Medici e dirigenti danno un’ultima chance all’Aran per ...

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Medici e dirigenti danno un’ultima chance all’Aran per chiudere il secondo biennio economico 2008-2009 I nodi da sciogliere: aspetti economici e orario di lavoro - Si decide in settimana A ncora nulla di fatto all’incontro della scorsa settimana all’Aran per il rinnovo del secon- do biennio economico 2008-2009 di medi- ci e dirigenti. E martedì 9 febbraio sarà una giorna- ta davvero decisiva: se non si porranno i presuppo- sti per la firma i sindacati non hanno intenzione di proseguire oltre. In caso contrario il contratto po- trebbe essere chiuso in un paio di giorni. Le distanze si sono avvicina- te solo per la conferma dell’ero- gazione dello 0,8% di risorse re- gionali da destinare alla produtti- vità (v. Il Sole-24 Ore Sanità n. 4/2009), ma di problemi sul tap- peto ne restano ancora molti. Per quanto riguarda la parte normativa e le “code” contrattua- li, c’è la questione delle sanzioni su cui i sindacati hanno preso atto del lavoro del tavolo tecnico che «rappresenta un notevole miglioramento ri- spetto alla “legge Brunetta” ma richiede ancora di puntualizzare alcuni aspetti come il reintegro sul posto di lavoro dopo un’assoluzione, ritenuto irri- nunciabile per sottoscrivere il contratto. Poi c’è da definire il ruolo del Comitato dei garanti, la previ- sione di una censura scritta e l’elenco delle infra- zioni disciplinari sanzionabili con sospensioni va- riabili fino a sei mesi. Ancora sulle norme Aran e Regioni hanno dato una parziale disponibilità a farsi carico di un monitoraggio e di una più stretta vigilanza sulla contrattazione decentrata. Ma non va invece per quanto riguarda l’orario di lavoro: la versione dell’Aran, secondo i sindacati, tende a giustificare con il salario di risultato qualun- que superamento dell’orario di lavoro. Una posizione non previ- sta dall’atto di indirizzo e che l’Aran ha introdotto su sollecita- zione delle Regioni. Altre questioni aperte sono: ferie radiologiche, anzianità con- venzionale dei medici transitati alla dipendenza dalla medicina convenzionata, caratteristiche delle strutture semplici diparti- mentali e di unità operativa. Un capitolo aperto è poi quello delle assicura- zioni. L’Aran ha espresso l’intenzione di riportare solo in minima parte e in modo «insoddisfacen- te», secondo i sindacati, nel contratto il lavoro svolto dalla Commissione Aran-Regioni-sindacati e per definire meglio la materia è stata convocata una ulteriore riunione del tavolo tecnico sulle assicurazioni lunedì 8 febbraio. Ci sono poi gli aspetti economici. Sulla richie- sta “pregiudiziale” di rivalutare l’indennità di esclusività e di inserirla nella massa salariale Aran e Comitato di settore formuleranno una proposta finale sulle risorse necessarie all’adeguamento. A proposito dello 0,8% in più, l’esigibilità delle risorse e la loro ripartizione tra le voci varia- bili della retribuzione (risultato, disagio e straordi- nario) saranno decise nel tavolo di coordinamento di singola Regione. Pesa ancora però sul capitolo economico la richiesta di tutti i sindacati di utilizzare la maggior parte del 3,2% degli aumenti contrattuali per valo- rizzare le voci stipendiali fisse. In questo senso Aran e Regioni si sono mantenute sulla posizione dell’atto di indirizzo che prevede la destinazione di parte di questi aumenti ai trattamenti accessori. Secondo i sindacati esistono le condizioni per proseguire la trattativa, ma a una condizione: che siano rimossi gli ostacoli su indennità di esclusivi- tà di rapporto e orario di lavoro e sugli aspetti ancora controversi del codice disciplinare. P.D.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì 16 Sostituti d’imposta - Versamento ritenute alla fonte Scade il termine entro il quale i sostituti d’imposta devono versare le ritenute alla fonte operate nel corso del mese di gennaio sui redditi di varia natura corrisposti, quali redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni ad agenti e rappresentanti di commercio, redditi di capitale e assimilati ecc. Per i versamenti diretti al concessiona- rio della riscossione i contribuenti, titolari o meno di partita Iva, utilizzano il modello F24. Il modello deve essere presenta- to con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero, a un’azienda di credito convenzionata, al concessionario della riscossione o a un ufficio postale abilitato, per i non titolari di partita Iva. Sostituti d’imposta - Redditi di lavoro dipendente e assimilati - Versamento addizionali regionale e comu- nale Le addizionali regionale e comunale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati sono dovute al momento in cui vengono eseguite le operazioni di conguaglio, con possibilità di avvalersi al massimo di undici rate (il versamento è dovuto invece in unica soluzione allorché cessi il rapporto di lavoro). Iva - Versamento mensile Ultimo giorno per eseguire il versamento, da parte dei contri- buenti mensili, dell’Iva a debito, risultante dalla differenza fra l’imposta esigibile del mese precedente risultante dalle opera- zioni attive registrate o da registrare e l’imposta risultante dai documenti di acquisto registrati. Il versamento, se di importo superiore a 25,82 euro, deve essere effettuato mediante il modello F24; se l’ammontare del debito verso l’Erario non supera tale limite, il versamento si opera unitamente a quello del mese di febbraio. Iva - Versamento trimestrale Scade oggi il termine per eseguire il versamento dell’Iva a debito risultante dalla liquidazione relativa al quarto trimestre del 2009, al netto dell’acconto versato, con la prescritta mag- giorazione a titolo di interesse pari all’1% da parte dei contri- buenti che abbiano esercitato l’opzione di cui all’articolo 33 del Dpr 633/1972. Iva - Società ed enti controllanti e controllati - Liquidazione di gruppo - Comunicazione all’ufficio Per gli enti e società controllanti