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LA CONSEGNA DELLE LENTI PROGRESSIVE
E GLI ESERCIZI DI ADATTAMENTO
Una strategia operativa a garanziadel comfort e della sicurezza
Questo Manuale nasce dall’esigenza di ottimizzare
la spiegazione delle lenti progressive durante
la loro consegna all’Utente così da portare a giusto
compimento il lavoro svolto.
Due anni di ricerca applicata hanno permesso
agli Autori di strutturare un protocollo
di spiegazione semplice e veloce da poter usare
con successo con tutti gli utilizzatori finali.
FABIANO EDITORE
® Copyright 2009 – Fabiano Group srl
Fabiano EditoreReg. San Giovanni 40 – Canelli (AT)Tel. 0141 827801 – Fax 0141 8278300e-mail: [email protected] – www.fabianogroup.com
Gli Autori e l’Editore declinano ogni responsabilità per eventuali errori contenuti nel testo.Tutti i diritti sono riservati.È vietata ogni riproduzione totale o parziale.
Coordinamento Scientifico: Istituto Scientifico INTERVISIONTM
via Signorelli, 3 - MilanoTel. 02 316790 - Fax 0234939222e-mail: [email protected] - www.intervisionitalia.com
Grafica e stampa: Fabiano Group srlReg. San Giovanni 40 - Canelli (AT)
Finito di stampare: Gennaio 2009
ISBN 978-88-89629-45-1
Fabiano Group srl - Reg. S. Giovanni 40 - 14053 Canelli (AT) - Tel. 0141 827801 - Fax 0141 8278300E-mail: [email protected] - www.fabianogroup.com
Indice
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IL METODOLa sperimentazione e la validazione del metodoLa spiegazione e la durataIl concetto chiave è che non si teme ciò che si conosce
GUIDA INTRODUTTIVACome far indossare l’occhiale e controllare la centraturaRidurre subito i disagi percettivi indossando l’occhialeRegistrazione dell’occhiale e controllo delle centrature
Capitolo 1.
LONTANO E VICINOLe aree visive funzionali del lontano
Principio d’efficienza e limiti delle lentiMovimenti verticali del capo- TRASFERIRE ALL’UTENTE I PRIMI CONCETTI SULLA FUNZIONALITÀ DELLE LENTI PROGRESSIVE
Movimenti orizzontali del capo- TROVARE LA MIGLIORE QUALITÀ VISIVA DURANTE L’ESPLORAZIONE DELL’AMBIENTE ATTRAVERSO
L’AREA DEL LONTANO
Le aree visive funzionali del vicinoArea confortevole da vicino e postura- LA LIBERTÀ DEL CAMPO PERCETTIVO NITIDO DA VICINO È IN RAPPORTO ALLA DIMENSIONE
DELL’AREA DA VICINO DELLA LENTE PROGRESSIVA
- PARAMETRI DI COSTRUZIONE DELLE PROGRESSIVE STANDARDIZZATE
Metodo d’utilizzo della lente progressiva nella lettura- INSEGNARE A TROVARE L’AREA PER VICINO E COMPRENDERNE L’ESTENSIONE
Area del vicino e modalità di lettura- COME UTILIZZARE AL MEGLIO L’AREA DEL VICINO
- COME COMPORTARSI IN CONDIZIONI DOVE NON TUTTO IL CAMPO VISIVO DI LETTURA RISULTA
NITIDO
La dimostrazione: “Gli esercizi del mento”
Capitolo 2.
MUOVERSI NELL’AMBIENTE
Concetto chiave: interfaccia occhiale progressivo e ambiente esternoESERCIZI NEL LIBERO SPAZIO
- ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA PER UTILIZZARE CORRETTAMENTE LE DIVERSE AREE DELLA LENTE
PROGRESSIVA NELLO SPAZIO AMBIENTE
- OGGETTI IN POSIZIONI DIVERSE
- COME AFFRONTARE LE SCALE
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LA CONSEGNA DELLE LENTI PROGRESSIVE E GLI ESERCIZI DI ADATTAMENTO
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Capitolo 3.
ESERCIZI DOMESTICI COME CONSOLIDAMENTO ALLA SPIEGAZIONE
Concetto chiaveA chi proporre gli esercizi?Casi in cui l’utilizzo degli esercizi domestici è necessario - PASSAGGIO DALLA BIFOCALE ALLA LENTE PROGRESSIVA
- ANISOMETROPI
- PASSAGGIO DA UN CORRIDOIO DI PROGRESSIONE LUNGO AD UNO CORTO
- SOGGETTI CON CORREZIONE MODIFICATA DA LONTANO (IPERMETROPI)Gli esercizi di adattamento
DEPLIANT PER L’UTENTE: ‘COME UTILIZZARE AL MEGLIO LE LENTI PROGRESSIVE’
Conclusioni e Referenze.
