca di petra obexer e il suo team, presso l’Istituto di ricerca tumori tirolese ad Innsbruck.

Il progetto di ricerca della microbiologa Petra ObexerTerapie senza rischi in ambito pediatrico

Petra Obexer e il suo team

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Quali siano esattamente i fattori scatenanti una patologia tumorale sono tuttoggi ancora sconosciuti. certo

è che l’influsso ambientale e le modificazioni genetiche, come anche certi comportamenti giocano un ruolo

determinante come importanti fattori di rischio.

compilare un questionario e a mettersi a disposizione con un prelievo del sangue. I risultati dello studio sono di grande ri-levanza per la consulenza per il rischio di neoplasie e per la prevenzione del tumore al seno. Dr. Florian Vogl ed il suo team spe-rano in una nutrita adesione della popola-zione altoatesina.

Consulenza per il rischio di tumori presso la Senologia di Bressanone e Merano.

Dr.Vogl ha istituito inoltre presso la Se-nologia di Bressanone e Merano, in col-laborazione con il Servizio di Genetica di Bolzano, un servizio di consulenza per il rischio di tumori, ai quali le donne di fami-glie con numerosi casi di cancro si posso-no rivolgere in qualunque momento. Per informazioni ci si può rivolgere ai numeri 0473-264080 e 0472-812595. n

Le cause genetiche che determinano il cancro al seno e alle ovaie sono

oggetto di una ricerca scientifica condotta dal ginecologo Florian Vogl, per individua-re per tempo dei gruppi di rischio e gettare le basi per una consulenza ad hoc per le famiglie a rischio.

Il progetto di ricerca, promosso come „ri-cerca finalizzata” dal Ministero della Salute a Roma e dall’Assessorato alla Salute di Bol-zano, è stato sostenuto con un importante contributo economico e viene fatto pres-so il centro di Senologia di Bressanone e Merano, in collaborazione con gli ospedali dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

Anche l'Assistenza Tumori Alto Adige supporta questo progetto con grande in-teresse.

Numerose statistiche condotte nel tem-po in merito a malattie tumorali hanno di-mostrato che cambiamenti (meglio definiti come mutazioni) di specifici geni aumenta-no il rischio di ammalarsi non solo di can-cro al seno, ma anche di tumore alle ovaie. Queste mutazioni si possono trasmettere

alle generazione successive con una pro-babilità del 50%; ciò significa quindi che la metà dei bambini di donne portatrici di mutazioni possono a loro volta mani-festare una mutazione. Con metodiche all’avanguardia possono essere studiate le alterazioni genetiche e quindi possono essere definiti dei gruppi di rischio.

Valutazione delle mutazioni geneti-che nella popolazione altoatesina.

Oggi sappiamo che i geni che determi-nano il tumore al seno poterebbero essere mutati in vari modi ed è proprio da queste mutazioni che effettivamente si instaura un reale rischio di cancro. Si deduce inoltre che determinate mutazioni si ripetono in certi gruppi di popolazione. Sino ad og-gi la popolazione altoatesina non è stata sottoposta ad una simile indagine. Proprio per questo motivo il ginecologo Dr. Florian Vogl, operante presso l’Ospedale di Mera-no, desidera approfondire questo ambito scientifico con il suo progetto di ricerca.

L’adesione allo studio è di libera scelta del singolo. I pazienti vengono invitati a

Rischio genetico del cancro: riconoscerlo per tempoProgetto di ricerca del ginecologo dr. Florian Vogl

Florian Vogl ginecologo

trasportati all’interno della cellula, dove vengono elaborati. Questi segnali regola-no la crescita, la duplicazione e la morte della cellula stessa. Le cellule tumorali si distinguono per la capacità di accrescere in modo autonomo e così facendo instaurano meccanismi di controllo che portano alla morte cellulare. Il gruppo di ricercatori co-ordinato da Petra Obexer ,e sostenuto dal consiglio amministrativo della Assistenza Tumori Alto Adige, studia come la errata trasmissione del segnale porti ad un ac-crescimento cellulare del neuroblastoma, come il segnale a cascata che si genera e le sostanze proteiche coinvolte possono es-sere bloccate in modo specifico attraverso una adeguata chemioterapia. n

Chi è Petra Obexer?

