Diagnosi, terapia medica e gestione della nefro-urolitiasi ... · ndd in fossa iliaca sin. e...
Transcript of Diagnosi, terapia medica e gestione della nefro-urolitiasi ... · ndd in fossa iliaca sin. e...
ATS DI BRESCIA - FsC 2016
GESTIONE DEI PROBLEMI UROLOGICI
IN MG
Diagnosi, terapia medica e
gestione della nefro-urolitiasi
SCALETTA DELLA SERATA
Ore 20.30 Introduzione: obiettivi e dati
epidemiologici
20.45 La colica renale
21.15 Litiasi ureterale e renale
22.00 Terapia medica e chirurgica
Metodologia di lavoro Casi clinici
Domande aperte per il confronto con
LLGG
Sondaggi sull'appropriatezza decisionale
COMPITI ED OBIETTIVI
Colica renale: diagnosi, terapia medica,
gestione della colica e delle complicanze
Diagnostica strumentale della nefro-
urolitiasi
Appropriatezza della prescrizione degli esami di I° livello
Invio appropriato a visita specialistica
urologica o nefrologica
Terapia medica preventiva, in casi
selezionati, della litiasi e delle
complicanze mediche
EPIDEMIOLOGIA IN MG
In Italy prevalence in 2012 was 4.14%, higher in
males than in females (4.53% versus 3.78%) with a
positive relation with increasing age. The highest prevalence rate was reported in the
region Campania (6.08%).
The general incidence was 2.23 *1000, with the highest incidence in the region Sicilia (3.15 *1000).
Incidence was higher in group age 65-74 years
(3.18 *1000)
Conclusions: In Italy the incidence and prevalence of
urolithiasis is increasing with particular distribution in relation to gender, age and regional position.
CALCOLOSI Prevalenza (pazienti con diagnosi di calcolosi
senza limiti di tempo):
2180 (3,6%) M 58,3%, F 41,7%
Incidenza 2014/2015: 296 (0,48%)
TAC addome: 71 su 296 (23,9%)
Eco addome e/o apparato urinario: 259 su
296 (87,5%)
Visita urologica (non sono state considerate
le valutazioni in PS): 119 su 296 (40,2%)
NOTA: c’è una probabile sottostima della
prevalenza ed incidenza per il fatto che sono
state estratte solo le diagnosi di calcolosi e
non quelle di colica renale.
LL GG DI RIFERIMENTO
Linee Guida per la nefrolitiasi
Linee guida calcolosi AURO 2014
Linee guida urologiche SIU 2014
PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL PAZIENTE CON CALCOLOSI URINARIA (Giornale Italiano di Nefrologia 2010)
CASO 1 - I° step
Il signor Giorgio viene in studio lunedì mattina dopo essere stato in PS il sabato per un improvviso e intenso dolore addominale, accompagnato da nausea e sudorazione
E' affetto da cardiopatia ischemica (PTCA), ipertensione art. e dislipidemia. Terapia: Atorvastatina, ACE-inibitore, ASA
Abitudini di vita: operaio manutentore, in sovrappeso (BMI 29 ) fumatore di 15-20 sigarette al di, beve 4 birre die ai pasti
CASO 1- VERBALE DEL P.S. Dolore in fossa iliaca sin. insorto in
mattinata nel mettersi seduto sul letto. Alvo aperto alle feci, il dolore non si è modificato con la defecazione. Non febbre.
Addome trattabile, lieve dolenzia in fossa iliaca sin; Blumberg, Giordano e Murphy neg. Eco fast ed Rx-addome: neg.