scade il termine per dichiarare all’ufficio delle entrate competente in relazione al proprio domicilio fiscale e a quelli competenti per le società controlla- te, l’intenzione di avvalersi del regime previsto per le società controllanti e controllate, cosiddetta «liquidazione di gruppo» (articolo 73 del Dpr 633/1972). Iva - Comunicazione dei dati contenuti nelle dichia- razioni d’intento ricevute I soggetti che cedono beni o forniscono servizi nei confronti di contribuenti che si avvalgono della facoltà di effettuare acqui- sti senza applicazione dell’imposta, hanno l’obbligo di comuni- care all’agenzia delle Entrate i dati contenuti nelle dichiarazio- ni d’intento ricevute. Il modello di comunicazione va inviato esclusivamente per via telematica. Contratti, sindacati alla resa dei conti W LE SCADENZE FISCALI DI FEBBRAIO S palmare tutto l’aumento del 3,2% (sulla spe- sa 2007) sull’Accordo nazionale e concede- re un ulteriore 0,8%, come già avvenuto per i dipendenti. I sindacati dei medici convenzionati con il Ssn si presentano compatti, martedì 9 febbraio, al primo round con la Sisac per il rinnovo del 2˚ biennio economico 2008-2009. Che rischia di incagliarsi proprio sui soldi: nel mirino di Mmg, specialisti ambulatoriali e pedia- tri c’è la quota dell’1,2% di incrementi che le linee di indirizzo del Comitato di settore destina- no al finanziamento degli accordi regionali. «Chiediamo che tutta la percentuale del 3,2% sia riservata all’Acn - dice il segretario Fimmg, Giacomo Milillo - e che lo 0,8% con- cesso dalle Regioni al comparto sia la parte destinata agli accordi regionali». Dello stesso avviso Snami e Smi, che hanno firmato una nota congiunta, ma anche Fp-Cgil medici e i pediatri di Fimp e Cipe. Media il Sumai: secon- do il segretario, Roberto Lala, si potrebbe ac- cettare anche un 2,8% sull’Accordo nazionale, a patto che arrivi l’integrazione dello 0,8 per cento. «In questo modo - spiega - sarebbe co- munque fatto salvo l’1,2% per le intese regiona- li». Le posizioni divergono sui ritocchi alla par- te normativa proposti nella piattaforma Sisac. Il solo “no” unanime è quello alla revisione del- l’indennità informatica, per legarla ad altre fun- zioni, come il patient summary. Sul resto la Fimmg è disposta a confrontarsi, mentre il presi- dente Snami, Angelo Testa, avverte: «Non si pensi a modificare alcunché». La Sisac aspetta le osservazioni formali dei sindacati. Ma il coor- dinatore, Franco Rossi , frena: «Riferirò al Co- mitato di settore. Ma eventuali modifiche delle linee di indirizzo comporterebbero la necessità di una nuova approvazione da parte del Consi- glio dei ministri». E i tempi si allungherebbero. M.Per. G randi manovre in casa Sumai. Il sindacato unico degli speciali- sti ambulatoriali apre una “costola” per i medici di famiglia, che com- prenderà anche i 600 camici dei ser- vizi già iscritti, Mmg al 40-45 per cento. A guidarla sarà Mauro Mar- tini , appena “spodestato” dalla presi- denza dello Snami e sempre più lontano dalle posizioni battagliere e “di rottura” della sigla autonoma, solidamente radicata in Lombardia, da cui proviene. Il “matrimonio” risponde «a una logica costruttiva», spiega Roberto Lala, segretario generale Sumai-As- soprof: «La strada imboccata è or- mai quella che vede gli operatori del territorio individuare percorsi strategici e obiettivi comuni. L’aper- tura ai medici di famiglia ci permet- terà di comprendere meglio l’attivi- tà dei colleghi per proporre soluzio- ni efficaci per la presa in carico globale dei pazienti». Martini è d’accordo. Non rinne- ga il passato ma rivendica la sua coerenza: «In Snami si avvertiva una tensione continua nel voler tor- nare indietro, nel voler riproporsi come il “sindacato del no”. Alla fine, seppur di misura, ha prevalso quella linea. Ma io sono convinto che il territorio vada ricostruito e, per farlo, reputo indispensabile lavo- rare sull’integrazione tra gli operato- ri della Sanità territoriale. Nasce da qui la comunione di intenti con il Sumai». Nozze «fisiologiche», che vener- dì sono state ratificate dalla segrete- ria Sumai. L’obiettivo realistico è quello di aumentare di circa un mi- gliaio gli iscritti. Target che accre- scerebbe il peso del sindacato guida- to da Lala all’interno di Intesa sinda- cale (in cui sono presenti anche Cisl medici, Fp-Cgil medici e Simet), che ha una rappresentatività del 5,58% ed è il quarto sindacato della medicina generale. Al congresso di ottobre saranno valutate le eventuali modifiche statutarie necessarie. Nel frattempo, Martini siede già al tavo- lo per il rinnovo del secondo bien- nio economico. E già ripropone la via dell’intersindacale: «Trovare i punti comuni, inderogabili, rafforza tutta la categoria davanti alla parte pubblica. E permette di difendere ciò che sta a cuore a tutti: la nostra professionalità». Manuela Perrone A PAG. 20 RIFORMA BRUNETTA/1. Tempi e modi di applicazione delle nuove regole nel Ssn A PAG. 21 RIFORMA BRUNETTA/2. Circolare della Funzione pubblica: stipendi on line per i manager A PAG. 22 PREVIDENZA. Fondi pensione: settore in crescita ma il pubblico impiego resta escluso CONVENZIONI La rivalutazione dell’indennità di esclusiva aspetta risposte concrete Mmg&Co: tavolo caldo sugli aumenti MARTINI (EX SNAMI) MIGRA TRA GLI SPECIALISTI ASL DI ALBERTO SANTI Sumai apre ai dottori di famiglia

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Medici e dirigenti danno un’ultima chance all’Aran per chiudere il secondo biennio economico 2008-2009

I nodi da sciogliere: aspetti economici e orario di lavoro - Si decide in settimana

Ancora nulla di fatto all’incontro della scorsasettimana all’Aran per il rinnovo del secon-do biennio economico 2008-2009 di medi-

ci e dirigenti. E martedì 9 febbraio sarà una giorna-ta davvero decisiva: se non si porranno i presuppo-sti per la firma i sindacati non hanno intenzione diproseguire oltre. In caso contrario il contratto po-trebbe essere chiuso in un paio di giorni.