Petra Obexer, bolzanina, classe 1971, dopo aver conseguito la maturità lingui-stica si è iscritta a Microbiologia presso l’Università di Innsbruck; corso di laurea concluso con lode nel ‘96 e con il dotto-rato nel 2000.

Dal 2003 la giovane ricercatrice studia anche Medicina presso la medesima Uni-versità. Petra Obexer si occupa soprat-tutto di ricerca sperimentale nell’ambito oncologico e della biologia molecolare, con particolare interesse per il segnale

di traduzione intracellulare, la regolazio-ne dell’apoptosi e del ciclo cellulare nei tumori in età infantile, come ad esempio il neuroblastoma e la leucemia linfatica acuta.

La dottoressa Obexer ha pubblicato numerosi articoli in riviste specializzate internazionali. Il suo progetto di ricerca sul neuroblastoma e la leucemia linfatica acuta in età pediatrica viene sostenuto già da diversi anni dall’Assistenza Tumori Alto Adige.

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In due serate organizzate dal cir-condario vall'Isarco dell'Assistenza

Tumori, la dottoressa Astner e la presidente Daporta hanno parlato delle loro espe-rienze nel lavoro con pazienti malati di cancro.

"Vivere con la diagnosi di cancro" e "auto aiuto nella malattia tumorale - come trova-re forza ed ottimismo" queste le tematiche delle due serate informative tenute da par-te della psicologa e psicoterapista Dr. Clara Astner e da parte della presidente Renate Daporta Jöchler.

Anche gli scienziati non sanno ancora del tutto quali sono le cause che scatena-no il cancro. Si deduce che si tratta di una combinazione di diversi fattori quali l’am-biente, lo stato psicologico, il sistema im-munitario, fattori endocrini e genetici. Un atteggiamento ottimista e positivo, strate-gie per superare lo shock già nel primo sta-dio della malattia, il sostegno morale della famiglia e degli amici, un buon rapporto con l’equipe terapeutica hanno comunque un effetto positivo sul paziente e aiutano a ridurre paure e depressione legati alla malattia. L’intervento psico-oncologico mi-ra a stabilire un rapporto positivo con la malattia e ad aiutare il paziente a trovare la sua personale strategia per superare la crisi dovuta alla sua condizione. Un altro fattore importante in questo caso è il trattamen-to psicoterapeutico di paure e depressioni che vengono ad instaurarsi.

La terapia psico-oncologica aumenta quindi il benessere generale del pazien-te, aiutando così anche chi convive con la persona malata e migliorando la comuni-cazione tra paziente e medico curante.

Cosa può fare la psico-oncologia?

L’intervento psico-oncologico deve oc-cuparsi dell’immagine che il paziente ha di sè. Immagine che spesso viene alterata

dalla malattia. Il compito dello psico-on-cologo è di aiutare il paziente a ritrovare la sicurezza in sè stesso, che risulta fon-damentale nei rapporti con i medici, con la famiglia e il contesto sociale. Come af-frontare la malattia e le sue conseguenze, cosa fare per evitare una ricaduta, come affrontare il rapporto con la morte: questi sono i temi che vengono affrontati aperta-mente durante il colloquio tra paziente e psicologo. Il colloquio è lo strumento per individuare e ridurre altri fattori che influi-scono negativamente sullo stato generale del paziente e per stimolare risorse e forze finora nascoste. Portare alla luce l’idea che il paziente si è fatto della sua malattia lo aiuta a riconoscere e superare paure na-scoste dandogli un sostegno sociale.

