Detergo Febbraio 2015

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine INTERNATIONAL COVER STORY È un'EXPO per lavanderie nel nome dell'Ambiente An EXPO for eco-friendly laundries 2/2015 EXPO 2015, il tram da non perdere EXPO 2015, there’s no missing this boat MARKETING Un vero affare si chiude in tre mosse A good deal in 3-steps TECNOLOGIA/TECHNOLOGY Quale manutenzione per i capi tecnici Which textile care for technical garments Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a secco The Industrial Laundry and Dry-Cleaning Magazine Febbraio 2015 / Numero 2 February 2015 / Number 2

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Rivista di Lavanderia Industriale e Pulitura a Secco. The industrial laundry and dry cleaning magazine. Tutte le news sulla lavanderia industriale italiana, produttori di macchina, detergenti, attrezzature le trovi sul portale www.detergo.eu

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R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

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C O V E R S T O R YÈ un'EXPO per lavanderienel nome dell'Ambiente An EXPO for eco-friendly laundries

2/2015

EXPO 2015,

il tram da non perdere

EXPO 2015,

there’s no missing this boat

MARKETINGUn vero affaresi chiude in tre mosseA good deal in 3-steps

TECNOLOGIA/TECHNOLOGYQuale manutenzioneper i capi tecniciWhich textile carefor technical garments

R iv i s t a d i L av a n d e r i a In du s t r i a l e e P u l i t u r a a s e ccoT h e In du s t r i a l L au n d r y a n d D r y - C l e a n i n g Ma g a z i n e

Febbraio 2015 / Numero 2February 2015 / Number 2

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Seven wonders in the name of AcqueriaASSOSECCO

45 Modi diversi per fare impresa46 Aumentano richieste di mutui e finanziamenti,

ma le banche sostengono veramente privati ed aziende?

47 Giornata formativa Mortara 22/3/201548 News

PICCOLA GUIDA DEL PULITINTOREWET & DRY CLEANER GUIDE

50 I capi tecnici: tecnologia e manutenzione professionaleTechnical clothing: technology and professional care CONFARTIGIANATO

57 I bilanci familiari in crisi colpiscono le lavanderie58 Come riconoscere le scarpe e i vestiti pericolosi

per la salute60 Etichette61 SISTRI

CNA TINTOLAVANDERIE 62 Bando INAIL63 Il rinnovamento – L. 84/2006. Dobbiamo

riscrivere il futuro64 ELENCO ISCRITTI ASSOCIAZIONE FORNITORI

AZIENDE MANUTENZIONE DEI TESSILIMEMBERS TO THE TEXTILE CARE SUPPLIERS' ASSOCIATION

66 INDICE DEGLI INSERZIONISTIADVERTISERS' DIRECTORY

FEBBRAIO 2015 Numero 2 / FEBRUARY 2015 Number 2

SOMMARIO/CONTENTS

EDITORIALEDITORIALE

6 Overalls steal the show at a Friday night party7 Al party del venerdì sera fare colpo in tuta da

operaiaEVENTIEVENTS

8 EXPO, il futuro è quiEXPO, the future is hereTECNOLOGIETECNOLOGIES

14 Nuova tecnologia di piegatura in continuoNew folding technology in continuous flowASSOSISTEMA

20 Secondo Convegno USE&REUSE, il riciclo del tessile a fine vitaMARKETING

22 Fissare il prezzo che crea utile? Occorre prima trovare l'”unità basica”How do you set a price that will yield a profit? First you need to find the ”base unit”SPECIALISPECIAL

28 Il trattamento degli abiti da lavoroTreating workwear

33 Prodotti per smacchiatura base acqua e solventeWater-and solvent-based stain removersIL SEGRETO DEL MIO SUCCESSOTHE SECRET OF MY SUCCESS

40 Sette meraviglie nel nome di Acqueria

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Each day, here is what you see leavingthe doors of many rental laundries thathave thrown themselves into the work-wear business.Bluish-colored factory worker overalls,traditional white nurse wear. Aprons worn by artisans, often brown.Jackets worn by waiters, all black, per-haps with a tartan waistcoat for a touchof color. As well as the “outfits” ofwarehouse people, mechanics, appren-tices, sales assistants, drivers andpainters, and the trendy ”distressed ele-gance” of art-stained restorers’ outfitsor the high visibility over-trousers ofambulance staff. All perfect for walkingdown the catwalk of life. If we take a look around cities on a nor-mal working day, we are seeing moreand more “stained” unisex work clothes.Because when there’s an economicdownturn, not only do people feel thepinch, but it gets them thinking and insome ways educates them. And we areseeing looks that blur the line of work-wear. The right, and necessary thing towear for the factory or workshopbecomes leisurewear too, now that the

recession has left many cloth hangers inour wardrobes empty.As every issue of DETERGO has report-ed through its articles and news, thirdmillennium laundries are becomingmore and more concerned about a“basic needs service” each day. In thesame way, this special issue on work-wear is a survey of the important workbeing done by laundries today in clean-ing garments, but also in supplyingthem to users. Doing this, they acquirethe know-how and market insight thatcan perhaps help some of them expandtheir sphere of action even further.Basically, all it takes is two flirtatiousshoulder straps, or a carefully engi-neered tear, to turn a factory worker’soveralls into a party dress that will stealthe show on Friday night. Where you could fall in love with some-body dressed in red but who could beeither a paramedic who’s just finishedhis shift or someone without a job who’scraftier than the others.It’s all very clear: workwear is foraround-the-clock use.

Stefano Ferrio

DDE D I T O R I A LOveralls steal the showat a Friday night party

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DDE D I T O R I A L E

Al party del venerdì serafare colpo in tuta da operaia

Ecco cosa esce ogni giorno da moltelavanderie industriali, lanciatesi nel busi-ness degli abiti da lavoro.Escono divise da operai, tendenti al blu.Camici da infermiere, classicamentebianchi. Grembiuli di artigiani, spessomarroni. Giacche da camerieri, con quelnero dominante, magari alleggerito daun gilet scozzese. Ma anche “completi”da magazzinieri, meccanici, garzoni,commesse, autisti e imbianchini, fino aconsiderare gli esempi di un ”elegantestropicciato” sempre un po’ trendy, comele tute dei restauratori, macchiate diretta-mente dall’Arte, o le fiammanti braghedelle infermiere del pronto soccorso,perfette per sfilare sulla passerella dellaVita. Sorvolando idealmente una città duranteun comune giorno feriale, le “macchie”che uniscono uomini e donne in abito dalavoro si fanno sempre più frequenti.Perché la crisi, oltre a impazzare, consi-glia e, in qualche modo, educa. Ad esempio caldeggia, ove possibile,una caratterizzazione sempre più duttiledel’abito da lavoro. Buono, nonché necessario, per andare infabbrica o in laboratorio, ma anche uti-lizzabile, all’occorrenza, in un tempolibero per il quale gli attaccapanni dicasa sono stati drasticamente ridotti daldefault economico.

Come ormai ogninumero diDETERGO cidimostra con isuoi servizi e lesue news, nelterzo millenniolavanderia signi-fica ogni giornodi più “serviziodi prima neces-sità”. Lo speciale che troveretepiù avanti, dedicato agli abiti da lavoro,spiega una volta di più in quale modo lelavanderie oggi contribuiscano in mododeterminante non solo a pulire vestiti,ma anche a fornirli all’utenza. Accumulando dotazioni di know how edi conoscenza del mercato magari ingrado di illuminare qualcuno sulla possi-bilità di estendere ancora di più il pro-prio raggio d’azione. In fondo, bastanodue spalline più civettuole, o uno strap-po studiato ad arte, per trasformare unatuta da operaia nel vestito con cui farecolpo al party del venerdì sera. Dove innamorarsi di uno che, tappatocosì di rosso, non capisci bene se è dav-vero un operatore del pronto soccorsoappena smontato dal turno, o un disoc-cupato più furbo di tanti altri.La tendenza appare chiara: abiti da lavo-ro a tempo pieno.

di Stefano Ferrio

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The future? After all too many yearsof crisis, it’s finally here. It is sched-uled to start on 1 May 2015, theopening date of the World EXPO inMilan.Like a festive and multicolored tramstarting its run, we could say, con-sidering the trolley cars that havebeen circulating around Milanshowcasing the EXPO logo for thelast few months. A tram absolutely no one shouldmiss. Especially those who are partof the industrial supply chain oflaundry, the core business of whichincreasingly depends on “eco-friendly” tourism and food services,and therefore the use of textiles. A thought also expressed by thepresident of EXPOdetergo Interna -tional, Luciano Miotto:“Considering what our economyhas gone through in the last fewyears, I believe that the EXPO rep-resents an extraordinarily importantresource for our Country in termsof growth and relations. I don’tbelieve anyone in Italy who is inter-ested in ideas for growth woulddisregard an opportunity like thisone”. The EXPO will last for six months,occupy a million sq. meters, hostthousands of events and involve

Il futuro? Dopo troppi anni di crisi,finalmente inizia. E da una dataprecisa: il primo maggio 2015.Perché il prossimo primo maggio siapre l’EXPO di Milano.Un tram che inizia la sua festosa evariopinta corsa, se vogliamo trarrel’esempio dai vagoni delle lineemilanesi che in questi mesi percor-rono la città marchiati dal logodella manifestazione.Un tram assolutamente da prende-re. Soprattutto da parte di unindotto industriale, quello dellalavanderia, il cui core-businessdipende in misura sempre più sen-sibile da turismo e ristorazione adalta vocazione “eco”, con conse-guente uso del tessuto. Lo ricorda anche Luciano Miotto, il

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EVENTIEVENTS

EXPO, il futuro è quiEXPO, the future is here

Dal prossimo primo maggio l’Evento più atteso degli ultimi anni richiamerà a Milano oltre venti milioni di visitatori.Interessati anche a quel turismo soste-nibile attorno a cui ruotano tante pro-spettive della lavanderia, e di quanti la-vorano nel suo indotto. Come, alla finedella manifestazione, ci ricorderà la fie -ra Host, già sul filo del tutto esaurito.

On May first of this year the most awaitedevent of the last few years will draw over 20 million visitors to Milan. Visitors alsointerested in sustainable tourism, whichholds a myriad of opportunities for the laun-dry sector and those in its supply chain.Opportunities that the Host fair, scheduledto be held after EXPOdetergo and alreadynearly sold out, is sure to remind us of.

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presidente di EXPOdetergo Interna -tional: “Credo che, considerandogli ultimi anni vissuti dalla nostraeconomia, l’EXPO costituisca unarisorsa straordinaria per il nostroPaese, in termini di crescita e direlazioni. Non credo che un’occasione delgenere possa sfuggire a qualsiasiitaliano interessato a una qualcheidea di sviluppo”. Sei mesi di esposizione, un milionedi metri quadri, migliaia di eventi,144 Paesi partecipanti. E, si prevede, 24 milioni di visitatorida ogni angolo del mondo.“Nutrireil pianeta – energia per la vita” è iltema di EXPO 2015. E l’energia perla vita è il cibo. Il cibo come diritto,piacere, cultura, innovazione, iden-tità. Così il mondo del cibo si in -contra a Milano perché l’Italia – sulcibo – rimane modello per il mon -do. L’EXPO sarà di conseguenza illuogo delle scelte consapevoli, ilpiù grande evento globale mai rea-lizzato sull’alimentazione. Oltre venti milioni di visitatori, duemiliardi e cinquecento milioni dieuro di investimenti. EXPO è unostimolo per la città di Milano e leimprese italiane più innovative, unavetrina per il nostro agroalimentare,un volano per moltiplicare le ener-gie di tutto il Paese.Ne discende che si tratti di un tramassolutamente da non perdere.

A EXPO vedremo una foresta dibambù, le dune del deserto, il gra-naio nella prateria, l’albero dellaVita. E poi le emozioni del Padi -glione Zero, il cibo, i sapori, i profu-mi e i colori dei paesi del mondo.E, ancora, l’incontro fra i popoli e

exhibitors from 144 Countries. It isexpected to draw 24 million visitorsfrom all over the world. The EXPO2015 theme is “Feeding the planet– energy for life”. And the energyfor life is food. Food as a civil right,pleasure, culture, innovation andidentity. Everyone in the world offood is gathering in Milan becauseItaly – in terms of food – still is theworld-class model. Therefore theplace for sustainable choices willbe EXPO 2015, the largest globalfood expo ever organized, andexpected to draw over twenty mil-lion visitors and € 2.5 billion worthof investments. The EXPO will stim-ulate the city of Milan and the mostinnovative Italian companies, be ashowcase of our food industry,and exponentially boost theeconomic vitality of our entireCountry. That’s why absolutely no oneshould miss this tram. At the EXPO we’ll see a bam-boo forest, desert dunes, a prairiebarn, the Tree of Life. Then, in thesensational Zero Pavilion, we’llexperience the amazing food,tastes and colors of different coun-tries. Moreover we’ll stand witnessto the meeting of People and idealsthat will shape the future of CivilSo ciety.This is why the EXPO attractsentrepreneurs even from as far asNepal, such as Sonam Sherpa,whose remarkable story stands outamong all others published on theEXPO website. Sonam is a Sherpawho started out as a porter andnow ranks among the most suc-cessful entrepreneurs in Nepal. His story is utterly incredible andfascinating. It is the story of a manwho not only climbed the highestmountains in the world but alsoreached the “peak of success” inlife. All without forgetting where hecame from or sacrificing his moralvalues for the sake of fame and thealmighty dollar. In this regard all of

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EVENTIEVENTS

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us could learn something fromSonam Sherpa. His important mes-sage also befits the EXPO, becausein order to “feed the planet” wemust protect and preserve theEarth, our most precious asset. Sonam reminds us of the existenceof a type of progress that does notharm the ecosystem, and canensure an acceptable standard oflife for all. A message also reiterat-ed a few days ago at the BITExhibition - International TourismExchange – in Milan by way of theV Rapporto (5th Report) entitled“Italians, sustainable tourism andecotourism” prepared by Fonda -zione UniVerde and IPR Marketing.The data was released on occasionof the “Expo 2015: sustainabletourism and agriculture” conven-tion. Data of extraordinary “appeal”also for DETERGO readers lookingfor ways to grow and attract busi-ness from the sustainable tourismsector, in other words from food-service and hospitality providersthat use “eco-friendly” textiles,according to cycles of productionand use typical of laundries. “The EXPO should boost tourism,especially in Milan and Lombardy”says Alfonso Pecoraro Scanio,Minister of Agriculture andEnvironment and now president ofFondazione UniVerde, as well asTourism professor at the BicoccaUniversity in Milan. “Unfortunately -Pecoraro Scanio adds – we alreadymissed our chance to present theexpo area as an example of sus-tainable agriculture and tourisminstead of the usual cement jungle.Now we’ll try to make the ItalianPavilion OGM FREE and offer serv-ices and contents fit to satisfy themajority of Italians who demandsustainable tourism and agricul-ture”. Green Building Magazine reportedthat 58% of people interviewedbelieved EXPO 2015 shouldenhance the value of chemicals-free,organic and biodynamic farming.

gli ideali verso cui orientare la So -cietà Civile.Ecco perché EXPO attrae uomini diimpresa addirittura dal Nepal, co -me Sonam Sherpa, la cui testimo-nianza spicca molto significativanel sito della manifestazione.Sonam era un portatore di etniasherpa ed è ora uno degli impren-ditori più importanti del Nepal. La sua è una storia incredibile eaffascinante. La storia di un uomoche non solo ha scalato le più altemontagne del mondo, ma ha rag-giunto la vetta del successo, anchenella vita. Senza però perdere lesue radici e senza sacrificare i suoivalori nel nome della notorietà e deldio denaro. Proprio per questoSonam Sherpa ha qualcosa dainsegnare a tutti noi. Proprio perquesto il suo messaggio è impor-tante anche in vista di EXPO.Perché per “nutrire il pianeta”occorre ricordare sempre che laterra è il bene più prezioso da tute-lare e preservare.Sonam rammenta che esiste unprogresso possibile che, senzadanneggiare l’ecosistema, garanti-sce condizioni di vita accettabiliper tutti. Lo ha ricordato negli gior-ni scorsi, alla BIT – la BorsaInternazionale del turismo – diMilano anche il V Rapporto: “Gliitaliani, il turismo sostenibile e l’e-coturismo” realizzato da Fonda -zione UniVerde e IPR Marketing. Idati sono stati diffusi durante ilconvegno sul tema: “Expo 2015:turismo e agricoltura sostenibili”. Esono dati di indubbio “appeal”anche per i lettori di DETERGO,interessati a cogliere qualsiasispunto di sviluppo possibile inseno a un turismo sostenibile chesignifica ristorazione e strutture diaccoglienza basate sull’uso “eco”dei tessuti. Secondo cicli di produ-zione e utilizzo regolati dall’attivitàdelle lavanderie.“Expo dovrebbe portare a un boomdi turisti, soprattutto a Mi lano e inLombardia” ha dichiarato Alfonso

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EVENTIEVENTS

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Pecoraro Scanio, già ministrodell’Agricoltura e dell’Ambiente eoggi presidente della FondazioneUniVerde, nonché docente di turi-smo all’università degli studi diMilano Bicocca. “Purtroppo –aggiunge Pecoraro Scanio - abbia-mo già perso l’occasione di pre-sentare l’area dell’esposizionecome un esempio di agricoltura eturismo sostenibili, ricadendo nellasolita cementificazione. Ora provia-mo a rendere il padiglione italianoNO OGM e cerchiamo di offrireservizi e contenuti che rispondanoalle esigenze della maggioranzadegli italiani che chiede turismo eagricoltura sostenibili.”Come riportato da Green BuildingMagazine, il 58% degli intervistatiritiene che EXPO 2015 dovrebbevalorizzare l’agricoltura contadina,senza chimica, biologica e biodina-mica. Dal rapporto: “Gli italiani, il turismosostenibile e l’ecoturismo” emergeun trend positivo sia per il turismosostenibile che per l’ecoturismo.Gli italiani sono ormai in grado didefinire il turismo “ver de” comequello che rispetta l’ambiente ecerca di ridurre il consumo energe-tico e di risorse del territorio. Il vincolo della so stenibilità per il47% del campione è un’opportu-nità di crescita per lo sviluppo eco-nomico di un’area turistica. Il 54%degli in tervistati nel momento in cuipianifica un soggiorno, pensandoal la meta, al mezzo di spostamen-to, alla struttura da prenotare, sipone il problema di fare scelte chenon danneggino la natura. Inclusenecessariamente quelle che riguar-dano cosa e come mangiare, dovee come dormire, ovvero l’asse diquel turismo. Un’esigenza cresciutanegli ultimi anni che spingerebbe il50% circa degli intervistati adichiararsi di sponibile a pagare trail 10 e il 20% in più pur di farevacanze sostenibili.Per accertarsi che la struttura chesceglieranno sia ecosostenibile si

The report entitled “Italians, sus-tainable tourism and ecotourism”shows that both sustainabletourism and ecotourism trends areon the rise. Italians are now able todefine “green” tourism as being ofa specific type, which respects theenvironment and seeks to minimizeconsumption of energy and naturalresources. According to 47% ofthose surveyed, the commitment tosustainabilityconstitutes anopportunity forgrowth andeconomicdevelopment ofa tourist area.54% of thoseinterviewedhave a hardtime planning avacation due tothe lack of eco-friendly choicesin terms of loca-tion, means oftransportationand hotel facili-ties. Choiceswhich necessar-ily include what and where to eatand where to sleep, in short theactual backbone of that type oftourism. A demand that has grown in thelast few years and that drives 50%of responders to state they’d bewilling to pay 10 to 20% more for asustainable holiday. To find an eco-friendly place, theyrely on the internet. 48% of themconsider a facility to be “eco-friendly” if it uses solar panels andover 20% if it has water and electri-cal energy-saving systems. Someof them even consider the servicesoffered by the hotel and deem itsuitable if it has a differentiatedwaste collection/recycling policy(36%) and if its menu offers organicand locally grown foods (35%). When it comes to food, ecotouristsincreasingly demand sustainable

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EVENTIEVENTS

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products and prefer restaurantsthat serve organic or locally grownfoods, as long as (according to thevast majority of those who tookpart in the sustainable tourism sur-vey) the price is no higher than reg-ular restaurants. The same holdstrue for vegetarian or vegan restau-rants (the vegan option was listedas a preference for the first time).As we at DETERGO have adamant-ly emphasized all along (truly, it’smusic to our ears), awareness ofthe damage tourism can cause tothe environment has remained con-stant; in fact 47% of those inter-viewed believe it is a problem thataffects Italy in general, and not onlycertain specific areas. Among thedamages reported: 62% say thatnature is threatened by overbuild-ing and overdevelopment. Only 10% identifies tourism as apotential source of pollution. The panel demonstrated a goodlevel of knowledge about Ecotou -rism in terms of its being a type oftourism that respects the environ-ment and the local population, andenhances the value of the natural,historical and cultural resources ofthe territory. In this case as well asthat of sustainable tourism, thoseinterviewed stated they are “inter-nauts”, and rely on the web to plantheir holiday. Ecotourists prefer tostay in a protected area or naturalparks because these allow them tolearn about local traditions (47%),and are near food and wine trails(40%). 51% of them in fact opt tospend their “green” vacation in anagritourism facility. Most Italians areattracted by the possibility of visit-ing nearby archeologically signifi-cant areas and ancient villages sothey can learn about local tradi-tions, while very few look for sportsand fitness related opportunities.75% of those surveyed are awareof the fact that care for the environ-ment boosts the local tourismeconomy, and 58% believe thatsensitivity towards ecotourism and

affidano ad internet. Il 48% consi-dera la struttura “eco” per l’uso dipannelli fotovoltaici e più del 20%per l’uso di sistemi per il risparmioidrico ed elettrico.Alcuni approfondiscono anche iservizi offerti dall’albergo e giudica-no la struttura adatta se fa la rac-colta differenziata (36%) e of fremenù biologici e a km 0 (35%).Sul cibo, gli ecoturisti richiedono

un’agricolturasempre piùsostenibile eprediligonoristoranti conprodotti biolo-gici o a km 0, acondizione (perla maggioranzadegli interpellatidal rapporto sulturismo soste-nibile) che ci

sia parità di prezzo rispetto a quellitradizionali. Lo stesso vale per gliesercizi che offrono un menù vege-tariano o vegano (l’opzione veganacompare per la prima volta tra lepreferenze).Come noi di DETERGO sottolineia-mo con indubbia convinzione(musica per le nostre orecchie,davvero), la sensibilità sui danniche il turismo può portare all’am-biente si mantiene costante, conuna quota del 47% degli intervistatiche ritiene sia un problema perl’Italia in generale, non soltanto peralcune aeree specifiche. Tra i dannisegnalati: il 62% so stiene che lacementificazione e la speculazioneedilizia rappresentino una minacciaper la natura. Solo il 10% individual’inquinamento come un possibileri schio provocato dal turismo.Sull’ecoturismo come forma cherispetta l’ambiente e le popolazionilocali, valorizzando le risorse natu-rali e storico culturali di un territo-rio, il panel dimostra un buon livellodi conoscenza. Anche in questocaso, come per il turismo sosteni-bile, gli intervistati si dichiarano

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EVENTIEVENTS

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degli “internauti” e si affidano allarete per pianificare il loro soggior-no. Gli ecoturisti prediligono un’a-rea protetta o un parco naturaleperché per il 47% consentono diconoscere tradizioni locali e per il40% perché ci sono percorsi eno-gastronomici. Il 51%, infatti, sceglie di trascorrerela propria vacanza verde in agrituri-smo. Gli italiani sono at trattisoprattutto dalla possibilità di fareescursioni per conoscere le areearcheologiche e i borghi storici ecomprendere le tradizioni locali,pochissimi quelli che puntano afare attività sportive. Il 75% del campione è consapevoleche l’attenzione all’ambiente com-porta una crescita dell’economiaturistica di un territorio e il 58% èconvinto che la sensibilità per l’e-coturismo e il turismo so stenibilecrescerà nei prossimi 10 anni.