CONCLUSIONI
GLI AUTORI, IL CURATORE, I RINGRAZIAMENTI
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pagina 43pagina 44
Il MetodoLuca Giannelli e Roberto Peterle
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Il Metodo
La convinzione popolare che è difficile adattarsi alle lenti progressive ed il rischioeconomico è elevato trova ampio riscontro nella categoria degli Ottici che approntae consegna le lenti. Per risolvere positivamente il problema è nato questo Manualecome strumento attivo di comprensione e di dialogo con gli Utenti portatori di lentiprogressive (PAL’s).
� La sperimentazione e la validazione del metodo
L’idea di base è stata di strutturare una spiegazione sul corretto utilizzo delle lentiprogressive che fosse rapida e facilmente comprensibile all’utilizzatore finale.Due anni di sperimentazione hanno dimostrato che utilizzare un metodo di con-segna che spieghi esaurientemente e con esempi concreti il funzionamento di talilenti riduce fino al 40% il tempo di adattamento da parte dell’Utente medianteun’adozione più confortevole e psicologicamente accettata fin dai primi giorni diutilizzo.
� La spiegazione
La spiegazione all’Utente consiste in prove pratiche e veloci che consentono dicomprendere come guardare correttamente attraverso la lente progressiva nellediverse distanze d’utilizzo e nell’affrontare gli ostacoli, come ad esempio lescale. È auspicabile che la spiegazione venga data nella sala visita e non nelluogo commerciale così da separare le due attività e dare enfasi sul fatto che l’au-silio appena consegnato è personalizzato per l’Utente e necessita di una atten-zione particolare. È importante far capire all’Utente che l’utilizzo di lenti a pote-re progressivo in comfort e sicurezza è tutt’altro che scontato e richiede un certaattenzione iniziale.
a cura di Maurizio Giannelli
LA CONSEGNA DELLE LENTI PROGRESSIVE E GLI ESERCIZI DI ADATTAMENTO
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� La durata
Il tempo indicativo di spiegazione è di circa dieci minuti ed è in funzione sia dellecapacità recettive dell’utente sia delle capacità comunicative del professionista.La pratica e l’esperienza acquisite nel tempo non dovranno comunque indurrealla semplificazione degli argomenti da trattare, bensì ottimizzare i tempi mante-nendo inalterato in ogni sua parte il metodo di spiegazione.
� Il concetto chiave è che non si teme ciò che si conosce
Se adattiamo questo principio alle PAL’s, possiamo dire che se l’Utente conosce lepotenzialità ed i limiti delle sue nuove lenti non si preoccuperà degli eventualifastidi iniziali ma attribuirà loro il corretto significato. In altre parole l’Utente gesti-rà le sue lenti piuttosto che subirne i limiti che le sono propri.Nella spiegazione riteniamo quindi corretto enfatizzare le qualità delle lenti maconsigliamo di non mitigarne i limiti, ovvero di specificarli in modo tale che l’uti-lizzatore possa percepire velocemente quelle che saranno le posture necessarie edobbligate per l’uso corretto delle diverse zone della lente. Si possono scegliere due modalità di spiegazione: o lasciare che sia il neoportato-re a scoprire le aree di aberrazione della lente adattandosi in modo soggettivo,oppure enfatizzare all’inizio della spiegazione quelle che saranno le zone di visio-ne nitida per poi istruire il soggetto sulle restrizioni di campo indotte dalla geome-tria progressiva.
Buona lettura!
Guida indroduttivaLuca Giannelli e Roberto Peterle
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Guida introduttiva
� Indossare l’occhiale e controllare le centrature
Ridurre subito i disagi percettivi indossando l’occhiale
È consigliabile non far indossare ilnuovo occhiale progressivo sel’utente si trova in piedi ma è conve-niente farlo prima accomodare sullapoltrona dello studio. Questa moda-lità ha un duplice scopo: la posizio-ne seduta aumenta la stabilità delcorpo e riduce le afferenze sensitivedell’equilibrio responsabili dell’effet-to swimming, d’instabilità che sonomassimi durante la stazione eretta.Consegnare l’occhiale progressivo
nello studio di refrazione fa percepire all’Utente che tale ausilio richiede, al con-trario degli altri prodotti ottici, un’attenzione particolare verso il portatore.
Registrazione dell’occhiale e controllo delle centrature
Registrare la montatura assicurando-si che la calzata dell’occhiale siaconfortevole e corretta. Controllareche la corrispondenza tra le traccia-ture sulla lente e le semidistanze(Di stanza Interpupillare o DistanzaAssi Visivi) sia esatta prima monocu-larmente poi in binoculare (Fig. 1).Rispettare il più possibile la distanzaapice corneale-lente sulla quale lageometria progressiva è stata co stru -ita. In caso di lenti standardizzate la
a cura di Maurizio Giannelli
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