L’intervento psico-oncologico non equi-vale però ad una semplice psicoterapia. Non si tratta di superare e di elaborare traumi dell’infanzia o del passato, ma di affrontare in modo aperto e positivo la malattia. Al centro della terapia psico-oncologica non è il “perché” della malat-tia ma il “come convivere” e il “come su-perarla”! Ogni persona affetta da cancro in Alto Adige ha il diritto all’assistenza psico-oncologica.

L’importanza dell’auto-aiuto

E’ sbagliato cercare aiuto e cura soltanto negli esperti. Ognuno dovrebbe essere in grado di prendere in mano la propria si-tuazione e di affrontarla con i propri mezzi. Auto-aiuto vuol dire avere la responsabilità di sé stessi e assumere un atteggiamento attivo, e non passivo, verso la malattia. Que-sto non è facile, soprattutto per chi, a causa della malattia, è sottoposto a trattamenti e chemioterapia. Un importante problema, con cui tante persone affette da cancro devono confrontarsi, sono le conseguenze nell’ambito sociale: la solitudine, non solo interiore, e l’isolamento. Spesso questo vale anche per i familiari dei pazienti!

La forma più nota dell’auto-aiuto sono i cosiddetti gruppi, in cui ci si incontra con altre persone che stanno vivendo gli stes-si problemi. Questi incontri hanno come obiettivo il cambiamento della condizione personale dei partecipanti e il migliora-mento del loro contesto sociale.

Le tre forme di auto-aiuto

Si distingue tra tre tipi di auto-aiuto. 1) Il gruppo autonomo di persone che si incontrano senza che sia presente un in-terlocutore professionale, per scambiarsi informazioni ed esperienze personali. 2) Il gruppo assistito da un terapeuta, uno psicologo o un medico e 3) la terapia di auto-aiuto mista, che consiste in colloqui singoli, la partecipazione a incontri infor-mativi e a diversi tipi di attività di gruppo, come ad es. corsi di ballo o disegno.

I gruppi assistiti hanno il vantaggio di essere ben strutturati e di poter affrontare i temi sollevati dai partecipanti in modo professionale e terapeutico. Il gruppo as-sistito permette di prendere le distanze dalle singole esperienze personali; poter generalizzare permette di relativizzare e di trovare nuove soluzioni. In genere i gruppi assistiti sono più compatti e i partecipan-ti hanno il vantaggio di avere a disposi-zione un interlocutore competente a cui affidarsi.

Altro che solo chiacchiere!!!

E’ sbagliato pensare che i gruppi di au-to-aiuto siano solo degli incontri in cui ci si raccontano storie tristi, che aumentano il timore e l’insicurezza dei pazienti.

Spesso ci si chiede a cosa possa servi-re prendersi carico dei problemi altrui, quando ci si trova già in una condizione particolarmente difficile. Una volta supera-ta la malattia, si preferirebbe dimenticare tutto! Soprattutto gli uomini incontrano

Il rapporto che si stabilisce con la malattia, il superamento della paura e la capacità di riacquistare la forza in se stessi, queste le tematiche trattate dalla psicologa e

psicoterapeuta dr. clara astner e da parte della presidente renate daporta Jöchler.

Importante curare anche l’anima Serate informative con Dr. Clara Astner e Renate Daporta Jöchler

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maggiori difficoltà ad accettare l’approccio personale offerto da questi gruppi: prefe-rirebbero limitarsi all’informazione clinica e tecnica, evitando soprattutto all’inizio di affrontare altre tematiche.

Diverso è l’approccio delle donne: una volta entrate in contatto col gruppo sono positivamente impressionate dalla dispo-nibilità con la quale vengono accolte e la sincerità con cui vengono affrontati gli argomenti. E’ proprio il coinvolgimento personale e la competenza in materia di ogni partecipante che rendono particolari e preziosi questi incontri. Il fatto di sentir-si tra persone che hanno vissuto le stesse esperienze e la stessa disperazione dopo la diagnosi, aiuta a trovare la forza necessaria e a risolvere spesso questioni di ordine pra-tico, come ad es. come convivere con una protesi mammaria dopo la mastectomia.