Viene dimesso con diagnosi di dolore di ndd in fossa iliaca sin. e prescrizione di
Rifacol cpr 1x2, Tachidol bust. 1x2
FATTORI DI RISCHIO
Quali informazioni anamnestiche ricerchi? Primo episodio, familiarità tumori, diverticolosi, bruciore, disuria, nicturia, colore urine, sudorazione e agitazione Quali condizioni predispongono alla litiasi? Disidratazione, mal. Metaboliche, abitudini alimentari, problemi urinari anatomici, familiarità, uso IPP
FATTORI DI RISCHIO
Fattori di rischio Sesso maschile Età 40-60 Ridotto apporto idrico e diuresi Fattori dietetici Stili di vita: sedentarietà Fattori climatici
Condizioni metaboliche predisponenti Forme ereditarie familiari (rare) Fattori metabolici: acidosi tubulare,
cistinuria, iperparatiroidismo, ipocitraturia, ipercalciuria
COLICA: LA CLINICA Presentazione clinica classica: dolore
acuto al fianco, irradiato all’inguine. Con la progressione del calcolo il
dolore si localizza sull’addome e si irradia allo scroto o al grande labbro vulvare omolaterale
Alla giunzione uretero-vescicale il
dolore è associato a pollachiuria, stranguria e disuria, simulando anche una cistite
COLICA: LA CLINICA
Il paziente è agitato e non trova posizione confortevole, può presentare nausea e vomito
A causa dell’aumento di pressione nelle vie escretrici e della distensione della sua capsula il rene provoca dolore per la sua una innervazione splacnica
La pressione nei punti ureterali, sup. e
medi può provocare dolorabilità, il Giordano può essere positivo
CASO 1: DIAGNOSI
DIFFERENZIALE Con quali patologie si pone la diagnosi differenziale? Diverticolite, pielonefrite acuta, colica, appendicite, colica biliare, torsione ovarica, ileo, lombosciatalgia, zoster
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
In circa il 50% dei pazienti con sospetta colica renale la causa del dolore non è di origine nefrologica ma può essere dovuta a: Aneurisma dell’aorta addominale Diverticolite Infarto renale o Pielite acuta Epididimite Ernia incarcerata Appendicite Gravidanza extrauterina Ostruzione intestinale Herper zooster
CASO 1: DIAGNOSI
DIFFERENZIALE In ambulatorio visto che in PS non era stato eseguito l'esame urine faccio un stick urinario che da il seguente esito: Prot. ++, sangue +/-, PS 1019, leuc. e nitriti assenti. Nella ricostruzione anamnestica emerge anche una pollachiuria senza disuria. Cosa pensate di fare? FANS, Buscopan, eco apparato urinario, urine + coltura, funzionalità renale + emocromo
COLICA RENALE: TERAPIA
Il dolore va gestito in base alla sua intensità. I FANS, prevalentemente per via intramuscolare, sono i farmaci di prima scelta
Quando non responsivo ai FANS si possono impiegare gli oppiacei
L’idratazione forzata per facilitare l’espulsione dei calcoli non è giustificata
L’impiego degli antispastici, sebbene efficaci nel controllo del dolore, andrebbe limitato o evitato in quanto viene compromessa la funzione espulsiva della peristalsi ureterale
COLICA RENALE: FARMACI
FANS: Il diclofenac sodico è il farmaco di scelta; influenza la VFG in pz. con una ridotta funzione renale, ma non in pazienti con clearance normale
Altri farmaci: Indometacina, ibuprofen, Ketorolac, tramadolo, morfina
In caso di utilizzo prolungato monitorare la funzione renale e considerare la sospensione di altri farmaci (Ace inibitori etc..)
COLICA RENALE: FARMACI
Il diclofenac sodico è raccomandato come metodo per alleviare il dolore ricorrente dopo una colica ureterale
Gli alfa litici non favorirebbero l’espulsione ma sono in grado di ridurre la frequenza delle coliche renali; ad oggi sono comunque consigliati
CASO 1: FOLLOW-UP Dopo alcuni giorni porta in visione l'eco addome: Reni in sede, il sinistro di volume lievemente ridotto rispetto al controlaterale per verosimile nefroangiosclerosi. Bilateralmente sono presenti cisti semplici già note. Dubbia ectasia della cavità calicopielica sin. e aumento volumetrico della prostata, meritevole di integrazione diagnostica con ecografia endorettale. Il dolore persiste in modo intermittente. Cosa pensate di fare? TAC senza contrasto, visita urologica, Uro TAC, Urografia
COLICA RENALE:
GLI ACCERTAMENTI RX diretta dell’addome: sensibilità
60%, segni secondari non specifici. Indicazioni: monitoraggio terapia e guida per i trattamenti.
Ecografia apparato urinario:
sensibilità 78-96%. Limiti: tecnica operatore-dipendente, problemi in caso di pz. obesi e per particolari sedi del calcolo;
E’ da considerarsi, dove possibile, come estensione dell’esame obiettivo
COLICA RENALE:
GLI ACCERTAMENTI
URO-TC spirale: sensibilità e specificità
vicine al 100%
Non richiede m.d.c., dura pochi secondi,
permette una ipotesi sulla composizione
del calcolo (unità hunsfield) e
l’identificazione di segni secondari
(ispessimento uretere, idronefrosi, pielite)
ma espone a 4-10 ms (basse dosi se
BMI<30)
COLICA RENALE:
GLI ACCERTAMENTI • TC con mdc: indicata nella litiasi
complicata (febbre, dolore non dominabile, sospetto di travaso d’urina) e nella pianificazione di trattamento.