Numeri e stime che percorrerannoin filigrana tutti i sei mesi di EXPO2015. Con particolare evidenzanella settimana conclusiva dellamanifestazione. Quando, dal 23 al27 ottobre prossimi, i padiglioni diEXPO sconfineranno negli stand diHost, fiera internazionale del turi-smo e dell’accoglienza.Le prenotazioni, molto significative,parlano già di 600 aziende in listadi attesa. Una ragione di più, pernon perdere il tram di EXPO 2015.E, se possibile, per salirci alla grande.

sustainable tourism will rise in thenext 10 years. Numbers and estimates bound topunctuate all six months of the2015 EXPO and especially theweek of its conclusion. In fact thisforthcoming 23-27 October theEXPO pavilions will welcome thestands of the international fair oftourism and hospitality, Host.A very significant amount of reser-vations has been made, and report-edly 600 companies are on thewaiting list. Yet another reason notto miss the EXPO 2015 tram. So get on board and enjoy the rideto the max.

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The productivity of any laundry isdetermined by a stable and contin-uous laundry workflow. Operators too often have to waitfor the machine which is not yetready to take over the next articlebefore being able to proceed withthe feeding process.New logistic systems provide thebasis for an ergonomic and contin-uous linen supply to individualmachines as well as an efficientremoval of already processeditems. After all, an intelligent linen supplyallows an increase in individualfeeding performance up to 30%.

A CONCENTRATE OF TECHNOLOGIES

The feature VarioSpeed is an inno-vation in drywork folding technolo-gy and allows the Speedline asthe only machine in the market tofold all articles during the passagethrough the machine, from thefeeding station to the crossfold sta-tions which work without any inter-

La produttività di una lavanderiaindustriale dipende fortemente dalflusso produttivo della biancheria,che deve essere elevato e costan-te. Troppo spesso l’operatore deveaspettare che la macchina siapronta a ricevere il prossimo capodi biancheria prima di poter pro-cedere con l’introduzione. I nuovi sistemi logistici creano lecondizioni per una alimentazionecontinua delle macchine individua-li, tenendo conto dei principi ergo-nomici, e per un trasferimento effi-cace della biancheria già trattata.L’alimentazione intelligente dellabiancheria permette dopotutto unaumento della capacità d’introdu-zione di un operatore del 30%.

UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIE

La funzione VarioSpeed, un nuovosviluppo nel campo della tecnicadi piegatura della biancheriaasciutta fa della Speedline l’unicamacchina sul mercato che piegatutti gli articoli durante il trasferi-DD14

DETERGO 2015 FEBBRAIO / FEBRUARY

TecnologieTecnologies

Nuova tecnologia dipiegatura in continuo

New Folding Technology in Continuous Flow

In un sistema completo, la scarsa velocità di una singola macchinapuò a volte rallentare il ritmo di tutta la produzione e i tempi passivi di attesa che ne sono all’origine possono trasformarsi in un incubo per il responsabile di produzione.Il nuovo sistema di piegatura in continuo della biancheria asciutta è la soluzione a questo problema.

Within an entire system, the low average speed of a single machinecan represent a bottleneck and slow down the overall productionrhythm. The related idle times may turn into a nightmare for theproduction manager. The new drywork folding system in continuous flow is the solutionto this problem.

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mento, dall’introduzione fino allestazioni di piegatura trasversale,che lavorano senza alcuna interru-zione. La velocità di trasferimentopuò raggiungere fino a 120 metrial minuto in funzione della dimen-sione dell’articolo. I tempi di pas-saggio nella macchina vengono inquesto modo ridotti e il rendimentoaumenta considerevolmente. Il tra-sferimento veloce lontano dallazona di introduzione da la sicurez-za che l’operatore sarà sempre ingrado di introdurre l’articolo suc-cessivo senza dover aspettare chela macchina sia pronta. E anchese la gamma di articoli di bianche-ria asciutta si sta diversificando ele esigenze di qualità stanno cre-scendo, la Speedline si adatta aquesti nuovi bisogni con nuovirequisiti in termini di precisione,versatilità e riproducibilità.

ruption. The transfer speed canreach up to 120 meters per minuteaccording to the article size with aconsequent reduction of the pas-sage times through the machineand a considerable increase of theoutput. The fast transfer not too close tothe feeding station ensures that theoperator will always be in theposition to feed the next articlewithout having to wait for themachine to be ready. And even if the article variety ofdry work is diversifying and quali-ty requirements are increasing, theSpeedline adapts to these newrequisites with new features interms of precision, versatility andreproducibility.

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THE ART OF PRECISION

Two air blades arranged aroundthe templates use efficient JetNozzles to direct the item aroundthe folding template. The result, i.e. folding with perfectly alignededges, is the basis for optimumarticle and stack quality.

Additionally the compressed airtank guarantees a constant air jetpressure during the foldingprocess. Double nozzle-holderassemblies are available as anoption for the folding of particular-ly thick textiles.The rapid stacker enables quickstacking of different articles on thecorresponding stacker modules.Thanks to the frequency controlleddrive, folded items are safely trans-ported with high speed and utmostprecision. The special drive andthe specific geometry of the stack-ing flaps ensure careful high quali-ty stacking.

Reverse foldingThanks to the reverse folding prin-ciple, each item is folded accord-ing to its thickness and form.During cross folding, the item is

L’ARTE DELLA PRECISIONE

Due lame d’aria con ugelli ad ariatipo Jet con ampio raggio di soffioe collocate lateralmente alla sago-ma di piegatura, dispongono ilcapo da piegare esattamente intor-no alla sagoma. Il risultato è unapiega con gli orli perfettamenteallineati la base per un ottima qua-lità delle pile. Il serbatoio d’ariacompressa assicura inoltre unapressione di soffio costante duran-te tutto il processo di piegatura.Per i tessuti molto spessi è disponi-bile come opzione una doppiabarra di ugelli ad aria.

L’accatastatore rapido permettel’impilamento rapido di articoli dif-ferenti sui rispettivi moduli di acca-tastamento. L’azionamento a rego-lazione di frequenza consente iltrasporto sicuro ad alta velocitàdegli articoli piegati con massimaprecisione. Il tipo di azionamentoe la geometria speciale dei flap diaccatastamento sono la garanziaper un deposito delicato dei capipiegati e di conseguenza per unaqualità elevata di accatastamento. DD16

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Piegatura a inversioneIl principio di piegatura a inversio-ne consente di piegare articoli ditutti i tipi e spessori in modo sicuroe preciso. Durante la piegaturatrasversale il capo viene costante-mente guidato dalle cinghie e maiabbandonato a se stesso.

Un getto d’aria nella prima e unalama di piegatura meccanica nellaseconda piega cross fissano lalinea esatta di piegatura. Ogni stazione di piegatura trasver-sale sfrutta i vantaggi del principio“rullo-cinghia”.

3 DOMANDE AD ALESSANDROROLLI, MANAGING DIRECTORKANNEGIESSER ITALIA

Quali sono i vantaggi di questanuova tecnologia?La funzione di piegatura automati-ca AutoFold è sicuramente uno deivantaggi principali.Questa funzione comprende il con-tinuo monitoraggio del processo dipiegatura nella stazione longitudi-nale per garantire la formazionedi pieghe perfettamente definite. Ilprocesso di piegatura a getto d’a-ria è terminato nel momento in cuiil capo è piegato in modo precisoe stabile. La durata del soffio èvariabile e si adatta automatica-mente al tipo di articolo, consen-tendo una qualità alta e costanteanche per articoli con caratteristi-

transported over conveyors whichensure always a continuous guid-ing. The air jet in the first and themechanical blade in thesecond cross fold fix the exactfolding line. Each reverse folding station uses

the advantages of the “roller-con-veyor” principle.

3 QUESTIONS TO ALESSANDROROLLI, MANAGING DIRECTORKANNEGIESSER ITALIA What are the advantages of thisnew folding technology?The automatic folding functionAutoFold is certainly one of themain advantages. This functionincludes the continuous control of

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the folding process in the lengthfold section in order to ensure per-fectly defined length folds. The process of the air blast foldingis finished as soon as the item isfolded in a precise and stablemanner. The variable air blast isautomatically adapted the articletype, thus keeping quality on aconstantly high level. The settingsfor the adaption to a new articlewith different characteristics (size,weight etc.) are automaticallyeffected by the machine.

Even though it has been onlyrecently introduced, do youalready have some feedback fromcustomers?The feedback we received fromour customers confirms that withthis new drywork folding technolo-gy the per capita feeding capacityincreased by about 30%.Moreover the operators are happyabout the new ergonomic designof the feeding section. Now thefeeding of articles over a longperiod has become easier and thisfact increases their individual pro-ductivity.

You thus have paid special atten-tion to user-friendliness and easymaintenance... Indeed, specialized laundry techni-cians appreciate the great trans-parency of the processes and thefacilitated access to the variouscomponents, features which makemaintenance considerably easier:just open the swiveling covers ofthe length-, cross and stacking sec-tions. All covers fully comply with themost recent safety standards.

che diverse. Le regolazioni per l’a-dattamento a un articolo di tipodiverso (taglia, peso ecc.) vengo-no effettuate in automatico dallamacchina.

Nonostante sia stata introdottamolto recentemente, avete già deifeedback da clienti?Il riscontro ricevuto da parte deinostri clienti conferma che conquesta nuova tecnologia di piega-tura della biancheria asciutta lacapacità di introduzione pro capi-te ha registrato un incrementomedio del 30%. Il personale di produzione inveceaccoglie con favore il nuovo con-cetto ergonomico della zona diintroduzione. Il fatto di poter introdurre gli arti-coli per un arco di tempo piùlungo agevola il lavoro e consenteun aumento della produttività diogni singolo operatore.

Avete dunque prestato grandeattenzione alla facilità di manuten-zione...Infatti, i tecnici specializzati nelsettore apprezzano la grande tra-sparenza dei processi e l’accessofacilitato ai vari componenti cherendono la manutenzione moltopiù agevole: basta semplicementeaprire le coperture orientabili dellesezioni di piegatura longitudinalee trasversale e degli accatastatori.Tutti i pannelli di copertura soddi-sfano appieno i più recenti stan-dard di sicurezza.

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COMPRARBENE...COL MOUSECONVIENE !

www.assofornitori.com

Le più qualificate aziende del settore, riunitenell’Associazione Fornitori Aziende Manutenzione del Tessile, hanno un Sito: www.assofornitori.com E su quel sito, un motore di ricerca, la “Guida al Compratore”. Tutto quel che dovete fare è digitare nell’apposito spazio il nome del prodotto o dell’Azienda che vi interessa. E sarete subito in contatto con chi può soddisfare le vostre richieste, al meglio.

www.assofornitori.com:

come andare a una fiera…ma comodamente in poltrona

Quante volte, appena acquistato un prodotto o un servizio,

ci siamo accorti che ce n’era un altro che rispondeva meglio alle nostre esigenze?

E quante volte siamo diventati pazzi per trovare qualcosa che assolutamente ci serve?

Oggi, tutte le possibilità di trovare e confrontare modelli,

prestazioni e prezzi sono lì, su internet, a portata del vostro mouse.

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pea, soprattutto se si considerache il consumo di prodotti tessilisi assesta sui 14 kg/persona. Il68% del totale raccolto è statoriutilizzato, il 25% riciclato e il 7%avviato a smaltimento.Questi importanti risultati, si riferi-scono esclusivamente agli indu-menti usati dismessi. É facilmenteintuibile quanto il riciclo di questiprodotti possa generare in termini

di valore aggiunto sul fronteambientale, economico e sociale.In Italia, oggi, il riciclo del mate-riale tessile a fine vita non è unapratica con una rilevanza econo-mica organizzata. A questo pro-posito, Assosistema propone unapolitica industriale fondata sullosviluppo dell’attività di riutilizzo ericiclo dei prodotti tessili. Le aziende del settore rappresen-tato da Assosistema hanno sem-pre investito nella qualità dellapropria organizzazione produttivae dei loro processi. Già a montedel processo avviene la primaselezione di qualità dei prodottiche si concretizza nella sceltaaccurata dei tessili e dei dispositi-vi medici riutilizzabili che dovran-no essere poi processati.Infatti, in ragione degli obiettivi diefficienza ed efficacia della pro-pria mission, le industrie del set-tore sottopongono a preliminarecollaudo tecnico i prodotti scelti esono orientate a selezionare solo

Il 28 gennaio 2015 è stata pre-sentata al Parlamento la propostadi legge d’iniziativa popolare“Rifiuti Zero: per una vera societàsostenibile” con l’obiettivo diricondurre, tramite l’eliminazionedegli sprechi e il perseguimentodi una “strategia rifiuti zero (zerowaste)”, il ciclo di produzione econsumo all’interno dei limiti dellerisorse del pianeta.

La strategia rifiuti zero prevede: lamassimizzazione della riduzione(della produzione) dei rifiuti, delriuso dei prodotti e dei compo-nenti di prodotti e del riciclaggio;la minimizzazione del recupero dimateria diverso dal riuso e dalriciclaggio, dello smaltimento edel recupero di energia in modoche il volume di rifiuti così tratta-ti/smaltiti tenda ad annullarsi nel2020; attività di ricerca sul rifiutoresiduale secco ai fini della ripro-gettazione industriale di beni e diprodotti totalmente decostruibili ericiclabili. Sul riciclo dei rifiuti tes-sili, l’Italia è ancora molto indietro. Solo il 12% dei rifiuti tessili vieneavviato ad un corretto riciclaggio(Fonte: Humana People to PeopleItalia Onlus). Nel 2012 nel nostroPaese sono state raccolte inmaniera differenziata 99.900 ton-nellate di rifiuti tessili, circa 1,6kg/persona annui, pari al 12% deltotale riciclabile; un dato netta-mente inferiore alla media euro-DD20

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Secondo ConvegnoUSE&REUSE, il riciclo deltessile a fine vita

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quelli le cui caratteristiche tecnico-qualitativesiano in grado di garantirne l’inalterabilità e laresistenza ai processi meccanici, termici, chi-mici e biologici a cui sono sottoposti nel corsodella loro vita. Considerato che da un punto divista igienico, lo scopo di tali trattamenti èproprio quello di decontaminare i dispositiviprocessati e di proteggerli dalla ri-contamina-zione fino al momento in cui sono utilizzati dalCommittente, l’idoneità e il buon funziona-mento degli impianti di trattamento, un’effi-ciente ed efficace organizzazione e gestionedei processi produttivi - associati, quindi, allaqualità dei fattori di produzione - sono ele-menti indispensabili per ottenere risultatigarantiti di sicurezza, di rintracciabilità dei pro-dotti e di salvaguardia dell’ambiente.L’utilizzo dei prodotti tessili riutilizzabili oltre agarantire il rispetto dell’ambiente, la rintraccia-bilità e la sicurezza igienica dei prodotti, creavalore aggiunto in termini economici e sociali.Rintracciabilità della filiera, imprenditoria loca-le, occupazione stabile, innovazione di pro-cessi e adozione di standard normativi tecnici(ISO 14000, EN 14065, ecc.) che oltre a pro-muovere l’approccio delle buone pratiche

contribuiscono a regolamentare il mercato e acontrastare fenomeni ricorrenti di concorrenzasleale.

Di tutto questo se ne parlerà a Roma il 26marzo 2015, presso l’Open Colonna,Palazzo delle Esposizioni, in occasionedel “Secondo Convegno USE&REUSE”.Obiettivo dell’Evento è quello di sensibilizzaregli Organi di Governo, la committenza, gli atto-ri della filiera, l’opinione pubblica e gli utentifinali sui valori della sensibilità ambientale esociale discendenti dall’impiego dei prodottitessili riutilizzabili, soprattutto in quei mercatiin cui la loro distribuzione avviene su grandescala: sanità, turismo, industria, come certifi-cato dalle risultanze dello studio di Life CycleAssessment condotto dalla società di ricercheAmbiente Italia. Il panel degli interventi prevede il coinvolgi-mento di altri autorevoli relatori, quali: ilMinistro dell’Ambiente, On. Gian Luca Galletti;il Sottosegretario al Ministero dell’Economia,On. Pierpaolo Baretta; la Vice Presidente delSenato, Sen. Valeria Fedeli; il Presidente diFederconsumatori, Rosario Trefiletti.