Possibilità e limiti dell’auto-aiuto

Non si supera una malattia soltanto combattendo i sintomi; è necessario anche iniziare un percorso interiore, per cercare le risposte che migliorano la qualità di vita, per comprendere il senso della vita e sco-prire nuove prospettive insieme a persone che si trovano a vivere la stessa esperienza. Bisogna comprendere che non è possibile delegare la responsabilità per la propria salute, attivando le proprie capacità te-rapeutiche per aumentare l’efficacia delle cure mediche.

Il colloquio è parte fondamentale di que-sto percorso. Parlare ed essere certi di esse-re, non solo ascoltati, ma anche compresi è fondamentale per qualsiasi processo di guarigione.

Non sostituisce il trattamento medico terapico

E’ importante dire comunque che i gruppi di auto-aiuto hanno anche alcuni limiti. Non si tratta di una opportunità da consumare in modo passivo e una-tan-tum. Richiede un impegno costante ed è necessaria la partecipazione attiva di ognuno. L’auto-aiuto è da intendersi so-prattutto come integrazione e non potrà mai sostituire il trattamento terapeutico del medico.

Non rimane che augurarsi che il siste-ma sanitario pubblico comprenda l’im-portanza dell’auto-aiuto, che dovrebbe quindi diventare parte fondamentale ed integrante dell’assistenza sanitaria offerta, e di conseguenza sostenuta alla stregua delle cure tradizionali. n

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sono tante le associazioni, gli enti, le imprese, le parroc-chie, le persone singole e le banche che ci aiutano nel

nostro lavoro con una donazione. noi ringraziamo tutti con tutto il cuore. Qui sotto elenchiamo alcuni donatori che ci hanno aiutato con un’azione singolare e fuori dal comune.

Grazie infinite!!!

[ bolzano salto scIlIar ]

L’Azienda Energetica Periodicamente l’Azienda Energetica SpA di Bolzano effettua delle

donazioni a favore della nostra associazione. Queste offerte vengono donante spontaneamente o nel caso del decesso di un dipendente viene

devoluto l’importo raccolto tra i collaboratori.

PreiswattenLudwig Robatscher già da diversi anni organizza in collaborazione con diversi enti ed associazioni, quali Seniorenclub, Kolping, KFS etc. dei Preiswatten. Il comune, i commercianti del capoluogo e di alcuni paesi circostanti, come per esempio degli albergatori di Tires hanno anche quest’anno partecipato all’azione, effettuando delle offerte in denaro ed in beni materiali. Il ricavato è andato interamente a favore dell’associazione.

Gli amici del Cafè René e diversi condonimiGli amici del cafè Renè dopo la scomparsa di un loro collega

ed amico hanno deciso di raccogliere delle offerte che poi sono state donate alla nostra associazione. Sempre più

condomini raccolgono per la scomparsa di un condomino offerte e le devolvono poi

alla nostra associazione.

[ Val Venosta ]

Serata di musica folcloristica e canzonette a Malles

Già per la terza volta è stata organizzata la serata della mu-sica folcloristica e delle canzonette a Malles. Gli organizzatori

hanno devoluto un euro dell’ingresso in beneficenza. Anche i can-tanti ed i gruppi partecipanti hanno fatto una donazione. Il ricavato

è stato versato al circondario Val Venosta dell’Assistenza Tumori.

Cassa Rurale di LasaGià da diversi anni la Cassa Rurale di Lasa e tutti i dipendenti sosten-gono la nostra associazione con donazioni importanti. Ringraziamo loro e tutte le altre banche che ci aiutano.

Offerta nataliziaOgni anno in occasione del Natale la macelleria Gruber

& Telfser fa una donazione importante all’Assistenza Tumori.

[ Val Isarco ]

Amici dei bambini Alto AdigeDurante tutta l’estate i bambini degli asili estivi a Bres-

sanone, Chiusa e Sant’Andrea in Monte hanno lavorato e disegnato. I lavoretti sono stati venduti e il ricavato è stato

donato all’Assistenza Tumori.