Le distanze si sono avvicina-te solo per la conferma dell’ero-gazione dello 0,8% di risorse re-gionali da destinare alla produtti-vità (v. Il Sole-24 Ore Sanità n.4/2009), ma di problemi sul tap-peto ne restano ancora molti.

Per quanto riguarda la partenormativa e le “code” contrattua-li, c’è la questione delle sanzionisu cui i sindacati hanno presoatto del lavoro del tavolo tecnicoche «rappresenta un notevole miglioramento ri-spetto alla “legge Brunetta” ma richiede ancora dipuntualizzare alcuni aspetti come il reintegro sulposto di lavoro dopo un’assoluzione, ritenuto irri-nunciabile per sottoscrivere il contratto. Poi c’è dadefinire il ruolo del Comitato dei garanti, la previ-sione di una censura scritta e l’elenco delle infra-

zioni disciplinari sanzionabili con sospensioni va-riabili fino a sei mesi.

Ancora sulle norme Aran e Regioni hannodato una parziale disponibilità a farsi carico di unmonitoraggio e di una più stretta vigilanza sullacontrattazione decentrata. Ma non va invece perquanto riguarda l’orario di lavoro: la versionedell’Aran, secondo i sindacati, tende a giustificare

con il salario di risultato qualun-que superamento dell’orario dilavoro. Una posizione non previ-sta dall’atto di indirizzo e chel’Aran ha introdotto su sollecita-zione delle Regioni.

Altre questioni aperte sono:ferie radiologiche, anzianità con-venzionale dei medici transitatialla dipendenza dalla medicinaconvenzionata, caratteristichedelle strutture semplici diparti-

mentali e di unità operativa.Un capitolo aperto è poi quello delle assicura-

zioni. L’Aran ha espresso l’intenzione di riportaresolo in minima parte e in modo «insoddisfacen-te», secondo i sindacati, nel contratto il lavorosvolto dalla Commissione Aran-Regioni-sindacatie per definire meglio la materia è stata convocata

una ulteriore riunione del tavolo tecnico sulleassicurazioni lunedì 8 febbraio.

Ci sono poi gli aspetti economici. Sulla richie-sta “pregiudiziale” di rivalutare l’indennità diesclusività e di inserirla nella massa salariale Arane Comitato di settore formuleranno una propostafinale sulle risorse necessarie all’adeguamento.

A proposito dello 0,8% in più, l’esigibilitàdelle risorse e la loro ripartizione tra le voci varia-bili della retribuzione (risultato, disagio e straordi-nario) saranno decise nel tavolo di coordinamentodi singola Regione.

Pesa ancora però sul capitolo economico larichiesta di tutti i sindacati di utilizzare la maggiorparte del 3,2% degli aumenti contrattuali per valo-rizzare le voci stipendiali fisse. In questo sensoAran e Regioni si sono mantenute sulla posizionedell’atto di indirizzo che prevede la destinazionedi parte di questi aumenti ai trattamenti accessori.

Secondo i sindacati esistono le condizioni perproseguire la trattativa, ma a una condizione: chesiano rimossi gli ostacoli su indennità di esclusivi-tà di rapporto e orario di lavoro e sugli aspettiancora controversi del codice disciplinare.

P.D.B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Martedì 16■ Sostituti d’imposta - Versamento ritenute allafonteScade il termine entro il quale i sostituti d’imposta devonoversare le ritenute alla fonte operate nel corso del mese digennaio sui redditi di varia natura corrisposti, quali redditi dilavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo,provvigioni ad agenti e rappresentanti di commercio, redditi dicapitale e assimilati ecc. Per i versamenti diretti al concessiona-rio della riscossione i contribuenti, titolari o meno di partitaIva, utilizzano il modello F24. Il modello deve essere presenta-to con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero,a un’azienda di credito convenzionata, al concessionario dellariscossione o a un ufficio postale abilitato, per i non titolari dipartita Iva.

■ Sostituti d’imposta - Redditi di lavoro dipendente eassimilati - Versamento addizionali regionale e comu-naleLe addizionali regionale e comunale sui redditi di lavorodipendente e assimilati sono dovute al momento in cuivengono eseguite le operazioni di conguaglio, con possibilitàdi avvalersi al massimo di undici rate (il versamento èdovuto invece in unica soluzione allorché cessi il rapporto dilavoro).■ Iva - Versamento mensileUltimo giorno per eseguire il versamento, da parte dei contri-buenti mensili, dell’Iva a debito, risultante dalla differenza fral’imposta esigibile del mese precedente risultante dalle opera-zioni attive registrate o da registrare e l’imposta risultante daidocumenti di acquisto registrati. Il versamento, se di importosuperiore a 25,82 euro, deve essere effettuato mediante ilmodello F24; se l’ammontare del debito verso l’Erario nonsupera tale limite, il versamento si opera unitamente a quellodel mese di febbraio.■ Iva - Versamento trimestraleScade oggi il termine per eseguire il versamento dell’Iva a