• Rx Urografia: in disuso; sostituita da ricostruzioni di immagini TC con MDC
• Uro-RMN: indicata solo in casi selezionati (donne gravide, bambini, allergie a MDC): non è in grado di evidenziare i calcoli ma solo segni secondari della loro presenza
COLICA RENALE:
DIAGNOSI Nei pazienti sintomatici dopo episodio
di colica renale, ecografia ed Rx addome sono esami di primo livello; l’URO-TC è indicata se accertamenti non dirimenti.
Nei pazienti sintomatici con sospetto di
colica ureterale l’esame di prima scelta è la URO-TC (TC senza MDC, a bassa dose e tecnica spirale di esecuzione)
CALCOLOSI URETERALE:
DIAGNOSI E GESTIONE Il follow-up dei pazienti con
calcolosi ureterale in atto, dovrebbe proseguire fino ad espulsione effettuando controlli ecografici ogni 2 settimane
Dolore importante, idronefrosi, rene escluso, rene unico, infezione urinaria, mancata progressione del calcolo per 6-8 settimane consigliano procedure urologiche temporanee o definitive
COLICA URETERALE:
LA GESTIONE Paziente paucisintomatico (colica reno-
ureterale unica o ricorrente ben dominata dalla terapia medica), senza evidenza complicazioni. Calcolo di 5-10mm: tentativo di gestione medica, ev valutazione specialistica differita
Paziente sintomatico o con complicazioni:
coliche reno-ureterali recidivanti, non
responder alla terapia medica, febbre con
leucocitosi neutrofila e PCR aumentata,
macroematuria, calcolo > 10 mm e
idroureteronefrosi-→visita con bollino verde o
ricovero in caso di complicanze
CASO CLINICO N. 2
Il signor Giorgio è un 55enne con lieve sovrappeso, affetto da ipertensione arteriosa, alterata glicemia e IPB
Si presenta in studio dopo una visita urologica effettuata per una colica
Nell'anamnesi ha diversi episodi di questo genere, negli ultimi anni, anche con espulsione di calcoli, che però non sono mai stati analizzati
L'urologo consiglia una valutazione nefrologica
LE INDAGINI BIOUMORALI
In quali casi è appropriata la prescrizione indagini bioumorali per l’invio del pz. a visita specialistica? Coliche recidivanti e ravvicinate, forme familiari, adolescenti
ITER DIAGNOSTICO
È raccomandabile l'analisi chimico-fisica del calcolo in quanto la conoscenza della natura del calcolo può (B) ridurre il numero di indagini metaboliche indirizzare verso una terapia tempestiva
(forme cistinica, urica e infetta) Pz. da sottoporre ad indagini metaboliche: Malattia attiva o primo episodio
complicato Adolescenti o bambini Pz. già sottoposti a terapia urologica
VALUTAZIONE CLINICA
L’attività di malattia è definita in base a: 1. Frequenza delle recidive (1 episodio/anno negli ultimi tre anni, oppure >3 episodi negli ultimi 5 anni); 2. Crescita di calcoli non espulsi o comparsa di altri non espulsi; 3. Necessità di ricoveri ospedalieri e/o interventi urologici per complicanze (nei due anni precedenti); 4. Presenza ed entità dei fattori di rischio metabolico (alterazioni metaboliche, presenza di osteopenia).
LL GG INDAGINI BIOUMORALI
Quali sono le indagini di I° livello pre-consulenza?
Uricemia, calcio, fosforo, urine, PTH, calciuria,
creatinina, vit. D, K, azotemia, emocromo, pcr
TIPO DI CALCOLI E RADIOPACITA’
M
Radiopachi (60-80%) ossalato di Ca (++++) fosfato di Ca (+++) carbonato di Ca (+++) misti da infezione urinaria (+++)
Debolmente radiopachi fosfato di ammonio-magnesio (struvite++) cistina (+)
Radiotrasparenti xantina (-) ac. urico (-)
INDAGINI BIOUMORALI
Indagini di I° livello per la definizione diagnostica: sangue: creatinina, acido urico, Na, K, Cl,
Ca, Ph, PTH (se litiasi calcica), calciuria 24 ore, emogasanalisi venosa.