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Dopo una vita professionale trascor-sa nelle lavanderie industriali, doveho visto davvero di tutto, e dove, aseconda dell’epoca, ho conosciuto ipiù diversi protagonisti del settore,mi piace l’idea di contribuire al con-fronto sulle prospettive di un com-parto di impresa che tanto mi hadato, e che credo di avere ricam-biato con passione e competenza.DD22

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Fissare il prezzo che crea utile?Occorre prima trovarel’”unità basica”

MARKETING

Così viene definito il prodotto che fa rea-lizzare più reddito fra tutti quelli del pro-prio catalogo. La legge vale anche perle lavanderie industriali, e consente diottenere il riferimento attorno a cui farruotare un intero listino

This is the term used for the product inyour catalog that yields the greatest profit. This rule applies to rental laundries aswell and gives the yardstick for the entire price list

di/by Italo Pace

How do you set a price that will yield a profit?First you need to find the ”base unit”

After working in rental laundries,where I really got to see everythingand where, depending on the peri-od, I met a wide variety of peoplefrom the industry, I like the idea ofgiving my thoughts on the future ofan industry that gave me so much,and which I think I repaid with mypassion and expertise.Those who know me, know that Ihave always defended the conceptsI consider fundamental. For exam-ple, the fact that for some time nowItalian laundries have lacked a fur-ther, major drive in R&D. That ourcompany culture in general, and ina strictly business sense too, clearlyreveals some shortcomings. Andthat unfortunately, there are noschools for this industry. And seri-ous, chronic shortcomings becauseof this, such as a widespread lackof knowledge and cost analysis ofitems. An issue that I plan to look athere.The majority of rental laundrieshave no clear idea what to chargefor a service and usually chargeprices that the market seems to

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Chi mi conosce sa che ho sempredifeso concetti per me fondamenta-li. Ad esempio, che la tecnologianelle lavanderie italiane da tempomanca di un ulteriore, grandeimpulso a livello di ricerca e svilup-po. Che nelle nostre aziende la cul-tura in genere, oltre che in strettosenso imprenditoriale, presentavistose carenze. E che, purtroppo,non esistono scuole per il nostrocomparto. Ne conseguono deficit disettore gravi e cronici, come la dif-fusa mancanza di conoscenza eanalisi dei costi per articolo. Temache qui mi prefiggo di affrontare.Nella maggioranza delle lavanderieindustriali, non esistono idee precisecirca la determinazione dei prezzidi vendita del servizio, e normal-mente si applicano prezzi in mediacon quello che il mercato sembraaccettare. Alcuni tentano la via diuna qualità più alta, oppure punta-no su articoli nuovi da piazzare sudifferenti mercati, così da spuntareprezzi di vendita più alti, mentrealtri si propongono con prezzi scia-guratamente inferiori al costo delprodotto. Sappiamo tutti che ad alta doman-da di mercato e poca offerta, iprezzi lievitano e che, al contrario,a fronte di troppa offerta, i prezzicalano. L’importante è però rimane-re sopra la soglia dei propri costistandard. Quindi, direte voi, ilprezzo di vendita dipende dai pro-pri costi aziendali. Non sempre ècosì, e ognuno ha di norma unasua visione su questo argomento.Nel nostro sistema capitalistico ilprezzo è basato sul concetto dilibero mercato, cioè su domanda eofferta, ma definire quanto farpagare il proprio lavoro al clientespesso diventa un concetto emozio-nale dei funzionari commerciali, iquali pensano di riuscire a capireesattamente la psicologia di acqui-sto messa in atto dall’acquirente.In realtà, determinare i prezzi divendita è veramente molto comples-so, e molte lavanderie, non avendoun centro di analisi dei costi e unastruttura adeguata a tale bisognoprimario, si trovano ad avere poche

accept. Some try to aim at a higherquality, or focus on expanding withnew products in other markets inorder to charge higher prices,whereas others price their productswell below cost. We all know that prices increasewhen market demand is high andsupply is low, and that conversely,prices fall when there is too muchsupply. However, the importantthing is to stay above your standardcost threshold. You could thereforesay that the price depends on com-pany costs. This is not always soand everyone normally has his ownopinion. In our capitalist society,price is based on the free-marketconcept, that is on demand andsupply, but estab-lishing how muchcustomers shouldpay for yourwork oftenbecomes an emo-tional concept forsales people,who think theyknow exactlywhat goes on inthe buyer’s mindwhen making apurchase.In practice, price-setting is truly avery complex task, and since manylaundries do not have a cost analy-sis center or department for this pri-mary need, they have little chancesof maximizing their profits.In practice four main factors actual-ly influence retail prices.1) Customer segment pricing.2) Average price charged by com-

petitors in the same marketniche.

3) Competitive constraint, that is,price-lowering.

4) Using real knowledge of costs asthe yardstick to avoid any losses.

Some studies have revealed that forabout 30-35% of the companiesanalyzed – not just rental laundries- some customers yield no profit atall and that this number increases inproportion to an increase in com-pany sales. One should be verycareful when the main and onlygoal of companies working at fullcapacity is to increase sales. DD23

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MARKETING

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Of course, the best thing would behigher sales each year, more prof-its, lower costs, a market monopoly,etc... However, what really happensin most cases when growth is notwell-monitored, is that the finalresult is almost always a loss ineconomic and financial profits. Thefirst thing to do therefore is to maxi-mize company profits and one ofthe functions that allow this to bedone when working at full capacity,is to answer the question “how doyou determine per-unit price”.Price lists should always reflect thequality of the product/service beingoffered to your customers. However,we all know that customers can be:1) Very price-sensitive and less

quality-sensitive focusing moreon low prices without caring verymuch about the quality.

2) Very sensitive about the price aswell as the laundry, and end upasking for a good price list anda high quality product.

3) Not very sensitive about the priceor the laundry, which is disheart-ening and requires no furthercomments.

4) Not very price-sensitive but verysensitive about the laundry.

The above shows that product pricelists must necessarily be differentunless you want to treat future cus-tomers like someone I know did.When asked if he would like towork for a big chain seeking lowprices and high quality for one ofhis services, his answer was: “Yousay I should work with you becauseyou’re a reputable customer, but theonly reputable customer for me issomeone who brings profits”. So you end up losing him!The best thing to do is to charge forproducts based on your own prod-uct and sales mix, bearing in mindwhat the competition is chargingand what the market will accept.Furthermore, you should also checkthat your product costs are lowerthan what you are charging; some-times however, a package whichincludes loss-making items can beoffered since this is offset by themix of items with a high profit mar-gin. What could be useful is software

possibilità di massimizzare i propriprofitti.Normalmente, la determinazionedei prezzi di vendita nella realtàrisulta essere guidata da almenoquattro fattori importanti.

1) Si propone un prezzo basato surapporti con clienti di quella stes-sa fascia.

2) Si applicano prezzi mediamenteproposti dalla concorrenza inquella nicchia di mercato.

3) Si punta sulla costrizione concor-renziale, ovvero su prezzi alribasso.

4) Si prende a riferimento la cono-scenza reale dei costi, in mododa evitare perdite inutili.

Non solo nelle lavanderie industria-li, alcuni studi hanno rilevato checirca il 30-35% delle aziende ana-lizzate hanno tra i loro clienti alcuniche non producono nessun tipo diprofitto, e che il loro numeroaumenta in modo proporzionaleall’aumento del fatturato aziendale.Si deve stare molto attenti quando,in un’azienda a regime, si vuoleaumentare il fatturato come primo eunico obbiettivo. Certo, il massimosarebbe avere più fatturato ognianno, più utili, minori costi, mono-polio di mercato etc. etc... ma, nellarealtà, il più delle volte, quandonon si controlla la crescita in modoottimale, il risultato finale è quasisempre una perdita di utile, sia eco-nomico che finanziario. La primastrada da seguire è perciò quella di

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MARKETING

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massimizzare i profitti aziendali euna delle funzioni che lo permettono,a regime, risponde al quesito “comesi determinano i prezzi per articolo”.I listini dei prezzi devono seguiresempre la qualità del prodotto/servi-zio offerto alla propria clientela. A fronte di ciò è noto che il clientepuò avere:1) Molta sensibilità sul prezzo e poca

sulla qualità. In questo punta suiprezzi bassi, senza curarsi gran-ché della qualità.

2) Molta sensibilità sia sul prezzo che sulla biancheria, finen-do con il richiedere listini a buon mercato e alta qualità diprodotti.

3) Poca sensibilità sia sul prezzo che sulla biancheria, ed èun dato desolante che si commenta da solo.

4) Poca sensibilità sul prezzo e molta sulla biancheria.Dai punti sopra espressi si può arguire che i listini dei pro-dotti offerti devono essere necessariamente diversi, sempreche non vogliate comportavi con il futuro, eventuale clientecome un mio conoscente che, di fronte alla richiesta di colla-borazione di una grossa ca-ena, propensa a ottenere prezzibassi e alta qualità su un suo eventuale servizio, rispose: “Midite che dovrei servirvi perché siete un cliente prestigioso, maper la mia azienda il cliente prestigioso è solo quello checrea profitto”. Cosicché, alla fine, non lo servì!La condizione migliore è quella di proporre i costi per artico-lo in base al proprio standard di mix produttivo e di vendita,tenendo presente i prezzi che la concorrenza offre e che ilmercato accetta. Occorre inoltre verificare se i costi dei propriprodotti sono minori dei prezzi of ferti; anche se alcune volte sipuò offrire un pacchetto comprendente articoli che, pur essen-do in perdita per l’azienda, vengono tranquillamente fagocita-ti dal mix offerto con articoli ad alto margine contributivo. Utile potrebbe essere un software che permetta alle aziendeche non hanno conoscenza dei lorocosti per articolo di poterla ottenerein breve tempo. Tenendo per altroconto del fatto che i costi per articolovariano di mese in mese, in quanto icosti fissi influiscono anche in mododeterminante al variare del fatturato(vendite) del mese e del mix produtti-vo.Ma come si può calcolare il costo perogni articolo se varia la quantità pro-dotta e venduta nel corso del mese? È chiaro che si deve avere un costosu base mensile e che, alla fine del-l’anno preso in esame, anche se va -ria il mix vendita nel 13mo mese esuccessivi, si otterrà un costo variabi-le di pochissimo ogni mese (in condi-zioni di regime).

that can quickly tell a companywhat its product costs are. It shouldalso consider that these costs varyeach month since fixed costs alsohave a significant impact as month-ly revenues (sales) and the productmix change.How can the per-unit cost be calcu-lated if the monthly quantity pro-duced and sold changes? We clearly need to have a monthly

cost which, at the end of the yearbeing considered - despite varia-tions in the sales mix for the 13th

and following months - will give acost that varies very little eachmonth (at full capacity).

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LENZUOLA 1 PIAZZASINGLE BEDSHEETLENZUOLA 2 PIAZZEDOUBLE BEDSHEETFEDERA 95X60PILLOWCASE, 95X60COPRILETTO 1 PIAZZASINGLE BEDSPREADCOPRILETTO 2 PIAZZEDOUBLE BEDSPREADSPUGNA 150X100TOWEL, 150X100SPUGNA 60X100TOWEL, 60X100SPUGNA 30X50TOWEL, 30X50TOVAGLIE 165X165TABLECLOTH, 165X165TOVAGLIE 300X165TABLECLOTH, 300X165TOVAGLIE ROTONDEROUND TABLECLOTHCOPRIMACCHIA X 110TABLECLOTH OVERLAY X 110TOVAGLIOLO 50X50NAPKIN, 50X50STROFINACCIDISHCLOTH

Denominazione degli articoliName of product

COSTO PER ARTICOLO - COST PER ITEMPeriodo preso in esame - Period considered

DA SETTEMBRE 2014 A DICEMBRE 2014 - SEPTEMBER - DECEMBER 2014

Inserimento costi totali (settembre-dicembre) / Total costs (September-December)

Inserimento costo medio M.D.O/ORA / Average hourly labor costs

Inserimento articoli vendutiNumber of products sold

574700

779950

980231

4105

6157

903100

738900

184725

123150

2052

1231

492600

942918

20525

0,42 euro

0,54 euro

0,13 euro

0,74 euro

1,12 euro

0,38 euro

0,26 euro

0,15 euro

0,64 euro

0,89 euro

1,03 euro

0,36 euro

0,13 euro

0,19 euro

Costo unitario risultanteFinal unit cost

1748637 Euro

19,21 Euro

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Prendiamo in esame il capo cheproduce più reddito sul totale dellasocietà e chiamiamolo “unità basi-ca”. Si valutano tutti i costi relativi aquesta unità basica (mano d’operadiretta e indiretta, costi fissi e pro-porzionali, spese generali). Si prosegue così articolo per articolo.Alla fine si proporzionano tutti gliarticoli all’unità basica (esempio:l’art. “A” vale 0,46 unità basica,l’art. “B” vale invece 1,12 unitàbasica e così via). Se tutto è statofatto in modo corretto, i costi totaliche ogni lavanderia ha avuto nelmese devono corrispondere allasomma dei singoli costi precedente-mente studiati moltiplicando ognicosto per il numero di articoli ven-duti nel periodo preso in esame, eottenendo alla fine il costo unitariodi ogni articolo venduto.Si arriverà così a giovarsi di unatabella in automatico, dove basteràinserire solamente tre dati: i costitotali del periodo preso in esame, il costo medio orario di mano d’o-pera, e la quantità venduta di ogniarticolo.

Ha seguito questo modello una la -vanderia che opera al 78% con al -berghi e per il 22% con ristoranti eche ha iniziato solamente da set-tembre 2014 a utilizzare il metodosopra descritto. Una volta determi-nati i costi del mese di settembrevanno cumulati quelli dei mesi suc-cessivi, in modo tale da ottenereuna visione il più possibile ampia ecorretta dell’insieme. Dopo dodicimesi presi in esame la determina-zione dei costi nell’anno sarà per-fetta, e permetterà all’azienda diapportare eventuali modifiche aipropri listini prezzi. L’analisi deicosti proseguirà successivamentesempre sui 12 mesi, togliendo i datidel primo mese e aggiungendoquelli del mese nuovo.

DD27DETERGO 2015 FEBBRAIO / FEBRUARY

MARKETING

Let’s consider the item that yields thehighest profits for a company andcall it “base unit”. All the base unit’scosts are evaluated (direct and indi-rect demand/supply, fixed and pro-portional costs, general expenses). You proceed in the same way itemby item.At the end, all the items are propor-tioned to the base unit (e.g.: “A” isworth 0.46 base units, “B” is worth1.12 base units and so on). If done properly, the total monthlycosts of a laundry should be thesame as the single costs previouslyconsidered when we multiply eachcost by the number of items soldduring the period being considered,obtaining a per-unit cost for eachitem sold.The result is an automatic tablewhere only three figures need to beentered: total costs for the periodbeing considered, average hourlylabor costs, and the quantity ofeach item sold.

This model was adopted by a laun-dry whose business was 78% hotelsand 22% restaurants and startedusing this method in September2014. Once the costs for September havebeen determined they will be addedto the costs for the followingmonths, in order to have the widest,best picture of the whole business.After a 12 month period, costdetermination will be perfect andthe company can apply changes toits price list. This cost analysis will always con-tinue over a 12-month period byremoving the first month’s figuresand adding the latest.

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I L TRATTAMENTO DEGLI ABIT I DA LAVOROTute ignifughe, camici ospedalieri,

completi da camerieri. Sono solo tredelle più usuali categorie di abiti dalavoro con cui abbiamo occasione diimbatterci nella nostra vita di tutti igiorni. Con una tendenza a sviluppi

ulteriori già acquisita da altri mercati - quello americano, ad esem-

pio - ma ormai in vista anche nelnostro. Questo speciale di DETERGO

giunge a puntino per un quadroaggiornato della situazione.

TREATING WORKWEAR

Fireproof overalls, hospital gowns,waiter outfits. Just three types of

workwear that we are most likely tocome across in our day-to-day life.Further developments in this areaare expected as has already been

seen in other markets - such as in the US, for example -

and soon in our country too. This special issue of DETERGO comes

at the ideal time for an updated overview of the situation.

• • • • • FIMAS

Lo stiro nella Lavanderia Industriale, soprattutto se riferito ad abitida lavoro, deve essere veloce, efficace e di buona qualità, semprein rapporto al prezzo per il quale viene reso questo servizio.FIMAS propone questa nuova soluzione raggruppando in una solaapparecchiatura lo stiro tensionato del pantalone e del capospalla,per i capi sia lavati ad acqua che a secco, in alternativa al manichi-no girevole 380 anche laddove vi sono spazi piccoli, e si necessitadi un macchinario chiuso, onde evitare dispersione di vapore.Modello 373 - cabina da stiro vaporizzante e soffiante - con apertu-ra e chiusura automatica della porta girevole, è previsto per la stira-tura di pantaloni, gonne, giacche, giubbotti e capispalla in ge nere.Questo modello è dotato di programmatore Touch Screen con ilquale è possibile impostare e memorizzare fino a 29 programmidiversi di stiratura, molto facile da utilizzare e con la possibilità diintervenire anche manualmente durante ed alla fine del ciclo dilavoro. È prevista la scelta di 6 diverse lingue.Nelle varie versioni, senza caldaia - da allacciare ad impianto cen-tralizzato - o con caldaia - da 11 litri oppure da 21 litri, con poten-ze installate variabili, commisurate alle diverse esigenze - è unamacchina che permette una produzione oraria dai 50 ai 75 capi, infunzione delle varie tipologie degli indumenti da stirare e dei relati-vi tessuti.

Con 2 stazioni di lavoro, azzera i tempi morti tra la stiratura di uncapo e l’altro, in quanto una stazione è sempre in funzione: essen-do queste stazioni intercambiabili, è possibile inoltre equipaggiarela macchina con 1 stiropantalone +1 capospalla, oppure con rispet-tivamente 2 stiropantalone o 2 capospalla.In abbinamento ad un ad un tavolo da stiro FIMAS mod. 103 omod. 104 - aspirante e soffiante - la cabina mod. 373 può rappre-sentare la dotazione base sufficiente per allestire il reparto stiro diuna lavanderia.Per quanto riguarda invece lo stiro specifico ed esclusivo di capi-spalla, Fimas propone il manichino multifunzione modello 317,ideale anche per tutte le tipologie di divise, vestaglie da lavoro ecamici lavati a secco o ad acqua.Pneumaticamente è possibile regolare sia l’altezza del corpo mani-chino, che l’altezza delle pinze laterali per il tensionamento dellemaniche.La pala anteriore riscaldata ed il soffiaggio potente di aria caldaprima e fredda poi a fine ciclo, garantiscono la necessaria energicafase di asciugatura che consente quindi la stiratura definitiva degliindumenti.Un programmatore elettronico Touch Screen permette l’impostazio-ne fino a 29 diversi programmi di stiratura dando ampia possibilitàdi lavorare differenti tipologie di indumenti senza perdere il ritmodi lavoro e produttività.

SPECIALE

SPECIAL

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Il mercato oggi richiede sempre più economicità nel prezzo, produt-tività, facile uso e manutenzione, bassi costi di gestione ed altaqualità di lavoro e di risultato.Proprio in questa direzione, senza nulla tralasciare per il resto dellagamma, Fimas sta concentrando le proprio forze nel potenziamentodei manichini con nuove versioni più potenti in grado di asciugare ilcapo appena uscito dal lavaggio e di stirarlo, nuovi accessori per unperfezionamento sempre più avanzato nello stiro e versioni total-mente elettriche laddove un impianto vapore non è previsto o nonsia possibile.I modelli sopra descritti e tutti quelli prodotti da FIMAS sono dispo-nibili per test di utilizzo presso la nostra Show Room nelloStabilimento di Vigevano (Pv)••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••The finishing in the Industrial Laundry, especially when referring toworking clothes, must be fast, effective and of good quality, alwayscompared to the price for which this servise is made.FIMAS presents this, bringing together in a single unit the tensionedfinishing of trousers and jackets, both for clothes washed with waterand dry, an alternative to rotating dummy 380, even where thereare small spaces, and needs a closed machine to avoid dispersedsteam.FIMAS Model 373 - steaming and blowing cabinet - suitable for fin-ishing of trousers, skirts, jackets and coats, with automatic openingand closing of door.This machine model is equipped with Touch Screen programmer onwhich you can memorize up to 29 different finishing programs,very easy to use either manually or automatically during or afterthe working cycle necessities. Is possible set 6 languages.