debito risultante dalla liquidazione relativa al quarto trimestredel 2009, al netto dell’acconto versato, con la prescritta mag-giorazione a titolo di interesse pari all’1% da parte dei contri-buenti che abbiano esercitato l’opzione di cui all’articolo 33del Dpr 633/1972.■ Iva - Società ed enti controllanti e controllati -Liquidazione di gruppo - Comunicazione all’ufficioPer gli enti e società controllanti scade il termine per dichiarareall’ufficio delle entrate competente in relazione al propriodomicilio fiscale e a quelli competenti per le società controlla-te, l’intenzione di avvalersi del regime previsto per le societàcontrollanti e controllate, cosiddetta «liquidazione di gruppo»(articolo 73 del Dpr 633/1972).■ Iva - Comunicazione dei dati contenuti nelle dichia-razioni d’intento ricevuteI soggetti che cedono beni o forniscono servizi nei confronti dicontribuenti che si avvalgono della facoltà di effettuare acqui-sti senza applicazione dell’imposta, hanno l’obbligo di comuni-care all’agenzia delle Entrate i dati contenuti nelle dichiarazio-ni d’intento ricevute. Il modello di comunicazione va inviatoesclusivamente per via telematica.

Contratti, sindacati alla resa dei conti

WLE SCADENZE FISCALI DI FEBBRAIO

Spalmare tutto l’aumento del 3,2% (sulla spe-sa 2007) sull’Accordo nazionale e concede-

re un ulteriore 0,8%, come già avvenuto per idipendenti. I sindacati dei medici convenzionaticon il Ssn si presentano compatti, martedì 9febbraio, al primo round con la Sisac per ilrinnovo del 2˚ biennio economico 2008-2009.Che rischia di incagliarsi proprio sui soldi: nelmirino di Mmg, specialisti ambulatoriali e pedia-tri c’è la quota dell’1,2% di incrementi che lelinee di indirizzo del Comitato di settore destina-no al finanziamento degli accordi regionali.

«Chiediamo che tutta la percentuale del3,2% sia riservata all’Acn - dice il segretarioFimmg, Giacomo Milillo - e che lo 0,8% con-cesso dalle Regioni al comparto sia la partedestinata agli accordi regionali». Dello stessoavviso Snami e Smi, che hanno firmato unanota congiunta, ma anche Fp-Cgil medici e ipediatri di Fimp e Cipe. Media il Sumai: secon-do il segretario, Roberto Lala, si potrebbe ac-cettare anche un 2,8% sull’Accordo nazionale,a patto che arrivi l’integrazione dello 0,8 percento. «In questo modo - spiega - sarebbe co-munque fatto salvo l’1,2% per le intese regiona-li». Le posizioni divergono sui ritocchi alla par-te normativa proposti nella piattaforma Sisac. Ilsolo “no” unanime è quello alla revisione del-l’indennità informatica, per legarla ad altre fun-zioni, come il patient summary. Sul resto laFimmg è disposta a confrontarsi, mentre il presi-dente Snami, Angelo Testa, avverte: «Non sipensi a modificare alcunché». La Sisac aspettale osservazioni formali dei sindacati. Ma il coor-dinatore, Franco Rossi, frena: «Riferirò al Co-mitato di settore. Ma eventuali modifiche dellelinee di indirizzo comporterebbero la necessitàdi una nuova approvazione da parte del Consi-glio dei ministri». E i tempi si allungherebbero.

M.Per.

G randi manovre in casa Sumai.Il sindacato unico degli speciali-

sti ambulatoriali apre una “costola”per i medici di famiglia, che com-prenderà anche i 600 camici dei ser-vizi già iscritti, Mmg al 40-45 percento. A guidarla sarà Mauro Mar-tini, appena “spodestato” dalla presi-denza dello Snami e sempre piùlontano dalle posizioni battagliere e“di rottura” della sigla autonoma,solidamente radicata in Lombardia,da cui proviene.

Il “matrimonio” risponde «a unalogica costruttiva», spiega RobertoLala, segretario generale Sumai-As-soprof: «La strada imboccata è or-

mai quella che vede gli operatoridel territorio individuare percorsistrategici e obiettivi comuni. L’aper-tura ai medici di famiglia ci permet-terà di comprendere meglio l’attivi-tà dei colleghi per proporre soluzio-ni efficaci per la presa in caricoglobale dei pazienti».

Martini è d’accordo. Non rinne-ga il passato ma rivendica la suacoerenza: «In Snami si avvertivauna tensione continua nel voler tor-nare indietro, nel voler riproporsicome il “sindacato del no”. Allafine, seppur di misura, ha prevalso

quella linea. Ma io sono convintoche il territorio vada ricostruito e,per farlo, reputo indispensabile lavo-rare sull’integrazione tra gli operato-ri della Sanità territoriale. Nasce daqui la comunione di intenti con ilSumai».

Nozze «fisiologiche», che vener-dì sono state ratificate dalla segrete-ria Sumai. L’obiettivo realistico èquello di aumentare di circa un mi-gliaio gli iscritti. Target che accre-scerebbe il peso del sindacato guida-to da Lala all’interno di Intesa sinda-cale (in cui sono presenti anche Cisl

medici, Fp-Cgil medici e Simet),che ha una rappresentatività del5,58% ed è il quarto sindacato dellamedicina generale. Al congresso diottobre saranno valutate le eventualimodifiche statutarie necessarie. Nelfrattempo, Martini siede già al tavo-lo per il rinnovo del secondo bien-nio economico. E già ripropone lavia dell’intersindacale: «Trovare ipunti comuni, inderogabili, rafforzatutta la categoria davanti alla partepubblica. E permette di difendereciò che sta a cuore a tutti: la nostraprofessionalità».