Gruppo teatro Bressanone - MillanIl gruppo teatro di Bressanone – Millan si serve per le sue produ-zioni del noleggio costumi di Marianne Lechner a Millan. Marianne Lechner rinuncia per questo servizio all’affitto e il gruppo teatro mette la somma destinata al noleggio costumi a disposizione

dell’Assistenza Tumori.

Festa del volontariato del comune di Bressanone Un consigliere del comune di Bressanone in occasione

della festa del volontariato ha vinto un premio in denaro e ha deciso di offrirlo all’Assistenza

Tumori.

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[ Val pusterIa ]

sezIone alta pusterIaBattuta di caccia al camoscio

Il padre di Lukas, un bambino di 12 anni malato di leucemia, ha regalato alla sezione Alta Punteria della nostra associazione

il valore di una battuta di caccia al camoscio, proposta al miglior offerente, ringraziando per tutto ciò che è stato fatto per suo figlio.

Festa della parocchia a DobbiacoCome ogni anno i giovani di Dobbiaco, durante la tradizionale festa parocchiale, hanno devoluto una cospicua donazione alla sezione Alta Pusteria.

Forestale di DobbiacoGià da qualche anno la Forestale di Dobbiaco offre il ricavato

della vendita dei rametti di pino mugo, che addobbano le tombe, alla nostra associazione. Anche il ricavato

della vendita degli abeti di Natale verrà offerto all’Associazione.

[ Val pusterIa ]

sezIone bassa pusterIa

Beneficenza in occasione del compleanno"Poter festeggiare i miei 70 anni in piena salute, grato di una vita

piena è per me un motivo per rinunciare a regali, chiedendo invece un’offerta per l’Assistenza Tumori Alto Adige.“ Questo il motivo della

generosa offerta del proprietario dell’albergo Amentarola di San Cassiano.

Asta del bue a CasiesViviamo in un epoca frenetica in cui ognuno bada soprattutto a se stesso. Ma esistono sempre persone sensibili alle sofferenze degli altri. Un contadino di Casies ha destinato il ricavato dell’asta di un suo bue in occasione della tradizio-nale asta pasquale di San Lorenzo all’Assistenza Tumori. Motivo per un macellaio di Falzes di alzare l’offerta al di sopra del prezzo abituale.

Vendita di mortadella in centro a BrunicoOgni anno i soci del club "gli sfigati" di Brunico vendono panini con

mortadella destinando il ricavato all’Assistenza Tumori. Anche questa estate hanno distribuito panini fatti da una mortadella di ben

150 kg a turisti e concittadini, chiedendo un’offerta volon-taria. L’azione è stata sponsorizzata da diverse imprese

pusteresi.

[ oltradIge bassa atesIna ]

Gruppo auto-aiuto Caldaro - Appiano Ogni anno i volontari del gruppo auto-aiuto di Caldaro –

Appiano vendono biscotti natalizi al mercatino di Natale di Caldaro. Il ricavato va interamente all’associazione..

Club BocciaIl club boccia Appiano organizza ogni anno una gara sociale, così anche quest’estate sulle piste di Maso Ronco. I vincitori hanno ri-nunciato ad ogni premio e il ricavato della manifestazione è stato versato all’Assistenza Tumori.

Accompagnamento alla radioterapiaUn socio della Bassa Atesina ha voluto esprimere la sua

gratitudine per l’accompagnamento alla radiote-rapia da parte dei volontari del circondario

devolvendo una somma importante a favore dell’associazione.

[ merano burgraVIato ]

Amici della Fisarmonica PassiriaGli Amici della Fisarmonica Passiria organizzano ogni pri-

mavera un incontro con musica e ballo. Il ricavato della mani-festazione viene dato in beneficenza all’Assistenza Tumori.