This model is available in the following version:With built-in steam generator (of 11 Lt. or 21 Lt. capacity)Without steam generator to be connected to a central steam plant.This machine model can reach a productivity of 50 to 75 finishedgarments in according to the different type of fabric and garmentsstructure that you need to press.With 2 working station this machine is optimal to eliminate anywaiting time during the cycle between one garment and another,with the advantage to equip the machine with different inter-changeable accessories such as 1 trouser finishing device + 1 jacketfinishing device or eventually 2 trouser finishing device + 2 jacketfinishing device.In combination with a FIMAS table mod. 103 or mod. 104 - Vacuumand blowing - the cabinet FIMAS mod. 373 can represent the basicequipment enougth to set up the finishing department of Laundry.As regard the specific and exclusive finishing of jackets, FIMASoffers the dummy multifunction model 317, ideal for all types ofuniforms, robes and working clothes, dry cleaned or washed.Pneumatically it’ s possible to adjust both the height of the body ofthe dummy, that the height of the side clamps for tensioning thesleeves.The heated front plate and the powerful blowing of hot air beforeand cold one later at cycle end, provide the necessary energetic dry-ing phase which therefore allows the definitive finishing of garments.An electronic programmer Touch Screen allows you to set till 29 dif-ferent finishing programs providing wide opportunity to work dif-ferent types of clothes, without losing the working and productivityrythm.Today’s market requires more and more economical in price, pro-

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Manichino automatico multifunzione serie 317Automatic multifunction dummy model 317

Cabina da stiro automatica serie 373Automatic finishing cabinet model 373

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ductivity, easy operation and maintenance, low operating costs andhigh quality of work and results.In this direction Fimas is concentrating its forces in the expansion ofthe dummies with new more powerful versions which can dry thegarment just out of the wash and finish it, new accessories forimproving these advanced versions and fully electric versions wheresteam is not provided or is not possible.The models described above and all those produced by FIMAS areavailable for test at our Show Room in the factory of Vigevano

• • • • • PONY

PONY si propone come partner ideale nel settore dello stiro indu-striale, con un’ampia scelta di prodotti di qualità superiore e sicuraaffidabilità, idonei per la stiratura di tutti gli abiti da lavoro.Le presse della serie LAV, con un ottimo rapporto qualità/prezzo,sono disponibili con piani dalle differenti forme, per lo stiro di ogniindumento da lavoro: divise, camici, pantaloni, etc. Con la temporiz-zazione dei cicli un solo operatore può gestire due postazioni. E’possibile dotare la macchina di un ferro per i ritocchi. Il manichino 404 consente di stirare tutti i capi spalla in genere, maanche camici, casacche, giacche da cuoco e camicie. Tramite un com-mutatore la macchina si predispone per la stiratura di capi umidi(lavati ad acqua e centrifugati), oppure per la stiratura delle giac-che in tessuto delle divise alberghiere etc. Per le giacche delle divise è interessante anche la proposta di unmanichino tensionato in grado di “ridare forma” ai capi spalla lava-ti in acqua. Parliamo in questo caso del manichino mod. Formplus,pneumatico, con tensionamento verticale e laterale, castello girevo-le con posizionamento automatico del busto tramite fotocellule.Per i pantaloni troviamo un’ampia scelta di topper con tensiona-mento pneumatico del bacino e delle gambe, inclusa una versioneper lo stiro delle tute da lavoro.Anche le camicie rappresentano una grossa percentuale di capi daprocessare, essendo parte integrante di una divisa. L’installazionetipo per la stiratura delle camicie è rappresentata da un manichinoe da una pressa per collo e polsi. Il nuovo manichino Eagle offresoluzioni altamente innovative sul piano funzionale e del risparmioenergetico, grazie al sistema brevettato H.A.R.S.(hot air recoverysystem), con risultati qualitativamente sorprendenti e con una pro-duzione oraria che supera i 45 capi/ora. Su questa macchina si pos-sono stirare anche bluse e giacche da cuoco. Eagle è disponibile anche in una versione elettrica, che non necessi-ta di generatore di vapore. Per la stiratura delle camicie con siste-ma pressato, Angel coniuga prestazioni altamente professionali conl’estrema facilità d’uso.Grazie a comandi semplici ed intuitivi, tutti gli stiracamicie PONY

possono essere utilizzati da operatori non specializzati e con bassocosto di manodopera. Oltre ad una elevata produttività queste mac-chine garantiscono una qualità sempre costante. Per le rifiniture la gamma Pony offre una variegata gamma ditavoli da stiro, con piano Standard o Maxi e con funzioni di aspira-zione-soffiaggio e vaporizzazione. Possono essere equipaggiati conforma per stirare le maniche ed accessori per la smacchiatura. Nonmancano le smacchiatrici ecologiche cabinate, oppure i tradizionalitavoli di smacchiatura a freddo e a caldo.Concludiamo rammentando che presso la nostra sede è possibileprendere visione e provare tutti i nostri macchinari e che la nostrarete di vendita ed assistenza, capillarmente diffusa sul territorio, èsempre disponibile per consulenze in loco, con serietà e competenza.••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••PONY is the ideal partner in the market of industrial laundry, withour wide range of top quality, highly reliable machines for ironingwork clothes. Our LAV presses, with excellent quality/price ratio, are availablewith various buck shapes, for ironing all kinds of work clothes: uni-forms, white coats, trousers, etc. By using a cycle timer one opera-tor can work on two presses at the same time. Our presses can alsobe equipped with an iron for touch-ups.Form finisher model 404 allows to finish alla kinds of outerwear,but also white coats, chef’s jackets and shirts. Thanks to a switchyou can easily set this machine for finishing either wet garments(washed and tumble-dried) or hotel uniform jackets, etc.For uniform jackets our stretch form finisher is also interesting. Itallows to “bring back to life” even wet outerwear. What we aretalking about here is our air-operated form finisher modelFormplus, with vertical and lateral stretching, pivoting dummy withautomatic photocell-assisted positioning of the body.For trousers we also have a wide range of pants-toppers with pneu-matic waistband/leg stretching and one version for finishing overalls.

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A large percentage of the garments that need processing is repre-sented by shirts. The model installation for finishing shirts is composed of a blowingshirt finisher and a collar-and-cuff press. The new Eagle with itsinnovative features on both the operational and the energy-savingsides – thanks to its patented H.A.R.S. (Hot Air Recovery System),gives you astonishing results in terms of both finishing quality andvolumes of production – over 45 pieces/hour. On this machine youcan also process smocks and chef’s jackets. The EAGLE is also avail-able as an all electric version that does not require the need of aboiler.For pressing shirt instead, the Angel shirt-press combines higly pro-fessional performance with extreme ease of use.Thanks to their simple and intuitive control systems PONY’s shirt fin-ishers can be used by unskilled operators with low labour costs.Beside allowing high production these machines guarantee consis-tent high finishing level. For touch-ups our ironing tables with either Standard or Maxi boardand their vacuum/blowing/up-steaming units are suitable. Theycan be equipped with sleeve ironing shape and spotting tools. Of course we also have eco-friendly spotting cabinets, orsteam/cold-spotting tables.Let’s close this by reminding you that we have a huge showroom atour facility, where you can see and try our machines. Our distribu-tors and technicians all over the world are always available to helpyou, with their reliability and professionalism.

• • • • • RARO

• Il trattamento degli abiti da lavoroL’igiene degli abiti da lavoro è un aspetto di fondamentale impor-tanza soprattutto in particolari ambienti come ad esempio quellodella ristorazione o quello medico-sanitario. Nella maggior partedei casi il lavaggio viene eseguito da ditte esterne specializzate

nelle divise da lavoro, o internamente utilizzando una lavatrice pro-fessionale con l’impiego di detergenti che abbiano anche una fun-zione antibatterica che garantiscano un livello di pulizia più profon-do e accurato. Per quanto riguarda gli indumenti da lavoro di fab-briche e industrie compreso i dispositivi di protezione individuale, leproblematiche vengono affrontate dagli operatori professionali casoper caso elaborando cicli personalizzati e prodotti specifici.

• Igiene degli indumenti in ambito ristorazioneOltre alla sicurezza personale, spesso gli abiti da lavoro servonoanche a garantire la massima igiene sul posto di lavoro, come nelsettore della ristorazione, contribuendo al rispetto delle basilarinorme igienico sanitarie previste nel caso di preparazione e sommi-nistrazione degli alimenti al pubblico. Dalle grandi mense aziendalio scolastiche fino ad arrivare al ristorante di quartiere, un abbiglia-mento adeguato per chi lavora in cucina a contatto con il cibo èobbligatorio e regolato da normative di legge.

• Igiene nell’abbigliamento da lavoro sanitarioNel settore sanitario e ospedaliero, più che in tanti altri, è di fonda-mentale importanza la questione igienica, in quanto si è sempre acontatto con i degenti e spesso le spore e i batteri si attaccano aitessuti e vengono trasportati dentro e fuori dagli ospedali, con con-seguenti rischi sia per i degenti che per il personale. E’ necessario inquesti casi prestare particolare attenzione alla pulizia e al lavaggiodegli indumenti da lavoro, avendo cura di utilizzare il pre-lavaggioe speciali prodotti battericidi o igienizzante.

• Come lavare i capiPer il lavaggio degli indumenti da lavoro la prima scelta da fare èlegata alle modalità di lavaggio se a secco (Dry Cleaning) o adacqua (Wet Cleaning), in entrambi i casi si avranno dei buoni risul-

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tati. A seconda della provenienza del capo da lavare e della tipolo-gia di sporco da rimuovere si predispone il ciclo di lavaggio più ade-guato e i prodotti chimici idonei in modo da eliminare sporco, mac-chie ed ottenere una buona igienizzazione se prevista. La Raro per il trattamento di indumenti da lavoro ha posto moltaattenzione alla tipologia di prodotti chimici da utilizzare sia che icapi vengano lavati in acqua che a secco. L’obiettivo di RARO è farconseguire agli operatori professionali ottimi risultati di pulizia eigiene, ma soprattutto ridurre lo stropicciamento dei capi durante lafase di lavaggio, al fine di rendere più facile la stiratura automaticadegli stessi.

• Lavaggio ad acqua (Wet Cleaning)In caso di lavaggio in acqua si consiglia Look Eccellente e Tergitute.Look Eccellente è un detergente per il lavaggio in acqua, che con-sente l’eliminazione in tutta sicurezza di sporchi di qualsiasi naturacome lo sporco grasso, magro, oleoso, corporale, ecc. Ha un ottimo potere smacchiante ed agisce efficacemente sullemacchie colorate come vino, caffè, frutta, ecc. Look Eccellente hapotere di lubricità delle fibre tessili, riduce significativamente il peri-colo di infeltrimento e restringimento dovuto ad eventuali errori dilavaggio e ha un ottimo potere antipiega poiché diminuisce sinquasi ad annullare la tendenza che hanno le fibre bagnate a man-tenere le pieghe e le deformazioni dovute al lavaggio riducendosignificativamente i tempi di stiratura. Per il lavaggio di tute o capi con forte presenza di sporco grasso,olio ecc.. si suggerisce Tergitute un detergente specifico con specialisgrassanti ed emulsionanti che lo rendono sicuro senza intaccareminimamente i tessuti. Possiede inoltre la capacità di asportare e solubilizzare lo sporco

più tenace in particolare sporco grasso, morchie e residui di oli eidrocarburi presenti in officine, carrozzerie, cucine, industrie ali-mentari, ecc…Per rimuovere efficacemente le macchie ed ottenere un’azione sani-ficante e candeggiante sui capi RARO propone due prodotti: LookSpot e Bianco Raro. Sono degli agenti smacchianti, sbiancanti conazione sanificante per il trattamento di indumenti e biancheria amano e in lavatrice. Infine per migliorare il risultato di struttura sin consiglia LookPretty apprettante specifico per il trattamento di indumenti e tessutilavati in acqua.

• Lavaggio a Secco (Dry cleaning)Invece quando si decide di lavare i capi a secco oltre all’azionepulente del solvente è necessario additivare il bagno di lavaggiocon prodotti che facilitano la rimozione dello sporco magro ed aquesto proposito Quoto Molto è la soluzione ideale. Infine permigliorare il risultato di lavaggio a secco consigliamo Quoto Plus undetergente – rafforzatore ad azione completa. E’ detergente, anti-statico, ammorbidente, apprettante, deodorante, sanitizzante. È compatibile con tutti i solventi in uso nel lavaggio a secco e ido-neo per tutti i tessuti.Oggi è importante occuparsi della pulizia e dell’ordine del proprioabbigliamento da lavoro, esattamente come se si trattasse dei nostriabiti di ogni giorno. Anche i piccoli dettagli, infatti, vanno a vantag-gio dell’immagine dell’azienda per cui si lavora e in questo caso ilrispetto è d’obbligo.Raro attraverso i suoi prodotti ed il suo Know-how vuol risponderealle esigenze degli operatori professionali, assicurando ottimi risulta-ti di lavaggio e finissaggio con un basso costo per il cliente.

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• • • • • FIMAS

Fimas propone nella sua gamma di produzione diverse soluzioniper affrontare e risolvere il problema della smacchiatura dei capilavati e da stirare:• Tavoli per smacchiare Serie 162• Cabine di smacchiatura Serie 163FIMAS 162 - SMACCHIATRICE ELETTROPNEUMATICALe smacchiatrici della serie 162 sono un complemento necessario edideale per la lavanderia che deve risolvere il problema dei capimacchiati.Poiché la normale tipologia delle macchie sui capi trattati in lavan-deria si riferisce a macchie inorganiche/grasse, che vengono elimi-nata dal lavaggio a secco, ed a macchie organiche/magre, che de -vono essere rimosse meccanicamente, sono previste 2 versioni dimacchina, entrambi con o senza compressore, per un totale quindidi 4 modelli:• SMACCHIATURA A FREDDO - modelli 162.01 -162.03 -,

completi di due pistole nebulizzatici con utilizzo di solven-te e/o acqua distillata ed asciugatura con pistola ad aria

• SMACCHIATURA A FREDDO + A CALDO - modelli 162.02 -162.04 - completi di pistole nebulizzatici erogatrici di sol-vente e/o acqua distillata e di pistola aria/vapore, senza

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P r o d o t t i p e r s m a c c h i a t u r a b a s e

a c q u a e s o l v e n t eW l a m a c c h i a !

C o n u n p o ’ d i l i e v e c i n i s m o , l e t i n t o l a v a n d e r i e d i t u t t o i l m o n d o p o s s o n o s e n t i r s i

i d e a l m e n t e u n i t e d a q u e s t o s l o g a n , d a t o c h e s e n z a m a c c h i e

d a p u l i r e s i l a v a b e n p o c o . N e l l o s t e s s o t e m p o , p r o p r i o l a

m a c c h i a d i v e n t a d a n n a z i o n ed e l l a v a n d a i o n e l m o m e n t o i nc u i , p u r c o n t u t t a l a “ b u o n a

v o l o n t à ” , s u a e d e l l e s u e m a c c h i n e , n o n n e v i e n e a c a p o .E c c o p e r c h é d i v e n t a n o p e r l u i

p i ù c h e p r e z i o s i , “ v i t a l i ” , p r o d o t t i s m a c c h i a n t i c o m e is e g u e n t i , d a a p p l i c a r e p r i m a

o d o p o i l l a v a g g i o .

Wa t e r- a n d s o l v e n t - b a s e d

s t a i n r e m o v e r sL o n g l i v e s t a i n s !

I n a s o m e w h a t c y n i c a l w a y ,l a u n d r i e s a r o u n d t h e w o r l d

c a n f e e l i n s y n c w i t h t h i s s l o g a n , s i n c e t h e r e ’s v e r y l i t t l e c l e a n i n g t o b e d o n e

w i t h o u t s t a i n s . Ye t , t h o s e v e r y s t a i n s c a n a l s o

b e c o m e t h e c l e a n e r ’s w o r s te n e m y w h e n t h e r e ’s n o

s o l u t i o n , d e s p i t e a l l t h e “ g o o d i n t e n t i o n s ” o f b o t h

c l e a n e r s a n d t h e i r m a c h i n e s . W h i c h i s w h y s t a i n r e m o v e r sl i k e t h e o n e s b e l o w f o r u s e

b e f o r e o r a f t e r w a s h i n g b e c o m e “ v i t a l ” a n d n o t j u s t

v a l u a b l e f o r c l e a n e r s .

SPECIALE

SPECIAL

Smacchiatrice Fimas serie 162 con compressoreFimas spotting table version 162 with compressor

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utilizzo di prodotti chimici, per smacchiare a caldo edasciugare immediatamente

L’aspirazione è comandata a pedale ed è possibile aspirare e smac-chiare sia sul piano di lavoro che sul braccetto. Il piano di lavoro ed il braccetto sono realizzati in acciaio inox e diserie sono previsti 2 contenitori di prodotti e/o acqua distillata, col-legati alle apposite pistole erogatrici.Su richiesta tutti i modelli possono essere equipaggiati di lampada edi dispositivo aspirante ecologico a carboni attivi.FIMAS 163 – CABINE DI SMACCHIATURA E/O PRESMACCHIATURAQueste cabine si presentano compatte, ergonomiche e di facile uti-lizzo.La struttura del vano e del piano di lavoro è totalmente in acciaioinox, come pure i due bracci smacchianti a movimento singolo eindipendente posti all’interno della cabina. Le cabine sono regolabili in altezza e di serie sono provviste di aspi-ratore con comandi a pedale e valvola deviazione aspirazione, chepermette di aspirare dal piano di lavoro o dai due bracci smacchianti.Il vano di lavoro è illuminato e prevede una presa elettrica.L’equipaggiamento standard comprende:• serbatoio sapone a pressione da lt. 9, con dispositivo di

sicurezza - pistola nebulizzatrice con erogatore in acc.inox - pistola spazzolatrice - dispositivo smacchiatura afreddo completo di 2 pistole nebulizzatici, 2 serbatoi pro-dotti e pistola asciugatrice.

A richiesta viene fornito il gruppo smacchiatura a vapore, con osenza caldaia a caricamento acqua automatico ed il filtro in acciaioinox a carboni attivi per depurare l’aria.Con compressore o senza, da allacciare ad aria compressa, questacabina viene prodotta in due versioni, per risolvere, laddove esiste,il problema degli spazi e degli ingombri: • Modello 163.01 con piano di lavoro da mm 900 x 500• Modello 163.02 con piano di lavoro da mm 1200 x 500Sia nella Serie 162 che nella Serie 163, i piani di lavoro sonoasportabili con facilità, senza necessità di utilizzare utensili, per per-mettere la pulizia delle superfici e l’asportazione dei prodotti resi-dui utilizzati.Le nostre smacchiatrici e cabine di smacchiatura sono concepite ecostruite unicamente con materiali di qualità - made in Italy - pergarantire l’affidabilità e la solidità della produzione Fimas.Questi modelli e tutti quelli prodotti da FIMAS sono disponibili pertest di utilizzo presso la nostra Show Room nello Stabilimento diVigevano (Pv)••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••Fimas proposes in its production range more solutions to face andsolve the problem of spotting of the garment washed which have tobe finished:

• Spotting tables series FIMAS model 162• Spotting Cabinets series FIMAS model 163FIMAS 162 - ELECTROPNEUMATIC SPOTTING MACHINEThe spotting machines of 162 series are a necessary and idealequipment for laundry that should solve the problem of stainedclothes. As the normal type of spots on garments, treated in thelaundry, refers to inorganic/greasy stains, which are eliminated bydry cleaning, and organic/lean stains, which must be removedmechanically, the machine is provided in two versions, both with orwithout compressor, for a total of 4 models:• COLD SPOT REMOVAL - FIMAS models 162.01 -162.03 -

complete with two spry guns, with solvent and/or distilledwater and with air gun.

• COLD /HOT SPOT REMOVAL - FIMAS models 162.02 -162.04 - complete with nebulizer spry guns dispensingsolvents and/or distilled water and air/steam gun withoutthe use of chemicals to remove spots from hot and dryimmediately.

Vacuum is controlled by pedal and it is possible to vacuum andremove spots both on the work surface and on swing-arm.The working plate and the swing-arm are made of stainless steeland as standard there are 2 product and/or distilled water contain-ers, connected to the appropriate dispensing guns. On request allmodels can be equipped with a lamp and with ecological vacuum

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Smacchiatrice Fimas serie 162 con compressoreFimas spotting table version 162 with compressor

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device with activated carbon.FIMAS 163SPOTS REMOVAL AND/OR PRE-SPOTS REMOVAL CABINETSThese cabinets are compact, ergonomic and easy to use.The structure of the compartment and the working surface is totallymade of stainless steel, as well as the two swing-arms inside thecabin.The cabinets are adjustable in height and are equipped, as stan-dard, with a vacuum device controlled by pedal and with deviationvacuum valve, which allows to vacuum from the working surface orfrom the two spot remover swing-arms.The working area is illuminated and is equipped with an electricplug.Standard equipment includes:• pressure soap dispenser - from lt. 9 - with safety device -

spray gun with stainless steel dispenser - brush gun - coldspotting device by 2 spray guns spray, 2 tanks and dry-airguns

On request the spotting unit can be equipped with the steamingspotting group, with or without boiler with automatic loading ofwater and with stainless steel filter at activeated carbons to purifythe air.With or without compressor, to be connected to compressed airplant, this cabinet is produced in two versions, to solve, where itexists, the problem of space and dimensions:• Model 163.01 with worktop 900 x 500 mm• Model 163.02 with worktop 1200 mm x 500

Both in the series 162 and 163, the work top are easy toremove, without the need of tools, to allow the cleaningof surfaces and the removal of residual products used.