Manuela Perrone

A PAG. 20 RIFORMA BRUNETTA/1. Tempi e modi diapplicazione delle nuove regole nel Ssn A PAG. 21 RIFORMA BRUNETTA/2. Circolare della

Funzione pubblica: stipendi on line per i manager A PAG. 22 PREVIDENZA. Fondi pensione: settore increscita ma il pubblico impiego resta escluso

CONVENZIONI

La rivalutazionedell’indennità diesclusiva aspettarisposte concrete

Mmg&Co: tavolocaldo sugli aumenti

MARTINI (EX SNAMI) MIGRA TRA GLI SPECIALISTI ASL

DI ALBERTO SANTI

Sumai apre ai dottori di famiglia

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L a prima parte della rifor-ma Brunetta non riguardaper adesso aziende ed en-

ti del Ssn in quanto tutte le previ-sioni degli artt. da 1 a 30 dovran-no essere oggetto di recepimentoe adeguamento da parte delle Re-gioni: così infatti recita espressa-mente l’art. 31, «conquistato» inConferenza unificata. Il dettagliodella varia tempistica di entrata invigore del decreto 150 è riassuntonella tabella. Rinviando a un suc-cessivo articolo l’esame delle in-novazioni sulla contrattazione col-lettiva, riguardo all’adeguamentoda parte delle Regioni va prelimi-narmente segnalato un piccologiallo nella formulazione degliartt. 16 e 31.

Il “giallo” della norma tran-sitoria. In quest’ultimo articolo siafferma che «le Regioni, ancheper quanto concerne i propri entie le amministrazioni del Ssn, e glienti locali adeguano i propri ordi-namenti ai princìpi contenuti ne-gli articoli 17, comma 2, 18, 23,commi 1 e 2, 24, commi 1 e 2,25, 26 e 27, comma 1». La formu-lazione è ripetuta nei commi 2 e 3ma non nel comma 4. La circo-stanza non può che essere un refu-so, per varie motivazioni.

Innanzitutto, in presenza diuna anomalia simile fermarsi al-l’interpretazione letterale sarebbeerrato. Utilizzando allora l’inter-pretazione sistematica non si rin-viene un solo motivo giuridico opolitico, ma logico per cui il Ssnsia espressamente ricompreso nelprocesso di adeguamento in bentre commi e non in quello chedetta la norma transitoria. Inoltre,se davvero il quarto comma nonsi applicasse anche al Ssn ci sareb-be da chiedersi quale sia la norma-tiva di riferimento medio-tempo-re, visto che non è ancora in vigo-re la nuova disciplina adeguata enon sussisterebbe la norma transi-toria che fa salva quella «vigenteall’entrata in vigore del presentedecreto». Infine, con lettura ridut-tiva si porrebbero evidenti proble-mi di incostituzionalità e la giuri-sprudenza ci ha insegnato che ilgiudice (e, prima di lui, l’interpre-te) ha il dovere di verificare se lanorma, per essere indenne da unapronuncia di illegittimità, consen-ta un’interpretazione costituzio-nalmente orientata.

Lo schema è sostanzialmenteripetuto nel precedente art. 16, an-che se i commi sono solo due. Percompletezza si segnala che il refu-so è ripetuto anche nell’art. 65,comma 4, sebbene la scrittura siapiù tecnica: infatti in questa nor-ma si parla di «comparto Regionie autonomie locali» che è locuzio-ne senz’altro più ristretta di quelleutilizzate negli artt. 16 e 31 e fina-lizzata soltanto a delimitare la con-trattazione collettiva. Le conside-razioni fatte sopra valgono ancheper l’art. 65 anche se potrebbesostenersi - con molta fantasia, pe-raltro - che il Legislatore abbiaintenzionalmente voluto prescrive-re alle aziende ed enti del Ssn unperiodo più breve (il 1˚ gennaio2011 come per le amministrazio-ni centrali) per la disapplicazionedelle norme difformi contenutenei contratti integrativi.

Le competenze contestate. Ititoli II e III del decreto sarannooggetto di adeguamento entro il31 dicembre 2010 meno le nor-me di immediata applicazioneche costituiscono esercizio dellapotestà legislativa esclusiva delloStato.

A tale proposito si suggeriscela lettura dell’art. 74 che costitui-sce un sintetico manuale di dirittocostituzionale e fornisce con chia-rezza e immediatezza i riferimen-ti applicativi della riforma del Ti-tolo V della Costituzione. Non siera mai letto in un atto normativouna così esauriente elencazionedi competenze esclusive statali edi vincoli all’adeguamento. La ri-serva riferita all’ordinamento civi-le e alla garanzia dei livelli essen-

ziali dei diritti civili e sociali e ilrichiamo ai principi costituzionalidi legalità, imparzialità e buon an-damento sono scritti oggettiva-mente e formalmente molto bene.Con questo non si vuol certo direche anche nei contenuti le sceltedel Legislatore siano condivisibi-li, tanto è vero che in Conferenzaunificata è stato fortemente conte-stato l’art. 60 e che la RegioneToscana ha già impugnato allaCorte Costituzionale gli artt. 40,48 e 49 del decreto.

Qualora non venisse rispettatala data del 31 dicembre 2010 perl’adeguamento formale ai princi-pi del decreto, dal 1˚ gennaio2011 saranno applicate diretta-mente le norme del decreto finoalla data di emanazione della di-sciplina regionale e locale. Il ter-mine è quindi perentorio ma nondefinitivo.

Applicazione soft per il Ssn.Il fatto che per le aziende sanita-rie ci sia una sorta di atterraggiomorbido è particolarmente impor-tante in quanto basta leggere itermini dell’art. 19 per compren-dere come il medesimo appaiaimpensabile delle aziende sanita-rie. Graduatorie individuali rigi-de, livelli di performance blindati(il già famoso 25-50-25), il princi-pio che circa 170.000 operatorinon percepirebbero «alcun tratta-mento accessorio collegato allaperformance individuale» suggeri-scono alle Regioni di valutare be-ne le decisioni da adottare. D’al-tro canto la stessa formulazionedel secondo comma dell’art. 31consente di ritenere presenti ampispazi per non sconvolgere il siste-

ma, anche in relazione ai riflessiche può avere una valutazione in-dividuale completamente negati-va sull’avviamento derivante peril medico dal proprio diritto sog-gettivo alla libera professione.