Filare per la buona causaFilare la lana è uno degli passatempi preferiti di una socia del circondario Merano – Burgraviato. Da qui è nata l’idea di far vedere questa vecchia tradizione quasi dimenticata ad un pubblico più ampio. La socia si è messa con il suo arcolaio sulla passeggiata in centro a Merano chie-dendo un’offerta ai passanti.

Sforzo fisico per una buona causaDodici ore ha impiegato un vigile di Merano, socio dello spor-

ting-center di Merano, per percorrere ben nove volte il sen-tiero tra Gargazzone a Verano, correndo sù e scendendo

con un rampichino. Al numeroso pubblico è stata chiesta un’offerta per l’Assistenza Tumori.

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Nella sorsa edizione de "La Chan-ce" Vi abbiamo presentato i col-

laboratori di Bolzano, ora tocca alle perso-ne che si occupano del comprensorio di Bressanone e che, con la loro alacre attivitá, contribuiscono in modo decisivo all'effica-cia dell'associazione.

Dal settembre 2004 Carmen Richter Aricochi è la segretaria della sede della sezione Bressanone. Ha cominciato con tanto entusiasmo, piena di idee nuove e pronta a dare il meglio delle sue capacità: è così ancora oggi. Il suo lavoro è molto complesso e vario. Funge da mano destra alla presidente di sezione, aiutandola dove può, amministra tutti i dati dei soci, invia le circolari. Tiene la contabilità in modo im-peccabile, occupandosi tra altro del pun-tuale versamento di tutti gli aiuti finanziari

e del pagamento delle fatture. Accoglie i nuovi soci con discrezione facendoli sen-tire subito a loro agio. Non si tira mai in-dietro e aiuta l’associazione nei momenti di rappresentazione e negli eventi a livello provinciale, come per esempio l’assemblea generale.

La terapista Tanja Rainer è responsabile degli ambulatori di Bressanone, Vipiteno, Chiusa e Rio Mulino. In casi particolari fa anche visite a domicilio. Con il linfodre-naggio aiuta i pazienti nella riconquista delle funzioni motorie e fa diminuire i vari disturbi collegati alla malattia e alle cure. Tanja Rainer gestisce autonomamente gli appuntamenti, in modo da evitare lunghi tempi d’attesa. E’ in contatto continuo e collabora strettamente con la primaria del reparto di fisioterapia dell’ospedale di

Bressanone, la dott.essa Gertraud Gisser. I pazienti apprezzano moltissimo i corsi di ginnastica in acqua ripartiti da Tanja Rainer nella piscina della “Seeburg”, il pro-gramma è molto vario e cambia in base alle esigenze dei partecipanti. Tanja Rainer è molto stimata dai pazienti anche per la sua natura solare e per il suo modo di ap-proccio al singolo, sempre disponibile ad ascoltare. Da fine maggio Tanja Rainer è in maternità.

Edith Huber di San Sigismondo sosti-tuisce Tanja Rainer durante il periodo di maternità. Grazie alla sua esperienza nella cura di pazienti con edema linfatico acuto il cambio non ha destato alcun problema. Con la sua gentilezza e la sua competenza, Edith Huber si è subito saputa conquistare i pazienti.

Ci presentiamoI nostri collaboratori a tempo pieno

tutti i servizi grandi e piccoli che la nostra associazione offre ogni giorno ai soci, dipendono

dal quotidiano e costante lavoro e impegno dei nostri collaboratori a tempo pieno.

nell’ultima edizione della chance Vi abbiamo pre-sentato l’ufficio di bolzano, adesso vi presentiamo

l’equipe della sezione bressanone.