Our spotting machines and spotting cabinets are designed and pro-duced with high quality materials - made in Italy - to ensure thereliability of FIMAS production.These models and all those produced by FIMAS are available fortest at our Show Room in the Factory of Vigevano

• • • • • PONY

Ogni “pulitintore” degno di questo nome conosce perfettamente letecniche di smacchiatura e avrà selezionato i prodotti (smacchiatori,solventi, saponi etc.) più adatti per il suo lavoro. Di certo Pony fornisce tutti gli strumenti più idonei per tradurre inpratica queste competenze.Cabina ecologica di smacchiatura Modello Kappa. Compatta e fun-zionale, racchiude in uno spazio ridotto la cabina di presmacchiatu-ra e le forme per la smacchiatura finale. È realizzata in acciaio inoxdi prima qualità e risponde ai moderni requisiti di tutela ambienta-

le, grazie al potente aspiratore ed al filtro a carboni attivi. Tutte le operazioni vengono svolte all’interno della cabina aspiratae ben illuminata. La particolare conformazione della stessa consenteuna pulizia rapida ed accurata; altrettanto rapida ed agevole lasostituzione periodica dei filtri a carboni attivi.Viene proposta in tre versioni: Kappa 1, per la pre e post smacchia-tura: Kappa 2, per la pre smacchiatura e Kappa 3 da equipaggiaresecondo necessità.Jolly. Smacchiatrice professionale per il trattamento a freddo diogni tipologia di macchia, con un grande piano di lavoro ed unbraccio per smacchiatura maniche in acciaio inox. Di serie vienedotata di due pistole smacchianti con relativi serbatoio per prodotticon circuiti indipendenti e di pistola asciugatrice ad aria, serpentinadi raffreddamento e filtro aria. Può essere equipaggiata con aspira-tore incorporato oppure predisposta per aspiratore centralizzato.Sempre a richiesta può incorporare il compressore d’aria, un grup-po per la smacchiatura a vapore oppure un’ulteriore pistola prodot-ti. Il tavolo smacchiante Jolly può essere dotato di una cappa aspi-rante con filtro a carboni attivi oppure per convogliazione all’ester-no del locale.Jolly- S. Smacchiatrice professionale per la smacchiatura a caldo,indicata sia per il negozio lavasecco sia per l’industria della confe-zione, per il trattamento delle macchie derivate dai passaggi dilavorazione. Piano grande e braccio per smacchiatura maniche inacciaio inox. Il vapore è disponibile in tre forme distinte: asciutto,umido e miscela vapore-acqua. È possibile inoltre aggiungere la

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dotazione per la smacchiatura a freddo.Postazione per smacchiatura portatile Modello Mr.Kleen, per nonrinunciare ad una attrezzatura professionale anche negli spaziangusti o per un utilizzo saltuario. Come ogni prodotto Pony, i tavoli smacchianti e le cabine di smac-chiatura sono realizzati con materiali e componenti di prima sceltaper garantire i migliori risultati e la salubrità del posto di lavoro amaggior tutela degli operatori e dell’ambiente.Per informazioni e approfondimenti circa l’utilizzo delle nostresmacchiatrici potete contattare il nostro Ufficio Commerciale o lanostra rete di vendita. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••Every “cleaner” worthy of carrying this “name” knows perfectlywell all spotting techniques, and has selected the products (solvent,soap, stain remover, etc.) that he sees fit in his job. Naturally Pony provides all the tools you need to turn all thisknowledge into practice.Eco-friendly spotting cabinet mod. Kappa. It’s solid and operational.Within a small space this cabinet combines the pre-spotting unit andthe shapes for the final spotting. It’s made of high-grade stainlesssteel and it meets all modern requirements concerning environmen-tal protection, thanks to its powerful vacuum unit and its active-car-bon filter. All operations are made inside this vacuum, well-lightedcabinet. Its special shape allows to perform quick and accurate spot-ting operations. Replacing the active-carbon filter is also a veryquick and easy operation.

We have three versions of this machines: Kappa 1, for pre- andpost-spotting; Kappa 2, for pre-spotting; and Kappa 3, to beequipped according to your needs.Jolly. Professional spotting table, for cold-spotting operations onany kinds of stain, with a large working surface and a stainlesssteel spotting arm for sleeves. It comes as standard with two spot-ting guns with tanks (for soap, chemical products, etc.) withindipendent circuits, and one air drying gun, cooling coil and air fil-ter. It may be equipped with vacuum fan or ready for connection tocentral vacuum unit. Upon demand it may also have built-in aircompressor, steam-spotting unit or another spotting gun for chemi-cal products. Jolly spotting table can be equipped with a suction capeither with active-carbon filter or ready for external exhaust.Jolly-S. Professional steam spotting table, suitable for both dry-cleaning shops and textile manufacturers (for the removal of stainscoming from production processes). It has stainless steel, wideboard and sleeve arm. Steam is available in three different ways:dry, humid and a mix of steam and water. It can be also equippedwith tools for cold-spotting operations. Portable spotting unit Mr. Kleen, for a comfortable spotting opera-tion even in small spaces or for occasional use.Like all Pony’s products, spotting tables and cabinets are built withhigh-grade components and materials, as a guarantee of excellentresults and safe working place (concerning both the operators andthe environment).For further information about our spotting units you can contact ourSales Department or our Distributors.

• • • • • RARO

• La chimica delle macchieOgni giorno, ognuno di noi si imbatte in macchie e sporco dovun-que, al bar, al ristorante, al lavoro, ed in altre situazioni, quasifosse un tragitto irto di ostacoli che bisogna scansare o cercare dirimediare nel più breve tempo possibile, per non ledere la nostraimmagine, soprattutto in alcuni ambienti. Come lavare i capi? Comedistinguere le macchie? Come comportarsi di fronte ad una mac-chia? Quali strumenti adottare? Come prevenire la loro persistenza? Per un risultato di successo è necessario affrontare le problematichecon metodo e professionalità.

• Trattamento di un indumento sporco e macchiatoPrima di tutto bisogna distinguere se il capo sarà lavato a secco(Dry Cleaning) o ad acqua (Wet Cleaning), se si decide il metodoWet Cleaning (ad acqua) è più facile ottenere risultati di pulitura,igiene e smacchiatura, perché il 90% del trattamento viene effet-tuato direttamente in lavatrice.

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Oggi è possibile lavare gli indumenti in acqua a bassa temperaturacon detergente specifico Look Eccellente. Il ciclo non supera i 20minuti ed è possibile immischiare i colori. Inoltre nel primo risciac-quo effettuando un’azione igienizzante e smacchiante si eliminanocirca 100 macchie (magre, con albumina, con amidi e pigmentate)queste ultime vengono via efficacemente utilizzando prodotti speci-fici a base di ossigeno attivo modificato o di enzimi. In caso siano presenti macchie di inchiostro, resinose, di ruggine omacchie particolari è necessaria un’azione di presmacchiaturamanuale con smacchiatori specifici che possono essere utilizzati siaper capi da lavare in acqua che a secco. Gli smacchiatori specificiche Raro dispone sono presenti nella Linea Bricotil. Per il trattamen-to smacchiante, sbiancante e sanificante ad acqua in lavatrice consi-gliamo tre prodotti di cui Look Spot e Bianco Raro a base di ossige-no attivo modificato oppure Delto Clean Off con azione enzimatica.Tutte e tre le soluzioni faranno dimenticare sgraditi ricordi.

• Prevenzione per la formazione di macchie persistentiOggi è possibile rendere meno problematica l’eliminazione dellemacchie dagli indumenti se questi ultimi vengono trattati con pro-dotti antimacchia. Raro a questo proposito suggerisce “prodotti anti-macchia” per il lavaggio ad acqua Look Repellent è un impermeabi-lizzante antimacchia-antiusura a base acquosa di facile impiego. Ai materiali trattati dona una protezione incolore molto resistente.Non altera la permeabilità all’aria dei tessuti consentendo la traspi-razione corporea, mentre per il lavaggio a secco si consiglia Riplex-I.

• Come distinguere le macchieEsistono diversi tipi di macchie per cui bisogna effettuare una distin-zione fra:

❑ Macchie magre, macchie contenenti albumina edamidi come sangue, latte, sudore, Sali, zuccheri,liquori, gelati, urina, muffa, residui alimentari;

❑ Macchie pigmentate, resinose e grasse comecolori, vernici, adesivi, colle, cere, catrame,inchiostri, grafite, lucido di scarpe, rossetto,grasso e oli in genere;

❑ Macchie particolari come tannino, caffè, tè, vinorosso, frutta, erba, colla, cacao, macchie dicuoio;

❑ Macchie di ruggine e metalli in genere.

• Come dobbiamo comportarci di fronte ad una macchiaBuona prassi sarebbe che in fase di accettazione, il capo venga con-trollato attentamente davanti al cliente per evidenziare l’eventualepresenza di macchie e per capirne la natura. Questo da la possibi-lità di stabilire innanzi al cliente che il capo è macchiato e aiuta l’o-peratore addetto alla smacchiatura a riconoscere il tipo di macchia etrasferire al cliente le possibilità di successo.

• Come trattare le macchie con smacchiatori specificiL’operatore addetto alla smacchiatura per raggiungere i miglioririsultati deve, necessariamente, tentare di rimuovere le macchie esi-stenti dato che l’utilizzo degli smacchiatori è propedeutico alla rimo-zione della macchia se impiegati prima della fase di lavaggio, altri-menti in fase di lavaggio e di asciugatura a 60° la macchia potrebbefissarsi definitivamente al tessuto, non riuscendo più a portarla via. Per rimuovere la macchia, bisogna attenersi scrupolosamente allemodalità d’uso riportate sulla confezione dello smacchiatore, infattiun uso diverso dello stesso potrebbe rovinare il capo, quindi è con-sigliabile effettuare un trattamento di prova su orli e parti nascosteper valutare la sua azione smacchiante. Nel caso il tessuto resistaeffettuare la smacchiatura. Se dovessimo operare senza riconoscereil tipo di sporco o la macchia, rischieremmo di rovinare il capo, per-dere il cliente, rovinarci l’immagine. “Poiché fa più rumore un albe-ro che cade piuttosto che cento che restano in piedi”.Per velocizzare le operazioni di smacchiatura l’ideale sarebbe utiliz-zare una smacchiatrice. Con la pistola smacchiatrice si eliminanofacilmente le macchie grasse solubili con il solvente, e le macchiemagre solubili con acqua eventualmente rafforzata con sapone oprodotti specifici. La pistola ad aria deve essere utilizzata per asciu-gare immediatamente il tessuto senza lasciare aloni ed inoltre risul-ta molto utile durante la fase di prova (su orli e parti nascoste deltessuto) per rendersi conto se lo smacchiatore utilizzato è appro-priato alla macchia che si vuole eliminare.Durante la fase di stiro si valuta il risultato del lavaggio, se la mac-chia non fosse andata via, si ripete l’operazione di smacchiatura.

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• • • • • SILC

La Silc è da oltre 30 anni nel campo delle macchine per smacchiareed oggi i suoi prodotti coprono tutte le esigenza della smacchiaturaprofessionale a partire dalla più evoluta CABINA per SMACCHIATURAecologica il modello S/PSE, una macchina che oggi rappresenta lasoluzione definitiva ai problemi del pre-trattamento e della classicasmacchiatura nelle moderne lavanderia a secco e ad acqua.Grazie all’utilizzo di filtri ecologici a carboni attivi la cabina per smac-chiatura S/PSE garantisce all’operatore la possibilità di lavoro in unambiente libero da esalazioni dannose per la salute. La cabina per pre-smacchiatura S/PSE è costruita interamente inacciaio AISI 304, con un vano utile di cm. 112x72x50 illuminato econ una potente aspirazione filtrata per mezzo di carboni attivi.L’aspirazione entra in funzione in modo automatico. L’originalepompa a pistone in acciaio inox per i saponi, assicura una pressioned’esercizio sino a 35 bar sulla pistola nebulizzatrice garantendo unperfetta penetrazione del prodotto nelle fibre. L’utilizzo del braccioorientabile con forma smacchiante in acciaio inox interviene con l’a-spirazione solamente durante l’uso.La cabina può essere dotata dei seguenti accessori:• Generatore di vapore elettrico• Gruppo smacchiante con pistola aria/vapore• Gruppo smacchiante a freddo con due pistole complete di serbatoi• Pistola asciugatrice aria• Forma smacchiante “MAXI” in acciaio inox.SILC propone inoltre da sempre diversi modelli di tavoli per la smac-chiatura a freddo dotati di due pistole smacchianti con circuiti indi-pendenti e una pistola asciugatrice ad aria fredda. Con la prima pisto-la smacchiatrice si eliminano le macchie grasse utilizzando il solven-te; con la seconda pistola smacchiatrice si eliminano le macchiemagre solubili utilizzando acqua eventualmente rafforzata con sapo-ne o prodotti specifici. La pistola a aria deve essere utilizzata perasciugare immediatamente il tessuto al fine di non lasciare aloni sultessuto.Il modello S/F con piano (superiore ed inferiore in acciaio inox) èdotato di un potente compressore bicilindrico con motore a 2 HP e diaspiratore incorporato. È fornito di un braccio orientabile e aspirantecon forma smacchiante in acciaio inox.La stessa macchina e fornita nella versione senza compressore nelmodello S/FC sempre con piano (superiore ed inferiore in acciaioinox) e con aspiratore incorporato. È una macchina predisposta perallaccio a linea centrale di aria compressa. È sempre fornita di unbraccio orientabile e aspirante con forma smacchiante in acciaio inox.È inoltre disponibile una versione MINI e precisamente il modelloS/MSF è dotato di aspiratore incorporato e predisposto per allaccio alinea centrale di aria compressa. Questa macchina è fornita a richie-

sta di un carrello mobile molto pratico.Sono per finire disponibili, sia nella versione base il modello S/EX cheMINI il modello S/MSC. Queste sono i modelli per la smacchiatura acaldo (con pistola aria vapore). Sono modelli completi di aspiratore incorporato e predisposto perallaccio a fonti centrali di vapore e aria compressa. Sono sempre for-niti di braccio orientabile e aspirante con forma smacchiante inacciaio inox.••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••SILC has manufactured spotting machines for more than 30 yearsand today its machines satisfy all the spotting requirements of pro-fessional operators.The SILC ecological spotting cabinet mod. S/PSE is the definitive solu-tion for all pre-spotting problems in the modern dry-cleaning andlaundry industries. Thanks to ecological active carbon filters the SILCspotting cabinet guarantees that the operator can work in a safeenvironment without the risk of inhaling any dangerous fumes. The pre-spotting cabinet S/PSE is made of AISI 304 stainless steelwith a workspace of cm. 112x70x50, with lighting and active carbonfiltered vacuum. Vacuum is activated automatically. The cabinet isequipped with one pump in stainless steel for soaps, which ensures aworking pressure of 35 bar on the spray gun, thereby guaranteeinga perfect penetration of products in the fibres. The machine is provid-ed with one swing arm with a vacuum spotting form in stainless steel.The cabinet can be furthermore provided with:• Electric steam generator• Spotting set with steam/air gun• Cold spotting set with two guns for air and chemicals• Air drying gun• Maxi spotting form in stainless steelSILC produces several models of tables for cold spotting provided withtwo spotting guns on independent circuits and a cold air drying gun.The first spotting gun eliminates greasy stains using a chemical prod-uct while the second spotting gun eliminates non-greasy stains usingwater with the addition of soaps or specific products if necessary.

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The air gun must be used to immediately dry the fabric without leav-ing rings.Model S/F with stainless steel board is equipped with built-in vacuum

group and one twin-cylinder compressor with 2 Hp motor. The tableis provided with swing vacuum arm with stainless steel spotting form.The same machine is available without compressor: the model S/FCis provided with built-in vacuum and is made in stainless steel. It is predisposed to be connected to central compressed air source. It is equipped with the swing arm with stainless steel spotting form.It is furthermore available also a mini cold spotting table, modelS/MSF, which is provided with built-in vacuum group. The machine ispredisposed to be connected to central compressed air source. It is equipped with one swing vacuum arm with stainless steel spot-ting form. On request it is available a really practice stand for themini spotting unit.SILC produces also machines for hot spotting with steam/air spottinggun: hot spotting table model S/EX and mini hot spotting table modelS/MSC. These machines are made in stainless steel and are providedwith built-in vacuum. They are equipped with one steam/air gun forhot spotting and with the swing vacuum arm with stainless steel spot-ting form. The units are predisposed for connection to central steamand compressed air sources.

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Le idee di successo sono sempli-ci, anche se poi richiedono gran-de dedizione nell’assemblare tuttele parti che le compongono.Che, da un punto di vista pratico,possono essere sette, come nelcaso di Acqueria, impresa di Pa -dova che fonde nella sua attivitàdi ecolavanderia struttura diimpresa familiare, servizio al terri-torio e cultura ambientale. “Tutti elementi che avevamo benpresenti quando l’abbiamo avvia-ta, nel 2009”. A parlare è il titola-re, Riccardo Varotto che, non piùtardi di sei anni fa, al civico 12 divia Luciano Manara, quartiere diSan Pio X, dà vita all’Acqueria as -sieme alla madre Daniela e al fra-tello Daniele.Questa Ecolavanderia SelfServicead acqua nasce dunque per offri-re un servizio quotidiano a tutti gliutenti che non hanno tempo o ca -pacità di lavare i capi delicati amano, a cominciare da single, tra-sfertisti, studenti sempre di corsache non devono più portare il bu -cato da mamma, nonché turisti dipassaggio, casalinghe in cerca diaiuto, amanti dell’ordine e dellapulizia, così come chiunque abbiacapi da lavare e disinfettare trop-po ingombranti e quindi impossi-

Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

Sette meraviglienel nome di Acqueria

di/by Stefano Ferrio

La giovane ma già felice storia di questaecolavanderia di Padova conferma che algiorno d’oggi vincono idee di impresa fonda-te su conoscenza del territorio, duttilità diservizi, orari aperti, capacità di dialogo conla concorrenza e forte vocazione “natural”.

The happy story of this relatively young eco-friendly laundry in Padua confirms that winningbusiness concepts are now founded on knowl-edge of the local territory, flexible services andbusiness hours, the ability to interact with com-petitors and a strong “natural” calling.

Successful business concepts aresimple, even though it takes agreat deal of dedication toassemble all of their components. Actually, there are seven compo-nents in the case of Acqueria inPadua, a business that combinesthe identity of a family-ownedeco-friendly laundry with localcommunity services and environ-mental awareness. “All elementscarefully considered when welaunched it in 2009”, says theowner Riccardo Varotto, whoopened Acqueria at number 12 ofVia Luciano Manara in the San PioX neighborhood just six years agowith his mother Daniela andbrother Daniele.This Self-Service eco-friendly wetlaundry was therefore meant toprovide daily service to all userswho may not have time or areunable to hand-wash delicate gar-ments; this includes singles, busi-ness travelers, hurried studentswho can no longer bring theirlaundry to their mothers, as wellas passing tourists, homemakersin need of help, people who loveorder and cleanliness, and anyonewho needs to clean and disinfectoversized articles that will not fitin their own washing machine.

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Seven wonders in the name of Acqueria

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bili da trattare ad acqua con ilproprio detersivo.“Va rammentata la forte connota-zione periferica del quartiere diSan Pio X – precisa Riccardo Va -rotto – dove la percentuale diimmigrazione è molto alta, e dovei fenomeni di emarginazione edisagio qui a Padova hanno fattomolta cronaca degli ultimi anni.Ovvio che, partendo da questipresupposti, il nostro progetto diservizio doveva essere molto dut-tile, aperto, in grado di contem-perare i più diversi bisogni del ter-ritorio”.Un’idea di fondo chiara al puntoda dare frutti di cui andare fieri.Come l’adozione di saponi e de -tersivi Eco Bio certificati prodottidalla Greenatural. Come la speri-mentata convivenza con l’attiguapulisecco Donatella, che offreservizi artigianali di tipo diverso.Come le iniziative culturali da of -frire al pubblico: vedi i liberiscambi di libri e giornali nell’an-golo “bookcrossing”, e addiritturaun cineforum estivo inventatonella piazzetta davanti al negozio.L’offerta di Ecolavanderia SelfSer -vice è dunque quanto mai diffe-renziata e aperta. È ad esempiorivolta alle mamme, che qui pos-sono lavare e disinfettare i giocat-toli in stoffa, le fodere delle car-rozzine/passeggini, i tappeti e letende delle camerette di casa. Né vanno dimenticati gli sportivi,che all’Acqueria possono lavare letute dell’intera squadra, o le par-rucchiere, che possono lavare edisinfettare gli asciugamani, o gliesercenti di piccole trattorie/piz-zerie che possono curare e stirarele proprie tovaglie. A tutti è lapossibilità di lavare e disinfettareil proprio bucato con una spesasimile a quella di casa, a una ve -locità che non teme confronti, econ qualsiasi tempo atmosferico.Ogni ciclo di lavaggio viene disin-

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Il segreto delmio successoThe secret ofmy success

“We should recall that San Pio Xis a marginal neighborhood – saysRiccardo Varotto – with a veryhigh percentage of immigrants,prejudice and poverty that gainedit plenty of news coverage here inPadua in the last few years.Obviously under such premisesour service model had to be veryflexible, open and capable of sat-isfying the diverse needs of theterritory”. A base concept clear enough toyield results to be proud of andinclude the adoption of Eco-Biofriendly certified soaps and deter-gents made by Greenatural, andits time-honed coexistence withDonatella Dry Cleaners next door,which offers cleaning services ofa different type. Moreover, itestablished cultural initiativessuch as a “bookcrossing” cornerwhere people can exchangebooks and magazines free ofcharge, and even free cinemaclub events held in the summer, inthe small plaza in front of theshop. The offer of this eco-friendly self-service laundry is therefore highlydifferentiated and truly open toeveryone. Acqueria caters tomothers, who can wash and dis-infect fabric toys, buggy andstroller liners, bedroom throwrugs and curtains, but does notforget about those involved insports, who can wash their entireteam’s uniforms, nor hairdresserswho can clean and disinfect theirtowels, or small restaurant/pizzashop owners who wish to care forand iron their tablecloths.Everyone is welcome to do theirlaundry for a price similar to whatthey would spend by doing it athome, but at a speed beyondcomparison and regardless ofweather conditions.Each wash cycle is automaticallydisinfected with sanitizer.

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fettato automaticamente con igie-nizzante.Entrando nel dettaglio, ecco sin-tetizzati i famosi, sette punti diforza di Acqueria.1) Accessibilità - L’orario di aper-

tura dalle 8.00 alle 22.00 nonstop permette di ottimizzare iltempo per il bucato. Ognunodecide l’orario giusto per lavaree asciugare nella lavanderiaautomatica.