Proprio per non sconvolgere ilsistema e prevenire innovazionitroppo spregiudicate, pochi giornifa è stato sottoscritto un protocol-lo d’intesa tra ministero della Fun-zione pubblica, Agenas, Formezda una parte e Fiaso e 17 aziendesanitarie dall’altra per la speri-mentazione della riforma Brunet-ta con particolare riguardo allavalutazione del personale. L’ini-ziativa è apprezzabile e sarà unsicuro punto di riferimento perl’adozione delle leggi regionali.Vediamo brevemente alcuni pun-ti rilevanti del protocollo. Anzitut-to il target di applicazione e itempi. La sperimentazione riguar-derà tutto il personale in relazionealla valutazione della prestazioneindividuale di lavoro. Il processoavrà durata di 4 mesi a iniziare dasubito e si concluderà entro il 31agosto 2010. È già programmatoper il 18 novembre prossimo unConvegno nazionale per illustrar-ne i risultati. Il lavoro sarà svoltosul campo utilizzando, per simula-re la valutazione dei dirigenti, idati disponibili del 2008 e, per ilcomparto, andando più al buio.Lo strumento consiste in unascheda con una ventina di items euna scala di punteggio da 1 a 5.Sinceramente nulla di particolar-mente rivoluzionario. Sulla basedella tempistica indicata nell’ac-cordo si può credibilmente ritene-re che le leggi regionali arriveran-

no tutte sul filo di lana del termi-ne finale per l’adeguamento.

Gli oneri per le valutazioni.Un altro aspetto da sottolineare èche l’adeguamento regionale alDlgs Brunetta e la connessa speri-mentazione riguardano esclusiva-mente la valutazione individualementre quella collettiva - fonda-mentale nelle aziende sanitarie -non viene rivisitata. Allora vienespontanea una considerazione.Poiché il decreto stesso stabilisceche «non devono derivare nuovio maggiori oneri per la finanzapubblica» e visto che i fondi spe-cifici oggi presenti nelle aziendesono indistinti tra produttività (orisultato per i dirigenti) collettivae individuale, con quali risorsesarà realizzata concretamente lavalutazione della prestazione indi-viduale di lavoro? È evidente cheil nodo di tutto il percorso è lacontrattazione collettiva che è lasola che può (deve) nella primatornata utile agire sui fondi conso-lidati e riportarli a una separazio-ne che - si ricorderà - era formalefino agli anni 1999-2000. È beneallora che il Comitato di settoreannoti fin da ora la questione perla predisposizione degli indirizziper il contratto 2010-2012.

Se però le risorse destinate almerito individuale saranno comequelle dei primi contratti colletti-vi (qualcuno forse ricorderà lo0,2% del cosiddetto “fondino”)allora il tutto si risolverà in ungrandioso bluff. A ben vedere nul-la impediva alla contrattazione in-tegrativa aziendale di individuarerisorse del Fondo generale dedica-te alla produttività individuale e

molte aziende già praticano daanni questa soluzione. È però ov-vio che una norma inderogabile echiara nel contratto darebbe dipiù il segno del cambiamento.

Gli adeguamenti regionali.A conclusione di questa breveanalisi della prima parte del DlgsBrunetta, vorrei segnalare che leparti oggetto di adeguamento re-gionale sono ben circoscritte dal-l’art. 31 mentre alcune (art. 11,commi 1 e 3, da 28 a 30) sonoimmediatamente in vigore e rite-nute inderogabili. Altre ancora, in-fine, non sono citate nell’art. 31né nel primo comma dell’art. 74,essendo norme di legge ordinariasenza particolare qualificazione.Tra queste, richiamo l’attenzionesui contenuti degli artt. 10 e 11perché gli adempimenti introdottisono veramente notevoli e impe-gnativi. Non tutti sono immediata-mente attuabili (a esempio, peradottare il Programma per la tra-sparenza e l’integrità si deve atten-dere le linee-guida della Commis-sione di cui all’art. 13). Attenzio-ne invece agli obblighi di pubbli-cazione indicati nel comma 8 del-l’art. 11 e alle direttive della circo-lare Fp n. 1/2010: non sostituisco-no quelli della legge 69/2009 masi sovrappongono a essi.

Il Nucleo di valutazione cam-bia nome. Un’ultima parola sul-l’Organismo indipendente di valu-tazione. Anche in questo caso nul-la di rivoluzionario. L’organismoprenderà il posto del precedenteNucleo di valutazione, senza inno-vare più di tanto ruolo e funzioni.Va comunque dato atto al decretoche per la prima volta in assolutotroviamo in un testo normativocon forza di legge ordinaria deiriferimenti certi su questo impor-tante soggetto istituzionale. In talsenso oggi non vi sono più dubbisulla durata, sul numero dei com-ponenti, sulla loro terzietà rispet-to all’azienda, sulle incompatibili-tà soggettive e conflitto di interes-si. I requisiti di elevata professio-nalità ed esperienza li dovrà decli-nare la Commissione per la tra-sparenza ma non credo ci si pos-sa aspettare particolari sorprese.