esame urine completo, urocoltura, pH (urine fresche)
Indagini di II° livello
Na, K, Cl, Ph urinari nelle 24 ore, cistinuria,
citraturia, uricuria, ossaluria, azoto nelle 24
ore, vit. D
INTERPRETAZIONE DELLE
INDAGINI Obiettivo della indagini di I° livello Eccesso di metaboliti Deficit inibitori Funzionalità renale
EZIOLOGIA: FORME
SECONDARIE (10%)
Iperparatiroidismo primitivo
Acidosi tubulare distale
Sindrome da immobilizzazione
Anomalie dell’apparato urinario
Iperossaluria primitiva ed enterica
Litiasi cistinica e da infezioni croniche
Fisiopatologia litiasica
Citrato Magnesio Nefrocalcina Pirofosfato Uropontina
Ossalato Urati Fosfati Pr. Tamm
Harsfall Glucosam-
minoglicani
Inibitori Promotori
CASO CLINICO N.2
Il pz torna con l'esito degli esami Ca 9.8 Fosforo 3.6 Calciuria 296 Posfaturia 875 Uricuria 455 PTH 14 Es. urine: PS 1020 PH 5.5, HB tracce
(2-4 emazie), alcuni cristalli di ossalato
Emocromo n.n.
Colesterolo tot 245
HDL 80
Trigliceridi 131 Glicemia 121 Glicata 48 Creatinina 1.05 Uricemia6.4 Na 143 K 4.05 PSA tot 1.09
VALUTAZIONE METABOLICA
Valori di riferimento
Calciuria: <300 mg nell'uomo e <250 mg nella donna
Fosforemia: 3-4.5 mg/dl Uricuria: 250-750 mg/24 ore Fosfaturia: 100-400 mg/24 ore Paratormone: 12-72 ng/l Ossalati: normale < 40 mg/die Citrati: normale > 320 mg/die Cistinuria: normale < 250 mg/die
INTERPRETAZIONE
FISIOPATOLOGICA
Patogenesi sovrasaturazione (eccesso di soluto
e/o carenza di solvente)
presenza di matrice mucoproteica,
carenza di inibitori dell'aggre-gazione
INTERPRETAZIONE
FISIOPATOLOGICA
Carenza di solvente: deficit di
H2O/diuresi e conseguente
sovrasaturazione urinaria; attenzione al PS
urinario!
Eccesso di soluti: specie ipercalciuria
(eccesso di vit. D?), acido urico, ossalati
Carenza di inibitori: deficit di magnesio e
di citrati (dieta vegetariana)
TERAPIA MEDICA
Quali sono i consigli comportamentali appropriati? Bere, attenzione proteine, occhio ai vegetali Quali sono consigli dietetici generali? Dieta ipoproteica, ipocalorica, iposodica
NORME DIETETICHE Principi generali: dieta
ipoproteica ed iposodica (riduzione della calciuria)
Fattori favorenti: eccesso di
proteine, glucidi, Na, K, vegetali e il deficit di Mg (terapie croniche con IPP)
Frutta e verdura sono consigliate
per il loro effetto alcalinizzante
NORME DIETETICHE
Attenzione all'eccesso di ossalati (vegetariani) e soprattutto alle diete ipocalciche: aumento del rischio di calcoli di ossalato
Il calcio intestinale chela gli
ossalati, ne favorisce l'eliminazione e ne riduce l'assorbimento
VALUTAZIONE Nelle forme ereditarie è
consigliabile effettuare uno screening familiare per porre in atto misure di prevenzione.
Utilizzare con prudenza i FANS e la litotrissia in caso di insufficienza renale concomitante
Nella calcolosi urica e cistinica
sono giustificati tentativi di disso-luzione medica dei calcoli in situ
TERAPIA MEDICA
Quali consigli dietetici o terapeutici in caso di ipercalciuria? Dieta ipoproteica e iposodica senza restrizione di lattici
TERAPIA MEDICA
Nelle forme attive di Ossalato di Ca, oltre al trattamento idropinico va considerato quello farmacologico. 1. Ipercalciuria: diuretici tiazidici (25-50 mg/die). È razionale associare al tiazidico l’amiloride per prevenire l’ipopotassiemia. Il tiazidico può essere associato a citrato di potassio (2-4 g/die) quando l’attività litiasica è alta (>2-3 calcoli/anno).
TERAPIA MEDICA
Quali consigli dietetici o terapeutici in caso di calcoli di ossalato o fosfato? Dieta povera di: asparagi, piselli, pomodori,
TERAPIA MEDICA
Iperossaluria: non esiste un farmaco
specifico e sicuramente efficace; si
raccomanda l’abolizione di alimenti
ricchi di ossalato: rabarbaro, spinaci,
coste, cacao, mandorle, barbabietole
No supplementi di Vit. C precursore
degli ossalati!