2) Meno fatica e più durata –L’Acqueria si rivela insostituibi-le rispetto al lavaggio a manoper capi ingombranti come piu-moni, trapunte, tappeti, sacchia pelo, abbigliamento sportivo,potendo inoltre contare sull’a-sciugatura rapida garantitadagli essiccatoi. Non c’è nullada stendere ad asciugare, e inquesto modo la propria casaresterà più sana, evitando diingombrarla nei giorni piùumidi.

3) Velocità e risparmio - Chiuderel’oblò della lavatrice per riaprir-lo dopo trenta minuti con ilbucato pulito, e subito dopospostarlo nell’essiccatoio peraverlo a breve asciutto: ciòsignifica risparmio di soldi etempo rispetto a tutte le altresoluzioni casalinghe o di lavag-gio tradizionali.

4) Semplicità di lavaggio in quat-tro tempi – Andiamo qui a rias-sumerli.

• Scelta della macchina giusta trail carico 9 kg e il carico 18 kg,in base al peso del propriobucato.

• Inserzione nell’apposita va -schetta di detersivo, ammorbi-dente o additivo di propria pre-ferenza per il lavaggio.

• Inserzione delle monete da uneuro necessarie, o dei gettoniottenuti dal cambiamonete atti-vo nel negozio.

• Avviamento del programma pre-

Here is an outline of the sevenrenowned key strengths ofAcqueria.1) Accessibility – The laundry is

open from 8 AM till 8 PM non-stop to facilitate access andallow customers to pick whi-chever time is most convenientfor them to wash and dry theirarticles at the automatic laun-dry.

2) Less work, greater longevity –Acqueria cannot remotely becompared to hand-washingwhen it comes to cleaningbulky items like comforters,quilts, rugs, sleeping bags orsports attire, and its dryersgreatly speed up drying times.Since nothing needs to bedried on the clothes rack, thecustomer’s home will behealthier and less cluttered onthose hot, humid days.

3) Speed and savings – Close thewasher porthole, wait thirtyminutes, open it, take out thenewly cleaned articles andimmediately put them in thedryer so they are ready shortlythereafter. This means savingtime and money compared toany other laundry process tra-ditionally done at home.

4) Clean laundry in four simplesteps, which are:

• Based on the weight of yourarticles, choose a washer withload capacity between 9 and 18kg.

• Pour your favorite detergent,softener or additive into theappropriate vat.

• Insert the required number of 1-euro coins or tokens purchasedfrom the vending machinewithin the shop.

• Start the programmed washcycle of your preference. Nowyour laundry will be done in thefastest and best way possible.

• Ability to choose your favorite

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ferito. Così la pratica-bucatoviene evasa nel tempo più rapi-do e ottimizzato possibile.

5) Possibilità di scelta del proprioprodotto preferito – Ogni utentepuò utilizzare il detersivo, l’am-morbidente o l’additivo preferitiper il lavaggio. Se li porta dacasa, oppure, all’interno dellalavanderia, li sceglie tra quellidell’ampia selezione del distri-butore selfservice monodosecosì come del nuovo erogatorealla spina.

6) Praticità per asciugare e piega-re – Cinque sono i tempi previ-sti.

• Arrivo da casa con il bucato daasciugare, per inserirlo diretta-mente nell’essiccatoio, oppuretrasferimento dal cesto della la -vatrice tramite una delle prati-che ceste messe a disposizione

• Chiusura dell’oblò.• Inserzione delle monete da un

euro, oppure dei gettoni ricevutidal cambiamonete, per quanticicli di asciugatura richiesti.

• Avvio del programma alla tem-peratura prevista.

• A ciclo completato, prelievodella biancheria dalla cesta esistemazione dei capi nell’am-pio tavolo piegatura. Nella mag-gior parte dei casi non occor-rerà stirare!

7) Pulizia e Igiene.La pulizia dei locali riservati aiclienti de L’Ac queria, e il tratta-mento igienizzante con presidiomedico chirurgico all’inizio diogni ciclo di lavaggio nellelavatrici, assicura l’igiene tra unlavaggio e il successivo.

L’Acqueria utilizza solo energiaelettrica proveniente da fonti dienergia rinnovabili grazie al con-tratto di fornitura “+Energia Ver -de” sottoscritto all’inizio del 2012.Inoltre, propone detergenti sfusiper i lavaggi ad acqua fatti inEcolavanderia oppure a casa.

product – Each customer canuse whichever detergent, softe-ner or additive they prefer fortheir wash. They can bring themfrom home or choose a single-load pack from the wide selec-tion stocked in the self-servicevending machine, or in the newtap dispenser.

6) Convenient drying and folding,in five steps.

• Bring the wet laundry fromhome and place it directly in thedryer, or transfer it from thewasher to one of the basketsprovided for your convenience.

• Close the porthole.• Insert as many 1-euro coins or

tokens purchased from the ven-ding machine as needed tocomplete the required numberof drying cycles.

• Start the programmed cycle atthe temperature required.

• Upon completion of the cycle,take the laundry out of thebasket and fold it on the largetable. In the majority of casesno ironing will be required!

7) Cleanliness and Hygiene.The cleaning of areas occu-pied by Acqueria’s customersas well as the hospital-gradesanitary treatment applied atthe beginning of each washercycle ensure hygienic condi-tions between one load and thenext.

Acqueria only uses electricitygenerated by renewable sourcessince the beginning of 2012,when it signed a “+Energia Verde”(+ Green Energy) supply contract.Moreover, it sells bulk detergentscustomers can use to wash arti-cles at the Eco-friendly laundry orat home.

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UN’ORGANIZZAZIONEAL SERVIZIO

DEI PULITINTORISiamo la tua Associazione,

l’UNICA nella quale puoi trovare

❏ CONSULENZA SPECIALISTICA in caso di contestazioni con la clientela

❏ INFORMAZIONI in tempo reale sulle LEGGI che regolano il SETTORE delle pulitintolavanderie

❏ CORSI di FORMAZIONE e di AGGIORNAMENTO a carattere tecnico-specialistico (es. smacchiatura, stiratura, trattamento dei nuovi tessuti, gestione dei costi, manutenzione degli impianti, ecc.) per migliorare costantemente l’attività

❏ MOMENTI di INCONTRO, SEMINARI, CONVEGNI, CONFRONTI di ESPERIENZE

❏ RIVISTA DETERGO

❏ ANALISI sui CAPI DANNEGGIATI

❏ Un’ASSICURAZIONE studiata sulle esigenze dei pulitintori

❏ CONSULENZA • LEGALE e LEGISLATIVA • FISCALE e TRIBUTARIA • PREVIDENZIALE e PENSIONISTICA • SINDACALE• FINANZIARIA e CREDITIZIA

❏ INFORMAZIONI ed ASSISTENZA su BANDI, INCENTIVI ed AGEVOLAZIONI

❏ ASSISTENZA su SALUTE e SICUREZZA in AZIENDA, AMBIENTE, POLITICHE ENERGETICHE

❏ SERVIZI e CONSULENZE a 360° per l’affiancamento nella GESTIONE D’IMPRESA

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Per saperne di più (senza impegno)Segreteria ASSOSECCO - tel. 02.7750447

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ASSOSECCO

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ASSOSECCOModi diversi per fare impresaSe andiamo con il pensiero ad undecennio fa e facciamo una carrellatasu come le imprese del settore dellapulitintolavanderia operavano, nellagrande maggioranza dei casi emergela figura dell’imprenditore concentra-to nella ricerca di uno o più standardqualitativi, nell’essere produttivo so -prattutto cercando di sfruttare al mas-simo i periodi di alta stagione, ovveroil cosiddetto “cambio di stagione”.Più corposo e voluminoso nel periodopost inverno e quello al termine del-l’estate più impegnativo per la tipolo-gia di sporco e di tessuti. Queste due importanti fasi occupava-no i mesi da Aprile/Luglio e fine Set -tembre/Dicembre. Gennaio, Febbraioe Marzo erano i mesi dedicati allamanutenzione degli arredi ed in gene-re a portare a termine dei lavori impe-gnativi accantonati per quando ci sa -rebbe stato più tempo da dedicare, arimettere in ordine i locali ed i mac-chinari della nostra attività. Agosto era quasi tassativa la chiusuraper godere del meritato riposo e com-piacersi dei guadagni.Storie d’altri tempi!!! Sembra quasiche il passaggio del secolo sia statoun balzo oltre ….Per una serie di motivi che non sto adelencare anche perché occuperei mol -te pagine di DETERGO, ci siamo ri -trovati ad arretrare nella scala socialeche avevamo faticosamente percorsocon tanti sacrifici. Quando credevamo di “essere arriva-ti” ci siamo trovati catapultati in quel-la fase chiamata CRISI che ci ha de -stabilizzato e poiché è durata a lungoe per tutti i settori, lo squilibrio hainfluito sulle nostre aziende.

Durante questo periodo abbiamo assi-stito a diversi modi di reagire daparte degli imprenditori.Alcuni hanno puntato a specializzazio-ni investendo risorse ed ampliando latipologia di produttività, altri of frendoai propri clienti servizi ag giuntivi peressere sempre più attrattivi, vendendoprodotti di vario genere, fornendo tes-sere per fidelizzare il cliente, stirodella biancheria a kg., sconti promo-zionali, riparazioni di ogni genere,“capi civetta” sottocosto nella speran-za di far convogliare nel proprio nego-zio anche capi di genere diverso.Nell’ultimo periodo si affaccia sulmercato italiano quello che è già ap -parso all’estero: in alcune catene disupermercati ci sono degli spazi dedi-cati al ritiro di capi da lavare, cheverranno restituiti al cliente nell’arcodi qualche giorno, nello stesso luogodove sono stati consegnati. Ne deduco che qualche imprenditoredel settore abbia cercato un modo peraumentare la propria produttività.Come si può vedere la fantasia nonmanca (in questi casi è meglio parlaredi “spirito imprenditoriale”), possia-mo condividere oppure temere ognitipo di sistema, ma c’è il libero mer-cato, l’importante è che si rispettinole regole.

Gabriella Platè

PARLIAMOANCHE DIQUESTO

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L’analisi periodica effettuata da CRIFper avere il barometro delle domandedi prestiti da parte di famiglie ed azien-de conferma la necessità di sviluppareun sistema bancario più efficiente nelrispondere alle esigenze della colletti-vità e del mondo produttivo.Entrando nel dettaglio, lo studio diCrif evidenzia un leggero aumento(+0,5%) della domanda di prestiti daparte delle aziende nel quarto quadri-mestre del 2014.Secondo i dati nel periodo gennaio-dicembre 2014 l’importo medio ri -chiesto dalle aziende si è aggirato sui69.480 euro.Decisamente più effervescenti le do -mande di mutui ad opera delle fami-glie: +30,6% nel raffronto tra dicem-bre 2014 e lo stesso mese del 2013.L’andamento di gennaio-dicembresegnala l’aumento del 15%, con unimporto medio di 34.218 euro.In un recente corso di aggiornamento,Crif ha, inoltre, presentato il rapportosul microcredito a sostegno del seg-mento produttivo, analizzando il pro-filo dell’esponente dell’impresa e ilmercato attuale e potenziale. Un mercato che, seppur in un contestonormativo in evoluzione, ha registratoun incremento in doppia cifra nel2013. Secondo il rapporto CRIF, nelnostro Paese il fenomeno a livellogeografico è diffuso in modo partico-lare al Nord, in linea con la strutturadel tessuto imprenditoriale. La Lombardia da sola rappresenta 1/5del mercato totale, con una quota dicirca il 20,5%, il doppio delle altreregioni più rappresentate, ovvero Ve -neto ed Emilia Romagna, che rispetti-vamente con il 9,9% e il 9,7%.Analizzando la distribuzione in base

ai macrosettori economici, invece,emerge come l’edilizia, i servizi, laristorazione e il commercio sianoquelli che rappresentano il bacino pri-mario del microcredito (rispettivamen-te con una quota del 20,1%, del12,9%, del 8,6% e del 7,8%). È però ilcommercio all’ingrosso a far registrarel’importo medio più elevato (15.080euro), mentre gli altri si attestano unimporto medio di circa 12.500 euro.Dal rapporto emerge anche che il 73%dei microcrediti interessa impresegestite da piccoli imprenditori di sessomaschile contro il 27% di esponentidonne. Nel complesso gli imprenditorifanno registrare in media un importomaggiore (pari a 13.240 euro) rispettoa quello delle imprenditrici (con11.523 euro).Focalizzando l’attenzione sulla nazio-nalità, escludendo quella italiana cherimane altamente maggioritaria, si evi-denzia come il mercato del microcre-dito assomigli, per distribuzione inbase al Paese di nascita dell’imprendi-tore, a quello credito ai Piccoli Ope -ratori Economici. La Romania (conuna quota di contratti del 34,2%), laCina (20,7%) e l’Albania (19,4%) oc -cupano infatti i primi posti come Paesiper luogo di nascita dell’imprenditore.Approfondendo il dettaglio, la gradua-toria rimane la medesima anche pren-dendo in considerazione gli importifinanziati, anche se è interessante os -servare come gli imprenditori cinesi inquesto caso assorbano una quota supe-riore (27%) in virtù di un importo me -dio superiore.

Aumentano richieste dimutui e finanziamenti, ma le banche sostengonoveramente privati edaziende?

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ASSOSECCO

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ASSOSECCOGiornata formativa gratuita a MortaraDomenica 22 marzo 2015

PROGRAMMA

h. 8.30 Registrazione dei presenti

h. 9.00 Apertura dei lavori e benvenuto partecipanti Gabriella Platè

h. 9.30 Aggiornamenti sul lavaggio a secco nelle moderne pulitintolavanderie Maurizio Brutto

h. 10.00 Innovazione tecnologica nella stiratura della camicia: miglioramento della produttività e riduzione dei costi – prove pratiche

Ken Uchikoshi

h. 10.45 -----------------------------Coffee Break-----------------------------------

h. 11.00 Risparmio energetico in una lavanderiaRoberto Manara

h. 11.30 Finissaggio e stiratura dei capi: illustrazione teorica h. 12.00 è tempo di reagire: qualità e risparmio, scelte, analisi ed approfondimenti

Gentile Natali

h. 12.30 Esperienze, impressioni, casistica sul tema dello sviluppo imprenditorialeRocco Lamoglie

h. 12.45 Dibattito e conclusione dei lavori

h. 14.00 -------------------------------Buffet-----------------------------------------

Interventi teorici e dimostrazioni pratiche per approfondire alcuni dei principali temi di interesse della categoria:innovazione tecnologica nel finissaggio e stiratura dei capi; qualità dei detergenti; risparmio energetico;riduzione dei costi; aumento della produttività.L’appuntamento, in collaborazione con: MANARA srl, NAOMOTO EUROPA srl/SANKOSHA, RAMPI srl,SEATEC di Brutto Maurizio, è fissato per:

D O M E N I C A 2 2 M A R Z O

presso LAVANDERIA LAMPO del Consigliere Assosecco Rocco Lamoglie

via U. Olevano, 48 MORTARA (PV)É necessario comunicare la partecipazione alla Segreteria di Assosecco:

fax 02.7750424 - e.mail: [email protected] - tel. 02.7750447In assenza di conferma NON sarà consegnato l’attestato di partecipazione.

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L’adesione a CONAI è prevista ai sensi dell’art.218 comma 1 lett. s) del D.Lgs. 152/2000 (c.d.Codice Ambientale) e riguarda, oltre ai produttori,anche gli utilizzatori, come sono definiti “i com-mercianti, gli addetti al riempimento, gli utenti diimballaggi pieni.”L’adesione (iscrizione), che per le aziende di nuovacostituzione deve essere formalizzata a CONAIentro 30 giorni dalla data di inizio attività, prevedeil versamento di una quota costituita da un importofisso di € 5,16, alla quale si aggiunge una importovariabile solo per imprese con ricavi complessivi,ottenuti nell’anno precedente, superiori a 500.00,00euro. La quota variabile viene determinata calcolan-do lo 0,00025% sui ricavi delle vendite e delle pre-stazioni.Si sottolinea che l’adesione avviene una volta sola(quindi il pagamento dell’importo fisso è una tan-tum), e il diritto di voto all’assemblea si può eserci-tare anche per delega data alla scrivente UnioneConfcommercio Imprese per l’Italia Milano, Lodi,Monza e Brianza che rappresenta il settore com-merciale/distributivo.

Più articolato è il discorso che riguarda il CAC dadichiarare da parte dell’utilizzatore come importa-tore diretto di imballaggi pieni.L’utilizzatore/importatore, assimilato al produttore,deve iscriversi a Conai e, poiché con l’importazionesi attua la cd “prima cessione”, deve dichiarare ilcontributo ambientale sugli imballaggi o con proce-dura ordinaria (calcolo del peso degli imballaggiimportati secondo ogni singolo materiale) o conprocedura semplificata (applicazione di una aliquo-ta, distinta per prodotti alimentari e non alimentari,sul valore complessivo delle importazioni).La procedura semplificata si applica altresì per undiverso importo anche sul calcolo forfetario sulpeso dei soli imballaggi importati.Le procedure, qui sopra richiamate per sommi capi,sono ben descritte nel Mod. 6.2 import che serve dabase per la dichiarazione (con periodicità mensile,trimestrale o annuale).A partire dal 2014 è divenuto obbligatorio l’invioon line del Mod. 6.2 Import all’indirizzo:www.dichiarazione.conai.org e la dichiarazionedeve essere presentata entro il 20 del mese succes-

N E W SASSOSECCO

Interruzione della linea telefonica: sì al risarcimento

L’improvvisa interruzione della linea telefonica “aduso affari”, se non causata o riconducibile al fruito-re del servizio, è idonea ad arrecare danni e disagiche devono trovare ristoro mediante un risarcimen-to da parte della Compagnia telefonica.Così ha deciso il Tribunale di Roma con la sentenzan. 22789, del 15 novembre 2014. Nella decisione, ilTribunale ha sottolineato che gli obblighi nascentidal contratto di somministrazione di servizi telefo-nici, impongono anche ogni forma di assistenza,correttezza e diligenza da parte del gestore telefoni-co (ai sensi degli artt. 1175, 1375 e 1176, comma 2,

del Codice Civile).Il Giudice, accertata l’inadempienza contrattuale daparte del gestore del servizio telefonico e la man-canza della dovuta assistenza, ha condannato la So -cietà telefonica al risarcimento dei danni patrimo-niali subiti dal fruitore del servizio.Questa sentenza è decisamente interessante e deveessere considerata un precedente per tutti i pulitin-tori che si sono trovati in questa situazione piuttostoseccante e molto penalizzante per l’attività svolta. ISoci possono fare richiesta alla Segreteria di As -sosecco del testo della sentenza.

Ambiente: chiarimenti per adesione e adempimenti CONAI

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sivo (se il CAC è superiore a 31.000,00 euro), deltrimestre successivo (se il CAC è superiore a310,00 euro ma non a 31.000,00 euro), dell’annosuccessivo (se il CAC è inferiore o uguale a 310,00euro) al periodo di riferimento.È prevista altresì una soglia di esenzione per ladichiarazione del CAC se esso non supera la soglia

Modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavorato-ri, estensione degli ammortizzatori sociali, nuoveregole per l’Aspi, cambiamenti nelle norme suicontrolli a distanza, introduzione del contratto atutele crescenti e superamento delle collaborazionicoordinate e continuative: sono le principali novitàcontenute nella delega sul lavoro (il cosiddetto JobsAct) sul quale il Senato ha votato la fiducia. Ecco in sintesi cosa prevede il provvedimento: Contratto a tutele crescenti per i neoassuntiArriva il contratto a tempo indeterminato a tutelecrescenti in relazione all’anzianità di servizio pertutti i neoassunti. Cambia l’articolo 18 dello Statutodei lavoratori con la possibilità di reintegro nelposto di lavoro in caso di licenziamenti illegittimilimitata solo a quelli nulli e discriminatori e a “spe-cifiche fattispecie’’ di quelli disciplinari (legati alcomportamento del lavoratore). Saranno i decretidelegati a stabilire quali saranno queste fattispecie.Sui licenziamenti per motivi economici (esigenzeaziendali) giudicati ingiustificati sarà previsto solol’indennizzo. Riordino forme contrattuali e rapporti lavoro,superamento collaborazioniL’obiettivo al quale si vuole arrivare con il contrat-to a tutele crescenti è di farne la modalità normaledi assunzione sfoltendo le decine di forme contrat-tuali e le norme esistenti. Si punta alla creazione diun testo organico di disciplina delle varie tipologiecontrattuali e al “superamento’’ delle collaborazionicoordinate e continuative. Mansioni flessibili e controlli a distanzaSi rivede la disciplina delle mansioni in caso diriorganizzazione, ristrutturazione o conversioneaziendale con l’interesse del lavoratore alla tuteladel posto di lavoro, della professionalità e dellecondizioni di vita, prevedendo limiti alla modificadell’inquadramento. Il passaggio da una mansione

all’altra diventa più semplice (con la possibilitàanche di demansionamento). Viene rivista anche ladisciplina dei controlli a distanza con la possibilitàdi controllare impianti e strumenti di lavoro. Riforma CIGSarà impossibile autorizzare la cig in caso di cessa-zione “definitiva” di attività aziendale. L’obiettivo èdi assicurare un sistema di garanzia universale pertutti i lavoratori con tutele uniformi e legate allastoria contributiva del dipendente. Saranno rivisti ilimiti di durata del sussidio (adesso il tetto è di dueanni per la cassa ordinaria e di quattro per la straor-dinaria) e sarà prevista una maggiore partecipazio-ne da parte delle aziende che la utilizzano. Si punta alla riduzione delle aliquote di contribu-zione ordinarie (ora all’1,9% della retribuzione) conla rimodulazione delle stesse tra i settori in funzio-ne dell’effettivo impiego. Riforma ASPILa durata del trattamento di disoccupazione dovràessere rapportata alla ‘’pregressa storia contributi-va” del lavoratore con l’incremento della duratamassima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel2016, ndr) per quelli con le carriere contributive piùrilevanti. Si vuole estendere l’Aspi ai collaboratorifino al superamento di questo tipo di rapporto dilavoro. Per le persone in situazione di disagio eco-nomico potrebbe essere introdotta dopo la fruizionedell’Aspi una ulteriore prestazione eventualmentepriva di contributi figurativi. Razionalizzazione incentivi all’assunzione eall’autoimpiegoSi istituisce un’Agenzia nazionale per l’impiego esi punta a semplificare e razionalizzare le proceduredi costituzione e gestione dei rapporti di lavoro alfine di ridurre gli adempimenti a carico di cittadinie imprese. L’obiettivo è svolgere tutti gli adempi-menti per via telematica.