Stefano Simonetti

(prima di due puntate)© RIPRODUZIONE RISERVATA

RIFORMA BRUNETTA/ Applicazione “ritardata” per le norme che riguardano le performance

15 novembre2009 Tutto il decreto

15 novembre2009

Modifiche al Dlgs165/2001 e sanzioni

13 febbraio2010

Obbligo cartellino iden-tificativo

30 aprile2010

Abrogazione parte Dl-gs 286/1999

Entro latornata

successiva

Nuove norme sullacontrattazione colletti-va

31 dicembre2010

Adeguamento sistemadi valutazione e pre-mialità

31 dicembre2010

Adeguamento contrat-ti integrativi (meno au-tonomie e Ssn)

Valutazioni light per il Ssn

Con l’entrata in vigore del Dlgs n. 150 del27 ottobre 2009 si è concluso il lungo

percorso fortemente voluto dal Governo perriformare il lavoro pubblico (o forse sarebbemeglio dire: i lavoratori pubblici). In realtà l’in-tervento non è del tutto terminato in quantoper il 2010 è in cantiere, in particolare, lacosiddetta “Carta dei doveri” ed è in discussio-ne il disegno di legge n. 1167 che riprendeparecchi argomenti dai permessi e aspettativeall’orario di lavoro, dal part-time alla legge104/1992. Al di là di questi trascinamenti appe-na citati, va detto che non tutto il decreto n.150 è già applicabile o a regime.

Il decreto 150/2009 può essere diviso ideal-

mente in quattro parti: la prima rivisita il siste-ma di valutazione e la premialità per i pubblicidipendenti; la seconda introduce delle modifica-zioni al decreto 165/2001 in tema di prerogati-ve dirigenziali e organizzazione del lavoro; laterza interviene pesantemente sulla contratta-zione collettiva, sia nazionale che integrativa; laquarta, infine, si occupa di sanzioni disciplinari eresponsabilità. Per le aziende sanitarie la secon-da e la quarta parte sono entrate già in vigore,con le precisazioni indicate nell’art. 74 del de-creto. La terza parte comincerà a produrreeffetti dal momento della partenza della torna-ta contrattuale 2010-2012 e, per alcuni aspetti,addirittura dopo il 1˚ gennaio 2013.

MANCANO I CRITERI

R appresentatività: le professioni sono in so-speso per sapere quali sono le categorie

chiamate a designare i due componenti delleprofessioni nelle sessioni di esame di Statofinale delle professioni sanitarie.

A farlo dovrebbe essere un decreto del mini-stero della Salute e il primo risale al 2004, poiaggiornato nel 2006.

Avrebbero dovuto seguire aggiornamentiannuali, ma poi la Salute ha rinviato per evita-re contestazioni nei casi di doppia sigla su unastessa categoria.

Su 22 professioni (vedi elenco) togliendo le3 delle federazioni (infermiere, ostetrica, tecni-co di radiologia), le restanti 19 afferiscono a 26sigle, quindi 7 in più a cui questa settimana sene aggiunge un’altra per tecnico di laboratorio(quattro nell’area) e una seconda per ortottista.

La via più semplice sarebbe quella dell’isti-tuzione di albi e Ordini, visto che nella primaversione la rappresentatività del 100% dellacategoria era solo per infermieri, infermieripediatrici, assistenti sanitari, ostetriche, tecnicodi radiologia, tutte professioni con albo.

Ma il vero problema da risolvere è chemanca in realtà un criterio per la rappresentati-vità così come è per i sindacati della dipenden-za che sono rappresentativi se superano il 5%di deleghe nella loro categoria specifica alivello nazionale. In prima battuta si pensavadi riferirsi al numero maggiore di iscritti al-l’associazione. Poi anche in questo caso sononate contestazioni sull’elenco degli iscritti:unico dato certo (v. tabella) è per ora quellodegli operatori e della loro incidenza nellesingole aree.

Adeguamenti a fine 2010 - Controlli individuali: resta il nodo degli oneri

I compiti delle Regioni con il Dlgs 150/2009

Professioni sanitarie in cerca di rappresentatività

L’entrata in vigore

Quanti per areaInfermieristica-ostetrica 367.088 66,0%

● Infermiere 340.787 61,0%

● Infermiere pediatrico 9.801 2,0%

● Ostetrica 16.500 3,0%

Riabilitative 84.200 15,1%

● Educatore professionale 25.000 4,5%

● Fisioterapista 40.000 7,2%

● Logopedista 8.000 1,4%

● Ortottista 3.000 0,5%

● Podologo 1.200 0,2%

● Tecnico riabilitazionepsichiatrica 3.000 0,5%

● Terapistaneuropsicomotricitàetà evolutiva

3.000 0,5%

● Terapistaoccupazionale 1.000 0,2%

Tecnico diagnostiche 53.700 9,7%

● Tecnico audiometrista 1.200 0,2%● Tecnico laboratorio 30.000 5,4%● Tecnico neurofisiopat. 1.500 0,3%● Tecnico radiologia 21.000 3,8%Tecnico assistenziali 14.400 2,6%

● Dietista 3.000 0,5%● Igienista dentale 2.200 0,4%● Tecnico audioprotesista 3.200 0,6%● Tecnico fisiopatologia

cardiocircolatoria 3.000 0,5%

● Tecnico ortopedico 3.000 0,5%Prevenzione 36.388 6,5%

● Assistente sanitario 6.388 1,1%● Tecnico prevenzione 30.000 5,4%Totale 555.776

● Con Albo 394.476 71%● Senza Albo 161.300 29%

20 9-15 febbraio 2010LAVORO/PROFESSIONE

Page 3: Medici e dirigenti danno un’ultima chance all’Aran per ...

Manager in mostra sul web

C ome è noto la legge 18 giu-gno 2009, n. 69 entrata invigore il 4 luglio, all’articolo

21, comma 1, al fine di realizzare iprincipi di trasparenza e di buonaamministrazione, ha introdotto l’ob-bligo per tutte le Pubbliche ammini-strazioni di pubblicare, sui propri sitiInternet i curricula e i compensi an-nuali dei dirigenti, nonché i tassi diassenza e di maggiore presenza diciascun ufficio dirigenziale.