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assemblea generale deI socIsabato 18 Aprile 2009, Haus der Kultur “Walter von der Vogelweide” Bolzano

[ bolzano - salto - scIlIar] Ginnastica di mantenimento in acquaCasa San Benedettocontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di BolzanoGinnastica di mantenimento in palestraSSV via Roencontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di BolzanoPittura terapeuticaogni lunedì dal 09.02 al 27.04 dalle ore 09.00 – 11.00ogni martedì dal 10.02 al 28.04 dalle ore 09.00 – 11.00info presso l’ufficio circondariale di Bolzano

[ Vall' Isarco ] Ginnastica di mantenimento in acquapiscina “Seeburg”contributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinformazioni presso l’ufficio circondariale di BressanoneGinnastica di mantenimento in palestraacquarena contributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinformazioni presso l’ufficio circondariale di Bressanone

Ginnastica di mantenimento in palestra in Val Gardenacontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinformazioni presso l’ufficio circondariale di BressanoneCerimonia religiosagiovedì 29 gennaio 2009, ore 17.00 chiesa di "Mariahilf" a Zinggen con ritrovo sociale presso la sede circondariale.Informazioni presso l’ufficio circondariale di BressanoneAssemblea circondarialevenerdì 6 marzo 2009, Albergo “Grüner Baum” BressanoneMercatino delle pulciIl tradizionale mercatino delle pulci è sta-to sospeso per sostenere il mercatino delle pulci della Caritas parrocchiale di Varna. Oggetti vari per il mercatino possono es-sere consegnati ogni ultimo venerdì del mese presso l’ufficio circondariale o pres-so la Caritas parrocchiale di Varna.Informazioni presso l’ufficio circondariale di BressanoneFacciamo dei lavoretti manualiCi incontriamo per fare dei lavoretti a manoappuntamenti: martedì, 20.01., 03.02., 17.02., 03.03., 17.03., 31.03., 14.04. e 28.04.2008, sempre dalle ore 14.30 alle 17.00 presso la sede circondariale a Bressanone con Elfriede Burger Scapin e Hanni Gorfer GarfrillerGruppi di mutuo auto aiutoBressanonePrimavera (Gruppo di autoaiuto gui-dato aperto per soci di lingua italiana)A partire da gennaio 2009presso la sede circondarialecon Marina Bruccoleri

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manifestazionimanIfestazIonI

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Sig.a Odetta Bruscagin Giotto 328 3058729Gruppo di mutuo auto aiuto aperto alle donne in fase post malattia (per soci di madre lingua tedesca)A partire dal 13 gennaio 2009, alle ore 17.00 (gli incontri si svolgono con frequenza bimensile) presso la sede circondarialecon Christina Hofer Kasslatterinformazioni presso l’ufficio circondariale di BressanoneGruppo di auto mutuo aiuto per colpiti in fase acuta di terapia (per soci di madre lingua tedesca)A partire dal 15 gennaio 2009, alle ore 17.30 (ciclo di 8 incontri con frequenza bimensile)presso la sede circondarialecon la Dr. Brigitte Greifinformazioni presso l’ufficio circondariale di Bressanoneimportante: è necessaria la prenotazione!VipitenoFiocco di neve (gruppo di mutuo auto aiuto per tutti i soci ordinari)A partire dal 12 gennaio 2009 alle ore 15.00 Uhr (ogni secondo lunedì al mese)presso il centro sociale „Fugger“ di Vipitenocondotto da soci ordinari informazioni presso l’ufficio circondariale di BressanoneVal Gardenafidanzia (gruppo di auto mutuo aiuto aperto)A partire dal 7 gennaio 2009 dalle ore 15.00 alle 16.00 (ogni settimana)presso il Cafè Terrazzacondotto da soci ordinari informazioni presso l’ufficio circondariale di Bressanone

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[ BOLzANO SALTO SCILIAR ] sede e ambulatorio:Via Tre Santi, 1, Tel. 0471 283 719

[ MERANO ] sede: Via delle Corse 27, Tel. 0473 445 757ambulatorio: Via Roma 3, Tel. 0473 496 715

[ EGNA ]sede e ambulatorio: Largo C. Battisti, 6 - Tel. 0471 820 466ambulatorio: Laives Tel. 0471 820 466

[ BRESSANONE ] sede e ambulatorio:Via Brennero, 1 - Tel. 0472 832 448 Ambulatorio a Vipiteno Tel. 0472 765 206