JOBS ACT: i principali contenuti delprovvedimento

di 26,00 euro (per singolo materiale nella proceduraordinaria e di 52,00 euro (nella procedura semplifi-cata) nell’anno solare precedente.A fronte della dichiarazione presentata dalla dittaconsorziata con il Mod. 6.2 Import, Conai emetteràfattura su quanto dichiarato da pagarsi entro 30giorni dal ricevimento.

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Technical clothing: technology

and professional care

A technical garment is defined as such because it possesses highperformance qualities, primarilydesigned to protect the user fromdiscomfort. Technical garments are typicallyused in sports, during which thewearer must be able to rely onprotection from phenomena suchas cold, rain, perspiration, andwind. All of which go under the name of thermophysiological comfort.

How can a technical garmentguarantee thermophysiologicalcomfort?

Protection from water: water repellency

and waterproofingThere are two aspects to be con-sidered in evaluating the ability ofa technical garment to insulate thewearer from moisture.The first concerns the tendency of

I capi tecnici: tecnologia

e manutenzione professionale

Un capo tecnico è così definito inquanto è in grado di garantireprestazioni ad alto contenuto tecni-co, legate principalmente alla pro-tezione dell’utilizzatore da situa-zioni considerate disagevoli. Un capo tecnico viene utilizzatoprincipalmente in un contesto diattività sportiva, durante la qualel’utilizzatore deve poter godere diprotezione in relazione a fenomeniquali il freddo, la pioggia, lasudorazione, il vento. Tutto ciò vasotto il nome di confort termofisio-logico.

Come un capo di abbigliamentotecnico può garantire un conforttermofisiologico?

La protezione dall’acqua: idrorepellenza

e impermeabilitàEsistono sostanzialmente dueaspetti da tenere in considerazio-ne per valutare la capacità di uncapo tecnico di proteggere dal-l’acqua.

Piccola Guida del PulitintoreP G PA cura di ecochem s.r.l. e RITEX Centro Ricerche e Prove Tessili

By ecochem s.r.l. and RITEX Textiles Research and TestingWET & DRY CLEANER GUIDE

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a fabric to absorb liquid whensubjected to light precipitation (forexample: rain or snow). This char-acteristic is known as water repel-lency. A fabric is water repellentwhen the drops resting on it tendto form beads and run off.How does a fabric become waterrepellent? By applying a chemicalproduct to its surface, typically thisis a fluorocarbon resin, which pre-vents water drops from flatteningout and penetrating the fabric. This treatment however is notentirely effective and, with theaccumulation of rain, the fabricwill eventually become wet.Furthermore, the treatment is notpermanent and tends to beremoved during laundering.A second aspect concerning pro-tection from water is so-calledimpermeability, that is: the abilityof the fabric to prevent the pene-tration of water from the outside tothe inside of the garment.How is a garment waterproofed?By applying a polymeric protectivelayer on the under-side; this canbe a simple coating (the analogyin building would be like paintinga wall), or laminating with a mem-brane (that would be like applyingwall paper).The result of both coating and lam-inating is the closing of pores inthe fabric and creation of a physi-cal barrier to penetration of water.

P G PIl primo riguarda la tendenza diun tessuto a bagnarsi quando sot-toposto all’azione di una bagnatu-ra leggera (ad esempio la pioggiao la neve). Tale caratteristica pren-de il nome di idrorepellenza. Un tessuto è idrorepellente quandole gocce appoggiandosi su di essotendono a perlinare e a scivolarevia dal tessuto.Come si conferisce idrorepellenzaad un tessuto? Applicando insuperficie un prodotto chimico,tipicamente una resina fluorocar-bonica, che impedisce alle goccedi appiattirsi e bagnare il tessuto.Tale trattamento tuttavia non forni-sce una efficacia assoluta e conl’accumularsi della pioggia il tessu-to comunque tenderà a bagnarsi.Inoltre il trattamento non è perma-nente ma tende ad essere rimossocon i lavaggi del capo.Un secondo aspetto relativo allaprotezione dall’acqua è la cosid-detta impermeabilità, cioè la capa-cità del tessuto di impedire il pas-saggio dell’acqua dall’esternoall’interno del capo. Come si ottiene l’impermeabilità diun capo? Applicando sul rovesciouna protezione polimerica, che puòessere una semplice spalmatura -l’analogo in edilizia potrebbe esse-re la tinteggiatura di una parete -oppure una laminatura con mem-brana, che può essere consideratauna sorta di carta da parati. Il risultato, sia di una spalmaturache di una laminatura, è la chiusu-ra dei pori del tessuto e la creazio-ne di una barriera fisica all’ingres-so dell’acqua.A seguire si possono osservare lesezioni di due tessuti a cui sonostate applicate delle membrane didiverso tipo.

Following are imagesof sections of two fab-rics to which differenttypes of membraneshave been applied.

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Breathability

Protection from the rain and pene-tration by water is not enough toguarantee the user thermophysio-logical comfort.

There is another basic aspect totake into consideration, and that isthe proper management of perspi-ration.

Since performance garments aretypically worn in conditions of(even intense) physical activity, itbecomes immediately clear whymanagement of the condensationthat forms inside the garment (so-called moisture management)plays a crucial role in the wellbe-ing of the wearer.The technical garment must beable to allow the perspirationvapor that forms during physicalactivity to escape, and the abilityof the membrane or coating toenable this is defined as breatha-bility.

La traspirabilità

La protezione dalla pioggia e dalpassaggio di acqua non è tuttaviasufficiente a garantire una condi-zione di confort termofisiologico

dell’utilizzatore. Esiste un ulterioreaspetto fondamentale di cui tenerconto, cioè la corretta gestionedella sudorazione corporea.

Se si tiene conto che un capo tec-nico viene utilizzato principalmen-te in condizioni di attività fisica,anche intensa, si comprendeimmediatamente che la gestionedell’umidità che si forma all’inter-no del capo, il cosiddetto moisturemanagement, riveste un ruolo cru-ciale per il benessere di chi loindossa.Il capo tecnico deve essere ingrado di far uscire il vapore disudore che si forma durante l’atti-vità fisica e la capacità della mem-brana/spalmatura di favorire que-sto passaggio è definita come tra-spirabilità.

P G P

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Over is an illustration of one way,but not the only one, of howbreathability of a membrane isachieved. The membrane acts like a sieve,blocking the water drop lets - thatare much larger than the watervapor molecules - which manageto pass through the micropores ofthe membrane and exit.Notice that the membrane is alsoable to protect the wearer frompenetration of air from the outsideto the inside, ensuring wind-resist-ant performance and protectionfrom wind chill, where unshieldedwind causes the temperature tofeel colder (cooling effect of wind).

Caring for a technical garment

A technical garment is, by itsnature, an article with a certaindegree of structural complexity,given the presence of variousmaterials: external fabric, micro-grid knit, membrane, bindingagents, inserts, fill and acces-sories. These garments often fea-ture contrasting colors (dark/light)which, in some cases, could be thesource of problems during launder-ing.Professional care of a technicalgarment must follow the care label

Un tipico meccanismo, ma non èl’unico, di traspirazione di unamembrana è raffigurato nell’imma-gine in alto: la membrana si com-porta come un setaccio, bloccan-do le gocce di acqua che sonodecisamente più voluminose rispet-to alle molecole di vapore d’ac-qua, le quali riescono invece adattraversare i micro pori dellamembrana e ad uscire.Si noti che la presenza di unamembrana è in grado anche diproteggere l’utilizzatore dal pas-saggio dell’aria dall’esterno all’in-terno, garantendo una prestazionedi impermeabilità all’aria e unaprotezione dal noto windchill, cioèl’effetto per cui in presenza divento non schermato si avverteuna sensazione di freddo maggio-re (effetto raffreddante del vento).

La manutenzione di un capo tecnico

Un capo tecnico è sicuramente uncapo di una certa complessitàstrutturale, a causa della presenzadi vari materiali: tessuti esterni,magline, membrane, colle diaccoppiatura, inserti, imbottiture eaccessori. In tali capi spesso vi èun abbinamento dei colori a con-trasto (chiaro/scuro), che, in alcu-ni casi, potrebbe essere fonte di

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P G Pcriticità durante il lavaggio.La manutenzione professionale diun capo tecnico deve essere ese-guita rispettando rigorosamente leindicazioni in etichetta di manuten-zione. Spesso tali capi possonoessere lavati solamente in acquain quanto l’uso di un eventuale sol-vente, in particolare il percloroeti-lene, potrebbe portare ad un dan-neggiamento dell’accoppiatura trala lamina e il tessuto, creandoquindi delle perdite di prestazionisignificative. Nel lavaggio ad umido, anche

quello domestico, l’uso di detersiviin polvere è decisamente sconsi-gliato a causa dell’effetto “tappo”sulle porosità della membrana eper le eccessive condizioni di alca-linità che si sviluppano. E’ importante sottolineare che que-sti materiali tecnici, soprattutto nelcaso in cui le membrane nonsiano protette da magline, posso-no essere danneggiati dalle solle-citazioni meccaniche di abrasioneche si sviluppano nel corso dellamanutenzione. È quindi doveroso

instructions to the letter. Often these garments can only bewashed in water since the use ofany solvent, especially perc, couldlead to damaging the sealbetween the membrane and thefabric, causing significant loss ofperformance.Use of powdered detergents, pro-fessionally and at home, is strong-ly discouraged, due to the “clog-ging” effect on the porosity of themembrane and the excessive alka-linity that develops.It should be emphasized that these

technical materials, especially incases where the membrane is notprotected by micro-grid material,can be damaged by the mechani-cal stress from abrasion that oc -curs during laundering. Thus, it is necessary to protect thegarment from excessive friction byusing appropriate machine loads.As far as ironing is concerned, useof steam is not advised, in order toavoid damaging the bond betwe -en the membrane and the fabricand to take advantage, whereverDD54

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LaboratorioCentro Ricerche e Prove TessiliVia Maglio di Sopra, 336073 Cornedo Vicentino VicenzaTel. 0445 446393Fax: 0445 459042e-mail: [email protected]

ecochem s.r.l.Via L. L. Zamenhof, 223600 VicenzaTel. 0444 911888Fax: 0444 911903e-mail: [email protected]

P G Pproteggere il capo dagli sfregamentieccessivi, utilizzando carichi macchinaadeguati.Per quanto riguarda la stiratura finale èsconsigliato l’uso del vapore, sia pernon danneggiare l’accoppiatura fra lamembrana e il tessuto sia per sfruttare,qualora sia permessa, l’azione rigene-rante del calore secco sull’idrorepellen-za. Infatti l’effetto idrorepellente delleresine applicate al tessuto può in alcunicasi ridursi notevolmente dopo il lavag-gio, ma la stiratura a secco è in gradodi ripristinarne appieno le prestazioni.

possible, of the revitalizingeffect of dry heat on waterrepellency. Indeed, the waterrepellent effect of the resinsapplied to fabric can insome cases be reduced con-siderably after laundering,but dry ironing is able tofully restore performance lev-els.

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ba b o n a t i a

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I bilanci familiari in crisicolpiscono le lavanderieLe difficoltà economiche, che ormaida qualche anno segnano la capacitàdi spesa delle famiglie italiane, hannoprogressivamente portato a rivedere iloro stili di vita e – come noto - han -no prodotto una contrazione dei con-sumi.Quando parliamo di consumi però,non ci riferiamo esclusivamente al -l’acquisto di beni più o meno neces-sari, ma ad una generale riduzione ditutto ciò che viene percepito comenon indispensabile.Per intenderci, se una famiglia ha dif-ficoltà a far quadrare il suo bilancio èchiaro che penserà prima alle speseper mangiare, pagare utenze, affitti ea tutte le necessità primarie dei com-ponenti il nucleo familiare e poi alsuperfluo, ma spesso se a fine mesequalche cosa resta si decide di taglia-re quel superfluo per risparmiare epoter così far fronte ad eventuali spe -se impreviste.La lavanderia, anche grazie all’inno-vazione dei tessuti utilizzati dalleconfezioni e a lavatrici domestichesempre più sofisticate - che consento-no il lavaggio in casa di molti capiche prima venivano portati in lavan-deria - non è più avvertita come ser-vizio necessario.Pensiamo solo a quante coperte e so -vracoperte lavavamo un tempo men-tre oggi i più pratici e caldi piumonivengono lavati in casa. Stessa storia con i cappotti sostituitidai piumini lavabili in casa.Vogliamo poi parlare delle tante selfservice che hanno portato via tantodel lavoro dell’acqua, senza voler quiaffrontare la problematica di una ge -stione spesso fuori legge di tali atti-

vità che offrono servizi che non po -trebbero offrire e sono quindi forte-mente competitive, economicamente,con le lavanderie tradizionali!Questa nuova situazione ha colpitoduramente tutti gli operatori del setto-re molti dei quali a stento ce la fannoa continuare a tenere la serranda alza-ta, magari riducendo il personale, matanti altri cessano la propria attività.Da tempo i pulitintori devono com-battere con l’eccessiva concorrenza,anche scorretta come detto, e con ipesanti costi di gestione, oggi – fer -mo restando queste criticità – c’è ilgrande problema del drastico calodella domanda. Si è infatti ridotta dicirca un terzo la spesa per la lavande-ria. Si lava in casa, si ritarda il cam-bio stagione o semplicemente si deci-de di lavare meno.La gestione delle attività è diventataestremamente complessa in quanto, afronte di un costante aumento deicosti di gestione, non si riesce più atrasferire le maggiori spese sul prezzodel servizio al cliente che già faticaad entrare in lavanderia. Perciò i prezzi non si possono alzarementre per l’imprenditore ci sonosempre nuove spese cui far fronte. Nel frattempo avanza la grande distri-buzione, con un servizio di presa eritiro dei capi all’interno dei super-mercati, che lavorano con orari estre-mamente elastici e puntano tutto sulcontenimento dei prezzi.In questo scenario, comunque, conti-nuano ogni mattina ad aprire i proprinegozi migliaia di piccoli imprendito-ri, che lavorano con passione, convin-ti che la professionalità ed il rapportocon il cliente paghi sempre.

di Vito Carone Presidente CONFARTIGIANATO ANIL

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Come riconoscere le scarpe e i vestiti pericolosi per la salute

Notizie di Categoria

Il colore di moda questa stagione po trebbe piacere atutti tranne che... alla nostra pelle! Pochi sanno infatti che solo in Italia, l’8% delle pa -tologie dermatologiche sono dovute al contatto coni vestiti.

Per rimediare a questa pericolosa si tuazione qualcu-no ha pensato al progetto “MadeinColours” cheprevede l’inserimento nella etichetta già ob bliga -toria per legge di un codice a barre che certifichi gliagenti utilizzati per la colorazione del capo. Basta quindi a capi, che riempiono gli scaffali deinegozi o i banchetti dei mercati, contenenti anche leammine aromatiche, sostanze altamente canceroge-ne per cessione da contatto con la pelle e moltospesso usate nelle lavorazioni provenienti da Paesiasiatici. Potrebbe anche essere un altro passo perproteggere il vero Made in Italy.Può, come qualcuno disse, il batter d’ali di una far-falla in Cina, provocare un tornado nel resto delmondo?Nel settore della moda sembra proprio che il cosid-detto effetto farfalla, locuzione che racchiude in séla no zione maggiormente tecnica di dipendenzasensibile alle condizioni iniziali, presente nella teo-ria del caos, ven ga confermata. Da tempo anche l’associazione Greenpeace denun-cia che nel Paese del Sol Levante grandi aziendeche lavorano per gran parte dei brand internaziona-li, utilizzano, nella fase di produzione e di lavaggiodei loro capi, so stanze tossiche che vengono scari-cate nell’ambiente. Un problema che riguarda quei Paesi lontani?Niente affatto! Tutti i giorni veniamo a contatto con questi agentichimici attraverso gli abiti che indossiamo. Non solo: i residui industriali contaminano le acquee quindi i pesci che poi ci ritroviamo anche noi Ita -liani sulle nostre tavole. È per questo che Michela Kahlberg, manager che

da anni si occupa di co loranti, ha lanciato il proget-to “Ma de in colours”. L’idea è quella di convincerele aziende ad adottare una etichetta con un codice abarre che permetta al consumatore di verificare, tra-mite una app sul suo cellulare, tut te le sostanze uti-lizzate. Semplice!Pur essendo l’Europa dotata di un re golamento, ilReach, “Registra zio ne, valutazione e autorizzazionedei composti chimici”, entrato in vigore nel 2007,che vieta o limita l’uso di de terminati prodotti chi-mici, le labili norme sull’origine, la difficoltà di fa -re controlli e la spregiudicatezza di alcuni importa-tori/produttori, fanno si che quando leggiamo sulleetichette “made in Italy” non abbiamo la certezzache il prodotto sia stato realizzato interamente nelnostro Paese. Una azienda può fabbricarlo in Cina,dove non ci sono controlli, e poi spedirlo in Italiaper gli ultimi ritocchi ed avere così la possibilità dietichettarlo lecitamente come Made in Italy.In questo modo, il consumatore oggi non ha le cer-tezza di non indossare capi che possono esserenocivi per la sua salute. Sono centinaia le sostanze chimiche utilizzate nel-l’industria tessile per la colorazione, come spiegaChiara Campione, responsabile di Green pea ce: “Inquesti anni abbiamo analizzato i vestiti e le scarpedelle maggiori aziende mondiali e abbiamo chiestoloro di eliminare subito i composti più pericolosicome i nonilfenoli etossilati (Npe), gli ftalati e gliperfluoroclorurati”. Un esempio per tutti sui danniche alcune sostanze possono provocare alla salutedell’umo: i nonilfenoli etossilati, una volta rilasciatinell’ambiente, non si degradano facilmente, risalgo-no la catena alimentare fino arrivare all’uomo epossono alterare il nostro sistema ormonale. In Europa il loro utilizzo è vietato per molti prodot-ti. Gli ftalati so no utilizzati nella pelle artificiale,nella gomma e in alcuni coloranti. Entro il 2015verranno messi al ban do nell’Ue. I composti chimi-ci perfluoroclorurati hanno effetti sul fegato e pos-sono influire sui livelli di crescita e sulla riprodu-zione ormonale”. Ma non solo. L’Associazione Tessile e Salute haanalizzato la presenza di sostanze pericolose nelmercato tessile italiano: i capi d’abbigliamento

Page 59: Detergo Febbraio 2015

presi in considerazione contenevanometalli pesanti (6%), ammine aroma-tiche cancerogene (4%), coloranti al -lergenici (4%), formaldeide (4%).Mentre il 50% delle calzature in pelleo in cuoio aveva al suo interno cromoVI, un agente cancerogeno. La ricerca ha dimostrato che il 7-8%delle patologie dermatologiche sonodovute al contatto con i vestiti.

Dati confermati anche dal rapportoRapex (sistema europeo di allertarapido per i prodotti non alimentari)che indica gli abiti alla moda come iprodotti con più so stanze chimiche arischio. Insomma gli abiti fabbricati in Paesiextra UE potrebbero ucciderci ma noicontinuiamo, inconsapevolmente, adacquistarli.