Mantenere l'apporto di Calcio adeguato:
NO diete povere di latticini!
TERAPIA MEDICA
Calcoli di fosfato di calcio
sono meno del 10% di tutti i, ma
tendono a recidivare anche con un
adeguato trattamento profilattico.
È importante prima del trattamento
diagnosticare le forme secondarie a
iperparatiroidismo, infezioni urinarie
ed acidosi tubulare.
TERAPIA MEDICA
Quali consigli dietetici o terapeutici in caso di calcoli di acido urico? Dieta ipoproteica, alcoolici
TERAPIA MEDICA
Calcoli di acido urico(10%) Tendono spesso a recidivare ma l’aumento del pH urinario (con citrato di K o bicarbonato di Na) e del volume urinario può ridurre drasticamente o abolire le recidive Iperuricuria: allopurinolo solo se iperuricemia e uricuria (150-300 mg/die), con bicarbonato di sodio (2-6 g/die) o citrato di K (2-4 g/die) Ipocitraturia: citrato di K (1g/10 kg di peso corporeo) o bicarbonato di Na (2-6 g/die)
TERAPIA MEDICA
Calcoli di struvite (2-20%) Sono favoriti da infezioni dovute batteri produttori di ureasi, con Ph> 7 e sono spesso a stampo Devono essere completamente rimossi e spesso per via chirurgica
Calcoli di cistina (1%) La diagnosi di cistinuria è estremamente importante per evitare gravi danni renali. Profilassi: aumento della diuresi, uso di alcalinizzanti urinari e di farmaci leganti la cistina urinaria: 6-mercapto-propionilglicina o penicillamina.
OPZIONI CHIRURGICHE
Litotrissia percutanea (ESWL) Con gli strumenti di III° generazione si arriva alla bonifica nel 50-79% dei casi in varie sedute con meno dolore ma minore efficacia
Indicazioni: calcolo < 2 cm. Complicazioni: frammentazioni incompleta, infezioni vie urinarie, sepsi, danno parenchimale (ematoma)
Trattamento endoureterale:
Ureterolitolapassi e ureteroscopia +
litotrissia (URS) Indicazioni: calcolosi dell'uretere
prossimale >10mm, e uretere distale per qualsiasi
dimensione
Litotrissia percutanea (PCNL) Calcolosi renale > 2 cm
TAKE HOME: DIAGNOSI
L’ecografia dell'apparo urinario è indicata
nella valutazione routinaria dei pazienti con
sospetta colica renale.
La radiografia diretta dell’addome
andrebbe eseguita in associazione alla
ecografia.
L'URO-TAC spirale è indicata nella litiasi
ureterale, se l’ecografia dimostra dilatazione
della via escretrice senza evidenza di
ostacolo al flusso, con sintomatologia
positiva per sospetta litiasi.
TAKE HOME: DIAGNOSI
L’urografia EV, l'eco-color-doppler e
l'Uro-RM non hanno utilizzo routinario
nella diagnostica della colica, ma
solo per situazioni particolari
La valutazione metabolica non è
necessaria nelle forme sporadiche
stagionali ed è indicata nelle forme
recidivanti, giovanili, dopo trattamenti
urologici o su base familiare
TAKE HOME: TERAPIA
I FANS rappresentano la terapia medica di
prima scelta nella terapia della colica
Gli oppiacei sono da considerarsi farmaci
di seconda scelta
Gli αlfα-litici, sono efficaci nel ridurre la
frequenza delle coliche renali,
L’efficacia degli spasmolitici è controversa.
L’iperidratazione non è consigliata in corso
di colica renale mentre la terapia infusiva
endovenosa è da utilizzarsi solo per il
mantenimento del bilancio idroelettrolitico.
TAKE HOME: GESTIONE
Un approccio conservativo medico è indicato in
assenza di complicanze per calcoli ureterali di
dimensioni comprese fra 5 e 10 mm, ed in ogni
caso non oltre le 4–6 settimane, con un follow-up
ecografico a breve termine e la valutazione
urologica
Il semplice trattamento del dolore non giustifica il
ricorso al ricovero ospedaliero, tranne casi non
responder a FANS e/o oppiacei
Il ricovero o la valutazione specialistica è
necessaria in caso di dolore resistente alla
terapia, anuria, sepsi urinaria con febbre