Dopo tre circolarigià emanate nel2009 (la n. 3, la n. 5e la n. 7), arrivanoulteriori istruzioniper l’uso delle nor-me sulla trasparenzanelle pubbliche am-ministrazioni. Conla circolare n. 1 del14 gennaio 2010 laFunzione pubblicaprova a mettere ordine nel susseguir-si di leggi e di disposizioni attuativeche - come era inevitabile - richiedo-no continui chiarimenti.

Platea dei destinatari ampliata.L’ultima recentissima circolareestende l’obbligo della pubblicazio-ne dei curricula anche ai funzionarititolari di posizioni organizzativeche non erano inizialmente contem-plati dall’articolo 21 della legge

68/2009, in ossequio a quanto dispo-sto dall’articolo 11, comma 8, letteref) e h), del Dlgs 150/2009 e deicurricula e delle retribuzioni di «colo-ro che rivestono incarichi di indiriz-zo politico amministrativo», in prati-ca per le aziende sanitarie del Ssn siintendo i direttori generali, sanitari eamministrativi, cosa che alcuneaziende avevano, peraltro, già prov-veduto a fare.

Tipologie di retribuzioni dapubblicare. La Fun-zione pubblica conla circolare n. 3 del17 luglio 2009 nelfornire le prime indi-cazioni operative alfine di consentire al-le Pubbliche ammi-nistrazioni di appli-care le sopra richia-mate misure di tra-sparenza e pubblici-

tà aveva anche chiarito che gli emo-lumenti da pubblicare riguardavanosia il trattamento fondamentale, sial’accessorio, secondo le voci previ-ste dal contratto individuale di lavo-ro.

Ora l’ultima circolare n. 1 del 14gennaio 2010 impone di evidenziarespecificamente le componenti retri-buibili variabili e quelle legate alrisultato. Vale la pena ricordare che

sono ricompresi dalla norma tutti idirigenti del Ssn, senza nessunaesclusione di sorta, sia i titolari diincarichi di funzione, sia i titolari difunzioni di staff e di incarichi distudio e di ricerca.

Curricula. Il curriculum vitae do-vrà essere compilato e aggiornatoperiodicamente da ciascun dirigentesecondo lo schema presente sul sitodel Dipartimento della Funzione pub-blica, seguendo le modalità indicate.Rimane fermo il compito della singo-la Pubblica amministrazione di veri-ficare che i dati riportati nei c.v. deipropri dirigenti corrispondano a veri-tà e soprattutto che non si tramutinoin un sorta di autopromozione utiliz-zando per giunta il sito Internet istitu-zionale.

Telefoni e indirizzi e mail. Nonda dimenticare è l’obbligo di pubbli-care sul sito aziendale anche gli indi-rizzi di posta elettronica e i numeritelefonici dei dirigenti, ciò in mododa agevolare anche l’accesso e ilcontatto da parte degli utenti/cittadi-ni, probabilmente sempre più in unalogica di accesso non solo agli attiamministrativi ma anche ai responsa-bili di procedimento.

Sanzioni. La circolare n. 1 del 14gennaio 2010 evidenzia come il Dl-gs 150 del 2009, articolo 11, comma9, abbia espressamente previsto uno

speciale regime sanzionatorio per ilcaso di mancato assolvimento degliobblighi di pubblicazione in com-mento, che consiste nel divieto dierogare la retribuzione di risultato aidirigenti preposti agli uffici coinvol-ti, in particolare dei dirigenti degliuffici del personale ai quali è affida-ta la competenza di tali adempimen-ti. Questi ultimi, si raccomanda laFunzione pubblica, dovranno porrela massima cura e puntualità nell’ef-fettuare le pubblica-zioni richieste.

Tassi di assenzae di presenza. Perquanto riguarda l’ob-bligo di pubblicare itassi di assenza deidirigenti e del perso-nale di qualsivogliaufficio o unità orga-nizzativa dirigenzia-le per contrastarel’assenteismo da un lato, e incentiva-re la produttività dall’altro, essi sidovranno concretizzare, in pratica,nella percentuale di ogni mese diassenza ottenuta dividendo il nume-ro dei giorni di assenza al numerodei giorni lavorativi del mese. Perassenza si intende qualsiasi tipo, siadovuta a malattia, ferie, permessi,aspettativa, e ad altro motivo.

Apposita sezione del sito. La

pubblicazione dei dati sopra riportatisui siti web delle pubbliche ammini-strazioni deve avvenire nel modopiù immediato e accessibile possibi-le, con l’evidenziazione sull’“homepage” di una sezione appositamentedenominata «Trasparenza, valutazio-ne e merito», è pertanto superata lavecchia denominazione “operazionetrasparenza”.

Conclusioni. È evidente l’obietti-vo perseguito dalla Funzione pubbli-

ca, con l’ultima cir-colare di gennaio, dievidenziare le san-zioni previste dallariforma Brunetta(Dlgs 150/2009) incaso di inadempi-mento del rispetto ditali obblighi di pub-blicazione al fine, fi-nalmente, di avereuna situazione di

perfetta trasparenza estesa a tutto ilterritorio nazionale, cosa che dal lu-glio 2009 (inizio dell’obbligo) a og-gi non era avvenuta. Lo strumentoutilizzato è quello di responsabilizza-re i dirigenti capi del personale met-tendo in discussione l’erogazionedella loro retribuzione di risultato.

Pier Paolo Balzamo© RIPRODUZIONE RISERVATA

RIFORMA BRUNETTA/ Circolare della Funzione pubblica sugli stipendi on line dei direttori generali

Più evidentile parti variabilidei salarianche per lo staff

Va prevista unasezione del sitoaziendale subitoaccessibile

Nel mirino l’erogazione della retribuzione di risultato dei dirigenti aziendali

9-15 febbraio 2010 21LAVORO/PROFESSIONE