Page 60: Detergo Febbraio 2015

DD60DETERGO 2015 FEBBRAIO / FEBRUARY

Si è chiuso con successo, domenica25 gennaio scorso all’Hotel Cosmo -politan di Civitanova il quarto e ulti-mo incontro formativo per l’anno2014 del settore pulitintolavanderie,organizzato da Confartigianato Im -prese Macerata.Titolo della giornata formativa “Co -me prevenire i danni: saper analizzareun capo e riconoscerne la composi-zione è il primo passo per scongiura-re il pericolo. Impariamo a leggerebene le etichette”.Imparare quindi a leggere bene le eti-chette dei capi per prevenirne i danniè lo scopo del corso di formazioneche ha visto grande affluenza da partedelle pulitintolavanderie di Confarti -gianato Imprese Macerata. Il seminario, tenuto da Giuseppe Pen -nino, dello studio tecnico Centro Ri -cerche Detergenza Tessile, ha avutol’obiettivo di aiutare le imprese parte-cipanti a comprendere i reali cambia-

menti del settore, influenzato in parti-colare dai processi innovativi dellamoda che sfociano nell’utilizzo dimateriali e tessuti nuovi. Tali novità comportano che le lavan-derie debbano saperne riconoscere lacomposizione e capire come trattareil capo di abbigliamento. Sono state oltre 110 le presenze inaula degli operatori del settore pulitin-tolavanderie della Regione Marche.

Notizie dal Territorio

Etichette: impariamocome leggerle

Ad intervenire all’incontro anche lapresidente provinciale Confartigia na -to Macerata Rita Pieri gè, la presiden-te regionale Katia Sdrubolini eFederico Mosca del servizio ambientedi Confartigianato Imprese Macerata.Il relatore Pennino si è soffermato inparticolare sull’analisi delle etichetteche assumono un ruolo fondamentalenella corretta individuazione del pro-cedimento di pulizia da adottare.Infatti è necessario, oltre che ricono-scere i simboli, che non sempredanno indicazione corretta sullamigliore procedura di manutenzionedel capo, anche saper riconoscere lepericolose insidie che etichette ripor-tanti indicazioni non corrette di la -vaggio nascondono. Molti preziosiconsigli sono stati forniti anche sullamanutenzione delle macchine e sullagestione amministrativa delle aziende.La presidente regionale Katia Sdru -bolini ha invece puntualizzato l’im-portanza della formazione professio-nalizzazione del settore, che seppur incrisi, deve essere mantenuta al fine diconsolidare e sviluppare i rapporticon la propria clientela. Mosca è intervenuto poi in materia dinormative ambientali elencando gliadempimenti obbligatori per il settorequali emissioni in atmosfera per lemacchine lavasecco a ciclo chiuso,Fgas per la refrigerazione delle mac-chine lavasecco, rifiuti e acque reflue.

Page 61: Detergo Febbraio 2015

Nello scorso numero di questa rivistaavevamo dato notizia che il “Mille-proroghe”, emanato dal Governo allafine del mese di Dicembre 2014, pro-rogava l’entrata in operatività del SI -STRI rinviando l’avvio del Sistemadi tracciabilità dei rifiuti al 1° gen-naio 2016 e rinviando al 1° febbraio2015 l’entrata in vigore dell’applica-bilità delle sanzioni concernenti lamancata iscrizione ed il mancato pa -gamento del contributo annuale per isoggetti tenuti secondo la vigentenormativa ad usare il SISTRI; mentrel’applicazione delle sanzioni riguar-danti il mancato o non corretto utiliz-zo è rinviata 1° gennaio 2016, cioè inconcomitanza con l’avvio dell’opera-tività “definitiva” del SISTRI.Ora i pareri di merito delle commis-sioni Ambiente e Attività Produttivedella Camera riaccendono, nelleimprese, la speranza per una positivasoluzione del pasticcio sulle sanzioniSistri contenuto nel testo del Mille -proroghe”. Confartigianato Impreseda subito aveva denunciato il rischio

Notizie Sindacali

che migliaia di imprese (per fortunaresta l’esclusione per quelle con me -no di 10 dipendenti) sarebbero statecostrette a pagare, entro il primo feb-braio, i contributi per un sistema maidivenuto effettivamente operativo eche, secondo la Confartigianato, nonha alcuna utilità per le aziende e perl’ambiente.Le commissioni nell’esprimere parerefavorevole alla conversione del de -creto, hanno posto alcune condizioniche, se approvate in sede definitiva,consentirebbero di sospendere il pa -gamento dei contributi annuali. Tra le richieste, infatti, c’è “la proro-ga, fino al 31 dicembre 2015, del ter-mine, previsto al 1° febbraio, per l’o-peratività delle sanzioni concernentil’omissione dell’iscrizione al Sistri edel pagamento del contributo per l’i-scrizione stessa.Le condizioni poste dalle Commis -sioni parlamentari hanno raccolto lesollecitazioni di Confartigianato cheritiene la proroga una scelta di buonsenso, visto che il Sistri sarà smantel-lato e si studierà, anche con il contri-buto delle associazioni nazionali dirappresentanza delle imprese, un si -stema di tracciabilità dei rifiuti real-mente efficace. “Invitiamo dunque –afferma Giorgio Merletti, PresidenteConfartigianato Imprese - il Parla -mento a confermare, in sede di appro-vazione definitiva, le indicazioni del lecommissioni”.

SISTRI: una storia infinita

DD61DETERGO 2015 FEBBRAIO / FEBRUARY

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La CNA rende noto che l’Inail fi -nanzia in conto capitale le spesesostenute per progetti di migliora-mento dei livelli di salute e sicu-rezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono leimprese, anche individuali, ubica-te su tutto il territorio nazionale eiscritte alla Camera di Commer -cio, e quindi anche le imprese delcomparto Tintolavanderie. Sono ammessi a contributo pro-getti ricadenti in una delle seguen-ti tipologie:

1) progetti di investimento;2) progetti di responsabilità

sociale e per l’adozione dimodelli organizzativi.

Le imprese possono presentareun solo progetto per una solaunità produttiva, riguardante unasola tipologia tra quelle indicate.Per i progetti di tipologia 2 l’inter-

vento richiesto può riguardaretutti i lavoratori facenti capo adun unico datore di lavoro, anchese operanti in più sedi o più re -gioni.Le risorse finanziare destinate alla Regione Marche ammontanoa € 9.286.393.

DD62DETERGO 2015 FEBBRAIO / FEBRUARY

CNA e Fidimpresa Marchesostengono le imprese che investono in interventi per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Bando INAIL

Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spesesostenute dall’impresa per la realizzazione del progetto, al netto dell’IVA.

Il contributo massimo erogabile è pari a € 130.000. Il contributo minimo ammissibile è pari a € 5.000. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’a-dozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fis-sato il limite minimo di contributo.

È possibile presentare domanda a partire dal 3 marzo 2015 e fino alle ore 18.00 del 7 maggio 2015.Per maggiori informazioni è possibile contattare le sedi CNA e Fidimpresa Marche.

Page 63: Detergo Febbraio 2015

una legge, senza alcun coinvolgimento delle asso-ciazioni, come la CNA, in grado di fornire suggeri-menti e osservazioni sostanziali, che rispondesse-ro alle esigenze reali delle imprese del settore.Dopo anni di richieste disattese, l’approvazionedella legge è stata accolta con molta soddisfazio-ne e inconsapevole euforia che ha, inizialmente,pervaso tutti e non ci ha fatto riflettere sulle conse-

guenze che, alcune disposizioni normative, avreb-bero avuto sulle nostre attività. In questi anni qual-cosa è stato fatto, vedi la riduzione delle ore delcorso di formazione da 1200 a 450, ma non basta!Molti problemi nascono da comportamenti difformie/o omissivi delle Regioni, una situazione chenecessita una attenta azione politico sindacale.Quanto esposto deve stimolare un’attenta rifles-sione, a cui deve seguire una forte azione politicosindacale della CNA, per avviare un percoso ingrado dare una risposta concreta alle questionisopra citate e, al contempo, migliorare le condizio-ni di lavoro e di sviluppo delle nostre imprese.L’auspicio è che, se le problematiche sopra espo-ste sono condivisibili, il mondo della rappresentan-za sindacale del nostro comparto se ne facciacarico, confrontandosi per trovare una linea comu-ne da intraprendere verso tutte le Istituzioni che, adiverso titolo, hanno un ruolo nell’applicazionedella Legge 84/2006. Siamo convinti che un’azioneunitaria e condivisa potrà dare sicuramente deirisultati migliori, in caso contrario CNA TINTOLA-VANDERIE si muoverà autonomamente e, se nondovessero esserci spazi per sanare le questioni datempo irrisolte, saremo costretti ad avanzare pro-poste radicali sulla legge 84/2006.

Presidenza Naz CNA TintolavanderieGiovanni Molinari

Il Dott.Mario Turco ha lasciato l’incarico come refe-rente nazionale CNA TINTOLAVANDERIE perandare a ricoprire un altro importante ruolo inCNA. Colgo l’occasione per ringraziarlo, a nome ditutti coloro che lo conoscono, della PresidenzaNazionale CNA TINTOLAVANDERIE e del gruppodi lavoro, per il lavoro svolto, con i nostri miglioriauguri per il suo nuovo incarico.La Dott.sa Antonella Grasso è la nuova funzionariache avrà l’onere di coordinare il lavoro sindacaledelle TINTOLAVANDERIE CNA, alla quale va il miopersonale benvenuto e i miei migliori auguri per ilsuo nuovo incarico, anche da parte dellaPresidenza e del gruppo di lavoro. La categoria sta attraversando il periodo peggioreche abbia mai conosciuto, ma tutto ciò non cideve rendere apatici e remissivi, dobbiamo, inve-ce, trovare forza ed energia per elaborare propostee soluzioni che ci consentano di uscire da questacrisi.Le problematiche del nostro settore sono moltepli-ci: l’applicazione della legge 84/2006, il vuoto nor-mativo di moltissime Regioni nella emanazionedelle norme attuative, l’impossibilità di far decolla-re i corsi di formazione per l’ottenimento dellaqualifica di responsabile tecnico. Situazioni che siaggiungono alla crisi economca, complicano lavita delle nostre imprese e il loro sviluppo e, para-dossalmente, contribuiscono a far crescere la con-correnza sleale, da parte delle lavanderie self, el’evasione fiscale.La latitanza delle Istituzioni, a tutti i livelli, è sicura-mente la prima fonte dei nostri problemi, pertantotutte la associazioni devono intervenire in questadirezione, per avviare operativamente un reale per-corso di qualficazione aziendale e professionale. Ilconcetto di semplificazione, ad oggi, resta solo informa astratta, non si vedono segnali di concretez-za.La situazione non è più sopportabile dalle aziende,è inammissibile che la legge 84/2006, dopo noveanni, non trovi ancora una piena attuazione, in unalogica di semplificazione troppo spesso sbandiera-ta dalla politica, ostacolando di fatto lo sviluppo ela qualificazione delle tintolavanderie. Una chiara regolamentazione delle attività eserci-tate dalle nostre imprese, era stata oggetto dirichiesta che la categoria aveva fatto molti anni fa.Purtroppo i tempi della politica non corrispondonoa quelli dell’impresa, e solo dopo 20 anni arriva

Il rinnovamento. Legge 84/2006Dobbiamo riscrivere il futuro

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Elenco iscritti all’Associazione FornitoriAziende Manutenzione dei Tessili

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Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

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manufacturers

DALMON S.r.l.Via San Benedetto, 24 36016 THIENE VIELECTROLUX PROFESSIONAL S.p.A.Viale Treviso, 1533170 PORDENONE PNFIRBIMATIC S.p.A.Via Turati, 16 40010 SALA BOLOGNESE BOGIRBAU ITALIA S.r.l.Via delle Industrie, 29 e30020 MARCON VEGRANDIMPIANTI I.L.E. Ali S.p.A.Via Masiere, 211 c 32037 SOSPIROLO BLILSA S.p.A.Via C. Bassi, 1 40015 SAN VINCENZO DI GALLIERA BOIMESA S.p.A.Via degli Olmi, 22 - II° Z.I. 31040 CESSALTO TVINDEMAC S.r.l.Zona Ind.le Campolungo63100 ASCOLI PICENOITALCLEAN S.r.l.Via Ossola, 740016 SAN GIORGIO DI PIANO BOJENSEN ITALIA S.r.l.Strada Provinciale Novedratese, 4622060 NOVEDRATE COKANNEGIESSER ITALIA S.r.l.Via Cesare Pavese, 1/3 20090 OPERA MIMAESTRELLI S.r.l.Via Stalingrado, 2 40016 SAN GIORGIO DI PIANO BOMIELE ITALIA S.r.l.Strada Circonvallazione, 27 39057 APPIANO SULLA STRADA DEL VINO BZMONTANARI S.r.l. ENGINEERING CONSTRUCTIONVia Emilia Ovest, 1123 41100 MODENA MOPIZZARDI S.r.l.Via Nino Bixio, 3/5 20036 MEDA MIREALSTAR S.r.l.Via Filippo Turati, 5 40010 SALA BOLOGNESE BORENZACCI S.p.A.Via Morandi, 13 06012 CITT� DI CASTELLO PG

SKEMA S.r.l.Via Clelia, 16 41049 SASSUOLO MOTHERMINDUS S.r.l.Via Gino Capponi, 2650121 FIRENZE FIUNION S.p.A.Via Labriola, 4 d40010 SALA BOLOGNESE BOZETOLINK S.r.l.Largo Cesare Cantù, 8 50134 FIRENZE FI

DistributoriDistributors

SETEL S.r.l.Via delle Industrie26010 CASALETTO CEREDANO CR

MACCHINARI PER LO STIROIRONING EQUIPMENT

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies and subsidiaries of foreign

manufacturers

BARBANTI S.r.l.Via di Mezzo, 78 San Giacomo Roncole 41037 MIRANDOLA MODUE EFFE S.p.A.Via John Lennon, 10 - Loc. Cadriano 40057 GRANAROLO DELL'EMILIA BOFIMAS S.r.l.Corso Genova, 25227029 Vigevano PVGHIDINI BENVENUTO S.r.l.Via Leone Tolstoj, 24 20098 SAN GIULIANO MILANESE MIPONY S.p.A.Via Giuseppe Di Vittorio, 8 20065 INZAGO MISIL FIM S.r.l. marchio SILCVia Campania, 19 60035 JESI ANTREVIL S.r.l.Via Nicolò Copernico, 1 20060 POZZO D'ADDA MI

DistributoriDistributors

LAVASECCO 1 ORA-CATINET/SANKOSHA S.r.l.Via Roma, 10810070 CAFASSE TO

DETERGENTI, SOLVENTI, MATERIE AUSILIARIE, ECC.

DETERGENTS, SOLVENTS, AUXILIARIES, ETC.

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

BIAR AUSILIARI BIOCHIMICI S.r.l.Via Francia, 7/9 20030 SENAGO MICHRISTEYNS ITALIAVia F.lli di Dio, 220063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MICLINERS S.r.l.Via Giuseppe Di Vittorio, 38 25125 BRESCIA BSDIM S.r.l. Detergenti Ind. MilanoVia Guglielmo Marconi, 1520812 LIMBIATE MBECOLABVia Paracelso, 6 - Centro Dir. Colleoni20864 AGRATE BRIANZA MBRARO S.r.l.Via 1° Maggio, 1475100 MATERA MTSURFCHIMICA S.r.l.Via Milano, 6/620068 PESCHIERA BORROMEO MITINTOLAV S.r.l.Via Massimo D'Antona, 7 10028 TROFARELLO TO

MANUFATTI TESSILITEXTILE PRODUCTS

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

CORITEX S.n.c.Via Cà Volpari, 2524024 GANDINO BGEMMEBIESSE S.p.A.Piazza Industria, 7/8 15033 CASALE MONFERRATO ALGASTALDI & C. S.p.A. Industria TessileVia Roma, 10 22046 MERONE COLAMPERTI CARLO TESSITURA E FIGLIO S.p.A.Via della Tecnica, 8 23875 OSNAGO LC

Members to the Textile Care Suppliers’ Association

Page 65: Detergo Febbraio 2015

DDDETERGO Pubblicazione ufficiale di Associazione Fornitori Aziende Manutenzione dei Tessili

Direttore responsabile: Stefano FerrioComitato di redazione: Roberto Colombo, Laura Lepri, Claudio Montanari, Luciano Miotto, Gabrio Renzacci, Riccardo Ripamonti, Felice Mapelli, Gabriella Platè, Giovanni SalvatiSi ringraziano i signori: Vito Carone, Andrea Genevois, Laura Lepri, Giovanni Molinari, Emilia Pecorara, Italo Pace, Gabriella Platè, Riccardo VarottoDirettore Generale: Ugo SalaSegretaria di redazione: Franca CesariniDirezione, redazione, amministrazione, pubblicità: DETERSERVICE srl • 20158 Milano • via Angelo Masina, 9 Tel +39 02 39314120 • Fax +39 02 39315160 • e-mail: [email protected] - www.detergo.euProgetto grafico e impaginazione: STRIKE/Milano • e-mail: [email protected]: Presscolor • Milano

La riproduzione degli articoli pubblicati non è consentita salvo autorizzazione scritta.Abbonamento annuo (11 numeri) Euro 32,00 (anziché Euro 42,00) - (22 numeri) Euro 54,00 (anziché Euro 84,00)• Estero Euro 80,00 • Una copia Euro 4,50ON LINE - In formato elettronico verrà inviata in forma gratuita. Inviare e-mail con richiesta a: [email protected] versamenti intestati a Detersevice SRL - Via A. Masina, 9 - 20158 Milano, possono essere effettuati a mezzo bonificoBANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA AGENZIA 10 MILANO - IBAN: IT11 C 05387 01609 000001504285 BIC: BPMOIT22 XXXGli abbonamenti possono decorrere da qualsiasi numero. I manoscritti non si restituiscono. L’editore non si assume responsabilità per errori contenuti negli articoli o nelle riproduzioni.Le opinioni esposte negli articoli impegnano solo i rispettivi Autori. Ad ogni effetto il Foro competente è quello di Milano.Tiratura: 11.000 copieLa pubblicità non supera il 50% del numero delle pagine di ciascun fascicolo della RivistaAutorizzazione Tribunale di Milano n° 2893 del 25.11.1952 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa ROC N. 18402Distribuzione: Poste Italiane s.p.a.

MASA S.p.A. INDUSTRIE TESSILIVia Mestre, 37 - Loc. Bolladello21050 CAIRATE VANOBILTEX S.r.l. - GRUPPO TESSILE LGVIA I° MAGGIO, 39/4125038 ROVATO BSPAROTEX S.r.l.Via Massari Marzoli, 17 21052 BUSTO ARSIZIO VATELERIE GLORIA S.r.l.Viale Carlo Maria Maggi, 25Loc. Peregallo20855 LESMO MBTESSILTORRE S.r.l. Via Giuseppe Verdi, 34 20020 DAIRAGO MITESSITURA PEREGO S.r.l.Via Milano, 23/A24034 CISANO BERGAMASCO BG

DistributoriDistributors

CROTEX ITALIA S.r.l.Via U. Mariotti Z.I. Agostino 51100 PISTOIA PT

INFORMATICAINFORMATION TECHNOLOGY

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

Manufactoring companies andsubsidiaries of foreign

manufacturers

ABG SYSTEMS S.r.l.Via Milano, 720084 LACCHIARELLA MISINDATA S.p.A.Via Rovereto, 1720871 Vimercate MB

ACCESSORIACCESSORIES

Aziende produttrici e filiali di produttori esteri

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manufacturers

A 13 S.r.l.Via Venini, 5720127 MILANO MIALVI S.r.l.Strada Statale 230, 49 13030 CARESANABLOT VCNUOVA FOLATI S.r.l.Via dell'Archeologia, 2 - Z.I. Prato Corte 00065 FIANO ROMANO RMSCAL S.r.lViale Rimembranze, 93 20099 SESTO SAN GIOVANNI MI

LEGGE PRIVACY - TUTELA DEI DATI PERSONALIINFORMATIVA AI LETTORIRendiamo noto agli abbonati e ai lettori di Detergo che i dati utilizzati per la spe-dizione della rivista fanno parte dell’archivio elettronico della Deterservice srl,con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158 Milano.I dati vengono trattati ed utilizzati nel rispetto delle norme stabilite dal D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati personali a mezzo strumenti cartacei o elettronici.In particolare questi dati (consistenti essenzialmente in nome e indirizzo) vengo-no utilizzati per la spedizione della rivista e di materiale a stampa connesso conl’attività editoriale della Deterservice srl.Ciascun lettore può richiedere in qualsiasi momento, a mezzo posta o fax, disapere quali suoi dati sono in archivio, richiederne la modifica, la rettifica oanche la cancellazione. I dati non sono ceduti e diffusi a terzi né utilizzati perscopi diversi da quelli sopra citati.

FAC-SIMILE DI RICHIESTA DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL CODICE DELLA PRIVACY

Il sottoscritto…………………………………………………………….....................Azienda………………………………………………………….................................Indirizzo………………………………………………………....................................Località………….....………................................ Cap…………… Prov. …………Chiede alla Deterservice srl, con sede in Milano, Via A. Masina, 9 - 20158Milano- e-mail: [email protected] - Tel. 02 39314120 - Fax 02 39315160❐ di conoscere i suoi dati contenuti nell’archivio elettronico di Deterservice srl;❐ di modificare i dati come sopra specificati;❐ di cancellare nell’archivio i suoi dati

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