[ BRUNICO ] sede: Via B. Willram 11, Tel. 0474 551 327Ambulatorio: A.Hofer Str. 52 Tel. 0474 550 320

[ DOBBIACO ] sede e ambulatorio: Via Gustav Mahler, 3 - Tel. 0474 972 800

[ SILANDRO ] sede: Via Ospedale, 13 - Tel. 0473 621 721 ambulatorio: Via Principale, 134 Tel. 0473 736 640

[ ORTISEI ] Consultorio: ComuneTel. 0471 797 086

I recapItI dell'assIstenza tumorI alto adIgeI recapItI dell'assIstenza tumorI alto adIge

[ Val pusterIa ]sezIone alta pusterIa

Ginnastica di mantenimento in acquacontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio sezionale di DobbiacoGinnastica di mantenimento in palestracontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio sezionale di DobbiacoPittura terapeuticapresso la sede sezionaleinfo presso l’ufficio sezionale di DobbiacoGiornate della salute„Il paziente informato“martedì 17 marzo 2009 nel Pfarrheim a Dobbiacocon referenti: Prof. CostalbanoUlteriori informazioni presso l’ufficio sezionale di Dobbiaco “Prevenzione nella ginecologia”venerdì 20 marzo 2009 nel Pfarrheim a Dobbiaco con referenti: Prim. Dr. Aichner;„Prevenzione e terapie nelle neoplasie urologiche”venerdì 27 marzo 2009 nel Pfarrheim a Dobbiacocon referenti: Prim. Dr. Gallmetzer

sezIone bassa pusterIa

Ginnastica di mantenimento in acqua (Valle Aurina)contributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di Brunico

Ginnastica di mantenimento in acquacontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di BrunicoGinnastica di mantenimento in palestracontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di BrunicoPittura terapeuticapresso il centro “Grain”info presso l’ufficio circondariale di BrunicoGruppo di mutuo auto aiutocondotto dal Dr. Huber“Mein zweites Leben” si ritrova ogni 3 settimane di lunedì dalle ore 14.15 – 17.15 info presso l’ufficio circondariale di Brunico

[ Val Venosta ] Gruppo di mutuo auto aiutocondotto dalla presidente circondarialesi ritrova ogni 1. e 3. giovedì del mese presso l’ufficio circondarialeGinnastica di mantenimento in acquacontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinformazioni presso l’ufficio circondariale di Silandro

[ oltradIge bassa atesIna]Ginnastica di mantenimento in acquacontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di EgnaGinnastica di mantenimento in palestracontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di EgnaBallo di gruppoinizio mercoledì, 7 gennaio 2009 presso la palestra della scuola elementare tedesca di Egnainfo presso l’ufficio circondariale di EgnaGiornata dell’“ammalato”mercoledì 11 febbraio 2009 presso il convento dei frati cappuccini ad Egnainfo presso l’ufficio circondariale di Egna

[ merano - burgraVIato ] Ginnastica di mantenimento in acquacontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di MeranoGinnastica di mantenimento in palestracontributo spese: € 20,00necessari autocertificazione o certificato medicoinfo presso l’ufficio circondariale di MeranoDanzaterapiainformazioni e prenotazioni presso l’ufficio circondariale di MeranoGruppo di mutuo auto aiutoinfo presso l’ufficio circondariale di Merano

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LA CHANCE: Periodico gratuito per i soci dell'Assistenza Tumori Alto Adige.

Editore: Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano Tel: 0471 28 33 48, Fax: 0471 28 82 82 e-mail: [email protected]

Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volonta-riato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003

Direttrice responsabile: Dr. Margareth Bernard Munter Redazione: Dr. Nicole Dominique Steiner Segreteria: Assistenza Tumori Alto Adige

Layout: Studio Mediamacs, Bolzano Stampa: Tipografia Athesia Druck Srl, Bolzano

Prossima edizione: marzo 2009